SEDE DI AMMAN
SEDE DI AMMAN
Avviso per l’affidamento della realizzazione del
“Programma per la resilienza ed il ritorno nella piana di Ninive tramite approccio integrato nei settori educativo, igienico-sanitario e socio-culturale” (AID 012020)
ad organizzazioni non governative ed altri soggetti senza finalità di lucro iscritti all’elenco di cui all’art. 26, comma 3, della Legge 125/2014
Iraq
ALLEGATI
A1. Modello Proposta esecutiva A2. Modello Piano finanziario
A3a. Modello Dichiarazione sostitutiva di certificazione requisiti generali
A3b. Modello Dichiarazione sostitutiva di certificazione requisiti di capacità tecnica A4. Modello Griglia di valutazione
A5a. Modello Comunicazione dati antimafia A5b. Schema controlli antimafia
A6. Modello Garanzia fideiussoria anticipo A7. Modello di contratto
A8. Modello Dichiarazione di esclusività A9. Modello Rapporto intermedio e finale
A10. Manuale di gestione e rendicontazione A11a. Modello di rendiconto
A11b. Chiarimenti rendicontazione A12. Modello di Piano Operativo A13a. Modello referenze
A13b. Modello Certificato Audit A14. Modello di Quadro Logico
A15. Piano di Monitoraggio e Valutazione
A16. Modello di rapporto descrittivo e contabile A17. Protocollo di sicurezza
Amman, 13 dicembre 2020
DEFINIZIONI ed ACRONIMI
Ai fini del presente avviso si intende per:
AICS: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
ATS: Associazione Temporanea di Scopo
Capofila: OSC iscritta all’Elenco mandatario dell’ATS
Co-donatore: soggetto, pubblico o privato, anche internazionale che contribuisce al finanziamento dell’iniziativa assieme alla sede AICS
Co-esecutore: OSC iscritta all’Elenco membro e mandante dell’ATS
DoE: Department of Education
DoH: Department of Health
Elenco: elenco delle organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro di cui all’art. 26, comma 3, della Legge 125/2014 e ss.mm.e ii.
Ente esecutore: Capofila dell’ATS o soggetto proponente
HNO: Humanitarian Needs Overview HPC: Humanitarian Programme Cycle HRP: Humanitarian Response Plan
INEE: Inter-Agency Network for Education in Emergencies
IDP: Internally Displaced Person
ISIS: Islamic State of Iraq and Syria
Legge: Legge 29 agosto 2014, n. 125 recante “Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo”
MoLSA: Ministry of Labour and Social Affairs
OSC: Organizzazioni della Società Civile ed altri soggetti senza finalità di lucro
Parti: la Sede competente AICS, l’Ente esecutore e gli eventuali Co-esecutori
Partner: Organismo con cui l’Ente esecutore stipula un accordo di partenariato per la realizzazione di una parte delle attività oggetto dell’iniziativa
PRAG: Procurement and Grants for European Union external actions – A Practical Guide
Proposta esecutiva: proposta di realizzazione dell’iniziativa presentata dall’Ente esecutore
Proposta esecutiva congiunta: proposta di realizzazione del progetto presentata congiuntamente da due o più OSC in ATS
PTA: Parents-Teachers Association (Associazione Genitori-Insegnanti)
RRM: Rapid Response Mechanism
Statuto: Decreto del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale 22 luglio 2015,
n. 113. Regolamento recante lo “Statuto dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo”
WASH: Water, Sanitation and Hygiene
INDICE
ALLEGATI 1
DEFINIZIONI ed ACRONIMI 2
1. SINTESI DELL’INIZIATIVA 4
2. SOGGETTO RICHIEDENTE 4
3. AUTORITA’ CONTRAENTE 4
4. LINGUA UFFICIALE 5
5. TITOLO DELL’INIZIATIVA 5
6. DESCRIZIONE DELL’INIZIATIVA 5
6.1 Introduzione e presentazione 5
6.2. Contesto 6
6.3 Area di intervento e analisi dei bisogni 7
6.3.1 Bisogni generali nel governatorato 7
6.3.2 Istruzione e WASH 8
6.3.3 Diversità e coesione sociale 9
6.4 Strategia di intervento 10
6.5 Contenuti dell’iniziativa 11
6.6 Beneficiari 13
6.7 Monitoraggio e valutazione 14
6.8 Condizioni Esterne e rischi 15
6.9 Coordinamento ed integrazione con altri programmi 16
6.10 Durata 17
7. IMPORTO MASSIMO DEL FINANZIAMENTO 17
8. TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE ESECUTIVE 18
9. CRITERI DI ELEGGIBILITA’ DEI PARTECIPANTI E DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO 18
9.1 Requisiti generali 18
9.2 Requisiti di capacità tecnica richiesti 20
9.3 Capacità di operare in loco 20
9.4 Partenariati 20
9.5 Documentazione da presentare a corredo della proposta esecutiva 20
10. CAUSE DI ESCLUSIONE 21
11. MODALITÀ DI RICHIESTA DI INFORMAZIONI O CHIARIMENTI 21
12. TUTELA DELLA PRIVACY 22
13. SELEZIONE, CRITERI DI VALUTAZIONE ED APPROVAZIONE DELLE PROPOSTE 24
14. STIPULA DEL CONTRATTO 25
15. DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE PRIMA DELLA STIPULA DEL CONTRATTO 25
16. REALIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA 26
17. ELEGGIBILITA’ DELLE SPESE 27
18. RENDICONTAZIONE DELLE SPESE 27
19. VISIBILITÀ 27
20. RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE 27
21. DISPOSIZIONI FINALI 27
1. SINTESI DELL’INIZIATIVA
Con il presente Avviso la Sede estera di Amman dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (d’ora in poi “ Sede AICS”) intende selezionare, ai sensi dell’art. 26, comma 4, della Legge 125/2014 (d’ora in poi “Legge”) e dell’art. 19 del DM 113/2015 (d’ora in poi “Statuto”) dell’AICS, una proposta esecutiva presentata da organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro (d’ora in poi “OSC”) iscritti all’elenco di cui all’articolo 26, comma 3, della Legge per la realizzazione dell’iniziativa di cooperazione allo sviluppo denominata “Programma per la resilienza ed il ritorno nella piana di Ninive tramite approccio integrato nei settori educativo, igienico-sanitario e socio-culturale” (AID 012020).
Il presente Avviso è stato redatto in conformità al documento “Condizioni e modalità per l’affidamento di iniziative di cooperazione allo sviluppo ad organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro iscritti all’elenco di cui all’articolo 26, comma 3, della Legge 125/2014”, approvato dal Comitato Congiunto con Delibera n. 8 del 20 febbraio 2017 e successivamente modificato con Delibera
n. 50 del 2018, che disciplina le procedure comparative pubbliche per l’affidamento di iniziative di cooperazione allo sviluppo formulate dall’AICS ad OSC iscritte all’Elenco, in linea con la normativa vigente e con i principi stabiliti dall’Unione Europea per i grant nell’ambito delle PRAG.
L’iniziativa in parola, dell’importo complessivo di 1.690.000,00 euro, sarà affidata come un unico intervento e nella sua totalità ad OSC, secondo le procedure e la disciplina vigente in materia di cooperazione allo sviluppo sopra citate. Le OSC potranno partecipare alla procedura comparativa indetta con il presente Avviso da sole o riunite in Associazioni Temporanee di Scopo (ATS), presentando proprie proposte tecnico-economiche. La selezione degli enti esecutori avverrà sulla base di tale documentazione e alla luce di criteri indicati nel presente Avviso.
Per le proprie finalità e la tipologia delle attività richieste, l’iniziativa risulta particolarmente adatta ad essere gestita da OSC presenti nel Paese, in quanto richiede un dialogo continuo con i rappresentanti delle comunità, delle categorie di professionisti dei settori d’intervento e delle autorità locali a vario livello (Direttorati a Mosul e distretti). In particolare, l’Ente Esecutore dovrà, da un lato, dialogare con le diverse autorità competenti per individuare in maniera corretta le zone della Piana di Ninive più bisognose di supporto per far fronte alla domanda di servizi e, dall’altro, consultare le comunità locali per affinare l’identificazione dei bisogni a livello comunitario. Il dialogo comunitario, infatti, insieme alla valorizzazione del patrimonio culturale sono due aree nelle quali le OSC italiane si sono distinte particolarmente negli anni e in diversi contesti.
Il coordinamento fra OSC, autorità locali, comunità e associazioni locali, sarà pertanto fondamentale sia nella fase di formulazione che in quella di realizzazione, così come la ricerca ed applicazione di soluzioni innovative e la definizione di risultati ed indicatori adeguati al contesto d’intervento e ai partner del programma.
Il monitoraggio e la supervisione dell’iniziativa nel suo insieme saranno garantiti dalla Sede estera AICS di Amman.
2. SOGGETTO RICHIEDENTE
L’istituzione locale di riferimento è il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali (MoLSA – Ministry of Labour and Social Affairs) con il quale il programma è stato discusso e concordato.
3. AUTORITA’ CONTRAENTE
L’Autorità contraente è la Sede AICS di Amman ed il Responsabile del Procedimento è il Titolare della Sede.
4. LINGUA UFFICIALE
La lingua ufficiale della procedura comparativa è la lingua italiana.
5. TITOLO DELL’INIZIATIVA
Programma per la resilienza ed il ritorno nella piana di Ninive tramite approccio integrato nei settori educativo, igienico-sanitario e socio-culturale (AID 012020).
6. DESCRIZIONE DELL’INIZIATIVA
6.1 Introduzione e presentazione
In data 23 dicembre 2019 è stato approvato con delibera n. 92 del Direttore AICS il finanziamento dell’iniziativa denominata “Programma per la resilienza ed il ritorno nella piana di Ninive tramite approccio integrato nei settori educativo, igienico-sanitario e socio-culturale” in Iraq.
L’iniziativa è stata sviluppata sulla base dell’analisi dei bisogni e delle priorità identificate dal governo iracheno e dal sistema ONU nel Paese.
La zona dell’intervento è la Piana di Ninive, oggetto degli scontri più duri durante le fasi del conflitto, e che ha visto la propria popolazione patire gli aspetti più duri dell’occupazione da parte di ISIS.
La liberazione della Piana di Ninive nel 2016, conclusasi con l’estenuante battaglia di Mosul durata sino all’estate del 2017, ha permesso il rientro graduale della comunità sfollata, accolta principalmente nel Kurdistan Iracheno. Il rientro che inizialmente è stato lento e difficoltoso, ha avuto una forte accelerazione nell’autunno del 2017 ed è coinciso con la ripresa delle attività dell’apparato statale, la riapertura degli uffici pubblici ed il conseguente richiamo, da parte delle autorità di Baghdad, di tutto il personale. Malgrado i flussi di rientro dei 3,9 milioni di sfollati iracheni sia continuo e i rientri siano cominciati immediatamente dopo la liberazione di alcune aree, la situazione sul terreno è ancora molto complessa. Il secondary displacement è assai diffuso poiché molte famiglie rientrano nei campi a causa della mancanza nelle proprie aree di origine delle condizioni minime di sicurezza o di opportunità di lavoro: l’occupazione delle forze dello stato islamico e le battaglie per la riconquista dei territori da parte delle forze irachene hanno consegnato alla comunità rientrante una completa distruzione infrastrutturale, la carenza di strutture educativo-formative, di presidi ospedalieri, la concentrazione dei servizi di base nei centri più grandi, che per primi hanno ricevuto gli aiuti e sono stati oggetto dell’intervento degli organismi internazionali, con il conseguente svuotamento delle aree rurali e il proliferare nelle stesse di abusi, sottrazioni di terreni agricoli, condizioni igienico-sanitarie critiche, assenza di acqua potabile, occupazione di case. Ad ottobre 2020 sono ancora 1,3 milioni i profughi iracheni nel Paese1.
