INDICE
ELENCO DEI PRODOTTI A DUPLICE USO
Il presente elenco attua gli accordi internazionali sul controllo dei prodotti a duplice uso, in particolare l'intesa di Wassenaar, il regime di non proliferazione nel settore missilistico (MTCR), il gruppo dei fornitori nucleari (GFN), il gruppo Australia e la convenzione sulle armi chimiche (CWC).
INDICE
Note
Acronimi e abbreviazioni Definizioni
Categoria 0 Materiali nucleari, impianti e apparecchiature Categoria 1 Materiali speciali e relative apparecchiature Categoria 2 Trattamento e lavorazione dei materiali Categoria 3 Materiali elettronici
Categoria 4 Calcolatori
Categoria 5 Telecomunicazioni e "sicurezza dell'informazione" Categoria 6 Sensori e laser
Categoria 7 Materiale avionico e di navigazione Categoria 8 Materiale navale
Categoria 9 Materiale aerospaziale e propulsione
NOTE GENERALI ALL'ALLEGATO
1. Per l'autorizzazione di beni progettati o modificati per uso militare si vedano i pertinenti elenchi dei singoli Stati membri. I riferimenti "CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO" del presente allegato rimandano al elenco 3 OBDI.
2. Sono sottoposti ad autorizzazione per l'esportazione tutti i beni (compresi gli impianti) non specificati nel presente elenco qualora in tali beni siano contenuti componenti - specificati nell'elenco - che ne costituiscano l'elemento principale e da questi possano essere facilmente rimossi per altre utilizzazioni.
N.B.: Per giudicare se i componenti specificati nel presente elenco devono essere considerati l'elemento principale occorre tener conto della loro quantità, del loro valore e del loro contenuto tecnologico nonché di altre circostanze particolari che potrebbero far individuare tali componenti come l'elemento principale dei beni in esportazione.
3. I beni specificati nel presente allegato sono da intendersi sia nuovi che usati.
4. In taluni casi le sostanze chimiche sono elencate con il nome e il numero CAS. L'elenco si applica alle sostanze chimiche aventi la stessa formula strutturale (compresi gli idrati) indipendentemente dal nome o dal numero CAS. I numeri CAS sono indicati come ausilio per identificare una particolare sostanza chimica o miscela, a prescindere dalla nomenclatura. I numeri CAS non possono essere utilizzati come identificatori unici, poiché alcune forme delle sostanze chimiche elencate hanno diversi numeri CAS e le miscele contenenti una di tali sostanze hanno anch'esse numeri CAS diversi.
NOTA SULLA TECNOLOGIA NUCLEARE (NTN)
(Da leggersi congiuntamente alla sezione E della categoria 0)
La "tecnologia" direttamente associata ad un qualsiasi bene specificato nella categoria 0 è sottoposta ad autorizzazione dalle disposizioni di cui alla categoria 0.
La "tecnologia" per lo "sviluppo", la "produzione" o l'"utilizzazione" di beni specificati nell'elenco rimane sottoposta ad autorizzazione anche quando utilizzabile per beni non specificati nell'elenco.
L'autorizzazione all'esportazione di un qualsiasi bene comprende anche la cessione allo stesso utente finale della quantità minima di "tecnologia" necessaria per l'installazione, il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di quel bene.
L'autorizzazione al trasferimento di "tecnologia" non è richiesta per le informazioni "di pubblico dominio" o per la
"ricerca scientifica di base".
NOTA GENERALE SULLA TECNOLOGIA (NGT)
(Da leggersi congiuntamente alla sezione E delle categorie da 1 a 9)
L'esportazione della "tecnologia" "necessaria" per lo "sviluppo", la "produzione" o l'"utilizzazione" di beni specificati nelle categorie da 1 a 9 è sottoposta ad autorizzazione dalle disposizioni riportate in ciascuna di queste categorie.
La "tecnologia" "necessaria" per lo "sviluppo", la "produzione" o l'"utilizzazione" di prodotti specificati nell'elenco rimane sottoposta ad autorizzazione anche quando utilizzabile per prodotti non specificati nell'elenco.
L'autorizzazione all'esportazione non è richiesta per la quantità minima di "tecnologia" necessaria per l'installazione, il funzionamento, la manutenzione (il controllo) o la riparazione dei prodotti che non sono sottoposti ad autorizzazione o di cui è stata autorizzata l'esportazione.
N.B.: La presente disposizione non si applica alla "tecnologia" specificata in 1E002.e., 1E002.f., 8E002.a. ed 8E002.b.
L'autorizzazione all'esportazione di "tecnologia" non è richiesta per le informazioni "di pubblico dominio", per la "ricerca
scientifica di base" o per la quantità minima di informazioni necessarie per le domande di brevetto.
NOTA GENERALE SUL SOFTWARE (NGS)
In base alla presente nota non è sottoposto ad autorizzazione il "software" specificato alla sezione D delle categorie da 0 a
9 quando è:
a. generalmente disponibile al pubblico in quanto:
1. venduto direttamente, senza restrizioni, nei punti di vendita al dettaglio:
a. al banco;
b. per corrispondenza;
c. per transazione elettronica; o
d. su ordinazione telefonica; e
2. progettato per essere installato dall'utilizzatore senza ulteriore significativa assistenza da parte del fornitore;
N.B.: La lettera a. della nota generale sul software non si applica al "software" specificato alla categoria 5, parte 2 ("Sicurezza
dell'informazione").
b. "di pubblico dominio"; o
c. la quantità minima di "codice oggetto" necessaria per l'installazione, il funzionamento, la manutenzione (il controllo) e la riparazione dei prodotti di cui è stata autorizzata l'esportazione.
N.B.: La lettera c. della nota generale sul software non si applica al "software" specificato alla categoria 5, parte 2 ("Sicurezza
dell'informazione").
ACRONIMI E ABBREVIAZIONI UTILIZZATI NEL PRESENTE ALLEGATO
Gli acronimi e le abbreviazioni utilizzati come termini definiti si trovano nelle "Definizioni dei termini usati nel presente allegato".
Acronimo o abbreviazione significato
ABEC
Annular Bearing Engineers Committee
AGMA
American Gear Manufacturers' Association
AHRS
sistemi di riferimento di rotta e di assetto
AISI
American Iron and Steel Institute
ALU
unità logica aritmetica
ANSI
American National Standards Institute
ASTM
Società americana per le prove e i materiali
ATC
controllo del traffico aereo
AVLIS
separazione isotopica di vapore atomico a laser
CAD
progettazione assistita da calcolatore
CAS
Chemical Abstracts Services
CEI
Commissione elettrotecnica internazionale
CEP
CNTD
errore circolare probabile
deposizione termica a nucleazione controllata
CPU
unità centrale di elaborazione
CVD
deposizione chimica in fase di vapore
CW
guerra chimica
CW (laser)
onda continua
DME
apparecchiature per la misurazione della distanza
DS
solidificazione direzionale
EB-PVD
deposizione fisica in fase di vapore per mezzo di fascio elettronico
EBU
European Broadcasting Union
Acronimo o abbreviazione significato
ECM | lavorazione elettrochimica |
ECR | risonanza elettrociclotrone |
EDM | lavorazione elettroerosiva |
EEPROM | memoria di sola lettura cancellabile e programmabile elettricamente |
EIA | Electronic Industries Association |
EMC | compatibilità elettromagnetica |
ETSI | Istituto europeo per le norme di telecomunicazione |
FFT | trasformata rapida di Xxxxxxx |
GLONASS | sistemi globali di navigazione via satellite |
GPS | posizionamento globale a mezzo satellite |
HBT | transistori etero bipolari |
HDDR | modulo di registrazione numerica ad alta densità |
HEMT | transistori ad elevata mobilità di elettroni |
ICAO | Organizzazione dell'aviazione civile internazionale |
IEEE | Institute of Electrical and Electronics Engineers |
IFOV | campo di visione istantaneo |
ILS | sistema di atterraggio strumentale |
IRIG | Inter Range Instrumentation Group |
ISA | atmosfera standard internazionale |
ISAR | radar ad apertura sintetica inversa |
ISO | Organizzazione internazionale per la standardizzazione |
JIS | Japanese Industrial Standard |
JT | Joule-Thomson |
LIDAR | rivelazione e misura della distanza a mezzo della luce |
MAC | codice di autenticazione del messaggio |
Mach | rapporto tra la velocità di un corpo e la velocità del suono (da Xxxxx Xxxx) |
MLIS | separazione isotopica molecolare a laser |
MLS | sistemi di atterraggio a microonde |
MOCVD | deposizione chimica in fase di vapore di elementi organo-metallici |
MRI | immagine a risonanza magnetica |
MTBF | tempo medio tra due guasti |
Mtop/s | milioni di operazioni teoriche al secondo |
MTTF | tempo medio specificato prima del guasto |
Acronimo o abbreviazione significato
NBC | nucleare, biologico e chimico |
NDT | tecniche non distruttive |
PAR | radar di avvicinamento di precisione |
PIN | numero personale di identificazione |
ppm | parti per milione |
PSD | densità spettrale di potenza |
QAM | modulazione di ampiezza in quadratura |
RF | radiofrequenza |
SACMA | Suppliers of Advanced Composite Materials Association |
SAR | radar ad apertura sintetica |
SC | cristallo singolo |
SLAR | radar avionico a scansione laterale |
SMPTE | Society of Motion Pictures and Television Engineers |
SRA | assieme rimpiazzabile in laboratorio |
SRAM | memoria statica ad accesso casuale |
SRM | metodi raccomandati dalla SACMA |
SSB | banda laterale unica |
SSR | radar secondari di sorveglianza |
TCSEC | Trusted Computer System Evaluation Criteria |
TIR | lettura totale del misuratore |
UCV | unità di controllo e di visualizzazione |
UIL | unità intercambiabile in linea |
UIT | Unione internazionale delle telecomunicazioni |
UTS | carico di rottura |
UV | ultravioletto |
VOR | radiofaro VHF onnidirezionale |
YAG | laser a granato di ittrio e alluminio |
DEFINIZIONI DEI TERMINI USATI NEL PRESENTE ALLEGATO
Le definizioni di termini tra 'virgolette singole' saranno riportate in una nota tecnica che segue la pertinente voce. Le definizioni di termini tra "virgolette doppie" figurano nel modo seguente:
N.B.: I riferimenti alle categorie sono riportati tra parentesi dopo le definizioni.
"Accordabile" (6). Capacità di un "laser" di produrre energia continua su tutte le lunghezze d'onda comprese nella gamma di più transizioni "laser". Un "laser" a selezione di riga produce lunghezze d'onda discrete con una transizione "laser" e quindi non è considerato "accordabile".
"Addensamento isostatico a caldo" (2). Processo di compressione di una fusione a temperature superiori a 375 K (102 °C) in cavità chiusa tramite vari mezzi (gas, liquido, particelle solide ecc.) in modo da creare forze uguali in tutte le direzioni per ridurre o eliminare vuoti interni nella fusione.
"Aeromobile" (179). Veicolo aereo ad ala fissa, ala a geometria variabile, ala rotante (elicottero), rotore basculante o ala basculante.
N.B.: Cfr. anche "aeromobile civile".
"Aeromobile civile" (1 3 4 7). Il termine "aeromobile civile" comprende solo quei tipi di "aeromobili" elencati per deliberazione nelle liste pubbliche di certificazione di navigabilità aerea emesse dalle autorità dell'aviazione civile di uno o più Stati partecipanti all'intesa di Wassenaar per linee commerciali civili nazionali ed internazionali o per uso dichiaratamente civile, privato o di affari.
N.B.: Cfr. anche "aeromobile".
"Agenti antisommossa" (1). Sostanze che, nelle condizioni d'uso previste per fini antisommossa, provocano rapidamente temporanea irritazione o incapacità fisica che scompare in alcuni minuti dal termine dell'esposizione alle medesime.
Nota tecnica:
I gas lacrimogeni sono un sottogruppo degli "agenti antisommossa".
"Agilità di frequenza per radar" (6). Tecnica di qualsiasi tipo che modifica, secondo una sequenza pseudocasuale, la frequenza portante di un trasmettitore radar ad impulsi, tra gli impulsi o gruppi di impulsi, di una quantità uguale o superiore alla banda passante dell'impulso.
"Algoritmo asimmetrico" (5). Algoritmo crittografico che utilizza chiavi di cifratura e decrittazione diverse e matemati- camente correlate.
N.B.: Gli "algoritmi asimmetrici" sono comunemente utilizzati per la gestione delle chiavi."Algoritmo simmetrico" (5). Algoritmo crittografico che utilizza la stessa chiave per la cifratura e la decrittazione.
N.B.: Gli "algoritmi simmetrici" sono comunemente utilizzati per la riservatezza dei dati.
"Amplificazione ottica" (5). Tecnica di amplificazione nel campo delle comunicazioni ottiche che introduce un guadagno di segnali ottici, generati da una sorgente ottica separata, senza conversione in segnali elettrici, cioè mediante l'uso di amplificatori ottici a semiconduttore, amplificatori di luce a fibre ottiche.
"Analizzatori di segnale" (3). Strumento in grado di misurare e visualizzare le proprietà fondamentali delle singole componenti di frequenza di segnali multifrequenza.
"Antenna ad allineamento di fase a fascio orientabile elettronicamente" (5 6). Antenna che forma un fascio a mezzo di un accoppiamento di fase, cioè la direzione del fascio è controllata dai coefficienti complessi di eccitazione degli elementi radianti e la direzione del fascio può essere modificata in azimut o in elevazione, o in entrambi, mediante l'applicazione di un segnale elettrico sia in trasmissione sia in ricezione.
"APP" (4) equivale a "Prestazione di picco adattata".
"Apparecchiature di produzione" (179). Tali apparecchiature sono costituite da: utensili, sagome, maschere, mandrini, stampi, matrici, attrezzi, meccanismi di allineamento, apparecchiature di collaudo, altri macchinari e loro componenti, limitatamente a quelli appositamente progettati o modificati per lo "sviluppo" o per una o più fasi di "produzione".
"Assegnata dall'UIT" (3 5). Assegnazione di bande di frequenza conformemente all'edizione corrente dei regolamenti radio
(UIT) per servizi primari, autorizzati e secondari.
N.B.: Non sono incluse assegnazioni supplementari e alternative.
"Assieme elettronico" (2 3 4 5). Insieme di componenti elettronici (cioè 'elementi di circuiti', 'componenti discreti', circuiti integrati ecc.) collegati assieme per realizzare una o più funzioni specifiche, sostituibili come entità e normalmente smontabili.
N.B. 1: 'Elemento di circuito': parte funzionale singola attiva o passiva di un circuito elettronico, quale un diodo, un transistor, un
resistore, una capacità ecc.
N.B. 2: 'Componente discreto': 'elemento di circuito' in contenitore separato avente connessioni esterne proprie.
"Atomizzazione a gas" (1). Processo per ridurre una colata di lega metallica in goccioline di diametro uguale o inferiore a 500 micrometri per mezzo di un flusso di gas ad alta pressione.
"Atomizzazione a plasma" (1). Processo per ridurre una colata fusa o un metallo solido in goccioline di diametro uguale o
inferiore a 500 µm per mezzo di torce al plasma in atmosfera di gas inerte.
"Atomizzazione centrifuga" (1). Processo per ridurre una colata o un bagno di metallo fuso in goccioline di diametro uguale o inferiore a 500 micrometri per mezzo di una forza centrifuga.
"Atomizzazione sotto vuoto" (1). Processo per ridurre una colata di metallo fuso in goccioline di diametro uguale o
inferiore a 500 micrometri per mezzo di evaporazione rapida di un gas disciolto in condizioni di esposizione al vuoto.
"Attivazione crittografica" (5). Tecnica di qualsiasi tipo che attiva o abilita la capacità crittografica di un prodotto, tramite un meccanismo sicuro realizzato dal fabbricante del prodotto e collegato in maniera univoca:
1. a un singolo esemplare del prodotto; o
2. al cliente, per molteplici esemplari del prodotto.
Note tecniche:
1. Tecniche e meccanismi di "attivazione crittografica" possono essere realizzati come hardware, "software" o "tecnologia".
2. I meccanismi di "attivazione crittografica" possono essere, ad esempio, una chiave di licenza basata su un numero di serie oppure uno strumento di autenticazione quale un certificato con firma digitale.
"Banda passante frazionaria" (3 5). "Banda passante istantanea" divisa dalla frequenza centrale espressa sotto forma di percentuale.
"Banda passante in tempo reale" (3) per gli "analizzatori di segnale". La gamma di frequenza più ampia per la quale un analizzatore può trasformare in continuo e senza interruzioni i dati nel dominio del tempo in risultati nel dominio della frequenza, utilizzando una funzione di Xxxxxxx o un'altra trasformazione a tempo discreto che elabora ogni punto temporale in entrata senza salti o effetti di windowing che causano una riduzione dell'ampiezza misurata di oltre 3 dB al di sotto dell'ampiezza reale del segnale, mentre producono o visualizzano i dati trasformati.
"Banda passante istantanea" (3 5 7). Larghezza di banda passante sulla quale la potenza di uscita rimane costante entro 3
dB senza variazione degli altri parametri di funzionamento.
"Biblioteca" (1) (raccolta di parametri tecnici). Raccolta di informazioni tecniche il riferimento alle quali può migliorare le prestazioni delle apparecchiature, dei componenti o dei sistemi pertinenti.
"Calcolatore neurale" (4). Dispositivo di calcolo progettato o modificato per imitare il comportamento di un neurone o di una collezione di neuroni (cioè un dispositivo di calcolo che si distingue per la sua capacità fisica di modulare i pesi e i numeri delle interconnessioni di un gran numero di componenti di calcolo basata su dati precedenti).
"Calcolatore numerico" (4 5). Apparecchiatura in grado, sotto forma di una o più variabili discrete, di:
a. accettare i dati;
b. immagazzinare dati o istruzioni in dispositivi di memoria fissi o modificabili (con riscrittura);
c. trattare dati mediante una sequenza immagazzinata di istruzioni modificabili; e
d. fornire l'uscita di dati.
N.B.: Le modifiche della sequenza immagazzinata di istruzioni comprendono la sostituzione di dispositivi di memoria fissi, ma non la
modifica materiale del cablaggio o delle interconnessioni.
"Calcolatore ottico" (4). Calcolatore progettato o modificato per utilizzare la luce per rappresentare i dati, i cui elementi logici di calcolo sono basati su dispositivi ottici direttamente accoppiati.
"Calcolatori a reti sistoliche" (4). Calcolatori in cui il flusso e la modifica dei dati sono controllabili dinamicamente dall'operatore a livello di porta logica.
"Carenatura di estremità" (9). Componente anulare fisso (solido o segmentato) collegato alla superficie interna dell'invo- lucro della turbina del motore, o sagoma posta all'estremità della paletta della turbina, che fornisce principalmente una tenuta di gas tra i componenti fissi e rotanti.
"Carico di rottura specifico" (0 1 9). Carico di rottura in pascal, equivalente a N/m2 diviso per il peso specifico espresso in N/m3, misurato alla temperatura di (296 ± 2) K [(23 ± 2) °C)] ed umidità relativa del (50 ± 5) %.
"Carico utile dei veicoli spaziali" (9). Apparecchiature, collegate alla "piattaforma spaziale", progettate per realizzare una missione nello spazio (ad esempio comunicazioni, osservazione, esperimenti).
"Cavo" (1). Fascio di "monofilamenti" in genere disposti all'incirca parallelamente.
"Cella a combustibile" (8). Un dispositivo elettrochimico che converte l'energia chimica direttamente in elettricità a corrente continua (c.c.) consumando combustibile da una fonte esterna.
"CEP" (Cerchio di eguale probabilità) (7). È una misura di accuratezza; il raggio del cerchio con centro nel bersaglio, a distanza specificata, nel quale avviene l'impatto del 50 % dei carichi utili.
"Circuito integrato a film" (3). Rete di 'elementi di circuiti' e di interconnessioni metalliche realizzate con tecniche di deposito di film sottile o spesso su "substrato" isolante.
N.B.: 'Elemento di circuito': parte funzionante singola attiva o passiva di un circuito elettronico, quale un diodo, un transistor, un
resistore, una capacità ecc.
"Circuito integrato ibrido" (3). Qualsiasi combinazione di circuiti integrati o di circuiti integrati con 'elementi di circuiti' o 'componenti discreti' collegati assieme al fine di eseguire una o più funzioni specifiche ed aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. contenenti almeno un dispositivo non incapsulato;
b. collegati assieme usando metodi tipici di produzione dei circuiti integrati;
c. rimpiazzabili come una entità; e
d. normalmente non disassemblabili.
N.B. 1: 'Elemento di circuito': parte funzionale singola attiva o passiva di un circuito elettronico, quale un diodo, un transistor, un
resistore, una capacità ecc.
N.B. 2: 'Componente discreto': 'elemento di circuito' in contenitore separato avente connessioni esterne proprie.
"Circuito integrato monolitico" (3). Combinazione di 'elementi di circuiti' passivi o attivi o di entrambi:
a. fabbricati con processi di diffusione, di impiantazione o di deposito entro o sopra un singolo elemento semicondut- tore, cioè un 'chip';
b. considerati come associati in maniera inscindibile; e
c. in grado di eseguire le funzioni di un circuito.
N.B.: 'Elemento di circuito': parte funzionante singola attiva o passiva di un circuito elettronico, quale un diodo, un transistor, un
resistore, una capacità ecc.
"Circuito integrato multichip" (3). Due o più "circuiti integrati monolitici" fissati su "substrato" comune.
"Circuito integrato ottico" (3). "Circuito integrato monolitico" o "circuito integrato ibrido" contenente una o più parti, progettato per funzionare come dispositivo fotosensibile o fotoemettitore, o per eseguire una o più funzioni ottiche o elettroottiche.
"Circuito integrato tridimensionale" (3). Insieme di matrici di semiconduttori, integrate insieme, aventi vie passanti completamente attraverso almeno una matrice per stabilire interconnessioni tra matrici.
"Codice oggetto" (GSN). Forma eseguibile dalla macchina di una espressione appropriata di uno o più processi ("codice
sorgente" o linguaggio sorgente) tradotto da un sistema di programmazione.
"Codice sorgente" (o linguaggio sorgente) (6 7 9). Espressione appropriata di uno o più processi che possono essere convertiti da un sistema di programmazione in una forma eseguibile dalla macchina ("codice oggetto" o linguaggio soggetto).
"Colture vive isolate" (1). Sono comprese le colture vive in forma latente e le preparazioni essiccate.
"Commutazione ottica" (5). L'instradamento o la commutazione di segnali sotto forma ottica senza conversione in segnali elettrici.
"Complesso di guida" (7). Complesso che integra il processo di misura e di calcolo della posizione e della velocità di un veicolo (cioè navigazione) con il calcolo e l'invio di comandi ai sistemi di controllo di volo del veicolo per correggerne la traiettoria.
"Composito" (1 2 6 8 9). "Matrice" ed una o più fasi aggiuntive di particelle, materiali filiformi, fibre o loro combinazioni presenti per scopi specifici.
"Composti appartenenti alle classi III/V" (3 6). Prodotti policristallini o monocristallini binari o complessi costituiti di elementi dei gruppi IIIA e VA della tavola di classificazione periodica di Mendeleyev (per esempio arseniuro di gallio, arseniuro di gallio-alluminio, fosfuro di indio).
"Compressione dell'impulso" (6). Codifica e trattamento di un impulso di un segnale radar di lunga durata in un impulso di breve durata, che conserva però i vantaggi di una elevata energia impulsiva.
"Controllo della potenza irradiata" (7). Modifica della potenza trasmessa del segnale dell'altimetro per cui la potenza ricevuta all'altitudine dell'"aeromobile" risulta sempre quella minima necessaria per determinare l'altitudine.
"Controllo di contornatura" (2). Due o più movimenti gestiti da un "controllo numerico" in accordo alle istruzioni che specificano la posizione successiva richiesta e le velocità di alimentazione per giungere a tale posizione. Tali velocità di alimentazione sono modificate tra di loro in modo da generare il contorno desiderato (Rif. ISO/DIS 2806-1980).
"Controllo di volo primario" (7). Controllo della stabilità o della manovra di un "aeromobile" che si avvale di generatori di forza/momento, cioè superfici di governo aerodinamico o guida della spinta propulsiva.
"Controllo globale del volo" (7). Controllo automatizzato delle variabili di stato e delle traiettorie di volo di un "aero- mobile" per soddisfare gli obiettivi della missione rispondendo alle variazioni in tempo reale dei dati relativi a obiettivi, pericoli o altri "aeromobili".
"Controllo numerico" (2). Controllo automatico di un processo realizzato da un dispositivo che utilizza dati numerici introdotti di norma durante lo svolgimento dell'operazione (Rif. ISO 2382).
"Controllore di canale di comunicazioni" (4). Interfaccia fisica che controlla la circolazione delle informazioni numeriche sincrone o asincrone. È un assieme che può essere integrato in una apparecchiatura a calcolatore o di telecomunicazioni per assicurare l'accesso alle comunicazioni.
"Costante di tempo" (6). Tempo che intercorre tra l'applicazione dello stimolo luminoso ed il momento in cui l'in- cremento di corrente raggiunge il valore di 1-1/e volte il valore finale (cioè il 63 % del suo valore finale).
"Crittografia" (5). Disciplina che ingloba principi, mezzi e metodi per la trasformazione di dati al fine di occultarne il contenuto informativo, impedirne la modifica non rilevata o impedirne l'uso non autorizzato. La "crittografia" è limitata alla trasformazione delle informazioni mediante l'utilizzazione di uno o più 'parametri segreti' (cioè criptovariabili) o mediante la gestione della chiave associata.
Nota: La "crittografia" non comprende tecniche di compressione o di codifica di dati "fissi".
Nota tecnica:
'Parametro segreto': una costante o una chiave non a conoscenza di altre persone o a conoscenza solo di un gruppo di persone.
"Crittografia quantistica" (5). Insieme di tecniche per la creazione di una chiave condivisa per la "crittografia" mediante la misurazione delle proprietà quantistico-meccaniche di un sistema fisico (incluse le proprietà fisiche espressamente disci- plinate dall'ottica quantistica, dalla teoria dei campi quantistici o dall'elettrodinamica quantistica).
"Densità di corrente globale" (3). Numero totale di ampere-spire nella bobina (cioè il numero delle spire moltiplicato per la corrente massima portata da ciascuna spira), diviso per la sezione trasversale totale della bobina (compresi i filamenti superconduttori, la matrice metallica nella quale sono incorporati i filamenti superconduttori, il materiale di incapsula- mento, tutti i canali di raffreddamento ecc.).
"Densità equivalente" (6). La massa di una ottica per unità di superficie proiettata sulla superficie ottica.
"Deviazione di posizione angolare" (2). Differenza massima tra la posizione angolare e la posizione angolare reale, misurata con molta precisione, successivamente alla rotazione del porta pezzo della tavola dalla sua posizione iniziale.
"Di pubblico dominio" (NGT NTN NGS). Si applica al presente elenco e qualifica la "tecnologia" o il "software" disponibile senza restrizioni per un'ulteriore diffusione (le restrizioni conseguenti ad un copyright non impediscono a "tecnologie" o "software" di essere considerati "di pubblico dominio").
"Dirigibile" (9). Veicolo aereo a motore mantenuto in aria da gas più leggeri dell'aria, in genere l'elio ma in precedenza anche l'idrogeno.
"Dispositivi di estremità" (2). Pinze, 'unità attive di lavorazione' ed ogni altro attrezzo collegato alla piastra terminale del braccio di manipolazione del "robot".
N.B.: 'Unità attiva di lavorazione': dispositivo per l'applicazione di potenza motrice, di energia di lavorazione o di sensibilità al pezzo da lavorare.
"Durata dell'impulso" (6). È la durata di un impulso "laser", definita come l'intervallo di tempo tra i punti a metà potenza sul fronte ascendente e sul fronte discendente di un impulso individuale.
"Eccentricità" (2). Spostamento assiale in una rotazione completa del mandrino principale in un piano perpendicolare al piano di riscontro del mandrino in un punto prossimo xxxx xxxxxxxxxxxxx xxx xxxxx xx xxxxxxxxx xxx xxxxxxxx (Xxx. ISO 230 parte 1-1986, paragrafo 5.63).
"Elemento principale" (4). Come applicato alla categoria 4, un elemento è considerato "elemento principale" quando il suo valore di sostituzione rappresenta più del 35 % del valore totale del sistema di cui è elemento. Il valore dell'elemento è il prezzo pagato per tale elemento dal fabbricante del sistema o da chi ne effettua l'integrazione. Il valore totale è il prezzo di vendita internazionale a parti che non hanno alcun legame con il venditore nel luogo di fabbricazione o nel luogo di consolidamento delle spedizioni.
"Esplosivi" (1). Sostanze o miscele di sostanze solide, liquide o gassose che, utilizzate come cariche di innesco, di booster o cariche principali in teste esplosive, dispositivi di demolizione ed altre applicazioni, servono per la detonazione.
