RELAZIONE FINALE
RELAZIONE FINALE
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI n. 1 RICERCATORE PRESSO LA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA DELL'UNIVERSITÀ' DI PISA - SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-STO/04 BANDITA CON D.R. n. 1/18763 del 30/12/2008 (Bando R.08.01) PUBBLICATA SULLA GAZZETTA UFFICIALE n. 3 del 13/01/2009.
La Commissione giudicatrice della valutazione comparativa per il reclutamento di
n. 1 ricercatori per il settore scientifico-disciplinare M-STO/04 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, nominata con D.R. n. 0008655 del 21/06/2010 pubblicata su Gazzetta Ufficiale n. 52 del 02/07/2010 e composta dai seguenti professori:
- Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx - Ordinario nel s.s.d. M-STO/04 Università di Perugia
- Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx - Ordinario nel s.s.d. M-STO/04 Università di Pisa
- Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx - Xxxxxxxxx nel s.s.d. M-STO/04 Università di Bologna ha svolto i suoi lavori nei giorni:
I riunione (telematica):giorno 4 agosto 2010 dalle ore 08,30 alle ore 09,30
II riunione: giorno 27 settembre 2010 dalle ore 09,00 alle ore 17,00
III riunione: giorno 28 settembre 2010, dalle ore 09,00 alle ore 21,00
IV riunione: 29 settembre 2010, dalle ore 9 alle ore 20,30. V riunione: 30 settembre, dalle ore 9 alle 0re 21.
VI riunione: 1 ottobre, dalle ore 9 alle ore 12.
La Commissione ha tenuto complessivamente n. 6 riunioni iniziando i lavori il 4 agosto 2010 e concludendoli il 1° ottobre 2010.
Nella prima riunione la Commissione ha proceduto alle elezioni, nel proprio seno, del Presidente e del Segretario; ha inserito a verbale una dichiarazione dalla quale risulta che i commissari non si trovano in rapporto di parentela o affinità fino al IV grado incluso, tra loro o con i candidati; ha stabilito la data entro la quale i lavori della Commissione si concluderanno (nel limite massimo di 6 mesi dalla data di pubblicazione del decreto di nomina della Commissione su Gazzetta Ufficiale); ha definito i criteri con i quali verranno valutati i titoli e le pubblicazioni dei candidati e ha stabilito il calendario per la discussione dei titoli.
Nella seconda riunione la Commissione ha preso visione dei titoli e delle pubblicazioni dei seguenti candidati:
1) ALBANESE Xxxxxx
2) XXXXXXXX Xxxxxxx
3) XXXXXXXX Xxxx
4) XXXXXX Xxxxx
5) XXXXXXXXX Xxxxx
6) XXXXXXXX Xxxxx
7) XXXXXX Xxxxxx
8) CHIAVISTELLI Xxxxxxx
9) XXXXXXX Xxxxx
10) XXXXX Xxxxxxxx
11) XXXXXX Xxxxxxxxx
12) DI XXXXXXX Xxxxxx
13) XXXXXXX Xxxxxx
14) XXXXXXXX Xxxxxxx
15) FERRARA DEGLI XXXXXX Xxxxxxxx
16) XXXXXXXXXXXXXX Xxxx
17) XXXXX Xxxxxxxx
18) XXXXXXXX Xxxxxxxx
19) XXXXXX Xxxxxxx
20) XXXXXX Xxxxx Xxxxxx
21) XXXXXXX Xxxx
22) XXXXXXXX Xxxxx
23) XXXXXXX Xxxxxx
24) XXXXX Xxxxx
25) LO XXXXXX Xxxxx
26) XXXXXXX Xxxxxx
27) XXXXXXX Xxxxx
28) XXXXXXX Xxxxxx
29) XXXXXXX Xxxxxxxx
30) XXXXX Xxxxxx
31) XXXXXXXXX Xxxxx Xxxx Xxxxxx
32) XXXXXXXX Xxxxxx
33) XXXXXXX Xxxxx Xxxx
34) XXXXXXXXX Xxxxxxxx
35) SCHWARZ Guri
36) XXXXX Xxxxxx
37) XXXXXX Xxxxxx
38) XXXXXX Xxxxxxxx
39) XXXXXXXX Xxxxxxxxxx
40) XXXXXX Xxxxxx
41) XXXXXX Xxxxxxxxxx
I candidati Xxxxxx Xxxxxxxxxx e Xxxxxxxxx Xxxxxxxx hanno inviato dichiarazione di rinuncia alla partecipazione alla valutazione comparativa.
Nella terza, quarta, quinta riunione si è svolta la discussione pubblica sui titoli. Sono risultati presenti ed esaminati i seguenti candidati:
ALBANESE Xxxxxx
XXXXXXXX Xxxx
XXXXXX Xxxxx
XXXXXXXXX Xxxxx
XXXXXX Xxxxxx
XXXXXXX Xxxxx
XXXXX Xxxxxxxx
XXXXXX Xxxxxxxxx
DI XXXXXXX Xxxxxx
XXXXXXX Xxxxxx
XXXXXXXX Xxxxxxx
XXXXX Xxxxxxxx
XXXXXXXX Xxxxxxxx
XXXXXX Xxxxxxx
XXXXXX Xxxxx Xxxxxx
XXXXXXX Xxxx
XXXXXXXX Xxxxx
XXXXXXX Xxxxxx
XXXXX Xxxxx
XXXXXXX Xxxxx
XXXXXXX Xxxxxxxx
XXXXX Xxxxxx
XXXXXXXX Xxxxxx
XXXXXXX Guri
XXXXX Xxxxxx
XXXXXXXX Xxxxxxxxxx
XXXXXX Xxxxxxxxxx
I relativi giudizi individuali e collegiali sono allegati alla presente relazione.
Nella VI riunione, sulla base dei giudizi collegiali complessivi, la Commissione ha proceduto alla valutazione comparativa dei candidati mediante discussione e successiva deliberazione assunta dalla maggioranza dei componenti, al fine di individuare il vincitore. E’ risultato all’unanimità vincitore il seguente candidato:
XXXXXXXX XXXXXXXX
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
La Commissione: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Presidente
Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx Componente Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Segretario
ALLEGATO ALLA RELAZIONE FINALE
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI n. 1 RICERCATORE PRESSO LA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA DELL'UNIVERSITÀ' DI PISA - SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-STO/04 BANDITA CON D.R. n. 1/18763 del 30/12/2008 (Bando R.08.01) PUBBLICATA SULLA GAZZETTA UFFICIALE n. 3 del 13/01/2009.
Giudizi individuali e collegiali sui candidati
I GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI SONO ELENCATI NEL SEGUENTE ORDINE:
1) Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx
2) Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx
3) Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Segue il giudizio collegiale.
CANDIDATO: ALBANESE Xxxxxx
Giudizio 1) Come ha confermato anche il colloquio, Xxxxxx Xxxxxxxx ha un curriculum di studi ricco e interessante essendosi mossa tra Venezia, l’IUE, Padova, in un circuito di relazioni scientifiche internazionali di tipo europeo. Impegnata di recente anche nella direzione di riviste (Xxxxxx Xxxxxx, Storica), la sua scrittura si contraddistingue per originalità e gusto per gli aspetti psicologici e biografici nella ricerca storica, come dimostra anche la monografia su Xxxxxx Xxxxxxx. Il suo principale interesse di ricerca ruota attorno alla crisi della prima guerra mondiale (come attesta la vasta collaborazione offerta al grande lavoro Gli italiani in guerra coordinato da X. Xxxxxxxx) anche se non ha mancato di fare una incursione nella Roma del 1944-45 (Xxxxxx Xxxxxxx). L’altro e connesso grande tema è quello dell’avvento del fascismo, che ha studiato sia a livello locale (Alle origini del fascismo in Veneto) che nazionale (La Marcia su Roma) e in chiave comparata con un uso originale delle fonti. Il suo principale apporto al dibattito nazionale e internazionale verte sul nodo della violenza politica come asse di lettura della intera storia nazionale per la prima metà del secolo. Si tratta di studiosa intelligente, colta e di ottima formazione.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che la candidata ha svolto attività didattica a livello universitario, anche in sedi filiali di università prestigiose americane. Ha partecipato anche a importanti progetti di ricerca e quindi a convegni nazionali e internazionali in qualità di relatrice.
Albanese presenta un profilo interessante di studiosa che approfondisce molti aspetti, come il ruolo della violenza nell’avvento del fascismo, ancora rimasti non del tutto adeguatamente approfonditi. Su tale tema la candidata ha dedicato monografie e saggi. Tali percorsi di ricerca sono arricchiti da interessanti incursioni sul tema della vittoria mutilata e sulla fase resistenziale. Nell’insieme tale produzione scientifica è di buon livello, con una adeguata conoscenza della bibliografia, con scavo di archivi e l’utilizzazione di carteggi. E’ una produzione pienamente congruente con le discipline ricomprese nel settore scientifico disciplinare del concorso. La collocazione editoriale sia delle monografie sia dei saggi è più che buona. I lavori sono stati prodotti con una continuità temporale lodevole.
Giudizio 3) Candidata attiva nella ricerca, fa parte di istituti di ricerca e di redazioni di riviste. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali. Espone i propri titoli ed il proprio curriculum con intelligenti argomenti. La sua produzione scientifica, costante nel tempo, si è concentrata sull’affermazione del regime fascista, ed in particolare sull’uso eversivo della violenza. Su questo tema Xxxxxx Xxxxxxxx ha prodotto la monografia sul caso veneziano, dal 1919 al 1922 (rielaborazione della sua tesi di laurea), e quella sulla Marcia su Roma, rielaborazione della sua tesi di dottorato. In entrambi i volumi la
candidata dimostra accuratezza nella ricerca archivistica, propensione alla esatta ricostruzione degli avvenimenti, attenzione ad inserire i case studies (uno locale, l’altro ricostruzione di uno specifico evento) in un contesto più ampio, quello della nascita e presa del potere del regime fascista.
Si segnalano anche l’agile ma apprezzabile biografia di Xxxxxx Xxxxxxx, e la recente cura, insieme a Xxxxx Xxxxxxxx, del IV volume, in due tomi, dell’importante opera, edita dalla UTET sotto la direzione di Xxxxx Xxxxxxxx, sugli Italiani in guerra. Nel vol. IV, sul ventennio fascista, Albanese non solo ha scritto i Quadri generali, ma anche alcune voci significative.
Attualmente attende ad una ricerca comparativa su Italia, Spagna e Portogallo, sul rapporto tra modernizzazione, autoritarismo e fascismo in questi tre paesi.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Xxxxxx Xxxxxxxx presenta un curriculum di studi interessante, essendosi mossa tra Venezia, l’IUE, Padova, in un circuito di relazioni scientifiche internazionali di tipo europeo.
Il suo principale apporto al dibattito scientifico verte sul nodo della violenza politica come asse di lettura della intera storia nazionale per la prima metà del secolo. Altro interesse di ricerca ruota attorno alla crisi della prima guerra mondiale, come attesta la vasta collaborazione offerta al grande lavoro Gli italiani in guerra coordinato da X. Xxxxxxxx.
Ha una produzione di buon livello. La collocazione editoriale sia delle monografie sia dei saggi è buona.
CANDIDATO: XXXXXXXX Xxxx
Giudizio 1) Il curriculum di Xxxx Xxxxxxxx si caratterizza per due diversi cicli di ricerca. Il primo è quello dell’approfondimento e comparazione tra due casi di resistenza partigiana, e delle loro memorie, nella Francia del sud est e nell’Italia del nord-ovest (la zona libera del Vercors e quella dell’alto tortonese): frutto di un DEA e poi di un dottorato (Ecole des Hautes Etudes) in Francia, è stato poi oggetto di pubblicazione sia in Francia (Le Vercors et la zone libre de l’Alto Tortonese, casa ed. L’Harmattan) che in Italia. Il secondo tema è quello della pedagogia dell’infanzia negli anni del fascismo, anch’esso oggetto di una ricerca di dottorato e di una monografia (La storia bambina). Il tema della scuola e delle insegnanti negli anni Settanta visto attraverso l’ottica dei movimenti femminili costituisce il progetto in corso della candidata. Il colloquio conferma l’impressione di una studiosa consapevole e matura, anche se la sua produzione saggistica non è particolarmente abbondante.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum non emerge lo svolgimento di attività didattica a livello universitario. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca, oltre che a Convegni nazionali e internazionali come relatrice.
Le linee di ricerca della candidata hanno riguardato fasi della resistenza in Italia (Alto Tortonese) e Francia (il Vercors). Di interesse il confronto tra la resistenza che si è verificata in queste due zone sia per le memorie che sono emerse sia per quanto ritrovato negli archivi. Altro percorso di ricerca intrapreso è quello sulle “bambine” durante il fascismo con i messaggi contrastanti e contraddittori che ne sono venuti fuori rispetto all’immagine prevalente delle bambine.
È una produzione discreta, certamente congruente con il settore scientifico disciplinare del concorso, con una buona collocazione editoriale.
Giudizio 3) Candidata di solida formazione, come mostra il dottorato discusso presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, ed un altro presso l’Università di Cagliari, ha esposto il suo curriculum di ricerca ed i suoi titoli con solide motivazioni, facendo opportuni riferimenti alla storiografia ed alle fonti utilizzate. I suoi originari interessi, sulla Resistenza, hanno prodotto monografie, pubblicate in Francia ed Italia,
con un confronto sulle zone libere nel Vercors e nell’Alto Tortonese, e i rapporti fra partigiani e fascisti in una zona significativa come l’Oltrepo’ Pavese.
