ENTE
Allegato 3A - Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile in Italia
ENTE
1) DENOMINAZIONE E CODICE SU DELL’ENTE TITOLARE DI ISCRIZIONE ALL’ALBO SCU PROPONENTE IL PROGETTO (*)
COMUNE DI RIPATRANSONE (AP) – SU00303
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
2) TITOLO DEL PROGRAMMA (*)
“MAR23: Marche Attive e Resilienti”
3) TITOLO DEL PROGETTO (*)
Il villaggio della speranza 4.0: piccole impronte
4) CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO (*)
4.1) Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto (*) Dinamica e struttura della popolazione marchigiana
La popolazione residente nelle Marche conta, al 1 gennaio 2020, 1.525.271 individui (740.927
maschi e 784.344 femmine), di cui 136.936 stranieri (62.697 maschi e 74.239 femmine), ossia 9 stranieri ogni 100 residenti. Nella provincia sede del capoluogo di regione, Ancona, risiede il 31% della popolazione, segue la provincia di Pesaro Urbino che ospita il 23% dei residenti, quella di Macerata il 20% e infine Ascoli Xxxxxx (13%) e Fermo (13%). Tra le province è molto simile la distribuzione dei residenti tra capoluogo e altri comuni, attestandosi (all'1/1/2019) intorno al 74- 79% la percentuale di residenti in questi ultimi per tutti i territori provinciali, tranne per quello di Macerata dove i comuni diversi dal capoluogo raccolgono quasi 9 residenti su 10 (l'87%). I 229 comuni delle Marche sono per il 71 % centri con meno di 5.000 residenti e ben il 20% dei comuni conta meno di 1.000 residenti; solo i comuni di Ancona e Pesaro raggiungono o sfiorano i 100.000 residenti, e sono solo altri 7 i comuni che superano i 40.000 residenti, in modo che i due terzi dei residenti nelle Marche vivono in 220 comuni di ampiezza inferiore a 40.000 abitanti.
l dati demografici confermano che le Marche sono una tra le regioni più anziane d'Italia: l'età media di 46,6 anni (al 1/1/2020) è più elevata del valore medio delle regioni del Centro Italia (46) nonché del valore medio nazionale (45,4).
Elevati sono sia l'indice di dipendenza strutturale, pari a 60 individui non autonomi per ragioni
demografiche (età< =14 e età>=65) ogni 100 individui potenzialmente indipendenti (età 15-64), sia l'indice di vecchiaia pari a 196 anziani ogni 100 giovani.
La longevità continua ad aumentare nelle Marche, come nel resto d'Italia, dove le regioni con condizioni di sopravvivenza più favorevoli sono quelle del Centro e del Nord-est: la speranza di vita alla nascita nelle Marche (stime 2018) è di 85,9 anni per il genere femminile e di 81,6 per quello maschile, valori più elevati di quelli medi nazionali (rispettivamente 85,2 e 80,8).
Strutture familiari e comportamenti demografici.
Le famiglie sono una componente della società che negli ultimi comportamenti demografici è mutata profondamente: i tratti di questi cambiamenti sono molteplici e sono combinati all'evoluzione dei principali comportamenti demografici della comunità.
Principalmente si registra un aumento del numero di famiglie e una forte riduzione della loro dimensione media (numero di componenti), andamenti ravvisabili anche a livello nazionale: sono quasi 664 mila le famiglie nelle Marche al 2019, in media formate da 2,3 componenti contro i 3,6 presenti in media nelle quasi 378mila famiglie marchigiane rilevate al Censimento della popolazione del 1971.
All'ultimo Censimento (2018) risultano prevalenti nelle Marche le famiglie con un solo componente (sono il 29% di tutte le famiglie ed erano il 23% nel 2011), seguite, nell'ordine, da quelle formate da due persone (27%, stabile rispetto al 2011), da tre (21% in leggero calo rispetto al 2001), da quattro (17%, 20% nel 2011), da cinque (4%, 6% nel 2011) e sei (2% stabile rispetto al 2001).
Due terzi delle famiglie marchigiane risultano composte da un solo nucleo familiare e un quasi terzo senza nucleo: ormai scomparse le famiglie con due o più nuclei al loro interno (2%).
Negli ultimi anni intercensuari (2011-2018) si osservano cambiamenti rispetto ai nuclei familiari: la tipologia prevalente nelle Marche continua ad essere quella della coppia con figli, sebbene sia passata dal 42% nel 2011 al 35% nel 2018; sono aumentati i nuclei mono-genitoriali: di questi, prevalgono quelli composti da madre con figli.
Inoltre dall’indagine “Famiglie marchigiane” (Osservatorio Regionale - dati dal 2019) emerge una difficoltà relazionale tra figli e genitori, che sembrano non rappresentare più i principali interlocutori dei ragazzi e non riescono appieno ad assolvere la propria funzione educativa.
I nuclei risultano sempre più composti da pochi elementi: in media di 2,4 elementi per nucleo, di cui 1,6 sono percettori di reddito. Le famiglie sono sempre più economicamente sofferenti: il 47,5% riesce a far quadrare il proprio bilancio, il 26% risparmia qualcosa, il 18% preleva dalle riserve e l’8,5% si indebita. Il “sistema famiglia”, principale ammortizzatore sociale ed economico e pilastro educativo degli ultimi decenni per i figli, è quindi sempre più in emergenza: l’aumento della fragilità sociale, dello stress e tensioni dettate dalla situazione economico-congiunturale negativa perdurante negli anni si ripercuote in negativo sia nel rapporto tra genitori che nella relazione educativa con i figli. Ad es. l’aumento del tasso di separazioni (+2,7%) e divorzi anche brevi (+57%) negli ultimi anni (dato 2016 Istat) comporta rischi importanti per i figli: secondo uno studio condotto da XX Xxxxx (Oxford University P. 2012) nel 25% dei ragazzi provenienti da nuclei familiari disgregati si riscontrano problemi comportamentali e scolastici contro il 10% dei figli di coppie non entrate in crisi coniugale.
Difficoltà economiche e disagio estremo
Nella proposta di “Piano sociale regionale 2019-2021” si legge: “gli anni della crisi ci consegnano una regione in cui le difficoltà economiche sono più marcate che nel resto del Nord Italia ed anche che in Centro Italia: nel 2018 quasi 1'11% delle famiglie residenti nelle Marche viveva sotto la linea della povertà relativa (pari a 1095 euro di spesa mensile per una famiglia di due individui). Si tratta di una percentuale in crescita, rispetto al 2016 di quasi due punti percentuali”.
Il disagio economico emerge anche da altri indicatori riferiti allo scorso anno: impossibilità a risparmiare per il 74% delle famiglie marchigiane (contro il 70% della media nazionale), impossibilità a far fronte a spese impreviste per il 3 2%.”
Inoltre le famiglie, soprattutto quelle con genitori giovani, fanno difficoltà a sostenere le spese per
i figli. Difatti, come riportato dal Piano Sociale Regionale 2018-2020, infatti i fondi derivanti dal FNPS (Fondo Nazionale Politiche Sociali) per il finanziamento generale del sistema integrato di interventi e servizi sociali, vengono destinati per il 40% al rafforzamento degli interventi e dei servizi nell’area dell’infanzia e dell’adolescenza, soprattutto per quanto concerne il supporto alle rette. Anche la programmazione 14-20 POR FSE OT 8.4 supporta i costi di accesso ai Nidi d’infanzia per famiglie.
Ciò evidenzia una forte domanda di servizi per l’infanzia, ma al contempo una forte difficoltà a poterli sostenere da parte dei genitori, che non riescono a garantire ai propri figli spazi educativi di qualità.
In crescita tra le famiglie l'incidenza della deprivazione materiale severa, indicata dalla presenza nella famiglia di almeno 4 problematiche tra le seguenti: non potersi permettere la TV, o l'auto, o la lavatrice, o il telefono, o un pasto adeguato ogni due giorni, o una settimana di ferie l'anno lontano da casa, non poter far fronte ad una spesa imprevista di 800 euro, non riuscire a riscaldare adeguatamente l'abitazione, essere in arretrato con i pagamenti (mutuo, affitto, bollette). Tale forma di deprivazione, in crescita nella regione come nel resto d'Italia, nel 2019 ha coinvolto nelle Marche l'11 % degli individui (10,1% a livello nazionale), l'incidenza più alta tra le cinque regioni del Centro Italia.
Bisogni sociali rilevati
L'analisi del contesto socio-demografico e delle questioni sociali emergenti nel “Piano sociale regionale 2019-2021” già citato si conclude nel seguente modo: “Il set di dati demografici presi in esame conferma il processo di modernizzazione dei comportamenti della popolazione, accentuato dalla crisi economica e sociale degli ultimi anni: la popolazione marchigiana continua ad invecchiare e continua a diminuire anche il tasso di fecondità, con valori superiori alla media nazionale. I dati confermano processi in atto già negli ultimi quindici anni ma evidenziano anche alcuni segnali che meritano attenzione, specie per quel che riguarda la fecondità. In primo luogo, aumenta in misura esponenziale il numero di nati fuori dal matrimonio. […] Dal punto di vista delle strutture familiari, il cambiamento è notevole, in linea con quanto avvenuto nelle regioni del nord Italia: la tipologia prevalente ma in diminuzione continua ad essere quella della coppia con figli ed aumentano anche i nuclei mono-genitoriali”.
Complessivamente, riprendendo i principali temi e problematiche emersi nel quadro economico, si può affermare che si sta delineando sempre più chiaramente nelle Marche un bisogno crescente in campo socio-educativo e socio-lavorativo-abitativo, che affianca i tradizionali bisogni di natura socio-sanitaria e di cura, che hanno tradizionalmente interessato la rete dei servizi di welfare della regione, così come di gran parte del Centro-Nord Italia.”
Con riguardo ai ragazzi, fascia pre adolescenziale e adolescenziale, le analisi del territorio (dati dal 2019-fonte Ente Regione MARCHE) fanno emergere un disagio giovanile rappresentato da problemi eterogenei che sfociano in un alto numero di ragazzi a rischio di pratiche devianti. A titolo esemplificativo, per ciò che concerne l’abuso di sostanze, i dati indicano che il 9,1% dei giovani (11-30) è stato preso in carico dai Presidi, Sert e Dip. Sanitari; di essi il 13,7% è composto da nuovi utilizzatori In aumento sono anche le nuove forme di dipendenza (es. sesso compulsivo, web,
ludopatie etc) soprattutto nei ragazzi in età scolare: 7,5% del totale. Alla base delle devianze vi sono 3 categorie di fattori: -sociali (istruzione, reddito/povertà, fragilità nuclei familiari e ambienti educanti disaggregati) -ambientali (isolamento ragazzi/famiglie, relazioni tra pari compromesse) - individuali (carriera scolastica difficile, gestione deficitaria dello stress/emozioni, assenza resilienza) A testimoniare la difficoltà di una carriera scolastica affrontata con difficoltà, il dato sul drop-out: pur non essendo le Marche tra le regioni Italiane più esposte al fenomeno (tasso 15,7%), i Neet sono in aumento (+8% in 10 anni par al 19,2% - dato 2016). il dato indica che i ragazzi crescendo vanno incontro a fenomeni dispersivi anche in età più adulta. Indicativi i dati dell’indagine ”Percezione giovanile del lavoro" che evidenzia come l’86% dei ragazzi già nell’età scolare si dichiari preoccupato del proprio futuro, dettato dall’incertezza di una situazione occupazionale stabile che ne frena l’intraprendenza. Anche il dato sulla disoccupazione giovanile non è incoraggiante: 37% con trend in aumento.
Vi è un'emergenza disoccupazione, in particolare giovanile ma non solo, che porta con sé una serie di problemi di instabilità e fragilità economica ed abitativa. Tale emergenza richiede interventi coordinati fra sociale e servizi per l'occupazione.
Vi è il tema dell'investimento in capitale umano e come sostenerlo, con dati in parte positivi ed incoraggianti (diminuzione dei tassi di abbandono nel biennio delle superiori e forte aumento dei laureati), ma in parte più problematici (incidenza sostenuta di studenti con basse competenze, forte presenza di NEET fra i giovani, etc.). Di nuovo, i bisogni sono multidimensionali e richiedono spesso coordinamento ed interventi sia dal lato dei servizi sociali che di quelli di istruzione.
Vi è, infine, il tema del sostegno all'inserimento femminile nel mercato del lavoro per aumentare la qualità della conciliazione fra vita e lavoro per le donne nelle Marche. I tassi di copertura dei servizi per la prima infanzia (attorno al 16%) rimangono troppo bassi rispetto agli obiettivi fissati a livello di Unione Europea (pari ad almeno il 30%).”
Dopo il Covid19, nel lento ritorno alla normalità, serve un “patto educativo territoriale” in cui scuola, famiglie, enti locali, società civile, associazioni del tempo libero e di vita, della cultura, costruiscano un continuum coordinato di esperienze e pratiche da offrire ai bambini per ri-tornare alla vita. La chiusura prolungata delle scuole ha alimentato un ampio dibattito, in merito alle modalità di riapertura, al carico attribuito alle famiglie, alla difficile conciliazione tra famiglia e lavoro, alle strategie di didattica a distanza adottate dalle scuole e alle conseguenze negative, a breve e a lungo termine, sull’apprendimento e sul benessere dei minori.
Il Dipartimento della Famiglia attraverso l’Osservatorio Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza Gruppo Emergenza COVID-19 (ottobre 2020) nel rapporto per CONTRASTARE L’IMPATTO DELLA PANDEMIA SU BAMBINE/I E ADOLESCENTI indica che a livello educativo è necessario sostenere attività sportive, artistiche o altro secondo gli interessi degli interessati, eventualmente nel quadro dei patti educativi di comunità e delle scuole aperte. · Rafforzare le attività extrascolastiche di qualità. · Prestare una particolare attenzione ai casi individuali o collettivi di povertà educativa e ad altri tipi di fragilità, che, come documentato da svariate ricerche, hanno subito un impatto particolarmente negativo dalla chiusura della scuola e dei servizi educativi. · Allineare gli apprendimenti e mettere in campo tutte le iniziative, per rafforzare la fiducia, le capacità, la resilienza delle bambine/i e adolescenti, in collaborazione con altri soggetti educativi presenti nelle comunità territoriali, in un quadro che va organizzato e coordinato entro i patti educativi di comunità.
Dopo il Covid19, nel lento ritorno alla normalità, serve un “patto educativo territoriale” in cui scuola, famiglie, enti locali, società civile, associazioni del tempo libero e di vita, della cultura, costruiscano un continuum coordinato di esperienze e pratiche da offrire ai bambini per ri-tornare alla vita.
Il territorio descritto presenta un’offerta eterogenea di servizi di animazione culturale ai minori.
Nelle Marche già prima del Covid19, il bisogno crescente in campo socio-educativo e socio- lavorativo-abitativo, che affianca i tradizionali bisogni di natura socio-sanitaria e di cura, che hanno tradizionalmente interessato la rete dei servizi di welfare della regione.
4.2) Destinatari del progetto (*)
I destinatari del progetto da noi presentato sono i minori residenti nei 19 Comuni interessati che vivono o che sono a rischio di vivere situazioni di disagio familiare e/o personale.
La tabella seguente illustra il quadro demografico dei 19 Comuni al 1° gennaio 2020, in riferimento alla popolazione totale residente e alla popolazione minorile divisa per età 0-12 e 13-17 anni, coincidente con i target dell’intervento:
Comuni | 0-12 anni | 13-17 anni | Totale minori | Popolazione totale | % Minori |
Acquaviva Picena | 413 | 177 | 590 | 3.799 | 15,5% |
Appignano del Tronto | 163 | 71 | 234 | 1.767 | 13,2% |
Carassai | 95 | 48 | 143 | 1.019 | 14,1% |
Castel di Lama | 1.149 | 406 | 1555 | 8.614 | 18,1% |
Castignano | 250 | 117 | 367 | 2.737 | 13,4% |
Castorano | 265 | 100 | 365 | 2.344 | 15,6% |
Colli del Tronto | 462 | 158 | 620 | 3.696 | 16,8% |
Cossignano | 60 | 53 | 113 | 952 | 11,9% |
Cupra Marittima | 569 | 241 | 810 | 5.358 | 15,1% |
Grottammare | 1.864 | 752 | 2616 | 16.166 | 16,2% |
Massignano | 159 | 79 | 238 | 1.640 | 14,5% |
Monsampolo del Tronto | 524 | 217 | 741 | 4.547 | 16,3% |
Xxxxxxxx xxxxx Xxxxxx | 000 | 90 | 232 | 2.078 | 11,2% |
Monteprandone | 1.689 | 612 | 2301 | 12.678 | 18,1% |
Offida | 417 | 176 | 593 | 4.962 | 12,0% |
Ripatransone | 427 | 175 | 602 | 4.232 | 14,2% |
San Benedetto del Tronto | 4.738 | 2.078 | 6816 | 47.351 | 14,4% |
Spinetoli | |||||
Montefiore dell’Aso | |||||
Totale | 13.386 | 5.550 | 18.936 | 123.940 | 15,2% |
(Fonte: I.Stat – Popolazione residente al 1° gennaio 2020)
Nella tabella successiva sono invece riepilogati i dati demografici relativi alla popolazione straniera residente nei 17 comuni, con focus sulla componente minorile 0-12 e 13-17 anni:
Comuni | 0-12 anni | 13-17 anni | Totale minori | Popolazione totale | % Minori |
Acquaviva Picena | 25 | 8 | 33 | 201 | 16,4% |
Appignano del Tronto | 12 | 0 | 12 | 72 | 16,7% |
Carassai | 17 | 4 | 21 | 109 | 19,3% |
Castel di Lama | 128 | 24 | 152 | 643 | 23,6% |
Xxxxxxxxxx | 00 | 7 | 29 | 131 | 22,1% |
Castorano | 38 | 8 | 46 | 239 | 19,2% |
Colli del Tronto | 33 | 8 | 41 | 225 | 18,2% |
Cossignano | 6 | 3 | 9 | 56 | 16,1% |
Cupra Marittima | 77 | 14 | 91 | 435 | 20,9% |
Grottammare | 141 | 54 | 195 | 1.063 | 18,3% |
Massignano | 37 | 6 | 43 | 170 | 25,3% |
Monsampolo del Tronto | 78 | 30 | 108 | 466 | 23,2% |
Xxxxxxxx xxxxx Xxxxxx | 00 | 6 | 17 | 106 | 16,0% |
Monteprandone | 215 | 39 | 254 | 1.025 | 24,8% |
Offida | 48 | 21 | 69 | 346 | 19,9% |
Ripatransone | 31 | 11 | 42 | 268 | 15,7% |
San Benedetto del Tronto | 000 | 000 | 000 | 3.223 | 15,4% |
Spinetoli | |||||
Montefiore dell’Aso | |||||
Totale | 1.398 | 412 | 1.810 | 9.492 | 19,1% |
(Fonte: I.Stat – Popolazione residente al 1° gennaio 2020)
I sistemi e sottosistemi sociali che in particolare beneficeranno dell’intervento saranno:
• Parenti e altri caregivers degli utenti;
• Operatori e le équipes dei servizi;
• Comunità territoriali e attività economiche (minori indici di degrado e devianza sui territori);
• Sistemi di welfare locale: i Servizi sociali dei Comuni che, attraverso il “lavoro di rete” e la progettazione di interventi comuni, vengono sostenuti e alleggeriti nel lavoro sui casi più problematici;
La collettività, perché gli interventi costituiscono percorsi di inclusione sociale ed hanno, spesso, impatti positivi in termini di riduzione della devianza e del degrado.
5) OBIETTIVO DEL PROGETTO (*)
Descrizione dell’obiettivo con l’indicazione del peculiare contributo alla piena realizzazione del programma (*)
Il Comune di Ripatransone e gli enti di accoglienza intendono, in coerenza con quanto previsto dal Programma “MAR23: Marche Attive e Resilienti" raggiungere l’Obiettivo 2030 n.
4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.
In particolare target di riferimento saranno:
• 4.1 Garantire entro il 2030 ad ogni ragazza e ragazzo libertà, equità e qualità nel completamento dell’educazione delle scuole di infanzia, primaria e secondaria che porti a risultati di apprendimento adeguati e concreti, anche attraverso il potenziamento di servizi extrascolastici
• 4.2 Garantire entro il 2030 che ogni ragazza e ragazzo abbiano uno sviluppo infantile di qualità, ed un accesso a cure ed istruzione pre-scolastiche così da essere pronti alla scuola primaria
E l’Obiettivi 2030 n. 10: Ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le Nazioni
In particolare target di riferimento saranno:
• 10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro
• 10.3 Garantire a tutti pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di risultato, anche attraverso l’eliminazione di leggi, di politiche e di pratiche discriminatorie, e la promozione di adeguate leggi, politiche e azioni in questo senso
OBIETTIVO SPECIFICO DEL PROGETTO:
Aumentare l’ampiezza e l’intensità di servizi educativi e assistenziali per i minori nei comuni target dell’intervento, favorendo l’inclusione sociale attiva dei minori più svantaggiati, lo sviluppo di competenze prosociali e di cittadinanza, la rifunzionalizzazione dei comportamenti, e offrendo supporto educativo alle famiglie in maggiore difficoltà.
Risultati attesi:
1. Migliorare la qualità ed aumentare l’intensità dei servizi educativi ed assistenziali rivolti ai minori, favorendo l’inclusione sociale attiva dei minori più svantaggiati, lo sviluppo di competenze pro sociali e di cittadinanza, la rifunzionalizzazione dei comportamenti e offrendo supporto educativo alle famiglie in maggiore difficoltà
2. Favorire la socializzazione e l’integrazione sociale con particolare attenzione allo sviluppo di capacità relazionali e comunicative con i coetanei, sviluppare capacità creative ed offrire momenti di gioco e di divertimenti collettivi;
3. favorire l’acquisizione di autonomia, gli apprendimenti, la gestione del quotidiano, promuovendo percorsi personalizzati per lo sviluppo delle capacità e delle potenzialità individuali nei bambini in età pre-scolare e scolare
In questo senso il Progetto si collega anche all’Ambito di azione trasversale di riferimento del programma: e) Crescita della resilienza delle comunità.
Indicatori
• Indicatore 1: Educativa di sostegno: coinvolgimento di almeno altri 100 minori in situazioni a rischio (con un incremento del 11,4%) in attività ludico ricreative che impegnino almeno 3 pomeriggi/settimana e durante il periodo estivo (colonie estive e centri estivi);
• Indicatore 2: Educativa domiciliare: sostegno di almeno ulteriori 50 minori che vivono situazioni di disagio (incremento del 12%) e sostegno della genitorialità;
• Indicatore 3: Programma di almeno 4 incontri con esperti e di socializzazione tra famiglie.
Benefici quali-quantitativi apportati dal progetto | ||||
Misure assistenziali e sociali | Situazione di partenza | Situazione di arrivo: | ||
Richiesta | Offerta | Scostamento | Offerta +100 (+11%) | |
Indicatore 1: attività ludico-ricreative che coinvolgano minori a rischio almeno 3 pomeriggi a settimana | 1.077 | 907 | 170 | |
Indicatore 2: sostegno nell'educativa domiciliare e di ri-motivazione allo studio a favore di 50 minori che vivono situazioni di disagio | 312 | 165 | 147 | +50 (+30,3%) |
Indicatore 3: incremento di almeno ulteriori 2 incontri/anno tra famiglie per un totale di 4 incontri con esperti e socializzazione. | 4 | 2 | 2 | +2 (+50,0%) |
Motivazione della Co-progettazione.
Le motivazioni alla coprogettazione interna fra gli enti di accoglienza, oltre nel comune accreditamento, stanno anche nel lavoro comune svolto in questi anni nell’ambito delle stesse ATS. In particolare la coprogettazione vuole rafforzare le sue finalità di:
- creare le condizioni per l’integrazione dei servizi, curando il rapporto tra sanitario e sociale e guardando al più ampio sistema di Welfare;
- dotare il territorio di una rete di servizi essenziali che garantiscano parità di accesso ai cittadini;
- favorire l’attuazione degli indirizzi della programmazione nazionale e regionale;
- favorire l’esercizio associato delle funzioni sociali dei Comuni e una gestione unitaria della rete dei servizi.
La Primavera Cooperativa Sociale è una cooperativa sociale di tipo "B" ONLUS di diritto. Da oltre venti anni si occupa dell'inserimento lavorativo di disabili psichici occupandoli nella:
- coltivazione di fiori e piante in serra,
- coltivazione di fiori e piante in vivaio en plein air,
- costruzione e manutenzione di parchi e giardini.
Nel corso di ogni anno offrono ai disabili almeno dodicimila ore di lavoro.
I volontari da ospitare per il servizio civile, secondo la loro qualificazione professionale, potranno essere impiegati:
a) nel sostegno ai lavoratori disabili nello specifico lavoro che svolge la cooperativa (coltivazione piante e fiori e/o manutenzione parchi e giardini);
b) nell'assistenza psicologica dei disabili dando maggiore compiutezza al lavoro di inserimento lavorativo.
