CAPO I : OGGETTO ED AMMONTARE DELL'APPALTO - DESIGNAZIONE DELLE OPERE 2
CAPO I : OGGETTO ED AMMONTARE XXXX'XXXXXXX - XXXXXXXXXXXX XXXXX XXXXX 0
Art.1.1 OGGETTO DELL'APPALTO 2
Art.1.2 AMMONTARE DELL'APPALTO 2
Art.1.3 DESIGNAZIONE SOMMARIA DELLE OPERE 3
Art.1.4 CONDIZIONI DI APPALTO 4
1.4.1 Condizioni generali relative ai lavori 4
Art.1.5 ECCEZIONI DELL'APPALTATORE 5
CAPO II: DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO 6
Art.2.1 OSSERVANZA DI LEGGI E REGOLAMENTI 6
Art.2.2 CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA` ALLA GARA 6
Art.2.3 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO 6
Art.2.4 XXXXX XXX XXXXXX 0
Art.2.5 CAUZIONI E GARANZIE 7
Art.2.6 SUBAPPALTO E CESSIONE DEI CREDITI 7
Art.2.7 CONSEGNA E INIZIO DEI LAVORI 7
Art.2.8 TEMPO UTILE PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI 7
Art.2.9 ANTICIPAZIONE - PAGAMENTI IN ACCONTO 7
Art.2.10 ULTIMAZIONE DEI LAVORI E STATO FINALE 8
Art.2.11 CONTO FINALE 8
Art.2.12 COLLAUDO 8
Art.2.13 DOCUMENTI CONTABILI 8
Art.2.14 MISURA E ACCERTAMENTO DEI LAVORI 8
Art.2.15 SPESE A CARICO DELL'APPALTATORE 9
Art.2.16 PERSONALE DELL'IMPRESA - DISCIPLINA DEL CANTIERE - PIANO DI SICUREZZA 10
Art.2.17 RESPONSABILITA` TECNICA DELL'APPALTATORE 10
Art.2.18 TRATTAMENTO E TUTELA DEI LAVORATORI 11
Art.2.19 ONERI A CARICO DELL'APPALTATORE 11
Art.2.20 CASI DI SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO DURANTE IL XXXXX XXX XXXXXX 00
Art.2.21 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE 13
Art.2.22 INVARIABILITA` DEI PREZZI 13
Art.2.23 REVISIONE DEI PREZZI 13
Art. 3.1 DISPOSIZIONI GENERALI 14
Art. 3.2 NORMATIVA GENERALE DI RIFERIMENTO 14
Art. 3.3 PROGETTO GENERALE 35
Art. 3.4 VERIFICHE TECNICHE E SCELTE ESECUTIVE 34
Art. 3.5 PROVE FUNZIONALI E VERIFICHE ALLO STATO FINALE 35
Art. 3.6 CERTIFICAZIONI DI CONFORMITÀ 36
Art. 3.7 PROVE SUI MATERIALI 37
Art. 3.8 GARANZIE DI FUNZIONAMENTO E MANUTENZIONE 37
CAPO IV: ELENCO DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DELLE LAVORAZIONI UNITARIE costituenti gli elementi dei lavori a corpo 38
CAPO V: ELENCO PREZZI LAVORI A CORPO A BASE D’ASTA 40
CAPO I : OGGETTO ED AMMONTARE DELL'APPALTO - DESIGNAZIONE DELLE OPERE.
Art.1.1 OGGETTO DELL'APPALTO.
L'appalto ha per oggetto l'esecuzione di tutte le opere e fornitura di provviste, previste nel progetto esecutivo dei lavori di REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI POTENZA PARI A 19,8 kW DI PICCO DA REALIZZARE NELL’AZIENDA DI USSANA – LOC. SAN XXXXXXX.
I lavori oggetto dell’appalto comprendono prevalentemente interventi di natura impiantistica, con lavorazioni sulle opere civili a corredo; con riferimento agli elaborati di progetto i lavori sono così sintetizzabili:
Installazione di generatore fotovoltaico da 19,8 kWp con strutture di sostegno montate a terra e opportunamente inclinate e fissate, previo spianamento del sottofondo; opere civili e impianti elettrici a corredo, comprendenti la realizzazione di box in muratura per l’alloggiamento del convertitore dc/ac e delle altre apparecchiature necessarie, l'esecuzione di scavi e rinterri per posa cavidotti., e per il collegamento del generatore alla rete elettrica aziendale.
Art.1.2 AMMONTARE DELL'APPALTO.
L'appalto verrà affidato con contratto a corpo, separando l’importo afferente alle lavorazioni e forniture dagli oneri della sicurezza (non soggetti a ribasso d’asta).
1 - L'importo complessivo a base d'asta, per l’esecuzione delle lavorazioni e forniture, è di Euro 169.679,71 (diconsi Euro Centosessantasettemilazerosettanta/12), ripartito su N.3 corpi d’opera, classificabili nelle categorie generali OG9 Impianti per la produzione di energia elettrica (prevalente), OG11 Impianti Tecnologici e OG1 Edifici Civili e Industriali, ai sensi del D.P.R. N.34 del 25/01/2000.
2 - L’importo riconosciuto per gli oneri di sicurezza, determinati ai sensi del DPR 3 luglio 2003 n. 222 – art. 7, è fissato in Euro 1.750,59 (diconsi Euro Millesettecentocinquanta/59) e non è soggetto a ribasso d’asta.
Con riferimento alla tipologia e al merito dei lavori, questi risultano scomposti nelle seguenti N.3 categorie (corpi d’opera), ciascuna contraddistinta da un proprio prezzo a corpo:
1.1 PC 1.1 | Installazione di generatore fotovoltaico (OG9): | € 111.853,17 | 65,921 % |
1.2 PC 1.2 | Impianto elettrico per l'allaccio del generatore alla rete (OG11): | € 31.447,26 | 18,533 % |
1.3 PC 1.3 | Opere civili a corredo dell'impianto FV1 (OG1): | € 26.379,18 | 15,546 % |
TOTALE LAVORI A BASE D'ASTA: | € 169.679.61 | 100.000% | |
TOTALE LAVORI IN APPALTO: | € 171.430.20 |
Con riferimento alle categorie di qualificazione di cui al D.P.R. N.34 del 25/01/2000, i lavori risultano così ripartiti:
1 - in categoria OG9 Impianti per la produzione di energia elettrica (prevalente): | € 111.853,17 | 65,921 % |
2 - in categoria OG11 Impianti tecnologici: | € 31.447,26 | 18,533 % |
3 - in categoria OG1 Edifici Civili e Industriali: | € 26.379,18 | 15,546 % |
TOTALE LAVORI A BASE D'ASTA: | € 169.679.61 | 100.000% |
A tale importo verrà applicato il ribasso offerto in sede di gara. Il prezzo delle opere realizzate a corpo, al netto del ribasso d'asta, è fisso ed invariabile, senza che possa essere invocata dalle parti alcuna verificazione sulla loro misura o sul valore attribuito alla qualità delle opere eseguite.
L'Amministrazione appaltante ha facoltà di apportare le varianti al progetto che riterrà necessarie con i limiti e le prescrizioni dell'art.132 del DLvo 163/2006 e successive modificazioni e integrazioni.
Art.1.3 DESIGNAZIONE SOMMARIA DELLE OPERE.
Come si evince dagli elaborati grafici di progetto le caratteristiche principali delle opere e dei lavori da eseguire possono riassumersi sinteticamente come segue.
1.3.1 Sequenza dei lavori
La sequenza dei lavori per l'installazione dell'impianto fotovoltaico può così riassumersi:
- preparazione dei basamenti in cemento per il fissaggio delle stringhe;
- fissaggio, mediante tasselli ad espansione, al di sopra dei basamenti, dei profilati a "L" in acciaio zincato a caldo, costituenti l'orditura principale per l'ancoraggio dei pannelli fotovoltaici;
- fissaggio (sui profilati a "L") dell'orditura secondaria, in profilati di acciaio zincato a caldo ad "L" ;
- realizzazione di scavi e ripristini, posa in opera di cavidotti e pozzetti per il collegamento delle stringhe al locale di alloggiamento dell’inverter;
- installazione di complessivi N.99 pannelli fotovoltaici da 200 Wp suddivisi in n. 9 stringhe da 11 moduli ciascuna, mediante profili ad "C" in acciaio zincato a caldo o alluminio;
- posa delle condutture con cavi tipo “radox 125 solarvabel 600/1000 V” o equivalenti per il collegamento delle stringhe di pannelli in serie fino al raggiungimento delle cassette di stringa e cavi tipo FG7R da queste al quadro di parallelo stringhe, alloggiato in prossimità dell’inverter;
- costruzione del basamento, pozzetti e cunicoli e posa in opera del box prefabbricato per l'alloggiamento dei quadri elettrici, dell’inverter e degli eventuali dispositivi di monitoraggio esterni;
- installazione di: N.1 quadro di campo, N.1 inverter da 21 KW, quadro generale e dispositivo di monitoraggio all'interno del box prefabbricato;
- realizzazione della linea di collegamento fra il quadro generale e il quadro generale di distribuzione della rete elettrica aziendale; con esecuzione di scavi e ripristini, fornitura e posa di cavidotti corrugati in PE (anche in predisposizione), intercettati da pozzetti in cls, e di cavi FG7R 0,6/1KV;
- realizzazione dell'insieme dei collegamenti elettrici con cavi H07RN-F e FG7(O)R 0,6/1KV alloggiati entro canali in PVC e cavidotti interrati, per il collegamento fra quadri elettrici - inverters e nuovo contatore di energia su punto di allaccio del generatore FV alla rete ENEL.
Art.1.4 CONDIZIONI DI APPALTO.
1.4.1 Condizioni generali relative ai lavori.
Nell'accettare i lavori sopra descritti ed ai fini della valutazione del ribasso d’asta, l'Appaltatore dichiara:
- di avere preso conoscenza delle opere da eseguire e dei luoghi, di avere visitato gli edifici e le pertinenze esterne, dove si dovranno svolgere i lavori e di avere accertato lo stato delle strutture, degli impianti e delle aree esterne;
- di avere valutato, nell'offerta del ribasso tutte le circostanze (anche relative ad eventi particolari e caratteristici dei luoghi dove si dovranno svolgere i lavori) e gli elementi che influiscono sul costo delle lavorazioni, della mano d'opera, dei noli, dei trasporti e dei materiali;
- di avere valutato gli oneri conseguenti a dover operare in luoghi dove si svolgono attività lavorative, e di dover garantire e non ostacolare, durante l’esecuzione dei lavori, il regolare sviluppo di tali attività, nonché di ogni tipo di interferenza che ciò può comportare;
- di impegnarsi ad effettuare i lavori nel rispetto delle strutture e degli impianti esistenti e delle prescrizioni generali del progetto e di aver valutato gli oneri conseguenti alla necessità di integrare le nuove installazioni con altre esistenti;
- di aver considerato e valutato nella formulazione del ribasso d’asta, gli oneri relativi a tutte le rimozioni necessarie, quelli relativi al trasporto e conferimento a discarica e quelli relativi alla formazione di scavi, ripristini, fori e tracce nelle murature esistenti e al ripristino finito delle medesime;
- di avere esaminato le scelte dimensionali e averle considerate corrette e comunque tali da non richiedere varianti che possano comportare richieste di maggiori compensi;
- di avere preso visione della computazione delle quantità dei lavori unitari assunte a base di stima dell'importo a base d'asta, di averle ritenute congrue ovvero di aver tenuto conto di eventuali difformità riscontrate e di averle comunque considerate nella valutazione del ribasso d'asta;
- di avere preso visione del presente Capitolato Speciale di Appalto e di tutte le condizioni in esso contenute, e di averle valutate e considerate in sede di offerta, anche con particolare riferimento agli oneri derivanti dal dover garantire totalmente, per due anni dal termine dei lavori, gli impianti fotovoltaici realizzati, secondo quanto disposto dall'art.3.7 del Capitolato;
- di accettare per le opere a corpo il prezzo chiuso, cioè fisso ed invariabile senza facoltà di invocare alcuna verificazione delle misure o del valore attribuito alla qualità delle opere.
1.4.2 Condizioni particolari per la sicurezza in fase di esecuzione.
Nell’accettare i lavori l’appaltatore dichiara di aver preso visione (qualora esistente) del Piano di sicurezza e di coordinamento dei lavori, redatto ai sensi dell’art.12 del D.Lvo 494/96, ed associato al progetto degli interventi appaltati.
Con specifico riferimento al Piano di sicurezza e di coordinamento l’appaltatore dichiara :
- di avere analizzato i contenuti e gli oneri previsti nel piano e di accettarli incondizionatamente, fatti salvi i diritti dell’impresa di apportare eventuali integrazioni e proposte di soluzioni migliorative, anche in relazione alla propria organizzazione e alle proprie risorse, senza che ciò comporti la richiesta di ulteriori compensi;
- di aver preso atto che le lavorazioni previste dal progetto a base d’appalto, non sono tali da richiedere speciali maggiori compensi per apprestamenti di sicurezza, oltre a quelli valutati nel piano, e che pertanto i prezzi posti a base d’appalto per l’esecuzione delle opere, sono comprensivi e remunerativi di tutti gli oneri necessari per il rispetto degli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente;
- in particolare ai sensi dell'art.131 del Dlvo 163/2006, dichiara di aver preso atto della stima degli oneri associati alle misure di sicurezza e di averli ritenuti congrui, ovvero di avere tenuto conto di ogni altra esigenza e di ogni altro onere associato, e di avere formulato il ribasso d’asta sui prezzi di progetto limitatamente alla quota relativa alle lavorazioni e forniture, avendo provveduto preliminarmente a scorporare da essi la quota relativa alla sicurezza;
- che pertanto i prezzi a corpo stabiliti nel contratto, al netto del ribasso d’asta, sono remunerativi delle lavorazioni e delle forniture, e di ogni altro costo accessorio atto ad assicurare tutte le condizioni di sicurezza necessarie per l’esecuzione dei lavori;
- di avere le capacità e i mezzi necessari a garantire gli standard di sicurezza previsti nel predetto piano.
L'appaltatore non potrà quindi eccepire, durante l'esecuzione dei lavori, la mancata conoscenza di condizioni o la sopravvenienza di elementi non valutati, sia per l’esecuzione dei lavori sia per l’attuazione delle prescrizioni sulla sicurezza, tranne che tali nuovi elementi si configurino come cause di forza maggiore contemplate dal Codice Civile.
Con l'accettazione dei lavori l'Appaltatore dichiara implicitamente di avere la possibilità ed i mezzi necessari per procedere all'esecuzione degli stessi secondo le migliori regole dell'arte e gli standard di sicurezza vigenti.
Art.1.5 ECCEZIONI DELL'APPALTATORE.
Nel caso che l'appaltatore ritenga che le disposizioni impartite dalla Direzione Lavori siano difformi dagli obiettivi del progetto e quindi dai patti contrattuali, o che le modalità esecutive e gli oneri connessi all'esecuzione dei lavori siano più gravosi di quelli previsti nel presente Capitolato, tali cioè da richiedere una perizia di variante con eventuale formazione di nuovi prezzi o la corresponsione di particolari compensi, egli dovrà rappresentare per iscritto le proprie eccezioni prima di dare corso all'ordine di servizio con il quale tali lavori siano stati disposti.
Poiché tale norma ha lo scopo di non esporre l'Amministrazione a spese impreviste, resta contrattualmente stabilito che non saranno accolte richieste postume e che le eventuali relative riserve si intenderanno prive di qualsiasi efficacia.
CAPO II: DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO
Art.2.1 OSSERVANZA DI LEGGI E REGOLAMENTI.
L'appalto è soggetto all'esatta osservanza di tutte le condizioni stabilite nel D.P.R. N.554 del 21/12/1999 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici L.109/94 e successive modificazioni, e al D.Lvo N.163 del 12/04/2006 e s.m.i. per quanto applicabile, alla Legge Regionale 7 agosto 2007 n. 5 e alle condizioni stabilite nel presente Capitolato.
Inoltre nell'esecuzione dei lavori dovranno essere rispettate le norme tecniche dettate da Leggi, Decreti, da regolamenti e circolari, vigenti alla data di esecuzione dei lavori, le norme emanate dal C.N.R., le norme UNI, le norme CEI e i documenti di unificazione ENEL
.
Art.2.2 CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA` ALLA GARA.
Per poter partecipare alla gara di appalto, le imprese dovranno avere i requisiti richiesti, all'atto dell'invito alla gara, dal D.Lvo N.163 del 12/04/2006 e s.m.i.; dovranno inoltre presentare, nel termine prescritto dall'invito, i documenti che verranno elencati nell'invito stesso.
Art.2.3 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO.
Fanno parte del contratto:
1) il presente Capitolato Speciale d'appalto con l'elenco prezzi delle opere a corpo;
2) gli elaborati grafici di progetto;
3) il cronoprogramma dei lavori;
4) le leggi ed i regolamenti vigenti al momento dell'appalto in materia di condotta di opere pubbliche.
Qualora prima dell'appalto non siano intervenute variazioni legislative e normative si intendono facenti parte del contratto:
- il codice dei contratti di cui al X.Xxx N.163 del 12/04/2006 e s.m.i.;
- per quanto applicabile: il D.P.R. N.554 del 21/12/1999 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici L.109/94 e s.m.i.;
- per quanto applicabile: la legge 20 marzo 1865, n.2248 - legge sulle opere pubbliche;
- il capitolato generale d'appalto dei lavori pubblici di cui al Decreto N.145 del 19/04/2000;
- il DLvo 494/96 del 14/08/96 concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili, e successive varianti e integrazioni.
Art.2.4 PIANO DEI LAVORI
Entro 10 (dieci) giorni dalla data del verbale di consegna dei lavori, l'Appaltatore dovrà predisporre il piano operativo di esecuzione degli stessi, nel quale, nel rispetto delle condizioni generali stabilite dal cronoprogramma allegato al contratto, dovranno risultare le fasi elementari in cui verranno articolati i lavori ed i singoli tempi di esecuzione delle fasi medesime.
In alternativa dovrà comunicare, sempre entro 10 (dieci) giorni dalla data del verbale di consegna, la piena accettazione, in quanto valido ai fini operativi, del cronoprogramma allegato al contratto, specificando la data di inizio delle attività lavorative per ciascuno dei seguenti tre ambiti distinti e indipendenti di intervento :
1 – Opere civili
2 – Posa dell’impianto fotovoltaico 3 – Messa in funzione dell’impianto
Tale piano sarà sottoposto all'approvazione della D.L. che a propria volta lo sottoporrà all'approvazione del responsabile del procedimento per conto dell’Amministrazione.
Entro 10 (dieci) giorni dalla data di ricezione, acquisito il parere del responsabile dell’amministrazione, la D.L. comunicherà all'impresa l'esito dell’analisi del programma suddetto, invitando l'impresa ad apportare tutte quelle modifiche necessarie a garantire l'esecuzione dei lavori.
Entro i successivi 10 giorni dalla comunicazione l'impresa provvederà a modificare il programma suddetto e darà corso ai lavori nel rispetto del programma medesimo.
Le direttive imposte dalla D.L. o concordate con essa, in materia di pianificazione dei lavori non autorizzano l'impresa ad alcuna richiesta di compensi, né ad accampare pretese di sorta.
Il programma approvato sarà impegnativo per l'impresa, la quale rispetterà, comunque, i termini di avanzamento mensile; eventuali modifiche alla pianificazione stabilita, potranno essere apportate solo in relazione ad oggettive esigenze derivanti dall’andamento dei lavori o in materia di sicurezza, accertate queste ultime dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione, nominato ai sensi dell’art.5 del D.Lvo 494/96, e da questi notificate al Direttore dei Lavori.
La mancata osservanza delle disposizioni del presente articolo da facoltà all'Amministrazione di risolvere il contratto per colpa dell'impresa con gli effetti stabiliti dagli artt.138 e 139 del Dlvo 163/06.
In caso di ritardata consegna del piano dei lavori, per ogni giorno di ritardo verrà applicata una penale dello 0,3 per mille dell’importo contrattuale.
Art.2.5 CAUZIONI E GARANZIE.
Saranno prestate nei modi e nei tempi previsti dalle leggi vigenti al momento della lettera di invito di partecipazione alla gara.
Per la garanzia sugli impianti eseguiti si rimanda alle prescrizioni dell'art.3.7.
Art.2.6 SUBAPPALTO E CESSIONE DEI CREDITI.
E’ ammesso il subappalto delle opere nei limiti e nei termini stabiliti dall’art.118 del Dlvo 163/2006 e s.m.i.
E` vietata qualunque cessione del credito e qualunque procura o delega all'incasso, salvo che la Stazione appaltante, per motivi particolari non conceda l'autorizzazione.
Art.2.7 CONSEGNA E INIZIO DEI LAVORI.
Il Direttore dei lavori, la cui nomina verrà tempestivamente comunicata dalla Stazione appaltante all'aggiudicatario, provvederà, entro trenta giorni (30) dalla data di esecutorietà del contratto, ed anche prima in caso di urgenza, alla consegna dei lavori dandone atto in apposito verbale steso col concorso dell'Imprenditore.
Qualora l'Appaltatore non si presenti il giorno stabilito a ricevere la consegna, il Direttore dei Lavori gli assegnerà, mediante lettera raccomandata e con preavviso di almeno cinque giorni dalla data di ricezione della stessa, un termine perentorio, trascorso il quale inutilmente, la Stazione appaltante ha diritto di risolvere il contratto o di procedere all'esecuzione d'Ufficio, disponendo altresì l'incameramento della cauzione, salva e riservata l'azione per eventuali ulteriori maggiori danni.
L’appaltatore non potrà dar corso all’inizio dei lavori prima di aver provveduto a presentare alla Direzione Lavori la documentazione attestante l’avvenuta denuncia agli Enti Previdenziali; detta documentazione dovrà in ogni caso essere presentata alla D.L. entro venti giorni dalla data di consegna dei lavori.
Art.2.8 TEMPO UTILE PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI.
Il tempo utile per l'ultimazione dei lavori sarà di centoventi (120) giorni naturali, successivi, e consecutivi dalla data del verbale di consegna; il tempo utile potrà essere incrementato dalla Direzione Lavori, previa approvazione dell’Amministrazione Appaltante, in funzione delle esigenze espresse dal Responsabile del Procedimento in fase di pianificazione dei lavori di cui all’art.2.4 precedente.
La penale pecuniaria, di cui all'art. 22 del Capitolato Generale DM LL.PP. n.145/00, rimane stabilita nello 0,3 per mille dell’importo contrattuale per ogni giorno di ritardo. Tale penale, nonché il rimborso delle maggiori spese di assistenza, verranno senz'altro iscritti negli stati d'avanzamento e nello stato finale a debito dell'Impresa; spetterà al Direttore dei lavori stabilire insindacabilmente l'ammontare di dette spese di assistenza.
Art.2.9 ANTICIPAZIONE - PAGAMENTI IN ACCONTO.
L’eventuale anticipazione sarà conferita nei modi e nei tempi previsti dalle leggi vigenti al momento di aggiudicazione della gara.
L'impresa avrà inoltre il diritto a pagamenti in corso d'opera, ogni qualvolta il suo credito, al lordo delle ritenute di
legge, raggiunga una cifra pari al trenta per cento (30%) dell'importo contrattuale, così come risulterà dai documenti contabili.
L’importo relativo agli oneri di sicurezza, definito nel CAPO I, sarà corrisposto in modo proporzionale alla realizzazione dei lavori, contestualmente al pagamento degli Stati di Avanzamento Lavori.
Considerati i lavori e le forniture oggetto di contratto, in nessun caso si procederà all'accreditamento di materiali e apparecchiature a piè d'opera.
Il pagamento dell'importo corrispondente ai pannelli fotovoltaici potrà effettuarsi, nel valore del 70% stabilito dai prezzi corrispondenti di contratto, solamente quando questi risultino saldamente ancorati alle strutture di sostegno.
Dopo emesso il certificato di ultimazione dei lavori, si farà luogo al pagamento dell'ultima rata d'acconto, qualunque sia l'ammontare, al netto delle ritenute di legge.
Art.2.10 ULTIMAZIONE DEI LAVORI E STATO FINALE.
L'ultimazione dei lavori, appena avvenuta, deve essere dall'Appaltatore comunicata per iscritto al Direttore dei lavori, il quale procederà, dandone congruo avviso scritto, alle necessarie constatazioni in contraddittorio, redigendo apposito certificato di ultimazione dei lavori se le opere saranno riscontrate regolarmente compiute.
Qualora dalla visita risultasse la necessità di rifare o migliorare qualche opera, per imperfetta esecuzione, l'Impresa dovrà eseguire i lavori che le verranno indicati, nel tempo prescritto, che verrà comunque considerato a tutti gli effetti come tempo impiegato per i lavori, ai fini dell'applicazione della prevista penale per i ritardi.
Solamente dopo constatata l'accettabilità delle opere, si redigerà il verbale attestante il loro compimento.
