Contract
Con la presente informativa1, si rendono noti obblighi e diritti previsti dalla Legge 22 maggio 2017, n. 81, e ss.mm.ii., recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, e dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, e ss.mm.ii., recante “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Sicurezza sul lavoro
Il datore di lavoro garantisce la salute e la sicurezza del lavoratore e della lavoratrice che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile, e a tal fine consegna il presente documento nel quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro.
Il lavoratore o la lavoratrice sono tenuti a cooperare all'attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi connessi all'esecuzione della prestazione all'esterno dei locali aziendali. Tenuto conto dell’impossibilità per l’Amministrazione di controllare in modo continuativo tutti i luoghi di svolgimento della prestazione lavorativa scelti dai lavoratori ammessi allo smartworking, il datore di lavoro adotta le seguenti misure:
a) consegna al lavoratore che svolge la prestazione in regime di smartworking la presente informativa contenente in via indicativa i rischi generali e i rischi specifici connessi a tale modalità di svolgimento della prestazione e le misure di prevenzione da adottare;
b) presta cura adeguata nel predisporre regole comportamentali atte a garantire lo svolgimento in sicurezza della prestazione lavorativa;
c) affida al Direttore/Dirigente Responsabile del lavoratore il compito di sensibilizzare il collaboratore al rispetto delle regole contenute nella presente informativa;
d) impone al lavoratore un vero e proprio obbligo di collaborazione nell’adozione di tutte le cautele necessarie alla salvaguardia della sua salute psicofisica.
Il lavoratore che svolge la propria prestazione lavorativa in regime di smartworking, per i periodi nei quali si trova al di fuori dei locali aziendali, si attiene con diligenza all’attuazione alle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro di seguito riportate.
Obblighi dei lavoratori (articolo 20, Legge n. 81/2017, e ss.mm.ii.)
Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
I lavoratori devono in particolare:
a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza;
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l'obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza, ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
1 La presente informativa deve ritenersi di carattere meramente provvisorio e ricognitivo, considerato che la versione definitiva non potrà che recepire le risultanze dei DVR all’uopo predisposti dalle P.A. aderenti al progetto di smartworking.
h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.
Pertanto, di seguito, si procede alla analitica informazione, con specifico riferimento alle modalità di lavoro per lo smartworker.
Comportamenti di prevenzione generale richiesti allo/a smartworker
A. non adottare condotte che possano generare rischi per la propria salute e sicurezza o per quella di terzi;
B. individuare i luoghi di lavoro per l’esecuzione della prestazione lavorativa in smartworking, rispettando, per quanto possibile, le indicazioni per i videoterminalisti previste dalla presente informativa;
C. in ogni caso, evitare luoghi, ambienti, situazioni e circostanze da cui possa derivare un pericolo per la propria salute e sicurezza o per quella dei terzi.
INDICAZIONI PER IL LAVORO CON UN COMPUTER PORTATILE, UN TABLET O UNO SMARTPHONE
Di seguito vengono riportate, a livello generale e non esaustivo, le principali indicazioni relative al corretto utilizzo e all’uso sicuro di computer portatili, tablet e smartphone.
I dispositivi mobili (computer portatili, tablet e smartphone) permettono di lavorare ovunque e quando si vuole, tuttavia nessuno di tali dispositivi, incluso il portatile, è pensato per un uso continuato nel tempo perché in generale nell’utilizzo di dispositivi mobili è più difficile mantenere una posizione ergonomica (conforme ai principi illustrati nel D.Lgs. n. 81/2008, e ss.mm.ii.) rispetto al videoterminale. Pertanto il loro utilizzo, soprattutto quando avvenga in modo non occasionale, deve essere effettuato con attenzione avendo riguardo alle seguenti indicazioni.
1. Raccomandazioni nell’utilizzo
• Considerato che per gli addetti al videoterminale è raccomandata una pausa di 15 minuti
ogni 2 ore di lavoro continuativo, è opportuno fare delle pause per distogliere la vista e sgranchirsi le gambe;
• è fondamentale cambiare spesso posizione durante il lavoro;
• è bene sfruttare le caratteristiche di estrema maneggevolezza di tablet e smartphone per alternare il più possibile l’utilizzo in piedi a quello seduti.
In caso di impiego prolungato di computer portatili, è preferibile:
• utilizzare un mouse e tastiera esterni per evitare l’affaticamento delle dita e del polso;
• sistemare lo schermo su un idoneo supporto che consenta il corretto posizionamento dello schermo in altezza (lo spigolo superiore dello schermo deve trovarsi un po’ più in basso dell’orizzontale che passa per gli occhi dell’operatore e ad una distanza degli occhi pari a circa 50-70 cm) e utilizzare una tastiera mobile esterna.
