S E R V I Z I O P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E
S E R V I Z I O P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
D.U.V.R.I.
art. 26 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.
AZIENDA USL DI BOLOGNA
Sede legale: Xxx Xxxxxxxxxxx, 00 00000 - Xxxxxxx
ACCORDO QUADRO PER LAVORI DA ESEGUIRSI SU IMMOBILI IN USO A QUALSIASI TITOLO
ALL'AZIENDA USL DI BOLOGNA
FEBBRAIO 2017
ELABORATO D
INDICE DEGLI ARGOMENTI
Coordinamento della prevenzione 3
Significato di interferenza 3
Descrizione dell’intervento 3
Referenti aziendali AUSL di Bologna 4
Caratteristiche dei presidi dell’azienda USL di Bologna 4
Descrizione dell’attività lavorativa 4
Predisposizione e adeguamento dei piani di sicurezza 5
Coordinamento della prevenzione 5
Descrizione delle modalità di coordinamento 5
Modalità d’accesso/permessi 6
Rispetto dell’utenza 7
Rischi generali 7
Rischi specifici 10
Danni a cose o persone 18
Misure comportamentali ed obblighi per tutti gli autisti esterni 19
Istruzioni per Emergenza Incendio 20
Istruzioni per Operatori addetti alle imprese esterne 21
Misure per l’esodo in emergenza 21
Referenti della Committenza 22
Struttura dell’appalto 22
Referenti per l’Appaltatore/Capogruppo 22
Referenti per le Imprese Mandanti/Esecutrici 22
Coordinamento della prevenzione 23
Rischi 23
Rischi dati dalle attività interferenti 23
Validazione e firma Committente 24
Validazione e firma Impresa Appaltatrice/Capogruppo 24
Validazione e firma Impresa Mandante/Esecutrice 24
Coordinamento della prevenzione
Il Datore di Lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento ed elabora un Documento Unico di Valutazione dei Rischi (D.U.V.R.I.), redatto ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs.81/08 e s.m.i. Tale documento deve essere allegato al contratto di appalto unitamente alle informazioni sui rischi specifici della Azienda USL di Bologna, e dovrà essere utilizzato per informare gli operatori della ditta appaltatrice.
Tale documento indica le misure da adottare per eliminare e, dove non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.
Poiché gli oneri specifici per il singolo contratto attuativo, discendente dall'accordo quadro a cui il presente documento si riferisce, non sono determinabili a priori, essi saranno definiti in fase di progettazione del singolo intervento ed in particolare:
- per quei lavori per i quali è necessaria la nomina del Coordinatore della Sicurezza in corso di Progettazione (di seguito denominato C.S.P.), quest’ultimi vengono determinati dal C.S.P. stesso,
- per interventi non soggetti alla nomina del C.S.P. gli oneri saranno determinati dall'Impresa, in sede di progettazione/preventivazione.
Significato di interferenza
Circostanza dove si verifica un contatto rischioso tra il personale della Committente e quello dell’Appaltatrice o tra il personale di imprese diverse che operano contemporaneamente nella stessa area aziendale con contratti indipendenti. Fra le situazioni rischiose vengono indicati i rischi.
Nel DUVRI, non devono essere riportate le misure per eliminare i rischi propri derivanti dall’attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, ma solo i rischi derivanti dalle interferenze presenti nell’effettuazione della prestazione.
Sono rischi interferenti, per il quale occorre redigere il DUVRI:
⮚ rischi derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di appaltatori diversi;
⮚ rischi immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’appaltatore;
⮚ rischi esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;
⮚ rischi derivanti da modalità di esecuzione particolari (che comportano rischi ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata), richieste esplicitamente dal committente.
Descrizione dell’intervento
Il presente XXXXX è riferito all’accordo quadro di manutenzione per le strutture in uso a qualsiasi titolo all’AUSL di Bologna riportate nel documento “Elenco Presidi”. Le generalità e finalità della convenzione possono succintamente essere riepilogate nell’esigenza che ha la Stazione appaltante di perseguire la funzionalità tecnica dei suddetti presidi, in relazione alle prescrizioni di tutte le norme con particolare riguardo a quelle di sicurezza, ove per sicurezza s’intende sia quella relativa al mantenimento dei parametri ambientali, fissati da norme o dalla regola dell’arte, sia quella intrinseca di edifici, apparecchiature ed impianti, sempre secondo le vigenti norme.
L'impresa aggiudicataria dell'Appalto ha il compito attraverso il complesso ed articolato sistema delle manutenzioni (sia programmata che riparativa) di preservare/normalizzare/migliorare le strutture in parola ed in particolare gli impianti affidati, eseguendo altresì gli interventi di manutenzione su richiesta ed integrativa necessari anche (ma non solo) al perseguimento del suddetto obiettivo, che l'Area Dipartimentale Tecnica richiederà durante il periodo di vita del contratto.
Referenti aziendali AUSL di Bologna
Direttore generale | Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxxx |
Direttore sanitario | Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx |
Direttore amministrativo | Xxxx. Xxxx Xxxxxxx |
Responsabile del Dipartimento Tecnico Patrimoniale | Xxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx |
Responsabile del Procedimento per l'Accordo Quadro | Xxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx |
Responsabile del Procedimento e Responsabile dei Lavori dei contratti attuativi | Saranno definiti per ogni contratto attuativo |
Direttori dei lavori | Saranno definiti per ogni contratto attuativo |
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione | Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx |
Caratteristiche dei presidi dell’azienda USL di Bologna
L’Azienda USL di Bologna comprende 9 Stabilimenti Ospedalieri e 6 Distretti Territoriali (Porretta, Casalecchio, San Xxxxxxx, Bologna, Pianura Est, Pianura Ovest ) in cui sono ubicate le strutture sanitarie quali Poliambulatori, Case della Salute, Centri residenziali, Sedi amministrative, Appartamenti, ecc.
I presidi su cui potranno essere richiesti interventi sono riportati nell'allegato E "Elenco Edifici" alla Convenzione.
Descrizione dell’attività lavorativa
L’attività lavorativa svolta all’interno delle strutture sanitarie è principalmente rivolta alla diagnosi e cura delle malattie dei pazienti.
E’ volta inoltre:
• all’attività di ricerca e sperimentazione,
• alla gestione amministrativa ed al controllo ed indirizzo programmatico delle attività sanitarie, del personale e dei pazienti utenti,
• all’attività tecnica di produzione e manutenzione di beni e servizi di supporto e sostegno delle parti impiantistiche,
• all’attività tecnica di progettazione e manutenzione delle strutture
• al controllo dell’attività tecnica di produzione del calore e del trattamento/purificazione dell’aria
• al controllo e alla manutenzione delle apparecchiature elettromedicali,
• al controllo della produzione e distribuzione interna di beni e servizi per la ristorazione,
• alla acquisizione di beni e materiali di consumo interno,
• al deposito temporaneo e distribuzione ed all’indirizzo e controllo dello smaltimento di rifiuti
Ulteriori informazioni, maggiormente dettagliate, sulla ubicazione delle sedi o dei reparti possono essere desunte dalla descrizione dell’appalto.
Predisposizione e adeguamento dei piani di sicurezza
Per gli interventi per cui non è necessario il Piano di Sicurezza e Coordinamento l’impresa ha l’obbligo di redigere un Piano Sostitutivo di Sicurezza, redatto ai sensi delle leggi vigenti, per quanto attiene le misure da adottare in cantiere per la sicurezza dei lavoratori, degli utenti e degli operatori delle strutture sanitarie, le proprie scelte autonome e le relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori. Il PSS dovrà essere approvato dalla Stazione Appaltante prima dell’inizio delle attività di manutenzione, l’impresa avrà l’obbligo di allegare i singoli POS di ogni subappaltatore, per i lavoratori autonomi il coordinatore redigerà specifico POS da sottoscrivere dal lavoratore.