Circa il progetto proposto, la Cooperativa si rende disponibile ad ospitare due volontari meglio se con titolo di psicologo e/o educatore professionale.
L’apporto si attua attraverso la rete degli enti accoglienza, che operano sul territorio del presente progetto, attraverso un coordinamento regionale e una serie di sinergie già consolidate nel tempo. Questo aspetto in particolare permette di offrire verso i destinatari dei progetti una serie di servizi integrati, destinati direttamente alle persone, nonché in sussidiarietà con le Istituzioni pubbliche, fornire dei servizi destinati ad un numero più ampio di beneficiari, rispetto a quanti potrebbero essere raggiunti dai soli servizi sociali di ambito.
Contributo alla piena realizzazione del programma
L’ente Comune di Ripatransone, insieme ai suoi enti di accoglienza, dà il proprio contributo alla realizzazione del programma attraverso questo ed altri 3 progetti presentati, che collaborano al raggiungimento di 4 obiettivi del programma intervenendo in 3 settori e 4 aree d’intervento. L’aggregazione è contraddistinta da una forte territorialità, tutti gli enti di accoglienza hanno la sede nel territorio degli ATS 21 ATS 23 e i 4 progetti presentati vanno ad incidere su questa area. Rappresenta un territorio trasversale che si stende dall’entroterra appenninico del sud delle Marche, fino alla costa. Il suo peculiare contributo nel programma è dato proprio dalla rappresentatività territoriale e dall’essere trasversale su territorio eterogenei sui quali riesce a diffonderne i principi, quelli della Coesione Sociale.
Esso passa inoltre attraverso una serie di azioni comuni e/o integrate, che mettendo in campo le competenze specifiche degli enti di accoglienza che vi partecipano, passeranno attraverso:
1) attività di realizzazione dell’incontro/confronto con gli operatori volontari di servizio civile impegnati nei singoli progetti del programma (voce 2).
2) attività di informazione/disseminazione (Voce 5), con una specifica collaborazione in base ai territori.
3) Attività per favorire l’orientamento dei giovani (voce 6).
4) Co-tenuta delle relazioni con le Istituzioni (insieme al Xxxxxxxx responsabile);
5) Supporto diretto agli operatori volontari;
6) Monitoraggio & valutazione dei progetti in chiave di rete;
6) ATTIVITÀ CON RELATIVA TEMPISTICA, RUOLO DEGLI OPERATORI VOLONTARI E ALTRE RISORSE IMPIEGATE NEL PROGETTO (*)
6.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo (*)
Il piano di azioni di seguito descritto è finalizzato al conseguimento dell’obiettivo sopra individuato, e consiste nell’implementazione di una serie di attività che puntano ciascuna al raggiungimento di uno dei risultati connessi agli obiettivi. Il piano è unico e sarà implementato in ciascuna sede. Alcune
azioni saranno agite esclusivamente a livello di coordinamento centrale, altre saranno attuate esclusivamente in alcune sedi di progetto.
Il flusso delle attività del progetto si articolerà secondo la seguente scomposizione gerarchica del lavoro (analisi WBS – Work Breakdown Structure):
Attività comune a TUTTI gli enti COPROGETTANTI per le proprie SEDI di ATTUAZIONE
ATTIVITÀ 1: NETWORKING, LOGISTICA E PIANIFICAZIONE DEI NUOVI SERVIZI E ATTIVITÀ
1.1. Mappatura degli stakeholder coinvolgibili nel progetto (in quanto destinatari, partner, committenti, fornitori…): si procederà a una mappatura completa di tutti i soggetti pubblici e privati, persone fisiche e persone giuridiche in grado di fruire o dare un apporto significativo alle attività di progetto, ripartiti in:
1.1.1.Mappatura altre agenzie educative: sarà steso un elenco di tutte le altre agenzie educative e aggregative del territorio e dei relativi referenti, in quanto potenziali invianti dei giovani: scuole, parrocchie, palestre ecc.
1.1.2.Mappatura delle agenzie formative: scuole, aziende del territorio, uffici servizi sociali municipali, ecc.
1.1.3.Mappatura delle risorse territorialmente disponibili per i minori: strumenti operativi, bandi e politiche attive
1.2. Pianificazione della comunicazione: si predisporranno strategie, misure e materiali necessari al contatto e coinvolgimento degli stakeholder sopra individuati;
1.2.1.Definizione del cliente per differenti target comunicativi (agenzie educative, interlocutori amministrativi ecc.);
1.2.2.Costruzione dei prodotti per la comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web) – con supporto partner Associazione Culturale “Cinefotoclub”
1.3. Elaborazione worksheet (tabelle settimanali) e programmazione annua delle diverse linee di attività: si tratta di strutturare i piani settimanali delle nuove linee di attività per l’intera durata dell’anno, e di programmare anche gli eventi straordinari quali feste, partecipazione ad eventi, eventuali rassegne ecc.;
1.4. Implementazione delle azioni di consultazione, coordinamento e contatto con i familiari e i caregivers: Si raccoglieranno feedback, suggerimenti e proposte di modifica alla programmazione.
Attività condivisa fra TUTTI gli enti COPROGETTANTI per le proprie SEDI di ATTUAZIONE
ATTIVITÀ 2. COMUNICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI
2.1 Elaborazione dei materiali della comunicazione: si elaboreranno i materiali e i testi della comunicazione: una lettera ai genitori, un volantino, poster e brochure ecc.
2.1.1 Produzione e stampa dei materiali della comunicazione.
2.1.2 Costruzione database dei target della comunicazione e degli eventuali mediatori: scuole, docenti, gruppi genitori, parrocchia ecc.
2.1.3 Stesura di un elenco strutturato di azioni comunicative target per target (es. 10 ottobre volantinaggio davanti la scuola “xy” ecc.)
2.2 Implementazione del Piano di Comunicazione: si darà seguito alle misure di comunicazione sopra individuate per conferire visibilità alla nova programmazione dei servizi
2.2.1 Azioni di comunicazione verso i target diretti: volantinaggi, affissioni, presenza su strada, face-to-face ecc. - – con supporto partner Associazione Culturale “Cinefotoclub”
2.2.2 Azioni di comunicazione verso i target indiretti: dirigenti scolastici, parroci, xxxxxxx e assessori, presidenti dei Consigli di Istituto, altri rappresentanti e portavoce di rilevanti corpi intermedi e portatori di interesse attivi sul territorio.
Attività specifica di ogni ente COPROGETTANTE per le proprie SEDI di ATTUAZIONE
ATTIVITÀ 3. IMPLEMENTAZIONE NUOVE ATTIVITÀ
3.1 Implementazione attività laboratoriali, espressive, creative ecc.
3.1.1 Raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sotto gruppi: fermo restando che le azioni di ingaggio proseguiranno per l’intera durata del progetto, nella prima fase si strutturerà il gruppo di partenza dei beneficiari, servizio per servizio, raccogliendo le nuove iscrizioni frutto della campagna comunicativa e ricontattando tutti i precedenti partecipanti.
3.1.2 Implementazione di attività laboratoriali e di eventi speciali, intermedi e finali: saranno attivati i nuovi laboratori espressivi e socializzanti: es.: laboratorio di web-radio, laboratorio musicale, laboratorio partecipativo, parlamentino dei giovani in accordo con Consiglio comunale ecc. Inoltre saranno realizzati nel xxxxx xxx xxxxxxxx xxxxxx due eventi pubblici di divulgazione dei risultati e presentazione dei laboratori, sotto forma di evento nel quale avranno spazio e visibilità tutti i laboratori realizzati (con contributo ente partner Associazione di volontariato Archeoclub D’Italia – Sezione di Ripatransone”)
3.2 Attività di tutorato e accompagnamento scolastico
3.2.1 Raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sotto gruppi: fermo restando che le azioni di ingaggio proseguiranno per l’intera durata del progetto, nella prima fase si struttureranno i gruppi di partenza dei ragazzi, raccogliendo le nuove iscrizioni frutto della campagna comunicativa e ricontattando tutti i precedenti partecipanti.
3.2.2 Implementazione di attività di tutorato e affiancamento: il supporto scolastico sarà attivo dal lunedì al venerdì con l’obiettivo di offrire interventi di sostegno e aiuto ai compiti e allo studio, sia per sviluppare metodi che per aiutare ragazzi con più difficoltà, specie tra i minori extracomunitari.
3.2.3 Organizzazione di attività pomeridiane ludico – ricreative in collaborazione con le scuole, gli oratori e le associazioni territoriali e l’organizzazione e la realizzazione di colonie estive e centri estivi (con contributo ente partner Associazione di volontariato Archeoclub D’Italia – Sezione di Ripatransone”, Associazione culturale “Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana”, Associazione Culturale “Cinefotoclub” e Legambiente San Benedetto del Tronto);
3.2.4 Sostegno e accompagnamento, ove le situazioni lo richiedano, del minore a scuola e a casa;
3.2.5 Collaborazione con assistenti sociali e psicologi nel supporto mirato di minori che vivono situazioni di disagio personale o familiare;
3.2.6 Collaborazione con personale specializzato (psicoterapeuti della famiglia, insegnanti ecc) nell’organizzazione di incontri per genitori allo scopo di supporto e/o di prevenzione di situazioni familiari problematiche e nel sostegno alla genitorialità;
3.2.7 Organizzazione di occasioni di incontro e scambio (gite, pic nic, partite di calcio padri vs figli ecc.) per le famiglie (con il contributo dell’ente partner Associazione culturale “Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana” e Legambiente San Benedetto del Tronto)
Principali attività complementari tra TUTTI gli enti COPROGETTANTI per le proprie SEDI di ATTUAZIONE
ATTIVITÀ 4: CHIUSURA DEL PROGETTO
4.1. Analisi quantitativa dei risultati conseguiti;
4.2. Analisi qualitativa dei risultati conseguiti;
4.3. Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti;
4.4. Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2023.
ATTIVITA’ A LATERE
Sono tutte le attività non strettamente legate al raggiungimento dell’obiettivo (ossia: accoglienza e avvio, formazione, monitoraggio ed altre che permetteranno agli Operatori volontari di acquisire le competenze indicate), ma che sono obbligatorie durante lo svolgimento dei progetti per ogni ente SCU, anche in risposta agli standard qualitativi della Scheda Programma e la cui realizzazione è legata alla presenza degli operatori volontari.
Segue una breve descrizione delle modalità di svolgimento.
Avvio. Accoglienza e Conoscenza dell’operatore volontario del servizio civile
E’ il punto di partenza di un percorso di inserimento che, attraverso la conoscenza dei luoghi (non solo fisici), personale e altri operatori della sede di patronato, dei metodi di lavoro ed in parte anche di se stessi, porterà alla completa integrazione dell’operatore volontario all’interno della sede; ponendolo nelle condizioni di potersi mettere in gioco e condividere con gli altri la realizzazione di tutte le fasi del progetto.
Rappresenta il momento più importante in quanto segna in modo profondo lo svolgersi dei successivi processi di relazione. (Per la descrizione delle attività si rinvia al punto 9.3 della presente voce).
PERIODO: 1° mese di servizio e successivi
Fase di affiancamento
L'operatore volontario si affiancherà alle figure professionali, ma non solo, delle sedi di accoglienza per cogliere ogni aspetto della routine quotidiana, per conoscere al meglio gli ospiti e farsi conoscere dagli stessi. Parteciperà ad ogni incontro organizzato dalla sedi per cogliere e conoscere al meglio ogni aspetto del servizio.
Percorso di Formazione Generale
Si svolge secondo quanto indicato Sistema accreditato al Dipartimento e secondo la modalità indicata nel sistema Helios.
Percorso Formazione Specifica e di Monitoraggio
Per la formazione Specifica si rinvia rispettivamente alle voci successive del presente progetto.
Le attività di Monitoraggio si svolgono secondo quanto indicato Sistema accreditato al Dipartimento.
PERIODO: 2° mese di servizio
Fase di autonomia
L'operatore volontario, man mano che prenderà “confidenza” con la struttura, con il servizio, con gli utenti agirà in autonomia (sempre con il supporto e la supervisione dell’Olp).
PERIODO: dal 3° mese fino a fine servizio
Tutoraggio
Per il percorso di tutoraggio si rinvia ai punti 21) del presente progetto.
Altre attività (oltre a quelle descritte sopra) che permetteranno ai volontari di acquisire ed avere certificate le competenze indicate alla voce 12).