In caso di impiego prolungato di smartphone e tablet, si suggerisce di:
• alternare le dita all’uso dei pollici;
• effettuare adeguate pause, limitando la digitazione continuata a 10-15 minuti;
• evitare di utilizzare questi dispositivi per scrivere lunghi testi; in questi casi è bene utilizzare il computer:
• effettuare periodicamente esercizi di allungamento dei muscoli della mano e del pollice (stretching).
2. Prevenzione dell’affaticamento della vista
• Per prevenire problemi di affaticamento della vista è opportuno evitare attività prolungate di lettura e scrittura su tutte le apparecchiature informatiche con schermi di dimensioni ridotte quali mini tablet, smartphone, ecc., soprattutto se non consentono di aumentare la dimensione dei caratteri;
• i tablet privi di tastiera esterna e gli smartphone di maggiori dimensioni sono idonei prevalentemente alla lettura della posta elettronica e di documenti, mentre i dispositivi con schermo piccolo (smartphone e tablet
“mini”) sono idonei essenzialmente alla lettura di comunicazioni e documenti brevi e poco complessi;
• molti computer portatili, tablet e smartphone hanno uno schermo con una superficie molto riflettente (schermi lucidi o glossy) per garantire una resa ottimale dei colori; è bene tuttavia essere consapevoli che l’utilizzo di tali schermi, se non dotati di caratteristiche idonee a ridurre i riflessi, presenta maggiori rischi di affaticamento della vista;
• è necessario, prima di iniziare a lavorare, regolare l’inclinazione dello schermo e verificare che la posizione rispetto alle fonti di luce naturale e artificiale sia tale da non creare problemi di riflessi sul videoterminale (come ad es. nel caso in cui l’operatore sia seduto a fianco o di spalle ad una finestra non schermata o sotto un punto luce al soffitto);
• è necessario prevenire problemi di abbagliamento (come ad es. nel caso in cui l’operatore sia seduto di fronte ad una finestra non schermata);
• la postazione corretta è perpendicolare rispetto alle finestre e ad una distanza sufficiente per prevenire i problemi di riflesso e abbagliamento;
• nei computer portatili, è bene regolare la luminosità e il contrasto sullo schermo in modo ottimale;
• è importante, durante la lettura, distogliere spesso lo sguardo dallo schermo per fissare oggetti lontani, così come lo è quando si lavora al computer portatile o fisso;
• in tutti i casi in cui i caratteri sullo schermo del dispositivo mobile sono troppo piccoli è importante ingrandire i caratteri a schermo e utilizzare la funzione zoom per non affaticare gli occhi; valutare anche la possibilità di usare uno schermo esterno (ad es. in alcuni casi si può collegare via bluetooth/wi-fi lo schermo della TV con il dispositivo);
• l’illuminazione generale e specifica (lampade da tavolo) deve essere tale da garantire un illuminamento sufficiente e un contrasto appropriato tra lo schermo e l’ambiente circostante; pertanto è bene non lavorare mai al buio.
3. Postazione di lavoro
• Il sedile di lavoro deve essere stabile e permettere una posizione comoda; in caso di lavoro prolungato, la seduta deve avere bordi smussati;
• è importante stare seduti con un comodo appoggio della zona lombare;
• durante il lavoro con il dispositivo mobile deve tenere la schiena poggiata al sedile provvisto di supporto per la zona lombare evitando di piegarla in avanti;
• è importare evitare di esporsi a correnti d’aria fastidiose che colpiscano una zona circoscritta del corpo (ad es. la nuca, le gambe).
Nell’uso di computer portatili:
• occorre mantenere gli avambracci, i polsi e le mani allineati durante l’uso di mouse e tastiera, evitando di piegare o angolare i polsi;
• gli avambracci devono essere appoggiati sul piano e non sospesi;
• il piano di lavoro deve essere stabile e avere una superficie a basso indice di riflessione;
il posto di lavoro deve essere di altezza sufficiente per permettere l’alloggiamento e il movimento degli arti inferiori per cambiamenti di posizione nonché l’ingresso del sedile e dei braccioli se presenti;
• il piano di lavoro deve essere di dimensioni sufficienti a permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio;
• l’altezza del piano di lavoro deve essere tale da consentire all’operatore in posizione seduta di avere l’angolo braccio-avambraccio a circa 90°;
• la profondità del piano di lavoro deve essere tale da assicurare una adeguata distanza visiva dallo schermo;
• in base alla statura, se necessario per mantenere un angolo di 90° tra gamba e coscia, creare un poggiapiedi con un oggetto di dimensioni opportune.
In caso di uso di dispositivi mobili in viaggio, è bene suggerire al lavoratore:
• di non posizionare il computer portatile direttamente sulle gambe, ma tenerlo un po’ più alto anche usando un piano di appoggio di fortuna (valigetta/coperta/cuscino/un libro spesso, ecc.);
• di sopraelevare il sedile con un cuscino/una coperta/un asciugamano, se troppo basso rispetto al piano di lavoro;
• di evitarne l’uso in macchina o sull’autobus, anche se si è passeggeri.
