CAPITOLATO
CAPITOLATO
Gara per l’appalto del servizio di refezione scolastica e pasti per anziani per la durata di 2 anni rinnovabile di ulteriori 2 anni. 5 lotti
COMUNE DI POMPIANO (BS) LOTTO 1, COMUNE DI TRENZANO (BS) LOTTO 2 COMUNE DI DELLO (BS) XXXXX 0 XXXXXX XX XXXX XX XXXXX (XX) LOTTO 4 COMUNE DI PONTOGLIO (BS) LOTTO 5
TITOLO I
INDICAZINI GENERALI DEL SERVIZIO
DEFINIZIONI
Per “Impresa” o “I.A.” si intende la ditta aggiudicataria del servizio di refezione scolastica e fornitura pasti a domicilio.
Per “Committente” o “A.C.” si intende l’Amministrazione Comunale.
ART. 1 - OGGETTO DELL’APPALTO
Costituisce oggetto del presente capitolato l’appalto della gestione del servizio di mensa scolastica e pasti per anziani nei 5 lotti:
COMUNE DI POMPIANO LOTTO 1, COMUNE DI TRENZANO LOTTO 2 COMUNE DI DELLO LOTTO 3 COMUNE DI ORIO AL SERIO LOTTO 4 COMUNE DI PONTOGLIO LOTTO 5
Per l’attività del centro cottura, compreso i magazzini, l’I.A. dovrà essere in possesso dell’autorizzazione sanitaria ai sensi della legge n. 283/1962 e successive modifiche ed integrazioni, per la preparazione di pasti destinati anche al trasporto.
ART. 2 - DURATA DELL’APPALTO
La durata dell’appalto (escluse le eventuali opzioni) è il seguente:
LOTTO N. 1 (POMPIANO) : dal 1.9.2019 al 31.08.2021 rinnovabile per ulteriori 2 anni; XXXXX X. 0 (XXXXXXXX): dal 1.9.2019 al 31.08.2021 rinnovabile per ulteriori 2 anni;
XXXXX X. 0 (XXXXX): dal 1.9.2020 al 31.08.2022 rinnovabile per ulteriori 2 anni; XXXXX X. 0 (XXXX XX XXXXX): dal 1.9.2019 al 31.08.2021 rinnovabile per ulteriori 2 anni; LOTTO N. 5 (PONTOGLIO): dal 1.9.2019 al 31.08.2021 rinnovabile per ulteriori 2 anni
Il Comune si riserva la facoltà di rinnovare il servizio per altri due anni dandone comunicazione all’appaltante tre mesi prima tramite pec.
La durata del contratto in corso di esecuzione potrà essere modificata per tutti i lotti per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione del nuovo contraente ai sensi dell’art. 106, comma 11 del Codice per un periodo non superiore a 10 mesi. In tal caso il contraente è tenuto all’esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto agli stessi - o più favorevoli - prezzi, patti e condizioni.
Ogni Comune, ciascuno per il proprio Lotto, in caso di necessità, si riserva la facoltà, nel corso di esecuzione del contratto, di aumentare o diminuire le prestazioni fino a concorrenza del quinto dell’importo contrattuale ai sensi dell’art. 106, comma 12 del Codice. In tal caso l’appaltatore non può far valere il diritto di risoluzione del contratto.
A fronte di circostanze contingenti o imprevedibili determinate dal mutamento del quadro legislativo e regolamentare di riferimento, ovvero da interventi di organismi pubblici che esercitano competenze non riservate al committente, l’A.C. si riserva la possibilità di affidare a mezzo di trattativa privata all’I.A. ed in coerenza con il piano di distribuzione, eventuali integrazioni dell’entità del servizio nonché in deroga ai limiti indicati nel precedente comma.
L’A.C. si riserva la facoltà di modificare il numero dei pasti, il calendario di erogazione del servizio e gli orari di ristorazione, a seguito dell’applicazione di riforme scolastiche concordando comunque le eventuali variazioni con la I.A.
Viene previsto un periodo di prova di sei mesi, al termine del quale nel caso la I.A. risultasse inidonea, previo contradditorio, si procederà alla risoluzione del contratto.
L’A.C. si riserva di modificare la durata del contratto in relazione a valutazioni su convenzioni Consip, eventualmente attivate o in fase di attivazione, senza che la ditta possa richiedere alcun compenso o risarcimento degli eventuali danni subiti per tale causa.
Le interruzioni del servizio per cause di forza maggiore (ad esempio sciopero del personale, chiusura delle scuole per elezioni o altro ecc..) non danno luogo a responsabilità od onere alcuno per il Comune. E’ altresì richiesto l’obbligo di assicurare il servizio. L’AC si riserva la facoltà di prorogare il rapporto contrattuale nella misura strettamente necessaria comunque non superiore ad 10 mesi dalla scadenza del contratto nelle more di svolgimento delle normali procedure di scelta del contraente.
ART. 3 CALENDARIO DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO
Il calendario di erogazione del servizio di refezione scolastica può variare di anno in anno, in quanto segue le indicazioni del calendario scolastico Regionale, così come adottato dagli istituti comprensivi ai quali fanno capo gli istituti scolastici dei singoli lotti.
Il servizio di pasti a domicilio deve essere assicurato per l’anno intero (si rimanda alle specifiche indicate nei capitolati redatti per i singoli lotti)
ART. 4 INIZIO DELLA FORNITURA DEL SERVIZIO PER LE DIVERSE UTENZE
L’impresa si impegna ad iniziare il servizio oggetto del presente Capitolato ai sensi di quanto indicato all’art. 2 del presente capitolato o da eventuale data successiva indicata dall’A.C. La mancata attivazione parziale o totale dei servizi di fornitura pasti per le varie utenze non dà diritto alla I.A. di richiedere nessun indennizzo o risarcimento.
ART. 5 – CORRISPETTIVO DELL’APPALTO
Si rimanda a quanto illustrato nel disciplinare di gara.
ART. 6 SOSPENSIONE DEL SERVIZIO (SOLO PER IL COMUNE DI PONTOGLIO)
Il servizio di refezione e fornitura di pasti a domicilio deve essere garantito anche in caso di sciopero del personale dell’I.A. Al verificarsi di tale evenienza potranno essere concordate con l’A.C. e con almeno 48 ore di anticipo, in via straordinaria, particolari situazioni gestionali ed organizzative.
In caso di sospensione totale dell’attività scolastica, per motivi non dipendenti dalla volontà dell’A.C., della quale l’A.C. abbia provveduto a dare notizia all’I.A. con un preavviso di 48 ore, nessun indennizzo potrà essere richiesto dall’I.A. all’A.C.
Le interruzioni totali del servizio per causa di forza maggiore non danno luogo a responsabilità alcuna per entrambi le parti.
Per forza maggiore si intende qualunque fatto eccezionale, imprevedibile ed al di fuori dal controllo del Committente e dell’Appaltatore, che quest’ultimo non possa evitare con l’esercizio della diligenza richiesta dal presente Capitolato e dalle norme del codice civile.
La somministrazione dei pasti a domicilio si intende senza interruzioni, salvo eventuali sospensioni o cessazioni segnalate dall’Ufficio servizi Sociali che saranno comunicate entro le ore 10.00.