Occasione di incontro/confronto con i giovani (voce 2 del Programma)
Le modalità sono quelle descritte nel Programma.
Attività di comunicazione e disseminazione (voce 5 del programma)
Le modalità sono quelle descritte nel Programma.
6.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte alla voce 6.1 (*)
ATTIVITÀ | MESI | |||||||||||
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | |
Obiettivo: Aumentare l’ampiezza e l’intensità di servizi educativi e assistenziali per i minori nei comuni target dell’intervento, favorendo l’inclusione sociale attiva dei minori più svantaggiati, lo sviluppo di competenze prosociali e di cittadinanza, la rifunzionalizzazione dei comportamenti, e offrendo supporto alle famiglie educativo alle famiglie in maggiore difficoltà. | ||||||||||||
ATTIVITÀ 1: NETWORKING, LOGISTICA E PIANIFICAZIONE DEI NUOVI SERVIZI E ATTIVITÀ | ||||||||||||
Mappatura degli stakeholder coinvolgibili nel progetto (in quanto destinatari, partner): altre agenzie educative; agenzie formative: scuole, , aziende del territorio, uffici servizi sociali municipali, ecc.; risorse territorialmente disponibili per i minori: strumenti operativi, bandi e politiche attive | X | |||||||||||
Pianificazione della comunicazione: definizione del cliente per differenti target comunicativi (agenzie educative, interlocutori amministrativi ecc.); Costruzione dei prodotti per la | X |
comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web); Elaborazione worksheet (tabelle settimanali) e programmazione annua delle diverse linee di attività: Implementazione delle azioni di consultazione, coordinamento e contatto con i familiari e i caregivers.. | ||||||||||||
ATTIVITÀ 2. COMUNICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI | ||||||||||||
Elaborazione dei materiali della comunicazione: Produzione e stampa dei materiali della comunicazione. Costruzione database dei target della comunicazione e degli eventuali mediatori: Stesura di un elenco strutturato di azioni comunicative target per target (es. 10 ottobre volantinaggio davanti la scuola “xy” ecc.) | X | X | ||||||||||
Implementazione del Piano di Comunicazione: Azioni di comunicazione verso i target diretti: Azione di comunicazione verso i target indiretti: dirigenti scolastici, parroci, sindaci e assessori, presidenti dei Consigli di Istituto, altri rappresentanti e portavoce di rilevanti corpi intermedi e portatori di interesse attivi sul territorio. | X | X | ||||||||||
Elaborazione dei materiali della comunicazione: Produzione e stampa dei materiali della comunicazione. Costruzione database dei target della comunicazione e degli eventuali mediatori: Stesura di un elenco strutturato di azioni comunicative target per target (es. 10 ottobre volantinaggio davanti la scuola “xy” ecc.) | X | X | ||||||||||
ATTIVITÀ 3. IMPLEMENTAZIONE NUOVE ATTIVITÀ | ||||||||||||
Implementazione attività laboratoriali, espressive, creative ecc. Raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sotto gruppi; | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||
Implementazione di attività laboratoriali e di eventi speciali, intermedi e finali: saranno attivati i nuovi laboratori espressivi e socializzanti: es.: . | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||
Attività di tutorato e accompagnamento scolastico: raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sotto gruppi; Implementazione di attività di tutorato e affiancamento: il supporto scolastico sarà attivo dal lunedì al venerdì | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||
Organizzazione di attività pomeridiane ludico – ricreative in collaborazione con le scuole, gli oratori e le associazioni territoriali e l’organizzazione e la realizzazione di colonie estive e centri estivi | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X |
Sostegno e accompagnamento, ove le situazioni lo richiedano, del minore a scuola e a casa | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||
Collaborazione con assistenti sociali e psicologi nel supporto mirato di minori che vivono situazioni di disagio personale o familiare | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||
Collaborazione con personale specializzato (psicoterapeuti della famiglia, insegnanti ecc) nell’organizzazione di incontri per genitori allo scopo di supporto e/o di prevenzione di situazioni familiari problematiche e nel sostegno alla genitorialità | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||
Organizzazione di occasioni di incontro e scambio (gite, pic-nic, partite di calcio padri vs figli ecc) per le famiglie | X | X | X | X | X | X | X | X | X | X | ||
ATTIVITÀ 4: CHIUSURA DEL PROGETTO | ||||||||||||
Analisi quantitativa dei risultati conseguiti | X | |||||||||||
Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti | X | |||||||||||
Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2021 | X |
Diagramma di GANTT per le attività trasversali di progetto:
Gantt - inserimento dell'operatore volontario, formazione, monitoraggio
mesi di servizio civile
azioni
FASE DI AVVIO E ACCOGLIENZA DEGLI OPERATORI VOLONTARI FORMAZIONE GENERALE FORMAZIONE SPECIFICA FORMAZIONE SUI RISCHI MONITORAGGIO
ATTESTAZIONE COMPETENZE MONITORAGGIO FORM.(ARCO TEMPORALE DI EFFETTUAZIONE) TUTORAGGIO
Attività di informazione
(VOCE5 PROGRAMMA) INCONTRO-CONFRONTO/I O.V. (V. 2 PROGRAMMA)
1° 2° 3°
4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°
80%
70%
20%
30%
6.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*)
L’arrivo all’interno delle sedi di attuazione degli operatori volontari in servizio civile e tutto ciò che ne deriverà in seguito, può essere esemplificato attraverso le seguenti fasi:
Fase dell’avvio, accoglienza e conoscenza (PRIMO MESE)
Nei primi giorni di ingresso in servizio, si prevede di:
• realizzare un incontro degli operatori volontari con il gruppo di lavoro della sede di riferimento.
• presentare l’operatore volontario agli utenti del servizio per avviare quel processo di conoscenza reciproca che consenta l’instaurarsi di relazioni fiduciarie.
• In un secondo momento, si prevede di presentare l’operatore volontario ai partner del progetto e del programma.
Fase di affiancamento e progressiva autonomia (SECONDO MESE e a seguire fino al termine del servizio)
È la fase in cui, con il supporto dell’OLP affiancheranno gli operatori volontari nelle attività e nella conoscenza della sede e delle attività che vengono svolte.
L'operatore volontario apprende metodologie e modalità degli interventi e dal progetto diventa parte integrante del gruppo di lavoro che realizza gli interventi previsti. Progressivamente l’operatore volontario gestirà spazi di autonomia attraverso lo sviluppo dell’analisi, della capacità propositiva, organizzativa e gestionale di alcune attività. In generale, nel corso di realizzazione delle attività previste dal progetto si alterneranno momenti di incontro, formazione, programmazione e verifica delle attività.
Come inoltre previsto dalla voce 19, una cura particolare sarà dedicata all’accompagnamento dei giovani con minori opportunità inseriti all’interno del presente progetto.
L’impegno previsto è di 25 ore settimanali, per un monte ore annuo di 1.145 ore, articolato su 5 giorni settimanali, salvo diverse esigenze delle strutture e/o servizi concordate in fase di organizzazione mensile dell’impegno con gli OLP.
L’orario, flessibile, potrà essere svolto continuativamente o, in ragione di particolari esigenze di servizio, intervallandolo. Inoltre, al fine di dare attuazione ad attività specifiche connesse alla realizzazione del progetto (soggiorni estivi, gite, eventi culturali, attività formative ecc.) l’ente impiegherà i volontari, per un periodo non superiore ai sessanta giorni, in altre sedi non coincidenti con la sede di attuazione del progetto. Per quanto riguarda lo svolgimento di tali attività si farà riferimento al Punto 6 del “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del Servizio Civile Universale” (dPCM 14 gennaio 2019).
Il coinvolgimento del volontario nelle realtà sopra esposte si offre come momento di formazione particolare nel settore del patrimonio artistico e culturale e della sua fruizione e diffusione.
ATTIVITÀ | ATTIVITÀ PREVISTE PER I GIOVANI OPERATORI DEL SCU |
ATTIVITÀ 1: NETWORKING, LOGISTICA E PIANIFICAZIONE DEI NUOVI SERVIZI E ATTIVITÀ | |||
ATTIVITÀ COMUNI | Mappatura degli stakeholder coinvolgibili nel progetto (in quanto destinatari, partner): altre agenzie educative; agenzie formative: scuole, aziende del territorio, uffici servizi sociali municipali, ecc.; risorse territorialmente disponibili per i minori: strumenti operativi, bandi e politiche attive Pianificazione della comunicazione: definizione del cliente per differenti target comunicativi (agenzie educative, interlocutori amministrativi ecc.); Costruzione dei prodotti per la comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web); Elaborazione worksheet (tabelle settimanali) e programmazione annua delle diverse linee di attività: Implementazione delle azioni di consultazione, coordinamento e contatto con i familiari e i caregivers. | - Partecipazione agli incontri di avvio progetto - Partecipazione a stesura documenti di progetto e allestimento strumenti | SU TUTTE LE SEDI DI PROGETTO |
ATTIVITÀ 2: COMUNICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI | - |
ATTIVITÀ CONDIVISE | Elaborazione dei materiali della comunicazione: Produzione e stampa dei materiali della comunicazione. Costruzione database dei target della comunicazione e degli eventuali mediatori: Stesura di un elenco strutturato di azioni comunicative target per target (es. 10 ottobre volantinaggio davanti la scuola “xy” ecc.) Implementazione del Piano di Comunicazione: Azioni di comunicazione verso i target diretti: Azione di comunicazione verso i target indiretti: dirigenti scolastici, parroci, sindaci e assessori, presidenti dei Consigli di Istituto, altri rappresentanti e portavoce di rilevanti corpi intermedi e portatori di interesse attivi sul territorio. | - Collaborazione nella realizzazione dei prodotti comunicativi (testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web ecc.) - Realizzazione in affiancamento agli operatori del servizio di incontri nelle scuole, nelle parrocchie ecc.; - Logistica di progetto (invii materiali, spedizioni, diffusione dei materiali ecc.) | SU TUTTE LE SEDI DI PROGETTO |
ATTIVITÀ 3: IMPLEMENTAZIONE NUOVE ATTIVITÀ: | |||
ATTIVITÀ CONDIVISE | Implementazione attività laboratoriali, espressive, creative ecc. Raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sotto gruppi; | Supporto nelle attività di laboratorio; lavoro segretariale per raccolta iscrizioni, adesioni, ecc. | SU TUTTE LE SEDI DI PROGETTO |
Implementazione di attività laboratoriali e di eventi speciali, intermedi e finali: saranno attivati i nuovi laboratori espressivi e socializzanti. | Supporto nelle attività di laboratorio espressivo | ||
Attività di tutorato e accompagnamento scolastico: raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sotto gruppi; Implementazione di attività di tutorato e affiancamento: il supporto scolastico sarà attivo dal lunedì al venerdì | Supporto e aiuto nelle attività di tutoraggio scolastico pomeridiano. | ||
Organizzazione di attività pomeridiane ludico – ricreative in collaborazione con le scuole, gli oratori e le associazioni territoriali e attività estive; | Organizzazione in collaborazione con scuole, oratori, associazioni i di attività pomeridiane | ||
Sostegno e accompagnamento, ove le situazioni lo richiedano, del minore a scuola e a casa | Accompagnamento dei minori a scuola e a casa | ||
collaborazione con assistenti sociali e psicologi nel supporto mirato di minori che vivono situazioni di disagio personale o familiare; | Collaborazione con personale specializzato (psicologi, neuropsichiatri infantili e assistenti sociali) nel supporto |
supporto per l’apprendimento della lingua italiana ai minori stranieri. | domiciliare o in strutture appropriate di minori disagiati: ascolto, partecipazione a giochi di ruolo o finalizzati ecc. | ||
collaborazione con personale specializzato (psicoterapeuti della famiglia, insegnanti ecc.) nell’organizzazione di incontri per genitori allo scopo di supporto e/o di prevenzione di situazioni familiari problematiche e nel sostegno alla genitorialità | Collaborazione con personale specializzato (psicoterapeuti della famiglia, insegnanti ecc.) nell’organizzazione di incontri per genitori allo scopo di supporto e/o di prevenzione di situazioni familiari problematiche | ||
organizzazione di occasioni di incontro con esperti (psicologi, pedagogisti) e scambio (gite, pic-nic, partite di calcio padri vs figli ecc.) per le famiglie | Organizzazione di gite, eventi sportivi, ecc. per famiglie ai fini di creare occasioni di condivisione per i membri della famiglia e si scambio tra le diverse famiglie partecipanti | ||
ATTIVITÀ 4: CHIUSURA DEL PROGETTO | |||
ATTIVITÀ COMPMEMENTARI | - Analisi quantitativa dei risultati conseguiti - Analisi qualitativa dei risultati conseguiti - Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti - Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2020 | Partecipazione a incontri di chiusura progetto | SU TUTTE LE SEDI DI |
ATTIVITA’ A LATERE
Sono tutte le attività non strettamente legate al raggiungimento dell’obiettivo (ossia: accoglienza e avvio, formazione, monitoraggio ed altre che permetteranno agli Operatori volontari di acquisire le competenze indicate), ma che sono obbligatorie durante lo svolgimento dei progetti per ogni ente SCU, anche in risposta agli standard qualitativi della Scheda Programma e la cui realizzazione è legata alla presenza degli operatori volontari.
Segue una breve descrizione delle modalità di svolgimento.
Avvio. Accoglienza e Conoscenza dell’operatore volontario del servizio civile
E’ il punto di partenza di un percorso di inserimento che, attraverso la conoscenza dei luoghi (non solo fisici), personale e altri operatori della sede di patronato, dei metodi di lavoro ed in parte anche di se stessi, porterà alla completa integrazione dell’operatore volontario all’interno della sede; ponendolo nelle condizioni di potersi mettere in gioco e condividere con gli altri la realizzazione di tutte le fasi del progetto.
Rappresenta il momento più importante in quanto segna in modo profondo lo svolgersi dei successivi processi di relazione. (Per la descrizione delle attività si rinvia al punto 9.3 della presente voce).
PERIODO: 1° mese di servizio e successivi
Fase di affiancamento
L'operatore volontario si affiancherà alle figure professionali, ma non solo, delle sedi di accoglienza per cogliere ogni aspetto della routine quotidiana, per conoscere al meglio gli ospiti e farsi conoscere dagli stessi. Parteciperà ad ogni incontro organizzato dalle sedi per cogliere e conoscere al meglio ogni aspetto del servizio.
Percorso di Formazione Generale
Si svolge secondo quanto indicato Sistema accreditato al Dipartimento e secondo la modalità “unica tranche” indicata nel sistema Helios.
Percorso Formazione Specifica e di Monitoraggio
Per la formazione Specifica si rinvia rispettivamente alle voci successive del presente progetto.
Le attività di Monitoraggio si svolgono secondo quanto indicato Sistema accreditato al Dipartimento.
PERIODO: 2° mese di servizio
Fase di autonomia
L'operatore volontario, man mano che prenderà “confidenza” con la struttura, con il servizio, con gli utenti agirà in autonomia (sempre con il supporto e la supervisione dell’Olp).
PERIODO: dal 3° mese fino a fine servizio
Tutoraggio
Per il percorso di tutoraggio si rinvia ai punti 25) del presente progetto.
Altre attività (oltre a quelle descritte sopra) che permetteranno ai volontari di acquisire ed avere certificate le competenze indicate alla voce 12).
Occasione di incontro/confronto con i giovani (voce 2 del Programma)
Le modalità sono quelle descritte nel Programma.
Attività di comunicazione e disseminazione (voce 5 del programma)
Le modalità sono quelle descritte nel Programma.
6.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività progettuali previste (*)
All’interno della rete del Comune di Ripatransone e dei suoi enti di accoglienza operano diverse professionalità afferenti nell’ambito della consulenza e della ricerca socio-assistenziale. Si specificano di seguito le tipologie, il ruolo, le attività e il numero delle figure professionali:
All’interno della rete del Comune di Riptransone e dei suoi enti di accoglienza operano diverse professionalità afferenti nell’ambito della consulenza e della ricerca socio-assistenziale. Si
specificano di seguito le tipologie, il ruolo, le attività e il numero delle figure professionali:
ATTIVITA’ | Quantità e funzione risorse umane coinvolte | Titoli, qualifiche ed esperienza attinenti | Ruolo specifico svolto |
Attività 1: Networking, logistica e pianificazione dei nuovi servizi e attività | |||
Mappatura degli stakeholder coinvolgibili nel progetto (in quanto destinatari, partner): altre agenzie educative; agenzie formative: scuole, aziende del territorio, uffici servizi sociali municipali, ecc.; risorse territorialmente disponibili per i minori: strumenti operativi, bandi e politiche attive | n. 3 sociologi | Laurea in sociologia | Mappatura degli stakeholder |
n. 3 progettisti | Laurea in sociologia | Predisporre testi per rispondere ai bandi | |
Panificazione della comunicazione: definizione del cliente per differenti target comunicativi (agenzie educative, interlocutori amministrativi ecc.); Costruzione dei prodotti per la comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web); Elaborazione worksheet (tabelle settimanali) e programmazione annua delle diverse linee di attività: Implementazione delle azioni di consultazione, coordinamento e contatto con i familiari e i caregivers. | n. 3 esperti di comunicazione | Laurea in scienze della comunicazione | Pianificazione della comunicazione |
Attività 2: Comunicazione e pubblicizzazione della nuova programmazione dei servizi | |||
Elaborazione dei materiali della comunicazione: Produzione e stampa dei materiali della comunicazione. Costruzione database dei target della comunicazione e degli eventuali mediatori: Stesura di un elenco strutturato di azioni comunicative target per target (es. 10 ottobre volantinaggio davanti la scuola “xy” ecc.) | n. 3 esperti in comunicazione | Laurea in scienze della comunicazione | Implementazion e del piano comunicazione |
Implementazione del Piano di Comunicazione: Azioni di comunicazione verso i target diretti: Azione di comunicazione verso i target indiretti: dirigenti scolastici, parroci, sindaci e assessori, presidenti dei Consigli di Istituto, altri rappresentanti e portavoce di rilevanti corpi intermedi e portatori di interesse attivi sul territorio. | n.2 esperti in grafica | Diploma in grafica | Elaborazione materiale grafico |
Attività 3: Implementazione nuove attività: | |||
Implementazione attività laboratoriali, espressive, creative ecc. Raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sottogruppi; | n. 3 educatori professionali | Laurea in scienze dell’educazione | Predisporre le attività laboratoriali, espressive, creative |
n. 2 pedagogisti | Laurea in pedagogia | Costruzione dei sottogruppi | |
Con supporto partner (cfr. voce 12) | |||
Implementazione di attività laboratoriali e di eventi speciali, intermedi e finali: saranno attivati i nuovi laboratori espressivi e socializzanti.. | n. 3 educatori professionali | Laurea in scienze dell’educazione | Predisporre le attività laboratoriali, espressive, creative |
n. 2 pedagogisti | Laurea in pedagogia | Costruzione dei sottogruppi | |
Attività di tutorato e accompagnamento scolastico: raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sotto gruppi; Implementazione di attività di tutorato e affiancamento: il supporto scolastico sarà attivo dal lunedì al venerdì | n. 4 pedagogisti | Laurea in pedagogia | Costruzione sotto gruppi |
n. 4 volontari | Insegnanti in pensione | Supporto scolastico pomeridiano | |
Organizzazione di attività pomeridiane ludico – ricreative in collaborazione con le scuole, gli oratori e le associazioni territoriali e attività estive (centri estivi e colonie); | n. 5 animatori | Laurea triennale in scienze dell’educazione | Svolgere attività ricreative |
n. 4 Educatori professionali | Laurea in educatore professionale | Predisporre attività pomeridiane | |
n. 5 volontari | Attestati di frequenza attività di volontariato | Aiuto nello svolgimento delle attività | |
n. 2 pedagogisti | Laurea in pedagogia | Predisporre le attività ludico- ricreative più idonee al gruppo dei minori |
Con supporto partner (cfr. voce 12) | |||
Sostegno e accompagnamento, ove le situazioni lo richiedano, del minore a scuola e a casa | n. 4 Educatori Professionali | Laurea in educatore professionale | Sostegno al minore |
n. 5 volontari | Insegnanti in pensione | Accompagname nto minori | |
Collaborazione con assistenti sociali e psicologi nel supporto mirato di minori che vivono situazioni di disagio personale o familiare; supporto per l’apprendimento della lingua italiana ai minori stranieri. | n. 5 psicologi | Laurea triennale in psicologia | Supporto mirato al minore |
n. 5 assistenti sociali | Laurea triennale in servizi sociali | Supporto mirato al minore | |
n. 3 mediatori culturali | Laurea in mediazione culturale | Facilitare la comunicazione con minori stranieri | |
n. 3 volontari | Insegnanti in pensione | Insegnamento della lingua italiana | |
Collaborazione con personale specializzato (psicoterapeuti della famiglia, insegnanti ecc.) nell’organizzazione di incontri per genitori allo scopo di supporto e/o di prevenzione di situazioni familiari problematiche e nel sostegno alla genitorialità | n. 6 psicoterapeuti | Diploma quadriennale in psicoterapia | Sostegno alla genitorialità |
n. 3 psicologi | Laurea in psicologia | Supporto alle famiglie | |
n. 5 assistenti sociali | Laurea triennale in servizi sociali | Supporto alle famiglie | |
n. 5 insegnanti di sostegno | Abilitazione di sostegno | Supporto alle famiglie | |
Organizzazione di occasioni di incontro con esperti (psicologi, pedagogisti) e scambio (gite, pic-nic, partite di calcio padri vs figli ecc.) per le famiglie | n. 3 istruttori ginnici | Laurea in scienze motorie | Organizzazione di occasioni di scambio |
n. 3 assistenti sociali | Laurea triennale in servizi sociali | Incontro con esperti | |
n. 5 volontari con esperienza di servizio civile | Attestato di fine servizio civile | Organizzazione occasioni di scambio | |
n. 4 animatori | Laurea triennale in scienze dell’educazione | Organizzazione occasioni di scambio | |
n. 3 psicologi | Laurea in psicologia | Incontro con esperti | |
n. 3 pedagogisti | Laurea in pedagogia | Incontro con esperti | |
Attività 4: Chiusura del progetto | |||
- Analisi quantitativa dei risultati conseguiti - Analisi qualitativa dei risultati conseguiti | n. 4 sociologi | Laurea in sociologia | Analisi qualitativa e quantitativa |
- Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti - Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2023 | n. 3 psicologi | Laurea in psicologia | Analisi qualitativa e quantitativa |
n. 3 progettisti | Xxxxxx in sociologia | Definizione misure di follow up | |
TOTALE OPERATORI: | 14 psicologi 7 sociologi 6 progettisti 6 esperti della comunicazione 5 ex volontari del SCN 17 volontari 9 animatori 4 professori di educazione fisica 14 educatori professionali 13 assistenti sociali 6 psicoterapeuti 5 insegnanti di sostegno 3 istruttori ginnici 13 pedagogisti 3 mediatori culturali | Operatori: 103 Volontari: 22 |
6.5) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
Di seguito le risorse tecniche e strumentali aggiuntive, impiegate specificatamente nella realizzazione delle attività precedentemente descritte. Nell’ambito della coprogettazione fra enti di accoglienza accreditati con l’ente capofila del Comune di Ripatransone, le risorse sono condivise fra di essi e riferite alle varie attività da svolgere, così come indicate alla voce 9.1.
ATTIVITÀ | Quantità | RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI |
Attività 1: Networking, logistica e pianificazione dei nuovi servizi e attività | ||
Mappatura degli stakeholder coinvolgibili nel progetto (in quanto destinatari, partner): altre agenzie educative; agenzie formative: scuole, aziende del territorio, uffici servizi sociali municipali, ecc.; risorse territorialmente disponibili per i minori: strumenti operativi, bandi e politiche attive | 18 | Computer |
18 | Stampanti |
Pianificazione della comunicazione: definizione del cliente per differenti target comunicativi (agenzie educative, interlocutori amministrativi ecc.); Costruzione dei prodotti per la comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web); Elaborazione worksheet (tabelle settimanali) e programmazione annua delle diverse linee di attività: Implementazione delle azioni di consultazione, coordinamento e contatto con i familiari e i caregivers. | 18 | Computer |
18 | Stampanti | |
Attività 2: Comunicazione e pubblicizzazione della nuova programmazione dei servizi | ||
Elaborazione dei materiali della comunicazione: Produzione e stampa dei materiali della comunicazione. Costruzione database dei target della comunicazione e degli eventuali mediatori: Stesura di un elenco strutturato di azioni comunicative target per target (es. 10 ottobre volantinaggio davanti la scuola “xy” ecc.) | 18 | Computer |
18 | Stampanti | |
1 | Licenza programma grafico | |
Implementazione del Piano di Comunicazione: Azioni di comunicazione verso i target diretti: Azione di comunicazione verso i target indiretti: dirigenti scolastici, parroci, sindaci e assessori, presidenti dei Consigli di Istituto, altri rappresentanti e portavoce di rilevanti corpi intermedi e portatori di interesse attivi sul territorio. | 18 | Computer |
18 | Stampanti | |
1 | Licenza programma grafico | |
Attività 3: Implementazione nuove attività: | ||
Implementazione attività laboratoriali, espressive, creative ecc. Raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sotto gruppi; | 2 | Aula/teatro prove condivisi |
100 | Fotocopie copioni | |
200 | accessori per capelli | |
18 | attrezzature per la sceneggiatura (compensato, cartelloni, colori ecc.) | |
2 | Aula/teatro prove condivisi |
Implementazione di attività laboratoriali e di eventi speciali, intermedi e finali: saranno attivati i nuovi laboratori espressivi e socializzanti. | 100 | Fotocopie copioni |
200 | accessori per capelli | |
50 | stoffe per vestiti | |
200 | trucchi | |
5 | Sale attrezzate con computer condivise | |
5 | Lettori dvd e lettore/videocassette e videoregistratore. | |
Attività di tutorato e accompagnamento scolastico: raccolta adesioni e iscrizioni, costituzione sotto gruppi; Implementazione di attività di tutorato e affiancamento: il supporto scolastico sarà attivo dal lunedì al venerdì | 18 | Macchine attrezzate |
100 | cancelleria e libri di testo | |
Organizzazione di attività pomeridiane ludico – ricreative in collaborazione con le scuole, gli oratori e le associazioni territoriali e in centri estivi e/o colonie marine; | 18 | Stanze attrezzate |
100 | Materiali richiesti dal personale specializzato per la realizzazione di giochi, disegni, attività programmate sul singolo minore (colori, cartoncini, libri ecc.) | |
Sostegno e accompagnamento, ove le situazioni lo richiedano, del minore a scuola e a casa | 18 | Xxxxxxxx attrezzate o pulmini |
Collaborazione con assistenti sociali e psicologi nel supporto mirato di minori che vivono situazioni di disagio personale o familiare; supporto per l’apprendimento della lingua italiana ai minori stranieri. | 18 | Xxxxxx attrezzate |
100 | Materiali richiesti dal personale specializzato (dvd, libri, quaderni ecc.) | |
100 | libri di testo specializzati per l’apprendimento della lingua italiana | |
18 | Sale attrezzate |
Collaborazione con personale specializzato (psicoterapeuti della famiglia, insegnanti ecc.) nell’organizzazione di incontri per genitori allo scopo di supporto e/o di prevenzione di situazioni familiari problematiche e nel sostegno alla genitorialità | 18 | Computer, |
18 | Linee telefoniche | |
Organizzazione di occasioni di incontro con esperti (psicologi, pedagogisti) e scambio (gite, pic-nic, partite di calcio padri vs figli ecc.) per le famiglie | 1.000 | Materiale per pic-nic, xxxxxxx e magliette per le attività sportive |
5 | pulmini attrezzati per le gite | |
Attività 4: Chiusura del progetto | ||
- Analisi quantitativa dei risultati conseguiti - Analisi qualitativa dei risultati conseguiti - Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti - Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2023 | 18 | Computer |
18 | Stampanti | |
Risorse tecniche e strumentali per la Formazione Specifica
Sede amministrativa accessibile ed adeguata per la tenuta di tutta la documentazione inerente il progetto. Rete telefonica aziendale fissa e mobile per garantire la massima reperibilità e comunicazione, dotazioni di connessioni per pc mobili per attività sul territorio. Ufficio qualità e sicurezza interno con documentazione formativa ed informativa in merito a normativa ed adempimenti in merito a certificazione di qualità, sicurezza.
Segreteria attrezzata (computer con collegamento a internet, stampante, telefono, fax e fotocopiatrice per la riproduzione delle dispense, delle schede e dei materiali necessari per la formazione).
1 aula di formazione attrezzata (30 posti, attrezzata con: sedie con supporto per scrivere, 1 video proiettore, 1 lavagna luminosa, lavagna a fogli mobili,1 televisore, programmi di scrittura, fogli di calcolo e applicazioni multimediali, posta elettronica e 1 netbook con chiavetta internet) Cancelleria completa: (penne, pennarelli, fogli, usura del videoproiettore, post-it, scotch, colla stick, spirali, buste trasparenti, fogli colorati, cartoncini, lucidi)
Materiale didattico (dispense, tracce di lavoro, schede di rilevanza delle competenze acquisite, questionari e schede di monitoraggio)
Materiale di consumo vario ad uso dei volontari (stampe dei progetti, modulistica, dispense, cartoncini, dorsi plastici e copertine trasparenti per rilegature, etc.).
Risorse tecniche e strumentali per il TUTORAGGIO
• 1 aula di formazione attrezzata con: sedie con supporto per scrivere, 1 PC portatile, 1 video proiettore, 1 lavagna luminosa, lavagna a fogli mobili,1 televisore, 1 telefono fisso, 1
cellulare, programmi di scrittura, fogli di calcolo e applicazioni multimediali, posta elettronica e 1 net book con chiavetta internet)
• Rete telefonica aziendale fissa e mobile per garantire la massima reperibilità e comunicazione, dotazioni di connessioni per pc mobili per attività sul territorio. Segreteria attrezzata (computer con collegamento a internet, stampante, telefono, fax e fotocopiatrice per la riproduzione delle dispense, delle schede e dei materiali necessari per la formazione)
• Cancelleria completa: (penne, pennarelli, fogli, usura del videoproiettore, post-it, scotch, colla stick, spirali, buste trasparenti, fogli colorati, cartoncini, lucidi)
• Materiale didattico (dispense, tracce di lavoro, schede di rilevanza delle competenze acquisite, questionari e schede di monitoraggio)
• Materiale per laboratori: cartoncini, fili, carte, stoffe, nastri colorati etc.
Risorse tecniche e strumentali per la PUBBLICIZZAZIONE – PROMOZIONE (in particolare verso GMO)
• Materiale Informativo (brochure e volantini da distribuire nei principali luoghi di incontro dei giovani, nelle scuole, Università...).
• Manifesti da affiggere nel territorio di interesse del progetto.
• Costo del personale (coinvolto negli incontri informazione/formazione all’università, nelle scuole superiori e nei centri di aggregazione giovanile).
• Consulente Informatico e grafico (aggiornamento sito e progettazione locandine e volantini).
• Affissioni (manifesti, striscione).
• Materiale e brochure su rappresentanza dei giovani.
7) EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DEGLI OPERATORI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO
Agli operatori volontari si richiede:
● Non divulgare le informazioni riguardanti l’utenza e l’ente;
● Mantenere un comportamento consono al contesto operativo;
● Partecipare alle iniziative riguardanti il Servizio Civile organizzate o promosse dal Comune di Ripatransone dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale;
● Diligenza, riservatezza, disponibilità nei confronti dei destinatari del progetto e degli utenti delle sedi;
● Disponibilità per un periodo non superiore ai sessanta giorni a svolgere attività di progetto presso altre località non coincidenti con la sede di attuazione del progetto, al fine di dare attuazione ad attività specifiche connesse alla realizzazione del progetto medesimo;
● Disponibilità alla flessibilità oraria secondo quanto concordato nel progetto e secondo l’orario di ufficio delle sedi accreditate, in particolare per l’utilizzo obbligatorio dei permessi per eventuali giorni di chiusura obbligatori (es: chiusura periodo estivo, ponti festivi).
Si comunica che le sedi di progetto, oltre alle festività riconosciute, saranno chiuse i seguenti giorni: “Le sedi di progetto effettuano chiusure oltre i giorni di calendario riconosciuti, in occasione di ponti e festività. Di anno in anno vengono stabilite le chiusure extra e vengono poi comunicate a volontari e dipendenti”.
All’ operatore volontario potrà essere richiesta la disponibilità:
• alla guida degli automezzi messi a disposizione dell’Ente per spostamenti nel territorio per la realizzazione delle attività (voce 6.1 e 6.3)
• di impiegare alcuni giorni di permesso in concomitanza alla chiusura delle sedi di attuazione progetto
• a trasferirsi (previa autorizzazione Dipartimento delle Politiche giovanili e del SCU) in altra sede, in altro progetto (vedi emergenza COVID 19) e a rimodulare il proprio servizio e le proprie attività
Potrà essere richiesto all’operatore volontario di spostarsi dalla sede di attuazione:
• per partecipare a occasioni formative e professionalizzanti organizzate all’esterno della sede.
8) EVENTUALI ALTRI REQUISITI RICHIESTI AI CANDIDATI PER LA PARTECIPAZIONE ALLE SELEZIONI
NESSUNO
9) EVENTUALI PARTNER A SOSTEGNO DEL PROGETTO
1) Associazione di volontariato Archeoclub D’Italia – Sezione di Ripatransone”
L’Associazione di Volontariato Archeoclub D’Italia – sezione di Ripatransone” mette a disposizione dei soggetti copro gettanti la propria sede e i propri volontari per la realizzazione di laboratori gratuiti, con la presenza di esperti, tesi alla valorizzazione dell’arte pittorica e architettonica presente nei Comuni coinvolti.
Contribuisce inoltre al progetto con i propri volontari per la riscoperta delle antiche tradizioni di rivolte all’ambiente con l’organizzazione di feste popolari rivolte a tutta la cittadinanza.
Attività su cui ricade l’apporto specifico:
3.1.2 Implementazione di attività laboratoriali e di eventi speciali, intermedi e finali: saranno attivati i nuovi laboratori espressivi e socializzanti: es.: laboratorio di web-radio, laboratorio musicale, laboratorio partecipativo, parlamentino dei giovani in accordo con Consiglio comunale ecc. Inoltre saranno realizzati nel xxxxx xxx xxxxxxxx xxxxxx due eventi pubblici di divulgazione dei risultati e presentazione dei laboratori, sotto forma di evento nel quale avranno spazio e visibilità tutti i laboratori realizzati.
3.2.3 Organizzazione di attività pomeridiane ludico – ricreative in collaborazione con le scuole, gli oratori e le associazioni territoriali e l’organizzazione e la realizzazione di colonie estive e centri estivi.
2) Associazione culturale “Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana” C.F. 91005160444
L’Associazione culturale “Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana” per le sue peculiarità e finalità, concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto organizzando degli incontri tesi alla
riscoperta della tutela ambientale del mondo contadino.
Mette a disposizione, il proprio personale, le proprie aule e i propri materiali per la realizzazione di corsi di ceramica e tecnica pittorica rivolte ai minori residenti nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners dell’Ente capofila Comune di Ripatransone.
Attività su cui ricade l’apporto specifico:
3.2.3 Organizzazione di attività pomeridiane ludico – ricreative in collaborazione con le scuole, gli oratori e le associazioni territoriali e l’organizzazione e la realizzazione di colonie estive e centri estivi;
3.2.7 Organizzazione di occasioni di incontro e scambio (gite, pic nic, partite di calcio padri vs figli ecc.) per le famiglie
3) Associazione Culturale “Cinefotoclub” C.F. 91000640440
L’Associazione “Cinefotoclub” mette a disposizione i propri volontari per servizi fotografici durante gli incontri di educazione ambientale presso gli ISC dei sei comuni coinvolti.
Mette a disposizione le proprie sale e le attrezzature fotografiche per lo svolgimento di attività inerenti i principi di tecnica e ripresa fotografica per i ragazzi delle scuole elementari e medie di I grado nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners dell’Ente capofila “Comune di Ripatransone”.
Attività su cui ricade l’apporto specifico:
1.2.2. Costruzione dei prodotti per la comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web).
2.2.1 Azioni di comunicazione verso i target diretti: volantinaggi, affissioni, presenza su strada, face-to-face ecc.
3.2.3 Organizzazione di attività pomeridiane ludico – ricreative in collaborazione con le scuole, gli oratori e le associazioni territoriali e l’organizzazione e la realizzazione di colonie estive e centri estivi.
4) Legambiente San Benedetto del Tronto C.F. 91003560447
Legambiente concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto mettendo a disposizione la propria sede e i propri volontari per la promozione dei progetti di servizio civile.
Inoltre mette a disposizioni i propri volontari per la realizzazione di incontri informativi sulle tematiche ambientali rivolte alla cittadinanza e agli istituti scolastici.
