POR FESR 2014 - 2020 Asse I – Azione I.1.B.1.3. Approvazione della Call per l’attivazione di un percorso sperimentale volto alla definizione degli accordi per la ricerca, sviluppo e innovazione
Serie Ordinaria n. 23 - Martedì 07 giugno 2016
D.g.r. 31 maggio 2016 - n. X/5245
POR FESR 2014 - 2020 Asse I – Azione I.1.B.1.3. Approvazione della Call per l’attivazione di un percorso sperimentale volto alla definizione degli accordi per la ricerca, sviluppo e innovazione
LA GIUNTA REGIONALE
Visti:
• il regolamento (UE, EURATOM) n. 966/2012 del Parlamen- to europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 che stabi- lisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale
dell’Unione e che abroga il Regolamento (UE, EURATOM) n. 1605/2012;
• il regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni
comuni sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo, sul fondo di coesione, sul fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo, sul fondo di coesione e sul fondo europeo per gli affa- ri marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (UE)
n. 1083/2006 del Consiglio;
• il regolamento (UE) n.1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche
concernenti l’obiettivo «Investimenti a favore della cresci- ta e dell’occupazione» e che abroga il regolamento (UE) n. 1080/2006;
• il regolamento delegato (UE) n.480/2014 della commis- sione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE)
n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio re- cante disposizioni comuni sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo, sul fondo di coesione, sul fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul fon- do europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo, sul fondo di coesione e sul fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
• il regolamento (UE) n. 651/2014 della commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compa- tibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107
e 108 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), con particolare riferimento ai principi generali ed alla sezione dedicata alla categoria in esenzione degli aiuti a favore dell’innovazione dei processi e dell’organiz- zazione (artt.1, 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 12 nonché, con riferimento
alle categorie esentate, artt. 25, 28 e 29);
• la decisione C(2014)8021 del 29 ottobre 2014 mediante la quale la commissione europea ha adottato l’Accordo di partenariato (AP) con l’Italia che stabilisce gli impegni per
raggiungere gli obiettivi dell’Unione attraverso la program- mazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) e rappresenta il vincolo di contesto nell’ambito del quale ciascuna Regione è chiamata a declinare i propri Program- mi Operativi;
• il Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014 - 2020 adottato con decisione di esecuzione della commissione europea
del 12 febbraio 2015 C(2015) 923 final; Dato atto che:
• il POR FESR 2014 - 2020 di Regione Lombardia prevede, nell’ambito dell’Asse I «Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tec-
nologico e l’innovazione», l’obiettivo specifico 1.b.1 «Incre- mento dell’attività di innovazione delle imprese», in attua- zione del quale è compresa l’azione I.1.b.1.3 (1.1.4 dell’AP)
– «Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi»;
• la Giunta regionale, al fine di soddisfare le precondizioni in tema di capacità e possibilità di sviluppo sui temi della ricerca e innovazione per l’accesso ai Fondi della Program-
mazione Comunitaria 2014 - 2020, ha approvato:
− la d.g.r. n. 1051/2013 la «Smart Specialisation Strategy di Regione Lombardia» (S3), (successivamente aggior- nata con d.g.r. n. 2146/2014 e d.g.r. n. 3486/2015), con cui sono state individuate per la Lombardia 7 aree di specializzazione prioritarie e l’area di specializzazione trasversale «Smart cities and communities» così come dettagliata nella d.g.r. n.3336/2015, quali priorità con- crete e perseguibili, legate ad ambiti applicativi par-
ticolarmente promettenti e sfidanti, intorno alle quali concentrare le risorse disponibili allo scopo di rispon- dere ai bisogni delle imprese e della società nel suo complesso;
− la d.g.r. n. X/2472 del 7 ottobre 2014 «Presa d’atto della comunicazione avente oggetto: «Programmi di lavoro Ricerca e Innovazione» delle aree di specializzazione declinate nella strategia di specializzazione intelligente
– S3 di Regione Lombardia» una prima attuazione alla Strategia regionale di Specializzazione Intelligente ap- provata con d.g.r. n. 1051 del 5 dicembre 2013;
Richiamate:
• la d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013 «Programma regionale di svi- luppo della X Legislatura»;
• la d.g.r. n. 4664 del 23 dicembre 2015 «Semplificazione in materia di costi POR FESR 2014 - 2020: approvazione delle tabelle standard dei costi unitari per le spese del personale
dei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione»; Rilevato che:
• con d.g.r. n. 4331 del 20 novembre 2015 sono state rideter- minate la composizione e le funzioni della Cabina di Regia
Xxxxx Xxxxxxxxxxx 2014 - 2020 e con decreto del segretario generale della presidenza n. 390 del 26 gennaio 2016 sono state aggiornate le funzioni e le responsabilità in capo alle direzioni generali e centrali interessate;
• con d.g.r. n. 3839 del 14 luglio 2015 è stato istituito il comita- to di valutazione aiuti di stato;
• con d.g.r. n. 4653 del 23 dicembre 2015 è stata nomina- ta, nell’ambito della direzione generale università, ricerca e open innovation l’autorità di gestione POR FESR 2014 - 2020»;
Dato atto che il comitato di sorveglianza del POR FESR e FSE 2014 - 2020 nella seduta del 12 maggio 2015, ha approvato, tra gli altri, i criteri di selezione dell’azione I.1.b.1.3 (1.1.4 dell’AP) –
«Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuo- ve tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi»;
Rilevato in particolare che l’azione I.1.b.1.3 è finalizzata a:
• valorizzare le competenze strategiche e le eccellenze pre- senti sul territorio regionale;
• sostenere programmi di R&ST realizzati da imprese in colla- borazione con ODR pubblici e privati in grado di garantire ricadute positive sul sistema competitivo e territoriale lom-
bardo;
Ritenuto di attuare la citata azione attraverso gli Accordi per la Ricerca e l’innovazione con l’obiettivo di promuovere progetti strategici, traversali e multidisciplinari, di ricerca, sviluppo e inno- vazione realizzati in sinergia tra attori della ricerca e imprese;
Evidenziato che l’intervento pubblico in ricerca e innovazione quale elemento qualificante il sistema Lombardia deve essere supportato da idonei strumenti che consentano di assicurare tempi certi agli attori coinvolti sia in ordine all’intervento delle risorse, sia rispetto ai procedimenti autorizzatori;
Vista a tal fine la l. n. 241/90 che all’art. 11 ha introdotto come regola generale almeno per gli atti di natura non autoritativa ed in assenza di contrarie disposizioni di legge, l’utilizzo degli stru- menti del diritto privato normando, così, la facoltà per l’ammini- strazione di concludere con i soggetti privati accordi sostitutivi del provvedimento amministrativo.