ART. 7 APPRONTAMENTO E CONSEGNA PASTI
La I.A. dovrà provvedere all’approntamento dei pasti, alla composizione dei contenitori termoisolanti a norma di legge, alla consegna dei pasti dalla cucina al refettorio della Scuola dell’Infanzia con proprio automezzo idoneo al trasporto di alimenti. L’I.A. dovrà organizzare il piano trasporto in modo che i tempi tra produzione e consumo dei pasti siano ridotti al minimo.
Le consegne dovranno avvenire entro gli orari prestabiliti, concordati tra l’A.C. e l’I.A.
TITOLO II DERRATE ALIMENTARI
ART. 8 CARATTERISTICHE DELLE DERRATE
Le derrate alimentari da utilizzare per la realizzazione delle preparazioni gastronomiche dovranno essere di elevata qualità e conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate.
L’I.A. provvederà all’acquisto delle derrate presso fornitori selezionati in base a criteri oggettivi che ne garantiscano l’affidabilità sia in termini di costanza del rapporto costo/qualità dei prodotti offerti che di capacità di far fronte agli impegni assunti. Tali fornitori dovranno, su richiesta, fornire idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti leggi in materia e alle tabelle merceologiche. Inoltre, l’Impresa si assicura che le materie utilizzate abbiano precisa denominazione di vendita, che vengano effettuati periodici controlli chimico e/o batteriologici presso laboratori di loro fiducia, che i mezzi di trasporto siano muniti di regolare autorizzazione e siano igienicamente idonei.
L’I.A. si impegna a fornire verdure crude ed insalate allo stato naturale, unitamente a quanto occorre per il loro condimento.
Le derrate acquistate dovranno risultare selezionate e di prima qualità. Per prima qualità si intende: igienica, nutrizionale, organolettica e merceologica. In particolare, i prodotti impiegati dovranno essere preferibilmente tipici e tradizionali e, per quanto possibile, a denominazione protetta (“DOP” Denominazione di Origine Protetta e “IGP” Indicazione Geografica Protetta). Le carni dovranno essere di provenienza nazionale o dalla Comunità Europea.
Ciascun prodotto deve dunque presentare caratteristiche igieniche ottime, assenza di alterazioni microbiotiche o fungine. E’ vietato l’utilizzo di prodotti sottoposti a trattamenti transgenici (OGM).
Le derrate biologiche utilizzate dovranno essere conformi a tutta la normativa vigente nazionale e comunitaria in materia di metodi di produzione biologica, certificazione ed identificazione di tali prodotti nonché confezionamento, etichettatura, trasporto, stoccaggio e conservazione.
L’I.A. deve acquisire dai fornitori e rendere disponibili alla Committente idonee certificazioni di qualità e dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti leggi in materia e alle tabelle merceologiche.
ART. 9 ETICHETTATURA DELLE DERRATE
Le derrate devono avere confezione ed etichettature conformi alle vigenti leggi (D.Lgs 231/2017 – Reg. CE 1169/2011). Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana.
ART. 10 CONSERVAZIONE DELLE DERRATE
Le derrate devono essere conservate nel rispetto della normativa vigente. La buona conservazione delle derrate depositate e conservate è onere dell’I.A., alla quale sarà imputato ogni responsabilità in merito.
L’I.A. deve adottare le seguenti misure igienico-sanitarie:
a) non congelare le materie prime acquistate fresche;
b) non congelare il pane;
c) curare il rifornimento e la rotazione delle materie prime in modo da garantire sempre la freschezza soprattutto dei vegetali a foglia, frutta, latte, yogurt;
d) evitare scorte e stoccaggi eccessivi:
e) non scongelare le derrate all’aria o sotto acqua corrente;
f) non detenere e non usare i prodotti posteriormente alla data indicata.
In ogni caso, quando le derrate non risultassero rispondenti ai requisiti del Capitolato, la Committente richiederà l’immediata sostituzione e l’Impresa provvederà con un menu di emergenza, tale da consentire il servizio.
TITOLO III MENU
ART. 11 DETERMINAZIONE DEL MENU
I menu tipo (allegato 2) osservano le indicazioni regionali contenute nelle Linee Guida della Regione Lombardia, nonché dell’ATS Brescia (o dell’ATS di Bergamo ove risulti la competenza)– Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria.
I menu sono articolati come segue:
□□menu primaverile/estivo (da adottarsi indicativamente generalmente per il periodo da aprile a settembre)
□□menu autunnale/invernale (da adottarsi indicativamente per il periodo da ottobre a marzo)
□□menu particolari in occasione delle festività di Natale, Pasqua e di fine anno scolastico.
Ogni pietanza dovrà garantire la composizione bromatologica (protidi, lipidi, glucidi, kcal, vitamine, sali minerali) dei singoli piatti nelle misure previste dall’allegato dietetico (allegato 3).
Il Comune si riserva, senza alcuna maggiorazione del prezzo, la facoltà di introdurre, in accordo con l’I.A., nuove preparazioni culinarie, anche in relazione a proposte dell’apposita commissione mensa, a progetti educativi specifici delle scuole, nonché di richiedere prodotti aggiuntivi al pasto o menu alternativi.
Dovranno essere inoltre garantiti pasti ad personam a tutti quegli alunni che presenteranno certificazione medica relativa a patologie particolari.
Il menu giornaliero, unico per tutti gli utenti del servizio di fornitura di pasti a domicilio, è quello predisposto dalla I.A. per il servizio di ristorazione scolastica. La composizione del pasto comprende: primo piatto, secondo piatto, contorno di verdure, frutta e pane.
ART. 12 VARIAZIONE DEL MENU
Il programma di alimentazione tipo potrà subire variazioni per consentire una maggiore rotazione e per meglio adattarsi al periodo stagionale, nel rispetto dei criteri base di cui alle disposizioni dell’allegato dietetico.
Le variazioni devono essere concordate con l’Ufficio Comunale. Nessuna variazione potrà essere apportata senza la specifica autorizzazione dell’ufficio predetto.
Di norma, la variazione del menu potrà avvenire anche in caso di costante non gradimento di alcune pietanze, su segnalazione del personale scolastico e/o della Commissione mensa.
TITOLO IV
NORME CONCERNENTI LA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEI PASTI
ART. 13 PRODUZIONE PORTATE
Si rimanda a quanto indicato negli specifici capitolati tecnici relativi ai singoli lotti
ART. 14 SOMMINISTRAZIONE PORTATE E ORARIO DI SERVIZIO
L'Impresa deve garantire la somministrazione di tutte le preparazione previste dal menu e nelle quantità previste nelle Tabelle Dietetiche.
In casi eccezionali e non prevedibili di esaurimento di alcune preparazioni, queste saranno sostituite da generi alimentari di pari valore economico e nutrizionale, previa autorizzazione del Comune.
I pasti devono essere consegnati nei locali adibiti a refettorio a cura dell’I.A.
Per la Consegna dei pasti si rimanda al Capitolato tecnico specifico di ciascun lotto.
La consegna dei pasti deve essere effettuata nella fascia oraria prevista nei capitolati tecnici dei singoli lotti.
