Direzione Regionale Emilia Romagna
Direzione Regionale Xxxxxx Xxxxxxx
Procedura aperta, ai sensi dell’art. 60 del D.lgs. 18 aprile 2016 n.50 e xx.xx e ii. per l’affidamento del servizio di verifica, ai sensi dell’art. 26 del medesimo decreto, della progettazione definitiva ed esecutiva, del coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione, e del modello BIM, oltre l’attività di supporto al RUP per la validazione del progetto esecutivo per l’intervento di realizzazione della nuova sede provinciale Bologna 2 e centro archivistico sovraregionale dell’Agenzia delle Entrate presso l’ex Caserma Xxxxxxx Scheda BOB0242
CIG 88964785E4 CUP G33B19000260001
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE
Pia
pec: xxx_XxxxxxXxxxxxx@xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx
SOMMARIO
3. DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE AL MOMENTO DELL’OFFERTA 6
PARTE I – INDICAZIONI TECNICHE 8
4. NORMATIVA TECNICA DA APPLICARE 8
5. OGGETTO DELLE PRESTAZIONI DA AFFIDARE 8
6. VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE 11
6.1 VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA 11
6.2 VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA 11
6.3 VERIFICA DEL COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE 11
6.4 VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE STRUTTURALE AI SENSI DEL D.M. 17 gennaio 2018 NTC 2018 11
6.5 VERIFICA DELL’APPLICAZIONE DEI CAM 15
7. MODALITA’ ESECUTIVE DELLA VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE 16
7.1 Il Piano delle verifiche offerto in sede di gara e le “verifiche in itinere” 17
7.2 La documentazione di verifica della progettazione 17
7.3 Verifica dell’affidabilità della progettazione. 19
7.4 Verifica della completezza ed adeguatezza della Progettazione 19
7.5 Verifica della leggibilità, coerenza e ri-percorribilità della progettazione 20
7.6 Verifica della compatibilità/conformità della progettazione. 20
7.7 Verifica del recepimento delle prescrizioni emesse dagli Enti preposti 21
7.8 Aspetti particolari della verifica della documentazione di progetto 21
8. MODALITA’ ESECUTIVE DELLA VERIFICA DEL PROCESSO BIM 24
9. SUPPORTO AL RUP PER LA VALIDAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 25
PARTE II – INDICAZIONI AMMINISTRATIVE 27
SEZIONE 1 – IMPORTO DEL SERVIZIO E PAGAMENTO DELLE PRESTAZIONI 27
10. STIMA DEL CORRISPETTIVO DEL SERVIZIO 27
11. DISCIPLINA DEI PAGAMENTI 28
11.2 Verifica del progetto definitivo 29
11.3 Verifica del progetto esecutivo e del supporto al rup per la validazione 29
11.4 Saldo della prestazione 29
13. TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI 32
SEZIONE 2 – DURATA DEL SERVIZIO 32
15. PENALI PER RITARDO DI ESECUZIONE 33
SEZIONE 3 – DISCIPLINA DELL’ESECUZIONE DEL SERVIZIO 34
17. PIANO DELLE VERIFICHE E PIANO DI GESTIONE INFORMATIVA 35
18. DIVIETO DI RALLENTAMENTO E SOSPENSIONE DELL’ESECUZIONE 36
19. OBBLIGHI SPECIFICI DELL’AFFIDATARIO 36
20. MODIFICHE AL CONTRATTO AFFIDATO 37
21. SOSPENSIONI DEL SERVIZIO 37
23. RESPONSABILE DESIGNATO DALL’AFFIDATARIO 38
24. OSSERVANZA DI NORME PREVIDENZIALI, ASSISTENZIALI E A TUTELA DEL PERSONALE IMPIEGATO 38
25. SUBAPPALTO DELLE PRESTAZIONI 39
26. RISOLUZIONE CONTRATTUALE E RECESSO 39
27. OBBLIGO DI RISERVATEZZA 40
28. CESSIONE DEL CONTRATTO – CESSIONE DEL CREDITO 41
29. FORMA E SPESE DI CONTRATTO 41
32. CONTROVERSIE – FORO COMPETENTE 41
1. FINALITA’ DELL’APPALTO
L’Agenzia del Demanio, nell’ottica di gestione del Patrimonio Immobiliare dello Stato e delle esigenze di risparmio della spesa pubblica organizza e coordina i processi di razionalizzazione immobiliare di proprietà pubblica, ai sensi dell’art. 2, comma 222- quater della Legge 23 dicembre 2009 n. 191 (cd. Legge finanziaria 2010), come
introdotto dall’art. 24 del D.L. 24 aprile 2014 n. 66, convertito con Legge 23 giugno 2014
n. 89, nonché il DDL Stabilità del 2015.
L‘Agenzia delle Entrate, nel progetto di Razionalizzazione Logistica degli Archivi, ha individuato nella ex Caserma “X. Xxxxxxx, sita in Via Xxxxx Xxxx n. 14 in Bologna, la sede per l’Archivio interregionale Centro-Nord, con nota ricevuta in data 05/06/2017 prot. 7676.
- con successiva nota ricevuta in data 15/03/2018 prot. 3571, ha trasmesso quadro esigenziale inerente la realizzazione del Polo archivistico Interregionale per le Regioni Xxxxxx Xxxxxxx, Toscana e Marche nel compendio ex Caserma “X. Xxxxxxx” in Bologna, prevedendo una allocazione di ml. 175.000 di archivi, in parte provenienti dal centro documentale centrale in Roma e in parte giacente presso vari archivi nei territori regionali.
- A seguito dell’analisi del piano di razionalizzazione, inerente lo spostamento dell’intera Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dal FIP di via Xxxxx Xxxx n. 60, inclusa la Conservatoria RR.II. di Bologna presso la ex caserma Gucci in Bologna, si è accertato che gli spazi non erano sufficienti per accogliere l’archivio della conservatoria e vista la disponibilità delle aree della caserma “X. Xxxxxxx”, la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate ha deciso di spostare in tale compendio anche la conservatoria RR.II. oltre alla Direzione Provinciale Bologna 2, attualmente in locazione passiva in Via Larga.
- In seguito, l’Agenzia del Demanio con nota del 08/11/2018 prot. n. 15587/DSP della Direzione servizi al Patrimonio, interventi edilizi, ha chiesto una nuova condivisione del piano di razionalizzazione, che prevedeva lo spostamento della Conservatoria RR.II., presso il palazzo delle Finanze di Piazza Malpighi (BOD0020) e la riduzione della capienza dell’archivio interregionale.
- Con nota prot. 68030 del 12/11/2018 la Direzione Regionale Xxxxxx Xxxxxxx dell’Agenzia delle Entrate, ha condiviso il piano di razionalizzazione inerente l’area dell’ex Caserma Xxxxxxx, destinata alla realizzazione del archivio interregionale e a sede degli uffici della Direzione Provinciale Bologna II.
- Il predetto complesso immobiliare risulta allibrato nel registro mod. 23/D della provincia di Bologna al n. BOB0242 e non è soggetto alla disciplina del D. L.vo n.42/2004.
Ubicato a Bologna nella periferie EST, è costituito da vasta area di ca. 90.000 mq. con numerosi fabbricati di diversa tipologia e destinazione, il tutto in pessimo stato manutentivo;
Il compendio inutilizzato, è stato parzialmente dismesso dal Ministero della Difesa nel 2019, come da verbale 2019/12035/BO1 del 01/08/2019 in quanto la porzione dismessa è destinata, nei programmi dell’Agenzia del Demanio ad essere sede della direzione provinciale Bologna 2 dell’Agenzia delle Entrate e a sede dell’archivio interregionale della stessa Agenzia delle Entrate.
il Piano degli Investimenti Immobiliari per il triennio 2019-2021, deliberato dal Comitato di Gestione di questa Agenzia in data 13 Dicembre 2018, approvato con nota Prot. 7124 del 19/06/2019 dall’Ufficio legislativo e finanze del MEF, ha finanziato sul cap. 7759 linea b) “Edilizia Pubblica” (progettazione) sul compendio demaniale denominato Xxxxxx Xxxxxxx Bologna, Caserma Xxxxxxx (progettazione)” un importo pari ad € 3.171.853,00 per l’annualità 2019;
con nota prot. n. 12929/2021 del 29/07/2021 è stato nominato Arch. Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Responsabile Unico del Procedimento con i seguenti supporti:
- Arch. Xxxxxxx Xxxxxxxx - incaricato della programmazione della spesa e degli investimenti
- Arch. Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx e Arch. Xxxxxxx Xxxxxxxx - incaricati per la predisposizione e controllo delle procedure di bando e di esecuzione dei contratti pubblici;
- Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxx – incaricato della direzione dell’esecuzione
Con determina a contrarre prot. n.2019/19303 del 05/12/2019, questa Direzione Regionale ha deliberato di affidare i servizi di ingegneria e architettura finalizzati alla progettazione definitiva ed esecutiva, alla direzione lavori, al coordinamento per la sicurezza, in modalità BIM mediante concorso di progettazione in due gradi ai sensi dell’art. 154 comma 4 per i lavori di realizzazione del polo archivistico interregionale dell'agenzia delle entrate Xxxxxx Xxxxxxx e della nuova sede dell'ufficio territoriale Bologna 2 nella porzione dismessa all’Agenzia del demanio della ex caserma “X. Xxxxxxx” xxx Xxxxx Xxxx, 00 Xxxxxxx. scheda BOB0242.
Con il contratto rep. n. 239, assunto al protocollo n. 17707/2020 del 25/11/2020, i servizi di progettazione sono stati affidati al RTP Archliving S.r.l. con sede in Ferrara Via Xxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx, 4.
In data 25/06/2019, riscontrata in data 28/06/2019 al prot. 11956/2021, l’RTP ha trasmesso la versione finale del PFTE, elaborati relativi all’adeguamento della proposta presentata in sede di concorso di progettazione in Progetto di fattibilità Tecnica Economica, che il RUP ha collaudato con verbale prot. n. 12487/2021 del 21/07/2021.
Con determina a contrarre protocollo n.2021/15782 in data 28/09/2021, questa Amministrazione ha autorizzato il RUP ad esperire una procedura per l’affidamento del servizio di verifica della progettazione e di supporto al RUP per la validazione del progetto esecutivo.
L’affidamento seguirà una procedura aperta e verrà aggiudicato mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, ai sensi degli artt. 60 e 95 del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i. – “Codice dei contratti pubblici” (in seguito denominato per brevità Codice), nonché nel rispetto degli indirizzi forniti dalle Linee Guida n.1 “indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria” , aggiornate secondo la deliberazione ANAC n. 138 del 21 febbraio 2018, pubblicata nella G-U. n. 69 del 23/03/2018 ed aggiornata con la Delibera del Consiglio dell’Autorità n. 417 del 15/05/2019.
Il luogo di svolgimento del servizio è Bologna – Xxx Xxxxx Xxxx
0. OGGETTO DEL SERVIZIO
L’oggetto del servizio da affidare, stanti le premesse di cui al punto precedente, trova esplicazione nel combinato tra gli artt. 23, comma 9, 26 e 27 del Codice degli Appalti, nonché nelle Linee Guida ANAC n. 1, aggiornate con delibera n. 417 del Consiglio dell’Autorità in data 15/05/2019.
Vanno sotto il nome di “verifica del progetto”, l’insieme delle attività di controllo della progettazione stessa, compreso il modello BIM ed il suo processo di generazione
L’articolo 26 del Codice al comma 1 definisce tale attività sotto un duplice profilo:
a) verifica della rispondenza degli elaborati progettuali ai documenti di cui all’art. 23 del Codice degli Appalti;
b) verifica della conformità degli elaborati progettuali alla normativa vigente;
a questo si deve aggiungere la successiva attività di Supporto al RUP per la “validazione del progetto” che costituisce l’atto formale che riporta gli esiti della verifica.
Secondo quanto disposto dal comma 4 dell’art. 26 (verifica preventiva della progettazione), la verifica deve accertare in particolare:
a) la completezza della progettazione;
b) la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti;
c) l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta;
d) presupposti per la durabilità dell'opera nel tempo;
e) la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso;
f) la possibilità di ultimazione dell'opera entro i termini previsti;
g) la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori;
h) l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati;
i) la manutenibilità delle opere;
La verifica dovrà riguardare, tra i vari aspetti di seguito specificati e descritti, anche la corretta applicazione dei Criteri Ambientali Minimi, come introdotti dal DM Ambiente 11/10/2017.
3. DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE AL MOMENTO DELL’OFFERTA
La Stazione Appaltante metterà a disposizione degli Operatori Economici che parteciperanno alla procedura oggetto del presente Capitolato, la seguente documentazione:
1. Capitolato tecnico prestazionale e Documento di indirizzo alla progettazione relativo all’affidamento del servizio di progettazione;
2. Calcolo del compenso per il servizio di verifica della progettazione e supporto al RUP;
3. Specifica Metodologica BIM (BIMSM) e Linee Guida del Processo BIM adottate dall’Agenzia del Demanio;
la predetta documentazione sarà posta in visione ai concorrenti nella fase di gara, al fine di permettere agli stessi una completa ed attenta analisi per la conseguente proposta tecnico- economica.
PARTE I – INDICAZIONI TECNICHE
4. NORMATIVA TECNICA DA APPLICARE
Nella progettazione dell’intervento dovranno essere rispettate tutte le leggi, regolamenti e norme tecniche nelle materie afferenti alla tipologia di intervento prevista.
Dovrà altresì essere rispettato appieno quanto dettato dai regolamenti a livello locale e quanto prescritto dagli Enti territorialmente competenti, anche attraverso prescrizioni particolari.
Il progetto dovrà inoltre essere sottoposto all’approvazione o acquisire il parere di tutti gli enti preposti all’applicazione ed alla vigilanza delle diverse legislazioni di settore, che sarà cura del progettista individuare.
5. OGGETTO DELLE PRESTAZIONI DA AFFIDARE
Il servizio di verifica della progettazione e supporto al RUP per la validazione del progetto esecutivo, oltre a rispondere ai requisiti descritti al precedente punto 2, si articolerà nelle seguenti attività:
A- Verifica della progettazione
- verifica livelli progettuali definitivo ed esecutivo;
- partecipazione, su richiesta del RUP, ad incontri e riunioni, sia preventive che successive, con la Stazione Appaltante, gli enti deputati al rilascio di pareri e nulla- osta, autorizzazioni ed assensi comunque denominati per competenza, con il CTA (eventuale), con gli enti/amministrazioni private per la gestione dei servizi di rete;
- partecipazione, su richiesta del RUP, ad incontri e riunioni con i progettisti e con i rappresentanti della Amministrazione usuaria;
- revisione della verifica progettuale a seguito di report di verifica (intermedi e finali) e prescrizioni imposte sul progetto da parte della Stazione Appaltante o di enti/amministrazioni per le proprie competenze;
- supporto al RUP durante la fase della validazione del progetto esecutivo;
La verifica della progettazione dovrà essere effettuata sulla documentazione progettuale riferita al livello progettuale in esame, nonché alle indicazioni sulla stesura dei piani di sicurezza e al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione. Detta verifica comprende, altresì, le revisioni della documentazione progettuale che dovranno essere realizzate dai Progettisti in esito all’acquisizione di tutti gli atti di assenso, comunque denominati, da parte degli Enti competenti, oltre che in esito alle prescrizioni di modifica e/o integrazione e/o correzione impartite dalla Stazione Appaltante ai Progettisti, a seguito di eventuali prescrizioni prima che sia intervenuta l’approvazione del progetto.
La Verifica è finalizzata, oltre a quanto previsto dall’art. 26 del Codice degli Appalti, dall’art. 21 del D.M. n. 154/2017, e dalle Linee Guida ANAC n. 1 aggiornate alla Deliberazione del Consiglio dell’Autorità n. 417 del 15/05/2019, ad accertare:
- la conformità delle soluzioni progettuali agli specifici obiettivi ed indirizzi definiti dalla Stazione Appaltante nel Capitolato tecnico prestazionale/DIP del servizio di
progettazione e nel Progetto di fattibilità Tecnica Amministrativa, oltre che alla normativa vigente in tema di razionalizzazione degli spazi in uso alla Pubblica Amministrazione di cui al D.L. 95/2012;
- la rispondenza del progetto alle esigenze operative, tecniche e funzionali richieste dall’Amministrazione usuaria: non sono da considerarsi le richieste provenienti direttamente (in maniera non ufficiale) dalle amministrazioni terze, senza che esse siano transitate e veicolate attraverso l’ufficio del RUP e da questo ufficializzate;
- la rispondenza delle soluzioni progettuali a criteri di qualità concettuale, sociale, ecologica, ambientale ed economica.
- la conformità degli elaborati in relazione a quanto previsto dall’art. 34 del Codice degli Appalti in materia di sostenibilità;
- la completezza della progettazione delle opere, intesa sia come numero e composizione degli elaborati, così come previsti dalla normativa vigente, sia come contenuti degli elaborati in relazione al livello progettuale considerato, all’opera e alle norme tecniche cogenti e/o di riferimento;
- la rispondenza degli elaborati al DPR 207/2010 per quanto ancora vigente;
- l’immediata appaltabilità delle soluzioni progettuali previste;
- la fattibilità tecnica delle opere, intesa come assenza di errori od omissioni che possano pregiudicare, in tutto o in parte, la loro realizzazione e/o il loro utilizzo;
- la correttezza e l’esaustività della documentazione da porre a base di gara per la procedura di affidamento dell’esecuzione;
- la rispondenza degli elaborati progettuali ai documenti descritti all’art. 23 e successivi del Codice Appalti, e la conformità degli stessi alla normativa di legge e regolamentare vigente, ivi comprese, le regole tecniche applicabili ai singoli aspetti progettuali e precisamente:
• per quanto attiene alla verifica del progetto definitivo, la rispondenza ai contenuti della progettazione di fattibilità, la conformità delle soluzioni progettuali prescelte alle specifiche disposizioni funzionali, prestazionali e tecniche contenute nelle determinazioni assunte ad esito della Conferenza di Servizi (o delle prescrizioni contenute nei nulla osta degli Enti interessati);
• per quanto attiene alla verifica del progetto esecutivo, la conformità delle soluzioni progettuali contenute nel progetto definitivo, nonché la conformità delle eventuali migliorie formulate dall’aggiudicatario in sede di gara, anche in relazione a quanto previsto dall’art. 34 del Codice degli Appalti;
- la coerenza e la congruità del quadro economico rispetto agli atti di indirizzo ed al documento di fattibilità della Stazione Appaltante, oltre che alla completezza in tutti i suoi aspetti, compresa l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati;
- la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti, di richieste di riserve e contenzioso dovuti a progettazione non esaustiva e/o incompleta e/o erronea;
- l’attendibilità della programmazione temporale di realizzazione dell’intervento in coerenza alle esigenze specifiche della Stazione Appaltante e della Convenzione sottoscritta tra l’Agenzia del Demanio, l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli;
- l’adeguata valutazione dei rischi e la conseguente organizzazione della sicurezza delle maestranze nel corso dei lavori di realizzazione dell’opera e degli utilizzatori finali durante l’esercizio;
- la durabilità e manutenibilità dell’opera nel tempo;
La verifica dovrà essere effettuata dall’Affidatario sulla totalità dei documenti progettuali con riferimento a tutte le opere e non “a campione”.
B- Verifica del processo e dei modelli BIM
La verifica del processo BIM (Building Information Modeling), oltre che rispetto alle linee guida dell’Agenzia del Demanio (BIMSM – Specifica Metodologica e BIMMS – linea guida processo BIM), sarà condotta anche rispetto all’offerta di gestione informativa del concorrente presentata in sede di gara dall’aggiudicatario del servizio di progettazione ed al Piano di gestione informativa predisposto e presentato per l’esecuzione del servizio;
La verifica in senso stretto si articolerà nelle seguenti attività:
- Verifica del processo BIM come declinato nelle linee guida dell’Agenzia del Demanio;
- Verifica dei Modelli;
- Verifica del coordinamento;
- Verifica dell’interoperabilità;
- Redazione report e verbali di verifica e Supporto al RUP durante la fase di validazione.
L’ Aggiudicatario dovrà verificare che sia stata prodotta un’ opera digitale conforme a tutte le indicazioni fornite dalla Stazione Appaltante tramite le Specifiche Metodologiche (BIMSM) adottate, nonché al Piano di gestione Informativa prodotta dall’O.E., con riguardo al livello di sviluppo informativo richiesto, in termini di informazioni grafiche e non grafiche, e per ogni tipologia di modello prodotta (architettonico, impiantistico, strutturale) richiesta dal servizio, nonché assicurarsi che sia stata correttamente utilizzata la codifica adottata dall’Agenzia del Demanio, così come riportata nelle Linee Guida del processo BIM (BIMMS).
Sarà inoltre onere dell’aggiudicatario verificare che il coordinamento tra modelli disciplinari e/o tra blocchi funzionali rispetti la Struttura di Progetto prevista nelle Linee Guida del processo BIM (BIMMS.
Andrà inoltre verificato il coordinamento tra il modello di dati e gli elaborati alfanumerici e bidimensionali da esso generati, la coerenza tra modello natio e *ifc da esso generato nonché il corretto utilizzo del set di parametri STD-SYS_ADM, per la conversione da modello proprietario a modello *ifc.
Sarà onere dell’Aggiudicatario fornire al RUP i report di verifica necessari alla risoluzione di eventuali non conformità rilevate, a carico dell’operatore economico che ha effettuato la progettazione, nonché ai fini della validazione e liquidazione del servizio di progettazione da parte del RUP.
Nota: Per lo svolgimento dell’attività di verifica del processo BIM verrà aperto l’accesso
- con comunicazione formale del RUP - ad uno o più responsabili della verifica, individuati e comunicati dall’Aggiudicatario, alla piattaforma ACDAT in uso all’Agenzia del Demanio, laddove sarà possibile reperire tutti gli elaborati e i file firmati digitalmente dai Progettisti.
6. VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
6.1 VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA
Si farà riferimento alle specifiche riportate nel Capitolato tecnico prestazionale del servizio di progettazione;
6.2 VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA
Si farà riferimento alle specifiche riportate nel Capitolato tecnico del servizio di progettazione;
6.3 VERIFICA DEL COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE
Si farà riferimento alle specifiche riportate nel Capitolato tecnico prestazionale del servizio di progettazione.
6.4 VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE STRUTTURALE AI SENSI DEL D.M. 17
GENNAIO 2018 NTC 2018
In applicazione dell’art. 5 comma 2 ter del decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2004, n. 186, dall’articolo 10, comma 7-bis, della legge n. 120 del 2020 di conversione del decreto-legge n. 76 del 2020. che dispone “Al fine di ridurre i tempi di realizzazione dei progetti di lavori pubblici di interesse statale o comunque finanziati per almeno il 50 per cento dallo Stato, la verifica preventiva di cui all’articolo 26 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, accerta anche la conformità dei progetti alle norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018, pubblicato nel supplemento ordinario n. 8 alla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2018 L’esito positivo della verifica di cui al primo periodo
esclude l’applicazione delle previsioni di cui all’articolo 4 della legge 5 novembre 1971, n. 1086, al capo III del titolo II della legge 2 febbraio 1974, n. 64, e alla sezione II del capo IV della parte II del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. I progetti corredati dalla verifica di cui al primo periodo sono depositati, con modalità telematica, presso l’archivio informatico nazionale delle opere pubbliche-AINOP, di cui all’articolo 13, comma 4, del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130” accerta anche la conformità dei progetti alle norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018.
Per le procedure di verifica del progetto strutturale si farà riferimento a quanto segue:
Verifica Documentale progetto definitivo
La documentazione minima del progetto strutturale definitivo deve essere costituita da:
a - Dichiarazione: firmata dal progettista abilitato che cura la progettazione strutturale dell’intero intervento, contenente la asseverazione che l’intervento è progettato nel rispetto delle Norme tecniche delle costruzioni e delle prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica.
b - Relazione tecnica: deve illustrare le modalità con cui il progettista delle strutture ha dato seguito alla concezione strutturale dell’opera, senza particolari elaborazioni analitiche.
