PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO INTEGRATO ED ASSICURATIVO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI IDROTERMICI SANITARI E DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, SOLLEVAMENTO E DEPURAZIONE DELLE ACQUE NERE, ANTINCENDIO,...
PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO INTEGRATO ED ASSICURATIVO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI IDROTERMICI SANITARI E DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, SOLLEVAMENTO E DEPURAZIONE DELLE ACQUE NERE, ANTINCENDIO, AUTOCLAVI, GAS SPECIALI ED ARIA COMPRESSA DEGLI EDIFICI DI PROPRIETA’ O IN USO DELL’ UNIVERSITA’ DEL SALENTO.
DUVRI
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
(art. 26, comma 3 D.Lgs 81 / 08)
2.1 Articolazione dell’appalto 3
2.2 Anagrafica del Committente - figure di riferimento ex X.Xxx 81/08 4
2.3 Anagrafica dell’Appaltatore - figure di riferimento ex X.Xxx 81/08 4
2.4 Elenco dei Servizi da erogare 5
3. CONTESTO AMBIENTALE CARATTERIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ UNIVERSITARIA E DELLA SUA UTENZA 5
4. RISCHI GENERALI E PARTICOLARI PRESENTI NELLE STRUTTURE UNIVERSITARIE 7
4.4 Rischi negli spazi di transito 9
4.5 Rischi specifici presenti in particolari ambienti. 10
5. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE ATTIVITÀ DELL’APPALTATORE 10
5.2. Tipologia dei diversi servizi espletati 11
6. RISCHI DA INTERFERENZE CON IL COMMITTENTE E RELATIVE MISURE 12
7. INDICAZIONE VALUTAZIONE DEI RISCHI INTRODOTTI DALLE ATTIVITÀ DELL’APPALTATORE 14
9. PRINCIPALI NORME DI COMPORTAMENTO PER ELIMINARE LE INTERFERENZE15 10. PRINCIPALI OBBLIGHI DELLA COMMITTENZA 17
11. EMERGENZA ED EVACUAZIONE 17
12. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA 18
13. COORDINAMENTO DELLE FASI E GESTIONE DEL DUVRI 18
Il presente documento è stato redatto in conformità a quanto previsto dall’art.26 del D.Lgs. 81/08 relativo agli obblighi connessi ai contratti d’appalto, d’opera o di somministrazione che devono svolgersi all’interni dell’Università.
Il suo scopo e di:
- informare le aziende aggiudicatarie della gara dei rischi specifici presenti nell’ambiente in cui saranno chiamate ad operare;
- coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi;
- eliminare le interferenze tra i differenti soggetti operanti nel corso dello svolgimento delle lavorazioni previste dal capitolato speciale d’appalto.
Secondo le disposizioni del suddetto decreto l’elaborato comprende:
- un insieme di notizie utili al fine della comprensione del DUVRI. Si tratta di informazioni generali, di carattere contrattuale che regolano i rapporti tra Committenza e Appaltatore;
- una documentazione esecutiva che definisce le prescrizioni operative relative alle singole attività tenendo conto dei rischi interferenziali evidenziati e individuandone le relative misure di prevenzione.
Le attività in oggetto sono relative all’affidamento del servizio integrato e assicurativo di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti idrotermici sanitari e di riscaldamento, condizionamento, sollevamento e depurazione delle acque nere, antincendio, autoclavi, gas speciali ed aria compressa degli edifici di proprietà o in uso dell’ Università del Salento, per il periodo contrattuale dal 1 Novembre 2010 al 31 ottobre 2012, così come meglio e più specificatamente descritto nel Capitolato Speciale di Appalto e in tutti gli allegati contrattuali.
2.1 Articolazione dell’appalto
Il servizio è articolato nel modo che segue:
- gestione, conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti tecnologici (riscaldamento e condizionamento, trattamento aria, idrico-sanitario, fognante, antincendio e di spegnimento, di depurazione e altri impianti) in dotazione agli immobili in uso dell’Università del Salento;
L’attività da svolgere comprende:l'esecuzione di tutte le operazioni necessarie di manutenzione programmata, manutenzione ripartiva, preventiva o su chiamata, la gestione e di conduzione di tutti gli impianti tecnologici presenti negli immobili in uso a qualsiasi titolo dell’Università del Salento così come specificatamente e dettagliatamente indicato nell’ELENCO IMPIANTI ED UBICAZIONI allegato al contratto di appalto. Tutte le operazioni con le relative frequenze e
Il contratto per i servizi di cui sopra avrà durata complessiva di anni 2 (due), naturali consecutivi e continui, a decorrere dalla data di effettivo inizio del servizio. Le strutture dell’UNIVERSITÀ DEL SALENTO, oggetto del presente appalto, sono elencate negli allegati contrattuali nonché l’elenco di tutte le apparecchiature che fanno parte del servizio di che trattasi sono indicate nell’Allegato ELENCO IMPIANTI E UBICAZIONI che sarà parte integrante del contratto.
2.2 Anagrafica del Committente - figure di riferimento ex X.Xxx 81/08
Ragione sociale | Università del Salento – Piazzetta Tancredi, 7 – 00000 XXXXX |
Datore di lavoro | Rettore pro Tempore: prof. xxx. Xxxxxxxx XXXXXXXX |
Natura dell’appalto | Servizio integrato e assicurativo di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti idrotermici sanitari e di riscaldamento, condizionamento, sollevamento e depurazione delle acque nere, antincendio, autoclavi, gas speciali ed aria compressa degli edifici di proprietà o in uso dell’ Università del Salento |
RSPP | Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxx – tel.0832/297565 |
Medico Competente | Xxxx. Xxxxx XXXXXXXX – tel. |
RLS | xxx. Xxxxxxx XXXXX – tel. xxx. Xxxxxxxx XXXXXXX – tel. Sig. Xxxxxxx XXXXXXXXX – tel. |
M.C. - Medico Competente
R.S.P.P. - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Cod. Fisc./P.IVA
ISCRIZIONE C.C.I.A.A.
LEGALE RAPPRESENTANTE
FAX
TELEFONO
C.A.P.