In accordo tra le parti ed in relazione ad esigenze specifiche dei plessi scolastici gli orari di distribuzione dei pasti potranno subire delle variazioni.
ART. 15 OPERAZIONI DA EFFETTUARE PRIMA E DURANTE LA DISTRIBUZIONE
Servizio di refezione scolastica:
Il personale dell’I.A. addetto alla distribuzione delle pietanze dovrà osservare le seguenti norme:
• lavarsi le mani prima di iniziare la distribuzione;
• indossare apposito camice e indossare il copricapo in modo tale che contenga tutta la capigliatura;
• apparecchiare i tavoli, disponendo ordinatamente le posate, tovaglioli di carta, i bicchieri capovolti, e le brocche contenenti acqua potabile;
• all’arrivo dei contenitori controllare le quantità di cibo e verificarne la loro conformità alle ordinazioni;
• la distribuzione potrà avere inizio dopo che i bambini hanno preso posto a sedere;
• prima di iniziare il servizio di distribuzione gli operatori dovranno effettuare l'operazione di taratura che consiste nel valutare la quantità di cibo espressa in volume o in peso da distribuire ai commensali, facendo riferimento alle tabelle delle grammature a cotto delle pietanze;
• la quantità di pietanze da distribuire dovrà corrispondere a quella indicata nelle rispettive tabelle dei pesi e dei volumi a cotto; l
• e verdure cotte e crude andranno condite con olio, aceto e sale poco tempo prima dell'arrivo dei commensali al refettorio. I condimenti non devono essere presenti sui tavoli;
• la distribuzione degli alimenti deve essere svolta con l'ausilio dei carrelli su cui andranno collocati soltanto i piatti in ceramica e il contenitore delle pietanze;
• il contenitore termico deve essere aperto solo nel momento in cui inizia la distribuzione, onde evitare l'abbassamento della temperatura delle pietanze.
• la distribuzione del secondo piatto deve avvenire solo dopo che gli alunni hanno terminato di consumare il primo piatto;
• il pane, preferibilmente, deve essere posto sui tavoli solo quando i commensali hanno terminato di consumare il primo piatto.
Per la Scuola dell’Infanzia si dovrà procedere al taglio della carne e sbucciatura della frutta.
Il servizio dovrà essere effettuato da apposito personale preposto dell’I.A., direttamente al tavolo a pietanza servita.
E’ fatto obbligo al personale di indossare guanti monouso durante tutte le fasi di preparazione e distribuzione.
Servizio pasti a domicilio:
Ogni pasto dovrà essere confezionato in vaschette monoporzione conformi alle vigenti leggi sanitarie. Le vaschette monoporzione dovranno essere collocate in appositi contenitori isotermici individuali, anch'essi conformi alle vigenti leggi sanitarie. Ciascun contenitore consegnato a domicilio dell'utente verrà ritirato vuoto il giorno successivo all'atto della nuova consegna. L'impresa appaltatrice provvederà alle operazioni di lavaggio e sanificazione dei contenitori nonché alla buona tenuta e conservazione dei contenitori stessi. Il prezzo stabilito
per ogni singolo pasto dovrà essere comprensivo del noleggio del contenitore, il quale dovrà essere fornito in buono stato e la ditta aggiudicataria provvederà alla subitanea sostituzione nel caso di danni o di usura.
ART. 16 DISPOSIZIONI IGIENICO SANITARIE
Per quanto concerne le norme igienico sanitarie, si fa riferimento alla Legge 283 del 1962 e relativo Regolamento di esecuzione (DPR n° 327 del 26.03.1980 e successive modifiche ed integrazioni) ed a quanto espressamente previsto dal presente Capitolato.
TITOLO V VEICOLAZIONE PASTI
ART. 17 PIANO DEI TRASPORTI
I pasti verranno trasportati dal personale alle dipendenze dell'Impresa con mezzi propri.
L'I.A. organizza il piano dei trasporti in modo tale che i tempi tra la partenza dalla Cucina e l'arrivo dei pasti presso i plessi scolastici e presso gli utenti che usufruiscono del servizio di fornitura di pasti a domicilio siano ridotti al minimo, al fine di salvaguardare le caratteristiche sensoriali dei pasti.
ART. 18 MEZZI DI TRASPORTO
I mezzi di trasporto devono essere idonei e adibiti esclusivamente al trasporto di alimenti e comunque conformi all’art. 43 D.P.R. 327/80 e s.m.i. e Regolamento CE 852/04. Per tali mezzi l’Impresa dovrà essere in possesso dell’attestazione di idoneità igienico-sanitaria rilasciata dall’Autorità sanitaria competente.
E’ fatto obbligo di provvedere alla pulizia quotidiana e alla sanificazione settimanale dei mezzi di trasporto utilizzati, in modo tale che dal medesimo non derivi insudiciamento o contaminazione degli elementi trasportati.
Le attrezzature per la veicolazione, il trasporto e la conservazione dei pasti, dovranno essere conformi al
D.P.R. 327/80 e s.m.i. e dovranno consentire ai cibi una costante temperatura uguale o superiore a 65°C fino al momento della consumazione. In particolare, si dovrà fare uso di contenitori termici in polipropilene lavabili e disinfettabili sia internamente che esternamente, all'interno dei quali saranno collocati contenitori gastro-norm in acciaio inox con coperchio a tenuta ermetica muniti di guarnizioni in grado di assicurare il mantenimento delle temperature previste per legge.
Per quanto riguarda il pane deve essere confezionato ed etichettato a norma di legge e riposto in ceste pulite e munite di coperchio. La frutta deve essere lavata e trasportata in contenitori di plastica ad uso alimentare muniti di coperchio.
I pasti dovranno essere riposti in contenitori multiporzione e già suddivisi per scuola. In particolare, le vivande confezionate con il sistema della multirazione dovranno essere immesse in contenitori termici del tipo conforme alle norme igieniche vigenti e con caratteristiche che assicurino una perfetta conservazione degli alimenti sia sotto il profilo organolettico sia dell'appetibilità. I singoli componenti di ogni pasto dovranno essere confezionati in contenitori diversi (contenitori per la pasta, per il sugo, per le pietanze, per i contorni).Le gastro-norm in acciaio impiegate per le paste al sugo devono avere una altezza tale da evitare fenomeni di impaccamento e sversamento di liquidi.
Le diete speciali devono essere consegnate in monoporzione e recare indicazione dell’utente destinatario.
I pasti a domicilio dovranno essere confezionati in vaschette monoporzione collocate in appositi contenitori isotermici individuali, anch'essi conformi alle vigenti leggi sanitarie.
ART. 19 ORARI DI TRASPORTO E CONSEGNA PASTI
I pasti devono essere consegnati nei locali adibiti a refettorio e agli utenti che usufruiscono del servizio di fornitura di pasti a domicilio a cura dell’I.A. La consegna dei pasti deve essere effettuata nella fascia oraria prevista nei capitolati tecnici dei singoli lotti.
Ad ogni orario di inizio pasto deve corrispondere una consegna specifica e differenziata e conseguentemente un orario di trasporto pasti e di cottura pietanze differenziato e idoneo.
Ogni automezzo deve trasportare unicamente pasti relativi allo stesso orario di consumazione degli stessi.