Valutato che gli accordi ex art. 11 della 241/1990, quali stru- menti di semplificazione, trasparenza, snellezza e flessibilità am- ministrativa, rappresentano l’istituto più idoneo per l’’attuazione degli accordi per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione;
Precisato che tali accordi contengono gli elementi indispen- sabili per verificare e sindacare il rispetto dei principi dell’impar- zialità e del buon andamento e, quindi, l’indicazione dello sco- po che l’amministrazione si prefigge di raggiungere mediante l’accordo stesso e le ragioni per cui lo strumento consensuale sia il più idoneo a raggiungere tale risultato;
Ritenuto di approvare la «Call per l’attivazione di un percorso sperimentale volto alla definizione degli accordi per la ricerca, sviluppo e innovazione» di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;
Evidenziato che :
• possono presentare progetti di ricerca, sviluppo e innova- zione partenariati con e senza personalità giuridica forma- lizzati precedentemente alla presentazione della doman-
da, costituiti da soggetti autonomi tra di loro, minimo due soggetti di cui almeno una impresa e un organismo di ri-
cerca e/o università;
• i fini della presente call si intendono autonomi i soggetti ai sensi delle previsioni di cui all’allegato I articolo 3 del rego- lamento (UE) n. 651/2014;
Ritenuto altresì di stabilire che la dotazione finanziaria per l’i- niziativa «Accordi per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione» a valere su risorse POR FESR 2014 – 2020 Azione I.1.b.1.3 è pari ad euro 40.000.000,00 ed è suddivisa sui seguenti capitoli e sulle seguenti annualità:
• sul capitolo 14.03.203. 10836 – «POR FESR 2014-2020 - RISOR- SE UE - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMEN-
TI A IMPRESE» complessivi euro 14.000.000,00, di cui euro 4.200.000,00 nel 2017, euro 5.600.000,00 nel 2018 ed euro
4.200.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203. 10852 – «POR FESR 2014-2020 - RISOR- SE STATO - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVESTI-
MENTI A IMPRESE» complessivi euro 9.800.000,00, di cui euro 2.940.000,00 nel 2017, euro 3.920.000,00 nel 2018 ed euro
2.940.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203. 10834 - «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVESTI-
MENTI A IMPRESE», complessivi euro 4.200.000,00, di cui euro 1.260.000,00 nel 2017, euro 1.680.000,00 nel 2018 ed euro
1.260.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11060 – «POR FESR 2014-2020 - RI-
SORSE UE - RICERCA E SVILUPPO Contributi agli investimenti
Amministrazioni locali», complessivi euro 1.800.000,00, di cui euro 540.000,00 nel 2017, euro 500.000,00 nel 2018 ed euro
760.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11061 – «POR FESR 2014 - 2020 - RISOR-
SE STATO - RICERCA E SVILUPPO - Contributi agli investimenti
Amministrazioni locali», complessivi euro 1.260.000,00, di cui euro 378.000,00 nel 2017, euro 350.000,00 nel 2018 ed euro
532.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11008 – «POR FESR 2014 - 2020 - RI-
SORSE REGIONE - RICERCA E SVILUPPO - Contributi agli inve-
stimenti Amministrazioni locali» complessivi euro 540.000,00, di cui euro 162.000,00 nel 2017, euro 150.000,00 nel 2018 ed
euro 216.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11058 – «POR FESR 2014-2020 - RISOR-
SE UE - RICERCA E SVILUPPO Contributi agli investimenti a
Amministrazioni Centrali» complessivi euro 1.800.000,00, di cui euro 540.000,00 nel 2017, euro 500.000,00 nel 2018 ed
euro 760.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11059 – «POR FESR 2014 - 2020 - RISOR-
SE STATO - RICERCA E SVILUPPO - Contributi agli investimenti
a Amministrazioni Centrali» complessivi euro 1.260.000,00, di cui euro 378.000,00 nel 2017, euro 350.000,00 nel 2018 ed
euro 532.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11007 – «POR FESR 2014 - 2020 - RI-
SORSE REGIONE - RICERCA E SVILUPPO - Contributi agli in-
vestimenti a Amministrazioni Centrali» complessivi euro 540.000,00, di cui euro 162.000,00 nel 2017, euro 150.000,00
nel 2018 ed euro 216.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.10835 – «POR FESR 2014 - 2020 - RISOR- SE UE – RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE» complessivi euro 2.400.000,00,
di cui euro 720.000,00 nel 2017, euro 960.000,00 nel 2018 ed
euro 720.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.10851 – «POR FESR 2014 - 2020 - RI- SORSE STATO - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI IN- VESTIMENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE» complessivi
euro 1.680.000,00, di cui euro 504.000,00 nel 2017, euro
672.000,00 nel 2018 ed euro 504.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.10833 – «POR FESR 2014-2020 - QUO- TA REGIONE - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVE- STIMENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE» complessivi euro
720.000,00, di cui euro 216.000,00 nel 2017, euro 288.000,00
nel 2018 ed euro 216.000,00 nel 2019;
Stabilito che il presente intervento sarà attuato nel rispetto del regolamento (UE) n. 651/2014 della commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trat- tato ed in particolare nell’alveo degli articoli 25 (aiuti a proget- ti di ricerca e sviluppo), 28 (aiuti all’innovazione a favore delle PMI) e art. 29 (aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organiz- zazione) del regolamento (CE) n. 651/2014 della commissione europea;
Serie Ordinaria n. 23 - Martedì 07 giugno 2016
Considerato che le agevolazioni previste dal presente inter- vento, per l’ambito ricerca e innovazione, sono concesse ed erogate nel rispetto dei principi imposti dagli articoli 1 (campi di applicazione), art. 2 (definizioni), art. 4 (soglie di notifica), art. 5 (trasparenza degli aiuti), art. 6 (effetti di incentivazione), art. 8 (cumulo), art. 9 (pubblicazione e informazione) e art. 12 (con- trollo) del regolamento CE n. 651/2014 del 17 giugno 2014, pub- blicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 187/1 del 26 giugno 2014;
Stabilito che:
• le agevolazioni previste dal presente intervento sono cumu- labili con tutte le agevolazioni e i contributi pubblici che non rientrano tra gli aiuti di Stato ai sensi della disciplina
comunitaria;
• le presenti disposizioni non pregiudicano la possibilità di concedere aiuti alle imprese in applicazione di altri regimi
esentati o autorizzati, o in regime «de minimis» di cui al rego- lamento (CE) 1407/2013 del 18 dicembre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 24 dicem- bre 2013 L352, nel rispetto delle regole sul cumulo;
Precisato che in attuazione dell’art. 65 coma m 11 del REG UE 1303/2013 la med esima spesa ammissibile non può ricevere il sostegno da più fondi SIE;
Dato atto che, nel rispetto dei principi generali del Reg. 651/2014:
• la concessione dell’intervento finanziario non è rivolta alle imprese in difficoltà, secondo la definizione di cui all’art. 2 punto 18, né operanti nei settori esclusi di cui all’art. 1 par. 3;
• l’erogazione dell’intervento finanziario è subordinata alla di- chiarazione del beneficiario di non essere destinatario di un ordine di recupero pendente per effetto di una decisione di
recupero adottata dalla CE ai sensi del REG UE 1589/2015 che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mer- cato interno nonché al requisito della sede legale o unità operativa sul territorio regionale;
Dato atto che la direzione competente riferisce che sono stati acquisiti i necessari pareri :
• della cabina di regia fondi strutturali 2014 - 2020 mediante procedura scritta attivata il 24 maggio 2016 e conclusa il giorno 27 maggio 2016;
• del comitato di valutazione aiuti di stato di cui all’allegato
F) della d.g.r. n. 3839 nella seduta del 24 /05/2016;
• dell’autorità di gestione del POR FESR 2014 - 2020che si é espressa positivamente in data 27 maggio 2016;
Ritenuto di demandare alla direzione generale università, ri- cerca e open innovation, in raccordo con l’autorità di gestione del POR FESR 2014 - 2020 :
• la comunicazione alla commissione UE dell’intervento in esenzione ai sensi dell’ art. 11 del reg. 651/2014 con la sinte-
si delle informazioni richieste nel modulo di cui all’allegato 2 dello stesso regolamento, utilizzando l’apposita applica- zione informatica Sani 2;
• l’attuazione del presente provvedimento a seguito dell’esi- to favorevole procedura di comunicazione di cui al punto precedente;
• la comunicazione ai beneficiari per eventuali modifiche e/o osservazioni da parte della commissione europea;
• le modifiche tecniche della presente misura che si rendes- sero necessarie per sopravvenuti problemi tecnici con la piattaforma SIAGE;
Richiamate :
• la legge regionale 7 luglio 2008, n.20 «Testo unico delle leg- gi regionali in materia organizzazione e personale» e i prov- vedimenti organizzativi della X Legislatura;
• la legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 e successive mo- difiche e integrazioni nonché il regolamento di contabilità della Giunta regionale;
Ad unanimità di voti espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
1. di approvare la «Call per l’attivazione di un percorso speri- mentale volto alla definizione degli Accordi per la ricerca, svilup-
po e innovazione» - allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di stabilire che la dotazione finanziaria per l’iniziativa «Ac- cordi per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione» a valere su risorse POR FESR 2014 – 2020 Azione I.1.b.1.3 è pari ad euro 40.000.000,00 ed è suddivisa sui seguenti capitoli e sulle se- guenti annualità:
• sul capitolo 14.03.203. 10836 – «POR FESR 2014-2020 - RISOR- SE UE - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMEN-
TI A IMPRESE» complessivi euro 14.000.000,00, di cui euro 4.200.000,00 nel 2017, euro 5.600.000,00 nel 2018 ed euro
4.200.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203. 10852 – «POR FESR 2014-2020 - RISOR- SE STATO - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVESTI-
MENTI A IMPRESE» complessivi euro 9.800.000,00, di cui euro 2.940.000,00 nel 2017, euro 3.920.000,00 nel 2018 ed euro
2.940.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203. 10834 - «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVESTI-
MENTI A IMPRESE», complessivi euro 4.200.000,00, di cui euro 1.260.000,00 nel 2017, euro 1.680.000,00 nel 2018 ed euro
1.260.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11060 – «POR FESR 2014-2020 - RI-
SORSE UE - RICERCA E SVILUPPO Contributi agli investimenti
Amministrazioni locali», complessivi euro 1.800.000,00, di cui euro 540.000,00 nel 2017, euro 500.000,00 nel 2018 ed euro
760.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11061 –«POR FESR 2014-2020 - RISOR-
SE STATO - RICERCA E SVILUPPO - Contributi agli investimenti
Amministrazioni locali», complessivi euro 1.260.000,00, di cui euro 378.000,00 nel 2017, euro 350.000,00 nel 2018 ed euro
532.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11008 – «POR FESR 2014-2020 - RISOR-
SE REGIONE - RICERCA E SVILUPPO - Contributi agli investi-
menti Amministrazioni locali» complessivi euro 540.000,00, di cui euro 162.000,00 nel 2017, euro 150.000,00 nel 2018 ed
euro 216.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11058 – «POR FESR 2014-2020 - RISOR-
SE UE - RICERCA E SVILUPPO Contributi agli investimenti a
Amministrazioni Centrali» complessivi euro 1.800.000,00, di cui euro 540.000,00 nel 2017, euro 500.000,00 nel 2018 ed
euro 760.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11059 – «POR FESR 2014-2020 - RISOR-
SE STATO - RICERCA E SVILUPPO - Contributi agli investimenti
a Amministrazioni Centrali» complessivi euro 1.260.000,00, di cui euro 378.000,00 nel 2017, euro 350.000,00 nel 2018 ed
euro 532.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.11007 – «POR FESR 2014-2020 - RI-
SORSE REGIONE - RICERCA E SVILUPPO - Contributi agli in-
vestimenti a Amministrazioni Centrali» complessivi euro 540.000,00, di cui euro 162.000,00 nel 2017, euro 150.000,00
nel 2018 ed euro 216.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.10835 – «POR FESR 2014-2020 - RISORSE UE – RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE» complessivi euro 2.400.000,00,
di cui euro 720.000,00 nel 2017, euro 960.000,00 nel 2018 ed
euro 720.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.10851 – «POR FESR 2014-2020 - RI- SORSE STATO - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI IN- VESTIMENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE» complessivi
euro 1.680.000,00, di cui euro 504.000,00 nel 2017, euro
672.000,00 nel 2018 ed euro 504.000,00 nel 2019;
• sul capitolo 14.03.203.10833 – «POR FESR 2014-2020 - QUO- TA REGIONE - RICERCA E SVILUPPO - CONTRIBUTI AGLI INVE- STIMENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE» complessivi euro
720.000,00, di cui euro 216.000,00 nel 2017, euro 288.000,00
nel 2018 ed euro 216.000,00 nel 2019;
3. di stabilire che il presente intervento sarà attuato nel rispet- to del regolamento (UE) n. 651/2014 della commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato ed in particolare nell’alveo degli articoli 25 (aiuti a progetti di ricerca e sviluppo), 28 (aiuti all’innovazione a favore delle PMI) e art. 29 (aiuti per l’innovazione dei processi e dell’or- ganizzazione) del regolamento (CE) n. 651/2014 della commis- sione europea.