"Estrazione in fusione" (1). Procedimento per 'solidificare rapidamente' ed estrarre una lega sotto forma di nastro mediante inserzione di un piccolo segmento di un blocco raffreddato rotante nel bagno di lega metallica in fusione.
N.B.: 'Solidificare rapidamente': solidificazione di materiale fuso ad una velocità di raffreddamento superiore a 1 000 K/s.
"Fascio di fibre" (1). Fascio di 'trefoli' (in genere da 12 a 120) disposti all'incirca parallelamente.
N.B.: Per 'trefolo' si intende un fascio di "monofilamenti" (in genere oltre 200) disposti all'incirca parallelamente.
"Fattore di scala" (giroscopi o accelerometri) (7). Rapporto da misurare tra la modifica in uscita e la modifica in ingresso. Il fattore di scala è generalmente valutato come la pendenza della linea diritta che può essere adattata con il metodo dei minimi quadrati applicato ai dati di entrata-uscita ottenuti facendo variare l'entrata in modo ciclico nella gamma di ingresso.
"Filato" (1). Fascio di 'trefoli' attorcigliati.
N.B.: Per 'trefolo' si intende un fascio di "monofilamenti" (in genere oltre 200) disposti all'incirca parallelamente.
"Fisso" (5). Il termine "fisso" significa che l'algoritmo di codifica o di compressione non può accettare parametri forniti dall'esterno (ad esempio variabili crittografiche o a chiave) e non può essere modificato dall'utilizzatore.
"Formatura superplastica" (1 2). Processo di deformazione a caldo per metalli normalmente caratterizzati da un basso valore di allungamento (minore del 20 %) al punto di rottura determinato a temperatura ambiente secondo prove convenzionali di resistenza alla trazione, in modo da ottenere durante il trattamento allungamenti di almeno due volte tali valori.
"Fuori rotondità" (2). Spostamento radiale in una rotazione completa del mandrino principale, misurato in un piano perpendicolare all'asse del mandrino in un punto della superficie interna o esterna di rotazione che deve essere controllata (Rif. ISO 230 parte 1-1986, paragrafo 5.61).
"Fusibile" (1). In grado di essere ulteriormente reticolato o polimerizzato (vulcanizzato) mediante l'impiego di calore, radiazioni, catalizzatori ecc. o che può essere fuso senza pirolisi (carbonizzazione).
"Geograficamente distribuiti" (6). I sensori sono considerati "geograficamente distribuiti" quando i rispettivi siti di installazione sono distanti da qualunque altro sito più di 1 500 metri in ogni direzione. I sensori mobili sono sempre considerati "geograficamente distribuiti".
"Giroscopi a massa rotante" (7). Xxxxxxxxx che utilizzano una massa continuamente rotante per rivelare il movimento angolare.
"Gradiometro magnetico" (6). Strumento progettato per rivelare la variazione spaziale dei campi magnetici da sorgenti esterne allo strumento. Consiste di più "magnetometri" e materiali elettronici associati che producono una misura del gradiente del campo magnetico.
N.B.: Cfr. anche "gradiometro magnetico intrinseco".
"Gradiometro magnetico intrinseco" (6). Strumento consistente in un singolo elemento di rivelazione del gradiente del campo magnetico e materiali elettronici associati che producono una misura del gradiente del campo magnetico.
N.B.: Cfr. anche "gradiometro magnetico".
"Grammo effettivo" (0 1). Per le "materie fissili speciali" si intende:
a. per gli isotopi di plutonio e per l'uranio-233, il peso dell'isotopo in grammi;
b. per l'uranio arricchito all'1 % o più in isotopo uranio-235, il peso dell'elemento in grammi, moltiplicato per il quadrato del suo arricchimento espresso in frazione di peso decimale;
c. per l'uranio arricchito al di sotto dell'1 % in isotopo uranio-235, il peso dell'elemento in grammi, moltiplicato per
0,0001.
"Immunotossina" (1). Composto di un anticorpo unicellulare specifico monoclonale e di una "tossina" o "sottounità di tossina" che attacca selettivamente cellule malate.
"Incertezza di misura" (2). Parametro caratteristico che specifica in quale gamma intorno al valore di uscita è compreso il valore corretto della variabile da misurare, con un livello di confidenza del 95 %. Questo parametro comprende le deviazioni non corrette sistematiche, la larghezza del gioco non corretto e le deviazioni casuali non corrette (Rif. ISO 10360-2).
"Inseguimento automatico del bersaglio" (6). Tecnica di trattamento che consente di determinare e di fornire automati- camente come uscita un valore estrapolato della posizione più probabile del bersaglio, in tempo reale.
"Isolante" (9). Materiale applicato ai componenti di motori a razzo, cioè ai corpi di contenimento, agli ugelli, alle entrate degli ugelli, ai fondi dei corpi di contenimento, che può essere costituito da fogli di mescola di gomma composta, vulcanizzata o semivulcanizzata, contenente materiale isolante o refrattario. Può essere anche incorporato come riduttore di sforzo sui piani di comando o sugli ipersostentatori.
"Laser" (0 2 3 5 6 7 8 9). Assieme di componenti in grado di produrre nel tempo e nello spazio luce coerente amplificata per emissione stimolata di radiazione.
N.B.: Cfr. anche: "laser chimico"
"laser ad elevatissima potenza"
"laser a trasferimento"
"Laser ad elevatissima potenza" ("SHPL") (6). "Laser" in grado di emettere (in tutto o in parte) una energia impulsiva superiore a 1 kJ entro 50 ms o avente potenza media in onda continua superiore a 20 kW.
"Laser a impulsi" (6). "Laser" avente una "durata dell'impulso" uguale o inferiore a 0,25 secondi.
"Laser a onda continua" (6). "Laser" che produce un'energia di uscita nominalmente costante per più di 0,25 secondi.
"Laser a trasferimento" (6). "Laser" eccitato per trasferimento di energia ottenuta dalla collisione di un atomo o di una molecola che non producono effetto laser con un atomo o una molecola che producono effetto laser.
"Laser chimico" (6). "Laser" in cui gli agenti attivi sono eccitati per mezzo di una energia emessa da una reazione chimica.
"Lega meccanica" (1). Processo di lega risultante dall'adesione, frantumazione e riadesione di polveri elementari e di polveri di lega madre per mezzo di urto meccanico. Le particelle non metalliche possono essere incorporate nella lega mediante aggiunta di polveri appropriate.
"Linearità" (2). (Normalmente misurata in termini di non linearità.) È definita come la massima deviazione delle reali caratteristiche (media delle letture superiori ed inferiori), positive o negative, rispetto ad una linea retta posizionata in modo tale da equalizzare e minimizzare le deviazioni massime.
"Magnetometro" (6). Strumento progettato per rivelare i campi magnetici da sorgenti esterne allo strumento. Il magne- tometro consiste di un singolo elemento di rivelazione del campo magnetico e di materiali elettronici associati che forniscono la misura del campo magnetico.
"Mandrino basculante" (2). Mandrino porta-utensile che, durante il processo di lavorazione, modifica la posizione angolare del suo asse di riferimento rispetto a qualsiasi altro asse.
"Materia fissile speciale" (0). È definita come plutonio-239, uranio-233, "uranio arricchito in isotopi 235 o 233" e qualsiasi altro prodotto contenente gli elementi precedenti.
"Materiali energetici" (1). Sostanze o miscele che reagiscono chimicamente producendo l'energia necessaria per l'applica- zione prevista. "Esplosivi", "materiali pirotecnici" e "propellenti" sono sottoclassi dei materiali energetici.
"Materiali fibrosi o filamentosi" (0 1 8). Comprendono:
a. "monofilamenti" continui;
b. "filati" e "fasci di fibre" continui;
c. "nastri", tessuti e mat irregolari e passamaneria;
d. coperture in fibre tagliate, filati e fibre agglomerate;
e. materiali filiformi monocristallini o policristallini di qualsiasi lunghezza;
f. pasta di poliammide aromatica.
"Materiali resistenti alla corrosione dell'UF6" (0). Comprendono rame, leghe di rame, acciaio inossidabile, alluminio, ossido di alluminio, leghe di alluminio, nichelio o leghe contenenti il 60 % o più in peso di nichelio e polimeri di idrocarburi fluorurati.
"Matrice" (1 2 8 9). Fase sostanzialmente continua che riempie lo spazio fra particelle, materiali filiformi o fibre.
"Matrice sul piano focale" (6 8). Strato piano lineare o bidimensionale, o combinazione di strati piani, di elementi rivelatori individuali, con o senza dispositivi elettronici di lettura, che funziona sul piano focale.
N.B.: La presente definizione non include una pila di elementi rivelatori singoli né di rivelatori a due, tre o quattro elementi, a
condizione che l'integrazione dei segnali rivelati ad istanti successivi non sia effettuata nell'elemento.
"Memoria centrale" (4). Memoria principale di rapido accesso per l'unità centrale di trattamento, destinata ai dati o alle istruzioni. Si compone della memoria interna di un "calcolatore numerico" e di ogni estensione gerarchica di questa memoria, come la memoria cache o la memoria di estensione ad accesso non sequenziale.
"Mezzi di produzione" (7 9). Sono costituiti dalle "apparecchiature di produzione" e dal loro "software" appositamente progettato integrati nelle installazioni per lo "sviluppo" o per una o più fasi di "produzione".
"Microcircuito microcalcolatore" (3). "Circuito integrato monolitico" o "circuito integrato multichip" contenente una unità logica aritmetica (ALU) in grado di eseguire istruzioni di tipo generale da una memoria interna, su dati contenuti nella memoria interna.
N.B.: La memoria interna può essere incrementata per mezzo di una memoria esterna.
"Microcircuito microprocessore" (3). "Circuito integrato monolitico" o "circuito integrato multichip" contenente una unità logica aritmetica (ALU) in grado di eseguire istruzioni di tipo generale da una memoria esterna.
N.B. 1: Il "microcircuito microprocessore" normalmente non contiene una memoria interna accessibile all'utente, sebbene la memoria
presente sul chip possa essere utilizzata per l'esecuzione delle sue funzioni logiche.
N.B. 2: La presente definizione comprende gli assiemi di chip progettati per funzionare insieme al fine di fornire la funzione di un
"microcircuito microprocessore".
"Microrganismi" (1 2). Comprendono batteri, virus, micoplasmi, rickettsiae, clamydiae o funghi, naturali, potenziati o modificati, sia in forma di "colture vive isolate" sia come materiale comprendente materiale vivo intenzionalmente inoculato o contaminato con tali colture.
"Miglioramento dell'immagine" (4). Trattamento di immagini esterne portatrici di informazioni mediante algoritmi quali la compressione di tempo, il filtraggio, l'estrazione, la selezione, la correlazione, la convoluzione o le trasformazioni fra domini (per esempio trasformata rapida di Xxxxxxx o trasformata di Xxxxx). Gli algoritmi che utilizzano la trasformazione lineare o angolare di una immagine semplice, quali la traslazione, l'estrazione di parametri, la registrazione o la falsa colorazione non rientrano nel quadro della presente definizione.
"Miscela chimica" (1). Prodotto solido, liquido o gassoso costituito da uno o più componenti che non reagiscono tra loro alle condizioni nelle quali la miscela è conservata.
"Miscelato" (1). Miscelazione filo-filo di fibre termoplastiche e fibre di rinforzo per produrre una miscela "matrice" di fibra di rinforzo in forma di fibra totale.
"Missili" (1 3 6 7 9). Sistemi completi a razzo e sistemi di veicoli aerei senza equipaggio, in grado di trasportare un carico utile di almeno 500 kg ad una distanza di almeno 300 km.
"Modificato per uso bellico" (1). Qualsiasi modifica o selezione (tale da alterare la purezza, la durata di inutilizzo, la virulenza, le caratteristiche di disseminazione o la resistenza ai raggi UV) volta ad accrescere l'efficacia nel produrre il numero di vittime umane o animali, degradare le attrezzature, o danneggiare i raccolti o l'ambiente.
"Modulo specifico" (0 1 9). Modulo di Young in pascal, equivalente a N/m2 diviso per il peso specifico espresso in N/m3, misurato alla temperatura di (296 ± 2) K [(23 ± 2) °C] ed umidità relativa del (50 ± 5) %.
"Monofilamento" (1) o filamento. Il più piccolo incremento di una fibra, in genere con un diametro di vari micrometri.
"Nastro" (1). Materiale costituito da "monofilamenti", 'trefoli', "fasci di fibre", "cavi" o "filati" ecc., intrecciati o unidire- zionali, in genere preimpregnati di resina.
N.B.: Per 'trefolo' si intende un fascio di "monofilamenti" (in genere oltre 200) disposti all'incirca parallelamente.
"Navigazione con riferimenti a basi di dati" ("DBRN") (7). Sistemi che utilizzano varie fonti di dati geocartografici precedentemente misurati e integrati per fornire informazioni precise sulla navigazione in condizioni dinamiche. Le fonti di dati comprendono carte batimetriche, carte astronomiche, mappe gravitazionali, mappe magnetiche o mappe del terreno digitali tridimensionali.
"Necessaria" (NGT 1-9). Applicato alla "tecnologia", il termine si riferisce soltanto a quella porzione di "tecnologia" particolarmente responsabile del raggiungimento o del superamento di livelli di prestazione, caratteristiche o funzioni sottoposti ad autorizzazione. Tale "tecnologia" "necessaria" può essere condivisa da prodotti differenti.
"Operazioni, amministrazione o manutenzione" ("OAM") (5). Svolgimento di uno o più dei seguenti compiti:
a. creazione o gestione di:
1. account o privilegi di utenti o amministratori;
2. impostazioni di un prodotto; o
3. dati di autenticazione a sostegno dei compiti di cui ai punti a.1. o a.2.;
b. monitoraggio o gestione della condizione di funzionamento o delle prestazioni di un prodotto; o
c. gestione di registri o dati di audit a sostegno di uno dei compiti di cui alle lettere a. o b.
Nota: La definizione di "OAM" non comprende nessuno dei compiti seguenti né le relative funzioni di gestione delle chiavi associate:
a. provisioning o miglioramento di una funzionalità crittografica non direttamente connessa alla creazione o alla gestione dei
dati di autenticazione a sostegno dei compiti di cui ai precedenti punti a.1. o a.2.; o
b. esecuzione di una funzionalità crittografica sul piano di inoltro o piano dati di un prodotto.
"Ottimizzazione della traiettoria di volo" (7). Procedura che riduce al minimo le deviazioni dalla traiettoria quadridimen- sionale (spazio e tempo) prefissata ottimizzando le prestazioni o l'efficacia ai fini delle missioni.
"Piattaforma spaziale". (9) Equipaggiamento che rappresenta l'infrastruttura di sostegno dei "veicoli spaziali" e ospita i
"carichi utili dei veicoli spaziali".
"Pixel attivo" (6 8). L'elemento più piccolo (singolo) della matrice a stato solido dotato di funzione di trasferimento fotoelettrico allorché esposto ad una radiazione luminosa (elettromagnetica).
"Polarizzazione" (accelerometro) (7). La media, per un periodo di tempo determinato, dell'uscita di un accelerometro misurata alle condizioni operative specificate, senza alcuna correlazione con l'accelerazione o rotazione d'entrata. La "polarizzazione" è espressa in g o in metri per secondo quadrato (g o m/s2) (IEEE Std 528-2001) (Micro g = 1 × 10–6 g).
"Polarizzazione" (giroscopi) (7). La media, per un periodo di tempo determinato, dell'uscita di un giroscopio misurata alle condizioni operative specificate, senza alcuna correlazione con l'accelerazione o rotazione d'entrata. La "polarizzazione" è generalmente espressa in gradi per ora (g/h) (IEEE Std 528-2001).
"Polverizzazione" (1). Processo per ridurre un materiale in particelle mediante frantumazione o macinazione.
"Portata strumentale" (6). La portata specificata non ambigua visualizzata di un radar.
"Potenza di picco" (6). Il più elevato livello di potenza raggiunto entro la "durata dell'impulso".
"Potenza media di uscita" (6). Energia di uscita "laser" totale espressa in joule divisa per il periodo nel quale viene emessa una serie di impulsi consecutivi, in secondi. Per una serie di impulsi intervallati in modo uniforme è uguale all'energia di uscita totale del "laser" in un singolo impulso, espressa in joule, moltiplicata per la frequenza degli impulsi del "laser", in hertz.
"Precedentemente separato" (0 1). L'applicazione di qualsiasi processo inteso ad elevare la concentrazione dell'isotopo controllato.
"Precisione" (2 6). Normalmente misurata in termini di imprecisione. È definita come la massima deviazione positiva o
negativa di un valore indicato rispetto ad una norma accettata o ad un valore reale.
"Preformati di fibre di carbonio" (1). Un insieme ordinato di fibre rivestite o no che costituiscono il quadro di una parte prima dell'introduzione della "matrice" per formare un "composito".
"Pressa isostatica" (2). Macchina in grado di regolare la pressione di una cavità chiusa mediante vari mezzi (gas, liquidi, particelle solide ecc.) al fine di creare in tutte le direzioni, all'interno della cavità, una uguale pressione su un pezzo o su un materiale.
"Prestazione di picco adattata" (4). La velocità di picco adattata alla quale i "calcolatori numerici" eseguono addizioni e moltiplicazioni in virgola mobile a 64 o più bit, espressa in teraFLOPS ponderati (WT), in unità pari a 1012 operazioni al secondo adattate in virgola mobile.
N.B.: Cfr. categoria 4, Nota tecnica.
"Produzione" (NGT NTN Tutte). Comprende tutti gli stadi di produzione quali: costruzione, ingegneria della produzione, fabbricazione, integrazione, assemblaggio (montaggio), ispezione, collaudo, assicurazione qualità.
"Profili aerodinamici a geometria variabile" (7). Utilizzazione di ipersostentatori da bordo di uscita, o ipersostentatori da bordo di attacco o rotazione del bordo di attacco intorno ad un punto fisso (pivot), la posizione dei quali può essere controllata in volo.
e
"Programma" (2 6). Sequenza di istruzioni per la messa in atto di un procedimento in forma tale, o trasferibile in forma tale, da renderlo eseguibile da un calcolatore elettronico.
"Programmabilità accessibile all'utente" (6). Possibilità per l'utente di inserire, modificare o sostituire "programmi" con mezzi diversi da:
a. modifica materiale del cablaggio o delle interconnessioni; o
b. messa a punto di comandi di funzioni, compresa l'introduzione di parametri.
"Qualificato per impiego spaziale" (3 6 7). Progettato, fabbricato o qualificato, attraverso prove con esito positivo, per funzionare ad altitudini superiori a 100 km dalla superficie terrestre.
N.B.: La determinazione di "qualificato per impiego spaziale" di uno specifico prodotto mediante prove non implica che altri prodotti della stessa serie o dello stesso modello di fabbricazione siano "qualificati per impiego spaziale" se non sono stati sottoposti a prove individuali.
Radar "spettro esteso" (6). Cfr. "spettro esteso radar".
"Reattore nucleare" (0). Reattore completo in grado di funzionare in modo da assicurare una reazione di fissione a catena controllata autosostenuta. Comprende tutti i materiali che si trovano nel contenitore del reattore o a questo direttamente fissati, le apparecchiature di regolazione della potenza del nocciolo ed i componenti che normalmente contengono il fluido refrigerante primario del nocciolo del reattore, che entrano in contatto diretto con questo fluido o ne permettono la regolazione.
"Rete di sensori ottici per il controllo di volo" (7). Rete di sensori ottici distribuiti che utilizza fasci "laser" e fornisce in tempo reale dati sul controllo di volo per l'elaborazione a bordo.
"Rete locale" (4 5). Sistema di comunicazione di dati che:
a. assicura la comunicazione diretta tra un certo numero di 'dispositivi di dati' indipendenti; e
b. è limitata ad un'area di superficie media (per esempio, un immobile amministrativo, un'officina, un campus o un
magazzino).
N.B.: 'Dispositivi di dati': apparecchiature in grado di trasmettere o ricevere sequenze di informazioni numeriche.
"Rete personale" (5). Sistema di comunicazione di dati avente tutte le caratteristiche seguenti:
a. assicura la comunicazione diretta tra un certo numero di 'dispositivi di dati' indipendenti o interconnessi; e
b. è limitata alla comunicazione tra dispositivi situati nelle immediate vicinanze di un singolo individuo o controllore di dispositivo (per esempio stanza, ufficio o automobile e loro vicinanze).
Nota tecnica:
'Dispositivi di dati': apparecchiature in grado di trasmettere o ricevere sequenze di informazioni numeriche.
"Ricerca scientifica di base" (NGT NTN). Lavori sperimentali o teorici intrapresi essenzialmente per acquisire nuove conoscenze dei principi fondamentali di fenomeni e di fatti osservabili, non principalmente orientati verso obiettivi o scopi specifici pratici.
"Ripetibilità" (7). Il grado di concordanza tra misurazioni ripetute di una stessa variabile alle medesime condizioni operative quando tra le misurazioni si verificano variazioni nelle condizioni o periodi non operativi [Rif. IEEE Std 528-2001 (deviazione standard 1 sigma)].
"Ripetibilità di posizionamento unidirezionale" (2). Il più piccolo tra i valori R↑ e R↓ (avanti e indietro), quali definiti al punto 3.21 della norma ISO 230-2:2014 o da norme nazionali equivalenti, di un singolo asse di una macchina utensile.
"Risoluzione" (2). Il più piccolo incremento di un dispositivo di misura ed il bit meno significativo di uno strumento
digitale (Rif. ANSI B-89.1.12).
"Ritardo di propagazione della porta di base" (3). Valore corrispondente alla porta di base utilizzata in un "circuito integrato monolitico". Per una 'famiglia' di "circuiti integrati monolitici" questo valore può essere specificato sia come ritardo di propagazione per porta tipica all'interno della 'famiglia' data, sia come ritardo di propagazione tipico per porta all'interno della 'famiglia' data.
N.B. 1: Il "ritardo di propagazione della porta di base" non deve essere confuso con i ritardi di ingresso/uscita di un "circuito
integrato monolitico" complesso.
N.B. 2: La 'famiglia' è composta da tutti i circuiti integrati cui si applica tutto ciò che segue come metodologia e specifiche di
produzione, fatte salve le funzioni rispettive:
a. l'architettura comune dell'hardware e del software;
b. la tecnologia comune di progettazione e produzione; e
c. le caratteristiche comuni di base.
"Rivestimento interno" (9). Materiale idoneo come interfaccia di adesione tra il propellente solido ed il corpo di contenimento o il rivestimento isolante, è normalmente costituito da una dispersione di materiali refrattari o isolanti in un polimero liquido, per esempio polibutadiene con terminali ossidrilici (HTPB) caricato di particelle di carbonio o altro polimero con l'aggiunta di agenti di indurimento, da spruzzare o depositare all'interno dei corpi di contenimento.
"Robot" (2 8). Meccanismo di manipolazione del tipo a traiettoria continua o punto a punto che può utilizzare sensori ed avente tutte le caratteristiche seguenti:
a. in grado di eseguire più funzioni;
b. in grado di posizionare od orientare materiali, pezzi, utensili o dispositivi speciali tramite movimenti variabili nello spazio tridimensionale;
c. avente tre o più dispositivi di asservimento a circuito chiuso o aperto (compresi i motori passo-passo); e
d. dotato di "programmabilità accessibile all'utente" mediante il metodo di apprendimento (impara e ripeti) o mediante un calcolatore elettronico che può essere un controllore logico programmabile, ad esempio senza intervento mecca- nico.
N.B.: La definizione sopra riportata non comprende i dispositivi seguenti:
1. meccanismi di manipolazione a comando esclusivamente manuale o controllabili tramite telecomando;
2. meccanismi di manipolazione a sequenza fissa, cioè dispositivi che si muovono in modo automatizzato funzionanti secondo movimenti programmati con limitazione meccanica. I movimenti programmati sono limitati meccanicamente da fermi fissi quali spine o camme. La sequenza dei movimenti e la scelta delle traiettorie o degli angoli non sono variabili o modificabili con mezzi meccanici, elettronici o elettrici;
3. meccanismi di manipolazione a sequenza variabile e a regolazione meccanica, cioè dispositivi mobili automatizzati i cui movimenti sono programmati e delimitati tramite mezzi meccanici. I movimenti programmati sono limitati meccanicamente da fermi fissi ma regolabili quali spine o camme. La sequenza dei movimenti e la scelta delle traiettorie o degli angoli sono variabili nel quadro della configurazione programmata. Le variazioni o le modifiche della configurazione programmata (ad esempio cambi di spine o scambi di camme) su uno o più assi di movimento sono realizzate esclusivamente con operazioni meccaniche;
4. meccanismi di manipolazione a sequenza variabile non servoassistiti, cioè dispositivi che si muovono in modo automatizzato, funzionanti secondo movimenti programmati fissati meccanicamente. Il programma è variabile, ma la sequenza è attivata solo dal segnale binario proveniente dai dispositivi elettrici binari o dai fermi regolabili fissati meccanicamente;
5. carrelli gru a piattaforma definiti come sistemi di manipolazione funzionanti a coordinate cartesiane, costruiti come parte integrante di una cortina verticale di scompartimenti di immagazzinamento e progettati per accedere al contenuto degli scompartimenti per immagazzinare o prelevare.
"Saldatura per diffusione" (1 2 9). Tecnica di collegamento allo stato solido di almeno due metalli separati per realizzare un pezzo singolo con resistenza comune uguale a quella del materiale meno resistente nella quale il meccanismo principale è l'interdiffusione degli atomi nell'interfaccia.
"Salti di frequenza" (5). Tipo di "spettro esteso" nel quale la frequenza di trasmissione di un canale di comunicazione è modificata mediante una sequenza di variazioni discontinue casuali o pseudocasuali.
"Sensibilità radiante" (6). Sensibilità radiante (mA/W) = 0,807 x (lunghezza d'onda in nm) x rendimento quantistico (QE).
Nota tecnica:
Il QE è generalmente espresso sotto forma di percentuale; tuttavia, ai fini di tale formula, il QE è espresso sotto forma di numero
decimale inferiore a uno, ad esempio 78 % è 0,78.
"Sensori di immagini monospettrali" (6). Sensori in grado di effettuare una acquisizione di dati di immagini da una banda spettrale discreta.
"Sensori di immagini multispettrali" (6). Sensori in grado di effettuare una acquisizione simultanea o in serie di dati di immagini da due o più bande spettrali discrete. I sensori aventi più di 20 bande spettrali discrete sono talvolta definiti come sensori di immagini iperspettrali.
"SHPL". Cfr. "laser ad elevatissima potenza".
"Sicurezza dell'informazione" (4 5). Tutti i mezzi e le funzioni che assicurano l'accessibilità, la riservatezza o l'integrità dell'informazione o delle comunicazioni con l'esclusione dei mezzi e delle funzioni previste per la protezione contro i malfunzionamenti. Comprende fra l'altro la "crittografia", l'"attivazione crittografica", la 'crittoanalisi', la protezione contro le emanazioni compromettenti e la sicurezza dei calcolatori.
N.B.: 'Crittoanalisi': analisi di un sistema crittografico o delle sue entrate e uscite per ricavarne le variabili confidenziali o i dati
riservati, compreso il testo in chiaro.
"Sintetizzatore di frequenza" (3). Qualunque tipo di sorgente di frequenza, indipendentemente dall'effettiva tecnica utilizzata, in grado di fornire una molteplicità di frequenze in uscita simultanee od alternative, da una o più uscite controllate, derivate o disciplinate da un numero inferiore di frequenze standard (o campione).
"Sistema anticoppia con comando di circolazione o comando di direzione con comando di circolazione" (7). Sistema che utilizza l'aria soffiata sulle superfici aerodinamiche per aumentare o controllare le forze prodotte da queste superfici.
"Sistema di comando di volo a fibre ottiche" (7). Sistema di controllo primario numerico del volo, che impiega informazioni di ritorno per controllare l'"aeromobile" durante il volo, in cui i comandi agli attuatori sono segnali ottici.
"Sistema di comando di volo elettrico" (7). Sistema di controllo primario numerico del volo, che impiega informazioni di ritorno per controllare l'"aeromobile" durante il volo, in cui i comandi agli attuatori sono segnali elettrici.
"Sistema di controllo attivo di volo" (7). Sistema avente la funzione di impedire i movimenti o i carichi strutturali indesiderabili dell'"aeromobile" e del missile trattando in modo autonomo i dati di uscita provenienti da più sensori e fornendo successivamente le istruzioni preventive necessarie per assicurare un controllo automatico.
"Sistemi di compensazione" (6). Sono costituiti da un sensore scalare primario, uno o più sensori di riferimento (ad esempio magnetometri vettoriali) nonché software che consente di ridurre il rumore dovuto alla rotazione di corpi rigidi della piattaforma.
"Sistemi FADEC" (7 9) (Sistemi a controllo numerico per la regolazione complementare automatica di motori). Sistema di controllo elettronico numerico dei motori a turbina a gas in grado di controllare in modo autonomo il motore durante l'intero ciclo di funzionamento, dall'avvio fino all'arresto, in condizioni normali o in caso di guasto.
"Software" (NGS Tutte). Raccolta di uno o più "programmi" o 'microprogrammi' fissati su qualsiasi supporto tangibile di espressione.
N.B.: 'Microprogramma': sequenza di istruzioni elementari, contenuta in una memoria speciale, la cui esecuzione è comandata
dall'introduzione della sua istruzione di riferimento in un registro di istruzioni.
"Software di intrusione" (4). "Software" appositamente progettato o modificato per evitare l'individuazione da parte degli 'strumenti di monitoraggio', o per sconfiggere le 'contromisure di protezione', di un computer o un dispositivo collegabile in rete, che esegue una delle seguenti funzioni:
a. l'estrazione di dati o informazioni da un computer o un dispositivo collegabile in rete, o la modifica dei dati del sistema o dell'utente; o
b. la modifica del percorso standard di esecuzione di un programma o di un processo al fine di consentire l'esecuzione di istruzioni fornite dall'esterno.
Note: 1. Il "software di intrusione" non include:
a. hypervisor, debugger o strumenti di software reverse engineering (SRE);
b. "software" per la gestione dei diritti digitali (DRM); o
c. "software" progettato per essere installato da fabbricanti, amministratori o utenti, ai fini della rintracciabilità e del
recupero di beni.
2. I dispositivi collegabili in rete comprendono i dispositivi mobili e i contatori intelligenti.Note tecniche:
1. 'Strumenti di monitoraggio': strumenti "software" o hardware che monitorano i comportamenti o i processi di un sistema in esecuzione su un dispositivo. Ciò include prodotti antivirus (AV), prodotti per la protezione degli endpoint, prodotti per la sicurezza personale (PSP), sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS), sistemi di protezione dalle intrusioni (IPS) o sistemi di firewall.
2. 'Contromisure di protezione'. Tecniche progettate per garantire l'esecuzione sicura del codice, quali la protezione esecuzione
programmi (DEP), l'Address Space Layout Randomisation (casualizzazione dello spazio degli indirizzi) (ASLR) o il sandboxing.
"Sottounità di tossina" (1). Componente strutturalmente e funzionalmente separato di una "tossina" intera.
"Specchi deformabili" (6) (anche conosciuti come specchi ottici adattivi). Specchi:
a. aventi una sola superficie di riflessione ottica continua che è deformata in modo dinamico con l'applicazione di coppie o di forze individuali al fine di compensare le distorsioni presenti nella forma d'onda ottica incidente sullo specchio; o
b. aventi elementi ottici multipli di riflessione che possono essere riposizionati in modo individuale e dinamico con l'applicazione di coppie o di forze al fine di compensare le distorsioni presenti nella forma d'onda ottica incidente sullo specchio.
"Spettro esteso" (5). Tecnica con la quale l'energia di un canale di comunicazione a banda relativamente stretta è estesa su uno spettro di energia molto più largo.
"Spettro esteso radar" (6). Qualsiasi tecnica di modulazione tendente a ripartire l'energia emessa da un segnale con una banda di frequenza relativamente ristretta, su una banda di frequenza molto più ampia, utilizzando una codifica casuale o pseudocasuale.
"Spostamento angolare casuale" (7). L'accumulo dell'errore angolare nel tempo, dovuto al rumore bianco nella velocità angolare (IEEE Std 528-2001).
"Stabilità" (7). Deviazione standard (1 sigma) della variazione di un particolare parametro rispetto al suo valore di calibrazione misurato in condizioni termiche stabili. Questa variazione può essere espressa come funzione di tempo.
"Stampaggio idraulico ad azione diretta" (2). Processo di deformazione che utilizza un serbatoio flessibile riempito di fluido, in contatto diretto con il pezzo da lavorare.
"Stati che (non) aderiscono alla convenzione sulle armi chimiche" (1). Stati nei confronti dei quali la convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche (non) è entrata in vigore (cfr. xxx.xxxx.xxx).
"Stato partecipante" (7 9). Stato che partecipa al regime Wassenaar (cfr. xxx.xxxxxxxxx.xxx).
"Substrato" (3). Strato di materiale di base con o senza tracciato di interconnessione e sul quale o entro il quale possono essere sistemati 'componenti discreti', circuiti integrati o entrambi.
N.B. 1: 'Componente discreto': 'elemento di circuito' in contenitore separato avente connessioni esterne proprie.
N.B. 2: 'Elemento di circuito': parte funzionale singola attiva o passiva di un circuito elettronico, quale un diodo, un transistor, un
resistore, una capacità ecc.
"Substrato grezzo" (3 6). Composti monolitici di dimensioni adatte per la fabbricazione di elementi ottici, come gli specchi o le finestre ottiche.
"Superconduttori" (1 3 5 6 8). Materiali, cioè metalli, leghe o composti, che possono perdere tutta la resistenza elettrica (cioè che possono raggiungere una conduttività elettrica infinita e trasportare grandissime correnti elettriche senza produrre calore per effetto Joule).
N.B.: Lo stato "superconduttore" di un materiale è individualmente caratterizzato da una "temperatura critica", un campo magnetico critico, che è funzione della temperatura, e una densità di corrente critica, che è funzione sia del campo magnetico sia della temperatura.
"Superleghe" (2 9). Leghe a base di nichelio, cobalto o ferro aventi resistenza superiore a qualsiasi lega della serie AISI 300 a temperature superiori a 922 K (649 °C) in severe condizioni ambientali e di funzionamento.
"Sviluppo" (NGT NTN Tutte). È relativo a tutti gli stadi che precedono la produzione di serie, quali: progettazione, ricerca di progetto, analisi di progetto, metodologia di progetto, assemblaggio e collaudo di prototipi, piani di produzione pilota, dati di progettazione, processo di trasformazione dei dati di progetto in un prodotto, progettazione di configurazione, progettazione di integrazione, rappresentazioni grafiche.
"Tavola rotante basculante" (2). Tavola che permette la rotazione e l'inclinazione del pezzo da lavorare rispetto a due assi non paralleli, che possono essere coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura".
"Tecnologia" (NGT NTN Tutte). Informazioni specifiche necessarie allo "sviluppo", alla "produzione" o all'"utilizzazione" di merci. L'informazione può rivestire la forma sia di 'dati tecnici' che di 'assistenza tecnica'.
N.B. 1: L''assistenza tecnica' può rivestire varie forme quali istruzione, trasferimento di specializzazioni, addestramento, organizza-
zione del lavoro e servizi di consulenza e può comportare il trasferimento di 'dati tecnici'.
N.B. 2: I 'dati tecnici' possono presentarsi sotto forma di copie cianografiche, piani, diagrammi, modelli, formule, schemi e specifiche
di ingegneria, manuali ed istruzioni scritte o registrate su supporti o dispositivi quali dischi, nastri, memorie a sola lettura.
"Temperatura critica" (1 3 5). Temperatura (talvolta indicata come temperatura di transizione) di uno specifico materiale
"superconduttore" alla quale il materiale perde tutta la resistenza al passaggio di corrente elettrica continua.
"Tempo di assestamento" (3). Tempo richiesto perché il valore di uscita raggiunga il valore finale entro mezzo bit al momento della commutazione fra due livelli qualsiasi del convertitore.
"Tempo di commutazione della frequenza" (3). Il tempo (cioè il ritardo) necessario ad un segnale, qualora si effettui una commutazione da una frequenza di uscita iniziale specificata, per arrivare ad una frequenza di uscita finale specificata o entro ± 0,05 % dalla stessa. I prodotti aventi una gamma di frequenza specificata inferiore a ± 0,05 % rispetto alla loro frequenza centrale sono definiti incapaci di commutazione di frequenza.
"Tempra rapida" (1). Procedimento per 'solidificare rapidamente' una colata di metallo fuso facendola urtare contro un
blocco raffreddato, per ottenere un prodotto sotto forma di pagliuzze.
N.B.: 'Solidificare rapidamente': solidificazione di materiale fuso ad una velocità di raffreddamento superiore a 1 000 K/s.
"Tempra su cilindro" (1). Procedimento per 'solidificare rapidamente' una colata di metallo fuso facendola urtare contro
un blocco raffreddato rotante, per ottenere un prodotto sotto forma di pagliuzze, nastri o barrette.
N.B.: 'Solidificare rapidamente': solidificazione di materiale fuso ad una velocità di raffreddamento superiore a 1 000 K/s.
"Tossine" (1 2). Tossine sotto forma di preparazioni o miscele deliberatamente isolate, comunque prodotte, diverse dalle tossine presenti come contaminanti di altri materiali quali campioni patologici, colture, alimenti o ceppi di "microrgani- smi".
"Tracce di sistema" (6). Rilevamento aggiornato della posizione di un aereo in volo, sottoposto a trattamento e corre- lazione (fusione dei dati del bersaglio radar rispetto alla posizione del piano di volo), a disposizione dei controllori del centro di controllo del traffico aereo.
"Trattamento del segnale" (3 4 5 6). Trattamento di segnali esterni portatori di informazioni tramite algoritmi come la compressione di tempo, il filtraggio, l'estrazione, la selezione, la correlazione, la convoluzione o le trasformazioni tra domini (ad esempio trasformata rapida di Xxxxxxx o trasformata di Xxxxx).
"Trattamento in tempo reale" (2 6 7). Trattamento di dati mediante un calcolatore elettronico che fornisce il livello di funzionalità richiesto, a seconda delle risorse disponibili in risposta ad un evento esterno, entro limiti di tempo imposti dall'evento esterno e a prescindere dal carico del sistema.
"Trigger delle maschere di frequenza" (3) per gli "analizzatori di segnale". Un meccanismo in cui la funzione di trigger è in grado di selezionare una gamma di frequenza da attivare come sottoinsieme della banda passante di acquisizione ignorando altri segnali che possano essere presenti nella stessa banda passante di acquisizione. Un "trigger delle maschere di frequenza" può contenere più di una serie di limiti indipendenti.
"Tutte le compensazioni disponibili" (2). Dopo che sono state considerate tutte le misure disponibili al fabbricante per ridurre al minimo tutti gli errori di posizionamento sistematici per il particolare modello di macchina utensile o gli errori di misura per la particolare macchina di misura a coordinate.
"Unità di controllo di accesso alla rete" (4). Interfaccia fisica ad una rete di commutazione distribuita. Utilizza un supporto comune che funziona in permanenza alla stessa "velocità di trasferimento numerica" mediante arbitraggio (ad esempio rivelazione del gettone o della portante) per la trasmissione. Seleziona, indipendentemente da qualsiasi altro dispositivo, pacchetti di dati o gruppi di dati (per esempio IEEE 802) che sono ad essa indirizzati. È un assieme che può essere integrato in una apparecchiatura a calcolatore o di telecomunicazioni per assicurare l'accesso alle comunicazioni.
"Uranio arricchito in isotopi 235 o 233" (0). Uranio contenente gli isotopi 235 o 233, o entrambi, in una proporzione tale che il rapporto dei tenori della somma di questi isotopi rispetto a quello dell'isotopo 238 è superiore al rapporto tra l'isotopo 235 e l'isotopo 238 esistente allo stato naturale (rapporto isotopico: 0,71 %).
"Uranio impoverito" (0). Uranio il cui contenuto in isotopo 235 è inferiore a quello contenuto nell'uranio naturale.
"Uranio naturale" (0). Uranio contenente la miscela di isotopi reperibile allo stato naturale.
"Utilizzazione" (NGT NTN Tutte). Comprende: funzionamento, installazione (inclusa installazione in sito), manutenzione
(verifiche), riparazione, revisione e rimessa a nuovo.
"Vaccino" (1). Prodotto medicinale in formulazione farmaceutica provvisto di licenza delle autorità di regolamentazione del paese di produzione o di utilizzazione, ovvero da queste ammesso alla commercializzazione o alla sperimentazione clinica, e volto a stimolare una risposta immunologica di difesa per prevenire la malattia nell'uomo e negli animali cui viene somministrato.
"Veicoli più leggeri dell'aria" (9). Palloni e dirigibili che, per innalzarsi, utilizzano aria calda o altri gas più leggeri dell'aria, quali l'elio o l'idrogeno.
"Veicoli spaziali" (7 9). Satelliti attivi e passivi e sonde spaziali.
"Veicolo aereo senza equipaggio" ("UAV") (9). Aeromobile in grado di alzarsi in volo e di seguire voli controllati senza presenza umana a bordo.
"Velocità di precessione" (giroscopi) (7). Componente dell'uscita di un giroscopio funzionalmente indipendente dalla rotazione di entrata. È espressa in velocità angolare (IEEE Std 528-2001).
"Velocità di trasferimento numerica" (def). Velocità totale binaria delle informazioni che sono direttamente trasferite su qualsiasi tipo di supporto.
N.B.: Cfr. anche "velocità di trasferimento numerica totale".
"Velocità di trasferimento numerica totale" (5). Numero di bit, compresi i bit di codifica in linea, i bit supplementari ecc., per unità di tempo, che passano tra apparecchiature corrispondenti in un sistema di trasmissione numerico.
N.B.: Cfr. anche "velocità di trasferimento numerica".
CATEGORIA 0 — MATERIALI NUCLEARI, IMPIANTI E APPARECCHIATURE
0A Sistemi, apparecchiature e componenti
0A001 "Reattori nucleari" e loro apparecchiature e componenti appositamente progettati o preparati, come segue:
a. "reattori nucleari";
b. contenitori metallici, o loro parti principali fabbricate in officina, compresa la copertura del contenitore in pressione del reattore, appositamente progettati o preparati per contenere il nocciolo di un "reattore nucleare";
c. apparecchiature di manipolazione appositamente progettate o preparate per l'introduzione o la rimozione del combustibile in un "reattore nucleare";
x. xxxxx di controllo appositamente progettate o preparate per il controllo del processo di fissione in un "reattore nucleare", loro strutture di supporto o di sospensione, meccanismi di regolazione delle barre e tubi guida per barre;
e. tubi resistenti alla pressione, appositamente progettati o preparati per contenere gli elementi di combu- stibile ed il fluido refrigerante primario in un "reattore nucleare";
f. tubi o fasci di tubi di zirconio metallo o leghe di zirconio, appositamente progettati o preparati per essere utilizzati come guaina del combustibile in un "reattore nucleare", e in quantità superiori a 10 kg;
N.B.: Per i tubi di zirconio resistenti alla pressione cfr. 0A001.e. e per i tubi della calandria cfr. 0A001.h.
g. pompe o circolatori per il refrigerante appositamente progettati o preparati per la circolazione del refrigerante primario di un "reattore nucleare";
h. 'componenti interni del reattore' appositamente progettati o preparati per essere utilizzati in un "reattore nucleare", comprendenti colonne di supporto del nocciolo, canali del combustibile, tubi della calandria, schermi termici, deflettori, piastre a griglie del nocciolo e piastre del diffusore;
Nota tecnica:
In 0A001.h. si intende per 'componenti interni del reattore' qualsiasi struttura principale all'interno del contenitore del reattore avente una o più funzioni, ad esempio sostenere il nocciolo, mantenere l'allineamento del combustibile, dirigere il flusso del refrigerante primario, fornire schermi all'irraggiamento per il contenitore del reattore e dirigere la strumentazione del nocciolo.
i. scambiatori di calore come segue:
1. generatori di vapore appositamente progettati o preparati per essere utilizzati nel circuito del refri- gerante primario o intermedio di un "reattore nucleare";
2. altri scambiatori di calore appositamente progettati o preparati per essere utilizzati nel circuito del refrigerante primario di un "reattore nucleare";
Nota: 0A001.i. non sottopone ad autorizzazione gli scambiatori di calore per i sistemi di supporto del reattore, ad
esempio il sistema di raffreddamento di emergenza o il sistema di raffreddamento del calore di decadimento.
j. strumenti di rivelazione dei neutroni appositamente progettati o preparati per determinare i livelli di flusso dei neutroni nel nocciolo di un "reattore nucleare";
0A001 (segue)
k. 'schermi termici esterni' appositamente progettati o preparati per essere utilizzati in un "reattore nu- cleare" per la riduzione delle perdite di calore e per la protezione del sistema di contenimento.
Nota tecnica:
In 0A001.k. si intendono per 'schermi termici esterni' le strutture principali al di sopra del contenitore del reattore che riducono la perdita di calore dal reattore e la temperatura all'interno del sistema di contenimento.
0B Apparecchiature di collaudo, di ispezione e di produzione
0B001 Impianti per la separazione di isotopi di "uranio naturale", di "uranio impoverito" o di "materie fissili speciali" e loro apparecchiature e componenti appositamente progettati o preparati, come segue:
a. impianti appositamente progettati per separare gli isotopi di "uranio naturale", di "uranio impoverito" e di "materie fissili speciali", come segue:
1. impianti di separazione con centrifuga a gas;
2. impianti di separazione per diffusione gassosa;
3. impianti di separazione aerodinamica;
4. impianti di separazione a scambio chimico;
5. impianti di separazione a scambio ionico;
6. impianti di separazione isotopica di vapore atomico a "laser";
7. impianti di separazione isotopica molecolare a "laser";
8. impianti di separazione a plasma;
9. impianti di separazione elettromagnetica;
b. centrifughe a gas e loro assiemi e componenti, appositamente progettati o preparati per il processo di separazione con centrifuga a gas, come segue:
Nota tecnica:
In 0B001.b. si intende per 'materiale ad alto rapporto resistenza/densità' uno qualsiasi dei materiali seguenti:
1. acciaio Maraging avente carico di rottura uguale o superiore a 1,95 GPa;
2. leghe di alluminio aventi carico di rottura uguale o superiore a 0,46 GPa; o
0B001 b. (segue)
3. "materiali fibrosi o filamentosi" aventi "modulo specifico" superiore a 3,18 × 106 m e "carico di rottura
specifico" superiore a 7,62 × 104 m.
1. centrifughe a gas;
2. assiemi rotori completi;
3. tubi cilindrici rotori, con spessore di parete uguale o inferiore a 12 mm, diametro compreso tra 75 e 650 mm e costruiti con 'materiali ad alto rapporto resistenza/densità';
4. anelli o soffietti con spessore di parete uguale o inferiore a 3 mm, diametro compreso tra 75 e 650 mm, progettati per rinforzare localmente il tubo rotore o per collegarne un certo numero tra di loro e costruiti con 'materiali ad alto rapporto resistenza/densità';
5. diaframmi con diametro compreso tra 75 e 650 mm da montare all'interno dei tubi rotori, costruiti con 'materiali ad alto rapporto resistenza/densità';
6. coperchi superiori o inferiori con diametro compreso tra 75 e 650 mm sagomati in modo da permetterne l'alloggiamento alle estremità dei tubi rotori, costruiti con 'materiali ad alto rapporto resistenza/densità';
7. cuscinetti a sospensione magnetica, come segue:
a. assiemi di cuscinetti costituiti da un magnete anulare sospeso in alloggiamento costruito o protetto con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6" contenenti un mezzo di smorzamento ed aventi l'accoppiamento magnetico con una espansione polare o con un secondo magnete sistemato nel coperchio superiore del rotore;
b. cuscinetti magnetici attivi appositamente progettati o preparati per l'impiego in centrifughe a gas;
8. cuscinetti appositamente preparati comprendenti un assieme con coperchio a perno rotante montato
su smorzatore;
9. pompe molecolari comprendenti cilindri aventi scanalature elicoidali interne ottenute per estrusione o per lavorazione e fori interni ottenuti per lavorazione;
10. statori di forma anulare per motori polifase a corrente alternata del tipo ad isteresi (o riluttanza) per funzionamento sincrono sotto vuoto a una frequenza uguale o superiore a 600 Hz e una potenza uguale o superiore a 40 VA;
11. contenitori/alloggiamenti di centrifuga per contenere l'assieme tubo rotore di una centrifuga a gas, costituiti da un cilindro rigido con spessore di parete uguale o inferiore a 30 mm e con i terminali lavorati di precisione paralleli tra loro e perpendicolari all'asse longitudinale del cilindro con una tolleranza massima di 0,05 gradi;
12. prese di estrazione costituite da tubi appositamente progettati o preparati per l'estrazione del gas UF6 dall'interno del tubo rotore per azione di un tubo di Pitot e che possono essere fissati al sistema centrale di estrazione del gas;
13. variatori di frequenza (convertitori o invertitori) appositamente progettati o preparati per alimentare gli statori dei motori delle centrifughe di arricchimento a gas, aventi tutte le caratteristiche seguenti, e loro componenti appositamente progettati:
a. frequenza di uscita polifase di 600 Hz o superiore; e
0B001 b. 13. (segue)
b. elevata stabilità (con controllo di frequenza migliore rispetto allo 0,2 %);
14. valvole di intercettazione e di controllo come segue:
a. valvole di intercettazione appositamente progettate o preparate per agire sull'alimentazione, sul prodotto o sulle code dei flussi di UF6 gassoso di una centrifuga a gas individuale;
b. valvole con tenuta a soffietto, di intercettazione o di controllo, costruite o protette con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6", con un diametro interno da 10 a 160 mm, appositamente progettate o preparate per l'utilizzo in sistemi principali o ausiliari di impianti di centrifughe di arricchimento a gas;
c. apparecchiature e componenti, appositamente progettati o preparati per il processo di separazione per diffusione gassosa, come segue:
1. barriere di diffusione gassosa costruite con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6" porosi me- tallici, polimerici o ceramici con dimensione dei pori compresa tra 10 e 100 nm, spessore uguale o inferiore a 5 mm e, per le forme tubolari, diametro uguale o inferiore a 25 mm;
2. alloggiamenti dei diffusori gassosi costruiti o protetti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6";
6
3. compressori o ventilatori per gas con capacità di aspirazione volumetrica uguale o superiore a 1 m3/min di UF , pressione di mandata sino a 500 kPa e rapporto di compressione di 10:1 o inferiore, costruiti o protetti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6";
4. dispositivi di tenuta dell'asse rotante per compressori o ventilatori specificati in 0B001.c.3. e progettati per limitare le infiltrazioni di gas tampone ad un tasso inferiore a 1 000 cm3/min;
5. scambiatori di calore costruiti o protetti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6" e progettati per un tasso di perdita di pressione inferiore a 10 Pa per h con differenziale di pressione di 100 kPa;
6. valvole con tenuta a soffietto, manuali o automatiche, di intercettazione o di controllo, costruite o
protette con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6";
d. apparecchiature e componenti, appositamente progettati o preparati per il processo di separazione aerodinamica, come segue:
1. ugelli di separazione costituiti da canali curvi fessurati con raggio di curvatura inferiore ad 1 mm resistenti alla corrosione dell'UF6 ed aventi all'interno dell'ugello un separatore a lama per suddividere in due correnti il flusso di gas;
2. tubi di ingresso cilindrici o conici (tubi vortex) costruiti o protetti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6" e con uno o più ingressi tangenziali;
3. compressori o ventilatori per gas costruiti o protetti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6" e loro dispositivi di tenuta dell'asse rotante;
4. scambiatori di calore costruiti o protetti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6";
0B001 d. (segue)
5. alloggiamenti di elementi di separazione, costruiti o protetti con "materiali resistenti alla corrosione
dell'UF6" per contenere i tubi vortex o gli ugelli di separazione;
6. valvole con tenuta a soffietto, manuali o automatiche, di intercettazione o di controllo, costruite o protette con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6", con un diametro uguale o superiore a 40 mm;
7. sistemi di processo per la separazione dell'UF6 dal veicolo gassoso (idrogeno o elio) sino ad un
contenuto uguale o inferiore a 1 ppm di UF6 comprendenti:
a. scambiatori di calore criogenici e crioseparatori in grado di raggiungere temperature uguali o
inferiori a 153 K (– 120 °C);
b. unità di refrigerazione criogeniche in grado di raggiungere temperature uguali o inferiori a 153 K
(– 120 °C);
c. ugelli di separazione o unità a tubi vortex per la separazione dell'UF6 dal veicolo gassoso;
d. trappole fredde per UF6 capaci di congelare gli UF6;
e. apparecchiature e componenti, appositamente progettati o preparati per il processo di separazione a scambio chimico, come segue:
1. colonne ad impulso liquido-liquido a scambio rapido con tempo di permanenza di stadio uguale o inferiore a 30 secondi e resistenti all'acido cloridrico concentrato (ad esempio costruite o protette con idonei materiali plastici quali polimeri di idrocarburi fluorurati o vetro);
2. contattori centrifughi liquido-liquido a scambio rapido con tempo di permanenza di stadio uguale o inferiore a 30 secondi e resistenti all'acido cloridrico concentrato (ad esempio costruiti o protetti con idonei materiali plastici quali polimeri di idrocarburi fluorurati o vetro);
3. celle di riduzione elettrochimiche resistenti a soluzioni di acido cloridrico concentrate intese a mo- dificare la valenza dell'uranio;
4. apparecchiature di alimentazione per celle di riduzione elettrochimiche per prelevare l'U+4 dal flusso organico e, per le parti in contatto con il flusso di processo, costruite o protette con idonei materiali (ad esempio vetro, polimeri al fluorocarbonio, solfato di polifenile, polietere solfone e grafite impre- gnata di resina);
5. sistemi di preparazione della carica per la produzione di soluzione di cloruro di uranio ad alta purezza costituiti da apparecchiature di dissoluzione, estrazione di solvente e/o scambio ionico per la purifi- cazione e per le celle elettrolitiche per ridurre l'uranio U+6 o U+4 a U+3;
6. sistemi di ossidazione dell'uranio per l'ossidazione di U+3 a U+4;
f. apparecchiature e componenti, appositamente progettati o preparati per il processo di separazione a scambio ionico, come segue:
1. resine a scambio ionico a reazione rapida, resine pellicolari o resine porose a macroreticolo nelle quali i gruppi attivi di scambio chimico sono limitati ad un rivestimento sulla superficie di una struttura di supporto porosa inattiva ed altre strutture composite di qualsiasi forma, comprese particelle o fibre di diametro uguale o inferiore a 0,2 mm, resistenti all'acido cloridrico concentrato e progettate per avere un periodo di dimezzamento della velocità di scambio inferiore a 10 secondi ed in grado di funzio- nare a temperature nella gamma da 373 K (100 °C) a 473 K (200 °C);
0B001 f. (segue)
2. colonne (di forma cilindrica) a scambio ionico con diametro superiore a 1 000 mm, costruite o protette con materiali resistenti all'acido cloridrico concentrato (ad esempio titanio o materiali plastici al fluorocarbonio) ed in grado di funzionare a temperature nella gamma da 373 K (100 °C) a 473 K (200 °C) e pressioni superiori a 0,7 MPa;
3. sistemi di reflusso a scambio ionico (sistemi di ossidazione o riduzione chimica o elettrochimica) per la rigenerazione degli agenti chimici ossidanti o riducenti usati negli stadi a cascata di arricchimento a scambio ionico;
g. apparecchiature e componenti, appositamente progettati o preparati per i processi di separazione laser con separazione isotopica di vapore atomico a laser, come segue:
1. sistemi di vaporizzazione dell'uranio metallo progettati per raggiungere una potenza utile pari o
superiore a 1 kW sul bersaglio per l'uso nell'arricchimento a laser;
2. sistemi di manipolazione del liquido o del vapore di uranio metallo appositamente progettati o preparati per la manipolazione dell'uranio fuso, delle leghe di uranio fuse o del vapore di uranio metallo per l'uso nell'arricchimento a laser, e loro componenti appositamente progettati;
N.B.: CFR. ANCHE 2A225.
3. assiemi di collettori del prodotto e delle code per l'uranio metallo in forma liquida o solida, costruiti o protetti con materiali resistenti al calore e alla corrosione del vapore o del liquido di uranio metallo, quali la grafite rivestita di ossido di ittrio o il tantalio;
4. alloggiamenti del modulo di separazione (serbatoi cilindrici o rettangolari) per contenere la sorgente di vapore di uranio metallo, il cannone a fascio elettronico ed i collettori del prodotto e delle code;
5. "laser" o sistemi "laser" appositamente progettati o preparati per la separazione di isotopi di uranio con una stabilizzazione di frequenza dello spettro per funzionamento su periodi di tempo estesi;
N.B.: CFR. ANCHE 6A005 E 6A205.
h. apparecchiature e componenti, appositamente progettati o preparati per i processi di separazione laser con separazione isotopica molecolare a laser, come segue:
1. ugelli ad espansione supersonica per il raffreddamento di miscele di UF6 e del veicolo gassoso a temperature uguali o inferiori a 150 K (- 123 °C) e costruiti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6";
2. prodotti o componenti collettori di code o dispositivi appositamente progettati o preparati per la raccolta di materiale di uranio o delle code di uranio a seguito dell'illuminazione con luce laser, costruiti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6";
3. compressori costruiti o protetti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6" e loro dispositivi di tenuta dell'asse rotante;
4. apparecchiature per fluorurare l'UF5 (solido) in UF6 (gassoso);
5. sistemi di processo per la separazione dell'UF6 dal veicolo gassoso (azoto, argon o altro gas) com- prendenti:
0B001 h. 5. (segue)
a. scambiatori di calore criogenici e crioseparatori in grado di raggiungere temperature uguali o
inferiori a 153 K (– 120 °C);
b. unità di refrigerazione criogeniche in grado di raggiungere temperature uguali o inferiori a 153 K
(– 120 °C);
c. trappole fredde per UF6 capaci di congelare gli UF6;
6. "laser" o sistemi "laser" appositamente progettati o preparati per la separazione di isotopi di uranio con una stabilizzazione di frequenza dello spettro per funzionamento su periodi di tempo estesi;
N.B.: CFR. ANCHE 6A005 E 6A205.
i. apparecchiature e componenti, appositamente progettati o preparati per il processo di separazione a plasma, come segue:
1. sorgenti di potenza a microonde e antenne per la produzione e l'accelerazione di ioni, aventi una frequenza di uscita superiore a 30 GHz ed una potenza di uscita media superiore a 50 kW;
2. bobine di eccitazione di ioni a radiofrequenza per frequenze superiori a 100 kHz ed in grado di sopportare una potenza media superiore a 40 kW;
3. sistemi di generazione di plasma di uranio;
4. non utilizzato;
5. assiemi di collettori del prodotto e delle code per l'uranio metallo in forma solida, costruiti o protetti con materiali resistenti al calore e alla corrosione del vapore di uranio, quali la grafite rivestita di ossido di ittrio o il tantalio;
6. alloggiamenti (di forma cilindrica) del modulo di separazione per contenere la sorgente del plasma di uranio, le bobine di eccitazione a radiofrequenza ed i collettori del prodotto e delle code e costruiti con idoneo materiale non magnetico (ad esempio acciaio inossidabile);
j. apparecchiature e componenti, appositamente progettati o preparati per il processo di separazione elet- tromagnetica, come segue:
1. sorgenti di ioni, singole o multiple, consistenti in una sorgente di vapore, uno ionizzatore e un acceleratore del fascio costruiti con idonei materiali non magnetici (ad esempio grafite, acciaio inos- sidabile o rame) e in grado di fornire una corrente totale del fascio ionico uguale o superiore a 50 mA;
2. piastre collettrici di ioni per ricevere i fasci ionici di uranio arricchito o impoverito, consistenti in due o più fenditure e cavità e costruite con idonei materiali non magnetici (ad esempio grafite o acciaio inossidabile);
3. alloggiamenti sotto vuoto per i separatori elettromagnetici di uranio costruiti con materiali non magnetici (ad esempio acciaio inossidabile) e progettati per funzionare a pressioni uguali o inferiori a 0,1 Pa;
4. espansioni polari magnetiche con diametro superiore a 2 m;
5. alimentatori ad alta tensione per sorgenti ioniche, aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. in grado di funzionare in modo continuo;
0B001 j. 5. (segue)
b. tensione di uscita uguale o superiore a 20 000 V;
c. corrente di uscita uguale o superiore a 1 A; e
d. regolazione della tensione migliore dello 0,01 % per un periodo di 8 ore;
N.B.: CFR. ANCHE 3A227.
6. alimentatori per magneti (di elevata potenza, corrente continua) aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. in grado di funzionare in modo continuo con una corrente di uscita uguale o superiore a 500 A ad una tensione uguale o superiore a 100 V; e
b. regolazione della corrente o della tensione migliore dello 0,01 % per un periodo di 8 ore.
N.B.: CFR. ANCHE 3A226.
0B002 Sistemi ausiliari, apparecchiature e componenti appositamente progettati o preparati per impianti di sepa- razione isotopica specificati in 0B001, costruiti o protetti con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6", come segue:
a. autoclavi di alimentazione, forni o sistemi usati per trasferire l'UF6 al processo di arricchimento;
b. desublimatori o trappole fredde, utilizzati per eliminare l'UF6 dal processo di arricchimento per il
successivo trasferimento alla fase di riscaldamento;
c. stazioni del prodotto e delle code per il trasferimento dell'UF6 nei contenitori;
d. stazioni di liquefazione o solidificazione usate per eliminare l'UF6 dal processo di arricchimento mediante compressione, raffreddamento e conversione dell'UF6 in forma liquida o solida;
e. sistemi di tubazioni e sistemi di intestazione appositamente progettati o preparati per trasportare l'UF6 negli stadi a cascata a diffusione gassosa, centrifuga o aerodinamica;
f. sistemi e pompe da vuoto, come segue:
1. collettori, intestazioni o pompe da vuoto aventi capacità di aspirazione uguale o superiore a 5
m3/min;
2. pompe da vuoto appositamente progettate per funzionare in atmosfere contenenti l'UF6, costruite o
protette con "materiali resistenti alla corrosione dell'UF6"; o
3. sistemi a vuoto costituiti da collettori, intestazioni e pompe da vuoto e progettati per funzionare in atmosfere contenenti l'UF6;
g. spettrometri di massa/sorgenti ioniche per l'UF6 in grado di prelevare campioni in linea dai flussi di UF6 gassoso e aventi tutte le seguenti caratteristiche:
0B002 g. (segue)
1. in grado di misurare ioni di unità di massa atomica uguale o superiore a 320 e aventi una risoluzione migliore di 1 su 320;
2. sorgenti ioniche costruite o protette con nichelio, leghe di nichelio e rame con un tenore del 60 % o
più, in peso, di nichelio, o leghe di nichelio e cromo;
3. sorgenti di ionizzazione a bombardamento di elettroni; e
4. un sistema collettore per l'analisi isotopica.
0B003 Impianti per la conversione dell'uranio e loro apparecchiature appositamente progettate o preparate, come segue:
a. sistemi per la conversione di concentrati di minerale uranio in UO3;
b. sistemi per la conversione di UO3 in UF6;
c. sistemi per la conversione di UO3 in UO2;
d. sistemi per la conversione di UO2 in UF4;
e. sistemi per la conversione di UF4 in UF6;
f. sistemi per la conversione di UF4 in uranio metallo;
g. sistemi per la conversione di UF6 in UO2;
h. sistemi per la conversione di UF6 in UF4;
i. sistemi per la conversione di UO2 in UCl4.
0B004 Impianti per la produzione o la concentrazione di acqua pesante, deuterio e composti di deuterio, e loro apparecchiature e componenti appositamente progettati o preparati, come segue:
a. impianti per la produzione di acqua pesante, deuterio o composti di deuterio, come segue:
1. impianti per lo scambio acqua-idrogeno solforato;
2. impianti per lo scambio ammoniaca-idrogeno;
b. apparecchiature e componenti, come segue:
1. torri di scambio acqua-idrogeno solforato con diametro pari o superiore a 1,5 m, in grado di funzionare a pressioni pari o superiori a 2 MPa;
0B004 b. (segue)
2. ventilatori o compressori centrifughi a stadio unico a bassa pressione (cioè 0,2 MPa) per la circola- zione di gas di idrogeno solforato (cioè gas contenente più del 70 % di H2S) aventi una capacità di flusso uguale o superiore a 56 m3/s quando fatti funzionare a pressioni uguali o superiori a 1,8 MPa e dotati di dispositivi di tenuta progettati per funzionare con H2S umido;
l
3. torri di scambio ammoniaca-idrogeno aventi un'altezza uguale o superiore a 35 m e un diametro compreso tra 1,5 m e 2,5 m in grado di funzionare a pressioni superiori a 15 MPa;
4. elementi interni delle torri, compresi contattori di stadio, e pompe di stadio, incluse quelle immerse, per la produzione di acqua pesante che utilizzano il processo di scambio ammoniaca-idrogeno;
5. piroscissori di ammoniaca con pressioni di esercizio uguali o superiori a 3 MPa per la produzione di acqua pesante che utilizzano il processo di scambio ammoniaca-idrogeno;
6. analizzatori ad assorbimento infrarosso in grado di analizzare in tempo reale il rapporto idrogeno/ deuterio, quando le concentrazioni di deuterio sono uguali o superiori al 90 %;
7. bruciatori catalitici per la conversione di gas deuterio arricchito in acqua pesante che utilizzano il processo di scambio ammoniaca-idrogeno;
8. sistemi completi di arricchimento dell'acqua pesante o loro colonne per aumentare la concentrazione di deuterio nell'acqua pesante fino alla qualità per reattori;
9. convertitori di sintesi di ammoniaca o unità di sintesi appositamente progettate o preparate per la produzione di acqua pesante con il processo di scambio ammoniaca-idrogeno.
0B005 Impianti appositamente progettati per la fabbricazione di elementi di combustibile per "reattori nucleari" e loro apparecchiature appositamente progettate o preparate.
Nota tecnica:
Le apparecchiature appositamente progettate o preparate per la fabbricazione di elementi di combustibile per "reattori nucleari" comprendono apparecchiature che:
1. entrano normalmente in contatto diretto con il flusso produttivo di materiali nucleari o lo gestiscono o ne assicurano
direttamente la regolazione;
2. sigillano il materiale nucleare nell'involucro;
3. verificano l'integrità dell'involucro o del sigillo;
4. verificano il trattamento di finitura del combustibile sigillato; o
5. sono impiegate per montare gli elementi del reattore.
0B006 Impianti per il ritrattamento di elementi di combustibile irraggiato per "reattori nucleari" e loro apparec- chiature e componenti appositamente progettati o preparati.
Nota: 0B006 comprende:
0B006 Nota (segue)
a. impianti per il ritrattamento di elementi di combustibile irraggiato per "reattori nucleari" comprendenti le apparecchiature e i componenti che normalmente entrano in contatto diretto con il combustibile irraggiato e con i flussi di trattamento dei principali materiali nucleari e dei prodotti di fissione e ne assicurano la regolazione;
b. macchine per tagliare o sminuzzare elementi di combustibile, cioè apparecchiature telecomandate destinate a
tagliare, sminuzzare o tranciare assiemi, fasci o barre di combustibile irraggiato per "reattori nucleari";
c. dissolutori, recipienti di sicurezza anticriticità (ad esempio recipienti di piccolo diametro, anulari o piatti) appositamente progettati o preparati per la dissoluzione del combustibile irraggiato per "reattori nucleari", in grado di sopportare liquidi caldi altamente corrosivi e con possibilità di essere caricati e revisionati a distanza;
d. apparecchi per l'estrazione con solventi, quali colonne a riempimento o pulsate, miscelatori-decantatori o contattori centrifughi, resistenti all'effetto corrosivo dell'acido nitrico e appositamente progettati o preparati per l'impiego in impianti di riprocessamento di "uranio naturale" irraggiato, "uranio impoverito" o "materie fissili speciali";
e. recipienti di contenimento o di stoccaggio appositamente progettati come recipienti di sicurezza anticriticità e
resistenti agli effetti corrosivi dell'acido nitrico;
Nota tecnica:
I recipienti di contenimento o di stoccaggio hanno normalmente le caratteristiche seguenti:
1. pareti o strutture interne con un equivalente di boro (calcolato per tutti gli elementi costitutivi secondo
quanto specificato nella nota allo 0C004) di almeno il 2 %;
2. diametro non superiore a 175 mm per i recipienti cilindrici; o
3. larghezza non superiore a 75 mm per recipienti piatti o anulari.
f. sistemi di misurazione dei neutroni appositamente progettati o preparati per l'integrazione e l'uso con sistemi di controllo automatico in impianti di ritrattamento di "uranio naturale" irraggiato, "uranio impoverito" o "materie fissili speciali".
0B007 Impianti per la conversione del plutonio e loro apparecchiature appositamente progettate o preparate, come segue:
a. sistemi per la conversione del nitrato di plutonio in ossido di plutonio;
b. sistemi per la produzione di plutonio metallo.
0C Materiali
0C001 "Uranio naturale", "uranio impoverito" x xxxxx sotto forma di metallo, lega, composto chimico o concen- trato e qualsiasi altro materiale contenente uno o più dei prodotti sopra citati.
Nota: 0C001 non sottopone ad autorizzazione le sostanze e i prodotti seguenti:
a. quattro grammi o meno di "uranio naturale" o di "uranio impoverito" se contenuti in un componente
sensibile di strumenti;
0C001 Nota (segue)
b. "uranio impoverito" appositamente fabbricato per le seguenti applicazioni civili non nucleari:
1. schermi;
2. imballaggi;
3. zavorre aventi una massa non superiore a 100 kg;
4. contrappesi aventi una massa non superiore a 100 kg;
x. xxxxx contenenti meno del 5 % di torio;
d. prodotti ceramici contenenti torio fabbricati per usi non nucleari.
0C002 "Materie fissili speciali".
Nota: 0C002 non sottopone ad autorizzazione quattro "grammi effettivi" o meno se sono contenuti in un componente
sensibile di strumenti.
0C003 Deuterio, acqua pesante (ossido di deuterio) ed altri composti di deuterio e miscele e soluzioni contenenti deuterio nelle quali il rapporto isotopico deuterio/idrogeno superi 1:5 000.
0C004 Grafite avente un grado di purezza migliore di 5 parti per milione di 'boro equivalente' e densità superiore a 1,50 g/cm3, per utilizzo in un "reattore nucleare", in quantità superiori a 1 kg.
N.B.: CFR. ANCHE 1C107.
Nota 1: Ai fini del controllo delle esportazioni, le competenti autorità dello Stato membro in cui l'esportatore è stabilito determineranno se le esportazioni di grafite conforme alle suddette specifiche siano o meno per utilizzo in "reattori nucleari".
Nota 2: In 0C004 il 'boro equivalente' (BE) è definito come la somma di BEz per le impurità (ad esclusione del BEcarbonio in quanto il carbonio non è considerato un'impurità), compreso il boro, dove:
BEZ (ppm) = CF × concentrazione dell'elemento Z in ppm;
dove CF è il fattore di conversione¼ σZ AB
σBAZ
e σB e σZ sono le sezioni d'urto di cattura dei neutroni termici (in barn) rispettivamente per il boro naturale e
per l'elemento Z, e AB e AZ sono i pesi atomici rispettivamente del boro naturale e dell'elemento Z.
0C005 Composti o polveri appositamente preparati, resistenti alla corrosione dell'UF6 (ad esempio nichelio o leghe contenenti il 60 % o più in peso di nichelio, ossido di alluminio e polimeri di idrocarburi completamente fluorurati), per la costruzione di barriere di diffusione gassosa, aventi una purezza uguale o superiore al 99,9 % in peso e dimensione delle particelle inferiore a 10 µm misurata secondo la norma ASTM B330 ed un elevato grado di uniformità della dimensione delle particelle.
0D Software
0D001 "Software" appositamente progettato o modificato per lo "sviluppo", la "produzione" o l'"utilizzazione" di beni specificati nella presente categoria.
0E Tecnologia
0E001 "Tecnologia" in conformità alla nota sulla tecnologia nucleare per lo "sviluppo", la "produzione" o l'"uti- lizzazione" di beni specificati nella presente categoria.
CATEGORIA 1 — MATERIALI SPECIALI E RELATIVE APPARECCHIATURE
1A Sistemi, apparecchiature e componenti
1A001 Componenti costituiti di composti fluorurati, come segue:
a. dispositivi di tenuta, guarnizioni, sigillanti o serbatoi elastici per carburante, appositamente progettati per impiego su "aeromobili" o impiego aerospaziale, costituiti da più del 50 % in peso di uno qualsiasi dei materiali specificati in 1C009.b. o 1C009.c.;
b. polimeri e copolimeri piezoelettrici, costituiti da fluoruro di vinilidene (CAS 75-38-7), specificati in 1C009.a., aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. sotto forma di fogli o pellicole; e
2. con spessore superiore a 200 µm;
c. dispositivi di tenuta, guarnizioni, sedi di valvole, serbatoi elastici o membrane, aventi tutte le caratteri- stiche seguenti:
1. costituiti da fluoroelastomeri contenenti almeno un gruppo di viniletere come unità costitutiva; e
2. appositamente progettati per impiego su "aeromobili", 'missili' o impiego aerospaziale.
Nota: In 1A001.c., per 'missili' si intendono sistemi completi a razzo e sistemi di veicoli aerei senza equipaggio.
1A002 Strutture o prodotti laminati "compositi" aventi una delle caratteristiche seguenti:
N.B.: CFR. ANCHE 1A202, 9A010 e 9A110.
a. costituiti da una "matrice" organica e materiali specificati in 1C010.c., 1C010.d. o 1C010.e.; o
b. costituiti da una "matrice" metallica o di carbonio e aventi una delle caratteristiche seguenti:
1. "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio con:
a. un "modulo specifico" superiore a 10,15 × 106 m; e
b. un "carico di rottura specifico" superiore a 17,7 × 104 m; o
2. materiali specificati in 1C010.c.
Nota 1: 1A002 non sottopone ad autorizzazione strutture o prodotti laminati compositi costruiti con "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio impregnati con resine epossidiche utilizzati per la riparazione di prodotti laminati o di strutture di "aeromobili civili", aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1A002 Note 1 (segue)
a. area non superiore a 1 m2;
b. lunghezza non superiore a 2,5 m; e
c. larghezza superiore a 15 mm.
Nota 2: 1A002 non sottopone ad autorizzazione prodotti semilavorati appositamente progettati per le seguenti
applicazioni esclusivamente civili:
a. articoli sportivi;
b. industria automobilistica;
c. industria delle macchine utensili;
d. settore medico.
Nota 3: 1A002.b.1. non sottopone ad autorizzazione prodotti semilavorati contenenti filamenti intrecciati disposti al
massimo su due dimensioni e appositamente progettati per le seguenti applicazioni:
a. forni per trattamento termico e rinvenimento di metalli;
b. apparecchiature per la produzione di monocristalli (boule) di silicio.
Nota 4: 1A002 non sottopone ad autorizzazione prodotti lavorati appositamente progettati per una specifica ap- plicazione.
1A003 Manufatti realizzati con poliimmidi aromatiche non "fusibili" sotto forma di pellicole, fogli, nastri o strisce aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. spessore superiore a 0,254 mm; o
b. rivestiti o laminati con carbonio, grafite, metalli o sostanze magnetiche.
Nota: 1A003 non sottopone ad autorizzazione i manufatti rivestiti o laminati con rame e progettati per circuiti elettronici stampati.
N.B.: Per le poliimmidi aromatiche "fusibili" sotto qualsiasi forma, cfr. 1C008.a.3.
1A004 Apparecchiature e componenti di protezione e rivelazione non appositamente progettati per uso militare, come segue:
N.B.: CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO, 2B351 E 2B352.
x. xxxxxxxx complete, filtri e relative apparecchiature di decontaminazione, progettati o modificati per la difesa da uno degli agenti o materiali seguenti, e loro componenti appositamente progettati:
Nota: 1A004.a. include respiratori motorizzati con sistema di purificazione dell'aria (PAPR) progettati o modificati
per la difesa da agenti o materiali, elencati in 1A004.a.
1A004 a. (segue) Nota tecnica:
Ai fini di 1A004.a.:
1. le maschere complete sono note anche come maschere antigas;
2. i filtri comprendono le cartucce filtranti.
1. agenti biologici "modificati per uso bellico";
2. materiali radioattivi "modificati per uso bellico";
3. agenti di guerra chimica (CW); o
4. "agenti antisommossa", inclusi:
a. α-bromobenzeneacetonitrile (cianuro di bromobenzile) (CA) (CAS 5798-79-8);
b. [(2-Clorofenil) metilene] propanedinetrile (o-clorobenzilidenemalononitrile) (CS) (CAS 2698-41-1);
x. 0-xxxxx-0-xxxxxxxxxxxx, xxxxx-xxxx-xxxxxxx (x-xxxxxxxxxxxxxxxx) (XX) (CAS 532-27-4);
x. xxxxxx-(b,f)-1,4-ossazepina (CR) (CAS 257-07-8);
e. 10-cloro-5,10-diidrofenarsazina (cloruro di fenarsazina) (adamsite) (DM) (CAS 578-94-9);
f. N-nonanoilmorfolina (MPA) (CAS 5299-64-9);
b. abiti, guanti e calzature protettivi, appositamente progettati o modificati per la difesa da uno dei seguenti agenti o materiali:
1. agenti biologici "modificati per uso bellico";
2. materiali radioattivi "modificati per uso bellico"; o
3. agenti di guerra chimica (CW);
c. sistemi di rivelazione, appositamente progettati o modificati per rivelare o individuare uno degli agenti o
materiali seguenti, e loro componenti appositamente progettati:
1. agenti biologici "modificati per uso bellico";
2. materiali radioattivi "modificati per uso bellico";
3. agenti di guerra chimica (CW);
1A004 (segue)
d. apparecchiature elettroniche progettate per la rivelazione o l'individuazione automatica della presenza di residui di "esplosivi" facenti uso di tecniche di 'rivelazione di tracce' (per esempio onde acustiche di superficie, spettrometria a mobilità ionica, spettrometria a mobilità differenziale, spettrometria di massa).
Nota tecnica:
Per 'rivelazione di tracce' si intende la capacità di rivelare meno di 1 ppm di vapore, o 1 mg di solido o di liquido.
Nota 1: 1A004.d. non sottopone ad autorizzazione le apparecchiature appositamente progettate per uso di laboratorio.
Nota 2: 1A004.d. non sottopone ad autorizzazione i portali elettromagnetici di sicurezza senza contatto.
Nota: 1A004 non sottopone ad autorizzazione:
a. dosimetri per il controllo delle radiazioni assorbite dalle persone;
b. apparecchiature per la salute e la sicurezza sul lavoro esclusivamente destinate, per progettazione o per
applicazione, alla protezione dai rischi specifici connessi con le attività industriali civili, inclusi i settori:
1. estrattivo delle miniere;
2. estrattivo delle cave;
3. agricolo;
4. farmaceutico;
5. medico;
6. veterinario;
7. ambientale;
8. della gestione dei rifiuti;
9. alimentare.
Note tecniche:
1. 1A004 include apparecchiature e componenti che sono stati individuati, collaudati con successo in conformità delle norme nazionali o altrimenti dimostrati efficaci, per la rivelazione di materiali radioattivi "modificati per uso bellico", agenti biologici "modificati per uso bellico", agenti di guerra chimica, 'simulanti' o "agenti antisommossa" o la difesa da essi, anche se tali apparecchiature o componenti sono impiegati nelle attività industriali civili nei settori estrattivo, agricolo, farmaceutico, medico, veterinario, ambientale, della gestione dei rifiuti e alimentare.
2. Il 'simulante' è una sostanza o un materiale usato al posto di un agente tossico (chimico o biologico) nell'adde- stramento, nella ricerca, nel collaudo o nella valutazione.
1A005 Indumenti corazzati e loro componenti, come segue:
N.B.: CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO.
1A005 (segue)
a. indumenti corazzati leggeri non fabbricati in accordo con norme o specifiche militari, o loro equivalenti, e loro componenti appositamente progettati;
b. piastre per indumenti corazzati pesanti che offrono protezione balistica uguale o inferiore al livello IIIA
(NIJ 0101.06, luglio 2008) o equivalenti nazionali.
N.B.: Per i "materiali fibrosi o filamentosi" utilizzati per la fabbricazione di indumenti corazzati, cfr. 1C010.
Nota 1: 1A005 non sottopone ad autorizzazione gli indumenti corazzati se al seguito dell'utente a scopo di
protezione personale.
Nota 2: 1A005 non sottopone ad autorizzazione gli indumenti corazzati per la protezione frontale unicamente da
frammenti e onde d'urto provocati da congegni esplosivi non militari.
Nota 3: 1A005 non sottopone ad autorizzazione gli indumenti corazzati progettati per la protezione da coltelli, lance,
aghi o da traumi da corpo contundente.
1A006 Apparecchiature, appositamente progettate o modificate per la disattivazione di ordigni esplosivi improvvi- sati, come segue, e loro componenti e accessori appositamente progettati:
N.B.: CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO.
a. veicoli telecomandati;
b. 'inibitori' (disruptors).
Nota tecnica:
Gli 'inibitori' sono dispositivi appositamente progettati per impedire il funzionamento di un ordigno esplosivo mediante
il lancio di un proiettile liquido, solido o frangibile.
Nota: 1A006 non sottopone ad autorizzazione le apparecchiature al seguito dell'operatore.
1A007 Apparecchiature e dispositivi appositamente progettati per innescare cariche e dispositivi contenenti "ma- teriali energetici" con mezzi elettrici, come segue:
N.B.: CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO, 3A229 E 3A232.
a. apparecchi di innesco per detonatori esplosivi progettati per azionare i detonatori esplosivi specificati in 1A007.b.;
b. detonatori esplosivi azionati elettricamente, come segue:
1. a ponte esplodente (EB);
2. a filo esplodente (EBW);
3. a trasmettitore d'impulso (slapper);
4. a lamina esplodente (EFI).
1A007 (segue)
Note tecniche:
1. Il termine innesco o ignitore è usato a volte al posto della parola detonatore.
2. Ai fini di 1A007.b., i detonatori in esame utilizzano tutti un piccolo conduttore elettrico (ponte, filo o lamina) che vaporizza in modo esplosivo quando viene attraversato da un impulso elettrico rapido ad alta intensità. Nei tipi non a slapper, il conduttore che esplode innesca una detonazione chimica in un materiale altamente esplosivo al contatto come il PETN (tetranitrato di pentaeritrite). Nei detonatori a slapper la vaporizzazione in modo esplosivo di un conduttore elettrico spinge una lamina mobile (flyer) o uno slapper attraverso un varco e l'impatto dello slapper su di un esplosivo innesca la detonazione chimica. Lo slapper in alcune realizzazioni è azionato dalla forza magnetica. Il termine detonatore a lamina esplodente può riferirsi sia ad un detonatore EB che di tipo a slapper.
1A008 Cariche, dispositivi e loro componenti, come segue:
a. 'cariche cave' aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. quantità netta di esplosivo (NEQ) superiore a 90 g; e
2. diametro dell'involucro esterno uguale o superiore a 75 mm;
b. cariche da taglio lineare aventi tutte le caratteristiche seguenti e loro componenti appositamente proget- tati:
1. carico esplosivo superiore a 40 g/m; e
2. ampiezza uguale o superiore a 10 mm;
c. cordone detonante con carico del nucleo esplosivo superiore a 64 g/m;
d. cariche da taglio, diverse da quelle specificate in 1A008.b., ed utensili da recisione aventi una quantità netta di esplosivo (NEQ) superiore a 3,5 kg.
Nota tecnica:
Le 'cariche cave' sono cariche esplosive sagomate per concentrare gli effetti dell'esplosione.
1A102 Componenti risaturati pirolizzati carbonio-carbonio progettati per i veicoli di lancio nello spazio specificati in 9A004 o i razzi sonda specificati in 9A104.
1A202 Strutture composite, diverse da quelle specificate in 1A002, di forma tubolare e aventi tutte le caratteristiche seguenti:
N.B.: CFR. ANCHE 9A010 E 9A110.
a. diametro interno compreso tra 75 mm e 400 mm; e
b. costruite con uno qualsiasi dei "materiali fibrosi o filamentosi" specificati in 1C010.a. o 1C010.b. o
1C210.a. o con i materiali preimpregnati al carbonio specificati in 1C210.c.
1A225 Catalizzatori platinati appositamente progettati o preparati per favorire la reazione di scambio dell'isotopo idrogeno tra l'idrogeno e l'acqua per il recupero del trizio dall'acqua pesante o per la produzione di acqua pesante.
1A226 Filtri speciali che possono essere utilizzati per la separazione dell'acqua pesante dall'acqua comune e aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. costituiti da una rete a maglia fitta di bronzo fosforoso trattata chimicamente per migliorarne la
bagnabilità; e
b. progettati per essere utilizzati in torri di distillazione sotto vuoto.
1A227 Finestre ad alta densità schermate contro le radiazioni (vetri al piombo o altri materiali) aventi tutte le
caratteristiche seguenti, e loro cornici appositamente progettate:
a. una 'zona fredda' di dimensioni superiori a 0,09 m2;
b. una densità superiore a 3 g/cm3; e
c. uno spessore uguale o superiore a 100 mm.
Nota tecnica:
In 1A227 con il termine 'zona fredda' si intende la zona di visualizzazione esposta al più basso livello di radiazione
nella progettazione.
1B Apparecchiature di collaudo, di ispezione e di produzione
1B001 Apparecchiature per la produzione o l'ispezione di strutture o prodotti laminati "compositi", specificati in 1A002, o di "materiali fibrosi o filamentosi", specificati in 1C010, come segue, e loro componenti ed accessori appositamente progettati:
N.B.: CFR. ANCHE 1B101 e 1B201.
a. macchine per l'avvolgimento di filamenti, i cui movimenti di posizionamento, avvolgimento e bobinatura delle fibre sono coordinati e programmati secondo tre o più assi di 'servoposizionamento primario', appositamente progettate per fabbricare strutture o prodotti laminati "compositi" utilizzando "materiali fibrosi o filamentosi";
b. 'macchine per la messa in opera di nastri', i cui movimenti di posizionamento e di messa in opera di nastri sono coordinati e programmati secondo cinque o più assi di 'servoposizionamento primario', appositamente progettate per la fabbricazione di strutture "composite" per cellule di aerei o di 'missili';
Nota: In 1B001.b. per 'missili' si intendono sistemi completi a razzo e sistemi di veicoli aerei senza equipaggio.