Attività su cui ricade l’apporto specifico:
3.2.3 Organizzazione di attività pomeridiane ludico – ricreative in collaborazione con le scuole, gli oratori e le associazioni territoriali e l’organizzazione e la realizzazione di colonie estive e centri estivi;
3.2.7 Organizzazione di occasioni di incontro e scambio (gite, pic nic, partite di calcio padri vs figli ecc.) per le famiglie
5) Informagiovani: P.Iva 00403440449
L’Informagiovani in rete mette a disposizione i propri volontari per l’affiancamento dei volontari di Servizio Civile nella campagna di sensibilizzazione al volontariato svolta presso le sedi dell’Informagiovani dei Comuni partners dell’Ente capofila “Comune di Ripatransone”.
Attività su cui ricade l’apporto specifico:
- Standard qualitativi aggiuntivi del Programma
6) P.A. Croce Azzurra di Ripatransone e Cossignano
La Croce Azzurra di Ripatransone e Cossignano concorre al raggiungimento degli obiettivi progettuali mettendo a disposizione gli spazi per la promozione dei progetti presso le sue sedi.
Attività su cui ricade l’apporto specifico:
- Standard qualitativi aggiuntivi del Programma
7) Università Politecnica delle Marche
L’Università Politecnica delle Marche, per le sue peculiarità e finalità, concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto mettendo a disposizione spazi per la promozione dei progetti all’interno dell’Università e la sensibilizzazione degli studenti.
Attività su cui ricade l’apporto specifico:
- Standard qualitativi aggiuntivi del Programma
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI
10) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI
In riferimento all’esperienza di servizio civile equiparata allo svolgimento di un tirocinio, si intende attribuire allo stesso, un numero di crediti che verrà poi riconosciuto tramite uno specifico accordo con l’Università
11) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI
In riferimento all’accordo stipulato tra Regione Marche e le Università di Ancona, Urbino, Camerino e rinnovato anche per l’anno in xxxxx (Xxxx xxxxxxxx xxxxxxx), xx intende far riconoscere l’attività svolta quale tirocinio, per quei volontari che sono iscritti ai corsi di laurea attinenti l’attività di servizio civile, questo attraverso un accordo specifico per singolo volontario
12) ATTESTAZIONE/CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN RELAZIONE ALLE ATTIVITÀ SVOLTE DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO
La certificazione delle competenze acquisite sarà realizzata dall’ente titolato FONDAZIONE XXXXXX XXXXXXXXX, come da accordo allegato.
La certificazione delle competenze, avverrà ai sensi del decreto legislativo 13/2013. Sarà effettuata con la modalità prevista dal manuale di accreditamento, e nello specifico, si articolerà in cinque fasi
che si concluderanno il termine del progetto:
• Costruzione del portfolio delle evidenze (ossia le prove che dimostrano l’effettivo possesso delle competenze)
• Valutazione della documentazione
• Verifica, con specifica prova, alla presenza di un assessor nominato dall’ente (è possibile che l’assessor richieda eventuale integrazione della documentazione)
• Rilascio della certificazione
Il volontario in servizio civile potrà acquisire attraverso la partecipazione al progetto una o più delle seguenti competenze certificabili:
• conoscenze di carattere generale in un processo di formazione generale: Xxxxxx e identità del servizio civile; La cittadinanza attiva; Il giovane volontario nel sistema del servizio civile;
• conoscenze sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile (ai sensi del D.lgs 81/2008);
• conoscenza dell’ente e del suo funzionamento;
• conoscenza dell’area d’intervento del progetto;
• migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto;
• capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio;
• competenze sociali e civiche: queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica;
• competenze di cittadinanza: Imparare ad imparare; progettare; comunicare; collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile; risolvere problemi; individuare collegamenti e relazioni; acquisire e interpretare l’informazione;
• Conoscenze acquisite con la formazione specifica: Esperienze di eccellenza nell'ambito dello sviluppo ecosostenibile allo scopo di individuare le informazioni sensibili da presentare come modelli riproducibili; Elementi di ecologia al fine di far comprendere il sistema ambiente e le relazioni e interazioni tra le sue singole parti; Aspetti naturalistici, ambientali e geografici del territorio al fine di far conoscere i fattori perturbativi dell'ambiente naturale; Tecniche di comunicazione al fine di comunicare in maniera efficace i principi di conservazione e tutela del territorio e delle risorse naturali; Tecniche di conduzione di gruppi e aule al fine di educare e formare con successo i più giovani sulle tematiche di rispetto dell'ambiente; Tecniche di apprendimento al fine di essere in grado di formare in maniera attiva i destinatari delle azioni di educazione ambientale; Legislazione e normativa tecnica locale, nazionale ed internazionale (ONU, UE, Stato Nazionale, Regione) relativa lo Sviluppo Sostenibile; Principi del modello teorico dei tre pilastri della sostenibilità (ecologico, economico, socio-culturale) per poterlo utilizzare come strumento di analisi/valutazione e/o di sostegno alla programmazione di qualunque azione/processo/prodotto materiale ed immateriale.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
13) SEDE DI REALIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE GENERALE (*)
P.zza XX Settembre n.1 Ripatransone
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI
14) SEDE DI REALIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE SPECIFICA (*)
P.zza XX Settembre n.1 Ripatransone
15) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE (*)
Riguardo alla metodologia sarà data molta importanza al lavoro di interazione attiva/confronto. Infatti, momenti culminanti del processo formativo saranno, oltre la parte teorica necessaria ed indispensabile meramente espositiva, la parte interattiva di stampo esperienziale, che consentirà di confrontare, attraverso l’esperienza di ognuno, le acquisizioni della fase precedente.
Il percorso di formazione specifica utilizzerà, in maniera trasversale ai moduli dall’1 al 4 e dal 6 al 7, le seguenti metodologie:
- Lezioni frontali per almeno il 52% del monte ore annuo, pari a 39 ore complessive;
- Dinamiche non formali (role play, brain storming, dinamiche di gruppo, ecc…) per almeno il 40% del monte ore annuo, pari a 30 ore complessive.
16) MODULI DELLA FORMAZIONE E LORO CONTENUTI CON L’INDICAZIONE DELLA DURATA DI CIASCUN MODULO (*)
MODULO | CONTENUTI FORMATIVI | ATTIVITÀ DI RIFERIMENTO |
Modulo 1 Presentazione dell’Ente (4 ore) | 1. La mission, la rete di relazioni sul territorio degli enti coprogettanti 2. L’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi 3. I progetti in corso di realizzazione e la rete di collaborazioni | ATTIVITÀ 1: NETWORKING, LOGISTICA E PIANIFICAZIONE DEI NUOVI SERVIZI E ATTIVITÀ ATTIVITÀ 4: CHIUSURA DEL PROGETTO |
Modulo: 2 Minori e Legislazione (12 ore) | 1. Legge 4 maggio 1983, n. 184: Diritto del minore ad una famiglia. 2. Legge 27 maggio 1991, n. 176 (Convenzione ONU sui diritti delle bambine e dei bambini): Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo (New York 20/11/1989). 3. Legge 19 luglio 1991, n. 216: Primi interventi in favore dei minori soggetti a rischio di | ATTIVITÀ 3. IMPLEMENTAZIONE NUOVE ATTIVITÀ |
coinvolgimento in attività criminose. 4. Legge 28 agosto 1997, n. 285: Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza. | ||
Modulo 3 Operatività con minori (17 ore) | 1. Progettare e realizzare un intervento 2. Tecniche educative 3. Tecniche didattiche 4. L’educazione tra pari | ATTIVITÀ 3. IMPLEMENTAZIONE NUOVE ATTIVITÀ |
Modulo 4 Tecniche di animazione e teatrali (12 ore) | 1. -la programmazione delle attività: obiettivi, metodi, risorse necessarie; 2. -la conduzione e la gestione di un gruppo; 3. -il ruolo del teatro per l’integrazione sociale 4. -strumenti di animazione: es. attività di gruppo, laboratori, giochi di ruolo, attività con gli animali, musica, danza, cinema, story telling, scrittura creativa, teatro, uscite sul territorio, marionette, burattini, maschere, travestimenti, giochi-sport, utilizzo di ambientazioni fantastiche | ATTIVITÀ 2. COMUNICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI ATTIVITÀ 3. IMPLEMENTAZIONE NUOVE ATTIVITÀ |
Modulo 5: Tecniche per la comunicazione efficace (6 ore) | Acquisire le conoscenze necessarie per comunicare consapevolmente, attraverso la trattazione di argomenti afferenti a diverse situazioni comunicative (non verbale, telefonica, scritta) | ATTIVITÀ 2. COMUNICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI |
Modulo 6: Il ruolo del/della volontario/volontaria in servizio civile e relazione d’aiuto (16 ore) | 1. Gli ostacoli nella relazione con la diversità 2. La gestione conflitti 3. Emozioni e problematiche relazionali: senso di colpa, collusione, burn-out, tranfert e controtrasfert. 4. L’osservazione e l’ascolto attivo. 5. La sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta . | ATTIVITÀ 3. IMPLEMENTAZIONE NUOVE ATTIVITÀ ATTIVITÀ 4: CHIUSURA DEL PROGETTO |
Modulo 7: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8 ore) | 1. La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi. 2. I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto 3. I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione | MODULO OBBLIGATORIO |
Totale: 75 ore |
17) NOMINATIVI, DATI ANAGRAFICI, TITOLI E/O ESPERIENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I IN RELAZIONE AI CONTENUTI DEI SINGOLI MODULI (*)
NOMINATIVO | DATI ANAGRAFICI | TITOLI, QUALIFICHE, COMPETENZE ED ESPERIENZE ATTINENTI LA MATERIA | ESPERIENZA NELLA FORMAZIONE | MODULO FORMATIVO |
Laurea magistrale in psicologia | Esperienza di 3 anni come formatore presso enti pubblici e associazioni e nella progettazione | Modulo 1 Presentazione dell’Ente (4 ore) | ||
Xxxx Xxxxxx | Nata il 29/09/1988 a San Benedetto del Tronto | Modulo: 2 Minori e Legislazione (12 ore) Modulo 4 Tecniche di animazione e teatrali (12 ore) | ||
Modulo 6: Il ruolo del/della volontario/volontaria in servizio civile e relazione d’aiuto (16 ore) | ||||
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx | Nata il 13/09/1961 a Macerata | Laurea maistrale in psicologia e specializzazione in psicoterapia | Esperienza di 14 anni come formatore presso enti pubblici e associazioni | Modulo 3 Operatività con minori (17 ore) Modulo 4 TECNICHE DI ANIMAZIONE E TEATRALI (12 ore) |
Nato il 30/10/196 ad Arquata del Tronto | Perito Industriale Capotecnico Consulente per l’implementazione dei sistemi di sicurezza aziendali secondo il decreto 81/2008 | Esperienza formativa di 10 anni nei corsi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro per aziende ed enti | Modulo 7: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8 ore) | |
Xxxxxxx Xxxxxxxx | Consulente per l’implementazione dei sistemi di autocontrollo nel settore alimentare (HACCP) | |||
Consulente per l’implementazione del sistema di qualità aziendale secondo ISO 9001; consulente per la corretta applicazione delle norme dei vari settori per la corretta marcatura CE | ||||
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx | Xxxx il 27/06/1974 ad | Laurea in Scienze della Formazione con tesi si laurea su | Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti del Lazio (2016 | Modulo 5: Tecniche per la comunicazione efficace (6 ore) |
Carpignano Xxx.xx (LE) | “Educare con il servizio civile”. | tessera n. 163193) è Social Media Strategist nell’Ufficio Comunicazione | ||
di Caritas Italiana, per il | ||||
quale si occupa anche di | ||||
(dedicato al servizio civile) | ||||
e | ||||
e collabora con l’agenzia | ||||
stampa nazionale | ||||
“Redattore Sociale”. |
18) EVENTUALI CRITERI DI SELEZIONE DIVERSI DA QUELLI PREVISTI NEL SISTEMA INDICATO NEL PROGRAMMA E NECESSARI PER PROGETTI CON PARTICOLARI SPECIFICITÀ
Nessuno
* * * * *
ULTERIORI EVENTUALI MISURE A FAVORE DEI GIOVANI
X
19) Giovani con minori opportunità
X
19.1) Documento che attesta l’appartenenza del giovane alla tipologia individuata (*)
a. Autocertificazione ai sensi degli artt.46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000
b. Certificazione. Specificare la certificazione richiesta
19.2) Eventuale assicurazione integrativa che l’ente intende stipulare per tutelare i giovani dai rischi
Nessuna
19.3) Azioni di informazione e sensibilizzazione che l’ente intende adottare al fine di intercettare i giovani con minori opportunità e di favorirne la partecipazione (*)
L’ente intende raggiungere i giovani con BASSA SCOLARIZZAZIONE presenti sul territorio interessato dal presente progetto al fine di presentare loro il bando di servizio civile, il programma, il progetto insieme alle relative attività, per incentivarne la partecipazione. Per questo, oltre a prevedere un’attività di informazione standard come previsto dal programma in cui questo progetto è inserito (cfr. voci 10 e 11 della scheda programma), si attiverà una promozione mirata sui giovani con BASSA SCOLARIZZAZIONE.