TITOLO VI QUALITA’ DEL SERVIZIO
ART. 20 STANDARD DI QUALITA’
Gli standard di qualità riportati nel presente Capitolato sono da considerarsi minimi. Pertanto, l’I.A. può presentare in fase di offerta proposte migliorative conformemente a quanto previsto dal D.Lgs 50/2016 Codice degli appalti.
ART. 21 SICUREZZA IGIENICA E SISTEMA HACCP DI AUTOCONTROLLO
L’I.A. ha l’obbligo di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione comunitaria in materia di sicurezza alimentare e rintracciabilità di filiera agro-alimentare (Direttiva CE 41/2004 e relativo D.Lgs di attuazione n. 193 del 06.11.2007 – Reg. CE n. 178/2002 – Reg. CE n. 852/2004 – Reg. CE n. 853/2004 – Reg. CE 625/2017 – Reg. CE 625/2017 – Reg. CE 1169/2011).
Con l’avvento dei sistemi HACCP di autocontrollo, viene sancito il principio della responsabilità del gestore del servizio nell’analisi e nel monitoraggio continuo dei punti critici per la sicurezza e per la qualità.
Dalla logica del semplice controllo si passa a quella di garantire il controllo sistematico di processo, attraverso la piena conoscenza e padronanza del sistema.
Nell’ambito di questo sistema si inquadrano il potenziamento della professionalità degli operatori e la messa a punto di un manuale della qualità che preveda la gestione ed il monitoraggio delle criticità in tutte le fasi del processo.
L’I.A. ha l’obbligo di:
□□presentare all’A.C. un sistema HACCP conforme alle prescrizioni vigenti in materia entro il termine di 15 giorni dall’inizio dell’attività;
□□predisporre, prima dell’inizio dell’attività, un piano per la tutela della sicurezza fisica dei lavoratori, ai sensi del D.Lgs. n. 81 in data 9/04/2008.
TITOLO VII GESTIONE DEL PERSONALE
ART. 22 PERSONALE
Ogni operazione inerente la produzione, il confezionamento, l'organizzazione, la gestione, la veicolazione dei pasti, il funzionamento della cucina, del centro di cottura e del refettorio verrà svolto da personale alle dipendenze dell'I.A.
L’I.A. si obbliga ad ottemperare a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti in base alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro ed assicurazioni sociali, assumendo a suo carico tutti
gli oneri relativi. In caso di inottemperanza a tale obbligo, o qualora vengano riscontrare irregolarità, l’A.C. procederà a segnalazione al competente Ispettorato del Lavoro.
Tutto il personale adibito al servizio deve essere professionalizzato e deve conoscere le norme di igiene della produzione, le norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Il personale addetto alla distribuzione dei cibi e alla pulizia del refettorio deve mantenere un rapporto corretto con gli alunni, con il personale dell’Istituzione scolastica, dell'A.C. e non deve in nessun modo assumere atteggiamenti scortesi o offensivi.
L’I.A. dovrà mettere a disposizione per il servizio di refezione proprio personale in numero tale da assicurare modalità e tempi di esecuzione adeguati per una tempestiva ed ordinata esecuzione del servizio stesso.
ART. 23 ORGANICO ADDETTI
L’I.A. deve individuare e comunicare all’A.C. il responsabile dell’esecuzione del servizio e le figure tecniche con responsabilità organizzative che vengono impiegate per l’esecuzione dello stesso.
L'organico, per tutta la durata del contratto, deve essere quello indicato nelle tabelle che l’I.A. allegherà all’offerta, sia come numero, mansioni, livello e monte-ore.
Deve essere comunque sempre assicurata la presenza costante dell'organico minimo di forza lavoro nelle diverse fasi del servizio. L'I.A. sarà inoltre tenuta, per tutta la durata del contratto, a mantenere tutte le figure professionali previste dal contratto, in riferimento alle entità numeriche, alle posizioni funzionali e di organigramma e al monte ore complessivo di lavoro.
Fatta salva la volontà delle persone stesse, l’I.A. ha l’obbligo di assumere il personale attualmente in carico all’attuale gestore mantenendo i livelli contrattuali applicati, salvo diversi accordi che devono essere accettati da entrambe le parti.
ART. 24 REINTEGRO DEL PERSONALE MANCANTE
Il personale addetto alla distribuzione del pasto deve essere costantemente presente nel numero prestabilito per ogni refettorio; le assenze di personale devono essere reintegrate entro e non oltre un (1) giorno. Allo scopo di garantire quanto sopra l’I.A. dovrà avere a disposizione una squadra jolly al fine di provvedere alla sostituzione in giornata del personale mancante.
Nel caso di variazione del personale, i nominativi, la consistenza e le relative qualifiche devono essere, preventivamente comunicate all’A.C. per l’approvazione formale. In mancanza di tale approvazione l’I.A. non può procedere ad alcuna variazione.
ART. 25 RESPONSABILE DEL SERVIZIO
La responsabilità del servizio deve essere affidata in modo continuativo ad un soggetto con una qualifica professionale idonea a svolgere tale funzione ed in possesso di esperienza almeno triennale nella posizione di responsabile di un servizio del settore ristorazione scolastica di dimensioni o consistenza pari a quello oggetto del servizio richiesto. Lo stesso è responsabile del controllo dell’andamento del servizio.
Inoltre, deve assicurare un contatto continuo con l’apposito ufficio del Comune e partecipare alle riunioni della commissione mensa. Tutte le comunicazioni e le contestazioni di inadempimenti fatte in contraddittorio con il responsabile del servizio dovranno intendersi fatte direttamente all’Impresa.
In caso di assenza o inadempimento del responsabile (ferie, malattia, etc.), l'Impresa deve provvedere alla sua sostituzione con altri di gradimento dell'A.C.
La responsabilità della produzione pasti deve essere assunta da un cuoco con una esperienza nel settore della ristorazione scolastica di almeno tre anni.
L’I.A. è tenuta ad individuare e a comunicare all’A.C. il nominativo del Responsabile della Privacy (D.Lgs.
n. 196/2003 e del GDPR Regolamento UE 2016/679) e della sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008)
ART. 26 FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
L'I.A. deve garantire lo svolgimento di corsi di formazione e addestramento, con cadenza almeno biennale, allo scopo di informare dettagliatamente il proprio personale circa le circostanze e modalità previste nel contratto per adeguare il servizio agli standard di qualità richiesti dal Committente
A tali corsi potrà partecipare anche l'A.C. attraverso propri incaricati. A tale scopo l'Impresa informerà la stessa del giorno e del luogo dove si terranno i corsi.
ART. 27 VARIAZIONI DEL PERSONALE
Devono essere preventivamente comunicate, per l’approvazione formale da parte dell’A.C., l’eventuale variazione della consistenza numerica del personale e la sua qualifica.
ART. 28 VESTIARIO
L'I.A. deve fornire a tutto il personale, indumenti di lavoro come prescritto dalle norme vigenti in materia di igiene (D.P.R. 327/80, art. 42), da indossare durante le ore di servizio.
Dovranno essere previsti indumenti distinti per la preparazione, per la distribuzione degli alimenti e per i lavori di pulizia. L'I.A. deve inoltre fornire a tutto il personale, calzature rispondenti alle norme di sicurezza vigenti, mascherine e guanti monouso nel caso d’impiego di detergenti e/o sanificanti nebulizzati.
ART. 29 IGIENE DEL PERSONALE
Per quanto concerne le norme igienico-sanitarie, si fa riferimento alla Leggi 283/1962 e suo Regolamento di esecuzione n. 327/80 e s.m.i.
Il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione ed alla distribuzione delle pietanze deve mantenere costantemente una corretta prassi igienica personale, ed in particolar modo, il taglio e la pulizia delle unghie (senza smalto devono essere accurati; non devono essere indossati anelli, bracciali o orologi durante il lavoro, al fine di non creare una contaminazione delle pietanze in lavorazione.
ART. 30 PIANO SANITARIO
L’I.A. dovrà garantire all’A.C. che il personale impegnato per lo svolgimento del servizio soddisfi i requisiti previsti dalle normative vigenti in materia igienico sanitaria. A tal fine l’I.A. deve predisporre un piano sanitario specifico al fine di ottemperare alle norme previste dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.
ART. 31 RISPETTO DELLA NORMATIVA
L'I.A. deve attuare l'osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, all'igiene del lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità, vecchiaia ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori. L'I.A. deve in ogni momento, a semplice richiesta dell'A.C.
dimostrare di avere provveduto a quanto sopra.
ART. 32 APPLICAZIONI CONTRATTUALI
L'I.A. deve inoltre attuare, nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nelle mansioni costituenti oggetto del presente contratto, le condizioni normative e retributive previste dai contratti collettivi di lavoro nazionali. L'Impresa è tenuta altresì a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la scadenza, fino alla loro sostituzione o rinnovo. I suddetti obblighi vincolano l'I.A. anche nel caso in cui la stessa non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto.
L’inosservanza del presente articolo, accertata dal Comune o segnalata dall’Ispettorato del Lavoro, comporterà l’introito automatico della cauzione, previa contestazione dell’inadempienza accertata. Lo svincolo e la restituzione della cauzione non saranno effettuati fino a quando l’Ispettorato del Lavoro non avrà accertato che gli obblighi siano stati integralmente adempiuti.
Eventuali aumenti contrattuali previsti dai C.C.N.L. per il personale (già decisi o futuri) sono a carico dell’Impresa.
TITOLO VIII
ONERI A CARICO DELL’IMPRESA ED INERENTI IL CONTRATTO
ART. 33 FORNITURA STOVIGLIE E ATTREZZATURE
Si rimanda a quanto indicato nei singoli capitolati tecnici redatti e allegati alla documentazione di gara (relativi al lotto di appartenenza).
ART. 34 CAUZIONE DEFINITIVA
L’I.A. dovrà versare, all’atto della stipulazione del contratto, la cauzione definitiva in uno dei modi stabiliti dall’art. 103 del D.Lgs 50/2016, nella misura del 10% dell’importo del contratto al netto d’IVA, o riduzioni ai sensi dell’art. 93- comma 7 del medesimo decreto, a garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi
derivanti dal presente Capitolato, dell’eventuale risarcimento danni, nonché del rimborso delle spese che il Comune dovesse eventualmente sostenere durante la gestione a causa di inadempimento dell’obbligazione o cattiva esecuzione del servizio, ivi compreso il maggior prezzo che l’A.C. dovesse pagare nel caso provvedesse a diversa assegnazione del contratto aggiudicato all’I.A., in caso di risoluzione del contratto stesso per inadempienze dell’I.A.
Detta cauzione, se prestata mediante fidejussione bancaria o assicurativa, deve:
• prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività entro giorni 15, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante;
• avere validità per tutta la durata dell’intero contratto;
• riportare la firma apposta dal funzionario abilitato al rilascio debitamente autenticata da un notaio. Resta salvo per l’A.C. l’esperimento di ogni altra azione nel caso in cui la cauzione risultasse insufficiente o incompleta nella forma.
L’I.A. potrà essere obbligata a reintegrare la cauzione di cui l’A.C. avesse dovuto avvalersi, in tutto o in parte, durante l’esecuzione del contratto. In caso di inadempienza la cauzione potrà essere reintegrata d’ufficio a spese dell’appaltatore, prelevandone l’importo dal corrispettivo dell’appalto.
La cauzione resterà vincolata fino al completo soddisfacimento degli obblighi contrattuali, anche dopo la scadenza del contratto. Lo svincolo verrà autorizzato con competente determinazione dirigenziale.
ART. 35ASSICURAZIONI
Ogni responsabilità, sia civile che penale, per danni che, in relazione all’espletamento del servizio o cause ad esso connesse derivassero al Comune, a terzi, cose o persone, si intende senza riserve od eccezioni a totale carico della ditta appaltatrice, salvo l’intervento a favore della stessa da parte di società assicuratrici.
Pertanto, l’I.A. deve stipulare apposita assicurazione RCT con un massimale non inferiore ad euro 500.000,00 per sinistro e di euro 250.000,00 per persona, nella quale venga indicato che l’A.C. debba essere considerata “terzi” a tutti gli effetti.
L’A.C. è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovesse accadere agli utenti, al personale docente e non docente, durante l’esecuzione del servizio. L’I.A. assumerà a proprio carico l’onere di sollevare la A.C. da ogni azione che possa essere intentata nei confronti della stessa per infortuni o danni arrecati a terzi od ai dipendenti in relazione allo svolgimento del servizio.
Il predetto contratto assicurativo dovrà prevedere tra l’altro la copertura dei rischi da intossicazione alimentare e/o avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio di ristorazione nonché i danni alle cose di terzi in consegna e custodia all’Assicurato a qualsiasi titolo o destinazione, compresi quelli conseguenti ad incendio e furto. Dovranno essere compresi in garanzia i danni alle cose che si trovano nell’ambito di esecuzione dei lavori manutentivi previsti dal presente Capitolato ed a quelle sulle quali si eseguono i lavori stessi nonché tutti i danni riconducibili ai servizi richiesti.
ART. 36 SPESE, IMPOSTE E TASSE
Tutte le spese relative al servizio di refezione non espressamente previste nel presente Capitolato si intendono interamente a carico dell’I.A.
L’A.C. resta completamente sollevata da qualsiasi onere.
Sono inoltre a carico dell’I.A. tutte le spese, imposte e tasse, nessuna eccettuata, inerenti e conseguenti alla gara ed alla stipulazione, bolli e registrazione del contratto di affidamento del servizio, ivi comprese le relative variazioni nel corso della sua esecuzione, nonché quelle inerenti e conseguenti all’appalto.
Nessun compenso è dovuto dal Comune per la formulazione del progetto offerta i cui contenuti sono soggetti alle normative vigenti in materia di trasparenza ed imparzialità dell’azione amministrativa, con autorizzazione dei partecipanti al necessario trattamento delle informazioni da parte dell’A.C.
ART. 37 AUTORIZZAZIONI
L’I.A. deve richiedere ed ottenere prima dell’assunzione del servizio tutte le prescritte autorizzazioni, nulla osta e benestare rilasciati dalla autorità preposta alla vigilanza sulle norme di sicurezza. E dovranno essere rinnovati anche in base a nuove disposizioni di legge in materia, che dovessero essere emanate nel corso del presente appalto.