L’iniziativa oggetto del presente Avviso è volta appunto a migliorare l’accesso ai servizi di base a tutte le comunità del governatorato di Ninive, pesantemente toccate dagli effetti del recente conflitto, mentre, nel contempo, si intendono avviare meccanismi di sostegno alla coesione sociale che rendano i risultati raggiunti duraturi e sostenibili.
1 OIM DTM Round 118, settembre 2020
6.2. Contesto
Il governatorato di Xxxxxx fu tra i primi governatorati d’Iraq ad essere interessato dal conflitto con ISIS nel 2014; infatti pochi mesi dopo lo scoppio delle ostilità fu subito investito dall’offensiva che portò alla caduta di Mosul ed al controllo di gran parte del governatorato da parte del gruppo terrorista. Passeranno più di tre anni prima che Mosul e le aree circostanti potessero essere liberate dal controllo di ISIS. Tre anni che hanno portato non solo distruzione materiale ma anche alla distruzione di buona parte del tessuto sociale ed economico dell’area.
Il governatorato ospita una grande diversità di comunità e culture, sia dal punto di vista etnico (Arabi, Turkmeni, Assiri, Curdi e Yazidi), che religioso (sunniti, cristiani, yazidi, shabak, mandei). Gli equilibri tra le diverse componenti della società dell’area sono stati pesantemente scossi dal conflitto e astio e diffidenza tra le diverse componenti della comunità complicano ancor di più il quadro di una ricostruzione giù di per sé complessa.
In termini di movimenti di popolazione, il governatorato che ha registrato, e continua a registrare, il più alto numero di ritorni, è il governatorato di Ninive, che ospita ad oggi circa il 37% della popolazione sfollata di rientro. Anche analizzando i flussi degli ultimi sei mesi, si può notare come il governatorato di Ninive registri l’incremento più elevato rispetto al flusso di rientri dei sei mesi precedenti, seguito dal governatorato di Xxxxx xx-Xxx. In questo quadro, la pressione sui servizi e sulle strutture economiche delle aree di ritorno non fa che accrescersi e le famiglie più vulnerabili, in particolare quelle dei profughi di ritorno, rischiano di adottare strategie negative (negative coping strategies).
A riprova di ciò basti osservare la situazione relativa al movimento di popolazione. Oltre al fatto che il governatorato, secondo l’HNO 2020, ospita più di 1,3 milioni di persone in stato di necessità su un totale nazionale di 4,1 milioni (il 33%), esso ospita anche più di 1,8 milioni di returnee (sfollati di ritorno) e allo stesso tempo è il primo per numero di sfollati nel Paese con circa 300.000 IDPs2. Ancor più rivelatore delle difficoltà di ricostruzione in un quadro quale quello offerto da questo governatorato è il dato relativo ai secondary displacement: il dato si riferisce a famiglie che, rientrate nelle proprie zone di origine, hanno deciso (o sono state forzate) a lasciare nuovamente il proprio villaggio per muoversi verso altre aree. Delle 292 località nelle quali seconday displacements sono stati identificati da IOM, ben 166 si trovano nel governorato di Ninive3.
Rendere i ritorni sostenibili e mitigare per quanto possibile i rischi di insicurezza e di frizione tra le varie componenti delle comunità richiede che si intervenga sulla presenza dei servizi primari e sulle opportunità di impiego. Purtroppo, a livello nazionale la capacità del governo di sostenere i meccanismi di welfare a favore della popolazione vulnerabile è stata notevolmente ridotta dagli elevati rischi macroeconomici legati alla estrema esposizione del Paese alla volatilità del prezzo del petrolio.
Nello specifico, la situazione politica ed economica che ha accompagnato e accompagna il rientro degli sfollati nella piana di Ninive è caratterizzata da un profondo senso di insicurezza e di irrisolta conflittualità. L’incertezza delle parti in gioco e l’azione dei diversi interessi politico-economici sull’area stanno alimentando frizioni e timori all’interno della comunità locale, tradizionalmente composta da musulmani (sunniti e sciiti), cristiani, shabak, yazidi, kakaī e turcomanni. Il rilevante cambiamento degli equilibri economici, sociali e demografici, dovuto in parte alla forte emigrazione cristiana e yazida, in parte alla mutata forza economica delle parti in gioco, sta alimentando vecchie frizioni, settarizzando interi quartieri su base etnico-religiosa, drogando il mercato agricolo e commerciale con supporti finanziari provenienti da parti terze, in particolare fondi sciiti provenienti dal sud o finanziamenti europei indirizzati alle comunità cristiane. Il rafforzamento del settore agro-
2 DTM, dati al 31 ottobre 2020
3 IOM, Re-Displaced: an Exploration of Displacement after Attempted Return in Iraq, February 2020: xxxx://xxxxxxx.xxx.xxx/xxxxxx/XxxxxxXxxxx/00000000000000_xxx_xxxxxxxxxxx_xxxxxxxx_xxxxxxXxx0000.xxx
zootecnico della piana di Ninive era al centro della pianificazione nazionale già prima della crisi ISIS, ma l’avvento della metodica distruzione operata dallo stato islamico nei villaggi cristiani e sciiti, ha spazzato via i pur pochi progressi ottenuti nell’ambito della modernizzazione del settore che mirava al superamento di una agricoltura tradizionale.4
In tutta l’area i servizi pubblici risultano inadeguati rispetto ai bisogni presenti, in particolare rispetto a educazione, acqua e sanità. Il numero di istituti scolastici attualmente funzionanti è inadeguato rispetto ai bisogni, e lo stesso vale per ciò che riguarda la disponibilità di acqua potabile e le strutture igienico sanitarie. Sin dai primi mesi dopo la liberazione di Mosul, il problema della disponibilità di acqua potabile è risultato subito evidente, in particolare nei villaggi intorno a Mosul, con l’avvio di distribuzioni di acqua tramite autobotti (water trucking) e l’installazione di impianti di desalinizzazione e purificazione dell’acqua in 15 scuole nell’area da parte di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Iraq. Ovunque equipaggiamenti sono stati distrutti o asportati, ciò si è verificato anche nelle strutture meno danneggiate. Grave è anche la situazione relativa alla mancanza di figure specializzate, con il conseguente bisogno di formazione tecnica per il personale.
La popolazione sfollata di ritorno, oltre che scontrarsi con la realtà sopra descritta, porta con sé le conseguenze dell’esperienza vissuta nei campi di accoglienza. In particolare l’esperienza della vita nei campi ha sconvolto la tradizionale organizzazione sociale, proiettando le donne nella società civile quali attori non solo domestici ma desiderosi di partecipare sia al tessuto produttivo ed economico che a quello sociale e politico. Purtroppo la mancanza di opportunità di formazione e di occasioni di incontro e discussione mortifica il desiderio di partecipazione e di investimento della componente femminile della comunità. Se la vita nei campi ha reso la partecipazione attiva delle donne un dato di fatto, il ritorno alla vita nei villaggi di origine unito al tentativo ideologico/identitario di restaurare una situazione precedente all’avvento dell’ISIS e di ciò che ne è seguito, stanno determinando una forte incidenza di casi di violenza domestica, suicidi femminili giovanili, tentativi di fughe e migrazione all’estero.
Lo scopo dell’iniziativa oggetto del presente Avviso è quindi supportare la resilienza e la coesione sociale tra le differenti comunità della piana di Ninive con un approccio integrato che si fonda su tre aree tematiche di intervento: (i) educativa (ii) igienico-sanitaria e (iii) socio-culturale.
Da un lato si intende ripristinare l’accesso a servizi di base, offrendo alle comunità dei centri minori della piana di Ninive opportunità educative per i propri figli, acqua potabile e strutture igienico- sanitarie che rendano possibile e sostenibile il rientro, dall’altro, si intende favorire il dialogo tra le diverse componenti della comunità, divenuto assai complesso a causa dalla diffidenza generata dalle conseguenze del conflitto e dagli anni di controllo del territorio da parte di ISIS, con inevitabili ricadute sulla possibilità di una convivenza pacifica. In particolare tale dialogo dovrebbe strutturarsi intorno a due elementi principali: il comune patrimonio culturale e di tradizioni e il coinvolgimento delle fasce più giovani della popolazione.
6.3 Area di intervento e analisi dei bisogni
6.3.1 Bisogni generali nel governatorato
Come evidenziato più sopra, il governorato di Ninive include al proprio interno alcuni dei distretti con il più elevato livello di bisogni di sostegno umanitario del paese. Il governorato nel complesso ospita non solo il più alto numero di persono in stato di bisogno (PIN/People in Need), 1,3 milioni di persone su un totale nazionale di 4,1 milioni (il 33%), ma è anche il governorato in Iraq con il più alto numero di returnees (sfollati di ritorno) (più di 1,8 milioni) ed allo stesso tempo è il primo per numero di sfollati nel Paese con circa 300.000 IDPs. Inoltre, malgrado il movimento di popolazione provocato dal
4 Si veda: (i) FAO, Iraq – Agriculture and Livelihoods Needs Assessment, 2016 and (ii) FAO, Iraq – Agriculture Damage and Loss Needs Assessment, 2017
processo di chiusura dei campi in varie località del paese, processo avviato a metà del 2019, il governorato continua ad ospitare il più elevato numero di sfollati di ritorno in condizioni di high severity nel paese.
Per l'attuale ciclo della programmazione umanitaria (HPC), la gravità dei bisogni è stata definita sulla base di tre cluster di indicatori: well being, living standards, recovery and resilience. Rispetto a queste tre direttrici di intervento, vari distretti del governorato presentano una situazione fosca: il distretto di Sinjar presenta una high severity di bisogni in tutte e tre le categorie, mentre i distretti di al- Hamdaniya e al-Baaj presentano una high severity in due delle categorie, mentre i distretti di Mosul e Tel Afar registrano il più alto numero (nel paese) di persone in stato di assoluta necessità (acute need).
A confermare le obiettive difficoltà per le comunità della zona si veda anche l’approccio definito all’interno dello Humanitarian Response Plan (HRP); il piano viene strutturato intorno a due obiettivi strategici relativi al benessere fisico e mentale l’uno ed agli standard di vita l’altro. Il governorato di Ninive registra il più alto numero di beneficiari potenziali per entrambi gli obiettivi5.
6.3.2 Istruzione e WASH
I settori oggetto dalla presente iniziativa, WASH ed educazione, risultano tra i più rilevanti sia nel quadro dello Humanitarian Programme Cycle 2020, che del Damage and Needs Assessment of Affected Governorates della Banca Mondiale.
Aspetto già evidenziato all’interno dell’HNO, nel quadro della strategia dell’HRP 2020 è centrale il sostegno all’accesso ai servizi di base per la popolazione in stato di bisogno; il tema è in qualche modo trasversale ai due obiettivi strategici dell’HRP, dove in sostegno al primo obiettivo strategico si vuole assicurare “equal and inclusive access to services”, mentre rispetto al secondo, si mira ad assicurare “quality and up-to-standard WASH, health and education services”6.
