REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Assessorato enti locali, finanze ed urbanistica Direzione generale enti locali e finanze
Servizio affari generali, bilancio, gestione del personale e contenzioso Xxxxx Xxxxxxx, 000 – 00000 XXXXXXXX
GARA COMUNITARIA A PROCEDURA APERTA, INDETTA AI SENSI DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I. E DELLA LEGGE REGIONALE 5/2007 PER L’AFFIDAMENTO DELL’APPALTO DENOMINATO “FORNITURE PER LA REALIZZAZIONE DELLE RETI LOCALI (LAN) RELATIVE ALLE SEDI DEGLI UFFICI REGIONALI COLLEGATI DALLA RETE TELEMATICA REGIONALE (RTR).”
Delibera della Giunta Regionale n.41/17 del 17.10.2007
Documento: Capitolato tecnico
Allegati: Elenco sedi
Documentazione su: xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx
Data: Marzo 2008
File:
Approvazione:
Assessorato enti locali, finanze ed urbanistica Direzione generale enti locali e finanze
Servizio affari generali, bilancio, gestione del personale e contenzioso
1 Introduzione. 3
1.1 L’attuale Rete Telematica Regionale 3
2 Oggetto dell’appalto 4
2.1 Cablaggio delle LAN 5
2.1.1 Armadi rack 5
2.1.2 Distribuzione verticale 5
2.1.3 Canalizzazioni 6
2.2 Apparati attivi 6
2.3 Sistema di gestione 6
3 Criteri di realizzazione 6
3.1 Composizione dell’impianto 6
3.1.1 Installazioni particolari ed imprevisti 7
3.1.2 Programma operativo 8
4 Dettaglio dei componenti previsti 9
4.1 Cablaggio 9
4.1.1 Cablaggio orizzontale 9
4.1.2 Cablaggio verticale 9
4.1.3 Canalizzazioni metalliche 9
4.1.4 Frutti 10
4.1.5 Identificazione 10
4.1.6 Patch panel per rack 19” 10
4.1.7 Armadi di permutazione 10
4.1.8 Verifiche e certificazione 11
4.2 Apparati attivi 12
4.2.1 Componenti logici e fisici 12
4.2.2 Requisiti minimi 13
4.2.3 Elementi d'attenzione 13
4.2.4 Dotazione hardware dei dispositivi 14
Apparati di Centro Stella 14
Apparati d’Accesso 15
4.2.5 Requisiti tecnico funzionali 15
4.3 Sistema di gestione e monitoraggio delle LAN 20
4.3.1 Caratteristiche operative 20
4.3.2 Software di gestione 21
4.3.3 Hardware 21
4.4 Condizioni di garanzia, assistenza e manutenzione 22
5 Elementi modulari 22
6 Durata e termini di realizzazione 28
7 Specifiche per la formulazione dell’offerta 29
7.1 Offerta tecnica 29
7.2 Offerta economica 29
1 Introduzione
Nell’ambito della strategia definita dal “Piano di Azione per la realizzazione della Rete Telematica Regionale”, l’Amministrazione Regionale ha realizzato una propria rete telematica (di seguito anche RTR) in grado di fungere da elemento portante della modernizzazione del rapporto tra pubblica amministrazione locale, cittadini e imprese, e dello sviluppo del territorio.
La rete è in grado di offrire servizi “convergenti” a supporto delle diverse esigenze attuali e future di trasmissione video, voce e dati, e consente, inoltre, di perseguire specifici obiettivi quali:
a. L’ammodernamento delle infrastrutture di telecomunicazioni, per garantire la possibilità di integrare nuove applicazioni dai requisiti sempre più evolute;
b. La predisposizione di una piattaforma per la convergenza di applicazioni con caratteristiche e potenzialità diverse;
c. Efficacia ed efficienza nel soddisfacimento delle esigenze applicative, grazie alle più recenti tecnologie impiegate;
d. Favorire l’attuazione delle strategie regionali in termini di integrazione e cooperazione applicativa.
L’obiettivo perseguito dalla Regione Sardegna (di seguito anche RAS), nell’ambito della ristrutturazione dei propri servizi informatici e di comunicazione, è quindi quello di realizzare un’infrastruttura multiservizio, fondata sul protocollo IP, sulla quale sia possibile il trasporto contemporaneo della voce, dei dati e dei flussi video fra tutti gli utenti connessi alla Rete Telematica Regionale (RTR).
Le Reti Locali (LAN), interne ai singoli siti, mettono in comunicazione fra loro gli utenti presenti nelle singole sedi ed al contempo permettono ad essi la fruizione dei servizi informatici e telematici resi disponibili dalla RTR. Sono quindi da considerarsi parte integrante dell'infrastruttura globale di comunicazione e dovranno pertanto concorrere al raggiungimento degli obiettivi suddetti.
Il presente intervento si configura, quindi, come naturale completamento dell’infrastruttura RTR già posta in essere dall’Amministrazione regionale nel corso degli ultimi anni. A tal proposito, con il duplice obbiettivo di estendere sino all’utente finale i benefici tecnico/applicativi e di contenere i costi legati alla comunicazione fra gli uffici regionali, l’Amministrazione regionale promuove l’aggiornamento delle LAN presenti nei diversi siti geograficamente distribuiti sul territorio, per disporre di infrastrutture di comunicazione capaci di veicolare flussi multimediali di ultima generazione. Al fine di valorizzare gli investimenti pregressi, risulta di fondamentale importanza considerare gli aspetti di integrazione fra l’esistente e quanto oggetto del presente capitolato.
Con il presente appalto si intende, quindi, proseguire l’attuazione del Piano d’Azione attraverso la realizzazione, l’integrazione o l’aggiornamento delle reti locali (Local Area Network) delle sedi ospitanti gli uffici dell’amministrazione regionale, per permettere di erogare, anche in ambito locale, tutti i servizi veicolati attraverso la RTR.
1.1 L’attuale Rete Telematica Regionale
La componente geografica della Rete Telematica regionale (RTR) sfrutta i servizi di trasporto ottico DWDM per la realizzazione della dorsale principale. Ad essa afferiscono i nove POP (Point of Presence) regionali di Cagliari, Iglesias, Sanluri, Oristano, Sassari, Tempio Pausania, Nuoro, Lanusei e Olbia. In tali siti convergono i flussi informativi provenienti dalle diverse tipologie di utenza presenti nel territorio di competenza. Grazie alla tecnologia MPLS, tali flussi vengono destinati a reti private distinte (VPN), operando una separazione logica per dominio di appartenenza, a garanzia della sicurezza e della confidenzialità dei dati trasmessi sul backbone.
Presso il Centro Servizi Regionale (CSR) dell’Amministrazione regionale, situato in Cagliari, sono presenti la Server Farm, che realizza l’erogazione dei servizi applicativi e l’interconnessione principale ad Internet, ed il Centro di Gestione e controllo principale dell’infrastruttura telematica regionale. Quest’ultimo, a seguito degli investimenti profusi, è stato strutturato sia per far fronte alle attività di monitoraggio e controllo dell’operatività della RTR, sia per poter estendere la sua sfera di competenza anche alle reti che convergeranno sull’infrastruttura telematica regionale fruendo dei servizi di connettività a larga banda da essa erogati.
La soluzione di management oggi presente presso il Centro di Gestione di Cagliari è composta da molteplici sottosistemi che si occupano rispettivamente di:
- Configurazione e monitoraggio dei sistemi ottici DWDM;
- Configurazione e monitoraggio dei PoP MPLS;
- Configurazione e monitoraggio dei dispositivi installati nel CSR;
- Visione topologica dell’infrastruttura di rete;
- Censimento e tracciatura di dispositivi connessi in rete;
- Aggiornamento automatizzato del sistema operativo degli apparati;
- Analisi e segnalazione in tempo reale dei guasti verificatisi in rete;
- Configurazione e monitoraggio della qualità del servizio erogata (QoS);
- Monitoraggio delle prestazioni end-to-end dell’infrastruttura di rete.
I principali apparati di networking che attualmente compongono la RTR sono i seguenti:
- Backbone DWDM: CISCO Systems ONS15454;
- PoP: CISCO Systems 7600/7300/7200/3800, Catalyst 4500;
- MAN: CISCO Systems 10720, 3750
Il Centro di Gestione della RTR è attualmente dotato delle soluzioni di Management di Cisco Systems denominate:
- CiscoWorks LMS;
- CiscoWorks QPM;
- Cisco Transport Manager;
- Cisco Secure Access Control Server.
Nel seguito del presente documento sono evidenziati gli standard nonché i requisiti tecnico-funzionali imprescindibili che sono da considerarsi vincolanti per la fornitura in oggetto. Eventuali caratteristiche supplementari o migliorative degli apparati proposti saranno valutate in sede di aggiudicazione.
Viene inoltre richiesta, e dovrà essere assicurata, l’aderenza ad una serie di scelte progettuali che hanno l’obiettivo di garantire alti livelli di affidabilità, ridondanza, sicurezza, scalabilità, ottimizzazione e vantaggi nella gestione.
2 Oggetto dell’appalto
Oggetto dell’appalto è la realizzazione, ovvero il rifacimento, di LAN per le sedi dell’Amministrazione regionale di cui all’allegato (1) “elenco sedi per intervento”, in termini di fornitura, installazione e configurazione di apparati attivi anche in sostituzione di quelli già presenti, e di realizzazione o adeguamento del cablaggio per le sedi indicate, comprensivo di tutte le componenti passive previste. In particolare l’appalto avrà ad oggetto:
1) La realizzazione o l’adeguamento di cablaggi negli edifici della RAS, includendo:
(a) la posa dei cavi e l’installazione di prese telematiche nel rispetto delle specifiche tecniche e normative;
(b) l’installazione degli armadi e la loro predisposizione elettrica.
2) La fornitura, installazione e configurazione di apparati attivi di LAN, da installare presso gli edifici della Regione.
3) La fornitura di un sistema di gestione.
Onde poter procedere ad un puntuale dimensionamento e dettaglio degli interventi da eseguire nei vari stabili, sarà necessario realizzare un programma esecutivo relativo ad ogni sito. Tutti gli interventi oggetto dell’appalto saranno realizzati con l’impiego di “soluzioni tipo” atte a consentire di comporre,
caso per caso, la LAN secondo le esigenze specifiche che in fase di realizzazione, per ciascuna sede, saranno definite in accordo con l’amministrazione.
2.1 Cablaggio delle LAN
Per poter definire un metro di riferimento per la realizzazione dell'infrastruttura, componente passiva delle LAN, è stato individuato un modulo le cui caratteristiche hanno come base di dimensionamento
n. 12 punti-utente, ciascuno cablato con due prese RJ45. Tale modulo sarà quindi utilizzato come base per le nuove realizzazioni, nel dettaglio di ogni singola sede, singolarmente o in multipli di 12 punti utente.
Il valore di campionamento delle singole tratte orizzontali del cablaggio, le cui lunghezze non possono essere preventivamente stabilite in maniera puntuale, è stato individuato in una lunghezza media in 50 metri lineari. E' inteso che nello sviluppo totale dell'impianto potranno comunque verificarsi distanze di tratte fino a 90 metri oppure inferiori a 20 metri. Tali misure sono in funzione dei percorsi delle canalizzazioni che dovranno essere installate in fase di realizzazione dell'impianto e che verranno definite in fase di sopralluogo di ogni singola sede. A tal proposito la dislocazione dei nuovi armadi di permutazione, in accordo tra l’amministrazione e la ditta aggiudicataria, sarà effettuata in posizione il più possibile baricentrica al fine di garantire un ottimale sviluppo dell'impianto.
La verifica dell’effettiva lunghezza delle tratte del cablaggio verrà effettuata sulla base della documentazione delle misurazioni date dai test che dovranno essere rilasciati alla fine dei lavori per il collaudo degli impianti.
2.1.1 Armadi rack
Per il posizionamento degli apparati attivi di LAN e per l’attestazione del nuovo cablaggio, è richiesto, ove possibile, l’utilizzo degli armadi della Rete Telematica Regionale già disponibili. Tale scelta è dovuta anche alla necessità di far fronte alla scarsa disponibilità di locali tecnici idonei a tale scopo: è infatti una scelta progettuale quella di ridurre al minimo, ove possibile, il numero degli armadi di permutazione anche in caso di stabili sviluppati su più piani. In ciascuna LAN in cui non sià già presente quello RTR (ovvero questo non abbia le dimensioni idonee), dovrà essere fornito e posizionato almeno un armadio di permutazione. Il dimensionamento di tale armadio dovrà essere calcolato in base al numero dei punti di cablaggio totali presenti nello stabile, in modo da poter consentire l'alloggiamento di tutti i componenti, sia passivi che attivi, ed avere a disposizione almeno il 40% di spazio libero per ulteriori future espansioni.
Nello specifico, il dimensionamento dovrà essere previsto in base alle seguenti attrezzature:
• patch panel per la permuta del cablaggio passivo;
• piano fisso in acciaio;
• cassetto 19” per fibra ottica in caso di presenza cablaggio verticale;
• blocco 19” di alimentazione elettrica per apparati attivi;
• passacavi;
• gruppo ventole di raffreddamento;
• unità di continuità elettrica;
• apparecchiature di rete;
2.1.2 Distribuzione verticale
A fronte dello sviluppo del cablaggio in locali ove occorra collegare più armadi dislocati sia in piani diversi che nello stesso piano, si dovrà fare ricorso all'utilizzo di fibra ottica multimodale: tale fibra collegherà i diversi armadi con un centro stella o altro armadio.
Nel caso di impianti per gli edifici di grandi dimensioni, dovranno essere previste apposite dorsali di backup caratterizzate da percorsi alternativi da realizzarsi con tratte in fibra ottica o rame.
2.1.3 Canalizzazioni
La fornitura potrà riguardare anche locali presso i quali non sono utilizzabili canalizzazioni sottotraccia, dove non risulti possibile eseguire interventi comprendenti opere murarie, e/o locali che, seppur dotati di pavimenti flottanti o controsoffittature, risultino privi di canalizzazioni utilizzabili.
Per ciascun impianto (o parte di impianto da realizzare) dovrà pertanto, generalmente, prevedersi:
• la fornitura e posa in opera di canalizzazioni e/o tubazioni della dimensione e tipologia opportuna per le componenti di dorsale e di distribuzione del cablaggio tra i piani e le principali direttrici orizzontali;
• la fornitura e posa in opera di canalizzazioni e/o tubazioni per le tratte di distribuzione fino alla presa utente.
Si precisa che non dovranno essere impiegate, dove anche già esistenti, eventuali canalizzazioni che risultino solo parzialmente utilizzabili, ovvero non realizzate a norma, o risultino già sature per il contenimento dell'attuale cablaggio che dovrà essere comunque mantenuto funzionante fino alla attivazione del nuovo.
Si precisa ancora che il costo relativo alla realizzazione delle canalizzazioni sarà sempre da ritenersi computato all’interno del costo (a corpo) di realizzazione del punto utente cablato.
Il dimensionamento delle canalizzazioni (o tubazioni) di distribuzione, nel caso di nuova realizzazione, dovrà avvenire in funzione del numero dei cavi da posare e dovrà prevedere sufficiente disponibilità per eventuali ampliamenti dell’impianto nella misura di almeno un ulteriore 30%..
2.2 Apparati attivi
Dovranno essere forniti gli apparati attivi di LAN con le caratteristiche richieste, quale prima dotazione o in sostituzione degli apparati eventualmente già installati presso le sedi oggetto di intervento. Gli apparati forniti dovranno essere installati e configurati in rispondenza alle esigenze (fisiche e logiche) di operatività delle LAN, nel rispetto della configurazione dell’eventuale apparato sostituito e comunque in relazione alle esigenze espresse dall’amministrazione regionale. Si precisa che gli apparati eventualmente già installati e sostituiti con la fornitura prevista, dovranno essere disinstallati e trasportati a cura e spese dell’aggiudicatario, presso una sede indicata dall’amministrazione appaltante.
2.3 Sistema di gestione
Dovrà essere fornito un sistema per la gestione degli apparati attivi delle LAN con caratteristiche hardware e software atte a garantire piena funzionalità in termini di management, gestione delle configurazioni degli apparati, monitoraggio, rilevazione dei guasti e altre funzionalità di controllo avanzato.
3 Criteri di realizzazione
Per la realizzazione si procederà con la contemporanea attivazione di più interventi secondo la programmazione convenuta tra l’amministrazione e la ditta aggiudicataria e comunque entro il termine massimo previsto in appalto.
Verrà definito un Programma operativo secondo i dettagli del successivo capitolo 3.1.2.
3.1 Composizione dell’impianto
La composizione dell’impianto sarà definita facendo ricorso ai seguenti elementi:
• realizzazione di punti presa dati con relativa canalizzazione o tubazione per la distribuzione sia orizzontale che verticale a partire dall'armadio di permutazione fino alla
presa utente e per collegamenti di lunghezza media di 50 metri misurata a consuntivo;
• realizzazione delle tratte di dorsale in fibra ottica o cavo UTP, compresa la fornitura e posa in opera delle tubazioni o canalizzazioni quando necessaria;
• armadi di permutazione rack 19” a parete o a pavimento della dimensione opportuna;
• pannelli di permutazione dati ad elementi modulari da 24 porte con strisce di permutazione RJ-45;
• cassetti e pannelli di permutazione ottica dove necessari e previsti;
• strisce passacavo;
• eventuali sistemi di raffreddamento forzato a singola o doppia ventola;
• striscia di alimentazione elettrica dotata di interruttore magnetotermico;
• kit ruote autobloccanti nel caso di dislocazione degli armadi in posizione non facilmente accessibile ai fini operativi;
• apparecchiature switch di rete e/o centro stella da installare sull’armadio rack;
• cordoni di permutazione (patch-cord) della lunghezza di 1,0 metro lato armadio;
• cordoni di permutazione in fibra ottica duplex SC/SL della lunghezza di 2,0-3,0 metri lato armadio;
• cordoni di collegamento terminale utente della lunghezza di 3,0-5,0 metri.
La composizione finale dell’impianto dovrà essere riferita ad un sistema fornito “chiavi in mano” e dato completo in ogni sua parte con l’impiego di tutti i necessari elementi di assemblaggio (anche se non esplicitamente indicati nelle singole voci descrittive degli elementi modulari).
Si riterranno pertanto compresi come oneri di fornitura (e come tali già computati nel costo della corrispondente voce che li necessita):
• scatole ad incasso o esterne, prese, placche, corone e tappi ciechi, targhette identificative;
• viti, tasselli, bullonature, dadi a gabbia, ecc.;
• kit di montaggio quali guide, binari, staffe, flange, cerniere, distanziali, zoccoli, trecce o cavi di collegamento a massa o di messa a terra, ecc.;
• tutti i necessari accessori per canalizzazioni e tubazioni compresi coperchi, angoli interni ed esterni, giunti, derivazioni a T, terminali, perni di accoppiamento, separatori, traverse fermacavi, scatole di derivazione e comunque quant’altro necessario per dare l’opera finita, realizzata nel rispetto della “Regola d’arte” ed in conformità con la richiamata normativa di riferimento.
3.1.1 Installazioni particolari ed imprevisti
Nel caso di installazioni particolari o casi imprevisti, quali ad esempio:
1. realizzazione con impiego specifico di sistemi di canalizzazione a battiscopa o a pavimento o altri sistemi speciali di canalizzazione, ovvero per installazioni in ambienti di pregio dove sono richieste rifiniture particolari e particolare cura estetica;
2. realizzazione in “ambienti difficili” in caso di presenza di murature in pietra di alto spessore, complessità di definizione dei percorsi, ambienti soggetti a normative specifiche, elevate altezze, condizioni logistiche gravose, ecc.;
i relativi interventi andranno concordati con l’amministrazione regionale che provvederà al riconoscimento e alla valutazione dell’opera specifica, convenendo con l’aggiudicatario l’eventuale adeguamento dei costi.
Per quanto riguarda il caso di cui al Punto1. precedente, ai fini della definizione del valore del coefficiente di adeguamento, si conviene fin d'ora che il costo in opera del punto utente cablato risulti composto:
- per 1/3 dal costo del cavo e sua attestazione e posa in opera;
- per 1/3 dal costo della canalizzazione, scatola e sua posa in opera;
- per il restante 1/3 dal costo delle prese, placche, permutazione e accessori.
L'eventuale coefficiente di incremento del prezzo per la casistica di cui al Punto 1. verrà definito, sulla base dei listini ufficiali dei componenti di canalizzazione o accessori e placche, fino ad un valore massimo:
1 RichRAS coeff. adeguamento = ---------- x ------------
3 ElemOff
dove è:
- RichRAS il costo medio (sulla base di listini ufficiali) della configurazione specifica di canalizzazione (o di scatola e placca) richiesta straordinariamente dall’amministrazione regionale;
- ElemOff il costo medio (sulla base di listini ufficiali) della corrispondente configurazione specifica di canalizzazione (o di scatola e placca) prevista in appalto e computata in offerta ai fini della definizione dell'importo per la fornitura.
Ad esempio, la richiesta formulata dall’Amministrazione per l’impiego di un sistema di canalizzazione avente un costo medio di listino doppio rispetto a quanto definito contrattualmente sulla base dell'offerta, comporterà, per i punti così realizzati, una incidenza dei costi di canalizzazione fino ad un massimo di:
Nuova soluzione - soluzione standard = 1/3 x 2 - 1/3 = 1/3
ossia, comporterà un incremento pari ad 1/3 del prezzo indicato in offerta riferito al punto cablato finito standard.
Per quanto riguarda il caso di cui al Punto 2. precedente, rimane facoltà dell’Amministrazione, riconoscere un incremento fino ad un massimo del 20% per i punti di cablaggio realizzati in specifiche situazioni gravose.
Qualora la realizzazione dell'impianto dovesse avvenire in locali già dotati di canalizzazione utile pienamente utilizzabile, in sede di computo economico della realizzazione, l’Amministrazione potrà applicare, relativamente alla realizzazione di ciascun singolo punto presa, una riduzione del prezzo fino ad un massimo 1/3 del prezzo unitario offerto nel caso di totale disponibilità di canalizzazione. Tale riduzione sarà inferiore a quanto sopra indicato nel caso di presenza parziale di canalizzazione utile, nel qual caso si converrà di applicare un coefficiente proporzionato alla lunghezza di canalizzazione utile riferita alla lunghezza del cavo posato.
3.1.2 Programma operativo
Sarà cura dell’Amministrazione regionale, in accordo con la ditta aggiudicataria, provvedere alla stesura del Programma esecutivo che:
• Specifica il dettaglio dei relativi interventi da eseguire nei singoli edifici;
• Sviluppa il relativo computo metrico con la quantificazione dei moduli necessari, comprensivo dei relativi prezzi unitari; in dettaglio verranno quantificati i punti da realizzare con la relativa dislocazione all'interno di ogni singolo edificio;
• Definisce i tempi di realizzazione del singolo intervento.
Il Programma dovrà contenere i seguenti dettagli:
• definizione della posizione e del numero complessivo di punti da realizzare;
• dislocazione dell'armadio o degli armadi di permutazione;
• definizione del numero degli apparati di accesso e loro distribuzione;
• definizione degli eventuali apparati di centro stella;
• definizione delle tratte eventuali di collegamento reciproco (in fibra o rame) ad altri armadi dell'edificio;
• definizione del numero di punti attivi su rete Fast/Giga-Ethernet da servire con un adeguato numero di apparecchiature switch;
• disegno e composizione modulare degli armadi di permutazione;
• quantificazione dei costi di realizzazione, previo computo sulla base dei prezzi unitari dei
singoli moduli ed elementi indicati nell'offerta economica dell’aggiudicatario;
• definizione dei tempi massimi previsti per la realizzazione dell'impianto fino al collaudo finale e al rilascio della documentazione di certificazione.
4 Dettaglio dei componenti previsti
4.1 Cablaggio
L’infrastruttura di cablaggio dovrà essere conforme alle specifiche sotto elencate e dovrà, inoltre, rispettare la normativa vigente in materia di antincendio.
4.1.1 Cablaggio orizzontale
I conduttori saranno costituiti da cavo UTP non schermato a 4 coppie twistate 24 AWG Cat. 6 - 250MHz - guaina PVC tipo LSZH che dovranno essere terminati su jack modulari a 8 pin in corrispondenza di ogni presa.
Le terminazioni dovranno essere realizzate secondo le seguenti specifiche tecniche e prestazionali:
• Rispondenza alle Norme ISO/IEC 11801 Classe D, EN 50173 e TIA/EIA 568B
• i cavi dovranno essere contrassegnati come Categoria 6 LSZH
• gli standard applicativi supportati dovranno comprendere, tra gli altri: IEEE 802.3, 10Base-T, 100Base-T, 1000Base-T, 100Base-F, 10Base-F, IEEE 802.5 4Mbps, 16Mbps, ATM155.
• verifica certificazione UL per prestazioni elettriche di Categoria 6.
• inclusi negli elenchi di certificazione UL e per la sicurezza antincendio.
• produttore certificato ISO 9001.
4.1.2 Cablaggio verticale
Sarà realizzato in fibra ottica multimodale. In particolare si dovranno utilizzare cavi a 8 fibre multimodali ad indice graduato, unicamente con conduttore centrale da 62,5/125 micron oppure 50/125 micron. Sugli armadi di piano o di distribuzione le fibre sono attestate su di un cassetto ottico da rack con n. 12 posizioni e bussole SC; sull’armadio principale di centro stella le fibre ottiche devono essere invece attestate su di un cassetto ottico dotato di posizioni con bussole SC in numero sufficiente per attestare tutte le fibre che si dipartono verso gli armadi secondari di piano o di distribuzione.
Tali fibre ottiche dovranno inoltre garantire quanto segue:
• conformità alle specifiche EIA/TIA 492 e alle Norme ISO 11801;
• doppia capacità di lunghezza d’onda con trasmissione nelle gamme da 850 a 1300 nm
• avranno un rivestimento D-LUX o prodotto equivalente approvato per assicurare il mantenimento del colore, minimizzare le perdite dovute a micropiegature e migliorare la maneggevolezza.
Per quanto riguarda il metodo di giunzione della fibra dovrà essere impiegata la tecnica “a fusione” garantendo le migliori performance secondo le caratteristiche sotto elencate:
• Attenuazione di giunzione < 0,20 dB
• Riflessione < 50 dB
• Stabile da -40°C a 85°C
4.1.3 Canalizzazioni metalliche
Nel caso di passaggio entro i cavedi dell’edificio, ovvero in sospensione su zone e/o corridoio in
presenza di controsoffitto, dovrà essere prevista una canalizzazione di tipo metallico in grado di supportare i cavi provenienti dai vari piani, avendo cura di garantire almeno un coefficiente di riempimento inferiore o uguale a 2/3 della sezione utile della stessa.
4.1.4 Frutti
I frutti dovranno essere costituiti da connettori modulari RJ45 di categoria 6, 8 pin, per cavo non schermato 4 coppie 24 AWG , con connessione ad incisione di isolante.
Dovranno essere di tipo per montaggio in scatola porta frutto modulare tipo 503 o equivalente, per installazione indifferentemente:
• incassata a muro, e non, in qualunque tipo di supporto
• sporgente a parete
• in canala modulare.
I frutti dovranno appartenere a serie integrate con i relativi accessori (scatole porta frutto, supporti, placche di finitura). Per garantire una idonea resa estetica dell’impianto, non sono ammessi frutti non compatibili con gli accessori di finitura, anche se adattabili, e dovranno essere preferibilmente dello stesso produttore.
I frutti dovranno avere le seguenti caratteristiche tecniche e prestazionali:
• essere ad 8 posizioni/8 conduttori;
• essere dotati di connessione ad incisione di isolante;
• supportare applicazioni universali in ambiente multivendor ed accettare spine modulari RJ45;
• essere conformi a TIA/EIA 568 B, ISO-IEC 11801, EN 50173, sezione cablaggio orizzontale;
• far parte del programma di certificazione e controlli successivi delle reti locali UL;
• requisiti della categoria 6;
• risultare conformi alla verifica UL per le prestazioni elettriche di categoria 6 ;
• risultare conformi a FCC Parte 68;
• essere prodotti da Costruttore certificato ISO 9001;
4.1.5 Identificazione
Ciascuna presa dovrà essere identificata con targhette protette con portello trasparente, e con simbologia dedicata per i servizi fonia e dati.
4.1.6 Patch panel per rack 19”
Dovranno essere forniti, sulla base del dimensionamento, idonei patch panel composti da prese costituite da connettori modulari RJ45 di categoria 6 a 8 pin per cavo non schermato 4 coppie 24 AWG , con connessione ad incisione di isolante, con le seguenti caratteristiche:
• Pannello di permutazione precaricato, non schermato, da min 24 porte RJ45 Cat. 6 - per montaggio a rack 19” (1 unità rack); completo di targhette di identificazione sul fronte e sulla parte retrostante e di barra guida cavi da montare sul lato posteriore.
4.1.7 Armadi di permutazione
Dovranno essere forniti armadi di permutazione con le seguenti caratteristiche.
• tipo chiuso, da pavimento o da muro
• larghezza standard tra i montanti di 19”,
• realizzazione in acciaio verniciato e con porta in vetro temperato.
• modularità 15-22-42 unit
• pannello posteriore (per rack a pavimento) a fiancate asportabili
• testata rimovibile per consentire l’installazione di gruppi di ventilazione
• aperture passacavi sul tetto e sul fondo
• montanti mobili arretrabili
• completo di piedini regolabili ed equipaggiabile con zoccolini o ruote (per rack a pavimento)
• il produttore degli armadi dovrà essere certificato ISO 9001,
L’armadio è previsto con un formato 19” da 15-22-42 unità e verrà equipaggiato in base alle esigenze della postazione. Le specifiche riportate sono da intendersi come postazione a configurazione massima con:
• n. 1 patch panel precaricato RJ45 Cat. 6 da min 24 porte RJ 45 per l’attestazione delle prese utente;
• n.1 piano fisso in acciaio 15/10 verniciato RAL tipo 7035, portata standard 100 kg, con ripiano asolato, profondità 600 mm;
• zoccolo in acciaio spessore 2 mm verniciato tipo RAL 7035;
• n.1 cassetto 19” per fibra ottica assemblato con bussole SC e configurato con accessori;
• blocco di alimentazione 19” per apparati attivi composto da n° 6 prese multistandard, interruttore magnetotermico, completo di accessori di montaggio e set di collegamento equipotenziale;
• passacavi nel numero necessario per garantire un adeguato passaggio dei patch cord e delle bretelle, patch panel e cassetto ottici previsti;
• rivetti, bulloneria ed etichette e quanto necessario per la corretta identificazione delle componenti passive del cabling .
