ACCORDO
Allegato A)
ACCORDO
PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI PER L'ACQUISIZIONE DEL TITOLO DI STUDIO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DESTINATI A MINORENNI CHE NON HANNO CONSEGUITO O NON SONO IN GRADO DI DIMOSTRARE DI AVER CONSEGUITO IL TITOLO, AI FINI DELL'INSERIMENTO NEI PERCORSI FORMATIVI BIENNALI PER DROP OUT
PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP) RIVOLTI AI MAGGIORENNI AI SENSI DEL D.M. 17 MAGGIO 2018
PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI DI FORMAZIONE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO, IN PARTICOLARE A LIVELLO TERRITORIALE E A
CARATTERE RICORRENTE RIVOLTI A MAGGIORENNI DISOCCUPATI
TRA
la REGIONE TOSCANA,
la RETE TOSCANA DEI CENTRI PROVINCIALI DI ISTRUZIONE PER ADULTI (CPIA)
E
l’ UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA (USR)
VISTI
- la Legge 15 marzo 1997, n. 59 avente ad oggetto “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa";
- il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112 recante "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59" e, in particolare, l’art. 138;
- il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59";
- il Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, recante "Definizione delle norme generali sul diritto- dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'art. 2, comma 1, lettera c), delle legge 28 marzo 2003, n. 53";
- il Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, recante "Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma
dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53", con particolare riferimento alla disciplina dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale contenuta nel Capo III;
- la Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622, che prevede l'innalzamento a 10 anni dell'obbligo di istruzione, come modificata dall'articolo 64, comma 0 xxx, xxx xxxxxxx legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
- il Decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, "Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296";
- il Decreto del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca 27 gennaio 2010, n. 9, recante il modello di certificazione dei livelli di competenza raggiunti nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione;
- il Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 15 giugno 2010, di recepimento dell'Accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il 29 aprile 2010, repertorio atti n. 36/CSR, riguardante il primo anno di attuazione - anno scolastico e formativo 2010-2011 - dei percorsi di istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 27, comma 2, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, nonché l’elenco delle 21 figure professionali relative alle qualifiche di durata triennale contenuto nell’Allegato 1 al medesimo Accordo;
- l'Intesa in merito all'adozione delle Linee Guida di cui all'art. 13, comma 1-quinquies della Legge
n. 40/2007, sottoscritta in sede di Conferenza Unificata in data 16 dicembre 2010, unitamente all'Allegato “A” e alle Tabelle 1, 2 e 3 annessi all'Intesa medesima;
- l'Accordo sancito in Conferenza Unificata del 27 luglio 2011, repertorio atti n. 66/CU, riguardante la definizione delle aree professionali relative alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226;
- il Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 11 novembre 2011, di recepimento dell'accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011, repertorio atti n. 137/CSR, riguardante gli atti necessari al passaggio al nuovo ordinamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, unitamente ai relativi allegati;
- il Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 23 aprile 2012, di recepimento dell’Accordo in Conferenza Stato/Regioni del 19 gennaio 2012, repertorio atti n. 21/CSR, tra il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, riguardante l’integrazione del Repertorio nazionale delle figure di riferimento per l’offerta formativa del sistema di istruzione e formazione professionale, approvato con l’Accordo in Conferenza Stato- Regioni del 27 luglio 2011;
- la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”;
- il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00 ottobre 2012 , n. 263 recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
- il Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, recante la "Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92 ";
- il Decreto Interministeriale MIUR – MEF del 12 marzo 2015 recante le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti;
- il Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e delle ricerca, del 30 giugno 2015, recante la definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell'ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013. n. 13;
- la Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti";
- il Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, recante la "Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107":
- il Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 17 maggio 2018 di recepimento dell'Intesa sancita in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano l'8 marzo 2018, repertorio atti n. 64/CSR, riguardante i criteri generali per favorire il raccordo tra il sistema di istruzione professionale e il sistema di istruzione e formazione professionale e per la realizzazione, in via sussidiaria, di percorsi di istruzione e formazione professionale per il rilascio della qualifica e del diploma professionale quadriennale;
