Provincia autonoma di Trento
Provincia autonoma di Trento
Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità Agenzia per la protezione dell’ambiente
Accordo volontario di obiettivo ex art. 34 L.P.
n. 1/2011 finalizzato alla definizione di partnership strategiche per lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale
agosto 2021
PREMESSA
Il presente Accordo di obiettivo si intende stipulato fra l’Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità e l’Agenzia per la protezione dell’ambiente che ne condividono gli obiettivi e finalità. Le due organizzazioni evidenziano quanto segue:
̄ la legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 recante “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità”, di seguito legge sul benessere familiare, promuove all’art. 16 il “Distretto per la famiglia”, inteso quale circuito economico e culturale, a base locale, all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e finalità operano con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la famiglia con figli.
̄ Xxx Xxxxxxxx n. 1912 di data 29 novembre 2019 è stato approvato il “Piano strategico straordinario a favore della famiglia e della natalità per contrastare il calo demografico, ai sensi dell’articolo 8 bis della L.P. 2 marzo 2011, n. 1 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità”. Obiettivo di fondo del piano strategico di legislatura su famiglia e natalità è superare la logica assistenzialistica di sostegno alle famiglie in difficoltà e confermare il corso di politiche di promozione della famiglia nella sua normalità secondo i principi stabiliti dalla Legge n. 1/2011.
̄ Nell’attuazione degli interventi massima importanza viene data al concetto di trasversalità, per far sì che le attività possano essere realizzate in sinergia dalle diverse strutture provinciali competenti, consentendo quindi l’elaborazione di linee di intervento sinergiche ed integrate al fine di rendere il territorio socialmente responsabile e ambientalmente sostenibile, capace di rafforzare la coesione territoriale e di generare capitale sociale e relazionale per i cittadini e per le famiglie, anche tramite l'individuazione di specifici indicatori di benessere.
̄ Il Trentino si vuole qualificare come territorio accogliente ed attrattivo per le famiglie e per i soggetti che interagiscono con esse, capace di offrire servizi ed opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie residenti e non, operando in una logica di Distretto Famiglia, all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e mission perseguono l’obiettivo comune di accrescere sul territorio il benessere familiare.
̄ I Distretti famiglia territoriali si identificano in uno specifico territorio sulla base di criteri amministrativi, identitari, storici ed economici. Il Distretto orienta le politiche territoriali locali creando sinergie e favorendo l’integrazione delle politiche. Il Distretto è costituito a livello locale tramite l’Accordo volontario di area disciplinato dall’art. 34 della legge sul benessere familiare.
̄ I Distretti famiglia hanno quale elemento distintivo la composizione mista: organizzazioni pubbliche e private che condividono in modo forte e sinergico gli obiettivi di promozione del benessere familiare e della valorizzazione del capitale sociale e territoriale.
̄ I Distretti Famiglia, istituiti nel 2010, hanno visto nel corso di questi anni un trend costante di nuove adesioni: il numero totale è passato quindi dalle tre unità dell’anno di
costituzione alle 16 unità a fine 2020. La curva di aumento delle organizzazioni aderenti ai Distretti presenta una crescita esponenziale: da 39 nel 2010 a 853 in dicembre 2020.
̄ I Distretti famiglia realizzano il proprio programma di lavoro con l’obiettivo di costruire delle azioni solide e convergenti di governo del territorio che porti nel medio periodo ad incrementare la qualità della vita dei residenti e, di conseguenza, dei turisti. Tale valorizzazione potrà essere raggiunta tramite una precisa assunzione di responsabilità sia individuale che collettiva, che può trovare pianificazione, formazione ed attuazione in regole, piani e progetti sviluppati da tutti i soggetti coinvolti. Si realizza così il modello reticolare. Questo metodo e strategia riconosce nello scambio e nella condivisione, la necessità di affiancare agli interventi di natura strutturale, progetti e momenti di informazione, formazione volti a creare una cultura diffusa della vivibilità anche sociale oltre che ambientale. Condividere un processo vuol dire avviare un percorso dove è necessario costruire la propria identità. Pertanto i Distretti hanno lavorato assiduamente al loro interno per cercare di comprendere quale specificità darsi.
̄ L’Agenzia per la protezione dell'ambiente rappresenta il punto di riferimento a livello provinciale in tema di tutela ambientale, coniugando una efficace attività volta alla raccolta, all’elaborazione e alla diffusione dei dati in materia ambientale con l’esercizio di funzioni e compiti di consulenza tecnico-scientifica, controllo tecnico, valutazione, autorizzazione ed educazione ambientale. Nel corso degli anni l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, si è fatta altresì promotrice di interventi strategici volti al perseguimento di obiettivi generali di qualità ambientale anche attraverso attività di comunicazione, informazione ed educazione ambientale e alla sostenibilità. A partire dal 2020, l’Agenzia ha inoltre acquisito nuove competenze in materia di cambiamenti climatici, rifiuti urbani e Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
̄ L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata il 25 settembre 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, prevede di raggiungere entro il 2030 i 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals - SDGs) riconducibili a cinque aree prioritarie (5 P): Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership. Questo accordo sottoscritto da 193 Paesi rappresenta un vero è proprio programma di azione per promuovere la sostenibilità dello sviluppo secondo tre dimensioni: ambientale, sociale ed economica.
̄ Con deliberazione della Giunta provinciale n. 2291 del 14 dicembre 2018 la Provincia autonoma di Trento ha formalmente avviato la declinazione sul proprio territorio del piano di azione definito dall’Agenda 2030, dando il via alla definizione della propria Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile-SproSS attraverso un ampio percorso partecipativo che ha attivato le varie componenti della società civile trentina istituzionali e non. La SproSS rappresenta quindi la visione di un Trentino sostenibile del futuro espressa dal territorio stesso.
Nell’ambito degli accordi sottoscritti tra Provincia autonoma di Trento e Ministero della Transizione ecologica per la definizione della Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile è prevista in particolare l’Azione “Agenda Comuni Trentini 2030” che ha come obiettivo il coinvolgimento delle realtà territoriali del Trentino di iniziative in attuazione della Strategia provinciale per lo Sviluppo Sostenibile. L’obiettivo è quello di raggiungere il numero maggiore di cittadini e soggetti sul territorio che operano a vario titolo e con diversi ruoli nella società trentina con il duplice scopo di informare su tempi e obiettivi prioritari della SproSS e creare partecipazione e coinvolgimento attivo nell’attuazione della SproSS stessa. In tale contesto è
stata avviata la collaborazione con l’Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità visto il comune obiettivo di promuovere sul territorio partecipazione e attivazione sui temi della sostenibilità e della coesione sociale.
Art. 1 - Obiettivi dell'Accordo volontario di obiettivo
1. L’obiettivo generale del presente Accordo volontario di obiettivo è di sostenere sinergie costruttive e di coprogettazione tra l’Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità e l’Agenzia per la protezione dell’ambiente mettendo in rete le risorse del territorio e promuovendo un comune ambito di riflessione, progettualità e azione in tema di servizi e prodotti a sostegno dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale.
2. Attraverso tale percorso di rafforzamento del sistema di opportunità a favore dei Distretti famiglia il presente Accordo volontario di obiettivo si pone i seguenti obiettivi specifici:
a. consolidare le sinergie operative tra le due organizzazioni al fine di accrescere l’efficacia delle proprie azioni rispetto agli obiettivi del presente Accordo volontario di obiettivo;
b. condividere le buone pratiche e promuovere la diffusione di politiche e servizi sul territorio a sostegno dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale ;
c. sperimentare ed implementare modelli gestionali e organizzativi nonché sistemi di partnership innovativi sui temi del presente Accordo volontario di obiettivo, al fine di promuovere il benessere individuale promuovendo il capitale sociale e relazionale della comunità;
d. sensibilizzare gli interlocutori istituzionali e la società civile sulle tematiche del presente Accordo volontario di obiettivo, nella consapevolezza che un territorio che promuove lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale favorisce la crescita del territorio e uno sviluppo sociale, culturale ed economico.
e. sostenere l’ideazione e realizzazione di iniziative territoriali proposte all’interno dei Distretti famiglia.
3. Al fine di raggiungere gli obiettivi del presente Accordo volontario di obiettivo, sono implementate una serie di azioni, concordate tra le parti in un’ottica di co-progettazione, per dare efficacemente e in tempi rapidi risposta ai bisogni emergenti.
Art.2 – Cabina di regia e Gruppo di lavoro
1. Le parti si impegnano a costituire una cabina di regia formata dai Dirigenti generali delle due Agenzie che ha il compito di definire le strategie e gli ambiti di attività generali e progettare singole azioni che verranno sviluppate congiuntamente.
2. Le parti si impegnano altresì a costituire un Gruppo di Lavoro formato da due o più componenti nominati dalle Agenzie.
Art. 3 – Modalità operative
1. La Cabina di Regia definisce le strategie, gli ambiti di attività generali e i singoli progetti.
2. Il Gruppo di lavoro definisce, per ciascun progetto e azione, le aree di intervento e le specifiche azioni da realizzare, insieme ai risultati attesi e indicatori e ai relativi oneri economici conseguenti e necessari per la sua effettiva realizzazione e sottopone il programma di lavoro alla validazione della Cabina di regia.
3. Il Gruppo di lavoro ha altresì il compito di attuare quanto definito dalla Cabina di regia e di riferire alla stessa lo stato di avanzamento delle azioni e degli obiettivi conseguiti in funzione dello sviluppo delle attività realizzate.
Art.4 - Verifica dell’attività svolta e degli obiettivi conseguiti
1. Le Organizzazioni firmatarie si impegnano a verificare congiuntamente l’attività svolta e gli obiettivi conseguiti.
Art. 5 - Durata dell’Accordo volontario di obiettivo
1. Il presente Accordo volontario di obiettivo ha una durata di tre anni. Alla scadenza potrà essere prorogato per uguale periodo previo accordo delle parti.
Art. 6 – Privacy
1. La gestione dei dati di cui al presente accordo avviene nel rispetto del Codice della Privacy (D.lgs. 196/2003) e del Regolamento generale UE n. 679/2016 per la protezione dei dati personali.
IL DIRIGENTE
- xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx -
Agenzia per la protezione dell’ambiente
Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità
IL DIRIGENTE
- xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx -