TRA
Dipartimento per la trasformazione digitale
Accordo ex articolo 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241
TRA
il Dipartimento per la trasformazione digitale, Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede in Roma Largo Xxxxxx xx Xxxxxx, codice fiscale 80188230587, in persona del Capo Dipartimento pro tempore, Xxx. Xxxx Xxxxxx, (nel seguito per brevità anche “Dipartimento”),
E
la Regione del Veneto, con sede legale in Venezia, Dorsoduro, 3901, Codice fiscale 80007580279, in persona del Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale, dott. Xxxxxx Xxxxx, giusta poteri allo stesso conferiti dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 1738 del 15/12/2020, (nel seguito per brevità “Regione”),
di seguito congiuntamente indicati “le Parti”
VISTI
- il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il “Codice dell’amministrazione digitale” (per brevità, di seguito CAD) e, in particolare, l’articolo 2, comma 1, che stabilisce che “Lo Stato, le Regioni e le autonomie locali assicurano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale e si organizzano ed agiscono a tale fine utilizzando con le modalità più appropriate e nel modo più adeguato al soddisfacimento degli interessi degli utenti le tecnologie dell'informazione e della comunicazione”;
- il comma 2 del predetto articolo 2 del CAD che stabilisce l’applicazione delle disposizioni del medesimo Codice “a) alle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel rispetto del riparto di competenza di cui all'articolo 117 della Costituzione...b) ai gestori di servizi pubblici.. c) alle società a controllo pubblico,..”;
- l’articolo 5 del CAD che prevede che i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, sono obbligati ad accettare i pagamenti spettanti a qualsiasi titolo attraverso sistemi di pagamento
elettronico, tramite la piattaforma tecnologica per l'interconnessione e l'interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento abilitati, messa a disposizione della Presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso il Sistema pubblico di connettività, al fine di assicurare, attraverso gli strumenti di cui all'articolo 64 del medesimo CAD, l'autenticazione dei soggetti interessati all'operazione in tutta la gestione del processo di pagamento;
- l’articolo 64, comma 2-bis, del CAD, ai sensi del quale “Per favorire la diffusione di servizi in
rete e agevolare l'accesso agli stessi da parte di cittadini e imprese, anche in mobilità, è istituito, a cura dell'Agenzia per l'Italia digitale, il sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di
cittadini e imprese (SPID)”;
- il comma 3-bis della summenzionata disposizione legislativa, come modificato dall’articolo 24 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modifiche dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, ai sensi del quale “Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, è stabilita la data a
decorrere dalla quale i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettere b) e c) utilizzano esclusivamente le identità digitali ai fini dell'identificazione degli utenti dei propri servizi on-line. Fatto salvo quanto previsto dal comma 2-nonies, a decorrere dal 28 febbraio 2021, i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a), utilizzano esclusivamente le identità digitali e la carta d'identità elettronica ai fini dell'identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi in rete. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione è stabilita la data a decorrere dalla quale i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a), utilizzano esclusivamente le identità digitali per consentire l'accesso delle imprese e dei professionisti ai propri servizi in rete”;
- l’articolo 64-bis del CAD che al comma 1 prevede che “I soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, rendono fruibili i propri servizi in rete, in conformità alle Linee guida, tramite il punto di accesso telematico attivato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”;
- il comma 1-quater della summenzionata disposizione, inserito dall'articolo 24, comma 1, lettera f), n. 2), del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, con legge 11 settembre 2020, n. 120, secondo cui “I soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a), rendono fruibili tutti i loro servizi anche in modalità digitale e, al fine di attuare il presente articolo, avviano i relativi progetti di trasformazione digitale entro il 28 febbraio 2021”;
- l'articolo 65 del decreto legislativo 13 dicembre 2017, n. 217, che al comma 2, da ultimo modificato dall'articolo 24, comma 2, lettera a), decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, prevede che “L'obbligo
per i prestatori di servizi di pagamento abilitati di utilizzare esclusivamente la piattaforma di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo n. 82 del 2005 per i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni decorre dal 28 febbraio 2021. Anche al fine di consentire i pagamenti digitali da parte dei cittadini, i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005,
n. 82, sono tenuti, entro il 28 febbraio 2021, a integrare i loro sistemi di incasso con la piattaforma di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ovvero ad avvalersi, a tal fine, di servizi forniti da altri soggetti di cui allo stesso articolo 2, comma 2, o da fornitori di servizi di incasso già abilitati ad operare sulla piattaforma. Il mancato adempimento dell'obbligo di cui al precedente periodo rileva ai fini della misurazione e della valutazione della
performance individuale dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare ai sensi degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”;
- il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 2012, n. 134, con cui è stata istituita l’Agenzia per l’Italia Digitale;
- l’articolo 14-bis del CAD concernente compiti e funzioni dell’Agenzia per l’Italia Digitale;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 gennaio 2014, che ha approvato lo Statuto dell’Agenzia per l’Italia Digitale;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2014 recante “Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonché dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese”;
- il decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n. 1, che all’articolo 8, comma 1, dispone che “Ai fini dell'attuazione degli
obiettivi di cui all'Agenda digitale italiana anche in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea, la gestione della piattaforma di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, nonchè i compiti, relativi a tale piattaforma, svolti dall'Agenzia per l'Italia digitale, sono trasferiti alla Presidenza del Consiglio dei ministri che a tal fine si avvale, se nominato, del Commissario straordinario di cui all'articolo 63, comma 1, del decreto legislativo
26 agosto 2016, n. 179”;
- il comma 1-ter dell’articolo 8 del summenzionato decreto-legge n. 135/2018, ai sensi del quale “A decorrere dal 1° gennaio 2020, al fine di garantire l'attuazione degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana, anche in coerenza con l'Agenda digitale europea, le funzioni, i
compiti e i poteri conferiti al Commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale dall'articolo 63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, sono attribuiti al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro delegato che li esercita per il tramite delle strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri dallo stesso individuate, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze per le materie di sua competenza”;
- il comma 2 dell’articolo 8 del citato decreto-legge, secondo cui “Entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, per lo svolgimento delle attività di cui al comma 1, sulla base degli obiettivi indicati con direttiva adottata dal Presidente del Consiglio dei ministri, è costituita una società per azioni interamente partecipata dallo Stato, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, secondo criteri e modalità individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ...”;