Più di recente gli interessi di Xxxxxxxx si sono spostati su temi di storia sociale, sviluppati nel xxxxx xxx xxxxxxxxx xxxxxxxxxxxx: su questi ha prodotto l’originale monografia sulla letteratura destinata alle bambine, e sta lavorando ad un interessante progetto sul rapporto fra femminismo ed insegnanti nel corso degli anni settanta ed ottanta.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidata di solida formazione, come mostra un dottorato discusso presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, ed un altro presso l’Università di Cagliari.
Le sue ricerche si sono mosse su due filoni principali: l’approfondimento e comparazione tra due casi di resistenza partigiana, e delle loro memorie, nella Francia del sud est e nell’Italia del nord-ovest, e la pedagogia dell’infanzia negli anni del fascismo.
Ha una produzione interessante, con una buona collocazione editoriale.
CANDIDATO: XXXXXX Xxxxx
Xxxxxxxx 0) Xxxxx Xxxxxx ha sviluppato nel corso dei suoi studi di laurea, dottorato e post dottorato le tematiche della mobilità sociale - in particolare dei ceti medi - dello sviluppo edilizio, della memoria, a Roma. L’insieme di questi temi si coagula nella dimensione territoriale che è da lui privilegiata e cha ha potuto approfondire sul piano metodologico anche attraverso un soggiorno di un anno al Centro di storia urbana di Leicester. Territorio per lui è spazio fisico (costruzione di immobili) contesa sociale tra Società immobiliari e piccoli proprietari (Il quartiere delle Valli, 2007), memoria e identità, ricordi, rappresentazioni (Città di parole, 2006), immaginario borghese (Xxx Xxxxxxx a Casalpalocco). Si tratta di un percorso di ricerca coerente e interessante, anche se specifico, che il candidato espone nel colloquio con intelligenza e competenza.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che il candidato ha svolto attività didattica a livello universitario quale professore a contratto. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali come relatore e ha partecipato a progetti di ricerca sia con referenti universitari che con privati.
La produzione scientifica prevalente è scaturita dall’interesse di ricostruire l’integrazione urbana di gruppi di residenti in quartieri della zona di Roma, con le mobilitazioni per le case pubbliche: ne è scaturita una storia con dimensione territoriale e sociale, andando al di là della storia urbanistica. E’ una produzione di interesse e di discreta qualità, indubbiamente congruente con il settore scientifico disciplinare M-STO/04. Anche la collocazione editoriale è discreta.
Giudizio 3) Campo di ricerca principale, e quasi esclusivo, di Xxxxx Xxxxxx, è la storia urbana, con particolare riferimento a quella di Roma nel dopoguerra. Su questo tema Xxxxxx, che illustra i suoi titoli ed i suoi percorsi di ricerca con convincenti argomentazioni, ha prodotto una monografia dedicata ad un case study, la costruzione del quartiere delle Valli a Roma, che integra opportunamente approcci di storia urbana economica e sociale, con un’apprezzabile utilizzazione di fonti archivistiche. In altri studi, come nel volume collettaneo su Centocelle (del quale sono attribuibili a Xxxxxx i capp. XX e VII), le fonti sono prevalentemente orali, con un interesse per la loro utilizzazione che il candidato sta sviluppando anche nei suoi futuri progetti di ricerca.
In conclusione si tratta di un candidato che ha dato significativi contributi ad un campo di studi molto specifico, e ha svolto qualche esperienza di insegnamento a livello universitario, sotto forma di contratti.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Xxxxxx ha sviluppato nel corso dei suoi studi di laurea, dottorato e post dottorato le tematiche della mobilità sociale - in particolare dei ceti medi -, dello sviluppo edilizio, della memoria, con una forte attenzione alla dimensione territoriale. Su questo tema ha prodotto una monografia dedicata alla costruzione del quartiere delle Valli a Roma, che
integra opportunamente approcci di storia urbana, economica, e sociale. In un altro contributo su Centocelle (del quale sono attribuibili a Xxxxxx i capp. II e VII), le fonti sono prevalentemente orali.
Si tratta di un percorso di ricerca coerente e interessante, anche se molto specifico.
CANDIDATO: XXXXXXXXX Xxxxx
Giudizio 1) Laureato all’Università di Pisa, specializzazione e dottorato presso la Scuola Normale, borsista della S.S. dell’INSMLI, Bresciani mostra una vasta e approfondita conoscenza delle reti intellettuali che alimentano il gruppo antifascista di Giustizia e Libertà negli anni Venti e Trenta. Come mostrano la sua monografia (La rivoluzione perduta, Mulino 2009) e i saggi pubblicati o in corso di pubblicazione successivamente alla chiusura del bando, Bresciani ha potuto (attraverso borse di ricerca in Francia e negli Usa) e saputo ricostruire la biografia, lo spessore di pensiero e l’influenza di un personaggio come Xxxxxx Xxxxx (riscoperto in Italia dall’ultimo X. Xxxxx) su una vasta area dell’antifascismo italiano in esilio. Il tema della visione della storia italiana da parte di questo gruppo intellettuale è di grande interesse e dovrebbe dare luogo, nei propositi del giovane studioso, a riflessi rilevanti sulla rivisitazione storica della crisi del primo dopoguerra.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge non lo svolgimento di attività didattica a livello universitario, bensì l’effettuazione di una serie significativa di conferenze, normalmente attinenti alle tematiche delle ricerche.
Al centro degli interessi di studio di Bresciani c’è l’antifascismo italiano ed europeo, in specie il movimento di Giustizia e Libertà e la figura di Xxxxxx Xxxxx, del quale il candidato ha pubblicato una interessante biografia intellettuale (Il Mulino, 2009) ed ha in preparazione anche il carteggio di Caffi con Xxxxxxxxxxx: il che potrebbe evidenziare una riflessione più completa del gruppo di GL sulla politica degli anni del fascismo. Anche i saggi sono elaborati su questa lunghezza d’onda.
Quella prodotta è una buona produzione scientifica, ma si avverte l’esigenza che il candidato riesca ad ampliare l’orizzonte dei propri studi per conseguire migliori risultati. E’ una produzione pienamente congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare M-STO/04 ed anche ben collocata sul piano editoriale.
Giudizio 3) Il percorso di ricerca di Xxxxx Xxxxxxxxx, esposto con opportune osservazioni anche nel corso del colloquio, riguarda la storia intellettuale dell’antifascismo europeo e italiano in Francia negli anni trenta. In particolare Bresciani ha studiato la figura di Xxxxxx Xxxxx, argomento della sua tesi di laurea e di quella di dottorato, ricostruita attraverso una pluralità di fonti archivistiche, raccolte con approfondito scavo in archivi europei e statunitensi, anche usufruendo di borse di studio a tal fine ottenute.
