Punto Incontro
Punto Incontro
PgrCentro
Servizio Punto d’Incontro Centro Infanzia Arnaboldi
Sommario
Il Centro Infanzia Arnaboldi 3
Punto Incontro 3 Definizione 3 Destinatari 4
Lo spazio 4 Responsabile del Punto Incontro 4
Periodo e giorni di apertura 4
Modalità di accesso al servizio 5
1. Il servizio inviante 5
2. La Direzione con l’equipe 5
3. Durata dell’intervento 5
4. I colloqui preliminari 5
5. Incontri di conoscenza 5
6. La conoscenza dei bambini 5
7. DDV e di relazione protetti 6
8. DDV in modalità passaggio 6
9. Costi 6
Allegati 7 Accordo sulle modalità operative 7 Accordo sul funzionamento per l’attivazione “modalità passaggio” 9
Il Centro Infanzia Arnaboldi
Nei primi anni del 1900 i coniugi Xxxxxxxx ed Xxxxxxx Xxxxxxxxx iniziarono un'attività d'assistenza a favore delle famiglie bisognose nella città di Lugano.
L'accoglienza e l'educazione dei bambini iniziata nella loro casa in via Peri a Lugano, continuò anche dopo la loro morte grazie alla costituzione, nel 1908, della Fondazione "Asilo di Maternità Xxxxxxxx Xxxxxxxxx". La Xxxxx Xxxxxxxxx è nata così per volontà testamentaria più di cento anni fa e, da allora, è un servizio socio educativo che si occupa di bambini provenienti dalla regione di Lugano.
La Culla Arnaboldi, ormai diventata Centro Infanzia Xxxxxxxxx, si pone accanto alle famiglie come sostegno nel loro compito educativo per i figli in età prescolastica. Propone, all’occorrenza, strategie appropriate per rispondere ai bisogni specifici e mantiene la caratteristica di favorire la relazione del bambino con entrambi i genitori.
Siamo consci che il bambino abbia bisogno di fiducia, sicurezza e continuità. Per questo ci impegniamo per offrirgli punti di riferimento stabili e affidabili.
Servizi offerti:
1. Nido
2. Scuola dell’Infanzia
3. Punto d’incontro
Punto d’Incontro
Il Punto Incontro (P.I.) presso il Centro Infanzia Arnaboldi (C.I.A.) in via ai Ronchi 6, a Lugano, è attivo da ottobre 2007.
Inizialmente riservato ai bambini che frequentavano la Culla Arnaboldi, dal 2012, su esplicita richiesta da parte dei servizi e delle Autorità Regionali di Protezione, si è attivato anche per utenti esterni purché di età compresa tra zero e sei anni.
Definizione
Il Punto Incontro è un servizio per l’esercizio del diritto di visita e di relazione che osserva i principi enunciati dall’art. 9 della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia: “il diritto a mantenere relazioni personali e contatti diretti, in modo regolare, con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino” (ONU “Convenzione dei diritti dell’Infanzia, art 9, 1989 New York).
La finalità del servizio è la tutela del diritto di visita e di relazione del minore con i propri genitori o altri familiari significativi, nei contesti caratterizzati da multi problematicità e conflittualità di rilievo.
È un luogo neutro e autonomo a disposizione dei genitori per l’esercizio del diritto di visita.
Si propone nelle situazioni in cui, per gravi conflitti, la relazione con entrambi i genitori non avviene in modo sufficientemente sereno e necessita quindi dell’intervento di una terza persona.
Ha lo scopo di permettere al minore, in un ambiente rassicurante e protetto, la ripresa delle relazioni affettive con il genitore dal quale vive separato.
Funge da luogo d’incontro provvisorio, atto a favorire, nel limite del possibile, la gestione autonoma nel diritto di visita.
Gli obbiettivi specifici del servizio sono:
- Ristabilire la relazione tra il figlio e il genitore che per diversi motivi si è interrotta o presenta delle problematiche;
- Stimolare i genitori a ritrovare la capacità di accogliere emotivamente il figlio;
- Favorire la ricostruzione del senso di responsabilità genitoriale e quando possibile sostenere l’organizzazione autonoma degli incontri.