- il comma 3, della sopra citata disposizione normativa, così come modificato dall’articolo 42, comma 2, lettera c), del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, ai sensi del quale “Al Presidente del Consiglio dei ministri sono attribuite le funzioni di indirizzo, coordinamento e supporto tecnico delle pubbliche amministrazioni, che le esercita avvalendosi della società di cui al comma 2, per assicurare la capillare diffusione del sistema di pagamento elettronico attraverso la piattaforma di cui all' articolo 5, comma 2, del decreto legislativo n. 82 del 2005”;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, registrato alla Corte dei conti in data 29 luglio 2019 al. n. 1580, con cui è stato istituito il Dipartimento per la trasformazione digitale quale Struttura generale della Presidenza del Consiglio dei ministri che supporta il Presidente o il Ministro delegato nell’esercizio delle funzioni in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione;
- il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2019, con il quale la dott.ssa Xxxxx Xxxxxx è stata nominata Ministro senza portafoglio;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 settembre 2019, con cui al predetto Ministro senza portafoglio è stato conferito l’incarico per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione;
- il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 settembre 2019, con il quale sono state delegate al richiamato Ministro le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri nelle materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale e della trasformazione digitale del Paese, per lo svolgimento delle quali si avvale del Dipartimento per la trasformazione digitale;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 novembre 2019, di conferimento all’Xxx. Xxxx Xxxxxx dell’incarico di Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 1° gennaio 2020;
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 aprile 2019, registrata alla Corte dei Conti in data 21 maggio 2019, Reg.ne-Succ. n. 962, che individua nell’ambito degli obiettivi strategici che la Società di cui al citato articolo 8 del decreto-legge n. 135/2018 dovrà conseguire, tra gli altri, quelli atti ad assicurare lo sviluppo e l’efficiente funzionamento della piattaforma tecnologica pagoPA e a favorire l’adesione alla medesima piattaforma da parte delle pubbliche amministrazioni e dei prestatori di servizi di pagamento, nonché a promuovere la conoscenze e l’utilizzo presso i cittadini;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, registrato alla Corte dei conti in data 23 luglio 2019, Reg.ne-Succ. n. 1540, con il quale è stata autorizzata la costituzione della Società di cui al comma 2 dell’articolo 8 del sopra citato decreto-legge, denominata “PagoPA S.p.A.”;
- la Deliberazione n. 1738 del 15/12/2020 della Giunta Regionale del Veneto con cui è stata approvata la sottoscrizione del presente Accordo;
- il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19” ed, in particolare, l’articolo 239, comma 1, ai sensi del quale “Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito un Fondo, con una dotazione di 50 milioni di euro per
l'anno 2020, per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, destinato alla copertura delle spese per interventi, acquisti e misure di sostegno a favore di una strategia di condivisione e utilizzo del patrimonio informativo pubblico a fini istituzionali, della diffusione dell'identità' digitale, del domicilio digitale e delle firme elettroniche, della realizzazione e dell'erogazione di servizi in rete, dell'accesso ai servizi in rete tramite le piattaforme abilitanti previste dagli articoli 5, 62, 64 e 64-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, nonche' per i servizi e le attività' di assistenza tecnico-amministrativa necessarie. Le suddette risorse, sono trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del consiglio dei ministri per essere assegnate al Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, che provvede alla gestione delle relative risorse”;
- il comma 2 dell’articolo 239 del citato decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ai sensi del quale “Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione sono individuati gli interventi a cui sono destinate le risorse di cui al comma 1, tenendo conto degli aspetti correlati alla sicurezza cibernetica”;
- i decreti del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione 5 ottobre 2020 e 26 novembre 2020, con i quali, in attuazione del più volte citato articolo 239, è stato disposto il riparto delle risorse del Fondo di cui al medesimo articolo 239 per l’anno 2020,
prevedendo l’impiego di una quota prevalente del predetto Fondo “...per il finanziamento di interventi, acquisti e misure di sostegno finalizzati a favorire la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione al fine di consentire la piena realizzazione ed erogazione di servizi in rete nonché l’accesso ai servizi medesimi tramite le piattaforme abilitanti previste dagli articoli 5, 62, 64 e 64-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82”;
CONSIDERATO CHE
- il citato decreto legge n. 76/2020 ha l’obiettivo di incentivare e accelerare il processo di transizione al digitale, prevedendo all’articolo 24 una pluralità di disposizioni che introducono una precisa scadenza per le Pubbliche Amministrazioni, fissata al 28 febbraio 2021;
- in particolare:
○ dal 28 febbraio 2021 viene disposto l’utilizzo esclusivo delle identità digitali, della carta d'identità elettronica e della Carta Nazionale dei Servizi quali strumenti di identificazione dei cittadini che accedano ai servizi on-line;
○ viene introdotto l’obbligo di rendere fruibili, entro il 28 febbraio 2021, i servizi in rete tramite applicazione su dispositivi mobili attraverso il punto di accesso telematico (app IO);
○ è fissata al 28 febbraio 2021 la data da cui decorre l’obbligo per i prestatori di servizi di pagamento abilitati di utilizzare esclusivamente la piattaforma PagoPA, per i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni;
○ dal 28 febbraio 2021 è efficace il divieto per le amministrazioni di rilasciare o rinnovare credenziali - diverse da SPID, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi - per l’identificazione e l’accesso dei cittadini ai propri servizi in rete;
- i citati decreti di riparto prevedono che una quota delle risorse del Fondo di cui al citato art. 239, pari complessivamente ad € 43.600.000,00 sia utilizzata “...per il finanziamento di interventi, acquisti e misure di sostegno finalizzati a favorire la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione al fine di consentire la piena realizzazione ed erogazione di servizi in rete nonché l’accesso ai servizi medesimi tramite le piattaforme abilitanti previste dagli articoli 5, 62, 64 e 64-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82”;
- entrambi i citati decreti di riparto statuiscono che gli interventi saranno realizzati dal Dipartimento per la trasformazione digitale attraverso la stipula di Convenzioni o Accordi con Amministrazioni Pubbliche, con Enti pubblici o con società a partecipazione pubblica ovvero con interventi diretti da parte del Dipartimento medesimo;
- che il DTD, insieme alle due vigilate, PagoPA e AgID, riveste un ruolo fondamentale nel processo di realizzazione del Sistema Operativo del Paese, ossia di una serie di componenti fondamentali sui quali costruire servizi più semplici ed efficaci per i cittadini, la Pubblica Amministrazione e le imprese;
- in particolare:
➔ il DTD è preposto alla promozione e coordinamento delle azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali e, a tal fine, dà attuazione alle direttive del Presidente in materia e assicura il coordinamento e
l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, anche fornendo supporto tecnico alle attività di implementazione di specifiche iniziative previste dall’Agenda digitale italiana, secondo i contenuti presenti nell’Agenda digitale Europea;
➔ AgID è preposta alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana e tra l’altro, esercita le sue funzioni nei confronti delle pubbliche amministrazioni allo scopo di promuovere la diffusione delle tecnologie digitali nel Paese e di razionalizzare la spesa pubblica, anche curando la diffusione di servizi in rete e agevolare l'accesso agli stessi da parte di cittadini e imprese, anche in mobilità, mediante il sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID);
➔ PagoPA è preposta alla capillare diffusione del sistema di pagamenti e servizi digitali nel Paese, attraverso la gestione della piattaforma pagoPA e attraverso la gestione di progetti innovativi legati ai servizi pubblici come IO, l’app per i servizi pubblici e la Piattaforma digitale nazionale dati (PDND);
- la Regione del Veneto come previsto dall’Agenda Digitale del Veneto 2020 è preposta a supportare la trasformazione digitale degli enti comunali del proprio territorio.
RITENUTO DI INTERESSE COMUNE
- fornire adeguato supporto ai Comuni, che rappresentano il livello amministrativo con maggiore prossimità ai cittadini e che per esiguità di risorse umane ed economiche a disposizione e per difficoltà di reperimento di competenze trasversali e specialistiche, necessitano di maggiore supporto;
- contribuire a promuovere e accelerare il processo di adeguamento da parte dei Comuni alle disposizioni normative introdotte in materia di digitalizzazione dei servizi pubblici, al fine di portare al completamento il processo di migrazione dei servizi di incasso verso la piattaforma PagoPA e mettere a disposizione dell’utenza l’App IO, oltre a rendere accessibili i propri servizi online attraverso il sistema SPID;
ATTESO CHE
- le Parti, nel perseguimento dei rispettivi compiti istituzionali, possono ricorrere alla stipula di Accordi finalizzati a disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune, ai sensi di quanto previsto dall’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241;
- il presente Accordo rappresenta uno strumento di azione coordinata tra Amministrazioni finalizzato a rendere l’azione amministrativa efficiente, razionale e adeguata, nonché a perseguire con maggiore tempestività le comuni finalità sopra evidenziate;
Tutto ciò visto, considerato e ritenuto, le Parti come sopra individuate convengono e stipulano quanto segue:
Art. 1
(Premesse ed allegati)
1. Le premesse e gli allegati al presente Accordo, sottoscritto ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990 n. 241, costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso e ne disciplinano l’interpretazione e l’attuazione, per quanto non specificamente indicato nell’articolato che segue.
Art. 2
(Oggetto e finalità)
1. Il presente Accordo ha ad oggetto l’attività di promozione e accelerazione del processo di adeguamento da parte dei Comuni alle disposizioni normative introdotte in materia di digitalizzazione dei servizi pubblici, al fine di portare al completamento il processo di migrazione dei servizi di incasso verso la piattaforma PagoPA e mettere a disposizione dell’utenza l’App IO che consenta ai cittadini una interazione diretta con le Pubbliche Amministrazioni, omogeneizzando le modalità di comunicazione, informazione e fruizione dei servizi digitali, oltre a rendere accessibili i propri servizi online attraverso il sistema SPID.
2. Lo scopo è promuovere e sollecitare interventi mirati di digitalizzazione dei processi e di ammodernamento tecnologico dei Comuni al fine di:
● diffondere servizi pubblici digitali sempre più a misura di cittadino;
● incentivare il mercato dei pagamenti digitali verso le Pubbliche Amministrazioni, facilitando la relazione telematica tra le Pubbliche Amministrazioni locali e gli utenti ;
● favorire la trasformazione digitale dei Comuni utilizzando le risorse da attività analogiche a digitali, con un maggior valore aggiunto in termini di qualificazione delle risorse e dei servizi erogati;
● valorizzare le infrastrutture Tecnologiche Regionali e le best practice nazionali garantendo la qualità e la standardizzazione dei servizi offerti al pubblico da parte degli Enti Territoriali;
● standardizzare a livello nazionale le modalità elettroniche di pagamento verso il settore pubblico e i servizi di pubblica utilità, uniformando le user experience e contribuendo alla riduzione del digital divide per le diverse fasce della popolazione di diversa estrazione socio/culturale;
● uniformare e semplificare le modalità di accesso ai servizi online attraverso lo SPID, evitando al cittadino di dover gestire molteplici credenziali di accesso;
● incentivare i Comuni ad ottemperare a quanto prescritto dal regolamento eIDAS in tema di accesso ai propri servizi online da parte dei cittadini dell’Unione europea, evitando inoltre di esporsi ad eventuali e procedure di infrazione.
Art. 3
(Attività)
1. In relazione all’oggetto nonché alle finalità di cui al precedente art. 2, le Parti si impegnano a svolgere le attività come di seguito indicate:
● il Dipartimento si impegna a:
a. svolgere funzioni di coordinamento;
b. mettere a disposizione le risorse finanziarie di cui al successivo art. 5.
● la Regione si impegna a:
a. garantire il coordinamento multilivello al fine di dare attuazione all’Agenda digitale, attraverso il coinvolgimento dei livelli di governo sub-regionale, quali i Comuni e le Unioni di Comuni;
b. realizzare le attività dettagliate all’interno del progetto di cui all’Allegato A.
2. Qualora si verificassero esigenze sopravvenute, l’aggiornamento e/o la revisione delle attività descritte al precedente comma è convenuto tra le Parti e definito con apposito atto aggiuntivo al presente Accordo.
Art. 4
(Referenti)
1. I Referenti per il presente Accordo sono:
● per il Dipartimento: xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxx, esperto del medesimo Dipartimento;
● per la Regione: Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale.
Art. 5
(Oneri economici e modalità di erogazione)
1. Al fine di garantire la realizzazione delle attività dettagliate all’interno dell’allegato tecnico/progettuale (Allegato A), il Dipartimento si impegna ad erogare alla Regione del Veneto un importo massimo pari a € 3.463.050,00 (euro tremilioniquattrocentosessantatremilazerocinquanta/00), calcolato sulla base del numero di Comuni e loro dimensionamento demografico, riportati nell’apposito elenco contenuto nell’Allegato X.Xx Dipartimento procederà all’erogazione del predetto importo mediante versamento sul conto corrente infruttifero c/o Banca d’Italia – Sezione di Tesoreria Provinciale dello Stato di Venezia - n. 0030522 intestato a Regione del Veneto, secondo le seguenti modalità:
- una quota pari al 10 % dell’importo complessivo a titolo di acconto, a seguito della conclusione dell’iter di registrazione da parte dei competenti Organi di controllo del decreto di approvazione dell’Accordo;
- una prima tranche pari al massimo al 10% dell’importo complessivo e comunque rapportata all’importo dovuto per i Comuni per i quali siano state positivamente verificate, dalla società PagoPA e da Agid per i rispettivi ambiti di competenza, le attività previste alla lett.a del par. “Fase di valutazione e istruttoria” di cui all'Allegato A, previa comunicazione, da trasmettere entro il 30 aprile 2021, dello stato di avanzamento delle attività oggetto dell’Accordo, da attestare mediante presentazione di una relazione contenente l’elencazione dei Comuni che hanno realizzato le predette attività. Limitatamente agli obiettivi relativi agli incassi ottenuti dai singoli Comuni per il tramite di soggetti esterni (Riscossori, Unione di Comuni, Municipalizzate etc.), la verifica avviene sulla base di specifica dichiarazione da parte della Regione circa i risultati conseguiti dai singoli Comuni;
- il saldo, pari a massimo il restante 80% dell’importo complessivo e comunque rapportato al numero dei Comuni, nonché all’importo del relativo contributo, per i quali siano state positivamente verificate, dalla società PagoPA e da Agid per i rispettivi ambiti di competenza, le attività previste alla lett.b del par. “Fase di valutazione e istruttoria” di cui
all’Allegato A, previa comunicazione, da trasmettere entro il 31 gennaio 2022, dello stato di avanzamento delle attività oggetto dell’Accordo, da attestare mediante presentazione di una relazione contenente l’elencazione dei Comuni che hanno realizzato le predette attività. Limitatamente agli obiettivi relativi agli incassi ottenuti dai singoli Comuni per il tramite di soggetti esterni (Riscossori, Unione di Comuni, Municipalizzate etc.), la verifica avviene sulla base di specifica dichiarazione da parte della Regione circa i risultati conseguiti dai singoli Comuni. La relazione dovrà contenere l’indicazione delle spese effettivamente sostenute ed essere corredata della seguente documentazione:
a. rendiconto dettagliato delle spese effettivamente sostenute e quietanzate articolato in coerenza con il quadro finanziario contenuto nell’allegato progettuale;
b. elenco dei giustificativi di spesa (numero, importo, oggetto e data) quali fatture quietanzate o documenti contabili di valore probatorio equivalente, per il costo complessivo del progetto.
2. Eventuali rimodulazioni finanziarie tra le voci di costo concernenti le linee di attività previste nell’allegato progettuale, dovranno essere motivate, preventivamente comunicate all’Amministrazione e dalla stessa autorizzate. Non sono soggette ad autorizzazione le rimodulazioni il cui valore è inferiore o pari al 10% della voce di costo con l’importo maggiore tra quelle tra cui viene effettuata la modifica.
3. La Regione del Veneto prende atto e accetta che ove, all’esito della rendicontazione di cui al precedente comma 2 ovvero all’esito della verifica sul raggiungimento degli obiettivi da parte dei Comuni compresi nel progetto regionale, l’importo complessivo dovuto dovesse risultare inferiore al valore complessivo di € 3.463.050,00 (tremilioniquattrocentosessantatremilazerocinquanta/00) riferito all'iniziativa progettuale, il trasferimento del Dipartimento sarà conseguentemente decurtato in misura corrispondente. In tale ipotesi, la Regione del Veneto dovrà, pertanto, restituire l’eventuale importo eccedente già ricevuto, mediante accreditamento sul conto entrate n. 22330 intestato alla Presidenza del Consiglio dei ministri presso la Tesoreria Centrale dello Stato.
4. Il Dipartimento si avvale di PagoPA S.p.A. e AgID per le attività tecniche necessarie a verificare il raggiungimento degli obiettivi da parte dei Comuni inclusi nel progetto regionale.
Art. 6
(Affidamenti a fornitori esterni)
1. Per la realizzazione delle attività previste nell’art. 3, la Regione xy può avvalersi, rimanendone pienamente responsabile, di soggetti terzi, individuati garantendo nelle relative procedure di affidamento l’osservanza delle norme nazionali e comunitarie in materia di appalti di servizi e procedure di evidenza pubblica, nonché delle proprie società in house.
Art. 7
(Durata e efficacia)
1. Il presente Accordo decorre dalla data di sottoscrizione di entrambe le Parti e ha una durata fino al 31 dicembre 2021.
2. L’Accordo, mentre è immediatamente vincolante per la Regione dalla data di sottoscrizione, diverrà efficace nei confronti del Dipartimento dalla data di registrazione presso i competenti Organi di controllo ai sensi delle vigenti disposizioni di legge.
3. Eventuali proroghe relative alla durata del presente accordo potranno essere concordate per iscritto tra le Parti, solo sulla base di apposita richiesta, sorretta da comprovati motivi, pervenuta almeno 15 giorni prima della scadenza dell’Accordo.
Art. 8
(Recesso)
1. Ciascuna delle Parti ha facoltà di recedere dal presente Accordo per sopravvenute cause, previa comunicazione scritta da inviare alle altre Parti a mezzo posta elettronica certificata con un preavviso di almeno un mese.
2. In caso di recesso, il Dipartimento si impegna a corrispondere alla Regione soltanto l’importo dovuto per le spese sostenute fino a quel momento sulla base di apposita rendicontazione, rapportato all’avvenuta adesione da parte dei Comuni secondo le modalità stabilite al precedente articolo 5.
Art. 9
(Responsabilità)
1. Ciascuna Parte è sollevata da qualsivoglia responsabilità derivante dai rapporti di lavoro, che dovessero essere instaurati dalle altre Parti nell’ambito delle attività di cui al presente Accordo.
2. Il personale di ciascuna Parte è tenuto a uniformarsi ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle rispettive sedi di esecuzione delle attività di cui al presente Accordo, nel rispetto della vigente normativa in materie di sicurezza dei lavoratori.
Art. 10
(Pretese di terzi in generale)
1. Le Parti non assumono alcuna responsabilità nel caso in cui le altre Parti abbiano usato, ovvero utilizzato per l’esecuzione delle attività oggetto del presente Accordo, dati, dispositivi e/o soluzioni, anche tecniche, di cui altri abbiano ottenuto o detengano a qualunque titolo la proprietà o altri diritti di privativa.
2. Le Parti si obbligano a tenersi reciprocamente indenni da ogni responsabilità e da qualsiasi costo, spesa od onere nei confronti di chiunque, derivanti da qualsivoglia pretesa di terzi vantata in relazione ad attività svolte a qualunque titolo dalle Parti nell’ambito del presente Accordo, anche con riferimento a pretese violazioni di diritti d’autore o di proprietà intellettuale. Ciascuna Parte si obbliga a dare immediato avviso all’altra di qualsiasi azione di rivendicazione o questione di terzi di cui al precedente comma di cui sia comunque venuta a conoscenza.
3. Per quanto non espressamente previsto in tema di proprietà intellettuale, si rinvia alla normativa vigente in materia.
Art. 11
(Trattamento dei dati personali)
1. Le Parti si impegnano reciprocamente a far rispettare al proprio personale e a tutte le risorse umane che a qualsiasi titolo operano in nome e per conto delle Parti (ivi compresi i consulenti tecnici e i fornitori ICT di una delle Parti) la massima riservatezza sui dati, sulle informazioni trattate e sui risultati delle attività condotte ed oggetto del presente Accordo, di cui siano
venuti, in qualsiasi modo, a conoscenza.
2. Le Parti si impegnano al pieno rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali nell’esecuzione del presente Accordo, ed in particolar modo delle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, o anche RGPD) e del D. Lgs. 196/2003 recante il Codice in materia di protezione dei dati personali, come novellato dal D. Lgs. 101/2018, nonché di ogni altro atto, provvedimento, regolamento o disposizione delle competenti autorità per la protezione dei dati personali.
Art. 12
(Disposizioni finali)
1. Per quanto non espressamente previsto o disciplinato all’interno della presente Accordo, trovano applicazione le disposizioni di natura legislativa e regolamentare vigenti in materia.
Art. 13
(Foro competente)
1. Le Parti si impegnano a risolvere amichevolmente tutte le controversie che dovessero eventualmente sorgere per il presente Accordo. In caso contrario, le eventuali controversie che dovessero insorgere in merito alla validità, all’interpretazione e all’esecuzione del presente Accordo sono riservate alla giurisdizione esclusiva del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
Allegati:
A - progetto
Letto, approvato e sottoscritto con firma digitale dalle “Parti”.
Per
il Dipartimento per la trasformazione Digitale Il Capo Dipartimento
Per
la Regione del Veneto
Il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale
Xxxx XXXXXX
FIRMATO DIGITALMENTE
Xxxxxx BORGO
FIRMATO DIGITALMENTE
Allegato A)
Dipartimento per la trasformazione digitale
Ministero
Innovazione Digitale
Progetto
Dipartimento per la trasformazione digitale
Regione del Veneto
Fondo Innovazione Digitale
Prima versione: 27 novembre 2020
Seconda versione: 3 dicembre 2020
Terza versione: 4 dicembre 2020
Quarta versione: 4 dicembre 2020
INDICE
INDICE 1
DESCRIZIONE DEL CONTESTO E FINALITA’ 2
OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI 5
LINEE DI ATTIVITA’ 6
CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 7
COSTI PER LINEA DI ATTIVITA’ 8
FASE DI VALUTAZIONE ED ISTRUTTORIA 9
ELENCO DEI COMUNI 12
DESCRIZIONE DEL CONTESTO E FINALITA’
Il progetto DTD – RVE Livelli Essenziali di Diritti Digitali (di seguito DTD – RVE LEDD) è allegato all’accordo (di seguito Accordo) tra Dipartimento per la trasformazione digitale (di seguito DTD) e Regione del Veneto (di seguito RVE) per l’utilizzo delle risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione.
In questo documento si avanza una proposta per contribuire al finanziamento del processo di switch off dei servizi digitali a cittadini e imprese offerti dai comuni della Regione del Veneto.
In particolare, tra l’altro, si vuole rispondere ai seguenti obblighi normativi previsti da:
Art. 64-bis decreto legislativo n. 82 del 2005 Accesso telematico ai servizi della Pubblica Amministrazione (548)
....1-quater. I soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a), rendono fruibili tutti i loro servizi anche in modalità digitale e, al fine di attuare il presente articolo, avviano i relativi progetti di trasformazione digitale entro il 28 febbraio 2021.
....1-quinquies. La violazione dell'articolo 64, comma 3-bis e delle disposizioni di cui al presente articolo, costituisce mancato raggiungimento di uno specifico risultato e di un rilevante obiettivo da parte dei dirigenti responsabili delle strutture competenti e comporta la riduzione, non inferiore al 30 per cento della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei dirigenti competenti, oltre al divieto di attribuire premi o incentivi nell'ambito delle medesime strutture.
Art. 64 decreto legislativo n. 82 del 2005 . Sistema pubblico per la gestione delle identità digitali e modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni.
.....3-bis. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro per la
semplificazione e la pubblica amministrazione, è stabilità la data a decorrere dalla quale i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettere b) e c) utilizzano esclusivamente le identità digitali ai fini dell'identificazione degli utenti dei propri servizi on-line. Fatto salvo quanto previsto dal comma 2-nonies, a decorrere dal 28 febbraio 2021, i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a), utilizzano esclusivamente le identità digitali e la carta di identità elettronica ai fini dell'identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi in rete. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione è stabilita la data a decorrere dalla quale i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a), utilizzano esclusivamente le identità digitali per consentire l'accesso delle imprese e dei professionisti ai propri servizi in rete.
L’Art 65 comma 2 del D,lgs 13 dicembre 2017 obbliga i prestatori di servizi di pagamento abilitati di utilizzare esclusivamente la piattaforma di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo n. 82 del 2005 per i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni a decorrere
dal 28 febbraio 2021. Allo stesso modo, entro la stessa data, obbliga le pubbliche amministrazioni a integrare i loro sistemi di incasso con la piattaforma PagoPA.
Lo scopo del presente documento di progetto è di creare le condizioni operative per un'iniziativa di sistema di tutte le PA del Veneto coerente con i seguenti principi della strategia per la trasformazione digitale della Regione del Veneto:
1. sviluppo ed evoluzione delle piattaforme abilitanti regionali e nazionali in modalità collaborativa
2. aggregazione del territorio mediante
a. collaborazione con ANCI Veneto e Veneto Innovazione
b. sistemi di sostenibilità dell’innovazione (Soggetti Aggregatori per il Digitale SAD, Autorità Urbane AU)
c. l’animazione e sviluppo di reti di competenze e di pratiche (Sviluppo Partecipato Aperto e Condiviso SPAC, e-Leadership, RTD etc.)
3. progettazione e realizzazione di progettualità di sistema con ricadute sulle piattaforme abilitanti e quindi a vantaggio di tutta la comunità
Il presente progetto (DTD – RVE LEED) è inserito in una più ampia iniziativa regionale che include varie altre progettualità, tra le quali:
1. Switch off PA Digitale
2. Switch off comuni sotto i 5 mila abitanti
3. Convergenza del territorio
4. Sviluppo Urbano Sostenibile (MyData-MyCity)
La proposta, così come declinata, poggia sui seguenti requisiti:
1. responsabilità del piano di progetto è in capo all’ente su cui si attua la trasformazione digitale (di seguito ENTE)
2. all’ENTE è garantita la collaborazione del sistema di aggregazione Veneto costituito dal Soggetto Aggregatore per il Digitale (di seguito SAD) competente per territorio e delle strutture tecniche di Regione del Veneto (di seguito RVE)
3. la realizzazione del progetto si basa sull’utilizzo delle piattaforme abilitanti regionali (MyPay-MyPivot, MyID, MyP3, etc.) messe a disposizione gratuitamente dalla Regione del Veneto;
4. le attività di onboarding alle piattaforme abilitanti e di integrazione dei processi operativi ai sistemi nazionali saranno realizzate in collaborazione con le società ICT partner degli enti;
La caratteristica peculiare di questo progetto consiste in una soluzione per il finanziamento di attività coerenti con i seguenti principi:
1. erogazione dei servizi tramite SPID mediante l’utilizzo dei sistemi regionali e nazionali (MyID e SPID)
2. gestione delle entrate, prima ancora che gestione dei pagati PagoPA, con la realizzazione di un hub unico per le posizioni debitorie, per il ciclo di vita dei dovuti, per la riconciliazione e regolarizzazione mediante l’utilizzo dei sistemi regionali e nazionali (MyPay-MyPivot e PagoPA).
3. gestione dell’area personale del cittadino (MyPA) per la comunicazione
multicanale degli avvisi digitali e dei rapporti con la PA.
4. utilizzo dell’AppIO come punto principale di accesso ai servizi della PA
OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI
La Regione del Veneto ha in corso un programma di progetti per accompagnare tutti gli enti del territorio nel processo di trasformazione digitale della PA. L’obiettivo che ci si prefigge è di mettere nelle condizioni le amministrazioni pubbliche di erogare servizi digitali ai cittadini e imprese pienamente interoperabili con i sistemi legacy e le piattaforme abilitanti regionali e nazionali.
Il modello adottato da Regione del Veneto per perseguire questi risultati si basa sui seguenti principi guida:
1. sviluppo partecipato, aperto e condiviso di tecnologie (piattaforme abilitanti);
2. coinvolgimento del territorio in un sistema multilaterale (pubblico, privato) e multistakeholder (Soggetti Aggregatori per il Digitale, Autorità Urbane, enti);
3. trasferimento delle tecnologie al territorio sulla base di piani e programmi che abbiano ricevuto un ampio consenso costruito con iniziative coordinate di governace (condividere i bisogni, concertare le soluzioni, collaborare nella realizzazione)
Il risultato che ci si propone è di garantire a tutti i cittadini veneti, a prescindere dal loro comune di residenza, un numero minimo di servizi digitali (Livelli Essenziali di Diritti Digitali LEDD).
Una delle azioni in programma per tutti i comuni del Veneto, riguarda il progetto di trasformazione digitale dei servizi ai cittadini (Switch off PA digitale - allegato 1) e alle imprese basato sui seguenti requisiti:
1. utilizzo delle piattaforme abilitanti nazionali (SPID-EIDAS, PagoPA, AppIO)
2. utilizzo delle piattaforme abilitanti regionali (MyID, MyPay-MyPivot, MyP3)
3. integrazione dei gestionali alle piattaforme abilitanti regionali e nazionali
I risultati attesi dal progetto Switch off PA digitale sono riepilogati nell’immagine che segue:
In coerenza con le azioni regionali già in corso il presente progetto si propone di accelerare il processo di trasformazione digitale dei comuni del Veneto fornendo un contributo finanziario necessario a raggiungere, in coerenza con i vincoli della normativa di riferimento, i risultati attesi secondo le modalità indicate nell’allegato C dell’accordo tra Dipartimento per la Trasformazione Digitale e Regione del Veneto.
LINEE DI ATTIVITA’
Per la realizzazione del presente progetto sono previste le seguenti linee di attività: WBS 1 Progettazione dell’intervento e predisposizione Accordo, Avviso
1. Progettazione esecutiva
2. Messa a disposizione delle piattaforme abilitanti regionali (PagoPA, SPID, AppIO)
3. stipula dell’accordo con il Dipartimento per la Trasformazione digitali (entro 15/12/2020) e conferimento quota pari al 20 % dell’importo complessivo a titolo di acconto, a seguito della conclusione dell’iter di registrazione da parte dei competenti Organi di controllo del decreto di approvazione dell’Accordo
4. conferimento incarico ad ANCI Veneto per la gestione del bando e l’erogazione dei contributi (entro 31/12/2020)
5. conferimento incarico a Veneto Innovazione per le attività di accompagnamento, formazione, comunicazione (entro 31/12/2020)
6. accompagnamento, pubblicazione del bando e selezione dei soggetti beneficiari (entro 15/02/2021)
WBS 2 Realizzazione fase 1 ed erogazione prima parte contributo
7. formazione, comunicazione, completamento fase 1 (entro 28/02/2020)
8. prima tranche alla Regione pari a massimo il 10% dell’importo complessivo e comunque rapportata all’importo dovuto per i Comuni che hanno completato la prima fase secondo quanto dettagliato nell’Allegato C dell’Accordo, previa comunicazione dello stato di avanzamento delle attività, da attestare mediante presentazione di una relazione contenente l’elencazione dei Comuni che hanno realizzato le predette attività e subordinatamente all’esito positivo delle verifiche effettuate dalla società PagoPA e da Agid per i rispettivi ambiti di competenza (entro 30/04/2021)
9. acconto del 20% ai comuni che hanno superato la fase 1 (entro 31/05/2021)
WBS 3 Realizzazione fase 2 ed erogazione della seconda parte del contributo
10. formazione, comunicazione, completamento fase 2 (entro 31/10/2021)
11. saldo alla Regione pari a massimo il restante 70% dell’importo complessivo e comunque rapportato al numero dei Comuni che hanno raggiunto che hanno completato la fase 2, previa comunicazione dello stato di avanzamento delle attività oggetto dell’Accordo, da attestare mediante presentazione di una relazione contenente l’elencazione dei Comuni che hanno realizzato le predette attività e subordinatamente all’esito positivo delle verifiche effettuate dalla società PagoPA e da Agid per i rispettivi ambiti di competenza. (entro 31/11/2021)
12. saldo contributo 80% ai comuni che hanno completato la fase 2 (entro 31/12/2021)
CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
Attività | DIC | GEN | FEB | MAR | APR | MAG | GIU | LUG | AGO | SET | OTT | NOV | DIC | |
WBS 1 | ||||||||||||||
Attività 1 | ||||||||||||||
Attività 2 | ||||||||||||||
Attività 3 | ||||||||||||||
Attività 4 | ||||||||||||||
WBS 2 | ||||||||||||||
Attività 5 | ||||||||||||||
Attività 6 | ||||||||||||||
Attività 7 | ||||||||||||||
WBS 3 | ||||||||||||||
Attività 8 | ||||||||||||||
Attività 9 | ||||||||||||||
Attività 10 |
Il presente cronoprogramma di attività (progetto DTD – RVE Livelli essenziali di diritti digitali) è coerente con i seguenti progetti regionali in corso di attuazione:
1. Switch off PA Digitale
2. Convergenza del territorio
3. Sviluppo Urbano Sostenibile (MyData-MyCity)
COSTI PER LINEA DI ATTIVITA’
La Regione del Veneto con il presente progetto intende finanziare coerentemente con gli accordi intervenuti con il DTD una somma derivante dalla ripartizione nazionale tra comuni secondo le seguenti suddivisioni:
Le tabelle seguenti sono state elaborate sulla base delle indicazioni condivise durante gli incontri bilaterali.
Tabella 1 | ||||
Fascia | Comuni | Percentuale | Importo | Contributo |
0 - 5 mila | 287 | 50,98% | 1.119.300,00 € | 3.900,00 € |
5 - 40 mila | 267 | 47,42% | 2.122.650,00 € | 7.950,00 € |
40 - 200 mila | 6 | 1,07% | 71.100,00 € | 11.850,00 € |
> 2000 | 3 | 0,53% | 150.000,00 € | 50.000,00 € |
563 | 100,00% | 3.463.050,00 € |
In considerazione della specificità regionale l’importo verrà così suddiviso come di seguito indicato.
1. Spese sostenute da Regione del Veneto per le attività di soggetto aggregatore saranno le seguenti
Tabella 2
31.167,45 |
72.724,05 |
103.891,50 |
41.556,60 |
62.334,90 |
103.891,50 207.783,00 |
Anci Veneto PM: progettazione del piano di switch off, pianificazione dei progetti locali, gestione attività di progetto, coordinamento.
Anci Veneto Gestione bando: pubblicazione avviso, attività di comunicazione, help desk e assistenza, consulenza tecnico amministrativa, rapporti con il DTD e supporto ai comuni per la verifica dei risultati.
Veneto Innovazione Accompagnamento: incontri di
approfondimento, iniziative di supporto alla reingegnerizzazione dei processi, modellazione dei processi, gestione delle relazioni con le aziende ICT, configurazione piattaforme
Veneto Innovazione Formazione: campagna d formazione
rivolta agli operatori della PA (tecnici informatici, personale amministrativo contabile, personale amministrativo tributi )
Veneto Innovazione Comunicazione: campagna di
comunicazione orientata alla PA e ai Cittadini
3.151.375,50
3.463.050,00
Contributo ai comuni Totale
Le spese sostenute dalla Regione in qualità di soggetto aggregatore secondo quanto esposto nella Tabella 2 del precedente capitolo verranno rendicontate verso il Dipartimento attraverso la presentazione dei documenti di spesa inerenti alle attività convenzionate con Anci Veneto e Veneto Innovazione. Non sono previste altre tipologie di spese (ad esempio personale interno) a carico di Regione Veneto.
Componente distribuita come contributo
Tabella 3 | ||||
Fascia | Comuni | Percentuale | Importo | Contributo |
0 - 5 mila | 287 | 51,33% | 1.018.563,00 € | 3.549,00 € |
5 - 40 mila | 267 | 47,07% | 1.931.611,50 € | 7.234,50 € |
40 - 200 mila | 6 | 1,07% | 64.701,00 € | 10.783,50 € |
> 200 mila | 3 | 0,53% | 136.500,00 € | 45.500,00 € |
563 | 3.151.375,50 € |
Le ragioni di questa proposta rimodulazione di quanto contenuto nel suddetto allegato B sono le seguenti:
● è necessario tener conto dei costi dell’intermediario tecnologico
● raggiungere gli obiettivi minimi richiesti dal bando richiede:
o la disponibilità delle piattaforme abilitanti regionali (MyPay-MyPivot pagamenti, MyID identità, MyP3 servizi.AppIO)
o l’erogazione dei servizi di supporto (adesione, assistenza, manutenzione, sviluppo)
o realizzazione del bando e affiancamento ai comuni per le attività di partecipazione, raggiungimento degli obiettivi, erogazione dei contributi
o animazione dei territori nei confronti degli enti locali per accompagnare gli amministratori e gli operatori nella comprensione degli obiettivi e nel raggiungimento dei risultati
o formazione degli operatori per la reingegnerizzazione dei processi e l’utilizzo delle nuove modalità applicative e nel
o comunicazione delle nuove modalità offerte ai cittadini per il pagamento e l’utilizzo dei servizi alla PA
Sulla base di questa premessa i costi per linea di attività saranno i seguenti:
Obiettivo | COD | Costi |
Progettazione dell’intervento e predisposizione Accordo, Avviso | WBS 1 | 10% dell’importo finanziato alla stipula dell’Accordo |
Realizzazione fase 1 ed erogazione prima parte contributo | WBS 2 | 10% dell’importo finanziato entro il 30 aprile 2021 |
Realizzazione fase 2 ed erogazione della seconda parte del contributo | WBS 3 | 80% dell’importo finanziato entro 31 dicembre 2021 |
FASE DI VALUTAZIONE ED ISTRUTTORIA
La componente distribuita come contributo sarà riconosciuta in misura proporzionale dei comuni che avranno raggiunto la fase 1 (28 febbraio 2021) e fase 2 (31 ottobre 2021) conteggiati sui valori di cui alla Tabella 1 di cui al capitolo precedente.
In particolare, la verifica è effettuata secondo le seguenti modalità:
A. Al 28 Febbraio 2021, per l’erogazione del 20% del contributo:
1. Piattaforma pagoPA
Codice | Requisito | Verifiche |
A 1.1 | Adesione PagoPA da parte del Comune | Dati riportati sul Portale delle adesioni |
A 1.2 | Migrazione e attivazione di: almeno 1 servizio di incasso Mod 1 e 3, se il Comune ha aderito alla piattaforma pagoPA durante la vigenza dell’avviso regionale (dopo pubblicazione avviso) Almeno 2 nuovi servizi di incasso Mod 1 e 3, se il Comune ha aderito alla piattaforma pagoPA prima della pubblicazione dell’avviso regionale Adeguamento alla nuova tassonomia. | Numero di transazioni risultante dalla piattaforma pagoPA Autodichiarazioni fornite dal Comune sul tipo dei dovuti attivati e delle previsioni di incasso. Per quanto riguarda la tassonomia introdotta PagoPA verificherà le transazioni eseguite tramite la piattaforma messa a disposizione da Regione del Veneto considerando di fatto esaustive per tutti i comuni aderenti a detta soluzione. |
2. App IO
Codice | Requisito | Verifiche |
A 2.1 | Adesione del Comune | Contratti pervenuti a PagoPA S.p.A.tramite PEC all’indirizzo xxxxxxxx-xx@xxx.xxxxxx.xx Nel caso di soggetto intermediario che veicola AppIO sarà sufficiente la dichiarazione del soggetto intermediario con indicazione dei comuni previsti in convenzione o il loro aggiornamento nel tempo. |
A 2.2 | Integrazione di almeno 1 servizio di incasso sull’app | servizio disponibile in App |
3. SPID
Codice | Requisito | Verifiche |
A 3.1 | Comunicazioni dei servizi attivati verso AgID come da normativa SPID | Per il Veneto in quanto soggetto intermediario per SPID verranno comunicati i comuni che utilizzano SPID in attesa di aggiornamento delle regole sui metadati AGID |
B. Al 31 Dicembre 2021 per l’erogazione a saldo dell'80% del contributo:
1. Piattaforma pagoPA
Codice | Requisito | Verifiche |
B 1.1 | Adesione da parte del Comune | Dati riportati sul Portale delle adesioni |
B 1.2 | Migrazione “full pagoPA” mod 1 e 3 Per “full pagoPA” si intende il passaggio di almeno il 70% dei servizi di incasso erogati dal Comune, tra quelli censiti nel documento Tassonomico di ulteriori che dovessero emergere. | PagoPA Spa verificherà il raggiungimento la percentuale del numero di transazioni risultante dalla piattaforma pagoPA con indicazione del codice tassonomico |
2. App IO
Codice | Requisito | Verifiche |
B 2.1 | Adesione del Comune | Contratti pervenuti a PagoPA S.p.A.tramite PEC all’indirizzo xxxxxxxx-xx@xxx.xxxxxx.xx Nel caso di soggetto intermediario che veicola AppIO sarà sufficiente l’indicazione dei comuni previsti in convenzione o il loro aggiornamento nel tempo. |
B 2.2 | Integrazione “full IO” dei servizi di incasso Per “full IO” si intende il passaggio di almeno 10 servizi digitali di un ente | servizio disponibile in App. |
3. SPID
Codice | Requisito | Verifiche |
B 3.1 | Comunicazioni dei servizi attivati verso AgID come da normativa SPID | Per il Veneto in quanto soggetto intermediario per SPID verranno comunicati i comuni che utilizzano SPID in attesa di aggiornamento delle regole sui metadati AGID |
ELENCO DEI COMUNI
Il progetto si rivolge a tutti i 563 comuni del Veneto.
La Regione del Veneto ha concluso un accordo con ANCI tutti i 563 comuni rappresentati da ANCI VENETO parteciperanno al progetto Regionale (si allega la lettera di adesione di del Presidente di ANCI VENETO).
Inoltre a conferma del ruolo di Regione del Veneto come soggetto aggregatore per i processi di trasformazione Digitale si fa presente che la stessa ha già accordi di adesioni con 469 comuni che hanno già scelto sul portale di adesione di PagoPA la Regione del Veneto come soggetto aggregatore.
In fase di progettazione dell’avviso regionale saranno eventualmente individuati meccanismi di premialità anche con risorse economiche aggiuntive a carico della Regione del Veneto per incentivare la presentazione di domande in forma associata.
Regione del Veneto-A.O.O Giunta Regionale n.prot. 516884 data 03/12/2020, pagina 1 di 1