Nel Piano sostitutivo di sicurezza dovranno essere descritte almeno le fasi lavorative ed i tempi previsti, le macchine o attrezzature, i materiali, le maestranze impiegate e le tecniche lavorative utilizzate al fine di evidenziare le misure tecniche ed organizzative messe in atto per la prevenzione e protezione dai rischi lavorativi. Si farà riferimento alle Norme UNI vigenti in materia, al D.lgs 163/06 art. 131 comma 2 lettera b e al D.Lgs 81/08 Allegato 15.
L’impresa dovrà dimostrare di essere in regola con ogni adempimento di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
A cura del datore di lavoro della ditta appaltatrice deve essere evidenziato il nominativo del dirigente o preposto referente locale eventualmente avente deleghe in materia di sicurezza. Inoltre deve essere indicata ogni misura che organizzativamente e tecnicamente sia ritenuta utile per prevenire e proteggere terzi, la cui presenza potrebbe determinare una interazione negativa con le attività svolte.
I piani di sicurezza prodotti dalle ditte appaltatrici possono essere valutati dal Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale che può richiedere integrazioni ed adeguamenti.
Il piano sostitutivo di sicurezza è considerato dall’Azienda USL di Bologna elemento vincolante relativamente alle attività lavorative da svolgere, alla individuazione delle responsabilità ed all’assunzione degli impegni facenti capo alla tutela della salute di tutti gli operatori impegnati nell’esecuzione dei lavori.
Coordinamento della prevenzione
Il coordinamento esercitato dal datore di lavoro committente (art 26 comma 3 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) sarà svolto dal Dipartimento Tecnico Patrimoniale – Area Dipartimentale Tecnica, in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione e il Dipartimento/Servizio/Reparto oggetto dell’intervento.
Descrizione delle modalità di coordinamento
Il coordinamento svolto dai soggetti citati, avviene tramite la predisposizione di regole e indicazioni nel momento di stesura e formulazione della richiesta d’intervento, nella
valutazione tecnica e di sicurezza degli interventi da eseguire e con la trasmissione del presente documento per la illustrazione generale dei rischi propri e delle modalità organizzative interne.
Seguiranno incontri specifici (vedi voci seguenti) per la messa a punto di particolari interventi organizzativi; questi possono essere identificati come:
• riunioni convocate in caso di insorgenza di problemi (es. modifiche o cambiamenti in corso d’opera, infortuni, danneggiamenti di varia origine e gestione delle emergenze relative ).
• comunicazioni inerenti modifiche organizzative e gestionali dei luoghi di lavoro o delle emergenze (piano di chiamata o piano di emergenza).
Modalità d’accesso/permessi
L’accesso alle zone oggetto d’intervento deve essere sempre preceduto, a cura della Ditta, da puntuale comunicazione da inoltrare ai soggetti referenti l’intervento e ai responsabili dell’attività (es. dirigenti, caposala reparti/divisioni).
Nel caso l’attività sia svolta da una squadra o da un gruppo di lavoratori, nella comunicazione è necessario indicare il preposto di riferimento e possibilmente il numero dei componenti del gruppo o della squadra.
Il personale della ditta esecutrice deve essere identificabile tramite cartellino o tesserino di riconoscimento personale e nominativo che riporti in modo leggibile il nome della ditta, il nome dell’operatore e la qualifica, ciò al fine di una più agevole ed immediata possibilità di riconoscimento e di identificazione da parte dei dirigenti e preposti dell’Azienda USL di Bologna.
Gli accessi normalmente dovranno essere concordati con i responsabili dei luoghi ove si svolgeranno le operazioni lavorative (per evitare eventuali interazioni che possano aggravare i rischi) o secondo le specifiche indicazioni definite al momento della richiesta d’intervento.
Per l’accesso di mezzi motorizzati per il trasporto di beni e materiali (operazioni di carico e scarico) utili all’attività o di macchine operatrici è necessario seguire le regole sulla ordinaria circolazione rispettando la segnaletica interna.
La concessione di specifici permessi per l’accesso o la sosta operativa andrà valutata a cura dell’ufficio responsabile del procedimento.
Barriere architettoniche/presenza di ostacoli
L’attuazione degli interventi non deve creare barriere architettoniche o ostacoli alla percorrenza all’interno degli ambienti e spazi nei presidi della AUSL non assoggettati all’intervento.
Occorre segnalare adeguatamente il percorso alternativo e sicuro per gli utenti.
Attrezzature e materiale dovranno essere collocati in modo tale da non poter costituire inciampo.
Il deposito non dovrà avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga, se ne deve inoltre disporre l’immediata raccolta ed allontanamento al termine delle lavorazioni.
Dispositivi di protezione individuale
Tutti gli operatori delle Ditte esterne dovranno fare uso dei dispositivi di protezione individuale definiti nel proprio documento di valutazione dei rischi; in alcuni casi potranno essere indicati specifici dispositivi di protezione individuale per l’accesso
a luoghi, concordati con il referente aziendale e questi saranno forniti a cura dell’Azienda USL.
Altre norme generali
• E’ fatto divieto, durante i lavori, di utilizzare senza autorizzazione dell’Azienda materiali, biancheria, contenitori di qualsivoglia natura, arredi, attrezzature varie di proprietà AUSL;
• Al termine della prestazione la ditta esecutrice provvede tramite i propri operatori alla asportazione ed allo smaltimento dei materiali residui della lavorazione.
Rispetto dell’utenza
Il personale delle ditte esecutrici è tenuto a seguire le regole di comportamento e di rispetto dell’utenza riportate negli accordi generali.
Nel caso dovessero verificarsi impedimenti di varia natura al normale svolgimento del lavoro si consiglia di fare riferimento ai Dirigenti o Preposti di zona e per segnalare i problemi riscontrati.
I lavoratori delle ditte esecutrici, nello svolgimento delle loro mansioni, dovranno:
• separare con transenne o simili le aree a rischio concordate con il referente aziendale;
• nel caso si provochino danni seguire le procedure relative;
Rischi generali
Rischio elettrico
I rischi principali connessi all’utilizzo dell’elettricità sono identificabili in rischi alle persone per contatto diretto e per contatto indiretto e rischi secondari dovuti ad errato o non conforme utilizzo di parti di impianti elettrici consistenti nella probabilità di innesco incendio degli stessi o di materiali posti nelle immediate vicinanze.
contatto diretto: si intende un contatto con un elemento normalmente in tensione che può determinarsi per:
• rimozione della protezione o involucro
• rimozione dell’isolamento
• lavori o interventi su parti ritenute non in tensione
• riattivazione intempestiva delle parti in tensione precedentemente scollegate
• contatto indiretto: si intende un contatto con un elemento (massa) normalmente non in tensione, ma che per un guasto o difetto di isolamento può andare in tensione per:
• assenza o interruzione del conduttore di protezione o di terra (es.: inserimento forzato di spina “tipo tedesca” nelle prese tradizionali).
• assenza di coordinamento fra impianto di terra e interruttore differenziale e/o magnetotermico.
• assenza di “equipotenzialità” fra le masse metalliche
Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; nonché gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spine destinate unicamente alla loro alimentazione.
Norme precauzionali
Non effettuare mai interventi e/o riparazioni sugli impianti elettrici o sulle macchine se non si è in possesso di conoscenze specifiche o delle caratteristiche di professionalità previste dalla legislazione vigente. Un impianto elettrico o una apparecchiatura definiti sicuri possono, per errato intervento o riparazione, diventare pericolosi. Inoltre la manomissione di un impianto o di un componente fa perdere agli stessi la garanzia del costruttore.
Non effettuare operazioni di pulizia su macchine elettriche con detergenti liquidi nebulizzati o con strofinacci umidi, prima di avere disinserito la spina di alimentazione elettrica. Evitare la dispersione di detergenti all’interno delle macchine.
Non utilizzare componenti elettrici non conformi alle norme. Tutta la sicurezza di un impianto finisce quando si usano utilizzatori elettrici (ad esempio spine, adattatori, prese multiple, prolunghe, lampade portatili, ecc) non rispondenti alle norme; è assolutamente vietato utilizzare adattatori e simili per alimentare apparecchiature elettromedicali.
Non utilizzare componenti elettrici o macchine per scopi non previsti dal costruttore. In questi casi l’uso improprio del componente può generare situazioni di rischio, elettrico o meccanico, non previsti all’atto della sua costruzione.
Non usare apparecchiature elettriche non predisposte, in condizioni di rischio elettrico accresciuto (ad esempio: con le mani bagnate, su pavimenti bagnati o in ambienti umidi).
Non lasciare apparecchiature elettriche (cavi, prolunghe, trapani, ecc.) abbandonate sulle vie di transito: perché, oltre a determinare intralcio o possibilità di caduta di persone, possono essere sottoposte a sollecitazioni meccaniche non previste dal costruttore con conseguenti situazioni di rischio.
Al fine di evitare rischi connessi all’utilizzo di apparecchiature rotte o deteriorate occorre controllare periodicamente lo stato di conservazione delle attrezzature che si usano segnalando i problemi riscontrati. L’uso di componenti elettrici deteriorati (conduttori con isolamento non integro, custodie rotte, connessioni elettriche approssimate, prese e spine spaccate, ecc.) aumenta considerevolmente il rischio di contatti elettrici quindi sarà indispensabile non utilizzare:
• cavi o attrezzature non isolati
• linee o circuiti il cui sezionamento delle parti attive non permette il controllo diretto o sicuro delle parti sezionate.
Le prese a spina di tutti gli utilizzatori devono:
• essere protette contro i contatti diretti
• essere provviste di un dispositivo di trattenuta del cavo
• essere smontabili solo con l’uso di un utensile (es.: cacciavite)
• gli spinotti devono essere trattenuti dal corpo isolante della spina
• le prese non devono permettere l’inserzione unipolare della spina.
Probabilità di innesco incendio a causa di effetti dovuti al surriscaldamento degli impianti o loro parti o guasti elettrici da corto circuito. Questi fattori rientrano nella trattazione che segue relativa al rischio di incendio.
Rischio interruzione fornitura di energia elettrica, gas medicinali, gas e acqua.
Interruzioni dell’energia elettrica, del gas, del funzionamento degli impianti di riscaldamento/climatizzazione, della rete di distribuzione gas medicinali, delle forniture idriche per i servizi e per il funzionamento degli impianti di spegnimento antincendio, andranno sempre concordate con la Direzione lavori, i Dirigenti preposti titolari delle attività presenti nell’edificio dove si interviene.
Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio.
Rischio di incendio
Il sistema organizzativo di cui si è dotata l’Azienda prevede la presenza di lavoratori specificamente formati ed addestrati che agiscono in accordo con procedure specifiche per la prevenzione degli incendi e per la gestione dell’evento (piani per emergenza incendio); esistono pertanto nei reparti/servizi lavoratori che si occupano del controllo/segnalazione, ai Dirigenti e Preposti interni ed a tutti gli altri servizi interessati, di tutte le situazioni che possono comportare un aggravio del rischio d’incendio.
Hanno il compito specifico della gestione della emergenza incendio nonché della gestione delle operazioni di segnalazione dell’evento, di primo intervento per il soccorso agli infortunati o coinvolti e del tentativo di spegnimento dei focolari, di allontanamento/evacuazione delle persone presenti.
Come successivamente messo in evidenza attraverso la esposizione delle procedure, sono i soggetti di riferimento che impartiscono istruzioni od ordini per la gestione dell’emergenza incendio in collaborazione con gli operatori assistenziali e sanitari presenti, fino al momento in cui sopraggiungono i soccorritori (Vigili del fuoco).
Le Ditte sono pertanto invitate ad osservare quanto previsto dal DM 10/3/98 e al Decreto del Ministero dell’Interno del 18/09/02 ed in particolare tutte le possibili misure di tipo organizzativo e gestionale come:
• rispetto dell'ordine e della pulizia;
• controlli sulle misure di sicurezza; predisposizione di un regolamento interno sulle misure di sicurezza da osservare;
• informazione e formazione dei lavoratori.
Piani di emergenza
Sono attualmente predisposti, per le condizioni strutturali ed organizzative esistenti, e sono denominati Piani per emergenza incendio e distinti per ogni struttura dell’Azienda.
Gli operatori delle ditte esecutrici devono seguire le istruzioni riportate nelle schede “chi scopre l’incendio”, “operatori addetti alle imprese esterne”, o impartite dagli addetti alla gestione dell’emergenza di zona.
Rischi specifici
Esposizione ad agenti biologici
All’art 267 comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., si definisce agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni;
Le modalità di esposizione più frequenti agli agenti biologici sono: puntura, taglio, abrasione, contaminazione della mucosa oculare e orale e della cute integra e non, con superfici, oggetti, macchine/attrezzature o sue loro parti.
Modalità comportamentali
• Concordare/Avvertire i Dirigenti e/o Preposti di zona dell’accesso, per gli interventi lavorativi definiti ;
• Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare Dispositivi di Protezione Individuale specifici;
• Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l’uso e comunque senza l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del luogo dell’intervento.
• Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in luoghi e/o avere contatto con attività , persone non previste, al fine di non costituire pericolo o intralcio. Particolare attenzione andrà posta nella esecuzione delle istruzioni relative alla prevenzione incendi, (fare riferimento alla sezione specifica del documento).
• Assicurarsi sempre che le apparecchiature, oggetto di manutenzione, siano state preventivamente sottoposte a pulizia e disinfezione secondo i protocolli in uso presso l’Az. USL di Bologna.
• Adottare le norme igieniche evitando di portarsi le mani alla bocca o agli occhi, mangiare, fumare. Lavarsi le mani dopo aver eseguito il lavoro e dopo aver utilizzato eventuali Dispositivi di protezione individuale, coprire con cerotti o medicazioni apposite eventuali graffi o lesioni cutanee.
Indicazioni in seguito a contaminazioni/lesioni:
In caso di esposizione parenterale (punture, tagli):
• far sanguinare la ferita per qualche istante
• lavare abbondantemente la ferita per qualche minuto con acqua corrente e detergente e/o antisettico efficace verso l’HIV a base di iodio o a base di cloro
In caso di esposizione di cute non integra:
• lavare con acqua corrente e, se disponibile, detergente antisettico
• disinfettare con antisettico efficace verso l’HIV (come sopra)
In caso di esposizione mucosa:
• Lavare con acqua corrente, soluzione fisiologica sterile o acqua sterile per 10-15 Quindi:
• informare il Dirigente o Preposto dell’ UA/UO /Servizio in cui si opera;
• recarsi al pronto soccorso più vicino entro 4 ore;
• applicare tutte le procedure amministrative previste dalla Ditta di appartenenza.
