L’UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE P E R
CONVENZIONE FRA I COMUNI DI CAMPOGALLIANO, CARPI, NOVI DI MODENA, SOLIERA E
L’UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE P E R
IL TRASFERIMENTO ALL’UNIONE DELLE MATERIE INERENTI L’ASSISTENZA SOCIALE – SANITA’ –CASA
Premesso che:
• con le deliberazioni consiliari di seguito indicate, i Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera, hanno approvato lo Statuto dell’Unione delle Terre d’Argine, costituitasi il 29 maggio 2006:
− Comune di Campogalliano D.C. n.27 del 27/04/2006;
− Comune di Carpi D.C. n.90 del 20/04/2006;
− Comune di Novi di Modena D.C. 18 del 27/04/2006;
− Comune di Soliera D.C. n.28 del 27/04/2006;
• lo Statuto dell’Unione delle Terre d’Argine è stato modificato con deliberazioni dei Consigli comunali dei Comuni di:
− Campogalliano D.C.C. n. 55 del 30/09/2009 (Pubblicato dal 7.10.2009 al 6.11.2009);
− Carpi D.C.C. n.121 del 24.09.2009 (Pubblicato dal 28.09.2009 al 28.10.2009);
− Novi di Modena D.C.C. n.55 del 28.09.2009 (Pubblicato dall'1.10.2009 al 31.10.2009);
− Soliera D.C.C. n.82 del 29.09.2009 (Pubblicato dal 9.10.2009 all’8.11.2009);
− Delibera Consiglio Unione n. 26 del 28.10.2009;
pubblicato sul bollettino ufficiale della regione n. 194 del 19.11.2009 è in vigore dal 8.11.2009;
• lo Statuto dell’Unione delle Terre d’Argine all’articolo 6 prevede che i Comuni possono conferire all’Unione le materie di propria competenza, le materie ad essi delegate, nonché la gestione di servizi pubblici;
• lo stesso articolo 6 dello Statuto dell’Unione delle Terre d’Argine prevede fra le materie che possono essere conferite rispettivamente al comma 1, lettera a, quelle appartenenti all’area “Servizi alla persona e alla Comunita’ ” e che quest’ultima comprende le materie attinenti l’Assistenza Sociale –Sanita’ –Casa;
• l’articolo 7 dello Statuto dell’Unione delle Terre d’Argine prevede che il trasferimento, sia da parte di tutti che da parte di due o più Comuni, si perfeziona con l’approvazione, a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, da parte dei Consigli dei Comuni aderenti, e subito dopo da parte del Consiglio dell’Unione, di uno schema di convenzione, da sottoscrivere formalmente, che deve, in ogni caso, prevedere:
− il contenuto della materia o dei servizi trasferiti;
− la descrizione della regolazione dei rapporti finanziari tra gli Enti coinvolti;
− le forme di consultazione fra gli Enti coinvolti;
− gli eventuali trasferimenti di risorse umane, finanziarie e strumentali;
− l’eventuale durata, nel caso in cui la durata del trasferimento non coincida con quella dell’Unione;
− le modalità di recesso;
• i Consigli Comunali con propri atti deliberativi ai sensi dello Statuto dell’Unione delle Terre d’Argine elencati di seguito, hanno approvato il presente schema di convenzione per il trasferimento all’Unione delle Terre d’Argine delle materie attualmente di propria competenza attinenti l’Assistenza Sociale –Sanita’ –Casa;
− Comune di Campogalliano atto consiliare n. del
− Comune di Carpi atto consiliare n. del
− Comune di Novi di Modena atto consiliare n. del
− Comune di Soliera atto consiliare n. del
• il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ai sensi dello Statuto ha deliberato in tal senso questo stesso schema di convenzione a seguito delle deliberazioni comunali sopraccitate con D.C. n._ del
Tutto ciò premesso
Il giorno presso la sede dell’Unione delle Terre d’Argine
- ………………….. nato a ……………….., il che interviene nel presente atto nella sua
qualità di Presidente dell’Unione delle Terre d’Argine con sede a Carpi, Corso A. Pio 91, in esecuzione di quanto previsto dallo Statuto dell’Unione all’art.7 e dalla D.C.U. n. del
……………..
- ……………………nato a ………………il che interviene nella sua qualità di Sindaco
del Comune di ………… in esecuzione di quanto previsto dalla D.C.C. n. del
…………………..
- …………………. nato a …………………… il , che interviene nella sua qualità di Sindaco
del Comune di ……………. in esecuzione di quanto previsto dalla D.C.C. n del
………………..
- …………………. nato a …………………., il , che interviene nella sua qualità di Sindaco
del Comune di …………………in esecuzione di quanto previsto dalla D.C.C. n del
………………..
- …………………. nata a ………………., il………….. che interviene nella sua qualità di Sindaco del Comune di …………. esecuzione di quanto previsto dalla X.XX. n. …….. del ……………...
STIPULANO
ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 267/2000 e di quanto previsto dallo Statuto dell’Unione
LA PRESENTE CONVENZIONE
ART. 1
Premessa e oggetto della convenzione
1. La premessa costituisce parte integrante e sostanziale della presente convenzione
2. I Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena, Soliera, di seguito indicati per brevità come Comuni o come Comuni conferenti, trasferiscono all’Unione delle Terre d’Argine, di seguito per brevità indicata come Unione, tutte le proprie competenze, funzioni ed attività esercitate in materia di Assistenza Sociale, Sanita,’ Casa,
3. In particolare, a scopo indicativo, sono trasferite all’Unione le attuali competenze comunali riguardanti (elenco indicativo e non esaustivo):
• Attivita’ Assistenziale rivolta agli Anziani:
- Informazione e segretariato sociale;
- Programmazione, coordinamento ed esercizio diretto o in convenzione delle attivita’ relative a :
- Interventi e azioni finalizzate al mantenimento a domicilio di anziani del territorio;
- Raccolta domande, istruttoria per gli inserimenti in Strutture Residenziali e Semiresidenziali e Comunita’ Alloggio per Anziani ;
- Accesso anziani in Strutture Residenziali e Semiresidenziali e Comunita’ Alloggio per Anziani sia definitivi che temporanei di sollievo;
- Attivazione servizi a domicilio: assistenza domiciliare, telesoccorso, pasti, pulizie e trasporti;
- Qualificazione lavoro di cura a domicilio;
- Definizione progetti per l’erogazione di: contributi economici, assegno di cura, assegno per ass. familiari con regolare contratto, buoni mensa, sussidi, contributi di aiuto o rinforzo;
- Attivazione assegni di cura;
- Attivazione U.V.G. per valutazione del livello di non autosufficienza e dimissioni protette in accordo con AUSL
- Interventi rivolti a persone ex lungodegenti O.P. residenti sul territorio
- Progetti di formazione/informazione rivolti ad anziani e loro famigliari
- Richiesta alla nomina dell’amministratore di sostegno
- Trasporto dializzati
- Trasporto anziani dal centro diurno al domicilio e viceversa, da casa protetta o centro diurno a presidi sanitari e viceversa, trasporto utenti sad con difficoltà motorie;
- Mediazione con ACER per utenti morosi in stato di disagio economico e/o sociale
- Partecipazione alle commissioni di accertamento dell’invalidità civile legge regionale n° 4/2008
• Attivita’ Assistenziale rivolta agli Adulti e Handicap :
- Informazione e segretariato sociale;
- Programmazione, coordinamento ed esercizio diretto o in convenzione delle attivita’ relative a:
- centri socio riabilitativi diurni, centro socio riabilitativo residenziale, centro socio occupazionale, servizio di inserimento al lavoro;
- Accesso e inserimenti in Strutture Socio Riabilitative Residenziali, Semiresidenziali anche fuori territorio comunale;
- servizi a domicilio: assistenza domiciliare, pasti, trasporto e pulizie;
- Erogazione di: contributi economici, assegno di cura, assegno per ass. familiari con regolare contratto, buoni mensa, rimborsi invalidi civili accordo Xxxx Xxxxx, borse lavoro, incentivi terapeutici;
- Progetti per il mantenimento al domicilio del disabile: erogazione contributi per adattamento ambiente domestico, consulenze del CAAD distrettuale provinciale, L. 29/97 art.9 e art. 10 ;
- Organizzazione Laboratori di integrazione sociale per Disabili (Matemagica)
- Attivazione percorsi di inserimento Lavorativo (attivita’ occupazionali protette, Fondo sociale europeo, Borsa lavoro, tirocinio formativo) Point Job
- Partecipazione Commissione Unita’ di Valutazione Multidimensionale per certificazione socio-sanitaria
- Servizio di Assistenza alla Persona
- Servizio Educativo Territoriale con percorsi individuali ed in collaborazione con gli istituti scolastici per progetti di alternanza scuola ed extra scuola;
- Gruppi di auto-mutuo aiuto per genitori con figli con handicap a sostegno delle competenze genitoriali
- Interventi e iniziative finalizzati alle famiglie di disabili non ancora entrate nel circuito dei servizi, attraverso attività di informazione, formazione e consulenza ;
- Progetti di formazione-informazione rivolti alle famiglie con disabili a carico;
- Presa in carico di adulti in difficoltà attraverso l’avvio di azioni di mediazione sociale e accompagnamento sul territorio;
- Inserimenti di soggetti fragili nel centro per l’emergenza abitativa
- Progetti a favore di soggetti fragili a contrasto della povertà e dell’esclusione sociale;
- Richiesta nomina dell’amministratore di sostegno
- Partecipazione alle commissioni di accertamento dell’invalidità civile legge regionale n° 4/2008
- Compilazione sezione sociale della scheda in applicazione della legge di riforma del collocamento obbligatorio legge 68/99
- Partecipazione al tavolo degli inserimenti lavorativi istituito dalla Provincia
- Monitoraggio degli interventi in atto e collaborazione con i servizi specialistici AUSL (NPI, SSM, Funzione Handicap)
- Trasporto disabili dai centri semiresidenziali e laboratorio protetto al domicilio e viceversa;
- Mediazione con ACER per utenti morosi in stato di disagio economico e/o sociale
• Attivita’ Assistenziale rivolta ai Minori e Famiglie:
- Informazione e segretariato sociale;
- Programmazione , coordinamento ed esercizio delle attivita’ relative alle funzioni in materia assistenza economica a favore di minori e famiglie con minori:
- Erogazione contributi economici straordinari e sussidi mensili
- Raccolta, istruttoria delle domande e concessione dei sostegni economici ai genitori previsti dalla normativa statale (assegni maternità e ai nuclei familiari,)
- Interventi di mediazione con Acer per utenti morosi ;
- Programmazione, coordinamento ed esercizio delle attivita’ relative alle funzioni in materia di prevenzione del disagio sociale infanzia e adolescenza:
- Centri educativi-ricreativi
- Interventi educativi territoriali per minori in carico al servizio sociale per situazioni di disagio familiare, rischio di devianza, abbandono scolastico;
- Programmazione, coordinamento ed esercizio delle attivita’ relative alle funzioni in materia di tutela dei minori :
- Interventi relativi a procedure e accertamenti delle Autorità Giudiziarie minorile ed ordinaria
- Adozione di provvedimenti urgenti a tutela del minore (art.403 c.c.);
- Gestione dei Provvedimenti delle Autorità Giudiziarie minorile ed ordinaria
- Inserimento di minori e madri con figli in comunità residenziali o semiresidenziali
- Affido familiare
- Adozione di minori italiani e stranieri
- Tutela giuridica dei minori
• Attività a sostegno della genitorialità - Centro per le Famiglie
- Sportello “Informafamiglie&bambini
- Mediazione familiare per genitori separati o in via di separazione
- Consulenza educativa per genitori
- Counseling per la coppia e la famiglia
- Iniziative informative e formative per genitori (cicli di incontri, conferenze, laboratori)
- Gruppi incontro per neo-genitori: Spazio mamme e Dal latte in poi….
- Un anno in famiglia: contributi integrativi per genitori nel primo anno di vita del bambino
• Servizi per la Casa
- Programmazione, coordinamento ed esercizio diretto o in convenzione delle attivita’ relative a :
□ gestione dell’Accordo Quadro e del Contratto di servizio con ACER Modena per la gestione del patrimonio ERP, nelle parti a rilevanza sociale;
□ applicazione dei Regolamenti in materia di ERP (dall’accesso alla gestione);
□ gestione a rilevanza sociale degli alloggi non assogettati all’ERP;
□ Pubblicazione bandi di concorso per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, raccolta domande, istruttoria, stesura graduatorie e procedimenti tecnico-amministrativi per l’assegnazione degli alloggi (sia definitive che provvisorie);
□ supporto e consulenza ad ACER Modena per la gestione degli alloggi e delle attività connesse alla permanenza negli stessi degli assegnatari (mobilità, canoni, decadenze);
□ supporto amministrativo e consulenza agli assegnatari;
□ Pubblicazione bandi di concorso per l’erogazione di contributi economici (regionali e comunali) a sostegno delle spese di affitto, raccolta domande, istruttoria, stesura graduatorie e procedimenti tecnico-amministrativi per l’erogazione dei contributi;
□ gestione dell’Agenzia Sociale per l’Affitto “Affitto casa Garantito” raccolta domande, istruttoria stesura graduatorie e procedimenti per la locazione degli alloggi, in collaborazione con ACER Modena;
□ analisi della domanda, approfondimenti e relazioni sulle condizioni socio-economiche dei richiedenti i benefici economici e gli alloggi di ERP.
□ accompagnamento sociale all’accesso all’alloggio, attraverso il servizio PuntodiMediAzione in collaborazione con ACER Modena e i punti antenna territoriali.
□ consulenza e informazione in materia di emergenza abitativa
□ Partecipazione alle commissioni e tavoli tecnici in materia.
• Centro Servizi per Immigrazione :
- Programmazione, coordinamento ed esercizio diretto o in convenzione delle attivita’ relative a :
- Consulenza agli immigrati;
- mediazione linguistico culturale,
- gestione del Centro di Prima e seconda Accoglienza e dei progetti socio-educativi relativi alle famiglie ed ai singoli che sono inseriti;
- elaborazione dei dati degli stranieri presenti nei Comuni del Distretto e realizzazione di un rapporto annuale.
• Sportello Sociale
− funzioni di supporto al Settore in stretta e costante collaborazione con i referenti e operatori coinvolti, interni ed esterni al Settore ed esterni all’Ente.
− funzioni di servizio ai cittadini (front-office): informazioni, ascolto, orientamento, accompagnamento alla presa in carico;
− Gestione e assegnazione degli appuntamenti con le assistenti sociali del Settore;
− Costante rilevazione dei dati di accesso ai Servizi con produzioni periodiche di relazioni grafiche per analisi e approfondimenti sul bisogno “espresso”.
− Gestione degli Sportelli Specialistici (Punto Cliente INPS, Informahandicap; Bonus Sociali; Microcredito; Affitto Casa Garantito).
− Rilascio Attestazioni ISE/ISEE
− Raccolta, istruttoria, inserimento e gestione delle domande di bonus sociali;
− Applicazione della delibera regionale n.432/08 “Programma per la promozione e lo sviluppo degli Sportelli Sociali”: estensione del sistema di informazione e accesso ai servizi sociali e socio-sanitari:
• Sanita’
- Rilascio Autorizzazione Sanitarie al Funzionamento relative a :
- Strutture Residenziali e Semiresidenziali per Anziani , Handicap, Minori;
- Banca dati delle Strutture Residenziali e Semiresidenziali per Anziani, Handicap, Minori;
- Attivita’ di Vigilanza nelle strutture Residenziali e Semiresidenziali per Anziani, Handicap del territorio e conseguenti adempimenti amministrativi;
- Servizio Amministrativo
- Programmazione, coordinamento ed esercizio delle attivita’ relative a :
- predisposizione proposte bilancio di previsione, variazioni di bilancio e gestione PEG
- redazione atti amministrativi del settore;
- liquidazione fornitori , liquidazione contributi economici del Settore;
- fatturazione a utenti ;
- istruttoria e redazione graduatorie di accesso a strutture semiresidenziali e residenziali per Anziani,
- predisposizione e stipula dei contratti di attivazione dei servizi per anziani e disabili;
- calcolo rette e aggiornamento annuale delle stesse per tutti i servizi erogati;
- Collaborazione nell’elaborazioni dati consuntivi e previsionali a supporto della predisposizione degli elaborati del Piano Sociale di Zona, del Fondo Regionale per la non autosufficienza, del Fondo Sociale Locale e del Fondo Nazionale per la non autosufficienza.;
- Collaborazione nella stesura del Piano Zona distrettuale per la Salute e il benessere Sociale con particolare riferimento alla predisposizione e adozione del Piano attuativo;
- Collaborazione nella predisposizione della Rendicontazione alla Regione dei Fondi di finanziamento;
- Predisposizione dell’indagine consuntivo Spesa sociale dei comuni – ISTAT;
- implementazione del software gestionale dei Servizi Sociali "I Care";
- Funzioni relative alla gestione dei contratti di servizio con i soggetti accreditati transitoriamente, provvisoriamente e in modo definitivo e delle Convenzioni contratto di servizio con ASP;
- Rapporto con AUSL di Modena Distretto di Carpi relativamente agli oneri a rilievo sanitario per i servizi Handicap;
- Microcredito (progetto Fondazione CRC) raccolta domande istruttoria e relativi adempimenti;
- Prestiti sull’onore;
- Raccolta domande, istruttoria e redazione graduatorie e predisposizione atti di assegnazione orti per anziani;
• Supporto alla Protezione Civile
- Funzioni di supporto previste nei piani operativi comunali di Protezione civile.
ART. 2
Modalità di trasferimento ed Organizzazione dei Servizi
1. Il trasferimento all’Unione delle competenze, delle funzioni e delle attività dei Comuni riguardanti le materie oggetto della presente convenzione avviene con decorrenza 1° gennaio 2011 ed ha pari durata a quella dell’Unione delle Terre d’Argine.
2. Da tale data l’Unione assume tutte le competenze, le funzioni e svolge le attività ancora attribuite ai Comuni conferenti, riguardanti le materie oggetto del trasferimento, subentrando agli stessi Comuni negli eventuali rapporti che essi hanno in essere con soggetti terzi inerenti le materie trasferite.
3. Salvo che non risulti piu’ conveniente il subentro dell’Unione, restano in capo ai comuni, che si avvalgono del personale e delle strutture dell’Unione, le attività relative ai progetti finanziati con fondi a destinazione vincolata già accertati e impegnati al momento di decorrenza della presente convenzione. Il dirigente dell’Unione in nome e per conto dei comuni sottoscrive gli atti, le rendicontazioni e quanto altro necessario alla realizzazione del progetto.
4. L’Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività trasferite dai Comuni in materia di Assistenza Sociale Sanita’ dotandosi di una struttura organizzativa propria da definire con delibera della Giunta dell’Unione; con apposita delibera della Giunta dell’Unione può essere definita ed adeguata la singola struttura organizzativa per soddisfare le esigenze emergenti in materia.
5. L’Unione realizza e rende operativa le strutture organizzative di cui al precedente comma, attraverso il trasferimento di personale dai Comuni conferenti all’Unione secondo quanto previsto ed indicato al seguente articolo 3 della presente convenzione.
6. L’Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività trasferite dai Comuni, attraverso risorse economiche proprie o trasferite da altri Enti e quelle trasferite dai Comuni conferenti, secondo quanto previsto ed indicato al seguente articolo 4 della presente convenzione.
7. L’Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività trasferite dai Comuni, utilizzando sedi, strutture, attrezzature, beni strumentali e procedure proprie, di terzi o concesse in uso dai Comuni conferenti, secondo quanto previsto ed indicato al seguente articolo 5 della presente convenzione.
8. Ai sensi dell’articolo 55 dello Statuto dell’Unione e fino alla emanazione di propri atti regolamentari, l’Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività trasferite dai Comuni applicando i regolamenti in vigore presso.le rispettive Amministrazioni
ART. 3
Trasferimento del Personale
1. Ai sensi del comma 3 dell’articolo 45 dello Statuto dell’Unione, tutto il personale dipendente a tempo indeterminato e determinato, impiegato nei Comuni conferenti per corrispondere alle competenze, alle funzioni e per svolgere le attività conferite all’Unione, viene trasferito all’atto della decorrenza del conferimento nel rispetto del D.Lgs. 165 del 2001 e L. 449 del 1997.
2. Il trasferimento organico e definitivo del personale alle dipendenze dell’Unione ha effetto dal 1° gennaio 2011.
3. Al 1° gennaio 2011, tutti i dipendenti dei Comuni già operanti nei servizi trasferiti, ma non in servizio all’atto del trasferimento definitivo, per maternità obbligatoria e/o facoltativa, infortunio, malattia, aspettative, e congedi di qualsiasi tipologia, transitano all’Unione come se fossero in servizio.
4. Il trasferimento all’Unione, con effetto dal 1° gennaio 2011, del personale a tempo indeterminato e a tempo determinato, avviene, per la stessa posizione ricoperta, a parità di inquadramento giuridico ed economico e comporta il trasferimento all’Unione di tutto quanto maturato precedentemente e mantenendo inalterata la scadenza contrattuale prevista all’atto dell’assunzione dal Comune di origine.
5. L’Unione subentra ai Comuni conferenti dal 1° gennaio 2011, nei rapporti derivanti dai contratti di lavoro autonomo, individuali, di natura occasionale o coordinata e continuativa, che questi hanno stipulato con persone per l’esercizio delle proprie competenze, funzioni e per lo svolgimento delle attività inerenti alle materie trasferite.
6. Le Giunte dei Comuni conferenti adottano gli atti necessari per corrispondere a quanto previsto ai punti precedenti dalla presente convenzione. Gli stessi organi provvedono all’adozione degli atti necessari all’Unione per subentrare ai Comuni nei rapporti derivanti dai contratti individuali, di lavoro autonomo, di natura occasionale e Xx.Xx.Xx. correlati al trasferimento delle materie oggetto della presente convenzione.
7. Nei casi in cui il personale che opera nei Comuni conferenti in ruoli attinenti alle materie trasferite, si trovi ad operare contemporaneamente per una parte del suo tempo, anche in altre attività non oggetto dei trasferimenti all’Unione, le Giunte dei Comuni conferenti e dell’Unione provvederanno ad assumere atti che definiscono le modalità con cui tale personale, pur rimanendo alle dipendenze dei singoli Comuni, esercita parte delle proprie attività lavorative per l’Unione, oppure, al contrario, le modalità con cui il personale trasferito all’Unione, continua a dedicare parte della propria attività lavorativa a favore del Comune di origine.
8. Gli atti assunti dalle Giunte dei Comuni conferenti e dall’Unione in materia di messa a disposizione all’Unione del personale attraverso il Comando, oppure riguardanti il suo trasferimento, sono conformi oltre che alle norme vigenti e ai contratti nazionali di lavoro, anche agli accordi decentrati specifici siglati e sottoscritti fra i Comuni, l’Unione e le organizzazioni Sindacali di categoria, sulla base del Protocollo d’Intesa e l’Accordo in materia, già sottoscritti.
Art. 4
Rapporti finanziari fra Comuni ed Unione
1. L’Unione provvede annualmente entro il 30 ottobre, a comunicare ai Comuni conferenti, la proposta adottata dalla propria Giunta del conto economico preventivo relativo all’esercizio delle competenze, delle funzioni e allo svolgimento delle attività trasferite all’Unione, indicando i programmi e gli interventi previsti e la struttura dei flussi finanziari ipotizzati per la copertura dei costi per spese correnti e per spese d’investimento, fra cui quelle che si ipotizza di finanziare con i trasferimenti a carico dei Comuni stessi.
2. L’Unione delibera il proprio bilancio preventivo nei termini previsti, coordinandolo con i bilanci previsionali dei Comuni conferenti, al fine di assicurare, secondo quanto previsto dall’articolo 51 del proprio statuto, la necessaria omogeneità dei rispettivi strumenti finanziari.
3. L’Unione rendiconta periodicamente ed almeno al 31 agosto e 30 ottobre, lo stato di attuazione dei programmi e gli assestamenti da apportare al proprio bilancio, con il fine di coordinare ed omogeneizzare tali risultanze con quelle dei Comuni conferenti.
Le variazioni ai bilanci e agli assestamenti previsionali definiti, che comportano modifiche a quanto precedentemente coordinato con gli stessi strumenti di programmazione finanziaria dei Comuni, devono trovare un nuovo coordinamento con i Comuni conferenti prima d’essere assunti dall’Unione.
4. Trasferimenti
I trasferimenti statali, regionali, provinciali destinati all’esercizio delle competenze, delle funzioni e allo svolgimento delle attività inerenti le materie oggetto della presente convenzione, destinati ai Comuni conferenti, spettano all’Unione dal 1° gennaio 2011, anche nel caso in cui le amministrazioni che attuano il trasferimento emettono successivamente, mandati ancora a favore dei Comuni conferenti.
In questa eventualità i Comuni provvedono a girocontare tali importi all’Unione.
L’Unione utilizza tali trasferimenti nel rispetto dei vincoli di destinazione stabiliti dalle rispettive normative di riferimento.
I trasferimenti, introitati anche in futuro, accertati ed impegnati prima del 1° gennaio 2011, restano in capo ai Comuni conferenti.
5. Proventi
Dal 1° gennaio 2011 l’Unione è titolare di tutti i proventi derivanti dai servizi inerenti le materie trasferite all’Unione oggetto della presente convenzione.
6. Costi di funzionamento
L’Unione sostiene tutti i costi di funzionamento della organizzazione centrale, degli uffici territoriali e delle Unità operative territoriali con cui articola l’esercizio delle competenze, delle funzioni e lo svolgimento delle attività inerenti le materie che i Comuni trasferiscono con la presente convenzione.
Tali costi di funzionamento sono iscritti nel bilancio dell’Unione, dandovi copertura con i trasferimenti specifici per le materie da parte dello Stato, delle regioni, delle province, o da altri soggetti, con i proventi dei servizi erogati e con i trasferimenti richiesti ai Comuni, necessari al pareggio della gestione economica delle materie conferite.
A titolo indicativo i costi di funzionamento si riferiscono a:
- stipendi contributi e ogni altro emolumento dovuto al personale;
- vestiario per il personale;
- corsi di aggiornamento e formazione del personale;
- costi relativi alla manutenzione evolutiva o correttiva dei vari pacchetti applicativi;
- costi relativi alla manutenzione dei mezzi delle strumentazioni tecnico/operative e delle strumentazioni informatiche, delle infrastrutture e degli impianti tecnologici, degli arredi, macchine per ufficio e di ogni altra attrezzatura o mezzo utilizzati;
- carburanti e lubrificanti;
- le assicurazioni dei mezzi e le relative tasse di circolazione;
- costi di manutenzione hardware e software della dotazione informatica, ivi compresa la gestione della sicurezza dei dati e delle reti;
- materiale tecnico, stampati, materiale di cancelleria e altro materiale di consumo, abbonamenti a giornali e riviste ;
- spese postati e altre spese relative alla stampa delle fatture ed inoltro delle medesime agli utenti;
- spese telefoniche e spese per linee dati;
- prestazioni di servizio per le pulizie dei locali e l’acquisto di prodotti di pulizia ;
- manutenzione ordinaria degli immobili e delle strutture;
- contributi diversi;
- spese per utenze degli edifici destinati all’esercizio delle materie trasferite;
- ogni altra spese e trasferimenti direttamente imputabili alle materie trasferite.
I costi di funzionamento delle sedi degli eventuali Uffici Territoriali, restano a carico dei singoli Comuni che trasferiscono le materie.
7. La Giunta dell’Unione per le materie trasferite dalla presente convenzione ed ai sensi dell’articolo 10 dello Statuto, sviluppa gli indirizzi espressi in sede consiliare predisponendo progetti specifici per l’Unione e i territori dei singoli Comuni conferenti, definendo negli atti che li istituiscono o che ne determinano il funzionamento, i criteri per l’attribuzione dei costi spettanti ai Comuni beneficiari, a cui questi corrispondono con equivalenti trasferimenti finanziari all’Unione.
8. Tutti i costi di funzionamento non attribuiti dalla Giunta dell’Unione ai Comuni sulla base dei criteri di ripartizione specifici, che non trovano copertura con altri trasferimenti e proventi, sono coperti da trasferimenti dei Comuni, secondo quanto previsto dal bilancio preventivo e dagli assestamenti in corso di esercizio e determinati sulla base della loro correlazione con le attività e le funzioni svolte in forma associata a favore dei singoli territori.
9. Spese d’Investimento
L’Unione può procedere ad effettuare investimenti sia in beni mobili, arredi, attrezzature, apparecchiature tecniche, dotazioni tecnologiche, infrastrutture di rete, impianti che in beni immobili secondo quanto previsto dal piano degli investimenti (e dal programma delle Opere) approvato nel bilancio previsionale annuale e triennale. Sono comprese tra le spese di investimento anche le spese di manutenzione straordinaria degli immobili, delle strutture, attrezzature, apparecchiature tecniche, dotazioni tecnologiche, infrastrutture di rete, impianti effettuate su beni propri dell’Unione o su beni di terzi tra cui quelli di proprietà dei Comuni e concessi in uso, a qualunque titolo, all’Unione.
Ogni investimento, attribuibile direttamente al territorio di uno dei Comuni sarà finanziato, oltre che con eventuali trasferimenti del Comune interessato o di altri enti pubblici o soggetti terzi, con risorse finanziarie, le cui quote interessi e quote capitale saranno imputate al Comune interessato dall’investimento.
L’investimento può riguardare più Comuni. In questo caso le quote interessi e capitale che risultano dai finanziamenti riguardanti investimenti di cui non è attribuibile una destinazione territoriale coincidente con uno dei Comuni conferenti, sono imputate a tutti i Comuni o a parte d’essi a cui l’investimento è destinato, secondo un riparto definito preventivamente fra i Comuni interessati ed esplicitamente indicato negli atti dell’ Unione che assumono l’investimento.
La titolarità degli investimenti effettuati dall’Unione, rimane in capo all’Unione stessa.
ART. 5
Utilizzo dei beni immobili, mobili e delle attrezzature
1. L’Unione all’atto del trasferimento esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività trasferite oggetto della presente convenzione utilizzando:
a) per l’arco orario necessario, in comodato d’uso gratuito, gli immobili o la porzione d’essi, su cui i Comuni conferenti hanno allocato l’esercizio delle materie conferite;
b) in comodato d’uso gratuito, i beni mobili, gli arredi, le attrezzature, le apparecchiature tecniche, tutte le dotazioni tecnologiche, le infrastrutture di rete, gli impianti ed ogni altro mezzo necessario che i Comuni conferenti hanno destinato all’esercizio delle materie conferite.
2. Il trasferimento all’Unione in comodato d’uso gratuito dei beni di cui alla lettera b) del comma 1 del presente articolo avviene sulla base di verbali di consegna sottoscritti dalle parti interessate. Ai sensi dell’articolo 233 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il dirigente responsabile del SIA delle Terre d’Argine o un sub agente da lui individuato rende il conto della propria gestione come consegnatario di beni ai Comune conferenti.
3. A seguito di specifici atti adottati dagli organi di indirizzo e di governo competenti dei Comuni conferenti e dell’Unione, può essere trasferita all’Unione, a titolo gratuito o a titolo oneroso, la proprietà o altro diritto reale di godimento, sia dei beni mobili, arredi, attrezzature, apparecchiature tecniche, dotazioni tecnologiche, infrastrutture di rete, impianti che dei beni immobili di proprietà dei Comuni, destinati all’esercizio delle materie conferite oggetto della presente convenzione.
4. Salvo diversa decisione assunta dalla Giunta dell’Unione, previa autorizzazione dei Comuni conferenti interessati, tutti i beni concessi in comodato d’uso all’Unione per l’esercizio delle materie conferite, devono essere utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle attività connesse all’esercizio di tali materie.
5. L’Unione può concedere a terzi il godimento di parte dei beni, per attività compatibili e necessarie a raggiungere le finalità connesse alle materie conferite.
6. L’Unione provvede a condurre i beni ricevuti in comodato d’uso gratuito con diligenza e provvede a tutte le spese di gestione dei beni, ad esclusione delle spese per manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili e per l’adeguamento alle norme di sicurezza, che rimangono in capo ai Comuni conferenti. I singoli Comuni conferenti e l’Unione, possono prevedere tramite le delibere di programmazione e le determinazioni degli organi competenti, che gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di adeguamento alle norme di sicurezza, di tutti o di alcuni dei beni concessi in comodato d’uso, vengano effettuati dall’Unione anziché dal Comune conferente; tali spese, attribuibili direttamente al territorio del Comune che ha concesso i beni in comodato d’uso, saranno finanziate, oltre che con eventuali trasferimenti del Comune interessato o di altri enti pubblici o soggetti terzi, con risorse finanziarie, le cui quote interessi e quote capitale saranno imputate al Comune interessato dalla spesa.
7. La copertura assicurativa relativa a danni di ogni natura che dovessero verificarsi per qualsiasi causa ai beni concessi in comodato d’uso dai Comuni all’Unione, è a carico dei Comuni.
Per i server e tutte le attrezzature della “sala macchine” utilizzate a favore di tutti i territori l’Unione rimborsa al Comune di Carpi i costi della polizza.
La copertura assicurativa per danni a terzi ed ai dipendenti a causa dell’utilizzo e della conduzione dei beni concessi in comodato d’uso all’Unione, è a carico dell’Unione.
ART. 6
Durata, Revoca e Recesso
1. In accordo con l’articolo 3 dello Statuto dell’Unione, ogni Comune può recedere unilateralmente dall’Unione. Tale eventualità provoca la contestuale revoca delle competenze, delle funzioni e delle attività inerenti tutte le materie trasferite dal Comune all’Unione.
2. In accordo con l’articolo 7 dello Statuto dell’Unione, ogni Comune, pur non recedendo dall’Unione, può revocare le competenze, le funzioni e le attività inerenti una o più materie precedentemente trasferite all’Unione.
3. Nei due casi precedenti di Recesso o Revoca il Comune revocante ritorna nella piena titolarità delle competenze, delle funzioni e delle attività inerenti le materie precedentemente trasferite all’Unione, nei tempi previsti dallo Statuto dell’Unione. La revoca è esercitata entro il mese di giugno ed ha effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo come previsto dall’articolo 7, comma 4, dello Statuto dell’Unione.
4. La retrocessione delle titolarità delle materie precedentemente conferite comporta il trasferimento al Comune revocante del personale che l’Unione ha assegnato direttamente al territorio del Comune, per l’esercizio delle attività connesse alle materie da retrocedere.
Sulla base di specifici accordi da definire all’atto del Recesso o della Revoca, sono trasferiti dall’Unione al Comune revocante anche la quota parte di personale impegnato in attività attinenti le materie oggetto della retrocessione, non direttamente imputabili al territorio del Comune recedente.
5. Tutti i beni che l’Unione utilizza in comodato d’uso gratuito, tornano in uso al Comune revocante.
Ritornano nella titolarità del Comune revocante anche tutti i beni mobili ed immobili, destinati all’esercizio delle attività revocate, trasferiti gratuitamente dal Comune interessato all’Unione, durante il periodo in cui quest’ultima ha gestito le materie oggetto della revoca.
6. Il Comune revocante acquisisce la piena titolarità dei beni mobili ed immobili risultanti dagli investimenti effettuati dall’Unione, destinati, per le materie retrocesse, esclusivamente al territorio del Comune revocante. In questo caso verranno trasferiti a quest’ultimo anche gli oneri finanziari, sia la parte interessi che capitale, ed ogni altro onere residuo ancora in capo all’Unione, relativo ai beni mobili ed immobili retrocessi.
Le modalità sopra descritte si applicano anche quando i Comuni revocanti sono più di uno, relativamente ai soli investimenti effettuati dall’Unione destinati esclusivamente ai Comuni revocanti per l’esercizio delle materie oggetto della Revoca e localizzati su uno dei territori degli stessi Comuni.
In questo caso la titolarità dei beni e degli oneri di qualsiasi natura derivati ancora in carica all’Unione, viene assunta dal Comune che fra i revocanti interessati dai beni dell’Unione, è designato come Comune Capofila. I Comuni revocanti interessati regolano con apposite convenzioni i rapporti con cui viene esercitata la gestione di tali beni dopo la retrocessione.
7. La titolarità dei beni mobili e immobili, risultanti da investimenti effettuati dall’Unione, non destinati esclusivamente ai territori dei Comuni revocanti per l’esercizio delle materie oggetto della revoca, restano in capo all’Unione che provvederà , se richiesto, a stipulare le necessarie convenzioni con i Comuni interessati alla retrocessione, affinché ne sia consentito la continuità di utilizzo.
8. In caso di scioglimento dell’Unione, ai sensi dell’articolo 2 dello Statuto, le modalità di trasferimento dei beni immobili dall’Unione ai Comuni coincidono con quelle indicate, ai precedenti commi 5 e 6, mentre per il caso previsto al comma 7, le modalità di retrocessione ai Comuni sono definite nell’atto di scioglimento.
9. In caso di scioglimento o revoca dell’Unione o revoca del servizio in oggetto, il personale comandato o trasferito e rassegnato al Comune conferente di provenienza mantenendo i diritti garantiti dall’articolo 31 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Per il personale assunto direttamente dall’Unione sarà applicato l’articolo 25 del CCNL dopo avere, comunque, verificato la disponibilità dei Comuni aderenti all’Unione di una collocazione nella propria pianta organica.
ART. 7
Controversie
1. La risoluzione di eventuali controversie che possono sorgere tra le parti, anche nel caso di difforme e contrastante interpretazione, in merito alla presente convenzione, deve essere ricercata prioritariamente in xxx xxxxxxx.
0. Qualora non si addivenisse alla risoluzione di cui al primo comma, le controversie sono affidate ad un collegio arbitrale composto da tre arbitri:
a) uno nominato dal Comune o Comuni avanzanti contestazioni;
b) il secondo nominato dalla Giunta dell’ Unione;
c) il terzo nominato in comune accordo fra le controparti, ovvero, in difetto, dal Presidente del Tribunale di Modena.
3. Gli arbitri così nominati, giudicano in via amichevole, senza formalità, a parte il rispetto del diritto di contraddittorio.
4. La pronuncia del collegio è definitiva e inappellabile
ART. 8
Rapporti fra i Comuni e l’Unione
1. Le relazioni ed i rapporti fra Unione e Comuni conferenti avvengono sulla base di quanto previsto dallo Statuto e dai conseguenti provvedimenti adottati in merito dagli organi di governo
ART. 9
Norme finali
1. Per tutto quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione si rimanda allo Statuto dell’Unione e alle norme in materia di rapporti fra Enti Locali previste dalle leggi regionali e statali in materia.
Letto approvato e sottoscritto
IL PRESIDENTE DELL’UNIONE
SINDACO DI CAMPOGALLIANO
SINDACO DI CARPI
SINDACO DI NOVI DI MODENA
SINDACO DI SOLIERA
Dato in Carpi, nella sede dell’Unione il …………………………