ANCL – ADERENTE CONSILP/CONFPROFESSIONI
ORGANO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSULENTI DEL LAVORO
ARTICOLI
Il cammino del TU sulla sicurezza (Xxxxxx) apag. 65
Dibattito sì, polemiche no (Vivan, Xxxxxxxx, Romani, Xxxxxxx) apag. 66
RUBRICHE
SCADENZARIO CONTRATTUALE (Longobardi) apag. 68
N OTIZIE DALL’O RDINE (Consiglio Nazionale dicembre ’97) apag. 00
X XXX X XXX (Studio associato Paoli) apag. 74
DUBBI & Q UESITI apag. 75
CONSULPOST (Xxxxxx e De Lorenzis, Xxxxxxx e Longobardi) apag. 76
FISCO IN PILLOLE (contratto preliminare acquisto casa, ecc.) apag. 78
STORIE DI LAVORO (Xxxxx) apag. 80
,
ANCL – ADERENTE CONSILP/CONFPROFESSIONI
SETTIMANALE – ANNO XXXIX
N. 5 DEL 31 GENNAIO 1998
Convegni
◗il 3 febbraio a Roncadelle (BS)
(a pag. 77)
Non ci sono ordini di scuderia
Le richieste di molti colleghi sul progetto di che regolamenterà per molti anni la nostra profes- riforma della L. 12/79 mi spingono a tornare sul sione non può essere scelta di pochi madeve tema per ribadire alcuni concetti che ritenevo già necessariamente coinvolgere ogni singolo collega
acquisiti. su ogni singola scelta.
◗il 4 febbraio a Roncadelle (BS)
(a pag. 77)
◗il 5 febbraio a Modena
Tutte le forze della categoria – e cioè Sindacati, Occorre definire l’articolato, controllarne la Consiglio Nazionale ed Ente di previdenza – sono compatibilità con la legge-quadro sulle professioni stati coinvolti nella stesura del progetto di riforma: di imminente emanazione, stabilire se e quando sarebbe pertanto strano seoggi dovessimo disso- presentare il progetto definitivo.
(v. n. 3/97)
ciarci da quel progetto.
Su un temacosì importantenon possono esser-
◗il 9 febbraio a Bologna
(v. n. scorso)
◗il 28 febbraio a Roma
Ricordiamo che la riforma della L. 12/79 viene ci ordini di scuderia: l’Ancl, come ho detto, ha richiesta dalla categoria da almeno 10 anni e che fattivamente partecipato alla stesura del progetto tutti i programmi elettorali dei candidati del Consi- indispensabilestrumentodi discussione, malascia glio Nazionale dell’Ordine riportavano questo pun- i propri iscritti assolutamente liberi di esprimersi to. Onoreal merito del Consiglio Nazionale dell’Or- secondo coscienza.
dine che ha mantenuto fede al suo impegno.
(v. n. scorso) Adesso la parola passa a tutti i colleghi; la xxxxx Xxxxxxx Xx Xxxxxxxx
ANCL
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSULENTI DEL LAVORO
ANIV ASSOCIAZIONE NAZIONALE ISPETTORI DI VIGILANZA
organizzano un
CONVEGNO DI STUDIO
per il giorno lunedì 9 febbraio 1998 dalle ore 9,00 alle ore13,30
presso il Jolly Hotel – Xxxxxx XX Xxxxxxxxx, 0 – BOLOGNA
sul tema
L’IMPATTO SOCIALE E TECNICO
DEL NUOVO IMPONIBILE CONTRIBUTIVO
PROGRAMMA
Ore 8,45 Iscrizione partecipanti
per consegna materia- le e prenotazione atti
bile contributivo
Xxxxx Xxxxxxxx, già Di- rigente centrale Inps
Ore 9,00 Saluto rappresentanti provinciali
Ore 9,30 Apertura lavori:
Xxxxxx Xxxxxxxx, Presidente Aniv
Xxxxxxx Xx Xxxxxxxx, Presidente Ancl
Ore 9,45 Relazione:
L’impatto sociale e tec- nico del nuovo imponi-
Ore 10,30 Coffee-break
Ore 11,00 Interventi programma-
ti:
Xxxxxx Xxxxx, Centro Studi Aniv
Xxxxx Xxxxxxxxxxxx, Centro Studi Ancl
Ore 12,00 Discussione
Ore 13,30 Repliche e chiusura la-
vori.
Organizzazione:
TeleConsul
Xxx X. Xxxxxxx, 000 – 00000 Xxxx Tel. 06/0000000 – Fax 06/0000000
E.Mail:xxxxxxxxxx@xxxxxxxxxx.xxx
Audizione della categoria presso la Commissione lavoro del Senato
Il cammino del TU sulla sicurezza
Audizione con il senatore Xxxxx Xxxxxxxxx sul ddl 2389 e 2852: “Delega legislativa al Governo della Repubblica per l’emanazione di un testo unico delle norme generali di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, nonché per l’emanazione di discipline specifiche per settori particolari e di un regolamento contenente disposizioni d’attuazione e tecniche”.
I
l giorno 10 dicembre 1997 una delegazione, composta dal sottoscrit-
to e da Xxxxxxxx Xxxxxxxxx in rappresentanza del Consiglio Nazionale, ha avuto un incontro con il senatore Xxxxx Xxxxxxxxx, Presidente della Commissione lavoro del Senato, e con il sena- tore Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, rela- tore del provvedimento “Igiene e sicurezza”.
Gestione delle risorse umane in Cina
La Cina ogni giorno di più sta videnziale, fiscale e lavoristico sia offrendo opportunità di business del nostro Paese sia della Cina. alle imprese internazionali del no- Il seminario è gestito da specia- stro Paese che intravedono in que- listi internazionali di altissimo livel- sto grande mercato prospettive di lo, con grande esperienza, e rap- sviluppo crescente: sono oltre presenta quindi un servizio reale 2000 le aziende italiane che opera- all’impresa italiana per la soluzione no attualmente in Cina a livello di di tutte le problematiche che na- produzione o commercialmente. scono dall’insediamento in una
Le risorse umane, in questa grande area come quella della Re- avventura ricca di prospettive, di- pubblica Popolare Cinese. ventano un fattore determinante e il L’organizzazione è curata dal- seminario del 20 febbraio 1998 in la Eca Italia srl, a cui ci si può Roma vuole essere l’avvio di un rivolgere per qualsiasi informa- servizio efficiente ed economico zione presso una delle sedi per aziende, consulenti, associa- (Roma, tel. 06/00000000 – Mila- zioni ed enti in materia di tratta- no, tel. 02/00000000 – Genova, mento economico-normativo, che tel. 010/0000000 – Venezia, tel. tenga conto dell’ordinamento pre- 041/5040204).
Dopo aver portato il saluto del Presidente, Xxxxxxxxx Xxxxxx, im- possibilitata ad essere presente perché ricoverata in ospedale, si è svolta una relazione politica e tec- nica della nostra delegazione sulla materia dell’incontro.
Il senatore Xxxxxxxxx, dopo aver ringraziato per l’audizione chiesta, frutto sicuramente di un certo interesse alla materia, e dopo aver chiesto di portare gli auguri di pronta guarigione al Pre- sidente Xxxxxx, ha informato la nostra delegazione che il Senato aveva modificato il testo delle due proposte di legge affidando la re- lazione al senatore Xxxxxxxxxxx.
Il senatore Xxxxxxxxx ha tenuto a sottolineare la nostra eccessiva urgenza nel chiedere l’incontro, in quanto i tempi non sono brevi e sicuramente abbiamo prestato at- tenzione al provvedimento con largo anticipo.
Da parte dei consulenti del la-
xxxx è stata ribadita l’urgenza per l’incontro in quanto volevamo portare la testimonianza dell’inte- resse della categoria unita alla ne- cessità di non essere dimenticati nel caso in ci si incominciasse a delineare il futuro “Albo dei con- sulenti per la sicurezza e igiene del lavoro”, previsto dall’art. 27 del ddl 2389.
Il senatore Xxxxxxxxx ci ha as- sicurato che al momento opportu- no saranno fatte delle audizioni ufficiali assicurandoci che, fra gli altri, ci saremo anche noi.
Xxxxxxx constatato un certo in-
teresse del relatore senatore Xxxxx- farano alle problematiche poste da noied inparticolare all’informazio- ne che avevamo dato circa il fatto che presso l’Università di Urbino sta per partire un diploma universi- tario per consulenti del lavoro con indirizzo “Sicurezza sul lavoro”.