4. di stabilire inoltre che:
I. le agevolazioni previste dal presente intervento sono cumulabili con tutte le agevolazioni e i contributi pubblici che non rientrano tra gli aiuti di Stato ai sensi della discipli- na comunitaria;
II. le presenti disposizioni non pregiudicano la possibilità di concedere aiuti alle imprese in applicazione di altri regi- mi esentati o autorizzati, o in regime «de minimis» di cui al regolamento (CE) 1407/2013 del 18 dicembre 2013, pub- blicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 24 dicembre 2013 L352, nel rispetto delle regole sul cumulo;
5. di precisato che, nel rispetto dei principi generali del reg. 651/2014:
I. la concessione dell’intervento finanziario non è rivolta al- le imprese in difficoltà, secondo la definizione di cui all’art. 2 punto 18, né alle imprese operanti nei settori esclusi di cui all’art. 1 par. 3;
II. l’erogazione dell’intervento finanziario è subordinata al- la dichiarazione del beneficiario di non essere destinata- rio di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno non- ché al requisito della sede legale o unità operativa sul ter- ritorio regionale;
6. di demandare alla Direzione generale università, ricerca e open innovation, in raccordo con l’autorità di gestione del POR FESR 2014-2020 :
• la comunicazione alla commissione UE dell’intervento in esenzione ai sensi dell’ art. 11 del reg. 651/2014 con la sin- tesi delle informazioni richieste nel modulo di cui all’allega-
to 2 dello stesso regolamento, utilizzando l’apposita appli- cazione informatica Sani 2 ;
• l’attuazione del presente provvedimento a seguito dell’esi- to favorevole della procedura di comunicazione di cui al punto precedente;
• la comunicazione ai beneficiari per eventuali modifiche e/o osservazioni da parte della commissione europea;
• le modifiche tecniche della presente misura che si rendes- sero necessarie per sopravvenuti problemi tecnici con la piattaforma SIAGE;
7. di dare atto che la direzione provvederà alla pubblicazione del presente atto sul sito istituzionale regionale – sezione ammi- nistrazione trasparenza – ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e sul sito regionale dedicato alla Programmazione europea (xxx.xx.xxxxxxx.xxxxxxxxx.xx)».
Il segretario: Xxxxxxxx Xx Xxxxxx
——— • ———
ALLEGATO A
REGIONE LOMBARDIA
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014-2020
OBIETTIVO “INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE”
(cofinanziato con il FESR)
Asse prioritario I – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione
Azione - Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi
LINEA “ACCORDI PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE”
CALL
per la presentazione delle domande di progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione nelle aree di specializzazione S3
in attuazione dell’art.11 della L. 241/1990
INDICE
1. FINALITÀ
2. DOTAZIONE FINANZIARIA
3. TIPOLOGIA DEI PROGETTI
4. TIPOLOGIA DI AGEVOLAZIONE
5. SOGGETTI PROPONENTI
6. LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
7. SPESE AMMISSIBILI
8. DURATA DEGLI INTERVENTI
9. PERCORSO ATTUATIVO
10. TEMPISTICHE PREVISTE
11. CONTENUTI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
12. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE
13. CONDIZIONI DI INCOMPATIBILITA’
14. AMMISSIBILITA’ E VALUTAZIONE PROGETTI
15. NEGOZIAZIONE
16. REGIME DI AIUTO
17. MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO REGIONALE
18. OBBLIGHI DELI BENEFICIARI
19. RINUNCIA E DECADENZA DAL CONTRIBUTO CONCESSO
20. ISPEZIONI E CONTROLLI
21. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
22. RISERVATEZZA E TRATTAMENTO DATI PERSONALI
Allegato alla DGR…..
CALL PER L’ATTIVAZIONE DI UN PERCORSO SPERIMENTALE VOLTO ALLA DEFINIZIONE DEGLI ACCORDI PER LA RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE
art. 11 della Legge 241/1990
1. Finalità
Con la presente iniziativa Regione Lombardia apre una call che, attraverso l’utilizzo del percorso semplificato previsto dall’art. 11 della Legge 241/90, volto a stimolare accordi negoziali pubblico- privato tra Regione Lombardia e altri enti (enti istituzionali pubblici, università, organismi di ricerca e/o imprese), intende favorire lo sviluppo di progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione di particolare rilevanza in termini di partenariato e investimenti attivati e con ricadute sulla competitività del territorio lombardo.
2. Dotazione finanziaria
40 Meuro a valere sulle risorse del POR FESR 2014 – 2020 – Asse I - Azione I.1.b.1.3 "Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”.
3. TIPOLOGIA DEI PROGETTI
I progetti dovranno sviluppare sia la parte di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale sia la parte di Innovazione, declinando l’integrazione degli obiettivi per il trasferimento dei risultati tecnico- scientifici e la loro valorizzazione in termini di mercato ed impatto sulla competitività del territorio lombardo.
I progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione dovranno necessariamente riguardare le aree di specializzazione individuate dalla “Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione (S3)” approvata con DGR n. 1051/2013 e integrata con DGR n. 2146/2014 e DGR 3486/2015:
1. Aerospazio,
2. Agroalimentare,
3. Eco-industria,
4. Industrie creative e culturali,
5. Industria della salute,
6. Manifatturiero avanzato,
7. Mobilità sostenibile
declinate in macrotematiche e temi di sviluppo dettagliati nei rispettivi programmi di lavoro “Ricerca e innovazione” (DGR n. 2472/2014) e nelle 8 macrotematiche di sviluppo dell’area trasversale dello Smart Cities and Communities di cui alla DGR 3336 del 27/03/2015.
L’investimento minimo del progetto è pari a 5 milioni di euro.
4. Tipologia di agevolazione
Ad ogni progetto (la cui realizzazione sarà disciplinata da uno specifico Accordo per la Ricerca e l’Innovazione), può essere assegnato un contributo regionale massimo a fondo perduto di 4,5 Meuro
L’intensità dell’agevolazione concedibile, a fondo perduto, potrà essere al massimo pari a quella prevista dal Reg. UE 651/2014 secondo la seguente ripartizione.
intensità di aiuto massima (ESL) | Micro/Piccola Impresa | Media Impresa | Grande Impresa | OdR |
Ricerca industriale (ART. 25) Deve essere garantita la collaborazione effettiva tra un’impresa e un organismo di ricerca: gli organismi di ricerca devono sostenere almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno diritto a pubblicare i risultati della propria ricerca | 60% | 60% | 60% | 60% |
Sviluppo sperimentale (ART. 25) (in caso di collaborazione effettiva tra imprese: A) per le grandi imprese collaborazione con almeno una PMI B) tra un’impresa e un organismo di ricerca)* | 40% | 40% | 40% | 40% |
Innovazione per le PMI (ART. 28) | 50% | 50% | Non previsto | Non previsto |
Innovazione dei processi e dell’organizzazione (ART. 29) Gli aiuti alle grandi imprese sono compatibili soltanto se tali imprese collaborano effettivamente con le PMI nell’ambito dell’attività sovvenzionata e se le PMI coinvolte sostengono almeno il 30% del totale dei costi ammissibili | 50% | 50% | 15% | Non previsto |
5. Xxxxxxxx proponenti
Possono presentare progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione partenariati formalizzati in Aggregazioni - precedentemente alla presentazione della domanda, costituite da almeno 2 soggetti, autonomi tra di loro, minimo due soggetti di cui almeno una impresa e un organismo di ricerca e/o università.
Ai fini della presente call si intendono autonomi i soggetti ai sensi delle previsioni di cui all’allegato I articolo 3 del Regolamento (UE) n. 651/2014;
Mandatario dell’aggregazione può essere solo una delle imprese partecipanti dell’aggregazione stessa.
Le imprese non devono rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014
Il partner impresa può presentare un’unica domanda a valere sulla call.
Le imprese devono risultare in attività alla data di presentazione della proposta progettuale e possedere i seguenti requisiti:
- avere una Sede operativa attiva in Lombardia o dichiarare l’intenzione di costituire una Sede operativa attiva in Lombardia al momento dell’erogazione del contributo;
- non essere in difficoltà, secondo la definizione di cui all’art. 2 punto 18 del Reg. 651/2014 , né essere operante nei settori esclusi di cui all’art. 1 par. 3 del Reg. 651/2014;
- essere regolarmente iscritte e costituite al registro imprese;
- le imprese non residenti nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme del diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza dell’Unione Europea e iscritte nel relativo Registro delle imprese.
Gli Organismi di ricerca devono possedere, al momento della domanda di partecipazione al Bando, i seguenti requisiti:
a) avere Sede operativa attiva in Lombardia o avere intenzione di costituire una Sede operativa attiva in Lombardia al momento dell’erogazione del contributo;
b) essere registrati nel sistema regionale Questio;
c) conformemente alle prescrizioni dell’art. 70 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, qualora un Organismo di ricerca non abbia Sede operativa attiva nel territorio lombardo ma all’interno dello Stato Italiano, tale soggetto potrà essere considerato ammissibile qualora il totale delle spese ammissibili da esso sostenute non sia superiore ad un massimo del 15% del totale delle spese ammesse a valere sul Progetto.
I partner organismi di ricerca devono assumere almeno il 10% delle spese totali ammissibili.
6. Localizzazione degli interventi
I progetti dovranno essere realizzati e avere ricaduta nel territorio della Regione Lombardia.
7. Spese ammissibili
I costi ammissibili devono essere ricondotti agli obiettivi (Ricerca e Sviluppo e Innovazione) che si intendono sviluppare nel progetto, in funzione delle tipologie di intervento previste dal Reg. UE 651/2014 come dettagliato nella seguente tabella:
Art. 25 | Art. 28 | Art. 29 | |
Ricerca industriale Sviluppo sperimentale | innovazione a favore di PMI | Innovazione dei processi e dell’organizzazione | |
spese di personale: Rendicontabili, in base alla DGR 4664/2015, con costi standard orari pari a 30,58 euro per le imprese ed a 35,47 euro per gli organismi di ricerca | X ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto. | x | |
costi di messa a disposizione di | X | ||
personale altamente qualificato da | (il personale non | ||
parte di un organismo di ricerca e | deve essere | ||
diffusione della conoscenza o di | dipendente del | ||
una grande impresa che svolga | partner) |
attività di ricerca, sviluppo e innovazione in una funzione di nuova creazione nell'ambito dell'impresa beneficiaria e non sostituisca altro personale | |||
costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto | X Min. 50% tot. Costi ammissibili se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati | X Min. 50% tot. Costi ammissibili | |
costi relativi agli immobili nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto | X Max. 10% tot. Costi ammissibili sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati | X Xxx. 10% tot. Costi ammissibili | |
costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze, costi per brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, costi per servizi di consulenza utilizzati esclusivamente ai fini del progetto | x | ||
costi della ricerca contrattuale, le competenze, costi per brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato | x | ||
Costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali | X | ||
Costi per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione | X | ||
Spese generali supplementari e altri costi di esercizio direttamente imputabili al Progetto, inclusi: i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, le spese di certificazione di laboratorio; | x rendicontate forfettariamente, di un valore massimo del 15% delle spese di personale di competenza di ciascun Partner. | X rendicontate forfettariamente per di un valore massimo del 15% delle spese di personale di competenza di ciascun Partner. |
Non sono in ogni caso ammissibili costi relativi ad attività orientate alla commercializzazione, adeguamenti ad obblighi di legge, manutenzione di impianti e macchinari, servizi continuativi o periodici comunque connessi alle normali spese di funzionamento dei soggetti partecipanti.
Le spese si ritengono ammissibili a partire dalla data di presentazione della domanda.
8. Durata degli interventi
Gli interventi possono avere durata dalla data di sottoscrizione dell’accordo fino ad un massimo di 30 mesi con una possibilità di proroga motivata di 6 mesi.
