REGIONE UMBRIA
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO REGIONE MARCHE
REGIONE UMBRIA
ATTO INTEGRATIVO
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI DI REINDUSTRIALIZZAZIONE DELLE AREE COINVOLTE DALLA CRISI DEL GRUPPO XXXXXXX XXXXXXX
stipulato in data 19 marzo 2010
PREMESSE
Nel corso degli anni 2007 e 2008 una prolungata crisi produttiva e di mercato ha coinvolto il Gruppo delle aziende facenti capo all’Xxxxxxx Xxxxxxx S.p.A., con stabilimenti localizzati nei territori delle Regioni Xxxxxx-Romagna, Marche e Umbria.
In seguito alla ammissione, in data 14 ottobre 2008, della Xxxxxxx Xxxxxxx S.p.a. alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del decreto legge 23 dicembre 2003, n. 347, è stato predisposto dai Commissari il programma inerente alla cessione dei complessi aziendali.
In tale contesto, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge n. 99 del 2009, in data 19 marzo 2010 è stato sottoscritto l’Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi della A. Merloni S.p.a. volto alla reindustrializzazione dell’area interessata dalla crisi, con l’individuazione di risorse finanziarie nazionali e regionali a valere sullo strumento agevolativo della legge 181/89. Il programma complessivo di intervento è stato approvato con decreto ministeriale 9 giugno 2010, registrato alla Corte dei Conti il 23 luglio 2010, al Fg. n. 312, Reg. n. 3.
Con DM 22 settembre 2010 e successivi decreti di sostituzione è stato costituito il Comitato di Coordinamento, con funzioni e compiti previsti dell’art. 12 dell’Accordo sopra richiamato.
In data 27 dicembre 2011, da parte della Procedura, è avvenuta la cessione in continuità aziendale del complesso produttivo umbro-marchigiano del Gruppo Xxxxxxx Xxxxxxx alla Società J.P. Industries
S.p.a. La successiva cessione dell’unità produttiva di Gualtieri (RE) ha determinato il venir meno dell’interesse da parte della Regione Xxxxxx-Romagna ad aderire all’Accordo di Programma.
La cessione del complesso, comprensivo dei tre stabilimenti, due nelle Marche a Fabriano (Santa Xxxxx e Maragone) e uno in Umbria a Xxxxxx Umbra (Gaifana), alla Società J.P. Industries S.p.a. ha, di fatto, reso necessaria una rimodulazione dell’Accordo di Programma al fine di ridefinire le finalità di impiego delle risorse finanziarie stanziate.
In data 18 ottobre 2012, con apposito Atto Integrativo sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo economico e dalle Regioni Marche e Umbria, è stato rimodulato l’Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi della A. Merloni S.p.a., del 19 marzo 2010 e le risorse messe a disposizione pari a 35 milioni sono state ripartite in via paritetica tra le regioni Marche1 e Umbria2.
Con l’introduzione dell’articolo 27 del decreto legge n. 83/2012 e del decreto del Ministro dello Sviluppo economico attuativo del 31 gennaio 2013, si è modificata la disciplina per le aree di crisi e
1 Acquacanina – Arcevia – Barchi – Belforte del Chienti - Belvedere Ostrense – Bolognola – Caldarola – Camerino – Camporotondo di Fiastrone – Castelbellino – Castelleone di Suasa – Castelplanio – Castelraimondo – Castelsantangelo sul Nera – Cerreto d’Esi – Cessapalombo – Cupramontana – Esanatoglia – Fabriano – Fiastra – Fiordimonte – Fiuminata
– Fratte Rosa – Frontone – Gagliole – Genga – Jesi – Maiolati Spontini – Matelica – Mergo – Mondavio – Monsano – Monte Cavallo – Monte Xxxxxxx – Morro d’Alba – Muccia – Orciano di Pesaro – Pergola – Pieve Torina – Pievebovigliana
– Pioraco – Poggio San Xxxxxxxx – Poggio San Vicino – Rosora – San Xxxxxxxx – San Xxxxxxx in Campo – San Xxxxxxxx
– San Paolo di Jesi – Sassoferrato – Sefro – Serra San Quirico – Serra Sant’Abbondio – Serrapetrona – Serravalle di Chienti – Ussita – Visso.
2 Assisi – Bastia Umbra – Bevagna – Campello sul Clitunno – Costacciaro – Foligno - Fossato di Vico – Gualdo Tadino
– Gubbio – Xxxxxx Umbra – Scheggia e Pascelupo – Sigillo – Spello – Spoleto – Trevi – Valfabbrica – Valtopina.
sono state introdotte nuove modalità di individuazione delle situazioni di crisi industriale complessa e determinati i criteri per la definizione e l’attuazione dei Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI).
In seguito a ciò, il Comitato di Coordinamento dell’Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi della A. Merloni S.p.a. del 19 marzo 2010 ha chiesto una proroga di 24 mesi e in data 18 marzo 2015 è stato sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo economico e dalle Regioni Marche e Umbria, l’Atto integrativo che all’articolo 1 proroga le attività al 18 marzo 2017 e che, più in generale, stabilisce che il termine suddetto potrà essere oggetto di proroga per il completamento delle iniziative avviate.
In data 21 marzo 2016 si è tenuta la riunione del Comitato di Coordinamento che ha stabilito di riservare per la promozione di un progetto di rilancio aziendale della J.P. Industries S.p.a. € 9 milioni dei € 35 milioni che costituivano la dotazione finanziaria nazionale dell’intervento.
È stato, altresì, deciso di riassegnare le citate risorse alla dotazione complessiva per gli interventi da attuare nell’area nel caso in cui non fosse stato possibile, per qualunque motivo, pervenire a provvedimenti di impegno a favore di J.P. Industries S.p.a.
In data 22 marzo 2016, nell’ambito dell’attuazione del «Progetto di riconversione e riqualificazione industriale» approvato con Atto integrativo del 18 ottobre 2012 all’Accordo di programma 19 marzo 2010, è stato pubblicato l’Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dei Comuni ricadenti nell’area coinvolta dalla crisi del gruppo Xxxxxxx Xxxxxxx tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989 - Circolare Ministeriale 22 marzo 2016, n. 26398 - con una dotazione finanziaria complessiva di 26 milioni di euro, ugualmente suddivisi in via paritetica tra i due ambiti regionali.
Successivamente, in data 7 settembre 2017, è stato sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo economico e dalle Regioni Marche e Umbria un nuovo Atto integrativo che ha prorogato di 12 mesi il termine finale fissandolo al 18 marzo 2018.
A marzo 2018 la Regione Marche e la Regione Umbria, al fine di completare le iniziative previste, hanno chiesto un’ulteriore proroga di 24 mesi e in data 24 ottobre 2018 è stato sottoscritto un nuovo Atto integrativo di proroga sino al 18 marzo 2020.
Nel mese di luglio 2019 l’impresa J.P Industries S.p.a. ha presentato al Tribunale di Ancona sezione Fallimentare l’istanza per la procedura di concordato con riserva. Nel mese di gennaio 2020 ha presentato il piano concordatario liquidatorio quinquennale che prevedeva, tra l’altro, 343 esuberi su 593 dipendenti.
In data 4 marzo 2020 è intervenuta la richiesta da parte del Tribunale di Ancona, sezione Fallimentare, di integrazioni e/o modifiche al piano. Il 5 marzo 2020 è stata ritirata la domanda di ammissione al concordato.
Con riferimento alla situazione sopra descritta, che non ha trovato ad oggi soluzioni industriali, il Ministero dello Sviluppo economico e le Regioni Marche e Umbria sono impegnate a garantire la continuità della produzione, anche a tutela dei livelli occupazionali, e a mettere in atto ogni azione volta a facilitare la ristrutturazione, in autonomia o con l’ingresso di un eventuale partner industriale, o l’eventuale individuazione di un nuovo acquirente.
In data 5 marzo 2020 si è svolta, in videoconferenza, una riunione del Comitato di coordinamento nel corso della quale è stato evidenziato il perdurare degli effetti della grave crisi del tessuto produttivo e del mercato del lavoro dell’area interessata, con particolare riguardo alla filiera cd. “del bianco” e si è concordato di procedere con una proroga di ulteriori 24 mesi decorrenti dal termine previsto dall’ultimo Atto integrativo.
Si rende, altresì, noto che alla chiusura dell’Avviso pubblico di cui alla Circolare ministeriale 22 marzo 2016, n. 26398, in precedenza richiamata, relativo alle domande di agevolazione, la conclusione delle istruttorie pubblicata a ottobre 2019 ha evidenziato economie di risorse nazionali pari a € 12,6 mln.
Con nota prot. n. 57972 del 26/03/2020 la Regione Umbria ha chiesto un’ulteriore proroga di 24 mesi, al fine di dare completezza agli interventi previsti in tema di supporto all’industrializzazione dell’area di crisi.
Con nota prot. n. 0300807 del 10/03/2020 la Regione Marche ha chiesto un’ulteriore proroga di 24 mesi, in ragione del perdurare degli effetti della grave crisi del tessuto produttivo e del mercato del lavoro, al fine di dare completezza agli interventi previsti in tema di supporto all’industrializzazione dell’area e di finalizzarla ad un’eventuale rimodulazione della strategia e degli interventi previsti dal PRRI, con una più marcata focalizzazione sulla cd. filiera “del bianco” in crisi, anche alla luce della disponibilità di risorse addizionali della nuova programmazione 2021/2027.
VISTI
− il decreto-legge 1 aprile 1989, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 maggio 1989,
n. 181, recante misure di sostegno e di reindustrializzazione in attuazione del piano di risanamento della siderurgia;
− l’articolo 73 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) che ha disposto l’estensione di interventi di promozione industriale nelle aree interessate da crisi di settore nel comparto industriale, diverse da quelle individuate ai sensi del citato articolo 5 del decreto-legge n. 120 del 1989;
− l’articolo 11, commi 8 e 9, della legge 14 maggio 2005, n. 80, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, che ha stabilito che, al fine di concorrere alla soluzione delle crisi industriali, gli interventi di reindustrializzazione e di promozione industriale di cui al decreto-legge 1 aprile 1989, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 maggio 1989, n. 181, sono estesi, nei limiti delle risorse di cui al comma 9, anche alle aziende operanti in aree di crisi del comparto degli elettrodomestici, nonché al territorio dei comuni individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, tenuto conto degli accordi intervenuti fra Governo, enti territoriali e parti economiche e sociali, secondo le procedure di cui all’articolo 1, commi 266 e 267, della legge 30 dicembre 2004, n. 311;
− i decreti ministeriali n. 1196561 del 17 maggio 2006, n. 1196538 del 21 marzo 2006, n. 1196579 del 9 giugno 2006 che hanno proceduto all’impegno contabile delle somme sopra indicate a favore dell’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.P.A. (di seguito Invitalia) per l’attuazione degli interventi agevolativi di cui agli articoli 5-8 della
legge 15 maggio 1989, n. 181, come estesi alle nuove aree di crisi industriale individuate con il DPCM del 7 luglio 2005, ai sensi dell’articolo 11 della legge 80 del 14 maggio 2005;
− l’Accordo di Programma “per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi della A. Merloni S.p.A.” del 19 marzo 2010 sottoscritto dal Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Xxxxxx Xxxxxxx, Marche e Umbria, avente a oggetto l’attuazione del Programma complessivo di intervento di reindustrializzazione per l’area, registrato alla Corte dei Conti il 23 luglio 2010, al Fg. n. 312, Reg. n. 3.
− il decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”
convertito con legge del 7 agosto 2012, n. 134;
− l’Atto integrativo sottoscritto in data 18 ottobre 2012 dal Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Marche e Umbria e registrato dalla Corte dei Conti in data 19 dicembre 2012, Reg. n. 13, fg. n. 226, con il quale, a seguito delle mutate condizioni di contesto, si è provveduto alla rimodulazione degli Assi di intervento, alla riprogrammazione delle risorse di parte statale, nei limiti della dotazione finanziaria assegnata e alla proroga dei termini di conclusione previsti;
− l’Atto integrativo sottoscritto in data 18 marzo 2015 dal Vice Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Marche e Umbria e registrato dalla Corte dei Conti in data 15 ottobre 2015 al n. 3625, con il quale il termine finale per dare completezza agli interventi di reindustrializzazione, previsti dall’Accordo di Programma del 19 marzo 2010 e dall’Atto integrativo di rimodulazione degli interventi del 18 ottobre 2012, è stato prorogato di ventiquattro mesi e fissato al 18 marzo 2017;
− l’Atto integrativo sottoscritto in data 7 settembre 2017 da Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Marche e Umbria e per presa visione da Invitalia e registrato dalla Corte dei Conti in data 17 ottobre 2017 al n.847, con il quale il termine finale per dare completezza agli interventi di reindustrializzazione, previsti dall’Accordo di Programma del 19 marzo 2010, dall’Atto integrativo di rimodulazione degli interventi del 18 ottobre 2012 e dall’Atto integrativo di proroga del 18 marzo 2015, è ulteriormente prorogato di dodici mesi ed è fissato al 18 marzo 2018;
− l’Atto integrativo sottoscritto in data 24 ottobre 2018 da Ministro dello Sviluppo economico e dai Presidenti delle Regioni Marche e Umbria e per presa visione da Invitalia e registrato dalla Corte dei Conti in data 8 gennaio 2019 al n. 1-18, con il quale il termine finale per dare completezza agli interventi di reindustrializzazione, previsti dall’Accordo di Programma del 19 marzo 2010, dall’Atto integrativo di rimodulazione degli interventi del 18 ottobre 2012, dall’Atto integrativo di proroga del 18 marzo 2015 e dall’Atto integrativo di proroga del 7 settembre 2017 è prorogato sino al 18 marzo 2020;
− la Circolare Ministeriale 22 marzo 2016, n. 26398 con la quale è stato emanato l’Avviso pubblico a valere sulla legge 181/89 per l’area di crisi Merloni, con una dotazione finanziaria di 26 milioni di euro, suddivisi in via paritetica tra le due Regioni;
− il decreto del Ministro dello Sviluppo economico 30 agosto 2019 che, in sostituzione della disciplina attuativa recata dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico 9 giugno 2015 e ai sensi dell’articolo 29, commi 3 e 4, del decreto-legge 30 aprile 0000, x. 00 (XX Crescita),
stabilisce i termini, le modalità e le procedure per la presentazione delle domande di accesso, nonché i criteri di selezione e valutazione per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni in favore di programmi di investimento finalizzati al rilancio di tutte le aree di crisi, sia quelle complesse che quelle ricadenti in situazioni di crisi industriale diverse da quelle complesse;
− la Circolare direttoriale MISE del 16 gennaio 2020 n. 10088 e successiva Circolare direttoriale MISE di rettifica del 26 maggio 2020 n. 153147 con cui si è data attuazione alle disposizioni contenute nel DM 30 agosto 2020, concernente termini, modalità e procedure per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni di cui alla legge n. 181 del 15 maggio 1989;
− la legge 27 dicembre 2019, n. 160 – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 – che, all’art. 1, commi da 491 a 494, ha stabilito che per quanto riguarda la prosecuzione della CIGS e della mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa si consente l’impiego nel 2020 delle risorse finanziarie residue stanziate per i medesimi fini negli anni dal 2016 al 2019, nonché di ulteriori 45 milioni di euro a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione.
− la deliberazione della Giunta regionale del 19/03/2020 n. 184 con la quale la Regione Umbria ha approvato il presente Atto integrativo e ha individuato le risorse finanziarie pari a € 1.539.801,00
- che residuano a chiusura dell’Avviso pubblico citato in premessa - a valere sull’Azione 3.1.1 del POR FESR 14/20 e rese disponibili sulla medesima Azione per investimenti volti alla reindustrializzazione e diversificazione dell’apparato produttivo esistente, dando atto che le stesse potranno essere ulteriormente incrementate in esito a successive disposizioni.
− la deliberazione della Giunta regionale del 22/06/2020 n. 780 con la quale la Regione Marche ha approvato il presente Atto integrativo e ha individuato le risorse finanziarie pari a € 1.798.754,22 per il finanziamento di politiche attive del lavoro, meglio descritte all’art.2, comma 4, a valere sul bilancio regionale 2020/2022, annualità 2020, prevedendo che tali risorse possano essere incrementate attraverso l’utilizzo dei residui dell’attuale programmazione dei Fondi strutturali e dei fondi della nuova programmazione europea 2021/2027.
ATTO INTEGRATIVO
Articolo 1
1. Il termine finale per dare completezza agli interventi di reindustrializzazione previsti dall’Accordo di Programma del 19 marzo 2010, come successivamente modificato e prorogato dall’Atto integrativo di rimodulazione degli interventi del 18 ottobre 2012, dall’Atto integrativo di proroga del 18 marzo 2015, dall’Atto integrativo di proroga del 17 settembre 2017, dall’Atto integrativo di proroga del 24 ottobre 2018, è prorogato di ulteriori 24 mesi ed è fissato al 18 marzo 2022.
Articolo 2
1. Le risorse finanziarie nazionali che risultano non utilizzate a chiusura dell’Avviso pubblico di cui alla Circolare ministeriale 22 marzo 2016, n. 26398, pari complessivamente a € 12.643.595,33, sono assegnate per gli interventi a valere sul regime di aiuto di cui alla legge 181/89 con modalità e sulla base della seguente ripartizione per ambito regionale: Regione Marche € 8.054.817,80; Regione Umbria € 4.588.777,53.
2. Le risorse finanziarie nazionali pari a € 9.000.000, accantonate per la promozione di un progetto di rilevante interesse strategico, sono riassegnate in via paritetica tra le due regioni Marche e Umbria a integrazione della dotazione per gli interventi a valere sul regime di aiuto di cui alla legge 181/89 di cui al precedente comma.
3. La Regione Umbria contribuisce al finanziamento degli investimenti finalizzati alla reindustrializzazione e diversificazione dell’apparato produttivo esistente, per un importo complessivo di €1.539.801,00.
4. La Regione Marche contribuisce al finanziamento degli investimenti finalizzati alle politiche attive del lavoro volte ad incoraggiare l’autoimprenditorialità, la formazione e la riqualificazione del personale, la concessione di incentivi all’occupazione, per un importo complessivo di € 1.798.754,22.
5. La Regione Marche e la Regione Umbria, su indicazione del Comitato di Coordinamento, valuteranno la possibilità di assumere e/o incrementare il proprio impegno finanziario, anche attraverso l’utilizzo dei residui dell’attuale programmazione dei Fondi strutturali e dei fondi della nuova programmazione europea 2021/2027.
6. Il Ministero dello Sviluppo economico, su indicazione del Comitato di Coordinamento, valuterà la possibilità di aumentare la dotazione finanziaria di cui al comma 1, attraverso l’approvazione di un Addendum al presente Atto, qualora a conclusione delle attività istruttorie emergessero fabbisogni aggiuntivi rispetto alle risorse assegnate.
Articolo 3
1. Il Ministero dello Sviluppo economico assicura le attività di coordinamento tecnico e amministrativo per l’attuazione dell’Atto Integrativo all’Accordo di programma del 2010 mediante il Comitato di Coordinamento nominato con decreto del Ministro dello Sviluppo economico 22 settembre 2010 che, con atto successivo, si provvede a rinnovare e avvalendosi del supporto tecnico di Invitalia.
Gli effetti del presente Xxxx integrativo si producono solo a seguito dell’intervenuto controllo di legittimità da parte della Corte dei Conti.
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
REGIONE MARCHE
REGIONE UMBRIA
Per presa visione INVITALIA S.p.A.
Il presente atto, composto da n. 3 articoli e da n. 8 pagine, ai sensi dell’articolo 15, comma 2-bis, della legge 7 agosto 1990, n. 241, viene sottoscritto in forma digitale nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.