Nota tecnica:
Ai fini di 1B001.b. le 'macchine per la messa in opera di nastri' hanno la capacità di mettere in opera una o più 'bande di filamenti' di larghezza superiore a 25 mm e inferiore o uguale a 305 mm, e di tagliare e riavviare la direzione individuale delle 'bande di filamenti' durante il processo di messa in opera.
c. macchine per la tessitura e macchine per interallacciare a più dimensioni o direzioni, compresi gli adattatori e gli assiemi di modifica, appositamente progettate o modificate per tessere, interallacciare o intrecciare le fibre, per strutture "composite";
Nota tecnica:
Ai fini di 1B001.c., la tecnica dell'interallacciatura include il lavoro a maglia.
d. apparecchiature appositamente progettate o modificate per la produzione di fibre di rinforzo, come segue:
1B001 d. (segue)
1. apparecchiature per la trasformazione di fibre polimeriche (quali poliacrilonitrile, rayon, catrame o policarbosilano) in fibre di carbonio o in fibre di carburo di silicio, compresi i dispositivi speciali per la tensione della fibra durante il riscaldamento;
2. apparecchiature per la deposizione chimica in fase di vapore di elementi o composti, su substrati filamentosi riscaldati, per la fabbricazione di fibre di carburo di silicio;
3. apparecchiature per la filatura a umido di ceramiche refrattarie (quali l'ossido di alluminio);
4. apparecchiature per la trasformazione, con trattamento termico, di alluminio contenente fibre di materiali precursori in fibre di allumina;
e. apparecchiature per la produzione, con il metodo della fusione a caldo, di preimpregnati specificati in 1C010.e.;
f. apparecchiature per l'ispezione non distruttiva appositamente progettate per i materiali "compositi", come segue:
1. sistemi di tomografia a raggi X per la rilevazione dei difetti nelle tre dimensioni;
2. apparecchiature di collaudo a ultrasuoni con controllo numerico i cui movimenti per il posiziona- mento di trasmettitori o ricevitori sono coordinati e programmati simultaneamente su quattro o più assi per seguire il contorno tridimensionale del componente ispezionato;
g. 'macchine per la posa di cavi di filamenti', i cui movimenti di posizionamento e di messa in opera di cavi sono coordinati e programmati secondo due o più assi di 'servoposizionamento primario', appositamente progettate per la fabbricazione di strutture "composite" per cellule di aerei o di 'missili';
Nota tecnica:
Ai fini di 1B001.g. le 'macchine per la posa di cavi' hanno la capacità di porre in opera una o più 'bande di filamenti' di larghezza inferiore o uguale a 25 mm, e di tagliare e riavviare la direzione individuale delle 'bande di filamenti' durante il processo di posa.
Nota tecnica:
1. Ai fini di 1B001, gli assi di 'servoposizionamento primario' controllano, sotto la direzione di un programma informatico, la posizione del dispositivo di estremità (testa) rispetto al pezzo, al fine di garantire che sia corretta- mente orientato e diretto per realizzare il processo desiderato.
2. Ai fini di 1B001, una 'banda di filamenti' è un'ampiezza unica ininterrotta di nastro, cavo o fibra completamente o
parzialmente impregnata di resina.
1B002 Apparecchiature per la produzione di leghe metalliche, polveri di leghe metalliche o materiali legati, appositamente progettate per evitare la contaminazione e appositamente progettate per l'utilizzazione in uno dei processi specificati in 1C002.c.2.
N.B.: CFR. ANCHE 1B102.
1B003 Attrezzature, matrici, forme o montaggi per la "formatura superplastica" o la "saldatura per diffusione" del titanio, dell'alluminio o di loro leghe, appositamente progettati per la fabbricazione di uno dei seguenti prodotti:
a. strutture di cellule o strutture aerospaziali;
b. motori per "aeromobili" o motori aerospaziali; o
1B003 (segue)
c. componenti appositamente progettati per le strutture specificate in 1B003.a. o per i motori specificati in 1B003.b.
1B101 Apparecchiature, diverse da quelle specificate in 1B001, per la "produzione" di materiali compositi strut- turali, come segue, e loro componenti ed accessori appositamente progettati:
N.B.: CFR. ANCHE 1B201.
Nota: I componenti ed accessori specificati in 1B101 comprendono: forme, mandrini, matrici, attrezzature ed utensili per la compressione dei preformati, per l'indurimento, per la fusione, per la sinterizzazione o per l'incollaggio di strutture composite, laminati e loro manufatti.
a. macchine per l'avvolgimento di filamenti o macchine per la posa di fibre i cui movimenti di posizio- namento, avvolgimento e bobinatura delle fibre possono essere coordinati e programmati secondo tre o più assi, progettate per fabbricare strutture composite o prodotti laminati compositi utilizzando materiali fibrosi o filamentosi, e controlli di coordinazione e di programmazione;
b. macchine per la messa in opera di nastri i cui movimenti di posizionamento e di messa in opera del nastro e dei fogli possono essere coordinati e programmati secondo due o più assi, progettate per la fabbricazione di strutture composite per cellule di aerei e di "missili";
c. apparecchiature progettate o modificate per la "produzione" di "materiali fibrosi o filamentosi", come segue:
1. apparecchiature per la trasformazione di fibre polimeriche (quali poliacrilonitrile, rayon, o policarbo- silano), compresi i dispositivi speciali per la tensione della fibra durante il riscaldamento;
2. apparecchiature per la deposizione in fase di vapore di elementi o composti su substrati filamentosi riscaldati;
3. apparecchiature per la filatura a umido di ceramiche refrattarie (quali l'ossido di alluminio);
d. apparecchiature progettate o modificate per il trattamento speciale della superficie delle fibre o per la produzione di preimpregnati o di preformati specificati in 9C110.
Nota: In 1B101.d. sono compresi rulli, tenditori, apparecchiature per rivestimenti, apparecchiature di taglio e
matrici di taglio.
1B102 "Apparecchiature di produzione" di polveri di metallo, diverse da quelle specificate in 1B002, e loro componenti, come segue:
N.B.: CFR. ANCHE 1B115.b.
a. "apparecchiature di produzione" di polveri di metallo utilizzabili per la "produzione", in ambiente controllato, dei materiali sferici, sferoidali o atomizzati specificati in 1C011.a., 1C011.b., 1C111.a.1., 1C111.a.2. o nell'elenco dei materiali di armamento;
b. componenti appositamente progettati per le "apparecchiature di produzione" specificate in 1B002 o
1B102.a.
Nota: 1B102 comprende:
a. i generatori di plasma (getto ad arco ad alta frequenza) utilizzabili per ottenere polveri metalliche
atomizzate o sferiche con organizzazione del processo in ambiente argon-acqua;
1B102 b. Nota (segue)
b. apparecchiature per elettroesplosione utilizzabili per ottenere polveri metalliche atomizzate o sferiche con organizzazione del processo in ambiente argon-acqua;
c. apparecchiature utilizzabili per la "produzione" di polveri sferiche di alluminio mediante polverizzazione
di una colata in ambiente inerte (ad esempio azoto).
1B115 Apparecchiature, diverse da quelle specificate in 1B002 o 1B102, per la produzione di propellenti o
costituenti di propellenti, come segue, e loro componenti appositamente progettati:
a. "apparecchiature di produzione" per la "produzione", il trattamento o il collaudo di accettazione dei propellenti liquidi o loro costituenti specificati in 1C011.a., 1C011.b., 1C111 o nell'elenco dei materiali di armamento;
b. "apparecchiature di produzione" per la "produzione", il trattamento, la miscelazione, l'indurimento, la fusione, la compressione, la lavorazione, l'estrusione o il collaudo di accettazione dei propellenti solidi o loro costituenti specificati in 1C011.a., 1C011.b., 1C111 o nell'elenco dei materiali di armamento.
Nota: 1B115.b. non sottopone ad autorizzazione i miscelatori a colata discontinua, i miscelatori a colata continua
o i mulini a getto fluido. Tali apparecchiature sono contemplate in 1B117, 1B118 e 1B119.
Nota 1: Per le apparecchiature appositamente progettate per uso militare, cfr. l'elenco dei materiali di armamento.
Nota 2: 1B115 non sottopone ad autorizzazione le apparecchiature per la "produzione", il trattamento ed il collaudo
di accettazione del carburo di boro.
1B116 Iniettori appositamente progettati per la produzione di materiali derivati per pirolisi formati su stampo, anima o altro supporto a partire da gas precursori che si decompongono nella gamma di temperatura da 1 573 K (1 300 °C) a 3 173 K (2 900 °C) a pressioni da 130 Pa a 20 kPa.
1B117 Miscelatori a colata discontinua in grado di mescolare sotto vuoto nella gamma di pressioni da 0 a 13,326 kPa e con capacità di controllo della temperatura della camera di miscelazione, aventi tutte le caratteristiche seguenti, e loro componenti appositamente progettati:
a. capacità volumetrica totale uguale o superiore a 110 litri; e
b. almeno un 'albero per miscelare/impastare' montato fuori centro.
Nota: In 1B117.b. 'albero per miscelare/impastare' non si riferisce a deagglomeratori o a coltelli-mandrino.
1B118 Miscelatori a colata continua in grado di mescolare sotto vuoto nella gamma di pressioni da 0 a 13,326 kPa e con capacità di controllo della temperatura della camera di miscelazione, aventi una delle caratteristiche seguenti, e loro componenti appositamente progettati:
a. due o più alberi per miscelare/impastare; o
b. un unico albero rotante a movimento oscillatorio dotato di denti/punte per impastare sia sull'albero che all'interno dell'alloggiamento della camera di miscelazione.
1B119 Mulini a getto fluido utilizzabili per rettificare o fresare le sostanze specificate in 1C011.a., 1C011.b., 1C111
o nell'elenco dei materiali di armamento e loro componenti appositamente progettati.
1B201 Macchine per l'avvolgimento di filamenti, diverse da quelle specificate in 1B001 o 1B101, e apparecchiature connesse, come segue:
a. macchine per l'avvolgimento di filamenti aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. movimenti di posizionamento, avvolgimento e bobinatura delle fibre coordinati e programmati secondo due o più assi;
2. appositamente progettate per fabbricare strutture o prodotti laminati compositi utilizzando "materiali fibrosi o filamentosi"; e
3. in grado di avvolgere tubi cilindrici di diametro interno compreso tra 75 mm e 650 mm e lunghezze uguali o superiori a 300 mm;
b. controlli di coordinamento e di programmazione per le macchine per l'avvolgimento di filamenti spe-
cificate in 1B201.a.;
c. mandrini di precisione per le macchine per l'avvolgimento di filamenti specificate in 1B201.a.
1B225 Celle elettrolitiche per la produzione di fluoro, con resa in uscita superiore a 250 g/h di fluoro.
1B226 Separatori elettromagnetici di isotopi, progettati od equipaggiati con sorgenti ioniche singole o multiple in grado di assicurare una corrente totale del fascio ionico uguale o superiore a 50 mA.
Nota: In 1B226 sono compresi i separatori:
a. in grado di arricchire gli isotopi stabili;
b. aventi le sorgenti ioniche ed i collettori immersi entrambi nel campo magnetico e le configurazioni nelle quali
entrambi risultino esterni al campo.
1B228 Colonne di distillazione criogenica dell'idrogeno aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. progettate per funzionare con temperature interne uguali o inferiori a 35 K (- 238 °C);
b. progettate per funzionare con pressioni interne da 0,5 MPa a 5 MPa;
c. costruite con:
1. acciai inossidabili appartenenti alla serie 300 con basso tenore di zolfo e con indice di dimensione del grano austenitico ASTM (o norma equivalente) n. 5 o superiore; o
2. materiali equivalenti che sono insieme criogenici e compatibili con H2; e
d. aventi un diametro interno uguale o superiore a 30 cm e 'lunghezza effettiva' uguale o superiore a 4 m.
Nota tecnica:
In 1B228 per 'lunghezza effettiva' si intende l'altezza effettiva del materiale di riempimento in una colonna a
riempimento o l'altezza effettiva dei piatti contattori interni in una colonna di tipo a piatti.
1B229 Colonne a piatti per lo scambio acqua-idrogeno solforato e 'contattori interni', come segue:
N.B.: Per le colonne appositamente progettate o preparate per la produzione di acqua pesante, cfr. 0B004.
a. colonne a piatti per lo scambio acqua-idrogeno solforato, aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. in grado di funzionare a pressioni di 2 MPa o superiori;
2. costruite con acciaio al carbonio avente un indice di dimensione del grano austenitico ASTM (o norma equivalente) n. 5 o superiore; e
3. di diametro uguale o superiore a 1,8 m;
b. 'contattori interni' delle colonne a piatti per lo scambio acqua-idrogeno solforato specificate in 1B229.a.
Nota tecnica:
I 'contattori interni' delle colonne sono piatti segmentati con diametro effettivo di assemblaggio uguale o superiore a 1,8 m, sono progettati per facilitare il contatto controcorrente e sono costruiti con acciaio inossidabile con un contenuto di carbonio dello 0,03 % o inferiore. Possono essere costituiti da piatti a crivello, piatti a valvola, piatti a campana di gorgogliamento o piatti a turbogriglia.
1B230 Pompe in grado di far circolare soluzioni di catalizzatori di potassio ammide concentrate o diluite in ammoniaca liquida (KNH2/NH3), aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. a tenuta di aria (cioè sigillate ermeticamente);
b. portata superiore a 8,5 m3/h; e
c. una delle caratteristiche seguenti:
1. per soluzioni di potassio ammide concentrate (1 % o superiore), pressione di funzionamento com- presa tra 1,5 e 60 MPa; o
2. per soluzioni di potassio ammide diluite (inferiori all'1 %), pressione di funzionamento compresa tra 20 e 60 MPa.
1B231 Attrezzature o impianti e relative apparecchiature per il trizio, come segue:
a. attrezzature o impianti per la produzione, il recupero, l'estrazione, la concentrazione o il trattamento del trizio;
b. apparecchiature per attrezzature o impianti per il trizio, come segue:
1. unità di refrigerazione a idrogeno o ad elio in grado di raffreddare ad una temperatura inferiore o
uguale a 23 K (- 250 °C), con capacità di assorbimento del calore superiore a 150 W;
2. sistemi di immagazzinamento o di purificazione dell'isotopo di idrogeno che impiegano idruri me- tallici come mezzo di immagazzinamento o di purificazione.
1B232 Turbine di espansione o gruppi turbina di espansione-compressore aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. progettati per funzionare a una temperatura all'uscita uguale o inferiore a 35 K (- 238 °C); e
1B232 (segue)
b. progettati con un flusso di idrogeno-gas uguale o superiore a 1 000 kg/h.
1B233 Attrezzature o impianti e relativi sistemi e apparecchiature per la separazione degli isotopi del litio, come segue:
a. attrezzature o impianti per la separazione degli isotopi del litio;
b. apparecchiature per la separazione degli isotopi del litio basate sul processo di amalgamazione litio- mercurio, come segue:
1. colonne di scambio liquido-liquido a riempimento appositamente progettate per gli amalgami di litio;
2. pompe per amalgama di mercurio o litio;
3. cellule di elettrolisi dell'amalgama di litio;
4. evaporatori per soluzione concentrata di idrossido di litio;
c. sistemi a scambio ionico, appositamente progettati per la separazione degli isotopi del litio, e loro componenti appositamente progettati;
d. sistemi a scambio chimico (che utilizzano eteri corona, criptandi o eteri lariat), appositamente progettati per la separazione degli isotopi del litio, e loro componenti appositamente progettati.
1B234 Xxxxxxxx, camere e contenitori di contenimento per esplosivi ad alto potenziale e altri analoghi dispositivi di contenimento progettati per il collaudo di congegni esplosivi o congegni esplosivi ad alto potenziale e aventi tutte le caratteristiche seguenti:
N.B.: CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO.
a. progettati per contenere un'esplosione equivalente o superiore a 2 kg di TNT; e
b. aventi elementi o caratteristiche di progettazione che consentono il trasferimento successivo o in tempo
reale di informazioni diagnostiche o di misurazione.
1C Materiali Nota tecnica: Metalli e leghe:
ove non altrimenti specificato i termini 'metalli' e 'leghe' in 1C001 fino a 1C012 coprono le forme grezze e
semilavorate, come segue:
forme grezze:
anodi, sfere, barre (comprese barrette intagliate e barre da filo), billette, blocchi, blumi, mattoni, panelli, catodi, cristalli, cubi, dadi, grani, granuli, lingotti, pezzi, palline, pani, polveri impalpabili, rondelle, graniglie, lastre, spezzoni, spugne, bacchette;
forme semilavorate (anche rivestite, placcate, forate o punzonate):
1C (segue)
a. materiali forgiati o lavorati ottenuti mediante laminazione, stiratura, estrusione, fucinatura, estrusione per urto, stampaggio, granitura, atomizzazione e molatura, cioè: angoli, profilati ad U, pezzi circolari, dischi, polveri, pagliuzze, lamine e foglie, fucinati, lamiere, polveri impalpabili, stampati e imbutiti, nastri, anelli, aste (compresi bacchette nude per saldatura, tondini e fili laminati), profilati, sagomati, fogli, reggette, tubi (anche tondi, quadri e concavi), fili trafilati e fili estrusi;
b. getti colati in forme di sabbia, conchiglie, forme di metallo, di gesso e di altro tipo, comprese colate ad alta
pressione, forme sinterizzate e forme ottenute mediante procedimenti di metallurgia delle polveri.
Sono sottoposte ad autorizzazione per l'esportazione le forme non contenute nel precedente elenco presentate come
prodotti finiti ma consistenti in realtà in forme grezze o semilavorate.
1C001 Materiali appositamente progettati per assorbire le onde elettromagnetiche, o polimeri intrinsecamente conduttori, come segue:
X.X. XXX. XXXXX 0X000.
a. materiali per l'assorbimento di frequenze superiori a 2 × 108 Hz e inferiori a 3 × 1012 Hz;
Nota 1: 1C001.a. non sottopone ad autorizzazione:
a. materiali assorbenti di tipo filiforme costituiti da fibre naturali o sintetiche a carica non magnetica per consentire l'assorbimento;
b. materiali assorbenti senza perdita magnetica e con superficie incidente non planare, comprendenti
piramidi, coni, prismi e superfici spiraliformi;
c. materiali assorbenti di tipo planare, aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. costituiti da almeno uno dei materiali seguenti:
a. materiali in schiuma plastica (flessibili o non flessibili) a carica di carbonio, o materiali organici, compresi i leganti, in grado di produrre una eco superiore al 5 % dell'eco del metallo su larghezza di banda superiore al ± 15 % della frequenza centrale dell'energia incidente e non in grado di resistere a temperature superiori a 450 K (177 °C); o
b. materiali ceramici in grado di produrre una eco superiore al 20 % dell'eco del metallo su larghezza di banda superiore al ± 15 % della frequenza centrale dell'energia incidente e non in grado di resistere a temperature superiori a 800 K (527 °C);
Nota tecnica:
I campioni per le prove di assorbimento in 1C001.a., nota 1.c.1., devono essere di forma quadrata con un lato pari ad almeno 5 volte la lunghezza d'onda della frequenza centrale ed essere posizionati nel campo lontano della sorgente radiante.
2. resistenza alla trazione inferiore a 7 x 106 N/m2; e
3. resistenza alla compressione inferiore a 14 x 106 N/m2;
d. materiali assorbenti di tipo planare costituiti da ferrite sinterizzata, aventi tutte le caratteristiche
seguenti:
1. gravità specifica superiore a 4,4; e
1C001 a. Note 1 d. (segue)
2. temperatura massima di funzionamento di 548 K (275 °C).
Nota 2: I materiali magnetici assorbenti, quando contenuti nelle vernici, non godono dell'esclusione dall'autoriz-
zazione di cui alla nota 1 dell'1C001.a.
b. materiali per l'assorbimento di frequenze superiori a 1,5 × 1014 Hz e inferiori a 3,7 × 1014 Hz e non
trasparenti nel dominio visibile;
Nota: 1C001.b. non sottopone ad autorizzazione i materiali appositamente progettati o formulati per una delle
applicazioni seguenti:
a. marcatura laser di polimeri; o
b. saldatura laser di polimeri.
c. materiali polimerici intrinsecamente conduttori con 'conduttività elettrica di volume' superiore a 10 000 S/m (Siemens per metro) o 'resistività superficiale' inferiore a 100 ohm/quadrato, basati su uno qualsiasi dei polimeri seguenti:
1. polianilina;
2. polipirrolo;
3. politiofene;
4. poli fenilene-vinilene; o
5. poli tienilene-vinilene.
Nota: 1C001.c. non sottopone ad autorizzazione i materiali in forma liquida.
Nota tecnica:
La 'conduttività elettrica di volume' e la 'resistività superficiale' sono determinate con l'ausilio della norma ASTM D-257 o norme nazionali equivalenti.
1C002 Leghe metalliche, polveri di leghe metalliche o materiali legati, come segue:
N.B.: CFR. ANCHE 1C202.
Nota: 1C002 non sottopone ad autorizzazione le leghe metalliche, le polveri di leghe metalliche o i materiali legati
per il rivestimento di substrati.
Note tecniche:
1. Le leghe metalliche specificate in 1C002 sono leghe contenenti una percentuale in peso del materiale indicato più
elevata rispetto a qualsiasi altro elemento.
2. La 'vita fino alla rottura sotto sforzo' deve essere misurata conformemente alla norma ASTM E-139 o norme
nazionali equivalenti.
1C002 (segue)
3. La 'resistenza alla fatica oligociclica' deve essere misurata conformemente alla norma ASTM E-606 (Metodo raccomandato per la prova di resistenza alla fatica oligociclica ad ampiezza costante) o norme nazionali equivalenti. La prova deve essere assiale con un rapporto di carico medio uguale a 1 e coefficiente di concentrazione dei carichi (Kt) uguale a 1. Il carico medio è definito come carico massimo meno carico minimo diviso il carico massimo.
a. alluminuri, come segue:
1. alluminuri di nichelio contenenti in peso almeno il 15 % e non oltre il 38 % di alluminio e almeno un
elemento di lega supplementare;
2. alluminuri di titanio contenenti in peso il 10 % o più di alluminio e almeno un elemento di lega supplementare;
b. leghe metalliche costituite da polveri o particelle specificate in 1C002.c., come segue:
1. leghe di nichelio aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. 'vita fino alla rottura sotto sforzo' di 10 000 ore o più alla temperatura di 923 K (650 °C) e sotto
un carico di 676 MPa; o
b. 'resistenza alla fatica oligociclica' di 10 000 cicli o più alla temperatura di 823 K (550 °C) e sotto
un carico massimo di 1 095 MPa;
2. leghe di niobio aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. 'vita fino alla rottura sotto sforzo' di 10 000 ore o più alla temperatura di 1 073 K (800 °C) e sotto un carico di 400 MPa; o
b. 'resistenza alla fatica oligociclica' di 10 000 cicli o più alla temperatura di 973 K (700 °C) e sotto
un carico massimo di 700 MPa;
3. leghe di titanio aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. 'vita fino alla rottura sotto sforzo' di 10 000 ore o più alla temperatura di 723 K (450 °C) e sotto
un carico di 200 MPa; o
b. 'resistenza alla fatica oligociclica' di 10 000 cicli o più alla temperatura di 723 K (450 °C) e sotto
un carico massimo di 400 MPa;
4. leghe di alluminio aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. resistenza alla trazione uguale o superiore a 240 MPa alla temperatura di 473 K (200 °C); o
b. resistenza alla trazione uguale o superiore a 415 MPa alla temperatura di 298 K (25 °C);
5. leghe di magnesio aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. resistenza alla trazione uguale o superiore a 345 MPa; e
b. tasso di corrosione inferiore a 1 mm/anno in una soluzione acquosa di cloruro di sodio al 3 %
misurato conformemente alla norma ASTM G-31 o norme nazionali equivalenti;
1C002 (segue)
c. polveri o particelle di leghe metalliche aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. costituite da uno dei sistemi di composizione seguenti:
Nota tecnica:
Nelle formule che seguono X = uno o più elementi della lega.
a. leghe di nichelio (Ni-Al-X, Ni-X-Al) qualificate per parti o componenti di motori a turbina, cioè con meno di 3 particelle non metalliche (introdotte nel corso del processo di fabbricazione) con dimensioni superiori a 100 µm per 109 particelle di lega;
n
b. leghe di niobio (Nb-Al-X o Nb-X-Al, Nb-Si-X o Nb-X-Si, Nb-Ti-X o Nb-X-Ti);
c. leghe di titanio (Ti-Al-X o Ti-X-Al);
d. leghe di alluminio (Al-Mg-X o Al-X-Mg, Al-Zn-X o Al-X-Zn, Al-Fe-X o Al-X-Fe); o
e. leghe di magnesio (Mg-Al-X o Mg-X-Al);
2. ottenute in ambiente controllato con uno dei processi seguenti:
a. "atomizzazione sotto vuoto";
b. "atomizzazione a gas";
c. "atomizzazione centrifuga";
d. "tempra rapida";
e. "tempra su cilindro" e "polverizzazione";
f. "estrazione in fusione" e "polverizzazione";
g. "lega meccanica"; o
h. "atomizzazione a plasma"; e
3. in grado di formare i materiali specificati in 1C002.a. o 1C002.b.;
d. materiali legati aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. costituiti da uno dei sistemi di composizione specificati in 1C002.c.1.;
2. sotto forma di pagliuzze, nastri o bacchette sottili, non polverizzati; e
3. ottenuti in ambiente controllato con uno dei processi seguenti:
1C002 d. 3. (segue)
a. "tempra rapida";
b. "tempra su cilindro"; o
c. "estrazione in fusione".
1C003 Metalli magnetici di qualsiasi tipo e forma, aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. permeabilità iniziale relativa di 120 000 o superiore e spessore di 0,05 mm o inferiore;
Nota tecnica:
La misura della permeabilità iniziale relativa deve essere effettuata sui materiali dopo completa ricottura.
b. leghe magnetostrittive aventi una delle caratteristiche seguenti:
1. magnetostrizione di saturazione superiore a 5 x 10-4; o
2. fattore di accoppiamento magnetomeccanico (k) superiore a 0,8; o
c. strisce di leghe amorfe o 'nanocristalline' aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. composizione avente almeno il 75 % in peso di ferro, cobalto o nichelio;
2. induzione magnetica di saturazione (Bs) di 1,6 T o superiore; e
3. una delle caratteristiche seguenti:
a. spessore della striscia di 0,02 mm o inferiore; o
b. resistività elettrica di 2 x 10-4 ohm cm o superiore.
Nota tecnica:
I materiali 'nanocristallini' di cui all'1C003.c. sono materiali aventi una dimensione dei grani cristallini uguale o
inferiore a 50 nm, determinata mediante diffrazione di raggi X.
1C004 Leghe di uranio titanio o leghe di tungsteno con una "matrice" a base di ferro, nichelio o rame, aventi le
caratteristiche seguenti:
a. densità superiore a 17,5 g/cm3;
b. limite di elasticità superiore a 880 MPa;
c. carico di rottura superiore a 1 270 MPa; e
d. allungamento superiore all'8 %.
1C005 Conduttori "compositi" "superconduttori" di lunghezza superiore a 100 m o con massa superiore a 100 g, come segue:
a. conduttori "compositi" "superconduttori" contenenti uno o più 'filamenti' al niobio-titanio, aventi tutte le
caratteristiche seguenti:
1. integrati in una "matrice" diversa da una "matrice" di rame o da una "matrice" mista a base di rame; e
2. aventi area della sezione trasversale inferiore a 0,28 x 10-4 mm2 (6 µm di diametro per i 'filamenti'
circolari);
b. conduttori "compositi" "superconduttori" costituiti da uno o più 'filamenti' "superconduttori" diversi dal niobio-titanio, aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. "temperatura critica", ad induzione magnetica nulla, superiore a 9,85 K (- 263,31 °C); e
2. mantenimento dello stato "superconduttore" ad una temperatura di 4,2 K (- 268,96 °C), quando esposti ad un campo magnetico orientato in qualsiasi direzione perpendicolare all'asse longitudinale del conduttore e corrispondente a una induzione magnetica di 12 T con densità di corrente critica superiore a 1 750 A/mm2 sulla sezione trasversale totale del conduttore;
c. conduttori "compositi" "superconduttori" costituiti da uno o più 'filamenti' "superconduttori" che man- tengono lo stato "superconduttore" a una temperatura superiore a 115 K (- 158,16 °C).
Nota tecnica:
Ai fini di 1C005, i 'filamenti' possono essere in forma di fili, cilindri, pellicole, nastri e strisce.