L’incontro si è concluso con l’impegno di tenerci reciproca- mente informati sugli sviluppi e sulle eventuali iniziative in merito.
Xxxxxxxx Xxxxxx
COORDINATORE XXXX.XX ORGANISMI NAZIONALI
n. 5 del 31.1.98 65
Vivaci interventi di alcuni colleghi
Dibattito sì, polemiche no
Xxxx Xxxxxxx,
ho letto la tua risposta al collega Xxxxxxxx e ne sono rimasto francamente sorpreso. Non intendo entrare nel merito della discussione ma ritengo che qualche considerazione sul modo e sulla forma in cui si è svolta vada sicuramente fatta.
Le opinioni di tutti vanno sempre rispettate ed un eventuale dibattito deve sempre mantenersi nei limiti della correttezza.
Anche i “Carneadi”, fortunatamente, hanno il diritto di esprimere il loro pensiero.
In fondo, sono proprio costoro a determinare il corso degli avvenimenti e non certo i personaggi pubblici che dei “Carneadi” sono un semplice strumento e che forse, in loro mancanza, non sarebbero neppure pubblici. Per restare in tema di citazioni mi sarebbe piaciuto opporre scherzo- samente ad Xxxxxxxxxx Xxxxxxx, che pare tu conosca bene, qualche scrittore veneto tra i tanti che hanno lasciato il segno nella nostra
letteratura, ma non lo farò.
Dedico invece a te e a tutti coloro che rivestono incarichi di responsa- bilità all’interno della nostra professione questa bella poesia del romanissimo Trilussa, sperando susciti qualche riflessione.
Cordiali saluti.
Xxxxxx Xxxxx
La libbertà der pensiero
Un Gatto Bianco, ch’era Presidente der Circolo der libbero pensiero, sentì che un Gatto Xxxx,
xxxxxxx pensatore come lui, je faceva la critica
riguardo a la politica
ch’era contraria a li principi sui.
– Giacché nun badi a li fattacci tui,
– je disse er Gatto Bianco inviperito
– rassegnerai le proprie dimissioni e uscirai da le file der partito:
ché qui la poi pensa’ libberamente come te pare a te, ma a condizzione che t’associ a l’idee der Presidente e a le proposte de la commissione.–
– È vero, ho torto, ho aggito malamente …
– rispose er Gatto Nero.
E pe’ resta’ ner Libbero Pensiero
da quela vorta nun pensò più gnente.
I
l comitato di redazione ha sempre cercato, attra- verso le pagine della
“1081”, di stimolare il dibattito interno al sindacato evitando quanto più possibile le polemi- che.
La lettera del collega Candia- go, pubblicata sul numero 41/97, ed ancor più la risposta del colle- ga Gardoni, hanno suscitato vi- vaci interventi da parte di diversi colleghi. Tutte le lettere pervenu- te sono state inviate al collega Gardoni, ma solo le più significa- tive vengono pubblicate in queste pagine, sia per ragioni di spazio che per non essere ripetitivi, con l’intento di alimentare il dibattito e non le polemiche.
Se qualcun altro vuole inter- venire per esprimere le proprie idee sul tema lo faccia pure, ma in modo pacato e propositivo; in caso contrario saremo costretti a non pubblicare.
➦
66 n. 5 del 31.1.98
SPETT.LE REDAZIONE “IL CONSULENTE”
Dimenticarsi di chi ha contribuito per tanti anni consecutivi con sacrificio e lavoro per la categoria può essere facile, avendo tralasciato colleghi come Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxxx, il sottoscritto ed altri che nel Veneto hanno dato tempo e danaro.
Questo per la verità storica del Veneto. Con ringraziamenti e cordiali saluti.
Xxxxxxx Xxxxxx
PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI CDL DI ROVIGO
SPETT.LE ANCL
ALL’ATTENZIONE XXX
XXXXXXXXXX XX XXXXXXXX 00000 XXXX
e, p.c. SPETT.LE REDAZIONE
DE “IL CONSULENTE 1081” 06034 FOLIGNO
Xxxx Xxxxxxx, ti conoscevo per un collega pruden- te e preparato, per questo motivo ingiustamente ac- cantonato.
Ora ti ritrovo Presidente del C.d.A. di TeleConsul: ognuno è libero di fare le scelte e le azioni che più gli aggradano.
Non si può e non si deve in nessun caso, specie quando ci si erge a rappresentante degli interessi della categoria e dei colleghi, cadere così in basso come hai fatto sul numero 41/97 de “IL CONSULENTE” rispondendo al collega Candiago.
Xxxxxxxx, che ha espresso educatamente la sua opinione e fornito il suo suggerimento, tu lo definisci un “Carneade” solo per il fatto di non conoscerlo personalmente pur essendo lo stesso Presidente Ancl di Vicenza.
Allora tutti i colleghi sarebbero autorizzati a ricam- biarti di pari moneta perché non sei da loro conosciuto personalmente, non credi?
O forse che per poter legittimamente esprimere il proprio pensiero si deve almeno occupare una presi- denza nazionale?
Ritengo, pertanto, che la tua risposta a Xxxxxxxx abbia sortito l’effetto opposto a quello sperato.
A maggior conforto delle tesi del collega Candiago desidero ricordare, a te ed a tutti i colleghi, che non è la prima iniziativa economica messa in atto dalla categoria, o chi per essa, ad andare a rotoli: ad esempio la cooperativa per la stampa e la distribuzio- ne di modulistica (miseramente svanita), la compa- gnia di assicurazioni “La Peninsulare” (se non ricordo male, fallita) e, più recentemente, BC Net.
Ritengo che chiunque possa legittimamente espri- mere il proprio pensiero e fornire suggerimenti in proposito, se questi non si condividono, vanno confu- tati pacatamente e documentalmente senza gratuita- mente ed aprioristicamente trascendere.
Mentre esprimo la mia solidarietà al collega Candiago, spero sinceramente di non dover più scri- vere lettere per motivi simili.
Cordialmente.
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
n. 5 del 31.1.98 67
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSULENTI LAVORO
UNIONE PROVINCIALE – VERONA
Il Consiglio Provinciale di Verona, riunitosi in data 25.11.1997,
vista la lettera del Presidente Xxxx di Vicenza, Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx, apparsa sul n. 41 della rivista “IL CONSULENTE 1081”,
preso atto che la stessa rispecchia nella sostanza quanto espresso dalla stragrande maggioranza dei Presidenti Xxxx del Veneto nell’incontro del 2.10.97 in Treviso,
vista la risposta, apparsa sul medesimo numero della rivista, del collega Xxxxxxxx Xxxxxxx, Consiglie- re Nazionale dell’Ordine ed attuale Presidente Tele- Consul,
RITIENE
la risposta del collega Gardoni lesiva dell’immagine professionale del collega Xxxxxxxx, Presidente Ancl di Vicenza, come dell’immagine dell’Ancl veneta;
AUSPICA
che fatti e situazioni analoghe non vengano più a verificarsi;
che sui fatti di categoria ogni iscritto possa esprimere la propria opinione e venir eventualmente contrad- detto sulle opinioni espresse e non screditandone l’immagine personale;
ESPRIME
al Presidente Ancl di Vicenza i propri sentimenti di stima a nome dei colleghi veronesi.
LA SEGRETARIA
Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx
IL PRESIDENTE
Xxxxxxxx Xxxxxxx
a cura xxXxxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Gennaio 1998
Alberghi – Campeggi
e villaggi turistici minori Nuovi minimi di retribuzione Livelli Nuovi minimi
A* | 1.798.676 |
B* | 1.598.378 |
1 | 1.416.311 |
2 | 1.217.014 |
3 | 1.097.635 |
4 | 985.000 |
5 | 864.622 |
6 S | 798.189 |
6 | 771.216 |
7 | 664.324 |
LAVORATORI INFERIORI A 18 ANNI
Livelli Nuovi minimi
4 | 937.100 |
5 | 822.791 |
6 S | 759.730 |
6 | 734.105 |
7 | 632.608 |
LAVORATORI INFERIORI A 16 ANNI
Livelli Nuovi minimi
4 | 887.200 |
5 | 778.959 |
6 S | 719.270 |
6 | 694.995 |
7 | 598.892 |
Pubblici esercizi e stabilimenti balneari minori
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
A* 1.809.676
B* 1.608.378
1 1.426.311
2 1.225.514
3 1.105.135
4 991.500
5 870.622
6 S 803.689
6 776.716
7 669.324
LAVORATORI
INFERIORI A 18 ANNI
Livelli Nuovi minimi
4 | 942.600 |
5 | 827.791 |
6 S | 764.230 |
6 | 738.605 |
7 | 636.608 |
LAVORATORI
INFERIORI A 16 ANNI
Livelli Nuovi minimi
4 | 892.700 |
5 | 783.959 |
6 S | 723.770 |
6 | 699.495 |
7 | 602.892 |
* Ai quadri di livello A compete, inol- tre, un’indennità di funzione di L.
90.000 mensili; ai quadri di livello B, invece, di L. 80.000.
Aziende alberghiere
ALBERGHI – CATENE ALBERGHIERE
ALBERGHI DIURNI
CAMPEGGI E VILLAGGI TURISTICI PUBBLICI ESERCIZI STABILIMENTI BALNEARI AGENZIE DI VIAGGIO
E TURISMO
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
A* 1.820.676
B* 1.618.378
1 1.436.311
2 1.234.014
3 1.112.635
4 998.000
5 876.622
6 S 809.189
6 782.216
7 674.324
LAVORATORI
INFERIORI A 18 ANNI
Livelli Nuovi minimi
4 | 948.100 |
5 | 832.791 |
6 S | 768.730 |
6 | 743.105 |
7 | 640.608 |
LAVORATORI
INFERIORI A 16 ANNI
Livelli Nuovi minimi
4 | 898.200 |
5 | 788.959 |
6 S | 728.270 |
6 | 703.995 |
7 | 606.892 |
Agenzie di viaggio e turismo minori
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
A* | 1.820.676 |
B* | 1.618.378 |
1 | 1.403.311 |
2 | 1.203.014 |
3 | 1.084.635 |
4 | 972.000 |
5 | 852.622 |
6 S | 786.189 |
6 | 760.216 |
7 | 653.324 |
LAVORATORI
INFERIORI A 18 ANNI
Livelli Nuovi minimi 4 922.100
5 808.791
6 S 745.730
6 721.105
7 619.608
➥
68 n. 5 del 31.1.98
LAVORATORI INFERIORI A 16 ANNI
4 | 872.200 |
5 | 764.959 |
6 S | 705.270 |
6 | 681.995 |
7 | 585.892 |
Livelli Nuovi minimi
i permessi per riduzione di orario non goduti relativi all’anno prece- dente.
Ceramica e abrasivi
Nuovi minimi di retribuzione
* Ai quadri di livello A compete, inol- tre, un’indennità di funzione di L.
90.000 mensili; ai quadri di livello B, invece, di L. 80.000.
Alimentari – Industria Alimentari – Cooperative
Premi per obiettivi
Budella e trippa
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli | Nuovi minimi |
1 | 1.554.590 |
2 | 1.285.295 |
3 | 1.127.900 |
4 | 1.009.750 |
5 | 933.800 |
6 | 853.050 |
7 | 777.300 |
Livelli | Nuovi minimi |
A 1 | 2.650.000 |
B 1 | 2.470.000 |
B 2 | 2.470.000 |
C 1 | 2.145.000 |
C 2 | 2.145.000 |
C 3 | 2.145.000 |
D 1 | 1.965.000 |
D 2 | 1.965.000 |
D 3 | 1.965.000 |
E 1 | 1.860.000 |
E 2 | 1.860.000 |
E 3 | 1.860.000 |
F 1.838.000
Le aziende che non hanno ef- fettuato la contrattazione del pre- mio per obiettivi dal 1° gennaio 1998 erogheranno in sostituzione i seguenti importi:
Livelli Importo mensile
1 A* | 32.200 |
1 | 28.000 |
2 | 23.100 |
3 A | 20.300 |
3 | 18.200 |
4 | 16.800 |
5 | 15.400 |
6 | 14.000 |
Trattamento di malattia
Il trattamento integrativo del- l’indennità di malattia dall’1.1.98 per le assenze dal 4° al 14° giorno è elevato al 90% della retribuzio- ne normale di fatto.
Assicurazioni – Unapass Nuovi minimi di retribuzione Livelli Nuovi minimi
Quadro * 736.885
Capo ufficio 736.885
Livelli
Indennità posizione organizzativa
A 1 | 99.000 |
B 1 | 178.000 |
B 2 | 37.000 |
C 1 | 132.000 |
C 2 | 99.000 |
C 3 | 34.000 |
D 1 | 157.000 |
D 2 | 80.000 |
D 3 | 60.000 |
E 1 | 82.000 |
E 2 | 64.000 |
E 3 | 25.000 |
F | – |
Ferie
Autorimesse
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
10 Q* 1.497.936
10 | 1.497.936 |
9 | 1.408.058 |
8 | 1.273.243 |
7 | 1.213.326 |
6 | 1.160.898 |
5 | 1.138.429 |
4 | 1.003.520 |
3 | 936.208 |
2 | 853.822 |
1 | 748.968 |
* Ai quadri compete un’indennità di funzione di L. 70.000 mensili.
Xxxxxxxx
e parrucchieri
Riduzione orario di lavoro
Con il periodo di paga di gen- naio 1998 devono essere retribuiti
1 651.091
2 605.169
3 526.254
* Ai quadri compete, inoltre, un’in- dennità di funzione di L. 60.714.
Cemento – Industria Cemento – Piccola e media industria
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli | Nuovi minimi |
A S* | 1.571.156 |
A | 1.433.220 |
B | 1.195.640 |
C S | 1.095.950 |
C | 1.042.354 |
D | 973.362 |
E | 873.770 |
F** | 766.480 |
* Ai quadri compete, inoltre, un’in- dennità di funzione di L. 80.000 mensili.
** Ai lavoratori inquadrati al livello F compete, inoltre, un superminimo collettivo di L. 15.000 mensili.
Agli operai con oltre 15 anni di servizio con decorrenza dal 1° gennaio ’98 le ferie spettanti devo- no essere incrementate di 1 giorno.
Commercio
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
Q* | 1.710.453 |
1 | 1.540.775 |
2 | 1.332.785 |
3 | 1.139.161 |
4 | 985.221 |
5 | 890.120 |
6 | 799.125 |
7 | 694.180 |
VIAGGIATORI E PIAZZISTI
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi 1 943.636
2 806.236
* Ai quadri compete, inoltre, un’inden- nità di funzione di L. 250.000 mensili.
➥
n. 5 del 31.1.98 69
Commercio – Cooperative di consumo
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
Q* 1.741.120
1 1.584.080
2 1.379.240
3 S 1.229.026
3 1.140.265
4 S 1.058.327
4 983.221
5 887.630
6 682.791
* Ai quadri compete, inoltre, un’inden- nità di funzione di L. 250.000 mensili.
Cinematografia
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
7 1.745.864
6 1.484.347
5 S 1.317.147
5 1.273.122
4 1.129.939
3 984.674
2 833.565
1 699.455
Farmacie
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
1 S 1.829.972
1 1.528.472
2 1.262.839
3 1.156.239
4 1.012.703
5 862.145
6 748.442
MINORI DI 18 ANNI
Livelli Nuovi minimi
2 1.136.555
3 1.040.615
4 911.433
5 775.930
6 673.598
FARMACIE RURALI
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
1 S | 1.756.773 |
1 | 1.467.333 |
2 | 1.212.325 |
3 | 1.109.989 |
4 | 972.195 |
5 | 827.659 |
6 | 718.504 |
MINORI DI 18 ANNI
Livelli Nuovi minimi
2 1.091.093
3 998.990
4 874.976
5 744.893
6 646.654
Gas
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
1.1* 2.596.820
1.2** 2.341.010
2.1 2.341.010
2.2 2.092.960
2.3-3.1 1.961.180
3.2 1.829.400
3.3 1.728.630
3.4 1.604.600
3.5-4.1 1.465.070
4.2 1.310.040
4.3 1.147.250
4.4 961.210
4.5 775.170
* Ai lavoratori inquadrati al livello 1.1, inoltre, compete un’indennità di funzione di L. 220.000 mensili.
** Ai lavoratori inquadrati al livello 1.2, inoltre, compete un’indennità di funzione di L. 150.000 mensili.
Grafica Imprese artigiane
Riduzione orario di lavoro
Con il periodo di paga di xxxxx- io ’98 deve essere erogata l’inden- nità sostitutiva dei permessi per riduzione di orario, maturati nel- l’anno precedente e non goduti.
Istituzioni socio-assistenziali
Riduzione orario di lavoro
L’orario di lavoro dal 1998 viene ridotto di ulteriori due gior- ni lavorativi pari a 12,66 ore.
Lapidei Imprese artigiane
Riduzione orario di lavoro
Con il periodo di paga di xxxxx- io ’98 deve essere erogata l’inden-
nità sostitutiva dei permessi per riduzione di orario maturati nel- l’anno precedente e non goduti.
Laterizi – Industria Laterizi – Piccola e media industria
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
A S Q* 1.655.414
A S* 1.655.414
A 1.391.905
B 1.136.189
C S 1.038.465
C 993.254
D 927.174
E 857.603
F** 752.596
* Ai quadri compete, inoltre, un’in- dennità di funzione di L. 100.000 mensili.
** Ai lavoratori inquadrati nel livello F compete, inoltre, un superminimo collettivo di L. 8.000 mensili.
Marittimi Addetti agli uffici
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
7* 1.922.680
6 1.694.120
5 1.372.075
4 1.258.215
3 1.005.585
2 842.245
1 782.790
* Ai quadri, inoltre, deve essere cor- risposta un’indennità di funzione di L. 250.000 mensili.
Metalmeccanici – Industria Metalmeccanici
Piccola e media industria Metalmeccanici Cooperative
Indennità di trasferta
La misura giornaliera dell’in- dennità di trasferta dall’1.1.98 viene fissata in L. 58.550. L’in- dennità per ogni pasto è fissata in
L. 19.050 e per il pernottamento in L. 20.450.
➥
70 n. 5 del 31.1.98
Metano
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
1 S* | 2.107.948 |
1 | 1.927.210 |
2 | 1.745.174 |
3 | 1.563.136 |
4 | 1.384.100 |
5 S | 1.272.458 |
5 | 1.163.816 |
6 | 1.010.536 |
7 | 858.258 |
8 | 727.248 |
* Ai quadri compete, inoltre, un’in- dennità di funzione di L. 90.000 mensili.
Spedizione e trasporto merci Artigiani
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
Q* | 1.658.175 |
1 | 1.506.075 |
2 | 1.316.855 |
3 S | 1.106.475 |
3 | 1.053.945 |
4 | 960.645 |
5 | 872.875 |
6 | 753.975 |
* Ai quadri competono inoltre, a tito- lo di indennità di funzione L.
100.000 mensili.
Importo forfettario Una tantum
Con la retribuzione di gennaio 1998 deve essere corrisposta la ter- za rata dell’importo forfettario una tantum a favore dei lavoratori in forza al 5.8.97 a copertura del peri- odo 1.7.94-31.7.97.
Teatri
Riduzione orario di lavoro
Le ore spettanti a titolo di ridu- zione orario di lavoro dall’1.1.98 sono elevate da 36 a 40 annue.
Ferie
Dall’1.1.98 le ferie spettanti per i lavoratori con anzianità fino a 10 anni sono fissate in 26 giorni; per i lavoratori, invece, con più di 10 anni di anzianità in 29 giorni.
Studi professionali (Cipa – Consilp)
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli Nuovi minimi
1 | 2.305.394 |
2 | 2.000.408 |
3 | 1.844.328 |
4 S | 1.794.390 |
4 | 1.732.030 |
5 | 1.617.007 |
Tabacco
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli | Nuovi minimi |
1 S | 1.418.600 |
1 | 1.308.300 |
2 | 1.134.300 |
3 A | 986.000 |
3 B | 876.600 |
4 A | 791.000 |
4 B | 754.000 |
5 | 729.400 |
6 | 644.600 |
Occhiali – Imprese artigiane Nuovi minimi di retribuzione Livelli Nuovi minimi
6 Q 1.222.000
6 1.222.000
5 1.038.000
4 924.000
3 820.000
2 764.000
1 701.000
* Ai quadri deve essere erogata, inoltre, un’indennità di funzione di
L. 40.000 mensili.
Olio e margarina
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli | Nuovi minimi |
A* | 1.771.000 |
B* | 1.650.000 |
C | 1.484.500 |
D | 1.308.500 |
E | 1.199.000 |
F | 1.105.000 |
G | 1.011.000 |
H | 955.000 |
I | 898.000 |
L | 814.750 |
* Ai lavoratori inquadrati al livello A compete, inoltre, un elemento ag- giuntivo di L. 275.000 mensili; a quelli inquadrati al livello B, inve- ce, di L. 237.000 mensili.
Oreficeria
Trattamento di fine rapporto
Con decorrenza dall’1.1.98 la tredicesima mensilità è esclusa dalla base di computo del tratta- mento di fine rapporto.
Proprietari di fabbricati
Nuovi minimi di retribuzione
Livelli | Nuovi minimi |
A | 540.000 |
B | 483.000 |
C | 708.240 |
D | 931.840 |
E | 806.000 |
F | 985.000 |
G | 815.000 |
Sacristi
Nuovi minimi di retribuzione
Dall’1.1.98 il nuovo minimo contrattuale è elevato a L. 600.000 mensili.
Videofonografica
Orario di lavoro turnisti
Ai lavoratori turnisti su tre turni avvicendati dall’1.1.98 viene rico- nosciuta un’ulteriore riduzione di 4 ore su base annua.
Nettezza urbana
Elemento distinto dalla retribuzione
Dall’1.1.98 gli importi da corri- spondere a titolo di elemento distin- todallaretribuzionesonoiseguenti:
Livelli | Nuovi importi EDR |
8 | 249.900 |
7 | 217.000 |
6 | 188.990 |
5 | 163.990 |
4 | 144.000 |
3 | 130.000 |
2 | 119.990 |
1 | 100.000 |
Trattamento di fine rapporto
Con decorrenza dall’1.1.98 la tredicesima mensilità è esclusa dalla base del computo del tratta- mento di fine rapporto.
➥
n. 5 del 31.1.98 71
Nuovi accordi C.C.N.L.
Legno – Artigiani
Il 15.12.97 è stato stipulato l’accordo per il rinnovo del ccnl per i dipendenti dalle aziende artigiane del settore legno, arredamento e bo- schivi. Di seguito si riportano i nuovi minimi di retribuzione dall’1.1.98:
Livelli Nuovi minimi
A S | 1.290.000 |
A | 1.078.000 |
B | 1.008.500 |
C | 881.500 |
D | 791.000 |
E | 709.000 |
Una tantum
A copertura del periodo di vacanza contrattua- le dovrà essere erogato un importo forfettario una tantum di L. 300.000 da corrispondere in due rate
di L. 150.000 cadauna con le retribuzioni di mag- gio e di ottobre 1998.
Scuole private laiche Aninsei e Assoscuola
Il 19.12.97 è stato siglato l’accordo per il rinnovo del biennio economico del ccnl delle scuole private laiche. I nuovi minimi dall’1.12.97 sono i seguenti:
Livelli Nuovi minimi
I | 624.529 |
II | 659.969 |
III | 730.949 |
IV | 813.542 |
V | 920.000 |
VI | 920.000 |
VII A | 1.032.273 |
VII B | 1.132.815 |
QUADERNI DELL’ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO DELLA PROVINCIA DI UDINE
4
RACCOLTA DELLE PRINCIPALI SENTENZE IN MATERIA DI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI
a cura di XXXXXX XXXXXXXXXX e XXXXXXXX XXXXX XXXXXX
La pubblicazione è stata realizzata con la partecipazione della
SCT ITALIA srl
MILANO
Ottobre 1997
PRESENTAZIONE
Nell’impegno profuso dalle due giovani colleghe per la realizzazione di questa eccellente opera giurispru- denziale si sintetizza e si realizza esattamente lo spirito della nostra professione.
Essere giuslavoristi vuol dire an- che e soprattutto approfondire le te- matiche con particolare riguardo agli orientamenti della giurisprudenza; ecco perché non si può che plaudire ad iniziative come queste, indispen- sabili strumenti operativi.
INTRODUZIONE
L’evoluzione della professione del consulente del lavoro verso le nuove frontiere del terzo millennio deve passare ineluttabilmente anche attraverso la specializzazione giusla- voristica.
I contenuti di questo lavoro sono estremamente interessanti per la snella forma, che ne agevola una rapida consultazione, ma particolar- mente per la sapiente sintesi attuata dalle due autrici e per i precisi riferi- menti giurisprudenziali.
L’esperienza maturata nella pro-
L’Ordine dei consulenti del lavoro di Udi- ne ha di recente pubblicato il 4° quaderno in collaborazione conla SCTItaliasrl di Milano. Si tratta di una raccolta delle principali sentenze in materia di licenziamenti indivi- duali curata da Xxxxxx Xxxxxxxxxx e Xxxxxxxx
Xxxxx Xxxxxx.
Il quadernopotràessererichiestodiretta- mente alla SCT (tel. 02/28451, fax 02/ 0000000) con spese di spedizione a carico del richiedente.
Xxxxxxxxx Xxxxxx
PRESIDENTE NAZIONALE ORDINE CONSULENTI DEL LAVORO
fessione forense mi permette di indi- viduare in quest’opera un prezioso strumento di lavoro, la cui consulta- zione giornaliera risulterà indispen- sabile.
Xxxxxxx Xx Xxxx
CONSIGLIERE NAZIONALE ORDINE CONSULENTI DEL LAVORO
72 n. 5 del 31.1.98
Scopo di questa nuova rubrica
è di avvicinare ulteriormente tutti i colleghi ai problemi affrontati ed alle soluzioni proposte dalla propria dirigenza.
Ecco perché rendiamo pubbliche
le circolari che il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha diramato.
Consiglio Nazionale dell’11 e 12 dicembre ’97
S
ono stati ovviamente il resoconto e l’analisi dei risultati del II Congres-
so il piatto forte dell’ultima sedu- ta del Consiglio Nazionale del- l’Ordine. L’alto numero di parte- cipanti (oltre 1.000), lo spessore degli interventi e delle relazioni, il costo complessivamente conte- nuto hanno fatto scaturire diffusi giudizi positivi, anche per l’otti- mo risultato di immagine conse- guito con i mass-media. Da tutti è venuto forte il convincimento che il motivo basilare di questo suc- cesso è da ricercarsi nell’unitaria azione organizzativa che tutte le componenti della categoria han- no attuato. E che l’unitarietà è foriera solo di positività lo dimo- stra (ancora una volta, se necessa- rio) l’azione congiunta per far de- collare il fondo della previdenza complementare, la congiunta azione di solidarietà nei confronti dei colleghi vittime del terremoto che ha colpito il Centro-Italia ed il voto all’unanimità con cui il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha deliberato di sottoporre ai Consigli Provinciali la bozza di articolato di riforma della legge 12/79, dandone la dovuta pubbli- cità.
A tale proposito, e solo per
chiarire qualche dubbio che qua e là appare, è opportuno precisare che tale proposta (in possesso di
tutti i quasi 18.000 consulenti del lavoro) sarà oggetto di integrazio- ni e/o modifiche in base alle risul- tanze delle varie assemblee pro- vinciali che si svolgeranno entro la fine di gennaio, che saranno discusse nell’assemblea dei Con- sigli Provinciali del 29 e 30 gen- naio 1998.
È poi stata data comunicazio- ne con l’approvazione della deli- bera urgente, adottata dalla Pre- sidenza, del ricorso al “Consi- glio di Stato” contro il Ministero del lavoro e della previdenza so- ciale, che ha impugnato la sen- tenza del Tar.
La relazione del Tesoriere sui Consigli Provinciali morosi, con la dovuta distinzione fra i “ritar- datari cronici” e quelli relativi solo al 1997, ha sottolineato la necessità di una revisione del re- golamento per la riscossione del- le quote.
Il bilancio di previsione 1998, presentato in bozza e da approva- re nella prossima riunione, è stato accolto positivamente, soprattut- to per quanto concerne l’aggior- namento professionale e la for- mazione, la promozione dell’im- magine di categoria, il conse- guente avvicinamento alla base e l’impegno nel Centro Studi Na- zionale.
La necessità di incentivare la pianta organica è stata oggetto di
discussione per il veloce iter da seguire sia per i carichi di lavoro che per il concorso vero e proprio. Accolta positivamente xx xxx-
xx di regolamento contabile, che verrà proposta per la relativa ap- provazione nella prossima riu- nione.
Sottolineata la difficoltà di “accordo” con le altre libere pro- fessioni economiche, emersa du- rante le riunioni al Ministero del- le finanze sul visto pesante, è parsa chiara la necessità di segui- re attentamente l’iter parlamen- tare che porterà alla definitiva ap- provazione del testo di legge con una pianificazione del lavoro in collaborazione coi Consigli Pro- vinciali.
Nominato il collega Xxxxx Xx- pi di Genova coordinatore del Centro Studi Nazionale, il cui nu- cleo di indirizzo sarà formato dai colleghi Xxxxxxxx, Marini, Orsi, coadiuvati da un membro nomi- nato dal Consiglio di Ammini- strazione Enpacl e da un membro della Federconsulenti.
Nelle varie ed eventuali si è poi fatto cenno alla certificazione di qualità degli studi professio- nali dei consulenti del lavoro, sottolineando la necessità che il Consiglio Nazionale dell’Ordi- ne si attivi quanto prima in tale direzione per l’attuazione di tale progetto.
n. 5 del 31.1.98 73
In un lampo passano le informazioni nei nostri studi.
Proviamo a fermarne qualcuna, indicandone la fonte.
Contiamo così di dare una mano a chi per un attimo si è distratto,
come capita spesso anche a noi.
(studio associato Paoli)
N. | Argomento | Oggetto | Fonte |
11 12 13 14 | Dichiarazione dei redditi Mod. 730 Approvato il nuovo modello Occupazione Misure varie DL n. 4 del 20.1.98 Artigiani e commercianti Associazioni di categoria Presso di loro domiciliazione dei pagamenti contributi Occupazione Pacchetto Treu Ulteriori novità in tema di borse di lavoro | Il Minfin. ha approvato i modelli 730 concernenti la dichiarazione dei redditi da presentare nell’anno ’98 da parte di quei lavoratori (e pensionati) che intendono avvalersi dell’assistenza fiscale da parte dei propri datori di lavoro o da parte dei caf. Approvato anche lo schema dicertificazione (Cud), ex 101, dautilizzarsiper l’attestazionedeiredditi di lavoro dipendente, dell’imponibile preso a base per il calcolo della contribuzione dovuta all’Inps. Si tratta del reddito e dell’imponibile corrisposti nel ’98 (DM del 9.1.98). Per la certificazione dei redditi ’97 era stato già approvato apposito Cud, con DM del 27.10.97. In sintesi: i piani di inserimento professionale (L. 608/96), rivolti ai giovani residenti nelle aree svantaggiate, possono essere impie- gati in imprese del settore industriale operanti in Regioni diverse; in questo caso è prevista la corresponsione al giovane di 800.000 lire quale “indennità aggiuntiva” per rimboso spese di vitto e alloggio. La contribuzione cig edilizia per impiegati e quadri si riduce di 3 punti percentuali. Proroga al 31 dicembre ’98 dell’iscri- zione nelle liste di mobilità dei lavoratori licenziati nelle piccole aziende. Proroga al 31 dicembre ’98 della possibilità di stipulare contratti di solidarietà alle imprese artigiane non rientranti nella cigs, anche con meno di 16 dipendenti. Necessari però l’intervento dei fondi bilaterali istituiti dai contratti collettivi o da contratti territoriali (DL n. 4 del 20.1.98). Circolare Inps (su cui riflettere) che perfeziona l’accordo con le associazioni per la domiciliazione, presso queste, dei pagamenti dei contributi dovuti all’Inps da artigiani e commercianti. Il tutto favorito dall’unificazione delle riscossioni; a partire da maggio, infatti, ci sarà un unico modello di pagamento per i contributi Inps, i tributi all’Erario e alle Regioni. “Poiché spesso – dice l’Inps – questi adempimenti vengono effettuati con sistemi automatizzati dalle associazioni di categoria, si è concordato con le confedera- zioni interessate di attivare” tale nuova procedura. Si prende atto ormai che tali associazioni (abusivamente o no) svolgono attività fiscale, di consulenza lavoro, ecc. (circ. Inps n. 265 del 24.12.97). Non passa giorno che non ci sia qualcosa di nuovo sulle borse lavoro. L’azienda, che non trova giovani borsisti (legge Treu) iscritti alla classe 1B, può avvalersi di giovani iscritti alla classe A del collocamen- to. In nessun caso si può attivare la borsa con un giovane non diplomato. Durante lo svolgimento dello “stage” è possibile sostituire il giovane che ha rinunciato con un altro. Non può esserci invece sostituzione di borsista che usufruisca di periodi di astensione obbli- gatoria per maternità. Le imprese ammesse alle borse non possono attingere a liste di collocamento di province diverse da quelle autoriz- zate. Se un dipendente si è dimesso nei 12 mesi precedenti l’autoriz- zazione e ha fatto abbassare la media annua occupazionale di quell’azienda c’è la revoca dell’eventuale borsa lavoro (msg. Inps n. 4978 del 20.1.98 e msg. Inps n. 4730 del 16.1.98). | “Gazzetta Ufficiale” n. 14 del 19.1.98 “Gazzetta Ufficiale” n. 16 del 21.1.98 “Il Sole” 23.1.98 “Guida normativa” n. 9 del 19.1.98 “Italia Oggi” 17.1.98 “Italia Oggi” 21.1.98 |
74 n. 5 del 31.1.98
Molti colleghi ci sottopongono quesiti che noi giriamo al Centro Studi.
Alcuni vengono superati dall’evoluzione della normativa, mentre ad altri non sappiamo
se è stata data risposta o meno.
Vogliate cortesemente prendere nota di quanto segue:
un’azienda del settore industria metalmeccanica ha applicato in modo errato la normativa contrat- tuale relativa agli aumenti periodici per anzianità. Tale azienda ha operato il calcolo degli aumenti senza tenere conto dei passaggi di categoria dei dipendenti.
Nel rideterminare l’effettivo importo spettante si è applicato quanto previsto nel ccnl di categoria, al momento dell’assegnazione della nuova qualifica azzeramento del numero degli scatti maturati e:
1) per gli impiegati riparte da zero il numero degli scatti da maturare, mentre il 50% di quanto maturato a tale titolo continua ad essere corri- sposto quale somma denominata “importo ex scatti” mentre la restante parte maturata per scatti viene assorbita dall’incremento di retribu- zione (salvo il caso di non capienza in cui la cifra continuerà ad essere corrisposta con voce a parte);
2) per gli operai riparte da zero il numero degli scatti da maturare, mentre l’importo degli scatti maturati sarà parte integrante della nuova retri- buzione tabellare (viene praticamente assorbi- to), eccetto il caso in cui l’importo maturato per scatti sia superiore all’incremento per retribuzio- ne; in tal caso la differenza continua ad essere corrisposta con la dizione “importo ex scatti”.
Nel chiedere conferma sulla corretta applica- zione della norma contrattuale si pone il seguente quesito:
“un dipendente che ha maturato il numero totale di 5 scatti, dopo qualche anno dall’ultimo scatto viene passato di categoria; in tal caso (quindi non in corso di maturazione di scatti) dovrà essere appli- cato quanto sopra oppure, avendo maturato il totale degli scatti, detto meccanismo non trova applicazione?”
Nel ringraziarVi per la conferma che vorrete darmi colgo l’occasione per porgerVi i miei più cordiali saluti.
Xxxxxxxxxx Xxxxxx
Una società, che ha per oggetto l’attività industriale di disinquinamento e recupero prodotti chimici, pre- messo che:
– in data 5.12.1986 presentava all’Inps richiesta di fruizione della fiscalizzazione ai sensi della legge 440 del 31.7.86;
– l’azienda non ha mai fruito di fatto dell’agevolazio- ne, né mai l’Inps di Belluno ha concesso il relativo codice autorizzazione o il disconoscimento del diritto;
– l’azienda, nel ripresentare all’Inps di Belluno richie- sta di fiscalizzazione in data 28.2.97, rilevava che lo stesso aveva erroneamente attribuito all’azien- da il C.S.C. 11804 e non il C.S.C. 11601, creando una incompatibilità tra codice autorizzazione e C.S.C.;
– l’azienda presentava, in data 6.3.97, una visura di certificazione storica attestante che l’oggetto del- l’attività è sempre stato quello di industria manifat- turiera di disinquinamento e recupero di prodotti chimici;
– l’Inps di Belluno, in data 7.3.97, comunicava che con decorrrenza 1.1.92 l’azienda doveva ritenersi inquadrata nel settore industria manifatturiera con
C.S.C. 11601;
ha presentato in data 28.3.97 richiesta di rimborso della fiscalizzazione per il periodo 1.2.92-31.1.97.
L’Inps alla data odierna non ha provveduto al rimborso e da indiscrezioni sappiamo che non ha intenzione di procedere, appellandosi all’art. 3, c. 8, della legge 335 dell’8.8.95 e relativa circolare 263/95. Chiedo pertanto se l’Inps opera in modo corretto, tenuto conto che la norma sopracitata fa riferimento ad una variazione di settore economico e non di classe o di categoria; inoltre, se la prescrizione in questo caso è decennale o quinquennale, tenuto conto delle circolari Inps n. 96 del 4.4.95 e n. 262 del
13.10.95.
In attesa di un riscontro, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.
Xxxxxx Xxxxxxx
n. 5 del 31.1.98 75
DE BERGAMINEA EPISTULA
«Scusate il disturbo,
probabilmente leggere la lettera di un praticante consulente del lavoro è un disturbo, oppure scusate la noia, se leggere la lettera di un praticante può essere una noia.
Mi chiamo Xxxxxxx Xxxxxx e sono, come già detto, un praticante “alpinista” consulente del lavoro, che ha deciso di prendersi la briga di scrivere una lettera. Il motivo è presto detto: spronato dall’epistola del sig. Xxxxx Xxxxxxxxx , cdl doc che saluto e ringrazio per lo spunto datomi, ho deciso di prendere carta e computer al fine di esplicitare al mondodei consulen- ti alcune mie impressioni e pareri su quanto sta succedendo, uscendo così per un attimo dal mio
piccolo marginale “limbo di praticante”.
In quel limbo, dove staziono da qualche anno, si parla spesso di un mondo meraviglioso dove poter approdare dopo aver superato le montagne tibetane degli esami di Stato (stendoun velo pietoso su quanto penso di tali esami), il mondo dei titanici consulenti del lavoro, persone che, come Atlante, stoicamente sostengono il peso di gestire l’amministrazione del personale della maggior parte delle aziende italiane (nda – non sono, per laprecisione, le stesse montagne tibetane che il xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx ormai da tempo dice di voler scalare in cerca del suo guru ispiratore). Il dubbio maggiore che mi sorge, leggendo le migliaia di leggi emanate (in realtà mi limito a leggere solo quelle che di volta in volta sono “costret- to” a prendere in mano, ma suppongo che ce ne siano migliaia dietro l’angolo in attesa di essere lette e studiate), dubbio che il sig. Xxxxxxxxx con la sua lettera ha rafforzato, è che io mi trovi in un limbo in
attesa di entrare nel mondo del “niente”.
Chiedo a voi, abitanti di questo evanescente mon- do, se c’è veramente il niente al di là delle montagne oppure sto scalando per raggiungere qualcosa di reale. Perché se la risposta è che troverò il niente, allora tanto vale che rinunci a fare l’alpinista e salga invece su quella tranquilla barca ribattezzata “cen- tro elaborazione dati” o più amichevolmente ced (ovvio troverò un qualche cortese abitante del mondo
dei cdl disposto a fare da Xxxxxxx o, detto in modo meno altisonante, “da prestanome”).
È triste fare una simile affermazione, lo so bene. O (vocativo) voi abitanti del mondo cdl, è questo che volete? Basta discepoli disposti a scalare le mon- tagne, basta mondo professionale tutelato da una
regina erga omnes , in gergo detta L. 12/79.
Se è questo che volete allora vi propongo, in occasione di una “cena dei consulenti”, un minutodi silenzio e di raccoglimento per i “fu cdl” (si precisa che, per chi volesse partecipare al funerale, presso caaf, sindacati, associazioni industriali si possono trovare ancora dei posti a sedere).
Mostratemi che non è così, mostratemi che l’ob- biettivo che mi sono fino ad oggi prefisso è ancora là e vale la pena di raggiungerlo.
Urlate forte, urlate oltre le montagne, brandite la spada, se lotta deve essere allora lotta sia!!!
E io dal mio piccolo se dovrò combattere combat- terò con voi, e con me credo vi saranno anche gli altri praticanti “alpinisti” (quelli, per intendersi, che hanno preferito corda e ramponi per raggiungere la vetta, e non invece la strada delle grotte e gallerie sotterranee conosciute anche col nome di bustarelle). Ha ragione il sig. Bergamini ; dove sono i
17.000 cdl pronti a scendere nell’arena dei fax e dei telegrammi?
Ma io ci voglio aggiungere qualcosa di mio: e se per caso, oltre ai 17.000 fax e telegrammi, ad ogni busta paga elaborata (o prospetto paga, come ci insegnano a scuola) i 17.000 cdl allegassero una lettera di richiesta di sostegnoda parte dei lavoratori, lettera dacontrofirmare e inviare via fax al Ministero del lavoro, cosa succederebbe?
In attesa di sapere se continuare la scalata o se salire in barca, porgo i miei più cordiali saluti, scusandomi per il disturbo o la noia, fate voi.
XXXXXXX XXXXXX
Treviso
P.S. Io sottoscritto consento, ex L. 675/96 e seg., l’utilizzo dei miei requisiti personali e/o sensibi- li (art. 22) solo alle consulenti giovani e carine per fini consentiti (e non) dalle normali leggi del pudore.»
«Caro collega,
o meglio quasi collega, non so quale professione Ti aspetti dopo aver scalato “le montagne tibetane del- l’esame di Stato”.
Il collega Xxxxxxxxx, consulente del lavoro di vecchia data, parla di un mondo professionale in cui ha vissuto per lungo tempo, nel quale si è trovato bene, che ha contribu- ito a creare e difendere e che evidentemente rimpiange.
➟
76 n. 5 del 31.1.98
Io sono molto più giovane e vivo un’altra realtà profes- sionale, per me ugualmente stimolante e soddisfacente. Non so quale professione o quale realtà professionale
Ti aspetti di trovare una volta superato l’esame; certa- mente non troverai nicchie protette dove poterti sedere a riposare, pago dello sforzo sostenuto: neppure i notai vivono più così la professione. Se è questo che cerchi rinuncia pure sin da subito.
Se, invece, Ti soddisfa una realtà professionale nella quale si deve costantemente studiare, tesi al proprio miglio- ramento continuo, nel continuo confronto con la realtà, in un mondo che ci apprezza per le nostre capacità professionali e che si affida a noi per libera scelta allora continua.
Quando avrai raggiunto il risultato urleremo forte e brandiremo insieme la spada.
Ti ringrazio comunque per la Tua lettera, a tratti anche molto spiritosa, e Ti saluto cordialmente.
XXXXXXX XX XXXXXXXX
Presidente Ancl»
RISO AMARO SULLA RITENUTA
«Xxxx Xxxxxxx, ma come glielo hai detto bene (vedi su “1081” n. 43/ 97)! si potrebbe scherzare parafrasando Xxxxxxxx Xxxx (comico genovese, per chi non sapesse, nella commedia “I manezzi per maià ‘na figgia”). Ma il riso è amaro.
Anch’io, come tanti altri colleghi, suppongo, sono in una situazione simile alla tua. A nulla sono valse numerose e reiterate segnalazioni, proposte, studi, proteste: tutto inascoltato, inutile. E chi se ne frega di questi gatti sparsi.
Basterebbe la legge sulla ritenuta d’acconto, sul sostituto d’imposta a qualificare questo Stato italia- no come una banda di incapaci, inetti, privilegiati e ladroni, sordi a ogni istanza dei cittadini-sudditi, uno Stato che tiene assoggettati i popoli, chegoverna, per sfruttarli come colonie.
Esagerazione? rispondi tu, Xxxxxxx Xxxxxxx, che te ne intendi! rispondiamo noi tutti colleghi che viviamo questa simile situazione vergognosa e umi- liante, oltre che finanziariamente drammatica. Ba- sterà gridare “vergogna!” o implorare “pietà!”, o sarà meglio pensare a un nuovo Stato libero e digni- toso, dove cittadini e “Stato” siano paritari come diritti, doveri e dignità? E non mi si tacci, frettolosa- mente di “antitaliano”. Questo Stato, ormai, non ci sta più nel cuore, non lo sentiamo legittimato a imporci più alcunché, e, d’altra parte, non è che con la forza che questo “mostro” disperato impone le sue leggi e difende le sue privilegiate caste di malaffare (vedi l’uso della polizia allevata razzista contro gli allevatori per la questione delle quote latte), oppure con velate minacce di ritorsione e ricatti stile mafio- so, o con orecchie da mercante e atteggiamenti arro-
ganti di chi ci governa. Non è nemmeno più questio- ne di “destra” o di “sinistra”, ma solo di questo Stato coloniale e sfruttatore, prepotente e illegittimo di per se stesso, chiunque, nel momento, lo diriga. E allora, a fra poco, la “caduta degli dei”, e allora viva la Padania, e allora viva tutti i popoli liberi (che tali vogliono essere), non ci si venga più a ‘contare quella dell’uva. Ubi bene, ibi patria.
Chi ancora esita? Cordialmente.
XXXXXXX XXXXXXX
Xxxxxxx (SV) »
«Caro collega,
riscontro la Tua del 28/11 u.s. che non mi sento di condividere, almeno nelle sue amare conclusioni.
Concordo con te nella denuncia di xxxxxxxxxxx e di soprusi patiti da parte dello Stato, che comunque siamo noi ad eleggere. Diversa è la conclusione: i problemi si affrontano lottando, non abbandonando il campo.
Mi scuserai se non mi unisco al grido “viva la Padania”
ma continuo a gridare “viva l’Italia libera”. Cordialmente.
XXXXXXXXX XXXXXXXXXX
Segretario XX.XX. Ancl»
UP ANCL CONSIGLIO PROVINCIALE DI BRESCIA DELL’ORDINE DEI CDL DI BRESCIA
organizzano due
CONVEGNI DI STUDI
per il giorno martedì 3 febbraio 1998, alle ore 9,30 presso il Centro Congressi Hotel President Xxxxxxxxxx (BS)
sul tema
AUTOLIQUIDAZIONE INAIL 1997/98
Analisi complessiva e illustrazione novità
RELATORI: Dirigenti Inail.
per il giorno mercoledì 4 febbraio 1998
dalle ore 9,00 alle ore 13,00
presso il President Hotel – Roncadelle (BS)
sul tema
I.R.A.P.
I presupposti e l’applicazione della nuova imposta regionale
RELATORE: xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx,
consulente del lavoro, dottore commercialista.
Per informazioni rivolgersi:
UP Ancl e Consiglio Provinciale dell’Ordine dei cdl di Brescia
X.xx Xxxxxxxxx, 42 – Tel. 030/46024 – Fax 030/294754.
n. 5 del 31.1.98 77
Società – Maggiorazione di conguaglio
Abrogazione e nuovo regime del credito d’imposta
to? Esso, anche se non obbliga- torio, offre molti vantaggi al- l’acquirente perché consente di bloccare la casa mentre è in costruzione o mentre si conclu- dono tutti gli accertamenti ne- cessari per procurarsi la som- ma necessaria per l’acquisto. Dopo la firma del compromes- so se una delle due parti non dovesse tenere fede al patto, l’altra può rivolgersi al giudice per chiedere che gli accordi vengano rispettati con conse- guente risarcimento del danno. Se quindi, dopo aver firmato il contratto, si scopre che l’im-
I
l D.Lgs 467 del 18.12.97,
in attuazione della dele- ga di cui all’art. 3, com-
ma 162, della L. 662/96, ha intro- dotto un nuovo sistema di raggua- glio dell’imposta societaria con il credito d’imposta sui dividendi, modificando, in particolare, gli artt. 14 e 105 del Tuir. La nuova norma prevede l’abrogazione del- la maggiorazione di conguaglio, la liberazione delle riserve ancora legate ad essa e il pagamento di un’imposta sostitutiva con la con- cessione al socio di un credito d’imposta sugli utili societari non superiore alle imposte effettiva-
mente assolte dalla società.
Il credito d’imposta viene ri- conosciuto ai soci che percepisca- no utili distribuiti da società di capitali nella misura di 9/16 (pari al 56,25% con aliquota Irpeg del 36% in vigore fino al 1994, ride- terminata ed adeguata al carico fiscale ordinario, con aliquota del 37%, pari al 58,73%) dell’am- montare degli utili che concorro- no a formare il loro reddito impo- nibile ai fini Irpef o Irpeg. Lo scopo è quello di eliminare una doppia imposizione degli utili, sia in capo alla società che ai soci.
mobile non ha le caratteristiche previste dallo stesso, si può ri- fiutare di stipulare il rogito ed ottenere la restituzione del doppio della caparra.
● E a cosa serve la trascrizione dell’atto? Serve a rendere pub- blico il passaggio di proprietà: in pratica se il proprietario ven- de la stessa casa a più persone, acquista la proprietà il primo che trascrive l’atto di vendita. La trascrizione, inoltre, offre una tutela in più contro i rischi di fallimento del venditore poiché dà diritto all’acquirente, colpito da revocatoria fallimentare, di tornare in possesso delle som-
me già versate accordandogli un privilegio speciale sull’im-
Casa – Contratto preliminare
I vantaggi dell’atto, la trascrizione, il costo e il contenuto
mobile, cioè se ci fossero più creditori in attesa di essere pa- gati con il ricavato dell’immo- bile, l’acquirente avrebbe il di- ritto di essere pagato per primo.
● Quanto costa la registrazione
C
on la legge 30 del 1997 anche il “preliminare” può essere trascritto, con-
sentendo all’acquirente dicongela- re la situazione dell’immobile fino alla stipulazione del contratto defi- nitivo, cioè del rogito.
Il contratto preliminare, comu-
nemente chiamato “compromes- so”, non determina ancora il pas- saggio di proprietà della casa ma fa sorgere, per entrambe le parti, l’obbligo di stipulare il rogito, cioè il contratto definitivo.
● Quali sono i vantaggi dell’at-
dell’atto? Il preliminare, intan- to, deve essere redatto in forma pubblica (cioè redatto da un notaio) oppure di scrittura pri- vata autenticata (sempre dal notaio) e va registrato presso l’ufficio del registro pagando
➦
78 n. 5 del 31.1.98
(segue)
l’imposta fissa di £ 250.000; se ci sono acconti scritti sull’atto, si paga il 3% dell’importo e se c’è una caparra confirmatoria si paga lo 0,50%. Per la trascri- zione presso la Conservatoria dei registri immobiliari si paga un’imposta di 250.000 lire più l’imposta di bollo di £ 20.000 sugli originali e sulle copie da depositare. Quando verrà re- datto il rogito finale, tutti que- sti importi verranno scalati dal- l’imposta finale.
Ovviamente c’è poi da pagare la parcella al notaio che dipen- de dalla complessità del caso e che può variare da 500.000 lire a 1 milione circa.
● Quali clausole deve contenere
l’atto? Oltre a riportare le gene- ralità delle due parti, la descri- zione dell’immobile deve essere piùampiapossibileconl’indica- zione dei dati catastali, del nu- mero dei vani, delle cantine, dei box, ecc., e della planimetria. Se l’immobile è in costruzione o da costruire è bene indicare anche le opere da eseguire e il riferi- mento al capitolato. Vanno indi- cati il prezzo e la forma di paga- mento, l’eventuale subordina- zione del pagamento alla data di concessione del prestito, la data di consegna dell’immobile, pre- vedendo eventuali penali per il ritardo, eladichiarazione dapar- te del venditore che l’immobile rispetta le leggi e i regolamenti urbanistici vigenti, che non è gravato da servitù, diritti di terzi o privilegi di imposte.
mica e del territorio.
Con la riforma (inviata al Parla- mento per il necessario parere di merito, che dovrà essere espresso entro il 31 marzo), secondo il Pre- sidente Prodi, “il commerciante potrà vendere tutto quello che vor- rà” poiché nonci sarà piùl’obbligo di chiedere la licenza per l’apertura degli esercizi fino a 300 metri qua- drati di superficie, non sarà neces- sarioche chi vende sia iscritto ad un Albo, saranno introdotte nuove norme di tutela per i consumatori e l’orario sarà più flessibile, determi- nato dall’imprenditore secondo le esigenze del mercato: semplifica- zione burocratica e liberalizzazio- ne, secondo quanto fissato dalla legge Xxxxxxxxx (n. 57/97), oltre che delegificazione (saranno abro- gati 20 provvedimenti tra leggi e regolamenti sul commercio), de- centramento di funzioni agli enti locali (per gli esercizi più grandi sarà sufficiente che il Comune
chieda il parere alla Regione prima
Commercio – Deleghe tributarie
Alle Camere il decreto che liberalizza il commercio
di rilasciare l’autorizzazione).
Il Ministro Xxxxxxx ha così illu- strato la nuova struttura della ri- forma, che si articola in 3 nuove tipologie di esercizi:
● “di vicinato” (fino a 300 mq),
I
l Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 gen- naio ’98 uno schema di
decreto legislativo che provvede al riordino della disciplina del commercio.
In un comunicato stampa della Presidenza (n. 109 del 16.1.98) è detto che “con questa riforma l’Italia, oltre che nella moneta unica, entra nell’Europa del com- mercio”. In particolare, al fine di procedere ad una limitata e gra- duale liberalizzazione del settore, nell’interesse degli operatori e dei consumatori, sono stati ridefiniti, per l’accesso all’attività commer- ciale e per l’esercizio della vendi- ta al dettaglio in sede fissa e sulle
aree pubbliche, le forme speciali di vendita e il regime degli orari e delle vendite straordinarie.
Secondo lo schema governati- vo, il provvedimento prevede l’abolizione dell’obbligo di licen- za per i piccoli esercizi (meno di 300 mq), la soppressione del Rec (il Registro degli esercenti com- merciali) e il blocco, per almeno un anno, dell’apertura di nuovi ipermercati. Il provvedimento, inoltre, riduce da 14 a 2 le tabelle merceologiche suddividendole in “food” e “no food” (alimentari e non) e conferisce a Regioni e Co- muni l’adozione di norme che ten- gano conto delle peculiari caratte- ristiche della realtà socio-econo-
soggetti a comunicazione al Sindaco sulla base di requisiti professionali e morali e di ido- neità dei locali, attenendosi a criteri di gradualità in fase di prima applicazione del decreto;
● “medi” (da 301 a 2.000 mq), soggetti ad autorizzazione co- munale;
● “grandi” (oltre 2.000 mq), sog- getti ad autorizzazione comu- nale accompagnata dal parere vincolante della Regione e- spresso in apposita conferenza dei servizi in seduta pubblica.
Né Confcommercio, né Confe- sercenti sono d’accordo con il Go- verno.
n. 5 del 31.1.98 79
di Xxxxxxxx Xxxxx
consulente del lavoro
Sconcertante elezione
Scusa un momento, disse il capo reparto Xxxxxxx al suo sotto- posto Xxxxxxxxx, se qui c’è un cartello che consente il transito e là c’è il divieto di transito, perché tu passi da quella parte?
Prima di tutto perché è un vecchio divieto, risponde Feli- ciano, e poi perché quella è la strada più corta per entrare nel reparto. Sto in questa azienda da trent’anni, so vita morte e mira- coli, vie e viottoli, non mi vorrai spiegare quale sia la strada più corta per arrivare al reparto.
A questo punto i due si divi- dono, il capo passa per l’itinera- rio consentito, mentre Xxxxxxxxx sceglie la corta ma non arriva prima: un pezzo di cornicione al- lentato dall’ultimo terremoto gli cade addosso ferendolo alla spal- la destra.
Ora lo scenario si sposta al- l’ospedale. Il capo reparto Xxxxx- po è arrivato in questo momento a trovare l’infortunato, con un chi- lo d’aranci. Poi spiega che, per quel che gli risulta, l’Inail non assisterà questo infortunio in quanto di natura elettiva.
Vedendo qualche perplessi- tà in Xxxxxxxxx, gli chiarisce che un rischio è elettivo quando sca-
turisce da una decisione soggetti- va del dipendente. Sei tu, in po- che parole, che te lo sei voluto. Non dovevi scegliere la strada più corta ma quella prestabilita. E perché non pensi che io m’inven- to il tutto, ti leggerò una sentenza (Xxxx. 8269 del 1° settembre
1997).
Vi si dice: “Perché si abbia un infortunio indennizzabile ai sen- si dell’art. 2, DPR n. 1124 del 1965 non è sufficiente che l’atti- vità lavorativa abbia determina- to in capo al lavoratore un ri- schio generico … occorre altresì
che tale rischio non sia elettivo, ossia derivante da una scelta ar- bitraria del lavoratore, il quale crei e affronti volutamente una situazione diversa da quella ine- rente all’attività lavorativa”.
Xxxxxxxxx ha la spalla rotta che gli fa un male del diavolo, in testa ha una grande confusione. Mentre biascica uno spicchio d’arancio si domanda che c’en- trino le elezioni con quel dannato cornicione che per un pelo non l’ha steso morto sul percorso più breve.
80 n. 5 del 31.1.98
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LIVORNO | VENEZIA |
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