L’I.A. deve essere in possesso delle autorizzazioni preventive e delle autorizzazioni sanitarie per l’espletamento di quanto richiesto dal presente Capitolato.
TITOLO IX
ONERI A CARICO DELL’IMPRESA AGGIUDICATARIA E DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
ART. 38 MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE
Si rimanda a quanto espressamente indicato nei singoli capitolati tecnici
ART. 39 UTENZE
Sono a carico dell’A.C.:
• il riscaldamento dei locali;
• le spese e gli oneri inerenti lo smaltimento dei rifiuti predisposti (salvo quando specificamente indicato nei capitolati relativi ai singoli lotti relativamente ai rifiuti compostabili che sono a carico dell’aggiudicatario)
Per ulteriori spese relative all’utenza si rimanda a quanto espressamente indicato nei singoli capitolati tecnici.
TITOLO X ATTREZZATURE ED ARREDI
ART. 40 CONSEGNA ALL’IMPRESA DEI LOCALI, IMPIANTI E ARREDI
L’A.C. dà in consegna i locali, gli impianti e gli arredi all'I.A., la quale si impegna a conservarli in buono stato.
ART. 41 VERIFICHE PERIODICHE
In qualunque momento, su richiesta dell'A.C., le parti provvederanno alla verifica dell'esistente e dello stato di conservazione di quanto consegnato.
ART. 42 MODIFICAZIONI
L'I.A si obbliga a non apportare modificazioni, innovazioni o trasformazioni ai locali, nonché agli impianti tutti, senza previa autorizzazione dell'A.C.
TITOLO XI
PULIZIA DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE
ART. 43 IGIENE DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE
L’I.A. deve provvedere ad assicurare in ogni momento il perfetto stato dei locali e delle attrezzature di sua proprietà o di proprietà dell’A.C. a lei affidati, per garantire le prestazioni contrattuali.
Per ulteriori specifiche si rimanda agli specifici capitolati tecnici.
ART. 44 SANIFICAZIONE
L’I.A. deve provvedere alla sanificazione quotidiana e periodica delle attrezzature, dei locali e degli arredi utilizzati per l’espletamento del servizio di ristorazione scolastica.
ART. 45 DETERSIVI
I detersivi utilizzati per lo svolgimento delle operazioni di pulizia, dovranno essere conformi alle schede tecniche di sicurezza fornite alla ditta al momento dell’acquisto dei detersivi stessi ed impiegati nelle concentrazioni indicate sulle confezioni. Sono da preferire prodotti ecocompatibili.
Tutti i detersivi e gli altri prodotti di sanificazione devono essere utilizzati dal personale secondo le indicazioni fornite dalla case produttrici, con particolare attenzione per quanto riguarda le concentrazioni e le temperature indicate sulle confezioni. Tali prodotti dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta e conservati in locale apposito o in armadi chiusi.
Il personale che effettua la distribuzione dei pasti non può contemporaneamente eseguire le operazioni di pulizia o lavaggio.
ART. 46 MANUTENZIONE ORDINARIA
L’Impresa dovrà assicurare la manutenzione ordinaria corrente di tutto ciò che è stato messo a disposizione dalla Committente. Si intende per manutenzione ordinaria quella necessaria a mantenere nel perfetto stato di igiene i locali e le attrezzature compreso, per queste ultime, il perfetto funzionamento.
ART. 47 RIFIUTI
Lo smaltimento dei rifiuti dovrà avvenire osservando le modalità di legge e le regole dettate dal singolo Comune in materia di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti urbani. Contenitori e pattumiere devono essere a pedale, muniti di coperchio e facilmente vuotabili e asportabili.
L’onere per l’eventuale acquisto di sacchetti per lo smaltimento dei rifiuti è a carico dell’I.A., secondo la raccolta differenziata attuata dall’A.C.
E’ tassativamente vietato gettare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari (lavandini, canaline di scarico, ecc.). Qualora si verificassero nella sede del refettorio otturazioni degli scarichi causati da presenza di rifiuti, imputabili al servizio di ristorazione, i costi per il ripristino degli scarichi saranno totalmente a carico dell’I.A.
ART. 48 SERVIZI IGIENICI
Si rimanda, ove scritto, ai capitolati tecnici redatti per i singoli comuni.
TITOLO XIII
VIGILANZA E CONTROLLO
ART. 49 ORGANISMI PREPOSTI AL CONTROLLO
Gli organismi preposti al controllo sono:
• i competenti Servizi dall’ATS Brescia – Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria
• i competenti Servizi dall’ATS Bergamo – Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria
• i competenti Uffici comunali;
• le strutture specializzate eventualmente incaricate dalla Committente;
• il personale scolastico o la Commissione mensa .
ART. 50 DIRITTO DI CONTROLLO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
E' facoltà dell'A.C. effettuare in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune, controlli preso il centro cottura, i mezzi di trasporto e i refettori per verificare la rispondenza del servizio fornito dall'Impresa alle prescrizioni contrattuali del Capitolato d'appalto.
E’ facoltà dell’A.C disporre, senza limitazioni di orario, la presenza presso i refettori di propri incaricati con il compito di verificare la corretta applicazione di quanto previsto nel Capitolato e nel progetto offerto dall’I.A.
ART. 51 TIPOLOGIA DEI CONTROLLI
I controlli sono articolati in ispezioni, controlli sensoriali, accertamenti analitici di laboratorio: essi saranno effettuati senza preavviso alcuno dagli organismi preposti. I tecnici incaricati dal Comune ed i visitatori non devono interferire nello svolgimento del servizio, né muovere rilievo alcuno al personale alle dipendenze dell’Impresa.
Il personale dell’Impresa non deve interferire nelle procedure di controllo effettuate dai tecnici.
a. Le ispezioni riguardano:
- lo stato, le condizioni igieniche ed i relativi impieghi degli impianti, delle attrezzature, degli utensili, dei mezzi di trasporto;
- le materie prime, gli ingredienti e gli altri prodotti utilizzati per la preparazione dei prodotti alimentari:
- i prodotti semilavorati e i prodotti finiti;
- i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti;
- i procedimenti di manutenzione, di disinfestazione, di disinfezione e di pulizia;
- l’etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari;
- i mezzi e le modalità di conservazione e stoccaggio delle derrate nelle celle;
- l’igiene dell’abbigliamento del personale;
- temperatura di servizio delle celle;
- controllo delle data di scadenza dei prodotti;
- i processi tecnologici per produrre e lavorare i prodotti alimentari;
- modalità di cottura;
- modalità di distribuzione;
- lavaggio e impiego di sanificanti;
- modalità di sgombero rifiuti;
- verifica del corretto uso degli impianti;
- caratteristiche dei sanificanti;
- modalità di sanificazione;
- stato igienico degli impianti e dell'ambiente;
- stato igienico-sanitario del personale addetto;
- stato igienico dei servizi;
- organizzazione del personale;
- controllo dell'organico;
- distribuzione dei carichi di lavoro;
- professionalità degli addetti;
- controllo delle quantità delle porzioni, in relazione alle Tabelle Dietetiche (in questo caso il controllo deve riguardare almeno 10 porzioni);
- modalità di manipolazione;
- controllo del funzionamento degli impianti tecnologici;
- controllo delle attrezzature;
- controllo dell'abbigliamento di servizio degli addetti;
- controllo delle modalità di trasporto dei pasti e delle derrate.
b. I controlli sensoriali riguardano la verifica degli standard dei prodotti, e dovranno essere effettuati su campioni prelevati dal personale dipendente dall’Impresa o dai tecnici incaricati dal Comune;
c. Gli accertamenti analitici sono tesi all’accertamento degli indici microbiologici, chimici, fisici e merceologici attestanti la qualità e la salubrità dei prodotti.