4. Tempi di riposo e diritto alla disconnessione
• Occorre rispettare i tempi di riposo di 15 minuti ogni 120 minuti di utilizzo del VDT;
• È garantito il diritto alla disconnessione; tale diritto di disconnessione si tramuta in obbligo di disconnessione nel periodo compreso tra le ore 22:00 e le ore 6:00 del giorno successivo.
PREVENZIONE INCENDI ED EMERGENZE
Durante il lavoro è vietato l’utilizzo di piastre riscaldanti, fornelli, forno, ecc., e in generale l’utilizzo di fiamme libere.
Comportamento per principio di incendio:
• disattivare le utenze presenti (PC, termoconvettori, apparecchiature elettriche) staccandone il quadro elettrico generale dell’abitazione e/o stanza in cui si lavora;
• avvertire i presenti all’interno dell’edificio o nelle zone circostanti, chiedere aiuto e, nel caso si valuti l’impossibilità di agire, chiamare i soccorsi telefonicamente (112.), fornendo loro le proprie generalità, luogo dell’evento, situazione ed affollamento, restando in attesa di eventuali indicazioni
• se l’evento lo permette, in attesa o meno dell’arrivo di aiuto o dei soccorsi, provare a spegnere l’incendio attraverso i mezzi di estinzione; (non utilizzare acqua per estinguere l’incendio su apparecchiature o parti di impianto elettrico);
• se non si riesce ad estinguere l’incendio, abbandonare il luogo dell’evento (chiudendo le porte dietro di sé ma non a chiave) e aspettare all’esterno l’arrivo dei soccorsi per fornire indicazioni;
UTILIZZO SICURO DEI TELEFONI CELLULARI/SMARTPHONE
1. Informazioni generali
• leggere il manuale d’uso prima dell’utilizzo del dispositivo;
• non collegare prodotti o accessori incompatibili;
• utilizzare l’auricolare durante le chiamate, evitando di tenere il volume su livelli troppo elevati.
Nota: Un portatore di apparecchi acustici che usasse l’auricolare collegato allo smartphone potrebbe avere difficoltà nell’udire i suoni dell’ambiente circostante; non usare l’auricolare se questo può mettere a rischio la sicurezza.
2. Interferenze elettromagnetiche
a. Aree vietate
• Ricordare di spegnere il dispositivo nelle aree in cui è vietato l’uso di telefoni cellulari o quando può causare interferenze o situazioni di pericolo (uso in aerei, strutture sanitarie, luoghi a rischio di incendio/esplosione, ecc.).
b. Apparecchiature mediche
• Ricordare che al fine di evitare potenziali interferenze con apparecchiature mediche impiantate vanno seguite le indicazioni del produttore dell’apparecchiatura;
Segnalare che i dispositivi wireless possono interferire con gli apparecchi acustici. A tal fine è consigliabile:
• non tenere il dispositivo wireless nel taschino;
• tenere il dispositivo wireless sull’orecchio opposto rispetto alla posizione dell’apparecchiatura medica;
• spegnere il dispositivo wireless in caso di sospetta interferenza.
c. Sicurezza alla guida
Si raccomanda:
• di non tenere mai in mano il telefono cellulare/smartphone durante la guida di un veicolo: infatti le mani
devono essere sempre tenute libere per poter condurre il veicolo;
• di usare il telefono cellulare con l’auricolare o col viva voce e inviare e leggere i messaggi solo durante le fermate in area di sosta o di servizio;
• di non tenere o trasportare liquidi infiammabili o materiali esplosivi in prossimità del dispositivo, dei suoi componenti o dei suoi accessori;
• di non collocare il dispositivo nell’area di espansione dell’airbag.
d. Infortuni
• Lo schermo dei dispositivi è realizzato in vetro/cristallo e può rompersi in caso di caduta del dispositivo o a seguito di un forte urto; in questi casi non toccare le schegge di vetro e non tentare di rimuovere il vetro rotto dal dispositivo; il dispositivo non va usato fino a quando non sarà stato riparato;
• le batterie non vanno gettate nel fuoco (potrebbero esplodere), né smontate, tagliate, compresse, piegate, forate, danneggiate, manomesse, immerse o esposte all’acqua o altri liquidi; in caso di fuoriuscita di liquido, va evitato il contatto del liquido con la pelle o gli occhi; qualora si verificasse un contatto, la parte colpita va sciacquata immediatamente con abbondante acqua e va consultato un medico.
e. Assistenza tecnica
• Gli interventi di assistenza tecnica devono essere eseguiti soltanto da personale qualificato.
INDICAZIONI RELATIVE A REQUISITI E CORRETTO UTILIZZO DI IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA
Di seguito vengono riportate, a livello generale e non esaustivo, le principali indicazioni relative ai requisiti e al corretto utilizzo di impianti di alimentazione elettrica, apparecchi/dispositivi elettrici, dispositivi di connessione elettrica temporanea.