Destinatari
Il Punto Incontro accoglie bambini da 0 – 6 anni inviati da Ufficio dell’Aiuto e della Protezione (UAP), dalle Autorità Regionali di Protezione (ARP) o dalla Pretura, che sono stati allontanati in maniera transitoria o permanente da uno o entrambi i genitori biologici.
Per questa ragione la tipologia della casistica comprende anche bambini provenienti da situazioni famigliari di grave conflittualità di coppia, separazione e divorzi.
Lo spazio
Il locale riservato ai diritti di visita si situa al primo piano del C.I.A. Si tratta di uno spazio comprendente due sale (divise da una porta scorrevole) e una cucina con un corridoio, arredati in modo da rispecchiare l’ambiente famigliare; la divisone delle due sale consente ai bambini e genitori di poter usufruire di momenti di intimità nonostante la presenza dell’educatrice che accompagna l’incontro.
Lo spazio è arredato con giochi e materiale vario, per consentire agli utenti la possibilità di incontrarsi nella dimensione ludica del rapporto.
L’educatrice propone modalità di accoglienza differenziate adeguando lo spazio-ludico all’età e interessi degli utenti.
Laddove la casistica e l’evoluzione del rapporto lo consentano, il Centro Infanzia Arnaboldi offre la possibilità a genitori e bambini di trascorrere del tempo fuori nei diversi giardini della struttura.
Responsabile del Punto di Incontro:
La direttrice del Centro Infanzia Arnaboldi è responsabile del P.I. e si avvale nello specifico delle competenze delle educatrici dedicate esclusivamente a questo servizio.
Periodo e giorni di apertura:
- Da Lunedì a venerdì, dalle 9:00 alle 18:45 Il P.I. resterà chiuso:
- nei giorni festivi ufficiali
- vacanze autunnali
- vacanze di Natale: dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi
- Vacanze di Carnevale
- Vacanze di Pasqua
- Vacanze estive: dal 1° agosto al lunedì della settimana dopo il 15 compresi.
Modalità di accesso al Servizio
1. Il servizio inviante provvederà alla compilazione completa della scheda di segnalazione ( xxxxx://xxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/xxxxx-xxxxxxxx/ ) che dovrà essere trasmessa alla Direzione (xxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xx) via mail o in xxx xxxxxxxx.
0. La direzione con l’equipe del P.I. valuterà la domanda e la possibilità di dare seguito o meno. Entro dieci giorni, la direzione darà risposta al servizio richiedente.
a. In caso di risposta affermativa, verrà definita l’educatrice di riferimento per la presa a carico della situazione.
b. Le persone di riferimento saranno invitate ad un incontro di presentazione della situazione
c. In situazioni particolari, è possibile attivare una compresenza educativa.
3. Durata dell’intervento
Il Punto Incontro è un luogo transitorio, per questo la durata massima prevista per gli interventi, indipendentemente dall’età del minore e della causa che lo ha portato in questo luogo è di 24 mesi, tempo in cui è prevedibile una evoluzione tale da non necessitare più di una misura così incisiva.
La continuazione del servizio sarà pertanto soggetta ad una rivalutazione insieme all’ente inviante.
Gli adulti interessati saranno in ogni caso informati con due mesi di anticipo.
4. I colloqui preliminari. L’Ente richiedente, o la persona che lo rappresenta ed è informata della situazione, dovrà presentare i dettagli utili e rilevanti per poter definire un’ipotesi di intervento: obiettivi, frequenza degli incontri/passaggi, modalità di avvio, ipotesi di calendario (compresi i colloqui preliminari di conoscenza e/o di restituzione), cadenza dei rapporti scritti, termine del progetto.
5. Gli incontri di conoscenza, preliminari all’avvio del percorso, sono tra l’Educatrice del
P. I. e gli adulti coinvolti, sia quelli che hanno in affidamento o presso cui è collocato il minore (adulto accompagnante), sia quelli lontani e non affidatari (adulto incontrante) che dovranno incontrare il bambino. In questi momenti si offre la possibilità di condividere preoccupazioni e dubbi legati alla particolare condizione del momento che devono affrontare, oltre a condividere il progetto ipotizzato durante l’incontro di presentazione.
x. Xxx punto di vista procedurale, il P.I. incontrerà per primo l’adulto incontrante per poter verificare l’adesione al progetto e la sua fattibilità.
b. Di seguito il P.I. incontrerà l’adulto accompagnante per la presentazione del servizio.
c. Entrambi gli adulti saranno invitati ad accettare un contratto dove sono esplicitate le regole e i comportamenti da tenere per un buon svolgimento degli incontri.
6. La conoscenza dei bambini. Il minore è attore privilegiato di tutto il percorso, pertanto sono previsti incontri di conoscenza del luogo e dell’educatrice che lo
accompagnerà nel percorso relazionale. Il bambino/a viene accolto ed accompagnato nella esplorazione del Servizio, nel luogo e negli spazi dove avverranno gli incontri. L’educatrice condivide con il bambino le modalità di svolgimento degli incontri e inizia a creare le basi per un accompagnamento sereno e rassicurante.
7. Diritti di Xxxxxx e di relazione protetti: sono momenti d’incontro in cui vengono privilegiati il gioco, l’interazione e la dimensione affettiva del rapporto.
Il nostro approccio prevede un tipo d’intervento socio-educativo centrato sulla “relazione”, dove l’educatrice supporta e sostiene i genitori nelle loro capacità genitoriali, tenendo presente e rispettando l’unicità degli individui coinvolti, con le loro caratteristiche, le loro culture, i loro tempi.
In particolare, l’educatrice attua dei piani di intervento basati sull’osservazione della relazione, accompagnando i genitori, agevolandone le capacità di cambiamento e intervenendo, laddove è possibile, sulle capacità genitoriali.
Siamo consapevoli che ogni diritto di visita rappresenta in sé stesso un percorso unico e irrepetibile per la diade che si incontra, suscitando ansie e comportamenti riconducibili soltanto alla loro storia relazionale. Per questo motivo, a seconda delle ansie o difficoltà riscontrate nei incontri, è previsto che l’educatrice possa chiedere al coordinatore di modificare l’impostazione iniziale con lo scopo di creare un migliore clima relazionale.
Il servizio provvederà alla stesura regolare di relazioni di aggiornamento rispetto ai punti di criticità e di forza rilevati così come ogni altro elemento osservato meritevole di attenzione. Gli stessi saranno condivisi con l’Ente inviante e la rete.
Qualora l’Ente richiedente necessitasse di ulteriori relazioni, la richiesta dovrà essere inoltrata con un preavviso di almeno 15 giorni.
8. Diritti di visita in modalità passaggio
L’intervento si limita a facilitare il ricongiungimento del bambino con il genitore da cui vive separato e alla successiva restituzione al genitore affidatario una volta concluso l’incontro. L’incontro si svolge all’esterno del C.I.A.
9. Costi
Il costo del servizio, solo in parte finanziato dal Cantone, prevede una partecipazione e/o contributo di CHF 30/ora a carico di entrambi i genitori (metà per ciascuno) o secondo le indicazioni dell’Ente inviante.
Verranno fatturati tutti gli incontri previsti dal calendario, indipendentemente dallo svolgimento effettivo .
10.Allegati
a. Accordo sulle modalità operative per l’accesso al Punto d’incontro
per favorire un buon clima relazionale e uno spazio rassicurante per il bambino/a
1. Il bambino resta sotto la responsabilità del genitore a cui è affidata la custodia o, rispettivamente, del genitore incontrante durante la visita.
2. Il genitore incontrante si ritiene responsabile per qualsiasi danno causato al luogo o agli oggetti presenti nel luogo destinato all’incontro.
3. Il genitore che esercita il DDV può disporre autonomamente, nell’interesse del bambino, del tempo a sua disposizione.
4. È necessario rispettare lo spazio dove si svolge l’incontro e riordinare la stanza dei giochi prima della conclusione dell’incontro.
5. È necessario rispettare il calendario delle visite e gli orari concordati.
a. I genitori sono tenuti ad avvisare tempestivamente in caso di ritardo (tolleranza massima di attesa 15 minuti) allo 091 971 82 75. In assenza di comunicazioni, il DDV si ritiene sospeso e il/la bambino/a sarà congedato al genitore affidatario per il suo rientro a casa.
b. In caso di impossibilità a recarsi all’incontro stabilito esso deve essere disdetto almeno un giorno prima comunicandolo via mail all’indirizzo xxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xx
6. Durante gli incontri è opportuno che i genitori usino un linguaggio adeguato e un tono di voce chiaro nella conversazione con il figlio (es. non parlare in lingua straniera, non bisbigliare nell’orecchio del figlio), in modo che l’operatore possa comprendere quanto comunicato durante le visite.
7. La frequenza e la durata degli incontri protetti non sono di competenza del Punto d’incontro e perciò le richieste vanno indirizzate agli enti o figure responsabili che le garantiscono (Autorità Regionali di Protezioni e Pretori).
8. È permessa la presenza all’incontro, soltanto delle persone autorizzate dalla decisione dell’Autorità.
9. In accordo con la persona di riferimento dell’Ente richiedente, è compito dell’educatrice stilare regolarmente il calendario degli incontri, e successivamente consegnarlo a tutte le persone coinvolte.
10. È compito e responsabilità dell’operatrice del Punto d’incontro decidere l’interruzione dell’incontro per gravi motivi (pericolo per l’incolumità psicofisica dei bambini, situazione di grave malessere da parte dei bambini o del genitore incontrante, mancate rispetto delle persone e degli spazi).
11. È sconsigliato utilizzare il cellulare, se non per urgenti necessità, per sfruttare al meglio il tempo dedicato all’incontro.
12. Il Punto Incontro è aperto secondo il calendario scolastico escluse le vacanze estive durante le quali la chiusura è ridotta alle prime due settimane di agosto.
13. Laddove sia necessario può essere previsto un momento in cui l’operatore rimane solo con il bambino e/o genitore al fine di poter dare spazio alle emozioni e ai vissuti.
14. È consentito l’uso di apparecchi fotografici. Nel rispetto della privacy e tutela del minore; è però vietata la pubblicazione sui social delle fotografie scattate durante il diritto di visita.
15. Non è autorizzata l’introduzione di piccoli animali domestici, sia da parte del genitore incontrante né dal genitore affidatario.
16. È vietato fumare.
17. La possibilità di mettere in comunicazione telefonicamente il bambino con parenti o figure che si ritengono significative è consentita solo su autorizzazione dell’ente richiedente e non riguarda la competenza del Punto d’incontro. Per questo motivo, se volesse farlo le chiediamo d’inoltrare la richiesta all’autorità competente e di attendere un riscontro in merito prima di agire.
18. Malattia dei bambini:gli incontri sospesi per motivo di salute, richiedono la presentazione di un certificato medico e potranno essere recuperati, se l’occupazione dello spazio lo consente.
19. Malattia dell’adulto incontrante: potranno essere recuperati solo i DDV con una frequenza minima, sempre dietro presentazione del certificato medico.
20. Prima dell’avvio dei DDV è prevista una visita con il bambino/a per conoscere il luogo dove si terrà l’incontro e l’operatrice che l’accompagnerà durante lo svolgimento dell’incontro.
21. Sono previsti colloqui in itinere, sia con il genitore incontrante, sia con il collocatario o affidatario per momenti di confronto, scambio e verifica.
22. Ogni cambiamento organizzativo o di contesto, va introdotto e preparato adeguatamente, per evitare che mutamenti eccessivi o poco elaborati siano contrari al benessere psico- evolutivo del bambino/a.
23. L’operatrice del P.I. alla fine di ogni incontro stila una relazione riguardante alla modalità e/o dinamica relazionali messe in atto dalla diade durante lo svolgimento del DDV.
24. L’operatrice va ritenuta responsabile limitatamente alle competenze affidatele per la singola situazione dall’Autorità competente.
25. In caso di malattie prolungata o ferie dell’operatore, il Punto d’incontro provvederà alla sostituzione dell’operatore.
26. Il costo del servizio, solo in parte finanziato dal Cantone, prevede una partecipazione e/o contributo di CHF 30/ora a carico di entrambi i genitori1. Verranno fatturati tutti gli incontri previsti dal calendario.
27. Ogni trasgressione al presente regolamento potrà causare una rivalutazione dell'accesso al Punto d’incontro.
Lugano, …………………………………… ---------------------------------------
Firma e accettazione
1 Nel caso dell’affidamento sarà a carico esclusivo dell’adulto incontrante
b. Accordo sul funzionamento per l’attivazione “modalità passaggio”
per favorire un buon clima relazionale e uno spazio rassicurante per il minore
1. Il bambino resta sotto la responsabilità del genitore a cui è affidata la custodia o, rispettivamente, del genitore incontrante durante la visita.
2. È permessa la presenza all’incontro, soltanto delle persone autorizzate dalla decisione dell’Autorità.
3. La frequenza e la durata degli incontri non sono di competenza del Punto Incontro: le richieste di variazione delle disposizioni vanno indirizzate agli organi che le hanno decise.
4. È necessario rispettare il calendario delle visite e gli orari concordati.
a. I genitori sono tenuti ad avvisare tempestivamente in caso di ritardo (tolleranza massima di attesa 15 minuti) allo 091 971 82 75. In assenza di comunicazioni, il DDV si ritiene sospeso e il/la bambino/a sarà congedato al genitore con cui il minore abita.
b. Se nell’orario stabilito per il rientro al P.I. il genitore incontrante non si presenta (e non avverte tempestivamente motivando) il P.I. ha l’obbligo di segnalare e notificare la polizia.
c. La modalità di passaggio prevede un percorso di accoglienza e congedo dei minori, con orari e percorsi di entrata e uscita alla struttura diversi per i genitori al fine di garantire la tutela e protezione dei minori.
d. In caso di impossibilità a recarsi all’incontro stabilito esso deve essere disdetto almeno un giorno prima comunicandolo via mail all’indirizzo xxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xx. In caso contrario l’incontro verrà fatturato.
5. Il Punto Incontro è aperto secondo il calendario scolastico escluse le vacanze estive durante le quali la chiusura è ridotta alle prime due settimane di agosto.
6. Durante gli incontri è necessario che i genitori usino un linguaggio adeguato e un tono di voce chiaro nella conversazione con il figlio (es. non parlare in lingua straniera, non bisbigliare nell’orecchio del figlio), in modo che l’educatrice possa comprendere quanto comunicato durante le visite.
7. È compito e responsabilità dell’educatrice del Punto d’incontro:
in accordo con la persona di riferimento dell’Ente richiedente, stilare regolarmente il calendario degli incontri, e successivamente consegnarlo alle parti coinvolte.
Durante il passaggio, il P.I. ha la facoltà di deciderne l’interruzione per gravi motivi (pericolo per l’incolumità psicofisica dei bambini, situazione di grave malessere da parte dei bambini o del genitore incontrante, mancate rispetto del regolamento, delle persone e/o degli spazi).
segnalare eventuali inosservanze delle regole del P.I. alle autorità o enti che hanno richiesto l’attivazione del servizio.
alla fine di ogni passaggio stilare una relazione riguardante la modalità e/o dinamica relazionale messa in atto dalla diade.
8. Prima dell’avvio dei DDV è previsto un incontro tra l’educatrice che lo accompagnerà, il bambino/a e il genitore o la famiglia con cui il bambino vive, per conoscere il luogo dove avverrà il passaggio.
9. Il confronto tra genitori ed operatori su episodi specifici, sugli esisti delle visite o su particolari richieste, non avverrà in presenza dei minori, e sarà oggetto di un momento esclusivo di ascolto, in colloqui in itinere, sia con il genitore incontrante, sia con il genitore accompagnante.
10. Incontri annullati o sospesi per motivi di salute:
malattia dei bambini: richiedono la presentazione di un certificato medico e potranno essere recuperati, se l’occupazione dello spazio lo consente.
malattia dell’adulto incontrante: potranno essere recuperati solo i DDV con una frequenza minima, sempre dietro presentazione del certificato medico.
11. I DDV che non si svolgono a causa delle chiusure programmate del Punto d’incontro non possono essere recuperati.
12. In caso di malattie prolungata o ferie dell’operatore, il Punto d’incontro provvederà alla sostituzione dell’operatore.
13. È vietato fumare all’interno della struttura.
14. Il costo del servizio prevede una partecipazione e/o contributo di CHF 30/ora che verrà fatturato 50% ad ogni genitore o secondo indicazioni dell’Ente che ne ha decretato l’attivazione.
15. Ogni trasgressione al presente regolamento e modalità operative potrà causare una rivalutazione dell'accesso al Punto d’incontro.
Lugano, …………………………………… ---------------------------------------
Firma e accettazione