Tali accertamenti possono essere compiuti sia dai laboratori dall’ATS Brescia (e ATS Bergamo ove risulti la competenza) – Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria che da professionisti e/o laboratori di soggetti esterni privati incaricati dal Comune.
Per l’effettuazione degli accertamenti analitici verranno compiuti prelievi di campioni alimentari nelle quantità ritenute necessarie agli accertamenti previsti.
Gli organismi istituzionali competenti preposti al controllo effettueranno i prelievi con le modalità disposte dalla vigente normativa.
I tecnici specializzati incaricati dal Comune effettueranno i prelievi utilizzando le quantità minime necessarie all’effettuazione dell’analisi.
Nulla può essere richiesto al Comune per la quantità di campioni prelevati.
ART. 52 METODOLOGIA DEL CONTROLLO QUALITA’
L’ispezione non deve comportare interferenze nello svolgimento della produzione.
Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime e comunque rappresentative della partita oggetto dell’accertamento.
ART. 53 DIRITTO DI CONTROLLO DA PARTE DELLA COMMISSIONE MENSA
La Commissione mensa svolge le funzioni sottoelencate, nell’interesse dell’utenza e di concerto con l’Amministrazione Comunale:
• un ruolo di collegamento tra l’utenza ed il Comune, facendosi carico di riportare le diverse istanze che provengono dall’utenza stessa;
• un ruolo di monitoraggio della qualità del pasto, attraverso il rispetto del menu, il controllo delle grammature, della gradibilità dei piatti, della pulizia degli ambienti.
L’Impresa mette a disposizione in ogni refettorio apposita bilancia e le stoviglie necessarie per l’assaggio del cibo.
• un ruolo consultivo per quanto riguarda le variazioni del menù scolastico, nonché le modalità di erogazione del servizio.
E' fatto assoluto divieto alla Commissione mensa di intervenire, a qualsiasi titolo, direttamente sul personale alle dipendenze dell'Impresa.
I membri della Commissione mensa durante tutti i giorni dell’anno scolastico possono visitare, senza preavviso, il centro cottura e i locali della refezione.
ART. 54 CONSERVAZIONE CAMPIONI
Allo scopo di garantire adeguati controlli ed analisi l’I.A. ha l’obbligo di conservare per 72 ore, in appositi sacchetti sterili e alla temperatura di 0/+4°C, un campione del pasto completo giornalmente prodotto.
I contenitori con le campionature dei pasti conservati e recanti la data del giorno di produzione, saranno utilizzati nel caso si verifichino casi di tossinfezione alimentare, per effettuare le necessarie analisi di laboratorio.
Qualora non sia possibile procedere all’analisi degli alimenti per mancanza dei campioni suddetti, il Comune può applicare una sanzione fino a euro 2.000,00.
L’I.A. dovrà individuare un laboratorio di analisi e controllo qualitativo, batteriologico e chimico, iscritto negli elenchi predisposti dalla Regione, e dovrà indicare la periodicità dei controlli effettuati, all’interno del proprio progetto tecnico. Tali controlli dovranno essere riferiti sia alle derrate alimentari crude e cotte sia alle superfici di lavoro. I referti di dette analisi dovranno essere sempre disponibili per eventuali controlli da parte dell’ATS Brescia –e dell’ATS di Bergamo (ove risulti la competenza)
Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria.
ART. 55 CONTESTAZIONI
L'A.C. farà pervenire all'Impresa per iscritto, tramite PEC (posta elettronica certificata), eventuali contestazioni rilevate dagli organi di controllo; l'Impresa è tenuta a fornire giustificazioni scritte e documentate, entro 10 giorni, in relazione alle contestazioni mosse.
ART. 56 PENALI
Si rimanda al capitolato specifico per ogni lotto.
Per la quantificazione delle stesse si rimanda a quanto previsto da ciascun Comune.
Si procederà al recupero della penalità, da parte del Comune, mediante ritenuta diretta sui corrispettivi dovuti dalla Committente relativi al mese nel quale è assunto il provvedimento.
Le penalità ed ogni altro genere di provvedimento adottati dall’A.C. sono notificate all'I.A. in via amministrativa, anche tramite PEC.
Il totale delle penali annue non potrà superare il 10% del totale del contratto. Qualora oggettivi inadempimenti alle condizioni contrattuali giustifichino le ripetute applicazioni delle suddette penali, oltre tale limite, il contratto si intenderà risolto di diritto.
ART. 57 PREZZO E LIQUIDAZIONI FATTURE
Si rimanda al capitolato specifico per ogni lotto.
ART. 58 TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
In ottemperanza a quanto previsto dall’art.3 della Legge n.136/2010 e s.m.i. l’I.A. si obbliga ad utilizzare per ogni operazione finanziaria connessa al contratto per l’erogazione del servizio di cui trattasi, conti correnti bancari o postali dedicati alle commesse pubbliche di cui all’art. 3, commi 1 e 7 della disposizione testé citata. Gli estremi identificativi dei conti utilizzati dovranno essere comunicati all’ufficio preposto dell’A.C. per iscritto e nei termini prescritti, contestualmente alle generalità e codici fiscali delle persone delegate ad operare su di essi.
ART. 59 REVISIONE PREZZI
Il prezzo offerto in sede di gara è da intendersi bloccato per l’intera durata del contratto. A partire da ogni anno scolastico successivo al primo, viene riconosciuta una revisione prezzi, ai sensi dell’art. 106 del D. Lgs. 50/2016, con un adeguamento del costo unitario in base all’indice ISTAT di incremento del costo della vita per le famiglie di operai ed impiegati relativo a 2 mesi antecedenti.
L’eventuale richiesta di revisione prezzo dovrà essere inoltrata all’A.C. per iscritto ed allegando la documentazione relativa, entro il 30 settembre di ciascun anno successivo al primo.
TITOLO XIV
RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO E CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA
ART. 60 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Oltre a quanto genericamente previsto dall'art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento delle obbligazioni contrattuali, è facoltà del Comune appaltante risolvere il presente contratto, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1456 del Codice Civile, nei seguenti casi:
a) interruzione del servizio senza giusta causa;
b) inosservanza reiterata delle disposizioni di legge, di regolamenti e degli obblighi previsti dal presente Capitolato e del CCNL;
c) concessione in subappalto, totale o parziale, dei servizi.
d) grave inadempimento o frode dell’Impresa atto a compromettere il risultato del servizio;
e) in caso di frode o grave negligenza nell’adempimento degli obblighi contrattuali;
f) mancato espletamento del servizio per reiterate assenze del personale, non sostituito;
g) non attuazione del progetto presentato;
h) casi di grave intossicazione alimentare;
i) avvenuta applicazione di tre sanzioni nell’arco di un semestre.