In relazione ad alcuni degli obiettivi dell’attuale HRP, si raccomanda agli attori umanitari di coordinarsi con gli attori dello sviluppo attivi nel Paese al fine di garantire la sostenibilità degli interventi; ciò potrebbe essere particolarmente rilevante nel settore educativo, all’interno del quale, al fine di riattivare i servizi educativi nelle aree target (come il governorato di Ninive), gli attori dello sviluppo o le rilevanti istituzioni governative potrebbero prendersi carico di alcuni specifiche componenti, come la ricostruzione degli edifici (come già raccomandato nello specifico nell’HRP 2019). Tra le azioni raccomandate per il settore educativo: favorire la creazione di meccanismi comunitari di gestione dell’educazione, quali le PTA (Parent-Teacher Associations) e i comitati scolastici, sostenere la formazione degli insegnanti, soprattutto per ciò che riguarda il supporto psico-sociale - PSS), promuovere la coesione sociale, il peace building, riabilitare le strutture igienico-sanitarie, porre in essere attività di sensibilizzazione igienico-sanitaria, ed assicurare la fornitura di materiale scolastico.
Per quanto riguarda il settore WASH, il secondo settore in termini all’interno dell’HRP 2020 per numero di potenziali beneficiari (people targeted), si ribadisce l’urgenza di supportare la distribuzione, l’accesso e la qualità dell’acqua per la popolazione sfollata e nelle zone di ritorno. Viene inoltre messa in evidenza l’importanza di ripristinare i servizi igienico-sanitari e l’accesso all’acqua potabile e si sottolinea come priorità verrà data ad interventi “integrati” in scuole e ospedali, in sinergia e collaborazione con i cluster “Educazione” e “Salute”. Secondo l’ampio assessment condotto da REACH alla fine del 20197, in molte aree del governorato quasi la metà delle famiglie è obbligata a bollire l’acqua prima di poterla utilizzare; la percentuale raggiunge il 70% delle famiglie intervistate nell’area intorno a Mosul. Le percentuali si rivelano persino peggiori per ciò che riguarda i servizi sanitari.
5 xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx/xx/xxxxxxxxxx/xxxx oppure xxxxx://xxx.xxxxxx.xxx/xxxx
6 HRP 2020, p. 20-21
7 xxxxx://xxxxxxxxx.xxx/xxxxxx/xxxx/xxxxxxxxxx-xxxxxxxxxx-xxxxx-xxxxxx-xxxx-xxxxxxxxxx-xxxx-xxxxxxxxxxx
Nell’esaminare alcuni degli assessment settoriali condotti nella zona, le priorità che emergono riguardano la riparazione dei danni infrastrutturali e la necessità di colmare la carenza di personale, sia in termini numerici che in termini di formazione su alcuni temi specifici.
Secondo UNICEF più della metà delle scuole di Ninive necessita di lavori di ristrutturazione8. Dati riportati anche in altri assessment specifici evidenziano come circa il 60% delle comunità abbia problemi ad accedere a servizi di istruzione a causa di carenze infrastrutturali e carenze di materiali scolastici e di docenti9. Molte delle scuole non hanno corrente elettrica o acqua corrente per più di un’ora al giorno. Vi è inoltre l’urgente necessità di riattivare il coinvolgimento della comunità nelle attività della scuola e la necessità di accompagnare il rafforzamento delle attività educative con iniziative di sostegno alla coesione sociale nei villaggi con componenti di diversità etnica e/o religiosa. Si registrano anche episodi di stigmatizzazione verso sfollati o returnee, accusati di essere simpatizzanti o collaboratori di XXXX, così come verso bimbi con disabilità. Spesso le famiglie infatti richiedono strutture scolastiche separate per questi bimbi10. Viene registrata anche la carenza di insegnanti sia in termini quantitativi che in termini qualitativi, poiché molti degli insegnanti che erano attivi prima della crisi nella zona si sono spostati in altre aree dell’Iraq e hanno trovato impiego altrove.
Secondo il Provincial Response Plan per il Governatorato di Ninive (UNDP Local Area Development Programme in Iraq), la situazione nel settore acqua per il Governatorato è molto grave, con aree in cui la fornitura di acqua è divenuta progressivamente insufficiente anche per i bisogni domestici basilari. Alcuni villaggi hanno accesso all’acqua solo ogni 7-10 giorni, in altri l’accesso è garantito una sola volta al mese. Nei villaggi più isolati l’accesso può essere del tutto assente.
Nei villaggi in cui è stato riscontrato accesso all’acqua potabile, la qualità dell’acqua è al di sotto degli standard minimi con la popolazione costretta ad utilizzare l’acqua dei pozzi e mancano strutture igienico sanitarie e di mezzi di stoccaggio dell’acqua11. Inoltre, ove l’accesso all’acqua sia presente, il continuo flusso di ritorni, mette sotto pressione le già fragili strutture a disposizione, portando a rotture o ad ulteriori razionamenti nella distribuzione12.
6.3.3 Diversità e coesione sociale
La diversità e la ricchezza culturale, etnica e religiosa di quest’area, e del governatorato di Ninive in particolare, ne fanno una delle aree più interessanti della regione. Tale ricchezza diviene però, in una fase di ricostruzione post-conflitto, una fonte di ulteriori difficoltà e di possibili “driver” di conflitto inter-comunitari; come purtroppo si è già avuto occasione di sperimentare nel passato. Benché la popolazione arabo-sunnita costituisca la maggioranza, varie aree registrano una maggiore presenza di gruppi minoritari: i distretti di Akre e Sheikan sono sotto il controllo curdo, la piana di Ninive, ad est e nord-est di Mosul (area peraltro ricca di giacimenti petroliferi) è abitata dalla maggioranza delle comunità cristiane e shabak del governatorato. La maggioranza della popolazione di Tel Afar si identifica invece come turkmena, mentre nel Sinjar, così come nella città santa di Lalish nel distretto di Xxxxxxxx, la maggioranza della popolazione si identifica (o si identificava) come yazida. La maggior parte di questi gruppi ha subito violenze e sopraffazioni durante il conflitto e ognuno ha costituito o ha finito per fare riferimento a gruppi armati di difesa. L’alto numero di violenze subito dalle minoranze che hanno subito il controllo di ISIS ha avuto un impatto significativo sulla presenza di
8 UNICEF Report 2018: xxxxx://xxx.xxxxxx.xxx/xxxx/xxxxxxx/0000-xxxxxxxx-xxxxxxxxx-xxxxxxx-xxxxxx-xxxx0-xxxxxxxx 9 DRC: xxxxx://xxxxxxxxx.xxx/xxxxxx/xxxx/xxxxxxxxxxx-xxxxx-xxxxxxxxxx-xxxxxx-xxxxxx-0000 , TDH:
xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx/xxxxx/xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx/xxxxx/xxxxxxxxxxx/xxxxxxxxx_xxxxx_xxxxxxxxx_xx_xxx_xxxx_xxx00.xxx) 10 Handicap International 2018, IOM 2019: xxxxx://xxxxxxxxx.xxx/xxxxx/xxxxxxxxx.xxx/xxxxx/xxxxxxxxx/Xxxxxxxxxxx%00xx%00xxxxxx%00xxx%00xxxxxxxxxxxxx%00%00Xxxx%000000%00.xxx
11 Malteser International, 2018: xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx/xx/xxxxxxxxxx/xxxx/xxxxxxxxxx/xxxxxxxx-xxxxxxxxxxxxx-xx-xxxxxxxxx-xxxxxxxxxx-xxxxx- needs-assessment
12 Welt Hunger Hilfe/Sreo Consulting, “Final Evaluation of “Rehabilitation of essential public WASH facilities and improvement of solid waste management in Ninewa province of Iraq”
questi gruppi, avendo spinto intere comunità a muoversi verso zone ritenute più sicure. Zone come al-Hamdaniya, Bartella, Tal Kaif e Bashika registrano ad oggi una maggioranza arabo-sunnita, divenuta tale dopo l’abbandono di questi luoghi da parte di altre comunità.
La diffidenza tra le varie componenti della comunità è al momento molto alta, con continui episodi di secondary displacement dovuti anche al fatto che gli sfollati di ritorno trovano le proprie proprietà occupate o una situazione che non sentono possa garantire la sicurezza delle proprie famiglie. Si registra anche il fenomeno opposto con famiglie arabo-sunnite costrette ad abbandonare i propri villaggi perché accusate o sospettate di aver appoggiato in qualche modo ISIS.
Nel 2018 quasi 80.000 persone sono state assistite attraverso l’RRM. La maggior parte di queste persone, il 75%, si trovava nel governatorato di Ninive e la totalità dei casi riguardava secondary displacement, a riprova delle difficoltà ancora esistenti nella zona nel ricostruire un clima di pacifica convivenza tra le diverse componenti della comunità.
6.4 Strategia di intervento
L’iniziativa, in linea con lo humanitarian-development-peace nexus, si inquadra nella strategia del governo e della comunità internazionale sulla crisi irachena e si ispira in particolare ai principi che guidano le azioni in supporto ai “ritorni sostenibili”.
Come si può vedere dallo HNO 2020, la questione della transizione post-conflitto verso soluzioni durevoli è, a questo stadio, centrale nell’approccio umanitario alla crisi, in ciò legandosi e integrandosi appieno con il quadro delle azioni di ricostruzione e stabilizzazione esemplificate dal Recovery and Resilience Programme, quadro strategico-programmatico ONU nel paese che mirava al medesimo obiettivo13, e dalla Funding Facility for Stabilization di UNDP14.
In tal senso vanno infatti ricordati i recenti accordi siglati tra UNDP e l’Unione Europea e tra UNDP e il governo iracheno che guardano alla fase di ricostruzione, con maggiore attenzione alle aree che hanno subito il controllo di ISIS e che, nel dare priorità alla riabilitazione dei servizi primari, riconoscono l’importanza di agire nel contempo su alcune questioni legate alla coesione sociale.
Come si è visto infatti nelle varie fasi di risposta, stabilizzazione e ricostruzione si riconoscono alcuni bisogni principali, tra i quali primariamente accesso ai servizi sanitari, all’istruzione, a mezzi di sussistenza e a misure di protezione e di supporto alla coesione sociale.
L’iniziativa si colloca su questa linea di intervento, guardando all’accesso ai servizi di base e prevedendo, in alcune delle zone più sensibili dell’intero Paese, misure di sostegno alla coesione sociale. Nella loro completezza le componenti del programma mirano a rendere sostenibili i ritorni già avvenuti e quelli previsti per i prossimi mesi, minimizzando i rischi di frizione intra-comunitaria e quello della impraticabilità dei servizi di base.
Il Programma mira anche a supportare strutture prescolari e scolari pubbliche, con particolare attenzione a quelle minori collocate nei villaggi più difficilmente accessibili. L’approccio utilizzato per il sostegno di questi centri prevedrà due componenti principali:
• Riabilitazione strutturale dei centri minori nei villaggi del distretto di Hamdaniya (piana di Ninive);
• Fornitura di equipaggiamenti scolastici essenziali;
• Formazione specifica per il personale e gli altri organi di governance scolastica.