Città
SEDE LEGALE
RAGIONE SOCIALE
Gestore del Servizio
2.3 Anagrafica dell’Appaltatore - figure di riferimento ex X.Xxx 81/08
2.4 Elenco dei Servizi da erogare
Servizi | Descrizione Servizi | Impresa Esecutrice | Data attivazione del Servizio |
MANUTENZIONE IMPIANTI TECNOLOGICI | Servizio integrato e assicurativo di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti idrotermici sanitari e di riscaldamento, condizionamento, sollevamento e depurazione delle acque nere, antincendio, autoclavi, gas speciali ed aria compressa degli edifici di proprietà o in uso dell’ Università del Salento. |
3. CONTESTO AMBIENTALE CARATTERIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ UNIVERSITARIA E DELLA SUA UTENZA
L’Università del Salento, che ha sede amministrativa centrale in Lecce, svolge la sua attività fondamentale, che è di alta formazione e di ricerca scientifica, strutturata in diverse Facoltà e Dipartimenti che sono nominalmente raggruppati in un “Polo Umanistico”, distribuito in realtà su più sedi all’interno della città di Lecce e con qualche propaggine anche in località confinanti, ed in un “Polo Scientifico”, agglomerato invece con molte sedi in un unico complesso territoriale chiuso denominato “Centro Ecotekne”, collocato sulla direttrice Lecce-Monteroni-Arnesano.
Le attività ordinarie dell’Ente sono quelle connesse con i processi di formazione tipica delle Università, vale a dire erogazione di servizi formativi di alto livello, elaborazione di programmi di ricerca ad ampio raggio, raccolta e valorizzazione di materiali di importanza storica o documentale, selezione e diffusione di informazioni di provato interesse scientifico, analisi ed interpretazione dei processi sociali del territorio di riferimento, cui si aggiungono le attività richieste come servizio di supporto di dette attività, cioè la gestione amministrativa e tecnica dell’Ente e delle sue sedi, le azioni di orientamento e di sostegno allo studio, le iniziative di facilitazione per la popolazione studentesca.
In conseguenza la tipologia di ambienti che possibile incontrare nelle diverse sedi che compongono l’Università del Salento sono:
- studi docenti ed uffici amministrativi e tecnici;
- aule didattiche di varia grandezza, aule informatiche, aule multimediali;
- ambienti seminariali o per congressi, aule di rappresentanza;
- biblioteche di settore e biblioteche estese;
- musei specialistici e aree di raccolta reperti storici;
- aree di ricerca su spazi aperti, come il bacino idrografico di Acquatina, l’Orto botanico, i siti oggetto di indagini archeologice;
- laboratori di didattica e laboratori di ricerca;
- spazi di front-office per l’utenza, con o senza sportelleria;
- archivi, depositi;
- impianti sportivi coperti e scoperti;
- altri ambienti di servizio, come portinerie, centri di calcolo, stanze per server, piccole officine meccaniche, copisterie, spacci locali, centrali tecnologiche a servizio di edifici, ecc.
All’interno delle sedi o aree universitarie possono essere presenti, oltre al personale universitario tipico, cioè docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo, anche personale di altri Enti e Strutture che hanno rapporti di collaborazione scientifica con l’Università del Salento, e che con questa condividono spazi, attrezzature e risorse umane nello svolgimento di programmi congiunti di ricerca. Essi sono, al momento:
- INFN: Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, presente c/o il Xxx.xx di Fisica;
- INFM: Istituto Nazionale di Fisica della Materia, presente c/o il Dipartimento di Fisica e c/o il Distretto Tecnologico di Via Arnesano;
- INCA: Istituto Nazionale di Chimica dell’Ambiente, presente c/o il Xxx.xx di Ingegneria dell’ Innovazione;
- CMCC: Centro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, presente in prossimità del Xxx.xx di Economia ad Ecotekne;
- CNR: Consiglio Nazionale delle Ricerche, presente nel Distretto Tecnologico e nel Xxx.xx di Ingegneria dell’Innovazione ;
- ST Microelectronics, presente nel Distretto Tecnologico di Via Arnesano.
Pur avendo un’identità specifica e diverse sedi più o meno autonome, deve invece considerarsi organico all’Università del Salento, e quindi a tutti gli effetti i suoi spazi devono essere accreditati come sede universitaria, l’ISUFI, Istituto Superiore Universitario per la Formazione Interdisciplinare.
Va infine segnalato, a completa definizione dei processi e delle strutture dell’Ateneo salentino:
- Il Polo Universitario di Brindisi, collocato c/o la Cittadella della Ricerca di Mesagne, con 2 corsi di laurea recentemente allestiti, del servizio oggetto del’appalto però fa parte solo la sede del Laboratorio Ce.Da.D. inserita all’interno di un immobile gestito in parte da altra amministrazione.
L’afflusso di persone all’interno dei vari edifici dell’amministrazione segue in parte le esigenze di corretto funzionamento dei processi organizzativi legati alla gestione dell’Ente, ed in parte scaturisce dai calendari formativi che di anno in anno vengono predisposti per sostenere la domanda degli studenti. Pur non potendo esprimersi con particolare rigidezza, per la particolarità dell’utenza, esiste una formale regolamentazione degli accessi che avviene secondo questi principi base:
Attività | Da Lunedì a Venerdì | Sabato | Domenica |
Apertura cancelli | 7,00 | 7,00 | - |
Inizio orario lavorativo | 8,00 | 8,00 (solo autorizzati) | Xxxxxx |
Fine orario lavorativo | 18,00 | 14,00 | Chiuso |
Chiusura cancelli | 20,00 | 14,00 | - |
Viene inoltre definito ed approvato ogni anno, dagli organi di governo dell’Ateneo, un “Calendario ufficiale dell’anno accademico”, che fissa anche le chiusure per festività speciali e quelle estive, limitatamente alle attività didattiche.
- personale tecnico-amministrativo, presente negli ambienti ordinari perché declina, per sua scelta o per scelta dell’organizzazione, un orario di lavoro di 36 ore settimanali, variabile in funzione all’attività che svolge e regolamentato da accordi sindacali;
- personale docente, che ha libertà di frequentazione delle sedi universitari nei limiti del rispetto degli impegni di docenza e ricerca che il ruolo definisce;
- studenti in frequentazione ordinaria di aule, laboratori, biblioteche, aule informatiche, studi docenti;
- tesisti, dottorati e ricercatori, in frequentazione ordinaria di studi docenti, laboratori, biblioteche, aule multimediali, centri di ricerca.
Durante l’orario di lavoro viene garantito un servizio di portineria nella quasi totalità di tutti i plessi universitari, salvo rare eccezioni, gestito da personale dipendente da ditta esterna in contratto di convenzione con l’Università.