L’A.C. potrà, altresì, procedere alla risoluzione del contratto in tutti i casi previsti dal codice civile e dal nuovo Codice dei Contratti D. Lgs. n. 50/2016.
Nel caso di risoluzione del contratto per i casi previsti dal presente articolo, l'Impresa incorre nella perdita della cauzione che resta incamerata dal Comune, salvo il risarcimento di tutti i conseguenti danni.
Nelle ipotesi sopra indicate il contratto sarà risolto di diritto con effetto immediato a seguito di comunicazione della A.C., in forma di lettera raccomandata.
L'applicazione della risoluzione del contratto non pregiudica la messa in atto, da parte dell'A.C., di azioni di risarcimento per danni subiti.
ART. 61 RECESSO DAL CONTRATTO
Ai sensi dell’art. 1353 del Codice Civile, il Comune, previo contraddittorio ha facoltà di recedere unilateralmente dal contratto, con preavviso di almeno sei mesi.
L’A.C. si riserva altresì la facoltà di recedere dal contratto, previo avviso di tre mesi, in relazione a valutazioni su convenzioni CONSIP eventualmente attivate o in fase di attivazione, senza che l’I.A. possa richiedere alcun compenso o risarcimento degli eventuali danni subiti per tale causa.
ART. 62 RINUNCIA ALL’AGGIUDICAZIONE - SOSTITUZIONE DELL’IMPRESA AGGIUDICATRICE
Qualora l’I.A. non intenda accettare l’assegnazione non potrà avanzare alcun diritto di recupero della cauzione provvisoria e sarà comunque tenuta al risarcimento degli eventuali danni superiori subiti dal Comune.
Qualora, invece, sia necessario per il Comune ricorrere alla sostituzione dell’I.A. in caso di risoluzione del contratto, l’ufficio preposto procederà ad aggiudicare l’appalto alla seconda ditta classificata.
ART. 63 SUBAPPALTO
E’ vietato cedere o subappaltare i servizi assunti pena l’immediata risoluzione del contratto.
Il subappalto è ammesso nei termini stabiliti dall’art.105 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. per i servizi accessori a quello principale stabiliti per ciascun lotto e dovrà essere espressamente indicata nell’offerta la volontà di avvalersi di tale facoltà e la parte di appalto che si intenda eventualmente subappaltare.
ART. 64 RICONSEGNA
Alla cessazione del contratto i locali e le attrezzature messe a disposizione dell’Impresa dovranno essere riconsegnati all’A.C. nello stato in cui erano il giorno della presa in consegna, salvo la normale usura.
Della riconsegna verrà redatto verbale in contraddittorio sia per i locali che per gli arredi e le attrezzature.
Le eventuali difformità riscontrate rispetto al corrispondente verbale di consegna di cui all’art. 10 saranno oggetto di valutazione economica da parte dell’A.C. e gli importi relativi
saranno addebitati all’Impresa.
TITOLO XV TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
ART. 65 DATI SENSIBILI
L’I.A. s’impegna ad osservare misure di sicurezza idonee ad evitare rischi di diffusione dei dati personali e/o sensibili di cui possa eventualmente venire in possesso nell’esecuzione del servizio, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. n. 196/2003 e s.m.i. e dal GDPR regolamento UE 2016/679.
TITOLO XVI NORME PARTICOLARI
ART. 66 RESPONSABILITA’
Ogni responsabilità sia civile che penale per danni che, in relazione all’espletamento del servizio o a cause ad esso connesse, derivassero all'A.C. e a terzi, cose o persone, si intenderà senza riserve od eccezioni a totale carico dell'I.A.
Per ulteriori spese relative all’utenza si rimanda a quanto espressamente indicato nei singoli capitolati tecnici.
ART. 67 CONTROVERSIE
Le controversie che dovessero sorgere tra l’A.C. e l’I.A. saranno risolte in via bonaria. In caso di esito negativo sarà adita l’Autorità Giudiziaria. Per eventuali controversie il Tribunale competente è quello di Brescia.
ART. 68 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
E’ fatto obbligo all’I.A., al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, di attenersi strettamente a quanto previsto dalla normativa vigente in materia.
L’I.A. deve provvedere, in coordinamento con l’A.C., alla compilazione e sottoscrizione del Documento Unico di Valutazione del Rischio (DUVRI) di cui al D.Lgs. 81/2008 secondo quanto previsto all’art. successivo.
L’I.A. deve comunicare al Comune il nominativo del proprio Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ed il nominativo di un suo rappresentante in loco, onde consentire a quest’ultimo di attivare, quando necessario, le procedure e le misure di coordinamento.
L’I.A. deve porre in essere nei confronti dei propri dipendenti tutti i comportamenti dovuti, in forza della normativa disposta a tutela della sicurezza ed igiene del lavoro e diretta alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
In particolare, imporrà al proprio personale il rispetto della normativa di sicurezza e ai propri preposti di controllare ed esigere tale rispetto.
ART. 69 SOPRALLUOGO PER LA COMUNICAZIONE DEI RISCHI
L’I.A. dà atto, senza riserva di sorta:
• di aver eseguito un attento e approfondito sopralluogo nelle zone dove dovrà svolgersi il servizio;
• di aver verificato e valutato, mediante la diretta conoscenza, i rischi connessi ai profili di sicurezza nell’area interessata al servizio, al fine di preordinare ogni necessario presidio di protezione e di avere informato i propri lavoratori;
• di aver preso visione del DUVRI preventivo allegato al presente Capitolato Speciale;
• di comunicare all’A.C., ai fini della redazione del DUVRI definitivo, tutte le specifiche informazioni relative ai rischi di interferenze.
ART. 70 DIVIETI
E’ fatto divieto al personale dell’I.A. di eseguire qualsiasi operazione non autorizzata e al difuori dell’area di esecuzione del servizio, e di quanto previsto specificatamente dal relativo capitolato, con particolare riferimento all’utilizzo di macchine e/o attrezzature, energia elettrica, ecc.
ART. 71 DISPOSIZIONI FINALI
L’I.A. si considererà, all’atto dell’assunzione del servizio, a perfetta conoscenza delle ubicazioni dei locali e delle attrezzature su cui dovrà effettuare i servizi specificati nel presente capitolato e che potranno essere soggetti a modificazione nel corso della durata dell’appalto.
L’A.C. notificherà all’I.A. tutte le deliberazioni, determinazioni ed altri provvedimenti che comportino variazione alla situazione iniziale.
L’I.A. è tenuta, nel corso dello svolgimento del servizio, ad aggiornarsi ed attenersi alle normative in fatto di igiene e disposizioni nutrizionali che verranno man mano emanate.
ART. 72 RINVIO
Per tutto quanto non espressamente previsto e citato dal presente Capitolato, sono applicabili le disposizioni contenute nel Codice Civile, nelle leggi vigenti in materia di concessioni ed appalti, di igiene e sanità degli alimenti, di tutela del personale, della Legge e regolamento per l’amministrazione