Accordo di programma per l’attuazione del “Piano di Zona del sistema
Prot. n. 27 Marzo 2006
Rep. Atti interni
Accordo di programma per l’attuazione del “Piano di Zona del sistema
integrato di interventi e servizi sociali – anno 2006-2008 dell’ambito territoriale del distretto di Dalmine”, ai sensi dell’art. 19 L. n°328/00 e
dell’art. 34 D.Leg. n°267/00
Tra
I Comuni di: Azzano S. Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verdellino, Verdello, Zanica, la Provincia di Bergamo, l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bergamo, l’Azienda Ospedaliera di Bergamo e l’Azienda Ospedaliera di Treviglio
e i soggetti:
Cooperative sociali: Città del Sole di Osio Sotto, Il Cantiere di Albino, La Solidarietà di Dalmine, Spazio Giovani di Monza, Memphis di Chiuduno, Arcobaleno di Chiuduno, Consorzio Ribes che agisce per sé e per la cooperativa L’Aliante di Levate e il Consorzio Xxx.Xx Città Aperta che agisce per sé e per le cooperative sociali Alchimia di Torre Boldone, Ecosviluppo di Stezzano, Orion di Bergamo, Pugno Aperto di Bergamo, Servire di Bergamo, Impronta di Seriate e Capovolta di Bergamo;
Associazioni/Organizzazioni di volontariato: Croce Bianca di Boltiere, Acli di Boltiere, San Xxxxxxx di Boltiere, Consulta delle associazioni di Boltiere, Gruppo Alpini di Comun Nuovo, Unitalsi di Comun Nuovo, AcaT di Curno, Anziani e Pensionati di Curno, Trasporto Amico di Curno e Mozzo, Primo Ascolto Alzheimer di Dalmine, Consulta delle associazioni di Dalmine, Antea di Dalmine, Rete famigliare Il Guado di Dalmine, Il Porto Dalmine, Boomerang di Dalmine, Gruppo Nuoto Disabili di Dalmine, Mato Grosso di Levate, Comitato Millefacce di Osio Sopra, Sguazzi Osio Sotto, Arca della Solidarietà di Osio Sotto, Gruppo Anziani di osio Sotto, Gruppo Infanzia di Stezzano, CAT di Stezzano, Mani Amiche di Stezzano, Nuove opportunità di Stezzano, Pensionati e anziani di Stezzano, Anfass di Treviolo, Passo dopo Passo di Urgnano, Girasole onlus di Urgnano, Il Tempo ritrovato - Auser di Verdello;
Nuovo Albergo Popolare di Bergamo
Istituto scolastico comprensivo di Verdellino, che agisce per sé e per gli Istituti scolastici comprensivi di Azzano S.Paolo, di Ciserano, di Levate, di Zanica, di Treviolo, di Osio Sotto, di Stezzano, di Verdellino, di Verdello, Circolo Didattico di Dalmine, Circolo Didattico di Spirano, Scuola Media Camozzi di Dalmine, Scuola Media Colleoni di Urgnano, Istituto scolastico superiore Einaudi di Dalmine e Istituto Tecnico Industriale Marconi di Dalmine;
Fondazione Enaip Lombardia – unità locale di Dalmine
Case di Riposo: Fondazione S.Xxxxxxxx xx Xxxxxxx, Ente Morale RSA Brolis- Giavazzi di Verdello, Fondazione Opera Xxx Xxxx di Osio Sotto, Ospitale Magri di Urgnano, IPAB Villa della Pace di Stezzano;
Parrocchie presenti nell’ambito Territoriale;
Organizzazioni Sindacali – GCIL, CISL e UIL di Begamo e Patronato INCA CGIL, Patronato INAS CISL, Patronato UIL,
Confcooperative di Bergamo e Lega delle Cooperative di Bergamo
Visti
La legge n°328/00 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”e in particolare l’art.19; il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali (D.P.R. 03.05.01 n°204); la Circolare Regionale n.34 del 29/07/2005 “Indirizzi per la programmazione del nuovo triennio dei Piani di Zona”; la Circolare Regionale n.48 del 27/10/2005 “Linee guida per la definizione dei Piani di Zona – 2° triennio” e la DGR VIII/1642 del 29.12.2005 “Ripartizione delle risorse del fondo nazionale per le politiche sociali in applicazione della L. 8 novembre 2000, n.328 e dell’art.4 commi 4 e 5, della L.R. 06/12/1999, n.23. Anno 2005”.