Tramite Informagiovani comunali, i servizi territoriali dei Comuni coprogettanti, Centri di aggregazione, Centri per l’impiego, CAF e patronati del territorio, le associazioni del territorio l’ente promuoverà una specifica comunicazione rivolta ai giovani potenzialmente ricadenti nella categoria GMO. Grazie alla collaborazione con gli operatori dei centri suddetti, titolari del trattamento dei dati personali dei giovani iscritti, sarà possibile identificare il target degli interessati, ai quali verrà fatto un invito ad hoc attraverso invio di newsletter ed e-mail.
Volantini promozionali verranno distribuiti presso le sedi dei centri sopra menzionati, insieme ai riferimenti dell’Ufficio Servizio Civile dell’ente.
Verrà inoltre attivato un canale informativo specifico rivolto ai giovani GMO, attraverso l’Ufficio Servizio Civile dell’ente.
Grazie alla collaborazione con altri soggetti del territorio, a partire dagli enti coprogrammanti, verranno inoltre organizzati momenti promozionali in cui verranno presentati bando e progetti di servizio civile dell’ente coinvolgendo il maggior numero di soggetti potenzialmente interessati.
Attraverso i social e gli strumenti web a disposizione dell’ente verranno promossi online i progetti destinati ai giovani GMO, in particolare attraverso la targettizzazione sui social.
19.4) Indicazione delle ulteriori risorse umane e strumentali e/o delle iniziative e/o delle misure di sostegno volte ad accompagnare gli operatori volontari con minori opportunità nello svolgimento delle attività progettuali. (*)
Le ulteriori risorse strumentali volte ad accompagnare gli operatori volontari con minori opportunità che verranno messe a disposizione saranno le seguenti:
- Attrezzature informatiche (n°1 Postazione PC con stampante e scanner dedicata agli operatori volontari delle sedi in cui sono previste le minori opportunità);
Le ulteriori risorse umane volte ad accompagnare gli operatori volontari con minori opportunità che verranno messe a disposizione saranno le seguenti:
- assieme all’OLP, l’Ufficio servizio civile del Comune di Ripatransone che coordina il progetto avrà cura di accompagnare il giovane e orientarlo verso eventuali opportunità di sostegno economico e/o corsi utili a far acquisire competenze professionali, anche attraverso la misura aggiuntiva del Tutoraggio prevista dal presente progetto.
Altre misure di sostegno:
- accompagnamento ad hoc rispetto all’approfondimento contenutistico delle attività da svolgere e le modalità formali e modulo formativo specifico si supporto anche attraverso il periodo di Tutoraggio previsto dalla successiva voce 21.
20) Periodo di servizio in uno dei Paesi membri dell’U.E. NON PREVISTA
X
21) TUTORAGGIO
21.1) Tempi, modalità e articolazione oraria di realizzazione (*)
L’intero percorso di tutoraggio sarà svolto dal 10° mese del progetto. Sarà articolato in 6 moduli (per un totale di 22 ore). Nello specifico i moduli saranno così organizzati: 5 moduli collettivi per un totale di 18 ore relativi ai contenuti obbligatori del percorso, un modulo individuale di 4 ore.
Il tutoraggio collettivo sarà strutturato per lo più in forma laboratoriale interattiva ed esperienziale, con degli approfondimenti teorici (lezioni frontali) a cui seguiranno dei momenti pratici, al fine di poter mettere in atto e declinare quanto appreso. Gli interventi prevedranno momenti di confronto/dialogo maieutico, lavori di gruppo, brainstorming, role-playing, dinamiche di interazione tra pari, simulazioni, giochi ed esercitazioni psico-sociali, ecc.
Le attività proposte da questo percorso sono finalizzate a facilitare l’inserimento lavorativo attraverso informazioni, canali, strumenti e tecniche per la ricerca attiva. Da un lato, si cercherà di agevolare e sostenere l’accesso al mondo del lavoro, stimolando un atteggiamento proattivo; dall’altro si faciliteranno i processi di scelta e di transizione lavorativa attraverso un progetto di sviluppo professionale.
Argomenti:
1. Definire un obiettivo lavorativo
2. Sviluppare tecniche di ricerca attiva del lavoro
3. Prepararsi a sostenere colloqui/prove di selezione
4. Conoscere normativa e contratti di lavoro
5. Conoscere i servizi per il lavoro (centri per l’impiego, società interinali, ecc.)
6. Reperire e valutare le opportunità lavorative
7. Monitorare criticamente l’andamento della ricerca
8. Laboratori di orientamento alla compilazione del curriculum vitae, anche attraverso lo strumento dello Youthpass, o, nel caso di cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti in Italia, dello Skills profile tool for Third Countries Nationals della Commissione europea
9. Utilizzo del web e dei social network in funzione della ricerca di lavoro e di orientamento all’avvio d’impresa
10. la conoscenza ed il contatto con il Centro per l’impiego ed i Servizi per il lavoro.
Il tutoraggio individuale si sostanzierà in un orientamento, il quale si concentrerà, partendo dal bilancio delle competenze e dall’esperienza di servizio civile, sulla costruzione di un percorso di azione individualizzato, finalizzato all’incremento dell’occupabilità dei giovani coinvolti. Il percorso permetterà di acquisire un metodo di autoanalisi e di riprogettazione continua del proprio percorso di vita in linea con le proprie aspirazioni consapevoli e con le nuove caratteristiche del mercato del lavoro. la modalità prevalente sarà l’intervista, attraverso la quale il Tutor farà emergere esigenze, aspettative e desideri, offrendo elementi di scenario possibili, in modo tale da consentire all’Operatore Volontario di fondare le sue valutazioni e le sue scelte su fattori oggettivi, dati statistici, analisi di fattibilità, considerazioni contestualizzate rispetto al frangente di mercato (tempo) e al territorio di riferimento (spazio).
Gli Operatori Volontari riceveranno documentazione puntuale relativa ai contenuti affrontati nei vari momenti di tutoraggio. Verranno inoltre utilizzate, sia nei momenti collettivi che individuali, schede di approfondimento, questionari di valutazione ed autovalutazione.
Per le attività collettive sarà assicurato che le classi di operatori volontari non supereranno le 30 unità
Il percorso si intende concluso, al termine dell’anno di SCU, con l’effettuazione da parte dei giovani operatori volontari in servizio della prova relativa alla certificazione delle competenze acquisite tramite ente FONDAZIONE XXXXXX XXXXXXXXX (vedi accordo allegato e voce 12 del presente progetto).
21.2) Attività obbligatorie (*)
L’obiettivo di facilitare l’accesso al mercato del lavoro da parte degli Operatori Volontari sarà perseguito attraverso un percorso volto a:
INFORMARE e ORIENTARE: nell’ambito di laboratori di orientamento, si forniranno strumenti puntuali circa le opportunità di formazione e di lavoro sul territorio, i luoghi e le modalità per una ricerca efficace, le tendenze del mercato del lavoro locale, nazionale e internazionale, le misure a sostegno del lavoro, ecc.
CONOSCERE: partendo dalla conoscenza delle difficoltà che possono caratterizzare i percorsi di crescita e di sviluppo in molti Operatori Volontari, il tutor impiega le proprie competenze (pedagogiche, didattiche, psicologiche, disciplinari) per strutturare percorsi di affiancamento, supporto e coaching, volti a rendere gli Operatori Volontari più consapevoli, autoregolati e strategici nella ricerca del loro sbocco professionale.
ASSISTERE: si affiancherà l’Operatore Volontario nella predisposizione di un curriculum vitae efficace e pertinente rispetto alle aspettative e rispetto alle richieste più frequente da parte di imprese e aziende nei vari settori di attività.
Di seguito, si descrivono i 5 moduli relativi alle attività obbligatorie previste dall’avviso, dettagliando le relative azioni in funzione della realizzazione del percorso di tutoraggio.
MODULO 1 (3 ore)
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA: Xxxxxxxxxxx e prima informazione riguardo alle attività previste per il percorso di tutoraggio; prima presentazione dei giovani, raccolta delle principali esperienze formali e informali vissute al di fuori del contesto di servizio civile, con autovalutazione e discussione guidata.
MODULO 2 (3 ore)
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA: Xxxxxxxxxxxxx le attività intraprese durante lo svolgimento del progetto, con l’ausilio di schede, questionari e di una discussione guidata, sarà valutata globalmente l’esperienza di servizio civile, facendo emergere, analizzando e valorizzando le competenze apprese e sviluppate durante l’esperienza vissuta.
MODULO 3 (3 ore)
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA: Dopo aver meglio approfondito le competenze e le modalità con le quali le stesse vengono acquisite, i volontari saranno accompagnati, tramite dei momenti laboratoriali, alla messa in chiaro delle proprie potenzialità attraverso la compilazione del curriculum vitae e la conoscenza degli altri strumenti utili alla messa in chiaro delle competenze acquisite anche in contesti non formali, tra cui lo Youthpass e, nel caso di cittadini residenti al di fuori dell’UE, dello Skills profile tool for Third Countries Nationals.
MODULO 4 (4 ore)
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA: Tramite dei giochi di ruolo, i volontari saranno invitati ad immedesimarsi in datori di lavoro e tecnici delle risorse umane, alla ricerca dei lavoratori adatti per determinati profili professionali. Attraverso la simulazione, i volontari potranno conoscere i principali aspetti che regolano la ricerca di personale, dalla pubblicazione su motori di ricerca telematici e social network degli annunci, ai meccanismi di preselezione e selezione tramite colloquio e assessment center. Particolare attenzione verrà posta alla presentazione personale tramite l’ICT ed i principali social network e strumenti del Web diffusi ed utilizzati attualmente.
MODULO 5 (4 ore)
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA: I volontari potranno conoscere, attraverso un’attenta disamina, il funzionamento dei Centri per l’impiego e dei Servizi per il lavoro: saranno illustrati, in dettaglio, i servizi offerti per la ricerca di lavoro e i principali programmi disponibili a livello comunale, regionale, nazionale ed europeo nel campo delle Politiche attive del lavoro. Verranno inoltre esaminate le principali clausole e tipologie contrattuali.
Il modulo individuale, della durata di 4 ore, sarà finalizzato, sulla base dell’intera esperienza di servizio civile, all’elaborazione di un progetto formativo e professionale per ciascun volontario.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA: Insieme al tutor, con la formula dell’orientamento specialistico individualizzato, si supporterà l’operatore volontario nell’analisi e nel potenziamento delle proprie competenze, nell’analisi di eventuali fabbisogni formativi e nell’individuazione di eventuali gap con la domanda di lavoro espressa a livello territoriale, nazionale ed europeo, da colmare con interventi formativi, esperienze di lavoro o altre misure di politica attiva. Lo si aiuterà, inoltre, a porsi uno specifico obiettivo da raggiungere, definendo una tempistica, considerando le risorse a propria disposizione e i limiti (punti di forza e di debolezza), e la messa a punto dello specifico ed originale progetto individuale.
Inoltre, qualora si rendessero necessari, saranno approntati interventi per:
- creare le condizioni opportune che consentano di superare difficoltà e ostacoli,
- sostenere le motivazioni degli Operatori Volontari,
- ascoltare e raccogliere le richieste di aiuto rispetto a eventuali criticità, conflitti, difficoltà che potrebbero essere nate durante lo svolgimento del progetto.
21.3) Attività opzionali
Tra le attività opzionali, in accordo con i Centri per l’Impiego provinciali saranno svolte attività volte a favorire nell’operatore volontario la conoscenza ed il contatto con il Centro per l’impiego ed i Servizi per il lavoro delle Marche.
21.4) Nominativo del tutor (persona fisica o organismo pubblico o privato incaricato) (*)
Xxxxxx Xxxxxxx: nata il 09/04/1972 a San Benedetto del Tronto, Laureata in Scienze politiche, esperto di orientamento e bilancio delle competenze, esperienza di 14 anni come formatore presso enti pubblici e associazioni nonchè in tecniche di ricerca attive del lavoro (Vedi curriculum vitae allegato).
Ripatransone, 15/05/2022
IL LEGALE RAPPRESENTANTE DELL’ENTE IL SINDACO
XXXXXXXXXX XXXXXXXXXX DE VINCENZI