1C006 Fluidi e sostanze lubrificanti, come segue:
a. fluidi idraulici che contengono come ingredienti principali uno dei composti o delle sostanze seguenti:
1. 'oli di idrocarburi al silicone' sintetici aventi tutte le caratteristiche seguenti:
Nota tecnica:
Ai fini di 1C006.a.1., gli 'oli di idrocarburi al silicone' contengono esclusivamente silicio, idrogeno e carbonio.
a. 'punto di infiammabilità' superiore a 477 K (204 °C);
b. 'punto di scorrimento' a 239 K (- 34 °C) o inferiore;
c. 'indice di viscosità' di 75 o superiore; e
d. 'stabilità termica' a 616 K (343 °C); o
2. 'clorofluorocarburi' aventi tutte le caratteristiche seguenti:
Nota tecnica:
Ai fini di 1C006.a.2., i 'clorofluorocarburi' contengono esclusivamente carbonio, fluoro e cloro.
1C006 a. 2. (segue)
a. nessun 'punto di infiammabilità';
b. 'temperatura di autoaccensione' superiore a 977 K (704 °C);
c. 'punto di scorrimento' a 219 K (- 54 °C) o inferiore;
d. 'indice di viscosità' di 80 o superiore; e
e. punto di ebollizione a 473 K (200 °C) o superiore;
b. sostanze lubrificanti contenenti come ingredienti principali uno dei composti o delle sostanze seguenti:
1. eteri o tio-eteri di fenilene o di alchilfenilene, o loro miscele, contenenti più di due funzioni etere o
tio-etere o loro miscele; o
2. fluidi fluorurati al silicone, aventi viscosità cinematica, misurata a 298 K (25 °C), inferiore a 5 000
mm2/s (5 000 centistoke);
c. fluidi di ammortizzamento o di flottazione aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. purezza superiore al 99,8 %;
2. contenenti meno di 25 particelle di dimensione uguale o superiore a 200 µm per 100 ml; e
3. costituiti per almeno l'85 % di uno dei seguenti:
a. dibromotetrafluoroetano (CAS 00000-00-0, 124-73-2, 27336-23-8);
b. policlorotrifluoroetilene (solo modificazioni oleose e cerose); o
c. polibromotrifluoroetilene;
d. fluidi di raffreddamento ai fluorocarburi per parti elettroniche aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. contenuto in peso pari all'85 % o più di uno degli elementi seguenti o loro miscele:
a. forme monomeriche di perfluoropolialchiletertriazine o perfluoro-eteri-alifatici;
b. perfluoroalchilammine;
c. perfluorocicloalcani; o
d. perfluoroalcani;
2. densità uguale o superiore a 1,5 g/ml a 298 K (25 °C);
3. stato liquido a 273 K (0 °C); e
1C006 d. (segue)
4. contenuto in peso del 60 % o più di fluoro.
Nota: 1C006.d. non sottopone ad autorizzazione i materiali specificati e confezionati come prodotti medici.
Nota tecnica:
Ai fini di 1C006:
1. il 'punto di infiammabilità' è determinato con il metodo Cleveland a vaso aperto, indicato nella norma ASTM D-92 o norme nazionali equivalenti;
2. il 'punto di scorrimento' è determinato con il metodo descritto nella norma ASTM D-97 o norme nazionali
equivalenti;
3. l''indice di viscosità' è determinato con il metodo descritto nella norma ASTM D-2270 o norme nazionali
equivalenti;
4. la 'stabilità termica' è determinata con la procedura di prova seguente o con altre procedure nazionali equivalenti: 20 ml di fluido da provare sono introdotti in una camera d'acciaio inossidabile tipo 317 di 46 ml contenente una
sfera di ciascuno dei materiali seguenti: acciaio per utensili M-10, acciaio 52100 e bronzo di qualità marina (60 %
Cu, 39 % Zn, 0,75 % Sn), ciascuna sfera con diametro (nominale) di 12,5 mm.
La camera è pulita con azoto e sigillata alla pressione atmosferica e la temperatura viene portata a 644 K ± 6 K (371 ± 6 °C) e mantenuta a questo livello per 6 ore.
Il campione è considerato termicamente stabile se al termine del processo sopra descritto sono verificate tutte le
condizioni seguenti:
a. la perdita di peso di ciascuna sfera è inferiore a 10 mg/mm2 della superficie della sfera;
b. la diminuzione della viscosità iniziale, stabilita a 311 K (38 °C), è inferiore al 25 %; e
c. l'indice di basicità o di acidità totale è inferiore a 0,40;
5. la 'temperatura di autoaccensione' è determinata con il metodo descritto nella norma ASTM E-659 o norme
nazionali equivalenti.
1C007 Polveri ceramiche, materiali ceramici non "compositi", materiali "compositi" a matrice ceramica e materiali precursori, come segue:
N.B.: CFR. ANCHE 1C107.
a. polveri ceramiche di boruri di titanio semplici o complessi, aventi impurità metalliche totali, non com- prese le aggiunte intenzionali, inferiori a 5 000 ppm, dimensione media della particella uguale o inferiore a 5 µm e non più del 10 % di particelle superiori a 10 µm;
b. materiali ceramici non "compositi", sotto forma grezza o semilavorata, composti di boruri di titanio con densità uguale o superiore al 98 % del valore teorico;
Nota: 1C007.b. non sottopone ad autorizzazione gli abrasivi.
1C007 (segue)
c. materiali "compositi" ceramica-ceramica, a "matrice" di vetro o di ossido e rinforzati con fibre aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. costituite da uno dei seguenti materiali:
a. Si-N;
b. Si-C;
c. Si-Al-O-N; o
d. Si-O-N; e
2. con un "carico di rottura specifico" superiore a 12,7 × 103 m;
d. materiali "compositi" ceramica-ceramica, con o senza fase metallica continua, contenenti particelle, materiale filiforme o fibre, nei quali i carburi o i nitruri di silicio, di zirconio o di boro costituiscono la "matrice";
e. materiali precursori (cioè materiali speciali polimerici o metallo-organici) per la produzione di qualsiasi fase o di tutte le fasi dei materiali specificati in 1C007.c., come segue:
1. polidiorganosilani (per la produzione di carburo di silicio);
2. polisilazani (per la produzione di nitruro di silicio);
3. policarbosilazani (per la produzione di ceramiche comprendenti componenti di silicio, di carbonio e di azoto);
f. materiali "compositi" ceramica-ceramica a "matrice" di vetro o di ossido rinforzati con fibre continue corrispondenti a uno dei sistemi seguenti:
1. Al2O3 (CAS 1344-28-1); o
2. Si-C-N.
Nota: 1C007.f. non sottopone ad autorizzazione i materiali "compositi" contenenti fibre corrispondenti a detti sistemi con un carico di rottura specifico della fibra inferiore a 700 MPa a 1 273 K (1 000 °C) o una resistenza allo scorrimento della fibra superiore all'1 % dell'allungamento da scorrimento ad un carico di 100 MPa e ad una temperatura di 1 273 K (1 000 °C) per un periodo di 100 ore.
1C008 Sostanze polimeriche non fluorurate, come segue:
x. xxxxxx, come segue:
1. bismaleimmidi;
2. poliammidi-immidi aromatiche (PAI) aventi 'temperatura di transizione vetrosa (Tg)' superiore a 563 K
(290 °C);
3. poliimmidi aromatiche aventi 'temperatura di transizione vetrosa (Tg)' superiore a 505 K (232 °C);
1C008 a. (segue)
4. polieteriimmidi aromatiche aventi 'temperatura di transizione vetrosa (Tg)' superiore a 563 K (290 °C);
Nota: 1C008.a. sottopone ad autorizzazione le sostanze in forma "fusibile" liquida o solida, incluse resine, polveri, palline, pellicole, fogli, nastri o strisce.
N.B.: Per le poliimmidi aromatiche non "fusibili" sotto forma di pellicole, fogli, nastri o strisce, cfr. 1A003.
b. non utilizzato;
c. non utilizzato;
d. poliarilene chetoni;
e. poliarilene solfuri, dove il gruppo arilene è costituito da bifenilene, trifenilene o una loro combinazione;
f. polibifenilenetere solfone avente 'temperatura di transizione vetrosa (Tg)' superiore a 563 K (290 °C).
Nota tecnica:
1. La 'temperatura di transizione vetrosa (Tg)' per i materiali termoplastici in 1C008.a.2. e i materiali in 1C008.a.4.
è determinata con il metodo descritto nella norma ISO 11357-2 (1999) o norme nazionali equivalenti.
2. La 'temperatura di transizione vetrosa (Tg)' per i materiali termoindurenti in 1C008.a.2. e i materiali in 1C008.a.3. è determinata con il metodo di flessione in tre punti descritto nella norma ASTM D 7028-07 o equivalenti nazionali. La prova va effettuata utilizzando un campione asciutto che ha raggiunto un minimo grado di
indurimento del 90 %, come specificato da ASTM E 2160-04 o norma nazionale equivalente, ed è stato indurito mediante la combinazione di processi di indurimento standard e di post-indurimento che producono la Tg più elevata.
1C009 Composti fluorurati non trattati, come segue:
a. copolimeri di fluoruro di vinilidene aventi struttura cristallina beta del 75 % o più senza stiramento;
b. poliimmidi fluorurate contenenti in peso il 10 % o più di fluoro combinato;
c. elastomeri di fosfazene fluorurato contenenti in peso il 30 % o più di fluoro combinato.
1C010 "Materiali fibrosi o filamentosi", come segue:
N.B.: CFR. ANCHE 1C210 E 9C110.
Note tecniche:
1. Ai fini del calcolo del "carico di rottura specifico", del "modulo specifico" o del peso specifico di "materiali fibrosi o filamentosi" in 1C010.a., 1C010.b. 1C010.c. o 1C010.e.1.b., il carico di rottura e il modulo devono essere determinati utilizzando il metodo A descritto nella norma ISO 10618 (2004) o norme nazionali equivalenti.
2. La valutazione del "carico di rottura specifico", del "modulo specifico" o del peso specifico dei "materiali fibrosi o filamentosi" non unidirezionali (ad esempio tessuti, tappeti irregolari o trecce) in 1C010 deve essere basata sulle proprietà meccaniche dei monofilamenti unidirezionali costituenti (ad esempio monofilamenti, filati, fasci di fibre o cavi) prima della trasformazione in "materiali fibrosi o filamentosi" non unidirezionali.
1C010 (segue)
a. "materiali fibrosi o filamentosi" organici aventi entrambe le caratteristiche seguenti:
1. "modulo specifico" superiore a 12,7 × 106 m; e
2. "carico di rottura specifico" superiore a 23,5 × 104 m;
Nota: 1C010.a. non sottopone ad autorizzazione il polietilene.
b. "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio, aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. "modulo specifico" superiore a 14,65 x 106 m; e
2. "carico di rottura specifico" superiore a 26,82 × 104 m;
Nota: 1C010.b. non sottopone ad autorizzazione:
a. i "materiali fibrosi o filamentosi" per la riparazione di prodotti laminati o di strutture di "aeromobili civili", aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. area non superiore a 1 m2;
2. lunghezza non superiore a 2,5 m; e
3. larghezza superiore a 15 mm;
b. i "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio affettati, fresati o tagliati meccanicamente, di lunghezza
uguale o inferiore a 25 mm.
c. "materiali fibrosi o filamentosi" inorganici aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. "modulo specifico" superiore a 2,54 x 106 m; e
2. punto di fusione, rammollimento, decomposizione o sublimazione superiore a 1 922 K (1 649 °C) in ambiente inerte;
Nota: 1C010.c. non sottopone ad autorizzazione:
a. le fibre di allumina policristalline, polifasate e discontinue, a forma di fibre tagliate o di piastre irregolari,
contenenti il 3 % o più in peso di silice ed aventi "modulo specifico" inferiore a 10 × 106 m;
b. le fibre di molibdeno e di leghe di molibdeno;
c. le fibre di boro;
d. le fibre di ceramiche discontinue il cui punto di fusione, rammollimento, decomposizione o sublimazione
in ambiente inerte è inferiore a 2 043 K (1 770 °C).
1C010 (segue)
d. "materiali fibrosi o filamentosi" aventi una delle caratteristiche seguenti:
1. costituiti da uno degli elementi seguenti:
a. polieteriimmidi specificate in 1C008.a.; o
b. materiali specificati in 1C008.d., fino a 1C008.f.; o
2. costituiti da materiali specificati in 1C010.d.1.a. o 1C010.d.1.b. e "miscelati" con altre fibre specificate in 1C010.a., 1C010.b. o 1C010.c.;
e. "materiali fibrosi o filamentosi" completamente o parzialmente impregnati di resina o di catrame (preim- pregnati), "materiali fibrosi o filamentosi" rivestiti di metallo o di carbonio (preformati) o "preformati di fibre di carbonio", aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. "materiali fibrosi o filamentosi" inorganici specificati in 1C010.c.; o
b. "materiali fibrosi o filamentosi" organici o al carbonio, aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. "modulo specifico" superiore a 10,15 x 106 m; e
2. "carico di rottura specifico" superiore a 17,7 × 104 m; e
2. aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. resina o catrame specificati in 1C008 o 1C009.b.;
b. 'temperatura di transizione vetrosa per analisi meccanica dinamica (DMA Tg)' uguale o superiore a 453 K (180 °C) e con resina fenolica; o
c. 'temperatura di transizione vetrosa per analisi meccanica dinamica (DMA Tg)' uguale o superiore a
505 K (232 °C) e con resina o catrame non specificati in 1C008 o 1C009.b., esclusa la resina fenolica.
Nota 1: I "materiali fibrosi o filamentosi" rivestiti di metallo o di carbonio (preformati) o i "preformati di fibre di carbonio", non impregnati di resina o di catrame, sono specificati dai "materiali fibrosi o filamentosi" in 1C010.a., 1C010.b. o 1C010.c.
Nota 2: 1C010.e. non sottopone ad autorizzazione:
a. i "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio impregnati in una "matrice" di resina epossidica (preimpregnati) per la riparazione di prodotti laminati o di strutture di "aeromobili civili", aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. area non superiore a 1 m2;
2. lunghezza non superiore a 2,5 m; e
1C010 e. Note 2 a. (segue)
3. larghezza superiore a 15 mm;
b. "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio affettati, fresati o tagliati meccanicamente, di lunghezza uguale o inferiore a 25,0 mm, completamente o parzialmente impregnati di resina o di catrame, quando si utilizzano resina o catrame diversi da quelli specificati da 1C008 o 1C009.b.
Nota tecnica:
La 'temperatura di transizione vetrosa per analisi meccanica dinamica (DMA Tg)' dei materiali specificati da 1C010.e. è determinata con il metodo descritto nella norma ASTM D 7028-07, o norma nazionale equivalente, su un campione asciutto. Nel caso dei materiali termoindurenti, il grado di indurimento di un campione asciutto
deve essere almeno del 90 % quale definito dalla norma ASTM E 2160-04 o norma nazionale equivalente.
1C011 Metalli e composti, come segue:
N.B.: CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO e 1C111.
a. metalli con particelle di dimensioni inferiori a 60 µm di forma sferica, atomizzata, sferoidale, in scaglie o
macinate, ricavate da materiali costituiti per il 99 % o più di zirconio, magnesio e loro leghe;
Nota tecnica:
Il contenuto naturale di afnio nello zirconio (normalmente dal 2 % al 7 %) è conteggiato con lo zirconio.
Nota: I metalli o le leghe in 1C011.a. sono sottoposti ad autorizzazione indipendentemente dal fatto che siano
incapsulati in alluminio, magnesio, zirconio o berillio.
b. boro o leghe di boro aventi particelle di dimensioni uguali o inferiori a 60 µm, come segue:
1. boro con un grado di purezza pari o superiore all'85 % in peso;
2. leghe di boro con un tenore di boro pari o superiore all'85 % in peso;
Nota: I metalli o le leghe in 1C011.b. sono sottoposti ad autorizzazione indipendentemente dal fatto che siano
incapsulati in alluminio, magnesio, zirconio o berillio.
c. nitrato di guanidina (CAS 506-93-4);
d. nitroguanidina (NQ) (CAS 556-88-7).
N.B.: Cfr. anche l'elenco dei materiali di armamento per le polveri di metallo mescolate con altre sostanze per ottenere
una miscela formulata per uso militare.
1C012 Materiali, come segue:
Nota tecnica:
Questi materiali sono utilizzati di norma per sorgenti di calore nucleari.
a. plutonio sotto qualsiasi forma, con tenore isotopico di plutonio-238 maggiore del 50 % in peso;
1C012 a. (segue) Nota:
1C012.a. non sottopone ad autorizzazione:
a. le spedizioni contenenti un grammo di plutonio o meno;
b. le spedizioni contenenti tre "grammi effettivi" o meno se contenuti in un componente sensibile di strumenti.
b. nettunio-237 "precedentemente separato" sotto qualsiasi forma.
Nota: 1C012.b. non sottopone ad autorizzazione le spedizioni contenenti un grammo di nettunio-237 o meno.
1C101 Materiali e dispositivi per la riduzione di caratteristiche osservabili quali la riflettività radar, la segnatura ultravioletta/infrarossa e la segnatura acustica, diversi da quelli specificati in 1C001, utilizzabili in 'missili', sottosistemi di "missili" o veicoli aerei senza equipaggio specificati in 9A012 o 9A112.a.
Nota 1: 1C101 comprende:
a. materiali strutturali e rivestimenti appositamente progettati per ridurre la riflettività radar;
b. rivestimenti, incluse le vernici, appositamente progettati per ridurre o adattare opportunamente la capacità di emissione o di riflessione negli spettri a microonde, infrarosso o ultravioletto dello spettro elettroma- gnetico.
Nota 2: 1C101 non comprende i rivestimenti appositamente utilizzati per il controllo termico dei satelliti.
Nota tecnica:
In 1C101 per 'missili' si intendono sistemi completi a razzo e sistemi di veicoli aerei senza equipaggio con una portata
superiore a 300 km.
1C102 Materiali risaturati pirolizzati carbonio-carbonio progettati per i veicoli di lancio nello spazio specificati in 9A004 o i razzi sonda specificati in 9A104.
1C107 Grafite e materiali ceramici, diversi da quelli specificati in 1C007, come segue:
a. grafiti a grani fini con densità di massa uguale o superiore a 1,72 g/cm3 misurata a 288 K (15 °C) ed aventi una dimensione dei grani uguale o inferiore a 100 µm, utilizzabili per ugelli di razzi e per punte di ogive di veicoli di rientro, che possono essere lavorate in uno dei seguenti prodotti:
1. cilindri aventi diametro uguale o superiore a 120 mm e lunghezza uguale o superiore a 50 mm;
2. tubi aventi diametro interno uguale o superiore a 65 mm, spessore di parete uguale o superiore a 25
mm e lunghezza uguale o superiore a 50 mm; o
3. blocchi di dimensioni uguali o superiori a 120 mm × 120 mm × 50 mm;
N.B.: Cfr. anche 0C004.
b. grafiti ottenute per pirolisi o grafiti rinforzate con fibre, utilizzabili per ugelli di razzi e per punte di ogive di veicoli di rientro utilizzabili in "missili", veicoli di lancio nello spazio specificati in 9A004 o razzi sonda specificati in 9A104;
N.B.: Cfr. anche 0C004.
1C107 (segue)
c. materiali ceramici compositi (con costante dielettrica inferiore a 6 per frequenze comprese tra 100 MHz e 100 GHz), per l'uso in cupole di protezione di antenne (radome) utilizzabili in "missili", veicoli di lancio nello spazio specificati in 9A004 o razzi sonda specificati in 9A104;
d. ceramiche rinforzate al carburo di silicio non ossidate lavorabili a macchina utilizzabili per punte di ogive utilizzabili in "missili", veicoli di lancio nello spazio specificati in 9A004 o razzi sonda specificati in 9A104;
e. materiali ceramici compositi rinforzati al carburo di silicio utilizzabili per punte di ogive, veicoli di rientro e alette di ogive utilizzabili in "missili", veicoli di lancio nello spazio specificati in 9A004 o razzi sonda specificati in 9A104.
1C111 Propellenti e costituenti chimici per propellenti diversi da quelli in 1C011, come segue:
a. sostanze propulsive:
1. polvere sferica o sferoidale di alluminio, diversa da quella specificata nell'elenco dei materiali di armamento, con particelle di dimensione inferiore a 200 µm e contenuto di alluminio in peso uguale o superiore al 97 % se almeno il 10 % del peso totale è costituito di particelle di diametro inferiore a 63 µm conformemente alla norma ISO 2591-1:1988 o a norme nazionali equivalenti;
Nota tecnica:
Una dimensione di particella di 63 µm (ISO R-565) corrisponde a una rete a maglia fitta 250 (Xxxxx) o 230
(ASTM E-11).
2. Polveri di metalli, diverse da quelle specificate nell'elenco dei materiali di armamento, come segue:
a. polveri di metallo di zirconio, berillio o magnesio, o leghe di questi metalli, se almeno il 90 % del totale delle particelle in volume o in peso delle particelle è costituito da particelle di dimensioni inferiori a 60 µm (determinate mediante tecniche di misurazione quali utilizzo di un setaccio, diffrazione mediante laser o scansione ottica), di forma sferica, atomizzata, sferoidale, in scaglie o macinate, costituite per il 97 % o più in peso da uno degli elementi seguenti:
1. zirconio;
2. berillio; o
3. magnesio;
Nota tecnica:
Il contenuto naturale di afnio nello zirconio (normalmente dal 2 % al 7 %) è conteggiato con lo zirconio.
b. polveri di metallo di boro o leghe di boro con un contenuto pari o superiore all'85 % di boro in peso, se almeno il 90 % del totale delle particelle in volume o in peso delle particelle è costituito da particelle di dimensioni inferiori a 60 µm (determinate mediante tecniche di misurazione quali utilizzo di un setaccio, diffrazione mediante laser o scansione ottica), di forma sferica, atomizzata, sferoidale, in scaglie o macinate;
Nota: 1C111a.2.a. e 1C111a.2.b. sottopongono ad autorizzazione le miscele di polveri con una distribuzione multimodale delle particelle (per esempio le miscele con grane differenti) se una o più modalità sono sottoposte ad autorizzazione.
1C111 a. (segue)
3. sostanze ossidanti utilizzabili per motori a razzo a propellente liquido, come segue:
a. triossido di diazoto (CAS 10544-73-7);
b. diossido di azoto (CAS 10102-44-0)/tetrossido di diazoto (CAS 10544-72-6);
c. pentossido di diazoto (CAS 10102-03-1);
d. ossidi misti di azoto (MON);
Nota tecnica:
Gli ossidi misti di azoto (MON) sono soluzioni di ossido nitrico (NO) in triossido di diazoto/diossido di azoto (N2O4/NO2) che possono essere utilizzate in sistemi missilistici. Esiste una serie di composizioni che possono essere definite MONi o MONij, dove i e j sono interi che rappresentano la percentuale di ossido di azoto nella miscela (ad esempio MON3 contiene il 3 % di ossido di azoto, MON25 il 25 % di ossido di azoto. Un limite massimo è MON40, 40 % in peso).
e. per l'acido nitrico fumante rosso inibito (IRFNA), CFR. L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMEN- TO;
f. per i composti contenenti fluoro e uno o più alogeni, ossigeno o azoto, CFR. L'ELENCO DEI
MATERIALI DI ARMAMENTO E 1C238;
4. derivati dell'idrazina, come segue:
N.B.: CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO.
a. trimetilidrazina (CAS 1741-01-1);
b. tetrametilidrazina (CAS 6415-12-9);
c. N,N diallilidrazina (CAS 5164-11-4);
d. allilidrazina (CAS 7422-78-8);
e. etilen-diidrazina;
x. xxxxxxxxx di monometilidrazina;
g. nitrato di dimetilidrazina asimmetrica;
x. xxxxx di idrazinio (CAS 14546-44-2);
i. azide di dimetilidrazinio;
1C111 a. 4. (segue)
x. xxxxxxxxx di idrazinio (CAS 13464-98-7);
k. diidrazina dell'acido di diimmidoossalico (CAS 3457-37-2);
l. nitrato di 2-idrossietilidrazina (XXXX);
m. per il perclorato di idrazinio, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
n. diperclorato di idrazinio (CAS 13812-39-0);
o. nitrato di metilidrazina (MHN) (CAS 29674-96-2);
x. xxxxxxx xx xxxxxxxxxxxxxx (XXXX);
x. xxxxxxx xx 0,0-xxxxxxxxxxxxxxx (xxxxxxx di 1,4-diidrotetrazina) (DHTN);
5. materiali ad alta densità di energia, diversi da quelli specificati nell'elenco dei materiali di armamento, utilizzabili nei 'missili' o veicoli aerei senza equipaggio specificati in 9A012 o 9A112.a.;
a. combustibile misto che incorpora combustibili sia solidi che liquidi, quali l'impasto di boro, aventi densità di energia in base alla massa uguale o superiore a 40 × 106 J/kg;
b. altri combustibili e additivi di combustibili ad alta densità di energia (quali cubano, soluzioni ioniche, JP-10) aventi densità di energia in base al volume uguale o superiore a 37,5 × 109 J/m3, misurata a 20 °C e pressione di un'atmosfera (101,325 kPa);
Nota: 1C111.a.5.b. non sottopone ad autorizzazione i combustibili fossili raffinati e biocombustibili derivati da vegetali, inclusi i combustibili per motori omologati per l'uso nell'aviazione civile, a meno che non siano appositamente formulati per i 'missili' o veicoli aerei senza equipaggio specificati in 9A012 o 9A112.a.
Nota tecnica:
In 1C111.a.5. per 'missili' si intendono sistemi completi a razzo e sistemi di veicoli aerei senza equipaggio con
una portata superiore a 300 km.
6. combustibili sostitutivi dell'idrazina, come segue:
1.2-dimetilaminoetilazide (DMAZ) (CAS 86147-04-8);
b. sostanze polimeriche:
1. polibutadiene con terminali carbossilici (CTPB);
2. polibutadiene con terminali idrossilici (HTPB), diverso da quello specificato nell'elenco dei materiali di armamento;
3. polibutadieneacido acrilico (PBAA);
1C111 b. (segue)
4. polibutadiene-acido acrilico-acrilonitrile (PBAN);
5. politetraidrofurano-polietilenglicole (TPEG);
Nota tecnica:
Il politetraidrofurano-polietilenglicole (TPEG) è un copolimero a blocchi del poli 1,4-butandiolo (CAS 110-63-
4) e polietilenglicole (PEG) (CAS 25322-68-3).
6. poliglicidilnitrato (PGN o poli-XXXX) (CAS 27814-48-8);
c. altri additivi e agenti per propellenti:
1. per carborani, decaborani, pentaborani e relativi derivati, CFR. L'ELENCO DEI MATERIALI DI AR- MAMENTO;
2. trietileneglicoldinitrato (TEGDN) (CAS 111-22-8);
3. 2-nitrodifenilammina (CAS 119-75-5);
4. trimetiloletano trinitrato (TMETN) (CAS 3032-55-1);
5. dinitrato glicol dietilenico (DEGDN) (CAS 693-21-0);
6. derivati del ferrocene, come segue:
a. per il catocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
b. per l'etil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
c. per il propil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
d. per l'n-butil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
e. per il pentil-ferrocene (CAS 1274-00-6), cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
f. per il diciclopentil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
g. per il dicicloesil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
h. per il dietil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
i. per il dipropil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
1C111 c. 6. (segue)
j. per il dibutil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
k. per il diesil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
l. per l'acetil-ferrocene (CAS 1271-55-2)/1,1'-diacetil-ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di arma- mento;
m. per gli acidi carbossilici del ferrocene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
n. per il butacene, cfr. l'elenco dei materiali di armamento;
o. altri derivati del ferrocene utilizzabili come modificatori della velocità di combustione del propel- lente per razzi, diversi da quelli specificati nell'elenco dei materiali di armamento;
Nota: 1C111.c.6.o. non sottopone ad autorizzazione i derivati del ferrocene che contengono un gruppo funzionale aromatico di sei atomi di carbonio legato alla molecola di ferrocene.
7. 4,5 diazidometil-2-metil-1,2,3-triazolo (iso-DAMTR), diverso da quello specificato nell'elenco dei materiali di armamento.
Nota: Per i propellenti e costituenti chimici per i propellenti non specificati in 1C111, cfr. l'elenco dei materiali di armamento.
1C116 Acciai Maraging, utilizzabili in 'missili', aventi tutte le caratteristiche seguenti:
N.B.: CFR. ANCHE 1C216.
a. carico di rottura, misurato alla temperatura di 293 K (20 °C), pari o superiore a:
1. 0,9 GPa nella soluzione allo stato ricotto; o
2. 1,5 GPa nella soluzione in fase di indurimento per precipitazione; e
b. una delle forme seguenti:
1. fogli, lamiere o tubi con spessore delle lamiere o delle pareti uguale o inferiore a 5,0 mm;
2. forme tubolari con spessore delle pareti uguale o inferiore a 50 mm e con diametro interno uguale o
superiore a 270 mm.