9. Percorso attuativo
Il percorso sperimentale attuativo degli Accordi per la Ricerca, Sviluppo e l’innovazione si sviluppa come segue:
a) approvazione della call oggetto del presente atto e apertura della stessa
b) ammissibilità e valutazione comparativa dei progetti presentati sulla base dei criteri predeterminati nella call
c) decreto che approva i progetti eleggibili alla negoziazione
d) Negoziazione
e) stipula accordo ex art. 11 L. 241/1990
f) valutazione dei risultati in itinere e/o a conclusione del progetto
g) erogazione del contributo
In caso di esito positivo della fase di negoziazione e definizione dell’Accordo, ovvero raggiunto il consenso unanime dei rappresentanti dell’aggregazione, Nucleo di Valutazione e altri soggetti eventualmente coinvolti, l’Accordo viene sottoscritto dai rappresentanti dei Soggetti beneficiari, di Regione Lombardia e di eventuali altri partner.
Lo schema di accordo è approvato con provvedimento di Regione Lombardia.
10. Tempistiche previste
Periodo di presentazione delle domande | Termine per approvazione degli esiti della valutazione | Termine ultimo per la sottoscrizione degli accordi |
dal 15 giugno 2016 al 29 settembre 2016 | 30 gennaio 2017 | 30 maggio 2017 |
11. Contenuti della proposta progettuale
La proposta progettuale deve sviluppare i seguenti contenuti:
1. Tipologia di intervento proposto e declinazione degli obiettivi di Ricerca e Sviluppo e di quelli di Innovazione;
2. Descrizione delle azioni anche in termini di risultati attesi;
3. Identificazione degli impatti sul sistema territorio che potranno generarsi dopo la realizzazione dell’intervento, anche in termini di grado di innovatività rispetto allo stato dell’arte, e coerenza con le strategie regionali;
4. Individuazione dell’ambito di intervento scelto tra le aree di specializzazione della S3 regionale;
5. Identificazione dell’area su cui insiste e/o dovrà insistere l’intervento;
6. Descrizione dei partner e delle rispettive attività, evidenziando esperienze acquisite relative alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione; attività di ciascun partner;
7. Tempistica per la realizzazione dell’intervento;
8. Budget del progetto con descrizione della dimensione dell’investimento, importo del contributo richiesto e del cofinanziamento garantito con dettaglio rispetto a ogni partner.
9. Modalità di sfruttamento e disseminazione dei risultati conseguiti
12. Modalità di presentazione
Le proposte progettuali dovranno essere presentate a Regione Lombardia attraverso la piattaforma Siage (xxx.xxxxx.xxxxxxx.xxxxxxxxx.xx) nelle tempistiche sopra indicate.
I soggetti partecipanti all’ Aggregazione proponente il progetto devono:
▪ registrarsi al fine del rilascio delle credenziali di accesso al Sistema Informativo;
▪ profilarsi mediante l‘inserimento delle proprie informazioni sul predetto sito;
▪ attendere la validazione da parte del sistema di avvenuta corretta registrazione, prima di procedere alla presentazione della domanda;
La verifica dell’aggiornamento e della correttezza dei dati presenti nel profilo all’interno del Sistema informativo Siage è ad esclusiva cura e responsabilità dell' aggregazione richiedente.
Ai fini della partecipazione alla Call, ciascun soggetto facente parte dell’aggregazione dovrà, tra le altre informazioni richieste, indicare nell’apposita sezione del Sistema informativo SiAge:
a) informazioni generali relative all’impresa e all’Organismo di ricerca richiedente;
b) per i Partner imprese dell’aggregazione, le informazioni relative al calcolo della dimensione di impresa (n. dipendenti in termini di ULA, fatturato o totale attivo di bilancio, imprese collegate ed associate);
c) le informazioni necessarie ai fini del rilascio del Codice Unico di Progetto (CUP);
d) eventuale delega ad un soggetto esterno incaricato per la gestione della pratica;
e) i dati e le informazioni relative al Progetto che si intende presentare (Scheda Tecnica di Progetto;
f) le indicazioni relativamente alle spese totali ammissibili per Partner e per Progetto suddivise per attività di ricerca industriale e/o di sviluppo sperimentale e/o di innovazione e/o per Infrastrutture di ricerca.
Al termine della compilazione on line della domanda di partecipazione, il rappresentante legale del soggetto mandatario dell’aggregazione, che dovrà sottoscrivere con apposizione di firma telematica la domanda, dovrà provvedere ad allegare la seguente documentazione anch’essa caricata elettronicamente sul Sistema informativo mediante apposizione di firma telematica da parte del Partner caricata elettronicamente sul Sistema Informativo:
▪ copia dell’atto di costituzione dell’aggregazione e del mandato collettivo speciale con rappresentanza
▪ per gli organismi di ricerca, copia dello statuto vigente o di altro documento idoneo alla verifica della compatibilità dell’oggetto sociale con quanto richiesto dal Bando;
▪ eventuale delega al soggetto esterno da contattare per la gestione dei rapporti del Progetto con Regione Lombardia
▪ dichiarazione, laddove applicabile ai fini della verifica della regolarità della posizione contributiva.
La documentazione obbligatoria ai fini dell’ammissibilità è costituita da:
▪ copia dell’atto di costituzione dell’aggregazione e copia autentica del mandato speciale con rappresentanza conferito al soggetto mandatario;
▪ Proposta progettuale
13. Condizioni di incompatibilità
Non sono compatibili con la partecipazione alla call i progetti caratterizzati da conflitto di interesse in attuazione del X.X.xx n. 39/2013.
14. Ammissibilita’ e valutazione progetti
La valutazione sarà effettuata sulla base di una procedura valutativa a graduatoria che prevede, oltre a un’istruttoria formale (relativa alla verifica dei dati soggettivi e della completezza documentale), una valutazione di merito.
I progetti presentati saranno selezionati sulla base dei criteri (di ammissibilità, di valutazione, di premialità) relativi all’Asse 1 Azione I.1.b.1.3, approvati dal Comitato di Sorveglianza del POR FESR 2014-2020 nella seduta del 12 maggio 2015.