- l'Accordo 10 maggio 2018, repertorio atti n. 100/CSR, ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, per la definizione delle fasi dei passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e i percorsi di istruzione e formazione professionale compresi nel repertorio nazionale dell’offerta di istruzione e formazione professionale di cui agli Accordi in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 29 aprile 2010, del 27 luglio 2011 e del 19 gennaio 2012, e viceversa, in attuazione dell’articolo 8, comma 2, del decreto
legislativo 13 aprile 2017, n. 61;
- la Legge Regionale n. 32/2002 "Testo unico in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”;
- il Regolamento di Esecuzione della L.R. 32/2002 approvato con DGR n. 787 del 4.08.2003 ed emanato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 47/R del 8.08.2003 e s.m.i;
- la Deliberazione della Giunta Regionale n. 532 del 22 giugno 2009, che approva il disciplinare per l’attuazione del sistema regionale delle competenze previsto dal Regolamento di esecuzione della LR 32/2002, e s.m.i;
- la Deliberazione della Giunta Regionale n. 894 del 7 agosto 2017 che approva il disciplinare del "Sistema Regionale di Accreditamento delle Università, delle Istituzioni Scolastiche e dei C.P.I.A. Regionali che svolgono attività di formazione - Requisiti e modalità per l'accreditamento delle Università, delle Istituzioni Scolastiche e dei C.P.I.A. Regionali e modalità di verifica, in attuazione dell'art. 70 del Regolamento di esecuzione della L.R. 32/2002” e smi;
- la Deliberazione della Giunta Regionale n. 539 del 21 maggio 2018 come modificata dalla DGR n. 714 del 25/06/2018 che approva le "Linee guida per la realizzazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale ed elementi essenziali per l'apertura delle procedure di evidenza pubblica ai sensi della Decisione GR 4/2014 - Anni 2018/2019 e 2019/2020";
CONSIDERATO CHE:
- l'art. 3 comma 2 del citato DPR 263/2012 stabilisce che ai Centri d'istruzione per gli adulti possono iscriversi anche coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, ferma restando la possibilità, a seguito di accordi specifici tra regioni e uffici scolastici regionali, di iscrivere, nei limiti dell'organico assegnato e in presenza di particolari e motivate esigenze, coloro che hanno compiuto il quindicesimo anno di età;
- l'art. 3 comma 1 lettera f) del citato Decreto ministeriale 17 maggio 2018 intende favorire il raccordo tra il sistema dell'istruzione degli adulti e il sistema di IeFP con l'obiettivo di promuovere l'apprendimento permanente per i cittadini anche attraverso percorsi di IeFP ad essi appositamente rivolti;
- il citato art. 3 comma 1 lettera f) del Decreto ministeriale 17 maggio 2018 indica che i criteri e le modalità di organizzazione dei percorsi di IeFP per adulti sono definiti nell'ambito degli accordi stipulati a livello territoriale tra la regione e l'ufficio scolastico regionale;
PRESO ATTO CHE:
- sono in aumento i casi di minorenni che vorrebbero iscriversi a un corso di formazione per drop out finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale che non hanno conseguito o non sono in grado di dimostrare di aver conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione;
- i percorsi biennali per drop out costituiscono un importante strumento di contrasto alla dispersione e consentono ai ragazzi di conseguire una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mercato del lavoro;
- nei territori della città metropolitana di Firenze, delle aree di crisi delle province di Massa Carrara e Livorno e dell'Amiata il conseguimento di una qualifica di Istruzione e Formazione Professionale può essere premiante per la crescita professionale degli occupati;
- in adempimento di quanto previsto dalla legge 92/2012 in tema di reti per l'apprendimento permanente, si favorisce la crescita formativa dei maggiorenni disoccupati con bassa scolarità, attraverso percorsi formativi da realizzarsi su tutto il territorio regionale e relativi a figure professionali non specialistiche con la finalità di creare maggiori opportunità occupazionali;
Tutto ciò premesso si conviene quanto segue:
Art. 1 Oggetto e finalità
0.Xx presente Accordo ha la triplice finalità di:
a) realizzare percorsi per l'acquisizione del titolo di studio conclusivo del primo ciclo destinati a minorenni che non hanno conseguito O NON SONO IN GRADO DI DIMOSTRARE DI AVER conseguito il titolo, ai fini dell'inserimento nei percorsi formativi biennali per drop out;
b) realizzare percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale rivolti ai maggiorenni occupati che lavorano nei territori della città metropolitana di Firenze o in una delle aree di crisi delle province di Massa Carrara e Livorno o dell'Amiata, ai sensi del D.M. 17 maggio 2018;
c) realizzare percorsi formativi professionalizzanti e qualificanti rivolti a maggiorenni disoccupati con bassa scolarità, al fine di ridurre il divario tra le competenze richieste dal mondo del lavoro e quelle possedute, per un loro concreto inserimento lavorativo.
Art. 2 Modalità operative
1.Con riferimento ai minorenni che non hanno conseguito O NON SONO IN GRADO DI DIMOSTRARE DI AVER conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, prima dell'inserimento in un percorso biennale per drop out, l'organismo formativo che realizza il percorso effettua una segnalazione al Centro Provinciale di Istruzione per Adulti (CPIA) territorialmente competente in base alla sede di realizzazione del percorso. Il CPIA, previa verifica delle condizioni necessarie, inserisce il/la giovane in un percorso finalizzato al conseguimento del titolo di licenza media. La frequenza di tale percorso si svolgerà in contemporanea con la frequenza del percorso per drop out e la licenza media dovrà essere conseguita dal/dalla ragazzo/a prima dell'ammissione all'esame di qualifica del percorso formativo per drop out.
2.I percorsi di IeFP destinati ai maggiorenni occupati sono realizzati con il coinvolgimento dei CPIA territorialmente competenti per la realizzazione delle attività finalizzate al potenziamento dell’offerta formativa per l’acquisizione delle competenze di base. Per avviare i corsi ciascun CPIA deve essere accreditato alla formazione, ai sensi della citata DGR 894/2017 e smi.
I percorsi formativi, nella prima fase di sperimentazione, saranno realizzati nei territori della città metropolitana di Firenze, delle aree di crisi delle province di Massa Carrara e Livorno e dell'Amiata e solo per alcune figure professionali, preventivamente individuate da ciascun CPIA sulla base delle caratteristiche del mercato del lavoro e dei profili professionali maggiormente richiesti in ciascun territorio, come di seguito specificato:
a) area Città metropolitana di Firenze:
−Operatore del benessere – Estetica (addetto);
−Operatore dell’abbigliamento - Addetto alla realizzazione, rifinitura e stiratura di capi di abbigliamento;
−Operatore della ristorazione Indirizzo Preparazione pasti - Addetto all'approvvigionamento della cucina, conservazione e trattamento delle materie prime e alla preparazione dei pasti;
−Operatore della ristorazione Indirizzo Servizi di sala e bar - addetto all'approvvigionamento della
cucina, conservazione e trattamento delle materie prime e alla distribuzione di pietanze e bevande;
−Operatore agricolo Indirizzo Coltivazioni arboree, erbacee, orto-floricole – Addetto agli interventi tecnici ed agronomici sulle coltivazioni e alla gestione di impianti, macchine ed attrezzature;
−Operatore della trasformazione agroalimentare – Addetto alla conduzione di impianti di
lavorazione e confezionamento di prodotti agroalimentari;
−Operatore meccanico – Addetto alla lavorazione, costruzione e riparazione di parti meccaniche;
b) area di crisi della provincia di Livorno:
−Operatore di impianti termo-idraulici - Addetto alla preparazione, installazione, controllo e manutenzione degli impianti termo-idraulici;
−Operatore della ristorazione Indirizzo Preparazione pasti - Addetto all'approvvigionamento della cucina, conservazione e trattamento delle materie prime e alla preparazione dei pasti;
−Operatore della ristorazione Indirizzo Servizi di sala e bar - addetto all'approvvigionamento della
cucina, conservazione e trattamento delle materie prime e alla distribuzione di pietanze e bevande;
−Operatore del benessere – Estetica (addetto);
−Operatore del benessere – Acconciatore (addetto);
−Operatore dei sistemi e dei servizi logistici – Addetto alle operazioni di spedizione;
c) area di crisi della provincia di Massa Carrara:
−Operatore delle lavorazioni artistiche – Addetto alle lavorazioni del marmo
−Operatore dell’abbigliamento – Addetto alla realizzazione, rifinitura e stiratura di capi di abbigliamento;
−Operatore alla riparazione dei veicoli a motore Indirizzo Riparazione parti meccaniche ed
elettromeccaniche del veicolo a motore – Tecnico meccatronico delle autoriparazioni (addetto);
d) area di crisi dell'Amiata:
−Operatore ai servizi di vendita – Addetto alle operazioni di assistenza, orientamento, informazione del cliente e all'allestimento e rifornimento degli scaffali
−Operatore dei sistemi e dei servizi logistici – Addetto alle operazioni di spedizione;
−Operatore agricolo Indirizzo Coltivazioni arboree, erbacee, orto-floricole – Addetto agli interventi tecnici ed agronomici sulle coltivazioni e alla gestione di impianti, macchine ed attrezzature;
−Operatore ai servizi di promozione e accoglienza Indirizzo Strutture ricettive – Addetto al servizio
di accoglienza, all'acquisizione di prenotazioni, alla gestione dei reclami ed all'espletamento delle attività di segreteria amministrativa;
−Operatore ai servizi di promozione e accoglienza Indirizzo Servizi del turismo – Addetto alle attività di assistenza e consulenza turistica al banco e/o al telefono.
