IPOTESI DI ACCORDO
IPOTESI DI ACCORDO
Il giorno 14 maggio 2014, a Mestre, si sono incontrati:
il Gruppo Electrolux Italia, costituito dalle Società Electrolux Italia S.p.A., Electrolux Professional S.p.A., Electrolux Logistics Italy S.p.A. ed Electrolux Appliances S.p.A., rappresentato da Xxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxx, con l’assistenza dell’Unione Industriali di Treviso rappresentata da Xxxxxxxxxx Xxxxx e dell’Unione Industriali di Pordenone rappresentata da Xxxxxxxx Xxx Xxx;
e
le Segreterie nazionali e provinciali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, rappresentate da Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxx, Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, in una con le r.s.u. degli stabilimenti del Gruppo Electrolux di Forlì, Porcia, Susegana e Solaro, mediante il Coordinamento delle r.s.u. del Gruppo Electrolux, come da sottoscrizione,
Premesso che
- il 31 marzo 2011 e il 30 marzo 2012 il Gruppo Electrolux Italia aveva sottoscritto con le OO.SS.LL. Fim, Fiom e Uilm e il Coordinamento delle
r.s.u. del Gruppo, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, Accordi nei quali indicava i pilastri della strategia del Gruppo Electrolux a livello globale, e per l’Italia e gli obiettivi per il medio periodo;
- gli Accordi in questione recepivano e rilanciavano significativi processi riorganizzativi delle realtà italiane della produzione degli elettrodomestici funzionali, mediante la focalizzazione sulla produzione del segmento medio e alto di gamma (soprattutto Built-in), al miglioramento della competitività e in una prospettiva di tutela dei livelli occupazionali, e al tempo stesso individuavano le fondamentali caratteristiche delle missioni produttive dei siti;
- i processi di riorganizzazione e focalizzazione in questione, adottati su tutto il perimetro industriale italiano Electrolux dell’elettrodomestico, avevano
consentito di affrontare tempestivamente e con maggiore dinamicità e sostenibilità una condizione di forte appesantimento dello scenario competitivo globale;
- in particolare, la prospettiva strategica indicata si inseriva in una condizione di mercato che continuava e continua a presentare caratteri di alta discontinuità e volatilità, con una crescita nei mercati emergenti del Far East (Cina e India), del Medio Oriente, dell’Africa e dell’area doganale russa, mentre per l’Europa Occidentale, si prevedeva una sostanziale stabilità;
- a fronte di quanto sopra, tuttavia, veniva sottolineato come il panorama e il contesto competitivo di riferimento continuavano a essere caratterizzati da profonde discontinuità e criticità rispetto agli scenari degli Accordi citati e sono tuttora caratterizzati da turbolenze e debolezze rilevanti, ovvero da:
a. una domanda commerciale che ha subito un ulteriore drastico calo e che nel medio termine non è prevedibile sia soggetta ad alcuna ripresa significativa;
b. il crescente eccesso di offerta, con nuove capacità produttive da paesi a basso costo del lavoro (particolarmente coreani e turchi) e dunque una sempre più forte pressione sui prezzi;
c. un continuo e accelerato spostamento della domanda e dell’offerta verso prodotti a basso prezzo, con compressione dei margini e relativo deterioramento del mix di prodotto e dunque deterioramento del posizionamento di alcuni segmenti medio alti di gamma;
d. aree con maggiore potenziale di sostenibilità: nei segmenti con valore aggiunto in grado di remunerare gli investimenti (almeno nei paesi occidentali) si confermano nell’area dell’Incasso e, per le lavabiancheria, nei segmenti medio alti di gamma;
- le parti avevano condiviso la necessità di portare a compimento il riallineamento strategico negli stabilimenti di Forlì, Susegana, Solaro e Porcia, così come individuato negli Accordi di Gruppo e mediante l’utilizzo della C.I.G.S., tanto per la parte industriale, quanto per quella relativa al Piano di gestione delle eccedenze, richiamando l’attenzione sulla necessità che il Piano sociale aggiornasse le sue dinamiche operative e gestionali in maniera tale da evitare impatti negativi sugli standard competitivi degli stabilimenti del Gruppo, con particolare riferimento agli effetti diretti e indiretti della Cassa Integrazione sul costo del lavoro, rendendo sostenibile così il ricorso agli ammortizzatori sociali;