I criteri di ammissibilità riguardano:
− Requisiti dei proponenti;
− Conformità della domanda rispetto alle procedure e ai tempi richiesti per la presentazione della domanda;
− Requisiti della proposta progettuale (investimento minimo del progetto, localizzazione dell’intervento, coerenza con la S3)
I criteri di valutazione vengono declinati come segue:
Criterio | Elemento di valutazione | Punteggio attribuibile (0-100) |
1. Qualità del progetto | congruità degli elementi progettuali per il conseguimento degli obiettivi previsti e congruità dei costi e dei tempi di realizzazione rilevanza: rispondenza rispetto alle finalità strategiche indicate nella call qualità: chiarezza degli obiettivi del progetto e risultati attesi che devono essere quantificabili | 0-35 |
2. grado di innovazione conseguibile dal progetto rispetto agli obiettivi ed ai risultati attesi | innovazione: grado di innovatività assoluta rispetto allo stato dell’arte | 0-20 |
3. Qualità del raggruppamento proponente anche rispetto alla complementarietà delle competenze espresse e al grado di integrazione e qualità del team di progetto | integrazione: grado di relazione tra i soggetti dell'ecosistema dell'innovazione capacità dei proponenti: tecnica- gestionale ed economico-finanziaria qualità del team di progetto | 0-15 |
4. Impatto potenziale del progetto rispetto agli | visione: potenzialità del progetto di generare un impatto positivo | 0-20 |
ambiti della S3, sul livello competitivo e sul livello di avanzamento tecnologico dei proponenti | impatto territoriale: capacità di favorire l'empowerment dell’ecosistema regionale dell'innovazione | |
5. Sfruttamento e disseminazione dei risultati conseguiti | messa in scala, diffusione e replicabilità: possibilità di trasferimento dell'idea o della tecnologia prodotta | 0-10 |
0-100 |
Inoltre, i progetti saranno valutati rispetto ai seguenti criteri di premialità:
Criterio di premialità | Elemento di valutazione | Punteggio attribuibile (0-20) |
1. Appartenenza ad uno dei Cluster Tecnologici Lombardi | Elemento valutabile per tutti i soggetti del partenariato | 0-5 |
2. Presenza di sistemi di certificazione ambientale | Elemento valutabile per la presenza di certificazione ambientale da parte di 1 impresa del partenariato | 0-5 |
3. Rilevanza della componente femminile e | Max 10 0-5 per componente femminile 0=nessuna presenza 2=presenza di un terzo 3= presenza del 50% 5=totalità dei componenti 0-5 per componente giovanile 0=nessuna presenza 2=presenza di un terzo 3= presenza del 50% 5=totalità dei componenti | |
giovanile | ||
Elemento valutabile nell’ambito | ||
del team di progetto rispetto | ||
alla componente femminile | ||
Elemento valutabile nell’ambito | ||
del team di progetto rispetto | ||
alla componente giovanile (fino | ||
a 35 anni) | ||
4. Presenza di certificazioni di responsabilità | Elemento valutabile per la | 0-5 |
sociale | presenza di certificazione di | |
responsabilità sociale da parte | ||
di 1 impresa del partenariato |
La valutazione delle proposte progettuali pervenute sarà effettuata da apposito nucleo di valutazione con il supporto di esperti esterni in materia Per essere ammessi al contributo i progetti devono ottenere un punteggio minimo pari a 70/100.
L’elenco dei progetti selezionati, ammissibili al finanziamento, sarà approvato con provvedimento regionale entro 120 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande.
Entro i successivi 30 giorni i soggetti proponenti saranno invitati alla fase negoziale, con la specificazione, in riferimento a ciascuna proposta, degli elementi oggetto di negoziazione. La procedura negoziale si concluderà entro i successivi 90 giorni con la definizione dell'Accordo per la ricerca, sviluppo e/o l'innovazione da sottoscrivere tra tutti i soggetti coinvolti in cui saranno stabiliti gli impegni reciproci delle Parti, l’articolazione delle azioni in cui si sviluppa il progetto e i risultati attesi, i tempi di esecuzione e la ripartizione dei costi tra i soggetti partecipanti.
15. NEGOZIAZIONE
Costituiscono oggetto di negoziazione i seguenti elementi
▪ la percentuale di erogazione connessa ai risultati e agli stati di avanzamento,
▪ miglioramenti tecnici e progettuali su richiesta di regione Lombardia e del nucleo di valutazione che non comportino incrementi economici del contributo concedibile;
▪ eventuale coinvolgimento di altri soggetti e finanziatori nell’ambito del partenariato.
Gli accordi saranno sottoposti all’approvazione delle Parti, qualora ciò sia previsto nei Regolamenti di funzionamento delle Parti stesse.
Le proposte non coerenti con la finalità prevista nella call o con la strategia regionale saranno dichiarate non ammesse alla fase di valutazione.
Le domande pervenute con modalità diversa da quella sopra descritta fuori dal termine indicato saranno considerate irricevibili.
16. Regime di aiuto
Gli eventuali finanziamenti verso le imprese o soggetti ammissibili che svolgono attività economiche nell’ambito di progetti/interventi finanziati attraverso la presente azione e in particolare attraversi gli accordi negoziali sono adottati ed attuati nel rispetto del regolamento UE di esenzione 651/2014.
Nell’ambito della predetta disciplina si richiamano gli articoli:
▪ 25 (aiuti a progetti di ricerca e sviluppo),
▪ 28 (aiuti all’innovazione a favore delle PMI).
▪ 29 (aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione) del Regolamento (CE) n. 651/2014 della Commissione Europea.
Sono escluse le imprese operanti nei settori di cui all’art. 1 par. 3 del Reg CE 651/2014 e quelle che abbiano ricevuto aiuti illegali, nonché le imprese in difficoltà (così come definite dallo stesso Regolamento 651/2014).
17. Modalità di erogazione del contributo regionale
Il contributo verrà erogato al raggiungimento di specifici risultati definiti nella fase di negoziazione tra le Parti coinvolte, indicati nel contratto tra Regione Lombardia e il partenariato coinvolto.
Sono previste massimo tre tranche di erogazione che saranno oggetto di negoziazione in base agli stati di avanzamento concordati e alla specificità del progetto. L’erogazione del saldo finale è successiva alla valutazione da parte del Nucleo sopracitato dei risultati realizzati; a tal fine il Nucleo sarà integrato da un esperto diverso da quello che ha valutato l’ammissione al finanziamento del progetto.
Potrà essere valutata in fase negoziale la possibilità di concedere un’erogazione a titolo di anticipazione.
L’erogazione dell’intervento finanziario è subordinata alla dichiarazione del beneficiario/ soggetti dell’aggregazione di non essere destinatario di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno nonché al requisito della sede legale o unità operativa sul territorio regionale.