1. Impianto elettrico
a. Requisiti
• L'impianto elettrico deve essere privo di parti danneggiate o fissate male;
• le sue parti attive (es. conduttori di fase o di neutro) non devono essere accessibili (ad es. perché danneggiato l’isolamento);
• i componenti dell’impianto elettrico non devono risultare particolarmente caldi durante il funzionamento;
• le componenti dell’impianto ed i luoghi che li ospitano devono risultare asciutte/i, pulite e non devono prodursi scintille, odori di bruciato e/o fumo;
• devono essere individuati, ove possibile, l’ubicazione del quadro elettrico nonché elementi/illustrazioni per riconoscere in generale gli interruttori in esso contenuti e le parti di impianto su cui operano.
b. Raccomandazioni nell’utilizzo
• E’ buona norma che le zone antistanti i quadri elettrici, le prese e gli interruttori siano tenute sgombre e accessibili;
• non devono essere accumulati o accostati materiali infiammabili a ridosso dei componenti dell’impianto per evitare innesco di incendi e/o deflagrazioni;
• è importante posizionare le lampade, specialmente quelle da tavolo, in modo tale che siano mantenute lontane da materiali infiammabili;
• i principali mezzi di estinzione più adatti da utilizzare su parti elettriche in tensione sono gli estintori a CO2 e in subordine quelli a Polvere (ma rovinano le parti elettriche).
2. Apparecchi/dispositivi elettrici utilizzatori
a. Requisiti
• Gli apparecchi elettrici utilizzatori devono essere marcati CE, dotati di targa indicante almeno il nome del costruttore e riportare l’indicazione della tensione (Volt), corrente (Ampere) o la potenza massima (KW) assorbita;
• gli apparecchi elettrici utilizzatori devono essere integri, non devono avere parti attive accessibili (es. conduttori di fase o di neutro dei cavi di alimentazione), non devono emettere scintille, fumo e/o odore di bruciato.
b. Indicazioni di corretto utilizzo
• Utilizzare apparecchi elettrici utilizzatori dotati di doppio isolamento;
• gli apparecchi elettrici utilizzatori, a causa del loro principio di funzionamento, devono essere collocati in modo da smaltire il calore prodotto e in ogni caso non devono essere utilizzati quando tale produzione conduca a eccessivo riscaldamento degli stessi;
• controllare che tutti gli apparecchi elettrici utilizzatori siano regolarmente spenti quando non utilizzati, specialmente se incustoditi per lunghi periodi;
• gli apparecchi elettrici utilizzatori devono essere immediatamente disattivati tramite pulsante o interruttore di accensione in caso di xxxxxx, dandone notizia al Datore di lavoro prima possibile;
• inserire le spine dei cavi di alimentazione degli apparecchi elettrici utilizzatori in prese compatibili (poli allineati, schuko) e farlo completamente, per garantire un contatto certo.
3. Dispositivi di connessione elettrica temporanea (prolunghe, adattatori, prese a ricettività multipla, avvolgicavo, ecc.)
a. Requisiti
• E’ fondamentale che i dispositivi di connessione elettrica temporanea siano dotati di informazioni (targhetta) indicanti almeno il nome del costruttore, il modello, la tensione nominale, la corrente nominale (o la potenza massima) ammissibili;
• controllare che la potenza ammissibile dei dispositivi di connessione elettrica temporanea sia maggiore della somma delle potenze assorbite dagli apparecchi/dispositivi elettrici che devono essere alimentati da tale connessione;
• i dispositivi di connessione elettrica temporanea che si intende utilizzare devono essere integri, non avere parti conduttrici scoperte (a spina inserita), non devono emettere scintille, fumo e/o odore di bruciato durante il funzionamento;
b. Indicazioni di corretto utilizzo
• L’utilizzo di dispositivi di connessione elettrica temporanea deve essere ridotto al minimo indispensabile e preferibilmente solo quando non siano disponibili punti di alimentazioni più vicini e idonei;
• a maggior ragione in questo caso, le spine dei dispositivi di connessione elettrica temporanea devono essere inserite in prese compatibili (poli allineati, schuko) e completamente in esse, in modo da garantire anche in questo caso un contatto certo;
• è importante porre la dovuta attenzione a non piegare, schiacciare, tirare, tranciare cavi, prolunghe, spine, ecc.;
• disporre i cavi di alimentazione e/o le eventuali prolunghe con attenzione, in modo da minimizzare il pericolo di inciampo;
• fare attenzione a che i dispositivi di connessione elettrica temporanea non risultino particolarmente caldi durante il loro funzionamento; in tal caso verificare che la potenza ammissibile dei dispositivi di connessione elettrica temporanea sia maggiore della somma delle potenze assorbite dagli apparecchi/dispositivi elettrici che possono essere alimentati;
• srotolare i cavi il più possibile o comunque disporli in modo tale da esporre la maggiore superficie libera per smaltire il calore prodotto durante il loro impiego.