Nota tecnica 1:
Gli acciai Maraging sono leghe di ferro:
1. generalmente caratterizzate da alto contenuto di nichelio, contenuto molto basso di carbonio e l'uso di elementi sostitutivi o precipitati per ottenere un aumento di resistenza e di durezza per invecchiamento della lega; e
1C116 (segue)
2. sottoposte a cicli di trattamento termico per facilitare il processo di trasformazione martensitico (soluzione allo stato
ricotto) e successivamente induriti per invecchiamento (fase di indurimento per precipitazione).
Nota tecnica 2:
In 1C116 per 'missili' si intendono sistemi completi a razzo e sistemi di veicoli aerei senza equipaggio capaci di una
gittata superiore a 300 km.
1C117 Materiali per la fabbricazione di componenti di 'missili', come segue:
a. tungsteno e sue leghe sotto forma di particelle con un tenore di tungsteno uguale o superiore al 97 % in peso e dimensione delle particelle uguale o inferiore a 50 × 10-6 m (50 µm);
b. molibdeno e sue leghe sotto forma di particelle con un tenore di molibdeno uguale o superiore al 97 %
in peso e dimensione delle particelle uguale o inferiore a 50 × 10-6 m (50 µm);
c. materiali in tungsteno sotto forma solida aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. una delle composizioni seguenti dei materiali:
a. tungsteno e xxx xxxxx, contenenti in peso il 97 % o più di tungsteno;
b. tungsteno infiltrato con rame contenente in peso l'80 % o più di tungsteno; o
c. tungsteno infiltrato con argento contenente in peso l'80 % o più di tungsteno; e
2. utilizzabili per fabbricare uno dei prodotti seguenti:
a. cilindri aventi diametro uguale o superiore a 120 mm e lunghezza uguale o superiore a 50 mm;
b. tubi aventi diametro interno uguale o superiore a 65 mm, spessore di parete uguale o superiore a 25 mm e lunghezza uguale o superiore a 50 mm; o
c. blocchi di dimensioni uguali o superiori a 120 mm × 120 mm × 50 mm.
Nota tecnica:
In 1C117 per 'missili' si intendono sistemi completi a razzo e sistemi di veicoli aerei senza equipaggio capaci di una
gittata superiore a 300 km.
1C118 Acciaio Duplex inossidabile stabilizzato al titanio (Ti-DSS):
a. avente tutte le caratteristiche seguenti:
1. contenuto di cromo in peso compreso tra 17,0 e 23,0 in percentuale e contenuto di nichelio in peso compreso tra 4,5 e 7,0 in percentuale;
2. contenuto di titanio in peso superiore a 0,10 in percentuale; e
1C118 a. (segue)
3. microstruttura ferritica-austenitica (definita anche come microstruttura a due fasi) contenente almeno il 10 % in volume di austenite (conformemente alla norma ASTM E-1181-87 o a norme nazionali equivalenti); e
b. avente una delle seguenti forme:
1. lingotti o barre di dimensioni uguali o superiori a 100 mm in ogni dimensione;
2. fogli di larghezza uguale o superiore a 600 mm e spessore uguale o inferiore a 3 mm; o
3. tubi aventi diametro esterno uguale o superiore a 600 mm e spessore di parete uguale o inferiore a 3
mm.
1C202 Leghe diverse da quelle specificate in 1C002.b.3. o b.4., come segue:
a. leghe di alluminio aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. 'carico di rottura' uguale o superiore a 460 MPa alla temperatura di 293 K (20 °C); e
2. in forma di tubi o altre forme cilindriche piene (compresi i forgiati) con diametro esterno superiore a 75 mm;
b. leghe di titanio aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. 'carico di rottura' uguale o superiore a 900 MPa alla temperatura di 293 K (20 °C); e
2. in forma di tubi o altre forme cilindriche piene (compresi i forgiati) con diametro esterno superiore a 75 mm.
Nota tecnica:
L'espressione 'carico di rottura' è riferita alle leghe prima o dopo il trattamento termico.
1C210 'Materiali fibrosi o filamentosi' o materiali preimpregnati diversi da quelli specificati in 1C010.a., b. o e., come segue:
a. 'materiali fibrosi o filamentosi' al carbonio o aramidici aventi una delle caratteristiche seguenti:
1. "modulo specifico" uguale o superiore a 12,7 x 106 m; o
2. "carico di rottura specifico" uguale o superiore a 23,5 × 104 m;
Nota: 1C210.a. non sottopone ad autorizzazione i 'materiali fibrosi o filamentosi' aramidici contenenti lo 0,25 % o più in peso di un modificatore di superficie di fibre a base di estere.
b. 'materiali fibrosi o filamentosi' di vetro aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. "modulo specifico" uguale o superiore a 3,18 x 106 m; e
1C210 b. (segue)
2. "carico di rottura specifico" uguale o superiore a 7,62 × 104 m;
c. "filati", "fasci di fibre", "cavi" o "nastri" continui impregnati di resina termoindurente di larghezza uguale o inferiore a 15 mm (materiali preimpregnati), costituiti dai 'materiali fibrosi o filamentosi' di vetro o di carbonio specificati in 1C210.a. o b.
Nota tecnica:
La resina costituisce la matrice del composito.
Nota: In 1C210 i 'materiali fibrosi o filamentosi' sono limitati a "monofilamenti", "filati", "fasci di fibre", "cavi" o
"nastri" continui.
1C216 Acciaio Maraging diverso da quello specificato in 1C116, avente 'carico di rottura' uguale o superiore a d 950 MPa alla temperatura di 293 K (20 °C).
Nota: 1C216 non sottopone ad autorizzazione le forme nelle quali tutte le dimensioni lineari siano uguali o inferiori
a 75 mm.
Nota tecnica:
L'espressione 'carico di rottura' è riferita all'acciaio Maraging prima o dopo il trattamento termico.
1C225 Boro arricchito in isotopo di boro-10 (10B) con abbondanza isotopica superiore a quella naturale, come segue: boro elementare, composti, miscele contenenti boro, relativi manufatti, scarti o avanzi di uno dei suddetti elementi.
Nota: In 1C225 le miscele contenenti boro includono i materiali caricati di boro.
Nota tecnica:
L'abbondanza isotopica naturale del boro-10 è pari a circa il 18,5 % in peso (20 % di atomi).
1C226 Tungsteno, carburo di tungsteno e leghe di tungsteno contenenti in peso più del 90 % di tungsteno, diversi da quelli specificati da 1C117, aventi entrambe le caratteristiche seguenti:
a. in forme aventi una simmetria cilindrica della parte cava (compresi segmenti di cilindro) con diametro interno tra 100 mm e 300 mm; e
x. xxxxx superiore a 20 kg.
Nota: 1C226 non sottopone ad autorizzazione manufatti appositamente progettati per essere utilizzati come con- trappesi o collimatori a raggi gamma.
1C227 Calcio avente entrambe le caratteristiche seguenti:
a. contenente meno di 1 000 parti per milione in peso di impurità metalliche tranne il magnesio; e
b. contenente meno di 10 parti per milione in peso di boro.
1C228 Magnesio avente entrambe le caratteristiche seguenti:
a. contenente meno di 200 parti per milione in peso di impurità metalliche tranne il calcio; e
b. contenente meno di 10 parti per milione in peso di boro.
1C229 Bismuto avente entrambe le caratteristiche seguenti:
a. purezza uguale o superiore al 99,99 % in peso; e
b. contenente meno di 10 parti per milione in peso di argento.
1C230 Berillio metallo, leghe contenenti in peso più del 50 % di berillio, composti di xxxxxxxx, relativi manufatti e scarti o avanzi di uno dei suddetti elementi, diversi da quelli specificati nell'elenco dei materiali di arma- mento.
N.B.: CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO.
Nota: 1C230 non sottopone ad autorizzazione le sostanze e i prodotti seguenti:
a. finestre di metallo per apparecchiature a raggi X o per dispositivi di profilo stratigrafico dei pozzi;
b. forme di ossido finite o semilavorate, appositamente progettate per parti di componenti elettronici o come
substrati per circuiti elettronici;
x. xxxxxxxx (silicato di xxxxxxxx e alluminio) sotto forma di smeraldi o acquemarine.
1C231 Afnio metallo, leghe contenenti in peso più del 60 % di afnio, composti di afnio contenenti in peso più del 60 % di afnio, relativi manufatti e scarti o avanzi di uno dei suddetti elementi.
1C232 Elio-3 (3He), miscele contenenti elio-3 e prodotti o dispositivi contenenti uno dei suddetti elementi.
Nota: 1C232 non sottopone ad autorizzazione prodotti o dispositivi contenenti meno di 1 g di elio-3.
1C233 Litio arricchito in isotopo litio-6 (6Li) con abbondanza isotopica superiore a quella naturale e prodotti o dispositivi contenenti litio arricchito, come segue: litio elementare, leghe, composti, miscele contenenti litio, relativi manufatti e scarti o avanzi di uno dei suddetti elementi.
Nota: 1C233 non sottopone ad autorizzazione dosimetri termoluminescenti.
Nota tecnica:
L'abbondanza isotopica naturale del litio-6 è pari a circa il 6,5 % in peso (7,5 % di atomi).
1C234 Zirconio con un contenuto di afnio inferiore a 1/500 in peso come segue: metallo, leghe contenenti più del 50 % di zirconio in peso, composti, loro manufatti e scarti o avanzi di uno dei suddetti elementi, diversi da quelli specificati in 0A001.f.
Nota: 1C234 non sottopone ad autorizzazione zirconio in lamine aventi spessore uguale o inferiore a 0,10 mm.
1C235 Trizio, composti e miscele contenenti trizio nei quali il rapporto in atomi trizio/idrogeno è superiore a 1/1 000, e prodotti o dispositivi contenenti uno dei suddetti elementi.
Nota: 1C235 non sottopone ad autorizzazione prodotti o dispositivi contenenti meno di 1,48 × 103 GBq (40 Ci) di trizio.
1C236 'Radionuclidi' appropriati per creare fonti di neutroni in base a una reazione alfa-n, diversi da quelli
specificati in 0C001 e 1C012.a., nelle seguenti forme:
a. elementare;
b. composti aventi attività totale uguale o superiore a 37 GBq/kg (1 Ci/kg);
c. miscele aventi attività totale uguale o superiore a 37 GBq/kg (1 Ci/kg);
d. prodotti o dispositivi contenenti uno degli elementi summenzionati.
Nota: 1C236 non sottopone ad autorizzazione prodotti o dispositivi contenenti meno di 3,7 GBq (100 millicurie) di attività.
Nota tecnica:
In 1C236 si intende per 'radionuclidi':
— attinio-225 (Ac-225),
— attinio-227 (Ac-227),
— californio-253 (Cf-253),
— curio-240 (Cm-240),
— curio-241 (Cm-241),
— curio-242 (Cm-242),
— curio-243 (Cm-243),
— curio-244 (Cm-244),
— xxxxxxxxxx-253 (Es-253),
— einsteinio-254 (Es-254),
— gadolinio-148 (Gd-148),
— plutonio-236 (Pu-236),
— plutonio-238 (Pu-238),
1C236 (segue)
— polonio-208 (Po-208),
— polonio-209 (Po-209),
— polonio-210 (Po-210),
— radio-223 (Ra-223),
— torio-227 (Th-227),
— torio-228 (Th-228),
— uranio-230 (U-230),
— uranio-232 (U-232).
1C237 Radio-226 (226Ra), leghe di radio-226, composti di radio-226, miscele contenenti radio-226, relativi ma- nufatti e prodotti o dispositivi contenenti uno degli elementi summenzionati.
Nota: 1C237 non sottopone ad autorizzazione i prodotti seguenti:
a. applicazioni medicali;
b. prodotti o dispositivi contenenti meno di 0,37 GBq (10 millicurie) di radio-226.
1C238 Trifluoruro di cloro (ClF3).
1C239 Esplosivi ad alto potenziale, diversi da quelli specificati nell'elenco dei materiali di armamento, o sostanze o miscele contenenti più del 2 % in peso di qualsiasi esplosivo con densità dei cristalli superiore a 1,8 g/cm3 ed aventi una velocità di detonazione superiore a 8 000 m/s.
1C240 Polvere di nichelio e nichelio metallo poroso, diversi da quelli specificati in 0C005, come segue:
a. polvere di nichelio avente tutte le caratteristiche seguenti:
1. un contenuto di nichelio puro uguale o superiore al 99,0 % in peso; e
2. dimensione media delle particelle inferiore a 10 µm misurata secondo la norma ASTM B330;
b. nichelio metallo poroso prodotto con materiali specificati in 1C240.a.
Nota: 1C240 non sottopone ad autorizzazione:
a. polveri di nichelio filamentoso;
1C240 Nota (segue)
b. fogli singoli di nichelio poroso con area uguale o inferiore a 1 000 cm2 per foglio.
Nota tecnica:
1C240.b. fa riferimento al metallo poroso fabbricato tramite compattazione e sinterizzazione dei materiali in 1C240.a.
per formare un materiale metallico con pori di piccole dimensioni comunicanti in tutta la struttura.
1C241 Renio e leghe contenenti il 90 % o più in peso di renio, e leghe di renio e tungsteno contenenti il 90 % in peso o più di qualsiasi combinazione di renio e tungsteno, diverse da quelle specificate in 1C226, aventi tutte le seguenti caratteristiche:
a. in forme aventi una simmetria cilindrica della parte cava (compresi segmenti di cilindro) con diametro interno tra 100 e 300 mm; e
x. xxxxx superiore a 20 kg.
1C350 Prodotti chimici che possono essere utilizzati come precursori per agenti tossicologici, come segue, e
"miscele chimiche" contenenti una o più delle seguenti sostanze:
N.B.: CFR. ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO E 1C450.
1. tiodiglicole (111-48-8);
2. ossicloruro di fosforo (10025-87-3);
3. metilfosfonato di dimetile (756-79-6);
4. CFR. L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO per il difluoruro di metil-fosfonile (676-99-3);
5. dicloruro di metil-fosfonile (676-97-1);
6. fosfito di dimetile (868-85-9);
7. tricloruro di fosforo (7719-12-2);
8. fosfito di trimetile (121-45-9);
9. cloruro di tionile (7719-09-7);
10. 3-idrossi-1-metilpiperidina (3554-74-3);
11. cloruro di N,N-diisopropile-2-amminoetile (96-79-7);
12. N,N-diisopropile-2-amminoetanetiolo (5842-07-9);
13. chinuclidin-3 olo (1619-34-7);
1C350 (segue)
14. fluoruro di potassio (7789-23-3);
15. 2-cloroetanolo (107-07-3);
16. dimetilammina (124-40-3);
17. etilfosfonato di dietile (78-38-6);
18. N,N-dimetilfosforammidato di dietile (2404-03-7);
19. fosfito di dietile (762-04-9);
20. cloridrato di dimetilammina (506-59-2);
21. dicloruro di etilfosfinile (1498-40-4);
22. dicloruro di etilfosfonile (1066-50-8);
23. CFR. L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO per il difloruro di etilfosfonile (753-98-0);
24. acido fluoridrico (7664-39-3);
25. benzilato di metile (76-89-1);
26. dicloruro di metilfosfinile (676-83-5);
27. N,N-diisopropile-2-amminoetanolo (96-80-0);
28. alcool pinacolilico (464-07-3);
29. CFR. L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO per l'O-etil-2-diisopropilammino-etil-metilfosfonato
(QL) (57856-11-8);
30. fosfito di trietile (122-52-1);
31. tricloruro di arsenico (7784-34-1);
32. acido benzilico (76-93-7);
33. metilfosfonito di dietile (15715-41-0);
34. etilfosfonato di dimetile (6163-75-3);
35. difluoruro di etilfosfinile (430-78-4);
1C350 (segue)
36. difluoruro di metilfosfinile (753-59-3);
37. 3-chinuclidinone (3731-38-2);
38. pentacloruro di fosforo (10026-13-8);
39. pinacolone (75-97-8);
40. cianuro di potassio (151-50-8);
41. bifluoruro di potassio (7789-29-9);
42. bifluoruro di ammonio (1341-49-7);
43. fluoruro di sodio (7681-49-4);
44. bifluoruro di sodio (1333-83-1);
45. cianuro di sodio (143-33-9);
46. trietanolammina (102-71-6);
47. pentasolfuro di fosforo (1314-80-3);
48. diisopropilammina (108-18-9);
49. dietilamminoetanolo (100-37-8);
50. solfuro di sodio (1313-82-2);
51. monocloruro di zolfo (10025-67-9);
52. dicloruro di zolfo (10545-99-0);
53. cloridrato di trietanolammina (637-39-8);
54. cloridrato di N,N-diisopropile-2-amminoetilcloruro (4261-68-1);
55. acido metilfosfonico (993-13-5);
56. dietilmetilfosfonato (683-08-9);
57. N,N-dimetilfosforamidedicloruro (677-43-0);
1C350 (segue)
58. triisopropilfosfito (116-17-6);
59. etildietanolammina (139-87-7);
60. O,O-Dietilfosforotioato (2465-65-8);
61. O,O-Dietilfosforoditioato (298-06-6);
62. esafluorosilicato di sodio (16893-85-9);
63. acido diclorometilfosfonico (676-98-2).
Nota 1: Per le esportazioni verso gli "Stati che non aderiscono alla convenzione sulle armi chimiche", 1C350 non sottopone ad autorizzazione le "miscele chimiche" contenenti una o più delle sostanze chimiche specificate alle voci 1C350.1,.3,.5,.11,.12,.13,.17,.18,.21,.22,.26,.27,.28,.31,.32,.33,.34,.35,.36,.54,.55,.56,.57 e.63
nelle quali nessuna sostanza chimica singolarmente specificata costituisce più del 10 % in peso della miscela.
Nota 2: Per le esportazioni verso gli "Stati che aderiscono alla convenzione sulle armi chimiche", 1C350 non sottopone ad autorizzazione le "miscele chimiche" contenenti una o più delle sostanze chimiche specificate alle voci 1C350.1,.3,.5,.11,.12,.13,.17,.18,.21,.22,.26,.27,.28,.31,.32,.33,.34,.35,.36,.54,.55,.56,.57 e.63
nelle quali nessuna sostanza chimica singolarmente specificata costituisce più del 30 % in peso della
miscela.
Nota 3: 1C350 non sottopone ad autorizzazione le "miscele chimiche" contenenti una o più delle sostanze chimiche specificate alle voci 1C350.2,.6,.7,.8,.9,.10,.14,.15,.16,.19,.20,.24,.25,.30,.37,.38,.39,.40,.41,.42,.43,.44,.45,.46,.
47,.48,.49,.50,.51,.52,.53,.58,.59,.60,.61 e.62 nelle quali nessuna sostanza chimica singolarmente spe- cificata costituisce più del 30 % in peso della miscela.
Nota 4: 1C350 non sottopone ad autorizzazione i prodotti identificati come beni di consumo imballati per la vendita
al dettaglio ad uso personale o imballati per uso individuale.
1C351 Agenti patogeni per gli animali e l'uomo e "tossine", come segue:
a. virus, naturali, potenziati o modificati, nella forma di "colture vive isolate" o in quella di materiale vivo deliberatamente inoculato o contaminato con tali colture, come segue:
1. virus della peste equina;
2. virus della peste suina africana;
3. virus Ande;
4. virus dell'influenza aviaria, come segue:
a. non caratterizzati; o
b. appartenenti a quelli definiti nell'allegato I, punto 0, xxxxx xxxxxxxxx 0000/00/XX (XX L 10 del 14.1.2006, pag. 16) ed aventi elevata patogenicità, come segue:
1C351 a. 4. b. (segue)
1. virus di tipo A con un IVPI (indice di patogenicità intravenosa) superiore a 1,2 nei polli di 6
settimane; o
2. virus di tipo A dei sottotipi H5 o H7 con una sequenza genomica che codifica per ammi- noacidi basici multipli a livello del sito di clivaggio dell'emoagglutinina, analoga a quella osservata per altri virus dell'HPAI, indicativa del fatto che l'emoagglutinina può essere clivata da una proteasi ubiquitaria dell'ospite;
5. virus della bluetongue;
6. virus Chapare;
7. virus Chikungunya;
8. virus Choclo;
9. virus della febbre emorragica del Congo-Crimea;
10. virus della dengue;
11. virus Dobrava-Belgrado;
12. virus dell'encefalite equina orientale;
13. virus Ebola;
14. virus dell'afta epizootica;
15. virus del vaiolo caprino;
16. virus Guanarito;
17. Hantavirus;
18. virus Xxxxxx (Morbillivirus equino);
19. herpes virus (morbo di Aujeszky);
20. virus della febbre suina (virus della peste suina);
21. virus dell'encefalite giapponese;
22. virus Junin;
23. virus della Foresta di Kyasanur;
1C351 a. (segue)
24. virus della Laguna Negra;
25. virus della febbre di Lassa;
26. virus Louping ill;
27. virus Lujo;
28. virus della dermatite nodulare contagiosa dei bovini;
29. virus della coriomeningite linfocitaria;
30. virus Machupo;
31. virus Marburg;
32. virus del vaiolo delle scimmie;
33. virus dell'encefalite della Xxxxx Xxxxxx;
34. virus della malattia di Newcastle;
35. virus Nipah;
36. virus della febbre emorragica di Omsk;
37. virus Oropouche;
38. virus della peste dei piccoli ruminanti;
39. enterovirus dei suini di tipo 9 (virus della malattia vescicolare dei suini);
40. virus Powassan;
41. virus della rabbia e tutti gli altri membri del genere Lyssavirus;
42. virus della febbre della Rift valley;
43. virus della peste bovina;
44. virus Xxxxx;
45. virus Sabia;
1C351 a. (segue)
46. virus di Seoul;
47. virus del vaiolo ovino;
48. virus Sin nombre;
49. virus dell'encefalite di St. Xxxxx;
50. virus della malattia di Teschen;
51. virus dell'encefalite da zecche (virus dell'encefalite russa primaverile-estiva);
52. virus del vaiolo;
53. virus dell'encefalite equina venezuelana;
54. virus della stomatite vescicolare;
55. virus dell'encefalite equina occidentale;
56. virus della febbre gialla;
b. non utilizzato;
c. batteri, naturali, potenziati o modificati, nella forma di "colture vive isolate" o in quella di materiale vivo deliberatamente inoculato o contaminato con tali colture, come segue:
1. Bacillus anthracis;
2. Brucella abortus;
3. Brucella melitensis;
4. Brucella suis;
5. Burkholderia mallei (Pseudomonas mallei);
6. Burkholderia pseudomallei (Pseudomonas pseudomallei);
7. Chlamydophila psittaci (noto in precedenza come Chlamydia psittaci);
8. Clostridium argentinense (noto in precedenza come Clostridium botulinum tipo G), ceppi produttori
di neurotossina botulinica;
1C351 c. (segue)
9. | Clostridium baratii, ceppi produttori di neurotossina botulinica; | |
10. | Clostridium botulinum; | |
11. | Clostridium butyricum, ceppi produttori di neurotossina botulinica; | |
12 | tipi di Clostridium perfringens produttori di tossina epsilon; | |
13. | Coxiella burnetii; | |
14. | Francisella tularensis; | |
15. | Mycoplasma capricolum sottospecie capripneumoniae (ceppo F38); | |
16. | Mycoplasma mycoides sottospecie mycoides SC (Small colony); | |
17. | Rickettsia prowasecki; | |
18. | Salmonella typhi; | |
19. | Escherichia coli produttore della tossina Shiga (STEC) dei sierogruppi O26, O111, O121, O145, O157, e altri sierogruppi produttori della tossina Shiga; | O45, O103, O104, |
Nota tecnica:
L'Escherichia coli produttore della tossina Shiga (STEC) è noto anche come Escherichia coli enteroemorragico (EHEC) o Escherichia coli produttore di verocitotossina (VTEC).
20. Shigella dysenteriae;
21. Vibrio cholerae;
22. Yersinia pestis;
d. "tossine" e relative "sottounità di tossine", come segue:
1. tossine Botulinum;
2. tossine Clostridium perfringens alpha, beta 1, beta 2, epsilon e iota;
3. conotossina;
4. ricino;
1C351 d. (segue)
5. sassitossina;
6. tossina Shiga;
7. enterotossine dello stafilococco aureo, tossina alfa emolitica e tossina della sindrome da shock tossico (nota in precedenza come tossina F stafilococcica);
8. tetrodotossina;
9. verotossina e proteine inattivanti i ribosomi tipo Shiga;
10. microcistina (Cyanginosin);
11. aflatossine;
12. abrina;
13. tossina del colera;
14. diacetossiscirpenolo-tossina;
15. tossina T-2;
16. tossina HT-2;
17. modeccina;
18. volkensina;
19. lectina I Viscum album (viscumina);
Nota: 1C351.d. non sottopone ad autorizzazione le tossine Botulinum o le conotossine sotto forma di prodotti che
rispettino tutti i criteri seguenti:
1. essere formulazioni farmaceutiche destinate ad essere somministrate all'uomo nell'ambito di trattamenti
medici;
2. essere preimballate per la distribuzione come prodotti medici;
3. essere autorizzate da un'autorità statale ai fini della commercializzazione come prodotti medici.
e. funghi, naturali, potenziati o modificati, nella forma di "colture vive isolate" o in quella di materiale vivo deliberatamente inoculato o contaminato con tali colture, come segue:
1C351 e. (segue)
1. Coccidioides immitis;
2. Coccidioides posadasii.
Nota: 1C351 non sottopone ad autorizzazione i "vaccini" o le "immunotossine".
1C352 Non utilizzato.
1C353 Elementi genetici e organismi geneticamente modificati, come segue:
a. organismi geneticamente modificati o elementi genetici che contengono sequenze di acidi nucleici associate alla patogenicità di organismi specificati in 1C351.a., 1C351.c., 1C351.e. o 1C354;
b. organismi geneticamente modificati o elementi genetici che contengono sequenze di acidi nucleici che codificano una qualsiasi delle "tossine" specificate in 1C351.d. o le relative "sottounità di tossine".
Note tecniche:
1. Gli organismi geneticamente modificati (OGM) comprendono gli organismi il cui materiale genetico (le sequenze di acidi nucleici) è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l'accoppiamento e/o la ricombinazione genetica naturale, e includono quelli prodotti in tutto o in parte artificialmente.
2. Gli elementi genetici includono, tra l'altro, cromosomi, genomi, plasmidi, trasposoni e vettori geneticamente modi-
ficati o non geneticamente modificati, o in tutto o in parte di sintesi chimica.
3. Per sequenze di acidi nucleici associate alla patogenicità dei microrganismi specificati in 1C351.a., 1C351.c., 1C351.e. o 1C354 si intende una qualsiasi sequenza propria del microrganismo specificato che:
a. in quanto tale o tramite i suoi prodotti trascritti o trasposti rappresenta un rischio significativo per la salute degli
esseri umani, degli animali o delle piante; o
b. ha la proprietà riconosciuta di accrescere la capacità di un microrganismo specifico, o di qualsiasi altro organismo in cui possa essere inserito o altrimenti integrato, di provocare gravi danni alla salute degli esseri umani, degli animali o delle piante.
Nota: 1C353 non sottopone ad autorizzazione le sequenze di acidi nucleici associate alla patogenicità da Escherichia coli enteroemorragica, sierotipo O157 e ad altri ceppi produttori di verotossine diverse da quelle che codificano la verotossina o le relative sottounità.
1C354 Agenti patogeni per le piante, come segue:
a. virus, naturali, potenziati o modificati, nella forma di "colture vive isolate" o in quella di materiale vivo deliberatamente inoculato o contaminato con tali colture, come segue:
1. Tymovirus latente andino della patata;
2. viroide dell'affusolamento dei tuberi di patata;
1C354 (segue)
b. batteri, naturali, potenziati o modificati, nella forma di "colture vive isolate" o in quella di materiale deliberatamente inoculato o contaminato con tali colture, come segue:
1. Xanthomonas albilineans;
2. Xanthomonas axonopodis pv. citri (Xanthomonas campestris pv. citri A) [Xanthomonas campestris pv. citri];
3. Xanthomonas oryzae pv. oryzae (Pseudomonas campestris pv. oryzae);
4. Clavibacter michiganensis subsp. sepedonicus (Corynebacterium michiganensis subsp. sepedonicum o
Corynebacterium sepedonicum);
5. Ralstonia solanacearum, razza 3, biovar 2;
c. funghi, naturali, potenziati o modificati, nella forma di "colture vive isolate" o in quella di materiale deliberatamente inoculato o contaminato con tali colture, come segue:
1. Colletotrichum kahawae (Colletotrichum coffeanum var. virulans);
2. Cochliobolus miyabeanus (Helminthosporium oryzae);
3. Microcyclus ulei (sin. Dothidella ulei);
4. Puccinia graminis ssp. graminis var. graminis/Puccinia graminis ssp. graminis var. stakmanii (Puccinia graminis [sin. puccinia graminis f. sp. tritici]);
5. Puccinia striiformis (sin. Puccinia glumarum);
6. Magnaporthe oryzae (Pyricularia oryzae);
7. Peronosclerospora philippinensis (Peronosclerospora sacchari);
8. Sclerophthora rayssiae var. zeae;
9. Synchytrium endobioticium;
10. Tilletia indica;
11. Thecaphora solani.
1C450 Vedere l’ordinanza sul controllo dei composti chimici utilizzabile a scopi civili e militari (OCCC; RS 946.202.21).