Al di fuori dell’orario di lavoro, cioè 20,01- 7,59 e nei giorni festivi e per il sabato la domenica ed i festivi secondo gli orari riportati sopra la presenza di personale è piuttosto rara e riveste di norma caratteristiche di eccezionalità. E’ comunque possibile una presenza molto ridotta di personale connessa con attività di ricerca o di gestione che non può essere interrotta o che non è stato possibile adempiere nei giorni di ordinario lavoro. Gli edifici, i laboratori e gli spazi comuni, interni ed esterni, sono controllati da un servizio di sicurezza privato per mezzo di un istituto di vigilanza.
Eventuali interventi da effettuarsi negli immobili del Polo Scientifico, nell’ambito del servizio da svolgere ma al di fuori degli orari di apertura delle strutture devono essere, ove possibile, preventivamente segnalati al referente dell’Università del Salento per ottenere l’autorizzazione all’acceso da parte del piantone del servizio di vigilanza addetto alla sorveglianze l’accesso al polo universitario.
4. RISCHI GENERALI E PARTICOLARI PRESENTI NELLE STRUTTURE UNIVERSITARIE
Alle attività che vengono svolte all’interno dei locali delle varie strutture dell’Ateneo sono da correlarsi rischi lavorativi di tipo diverso.
In linea generale si può operare un opportuno distinguo tra rischi in ambienti quali uffici, studi, aule, biblioteche, archivi, sale di lettura, laboratori informatici e sale server, presenti in modo diffuso su tutti i plessi universitari, e rischi specifici che sono presenti essenzialmente in strutture a valenza tecnico - scientifica, come succede nel Polo di Ecotekne dove accanto agli ambienti già citati vi sono laboratori di didattica e di ricerca di vario genere.
Negli uffici e negli studi i rischi possibili sono correlati alla presenza in ambiente di piccola strumentazione pericolosa per urti o tagli, come ad esempio le taglierine e le punte da disegno, o di materiale cartaceo facilmente combustibile. La presenza a terra di torrette elettriche o di cavi di collegamento per computer o per la distribuzione elettrica è piuttosto diffusa e può provocare intralci alla deambulazione.
Le aule e le sale di lettura non presentano rischi specifici, così come le sale computeriz-zate, alcuni locali tecnici e le sale server; in questi ultimi casi si deve tenere conto dell’intralcio possibile, al suolo, dato sempre dai cavi di collegamento dati o elettrici.
I rischi presenti negli ambienti di lavoro del Committente sono riportati nell’apposito Documento di Valutazione dei Rischi, specifico per ogni edificio e ambiente, che sarà messo a disposizione della Ditta Affidataria del servizio ogniqualvolta si dovrà operare in ambienti non specificatamente tecnici (centrali e vani tecnici).
Gli interventi relativi al contratto per lo svolgimento del servizio di che trattasi, prevede che il personale tecnico della ditta appaltante operi negli ambienti tecnici (centrali tecnologiche) nonché in tutti gli altri ambienti con presenza di terminali di impianti utilizzatrici presenti nelle: aule, uffici, biblioteche, sale lettura, magazzini archivi ecc. Nella loro attività gli operatori dovranno porre particolare attenzione ed utilizzare DPI consoni agli interventi ed ai pericoli segnalati.
Le operazioni di manutenzione, conduzione e gestione degli impianti tecnologici sono svolte in genere dalle ore 7,30 alle ore 16,00 dal lunedì al venerdì ad eccezioni di interventi manutentiva carattere straordinario che invece dovranno essere effettuati in orari e giorni diversi. Pertanto si verificano quasi sempre problemi di interferenze con tutte le altre attività svolte all’interno degli immobili dell’Ateneo.
Di seguito si passano in rassegna le tipologie di rischio più frequenti.
Nella valutazione del rischio elettrico si fa riferimento all’impianto elettrico vero e proprio, alle connessioni ed alle apparecchiature collegate.
Tutti gli impianti elettrici presenti negli edifici universitari possono essere qualificati come “a norma DM 37/08 (ex 46/90), almeno fino ai quadretti o interruttori di utenza, salvo qualche possibile anomalia per lo più legata ad allacciamenti: cavi o fasci di cavi, usati come prolunghe collegati con riduttori, trasformatori, ciabatte etc., molto spesso adagiati sul piano calpestabile con rischio di determinare possibili intralci.
Le anomalie di cui sopra comportano tuttavia un rischio irrilevante, modesto o tutt’al più accettabile, che possono essere superati con una soglia di attenzione normale.
Il rischio incendio negli edifici universitari è legato essenzialmente alla presenza di macchine termiche di vario tipo, alimentate a gas, gasolio o energia elettrica, ed alla più generale diffusione di ambienti con grossi quantitativi di carta.
Per le situazioni legate a posizioni impiantistiche si deve far presente che esse ricadono in ambienti che non sono oggetto di intervento da parte del personale della ditta, mentre per le situazioni legate alla presenza di carta, si deve segnalare che il rischio è per lo più legato a possibili comportamenti non consoni quali fumare o usare fiamme libere in ambienti aventi apprezzabili carichi di incendio per la presenza libri, riviste ed in genere di materiali cartacei, o in ambienti dove possono essere presenti sostanze infiammabili, come i laboratori chimici.
Rispetto a queste problematiche riconducibili ad anomalie comportamentali l’Università del Salento si è da tempo attrezzata per contrastarle in ogni luogo e circostanza, riuscendo a raggiungere risultati apprezzabili, ed a tale disposizione dovrà rigorosamente conformarsi il personale della ditta. Nella generalità dei casi in fase di valutazione sono stati rilevati rischi d’incendio irrilevanti, modesti o tutt’al più accettabili e laddove la situazione presenta ancora
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I locali dotati di detti sistemi protezionistici sono opportunamente segnalati. Il personale della ditta appaltante, ove dovesse verificarsi una qualche anomalia riconducibile ad impianti di rilevamento e/o spegnimento, è tenuto ad allontanarsi immediatamente dai luoghi interessati evitando qualunque intervento diretto ed avvisando il personale tecnico di riferimento più vicino. Si segnala che dove è presente un impianto a spegnimento automatico a gas (in genere nei depositi librari), al primo eventuale avviso di allarme è assolutamente necessario abbandonare gli ambienti, perché in un tempo variabile tra 30’’ ed un minuto, seguirà una scarica di gas che renderà l’aria incompatibile con la presenza umana.
Per questa tipologia di rischio si vuol fare riferimento a parametri quali:
• microclima,
• ergonomia,
• luminosità,
• rumore,
Tenuto conto che eventuali rischi associati a questi fattori assumono rilievo solo per chi, in un determinato ambiente, presta la sua attività in maniera continuata, per il personale dell’ impresa si possono considerare solo quelli inerenti all’illuminazione.
L’illuminazione interna degli edifici è in genere più che sufficiente sia per una normale deambulazione che per le prestazioni lavorative. Salvo rare eccezioni, opportunamente segnalate, non vi sono invece lavorazioni che espongano a inquinanti nell’aria, fibre, rumore. Nei laboratori di ricerca in cui occasionalmente tale circostanza sia possibile, viene data istruzione affinché le attività di pulizia avvengano al di fuori del ciclo routinario ed esclusivamente in presenza del personale tecnico responsabile del laboratorio.
4.4 Rischi negli spazi di transito
All’interno degli edifici i possibili rischi sono legati a fattori quali:
- possibilità di scivolare a causa della natura del suolo calpestabile, soprattutto da scale con gradini a superficie levigata e con strisce consunte o distaccate oppure a superficie non perfettamente orizzontale per vetustà storica;
- possibilità di inciampare a causa di sconnessioni del suolo calpestabile, come può succedere nelle scale degli edifici storici, o semplicemente a causa di qualunque cosa impedisca il transito e non sia immediatamente percepibile, come ad esempio cavi di prolunghe, torrette elettriche ecc.;
- la possibilità, ad altezza uomo, di collidere con superfici, ostacoli o altro;
- la possibilità che dall’alto -ripiani alti di scaffalature a giorno, corpi illuminanti a soffitto, pannelli di contro soffittature ecc. - possano cadere oggetti.
Sono stati esaminate diverse situazioni di superfici calpestabili, misurandone la scivolosità ed apportando correzioni specifiche (fasce antiscivolo) laddove la situazione lo richiedesse.
Nelle situazioni connesse invece con la presenza di pavimentazioni o scale storiche, con vecchi gradini di pietra consunti e resi irregolari dal tempo, l’intervento mitigativo del rischio ha riguardato l’apposizione di corrimano sui lati.
Come rischi residui sono stati rilevati valori insignificanti o comunque accettabili, che possono essere superati nella generalità dei casi con una normale soglia di attenzione.
All’ esterno degli edifici i possibili rischi sono legati a fattori quali:
- possibilità di scivolare a causa della natura delle pavimentazioni, o meglio di una loro particolare situazione occasionale, come avviene ad esempio in caso di pioggia o per la presenza di fango,muschio, escrementi di animali, ecc;
- possibilità di inciampare a causa di sconnessioni del suolo calpestabile rese possibili dal tempo da eventi atmosferici eccezionali o da interventi di manutenzione non
- possibilità di essere investito da caduta di rami di alberi;
- possibilità di subire investimento da parte di veicoli.
L’attività di prevenzione svolta dall’Università ha cercato di tenere per quanto possibile sotto controllo quella parte di rischio che è addebitabile a responsabilità dell’Ente, come succede per esempio con la potatura degli alberi ad alto fusto, con la continua separazione dei percorsi pedonali da quelli carrabili, con le prescrizioni sulla velocità dei veicoli all’interno di Ecotekne. Ciò nonostante si deve segnalare la possibilità che gli interventi mitigativi possano non avvenire con successo o con tempestività, essendo le situazioni di pericolo legate anche a fatti atmosferici di violenza non prevedibile o a comportamenti umani non rispettosi delle regole.
Si ricorda che all’interno del comprensorio universitario di Ecotekne, attesa l’elevata presenza di pedoni, anche i mezzi del personale della ditta sono tenuti a rispettare rigorosamente la segnaletica presente e le prescrizioni di riferimento contenute nel codice della strada.
Si segnala in questa sede la necessità che i veicoli dovranno circolare a passo d’uomo.
4.5 Rischi specifici presenti in particolari ambienti
In relazione ai rischi specifici (chimico,biologico, radiazioni, elettrico, macchine utensili, etc….) ove presenti in circoscritti locali adibiti a laboratorio, questi sono evidenziati con opportuna segnaletica. Occorre pertanto attenersi alle indicazioni affisse nonché alle eventuali indicazioni verbali e/o scritte dei preposti alla sicurezza presso le singole Strutture.
5. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE ATTIVITÀ DELL’APPALTATORE
L’Università del Salento, attraverso il presente appalto di servizi, si propone di perseguire i seguenti obiettivi fondamentali:
• un servizio integrato in grado di portare a sintesi unitaria le molteplici esigenze di gestione dei diversi servizi indispensabili alla funzionalità degli edifici universitari;
• una manutenzione tempestiva e razionale in grado non solo di mantenere i livelli minimi di efficienza e di sicurezza del patrimonio, ma di avviare ad adeguamento e aggiornamento lo stato dello stesso (adeguamento funzionale e normativo) alle diverse e mutevoli esigenze cui deve assolvere e quindi con una impostazione
«globale» della gestione dei servizio manutentivo;
• minuto mantenimento e manutenzione ordinaria ;
• adeguamento normativo (progettazione);
• adeguamento funzionale (manutenzione straordinaria): progettazione ed esecuzione.
• sviluppo di strumenti per una più efficace gestione del patrimonio immobiliare ed impiantistico a disposizione mediante l’aggiornamento della consistenza e delle caratteristiche degli immobili, anche attraverso verifiche e rilievi sui luoghi, (piante, progetti, sezioni delle componenti edilizie), e la definizione dello stato di conservazione e delle condizioni d’uso, in modo da costituire banca dati idonea alla successiva dotazione degli elementi di conoscenza e della più moderna strumentazione tecnica di gestione in grado di consentire la programmazione delle attività e delle risorse (rilievo ed implementazione);
• la diagnosi e la certificazione energetica del patrimonio universitario utilizzato, come rispondenza ad obbligo normativo imposto dal Capo IV del D.Lgs.115/08 (come modificato dal D.Lgs 56/2010) ma anche come procedura di base per avviare la qualificazione energetica del patrimonio;
• percorsi di ottimizzazione della capacità di controllo della qualità e dei costi dei servizi (progettazione e manutenzione straordinaria).
• l’acquisizione di elementi conoscitivi dei sistemi edifici-impianti che consentano di ottimizzare dal punto di vista energetico il funzionamento del servizio, mediante l’utilizzo di tutti gli strumenti di verifica e controllo disponibili o recuperabili con interventi limitati.