3.I percorsi formativi professionalizzanti sono realizzati da organismi formativi accreditati alla
formazione. La presenza nel partenariato di un CPIA (anch’esso accreditato ai sensi della DGR 894/2017 e smi) costituisce un elemento premiante. I CPIA territoriali operano didatticamente per il recupero dello svantaggio culturale dei destinatari con bassa scolarità attraverso l’erogazione di moduli per l’acquisizione delle competenze di “alfabetizzazione funzionale” e di acquisizione delle competenze chiave dei discenti.
1.I destinatari del presente Accordo sono:
Art. 3 Destinatari
a) i minorenni che non hanno conseguito O NON SONO IN GRADO DI DIMOSTRARE DI AVER conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione che vogliono iscriversi a un percorso per drop out finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale;
b) i maggiorenni occupati che hanno la propria sede di lavoro nella città metropolitana di Firenze o in una delle aree di crisi delle province di Massa Carrara e Livorno o dell'Amiata con la finalità di conseguire una qualifica professionale di IeFP;
c) i maggiorenni, inattivi/inoccupati/disoccupati, residenti o domiciliati in un comune della
regione Toscana, che hanno già adempiuto all’obbligo di istruzione.
Art. 4
Esami finali e certificazione
1.A conclusione del percorso e successivamente al superamento con esito positivo dell'esame finale viene rilasciato:
a) ai/alle giovani che frequentano un percorso per drop out il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione. Tale titolo di studio deve essere posseduto prima dell'ammissione a sostenere l'esame per la qualifica di IeFP da parte dell'organismo formativo che realizza il percorso al quale, pertanto, compete la verifica del requisito;
b) ai/alle maggiorenni occupati/e che hanno frequentato un percorso di IeFP l'attestato di qualifica professionale per la figura del Repertorio Regionale delle/dei Figure/Profili Professionali, correlata alla figura nazionale, oggetto del corso;
c) ai/alle maggiorenni disoccupati/e che hanno frequentato un percorso di formazione professionale l'attestato di Qualifica professionale o di Certificazione delle competenze relativa alla figura del Repertorio Regionale delle/dei Figure/Profili Professionali, oggetto del corso.
Art. 5 Aspetti finanziari
1.L’inserimento dei minorenni in percorsi realizzati dai CPIA e finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo d'istruzione non comporta oneri aggiuntivi per il bilancio regionale, in quanto la realizzazione di tali corsi rientra tra le attività istituzionali dei CPIA di cui al citato DPR 29 ottobre 2012, n. 263.
2.Gli oneri relativi alla realizzazione dei percorsi di IeFP per adulti occupati trovano copertura nei limiti delle risorse regionali disponibili nel capitolo del bilancio regionale n. 62444, finalizzate alla realizzazione degli interventi per l'acquisizione delle competenze di base previsti dal Programma Regionale di Sviluppo di cui alla citata L.R. 32/02 e smi.
3.Gli interventi relativi ai percorsi di formazione professionalizzante per adulti disoccupati saranno programmati nell’ambito dell’azione C.3.1.1.B del POR FSE 2014-2020.
Art. 6 Monitoraggio e valutazione
0.Xx presente Accordo sarà oggetto di costante monitoraggio e valutazione da parte della Regione Toscana, anche ai fini di un eventuale adeguamento, da parte dei soggetti sottoscrittori del presente atto. I soggetti firmatari del presente Accordo assicurano la massima collaborazione per il superamento delle criticità che dovessero emergere in ragione della sua applicazione.
Art. 7 Durata
0.Xx presente Accordo ha una durata annuale, per l’anno scolastico e formativo 2018/2019.
2.A un eventuale rinnovo si provvederà con successivo atto di Giunta.
Art. 8
Norme transitorie e finali
0.Xx presente Accordo è applicabile anche per i minorenni che si iscrivono a un percorso per drop out finanziato per l'annualità 2017/2018 avviato nel corso del 2018.
2.Per i percorsi per drop out per i quali la convenzione è stata già sottoscritta alla data di stipula del
presente Accordo e per i quali si verifica l'esigenza di inserimento tra i partecipanti di un minore che non ha conseguito O NON è IN GRADO DI DIMOSTRARE DI AVER conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dietro espressa richiesta dell'organismo formativo che realizza il percorso, si procederà a una integrazione della convenzione, in applicazione di quanto convenuto con il presente Accordo.
0.Xx presente Accordo può essere oggetto, di comune accordo tra le parti, di successive integrazioni e/o modifiche che si rendessero necessarie per adeguamento a nuove disposizioni normative, a seguito di necessità riscontrate nelle attività di monitoraggio di cui all’art. 6) e/o per ampliare la sperimentazione della IeFP per adulti.
Letto e sottoscritto
Firenze,
Per la Regione Toscana
Per la rete toscana dei Centri Provinciali di Istruzione per Adulti
Per l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana