ALLEGATO 2/B - GIUDIZI INDIVIDUALI E COLLEGIALI
ALLEGATO 2/B - GIUDIZI INDIVIDUALI E COLLEGIALI
PROCEDURA SELETTIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 RICERCATORE A TEMPO DETERMINATO DI TIPOLOGIA A PER IL SETTORE CONCORSUALE 12/A1 - SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE IUS/01 - PRESSO IL DIPARTIMENTO DI DIRITTO ED ECONOMIA DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA «LA SAPIENZA» BANDITA CON D.D. N. 126 DEL 2018 PUBBLICATO SU G.U. n. 20 del 9.3.2018
L’anno 2018, il giorno 2 del mese di Luglio in Roma si è riunita presso il Dipartimento di Diritto ed Economia delle Attività Produttive la Commissione giudicatrice della procedura selettiva per il reclutamento di n. 1 Ricercatore a tempo determinato di tipologia A per il settore concorsuale 12/A1, settore scientifico-disciplinare IUS/01, presso il Dipartimento di Diritto ed Economia delle Attività Produttive, nominata con D.D. n. 11 del 12.4.2018, pubblicato in G.U. 4.5.2018, n. 35, e composta da:
- Xxxx. XXXXXXXX XXXXXXX – Professore ordinario di diritto civile presso l’Università degli Studi di Firenze;
- Xxxx. XXXXXXXXX XXXXXXX – Professore associato di diritto privato presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza»;
- Xxxx. XXXXXXX XXXXXXXXXX – Professore associato di diritto privato presso l’Università degli Studi di Brescia.
La Commissione inizia i propri lavori alle ore 9:30 e procede ad elaborare la valutazione individuale e collegiale dei titoli e delle pubblicazioni dei candidati, proseguendo e completando l’attività già avviata nelle precedenti riunioni del 21.6.2018 e del 27.6.2018.
Per ogni candidato, in particolare, la Commissione riproduce l’elenco titoli ritenuti valutabili conforme a quello riportato nell’allegato 2/A, cui fa seguire un giudizio sul curriculum, sul profilo e sui titoli stessi redatto da ciascun commissario. Riproduce poi l’elenco delle pubblicazioni ritenute valutabili secondo quanto riportato nel medesimo allegato 2/A. Per ciascuna di tali pubblicazioni, indica il giudizio redatto da ciascun commissario. Indica, infine, la valutazione complessiva della produzione scientifica, così come riportata nel precedente allegato 2/A, cui fa seguire il giudizio redatto da ciascun commissario. Si riporta, da ultimo, la relazione e il giudizio collegiale finale sul curriculum, sui titoli, sulle pubblicazioni e sulla linea di ricerca del candidato.
CANDIDATA n. 1: XXXXX XXXXX
TITOLI VALUTABILI:
1. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento del Premio indetto
dal primo bando dell’Associazione dottorati di diritto privato per la «Migliore tesi di dottorato» 2015/2016.
2. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatrice, al
seminario dal titolo "I rapporti personali e patrimoniali dei coniugi in crisi” per le cattedre di Diritto privato, Istituzioni di diritto privato, Tutela della proprietà industriale e Diritto della privacy presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi della Campania Xxxxx Xxxxxxxxxx.
3. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatrice, al seminario dal titolo «L’argomentazione comparativa» e «L’argomentazione comparativa: profili applicativi» nell’ambito del dottorato di ricerca in «Management and Law», presso l’Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di Management, Facoltà di Economia «G. Fuà».
4. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità del contratto integrativo di tutorato in lingua inglese a.a. 2016/2017 di complessive n. 15 ore annue, per gli studenti Erasmus, presso l’Università degli Studi del Sannio, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi.
5. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità del contratto integrativo di docenza a.a. 2016/2017, di complessive n. 10 ore annue, per il corso di Diritto civile I «Nuovi profili del contratto», presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Dipartimento di Economia e Giurisprudenza.
6. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità del contratto integrativo di tutorato in lingua inglese a.a. 2015/2016 di complessive n. 15 ore annue, per gli studenti Erasmus, presso l’Università degli Studi del Sannio, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi.
7. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità del contratto integrativo di docenza a.a. 2015/2016, di complessive n. 10 ore annue, per il corso di Diritto civile I «Nuovi profili del contratto», presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Dipartimento di Economia e Giurisprudenza.
8. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento del titolo di Dottoressa di ricerca in Diritto civile nell’ambito del corso di dottorato «I problemi civilistici della persona» (coordinatore xxxx. Xxxxx), all’esito della discussione di una tesi intitolata «L’argomentazione comparativa nell’interpretazione» (Tutor: Proff. Xxxxxxx e Virzo), presso l’Università degli Studi del Sannio, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi.
9. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento della vittoria nella selezione per titoli dello stage «La Cittadinanza dell’Unione Europea», Lifelong Learning Programme – Call for Proposal EAC/27/11 – Xxxx Xxxxxx Programme – Action European Module – Key Activily 1 – «Citizenship of the European Union in its 20th anniversary» – Reference: Project n. 529643-LLP-2012-IT-AJM-MO, presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell'Università degli Studi del Sannio, con votazione 100/100.
10. Certificazione internazionale di Lingua francese, DELF livello 132, presso l’Institut Français, Napoli.
11. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento di un soggiorno
come «PH.D. Visiting Student» presso l’École de Droit - Université Paris I Panthéon-Sorbonne.
12. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento, ad esito dell’ammissione al corso di dottorato di cui al n. 6), di una borsa triennale di studio per il dottorato, presso l’Università degli Studi del Sannio, Dipartimento Persone Mercato e Istituzioni.
13. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento della laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi del Sannio – Facoltà di Economia, all’esito della discussione, in data 27.7.2010, di una tesi in Organizzazioni Internazionali dal titolo «Il rapporto internazionale e di lavoro marittimo», con una votazione di 110/110 (Relatori: Proff. Virzo e Mocella).
14. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento della Laurea in Scienze giuridiche presso l’Università degli Studi del Sannio – Facoltà di Economia, con votazione finale di 108/110, discutendo una tesi dal titolo «La procedura di non compliance nel Protocollo di Kyoto» (Relatore Xxxx. Xxxxx).
15. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Cultrice della materia» e membro della relativa commissione d'esame del corso di Diritto privato comparato (Prof.ssa Xxxxxx), presso il Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche dell’Università degli Studi di Roma «Unitelma Sapienza».
16. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di componente della
commissione d’esame, con conseguente svolgimento di attività seminariale e di tutorato didattico inerente il corso di Istituzioni di diritto privato (Xxxx. Xxxxxxxxxx), presso la Facoltà di Scienze Economiche e aziendali, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
17. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Cultrice della materia» e
m embro delle Commissioni d’esame delle cattedre di diritto costituzionale europeo (sino a giugno 2013), diritto
privato delle comunità europee, comparazione e cultura giuridica, diritto internazionale pubblico, diritto internazionale privato, organizzazioni internazionali, diritto e letteratura, presso la Facoltà di Giurisprudenza (già Economia) attualmente presso i Corsi di studio di area giuridica attivati presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
18. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Componente del comitato editoriale» della Rivista «Diritto delle successioni e della famiglia» diretta da Xxxxxxxx Xxxxxx,
Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx.
19. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Componente del comitato editoriale» della Collana «ADP – Associazione dei Dottorati di diritto Privato», curato da Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx e Xxxxxxxx X’Xxxxxxxx.
20. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Componente del comitato editoriale» della Rivista «Il Foro napoletano», coordinato da Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxx.
21. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Componente del gruppo di ricerca F.R.A. 2015 dal titolo “Libertà di disporre, interessi familiari e pianificazione ereditaria” (Coordinatore: Prof.ssa Pane) – Durata: 2 anni – presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
22. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Componente del gruppo di ricerca F.R.A. 2013 dal titolo “Autonomia privata e sviluppo sostenibile” (Coordinatore: Xxxx. Xxxxxxxx) – Durata: 2 anni – presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
23. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Componente del gruppo di ricerca F.R.A. 2014 dal titolo “Autonomia privata e strumenti di tutela” (Coordinatore: Xxxx. Xxxxxxxx) – Durata: 2 anni – presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
24. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Componente del gruppo
di ricerca» che si occupa di aggiornare l’opera: collana «Cinquanta anni della Corte costituzionale della Repubblica italiana», Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2006. Nel solo curriculum, la candidata aggiunge di avere svolto identico ruolo per studiare l’aggiornamento dell’opera «Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-comunitario delle fonti», Edizioni Scientifiche Italiane, Xxxxxx, 0000.
25. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Uditore e componente della Segreteria organizzativa» del XI Convegno Nazionale S.I.S.Di.C. intitolato “Libertà di disporre e pianificazione ereditaria”, Napoli, 5, 6 e 7 maggio 2016, Grand Hotel Vesuvio.
26. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Uditore» al Convegno Nazionale
«L’incidenza della dottrina sulla giurisprudenza nel diritto dei contratti», Camerino (MC), 25 e 26 settembre 2015.
27. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Uditore e componente della Segreteria organizzativa» del X Convegno Internazionale, intitolato «L’autonomia negoziale nella giustizia arbitrale», Napoli, 14, 15 e 16 maggio 2015, Grand Hotel Vesuvio.
28. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Uditore del IX Convegno Nazionale, intitolato «Benessere e regole dei rapporti civili. Lo sviluppo oltre la crisi», Napoli, 8, 9 e 10 maggio 2014.
29. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Uditore e componente della Segreteria organizzativa» del VIII Convegno Nazionale, intitolato «Pubblicità degli atti e delle attività», Napoli, 3, 4 e 5 aprile 2013.
30. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Uditore» al Seminario di formazione e aggiornamento in materia di volontaria giurisdizione intitolato «L’attività negoziale di minori e incapaci» presso l’Istituto Superiore di Studi Giuridici, Napoli, 18 ottobre, 8 e 22 novembre 2012.
31. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Uditore» al Convegno Nazionale intitolato «La giustizia disciplinare nelle professioni legali», Camerino (MC), 14 e 15 settembre 2012.
32. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Uditore e componente della Segreteria organizzativa» del VII Convegno Nazionale, intitolato “Diritto intertemporale e rapporti civilistici”, Capri (NA), 12, 13 e 14 aprile 2012.
33. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di «Uditore» al Convegno Nazionale intitolato «Contratto e reato», Camerino (MC), 23 e 24 settembre 2011.
34. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento dell’abilitazione all'esercizio dell'attività forense, presso la Corte d’Appello di Napoli e dell’iscrizione all’albo degli avvocati.
Giudizio individuale dei Commissari sul curriculum, sul profilo e sui titoli della candidata n. 1 XXXXX XXXXX
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Preso atto dei complessivi titoli valutabili di cui sopra, si ritiene di dare un giudizio positivo, sia per la documentata attività di ricerca e di didattica che per le esperienze all’estero. Oltre al corso di dottorato, infatti, tra l’altro, la candidata ha una esperienza seminariale, ha frequentato e vinto una selezione per uno stage sulla cittadinanza europea, ha svolto un soggiorno come visiting Ph.D. student presso la Sorbona, ha collaborato a cattedre non soltanto di Diritto privato, ha svolto attività didattica integrativa anche in lingua inglese, è stata componente di comitati di redazione di riviste, collane nazionali e di un comitato di studio, ha partecipato a progetti di ricerca. Complessivamente, si ritiene di poter attribuire alla candidata una valutazione – limitatamente ai titoli – attestante su «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il curriculum e l’elenco dei titoli della candidata sono sicuramente degni di un giudizio positivo. Oltre alla frequenza – con borsa – di un corso di dottorato (requisito necessario del Bando) concluso con una tesi giudicata in termini positivi dalla Commissione e premiata, la candidata ha partecipato in due occasioni come relatrice a seminari, in un caso un seminario organizzato all’interno di una cattedra, nell’altro caso un seminario organizzato all’interno di un dottorato di ricerca, ha frequentato e vinto una selezione per uno stage sulla cittadinanza europea, ha svolto un soggiorno come visiting Ph.D. student presso la Sorbona, ha collaborato a numerose cattedre non soltanto di Diritto privato, ha svolto attività didattica integrativa per complessive n. 50 ore di cui n. 30 ore di tutoraggio in lingua inglese. La candidata ha inoltre ricevuto incarichi di componente di comitati di redazione di riviste (non di classe A), collane nazionali, di un comitato di studio, e ha partecipato a progetti di ricerca di rilevanza locale o nazionale. Infine, la candidata ha dichiarato di aver partecipato come organizzatore o uditore a Convegni nazionali e internazionali. Complessivamente, si ritiene di poter attribuire alla candidata una valutazione – limitatamente ai titoli – attestante su «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La consultazione del curriculum e dell’elenco dei titoli allegati alla domanda offre la descrizione di una studiosa seria ed attenta che, negli anni successivi alla laurea, non si è limitata a frequentare – con borsa – un corso di dottorato [v. sub nn. 8) e 12)], ma ha altresì conseguito il diritto di frequentare uno stage formativo [v. sub 9)], ha svolto un soggiorno all’estero in una sede prestigiosa [v. sub 11)], ha continuato a collaborare a numerose e prestigiose cattedre [v. sub nn. 15), 16) e 17)] e ha saputo concludere il suo percorso formativo di dottorato con una tesi giudicata in termini positivi dalla Commissione, secondo quanto riportato nel curriculum, e premiata [v. sub 1)]. Lo svolgimento di attività didattica integrativa [v. sub 4), 5), 6) e 7)], anche in ordine all’inglese giuridico, ha altresì consentito alla candidata di integrare – già sotto il profilo dei titoli – il requisito preferenziale indicato dal bando di concorso, approfondendo lo studio del «nuovo diritto dei contratti». Si registra, inoltre, una partecipazione come relatrice a convegni ed eventi formativi italiani [v. sub 2) e 3)], in una misura numerica non elevatissima: 2 partecipazioni nell’arco – considerando il periodo post-laurea della candidata – di 8 anni. Particolarmente degni di nota sono poi gli incarichi di componente dei comitati di redazione di riviste (ancorché non considerate da ANVUR come di classe A) e collane nazionali [v. sub nn. 18), 19) e 20)], o dei comitati che si sono preoccupati di studiare l’aggiornamento di opere già ampiamente apprezzate nel panorama scientifico nazionale [v. sub n. 24)] e la partecipazione a progetti di ricerca di rilevanza locale o nazionale [(v. sub nn. 21),
22) e 23)] o all’organizzazione di Convegni nazionali e internazionali ampiamente frequentati dalla comunità scientifica nazionale [v. sub nn. 25), 27), 29) e 32); e, sia pure con più generico richiamo alla mera funzione di
«uditrice», sub nn. 26), 28), 30), 31) e 33)]. Alcuni dei titoli descritti, tuttavia, non raggiungono livelli numerici particolarmente elevati: il numero di soggiorni all’estero, ad esempio, appare complessivamente modesto, specie avuto riguardo (v. infra) all’incidenza significativa che l’adozione del metodo comparatistico ha avuto
nell’elaborazione delle pubblicazioni presentate dalla candidata e si segnala altresì l’assenza di precedenti assegni di ricerca già conseguiti dalla stessa candidata. Tali indici impongono, dunque, di attribuire alla candidata la valutazione – limitatamente ai titoli – di «buono».
PUBBLICAZIONI VALUTABILI E GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SU OGNI PUBBLICAZIONE
1. Monografia intitolata «Diritto civile e argomentazione comparativa. Profili applicativi», Edizioni Scientifiche Italiane, 2018.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Dopo un primo capitolo sull’uso della comparazione giuridica nell’attività dell’interprete, l’a. esamina l’utilizzo dell’argomentazione comparatistica nella giurisprudenza, richiamando una casistica. L’ultimo capitolo è dedicato ai profili applicativi di diritto civile. Il metodo è dichiaratamente comparatistico, ma anche in tale dimensione è carente e a volte affrettato nelle conclusioni. Il giudizio si attesta su una valutazione di
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La monografia risulta essere stata sottoposta ad una procedura di valutazione ad opera di blind referees ed è inserita in una prestigiosa collana («Pubblicazioni della Scuola di specializzazione in diritto civile dell’Università di Camerino», a cura di Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, n. 158).
L’opera ha ad oggetto l’argomentazione comparativa e si rivolge alla elaborazione teorica e alle applicazioni giurisprudenziali. L’A. dimostra in questo lavoro una seria ricerca, principalmente sul fronte dei casi giurisprudenziali. Il nesso con la teoria dell’interpretazione, indipendentemente dalle inevitabili selezioni, non appare invece sempre compiutamente o chiaramente esplicitato ed argomentato. I temi di inquadramento teorico trattati dall’A., tutti senza dubbio interessanti e complessi, avrebbero meritato una esposizione più chiara. Non di rado, soprattutto nel primo capitolo (dove l’A. si propone di inquadrare l’argomentazione comparativa all’interno della ermeneutica giuridica), l’esposizione risulta poco lineare e la lettura risulta difficoltosa. Si ritiene di attribuire a questo lavoro una valutazione in termini di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La monografia è stata sottoposta ad una procedura di valutazione ad opera di blind referees ed è inserita nella Collana delle «Pubblicazioni della Scuola di specializzazione in diritto civile dell’Università di Camerino», a cura di Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, n. 158.
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica si lasciano apprezzare ai massimi livelli della civilistica contemporanea sia per la ricchissima serie di studi che nel tempo hanno trovato posto nella Collana, sia per la figura del suo Curatore, che rappresenta uno dei Maestri più autorevoli nel panorama delle Scuole civilistiche contemporanee. In ordine ai suoi contenuti, lo studio s’interroga sull’incidenza del metodo comparatistico nel processo ermeneutico diretto alla ricostruzione del significato della norma nazionale e dedica attenzione, nei primi due capitoli, alla ricostruzione delle principali teorie dell’interpretazione e al modo con cui esse sono intese ed applicate in taluni orientamenti giurisprudenziali. L’opera dimostra una sufficiente attitudine alla ricerca della candidata, che si cimenta con un tema oggettivamente complesso senza, tuttavia, esaurire la riflessione in valutazioni puramente teoriche, ma ponendo costante attenzione alle ricadute applicative delle stesse, nella consapevolezza dei profondi mutamenti intervenuti nel sistema delle fonti italiano e in ragione dell’incidenza del diritto di matrice comunitaria, di cui offre un’interpretazione conforme alla Scuola di appartenenza. Particolarmente significativo appare dunque, nella prospettiva prescelta dall’autrice, l’ultimo capitolo dell’opera, diretto all’analisi di alcune fattispecie nelle quali l’impiego dell’argomentazione comparativa condiziona significativamente l’elaborazione
della soluzione prescelta. Nonostante l’indubbia capacità argomentativa che si deve riconoscere alla candidata nell’analisi dei casi descritti e nell’elaborazione delle ragioni poste a fondamento della soluzione preferita, si registra, tuttavia, un processo descrittivo di matrice prevalentemente paratattica: l’accostamento di casi e situazioni profondamente diverse tra loro è infatti operato mediante il richiamo di un filo conduttore piuttosto labile (rappresentato dall’utilità del metodo comparatistico) che non riesce a far perseguire a questa parte dell’opera una funzione autenticamente formativa ed incide negativamente sull’originalità delle soluzioni prescelte, anche in ragione di un apparato bibliografico che, specie per quanto attiene alla dottrina e alla giurisprudenza straniere, non è sempre completo. Si segnala, poi, che talune parti della monografia riprendono – in forma solo parzialmente difforme – quanto già riportato in altre pubblicazioni sottoposte a valutazione. A titolo meramente esemplificativo, si segnalano le parti della monografia dedicate all’incidenza dell’ordine pubblico nell’uso ermeneutico del diritto straniero (pp. 60-72), alla tutela del diritto di autore in rete (pp. 129-
134) e al diritto dell’adottato di conoscere le proprie origini (pp. 134-145), nelle quali l’autrice riprende quanto già più ampiamente descritto nelle opere analizzate sub 6), 2) e 3): operazione senz’altro possibile, a tratti valutabile anche in termini positivi per dar conto della continuità degli studi della candidata e in certi casi – come con riferimento all’adottato – imposta dal successivo sviluppo giurisprudenziale, ma, purtuttavia, idonea quantomeno ad incidere sulla valutazione complessiva della produzione scientifica della candidata (v. infra). Limitatamente al presente contributo, si ritiene comunque di attribuire alla monografia una valutazione in termini di «sufficiente».
2. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Il diritto dell’adottato a conoscere le proprie origini. Scenari e prospettive alla luce dei recenti orientamenti giurisprudenziali», edito in «Diritto delle successioni e della famiglia», 2016, pp. 325-350.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La vicenda giurisprudenziale è ricostruita descrivendo i provvedimenti della corte dell’Ue e della Corte costituzionale con alcuni rilievi critici, privi, tuttavia, di un significativo approfondimento. Per questo, lo scritto è valutabile in termini di «discreto», avuto anche riguardo alla sua collocazione editoriale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La rivista sulla quale è pubblicato il saggio non è di classe X. Xxxx è tuttavia senz’altro da considerarsi di primario rilievo sia per la sua diffusione che per l’autorevolezza della direzione e del comitato scientifico, nonché per il sistema di referaggio. Lo scritto contiene una chiara e articolata analisi delle fonti, della dottrina e della giurisprudenza. L’A. individua, con argomenti ben costruiti ed un’interpretazione costituzionalmente orientata, le ragioni di tutela dell’adottato. Lo scritto è valutabile in termini di «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Per quanto la rivista sulla quale lo scritto è pubblicato non sia di classe A (avuto riguardo alla classificazione ANVUR), la sua diffusione nella comunità scientifica è già considerevole, nonostante sia edita da soli 3 anni: la consultazione del catalogo ACNP (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxx.xx), ad esempio, attesta che ad oggi la rivista cartacea è posseduta da 20 biblioteche in tutta Italia. Sul sito Internet della casa editrice che la pubblica, inoltre, sono disponibili – a pagamento – i pdf di tutti i contributi in essa editi. L’autorevolezza della direzione e del comitato scientifico, in cui compaiono i più importanti studiosi italiani del diritto delle successioni e della famiglia, nonché la rigidità della procedura di referaggio cui sono sottoposti i lavori in essa editi assicurano allo scritto una valutazione positiva, che trova conferma anche nell’analisi dei suoi contenuti, trattandosi di saggio che, attraverso una puntuale analisi di dottrina e giurisprudenza, indica efficacemente i parametri di riferimento per la soluzione del problema, inserito, con argomenti chiari e precisi, entro un processo di valutazione che, tenendo conto della necessità di procedere ad un’interpretazione costituzionalmente orientata del dato normativo, delinea i valori e i principi posti a fondamento della tutela dell’adottato. Per questo lo scritto è valutabile nei termini di
«buono».
3. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «I meccanismi di feedback nella sharing economy: situazioni di conflitto e responsabilità della piattaforma online», edito in «Le Corti salernitane», 2017, pp. 3-32.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il tema di attualità è affrontato senza particolari analisi critica ed è privo di un contributo significativo rilevante per la conoscenza del fenomeno affrontato. La collocazione editoriale del contributo non gli assicura adeguata diffusione nella comunità scientifica. Per questi motivi, lo scritto è valutabile nei termini di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il saggio (pubblicato su una rivista non di fascia A), dopo una premessa sui contratti della c.d. sharing economy, elegge ad oggetto i meccanismi di feed-back nelle piattaforme digitali. Lo scritto conferma la capacità dell’A. di descrivere i fenomeni con precisi riferimenti bibliografici ed un’attenzione verso la dottrina e la giurisprudenza straniere, nonché la sua attitudine a sospingere opportunamente e motivatamente l’analisi verso una dimensione interpretativa costituzionalmente orientata. L’A., tuttavia, tralascia completamente in questo scritto di indagare e di inquadrare il fenomeno nella sua dimensione di tecnica di marketing, nella prospettiva utilitaristica delle piattaforme digitali ossia dei professionisti che creano, configurano e in vario modo limitano i processi di feed- back. L’A., pur riconoscendo nel § 4.1 (spec. a p. 14), che le piattaforme digitali sono sovente costruite in modo da limitare e condizionare variamente i meccanismi di feed-back in funzione di governo della funzione di creazione di fiducia degli utenti, si concentra poi nel resto dello scritto sulla questione dell’individuazione dei rimedi giuridici a disposizione dei professionisti che possono essere lesi da feed-back ingiustamente lesivi della loro reputazione. In questo modo, l’A. sembra occuparsi di una sola «faccia» del fenomeno, e non coglie la necessità di guardare alla dimensione giuridica del feed-back come pratica commerciale idonea a influenzare (e potenzialmente a distorcere) il comportamento economico dei consumatori. Di tale lacuna si trova conferma nell’assenza di riferimenti alla disciplina italiana e alla direttiva dell’Unione Europea sulle pratiche commerciali sleali (o scorrette). Per questo motivo, lo scritto si attesta su una valutazione di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto non gli assicura una rilevantissima diffusione nella comunità scientifica italiana. La rivista che lo ospita, infatti, oltre a non essere considerata di classe A dall’ANVUR, non gode neppure di ampia diffusione editoriale, posto che, secondo il già citato catalogo ACNP, risulta posseduta attualmente in forma cartacea da 5 biblioteche nel territorio nazionale. Il dato deve comunque essere rivalutato alla luce del fatto che i contributi ospitati nella rivista sono acquistabili on line dal sito della (autorevole) casa editrice che la pubblica. Occorre altresì ricordare che la rivista subordina i lavori in essa editi al superamento di una procedura di referaggio. Avuto riguardo ai contenuti dello scritto in valutazione, il saggio dimostra la capacità dell’autrice di descrivere il problema con dovizia di riferimenti bibliografici e ponendo sempre attenzione ad una metodologia di indagine costantemente rivolta alla riconduzione della fattispecie entro i confini di un giudizio valoriale costituzionalmente orientato, in conformità agli insegnamenti della Scuola di appartenenza. Lo scritto, tuttavia, persegue una finalità prevalentemente informativa, sicché è possibile valutarlo sinteticamente in termini di «sufficiente».
4. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Presentazione della rivista Diritto delle successioni e della famiglia nell’ambito dell’XI Convegno Nazionale S.I.S.Di.C “Libertà di disporre e pianificazione ereditaria”», edito in «Diritto delle successioni e della famiglia», 2017, pp. 297-302.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Si tratta di un resoconto di una presentazione della Rivista «Diritto delle successioni e della famiglia» ove si riferisce delle varie opinioni espresse dai relatori. Il tono e il metodo descrittivo non consentono di attribuire un particolare valore scientifico alla pubblicazione. La valutazione è pertanto in termini di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A ma tuttavia di primario rilievo sia per la sua diffusione che per l’autorevolezza della direzione e del comitato scientifico – appare di carattere essenzialmente informativo, avendo ad oggetto la sintesi della parte di un Convegno. Per tale motivo, il giudizio su tale contributo si attesta su «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto osservato retro, sub 2), per l’altro scritto pubblicato nella medesima rivista. In ordine ai suoi contenuti, il lavoro appare meramente descrittivo perché offre la sintesi della parte di un Convegno e non riesce a perseguire funzioni che non siano meramente informative. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «sufficiente».
5. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «I confini del diritto di cronaca tra parametri giurisprudenziali e regole deontologiche» (nota a Trib. Napoli, 24.1.2017), edito in «Rassegna di diritto civile», 2017, pp. 1056- 1076.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (nota a sentenza avente buona collocazione editoriale) offre una chiara e sufficientemente dettagliata analisi degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali relativi al tema, senza, tuttavia, particolari approfondimenti e contributi originali. La sua valutazione si attesta pertanto su un giudizio complessivamente
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo consiste in una nota a sentenza, pubblicata su una rivista di classe X. Xxx nei limiti della natura del contributo, lo scritto conferma le capacità dell’A. di procedere ad una analisi precisa e chiara nei suoi riferimenti alla dottrina e alla giurisprudenza anche straniere, nonché il suo metodo opportunamente e motivatamente orientato ad una interpretazione costituzionalmente orientata. Il contributo, pur costruito con taglio critico, non sviluppa originalmente, come potrebbe, alcune linee di pensiero solo affacciate. La sua valutazione si attesta comunque complessivamente su un giudizio «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica meritano un giudizio assolutamente positivo perché si tratta di rivista di Classe A secondo la classificazione operata da ANVUR, edita da una casa editrice tra le più note in campo giuridico, avente una direzione composta da alcuni dei più autorevoli civilisti italiani e con una rigida procedura di referaggio cui la pubblicazione del singolo contributo è subordinata. In ordine ai contenuti, lo scritto merita una valutazione positiva, perché dimostra la capacità della candidata di descrivere il problema ed inserirne la soluzione entro un quadro valoriale costituzionalmente orientato. Esso, tuttavia, sconta i limiti della sua tipologia: il fatto di essere anzitutto una nota a sentenza lo condanna, spesso, a perseguire una finalità descrittiva ed informativa che incide negativamente sullo sviluppo di taluni spunti di originalità in esso presenti. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
6. Contributo in volume intitolato «La dimensione del limite di ordine pubblico nell’uso argomentativo del diritto straniero», edito nel volume collettaneo «Fonti, metodo e interpretazione», a cura di X. Xxxxxxxxxxx e X. X’Xxxxxxxx, Edizioni Scientifiche Italiane, 2017, pp. 471-484.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’analisi dell’ordine pubblico interno ed internazionale induce l’autrice a sollecitare un uso delle esperienze maturate in altri ordinamenti stranieri. da rileggere con una interpretazione sistematica, teleologica e assiologica. Il contributo della candidata al tema è sovrapponibile a quanto osservato nella monografia analizzata sub 1). Per gli stessi motivi, la valutazione sintetica può essere indicata in un giudizio di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Lo scritto è inserito in una pubblicazione prestigiosa. Esso presenta contenuti ed argomenti inseriti nella monografia già analizzata sub 1) e dunque è difficile offrire una valutazione ulteriore e distinta rispetto a quella già indicata per la monografia stessa. Ad ogni modo, si reputa che – sostanzialmente per gli stessi motivi indicati a proposito della citata monografia – il giudizio si attesti in termini di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto merita una valutazione senz’altro positiva, avuto riguardo all’autorevolezza dei curatori del volume e alla notorietà della casa editrice che lo pubblica, anche se dall’allegato alla domanda non è dato sapere se lo scritto sia stato sottoposto ad una preventiva valutazione di referaggio. In ordine ai suoi contenuti, lo scritto merita un giudizio nei termini di «sufficiente», perché la candidata, pur enucleando il tema dell’uso argomentativo del diritto straniero con numerosi riferimenti bibliografici, perviene ad esiti identici a quelli ripresi nella monografia già analizzata sub 1). È dunque difficile offrire una valutazione ulteriore e distinta rispetto a quella già data alla monografia stessa e ciò contribuisce altresì ad incidere sulla valutazione della produzione complessiva della candidata (v. infra).
TESI DI DOTTORATO
1. Tesi intitolata «L’argomentazione comparativa nell’interpretazione».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il contenuto richiama la monografia che ha ulteriormente approfondito il tema e, per questo, può essere sinteticamente valutato con il medesimo giudizio, cioè nei termini di «sufficiente». Si tratta infatti di una fase preparatoria del lavoro terminato successivamente.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La tesi anticipa i temi della monografia già analizzata retro, sub 1), di cui condivide anche sostanzialmente la struttura, e dunque è difficile offrire una valutazione ulteriore e distinta rispetto a quella già indicata per la monografia stessa. Ad ogni modo, si reputa che – sostanzialmente per gli stessi motivi indicati a proposito della citata monografia – il giudizio si attesti in termini di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La tesi merita una valutazione sintetica nei termini di «sufficiente», perché, pur risolvendosi in una trattazione idonea a dar conto della serietà dell’autrice nell’analisi del complesso tema dell’interpretazione, presenta struttura e contenuti sostanzialmente identici a quelli della monografia già analizzata retro, sub 1) e ciò impedisce di offrire una valutazione ulteriore e distinta rispetto a quella già sviluppata per la monografia stessa.
CONSISTENZA COMPLESSIVA DELLA PRODUZIONE SCIENTIFICA
La candidata presenta una produzione complessiva pari a n. 6 pubblicazioni e 1 tesi di dottorato. Nel curriculum e nell’elenco pubblicazioni allegati alla domanda non risultano ulteriori pubblicazioni diverse da quelle indicate retro, sub 1)-6).
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’analisi complessiva delle pubblicazioni presentate dalla candidata lascia emergere il profilo di una studiosa seria e preparata, prevalentemente dedita alla comparazione dei sistemi giuridici. Il numero complessivamente modesto di pubblicazioni presentate, la frequente reiterazione dei temi e il tono prevalentemente descrittivo prescelto dall’autrice non consentono tuttavia di formulare un giudizio positivo sulla sua ammissione al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La produzione scientifica è modesta nel numero. Per i motivi esposti, dei 6 scritti presentati dalla candidata, soltanto uno (il saggio sulla tutela dell’adottato) può considerarsi positivamente. La monografia (preceduta dalla tesi di dottorato, e contenente anche parti che hanno formato oggetto di svolgimento in 3 degli altri scritti minori), pur rivelando una serietà della candidata, soffre nella parte teorica di limiti espositivi ed argomentativi. Per questi motivi, si ritiene di non poter ammettere la candidata al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Ai fini della presente valutazione comparativa, la candidata non è riuscita ad allegare pubblicazioni pari al numero massimo indicato nel bando. Avuto riguardo all’intero periodo post-laurea della candidata, cioè agli anni 2010-2018, la produzione complessiva appare numericamente modesta: in quasi 8 anni, 6 scritti, di cui 1 monografia, 1 nota a sentenza, 1 scritto a contenuto puramente informativo, 2 saggi e 1 contributo in volume. Il dato è ulteriormente aggravato dal fatto che, delle 6 pubblicazioni sottoposte a valutazione, ben 4 presentano contenuti o profili di parziale sovrapponibilità: gli scritti analizzati retro, sub 2), 3) e 6) rappresentano vere e proprie «anticipazioni» di parti della monografia analizzata sub 1), a sua volta sviluppo della tesi di dottorato anch’essa sottoposta a valutazione. Si deve aggiungere che nessuno di tali scritti spicca per particolare originalità. Per questi motivi non si ritiene che possa accedere al colloquio finale.
RELAZIONE E GIUDIZIO COLLEGIALE FINALE SUL CURRICULUM, SUI TITOLI, SULLE PUBBLICAZIONI E SULLA LINEA DI RICERCA DELLA CANDIDATA N. 1 XXXXX XXXXX
La Commissione all’unanimità richiamandosi ai singoli giudizi individuali, tenendo conto dei criteri indicati nel verbale della riunione del 6.6.2018 in base ad un giudizio comparativo dei candidati, formula un giudizio positivo sui titoli della candidata e appena sufficiente sulla produzione scientifica per i seguenti motivi. Il numero dei contributi presentati è scarso e caratterizzato da una sostanziale e frequente monotematicità oltre ad un metodo prevalentemente comparatistico. Difetta, peraltro, il requisito della originalità e innovatività. Insomma il curriculum e i titoli sono stati apprezzati dalla commissione mentre la monografia e gli scritti minori presentano solo alcuni limitati aspetti di interesse per un’argomentazione basata sul diritto positivo. Le linee di ricerca della candidata non sono complessivamente congruenti con il progetto di studio del bando consistente ne “i rimedi in ambito contrattuale”. Tutto ciò attesta il giudizio sulla «sufficienza» e non consente, in comparazione con gli altri candidati, l’ammissione al colloquio orale.
CANDIDATA n. 2: XXXXXXXX XXXXXXX
TITOLI VALUTABILI
1. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, per l’a.a. 2015/2016, del conseguimento del titolo di Assegnista di ricerca in "Garanzie del credito e nuove tecnologie" SSD IUS/01 (Responsabile scientifico: Prof.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx) presso l’Università degli Studi del Sannio.
2. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del titolo di Dottore di ricerca in Diritto civile, ad esito della frequenza del corso di dottorato in «I problemi civilistici della persona» presso l’Università degli Studi del Sannio e discutendo, in data 3.10.2014, una tesi dal titolo «Le vicende circolatorie delle situazioni ipotecarie» (Tutor Xxxx. Xxxxxxxx).
3. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della frequenza, nel luglio 2014, di un c orso intensivo di perfezionamento in «La cittadinanza dell’Unione Europea», Lifelong Learning Programme – Call for Proposals EAC/27/11 – Xxxx Xxxxxx Programme – Action European Module – Key Activity 1 – “Citizenship of the European Union in its 20th anniversary” – Reference: Project N. 529643-LLP-2012-IT-AJM- MO – presso l’Università degli studi del Sannio di Benevento.
4. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, conseguimento, in data 6.9.2012, d ell’abilitazione all’esercizio della professione forense.
5. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, a far data dall’a.a. 2010/2011, di attività seminariale e di tutorato didattico nell’ambito del corso di Istituzioni di diritto privato (xxxx. Xxxxxxxx) presso la Facoltà di Giurisprudenza (già Economia) attualmente presso i Corsi di studio di Area Giuridica attivati presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
6. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, a far data dall’a.a. 2010/2011, del fatto di essere membro della Commissione d’esame di Istituzioni di diritto privato (xxxx. Xxxxxxxx) presso la Facoltà di Giurisprudenza (già Economia) attualmente presso i Corsi di studio di Area Giuridica attivati presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
7. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, a far data dall’a.a.
2011/2012, di attività seminariale e di tutorato didattico nell’ambito del corso di Diritto civile (xxxx. Xxxxxxxx) presso la Facoltà di Giurisprudenza (già Economia), attualmente presso i Corsi di studio di Area Giuridica attivati presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
8. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, a far data dall’a.a. 2011/2012, del fatto di essere m embro della Commissione d’esame di Diritto civile (xxxx. Xxxxxxxx) presso la Facoltà di Giurisprudenza (già Economia) attualmente presso i Corsi di studio di Area Giuridica attivati presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
9. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, a far data dall’a.a. 2011/2012 e fino all’a.a. 2013/2014, del fatto di essere membro della Commissione d’esame di Funzione giurisdizionale e giustizia costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza (già Economia) dell’Università degli Studi del Sannio.
10. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, a far data dall’a.a.
2010/2011 e fino all’a.a. 2013/2014, di attività seminariale e di tutorato didattico nell’ambito del corso di Teoria
dell’interpretazione (xxxx. X. Xxxxxxxxxxx) presso la Facoltà di Giurisprudenza (già Economia) dell’Università degli Studi del Sannio.
11. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, a far data dall’a.a. 2010/2011 e fino
all’a.a. 2013/2014, del fatto di essere m embro della Commissione d’esame di Teoria dell’interpretazione (Xxxx.
X. Xxxxxxxxxxx) presso la Facoltà di Giurisprudenza (già Economia) dell’Università degli Studi del Sannio.
12. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del fatto di aver ottenuto, per l’a.a. 2013/2014, il conferimento di un incarico di collaborazione per lo svolgimento di attività di didattica integrativa
p er l’insegnamento di Diritto civile, per complessive 10 ore, afferente i Corsi di studio di area giuridica attivati presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell'Università degli Studi del Sannio.
13. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del fatto di aver ottenuto, dal 4.4. al 31.10.2011, il conferimento di un incarico per attività di tutorato e didattica integrativa in Diritto privato, per complessive 72 ore, presso la Facoltà di Giurisprudenza (già Economia) attualmente presso i Corsi di studio di Area Giuridica attivati presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
14. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della p artecipazione, per l’a.a.
2012/2013, ad un gruppo di ricerca che si è occupato dell’adeguamento redazionale del volume «Novecento giuridico: i civilisti», a cura di X. Xxxxxxxxxxx e X. Xxxxxxxxx Xxxxxxx, Atti del Convegno di Telese Terme, 29 e 30 ottobre 2010, Edizioni Scientifiche Italiane, 2013.
15. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, dall’a.a.
2010/2011 e fino all’a.a. 2013/2014, ad un gruppo di ricerca che si è occupato dell’aggiornamento legislativo e giurisprudenziale del volume «Manuale di diritto civile», a cura di X. Xxxxxxxxxxx, Edizioni Scientifiche Italiane, 2007.
16. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della p artecipazione, per l’a.a.
2 011/2012, ad un gruppo di ricerca che si è occupato dell’adeguamento redazionale del volume «Tutela dei
diritti e “sistema” ordinamentale», Atti del VI Convegno Nazionale, Capri 31.3.-1-2.4.2011, Edizioni Scientifiche Italiane, 2012.
17. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca F.R.A. 2017 dal titolo «Interpretazione della legge e degli atti giuridici» (Coordinatore: Xxxx. Xxxxxxxx) presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
18. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca F.R.A. 2015 dal titolo «Libertà di disporre, interessi “familiari” e pianificazione ereditaria» (Coordinatore: Prof.ssa Pane) presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
19. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca F.R.A. 2014 dal titolo «Autonomia privata e strumenti di tutela» (Coordinatore: Xxxx. Xxxxxxxx) presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
20. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca F.R.A. 2013 dal titolo «Autonomia privata e sviluppo sostenibile» (Coordinatore: Xxxx. Xxxxxxxx) – durata 2 anni – presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio.
21. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca F.A.R. 2011 dal titolo «Interpretazione e applicazione delle norme civili nello spazio e nel tempo» (Coordinatore: Xxxx. Xxxxxxxx) – durata 2 anni – presso il Dipartimento Xx.Xx.Xx., Facoltà di Economia, dell’Università degli Studi del Sannio.
22. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione all’Unità di Ricerca coordinata dalla prof.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx nell’àmbito delle richieste di finanziamento Contributo del
M inistero dell’Università e Ricerca Scientifica – Progetto di ricerca di interesse nazionale (XXXX 0000-0000)
intitolato «La regolamentazione giuridica delle Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione (TIC) quale strumento di potenziamento delle società inclusive, innovative e sicure» – Unità di ricerca dell’Università del Sannio.
23. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca F.A.R. 2010 dal titolo «L’incidenza dell’interesse pubblico sull’autonomia negoziale» (Coordinatore: Xxxx. Xxxxxxxx) – durata 2 anni – presso il Dipartimento Xx.Xx.Xx., Facoltà di Economia, dell’Università degli Studi del Sannio.
24. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come membro
del comitato editoriale e a far data dall’a.a. 2015/2016, alla Rivista «Diritto delle successioni e della famiglia»,
Edizioni Scientifiche Italiane.
25. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, in qualità di relatore, ai seguenti Convegni: a) Convegno «Tutela del credito e sistema delle garanzie», Palermo-Università LUMSA, 9.-10.11.2017, con un intervento in tema di «Circolazione "autonoma" delle garanzie»; b) Convegno
«La regolamentazione delle TIC tra autonomia, autotutela e tutela esecutiva: consuntivo e prospettive», Benevento Dipartimento DEMM, 6.6.2016, con un intervento in tema di «Garanzie del credito e nuove tecnologie: spunti in tema di ipoteca».
26. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, in qualità di uditore e componente la segreteria organizzativa, ai seguenti Convegni: a) VIII Convegno Nazionale S.I.S.Di.C. intitolato «Pubblicità degli atti e delle attività», Napoli, 2., 3. e 4.4.2013; b) VII Convegno Nazionale S.I.S.Di.C. intitolato «Diritto intertemporale e rapporti civilistici», Capri, 12., 13. e 14.4.2012; c) VI Convegno Nazionale S.I.S.Di.C., intitolato «Tutela dei diritti e “sistema” ordinamentale», Capri, 31.3., 1.-2.4.2011; d) Convegno Nazionale intitolato «Novecento giuridico: i Civilisti», Xxxxxx Xxxxx, 00. e 30.10.2010.
27. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, in qualità di uditore, ai seguenti Convegni: a) XI Convegno Nazionale S.I.S.Di.C., intitolato «Libertà di disporre e pianificazione ereditaria», Napoli, 5., 6. e 7.5.2016; b) X Convegno Nazionale S.I.S.Di.C., intitolato
«L’autonomia negoziale nella giustizia arbitrale», Napoli, 14., 15. e 16.5.2015; c) Convegno Nazionale intitolato
«L’arbitro nella moderna giustizia arbitrale», Camerino, 24. e 25.9.2010.
28. Attestazione, nel solo curriculum, del conseguimento della laurea specialistica in Giurisprudenza, in data 14.9.2009, con votazione di 110/110 e lode, e della laurea in scienze giuridiche, in data 27.3.2007, con votazione di 110/110.
Giudizio individuale dei Commissari sul curriculum, sul profilo e sui titoli della candidata n. 2 XXXXXXXX XXXXXXX
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Preso atto dei complessivi titoli valutabili di cui sopra, si ritiene di dare un giudizio positivo, avuto riguardo alla documentata attività di ricerca e di didattica. Oltre al corso di dottorato, infatti, tra l’altro, la candidata ha collaborato a cattedre di Diritto privato, ha svolto attività didattica integrativa e ha partecipato a progetti di ricerca. Complessivamente, si ritiene di poter attribuire alla candidata una valutazione – limitatamente ai titoli – di «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il curriculum e l’elenco dei titoli della candidata sono positivamente valutabili, avuto particolare riguardo alla collaborazione con cattedre di Diritto privato, allo svolgimento di attività didattica integrativa e alla partecipazione a progetti di ricerca, anche se si registra l’assenza di documentate esperienze di ricerca all’estero. Complessivamente, si ritiene di poter attribuire alla candidata una valutazione – limitatamente ai titoli – di
«buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La consultazione del curriculum e dell’elenco dei titoli allegati alla domanda offre la descrizione di una studiosa attenta e seria, che, negli anni successivi alla laurea, ha frequentato un corso di dottorato [v. sub 2)] e uno stage formativo [v. sub 3)] e ha continuato a collaborare a prestigiose cattedre [v. sub nn. 6), 8), 9) e 11)], fino a beneficiare di un assegno di ricerca [v. sub 1)]. La buona attitudine alla didattica della candidata può essere dedotta dal reiterato svolgimento di attività didattica integrativa [v. sub 5), 7), 10), 12) e 13)] e si registra una partecipazione come relatrice a significativi convegni ed eventi formativi italiani [v. sub 25)], ancorché in un numero non certo elevato (2 partecipazioni nell’arco – considerando il periodo post-laurea della candidata – di quasi 9 anni). Particolarmente degni di nota sono poi gli incarichi di componente del comitato di redazione di una prestigiosa rivista (ancorché non di classe A) [v. sub n. 24)], o dei comitati che si sono preoccupati di studiare l’aggiornamento o la realizzazione di opere già ampiamente apprezzate nel panorama scientifico nazionale [v. sub nn. 14), 15) e 16)] e la partecipazione a progetti di ricerca di rilevanza locale o nazionale [v.
sub nn. 17), 18), 19), 20), 21), 22) e 23)] o all’organizzazione di Convegni nazionali e internazionali ampiamente frequentati dalla comunità scientifica nazionale [v. sub n. 26); e, sia pure con più generico richiamo alla mera funzione di «uditrice», sub n. 27)]. I titoli descritti, tuttavia, non raggiungono livelli numerici particolarmente elevati e spicca l’assenza di documentati soggiorni all’estero, nonché di titoli più direttamente riferibili al profilo preferenziale – lo studio del «nuovo diritto dei contratti» – indicato dal bando di concorso. Tali rilievi impongono, dunque, di attribuire alla candidata la valutazione – limitatamente ai titoli – di «buono».
PUBBLICAZIONI VALUTABILI E GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SU OGNI PUBBLICAZIONE
1. Monografia intitolata «La circolazione della garanzia ipotecaria», Edizioni Scientifiche Italiane, 2016.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’autrice affronta il tema esaminando la possibile cessione del diritto di garanzia, negato dalla dottrina precedente, attraverso un esame delle soluzioni adottate in Francia e Germania. I profili di accessorietà sono analizzati specificamente assieme al rilievo della meritevolezza della cessione. L’analisi affronta prima l’alienazione assieme al diritto di credito poi la circolazione autonomia della garanzia, in una dimensione comparata, per giungere ad una ricostruzione che porta al superamento dell’accessorietà sino alla configurazione di una possibile cessione autonoma meritevole di tutela. La ricerca affronta un tema interessante e la candidata denota una promettente capacità di analisi anche se non raggiunge un pieno rigore argomentativo e metodologico. Complessivamente, la valutazione si attesta su «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La monografia è inserita in una prestigiosa collana («Pubblicazioni della Scuola di specializzazione in diritto civile dell’Università di Camerino», a cura di Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, n. 148). L’A. affronta il tema della circolazione della garanzia ipotecaria. L’opera è corredata da riferimenti al diritto francese e tedesco, e offre una interessante lettura del fenomeno intesa al superamento della accessorietà. L’argomentazione critica risulta più convincente nella prospettiva de jure condendo rispetto alla indagine de jure condito. Complessivamente il giudizio è
«discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La monografia è inserita nella Collana delle «Pubblicazioni della Scuola di specializzazione in diritto civile dell’Università di Camerino», a cura di Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, n. 148. La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica si lasciano apprezzare ai massimi livelli della civilistica contemporanea sia per la ricchissima serie di studi che nel tempo hanno trovato posto nella Collana, sia per la figura del suo Curatore, che rappresenta uno dei Maestri più autorevoli nel panorama delle Scuole civilistiche contemporanee. In ordine ai suoi contenuti, lo studio inquadra, con ampiezza di riferimenti e senza ignorare l’importanza della valutazione comparatistica, il problematico tema del trasferimento dell’ipoteca attraverso una reinterpretazione del principio di accessorietà che governa tradizionalmente la materia. La ricostruzione della portata precettiva di questo stesso principio, invero, spinge talvolta l’autrice ad indulgere eccessivamente in un’analisi avente funzione informativa. Si pensi, in particolare, alla parte dell’opera (pp. 20-43) dedicata alla puntuale ricostruzione delle caratteristiche della cessione del credito o della surrogazione, nonché alla valutazione (pp. 54-64) dell’incidenza delle vicende modificative o estintive del rapporto obbligatorio sul principio di accessorietà: aspetti del problema senz’altro da prendere in considerazione, ma che avrebbero potuto forse essere meglio inseriti in una ricostruzione sistematica maggiormente incentrata sul tema specifico oggetto di riflessione. L’analisi comparatistica, cui è dedicato il terzo capitolo dell’opera (pp. 114-175), è condotta ponendo attenzione ai principali modelli che influenzano l’esperienza italiana, ma si segnala spesso la tendenza a limitare il confronto ad una mera valutazione esegetica del dato normativo. Ciò vale, in particolare, per quanto attiene all’analisi dell’esperienza tedesca, condotta avuto
prevalente riguardo ad alcuni commentari del BGB e ad una riproposizione esegetica delle norme codicistiche, suffragata dal richiamo di 5 sentenze del BGH tedesco prevalentemente citate con la specificazione del fatto che sono già state richiamate da un altro autore italiano, il che può forse spiegarsi avuto riguardo a quanto già rilevato (v. retro, sub valutazione titoli) in ordine all’inesistenza di periodi di formazione e di studio all’estero durante il periodo di predisposizione della monografia. Quest’ultima, specie nella sua seconda parte, attesta comunque una discreta attitudine allo studio e alla ricerca della candidata, che mostra una discreta capacità argomentativa e perviene ad esiti ricostruttivi ispirati ad un approccio valoriale che merita la valutazione di
«discreto».
2. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «La nullità della fideiussione omnibus per violazione della normativa antitrust», edito in «Rivista di diritto bancario», 2018, 3, pp. 1-14 (dell’estratto allegato alla domanda).
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’autrice trae spunto da una decisione della Cassazione (Cass., 29810/2017) per porre in luce l’importanza e l’interesse applicativo del tema esaminato. La collocazione editoriale non è di primo piano e le argomentazioni hanno tono prevalentemente descrittivo. La valutazione si attesta su «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – consiste di fatto in una nota a sentenza (Cass. 29810/2017). Lo scritto ha essenzialmente carattere descrittivo ed informativo. La valutazione si attesta su un giudizio «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica e la diffusione nella comunità scientifica della rivista che ospita il contributo non sono agevolmente identificabili: la rivista, per quanto non sia considerata di classe A dall’ANVUR, è comunque inserita nell’elenco delle riviste scientifiche predisposto da ANVUR stessa, presenta una redazione e un comitato scientifico composto da studiosi di primo piano della materia commercialistica e sottopone gli scritti in essa pubblicati ad una preventiva valutazione di referaggio. Non presenta, tuttavia, una veste cartacea e i suoi contributi sono liberamente consultabili on line, ma – a differenza di altre riviste solo tematiche – non sono individuabili consultando l’Archivio DOGI, che rappresenta il portale più frequentemente utilizzato per avviare una ricerca di contributi apparsi su riviste giuridiche. Avuto riguardo ai contenuti dello scritto, esso merita una valutazione positiva, perché, dando conto dei termini del dibattito dottrinale e giurisprudenziale sul tema, affronta una questione specifica inquadrandola nel sistema di riferimento normativo e delineando i principi e i valori sottesi all’individuazione della sua soluzione. Lo scritto, tuttavia, rimane ancorato alla valutazione della pronuncia che lo ha occasionato e, per quanto non possa immediatamente definirsi come una nota a sentenza, conserva, di quest’ultima, la prevalente funzione informativa, sicché è sinteticamente valutabile nei termini di
«sufficiente».
3. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Il nuovo art. 2929-bis c.c.: le tutele del creditore e del debitore a confronto», edito in «Rassegna di diritto civile», 2018, pp. 7-36.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’esame della novità normativa induce ad un confronto tra l’operatività della nuova disposizione e le regole del codice civile. Segue l’analisi dei principi e il bilanciamento dei contrapposti interessi tra il disponente e il beneficiario. Il tono è descrittivo e il contributo non presenta particolari aspetti di innovatività. La valutazione si attesta dunque su «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Lo scritto, inserito in una rivista di classe A, illustra la nuova disciplina recata dall’art. 2929-bis c.c. Esso ha carattere essenzialmente descrittivo ed informativo. L’A. rivolge alcune notazioni critiche alle scelte del legislatore. Complessivamente, il giudizio si attesta in termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica meritano un giudizio assolutamente positivo perché si tratta di rivista di Classe A secondo la classificazione operata da ANVUR, edita da una casa editrice tra le più note in campo giuridico, avente una direzione composta da alcuni dei più autorevoli civilisti italiani e con una rigida procedura di referaggio cui la pubblicazione del singolo contributo è subordinata. In ordine ai contenuti, lo scritto si presenta, essenzialmente, come una puntuale analisi di una novità legislativa, che l’autrice solo occasionalmente considera occasione per una più ampia rimeditazione critica dell’incidenza del principio di proporzionalità nell’analisi dei mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale, allo scopo di sottoporre ad un’interpretazione costituzionalmente orientata conforme agli insegnamenti della Scuola di appartenenza. Lo scritto si attesta dunque sulla valutazione di «discreto».
4. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Note in tema di assicurazione del credito», edito in «Il Foro napoletano», 2018, pp. 51-78.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il tema è affrontato con alcune brevi osservazioni sulla disciplina, la nozione di insolvenza, la valutazione del rischio, la liquidazione del danno. Lo scritto, sia pure interessante e sicuramente utile, è privo tuttavia di un approfondimento sistematico e di aspetti di originalità. Lo scritto si attesta dunque sulla valutazione di
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – affronta alcuni aspetti dell’assicurazione del credito, senza svolgere approfondimenti critici. Il contributo, privo di originalità e di una analisi sistematica, ha carattere essenzialmente descrittivo. La valutazione si attesta su un giudizio «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Per quanto la rivista sulla quale lo scritto è pubblicato non sia di classe A (secondo i criteri indicati dall’ANVUR), la rilevanza scientifica della collocazione editoriale e la sua diffusione nella comunità scientifica possono comunque essere positivamente apprezzati, perché la rivista, che ha ripreso – in veste profondamente rinnovata – le sue pubblicazioni dopo una lunga pausa, presenta oggi un’autorevolissima direzione scientifica e gode comunque di una discreta diffusione, posto che, secondo i dati offerti dal catalogo italiano dei periodici ACNP (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxx.xx), la sua versione cartacea è posseduta da 33 biblioteche italiane e i contributi in essa pubblicati sono altresì acquistabili on line dal sito Internet dell’(autorevole) casa editrice che la pubblica. In ordine ai contenuti, lo scritto (sottoposto a procedura di referaggio) merita una valutazione parzialmente positiva, perché l’analisi di una figura contrattuale dai contorni non sempre chiari e definiti è quasi sempre condotta con tono prevalentemente descrittivo e solo occasionalmente essa è intesa come punto di partenza di una più ampia rimeditazione critica dei requisiti essenziali del contratto e, in particolare, della causa, avuto riguardo al principio di proporzionalità e all’incidenza di un approccio valoriale costituzionalmente orientato. Lo scritto, inoltre, non riesce a soddisfare – neppure parzialmente – il requisito preferenziale indicato dal bando di concorso: per quanto sottolinei che l’analisi di questa figura contrattuale deve anzitutto prendere le mosse dal diritto comunitario, l’autrice, soprattutto quando si occupa dei profili causali dell’atto, concentra la sua attenzione proprio e solo sulla disciplina codicistica, senza richiamare o sviluppare gli esiti del dibattito dottrinale in ordine alla ricostruzione in termini «concreti» della causa e, in genere, in ordine ai rapporti tra causa e meritevolezza che connotano il «nuovo diritto dei contratti». Stupisce, altresì, l’assenza di un qualunque
riferimento ad un approccio ricostruttivo di matrice tipologica, nonostante la sua idoneità ad offrire utili spunti di riflessione per l’individuazione della disciplina applicabile al contratto. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «sufficiente».
5. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Garanzie del credito e nuove tecnologie. Riflessioni in tema di ipoteca», edito in «Xxxxxxxxxxxxxxx.xxx», 27.7.2017, pp. 1-45.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Nel saggio si esaminano le influenze della TIC sul momento genetico, di trasmissione e di estinzione dell’ipoteca con alcuni rilievi che, per quanto interessanti, si rivelano privi di aspetti innovativi e di originalità. La valutazione può attestarsi su un giudizio di «sufficienza».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – ha ad oggetto alcuni aspetti non esclusivamente di diritto privato, legati al Modello Unico Informatico. Il contribuito, privo di originalità e di una analisi sistematica, ha carattere essenzialmente descrittivo. La valutazione si attesta su un giudizio «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale del contributo è adeguata, perché la rivista, per quanto non sia considerata di classe A dall’ANVUR e non sia compresa tra quelle prese in esame dall’Archivio DOGI per lo spoglio degli articoli su riviste giuridiche, presenta una direzione scientifica autorevole, subordina la pubblicazione di un contributo al superamento di una procedura di referaggio e gode di notevole diffusione all’interno della comunità scientifica, in quanto i suoi contenuti – visibili solo on line – sono raggiungibili – a pagamento – mediante le piattaforme documentali-informative Xxxxxxx, tra le più consultate in ambito giuridico. In ordine ai contenuti, lo scritto ha un valore prevalentemente informativo, in quanto si sviluppa avendo quasi sempre riguardo, in via esclusiva, all’esegesi del dato normativo preso in esame. Limitatamente alle parti maggiormente originali dello scritto, si segnala una stretta continuità con alcuni temi e argomenti già sviluppati nella monografia analizzata retro, sub 1). A titolo meramente esemplificativo, si metta a confronto quanto riportato alle pp. 9-11 dello scritto qui in esame (§ 4) con quanto consultabile alle pp. 32-36 della monografia esaminata retro, sub 1). La stretta continuità dei due scritti – resa evidente dalla forte somiglianza dei loro contenuti – lascia intendere che lo scritto in esame costituisca uno sviluppo dell’elaborazione già compiuta nella monografia. Anche per questo motivo, il lavoro è sinteticamente valutabile nei termini di «sufficiente».
6. Articolo su rivista (di classe non A), intitolato «La compensazione può operare tra il saldo del conto del debitore e il saldo del conto del fideiussore?» (nota a Trib. Napoli, II Sez. civ., 25.10.2013, n. 11802)», edito in
«Il Foro napoletano», 2017, pp. 275-277.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Si tratta di un’ osservazione ad una sentenza del Tribunale di Napoli (25.10.2013) che ammette tale compensazione. L’autrice esamina gli orientamenti conformi, i profili della legge fallimentare con alcune osservazioni critiche non particolarmente rilevanti e prive di originalità. La valutazione si attesta su
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – consiste in una nota ad una sentenza del Tribunale di Napoli, a proposito dell’art. 1853 c.c. L’A. si limita a illustrare il contenuto della sentenza commentata ed il raccordo con la giurisprudenza in termini. Il contributo, privo di originalità e di una analisi sistematica, ha carattere essenzialmente descrittivo. La valutazione si attesta su un giudizio «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto osservato retro, sub 4), per l’altro scritto presentato dalla candidata in questa valutazione comparativa e pubblicato nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, lo scritto assume i contorni di una mera nota redazionale alla sentenza esaminata. Concorrono a tale valutazione la brevità dello scritto, l’assenza di note a piè di pagina e la presenza di riferimenti bibliografici essenziali che sono inseriti tra parentesi dopo la puntuale riproposizione del passaggio argomentativo da essi sviluppato. L’apporto di originalità del pensiero della candidata nella ricostruzione del problema appare dunque molto modesto. Criticabile, in particolare, è la tendenza a riproporre le massime delle sentenze richiamate, senza offrire una più adeguata valutazione critica della loro argomentazione e della riferibilità della stessa al caso specificamente affrontato. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «sufficiente».
7. Articolo su rivista (di classe non A), intitolato «Profili successori della riforma della filiazione: il regime transitorio al vaglio della Consulta» (nota a Corte cost., 9.7.2015, n. 146), edita in «Diritto delle successioni e della famiglia», 2016, pp. 515-531.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Si esamina il tema, rilevante, della retroattività della legge 154 del 2013 alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha reputato infondata la questione di costituzionalità. L’autrice concorda con la motivazione della sentenza con alcuni argomenti non sempre approfonditi. La valutazione su attesta su «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – consiste in una nota ad una sentenza della Corte Costituzionale, della quale l’A. illustra il contenuto motivando le ragioni della sua adesione. Il contributo, privo di originalità, ha carattere essenzialmente descrittivo. La valutazione si attesta sul giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Per quanto la rivista sulla quale lo scritto è pubblicato non sia di classe A (avuto riguardo alla classificazione ANVUR), la sua diffusione nella comunità scientifica è già considerevole, nonostante sia edita da soli 3 anni: la consultazione del già citato catalogo ACNP, infatti, attesta che ad oggi la rivista cartacea è posseduta da 20 biblioteche in tutta Italia. Sul sito Internet della casa editrice che la pubblica, inoltre, sono disponibili – a pagamento – i pdf di tutti i contributi in essa editi. L’autorevolezza della direzione e del comitato scientifico, in cui compaiono i più importanti studiosi italiani del diritto delle successioni e della famiglia, nonché la rigidità della procedura di referaggio cui sono sottoposti i lavori in essa editi concorrono alla valutazione in termini di adeguatezza della collocazione editoriale dello scritto. In ordine ai suoi contenuti, l’analisi della decisione della Corte costituzionale è accompagnata da una ricostruzione dei termini del dibattito dottrinale e giurisprudenziale sul tema. Trattandosi di una nota a sentenza, tuttavia, la finalità informativa prevale sugli spunti di originalità e condanna lo scritto a dedicare eccessiva attenzione ai passaggi argomentativi della sentenza analizzata, anche se i riferimenti bibliografici appaiono comunque adeguati. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
8. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «La certezza della data nella notificazione della cessione del credito effettuata ai sensi della l. n. 890 del 1982» (nota a Cass. civ., sez. III, 7.2.2012, n. 1684)», edito in
«Xxxxxxxxxxxxxxx.xxx», 16.7.2014, pp. 1-8.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’autrice commenta una sentenza della Cassazione (n. 1684/2012) sulla data certa della notifica della cessione dei crediti. L’autrice descrive il contenuto del provvedimento con brevi osservazioni critiche. Il contributo è interessante, ma privo di significativi apporti individuali dotati di originalità. La valutazione si attesta dunque su
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – consiste in una nota ad una sentenza della Corte di Cassazione, in materia di prova della data della notificazione della cessione del credito. L’A. illustra il contenuto della sentenza esprimendo il suo dissenso nei confronti dei principi di diritto espressi dalla Suprema Corte. La critica risulta non adeguatamente motivata e non supportata da argomenti sistematici e da una analisi approfondita. La valutazione si attesta su un giudizio «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto osservato retro, sub 5), per l’altro scritto presentato dalla candidata in questa valutazione comparativa e pubblicato nella medesima rivista. In ordine ai suoi contenuti, lo scritto, per quanto sottoposto a referaggio, assume i contorni di un commento esclusivamente riferibile alla sentenza esaminata. Concorrono a tale valutazione la sua brevità, l’assenza di note a piè di pagina e la presenza di riferimenti bibliografici essenziali inseriti nell’ultima pagina del lavoro. L’apporto di originalità del pensiero della candidata nella ricostruzione del problema appare dunque molto modesto, specie considerando che il tema esaminato coincide, in larga parte, con quello già preso in esame nello scritto che sarà analizzato infra, sub 9). Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di
«sufficiente».
9. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Osservazioni su forma e contenuto della notificazione della cessione dei crediti» (nota a Trib. Salerno, sez. II, 21.2.2011), edito in «Le corti salernitane», 3-4/2011, pp. 187- 204.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’autrice commenta una sentenza del Tribunale di Salerno sull’efficacia della cessione rispetto al debitore ceduto, rilevando il superamento di un eccessivo formalismo nella dottrina e nella giurisprudenza più consolidate. Il tono è prevalentemente descrittivo, anche se il tema analizzato presenta elementi di interesse applicativo. La valutazione si attesta su «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – consiste in una nota ad una sentenza del Tribunale di Salerno, in materia di forma e contenuto della notificazione della cessione del credito. Nei primi tre paragrafi del contributo, l’A. passa in rassegna la dottrina e la giurisprudenza in materia. Solo nel quarto ed ultimo paragrafo, l’A. si rivolge alla decisione commentata, svolgendo rilievi marginali e poco significativi. La valutazione si attesta su un giudizio «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto non gli assicura una rilevantissima diffusione nella comunità scientifica italiana. La rivista che lo ospita, infatti, oltre a non essere considerata di classe A dall’ANVUR, non gode neppure di ampia diffusione editoriale, posto che, secondo il già citato catalogo ACNP, risulta posseduta attualmente in forma cartacea da 5 biblioteche nel territorio nazionale. Il dato deve comunque essere rivalutato alla luce del fatto che i contributi ospitati nella rivista sono acquistabili on line dal sito della (autorevole) casa editrice che la pubblica. Occorre altresì ricordare che la rivista subordina i lavori in essa editi al superamento di una procedura di referaggio. In ordine ai contenuti del contributo in esame, si tratta di una nota ad una sentenza che, per quanto idonea a dar conto dei principali orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, con adeguati riferimenti bibliografici, non presenta particolari spunti di originalità. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «sufficiente».
TESI DI DOTTORATO
Non allegata.
CONSISTENZA COMPLESSIVA DELLA PRODUZIONE SCIENTIFICA:
La candidata presenta una produzione complessiva pari a n. 9 pubblicazioni. Nel curriculum e nell’elenco pubblicazioni allegati alla domanda non risultano ulteriori pubblicazioni diverse da quelle indicate retro, sub 1)- 9).
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’autrice mostra promettenti doti di analisi ma i suoi contributi necessitano di un maggiore approfondimento e di una più accentuata analisi critica. La complessiva produzione attesta, infatti, un metodo prevalentemente descrittivo, privo di idee ricostruttive e innovative. Tutto ciò porta ad esprimere un giudizio non positivo in ordine all’ammissione al colloquio orale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La produzione complessiva della candidata ha una scarsa consistenza numerica. L’unica pubblicazione degna di rilievo è l’opera monografica, mentre la gran parte delle pubblicazioni minori ottiene una valutazione di sufficienza. Per questi motivi, si ritiene che la consistenza complessiva della produzione scientifica della candidata sia poco più che sufficiente e, avuto riguardo anche ai titoli, non si ritiene che la candidata possa accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Avuto riguardo all’intero periodo post-laurea della candidata, cioè agli anni 2009-2018, la produzione complessiva appare numericamente non elevata: in quasi 9 anni, 9 scritti, di cui 1 monografia, 4 note a sentenza, di cui 2 a contenuto esclusivamente informativo [v. sub 6) e 8)], 1 scritto a contenuto egualmente informativo [v. sub 5)] e 3 saggi, di cui 1 più facilmente avvicinabile ad un commento alla sentenza [v. sub 2)] e solo 1 su rivista di classe A [v. sub 3)]. Si registra, invero, una significativa accelerazione nella produzione scientifica nel corso degli ultimi 2 anni. Dei 9 scritti richiamati, infatti, ben 7 sono stati pubblicati nel periodo 2016-2018 e, tra questi scritti, si ritrovano senz’altro quelli migliori, cioè la monografia e i tre saggi di cui sub 1), 2), 3) e 4), peraltro su temi tra loro diversi. Il dato complessivo resta comunque solo parzialmente positivo, ove si consideri che, delle 9 pubblicazioni sottoposte a valutazione, ben 3 presentano contenuti o profili di parziale sovrapponibilità: lo scritto analizzato retro, sub 5), infatti, costituisce sviluppo di alcune parti della monografia analizzata sub 1), mentre le note analizzate sub 8) e 9) afferiscono ad aree tematiche sostanzialmente coincidenti. Il fatto che la monografia e i saggi indicati presentino un contenuto apprezzabile e denotino un’attitudine alla ricerca scientifica della candidata non impedisce, tuttavia, di segnalare che, ai fini della presente valutazione comparativa, può essere valutato negativamente il mancato raggiungimento di un numero complessivo di pubblicazioni pari al limite massimo indicato. Per quanto la riconduzione degli scritti esaminati al S.S.D. IUS/01 non possa essere contestata ed apprezzabile appaia altresì la collocazione editoriale degli stessi, si deve aggiungere che nessuno di tali scritti riesce ad integrare il requisito preferenziale indicato dal bando, perché non si trovano particolari spunti di riflessione – neppure nello scritto sub 4) – dedicati al «nuovo diritto dei contratti». Per questi motivi, avuto riguardo anche ai suoi titoli, non si ritiene che la candidata possa accedere al colloquio finale.
RELAZIONE E GIUDIZIO COLLEGIALE FINALE SUL CURRICULUM, SUI TITOLI, SULLE PUBBLICAZIONI E SULLA LINEA DI RICERCA DELLA CANDIDATA N. 2 XXXXXXXX XXXXXXX
La Commissione all’unanimità richiamandosi ai singoli giudizi individuali, tenendo conto dei criteri indicati nel verbale della riunione del 6.6.2018 in base ad un giudizio comparativo dei candidati, formula un giudizio positivo sui titoli della candidata e un giudizio appena sufficiente sulla produzione scientifica per i seguenti motivi. Il numero dei contributi offerti in comunicazione è scarso e non consente di fissare con certezza un
giudizio compiuto sulle sue capacità critiche. Difetta un argomentazione rigorosa e matura in una produzione interessante ma svolta prevalentemente in tono descrittivo. Le linee di ricerca della candidata non sono complessivamente congruenti con il progetto di studio del bando consistente ne “i rimedi in ambito contrattuale”. La candidata mostra discrete doti di analisi, specie nel volume monografico, ma ciò non consente in assenza di altri risultati più convincenti, allo stato, un giudizio complessivo che vada oltre la «sufficienza», che, in comparazione con gli altri candidati, non permette la sua ammissione al colloquio finale.
CANDIDATO n. 3: DI XXXXX XXXXXX XXXXXXX
TITOLI VALUTABILI:
1. Docenza a contratto, debitamente attestata nell’elenco titoli allegato alla domanda, di “Tecniche della negoziazione e contratti d’impresa – casi e applicazioni”, presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma «La Sapienza», indetto con bando n. 969/2017 del 24.7.2017.
2. Vincitore, primo classificato, del concorso per titoli di un assegno per lo svolgimento di attività di tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero (40 ore) nella materia di “Istituzioni di diritto privato” presso la Facoltà di Economia dell’Università egli Studi di Roma “La Sapienza”, indetto con bando n. 1224/2015 del 2.10.2015 e debitamente attestato nell’elenco titoli allegato alla domanda.
3. Vincitore Call for papers per la presentazione di un poster durante il Convegno “Internet e diritto civile”, tenutosi in Camerino il 26. e 27.9.2014, organizzato dalla Scuola di Specializzazione in diritto civile – Università degli Studi di Camerino, dal titolo “Strumenti di tutela del consumatore”, debitamente attestato nell’elenco titoli allegato alla domanda.
4. Docenza scienze giuridiche, settore scientifico disciplinare Diritto Privato IUS/01, presso l’Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio “A.C. Jemolo”, prot. n. 2886 del 25.7.2017, debitamente attestata nell’elenco titoli allegato alla domanda.
5. Dottorato di ricerca in Diritto Romano, Teoria degli ordinamenti e Diritto privato del mercato, curriculum Diritto dei contratti ed economia d’impresa, Settore Scientifico Disciplinare IUS/01 (Diritto Privato), presso il Dipartimento di Diritto ed Economia delle Attività Produttive dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”, conseguito il 7.7.2017 con valutazione Ottimo con lode, discutendo una tesi dal titolo “Tipicità e atipicità attraverso il rent to buy”.
6. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di componente del comitato editoriale della rivista giuridica “Diritto delle successioni e della famiglia” – Edizioni Scientifiche Italiane – Napoli – ISSN 2421-2407.
7. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di Cultore della materia in “Istituzioni di diritto privato”, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 2016.
8. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di Cultore della materia in “Diritto dell’economia”, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi E-Campus, sede di Roma dal 2016.
9. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di Cultore della materia in “Istituzioni di diritto privato” e “Diritto della mediazione e della conciliazione”, presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi E-Campus, sede di Roma, dal 2012.
10. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della frequenza di un Corso di Inglese, livello B1 +, presso la British School of English, conseguito con profitto il 15.5.2017.
11. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di componente del Progetto di ricerca “Storie dal fondo – Collana SISDiC”, Responsabile Xxxx. X. Xxxxx, Seconda Università degli Studi di Napoli.
12. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di componente del Progetto di ricerca di Ateneo “Atti di disposizione e pianificazione ereditaria”, Responsabile Xxxx. X. Xxxxx, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
13. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di componente del Progetto di ricerca di Ateneo “La dispensa da collazione”, Responsabile Xxxx. X. Xxxxx, Università degli Studi di
Roma “La Sapienza”.
14. Lettera di presentazione del Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx, Ordinario di Istituzioni di diritto privato presso l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”, del 24.10.2017.
15. Laurea Magistrale in Giurisprudenza, conseguita il 11.3.2010 presso l’Università degli Studi Roma Tre, discutendo una tesi dal titolo “Studi sul potere del tribuno della plebe”, con voti 109/110.
16. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’iscrizione all’Albo degli Avvocati di Roma, Sezione Speciale d.lgs. n. 96/2001, dal 22.1.2015, con tessera n. A45488.
17. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento, il 27.9.2008, del Diploma di pianoforte, presso il Conservatorio di Musica “X. Xxxxxx” di Campobasso, Scuola di pianoforte principale.
18. Autocertificazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’attestato di partecipazione al Corso Intensivo per la preparazione all’esame di abilitazione Avvocato, presso Ceida – Scuola Superiore di Studi Giuridici conseguito con profitto il 1.12.2012.
19. Autocertificazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’attestato di partecipazione al Corso Annuale per la preparazione all’esame di abilitazione Avvocato, presso CEIDA – Scuola Superiore di Studi Giuridici, conseguito con profitto il 22.6.2012.
20. Attestato di partecipazione al Corso di Alta Formazione in diritto romano, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”, conseguito con profitto il 8.6.2011.
21. Attestato di partecipazione al I Incontro di Studi, II anno, “Autonomia negoziale, composizione e risoluzione dei conflitti”, organizzato dall’Associazione dei Dottorati di Diritto Privato (ADP), tenutosi presso l’Università degli Studi del Sannio il 18. e 19.12.2017.
22. Attestato di partecipazione alla Scuola Estiva della Associazione dei Dottorati di Diritto Privato, organizzata dalla ADP, tenutosi presso l’Università degli Studi di Salerno il 6., 7., 8. e 9.9.2017.
23. Attestato di partecipazione al XII Convegno Nazionale “I rapporti civilistici nell’interpretazione della Corte costituzionale nel decennio 2006-2016”, organizzato dalla Società degli Studiosi di Diritto Civile, tenutosi a Napoli il 11., 12. e 13.5.2017.
24. Attestato di partecipazione al II Incontro di Studi, I anno, “Autonomia negoziale e situazioni giuridiche soggettive”, organizzato dalla Associazione dei Dottorati di Diritto Privato (ADP), tenutosi presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale il 23. e 24.3.2017.
25. Attestato di partecipazione al Convegno “Metodi alternativi di soluzione delle controversie: verso uno statuto generale?”, organizzato dal Centro di Ricerca per le Scienze Giuridiche dell’Università Internazionale degli Studi di Roma Link Campus, tenutosi a Roma il 7.2.2017.
26. Attestato di partecipazione al Convegno “Famiglie e successioni tra libertà e solidarietà”, organizzato dal Dipartimento DEMM dell’Università degli Studi del Sannio, tenutosi a Benevento il 15. e 16.12.2016.
27. Attestato di partecipazione al Convegno “Lo Statuto etico-giuridico dei campioni biologici”, organizzato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” il 7.7.2016.
28. Attestato di partecipazione al XI Convegno Nazionale “Libertà di disporre e pianificazione ereditaria”, organizzato dalla Società degli Studiosi di Diritto Civile, tenutosi a Napoli il 5., 6. e 7.5.2016.
29. Attestato di partecipazione al Convegno “Persone, accoglienza e diritto”, organizzato dall’Institutum Utrusque Iuris della Pontificia Università Lateranense, tenutosi a Roma il 8.3.2016 in occasione della XI Giornata Canonistica Interdisciplinare.
30. Attestato di partecipazione al Convegno “Solidarietà e filantropia nel diritto delle successioni”, organizzato dal Comitato Italiano per l’UNICEF Onlus, tenutosi in Roma il 4.12.2015.
31. Attestato di partecipazione al Convegno “Le corti fiorentine: dialogo tra giurisprudenza e dottrina”, organizzato dalla Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, tenutosi presso l’Auditorium “Xxxxxx Xxxxxxx” della Banca di Credito Cooperativo di Firenze il 12.10.2015.
32. Attestato di partecipazione al Convegno “L’incidenza della dottrina sulla giurisprudenza nel diritto dei contratti”, organizzato dalla Scuola di Specializzazione in Diritto Civile dell’Università degli Studi di Camerino, tenutosi presso l’Università degli Studi di Camerino il 25. e 26.9.2015.
33. Attestato di partecipazione al Convegno “I fondi strutturali europei 2014- 2020: normativa, procedure e
nuove opportunità per i professionisti”, organizzato dall’Associazione Nazionale Forense, tenutosi il 17.4.2015. 34. Attestato di partecipazione al Convegno “La destinazione del patrimonio: dialoghi tra prassi notarile, giurisprudenza e dottrina”, organizzato dal Dipartimento di Comunicazione e di Ricerca Sociale, Centro di ricerca della Sapienza per la tutela della persona e del minore, Centro Studi Giuridici Santa Caterina e Fondazione Nazionale del Notariato, tenutosi presso l’Università degli Studi di Roma “Sapienza” il 30.1.2015.
35. Attestato di partecipazione al Seminario “Evoluzione delle procedure concorsuali nel diritto italiano, comunitario e comparato”, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università LUISS, tenutosi presso la XXXXX Xxxxx Xxxxx il 11.4.2014.
36. Attestato di partecipazione al Convegno “Internet e diritto civile”, organizzato dalla Scuola di Specializzazione in Diritto Civile dell’Università degli Studi di Camerino, tenutosi presso l’Università degli Studi di Camerino il 26. e 27.9.2014.
37. Attestato di partecipazione al Convegno “Casistica e sistema nel pensiero giuridico europeo”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” in collaborazione con la Società Italiana di Storia del Diritto, tenutosi presso il Rettorato dell’Università degli Studi Roma “La Sapienza” il 14. e 15.11.2013.
38. Attestato di partecipazione, come Relatore, al Convegno “Bioetica e biodiritto. Dal testamento biologico all’eutanasia, dalla clonazione al trattamento degli embrioni, dal trapianto di organi alle tecniche di procreazione fino al metodo stamina”, tenutosi in Roma il 26.11.2014 presso il Complesso X. Xxxxxxx, riconosciuti 4 crediti formativi dall’Ordine degli Avvocati di Roma, con una relazione dal titolo “Il rapporto tra la personalità giuridica e il concepito”.
39. Attestato di partecipazione, come Relatore, al Convegno “Bioetica e biodiritto: scienza, coscienza, etica, morale, religione, diritto e società a confronto”, tenutosi in Roma il 11.7.2016 presso l’Auditorium Cavour, Palazzo Piacentini in Roma, riconosciuti 5 crediti formati dall’Ordine degli Avvocati di Roma, con una relazione dal titolo “Il concepito tra l’antico e il moderno”.
40. Autocertificazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come Moderatore, alla Presentazione del libro “Questioni culturali intorno alla unioni civili” del Laboratorio di cultura politica “Persona è futuro”, tenutosi in Roma il 18.11.2016 presso il Rettorato della LUMSA: VALUTABILE. 41. Autocertificazione, nel documento sull’attività didattica integrativa allegato alla domanda, del ruolo di coordinatore dei seminari della cattedra di Istituzioni di diritto privato (Xxxx. Xxxxxxx), a.a. 2016/2017, presso la Facoltà di Economia dell’Università «La Sapienza» di Roma.
42. Autocertificazione, nel documento sull’attività didattica integrativa allegato alla domanda, del ruolo di coordinatore dei seminari della cattedra di Istituzioni di diritto privato (Prof. Barba), a.a. 2016/2017, presso la Facoltà di Economia dell’Università «La Sapienza» di Roma.
43. Autocertificazione, nel documento sull’attività didattica integrativa allegato alla domanda, della
collaborazione, dal 2014 ad oggi, all’attività didattica e scientifica di numerose cattedre di materie afferenti al settore scientifico disciplinare IUS/01 (prof.xx Xxxxx; Confortini; Onorato; Xxxxxxx; Capado; Orlando), tutte analiticamente indicate nel suddetto documento con la puntuale indicazione della durata temporale.
44. Autocertificazione, nel documento sull’attività didattica integrativa allegato alla domanda, dello svolgimento di lezioni seminariali, nell’ambito della collaborazione indicata sub 43) e/o delle attività di coordinamento descritte sub nn. 41) e 42), per un numero complessivo di 20 lezioni, tutte comprese nel periodo 2014-2017, analiticamente indicate per quanto attiene a data, durata, oggetto e tutte senz’altro afferenti alla materia del diritto privato, in tutte le sue più varie articolazioni (quali, a titolo meramente esemplificativo, successioni; famiglia; persone; contratto; contratti tipici e atipici; obbligazioni; fatto illecito; teoria generale della norma e delle fonti del diritto).
45. Autocertificazione, nel documento sull’attività didattica integrativa allegato alla domanda, dello svolgimento di lezioni presso Istituti giuridici privati e, segnatamente, presso un Corso di preparazione all’esame di avvocato e un Corso di preparazione al Concorso in Magistratura, entrambe relative al periodo ottobre-novembre 2017, analiticamente indicate per quanto attiene a data, durata, oggetto e senz’altro afferenti alla materia del diritto privato (contratto in genere; rapporto obbligatorio).
Giudizio individuale dei Commissari sul curriculum, sul profilo e sui titoli del candidato n. 3
DI XXXXX XXXXXX XXXXXXX
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il profilo del candidato attesta una seria partecipazione ad attività didattiche e formative. Oltre al dottorato di ricerca, ha svolto attività di didattica autonoma e integrativa, ricoperto la funzione di cultore della Materia, ha partecipato a progetti di ricerca e a convegni e incontri culturali, in alcuni casi come relatore. È abilitato alla professione di avvocato. Non ha documentato alcuna attività o esperienza all’estero, presso Istituzioni culturali o di formazione, momento questo che è sempre più necessario per l’acquisizione di una visione culturale capace di orientare la formazione scientifica di un giovane. Il giudizio si attesta su una valutazione di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il curriculum e l’elenco dei titoli del candidato sono da valutarsi positivamente, per la documentata attività di ricerca e di didattica presso prestigiose cattedre universitarie nonché per i documentati incarichi di insegnamento, di attività di relatore in convegni ed eventi formativi, e la partecipazione a progetti di ricerca. Complessivamente, si ritiene di poter attribuire al candidato una valutazione – limitatamente ai titoli – attestante su «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La consultazione del curriculum e degli analitici allegati alla domanda offre la descrizione di uno studioso serio ed attento, che, negli anni successivi alla laurea, non si è limitato a frequentare una scuola di formazione [v. sub 20)] e un corso di dottorato, superato con una specifica menzione di lode [v. sub 5)], ma ha continuato, tra l’altro, a collaborare con numerose e prestigiose cattedre [v. sub 7), 8), 9), 14) e 43)], svolgendo, anche prima del superamento del dottorato e con ampia continuità, attività didattica integrativa [v. sub 2), 41), 42) e 44)] ed assumendo veri e propri incarichi di insegnamento [v. sub 1) e 4)], anche nell’ambito di corsi di formazione post-laurea [v. sub 45)], fino a partecipare, anche in qualità di relatore, a convegni ed eventi formativi italiani [v. sub 38), 39) e 40); nonché, con più generico riferimento alla partecipazione a Convegni, sub 21)-37)]. Significativa è altresì l’attestazione della partecipazione a progetti di ricerca, a rilevanza nazionale e locale [v. sub 11), 12) e 13)], nonché al comitato di redazione di una rivista [«Diritto delle successioni e della famiglia»: v. sub 6)] che, per quanto non sia collocata in classe A dall’ANVUR, gode di ampia diffusione editoriale e presenta una direzione oltremodo autorevole [v. anche infra, nel giudizio sulla pubblicazione sub 1)]. L’assenza, nei documenti indicati, dell’attribuzione di assegni di ricerca o di soggiorni all’estero documentati non impedisce, dunque, di attribuire al candidato – limitatamente ai titoli – la valutazione di «discreto».
PUBBLICAZIONI VALUTABILI E GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SU OGNI PUBBLICAZIONE
1. Monografia intitolata «Rent to buy e tipo contrattuale», Edizioni Scientifiche Italiane, 2018.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La pubblicazione ha una collocazione prestigiosa e l’autore esamina la funzione e la struttura del nuovo contratto. Con attenzione ai profili costruttivi e agli effetti. Esamina poi la meritevolezza in confronto ad altri tipi negoziali e ai limiti di liceità. Segue la ricerca di una disciplina applicabile con alcune riflessioni critiche sulle nozioni di tipo, di concetto e sul metodo tipologico. La scelta di ragionare per problemi, valori e principi (ragionevolezza, adeguatezza e proporzionalità), pur apprezzabile, ha determinato una eccessiva sottovalutazione della disciplina generale del contratto. L’idea di andare contro il tipico e l’atipico per la ricerca di una “valutazione «assiologica»” e di sistema (come unico porto sicuro) è ancora apprezzabile in astratto ma
nell’opera dell’a. appare tanto generica quanto poco approfondita. Il giudizio non può andare oltre una valutazione di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il lavoro del candidato, di taglio monografico, ha ad oggetto il contratto c.d. rent to buy. L’A. affronta i principali temi legati alla qualificazione e al trattamento giuridico della nuova figura introdotta dal legislatore del 2014. L’esame dei profili problematici procede da una adeguata selezione dei temi. L’argomentazione non è tuttavia sempre convincente e i risultati non sono particolarmente originali. Il tema trattato integra il criterio preferenziale del Bando, avendo la monografia ad oggetto un tema che si inquadra nel contesto del “nuovo diritto dei contratti”. La valutazione complessiva dell’opera è esprimibile sinteticamente in termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La monografia è pubblicata all’interno della collana «Quaderni de “Il Foro napoletano”», n. 21. L’autorevolezza della direzione di quest’ultima rivista, che, pure non è collocata dall’ANVUR tra quelle di classe A, vale a dar conto della bontà della collocazione editoriale dello scritto, la cui diffusione è assicurata, oltre che dalla rilevanza nazionale della casa editrice che lo ospita, dalla distribuzione tutto sommato buona della rivista principale, la quale – secondo il catalogo ACNP (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxx.xx) – è attualmente posseduta da 33 biblioteche in Italia. Peraltro, conviene evidenziare che la pubblicazione dei «Quaderni» è stata avviata in tempi piuttosto recenti, cioè dal 2012, anno a partire dal quale la rivista «Il Foro napoletano» ha ripreso le sue pubblicazioni dopo una lunga interruzione. In questo limitato arco temporale, i «Quaderni» editi hanno già raggiunto quota 29 e ciò è probabilmente dovuto non solo ai componenti della direzione, ma anche alla rigida procedura di referaggio al cui superamento è subordinata la pubblicazione. Limitatamente ai suoi contenuti, la monografia rappresenta uno studio di un nuovo schema negoziale, che, per quanto regolato dalla legge, sembra sottrarsi ad una vera e propria tipizzazione e conservare contorni di «atipicità» che rendono difficile l’individuazione della disciplina ad esso applicabile. L’analisi dei profili qualificatori del contratto costituisce occasione per ripensare criticamente al giudizio di meritevolezza ex art. 1322 c.c. e alle reali ricadute applicative del metodo tipologico, fino ad accennare ad una più ampia rilettura della stessa autonomia privata, sottoposta anche ad un’interpretazione costituzionalmente orientata. La serietà del metodo ricostruttivo non riesce completamente ad eliminare il tono prevalentemente descrittivo del lavoro, che, comunque, integra il titolo preferenziale indicato dal bando di concorso, contribuendo allo studio del «nuovo diritto dei contratti». Per questi motivi, esso è sinteticamente valutabile nei termini di «discreto».
2. Articolo (su rivista di classe non A) intitolato «Pendenza della condizione. Aspettativa di diritto. Atti di disposizione», edito nella rivista «Jus Civile», 10/2015, pp. 519-549.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a. esamina le aspettative come interesse alla conservazione in attesa della fase di realizzazione. Con effetti diversi perché, a parere dell’a. la figura non è una categoria unitaria nè un diritto autonomo, ma un’esigenza di conservazione modulata dalla fattispecie di riferimento. L’analisi, pur attenta, è priva di particolare approfondimento specifico e l’argomentazione non è sempre rigorosa. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
L’articolo – pubblicato su una rivista non di classe A – tocca temi complessi che avrebbero meritato una disamina ed un previo inquadramento incompatibile con il taglio dell’opera. Lo scritto ha il pregio della chiarezza, anche se non presenta contenuti parzialmente originali. La valutazione si attesta su un giudizio
«discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rivista che ospita lo scritto, per quanto non sia classificata dall’ANVUR come rivista di classe A, gode di una buona diffusione editoriale, perché è consultabile gratuitamente on line dal suo sito internet ed è accessibile direttamente dall’archivio di ricerca DOGI, che rappresenta il principale strumento telematico con il quale si dà avvio alla ricerca di contributi pubblicati su riviste giuridiche. L’autorevolezza della direzione e del comitato scientifico della rivista, composti dai più significativi civilisti italiani ed europei, nonché la rigida procedura di referaggio cui sono sottoposti i lavori in essa pubblicati attestano la bontà della collocazione editoriale dello scritto, che si lascia apprezzare, sotto il profilo contenutistico, per la chiarezza espositiva, anche se prevale nel complesso un’esigenza informativa che, risolvendo l’analisi in una descrizione trattatistica degli artt. 1357-1359 c.c., sacrifica – a tratti eccessivamente – taluni spunti di originalità (in ordine, in particolare, ai temi dell’inesigibilità della prestazione, dell’inefficacia sottesa al ricorso allo schema condizionale e della stessa ammissibilità di un inadempimento «anticipato») che avrebbero meritato più ampio sviluppo argomentativo, nonché un più adeguato apparato bibliografico, anche maggiormente sensibile ad altre esperienze giuridiche, prima tra tutte quella tedesca, che al tema esaminato ha dedicato ampia attenzione. Anche i richiami giurisprudenziali, nel complesso, evocano un’indagine eccessivamente concentrata sulla formulazione delle massime e poco attenta all’analisi dei casi concretamente affrontati dalle pronunce. Per questi motivi, lo scritto si attesta dunque su una valutazione di «discreto».
3. Articolo (su rivista di classe non A) intitolato «L’applicabilità del diritto transitorio nella riforma della filiazione e sue conseguenze. Profili di illegittimità costituzionale» (nota a Cass., 19 settembre 2014, n. 19790), edito in «Famiglia e diritto», 2015, pp. 437-454.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale è buona, anche se la rivista non è di classe A. Si tratta di una nota alla sentenza della Cassazione (del 19.9.2014 n. 19790). L’a. critica le scelte del legislatore di far retroagire l’applicabilità della norma transitoria della riforma della filiazione. Illustra poi i possibili profili di costituzionalità per la lesione della certezza di alcuni assetti successori consolidati. La sola retroattività possibile sarebbe secondo l’a. quella che consenta il retroagire delle norme sulla successione del figlio, ossia delle previsioni che consentano al figlio riconosciuto e ai suoi eredi di succedere a tutti i parenti del proprio genitore. Contributo utile e interessate. Il giudizio può assestarsi su una valutazione di «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista non di classe A) consiste in una nota alla sentenza della Corte di Cassazione (n. 19790/2014), dalla quale l’A. trae spunto per procedere ad una argomentata critica della disciplina transitoria della L. 219/2012 sul punto della retroattività. Lo scritto identifica con chiarezza possibili profili di incostituzionalità della disciplina transitoria, e propone un diverso atteggiarsi della retroattività nei rapporti successori, all’interno di un discorso originale, innovativo e condotto con rigore.
Il contributo è senz’altro apprezzabile positivamente per il suo rigore e la sua originalità. La valutazione si attesta su un giudizio «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto è adeguata, perché la rivista, per quanto non ricondotta dall’ANVUR tra quelle di classe A, è sufficientemente diffusa nella comunità scientifica, ha un’autorevole direzione – composta da apprezzati studiosi della materia – e sottopone a referaggio i lavori che ospita, tanto che il già citato catalogo ACNP attesta che essa è attualmente posseduta, in forma cartacea, da 61 biblioteche in Italia ed è comunque consultabile anche on line accedendo – a pagamento – alle risorse digitali IPSOA e Xxxxxxx Kluwer. Limitatamente ai contenuti, lo scritto assume i contorni di un’intelligente nota alla sentenza, nella quale l’analisi del caso affrontato dalla pronuncia costituisce occasione per una più ampia riflessione sistematica sui problemi
sottesi alla disciplina transitoria della riforma della filiazione. Lo scritto è dunque sinteticamente valutabile come
«buono».
4. Articolo (su rivista di classe non A) intitolato «L’art. 588 c.c. come norma generale sull’interpretazione», edito in «Xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx» del 26.4.2014 focus.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto non è fra le migliori, L’a. in poche pagine rilegge il contributo di altro autore del 2012 senza un particolare contributo personale di approfondimento. Il tono descrittivo e solo riassuntivo di posizioni, pur autorevoli, non consente di attribuire al contributo una particolare rilevanza scientifica. Il giudizio è di sola sufficienza.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – dedicato ai criteri di interpretazione del testamento autorizzati dalla legge per stabilire se la disposizione testamentaria debba intendersi a titolo universale o a titolo particolare, si inserisce all’interno del più ampio discorso della ermeneutica giuridica, il cui solo inquadramento generale sarebbe stato incompatibile con il taglio dell’opera. L’A. svolge pochi e sommari riferimenti alla interpretazione della legge e all’interpretazione del contratto. Lo scritto ha il pregio della chiarezza, ma è privo di approfondimenti e non presenta contenuti originali. La valutazione si attesta su un giudizio «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto non è adeguata ai suoi contenuti. La rivista on line che lo ospita, infatti, non è neppure menzionata nell’elenco delle riviste scientifiche approvato dall’ANVUR ed aggiornato alla seduta del Consiglio direttivo del 29.11.2017. Il comitato scientifico della rivista, del resto, è composto in via esclusiva da professionisti legali e non vi sono indicazioni atte a supporre che i lavori in essa pubblicati siano sottoposti a referaggio. In ordine ai suoi contenuti, lo scritto rappresenta una recensione ad un autorevole lavoro dottrinale, i cui esiti sono ripresi e riproposti, ancorché senza un particolare contributo personale dotato di specifica originalità. Per questo è possibile dare allo scritto la valutazione di «sufficiente».
5. Articolo (su rivista di classe non A) intitolato «Il Trust-interno: inquadramento civilistico», edito in
«Xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx» del 15.2.2013 focus.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale della Rivista non è adeguata. Lo scritto è una breve rassegna sui problemi posti dalla figura e dal suo recepimento nel diritto interno, ove secondo l’a. il trust è profondamente diverso dall’istituto che ha le sue origini in Inghilterra oltre mille anni fa. Il tono e il metodo sono descrittivi e l’argomentazione superficiale. Il giudizio è di «sufficienza».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – pur nella chiarezza della esposizione e nella puntualità dei riferimenti bibliografici, ha un carattere essenzialmente descrittivo. Difetta il carattere della originalità. La sua valutazione si attesta pertanto su «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla scarsa adeguatezza della collocazione editoriale dell’opera, è sufficiente rinviare a quanto osservato retro, sub 4), per l’altro scritto ospitato nella medesima rivista. Per quanto riguarda i contenuti del
lavoro, essi si lasciano apprezzare per chiarezza, anche se lo scritto persegue una finalità essenzialmente informativa e descrittiva, che lo rende quasi integralmente privo di profili di originalità. La sua valutazione si attesta dunque su «sufficiente».
6. Articolo (su rivista di classe non A) intitolato «Danni al neonato durante il parto, il medico deve adeguatamente provare la colpa lieve», edito in «Xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx» del 25.7.2012 (nota a sentenza).
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale come si è accennato nei precedenti giudizi non è di particolare rilievo. L’autore commenta, in questo scritto, una sentenza della Cassazione del 2012, senza un approfondimento critico e rigoroso dei temi trattati. La descrizione della disciplina applicabile non va oltre un diligente riferimento a norme e istituti riferibili al caso di specie con alcune riflessioni applicative. Il giudizio è di «sufficienza».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista non di classe A – prende le mosse da una sentenza della Corte di Cassazione in materia di responsabilità medica, ed in particolare con riferimento ai requisiti della colpa professionale nell’ambito della responsabilità medica (in epoca precedente alla nuova legge c.d. Gelli-Bianco). L’A. conferma anche in questo scritto la sua capacità di chiarezza espositiva e la capacità di segnalare adeguati riferimenti dottrinali e giurisprudenziali. Anche questo contributo ha tuttavia prevalentemente un carattere descrittivo, e difetta del requisito della originalità. Pertanto la sua valutazione si attesta nei termini di
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla scarsa adeguatezza della collocazione editoriale dell’opera, è sufficiente rinviare a quanto osservato retro, sub 4) e 5), per gli altri scritti ospitati nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, lo scritto rappresenta una nota a sentenza, nella quale l’autore svolge alcune riflessioni sui connotati caratterizzanti la responsabilità medica, offrendo, di quest’ultima, una chiara rappresentazione. Il carattere prevalentemente informativo dello scritto, dunque, giustifica una sua valutazione nei termini di «sufficiente».
7. Contributo in volume intitolato «La clausola di riversibilità», edito nell’opera collettanea «Clausole negoziali. Profili teorici e applicativi di clausole tipiche e atipiche», a cura di X. Xxxxxxxxxx, Utet Giuridica, 2017, pp. 723- 749.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione dell’opera è pregevole e il volume collettaneo è curato da un autorevole civilista. L’autore commenta la clausola di reversibilità contenuta negli artt. 791 e 792 c.c. muovendo dall’origine storica per approfondire poi la natura e la disciplina. Lo scritto è utile e, pur risolvendosi prevalentemente in una descrizione avente finalità informativa, presenta alcuni approfondimenti sistematici che legittimano una valutazione sintetica nei termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – inserito in un’opera prestigiosa – contiene una completa e chiara disamina dei problemi di inquadramento ed applicativi delle clausole di riversibilità di cui agli artt. 791 e 792 c.c. Anche questo scritto persegue una finalità essenzialmente descrittiva. Tuttavia, esso presenta approfondimenti sistematici che consentono di attribuirgli un giudizio «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Per quanto non vi siano elementi atti a far supporre che il contributo sia stato pubblicato all’esito di una procedura di referaggio, l’autorevolezza del curatore dell’opera e l’ampia diffusione nella comunità scientifica dei lavori editi dalla casa editrice che la ospita inducono a ritenere adeguata la collocazione editoriale del contributo, i cui contenuti si lasciano apprezzare per chiarezza ed adeguatezza dei riferimenti bibliografici. Talvolta, invero, traspare il perseguimento di una finalità informativa che, tuttavia, è spesso superata dalla valutazione sistematica dell’istituto nel dato normativo vigente. Si ritiene dunque di valutare sinteticamente il contributo nei termini di «buono».
8. Contributo in volume intitolato «La responsabilità genitoriale: i rapporti tra genitori e figli», edito nell’opera collettanea «Cyberbullismo. Profili psicopedagogici e socio-giuridici», a cura di X. Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Editore, 2017, pp. 195-219.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione è buona trattandosi di un Editore di primaria importanza nazionale L’autore dichiara di aver curato i paragrafi 3 e 4 ove ha esaminato il passaggio dalla potestà alla responsabilità genitoriale e la responsabilità dei genitori verso terzi. Il contributo è in alcune parti interessante ed è svolto con un’analisi, solo occasionalmente critica, in un contesto informativo. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Lo scritto – valutabile limitatamente ai paragrafi 3 e 4 attribuibili al candidato – illustra alcuni profili della responsabilità genitoriale. La natura del contributo è essenzialmente descrittiva, i riferimenti dottrinali e giurisprudenziali non sono sempre completi. Lo scritto conferma la capacità di chiarezza espositiva dell’A., ma è privo di approfondimenti sistematici e di originalità. La valutazione si attesta su un giudizio «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Il volume che ospita il contributo è inserito nella Collana «Pubblicazioni C.E.Di.S. – Centro Studi e Ricerche sulle politiche del diritto e sviluppo del sistema produttivo dei servizi» dell’Università «e-Campus» di Roma, è pubblicato da un’apprezzata ed ampiamente diffusa casa editrice e gli scritti che lo compongono sono stati sottoposti a referaggio, sicché la collocazione editoriale può dirsi adeguata. Limitatamente alle parti valutabili dello scritto, cioè a quelle riconducibili univocamente all’apporto individuale del candidato (§§ 3 e 4, in quanto i
§§ 1 e 2 sono stati redatti da altro autore), il contributo persegue una finalità essenzialmente informativa che, traducendosi prevalentemente nella pura esegesi del dato normativo esaminato, legittima l’attribuzione della valutazione di «sufficiente».
9. Contributo in volume intitolato «La responsabilità del produttore: tra Europa e Italia», edito nell’opera collettanea «Stili di vita ed educazione alimentare dall’infanzia all’età matura. Profili psico-pedagogici e socio- giuridici», a cura di X. Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Editore, 2016, pp. 163-188:
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione merita un giudizio positivo sia per la casa editrice sia per l’opera collettanea ove è inserito. L’a. dichiara di aver curato il secondo, quarto e quinto capitolo. Il tono e il metodo sono informativi e descrittivo ma il tema e, a tratti, l’analisi mostrano profili di interessante approfondimento su aspetti rilevanti nella vita familiare. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Lo scritto – valutabile limitatamente ai paragrafi 2, 4 e 5 attribuibili al candidato – illustra alcuni profili della responsabilità del produttore. La natura del contributo è essenzialmente descrittiva, i riferimenti dottrinali e
giurisprudenziali non sono sempre completi. Lo scritto conferma la capacità di chiarezza espositiva dell’A., ma è privo di approfondimenti sistematici e di originalità. La valutazione si attesta su un giudizio «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Per quanto il contributo allegato alla domanda non indichi chiaramente la collocazione editoriale dello scritto, in quanto non è riprodotto il frontespizio dell’opera collettanea che lo ospita, da una ricerca di quest’ultima è possibile evidenziare che essa è pubblicata nella medesima collana del volume analizzato retro, sub 8), il che induce ad ipotizzare che anche questo contributo sia stato sottoposto ad una preventiva procedura di referaggio. L’autorevolezza della casa editrice, in ogni caso, dà conto dell’adeguatezza della collocazione editoriale dello scritto, i cui contenuti – limitatamente alle parti valutabili (cioè ai §§ 2, 4 e 5, in quanto i §§ 1 e 3 sono stati redatti da altro autore) – si lasciano apprezzare per chiarezza e per adeguatezza dei riferimenti bibliografici. Il perseguimento di finalità essenzialmente informative, tuttavia, impone allo scritto di assumere a volte i contorni della mera esegesi del dato normativo considerato e ciò legittima l’attribuzione della valutazione di
«sufficiente».
10. Contributo in volume intitolato «Gli strumenti di tutela del consumatore online», edito nell’opera collettanea
«Studi sulla tutela dei consumatori», a cura di X. Xxxxxxxxx, Libellula Edizioni, 2016, pp. 113-142. GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione non è facilmente individuabile dal PDF. L’a. esamina con attenzione la tutela del consumatore negli acquisti on-line analizzando la disciplina di provenienza comunitaria e le norme di attuazione anche più recenti. Sono affrontati nel testo i problemi più rilevanti e l’argomentazione è buona. Si tratta di un contributo esegetico e informativo ma utile e interessante. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Lo scritto si propone di affrontare una pluralità di istituti e di discipline del c.d. diritto dei consumatori. I riferimenti bibliografici non sono sempre completi. Apprezzabile lo sforzo dell’A. di istituire nessi tra le varie discipline, anche se la dimostrazione e l’argomentazione non sono sempre convincenti, e in alcuni casi difetta il rigore del metodo. La finalità del contributo appare comunque complessivamente descrittiva e, in conclusione, sono scarsi gli elementi di originalità. Lo scritto, per la materia trattata, integra il requisito preferenziale dello studio del nuovo diritto dei contratti. Si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica e la diffusione all’interno della comunità scientifica del volume che ospita il contributo non sono facilmente definibili. La casa editrice del volume, invero, presenta – stando alla consultazione del suo sito internet – alcune collane giuridiche e il libro è facilmente acquistabile dalle principali piattaforme digitali e, in particolare, dal sito ibs e dal sito unilibro. Tuttavia, non è dato sapere se lo scritto sia stato sottoposto ad una procedura di referaggio e il volume non compare sul catalogo OPAC SBN, il che induce quantomeno a dubitare che sia fisicamente presente nelle biblioteche che aderiscono a quel catalogo. In ogni caso, i contenuti dello scritto si lasciano apprezzare per chiarezza ed adeguatezza dei riferimenti bibliografici e l’opera contribuisce allo studio del «nuovo diritto dei contratti», offrendo una puntuale ricostruzione di alcuni connotati caratterizzanti la contrattazione consumeristica. La finalità informativa del contributo rende meno apprezzabili i suoi profili di originalità. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
11. Contributo in volume intitolato «Introduzione alla mediazione civile e commerciale», edito nell’opera collettanea «La giustizia sostenibile – Scritti vari», vol. VIII, a cura di X. Xxxxxxxx, Aracne Editrice, 2015, pp. 179-222:
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione è buona per la serietà della casa editrice e per la natura dell’opera collettanea. Si tratta ancora di una parte redatta dal candidato sulla mediazione, i suoi profili comparatistici, le scelte compiute dal legislatore. Il metodo descrittivo si fa apprezzare per una esegesi attenta ma si attesta ancora su un tono informativo e privo di analisi critica e originale. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Lo scritto - limitatamente ai paragrafi 2, 2.1., 2.2., 2.3., 4, 5, 6 e 7.2. attribuibili al candidato – ha un carattere essenzialmente descrittivo. Apprezzabili le osservazioni comparatistiche. Come per i precedenti scritti, non difetta la chiarezza e lo studio è condotto con rigore. Tuttavia, gli approfondimenti sistematici – in qualche caso delineati – non sono complessivamente adeguati, e difetta il carattere di originalità. Si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
L’adeguatezza della collocazione editoriale dell’opera è di difficile definizione. Essa è infatti inserita in una collana denominata «Itinerari di ADR», avente un Presidente (F.P. Xxxxx) e un Comitato scientifico composto da autorevoli studiosi del diritto civile e processuale civile. Ciononostante, non è dato sapere se lo scritto sia stato pubblicato ad esito di una procedura di referaggio e un esame del già citato catalogo OPAC SBN evidenzia che – dopo 3 anni dalla sua pubblicazione – l’opera è fisicamente presente solo in 4 biblioteche, anche se è facilmente acquistabile on line. Limitatamente alle parti dello scritto valutabili, in quanto riconducibili univocamente all’apporto individuale del candidato (cioè ai §§ 2, 2.1., 2.2., 2.3., 4, 5, 6 e 7.2., in quanto i §§ 1, 3, 7, 7.1., 7.3. e
7.4. sono stati redatti da altro autore), l’opera persegue una finalità informativa, che si traduce, a tratti, nella mera esegesi del dato normativo, suffragata da talune considerazioni di matrice più propriamente comparatistica, che costituiscono occasione per lo svolgimento di un’analisi sistematica spesso solo abbozzata. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «sufficiente».
12. Contributo in volume intitolato «Commento agli articoli 10, 11, 12, 18, 20, 35, 64, 65, 69, 69-bis X.X. 00 marzo 1942, n. 267», edito nell’opera collettanea «Codice Commentato delle Successioni e delle Donazioni», a cura di X. Xxxxxxxx e X. Xxxxxxxxxx, Utet Giuridica, 2015, pp. 2132-2157.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale e l’opera collettanea è sicuramente prestigiosa anche per l’autorevolezza dei curatori. L’a commenta diversi articoli adeguandosi ai caratteri dell’opera che richiede una esegesi puntuale delle norme e un’analisi della dottrina e della legislazione, utile per un’applicazione delle norme. Si tratta dunque di un attività informativa e descrittiva delle regole interessante ma di scarso rilievo scientifico per l’assenza, spesso, di una ricostruzione critica dei problemi affrontati. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su un commentario autorevole – consiste nel commento ad alcune disposizioni normative della legge fallimentare. L’A. inquadra gli istituti principalmente nella loro dimensione civilistica. La finalità del contributo è essenzialmente descrittiva. Assenti elementi di originalità. La valutazione complessiva è
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto è positivamente valutabile, stante l’autorevolezza dei curatori e l’ampia diffusione nella comunità scientifica assicurata dalla notorietà della casa editrice che ospita il volume. Per quanto gli argomenti affrontati dallo scritto siano più immediatamente afferenti al S.S.D. IUS/04 (diritto commerciale), la finalità complessiva dell’opera nella quale il lavoro s’inserisce rende comunque possibile la sua riconduzione
al S.S.D. IUS/01, perché l’autore dedica maggiore attenzione ai profili più propriamente civilistici riguardanti la perdita della capacità giuridica dell’imprenditore, la cessazione dell’attività d’impresa, la conservazione della garanzia patrimoniale e taluni effetti dei rimedi revocatori. Si tratta, in ogni caso, di commenti aventi finalità esclusivamente informativa e privi di contenuti di originalità apprezzabili: l’intelligente lavoro ricostruttivo dell’autore si arresta al puntuale richiamo del materiale bibliografico consultato, nel rispetto delle finalità essenzialmente pratiche perseguite dal commentario. Per questi motivi, pur ritenendo l’opera valutabile in quanto comunque afferente al S.S.D. IUS/01, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «sufficiente».
TESI DI DOTTORATO
Non allegata
CONSISTENZA COMPLESSIVA DELLA PRODUZIONE SCIENTIFICA:
Secondo quanto autocertificato dal candidato nel suo curriculum e nell’elenco pubblicazioni, il candidato presenta una produzione complessiva pari a n. 17 pubblicazioni, di cui le 12 indicate retro, sub 1)-12), costituiscono quelle allegate integralmente alla domanda e dunque valutate dalla Commissione, nel rispetto dei limiti indicati dal bando. Oltre ad esse, il candidato attesta di aver realizzato altri 3 articoli su rivista (di classe non A), 1 traduzione e 1 contributo su libro.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La complessiva produzione dell’a. delinea il profilo di uno studioso impegnato e promettente in ordine alla attitudine alla ricerca che non ha, tuttavia, ancora fornito contributi sufficienti ad attestare la piena padronanza del metodo e la sua capacità critica. Poiché talvolta i contributi integrano il requisito preferenziale dello studio del nuovo diritto dei contratti, si ritiene che il candidato possa accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato risulta adeguata sotto il profilo quantitativo. Qualitativamente, le pubblicazioni allegate alla domanda confermano tutte il profilo di uno studioso attento e preparato, dotato di una chiara capacità espositiva. Tenuto conto del rigore metodologico, della rilevanza scientifica, della innovatività e della originalità, la monografia ha un giudizio sintetico di discreto i suoi scritti minori si situano mediamente nella fascia tra il sufficiente ed il discreto. Positivamente apprezzabile è il carattere non ripetitivo degli scritti presentati alla procedura e la varietà dei temi trattati. La monografia e uno scritto minore integrano inoltre il requisito preferenziale dello studio del nuovo diritto dei contratti. Si ritiene che il candidato possa accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Il candidato presenta una consistenza complessiva della sua produzione scientifica valutabile, dal punto di vista quantitativo, come adeguata, attestandosi su 17 pubblicazioni complessive in un periodo post-laurea di 8 anni. Non si registrano, inoltre, reiterazioni di scritti dedicati al medesimo argomento, ma la sua opera spazia su diverse aree del diritto civile, occupandosi di contratti, successioni, diritto di famiglia e tutela dei diritti. La diffusione editoriale della sua produzione è, invero, altalenante: delle 12 pubblicazioni sottoposte a valutazione, infatti, 3 sono edite su una rivista telematica che ANVUR non considera neppure «scientifica» [v. sub 4), 5) e 6)] e 2 contributi in volume non sembrano aver avuto ampia diffusione nella comunità scientifica, trattandosi di scritti più immediatamente rivolti a pratici [v. sub 10) e 11)]. Mancano, infine, contributi su riviste di classe A. Ciononostante, l’autore si lascia in genere apprezzare per chiarezza e puntualità dei riferimenti bibliografici, pur presentando opere di taglio essenzialmente informativo [v. sub 4), 5), 6), 8), 9), 10), 11) e 12)]. Per quanto i contributi dotati di un maggiore valore scientifico siano quantitativamente minoritari rispetto a tutti quelli
sottoposti a valutazione, il candidato riesce anche – soprattutto con la sua pubblicazione monografica – ad integrare il titolo preferenziale indicato dal bando di concorso e ciò consente di ammetterlo al colloquio finale.
RELAZIONE E GIUDIZIO COLLEGIALE FINALE SUL CURRICULUM, SUI TITOLI, SULLE PUBBLICAZIONI E SULLA LINEA DI RICERCA DEL CANDIDATO N. 3
DI XXXXX XXXXXX XXXXXXX
La Commissione all’unanimità richiamandosi ai singoli giudizi individuali, tenendo conto dei criteri indicati nel verbale della riunione del 6.6.2018 in base ad un giudizio comparativo dei candidati, formula un giudizio positivo sui titoli del candidato e parzialmente positivo in ordine alla produzione scientifica per i seguenti motivi. Le linee di ricerca del candidato non sono complessivamente congruenti con il progetto di studio del bando consistente ne “i rimedi in ambito contrattuale”. Il titolo preferenziale indicato nel bando, tuttavia, è integrato in alcuni scritti sottoposti a valutazione. L’opera monografica presenta una opzione di metodo apprezzabile ma generica e poco approfondita. Gli scritti minori non hanno aspetti di originalità o innovatività. Insomma la promettente capacità di analisi del candidato non ha ancora fornito contributi tali da consentire una valutazione pienamente positiva. Sicchè il giudizio complessivo, dei titoli e delle pubblicazioni, è di «discreto» e consente, in comparazione con gli altri candidati, la sua ammissione al colloquio finale.
CANDIDATO n. 4: XXXXXX XXXXX
TITOLI VALUTABILI:
1. Autocertificazione, nel curriculum, della titolarità di un assegno di ricerca in diritto civile presso l’Università degli Studi di Brescia.
2. Autocertificazione, nel curriculum e nell’allegato alla domanda, della frequenza, tra il 1.1.2013 e il 21.4.2016, di un corso di Dottorato in diritto civile presso l’Università degli Studi di Genova – XXVIII ciclo – conclusosi con la discussione, con esito positivo, di una tesi di dottorato in «Autonomia negoziale e contratto preliminare» (Relatore prof. Roppo).
3. Autocertificazione, nel curriculum, del conseguimento, durante il corso di dottorato di cui al n. 2), di una borsa di dottorato.
4. Autocertificazione, nel curriculum, del possesso di una Laurea in Giurisprudenza, conseguita il 18.10.2012, con una media voti di partenza pari a 29,7 /30 e con un voto finale di 110/110 e lode, discutendo una tesi in diritto privato intitolata «Profili rimediali della nullità parziale» (relatore: prof. Granelli).
5. Autocertificazione, nel curriculum, del conseguimento, in data 7.5.2013, di un Diploma di licenza presso lo IUSS (Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia), con voto Eccellente, previa discussione di una tesi in diritto civile intitolata «La rilevabilità d’ufficio della nullità negoziale tra limiti sostanziali e processuali» (relatore: prof. Addis).
6. Autocertificazione, nel curriculum, della partecipazione, come alunno, nel periodo 2007-2012, dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia, Classe delle Scienze sociali.
7. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento, durante il periodo marzo-giugno 2015, di un soggiorno, come «Visinting researcher», presso il Xxx Xxxxxx Institute for Comparative and International Private Law, Amburgo, Germania, previa vittoria di una borsa di studio, bandita dalla Max-Planck-Gesellschaft [v. anche infra, sub 39)], con una ricerca in tema di «Autonomia negoziale e contratto preliminare».
8. Autocertificazione, nel curriculum, della vittoria, con riconoscimento di «Best Argument», alla selezione – periodo 2014-2015 – per l’ammissione al PEPP (Programme in European Private Law for Postgraduates), riservato a dottorandi di Diritto Privato e Comunitario. Tale iniziativa era ospitata per quell’anno dalle Università di Münster/Xxx Xxxxxx Institute for Comparative and International Private Law (Amburgo), Katowice, Cambridge, Valencia.
9. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento, durante il periodo giugno-luglio 2014, di un soggiorno, come «Visinting researcher», presso il Xxx Xxxxxx Institute for Comparative and International Private Law, Amburgo, Germania, con una ricerca in tema di « The remedial aspects of good faith».
10. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento, durante il periodo luglio-agosto 2010, di un soggiorno, come «Visinting researcher», presso il Corpus Christi College, University of Cambridge, UK (tutor: xxxx. Xxxxxxxx), con una ricerca in tema di «Abuse of rights: comparative views».
11. Autocertificazione, nel curriculum, della frequenza, nel periodo luglio-agosto 2010, della «Summer School» in tema di «Competition Law and Policy: Controlling Private Power» (diritto comunitario e della concorrenza) presso la London School of Economics and Political Science (LSE), UK.
12. Autocertificazione, nel curriculum, della frequenza, nel periodo 1-31 luglio 2009, della «Summer School» in “English Legal Methods” presso il Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxxxx xx Xxxxxxxxx, XX, seguendo lezioni in tema di
«Introduzione al Common Law» e Seminari in tema di «Company Law» (xxxx. Xxxxxxx) e «Contract Law» (Dr. Xxxxxx).
13. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – per gli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018 e per 80 ore annue – dell’attività di tutoraggio in Diritto civile presso l’Università degli Studi di Brescia (Cattedra del prof. Addis).
14. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – per l’anno accademico 2013-2014 e per 80 ore –
dell’attività di tutoraggio in Diritto privato, diritto civile e diritto del lavoro presso l’Università degli Studi di Genova (Cattedre dei prof.xx Xxxxx, X’Xxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xx Xxxxxx).
15. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – per l’anno accademico 2012-2013 e per un totale di 50 ore – d ell’attività di tutoraggio in Diritto privato e diritto del lavoro presso l’Università degli Studi di Genova (Cattedra del prof. De Xxxxxx).
16. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – per l’anno accademico 2011-2012 e per un totale di 24 ore – dell’attività di tutoraggio presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, Classe di Scienze Sociali, nell’ambito del corso «I ceti dirigenti dall’Italia unita ad oggi» (Prof. Meriggi).
17. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – per l’anno accademico 2010-2011 – dell’attività di
tutoraggio per le materie giuridiche presso l’Almo Collegio Borromeo di Pavia, Classe di Scienze sociali.
18. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – per l’anno accademico 2009-2010 e per un totale di 51 ore – dell’attività di tutoraggio per il corso di «Informatica giuridica» (Prof. Oneda) presso il Dipartimento di
G iurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia.
19. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – nel corso del 2017 e per un totale di 12 ore – di un corso di insegnamento in «Diritto privato» presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali
dell’Università degli Studi di Brescia.
20. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – nel corso del 2016 e per un totale di 31 ore – dei un
corso di insegnamento, modulo di didattica integrativa in «Diritto privato dell’economia» (cattedra del xxxx.
Xxxxxxxxxx) presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Xxxxxx.
21. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – a far data dal 2015 e fino ad oggi – del ruolo di
«Executive editor» nel comitato di redazione della rivista «Italian Law Journal», Edizioni Scientifiche Italiane (rivista di classe non A).
22. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – a far data dal 2013 e fino ad oggi – del ruolo di
«Membro del comitato di redazione» dell’opera collettanea annuale «Annuario del contratto», Giappichelli Editore.
23. Autocertificazione, nel curriculum, dello svolgimento – nel periodo 2013-2014 – del ruolo di «Responsabile
della redazione» per il volume II dell’opera collettanea «Trattato dei contratti», diretto da X. Xxxxx e A.M. Xxxxxxxxx, edito dalla casa editrice Xxxxxxx.
24. Autocertificazione, nel curriculum, della partecipazione – per gli anni accademici 2015-2016, 2016-2017 e 2017-2018 – al «Progetto di ricerca FRA», coordinato dal xxxx. Xxxxxxxxxx, Università degli Studi di Roma Tre, e dedicato, rispettivamente, a “La validità sopravvenuta del negozio giuridico”; a “Buona fede estintiva e cessazione della titolarità nel sistema delle tutele civili” e a “La gestione delle sopravvenienze e le vicende estintive nel negozio donativo”.
25. Autocertificazione, nel curriculum, della partecipazione – per l’anno accademico 2016-2017 – al «Progetto di ricerca FRA», coordinato dalla prof.ssa Xxxxxxxx, Università degli Studi di Genova e dedicato a
«Trasformazioni della famiglia e nuove complessità dell’identità personale dei figli».
26. Autocertificazione, nel curriculum, della partecipazione, in qualità di relatore e con un intervento programmato in tema di «Profili rimediali della contrattazione tramite preliminare di preliminare», al Convegno
“Scuola estiva”, organizzato dall’Associazione Dottorati di Diritto Privato e tenutosi a Salerno il 6-9 settembre 2017.
27. Autocertificazione, nel curriculum, della partecipazione, in qualità di relatore, al Convegno “La legge sulle
unioni civili e la sua applicazione”, organizzato a Genova il 20.6.2016.
28. Autocertificazione, nel curriculum, della partecipazione, in qualità di relatore, al Convegno “La contrattazione preliminare”, organizzato a Genova il 12.2.2016.
29. Autocertificazione, nel curriculum, della partecipazione, in qualità di relatore, al Seminario didattico “Dieci
anni di giurisprudenza civile”, organizzato a Pavia il 30.-31.3.2015.
30. Autocertificazione, nel curriculum, della partecipazione, in qualità di relatore, al Ciclo di incontri sulla giurisprudenza delle Sezioni unite intitolato “Rilevabilità d’ufficio della nullità del contratto: profili sostanziali e processuali”, organizzato a Genova il 12.2.2013.
31. Autocertificazione, nel curriculum, della iscrizione, a far data dal 2016 e fino ad oggi, all’albo degli Avvocati nel Foro di Lecce.
32. Autocertificazione, nel curriculum, della frequenza, nel corso degli anni 2014 e 2015, di un Corso intensivo di lingua tedesca (livello A2) presso il Goethe Institut di Amburgo (Germania).
33. Autocertificazione, nel curriculum, della frequenza, nel corso del periodo 14.-18.10.2013, di un Corso intensivo di lingua inglese (livello C2) dedicato a “Law Lab – communicating Legal English” ed organizzato presso l’Università per Stranieri di Perugia.
34. Autocertificazione, nel curriculum, del possesso di un certificato di lingua francese (livello B 1, DELF B 1), presso l’Institut Français di Milano (anno 2012).
35. Autocertificazione, nel curriculum, del possesso di un certificato di lingua inglese (livello C 1, IELTS overall 7,5/9), presso il British Council di Milano (anno 2010).
36. Autocertificazione, nel curriculum, del conseguimento, nel 2017, del premio «Migliore tesi di dottorato» in diritto privato, tra quelle discusse nel biennio 2015-2016, da parte dell’Associazione Dottorati di diritto privato.
37. Autocertificazione, nel curriculum, del conseguimento, nel 2017, del premio «Migliore tesi di dottorato,
ciclo XXVIII», discussa nell’anno 2016 nell’ambito dei corsi di dottorato afferenti alla Scuola delle Scienze
Sociali dell’Università di Genova.
38. Autocertificazione, nel curriculum, del conseguimento, nel 2015, di una borsa di studio erogata dalla «Max- Planck-Gesellschaft» per un periodo di ricerca presso il «Xxx Xxxxxx Institute for Comparative and International Private Law», Amburgo, Germania [v. anche retro, sub 7)].
39. Autocertificazione, nel curriculum, del conseguimento, nell’A.A. 2011/2012, del premio “Xxxxxxxxx
Xxxxxxxxxxx”, finanziato dal Kiwanis Club Pavia, per il miglior laureato in Giurisprudenza dell’Università di Pavia.
40. Autocertificazione, nel curriculum, del conseguimento, nell’A.A. 2011/2012, della borsa di studio «Collegi universitari», finanziata dall’INPS per meriti scolastici, a copertura parziale della retta dell’Almo Collegio Borromeo, Pavia.
Giudizio individuale dei Commissari sul curriculum, sul profilo e sui titoli del candidato n. 4 XXXXXX XXXXX
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il complesso dei titoli ricavabili dal curriculum e dall’elenco fornito dal candidato attesta un’intensa attività post-laurea. In particolare, meritano attenzione il dottorato di ricerca, i premi per la tesi e i diplomi di istituti universitari, le frequenze e i soggiorni di studio in Italia e all’estero (previa anche selezione), la frequenza come
«visiting researcher» presso varie università straniere, l’attività didattica e di tutoraggio, il ruolo svolto in redazioni di riviste, la partecipazione a progetti di ricerca, le relazioni a convegni, i corsi e gli attestati di
conoscenza di lingue straniere, i premi anche per la tesi di dottorato e le borse di studio in Italia e all’estero, nonché l’assegno di ricerca. Il giudizio su tale attività è «distinto» per la pluralità delle esperienze di formazione, dei riconoscimenti, dell’attività didattica e di partecipazione ai convegni.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il curriculum e l’elenco dei titoli del candidato sono sicuramente degni di un giudizio positivo, per la documentata attività di ricerca e di didattica, per i premi conseguiti, per le esperienze di studio all’estero, per l’attività di relatore in convegni e seminari, per l’attestazione di conoscenza di lingue straniere, per l’incarico di redazione nella rivista The Italian Law Journal edita in lingua inglese. Complessivamente, si ritiene di poter attribuire al candidato una valutazione – limitatamente ai titoli – attestantesi su «distinto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La consultazione del curriculum offre la descrizione di uno studioso maturo, che, nonostante la giovane età, è riuscito, ancora prima della laurea in Giurisprudenza, a raggiungere risultati – quali l’accesso al prestigioso Collegio Borromeo di Pavia, l’attribuzione di premi durante lo svolgimento degli studi universitari e per la discussione della tesi, nonché la stessa media esami conseguita prima della discussione [v. sub 4), 5), 6), 39) e 40)] – senz’altro idonei ad attestare una notevole attitudine agli studi giuridici e un’ottima preparazione culturale complessiva. Il percorso post-laurea intrapreso dal candidato conferma tale impressione. La partecipazione ad un corso di dottorato previo ottenimento della relativa borsa [v. sub 2) e 3)] e i numerosi premi conseguiti per la sua tesi di dottorato [v. sub 36) e 37)] dimostrano che l’occasione formativa offerta da tale esperienza è stata pienamente sfruttata dal candidato stesso, che ha ulteriormente arricchito il proprio curriculum proseguendo nel compimento – già avviato durante gli anni universitari – di molteplici soggiorni all’estero, conseguendo, anche in tali casi, borse ed incentivi per la prosecuzione della sua attività di ricerca [v. sub 7), 8), 9), 10), 11) e 38)]. Le attestazioni linguistiche autocertificate [sub 32), 33), 34) e 35)] evidenziano che lo studioso è riuscito ad acquisire le conoscenze linguistiche essenziali per il compimento di studi aventi rilievo comparatistico, come del resto confermato (v. infra) dalla presenza, nelle pubblicazioni valutabili, di opere in lingua straniera, aventi rilievo internazionale. Il frequente richiamo a temi di ricerca concernenti il diritto generale del contratto e del rapporto obbligatorio [v. sub 2), 4), 5), 7) 9), 10) e 12)] dimostra la costante attenzione dello studioso verso le tematiche influenzate dal diritto comunitario e soddisfa – già sotto il profilo dei titoli – il requisito preferenziale indicato dal bando di concorso. Date queste premesse, non stupisce constatare che l’attività più propriamente didattica ed accademica si è già sviluppata mediante il conseguimento di significativi traguardi curriculari: un assegno di ricerca [v. sub 1)], lo svolgimento di numerose attività di tutoraggio, tutte pertinenti al settore scientifico disciplinare IUS/01 e variamente sviluppatesi in diverse Università italiane [sub 13), 14), 15), 16), 17) e 18)] e soprattutto l’affidamento come titolare di veri e propri corsi di insegnamento [sub 19) e 20)], idonei a dimostrare un’attitudine alla didattica. Per quanto concerne la collaborazione a cattedre universitarie relative a materie afferenti al S.S.D. IUS/01, si segnala la costante frequentazione di Università tra loro diverse (come, a mero titolo esemplificativo, Pavia, Genova, Brescia, Modena-Reggio Xxxxxx e Roma: v. sub nn. 1), 2), 4), 5) 13), 14), 15), 16), 17), 18), 19), 20), 24) e 25)], che dimostra ulteriormente l’elevata attitudine alla ricerca e alla didattica del candidato, da ultimo confermata dalla partecipazione, come relatore, a convegni e seminari di studio, in un numero comunque apprezzabile [5 partecipazioni, avuto riguardo ad un complessivo periodo post- laurea di quasi 6 anni: v. sub 26), 27), 28), 29) e 30)] e dalla partecipazione alla redazione di opere collettanee note alla comunità scientifica [v. sub 22) e 23] e di una rivista [The Italian Law Journal: v. sub 21)], che, secondo la classificazione ANVUR, non è di classe A ed è di recente costituzione, essendo pubblicata solo dal 2015, ma è comunque dotata di un prestigioso comitato editoriale e scientifico e di una buona diffusione editoriale, stante la possibilità di consultarne liberamente i contenuti sul suo sito Internet e l’inserimento sulla piattaforma «Xxxx on line», che ne garantisce un’ampia conoscenza a livello internazionale, agevolata dalla lingua di redazione dei contributi che ospita.
Tutti questi elementi impongono dunque di attribuire al candidato – limitatamente ai titoli – la valutazione di
«distinto».
PUBBLICAZIONI VALUTABILI E GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SU OGNI
PUBBLICAZIONE
1. Monografia intitolata «Contrattazione preliminare e autonomia negoziale», Edizioni Scientifiche Italiane, 2017.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a. esamina la figura prima nell’esperienza francese e tedesca e poi nell’ordinamento italiano individuandone i tratti caratteristici (vicenda traslativa, forma, tutela, esecuzione specifica). Analizza poi il suo rapporto con il contratto definitivo, il suo rilievo procedimentale, con ogni profilo di configurazione, di responsabilità, e di pubblicità. Segue poi un’analisi del preliminare ad effetti anticipati, della derogabilità del principio del consenso traslativo, della circolazione del possesso, del preliminare di preliminare. Si riconosce infine alla figura una “polivalenza funzionale” da ricercare solo in concreto. L’analisi è sempre chiara e puntuale. Segno di una promettente capacità critica. Dalla complessiva lettura emerge tuttavia l’assenza di un’idea originale o ricostruttiva della figura e la prevalenza, invece, di una descrizione delle varie fasi del pensiero giuridico sul tema. La congruenza con il profilo richiesto dal bando non è del tutto integrato. Il giudizio è “discreto”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La monografia è inserita in una prestigiosa collana («Pubblicazioni della Scuola di specializzazione in diritto civile dell’Università di Camerino», a cura di Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, n. 153). L’A. espone in modo chiaro ed ordinato alcune tra le principali problematiche affrontate in dottrina ed in giurisprudenza a proposito dei contratti preliminari, con l’obiettivo di stabilire se possa mantenersi l’opinione tradizionale che concepisce il contratto preliminare come figura unitaria. L’A. aderisce motivatamente alle opinioni più moderne che respingono una concezione unitaria e propongono una visione che trascorre dal contratto preliminare alla “contrattazione preliminare”, e anche dal contratto preliminare ai contratti preliminari. L’opera denota una padronanza della letteratura e degli strumenti di argomentazione critica utilizzati. Gli esiti e il metodo della ricerca non sembrano tuttavia originali, non presentando l’opera complessivamente prospettive di analisi o risultati autenticamente innovativi rispetto alla elaborazione dottrinale e giurisprudenziale esistente e considerata dall’A. Complessivamente, il giudizio si attesta su una valutazione esprimibile come «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La monografia è inserita nella Collana delle «Pubblicazioni della Scuola di specializzazione in diritto civile dell’Università di Camerino», a cura di Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, n. 153.
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica si lasciano apprezzare ai massimi livelli della civilistica contemporanea sia per la ricchissima serie di studi che nel tempo hanno trovato posto nella Collana, sia per la figura del suo Curatore, che rappresenta uno dei Maestri più autorevoli nel panorama delle Scuole civilistiche contemporanee. In ordine ai suoi contenuti, lo studio pone in essere una reinterpretazione dello schema procedimentale incentrato sulla successione «preliminare-definitivo» attraverso un’attenta disamina delle ricadute teorico-concettuali dei più recenti dibattiti dottrinali e giurisprudenziali originati dagli interventi della Cassazione in tema di preliminare
«ad effetti anticipati» e «preliminare di preliminare». Lo scritto esprime un adeguato rigore metodologico perché il candidato, muovendo da un confronto tra il dato italiano e quello di altre esperienze giuridiche europee, nel rispetto di una metodologia d’indagine conscia della moltiplicazione delle fonti e della loro complessità, ma pur sempre sensibile alla riaffermazione del valore prioritario del dato costituzionale, in piena conformità agli insegnamenti della Scuola di appartenenza, ripensa, in ultima istanza, al tema dell’autonomia privata procedimentale, dando conto dei termini più interessanti e proficui del relativo dibattito dottrinale, ancorché senza esiti idonei ad incidere sull’evoluzione del diritto privato europeo, tanto che lo studio dell’esperienza francese e tedesca assume, a ben vedere, valore prevalentemente storico, cioè concorre esclusivamente alla definizione del modo con il quale si è pervenuti all’introduzione della disciplina del preliminare nel c.c. del
1942. Per quanto lo studio non integri complessivamente il titolo preferenziale indicato dal bando di concorso (studio del «nuovo diritto dei contratti»), l’adeguatezza dei riferimenti bibliografici e taluni esiti applicativi ai quali esso perviene permettono una sua valutazione in termini di «buono».
2. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Attività creditizia e violazione dell’art. 38, comma 2, TUB» (nota a Xxxx., 13/7/2017, n. 17352), edito in «I Contratti», 2018, pp. 172-177.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a. commenta la sentenza della Cassazione n. 17352 del 2017 e concorda sulla nullità del mutuo fondiario eccessivo rispetto alla soglia di finanziabilità, salvo il ricorso, all’art. 1419 c.c. che consente la riduzione del finanziamento entro la soglia. Esclude invece l’applicabilità della conversione ai sensi dell’art. 1424 c.c. La collocazione editoriale del contributo non ha particolare rilievo. L’analisi è utile anche se non particolarmente approfondita. Il giudizio è “discreto”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista che, sia pure non sia di classe A, è di primaria importanza e diffusione – consiste in una nota di commento ad una sentenza della Corte di Cassazione (17352/2017) sulla nullità del contratto di mutuo fondiario per violazione del limite di finanziabilità. L’A. esamina la dottrina e la discordante giurisprudenza, auspicando un intervento delle SS.UU. e propendendo per l’orientamento (diverso da quello espresso dalla sentenza annotata) che privilegia la nullità parziale alla conversione. L’esposizione è chiara ed ordinata, ma i contenuti dello scritto non evidenziano approfondimenti significativi sui complessi temi di teoria generale del contratto sottesi allo specifico problema, né aprono ad una impostazione o a soluzioni originali. Nel complesso, si ritiene di attribuire al lavoro un giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto è appropriata, perché la rivista, per quanto non considerata da ANVUR come di classe A, gode di ampia notorietà nella comunità scientifica, vanta una direzione scientifica composta da civilisti italiani di chiara fama ed è edita da una casa editrice idonea ad assicurarle una rilevante diffusione, tanto che la consultazione del catalogo ACNP (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxx.xx) consente di evidenziare che, ad oggi, la rivista cartacea è ancora posseduta da 82 biblioteche sul territorio italiano, pur essendo possibile accedere on line ai contenuti della rivista dalle piattaforme – a pagamento – gestite da IPSOA e Xxxxxxx Kluwer. In ordine ai suoi contenuti, lo scritto è ascrivibile al genere della nota a sentenza e, per questo motivo, offre anzitutto un’adeguata interpretazione del provvedimento esaminato, anche se non manca – sia pure in forma ancora abbozzata – una più ampia rimeditazione critica, che permette all’autore di pervenire ad esiti ricostruttivi parzialmente originali in ordine ai rapporti tra nullità (relativa) e violazione dell’art. 38 t.u.b. L’elevata continuità dello studio in esame con quello che sarà analizzato infra, sub 9) e rispetto al quale il contributo qui valutato costituisce un aggiornamento indotto dalla sopravvenuta emanazione della decisione di legittimità oggetto del commento, pur incidendo sulla valutazione della produzione scientifica complessiva del candidato (v. infra) non impedisce di attribuire – avuto riguardo a questo contributo isolatamente considerato – la valutazione di «discreto».
3. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Preliminare di preliminare e genesi del vincolo contrattuale», edito in «Rassegna di diritto civile», 2017, pp. 1281-1306.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a rilegge la controversa figura dopo la pronuncia della Cassazione a sezioni unite del 2015 (n. 4628) con alcune osservazioni di sintesi dei problemi più rilevanti. Il contributo, utile, è stato poi utilizzato nella monografia sul tema. La collocazione editoriale è autorevole. Il giudizio è “discreto”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su rivista di classe A – consiste in un saggio sul “preliminare del preliminare” e anticipa contenuti che saranno poi trasfusi e inseriti nel più ampio quadro della monografia esaminata sub 1. Considerato isolatamente, lo scritto, conferma la capacità dell’A. di esporre i problemi in modo ordinato e di motivare la sua adesione a specifici orientamenti nel dibattito tra soluzioni diverse. Non si ravvisa innovatività nel metodo né originalità nelle soluzioni proposte. Nel complesso, allo scritto può attribuirsi un giudizio in termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica meritano un giudizio assolutamente positivo perché si tratta di rivista di Classe A secondo la classificazione operata da ANVUR, edita da una casa editrice tra le più note in campo giuridico, avente una direzione composta da alcuni dei più autorevoli civilisti italiani e con una rigida procedura di referaggio cui la pubblicazione del singolo contributo è subordinata. In ordine ai contenuti, lo scritto – isolatamente considerato – si lascia apprezzare per rigore metodologico, chiarezza espositiva e adeguatezza dei riferimenti bibliografici. Esso tuttavia riproduce – a tratti pedissequamente – le considerazioni svolte nel Capitolo V della monografia analizzata retro, sub 1), della quale costituisce – limitatamente al tema affrontato – un’intelligente sintesi. Per quanto ciò non impedisca di attribuire un giudizio positivo al contributo in esame, nella misura di «discreto», tale rilievo può incidere sulla valutazione complessiva della produzione scientifica del candidato (v. infra).
4. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Contrattazione preliminare e produzione dell’effetto reale», edito in
«Rivista di diritto civile», 2017, pp. 508-534.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Lo scritto analizza il problema del contratto preliminare con effetti anticipati con alcuni approfondimenti anch’essi poi utilizzati per il lavoro monografico. La collocazione editoriale del contributo è autorevole. Il contenuto è ripetitivo di un tema più volte affrontato dal candidato. Il giudizio è “discreto”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il giudizio su questo scritto – un saggio pubblicato su rivista di classe A – è analogo a quello che si è dato sul precedente. Anche il contributo in esame anticipa contenuti che saranno poi trasfusi e inseriti nel più ampio quadro della monografia esaminata sub 1. Considerato isolatamente, anche questo saggio conferma la capacità dell’A. di esporre i problemi in modo ordinato e di motivare la sua adesione a specifici orientamenti nel dibattito tra soluzioni diverse. L’A., pur sicuramente padrone della letteratura e delle tecniche argomentative utilizzate dalla dottrina utilizzata, non propone metodi di analisi o soluzioni originali. Nel complesso, allo scritto può attribuirsi un giudizio in termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza e la diffusione nella comunità scientifica della collocazione editoriale dello scritto meritano un giudizio assolutamente positivo, trattandosi di una delle Riviste più note nell’area del diritto civile italiano, con una direzione composta dai più autorevoli studiosi della materia e considerata di classe A dall’ANVUR. In ordine ai contenuti, lo scritto – isolatamente considerato – si lascia apprezzare per rigore metodologico, chiarezza espositiva e adeguatezza dei riferimenti bibliografici. Non si può, tuttavia, sottacere il fatto che lo scritto anticipa – in forma più sintetica e meno argomentata – esiti e conclusioni sviluppate nei Capitoli III e IV della monografia analizzata retro, sub 1). Per quanto ciò non impedisca di attribuire un giudizio positivo al contributo in esame, attestandosi nella misura di «discreto», tale rilievo può incidere sulla valutazione
complessiva della produzione scientifica del candidato (v. infra).
5. Articolo su rivista (di classe non A) e in lingua inglese, intitolato «Same-Sex Adoptions: The Italian Case» (nota a Xxxx., 22/06/2016, n. 12962), edito in «The Italian Law Journal», 2017, pp. 207-219.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il tema è affrontato a partire dalla sentenza della Cassazione del 22.6.2016 n. 12962, con una narrazione del fatto e della sua rilevanza nel diritto italiano. La collocazione editoriale del contributo è adeguata anche se non di fascia A. Il contenuto è prevalentemente informativo, senza particolare approfondimento. Il giudizio è “discreto”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo in lingua inglese – pubblicato su una rivista che, sebbene non sia di classe A, è di primaria e crescente importanza e diffusione – prende l’avvio dal commento di una sentenza della Corte di Cassazione in materia di adozione di minore da parte di partner dello stesso sesso del genitore biologico, per poi esaminare la
L. 76/2016 e la normativa sull’adozione (art. 44 L. 144/1983). L’A. esprime la sua adesione alla pronuncia permissiva della Suprema Corte, argomentando la sua posizione attraverso riferimenti dottrinali e giurisprudenziali, anche di diritto straniero. La ricostruzione delle tesi contrapposte è svolta con chiarezza, e così anche le ragioni del fondamento costituzionale dell’orientamento condiviso dall’A. Attesa la mancanza di originalità, complessivamente, il giudizio su questo scritto è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Sull’adeguatezza della collocazione editoriale, è sufficiente rinviare a quanto rilevato retro, nel giudizio individuale sui titoli del candidato, in ordine alla diffusione nella comunità scientifica della rivista che ospita il contributo. In ordine ai suoi contenuti, il lavoro è riferibile al genere della nota a sentenza, anche se riesce in taluni punti ad allontanarsene attraverso una più ampia rimeditazione del tema, affidata all’adozione di un’interpretazione costituzionalmente orientata nel rispetto di un sistema valoriale capace di abbracciare i diversi istituti normativi coinvolti dall’indagine. Per questo è possibile attribuire allo scritto la valutazione sintetica di
«discreto», anche se i suoi contenuti riprendono in parte quelli delle opere analizzate infra, sub 6) e 7).
6. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «L’adozione omogenitoriale dopo la legge 20 maggio 2016, n. 76: ubi lex voluit… tacuit?», edito in «Politica del diritto», 2017, pp. 71-92.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Lo scritto approfondisce il problema nel contesto della legge sulle unioni civili, esaminando il valore del silenzio sul punto del legislatore. Il contenuto richiama quanto scritto dall’autore in altre pubblicazioni. La collocazione editoriale è buona, l’analisi critica è ben argomentata. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista di classe A – è sostanzialmente sovrapponibile a quello sub 5) sopra esaminato. Per gli stessi motivi, il giudizio su questo scritto è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza e la diffusione nella comunità scientifica della collocazione editoriale dello scritto meritano un giudizio positivo, trattandosi di una rivista considerata di classe A dall’ANVUR e dotata di una rilevantissima diffusione editoriale, visto che, stando ai dati ricavabili dal già citato catalogo ACNP, è posseduta – in forma cartacea – da ben 171 biblioteche nel territorio nazionale ed è peraltro anche disponibile on line sulle piattaforme
– a pagamento – gestite dalla casa editrice «Il Mulino». In ordine ai contenuti, lo scritto s’inserisce all’interno di una serie di contributi variamente diretti ad offrire una prima riflessione sulla l. 76/2016 e dunque offre, in larga parte, una valutazione esegetica del nuovo provvedimento normativo, anche se non mancano taluni spunti di riflessione per una più ampia rimeditazione sistematica e valoriale in ordine al tema dell’adozione omogenitoriale, inserito – in attuazione degli insegnamenti della Scuola di appartenenza – entro i confini di un’interpretazione costituzionalmente orientata. L’elevata vicinanza dei contenuti di questo lavoro con quelli – espressi in inglese – dell’opera analizzata retro, sub 5) e con quelli – anch’essi in italiano – dell’opera che sarà analizzata infra, sub 7), non impedisce di attribuire allo scritto una valutazione sintetica di «discreto», pur incidendo sull’analisi della consistenza complessiva della produzione del candidato (v. infra).
7. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Adozione in casi particolari, omogenitorialità e superiore interesse del minore» (nota a Trib. Roma, 23/12/2015 e Trib. Roma, 30/12/2015), edito in «La nuova giurisprudenza civile commentata», 2016, parte I, pp. 976-982.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’autore commenta alcuni provvedimenti del Tribunale di Roma sul tema dell’adozione omogenitoriale che riprende, sotto altri profili, l’analisi giuridica del problema già affrontato dall’autore. La collocazione editoriale è buona. Il contributo può essere valutato come “discreto”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su rivista di classe A – consiste in un commento a due sentenze di merito del Tribunale di Roma nella stessa materia (adozione c.d. omogenitoriale) che forma oggetto degli scritti già analizzati retro, sub 5) e 6). Molti dei contenuti e delle argomentazioni sono sovrapponibili. Per gli stessi motivi sopra esposti, il giudizio anche su questo scritto è esprimibile in termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto è senz’altro ottima, perché la rivista, oltre ad essere considerata di classe A dall’ANVUR, sottopone i contributi che ospita ad una rigida procedura di referaggio, presenta una direzione molto autorevole, in quanto composta dai più significativi civilisti italiani, ed è ampiamente diffusa nel territorio nazionale: dal già citato catalogo ACNP, ad esempio, si ricava che la rivista è presente in 106 biblioteche italiane, un dato peraltro non completo in quanto i contenuti della rivista sono altresì consultabili on line accedendo – a pagamento – alle piattaforme IPSOA e Xxxxxxx Kluwer. In ordine ai contenuti, lo scritto si presenta come una nota alle sentenze esaminate che, pur perseguendo una funzione prevalentemente informativa, riesce ad offrire un quadro ricostruttivo sufficientemente definito dei termini del dibattito insieme ad un’interpretazione costituzionalmente orientata che verrà poi ripresa e più ampiamente sviluppata negli scritti già analizzati retro, sub 5) e 6). La sua valutazione si attesta dunque su «discreto» e della riproposizione, anche in questo scritto, di argomenti trattati in altri contributi sottoposti a questa valutazione si dovrà tener conto nel giudizio sulla produzione complessiva del candidato (v. infra).
8. Articolo su rivista (di classe A) e in lingua inglese, intitolato «Theory of the firm and organisational contracts: the remedial aspects of good faith», edito in «European Business Law Review», 2016, pp. 51-83:
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il saggio affronta il tema dei contratti relazionali, del rilievo in essi del rimedio della buona fede, con osservazioni critiche sulla discrezionalità delle decisioni e sull’efficacia ed efficienza del rimedio. Sono imputabili all’a. solo alcuni paragrafi. La collocazione editoriale è buona, ma il contributo non ha tratti di originalità. Il tono è solo informativo. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo in lingua inglese – pubblicato su rivista di classe A, e valutabile limitatamente ai §§ 2, 2.1., 2.2.,
2.3. e 2.4. attribuibili al candidato – intende dar conto della rilevanza del principio di buona fede negli ordinamenti di civil law e nell’ordinamento italiano in particolare. La ricostruzione della complessa problematica sottesa al principio di buona fede appare parziale e poco approfondita. La finalità dello scritto è di tipo essenzialmente descrittivo, ed esso difetta di originalità. Complessivamente, il giudizio su questo scritto è
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto e la sua diffusione nella comunità scientifica sono positivamente valutabili, trattandosi di rivista considerata da ANVUR di classe A, dotata di elevata diffusione internazionale e consultabile – a pagamento – dalle piattaforme Xxxxxxx Kluwer. In ordine ai contenuti, limitatamente alle parti valutabili in quanto riconducibili univocamente all’apporto individuale del candidato [cioè limitatamente ai §§ 2, 2.1., 2.2., 2.3. e 2.4. (pp. 63-80), in quanto i §§ 1, 1.1. e 3 sono di altro autore], lo scritto offre una puntuale ricostruzione dell’incidenza, nel sistema giuridico italiano, della regola di correttezza e della teorica dell’abuso del diritto, messi a confronto con alcuni risultati dedotti dalla comparazione con il modello statunitense. Lo scritto persegue, in larga parte, una funzione informativa, sicché la sua valutazione si attesta su «sufficiente».
9. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Superamento del limite di finanziabilità e (nullità del) credito fondiario», edito in «Banca, borsa e titoli di credito», 2015, parte I, pp. 534-567.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il tema, affrontato altre volte dall’a., fa riferimento qui ad una sentenza della Cassazione (n. 26672/2013) che il
c. esamina criticamente, alla ricerca del “giusto rimedio”. La collocazione editoriale è buona. L’analisi, per quanto prevalentemente informativa, presenta qualche spunto di originalità. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista di classe A – consiste in un saggio che prende l’avvio dal commento di una sentenza della Corte di Cassazione (26672/2013) sulla nullità del contratto di mutuo fondiario per violazione del limite di finanziabilità. Si tratta della stesso problema affrontato dall’A. nel contributo sub 2 sopra esaminato (nota a sentenza Xxxx. 17352/2017). In questo scritto, anche per il suo taglio di saggio, l’A. ha modo di svolgere osservazioni più approfondite sui temi sottesi alla specifica questione affrontata. Lo stile, ordinato e chiaro, conferma la padronanza delle tecniche argomentative utilizzate dall’A. Nel complesso, si ritiene di attribuire a questo lavoro un giudizio di «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto è valutabile in termini positivi, trattandosi di rivista considerata di classe A dall’ANVUR, dotata di una significativa tradizione storica, diretta da autorevolissimi esponenti della dottrina civilistica e commercialistica italiana, ed ancora oggi ampiamente diffusa nella comunità scientifica, tanto che il già citato catalogo ACNP attesta che la versione cartacea della rivista è posseduta da 146 biblioteche in Italia. Il dato, peraltro, è destinato ad aumentare ulteriormente ove si ricordi che la rivista è disponibile on line accedendo
– a pagamento – alla piattaforma «De Jure». Limitatamente ai contenuti, lo scritto si lascia apprezzare per rigore metodologico, chiarezza espositiva e capacità ricostruttiva teorico-sistematica: il caso specificamente affrontato diventa occasione per una matura riflessione sulla nullità e sulle sue trasformazioni più recenti, sicché lo scritto integra il titolo preferenziale indicato dal bando di concorso, concorrendo allo studio del «nuovo diritto dei contratti». Taluni suoi contenuti, invero, sono ripresi nello scritto analizzato retro, sub 2), sicché – ferma restando l’esigenza di tener conto di questo rilievo all’atto della valutazione complessiva della produzione scientifica del candidato (v. infra) – è possibile comunque attribuire al contributo qui in esame la valutazione di
«buono».
10. Articolo su rivista (di classe non A) e in lingua spagnola intitolato «Integración del contrato “incompleto” en el ordenamiento italiano», edito in «Revista de Derecho Privado» (Universidad Externado de Colombia), n. 29, luglio-dicembre 2015, pp. 113-134.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Si tratta di una rassegna delle soluzioni proposte in dottrina e in giurisprudenza in Italia. Il metodo è solo informativo e descrittivo. La collocazione non è di particolare pregio, perché la rivista non è considerata di classe A. Il giudizio è “sufficiente”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo in lingua spagnola – pubblicato su rivista di classe A – intende dar conto dei principali problemi affrontati nell’ordinamento italiano relativamente all’oggetto del contratto e alla sua integrazione. La finalità dello scritto è di tipo essenzialmente descrittivo, e non sempre sufficientemente approfonditi sono nella trattazione (così come nei riferimenti bibliografici e nello sviluppo argomentativo), i delineati nessi tra oggetto, integrazione, validità e buona fede. Complessivamente, il giudizio su questo scritto è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica e la diffusione nella comunità scientifica della collocazione editoriale del contributo sono di difficile identificazione. La rivista, infatti, non è considerata di classe A dall’ANVUR, ma è facilmente consultabile on line dal suo sito internet, che ne offre gratuitamente i contenuti. L’elevata internazionalità del contributo in esame, confermata dalla lingua della sua redazione, non ne attenua il valore prevalentemente informativo e descrittivo, che porta l’autore a dar conto – comunque con adeguato rigore metodologico – dei principali problemi sottesi alla definizione di oggetto del contratto e all’individuazione delle sue fonti di integrazione. La rassegna bibliografica in tal modo compiuta sacrifica – a volte in modo eccessivo – i profili di originalità che talvolta compaiono nella ricostruzione dell’autore e ciò impone di attribuire al contributo una valutazione di «sufficiente».
11. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Il riconoscimento di status tra limite dell’ordine pubblico e best interest del minore» (nota ad App. Torino, 29/10/2014), edito in «Famiglia e diritto», 2015, pp. 825-829.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La nota alla sentenza della Corte di Appello di Torino affronta il tema del riconoscimento dello status e dell’interesse prioritario del minore. L’analisi dell’a. torna su di un tema affrontato più volte. La rivista non è di fascia A. Il contributo dell’autore non ha tratti di originalità. Il giudizio è “sufficiente”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo– pubblicato su una rivista non di classe A – consiste in una nota di commento ad una sentenza di merito del 2014 (C. Appello di Torino) nella quale è stato affrontato il problema se l’atto di nascita di minore che, secondo la legge straniera (spagnola) è figlio sia della madre che lo ha partorito che del coniuge dello stesso sesso, sia contrario all’ordine pubblico, e se l’omosessualità dei coniugi sia contraria per l’ordinamento italiano alla formazione di una famiglia. L’A. aderisce alla pronuncia della Corte di Appello in commento, che fa leva sull’interesse preminente del minore, in linea con il Reg. CE 2201/2003, ampliando l’argomentazione con riferimenti dottrinali e nel solco di una interpretazione costituzionalmente orientata. Anche questo scritto si occupa (sia pure relativamente ad istituti diversi) della tutela del minore nel contesto indagato dai contributi sub 5, 6 e 7 sopra esaminati. Anche per questo scritto vale complessivamente il giudizio di un contributo chiaro ed informato ma essenzialmente descrittivo, e dunque la valutazione in termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto è buona, perché la rivista, per quanto non ricondotta dall’ANVUR tra quelle di classe A, è sufficientemente diffusa nella comunità scientifica, ha un’autorevole direzione e sottopone a referaggio i lavori che ospita, tanto che il già citato catalogo ACNP attesta che essa è attualmente posseduta, in forma cartacea, da 61 biblioteche in Italia ed è comunque consultabile anche on line accedendo – a pagamento – alle risorse digitali IPSOA e Xxxxxxx Kluwer. In ordine ai contenuti, lo scritto è riferibile al genere della nota a sentenza, sicché si risolve in un’analisi – puntuale e corredata da un adeguato apparato bibliografico – dei contenuti della pronuncia esaminata. L’argomento oggetto della pubblicazione, inoltre, insiste nuovamente sul tema dell’omogenitorialità, similmente a quanto rilevato per gli scritti valutati retro, sub 5), 6) e 7). Tale rilievo non impedisce di valutare singolarmente questo contributo, attribuendogli una valutazione sintetica nei termini di
«sufficiente», ma dovrà costituire oggetto di esame all’atto della disamina della produzione scientifica complessiva del candidato (v. infra).
12. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «La rilevabilità d’ufficio della nullità negoziale tra limiti sostanziali e processuali», edito in «Rivista di diritto privato», 2014, pp. 545-564.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L.a affronta il controverso problema della rilevabilità d’ufficio della nullità nell’evoluzione della dottrina e della giurisprudenza con alcune motivazioni riassuntive e critiche. Il contributo è interessante e presenta qualche spunto di originalità. La collocazione editoriale è autorevole. Il giudizio è “buono”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo– pubblicato su una rivista di classe A – affronta il problema della rilevabilità d’ufficio della nullità del contratto con particolare riferimento ai casi nei quali siano proposte in giudizio domande di annullamento o di rescissione. L’articolo (scritto prima delle due sentenze della Cassazione a SS. UU. n. 26242 e 26243 del 12.12.2014) ripercorre l’itinerario giurisprudenziale e i principali contributi della dottrina in materia. Si tratta di un contributo chiaro ed informato ma non caratterizzato da una impostazione particolarmente originale. Esso è valutabile in termini di «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rivista che ospita il contributo, oltre ad essere considerata dall’ANVUR come rivista di classe A, gode di ampia diffusione nel panorama editoriale italiano ed è nota ed apprezzata dalla comunità scientifica, autorevoli esponenti della quale compongono il comitato scientifico, la direzione ed il comitato di valutazione scientifica della stessa. A titolo meramente informativo, è sufficiente, sul punto, ricordare che, secondo i dati offerti dal già richiamato catalogo ACNP, la rivista in esame è attualmente posseduta da 78 biblioteche in tutto il territorio nazionale. La procedura di referaggio cui sottopone i lavori in essa pubblicati conferma ulteriormente la rilevanza scientifica del luogo di pubblicazione dell’opera e la sua diffusione nella comunità scientifica. In ordine ai contenuti, lo scritto si lascia positivamente apprezzare non solo per tutti i connotati qualificatori dei contributi finora esaminati, cioè chiarezza espositiva, rigore metodologico e buona capacità di astrazione teorico- concettuale, ma anche e soprattutto per originalità contenutistica, visto che il classico problema della rilevabilità d’ufficio della nullità è affrontato ponendo prevalente attenzione ai suoi profili sostanziali anziché alle questioni processuali che solitamente lo accompagnano nelle ricostruzioni della prevalente dottrina. L’angolo visuale prescelto consente all’autore di ripensare ai termini del dibattito giurisprudenziale e di offrire di quest’ultimo una rilettura accorta e puntuale. La valutazione si attesta dunque su «buono».
TESI DI DOTTORATO
Non allegata
CONSISTENZA COMPLESSIVA DELLA PRODUZIONE SCIENTIFICA:
Secondo quanto autocertificato dal candidato nel suo curriculum e nell’elenco pubblicazioni, il candidato presenta una produzione complessiva pari a n. 16 pubblicazioni, di cui le 12 indicate retro, sub 1)-12) costituiscono quelle allegate integralmente alla domanda e dunque valutate dalla Commissione, nel rispetto dei limiti indicati dal bando. Oltre ad esse, il candidato attesta di aver pubblicato altri 4 contributi in volume.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il candidato dimostra una promettente capacità di analisi ma non ottiene ancora risultati che si caratterizzino per l’emersione di idee originali o ricostruttive, in forma sistematica e critica. Le pubblicazioni hanno carattere spesso ripetitivo (in particolare, sul tema del preliminare e dell’omogenitorialità). Tuttavia la sua produzione si segnala per continuità e rigore. Si ritiene che il candidato possa accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato risulta adeguata. Si registra il carattere ripetitivo degli scritti presentati alla procedura (due scritti minori anticipano i contenuti della monografia, e altri quattro scritti minori vertono sulla stessa materia). Qualitativamente, le pubblicazioni allegate alla domanda confermano tutte il profilo di uno studioso attento e preparato, dotato di una chiara capacità espositiva. Tenuto conto del rigore metodologico, della rilevanza scientifica, della innovatività e della originalità, la monografia ha una valutazione di discreto e i suoi scritti minori si situano per lo più nella fascia del discreto. Si ritiene che il candidato possa accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Il numero complessivo di pubblicazioni attestato dal candidato appare congruo, avuto riguardo al fatto che, nel periodo post-laurea di quasi 6 anni, consta di 16 pubblicazioni. Dal punto di vista qualitativo, conviene evidenziare che i contributi offerti dal candidato godono di collocazioni editoriali molto adeguate, risolvendosi in larga parte (7 contributi su 12) in articoli su riviste di classe A e che la loro riconduzione al S.S.D. IUS/01 non è mai contestabile. Ciò non toglie che la produzione scientifica complessiva incontri due ordini di limiti, avuto riguardo alla presente valutazione comparativa. Da un lato, essa insiste su 3 ordini tematici di argomenti che sono reiteramente proposti nelle pubblicazioni sottoposte a valutazione e riguardano, rispettivamente, il contratto preliminare [v. sub 1), 3) e 4)], la nullità contrattuale nella regolamentazione codicistica e in talune discipline extra-codicistiche [v. sub 2), 9) e 12)] e l’omogenitorialità [v. sub 5), 6), 7) e 11)]. Tali temi riguardano ben 10 delle 12 pubblicazioni complessive e i 2 contributi rimasti sono quelli a valore maggiormente informativo, anche se dotati di maggiore livello di internazionalità in quanto redatti in lingua straniera [v. sub 8) e 10)]. Dall’altro lato, la produzione in esame – complessivamente intesa – integra solo parzialmente il requisito preferenziale indicato dal bando di concorso: lo studio del «nuovo diritto dei contratti», infatti, non è affrontato né nell’opera monografica qualitativamente più elevata, né negli scritti ad essa collegabili [v. sub 1), 3) e 4)], bensì occasionalmente negli studi dedicati alla nullità del mutuo fondiario [v. sub 2) e 9]. Avuto comunque particolare riguardo al rigore metodologico espresso dall’autore in tutti i contributi, si ritiene di poter ammettere il candidato al colloquio finale.
RELAZIONE E GIUDIZIO COLLEGIALE FINALE SUL CURRICULUM, SUI TITOLI, SULLE PUBBLICAZIONI E SULLA LINEA DI RICERCA DEL CANDIDATO N. 4
XXXXXX XXXXX
La Commissione all’unanimità richiamandosi ai singoli giudizi individuali, tenendo conto dei criteri indicati nel verbale della riunione del 6.6.2018 in base ad un giudizio comparativo dei candidati, formula un giudizio positivo in ordine ai titoli e parzialmente positivo in ordine alla produzione scientifica per i seguenti motivi. Il
contenuto degli scritti è spesso ripetitivo. Complessivamente carente è il requisito della originalità e innovatività, pur in presenza di un’analisi chiara e rigorosa. Le linee di ricerca del candidato sono parzialmente congruenti con il progetto di studio del bando consistente ne “i rimedi in ambito contrattuale”. Il titolo preferenziale richiesto dal bando ed incentrato sullo studio del “nuovo diritto dei contratti” non è sempre soddisfatto dagli scritti presentati dal candidato che dimostra, comunque, capacità di analisi e di critica. Il giudizio si può attestare dunque su una valutazione complessiva per i titoli e le pubblicazioni collocabile nella fascia tra il “discreto” e il
«buono», che consente, in comparazione con gli altri partecipanti, l’ammissione al colloquio finale.
CANDIDATO n. 5: XXXXXXXXX XXXXXXX
TITOLI VALUTABILI:
1. Attestazione, nel curriculum, del conseguimento, nel luglio 2010, della laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Firenze, con votazione 110/110 e lode e con tesi in diritto civile intitolata «I rimedi correttivi tra ordinamento interno e comunitario» (relatore: prof. Vettori).
2. Attestazione, nel curriculum, del conseguimento, in data 14.7.2015, del titolo di Dottore di Ricerca in diritto privato europeo presso la Scuola Normale Superiore di Firenze, con tesi intitolata «la regola di adeguatezza e i contratti finanziari» (supervisor: prof. Xxxxxxx) e con un giudizio positivo della Commissione, riportato nell’allegato alla domanda in questi termini: «la ricerca attesta una profonda conoscenza delle fonti consultate durante lunghi soggiorni di studio in Inghilterra, Germania e Italia. Il risultato è frutto di un metodo rigoroso e ha sicuri tratti di originalità e di grande interesse costruttivo. Il senso critico e la misura sono i tratti costanti del lavoro».
3. Attestazione, nel curriculum, dello svolgimento, nei periodi 15.7.2011-1.9.2011 e 15.7.2012-1.9.2012, di un
soggiorno all’estero, in qualità di «Reader», presso la Xxxxxx Law Library – Cambridge University, Cambridge (Regno Unito), con possibilità di accesso alla biblioteca e di partecipazione ai seminari.
4. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, nel periodo 2.3.2015-27.6.2015, di un soggiorno all’estero, in qualità di «Young Scholarship», presso il Xxx Xxxxxx Institute for Comparative and International Private Law, Hamburg (Germania).
5. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, nel periodo 22.9.2014-22.12.2014, di un soggiorno all’estero, in qualità di «Visiting Research Student», presso la Durham Law School, Durham (Regno Unito: sponsor xxxx. Xxxxx).
6. Attestazione, nel curriculum, dello svolgimento, nel periodo 1.2.2018-31.3.2018, di un soggiorno all’estero, in qualità di «Visiting Scholar Post Doc», presso il Xxx Xxxxxx Institute for Comparative and International Private Law, Hamburg (Germania), per lo svolgimento di una ricerca sul tema «Intergenerational transfers and the prohibition of the succession agreements in the light of the EU Succession Regulation 650/2012».
7. Attestazione, nel curriculum, del conseguimento, nel periodo luglio 2017 – 31.1.2018, del titolo di Borsista di ricerca in diritto privato (IUS/01) presso l’Università degli Studi di Firenze, con borsa finanziata dalla Fondazione Toscana per la successione d’impresa Xxxxx Xxxxxxx XxxxxxxxX (Progetto di ricerca: «il passaggio generazionale dell’impresa tra patrimoni e patti» – xxxx. Xxxxxxx).
8. Attestazione, nel curriculum, del conseguimento, nel periodo marzo 2016 – marzo 2017, del titolo di Borsista di ricerca in diritto privato (IUS/01) presso l’Università degli Studi di Firenze, con borsa finanziata dalla Fondazione Italiana del Notariato (progetto di ricerca: «la circolazione dei beni fra regole e principi» – prof. Vettori).
9. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, nel periodo 2015- 2016, di attività di docenza post-universitaria e in Istituti di insegnamento superiore, presso la Italian University Line (Firenze), al Master di II livello «la dirigenza scolastica: una risorsa tra qualità e innovazione» (insegnamento di «Gestione giuridica e diritto legislativo» e del modulo «responsabilità civile» di 6 CFU).
10. Attestazione, nel curriculum, della qualifica di «cultore della materia in diritto civile» presso l’Università degli Studi di Firenze, dal settembre 2011 ad oggi, con assistenza alle cattedre di diritto civile e diritto privato presso il Dipartimento di Giurisprudenza (prof. Vettori).
11. Attestazione, nel curriculum, dell’ammissione all’esercizio della professione forense presso l’Ordine degli Avvocati di Napoli dal 11.11.2013.
12. Attestazione, nel curriculum, della partecipazione, come relatore, ai seguenti convegni: a) «Diritto Europeo dei contratti: dialogo tra generazioni» (Montepulciano – Università di Siena – 15.-17.9.2011) con una relazione intitolata «Il giusto rimedio: per un ripensamento delle tutele dell’investitore»; b) Panel «Rights and cohesion. The different models of social justice across Europe» (Festival d’Europa, 9.5.2013, Firenze) con una relazione intitolata «Protezione dell’investitore e diritto privato»; c) «Il diritto dei privati fra leggi e sentenze» (Firenze, Università di Firenze, 18.11.2016) con una relazione intitolata «Protezione dell’investitore e principio di effettività».
13. Attestazione, nel curriculum, della qualifica di Membro del «Freunde des Hamburger Max-Planck-Instituts» (2015) e della «Società Italiana di Diritto Comparato» (2015).
14. Attestazione, nel curriculum, della qualifica di membro della redazione della rivista «Persona e mercato» dal 2016.
Giudizio individuale dei Commissari sul curriculum, sul profilo e sui titoli del candidato n. 5 XXXXXXXXX XXXXXXX
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il complesso dei titoli ricavabile dal curriculum e dall’elenco fornito dal candidato attesta un’intensa attività post-laurea, che si sostanzia, in particolare, sui seguenti elementi: dottorato di ricerca presso una prestigiosa istituzione quale la Scuola Normale Superiore, con il massimo dei voti e la lode e con un giudizio molto positivo; soggiorni all’università di Cambridge, al Xxx Xxxxx Institut di Hamburg, Visinting presso la Durham Law School; la titolarità di borse di ricerca presso l’università di Firenze per lunghi periodi; l’attività di docenza post-universitaria al Master di II Livello presso l’Italian University Line (6 CFU); la partecipazione come relatore a convegni; la partecipazione agli organi redazionale di una rivista e ad Istituzioni universitarie. Il giudizio è senz’altro di «distinto» per la qualità dei riconoscimenti e la prestigiosa attività di formazione e attività didattica, che attestano uno studioso impegnato e di grandi qualità.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il curriculum e l’elenco dei titoli del candidato sono degni di un giudizio ampiamente positivo, per la documentata attività di ricerca e di didattica, per le borse di perfezionamento post-dottorato, per le esperienze all’estero, per gli incarichi di insegnamento, per l’attività di relatore nella materia di studio del nuovo diritto dei contratti costituente titolo preferenziale ai sensi del Bando (tema di specifico interesse anche delle sue pubblicazioni, v. infra) e per la partecipazione al comitato di redazione di una rivista specializzata nelle tematiche del nuovo diritto dei contratti. Complessivamente, si ritiene di poter attribuire al candidato una valutazione – limitatamente ai titoli e tenuto conto del predetto titolo preferenziale – attestantesi su «distinto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La consultazione del curriculum e dell’elenco titoli allegato alla domanda offre la descrizione di uno studioso già dotato di elevati connotati di maturità scientifica, stante il ricco ed articolato percorso formativo post-laurea che ha compiuto. Laureatosi brillantemente all’Università di Firenze [v. sub 1)], il candidato non si è infatti limitato a frequentare e concludere – in modo ancor più brillante e presso una sede oltremodo prestigiosa – un corso di dottorato [v. sub 2)], ma ha svolto ben 5 soggiorni all’estero in sedi molto prestigiose [v. sub 3), 4), 5) e 6)], vincendo, dopo il conseguimento del titolo di dottore di ricerca, ben 2 borse di perfezionamento post-dottorato
[v. sub 7) e 8)] e partecipando, in qualità di componente, al comitato di redazione di una rivista («Persona e mercato»), che, per quanto non collocata in classe A dall’ANVUR, vanta comunque un’ampia diffusione nella comunità scientifica, essendo consultabile gratuitamente on line con accesso diretto dalla piattaforma DOGI, che rappresenta il principale strumento telematico con il quale si dà avvio ad una ricerca dottrinale su argomenti giuridici [v. sub 14)] e attiene al campo del nuovo diritto dei contratti. Per quanto attiene ai titoli più specificamente riferibili alla didattica, alla costante collaborazione con una prestigiosa cattedra universitaria [v. sub 10)], il candidato affianca lo svolgimento di attività di docenza in corsi di formazione post-laurea e per gli insegnanti superiori [v. sub 9)], nonché la partecipazione, in qualità di relatore, a 3 convegni [v. sub 12)]. I titoli indicati e, in particolare, l’argomento delle relazioni tenute ai convegni e delle ricerche compiute durante i soggiorni all’estero [v. sub 12) e 6)] permettono di ritenere integrato il titolo preferenziale indicato dal bando di concorso ed incentrato sullo studio del «nuovo diritto dei contratti», consentendo di offrire una valutazione complessiva dei titoli nei termini di «distinto».
PUBBLICAZIONI VALUTABILI E GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SU OGNI PUBBLICAZIONE
1. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «La clausola di tolleranza», edito in «Persona e Mercato», 2017, pp. 219-234.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a. esamina la clausola di tolleranza muovendo da una significativa casistica nel diritto interno, nella common law e nel diritto uniforme europeo. Ne esamina poi la forma vincolante, la meritevolezza e il collegamento con la buona fede. Le conclusioni sono rilevanti e molto buone le capacità critiche e sistematiche. Il giudizio è “ottimo”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe non A ma di primaria importanza nel dibattito contemporaneo sul nuovo diritto dei contratti) ha ad oggetto la clausola di tolleranza. L’indagine, che muove dalla preliminare individuazione di uno specifico significato della clausola, e dalla constatazione di una assenza di una giurisprudenza interna rilevante e di specifici approfondimenti dottrinali, è condotta con rigore metodologico. Lo scritto costituisce un contributo informato, consapevole ed originale nel campo del nuovo diritto dei contratti. Il giudizio è «ottimo».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto è adeguata, perché la rivista, per quanto non collocata in classe A dall’ANVUR, gode di ampia diffusione nella comunità scientifica, essendo accessibile gratuitamente on line dal sito ad essa dedicato e dall’archivio di ricerca DOGI, che rappresenta il principale strumento telematico con il quale si dà avvio alla ricerca dottrinale di contributi pubblicati su riviste giuridiche. L’autorevolezza del fondatore della rivista, del suo Comitato di direzione e del Comitato dei revisori, composti da alcuni dei più significativi studiosi italiani ed europei, nonché la rigida procedura di referaggio cui sono sottoposti i lavori in essa pubblicati, attestano la bontà della collocazione editoriale dello scritto, che si lascia ampiamente apprezzare anche per i suoi contenuti, perché l’autore, prendendo avvio dalla disamina di una clausola ampiamente diffusa nella più recente prassi negoziale, ne ridefinisce la reale portata precettiva all’esito di un’indagine che attesta rigore metodologico e piena capacità di utilizzo delle categorie concettuali tradizionali che sono rivisitate tenendo conto dell’influenza del diritto privato di matrice comunitaria. Lo scritto integra il requisito preferenziale indicato dal bando, contribuendo allo studio del «nuovo diritto dei contratti» e merita, anche per questo motivo, una valutazione di «ottimo».
2. Monografia intitolata «La regola di adeguatezza e il contratto», Xxxxxxx, 2017.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’ampia e ricca monografia contiene una analitica ricostruzione delle fonti normative. Dalla legge 1/91, all’art. 25 della direttiva 2014/65/EU, ai primi regolamenti della Consob, al testo unico del regolamento Consob del 1998, sino alla legge sulla tutela del risparmio, le direttive MIFID e il regolamento Consob del 2007. Questa minuziosa e pregevole ricostruzione apre la via della ricerca delle conseguenze civilistiche della violazione della suitability, la quale è esaminata in un contesto internazionale che muove dall’esperienza statunitense dopo la crisi del 1929 e le successive riforme. Per proseguire poi con l’analisi della legislazione inglese e della disciplina italiana sotto ogni profilo, sino alle sentenze Rordorf del 2007. Questa prima parte non ha un carattere solo informativo ma costituisce una ricostruzione robusta per ogni analisi del tema.
La seconda parte cambia metodo e scenario. L’a. con una analisi originale pone in luce l’evoluzione dell’adeguatezza come regola di validità. Ciò in controtendenza con la giurisprudenza italiana ed europea che ha confinato, per lo più, la violazione di tale requisito in una regola di responsabilità. Le soluzioni sono sempre intelligenti e misurate, e prevale l’equilibrio nell’indicazione del rimedio invalidante e la cura dogmatica nella motivazione. Si tratta di un’opera di grande spessore, originale e innovativa. Pienamente integrati sono il profilo e le linee di ricerca richieste dal bando. Il giudizio è «eccellente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (inserito in una nota collana di studi giuridici) consiste in una monografia che elegge ad oggetto il concetto di adeguatezza nel diritto contrattuale. L’indagine è ampia e completa, e denota una piena consapevolezza e conoscenza dei problemi applicativi. Le tesi e le aperture innovative sono argomentate e dimostrate con rigore metodologico e dimostrano maturità ed equilibrio. Lo scritto costituisce un contributo di notevole importanza nell’odierno dibattito sui poteri, i limiti e le tecniche del sindacato giudiziale sul contenuto del contratto. L’ampia opera monografica assolve in pieno il titolo preferenziale previsto dal Bando relativamente allo studio del nuovo diritto dei contratti ed è inoltre pienamente congruente con le linee di ricerca richieste per il progetto previsto dal bando sui “rimedi nel diritto contrattuale”. Il giudizio è «eccellente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La monografia è inserita in una nota collana di studi giuridici (i «Quaderni di “Studi senesi”», n. 144), che può trarre beneficio, nella sua diffusione, non solo dalla prestigiosa casa editrice che la ospita, ma anche e soprattutto dall’elevata presenza della rivista da cui la collana trae origine nelle biblioteche giuridiche italiane: conviene sul punto ricordare, a titolo meramente informativo, che la rivista «Studi senesi» è attualmente posseduta – stando ai dati del catalogo ACNP (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxx.xx) – da ben 69 biblioteche in tutta Italia. I relativi «Quaderni», inoltre, sono composti da contributi sottoposti ad una rigida procedura di referaggio e vantano un comitato scientifico e una direzione di assoluto prestigio nel panorama giuridico italiano. In ordine ai contenuti, la monografia si presenta come uno studio completo e puntuale della regola di «suitability» nelle relazioni contrattuali. Particolarmente interessante è la parte dello studio dedicata all’evoluzione storica della regola, al suo sviluppo nei sistemi di common law e alla sua «importazione» nei modelli continentali, che ne offrono espresso richiamo in alcuni dati normativi sottoposti dall’autore ad una rilettura sistematica dotata di rilevante originalità. Il rigore metodologico che accompagna costantemente l’indagine impedisce, infatti, di ritenere che tali parti dell’opera siano riconducibili a S.S.D. diversi da quello riguardante la presente valutazione comparativa o, più genericamente, si limitino ad operazioni di natura comparatistica, trattandosi, al contrario, di una vera e propria riflessione di diritto privato europeo, condotta alla luce di un’impostazione dogmatica classica di stampo positivo-normativistico riletta in ragione della sempre più evidente influenza che la regolamentazione di matrice comunitaria può avere nella rielaborazione delle categorie tradizionali. Il discorso ricostruttivo, per quanto inevitabilmente destinato a ripartirsi nell’analisi delle singole fattispecie nelle quali la regola è invocata, conserva un impianto unitario, perché dedica costante attenzione alla ricostruzione sistematica degli strumenti
protettivi messi a disposizione del «cliente», in relazione alle qualificazioni soggettive che in concreto lo caratterizzano, nelle operazioni di acquisto di prodotti finanziari. Il contributo offre dunque un’originale valutazione anche della regolazione complessiva del mercato finanziario italiano ed europeo e le discipline di settore sono pazientemente ed attentamente vagliate alla luce della disciplina «generale» del contratto e del rapporto obbligatorio, alla quale è restituita nuova centralità mediante un’originale rilettura anche del dogma di eguaglianza formale del soggetto di diritto e del valore «integrativo» della regola di buona fede. L’elevata originalità dell’indagine, il rigore metodologico che l’accompagna, la completezza dei riferimenti bibliografici e la piena ascrivibilità della stessa al titolo preferenziale indicato dal bando di concorso ed incentrato sullo studio del «nuovo diritto dei contratti» consentono una sua qualificazione in termini di «eccellenza».
3. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «La regola di appropriatezza nei contratti di servizio di risparmio amministrato», edito in «Rivista di diritto privato», 2017, pp. 457-477.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’A. analizza in base agli artt. 41 e 42 del regolamento Consob 16190/2007 i contratti di risparmio amministrato soffermandosi sulle modalità oggettive e soggettive della regola di appropriatezza nella raccolta dei dati, con alcune sovrapposizioni rispetto allo studio monografico. Il metodo mostra una capacità di analisi critica di alto profilo. La collocazione editoriale è prestigiosa. Il contributo integra il titolo preferenziale e le linee di ricerca indicati nel bando. Il giudizio è “ottimo”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe A) consiste in un saggio che ha ad oggetto la c.d. regola di appropriatezza nei contratti di risparmio amministrato. Esso ha contenuti collegati e parzialmente sovrapponibili a quelli della monografia sub 2). L’A. evidenzia il significato e le ragioni del superamento del precedente paradigma normativo del c.d. “disclose or abstain” e delinea le ragioni, il fondamento ed i limiti del rimedio risarcitorio. L’indagine, esposta con chiarezza, è condotta con rigore metodologico e apporta un contributo originale ed adeguatamente argomentato. Il profilo e le linee di ricerca sono coerenti con quanto richiesto dal bando. Il giudizio è «ottimo».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rivista che ospita il contributo, oltre ad essere considerata dall’ANVUR come rivista di classe A, gode di ampia diffusione nel panorama editoriale italiano ed è nota ed apprezzata dalla comunità scientifica, autorevoli esponenti della quale compongono il comitato scientifico, la direzione ed il comitato di valutazione scientifica della stessa. A titolo meramente informativo, è sufficiente, sul punto, ricordare che, secondo i dati offerti dal già richiamato catalogo ACNP, la rivista in esame è attualmente posseduta da 78 biblioteche in tutto il territorio nazionale. La rigida procedura di referaggio cui sottopone i lavori in essa pubblicati conferma ulteriormente la serietà del luogo di pubblicazione dell’opera in esame, i cui contenuti si lasciano positivamente apprezzare per completezza dei riferimenti bibliografici, rigore metodologico ed originalità degli esiti rimediali e ricostruttivi ai quali l’indagine perviene. I contenuti presentano qualche collegamento con alcuni passaggi argomentativi sviluppati nella monografia analizzata retro, sub 2) e denotano il medesimo rigore. Lo scritto è sinteticamente valutabile come «ottimo» anche in ragione della sua idoneità ad integrare il titolo preferenziale e il richiamo alle linee di ricerca indicati dal bando.
4. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Effettività della tutela e poteri del giudice», edito in «Rivista trimestrale di diritto e procedura civile», 2017, pp. 961-990.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Si tratta di un pregevole saggio sul principio di effettività esaminato nella sua funzione e nel suo contenuto per assicurare una tutela effettiva ad ogni interesse meritevole. La casistica è molto ampia e la capacità critica di
approfondimento dimostra una robusta idoneità scientifica. La rivista è tra le più autorevoli e prestigiose. Il tema è congruente con il profilo e le linee di ricerca previste dal bando. Il giudizio è “ottimo”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe A) consiste in un saggio che ha ad oggetto il principio di effettività nella dimensione della tutela giurisdizionale. L’A. procede con metodo rigoroso dall’indagine della giurisprudenza in vari ambiti, concludendo, in modo adeguatamente motivato ed argomentato, nel senso della esistenza di un principio di effettività della tutela che si impone al Giudice oltre i tradizionali confini segnati dal dovere di assicurare il riconoscimento del diritto azionato e un processo equo. L’analisi e le conclusioni, esposte con chiarezza, apportano un contributo originale e confermano le doti di piena maturità scientifica, di rigore metodologico e di equilibrio del candidato. Il giudizio è «ottimo».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto è valutabile come ottima, in considerazione del fatto che la rivista che lo ospita, oltre ad essere considerata di classe A dall’ANVUR, è una delle più note ed autorevoli riviste giuridiche di diritto civile italiano e ha ancora una diffusione cartacea notevolissima, visto che, stando ai dati del già citato catalogo ACNP, è oggi posseduta da 160 biblioteche in Italia e la sua diffusione è ancora più capillare, essendo inserita nel portale «De Jure» della casa editrice Xxxxxxx, dal quale è possibile – a pagamento – scaricarla in pdf integrale. L’autorevolezza dei componenti della direzione e del comitato scientifico, che sono rappresentati da alcuni dei più noti civilisti italiani, e la procedura di referaggio che accompagna la pubblicazione dello scritto costituiscono indici di valutazione senz’altro positiva del contributo, i cui contenuti confermano la serietà dell’autore e la sua capacità di affrontare problemi specifici attraverso una seria e rigorosa categorizzazione concettuale. Il costante dialogo con le esperienze giuridiche straniere, con le fonti del diritto comunitario e con la giurisprudenza della Corte di giustizia europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo contribuisce alla creazione di uno scritto di diritto privato europeo, sempre attento al rispetto della dogmatica classica, ma ormai sensibile all’esigenza di un suo ripensamento radicale che tenga conto dell’influenza di fonti di produzione e cognizione ad essa sostanzialmente estranei e che debbono essere armonizzate dal paziente lavoro dell’interprete, chiamato comunque ad offrire sempre applicazione al diritto interno. Il lavoro integra parzialmente il requisito preferenziale sul «nuovo diritto dei contratti» indicato dal bando mentre risulta coerente con le linee di ricerca del progetto sui “rimedi contrattuali”. La valutazione può dunque attestarsi su «ottimo».
5. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «La nullità del contratto e l'interest rate swap», edito in
«Questione Giustizia», 3/2017, pp. 177-184.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a. esamina la giurisprudenza intervenuta sul tema dei derivati e pone in luce gli elementi di tutela di fronte allo swap sottoscritto dalla banca o da altri intermediari con i clienti. Puntuale la ricostruzione e utile l’indagine. La rivista non appartiene alla fascia A. Il giudizio è “buono”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe non A) consiste in un articolo che ha ad oggetto il trattamento dell’interest rate swap come contratto OTC (over the counter). Esso ha contenuti collegati e parzialmente sovrapponibili a quelli della monografia sub 2). L’A. evidenzia in forma sintetica le ragioni della differenziazione di tutela della controparte dell’intermediario finanziario a seconda della adeguatezza o inadeguatezza dello strumento finanziario, che si riverbera sul giudizio di validità del contratto. L’esposizione è chiara e lo scritto dimostra l’approfondita ricerca condotta dall’A. con spirito critico e consapevolezza sistematica. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto può dirsi solo parzialmente adeguata, perché la rivista, oltre a non essere considerata di classe A dall’ANVUR, presenta una diffusione editoriale difficilmente valutabile, in quanto oggi non ha più veste cartacea e solo da pochi anni è integralmente consultabile on line gratuitamente dal suo sito internet, al quale, tuttavia, non è possibile accedere direttamente dalla piattaforma DOGI, il che rende oggettivamente più difficile individuare con immediatezza il contributo durante il compimento di una ricerca dottrinale. Dalla consultazione dei numeri editi on line, peraltro, non è possibile dedurre la sussistenza di una procedura di referaggio volta a controllare preventivamente il contributo edito, i cui contenuti si lasciano comunque positivamente apprezzare per adeguatezza dei riferimenti bibliografici, rigore metodologico e originalità delle soluzioni sviluppate, anche se gran parte di esse costituisce una riformulazione delle considerazioni più ampiamente svolte nella monografia analizzata retro, sub 2), in particolare per quanto attiene ai rapporti tra regola di «adeguatezza» e regole di validità, avuto anche riguardo alle puntuali e pregevoli analisi già operate, sempre con riferimento allo «swap», negli scritti analizzati infra, sub 8) e 12). Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
6. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Regola di adeguatezza e validità del contratto», edito in «Europa e diritto privato», 2016, pp. 335-379.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a. pone in luce nel saggio una possibile inversione di tendenza nel sistema finanziario in Europa, segnata dall’evoluzione della disciplina alternativa dell’adeguatezza. Il rilievo normativo sulla invalidità del contratto in caso di violazione è argomentato in base all’attenta osservazione del dato normativo più recente che fa pensare ad un’attenzione verso un modello di “economia sociale di mercato nella intermediazione mobiliare finanziaria”. Denso ed originale il contenuto del saggio il cui contenuto è ripreso anche nella monografia. La rivista è prestigiosa ed autorevole. Il giudizio è “distinto”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe A) consiste in un saggio che ha ad oggetto il concetto di adeguatezza e il suo riverbero sul giudizio di validità del contratto. Lo scritto dà conto di una pregevole ed originale ricerca che anticipa alcuni dei contenuti esposti nel corpo dell’ampia monografia sopra esaminata sub 2). Anche in questo caso, l’esposizione è chiara e lo scritto, che dimostra la piena maturità scientifica dell’A., costituisce un contributo originale ed equilibrato sulla teoria del contratto nel campo del nuovo diritto dei contratti. Il giudizio è «ottimo».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale del contributo può dirsi «ottima», perché la rivista che lo ospita, oltre ad essere considerata dall’ANVUR come rivista di classe A, gode di ampia diffusione nel panorama editoriale italiano, è nota ed apprezzata dalla comunità scientifica, autorevoli esponenti della quale compongono la direzione, il comitato scientifico e quello dei revisori. La versione cartacea della rivista, peraltro, secondo i dati offerti dal già richiamato catalogo ACNP, è posseduta da 87 biblioteche in tutto il territorio nazionale e il dato è destinato a crescere notevolmente ove si ricordi che la rivista è inserita nel portale «De Jure» della casa editrice Xxxxxxx, dal quale è possibile – a pagamento – scaricarla in pdf integrale. La rigida procedura di referaggio cui sottopone i lavori in essa pubblicati conferma ulteriormente la serietà del luogo di pubblicazione dell’opera in esame, i cui contenuti si lasciano positivamente apprezzare per rigore metodologico, originalità e adeguatezza dei riferimenti bibliografici, nonostante qualche parziale sovrappposizione con alcune parti della monografia analizzata retro, sub 2). Ciò non impedisce di attribuire al contributo la valutazione di «ottimo», avuto riguardo al rigore metodologico e all’originalità di alcune soluzioni ivi espresse.
7. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Effettività della tutela: una casistica», edito in «Persona e Mercato», 2016, I, pp. 62-96.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il saggio approfondisce l’analisi del principio di effettività, attraverso una minuziosa ricerca della casistica giurisprudenziale in molti settori di diritto civile interno e sovranazionale. Molto utile l’approfondimento e l’analisi dei precedenti su un tema già approfondito in altro saggio. L’analisi si caratterizza qui per un’attenzione minuziosa alla casistica giurisprudenziale e alla sua valutazione. Il giudizio è “buono”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe non A ma di primaria importanza nel dibattito contemporaneo sul nuovo diritto dei contratti) consiste in un saggio che ha ad oggetto il principio di effettività nella dimensione della tutela giurisdizionale. Lo scritto costituisce, dal punto di vista cronologico, il secondo contributo – tra quelli presentati dal candidato nella presente procedura – al tema di cui si occupa anche il posteriore contributo sub 4) sopra esaminato, nel quale ultimo l’A. affina l’analisi esposta in questo scritto, e in alcuni passaggi ne perfeziona la sintesi concettuale. L’opera conferma la padronanza degli strumenti di teoria generale da parte dell’A. e la sua sicurezza nel muoversi, con consapevolezza e senso della misura, tra i temi più complessi. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Sull’adeguatezza della collocazione editoriale dello scritto, è sufficiente rinviare a quanto già rilevato retro, sub 1), per l’altra pubblicazione edita nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, lo scritto assume i contorni di un’intelligente rassegna giurisprudenziale, nella quale una pluralità di casi è acutamente ricondotta ad un fondamento unitario attraverso la rielaborazione personale del principio di «effettività». Non si nota una reale sovrapposizione di contenuti con lo scritto analizzato retro, sub 4), il quale costituisce, invece, l’esito di una successiva categorizzazione ed astrazione concettuale, che, tuttavia, ha preso pur sempre le mosse dalla puntuale analisi casistica operata nello scritto qui valutato. Può dunque attribuirsi a quest’ultimo una valutazione in termini di «buono».
8. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Primi appunti sull’Interest rate swap non adeguato», edito in
«Persona e Mercato», 2015, II, pp. 23-32.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’esame della giurisprudenza sul tema conduce l’autore ad una riflessione sulla controversa figura contrattuale. La qualificazione e la ricerca della disciplina applicabile sono sempre oggetto di una puntuale analisi critica. Lo scritto è adeguato al profilo e alle linee di ricerca richieste dal bando. Il metodo e l’argomentazione sono rigorosi. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe non A ma di primaria importanza nel dibattito contemporaneo sul nuovo diritto dei contratti) consiste in un articolo che ha ad oggetto il trattamento dell’interest rate swap come contratto OTC (over the counter). Esso ha contenuti collegati e parzialmente sovrapponibili a quelli della monografia sub 2) e degli articoli sub 5) e 6) sopra esaminati, che espongono l’evoluzione e l’affinamento del pensiero dell’A. sull’argomento oggetto della ricerca. L’A. espone i primi risultati della idea ricostruttiva volta a delineare la tutela della controparte dell’intermediario finanziario sul piano della validità del contratto attraverso il concetto di adeguatezza. L’esposizione è chiara e lo scritto dimostra lo spirito critico e la consapevolezza sistematica del candidato. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Sull’adeguatezza della collocazione editoriale dello scritto, è sufficiente rinviare a quanto già rilevato retro, sub
1) e 7), per le altre pubblicazioni edite nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, rigore metodologico, adeguatezza dei riferimenti bibliografici e originalità nella ricostruzione dei connotati di «aleatorietà» del contratto di «IRS non adeguato» permettono di attribuire la valutazione di «buono», avuto anche riguardo all’idoneità del lavoro di integrare il requisito preferenziale indicato dal bando di concorso.
9. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «L'azione di risarcimento per fatti illeciti degli Stati e il principio di effettività della tutela giurisdizionale. Nota a margine della sentenza n° 238/2014 della Corte Costituzionale», edito in «Persona e Mercato», 2014, pp. 163-185.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’analisi della sentenza della Corte e dell’ordinanza di rinvio coglie un aspetto importante. La presa di coscienza giurisprudenziale del valore costituzionale del principio di effettività tratto dagli artt. 2 e 24 della Costituzione. Principio che consente alla corte di eludere la norma internazionale sull’immunità degli Stati per affermare una loro responsabilità civile a seguito dei crimini di guerra. Pregevole è l’analisi di questo passaggio interpretativo. Il giudizio è “distinto”.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe non A ma di primaria importanza nel dibattito contemporaneo sul nuovo diritto dei contratti) consiste in un articolo che ha ad oggetto il principio di effettività nella dimensione della tutela giurisdizionale. Lo scritto, che muove dall’analisi di una sentenza della Corte Costituzionale, costituisce, dal punto di vista cronologico, il secondo contributo – tra quelli presentati dal candidato nella presente procedura – al tema di cui si occupano anche i posteriori contributi sub 7) e sub 4) sopra esaminati, nel quale ultimo l’A. porta a definizione la ricerca esponendone i risultati complessivi. L’opera conferma le qualità di ricercatore del candidato e la sua tensione verso la sistemazione concettuale dei dati giurisprudenziali con un metodo rigoroso ed un’esposizione ordinata e chiara. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Sull’adeguatezza della collocazione editoriale dello scritto, è sufficiente rinviare a quanto già rilevato retro, sub 1), 7) e 8), per le altre pubblicazioni edite nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, lo scritto merita una valutazione sintetica in termini di «buono», perché, pur rappresentando, di fatto, una nota a sentenza, offre già una prima ed originale enucleazione dell’interpretazione del principio di effettività della tutela che sarà più ampiamente sviluppata negli scritti già analizzati retro, sub 4) e 7).
10. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Il giudice comune e il principio di effettività della tutela giurisdizionale: note a margine di Cassazione 21255/2013», edito in «Persona e Mercato», 2014, pp. 55-70.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Si tratta di una analisi del caso CIR-FININVEST e della sentenza della Cassazione del 2013 che utilizza il principio di effettività per assicurare una tutela risarcitoria come tutela più adeguata per il soggetto leso da un contegno illecito dell’altro contraente. Utile ed interessante l’esegesi della sentenza e delle sue motivazioni. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il giudizio su questo scritto è analogo a quello sull’opera sub 9) sopra esaminata. Esso muove dall’esame di una
sentenza della Corte di Cassazione (laddove nel contributo sub 9 viene esaminata una sentenza della Corte Costituzionale). Anche questo contributo (pubblicato su una rivista di classe non A ma di primaria importanza nel dibattito contemporaneo sul nuovo diritto dei contratti) consiste in un articolo avente ad oggetto il principio di effettività nella dimensione della tutela giurisdizionale. Il lavoro costituisce, dal punto di vista cronologico, il primo contributo – tra quelli presentati dal candidato nella presente procedura – al tema di cui si occupano anche i posteriori contributi sub 9), sub 7) e sub 4) sopra esaminati, nel quale ultimo l’A. porta a definizione la ricerca esponendone i risultati complessivi. L’opera permette di cogliere - insieme alle altre - il complessivo percorso di ricerca disegnato dal candidato intorno ad una idea ricostruttiva unitaria dei dati espressi dalla giurisprudenza nei più vari ambiti. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Sull’adeguatezza della collocazione editoriale dello scritto, è sufficiente rinviare a quanto già rilevato retro, sub 1), 7), 8) e 9), per le altre pubblicazioni edite nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, lo scritto rappresenta una nota a sentenza nella quale la puntuale analisi del caso offre all’autore l’occasione per una prima meditazione critica sul tema dell’effettività, che sarà ripresa e sviluppata negli scritti analizzati retro, sub 4), 7) e 9). Il giudizio di questa pubblicazione si attesta dunque su «buono».
11. Contributo in volume intitolato «I contratti bancari», edito nell’opera collettanea «Il contratto dei consumatori, dei turisti, dei clienti, degli investitori e delle imprese deboli. Oltre il consumatore», a cura di X. Xxxxxxx, Cedam, 2013, pp. 1657-1687.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a. descrive il contenuto del TUB in un’opera collettanea dedicata all’approfondimento del contratto, oltre il consumatore. Xxxxxxxx e rigorosa è l’esegesi delle norme. Il giudizio è «discreto», stante la natura dello scritto e il tono informativo richiesto dal volume collettaneo.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (inserito in un’opera collettanea prestigiosa composta di numerosi contributi allo studio del nuovo diritto dei contratti) consiste in un commento alle disposizioni del T.U.B. in materia di contratti bancari. L’esposizione è chiara e ordinata. Lo scritto, pur dimostrando la padronanza della materia da parte dell’A., propone contenuti essenzialmente descrittivi. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dell’opera è valutabile positivamente, avuto riguardo all’autorevolezza del curatore e all’ampia diffusione editoriale assicurata dalla casa editrice che ospita il volume. Anche se non è possibile capire, dalla consultazione dell’allegato, se lo scritto è stato sottoposto ad una procedura di referaggio, l’opera si lascia positivamente apprezzare per contenuti, chiarezza espositiva e adeguatezza dei riferimenti bibliografici. Prevale un’esigenza informativa e trattatistica che, per quanto non escluda la possibilità di ritenere integrato il requisito preferenziale indicato dal bando di concorso, visto che lo studio dei contratti bancari ben si inserisce nella più ampia valutazione del «nuovo diritto dei contratti», consente di attribuire allo scritto una valutazione sintetica in termini di «discreto».
12. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «La creazione razionale dell’alea nei derivati OTC e la nullità dello swap per vizio di causa», edito in «Persona e Mercato», 2013, pp. 332-347.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a. commenta una sentenza della Corte d’appello del Milano del 2013 con particolare attenzione alla qualificazione del derivato, alla sua giustificazione causale e ai rimedi. Puntuale e rigorosa è l’esegesi delle
norme e la “lettura” del provvedimento. Il tema è coerente con il profilo e le linee di ricerca richieste dal bando. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe non A ma di primaria importanza nel dibattito contemporaneo sul nuovo diritto dei contratti) consiste in un articolo che muove dall’esame di una sentenza della Corte di Appello di Milano su un contratto derivato interest rate swap OTC (over the counter). L’esposizione è chiara e ordinata. Lo scritto, pur animato in alcuni passaggi da spirito critico, propone contenuti essenzialmente descrittivi e non può considerarsi qualitativamente alla stregua dei contributi dell’A. degli anni successivi sulla stessa materia, nei quali è evidente la maturazione ed il profitto costruttivo. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Sull’adeguatezza della collocazione editoriale dello scritto, è sufficiente rinviare a quanto già rilevato retro, sub 1), 7), 8), 9) e 10), per le altre pubblicazioni edite nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, lo scritto è sinteticamente valutabile come «discreto», perché, per quanto non presenti il testo della pronuncia esaminata, in realtà si sviluppa in larga parte secondo la struttura di una nota a sentenza e le conclusioni cui l’autore perviene, pur dando conto del rigore metodologico e della serietà che contraddistinguono tutte le sue opere, appaiono ancora provvisorie e costituiranno oggetto di riesame e sviluppo nei successivi scritti dedicati al medesimo argomento [v. sub 5) e 8)].
TESI DI DOTTORATO
Non allegata
CONSISTENZA COMPLESSIVA DELLA PRODUZIONE SCIENTIFICA
Secondo quanto autocertificato dal candidato nel suo curriculum, la produzione scientifica complessiva dello stesso è pari a n. 19 pubblicazioni, di cui le 12 indicate retro, sub 1)-12) costituiscono quelle allegate integralmente alla domanda e dunque valutate dalla Commissione, nel rispetto dei limiti indicati dal bando. Oltre ad esse, il candidato attesta di aver pubblicato 5 articoli su rivista (di classe non A) e 2 contributi in volume.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il candidato si segnala in modo netto per la sua capacità critica che consente di raggiungere risultati originali dopo un’analisi approfondita, condotta con criteri razionali e rigorosi, frutto di un lungo lavoro di ricerca, di una selezione ampia dei dati e di una dimestichezza con una buona dogmatica. Pienamente integrato è il profilo e il tema di ricerca richiesto dal bando. L’ampia produzione e le sue doti sistematiche attestano una idoneità scientifica non comune. La sua ammissione al colloquio finale è pertanto sicura.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato si apprezza positivamente. Una sovrapponibilità di contenuti dei contributi presentati è ravvisabile relativamente a due filoni di indagine: quello sul concetto di adeguatezza del contratto, e quello sul principio di effettività della tutela giurisdizionale. Qualitativamente, tenuto conto del rigore metodologico, della rilevanza scientifica, della innovatività e della originalità, la produzione scientifica del candidato ottiene una valutazione nettamente superiore a quella degli altri candidati, posto che la sua ampia monografia in materia di adeguatezza è valutabile in termini di eccellenza, e soddisfa in pieno il requisito preferenziale del Bando (consistente nello studio del nuovo diritto dei contratti) e le linee di ricerca del progetto ivi richiamato (“i rimedi in ambito contrattuale”), e considerando inoltre che gli altri scritti si collocano per la maggior parte nella fascia tra il buono e l’ottimo. Per questi motivi, si ritiene che il candidato possa sicuramente accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La produzione complessiva, ove valutata in termini puramente quantitativi, è adeguata: nell’arco di tempo successivo alla laurea (cioè in quasi 8 anni), infatti, il candidato vanta 19 pubblicazioni, di cui 1 monografia, 15 articoli su rivista, di cui 3 su rivista di classe A e 12 su rivista di classe non A, e 3 contributi in volume. Avuto riguardo ai contenuti delle pubblicazioni sottoposte a valutazione, gli scritti appaiono spesso riconducibili a due filoni fondamentali di indagine, attinenti, rispettivamente, alla regola di adeguatezza nei contratti del mercato finanziario [v. sub 2), 3), 5), 6) 8) e 12)] e al principio di effettività della tutela giurisdizionale [v. sub 4), 7), 9) e 10)]. Ciò non toglie che il candidato possa vantare un titolo monografico valutabile in termini di eccellenza [v. retro, sub 2)], quattro scritti valutabili come «ottimo» e, soprattutto, un considerevole numero di pubblicazioni idonee ad integrare il titolo preferenziale indicato dal bando di concorso, contribuendo – con esiti originali – allo studio del «nuovo diritto dei contratti» [v. sub 2), 3), 5), 6) 8) e 12)]. L’afferenza degli scritti al S.S.D. IUS/01 non è discutibile e la collocazione editoriale dei medesimi è sempre adeguata e, in taluni casi, più che buona [v. sub 4)]. Avuto dunque riguardo all’elevata attitudine alla ricerca dimostrata in tutti i contributi dall’autore, al suo rigore metodologico, all’adeguatezza dei riferimenti bibliografici posti a fondamento delle sue tesi e, in genere, alla loro originalità, si ritiene di poter ammettere il candidato al colloquio finale.
RELAZIONE E GIUDIZIO COLLEGIALE FINALE SUL CURRICULUM, SUI TITOLI, SULLE PUBBLICAZIONI E SULLA LINEA DI RICERCA DEL CANDIDATO N. 5
XXXXXXXXX XXXXXXX
La Commissione all’unanimità richiamandosi ai singoli giudizi individuali, tenendo conto dei criteri indicati nel verbale della riunione del 6.6.2018 in base ad un giudizio comparativo dei candidati, formula un giudizio pienamente positivo sui titoli e le pubblicazioni per i seguenti motivi. Il profilo richiesto dal bando per uno studioso esperto nel «nuovo diritto dei contratti» è soddisfatto nei contributi più significativi e rilevanti, a partire dalla monografia, la quale, in particolare, attesta le doti di rigore nell’analisi e nel metodo che consentono di ottenere risultati originali e innovativi sulla adeguatezza dei contratti finanziari e sulle conseguenze della violazione di tale qualità normativa. Le linee di ricerca del candidato, seppur talvolta confluenti sulle medesime tematiche, sono complessivamente congruenti con il progetto di studio del bando consistente ne “i rimedi in ambito contrattuale”. Il candidato peraltro attesta pluralità di esperienze formative svolte all’estero ove ha maturato un profilo di studioso di alta qualità per le doti sistematiche, il metodo rigoroso e l’uso consapevole di una buona dogmatica: qualità tutte riscontrabili anche negli scritti minori. Il giudizio è di «ottimo» e la sua ammissione al colloquio, in comparazione con gli altri candidati, è sicura.
CANDIDATA n. 6: XXXXX XXXXXXX
TITOLI VALUTABILI:
1. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento, in data 31.10.2006, della laurea in Giurisprudenza (V.O.) presso l’Università degli Studi di Salerno, discutendo la tesi in Diritto civile dal titolo “I contratti irregolari” (relatore Xxxx. Xxxxxxx) e conseguendo voti 110/110 con lode accademica.
2. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della vittoria, nell’aprile del 2008, al
concorso per l’ammissione al dottorato di ricerca in diritto civile “I problemi civilistici della persona” – XXIII ciclo (Coordinatori: Proff. X. Xxxxxxxxxxx e Xxxxx), afferente alla Scuola di Dottorato Internazionale in “Persona, Mercato e Istituzioni” istituita presso l’Università degli Studi del Sannio, ottenendo il conferimento della relativa borsa di studio triennale, con l’assegnazione di un tema di ricerca intitolato “La partecipazione dell’atleta al fenomeno sportivo” (bando di concorso emanato con decreto rettorale n. 1451 del 13.12.2007 in G.U. n. 2 del 8.1.2008).
3. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento di un periodo di attività di studio e ricerca in qualità di «Gastwissenschaftlerin» presso l’«Institut für Ausländisches und Internationales Privat- und Wirtschaftsrecht, Xxxxxxxx-Xxxxx-Universität Heidelberg», su invito del Prof. Dr. Th. Xxxxxxxx, dal 1.11.2010 al 12.5.2011 e dal 14.4.2014 al 25.4.2014.
4. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento, in data 30.5.2012, del titolo di Dottore di ricerca in Diritto civile, discutendo la tesi dal titolo “La partecipatone dell’atleta al fenomeno sportivo”.
5. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della vittoria, nell’a.a. 2012/2013, di borsa di studio per la frequenza dei corsi alla Scuola di specializzazione in Diritto civile istituita presso l’Università degli Studi di Camerino.
6. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di componente del “Centro
ricerche sullo sport” (Ce.R.S.), istituito presso l’Università degli Studi di Parma, dal 5.5.2012.
7. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di assegnista di ricerca ex art. 22 l. n. 240 del 2010 presso il Dipartimento di Scienze giuridiche (Scuola di giurisprudenza) dell’Università degli Studi di Salerno, con progetto di ricerca su “Partecipazione associativa e sodalizi sportivi”, dal 3.6.2013 al 2.6.2016 (n. 3 annualità consecutive).
8. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di cultore della materia presso il Dipartimento di scienze giuridiche (Scuola di giurisprudenza) dell’Università degli Studi di Salerno per
l’insegnamento di Diritto civile (titolare Xxxx. Xxxxxxx) dal 1.9.2009 ad oggi.
9. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di cultore della materia presso il Dipartimento di scienze giuridiche (Scuola di giurisprudenza) dell’Università degli Studi di Salerno per
l’insegnamento di Diritto dei mezzi della comunicazione (titolare Prof.ssa Xxxxxxxx) dal 1.9.2009 ad oggi.
10. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di cultore della materia presso il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale per l’insegnamento di Diritto civile II (titolare Prof.ssa Serravalle), dal 1.1.2012 al 31.12.2012.
11. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di docente a contratto (ex art.
23, 1. n. 240/10) su “Associazionismo sportivo e ruolo dell’atleta”, insegnamento integrativo (30 ore) di Istituzioni di diritto privato, Corso di Laurea triennale in Operatore giuridico per le organizzazioni complesse, Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, dai 30.4.2012 al 31.10.2012 (bando del 30.3.2012).
12. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’affidamento dell’insegnamento di Diritto civile, modulo C: Responsabilità civile (80 ore), presso la Scuola di specializzazione per le professioni
legali dell’Università degli Studi di Salerno dal 1.9.2013 al 31.1.2014 (bando del 30.3.2013).
13. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di cultore della materia presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx” per
l’insegnamento di Istituzioni di diritto privato (titolari Prof.xx Xx Xxxxxx e Xxxxxx).
14. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di docente a contratto (ex art. 23 1. n. 240/10) su “Nuovi profili dell’autonomia negoziale”, insegnamento integrativo (10 ore) di Diritto civile I, Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza, Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale dal 1.4.2015 al 30.5.2015 (bando del 4.11.2014).
15. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’attribuzione della docenza su “I
beneficiari della procedura: il consumatore; l’imprenditore non fallibile (limiti dimensionali); enti no profit e
società sportive” nell’ambito del ciclo di lezioni del “Corso di formazione per gestori della crisi da
sovraindebitamento”, organizzato dall’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli Nord in convenzione con 1’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”, in data 7.12.2017.
16. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della docenza all’interno dell’attività
didattica destinata ai dottorati afferenti alla “Associazione dei dottorati di Diritto privato” (ADP) dal 5.9.2018.
17. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di
ricerca dell’unita locale partecipante al PRIN 2008 “Responsabilità per danno non patrimoniale nel contratto”, Responsabile e coordinatore: Xxxx. X. Xxxxxxxxxxx – durata: 2 anni – presso il Dipartimento Xx.Xx.Xx., Facoltà di Economia, Università degli studi del Sannio, dal 22.3.2010 al 22.9.2012.
18. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca per il F.R.A. 2008 dal titolo “Il diritto dei cives nella complessità e unitarietà dell’ordinamento giuridico” (coordinatore: Xxxx. X. Xxxxxxxxxxx) – durata: 2 anni – presso il Dipartimento Xx.Xx.Xx., Facoltà di Economia, Università degli studi del Sannio, dal 1.9.2008 al 31.8.2010.
19. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca F.R.A. 2009 dal titolo “L’incidenza delle convenzioni internazionali sul diritto civile italiano” (Coordinatore: Prof. X. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx) – durata: 2 anni – presso il Dipartimento Xx.Xx.Xx., Facoltà di Economia, Università degli studi del Sannio, dal 1.9.2009 al 22.9.2012.
20. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca F.R.A. 2010 dal titolo: “L’incidenza dell’interesse pubblico sull’autonomia negoziale” (Coordinatore: xxxx. Xxxxxxxx) – durata: 2 anni – presso il Dipartimento Xx.Xx.Xx., Facoltà di Economia, Università degli studi del Sannio, dal 1.9.2011 al 31.8.2013.
21. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca F.R.A. 2011 dal titolo: “Interpretazione e applicazione delle norme civili nello spazio e nel tempo” (Coordinatore: Xxxx. Xxxxxxxx) – durata: 2 anni – presso il Dipartimento SEGIS, Università degli studi del Sannio, dal 1.9.2011 al 31.8.2013.
22. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca FARB 2015 dal titolo “Il diritto comune delle situazioni giuridiche patrimoniali: fondamento e profili applicativi” (Responsabile: xxxx. Xxxxxxx) – durata: 2 anni – presso il Dipartimento di Scienze giuridiche (Scuola di Giurisprudenza), Università degli Studi di Salerno, dal 28.7.2015 al 28.7.2017.
23. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca FARB 2016 dal titolo “Dignità umana, principio di non discriminazione e autonomia negoziale” (Responsabile: xxxx. Xxxxxxx) – durata: 2 anni – presso il Dipartimento di Scienze giuridiche (Scuola di Giurisprudenza), Università degli Studi di Salerno, dal 29.7.2016 al 20.9.2018.
24. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione al gruppo di ricerca FARB 2017 dal titolo “La tutela della persona nel web (Responsabile: xxxx. Xxxxxxx) – durata: 2 anni – presso il Dipartimento di Scienze giuridiche (Scuola di Giurisprudenza), Università degli Studi di Salerno, dal 20.11.2017 al 20.11.2020.
25. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione
all’organizzazione del convegno “Valore allo sport”, tenutosi il 13 febbraio 2013 a Pontecagnano Faiano (Sa).
26. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione
all’organizzazione del Convegno “Giustizia sportiva e giustizia ordinaria”, con presentazione del volume “Codice di giustizia sportiva F.I.G.C. annotato con la dottrina e la giurisprudenza”, tenutosi il 1° febbraio 2017 presso il Salone d’Onore del C.O.N.I., Università degli studi di Roma “Foro italico”.
27. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di relatrice sui temi «I
beneficiari della procedura: il consumatore; l’imprenditore non fallibile (limiti dimensionali); enti no profit e
società sportive» nell’ambito del ciclo di lezioni del “Corso di formazione per gestori della crisi da
sovraindebitamento”, organizzato dall’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli Nord in convenzione con l’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”, in data 7.12.2017.
28. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di relatrice su “Associazioni
sportive, servizi alla persona e sfide economiche” nell’ambito del Convegno dal titolo “L’associazionismo
sportivo tra sussidiarietà e mercato”, organizzato presso la Facoltà di Economia “Xxxxxxx Xxx”, Dipartimento di Management, dell’Università politecnica delle Marche, in data 20.12.2017.
29. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della collaborazione alla rassegna
critica di giurisprudenza per la rivista “Il foro napoletano”, edita da Edizioni Scientifiche Italiane (ISSN 0015- 7848).
30. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di membro del comitato editoriale della rivista giuridica “Rassegna di Diritto ed Economia dello Sport”, edita da Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli (ISSN: 1970-5611).
31. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di membro del comitato editoriale della rivista giuridica “Il foro napoletano”, edita da Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli (ISSN 0015- 7848).
32. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di componente del comitato editoriale della collana scientifica Atti e Materiali, dell’Associazione dei Dottorati di Diritto Privato dal 1.1.2017 a oggi.
33. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di componente del comitato editoriale della collana scientifica Studi e Lezioni, dell’Associazione dei Dottorati di Diritto Privato dal 1.1.2017 a oggi.
34. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento, in data 18.2.2011, dello «Stufe B1, Gemeinsamen Europäischen Referenzrahmen», così come attestato dal certificato dell’«HSF Heidelberger Sprachinstitut» del 18.1.2011, allegato alla domanda.
35. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’iscrizione all’Albo degli Avvocati presso il Foro di Salerno dal 9.1.2010.
Giudizio individuale dei Commissari sul curriculum, sul profilo e sui titoli del candidato n. 6 XXXXX XXXXXXX
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il complesso dei titoli ricavabili dal curriculum e dall’elenco fornito dalla candidata attesta un’intensa attività post-laurea. In particolare, meritano attenzione la qualità di dottore di ricerca, l’ampia attività didattica, di formazione e di partecipazione ad attività convegnistica della candidata, che ha dichiarato di aver maturato anche esperienze all’estero. Tutto ciò dimostra la sua qualità di studiosa seria e impegnata che tuttavia ha approfondito i suoi studi in maniera più apprezzabile su tematiche di diritto sportivo e su altre non attinenti, in particolare, al profilo e alle linee di ricerca richiesti dal Bando di concorso di un Dipartimento che ha nelle sue priorità l’interesse a studiosi che, nel settore IUS-01, si siano interessati del nuovo diritto dei contratti e che ha ad oggetto un progetto sui rimedi in ambito contrattuale. Il giudizio si attesta pertanto su una valutazione di
«discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il curriculum e l’elenco dei titoli della candidata sono degni di un giudizio positivo, per la documentata attività di ricerca e di didattica, per gli incarichi di insegnamento, per le esperienze di studio all’estero, per l’attestazione di conoscenza di lingue straniere, per l’attività di relatrice e per gli incarichi editoriali sia pure principalmente nell’ambito del diritto sportivo. Complessivamente, e tenuto conto della mancata corrispondenza del profilo al titolo preferenziale e alle tematiche del progetto di ricerca di cui al bando (rispettivamente, “il nuovo diritto dei contratti” e i “rimedi in ambito contrattuale”) si ritiene di poter attribuire alla candidata una valutazione – limitatamente ai titoli – attestantesi su «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La consultazione del curriculum e dell’elenco dei titoli allegati alla domanda offre la descrizione di una studiosa che ha già maturato un’ampia esperienza scientifica e didattica perché, negli anni successivi alla laurea, non si è limitata a frequentare – con borsa – un corso di dottorato [v. sub nn. 2) e 4)], ma ha altresì svolto due soggiorni all’estero in una sede prestigiosa [v. sub 3)], anche al fine di perfezionare la conoscenza di una lingua straniera fondamentale per lo studio del diritto civile [v. sub 34)], e ha continuato a collaborare a prestigiose cattedre [v. sub nn. 8), 9), 10) e 13)], vincendo un’ulteriore borsa di perfezionamento idonea a consentirle la frequenza di un corso formativo di indubbio prestigio e ampiamente conosciuto nella comunità scientifica italiana [v. sub 5)] e pervenendo, infine, al conseguimento – per tre anni consecutivi – di un assegno di ricerca [v. sub 7)]. La candidata, peraltro, vanta non solo lo svolgimento di attività didattica integrativa [v. sub 11)], ma anche il perfezionamento di veri e propri incarichi di insegnamento [v. sub 12) e 14)]. Si registra, inoltre, una partecipazione come relatrice o docente a significativi convegni ed eventi formativi italiani [v. sub 15), 16), 27) e 28)], ancorché in una misura numerica non elevatissima [2 partecipazioni nell’arco – considerando il periodo post-laurea della candidata – di quasi 12 anni e un incarico di docenza che, stando a quanto riportato nel
curriculum, non ha ancora dato luogo a vere e proprie partecipazioni a convegni o seminari come relatrice: v. sub 16)]. Particolarmente degni di nota sono poi gli incarichi di componente di un centro di ricerca [v. sub 6)], dei comitati di redazione di prestigiose riviste (ancorché non di classe A) e collane nazionali [v. sub nn. 29), 30),
31) e 32)], nonché la partecipazione a progetti di ricerca di rilevanza locale o nazionale (v. sub nn. 17), 18), 19), 20), 21), 22), 23) e 24] o all’organizzazione di Convegni nazionali noti alla comunità scientifica [v. sub nn. 25) e 26)]. Alcuni dei titoli descritti, tuttavia, non raggiungono livelli numerici particolarmente elevati: il numero di soggiorni all’estero, ad esempio, appare complessivamente modesto. La candidata, inoltre, presenta un’apprezzabile esperienza nell’area del diritto privato dello sport [v. sub nn. 6), 11), 15), 25), 26) e 27)] estranea al titolo preferenziale indicato dal bando di concorso. Tali rilievi impongono, dunque, di attribuire alla candidata una valutazione – limitatamente ai titoli – nei termini di «discreto».
PUBBLICAZIONI VALUTABILI E GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SU OGNI PUBBLICAZIONE
1. Monografia intitolata «Bonifica e circolazione della proprietà», Edizioni Scientifiche Italiane, 2018.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale della monografia è adeguata, stante la notorietà della casa editrice e la presenza di una procedura di referaggio, anche se l’opera è edita fuori collana. La struttura del lavoro è solo apparentemente monografica, perché si tratta, in realtà, di un saggio articolato in due capitoli, di cui il primo sostanzialmente ricognitivo della disciplina vigente. Il tema affrontato è comunque degno di interesse. Dopo un esame della protezione dell’ambiente in Italia e – con qualche limite – in Europa, l’autrice esamina le regole di responsabilità e di validità nel recupero dei siti contaminati. La necessità di bilanciare gli interessi coinvolti nell’attività inquinante induce alla ricerca di un vincolo di natura reale gravante sulla proprietà, onere che imporrebbe la bonifica in caso di inquinamento. Tutto ciò si ricostruisce con un’esegesi dei testi normativi, anche se il metodo resta descrittivo e privo di originalità specie nella individuazione dei rimedi. Sicchè la valutazione complessiva consente un giudizio di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato da casa editrice di primaria importanza), presentato come opera monografica, è, a ben vedere, un lungo saggio composto di due capitoli. Nel primo capitolo, che prende più di metà dell’opera (50 pagine circa), dopo qualche accenno alla definizione di ambiente, l’A. passa in rassegna i principali contenuti delle normative italiane precedenti e successive alla direttiva ELD. Il secondo (e ultimo capitolo) affronta il tema evocato dal titolo, ossia la questione della bonifica dei siti contaminati, che l’A. analizza sotto l’angolo visuale del contrasto tra regole di proprietà e regole di responsabilità. Il discorso sembra complessivamente soltanto impostato nei suoi termini generali e ha un carattere essenzialmente descrittivo e di individuazione dei problemi, che attendono tuttavia ancora una compiuta trattazione e soluzione da parte dell’A. In conclusione, allo stato, questo contributo può valutarsi in termini di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La monografia è pubblicata fuori collana ma ad esito di una procedura di referaggio e per una casa editrice nota ed ampiamente diffusa nella comunità scientifica nazionale, sicché la rilevanza della sua collocazione e la sua (presumibile) diffusione nella comunità scientifica, invero non facilmente valutabile oggi stante la recentissima data di pubblicazione, appaiono comunque adeguati. In ordine ai contenuti, lo studio si occupa di ridefinire i rapporti tra il diritto di proprietà e il principio «chi inquina paga», così da individuare le ipotesi nelle quali le
conseguenze negative dell’imposizione della bonifica di un’area inquinata possono essere sopportate – anziché da colui che ha posto in essere l’attività inquinante – dal proprietario dell’area stessa. Attraverso l’enucleazione del dato positivo vigente e dei problemi sottesi alla sua interpretazione, l’autrice evidenzia che la necessità di procedere ad un bilanciamento di interessi costituzionalmente garantiti ed esclude che la p.a. debba incondizionatamente subire le conseguenze sottese alla mancata individuazione o all’insolvenza dell’autore dell’inquinamento, ammettendo che, a certe condizioni, anche il proprietario dell’area inquinata possa essere investito della stessa responsabilità, perché la nuova regolamentazione dei danni ambientali si rivelerebbe idonea ad imporre un onere reale (volto appunto alla bonifica in caso di inquinamento) sull’area medesima. La ricostruzione, per quanto sufficientemente argomentata, s’inserisce in un’analisi prevalentemente ispirata ad una funzione informativa, puntualmente enucleabile dalla descrizione – a tratti meramente esegetica – del dato normativo esaminato. Lo scritto, peraltro, è solo apparentemente riconducibile al genere monografico visto che – esclusi indici – si attesta intorno alle 90 pagine. Il primo capitolo (pp. 14-51), in particolare, si risolve in una sorta di lunga introduzione incentrata sull’analisi dei mutamenti che hanno contraddistinto la regolamentazione normativa dei danni ambientali e spesso la trattazione appare eccessivamente slegata dai profili più specificamente riferibili al problema esaminato. Ad esiti pressoché identici si può pervenire per la parte dell’opera (pp. 71-94), nella quale – ancora una volta senza particolare collegamento con il problema specificamente affrontato nel resto della stessa – si menzionano i rimedi invocabili a fronte del trasferimento di un sito inquinato o a seguito del perfezionamento di un accordo di risanamento ambientale: argomenti che avrebbero potuto essere più ampiamente affrontati attraverso una più efficace analisi sistematica. Nonostante l’autrice abbia più volte cura di sottolineare la dimensione europea nella quale il problema deve essere inserito, scarsi appaiono i richiami ad esperienze giuridiche non italiane: all’atto dell’individuazione delle caratteristiche dell’onere reale, ad esempio, l’autrice evidenzia l’importanza del richiamo all’esperienza tedesca (pp. 66-67), ma risolve in modo eccessivamente rapido la questione, evocando una sentenza del BVerfGE tedesco senza offrire alcun richiamo al dibattito dottrinale e giurisprudenziale che alla sua emanazione è seguito in Germania. Per questi motivi, lo scritto è sinteticamente valutabile nei termini di «sufficiente».
2. Monografia intitolata «Autonomia e controllo nelle associazioni sportive. Il ruolo dell’atleta», Edizioni Scientifiche Italiane, 2016.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione del volume è prestigiosa per quanto attiene all’editore, che assicura un’ampia diffusione nella comunità scientifica. L’autrice descrive la natura delle associazioni e il ruolo dell’atleta nella dinamica sportiva con un’analisi informata e attenta ai profili più rilevanti della materia trattata. La disciplina civilistica è esaminata con alcune proposte interessanti sotto il profilo sistematico. Si tratta del contributo più organico della candidata che tuttavia non supera complessivamente la natura informativa. La materia trattata non è in linea con il profilo richiesto dal bando per un’attenzione al nuovo dritto dei contratti, ma l’opera merita comunque un giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (inserito in una collana prestigiosa) consiste in una monografia dedicata alla tutela della persona nell’ambito del fenomeno sportivo e dell’associazionismo. L’opera contiene spunti e prospettive interessanti. Lo stile espositivo è chiaro e i riferimenti dottrinali e bibliografici sono congruenti. La monografia in commento è il lavoro più impegnato tra quelli presentati dalla candidata, e i suoi contenuti sono parzialmente sovrapponibili con quelli di altri suoi scritti minori, pure sottoposti alla valutazione (v. infra). Non mancano proposte di inquadramento sistematico, che, tuttavia, rimangono spesso prive di sviluppi argomentativi adeguati. Complessivamente, può attribuirsi a quest’opera un giudizio «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La monografia è pubblicata nella Collana «Quaderni della Rassegna di diritto ed economia dello sport», al n. 7. La collocazione editoriale può dirsi adeguata, avuto riguardo alla notorietà e diffusione nella comunità scientifica delle pubblicazioni edite dalla casa editrice della stessa, all’autorevolezza della direzione della rivista cui la Collana si appoggia, nonché in ragione della procedura di referaggio al cui superamento è subordinata la pubblicazione delle opere da essa accolte. Si deve però evidenziare che la Collana non ha avuto ulteriori contributi negli ultimi due anni, sicché il volume in esame costituisce l’ultimo edito finora dalla stessa, e che la Rivista cui la Collana fa riferimento non gode di particolare diffusione editoriale, visto che la consultazione del catalogo ACNP (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxx.xx) indica in 11 il numero di biblioteche italiane che possiedono, in forma cartacea, il periodico, anche se occorre per completezza ricordare che tutti i contributi apparsi sulla rivista sono acquistabili on line dal sito internet della casa editrice. In ordine ai suoi contenuti, l’opera ricostruisce la natura giuridica delle associazioni sportive e del rapporto che lega queste ultime all’atleta attraverso una più ampia rimeditazione sistematica e costituzionalmente orientata dell’«autonomia» dell’ordinamento sportivo e del valore precettivo delle sue fonti di produzione. L’ampio studio della materia sviluppato nella monografia, tuttavia, costituisce fondamento anche di altri scritti sottoposti a valutazione dalla candidata (v. infra, sub 4), 8) e 9)]: di ciò si dovrà dunque tener conto all’atto della valutazione della produzione scientifica complessiva della stessa (v. infra), ferma restando la possibilità di valutare il presente contributo in termini di «discreto».
3. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «L’incerto destino degli embrioni soprannumerari», edito in
«Rassegna di diritto civile», 2017, pp. 907-936.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La Rivista appartiene ad una fascia A ed è sicuramente autorevole. L’autrice esamina la riscrittura della legge della fecondazione assistita da parte della Corte Costituzionale e si sofferma sul problema degli embrioni soprannumerari, sulla loro natura, la loro sorte e sulla possibilità di un loro uso per fini scientifici. Prevale anche qui un metodo solo descrittivo. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su rivista di classe A) consiste in un articolo che ha ad oggetto la condizione degli embrioni nelle tecniche di procreazione medicalmente assistita ed i recenti orientamenti della Corte Costituzionale in materia. In particolare, lo scritto tocca il problema della sorte e dell’utilizzabilità, anche per fini scientifici, degli embrioni soprannumerari. Anche in questo caso, l’esposizione è chiara e la materia eletta ad indagine è interessante e stimolante (seppure evidentemente anche in questo caso estranea all’ambito di interesse preferenziale indicato nel Bando, ossia lo studio del nuovo diritto dei contratti). Infine, anche in questo caso, le linee di riflessione – mutuate per lo più da contributi dottrinali già esistenti, e selezionate sulla base di un opportuno orientamento ai valori costituzionali – appaiono carenti di adeguati ed approfonditi svolgimenti. Complessivamente, può attribuirsi a quest’opera un giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica meritano un giudizio assolutamente positivo perché si tratta di rivista di Classe A secondo la classificazione operata da ANVUR, edita da una casa editrice tra le più note in campo giuridico, avente una direzione composta da alcuni dei più autorevoli civilisti italiani e con una rigida procedura di referaggio cui la pubblicazione del singolo contributo è subordinata. In ordine ai contenuti, lo scritto merita una valutazione positiva, perché riesce efficacemente a dar conto della capacità ricostruttiva dell’autrice, la quale, prendendo spunto da alcune decisioni della Corte costituzionale, prova a definire i possibili impieghi degli embrioni soprannumerari attraverso un bilanciamento di interessi costituzionalmente garantiti, in piena attuazione agli insegnamenti della Scuola di appartenenza. Lo scritto, tuttavia, si compone anche di parti prevalentemente descrittive, nelle quali le decisioni della Corte e gli interventi ad esse successivi sono analiticamente riprodotti,
quasi per esteso, e ciò, rendendo più difficile l’individuazione di un reale apporto innovativo alla ricostruzione del problema, impone di indicare sinteticamente la valutazione in «discreto».
4. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Il tesseramento minorile alla luce della 1. 20 gennaio 2016, n.
12. Limiti e criticità applicative del c.d. ius soli sportivo», edito in «Rassegna di diritto ed economia dello sport», 2017, pp. 94-130.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione della Rivista è adeguata alla materia trattata che non corrisponde, del tutto, al profilo richiesto dal Bando con riferimento al nuovo diritto dei contratti. L’autrice si sofferma sul tesseramento dello straniero e del minore di età descrivendo il contenuto della recente legge sul ius soli sportivo. Il metodo è ancora descrittivo, sicché il giudizio può essere sinteticamente indicato con «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (che ha una collocazione editoriale adeguata alla materia) ha ad oggetto un tema indagato dall’A. anche nella monografia sub 2) sopra esaminata, i cui contenuti sono in più parti sovrapponibili. Il tema trattato – il tesseramento sportivo minorile, con particolare riguardo al minore straniero - è esposto in materia chiara ed informata. Il metodo di indagine è tuttavia essenzialmente descrittivo ed incentrato sui risvolti applicativi della legge esaminata dall’A. (L. 12/2016). Complessivamente a questo contributo può darsi il giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto osservato retro, sub 2), per la monografia pubblicata nella Collana di «Quaderni» correlati alla medesima rivista che ospita il lavoro qui in esame. In ordine ai suoi contenuti, lo studio, pubblicato ad esito di una procedura di referaggio, è suscettibile di una valutazione positiva, avuto riguardo alla capacità dell’autrice di affrontare un tema specifico inserendolo in una più ampia valutazione sistematica che le consente di indagare la natura del tesseramento e della incapacità di agire del minore attraverso un costante confronto con il dato codicistico sottoposto – in piena adesione agli insegnamenti della Scuola di appartenenza – ad un’interpretazione costituzionalmente orientata. Si deve tuttavia aggiungere – avuto più ampio riguardo alla valutazione complessiva della produzione scientifica della candidata
– che i contenuti di questo scritto richiamano – a volte pedissequamente – quanto già sviluppato nella monografia analizzata retro, sub 2). È sufficiente, a tal fine, mettere a confronto le pp. 94-99 del saggio e le pp. 169-172 della monografia. Ciò non vuol dire che lo scritto in esame sia del tutto privo di elementi di innovatività: esso riprende e sviluppa quanto già detto nello studio monografico, adattandolo all’analisi di una disciplina normativa ivi non affrontata e merita, per questo, una valutazione sintetica in termini di «discreto». La lettura dei due scritti, inoltre, contribuisce alla creazione di una produzione complessiva sostanzialmente mono- tematica, che mal si concilia con il requisito preferenziale indicato nel bando di concorso, il quale, ponendo attenzione al «nuovo diritto dei contratti», evoca una pluralità di aree tematiche difficilmente compatibili con lo studio, in via prevalente o esclusiva, del diritto privato dello sport.
5. Contributo in volume intitolato «Delle fonti del diritto. Commento alle disposizioni preliminari al codice civile», edito nel volume collettaneo «Codice civile annotato con la dottrina e la giurisprudenza. Aggiornamento 2016», a cura di X. Xxxxxxxxxxx e Xxxxxxxxx Figlia, Edizioni scientifiche italiane, 2016, pp. 1-14.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale è autorevole ma è relativa ad un Commentario che ha carattere di comunicazione di una interpretazione della materia destinata per lo più ad operatori pratici. L’analisi esegetica delle norme è condotta con sufficiente chiarezza ma lo scritto non può essere valutato positivamente sotto il profilo della
originalità e dell’analisi critica delle norme, stante la naturale attenzione a profili più informativi che volti alla ricerca di soluzioni originali o innovative. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (che ha una collocazione editoriale prestigiosa) consiste nel commento ad alcune delle disposizioni sulla legge in generale, anteposte al codice civile. Lo scritto, coerentemente alla funzione informativa del commentario, è per lo più limitato ad una rassegna della giurisprudenza e della dottrina ritenute dall’A. maggiormente rilevanti. Per il suo carattere essenzialmente descrittivo, al contributo si assegna un giudizio di
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
L’autorevolezza dei curatori del volume e l’ampia diffusione dello stesso nella comunità scientifica italiana, assicurata anche dall’importanza e notorietà della casa editrice che lo pubblica, non impediscono di attribuire allo scritto della candidata un valore esclusivamente informativo. Il genere letterario nel quale s’inserisce il volume collettaneo in cui lo scritto è collocato, in altri termini, ostacola notevolmente l’elaborazione di soluzioni originali e l’autrice – in piena conformità alle esigenze di un aggiornamento ad un commentario – si limita a dar conto, con un adeguato apparato bibliografico, delle principali posizioni dottrinali e giurisprudenziali sul tema. La valutazione si attesta dunque su «sufficiente».
6. Contributo in volume intitolato «Delle persone fisiche. Sub artt. 1-10», edito nel volume collettaneo «Codice civile annotato con la dottrina e la giurisprudenza. Aggiornamento 2016», a cura di X. Xxxxxxxxxxx e Xxxxxxxxx Figlia, Edizioni scientifiche italiane, 2016, pp. 15-36.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione dell’opera richiama a quanto detto in precedenza su un altro contributo di commento di norme diverse nello stesso contesto editoriale [v. sub 5)]. Si tratta ancora di un commento alla normativa del codice senza particolare analisi critica ed originalità. Caratteri questi connaturali al tipo di attività richiesta all’a. Il giudizio è ancora «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il giudizio su questo contributo è analogo a quello espresso sul contributo sub 5) sopra esaminato, e del quale condivide la collocazione editoriale. Si tratta in questo caso del commento agli artt. 1-10 del codice civile. Per i medesimi motivi esposti a proposito del commento dell’A. alle disposizioni preliminari al codice civile, anche a questo commento si assegna un giudizio di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La diversità dell’argomento affrontato non impedisce di estendere a questo scritto la valutazione già resa per quello sub 5): trattasi di un aggiornamento con un contenuto bibliografico adeguato ma inevitabilmente condannato dal genere letterario in cui s’inserisce a non avere contenuti innovativi o originali. La valutazione si attesta dunque su «sufficiente».
7. Contributo in volume intitolato «Delle misure di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia. Sub artt. 404-432», edito nel volume collettaneo «Codice civile annotato con la dottrina e la giurisprudenza. Aggiornamento 2016», a cura di X. Xxxxxxxxxxx e Xxxxxxxxx Figlia, Edizioni scientifiche italiane, 2016, pp. 197-213.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale è la stessa di quella indicata sub 5) e 6) e dunque si si può ripetere il giudizio già svolto in precedenza. Si tratta di un commento alla disciplina di una materia importante e centrale nel diritto privato ma affrontata con un metodo informativo ed esegetico che non consente anche qui un giudizio diverso da quello di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il giudizio su questo contributo è analogo a quelli espressi sui contributi sub 5) e 6) sopra esaminati, dei quali condivide la collocazione editoriale. Si tratta in questo caso del commento agli artt. 404-432 del codice civile. Per i medesimi motivi esposti a proposito dei commenti sub 5) e 6) supra, anche a questo commento si assegna un giudizio di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Similmente a quanto rilevato per le opere sub 5) e 6), alla cui valutazione si rinvia per ogni ulteriore indicazione sulla collocazione editoriale e sulle finalità del volume in cui il contributo s’inserisce, l’autrice si limita ad un aggiornamento del commento e la sua attitudine scientifica è solo indirettamente confermata dall’adeguatezza dei riferimenti bibliografici, senza che l’opera presenti profili di innovatività. La valutazione si attesta dunque su
«sufficiente».
8. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «L’attività sportiva tra idealità e lucro. Pluralità degli scopi e variabilità dei modelli associativi», edito in «Rassegna di diritto ed economia dello sport», 2014, pp. 12-59.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale è analoga a quella indicata sub 2) e 4). Il tema, prevalente nell’attività di ricerca della candidata, è affrontato qui con attenzione all’attività sportiva e alla pluralità dei modelli associativi. Utile è l’informazione su tali aspetti ma carente l’analisi critica e sistematica di un tema che verrà poi sviluppato nella monografia di cui si è detto sub 2). Il giudizio è anche qui «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (che ha una collocazione editoriale adeguata) ha ad oggetto temi indagati anche nella monografia sub 2) sopra esaminata, i cui contenuti sono in più parti sovrapponibili. L’A. illustra le caratteristiche dell’attività sportiva quale oggetto associativo, evidenziando la variabilità di atteggiamento degli interessi sottostanti. Lo scritto procede attraverso una esposizione chiara ed informata alla individuazione dei problemi di interesse per l’A., sempre incentrati sulle istanze di tutela della persona e dello sportivo in particolare, in questo caso con riguardo alle differenze instaurabili tra sportivo, atleta e professionista. Anche relativamente a questo contributo può imputarsi un mancato sviluppo dell’apparato argomentativo, ed una prevalenza del tono descrittivo. Complessivamente si attribuisce a questo scritto il giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto rilevato retro, sub 2) e 4), per gli altri contributi collegabili alla medesima rivista che ospita questo lavoro. In ordine ai contenuti, la valutazione è positiva, avuto riguardo alla capacità ricostruttiva dimostrata dall’autrice, ma si deve aggiungere che lo scritto costituisce in larga parte un’«anticipazione» di quanto sarà sviluppato, dopo un paio di anni, nella monografia analizzata retro, sub 2), specie nei suoi capitoli II e III. Lo scritto in esame dunque contribuisce altresì alla mono-tematicità della produzione complessiva della candidata. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
9. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «La partecipazione associativa al fenomeno sportivo nell’esperienza italiana», edita in «Actualidad Jurídica Iberoamericana», 2-bis/2015, pp. 105-132.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale non è facile da appurare perché la Rivista non è fra quelle prese in esame dall’ANVUR come rivista di classe A, anche se ha una circolazione on-line. L’autrice ripercorre i suoi temi in versione esplicativa dell’esperienza italiana con carattere dunque informativo della materia rivolto ad un pubblico internazionale e in particolare latino- americano. Xxxxxxx, dunque, è il rilievo scientifico sul piano di originalità e dell’apporto critico della c. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Questo contributo (pubblicato su una rivista spagnola), analogamente all’opera sub 8), sopra esaminata, ha anche esso ad oggetto temi indagati ed esposti nella monografia sub 2 sopra esaminata, i cui contenuti sono in più parti sovrapponibili. L’A. anche in questo caso evidenzia la variabilità degli interessi sottostanti alla partecipazione associativa in ambito sportivo, in un discorso incentrato sulle istanze di tutela della persona. Anche relativamente a questo contributo può imputarsi una mancata dimostrazione delle singole tesi ed una prevalenza del tono descrittivo. Complessivamente si attribuisce a questo scritto il giudizio di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica e la diffusione nella comunità scientifica della collocazione editoriale del contributo non sono di agevole identificazione. La rivista, infatti, non è considerata da ANVUR di classe A, ma i contributi che ospita sono liberamente consultabili on line accedendo al suo sito Internet. La direzione scientifica della rivista è peraltro particolarmente autorevole ed è ragionevole supporre che essa abbia una diffusione nei paesi spagnoli, sicché al contributo in esame si devono riconoscere profili di internazionalità. Non è dato, peraltro, sapere se il lavoro sia stato sottoposto ad una preventiva valutazione di referaggio e, in ogni caso, riesce difficile capire come un autore italiano possa facilmente recuperarlo e consultarlo, ove si consideri che a tale rivista non fa alcun accenno neppure l’archivio DOGI. In ogni caso e avuto riguardo ai contenuti dell’opera, è possibile anche in ordine a questa pubblicazione ripetere quanto rilevato retro, sub 4) e 8), con la precisazione che, in questo caso, lo scritto presenta una finalità esclusivamente informativa, che gli consente di raggiungere una valutazione in termini di «sufficiente», ferma restando l’esigenza di sottolineare che esso «anticipa», in modo più sommario e sintetico, esiti argomentativi più ampiamente sviluppati nella monografia analizzata retro, sub 2).
10. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Consumatore sovraindebitato e giudizio di meritevolezza» (nota a Trib. Santa Xxxxx Xxxxx Vetere, 14 febbraio 2017, e Trib. Napoli, 11 gennaio 2018), edita in «Il foro napoletano», 2018, pp. 297-319.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La Rivista non appartiene alla fascia A anche se ha una diffusione nella comunità scientifica e una direzione autorevole. L’autrice descrive i contenuti della legge n. 3/2012 e si sofferma in particolare sui rimedi e la meritevolezza del piano relativo al sovraindebitamento del consumatore. Particolare attenzione è rivolta ai precedenti giurisprudenziali con alcune osservazioni di commento. Il giudizio, stante la natura descrittiva e solo esegetica del testo, è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su rivista non di classe A) ha ad oggetto la disciplina del sovraindebitamento, e muove dal commento di due sentenze del Tribunale di Napoli, in particolare quanto al requisito della meritevolezza. Lo scritto ha prevalentemente valore descrittivo della normativa e delle rationes delle pronunce giurisprudenziali
esaminate, e non apporta un contributo originale. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Per quanto la rivista sulla quale lo scritto è pubblicato non sia di classe A (secondo i criteri indicati dall’ANVUR), la rilevanza scientifica della collocazione editoriale e la sua diffusione nella comunità scientifica possono comunque essere positivamente apprezzati, perché la rivista, che ha ripreso – in veste profondamente rinnovata – le sue pubblicazioni dopo una lunga pausa, presenta oggi un’autorevolissima direzione scientifica e gode comunque di una discreta diffusione, posto che, secondo i dati offerti dal già citato catalogo italiano dei periodici ACNP, la sua versione cartacea è posseduta da 33 biblioteche italiane e i contributi in essa pubblicati sono altresì acquistabili on line dal sito Internet dell’(autorevole) casa editrice che la pubblica. Il genere letterario cui lo scritto appartiene è, tuttavia, quello della nota a sentenza e ciò ha con tutta probabilità impedito all’autrice di sviluppare specifici elementi di originalità, consentendole solo di procedere con un’analisi meramente descrittiva incentrata sulla puntuale disamina delle sentenze commentate. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «sufficiente».
11. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Responsabilità medica per omessa diagnosi prenatale di una patologia genetica. Un nouvel arrêt de provocation?» (nota a Cass., 2 ottobre 2012, n. 16574), edito in
«Rassegna di diritto civile», 2013, pp. 905-930.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale si è già esaminata ed è sicuramente autorevole e apprezzata nella comunità scientifica. Si tratta di un commento approfondito alla sentenza della Xxxxx xx Xxxxxxxxxx xxx 0000 x. 00000 xxxxx xxxx del famoso caso «Perruche» in tema di nascita indesiderata. L’autore critica il contenuto e l’orientamento assiologico della sentenza. La motivazione è talvolta carente nella ricostruzione sistematica del tema ma è apprezzabile l’interesse mostrato dall’a. al tema e lo sforzo ricostruttivo. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su rivista di classe A) consiste in una nota ad una sentenza della Corte di Cassazione, simile a quella resa nel famoso caso Xxxxxxxx. L’A. muove una serrata critica alla pronuncia. Non sempre gli argomenti sono ben costruiti. Tuttavia deve apprezzarsi lo stile chiaro e la tensione al sistema e ai valori costituzionali, in particolare al valore dell’inclusione, positivamente riflesso nella legislazione vigente e presente nell’ordine costituzionale. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto rilevato retro, sub 3), per l’altro scritto ospitato dalla medesima rivista. In ordine ai contenuti, lo scritto offre una rilettura – costituzionalmente orientata ed ispirata ad un attento e ben argomentato bilanciamento di valori ed interessi – del problema della responsabilità per danno da «nascita indesiderata». Il suo genere letterario, tuttavia, rimane quello della nota a sentenza e ciò ostacola lo sviluppo completo dei suoi profili di innovatività. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
12. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Compromissione prenatale del legame genitoriale e risarcibilità del danno al concepito. Applicazioni diacroniche del rimedio aquiliano» (nota a Cass., 3 maggio 2011, n. 9700), edita in «Diritto di famiglia e delle persone», 2012, pp. 1424-1447.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La Rivista non è di fascia A anche se è conosciuta nella comunità scientifica. Il contributo dell’a. ha il carattere di una nota di commento sulla rilevanza della vita prenatale con alcune osservazioni non particolarmente approfondite in ordine a profili di grande rilievo quali il legame genitoriale e il danno causato al concepito. Il tono solo descrittivo e non particolarmente rivolto ai profili sistematici della delicata materia consente un giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo (pubblicato su rivista di classe non A) consiste in una nota di commento ad una sentenza della Corte di Cassazione che riconosce il diritto al risarcimento del danno da perdita parentale al figlio nato dopo la - ma già concepito al momento della - morte del genitore. L’A. aderisce alla pronuncia della Corte, aggiungendo alcune considerazioni critiche di carattere generale sulla qualificazione della nascita in termini di presupposto o condizione per la tutela giudiziale del concepito. Lo scritto è descrittivo nella parte adesiva alle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione, mentre è poco strutturato nella parte critica. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione non è di primo piano, non solo perché l’ANVUR non la considera di classe A, ma anche perché la rivista si connota, tradizionalmente, per essere maggiormente attenta al dato giurisprudenziale e per presentare pochi contributi di natura esclusivamente dottrinale. Ciò non toglie che la direzione sia autorevole e che la sua diffusione all’interno della comunità scientifica sia elevata, avuto riguardo all’alto numero di biblioteche (115 secondo il catalogo ACNP) in cui la sua versione cartacea risulta essere posseduta, nonché alla possibilità di accedere ai suoi contenuti on line mediante il collegamento – a pagamento – alla piattaforma «De Jure» della casa editrice Xxxxxxx. In ordine ai suoi contenuti, l’analisi di un tema «classico» del diritto civile – la condizione giuridica del concepito – è condotta attraverso un inquadramento sistematico che attribuisce valore preminente al dato costituzionale. La finalità dello scritto, tuttavia, rimane essenzialmente informativa e il suo genere letterario ostacola l’elaborazione di soluzioni realmente innovative. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
TESI DI DOTTORATO
Non allegata
CONSISTENZA COMPLESSIVA DELLA PRODUZIONE SCIENTIFICA
Secondo quanto autocertificato dalla candidata nel suo curriculum e nell’elenco pubblicazioni allegato alla domanda, la produzione scientifica complessiva della stessa è pari a n. 27 pubblicazioni, di cui le 12 indicate retro, sub 1)-12) costituiscono quelle allegate integralmente alla domanda e dunque valutate dalla Commissione, nel rispetto dei limiti indicati dal bando. Oltre ad esse, la candidata attesta di aver pubblicato 6 contributi in volume e 9 articoli su rivista, di cui 1 su rivista di classe A e 8 su rivista di classe non A: tutti e 9 tali contributi sono qualificati dalla candidata come note a sentenza.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La complessiva produzione della candidata affronta temi di diritto civile e di diritto sportivo, a volte con promettente capacità di analisi, ma il metodo è spesso solo descrittivo. Xxxxxxx è, spesso, l’approfondimento critico dei temi e la originalità dei risultati. Manca una continuità di approfondimento e una sicura padronanza del metodo sui temi indicati come prioritari dal Bando di concorso di un Dipartimento, interessato a valorizzare profili attinenti al nuovo diritto dei contratti, nonché ai rimedi in ambito contrattuale. Il giudizio consente, tuttavia, in comparazione con gli altri candidati una valutazione positiva sull’ammissione al colloquio orale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La consistenza complessiva della produzione scientifica della candidata è adeguata. Si registra il carattere ripetitivo di alcuni tra i più significativi scritti presentati alla procedura. Dei 12 contributi presentati, 4 pubblicazioni attengono allo stesso tema (il diritto sportivo), tra cui una monografia, con contenuti parzialmente sovrapponibili. Si è osservato inoltre che l’altra pubblicazione presentata come monografia (in materia di bonifica) non ha a ben vedere il taglio di contributo monografico e si attesta su una valutazione di «sufficienza». Qualitativamente, tenuto conto del rigore metodologico, della rilevanza scientifica, della innovatività e della originalità, la monografia in materia di diritto sportivo è valutabile come discreta e gli altri scritti si situano mediamente nella fascia tra il sufficiente e il discreto (con cinque giudizi di sufficienza, cinque giudizi di discreto, un giudizio di buono). Non risulta inoltre complessivamente soddisfatto nella produzione scientifica il requisito preferenziale del Bando consistente nello studio del nuovo diritto dei contratti, né risultano pubblicazioni della candidata in linea con le tematiche del progetto di ricerca indicato dal bando (i rimedi in ambito contrattuale). In comparazione con i profili degli altri candidati, si ritiene, tuttavia, che la candidata possa accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La candidata supera il limite delle 12 pubblicazioni indicato nel bando di concorso e vanta una produzione complessiva pienamente sufficiente (27 pubblicazioni in un periodo – calcolato dalla data di conseguimento della laurea – di 12 anni circa). A tale elemento positivo, tuttavia, si accompagna una deprecabile tendenza alla mono-tematicità, soprattutto per quanto attiene al tema del diritto privato dello sport, analizzato in ben 4 pubblicazioni su 12 complessivamente allegate alla domanda [v. retro, sub 2), 4), 8) e 9)]. Dall’altro, si segnala un numero percentualmente elevato di opere a rilievo prevalentemente (se non esclusivamente) informativo, quali i contributi pubblicati su un – comunque apprezzabile – commentario [v. retro, sub 5), 6) e 7)] e le note a sentenza [v. retro, sub 10), 11) e 12): si segnala incidentalmente che al genere della nota a sentenza appartengono – secondo quanto riferisce la stessa candidata – numerose opere non sottoposte alla presente valutazione]. Per quanto tali elementi abbassino sensibilmente il grado di originalità della produzione scientifica complessiva, nonché il suo reale apporto innovativo nella comunità scientifica nazionale, la produzione rimane comunque di discreta qualità e, anche se la stessa complessivamente non integra il requisito preferenziale indicato dal bando di concorso, l’analisi dei titoli e delle pubblicazioni consente di ammettere la candidata al colloquio finale.
RELAZIONE E GIUDIZIO COLLEGIALE FINALE SUL CURRICULUM, SUI TITOLI, SULLE PUBBLICAZIONI E SULLA LINEA DI RICERCA DELLA CANDIDATA N. 6 XXXXX XXXXXXX
La Commissione all’unanimità richiamandosi ai singoli giudizi individuali, tenendo conto dei criteri indicati nel verbale della riunione del 6.6.2018 in base ad un giudizio comparativo dei candidati, formula un giudizio positivo sui titoli e parzialmente positivo sulle pubblicazioni per i seguenti motivi. Il contributo più significativo si ha nel settore del diritto sportivo, tema sul quale la candidata torna in più occasioni e che non appare del tutto congruente con la volontà di un Dipartimento che ha indicato, nel Bando, un profilo di studioso attento ai profili del «nuovo diritto dei contratti». Le linee di ricerca della candidata, inoltre, non sono complessivamente congruenti con il progetto di studio del bando consistente ne “i rimedi in ambito contrattuale”. Nei contributi minori della candidata, peraltro, è carente il requisito della originalità e della innovatività ed è prevalente, invece, un metodo descrittivo o solo informativo. Purtuttavia è apprezzabile l’impegno emerso nei titoli e in alcune pubblicazioni sicchè il giudizio complessivo, in comparazione con gli altri partecipanti, è di «discreto» che consente l’ammissione al colloquio finale.
CANDIDATO n. 7: XXXXXXXXXX XXXXX
TITOLI VALUTABILI:
1. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento della laurea in Giurisprudenza nell’aprile 1992 con voti 106/110, presso l’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma.
2. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento di un diploma di perfezionamento in diritto dei consumi e della responsabilità civile, presso l’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma (a.a. 1999/2000).
3. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento del titolo di dottore di ricerca in
D iritto dei contratti ed economia d’impresa presso l’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma (XV ciclo),
con tesi dal titolo «Cartolarizzazione e responsabilità della società di rating», discussa il 14.6.2004.
4. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di cultore di Diritto civile (cattedra del prof. Di Majo) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma dall’a.a. 1994/1995 all’a.a. 2000/2001.
5. Attestazione, nei titoli allegati alla domanda, dello svolgimento, in qualità di cultore di Diritto civile [v. sub 4)] di coordinatore dell’attività didattica (avente la durata di 16 ore complessive per a.a.) con svolgimento di attività di insegnamento e di ricerca in temi relativi al contratto in generale, ai singoli contratti e alla responsabilità civile.
6. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di cultore di Diritto civile (cattedra del prof.
G.B. Xxxxx) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma dall’a.a. 2001/2002 all’a.a. 2003/2004.
7. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità di 4 contratti di supporto alla didattica, presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell'Università degli Studi Roma Tre, insegnamento di Diritto civile, per gli a.a. 2003/04, 2004/05 e 2005/06.
8. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di cultore di Diritto civile (cattedra del prof. Di Majo) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre, per gli a.a. 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006.
9. Attestazione, nei titoli allegati alla domanda, dello svolgimento, in qualità di cultore di Diritto civile [v. sub 8)] di attività didattica (avente la durata di 6 ore complessive per a.a.) con svolgimento di attività di insegnamento in temi relativi al contratto in generale e alle cause del suo scioglimento.
10. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del ruolo di cultore di Diritto privato presso la Facoltà di lingue e letterature straniere moderne dell’Università degli Studi della Tuscia (a.a. 2002/03).
11. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità di un contratto sostitutivo di insegnamento in Diritto privato (50 ore, 8 CFU, S.S.D. IUS/01), presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere moderne dell’Università degli Studi della Tuscia (a.a. 2004/05).
12. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità di un contratto sostitutivo di insegnamento in Diritto privato (25 ORE, 4 CFU, S.S.D. IUS/01), presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere moderne dell’Università degli Studi della Tuscia (a.a. 2005/2006).
13. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità di un contratto integrativo di insegnamento in Diritto privato (12 ore, S.S.D. IUS/01), presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino (a.a. 2006/2007).
14. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità di un contratto integrativo di insegnamento in Diritto privato (12 ore, S.S.D. IUS/01), presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino (a.a. 2007/2008).
15. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento di n. 2 assegni di ricerca in Diritto Privato (S.S.D. IUS/01) ex lege n. 449/1997, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia (1.6.2007-0.4.2008 e 1.6.2008-31.1.2009).
16. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento di n. 1 assegno di ricerca in Diritto Privato (S.S.D. IUS/01) ex lege n. 240/2010, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia, più volte rinnovato (1.8.2012-31.7.2018).
17. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità di un contratto di docenza (3 ore) nel Corso di alta formazione in diritto dei consumatori e dei mercati, Università degli Studi di Roma «Tor Vergata» (1.3.2014).
18. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità di un contratto di docenza (3 ore) nel Master di II livello in «Intermediari, Emittenti e Mercati Finanziari», Università degli Studi «La Sapienza» di Roma (14.1.2014).
19. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della titolarità di un contratto di insegnamento in Diritto Commerciale (s.s.d. IUS/04), presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi Roma Tre, a.a. 2017/18.
20. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della nomina a componente della Commissione del concorso in magistratura (anno 2015).
21. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della nomina a componente della Commissione per la verifica finale di idoneità relativa al Corso di Cassazionista (anno 2016).
22. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, in qualità di relatore, al Seminario
«Strumenti finanziari e responsabilità», organizzato presso l’Università degli Studi di Brescia il 27.5.2009.
23. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, in qualità di relatore, al Convegno internazionale organizzato dalla Società Italiana di Diritto ed Economia a Torino il 16.12.2011.
24. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, in qualità di relatore, al Convegno internazionale organizzato dalla Società italiana di Diritto ed Economia a Napoli il 18.12.2015.
25. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, in qualità di relatore, al Convegno
«Conciliazione e metodi di risoluzione amichevole delle controversie nel settore del SII» organizzato presso la Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell’Università degli Studi di Cagliari il giorno 11.3.2016.
26. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, in qualità di relatore, al Convegno
«Crisi finanziaria ed effetti sulla quantità e qualità del credito. Implicazioni di policy» organizzato presso il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cagliari il giorno 22.4.2016.
27. Attestazione, nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, in qualità di relatore, alla Tavola Rotonda «Online Dispute Resolution» organizzato presso l’Università San Xxxxxxxx di Roma il 26.3.2018.
Giudizio individuale dei Commissari sul curriculum, sul profilo e sui titoli del candidato n. 7 XXXXXXXXXX XXXXX
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il curriculum e l’elenco dei titoli, analiticamente analizzati, pongono in luce una intensa attività del candidato nella formazione post-laurea, tramite il dottorato di ricerca e gli assegni di ricerca. Risulta peraltro un impegno ampio nella didattica tramite collaborazioni con autorevoli professori e attraverso corsi affidati personalmente in varie sedi universitarie. Apprezzabile è anche la partecipazione, anche come relatore, a convegni di rilievo talvolta internazionale. Non risultano invece esperienze di studio e formazione all’estero e partecipazioni a progetti di ricerca nazionali e internazionali. Non sempre congruenti con il S.S.D. IUS/01 sono i temi trattati e le esperienze maturate. Il giudizio si può attestare su una valutazione di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il curriculum e l’elenco dei titoli del candidato sono da valutarsi positivamente, per la documentata attività di ricerca e di didattica presso prestigiose cattedre universitarie nonché per i documentati incarichi di insegnamento, di attività di relatore in convegni anche internazionali. Non risultano, tuttavia, documentate esperienze all’estero. Complessivamente, si ritiene di poter attribuire al candidato una valutazione – limitatamente ai titoli – attestantesi su «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La lettura del curriculum e dell’elenco titoli allegato alla domanda ed ulteriormente arricchito dall’allegazione degli attestati volti a confermare l’esistenza dei titoli descritti retro, sub 1)-27), evidenzia la serietà e la maturità scientifica del candidato, che, dopo la laurea, ha continuato a dedicarsi all’attività accademica e agli studi universitari, frequentando un corso di specializzazione [v. sub 2)] e un dottorato [v. sub 3)] ed usufruendo, infine, di un numero elevato di assegni di ricerca [v. sub 15) e 16)]. Spiccano, altresì, numerosi contratti integrativi dell’attività didattica [v. sub 5), 7), 9), 13) e 14)], la collaborazione con prestigiose cattedre universitarie [v. sub 4), 6), 8) e 10)] e la realizzazione di veri e propri corsi ufficiali di insegnamento [v. sub 11) e 12)], ancorché non sempre direttamente afferenti al S.S.D. IUS/01 [v. sub 19)], anche nell’ambito di corsi di formazione post-laurea [v. sub 17) e 18)], nonché la partecipazione, come relatore, a Convegni e seminari anche di rilevanza internazionale [v. sub 22), 23), 24), 25), 26) e 27)], ancorché in un numero complessivamente non elevatissimo (6 partecipazioni come relatore in un periodo di tempo – avuto riguardo al periodo post-laurea del candidato – di 26 anni: si deve tuttavia ricordare, in ordine a questo punto, che il curriculum del candidato menziona numerosi altri convegni ai quali egli ha partecipato come relatore, ancorché su aree tematiche che – stando all’intitolazione del convegno – non sembrano sempre direttamente e pienamente afferenti al S.S.D. IUS/01). Xxxxxxx, tuttavia, attestazioni relative a periodi di studio e formazione all’estero, nonché alla partecipazione a progetti di ricerca nazionali o internazionali e ciò consente di attribuire una valutazione complessiva pari a «discreto».
PUBBLICAZIONI VALUTABILI E GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SU OGNI PUBBLICAZIONE
1. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Dai crediti ai flussi di cassa: i cespiti cartolarizzabili nelle operazioni di finanza strutturata (prima parte)», edito in «Rivista di diritto privato», 2003, pp. 777-804.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’autore esamina le leggi speciali e in particolare la l. 410 del 2001 in tema di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. Si esaminano le caratteristiche delle operazioni e i tratti comuni ad ogni operazione. L’analisi è interessante ma svolta prevalentemente con un metodo informativo, privo di originalità e carattere innovativo delle soluzioni proposte, su temi, peraltro, ai limiti della congruenza con il S.S.D. IUS/01. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista di classe A – offre una puntuale ricostruzione della legislazione speciale in materia di cartolarizzazione, in particolare con riferimento alle operazioni di cartolarizzazione di immobili pubblici. Esso è concepito unitamente al contributo sub 2) infra, trattandosi di un saggio pubblicato in due parti sulla medesima rivista. L’A. procede con chiarezza ed ordine alla sua esposizione, segnalando alcuni profili problematici della normativa. Nonostante alcuni, incidentali, approfondimenti, che fanno intuire la capacità di analisi e di elaborazione concettuale dell’A., l’opera mantiene principalmente un andamento descrittivo, e può attribuirsi pertanto ad essa complessivamente e sinteticamente un giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rivista che ospita il contributo, oltre ad essere considerata dall’ANVUR come rivista di classe A, gode di ampia diffusione nel panorama editoriale italiano ed è nota ed apprezzata dalla comunità scientifica, autorevoli esponenti della quale compongono il comitato scientifico, la direzione ed il comitato di valutazione scientifica della stessa. A titolo meramente informativo, è sufficiente, sul punto, ricordare che, secondo i dati offerti dal catalogo italiano dei periodici ACNP (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxx.xx), la rivista in esame è attualmente posseduta da 78 biblioteche in tutto il territorio nazionale. In ordine ai contenuti, lo scritto offre una ricostruzione di una
novità legislativa destinata ad avere significative ricadute applicative nella definizione dei rapporti tra consumatori e intermediari finanziari. Si segnala, tuttavia, che l’integrazione, da parte di questo scritto, del requisito preferenziale indicato dal bando di concorso è solo parziale, perché l’analisi del «nuovo diritto dei contratti» è essenzialmente condotta avuto riguardo al collegamento tra più negozi e alla definizione delle caratteristiche economiche dell’operazione, senza dedicare puntuale sviluppo allo studio dei connotati caratterizzanti il singolo atto contrattuale e il processo della sua tipizzazione, con conseguente individuazione della disciplina ad esso applicabile. Conviene poi aggiungere che la valutazione deve essere unitariamente condotta avuto riguardo anche allo scritto sub 2), che costituisce la seconda parte di quello qui analizzato e che i temi affrontati in tali opere riprendono – a tratti pedissequamente – quanto osservato nella monografia di cui infra, sub 3): tali rilievi non si traducono in una valutazione negativa dei contenuti dello scritto, ma incidono sull’analisi complessiva della produzione scientifica del candidato (v. infra). Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
2. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Dai crediti ai flussi di cassa: i cespiti cartolarizzabili nelle operazioni di finanza strutturata (seconda parte)», edito in «Rivista di diritto privato», 2004, pp. 111-144.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Nella seconda parte del saggio si descrivono i titoli emessi e la loro natura, alcuni aspetti della cartolarizzazione immobiliare e le ipotesi di conflitto tra i soggetti partecipanti. Sino alla decisione di alcune operazioni su immobili pubblici. Le due parti del saggio sono interessanti ma hanno un tono e un metodo solo descrittivo che non consente di attribuire loro una piena rilevanza scientifica per carenza di originalità e innovatività. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato su una rivista di classe A – costituisce la seconda parte del saggio di cui al contributo sub 1 supra sulla legislazione speciale in materia di cartolarizzazione, con particolare riferimento alle operazioni di cartolarizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. All’opera, per i motivi detti, può attribuirsi complessivamente e sinteticamente un giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Si ritiene possibile estendere a questo scritto quanto già rilevato retro per lo scritto sub 1), trattandosi di opera unitariamente valutabile, ancorché pubblicata – per mere ragioni editoriali – in due numeri distinti della rivista. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
3. Monografia intitolata «Cartolarizzazione e responsabilità dell’agenzia di rating», Edizioni del Mondo Giudiziario, 2004.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale non è fra le migliori per diffusione e circolazione nella comunità scientifica. L’autore esamina i caratteri della securitization e delle fattispecie di cartolarizzazione. Esamina poi il procedimento di attribuzione del rating e il relativo contratto in relazione alla natura giuridica, la disciplina, i diritti e i doveri delle parti e i loro conflitti. Segue un’analisi della responsabilità nei confronti dell’emittente e dei terzi. Il lavoro riprende in parte temi già trattati in altre pubblicazione dell’autore. Non ha sufficiente rilevanza scientifica né tratti di originalità limitandosi ad analizzare le figure e gli istituti senza particolari approfondimenti che impediscono di valutare appieno la capacità critica e ricostruttiva del candidato. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo consiste in un’opera di taglio monografico (a quanto sembra non inserita in una collana) che si
incentra sulla responsabilità delle agenzie di rating nelle operazioni di cartolarizzazione, e raccoglie i contenuti degli altri scritti minori presentati dal candidato nella presente procedura. L’opera procede – con uno stile
«trattatistico» – nella esposizione della disciplina e delle principali questioni applicative, concedendo poco spazio agli approfondimenti sistematici sollecitati dall’esegesi e dai problemi, pure ben individuati dall’A. Seppure non difetti nell’A. una capacità di analisi, l’opera non sviluppa i concetti sottesi alle soluzioni interpretative proposte, e non offre una articolata dimostrazione delle tesi sposate, come dovrebbe viceversa addirsi ad un lavoro monografico. Per questi motivi, al contributo può attribuirsi sinteticamente un giudizio di
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La monografia è pubblicata – fuori collana e senza referaggio, a quanto sembra di capire dall’allegato – per una casa editrice non particolarmente nota alla comunità scientifica nazionale. La sua diffusione editoriale è comunque modesta, perché, all’esito di una ricerca sul sito OPAC SBN (xxxx://xxxx.xxx.xx), la monografia risulta posseduta – a 15 anni dalla sua pubblicazione – solo da 10 biblioteche sul territorio nazionale. Avuto riguardo ai suoi contenuti, essa analizza i profili di responsabilità sottesi all’operazione di «rating» e, per quanto la parte iniziale del lavoro – dedicata alla ricostruzione dei connotati caratterizzanti la cartolarizzazione – miri a perseguire una finalità informativa scarsamente conforme al reale intento ricostruttivo dell’opera, lo scritto presenta un apparato bibliografico adeguato ed offre esiti applicativi sufficientemente chiari ed argomentati, legittimando una valutazione sintetica nei termini di «discreto». Si deve tuttavia segnalare – secondo quanto già anticipato retro, sub 1) – che gran parte dei passaggi argomentativi sviluppati nella monografia è ripresa e riprodotta anche in altri scritti sottoposti dal candidato alla presente valutazione. Ciò vale, in particolare, per gli scritti sub 1) e 2), che costituiscono una ripresa del Capitolo I della monografia in esame, nonché per gli scritti sub 4), 5), 6), 7), 8) e 9), nei quali si sviluppa e si aggiorna quanto già anticipato nel Capitolo IV della monografia.
4. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Contratti di borsa e responsabilità dell’intermediario finanziario», edito in «Obbligazioni e contratti», 2006, pp. 922-928.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Si tratta di una nota su un caso deciso da una sentenza della Cassazione in tema di ordine di borsa e di doveri dell’intermediario. Interessante ma priva di una ricostruzione rigorosa del tema delimitato peraltro ad una particolare fattispecie. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato in una rivista che pur non essendo di classe A poteva qualificarsi come di primaria importanza – prende le mosse da una sentenza della Corte di Cassazione in materia di responsabilità dell’intermediario finanziario nella esecuzione di ordini di borsa. Il breve scritto dimostra capacità di sintesi dell’A. e chiarezza della esposizione. Difettano tuttavia gli approfondimenti sistematici e lo sforzo dimostrativo delle soluzioni tratteggiate. Complessivamente si ritiene di attribuire a questo scritto il giudizio di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale del contributo può essere considerata adeguata, avuto riguardo al fatto che la rivista che lo ospita, per quanto non considerata di classe A dall’ANVUR, ha visto come componenti della direzione alcuni tra i più noti civilisti italiani e ha goduto di una sufficiente diffusione editoriale, tanto che la consultazione del già citato catalogo ACNP attesta che la rivista in forma cartacea, che ha cessato le sue pubblicazioni nel 2012, è ancora presente in 37 biblioteche italiane e i suoi contenuti sono comunque recuperabili – a pagamento – dalle piattaforme digitali di Xxxxxxx Kluwer. In ordine ai suoi contenuti, l’analisi del caso tratto da una decisione di legittimità offre all’autore l’occasione per delineare i connotati caratterizzanti il rapporto tra il cliente e l’intermediario finanziario, nonché i profili della responsabilità di quest’ultimo. Secondo quanto già rilevato retro, sub 1) e 3), i contenuti dello scritto riprendono ed aggiornano quanto già osservato in altri scritti sottoposti alla presente valutazione. Anche per questo motivo, il presente contributo è sinteticamente valutabile nei termini
di «sufficiente».
5. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Bonds argentini e responsabilità dell’intermediario finanziario: corrispondenza sincronica o diacronica?», edito in «Obbligazioni e contratti», 2007, pp. 1009-1019.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La rassegna delinea i tratti dell’intermediario finanziario, i suoi doveri e le sue funzioni. Tutto riguarda la vicenda dei bond argentini senza arrecare apporti originali. Si tratta peraltro di un tema molto approfondito e conosciuto all’epoca della pubblicazione e il candidato non offre un contributo significativo ad un tema oggetto di particolare attenzione della dottrina e della giurisprudenza di quel periodo. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato in una rivista che pur non essendo di classe A poteva qualificarsi come di primaria importanza – ha ad oggetto l’estensione della responsabilità dell’intermediario finanziario con riferimento agli obblighi di informazione e di protezione dell’investitore e alla tutela dell’integrità del mercato. Lo scritto, storicamente consapevole dei problemi e delle linee evolutive della normativa, della giurisprudenza e della dottrina, conferma la capacità di sintesi dell’A., ma evidenzia altresì l’assenza di sforzo nella dimostrazione delle tesi proposte e di approfondimento sistematico. Complessivamente si ritiene di attribuire a questo scritto il giudizio di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto rilevato retro, sub 4), per l’altro contributo edito nella medesima rivista. In ordine ai suoi contenuti, si tratta di uno scritto che, pur astrattamente riferibile, almeno in parte, al «nuovo diritto dei contratti», soddisfa un’esigenza prevalentemente informativa, dando conto dei termini del dibattito dottrinale e giurisprudenziale sul tema, senza particolari spunti di originalità. Occorre altresì ribadire la sostanziale continuità dello scritto in esame con quelli già analizzati retro, sub 1), 2), 3) e 4) e ciò conferma la mono-tematicità della produzione scientifica complessiva del candidato. La valutazione si attesta dunque su «sufficiente».
6. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «La responsabilità dell’agenzia di rating nei confronti dei terzi risparmiatori», edito in «La responsabilità civile», 2008, pp. 635-658.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il candidato si cimenta qui in una rassegna sui valori dell’informazione nella moderna autonomia di mercato e sulla relativa simmetria fra le parti sino alla responsabilità nei confronti dei terzi. Difetta anche qui una rigorosa ricostruzione sistematica anche se il tema è talvolta affrontato con risvolti critici apprezzabili. Il giudizio è
«discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato in una rivista che pur non essendo di classe A poteva qualificarsi come di primaria importanza – ha ad oggetto la responsabilità dell’agenzia di rating nei confronti dei terzi risparmiatori e riprende, in alcuni casi sviluppandoli, temi già trattati nelle altre opere dell’A. Il giudizio su questo scritto è analogo a quello sugli altri lavori dell’A.: anche quest’opera dimostra l’intelligenza e la conoscenza dei fenomeni affrontati da parte dell’A., il quale tuttavia predilige uno stile espositivo trattatistico, non offrendo dimostrazioni a supporto delle sue tesi e mantenendo un tono descrittivo privo di approfondimenti sistematici. Complessivamente si ritiene di attribuire anche a questo scritto il giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale del contributo può essere considerata adeguata, avuto riguardo al fatto che la rivista
che lo ospita, per quanto non considerata di classe A dall’ANVUR, ha visto come componenti della direzione alcuni tra i più noti civilisti italiani e ha goduto di una sufficiente diffusione editoriale, tanto che la consultazione del già citato catalogo ACNP attesta che la rivista in forma cartacea, che ha cessato le sue pubblicazioni nel 2012, è ancora presente in 37 biblioteche italiane e i suoi contenuti sono comunque recuperabili – a pagamento – dalle piattaforme digitali di Xxxxxxx Kluwer. In ordine ai suoi contenuti, lo scritto illustra – in modo a tratti eccessivamente incentrato sul perseguimento di una finalità prevalentemente informativa – i profili della responsabilità dell’agenzia di «rating» e costituisce un aggiornamento di quanto già rilevato nel Capitolo IV della monografia analizzata retro, sub 3). Ciò non toglie che – isolatamente considerato – lo scritto meriti una valutazione di «discreto», ma incide sulla valutazione della produzione complessiva del candidato (v. infra).
7. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «La responsabilità contrattuale dell’agenzia di rating nei confronti del committente», edito in «Obbligazioni e contratti», 2010, pp. 289-301.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’a. affronta ancora, con una rassegna, il tema del rating e della tutela del committente, affrontato in altri suoi contributi, con particolare attenzione, in questo caso, ai diritti e obblighi delle parti, la responsabilità e l’onere probatorio. Il metodo è analogo a quello impiegato negli scritti precedenti. Prevale il carattere informativo sulla individuazione di spunti di originalità e innovatività. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il giudizio su questo scritto è analogo ai giudizi su quelli precedenti. Il contributo – pubblicato in una rivista che pur non essendo di classe A poteva qualificarsi come di primaria importanza – ha ad oggetto la responsabilità dell’agenzia di rating nei confronti del committente e riprende, in alcuni casi sviluppandoli, temi già trattati nelle altre opere dell’A. Si confermano i pregi, le caratteristiche ed i limiti (di impegno) evidenziati a proposito degli altri lavori. Complessivamente si ritiene di attribuire anche a questo scritto il giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto rilevato retro, sub 4) e 5), per gli altri contributi editi nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, la chiarezza espositiva e l’idoneità dell’apparato argomentativo sviluppato nel testo costituiscono elementi idonei a dare allo stesso una valutazione di «discreto», nonostante i suoi contenuti riproducano, ancora una volta, quanto già rilevato retro, sub 1)-6), per le opere precedenti.
8. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «I procedimenti complementari di risoluzione delle controversie», edito in «Obbligazioni e contratti», 2011, pp. 530-541.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Lo scritto, pubblicato su una rivista di classe non A, è una rassegna sulle procedure di mediazione e conciliazione e tratta del ruolo dei professionisti nell’ambito dei vari procedimenti. Il contenuto è interessante ma superficiale nell’analisi del problema e carente di spunti critici o originali. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato in una rivista che pur non essendo di classe A poteva qualificarsi come di primaria importanza – ha ad oggetto l’interpretazione della normativa sui procedimenti complementari di risoluzione delle controversie, e tratta anche, brevemente, nel par. 3, della natura giuridica della transazione e dei suoi limiti. Il lavoro conferma il metodo e lo stile dell’A., orientato alla esegesi e alla esposizione delle novità normative. Per il carattere essenzialmente descrittivo del contributo, si ritiene di attribuire a questo scritto il giudizio di
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto rilevato retro, sub 4), 5) e 7), per gli altri contributi editi nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, lo scritto persegue una finalità prevalentemente informativa e si risolve talvolta nella mera esegesi del dato normativo commentato, sicché merita la valutazione di «sufficiente».
9. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Insolvenza dell’emittente ed (ir)responsabilità dell’agenzia di rating», edito in «Obbligazioni e contratti», 2012, pp. 346-366.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La collocazione editoriale è analoga alla precedente pubblicazione. L’a. affronta qui il tema della responsabilità dell’agenzia di rating prendendo spunto da una sentenza del tribunale di Milano sull’azione di ripetizione dei compensi del committente ai sensi degli artt. 1455 e 1458 c.c. Il metodo è ancora informativo e descrittivo. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato in una rivista che pur non essendo di classe A poteva qualificarsi come di primaria importanza – prende le mosse dal commento di una sentenza emessa dal Tribunale di Milano a definizione di un giudizio promosso dal Commissario Straordinario di Parmalat contro la società proprietaria della agenzia di rating Standard & Poor’s e ha ad oggetto la responsabilità della società di rating nei confronti del committente e dei terzi risparmiatori. Il commento si situa nel solco dei temi degli altri scritti sulle agenzie di rating, dei quali condivide il metodo, lo stile e il carattere descrittivo. Per questo motivo, si ritiene di attribuire a questo scritto il giudizio di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
In ordine alla collocazione editoriale del contributo, è sufficiente rinviare a quanto rilevato retro, sub 4), 5), 7) e 8), per gli altri contributi editi nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, la tipologia del contributo, che assume i contorni di una nota a sentenza, ostacola il pieno sviluppo dei profili di originalità che il pensiero ricostruttivo dell’autore presenta, sicché è sinteticamente valutabile come «sufficiente», ferma restando l’esigenza di ribadire che esso s’inserisce con continuità entro una produzione scientifica già incentrata sull’analisi dei medesimi temi [v. retro, sub 1), 2), 3), 4), 5), 6) e 7)].
10. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Autonomia privata ed auto-composizione dei conflitti», edito in «Vita Notarile», 2013, pp. 1163-1176.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
La Rivista non è di fascia A ed ha carattere prevalentemente professionale. L’autore descrive le varie procedure di ADR come procedimenti complementari di composizione dei conflitti. Seguono brevissime conclusioni di carattere solo informativo. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato in una rivista di classe non A – ha ad oggetto l’interpretazione della normativa sui procedimenti complementari di risoluzione delle controversie, ed è sovrapponibile a quello sub 8) sopra esaminato. Per gli stessi motivi indicati a proposito del contributo sub 8), si ritiene di valutare sinteticamente questo scritto in termini di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale dello scritto non è di primo piano, perché la rivista, oltre a non essere considerata di classe A dall’ANVUR, è maggiormente sensibile alle esigenze professionali notarili e poco incline ad accogliere studi dottrinali di ampio valore ricostruttivo e sistematico. La sua diffusione nella comunità scientifica è comunque buona, avuto riguardo al fatto che, stando al già citato catalogo ACNP, la rivista cartacea è attualmente posseduta da 63 biblioteche nel territorio italiano. In ordine ai contenuti, lo scritto presenta un elevato grado di somiglianza con quello analizzato retro, sub 8). L’esigenza informativa che lo anima impedisce un pieno sviluppo degli spunti di originalità che la trattazione talvolta presenta, anche se l’apparato bibliografico è adeguato. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di
«sufficiente».
11. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Le ODR nel settore dell’energia», edito in «Persona e Mercato», 2015, pp. 77-84.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’A. descrive alcuni aspetti della new economy ove “i mercati stanno cedendo il passo alle reti e la proprietà è progressivamente sostituita all’accesso”. Descrive le procedure esistenti nel settore dell’energia elettrica e del gas. Dal reclamo alla conciliazione. Il contenuto è interessante ma solo di carattere informativo e descrittivo privo di carattere innovativo. La valutazione è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo – pubblicato in una rivista che pur non essendo di classe A può qualificarsi come di primaria importanza – ha ad oggetto l’interpretazione della normativa UE sulle Online-Dispute Resolution e le procedure esistenti nel settore dell’energia e del gas. Il lavoro conferma il metodo e lo stile dell’A., orientato alla esegesi delle novità normative e la sua attenzione alla realtà applicativa. Per il carattere essenzialmente descrittivo del contributo, si ritiene di attribuire a questo scritto il giudizio di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
La collocazione editoriale dello scritto è buona, perché la rivista, per quanto non collocata in classe A dall’ANVUR, gode di ampia diffusione nella comunità scientifica, essendo accessibile gratuitamente on line dal sito ad essa dedicato e dall’archivio di ricerca DOGI, che rappresenta il principale strumento telematico con il quale si dà avvio alla ricerca dottrinale di contributi pubblicati su riviste giuridiche. L’autorevolezza del fondatore della rivista, del suo Comitato di direzione e del Comitato dei revisori, composti da alcuni dei più significativi studiosi italiani ed europei, nonché la rigida procedura di referaggio cui sono sottoposti i lavori in essa pubblicati, attestano la bontà della collocazione editoriale dello scritto, che si lascia apprezzare anche per i suoi contenuti, visto che offre una chiara ricostruzione dell’istituto esaminato, anche se prevale un’esigenza informativa e l’argomento presenta stretti motivi di continuità con quelli già analizzati negli scritti sub 8) e 10). La valutazione si attesta dunque su «sufficiente».
12. Contributo su volume intitolato «L’evoluzione delle procedure ADR nel diritto privato italiano», edito nell’opera collettanea «Soluciones alternativas a los conflictos de consumo. Perfiles Hispano-Italianos», Editorial Comares, 2016, pp. 439-454.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
L’autore descrive i modelli ADR in Europa nei conflitti tra professionisti e consumatori, analizza gli interessi in gioco e il ruolo delle professioni. Sempre con metodo divulgativo e descrittivo. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
Il contributo, avente ad oggetto le procedure ADR nel diritto privato, si colloca nel filone degli scritti sopra
esaminati sub 8, 10 e 11, dei quali condivide lo stile ed il carattere essenzialmente descrittivo e divulgativo. Per gli stessi motivi indicati a proposito degli altri richiamati contributi, si ritiene di valutare sinteticamente questo scritto in termini di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Per quanto non sia possibile capire dall’allegato se lo scritto sia stato sottoposto ad una preventiva procedura di referaggio, la sua indubbia rilevanza internazionale non ne attenua la funzione prevalentemente informativa, che impedisce un pieno sviluppo dei profili di originalità che talune parti dello scritto presenta. L’argomento affrontato presenta stretti motivi di continuità con quelli già analizzati negli scritti sub 8), 10) e 11). Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «sufficiente».
TESI DI DOTTORATO
Non allegata
CONSISTENZA COMPLESSIVA DELLA PRODUZIONE SCIENTIFICA
Secondo quanto autocertificato dal candidato nel suo curriculum e nell’elenco pubblicazioni allegato alla domanda, la produzione scientifica complessiva della stessa è pari a n. 21 pubblicazioni, di cui le 12 indicate retro, sub 1)-12), costituiscono quelle allegate integralmente alla domanda e dunque valutate dalla Commissione, nel rispetto dei limiti indicati dal bando. Oltre ad esse, il candidato attesta di aver pubblicato 5 contributi in volume (uno dei quali, tuttavia, presenta titolo identico all’articolo su rivista considerato retro, sub 11)] e 4 articoli su rivista non A, di cui 2 qualificati dal candidato come note a sentenza.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: XXXXXXXX XXXXXXX
Il candidato presenta una produzione scientifica prevalentemente rivolta allo studio delle dinamiche finanziarie. Per quanto si possa riconoscere un’astratta e parziale congruenza con il profilo richiesto dal bando, gli scritti del candidato sono sempre caratterizzati da un metodo informativo e descrittivo privo di originalità e di rigorosa ricostruzione critica delle figure esaminate. Per questi motivi, la valutazione complessiva non consente la sua ammissione al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: XXXXXXXXX XXXXXXX
La consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato appare adeguata. Le pubblicazioni sottoposte a valutazione ruotano tutti sostanzialmente intorno a due filoni tematici, e i loro contenuti sono anche, in molti casi ed in larga parte, sovrapponibili. Qualitativamente, tenuto conto del rigore metodologico, della rilevanza scientifica, della innovatività e della originalità, la monografia è valutabile in termini di sufficiente e gli altri scritti si situano nella fascia tra il sufficiente ed il discreto. Per questi motivi, in comparazione con gli altri candidati, si ritiene che il candidato non possa accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: XXXXXXX XXXXXXXXXX
Avuto riguardo alla pubblicazione complessiva, essa è adeguata (21 pubblicazioni in un arco di tempo, calcolabile indicativamente dal conseguimento della laurea, di 26 anni), ma presenta una sostanziale mono- tematicità, essendo riconducibile, in buona sostanza, a due soli nuclei tematici, relativi, rispettivamente, alla responsabilità delle agenzie di «rating» [v. sub 1), 2), 3), 4), 5) 6), 7) e 9)] e all’analisi dei mezzi alternativi di risoluzione delle controversie e, in particolare, della mediazione/conciliazione [v. sub 8), 10), 11) e 12)]. Per quanto la riconduzione di entrambe le aree tematiche al S.S.D. IUS/01 non possa essere contestata, visto che l’autore inserisce costantemente i temi affrontati in una più ampia valutazione sistematica incentrata, rispettivamente, sulla natura della responsabilità e sull’incidenza dell’autonomia privata nella soluzione delle controversie, la reiterazione di scritti riconducibili alle medesime aree tematiche incide sulla valutazione della produzione complessiva, troppo ancorata alla riproposizione di argomenti rispetto ai quali l’apporto innovativo
dell’autore è già stato ampiamente offerto. Per questi motivi, non si ritiene che egli possa accedere al colloquio finale.
RELAZIONE E GIUDIZIO COLLEGIALE FINALE SUL CURRICULUM, SUI TITOLI, SULLE PUBBLICAZIONI E SULLA LINEA DI RICERCA DEL CANDIDATO N. 7
XXXXXXXXXX XXXXX
La Commissione all’unanimità richiamandosi ai singoli giudizi individuali, tenendo conto dei criteri indicati nel verbale della riunione del 6.6.2018 in base ad un giudizio comparativo dei candidati, formula un giudizio positivo in ordine ai titoli del candidato. La produzione scientifica, invece, pur in astratto e parzialmente congruente con il titolo preferenziale e le linee di ricerca indicati nel bando, è connotata da un carattere prevalentemente informativo e descrittivo ed appare, complessivamente, priva di originalità, insistendo, peraltro, in larga parte sulle medesime aree tematiche, senza che la prolungata ricerca su di esse abbia prodotto risultati dotati di apprezzabile innovatività almeno ricostruttiva. Il giudizio può attestarsi, complessivamente, su una valutazione di «sufficienza» che non consente, in comparazione con gli altri candidati, la ammissione del candidato al colloquio finale.
CANDIDATO n. 8: XXXXXXXXX XXXX XXXXXX
TITOLI VALUTABILI
1. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento della Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, in data 21 luglio 2011 e con la votazione di 110/110 e lode, con tesi di diritto privato intitolata «la revocazione della donazione» (relatore: prof. Zimatore) presso la LUISS «Xxxxx Xxxxx» di Roma.
2. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, di una media esami di partenza, prima della discussione della laurea indicata sub 1), di 29,7/30, con il superamento di 2 esami in lingua inglese (European Union Law e European Company Law) con votazione di 30 e 30 e lode.
3. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, durante il periodo universitario, alla «European Law Students’ Association» (ELSA) e del conseguimento di una borsa di studio Erasmus con frequenza (periodo: agosto 2008 – marzo 2009) dell’University of Glasgow, School of Law, Glasgow, Scozia e il superamento di 3 esami in lingua inglese [Property Law (Xxxx. Xxxxxxx), International Private Law (Xxxx. Xxxxxxxx e Dr. Xxxxxxxxxx) e Business Law (Dr. Xxxxxxxx)].
4. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della frequenza, dopo essersi classificato primo nel concorso di ammissione, con assegnazione di borsa triennale, del corso di dottorato di ricerca in «I problemi civilistici della persona» (XXVIII ciclo) con ottenimento del titolo di Dottore di ricerca all’esito della discussione della tesi «Sham trust: funzioni e applicazioni», il 25 luglio 2017.
5. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento di una borsa di studio bimestrale (Stipendium) per lo svolgimento di attività di ricerca, in qualità di «Visiting Stipendiary Fellow», presso il Xxx Xxxxxx Institute for Comparative and International Private Law Amburgo, Germania (settembre-ottobre 2017), con discussione dei risultati dell’attività di ricerca con il xxxx. Xxxxxxxxxx, direttore dell’Istituto, e il Prof. Doralt, affiliato dell’Istituto e ricercatore presso la Bucerius Law School di Amburgo.
6. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, nel periodo marzo- luglio 2017, di un periodo di studio, in qualità di «Independent Scholar», presso l’UNIDROIT International Institute for the Unification of Private Law, Roma, allo scopo di svolgere un progetto di ricerca dal titolo “Modern Perspectives on Asset-Protection Trusts”.
7. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, nel periodo maggio- giugno 2016, di un periodo di soggiorno quale «Visiting Researcher» presso l’University of Cambridge, Faculty of Law, Cambridge, Regno Unito, con svolgimento di una ricerca, su invito del Xxxx. Xxx, sul tema “Sham Trusts in Common Law Jurisdictions and Their Implications in Italy” e discussione dei risultati della ricerca con il Xxxx.
Xxx, la Prof.ssa Xxxxxx, il Xxxx. Xxxxxx, giudice della Federal Court of Australia e Professorial Fellow della Melbourne Law School.
8. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, nel periodo giugno 2015-febbraio 2016, di uno stage presso la Corte Costituzionale della Repubblica Italiana, dopo aver superato la selezione interna presso l’Università degli Studi del Sannio e, in séguito, la selezione finale presso la Corte costituzionale, classificandosi insieme ad altri tre dottorandi di ricerca scelti a livello nazionale, con realizzazione, durante tale periodo, delle massime ufficiali di 23 sentenze della Corte (analiticamente riportate nell’elenco titoli) e svolgimento dell’attività di ricerca finalizzata alla redazione della pronuncia della Corte n. 55 del 2015, in tema di testamento biologico, insieme al giudice Xxxxxxx.
9. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’ affidamento, per l’a.a. 2017-2018,
di un incarico di supporto alla didattica (10 ore), nell’ambito del corso di Istituzioni di diritto privato presso l’Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Economia e Studi Aziendali (9 cfu: titolare xxxx. Xxxxxxxxxx).
10. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, da luglio 2017 ad oggi e in qualità di cultore della materia, alla commissione d’esame del corso di Istituzioni di diritto privato presso l’Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Economia e Studi Aziendali (9 cfu: titolare xxxx. Xxxxxxxxxx), con svolgimento di seminari in tema di “Squilibrio del regolamento e immeritevolezza del contratto”; “Riducibilità ex officio della penale manifestamente eccessiva”; “Valutazione della causa in concreto e superamento del titolo legale”.
11. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione come
componente di un progetto di ricerca biennale (Fondo di Ricerca dell’Ateneo F.R.A. 2018) dal titolo «La gestione delle sopravvenienze e le vicende estintive nel negozio donativo» (responsabile: Xxxx. Xxxxxxxxxx).
12. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’ affidamento, per l’a.a. 2015-
2016, di un incarico di collaborazione per lo svolgimento di didattica integrativa (10 ore), nell’ambito del corso di Diritto civile presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) (12 cfu: titolare prof.ssa Crea).
13. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’ affidamento, per l’a.a. 2014-
2015, di un incarico di collaborazione per lo svolgimento di didattica integrativa (20 ore), nell’ambito del corso di Diritto civile presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) (12 cfu: titolare prof.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx).
14. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, negli a.a. 2015- 2016, 2016-2017 e 2017-2018 e in qualità di cultore della materia, alle commissioni degli esami di diritto civile,
diritto civile dell’ambiente e contracts (titolare: prof.ssa Crea), Istituzioni di diritto privato e diritto civile (titolare: prof.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx) presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
15. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’a.a. 2014- 2015, e in qualità di cultore della materia, alle commissioni degli esami diritto civile, contracts e diritto commerciale (titolare: prof.ssa Crea), istituzioni di diritto privato, diritto civile e diritto costituzionale (titolare: prof.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx), istituzioni di diritto privato (titolare: xxxx. Xxxxxxx) presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
16. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, negli a.a. 2013- 2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018, di attività di tutorato agli studenti ex art. 13 l. 19.11.1990,
n. 341, presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
17. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione come
componente di un progetto di ricerca biennale (Fondo di Ricerca dell’Ateneo F.R.A. 2017) dal titolo «La tutela della privacy tra libertà negoziale e tecniche rimediali» (responsabile: prof.ssa Crea) presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
18. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione come
componente di un progetto di ricerca biennale (Fondo di Ricerca dell’Ateneo F.R.A. 2016) dal titolo
«Autonomia negoziale, interessi “familiari” e tutela dei creditori» (responsabile: prof.ssa Pane) presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
19. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione come
componente di un progetto di ricerca biennale (Fondo di Ricerca dell’Ateneo F.R.A. 2015) dal titolo «Libertà di disporre, interessi familiari e pianificazione ereditaria» (responsabile: prof.ssa Pane) presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
20. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione come componente di un progetto di ricerca biennale (Fondo di Ricerca dell’Ateneo F.R.A. 2014) dal titolo
«Autonomia privata e strumenti di tutela» (responsabile: prof.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx) presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
21. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione come
componente di un progetto di ricerca biennale (Fondo di Ricerca dell’Ateneo F.R.A. 2013) dal titolo
«Autonomia privata e sviluppo sostenibile» (responsabile: xxxx. Xxxxxxxx) presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
22. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, in qualità di
relatore, di seminari, nell’a.a. 2015-2016, in tema di “Profili civilistici dell’abuso tributario”; “L’abuso del diritto negli enti no-profit”; “L’abuso del diritto nei contratti dei consumatori”; “L’abuso del diritto nei contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali: i casi Xxxx, Morcillo e Kusionova”; “Contratto autonomo di garanzia ed exceptio doli” presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
23. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’a.a. 2015- 2016, come componente, ad un gruppo di studio per l’aggiornamento de “Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-comunitario delle fonti” (Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane), sotto la supervisione del Prof. Em. P. Perlingieri.
24. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’a.a. 2015- 2016, come componente, ad un gruppo di ricerca su «La specializzazione nell’insegnamento universitario e nelle professioni legali nel Regno Unito», sotto la supervisione del Prof. Em. P. Perlingieri.
25. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’a.a. 2015- 2016, come componente, ad un gruppo di ricerca, supervisionato dal Prof. Em. P. Perlingieri, sulla giurisprudenza costituzionale in àmbito civilistico dal 2005 al 2015, in vista del 12° Convegno SISDiC, “I rapporti civilistici nell’interpretazione della Corte costituzionale nel decennio 2006-2016”, tenutosi a Napoli, l’11-12-13 maggio 2017.
26. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’a.a. 2015- 2016, come componente, ad un gruppo di ricerca su «L’interpretazione conforme a Costituzione nella giurisprudenza della Corte Costituzionale», sotto la supervisione del Prof. Em. P. Perlingieri.
27. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’a.a. 2015- 2016, come componente, ad un gruppo di ricerca su «L’abuso del diritto tra tecnologia e ideologia», sotto la supervisione della Prof.ssa Crea.
28. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, in qualità di
relatore, di seminari, nell’a.a. 2014-2015, in tema di “L’evoluzione del danno non patrimoniale”; “La patrimonialità della prestazione tra evoluzione del sistema sociale e principi di ordine pubblico costituzionale” presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
29. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’a.a. 2014- 2015, come componente, ad un gruppo di ricerca su «Divisibilità e indivisibilità delle obbligazioni», sotto la supervisione della Prof.ssa Tartaglia Polcini.
30. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’a.a. 2014- 2015, come componente, ad un gruppo di ricerca su «Il termine di efficacia nell’attività notarile», sotto la supervisione della Prof.ssa Tartaglia Polcini.
31. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dello svolgimento, in qualità di
relatore, di seminari, nell’a.a. 2013-2014, in tema di “L’impresa comunitaria e lo Small Business Act”; “La successione nei contratti aziendali” presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM).
32. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’a.a. 2013- 2014, come componente, ad un gruppo di ricerca volto alla ricognizione delle cause della scarsa diffusione
dell’arbitrato in Italia, sotto la supervisione del Prof. Em. P. Perlingieri.
33. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, dall’a.a. 2017- 2018 e in qualità di cultore della materia, alle commissioni degli esami di diritto privato dell’economia (titolare: prof. Deplano), presso l’Università degli Studi di Urbino «Carlo Bo», Dipartimento di Giurisprudenza (DIGIUR).
34. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, dal luglio 2013 ad oggi, in qualità di «Chief Executive Editor» alla rivista «The Italian Law Journal».
35. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, dal marzo 2017 ad oggi, in qualità di componente del Comitato editoriale alla rivista «Annali della S.I.S.Di.C.»: VALUTABILE.
36. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, dal marzo 2017 ad oggi, in qualità di componente del Comitato editoriale alla rivista «Rivista Giuridica del Molise e del Sannio».
37. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nell’ottobre 2013, ad un corso intensivo di inglese giuridico (Law Lab – Communicating Legal English) presso l’Università per Stranieri di Perugia (a cura della prof.ssa Masiola) con voto finale di 30 e lode.
38. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, nel settembre 2013, al Magna Caharta Summer School di Frascati.
39. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento di una borsa di studio per partecipare al «Common Core of European Private Law» (6.-8.7.2017), 23rd Annual Meeting on “Law
Science and Technology. New Challenges to the Law”, International University College of Turin, Collegio Carlo Alberto, Università degli Studi di Torino.
40. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, dell’attribuzione del riconoscimento di «Young Regional Ambassador per la Regione Campania» (ottobre 2015 – settembre 2016) presso la Federation of Regional Actors in Europe (FEDRA), Brussels, Belgio.
41. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatore con un intervento dal titolo «Recent Trends of the Italian Constitutional Court on Religious Liberty: The Case of the Anti-Mosque Law», al Seminario «Religious Liberty in the U.S.A. and in Italy» - Prof. Dimino Sr. (Widener
U niversity, Commonwealth Law School, USA), presso l’Università del Sannio di Benevento, 24.4.2018.
42. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatore con un intervento dal titolo «Polyfunctionality of Civil Liability and Punitive Damages After the Italian Joined Sections’ Decision no 16601 of 2017» al «British Association of Comparative Law (BACL)’s Postgraduate Workshop on Comparative Law» (Murray Edwards College, University of Cambridge, Regno Unito, 16.- 17.4.2018).
43. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come componente della segreteria organizzativa del Primo incontro – secondo anno del Ciclo Seminariale ADP (Associazione Dottorati di diritto privato) intitolato «Autonomia negoziale, composizione e risoluzione dei conflitti» (Università degli Studi del Sannio, Benevento, 18.-19.12.2017).
44. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come componente della segreteria organizzativa del Convegno intitolato «The Role of Italian Legal Culture in an International Context» (Ministero degli Affari Esteri, Roma, 25.10.2017).
45. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatore con un intervento dal titolo «L’abuso del trust nell’esperienza italiana» al Convegno «Scuola estiva 2017 ADP
(Associazione Dottorati di diritto privato)», sessione “Contratti e mercati”, Università degli Studi di Salerno, 8.9.2017.
46. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatore con un intervento dal titolo «Separazione e segregazione patrimoniale» al Convegno «Vincoli di destinazione, separazione e segregazione patrimoniale: dalla funzione alla struttura» (Università degli Studi del Sannio, Benevento, 24.7.2017).
47. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatore con un intervento dal titolo «Sham trust: funzioni e applicazioni» al Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca (Università degli Studi del Sannio, Benevento, 20.6.2017).
48. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatore con un intervento dal titolo «L’evoluzione degli sham trust: dalle intenzioni alle funzioni» al Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca (Università degli Studi del Sannio, Benevento, 19.7.2016).
49. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come c omponente della segreteria organizzativa al X Convegno Nazionale S.I.S.Di.C. intitolato «L’autonomia negoziale nella giustizia arbitrale», Napoli, 14.-16.5.2015.
50. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatore con un intervento dal titolo «La dispensa dalla trascrizione nei registri immobiliari» al Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca (Università degli Studi del Sannio, Benevento, 19.12.2014).
51. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, della partecipazione, come relatore al
Law Lab dell’Università per Stranieri di Perugia [v. retro, sub 37)] con relazioni intitolate, rispettivamente, «The Postal Rule and the Formation of Contracts via E-mail in Common Law Jurisdictions» e «Errors in Legal Translations. The Ems Dispatch Case» (14.-18.10.2013).
52. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, delle qualifiche di: socio aggregato della S.I.S.Di.C. (dall’aprile 2018; «Fellow» dell’«European Law Institute» (dall’aprile 2018); fondatore e socio dell’«Italian Legal Culture Onlus», Cerveteri (Roma) (dall’aprile 2016); dell’Associazione Dottorati di diritto privato (dal luglio 2016).
Giudizio individuale dei Commissari sui titoli del candidato n. 8 PERRIELLO LUCA ETTORE
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
Il complesso dei titoli ricavabili dal curriculum e dall’elenco fornito dal candidato attesta un’intensa attività post-laurea. In particolare, meritano attenzione il dottorato di ricerca, le borse di studio per lo svolgimento di attività di ricerca, i periodi di soggiorno all’estero e in Italia, la frequenza come “visiting researcher” presso varie università straniere, lo stage presso la Corte costituzionale, la qualità di cultore della materia, l’attività didattica integrativa, la partecipazione a progetti di ricerca, le borse di ricerca e i riconoscimenti presso Istituzioni italiane e straniere, la partecipazione come relatore ed anche come componente della segreteria organizzativa a Convegni e seminari in Italia e all’estero, la partecipazione ad organi di riviste, nonché le attestazioni linguistiche. Il giudizio su tale attività si attesta su «distinto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il curriculum e l’elenco dei titoli del candidato sono degni di un giudizio positivo, per la documentata attività di ricerca e di didattica, per gli incarichi di insegnamento, tutoraggio e supporto alla didattica e alla ricerca, per le esperienze di studio all’estero, per l’attestazione di conoscenza di lingue straniere, per la partecipazione a progetti di ricerca, per l’attività di relatore (nel tema di specifico interesse anche nelle pubblicazioni, v. infra) e per gli incarichi editoriali. Complessivamente, si ritiene di poter attribuire al candidato una valutazione – limitatamente ai titoli – attestantesi su «distinto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La consultazione del curriculum e dell’analitico elenco dei titoli, rafforzato dall’allegazione di alcune certificazioni, offre la descrizione di uno studioso già notevolmente maturo, che, nonostante la giovane età, ha intrapreso un ricco percorso post-laurea, dando compimento alle ottime indicazioni offerte, durante gli studi universitari, dalla media esami conseguita prima della discussione [v. sub 2)] e dalla partecipazione a soggiorni di ricerca e studio all’estero volti al perfezionamento della conoscenza dell’inglese giuridico [v. sub 3)], peraltro rafforzata anche dopo la laurea [v. sub 37) e 51)]. La partecipazione ad un corso di dottorato previo ottenimento della relativa borsa [v. sub 4)] rappresenta un’occasione formativa che il candidato ha pienamente sfruttato per arricchire ulteriormente il suo curriculum attraverso uno stage alla Corte costituzionale [v. sub 8)] e nuovi soggiorni all’estero, caratterizzati, talvolta, dall’ottenimento di borse ed incentivi per la prosecuzione della sua attività di ricerca [v. sub 5), 6) e 7)]. Le attestazioni linguistiche autocertificate nel curriculum evidenziano che il candidato è riuscito ad acquisire conoscenze linguistiche essenziali per il compimento di studi aventi rilievo comparatistico, come del resto confermato (v. infra) dalla presenza, nelle pubblicazioni valutabili, di opere in lingua straniera, aventi rilievo internazionale. Dal punto di vista didattico, meritano di essere segnalati lo svolgimento di numerose attività di tutoraggio [v. sub 16)] e di numerosi incarichi di attività di supporto ed integrazione alla didattica [v. sub 9), 10), 12) e 13)], nonché, più ampiamente, la collaborazione a numerose e prestigiose cattedre universitarie [v. sub 10), 14), 15) e 33)], che hanno consentito al candidato di partecipare ad altrettanto numerosi progetti di ricerca [v. sub 11) e 17)-27)]. L’assenza del conseguimento di un assegno di ricerca è parzialmente compensata dal numero di partecipazioni, come relatore, a Convegni, Seminari di rilievo nazionale e internazionale e corsi di dottorato: ben 6 [e 2 ancora programmati al momento della presentazione della domanda: v. sub 41), 42), 45), 46) 47), 48), 50) e 51)], anche se gli argomenti oggetto delle relazioni sono, in larga parte, già idonei ad esprimere una sostanziale mono-tematicità che affligge anche la produzione scientifica del candidato (v. infra). Meritevole di segnalazione è anche l’attività di componente di comitati editoriali di riviste, che ammonta complessivamente a 3 partecipazioni [v. sub 34), 35) e 36)], tutte relative a riviste non considerate di classe A dall’ANVUR e – in due casi («Annali della S.I.S.Di.C.» e «The Italian Law Journal») di recente costituzione, anche se, limitatamente alle ipotesi appena richiamate, l’autorevolezza della direzione scientifica della rivista e la notorietà della casa editrice di pubblicazione assicurano una notevole diffusione delle stesse nella comunità scientifica. In ordine, invece, alla terza ed ultima rivista («Rivista giuridica del Molise e del Sannio»), conviene precisare che essa, oltre a non essere di classe A, secondo la classificazione ANVUR, non gode di amplissima diffusione nel territorio italiano, visto che, stando al dato riportato dal sito ACNP (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxx.xx), trattasi di rivista che, nonostante abbia iniziato le sue pubblicazioni nel 1990, è attualmente posseduta da 10 biblioteche in Italia. L’assenza di titoli specificamente riferibili al requisito preferenziale indicato dal bando di concorso non impedisce dunque di attribuire al candidato – limitatamente ai titoli – la valutazione di «distinto».
PUBBLICAZIONI VALUTABILI E GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SU OGNI PUBBLICAZIONE
1. Monografia intitolata «Lo sham trust nell’ordinamento giuridico italiano. Meritevolezza degli interessi e tecniche di tutela», Edizioni Scientifiche Italiane, 2017.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
L’a. descrive l’origine, i caratteri e l’emersione del trust negli ordinamenti anglosassoni e continentali, dando rilievo alla teoria dello sham ove il termine richiama “la creazione di un’apparenza che diverge da un contesto di verità tenuto nascosto all’esterno”. Particolare attenzione è prestata all’ordinamento italiano e al c.d. trust interno, all’atto di destinazione (art. 2645-ter), all’affidamento fiduciario e alle norme generali di disciplina (imperative, di applicazione necessaria, di ordine pubblico). Si esamina poi la Convenzione dell’Aja e il nuovo art. 2929-bis, sino ad alcune osservazioni conclusive. Il lavoro è interessante ma non sfugge ad una tendenza alla narrazione senza un perno o un’idea ricostruttiva. Del tutto prevalente è il metodo comparatistico, che incide negativamente sulla congruenza del contributo con il S.S.D. IUS/01. Il giudizio si attesta su «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo (inserito in una collana prestigiosa) consiste in una monografia dedicata allo sham trust. L’A. illustra diffusamente e con dovizia di particolari le vicende storiche circa la nascita e la diffusione dello sham trust nelle varie giurisdizioni. Al fine di individuare i profili strutturali e funzionali interessati dalla sua indagine, l’A. utilizza dottrine, precedenti e prassi applicative di ordinamenti stranieri. Relativamente all’ordinamento italiano, l’A. affronta alcuni problemi di qualificazione ed esegetici. Lo stile espositivo è chiaro e l’opera è corredata da un robusto apparato informativo. La monografia in commento è il lavoro più impegnato tra quelli presentati dal candidato, e i suoi contenuti sono collegati, e in molti casi anche parzialmente sovrapponibili, con quelli di altri quattro dei suoi scritti minori, pure sottoposti alla valutazione (v. commenti sui contributi 2, 4, 5, 6 infra). Le parti dell’opera dedicate all’ordinamento italiano soffrono in alcuni casi di un difetto di dimostrazione rigorosa e di una carenza di sviluppi argomentativi adeguati. Complessivamente, può attribuirsi a questo contributo un giudizio «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La monografia è stata sottoposta ad una procedura di valutazione ad opera di blind referees ed è inserita nella Collana delle «Pubblicazioni della Scuola di specializzazione in diritto civile dell’Università di Camerino», a cura di Pietro Perlingieri, n. 157. La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica si lasciano apprezzare ai massimi livelli della civilistica contemporanea sia per la ricchissima serie di studi che nel tempo hanno trovato posto nella Collana, sia per la figura del suo Curatore, che rappresenta uno dei Maestri più autorevoli nel panorama delle Scuole civilistiche contemporanee. In ordine ai suoi contenuti, la monografia offre un’approfondita disamina – di stampo essenzialmente comparatistico – dell’istituto dello «sham trust», con esiti ricostruttivi idonei ad incidere – in modo apprezzabile – su categorie generali del diritto civile quali, a titolo meramente esemplificativo, quelle concernenti la destinazione patrimoniale e il giudizio di meritevolezza degli interessi posti a fondamento di uno schema negoziale atipico, avuto anche riguardo al principio di ordine pubblico inteso in una rilettura costituzionalmente orientata conforme agli insegnamenti della Scuola di appartenenza. Larga parte dell’opera, tuttavia, è dedicata all’analisi dell’istituto in sistemi giuridici diversi da quello italiano o alla valutazione dell’incidenza di Convenzioni internazionali sul diritto interno e ciò ne rende meno immediata la riferibilità diretta ed esclusiva al S.S.D. IUS/01, legittimando anche il richiamo, ad esempio, del S.S.D. IUS/02 (diritto privato comparato). Anche per questo motivo, si valuta sinteticamente il lavoro nei termini di «discreto».
2. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Sham trust: rilevanza in Italia di un istituto di common law», edito in «Rassegna di diritto civile», 2018, pp. 159-185.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
L’a riprende il tema per un esame della figura in Inghilterra, negli USA, e in Australia per poi procedere ad un confronto con l’ordinamento italiano. Il metodo è prevalentemente comparatistico e il tono narrativo consente di attribuire al contributo un giudizio di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe A) riprende, sinteticamente, contenuti esposti nella monografia esaminata sub 1). Il carattere dello scritto è essenzialmente descrittivo. Il giudizio su questo contributo è
«discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica meritano un giudizio assolutamente positivo perché si tratta di rivista di Classe A secondo la classificazione operata da ANVUR, edita da una casa editrice tra le più note in campo giuridico, avente una direzione composta da alcuni dei più autorevoli civilisti italiani e con una rigida procedura di referaggio cui la
pubblicazione del singolo contributo è subordinata. In ordine ai contenuti, il lavoro, ove isolatamente considerato, si lascia apprezzare per chiarezza espositiva, anche se appare prevalentemente ispirato ad un metodo comparatistico non pienamente congruente con il S.S.D. IUS/01. I contenuti del lavoro, inoltre, riproducono – in termini più sintetici ma sostanzialmente identici – quanto più ampiamente sviluppato nella monografia già analizzata retro, sub 1). Ciò, pur non impedendone una valutazione autonoma, che può essere sinteticamente indicata nei termini di «discreto», incide sull’analisi della consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato (v. infra).
3. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «La tutela dell’abitazione nel diritto europeo dei consumatori», edito in «Foro napoletano», 2018, pp. 135-157.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
L’a. esamina il diritto all’abitazione e la sua tutela nel dialogo fra la CGU e la Corte EDU con particolare riguardo alla sospensione della procedura esecutiva e della vessatorietà delle clausole. Si sofferma poi sulla Carta di Nizza e sull’efficacia delle sue norme. Lo scritto, interessante per il tema trattato, può essere sinteticamente valutato nei termini di «discreto», tenendo conto del limitato apporto del contributo critico del candidato.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo (pubblicato su una rivista di classe non A) prende le mosse dal commento di una sentenza della Corte di Giustizia in materia di clausole vessatorie e diritto all’abitazione. Nello scritto sono efficacemente illustrati gli argomenti toccati dalla sentenza e il più generale quadro di riferimento. Le tesi sostenute dall’A. non sono sempre chiaramente esposte o sufficientemente argomentate. Il giudizio su questo scritto è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
Per quanto la rivista sulla quale lo scritto è pubblicato non sia di classe A (secondo i criteri indicati dall’ANVUR), la rilevanza scientifica della collocazione editoriale e la sua diffusione nella comunità scientifica possono comunque essere positivamente apprezzati, perché la rivista, che ha ripreso – in veste profondamente rinnovata – le sue pubblicazioni dopo una lunga pausa, presenta oggi un’autorevolissima direzione scientifica e gode comunque di una discreta diffusione, posto che, secondo i dati offerti dal già citato catalogo italiano dei periodici ACNP, la sua versione cartacea è posseduta da 33 biblioteche italiane e i contributi in essa pubblicati sono altresì acquistabili on line dal sito Internet dell’(autorevole) casa editrice che la pubblica. In ordine ai contenuti, lo scritto (sottoposto a procedura di referaggio) presenta un interessante sviluppo argomentativo, perché l’analisi di una recente decisione della Corte di giustizia europea rappresenta occasione per rimeditare sul rapporto tra vessatorietà della pattuizione di un contratto del consumatore e tutela del diritto all’abitazione di quest’ultimo, inteso in un’accezione costituzionalmente orientata. Esso, tuttavia, evidenzia i connotati caratterizzanti una (lunga) nota a sentenza, in quanto riproduce analiticamente i passaggi argomentativi della decisione che ne ha giustificato la redazione. Per questi motivi, esso è sinteticamente valutabile nei termini di
«discreto».
4. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Trust e trapianti giuridici», edito in «Contratto e Impresa/Europa», 2017, pp. 638-673.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
Il tema caro all’a., è affrontato qui con un’analisi ancora comparatistica che sottolinea il trapianto delle figure nelle varie culture giuridiche. Contributo utile ma solo informativo sulla storia della diffusione di un concetto e di un istituto. La congruenza con il S.S.D. IUS/01 è carente, trattandosi, in via pressoché esclusiva, di uno studio di diritto comparato. Per questo, il contributo è sinteticamente valutabile nei termini di «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Questo contributo (pubblicato su una rivista di classe A) ha in parte ad oggetto temi affrontati dai contributi sub
1) e 2). In questo scritto viene tuttavia attribuita una particolare enfasi sulla questione, studiata dai comparatisti, dei c.d. trapianti giuridici, sicché il lavoro appare più come uno studio di diritto comparato che come un contributo congruente al S.S.D. IUS/01. Per questi motivi, il giudizio su questo scritto è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica meritano un giudizio assolutamente positivo perché si tratta di rivista di Classe A secondo la classificazione operata da ANVUR, edita da una casa editrice ampiamente nota, fondata e per lungo tempo diretta da uno dei più autorevoli civilisti ed attualmente caratterizzata da una direzione composta da alcuni dei più affermati studiosi della materia e con una rigida procedura di referaggio cui la pubblicazione del singolo contributo è subordinata. La diffusione editoriale della rivista è notevolissima, ove si consideri che, stando ai dati del già citato catalogo ACNP, è posseduta, nella sua forma cartacea, da 99 biblioteche in Italia ed è consultabile on line accedendo – a pagamento – alle piattaforme di Wolters Kluwer. In ordine ai contenuti, tuttavia, si deve ribadire – conformemente a quanto già rilevato retro, sub 1), per lo studio monografico del quale lo scritto in esame è fortemente debitore – che l’ampia attenzione dedicata all’analisi del «trust» in sistemi giuridici diversi da quello italiano conduce ad esiti non direttamente ed esclusivamente riferibili al S.S.D. IUS/01, ben potendo essere ricondotti, ad esempio, al S.S.D. IUS/02 (diritto privato comparato). Non deve poi essere sottovalutata la circostanza che lo scritto riproduce di fatto quanto già contenuto, in forma più ampia ed estesa, nella monografia già analizzata retro, sub 1) e ciò contribuisce ad una valutazione complessiva del contributo in termini di
«sufficienza», nonché ad una valutazione non positiva della produzione scientifica complessiva del candidato, avuto riguardo alla scarsa molteplicità dei suoi interessi di studio (v. infra).
5. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «I trust con funzione successoria», edito in «Rivista giuridica del Molise e del Sannio», 3/2017, pp. 121-154.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
Sono esaminati nel testo i profili successori dell’istituto con riguardo in particolare alla qualificazione del Trustee e della tutela dei legittimari. Contributo solo informativo. La collocazione editoriale non è inoltre di primo piano. Il giudizio è pertanto di «sufficienza».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il giudizio su questo articolo (pubblicato su una rivista non di classe A) è analogo a quelli espressi a proposito dei contributi sub 2) e 4). In questo scritto si indagano i c.d. trust con funzione successoria. L’A. affronta una pluralità di questioni: dalla compatibilità dei trust con il divieto dei patti successori, alla possibilità di qualificare il trustee come erede o legatario o esecutore testamentario, al divieto della sostituzione fedecommissaria, alla tutela dei legittimari. A cagione della numerosità dei temi trattati, troppo poco spazio è dedicato alle argomentazioni a sostegno delle varie tesi esposte dall’A., rendendo lo scritto complessivamente descrittivo. Per questi motivi, il giudizio su questo contributo è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La rivista che ospita lo scritto è poco diffusa nella comunità scientifica nazionale, tanto che – secondo il già citato catalogo ACNP dei periodici italiani – essa risulta attualmente posseduta da 10 biblioteche in tutta Italia. Essa, tuttavia, sottopone gli scritti pubblicati ad una procedura di referaggio e ciò attenua gli effetti della mancata inclusione della stessa nell’elenco delle riviste di classe A elaborato dall’ANVUR. L’autorevole casa editrice che la ospita, inoltre, assicura la possibilità di recuperare on line – a pagamento – i contributi in essa pubblicati. Dal punto di vista contenutistico, lo scritto offre una chiara descrizione delle utilità che l’impiego del
«trust» può avere per la tutela degli interessi sottesi al passaggio generazionale della ricchezza, ma, disperdendosi nell’analisi di un numero eccessivo di argomenti, si risolve in una mera valutazione descrittiva dell’istituto, meritando un giudizio sintetico nei termini di «sufficiente». Per quanto l’argomento direttamente affrontato sia solo accennato nella monografia già analizzata retro, sub 1), anche l’analisi di questo lavoro rafforza l’idea di una sostanziale monotematicità della produzione scientifica del candidato, che incide sulla valutazione complessiva della sua produzione (v. infra).
6. Articolo su rivista (di classe A) intitolato «Sham Trusts: A Comparative Study», edito in «European Review of Private Law», 2017, 25(5), pp. 941-965.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
Ancora un’analisi comparativa che pone in luce il contributo della dottrina e della giurisprudenza italiana sull’applicazione dello «sham trust». Si rileva anche la difficoltà di tracciare una linea di confine tra l’approccio della civil law e della common law. Chiarissimo qui il metodo di comparazione e quindi anche il difetto di congruenza con il S.S.D. IUS/01. Il giudizio è di «sufficienza».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il giudizio su questo articolo in lingua inglese (pubblicato su una rivista di classe A) è analogo a quelli espressi a proposito dei contributi sub 2), 4) e 5). Lo scritto, contenente una analisi di diritto comparato, sviluppa, quanto al diritto italiano, una indagine sulla meritevolezza esposta con maggiore approfondimento nella monografia sub 1) sopra esaminata. Il contributo, conciso nello stile, non dedica spazio alla dimostrazione. Il giudizio è
«sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
Il carattere internazionale della rivista, la riconduzione della stessa nella classifica ANVUR delle riviste di fascia A e la lingua di redazione dello scritto rappresentano indici senz’altro idonei a giustificarne un pieno apprezzamento della collocazione editoriale del contributo. Numerose parti dello scritto, tuttavia, appaiono difficilmente riconducibili al S.S.D. IUS/01, perché offrono un’analitica definizione dell’istituto in ordinamenti giuridici diversi da quello italiano e si prestano piuttosto a rappresentare il punto di partenza di indicazioni di natura più marcatamente comparatistica afferenti al S.S.D. IUS/02. Ciò non toglie che talune parti dello scritto si occupino del diritto interno. In esse, tuttavia, si ritrovano – in lingua inglese – considerazioni e tesi già ampiamente sviluppate – in italiano – negli scritti analizzati retro, sub 1), 2) e 4) e tale rilievo, rendendo oggettivamente difficile la valutazione autonoma dello scritto in esame rispetto a quelli già indicati, dei quali rappresenta una sintesi in lingua straniera, di fatto priva di contenuti realmente distinti, rafforza la già lamentata tendenza del candidato a reiterare la propria produzione scientifica sui medesimi argomenti. La valutazione si attesta dunque su «sufficiente».
7. Contributo in volume intitolato «Il diritto all’abitazione dello straniero nella prospettiva dell’integrazione: cittadinanza e superamento dell’angusta dimensione della reciprocità», edito in «A scuola di cittadinanza europea», a cura di A. Tartaglia Polcini e R. Virzo, Edizioni Scientifiche Italiane, 2016, pp. 129-153.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
L’a. affronta l’origine storica del principio di reciprocità e dell’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 16 disp. prel. c.c. Seguono osservazioni sulla condizione degli stranieri nel testo unico sull’immigrazione. Con alcuni rilievi sul diritto all’abitazione. Ancora prevalente è il carattere solo informativo. Il giudizio è pertanto pari a «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo (inserito in un’opera collettanea) affronta una pluralità di temi: il trattamento dello straniero, il
principio di reciprocità, le concezioni odierne sulla proprietà privata, la configurazione della c.d. proprietà “personale”, il diritto di abitazione, in un crescendo di costruzioni che arriva ad ipotizzare una sorta di usucapione del diritto di cittadinanza. L’A. si limita per lo più a richiamare e a sistemare insieme i risultati di una serie di teorie avanzate in dottrina sui vari temi sopra richiamati, indicando un percorso ideale di progressione degli istituti alla luce dei valori costituzionali sottostanti, senza tuttavia dar conto dei problemi di costruzione e degli argomenti a favore e contrari alle tesi prescelte. Anche in questo caso, la numerosità delle questioni trattate dall’A. sacrifica il rigore scientifico. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
Edito per i «Quaderni» della «Rivista giuridica del Molise e del Sannio», alla cui (modesta) diffusione nella comunità scientifica si è già accennato retro, sub 5), lo scritto risulta comunque sottoposto ad una procedura di referaggio e dal punto di vista dei suoi contenuti si lascia apprezzare per chiarezza ed impegno sistematico, nonché per la capacità di inserire il problema esaminato entro i crismi della Scuola d’appartenenza, risolvendolo attraverso una costante interpretazione costituzionalmente orientata. Ciò non toglie che la piena afferenza al
S.S.D. IUS/01 del lavoro possa essere contestabile: l’analisi del principio di reciprocità nelle sue accezioni europee e comunitarie, cui sono dedicati i primi due paragrafi dello scritto, avvicina lo stesso ai temi del diritto internazionale privato o a quelli del diritto comunitario in senso stretto (S.S.D. IUS/13 e IUS/14), nonché al diritto costituzionale (S.S.D. IUS/08 e IUS/09), ma tali critiche non impediscono di osservare che, nel suo complesso, l’opera si occupa pur sempre di diritto privato interno, avuto riguardo all’analisi dello status personae e del diritto alla proprietà «personale» dello straniero, pur giustificando una valutazione complessiva che non eccede il livello di «discreto», specie perché numerosi passaggi argomentativi dello scritto già compaiono – sia pure in inglese – nello scritto sottoposto alla presente valutazione ed analizzato infra, sub 11). Ciò, naturalmente, non impedisce di giudicare autonomamente quest’opera, ma contribuisce alla valutazione della consistenza complessiva della produzione del candidato (v. infra).
8. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Living Wills and End-of-Life Decisions: The Italian Case», edito in «Diritto delle successioni e della famiglia», 2016, pp. 691-714.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
L’autore tratta il problema del testamento biologico con notazioni, descrittive, sul tema delle direttive anticipate di trattamento. Ancora un testo utile ma descrittivo. La collocazione editoriale è adeguata ed apprezzabile, anche se il metodo prescelto dall’autore non consente di individuare profili di particolare approfondimento critico. Il giudizio è pertanto di «sufficienza».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo in lingua inglese (pubblicato su rivista di classe non A) ha ad oggetto le direttive anticipate di trattamento, ed è stato scritto prima dell’entrata in vigore della L. 219/2017. L’A., dopo una illustrazione di alcuni istituti del diritto italiano anche non direttamente attinenti al tema (tra cui una breve storia della giurisprudenza sugli artt. 2043 e 2059 c.c.), affronta alcuni dei principali temi che si proponevano nel dibattito sulle direttive anticipate di testamento, prima dell’adozione della L. 219/2017, ivi compreso quello del collegamento delle direttive anticipate con il consenso informato. Lo stile, conciso e a tratti perentorio, non rende conto appieno della problematicità delle varie questioni. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
Per quanto la rivista sulla quale lo scritto è pubblicato non sia di classe A (avuto riguardo alla classificazione ANVUR), la sua diffusione nella comunità scientifica è già considerevole, nonostante sia edita da soli 3 anni: la consultazione del catalogo ACNP, ad esempio, attesta che ad oggi la rivista cartacea è posseduta da 20 biblioteche in tutta Italia. Sul sito Internet della casa editrice che la pubblica, inoltre, sono disponibili – a
pagamento – i pdf di tutti i contributi in essa editi. L’autorevolezza della direzione e del comitato scientifico, in cui compaiono i più importanti studiosi italiani del diritto delle successioni e della famiglia, nonché la rigidità della procedura di referaggio cui sono sottoposti i lavori in essa editi assicurano allo scritto una rilevanza scientifica e una diffusione adeguati. La valutazione positiva si estende altresì parzialmente al contenuto del contributo, che realizza – in inglese – una discreta analisi del problema delle direttive anticipate di trattamento, mediante la costante elaborazione di un’interpretazione costituzionalmente orientata, che consente all’autore di prospettare utili osservazioni in ordine alla meritevolezza degli interessi che devono essere tutelati dalla regolamentazione giuridica della fattispecie. Adeguati appaiono nel complesso i riferimenti bibliografici, anche se lo scritto presenta un andamento prevalentemente descrittivo. Lo scritto merita dunque una valutazione di
«discreto».
9. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «In caso di mandato in rem propriam che integri una cessione di credito con funzione solutoria, il fallimento del creditore cedente consente l’applicazione dell’art. 78 l.fall. o la revoca del mandato per giusta causa? (Cass., Sez. III, 27 agosto 2014, n. 18316)», edito in «II Foro Napoletano», 2016, pp. 923-926.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
Si tratta di una osservazione alla sentenza della Cassazione (n. 18316/2014) con alcuni richiami bibliografici aventi finalità esclusivamente informativa. L’interesse scientifico è complessivamente carente, trattandosi di una nota puramente descrittiva. Il giudizio è pertanto di mera «sufficienza».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo (pubblicato su rivista non di classe A) consiste in una breve nota a sentenza. La selezione della dottrina e della giurisprudenza rilevanti appare ben fatta. Lo scritto ha tuttavia carattere essenzialmente descrittivo. Il giudizio è «sufficiente».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
Per la valutazione della diffusione della rivista sulla quale lo scritto è pubblicato è sufficiente rinviare a quanto rilevato retro, sub 3), per l’altro scritto qui sottoposto a valutazione e pubblicato nella medesima sede. In ordine ai contenuti, lo scritto rappresenta una nota alla sentenza di contenuto quasi redazionale, perché incentrata sulla puntuale riproposizione delle soluzioni espresse dalla pronuncia, corredata dal sintetico richiamo ai principali orientamenti dottrinali e giurisprudenziali relativi al tema esaminato che, senza essere inseriti in note a pié di pagina, sono riportati tra parentesi quadre accanto al testo. I limiti del contributo, dunque, mortificano eccessivamente gli spunti di originalità, impedendo di dare allo stesso una valutazione superiore a «sufficiente».
10. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Il testamento olografo rinvenuto in copia all’apertura della successione (Cass., Sez. II, 18 maggio 2015, n. 10171)», edito in «Diritto delle successioni e della famiglia», 2016, pp. 557-577.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
Si tratta di una nota alla sentenza della Cassazione n. 10171/2015, con un’analisi del tema e notazioni critiche sul rapporto tra documento e dichiarazione e sull’efficacia probatoria della copia fotografica o fotostatica. L’argomentazione non è sempre convincente, anche se si può apprezzare lo sforzo di approfondimento del candidato. Lo scritto può essere sinteticamente valutabile nei termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo (pubblicato su rivista di classe non A) consiste in una nota di commento ad una sentenza della Corte di Cassazione in materia di prova del testamento e di prova della revoca del testamento. L’opinione dissenziente
dell’A. è supportata in questo caso da una articolata argomentazione, attraverso la quale l’A. si è fatto carico di dimostrare con rigore il fondamento delle ragioni del suo dissenso. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
In ordine alla diffusione della rivista che ospita il contributo, è sufficiente rinviare a quanto osservato retro, sub 8), in ordine all’altro contributo ospitato nella medesima rivista. In ordine ai contenuti, lo scritto è positivamente apprezzabile, perché l’occasione rappresentata dall’analisi della pronuncia annotata è felicemente sfruttata dall’autore per ripensare sistematicamente alla natura giuridica della revoca ex art. 684 c.c. e alle implicazioni che essa pone in ordine alla distribuzione dell’onere della prova, avuto riguardo al rispetto del vincolo formale testamentario. I temi classici del diritto successorio sono intelligentemente ripresi con l’elaborazione di una soluzione finale che, pur non essendo particolarmente originale, è adeguatamente fondata su un ricco apparato bibliografico. A tal stregua, lo scritto supera parzialmente i limiti della mera nota a sentenza, meritando un giudizio positivo, nei termini di «buono».
11. Articolo su rivista (di classe non A) intitolato «Are Foreigners Entitled to a Right to Housing?», edito in
«The Italian Law Journal», 2015, pp. 365-388.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
La collocazione editoriale è sicuramente autorevole. Il contenuto del contributo, tuttavia, insiste sui medesimi argomenti affrontati nello scritto analizzato sub 7). Il metodo e i risultati meritano, pertanto, un giudizio corrispondente al contributo pubblicato in lingua italiana e già valutato come «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il giudizio su questo contributo in lingua inglese (pubblicato su rivista che pur non essendo di classe A, è di primaria e crescente importanza) è analogo a quello espresso a proposito del contributo sub 7) sopra esaminato, del quale costituisce sostanzialmente in larga parte una versione in lingua inglese. Per gli stessi motivi esposti a proposito del contributo sub 7), il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La collocazione editoriale del contributo si lascia positivamente apprezzare. Pur trattandosi, infatti, di una rivista che, secondo la classificazione ANVUR, non è di classe A ed è di recente costituzione, essendo pubblicata solo dal 2015, occorre precisare che essa è comunque dotata di un prestigioso comitato editoriale e scientifico e di una buona diffusione editoriale, stante la possibilità di consultarne liberamente i contenuti sul suo sito Internet e l’inserimento sulla piattaforma «Hein on line», che ne garantisce un’ampia conoscenza a livello internazionale, agevolata dalla lingua di redazione dei contributi che ospita. In ordine ai suoi contenuti, lo scritto è apprezzabile per chiarezza e originalità ricostruttiva. Essi, tuttavia, riproducono in larga parte – e sia pure in una lingua straniera – quanto già rilevato – in italiano – nello scritto già valutato retro, sub 7), del quale costituiscono dunque una sorta di «anticipazione». Ciò, pur non impedendo di attribuire al contributo in esame una valutazione in termini di «discreto», incide sulla valutazione della consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato (v. infra).
12. Articolo in corso di pubblicazione su rivista (di classe A) intitolato «Rinuncia del legittimario all’eredità e cristallizzazione delle quote di riserva (Cass., Sez. II, 16 novembre 2017, n. 27259)», già accettato per la pubblicazione – come confermato da attestato allegato alla domanda – dalla «Rassegna di diritto civile», 2018, fasc. 3.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
Si tratta di una nota alla sentenza della Cassazione n. 27259/2017 sugli effetti della rinunzia all’eredità da parte del legittimario. Le annotazioni critiche evidenziano un buon lavoro ricostruttivo del candidato e pertanto, avuto anche riguardo all’autorevole collocazione editoriale, il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo (in corso di pubblicazione su rivista di classe A) consiste in una nota di commento ad una sentenza della Corte di Cassazione in materia di determinazione della quota di legittima a seguito della rinuncia all’eredità da parte di uno dei legittimari. L’opinione dissenziente dell’A. è supportata anche in questo caso da una articolata argomentazione, attraverso la quale l’A. si è fatto carico di dimostrare con rigore il fondamento delle ragioni del suo dissenso. Il giudizio è «buono».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica meritano un giudizio assolutamente positivo perché si tratta di rivista di Classe A secondo la classificazione operata da ANVUR, edita da una casa editrice tra le più note in campo giuridico, avente una direzione composta da alcuni dei più autorevoli civilisti italiani e con una rigida procedura di referaggio cui la pubblicazione del singolo contributo è subordinata. Dal punto di vista contenutistico, si evidenzia una buona capacità ricostruttiva del candidato, che affronta un problema altamente tecnico elaborando una soluzione condivisibile ed intelligentemente argomentata, con dovizia di riferimenti bibliografici. I temi affrontati prescindono spesso dall’analisi della singola sentenza annotata sicché lo scritto, pur conservando taluni limiti del genere al quale appartiene, merita una valutazione di «buono».
TESI DI DOTTORATO
Non allegata
CONSISTENZA COMPLESSIVA DELLA PRODUZIONE SCIENTIFICA
Secondo quanto autocertificato dal candidato nel suo curriculum e nell’elenco pubblicazioni allegato alla domanda, la produzione scientifica complessiva dello stesso è pari a n. 20 pubblicazioni, di cui le 12 indicate retro, sub 1)-12) costituiscono quelle allegate integralmente alla domanda e dunque valutate dalla Commissione, nel rispetto dei limiti indicati dal bando. Oltre ad esse, il candidato attesta di aver pubblicato 1 traduzione e 3 articoli su rivista di classe non A, di cui 2 qualificati dal candidato come note a sentenza, e di aver realizzato 3 scritti in corso di pubblicazione, di cui 2 articoli su rivista di classe A e un contributo in volume, nonché 1 lavoro sotto referaggio.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
La complessiva produzione dell’a. attesta una prevalente attenzione al profilo della comparazione fra ordinamenti diversi. Carente spesso è la ricostruzione positiva della disciplina delle figure e degli istituti esaminati. Per quanto difetti molto spesso un risultato originale della ricerca, apprezzabile è lo sforzo ricostruttivo del candidato, in particolare nei contributi pienamente congruenti con il S.S.D. IUS/01. Per questi motivi, si ritiene che il candidato possa accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
La consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato è adeguata. Si registra il carattere ripetitivo di alcuni tra i più significativi scritti presentati alla procedura. Dei 12 contributi presentati, 5 pubblicazioni attengono allo stesso tema (i trust), tra cui la monografia, con contenuti collegati e in molti casi parzialmente sovrapponibili. Qualitativamente, tenuto conto del rigore metodologico, della rilevanza scientifica, della innovatività e della originalità, la monografia in materia di trust è valutabile nei termini di discreto e gli
altri scritti si situano mediamente nella fascia del discreto. Per questi motivi, in comparazione con i profili degli altri candidati, si ritiene che il candidato possa accedere al colloquio finale.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
Il candidato, considerando il periodo di tempo post-laurea, vanta una produzione complessiva adeguata, avendo attestato la pubblicazione (o l’imminente pubblicazione) di 20 scritti complessivi, realizzati in circa 7 anni. Il dato numerico, tuttavia, rischia di occultare la frequente riproposizione di argomenti e tematiche già affrontati. Dei 12 scritti sottoposti alla presente valutazione, infatti, ben 5 attengono al tema del «trust» nelle sue molteplici varianti [v. retro, sub 1), 2), 4), 5) e 6)], 2 riguardano il diritto di abitazione dello straniero [v. retro, sub 7) e 11)], 1 torna ancora sul diritto di abitazione, sia pure facendo riferimento al consumatore [v. retro, sub 3)] e solo altri 4 scritti [di cui 1 assume, tuttavia, i contenuti di una nota alla sentenza avente natura quasi redazionale: v. retro, sub 9)] hanno contenuto diverso. Si deve altresì aggiungere che, in alcuni casi, l’integrale riferibilità dello scritto al S.S.D. IUS/01 può essere oggetto di contestazione, avuto riguardo ai suoi forti contenuti comparatistici [v. retro, sub 1), 4) e 6)], internazional-privatistici o pubblicistici [v. retro, sub 7)]. Ciononostante, l’analisi dei titoli e delle pubblicazioni consente senz’altro di ammettere il candidato al colloquio finale.
RELAZIONE E GIUDIZIO COLLEGIALE FINALE SUL CURRICULUM, SUI TITOLI, SULLE PUBBLICAZIONI E SULLA LINEA DI RICERCA DEL CANDIDATO N. 8
PERRIELLO LUCA ETTORE
La Commissione all’unanimità richiamandosi ai singoli giudizi individuali, tenendo conto dei criteri indicati nel verbale della riunione del 6.6.2018 in base ad un giudizio comparativo dei candidati, formula un giudizio positivo in ordine ai titoli e parzialmente positivo sulle pubblicazioni per i seguenti motivi. Il metodo ha una dichiarata impronta comparatistica, tanto che, in certi casi, è dubbia la sua congruenza con il S.S.D. IUS/01. La produzione complessiva denota una scarsa varietà dei temi, non sempre coerenti con il profilo richiesto dal Bando. Le linee di ricerca del candidato sono parzialmente congruenti con il progetto di studio del bando consistente ne “i rimedi in ambito contrattuale”. Purtuttavia l’impegno e la cura dedicata ai temi trattati permette di formulare un giudizio complessivo per i titoli e le pubblicazioni di «discreto» che consente, in comparazione con gli altri candidati, l’ammissione al colloquio finale.
CANDIDATO n. 9: SALVI GABRIELE
TITOLI VALUTABILI
1. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento del titolo di dottore in Giurisprudenza con la valutazione di 110/110 e lode, conseguito presso la Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli Studi di Firenze, in data 14.12.2004, nella materia “Diritto Privato”, con tesi dal titolo “Il danno ambientale con riferimento alla responsabilità civile” (relatore: Prof. Collura; correlatore: Prof. Grossi).
2. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento del titolo di dottore
di ricerca nell’ambito del Dottorato di Ricerca in “Obbligazioni e contratti in Italia e nel diritto privato europeo” presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Firenze per il triennio 2006-2008, a seguito della discussione della tesi dottorale dal titolo “Il ritardo del pagamento delle obbligazioni pecuniarie”, avvenuta in data 16.3.2009.
3. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento del titolo di assegnista di ricerca, dal 1.5.2015 al 30.4.2016, presso l’Università degli Studi della Calabria, Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche, con una ricerca sul tema “Divieto di atti di alienazione e teoria dei beni”.
4. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento del titolo di
assegnista di ricerca, dal 1.4.2017, presso l’Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Giurisprudenza, con una ricerca sul tema “Libertà testamentaria e limiti ai poteri proprietari sui beni ereditari”.
5. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento dell’Abilitazione
Scientifica Nazionale, con voto unanime, per il ruolo di professore di seconda fascia nell’ambito della
abilitazione scientifica nazionale, tornata 2012, nel settore 12/A1 (diritto privato), con validità dal 24.12.2013 al 23.12.2019.
6. Attestazione, nel curriculum e nell’elenco titoli allegato alla domanda, del conseguimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, con voto unanime, per il ruolo di professore di seconda fascia nell’ambito della abilitazione scientifica nazionale, tornata 2016, nel settore 12/A1 (diritto privato) con validità dal 28.3.2017 al 27.3.2023.
7. Attestazione, nel curriculum, del ruolo di cultore della materia, dall’a.a. 2016/2017 ad oggi, per i corsi di Diritto privato e Diritto civile nell’ambito del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Siena (titolare: prof. Pagliantini).
8. Attestazione, nel curriculum, del ruolo di cultore della materia, dall’a.a. 2005/2006 ad oggi, per i corsi di Diritto privato I e II nell’ambito della Facoltà di Giurisprudenza e del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze (titolari: prof. Collura e Prof. Putortì).
9. Attestazione, nel curriculum, del ruolo di addetto alle esercitazioni, dall’a.a. 2007/2008 ad oggi, per il corso di Diritto privato nell’ambito del CdL in Scienza e Tecnica dello Sport della Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università degli Studi di Firenze (titolare: prof. Collura).
10. Attestazione, nel curriculum, del ruolo di cultore della materia, dall’a.a. 2015/2016 ad oggi, per i corsi di Diritto privato nel CdL di Giurisprudenza e di Istituzioni di diritto privato nel CdL di Economia aziendale dell’Università degli Studi della Calabria (titolare: prof.ssa Chiappetta).
11. Attestazione, nel curriculum, della titolarità dei seguenti moduli di insegnamento: a) "I contratti atipici" (8 ore) nell’ambito del corso di Diritto Privato I (titolare: prof. Putortì), a.a. 2014/2015, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze; b) "La responsabilità civile" (8 ore) nell’ambito dei corsi congiunti di Diritto Privato I (titolare: prof. Putortì e prof. Passagnoli), a.a. 2015/2016 e 2016/2017, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze; c) "La filiazione al di fuori di matrimonio" (6 ore) nell'ambito del corso di Diritto Privato II (titolare: prof. Putortì), a.a. 2016-2017, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze.
12. Attestazione, nel curriculum, della titolarità del contratto di insegnamento "Forme privatistiche e interessi pubblici", nell'ambito del CdL in Scienze dell’Amministrazione e dell’organizzazione, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università degli Studi della Calabria, a.a. 2016/2017.
13. Attestazione, nel curriculum, della partecipazione come componente ai seguenti progetti di ricerca: a) al progetto di ricerca scientifica di Ateneo (ex 60%), presso l’Università di Firenze, dal titolo "La responsabilità civile nella famiglia" (responsabile: Prof. Collura); b) al Progetto di ricerca PRIN 2008 intitolato
«Riconcettualizzazione del diritto e interpretazione “adeguatrice” al diritto comunitario» (Resp. Nazionale: Prof.
P. Perlingieri), nell’unità di ricerca di ricerca dell’Università di Firenze, dedicata a «Il negozio in danno di terzi» (Responsabile: Prof. Collura); c) in qualità di componente esterno, al Progetto ex 60% (Fondi per la ricerca locale) dal titolo «Diritto dei consumi e nuovi modali restitutori» (Coordinatore: Dott. Longobucco), approvato formalmente con delibera del 21.2.2012 del Dipartimento di Economia presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tre; d) al Progetto ex 60% (Fondi per la ricerca locale) dal titolo «Il divieto dei patti successori alla luce del Regolamento UE 650/2012» (responsabile: prof. Putortì).
14. Attestazione, nel curriculum, della partecipazione alle redazioni delle seguenti Riviste: a) membro del comitato di redazione della "Rivista di diritto dell’impresa"; b) membro del comitato editoriale della rivista "Le Corti fiorentine"; c) membro del comitato editoriale della collana "Cultura giuridica e rapporti civili".
15. Attestazione, nel curriculum, del ruolo di socio della Società Italiana degli Studiosi del diritto civile.
16. Attestazione, nel curriculum, della partecipazione, in qualità di relatore, ai seguenti Convegni e seminari: a) con una lezione dal titolo "Arbitrato e consumatore", in data 24.10.2017, nell’ambito del Dottorato in Management and Law, curriculum in Diritto dell’economia, presso l’Università Politecnica delle Marche; b) con una relazione dal titolo "I vincoli convenzionali di indisponibilità", in data 23.-24.3.2017, al II Incontro di Studi "Autonomia negoziale e situazione giuridiche soggettive" organizzato dalla Associazione Dottorati di Diritto Privato, presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale; c) con una lezione dal titolo "La famiglia omogenitoriale: riflessi in tema di adozione", in data 16.3.2017, nell’ambito del Corso di Diritto civile dei minori, Ciclo di seminari, tenuto dalla Prof.ssa Nazzaro, presso l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienze per l’economia e l’impresa; d) con una lezione dal titolo "La responsabilità precontrattuale: natura e nuove
frontiere dell’istituto", in data 28.11.2014, presso la Scuola di Formazione Forense "Dilexi lustitiam" di Prato; e) con una relazione sul tema "Trasferimento alla sede arbitrale di procedimenti pendenti avanti all’autorità giudiziaria", in data 20.10.2014, nell’ambito della "Tavola rotonda di approfondimento sul Decreto legge n. 132/2014", organizzata dall'Ordine degli Avvocati di Prato; f) con una relazione dal titolo “L’arbitrato nei contratti dei consumatori”, in data 7.3./11.4.2014, presso il Corso di Perfezionamento post-laurea su "La Giustizia Arbitrale" organizzato dall’Università degli Studi di Firenze; g) con un intervento sul tema "Pendenza della condizione e rimedi contro l’inadempimento", in data 17.6.2010, presso la Scuola di Formazione Forense "Dilexi lustitiam” di Prato; h) con una lezione dal titolo “Ritardo nel pagamento e obbligazioni pecuniarie”, in data 5.3.2010, presso la Scuola di formazione forense Cino da Pistoia; i) con la presentazione della sua tesi di dottorato “Il ritardo del pagamento nelle obbligazioni pecuniarie” (discussant: prof. Collura), in data 23.- 24.1.2009, al XII Incontro Nazionale di Coordinamento dei Dottorati di ricerca in Diritto privato, tenutosi a Padova; j) con una relazione, in data 22.-26.10.2007, al Forum Nazionale contro la mafia, III edizione, tenutosi a Firenze.
17. Attestazione, nel curriculum, del conseguimento di una borsa di studio indetta dal Consiglio Nazionale
Forense per la partecipazione al convegno organizzato dal C.N.F. in collaborazione con l’University of Missouri• Kansas, City School of Law and the Kansas City Metropolitan Bar Association, intitolato “Global Legal, Business and Economie Conference", 9.-13.8.2010, Kansas City, Missouri.
Giudizio individuale dei Commissari sul curriculum, il profilo e i titoli del candidato n. 9 SALVI GABRIELE
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
Il complesso dei titoli ricavabili dal curriculum e dall’elenco fornito dal candidato attesta un’intensa attività post-laurea. In particolare, meritano attenzione il dottorato di ricerca, il conseguimento, presso due sedi universitarie diverse, del titolo di assegnista di ricerca, il conseguimento, per due volte, dell’Abilitazione Scientifica Nazionale di seconda fascia all’unanimità; il ruolo di cultore della materia, con lo svolgimento di attività didattica integrativa e lo svolgimento di moduli di insegnamento, la partecipazione a progetti di ricerca, la partecipazione alla redazione di una pluralità di riviste e di una collana giuridica, la partecipazione, come relatore, ad una pluralità di convegni e seminari. Per quanto non sia certificato lo svolgimento di attività di formazione o studio presso Istituzioni straniere, il giudizio su tale attività si attesta comunque su una valutazione di “ottimo” soprattutto per la presenza delle due Abilitazioni.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il curriculum e l’elenco dei titoli del candidato sono degni di un giudizio ampiamente positivo, per la documentata attività di ricerca e di didattica, per gli incarichi di insegnamento, tutoraggio e supporto alla didattica e alla ricerca, per la partecipazione a progetti di ricerca, per l’attività di relatore (nel tema di specifico interesse anche nelle pubblicazioni, v. infra) e per gli incarichi editoriali in riviste e collane giuridiche. Difetta la certificazione di esperienze all’estero. Tuttavia, per l’abilitazione già conseguita due volte per il ruolo di professore di seconda fascia, complessivamente si ritiene di poter attribuire al candidato una valutazione – limitatamente ai titoli – attestantesi su «ottimo».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La consultazione del curriculum e dell’elenco titoli allegato alla domanda offre la rappresentazione di uno studioso maturo, il quale ha già compiuto un ricco ed articolato percorso di studi post-laurea, che ha visto, come tappe fondamentali, il conseguimento del titolo di Dottore di ricerca [v. sub 2)] e di 2 assegni di ricerca, presso Atenei diversi tra loro [v. sub 3) e 4)], nonché soprattutto di una duplice Abilitazione Scientifica Nazionale al ruolo di professore di seconda fascia, ottenuta, da due commissioni diverse, in entrambi i casi all’unanimità [v. sub 5) e 6)]. A ciò si aggiunge la costante collaborazione a numerose e prestigiose cattedre universitarie [v. sub 7), 8), 9) e 10)], lo svolgimento di incarichi di insegnamento presso atenei italiani [v. sub 11) e 12)], la
partecipazione a progetti di ricerca locali e nazionali [v. sub 13)] e la partecipazione, in qualità di relatore, ad eventi formativi, convegni e seminari italiani [v. sub 16)], nonché la collaborazione con riviste scientifiche, anche di fascia A [v. sub 14)]. Si deve invero aggiungere che spicca, in un curriculum così ricco ed articolato, l’assenza di documentati periodi di studio e ricerca all’estero. Si attribuisce dunque ai titoli una valutazione attestante su «ottimo», in particolare avuto riguardo al conseguimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale.
PUBBLICAZIONI VALUTABILI E GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SU OGNI PUBBLICAZIONE
1. Monografia intitolata «Percorsi giurisprudenziali in tema di omogenitorialità», Edizioni Scientifiche Italiane, 2018.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
L’autore esamina gli strumenti riconosciuti dalla giurisprudenza, i rischi di un indirizzo abusivo all’adozione, l’art. 44 comma 1 sulla legge delle adozioni, la giurisprudenza sullo status filiationis riconosciuto all’estero. Tutto ciò con profili attinenti all’ordine pubblico interno e internazionale. Si sofferma poi sulla legge in tema di unioni civili e sul suo silenzio in tema. Si tratta – più che di una monografia – di un lungo saggio, con una rassegna ragionata ed equilibrata, ma priva di risultati originali o criticamente ricostruiti. Difetta del tutto la congruenza con il profilo e le linee di ricerca indicati dal bando. Il giudizio è dunque «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo (inserito in una collana prestigiosa) consiste in una monografia dedicata alla omogenitorialità. L’opera consiste a ben vedere in un lungo saggio nel quale l’A. illustra in modo ragionato ed articolato come la giurisprudenza ha affrontato e risolto fino ad oggi la questione della omogenitorialità relativamente all’adozione, al riconoscimento in Italia di sentenze in materia di adozione e al riconoscimento in Italia dello status filiationis risultante da atto di nascita formato all’estero. Al commento alla giurisprudenza si accompagnano osservazioni sulla legge sulle unioni civili e considerazioni de jure condendo. Lo stile è chiaro, anche se l’opera non appare completa a sufficienza per avere il carattere di vera e propria monografia. Difetta del tutto la congruenza con il titolo preferenziale e le linee di ricerca del progetto indicati dal bando. Complessivamente, può attribuirsi a questo contributo una valutazione in termini di «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La monografia è pubblicata tra i «Quaderni di “Diritto delle successioni e della famiglia”» editi dalle Edizioni Scientifiche Italiane, n. 20. La rilevanza della collocazione editoriale della pubblicazione e la diffusione all’interno della comunità scientifica hanno in breve tempo raggiunto livelli ragguardevoli, ancorché la Collana nella quale la pubblicazione si colloca sia stata iniziata solo nel 2015, anno di avvio della pubblicazione della rivista cui la collana stessa è collegata. In meno di 5 anni, infatti, la collana ha già raccolto oltre 20 studi monografici, probabilmente anche in ragione dell’autorevolezza della sua conduzione scientifica, che si collega alla Direzione della Rivista, a sua volta composta da alcuni tra i maggiori esperti in materia di famiglia e successioni. L’adeguatezza della collocazione editoriale del volume è infine confermata dalla rigida procedura di referaggio cui la pubblicazione è stata subordinata. Avuto riguardo ai suoi contenuti, tuttavia, la riconduzione al genere monografico dell’opera in esame è discutibile, visto che essa non è ripartita in capitoli e presenta una trattazione unitaria, articolata in 11 paragrafi, sicché sembrerebbe più agevolmente avvicinabile ad un saggio (considerevolmente) lungo, visto che ammonta a circa 99 pagine (eliminando dal conteggio l’indice e l’elenco autori). Ciò non toglie che lo scritto sia apprezzabile per chiarezza espositiva e per la costante attenzione alle ricadute applicative delle posizioni descritte. Spesso, tuttavia, il discorso assume valore più informativo e descrittivo, risolvendosi in un’intelligente rassegna giurisprudenziale dedicata al riconoscimento del rapporto affettivo tra i minori e i componenti di una coppia omosessuale, ai fini dell’identificazione della reale portata
precettiva del divieto di adozione da parte di coppie omosessuali ancora presente nel sistema giuridico italiano e sottoposto ad una rivalutazione critica, proprio alla luce dell’analisi giurisprudenziale, inquadrata in un più ampio sistema valoriale che mette al centro della riflessione un’interpretazione costituzionalmente orientata del dato normativo vigente. Stupisce, inoltre, l’assenza di qualsivoglia accenno alle soluzioni elaborate in altri sistemi giuridici europei. Non mancano, invero, richiami alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo, ma essi sono inspiegabilmente inseriti in una ricostruzione attenta, in via esclusiva, al sistema normativo italiano, al quale del resto si riferiscono tutti i richiami bibliografici. Tale critica non vuole, naturalmente, suggerire l’elaborazione di considerazioni di natura più marcatamente comparatistica, che avrebbero potuto rendere più difficile la riconduzione del contributo al S.S.D. IUS/01, bensì evidenziare che, in ordine al tema in esame, l’adozione di una prospettiva ermeneutica maggiormente sensibile al diritto privato europeo potrebbe portare ad esiti sistematici più apprezzabili, che invece sono sacrificati dalla puntuale – e a tratti meramente esegetica – ricognizione del dato interno. Anche la valutazione della legittimità costituzionale del comma 20 dell’art. 1 l. n. 76/2016, cui è dedicata l’ultima parte del contributo, è condotta con esclusivo riferimento al sistema normativo nazionale, ignorando le implicazioni – di natura non meramente fiscale – che la normativa regionale apprestata a favore della famiglia fondata sul matrimonio e dei minori in essa presenti può avere nella ricostruzione della portata precettiva del rinvio ivi operato e senza dedicare particolare rilievo alla regolamentazione delle convivenze «di fatto», dalla quale, invero, si sarebbe potuto trarre qualche ulteriore indice sistematico per interrogarsi sulla rilevanza giuridica della relazione affettiva in esame, specie per quanto attiene ai limiti di operatività dell’autonomia privata nella regolamentazione delle conseguenze patrimoniali del rapporto affettivo stabile. Per questi motivi, si valuta sinteticamente il lavoro in termini di «discreto».
2. Contributo in volume intitolato «Usura sopravvenuta: orizzonti ermeneutici in attesa delle sezioni unite», edito nell’opera collettanea «Principi, regole, interpretazione. Contratti e obbligazioni. Famiglia e successioni. Scritti in onore di Giovanni Furgiuele», a cura di G. Conte e S. Landini, III, Casa editrice Universitas Studiorum, Mantova, 2017, pp. 477-496.
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 1: GIUSEPPE VETTORI
L’a,. esamina il tema dell’usura sopravvenuta e le diverse opinioni sostenute in dottrina con alcune annotazioni sui parametri della correzione e sui rimedi ipotizzabili. La collocazione editoriale è difficilmente valutabile. Il contenuto è prevalentemente descrittivo e privo di elementi di significativa innovatività. Il giudizio è pertanto
«discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 2: SALVATORE ORLANDO
Il contributo (inserito in una pubblicazione di scritti in onore) affronta il tema della usura sopravvenuta. L’A. esamina e ripercorre in modo ragionato i vari orientamenti in dottrina ed in giurisprudenza. Lo stile è chiaro, ma l’A. non sviluppa le linee di proposta affacciate nello scritto. Il giudizio è «discreto».
GIUDIZIO DEL COMMISSARIO 3: ALBERTO VENTURELLI
La diffusione all’interno della comunità scientifica del contributo è difficilmente valutabile, avuto riguardo allo scarso periodo di tempo trascorso dalla sua pubblicazione. L’autorevolezza dei curatori dell’opera e il rilevante numero di contributi che essa ospita, nonché la notorietà ed autorevolezza dello Studioso che il volume intende onorare, rappresentano elementi più che sufficienti per riconoscere l’adeguatezza della collocazione editoriale dello scritto, che, però, è pubblicato da una casa editrice non particolarmente nota alla comunità scientifica. I tre tomi che compongono l’opera collettanea, peraltro, sono facilmente acquistabili sulle principali piattaforme on line (quali, a titolo meramente esemplificativo, ibs e amazon) e il volume è stato presentato alla comunità scientifica con un apposito convegno organizzato a Firenze lo scorso mese di dicembre 2017. Ad oggi, però, il volume non compare sul sito OPAC SBN (xxxx://xxxx.xxx.xx), il che induce a ritenere che, per il momento, non sia fisicamente presente in nessuna delle biblioteche che aderiscono a quel catalogo. Non è dato infine sapere se