Nella propria componente WASH il Programma mira a ripristinare l’accesso all’acqua potabile ed a sostenere l’adozione di migliori pratiche igieniche nelle comunità oggetto dell’iniziativa, attraverso
13 xxxxx://xxxxxxxxx.xxx/xxxxx/xxxxxxxxx.xxx/xxxxx/xxxxxxxxx/Xxxxxxxx_Xxxxxxx_00_Xxx_0000.xxx; xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxx/
14 xxxxx://xxx.xx.xxxx.xxx/xxxxxxx/xxxx/xx/xxxx/xxxxxxxxxxxxx.xxxx
interventi strutturali accompagnati da azioni di formazione e sensibilizzazione tarate sia sulle istituzioni scolastiche che sulla comunità. La sinergia tra istituzioni scolastiche e comunità verrà ricercata anche attraverso l’approccio School-led Total Sanitation che colloca al centro del processo di sensibilizzazione della comunità la scuola e, soprattutto, i bambini, facendone agenti attivi del processo di miglioramento delle pratiche igieniche nella comunità.
Gli elementi educativo e igienico-sanitario del programma appena descritti verranno accompagnati da un terzo che sarà dedicato a sostenere il dialogo interculturale tra le varie componenti della comunità; all’interno di quest’area del programma si prevede l’apertura di almeno due centri giovanili per il dialogo interculturale e interreligioso oltre a formazione specifica, azioni di sensibilizzazione ed eventi dedicati. I due centri verranno resi operativi e serviranno da luoghi di incontro e scambio interculturale, in un’ottica di rafforzamento della coesione sociale e della prevenzione di futuri conflitti.
Lo staff locale operativo in questi centri verrà formato per gestire i centri e condurvi attività che coinvolgano i diversi gruppi presenti nella zona, con attenzione soprattutto ai giovani, nonché per servire da “antenne” per rilevare l’eventuale comparsa di tensioni tra i diversi gruppi.
L’approccio partecipativo dovrebbe giocare un ruolo centrale nella gestione del programma, puntando sul coinvolgimento delle comunità tramite le diverse espressioni di organizzazione locale (CBOs, NGOs, reti informali, etc.), nello sforzo di sostenere attori che possano facilitare il dialogo tra le diverse comunità, o tra le diverse componenti di una medesima comunità, e che sostengano il coinvolgimento ed il sentimento di appropriazione e responsabilità di ognuno verso i servizi presenti nella zona.
6.5 Contenuti dell’iniziativa
L’obiettivo generale dell’iniziativa è di rafforzare la coesione sociale e la resilienza delle differenti comunità della piana di Ninive.
Il Programma è strutturato attorno all’idea del rafforzamento della coesione sociale e della resilienza delle comunità della piana di Ninive, con un obiettivo di medio-periodo che mira ad offrire agli sfollati di ritorno, sfollati e residenti un migliore accesso ai servizi e meccanismi di mitigazione dei driver di conflittualità tra le varie componenti la comunità.
Al fine di ottenere gli obiettivi desiderati l’azione agisce su tre aree che si indirizzano ai filoni principali dell’azione: educativo, WASH, dialogo comunitario. Le aree sono raggruppate in due obiettivi specifici distinti: l’obiettivo specifico 1, che si propone il miglioramento della qualità e dell’accesso ai servizi di base nei settori educativo e WASH, e l’obiettivo specifico 2, che si propone di sostenere e migliorare il dialogo e la comprensione tra le diverse componenti della comunità dell’area.
Obiettivi specifici
OS1: Migliorare l’accesso e la qualità dei servizi per le diverse comunità delle aree più remote della piana di Ninive
OS2 Migliorare il dialogo, la cooperazione e l'integrazione tra le diverse componenti della comunità della piana di Ninive
L’area oggetto dell’intervento è una delle aree che più ha subito gli effetti del conflitto, sia in termini di danni alle infrastrutture, sia in termini di pressione sui servizi locali, già indeboliti dalle vicende del conflitto, che si trovano ora a subire l’impatto di una grande concentrazione di sfollati e, da qualche mese, anche di sfollati di ritorno. La mancanza di accesso ai servizi, oltre ad avere un impatto sulla popolazione, in primo luogo donne e bambini, contribuisce in maniera sostanziale alla non- sostenibilità dei rientri e costituisce altresì un possibile driver di conflittualità tra i vari gruppi della
comunità. L’iniziativa intende dunque agire su queste due direttrici, con formazioni specifiche e riabilitazione dei servizi nelle aree più remote e con una serie di azioni che mirano a mitigare i driver di conflitto in un momento di transizione.
Risultati attesi
R1. Gli istituti scolastici nei villaggi oggetto dell'intervento sono riabilitati e equipaggiati con attrezzature adeguate e dispongono di personale formato secondo gli standard INEE
R2. L’accesso all’acqua potabile e le pratiche igieniche sono migliorati nelle comunità oggetto dell’intervento
R3. Gli ambiti di dialogo e di scambio culturale tra i diversi gruppi etnico-religiosi della comunità sono rafforzati
A sostenere gli obiettivi, vengono delineati tre risultati nelle aree individuate: servizi igienico-sanitari ed educativi e dialogo interculturale. I risultati 1 e 2 hanno lo scopo di diminuire le frizioni e le problematiche dovute ad un sovraccarico sui servizi di base nell’area. Nel caso delle scuole la contemporanea presenza di comunità di sfollati e di famiglie di ritorno, crea pressione su un sistema fortemente danneggiato ed impoverito dagli anni del conflitto, sia dal punto di vista strutturale che da quello delle capacità e delle risorse umane. Questo in un ambito, quello scolastico, in cui l’eventuale diffidenza tra le diverse componenti della comunità potrebbe facilmente essere oggetto di un effetto moltiplicatore con effetti nefasti sulle nuove generazioni. Il settore dell’acqua e delle strutture relative, vede una risorsa molto scarsa nell’area, l’acqua, venire caricata dalla pressione dell’aumentata popolazione; le strutture relative, sia di distribuzione che igienico sanitarie per quanto riguarda gli edifici pubblici (come le scuole), sono state grandemente danneggiate dal periodo di conflitto, e quindi aggravano dal punto di vista dell’accesso e della fruizione ancor di più la situazione di scarsità delle risorse idriche.
Attività
Si descrivono qui di seguito alcune attività individuate in relazione ai risultati definiti. Tuttavia, il soggetto proponente, nel presentare la propria proposta, potrà a proprio giudizio:
• proporre metodologie diverse da quelle suggerite per l’implementazione delle attività indicate nel presente bando;
• modificare o anche sopprimere le attività proposte, ed individuarne di nuove
• formulare soluzioni operative proprie attinenti e coerenti agli obiettivi e risultati attesi
Le soluzioni proposte non dovranno in nessun caso richiedere un finanziamento eccedente quello indicato nel presente bando, pena l’esclusione dalla procedura, e la proposta esecutiva dovrà essere coerente con l’obiettivo generale, gli obiettivi specifici ed i risultati attesi indicati, senza modificarli.
Attività per Risultato 1
1.1 Selezione degli istituti scolastici da supportare in accordo con DoE
1.2 Analisi dei bisogni degli istituti selezionati
1.3 Riabilitazione strutturale degli istituti scolastici
1.4 Fornitura di equipaggiamenti scolastici essenziali
1.5 Analisi del fabbisogno formativo
1.6 Formazione tecnica per presidi ed insegnanti secondo gli standard INEE (inclusione sociale, dialogo, disciplina positiva)
1.7 Formazione specifica per facilitatori e PTA
1.8 Attività di sensibilizzazione nella comunità servita dai centri educativi
Attività per Risultato 2
2.1 Survey delle strutture idriche e sanitarie nelle scuole
2.2 Survey delle strutture idriche del villaggio/comunità
2.3 Elaborazione di una formazione specifica su pratiche WASH per gli insegnanti delle scuole oggetto dell’intervento
2.4 Attività di formazione WASH per gli insegnanti
2.5 Inserimento nelle attività scolastiche di specifici moduli di sensibilizzazione su acqua e pratiche igieniche
2.6 Elaborazione di una campagna di sensibilizzazione su acqua e pratiche igieniche per la comunità
2.7 Attività di sensibilizzazione su acqua e pratiche igieniche nella comunità
2.8 Ripristino dei punti d’acqua potabile comunitari
2.9 Ripristino dell’accesso all’acqua potabile per le scuole oggetto dell’intervento
2.10 Rifacimento delle strutture sanitarie nelle scuole oggetto dell’intervento
Attività per Risultato 3
3.1 Apertura di almeno due centri giovanili per il dialogo interculturale
3.2 Formazione di almeno dodici operatori locali per la gestione dei centri
3.3 Realizzazione di almeno 2 incontri al mese tra organizzazioni della società civile delle diverse comunità su temi legati al rafforzamento del dialogo e della coesione sociale
3.4 Organizzazione di almeno due eventi per la promozione della conoscenza e della condivisione della storia e delle tradizioni delle diverse comunità
6.6 Beneficiari
In generale la proposta dovrebbe proporsi di raggiungere i seguenti beneficiari:
Settore educazione
• Almeno cinque istituti scolastici della zona e all’incirca 3.000 studenti beneficiari della riabilitazione delle strutture scolastiche, delle nuove forniture e di una complessiva governance migliorata grazie alla specifica formazione erogata;
• Circa 50 insegnanti e 5 presidi beneficiari della formazione tecnica a loro indirizzata secondo gli standard INEE con focus su inclusione sociale, dialogo, disciplina positiva.
• Circa un centinaio di genitori beneficiari della formazione e del supporto alle PTA degli istituti
• 10 facilitatori formati, circa due per ogni istituto, per supportare il lavoro delle PTA
• circa 10.000 persone raggiunte da attività di sensibilizzazione nel settore educazione;
Settore WASH
• circa 10.000 beneficiari delle attività di riconnessione della rete idrica nei villaggi interessati dall’intervento;
• circa 3.000 studenti beneficiari delle attività di WASH svolte nelle scuole (sensibilizzazione su pratiche igienico sanitarie, riabilitazione dei servizi igienico-sanitari);
• Circa 50 insegnanti beneficiari di specifica formazione WASH;
• Circa 10.000 persone delle comunità oggetto dell’intervento raggiunte da attività di sensibilizzazione su pratiche igienico-sanitarie.
Componente dialogo comunitario
• 12 persone formate per la gestione dei centri comunitari/giovanili da realizzarsi all’interno del programma;
• circa 1.500 beneficiari di attività di dialogo comunitario, inclusi coloro che verranno coinvolti negli incontri tra organizzazioni della società civile (circa 10 organizzazioni, 50 persone), gli utenti dei centri comunitari (1.000 persone) e i partecipanti ai vari eventi (500 persone)
6.7 Monitoraggio e valutazione
Le proposte pervenute dovranno includere un Piano di Monitoraggio & Valutazione (M&V, Allegato A15) che preveda indicatori di misurazione dei Risultati Attesi e dell’Obiettivo Specifico realistici ed appropriati, nonché le modalità di rilevazione periodica dei dati, inclusa l’eventuale modalità di coinvolgimento dei beneficiari nel monitoraggio. La definizione dei valori iniziali (baseline) e dei valori target potrà essere effettuata o comunque meglio definita ed approfondita nel corso della realizzazione dell’intervento, entro la fase iniziale del progetto (circa 3 mesi dall’inizio delle attività). In questa eventualità, si richiede di descrivere come si procederà all’inizio delle attività alla misurazione dei valori iniziali degli indicatori e ad organizzare un sistema di rilevazione e controllo dell’andamento degli indicatori. Laddove rilevante, gli indicatori dovranno essere disaggregati per genere. Gli indicatori devono essere ricavati da fonti primarie (inchieste sul terreno realizzate dal proponente) e/o secondarie (studi e pubblicazioni relative alle zone d’intervento e ai gruppi target).
