ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Allegato alla Delib.G.R. n. 11/6 del 28.2.2017
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Progetto di Sviluppo Territoriale (PST)- PT-CRP 06
“C.A.S.A. Parte Montis”
Unione dei Comuni Parte Montis
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Progetto di Sviluppo Territoriale (PST)- PT-CRP 06 "C.A.S.A. Parte Montis"
L’anno duemiladiciassette, il giorno _ del mese di , tra la Regione Autonoma della Sardegna, rappresentata dal Presidente della Regione Xxxxxxxxx Xxxxxxxx e dall’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Xxxxxxxx Xxxx
E
L’Unione dei Comuni Parte Montis, rappresentata dal Presidente Xxxxxxxx Xxxxx
La Provincia di Oristano, rappresentata dall'Amministratore Straordinario Xxxxxxx Xxxxxxxx
Premesso che
- il Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019 è stato approvato dal Consiglio Regionale con Risoluzione n. 6/5 del 24.2.2015 e prevede nell'ambito delle sue strategie, la Strategia 5.8 "Programmazione Territoriale", la quale ha come obiettivo principale quello di mettere a sistema le esperienze derivanti dalle precedenti stagioni dello sviluppo locale attivate in Sardegna, integrando e territorializzando le politiche, gli strumenti e le risorse della Programmazione 2014-2020 con quelle ordinarie della Regione, anche nella logica di specializzarne il relativo utilizzo, favorendo il miglioramento qualitativo e duraturo del grado di coesione sociale di un’area e contribuendo ad attivare percorsi virtuosi di crescita del territorio regionale;
- la Legge Regionale 04 febbraio 2016, n. 2 “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”, prevede all’art. 3 che la Regione promuova attraverso le proprie politiche le Unioni di Comuni, con particolare riguardo alle aree con maggiore disagio socio-economico e ai piccoli comuni, ispirando gli strumenti della programmazione e le politiche di sviluppo ai valori della coesione e della diffusione equilibrata della crescita economica e sociale;
- con la Deliberazione G.R. n. 9/16 del 10 marzo 2015 "Indirizzi per la realizzazione del modello di Governance per la Programmazione Unitaria 2014-2020", il Direttore pro tempore del Centro Regionale di Programmazione è stato nominato coordinatore dell'Unità di progetto di coordinamento tecnico della Programmazione Unitaria, con il mandato ad adottare gli atti necessari per la costituzione dell'Unità di progetto e delle segreterie tecniche della Cabina di regia e
dell'Unità di progetto nonché, di concerto con il Direttore generale dell'Organizzazione e del Personale, i conseguenti atti organizzativi;
- la Deliberazione G.R. n. 9/22 del 10 marzo 2015 "Indirizzi per l'attuazione della Programmazione territoriale", da mandato agli uffici dell’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio di procedere con la pubblicazione di una Manifestazione di Interesse per la presentazione delle proposte progettuali individuando nel Centro Regionale di Programmazione la struttura tecnica di supporto per la gestione e l’assistenza nella definizione dell’idea progettuale ed affidando alla Cabina di regia della Programmazione Unitaria, integrata con l’Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, la verifica della coerenza con gli indirizzi contenuti nel Programma Regionale di Sviluppo, delle proposte progettuali provenienti dagli Enti locali in forma aggregata e le relative fonti di finanziamento nel quadro della programmazione unitaria, che saranno approvate con Delibera di Giunta;
- la Deliberazione G.R. n. 43/13 del 19 luglio 2016 " Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia
5.8 Programmazione Territoriale - Indirizzi operativi" evidenzia che la valorizzazione delle aree interne rappresenta un importante motore di sviluppo per il territorio regionale, anche in considerazione del potenziale di ricchezze naturali, paesaggistiche e di saperi tradizionali significativo per favorire processi di sviluppo economico-produttivo, prevedendo uno specifico percorso di governance teso a garantire la realizzazione delle integrazioni tra Fondi (FESR, FSE, FEASR, FEAMP, FSC, PAC) ed il conseguimento delle sinergie che ne derivano, così come anche indicato dal Reg. (UE) n. 1303/2013 e dall’Accordo di Partenariato 2014-2020;
- la Determinazione del Centro Regionale di Programmazione n. 3114 REP n. 138 del 08.04.2015 approva l'Avviso e la Manifestazione di Interesse finalizzata all'acquisizione di proposte per la realizzazione di progetti in attuazione della Strategia regionale della Programmazione Territoriale;
- l'Unione dei Comuni Parte Montis, presenta la Manifestazione di Interesse acquisita con Prot. CRP
n. 5709 del 19.06.2015, identificata con il codice PT-CRP-06;
- con la Determinazione del Centro Regionale di Programmazione n. 6326 REP n. 333 del 02.07.2015 approva gli esiti di ammissibilità e coerenza strategica della proposta progettuale PT- CRP-06 e da avvio alla fase negoziale;
- in data 31.07.2015 con il tavolo istituzionale allargato alla partecipazione del partenariato economico-sociale, svoltosi a Mogoro, si avvia la fase negoziale e si istituiscono due tavoli tematici;