4.1.8 Verifiche e certificazione
Le misure nel seguito descritte ed i relativi parametri normativi di riferimento si applicano a tutti i componenti del cablaggio, quindi le prese, i cavi (in rame e in fibra ottica) ed i relativi permutatori.
Le misure dovranno essere effettuate con idonei tester aventi livello di accuratezza IIE o superiore secondo EIA/TIA TSB 67 – EN 50172
L’impianto realizzato dovrà risultare conforme alle prescrizioni tecnico-funzionali richieste, e rispondere alle specifiche di seguito elencate.
1. Wire Map: - il test deve accertare il corretto cablaggio del link e del channel, tenendo conto del sistema di cablaggio adottato (EIA/TIA 568-B); non dovranno verificarsi errori di alcun genere.
2. Lunghezza: - La lunghezza del channel non dovrà eccedere i 100m, misurata con le patch cords direttamente collegate al tester; la lunghezza dovrà risultare non superiore a 90m +/- 10%.
3. Attenuazione:- L’attenuazione, espressa in dB, andrà testata nel campo di frequenze compreso fra 1 e 100 MHz. Il tester da campo dovrà restituire un grafico dell’attenuazione in tutto il campo delle frequenze di misura, sul quale sia evidenziato il valore limite per ciascuna frequenza.
4. PSNEXT: - E’ un metodo per la misura degli effetti combinati di crosstalk su una singola coppia, indotti dalle altre coppie appartenenti allo stesso cavo. La misura è particolarmente importante per le applicazioni di fascia alta, come per esempio Gigabit Ethernet.
5. ELFEXT: - Si tratta di una verifica analoga al Far-End Next (FEXT) con la differenza che il segnale accoppiato all’estremità remota del cavo è relativa al segnale attenuato all’estremità remota della coppia alla quale il segnale era stato applicato alla Near-End. I test di FEXT e di ELFEXT sono parametri importanti quando si usano più di due coppie attive contemporaneamente negli schemi che prevedono trasmissioni parallele nelle applicazioni LAN.
I documenti di certificazione dovranno contenere i risultati delle verifiche, in forma numerica tabellare o in forma di grafico, così come formulati dagli strumenti di misura, con le indicazioni di “PASS” per ciascuna prova. Tutti i dati delle misurazioni di collaudo effettuati dovranno essere anche forniti su file.
4.2 Apparati attivi
L’architettura prevista per la realizzazione delle reti locali sarà differenziata sulla base della dimensione della sede. A tale scopo, si è operata una scelta progettuale che individua quattro diverse tipologie di sedi:
Sedi Piccole (S): numero di utenti inferiori/uguali a 20
Sedi Medie (M): numero di utenti compresi da 21 a 115
Sedi Grandi (L): numero di utenti compresi da 116 a 250 Sedi Molto Grandi (XL): numero di utenti superiori a 250
4.2.1 Componenti logici e fisici
Centro Stella: costituisce il punto nevralgico per lo smistamento del traffico da/verso i vari settori fisici dell’edificio (generalmente i piani) e si configura anche come elemento di collegamento della LAN al sistema di trasporto RTR;
Dorsale: identifica la struttura che collega il Centro Stella con gli apparati d’accesso;
Accesso: rappresenta l’insieme degli apparati attivi che permettono la raccolta/distribuzione del traffico generato/destinato alle diverse utenze.
Nelle diverse realizzazioni delle LAN, in funzione della loro classificazione, i componenti sopraccitati potranno concretizzarsi come entità distinte oppure coesistere logicamente, in totalità o in parte, in un singolo dispositivo fisico. L’esatta composizione degli Stack di Piano, in termini di numero di apparati e tipologia, verrà definita nella fase di programma esecutivo a seguito dei sopralluoghi.
Sedi Piccole
Nelle sedi piccole la rete locale sarà costituita da un unico apparato che opererà sia come dispositivo d’accesso che come elemento di Centro Stella per l’interconnessione verso la RTR. Per ragioni di spazio, flessibilità, affidabilità e scalabilità, si richiede che la soluzione offerta sia unicamente basata su apparati predisposti per il montaggio in armadi standard 19” (pollici) che occupino una sola unità rack.
Sedi Medie
In questa tipologia di sede saranno presenti più apparati d’accesso interconnessi fra loro tramite dorsali in Fibra Ottica. Le dorsali saranno realizzate secondo criteri di ridondanza ed affidabilità, prevedendo sempre un percorso ridondato per raggiungere gli altri apparati d’accesso presenti in loco. Una coppia di apparati d’accesso svolgerà anche la funzione di Centro Stella e da essi si dipartiranno le connessioni verso il/i dispositivi RTR. Anche in questo caso, per ragioni di spazio, flessibilità, affidabilità e scalabilità, si richiede che la soluzione offerta sia unicamente basata su apparati predisposti per il montaggio in armadi standard 19” (pollici), che richiedano una sola unità rack.
Sedi Grandi e Molto Grandi
Presso le sedi di grande dimensione le componenti infrastrutturali si presenteranno come elementi fisicamente distinti. Oltre agli apparati d’accesso saranno quindi presenti anche dispositivi dedicati allo svolgimento delle funzioni proprie di un Centro Stella. Il centro stella sarà costituito da due apparati in configurazione ridondata, tra loro interconnessi, e sarà caratterizzato da alte prestazioni, scalabilità ed elevata affidabilità. Ciò allo scopo di realizzare la concentrazione e la gestione del traffico di edificio ed il routing verso altri collegamenti della sede, costituiti da armadi d’accesso distribuiti, a loro volta serviti con un duplice collegamento. Anche in questo caso, limitatamente ai dispositivi d’accesso si richiede che, per ragioni di spazio, flessibilità, affidabilità e scalabilità, la soluzione offerta sia unicamente basata su apparati predisposti per il montaggio in armadi standard 19” (pollici), che
richiedano una sola unità rack.
4.2.2 Requisiti minimi
In ogni caso, gli apparati forniti dovranno presentare le seguenti caratteristiche minime:
• Connessione Ethernet Autosensing 10/100 dedicata ad ogni postazione di lavoro;
• Disponibilità di porte utilizzabili come dorsali in tecnologia Gigabit Ethernet su Fibra Ottica e/o su rame;
• Supporto della configurazione di VLAN (Virtual LAN) per una organizzazione ottimizzata del traffico di edificio e la predisposizione di regole di sicurezza a protezione dei servizi;
• Il supporto, sul dispositivo di centro stella, di algoritmi di routing ad alta affidabilità in hardware;
• Tele-Alimentazione, su tutte le porte, conforme allo standard IEEE802.3af, per Telefoni IP, Access Point Wireless o altro dispositivo IP direttamente dalla porta Ethernet;
• Alimentazione elettrica ridondata o ridondabile direttamente a bordo o tramite apposito dispositivo esterno.
Le apparecchiature di rete richieste, oltre a rispettare tutti i vincoli espressi in requisiti minimi, dovranno essere conformi alla normativa nazionale e comunitaria in materia, riguardo la tutela della salute, ergonomia ed interferenze elettromagnetiche, cioè conformi alle norme relative alla sicurezza elettrica e meccanica.
Gli apparati e/o componenti devono essere forniti originali, nuovi di fabbrica e dotati dell’ultima release software rilasciata dal Produttore.
4.2.3 Elementi d'attenzione
Viene richiesta la seguente funzionalità necessaria per realizzare una piena integrazione funzionale con il sistema di gestione della RTR ed un’ottimizzazione delle procedure di amministrazione remota delle reti locali oggetto di intervento.
IP Service Level Agreement (IP SLA) Monitoring
La funzionalità di verifica dei livelli di servizio, che si richiede essere integrata nei diversi dispositivi di rete offerti, consente al Centro di Gestione di determinare in tempo reale lo stato operativo della rete e di rilevare comportamenti e/o attività che potrebbero pregiudicare la qualità delle comunicazioni in rete (specie nel caso di fonia). Una pronta rilevazione di tali situazioni permette di intervenire in modo tempestivo e circostanziato esclusivamente laddove il problema si sta manifestando, contenendo i tempi di intervento e mantenendo elevata la fruibilità della rete e la soddisfazione dell’utente.
La funzione IP SLA, simulando il traffico generato dagli applicativi, deve essere in grado di raccogliere in tempo reale i dati prestazionali della rete e dei server relativi.
In particolare, si richiede che possano essere collezionati i seguenti dati di performance:
• Delay (round-trip and one-way)
• Jitter (directional)
• Packet loss (directional)
• Packet sequencing (packet ordering)
• Path Echo (per hop)
• Connectivity (directional)
• Server or website download time
I dati collezionati devono essere resi disponibili al sistema di gestione tramite protocollo SNMP. Inoltre, in caso di violazione di soglie di rilevamento considerate rilevanti, la funzione IP SLA deve essere in grado di inviare “Traps SNMP” d’allarme verso server di rilevamento specifici.
Con lo scopo di ottimizzare i costi di gestione, garantire un adeguato livello di espandibilità ed assicurare una più efficace manutenzione del sistema, si richiede una soluzione unicamente basata su apparati di un unico produttore. Per lo stesso motivo, ed in coerenza con le precedenti forniture
inerenti la Rete Telematica Regionale, viene richiesto che gli apparati offerti siano funzionalmente omogenei con quelli adottati dall’Amministrazione regionale per la RTR e che possano essere supportati dagli applicativi di gestione comuni già operanti in rete.
4.2.4 Dotazione hardware dei dispositivi Apparati di Centro Stella
PER SEDI DI CATEGORIA XL |
- Multilayer Switch |
- Chassis Modulare ad almeno 9 slots |
- Alimentazione ridondata con Power Supply integrato a bordo della macchina |
- Matrice di Switching ridondabile con capacità non inferiore ai 720 Gigabit per secondo |
- Supporto della funzionalità di Virtualizzazione dello switch che permetta di aggregare molteplici apparati fisici in un unico dispositivo logico con capacità di sistema sino a 1.4 Tbps in una logica di alta affidabilità |
- Capacità di inoltro complessiva del sistema sino a 450Mpps (milioni di pacchetti al secondo) per IPv4 e 225Mpps per IPv6 |
- Presenza di almeno due slot per transceiver ottici X2 a 10Gbps Ethernet direttamente sulla Supervisor |
- Presenza di almeno 24 slots per transceiver ottici SFP ad 1Gbps sulla stessa scheda di sistema |
- Fornitura di numero 24 moduli ottici Gigabit Ethernet per fibra multimodale SL per la raccolta delle dorsali provenienti dai dispositivi d’accesso |
- Possibilità di inserire nel medesimo chassis schede di servizio aventi funzione di: Firewall, Intrusion Prevention, Terminazione VPN, Rilevamento di anomalie del traffico in rete, DSP Farm per il transcoding delle comunicazioni telefoniche su IP, Gestione e controllo degli Access Point Wireless, Raccolta di statistiche di utilizzo e protocollari. |
PER SEDI DI CATEGORIA L |
- L3 Switch |
- Alimentazione ridondabile con Power Supply integrabile a bordo della macchina o tramite dispositivo esterno |
- Matrice di Switching con capacità non inferiore ai 32 Gigabit per secondo |
- Capacità di inoltro non inferiore ai 17,8 milioni di pacchetti al secondo |
- Presenza di almeno 12 slots per transceiver ottici SFP ad 1Gbps sulla stessa unità |
- Fornitura di numero 12 moduli ottici Gigabit Ethernet per fibra multimodale SL per la raccolta delle dorsali provenienti dai dispositivi d’accesso |
Apparati d’Accesso
PER TUTTE LE SEDI |
- L3 Switch |
- Alimentazione ridondabile con Power Supply integrabile a bordo della macchina o tramite dispositivo esterno |
- Matrice di Switching con capacità non inferiore ai 32 Gigabit per secondo |
- Capacità di inoltro non inferiore ai 6,5 milioni di pacchetti al secondo |
- Presenza di 24 di porte Ethernet 10/100Base-TX capaci di tele-alimentare conformemente allo standard IEEE802.3af tutti i dispositivi ad esse connessi |
- Presenza di almeno 2 slots per transceiver ottici e/o rame SFP ad 1Gbps |
- Fornitura di n.2 Transceiver Gigabit Ethernet per fibra multimodale SL e/o Rame di numero adeguato per il collegamento alla raccolta delle dorsali e dai dispositivi d’accesso. Il numero di transceiver ottici necessari potrà variare a seconda della tipologia della sede oggetto dell'installazione. |
4.2.5 Requisiti tecnico funzionali
Centro Stella XL Apparato di Centro Stella per le sedi molto grandi (XL)
Centro Stella L Apparato di Centro Stella per le sedi grandi (L)
Switch Accesso Apparato d’Accesso dell’utenza per tutte le tipologie di sede
M Requisito Minimo da soddisfare obbligatoriamente.
V Requisito oggetto di Valutazione.
Requisito Tecnico da supportare | Standard | Descrizione | Centro Stella XL | Centro Stella L | Switch Accesso |
FUNZIONALITÀ DI BASE | |||||
IPv4 | RFC1812 | Internet Protocol ver. 4 | M | M | M |
IPv6 | RFC2460 | Internet Protocol ver. 6 | M | M | M |
IEEE 802.1 | |||||
IEEE802.1d | Bridging | M | M | M | |
IEEE802.1q | Virtual LAN Tagging/Trunking | M | M | M | |
IEEE802.1p | Virtual LAN Priority (CoS) | M | M | M |
Requisito Tecnico da supportare | Standard | Descrizione | Centro Stella XL | Centro Stella L | Switch Accesso |
IEEE802.1s | Multiple Spanning Trees (MSTP) | M | M | M | |
IEEE802.1w | Rapid Reconfiguration of Spanning Tree (RSTP) | M | M | M | |
IEEE802.1x | Port Based Network Access Control | M | M | M | |
IEEE 802.3 | |||||
IEEE802.3a | Link Aggregation Control Protocol | M | M | M | |
IEEE802.3a | 1000Base-T specification | M | M | M | |
IEEE802.3a | DTE Power via MDI (Power over Ethernet) | M | M | M | |
IEEE802.3u | 100Base-TX, 100Base-FX specifications | M | M | M | |
IEEE802.3x | Flow control for Full duplex operation | M | M | M | |
IEEE802.3z | 1000Base-X specification | M | M | M | |
802.3z | 1000Base-X specification for CWDM optical transceiver | M | M | M | |
IEEE802.3 | 10Base-T specification | M | M | M | |
Jumbo Frame | Jumbo Frame Support (up to 9018 Bytes) | M | M | M | |
VLAN Trunking Protocol | V | V | V | ||
Per VLAN Rapid Spanning Tree Protocol | V | V | V | ||
Voice VLAN | Dynamic Voice VLAN Assignment for IP Phones | M | M | M | |
ROUTING PROTOCOLS | |||||
RIP | Routing Information Protocol | ||||
RFC1058 | RIPv1 | M | M | M | |
RFC2453 | RIPv2 | M | M | M | |
OSPF | Open Shortest Path First | ||||
RFC2328 | OSPFv2 | M | M | V | |
RFC1587 | OSPF NSSA | M | M | V | |
RFC2154 | OSPF Digital Signatures, MD5 | M | M | V | |
RFC2370 | OSPF Opaque link-state advertisement (LSA) option | M | M | V | |
BGPv4 | Border Gateway Protocol | ||||
RFC1771 | Border Gateway Protocol ver. 4 | M | M | V | |
RFC2283 | Multiprotocol Extensions for BGPv4 | M | M | V | |
RFC1745 | BGP / OSPF Interaction | M | M | V | |
CIDR | RFC1519 | Classless Interdomain Routing | M | M | M |
ECR | Equal Cost Routing | M | M | M | |
MULTICAST ROUTING PROTOCOLS | |||||
IGMP | Internet Group Management Protocol |
Requisito Tecnico da supportare | Standard | Descrizione | Centro Stella XL | Centro Stella L | Switch Accesso |
RFC1112 | IGMP | M | M | M | |
RFC2236 | IGMPv1, v2, v3 | M | M | M | |
IGMPv1, v2, v3 Snooping | M | M | M | ||
IGMP Snooping Timers | M | M | M | ||
IGMPv1, v2 Filtering | M | M | M | ||
IGMPv1, v2 Throttling | M | M | M | ||
IGMP Proxy | M | M | M | ||
PIM | Protocol Indipendent Multicast | ||||
RFC2362 | PIM Sparse Mode | M | M | V | |
PIM Dense Mode | M | M | V | ||
PIM Sparse - Dense Mode | M | M | V | ||
SSM | RFC3569 | Source Specific Multicast | M | M | V |
MSDP | RFC3618 | Multicast Source Discovery Protocol | M | M | V |
DVMRP | RFC1075 | Distance Vector Multicast Routing Protocol v3 | M | - | - |
Multicast VLAN Registration | V | V | V | ||
IPv6 | |||||
IPv6 | RFC2460 | IPv6 Host support: Addressing, Fragmentation, TCP/UDP over IPv6 | M | M | M |
MLD | RFC3810 | IPv6 Multicast Listener Discovery (MLD) v1 & v2 Snooping | M | M | M |
ICMPv6 | RFC4443 | Internet Control Message Protocol (ICMPv6) for IPv6 | M | M | M |
RIPng | RFC2080 | RIP Next Generation for IPv6 | M | M | - |
OSPFv3 | RFC2740 | OSPF for IPv6 | M | M | - |
FUNZIONALITÀ DI SERVIZIO | |||||
DHCP | Dynamic Host Configuration Protocol | ||||
DHCP | RFC1541 | Dynamic Host Control Protocol - RFC1541 | M | M | M |
DHCP Server | Dynamic Host Configuration Protocol Server | M | M | M | |
DHCP Relay | Dynamic Host Configuration Protocol Relay | M | M | M | |
DHCP Snoop | Dynamic Host Configuration Protocol Snooping | M | M | M | |
DHCP opt.82 | DHCP Option 82 Support | M | M | M | |
AFFIDABILITÀ E DISPONIBILITÀ | |||||
RFC2281 | Hot Stand-By Routing Protocol | V | V | V | |
Gateway Load Balancing Protocol | V | - | - | ||
UniDirectional Link Detection | V | V | V | ||
Bi-Directionl Forwarding Detection | V | V | V |
Requisito Tecnico da supportare | Standard | Descrizione | Centro Stella XL | Centro Stella L | Switch Accesso |
SICUREZZA E VPN | |||||
DoS Protection | DENIAL OF SERVICE PROTECTION | ||||
Brodcast,Multicast, Unicast Storm Control and Limitation | M | M | M | ||
User-Based Rate Limiting | M | - | - | ||
Network-Based Application Recognition (NBAR) | V | - | - | ||
Port Security MAC Aging | M | M | M | ||
Spanning Tree Root Guard | V | V | V | ||
BPDU Guard / Filtering | V | V | V | ||
Access Control | IEEE802.1x | Port Access Control | |||
802.1x with VLAN Assignment | M | M | M | ||
802.1x with Guest VLAN | M | M | M | ||
802.1x with ACL | M | M | M | ||
802.1x with Port Security | M | M | M | ||
802.1x with VVID / PVID (Voice and Data VLAN Assignment) | M | M | M | ||
802.1x with MAC-Auth-Bypass | M | M | M | ||
802.1x with MAC-Auth-Bypass for Voice VLAN | - | V | V | ||
802.1x – Wake on LAN support | - | M | M | ||
802.1x RADIUS Accounting | - | M | M | ||
802.1x MIBs | M | M | M | ||
Web authentication for non 802.1x clients | - | V | V | ||
PACKET CONTROL | |||||
DAI | Dynamic ARP Inspection | M | M | M | |
IP Source Guard | M | M | M | ||
ACL | Access Control List | ||||
Access Control List for Layer 2, 3, 4 | M | M | M | ||
Time based ACLs | V | V | V | ||
DSCP based ACLs | V | V | V | ||
VACL - VLAN Based Access Control List | V | V | V | ||
PACL – Port Based Access Control List | V | V | V | ||
Private VLAN | V | V | V | ||
RADIUS | RFC2138 | Remote Authentication Dial-In User Service | M | M | M |
RFC1492 | Terminal Access Controller Access Control System Plus | V | V | V |
Requisito Tecnico da supportare | Standard | Descrizione | Centro Stella XL | Centro Stella L | Switch Accesso |
QUALITÀ DEL SERVIZIO | |||||
QoS | Classification and Remarking based on: CoS (IEEE802.1p), IP Precedence, DSCP, Source and Destination IP Address, Source and Destination MAC Address, TCP Port, UDP Port. | M | M | M | |
2 Ingress Queues per port | M | M | M | ||
4 Egress Queues per port | M | M | M | ||
SPQ | Strict Priority Queueing | M | M | M | |
Class Based Weighted Fair Queueing | V | - | - | ||
DSCP Remarking | M | M | M | ||
Ingress/Egress Policing | M | M | M | ||
Ingress Rate Limiting (with 8kbps steps) | V | V | V | ||
Egress Bandwidth Limiting | M | M | M | ||
Shaped Round Xxxxx | V | V | V | ||
Weighted Tail Drop | - | V | V | ||
WRED | Weighted Random Early Discard | M | - | - | |
Automated QoS Configuration | V | V | V | ||
GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE | |||||
SNMP | Simple Network Management Protocol | ||||
RFC1157 | SNMPv1 | M | M | M | |
RFC1901, 1907 | SNMPv2c | M | M | M | |
RFC1908 | SNMPv1/v2 coexistence | M | M | M | |
RFC3411, 3414 | SNMPv3 | M | M | M | |
RMON 1 | RFC2819 | Remote Network Monitoring (history, statistics, alarms, and events) | M | M | M |
Telnet | RFC854 | Telnet | M | M | M |
HTTPs | HTTP Management over Secure Socket Layer | M | M | M | |
SSHv2 | Secure Shell v2 | M | M | M | |
TFTP | RFC783 | Trivial File Transfer Protocol | M | M | M |
SCP | Secure Copy Protocol (SCP) | M | M | M | |
BOOTP | RFC951, 1542 | Boot Protocol | M | M | M |
SPAN | Switched Port Analyzer | M | M | M | |
Remote SPAN | V | V | V | ||
RADIUS | RFC2138 | Remote Authentication Dial-In User Service | M | M | M |
Requisito Tecnico da supportare | Standard | Descrizione | Centro Stella XL | Centro Stella L | Switch Accesso |
RADIUS | RADIUS Accounting | M | M | M | |
RFC1492 | Terminal Access Controller Access Control System Plus | V | V | V | |
NTP | RFC1305 | Network Timing Protocol | M | M | M |
Network traffic flows monitoring and statistics | V | - | - | ||
IP SLA | IP Service Level Agreement monitoring | M | M | V | |
MIB | MANAGEMENT INFORMATION BASE | ||||
RFC1155 | Structure of Management Information | M | M | M | |
RFC1156 | TCP/IP MIB | M | M | M | |
RFC1212 | MIB Definitions | M | M | M | |
RFC1213 | SNMP MIB II | M | M | M | |
RFC1215 | SNMP Traps | M | M | M | |
RFC1354 | IP Forwarding table MIB | M | M | M | |
RFC1493 | Bridge MIB | M | M | M | |
RFC1757 | RMON MIB | M | M | M | |
RFC2233 | Interface MIB | M | M | M |
4.3 Sistema di gestione e monitoraggio delle LAN
La fornitura oggetto del presente Capitolato d’oneri dovrà comprendere anche un Sistema di Gestione, completo delle componenti hardware e software che ne garantiscano le piene funzionalità, quale piattaforma di management per la gestione delle configurazioni degli apparati, del monitoraggio, della rilevazione dei guasti e per altre funzionalità di controllo avanzato.
4.3.1 Caratteristiche operative
Il sistema di gestione fornito deve essere in grado di svolgere i seguenti compiti essenziali:
• Fault Management: individuazione dei guasti sugli elementi di rete, esecuzione dei test diagnostici, segnalazione dei fault agli operatori di rete;
• Configuration Management: gestione centralizzata della configurazione dei dispositivi presenti in rete al fine di mantenere la conoscenza ed il controllo dei parametri operativi dei singoli elementi. La gestione della configurazione deve consentire, inoltre, la modifica dei parametri operativi di ciascuna risorsa in funzione delle condizioni di funzionamento richieste dalla rete;
• Performance Management: concerne le procedure per il test delle performance della rete. I parametri analizzati sono di natura prestazionale (traffico sulle interfacce, tasso d’errore,
tempi di ritardo, etc.) e costituiscono il mezzo per valutare la qualità del servizio di rete sia in termini generali che più specificamente per ogni singolo utilizzatore;
• Software Management: l’applicazione deve permettere il mantenimento di un archivio del SW presente sugli apparati di rete e l’effettuazione dei relativi aggiornamenti. Deve altresì garantire funzioni di controllo di compatibilità tra il tipo di apparato e la versione di SW da caricare, oltre a funzioni di ritorno alla precedente versione nel caso di errori nel caricamento del SW;
• Inventory Management: crea un archivio degli apparati di rete gestiti e delle relative caratteristiche a scopo inventario;
• QoS Management: consente l’impostazione omogenea delle politiche di Qualità del Servizio in tutta la rete permettendo la dovuta differenziazione dei diversi flussi informativi.
4.3.2 Software di gestione
Il software di gestione dovrà possedere le seguenti caratteristiche:
• Operatività nell’ambito dei sistemi operativi Windows e Solaris;
• Operatività Client / Server Web based;
Specifiche per le LAN
• Vista topologica della rete, analisi dei percorsi, configurazione delle VLAN;
• Analisi e reportistica dei guasti;
• Sistema multi utente di gestione del traffico, e monitoraggio RMON;
• Inventariato dei dispositivi di rete e relative gestione delle configurazioni e delle versioni di software installate;
• Sistema Web-based che graficamente fornisca in tempo reale lo stato degli apparati di rete
• Integrabilità con strumenti di gestione di terze parti;
Qualità del Servizio
• Realizzazione delle funzionalità di gestione della Qualità del Servizio;
• Interazione e compatibilità con tutti i dispositivi di rete oggetto dell’offerta;
• Impostazione delle classi di servizio;
• Monitoraggio del traffico e del relativo trattamento;
• Controllo basato su interfaccia Web;
• Provisioning della QoS automatico per VoIP;
• Gestione delle congestioni e della banda trasmissiva;
• Integrazione con gli altri Sistemi di Management di rete;
La fornitura del sistema di management dovrà includere tutte le relative componenti di licenza (licenza per sistema operativo, licenze client, etc…).
4.3.3 Hardware
Le caratteristiche tecniche del sistema di gestione in termini di capacità di calcolo, memoria volatile e spazio disco devono essere tali da garantire un alto livello di elaborazione, bassi tempi di risposta e spazio di archiviazione sufficiente per la gestione di tutti gli apparati di edificio.
La fornitura deve comprendere i seguenti componenti HW
Caratteristiche del server
• Montaggio da rack
• N. 2 Processori Intel Xeon Quad Core 3GHz e 12MB di cache L2;
• RAM 8GB espandibile ad almeno 32GB;
• Front Side Bus a 1333 MHz;
• Almeno 4 alloggiamenti per dischi fissi hot swap;
• Controller 512MB di cache e funzionalità RAID (0, 1, 0+1,5) integrata;
• N. 2 dischi da 36GB SAS hot-plug configurati in Mirror; ad uso del sistema operativo
• N. 3 dischi da 140GB SAS hot-plug configurati in Raid 5; quale spazio di memorizzazione dati
• Adattatore di rete a doppia porta (oppure 2 schede) Ethernet 10/100/1000;
• Interfacce esterne di tipo USB, seriale, video, mouse e tastiera;
• Lettore DVD;
• Alimentazione ridondante e hot-plug;
• utilità Software per configurazione e Diagnostica, e manualistica possibilmente in lingua italiana;
• Certificazione del produttore per il corretto funzionamento con il sistema operativo scelto;
• Cavetteria e quanto necessario per il montaggio in rack compreso cavo KVM mt.2.
• Sistemi operativi compatibili: Microsoft Windows Server 2000; Microsoft Windows; Server 2003; Novell NetWare; Red Hat Enterprise Linux; SUSE Linux Enterprise Server; SCO UnixWare, OpenServer; Software di virtualizzazione VMware; Solaris 10 a 32/64 bit;
• Sistema operativo MS-Windows 2003 Server (CD, Licenza, manuali)
4.4 Condizioni di garanzia, assistenza e manutenzione
Sarà a cura dell’Appaltatore fornire, installare e configurare il suddetto materiale Hardware e Software, presso la sede che verrà indicata dall’amministrazione regionale. E’ inoltre esplicitamente richiesto:
• Garanzia dell’Appaltatore sulla gratuita manutenzione ed assistenza tecnica hardware e software On-Site, per tutte le parti della fornitura per un periodo di 24 mesi dalla data del collaudo positivo del medesimo con interventi di personale specializzato entro le 8 ore, dalla segnalazione per via telefonica, fax o posta elettronica, dal lunedì al venerdì. Con conseguente ripristino delle funzionalità entro 6 ore dall’inizio dell’intervento per problematiche Software e Hardware.
• La sostituzione, a totale carico dell’Appaltatore, di tutte le parti difettose; l’eventuale comparsa di difetti dovrà comportare l’immediata riparazione o sostituzione con uno nuovo.
• Tutte le apparecchiature hardware dovranno rispettare le norme sugli standard tecnici, sugli standard di qualità, sicurezza, ergonomia e sugli standard di comunicazione indicate dalla normativa italiana ed europea in vigore.
• Le apparecchiature in oggetto della presente fornitura dovranno essere prodotte da aziende con sistema di qualità certificato ISO 9001, CE dei componenti e rispetto dei marchi di sicurezza, certificazione IMQ e CEI;
• Le apparecchiature hardware dovranno essere fornite di cavi di collegamento ai dispositivi esterni e alla rete di alimentazione elettrica.
• L’Appaltatore assume l’obbligo di agire in modo che il personale dipendente, incaricato di effettuare le prestazioni contrattuali, mantenga riservati i dati e le informazioni di cui venga in possesso, non li divulghi o ne faccia oggetto di sfruttamento. Tale obbligo permane anche successivamente alla conclusione del presente appalto.
5 Elementi modulari
Si indicano di seguito gli elementi modulari base previsti per la fornitura in opera di cui ci si intende avvalere in sede esecutiva.
APP1 | Apparato centro stella sedi categoria XL | |
Fornitura in opera "a corpo e chiavi in mano" di modulo di apparato di switching con le seguenti caratteristiche e costituito dai seguenti elementi: • Multilayer Switch |
APP1 | Apparato centro stella sedi categoria XL | |
• Chassis Modulare ad almeno 9 slots • Alimentazione ridondata con Power Supply integrato a bordo della macchina • Matrice di Switching ridondabile con capacità non inferiore ai 720 Gigabit per secondo • Supporto della funzionalità di Virtualizzazione dello switch che permetta di aggregare molteplici apparati fisici in un unico dispositivo logico con capacità di sistema sino a 1.4 Tbps in una logica di alta affidabilità • Capacità di inoltro complessiva del sistema sino a 450Mpps (milioni di pacchetti al secondo) per IPv4 e 225Mpps per IPv6 • Presenza di almeno due slot per transceiver ottici X2 a 10Gbps Ethernet direttamente sulla Supervisor • Presenza di almeno 24 slots per transceiver ottici SFP ad 1Gbps sulla stessa scheda di sistema • Fornitura di numero 24 moduli ottici Gigabit Ethernet per fibra multimodale SL per la raccolta delle dorsali provenienti dai dispositivi d’accesso • Possibilità di inserire nel medesimo chassis schede di servizio aventi funzione di: Firewall, Intrusion Prevention, Terminazione VPN, Rilevamento di anomalie del traffico in rete, DSP Farm per il transcoding delle comunicazioni telefoniche su IP, Gestione e controllo degli Access Point Wireless, Raccolta di statistiche di utilizzo e protocollari. • Fornitura a corpo, chiavi in mano, comprensiva di installazione su rack e configurazione. Prezzo per singolo modulo. |
APP2 | Apparato centro stella sedi categoria L | |
Fornitura in opera "a corpo e chiavi in mano" di modulo di apparato di switching con le seguenti caratteristiche e costituito dai seguenti elementi: • L3 Switch • Alimentazione ridondabile con Power Supply integrabile a bordo della macchina o tramite dispositivo esterno • Matrice di Switching con capacità non inferiore ai 32 Gigabit per secondo • Capacità di inoltro non inferiore ai 17,8 milioni di pacchetti al secondo • Presenza di almeno 12 slots per transceiver ottici SFP ad 1Gbps sulla stessa unità • Fornitura di numero 12 moduli ottici Gigabit Ethernet per fibra multimodale SL per la raccolta delle dorsali provenienti dai dispositivi d’accesso • Fornitura a corpo, chiavi in mano, comprensiva di installazione su rack e configurazione. Prezzo per singolo modulo. |
APP3 | Apparato di accesso | |
Fornitura in opera "a corpo e chiavi in mano" di modulo di apparato di switching con le seguenti caratteristiche e costituito dai seguenti elementi: • L3 Switch • Alimentazione ridondabile con Power Supply integrabile a bordo della macchina o tramite dispositivo esterno • Matrice di Switching con capacità non inferiore ai 32 Gigabit per secondo |
APP3 | Apparato di accesso | |
• Capacità di inoltro non inferiore ai 6,5 milioni di pacchetti al secondo • Presenza di 24 di porte Ethernet 10/100Base-TX capaci di tele-alimentare conformemente allo standard IEEE802.3af tutti i dispositivi ad esse connessi • Presenza di almeno 2 slots per transceiver ottici e/o rame SFP ad 1Gbps • Fornitura a corpo, chiavi in mano, comprensiva di installazione su rack e configurazione. Prezzo per singolo modulo. |
TR1 | Transceiver ottico | |
Fornitura numero UNO Transceiver Gigabit Ethernet per fibra multimodale SL. Prezzo per singolo modulo. |
GES1 | Sistema di gestione e monitoraggio (componente software) | |
Fornitura di moduli software adeguati per la realizzazione di un sistema di gestione in grado di svolgere i seguenti compiti essenziali: • Fault Management per l’individuazione dei guasti sugli elementi di rete; • Configuration Management: per la gestione centralizzata della configurazione degli apparati; • Performance Management: per l’esecuzione delle procedure dei vari test della rete; Software Management: per la gestione delle release del software degli apparati; • Inventory Management: per la gestione dell’inventario degli apparati; • QoS Management: per la gestione delle politiche di Qualità del Servizio; • Fornitura a corpo, chiavi in mano, comprensiva di installazione e configurazione. Prezzo per intero sistema. |
GES2 | Sistema di gestione e monitoraggio (componente hardware) | |
Fornitura di modulo hardware adeguato per la realizzazione del sistema di gestione con le seguenti caratteristiche: • Montaggio da rack • N. 2 Processori Intel Xeon Quad Core 3GHz e 12MB di cache L2; • RAM 8GB espandibile ad almeno 32GB; • Front Side Bus a 1333 MHz; • Almeno 4 alloggiamenti per dischi fissi hot swap; • N. 2 dischi da 36GB SAS hot-plug configurati in Mirror; • N. 3 dischi da 140GB SAS hot-plug configurati in Raid 5; • Controller 512MB di cache e funzionalità RAID (0, 1, 0+1,5) integrata; • Adattatore di rete a doppia porta (oppure 2 schede) 10/100/1000; • Interfacce esterne di tipo USB, seriale, video, mouse e tastiera; • Lettore DVD; • Alimentazione ridondante e hot-plug; • utilità Software per configurazione e Diagnostica; |
GES2 | Sistema di gestione e monitoraggio (componente hardware) | |
• I manuali dovranno essere possibilmente in italiano; • Certificazione del produttore per il corretto funzionamento con il sistema operativo scelto; • Cavetteria e quanto necessario per il montaggio in rack compreso cavo KVM mt.2. • Sistemi operativi compatibili : Microsoft Windows Server 2000; Microsoft Windows; Server 2003; Novell NetWare; Red Hat Enterprise Linux; SUSE Linux Enterprise Server; SCO UnixWare, OpenServer; Software di virtualizzazione VMware; Solaris 10 a 32/64 bit; • Sistema operativo MS-Windows 2003 Server (CD, Licenza, manuali) • Fornitura a corpo, chiavi in mano, comprensiva di installazione e configurazione. Prezzo per intero sistema. |
CAB1 | Kit modulare di cablaggio 12 punti utente | |
Fornitura in opera "a corpo e chiavi in mano" di elemento modulare di impianto di cablaggio strutturato costituito da: • complessivi n. 12 punti utente, ciascuno costituito da due prese cablate con terminazione RJ-45 (complessivi 24 punti) su scatola esterna a muro o ad incasso se presente, completa di placchetta, connettori, tappi ciechi, targhetta identificativa, cavo in rame solido 24AWG, UTP Cat. 6, guaina in PVC LSZH di lunghezza media di 50 mt. lineari; • fornitura e posa in opera delle tratte di canalizzazione o di tubazione esterna da realizzare con impiego di elementi con marchio IMQ, rispondenti alle Normative CEI, in PVC rigido autoestinguente, della dimensione opportuna per le tratte di distribuzione orizzontale, compresa la fornitura ed impiego di tutti i necessari elementi speciali di composizione e giunzione (coperchi, tappi, curve, incroci, raccordi, viti e tasselli di fissaggio, scatole di derivazione; • passacavi nel numero necessario per garantire un adeguato passaggio dei patch cord • pannello/i di permutazione patch-panel RJ45 di cat.6 di attestazione dei cavi del sistema di cablaggio da 24 porte per la distribuzione relativa ai punti presa dati realizzati; • sono comprese le necessarie opere murarie ed i ripristini, nonché l’attestazione dei cavi sia su lato presa utente che su lato striscia di permutazione in apposito armadio, l’etichettatura, l’esecuzione delle misurazioni, test e verifiche di collaudo; • Fornitura a corpo, chiavi in mano, da realizzarsi con attestazione in armadio già esistente. Prezzo a corpo per 12 punti utente, ciascuno con due prese cablate |
CAB2 | Kit cablaggio presa punto utente singolo | |
Fornitura in opera "a corpo e chiavi in mano" di elemento singolo di impianto di cablaggio strutturato per dati, da realizzarsi anche ad integrazione o ampliamento di impianti esistenti, costituito da: • punto utente costituito da due prese dati cablate con terminazione RJ-45 su scatola esterna a muro o ad incasso se presente, completa di placchetta, connettori, tappi ciechi, targhetta identificativa, cavo in rame solido 24AWG, UTP Cat. 6, guaina in |
CAB2 | Kit cablaggio presa punto utente singolo | |
PVC LSZH di lunghezza media di 50 mt. lineari; • fornitura e posa in opera delle tratte di canalizzazione o di tubazione esterna da realizzare con impiego di elementi con marchio IMQ, rispondenti alle Normative CEI, in PVC rigido autoestinguente, della dimensione opportuna per le tratte di distribuzione orizzontale, compresa la fornitura ed impiego di tutti i necessari elementi speciali di composizione e giunzione (coperchi, tappi, curve, incroci, raccordi, viti e tasselli di fissaggio, scatole di derivazione; • attestazione su pannello/i di permutazione patch-panel dei cavi del sistema di cablaggio per la distribuzione relativa ai punti presa dati realizzati; • sono comprese le necessarie opere murarie ed i ripristini, nonché l’attestazione dei cavi sia su lato presa utente che su lato striscia di permutazione in apposito armadio, l’etichettatura, l’esecuzione delle misurazioni, test e verifiche di collaudo; • Fornitura a corpo, chiavi in mano, da realizzarsi con attestazione in armadio già esistente. Prezzo per singolo punto utente costituito da due prese dati cablate |
PP01 | Kit modulare di cablaggio di patch panel cat.6 | |
Fornitura in opera "a corpo e chiavi in mano" di elemento modulare di patch panel costituito da: • pannello di permutazione patch-panel RJ45 di cat.6 per attestazione dei cavi del sistema di cablaggio da 24 porte per la distribuzione relativa di punti presa dati; • sono comprese le necessarie opere per il montaggio in apposito armadio; • Fornitura a corpo, chiavi in mano, da realizzarsi con attestazione in armadio già esistente. Prezzo a corpo per 1 patch panel. |
ARM1 | Kit modulare armadio 15 U | |
Fornitura in opera "a corpo e chiavi in mano" di elemento modulare di armadio costituito da: • fornitura e posa in opera di armadio rack 19”, struttura metallica in profilato in lamiera d’acciaio completo di parete di chiusura posteriore, di pareti laterali apribili, di porta frontale dotata di vetro in cristallo antinfortunistico e serratura, flangia di copertura con fori per aerazione e passaggio entrata cavi, verniciatura a polveri RAL tipo 7035, modello su ruote, capacità in unità rack di dimensione 15U con la prevista composizione degli elementi modulari richiesti per la realizzazione dell'impianto ed il contenimento delle apparecchiature necessari, e dotato di: 1. almeno un piano fisso di appoggio in posizione intermedia per apparati a modularità non 19” (es. modem, ecc.) in acciaio 15/10 verniciato RAL tipo 7035 portata standard 100Kg, profondità 600 mm. 2. striscia di alimentazione elettrica dotata di almeno n. 6 prese di sicurezza multi standard, interruttore automatico magnetotermico 1P+N con spia luminosa di accensione e cavo di collegamento elettrico; • comprese tutte le necessarie opere di montaggio e murarie per l'eventuale fissaggio a muro ed i ripristini, nonché le opere di collegamento del cavo di alimentazione elettrica dal punto di erogazione nel rispetto delle normative vigenti. • Fornitura a corpo, chiavi in mano, da realizzarsi con tutti i componenti sopra descritti. Prezzo a corpo. |
ARM2 | Kit modulare armadio 22 U | |
Fornitura in opera "a corpo e chiavi in mano" di elemento modulare di armadio costituito da: • fornitura e posa in opera di armadio rack 19”, struttura metallica in profilato in lamiera d’acciaio completo di parete di chiusura posteriore, di pareti laterali apribili, di porta frontale dotata di vetro in cristallo antinfortunistico e serratura, flangia di copertura con fori per aerazione e passaggio entrata cavi, verniciatura a polveri RAL tipo 7035, modello su ruote, capacità in unità rack di dimensione 22U con la prevista composizione degli elementi modulari richiesti per la realizzazione dell'impianto ed il contenimento delle apparecchiature necessari, e dotato di: 1. almeno un piano fisso di appoggio in posizione intermedia per apparati a modularità non 19” (es. modem, ecc.) in acciaio 15/10 verniciato RAL tipo 7035 portata standard 100Kg, profondità 600 mm. 2. striscia di alimentazione elettrica dotata di almeno n. 6 prese di sicurezza multi standard, interruttore automatico magnetotermico 1P+N con spia luminosa di accensione e cavo di collegamento elettrico; • comprese tutte le necessarie opere di montaggio, nonché le opere di collegamento del cavo di alimentazione elettrica dal punto di erogazione nel rispetto delle normative vigenti. • Fornitura a corpo, chiavi in mano, da realizzarsi con tutti i componenti sopra descritti. Prezzo a corpo. |
ARM3 | Kit modulare armadio 42 U | |
Fornitura in opera "a corpo e chiavi in mano" di elemento modulare di armadio costituito da: • fornitura e posa in opera di armadio rack 19”, struttura metallica in profilato in lamiera d’acciaio completo di parete di chiusura posteriore, di pareti laterali apribili, di porta frontale dotata di vetro in cristallo antinfortunistico e serratura, flangia di copertura con fori per aerazione e passaggio entrata cavi, verniciatura a polveri RAL tipo 7035, modello su ruote, capacità in unità rack di dimensione 42U con la prevista composizione degli elementi modulari richiesti per la realizzazione dell'impianto ed il contenimento delle apparecchiature necessari, e dotato di: 1. numero 2 piani fissi di appoggio in posizione intermedia per apparati a modularità non 19” (es. modem, ecc.) in acciaio 15/10 verniciato RAL tipo 7035 portata standard 100Kg, profondità 600 mm. 2. numero 2 striscie di alimentazione elettrica dotata cadauna di almeno n. 6 prese di sicurezza multi standard, interruttore automatico magnetotermico 1P+N con spia luminosa di accensione e cavo di collegamento elettrico; 3. numero 1 gruppo ventole di raffreddamento da posizionarsi nella parte superiore dell'armadio; • comprese tutte le necessarie opere di montaggio, nonché le opere di collegamento del cavo di alimentazione elettrica dal punto di erogazione nel rispetto delle normative vigenti. • Fornitura a corpo, chiavi in mano, da realizzarsi con tutti i componenti sopra descritti. Prezzo a corpo. |
Patch-Cord permutazione dati
PC1
PC1 | Patch-Cord permutazione dati | |
Fornitura di numero 100 cordoni flessibili patch-cord di permutazione in rame, terminazione prese RJ-45 con connettori pressofusi, certificazione Cat. 6, cavo non schermato 24AWG, per permutazione collegamento dati, guaina in PVC, lunghezza 1 metro. |
PC2 | Patch-Cord collegamento terminale 3m. | |
Fornitura di numero 100 cordoni flessibili patch-cord in rame per il collegamento dell'apparecchiatura di rete, terminazione prese RJ-45 con connettori pressofusi, certificazione Cat. 6, cavo non schermato 24AWG, per permutazione collegamento dati, guaina in PVC, lunghezza 3 metri. |
PC3 | Patch-Cord collegamento terminale 5m. | |
Fornitura di numero 100 cordoni flessibili patch-cord in rame per il collegamento dell'apparecchiatura di rete, terminazione prese RJ-45 con connettori pressofusi, certificazione Cat. 6, cavo non schermato 24AWG, per permutazione collegamento dati, guaina in PVC, lunghezza 5 metri. |
FO1 | Kit connettività Fibra Ottica | |
Fornitura ed installazione in opera, entro armadio di permutazione rack appositamente previsto, di kit per la realizzazione ed attestazione delle dorsali in fibra ottica, da realizzarsi con impiego di cavo in fibra multimodale multicoppia attestate su apposito cassetto ottico da 12 posizioni sia lato armadio di distribuzione di piano e/o edificio, sia lato armadio principale centro stella della rete con connettori SC. • comprensivo della fornitura e posa in opera di una tratta in fibra ottica a 8 fibre della lunghezza media fino a 150 metri entro canalizzazione da realizzare se necessaria - guaina in PVC LSZH - compresa la fornitura di n. 8 bretelle di permutazione per armadio di distribuzione di piano e n. 8 bretelle per armadio centro stella, compreso collegamento, adattatori e quanto necessario per la connettività di rete al backbone, passacavi nel numero necessario per garantire un adeguato passaggio dei patch cord • Fornitura a corpo, chiavi in mano, da realizzarsi con tutti i componenti sopra descritti per la realizzazione di cablaggi su più piani. Prezzo a corpo |
6 Durata e termini di realizzazione
Entro 15 giorni dalla stipula del contratto dovrà essere predisposto, in accordo con l’Amministrazione regionale, il programma operativo degli interventi.
Secondo la programmazione definita dal programma operativo dei lavori, gli impianti di cablaggio dovranno essere realizzati entro i termini seguenti:
- Entro massimo 90 giorni solari per le sedi di tipologia M
- Entro massimo 90 giorni solari per le sedi di tipologia L
- Entro massimo 90 giorni solari per le sedi di tipologia XL
Per quanto relativo alle dotazione HW e SW del centro di gestione e per le sedi dove non sia prevista
la realizzazione dell’impianto di cablaggio, ma la sola fornitura, installazione e configurazione degli apparati di LAN, questa deve essere completata entro il termine massimo di 90 giorni solari dalla data di sottoscrizione del contratto
Tutte le forniture e gli impianti dovranno essere completati e collaudati entro il termine massimo del 31.10.2008
7 Specifiche per la formulazione dell’offerta
L’offerta tecnica ed economica dovranno essere redatte secondo l’impostazione presentata nella modulistica facsimile allegata al Disciplinare di gara.
7.1 Offerta tecnica
Con riferimento all’impostazione del modello facsimile, l’offerta tecnica dovrà sviluppare tutte le argomentazioni utili a definire compiutamente l’offerta stessa, dare conferma di rispondenza alle specifiche richieste del presente Capitolato tecnico ed elencare le dovute considerazioni esplicitamente riferite agli elementi che costituiscono oggetto di valutazione tecnica.
Dovrà essere comunque concisa e finalizzata alla specificità dell’appalto e, se necessario, può rimandare ad ulteriore documentazione in allegato purché ad essa si faccia espresso riferimento nella parte descrittiva dell’offerta stessa.
7.2 Offerta economica
L’offerta economica, anch’essa con riferimento alla modulistica facsimile predisposta dall’Amministrazione ed allegata al Disciplinare di gara, dovrà essere formulata con riferimento all’importo complessivo dell’appalto, e dovrà anche essere inoltre tale da specificare:
- gli importi, a corpo, delle varie categorie di forniture e servizi previsti in appalto (come indicato nel modello facsimile di formulazione dell’offerta economica)
- i costi unitari di una serie di componenti dell’offerta stessa per i quali l’Amministrazione potrà procedere a modificare, in corso d’opera, il quantitativo previsto, e che costituiranno pertanto variazioni incrementali (in più o in meno) dell’intero importo di affidamento e pari all’importo unitario esposto nell’offerta economica moltiplicato per le relative quantità.
Questi ultimi elementi, per i quali si richiede anche la formulazione dell’offerta in termini di importi unitari, sono in particolare quelli descritti nella successiva tabella.
Per ciascuno di essi l’importo da esprimere è da intendersi riferito alla fornitura “chiavi-in-mano”, completa di installazione e personalizzazione.
Si rimanda per maggiore dettaglio al modello facsimile predisposto per la formulazione dell’offerta. Sugli importi unitari dell’offerta economica riferiti a tali componenti) saranno comunque applicati i criteri di valutazione dell’offerta economica con attribuzione del punteggio secondo quanto meglio esposto all’Art. 16 del Disciplinare di gara.
Elementi per i quali è richiesta la quotazione singola in sede di offerta economica
codice | descrizione | punti |
APP1 | Apparato di Centro Stella per le sedi molto grandi (XL) | 4 |
APP2 | Apparato di Centro Stella per le sedi grandi (L) | 3 |
APP3 | Apparato d’Accesso per tutte le tipologie di sede | 2 |
TR1 | Transceiver ottico Gigabit Ethernet per apparato di accesso | 0.5 |
GES1 | Sistema di gestione e monitoraggio (componente software) | 4 |
GES2 | Sistema di gestione e monitoraggio (componente hardware) | 2 |
CAB1 | Kit modulare di cablaggio 12 prese dati doppie | 2 |
CAB2 | Kit cablaggio presa punto utente singolo | 0.5 |
PP01 | Kit modulare di cablaggio di patch panel cat.6 | 0.1 |
ARM1 | Kit modulare di armadio 15 U | 0.2 |
ARM2 | Kit modulare di armadio 22 U | 0.5 |
ARM3 | Kit modulare di armadio 42 U | 0.7 |
PC1 | Patch-Cord permutazione dati | 0.1 |
PC2 | Patch-Cord collegamento terminale 3m. | 0.1 |
PC3 | Patch-Cord collegamento terminale 5m. | 0.1 |
FO1 | Kit connettività Fibra Ottica | 0.2 |