Premesso
Che in attuazione della normativa sopra richiamata, i Comuni del distretto socio-sanitario di Dalmine, d’intesa con l’Azienda Sanitaria Locale e ricercando l’adesione dei soggetti di cui all’art.1 c.5 della L.328/00, devono predisporre il Piano di Zona degli interventi e dei servizi sociali finalizzato a:
a) favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando in particolare le risorse locali di solidarietà e di auto-aiuto, nonché a responsabilizzare i cittadini nella programmazione e nella verifica dei servizi;
b) qualificare la spesa, attivando risorse, anche finanziarie, derivate dalle forme di concertazione di cui al comma 1, lettera g);
c) definire criteri di ripartizione della spesa a carico di ciascun comune, delle aziende unità sanitarie locali e degli altri soggetti firmatari dell’accordo, prevedendo anche risorse vincolate per il raggiungimento di particolari obiettivi;
d) prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a realizzare progetti di sviluppo dei servizi
che tali fini possono essere perseguiti con la stipula di Accordo di Programma da parte dei soggetti sopra richiamati, interessati per la realizzazione del Piano di Zona;
che gli Enti firmatari del presente Accordo, esaminato il lavoro preparatorio dei gruppi di lavoro composti dai tecnici comunali, dall’ASL, dall’Azienda ospedaliera di Bergamo e da rappresentanti del terzo settore, in continuità con le deliberazione dell’Assemblea dei Sindaci di distretto del 12 dicembre 2005, 16 gennaio 2006 e 06 febbraio 2006, si accordano sui seguenti punti, prioritari dell’ambito locale, da porre alla base del presente Accordo di Programma;
Preso atto della delibera del Direttore generale dell’ASL della provincia di Bergamo n°853 del 30.12.2005 di oggetto “Manifestazione d’intesa sul Piano di Zona dell’Ambito territoriale del Distretto di Dalmine per la triennalità 2006-2008”;
Art.1 – Finalità
In base al disposto della legge 328/00 e delle indicazione regionali il presente accordo si pone la finalità di dare attuazione al “Piano di Zona del sistema integrato di interventi e servizi sociali – anno 2006-2008 dell’ambito territoriale del distretto di Dalmine”, allegato, quale parte integrante e sostanziale dell’accordo in oggetto.
Finalità generali del piano di Zona 2006 – 2008 sono:
- Continuare il processo di costruzione di un unico sistema locale di servizi ed interventi sociali entro cui collocare l’azione dei singoli Comuni e l’azione dell’Ambito Territoriale;
- Promuovere pari opportunità di fruizione dei servizi per tutti i cittadini dell’Ambito territoriale, superando le attuali differenze tra i diversi Comuni dell’Ambito;
- Individuare per alcuni servizi, quando opportuno ed efficace, un livello di erogazione intermedio tra Ambito e singoli Comuni;
- Caratterizzare l’Ufficio Comune di Ambito soprattutto come luogo di proposta di programmazione, progettazione e promozione, a favore di forme gestionali che privilegino i soggetti di terzo settore e aggregazioni anche parziali tra Comuni;
- Completare e incentivare il processo di coinvolgimento dei soggetti territoriali;
- Considerare la dimensione di Ambito oramai come strutturale nell’offerta dei servizi e quindi promuovere la conoscenza e l’informazione degli interventi promossi.
Art.2 – Contenuti – Piano degli obiettivi
Alla luce delle finalità generali di cui sopra, valutati i risultati raggiunti con il primo Piano di Zona 2003 – 2005, tenuto conto dell’analisi dei bisogni e dei punti di forza e debolezza dei servizi esistenti, gli obiettivi programmatici e gestionali dell’Accordo riguardano:
⇒ Le priorità programmatiche dei progetti:
Area minori e famiglia:
- Promuovere una maggiore integrazione tra iniziative di tutela/riparazione e iniziative di prevenzione/promozione;
- Attivare la presenza di un servizio integrato Consultorio famigliare – Tutela minori a controllo comunale e con accreditamento ASL per la parte sanitaria, che consenta un aumento e una gestione integrata unitaria di tutto il personale;
- Diffondere una maggiore cultura della genitorialità sociale (reti famiglie, affidi diurni, auto-aiuto);
Area Adulti/Immigrati/Grave emarginazione
- Consolidamento della equipe inserimenti sociali per la grave emarginazione;
- Incremento degli interventi di mediazione culturale nelle scuole e nei servizi e di alfabetizzazione adulti;
- Approfondimento di due problematiche particolari:
a) l’inserimento lavorativo di persone in situazione di emarginazione ma senza
invalidità;
b) l’accesso alla casa, sempre più difficile, da parte delle fasce deboli; (priorità trasversale a tutte le aree di lavoro).
Area Disabili
Si ribadisce l’importanza della necessità di omogeneizzare, pur garantendo il rispetto della peculiarità dei singoli territori comunali, l’offerta dei servizi per disabili sull’ambito territoriale di Dalmine.
In tal senso il gruppo area disabili può assumere sempre di più una funzione di programmazione dei servizi per disabili, diventando luogo di coordinamento delle risorse esistenti e di promozione di quelle nuove.
Area Anziani
- Erogazione di buoni socio-assistenziali a sostegno della domiciliarità;
- Promuovere una rete di informazione/segretariato sociale che coinvolga i diversi soggetti territoriali (servizi comunali, patronati, centri diurni, associazioni, ecc.) e favorisca un maggior accesso all’offerta dei servizi;
- Favorire una maggiore integrazione e un governo comune tra vaucher sociosanitario/adi e servizi domiciliari comunali, senza escludere la possibilità di un SAD di Ambito che si accrediti anche per il vaucher socio-sanitario/adi;
- Promuovere una programmazione di Ambito dei Centri Diurni Integrati che coniughi bisogni effettivi e attivazione o meno di eventuali nuovi servizi.
Area salute mentale
- Maggiore integrazione tra Comuni e servizi specialistici;
- Attivazione di un SAD per malati psichici;
- Costruzione di una rete con i medici di base e il volontariato.
Per quanto concerne il servizio inserimenti lavorativi si sottolinea la necessità di sviluppare modalità e interventi per tipologie di utenza diverse dai disabili, a partire da una maggiore intesa con le equipe, i gruppi di lavoro e i servizi previsti per i diversi destinatari.
⇒ Gli obiettivi gestionali
Le modalità di gestione
- consolidamento dell’ufficio comune;
- definizione di un minimo di monte ore da parte di ogni Comune da dedicare al Piano di Zona;
- progressivo superamento della situazione di “separazione” tra Comuni e Xxxxxx;
- partecipazione ai gruppi di lavoro di alcuni amministratori;
- valorizzazione/integrazione tra servizi comunali e servizi di Ambito.
Tutto questo prefigura un sistema organizzativo che è stato definito a “responsabilità diffusa”, in cui il Piano di Zona e l’Ambito Territoriale dipendono dalla responsabilità di tutti i Comuni.
I rapporti con i soggetti territoriali
Si ribadisce il ruolo attribuito ai gruppi di lavoro quale luogo privilegiato di incontro tra enti pubblici e soggetti territoriali, individuando uno specifico percorso che porti ad una partecipazione anche delle associazioni e delle Parrocchie.
Si prevede la costituzione di un “tavolo di rappresentanza del terzo settore”, quale
riconoscimento di una interlocuzione di tipo politico.
Le modalità di attuazione dei contenuti dell’accordo sono dettagliate nel documento allegato “Ambito territoriale del distretto di Dalmine: Piano di Zona del sistema integrato di interventi e servizi sociali – anno 2006-2008”
Art.3 - Enti interessati all'accordo di programma, Ente capofila
I soggetti firmatari dell’accordo sono:
1) soggetti sottoscrittori: i Comuni di Azzano S. Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verdellino, Verdello, Zanica, la Provincia di Bergamo, l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bergamo, l’Azienda Ospedaliera di Bergamo e l’Azienda Ospedaliera di Treviglio;
2) soggetti aderenti, che aderiscono agli obiettivi del Piano di Zona e dichiarano la propria volontà di concorrere alla loro realizzazione:
- Cooperative sociali: Città del Sole di Osio Sotto, Il Cantiere di Albino, La Solidarietà di Dalmine, Spazio Giovani di Monza, Memphis di Chiuduno, Arcobaleno di Chiuduno, Consorzio Ribes che agisce per sé e per la cooperativa L’Aliante di Levate e il Consorzio Xxx.Xx Città Aperta che agisce per sé e per le cooperative sociali Alchimia di Torre Boldone, Ecosviluppo di Stezzano, Orion di Bergamo, Pugno Aperto di Bergamo, Servire di Bergamo, Impronta di Seriate e capovolta di Bergamo:
- Associazioni/Organizzazioni di volontariato: Croce Bianca di Boltiere, Acli di Boltiere, San Xxxxxxx di Boltiere, Consulta delle associazioni di Boltiere, Gruppo Alpini di Comun Nuovo, Unitalsi di Comun Nuovo, AcaT di Curno, Anziani e Pensionati di
Curno, Trasporto Amico di Curno e Mozzo, Primo Ascolto Alzheimer di Dalmine, Consulta delle associazioni di Dalmine, Antea di Dalmine, Rete famigliare Il Guado di Dalmine, Il Porto Dalmine, Boomerang di Dalmine, Gruppo Nuoto Disabili di Dalmine, Mato Grosso di Levate, Comitato Millefacce di Osio Sopra, Sguazzi Osio Sotto, Arca della Solidarietà di Osio Sotto, Gruppo Anziani di osio Sotto, Gruppo Infanzia di Stezzano, CAT di Stezzano, Mani Amiche di Stezzano, Nuove opportunità di Stezzano, Pensionati e anziani di Stezzano, Anfass di Treviolo, Passo dopo Passo di Urgnano, Girasole onlus di Urgnano, Il Tempo ritrovato - Auser di Verdello;
- Nuovo Albergo Popolare di Bergamo;
- Istituto scolastico comprensivo di Verdellino, che agisce per sé e per gli Istituti scolastici comprensivi di Azzano S.Paolo, di Ciserano, di Levate, di Zanica, di Treviolo, di Osio Sotto, di Stezzano, di Verdellino, di Verdello, Circolo Didattico di Dalmine, Circolo Didattico di Spirano, Scuola Media Camozzi di Dalmine, Scuola Media Colleoni di Urgnano, Istituto scolastico superiore Einaudi di Dalmine e Istituto Tecnico Industriale Marconi di Dalmine;
- Fondazione Enaip Lombardia – unità locale di Dalmine;
- Case di Riposo: Fondazione X.Xxxxxxxx xx Xxxxxxx, Ente Morale RSA Brolis-Giavazzi di Verdello, Fondazione Opera Xxx Xxxx di Osio Sotto, Ospitale Magri di Urgnano, IPAB Villa della Pace di Stezzano;
- Parrocchie presenti nell’ambito Territoriale;
- Organizzazioni Sindacali – GCIL, CISL e UIL di Begamo e Patronato INCA CGIL, Patronato INAS CISL, Patronato UIL;
- Confcooperative di Bergamo e Lega delle Cooperative di Bergamo.