Rispetto agli indicatori da adottarsi per la verifica dell’avanzamento del progetto rispetto ai propri risultati ed obiettivi specifici, si suggeriscono qui di seguito alcuni possibili indicatori che potranno essere rivisti, integrati, aggiornati e definiti nel dettaglio in fase di preparazione della proposta progettuale da parte delle OSC proponenti. Idealmente durante la fase di avvio si preveda di verificare i dati a disposizione dei Direttorati dell’Istruzione e della Sanità con un rapido assessment dei villaggi selezionati.
Alcuni possibili indicatori identificati per i diversi livelli di progetto sono i seguenti:
Per l’obiettivo specifico 1: Migliorare l’accesso e la qualità dei servizi per le diverse comunità delle aree più remote della piana di Ninive
• Incremento percentuale di studenti che frequentano le scuole oggetto dell’intervento
• % di studenti che completano con successo il corso di studi
• # di studenti per insegnante
• # di scuole che praticano SLTS
• % delle famiglie della comunità con accesso all’acqua potabile secondo gli standard quantitativi e qualitativi OMS
Per l’obiettivo specifico 2: Migliorare il dialogo, la cooperazione e l'integrazione tra le diverse componenti della comunità (Cristiani, Shabak, Yazidi, Kakay, Turcomanni) della piana di Ninive
• # di incidenti e di episodi di violenza inter-comunitari (rispetto a baseline se esistente) nelle località oggetto di intervento
• % di persone che riconoscono il valore di dialogo, cooperazione e integrazione (in particolare giovani)
Per il Risultato 1: Gli istituti scolastici nei villaggi oggetto dell'intervento sono riabilitati e equipaggiati con attrezzature adeguate e dispongono di personale formato secondo gli standard INEE
• # di scuole riabilitate e equipaggiate
• # di xxxxxxx e insegnanti, personale di supporto e rappresentanti dei genitori che completano con successo la formazione
• % di presidi e insegnanti che utilizzano adeguatamente le competenze acquisite nella formazione
Per il Risultato 2: L’accesso all’acqua potabile e le pratiche igieniche sono migliorati nelle comunità oggetto dell’intervento
• # di accessi all’acqua potabile ripristinati nella comunità e/o nelle scuole oggetto dell’intervento
• # di servizi igienici scolastici o pubblici riabilitati
• # di insegnanti che hanno ricevuto una formazione su pratiche WASH
• % di bambini che impiegano pratiche igieniche corrette
• % di membri della comunità che impiegano pratiche igieniche corrette
Per il Risultato 3: Gli ambiti di dialogo e di scambio culturale tra i diversi gruppi etnico-religiosi della comunità sono rafforzati
• # di operatori che completano con successo la formazione
• # di giovani (età 14-21) appartenenti ai diversi gruppi etnico-religiosi della comunità che partecipano alle attività dei centri ogni mese (media periodica utenti)
• # di organizzazioni appartenenti ai diversi gruppi etnico-religiosi della comunità che partecipano regolarmente agli incontri
• # di persone che partecipano a iniziative in ambito socio-culturale condivise tra le diverse componenti della comunità
La valutazione dell’iniziativa mirerà ad analizzare l'efficacia, l'efficienza, la pertinenza, l'impatto e la sostenibilità del progetto, in linea con i criteri di sviluppo dell'OCSE/DAC. I TdR della valutazione saranno congiuntamente definiti con i partner locali ed AICS Amman. L'approccio metodologico utilizzato per raccogliere i dati per la valutazione sarà basato sull'uso di metodi quantitativi e qualitativi. Verranno utilizzate varie tecniche e metodi di raccolta di dati primari e secondari.
La Sede AICS di Amman avrà un ruolo di supervisore nelle attività di valutazione che saranno portate avanti dalla OSC selezionata.
6.8 Condizioni Esterne e rischi
Le considerazioni relative ai rischi sono legate soprattutto alla precarietà della situazione politica ed al perseverare di un certo livello di insicurezza del paese in generale e dell’area in particolare.
La tabella sottostante identifica i rischi di maggior rilievo per il raggiungimento degli obiettivi di Programma, il livello attribuito (moderato, medio, elevato) e le previste misure di mitigazione.
RISCHIO | MISURE DI MITIGAZIONE | VALUTAZIONE DEL RISCHIO |
Instabilità politica a livello nazionale che potrebbe influenzare la capacità decisionale delle autorità a livello decentrato | Tale rischio sarà mitigato tramite la realizzazione di regolari procedure consultive con gli enti locali atte a pre- allertare su eventuali problematiche di questo tipo e ad anticipare decisioni da prendere o attuare a livello decentrato | Rischio moderato |
Instabilità a livello locale, dovuta ad un maggior afflusso di sfollati o all’aumento dei ritorni e conseguenti frizioni tra le varie componenti della comunità in generale ed in relazione all’erogazione dei servizi | Tale rischio verrà minimizzato in fase di selezione delle comunità in cui operare tramite FGD, ed in fase di implementazione attraverso la creazione di meccanismi di coinvolgimento e di dialogo delle diverse componenti delle comunità; attività che fanno parte integrante dell’iniziativa | Rischio medio |
Difficoltà delle istituzioni a gestire il rapido aumento degli utenti, degli studenti e incapacità di fornire il personale adeguato e sufficiente per la gestione dei servizi | Rientrando le iniziative di riabilitazione e supporto ai servizi educativi e di accesso all’acqua ed ai servizi igienico-sanitari nei piani di ricostruzione e sviluppo dell’area governativi, si stabiliranno con le autorità chiare calendarizzazioni per l’entrata a regime dei servizi | Rischio moderato |
Episodi isolati di disastri naturali | Il Programma si assicurerà di avere un costante dialogo con le autorità irachene, garantendosi informazioni tempestive su magnitudine e localizzazioni dei fenomeni | Rischio moderato |
Aspetti logistici di implementazione | La realizzazione delle attività sarà eseguita in coordinamento e consultazione con le Autorità nazionali e locali. Il coinvolgimento dei Direttorati della Salute e dell’Educazione riduce potenziali rischi gestionali e di implementazione. Il rischio di ritardi dovuti a festività di rito islamico, festività indette con scarso preavviso (x.xx. pellegrinaggi) è stato parzialmente considerato nella formulazione del cronogramma, nella misura della conoscenza di tali situazioni. | Rischio moderato |
6.9 Coordinamento ed integrazione con altri programmi
La cooperazione italiana già investe in iniziative di rafforzamento delle capacità delle istituzioni locali per il miglioramento della qualità dei servizi in altre aree del paese. Per ciò che riguarda le componenti di WASH e coesione sociale, il Programma si inserisce in una storica presenza AICS nel Paese in quei settori. Per il settore della sanità, AICS è stata presente in modo continuativo con iniziative in ambito. La presente iniziativa, per quanto riguarda questa componente, si inserisce anche in un complessivo impegno dell’Italia nel settore acqua, con diverse iniziative che in modo sinergico intendono affrontare la questione acqua nell’area nord del paese (in particolare il Governatorato di Ninive e Mosul) da diversi punti di vista (gestione risorse idriche, acqua ed agricoltura, e, con la presente proposta, accesso all’acqua).
Rispetto alla Council Conclusions on Iraq del gennaio 2018, che rappresenta il documento strategico a livello paese per l’Unione Europea, l’iniziativa è in accordo con l’obiettivo C.12 nell’indirizzarsi al riavvio e rafforzamento dei servizi pubblici nelle aree di ritorno.
Il Programma si allinea al documento Joint Communication to the European Parliament and Council – Elements for an EU Strategy for Iraq, in particolare:
• Alla Policy Measure 4.2 “Facilitare la stabilizzazione dei territori liberati e l’early recovery al fine di supportare il ritorno delle persone sfollati in maniera sicura, volontaria e dignitosa”, soprattutto nell’indirizzarsi al rafforzamento dei servizi pubblici di base ed al sostegno alla riconciliazione a livello comunitario.
• Alla Policy Measure 4.8, che evidenzia la necessità di sviluppare e favorire un sistema educativo inclusivo, equo e di qualità in Iraq, favorendo le giuste condizioni per imparare, studiare, formare educatori ed insegnanti.
Per ciò che riguarda il quadro delle strategie del sistema delle Nazioni Unite nel Paese, l’intervento in oggetto è in linea con le priorità individuate dallo Humanitarian Response Plan 2020 che dedica alla questione dell’accesso ai servizi di base per IDPs e popolazioni di ritorno il proprio secondo obiettivo strategico (Addressing Critical Problems Related to Living Standards).
Il Programma è altresì coerente con il quadro del Resilience and Recovery Programme (RRP) per l’Iraq, in primis come target geografico, indirizzandosi ad un governatorato considerato prioritario nel documento quadro ONU. Rilevanza è assegnata nel RRP alla questione relativa ai movimenti di popolazione, che è oggetto di una componente specifica (delle 9 totali), nella quale si sottolinea l’importanza di prevenire ogni possibile driver di conflitto intra-comunitario. Per ciò che riguarda i settori educativo e WASH, essi sono presi in considerazione nella Componente 5 del documento quadro. Qui si sottolinea l’esigenza di provvedere alla formazione di insegnanti ed alla fornitura di materiale scolastico, ed inoltre di procedere al miglioramento del network di servizi igienico-sanitari.
Nell’ambito della componente 9, dedicata alla Riconciliazione comunitaria, l’UN-RRP evidenzia la necessità di evitare che nel sistema educativo vengano impartiti agli studenti curricula “divisivi” a discapito di una comune visione della storia e dei valori, nonché l’importanza del patrimonio culturale quale veicolo di un comune senso di appartenenza e di una costante attenzione e supporto ad iniziative di peace-building “dal basso”.
Viste le numerose potenziali sinergie evidenziate, sarà valutata positivamente la capacità dei proponenti di integrare i contenuti della proposta presentata con altri interventi analoghi in atto o pianificati nelle aree d’interesse e di intervenire, quindi, sulla base dei principi di non duplicazione ed ottimizzazione degli interventi, in coordinamento con tutti gli organismi preposti.
6.10 Durata
La durata massima delle attività di progetto delle proposte non potrà essere superiore a 20 mesi.
7. IMPORTO MASSIMO DEL FINANZIAMENTO
L’importo massimo del finanziamento AICS della componente dell’Iniziativa affidata è pari a 1.690.000,00 (un milione seicentonovantamila/00) euro.
L’erogazione del finanziamento avverrà, secondo le modalità indicate nel Modello di Contratto (Allegato A7) in tre tranche pari a 845.000,00 (ottocentoquarantacinquemila/00) euro nella prima annualità, di 676.000,00 (seicentosettantaseimila/00) euro nella seconda annualità e di 169.000,00 (centosessantanovemila/00) euro all’approvazione del rapporto finale.
8. TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE ESECUTIVE
Le proposte esecutive in formato PDF dovranno essere presentate dagli organismi proponenti alla Sede AICS di Amman entro e non oltre, a pena di esclusione, le ore 12:00 (ora di Amman) del 11 febbraio 2021 via posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo xxxxx@xxx.xxxx.xxx.xx specificando nell’oggetto:
“Sigla_ente_proponente AID_012020_PianaDiNinive”
dando altresì comunicazione dell’avvenuta spedizione, con separata e-mail, al seguente indirizzo: xxxxxxxxxx.xxxxx@xxxx.xxx.xx
Farà fede la data e l’ora di ricezione della casella di PEC della Sede AICS di Amman.
