Contract
1. PREMESSA
per gli alunni con bisogni educativi
speciali (BES), nasce
dall’esigenza di definire ed adottare pratiche condivise finalizzate ad ncludere gli alunni con
Bisogni Educativi Speciali; insieme ad altri documenti, quali il Piano Triennale dell’Offerta
Formativa (PTOF) e il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI oggi PI), permette di incrementare e valorizzare la competenza gestionale e organizzativa dell'Istituzione Scolastica, in riferimento ad attività necessarie per la buona riuscita di un percorso inclusivo capace di assicurare a tutti il diritto allo studio e il successo scolastico e formativo.
In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Xxxxxxx
Educativi Speciali ma anche
e soprattutto un impegno di sviluppo
della loro formazione
attraverso la realizzazione di un'organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche.
Il Protocollo di Accoglienza, integrativo e correttivo del
in accordo con le recenti novità introdotte dal X.Xxx. 96/19, D.Lgs. 66/17, in linea con quanto esplicitato dal Direttiva
Interministeriale n.182 del 29/12/2020, contiene le azioni e le buone pratiche già messe in essere e/o adottate dall'Istituzione Scolastica, così come gli strumenti operativi per attuare le indicazioni normative in materia di inclusione, definendo compiti e ruoli delle figure operanti nella Scuola. Tutto ciò a garanzia di un'azione efficace, non sporadica ma generalizzata, non affidata alla volontà del singolo ma standardizzata, ed infine verificabile e migliorabile.
Con tale documento la scuola si impegna, quindi, a mettere in atto tutte le procedure e le azioni finalizzate a promuovere un’efficace formazione di tali alunni attraverso l’adozione di strategie
didattiche che esplicitino una progettazione didattica ed educativa personalizzata, sia negli
obiettivi che nei percorsi formativi.
2. DESTINATARI
Il protocollo di accoglienza è pensato per rispondere ai bisogni di tutti i soggetti operanti:
o Scuola secondaria di I grado per gli alunni iscritti per il primo anno della Scuola secondaria di
III grado
o l'alunno: attore principale del processo di apprendimento;
o la famiglia: parte fondamentale del progetto educativo;
o il Dirigente, i Docenti e il Personale ATA che nel protocollo devono trovare tutte le indicazioni e le pratiche comuni per indirizzare con efficacia il proprio intervento operativo.
3. FINALITÀ
Le finalità del protocollo sono:
⚫ facilitare l’ingresso a Scuola degli alunni con BES (dal momento dell'iscrizione fino all'accoglienza in classe);
⚫ costruire la disponibilità della comunità scolastica a conoscere e a farsi conoscere in un clima di rispetto, di solidarietà e di condivisione, facendo in modo che la presenza di ogni alunno con BES rappresenti un'opportunità di crescita per il gruppo classe in cui è inserito e per tutto il contesto che lo accoglie;
⚫ realizzare la continuità dell’azione educativa;
⚫ supportare la costruzione di un’identità che sappia scegliere, in funzione delle proprie potenzialità, un adeguato progetto di vita;
⚫ distribuire e utilizzare le risorse professionali, economiche e strumentali per promuovere iniziative educativo - didattiche personalizzate condivise.
4. BREVE DESCRIZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
I bisogni educativi speciali si distinguono in:
⚫ disabilità certificate (L. 517/1977 e L. 104/1992)
- minorati vista
- minorati udito
- minorati piscofisici
⚫ disturbi evolutivi specifici (L. 170/2010, D.M. 27/12/2012, C.M. 8/2013)
- DSA
- ADHD /DOP
- borderline cognitivo
- disturbo misto
⚫ svantaggio (D.M. 27/12/2012, C.M. 8/2013)
- socio-economico
- linguistico-culturale
- disagio comportamentale/relazionale
- problemi di salute
Per gli alunni con disabilità previste dalla L. 517/1977 e dalla L.104/1992, l'istanza di iscrizione è corredata da specifica documentazione medica.
Per gli alunni con disturbi evolutivi specifici, previsti dalla L. 170/2010, l'istanza di iscrizione è corredata da specifica documentazione medica.
Per gli alunni con svantaggio socio-economico, linguistico o culturale previsto dalla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e dalla circolare n. 8 del 6 marzo 2013, l'iscrizione non è corredata da specifica documentazione medica, ma qualora l’alunno dovesse essere in possesso di documentazione medica e/o di dettagliata documentazione pedagogica e didattica sarebbe auspicabile che questa venisse depositata agli atti. Inoltre l’individuazione di tali bisogni potrebbe avvenire mediante segnalazione dei servizi sociali.
5. AZIONI INTERNE ALLA SCUOLA
Il cuore del protocollo di accoglienza è la descrizione sistematica e precisa delle diversi fasi di attuazione del percorso di inclusione: deve esser chiaro per ogni docente, per ogni famiglia, per ogni
studente e per ogni membro del personale ATA quali siano le azioni da mettere in atto, come
devono esser effettuate e chi ha il compito operativo di eseguirle e di condividerle.
