CAPITOLATO SPECIALE
CAPITOLATO SPECIALE
PER I SERVIZI DI MENSA SCOLASTICA E DI FORNITURA DI PASTI PER CITTADINI ADULTI IN CONDIZIONI DI DISAGIO E A DOMICILIO PER ULTRASESSANTACINQUENNI E SERVIZI ACCESSORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA CIG 6328082277
TITOLO I
CONDIZIONI CONTRATTUALI GENERALI ART. 1 – OGGETTO DELL’APPALTO
Il presente appalto ha per oggetto:
□ il servizio di mensa scolastica nelle scuole dell’infanzia e primarie a tempo pieno
□ la fornitura di pasti in favore di cittadini in condizioni di disagio sociale
□ la fornitura di pasti a domicilio in favore di cittadini ultrasessantacinquenni; Il servizio viene svolto nelle sedi indicate nei seguenti allegati:
Tipologia A. allegato n.1 - cucine scolastiche; allegato n.2 - centro preparazione pasti San Xxxxx Tipologia B. allegato n.3 – Poli mensa a gestione diretta
ART. 2 – DESCRIZIONE DEL SERVIZIO
Il servizio si articola nelle seguenti tipologie A, B,C1 e C2:
TIPOLOGIA A:
servizio di mensa scolastica nelle scuole dell’infanzia e primarie a tempo pieno (11 cucine polo + 4 cucine singole fino al 31.12.2015, dal 1.1.2016 12 cucine polo+ 4 cucine singole con l’aggiunta del polo di Via P. da Palestrina) e gestione Centro preparazione pasti di San Xxxxx consistente in:
□ approvvigionamento delle materie prime
□ preparazione ed eventuale cottura di merende di metà mattina
□ preparazione e cottura dei pasti
□ confezionamento delle merende e dei pasti
□ trasporto e consegna delle merende e dei pasti nelle varie sedi
□ sporzionamento
□ rapporti con gli utenti del servizio e con i Comitati dei genitori
TIPOLOGIA B: approvvigionamento e servizi ausiliari alla mensa scolastica nelle scuole dell’infanzia e primarie a tempo pieno allegato n. 3 (n.2 poli mensa fino al 31.12.2015 n.1 polo mensa di Castel del Piano dal 1.1.2016) consistente in:
□ approvvigionamento delle materie prime
– trasporto e consegna delle merende e dei pasti dalle cucine-polo a gestione comunale verso le relative sedi di refezione
– sporzionamento nelle sedi di refezione
Tipologia C.1 fornitura di pasti a cittadini adulti in situazioni di disagio sociale consistente in:
– approvvigionamento
– preparazione e cottura dei pasti
□ confezionamento dei pasti
□ trasporto e consegna dei pasti negli spazi di ristoro individuati dal Comune
C.2 fornitura di pasti a domicilio a cittadini ultrasessantacinquenni consistente in:
– approvvigionamento
□ preparazione e cottura dei pasti
□ confezionamento dei pasti
□ trasporto e consegna dei pasti
□ rapporti economici con gli utenti
Per le tipologie C.1 e C.2 il gestore potrà utilizzare un proprio centro preparazione pasti, idoneo e in possesso di certificazioni e titoli per lo svolgimento del servizio di cui trattasi. Di tale eventuale utilizzo dovrà essere data apposita comunicazione al Comune di Perugia.
ART. 3 – DESTINATARI – CALENDARIO – SEDI
I pasti sono destinati:
□ agli studenti delle scuole dell’infanzia e primarie a tempo pieno ubicate nei plessi scolastici del Comune di Perugia di cui agli allegati n.1, n.2. e n.3;
□ al personale docente avente diritto, in servizio presso tali plessi;
Limitatamente al CPP di San Xxxxx agli utenti dei Centri estivi o di iniziative aggregative analoghe esclusivamente nel periodo di chiusura dell’attività scolastica;
Negli allegati n.1, n.2 e n.3 sono indicate, secondo tipologia, le varie scuole in cui devono essere assicurati i servizi, l’indirizzo, il numero dei pasti presunti giornalieri, distinti fra alunni e insegnanti, da intendersi come indicativi in quanto stimati sugli iscritti per l’anno scolastico 2014/2015 e pertanto suscettibili di variazioni, nei limiti previsti dalla normativa vigente, a causa delle assenze giornaliere e di diminuzioni o incrementi degli utenti in relazione alle normali fluttuazioni delle iscrizioni.
Inoltre sarà possibile per il Comune attivare o sospendere il servizio in una o più scuole nei limiti del c.d. quinto d’obbligo.
I dati relativi ai servizi di TIP. C1 e C2 sono stimati sulla base di programmazione annuale della
U.O. Servizi Sociali.
Il Comune di Perugia comunicherà le variazioni al gestore almeno dieci (10) giorni prima dell’attivazione del servizio mensa.
Relativamente ai servizi di TIP. A, e TIP. B, l’erogazione del pranzo e delle merende deve essere assicurata dal lunedì al venerdì di ogni settimana di funzionamento delle varie scuole, con decorrenza a far data dall’inizio dell’anno scolastico e fino al termine delle lezioni, secondo i calendari scolastici comunale e regionale.
Ciascuna istituzione scolastica, in virtù della propria autonomia, può tuttavia introdurre alcune differenze nel suddetto calendario. I calendari, con le date di apertura e chiusura delle scuole, orari della merenda e del pranzo e il giorno di avvio del servizio mensa, saranno comunicati al gestore dal Comune prima dell’inizio dell’anno scolastico. Le scuole verranno inoltre sensibilizzate a comunicare quanto più tempestivamente possibile eventuali attività che potrebbero variare sensibilmente il numero di pasti richiesti.
I pasti sono inoltre destinati:
□ relativamente al servizio di TIP. C1, ai cittadini adulti in situazioni di disagio sociale autorizzati dalla U.O. Servizi Sociali del Comune; i pasti dovranno essere forniti solo a pranzo per trecentosessantacinque (365) giorni all’anno, incluse le festività civili e religiose, compresa la festa del Patrono presso gli spazi di ristoro adibiti allo scopo;
□ relativamente al servizio di TIP. C2, ai cittadini adulti (con problematiche di natura sociale e/o psicosociale segnalati dai servizi sociali territoriali del Comune e/o dell’Azienda USL) e ultrasessantacinquenni, che ne facciano richiesta direttamente al gestore, presso le loro abitazioni. Il gestore è tenuto a garantire l’erogazione dei pasti per il solo pranzo dal lunedì al sabato di ogni settimana dell’anno, in base alle richieste che gli perverranno.
ART. 4 – CUCINE SCOLASTICHE E CENTRO PREPARAZIONE PASTI
Il Comune di Perugia mette a disposizione del gestore a titolo gratuito e con le modalità di cui al successivo art. 23, le cucine presenti presso i plessi scolastici indicati nell’allegato n.1 e il CPP ubicato presso il plesso scolastico “Xxxxx Xxxxxxx”, sito in Perugia, Xxxxxx Xxxxxxxxx, xxx. Xxx Xxxxx, obbligando il gestore stesso ad utilizzarle unicamente per la produzione dei pasti in favore dei soggetti indicati all’art.3 del presente capitolato.
Le suddette infrastrutture sono conformi alle normative vigenti, in particolare alla Direttiva 852/2004/CE e al D.Lgs. 81/2008, e sono in possesso delle autorizzazioni sanitarie e/o denunce di inizio attività (D.I.A.) per lo svolgimento dei servizi in oggetto.
L’organizzazione delle attività da parte del gestore dovrà pertanto essere conforme a quanto riportato nelle suddette autorizzazioni e D.I.A. e nella documentazione di corredo a queste. Eventuali variazioni dovranno essere sottoposte alla preventiva autorizzazione della competente ASL; tutti gli oneri e gli adempimenti necessari saranno a totale ed esclusivo carico del gestore.
ART. 5 – DURATA DELL’APPALTO
L’appalto del servizio avrà la durata di un (1) anno, con decorrenza 01.09.2015 e fine 31.08.2016. L’impresa aggiudicataria qualora richiesto dal Comune, in base alla normativa vigente, sarà tenuta ad iniziare il servizio anche nelle more di stipula del contratto e comunque non oltre il termine indicato all’art. 3.
E’ prevista la possibilità di ripetizione per un ulteriore anno per l’importo totale stimato di euro 3.757.216,00.
ART. 6 – VALORE PRESUNTO DELL’APPALTO
L’importo complessivo presunto dell’appalto per i servizi di cui all’art.1, per il periodo di un anno, ammonta a €.3.738.133,07 (IVA esclusa), di cui €. 40.000,00 per oneri della sicurezza.
In particolare l’importo dell’appalto risulta così composto:
□ servizio di TIP. A – B €. 3.529.960,00 Iva esclusa
□ servizi di TIP.C1 e C2: € 208.173,07 Iva esclusa
L’importo dei servizi Tip. A, Tip. B è calcolato sul numero dei pasti presunti ottenuto abbattendo del 7% i pasti potenziali calcolati sul numero di iscritti al servizio mensa nell’anno scolastico 2014/2015.
L’importo dei servizi di cui ai punti C1 e C2 è calcolato su un numero teorico di utenti potenziali. Tale importo potrà essere aumentato o diminuito a seguito di una contrazione o espansione del servizio, fino ad un massimo del 20% dell’importo annuo. In particolare il Comune si riserva la facoltà di ordinare ulteriori pasti, a menù invariato o ritenuto tale, in base a specifici accordi con il gestore, anche per altre iniziative dell’Ente dandone comunicazione in tempo utile al gestore stesso.
ART. 7 – CORRISPETTIVO
Relativamente ai servizi di TIP. A, TIP. B ( limitatamente all’approvvigionamento) TIP. C1 e TIP C2, i corrispettivi effettivi saranno determinati dal costo/pasto indicato di seguito, moltiplicato per il numero dei pasti effettivamente erogati sia agli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie a tempo pieno, sia ai cittadini adulti in condizioni di disagio sociale che ad anziani a domicilio, come risultante dai buoni d’ordine di cui al successivo art. 8, punto 3.
I costi/pasto sono i seguenti:
- TIP. A: € 4,90 Iva esclusa
- Approvvigionamento TIPO B: € 1,64 Iva esclusa
- TIP. D1 e D2: € 4,00 Iva esclusa
I costi limitatamente alla merenda mattutina sono i seguenti:
- TIP. A: € 1,00 Iva esclusa
- Approvvigionamento TIPO B: € 0,33 Iva esclusa
Relativamente ai servizi diversi dall’approvvigionamento di TIP. B (trasporto e scodellamento) , il corrispettivo è determinato a corpo, in relazione al numero di sedi di refezione, servite dalle cucine a gestione diretta comunale, dove verrà effettuato lo sporzionamento e risulta pari all’importo di € 10.800,00 IVA esclusa mensili per n. 10 mesi.
L’entità del costo/pasto e del corrispettivo a corpo resterà invariata per l’intera durata contrattuale di un anno.
Per ciò che concerne il solo CPP di Xxx Xxxxx, il gestore è altresì obbligato a fornire il pasto al prezzo suindividuato anche agli studenti delle scuole primarie non a tempo pieno e secondarie di primo grado, agli utenti di eventuali centri estivi o iniziative aggregative analoghe.
L’importo verrà liquidato con cadenza bimestrale (31 ottobre, 31 dicembre, 28 febbario, 30 aprile, 30 giugno e 30 agosto per le TIP. C1 e C2) a seguito di presentazione di apposita fattura entro 60 giorni dal ricevimento della stessa.
L’entità del costo pasto rimarrà invariata per l’intera durata contrattuale.
TITOLO II ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO ART. 8 – GESTIONE SERVIZIO MENSA
Il servizio in questione si compone ed esplica come descritto di seguito.
1. Approvvigionamento
Il gestore dovrà definire nel proprio manuale di autocontrollo adeguati parametri di selezione dei fornitori. La selezione dei fornitori dovrà possibilmente avvenire sulla base della conoscenza delle strutture produttive e del sistema di autocontrollo effettivamente messo in atto dal fornitore.
In ogni caso il gestore dovrà assicurare l’utilizzo di derrate alimentari salubri, di prima qualità, prive di residui chimici dannosi alla salute del consumatore, nello scrupoloso rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti in materia. Le derrate alimentari dovranno rispondere ai criteri microbiologici di sicurezza alimentare previsti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale. Dovranno avere, inoltre, confezioni ed etichettature conformi alle leggi vigenti. Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana.
La fornitura delle derrate dovrà essere il più possibile diretta affinché i passaggi tra il produttore e il gestore siano ridotti al minimo.
Le derrate da fornire sono quelle elencate nell’allegato n.9 “Caratteristiche delle derrate alimentari”.
L’aggiudicatario dovrà fornire inoltre le derrate per le diete di cui agli articoli 11 e 12.
2. Stoccaggio
Lo stoccaggio delle derrate non deperibili deve avvenire negli appositi locali, fino alla quantità massima consentita dalla capienza. I prodotti devono accedere alla cucina privati del loro imballo secondario (cartone, legno, etc...). Non devono essere mantenuti negli appositi locali i prodotti posteriormente alla data di scadenza o a quella indicata come termine minimo di conservazione (TMC). È vietato l’uso di recipienti non specificatamente destinati agli alimenti ed in particolare quelli in alluminio per la conservazione dei cibi. Tutti i prodotti devono essere sollevati da terra almeno ad un’altezza di 20cm.,appoggiati su appositi ripiani o scaffali. Le bevande in tetrapak, in bottiglia, fusti ed altri contenitori devono essere conservati in luoghi idonei, al riparo da agenti atmosferici e dalla luce diretta.
I prodotti deperibili come carni, pesce, formaggi ecc. devono essere trasferiti immediatamente in
frigorifero o cella di congelamento (qualora si tratti di alimenti congelati o surgelati), al momento della consegna e rimanervi per tutta la loro conservazione. Le carni avicole e le uova, il latte e i latticini, i formaggi stagionati ed i salumi, le carni rosse, frutta e verdura fresche, i prodotti surgelati devono essere conservati in celle o frigoriferi distinti per ciascuna tipologia secondo le temperature previste dalle norme vigenti. Il gestore deve evitare di sovraccaricare eccessivamente celle e frigoriferi e non deve introdurre recipienti caldi e alimenti in modo promiscuo (alimenti crudi con alimenti pronti al consumo).
Per ulteriori indicazioni relative ai locali destinati allo stoccaggio delle derrate e per i loro percorsi all’interno delle cucine il gestore dovrà tenere conto di quanto riportato nelle autorizzazioni e/o
D.I.A. di cui al precedente art.4.
3. Ordinazione dei pasti
Relativamente ai servizi di TIP. A, quotidianamente, entro le ore 9:30, dalle singole scuole vengono trasmessi via fax alle cucine-polo e al CPP gli ordini relativi agli utenti presenti ai quali va erogato il servizio.
Il fax costituisce un “buono d’ordine” giornaliero in quanto contiene il numero di pasti da distribuire distinti per tipologia di utenti (alunni ed insegnanti autorizzati all’inizio dell’anno dal Comune) e specifiche indicazioni riguardanti gli utenti con dieta speciale.
I pasti consegnati dovranno essere documentati dal gestore tramite report mensili da fornire all’A.C. e dovranno corrispondere al numero dei pasti indicati nei suddetti fax.
È facoltà del gestore utilizzare in luogo del fax una procedura informatizzata di prenotazione pasti.
Relativamente ai servizio di TIP. C1 per i cittadini in situazione di disagio sia l’ordinazione del numero dei pasti che l’indicazione della sede o delle sedi in cui debbono essere consegnati, avverranno tramite comunicazione scritta sulla base della programmazione annuale definita dalla
U.O. Servizi Sociali.
Relativamente al servizio di TIP. C2, per i cittadini anziani a domicilio, (per i quali è prevista la compartecipazione al costo del servizio in base a definite fasce ISEE da parte dell’Amministrazione Comunale) sia l’ordinazione che la consegna dei pasti avverranno sulla base di richiesta da parte dei singoli su apposito modello da inoltrare preventivamente al gestore. Per i servizi di TIPOLOGIA B le derrate dovranno essere approvvigionate con cadenza settimanale, salvo che per i beni da consegnare in giornata, sulla base degli ordini effettuati dalle operatrici di cucina comunali.
4. Preparazione dei pasti
I pasti e le merende da cuocere devono essere preparati nell’assoluto rispetto delle normative vigenti riguardanti la disciplina igienica dei prodotti alimentari, lo stato degli alimenti impiegati ed il rispetto delle temperature durante tutte le fasi di preparazione e cottura. (vedi allegato 8)
Tenuto conto che gli utenti del servizio sono prevalentemente bambini, la preparazione delle varie pietanze dovrà essere effettuata in maniera semplice, con alimenti freschi o surgelati, escludendo le fritture di ogni genere e preferendo la cottura al forno, a vapore o in umido.
Nell’organizzazione di tutte le attività il gestore dovrà attenersi scrupolosamente ai principi di autocontrollo e corretta prassi igienica e a quanto riportato nell’allegato n.8.
5. Confezionamento
Relativamente ai servizi di TIP. A il confezionamento dei pasti preparati deve avvenire in contenitori tipo gastronorm multiporzione. I pasti e le merende devono essere confezionati in contenitori distinti per ogni singola pietanza (cioè merenda, primo, secondo, contorno, frutta ed
eventuale dessert) salvo in quei casi in cui il legame della temperatura di distribuzione consenta di servire il secondo insieme al contorno.
Il gestore dovrà fornire bicchieri, tovagliette, posate e tovaglioli oltre ai piatti fondi e piani secondo il bisogno.
In tutte le sedi di refezione dovranno essere fornite posate in acciaio.
Relativamente ai servizi di TIP. A, nelle scuole e nei luoghi dove non è presente la cucina dovranno essere forniti bicchieri di plastica, tovagliette di carta e tovaglioli in confezioni igienicamente a norma.
Salvo che nei refettori delle scuole infanzia X. Xxxxx Nord, infanzia X. Xxxxx Sud, primaria “X. Xxxxx” T.P. di Lacugnano, primaria “Lambruschini” T.P., infanzia “Xxxxxxxx” e infanzia “Collodi” di Xxx Xxxxxxxxxxx (xxxx Xxxxx xx Xxxxxxx), Xxxxxxx comunale Lampada Magica e Sezione Ponte Latte e Cioccolata in cui dovranno essere usati bicchieri e stoviglieria lavabili.