N.B.: Per eventuali richieste di chiarimento si rimanda al paragrafo 11 del presente Xxxxxx.
Ciascun soggetto partecipante al presente Avviso potrà presentare soltanto 1 (una) proposta esecutiva: o in qualità di soggetto proponente singolo, oppure, in alternativa, come mandatario (capofila) di un’ATS, oppure, in alternativa, come mandante di un’ATS. La presentazione di più di una proposta da parte del medesimo soggetto costituirà perciò causa di esclusione dello stesso dalla procedura di selezione.
La Proposta dovrà essere compilata secondo l’Allegato A1 “Modello di Proposta esecutiva”, corredata della documentazione indicata al paragrafo 9.5.
Trattandosi di una partecipazione circoscritta a sole OSC iscritte all’Elenco e in possesso di esperienze tecniche e operative nel Paese e nel settore di intervento, non è richiesta la presentazione di un concept paper ma viene richiesta direttamente la presentazione della proposta esecutiva.
Entro 3 (tre) giorni lavorativi dal termine di presentazione delle proposte progettuali viene nominata in loco un’apposita Commissione di valutazione di cui al successivo paragrafo 13.
9. CRITERI DI ELEGGIBILITA’ DEI PARTECIPANTI E DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO
9.1 Requisiti generali
Possono partecipare alla procedura di selezione soltanto le OSC che alla data di pubblicazione del presente Avviso:
a) Xxxxx iscritte all’Elenco delle Organizzazioni della società civile ed altri soggetti senza finalità di lucro di cui all’art. 26, comma 3, della Legge 125/2014;
b) Non siano debitrici verso le pubbliche amministrazioni per debiti certi, liquidi ed esigibili, comprese le situazioni debitorie derivanti da provvedimenti di revoca dei contributi per progetti promossi e/o affidati e/o di aiuto umanitario;
c) Non si trovino in stato di bancarotta, non siano soggette a procedure d’insolvenza o liquidazione, in cui i beni vengano amministrati da un liquidatore o da un giudice, o in cui ci sia un accordo con i creditori, o in cui le attività siano sospese, o ogni altra situazione analoga prevista dall’ordinamento nazionale;
d) Xxxxx in regola con il pagamento di tasse o contributi previdenziali e assistenziali previsti dalla normativa nazionale vigente o dalla normativa vigente nel Paese in cui viene eseguito il contratto;
e) Nei cui confronti non sia stata pronunciata una sentenza definitiva o una decisione amministrativa definitiva per violazioni gravi della normativa o degli standard etici propri del settore professionale di appartenenza dell’Ente, o per condotte illecite che abbiano inciso sulla credibilità professionale dell’Ente, ivi incluse, in particolare, le seguenti ipotesi:
I. per aver presentato falsa dichiarazione o falsa documentazione nell’esecuzione di un contratto o in merito a criteri di eleggibilità e condizioni rilevanti per la partecipazione a procedure di selezione;
II. per aver stipulato accordi volti a distorcere la concorrenza;
III. per aver violato i diritti di proprietà intellettuale;
IV. per aver tentato di influenzare il processo decisionale dell’Autorità contraente durante una procedura di selezione;
V. per aver tentato di ottenere informazioni confidenziali potenzialmente foriere di indebiti vantaggi durante una procedura di selezione.
f) Nei cui confronti non sia stata pronunciata una sentenza definitiva per uno dei seguenti reati:
I. frode, ai sensi dell’art. 1 della Convenzione sulla protezione degli interessi finanziari delle Comunità Europee, di cui al Council Act del 26 luglio 1995;
II. corruzione, ai sensi dell’art. 3 della Convenzione sulla lotta alla corruzione dei funzionari delle Comunità Europee o dei funzionari degli Stati Membri dell’Unione Europea, di cui al Council Act del 26 maggio 1997, e nell’art. 2, comma 1, della Decisione Quadro del Consiglio 2003/568/JHA, così come ai sensi dalla normativa vigente italiana, o dalla normativa vigente nel Paese in cui l’Ente abbia la sede legale o nel Paese in cui viene eseguito il contratto;
III. partecipazione ad un'organizzazione criminale, ai sensi dell’art. 2, della Decisione Quadro del Consiglio 2008/841/JHA;
IV. riciclaggio o finanziamento del terrorismo, ai sensi dell’art. 1 della Direttiva 2005/60/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio;
V. reati collegati al terrorismo o ad attività terroristiche, ai sensi, rispettivamente, degli artt. 1 e 3 della Decisione Quadro del Consiglio 2002/475/JHA, o istigazione, o concorso, o favoreggiamento, o tentativo di commettere i suddetti reati, ai sensi dell’art. 4 della Decisione Quadro sopra citata;
VI. lavoro minorile o altre forme di traffico di esseri umani ai sensi dell’art. 2 della Direttiva 2011/36/EU del Parlamento Europeo e del Consiglio.
g. Non risultino inadempienti rispetto ad obbligazioni di contratti finanziati dall’Unione Europea o da pubbliche amministrazioni italiane, che abbiano portato alla conclusione anticipata del contratto o all’applicazione di penali o alla liquidazione di danni, o che siano emerse durante controlli, audit o ispezioni da parte di funzionari autorizzati dall’Unione Europea, di OLAF o della Court of Auditors o da parte di pubbliche amministrazioni italiane.
h. Nei cui confronti non sia stata pronunciata una sentenza definitiva o una decisione amministrativa definitiva per irregolarità ai sensi dell’art. 1, comma 2, del Regolamento del Consiglio (EC, Euratom) N. 2988/951.
i. Non si trovino in una delle situazioni di cui al Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (c.d. “Antimafia”) e xx.xx. e ii. presentino la documentazione necessaria all’ottenimento del certificato antimafia emesso dalle competenti autorità italiane.
I partecipanti attestano il possesso dei suddetti criteri di eleggibilità mediante dichiarazione sostitutiva (Allegato A3a) in conformità alle previsioni del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
La Sede AICS di Amman compie accertamenti relativi ai criteri di eleggibilità dell’affidatario dell’iniziativa. Ai fini dei suddetti accertamenti inerenti informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni italiane, si applicano le disposizioni del D.P.R. 445/2000. Ai fini degli accertamenti inerenti informazioni in possesso di Autorità di altri Paesi od Organismi Internazionali, la Sede AICS di Amman si riserva di chiedere ai partecipanti di fornire la necessaria documentazione.
9.2 Requisiti di capacità tecnica richiesti
Alle OSC è richiesta pregressa esperienza nell’esecuzione di iniziative in uno o più degli ambiti oggetto del bando: educazione, WASH, dialogo comunitario, e questioni relative al supporto a popolazioni sfollate ed a popolazioni di ritorno.
I requisiti di capacità tecnica dovranno essere illustrati all’interno della proposta esecutiva presentata allegando il Modello Referenze (Allegato A13a), accompagnato da una dichiarazione sottoscritta in conformità alle disposizioni del D.P.R. 445/2000 (Allegato A3b). Per permettere la finalizzazione dell’aggiudicazione, l’affidatario della procedura dovrà presentare la documentazione a comprova di quanto dichiarato con gli Allegati A13a e A3b entro 30 giorni lavorativi dal ricevimento della comunicazione relativa agli esiti della procedura di selezione da parte della Sede AICS di Amman.
9.3 Capacità di operare in loco
Dovrà essere dimostrata la capacità di operare nel Paese dove ha luogo l’intervento sulla base della normativa locale, ovvero che i soggetti proponenti siano regolarmente registrati in loco presso le competenti autorità.
Eventuale documentazione relativa a progetti recentemente conclusi o in corso comprovante il gradimento e l’accettazione da parte delle autorità locali nazionali o periferiche rappresenta documentazione accessoria opzionale.
9.4 Partenariati
L’Ente esecutore può stipulare accordi di partenariato per la realizzazione di una parte delle attività oggetto dell’iniziativa con OSC appartenenti ad un Paese membro dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) o inserito nella lista OCSE-DAC (Comitato d'Aiuto allo Sviluppo) dei Paesi ODA Recipients, con istituzioni pubbliche appartenenti ad un Paese membro dell’OCSE o inserito nella lista OCSE-DAC dei Paesi ODA Recipients e con Organismi Internazionali. Il partner prescelto deve essere chiaramente identificato nella proposta e l’accordo sottoscritto con il partner deve essere allegato alla proposta stessa. Le OSC prescelte come partner, prive di sede operativa in Italia, devono essere in grado di operare nel Paese oggetto dell’iniziativa (regolare registrazione presso le competenti autorità).
L’Ente esecutore è responsabile della corretta esecuzione delle attività oggetto dell’accordo di partenariato nei confronti della Sede AICS di Amman. È escluso ogni rapporto anche indiretto tra il MAECI - AICS ed i soggetti contraenti diversi dall’Ente esecutore o dai Co-esecutori, che si assumono in solido la responsabilità della scelta del partner.
Ai partner non potranno essere affidate attività la cui dimensione finanziaria superi il 30% dell’importo totale del progetto affidato.
9.5 Documentazione da presentare a corredo della proposta esecutiva
La documentazione progettuale dovrà fornire tutte le informazioni necessarie a consentire una sua corretta valutazione finale. Essa dovrà pertanto comprendere i seguenti documenti debitamente compilati:
a) La Proposta di Progetto (Allegato A1) con incluso il Piano finanziario (Allegato A2), la matrice del Quadro Logico (Allegato A14), il cronogramma delle attività, i Termini di Riferimento (TdR) per il personale proposto;
b) Gli eventuali Accordi sottoscritti con i partner di cui al precedente par. 9.4 per la realizzazione della proposta esecutiva;
c) Il Modello Referenze (Allegato A13a) relativo ai requisiti di capacità tecnica, accompagnato da una dichiarazione ex D.P.R. 445/2000 (Allegato 3b) che attesti la pregressa esperienza (progetti già realizzati o in corso) dell’Ente esecutore nell’area d’intervento e in progetti (titolo, luogo, obiettivi, date, importo, donatore) relativi a uno o più settori indicati al par. 9.2 del presente avviso;
d) La Dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi degli artt. 43 e 46, comma 1, lett. i) del
D.P.R. 445/2000 e xx.xx. e ii. relativa ai requisiti di eleggibilità (Allegato A3a) in cui andranno indicati anche gli estremi del decreto di iscrizione dell’Ente esecutore e degli eventuali Co- esecutori all’Elenco delle Organizzazioni della società civile ed altri soggetti senza finalità di lucro di cui all’art. 26 comma 3 della Legge 125/2014;
e) La documentazione che attesti la capacità di operare nel territorio di intervento secondo la normativa locale: copia della registrazione della OSC presso le autorità competenti in corso di validità di ciascuno dei membri dell’ATS e dei partner xx xxx. 0.0 xxxxx xx xxxx xxxxxxxxx xx Xxxxxx;
f) Eventuali Accordi di carattere generale, preesistenti all’Avviso e validi anche dopo la conclusione delle attività, con i partner di cui al precedente par. 9.4;
g) In caso di progetto congiunto presentato da due o più OSC, dovrà essere presentata anche la seguente documentazione:
• La documentazione elencata nel presente paragrafo ai punti b), c), d) ed e) per ciascuno dei soggetti non profit facenti parte dell’ATS;
• L’Accordo istitutivo di Associazione Temporanea di Scopo, oppure la Lettera d’impegno, a firma dei rappresentanti legali delle OSC che presentano il progetto congiunto, a costituire l’ATS prima della stipula del contratto. L’Accordo istitutivo dell’ATS deve rivestire la forma della scrittura privata autenticata da un notaio. I costi sostenuti per la stipula dell’ATS non sono considerati eleggibili.