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluso:
Dirigente Scolastico
A cura del DS:
• istituzione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)
• nomina del referente per l’inclusione
• esplicitazione nel PTOF del Piano Annuale per l’Inclusione
• decreto per la configurazione del GLO
• convocazione dei GLO
• utilizzo funzionale delle risorse umane e professionali specifiche
presenti nella Scuola e
richiesta all’Ente Locale dell’attivazione del servizio di integrazione sociale e scolastica degli alunni con handicap attraverso l’assegnazione di figure specializzate quali educatori per l’autonomia e assistenti alla comunicazione
• organizzazione dell’assistenza di base ad opera dei collaboratori scolastici secondo le relative mansioni
• attuazione, per quanto di competenza, delle disposizioni normative per la rimozione delle barriere architettoniche e per la tutela della salute e della sicurezza
• fornitura tempestiva di sussidi didattici, attrezzature e strumenti necessari per lo svolgimento delle attività didattiche e il pieno sviluppo delle potenzialità degli studenti con BES
Segreteria
Il personale amministrativo:
• riceve dalle scuole di provenienza dell’alunno o dalla famiglia la certificazione e l’eventuale
diagnosi al momento dell’iscrizione, ne dà comunicazione al Dirigente Scolastico e al
referente per l’inclusione e la inserisce nel fascicolo personale dello studente
• aggiorna il fascicolo personale dello studente inserendo PDP, PEI e documentazione medica
• fa compilare ai genitori la liberatoria per l’utilizzo dei dati sensibili
• contatta la famiglia per chiarimenti, aggiornamenti e/o integrazioni
Personale ausiliario
I collaboratori scolastici:
• su richiesta della famiglia, possono accompagnare l’alunno negli spostamenti interni ed esterni all’Istituzione Scolastica relativamente ai bisogni primari
GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione)
Il GLI è composto da docenti curriculari, docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonché da specialisti della Azienda Sanitaria Locale del territorio. Il GLI ha una composizione di base ristretta al solo personale della scuola o dell’ASL, in sede di definizione e attuazione del PI, il GLI si avvale della consulenza degli studenti, dei genitori e può avvalersi della consulenza dei rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nell’inclusione scolastica.
Il gruppo è nominato e presieduto dal dirigente scolastico
A cura del GLI:
• elabora il Piano per l’Inclusione
• supporta il collegio docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione
• supporta i docenti contitolari e i consigli di classe nell’attuazione del PEI
• definisce le modalità per l’utilizzo delle misure di sostegno sulla base dei singoli PEI (richiesta di assegnazione delle risorse di sostegno e di assistenza). (Il collegio dei docenti approva)
Il nuovo GLI
Sostiene il collegio docenti nella definizione del Piano per l’Inclusione
composizioni e compiti
Sostiene docenti e consigli di classe nell’attuazione del PEI
GLI in composizione basa
Composto da insegnanti e operatori ASL, eventualmente ATA.
Tutti tenuti alla riservatezza professionale.
Supporta la definizione e l’attuazione del Piano per l’inclusione
GLI con genitori, studenti e associazioni
GLI base più: genitori, studenti e associazioni.
Collabora con istituzioni pubbliche e private.
Definisce le risorse complessive ai fini dell’assistenza di competenza degli enti locali
GLI con rappresentante Ente Territoriale
GLI base più rappresentante del Comune o di altro ente territoriale.
Docenti
A cura dei docenti:
• attuazione di flessibilità organizzativa e didattica
• partecipazione ad azioni di formazione e/o di prevenzione specifiche organizzate a livello territoriale
• partecipazione ad azioni di formazione anche in autoaggiornamento attraverso l’utilizzo di bibliografia specifica, dei portali dedicati e delle risorse informative in rete
• attuazione di pratiche impegnate di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curriculare, dell’arricchimento extracurriculare dell’offerta formativa, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, studenti e famiglie
• progettazione e attivazione di iniziative volte al potenziamento e alla qualificazione
dell’offerta formativa per l’inclusione degli alunni ricoverati in ospedale o seguiti in terapia domiciliare
• monitoraggio in itinere e finale dell’efficacia degli interventi messi in atto, analisi delle criticità e dei punti di forza, valutazione e verifica dei risultati raggiunti per accrescere la consapevolezza della comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi e per la definizione di azioni di miglioramento organizzativo e culturale nella piena consapevolezza che il processo di inclusione è un percorso per definizione senza fine
• deliberazione del PI in sede di Collegio
Docente referente per l’inclusione
Il referente per l'inclusione:
• cura i contatti con Enti che operano sul territorio per l’organizzazione di attività integrative
• cura i contatti con l’Azienda Sanitaria Locale per l’organizzazione di incontri di informazione e formazione
• partecipa a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l’inclusione e segnala eventuali iniziative di formazione ai colleghi
• verifica il corretto utilizzo e funzionamento delle risorse e delle attrezzature a disposizione dell’inclusione e segnala al DS e al DSGA eventuali problemi, promuove l’utilizzo di ogni risorsa e attrezzatura disponibile
• raccoglie e archivia la documentazione e la modulistica elaborata dal GLI e promuove il suo concreto utilizzo
• cura e assume un ruolo di facilitatore nei rapporti con le famiglie
• assume il ruolo di tutor nell’analisi delle diagnosi/certificazioni, nella successiva stesura di PEI e PDP e nel momento di valutazione degli esiti (intermedi e finali) derivanti dall’adozione del piano stesso
• garantisce, unitamente al DS, che PEI e PDP siano pienamente condivisi fra docenti, famiglie e studenti
• sollecita le famiglie all’aggiornamento delle diagnosi al passaggio di ordine
• predispone strumenti di osservazione e di rilevazione precoce (griglia osservativa) e in itinere (Schede di Monitoraggio e modelli di relazione)
• partecipa ad incontri di continuità con i colleghi del precedente e del successivo ordine o grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni
• coordina il lavoro con i docenti dei Consigli di Classe interessati in vista delle Prove Invalsi e degli Esami di (Qualifica e di )Stato
• Coordina le attività dei singoli GLHO
Il Coordinatore di Classe
Il Coordinatore di Classe:
• si assicura che tutti i docenti, anche di nuova nomina, prendano visione della documentazione relativa agli alunni con XXX
• fornisce e condivide il materiale didattico formativo adeguato
• collabora con il referente per l’inclusione per la messa in atto delle indicazioni ministeriali per alunni con XXX
• organizza e coordina, con il supporto del referente per l’inclusione, la stesura di PEI e PDP
• Favorisce la mediazione con i compagni nel caso in cui si presentassero situazioni di disagio per l’utilizzo da parte degli alunni con BES di strumenti compensativi e misure dispensative
Il Consiglio di classe
Il Consiglio di classe:
• mette in atto azioni per l’osservazione e la rilevazione precoce di alunni con BES
• crea in classe un clima di accoglienza nel rispetto reciproco delle diverse modalità di apprendimento
• redige collegialmente il PDP con il supporto del referente per l’inclusione e di eventuali specialisti vicini allo studente
• cura l’attuazione del PDP
• propone in itinere eventuali modifiche al PDP
• si aggiorna sulle nuove strategie didattiche e sulle nuove tecnologie per attuare pratiche
inclusive
• acquisisce competenze in merito alla valutazione degli apprendimenti per alunni con XXX
• attiva specifiche azioni di orientamento e raccordo per assicurare continuità nella presa in carico degli studenti portatori di BES sia in entrata che in uscita dall’istituzione scolastica per la realizzazione dei personali progetti di vita
• analizza le certificazioni presentate dalle famiglie degli studenti o trasmesse dalle istituzioni scolastiche di provenienza con il supporto del referente per l’inclusione e/o del coordinatore di classe
• opera osservazione diretta, ascolto attivo e interazione proattiva nei confronti degli alunni portatori di BES e delle loro famiglie, raccolta di informazioni sulla storia personale e scolastica degli alunni, rilevazione della consapevolezza della disabilità, del disturbo, del disagio, dello svantaggio, nonché dell’accettazione o rifiuto a rendere manifesta la problematica, valutazione approfondita delle prestazioni atipiche e dei dati rilevati in relazione a caratteristiche generali, caratteristiche cognitive specifiche, potenzialità, capacità, abilità pratiche e operative, stili di apprendimento, modalità comunicative e relazionali per l’elaborazione di opportune considerazioni pedagogiche e didattiche, anche in assenza di certificazione clinica o diagnosi, per l’adozione di tutte le misure che le esigenze educative riscontrate richiedono e l’eventuale indirizzamento alla consultazione di medici specialisti
• redige il PDP e partecipa alle riunioni del GLO individuando per ogni alunno con bisogni educativi speciali obiettivi, strumenti, strategie, interventi e relativi tempi, risultati attesi, misure dispensative e compensative, strumenti, criteri e modalità di verifica e valutazione, al fine di definire, monitorare e documentare (secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata dagli studenti, dalla famiglia e dai servizi socio- sanitari) la progettazione educativa speciale e l’azione di inclusione. In tal modo viene messa in atto una progettazione educativa speciale per la costruzione attiva delle conoscenze e lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni con BES nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, con opportuni interventi didattico-educativi equilibrati da realizzare con continuità o anche per periodi limitati nel tempo a seconda dei casi e dei motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici e sociali che hanno determinato la condizione di BES, nel pieno
rispetto dei peculiari bisogni formativi manifestati, attraverso la creazione di ambienti di apprendimento capaci di sviluppare l’autostima, lo stile di attribuzione positivo e il senso di autoefficacia degli studenti, l’individuazione di contenuti formativi centrati sulla persona e caratterizzati da trasversalità ed essenzialità, l’utilizzo di strategie e metodologie favorenti quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il peer tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici anche di carattere multisensoriale, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici, la proposizione strutturata e sequenziale delle consegne, la semplificazione e la parcellizzazione dei contenuti, l’applicazione di misure dispensative e compensative
La famiglia
La famiglia:
• consegna in segreteria la documentazione medica
• compila il questionario e/o la griglia per la raccolta di informazioni
• provvede all’aggiornamento della certificazione diagnostica nel passaggio di ordine di scuola
• collabora alla stesura del PDP e partecipa alle riunioni del GLO
• sostiene la motivazione e l’impegno del proprio figlio nell’attività scolastica
• si adopera per promuovere l’uso di strumenti compensativi necessari individuati come efficaci per l’apprendimento anche nel lavoro domestico
• mantiene il contatto con il coordinatore di classe in merito al percorso scolastico del figlio
• media lo scambio di informazioni fra eventuali esperti che seguono il figlio nello svolgimento delle attività domestiche e gli insegnanti di classe
• contatta il referente d’Istituto per l’inclusione in caso di necessità
Lo studente
Lo studente:
• partecipa alle riunioni del GLO
• condivide il piano di studio personalizzato
• si impegna ad usare gli strumenti compensativi e le misure dispensative assegnate
• si rende disponibile al dialogo con il Consiglio di classe
• si rende disponibile a condividere con la classe i propri punti di forza e di debolezza
• ha diritto ad un percorso scolastico sereno e ad essere rispettato nelle proprie peculiarità.
Azioni specifiche - Xxxxxx disabili
Finalità:
• garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con disabilità;
• inserire gli alunni nel contesto della classe e della Scuola, favorendo il successo scolastico e agevolando la piena integrazione sociale e culturale;
• ridurre i disagi formativi ed emozionali;
• assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità;
• adottare forme e tempi di verifica e di valutazione adeguati;
• sensibilizzare e preparare insegnanti e genitori nei confronti delle problematiche legate alle dinamiche di classe.
FASI | TEMPI |
Orientamento in ingresso | Nelle giornate di orientamento organizzate dall’Istituto in collaborazione con la Scuola secondaria di primo grado, alunno e famiglia possono visitare la Scuola; in base alle esigenze della famiglia soprattutto in caso di disabilità grave concordando la visita con FS e docente di sostegno |
Iscrizione | Entro il termine stabilito da disposizioni ministeriali |
Acquisizione di nuova documentazione alunni in ingresso | Settembre Per gli alunni in ingresso acquisizione di tutto al documentazione e in particolare: • PDF (Profilo dinamico funzionale) • DF (Diagnosi Funzionale) sino a quando non saranno sostituite dal Profilo di Funzionamento |
Accoglienza | Settembre (prima dell’avvio della scuola, in occasione della firma dei patti di corresponsabilità, colloqui con le famiglie degli alunni disabili di nuova iscrizione ) |
Inserimento | Settembre - Ottobre |
Progettazione dell'integrazione didattica e raccolta dati | Settembre (situazione iniziale) – Dicembre/Marzo (monitoraggio) – Giugno (situazione finale) | ||
GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) | Settembre – Marzo | ||
PEI (Piano Educativo Personalizzato) | Di norma entro il 31 di ottobre per l’approvazione e la sottoscrizione del PEI Entro il 30 di giugno per la verifica finale e per formulare le proposte relative al fabbisogno di risorse professionali e per l’assistenza per l’anno successivo. Almeno una volta, da dicembre ad aprile, per annotare le revisioni ed effettuare le relative verifiche intermedie PEI provvisorio: per gli alunni di nuova certificazione (entro giugno) | ||
ALUNNI IN INGRESSO provenienti dalla Scuola Secondaria di I grado | Nel passaggio tra i gradi di istituzione, deve essere assicurata l’interlocuzione tra i docenti della scuola di provenienza e quelli della scuola di destinazione. Per gli alunni con disabilità che a settembre saranno accolti nel nostro Istituto è auspicabile che, tra maggio e giugno, nel GLO di verifica del PEI della scuola secondaria di I grado, sia invitato un docente in rappresentanza della nostra scuola. In questo passaggio delicato tra un ordinamento e l’altro, il Pei viene definito dal GLO della terza della scuola secondaria di I grado che conosce bene l'alunno che si avvia verso una nuova scuola ove, coerentemente con le impostazioni generali del Pei, dovranno essere definite le condizioni di contesto della scuola di destinazione. Questo momento di passaggio è delicato ed importante e deve prevedere la partecipazione della scuola di provenienza e quella di destinazione; può anche tradursi in momenti di consultazione comuni, facilitati dall’adozione delle videoconferenze e degli incontri a distanza |
PERSONALE COINVOLTO | COMPITI e DIRITTI |
GLO DM 182/20 art. 3 c. 8 Il Dirigente scolastico, a inizio dell’anno scolastico, sulla base della documentazione presente agli atti, definisce, con proprio decreto, la configurazione del GLO. | È composto dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dello studente con disabilità, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne alla scuola che interagiscono con lo studente nonché con il necessario supporto dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare. All’interno del gruppo è assicurata la partecipazione attiva degli studenti in condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica nel rispetto del principio dell’autodeterminazione. Compiti: - Definisce, approva e verifica il PEI: - Controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita. - Attua il monitoraggio di progetti relativi all’inclusione. - Collabora, ove necessario, all’elaborazione di strategie volte al |
superamento dei problemi relazionali nella classe. | |||
Coordinatore di classe | - Informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con PEI. - Tiene i contatti con il referente d’Istituto per l'inclusione. Esami di Stato Nel documento del Consiglio di classe di maggio il coordinatore si farà carico di controllare che ogni singolo docente abbia specificato tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e sulle misure dispensative, con riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno; le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame; le simulazioni delle prove d’esame. | ||
Docente di sostegno | - Prende contatti con la Scuola frequentata precedentemente. - Cura le relazioni all’interno del Consiglio di classe e con la famiglia per quanto riguarda la condivisione del PEI, dei risultati e della valutazione, promuovendo il coinvolgimento e la collaborazione. - Tiene i contatti con il referente d’Istituto per l'inclusione. - Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione. - Cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo classe. - Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici. - Tiene rapporti con gli esperti ASL e gli educatori. - Cura la stesura del PEI concordato nel GLO - Coordina le attività pianificate. - È garante di quanto concordato nel PEI e aggiorna il Consiglio di classe sul percorso dello studente. - Provvede ad informare i colleghi su eventuali problemi e sulle relative evoluzioni. Esami di Stato Può essere presente ad un colloquio preliminare con la Commissione d’esame al fine di informarla sulle modalità di lavoro e sulle caratteristiche peculiari dell’alunno. Può essere presente per lo svolgimento delle prove sia scritte sia orali in accordo con le richieste dell’allievo e/o con quanto previsto dal PEI con nomina del presidente della Commissione d’Esame. | ||