- nel corso dei confronti svoltisi già dall’inizio del 2013, e in particolare dall’analisi dei Piani sociali, era emersa la difficoltà di una piena
implementazione delle attività di politica attiva del lavoro e di outplacement, a fronte di una condizione del mercato del lavoro particolarmente critica, che ha comportato una non sufficiente diminuzione del numero delle eccedenze individuate negli stabilimenti;
- l’azienda, sempre nel corso del 2013 e in occasione del confronto relativo all’implementazione dei contratti di solidarietà, aveva ampiamente illustrato come in una condizione di mercati stagnanti e di volumi complessivi in contrazione fosse necessario, in una visione puramente difensiva dei volumi attualmente previsti per le fabbriche italiane, attuare azioni di miglioramento continuo delle performance relative all’efficienza e produttività, incluse quelle azioni relative a un migliore equilibrio tra attività interne e attività esterne (i.e buy vs make) che l’Azienda intendeva implementare nel corso del 2013 e 2014. L’Azienda aveva anche sottolineato tali azioni come funzionali all’obiettivo minimo e necessario di mantenimento di standard competitivi capaci di difendere le produzioni ‘italiane’ dalla competizione internazionale, evitando di incorrere in ulteriori perdite di competitività e ulteriore erosione dei volumi venduti sul mercato;
- l’Azienda aveva dichiarato che le eccedenze complessive erano già incrementate a fronte della contrazione dei volumi e potevano aumentare in modo significativo a fronte di quanto previsto nel punto precedente;
- al fine di facilitare il processo di gestione ed eventuale ricollocazione del personale eccedentario, sia quello residuo dai Piani industriali oggetto degli Accordi citati, sia quello direttamente connesso alla riduzione complessiva dei volumi produttivi base dei piani industriali citati, dovuta all’ulteriore contrazione della domanda commerciale dei mercati di riferimento delle fabbriche italiane e alle normali e costanti misure di efficienza organizzativa e produttiva come sopra descritta, in alternativa alla attuazione della collocazione in mobilità, la Società, le OO.SS.LL. Fim, Fiom e Uilm e il Coordinamento delle r.s.u. del Gruppo hanno concordato di utilizzare i Contratti di Solidarietà Difensivi quale strumento per gestire e attenuare gli effetti occupazionali nei siti produttivi di Susegana, Solaro e Porcia, anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 del D.M. 10 luglio 2009 n. 46448;
- il 22 marzo 2013 la Società, le OO.SS.LL. Fim, Fiom e Uilm e il Coordinamento delle r.s.u. del Gruppo hanno sottoscritto un accordo per l’applicazione e l’implementazione dei contratti di solidarietà difensivi ex art. 1, co. 1 L. 863/1984 e succ. mod., per la durata di 24 mesi (da rinnovare, previa verifica di fattibilità, con un Accordo tra le Parti entro la scadenza dei primi 12 mesi), secondo le decorrenze di seguito indicate:
x. Xxxxxxxx dal 1. aprile 2013 al 31 marzo 2015
x. Xxxxxx dal 1. giugno 2013 al 31 maggio 2015
c. Porcia dal 3 agosto 2013 al 2 agosto 2015
Nello stesso Accordo si ricordava che alla fine del secondo anno di proroga della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per riorganizzazione dello stabilimento di Forlì, laddove le condizioni di mercato del settore, e in particolare della linea di produzione cottura e dunque dello stabilimento medesimo, dovessero rimanere critiche e laddove il numero delle eccedenze residue dovesse rimanere cospicuo, sarebbe stata valutata la possibilità del ricorso ai contratti di solidarietà con le medesime modalità applicative di quelle già esistenti, con particolare riferimento alla modalità a riduzione della prestazione giornaliera.