Tutti i materiali dovranno corrispondere ai requisiti di legge, resistenti e di buona qualità al fine di evitare il rischio di rottura durante l’uso.
Relativamente ai servizi di TIP.C1 e C2, i pasti dovranno essere obbligatoriamente forniti in formato monoporzione. In entrambi i casi dovranno essere forniti bicchieri, posate, tovaglioli e tovagliette di carta in confezioni sigillate igienicamente a norma, analogamente a quanto previsto al paragrafo precedente, nonché i piatti, quando necessario.
In ogni caso il tempo intercorrente tra il momento conclusivo del confezionamento delle varie pietanze ed il momento della consegna presso le varie sedi non deve mai superare i quaranta
(40) minuti. In tale intervallo di tempo i pasti devono essere mantenuti alle temperature previste dalle normative vigenti.
6. Trasporto
Il trasporto dei pasti e delle merende, da ogni cucina polo alle rispettive sedi scolastiche indicate Negli allegati n.1, n.2 e n.3 dovrà avvenire a mezzo di idonei portavivande in acciaio inox a tenuta, immessi in adeguati contenitori coibentati ed isotermici, che garantiscano il rispetto delle seguenti temperature: superiore a 60°C per i pasti da consumarsi caldi e inferiore a 10°C per i pasti da consumarsi freddi.
Il trasporto deve essere effettuato con mezzi idonei, autorizzati ai sensi di legge, adibiti esclusivamente allo scopo e con personale idoneo; i mezzi devono rispondere ai requisiti di legge per quel che riguarda gli aspetti igienici e quelli relativi al mantenimento delle temperature. È fatto obbligo di provvedere alla sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati e dei contenitori in modo tale che dai medesimi non derivi insudiciamento o contaminazione degli alimenti trasportati.
I pasti dovranno giungere a tutte le sedi scolastiche indicate negli allegati n.1, n.2 e n.3 negli orari che all’inizio dell’anno scolastico saranno concordati con le scuole. Il gestore deve organizzare la produzione ed il trasporto dei pasti in modo che il tempo intercorrente tra il momento finale della loro produzione nei centri cottura e quello del loro consumo sia il più possibile ridotto rispetto all’intervallo massimo già indicato nel precedente punto 5.
Il gestore emette quotidianamente bolla di consegna con l’indicazione dell’ora di inizio del trasporto,
dell’ora di consegna, della scuola destinataria dei pasti e del numero dei pasti stessi, nel rispetto delle vigenti norme. Il personale preposto allo sporzionamento controllerà la corrispondenza tra il numero dei pasti/ merende ordinati e quello dei pasti/merende consegnati e firmerà la bolla per ricevuta trattenendone una copia. Parimenti a cura del gestore, in orario da concordare con le singole scuole, si provvederà al ritiro dei contenitori utilizzati.
Relativamente ai servizi di TIP. C1 e C2 il trasporto dei pasti monoporzione deve essere effettuato con mezzi idonei, autorizzati ai sensi di legge, adibiti esclusivamente allo scopo e con personale idoneo; i mezzi devono rispondere ai requisiti di legge per quel che riguarda gli aspetti igienici e quelli relativi al mantenimento delle temperature. È fatto obbligo di provvedere alla sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati e dei contenitori in modo tale che dai medesimi non derivi insudiciamento o contaminazione degli alimenti trasportati. I pasti dovranno giungere presso le sedi di ristoro sociale e al domicilio delle persone anziane dalle ore 12.00 alle ore 13.00.
Il gestore emette quotidianamente bolla di consegna con l’indicazione dell’ora di inizio del trasporto, dell’ora di consegna, della sede destinataria dei pasti e del numero dei pasti stessi, nel rispetto delle vigenti norme. Il personale preposto agli spazi di ristoro sociale controllerà la corrispondenza tra il numero dei pasti previsti e quello dei pasti consegnati e firmerà la bolla per ricevuta trattenendone una copia.
Parimenti a cura del gestore, in orario da concordare con le singole sedi, si provvederà al ritiro dei contenitori utilizzati.
7. Sporzionamento
Relativamente ai servizi di TIP. A e TIP. B il personale destinato allo svolgimento di detto compito deve garantire le seguenti funzioni e attività:
□ Predisposizione refettori
□ Preparazione tavoli: apparecchiare e sparecchiare
□ Ricevimento pasti, generalmente non porzionati, e delle merende
□ Porzionamento e distribuzione dei pasti e delle merende
□ Pulizia e riordino dei tavoli dopo i pasti e le merende
□ Gestione dei rifiuti dei refettori
Nelle scuole dove non è presente una cucina, oltre alle prestazioni sopra indicate devono essere effettuate, quando e se necessario, tutte le operazioni relative alla merenda, quali ad esempio:
□ Preparazione di bevande calde (latte, tè, camomilla, etc...)
□ Preparazione pane e olio e o parmigiano, fette biscottate con marmellata, miele, etc...
□ Porzionamento di pizza, crostate torcolo o simili se non già porzionati
□ Lavaggio tovaglie e brocche per acqua
TITOLO III
MENÙ, RAZIONI ALIMENTARI E DIETE SPECIALI ART. 9 – MENÙ
Relativamente ai servizi di TIP. A e TIP. B dovrà essere adottato il menù indicato all’allegato 11 redatto in conformità a quanto previsto dalla delibera G.C. 59/2014 Linee guida sulla ristorazione scolastica.
Per i servizi di TIP. C1 e C2 i menù sono quelli dell’allegato 11.
Il menù invernale si riferisce al periodo novembre/marzo mentre il menù estivo si riferisce ai periodi settembre/ottobre e aprile/giugno.
I piatti proposti giornalmente devono corrispondere per tipo, quantità e qualità a quelli indicati negli allegati n.9, n.10 e x.00.Xx Comune, a fronte del non gradimento di alcune pietanze da parte degli alunni delle scuole ed a seguito dei controlli effettuati, potrà apportare lievi variazioni ai menù, anche nel corso dell’anno scolastico, senza che queste comportino modifiche sostanziali degli stessi.
Ulteriori variazioni, a cura del gestore, sono consentite in via temporanea solo nei seguenti casi:
□ guasti agli impianti indispensabili alla realizzazione del pasto o di singole pietanze previste, e/o avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili;
□ sensibile diminuzione degli utenti (es. sciopero, forte maltempo, etc...);
□ interruzione temporanea della produzione del pasto per cause dipendenti dal gestore (es. sciopero del personale della ditta, incidenti, interruzioni dell’energia elettrica, etc…);
□ problematiche e/o impedimenti motivati relativi alla fornitura di derrate alimentari;
□ richiesta di xxxxxxx per gite scolastiche come da allegato n.11.
Tali variazioni possono in ogni caso essere effettuate dal gestore esclusivamente previa autorizzazione del Comune e comunicazione alla scuole.
ART. 10 – RAZIONI ALIMENTARI
Per ogni tipologia di utenza sono indicate dal Comune di Perugia le grammature dei singoli alimenti così come risulta dall’allegato n.10.
ART. 11 – DIETE PER INTOLLERANZE ALIMENTARI E/O PER MOTIVI DI SALUTE
Il gestore è tenuto a preparare relativamente al servizio di TIP. A, pasti alternativi nei casi in cui essi si rendano necessari per intolleranze alimentari e/o allergie e/o motivi di salute. Tali pasti saranno indicati e autorizzati dal Comune di Perugia, sulla base di apposite certificazioni mediche, e sostituiranno alcune pietanze del menù.
Il Comune di Perugia si impegna a fornire indicazioni relative ai prodotti specifici e alle preparazioni utilizzabili per celiaci (evidenziate dal simbolo “spiga sbarrata”) o per altre patologie (diabete, allergie ed intolleranze, etc…).
I pasti delle diete speciali dovranno essere preparati su piani di lavoro dedicati allo scopo, avendo rigorosa cura di evitare il contatto con i cibi e con gli ingredienti delle diete normali (es. diete per celiaci – rigorosa dieta senza glutine). Confezionamento e trasporto dovranno avvenire mediante vaschette monoporzione contrassegnate da nome e cognome, inclusi in un unico contenitore su cui dovrà essere apposta anche la dicitura “diete” al fine di facilitare le operazioni di distribuzione nei singoli refettori.
Potrà verificarsi che per alcuni utenti affetti da patologie particolari, adeguatamente certificate, siano i genitori a fornire le materie prime in quanto aventi diritto alla fornitura da parte della ASL; in tali casi Il gestore dovrà acquisire gli alimenti portati dalla famiglia per poi procedere regolarmente alla preparazione del pasto.
Il gestore si impegna anche alla predisposizione di “diete in bianco” qualora venga fatta richiesta entro le ore 9.30 dello stesso giorno. Le diete in bianco possono essere somministrate per un massimo di 3 giorni; qualora l’esigenza di dieta permanesse oltre i 3 giorni essa va certificata dal medico.
ART. 12 – DIETE PER MOTIVI ETICI E RELIGIOSI
Il gestore dovrà preparare pasti alternativi nei casi in cui, per motivi etici o religiosi, la famiglia ne faccia espressa richiesta. Tali pasti saranno indicati e autorizzati dal Comune di Perugia e sostituiranno alcune pietanze del menù.
TITOLO IV PERSONALE ART. 13 – PERSONALE
Ogni servizio inerente all’oggetto del presente Capitolato dovrà essere svolto da personale alle dipendenze del gestore. Sono ammesse eccezioni limitatamente ai servizi di cui all’art. 36. Il personale dovrà essere tutto regolarmente assunto e coperto dalle assicurazioni previste dalla legge; dovrà possedere adeguata professionalità e conoscere le norme di igiene della produzione e le norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Il gestore, nella figura del legale rappresentante, è responsabile della scelta e del comportamento del personale operante sia presso le cucine sia presso i terminali di consumo e di quanto attiene ai rapporti di collaborazione tra il proprio personale e quello comunale impiegato nel servizio di refezione.
L’impresa deve obbligatoriamente impiegare, nello svolgimento del servizio, le seguenti figure professionali:
a) n. 1 responsabile del servizio;
b) n. 1 dietista in possesso del diploma di laurea.
Il gestore ha l’obbligo, per tutta la durata del contratto, di mantenere tutte le figure professionali indicate in sede di offerta, in riferimento alle entità numeriche, alle posizioni funzionali di organigramma e al monte ore complessivo di lavoro.
Il gestore è garante della idoneità del personale addetto al servizio oggetto del presente capitolato (approvvigionamento laddove previsto, preparazione, cottura, confezionamento, sporzionamento, trasporto e distribuzione pasti) e solleva l’A.C. da qualsiasi responsabilità in proposito.
ART. 14 – RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Il gestore è tenuto ad individuare un responsabile del servizio avente i seguenti requisiti:
□ autonomia operativa adeguata a rendere funzionale il servizio e a risolvere tutti gli eventuali problemi operativi;
□ reperibilità dalle ore 7:30 del mattino fino alle ore 15:30;
□ esperienza almeno biennale nella conduzione di servizi analoghi e non inferiori per dimensioni a quelli oggetto dell’appalto, che consenta di operare la necessaria valutazione igienico-dietetica, di sovrintendere a tutte le operazioni connesse all’erogazione del servizio e di esserne garante.
Il responsabile è diretto interlocutore dell'A.C. e dell’utenza; egli è tenuto a partecipare, se appositamente convocato, a eventuali incontri inerenti al servizio col Comune. In caso di sua assenza, il gestore deve provvedere alla sua sostituzione con altro in possesso degli stessi requisiti professionali.
L’A.C. si riserva il diritto di chiedere al gestore la sostituzione del Responsabile ritenuto non idoneo o inadatto al servizio per comprovati motivi, tenuto conto anche degli aspetti connessi ad un equilibrato rapporto con gli utenti della refezione.
Il gestore, per i rapporti con il Comune e con i rappresentanti dei genitori, dovrà inoltre individuare un referente per ogni cucina.
ART. 15 – ORGANICO
L’organico, per tutta la durata del contratto, deve essere quello dichiarato in fase di offerta dal gestore,come quantità, qualifica professionale, livello e monte-ore
Entro cinque (5) giorni dall’aggiudicazione, il gestore dovrà trasmettere all’A.C. l’elenco nominativo di tutto il personale assunto alle proprie dipendenze, con l’indicazione delle qualifiche possedute, nonché della posizione contributiva ed assicurativa. L’aggiudicatario dovrà inoltre, entro dieci (10) giorni, depositare presso l’amministrazione, copia dei curricula sottoscritti dai soggetti che effettueranno le prestazioni da cui risulti il possesso dei requisiti, esperienza, e titoli richiesti dal capitolato e dal disciplinare.
La non corrispondenza a verità di quanto dichiarato in sede di gara comporterà l’immediata decadenza dall’aggiudicazione.
Nel corso dell'esecuzione del contratto, il gestore dovrà, a richiesta dell'A.C., fornire tutta la documentazione atta a verificare il rispetto della presenza costante dell'organico dichiarato in
fase di offerta.
ART. 16 – RISPETTO DELLE NORMATIVE VIGENTI
Il gestore dovrà attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nelle varie fasi che costituiscono l'oggetto del presente capitolato, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dal C.C.N.L. Inoltre dovranno essere osservate tutte le norme derivanti da leggi e decreti in materia di assicurazioni varie contro gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione involontaria, l'invalidità e la vecchiaia e ogni altra disposizione che entri in vigore nel corso dell'appalto.
I suddetti obblighi vincolano il gestore anche nel caso in cui lo stesso non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto.
Il gestore dovrà adottare tutte le cautele necessarie per garantire l'incolumità degli addetti e dei terzi.
Ogni responsabilità in caso di infortuni ricadrà sul gestore, escludendo l'A.C.
Per tutto lo svolgimento del servizio ed in ogni fase del medesimo, il gestore solleva l'A.C. da qualsiasi responsabilità derivante da danno per fatto proprio o altrui.
Con la sottoscrizione del contratto l’aggiudicatario dichiara di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto del Comune di Perugia nei loro confronti per il triennio successivo alla cessazione del rapporto.
ART. 17 – REINTEGRO PERSONALE MANCANTE
Qualora il numero delle assenze dovesse superare il 15% del monte ore complessivo dell’organico presentato in fase di offerta, il gestore deve entro un (1) giorno provvedere al reintegro del personale mancante. Nel caso di variazione del personale, i nominativi e le relative qualifiche, devono essere preventivamente comunicate all’A.C.
Il gestore è comunque tenuto a fornire il servizio, nel caso di sciopero del proprio personale, utilizzando le modalità di variazione dei menù previste all’art. 9.
ART. 18 – FORMAZIONE
Il gestore deve, preliminarmente all’inizio del servizio oggetto del presente capitolato e costantemente durante il periodo di validità del contratto, informare e formare dettagliatamente il proprio personale circa gli adempimenti e le modalità procedurali previste nel presente Capitolato per adeguare il servizio agli standard di qualità e di igiene richiesti dall’A.C. Il gestore dovrà assicurare altresì la formazione in materia di sicurezza sul lavoro.
La formazione del personale relativamente alla sicurezza alimentare dovrà essere svolta in conformità a quanto previsto dalla D.G.R. Umbria 93/2008 “Linee guida per la formazione del personale addetto alle imprese alimentari ai sensi dei regolamenti CE n. 852/04 e 853/04.”
Agli interventi di formazione e/o aggiornamento potrà partecipare anche un rappresentante incaricato dell'A.C. A tale scopo, il gestore informerà l'A.C. del giorno/i o della sede /i in cui si terranno i predetti interventi.
ART. 19 – VESTIARIO
Il gestore deve fornire a tutto il personale indumenti di lavoro come prescritto dalle norme vigenti in materia di igiene e di sicurezza, da indossare durante le ore di servizio. Tali indumenti saranno provvisti di cartellino di identificazione riportante il nome del gestore ed il nome e cognome del dipendente.
Dovranno essere previsti indumenti distinti per la fase di produzione dei pasti, per le fasi di confezionamento e distribuzione, per i lavori di pulizia.
Il gestore deve altresì fornire ai rappresentanti dei genitori camici monouso, mascherine e cuffie in occasione dei sopralluoghi che tecnici dell’A.C. e genitori potranno effettuare presso le cucine. I relativi oneri sono compresi tra gli oneri per la sicurezza di cui al precedente art.6, stimati in fase di valutazione dei rischi come specificato al successivo art.26.
ART. 20 – INSERIMENTI LAVORATIVI
Ai sensi degli artt. 2 e 69 del D.Lgs. n. 163/2006, l’A.C. valuta quali condizioni particolari di esecuzione del contratto, anche al fine dell’attribuzione del punteggio, il valore sociale dato dall’inserimento lavorativo nel servizio di persone svantaggiate (L. n. 381/1991). Gli inserimenti lavorativi dovranno essere effettuati in collaborazione col Centro per l’Impiego di Perugia e tenere conto delle direttive del Servizio Sociale del Comune di Perugia.
TITOLO V OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DEL GESTORE ART. 21 – UFFICIO
Il gestore, prima di iniziare il servizio, dovrà attivare nel territorio del Comune di Perugia un ufficio, in locali diversi da quelli assegnati in gestione dall’Amministrazione Comunale, ed un’utenza telefonica/fax urbana, dotata anche di segreteria, per tutte le comunicazioni inerenti al servizio.
Prima dell'avvio del servizio il gestore dovrà comunicare per iscritto al Comune:
a) indirizzo dell'ufficio e relativo numero telefonico;
b) orari per le comunicazioni (che debbono coprire almeno l’orario di ufficio);
c) nome del responsabile del servizio;
d) mansioni a lui affidate;
e) indicazione del titolo di studio o qualifica posseduta e curriculum professionale;
f) dichiarazione che ufficio e responsabile saranno operativi almeno dieci (10) giorni prima dell'inizio del servizio per organizzarne l'avvio.
ART. 22 – PIANO DI AUTOCONTROLLO
Il gestore si deve attenere a tutto quanto disposto dalle leggi vigenti in materia di autocontrollo del rischio igienico-sanitario degli alimenti ed in particolare ai dettami della Direttiva 852/2004/CE.
È fatto obbligo al gestore di presentare, almeno 10 gg. prima dell’avvio del servizio, con riferimento alla filiera facente capo ad ogni cucina scolastica e al CPP di San Xxxxx, uno specifico manuale di autocontrollo basato sui principi HACCP.