10. CAUSE DI ESCLUSIONE
Costituiscono causa di esclusione delle proposte:
a) Il mancato rispetto delle modalità o del termine previsti per la presentazione delle proposte progettuali;
b) La presentazione di più di una proposta esecutiva da parte del medesimo soggetto (anche se con ruoli diversi, ad es. mandante per una proposta e mandatario per un’altra proposta);
c) La mancanza dei criteri di eleggibilità;
d) La mancanza dei requisiti di capacità tecnica;
e) La mancata dimostrazione della capacità ad operare in loco;
f) La mancata sottoscrizione di una delle richieste dichiarazioni sottoscritte in conformità alle disposizioni del d.P.R. del 28 dicembre 2000 n. 445.
11. MODALITÀ DI RICHIESTA DI INFORMAZIONI O CHIARIMENTI
Ogni richiesta di chiarimento potrà essere rivolta, entro 30 giorni dalla data di scadenza del bando, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): xxxxx@xxx.xxxx.xxx.xx dandone altresì comunicazione dell’avvenuta spedizione, con separata e-mail, al seguente indirizzo: xxxxxxxxxx.xxxxx@xxxx.xxx.xx. Le risposte di interesse generale verranno pubblicate sul sito della Sede di AICS di Amman (xxxxx://xxxxx.xxxx.xxx.xx) nella sezione “Opportunità/Bandi per iniziative di cooperazione”.
12. TUTELA DELLA PRIVACY
Conformemente a quanto previsto dal Regolamento UE n. 2016/679 in materia di protezione dei dati personali (GDPR), la Sede AICS fornisce le seguenti informazioni sul trattamento dei dati personali che saranno acquisiti alla procedura.
Finalità del trattamento
I dati forniti dai partecipanti alla procedura sono raccolti e trattati da AICS per verificare la sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge ai fini della partecipazione alla procedura comparativa e in particolare ai fini della verifica delle capacità amministrative e tecnico-economiche, nonché ai fini dell’aggiudicazione, in adempimento di precisi obblighi di legge derivanti dalla normativa europea e nazionale in materia di procedure comparative;
I dati forniti dai partecipanti alla procedura che risulteranno aggiudicatari sono acquisiti da AICS ai fini della stipula del Disciplinare d’incarico, per l’adempimento degli obblighi legali ad esso connessi, oltre che per la gestione ed esecuzione economica ed amministrativa del Contratto stesso;
Tutti i dati acquisiti da AICS potranno essere trattati anche per fini di studio e statistici nel rispetto e delle norme previste dal GDPR.
Base giuridica e natura del conferimento
Ciascun Soggetto Proponente è tenuto a fornire i dati richiesti dalla presente Avviso all’AICS, in adempimento degli obblighi di legge derivanti dalla normativa europea e nazionale in materia di procedure comparative. Il rifiuto di fornire i dati richiesti dall’Avviso potrebbe determinare, a seconda dei casi, l’impossibilità di ammettere il Soggetto Proponente alla partecipazione alla procedura o la sua esclusione da questa o la decadenza dall’eventuale aggiudicazione, nonché l’impossibilità di stipulare il Contratto.
Natura dei dati trattati
I dati oggetto di trattamento per le finalità sopra specificate, sono della seguente natura: i) dati personali comuni (es. anagrafici e di contatto); ii) dati relativi a condanne penali e a reati (cd. “giudiziari”) di cui all’art. 10 Regolamento UE, al solo scopo di valutare il possesso dei requisiti e delle qualità previsti dalla vigente normativa applicabile ai fini della partecipazione alla procedura e dell’aggiudicazione.
Modalità del trattamento dei dati
Il trattamento dei dati verrà effettuato da AICS in modo da garantirne la sicurezza e la riservatezza necessarie e potrà essere attuato mediante strumenti manuali, cartacei, informatici e telematici idonei a trattare i dati nel rispetto delle misure di sicurezza previste dal Regolamento UE.
Ambito di comunicazione e di diffusione dei dati
I dati potranno essere:
- trattati dal personale di AICS che cura la procedura comparativa e la stipula ed esecuzione del Disciplinare d’incarico, dal personale di altri uffici della medesima Amministrazione che svolgono attività inerenti, nonché dagli uffici della medesima Amministrazione che si occupano di attività per fini di studio e statistici;
- comunicati a collaboratori autonomi, professionisti, consulenti, che prestino attività di consulenza o assistenza all’AICS in ordine al procedimento di gara ed all’esecuzione del Disciplinare d’incarico, anche per l’eventuale tutela in giudizio, o per studi di settore o fini statistici;
- comunicati ad eventuali soggetti esterni, facenti parte della Commissione di valutazione che verrà costituita;
- comunicati, laddove previsto dalla legge e dal presente Avviso, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in quanto Amministrazione vigilante;
- comunicati ad altri soggetti partecipanti alla procedura che facciano richiesta di accesso ai documenti della procedura comparativa ai sensi e nei limiti di quanto disposto dalla legge 7 agosto 1990, n. 241;
- comunicati, laddove previsto dalla legge, all’Autorità Nazionale Anticorruzione;
- trasmessi ad organizzazioni internazionali, in adempimento di obblighi di legge; in tal caso il trasferimento avverrà nel rispetto delle prescrizioni del Regolamento UE.
Con la partecipazione alla presente procedura, il Soggetto Proponente prende atto ed acconsente alla pubblicazione dei dati e documenti per i quali la legge prevede la pubblicazione in adempimento agli obblighi sulla trasparenza amministrativa.
Periodo di conservazione dei dati
I dati dei Soggetti Proponenti aggiudicatari sono conservati per un periodo di dieci anni dalla conclusione del rapporto contrattuale per qualsiasi causa intervenuta. I dati dei Soggetti Proponenti non aggiudicatari sono conservati fintanto che pendono i termini di impugnazione degli atti e provvedimenti adottati nell’ambito della procedura. I termini restano sospesi in caso di contenzioso.
Diritti del Soggetto Proponente e dei soggetti “interessati”
Per soggetto “interessato” si intende qualsiasi persona fisica i cui dati sono trasferiti dal Soggetto Proponente all’AICS.
All'interessato vengono riconosciuti i diritti di cui agli artt. da 15 a 23 del Regolamento UE. In particolare, l’interessato ha il diritto di: i) ottenere, in qualunque momento la conferma che sia o meno in corso un trattamento di dati personali che lo riguardano; ii) il diritto di accesso ai propri dati personali per conoscere: la finalità del trattamento, la categoria di dati trattati, i destinatari o le categorie di destinatari cui i dati sono o saranno comunicati, il periodo di conservazione degli stessi o i criteri utilizzati per determinare tale periodo; iii) il diritto di chiedere, e nel caso ottenere, la rettifica e, ove possibile, la cancellazione o, ancora, la limitazione del trattamento e, infine, può opporsi, per motivi legittimi, al loro trattamento; iv) il diritto alla portabilità dei dati che sarà applicabile nei limiti di cui all’art. 20 del regolamento UE.
Procedure di reclamo
Il Soggetto Proponente e i soggetti “interessati” può presentare reclamo all’AICS. In alternativa, può rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali con sede in Xxxx, Xxxxxx xx Xxxxxxxxxxxx x. 000.
Titolare del trattamento e Responsabile della Protezione dei dati
Titolare del trattamento è il Titolare della Sede estera AICS.
Qualsiasi richiesta in merito al trattamento dei dati personali conferiti e all'esercizio dei diritti dovrà essere indirizzata al seguente indirizzo PEC: xxxxx@xxx.xxxx.xxx.xx.
Consenso al trattamento dei dati personali
Con la presentazione della proposta progettuale il legale rappresentante del Soggetto Proponente prende atto ed acconsente espressamente al trattamento di ogni dato personale contenuto all’interno della documentazione prodotta in sede di gara.
Il Soggetto Proponente si impegna ad adempiere agli obblighi, ove previsti dalla vigente normativa, di informazione e acquisizione del consenso nei confronti delle persone fisiche (soggetti “interessati”) a cui sono riferibili i dati personali forniti nell’ambito della presente procedura, con particolare
riferimento alle modalità di trattamento di detti dati personali da parte dell’AICS per le finalità di cui sopra.
13. SELEZIONE, CRITERI DI VALUTAZIONE ED APPROVAZIONE DELLE PROPOSTE
La procedura di selezione è volta all’individuazione del soggetto esecutore idoneo a realizzare l’iniziativa descritta nel presente Avviso.
La procedura di selezione comprende una fase di verifiche amministrative e una di valutazione delle proposte. Le verifiche amministrative riguardano la completezza e correttezza della documentazione presentata e il rispetto dei criteri di eleggibilità previsti nell'Avviso.
La valutazione delle proposte consiste in un esame comparativo delle caratteristiche dei proponenti (competenza, esperienza acquisita nella realizzazione di progetti analoghi, risorse umane dedicate al progetto) e delle proposte progettuali in termini di appropriatezza delle attività individuate, delle modalità di attuazione, dell’innovazione e delle soluzioni tecniche e operative proposte, della coerenza e validità del cronogramma, della correttezza e effettiva misurabilità degli indicatori selezionati e delle relative fonti per il reperimento dei dati, del programma di monitoraggio e delle risorse ad esso dedicate, della capacità di intervento sui fattori che influenzano la sostenibilità, della strategia di uscita proposta, sui partenariati attivati, sull’appropriatezza delle risorse tecniche, umane e finanziarie destinate all’attuazione delle singole attività progettuali, secondo quanto riportato nella griglia di valutazione allegata al presente Avviso (Allegato A4).
I contenuti tecnici illustrati al paragrafo 6.5 del presente Avviso (risultati attesi, attività e target individuati) sono stati illustrati in modo da fornire indicazioni necessarie a inquadrare e formulare le proposte. Tali proposte potranno comunque includere attività aggiuntive coerenti con il quadro progettuale illustrato, all’interno dell’importo massimo ammissibile di finanziamento AICS (1.690.000 Euro) che non può essere superato. Tuttavia, è possibile da parte della OSC/ATS una contribuzione con propri fondi addizionali.
La durata complessiva della selezione, ovvero il periodo compreso tra la scadenza del termine per la presentazione delle proposte e l’approvazione definitiva dei progetti non potrà avere durata superiore a 180 (centottanta) giorni.
Le proposte esecutive presentate a seguito della pubblicazione dell’Avviso saranno valutate da una Commissione nominata con apposito provvedimento della Titolare della Sede Estera di Amman dell’AICS, entro (tre) giorni lavorativi dal termine di presentazione delle proposte progettuali. Tale Commissione di valutazione è costituita da un Presidente e un Segretario non votanti e da un numero dispari di membri votanti.
Il Segretario effettua le verifiche amministrative sui criteri di eleggibilità dei partecipanti e sulle proposte, in base ai requisiti stabiliti dall’avviso, e trasmette alla Commissione la lista delle proposte ammesse alla valutazione e le motivazioni delle eventuali esclusioni. La Commissione, acquisita la documentazione, valida gli esiti delle verifiche amministrative. A tal fine, essa può riservarsi di richiedere integrazioni all’OSC per decidere in merito all’ammissibilità della proposta.