Gestione dei rifiuti
Nell’Azienda USL di Bologna lo smaltimento dei rifiuti avviene in contenitori distinti per codice colore:
AUSL DI BOLOGNA USO CONTENITORI PER RIFIUTI | ||
Rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani Contenitore Bianco e sacco nero Rifiuti che non rientrano nelle tipologie di rifiuto pericoloso (biologico, chimico) e nelle raccolte differenziate. | ||
Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo Tutto il materiale usato e imbibito di materiale biologico (es. sangue, liquido pleurico , liquido amniotico, ecc.) è rifiuto pericoloso a rischio infettivo; le urine e le feci non sono da considerarsi tra i materiali pericolosi se non provenienti da degenti infetti. | ||
Rifiuti sanitari pericolosi a rischio chimico– Citotossici e citostatici contenenti residui di chemioterapici antiblastici | ||
Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo - Taglienti e pungenti | ||
Rifiuti sanitari pericolosi liquidi – Rifiuti chimici Al momento della chiusura si applica l’etichetta “R” e codice C.E.R. con classe di pericolo | ||
Contenitore rigido di colore giallo - Plastica | ||
Contenitore rigido di colore grigio - Vetro | ||
Contenitore rigido di colore azzurro - Carta | ||
Rifiuti Speciali non pericolosi - Farmaci scaduti o inutilizzabili - Farmaci | ||
Toner - Cartuccia dei toner di stampanti |
Rischio da radiazioni ionizzanti
In ambiente sanitario le sorgenti di radiazioni ionizzanti sono rappresentate da apparecchi radiologici per uso diagnostico o terapeutico e da sostanze radioattive anch’esse utilizzate a scopi diagnostici o terapeutici.
I locali dove può essere presente il rischio di assorbimento di radiazioni ionizzanti sono delimitati e contrassegnati con una delle seguenti segnalazioni
ZONA CONTROLLATA
(D.Lgs. 230/95)
Accesso regolamentato
ZONA SORVEGLIATA
(D.Lgs. 230/95)
L’accesso alla ZONA CONTROLLATA è rigorosamente regolamentato in quanto presenta il rischio più elevato. Per accedere in entrambe le zone occorre comunque una esplicita autorizzazione del committente.
La responsabilità della sorveglianza fisica della radioprotezione è affidata all’Esperto Qualificato nominato dall’Azienda USL il quale può fornire particolari prescrizioni da osservare durante la permanenza, per attività lavorative, entro le zone classificate. E’ necessario che prima dell’inizio delle attività nelle zone classificate l’Esperto Qualificato sia messo al corrente sulle funzioni che vi saranno svolte e sul personale adibito al fine di poter predisporre le indicazioni di sicurezza ed eventualmente attivare gli opportuni controlli dosimetrici.
Modalità comportamentali
I lavoratori dovranno comunque sempre attenersi alle Norme Interne di Radioprotezione rese disponibili nei luoghi di lavoro e a quanto specificato all’art.68 del D.Lgs.230/95 e in prticolare devono:
• osservare le disposizioni impartite dal datore di lavoro o dai suoi incaricati, ai fini della protezione individuale e collettiva e della sicurezza, a seconda delle mansioni alle quali sono addetti;
• usare secondo le specifiche istruzioni i dispositivi di sicurezza, i mezzi di protezione e di sorveglianza predisposti o forniti dal datore di lavoro;
• segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza, di protezione e di sorveglianza 12confiname, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza;
• non rimuovere né modificare, senza averne ottenuta l’autorizzazione, i dispositivi, e gli altri mezzi di sicurezza, di segnalazione, di protezione e di misurazione;
• non compiere, di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di loro competenza o che possano compromettere la protezione e la sicurezza;
• controllare la presenza di contaminazione radioattiva personale con gli appositi strumenti in dotazione ai reparti ove questa può verificarsi, e, in caso di riscontro positivo, rivolgersi all’Esperto Qualificato per accertamenti più approfonditi e la determinazione della dose impegnata;
Indicativamente le aree ove possono essere presenti apparecchiature o sorgenti radiogene sono i reparti di radiologia e neuroradiologia, radioterapia e radioterapia metabolica, i laboratori di analisi, la fisica sanitaria, le zone ambulatoriali odontoiatriche dove si utilizzano macchine per radiologia in maniera estemporanea, le medicine nucleari e gli annessi laboratori, ambulatori, sale diagnostiche, camera calda (dove vengono depositate le sorgenti ed i prodotti radioattivi) le aree di recupero dei reflui radioattivi dai trattamenti diagnostici o sanitari.
Rischio nei siti di Risonanza Magnetica
L’installazione ed uso di impianti diagnostici a Risonanza Magnetica (RM) sono regolamentati da specifica legislazione (DPR 08/08/1994 e s.m.i.).
I locali che ospitano questa tipologia di apparecchiature sono caratterizzati dalla presenza costante di un campo magnetico forte (campo magnetico statico), da gradienti di campo magnetico e, durante il funzionamento della macchina, dalla presenza di campi a radiofrequenza.
Nel caso di apparecchiatura a magnete superconduttore all’interno della macchina è presente un serbatoio contenente liquidi criogeni (Elio).
Il sito RM è delimitato e contrassegnato dalle seguenti (o analoghe) segnalazioni:
In queste zone è vietato introdurre materiale ferromagnetico e l'accesso è consentito solo al personale autorizzato o a persone a cui non sono state accertate controindicazioni; l'accesso è vietato a portatori di pacemaker, di protesi con circuiti elettronici, portatori di clips vascolari, preparati metallici intracranici, schegge metalliche situate in prossimità di strutture anatomiche vitali e, in generale, dispositivi attivi o comunque sensibili ai campi magnetici.
I nominativi del personale autorizzato ad accedere liberamente nel sito sono contenuti in un apposito elenco depositato presso i locali RM; per il personale che accede occasionalmente al sito e gli eventuali visitatori o accompagnatori, invece, è prevista la compilazione di uno specifico questionario atto a verificare l’assenza di controindicazioni all’accesso.
Il documento di riferimento per la gestione delle attività all’interno del sito RM è il “Regolamento di Sicurezza”, che contiene le norme comportamentali, la descrizione dell’area RM e le procedure da tenersi nei casi di emergenza.
La zona all’interno del sito interessata da alto valore di campo magnetico (pari o superiore a 0,5 mT) è segnalata mediante linee colorate presenti sul pavimento.
L’attenuazione della gabbia di Xxxxxxx (schermatura presente in genere nelle pareti della sala magnete) è tale da tutelare persone e operatori al di fuori della sala dalle radiofrequenze prodotte dal sistema.
Le operazioni di travaso dei criogeni (Elio liquido) vengono effettuate, previo appuntamento, da personale specializzato delle Ditte fornitrici. Durante tali operazioni viene sospesa l’attività diagnostica.
La figura preposta per tutti gli aspetti tecnici legati alle problematiche tecnico–fisico- ingegneristiche di sicurezza è l’Esperto Responsabile della Sicurezza RM nominato dall’Azienda USL, mentre per gli aspetti medici inerenti l’effettuazione in sicurezza di un corretto esame diagnostico la figura preposta è il medico Responsabile per la sicurezza RM, anch’esso nominato dall’Azienda USL.
Norme di sicurezza generali di Risonanza Magnetica
• Tutti gli operatori devono essere formati sui rischi legati alla presenza campo statico di induzione magnetica, alle onde elettromagnetiche a radiofrequenza, ai gradienti di campo magnetico e ai criogeni;
• L’accesso libero ai locali RM è consentito solo agli operatori autorizzati e al personale incaricato della manutenzione dell’apparecchiatura. Al personale addetto alle pulizie è permesso accedere ai locali della RM per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle loro mansioni, inoltre deve essere opportunamente informato sulle norme comportamentali;
• In assenza del personale addetto, la porta d’ingresso al sito deve essere chiusa a chiave o con chiusura automatizzata. Durante la normale attività, gli accessi devono essere controllati dal personale presente, che diventa responsabile di danni o manomissioni provocati da estranei, nonché dell’accertamento dell’autorizzazione all’ingresso al sito;
• La segnaletica con le indicazioni di pericolo deve sempre essere presente e leggibile;
• Le linee tracciate sul pavimento, corrispondenti ad intensità di Campo Magnetico Statico pari a 200mT, 0,5 mT devono sempre essere visibili;
• Le presenti Norme Interne per la Sicurezza in Risonanza Magnetica devono sempre essere esposte, ben visibili e rese a conoscenza di tutti gli operatori del sito, ciascuno per la sua competenza;
• Nessuna persona deve superare la porta della Sala Magnete (0,5 mT) senza essere stato interrogato secondo le modalità della classe di appartenenza (lavoratore, paziente, accompagnatore, visitatore, volontario, …);
• Come da segnaletica, è tassativamente vietato l’accesso a portatori di pace-maker, impianti attivi, impianti metallici, stimolatori elettrici; inoltre è tassativamente vietata l’introduzione di materiale ferromagnetico mobile, compresi utensili, recipienti, carrelli, barelle. Si ricorda infine che la presenza dell’intenso campo magnetico può provocare danni irreversibili a carte magnetiche, orologi meccanici, nastri magnetici, dischi o altri supporti magnetici.