18. Obblighi deli beneficiari
I soggetti beneficiari sono obbligati, a pena di decadenza dall’agevolazione:
▪ al rispetto di tutte le condizioni previste nella presente Call e degli impegni formalizzati nell’Accordo per la ricerca ;
▪ ad assicurare che gli interventi realizzati non siano difformi da quelli individuati nel progetto presentato ;
▪ a fornire, nei tempi e nei modi previsti dalla presente CALL e dagli atti a questo conseguenti, tutta la documentazione e le informazioni eventualmente richieste;
▪ ad assicurare che le attività previste inizino e si concludano entro i termini stabiliti dall’Accordo;
▪ ad assicurare la puntuale e completa realizzazione delle attività in conformità alla domanda presentata e ammessa a beneficio, salvo eventuali modifiche preventivamente autorizzate da Regione Lombardia;
▪ al riparto del contributo tra i diversi componenti dell’aggregazione sulla base degli apporti e dei costi sostenuti da ciascun componente come indicati nella domanda di contributo;
▪ a conservare per un periodo di almeno 10 anni dalla data del provvedimento di erogazione del contributo la documentazione attestante le spese sostenute e rendicontate;
▪ a mantenere invariate fino alla conclusione del progetto le condizioni che hanno garantito l’attribuzione del punteggio di premialità di cui al punto 14.
19. Rinuncia e Decadenza dal contributo concesso
I soggetti beneficiari qualora intendano rinunciare al contributo concesso e/o alla realizzazione del progetto, devono darne comunicazione con la stessa modalità utilizzata per la presentazione della domanda. La rinuncia deve essere motivata da cause di forza maggiore sopraggiunte successivamente alla richiesta del contributo.
I soggetti beneficiari sono dichiarati decaduti dal contributo concesso qualora non venga raggiunto il 60% dell’importo dell’investimento complessivo, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi previsti e dei risultati attesi indicati nel progetto ammesso, e nel caso di scioglimento dell’Aggregazione .
20. Ispezioni e controlli
Regione Lombardia, effettuerà controlli sui progetti finanziati, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo per la ricerca, ed ispezioni presso la sede del soggetto beneficiario e dei soggetti che compongono l’aggregazione allo scopo di verificare lo stato d'attuazione, il rispetto degli obblighi previsti dall’accordo e la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte.
21. Responsabile del procedimento
Il Responsabile del procedimento viene individuato nel Dirigente dr. Xxxxxxx Xxxxxxxxx, presso la Direzione Generale Ricerca, Università e Open Innovation.
22. Riservatezza e trattamento dati personali
Ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003, i dati acquisiti in esecuzione della presente call sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.
Titolare del trattamento è la Giunta Regionale, nella persona del proprio legale rappresentante.
Responsabile interno del trattamento dei dati è il Direttore Generale pro-tempore della Direzione Generale Università Ricerca e Open Innovation.
Responsabile esterno del trattamento dei Dati è Lombardia Informatica S.p.A nella personale del proprio legale rappresentante.
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ALLEGATO ALLA CALL
DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER LE CATEGORIE DI AIUTO DI CUI AGLI ARTICOLI 25, 28 E 29 DEL REG. UE 651/2014
Confermati i principi generali del Reg. UE 651/2014 dall’art.1 all’art.12, nonché le definizioni pertinenti alla presente call di cui all’art. 2, al fine della valutazione istruttoria degli interventi proposti all’interno di progetti anche integrati rispetto alle tipologie di finanziamento, si applicano le seguenti disposizioni con riferimento a spese ammissibili, intensità di aiuto, finalità e condizioni per le categorie in esenzione considerate per il presente bando:
ai sensi dell’articolo 25 “Aiuti a progetti di ricerca e sviluppo”:
1. La parte del progetto relativa alla ricerca e sviluppo deve riguardare le categorie ricerca industriale (comma 2, lettera b) e sviluppo sperimentale (comma 2, lettera c);
2. I costi ammissibili afferibili al presente articolo e riconosciuti ai sensi della presente misura devono rientrare nelle seguenti categorie:
✓ spese di personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto (comma 3, lettera a);
✓ costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati (comma 3, lettera b);
✓ costi relativi agli immobili nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati (comma 3, lettera c);
✓ costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze costi per brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, costi per servizi di consulenza utilizzati esclusivamente ai fini del progetto (comma 3, lettera d)
✓ Spese generali supplementari e altri costi di esercizio direttamente imputabili al Progetto, inclusi: i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi (comma 3, lettera e);
3. L’intensità di aiuto per ciascun beneficiario è pari a massimo 50% dei costi ammissibili per ricerca industriale e 25% dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale (comma 5 lettere b e c).
4. L’intensità di aiuto di cui al punto precedente può essere incrementata del 15% (in misura comunque non superiore ad un massimo del 60% dei costi ammissibili a valere su questa categoria) se la parte del progetto relativa alla ricerca e sviluppo prevede la collaborazione tra un’impresa e uno o più organismi di ricerca e diffusione della conoscenza e tali organismi sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno il diritto a pubblicare i risultati della propria ricerca (comma 6, lettera b punto i); inoltre i risultati del progetto devono essere ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito (comma 6, lettera b punto ii).
ai sensi dell’articolo 28 “Aiuti all’innovazione delle PMI”:
1. I costi ammissibili afferibili al presente articolo e riconosciuti ai sensi della presente misura devono rientrare nelle seguenti categorie:
✓ Costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali (comma
2, lettera a)
✓ costi di messa a disposizione di personale altamente qualificato da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o di una grande impresa che svolga attività di ricerca, sviluppo e innovazione in una funzione di nuova creazione nell'ambito dell'impresa beneficiaria e non sostituisca altro personale (comma 2 lettera b)
✓ Costi per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione (comma 2, lettera c)
2. L’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili di cui al punto precedente.
ai sensi dell’articolo 29 “Aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione”:
1. Possono essere concessi aiuti alle grandi imprese per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione solo se tali imprese collaborano con le PMI nell’ambito di tale attività e se le PMI sostengono almeno il 30% del totale dei costi ammissibili di cui al punto successivo (comma 2);
2. I costi ammissibili afferibili al presente articolo e riconosciuti ai sensi della presente misura devono rientrare nelle seguenti categorie:
✓ Spese di personale (comma 3 lettera a)
✓ costi relativi a strumentazione, attrezzature e immobili nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto (comma 3 lettera b)
✓ costi per la ricerca contrattuale, le competenze, costi per brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, costi per servizi di consulenza utilizzati esclusivamente ai fini del progetto (comma 3 lettera c)
✓ Spese generali supplementari e altri costi di esercizio direttamente imputabili al Progetto, inclusi: i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi (comma 3 lettera d);
L’intensità di aiuto non supera il 15% dei costi ammissibili di cui al punto precedente per le grandi imprese e il 50% dei costi ammissibili di cui al punto precedente per le PMI (comma 4).