Art.2.11 CONTO FINALE.
Il conto finale verrà compilato entro sessanta giorni (60) dalla data di ultimazione dei lavori.
Art.2.12 COLLAUDO.
La visita di collaudo dovrà iniziarsi entro il primo trimestre a decorrere dalla data di ultimazione dei lavori.
Le operazioni di collaudo dovranno compiersi entro sei mesi dalla data di ultimazione, salvo quanto disposto dalle leggi vigenti.
Art.2.13 DOCUMENTI CONTABILI.
I documenti contabili saranno tenuti secondo quanto prescritto dalle leggi vigenti; altrettanto varrà per le osservazioni dell'Appaltatore sui predetti documenti, nonché sul certificato di collaudo.
Art.2.14 MISURA E ACCERTAMENTO DEI LAVORI.
Il Direttore dei lavori potrà accedere in qualsiasi momento alla constatazione e/o misurazione delle opere compiute; qualora l'Appaltatore non si presti ad eseguire in contraddittorio tali operazioni, gli verrà consegnato per iscritto un termine ultimativo non inferiore a giorni cinque e, nel caso non si presenti, tutti i maggiori oneri che si dovranno per conseguenza sostenere, gli verranno addebitati e saranno trattenuti dalla prima rata di acconto successiva alla misurazione e/o dalla cauzione.
In tale evenienza, inoltre, l'Appaltatore non potrà avanzare riserve o richieste di sorta per l'eventuale ritardo nella contabilizzazione ed emissione dei certificati di pagamento.
Indipendentemente da quanto sopra, l'Appaltatore è comunque tenuto a richiedere a tempo opportuno alla Direzione dei lavori di provvedere in contraddittorio a quelle misure d'opere e a quegli accertamenti che successivamente, col procedere dei lavori, non si potessero più eseguire.
Le diverse categorie di lavoro, definite nell'elenco prezzi, che corrispondono agli elementi essenziali del lavoro a corpo, eseguite ed accertate, saranno notate per intero nel registro di contabilità.
Per le categorie non completate si procederà alla notazione nel registro di contabilità di una corrispondente aliquota percentuale, ottenuta rapportando la quantità di lavoro effettivamente ultimato alla stima prevista nel computo
allegato al progetto.
Quando una categoria di lavoro comprenda più lavori unitari elementari, potrà procedersi alla annotazione solo ed esclusivamente se l'insieme dei lavori unitari realizzati completi una porzione finita dell'intera categoria di lavoro.
Le varie quantità di lavoro saranno determinate con misure geometriche, escluso ogni altro metodo.
Art.2.15 SPESE A CARICO DELL'APPALTATORE.
Sono ad esclusivo carico dell'Appaltatore:
a) tutte le spese inerenti e conseguenti alla stipulazione del contratto e degli eventuali atti complementari, ivi compresi i diritti di segreteria;
b) le tasse di registro, e bollo principali e complementari;
d) gli oneri di conferimento a discarica di eventuali materiali di risulta.
La Stazione appaltante si riserva di provvedere direttamente ai pagamenti sopraindicati, richiedendo all'Appaltatore il preventivo deposito delle somme all'uopo occorrenti. Qualora il deposito preventivo non sia stato costituito entro dieci giorni dalla richiesta, a rimborsare le spese sostenute, per i titoli sopra elencati, dalla Stazione appaltante, questa potrà trattenerne l'importo sui pagamenti in corso o rivalersi sulla cauzione, fermo restando l'obbligo dell'Appaltatore di reintegrare la stessa.
Art.2.16 PERSONALE DELL'IMPRESA - DISCIPLINA DEL CANTIERE - PIANO DI SICUREZZA
L'Impresa dovrà provvedere alla condotta dei lavori con personale tecnico idoneo di provata capacità, adeguato numericamente alle necessità. L'Impresa risponde dell'idoneità dei dirigenti dei cantieri e in generale di tutto il personale addetto ai medesimi, personale che dovrà essere di gradimento della Direzione dei lavori, la quale ha il diritto di ottenere l'allontanamento dai cantieri stessi di qualunque addetto ai lavori, senza l'obbligo di specificarne il motivo e rispondere delle conseguenze.
Il piano di sicurezza (se esistente) associato alle lavorazioni oggetto di contratto, è quello redatto ai sensi dell’art.12 del D.Lvo 494/96, dal Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, nominato dall’Amministrazione; l’Amministrazione indicherà tempestivamente all’impresa aggiudicataria, contestualmente al nominativo del Direttore dei Lavori, il nominativo del Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, cui sono attribuiti i compiti di cui all’art.5 del D.Lvo 494/96.
Entro 30 giorni dall’aggiudicazione dei lavori, e comunque prima della consegna dei lavori, l’impresa, preso atto del piano di sicurezza allegato al contratto, dovrà (art.131 del DLvo 163/06):
a) presentare le eventuali proposte integrative e migliorative al piano (se esistente);
b) presentare un piano operativo di sicurezza di dettaglio, a complemento di quello allegato al contratto, per quanto concerne le proprie scelte autonome, relativamente all’organizzazione del cantiere e all’esecuzione dei lavori, ed in relazione alle proprie potenzialità e risorse;
c) provvedere a comunicare al Direttore dei Lavori ed al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, prima dell’inizio dei lavori, il/i nominativo/ del/dei preposto/i alla sicurezza delle attività di cantiere, indicati nel piano allegato al contratto.
Restano comunque salvi tutti i diritti e i doveri dell’impresa, in materia di sicurezza, stabiliti da tutte le leggi vigenti al momento dell’esecuzione dei lavori.
In assenza delle comunicazioni e dichiarazioni di cui ai punti precedenti, l’impresa non potrà dar corso all’inizio dei lavori.
Il personale preposto dall’impresa per l’attuazione, il controllo ed il mantenimento delle misure di sicurezza stabilite nel piano e nei suoi eventuali allegati integrativi, svolgerà la sua attività in stretta collaborazione con il Direttore dei Lavori e con il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, rispondendo direttamente a questi per ogni inadempienza che si dovesse verificare durante l’esecuzione dei lavori in materia di sicurezza.
Le gravi o ripetute violazioni dei piani adottati da parte dell’appaltatore, previa formale costituzione in mora dell’interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto.
Art.2.17 RESPONSABILITA` TECNICA DELL'APPALTATORE.
L'Appaltatore è l'unico responsabile delle opere appaltate in conformità alle buone regole della tecnica e nel rispetto di tutte le norme di legge vigenti all'epoca della loro realizzazione; la presenza sul luogo del Direttore dei lavori o del personale di sorveglianza, le disposizioni da loro impartite, l'approvazione dei tipi e qualunque intervento del genere si intendono connessi con la miglior tutela della Stazione appaltante e non diminuiscono le responsabilità dell'Appaltatore, che sussistono dalla consegna dei lavori al collaudo, salvo il maggior tempo di cui agli artt. 1667 e 1669 del Codice Civile.
Alla Ditta aggiudicataria incombe inoltre l'onere di preporre alla direzione del cantiere un tecnico di adeguate e comprovate capacità professionali. La nomina del direttore di cantiere deve essere comunicata al Direttore dei lavori prima o durante la consegna dei lavori e comunque prima dell’inizio degli stessi.
Qualora, in qualsiasi momento, il Direttore di cantiere dovesse interrompere il rapporto di lavoro con l'Appaltatore, questi dovrà darne notizia scritta al Direttore dei lavori con un preavviso di almeno quindici giorni.
L'impegno della suddetta clausola e la conseguente persistenza dello stato di responsabilità dovranno essere espressamente richiamati nella lettera con cui l'Appaltatore comunicherà il nome del tecnico incaricato.
Nella evenienza sopra accennata, l'Appaltatore dovrà provvedere alla sostituzione del Direttore di cantiere nei dieci giorni successivi alla comunicazione di cui sopra, con le stesse modalità della prima nomina.
In difetto la Direzione dei lavori potrà ordinare la chiusura del cantiere sino ad avvenuto adempimento. In tal caso saranno addebitate all'Impresa le penalità previste per la ritardata esecuzione dei lavori; fatti salvi i maggiori danni.
In particolare compete all'Appaltatore e al Direttore di cantiere ogni decisione per quanto riguarda:
a) l'organizzazione e conduzione dei lavori e la direzione del cantiere;
b) le opere provvisionali, le armature, i disarmi, gli scavi, i rinterri, ed ogni altro provvedimento per salvaguardare l'incolumità sia del personale che di terzi, nonché per evitare ogni e qualsiasi danno ai beni pubblici e privati.
Ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni e danni ricadrà pertanto sull'Appaltatore, restando la Stazione Appaltante, nonché il personale preposto alla Direzione dei lavori, sollevati ed indenni da qualsiasi domanda di risarcimento o azione legale.
Art.2.18 TRATTAMENTO E TUTELA DEI LAVORATORI.
L'Appaltatore è obbligato ad applicare ai lavoratori dipendenti condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti nazionali collettivi di lavori, per le diverse categorie di lavori.
L'Appaltatore deve inoltre osservare le norme e le prescrizioni delle leggi o e dei Regolamenti sulla assunzione, tutela, protezione, assicurazione, assistenza, libertà e dignità dei lavoratori; comunicando, inoltre prima dell’inizio dei lavori gli estremi della propria iscrizione agli istituti previdenziali e assicurativi.
Contratti e norme di legge dovranno essere rispettati, se trattasi di cooperative, anche nei confronti dei soci e se del caso anche nei confronti di eventuali subappaltatori.
In caso di ritardato pagamento delle retribuzioni, l'Appaltatore è avvertito per iscritto di eseguire i pagamenti ritardati entro 24 ore; qualora non vi provveda, la Stazione appaltante potrà pagare d'Ufficio le retribuzioni arretrate trattenendo l'importo sul dovuto all'Appaltatore, senza pregiudizio dei sequestri che fossero già stati concessi a favore di altri creditori a norma degli artt. 351 e seguenti della Legge sui LL.PP. N.2248/1865.
A garanzia degli obblighi previdenziali ed assicurativi, si opera sull'importo netto progressivo dei lavori una ritenuta dello 0,50% e, se l'Appaltatore trascura alcuni degli adempimenti in materia prescritti, vi provvederà la Stazione appaltante con il fondo formato sulla ritenuta, salve le maggiori responsabilità dell'Appaltatore.
In caso di insufficienza del fondo, si provvederà ad effettuare una congrua ritenuta sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso d'esecuzione, a alla sospensione del saldo, se essi sono ultimati, sempre senza pregiudizio dei sequestri che, come sopra fossero già stati concessi a favore di altri creditori.
Prima del collaudo l'Appaltatore dovrà presentare i certificati degli Istituti assicurativi e previdenziali dai quali risulti l'avvenuto adempimento di tutti i suoi obblighi in merito.
L'Appaltatore sarà responsabile verso la Stazione appaltante del rispetto delle disposizioni del presente articolo, anche per gli eventuali subappaltatori, e ciò indipendentemente dal divieto di subappalto, fatta comunque salva, nel caso, l'applicazione da parte della Stazione appaltante delle sanzioni per l'accertata inadempienza contrattuale e riservati i diritti della medesima al riguardo.
Art.2.19 ONERI A CARICO DELL'APPALTATORE.
Sono a completo carico dell'Appaltatore tutti gli oneri occorrenti per:
- l'allestimento delle attrezzature di cantiere;
- tracciamenti, rilievi, misurazioni necessari alle operazioni di consegna, verifica e contabilità dei lavori; comprese le spese per il personale e gli strumenti;
- tutti gli oneri di natura organizzativa, e per la risoluzione di interferenze, derivanti dal dover operare su luoghi nei quali si svolge una attività di interesse pubblico;
- tutti gli oneri, compresa la realizzazione di opere provvisionali (quadri elettrici provvisori, condutture di cantiere, posizionamento di prese a spina provvisionali, ecc.) anche necessari a garantire la continuità di esercizio degli edifici pubblici interessati dai lavori;
- materiali e opere provvisionali occorrenti alla costruzione delle baracche per il deposito dei materiali;
- le opere provvisionali e accessorie e tutto quanto occorrente per il compimento dell'opera;
- l'esposizione nel cantiere di un cartello di adeguate dimensioni, indicante l'oggetto dei lavori, l'importo dell'appalto, i tempi di esecuzione ed i responsabili dei lavori;
- ogni qualsiasi accorgimento attinente all'igiene e sicurezza del lavoro, nel rispetto delle Leggi e Regolamenti vigenti all'epoca dell'esecuzione dei lavori;
- la difesa degli scavi e delle aree dei ponteggi mediante assiti, sbarramenti, cavalletti, coni, cartelli d'avviso, lumi per segnali notturni e quanto necessario a garantire l'incolumità sia degli addetti ai lavori che di terze persone; nonché a beni pubblici e privati. Si richiama in particolare l'attenzione al rispetto del D.P.R. 7 gennaio 1956, n.164 e sue modifiche e integrazioni; e alle disposizioni del T.U. 15 giugno 1959, n.393 e del relativo regolamento di esecuzione 30 giugno 1959, n. 420, sempre nell'intesa che l'Impresa deve rispettare anche tutte le altre leggi, norme, disposizioni e circolari Ministero LL.PP. vigenti alla epoca dei lavori, restando pertanto sollevati da ogni responsabilità sia la Stazione appaltante che gli addetti alla Direzione dei lavori;
- l'onere per l'individuazione degli impianti preesistenti (di qualunque natura: idrica, fognaria, elettrica, termica, di telecomunicazioni, ecc.) ed il relativo ripristino di quanto eventualmente danneggiato durante le operazioni di scavo e di costituzione di fori e tracce nelle murature;
- il risarcimento di eventuali danneggiamenti alle opere o a terzi;
- lo smantellamento, il trasporto a rifiuto e l’onere di conferimento a discarica, dei materiali di risulta;
- qualunque tipo di opera muraria necessaria per la posa interrata o sottotraccia di condutture elettriche, per la costituzione di basamenti di ancoraggio, formazione di nicchie per quadri, ecc., ivi compresa la formazione degli scavi e delle tracce, dei ripristini delle stesse secondo le disposizioni della D.L., delle finiture delle murature mediante intonaci e tinteggiatura, e quanto altro necessario al ripristino dell'originario stato di fatto;
- il trasporto e l'allontanamento, a lavori ultimati di qualsiasi materiale e mezzo d'opera;
- la sorveglianza diurna e notturna dei lavori, cantiere e magazzini, anche se in questi vi siano materiali di proprietà della Stazione appaltante;
- la pulizia quotidiana del cantiere e lo sgombero, a lavori ultimati, dei materiali residuati e di quant'altro non utilizzato nelle opere;
- le pratiche presso le Amministrazioni dei Pubblici servizi per le autorizzazioni agli allacci, agli scavi, per le opere di presidio occorrenti, per gli avvisi a dette Amministrazioni di qualunque guasto avvenuto alle rispettive pertinenze, il deposito di cauzioni richieste a qualunque titolo, gli oneri e le spese conseguenti alle riparazioni.
- tutto ciò che occorra a dare ultimati a regola d'arte i lavori;
- la calcolazione di verifica degli impianti e strutture di qualsiasi tipo, le denunce e le approvazioni che al riguardo fossero previste per legge; compresi gli oneri connessi o derivanti;
- l'elaborazione di verifica delle scelte dimensionali;
- le prove di accettazione dei materiali; ivi comprese quelle di laboratorio e le preliminari;
- la collaudazione tecnica;
- l'assicurazione delle opere e delle attrezzature, nonché quella di responsabilità civile verso terzi;
- la custodia, manutenzione e buona conservazione delle opere fino al collaudo;
- la garanzia e la manutenzione degli impianti per i primi due anni successivi al collaudo ai sensi dell'art.3.7.
- la documentazione fotografica dei lavori nel corso della loro esecuzione, se e come richiesto volta per volta dalla Direzione dei lavori.
L'impresa dichiara espressamente che di tutti gli oneri ed obblighi sopra specificati si è tenuto conto nello stabilire il prezzo dei lavori e che pertanto detti oneri sono compensati e remunerati con i prezzi pattuiti nel contratto.
Art.2.20 CASI DI SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO DURANTE IL CORSO DEI LAVORI.
1) Rescissione del contratto (art. 136 DLvo 163/06).
Allorché l'Appaltatore ceda o subappalti in tutto o in parte l'opera e/o le forniture assunte, in contravvenzione ai termini e alle modalità richiamate nel precedente art.2.6, si renda colpevole di frode o di grave negligenza, o contravvenga agli obblighi e alle condizioni stipulate o che, a giudizio esclusivo della Stazione appaltante, resti compromesso il buon esito dell'opera o l'ultimazione nel termine contrattuale, la Stazione appaltante potrà rescindere il contratto.
In questi casi l'Appaltatore avrà solo diritto al pagamento dei lavori eseguiti regolarmente e sarà passibile del danno che provenisse alla Stazione appaltante dalla stipulazione di un nuovo contratto o dalla esecuzione d'ufficio.
Nelle ipotesi sopraindicate, l'Appaltatore sarà richiamato dal Direttore dei lavori, attraverso regolari ordini di servizio, all'adempimento dei suoi obblighi entro un congruo periodo di tempo; alla scadenza del termine assegnato, qualora permanessero le inadempienze, la Stazione appaltante provvederà ad una circostanziata diffida ed intimazione a mezzo di lettera raccomandata.
La successiva eventuale rescissione verrà dichiarata con regolare motivato provvedimento.
Il provvedimento che dichiara la rescissione del contratto verrà notificato all'Appaltatore nei modi di Xxxxx, e conterrà l'intimazione di consentire l'occupazione e l'uso del cantiere e dei materiali e mezzi d'opera per la prosecuzione dei lavori.
L'Appaltatore dovrà prestarsi a tutte le constatazioni necessarie per la conseguente liquidazione a termine di contratto; qualora egli non si presenti, il Direttore dei lavori, alla presenza di due testimoni, compilerà lo stato di consistenza dei lavori già eseguiti e l'inventario degli oggetti presi in possesso.
La liquidazione del credito all'Appaltatore sarà eseguita d'ufficio e notificata allo stesso, che non potrà pretendere compensi né per danno morale, né per lucro cessante, né per danni emergenti.
2) Recesso dal contratto.
E` facoltà della Stazione appaltante, a suo insindacabile giudizio di recedere in qualunque tempo dal contratto (art.134 Dlvo 163/06) mediante pagamento dei lavori eseguiti e dei materiali utili esistenti in cantiere, oltre all'indennizzo di seguito precisato.
Il provvedimento della Stazione appaltante dovrà essere notificato all'Appaltatore nei modi di Legge.
Si procederà poi all'immediata ripresa in consegna dei lavori e, al loro collaudo definitivo nei modi previsti.
La stazione appaltante ha l'obbligo di accettare solo quei materiali esistenti in cantiere che siano stati accettati dal Direttore dei lavori prima della partecipazione della risoluzione contrattuale.
L'appaltatore dovrà rimuovere i materiali non accettati dai magazzini e dai cantieri, nel termine che sarà stabilito, sotto pena che lo sgombero sia effettuato d'ufficio.
Indennizzo: Il decimo dell'importo delle opere non eseguite, da corrispondere a titolo di indennizzo all'Appaltatore ai sensi delle leggi vigenti, è calcolato sulla differenza tra l'importo dei quattro quinti del prezzo contrattuale, depurato del ribasso d'asta, e l'ammontare netto dei lavori eseguiti e dei materiali accettati.
Art.2.21 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE
Se nelle eventuali controversie insorte fra l'appaltatore e l'Amministrazione non si addivenisse ad un accordo bonario dopo la proposta motivata del R.D.P., secondo le disposizioni dell'art. 240 del DLvo 163/06 e s.m.i. e vengano conservate le riserve da parte dell'Appaltatore si procederà all'arbitrato ai sensi dell'art.241 del predetto DLvo 163/06 e s.m.i..
Art.2.22 INVARIABILITA` DEI PREZZI.
Salvo l'osservanza delle disposizioni di legge sulla revisione dei prezzi d'appalto che saranno in vigore all'epoca del contratto, il prezzo di appalto rimarrà fisso, invariabile ed indipendente da qualsiasi eventualità.
Tali rimarranno, in particolare, anche qualora tra la data di presentazione dell'offerta e quella di esecuzione delle opere o di parte di esse fossero emanate norme legislative e regolamentari (ivi comprese le circolari del Ministero LL.PP.), o intervenissero variazioni di qualsiasi tipo in quelle esistenti, in ordine alla consistenza da assegnare alle opere, alla qualità e al tipo di lavorazione dei materiali, alla modalità di posa, prova e collaudo o di esecuzione in genere dei lavori, alle opere provvisionali da realizzare, alle protezioni e cautele occorrenti alla perfetta riuscita delle opere, il rispetto delle disposizioni amministrative ed ogni simile prestazione, intendendosi che gli eventuali oneri derivanti dai perfezionamenti imposti dalla legge siano espressamente remunerati con i prezzi pattuiti, in virtù della generale obbligazione assunta dall'Appaltatore con il contratto, di impiegare materiali della migliore qualità, di eseguire i lavori a perfetta regola d'arte, di garantire l'igiene e la sicurezza del lavoro e, quindi, in linea generale, di impiegare i migliori mezzi indicati dalle conoscenze tecniche e di rispettare le leggi.
Art.2.23 REVISIONE DEI PREZZI.
Per i lavori oggetto dell'appalto non è ammesso procedere alla revisione dei prezzi e non si applica il primo comma dell'art.1664 del codice civile, ai sensi dei commi secondo e terzo dell'art. 133 del DLvo 163/06 e s.m.i.
CAPO III: SPECIFICHE PER L'ESECUZIONE DEI LAVORI
Art. 3.1 DISPOSIZIONI GENERALI.
Le specifiche della presente sezione del capitolato, stabiliscono i criteri generali cui deve attenersi l’appaltatore nello sviluppo delle scelte esecutive e durante l'esecuzione dei lavori, nonché i requisiti necessari per l’accettazione delle opere eseguite.
L'appaltatore si impegna a fornire e mettere in opera le apparecchiature ed i materiali previsti dalle specifiche tecniche e dai disegni di progetto, realizzando gli impianti a perfetta regola d'arte, fermo restando che l'eventuale mancanza, sia nelle specifiche che nei disegni, di qualche elemento, componente o accessorio, non esonera l'Appaltatore dal fornire quanto mancante al fine di rendere perfettamente funzionante l'impianto.
Resta inteso inoltre che le posizioni dei quadri elettrici e i percorsi delle canalizzazioni, delle tubazioni e delle condutture, stabiliti nei disegni, potranno essere oggetto di modifiche derivanti da una diversa sistemazione stabilita in sede di esecuzione o derivanti da interferenze con le opere civili, che potrebbero rendersi necessarie in corso d'opera; in ogni caso nessuna richiesta di maggior compenso potrà essere avanzata dall'Appaltatore.
Art. 3.2 NORMATIVA GENERALE DI RIFERIMENTO.
Lo sviluppo delle scelte esecutive e l'esecuzione degli impianti, dovrà avvenire in modo conforme alle direttive impartite dalla legislazione e dalle norme tecniche in vigore al momento dell'esecuzione dei lavori.
Qualora non siano intervenute, prima dell'inizio dei lavori, significative variazioni normative, sarà assunta a riferimento la normativa esistente al momento della stesura degli elaborati del progetto definitivo, che si riporta di seguito, a titolo riepilogativo ma non esaustivo:
1 - per i pannelli fotovoltaici:
- CEI EN 60904-1: Dispositivi fotovoltaici - Parte 1: Misura delle caratteristiche fotovoltaiche tensione-corrente;
- CEI EN 60904-2: Dispositivi fotovoltaici - Parte 2: Prescrizione per le celle fotovoltaiche di riferimento;
- CEI EN 60904-3: Dispositivi fotovoltaici - Parte 3: Principi di misura per sistemi solari fotovoltaici per uso terrestre e irraggiamento spettrale di riferimento;
- XXX XX 00000: Moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri. Qualifica del progetto e omologazione del tipo;
- CEI EN 61646 (82-12): "Moduli fotovoltaici (FV) a film sottile per usi terrestri - Qualifica del progetto e approvazione di tipo
- CEI EN 61724: Rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici. Linee guida per la misura, lo scambio e l'analisi dei dati;
- IEC 00000-0-000: Electrical installations of buildings - Part 7-712: Requirements for special installations or locations Solar photovoltaic (PV) power supply systems.
2 – dispositivi di conversione c.c./c.a. interfaccia con rete elettrica:
- XXX XX 00000: Sistemi fotovoltaici (FV) - Caratteristiche dell'interfaccia di raccordo con la rete;
- CEI EN 00000-0-0: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3: Limiti Sezione 2: Limiti per le emissioni di Corrente armonica (apparecchiature con corrente di ingresso = 16 A per fase);
- CEI EN 00000-0-0: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3: Limiti Sezione 2: Limiti per le emissioni di corrente
- CEI EN 60555-1: Disturbi nelle reti di alimentazione prodotti da apparecchi elettrodomestici e da equipaggiamenti elettrici simili - Parte 1: Definizioni;
3 - per l'esecuzione degli impianti elettrici:
- ENEL DK 5600 IV/04 per le forniture elettriche da parte dell'ENEL
- ENEL DK 5940 II/06 per i criteri di allacciamento di impianti di produzione alla rete BT di ENEL Distribuzione
- ENEL DK 5740 II/05 per i criteri di allacciamento di impianti di produzione alla rete MT di ENEL Distribuzione
- CEI 11-1 per gli impianti elettrici in generale e per gli impianti di messa a terra;
- CEI 11-20 per gli Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi i continuità
collegati a reti di I e II categoria
- CEI 64-8 per l’esecuzione degli impianti in bassa tensione;
- CEI 64-8/7 per l’esecuzione degli impianti in ambienti particolari;
- CEI 11-17 per l'esecuzione delle linee in cavo;
- CEI CT 16 per l’identificazione delle condutture e delle apparecchiature
- CEI 17-13 (CEI EN 60439-1-2-3): per il dimensionamento, l’esecuzione e la certificazione dei quadri elettrici e delle
apparecchiature assiemate;
- XXX XX 00000: Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle estremita' dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico;
- XXX XX 00000: Gradi di protezione degli involucri (codice IP);
- CEI 20-19: Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V;
- CEI 20-20: Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V;
4 – protezione dalle sovratensioni di origine atmosferica:
- CEI EN 00000-0-0: Scaricatori;
- CEI 81-1: Protezione delle strutture contro i fulmini;
- CEI 81-3: Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato;
- CEI 81-4: Valutazione del rischio dovuto al fulmine;
5 – valutazione dell’energia raggiante incidente sul generatore fotovoltaico:
- UNI 10349: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici.;
6 – redazione della documentazione di progetto e delle dichiarazioni di conformità:
- CEI 0-2: Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici;
- CEI 0-3: Guida per la compilazione della documentazione per la legge n. 46/1990;
7 – realizzazione ed esercizio di impianti fotovoltaici in regime di conto energia:
- D.M. 28 Luglio 2005: Ministero delle Attività Produttive. Criteri per l'incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare;
- D.M. 06 Febbraio 2006: Decreto di modifica del D.M. 28 Luglio 2005;
- Del. A.E.E.G. 188/05: Definizione del soggetto attuatore e delle modalità per l’erogazione delle tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici, in attuazione dell’articolo 9 del decreto del Ministro delle attività produttive, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, 28 luglio 2005;
- Del. A.E.E.G. 40/06: Modificazione e integrazione alla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 14 settembre 2005, n. 188/05, in materia di modalità per l’erogazione delle tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici.
Le macchine, apparecchiature ed i materiali adottati rispetteranno inoltre le specifiche norme UNI, CEI, IEC e le direttive CEE vigenti, inerenti le modalità di costruzione, prova e marcatura. Dovranno infine essere rispettate tutte le eventuali prescrizioni imposte da Enti interessati quali: ISPESL, USL, ENEL, VV.F. ecc..
L'elenco di cui sopra è dato solo a titolo riepilogativo e non esaustivo; non esime pertanto l'Appaltatore dall'applicare qualunque altra norma, legge o regolamento in vigore al momento dell'esecuzione dei lavori.
Qualora le specifiche tecniche o i disegni del progetto posto a base d'appalto, fossero più restrittive delle Norme tecniche in vigore, le prescrizioni del progetto prevarranno sulle Norme.
Art. 3.3 PROGETTO GENERALE
PROGETTO
L’impianto fotovoltaico sarà realizzato in prossimità della cabina MT/BT del centro aziendale di S. Xxxxxxx, in posizione tale che le ombre date dai caseggiati siano al di sotto della linea dei 10° rispetto all’orizzonte anc he agli estremi dell’abaco solare.
Il campo fotovoltaico sarà realizzato mediante la connessione in parallelo di 9 stringhe, ciascuna costituita da 11 pannelli in serie, posizionate a terra mediante strutture di sostegno appositamente studiate. La posizione, l’orientamento e l’inclinazione dell’impianto sono tali da massimizzare la producibilità annua. Le stringhe saranno perfettamente identiche tra loro per esposizione, marca, modello e numero dei moduli impiegati. Ciascun modulo, infine, sarà dotato di
diodo di by-pass.
In prossimità del campo fotovoltaico sarà realizzato un box in muratura, anche prefabbricato, per l’alloggiamento dell’inverter e dei quadri.
La quantità di energia elettrica producibile è stata calcolata sulla base dei dati radiometrici di cui alla norma UNI 10349 prendendo come località di riferimento Cagliari e utilizzando i metodi di calcolo illustrati nella norma UNI 8477-1.
L’ impianto, come prescritto per installazioni di potenza compresa tra 1 kWp e 50 kWp avrà una potenza attiva lato corrente alternata superiore al 75% del valore della potenza nominale dell’impianto fotovoltaico, riferita alle condizioni STC.
Il campo fotovoltaico sarà gestito come sistema IT, ovvero con nessun polo connesso a terra. Le stringhe saranno costituite dalla serie di singoli moduli fotovoltaici e saranno singolarmente sezionabili, provviste di diodo di blocco e di protezioni contro le sovratensioni.
È prevista la separazione galvanica tra la parte in corrente continua dell’impianto e la rete; tramite un trasformatore di isolamento integrato nell’inverter.
Soluzioni tecniche diverse da quelle sopra suggerite, sono adottabili, purché nel rispetto delle norme vigenti e della buona regola dell’arte.
La struttura di sostegno verrà regolarmente collegata all’impianto di terra di cabina.
L’impianto fotovoltaico, essendo di potenza nominale non superiore a 20 kW, sarà collegato alla rete elettrica in bassa o media tensione ai sensi di quanto previsto dall’articolo 4, comma 5, del DM 28 luglio 2005.
I sistemi di misura dell’energia elettrica prodotta saranno collocati all’uscita del gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata, resa disponibile alle utenze elettriche del soggetto responsabile e/o immessa nella rete elettrica, come previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera c), del DM 28 luglio 2005.
E’ stato scelto un fattore di riduzione delle ombre del 95%, garantendo così che le perdite di energia derivanti da fenomeni di ombreggiamento non siano superiori al 5% su base annua.
GENERATORE FOTOVOLTAICO
Il generatore fotovoltaico sarà composto da 99 moduli ad alta efficienza al silicio monocristallino con una vita utile stimata di oltre 20 anni senza degrado significativo delle prestazioni. In particolare dovrà essere garantita un efficienza ≥90% del valore nominale per i primi 12 anni e ≥80% del valore nominale per i primi 20 anni.
Le caratteristiche salienti previste per i moduli fotovoltaici sono:
Potenza nominale | 200 Wp |
Celle: | Silicio Monocristallino alta efficienza |
Tensione circuito aperto VOC | 47,8 V |
Corrente di corto circuito ISC | 5,4 A |
Tensione alla massima potenza VMP | 40 V |
Corrente alla massima potenza IMP | 5 A |
Grado di efficienza: | 16,1 % |
Dimensioni: | 1559 mm x 798 mm |
La potenza complessiva di picco sarà di 99 x 200 Wp =19800 Wp. Il campo fotovoltaico sarà così configurato:
Numero di stringhe | 9 |
Numero di moduli per stringa | 11 |
Tensione alla massima potenza VMP a 25°C | 440 V |
Tensione a vuoto VCO | 525 V |
Corrente alla massima potenza IMP a 25°C | 5 A x 9 = 45 A |
Corrente massima (corto circuito) ISC | 5,4 A x 9 = 48,6 A |
Superficie complessiva moduli | 1559 mm x 798 mm x 99 = 123,2 m². |
I valori di tensione alle varie temperature di funzionamento (minima, massima e d’esercizio) saranno tali da rientrare nel “range” di accettabilità ammesso dall’inverter.
I moduli saranno forniti di diodi di by-pass. Ogni stringa di moduli sarà munita di diodo di blocco per isolare ogni stringa dalle altre in caso di accidentali ombreggiamenti, guasti etc.
STRUTTURE DI SOSTEGNO DEI MODULI
Il piano dei moduli sarà inclinato rispetto all’orizzontale di 35 ° (tilt) ed avrà un orientamento azi mutale di 0 °
rispetto al sud. I moduli avranno tutti la medesima esposizione e verranno montati su dei supporti realizzati in profilato d’acciaio zincato fissati a blocchi di calcestruzzo poggiati sul terreno, che fungono anche da contrappeso. Gli ancoraggi della struttura dovranno resistere a raffiche di vento fino alla velocità di 120 km/h.
I dati relativi al posizionamento dei moduli sono:
- Moduli in orizzontale;
- Lunghezza di una stringa = 17,2 m;
- Distanza totale tra una stringa e l’altra = 2,6 m, per un ombreggiamento tra una stringa e l’altra di appena 10° sull’orizzonte.
Le strutture saranno collegate all’impianto di terra.
LOCALE INVERTER
In prossimità del campo fotovoltaico sarà realizzato un locale per l’alloggiamento dell’inverter e dei quadri. Il locale avrà dimensioni interne 2,5x2,5x2,5m, con struttura prefabbricata o realizzata sul posto secondo i particolari costruttivi allegati. Nel basamento in calcestruzzo su vespaio, saranno realizzati dei cunicoli a sezione rettangolare con chiusini ad alta resistenza meccanica, collegati ai pozzetti esterni mediante tubi corrugati di diametro opportuno. I ferri del basamento saranno collegati al nodo di terra. Le aperture di aerazione, realizzate con le dimensioni e posizioni indicate in Tav. 5, saranno dotate di griglie parapioggia e rete parapasseri e garantiranno l’asportazione del calore prodotto dalle apparecchiature alloggiate nel locale. L’impianto elettrico, costituito da un punto luce interrotto con lampada fluorescente, illuminazione d’emergenza e un punto presa, sarà alimentato da un’apposita linea proveniente dal quadro generale BT dell’utente, adeguatamente protetta e sezionata.
GRUPPO DI CONVERSIONE
Il gruppo di conversione è composto dal convertitore statico c.c./c.a (Inverter), dal trasformatore di isolamento e dai dispositivi di protezione integrati nell’inverter.
Il convertitore c.c./c.a. utilizzato sarà idoneo al trasferimento della potenza dal campo fotovoltaico alla rete del distributore, in conformità ai requisiti normativi tecnici e di sicurezza applicabili. I valori della tensione e della corrente di ingresso di questa apparecchiatura saranno compatibili con quelli del campo fotovoltaico collegato, mentre i valori della tensione e della frequenza in uscita saranno perfettamente compatibili con quelli della rete elettrica alla quale verrà connesso l’impianto.
Le caratteristiche principali previste per il gruppo di conversione sono:
- Inverter a commutazione forzata con tecnica PWM (pulse-width modulation), conforme a quanto prescritto per i sistemi di produzione statici dalla norma CEI 11-20 e dotato di funzione MPPT (inseguimento della massima potenza)
- Ingresso lato c.c. da generatore fotovoltaico gestibile con poli non connessi a terra, ovvero con sistema IT.
- Rispondenza alle norme generali su EMC e limitazione delle emissioni RF: conformità norme CEI 110-1, CEI 110-6, CEI 110-8.
- Protezioni per la sconnessione dalla rete, per valori fuori soglia di tensione e frequenza della rete stessa e per sovracorrente di guasto, in conformità alle prescrizioni delle norme CEI 11-20 ed a quelle specificate dal distributore
elettrico. Reset automatico delle protezioni per predisposizione ad avviamento automatico.
- Conformità al marchio CE.
- Grado di protezione adeguato all'ubicazione in locale in muratura adeguatamente ventilato (IP43).
- Campo di tensione di ingresso adeguato alla tensione di uscita del generatore FV
- Efficienza massima maggiore del 90 % al 70% della potenza nominale.
Il convertitore dovrà essere corredato di dichiarazione di conformità del prodotto alle normative tecniche applicabili, rilasciato dal costruttore, con riferimento a prove di tipo effettuate sul componente presso un organismo di certificazione abilitato e riconosciuto.
Potenza d’ingresso max: | 21100 Wp |
Tensioni in ingresso consentite: | 325 – 630 V |
Corrente massima in ingresso: | 65 A |
Efficienza al 20% della pot. nominale | 92,3 % |
Efficienza al 70% della pot. nominale | 95,0 % |
Efficienza al 100% della pot. nominale | 94,5 % |
Peso: | 310 kg |
Il gruppo di conversione sarà composto da n° 1 inve rter tipo di riferimento “Elettronica Santerno Sunway TG 600V 21”. Le caratteristiche tecniche dell’inverter scelto sono le seguenti:
SISTEMA DI CONTROLLO E MONITORAGGIO (SCM)
Il sistema di controllo e monitoraggio del sistema permette di interrogare in ogni istante l’impianto al fine di verificare la funzionalità dell’inverter installato, con la possibilità di visionare le indicazioni tecniche (Tensione, corrente, potenza etc..). E’ possibile inoltre leggere nella memoria eventi del convertitore tutte le grandezze elettriche dei giorni passati e la produzione comulata nel periodo di interesse.
MISURA DELL’ENERGIA PRODOTTA E IMMESSA IN RETE
I misuratori di energia saranno due:
- un misuratore dell’energia totale prodotta dal sistema fotovoltaico, direttamente integrato nell’inverter (display) oppure fornito e posto in opera a cura dell’installatore dell’impianto sul quadro di sezionamento lato c.a.;
- un contatore di energia di tipo elettromeccanico o elettronico con visualizzazione della quantità di energia ceduta alla rete elettrica esterna, che sarà predisposto a cura del Distributore di Energia Elettrica. Le eventuali predisposizioni murarie saranno a cura dell’installatore dell’impianto FV.
Se l’impianto rientrerà nel campo di applicazione delle nuove tariffe incentivanti, secondo quanto indicato in premessa, il committente si avvarrà del Gestore Contraente (ENEL) per l’attività di installazione e manutenzione delle apparecchiature di misura dell’energia elettrica prodotta, ai sensi dell’art. 3bis.1.2 della delibera 40/06 dell’AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas)
DISTRIBUZIONE
I cavi per il cablaggio del generatore fotovoltaico varieranno a seconda del tipo di posa e della tensione d’esercizio.
La tensione nominale in c.c. dell’impianto fotovoltaico è di 440V mentre la tensione massima a circuito aperto è di 525V, perciò i cavi per circuiti in corrente continua devono avere tensione nominale, U0/U non inferiore a 600/1000 V. Per il cablaggio delle stringhe la posa sarà esterna in aria, perciò si useranno cavi unipolari con guaina resistenti ai raggi U.V., agli agenti atmosferici e alle elevate temperature d’esercizio, di tipo radox 125 solarkabel 600/1000V o similare.
Dalle cassette di stringa al quadro di parallelo stringhe la posa sarà interrata, perciò si userà cavo unipolare con guaina
di tipo FG7R 600/1000V; per il cablaggio all’interno del locale inverter si userà ancora cavo di tipo FG7R 600/1000V per circuiti in corrente continua.
I cavi saranno chiaramente siglati con indicazione del positivo con “+” e del negativo con “–“.
La tensione nominale dei circuiti in corrente alternata sinusoidale è pari a 230/400 V, perciò i cavi devono avere tensione nominale U0/U non inferiore a 450/750 V ed essere del tipo isolato con guaina, salvo quelli posati entro le rispettive canalizzazioni che possono essere anche del tipo isolato senza guaina. I cavi devono essere in ogni caso flessibili e dovranno essere installati in modo da non sottoporre a sforzi di trazione le connessioni ai morsetti di raccordo Il dimensionamento è stato effettuato tenendo conto di una temperatura ambiente di 20°C per la posa in terrata e 30°C per la posa in canali o tubazioni.
Le sezioni da utilizzare dovranno rispettare il dimensionamento con il criterio della massima caduta di tensione ammissibile (2% per limitare il dispendio energetico, in accordo con la guida CEI 82-25).
Saranno rispettati i colori identificativi delle anime, ( conduttori singoli isolati ) secondo quanto prescritto dalla tabella CEI-UNEL 00722. per non compromettere la sicurezza di chi opera sull’impianto durante la verifica o l’adeguamento o la manutenzione; in particolare i cavi avranno la seguente colorazione:
Conduttori di terra o protezione: giallo-verde (obbligatorio) Conduttore di neutro: blu chiaro (obbligatorio)
Conduttore di fase: grigio / marrone / nero
Dall’inverter al quadro di sezionamento c.a. e da questo alle sbarre del quadro generale della rete utente, la distribuzione verrà eseguita a mezzo di linee in cavo unipolare con guaina (tipo FG7R) in tubazioni interrate e/o in canali isolanti a parete. La distribuzione interna nel locale inverter e quadri verrà eseguita a mezzo di linee in cavo unipolare (tipo N07V-K) posato in canale isolante o in tubo isolante rigido a parete.
Il tipo di cavo previsto é ti tipo non propagante l'incendio e a ridotta emissione di fumi e gas tossici. I conduttori dei cavi dovranno essere in rame .
La sezione dei conduttori sarà, in relazione alle condizioni di posa, uguale o superiore alla minima prescritta dalle Norme CEI 64-8 art. 524.1 Tab, 52E. Tali sezioni così come il numero dei conduttori sono indicate nello schema unifilare in pianta allegato alla presente.
I tubi dovranno avere il diametro interno pari a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in essi
contenuti, in relazione alle indicazioni normative sullo stipamento. Tali tubi saranno del tipo in PVC flessibile serie pesante o PE-HD per i cavidotti interrati e del tipo in PVC rigido o flessibile serie pesante per la distribuzione interna. Le curve devono essere realizzate o con piegatura diretta del tubo o con gomiti prefabbricati e avere raggio di curvatura non inferiore a 6 volte il diametro esterno.
La sezione occupata dai cavi di energia in eventuali canali rettangolari non deve superare il 50% della sezione utile del canale stesso, tenuto conto del volume occupato dalle connessioni; tale prescrizione non si applica ai cavi di segnalazione e di comando. I canali devono essere muniti di coperchio ed avere almeno grado di protezione IP 2X.
Tutti i componenti elettrici dovranno essere dotati di marchi IMQ o marchio equivalente
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
Il tipo di protezione adottato é atto a proteggere le persone contro i pericoli risultanti dal contatto con le parti attive ed é rispondente alle misure di protezione totale previste dagli art. 412.1, 412.2 Norme CEI 64/8 quinta edizione.
Le superfici verticali degli involucri dovranno avere grado di protezione non inferiore a IPXXB, mentre le superfici orizzontali degli involucri dovranno avere grado di protezione non inferiore a IPXXD, o in alternativa IP4X. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
Il lato corrente continua dell’impianto è assimilabile ad un sistema IT (tutte le parti attive isolate da terra e le masse collegate a terra). Con questa configurazione, in caso di cedimento dell’isolamento, la corrente di primo guasto a terra è praticamente nulla e il polo interessato si porta al potenziale di terra, perciò non ci sono pericoli per le persone ne interruzioni del servizio. Tuttavia un eventuale secondo guasto a terra costituisce un cortocircuito, perciò sarà installato un dispositivo di controllo continuo dell’isolamento verso terra (norma CEI 64-8/4), anche integrato nell’inverter.
L’inverter sarà dotato di un trasformatore di isolamento, che assicurerà la separazione galvanica tra il lato corrente continua e il lato corrente alternata.
Il lato corrente alternata è assimilabile ad un sistema TN-S, così come il resto dell’impianto dell’utente. La corrente verso terra (assimilabile alla corrente di cortocircuito) per un guasto alimentato dall’impianto fotovoltaico è poco più alta della corrente nominale perciò, non potendo sfruttare la caratteristica a tempo inverso di un interruttore magnetotermico
o di un fusibile si rende necessario l’uso di un interruttore differenziale.
E' prevista la protezione mediante l'interruzione automatica del circuito con relè differenziale da 0,3A, che garantisce un tempo di intervento inferiore ai 0,2 s richiesti dalla norma.
La stessa protezione sarà installata a fondo linea, ad evitare che dopo il sezionamento dell’impianto fotovoltaico il guasto continui ad essere alimentato dalla rete dell’utente.
La linea di alimentazione dell’impianto luci e prese del locale inverter sarà protetta a monte con un interruttore differenziale ad alta sensibilità.
Tutte le prese a spina, le lampade, le masse e le masse estranee saranno collegate all’impianto di terra.
All'impianto di messa a terra (sul nodo equipotenziale) si collegheranno, mediante cavo unipolare giallo-verde di sezione opportuna, tutte le masse metalliche che possono assumere potenziali diversi da quello di terra, come la carpenteria metallica dell’inverter e dei quadri, nonché le strutture di sostegno del generatore fotovoltaico.
La sezione dei conduttori di protezione é adeguata alle prescrizioni dell'art. 543.1.2 Tab. 54F delle Norme CEI 64-8 .
PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO LE SOVRACORRENTI
La corrente massima erogabile dall’impianto fotovoltaico è poco più alta della corrente nominale. Le condutture sono state dimensionate secondo il criterio della limitazione la caduta di tensione al di sotto del 2%, perciò le portate risultano sovrabbondanti rispetto alle correnti d’esercizio. Ne consegue che le condutture sono intrinsecamente protette dagli effetti dannosi del sovraccarico e del cortocircuito.
Le condutture alimentate dal quadro generale dell’utente saranno protette secondo quanto previsto dall'art. 433.2 e
434.3 delle Norme CEI 64-8 .
PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI
L’impianto sarà dotato di limitatori di sovratensione o SPD (Surge Protection Device) in grado di scongiurare l’insorgenza di tensioni pericolose in caso di fulminazione indiretta.
Ogni stringa sarà dotata di scaricatori di sovratensione di classe II ( provati con corrente di fulmine di forma d’onda 8/20
μs e valore di cresta 10 kA ) con indicazione ottica di fuori servizio, tra i conduttori attivi e la terra. La connessione al nodo di terra sarà realizzata mediante cavo unipolare giallo-verde da 16 mmq.
Il quadro di parallelo stringhe sarà dotato a sua volta scaricatori di classe II in uscita.
Una ulteriore protezione passiva dalle sovracorrenti di origine atmosferica sarà realizzata attraverso il cablaggio stretto delle stringhe, in modo da ridurre al minimo l’area della spira concatenata col campo magnetico variabile generato dalla corrente di fulmine.
QUADRI ELETTRICI
I quadri saranno conformi alle norme CEI attualmente in vigore.
In base alla corrente nominale del quadro, alla tensione d’esercizio (Un < 440V), alla temperatura ambiente ( presumibilmente 25°C ) e alla corrente di cortocirc uito presunta ( minore di 10 kA) i quadri rientrano nel campo d’applicazione della norma CEI 23-51 (quadretti).
I quadri dovranno essere chiusi tramite pannello di protezione e apribili in caso di necessità solo mediante apposita chiave fornita al personale di servizio, in modo da evitare sia manovre da parte di persone non autorizzate sia la penetrazione di corpi estranei. Sul fronte del pannello e sul retro-quadro devono essere disposte delle targhette che diano una chiara indicazione della funzione dei diversi elementi e delle posizioni di aperto e di chiuso dei vari dispositivi. Ogni quadro dovrà riportare la targa, posta anche dietro la portella, con indicati in modo indelebile i seguenti dati:
- Tipo del quadro
- Corrente nominale del quadro
- Natura della corrente e frequenza
- Tensione nominale di funzionamento
- Grado di protezione IP
Ogni quadro dovrà essere corredato di certificato di conformità alla regola d’arte e sottoposto alle seguenti misure e prove:
-Verifica della conformità agli schemi circuitali e dati tecnici di progetto
- Verifica del corretto cablaggio e del funzionamento meccanico ed elettrico
- Verifica del buon collegamento delle masse al conduttore di protezione
- Prova della resistenza di isolamento
- Verifica dei limiti di sovra-temperatura
VERIFICA TECNICO-FUNZIONALE
Al termine dei lavori l’installatore dell’impianto effettuerà le seguenti verifiche tecnico-funzionali:
- corretto funzionamento dell’impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni di potenza generata e nelle varie modalità previste dal gruppo di conversione (accensione, spegnimento, mancanza rete, ecc.);
- continuità elettrica e connessioni tra moduli;
- messa a terra di masse e scaricatori;
- isolamento dei circuiti elettrici;
- verifica prevista per gli impianti di potenza superiore a 1 kWp ed inferiore a 50 kWp: condizione da verificare: Pca > 0,75*Pnom *I / ISTC.