Rischio chimico
Si può definire rischio chimico qualunque esposizione a sostanze chimiche, siano esse presenti sotto forma di solidi, liquidi, aerosol o vapori.
Il rischio chimico è legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o alla accidentale interazione con lavorazioni che avvengono nelle immediate vicinanze.
Tale rischio risulta molto basso per gli operatori che non devono operare direttamente con sostanze pericolose purché al corrente delle situazioni o sorgenti di rischio.
Le modalità di esposizione più frequenti sono:
• contatto (pelle, occhi), con liquidi, polveri (corrosivi, caustici, solventi)
• inalazione di vapori, aerosol o polveri che si sviluppano o sollevano durante le lavorazioni
• Sono potenziali sorgenti di rischio: i contenitori dei prodotti chimici in origine o
utilizzati per le lavorazioni o lo smaltimento.
Comportamenti generali e precauzioni (procedure, misure o cautele)
• Avvertire Dirigenti o Preposti dei luoghi di lavoro del proprio accesso.
• Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale.
• Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto in cui si opera.
• Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con attività o persone al
fine di non costituire pericolo o intralcio. Particolare attenzione andrà posta nella esecuzione delle istruzioni relativamente alla prevenzione incendi (fare riferimento alla sezione specifica nel documento).
• Applicare le norme igieniche evitando di: portarsi le mani alla bocca o agli occhi, mangiare, fumare. E’ buona norma indossare guanti (specifici) durante le operazioni lavorative, lavarsi le mani dopo aver eseguito il lavoro, coprire con cerotti o medicazioni apposite eventuali graffi o lesioni cutanee.
• Non toccare bottiglie e contenitori vari dei quali non se ne conosca il contenuto e la
sua pericolosità (fare riferimento alle informazioni poste sull’etichetta dei prodotti) e comunque senza l’autorizzazione del responsabile/referente del reparto o servizio.
• Astenersi dal compiere operazioni pericolose in prossimità di recipienti contenenti
sostanze chimiche e comunque all’interno dei laboratori aziendali (fumare, etc.)
Alcune note particolari:
• Se è necessario l'ingresso in laboratorio o in un deposito di sostanze chimiche, accertarsi (mediante informazioni dai responsabili del reparto/servizio) sulla necessità o meno di indossare dispositivi di protezione individuale;
• Se il lavoro che si deve eseguire comporta il contatto con sostanze chimiche si devono indossare i dispositivi individuali di protezione previsti. Indossare sempre i guanti, quando si procede alle pulizie ambientali o al ripristino del materiale utilizzato per le pulizie;
• E’ vietato utilizzare sostanze chimiche presenti presso reparti/ servizi/ divisioni
dell’Azienda senza il preventivo consenso o autorizzazione del Responsabile del reparto/ servizio/ divisione stesso;
• Evitare di innescare reazioni chimiche indesiderate disperdendo/mescolando
prodotti chimici acidi ad esempio acido cloridrico con ipocloriti che danno origine a gas cloro o acidi con sali di zolfo (es. solfuro di sodio o solfuro ferroso) che danno origine al gas acido solfidrico.
Se vi è spandimento di sostanze chimiche procedere come segue:
• segnalare la situazione anomala al preposto di zona, valutare congiuntamente la pericolosità dell’operazione e le misure di protezione da mettere in atto nonché i necessari dispositivi di protezione individuale;
• se possibile ventilare l’ambiente per disperdere gas o vapori accumulati.
• coprire il materiale con inerte (sabbia o adsorbenti sintetici) mai con carta o stracci;
• raccogliere il tutto con una paletta e smaltire immediatamente nei contenitori dei rifiuti pericolosi;
• è vietato utilizzare direttamente le mani per raccogliere questo materiale.
ATTENZIONE
Se dovesse verificarsi un’esposizione accidentale a sostanze chimiche (inalazione di vapori, contatto con le mani o altre parti del corpo, schizzi negli occhi) avvertire il ‘preposto di zona’ ed attivare la seguente procedura
In caso di inalazione di vapori
• allontanare immediatamente l’operatore dalla zona inquinata
• favorire la respirazione di aria pulita anche mediante la respirazione artificiale se necessaria
• accompagnarlo al pronto soccorso
in caso di contatto con parti del corpo
• lavare con abbondante acqua la parte esposta
• togliere gli indumenti inquinati
• in caso di lesioni alla cute, accompagnare l’esposto al pronto soccorso
in caso di contatto con gli occhi
• lavare gli occhi con abbondante acqua corrente
• accompagnarlo al pronto soccorso
N.B. Avvertire il Servizio di Prevenzione e Protezione interno all’indirizzo di posta elettronica xxxxxxxxxxx.xxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxx.xx. Al termine dell’incidente relazionare al preposto di zona e/o al Servizio di Prevenzione e Protezione sull’accaduto.
Rischi da lavorazioni in posizione sopraelevata
Si intende per lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile.
L’accesso ai luoghi sopraelevati dovrà risultare agevole e sicuro predisponendo andatoie, passerelle, scale ed altre idonee attrezzature rispondenti alla normativa vigente sia nell’utilizzo che nel montaggio.
Sarà necessario delimitare la zona sottostante i lavori predisponendo idonea protezione contro la caduta dei materiali dall’alto di qualsiasi genere , evidenziando il tutto mediante apposita cartellonistica.
E’ obbligatorio indossare idonei DPI anticaduta nei lavori in quota che espongono a rischi di caduta dall’alto (presso gronde, cornicioni, tetti, ecc…) o entro cavità (canali, scavi, recipienti, serbatoi ecc.) su muri e nei lavori analoghi quando non sia possibile disporre impalcati di protezione o parapetti.
Nelle lavorazioni da effettuarsi su coperture è vietato transitare o lavorare su coperture in lastre di fibrocemento, su lucernari o su altre strutture non sufficientemente
resistenti, senza avere adottato le appropriate misure atte ad evitare la rottura delle stesse.
In caso di dubbi circa la resistenza delle strutture, delle coperture oggetto di transito passaggio o appoggio, degli infissi, dei parapetti, dei lucernari e quanto altro possa esporre a pericolo di caduta dall’alto, sarà obbligo dell’impresa prima dell’inizio dei lavori contattare il Dipartimento Tecnico Patrimoniale – Area Dipartimentale Tecnica per le verifiche e le prescrizioni del caso da adottare.
Di seguito si indicano le indicazioni da seguire nel caso i lavoratori delle ditte appaltatrici procurino danni a cose o persone:
• informare tempestivamente (a cura del lavoratore o del referente della ditta appaltatrice) i dirigenti e/o preposti dell’Azienda di quell’area lavorativa o il responsabile aziendale incaricato di seguire i lavori oggetto dell’appalto;
• informare chi svolge attività di coordinamento per il datore di lavoro committente.
(esercitato dall'Area Dipartimentale Tecnica in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione e il Dipartimento/Servizio/Reparto oggetto dell’intervento).