Consiglio di classe | Conoscenza e accoglienza - Prende atto della certificazione al primo incontro. |
- Condivide gli strumenti utili per il superamento delle difficoltà. - Si mantiene informato sull’evoluzione dei materiali di supporto (strumenti compensativi) e sulla normativa vigente. Primo mese di scuola - Osserva lo studente mediante la somministrazione di prove specifiche: - Incoraggia e dialoga con lo studente per comprendere il livello di conoscenza e di accettazione delle proprie difficoltà. - Incontra la famiglia per osservazioni particolari. Elaborazione del Piano Educativo Individualizzato nelle riunioni del GLO Nel PEI sono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro predisposti per l’alunno; sono evidenziati gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie. Nel PEI vengono esplicitate le modalità di sostegno, compresa la proposta del numero di ore di sostegno alla classe, le modalità di verifica, i criteri di valutazione nonché definisce gli strumenti per l’effettivo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, assicurando la partecipazione dei soggetti coinvolti nel progetto di inclusione. Tempi di attuazione - È redatto in xxx xxxxxxxxxxx xxxxx xxxxxx e in via definitiva entro ottobre/novembre Verifica in itinere - Effettua un riscontro delle attività programmate nel PEI, con eventuali modifiche e integrazioni. Verifica finale - Effettua un riscontro delle attività programmate nel PEI a fine anno scolastico. - Tiene conto, in sede di valutazione intermedia e finale, accanto al rendimento scolastico, dei progressi e dei miglioramenti dello studente sul piano dell’autonomia e della crescita personale. |
Personale socio-educativo (ove presente) | - Collabora alla formulazione del PEI nel GLO. - Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell’alunno a tutte | ||
le attività scolastiche e formative. - Si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e della relazione. | |||
Personale ausiliario | - Su richiesta, può accompagnare l’alunno negli spostamenti interni ed esterni all’Istituzione Scolastica relativamente ai bisogni primari. | ||
Famiglia | - Procede all’iscrizione dell’alunno entro i termini stabiliti. - Fa pervenire la certificazione attestante la diagnosi clinica, aggiornata per il cambio di ciclo, direttamente alla Scuola secondaria di secondo grado. - È invitata a collaborare con la Scuola al fine di perseguire un armonico sviluppo psicofisico del/la proprio/a figlio/a attraverso la definizione di un piano educativo individualizzato condiviso. - Eventualmente partecipa agli incontri con il Consiglio di classe. - Concorda il PEI con il Consiglio di classe e i singoli docenti. - Mantiene i contatti con gli insegnanti. - Richiede la versione digitale dei libri, se necessaria. - Considera non solo il significato valutativo, ma anche quello formativo delle singole discipline. - Utilizza gli stessi strumenti di facilitazione in ambito domestico per supportare lo studente e sostiene la motivazione e l’impegno dello studente nel lavoro scolastico e domestico. - Verifica regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati e che siano portati a Scuola i materiali richiesti. - Incoraggia l’acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione dei tempi di studio, dell’impegno scolastico e delle relazioni con i docenti. - Si confronta con il consiglio di classe, il DS e la FS , ove si presentassero i presupposti, sull’opportunità di una programmazione per obiettivi differenziati - Firma , in caso di riconoscimento della necessità , una dichiarazione di richiesta di PEI per obiettivi differenziati. |
Studente | - Ha diritto a ricevere una didattica individualizzata e personalizzata, nonché adeguati strumenti compensativi e misure dispensative. - Ha il dovere di porre adeguato impegno nel lavoro scolastico. - Deve essere chiaramente informato riguardo alla diversa modalità di apprendimento e alle strategie che possono aiutarlo a ottenere il massimo dalle sue potenzialità. |
Azioni specifiche - Alunni DSA
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono fragilità di natura neurobiologica e pertanto non possono essere risolti, ma solamente ridotti (compensazione del disturbo). Tra questi si distinguono:
• la dislessia evolutiva: un disturbo settoriale dell’abilità di lettura;
• la disortografia: la difficoltà a rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto;
• la disgrafia: la difficoltà a produrre una grafia decifrabile;
• la discalculia: il deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo.
A questi possono associarsi i disturbi specifici del linguaggio (disnomia) e quelli legati alla funzione motoria (disprassia). La presenza di una o più fragilità si evince dalla diagnosi redatta dallo specialista.
Finalità:
• garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni;
• favorire il successo scolastico e prevenire ritardi nell’apprendimento, agevolando la piena integrazione sociale e culturale;
• ridurre i disagi formativi ed emozionali;
• assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità;
• adottare forme di verifica e di valutazione adeguate;
• sensibilizzare e preparare insegnanti e genitori nei confronti delle problematiche legate alle dinamiche di classe.
Misure dispensative
Si tratta di "misure che dispensano" dallo svolgere un'attività o dal ripetere un'attività più volte, in quanto azione inefficace ai fini degli apprendimenti.
Per gli alunni con DSA, "le misure dispensative sono interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.
Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura".
Per gli alunni con diagnosi di DSA queste misure sono irrinunciabili.
Strumenti compensativi
Gli strumenti compensativi sono "strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria". Questi strumenti "sollevano l’alunno o lo studente con da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo".