L’intera produzione scientifica di Bresciani, consistente in una monografia pubblicata da il Mulino e in alcuni saggi, verte sulla figura di Xxxxx, ricostruita con acume critico, ed inquadrandolo nel panorama intellettuale del socialismo libertario europeo.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Laureato all’Università di Pisa, specializzazione e dottorato presso la Scuola Normale, borsista della S. S. dell’INSMLI, al centro degli interessi di studio di Bresciani c’è l’antifascismo italiano ed europeo, in specie il movimento di Giustizia e Libertà e la figura di Xxxxxx Xxxxx, del quale il candidato ha pubblicato la prima biografia intellettuale di ambito storico.
CANDIDATO XXXXXX Xxxxxx
Giudizio 1) Xxxxxx Xxxxxx espone con consapevolezza e intelligenza il suo percorso di ricerca che la vede, dopo un inizio promettente sui temi legati alla memorialistica e alle battaglie parlamentari dei primi anni Cinquanta (La legge maggioritaria del ’53, in “Clio”,
1990) ) interrompere gli studi accademici per dedicarsi all’insegnamento, riprendendoli più tardi con ricerche sull’associazionismo (Domus Mazziniana, Società di mutuo soccorso) e una tesi di dottorato sui “Partigiani della pace”, non pubblicata. Impegnata nella ricostruzione di battaglie civili per gli spazi condivisi (CondiVisioni. Spazi virtuali per didattiche reali, con altri, 2004), conoscitrice di archivi e abile ricercatrice, ha una produzione interessante anche se non comparabile con gli altri concorrenti.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che la candidata ha partecipato a gruppi di ricerca, che in fondo sottendono anche i propri interessi di ricerca. Sono interessi molteplici riconducibili ad alcuni filoni: passione per i movimenti pacifisti, che ha portato la candidata a ritrovare le carte del movimento dei partigiani della pace e ad elaborare sull’argomento la tesi di dottorato; la storia del parlamento studiata attraverso la memorialistica; le forme di sociabilità riflettenti partecipazione politica dal basso in connessione con gli studi sull’associazionismo mazziniano; attenzione per i periodici scolastici e per la formazione on line dei docenti.
E’ una produzione dignitosa, senz’altro congruente con il s.s.d. di riferimento.
Giudizio 3) La candidata espone con convincenti argomentazioni, nel colloquio sui titoli, un percorso di ricerca variegato e complesso, ancorché caratterizzato da lunghe interruzioni, che hanno fatto sì che, al momento della scadenza del bando, Xxxxxx non avesse ancora discusso la tesi di dottorato in storia. In particolare i suoi interessi sono passati da studi di storia parlamentare nell’Ottocento (tesi di laurea) e di storia politica (saggio sulla legge maggioritaria del 1953), a studi di storia della pedagogia, con schede su periodici scolastici italiani ottocenteschi, alla partecipazione a ricerche sull’associazionismo mazziniano e sulle Società di mutuo soccorso in Toscana.
Indubbiamente il filone di ricerca più impegnativo sviluppato da Xxxxxx è quello sui Partigiani della pace, del quale la candidata ha illustrato con stimolanti osservazioni il percorso durante il colloquio, ma il cui esito finale, la tesi di dottorato, non può essere preso in considerazione ai fini della presente valutazione comparativa, perché prodotto dopo la scadenza del bando.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Il percorso di ricerca di Xxxxxx Xxxxxx è variegato e complesso, caratterizzato da lunghe interruzioni che non le hanno consentito di sviluppare a fondo le promettenti doti di ricercatrice manifestate nei suoi primi studi sulla memorialistica e le battaglie parlamentari.
I suoi interessi, che spaziano dalla storia dell’associazionismo a quella delle battaglie civili per gli spazi condivisi, si sono concretizzati in alcune anticipazioni interessanti, ma non ancora in una produzione scientifica rilevante.
Il filone di ricerca più impegnativo sviluppato negli ultimi anni da Xxxxxx, con uno studio sui Partigiani della pace, argomento della sua tesi di dottorato, non può essere valutato ai fini della presente valutazione comparativa, perché la tesi è stata discussa dopo la scadenza del bando.
CANDIDATO XXXXXXX Xxxxx
Giudizio 1) Benché incentrata in maniera maggioritaria sull’arco della seconda guerra mondiale e sull’area romagnola (ma non esclusivamente, come mostra il suo volume Reti dentro la guerra, 2008, dedicato alla corrispondenza nazionale censurata nel 1940-45), la produzione di Xxxxx Xxxxxxx si segnala per continuità, sensibilità storiografica e originalità nell’uso delle fonti. Dopo una serie di saggi su italiani e italiane in guerra, l’asse tematico della sua ricerca si è spostato sullo sfollamento, che è argomento nuovo e suscettibile di comparazioni internazionali in futuro, come mostra bene la candidata nel corso del colloquio. Cortesi è studiosa seria, con un curriculum di studi coerente e costante.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum non emerge che la candidata abbia svolto attività didattica a livello universitario. Ha partecipato a gruppi di ricerca nazionali, come pure a convegni nazionali in cui è stata relatrice.
La candidata ha maturato un orientamento prevalente di studio riguardante le corrispondenze bloccate dalla censura durante la guerra, da cui ha tratto lavori prima a livello di una provincia e poi sull’intero territorio nazionale, con una monografia collocata anche bene da un punto di vista editoriale. Un altro percorso di ricerca sviluppatosi ha riguardato lo sfollamento, ma anche la vita sociale e quotidiana durante la guerra.
E’ una produzione con caratteristiche anche innovative, di buona qualità, congruente con il s.s.d. di riferimento
Giudizio 3) La candidata presenta un curriculum scientifico, illustrato con proprietà e interessanti osservazioni, che denota una studiosa impegnata nell’attività di ricerca, collegata organicamente a istituzioni di ricerca pubbliche, con una produzione scientifica costante nel tempo. I suoi interessi si sono concentrati inizialmente sulle lettere censurate nella seconda guerra mondiale, come fonte di storia sociale, prima nel forlivese, quindi su tutto il territorio nazionale. Su tali temi produce una monografia ed una edizione di fonti con ampia introduzione. In particolare il volume del 2008, edito da Xxxxxxx, analizza la corrispondenza postale nella seconda guerra mondiale da un punto di vista originale, andandovi ad individuare le strategie di sopravvivenza delle popolazioni civili durante un conflitto dalle dimensioni totali. Altro tema di ricerca è l’esperienza dello sfollamento nella seconda guerra mondiale nell’area del Forlivese, Riminese e Cesenate, sulla quale produce una monografia edita nel 2003, ed una voce, di carattere più generale, nell’importante opera, edita dalla UTET sotto la direzione di Xxxxx Xxxxxxxx, sugli Italiani in guerra.
La candidata presenta inoltre numerosi saggi in volumi collettanei e in riviste, che prendono in esame soprattutto aspetti della storia politica e sociale del forlivese in età contemporanea.
Si tratta di una produzione scientifica costante nel tempo e di buon livello, ancorché in parte caratterizzata da un eccesso di localismo, che la candidata dimostra di voler superare nei suoi futuri progetti di ricerca, esposti nel corso della discussione pubblica sui titoli.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Studiosa impegnata nell’attività di ricerca, inserita in istituzioni di ricerca regionali, con una produzione scientifica costante nel tempo, centrata in maniera prevalente sull’arco della seconda guerra mondiale e sull’area romagnola, che si segnala per continuità, sensibilità storiografica e originalità nell’uso delle fonti. Si tratta di una produzione di buon livello, ancorché in parte caratterizzata da un eccesso di localismo.
CANDIDATO XXXXX Xxxxxxxx
Giudizio 1) Xxxxxxxx Xxxxx si è formato alla scuola storiografica genovese (Gibelli) laureandosi con una tesi sulle lettere inviate dai soldati nella grande guerra (Scrivere per non morire, 1992). Inseguendo i movimenti migratori del mondo dei vinti, si è trasferito in seguito in America Latina dove ha raccolto corrispondenze e archivi dell’emigrazione, dapprima in Perù (El Xxxx xx xx xxxxxxx, 0000) x xxx xx Xxxxxxx. Questo secondo grosso lavoro, oggetto della ricerca di dottorato (conseguito presso l’università di Genova), è in realtà la ricostruzione triangolare delle corrispondenze e memorie dei migranti tra Genova, Brasile e ritorno (La porta per le Americhe. Migrazioni italiane a Sao Paulo). Molto interessante è il tipo di fonti raccolte, in particolare in Brasile (polizia, ministero dell’Agricoltura, archivi famigliari). Il colloquio dimostra maturità, esperienza e capacità di confronto internazionale, frutto certo dell’età superiore alla media dei candidati ma anche delle sue personali acquisizioni.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che il candidato ha svolto attività didattica a livello universitario sia all’estero (Visiting Professor presso l’Università di S.
Xxxxx in Brasile) che in Italia (Università di Genova, anche corso di alta formazione post- universitaria). Ha partecipato a Convegni nazionali e internazionali quale relatore.
Di interesse il profilo scientifico del candidato, che ha studiato l’emigrazione italiana (in particolare quella ligure) in Perù e in Brasile, basandosi su fonti e carteggi che costituiscono una novità, riuscendo a mettere a fuoco la differenza tra lo stereotipo dell’emigrante che parte con la valigia di cartone e l’emigrazione ligure. Tali studi evidenziano anche lo sfondo culturale e sociale di una città quale Genova che appare come “città mondo” che si proietta verso un orizzonte geopolitico più ampio con i suoi 2,5 milioni di gente che da tale porto salpa per i vari continenti. E’ una produzione scientifica buona e pienamente congruente con il s.s.d. M-STO/04. La collocazione editoriale è buona. I lavori scientifici del candidato hanno avuto poca circolazione in Italia.
Giudizio 3) Il candidato presenta un percorso di ricerca, che espone anche adeguatamente nella discussione pubblica sui titoli, fra l’Italia e l’estero. Partendo dai primi interessi di ricerca, collegati al centro di ricerca genovese, sulla scrittura popolare nella grande guerra, argomento questo della sua tesi di laurea, confluita poi nella monografia del 1992 sulle lettere di un soldato bresciano, si è progressivamente spostato sui temi dell’emigrazione italiana all’estero, in particolare in Perù e in Brasile. Sul primo paese ha prodotto una monografia che utilizza ancora le lettere degli immigrati, frutto di anni di ricerca sul posto. Sul secondo, dove è stato Professor Visitante all’Università di São Paulo e docente titolare dei corsi di Cultura e società Italiana dal 2005 al 2009, ha svolto un’intensa attività di ricerca, studiando la circolarità dei flussi migratori, partecipando e progettando progetti di ricerca finanziati dallo Stato di São Paulo. Su questa più recente fase del suo percorso di ricerca, che denota un allargamento di prospettiva rispetto alla precedente, con attenzione ad altri aspetti e ad altre fonti dei fenomeni migratori, manca ancora un’opera che dia modo a Croci di manifestare a pieno le sue indubbie doti di ricercatore.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Formatosi alla scuola storiografica genovese (Gibelli) laureandosi con una tesi sulle lettere inviate dai soldati nella grande guerra, è poi passato a studiare i movimenti migratori italiani in Perù e Brasile, allargando progressivamente il tipo di fonti utilizzate dalle lettere degli emigranti a fonti di tipo istituzionale.
Ha svolto attività didattica a livello universitario sia all’estero (Visiting Professor presso l’Università di S. Paolo in Brasile) che in Italia (Università di Genova), e ha organizzato impegnativi progetti di ricerca finanziati dallo Stato di S. Paulo.
La sua produzione scientifica è di buon livello.
CANDIDATO XXXXXX Xxxxxxxxx
Giudizio 1) Come ha confermato il colloquio, Xxxxxxxxx Xxxxxx - anche se mostra per gli studi del razzismo e dell’antisemitismo un interesse maturato con la tesi per il diploma di laurea in storia - non presenta titoli sufficienti a sostenere questo concorso.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che la candidata non ha svolto attività di collaborazione ad alcuna attività didattica universitaria. Emerge inoltre che non ha titoli né pubblicazioni inerenti al concorso in oggetto, ma solo una attività di collaborazione per schede biografiche presso l’Istituto Storico Lucchese. Pertanto non presenta una produzione scientifica tale da essere presa in considerazione per la presente valutazione.
Giudizio 3) Come risulta anche dal colloquio, Xxxxxx non ha titoli o pubblicazioni che possano essere presi in considerazione per la presente procedura di valutazione comparativa, se si eccettua una tesi di laurea, di carattere antropologico, sulla memoria degli ebrei italiani espulsi dalla scuola a seguito delle leggi razziali fasciste.
GIUDIZIO COLLEGIALE
La candidata non ha titoli sufficienti per la presente valutazione comparativa.
CANDIDATO DI XXXXXXX Xxxxxx
Giudizio 1) Xx Xxxxxxx ha conseguito il dottorato all’università di Messina ed è poi stato titolare di assegno nel settore della storia dei rapporti tra Mediterraneo e Stati Uniti nel XIX secolo presso la Facoltà di Scienze Politiche della stessa Università. Presenta un curriculum ricco di interventi a convegni nazionali e internazionali sui temi dei rapporti commerciali e diplomatici tra la Sicilia, la Toscana del Granducato, l’Inghilterra e gli Stati Uniti, in un arco cronologico dapprima solo pre-unitario, e più recentemente anche esteso oltre la soglia del 1861. Le fonti privilegiate sono quelle dei consoli nordamericani o britannici o di visitatori stranieri della Sicilia, con un apporto originale alla ricostruzione di episodi sia della storia dell’unificazione italiana che del terremoto di Messina del 1908. Ciò che emerge dal curriculum di Xx Xxxxxxx è una peculiare attenzione propria della scuola storica siciliana verso la ricostruzione di una rete di relazioni imperniata sulle comunicazioni marittime e dunque proiettata sul Mediterraneo e l’Atlantico.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che il candidato ha collaborato all’attività didattica delle cattedre di storia contemporanea e di storia del giornalismo presso l’Università di Messina. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali in qualità di relatore e per la sua attività di ricerca è stato insignito nel 2002 del premio Xxxxxxxx Xxxxxxxx.
Il candidato presenta un profilo culturale molto ampio dal punto di vista della pluralità di soggetti studiati. I suoi interessi di ricerca hanno spaziato dal terremoto di Messina del 1908 (aiuti nazionali e internazionali) alla storia di Taormina, dalla presenza angloamericana a Roma alle figure religiose della cristianità: predilige lo studio del locale in una dimensione globale (glocal). Per tale studio riesce ad utilizzare fonti originali quali Reports esistenti presso i National Archives di Washington e i manoscritti d’epoca e di viaggio di autori anglosassoni.
La metodologia e l’apertura culturale e sociale sono notevoli, la produzione appare nel complesso discreta; congruente con le discipline comprese nel s.s.d. M-STO/04; modesta è la collocazione editoriale della produzione, circolata nella comunità scientifica. E’ una produzione costante nel tempo.
Giudizio 3) Nel curriculum scientifico di Xxxxxx Di Xxxxxxx, che viene esposto con competenza ed interessanti osservazioni, spicca l’interesse per il Mediterraneo italiano, e le relazioni con il mondo anglosassone fra Xxxx e Novecento, studiate prevalentemente attraverso le fonti consolari britanniche e statunitensi. Interesse degli studi è la delineazione di reti non soltanto commerciali, ma anche culturali, in un approccio multidisciplinare volto a ricostruire i rapporti economici, culturali, la storia sociale, quella del costume, quella urbana, etc.
Su tali tematiche Xx Xxxxxxx ha scritto alcune monografie, sul porto di Livorno, sulla Trieste preunitaria, arrivando ad affrontare il tema degli interventi stranieri in occasione del terremoto di Messina, che dimostrano il suo impegno nella ricerca, ed i risultati convincenti ottenuti, anche se è auspicabile un lavoro di più ampio respiro.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidato con un interessante approccio interdisciplinare alla storia del mediterraneo italiano, prevalentemente nell’età postnapoleonica, dimostra costante impegno nella ricerca ed una produzione scientifica di discreto livello, anche se a volte caratterizzato da eccessiva frantumazione dell’argomento.
CANDIDATO XXXXXXX Xxxxxx
Giudizio 1) Laureato all’Università di Firenze (Collotti), con dottorato presso la Scuola Superiore S. Xxxx di Pisa, successivamente assegnista presso la stessa Scuola, borsista della S. S. dell’INSMLI, con vasta attività didattica e esperienza di ricerca con istituti
regionali e nazionali, Xxxxxxx presenta una bibliografia composta da una monografia (Lo spirito gregario, Donzelli 2008), due accurate guide bibliografiche sulle stragi in Toscana e il campo di Fossoli, e 12 saggi, oltre a recensioni e note a convegni. I suoi interessi vertono da un lato sui temi dell’antisemitismo e delle leggi razziali letti attraverso il loro impatto sul territorio, dall’altro e più in generale sugli anni Trenta in Italia e in Europa. A questo proposito, di particolare interesse risultano sia l’attenzione alle variegate vicende biografiche degli studenti universitari nella loro adesione al fascismo, che la ricostruzione della storia della Scuola Superiore S. Xxxx. Attualmente lavora sui rapporti tra Italia e Società delle Nazioni. Con un interesse spiccato per lo studio delle esperienze intellettuali e politiche europee dopo la crisi della I guerra mondiale (Weimar), Xxxxxxx presenta un profilo di studioso colto e di ricercatore versatile.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che il candidato ha collaborato all’attività didattica presso la Scuola Superiore Sant’Xxxx di Pisa, oltre che svolto attività didattica (ciclo di lezioni) presso istituzioni pubbliche e private. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca e a molti convegni nazionali e internazionali quale relatore, riuscendo ad allacciare rapporti significativi con docenti stranieri, con i quali ha avuto poi la possibilità di collaborare in attività di ricerca.
Le linee di ricerca del candidato hanno riguardato principalmente aspetti del fascismo (ricevendo anche segnalazioni e apprezzamenti sulle pagine culturali dei maggiori quotidiani nazionali), della persecuzione nazista e dell’antifascismo. Di recente il candidato si è anche dedicato alla ricostruzione di biografie di personaggi importanti nel mondo imprenditoriale.
Nel complesso è una produzione mediamente buona, pienamente congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare del concorso. E’ anche abbastanza continua nel tempo ed è stata pubblicata presso editori di rilievo nel circuito nazionale.
Giudizio 3) Allievo di Xxxx Xxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx si è dedicato nel corso del suo percorso di ricerca, che espone nel colloquio con pacata riflessione, a studi sulle leggi razziali in Toscana, sul fascismo, sull’occupazione nazista, della quale ha approfondito vari aspetti: il campo di Fossoli, le stragi di civili, temi sui quali ha costruito bibliografie ragionate, in collaborazione. Indubbiamente la sua opera più impegnativa è rappresentata dalla monografia sui GUF, dei quali ricostruisce, attraverso fonti a stampa, documentazione d’archivio, interviste, il carattere composito e la complessa funzione di consolidamento del regime fascista fra quelle vere e proprie élites giovanili rappresentate dagli studenti universitari. Un’opera intelligente e documentata, che ribalta una troppo facile lettura dei GUF, visti soprattutto come incubazione di percorsi intellettuali verso l’antifascismo.
Altri percorsi di ricerca, in particolare la biografia di Xxxxxxx Xxxxxxx, per la quale Xxxxxxx ha ottenuto un assegno di ricerca presso la Scuola Superiore Sant’Xxxx di Pisa, e la ricerca sulla politica estera fascista e la Società delle Nazioni, non hanno, al momento della scadenza del bando, prodotto ancora pubblicazioni scientifiche.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Laureato all’Università di Firenze (Collotti), con dottorato presso la Scuola Superiore S. Xxxx di Pisa, successivamente assegnista presso la stessa scuola, borsista della S. S. dell’INSMLI, presenta una vasta attività didattica e esperienza di ricerca con istituti regionali e nazionali.
Ha studiato le leggi razziali in Toscana, il fascismo, l’occupazione tedesca in Italia. La sua opera più impegnativa è una interessante monografia sui GUF, dei quali ricostruisce la complessa funzione di consolidamento del regime fascista.
CANDIDATO XXXXXXXX Xxxxxxx
Giudizio 1) Xxxxxxxx è studiosa specialista di storia, cultura e religioni dei Paesi del Medio Oriente, e in particolare delle diverse minoranze religiose che lì convivono da secoli. In questo caso la definizione di “specialista” ha un significato decisamente pregnante: la sua
formazione include oltre alla laurea in Storia contemporanea (Milano), al dottorato in Storia della società europea (Milano) due diplomi triennali di lingua e cultura ebraica e di lingua e cultura araba, presso l’ISIAO. Munita di queste solidi “attrezzi” della ricerca, Xxxxxxxx si muove con decisione, competenza e precisione tra gli archivi delle varie comunità religiose in gran parte situati a Gerusalemme - oltre che nell’archivio Segreto Vaticano, ACS, Asmaei, NA di Londra ecc. - per ricostruire da più punti di vista (sionista, armeno, cattolico, ortodosso) le relazioni internazionali e il confronto religioso che si intrecciano attorno ai luoghi “santi” del Medio Oriente nei decenni che preludono e accompagnano il crollo dell’Impero Ottomano. Ne risultano alcune monografie (cinque) all’altezza dei migliori studi internazionali su questi temi di alta specializzazione.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che la candidata ha svolto attività didattica a livello universitario presso l’Università di Macerata, ma ha anche collaborato in maniera significativa all’attività didattica presso l’Università di Milano. Ha partecipato a progetti di ricerca e a numerosi convegni nazionali e internazionali come relatrice, cui sono seguiti i relativi saggi.
Xxxxxxxx si presenta con un profilo di studiosa degno di particolare attenzione, con una consistente produzione sulla storia tra Xxxx e Novecento delle minoranze etnico-religiose del Mediterraneo; delle congregazioni religiose nel Medio Oriente; delle relazioni tra Chiesa e comunità religiose sempre del Medio Oriente; sulla questione dei luoghi santi sempre nel periodo tra Xxxx e Novecento.
E’ una produzione scientifica, costante e continua, che utilizza uno scavo originale e imponente di materiale di difficile consultazione e pertanto è una ricerca di buona qualità, che tiene conto del dibattito bibliografico in merito; è pienamente congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare del concorso; ha una collocazione editoriale lodevole.
Giudizio 3) La candidata ha un solido curriculum formativo (che espone con passione e interessanti osservazioni nel corso del colloquio), con interessi rivolti alla storia del medio oriente, che la hanno spinta anche a conseguire due diplomi triennali, in lingua e cultura araba e lingua e cultura ebraica.
Il campo di interesse di Xxxxxxxx è la storia delle minoranze religiose nel Medio Oriente fra ‘800 e ‘900, un tema che approfondisce, con un approccio innovativo rispetto alla tradizione di storia coloniale basata soprattutto sulle fonti europee, in particolare quelle diplomatiche, ricercando nelle fonti locali dei vari patriarcati (latino, greco-ortodosso, armeno) e nell’Archivio centrale sionista di Gerusalemme.
Le monografie approfondiscono vari aspetti di queste vicende, dalla diatriba sui luoghi santi al contributo degli Arabi cristiani nella formazione di un’identità nazionale palestinese, alla fondazione del sistema scolastico sionista.
Si tratta di opere su tematiche poco trattate in Italia, che dimostrano un costante impegno nella ricerca della candidata, con risultati interessanti per la comunità scientifica.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Studiosa specialista di storia, cultura e religioni dei Paesi del Medio Oriente, e in particolare delle diverse minoranze religiose che lì convivono da secoli, con una solida formazione storica e competenze linguistiche, ha elaborato un originale metodo di ricerca sui temi di suo interesse, basato su un’approfondita analisi delle fonti archivistiche locali, prevalentemente situate a Gerusalemme, che le consente di leggere le questioni identitarie nazionali attraverso il ruolo delle minoranza religiose.
I risultati, che dimostrano un costante impegno nella ricerca, sono esposti in numerose pubblicazioni di grande interesse e buon livello.
CANDIDATO XXXXX Xxxxxxxx
Giudizio 1) Xxxxx ha una formazione di storia delle dottrine politiche (laurea a Cagliari) e di storia della filosofia (dottorato a Urbino), con una esperienza di ricerca in storia sul
tema della Violenza politica in Italia nel secondo dopoguerra (su progetto dell’Istituto di studi filosofici), e di coordinamento di seminari e convegni (Istituto storico “Siotto” e “Gramsci”), ma anche di direzione di riviste (“Quaderni della Sardegna”). Titolare di assegno presso l’Università di Cagliari per lo svolgimento di attività di ricerca e didattica (area storica), è autore di quattro saggi, di due monografie (Il diavolo nell’ampolla, 2005; Lenin lettore di Xxxx, 2008 entrambi La città del sole, Napoli) e di un catalogo, con corposa introduzione, della biblioteca di Xxxxx Xxxxxx. La sua ricerca, quella filosofica e quella storica, ruota attorno alla figura di Xxxxxxx, sia per la cura delle edizioni critiche (edizione anastatica dei “Quaderni”, Istituto Treccani, con altri) che per il dibattito di storia del pensiero politico. Xxxxxxx ha rappresentato anche un ponte verso una apertura internazionale sugli studiosi post-coloniali, e infine il punto di partenza per rileggere l’intera storia d’Italia: il rapporto classi dirigenti e classi popolari negli anni del fascismo e il più recente studio (non ancora pubblicato) del banditismo sardo, sicuramente il progetto maggiormente interessante e originale (anche dal punto di vista delle fonti) per l’ottica degli studi dell’età contemporanea.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che il candidato ha svolto attività didattica a livello universitario presso l’Università di Cagliari ed ha anche collaborato all’attività didattica di altre discipline sempre all’università di Cagliari. Ha organizzato e partecipato a convegni nazionali e internazionali come relatore. L’attività di ricerca e la produzione scientifica di Xxxxx si è sviluppata con un taglio prevalentemente ideologico, studiando particolarmente Gramsci, la sua diffusione; la lente di lettura gramsciana si avverte anche nei lavori riguardanti Xxxxx. Apprezzabile anche l’attenzione al costituente sardo Laconi personaggio lasciato troppo nell’ombra. Nel complesso la produzione più propriamente attinente alla storia contemporanea è ridotta, con una collocazione editoriale lodevole.
Giudizio 3) Come risulta dal curriculum, esposto in maniera brillante e colta dal candidato, Xxxxx, dopo una laurea in scienze politiche ed un dottorato in Filosofia, ha ottenuto un assegno in Storia contemporanea a Cagliari.
I suoi interessi di ricerca sono rivolti all’esegesi del pensiero gramsciano, tema sul quale Xxxxx ha scritto un’interessante monografia, che tende a mettere in discussione la cesura, di solito individuata nel pensiero gramsciano, fra il periodo pre e quello post il 1926, ed alcuni saggi. Altro filone è l’analisi del pensiero marxista, con un’attenzione all’influenza che la lettura di Xxxx diffusasi nella II Internazionale alla fine dell’Ottocento, mediata dall’evoluzionismo sociale di stampo darviniano, ha avuto nell’organizzazione politica e nell’elaborazione del programma di Erfurt nel 1891. Una terza opera riguarda l’elaborazione di un autonomismo regionale all’interno della cultura costituzionale comunista, vista attraverso la figura di Xxxxx Xxxxxx.