1D Software
1D001 "Software" appositamente progettato o modificato per lo "sviluppo", la "produzione" o l'"utilizzazione" delle apparecchiature specificate in 1B001 fino a 1B003.
1D002 "Software" per lo "sviluppo" di prodotti laminati o di materiali "compositi" a "matrice" organica, a "matrice"
metallica o a "matrice" di carbonio.
1D003 "Software" appositamente progettato o modificato per consentire alle apparecchiature di eseguire le funzioni delle apparecchiature specificate in 1A004.c. o 1A004.d.
1D101 "Software" appositamente progettato o modificato per il funzionamento o la manutenzione dei beni
specificati in 1B101, 1B102, 1B115, 1B117, 1B118 o 1B119.
1D103 "Software" appositamente progettato per l'analisi di caratteristiche osservabili ridotte, quali riflettività radar, segnatura ultravioletta/infrarossa e segnatura acustica.
1D201 "Software" appositamente progettato per l'"utilizzazione" dei beni specificati in 1B201.
1E Tecnologia
1E001 "Tecnologia", in conformità alla nota generale sulla tecnologia per lo "sviluppo" o la "produzione" di apparecchiature o materiali specificati in 1A001.b., 1A001.c., 1A002 fino a 1A005, 1A006.b., 1A007, 1B o 1C.
1E002 Altre "tecnologie", come segue:
a. "tecnologia" per lo "sviluppo" o la "produzione" di polibenzotiazoli o polibenzossazoli;
b. "tecnologia" per lo "sviluppo" o la "produzione" di composti fluoroelastomerici contenenti almeno un
monomero di viniletere;
c. "tecnologia" per la progettazione o la "produzione" di polveri ceramiche o di materiali ceramici non
"compositi", come segue:
1. polveri ceramiche aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. una delle composizioni seguenti:
1. ossidi semplici o complessi di zirconio e ossidi complessi di silicio o di alluminio;
2. nitruri semplici di boro (forme cristalline cubiche);
3. carburi semplici o complessi di silicio o di boro; o
4. nitruri semplici o complessi di silicio;
b. una delle seguenti impurità metalliche totali (escluse le aggiunte intenzionali):
1. inferiori a 1 000 ppm per gli ossidi semplici o i carburi semplici; o
2. inferiori a 5 000 ppm per i composti complessi o i nitruri semplici; e
c. aventi una delle caratteristiche seguenti:
1. ossido di zirconio (CAS 1314-23-4) con dimensione media delle particelle uguale o inferiore a 1 µm e non più del 10 % delle particelle con dimensione superiore a 5 µm; o
2. altre polveri ceramiche con dimensione media delle particelle uguale o inferiore a 5 µm e non
più del 10 % delle particelle con dimensione superiore a 10 µm; o
1E002 c. (segue)
2. materiali ceramici non "compositi", composti da materiali specificati in 1E002.c.1.;
Nota: 1E002.c.2. non sottopone ad autorizzazione la "tecnologia" per la progettazione o la produzione di abrasivi.
d. non utilizzato;
e. "tecnologia" per l'installazione, la manutenzione o la riparazione di materiali specificati in 1C001;
f. "tecnologia" per la riparazione di strutture "composite", prodotti laminati o materiali specificati in 1A002, 1C007.c. o 1C007.d.;
Nota: 1E002.f. non sottopone ad autorizzazione la "tecnologia" per la riparazione di strutture di "aeromobili civili" con l'impiego di "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio e resine epossidiche, contenuta nei manuali del fabbricante degli aeromobili.
g. "biblioteche" appositamente progettate o modificate per consentire alle apparecchiature di eseguire le funzioni delle apparecchiature specificate in 1A004.c. o 1A004.d.
1E101 "Tecnologia" in conformità alla nota generale sulla tecnologia per l'"utilizzazione" di beni specificati in 1A102, 1B001, 1B101, 1B102, 1B115 fino a 1B119, 1C001, 1C101, 1C107, 1C111 fino a 1C118,
1D101 o 1D103.
1E102 "Tecnologia" in conformità alla nota generale sulla tecnologia per lo "sviluppo" di "software" specificato in 1D001, 1D101 o 1D103.
1E103 "Tecnologia" per la regolazione di temperatura, pressione o atmosfera in autoclavi o idroclavi quando utilizzata per la "produzione" di materiali "compositi" o di materiali "compositi" parzialmente lavorati.
1E104 "Tecnologia" per la "produzione" di materiali derivati per pirolisi formati su stampo, anima o altro supporto a partire da gas precursori che si decompongono nella gamma di temperature da 1 573 K (1 300 °C) a 3 173 K (2 900 °C) e pressioni da 130 Pa a 20 kPa.
Nota: 1E104 comprende la "tecnologia" per la composizione dei gas precursori, per le velocità di flusso e per i
programmi e i parametri di controllo dei processi.
1E201 "Tecnologia" in conformità alla nota generale sulla tecnologia per l'"utilizzazione" di beni specificati in 1A002, 1A007, 1A202, 1A225 fino a 1A227, 1B201, 1B225 fino a 1B234, 1C002.b.3. o b.4., 1C010.b.,
1C202, 1C210, 1C216, 1C225 fino a 1C241 o 1D201.
1E202 "Tecnologia" in conformità alla nota generale sulla tecnologia per lo "sviluppo" o la "produzione" di beni
specificati in 1A007, 1A202 o 1A225 fino a 1A227.
1E203 "Tecnologia" in conformità alla nota generale sulla tecnologia per lo "sviluppo" di "software" specificato in
1D201.
CATEGORIA 2 — TRATTAMENTO E LAVORAZIONE DEI MATERIALI
2A Sistemi, apparecchiature e componenti
N.B.: per i cuscinetti a funzionamento silenzioso, cfr. l'elenco dei materiali di armamento.
2A001 Sistemi di cuscinetti e cuscinetti antifrizione e loro componenti, come segue:
N.B.: CFR. ANCHE 2A101.
Nota: 2A001 non sottopone ad autorizzazione sfere aventi tolleranze di grado 5 o meno specificate dal fabbricante
secondo la norma ISO 3290.
a. cuscinetti a sfere e cuscinetti a rulli pieni, aventi tutte le tolleranze specificate dal fabbricante secondo la norma ISO 492, classe di tolleranza 4 (o norme nazionali equivalenti) o migliori e aventi sia anelli sia elementi volventi (ISO 5593), costruiti con monel o berillio;
Nota: 2A001.a. non sottopone ad autorizzazione i cuscinetti a rulli conici.
b. non utilizzato;
c. sistemi di cuscinetti magnetici attivi costituiti da uno degli elementi seguenti:
1. materiali con densità di flusso uguali o superiori a 2,0 T e resistenza allo snervamento superiore a 414
MPa;
2. tutti i tipi progettati per la polarizzazione omopolare di elettromagneti tridimensionali per attuatori; o
3. sensori di posizione ad alta temperatura [450 K (177 °C) e superiore].
2A101 Cuscinetti radiali a sfere, diversi da quelli specificati in 2A001, aventi tutte le tolleranze specificate secondo la norma ISO 492, classe di tolleranza 2 (o ANSI/ABMA Standard 20, classe di tolleranza ABEC-9 o norme nazionali equivalenti) o migliori e aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. diametro del foro dell'anello interno compreso tra 12 e 50 mm;
b. diametro del foro dell'anello esterno compreso tra 25 e 100 mm; e
c. larghezza compresa tra 10 e 20 mm.
2A225 Xxxxxxxx costruiti con materiali resistenti ai metalli attinidi liquidi, come segue:
a. crogioli aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. volume compreso tra 150 cm3 e 8 000 cm3; e
2. costruiti o rivestiti con uno dei materiali seguenti, o combinazione dei materiali seguenti, aventi un
xxxxx di impurità complessivo pari o inferiore al 2 % in peso:
a. fluoruro di calcio (CaF2);
b. zirconato di calcio (CaZrO3);
c. solfuro di cerio (Ce2S3);
2A225 a. 2. (segue)
d. ossido di erbio (Er2O3);
e. ossido di afnio (HfO2);
f. ossido di magnesio (MgO);
g. lega nitruro di niobio-titanio-tungsteno (circa 50 % Nb, 30 % Ti, 20 % W);
h. ossido di ittrio (Y2O3); o
i. ossido di zirconio (ZrO2);
b. crogioli aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. volume compreso tra 50 cm3 e 2 000 cm3; e
2. costruiti o rivestiti con tantalio, avente una purezza del 99,9 % o superiore in peso;
c. crogioli aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. volume compreso tra 50 cm3 e 2 000 cm3;
2. costruiti o rivestiti con tantalio, avente una purezza del 98 % o superiore in peso; e
3. ricoperti con carburo di xxxxxxxx, nitruro di tantalio o boruro di tantalio, o una loro combinazione.
2A226 Valvole aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. una 'dimensione nominale' uguale o superiore a 5 mm;
b. tenuta a soffietti; e
c. interamente costruite o rivestite con alluminio, leghe di alluminio, nichelio o leghe di nichelio contenenti oltre il 60 % in peso di nichelio.
Nota tecnica:
Per le valvole con diametri di entrata e di uscita differenti, la 'dimensione nominale' in 2A226 si riferisce al diametro
più piccolo.
2B Apparecchiature di collaudo, di ispezione e di produzione
Note tecniche:
1. Gli assi di contornatura secondari paralleli (ad esempio un asse W su fresalesatrici orizzontali o un asse di rotazione secondario il cui asse centrale è parallelo a quello dell'asse di rotazione primario) non sono conteggiati nel numero totale degli assi di contornatura. Gli assi di rotazione non devono necessariamente ruotare su 360 °. Un asse di rotazione può essere mosso da un dispositivo lineare (ad esempio una vite o una cremagliera).
2B (segue)
2. Ai fini di 2B, il numero di assi che possono essere coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura" è pari al numero di assi lungo o intorno ai quali, durante la lavorazione del pezzo, sono effettuati movimenti simultanei e interconnessi tra un pezzo e un utensile. Non sono inclusi assi supplementari lungo o intorno ai quali sono effettuati altri movimenti relativi all'interno della macchina, quali ad esempio:
a. sistemi di preparazione della mola nelle macchine di rettifica;
b. assi di rotazione paralleli progettati per il montaggio di pezzi separati;
c. assi di rotazione colineari progettati per manipolare lo stesso pezzo trattenendolo in una morsa a partire da
estremità diverse.
3. La nomenclatura degli assi deve essere conforme alla norma internazionale ISO 8412001 "Sistemi per l’automa- zione industriale e loro integrazione - Controllo numerico delle macchine - Sistema di coordinate e nomenclatura dei movimenti".
4. Ai fini di 2B001 fino a 2B009 un "mandrino basculante" è conteggiato come asse di rotazione.
5. La '"ripetibilità di posizionamento unidirezionale" dichiarata' può essere impiegata per ciascun modello di macchina utensile in alternativa alle prove con le singole macchine e si determina come segue:
a. scegliere cinque macchine del modello da valutare;
b. misurare la ripetibilità degli assi lineari (R↑, R↓) conformemente alla norma ISO 2302:2014 e valutare la
"ripetibilità di posizionamento unidirezionale" di ogni asse di ciascuna delle cinque macchine;
c. determinare la media aritmetica dei valori di "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" di ogni asse del complesso delle cinque macchine; la media aritmetica della "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" UPR è il valore dichiarato di ciascun asse del modello in questione ðUPRx; UPRy; …Þ;
d. poiché l'elenco della categoria 2 si riferisce a ciascun asse lineare, vi saranno tanti valori di "ripetibilità di
posizionamento unidirezionale dichiarata" quanti sono gli assi lineari;
e. se un asse di un modello di macchina non sottoposto ad autorizzazione da 2B001.a. fino a 2B001.c. ha una ""ripetibilità di posizionamento unidirezionale" dichiarata' uguale o inferiore alla "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" specificata di ciascun modello di macchina utensile più 0,7 µm, il costruttore è tenuto a confermare il livello di precisione ogni diciotto mesi.
6. Ai fini di 2B001.a. fino a 2B001.c. l'incertezza di misura relativa alla "ripetibilità di posizionamento unidire- zionale" delle macchine utensili, come definita nella norma internazionale ISO 230/2:2014 o norme nazionali equivalenti, non è presa in considerazione.
7. Ai fini di 2.B001.a fino a 2.B001.c. la misurazione degli assi è effettuata in base alle procedure di prova di cui al punto 5.3.2. della norma ISO 230-2:2014. Le prove di collaudo di assi di lunghezza superiore a 2 m sono effettuate su segmenti di 2 m. Per assi di lunghezza superiore a 4 m sono necessarie prove multiple di collaudo (per esempio, due prove per assi di lunghezza superiore a 4 m e pari o inferiore a 8 m, tre prove per assi di lunghezza superiore a 8 m e pari o inferiore a 12 m), ciascuna delle quali eseguita su segmenti di 2 m posti a intervalli regolari sulla lunghezza dell'asse. I segmenti sottoposti a prova di collaudo sono distribuiti omogeneamente su tutta la lunghezza dell'asse; l'eventuale lunghezza in eccesso è suddivisa in parti uguali all'inizio, lungo l'intervallo e alla fine dei segmenti sottoposti a prova. Va dichiarato il valore di "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" più piccolo determinato su tutti i segmenti sottoposti a prova.
2B001 Macchine utensili per l'asportazione (o il taglio) di metalli, ceramiche o materiali "compositi" e qualsiasi loro combinazione, che, conformemente alle specifiche tecniche del fabbricante, possono essere equipaggiate con dispositivi elettronici per il "controllo numerico", come segue:
N.B.: CFR. 2B201.
Nota 1: 2B001 non sottopone ad autorizzazione macchine utensili a fini speciali limitate alla produzione di
ingranaggi. Per queste macchine cfr. 2B003.
Nota 2: 2B001 non sottopone ad autorizzazione macchine utensili a fini speciali limitate alla produzione di uno dei
seguenti:
a. alberi a gomito o alberi a camme;
b. utensili o utensili da taglio;
c. estrusori a vite;
d. parti di gioielli con incisioni o sfaccettature; o
e. protesi dentarie.
Nota 3: Una macchina utensile dotata di almeno due delle tre funzionalità di tornitura, fresatura o rettifica (ad esempio una macchina di tornitura con funzioni di fresatura) deve essere valutata a fronte di ogni voce applicabile definita in 2B001.a., 2B001.b. o 2B001.c.
N.B.: Per le macchine per la rifinitura ottica, cfr. 2B002.
a. macchine utensili di tornitura aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" uguale o inferiore a (migliore di) 1,1 µm su uno o più degli assi lineari; e
2. due o più assi che possono essere coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura";
Nota: 2B001.a. non sottopone ad autorizzazione le macchine di tornitura appositamente progettate per la
produzione di lenti a contatto aventi quanto segue:
a. controllore macchina limitato all'uso di software oftalmico per l'inserimento dei dati per la programma-
zione delle parti; e
b. senza mandrinatura a vuoto.
b. macchine utensili di fresatura aventi uno degli elementi seguenti:
1. aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" uguale o inferiore a (migliore di) 1,1 µm su uno o
più degli assi lineari; e
2B001 b. 1. (segue)
b. tre assi lineari più un asse di rotazione che possono essere coordinati simultaneamente per il
"controllo di contornatura";
2. cinque o più assi che possono essere coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura"
aventi una delle caratteristiche seguenti;
N.B.: Le 'macchine utensili a meccanismo parallelo' sono specificate in 2B001.b.2.d.
a. "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" uguale o inferiore a (migliore di) 1,1 µm su uno o
più degli assi lineari con una lunghezza del percorso inferiore a 1 m;
b. "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" uguale o inferiore a (migliore di) 1,4 µm su uno o
più degli assi lineari con una lunghezza del percorso uguale o superiore a 1 m e inferiore a 4 m;
c. "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" uguale o inferiore a (migliore di) 6,0 µm su uno o
più degli assi lineari con una lunghezza del percorso uguale o superiore a 4 m; o
d. essere una 'macchina utensile a meccanismo parallelo';
Nota tecnica:
Una 'macchina utensile a meccanismo parallelo' è una macchina utensile avente varie barre collegate a una piattaforma e degli attuatori; ciascun attuatore opera la barra corrispondente in maniera simultanea e indipendente.
3. una "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" per alesatrici a coordinate uguale o inferiore a (migliore di) 1,1 µm su uno o più degli assi lineari; o
4. fresatrici ad un solo tagliente aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. "fuori rotondità" ed "eccentricità" del mandrino inferiore a (migliore di) 0,0004 mm lettura totale del misuratore; e
b. deviazione angolare del movimento del carrello (oscillazione, rollio e beccheggio) inferiore a (migliore di) 2 secondi di arco, lettura totale del misuratore su 300 mm di corsa;
c. macchine utensili di rettifica aventi una delle caratteristiche seguenti:
1. aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" uguale o inferiore a (migliore di) 1,1 µm su uno o
più degli assi lineari; e
b. tre o più assi che possono essere coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura"; o
2. cinque o più assi che possono essere coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura"
aventi una delle caratteristiche seguenti;
2B001 c. 2. (segue)
a. "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" uguale o inferiore a (migliore di) 1,1 µm su uno o
più degli assi lineari con una lunghezza del percorso inferiore a 1 m;
b. "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" uguale o inferiore a (migliore di) 1,4 µm su uno o
più degli assi lineari con una lunghezza del percorso uguale o superiore a 1 m e inferiore a 4 m; o
c. "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" uguale o inferiore a (migliore di) 6,0 µm su uno o
più degli assi lineari con una lunghezza del percorso uguale o superiore a 4 m;
Nota: 2B001.c. non sottopone ad autorizzazione le macchine di rettifica seguenti:
a. macchine di rettifica esterna, interna, ed esterna-interna di cilindri, aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. limitate alla rettifica di cilindri; e
2. limitate ad una capacità massima del pezzo da lavorare di 150 mm di diametro esterno o di lunghezza;
b. macchine appositamente progettate come rettificatrici a coordinate, che non hanno un asse z o un asse w,
aventi "ripetibilità di posizionamento unidirezionale" inferiore a (migliore di) 1,1µm;
c. rettificatrici per piani.
d. macchine a scarica elettrica diverse dal tipo a filo aventi possibilità di coordinazione simultanea per
"controllo di contornatura" su due o più assi di rotazione;
e. macchine utensili per asportazione di metalli, ceramiche o materiali "compositi" aventi tutte le caratteri- stiche seguenti:
1. asportano materiale per mezzo di uno dei seguenti procedimenti:
a. getti di acqua o di altri liquidi, compresi quelli utilizzanti additivi abrasivi;
b. fascio elettronico; o
c. fascio "laser"; e
2. almeno due assi di rotazione aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. possono essere coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura"; e
b. hanno una "precisione" di posizionamento inferiore a (migliore di) 0,003 °;
f. macchine foratrici per fori profondi e tornitrici modificate per la foratura profonda in grado di eseguire fori di lunghezza superiore a 5 m.
2B002 Macchine utensili per la rifinitura ottica "a controllo numerico" equipaggiate per l'asportazione selettiva di materiali per produrre superfici ottiche non sferiche aventi tutte le caratteristiche seguenti:
a. rifinitura della forma inferiore a (migliore di) 1,0 µm;
b. rifinitura a una scabrezza inferiore a (migliore di) 100 nm rms;
c. quattro o più assi che possono essere coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura"; e
d. che utilizza uno dei seguenti processi:
1. rifinitura magnetoreologica ('MRF');
2. rifinitura electroreologica ('ERF');
3. 'rifinitura con fascio di particelle energetico';
4. 'rifinitura con utensile a membrana gonfiabile'; o
5. 'rifinitura a getto fluido'.
Note tecniche:
Ai fini di 2B002:
1. per 'MRF' si intende un processo di asportazione di materiali mediante un fluido magnetico abrasivo la cui viscosità è
controllata da un campo magnetico;
2. per 'ERF' si intende un processo di asportazione mediante un fluido abrasivo la cui viscosità è controllata da un
campo elettrico;
3. la 'rifinitura con fascio di particelle energetico' utilizza plasma di atomi reattivi (RAP) o fasci di ioni per asportare
selettivamente il materiale;
4. la 'rifinitura con utensile a membrana gonfiabile' è un processo che utilizza una membrana pressurizzata che
deformandosi entra in contatto con una superficie ridotta del pezzo;
5. la 'rifinitura a getto fluido' utilizza un flusso fluido per l'asportazione del materiale.
2B003 Macchine utensili a "controllo numerico" o manuale e loro componenti, controlli ed accessori apposita- mente progettati per sbarbare, finire, rettificare o levigare gli ingranaggi dritti induriti (Rc = 40 o superiore) a dentatura elicoidale e doppia-elicoidale aventi passo diametrale superiore a 1 250 mm e larghezza del dente
del 15 % o più del passo diametrale, con qualità di finitura uguale o migliore della qualità AGMA 14
(equivalente alla norma ISO 1328 classe 3).
2B004 "Presse isostatiche" a caldo aventi tutte le caratteristiche seguenti, e loro componenti e accessori apposita- mente progettati:
N.B.: CFR. ANCHE 2B104 e 2B204
2B004 (segue)
a. un ambiente termicamente controllato nella cavità chiusa ed una cavità di lavoro con diametro interno uguale o superiore a 406 mm; e
b. aventi una delle caratteristiche seguenti:
1. pressione di lavoro massima superiore a 207 MPa;
2. ambiente termicamente controllato a temperature superiori a 1 773 K (1 500 °C); o
3. capacità di impregnazione con idrocarburi ed eliminazione dei prodotti di decomposizione gassosa risultanti.
Nota tecnica:
La dimensione della camera interna è quella della camera in cui vengono raggiunte sia la temperatura di lavoro che la pressione di lavoro e non include i dispositivi di fissaggio. La dimensione sarà quella minore tra il diametro interno della camera pressurizzata e il diametro interno della camera di combustione isolata, a seconda di quale delle due si trova all'interno dell'altra.
N.B.: Per stampi, matrici e utensili appositamente progettati, cfr. 1B003, 9B009 e l'elenco dei materiali di arma- mento.
2B005 Apparecchiature appositamente progettate per la deposizione, la lavorazione e il controllo durante la lavorazione di strati inorganici, rivestimenti e modificazioni superficiali, come segue, per substrati non elettronici mediante processi indicati nella tabella e relative note riportate dopo 2E003.f. e loro componenti appositamente progettate per la movimentazione, il posizionamento, la manipolazione e il controllo auto- matici:
a. apparecchiature di produzione per la deposizione chimica in fase di vapore (CVD) aventi tutte le
caratteristiche seguenti:
N.B.: CFR. ANCHE 2B105.
1. un processo modificato per:
a. CVD pulsante;
b. deposizione termica a nucleazione controllata (CNTD); o
c. CVD intensificata o assistita da plasma; e
2. aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. comprendenti dispositivi di tenuta rotanti a vuoto spinto (uguale o inferiore a 0,01 Pa); o
b. comprendenti un controllo di spessore dello strato in situ;
b. apparecchiature di produzione con processo di impiantazione ionica con correnti di fascio uguali o
superiori a 5 mA;
c. apparecchiature di produzione con processo di deposizione fisica in fase di vapore per mezzo di fascio elettronico (EB-PVD) comprendenti sistemi di alimentazione previsti per potenza superiore a 80 kW, che presentano uno degli elementi seguenti:
2B005 c. (segue)
1. un sistema di controllo a "laser" del livello del pozzetto liquido per regolare in modo preciso il ritmo
di ingresso dei lingotti; o
2. un indicatore di velocità basato su calcolatore funzionante sul principio della fotoluminescenza degli atomi ionizzati nel flusso evaporante per controllare la velocità di deposizione di uno strato conte- nente due o più elementi;
d. apparecchiature di produzione con processo di polverizzazione a plasma aventi una delle caratteristiche seguenti:
1. funzionanti in atmosfera controllata a pressione ridotta (uguale o inferiore a 10 kPa misurata al di sopra ma non oltre 300 mm dall'uscita del polverizzatore della torcia) in una camera a vuoto in grado di produrre vuoto fino a 0,01 Pa prima del processo di polverizzazione o
2. comprendenti un controllo di spessore dello strato in situ;
e. apparecchiature di produzione con processo di deposizione per polverizzazione catodica in grado di sopportare densità di corrente uguali o superiori a 0,1 mA/mm2 con velocità di deposizione uguale o superiore a 15 µm/h;
f. apparecchiature di produzione con processo di deposizione per arco catodico comprendenti una griglia di elettromagneti per controllare la direzione dell'area di impatto dell'arco sul catodo;
g. apparecchiature di produzione di placcatura ionica in grado di effettuare la misura in situ di una delle
caratteristiche seguenti:
1. controllo dello spessore del rivestimento sul substrato e della velocità di deposizione; o
2. caratteristiche ottiche.
Nota: 2B005 non sottopone ad autorizzazione le apparecchiature per la deposizione chimica in fase di vapore, per la deposizione ad arco catodico, per la deposizione per mezzo di polverizzazione catodica, per la produzione di placcatura ionica o di impiantazione ionica appositamente progettate per utensili da taglio o lavorazione.
2B006 Sistemi, apparecchiature e "assiemi elettronici" di controllo dimensionale o di misura, come segue:
a. macchine di misura a coordinate (CMM) con controllo a calcolatore o con "controllo numerico" aventi un errore massimo tollerato di misura della lunghezza (E0,MPE) in un punto qualunque della gamma di funzionamento della macchina (ossia tra la lunghezza degli assi) uguale o inferiore a (migliore di) (1,7 +
L/1 000) µm (L rappresenta la lunghezza misurata espressa in millimetri), in base alla norma ISO 10360-
2 (2009);
Nota tecnica:
L'E0,MPE della configurazione più accurata delle CMM specificate dal fabbricante (ad esempio il migliore tra i seguenti: sonda, lunghezza della punta, parametri di movimento, ambiente) e con "tutte le compensazioni dispo- nibili" è paragonato alla soglia di 1,7 + L/1 000 µm.
N.B.: CFR. ANCHE 2B206
b. strumenti di misura dello spostamento lineare e angolare come segue:
1. strumenti di misura dello 'spostamento lineare' aventi una delle caratteristiche seguenti:
2B006 b. 1. (segue) Nota:
Gli interferometri a laser per la misurazione del dislocamento sono sottoposti ad autorizzazione solamente in 2B006.b.1.c.
Nota tecnica:
Ai fini di 2B006.b.1. si intende per 'spostamento lineare' la variazione di distanza tra la sonda di misura e
l'oggetto misurato.
a. sistemi di misura del tipo non a contatto con "risoluzione" uguale o inferiore a (migliore di) 0,2
µm nella gamma di misura fino a 0,2 mm;
b. sistemi di trasformatori differenziali (LVDT) aventi tutte le seguenti caratteristiche:
1. aventi una delle caratteristiche seguenti:
a. "linearità" uguale o inferiore a (migliore di) 0,1 % misurata da 0 alla 'gamma completa di funzionamento', per LVDT con 'gamma completa di funzionamento' fino ad un massimo di
± 5 mm; o
b. "linearità" uguale o inferiore a (migliore di) 0,1 % misurata da 0 a 5 mm, per LVDT con
'gamma completa di funzionamento' superiore a ± 5 mm; e
2. deriva uguale o inferiore a (migliore di) 0,1 % al giorno alla temperatura normale dell'ambiente di collaudo di ± 1 K;
Nota tecnica:
Ai fini di 2B006.b.1.b., per 'gamma completa di funzionamento' si intende la metà del totale possibile spostamento lineare del trasformatore differenziale. Ad esempio, i trasformatori differenziali con una gamma completa di funzionamento fino a ±5 mm possono misurare un totale possibile spostamento lineare di 10 mm.
c. sistemi di misura aventi tutte le caratteristiche seguenti:
1. contenenti un "laser"; e
2. in grado di mantenere per almeno 12 ore, a una temperatura di 20 ± 1 °C, tutte le caratteri- stiche seguenti:
a. "risoluzione" a fondo scala di 0,1µm o inferiore (migliore); e
b. la capacità di raggiungere un'"incertezza di misura", tenuto conto dell'indice di rifrazione dell'aria, uguale o inferiore a (migliore di) (0,2 + L/2 000) µm (L rappresenta la lunghezza misurata espressa in millimetri) in qualsiasi punto della gamma di misurazione; o
d. "Assiemi elettronici" appositamente progettati per fornire funzionalità di retroazione nei sistemi
specificati in 2B006.b.1.c.;
Nota: 2B006.b.1. non sottopone ad autorizzazione i sistemi interferometrici di misura dotati di un sistema di controllo automatico progettato per non utilizzare tecniche di retroazione contenenti un "laser" per misurare gli errori di movimento del carrello delle macchine utensili, delle macchine di controllo dimen- sionale o di apparecchiature similari.