FASI | TEMPI |
Orientamento in ingresso | Nelle giornate di orientamento organizzate dalla Scuola secondaria di secondo grado, in collaborazione con la Scuola secondaria di primo grado, alunno e famiglia possono visitare la Scuola. |
Iscrizione | Entro il termine stabilito da disposizioni ministeriali |
Acquisizione di nuova documentazione alunni in ingresso | Settembre Acquisizione delle certificazioni |
Accoglienza | Settembre |
Inserimento | Settembre - Ottobre |
Osservazione dei docenti | Attraverso test e questionari per materia - settembre/ottobre |
PDP (Piano Didattico Personalizzato) | Entro ottobre/novembre |
Progettazione dell'integrazione didattica e raccolta dati | - Situazione iniziale - settembre/ottobre - Monitoraggio - in occasione delle valutazioni intermedie (trimestre, quadrimestre, pentamestre) – Giugno (situazione finale) |
ALUNNI IN INGRESSO provenienti dalla Scuola Secondaria di I grado | Nel passaggio tra i gradi di istituzione, deve essere assicurata l’interlocuzione tra i docenti della scuola di provenienza e quelli della scuola di destinazione. Per gli alunni con DSAche a settembre saranno accolti nel nostro Istituto è auspicabile che, tra maggio e giugno, un incontro di verifica del PDP della scuola secondaria di I grado. . In questo passaggio delicato tra un ordinamento e l’altro, il P.d.P viene definito nella classe terza della scuola secondari ma questo momento di passaggio è delicato ed importante e deve prevedere la partecipazione della scuola di provenienza e quella di destinazione; può anche tradursi in momenti di consultazione comuni, facilitati dall’adozione delle videoconferenze e degli incontri a distanza |
PERSONALE COINVOLTO | COMPITI e DIRITTI |
GLI | - Analizza la documentazione in ingresso |
- Fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti al fine di realizzare un intervento didattico adeguato e personalizzato - Diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento - Raccorda le diverse realtà (Scuole, ASL, famiglie, Consigli di classe, enti territoriali, enti di formazione). - Attua il monitoraggio di progetti relativi all’inclusione. | |||
Coordinatore di classe | - Informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA. - Tiene i contatti con il referente d’istituto per l'inclusione Esami di Stato Nel documento del Consiglio di classe di maggio il coordinatore si farà carico di controllare che ogni singolo docente abbia specificato: tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e sulle misure dispensative, con riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno; le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame; le simulazioni delle prove d’esame. |
Consiglio di classe | Conoscenza e accoglienza - Prende atto della certificazione al primo incontro - Condivide gli strumenti utili per il superamento delle difficoltà - Si mantiene informato sull’evoluzione dei materiali di supporto (strumenti compensativi) e sulla normativa vigente Primo mese di scuola - Osserva lo studente mediante la somministrazione di prove specifiche; realizza una scheda analitica per rilevare le difficoltà e le potenzialità. - Incoraggia e dialoga con lo studente per comprendere il livello di conoscenza e di accettazione delle proprie difficoltà. - Incontra la famiglia per osservazioni particolari. Elaborazione del percorso didattico personalizzato in coincidenza con il Consiglio di classe di ottobre - Entro i primi due mesi di ogni anno scolastico, o comunque dopo che la famiglia ha prodotto la certificazione, elabora il PDP, composto da una parte generale e una parte specifica delle singole discipline. - Condivide il PDP con la famiglia. - Sottoscrive il PDP. Verifica in itinere - Effettua un riscontro delle attività programmate nel PDP, con eventuali modifiche e integrazioni. Verifica finale | ||
- Effettua un riscontro delle attività programmate nel PDP a fine anno scolastico. - Tiene conto, in sede di valutazione intermedia e finale, accanto al rendimento scolastico, dei progressi e dei miglioramenti dello studente sul piano dell’autonomia e della crescita personale. |
Famiglia | - Collabora e condivide il percorso didattico personalizzato. - Provvede di propria iniziativa, o su segnalazione, a far valutare il proprio figlio nel passaggio dalla Scuola secondaria di primo grado alla Scuola secondaria di secondo grado. - Dichiara l’avvio della procedura di accertamento di DSA, ai fini della compilazione del PDP, e consegna in Segreteria didattica la diagnosi e la certificazione con la richiesta di protocollo. - Concorda il PDP con il Consiglio di classe e i singoli docenti. - Compila il questionario d'ingresso | ||
Studente | - Ha diritto a ricevere una didattica personalizzata, nonché adeguati strumenti compensativi e misure dispensative. - Deve essere chiaramente informato riguardo alla diversa modalità di apprendimento e alle strategie che possono aiutarlo a ottenere il massimo dalle sue potenzialità. |
Azioni specifiche - Alunni con svantaggio
Lo studente coinvolto in una situazione di svantaggio socio-culturale e ambientale manifesta spesso un disagio scolastico, espressione di un’esperienza personale di fragilità emotiva e psicologica, che condiziona negativamente la sua relazione con l’ambiente, i contesti e le persone incontrate. Tutto ciò impedisce una partecipazione efficace dell’allievo al processo di apprendimento e consolida, invece, condizioni di reale marginalità che conducono a scelte dispersive. Il fattore-chiave per l’individuazione di un bisogno educativo speciale è la rilevazione oggettiva dello svantaggio socio- culturale, resa possibile attraverso la segnalazione dei servizi territoriali competenti e/o attraverso una documentazione circoscritta, acquisibile dopo un’osservazione diretta in presenza. Il Consiglio di classe, attraverso un’osservazione strutturata, concorda con la famiglia, lo studente ed eventualmente altre figure professionali, un intervento didattico personalizzato, anche per un breve periodo.
Finalità:
• garantire a tutti il diritto all’istruzione riuscendo a sviluppare le singole potenzialità;
• ridurre il disagio favorendo il pieno successo scolastico;
• adottare forme di verifica e di valutazione adeguate;
• creare una sensibilità diffusa nei confronti delle problematiche legate al disagio scolastico.
PERSONALE COINVOLTO | COMPITI |
GLI | - Offre un supporto pedagogico-didattico ai Consigli di classe. |
Consiglio di classe | - Imposta la programmazione pedagogico-didattica tenendo conto dei bisogni educativi di tutti gli alunni presenti in classe. - Individua casi di svantaggio socio-culturale e per questi allievi predispone eventuali PDP, anche temporanei. - Promuove un’attività didattica inclusiva. |
Famiglia | - Collabora e condivide il percorso didattico personalizzato. - Concorda il PDP con il Consiglio di classe e i singoli docenti. |
Studente | - Ha diritto a ricevere una didattica personalizzata. - Deve essere chiaramente informato riguardo alla diversa modalità di apprendimento e alle strategie che possono aiutarlo a ottenere il massimo dalle sue potenzialità. |
6. VERSO UN’OTTICA ICF
L’ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, delle disabilità e della salute o International Classification of Functioning, Disability and Health, definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2002).
Il modello ICF è una delle classificazioni internazionali sviluppate dall’OMS per codificare le informazioni relative alla salute degli individui e prevede l’uso di un linguaggio standardizzato, che facilita la comunicazione tra tutti coloro che si occupano della cura e dell’assistenza sanitaria. Con l’ICF sono descritte la natura e la gravità delle limitazioni del funzionamento della persona e i fattori ambientali che influiscono su tale funzionamento. Il modello ICF rappresenta un approccio innovativo al tema dell’inclusione scolastica, soprattutto per la profonda attenzione che esso riserva all’ambiente socio-culturale in cui la persona vive. Non si trovano più i termini «disabilità» e
«handicap», che sono stati sostituiti da «attività» e «partecipazione sociale». Nel caso specifico della Scuola, l’attenzione è rivolta all’analisi dei fattori del contesto scolastico, con particolare riguardo ai «facilitatori» e alle «barriere» che determinano le performance degli alunni con disabilità nelle pratiche di integrazione scolastica. Non ci si deve più basare, quindi, sulle mancanze e sui deficit dell’alunno, ma sulle sue potenzialità. Cambia il metodo di lavoro degli insegnanti, nel senso che occorrerà programmare e attuare interventi in stretta sinergia con tutti i soggetti che si occupano dell’alunno con disabilità. Il modello (antropologico) bio-psico-sociale a cui si rifà l’ICF propone una concezione della salute universale ed egualitaria, individuando la disabilità come una situazione particolare: «una condizione che ognuno può sperimentare durante la propria vita». La «condizione di salute» è la risultante dell’interazione tra aspetti biomedici e psicologici della persona (funzioni e strutture corporee), aspetti sociali (attività e tipo di partecipazione svolte nella quotidianità) e fattori di contesto (fattori ambientali e personali). La Scuola italiana vuole recepire il «modello bio- psicosociale della disabilità» che considera la disabilità come esito dell’interazione fra la condizione di funzionamento della persona e il contesto sociale. Il modello bio-psico- sociale dell’ICF è definito dallo schema seguente, che descrive le interazioni tra i diversi componenti della classificazione:
• la prospettiva medica corrisponde alla parte superiore del diagramma;
• la prospettiva sociale alla parte inferiore, relativa all’ambiente;
• la zona centrale del diagramma è il risultato del rapporto tra condizione di salute e ambiente (attività e partecipazione come aree della Scuola).
PEI E PDP (competenze gestionali ed organizzative) PDP
Il PDP viene redatto, ratificato e consegnato di norma entro il 31 ottobre di ogni anno scolastico. Il Consiglio di classe, valutata la documentazione presente nel fascicolo personale dell’alunno e condivisi gli esiti della fase osservativa, redige una bozza del PDP, le cui linee essenziali erano state definite in fase di incontro preliminare con la famiglia e/o con il referente per l’inclusione. Questa prima fase preparatoria rappresenta un momento di incontro e di dialogo, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, al fine di rendere il percorso scolastico di ogni alunno il più sereno possibile. Il piano viene sottoscritto dal Consiglio di classe, dalla famiglia, dall’alunno, dal referente per l’inclusione, da eventuali specialisti e dal Dirigente Scolastico. La sottoscrizione del piano sottolinea la corresponsabilità educativa nel percorso formativo dell’alunno: in particolare la firma del Dirigente Scolastico sancisce l’applicazione della normativa di riferimento, la firma di tutti i docenti del Consiglio di classe sottolinea la responsabilità nella scelta e nell’attuazione di strategie didattiche inclusive e di forme di valutazione adeguate, l’eventuale firma di specialisti/educatori evidenzia una presa in carico condivisa dell’alunno ed infine la firma della famiglia e dell’alunno dichiara la corresponsabilità nella stesura e nell’applicazione del documento stesso.
Durante l’anno scolastico saranno messe in atto azioni di monitoraggio, generalmente a febbraio/marzo, e in altri momenti se necessario.
Il documento verrà verificato al termine dell’anno scolastico per un’analisi finale dei risultati ottenuti e per eventuali osservazioni da inserire in previsione del successivo anno scolastico.
PEI
Nel PEI sono individuati obiettivi educativi e didattici, strumenti, strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento nelle dimensioni della relazione, della socializzazione, della comunicazione, dell'interazione, dell'orientamento e delle autonomie anche sulla base degli interventi di corresponsabilità educativa intrapresi dall'intera comunità scolastica per il soddisfacimento dei bisogni educativi individuati
Nella progettazione educativo-didattica si pone particolare riguardo all’indicazione dei facilitatori e delle barriere, secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della classificazione ICF dell’OMS. A seguito dell’osservazione del contesto scolastico, sono indicati obiettivi didattici, strumenti, strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo.
Viene altresì indicato il tipo di percorso didattico seguito dallo studente, specificando se trattasi di:
• Percorso ordinario
• Percorso personalizzato
• Percorso diffrenziato
Il PEI viene redatto, ratificato e consegnato di norma entro il 31 ottobre di ogni anno scolastico a cura del GLO. È soggetto intermedia e finale.
La verifica finale del Pei, con la proposta del numero di ore di sostegno e delle risorse da destinare agli interventi di assistenza igienica e di base, nonché delle tipologie di figure professionali da destinare all'assistenza, all'autonomia e/o alla comunicazione, per l'anno scolastico successivo, è approvata dal GLO, acquisita e valutata dal Dirigente scolastico al fine di:
a. formulare la richiesta complessiva d’istituto delle misure di sostegno da trasmettere al competente Ufficio Scolastico Regionale entro il 30 di giugno;
b. formulare la richiesta complessiva d’Istituto delle misure di sostegno ulteriori rispetto a quelle didattiche, da proporre e condividere con l’Ente Territoriale.
7. STRUMENTI FUNZIONALI
Il protocollo di accoglienza è anche il contenitore di una serie di strumenti funzionali all’inclusione e al consolidamento delle competenze gestionali ed organizzative dell’Istituzione Scolastica.
Di seguito si elencano strumenti, strategie e progetti messi in atto per favorire l'inclusione:
• Schede di monitoraggio in itinere e finali
• modelli quali il verbale di consegna della diagnosi, il verbale di rinuncia al PDP, il verbale dei Consigli di classe, il format del PEI e del PDP, ecc.modello di richiesta PEI con obiettivi differenziati;
• convenzioni stipulate dall’Istituzione Scolastica con associazioni ed enti come ad esempio i Protocolli d’Intesa tra Scuola ed altre agenzie del territorio;
• formazione continua del personale docente;
• laboratori didattici per sviluppare la competenza compensativa sull’uso delle tecnologie;
• materiale specifico (articoli, normativa, riviste, sitografia, ecc.) in un'area dedicata del sito
8. INTEGRAZIONE MISURE COVID 19
a.s. 2020/2021
Art. 10 - Alunni con Bisogni Educativi Speciali
1. Il Piano scuola 2020, allegato al citato DM 39/2020 prevede che l’Amministrazione centrale, le Regioni, gli Enti locali e le scuole, ciascuno secondo il proprio livello di competenza, operino per garantire la frequenza scolastica in presenza degli alunni con disabilità con il coinvolgimento delle figure di supporto (Operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione e gli Assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale). Per tali alunni il punto di riferimento rimane il Piano Educativo Individualizzato, unitamente all’impegno dell’Amministrazione centrale e delle singole amministrazioni scolastiche di garantire la frequenza in presenza, prevedendo l’inserimento in turnazioni che contemplino alternanza tra presenza e distanza solo d’intesa con le famiglie. I docenti per le attività di sostegno curano l’interazione tra tutti i compagni in presenza e quelli eventualmente impegnati nella DDI, nonché con gli altri docenti curricolari, mettendo a punto materiale individualizzato o personalizzato da far fruire all’alunno medesimo in incontri quotidiani con il piccolo gruppo e concorrono, in stretta correlazione con i colleghi, allo sviluppo delle unità di apprendimento per la classe.
2. Particolare attenzione va dedicata alla presenza di alunni in possesso di diagnosi rilasciata ai sensi della Legge 170/2010 e di alunni non certificati, ma riconosciuti con Bisogni educativi speciali dal team docenti e dal consiglio di classe, per i quali si fa riferimento ai rispettivi Piani Didattici Personalizzati. L’eventuale coinvolgimento degli alunni in parola in attività di DDI complementare dovrà essere attentamente valutato, assieme alle famiglie, verificando che l’utilizzo degli strumenti
tecnologici costituisca per essi un reale e concreto beneficio in termini di efficacia della didattica. Le decisioni assunte dovranno essere riportate nel PDP.
INDICE
1. PREMESSA 3
2. DESTINATARI 3
3. FINALITÀ 4
4. BREVE DESCRIZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 4
5. AZIONI INTERNE ALLA SCUOLA 6
6. VERSO UN’OTTICA ICF 23
7. PEI E PDP (competenze gestionali ed organizzative) 24
8. STRUMENTI FUNZIONALI 25
INTEGRAZIONE MISURE Covid 19 26