Assume il ruolo di Ente capofila, per portare a buon fine il presente Accordo di Programma, il Comune di Dalmine.
Oltre ai soggetti sopra indicati è obiettivo dell’accordo coinvolgere e favorire l’apporto di tutti i soggetti attivi nella progettazione e gestione dei servizi sociali e comunque in grado di dare apporti in tal senso.
Art.4 – Durata
Il presente accordo ha durata triennale, dal 1° gennaio 2006 al 31 dicembre 2008.
Nell’ambito di una durata triennale dell’accordo, il piano di zona ad esso connesso potrà essere successivamente ridefinito in presenza di nuove indicazioni normative, nuove priorità programmatiche o modifiche nell’assegnazione di fondi. In questo caso sarà cura dei Sindaci, o loro delegati, e dei rappresentanti legali degli altri enti sottoscrittori informare i rispettivi Consigli Comunali e i soggetti aderenti, anche mediante l’eventuale approvazione di modifiche al presente accordo di programma.
Art.5 – Adempimenti e compiti dei soggetti sottoscrittori
Con la firma del presente accordo gli enti sottoscrittori si assumono i seguenti adempimenti e compiti:
Comuni di Azzano X. Xxxxx, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verdellino, Verdello e Zanica:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa e dei progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
4) compartecipazione al fondo sociale di Ambito per la quota pro-capite (per abitanti al 31 dicembre dell’anno precedente) definita nei Piani finanziari approvati annualmente dall’Assemblea dei Sindaci, da versare al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
5) messa a disposizione dell’Ambito Territoriale – ufficio comune di Ambito delle risorse strutturali, finanziarie e di personale definite nel Piano di Zona allegato o successivamente definite dall’Assemblea dei Sindaci, con le modalità e gli eventuali rimborsi che saranno concordati.
Provincia di Bergamo:
1) promuovere e sostenere, coerentemente alle proprie disponibilità e agli obiettivi fissati dall’Amministrazione, interventi formativi a favore del personale di tutte le istituzioni sociali a vario titolo coinvolte, del pubblico, del privato e del volontariato, operanti nell’ambito territoriale di Dalmine;
2) concorrere all’attuazione del sistema informativo dell’Ambito territoriale di Dalmine, in particolare attraverso l’Osservatorio Politiche sociali;
3) rendere disponibili all’Ambito i dati e le informazioni raccolte dalla Provincia
attraverso propri interventi di ricerca, studio e documentazione;
4) sostenere, in raccordo alla programmazione provinciale, sperimentazioni locali, da
realizzarsi nell’ambito di Dalmine, individuate come significative;
5) concordare la partecipazione dei propri funzionari o collaboratori all’ufficio di
Piano e ai tavoli di lavoro.