Misure comportamentali ed obblighi per tutti gli autisti esterni
Durante l’accesso nelle strutture dell’AUSL di Bologna per effettuare le operazioni di carico e scarico, gli autisti devono fare attenzione ai seguenti fattori di rischio ed attenersi alle seguenti istruzioni:
Nel percorrere le vie di transito ed effettuare le operazioni di carico e scarico occorre tenere conto dei rischi e delle seguenti indicazioni:
1. rispettare quanto previsto dal Codice della Strada;
2. transito di carrelli elevatori e di automezzi in manovra;
3. presenza di carrelli elevatori in operazioni di trasporto carichi o in manovra;
4. transito di mezzi;
5. presenza di materiali collocati nel piazzale;
6. utenti e lavoratori in transito pedonale.
PERCORRENZA DELLE VIE DI TRANSITO – AREE DI CARICO/SCARICO
1. percorrere le vie di transito a PASSO D’UOMO; in modo particolare in corrispondenza dei passaggi pedonali e di tutte le aree di transito (ingresso carrabile del xxxxxxxx xxxxxxx, xxxxx xxxxx xxxxxxx, xxxxxx xx xxxxxxxxx);
0. non sostare in corrispondenza delle vie di transito, delle porte degli edifici e delle uscite di emergenza;
3. rispettare le indicazioni di sosta quando sono presenti.
SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO
1. l’autista deve posizionare l’automezzo secondo le informazioni fornitegli dal referente aziendale e della ditta responsabile della fornitura;
2. è assolutamente vietato per gli autisti accedere all’interno delle strutture aziendali, se non espressamente richiesto nell’appalto;
3. gli autisti movimentano i carichi, se previsto, in collaborazione con gli operatori addetti allo scarico, i quali utilizzano i carrelli elevatori o qualsiasi altra attrezzatura di proprietà dell’AUSL;
4. è vietato sostare nei pressi delle zone operative dei carrelli elevatori ed al di sotto dei carichi sospesi
ACCESSO NELLE STRUTTURE DELL’AUSL DI BOLOGNA
1. L’accesso deve avvenire solo per motivi di lavoro e devono essere seguite le indicazioni specifiche per il tipo di servizio richiesto.
In caso di necessità per l’uso della toilette, si prega di chiedere informazioni agli operatori AUSL presenti.
Istruzioni per Emergenza Incendio
CHIUNQUE SCOPRA UN INCENDIO
OSPEDALI/POLIAMBULATORI/STRUTTURE SANITARIE
DEVE NELL’ORDINE:
CHIAMARE
I VIGILI DEL FUOCO
TEL. 115
COMUNICANDO:
• L’ubicazione e il luogo dell’evento
• Le dimensioni dell’evento
• I dati identificativi di chi trasmette
AVVISARE
L’ADDETTO ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA DELLA STRUTTURA/REPARTO
AVVISARE
IL RESPONSABILE DELLA STRUTTURA/REPARTO
Allertare le persone presenti in zona seguire le indicazioni generali per i visitatori in
caso di incendio
Istruzioni per Operatori addetti alle imprese esterne
(istruzione da attuare in caso di segnalazione o di allarme incendio)
In caso di segnalazione o avviso di allarme il personale appartenente alle imprese esterne, deve:
· mettere in condizioni di sicurezza impianti e attrezzature (es.: disattivare apparecchiature elettriche, spegnere fiamme libere, ecc.)
· rimuovere immediatamente eventuali attrezzature che potrebbero costituire intralcio agli interventi di soccorso (es.: xxxxxxxx, lavapavimenti, scale, macchine, ecc.) e alla movimentazione in generale;
· recarsi all’esterno attraverso l’uscita più vicina senza attraversare (se possibile) la zona dell’evento;
· il più alto in grado, del personale delle imprese, verifica che non vi siano propri collaboratori in pericolo ed effettua il censimento dei propri colleghi.
· a nessuno è consentito rientrare nei locali di lavoro fino a quando il dirigente/preposto di zona dell’emergenza non ha dato il benestare.
· il personale attenderà dal più alto in grado la comunicazione di “cessato pericolo” per l’accesso ai locali.
Misure per l’esodo in emergenza
ESODO VERSO UN LUOGO SICURO ESTERNO
In caso d’emergenza, per non affollare i compartimenti attigui alla zona interessata dall’incendio, gli operatori delle ditte appaltatrici, non coinvolti nella gestione dell’emergenza, devono seguire le indicazioni impartite verso un luogo sicuro esterno della struttura.
Referenti della Committenza
DATA Febbraio 2016 | |
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO | Xxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx |
Firma | |
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AUSL di BOLOGNA | Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx |
Firma |
Struttura dell’appalto
Da completare da parte dell’impresa aggiudicataria dell'appalto
Referenti per l’Appaltatore/Capogruppo
Appaltatore | |
Datore di Lavoro | |
Delegato del datore di lavoro per la sicurezza | |
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione | |
Medico Competente (coordinatore) | |
RLS |
Referenti per le Imprese Mandanti/Esecutrici
Appaltatore | |
Ditta | |
Datore di Lavoro | |
Direttore Tecnico dei Lavori | |
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione |
Coordinamento della prevenzione
Da completare da parte dell’appaltatore
Rischi
Da completare da parte dell’appaltatore
DATA | |
LEGALE RAPPRESENTANTE | |
Firma | |
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE | |
Firma |
Rischi dati dalle attività interferenti
Luoghi e attività svolta dal Committente
Tutti i locali delle strutture sede di intervento.
Attività svolte dall’Appaltatore
• MANUTENZIONE EDILE
• MANUTENZIONE IMPIANTI TERMICI E CONDIZIONAMENTO
• MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI E XXXXXX
• MANUTENZIONE IMPIANTI IDRICO-SANITARI E GAS MEDICALI
• MANUTENZIONE IMPIANTI ELEVATORI
Allegati:
1. Schede valutazioni rischi interferenze
Le parti del documento integrate dall’ appaltatore dovranno essere compilate ed inviate al SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE DELL’AUSL di Bologna entro 15 giorni dal ricevimento all’indirizzo di posta elettronica di trasmissione.
Validazione e firma Committente
DATA | |
DATORE DI LAVORO (Direttore Generale) | Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxxx |
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AUSL di BOLOGNA | Dr. Xxxxxxx Xxxxxx |
Firmato digitalmente per Delega del Datore di Lavoro |
Validazione e firma Impresa Appaltatrice/Capogruppo
DATA | |
DATORE DI LAVORO | |
Firma | |
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE IMPRESA APPALTATRICE | |
Firma |
Validazione e firma Impresa Mandante/Esecutrice
DATA | |
DATORE DI LAVORO | |
Firma | |
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE IMPRESA APPALTATRICE | |
Firma |
DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
ALLEGATO 1
SCHEDE VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENTI
AZIENDA USL DI BOLOGNA
Sede legale :Via Castiglione,29 00000 - Xxxxxxx
IMPRESA:
Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti
D.U.V.R.I.
GRADI DI RISCHIO | ||
Rischio Basso | Rischio Medio | Rischio Alto |
B | M | A |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione edile e infissi | ||||||
Incendio | Innesco accidentale | M | Informazione in merito al piano di emergenza, alle regolamentazioni aziendali in merito ed alle planimetrie dei locali | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio ed eccessivo di materiale - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Adottare le misure di cautela nell'utilizzo di fiamme libere o altri inneschi - Eventualmente nelle lavorazioni a rischio di innesco, dotarsi di estintore a disposizione - Avere nel proprio personale alcuni addetti all'emergenza formati - Informazione dei propri operatori sui contenuti del PE dell'Azienda | - Al momento della attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Gas, vapori e fumi | Inalazione in caso di lavorazione | B | nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati, oppure ventilare il locale - Separazione fisica dei locali in cui si svolgono le attività con le aree dove si svolgono o in comunicazione con attività dell'azienda. - Interazione con SERVIZIO TECNICO per valutare se escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Polveri e nebbie | Inalazione in caso di lavorazione | B | nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati o ventilare il locale - - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento - Interazione con SERVIZIO TECNICO per valutare se escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Agenti Biologici | Contatto accidentale o contaminazione con materiale biologico a rischio | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Informazione - Accordo sulle modalità di accesso con i responsabili di zona | - Al momento dellla attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Rumore | Superamento dei livelli di rumore previsti dalla normativa a seguito di utilizzo di attrezzature | B | nessuna | - Adottare tutte le misure e cautele adeguate atte a ridurre al minimo il rumore - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ed i tempi di esecuzione degli interventi | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione edile e infissi | ||||||
Radiazioni non Ionizzanti | Esposizone accidentale a radiazioni non ionizzanti a seguito di interventi | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali, in particolare per presidiare l'accesso con materiali metallici ferrosi. | Al momento dell'intervento | |
Radiazioni Ionizzanti | Esposizone accidentale a radiazioni ionizzanti a seguito di interventi | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio - Attivazione dell'Esperto Qualificato per le misure di protezione idonee | - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali | Al momento dell'intervento | |
Agenti chimici | Contatto accidentale, contaminazione o inalazione con sostanze pericolose utilizzate | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Informazione - Conoscenza della procedura aziendale sugli sversamenti accidentali - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Utilizzo di cautele nell'uso di prodotti pericolosi e di generazione d'inneschi in presenza di infiammabili- Uso dei DPI specificati nel PS | - Al momento dellla attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Ambienti Posti di lavoro Passaggio | Xxxxx conseguenti a cadute o incidenti | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alla movimentazione di materiali - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento | |
Rischi da lavorazioni in posizione sopraelevata | Xxxxx conseguenti a cadute | M | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alle cadute dall'alto, accordo con i responsabili di zona per l'accesso e la conoscenza del luogo dell'intervento | Al momento dell'intervento | |
Caduta di materiale dall'alto | Danni conseguenti a cadute di materiale | B | nessuna | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio di materiale in altezza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento | |
Macchine Attrezzature Impianti | urti, schiacciamenti generati nel transito o nel deposito | B | nessuna | - Delimitazione e/ o separazione e segnalazione dell' area di intervento. Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Allontanare i soggetti non pertinenti l'attività | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione impianti idrico-sanitari e gas medicali | ||||||
Incendio | Innesco accidentale | M | Informazione in merito al piano di emergenza, alle regolamentazioni aziendali in merito ed alle planimetrie dei locali | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio ed eccessivo di materiale - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Adottare le misure di cautela nell'utilizzo di fiamme libere o altri inneschi - Eventualmente nelle lavorazioni a rischio di innesco, dotarsi di estintore a disposizione - Avere nel proprio personale alcuni addetti all'emergenza formati - Informazione dei propri operatori sui contenuti del PE dell'Azienda | - Al momento della attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Gas, vapori e fumi | Inalazione in caso di lavorazione | B | nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati, oppure ventilare il locale - Separazione fisica dei locali in cui si svolgono le attività di manutenzione, dalle aree dove si svolgono attività dell'azienda o con queste comunicanti. - Interazione con SERVIZIO TECNICO per valutare se escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Polveri e nebbie | Inalazione in caso di lavorazione | B | nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati o ventilare il locale - - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento - Interazione con SERVIZIO TECNICO per valutare se escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Agenti Biologici | Contatto accidentale o contaminazione con materiale biologico a rischio | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Informazione - Accordo sulle modalità di accesso con i responsabili di zona | - Al momento dellla attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Rumore | Superamento dei livelli di rumore previsti dalla normativa a seguito di utilizzo di attrezzature | B | nessuna | - Adottare tutte le misure e cautele adeguate atte a ridurre al minimo il rumore - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ed i tempi di esecuzione degli interventi | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione impianti idrico-sanitari e gas medicali | ||||||
Radiazioni non Ionizzanti | Esposizone accidentale a radiazioni non ionizzanti a seguito di interventi | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali, in particolare per presidiare l'accesso con materiali metallici ferrosi. | Al momento dell'intervento | |
Radiazioni Ionizzanti | Esposizone accidentale a radiazioni ionizzanti a seguito di interventi | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio - Attivazione dell'Esperto Qualificato per le misure di protezione idonee | - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali | Al momento dell'intervento | |
Agenti chimici | Contatto accidentale, contaminazione o inalazione con sostanze pericolose utilizzate | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Informazione - Conoscenza della procedura aziendale sugli sversamenti accidentali - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Utilizzo di cautele nell'uso di prodotti pericolosi e di generazione d'inneschi in presenza di infiammabili- Uso dei DPI specificati nel PS | - Al momento dellla attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Ambienti Posti di lavoro Passaggio | Xxxxx conseguenti a cadute o incidenti | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alla movimentazione di materiali - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento | |
Caduta di materiale dall'alto | Danni conseguenti a cadute di materiale | B | nessuna | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio di materiale in altezza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento | |
Macchine Attrezzature Impianti | urti, schiacciamenti generati nel transito o nel deposito temporaneo | B | nessuna | - Delimitazione e/ o separazione e segnalazione dell' area di intervento. Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Allontanare i soggetti non pertinenti l'attività | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione impianti termici e condizionamento | ||||||
Incendio | Innesco accidentale | M | Informazione in merito al piano di emergenza, alle regolamentazioni aziendali in merito ed alle planimetrie dei locali | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio ed eccessivo di materiale - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Adottare le misure di cautela nell'utilizzo di fiamme libere o altri inneschi - Eventualmente nelle lavorazioni a rischio di innesco, dotarsi di estintore a disposizione - Avere nel proprio personale alcuni addetti all'emergenza formati - Informazione dei propri operatori sui contenuti del PE dell'Azienda | - Al momento della attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Gas, vapori e fumi | Inalazione in caso di lavorazione | B | nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati, oppure ventilare il locale - Separazione fisica dei locali in cui si svolgono le attività di manutenzione, dalle aree dove si svolgono attività dell'azienda o con queste comunicanti. - Interazione con SERVIZIO TECNICO per valutare se escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Polveri e nebbie | Inalazione in caso di lavorazione | B | nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati o ventilare il locale - - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento - Interazione con SERVIZIO TECNICO per valutare se escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Agenti Biologici | Contatto accidentale o contaminazione con materiale biologico a rischio | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Informazione - Accordo sulle modalità di accesso con i responsabili di zona | - Al momento dellla attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Rumore | Superamento dei livelli di rumore previsti dalla normativa a seguito di utilizzo di attrezzature | B | nessuna | - Adottare tutte le misure e cautele adeguate atte a ridurre al minimo il rumore - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ed i tempi di esecuzione degli interventi | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione impianti termici e condizionamento | ||||||
Radiazioni non Ionizzanti | Esposizone accidentale a radiazioni non ionizzanti a seguito di interventi | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali, in particolare per presidiare l'accesso con materiali metallici ferrosi. | Al momento dell'intervento | |
Radiazioni Ionizzanti | Esposizone accidentale a radiazioni ionizzanti a seguito di interventi | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio - Attivazione dell'Esperto Qualificato per le misure di protezione idonee | - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali | Al momento dell'intervento | |
Agenti chimici | Contatto accidentale, contaminazione o inalazione con sostanze pericolose utilizzate | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Informazione - Conoscenza della procedura aziendale sugli sversamenti accidentali - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Utilizzo di cautele nell'uso di prodotti pericolosi e di generazione d'inneschi in presenza di infiammabili- Uso dei DPI specificati nel PS | - Al momento dellla attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Ambienti Posti di lavoro Passaggio | Xxxxx conseguenti a cadute o incidenti | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alla movimentazione di materiali - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento | |
Caduta di materiale dall'alto | Danni conseguenti a cadute di materiale | B | nessuna | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio di materiale in altezza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento | |
Macchine Attrezzature Impianti | urti, schiacciamenti generati nel transito o nel deposito | B | nessuna | - Delimitazione e/ o separazione e segnalazione dell' area di intervento. Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Allontanare i soggetti non pertinenti l'attività | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione impianti elettrici e speciali | ||||||
Incendio | Innesco accidentale | M | Informazione in merito al piano di emergenza, alle regolamentazioni aziendali in merito ed alle planimetrie dei locali | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio ed eccessivo di materiale - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Adottare le misure di cautela nell'utilizzo di fiamme libere o altri inneschi - Eventualmente nelle lavorazioni a rischio di innesco, dotarsi di estintore a disposizione - Avere nel proprio personale alcuni addetti all'emergenza formati - Informazione dei propri operatori sui contenuti del PE dell'Azienda | - Al momento della attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Gas, vapori e fumi | Inalazione in caso di lavorazione | B | nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati, oppure ventilare il locale - Separazione fisica dei locali in cui si svolgono le attività di manutenzione, dalle aree dove si svolgono attività dell'azienda o con queste comunicanti. - Interazione con SERVIZIO TECNICO per valutare se escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Polveri e nebbie | Inalazione in caso di lavorazione | B | nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati o ventilare il locale - - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento - Interazione con SERVIZIO TECNICO per valutare se escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Agenti Biologici | Contatto accidentale o contaminazione con materiale biologico a rischio | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Informazione - Accordo sulle modalità di accesso con i responsabili di zona | - Al momento dellla attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Rumore | Superamento dei livelli di rumore previsti dalla normativa a seguito di utilizzo di attrezzature | B | nessuna | - Adottare tutte le misure e cautele adeguate atte a ridurre al minimo il rumore - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ed i tempi di esecuzione degli interventi | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione impianti elettrici e speciali | ||||||
Radiazioni non Ionizzanti | Esposizone accidentale a radiazioni non ionizzanti a seguito di interventi | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali, in particolare per presidiare l'accesso con materiali metallici ferrosi. | Al momento dell'intervento | |
Radiazioni Ionizzanti | Esposizone accidentale a radiazioni ionizzanti a seguito di interventi | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio - Attivazione dell'Esperto Qualificato per le misure di protezione idonee | - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali | Al momento dell'intervento | |
Agenti chimici | Contatto accidentale, contaminazione o inalazione con sostanze pericolose utilizzate | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Informazione - Conoscenza della procedura aziendale sugli sversamenti accidentali - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Utilizzo di cautele nell'uso di prodotti pericolosi e di generazione d'inneschi in presenza di infiammabili- Uso dei DPI specificati nel PS | - Al momento dellla attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Ambienti Posti di lavoro Passaggio | Xxxxx conseguenti a cadute o incidenti | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | - Cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alla movimentazione di materiali - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento | |
Caduta di materiale dall'alto | Danni conseguenti a cadute di materiale | B | nessuna | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio di materiale in altezza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento | |
Macchine Attrezzature Impianti | urti, schiacciamenti generati nel transito o nel deposito | B | nessuna | - Delimitazione e/ o separazione e segnalazione dell' area di intervento. Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Allontanare i soggetti non pertinenti l'attività | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione impianti elevatori | ||||||
Incendio | Innesco accidentale | M | Informazione in merito al piano di emergenza, alle regolamentazioni aziendali in merito ed alle planimetrie dei locali | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio ed eccessivo di materiale - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Adottare le misure di cautela nell'utilizzo di fiamme libere o altri inneschi - Eventualmente nelle lavorazioni a rischio di innesco, dotarsi di estintore a disposizione - Avere nel proprio personale alcuni addetti all'emergenza formati - Informazione dei propri operatori sui contenuti del PE dell'Azienda | - Al momento della attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | |
Gas, vapori e fumi | Inalazione in caso di lavorazione | B | Nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati, oppure ventilare il locale - Separazione fisica dei locali in cui si svolgono le attività di manutenzione, dalle aree dove si svolgono attività dell'azienda o con queste comunicanti. - Interazione con SERVIZIO TECNICO per escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Polveri e nebbie | Inalazione in caso di lavorazione | B | Nessuna | - Informazione agli operatori sugli interventi da attuare in caso di emergenza - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Prevedere, se necessari, adeguati sistemi di ventilazione o di aspirazione localizzati o ventilare il locale - - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento - Interazione con SERVIZIO TECNICO per escludere temporaneamente i rilevatori di fumo | Al momento dell'intervento | |
Rumore | Superamento dei livelli di rumore previsti dalla normativa a seguito di utilizzo di attrezzature | B | Nessuna | - Adottare tutte le misure e cautele adeguate atte a ridurre al minimo il rumore - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso per gli interventi | Al momento dell'intervento | |
Organizzazione del Lavoro | Disagio, Intralcio alla regolare attività di trasferimento tra i vari piani | B | Informazioni relative all'organizzazione legata all'utilizzo degli impianti elevatori | - Opportune informazioni e accordi con i responsabili di zona per l'accesso - Interdire l'uso dell'impianto applicando opportuna segnaletica di avvertimento | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Manutenzione impianti elevatori | ||||||
Ambienti Posti di lavoro Passaggio | Danni conseguenti a cadute o incidenti | B | Nessuna | - Delimitazione e segnalazione dell' area di intervento - Cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alla movimentazione di materiale e attrezzature - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento | |
Macchine Attrezzature Impianti | Inconvenienti derivanti da utilizzo di attrezzature e impianti. | B | Nessuna | - Delimitazione e segnalazione dell' area di intervento - Cautele adeguate per ridurre o eliminare il rischio legato all' utilizzo di attrezzature e impianti. - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso | Al momento dell'intervento |
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico del Committente | Misure di tutela a carico della Ditta appaltatrice | Tempi |
Pulizia di ambienti | ||||||
Incendio | Innesco accidentale di fiamma | M | Informazione in merito al piano di emergenza, alle regolamentazioni aziendali in merito ed alle planimetrie dei locali | - Delimitazione e/o separazione e segnalazione dell' area di intervento. - Evitare stoccaggio improprio ed eccessivo di materiale - Accordo con i responsabili di zona per l'accesso - Adottare le misure di cautela nell'utilizzo di fiamme libere o altri inneschi - Eventualmente nelle lavorazioni a rischio di innesco, dotarsi di estintore a disposizione - Avere nel proprio personale alcuni addetti all'emergenza formati - Informazione dei propri operatori sui contenuti del PE dell'Azienda | - Al momento della attivazione del contratto di appalto - al momento degli interventi | |
agenti chimici | utilizzo, sversamento accidentale | B | nessuna | - Informazione - Utilizzo di idoneo materiale assorbente in caso di sversamento - Opportune informazioni e accordo con i responsabili di zona per gestire eventuali interferenze delle attività. evitare miscelazioni accidentali di prodotti che sviluppano gas o vapori nocivi o tossici. | - Al momento dell'intervento | |
gas vapori e fumi | sviluppo di reazioni chimiche non controllate | nessuna | Evitare miscelazioni accidentali di prodotti che sviluppano gas o vapori nocivi o tossici. Avvisare i soggetti delle aree confinanti per la gestione dell'emergenza | - Al momento dell'intervento | ||
Ambienti Posti di lavoro Passaggio | ingombro delle vie di esodo e delle uscite | B | informazione in merito alle regolamentazioni aziendali | - Adottare misure e cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alla movimentazione di materiale e attrezzature - Opportune informazioni e accordo con i responsabili di zona per gestire eventuali interferenze delle attività | Al momento dell'intervento | |
Macchine Attrezzature Impianti | urti, schiacciamenti generati nel transito | B | nessuna | - Delimitazione e/ o separazione e segnalazione dell'area di intervento. - Opportune informazioni e accordo con i responsabili di zona per gestire eventuali interferenze delle attività | Al momento dell'intervento |