INDICAZIONI RELATIVE AD AMBIENTE INDOOR IN CUI PUÒ ESSERE SVOLTO IL LAVORO IN MODALITÀ SMART WORKING
Il lavoratore, come previsto dalle Linee Guida citate nella Direttiva n.3/17 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dovrà attenersi ai principi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed in particolare a:
• norme di prevenzione incendi;
• requisiti igienici dei locali;
• istruzioni d’uso strumenti/dispositivi attrezzature/apparecchiature e comportamenti da tenere in caso di mal funzionamento;
• requisiti minimi di impianti di alimentazione elettrica e corretto utilizzo dell’impianto elettrico;
• ergonomia, postazione VDT e uso dei dispositivi portatili, computer, tablet, ecc..
Di seguito sono riportate, a livello generale e non esaustivo, le principali indicazioni relative ai requisiti igienico- sanitari previsti per i locali di abitazione, che il Datore di Lavoro, integrandole ed elaborandole opportunamente, potrà utilizzare nello sviluppo dei contenuti dell’informativa da consegnare ai lavoratori destinati a svolgere il lavoro agile.
1. Norme di prevenzione incendi
Il lavoratore dovrà, prima di intraprendere qualsiasi attività lavorativa, prendere visione di tutta la documentazione inerente le norme di prevenzione incendi (planimetrie di esodo, piani di emergenza, procedure di emergenza, segnaletica di esodo, ecc…) relativa al luogo di lavoro.
Nel caso l’attività venga svolta in luoghi dove non sono presenti procedure in materia di antincendio, il lavoratore dovrà assicurare che durante l’attività vengano garantite le condizioni minime di prevenzione incendi.
2. Requisiti generali dei locali indoor
Il microclima è l’insieme dei parametri fisici climatici (temperatura, umidità relativa, velocità dell’aria) di un ambiente, più correlato alle caratteristiche costruttive dell’ambiente stesso che alla potenza termica dissipata dalle apparecchiature presenti (es. videoterminali).
Un microclima incongruo è spesso indicato dai lavoratori quale principale fonte di disagio.
La temperatura nei locali deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori.
Nei locali chiusi l’aria deve essere frequentemente rinnovata: qualunque sia il sistema adottato per il ricambio dell’aria, si deve evitare che le correnti d’aria colpiscano direttamente il lavoratore.
Le finestre, i lucernai e le pareti vetrate devono essere opportunamente schermate con sistemi di oscuramento che attenuino la luce diurna.
Inoltre:
• Le condizioni igieniche non soddisfacenti rappresentano un potenziale pericolo per gli occupanti nello svolgimento delle loro attività di vita e di lavoro;
• le attività lavorative non possono essere svolte in un “alloggio improprio” (soffitta, seminterrato, rustico, box);
• va verificato il rispetto dei requisiti di superfici e di altezze ai sensi delle vigenti norme ministeriali e regolamentari;
• è indispensabile la disponibilità di servizi igienici e acqua potabile;
• è indispensabile la presenza di impianti a norma e adeguatamente manutenuti;
• le superfici interne delle parti opache delle pareti non devono presentare tracce di condensazione permanente.
3. Illuminazione naturale e artificiale
• Tutti i locali, eccettuati quelli destinati a servizi igienici, disimpegni, corridoi, vani-scala e ripostigli debbono fruire di illuminazione naturale diretta adeguata alla destinazione d'uso e, a tale scopo, devono avere una superficie finestrata idonea ai sensi della normativa vigente;
• nei mesi estivi, le finestre esposte a sud e a sud-ovest, devono essere schermate allo scopo di evitare l’abbagliamento e limitare l’esposizione diretta alle radiazioni solari;
• l'intensità, la qualità, la distribuzione delle sorgenti di luce artificiale negli ambienti devono essere idonee allo svolgimento dello specifico compito visivo;
• le lampade devono essere collocate in modo tale da evitare abbagliamenti diretti e/o riflessi e la proiezione di ombre che ostacolino il campo visivo mentre si svolge l’attività lavorativa.
4. Aerazione naturale e artificiale
• Nei locali nei quali si svolgono attività di vita o di lavoro deve essere garantito il ricambio dell’aria con mezzi naturali o artificiali in modo che le concentrazioni di sostanze inquinanti e di vapore acqueo, prodotti dalle persone e da eventuali processi di combustione, siano compatibili con il benessere e la salute delle persone;
• è fondamentale che gli eventuali impianti di condizionamento dell’aria siano a norma e regolarmente manutenuti per garantire le condizioni microclimatiche ottimali all’interno degli ambienti;
• i sistemi filtranti dell’impianto di trattamento dell’aria devono essere regolarmente ispezionati e puliti e, se necessario, sostituiti;
• è bene evitare di regolare la temperatura dentro l’abitazione a livelli troppo alti o troppo bassi (a seconda della stagione) rispetto alla temperatura esterna.
5. Qualità dell’aria indoor
• la qualità dell’aria respirata all’interno degli ambienti di vita e di lavoro è direttamente correlabile allo stato di salute e al benessere degli occupanti;
• evitare ambienti con potenziale presenza di inquinanti di natura sia biologica che chimica e fonti di emissione (ad esempio: la presenza umana stessa, i materiali con cui sono costruiti e assemblati mobili e suppellettili, il fumo di sigaretta, i prodotti della combustione, gli organismi vegetali etc.);
• diluire gli inquinanti aerodispersi mediante una corretta aerazione (naturale o artificiale) dei locali;
• evitare ambienti in cui vi è presenza di fumo di tabacco.
INDICAZIONI RELATIVE ALL’EVENTUALE SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ LAVORATIVA IN AMBIENTI OUTDOOR
Il lavoratore, come previsto dalle linee guida citate nella Direttiva n. 3/17 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dovrà attenersi ai principi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e in particolare a:
• pericolo di esposizione diretta a radiazione solare e prolungata e a condizioni meteoclimatiche sfavorevoli;
• limitazioni ed accorgimenti da adottare in luoghi isolati o in cui sia difficoltoso richiedere e ricevere soccorso;
• pericoli connessi alla presenza di animali, vegetazione in stato di degrado ambientale, presenza di rifiuti, ecc.;
• pericoli connessi alla presenza di sostanze combustibili o infiammabili e sorgenti di ignizione;
• percoli connessi ad aree in cui non ci sia la possibilità di approvvigionamento di acqua potabile.
Di seguito sono riportate, a livello generale e non esaustivo, le principali indicazioni relative all’eventuale svolgimento in outdoor di attività lavorativa in modalità smartworking.
Nello svolgere l’attività all’aperto è necessario tener conto dei seguenti pericoli:
• esposizione a radiazione solare ultravioletta che, per le attività svolte all’aperto senza adeguata protezione, può essere fonte di patologie foto indotte i cui organi bersaglio sono la pelle e gli occhi;
• difficoltà a chiedere o ricevere soccorso, in caso di necessità, qualora ci si trovi a svolgere l’attività in un luogo isolato;
• difficoltà nella disponibilità di acqua potabile;
• problematiche connesse alla frequentazione di aree non adeguatamente manutenute, quali ad esempio aree verdi incolte, nonché aree con particolare inquinamento acustico o atmosferico;
• rischio di caduta oggetti dall’alto e mancato rispetto della segnaletica;
• rischio di caduta dall’alto.
E’ pertanto opportuno evitare di svolgere attività lavorativa in tali luoghi.
Xxxxx restando che va seguito il criterio di ragionevolezza nella scelta del luogo in cui svolgere la prestazione lavorativa, per quanto riguarda i potenziali pericoli di natura biologica (ad esempio morsi, graffi e punture di animali; esposizione ad allergeni pollinici ecc.), è consigliabile raccomandare al lavoratore di mettere in atto tutte le precauzioni che consuetamente si adottano svolgendo attività outdoor.
Il lavoratore che svolge la propria prestazione lavorativa in regime di smartworking, per i periodi nei quali si trova al di fuori dei locali aziendali, deve cooperare con diligenza all’attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro.
Per eventuali anomalie o malfunzionamenti riscontrati nell’utilizzo delle attrezzature, dovrà sempre rivolgesti a personale tecnico qualificato.
In caso venisse a mancare anche solo una delle condizioni di lavoro in sicurezza, il lavoratore dovrà interrompere immediatamente la propria attività ed avvisare il proprio responsabile.
RISCHI GENERICI
Comportamenti di prevenzione del rischio elettrico
A. prima di utilizzare qualsiasi apparecchiatura elettrica, controllare che non vi siano cavi, spine, prese di corrente, interruttori senza protezione;
B. non sovraccaricare una linea elettrica con collegamenti di fortuna (VIETATI);
C. non toccare mai le apparecchiature elettriche, compresi gli interruttori, con le mani bagnate o se il pavimento è bagnato;
D. disinserire le spine afferrandone l’involucro esterno, non il cavo;
E. non compiere interventi di alcun genere sulle macchine elettriche e per motivo alcuno;
F. se durante il lavoro viene a mancare l’energia elettrica, disinserire l’interruttore della macchina;
G. non è permesso collegare tra loro più prese o attorcigliare i cavi elettrici molto lunghi;
H. tutte le linee e le apparecchiature devono essere considerate sotto tensione, fino ad accertamento del contrario;
I. non usare acqua per un incendio su linee o apparecchiature elettriche;
J. interrompere la corrente elettrica prima di soccorrere una persona folgorata, spostarla dalla sorgente elettrica con oggetti di legno. Chiamare immediatamente l’ambulanza;
K. non lasciare mai portalampade privi della lampadina;
L. controllare sistematicamente che non vi siano cavi con le guaine di isolamento danneggiate;
M. il cavo di un’apparecchiatura non deve giungere alla presa restando teso, né sospeso in una via di passaggio;
N. se una spina non entra comodamente in una presa, segnalarlo senza tentare il collegamento;
O. non utilizzare macchine o impianti senza l’autorizzazione e non eseguire operazioni di cui non si sia perfettamente a conoscenza;
P. è vietato utilizzare attrezzature elettriche non a norma.
Comportamenti di prevenzione del rischio fuoco
A. conservare le scorte di materiali infiammabili in minima quantità e separate da sostanze comburenti e combustibili;
B. non è consentito tenere liquidi infiammabili in contenitori con capacità superiore a due litri;
C. le bombolette spray devono essere tenute lontane da fonti di calore (sole, termosifoni);
D. è vietato utilizzare trielina, benzina e altri solventi infiammabili per il lavaggio dei pavimenti;
E. in caso di incendio:
1) segnalarlo immediatamente;
2) non soffermarsi a raccogliere oggetti, ma aiutare gli inabili;
3) lasciare al più presto il locale, chiudendo bene la porta;
4) coprirsi bocca e naso con uno straccio bagnato;
5) non correre, ma camminare spediti;
6) in presenza di fumo, mettersi carponi e muoversi rasoterra;
7) scendendo le scale invase dal fumo, avanzare tastando il muro con la mano;
8) se si resta bloccati, bagnarsi completamente gli abiti;
9) cercare rifugio il più lontano possibile dall’incendio e in un locale accessibile ai soccorritori, manifestando la propria presenza.
Comportamenti di prevenzione del rischio da lavoro al videoterminale (VDT)
Principali patologie correlate all’uso di videoterminale e relative cause
- disturbi all’apparato visivo - bruciore agli occhi, arrossamento oculare, deficit della messa a fuoco, vista annebbiata spesso generati da:
a) eccessivo sforzo a causa di distanze e livelli di luminosità differenti;
b) posizionamento non corretto dello schermo rispetto alle finestre e ad altre sorgenti di luce, generando abbagliamenti, riflessi fastidiosi e maggiore contrasto chiaro-scuro;
c) sfarfallio dei caratteri e dello sfondo;
d) cattiva visualizzazione dei singoli caratteri, frasi o intere porzioni di testo;
- disturbi muscolo scheletrici – dolori al collo, schiena, polsi, piedi ed articolazioni imputabili a:
a) posizione sedentaria protratta o postura scorretta;
b) spazio insufficiente per la tastiera e il mouse;
c) mancanza di ausili ergonomici;
d) altezza della sedia non perfettamente idonea o del tutto inidonea alle caratteristiche fisiche dell’utente;
e) schermo collocato in posizione rialzata;
f) uso di occhiali non idonei o ridotta capacità visiva.
- disturbi da stress – ansia e difficoltà ad eseguire la prestazione lavorativa possono essere determinati da:
a) utilizzo di hardware e software non adeguati all’attività lavorativa;
b) utilizzo di hardware e software difettosi.
Misure di prevenzione
Per ridurre al minimo l’affaticamento visivo:
a) non avvicinarsi mai troppo al video per migliorare la visibilità dei caratteri, ma piuttosto aumentare il corpo dei caratteri od ingrandire la pagina sullo schermo;
b) nel caso si adoperino lenti multifocali (progressive), è utile mantenere i testi cartacei alla medesima altezza rispetto al monitor, utilizzando un leggio portadocumenti posizionato il più vicino possibile al video e sempre di fronte all’operatore;
c) per i portatori di occhiali, gli oggetti riflettenti dell’ambiente, ma soprattutto i monitor, originano riflessi sia sulle superficie interna che esterna degli occhiali, pertanto è buona norma utilizzare lenti trattate con filtri antiriflesso;
d) effettuare le previste pause, ovvero cambio di attività, della durata di 15 minuti ogni 120 minuti di applicazione continuativa al VDT, durante le quali è consigliabile sgranchirsi le braccia e la schiena senza impegnare gli occhi, rivolgendo lo sguardo su oggetti lontani.
Per prevenire l’insorgenza di disturbi muscolo-scheletrici:
a) assumere una postura corretta di fronte al video, con i piedi ben poggiati al pavimento e la schiena poggiata allo schienale della sedia nel tratto lombare, regolando l’altezza della sedia e l’inclinazione dello schienale;
b) posizionare lo schermo del video di fronte a sé in modo che, anche agendo su eventuali meccanismi di regolazione, lo spigolo superiore dello schermo sia posto un po’ più in basso dell’orizzontale che passa per gli occhi dell’operatore e ad una distanza dagli occhi pari a circa 50-70 cm;
c) disporre la tastiera davanti allo schermo ed il mouse od eventuali altri dispositivi di uso frequente sullo stesso piano della tastiera ed in modo che siano facilmente raggiungibili;
d) eseguire la digitazione ed utilizzare il mouse evitando irrigidimenti delle dita e del polso, curando di tenere gli avambracci appoggiati sul piano di lavoro in modo da alleggerire la tensione dei muscoli del collo e delle spalle;
e) evitare, per quanto possibile, posizioni di lavoro fisse per tempi prolungati, praticando frequenti esercizi di rilassamento del collo, della schiena e degli arti superiori ed inferiori.
Per prevenire l’insorgenza di disturbi da stress:
a) seguire le indicazioni e la formazione ricevuti per l’utilizzo dei programmi e delle procedure informatiche.
b) acquisire le necessarie competenze ed abilità;
c) rispettare la corretta distribuzione delle pause;
d) utilizzare software per il quale si è ricevuta l’informazione e la formazione necessaria.
RISCHI SPECIFICI
Le peculiari modalità di svolgimento della prestazione lavorativa che contraddistinguono il modello dello smartworking impongono allo/a smartworker il dovere di adottare ogni comportamento utile a limitare i rischi specifici derivanti dall’esecuzione dell’attività lavorativa al di fuori dei locali aziendali, a fronte dell’impossibilità per il datore di lavoro di porre in essere una verifica puntuale del rispetto dei principi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Comportamenti di prevenzione del rischio da stress termico
Principali problematiche relative al microclima degli ambienti c.d. “severi” caldi e xxxxxx
I fattori principali che determinano il microclima sono la temperatura, l’umidità relativa, la temperatura media radiante e la velocità dell’aria; tali parametri modificano la percezione dell’ambiente in esame da parte degli occupanti ed è sul loro controllo che si indirizzano le strategie tese al miglioramento del comfort termico.
Gli ambienti severi si differenziano sostanzialmente da quelli moderati, nei quali si indagano le condizioni di comfort termico, che influenzano la performance lavorativa; negli ambienti severi (caldi e freddi) le condizioni climatiche possono compromettere, anche pesantemente, la salute dei lavoratori.
Lavorare in ambienti severi caldi sottopone il sistema cardiovascolare a notevoli condizioni di sforzo, che possono causare il cosiddetto colpo di calore.
Per gli ambienti severi freddi, il rischio è rappresentato dal possibile insorgere di uno stato di ipotermia, che può determinare anche conseguenze letali.
Misure di prevenzione
A. in generale, occorre realizzare una progressiva acclimatazione per le esposizioni sistematiche alle alte temperature;
B. per quanto riguarda le lavorazioni svolte all’aperto, occorre articolare il turno di lavoro in maniera tale da evitare di lavorare all’aperto quando le radiazioni solari UV sono più intense e la temperatura ambientale più elevata; in tali ore si devono privilegiare compiti in ambienti coperti, fissi o provvisionali;
C. al di sopra dei 30°C è bene effettuare una pausa di almeno 5 minuti per ciascuna ora di lavoro in un luogo fresco ed ombreggiato; quando si superano i 35°C, o i 32°C in caso di clima afoso (umidità relativa superiore a 75%), occorre incrementare la pausa di 15 minuti ogni ora;
D. quando si lavora a temperature comprese fra i 25°C e i 30°C occorre assumere liquidi in quantità sufficiente, in modo da reintegrare quanto perso con la sudorazione, preferibilmente acqua potabile o tè leggermente dolce, evitando bevande alcoliche o molto zuccherate;
E. al di sopra dei 35°C (o anche meno in presenza di afa) è bene assumere come minimo 3-5 decilitri di acqua 2-3 volte ogni ora; i liquidi devono essere assunti prima che si faccia sentire la sete e la somministrazione di acqua deve essere accompagnata da sali minerali persi con la sudorazione, in particolare sodio e potassio;
F. negli ambienti freddi, è possibile contrastare lo scambio termico uomo-ambiente con il vestiario, utilizzando abiti isolanti asciutti, idonei a mantenere la temperatura interna del corpo al di sopra di 36°C, prestando particolare attenzione alla difesa di mani, piedi e testa, più sensibili al freddo.
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Con la ricezione del presente documento, il/la lavoratore/lavoratrice sottoscritto/a
D I C H I A R A
di aver letto, compreso, nonché di approvare ed accettare, incondizionatamente e senza riserva alcuna, i contenuti integrali del presente documento, impegnandosi alla piena osservanza di quanto nello stesso stabilito, nessuna parte esclusa.
Inoltre, sotto la propria personale responsabilità, dichiara che il luogo individuato in sede di richiesta di attivazione del lavoro agile ed in sede di Accordo Individuale per la resa della prestazione in modalità lavoro agile (ovvero, anche in caso di eventuale successiva modifica, anche di carattere occasionale, temporaneo o duratura) è conforme ai requisiti di salute e sicurezza di cui alla Legge 22 maggio 2017, n. 81, e ss.mm.ii., recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, e al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, e ss.mm.ii., recante “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
La presente dichiarazione è resa ai sensi degli artt. 46, 47 e 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, e ss.mm.ii.
Lì
Il/La Dichiarante
(firma leggibile del/della dipendente)