VARIE
Sarà applicata, in fase di lavori, la seguente cartellonistica :
- PERICOLO
- NON ESEGUIRE LAVORI PRIMA D'AVER TOLTO LA TENSIONE
- QUADRO ELETTRICO
- NON USARE ACQUA PER SPEGNERE INCENDI
CONCLUSIONI
Dovranno essere rilasciati dall’installatore i seguenti documenti:
- manuale di uso e manutenzione, inclusivo della pianificazione consigliata degli interventi di manutenzione;
- dichiarazione attestante le verifiche effettuate e il relativo esito;
- dichiarazione di conformità ai sensi della legge 46/90, articolo 1, lettera a;
- certificazione rilasciata da un laboratorio accreditato circa la conformità alla norma CEI EN 61215, per moduli al silicio cristallino, e alla CEI EN 61646 per moduli a film sottile;
- certificazione rilasciata da un laboratorio accreditato circa la conformità del convertitore c.c./c.a. alle norme vigenti e, in particolare, alle CEI 11-20 qualora venga impiegato il dispositivo di interfaccia interno al convertitore stesso;
- certificati di garanzia relativi alle apparecchiature installate;
- garanzia sull’intero impianto e sulle relative prestazioni di funzionamento.
La ditta installatrice, oltre ad eseguire scrupolosamente quanto indicato nel presente progetto, dovrà eseguire tutti i lavori nel rispetto della REGOLA DELL’ARTE.
CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO
Generatore fotovoltaico
Radiazione solare e analisi delle ombre
La valutazione della risorsa solare disponibile è stata effettuata prendendo come riferimento la località che dispone dei dati storici di radiazione solare nelle immediate vicinanze di Cagliari.
In base alla Norma UNI 10349 la località che meglio identifica quanto sopra esposto è CAGLIARI. E’ stato scelto un fattore di riduzione delle ombre del 95%.
Il calcolo dell’irraggiamento sul piano dei moduli è stato effettuato per diverse inclinazioni sull’orizzontale ed è stata scelta l’inclinazione di 35 °, che massimizza la pr oduzione annua.
Irraggiamento solare a CAGLIARI
Calcolo effettuato in base alla norma UNI 10349 e calcolato su moduli esposti a 0° rispetto al Sud ed i nclinati rispetto all’orizzontale di 35°. Data l’orografia del sito e il diagramma delle ombre non c’è motivo di adottare un angolo azimutale diverso da 0°SUD.
Fattore di albedo scelto: 0,2 Erba secca (Valore cautelativo in quanto per buona parte dell’anno dovrebbe aversi in realtà 0,26, relativo a erba verde o campi con raccolti maturi e piante)
Mese | Giornaliero Radiazione Diretta (Wh/m2) | Radiazione Diffusa (Wh/m2) | Radiazione Riflessa (Wh/m2) | Totale (Wh/m2) | Mensile Totale (kWh/m2) |
Gennaio | 2398 | 809 | 48 | 3254 | 101 |
Febbraio | 2656 | 1061 | 64 | 3781 | 106 |
Marzo | 3344 | 1390 | 94 | 4828 | 150 |
Aprile | 3460 | 1743 | 121 | 5324 | 160 |
Maggio | 3755 | 1920 | 147 | 5822 | 180 |
Giugno | 4040 | 1945 | 163 | 6148 | 184 |
Luglio | 5024 | 1642 | 178 | 6845 | 212 |
Agosto | 4906 | 1566 | 156 | 6629 | 205 |
Settembre | 4070 | 1440 | 115 | 5625 | 169 |
Xxxxxxx | 3377 | 1137 | 80 | 4594 | 142 |
Novembre | 2597 | 859 | 53 | 3509 | 105 |
Dicembre | 2184 | 733 | 42 | 2959 | 93 |
Tot. annuale | 1807 |
In base alle norme UNI 8477-1 e UNI 10349, l’irraggiamento calcolato su moduli esposti a 0° rispetto a l Sud ed inclinati rispetto all’orizzontale di 35°con un fattore di a lbedo pari a 0,2 risulta essere pari a 1807 kWh/m².
La potenza alle condizioni STC (irraggiamento dei moduli di 1000 W/m² a 25°C di temperatura) risulta es sere:
PSTC = PMODULO x N°MODULI = 200 x 99 = 19800 Wp
Considerando un’efficienza del B.O.S. (Balance of system) del 85% che tiene conto delle perdite dovute a diversi fattori
quali: temperature maggiori rispetto al valore standard NOCT=25°C, superfici dei moduli polverose, dif ferenze di rendimento tra i moduli, perdite dovute al sistema di conversione la potenza sul lato c.a. sarà uguale a:
PCA= PSTC x 85% = 16.830 Wp
L’energia producibile su base annua dal sistema fotovoltaico è data da:
E [kWh/anno) = (I x A x Kombre x RMODULI x RBOS)
In cui: I = irraggiamento medio annuo = 1807 kWh/m² A = superficie totale dei moduli = 123,16 m²
Kombre = Fattore di riduzione delle ombre = 95%.
RMODULI = rendimento di conversione dei moduli = 16,1% RBOS = rendimento del B.O.S. = 85%
Pertanto, applicando la formula abbiamo:
E = (1.807 x 123,16 x 95% x 16,1% x 85% ) = 28.933 kWh/anno
Il valore di 28933 kWh/anno è l’energia che il sistema fotovoltaico produrrà in un anno, se non vi sono interruzioni nel servizio.
DIMENSIONAMENTO LINEE E COORDINAMENTO DELLE PROTEZIONI
QUADRO: QUADRO DI SEZIONAMENTO A.C.
LINEA: LINEA c.a. uscita inverter
INTERRUTTORE
Utenza | Interruttore | Xxxx | Xxxxx Sganciatore | In [A] | Ir [A] | Tr [s] | Im [kA] | Isd [kA] |
Siglatura | Tsd [s] | Ii [kA] | Ig [A] | Tg [s] | Differenz. | Classe | I?n [A] | T?n [s] |
Linea | - | 3+N | C | 32 | 32 | - | 0,32 | 0,32 |
- | - | - | - | - | RH21M | A | 0,3 | Ist. |
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW] | Ib [A]/Inm [A] | cos ? | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxx. | ? |
18 | 26 | 1,00 | 1,00 |
CAVO
Tipo | Derivazion e | tipo conduttore | Isolant e | Lungh. [m] | Posa 64-8 | Temp. [°C] | n° supp. | Resistività [°K m/W] | ravv. dist. | altri circuiti | K sicu r. |
FG7R | 3F+N+PE | uni | EPR | 50 | 61 | 20 | 1,08 | ravv. | 1,0 |
Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE | Prof. di Posa [m] | Rcavo [m?] | Xcavo [m?] | Rtot [m?] | Xtot [m?] | ?Vcavo [%] | ?Vtot [%] | ?Vmax prog [%] |
1x 25 1x 25 1x 16 | 0,5 | 36,0 | 5,3 | 38,16 | 805,618 | 0,4 | 0,43 | 2,0 |
Ib [A] | Iz [A] | Icc max inizio linea [kA] | Icc max Fine linea [kA] | Iccmin fine linea [kA] | Icc Terra [kA] |
26 | 110 | 0,05 | 0,05 | 0,047 | 0,05 |
VERIFICHE PROTEZIONI
Sovraccarico | Corto Circuito massimo | Corto Circuito minimo | Persone |
Verificata | Verificata | Verificata | Verificata |
QUADRO: CASSETTA DI STRINGA
LINEA: LINEE C.C.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW] | Ib [A]/Inm [A] | cos ? | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxx. | ? |
2,2 | 5 | 1,00 | 1,00 |
CAVO
Siglatura | Derivazion e | tipo conduttore | Isolant e | Lungh. [m] | Posa 64-8 | Temp. [°C] | n° supp. | Resistività [°K m/W] | ravv. dist. | altri circuiti | K sicu r. |
L0.1.2 | 2F+PE | uni | EPR | 20 | 61 | 20 | 1,08 | ravv. | 1,0 |
Sezione Conduttori [mm2] positivo negativo PE | Prof. di Posa [m] | Rcavo [m?] | Xcavo [m?] | Rtot [m?] | Xtot [m?] | ?Vcavo [%] | ?Vtot [%] | ?Vmax prog [%] |
1x4 1x4 1x16 | 0,5 | 90,0 | 2,86 | 90,0 | 2,86 | 0,1 | 0,1 | 1,0 |
Ib [A] | Iz [A] | Icc max inizio linea [kA] | Icc max Fine linea [kA] | Iccmin fine linea [kA] | Icc Terra [kA] |
5 | 45,1 | 0,005 | 0,005 | 0,005 | 0,005 |
SEZIONATORE CON FUSIBILI
Siglatura | Modello | In [A] | Uimp [kV] | Icm [kA cresta] | Icw [kA eff] | Coordin. interr. Monte [kA] |
S0.1.2 | I | 6 | 6 | 0,00 | 0,40 |
VERIFICHE PROTEZIONI
Sovraccarico | Corto Circuito massimo | Corto Circuito minimo | Persone |
Verificata | Verificata | Verificata | Verificata |
INTEGRAZIONE DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO – CONNESSIONE AL QUADRO GENERALE B.T. E ALIMENTAZIONE BOX CABINA
Tensione di esercizio [V] : 400/230 Sistema di distribuzione : TN
Potenza di corto circuito di rete [MVA] : 500
Cabina di distribuzione : 2 Trasformatori (1 di riserva), 1 partenza Potenza trasformatori [kVA] : 160
Tensione di corto circuito [%] : 4,0 Perdite negli avvolgimenti [W] : 3.500
QUADRO N° 2 - Quadro Generale BT
Protezione di Backup : No Sezione minima di fase [mm²] : 1,5
Metodo per dimensionamento dei conduttori di Neutro e Protezione : 1/2 Fase Metodo per scelta della corrente nominale degli interruttori : In > Ib
Corrente nominale minima degli apparecchi[A] : 6 Collegamento in morsettiera : Si
Norma di riferimento per potere di interruzione dei Btdin : CEI EN 60898 Potere d'interruzione degli interruttori : Icn/Icu
DATI QUADRO - Quadro Generale BT impianto utente
Simb. | Descrizione | Fasi | Codice | Modulo | Potere di |
N° | linea | linea | Articolo | differenziale | interruzione |
[kA] | |||||
1 | Interruttore Generale | L1 L2 L3 N | |||
2 | SPD Locale Gruppo | L1 L2 X0 X | |||
0 | XXXXXXXX XXXXXXXXXXXX | X0 X0 X0 | X0000X0/00 | T7042/63 | 16,0 |
N | |||||
4 | omissis | ||||
5 | omissis | ||||
6 | Interruttore Generale BT | L1 L2 L3 N | |||
7 | LOCALE INVERTER | L3 N | |||
8 | omissis |
Simb. | Corrente | Corrente | Corrente | Intervento | Intervento | Ritardo | Corrente | Selettività |
N° | nominale | regolata | regolata | magnetico | magnetico | m agnetico | differenz. | |
In [A] | Ir [A] | di neutro | di fase [A] | di neutro [A] | [s] | [A] | [KA] | |
[A] | ||||||||
1 | ||||||||
2 | ||||||||
3 | 40 | 0,8 • In = | 32 | 20 • In = 800 | 800 | 0,30 | 16,0 | |
32 | ||||||||
4 | ||||||||
5 | ||||||||
6 | ||||||||
7 | 16 | 1 • In = 16 | 16 | 9 • In = 144 | 144 | 0,03 | 6,0 |
Simb. | Corrente | CosØ | CosØ | CosØ | Moduli | Accessori | Accessori | Accessori |
N° | Neutro | fase L1 | fase L2 | fase L3 | DIN | Contatto | Contatto | Sganciatori |
[A] | ausiliario | scattato relè | ||||||
1 | ||||||||
2 | ||||||||
3 | - | - | - | - | 12,0 | M5A/1CS | M5M/220 | |
4 | ||||||||
5 | ||||||||
6 | ||||||||
7 | 9,66 | 0,90 R | 3,0 | F80V3 |
Simb. | Accessori | Potenza diss. | Icc max | Icc max | Icc F-N | Icc F-PE | Sezione |
min | min | ||||||
N° | Motore/Maniglie | apparecchio | inizio | fondo | fondo | fondo | fase linea |
linea | linea | linea | linea | ||||
[W] | [kA] | [kA] | [kA] | [kA] | [mm²] | ||
1 | |||||||
2 | |||||||
3 | 8,88 | 5,485 | 2,778 | 1,732 | 1,451 | 25 | |
4 | |||||||
5 | |||||||
6 | |||||||
7 | 3,40 | 5,102 | 0,229 | 0,229 | 0,229 | 2,5 |
Simb. N° | Sezione neutro linea [mm²] | Sezione PE linea [mm²] | Portata fase linea [A] | Portata neutro linea [A] |
1 |
2 3 4 5 6 7 | 25 2,5 | 16 2,5 | 100 32 | 100 32 |
Simb. | Posa | Sigla | Tipo | Isolante |
N° | cavi | cavo | cavo | |
1 | ||||
2 | ||||
3 | In tubo interrato | FG7R | Unip. con | EPR |
guaina | ||||
4 | ||||
5 | ||||
6 | ||||
7 | In tubo interrato | FG7R | Unip. con | EPR |
guaina |
Simb. | N° | Lunghezza | C.d.T. | C.d.T. | Lunghezza | Sezione | Sezione | Potenza | Codice |
diss. | |||||||||
N° | circ. | linea | linea | totale | cablaggio | cablaggio | cab laggio | cablaggio | morsetto |
raggr. | [m] | [%] | [%] | [m] | fase [mm²] | neutro | [W] | ||
[mm²] | |||||||||
1 | |||||||||
2 | |||||||||
3 | 1 | 50,0 | 0,00 % | 0,12 % | 1,00 | 10 | 10 | 10,57 | M25 |
4 | |||||||||
5 | |||||||||
6 | 0,12 % | 1,00 | 50 x 6 | 50 x 6 | 83,71 | ||||
7 | 1 | 50,0 | 3,71 % | 3,83 % | 1,00 | 4 | 4 | 2,88 | M6 |
Art. 3.4 VERIFICHE TECNICHE E SCELTE ESECUTIVE.
Fatti salvi tutti gli adempimenti accollati in merito all'appaltatore dal Codice Civile, sono posti a suo totale carico, gli oneri derivanti dalla calcolazione e dalla verifica tecnica di tutte le soluzioni impiantistiche da realizzare.
In particolare l'appaltatore, prima di dar corso alle lavorazioni, dovrà procedere a:
- verificare la congruità tecnica delle soluzioni progettuali poste a base d'appalto, anche in relazione ai tipi di macchine e apparecchiature che si intende effettivamente installare;
- comunicare per iscritto alla Direzione Lavori l'esito delle operazioni di verifica.
Qualora dall'esito della verifica, dovessero emergere elementi tali da richiedere modifiche o varianti al progetto (non imputabili a carenze di progettazione), sono posti a carico dell'appaltatore tutti gli oneri per la produzione della documentazione tecnica necessaria all'esecuzione dei lavori (calcolazioni ed elaborati grafici), da sottoporre all'approvazione della D.L..
La documentazione tecnica dovrà essere prodotta a firma di tecnico abilitato (ingegnere o perito).
Sono altresì a totale carico dell'appaltatore tutti le elaborazioni (tecniche e grafiche) necessarie per risolvere aspetti di dettaglio e comunque strettamente attinenti alle modalità di installazione.
Pertanto, prima di dar corso all'esecuzione dei lavori, l'appaltatore dovrà definire e sottoporre all'approvazione della D.L.:
- le soluzioni impiantistiche esecutive
- i tipi di apparecchiature, di materiali e di strumentazione, definitivamente adottati, esplicitandone la casa produttrice, il modello e l’articolo;
- gli schemi esecutivi dei quadri elettrici, specificandone il costruttore;
- gli aspetti di dettaglio inerenti i collegamenti funzionali fra tutte le apparecchiature.
dimostrando il pieno raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel progetto posto a base di appalto, ed inerenti il corretto funzionamento dell’impianto.
Art. 3.5 PROVE FUNZIONALI E VERIFICHE ALLO STATO FINALE
Ad impianti ultimati sarà onere dell’appaltatore provvedere alla verifica strumentale e alla valutazione dei requisiti funzionali e di sicurezza delle installazioni eseguite.
Le prove funzionali, le verifiche e le valutazioni riguarderanno la totalità degli impianti eseguiti, con particolare riferimento ai punti di seguito indicati:
A - Per il generatore fotovoltaico:
Ai fini del collaudo finale delle prestazioni dell’impianto installato, si procederà, in contraddittorio tra impresa e direzione lavori, al termine dei lavori, all’installazione di una centrale di rilevazione dei parametri ambientali, le cui caratteristiche dovranno essere concordate con la direzione lavori. Contestualmente, si procederà all’installazione di idonei strumenti per la misura della potenza erogata dal generatore fotovoltaico, lato c.c., e dagli inverter, lato c.a.
Tutti i parametri sopra menzionati, saranno oggetto di monitoraggio per un periodo minimo di trenta giorni (30). In ogni caso entro 45 giorni dalla messa in esercizio dell'impianto, il collaudo funzionale potrà dichiararsi ultimato.
I parametri acquisiti dalla centrale ambientale, con particolare riferimento alla radiazione solare incidente sul generatore fotovoltaico associata alla temperatura esterna, e dagli strumenti per la misura delle grandezze elettriche, saranno utilizzati al fine di verificare le seguenti relazioni:
Dove:
Pcc > 0,85 * Pnom * I / ISTC
- Pcc è la potenza (in kW) misurata all’uscita del generatore fotovoltaico, con precisione migliore del 2%;
- Pnom è la potenza nominale (in kW) del generatore fotovoltaico;
- I è l’irraggiamento (in W/m2) misurato sul piano dei moduli, con precisione migliore del 3%;
- ISTC, pari a 1000 W/m2, è l’irraggiamento in condizioni standard.
Pca > 0,9 * Pcc
Dove:
- Pca è la potenza attiva (in kW) misurata all’uscita del gruppo di conversione, con precisione migliore del 2%;
Pca > 0,75 * Pnom * I / ISTC
Il collaudo sarà ritenuto superato con esito positivo, se i valori ottenuti risulteranno superiori ad uno scostamento massimo di -5%.
B - Per gli impianti elettrici:
Saranno effettuate le misure strumentali atte a verificare il rispetto delle prescrizioni di cui alla sezione 413 delle norme CEI 64-8/4 (protezioni delle persone da contatti indiretti); le misure e le valutazioni comprenderanno:
1 - misura dell’anello di guasto (F-PE) e della relativa corrente di guasto franco a massa nei quadri in C.A. 2 - verifica del rispetto delle prescrizioni dell’art.413.1.4.2 della norma CEI 64-8/4;
3 - misura dell’impedenza offerta al cortocircuito minimo (F-N) in tutti i punti nei quali è prevista la misura dell’anello di guasto;
4 - valutazione dell’efficienza e misura del tempo di intervento, di tutte le protezioni differenziali installate con sensibilità pari a 30 mA.
Art. 3.6 CERTIFICAZIONI DI CONFORMITÀ
Delle valutazioni funzionali di cui al punto 3.4 precedente sarà redatta una accurata relazione tecnica, a firma di tecnico abilitato.
Se dalle misure e dalle valutazioni di cui sopra dovessero emergere delle incongruità o delle inefficienze, l’impresa appaltante avrà l’onere, a propria cura e spese, di provvedere tempestivamente a sanare le difformità riscontrate; al termine dei lavori di adeguamento saranno ripetute le misure strumentali e le valutazioni sulle porzioni d'impianto oggetto di adeguamento.
Al termine delle fasi di cui sopra, avuto l’esito positivo delle misure strumentali e delle valutazioni tecniche, il medesimo professionista abilitato, redigerà una certificazione di conformità delle installazioni alla Legge 186/68.
Tale certificazione costituirà parte integrante della dichiarazione di conformità, emessa dall’impresa responsabile delle installazioni, ai sensi della legge 46/90 e corredata dalle firme e dagli allegati di legge.
La ditta appaltatrice è tenuta a consegnare al committente, prima della data fissata per la consegna provvisoria dei lavori, tutta la documentazione tecnica di seguito elencata:
1 - Listato dei pannelli fotovoltaici installati con relativo n°di matricola definito dal produttore , riportato sia in ordine crescente del N. di matricola, sia associato a ciascuna stringa e alla posizione topografica effettiva del pannello nel contesto del generatore;
2 - le relazioni sull'esito delle prove funzionali e delle verifiche eseguite di cui all’articolo precedente; 3 - le certificazioni di conformità redatte da professionista abilitato di cui all’articolo precedente;
4 - le certificazioni e le garanzie di ciascun pannello e di ciascun inverter, la sua provenienza e la marcatura CE;
5 - le certificazioni sulla Potenza minima erogata dai pannelli fotovoltaici non inferiore ai valori dichiarati di seguito:
Potenza minima = 90%, nei primi 10 anni Potenza minima = 80%, ai 25 anni;
6 - le dichiarazioni di conformità emesse ai sensi della legge 46/90 corredata dagli allegati di legge, fra i quali:
- schede tecniche e manuali d'uso delle macchine, apparecchiature e componenti di sicurezza, installati;
- garanzie fornite dai costruttori delle macchine, apparecchiature e componenti;
- istruzioni per la conduzione e manutenzione delle macchine installate.
Tutta la documentazione di cui sopra dovrà essere firmata dal responsabile delle installazioni e dal Direttore Tecnico dei Lavori designato dall’Impresa, nonché, per presa visione ed ai fini dell'integrazione nel Fascicolo delle Opere, dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione dei lavori (art.5 D.Lvo. 494/96).
Art. 3.7 PROVE SU MATERIALI E APPARECCHIATURE.
Ai sensi dell'art.2 della legge 18/10/1977 n.791, non potranno essere installate macchine e apparecchiature che non siano costruite a regola d'arte in materia di sicurezza e per le quali non sia stata rilasciata, ai sensi dell'art.11 della direttiva CEE 23/1973, una relazione da cui risulti la conformità dell'apparecchiatura alle disposizioni dell'art.2 della legge 791/77, ovvero che sulla stessa non sia stato apposto un marchio di conformità, ovvero non abbia ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte degli organismi competenti per ciascuno degli Stati membri della Comunità Economica Europea, oppure, infine, non sia munita di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore.
I materiali non previsti nello scopo della legge 791/1977 e per i quali non esistono norme di riferimento dovranno comunque essere conformi alla legge 1/03/1968 n.186. Tutti i materiali saranno esenti da qualsiasi difetto qualitativo e di lavorazione.
Nel caso la Ditta appaltatrice non sia in grado di produrre le suddette certificazioni o dichiarazioni, richieste dalle presenti Xxxxx Xxxxxxxx, congiuntamente alla campionatura di tutti i componenti, elementi, materiali, ecc., la Direzione Lavori dovrà prescrivere l'effettuazione delle prove necessarie al fine di accertare la rispondenza normativa richiesta.
La ditta appaltatrice è perciò tenuta a far eseguire presso laboratori od istituti autorizzati quelle prove che la Direzione dei Lavori riterrà necessarie al fine di valutare le caratteristiche tecniche e funzionali delle macchine e delle apparecchiature proposte, per l'accettazione delle stesse.
La campionatura presentata alla Direzione Lavori dovrà essere conservata fino all'ultimazione delle operazioni di collaudo.
Art. 3.8 GARANZIE DI FUNZIONAMENTO E MANUTENZIONE.
Al termine dei lavori e prima dell'inizio delle operazioni di collaudo, l'appaltatore è tenuto a consegnare alla D.L. le seguenti certificazioni e garanzie in originale:
- certificazioni di prodotto e di marchiatura CE di tutti i dispositivi e materiali utilizzati;
- garanzia del costruttore sui materiali e sulla fabbricazione di tutti i dispostivi e apparecchiature utilizzati;
- certificazione di potenza minima erogata rilasciata dal costruttore dei pannelli fotovoltaici.
Gli impianti fotovoltaici realizzati saranno garantiti dall'appaltatore totalmente per il periodo di due anni; verificandosi pertanto all'interno di tale periodo un guasto o malfunzionamento su una qualsiasi delle seguenti tipologie di apparecchiature:
- pannello fotovoltaico
- inverter
- dispositivo di monitoragio
- quadro elettrico
l'appaltatore è tenuto alla riparazione del guasto, anche con sostituzione integrale dell'apparecchiatura difettosa, senza alcun onere a carico dell'amministrazione.
Sono esclusi dalla garanzia:
- danneggiamenti degli impianti dovuti a fulminazione diretta;
- danneggiamenti degli impianti dovuti ad eventi naturali e/o climatici straordinari;
- danneggiamenti conseguenti ad atti vandalici;
- danneggiamenti e malfunzionamenti derivanti da interventi effettuati da terzi non autorizzati dall'appaltatore.
A tutela dell'amministrazione, per il rispetto delle presenti condizioni, al termine dei lavori l'appaltatore dovrà provvedere alla stipula di idonea polizza fideiussoria, di durata biennale a partire dalla data del collaudo provvisorio delle opere, di importo pari al 5% dell'importo di contratto.
Per il periodo di due anni come sopra definito, ogni intervento di manutenzione sugli impianti di generazione (dai pannelli fotovoltaici al quadro generale di connessione alla rete elettrica) sarà a totale carico dell'appaltatore; nessun altro operatore potrà intervenire sugli impianti di generazione se non espressamente autorizzato dall'appaltatore.