- in data 28.09.2015 con la convocazione dei primi tavoli tecnici sono avviate le attività di co- progettazione e sono individuati i tavoli tematici che hanno portato alla definizione del Progetto di Sviluppo;
- il Comune di Simala, con delibera del Consiglio Comunale n. 28 del 25.05.2016, ha aderito formalmente all’Unione dei Comuni Parte Montis;
- con la Deliberazione G.R. n. 69/11 del 23.12.2016 si è proceduto alla rimodulazione del programma di interventi finanziato da mutuo e del relativo cronoprogramma della tabella E – allegato 7 Nota Integrativa, ricomprendendo gli interventi relativi a “Recupero del Centro pilota Isola - Mogoro”, “Riqualificazione del centro espositivo e della galleria-mostra permanente della Fiera dell’Artigianato Artistico - Mogoro” e il “Centro Multiservizi – Infopoint - Masullas”, emersi e definiti nel corso delle attività di co-progettazione e parte integrante del Progetto di Sviluppo Territoriale dell’Unione di Comuni Parte Montis, nell’ambito della strategia di valorizzazione degli attrattori turistico-culturali;
- con la Deliberazione di Giunta Regionale 5/1 del 24.1.2017 "Fondo di Sviluppo e Coesione 2014- 2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 luglio 2016. Definizione delle Linee d’Azione e delle tipologie di intervento ammissibili" è stato individuato il Centro Regionale di Programmazione quale Direzione Generale competente per l'Area Tematica 4 Turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali, linea di Azione 4.1 "Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio-Programmazione Territoriale e sono state assegnate le risorse a valere sul ciclo di programmazione FSC 2014-2020;
- in data 17.02.2017 si è tenuto il tavolo di partenariato istituzionale e socio economico, che ha condiviso il Progetto di Sviluppo denominato "C.A.S.A. Parte Montis";
- nella medesima data è stato consegnato all’Assessore della Programmazione, dal Presidente dell’Unione di Comuni Parte Montis – Soggetto Attuatore Unico, il Protocollo di Intesa sottoscritto dal partenariato istituzionale e socioeconomico del territorio, nel quale si da atto della condivisione dei contenuti del progetto con l’impegno di dare continuità alla collaborazione avviata nell’ambito del percorso della Programmazione Territoriale, anche nelle fasi di attuazione del Progetto;
- l’Unione dei Comuni Parte Montis, in qualità di Soggetto Attuatore individuato, ha comunicato l'adozione della delibera dell'Assemblea n. 2 del 23.02.2017, con la quale è stato approvato il Progetto di Sviluppo “C.A.S.A. Parte Montis” condiviso in occasione del Tavolo Istituzionale e socio-economico del 17.02.2017;
- in data 28.2.2017 si è tenuta la Cabina di Regia della Programmazione Unitaria che ha validato le risultanze delle attività del tavolo di partenariato e l'individuazione delle fonti di finanziamento del Progetto di Sviluppo denominato "C.A.S.A. Parte Montis", rinviando l'approvazione dello Schema di Accordo, del Progetto di Sviluppo Territoriale e dell’Allegato Tecnico a successiva Deliberazione della Giunta regionale, con mandato per la sua sottoscrizione;
Coerentemente con
- il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2014-2019, ed in particolare:
▪ Strategia 5.8 - Programmazione Territoriale, che prevede un approccio allo sviluppo locale inteso come mainstream delle singole linee strategiche, individuate per conseguire coesione e competitività nella Regione nel suo complesso, in modo armonico, sostenibile e diffuso. Tale approccio risulta potenziato grazie all'attivazione di un sistema di governance della Programmazione Unitaria 2014-2020 e da una visione operativa dei diversi Fondi, che consentono la valorizzazione del potenziale di sviluppo dei territori. I percorsi di finanziamento dei progetti sono attivati per quei territori che hanno la capacità di leggere e affrontare i problemi alla scala locale, costruendo strategie territoriali di tipo integrato, con azioni coordinate che facciano riferimento agli obiettivi degli Assi prioritari dei diversi Programmi Operativi e consentano di conseguire la strategia dell'area, oppure di intervenire su filiere locali definite che siano in grado di incrementare la competitività del sistema produttivo regionale.
▪ Strategia 5.7 - Politiche per le aree interne e rurali, che prevede una strategia integrata per le
aree interne e rurali, al fine di favorire il contrasto attivo al fenomeno dello spopolamento attraverso un intervento teso al rilancio della produzione di beni e servizi prodotti a livello territoriale, nonché alla creazione di nuove opportunità di lavoro ed al miglioramento dei servizi di comunità. La strategia regionale per le Aree interne e rurali comprende inoltre azioni dirette a valorizzare gli attrattori naturali e culturali, migliorandone i sistemi di fruizione, in quanto direttamente connessi allo sviluppo del turismo sostenibile e all’incremento della qualità dell’offerta integrata in termini di servizi innovativi.
▪ Ancora per la Strategia n. 5 "Il territorio e le reti infrastrutturali" si richiama la 5.3 “Il piano delle infrastrutture”; per la Strategia n. 2 "Creare opportunità di lavoro", in particolare la 2.7 “Agricoltura, pastorizia e sviluppo rurale”; la 2.9 "Il turismo sostenibile"; la 2.10 "Cultura, identità e sviluppo"; la 2.11 "Sistemi produttivi locali"; per la Strategia n. 3 "Una società inclusiva", in particolare la 3.3 "Politiche per il sostegno e l’inclusione sociale"; per la Strategia
n. 4 "I beni comuni", in particolare la 4.11 "Il piano per i beni culturali”;
- il POR FESR 2014-2020:
▪ Asse Prioritario III “Competitività del sistema produttivo” - Priorità di investimento 3.b "Sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione" - Obiettivo Specifico 3.3 "Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali" - Azione 3.3.1 "Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all’attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente. Le operazioni finanziabili consistono in misure di aiuto per imprese, nella qualificazione dell’offerta di servizi anche infrastrutturali di supporto alla competitività delle imprese esistenti e all’attrazione di nuove attività, nel rafforzamento di presidii formativi e di istruzione tecnica nell’adeguamento delle competenze dei lavoratori ai fabbisogni emergenti anche da nuove opportunità di mercato, interventi nella creazione di nuova occupazione anche di tipo autonomo"; Azione 3.3.2 "Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, sportive, creative e dello spettacolo, e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici.
▪ Asse Prioritario VI "Uso efficiente delle risorse e valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e turistici" - OT 6 "Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse" - Priorità di investimento 6.c "Conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale" - Obiettivo Specifico 6.7 "Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione" - Azione 6.7.1 "Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo"; Azione 6.7.2 "Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate"; - Obiettivo Specifico 6.8 "Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche" - Azione
6.8.3 "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche".
▪ la Strategia di Specializzazione Intelligente (Smart Specialisation Strategy - S3), che ispira l'intera programmazione comunitaria regionale ed è finalizzata ad individuare le eccellenze della Sardegna al fine di costruire una visione prospettica delle politiche regionali in materia di ricerca ed innovazione. Il PST “C.A.S.A. Parte Montis” agisce prevalentemente nell'ambito
“Turismo, cultura e ambiente” che viene selezionato dalla S3 come prioritario, nell’ottica di liberare nuove energie territoriali, in una logica di programmazione unitaria delle risorse.
- il PSR 2014-2020:
▪ Misura 6 "Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese" - Sottomisura 6.2 "Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per attività extra - agricole nelle zone rurali”, sostiene la fase di start-up di nuove imprese per attività extra agricole, che hanno come oggetto della propria attività lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi nei settori chiave ed emergenti dell’economia rurale.
▪ Misura 6 "Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese" - Sottomisura 6.4 "Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra – agricole" - Tipo di intervento
6.4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole per la creazione e sviluppo di attività extra – agricole”.
- FSC 2014-2020, di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale 46/5 del 10.08.2016 “Presa d’atto del Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 Luglio 2016 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Sardegna e approvazione degli interventi da finanziare con le risorse FSC del periodo di programmazione 2014-2020”: Area Tematica n. 4 “Turismo, cultura, valorizzazione risorse naturali” - Linea di azione “Programmazione Territoriale” e di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale 5/1 del 24.1.2017 "Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 luglio 2016. Definizione delle Linee d’Azione e delle tipologie di intervento ammissibili" ed in particolare l'Area Tematica 4 Turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali, linea di Azione 4.1 "Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio-Programmazione Territoriale;
- gli altri strumenti di programmazione territoriale ed, in particolare, le azioni ricomprese nel PdA del GAL, approvato con Determinazione n. 16532-550 del 28.10.2016.
- il Regolamento di funzionamento del Partenariato allargato ed in particolare l'Allegato 1 recante un Modello di Governance del processo partenariale del POR FESR 2014-2020, approvato in data 29 settembre 2016, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7.01.2014 recante un “Codice Europeo di Condotta sul Partenariato”, anche nell'ottica di garantire un coinvolgimento efficace di tutte le forze economico-sociali attive sul territorio e rappresentative della realtà locale;
Considerato che
- le fasi del processo sono state realizzate in stretto raccordo tra la parti che, insieme all’Amministrazione Regionale, hanno costituito un Tavolo partenariale di co-progettazione, ai fini della condivisione della strategia di sviluppo, degli obiettivi, delle azioni e delle modalità di attuazione del Progetto di Sviluppo Territoriale.
Tutto ciò premesso e considerato si conviene e si stipula quanto segue:
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) Il Progetto di Sviluppo e l’Allegato Tecnico (allegato A)
b) Quadro finanziario dell’Accordo (allegato B);
Articolo 2
Oggetto e Finalità dell'Accordo
Il presente Accordo approva il progetto di sviluppo territoriale denominato “C.A.S.A. Parte Montis", a seguito della presentazione della Manifestazione di Interesse e della definizione dello stesso in co- progettazione con l'Unione dei Comuni Parte Montis, ne disciplina le modalità di attuazione e definisce gli impegni dei soggetti sottoscrittori.
Il progetto si pone l'obiettivo di rivitalizzare il quadro demografico del territorio e migliorare i servizi essenziali per la popolazione, riducendo il divario tra aree rurali e aree maggiormente sviluppate in termini di opportunità di lavoro e offerta di servizi.
Articolo 3
Progetto di Sviluppo Territoriale C.A.S.A. Parte Montis
Il progetto “C.A.S.A. Parte Xxxxxx” mira alla rivitalizzazione del tessuto economico e imprenditoriale locale mediante la valorizzazione degli attrattori, la loro messa in rete nonchè alla rivitalizzazione del quadro demografico attraverso il miglioramento della qualità della vita. Ciò anche al fine di generare una relazione virtuosa fra la qualità dei servizi del territorio e la capacità di rinnovare il quadro sociale ed economico
produttivo locale, agendo sulla valorizzazione unitaria ed integrata delle principali risorse locali ed elevando il rango di "vendibilità" del territorio.
La strategia d'area punta altresì al miglioramento della qualità della vita attraverso il potenziamento dei servizi alla persona prevedendo: percorsi ciclo pedonali per favorire gli spostamenti dei ragazzi dai paesi verso i principali poli scolastici, la razionalizzazione del sistema della scuola dell’obbligo e la formazione di qualità finalizzata alla nascita di nuove realtà imprenditoriali. Particolare attenzione viene riservata anche alle fasce più deboli della popolazione, migliorandone la qualità della vita e la socialità, tramite la creazione di un sistema di servizi alla persona.
Il progetto si articola in 4 azioni tematiche:
AZIONE 1 – "Cultura, natura e saperi del Parte Montis"
L'azione è finalizzata a valorizzare più aspetti, quali il paesaggio naturale, l’archeologia e la storia attraverso la realizzazione di una fruizione innovativa ed ecosostenibile, cui deve aggiungersi un’offerta turistica differenziata attraverso la promozione di iniziative di turismo esperienziale legate alla scoperta del saper fare della cultura delle tradizioni.
L’azione si declina nelle seguenti sub-azioni:
• Sub azione 06.01.1 ”Percorsi Archeo naturalistici.”
• Sub-azione 06.01.2 “Percorsi di turismo esperienziale e del saper fare”
AZIONE 2: “Miglioramento dei servizi essenziali sul territorio”
L'azione è finalizzata a potenziare ed estendere la disponibilità dei servizi al cittadino come prerequisito di una efficace lotta allo spopolamento.
L'azione si declina nelle seguenti sub-azioni:
•Sub azione 06.02.1 ”Servizi sociali e istruzione”
•Sub azione 06.02.2 “ Miglioramento della mobilità nel territorio”
AZIONE 3: “Competitività delle imprese”
L'azione è finalizzata a riconoscere e valorizzare le produzioni tipiche del territorio intervenendo con bandi a regia regionale che, laddove possibile, prevedranno specifiche premialità per le operazioni rientranti nell'ambito degli Accordi sottoscritti per l'attuazione delle strategie della Programmazione Territoriale
L'azione si declina in due sub – azioni:
•Sub azione 06.03.1 “Competitività del comparto agroalimentare e dell’artigianato"
•Sub azione 06.03.2 “Competitività del sistema imprenditoriale”
AZIONE 4: “Governance territoriale”
L'Azione prevede la definizione e l’implementazione di un modello di governance capace di dare corretta attuazione alla strategia di sviluppo dell’area alla luce delle molteplici attività/azioni presenti sul territorio, accompagnando i territori nel processo di definizione del nuovo assetto territoriale e favorendo il rafforzamento della capacità amministrativa e della qualità istituzionale degli enti sovralocali.
L'azione si declina in tre sub – azioni:
•Sub azione 06.04.1 “Coordinamento generale del progetto”
•Sub azione 06.04.2 “La rete del Parte Montis”
•Sub azione 06.04.3 “Formazione di nuove figure professionali”
Articolo 4
Quadro riassuntivo finanziario del progetto per fonte di finanziamento
Il quadro complessivo delle risorse finanziarie previste nell’ambito del Progetto di Sviluppo Territoriale “C.A.S.A. Parte Montis” prevede la seguente articolazione per fonte di finanziamento e Azione:
Azione | Denominazione Azione | Fondi FSC 2014- 2020 | Fondi PO FESR 2014- 2020 | PO FSE | PSR-FEASR | Fondi Altra Fonte | Investimento Totale |
Azione 06.01 | Cultura, natura e saperi del Parte Montis | 781.400,00 | 174.000,00 | 1.025.720,00 | 1.981.120,00 | ||
Azione 06.02 | Miglioramento dei servizi essenziali ai cittadini | 1.128.880,00 | 9.120.000,00 | 10.248.880,00 | |||
Azione 06.03 | Competitività del sistema produttivo | * | * | * | |||
Azione 06.04 | Governance Territoriale | 290.000,00 | 750.000,00 | 1.040.000,00 | |||
Totale complessivo | 1.910.280,00 | 464.000,00 | 750.000,00 | 10.145.720,00 | 00.000.000,00 | ||
di cui | |||||||
Interventi nuova finanza (compresi quelli già programmati recentemente con DGR 69/11 del 23 dicembre 2016) | 3.400.000,00 | ||||||
Interventi già valorizzati nell’ambito di ulteriori politiche | 9.870.000,00 |
(*) Non sono stati quantificati importi in quanto l’assegnazione delle risorse è legata all’effettiva presentazione delle istanze delle imprese in sede di bando.
Articolo 5
Quadro riassuntivo finanziario dell’Accordo per fonte di finanziamento
Le risorse finanziarie previste nel presente Accordo di Programma sono pari a euro 3.400.000,00 di cui euro 1.025.720,00 già programmate con DGR 69/11 del 23.12.2016 e trovano copertura secondo l’articolazione per fonte di finanziamento e Xxxxxx, di seguito riportata e meglio dettagliata nell’Allegato B (Quadro finanziario dell’Accordo).
Azione | Denominazione Azione | Fondi FSC 2014-2020 | Fondi PO FESR 2014-2020 | Fondi FEASR 2014-2020 | Fondi Mutuo infrastrutture | Investimento Totale |
Azione 06.01 | Cultura, natura e saperi del Parte Montis | 781.400,00 | 174.000,00 | 1.025.720,00 | 1.981.120,00 | |
Azione 06.02 | Miglioramento dei servizi essenziali ai cittadini | 1.128.880,00 | 1.128.880,00 | |||
Azione 06.03 | Competitività del sistema produttivo | * | * | |||
Azione 06.04 | Governance Territoriale | 290.000,00 | 290.000,00 | |||
Totale complessivo | 1.910.280,00 | 464.000,00 | 1.025.720,00(1) | 3.400.000,00 |
(1) Risorse programmate sul Mutuo infrastrutture con DGR 69/11 del 2016, già delegate all'Unione dei Comuni Parte Montis con determinazione del Centro Regionale di programmazione n. 11116/REP 1139 del 30 dicembre 2016
Articolo 6
Struttura di indirizzo e governance dell’Accordo
Ai fini del controllo dell’operatività dell’Accordo è costituita, presso il Centro Regionale di Programmazione, una struttura consultiva di indirizzo e governance dell’Accordo, composta dai sottoscrittori del presente accordo o loro delegati, con il supporto del Responsabile dell’Accordo - Centro Regionale di Programmazione, dalle Autorità di Gestione dei Programmi Operativi 2014-2020 FESR, FSE; FEASR, ed FSC e dagli Assessorati competenti.
La struttura di indirizzo e governance dell’Accordo, in particolare:
- individua gli ostacoli di fatto e di diritto che si frappongono all’attuazione dell’Accordo di Programma, proponendo le soluzioni idonee alla loro rimozione;
- vigila sulla tempestiva e corretta attuazione dell’Accordo di Programma;
- esprime le proprie valutazioni sul rapporto inerente lo stato di avanzamento del Progetto, assumendo ogni iniziativa utile al superamento delle eventuali criticità;
- valuta l’opportunità di eventuali modifiche del Progetto e le variazione delle Azioni previste nello stesso, formulate in base a motivate e specifiche esigenze funzionali, da attuarsi secondo quanto previsto nel successivo art.13.
Articolo 7
Gruppo Tecnico Regionale di supporto per l'attuazione del Progetto
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il Responsabile dell’Accordo (CRP), si impegna a costituire nell'ambito dell'Unità tecnica di Progetto della Programmazione Unitaria, uno specifico Gruppo Tecnico Regionale di supporto per l'attuazione del Progetto e che vede impegnati gli Assessorati competenti e il Soggetto Attuatore degli interventi, anche per supportare la corretta spendita dei fondi della programmazione unitaria 2014-2020, coordinando e sostenendo il processo complessivo di realizzazione del Progetto.
Il Gruppo tecnico regionale di supporto si occupa di:
- supportare il territorio nella definizione della convenzione attuativa ai fini di ottenere da parte del soggetto attuatore i crono programmi procedurali e finanziari delle azioni individuate, nonché ogni ulteriore elemento utile alla definizione della Convenzione attuativa.
- il Soggetto Attuatore si impegna a garantire il raccordo con le amministrazioni coinvolte, attraverso la struttura di governance territoriale del Progetto.
Articolo 8
Governance territoriale del Progetto
La responsabilità dell'attuazione e del raggiungimento degli obiettivi previsti nel Progetto di Sviluppo denominato "C.A.S.A. Parte Montis" è in capo all'Unione dei Comuni Parte Montis – Soggetto Attuatore, che si avvale del Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto costituito da personale tecnico- amministrativo individuato all'interno delle amministrazioni coinvolte nel progetto.
Articolo 9
Impegni dei Soggetti Sottoscrittori dell’Accordo
La Regione Autonoma della Sardegna e l’Unione dei Comuni Parte Montis, in considerazione della rilevanza degli interessi pubblici coinvolti, si impegnano a promuovere armonica e reciproca collaborazione ispirata ai principi costituzionali di leale cooperazione nell’esecuzione dell’Accordo di Programma per la migliore realizzazione degli obiettivi in esso indicati.
La Regione Autonoma della Sardegna e l’Unione dei Comuni Parte Montis, si impegnano a garantire l’individuazione all’interno del proprio personale di adeguate professionalità tecniche da mettere a disposizione per l'attuazione dell'Accordo e del Progetto.
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il Responsabile dell’Accordo,
- si impegna a costituire nell'ambito dell'Unità Tecnica di Progetto della Programmazione Unitaria, uno specifico Gruppo Tecnico di supporto per l'attuazione del Progetto e che vede impegnate le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi, gli Assessorati competenti ed il Soggetto Attuatore delle Azioni, anche per supportare la corretta spendita dei fondi della Programmazione Unitaria 2014-2020, coordinando e sostenendo il processo complessivo di realizzazione del Progetto;
- Il Centro Regionale di Programmazione, Responsabile dell'Accordo, favorisce l’ottimale conseguimento degli obiettivi del presente Accordo, secondo le indicazioni della struttura di indirizzo e Governance dell’Accordo, di cui al precedente art. 6.
L'Unione dei Comuni Parte Montis, attraverso il soggetto attuatore e responsabile del progetto, si impegna altresì:
- a costituire il Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto, di cui al precedente art. 8, composto da personale tecnico-amministrativo individuato all'interno delle amministrazioni coinvolte nel progetto;
- a nominare un referente tecnico unico, al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione degli interventi previsti nel presente Accordo. Il referente tecnico unico partecipa ai lavori del Gruppo Tecnico Regionale di Supporto ed è responsabile del raccordo con il livello tecnico e istituzionale della struttura di governance territoriale;
- a rispettare gli ulteriori impegni previsti nella convenzione attuativa dell’Accordo;
- ad adottare tutti i provvedimenti di propria competenza, compresi eventuali accordi di collaborazione, al fine di garantire la corretta attuazione delle azioni indicate nelle Schede di
progetto e connesse al rispetto della tempistica, che verranno disciplinati nella convenzione di attuazione.
Tutte le parti si obbligano ad attivarsi per il raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo.
Articolo 10
Modalità attuative dell'Accordo
Le modalità di attuazione degli interventi ricompresi nel presente Accordo di Programma verranno disciplinate nell'apposita convenzione attuativa in capo al Responsabile dell'Unità tecnica di progetto della Programmazione Unitaria, da sottoscriversi con il Soggetto Attuatore del progetto.
La convenzione attuativa si raccorda con gli interventi di cui alla D.G.R. n. 69/11 del 23.12.2016 2016, già delegate all'Unione dei Comuni Parte Montis con determinazione del Centro Regionale di Programmazione
n. 11116/REP 1139 del 30 dicembre 2016 e stabilisce modalità di attuazione, controllo e monitoraggio unitarie e coerenti con il cronoprogramma complessivo del progetto di sviluppo territoriale e meglio dettagliate nell'allegato tecnico.
Il Soggetto Attuatore del progetto è individuato nell’Unione dei Comuni Parte Montis, che opera come Centrale Unica di Committenza.
E’ fatta salva l’individuazione di un diverso soggetto attuatore qualora espressamente previsto nelle Azioni individuate nell’ambito di atti di programmazione specifici.
Le modalità di attuazione verranno definite con gli assessorati responsabili per le singole Linee di Azione e/o Schede Azione dei Programmi Operativi, competenti all'istruttoria e alla gestione, nonché alla verifica dei crono programmi di attuazione relativi alle Azioni del progetto.
Il Soggetto Attuatore è tenuto al rispetto dei seguenti obblighi e di quanto previsto nella convenzione attuativa:
- incaricare un referente tecnico secondo quanto indicato al precedente art. 9, al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione degli interventi previsti nel presente Accordo;
- presentare al Centro Regionale di Programmazione con cadenza trimestrale lo stato di avanzamento del Progetto;
- rispettare la normativa vigente in materia di appalti pubblici e le disposizioni contenute nella normativa di settore;
- rispettare la normativa vigente in materia di Valutazione di incidenza e di Valutazione di impatto Ambientale;
- garantire in tutte le fasi di attuazione il rispetto degli obiettivi orizzontali dello sviluppo sostenibile e di pari opportunità tra donne e uomini e di non discriminazione, in base agli artt. 7 e 8 del Reg. (UE) 1303/2013.
- Il Soggetto Attuatore del Progetto di Sviluppo si impegna sin d'ora ad adottare tutti i provvedimenti di propria competenza, al fine di garantire la corretta attuazione delle azioni indicate nell’allegato tecnico del Progetto di Sviluppo e il rispetto della tempistica, disciplinate nella convenzione di cui sopra.
Articolo 11
Modalità di trasferimento delle risorse e modifiche al Quadro Finanziario dell’Accordo
Nel Quadro Finanziario dell’Accordo (Allegato B) sono individuate le Azioni ed il dettaglio delle Sub Azioni, la Direzione Generale dell’Assessorato Regionale responsabile per l'attuazione, il Soggetto attuatore dell’Azione e/o dell'intervento per il territorio, la fonte finanziaria e il fabbisogno di risorse individuato.
In seguito alla stipula della Convenzione attuativa, con la quale vengono definite le modalità di attuazione degli interventi pubblici e sulla base dei crono programmi procedurali e finanziari contenuti nella medesima, si procederà all’individuazione definitiva dei Centri di Spesa Regionali competenti al trasferimento delle risorse al Soggetto Attuatore.
Le parti danno atto che il quadro complessivo delle risorse, così come le risorse identificate per Xxxxxx e Sub-Azione, rappresentano una quantificazione individuata nell'ambito delle attività negoziali pre-Accordo, che sarà sottoposta ad accertamento attraverso la verifica della fattibilità tecnico-amministrativa preliminare e propedeutica all'attuazione degli interventi. La mancanza di fattibilità delle operazioni inserite all’interno delle Azioni del progetto comporta la decurtazione delle risorse dalla quantificazione finanziaria prevista nel quadro complessivo delle risorse del progetto, così come determinato nella tabella di cui al precedente art. 5 e nell’allegato B – Quadro finanziario dell’Accordo.
Le Azioni del progetto, come descritte nell’Allegato Tecnico, che prevedono aiuti alle imprese sono attuate dalla Regione Autonoma della Sardegna attraverso specifici bandi, secondo le procedure previste in relazione alla fonte di finanziamento individuata.
Gli importi indicati nelle schede azione sono quantificati sulla base delle esigenze espresse dal territorio e costituiscono un fabbisogno stimato. L’assegnazione delle risorse è comunque legata all’effettiva presentazione delle istanze da parte delle imprese in sede di bando e l’effettivo stanziamento è definito a seguito della conclusione dell’istruttoria e dei conseguenti atti di concessione.
Le risorse non utilizzate rientrano nel circuito finanziario del Programma Operativo di riferimento.
Le parti danno atto che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente, le regole e le procedure di trasferimento delle risorse, controllo, rendicontazione e certificazione e decertificazione delle spese, proprie della fonte di finanziamento.
Articolo 12
Tempi di realizzazione del Progetto di Sviluppo
L’Accordo impegna i Sottoscrittori fino alla completa realizzazione delle Azioni previste nel progetto.
Il Progetto di Sviluppo dovrà essere realizzato nel termine di 36 mesi, decorrenti dalla sottoscrizione della convenzione attuativa con il Soggetto Attuatore.
Il Soggetto Attuatore delle Azioni e delle Sub-Azioni deve garantire la corretta attuazione nei tempi previsti dal cronoprogramma generale del Progetto, nonché dai cronoprogrammi inseriti nella Convenzione Attuativa per le singole Azioni.
Saranno ammesse variazioni non sostanziali degli interventi, rispetto agli obiettivi delle Azioni e delle Sub- Azioni, previa autorizzazione del Responsabile dell’Accordo (Centro Regionale di Programmazione), sentito il Responsabile Regionale dell’attuazione dell’Azione e/o intervento, mentre le modifiche sostanziali verranno attuate secondo le modalità previste nel successivo art. 13.
Articolo 13
Modifica dell'Accordo, riprogrammazione delle Azioni, economie
Le modifiche dell'Accordo saranno disciplinate dalla L.R. n. 14/1996 e successive modifiche, L.R. 37/1996 e L.R. 32/1997, che sancisce le modalità di definizione degli Accordi di Programma, prevedendo anche la possibilità di successivi atti aggiuntivi, in relazione ad ulteriori opere ed interventi integrativi del programma, da approvarsi con deliberazione della Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore della Programmazione.
Con le medesime modalità si potrà procedere alla rimodulazione dell’Accordo, laddove si richiedano modifiche di natura sostanziale relative alle caratteristiche dell’intervento, ovvero a significativi scostamenti temporali nella realizzazione dell’operazione.
Potranno essere previsti ulteriori atti integrativi, tenuto conto anche degli esiti del monitoraggio, al fine di definire eventuali iniziative coerenti con le finalità dell'Accordo, anche utilizzando le economie derivanti dall’attuazione degli interventi oggetto dell’allegato tecnico, in osservanza delle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento.
Esercizio del potere sostitutivo e sanzioni per inadempimento
L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono, agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento imputabile.
Il responsabile regionale dell’attuazione dell'Azione, individuato nella Convenzione Attuativa, qualora accerti inadempienze a carico del Soggetto Attuatore provvede a:
- contestare l’inadempienza, con formale diffida ad adempiere entro un congruo termine;
- disporre, decorso infruttuosamente il predetto termine, gli interventi necessari, anche di carattere sostitutivo;
- dichiarare l’eventuale decadenza dell’intervento.
A seguito dell’eventuale dichiarazione di decadenza dell’intervento, il Responsabile dell’attuazione dell'Azione, ai sensi dell’art. 8 della L. n. 241/90 e s.m.i., comunica al Soggetto Attuatore l’avvio del procedimento di revoca del provvedimento.
Qualora uno dei soggetti sottoscrittori non adempia ad una o più impegni previsti nell’Accordo, compromettendo così l’attuazione di un’Azione, sono poste a suo carico le spese sostenute per le attività poste in essere al fine esclusivo di mantenere gli impegni assunti con l’Accordo stesso.
Articolo 15
Risoluzione in via amministrativa dei conflitti
Il Soggetto responsabile dell’Accordo di cui all’art. 6, in caso di contrasti in ordine all’interpretazione o all’esecuzione delle obbligazioni previste nell’Accordo medesimo, su istanza di uno dei soggetti sottoscrittori, del responsabile regionale dell’attuazione dell’Azione o anche d’ufficio, invita le parti interessate a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento di un tentativo di risoluzione dei conflitti.
Qualora si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige un verbale che impegna le parti all'osservanza degli impegni concordati.
Qualora le controversie permangono, la questione viene rimessa alla struttura di indirizzo di cui all’articolo 6.
Trasparenza e Anticorruzione - Adozione Patti di Integrità
Il Soggetto Attuatore Unico del progetto e la Centrale Unica di Committenza si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche, nonché all'adempimento degli obblighi in materia di anticorruzione di cui alla Legge n. 190 del 2012 e di pubblicità e trasparenza previsti dal D.lgs n. 33/2013, con le modifiche di cui al D.lgs n. 97/ 2016.
Al fine di dare attuazione agli obblighi in materia di trasparenza e anticorruzione, il soggetto attuatore provvederà a nominare un Responsabile/Referente per la Trasparenza e l'Anticorruzione e a darne tempestiva comunicazione .
Il Soggetto Attuatore si impegna alla adozione e all'utilizzo dei Patti di integrità da applicare nelle procedure per l'esecuzione di lavori e l'acquisizione di forniture e servizi avviate a valere sulle risorse trasferite in ossequio a quanto previsto dalla D.G.R n.30/16 del 16.06.2015 e a condividere i modelli dei patti di integrità adottati nell'ambito del protocollo d'Intesa sottoscritto in data 15 giugno 2015 dal Presidente della Regione e da Transparency International Italia.
Al fine di garantire il monitoraggio delle misure di prevenzione della corruzione in conformità alla D.G.R n.8/8 del 19 febbraio 2016 di adozione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione 2016-2018, il Soggetto Attuatore si impegna a comunicare semestralmente, entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno, lo stato di attuazione dei Patti di Integrità.
Le parti si riservano la facoltà di attivare l'istituto della vigilanza collaborativa di cui all'art. 6 del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e dell'art.4 del Regolamento in materia di vigilanza e di accertamenti ispettivi dell'Autorità, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014.
Articolo 17
Sottoscrizione, effetti e tempi di realizzazione del Progetto di Sviluppo
Il presente Accordo, a seguito dell’approvazione con Deliberazione di Giunta Regionale, viene sottoscritto in formato digitale dai legali rappresentanti degli enti firmatari e successivamente approvato con decreto del Presidente della Regione Sardegna e pubblicato nell’apposita sezione del sito istituzionale xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx nonché, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna.
Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del decreto del Presidente della Giunta che da esecutività al presente Accordo, le Parti si impegnano, ciascuna nei limiti sopra indicati, a dare attuazione agli impegni previsti nell'Accordo.
AI presente Accordo di Programma si allegano i seguenti documenti, che costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso: Allegato A) Progetto di Sviluppo e allegato tecnico, Allegato B) Quadro finanziario dell’Accordo.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Regione Autonoma della Sardegna Presidente
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
Regione Autonoma della Sardegna Assessore Programmazione, Bilancio, Credito e
Assetto del Territorio Xxxxxxxx Xxxx
Unione dei Comuni Parte Montis Presidente
Mansueto Siuni
Provincia di Oristano Amministratore Straordinario Xxxxxxx Xxxxxxxx