- il 25 ottobre 2013, nell’ambito dello Steering Group dell’EWC, e il 12-14 novembre 2013 in quello della sessione plenaria dell’EWC, il Gruppo Electrolux, a fronte di un ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato degli elettrodomestici in Europa, particolarmente negativo sotto il profilo della pressione sui prezzi (e relativa erosione dei margini) da parte dei competitors provenienti da paesi a basso costo, con conseguente perdita di quote di mercato, ha ritenuto necessario lanciare una serie di interventi funzionali a:
• migliorare la competitività dei prodotti e dei processi di produzione anche con lo scopo di meglio operare nei mercati attualmente in crescita (Est Europa, Russia e Far East) dove, tuttavia il prezzo medio di vendita a parità di specifiche tecniche è sensibilmente inferiore;
• migliorare, attraverso la riduzione e/o focalizzazione strategica, la struttura dei costi operativi di marketing, di vendita e commercializzazione, di IT, di servizi di supporto amministrativo- contabile, di ricerca e design e delle strutture operative di supporto paneuropeo;
• rilanciare e riallineare le strategie commerciali, adattandole ai movimenti dei nuovi concorrenti e all’innovazione di prodotto focalizzata sui segmenti a maggior valore aggiunto e maggiore potenzialità di crescita;
• concentrare gli investimenti in innovazione di prodotto nelle aree con maggiori prospettive di crescita, particolarmente sui segmenti alti della domanda e sul settore delle apparecchiature da incasso, anche mediante la riduzione della complessità dell’offerta con
gamme più mirate alle esigenze di consumo, se necessario abbandonando micro segmenti costosi e non profittevoli;
- in tale prospettiva, e a livello di paese Italia, è stato deciso di avviare e concludere, in tempi coerenti con le necessarie decisioni operative in termini di allocazione di investimenti, un’analisi in profondità del set up industriale italiano con l’obiettivo di armonizzare i costi di prodotto alla rapida evoluzione di mercato. Ciò si è tradotto nell’avvio di un’indagine di sostenibilità di tutte le fabbriche italiane con l’obiettivo di individuare percorsi praticabili che armonizzino le esigenze di competitività sostenibile dell’offerta Electrolux in Europa e la salvaguardia delle produzioni in Italia e della relativa occupazione;
- sono stati ampiamente illustrati, nel corso delle sessioni di confronto svoltesi a partire dal 28 ottobre 2013, alle Organizzazioni sindacali nazionali e provinciali e al Coordinamento delle r.s.u. le aree interessate dalla revisione, riduzione/focalizzazione strategica, e il Piano industriale funzionale al miglioramento della struttura dei costi del set up manifatturiero di cui all’alinea precedente e i relativi impatti occupazionali, così come il piano di investimenti quadriennale;
- l’indagine di sostenibilità in Italia assume una valenza strategica particolare, considerato che Electrolux vi concentra la maggior parte delle proprie produzioni di elettrodomestici ad alta gamma e di alto tasso di innovazione e vi ha investito negli ultimi 5 anni circa 250 milioni di euro in prodotto e processo, a cui possono sommarsi i circa 150 milioni di euro previsti nel Piano industriali presentati per il periodo 2014-2017;
- le Organizzazioni sindacali nazionali e provinciali e il Coordinamento delle
r.s.u. non hanno condiviso i contenuti delle proposte aziendali ed è stato avviato un confronto, sia fra le parti, sia in sede istituzionale che vede il diretto coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
- il confronto, sia in sede sindacale, sia in sede istituzionale, si è focalizzato sulla ricerca di un equilibrio che consentisse, da un lato, l’individuazione di un set up industriale sostenibile e competitivo, sia sotto il profilo della focalizzazione produttiva, sia in un’ottica di riduzione del costo del lavoro, e, dall’altro, la definizione di un percorso industriale e gestionale capace di realizzare condizioni di salvaguardia occupazionale;
- le parti il 26 marzo 2014, in una prospettiva di tutela occupazionale e di sostegno al confronto sulla competitività dei siti italiani di Electrolux, hanno rinnovato i contratti di solidarietà difensivi anche ai sensi e per gli effetti
delle disposizioni concernenti la riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali di cui art. 6, co. 4 L. n. 608/1996 così come integrato dalle disposizioni dell’art. 5, D.L. 20 marzo 2014, n.34;
- gli sviluppi del confronto tra le parti, anche in sede istituzionale, hanno consentito, rispetto alle posizioni e alle proposte iniziali di individuare un percorso e una struttura complessiva del Piano per la sostenibilità e competitività industriale delle fabbriche Electrolux dell’elettrodomestico capace di prospettare, nel periodo 2014-2017, il radicamento e la continuazione produttiva sostenibile di tutte le linee di prodotto (i.e. tutte le 4 fabbriche del bianco), sostenuto da un Piano di investimenti di circa 150 ml di euro e da prospettive produttive in crescita, tali da collocare il livello delle potenziali eccedenze complessive a fine periodo al di sotto di quello attuale (che oggi è di circa 500 esuberi con regime di 8 ore), alla luce degli effetti stimabili del Piano sociale discusso;
tutto ciò premesso le parti hanno sottoscritto il seguente Accordo:
1) Electrolux conferma, per ogni linea di prodotto, coerentemente con quanto indicato negli Accordi sottoscritti dal 2008 a oggi, la relativa missione industriale, ovvero:
a. nel settore delle lavastoviglie, stabilimento di Solaro, la focalizzazione sulla produzione sulle gamme più profittevoli (piattaforme 55 e 60 cm) in grado di garantire maggiori prestazioni (da 13 a 15 coperti) e minori consumi energetici (da classe A+ a classe A+++ e minor consumo d’acqua); sviluppo della nuova piattaforma Dorotea destinata al mercato europeo; sviluppo della nuova piattaforma Durham 24 destinata al mercato americano; mantenimento di eccellenza operativa nella qualità, flessibilità, efficienza;
b. nel settore della cottura, stabilimento di Forlì, la focalizzazione sulla produzione built-in dei segmenti medio e alto di gamma, con particolare riferimento ai mercati dell’Europa occidentale (precipuamente Italia, Germania, Francia, UK); il raggiungimento e il mantenimento di eccellenza operativa nella qualità, flessibilità, efficienza; lo sviluppo di nuovi prodotti nei segmenti emergenti e innovativi, estensione della nuova piattaforma per i forni di grande capacità (Sputnik gas), nuove gamme per i piani cottura e nuove estetiche e funzionalità, il consolidamento del ruolo della fabbrica nella produzione dei prodotti a gas destinati ai mercati europei;
c. nel settore del lavaggio biancheria, stabilimento di Porcia, la focalizzazione produttiva dello stabilimento sui prodotti a più alto
contenuto di innovazione, grazie alla conciliazione di xxxxx critica e sostenibilità nella categoria di prodotto. L’innovazione continua, infatti, rappresenta la chiave di volta necessaria per garantire la competitività della produzione italiana in questo segmento e offrire prodotti ad alto valore aggiunto a prezzi adeguati; il raggiungimento e il mantenimento di eccellenza operativa nella qualità, flessibilità, efficienza; lo sviluppo di nuovi prodotti nei segmenti emergenti e innovativi e rivolti in particolare alle grandi capacità di carico e alle efficienze energetiche (Project 1, White Shark e Urban Living), il consolidamento delle produzioni tecnologicamente complesse delle lavasciuga, il consolidamento dei prodotti da incasso;
d. nel settore della refrigerazione, stabilimento di Susegana, la focalizzazione esclusiva sulla produzione delle gamme di frigoriferi e congelatori da incasso (built in) e di prodotti multi door ad incasso o free standing, comunque distribuiti attraverso i canali di vendita del built in. La fabbrica di Susegana dovrà svolgere quindi il ruolo strategico di garantire ai mercati europei il raggiungimento della priorità che Electrolux affida alla crescita nel mercato Built in; il raggiungimento e il mantenimento di eccellenza operativa nella qualità, flessibilità, efficienza; lo sviluppo di nuovi prodotti nei segmenti emergenti e innovativi e rivolti in particolare alle efficienze energetiche e alle nuove funzionalità e il consolidamento delle produzioni tecnologicamente complesse e differenziate proprie del settore incasso.
Parimenti e coerentemente con la missione produttiva affidata alle fabbriche italiane, pur in un contesto di alta turbolenza e volatilità dei mercati e di una visibilità di breve termine, in prossimità e sinergia con gli stabilimenti focalizzati sui prodotti a maggior valore aggiunto e a più alto tasso di innovazione, il Gruppo conferma la presenza di centri di competenza strategici anche con responsabilità europee e globali in tre aree di prodotto e nella ricerca tecnologica avanzata: Ricerca e Progettazione Prodotto per Lavabiancheria con sede a Porcia (con missione globale); Ricerca e Progettazione Prodotto per Frigoriferi con sede a Susegana (missione europea e globale per le tecnologie); Ricerca e Progettazione Prodotto per Cottura con sede a Forlì (missione europea, e globale per tecnologia Gas, Induzione e Vapore); Ricerca e Progettazione Prodotto per Lavastoviglie con sede a Solaro (laboratori); GTC (Global Technology Centre) con missione della ricerca primaria (nuove tecnologie, nuove applicazioni, nuove funzionalità) con sede a Porcia; Centro mondiale per gli acquisti di materie prime e componenti con sede a Susegana;
Centro europeo di elaborazione dati (con missioni Globali) con sede a Pordenone.
Electrolux, inoltre, alla luce delle correnti previsioni di mercato e fatte salve le misure che permettano un continuo miglioramento degli standard di competitività, sia sotto il profilo dei costi, sia sotto quello delle efficienze, e quelle che permettano una normale ottimizzazione delle strutture e dei processi, conferma che a supporto e sviluppo delle linee di prodotto dell’elettrodomestico stima di investire nel periodo 2014-2017 circa 150 milioni di euro, di cui il 60% in nuovi prodotti e circa il 40% in processo.
2) Gli specifici Piani industriali 2014-2017 degli stabilimenti di Solaro, Forlì, Susegana e Porcia, contenenti le misure di intervento, sotto il profilo del prodotto, del processo e organizzative, con la relativa stima degli investimenti che il Gruppo Electrolux si propone di sostenere, in prodotto, processo e sicurezza, al fine di consolidare la competitività produttiva dei siti, così come le dinamiche occupazionali dei siti medesimi per il periodo indicato, sono contenuti negli Allegato tecnico 1, che fa parte integrale del presente Accordo.
3) In relazione alle azioni di incremento del gettito produttivo orario negli stabilimenti di Solaro, Susegana e Forlì (di cui agli Allegati tecnici citati), l’implementazione dei livellamenti alla nuova cadenza sarà oggetto della attività di uno specifico organismo congiunto denominato “Cantiere” la cui attività è prevista per un periodo massimo di due mesi. Tale organismo sarà composto da un numero massimo di 7 componenti per parte, precipuamente i membri delle commissioni Xx.Xx.Xx. e E.Co.S.. La finalità dell’organismo sarà quella di assicurare una corretta e veloce messa a regime dei livellamenti attraverso una attività di monitoraggio che consenta: una verifica delle modalità di attuazione, così come concordate nel presente Accordo, una precoce evidenziazione delle eventuali difficoltà applicative e il superamento delle stesse mediante il rinvenimento di idonee soluzioni.
Coerentemente con la condivisa ricerca di una sempre maggiore efficienza/flessibilità ed efficacia produttiva associata al costante miglioramento delle condizioni di lavoro e della professionalità dei dipendenti, così come già previsto dall’art. 1 del c.c.a.l. 16 gennaio 2007, negli stabilimenti interessati da un incremento del gettito produttivo verrà svolta una attenta analisi delle condizioni di lavoro funzionale all’attivazione delle azioni a carattere tecnico/organizzativo, ivi incluso l’eventuale ricorso a specifici investimenti, volte al miglioramento delle condizioni di lavoro
all’interno degli stabilimenti, anche attraverso la specifica valutazione con l’indice sintetico OCRA, con l’obiettivo di mantenere o migliorare le singole postazioni. Le parti confermano le disposizioni di cui all’art. 1, lett. c),
c.c.a.l. 16 gennaio 2007.
Parimenti, e sempre in una prospettiva di maggiore efficienza/flessibilità ed efficacia produttiva associata al costante miglioramento delle condizioni di lavoro e della professionalità dei dipendenti, verrà svolta in ogni stabilimento una attenta analisi funzionale all’individuazione delle migliori e fattibili /sostenibili modalità per il più ampio ri-collocamento dei dipendenti
c.d. RAL (ovvero con ridotta attitudine lavorativa), a fronte di interventi anche innovativi di prodotto, processo (postazioni, tratti di linea, etc.) e organizzativi, anche mediante l’utilizzo di specifici Fondi di sostegno europei e/o regionali.
4) In relazione al considerevole numero di eccedenze strutturali oggi presenti nel Gruppo Electrolux Italia, quale conseguenza dei piani di ristrutturazione passati e alla ulteriore contrazione della domanda commerciale dei mercati di riferimento delle fabbriche italiane verificatasi negli ultimissimi anni, e alle dinamiche occupazionali determinate dai Piani industriali di sito contenuti negli Allegati tecnici citati, le parti confermano la necessità di mantenere e consolidare il Piano sociale per la gestione delle eccedenze mediante le attività di politica attiva del lavoro e di outplacement e mediante la facilitazione delle risoluzioni del rapporto di lavoro, al fine di ridurre il numero complessivo delle eccedenze medesime, anche in una prospettiva di miglior utilizzo degli ammortizzatori sociali e di sostenibilità dei medesimi.
In particolare, le parti confermano i ‘Piani di gestione delle eccedenze’, secondo quanto disciplinato dagli Accordi 31 marzo 2011, 30 marzo 2012 e 10 ottobre 2012, (e.g. incentivazione all’esodo, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro o collocazione in mobilità, sia per incentivare la ricollocazione, sia per consentire o promuovere l’accesso ai requisiti pensionistici; ricollocazione professionale; iniziativa imprenditoriale; etc.).
Le parti, inoltre, convengono sul possibile ricorso alla mobilità infragruppo, ovvero tra gli stabilimenti del Gruppo, per gli operai, funzionale a determinare un bilancio occupazionale in linea con le dinamiche produttive dei singoli stabilimenti.
Tale mobilità verrà regolata da specifici incentivi per gli operai che si rendessero disponibili a trasferimenti oltre i 100 km dalla propria residenza. In una prospettiva di focalizzazione sul Piano sociale e più in particolare sul Piano di gestione delle eccedenze, ivi inclusi gli impegni assunti dalle parti all’attivazione di procedure di mobilità e al ricorso alla Cassa integrazione
guadagni straordinaria (per crisi e per cessazione parziale di attività come indicata nel presente Accordo), l’Azienda si impegna a non attivare processi espulsivi collettivi unilateralmente per la durata del piano industriale (2014- 2017).
5) Le parti convengono che il Piano sociale di cui al punto precedente dovrà essere supportato anche mediante il ricorso agli ammortizzatori sociali almeno per tutta la durata del Piano industriale complessivo, ovvero per il periodo 2014-2017.
L’effettiva possibilità di ricorso e utilizzo degli ammortizzatori sociali, contratti di solidarietà e relativa riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali - così come identificati e condivisi anche nel recente Accordo 26 marzo 2014 – e Cassa Integrazione Guadagni nelle forme indicate nel presente Accordo, rappresenta una condizione necessaria e indispensabile per l’implementazione e il successo del Piano industriale.
Le parti si adopereranno nei confronti delle istituzioni competenti affinché assicurino il ricorso e l’utilizzo degli stessi e la riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali per tutta la durata del Piano industriale di continuità, anche alla luce delle disposizioni che regolano il ricorso agli ammortizzatori sociali nei quinquenni di riferimento.
6) Con riferimento allo stabilimento di Porcia, al fine di mitigare e ridurre sensibilmente gli impatti occupazionali del Piano industriale di sito, e in aggiunta al Piano sociale di gestione delle eccedenze di cui all’art. 4 del presente Accordo, il Gruppo Electrolux si impegna, in una prospettiva di recupero delle aree industriali rese disponibili dalle pregresse trasformazioni/ristrutturazioni per nuove attività e a sostegno di un modello di sviluppo industriale territoriale anche complementare alle “tradizionali manifatture territoriali”, a determinare concrete opportunità di reimpiego (interne al Gruppo ed esterne), all’interno del perimetro industriale dello stabilimento in questione, per circa 150 persone.
Laddove tali opportunità non si dovessero realizzare, Electrolux da un lato conferma l’impegno di cui all’art. 5, ultimo comma, del presente Accordo, dall’altro ribadisce la sua disponibilità a valutare la fattibilità di ulteriori eventuali iniziative capaci di mitigare gli impatti occupazionali del piano in questione.
Le opportunità e iniziative occupazionali di reimpiego che si renderanno via via disponibili saranno oggetto di uno specifico confronto tra le parti, funzionale a definire le migliori condizioni per la realizzazione e implementazione delle medesime, ivi incluse le modalità che consentano, nel caso di datore di lavoro diverso da Electrolux, il passaggio dei lavoratori da una società all’altra.
7) Al fine di determinare le migliori condizioni a sostegno e per l’implementazione del Piano industriale, anche sotto il profilo dei costi e delle efficienze, e dunque al fine di assicurare una migliore competitività di costo nei mercati di riferimento, le parti convengono quanto segue:
a. il periodo per la fruizione delle due settimane di xxxxx xxxxxxxxxx, di cui all’art. 4, co, 2, c.c.a.l. 16 gennaio 2007, viene fissato in giugno-settembre;
b. con decorrenza 1 gennaio 2015, i permessi sindacali di cui agli artt. 8, 11 e 13, T.U. 21 luglio 1997 e successive modificazioni, vengono modificati come previsto nell’Allegato “Permessi sindacali”.
c. la pausa di 10 minuti aggiuntivi di cui all’art. 2, lett. C), Accordo 9 luglio 2002, relativo allo stabilimento di Porcia, viene riproporzionata al 50%.
Le parti, inoltre, si impegnano valorizzare tutti gli strumenti gestionali e operativi disponibili al fine di massimizzare i benefici derivanti dalla modulazione dell’orario di lavoro a 6 ore, così come prevista anche dall’Accordo 22 marzo 2013.
8) Le parti si confermano che le eccedenze dovute alla realizzazione del programma di riorganizzazione e razionalizzazione Pan-europeo delle strutture di marketing, di vendita e commercializzazione, di IT, di servizi di supporto amministrativo-contabile, di ricerca e design e delle strutture operative di supporto paneuropeo nell’area della logistica e della supply chain, verranno gestite mediante le stesse modalità di cui all’art. 4 del presente Accordo.
In particolare, le parti confermano i ‘Piani di gestione delle eccedenze’, secondo quanto disciplinato dagli Accordi 31 marzo 2011, 30 marzo 2012 e 10 ottobre 2012, (e.g. incentivazione all’esodo, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro o collocazione in mobilità, sia per incentivare la ricollocazione, sia per consentire o promuovere l’accesso ai requisiti pensionistici; ricollocazione professionale; iniziativa imprenditoriale; etc.) e, per quanto riguarda le società Electrolux Appliances S.p.A. ed Electrolux Logistics Italy S.p.A. si impegnano ad attivare il ricorso alla Cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi (Electrolux Appliances S.p.A.) e per cessazione parziale di attività (Electrolux Logistics Italy S.p.A.) nel 2015, laddove il processo di riallineamento e razionalizzazione non fosse
ancora concluso e le dinamiche occupazionali non ancora perfezionate mediante gli strumenti del Piano di gestione delle eccedenze citato.
9) A fronte della complessità del Piano industriale 2014-2017, sia sotto il profilo strategico-competitivo che per le relative dinamiche occupazionali, e in considerazione delle ragioni industriali e di mercato che hanno reso necessario tale piano, si conviene che su base semestrale, a partire dal mese di novembre 2014, le parti firmatarie il presente Accordo attivino specifici confronti di aggiornamento e informazione, funzionali a:
a. monitorare le strategie del Gruppo nelle aree e per gli insediamenti italiani in termini di assetti industriali, articolazioni produttive, progetti di investimento e di innovazione tecnologica, collaborazioni e sinergie con gli enti locali;
b. monitorare l’andamento degli specifici piani di stabilimento e la loro coerenza con gli sviluppi industriali ed economici generali;
c. monitorare l’andamento del Piano sociale, della relativa gestione delle eccedenze e le dinamiche occupazionali anche alla luce degli andamenti produttivi;
d. monitorare le strategie globali di Electrolux e le più significative iniziative industriali e organizzative del Gruppo che abbiano un rilevante effetto sulle prospettive degli insediamenti italiani.
10) Le parti si danno atto che il presente Accordo è funzionale a determinare i criteri e le condizioni necessarie per la riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali di cui art. 6, co. 4 L. n. 608/1996 così come integrato dalle disposizioni dell’art. 5, D.L. 20 marzo 2014, n.34, ed eventuali successive modificazioni.
Allegati