Azienda sanitaria Locale della provincia di Bergamo – Distretto socio-sanitario di Dalmine:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa e dei progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
4) messa a disposizione dei locali e attrezzature per la sede delle 3 èquipe tutela minori presso i presidi di Curno, Osio Sotto e Zanica, in collaborazione con i rispettivi Comuni;
5) messa a disposizione dell’Ambito Territoriale – ufficio comune di Ambito, mediante l’istituto del comando, delle figure professionali di educatore e assistente sociale definite nel Piano di Zona allegato o successivamente definite dall’Assemblea dei Sindaci, con le modalità e gli eventuali rimborsi che saranno concordati;
6) impiego di psicologi pari a 123 ore settimanali per il servizio di tutela minori; impiego di uno psicologo part-time per l’equipe inserimenti lavorativi fino a maggio 2006 e prorogabile compatibilmente alle disponibilità economiche;
Tale impegno sarà ridefinito alla luce di eventuali accordi provinciali in merito all’utilizzo o al finanziamento di psicologi presso gli ambiti territoriali; accordo da concludersi entro 6 mesi dalla data di sottoscrizione;
7) messa a disposizione dei propri operatori sociali e sanitari per l’èquipe distrettuale
multiprofessionale anziani (ricovero di sollievo); Azienda Ospedaliera di Bergamo e di Treviglio:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, alle èquipe professionali, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa e dei progetti elaborati dai gruppi di lavoro che verranno predisposti congiuntamente da A.O. e approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
Art.6 – Adempimenti e compiti dei soggetti aderenti
Nel riconoscere che l’adesione agli obiettivi del Piano di Zona e la volontà di concorrere alla loro realizzazione “non rimane una mera e formale espressione di condivisione di finalità, obiettivi e processi ma diviene occasione di una reale partnership (in termini di parità e reciprocità) con l’ente pubblico” (circolare regionale n.18 del 06/06/03), con la firma del presente accordo gli enti aderenti si assumono i seguenti adempimenti e compiti:
Soggetti territoriali
Cooperative sociali: Città del Sole di Osio Sotto, Il Cantiere di Albino, La Solidarietà di Dalmine, Spazio Giovani di Monza, Memphis di Chiuduno, Arcobaleno di Chiuduno, Consorzio Ribes che agisce per sé e per la cooperativa L’Aliante di Levate e il Consorzio Xxx.Xx Città Aperta che agisce per sé e per le cooperative sociali Alchimia di Torre Boldone, Ecosviluppo di Stezzano, Orion di Bergamo, Pugno Aperto di Bergamo, Servire di Bergamo, Impronta di Seriate e capovolta di Bergamo:
1) partecipazione a forme di coordinamento interno tra cooperative;
2) partecipazione, mediante contributi progettuali e forme di rappresentanza con le organizzazioni della stessa tipologia o servizio ai gruppi di lavoro di area e altri organismi previsti, come definito nel Piano allegato ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività, finanziati anche con altri contributi pubblici e privati, ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti;
4) disponibilità, su richiesta dei Sindaci, ad attivarsi per creare le condizioni che portino alla costituzione del tavolo del terzo settore, come previsto nel Piano di Zona;
5) messa a disposizione di locali e attrezzature quale sede per attività, èquipe professionali e gruppi di lavoro previsti dal Piano, con oneri a proprio carico;
6) le cooperative sociali attraverso la realizzazione dei punti precedenti compartecipano economicamente alle spese di attuazione del Piano di Zona.
Associazioni/Organizzazioni di volontariato: Croce Bianca di Boltiere, Acli di Boltiere, San Xxxxxxx di Boltiere, Consulta delle associazioni di Boltiere, Gruppo Alpini di Comun Nuovo, Unitalsi di Comun Nuovo, AcaT di Curno, Anziani e Pensionati di Curno, Trasporto Amico di Curno e Mozzo, Primo Ascolto Alzheimer di Dalmine, Consulta delle associazioni di Dalmine, Antea di Dalmine, Rete famigliare Il Guado di Dalmine, Il Porto Dalmine, Boomerang di Dalmine, Gruppo Nuoto Disabili di Dalmine, Mato Grosso di Levate, Comitato Millefacce di Osio Sopra, Sguazzi Osio Sotto, Arca della Solidarietà di Osio Sotto, Gruppo Anziani di osio Sotto, Gruppo Infanzia di Stezzano, CAT di Stezzano, Mani Amiche di Stezzano, Nuove opportunità di Stezzano, Pensionati e anziani di Stezzano, Anfass di Treviolo, Passo dopo Passo di Urgnano, Girasole onlus di Urgnano, Il Tempo ritrovato - Auser di Verdello:
1) partecipazione a forme di coordinamento zonale tra associazioni, in rappresentanza delle realtà del proprio territorio di appartenenza, anche attraverso lo specifico percorso definito nell’allegato PdZ;
2) partecipazione, mediante forme di rappresentanza con le organizzazioni della stessa tipologia o servizio ai gruppi di lavoro di area e altri organismi previsti, come definito nel Piano allegato ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti.