La Commissione può riservarsi di richiedere integrazioni e/o rettifiche alla documentazione inviata dai proponenti, in ogni fase della procedura, verbalizzando le ragioni di tale decisione.
Le proposte saranno valutate e classificate, attribuendo loro un punteggio complessivo calcolato sommando i punteggi assegnati a ciascuno dei parametri di valutazione secondo la griglia allegata (Allegato A4).
Viene fissata una soglia di 60 punti su un totale massimo di 100, quale punteggio minimo da raggiungere ai fini della decisione di affidamento del progetto. La comunicazione a tutti i soggetti
proponenti dell’esito della valutazione e della conseguente proposta di affidamento del progetto relativo al presente Xxxxxx, dovrà avvenire entro 3 (tre) giorni lavorativi dall’approvazione delle proposte definitive. Tale esito sarà altresì pubblicato sul sito web dell’Agenzia e/o della Sede AICS di Amman.
14. STIPULA DEL CONTRATTO
A seguito degli esiti dei lavori della Commissione, e alla validazione da parte delle autorità nazionali richiedenti il programma, il titolare della Sede AICS di Amman adotta una Determina di affidamento dell'iniziativa e la comunica all'Ente esecutore. Tale comunicazione reca, tra l’altro, le indicazioni per la presentazione della documentazione necessaria alla stipula del Contratto.
Viene fissata una soglia di 60 pt. su un totale massimo di 100, quale punteggio minimo da raggiungere ai fini della decisione da parte della Sede Estera AICS di Amman di affidamento del progetto.
Il Contratto è l’accordo tra la Sede Estera AICS di Amman e l’Ente esecutore che regolamenta le modalità di esecuzione dell’iniziativa (avvio delle attività, varianti, etc.), i pagamenti, la reportistica e le altre condizioni, descritte in dettaglio nel Manuale di gestione e rendicontazione (Allegato A10). La sottoscrizione del Contratto rappresenta il termine iniziale da cui decorre l’eleggibilità delle spese. Non saranno oggetto di rimborso le spese sostenute prima della firma del contratto. Il modello di contratto è allegato al presente Avviso (Allegato A7).
Prima della stipula del contratto la Sede Estera AICS di Amman potrà richiedere all'Ente esecutore di emendare il piano finanziario da eventuali errori materiali o costi non ammissibili e/o di apportare modifiche indispensabili e comunque di lieve entità tali da non alterare la proposta, sulla base dei verbali della Commissione o di esigenze legate al tempo intercorso tra la presentazione e l'approvazione della proposta. Le modifiche non potranno, in ogni caso, alterare il costo totale, gli importi di cofinanziamento o l'impianto complessivo dell'iniziativa, nel rispetto dei principi di equità e pari trattamento.
A seguito della comunicazione della Determina di affidamento, l’Ente esecutore selezionato dovrà inviare, alla Sede AICS competente, la documentazione necessaria per la stipula del contratto indicata al successivo paragrafo 15.
15. DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE PRIMA DELLA STIPULA DEL CONTRATTO
Entro 30 (trenta) giorni lavorativi dalla comunicazione della Determina dell’affidamento, di cui al precedente paragrafo 15, gli affidatari dei progetti sono tenuti a presentare la seguente documentazione probatoria:
• Polizza fideiussoria (Allegato A6);
• In caso di progetti di importo superiore a 150.000,00 Euro (centocinquantamila/00 Euro): documentazione necessaria al rilascio della Certificazione antimafia. Per i progetti congiunti, ciascuno dei soggetti facenti parte dell’ATS dovrà presentare la propria documentazione antimafia (Allegato A5a, redatto sulla base dell’Allegato A5b);
• CV e dichiarazione d’esclusività del personale di gestione del progetto (Allegato A8). Sarà responsabilità dell’Ente esecutore acquisire ed esibire i necessari permessi lavorativi per il personale che intende impiegare nel progetto;
• Documentazione a comprova di quanto dichiarato con gli Allegati A13a e A3b con riferimento ai requisiti di capacità tecnica;
• Eventuale documentazione a comprova di quanto dichiarato con l’Allegato A3a con riferimento ai criteri di eleggibilità;
• Numero del conto corrente esclusivamente dedicato al progetto in loco o in Italia. Nel caso di apertura di un conto corrente dedicato in Italia, si sottolinea che il trasferimento dei fondi dovrà avvenire comunque verso un conto corrente in loco appositamente dedicato al progetto, al fine di permettere la corretta tracciabilità dei trasferimenti. Non sono in nessun modo permessi giroconti su conti terzi;
• Delega di firma e autorizzazione ad operare il conto corrente bancario del progetto in loco a favore del Capo Progetto o di altra persona designata dall’affidatario;
• L’Accordo istitutivo dell’ATS nel caso in cui in allegato alla proposta progettuale sia stata presentata la Lettera d’impegno a costituire l’ATS prima della stipula del Contratto;
• Il Protocollo in materia di sicurezza (All. A17) sottoscritto dal rappresentante legale del soggetto proponente. In caso di progetto congiunto, nel caso in cui l’Accordo di ATS non sia ancora stato sottoscritto, ciascuna OSC facente parte dell’ATS dovrà sottoscrivere il suddetto Protocollo. Nel caso in cui l’Accordo di ATS sia già stato sottoscritto, il Protocollo in materia di sicurezza dovrà essere sottoscritto soltanto dal mandatario (capofila) dell’ATS.
16. REALIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA
L’Ente esecutore può realizzare l’iniziativa avvalendosi di partner e/o di soggetti terzi incaricati di realizzare delle attività nei limiti specificati nel precedente paragrafo 9.4. Nel caso in cui la realizzazione sia affidata ai partner, è necessario disciplinarne le modalità di collaborazione nel relativo accordo. Nel caso in cui la realizzazione sia affidata a soggetti terzi, l’Ente esecutore per l’acquisizione di lavori, beni e servizi, dovrà utilizzare procedure comparative pubbliche nel rispetto della normativa vigente avvalendosi, preferibilmente e laddove possibile, di personale e materiali locali. Le medesime procedure devono essere utilizzate anche dai partner.
Il contributo sarà erogato in rate organizzate in accordo al piano operativo ed alle attività di progetto.
L’anticipo, se richiesto, viene erogato a seguito della presentazione di una garanzia fideiussoria pari al 30% dell’importo richiesto come anticipo. La garanzia deve operare secondo le seguenti modalità:
a) la durata deve essere tale da coprire il tempo necessario all’AICS per l’approvazione del rapporto descrittivo e contabile finale;
b) in caso di estensioni e/o proroghe della durata dell'iniziativa e/o posticipi nella presentazione del rapporto finale, che necessitano comunque di una preventiva approvazione da parte dell'AICS, l'Ente esecutore è tenuto a prorogare la garanzia;
c) nel caso di rate successive con importi differenti, l'ammontare della garanzia può essere adeguato all'ammontare della corrispondente rata di contributo erogata in anticipo, al netto degli eventuali residui e spese inammissibili detratte dall'AICS. In tal caso l'ente erogatore, ricevuta la comunicazione di approvazione del rapporto annuale contenente l'importo della rata da versare, avrà 15 (quindici) giorni di tempo per adeguare la garanzia a tale importo e darne comunicazione all'AICS, che procederà alla liquidazione della rata.
La garanzia fideiussoria deve essere rilasciata in Italia da imprese bancarie o assicurative che rispondano ai requisiti di solvibilità previsti dalle leggi che ne disciplinano le rispettive attività. La garanzia viene svincolata alla chiusura dell'iniziativa, previa approvazione del rapporto finale. L'AICS può procedere all’escussione della garanzia in presenza di gravi irregolarità nell’esecuzione dell'iniziativa, compresi i casi di persistenti e ingiustificati ritardi nella presentazione dei rapporti annuali e/o finale.
L’Ente esecutore deve presentare dei rapporti semestrali descrittivi per tutta la durata del progetto e dei rapporti descrittivi e contabili alla fine di ogni annualità. I rapporti descrittivi e contabili annuali devono essere corredati da una relazione elaborata da un revisore legale dei conti scelto tra coloro che risultano iscritti da almeno tre anni nell’apposito registro di cui al Decreto Legislativo 27 gennaio
2010, n. 39 ovvero di cui al previgente Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 88. La relazione di revisione contabile dei progetti dovrà certificare la conformità delle procedure d’acquisizione di forniture, servizi e opere rispetto alla legislazione vigente (Codice dei Contratti pubblici italiano D.lgs. 18 aprile 2016, n.50) e alle procedure italiane di revisione contabile e finanziaria.
Le rate successive alla prima, sia nel caso dell’erogazione per anticipi che per stati d’avanzamento, saranno erogate a seguito dell'approvazione dei rapporti descrittivi e contabili e della relazione del revisore dei conti, al netto delle eventuali spese non ammissibili e degli eventuali residui.
La tempistica della realizzazione del progetto è definita in dettaglio nel Manuale di gestione e rendicontazione (Allegato A10).
17. ELEGGIBILITA’ DELLE SPESE
Per tutto ciò che riguarda la eleggibilità delle spese, si rimanda all’Allegato A10 (Manuale di gestione e rendicontazione).
18. RENDICONTAZIONE DELLE SPESE
Il progetto dovrà essere obbligatoriamente sottoposto a revisione contabile e finanziaria, in base alle modalità descritte nell’Allegato A10 (Manuale di gestione e rendicontazione). Per tutto ciò che riguarda gli aspetti legati alla rendicontazione si rimanda al medesimo Allegato A10.
19. VISIBILITÀ
Per quanto concerne la produzione di materiali di visibilità (brochure, leaflet, roll-up, banner, targhe, etc.) e la realizzazione di eventi (lanci, conferenze, presentazioni, workshop, etc.) si richiede sempre l’utilizzo del logo AICS, nella principale lingua del documento/occasione specifica, e la segnalazione dei principali riferimenti di sede (indirizzo, website, social), con richiesta ufficiale alla Sede AICS di Amman almeno sette giorni prima della pubblicazione/data evento.
Si richiede inoltre, per ogni pubblicazione e produzione audiovisiva, di inserire il disclaimer AICS convalidandone l’utilizzo attraverso una comunicazione ufficiale con la Sede AICS di Amman, almeno sette giorni prima della pubblicazione/data evento.
20. RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
Le controversie relative all’interpretazione o all’attuazione del presente Avviso, qualunque sia la loro natura tecnica, amministrativa o giuridica, che non si siano potute definire in via amministrativa, sono deferite alla competenza esclusiva dell’Autorità Giudiziaria Italiana, Foro di Roma.
21. DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non espressamente previsto dal presente Avviso e relativi allegati, si applicano le “Condizioni e modalità per l’affidamento di iniziative di cooperazione allo sviluppo ad organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro iscritti all’elenco di cui all’articolo 26, comma 3, della Legge 125/2014”, approvato dal Comitato Congiunto con Delibera n. 8 del 20 febbraio 2017 e successivamente modificato con Delibera n. 50 del 2018.
La Sede AICS si riserva il diritto di non assegnare tutti o parte dei fondi oggetto del presente Avviso nel caso in cui tutte o parte delle proposte progettuali ricevute siano inammissibili o inidonee al finanziamento.
L'AICS si riserva la facoltà di annullare o revocare il presente bando in caso di mancata disponibilità dei fondi per il finanziamento delle iniziative.