5.2. Tipologia dei diversi servizi espletati
L’appalto consiste nell’affidamento di un servizio integrato di tipo assicurativo per la manutenzione e gestione del patrimonio tecnologico. I servizi da fornire e le modalità di espletamento delle prestazioni sono dettate nel capitolato Speciale di Appalto.
Più in specificatamente la ditta appaltatrice dovrà gestire i diversi servizi di manutenzione e gestione del patrimonio impiantistico con l’espletazione delle seguenti attività:
• servizio di gestione e aggiornamento anagrafica immobiliare (componenti tecnologiche);
• servizio e gestione della centrale operativa (call center) per segnalazione guasti e pronto intervento;
• la conduzione e la manutenzione degli impianti di produzione e distribuzione dell' acqua calda per riscaldamento e per l'acqua sanitaria (centralizzata ove esistente o con gruppi autonomi, scaldini o scaldabagno) con l'ausilio del personale addetto alla conduzione debitamente qualificato ed abilitato, ove occorra, escluso la fornitura dei combustibili di cui la Ditta dovrà comunque segnalare con congruo anticipo, minimo 3-4 giorni, il livello minimo per consentire all'Amministrazione l'approvvigionamento dello stesso;
• la conduzione e la manutenzione degli impianti di produzione e distribuzione dell'acqua refrigerata;
• la conduzione e la manutenzione delle unità per il trattamento dell'aria, comprese le canalizzazioni e le regolazioni;
• la manutenzione delle altre componenti degli impianti termici, delle relative reti di distribuzione, delle stazioni di spinta e regolazione, ed inoltre di valvole, radiatori, ventilconvettori, coibentazioni, ecc.;
• la manutenzione degli impianti idricosanitari, delle centrali di spinta, delle singole apparecchiature di utilizzo e di quelli con acqua in pressione;
• la manutenzione dei condizionatori singoli installati in tutti gli edifici universitari;
• la manutenzione della rete fognante, e degli impianti di depurazione;
• la manutenzione degli impianti di irrigazione (ove esistenti) e delle reti antincendio fìsso e di spegnimento automatico; sia con riferimento agli impianti di tipo Sprinkler che a quelli di tipo Naf S III eventualmente collegati;
• la manutenzione degli impianti dei gas, compresi anche quelli speciali;
• la manutenzione delle camere di tipo climatico (fredde, calde, termostatate);
• la preventivazione di eventuali lavori di adeguamento normativo e/o funzionale scaturenti da nuove disposizioni di legge emanate nel corso della durata dell’appalto;
• l'elaborazione di diagnosi energetiche finalizzate all’individuazione, nel corso della durata dell'appalto, di interventi mirati al conseguimento di più elevati livelli di efficienza energetica ed economicità dei servizi, nonché a favorire modalità tecnico- progettuali più efficaci ed efficienti per soddisfare un eventuale incremento dei
• la predisposizione dell’attestato di Certificazione energetica di tutti gli immobili di cui all’Allegato “1”, ed esposizione al pubblico della targa energetica;
• la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di eventuali ulteriori interventi di riqualificazione tecnologica che dovessero necessitare nell’ambito della durata dell’appalto che l’Appaltatore propone di eseguire (ovvero richiesti dalla Stazione Appaltante) e che saranno realizzati a fronte dell’autorizzazione scritta da parte dell’Amministrazione.
L’elenco completo degli impianti oggetto di appalto, divisi per edificio in cui sono riportati nell’apposito elaborato “Allegato B: ELENCO IMPIANTI E UBICAZIONE”.
Le operazioni di manutenzione degli impianti tecnologici sia a carattere ordinario che a carattere straordinario e anche nelle varie fasi di manutenzione programmata prevedono l’utilizzo o la formazione di sostanze pericolose:
• formazione di polveri proveniente da attriti fra diversi componenti degli impianti;
• formazioni di polveri per mezzo di esecuzione di interventi su opere murarie;
• utilizzo di olii, lubrificanti e sostanze chimiche;
• l’utilizzo di fiamme libere durante i vari interventi per saldature o altro operazioni di tagli di materiale ferroso;
• utilizzo di disincrostanti,
• utilizzo, reintegro, sostituzione smaltimento di gas refrigeranti
In tutte le operazioni al personale specializzato della Ditta affidataria si raccomanda l’utilizzo dei DPI, nonché della consultazione delle schede tecniche e di sicurezza delle sostanze utilizzate e di avvertenze riportate sulle confezioni e durante le varie operazioni di delimitare le aree interessate affinché si eviti che le sostanze utilizzate o provocate (polveri) possano interessare anche altri utenti a qualsiasi titolo presenti e/o lavoratori.
6. RISCHI DA INTERFERENZE CON IL COMMITTENTE E RELATIVE MISURE
RISCHIO ELETTRICO | |
Impianto elettrico | L'impianto elettrico è costituito da quadri, linee e impianti sotto tensione (impianti di i lluminazione, impianti di allarme, apparecchiature informatiche). Gli impianti sono conformi alla normativa vigente. |
Rischi da interferenze | Possibile accesso agli impianti da parte di personale non Autorizzato |
Comportamenti da adottare da parte della società appaltatrice | La società appaltatrice informa i propri dipendenti che l'accesso ai locali di lavoro è consentita solo previa autorizzazione della committente, a questo proposito i dipendenti della società appaltatrice hanno l'onere di presentarsi al responsabile della sede esaminata all'inizio dei lavori muniti di apposito tesserino di riconoscimento |
Comportamenti da adottare da parte della società committente | Chiudere i quadri elettrici e verificare periodicamente l'impianto elettrico. Il committente informa la società appaltatrice riguardo la presenza di impianti elettrici e autorizza l'accesso ai luoghi dove sono presenti gli impianti. Il committente provvede alla manutenzione degli impianti e attua le verifiche previste dalla normativa vigente. |
RISCHIO PER UTILIZZO ATTREZZATURE | |
Attrezzature | I lavoratori della società appaltatrice utilizzano, per i lavori da eseguire, solo ed esclusivamente attrezzature proprie. Nello specifico, delle attrezzature di proprietà del committente, è autorizzato solo l'utilizzo di scalette e sgabelli di altezza inferiore ad 1 m, ma non di apparecchiature meccaniche o elettromeccaniche come transpallet, muletti, montacarichi ed altro. |
Rischi da interferenze | Possibile utilizzo di attrezzature della committente da parte della società appaltatrice e viceversa, possibile danni causati dalle attrezzature in uso. |
Comportamenti da adottare da parte della società appaltatrice | La società appaltatrice che utilizza attrezzature che possano comportare un rischio evidente per i lavoratori della committente informa il responsabile della sede esaminata. In caso di manutenzione di attrezzature la società appaltatrice segue le seguenti regole: - utilizzo delle attrezzature solo dopo preventiva richiesta; - divieto di apportare modifiche, di qualsiasi genere, a macchine ed impianti senza preventiva autorizzazione; - divieto di rimuovere modificare o manomettere i dispositivi di sicurezza e/o protezione installati su macchine e impianti. La società appaltatrice si impegna a sorvegliare le attrezzature utilizzate e a non lasciarle incustodite. |
Comportamenti da adottare da parte della società committente | Controllare il corretto utilizzo delle attrezzature da parte dei dipendenti dell’ appal- tatore. In caso di utilizzo che possa comportare un rischio evidente per i lavoratori, intervenire per richiedere e/o attuare misure atte a ridurre ogni rischio connesso. |
RISCHIO PER INALAZIONE DI POLVERI, FIBRE, GAS, VAPORI | |
Rischi da interferenze | Possibile accesso in luoghi interessati da lavori di tipo edile da parte di personale della ditta appaltatrice, non autorizzato. |
Comportamenti da adottare da parte della società appaltatrice | La società appaltatrice informa i propri dipendenti che l'accesso ai locali di lavoro è consentita solo previa autorizzazione della committente; a questo proposito i dipendenti della società appaltatrice hanno l'onere di presentarsi al responsabile della sede esaminata all'inizio dei lavori muniti di apposito tesserino di riconoscimento |
Comportamenti da adottare da parte della società committente | Il committente informa la società appaltatrice riguardo la presenza di attività che possono determinare il rischio di presenza o formazione di polveri, fibre, gas e vapori. |
RISCHIO STRUTTURALE | |
Rischi da interferenze | Possibile accumulo di materiale pesante su solai durante le operazioni di facchinaggio. |
Comportamenti da adottare da parte della società appaltatrice | La società appaltatrice informa i propri dipendenti che l’accumulo di materiale pesante, soprattutto nella fattispecie quello di natura libraria, non è consentito in modo illimitato sui solai di piano, e che quindi prima dell’ 'inizio dell’attività che presenta rischi da sovraccarico strutturale hanno l’obbligo di accertare la portanza dei solai contattando il responsabile tecnico della sede interessata. |
Comportamenti da adottare da parte della società committente | Il committente informa la società appaltatrice riguardo isovraccarichi dei solai che, in assenza di specificazioni diverse raccolte presso la struttura tecnica della sede interessata, i sovraccarichi non devono superare in nessun caso il limite di 200 kg./mq. |
RISCHIO CADUTE OGGETTI DALL’ALTO | |
Rischi da interferenze | Possibile caduta di utensili utilizzati per la pulizia delle superfici a vetrate, infissi esterni e davanzali. |
Comportamenti da adottare da parte della società appaltatrice | La società appaltatrice informa i propri dipendenti che durante le operazioni di pulizia delle superfici vetrate, infissi e davanzali, le zone sottostanti devono esser opportunamente delimitate per proteggere dalla caduta di oggetti dall’alto. |
Comportamenti da adottare da parte della società committente | Il committente controlla che durante le operazioni di pulizia delle superfici vetrate, infissi e davanzali, le zone sottostanti siano state opportunamente delimitate e segnalate per la possibile caduta dall’alto di utensili. |
Rischi da interferenze | Xxxxxxx di caduta per ostacoli lasciati sulle zone di passaggio o per urto con materiali/ attrezzature abbandonati sui percorsi da altre Ditte presenti nei locali dell’Università. Pavimenti resi scivolosi dalla pioggia, dal lavaggio o da un sversamento accidentale di liquidi durante la movimentazione e/o le lavorazioni, non tempestivamente segnalata e/o adeguatamente rimossa. |
Comportamenti da adottare da parte della società appaltatrice | La società appaltatrice informa i propri dipendenti che durante le operazioni di facchinaggio è necessario delimitare la zona di lavoro e durante le operazioni di lavaggio è necessario apporre idonea segnaletica mobile per evidenziare il rischio di scivolamento. |
Comportamenti da adottare da parte della società committente | Il committente verifica che durante le operazioni di facchinaggio e di lavaggio dei pavimenti la società appaltatrice abbia opportunamente delimitate le aree di intervento e segnalato il rischio di scivolamento. |
RISCHIO INCIDENTI CON AUTOMEZZI | |
Rischi da interferenze | Xxxxxx incidente procurato da impatto con mezzo di visitatori che transita nella rete viaria interna dell’ Università per operatori che effettuano il servizio di pulizia delle aree esterne. |
Comportamenti da adottare da parte della società appaltatrice | La società appaltatrice informa i propri dipendenti che durante le operazioni di pulizia delle aree esterne carrabili, quando vi è interferenza con la viabilità ordinaria, è necessario apporre adeguata segnaletica provvisoria, conforme al codice della strada, per segnalare la presenza di lavori in corso. |
Comportamenti da adottare da parte della società committente | Il committente verifica che durante le operazioni di pulizia delle aree esterne carrabili la società appaltatrice abbia opportunamente segnalato con cartelli di segnaletica stradale provvisoria, le aree di intervento. |
7. INDICAZIONE VALUTAZIONE DEI RISCHI INTRODOTTI DALLE ATTIVITÀ DELL’APPALTATORE
(Spazio da compilare a cura dell’Assuntore)
La Committente precisa e la ditta Appaltatrice ne prende atto che, nell’ambito delle attività che le vengono affidate con il contratto di appalto di cui il presente documento costituisce allegato, la ditta Appaltatrice può trovarsi ad eseguire interventi di manutenzione ordinaria (o straordinaria se autorizzati) in presenza di personale della Committente stessa ovvero in presenza (se non addirittura in collaborazione) con altre imprese incaricate dalla Committente.
La Ditta Appaltatrice dovrà collaborare con le eventuali altre imprese coinvolte, portando il contributo delle proprie specifiche competenze. Tutte le attività saranno svolte nel rigoroso rispetto del presente DUVRI (o di specifici DUVRI che saranno appositamente redatti in caso di necessità), che avranno quindi efficacia e valenza nei riguardi sia del personale/attività della Committente, sia del personale/attività delle imprese, sempre incaricate dalla Committente, che dovessero trovarsi ad eseguire congiuntamente l’intervento di manutenzione.
9. PRINCIPALI NORME DI COMPORTAMENTO PER ELIMINARE LE INTERFERENZE
In tutte le aree degli edifici Universitari è vietato fumare.
Il personale della Ditta che presta l’attività deve essere tassativamente munito di tesserino di riconoscimento nei modi previsti dalla legislazione vigente in materia.
Il personale non deve e non può toccare o muovere, nei laboratori ed in tutti quei locali in cui sono presenti attrezzature scientifiche, niente, senza aver precedentemente concordato con il personale addetto al laboratorio (o comunque presente all’interno del locale) le operazioni che può svolgere. In linea generale il personale dell’Impresa si presenterà nel locale oggetto dell’intervento di manutenzione, spiegando le operazioni che deve svolgere e chiedendo la possibilità che vengano interrotte, per il tempo necessario all’esecuzione dell’intervento, le attività in quel momento in corso. Ovvero concordando con il personale presente e con il coordinamento degli uffici manutenzione una data ed un orario compatibile che consenta la realizzazione dell’intervento senza danneggiare o limitare l’attività in corso da parte del personale della Committente.
Al momento dell’esecuzione dell’intervento di manutenzione e per tutta la durata dello stesso il personale della Committente dovrà interrompere l’attività in corso ed uscire dal locale, ovvero concordare con il personale dell’Impresa Appaltatrice un altro orario ed un’altra data nella quale sarà possibile interrompere l’attività e lasciare il locale a disposizione dell’Impresa Appaltatrice per il tempo necessario alla realizzazione dell’intervento.
Per gli interventi da realizzare all’interno di Xxxx didattiche, si dovranno preventivamente conoscere gli orari delle lezioni per poter programmare l’intervento occorrente nelle fasce orarie in cui non viene svolta attività didattica.
In caso di particolare necessità, la Ditta Appaltatrice dovrà richiedere l’intervento, tramite gli uffici manutenzione che predisporrà, sentito il responsabile della struttura, l’interruzione delle lezioni per motivi di sicurezza e consentirà alla Ditta Appaltatrice l’esecuzione dei lavori necessari.
In tutti gli altri casi la Ditta Appaltatrice svolgerà il proprio intervento all’interno del normale orario lavorativo (8.00/18.00) nel periodo in cui non si svolgono attività didattiche, compatibilmente con la disponibilità dell’Aula stessa.
E’ fatto divieto in tutti i locali ove è presente un impianto centralizzato di rilevazione fumo e/o gas di utilizzare solventi spray, liquidi infiammabili e qualunque sostanza volatile che potrebbe innescare l’allarme.
In caso di necessità di utilizzo di trapani, percussori, flessibili e comunque attrezzature in grado
di produrre polveri, è fatto obbligo di dotare le stesse di apposite attrezzature di aspirazione e immagazzinamento, onde ridurre al minimo il rischio di polveri.
Nel caso di utilizzo di sostanze chimiche nocive, l’utilizzo delle stesse deve avvenire secondo specifiche modalità operative indicate dalla scheda tecnica di prodotto (scheda che deve essere presente sul luogo insieme alla documentazione di sicurezza ed essere esibita su richiesta del Datore di Lavoro, del R.U.P., del Direttore Incaricato e suoi collaboratori e del competente Servizio di prevenzione e Protezione). Per quanto possibile gli interventi che necessitano di prodotti chimici, se non per lavori d’urgenza, saranno programmati in modo tale da non esporre persone terze al pericolo derivante dal loro utilizzo. E’ fatto divieto di miscelare tra loro prodotti diversi o di travasarli in contenitori non correttamente etichettati. L’impresa Appaltatrice non deve in alcun modo lasciare incustoditi prodotti chimici e loro contenitori, anche se vuoti.
In tutte le operazioni di pulizia non dovranno mai essere utilizzati liquidi infiammabili come benzina, gasolio, alcool, bensì appositi liquidi detergenti ininfiammabili e non tossici.
E’ vietato l’uso di fornelli, stufe elettriche, radiatori termici portatili, piastre radianti e simili se non preventivamente ed espressamente autorizzati L’Impresa Appaltatrice deve utilizzare apparecchi elettrici rispondenti alla regola d’arte ed in buono stato di conservazione , evitando l’uso di cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni che ne compromettano l’integrità.
Ciò al fine di eliminare il rischio di causare disservizi sulla rete impiantistica della Committente con implicazioni potenzialmente pericolose per il suo personale.
E’ fatto divieto tassativo di utilizzare macchine e/o attrezzature di proprietà della Committente, di qualsiasi tipo e natura.
Materiali, macchine e /o attrezzature dovranno essere posizionati in appositi spazi (transennati/delimitati) in modo tale da non costituire ostacolo, pericolo e/o intralcio alla circolazione di mezzi e persone. Il deposito non potrà avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga e dovrà limitarsi al tempo strettamente necessario allo svolgimento dell’attività lavorativa prevista. Materiali e attrezzature non più necessari all’attività dovranno essere immediatamente allontanati. I materiali di risulta delle lavorazioni, ancorché inerti, non dovranno essere accumulati e ne dovrà essere disposta la raccolta e l’allontanamento nel tempo più breve possibile. Le bombole contenenti gas (anche se esauste) non potranno essere lasciate in deposito all’interno dei locali, né in luoghi esterni comunque di pertinenza degli edifici dell’Università.
Nel caso di esecuzione di lavorazioni in quota mediante scale, trabattelli, ponteggi fissi o mobili, piattaforme aeree, ecc. l’Impresa Appaltatrice dovrà rendere inaccessibile al personale della Committente e delle altre Imprese eventualmente coinvolte lo spazio a terra con un franco sufficiente intorno all’attrezzatura utilizzata per il lavoro in quota.
Prima dell’inizio di lavorazioni con fiamme libere o con attrezzature in grado di generare scintille (mole, flessibili, ecc) deve sempre essere assicurata la presenza di mezzi estinguenti efficaci a portata di mano degli operatori: Si dovrà inoltre garantire che il personale della Committente e/o di altre imprese presenti non venga in contatto con detti centri di pericolo installando, se necessario, le opportune protezioni e delimitazioni.
Nel caso si renda necessario procedere , per ragioni di sicurezza, alla chiusura anche parziale della rete di distribuzione idrica, ovvero si debba interrompere l’utilizzo di servizi igienici per interventi sulle tubazioni di scarico, è fatto obbligo all’Impresa Appaltatrice di contattare i responsabili degli Uffici di Manutenzione (o il R.U.P.) per ricevere la necessaria autorizzazione, anche verbale, che dovrà essere annotata sulla cedola di rendicontazione dell’intervento. Tale operazione dovrà essere segnalata mediante appositi cartelli (scritti anche a mano se in condizioni di emergenza) da applicare in tutta l’area oggetto di limitazione d’uso.
Altrettanta accortezza deve essere tenuta in occasione di interventi su impianti di gas tecnici, gas metano centralizzati o localizzati, per i quali l’interruzione dell’erogazione deve essere sempre e comunque concordata PREVENTIVAMENTE con i Direttori di esecuzione e opportunamente segnalata.
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Il personale dell’Impresa Appaltatrice dovrà tassativamente rispettare le seguenti prescrizioni:
a) – le uscite di sicurezza e le vie di esodo devono essere sempre mantenute sgombre da materiali che possano ostacolare il transito delle persone ;
b) Le porte tagliafuoco devono essere mantenute sgombre da materiali o oggetti che ne possano ostacolare la chiusura;
c) Gli estintori, gli idranti e la cartellonistica di sicurezza non devono essere coperti in alcun modo.
All’Impresa Appaltatrice è fatto assoluto divieto di:
a) – accedere, circolare, transitare a qualsiasi titolo in locali e/o aree diverse di quelle di volta in volta interessate all’attività lavorativa commissionata;
b) Effettuare attività estranee alle proprie competenze e pertanto non coerenti con la formazione tecnico professionale del proprio personale;
c) Effettuare lavorazioni comunque estranee agli interessi della Committente, alle necessità specifiche del lavoro commissionato ovvero non riconducibili a quanto espressamente richiesto e/o concordato con il personale della ripartizione Tecnica dell’Università del Salento.
10. PRINCIPALI OBBLIGHI DELLA COMMITTENZA
I locali oggetto degli interventi di manutenzione ordinaria sono quelli indicati nell’elenco edifici allegato al contratto.
Le planimetrie di tutti i locali potranno essere richieste ai relativi uffici Manutenzione dell’Area gestione patrimonio.
L’elenco dei Responsabili sulla regolare esecuzione del contratto e loro collaboratori ed i relativi numeri telefonici saranno fornite alla Ditta Appaltatrice nel corso della riunione preliminare successiva all’aggiudicazione definitiva.
In caso di incidente grave dovrà essere contattato il 118 per l’emergenza sanitaria.
L’ubicazione dei presidi di sicurezza è indicata nelle planimetrie apposite che potranno essere richieste al R.U.P.
Tutte le strutture dell’UNIVERSITÀ DEL SALENTO, in funzione delle attività che vi si svolgono, sono provviste di idonee vie di fuga, sicure, sgombre da ostacoli, segnalate.
Esse sono utilizzabile dai lavoratori anche per il passaggio in condizioni normali ma devono essere mantenute in condizioni di efficienza per l’emergenza. Ogni via di fuga è adeguatamente illuminata anche in caso di guasto dell’impianto di illuminazione artificiale mediante un impianto di emergenza. Il personale della ditta esecutrice del servizio che sarà utilizzata nell’appalto dovrà conoscere i piani di emergenza delle strutture dell’UNIVERSITÀ DEL SALENTO che frequenta, per assicurare una rapida evacuazione dalle differenti zone di lavoro, in caso di pericolo.
Qualora se ne riscontri la necessità, i lavoratori della ditta appaltatrice devono prendere conoscenza, attraverso un idoneo programma di informazione coordinato con l’Università, delle modalità di gestione e valutazione dei sistemi di attivazione e/o disattivazione degli impianti di allarme ed evacuazione presenti nei diversi luoghi di lavoro.
In relazione alle misure di primo soccorso, dovrà essere predisposta a cura della ditta esecutrice,
12. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA
Gli oneri per la sicurezza sul lavoro connessi con l’appalto in questione, la cui definizione è stabilità dall’art.26 del D.Lgs. 81/08, vengono quantificati nella somma di € 8.640,00 per anno di servizio per un totale complessivo di € 17.280,00 (non soggetti a ribasso d’asta) per la durata di anni due.
Essi sono stati determinati con particolare riferimento alle seguenti tipologie di interventi:
- Maggior onere per la realizzazione di ogni singolo intervento dovuto alla possibilità di dover riprogrammare lo stesso in funzione delle esigenze delle attività dell’Università del Salento;
- Apparecchi di aspirazione da applicare a trapani e strumenti a percussione per limitare la dispersione di polveri nei locali dell’Università del Salento;
- Transenne di delimitazione provvisorie e nastro segnaletico;
- Cartellonistica di sicurezza per segnalazione interventi in corso,
- Interventi straordinari in quota con trabattelli per scale mobili per manutenzioni straordinarie non programmate su : anemostati, unità esterne condizionatori autonomi o altro.
13. COORDINAMENTO DELLE FASI E GESTIONE DEL DUVRI
Il presente DUVRI e gli eventuali allegati, parte integrante dello stesso, contengono:
▪ le normative di riferimento, le indicazioni circa la gestione del piano e i rapporti tra gli attori, la descrizione della documentazione di sicurezza e salute, la modulistica;
▪ i dati relativi alle attività del Committente, all’appalto e all’impresa appaltante;
▪ la descrizione delle caratteristiche tecniche dell’appalto, delle modalità di intervento, l’analisi dei rischi interferenziali, la valutazione dei rischi residui;
▪ le misure di prevenzione relativamente alle fasi lavorative e l’elenco dei dispositivi di sicurezza individuali.
Il DUVRI deve essere sottoscritto per accettazione da tutti i soggetti interessati nelle varie fasi, apponendo le firme nella tabella sotto riportata.
Lecce, li Luglio 2010
Committente (firmatario del contratto) | |
Data ……………………….. | firma.............................................. |
Datore di lavoro dell’impresa appaltatrice | |
Data ……………………….. | firma.............................................. |
RLS dell’impresa appaltatrice | |
Data ……………………….. | firma.............................................. |
TABELLA DEGLI AGGIORNAMENTI | ||||
N. | Varianti | Pagine | Data | Firma |
Ogni copia di aggiornamento sostituisce in modo completo quella precedente. L’aggiorna-mento è identificato nell’intestazione di pagina dal numero progressivo di Revisione (Rev.).
Geom. Xxxxxxx Xxxxxxxxx ing. X. Xxxxxxxx Xxxxxxx