In particolare deve contenere le seguenti informazioni:
1. indicazione degli estremi del committente;
2. indicazione degli estremi del progettista architettonico e del progettista strutturale che curano la progettazione dell’intero intervento, nonché di altre eventuali figure concorrenti alla progettazione dell’opera;
3. individuazione del sito in cui sorgerà l’opera con rappresentazione cartografica in scala 1:1000 o 1: 2000 del contesto urbano e territoriale;
4. indicazione di eventuali documenti tecnici applicativi adottati ad integrazione delle vigenti norme tecniche per le costruzioni;
5. indicazioni, basate sulle risultanze dell’indagine geologica, delle caratteristiche del terreno su cui sorgerà la costruzione e pianificazione delle indagini geognostiche necessarie in fase di progettazione esecutiva;
6. indicazioni sulle prime ipotesi relative alla tipologia del sistema di fondazioni adottato;
7. indicazione delle destinazioni d’uso previste per la costruzione, dettagliate per ogni livello entro e fuori terra, con specificazione delle azioni permanenti e relativa descrizione tipologica degli elementi che concorrono alla definizione di tali azioni, nonché specificazione delle azioni variabili agenti;
8. indicazione della “vita nominale” e della “classe d’uso” della costruzione;
9. individuazione della tipologia strutturale adottata e motivazioni della scelta compiuta;
10. indicazione dei materiali adottati con particolare riferimento alle motivazioni delle scelte compiute in relazione ai requisiti di resistenza meccanica e di durabilità con particolare riferimento alla riduzione degli interventi di manutenzione straordinaria da compiere durante la vita nominale dell’opera strutturale al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza e il valore economico;
11. individuazione dei parametri che concorrono alla definizione dell’azione sismica di riferimento in base alla tipologia strutturale adottata e alle condizioni del sito;
12. analisi delle interazioni tra le componenti architettoniche, impiantistiche e le opere di contenimento dei consumi energetici, nonché le modalità adottate per ridurre al minimo le eventuali interferenze con le strutture e proposte esecutive conseguenti;
13. analisi finalizzate a perseguire il più possibile i criteri di regolarità in pianta ed in elevazione della costruzione, dal punto di vista del comportamento sotto l’effetto delle azioni sismiche e proposte esecutive conseguenti;
14. primi dimensionamenti di massima dei principali elementi strutturali attraverso l’impiego di schemi semplici e facilmente controllabili per un’agevole lettura e interpretazione dei risultati.
c - Elaborati grafici: gli elaborati grafici hanno la funzione di documentare in modo sintetico le analisi riportate nella relazione tecnica. Lo schema strutturale andrà inserito sugli elaborati grafici del progetto architettonico (piante e sezioni), nella stessa scala grafica, con
l’indicazione delle dimensioni di massima dei principali elementi strutturali, delle principali canalizzazioni o collocazioni di impianti e componenti tecnologici.
Verifica Documentale progetto esecutivo
La documentazione minima del progetto strutturale Esecutivo deve essere costituita da:
1. PROGETTO ARCHITETTONICO;
2. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE1 comprensiva, in apertura, della “Illustrazione sintetica degli elementi essenziali del progetto strutturale”, diretta a specificare, in maniera unitaria, gli elementi essenziali (di seguito descritti) che illustrano, in modo chiaro e sintetico, le modalità con cui il Progettista delle strutture ha elaborato il progetto esecutivo riguardante le strutture, con la sintetica indicazione delle motivazioni delle scelte progettuali effettuate, e con un rimando espresso alle restanti parti della relazione di calcolo strutturale e agli altri elaborati costituenti il progetto esecutivo, nelle quali possono rilevarsi gli elementi e le spiegazioni di dettaglio.
Tale parte della relazione di calcolo (di seguito denominata “Illustrazione sintetica”) deve illustrare i seguenti elementi essenziali:
a) descrizione del contesto edilizio e delle caratteristiche geologiche, morfologiche e idrogeologiche del sito oggetto di intervento e con l’indicazione, per entrambe le tematiche, di eventuali problematiche riscontrate e delle soluzioni ipotizzate, tenuto conto anche delle indicazioni degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
b) descrizione generale della struttura2, sia in elevazione che in fondazione, e della tipologia di intervento, con indicazione delle destinazioni d’uso previste per la costruzione, dettagliate per ogni livello entro e fuori terra, e dei vincoli imposti dal progetto architettonico;
c) normativa tecnica e riferimenti tecnici utilizzati, tra cui le eventuali prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
d) definizione dei parametri di progetto che concorrono alla definizione dell’azione sismica di base del sito (vita nominale - VN, classe d’uso, periodo di riferimento - VR, categoria del sottosuolo, categoria topografica, amplificazione topografica, zona sismica del sito, coordinate geografiche del sito), delle azioni considerate sulla costruzione e degli eventuali scenari di azioni eccezionali;
e) descrizione dei materiali e dei prodotti per uso strutturale, dei requisiti di resistenza meccanica e di durabilità considerati;
f) illustrazione dei criteri di progettazione e di modellazione: classe di duttilità - CD, regolarità in pianta ed in alzato, tipologia strutturale3, fattore di struttura - q e relativa giustificazione, stati limite indagati, giunti di separazione fra strutture contigue, criteri per la valutazione degli
1 Il tabulato dei calcoli non costituisce parte essenziale della relazione di calcolo strutturale;
2 Costruzioni in calcestruzzo in opera o prefabbricate, acciaio, composte, muratura ordinaria, muratura armata, costruzioni in legno, strutture isolate e strutture con altri materiali innovativi;
3 Strutture a telaio, a pareti, miste telaio-pareti, deformabili torsionalmente, a pendolo inverso, a pannelli, ecc.;
elementi non strutturali e degli impianti, requisiti delle fondazioni e collegamenti tra fondazioni, vincolamenti interni e/o esterni, schemi statici adottati;
g) indicazione delle principali combinazioni delle azioni in relazione agli SLU e SLE indagati: coefficienti parziali per le azioni, coefficienti di combinazione;
h) indicazione motivata del metodo di analisi seguito per l’esecuzione della stessa: analisi lineare o non lineare (precisazione del fattore Θ = P*d/V*h), analisi statica o dinamica (periodo T1 <2.5TC o TD, regolarità in altezza).
Nel dettaglio deve essere esplicitato se trattasi di:
- analisi lineare statica,
- analisi lineare dinamica (numero di modi considerati e relative masse partecipanti);
- analisi non lineare statica (distribuzioni di carico adottate e rapporti di sovraresistenza αu/α1),
- analisi non lineare dinamica (accelerogrammi adottati),
- altro,
riportando la sintesi dei principali risultati;
i) criteri di verifica agli stati limite indagati, in presenza di azione sismica:
- stati limite ultimi, in termini di resistenza, di duttilità e di capacità di deformazione,
- stati limite di esercizio, in termini di resistenza e di contenimento del danno agli elementi non strutturali;
j) rappresentazione delle configurazioni deformate e delle caratteristiche di sollecitazione delle strutture più significative, così come emergenti dai risultati dell’analisi, sintesi delle verifiche di sicurezza, e giudizio motivato di accettabilità dei risultati;
k) caratteristiche e affidabilità del codice di calcolo;
l) con riferimento alle strutture geotecniche o di fondazione: fasi di realizzazione dell’opera (se pertinenti), sintesi delle massime pressioni attese, cedimenti e spostamenti assoluti/differenziali, distorsioni angolari, verifiche di stabilità terreno-fondazione eseguite, ed altri aspetti e risultati significativi della progettazione di opere particolari;
3. RELAZIONE SUI MATERIALI;
4. ELABORATI GRAFICI ESECUTIVI E PARTICOLARI COSTRUTTIVI;
5. PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL’OPERA;
6. RELAZIONI SPECIALISTICHE SUI RISULTATI SPERIMENTALI corrispondenti alle indagini ritenute necessarie alla realizzazione dell’opera:
6.1. Relazione geologica sulle indagini, caratterizzazione e modellazione geologica del sito;
6.2. Relazione geotecnica sulle indagini, caratterizzazione e modellazione del volume significativo di terreno;
6.3. Relazione sulla modellazione sismica concernente la “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione
Attività di verifica strutturale
Nella valutazione del progetto, per l’affidatario del servizio, il responsabile competente in materia strutturale, dopo la verifica di completezza e regolarità formale del progetto esecutivo riguardante le strutture, prende in esame primariamente i contenuti della illustrazione sintetica, procedendo, ove necessario, all’esame delle elaborazioni di maggior
dettaglio presenti nelle restanti parti del progetto, cui l’illustrazione sintetica fa espresso rimando.
In particolare, il controllo sismico del progetto si deve svolgere secondo i criteri generali ed è articolato nelle seguenti attività:
1. Verifica della completezza formale del progetto, con particolare riguardo alla:
1.1. completezza e regolarità formale della documentazione amministrativa: asseverazioni del progettista; nomina del collaudatore (nei casi previsti).
1.2. completezza e regolarità formale degli elaborati del progetto:
• corrispondenza con l’elenco degli elaborati progettuali di cui al paragrafo 6.4.1 e 6.4.2.;
• presenza della illustrazione sintetica;
• leggibilità degli elaborati;
• regolarità della sottoscrizione e timbratura degli elaborati tecnici da parte del progettista; numerazione delle pagine degli elaborati costitutivi del progetto.
2. Controllo di conformità del progetto alle norme tecniche per le costruzioni, con particolare riguardo alla:
2.1. completezza e adeguatezza del progetto a rappresentare gli interventi strutturali;
2.2. congruità del progetto architettonico con il progetto strutturale;
2.3. corrispondenza tra le risultanze delle indagini geologica e geotecnica con il progetto strutturale;
2.4. completezza della relazione illustrativa sintetica e analisi dei contenuti della stessa relazione illustrativa sintetica, diretta a valutare la conformità degli elementi essenziali del progetto ivi descritti alle norme tecniche per le costruzioni e alle eventuali prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
2.5. accuratezza rappresentativa della progettazione dei particolari esecutivi, limitatamente alle parti strutturali e ai collegamenti ritenuti più importanti;
6.5 VERIFICA DELL’APPLICAZIONE DEI CAM
L’Agenzia del Demanio promuove la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, in sinergia con le Istituzioni e gli Enti territoriali, individuando strategie e strumenti innovativi per attivare operazioni di rigenerazione urbana e incentivare la riqualificazione degli immobili pubblici sottoutilizzati o abbandonati: l’obiettivo è quello di massimizzare il valore dei beni assicurandone il corretto utilizzo e contribuire allo sviluppo sostenibile del tessuto economico-produttivo, sociale e culturale del Paese, oltre che per ridurre la spesa pubblica;
Nell’ambito di queste attività, l’Agenzia si occupa in particolare di ottimizzare, razionalizzare e riqualificare il patrimonio pubblico anche dal punto di vista dell’efficientamento energetico
con l’obiettivo di ridurre i costi legati alle spese di gestione e manutenzione (TOC – total occupancy cost);
All’Agenzia del Demanio saranno via via demandati i compiti di ottimizzazione e vigilanza sui consumi energetici, sia in occasione della realizzazione degli interventi edilizi che nella gestione successiva degli immobili. (DL 95/2012 art.3, comma 9 e Convenzione di Servizio MEF/Agenzia del Demanio 2020-2022);
Il Legislatore è peraltro già intervenuto con il DM 11/10/2017 “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici” con il quale viene disposto, in sede di progettazione ed esecuzione degli interventi su edifici di proprietà pubblicai, il rispetto della soglia minima dei criteri ambientali enunciati nel decreto stesso;
Sempre in materia di sostenibilità energetico-ambientale, negli ultimi anni si è assistito, soprattutto nel campo privato, alla sempre maggiore applicazione ai processi edilizi dei protocolli energetico-ambientali di livello nazionale e internazionale che permettono di certificare gli interventi sotto il profilo di una corretta strategia di contenimento dei costi e dei consumi energetici, oltre a favorire il riuso dei materiali e l’utilizzazione di componenti non inquinanti o a basso impatto ambientale;
Il processo di certificazione energetico-ambientale secondo gli attuali protocolli (rating system), permette da un lato di verificare una corretta applicazione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi), come richiesta dalla legge e dall’altro di favorire una buona pratica di realizzazione e gestione degli interventi sul patrimonio pubblico basata sulla sostenibilità e sull’efficienza dei consumi;
Secondo quanto previsto dal Codice degli Appalti all’art. 34 Criteri di sostenibilità energetica e ambientale, nei tre interventi oggetto della presente relazione, l’Agenzia del Demanio ha da un lato richiesto l’applicazione dei CAM, ma ha anche previsto dall’altro, la possibilità di attivare un processo di certificazione secondo uno o più protocolli energetico-ambientali nazionali e/o internazionali, secondo le proprie esigenze;
Già nel Capitolato tecnico prestazionale/DIP, la Stazione Appaltante ha individuato una serie di CAM ritenuti qualificanti per il progetto (punto 11.2) e per i quali viene chiesto ai progettisti uno sviluppo maggiore ed approfondimento;
L’attività di verifica dell’applicazione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) avverrà sulla base degli obiettivi di sostenibilità dichiarati dalla Stazione Appaltante nel DIP, oltre che rispetto alla normativa di settore.
7. MODALITA’ ESECUTIVE DELLA VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
La verifica, tanto del livello definitivo quanto del livello esecutivo, dovrà essere svolta in itinere rispetto all’attività di progettazione e sino alla sua conclusione, la quale potrà considerarsi tale soltanto quando saranno acquisiti tutti gli atti di assenso, comunque denominati, da parte degli Enti competenti interessati, oltre che dalle Amministrazioni utilizzatrici, espressi sul livello del progetto di riferimento, nella sua versione completa.
La verifica deve essere effettuata dall’Affidatario sulla totalità dei documenti progettuali con riferimento a tutte le opere e non “a campione”.
7.1 IL PIANO DELLE VERIFICHE OFFERTO IN SEDE DI GARA E LE “VERIFICHE IN ITINERE”
Il criterio b.1 per la valutazione dell’offerta tecnica, assegna una premialità con criterio qualitativo per il piano delle verifiche con il quale il concorrente propone alla Stazione Appaltante un proprio piano di verifica, attinente alla propria metodologia di esecuzione del servizio.
Il piano delle verifiche, infatti, contiene tutti gli orientamenti, le indicazioni operative, i soggetti coinvolti e gli step intermedi di accertamento che il concorrente ritiene utili e necessari per una corretta valutazione degli elaborati, a partire dalla loro fase di elaborazione, favorendo così una verifica dinamica della progettazione al fine di risolvere già in itinere eventuali criticità.
7.2 LA DOCUMENTAZIONE DI VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
Per ciascuno dei livelli della progettazione, l’aggiudicatario predisporrà i seguenti documenti:
a) Rapporto Iniziale di Verifica: è il documento preliminare con il quale, una volta che abbia ricevuto la documentazione completa, l’aggiudicatario avvierà la verifica. Tale documento dovrà contenere almeno le seguenti informazioni:
a. la sintesi dell’istruttoria condotta sull’intera documentazione progettuale acquisita;
b. le osservazioni del verificatore emerse dall’analisi della documentazione progettuale;
c. le deduzioni emerse dalla fase di contraddittorio tra il verificatore ed i progettisti;
d. le azioni correttive impartite per i vari aspetti di criticità rilevati;
e. il tempo giudicato idoneo all’emendamento degli aspetti di criticità rilevati;
b) Rapporto Intermedio di Verifica: in forma singola o plurima (a seconda delle necessità del caso) è il documento con il quale, una volta ricevute le integrazioni da parte dei progettisti, l’aggiudicatario annoterà le proprie valutazioni in merito alle integrazioni stesse. Tale documento dovrà contenere almeno le seguenti informazioni:
a. l’enunciazione della singola criticità rilevata e l’azione correttiva disposta;
b. le osservazioni del verificatore emerse dall’analisi della documentazione ricevuta con le correzioni/emendamenti/integrazioni richiesti;
c. le deduzioni emerse dalla fase di contraddittorio tra il verificatore ed i progettisti;
d. la valutazione puntuale circa la risoluzione della criticità rilevata attraverso un giudizio sintetico (adeguato/non adeguato);
e. l’eventuale azione correttiva ulteriore da impartire in caso di giudizio non adeguato, sulla singola criticità;
f. il tempo giudicato idoneo all’emendamento della criticità non risolta;
c) Rapporto Conclusivo di Verifica: è il documento con il quale il verificatore, una volta terminata la consegna delle integrazioni ed emendamenti richiesti per ciascuna delle criticità rilevate, accerta l’effettivo adeguamento degli elaborati progettuali alle azioni correttive richieste. Tale documento dovrà contenere almeno le seguenti informazioni:
a. l’elencazione delle criticità rilevate nel processo di verifica e le corrispondenti azioni correttive proposte;
b. le osservazioni del verificatore emerse dall’analisi della documentazione ricevuta con le correzioni/emendamenti/integrazioni richiesti per ciascuna criticità - comprese le reiterazioni;
c. le deduzioni emerse dalla fase di contraddittorio tra il verificatore ed i progettisti per ciascuna criticità – comprese le reiterazioni;
d. la valutazione puntuale finale circa la soluzione delle criticità, accompagnata da un giudizio sintetico (adeguato/non adeguato);
e. in caso di giudizio negativo (non adeguato), le ragioni per le quali non sia stato possibile emendare la criticità rilevata rispetto anche alle azioni correttive proposte;
d) Verbale conclusivo di verifica: sottoscritto in contraddittorio tra il RUP, il progettista e il verificatore, è l’atto con il quale viene conclusa l’attività di verifica sul livello progettuale oggetto della stessa.
La predetta attività, limitatamente al solo livello progettuale esecutivo, sarà ampliata nei contenuti fino a contenere la dichiarazione circa il parere di validazione favorevole al progetto da porre a base di gara per l’esecuzione dei lavori che verrà riportata nell’apposito verbale conclusivo.
L’Aggiudicatario deve produrre al RUP, nei rapporti illustrativi dell’attività svolta, le eventuali criticità riscontrate, le azioni proposte per il loro superamento, e l’attestazione circa il superamento delle stesse, rendendosi inoltre disponibile a partecipare ad eventuali riunioni che lo stesso RUP riterrà opportuno convocare, proponendo anche delle possibili soluzioni alle problematiche al fine di ottenere un risultato ottimale in tempi ridotti.
Lo svolgimento dell’attività di verifica, pertanto, deve essere documentata attraverso la redazione di appositi verbali che al termine della procedura saranno consegnati al RUP unitamente agli esiti delle verifiche, con motivato esito positivo delle verifiche stesse, in modo da consentire al RUP di approvare e sottoscrivere l’atto formale di validazione del progetto.
Ogni Rapporto dovrà contenere, per ogni singolo elaborato progettuale, una scheda che riporta i commenti, le osservazioni e le classi di approvazione.
Tale documento identifica il tipo di approvazione.
▪ Classe 1 (elaborato progettuale approvato senza commenti);
▪ Classe 2 (elaborato progettuale approvato con riserva o sotto condizione, con modifiche da apportare, per il successivo superamento della verifica progettuale con classe di approvazione n. 1);
▪ Classe 3 (elaborato progettuale non approvato, pertanto da revisionare (ad opera dei progettisti) affinché possa raggiungere la classe di approvazione n. 1).
La Verifica deve essere condotta secondo i passaggi precisati precedentemente e con riferimento ai seguenti aspetti:
1. Affidabilità;
2. Completezza ed adeguatezza;
3. Leggibilità, coerenza e ri-percorribilità;
4. Conformità.
Si riportano a seguire alcuni criteri ritenuti necessari per il processo di verifica
7.3 VERIFICA DELL’AFFIDABILITÀ DELLA PROGETTAZIONE.
La verifica dell’affidabilità della progettazione terrà conto dei seguenti aspetti:
- completa applicazione delle norme dei vari ambiti disciplinari che regolano l’intervento (geologico, urbanistico, ambientale, edile, strutturale, sicurezza, ambientali ecc.);
- rispetto delle specifiche UNI - CEI, delle norme e le regole tecniche reggenti i temi della progettazione, in relazione all’uso cui il compendio è destinato a soddisfare;
- coerenza degli sviluppi progettuali in rapporto alla cantierabilità dell’opera progettata ed alla successiva gestione manutentiva; alla eventuale verifica degli studi e delle indagini in tema di bonifiche ambientali e di caratterizzazione bellica;
- eventuali aspetti di incompatibilità, come indicato nelle Circolari 08/09/2010, n. 7617/STC, n. 7618/STC, n. 7619/STC del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, come indicato al Cap. 2 Paragrafo “2.2 – Compiti, mansioni e limitazioni”.
7.4 VERIFICA DELLA COMPLETEZZA ED ADEGUATEZZA DELLA PROGETTAZIONE
La verifica della completezza ed adeguatezza della progettazione terrà conto dei seguenti aspetti:
- corrispondenza dei nominativi dei progettisti firmatari degli elaborati a quelli titolari dell'affidamento e verifica della sottoscrizione dei documenti per l'assunzione delle rispettive responsabilità;
- controllo dell’esistenza di tutti gli elaborati normativamente previsti per il livello della progettazione da esaminare;
- esaustività della progettazione in relazione agli obiettivi ed indicazioni contenute nel DIP;
- esaustività della progettazione in relazione agli obiettivi ed esigenze espresse dalle amministrazioni interessate dalla riallocazione, pervenute attraverso l’ufficio del RUP;
- esaustività delle informazioni tecniche ed amministrative contenute nei singoli elaborati progettuali;
- esaustività delle modifiche apportate alla progettazione a seguito di un suo eventuale precedente esame;
- adempimento delle obbligazioni previste nel disciplinare di incarico di progettazione;
- rispondenza alle specifiche espresse nell’offerta tecnica presentata dai progettisti;
- copertura di idonee polizze assicurative per l’esecuzione dell’opera;
- adeguatezza e completezza delle previsioni economiche;
7.5 VERIFICA DELLA LEGGIBILITÀ, COERENZA E RIPERCORRIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE.
La verifica circa la leggibilità, coerenza e ripercorribilità della progettazione terrà conto dei seguenti aspetti:
- chiarezza e leggibilità degli elaborati progettuali con riguardo alla utilizzazione dei linguaggi convenzionali di elaborazione;
- comprensibilità delle informazioni contenute negli elaborati progettuali ed alla ri- percorribilità dei calcoli effettuati;
- coerenza delle informazioni tra i diversi elaborati;
- congruenza tra tavole grafiche e relazioni tecniche e le disposizioni capitolari: in particolare l’attività deve prevedere la verifica dell’univoca definizione dell’opera negli elaborati grafici, nelle relazioni tecniche, nei capitolati, nei documenti economico- finanziari;
- congruenza tra i vari elaborati (architettonici, strutturali, idraulici etc.) al fine di evitare discordanze o incongruenze tra elaborati riguardanti il medesimo intervento o il medesimo processo costruttivo, anche per quanto riguarda il processo BIM.
7.6 VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ/CONFORMITÀ DELLA PROGETTAZIONE.
La verifica della compatibilità e della conformità della progettazione terrà conto dei seguenti aspetti:
- rispondenza delle soluzioni progettuali ai requisiti espressi negli elaborati prodotti nelle fasi precedenti;
- rispondenza della soluzione progettuale alle normative assunte a riferimento e alle eventuali prescrizioni, impartite in relazione agli aspetti (indicativi e non esaustivi) di seguito specificati:
▪ inserimento ambientale;
▪ impatto ambientale;
▪ conformità urbanistica;
▪ funzionalità e fruibilità;
▪ stabilità delle strutture e resistenza all’evento sismico;
▪ topografia e fotogrammetria;
▪ sicurezza delle persone connessa agli impianti tecnologici;
▪ igiene, salute e benessere delle persone;
▪ superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche;
▪ sicurezza antincendio;
▪ inquinamento e criteri ambientali;
▪ durabilità e manutenibilità;
▪ coerenza dei tempi e dei costi;
▪ sicurezza ed organizzazione del cantiere;
▪ esistenza e adeguatezza delle indagini geologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche, sismiche e, ove necessario, archeologiche nell’area dell’intervento e congruenza delle scelte progettuali con i risultati di tali indagini;
▪ adeguatezza della soluzione progettuale del progetto esecutivo anche in riferimento alla futura manutenibilità delle opere e degli impianti;
▪ conservazione delle superfici decorate e di pregio.
7.7 VERIFICA DEL RECEPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI EMESSE DAGLI ENTI PREPOSTI.
Particolare importanza in ordine alla verifica della compatibilità/conformità delle opere progettate, assumono le prescrizioni impartite dagli enti/amministrazioni che a qualsiasi titolo e secondo la legislazione vigente (di ordine statale e locale) sono chiamate ad esprimere il proprio parere di competenza.
Sarà onere del progettista individuare tutti i pareri di competenza necessari e l’ente/amministrazione di riferimento.
Sarà onere del verificatore, validare la completezza dell’individuazione degli enti/amministrazioni competenti e la definitività del parere espresso nel merito delle proprie competenze: in caso di prescrizioni espresse in sede di parere/nulla osta etc., sarà onere del verificatore l’accertamento del corretto adempimento da parte del progettista, della corretta trasmissione delle integrazioni e della ricezione del parere finale/definitivo sulle prescrizioni ricevute.
In caso di prescrizioni riguardanti aspetti della fase esecutiva dell’intervento, sarà onere del verificatore la segnalazione nel verbale conclusivo della verifica e che le stesse vengano comunque menzionate nell’atto di validazione finale.
7.8 ASPETTI PARTICOLARI DELLA VERIFICA DELLA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO
Con riferimento agli aspetti della Verifica evidenziati nei punti precedenti, il verificatore dovrà:
1) per le relazioni generali, verificare che i contenuti siano coerenti con la loro descrizione capitolare e grafica, nonché con i requisiti definiti negli elaborati progettuali della precedente fase e con i contenuti delle documentazioni di autorizzazione ed approvazione facenti riferimento alla fase progettuale precedente;
2) per le relazioni di calcolo:
- verificare che le ipotesi ed i criteri assunti alla base dei calcoli siano coerenti con la destinazione dell’opera e con la corretta applicazione delle disposizioni normative e regolamentari pertinenti al caso in esame;
- verificare che il dimensionamento dell’opera, con riferimento ai diversi componenti, sia stato svolto completamente, in relazione al livello di Progettazione da verificare, e che i metodi di calcolo utilizzati siano esplicitati in maniera tale da risultare leggibili, chiari ed interpretabili;
- verificare la congruenza di tali risultati con il contenuto delle elaborazioni grafiche e delle prescrizioni prestazionali e capitolari; verificare la correttezza del dimensionamento con particolare riguardo per gli elementi ritenuti più critici, che devono essere desumibili anche dalla descrizione illustrativa delle verifiche condotte; verificare che le scelte progettuali costituiscano una soluzione idonea in relazione alla durabilità dell’Intervento nelle condizioni d'uso e manutenzione previste e secondo esigenze di economicità dell’opera;
3) per le relazioni specialistiche, verificare che i contenuti presenti siano coerenti con:
- le specifiche tecniche delle norme di settore, anche in relazione alla tipologia funzionale cui dovrà assolvere il compendio;
- le norme cogenti;
- le norme tecniche applicabili, anche in relazione alla completezza della documentazione progettuale, le norme e le regole di buona progettazione.
4) per gli elaborati grafici, verificare che i contenuti siano coerenti con:
- le norme UNI/ISO per il disegno e la rappresentazione del costruito;
- le specifiche del Capitolato tecnico prestazionale/DIP per il servizio di progettazione;
- le istruzioni impartite con ordine di servizio e comunque per iscritto dall’ufficio del RUP;
5) “Linea guida processo BIM-Corporate” e Linee guida Processo BIM–Servizio progettazione” in ordine al processo BIM;
6) per i capitolati, i documenti prestazionali e l’eventuale schema di contratto, verificare che ogni elemento, identificabile sugli elaborati grafici, sia adeguatamente qualificato all'interno della documentazione prestazionale e capitolare e che la stessa non ponga oneri e/o spese (diverse rispetto a quelle imposte per legge) a carico della Stazione Appaltante senza che la stessa abbia manifestato il proprio assenso; verificare, inoltre, il coordinamento tra le prescrizioni del progetto e le clausole dello schema di contratto, del capitolato speciale d'appalto, del cronoprogramma e del piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
7) per la documentazione di stima economica, verificare che:
- i prezzi unitari assunti come riferimento siano dedotti dai prezzari ufficiali o dai prezzari eventualmente indicati dalla Stazione Appaltante;
- siano state sviluppate le analisi per i prezzi di tutte le voci per le quali non sia disponibile un dato nei prezzari;
- i prezzi unitari indicati nel computo metrico estimativo siano coerenti con le analisi dei prezzi e con i prezzi unitari assunti come riferimento e costituenti l’elenco prezzi;
- gli elementi di computo metrico estimativo comprendano tutte le opere previste nella documentazione prestazionale, capitolare e conformi agli elaborati grafici e descrittivi;
- i metodi di misura delle opere siano usuali o standard;
- le misure delle opere computate siano corrette, operando riscontri anche a campione o per categorie prevalenti;
- gli importi economici calcolati, siano corretti;
- verifica dell’applicazione adeguata dell’iva rispetto alla tipologia dell’intervento;
- il computo metrico estimativo e lo schema di contratto individuino la categoria prevalente, le categorie scorporabili e subappaltabili, le categorie con obbligo di qualificazione;
- le stime economiche relative a piani di gestione e manutenzione siano riferibili ad opere similari di cui si ha evidenza dal mercato o che i calcoli siano fondati su metodologie accettabili dalla scienza in uso e raggiungano l’obiettivo richiesto dal committente;
- vi sia chiara corrispondenza tra i documenti economici (computi metrici estimativi, elenco prezzi, analisi prezzi, cronoprogramma lavori ecc.), gli elaborati grafici, gli elaborati descrittivi e le prescrizioni capitolari;
- l’incidenza della manodopera sia conforme alle norme nazionali e regionali e compatibile con il tipo di intervento altrimenti deve essere giustificato il caso specifico;
- Il capitolato speciale d’appalto deve riportare in modo dettagliato le categorie dei lavori da porre a base di gara in considerazione delle categorie specialistiche e super-specialistiche con le relative percentuali degli importi e della relativa incidenza della manodopera.
8) per il coordinamento della sicurezza, verificare che sia redatto per tutte le tipologie di lavorazioni da porre in essere durante la realizzazione dell’opera ed in conformità dei relativi magisteri e della caratterizzazione dei terreni da ordigni bellici; inoltre che siano stati esaminati tutti gli aspetti che possono avere un impatto diretto e indiretto sui costi e sull'effettiva cantierabilità dell’intervento, coerentemente con quanto previsto nell'allegato XV del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81 e ss.mm.ii.;
9) per il quadro economico, verificare che sia stato redatto con progressivo approfondimento in rapporto al livello di progettazione al quale è riferito e che sia stato redatto conformemente a quanto previsto dalle norme di legge e con le necessarie variazioni in relazione alla specifica tipologia e categoria dell'intervento stesso, verificando anche la quantificazione dei singoli costi rientranti fra le somme a disposizione dell’Amministrazione, secondo i vincoli di spesa comunicati dal RUP al momento dell’avvio della verifica;
10)per il cronoprogramma, verificare che sia stato redatto in modo adeguato e secondo le indicazioni fornite dalla Stazione Appaltante e che individui con chiarezza le lavorazioni e le connesse valorizzazioni, i tempi di istruzione delle pratiche autorizzative, i tempi connessi alle indagini, al fermo cantiere per festività ed ai tempi necessari per la risoluzione delle eventuali interferenze. Si dovrà inoltre valutare delle scadenze intermedie del cantiere tali da poter applicare delle penali in appalto in tali fasi;
11)accertare l'acquisizione di tutte le approvazioni ed autorizzazioni di legge nonché gli atti di assenso, comunque denominati, previsti per il livello progettuale in esame; 12)verificare il recepimento, nel progetto definitivo ed esecutivo da porre a base di gara
per l’esecuzione dei lavori, delle eventuali migliorie offerte dal progettista in sede di gara e contenute nei documenti di offerta;
13)verifica degli aspetti energetici e compatibilità con i dettami normativi;
14)ricerca e/o verifica dell’esaustività di tutti gli Enti cui deve essere inviata la documentazione progettuale per il successivo parere di competenza;
Il presente elenco si intende indicativo e non esaustivo, in quanto si riferisce alle sole attività di verifica minime, necessarie per le diverse tipologie di documenti progettuali, da integrarsi, senza alcun onere e spesa aggiuntiva a carico della Stazione Appaltante, a seguito dell’analisi della progettazione, anche in relazione ai successivi gradi di approfondimento, alle prescrizioni imposte dagli Enti o dalla Stazione Appaltante stessa., alla tipologia di affidamento prevista e a tutti gli incontri necessari per la definizione della verifica progettuale che soddisfi l’appaltabilità dell’opera nella Classe 1 di approvazione, pertanto, senza condizioni.
L’Aggiudicatario, durante l’attività di verifica, dovrà indicare, al progettista, le probabili soluzioni ritenute idonee a risolvere le criticità riscontrate (negli elaborati/documenti progettuali) durante la predetta attività. Di ciò si dovrà dare testimonianza in apposite note contenute nei verbali di verifica progettuale.
Nello svolgimento delle attività di verifica, il RUP avrà come referente operativo il responsabile di gestione e management del servizio incaricato dall’Affidatario, che si avvarrà di responsabili specifici delle attività specialistiche.
8. MODALITA’ ESECUTIVE DELLA VERIFICA DEL PROCESSO BIM
Nel dettaglio, il servizio richiesto dovrà ricomprendere le attività di seguito meglio specificate.
- Verifica del processo BIM
Per verifica del Processo BIM si intente l’insieme delle attività necessarie a verificare che l’intero servizio sia stato svolto secondo le indicazioni contenute nei documenti di gara, nonché nel Piano di Gestione Informativa prodotto dall’O.E., ed in particolare:
- Verifica del corretto caricamento dei file nel repository predisposto dalla S.A. sulla piattaforma ACDAT messa a disposizione dell’O.E.
- Verifica della corretta codifica dei file, come specificata nelle Linee Guida del processo BIM (BIMMS).
- Verifica della corrispondenza tra modello BIM ed elaborati da esso estrapolati, nonché tra dati, informazioni e contenuti informativi generati dal modello, e dati, informazioni e contenuti informativi non generati dal modello (coordinamento di terzo livello LC3)
- Verifica dei modelli
- Per verifica dei Modelli si intende la verifica formale e sostanziale della leggibilità, tracciabilità e coerenza dei dati e delle informazioni contenute nei singoli modelli prodotti dall’O.E. ottenibile attraverso:
- Verifica della rispondenza del singolo modello BIM alle caratteristiche richieste dai documenti di gara;
- Verifica della rispondenza del singolo modello BIM alle caratteristiche dichiarate nell’Offerta/Piano di gestione informativa dell’O.E.;
- Verifica della corretta geolocalizzazione e posizionamento dei modelli rispetto alle coordinate;
- Verifica dell’avvenuta e corretta classificazione degli elementi;
- Verifica dell’avvenuta e corretta caratterizzazione degli elementi attraverso l’uso dei parametri ADM;
- Verifica del raggiungimento dei livelli di dettaglio richiesti e/o dichiarati nel nell’Offerta/Piano di gestione informativa dell’O.E, in termini di evoluzione informativa e completezza dei dati, nonché di rappresentazione grafica.
- Verifica del coordinamento
- Per verifica del coordinamento si intende l’insieme di attività necessarie ad assicurare la coerenza tra modelli diversi, nonché tra modelli ed elaborati, ed in particolare:
- Verifica del corretto utilizzo dei modelli di coordinamento previsti dalle Linee Guida del Processo BIM;
- Verifica dell’avvenuto e corretto coordinamento del blocco funzionale “Fabbricato”;
- Verifica delle interferenze4 e delle incoerenze fisiche e informative (tra oggetti dello stesso modello grafico, tra un modello ed altri modelli grafici; tra un modello grafico ed elaborati).
- Verifica dell’interoperabilità
- Per verifica dell’interoperabilità si intende l’insieme di attività necessarie ad assicurare che il modello confederato in formato *IFC sia importabile e leggibile in diverse piattaforme proprietarie5, conservando la classificazione e caratterizzazione degli oggetti, come previsto dai documenti di gara, ed in particolare:
- Verifica della correttezza delle coordinate
- Verifica della corrispondenza geometrica degli oggetti tra piattaforma proprietaria e piattaforma interoperabile
- Verifica del corretto utilizzo dei parametri IFC previsti dalle Linee Guida del Processo BIM
9. SUPPORTO AL RUP PER LA VALIDAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO
Terminate le attività di verifica vera e propria sui livelli di progettazione oggetto del presente servizio, l’aggiudicatario espleterà un’attività di supporto al RUP tesa alla costruzione dell’atto di validazione finale con la documentazione allegata, come prescritto dall’art. 6, comma 8 del Codice degli Appalti.
Il supporto curerà l’organizzazione della documentazione redatta nel corso del procedimento di verifica, compilando un elenco elaborati con i relativi riferimenti che saranno richiamati nell’atto di validazione.
4 Le eventuali tolleranze ammesse saranno definite in accordo tra Stazione Appaltante ed Aggiudicatario in funzione delle specificità del servizio nonché delle tipologie di modelli messi in relazione.
5 Da concordare con la S.A.
Particolare attenzione sarà data alle prescrizioni che dovranno trasferirsi alla fase di esecuzione, come impartite dagli enti/amministrazioni preposti, per le quali vi sarà un’apposita evidenza nell’atto di validazione finale del RUP.
In questa attività, l’aggiudicatario dovrà rendere la propria disponibilità per incontri e riunioni con l’ufficio del RUP per la redazione dell’atto e la composizione degli elenchi e degli allegati. La protocollazione dell’atto di validazione chiuderà la prestazione affidata.
PARTE II – INDICAZIONI AMMINISTRATIVE
SEZIONE 1 – IMPORTO DEL SERVIZIO E PAGAMENTO DELLE PRESTAZIONI
10. STIMA DEL CORRISPETTIVO DEL SERVIZIO
Il corrispettivo posto a base di gara per lo svolgimento delle parti del servizio disciplinate nel presente documento ammonta complessivamente ad € 299.656,60, comprensivo delle spese ed è al netto degli oneri previdenziali – ove dovuti – e dell’IVA, nell’aliquota dovuta per legge al momento dell’emissione delle singole fatture.
Il dettaglio delle prestazioni è il seguente:
Tabella n. 1 – Tabella riassuntiva delle macro-prestazioni.
n. | Descrizione servizi | CPV | Importo |
1 | Verifica della progettazione definitiva | 71221000-3 | 143.043,25 € |
2 | Verifica della progettazione esecutiva | 71221000-3 | 146.076,67 € |
3 | Supporto al RUP per la validazione del progetto esecutivo | 71221000-3 | 10.536,68 € |
Importo totale a base d’asta (soggetto a ribasso) | 299.656,60 € | ||
Importo complessivo del servizio a base di gara | 299.656,60 € |
L'importo deve ritenersi remunerativo di tutte le prestazioni richieste dai documenti di gara nonché delle ulteriori prestazioni aggiuntive dichiarate dal concorrente Affidatario come migliorative dell’offerta.
L’importo si intende fisso e invariabile per tutta la durata del contratto; non sarà pertanto riconosciuta alcuna maggiorazione dello stesso né abbuono in caso di aumento di costi derivante da qualsivoglia ragione.
Nota: La Stazione Appaltante si riserva comunque la facoltà di non dar corso ad alcune o a tutte le parti del servizio successive alla progettazione definitiva, qualora per qualunque causa si renda ciò necessario ad insindacabile giudizio della stessa. In tal caso nulla è dovuto all’Affidatario, se non le competenze effettivamente maturate per i servizi prestati fino a quel momento. È esclusa pertanto qualunque forma di indennizzo per cessata prestazione unilaterale da parte dell’amministrazione. Tale clausola viene prevista ai sensi dell’art. 106 c. 1 lett. a) del Codice.
In ragione di quanto previsto dall’art. 48 comma 2 del Codice in merito alla determinazione delle prestazioni principali e secondarie, si evidenzia che:
- la prestazione principale si sostanzia in attività afferenti alla categoria/ID E.16 – “Sedi amministrative, giudiziarie, delle forze dell'ordine”;
- le prestazioni secondarie sono costituite da attività afferenti alle categorie/ID:
• E02 - Insediamenti Produttivi Agricoltura-Industria-Artigianato;
• E17 - Arredi, Forniture, Aree esterne pertinenziali allestite;
• S03 - “Strutture”
• IA.01/IA.02/ IA.03/IA.04 - “Impianti”
Tabella n. 2 – Prestazioni secondo le categorie di cui al DM 17/06/2016 (comprese le spese).
Xxxxxxxx xxx Xxxxxx Xxxxxxx 0 | |||||
E16 | X00 | XX00 | XX00 | XX00 | |
Verifica Definitivo | 27.038,88 € | 13.747,58 € | 2.507,55 € | 5.680,48 € | 13.823,95 € |
Verifica Esecutivo | 27.038,88 € | 13.747,58 € | 2.507,55 € | 5.680,48 € | 13.823,95 € |
Validazione | 2.079,92 € | 1.057,51 € | 192,88 € | 436,97 € | 1.063,37 € |
Archivio Interregionale | |||||
E02 | X00 | XX00 | XX00 | XX00 | |
Verifica Definitivo | 7.894,65 € | 19.755,67 € | 3.394,23 € | 1.284,11 € | 10.657,70 € |
Verifica Esecutivo | 7.894,65 € | 19.755,67 € | 3.394,23 € | 1.284,11 € | 10.657,70 € |
Validazione | 607,29 € | 1.519,66 € | 261,10 € | 98,79 € | 819,83 € |
Piazza e Parco | BIM | ||||
E17 | XX00 | XX00 | BIM | ||
Verifica Definitivo | 6.356,07 € | 1.068,11 € | 4.196,02 € | 5.200,00 € | |
Verifica Esecutivo | 6.356,07 € | 1.068,11 € | 4.196,02 € | 7.800,00 € | |
Validazione | 488,93 € | 82,17 € | 322,76 € | - € | |
Totali | Spese Generali | Totale | |||
Verifica Definitivo | 122.605,00 € | 20.438,25 € | 143.043,25 € | ||
Verifica Esecutivo | 125.205,00 € | 20.871,67 € | 146.076,67 € | ||
Validazione | 9.031,18 € | 1.505,50 € | 10.536,68 € | ||
Totale Complessivo | 299.656,60 € |
11. DISCIPLINA DEI PAGAMENTI
Il corrispettivo indicato nel contratto di affidamento verrà corrisposto per fasi secondo le seguenti modalità:
11.1 ANTICIPAZIONE
Ai sensi dell’art. 35, comma 18 del Codice degli Appalti, come modificata dell’art. 207, comma 1, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77, è facoltà
dell’Affidatario richiedere un’anticipazione fino al 30% sul valore del contratto di appalto nei quindici giorni successivi all’effettivo inizio della prestazione.
Il pagamento dell’importo in anticipazione, fatte salve le verifiche della regolarità contributiva, è soggetto agli adempimenti di cui al citato comma 18 dell’art. 35 del Codice.
La somma anticipata sarà progressivamente recuperata in occasione dei pagamenti successivi, in misura proporzionale all’avanzamento del servizio.
11.2 VERIFICA DEL PROGETTO DEFINITIVO
Il pagamento della prestazione relativa alla “verifica della progettazione definitiva”, come disciplinata ai punti 6.1 e 7 (progettazione) e del punto 8 (BIM) del presente documento, avverrà con le seguenti modalità:
• acconto del 45% dell’importo del contratto alla consegna del report di verifica conclusivo per la fase della progettazione definitiva, previa verifica della completezza e della rispondenza formale della documentazione al presente Capitolato effettuata dall’ufficio del RUP e previa verifica della regolarità contributiva dell’aggiudicatario – al netto della quota di anticipazione recuperata;
11.3 Verifica del progetto esecutivo e del supporto al rup per la validazione
Il pagamento della prestazione relativa alla “verifica del progetto esecutivo e del supporto al rup per la validazione”, come disciplinata ai punti 6.2, 6.3 e 7 (Progettazione) e 8 (BIM) del presente documento, avverrà con le seguenti modalità:
• acconto del 45% dell’importo del contratto alla protocollazione dell’atto di validazione del progetto esecutivo, previa verifica della completezza e della rispondenza formale della documentazione al presente Capitolato effettuata dall’ufficio del RUP e previa verifica della regolarità contributiva dell’aggiudicatario – al netto della quota di anticipazione recuperata;
11.4 SALDO DELLA PRESTAZIONE
Il pagamento della rata di saldo, relativo a tutte le prestazioni oggetto dell’appalto, pari al 10% dell’importo contrattuale, verrà disposto alla pubblicazione della determina a contrarre della procedura relativa all’affidamento dei lavori.
* * *
Le fatture potranno essere emesse una volta che l’ufficio del RUP – ad esito delle verifiche di cui al punto precedente – notificherà all’Affidatario, a mezzo PEC il documento di “Autorizzazione alla fatturazione”: tutte le fatture inserite nel sistema precedentemente all’emissione dell’autorizzazione saranno respinte.
Le fatture saranno intestate all’Agenzia del Demanio, C.F. 06340981007 – Xxx Xxxxxxxxx x. 00, 00000 Xxxx e dovranno essere trasmesse in formato elettronico attraverso il Sistema di Interscambio (SDI) secondo quanto previsto dal D.M. 3 aprile 2013, n. 55, riportando le informazioni ed i dati richiesti che sono reperibili nell’autorizzazione alla fatturazione.
Il pagamento avrà luogo entro 30 giorni dal ricevimento delle fatture trasmesse dal SDI, a mezzo bonifico bancario, sul numero di conto corrente dedicato, di cui all’ art. 3 della Legge
n. 136/2010, che l’Affidatario ha comunicato in sede di contratto.
12. GARANZIE
L’Affidatario dovrà produrre su richiesta della Stazione Appaltante, e comunque prima della stipula del contratto le seguenti garanzie:
a) una garanzia definitiva, con le modalità previste ai sensi dell’art. 103 del D. lgs 50/2016.
La garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’articolo 1957, secondo comma, del codice civile, nonché l’operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
Ai sensi dell’art. 103, comma 1, del Codice degli Appalti la cauzione è prestata a garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall’eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, nonché a garanzia del rimborso delle somme pagate in più all’esecutore rispetto alle risultanze della liquidazione finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno verso l’Affidatario.
La Stazione Appaltante ha altresì diritto di valersi sulla cauzione definitiva, ai sensi dell’art. 103 comma 2, del Codice degli Appalti, per l’eventuale maggior spesa sostenuta per il completamento del servizio nel caso di risoluzione del contratto ovvero per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall’Affidatario per eventuali inadempienze derivanti dall’inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque presenti nei luoghi in cui viene prestato il servizio.
La garanzia è progressivamente svincolata a misura dell'avanzamento dell'esecuzione del servizio, nel limite massimo dell’80% (ottanta per cento) dell’iniziale importo garantito. Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico, senza necessità di benestare della stazione appaltante, con la sola condizione della preventiva consegna all’istituto garante, da parte dell'Affidatario, degli stati di avanzamento del servizio o di analogo documento, in originale o in copia autentica, attestanti l'avvenuta esecuzione. L’ammontare residuo, pari al 10 (dieci) per cento deve permanere fino alla data di emissione del certificato di regolare ultimazione delle prestazioni.
Ai sensi dell’art. 103, comma 6, del Codice degli Appalti, il pagamento della rata di saldo di ogni intervento potrà essere disposto soltanto previa garanzia fideiussoria costituita dall’Affidatario pari all’importo della rata di saldo maggiorato del tasso di interesse legale applicato per il periodo intercorrente tra la verifica di conformità e l’assunzione del carattere di definitività della stessa. Il pagamento della rata di saldo
non costituisce presunzione di accettazione dell'opera, ai sensi dell’articolo 1666, comma 2, del codice civile.
La stazione appaltante può richiedere al soggetto Affidatario la reintegrazione della garanzia ove questa sia venuta meno in tutto o in parte; in caso di inottemperanza, la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all'Affidatario stesso.
Nota: il mancato reintegro della cauzione in caso di inottemperanza e di impossibilità di rivalersi sui ratei successivi da corrispondere, comporta la risoluzione del contratto con l’Affidatario, ai sensi dell’articolo 1456 del Codice Civile.
La mancata costituzione della garanzia definitiva determina la decadenza dall’aggiudicazione.
Ai sensi dell’articolo 93, comma 7 del Codice degli Appalti, l’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo, è ridotto del 50 per cento per gli operatori economici ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO9000. L’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 30 per cento, anche cumulabile con la riduzione di cui al primo periodo, per gli operatori economici in possesso di registrazione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, o del 20 per cento per gli operatori in possesso di certificazione ambientale ai sensi della norma UNI ENISO14001. Per fruire delle riduzioni di cui al presente xxxxx, l’Affidatario segnala, il possesso dei relativi requisiti e lo documenta nei modi prescritti dalle norme vigenti.
b) Una polizza per la copertura dei rischi di natura professionale ex art. 24 comma 4 del Codice degli Appalti (polizza di responsabilità civile professionale) per una copertura minima pari ad € 500.000,00 per i rischi derivanti dallo svolgimento di tutte le attività di propria competenza, ed in relazione alla complessità del progetto da verificare. Tale polizza deve coprire i rischi derivanti anche da errori, che abbiano determinato a carico della Stazione Appaltante nuove spese di progettazione e/o maggiori costi.
Qualora il concorrente partecipi nella forma di RT, alla stregua di quanto previsto per la copertura contro i rischi professionali richiesta quale requisito di capacità economico finanziaria, si ritiene che il raggruppamento nel suo complesso debba essere “coperto” dalla polizza contro i rischi professionali secondo una delle opzioni di seguito indicate:
a) somma dei massimali delle polizze dei singoli operatori del raggruppamento e, in ogni caso, ciascun componente il raggruppamento deve possedere un massimale in misura proporzionalmente corrispondente all’importo dei servizi che esegue;
b) unica polizza della mandataria per il massimale indicato, con copertura estesa a tutti gli operatori del raggruppamento.
13. TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 3 della legge 136/10, l’Affidatario dovrà utilizzare il conto corrente bancario o postale dedicato alla commessa che sarà comunicato prima della stipula del contratto unitamente all’indicazione dei soggetti abilitati ad eseguire movimentazioni sullo stesso.
In fase di esecuzione del servizio l’Affidatario:
- dovrà comunicare alla Stazione Appaltante, entro 7 (sette) giorni, ogni eventuale variazione relativa al predetto conto ed ai soggetti autorizzati ad operare su di esso.
- dovrà inserire nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e subcontraenti un’apposita clausola, a pena di nullità, con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità finanziaria prescritti dalla citata Xxxxx.
- dovrà dare immediata comunicazione alla Stazione Appaltante ed alla Prefettura territorialmente competente della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
- dovrà, inoltre, trasmettere i predetti contratti alla Stazione Appaltante, ai fini della verifica di cui all’art. 3 comma 9 della legge n. 136/2010.
Nota: l’inadempimento degli obblighi previsti nel presente articolo costituirà ipotesi di risoluzione espressa del contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c.
In caso di cessione del credito derivante dal contratto, il cessionario sarà tenuto ai medesimi obblighi previsti per L’Affidatario nel presente articolo e ad anticipare i pagamenti al Professionista incaricato mediante bonifico bancario o postale sul conto concorrente dedicato.
SEZIONE 2 – DURATA DEL SERVIZIO
14. DURATA DEL SERVIZIO
La durata massima dei servizi di verifica della progettazione e di supporto al RUP per la validazione è definito per fasi, esclusi i tempi per la ricognizione dei documenti e l’approvazione delle varie fasi progettuali da parte della Stazione Appaltante, ed esclusi i casi di approfondimento nella fase intermedia, secondo la seguente tabella:
Tabella n. 3 – Indicazione della durata delle fasi del servizio da affidare
Attività | Durata Prevista | |
Servizio di verifica della progettazione e supporto al RUP | Verifica del progetto definitivo | 45 giorni |
Verifica del progetto esecutivo | 30 giorni | |
Supporto al RUP per la validazione del progetto esecutivo | 10 giorni |
Relativamente ai termini di cui sopra si specifica quanto segue:
- per ciascuna fase il Direttore di esecuzione del contratto (DEC) procederà a comunicare l’avvio della prestazione mediante invito formale da cui decorrono i termini sopra indicati per le specifiche prestazioni;
- è opportuno precisare che i termini contrattuali potranno essere sospesi quando ricorrano i presupposti di cui all’art. 23 del D.M. n. 49/2018, ovvero in presenza di eventuali autorizzazioni ovvero pareri necessari, che dovranno essere resi dagli Enti competenti non direttamente coinvolti nella presente procedura. Non appena siano venute a cessare le cause della sospensione i medesimi termini decorreranno nuovamente con la ripresa dell’esecuzione, ai sensi dell’art. 23 del D.M. n. 49/2018;
15. PENALI PER RITARDO DI ESECUZIONE
L’Affidatario del servizio è responsabile dell’esatto adempimento delle prestazioni nascenti dal contratto e dell’esecuzione delle attività appaltate.
Le prestazioni dovranno essere compiute secondo le tempistiche riportate nella tabella del presente Capitolato.
Sarà considerata “non consegna” anche una consegna parziale della documentazione prevista, e pertanto si applicheranno le penali di cui al presente articolo, a partire dal termine stabilito fino alla consegna della documentazione mancante.
L’Agenzia attraverso l’ufficio del RUP potrà disporre, in ogni momento, verifiche e controlli sull’esatto adempimento delle prestazioni richieste.
Rispetto al cronoprogramma relativo allo svolgimento del servizio, per ogni giorno lavorativo di ritardo nella consegna degli elaborati/documentazione previsti dal presente Capitolato e non imputabile alla Stazione Appaltante ovvero a causa di forza maggiore o caso fortuito, è fissata una penale, ai sensi dell’art. 113-bis comma 2 del Codice degli Appalti, pari all’uno per mille dell’importo contrattuale netto, fatto salvo il risarcimento del maggior danno.
Nota: Il limite massimo delle penali applicabili è pari al 10% dell’ammontare netto contrattuale: ove le penali superino tale ammontare l’Amministrazione avrà facoltà di risolvere il contratto ai sensi dell’articolo 1456 del Codice Civile.
La richiesta e/o il pagamento delle penali di cui al presente articolo non esonera l’Affidatario dall’adempimento dell’obbligazione per la quale si è reso inadempiente e che ha fatto sorgere l’obbligo di pagamento della medesima penale.
La rifusione delle spese sostenute dall’Agenzia per porre rimedio ad inadempimenti contrattuali dell’Affidatario del servizio, così come l’applicazione di eventuali penali, formeranno oggetto di compensazione, mediante ritenuta sugli importi del corrispettivo da
versare all’Affidatario del servizio successivamente all’applicazione della penale, ovvero rivalendosi sulla cauzione prestata.
L’Affidatario è responsabile anche per gli eventuali inadempimenti (totali o parziali) dovuti a soggetti terzi coinvolti dallo stesso nell’esecuzione dell’appalto.
L’Affidatario prende atto che l’applicazione delle penali previste dal presente articolo non preclude il diritto dell’Amministrazione a richiedere il risarcimento degli eventuali maggior danni.
SEZIONE 3 – DISCIPLINA DELL’ESECUZIONE DEL SERVIZIO
16. GRUPPO DI LAVORO
Per l’espletamento del servizio la Stazione Appaltante ha richiesto, in fase di presentazione dell’offerta, la costituzione di un “Gruppo di lavoro” in cui operino le seguenti figure professionali nominativamente indicate:
Tabella n. 4 – Tabella con indicazione del Gruppo di lavoro
Prestazione / Figura professionale | Requisiti |
Coordinatore del gruppo di Verifica | Laurea (Quinquennale o Specialistica) in Architettura o Ingegneria, iscritto nel relativo Albo professionale con anzianità di iscrizione all’albo professionale da almeno dieci anni. |
Professionista responsabile della verifica della Progettazione Architettonica | Laurea (Quinquennale o Specialistica) in Architettura o Laurea equipollente che consenta l’iscrizione all’Albo degli Architetti, sezione A (art. 52 del X.X. 00/00/0000 n. 2537), iscritto nel relativo Albo professionale |
Professionista responsabile della verifica della Progettazione Strutturale | Laurea (Quinquennale o Specialistica) in Architettura o Ingegneria, iscritto nel relativo Albo professionale; |
Professionista responsabile della verifica della Progettazione Impianti Meccanici e Elettrici e Speciali | Professionista tecnico in possesso dei requisiti previsti dall’art.5 del DM 22/01/2008 n.37 |
Professionista esperto in gestione dell’energia responsabile per la verifica della Simulazione energetica in regime dinamico | Diploma o Laurea con indirizzo tecnico, in possesso di certificazione EGE (esperto in gestione dell’energia) ai sensi del D.lgs. 192/2005 e s.m.i., del D.lgs 311/2006 e della Legge 10/1991, nonché delle altre norme vigenti in materia. |
Professionista con qualifica di Coordinatore della Sicurezza | Diploma o Laurea (Triennale, Quinquennale o Specialistica) ad indirizzo tecnico attinente alle prestazioni richieste, iscritto nel relativo Albo professionale, in possesso di |
abilitazione ai sensi del Titolo IV, D.lgs. 81/2008 e xx.xx. e ii. (in particolare deve possedere i requisiti previsti dall’art. 98 del T.U. sulla Sicurezza), in regola con gli aggiornamenti previsti dalla legislazione vigente; | |
Professionista con qualifica di Geologo, responsabile della verifica dell’indagine geologica e geotecnica | Laurea in Scienze Geologiche, abilitato all’esercizio della professione ed iscrizione al relativo Albo Professionale alla sezione A; |
Professionista responsabile dell’intero Processo BIM | Diploma o Laurea (Triennale, Quinquennale o Specialistica) ad indirizzo tecnico con la qualifica di BIM Manager; |
Il concorrente indica nel modulo allegato alla documentazione di gara, il nominativo, la qualifica professionale, i requisiti richiesti per la singola specialità e gli estremi dell’iscrizione all’Albo del professionista incaricato quale responsabile della verifica.
Deve essere precisata la natura del rapporto professionale intercorrente fra l'operatore economico partecipante alla gara e i professionisti.
È possibile per un professionista ricoprire più di uno dei ruoli di responsabilità indicati nella tabella 6, purché lo stesso sia in possesso delle necessarie qualifiche ed abilitazioni.
Il Gruppo di lavoro potrà essere integrato da ulteriori professionalità, a discrezione del concorrente, il cui apporto sia finalizzato ad un miglioramento delle verifiche in termini di qualità ed efficacia.
Nota: qualsiasi variazione del Gruppo di lavoro, intervenuta prima dell’avvio delle prestazioni o durante l’esecuzione delle stesse, deve essere comunicata alla Stazione Appaltante entro 7(sette) giorni dall’avvenuta variazione, unitamente alla documentazione che attesti che i professionisti subentranti abbiano i medesimi requisiti di quelli uscenti e che essi siano interni al soggetto Affidatario, non essendo permesse variazioni soggettive al di fuori dei casi disciplinati dalla legislazione vigente.
L’inadempimento di tale disposizione costituirà ipotesi di risoluzione espressa del contratto ai sensi dell’art. 1456 x.x.
00. XXXXX XXXXX XXXXXXXXX X XXXXX XX XXXXXXXX INFORMATIVA
All’atto della sottoscrizione del contratto, l’Affidatario dovrà predisporre e trasmettere un Piano delle Verifiche nel quale siano descritte tutte le operazioni necessarie per l’esperimento delle prestazioni richieste e la loro successione cronologica al fine di dimostrare il corretto ed efficace svolgimento del servizio:
Il Piano dovrà comprendere almeno le seguenti sezioni:
a) Gruppo di lavoro con la definizione delle figure deputate all’interlocuzione esterna;
b) Procedure e metodologie relative alle verifiche da svolgere;
c) Programma delle verifiche in itinere
d) Elenco della reportistica da produrre;
e) Piano di gestione informativa
Il Piano delle verifiche e la relativa reportistica dovranno essere redatti conformemente alla metodologia ed all'organizzazione proposte nell’Offerta Tecnica.
18. DIVIETO DI RALLENTAMENTO E SOSPENSIONE DELL’ESECUZIONE
Non è consentito in nessun caso all’Affidatario di sospendere o rallentare il servizio affidato con sua decisione, nemmeno quando siano in atto controversie con l’Agenzia del Demanio.
Detto divieto non opera nel caso di ritardo o mancato pagamento del corrispettivo, da parte dell’Agenzia, non supportato dalla contestazione di un inadempimento: in tal caso l’Affidatario, decorso un periodo fissato in 90 (novanta) giorni, dovrà comunicare all’ufficio del RUP la propria intenzione di sospendere o ritardare il servizio affidato, fissando un termine che non potrà essere inferiore a 20 (venti) giorni lavorativi per la risposta.
La sospensione o il rallentamento dei Servizi per decisione unilaterale dell’Affidatario costituisce inadempienza contrattuale grave e tale da motivare la risoluzione del contratto per dolo di questi, qualora - dopo la diffida a riprendere il lavoro entro il termine intimato dall’Agenzia del Xxxxxxx attraverso l’ufficio del RUP – l’Affidatario stesso non vi abbia ottemperato. Il termine decorre dalla data di ricevimento della comunicazione.
In tale ipotesi restano a carico dell’Affidatario tutti gli oneri e le conseguenze derivanti da tale risoluzione.
19. OBBLIGHI SPECIFICI DELL’AFFIDATARIO
Sono a carico dell’Affidatario tutte le spese necessarie ed accessorie per l’espletamento dei servizi richiesti nell’ambito dell’affidamento che possono indicarsi a titolo indicativo e non esaustivo in:
- oneri di trasferta, di vitto e di alloggio;
- spese per la produzione degli elaborati cartacei da consegnare alla Stazione Appaltante;
- idonea dotazione di attrezzatture, mezzi d’opera e personale esperto necessari per l’espletamento del servizio;
- spese per comunicazioni e spedizioni;
- Spese relative all’attuazione delle misure di sicurezza necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi specifici connessi alle attività svolte. Pertanto l’Affidatario dovrà quantificare i costi specifici connessi con il presente servizio e indicarli nell’offerta economica ai sensi dell’art. 95, comma 10, del Codice degli Appalti.
Si precisa che tali oneri non rappresentano l’Affidatario un corrispettivo aggiuntivo rispetto a quello indicato nell’offerta economica, bensì una componente specifica della stessa, pertanto questi dovrà tenere debito conto in sede di formulazione dell’offerta di ogni onere connesso e derivante dalle attività sopra indicate, nessuno escluso.
20. MODIFICHE AL CONTRATTO AFFIDATO
Nel corso del rapporto contrattuale l’Agenzia del Demanio, in relazione a proprie esigenze, si riserva, nei modi e nei casi ammessi e previsti dalla normativa vigente la facoltà di sospendere, ridurre o aumentare le prestazioni del servizio affidato, fermo restando che dovrà essere mantenuto inalterato il livello di qualità.
Le modifiche al contratto, disposte nel corso della sua esecuzione, dovranno essere autorizzate dalla Stazione Appaltante, secondo quanto previsto dall’art. 106 del Codice degli Appalti.
Ai sensi del comma 12 del citato articolo 106, ove in corso di esecuzione occorra un aumento o una diminuzione delle prestazioni da svolgere, l’Affidatario sarà obbligato ad assoggettarvisi fino alla concorrenza del quinto dell’importo del contratto alle stesse condizioni del contratto originario. Al di là di tale limite l’Affidatario avrà diritto alla eventuale risoluzione del contratto.
Le procedure di modifica al contratto sono disciplinate dall’art. 22 del D.M Infrastrutture 7 marzo 2018 n. 49.
21. SOSPENSIONI DEL SERVIZIO
La sospensione dell’esecuzione delle prestazioni è disciplinata dall’art. 107 del Codice degli Appalti e può essere altresì disposta, a norma del comma 2, dal RUP per ragioni di necessità o di pubblico interesse, tra cui l’interruzione dei finanziamenti per esigenze sopravvenute di finanza pubblica, disposta con atto motivato delle Amministrazioni competenti.
Qualora la sospensione, o le sospensioni, durino per un periodo di tempo superiore ad un quarto della durata complessiva prevista per l’esecuzione delle prestazioni, o comunque quando superino sei mesi complessivi, l’Affidatario può chiedere la risoluzione del contratto senza indennità.
Le procedure di sospensione e ripresa del servizio sono comunque disciplinate dall’art. 23 del D.M Infrastrutture 7 marzo 2018 n.49
22. UFFICIO DEL RUP
La conduzione dell’appalto è affidata all’ufficio del RUP ai sensi dell’art. 31 del Codice degli Appalti e l’esecuzione del servizio è disciplinata dal Titolo III del D.M Infrastrutture 7 marzo 2018 n. 49 artt. 13-26).
L’ufficio del RUP per il servizio di progettazione, oltre che dal Responsabile Unico del Procedimento, è costituito dal DEC (Direttore dell’Esecuzione del Contratto) e dai supporti
di cui il RUP si avvale per le materie specialistiche e per la eventuale verifica di condizioni contrattuali particolari:
- Il RUP è l’architetto Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx, funzionario in servizio della Direzione Regionale dell’Xxxxxx Xxxxxxx dell’Agenzia del Demanio;
- Il DEC è l’Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, funzionario in servizio della Direzione Regionale dell’Xxxxxx Xxxxxxx dell’Agenzia del Demanio;
Per la procedura disciplinata dal presente Capitolato, l’ufficio del RUP è così composto:
- Il RUP è l’architetto Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx, funzionario in servizio della Direzione Regionale dell’Xxxxxx Xxxxxxx dell’Agenzia del Demanio;
- Il DEC è l’Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, funzionario in servizio della Direzione Regionale dell’Xxxxxx Xxxxxxx dell’Agenzia del Demanio;
L’ufficio del RUP sarà l’unico interlocutore diretto e referente per l’affidatario, tanto per eventuali problematiche connesse allo svolgimento del servizio, quanto per la interlocuzione con le Amministrazioni interessate dal Piano di Razionalizzazione: l’Affidatario non potrà eseguire disposizioni e direttive che non provengano in forma scritta dall’ufficio del RUP, anche nel caso esse dovessero provenire da altre Amministrazioni.
23. RESPONSABILE DESIGNATO DALL’AFFIDATARIO
L’Affidatario dovrà indicare, entro 7 (sette) giorni dal ricevimento della comunicazione di aggiudicazione, la persona fisica designata come responsabile rappresentante dell’Affidatario, che si renderà disponibile in qualità di referente nei confronti dell’Agenzia del Demanio per tutto quanto attiene allo svolgimento delle prestazioni oggetto di appalto. In caso di temporanea assenza, per motivi eccezionali, del referente designato, l’Affidatario dovrà comunicare preventivamente la persona delegata a sostituirlo.
Ciascuna delle parti potrà sostituire il proprio referente, dandone comunicazione scritta all'altra parte, senza potere, per questo, invocare una sospensione dei termini per il servizio.
24. OSSERVANZA DI NORME PREVIDENZIALI, ASSISTENZIALI E A TUTELA DEL PERSONALE IMPIEGATO
L'Affidatario è unico responsabile nei confronti del personale impiegato e dei terzi coinvolti nell'espletamento del servizio. Esso è obbligato a osservare la normativa vigente a tutela dei lavoratori, sotto ogni profilo, anche quello previdenziale e della sicurezza ed in particolare ricadono sull’Affidatario:
- l’obbligo di garantire il personale impiegato per le ipotesi di infortunio di qualsiasi genere che possano verificarsi nello svolgimento delle attività oggetto del presente servizio, dotandolo tutta la strumentazione e i Dispositivi di Protezione individuali per eseguire le lavorazioni e i rilievi richiesti e sollevando la Stazione Appaltante da ogni eventuale richiesta di risarcimento;
- l'obbligo di osservare, oltre che il presente Capitolato, tutta la normativa cogente, vigente alla data attuale o che assume validità durante l'espletamento del servizio, in
tema di assicurazioni sociali del personale addetto, e di corrispondere i relativi contributi, esonerando la Stazione Appaltante da ogni responsabilità civile in merito;
- l’obbligo di applicare al proprio personale, impiegato nell'espletamento del servizio, condizioni normative e retributive adeguate e in linea con il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e la zona di riferimento;
In caso di inadempienza contributiva risultante dal documento unico di regolarità contributiva relativo al personale dipendente dell’Affidatario o del subappaltatore impiegato nell’esecuzione del contratto, ovvero di ritardo nel pagamento delle relative retribuzioni dovute, si applicano le disposizioni di cui all’art. 30, comma 5, 5-bis e 6 del Codice degli Appalti.
25. SUBAPPALTO DELLE PRESTAZIONI
Ai sensi dell’art. 31, comma 8 del Codice, non è ammesso il ricorso al subappalto fuorché per l’attività di supporto per la verifica dei modelli BIM, in considerazione della specificità e del grado di specializzazione di tale prestazione.
26. RISOLUZIONE CONTRATTUALE E RECESSO
Il contratto potrà essere risolto in tutti i casi di inadempimento di non scarsa importanza, ai sensi dell’art. 1455 c.c., previa diffida ad adempiere, mediante PEC, entro un termine non superiore a 15 (quindici) giorni dal ricevimento di tale comunicazione.
Fermo restando quanto previsto dall’art. 108 del Codice, costituirà motivo di risoluzione espressa del contratto, salva e impregiudicata ogni pretesa risarcitoria della Stazione Appaltante, il verificarsi anche di una soltanto delle seguenti situazioni:
a) grave inadempimento successivo a tre diffide, comunicate a mezzo PEC, aventi ad oggetto le prestazioni affidate anche di diversa natura;
d) adozione di comportamenti contrari ai principi del Codice Etico dell’Agenzia di cui al
§30 30del presente Capitolato;
e) inadempimento agli obblighi di tracciabilità previsti al §13 del presente Capitolato;
f) violazione degli impegni anticorruzione assunti con la sottoscrizione del Patto di integrità presentato in sede di partecipazione alla procedura ed allegato al Contratto;
h) cessione del contratto;
La risoluzione espressa, in presenza delle fattispecie sopra elencate, diventerà operativa a seguito della comunicazione ex art. 1456 c.c. che la Stazione Appaltante darà per iscritto all’Affidatario, tramite posta elettronica certificata o tramite raccomandata con avviso di ricevimento.
In caso di risoluzione del contratto sarà corrisposto all’Affidatario il prezzo contrattuale delle attività effettuate, detratte le eventuali penalità e spese di cui ai precedenti articoli.
La risoluzione dà altresì alla Stazione Appaltante il diritto di affidare a terzi l'esecuzione del servizio restante, in danno dell'Affidatario risolto, con addebito a quest’ultimo dei costi sostenuti in più rispetto a quelli previsti per l'intero appalto.
Ai sensi dell’art. 110 del Codice la Stazione Appaltante potrà interpellare progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, come risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto il completamento del servizio.
L'affidamento avverrà alle medesime condizioni di quelle dell’Affidatario risolto, a partire dall’interpello del successivo concorrente in graduatoria risultato non aggiudicatario.
La Stazione Appaltante si riserva inoltre la facoltà di recedere unilateralmente dal contratto secondo le modalità ed i termini di cui all’art. 109 del Codice degli Appalti, dandone un preavviso a mezzo PEC all’Affidatario con un termine di almeno 20 (venti) giorni.
In caso di recesso da parte della Stazione Appaltante l'affidatario avrà diritto al pagamento di un corrispettivo commisurato all'attività svolta, purché regolarmente effettuata, comprensiva delle spese sostenute e dovute dalla Stazione Appaltante, rinunciando lo stesso espressamente, ora per allora, a qualsiasi ulteriore eventuale pretesa, anche di natura risarcitoria, e a ogni ulteriore compenso, indennizzo e/o rimborso spese, anche in deroga a quanto previsto dall’art.1671 del c.c.
Il pagamento di quanto previsto sarà effettuato previa presentazione della documentazione giustificativa del servizio prestato e delle spese sostenute.
27. OBBLIGO DI RISERVATEZZA
L'Affidatario, a pena di risoluzione del contratto, ha l'obbligo di mantenere riservati i dati e le informazioni, ivi comprese quelle che transitano per le apparecchiature di elaborazione dati, di cui venga a conoscenza o in possesso durante l’esecuzione del servizio o comunque in relazione a esso, di non divulgarli in alcun modo e forma, e di non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione del presente servizio.
L'obbligo di cui al comma precedente sussiste, altresì, relativamente a tutto il materiale, originario o predisposto in esecuzione, del presente servizio.
L’affidatario è responsabile per l’esatta osservanza, da parte dei propri dipendenti, consulenti e collaboratori, nonché di tutti coloro che sono coinvolti, a vario titolo, nell'esecuzione del servizio, degli obblighi di riservatezza anzidetta.
L’affidatario si impegna, altresì, al rispetto del Regolamento 2016/679/UE e xx.xx. e ii., nonché dei relativi regolamenti di attuazione, a pena di risoluzione del contratto.
28. CESSIONE DEL CONTRATTO – CESSIONE DEL CREDITO
È fatto assoluto divieto all’Affidatario di cedere, a qualsiasi titolo, il contratto a pena di nullità della cessione medesima.
L’inadempimento degli obblighi previsti nel presente punto costituisce ipotesi di risoluzione espressa del contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c.
La cessione dei crediti per i corrispettivi delle prestazioni comprese nel contratto oggetto del presente Capitolato è consentita nei casi, entro i limiti e con le modalità stabilite nell’art. 106 comma 13 del Codice degli Appalti e, in particolare, con riserva di rifiuto da parte della Stazione Appaltante.
29. FORMA E SPESE DI CONTRATTO
Il contratto verrà stipulato presso la sede della Direzione Regionale dell’Xxxxxx Xxxxxxx dell’Agenzia del Demanio e sarà in forma pubblica amministrativa e sarà sottoscritto in modalità elettronica.
Sono a carico dell’Affidatario tutte le spese relative alla stipula ed alla registrazione del contratto, nonché tasse e contributi di ogni genere gravanti, secondo la normativa vigente, sulla prestazione, come ogni altra spesa concernente l’esecuzione dello stesso.
30. CODICE ETICO
L’Affidatario si impegna ad osservare il “Modello di organizzazione, gestione e controllo dell’Agenzia del Demanio” ex D.lgs. 231/2001 xx.xx. e ii, reperibile sul sito istituzionale, ed a tenere un comportamento in linea con il relativo Codice Etico e, comunque, tale da non esporre l’Agenzia al rischio dell’applicazione delle sanzioni previste dal predetto decreto.
Nota: l’inosservanza di tale impegno costituisce grave inadempimento contrattuale e legittima l’Agenzia a risolvere il contratto ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1456 c.c.
L’Affidatario si impegna, inoltre, a manlevare l’Agenzia da eventuali sanzioni o danni che dovessero derivare a quest’ultima dalla violazione dell’impegno di cui al primo periodo.
31. ACCESSO AGLI ATTI
Il diritto di accesso agli atti sarà consentito nei limiti di cui agli art. 53 del Codice degli Appalti e secondo le modalità di cui al Regolamento dell’Agenzia del Demanio sulla disciplina della Legge 241/1990 (pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 35 del 12 febbraio 2016).
32. CONTROVERSIE – FORO COMPETENTE
Eventuali ricorsi avverso il presente documento potranno essere presentati, ai sensi dell’art. 120 co.2 bis c.p.a. nel termine di 30 (trenta) giorni dalla pubblicazione dell’atto sul sito dell’Agenzia del Demanio, ai sensi dell’art. 29 comma 1 del Codice degli Appalti, innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale Xxxxxx Xxxxxxx - Bologna.
Per le controversie derivanti dal contratto è competente il Foro di Bologna, rimanendo espressamente esclusa la clausola arbitrale.
Arch. Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx
Il Responsabile Unico del Procedimento
Allegati:
- Determinazione dei corrispettivi;