Il manuale deve sviluppare in maniera dettagliata quanto segue:
□ valutazione dei rischi e misure preventive relative a tutte le fasi dello specifico processo gestito, con particolare attenzione a quelle descritte al precedente art.8;
□ procedure di controllo delocalizzate: selezione fornitori, pulizie e sanificazioni, disinfestazioni e derattizzazione, gestione dei rifiuti, formazione del personale.
In particolare i prodotti utilizzati per la sanificazione dei locali ed attrezzature devono essere autorizzati dal Ministero della Salute e corredati dalle apposite schede tecniche e di sicurezza che dovranno essere allegate unitamente a tutta la documentazione inerente all’autocontrollo. Detergenti, disinfettanti e prodotti simili, dovranno essere utilizzati in modo da non avere effetti negativi sulle attrezzature, sulle materie prime e sul personale che li utilizza; si richiede la rotazione periodica dei disinfettanti per prevenire l’insorgenza di ceppi microbici resistenti;
Il gestore si impegna a mantenere aggiornati i manuali e a trasmettere di volta in volta al Comune di Perugia le modifiche apportate per eventuali interventi strutturali, impiantistici e di processo.
ART. 23- IMMOBILI
L’A.C. mette a disposizione del gestore, in comodato gratuito e per la gestione del servizio
oggetto del presente Capitolato, i locali di produzione per la tipologia A . Il gestore si obbliga, per tutta la durata dell'appalto, a non mutare mai, a pena di risoluzione del contratto, per qualsiasi ragione o motivo, la destinazione d'uso dei locali ad essa affidati.
Prima dell’inizio del servizio verrà redatto apposito inventario relativo alle attrezzature, impianti e arredi presenti nelle cucine e nei locali adibiti al servizio refezione nelle diverse sedi scolastiche. Tale inventario farà parte integrante del verbale che verrà sottoscritto dalle parti al momento della consegna degli immobili, delle attrezzature, degli impianti e degli arredi.
Alla scadenza del contratto, il gestore si impegna a riconsegnare all’A.C. i locali, gli impianti, le attrezzature (comprese stoviglie) e gli arredi dei locali scolastici adibiti a servizio refezione in numero almeno pari a quelli risultanti dall’inventario e dal verbale di cui al comma precedente. Al termine del contratto, tutto quanto sarà stato acquistato dal gestore nel corso del contratto stesso diverrà di proprietà dell’A.C. Gli immobili, le attrezzature, gli impianti e gli arredi dovranno essere riconsegnati in perfette condizioni e in perfetto stato di funzionamento e di manutenzione, tenuto conto della normale usura dovuta all’utilizzo, nonché essere riconsegnati in perfetto stato di pulizia.
Qualora si ravvisassero danni arrecati ai beni inventariati dovuti ad imperizia, incuria o mancata o scadente manutenzione, questi saranno stimati ed addebitati al gestore. Qualora si verificasse la mancanza di alcuni beni inventariati, questi saranno addebitati al gestore, fatto salvo il risarcimento del danno e l’azione penale.
In qualunque momento, su richiesta dell’A.C., le parti provvederanno alla verifica dell'esistente e dello stato di conservazione di quanto consegnato, con l'intesa che alle eventuali mancanze il gestore sopperirà con la necessaria sostituzione entro i successivi trenta (30) giorni dal riscontro. Trascorso tale termine, in caso di inadempimento da parte del gestore, l’A.C. provvederà al reintegro del materiale dandone comunicazione scritta all’Impresa e addebitando alla stessa un importo pari alla spesa sostenuta, maggiorata del 20% a titolo di penale. Tali somme saranno detratte dal corrispettivo.
ART. 24 – MANUTENZIONE E MIGLIORIE
Durante tutto il periodo di validità dell’appalto il gestore dovrà eseguire tutti gli interventi e le opere di manutenzione ordinaria delle cucine scolastiche e dei locali annessi (dispense e/o magazzini, bagni e spogliatoi del personale, eventuali aree esterne di pertinenza), nonché del CPP, necessari ad assicurarne il buono stato di conservazione e il regolare funzionamento di attrezzature, macchinari e impianti, il tutto in modo da consegnare al Comune, alla scadenza del periodo di gestione, strutture e infrastrutture in questione nelle medesime condizioni iniziali, fatto salvo il normale deterioramento dovuto al corretto uso e al naturale invecchiamento.
Gli interventi di manutenzione a carico del gestore sono riportati nell’allegato n. 7, parte integrante del presente capitolato.
Gli ambiti oggetto di manutenzione sono meglio illustrati nell’allegato n. 5 (planimetrie cucine).
Il gestore dovrà eseguire altresì a sua cura e spese le eventuali migliorie o addizioni proposte in sede di gara con riferimento al servizio e/o agli immobili.
Per quanto concerne la realizzazione degli interventi previsti dal presente articolo si applica la normativa vigente in materia.
ART. 25 – OPERAZIONI E VERIFICHE PROGRAMMATE
Il gestore, sempre al fine di assicurare il buono stato di conservazione e il regolare funzionamento delle strutture e infrastrutture in questione, dovrà eseguire, a sua cura e spese le operazioni e le verifiche indicate, con la relativa periodicità, nell’allegato n. 6, e relative, in via
generale, a:
□ impianti elettrici e di illuminazione d’emergenza;
□ impianti antincendio;
□ caldaie, bruciatori e produttori di acqua calda sanitaria a servizio del locale cucina e annessi (nei casi in cui le apparecchiature non siano posizionate all’interno dei locali affidati al gestore si provvederà a renderle accessibili per le operazioni di manutenzione);
□ impianto di adduzione gas (incluso il sistema automatico di intercettazione del combustibile);
□ unità di trattamento aria;
□ apparecchiature per la cottura dei cibi e macchinari vari.
Per ciascuna cucina scolastica e per il CPP il gestore si impegna ad istituire, conservare e aggiornare un apposito Registro dei Controlli, strutturato almeno nelle tre (3) sezioni seguenti:
1. Programma, che dovrà evidenziare in forma sintetica e immediata (tabellare) il piano di tutte le operazioni e verifiche richieste nel periodo di gestione;
2. Operazioni e verifiche programmate, dove dovranno essere registrati, anche mediante apposizione di timbro e firma, tempi, modi e esecutori delle stesse;
3. Manutenzioni ordinarie, dove dovranno essere registrati, anche mediante apposizione di timbro e firma, tempi, modi e esecutori dei vari interventi.
A tale scopo il Comune fornirà al gestore, laddove disponibili, copia dei libretti di uso e manutenzione di detti impianti, attrezzature e macchinari. Il Comune si riserva la facoltà di imporre tutte le modifiche e/o le integrazioni al suddetto Registro che riterrà necessarie.
Il gestore si impegna infine ad aggiornare e integrare il Registro nel caso di modifiche sostanziali delle procedure, della struttura e degli impianti, delle attrezzature e dei macchinari.
ART. 26 – SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO
Nell’appaltare i servizi oggetto del presente capitolato l’A.C. non assume alcuna responsabilità diretta per la tutela dei lavoratori del gestore, fatti salvi gli obblighi di coordinamento e informazione ai fini della valutazione dei rischi per la sicurezza ai sensi dell’art.26 del D.Lgs.81/2008.
Il gestore dovrà mettere a disposizione risorse, mezzi e personale adeguatamente organizzati al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori impiegati, dell’igiene del lavoro, delle assicurazioni per gli infortuni sul lavoro, delle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia ed altre malattie professionali. Dovrà inoltre attuare ogni altra disposizione in vigore, o che potrà intervenire in corso di esercizio, per la tutela materiale dei lavoratori.
Il gestore dovrà fornire al Comune, entro tre (3) mesi dall’inizio dell’appalto la documentazione attestante gli avvenuti adempimenti di cui al D.Lgs.81/2008, ed in particolare:
□ organigramma aziendale riportante dati, nominativi e qualifica del datore di lavoro, del RSPP, del medico competente, del RLS, (se nominato dai lavoratori) e degli addetti alla gestione dell’emergenza e del primo soccorso nelle varie sedi di svolgimento del servizio;
□ documento di valutazione dei rischi relativamente alle lavorazioni oggetto dell’appalto;
□ copia del certificato di iscrizione INPS;
□ copia del certificato di assicurazione INAIL.
Ai fini di una corretta gestione della sicurezza, il RSPP nominato dal gestore, per ogni cucina scolastica e per il CPP di San Xxxxx, dovrà sovrintendere:
□ alla predisposizione del Piano di Gestione della Sicurezza, finalizzato al mantenimento delle condizioni di sicurezza, al rispetto dei divieti, delle limitazioni e delle condizioni di esercizio ed a
garantire la sicurezza delle persone in caso di emergenza, nonché all’integrazione e al coordinamento del suddetto piano con quelli specifici delle scuole ove sono ubicate le cucine;
□ all’installazione/integrazione della necessaria segnaletica di sicurezza, per l’individuazione delle vie di esodo, dei servizi di supporto, dei posti di pronto soccorso e dei mezzi e impianti antincendio;
□ alla predisposizione della Planimetria Generale per le squadre di soccorso, da esporre all’ingresso della struttura, e delle Planimetrie d'Orientamento, da esporre in prossimità delle principali vie di esodo;
□ ove previsto, alla richiesta alla ASL competente o ad altro organismo abilitato delle verifiche periodiche dell’impianto di terra ai sensi del D.P.R.462/2001, e alla conservazione dei verbali rilasciati;
□ ove previsto, all’aggiornamento del Libretto di Centrale Termica, con la registrazione delle verifiche periodiche e degli interventi di manutenzione effettuati.
Per quanto riguarda le condizioni igieniche generali durante lo svolgimento di tutte le fasi di lavoro, ma in particolare in quelle di manipolazione, preparazione e somministrazione, il personale dovrà attenersi alle seguenti principali prescrizioni:
□ indossare abiti da lavoro idonei e puliti di colore chiaro, copricapo che raccolgano completamente la capigliatura;
□ indossare calzature adeguate;
□ non indossare anelli o altri oggetti personali di piccole dimensioni;
□ mantenere uno standard di pulizia elevato, lavandosi le mani almeno ad ogni ripresa del lavoro ed in caso di possibili contaminazioni occasionali;
□ non effettuare più operazioni contemporaneamente al fine di evitare rischi di contaminazioni crociate;
□ coprire con fasciatura impermeabile e guanti monouso eventuali ferite alle mani (non infette);
□ non fumare, bere e mangiare nei locali adibiti alla lavorazione e alla conservazione delle materie prime e dei prodotti.
I visitatori o il personale esterno che dovranno accedere alle aree di produzione dovranno seguire le stesse regole di precauzione igienica del personale addetto; tali persone non dovranno entrare in contatto, tranne nel caso in cui debbano effettuare campionamenti o operazioni ispettive, con attrezzature, materie prime, semilavorati e prodotti finiti.
L’A.C. ha ritenuto che nello svolgimento dei servizi oggetto del presente appalto vi siano dei rischi interferenti con le attività normalmente svolte negli immobili e nei luoghi che saranno dati in gestione e pertanto ha proceduto, ai sensi dell’art.26 del D.Lgs.81/2008, alla predisposizione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali (DUVRI) e alla stima dei relativi costi per la sicurezza. Il DUVRI predisposto dall’A.C. viene allegato al bando di gara ai fini della formulazione dell’offerta; in particolare i costi della sicurezza non risultano soggetti a ribasso.
Le procedure di lavoro e di gestione della sicurezza del gestore dovranno uniformarsi ai contenuti del DUVRI. Qualora il gestore ritenga, sulla base della propria esperienza, di poter meglio garantire la sicurezza del lavoro, nella comunicazione dei rischi specifici inerenti alla propria attività, prima dell’avvio dell’appalto, può presentare proposte di integrazione al DUVRI, senza tuttavia che questo possa comportare modifiche o adeguamenti dei costi della sicurezza stimati dall’A.C.
Il DUVRI è altresì da considerarsi allegato obbligatorio del contratto di appalto o d’opera.
ART. 27 – ONERI DEL GESTORE
Sono a carico del gestore:
□ tutte le spese necessarie al funzionamento delle cucine indicate nell’allegato n.1 e del CPP di San Xxxxx, compreso l’approvvigionamento delle derrate alimentari;
□ tutte le spese necessarie al trasporto e alla consegna delle merende e dei pasti nelle varie scuole sedi di refezione indicate negli allegati n. 1, 2 e n. 3, negli spazi ristoro per i cittadini adulti in condizioni di disagio sociale e presso i domicili degli anziani richiedenti il servizio;
□ tutte le spese necessarie allo sporzionamento dei pasti nelle varie scuole sedi di refezione; tutte le spese relative all’approvvigionamento delle sedi indicate nell’allegato n.3;
□ tutte le spese relative a imposte o tasse connesse all’esercizio dell’oggetto del contratto;
□ gli oneri relativi alla rimozione dei rifiuti solidi urbani così come le spese inerenti allo smaltimento dei rifiuti speciali o dei rifiuti a raccolta differenziata;
□ l’attivazione, per tutto il periodo di validità dell’appalto, di una utenza telefonica, dotata anche di segreteria, e fax a servizio esclusivo di ogni cucina dove avviene la preparazione del pasto;
□ gli adempimenti amministrativi necessari all’esecuzione del servizio oggetto dell’appalto;
□ tutte le spese e gli oneri necessari a volturare a proprio nome le autorizzazioni sanitarie e le
D.I.A. relative ai locali in cui si svolgeranno i servizi affidati, nonché quelli necessari a regolarizzare presso la competente ASL i servizi di trasporto e scodellamento pasti;
□ gli oneri relativi alle utenze e quelli relativi alla voltura delle utenze gas a servizio delle cucine scolastiche.
□ gli oneri relativi alle manutenzioni e migliorie.
È inoltre a carico del gestore il reintegro all’inizio del servizio e ogniqualvolta si renda necessario della posateria, delle stoviglie, del pentolame e dei piccoli utensili sia presso il CPP che presso le altre cucine scolastiche. Il gestore, nell’operare le sostituzioni e/o integrazioni, dovrà tenere conto delle previsioni di legge sia in materia di disciplina igienico-sanitaria sia in materia antinfortunistica e di sicurezza.
Alla scadenza del contratto, le attrezzature, la posateria, le stoviglie e quant’altro integrato e/o sostituito resterà di proprietà dell’Amministrazione comunale senza che il gestore possa vantare pretesa o diritto alcuno a corrispettivi o indennizzi.
Per quanto riguarda i consumi di acqua potabile e di energia elettrica delle cucine (con esclusione del CPP di San Xxxxx ove le forniture sono separate), l’importo forfettario stimato in euro 22.000,00 a carico del gestore è stato conteggiato all’interno del calcolo dei prezzi unitari indicati all’art.7.
ART. 28 – DANNI A PERSONE O COSE – RESPONSABILITÀ CIVILE VERSO TERZI
Il gestore assumerà ogni responsabilità per casi di infortunio o di danni arrecati, eventualmente, al Comune di Perugia , ai terzi ed ai fruitori della refezione in dipendenza di dolo o colpa nell’adempimento degli obblighi previsti dal presente capitolato.
Il gestore assumerà la responsabilità per i danni a persone e/o a cose, sia per quanto riguarda i dipendenti ed i materiali di sua proprietà, sia per quelli che esso dovesse arrecare a terzi in conseguenza dell’espletamento del servizio e delle attività connesse esonerando, dunque, il Comune di Perugia da ogni e qualsiasi responsabilità al riguardo. Il gestore per i fini di cui sopra è obbligato a stipulare ed a consegnare al responsabile del procedimento polizza assicurativa
R.C.T. (Responsabilità Civile verso Terzi) con decorrenza dalla data di inizio del presente appalto e con durata sino al termine dello stesso, per un massimale non inferiore a cinque milioni di euro (€ 5.000.000,00) per sinistro. In alternativa a quanto previsto nel precedente comma, il gestore potrà produrre polizza assicurativa R.C.T. generale di cui è gia in possesso, previa visione ed
accettazione delle condizioni di polizza e delle relative coperture dei rischi da parte del Comune di Perugia.
TITOLO VI CONTROLLI
ART. 29 – CONTROLLI A CURA DEL GESTORE
Sono a carico e a cura del gestore tutti i controlli finalizzati alla eliminazione/riduzione del rischio igienicosanitario degli alimenti. Tali controlli vengono principalmente svolti per mezzo del piano di autocontrollo di cui all’art. 22.
Il gestore è tenuto ad avvalersi di un laboratorio indipendente accreditato ACCREDIA per le analisi microbiologiche. Detto laboratorio dovrà eseguire, presso ciascuna struttura di preparazione pasti, almeno 2 (due) controlli l’anno (da eseguire orientativamente ogni semestre di attività).
Ad ogni controllo dovranno essere effettuati:
□ n. 2 tamponi ambientali random su superfici di lavoro e utensili per il rilevamento almeno dei seguenti valori microbiologici:
a) Numerazione microrganismi a 30°C
b) Numerazione Coliformi totali o Enterobacteriacaea
Nota: se non vengono usati guanti monouso, uno dei due (2) tamponi potrà essere effettuato sulla mano di un operatore, per il rilevamento dei seguenti valori microbiologici:
a) Numerazione Coliformi totali o Enterobacteriacaea
b) Numerazione Stafilococchi coagulasi positivi
□ n. 1 prelievo di alimenti (ogni prelievo un campione di un primo, un secondo, un contorno) per il rilevamento di almeno uno dei seguenti valori microbiologici:
a) Numerazione microrganismi a 30°C
b) Numerazione Coliformi totali o Enterobatteriaceae
c) Ricerca Salmonella spp
d) Numerazione Stafilococchi coagulasi positivi
I referti ottenuti dai controlli sopraelencati devono essere trasmessi dal laboratorio indipendente al gestore che li dovrà conservare in originale allegati al manuale di autocontrollo presso ogni struttura e a trasmetterne copia agli uffici comunali.
ART. 30 – CONTROLLI A CURA DEL COMUNE DI PERUGIA
Il Comune di Perugia svolge la sua attività di controllo come di seguito descritto:
1. Controlli della prassi igienica
Il Comune potrà effettuare, tramite propri dipendenti e/o consulenti, degli incontri periodici e/o “audit” di verifica, al fine di valutare la rispondenza tra quanto previsto nei manuali di autocontrollo e la loro reale applicazione. Il gestore si impegna ad accettare ed agevolare tali incontri che potranno svolgersi anche alla presenza di rappresentanti dei genitori.
Nel caso in cui durante tali visite vengano rilevate non conformità che comportino un rischio per la salute del consumatore, ne verrà data immediatamente comunicazione alla ASL di competenza.
2. Controlli sulla qualità e gradibilità del servizio
È facoltà del Comune anche a seguito di sollecito dei genitori effettuare, insieme anche a massimo due rappresentanti dei genitori, in qualsiasi momento, senza preavviso e con tutte le modalità che riterrà opportune, controlli presso tutti i centri di preparazione pasti e presso i refettori per monitorare qualità e gradibilità del servizio.
Sarà inoltre possibile per il Comune costituire uno o più tavoli paritetici permanenti insieme ai
rappresentanti dei genitori ed eventualmente dello stesso affidatario e della ASL1 aventi almeno i seguenti compiti:
a) Verifica e controllo del rispetto del capitolato, del rispetto del contenuto dell’offerta tecnica, del rispetto dei menù e delle grammature;
b) Monitoraggio della qualità dei prodotti alimentari, della provenienze dei prodotti, dei fornitori, della complessiva qualità del servizio;
c) Promozione di un corretto regime alimentare.
d) Ogni e qualsiasi attività che sarà sollecitata dai genitori e dagli organi di controllo.
Per entrambe le tipologie di controllo oggetto delle visite ispettive di cui ai punti 1 e 2, il Comune utilizzerà apposite schede di rilevazione, che debitamente compilate, dovranno essere controfirmate dal gestore e dagli altri partecipanti alle visite di ispezione.
3. Controlli tecnici
All’atto della stipula del contratto il gestore dovrà fornire al Comune copia dei contratti stipulati con le ditte, aventi le necessarie qualifiche e competenze, incaricate di:
□ manutenzione, controlli e verifiche periodiche di legge sugli impianti elettrici;
□ manutenzione, controlli e verifiche periodiche di legge su impianti e mezzi di estinzione degli incendi;
□ manutenzione, controlli e verifiche periodiche di legge sulle attrezzature e sui macchinari, comprese le celle frigorifere;
□ manutenzione, controlli e verifiche periodiche di legge sulla Centrale Termica, sui gruppi termici a pavimento per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria (“Terzo Responsabile” ai sensi dellaL. n. 10/1991, D.P.R. n. 412/1993 e D.Lgs. n. 192/2005);
□ manutenzione, effettuazione di analisi chimiche su acque di alimentazione o riscaldamento in impiantiidrici, sanitari, caldaie, bollitori, controlli strumentali per verifiche di funzionamento e sicurezza sugli impianti in questione.
La durata dei contratti di cui al comma precedente dovrà essere pari alla durata dell’appalto. In caso di rescissione anticipata, il gestore dovrà immediatamente procedere alla stipula di un nuovo contratto e alla trasmissione di copia dello stesso all’Amministrazione Comunale.
Entro il 31 dicembre il gestore dovrà trasmettere al Comune i Registri dei Controlli di cui all’art.17, opportunamente aggiornati, che saranno vistati mediante apposita vidimazione.
Detti documenti potranno comunque essere visionati in qualsiasi momento, anche in loco, dal Comune per verificare la regolarità e la correttezza degli adempimenti.
Il Comune, nel caso in cui ravvisi la mancata effettuazione di operazioni e verifiche programmate e degli interventi di manutenzione ordinaria, in quanto non annotati negli appositi registri, o seppure annotati non materialmente effettuati o effettuati in maniera negligente, potrà ordinare con apposita raccomandata A.R. al gestore l’effettuazione delle predette verifiche e manutenzioni, dando allo stesso un congruo termine non superiore comunque a giorni trenta (30). Nel caso di mancata effettuazione nei termini il Comune, senza ulteriore avviso, provvederà ad effettuarle addebitando la spesa al gestore attraverso la corrispondente riduzione del corrispettivo. La mancata effettuazione di verifiche e manutenzioni realizza la fattispecie di inadempimento che sarà valutato in ordine alla sua gravità anche in considerazione del reiterarsi degli episodi per l’applicazione delle penali previste oppure per la decadenza dell’appalto per la gestione.
In ogni caso, Il gestore è obbligato a fornire tutta la collaborazione necessaria, mentre coloro che effettueranno i vari tipi dl controllo, durante visite e ispezioni, dovranno adottare un
comportamento consono ai dettami delle vigenti normative.
ART. 31 – REPORT E SODDISFAZIONE DELL’UTENZA
Il gestore è tenuto ad organizzare almeno un incontro illustrativo destinato ai rappresentanti deii genitori e del Comune al fine di rendere note le caratteristiche e le peculiarità del servizio in tutte le sue fasi.
Il gestore è inoltre tenuto ad inserire nel suo sistema di controllo la misurazione del grado di soddisfazione dell’utenza, sia per quanto attiene all’Ente committente sia per quanto attiene ai destinatari finali, a condividere con il Comune di Perugia i risultati delle indagini e a proporre soluzioni e miglioramenti.
L’Amministrazione Comunale si riserva il diritto di attivare proprie procedure di controllo e soddisfazione dell’utenza, per monitorare il funzionamento dei servizi oggetto del presente capitolato.
Il gestore è tenuto inoltre a trasmettere all’Amministrazione comunale reports con cadenza semestrale in ordine a) svolgimento delle varie tipologie di servizio; b)eventuali criticità e misure intraprese per risolverle; c) manutenzioni e riparazioni; d) rapporti con i genitori
TITOLO VII DISPOSIZIONI GENERALI
ART. 32 – INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO E AMPLIAMENTO ULTERIORI
Il gestore potrà proporre di eseguire a propria cura e spese interventi di miglioramento (es. separazione utenze, integrazione e/o rinnovo di attrezzature, macchinari e arredi, …) o ampliamento, ulteriori rispetto a quelli previsti dal presente appalto o eventualmente offerti in sede di gara, da apportare alle cucine scolastiche e al CPP, o a singole parti di queste. Saranno altresì a carico del gestore i costi di rilascio di tutte le autorizzazioni preventive e/o certificazioni finali da parte degli enti preposti (VV.F., ASL, …). Tali interventi dovranno essere comunque preventivamente autorizzati dall'Amministrazione Comunale e, una volta realizzati, resteranno acquisiti gratuitamente al patrimonio comunale contestualmente alla loro realizzazione.
I progetti definitivi ed esecutivi degli interventi dovranno essere redatti secondo le prescrizioni e contenere tutti gli elaborati previsti dalle normative vigenti. L’approvazione del progetto esecutivo costituisce titolo per l’effettuazione dei lavori.
Il collaudatore dei lavori dovrà essere scelto tra una lista di nominativi fornita dall’Amministrazione Comunale.
In particolare, le apparecchiature eventualmente installate dal gestore dovranno avere caratteristiche uguali o migliori di quelle presenti nelle cucine al momento della consegna ed essere dotate di marcatura CE; in ogni caso l’Amministrazione dovrà poter valutare la tipologia di apparecchiature o attrezzature da sostituire tra almeno tre marche di prodotti a diffusione nazionale proposti dal gestore.
Per la realizzazione degli interventi previsti dal presente articolo si applica la normativa vigente.
ART. 33 – INADEMPIENZE E PENALITÀ
Le inadempienze si rilevano o come esiti del sistema dei controlli o in seguito a reclami e/o segnalazioni.
Nel caso di inosservanza delle disposizioni e delle modalità esecutive, o al verificarsi delle inadempienze relative all’esecuzione del servizio, il Comune si riserva di applicare le seguenti penali:
Penali di “classe A”: - euro 1.000,00
□ per ogni mancata autorizzazione necessaria per legge all’espletamento dei servizi oggetto della gara;
□ nel caso in cui i pasti preparati e somministrati presentino condizioni potenzialmente pericolose per la salute degli utenti, quali, a titolo solo esemplificativo: condizioni microbiologiche incompatibili con l’igiene degli alimenti, presenza di corpi estranei nei cibi, evidenti contaminazioni, etc…;
□ per ogni mancata corrispondenza dei pasti relativamente a quanto specificato per le diete speciali (vedi artt. 11 e 12);
□ quando, a seguito dei sopralluoghi o degli esiti dei controlli analitici, sia stata rilevata una evidente non applicazione dei Piani di autocontrollo, inclusi i requisiti di registrazione dei controlli, quando ciò costituisca un elemento di potenziale rischio per la salute degli utenti;
□ per ogni violazione inerente ai requisiti dei mezzi di trasporto e dei contenitori termici impiegati per la distribuzione dei pasti confezionati quando le condizioni di trasporto costituiscono violazione delle condizioni di igiene previste dalla normativa vigente – Art. 8 punto 6);
□ quando viene rilevato un comportamento del personale in violazione delle prescrizioni richieste dall’art.22 e/o dal Manuale di autocontrollo del gestore, nel caso in cui questo generi un pericolo potenziale per la salute dell’utente;
□ per ogni mancata esecuzione delle operazioni e verifiche periodiche riportate nel Programma dei controlli di cui all’art.25
Penali di classe B: euro - € 500,00
□ per ogni mancata corrispondenza dei pasti alla struttura prevista all’art. 9 o ai menù di cui all’allegato n. 11 salvo che la modifica non sia stata preventivamente autorizzata;
□ per ogni mancata corrispondenza dei pasti a quanto previsto nell’Allegato n. 10 “Razioni Alimentari”;
□ per ogni mancata comunicazione e per ogni mancato invio di documentazione previsti obbligatoriamente dal presente capitolato;
□ per ogni violazione inerente le modalità di preparazione dei pasti (art. 8 punto 4);
□ per la mancata presentazione del piano di analisi microbiologiche entro 10 giorni dal termine stabilito e per la mancata effettuazione e presentazione dei risultati delle analisi contestualmente alla consegna degli esiti da parte del laboratorio (Art. 29);
□ per la mancata presentazione al termine di ogni anno solare del Registro dei Controlli ai fini della prevista validazione e vidimazione.
Il Comune procederà alla contestazione dell’addebito, tramite raccomandata A.R., entro due (2) giorni lavorativi dal verificarsi del fatto ovvero dal momento in cui ne è venuta a conoscenza e assegnerà un termine, non superiore a giorni 5 dalla contestazione, al gestore. per la presentazione delle proprie controdeduzioni, oltre che per adempiere alle prescrizioni segnalate nella contestazione di addebito.
Trascorso il termine di cui al precedente comma, senza che il gestore abbia presentato controdeduzioni ovvero nel caso in cui le giustificazioni non siano ritenute accoglibili, il Dirigente competente procederà, con proprio provvedimento, all’applicazione della penale.
L’applicazione delle sanzioni non impedisce, in caso di risoluzione del contratto, l’addebito degli eventuali maggiori danni.
ART. 34 – SUBAPPALTO
È vietata la cessione anche parziale del contratto e non è ammesso il subappalto del servizio principale.
L’appaltatore ha invece facoltà di subappaltare a terzi (anche parzialmente) solo i servizi di manutenzione e verifica a soggetti qualificati.
ART. 35 – TUTELA DELLA PRIVACY
È fatto divieto al gestore e al personale impiegato di utilizzare le informazioni assunte nell’espletamento delle attività per fini diversi da quelli inerenti l’attività stessa. Il trattamento dei dati personali dovrà avvenire nel rispetto delle norme del D.Lgs. 196/2003 e successive modificazioni.
ART. 36 – CAUZIONE DEFINITIVA
La cauzione definitiva a garanzia dell’esatto adempimento del contratto è fissata nella misura del 10% (dieci per cento) dell’importo netto di aggiudicazione, da costituirsi con le modalità di cui agli artt. 75 e 113 del D.Lgs. n. 163/2006.
La cauzione dovrà essere valida fino alla scadenza del contratto.
ART. 37 ELEZIONE DOMICILIO
Per tutti gli effetti derivanti dal presente contratto l’impresa aggiudicataria dovrà eleggere domicilio presso il Comune di Perugia dandone apposita comunicazione al responsabile del procedimento.
ART. 38 – MODIFICAZIONE DEL GESTORE
L’impresa aggiudicataria sarà tenuta a comunicare al Comune di Perugia ogni variazione soggettiva che la stessa avesse a subire nel corso del rapporto contrattuale.
ART. 39 – IPOTESI DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Oltre a quanto previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell’art.1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi:
a) apertura di una procedura concorsuale e fallimentare a carico del gestore;
b) non sia rispettata l’obbligazione del rispetto del protocollo di legalità;
c) casi di intossicazione alimentare accertati dalle autorità sanitarie dovuti ad imperizia del gestore o dei suoi fornitori;
d) inosservanza delle norme igienico sanitarie nelle cucine e/o presso uno o più refettori;
e) utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto dagli allegati e dall’offerta tecnica relative alle condizioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche;
f) interruzione non motivata del servizio;
g) subappalto dei servizi non previsti dal presente capitolato;
h) cessione del contratto a terzi;
i) mancata realizzazione o difformità nella realizzazione del progetto/i gestionale/i indicato/i in fase di offerta;
j) violazione ripetuta delle norme di sicurezza e prevenzione;
k) inadempimenti agli obblighi di servizio, nel corso del medesimo anno scolastico, per più di 3 volte, che l’A.C. giudicherà non più sanzionabili tramite penali;
l) destinazione dei locali affidati al gestore ad uso diverso da quello stabilito dal presente capitolato;
m) inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente, per la mancata applicazione deicontratti collettivi, per ritardi reiterati dei pagamento delle retribuzioni al personale dipendente;
n) mancato impiego del numero di unità lavorative giornaliere previste in sede di offerta;
o) mancata fornitura e installazione delle attrezzature offerte in sede di gara. In caso di risoluzione del contratto l’A.C. può:
a) far proseguire il servizio fino al periodo di un mese dall'avviso di risoluzione alle stesse
condizioni;
b) affidare il servizio alla Ditta classificatasi al secondo posto nella graduatoria di gara, attribuendone gli eventuali maggiori costi rispetto ai corrispettivi stabiliti nel contratto alla ditta aggiudicataria.
La risoluzione produrrà propri effetti nel momento del ricevimento da parte del gestore della relativa comunicazione inviata dall'A.C. Al gestore inadempiente saranno addebitate le eventuali spese sostenute in più dall'A.C. rispetto a quelle previste dal contratto risolto. II relativo importo sarà prelevato dal deposito cauzionale e, ove questo non fosse sufficiente, da eventuali crediti del gestore, senza pregiudizio del diritto dell'A.C. sui beni di quest’ultimo. Nel caso di minore spesa, nulla competerà al gestore inadempiente.
L’Amministrazione si riserva di recedere dal contratto qualora accerti la disponibilità di nuove convenzioni Consip che rechino condizioni più vantaggiose rispetto a quelle praticate dall’affidatario, nel caso in cui l’impresa non sia disposta ad una revisione del prezzo in conformità a dette iniziative. Il recesso diverrà operativo previo invio di apposita comunicazione e fissando un preavviso non inferiore a 15 giorni. In caso di recesso verranno pagate al fornitore le prestazioni già eseguite ed il 10% di quelle non ancora eseguite
ART. 40 – FUSIONI, ACCORPAMENTI O CONFLUENZA IN ALTRE IMPRESE
Nell’ipotesi in cui nel corso del rapporto contrattuale l’impresa aggiudicataria operi fusioni o accorpamenti, ovvero confluisca in qualsiasi forma giuridica in altre imprese, dovrà immediatamente darne comunicazione al Comune di Perugia.
In questo caso il Comune di Perugia avrà diritto di pretendere gli atti derivanti da tali mutamenti di assetto societario al fine di verificare la permanenza dei requisiti e delle garanzie necessarie per l’espletamento del servizio oggetto del presente appalto.
Nell’ipotesi in cui il Comune di Perugia ritenga che il nuovo assetto societario della ditta aggiudicataria non permetta la prosecuzione dell’appalto in condizioni ottimali, si darà luogo alla risoluzione del contratto ai sensi del precedente articolo.
ART. 41 – MODIFICHE E REVOCA
L’Amministrazione appaltante si riserva di apportare, nel corso della durata dell’appalto, anche su suggerimento del Gestore, al servizio tutte le modifiche che ritenesse, a proprio insindacabile giudizio, opportune in rapporto alla variazioni delle caratteristiche dell’utenza, all’evoluzione dei bisogni della popolazione ed alle mutate valutazioni circa le migliori modalità di risposta agli stessi che non comportino variazioni di spesa .
L’appalto può essere revocato in qualsiasi momento con decisione motivata e ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione quando vengano a mancare i presupposti di pubblico interesse che hanno determinato la stessa o per l’intervenire di sopravvenuti motivi di pubblico interesse alla cessazione.
ART. 42 – TRIBUNALE COMPETENTE
Per qualsiasi controversia, attribuita alla giurisdizione del Giudice civile, inerente l’interpretazione e l’esecuzione del presente atto è competente il Tribunale di Perugia.
ART. 43 - TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI
Il soggetto aggiudicatario si impegna ad osservare gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla normativa vigente. In particolare, per le movimentazioni finanziarie relative al presente contratto dovrà comunicare alla Stazione Appaltante il/i conto/i corrente/i bancario/i o postale/i del/i quale/i si avvarrà,
acceso/i presso banche o presso la società Poste Italiane Spa. Di tali conti correnti verranno
comunicati gli estremi identificativi alla Stazione Appaltante entro giorni dalla loro accensione, unitamente alla generalità e al codice fiscale dei soggetti delegati ad operare su di essi. Tutti i movimenti finanziari verranno effettuati tramite bonifico bancario o postale, fatta salva la deroga prevista dalla norma.
Costituisce altresì causa di risoluzione del contratto, ai sensi dell’art. 1456 c.c. l’esecuzione di transazioni senza avvalersi di banche o della società Poste Italiane Spa.
L’impresa che sia venuta a conoscenza dell’inadempimento della controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria previsti dalla vigente normativa, è tenuta all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale, dandone contestuale informazione alla Stazione Appaltante e alla Prefettura-Ufficio Territoriale per il Governo territorialmente competente.
ART. 44 – NORME DI RINVIO
Per quanto non espressamente previsto nel presente Capitolato alle disposizioni del Codice Civile.