Nuovo Albergo Popolare di Bergamo:
1) partecipazione, mediante contributi progettuali e forme di rappresentanza ai gruppi di lavoro di area e altri organismi previsti, come definito nel Piano allegato ed eventuali successive modifiche;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività, finanziati anche con altri contributi pubblici e privati, ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti;
Istituto scolastico comprensivo di Verdellino, che agisce per sé e per gli Istituti scolastici comprensivi di Azzano S.Paolo, di Ciserano, di Levate, di Zanica, di Treviolo, di Osio Sotto, di Stezzano, di Verdellino, di Verdello, Circolo Didattico di Dalmine, Circolo Didattico di Spirano, Scuola Media Camozzi di Dalmine, Scuola Media Colleoni di Urgnano, Istituto scolastico superiore Einaudi di Dalmine e Istituto Tecnico Industriale Marconi di Dalmine:
1) partecipazione a forme di coordinamento interno tra organismi della stessa tipologia;
2) partecipazione, mediante forme di rappresentanza con le organizzazioni della stessa tipologia o servizio, ai gruppi di lavoro di area e altri organismi previsti, come definito nel Piano allegato ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti;
4) messa a disposizione di locali e attrezzature quale sede per attività, èquipe professionali e gruppi di lavoro previsti dal Piano, con oneri a proprio carico, sulla base di accordi che verranno successivamente stabiliti con ogni istituto, compatibilmente ai propri ordinamenti;
5) compartecipazione economica alle spese di attuazione del Piano di Zona mediante la presa in carico dei costi di attività, iniziative, personale, attuazione di specifici progetti o altro, sulla base di accordi che verranno successivamente stabiliti con ogni istituto, compatibilmente ai propri ordinamenti.
Fondazione EnAIP Lombardia - unità locale di Dalmine:
1) partecipazione a forme di coordinamento interno tra organismi della stessa tipologia;
2) partecipazione, mediante forme di rappresentanza con le organizzazioni della stessa tipologia o servizio, ai gruppi di lavoro di area e altri organismi previsti, come definito nel Piano allegato ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività, beneficiari anche di specifici finanziamenti, ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti;
4) messa a disposizione di locali e attrezzature quale sede per attività, èquipe professionali e gruppi di lavoro previsti dal Piano, con oneri a proprio carico, sulla base di accordi che verranno successivamente stabiliti con ogni istituto, compatibilmente ai propri ordinamenti;
5) compartecipazione economica alle spese di attuazione del Piano di Zona mediante la presa in carico dei costi di attività, iniziative, personale, attuazione di specifici progetti o altro, sulla base di accordi che verranno successivamente stabiliti.
Case di Riposo: Fondazione S.Xxxxxxxx xx Xxxxxxx, Ente Morale RSA Brolis-Giavazzi di Verdello, Fondazione Opera Xxx Xxxx di Osio Sotto, Ospitale Magri di Urgnano, IPAB Villa della Pace di Stezzano:
1) partecipazione a forme di coordinamento tra le Case di Riposo-RSA;
2) partecipazione, mediante contributi progettuali e forme di rappresentanza le organizzazioni della stessa tipologia o servizio ai gruppi di lavoro di area e altri organismi previsti, come definito nel Piano allegato ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività, anche mediante incontri tra i diversi soggetti interessati;
4) disponibilità a mettere a disposizione posti di sollievo, così come indicato nel Piano allegato, e altri servizi ed attività sulla base di accordi che saranno eventualmente e successivamente definiti.
Enti di Patronato - Patronato INCA CGIL, Patronato INAS CISL, Patronato UIL:
1) partecipazione a forme di coordinamento interno tra organismi della stessa tipologia;
2) partecipazione, mediante forme di rappresentanza con le organizzazioni della stessa tipologia o servizio, ai gruppi di lavoro di area e altri organismi previsti, come definito nel Piano allegato ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività, anche mediante incontri tra i diversi soggetti interessati e la definizione di specifici protocolli di intesa.
Parrocchie presenti nell’ambito Territoriale:
Le Parrocchie del Distretto esprimono la propria adesione alle finalità e alle priorità programmatiche del Piano di Zona 2006-2008.
Considerano questo strumento di programmazione una opportunità privilegiata di incontro tra istituzioni e territorio e momento significativo per condividere la lettura e la risposta ai bisogni del territorio.
In linea con gli intenti generali che ispirano il Piano di Zona, le Parrocchie del distretto si impegnano a:
1) favorire momenti e occasioni di coordinamento al loro interno;
2) operare per far maturare forme di rappresentanza nella propria parrocchia e tra Parrocchie e organizzazioni con la stessa tipologia di servizio;
3) mettere in rete, previo accordo con le singole Parrocchie, servizi e attività connessi con le priorità del Piano di Zona.
Soggetti di rappresentanza politica
Organizzazioni Sindacali – GCIL, CISL e UIL di Begamo
1) sostegno politico alla realizzazione del Piano di Zona, favorendo una promozione dello stesso presso le organizzazioni appartenenti;
2) disponibilità alla realizzazione di momenti formativi e culturali in merito alla costruzione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;
3) raccordo con i diversi soggetti di rappresentanza politica interessati al sistema dei servizi sociali.
ConfCooperative di Bergamo e Lega delle Cooperative di Bergamo:
1) sostegno politico alla realizzazione del Piano di Zona, favorendo una promozione dello stesso presso le organizzazioni appartenenti;
2) disponibilità alla realizzazione di momenti formativi e culturali in merito alla costruzione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;
3) raccordo con i diversi soggetti di rappresentanza politica interessati al sistema dei servizi sociali;
4) Nomina, in accordo con le cooperative del territorio, dei rappresentanti della cooperazione partecipanti ai gruppi di lavoro di area.
Art.7 – Struttura tecnica per l’attuazione del Piano di Zona e
modalità di organizzazione e gestione
La gestione associata del Piano di Zona è affidata all’”ufficio comune” istituito, ai sensi dell’art.30 D.Lgs. 267/00, con convenzione intercomunale sottoscritta il 04 ottobre 2005, integralmente richiamata.
All’”ufficio comune”, che opera con personale distaccato degli enti partecipanti, sono affidati la gestione tecnico-amministrativa e l’esercizio delle funzioni pubbliche oggetto dell’Accordo di programma.
Per la gestione economico-finanziaria l’ufficio comune si avvale del supporto del Comune
di Xxxxxxx, quale ente capofila.
Nell’ambito della scelta di cui sopra, si confermano le modalità di gestione unitaria adottate nella prima triennalità. Gli elementi organizzativi-gestionali di piano sono costituiti da:
a) individuazione di 3 livelli di gestione/conduzione del Piano di Zona:
1. livello di indirizzo politico (Assemblea dei Sindaci di distretto e Comitato Politico Ristretto, composto da 6 Sindaci indicati dall’assemblea, con possibilità di allargamento ad altri rappresentanti per temi di interesse)
2. livello progettuale e di proposta (gruppi di lavoro di area)
3. livello gestionale (ufficio comune);
b) affidamento della gestione amministrativa-contabile all’ufficio comune ex-art.30 D.Lgs 267/00, con il supporto dell’ente capofila individuato nel Comune di Dalmine;
c) stesura di protocolli d’intesa per la definizione delle competenze, dei raccordi e dell’integrazione;
d) creazione di fondi sociali di ambito per il finanziamento di alcuni servizi e interventi a rilevanza associata;
e) elaborazione di linee guida/regolamenti di ambito per la definizione dei criteri di accesso ai servizi e per garantire uniformità nell’erogazione dei servizi;
f) incentivo e promozione della nascita di nuovi servizi attraverso un estensione di quelli esistenti ad una utenza anche di altri comuni;
g) sperimentazione di vaucher sociali, mediante la messa in atto del sistema di accreditamento che sarà definito a livello provinciale, con l’impegno di attivare almeno una sperimentazione entro il 2008;
h) sollecitazione al Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci per l’elaborazione di indicazioni provinciali sui servizi di particolare importanza e complessità soprattutto per i servizi ad integrazione socio-sanitaria (tutela – consultorio, CDD
– disabili, ecc.).
Art.8 – Risorse umane, finanziarie e strumentali
Per l’attuazione del presente accordo le risorse a disposizione, richiamando quanto
indicato nel Piano di zona allegato, sono costituita da:
√ Risorse finanziarie
1) Risorse gestite direttamente dai singoli Comuni per i servizi gestiti autonomamente,
pur nell’ambito di una programmazione di zona;
2) Risorse gestite in modo associato dall’Ambito derivanti da:
- Fondo Nazionale Politiche Sociali;
- Fondi per leggi di settore;
- Contributi ex circolare 4;
- Risorse comunali delegate all’Ambito sottoforma di quota capitaria, definita per l’anno 2006 in € 4,06/ab.;
- Compartecipazione degli utenti.
√ risorse strutturali
Per la gestione associata del piano risultano disponibili:
- sede ufficio di piano (c/o Comune di Dalmine)
- sedi Agenzia Minori (c/o sedi distrettuali di Curno, Osio Sotto e Zanica)
- sede servizio affidi (c/o sede distrettuale di Curno e Centro per l’Infanzia di Dalmine)
- sede equipe reinserimento sociale (c/o Comune di Azzano S.Paolo)
- sede equipe inserimenti lavorativi (c/o Comune di Verdello).
Per il riconoscimento delle spese si stabilisce il criterio per cui sono a carico del singolo Comune ospitante i costi di arredi, utenze e funzionamento delle sedi, mentre sono a carico dell’Ambito i costi delle attrezzature informatiche.
√ risorse umane:
Per quanto riguarda il personale dedicato all’attuazione dei servizi ed interventi associati
si possono individuare 4 tipologie di figure professionali diversamente coinvolte:
- risorse professionali di progettazione
- risorse professionali incaricate
- risorse professionali distaccate presso l’ufficio comune
- risorse professionali per i servizi.
Nel Piano allegato sono specificati numero, qualifica, monte ore e costi delle risorse umane coinvolte nel Piano di Zona.
Art.9 – Modalità di verifica e valutazione
La verifica tecnica dell’accordo è demandata ai gruppi di lavoro di area, che al termine di ogni annualità dovranno produrre una relazione sull’andamento dei progetti di competenza e rendiconto economico, avvalendosi di indicatori di attività e di risultato, con l’indicazione di eventuali correttivi o riprogettazioni.
La valutazione politica dell’accordo è attribuita all’assemblea dei sindaci del distretto, sulla base delle relazioni prodotte dai gruppi di lavoro, e riguarda in particolar modo l’andamento complessivo del piano di zona, il raggiungimento delle finalità generali e la forma associata di gestione degli interventi.
Nel corso della durata di validità dell’accordo sono previsti momenti di verifica e valutazione congiunti tra enti sottoscrittori ed enti aderenti.
Art.10 – Intesa con l’ASL
L’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Bergamo, fermo restando le competenze in materia di programmazione socio-sanitaria e sociale previste dalla L.R. 31/97 e dalla L.R. 1/2000, in coerenza con le disposizioni contenute nella DGR n.VII/7069 del 11 novembre 2001, la Circolare Regionale n.34 del 29/07/2005 “Indirizzi per la programmazione del nuovo triennio dei Piani di Zona”; la Circolare Regionale n.48 del 27/10/2005 “Linee guida per la definizione dei Piani di Zona – 2° triennio”, concorre alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali dell’Ambito territoriale, con le modalità indicate nell’art.5.
In questa prospettiva attua inoltre, per quanto di competenza, la funzione di accompagnamento del percorso programmatorio affidato all’Ambito Territoriale, il monitoraggio e la verifica del Piano di Zona in coerenza con le osservazioni allegate alla delibera del Direttore generale dell’ASL della provincia di Bergamo n°853 del 30.12.2005 di oggetto “Manifestazione d’intesa sul Piano di Zona dell’Ambito territoriale del Distretto di Dalmine per la triennalità 2006-2008”.
Art. 11 – Responsabilità
Gli atti amministrativi, gli atti finanziari e contabili relativi al presente Accordo di
Programma sono di responsabilità dell’ufficio comune, con il supporto dell’Ente capofila.
Il Responsabile dell’ufficio comune, nominato con Decreto del Sindaco di Dalmine in qualità di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci n.4/05, prot.n.22881, del 04/10/05, è individuato come il responsabile del procedimento per l’esecuzione complessiva dell’Accordo di Programma.
La responsabilità progettuale e l’attuazione dell’accordo sono demandati ai gruppo tecnici di area composti dai referenti dei comuni aderenti e da rappresentanti dei soggetti territoriali.
Art.12 - Estensibilità e limiti dell’Accordo
Le parti concordano sin d’ora sulla possibilità che all’accordo possano aderire, nel rispetto dei suoi principi informatori, altri soggetti interessati e coinvolti nelle attività oggetto del presente accordo.
Per l’adesione all’Accordo di Programma di nuovi soggetti, se non vi è modifica degli impegni economici da parte degli enti sottoscrittori né degli interventi di cui gli stessi beneficiano, è sufficiente che il nuovo soggetto aderente chieda l’ammissione all’Ente Capofila il quale ne darà comunicazione agli altri Enti sottoscrittori. Se entro 30 giorni nessuno dei firmatari chiede la convocazione della Conferenza dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo l’adesione si intende accolta.
In caso di modifica degli impegni economici da parte degli enti sottoscrittori o aderenti o degli interventi di cui gli stessi beneficiano, l’adesione di altri soggetti interessati è subordinata all’assenso formale dei Comuni sottoscrittori del presente accordo.
L’adesione dei soggetti all’intesa ed ai suoi principi informatori non pregiudica in alcun modo la possibilità per gli stessi di avvalersi autonomamente di strutture e/o servizi al di fuori di quelli previsti dal presente accordo.
Art. 13 - Collegio di vigilanza
Il Comitato Politico Ristretto svolge le funzioni di Collegio di Vigilanza sull’esecuzione dell’Accordo di Programma, come previsto dall’art.34 del D.Leg. 267/00.
Il Collegio si riunisce almeno due volte l’anno e controlla lo stato di attuazione dell’Accordo di Programma e dei progetti, sulla base della relazione dei gruppi tecnici.
Le votazioni avvengono a maggioranza assoluta dei componenti del Collegio di Xxxxxxxxx. Ai sensi dell’art.34 comma 7, legge 267/2000, il collegio ha compiti di eventuali interventi sostitutivi.
Ai sensi dell’art.34 comma 2, legge 267/2000, l’Accordo può prevedere procedimenti di
arbitrato e surrogatori di eventuali inadempienze dei soggetti partecipanti.
Art.14 - Pubblicazione
L’Ente capofila, così come individuato all’art.3, si impegna a pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il presente Accordo di Programma, e a tenere a disposizione tutta la documentazione per gli enti sottoscrittori e gli altri soggetti aventi diritto, secondo la normativa vigente.
Dalmine, 27 Marzo 2007