Si tratta di una produzione storiografica di buon livello, che il candidato ben difende illustrando i suoi titoli, ma che pare allo scrivente attenere soprattutto alla storia delle dottrine politiche, e quindi solo marginalmente ricadere nell’ambito scientifico disciplinare M-STO 04.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidato con una formazione di storia delle dottrine politiche (laurea a Cagliari) e di storia della filosofia, con forti interessi sulla storia del pensiero gramsciano e del marxismo nel periodo della II Internazionale, ben inserito in circuiti internazionali di studiosi di Gramsci, ha prodotto monografie significative e di buon livello di storia del pensiero politico.
CANDIDATO XXXXXXXX Xxxxxxxx
Giudizio 1) Con laurea e dottorato di ricerca presso l’Università di Pisa, Xxxxxxxx Xxxxxxxx presenta un curriculum di ricerca e pubblicazioni segnato da due interessi principali. Il primo, oggetto della tesi di laurea e, su scala diversa, della tesi di dottorato, riguarda il tema della mafia siciliana e, da un lato, i suoi rapporti con la Chiesa italiana, dall’altro
con le associazioni mafiose negli Stati Uniti (con documentazione raccolta presso le biblioteche dei centri specializzati statunitensi). Questo filone di ricerca ha dato luogo ad alcuni saggi e a una monografia in corso di pubblicazione. Nel frattempo il tema della Chiesa cattolica e dei suoi rapporti con gli eventi più significativi della storia italiana del ‘900 (un asse che percorre tutto il lavoro del candidato) ha trovato un secondo filone di applicazione nell’indagine sulle stragi naziste in Toscana e la presenza del clero, alto e basso (come mostrano i suoi numerosi saggi e la monografia Una comunità in guerra. La Certosa di Farneta, L’Ancora del Mediterraneo 2006). A quest’ultimo tema è dedicata una ricostruzione completa e sistematica e una esposizione interpretativa nell’ultima monografia, Uccidere i civili, Xxxxxxx 2009. Un altro filone è rappresentato dal tema dell’antifascismo e della sua memoria tra repressione fascista e resistenza (Empoli 1921). Più in generale, come dimostra il curriculum e come si è chiarito nell’esposizione, la ricerca di Xxxxxxxx risulta molto integrata con enti di ricerca, istituti educativi e chiese del territorio, evidenziando una peculiare reciprocità di inputs, con ricadute interessanti sulla società civile.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum non emerge attività didattica a livello universitario (solo nelle Scuole medie inferiori e superiori), ma soggiorni all’estero ai fini della ricerca, nonché come Visiting Scholar.
Il candidato ha partecipato ad un numero significativo di progetti di ricerca, con incarichi formalizzati da istituzioni pubbliche o private ed ha anche organizzato – presso la struttura universitaria di riferimento - convegni di studio nell’ambito dei propri interessi di ricerca. Ai fini della produzione scientifica, che ne è scaturita, appare congruente la partecipazione in qualità di relatore a numerosi convegni nazionali e internazionali.
La produzione scientifica del candidato, sia nelle monografie sia nelle numerose pubblicazioni di tipo saggistico, è concentrata in primo luogo nella ricostruzione delle vicende legate alle stragi naziste in Toscana ma con aperture verso le stragi verificatesi anche in altre zone d’Italia. Accanto a tale prevalente campo d’indagine, trovano uno spazio interessante altri temi, come l’antifascismo e il comportamento del clero nelle vicende belliche; il rapporto tra mafia e chiesa in Sicilia; l’essenza della mafia cioè il crimine organizzato.
Nel complesso la produzione scientifica del candidato è di ottimo livello: dimostra sempre una approfondita conoscenza e una sicura padronanza della bibliografia italiana e internazionale, con una capacità di confrontarsi in modo appropriato e soddisfacente con le interpretazioni emerse e con le metodologie di approccio alle questioni affrontate.
Tale produzione scientifica è pienamente congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare M-STO/04 e la rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle monografia proprie, di quelle curate come pure dei vari saggi è mediamente ottima, così come è più che buona la diffusione dei suoi lavori all’interno della comunità scientifica. Inoltre la continuità temporale della produzione scientifica è da considerarsi lodevole.
Giudizio 3) Il candidato, che espone i suoi titoli con sicurezza e intelligenti osservazioni, evidenzia impegno costante nella ricerca su temi diversi, affrontati con padronanza metodologica ed acume interpretativo, in un numero cospicuo di pubblicazioni scientifiche di qualità, e con attenzione anche alle ricadute pubbliche della ricerca, come evidenziano le numerose collaborazioni con enti locali ed istituti scolastici per programmi di aggiornamento in storia. I principali temi di ricerca, che sono stati presentati anche in relazioni a convegni nazionali e internazionali, sono: a) la criminalità organizzata di stampo mafioso, sulla quale il candidato produce fra l’altro un’interessante monografia (in corso di pubblicazione) che, partendo da un case study, si allarga ad affrontare il tema dei rapporti fra gerarchia ecclesiastica e questione mafiosa. Si segnala anche la tesi di dottorato, non pubblicata ma allegata fra i titoli, un’originale ricerca sui temi della filiazione mafiosa in Italia e Stati Uniti, con fonti raccolte negli archivi di entrambi i paesi.
B) La violenza sui civili in Italia nel corso della II guerra mondiale. In questo ambito va collocata la monografia sull’eccidio della Certosa di Farneta che, partendo da un significativo case study (l’unico eccidio di religiosi commesso nell’Italia occupata dalle SS tedesche), si allarga a riflettere sui temi della resistenza civile, del rapporto con la lotta
armata, e sulle caratteristiche della violenza nazista. Indubbiamente in questo campo l’opera più matura è l’ampia monografia sulle stragi naziste in Toscana, che si fonda su un censimento completo della violenza sui civili in Toscana, la regione più colpita (insieme all’Emilia) da tale forma di violenza di guerra, ed arriva a categorizzare le tipologie della violenza tedesca, fornendo così un contributo originale ed innovativo sulla comprensione della genealogia, delle cause e delle modalità di quest’aspetto fondamentale dell’occupazione tedesca in Italia. C) un terzo filone di studi è rappresentato dalla tradizione antifascista e la Resistenza. Nel merito, si segnala l’ampio saggio, circa 115 pagine, di un volume scritto in collaborazione con chi scrive (nell’avvertenza a pag. 9 è dichiarata l’attribuzione a Xxxxxxxx Xxxxxxxx della seconda e terza parte, dalla p. 129 alla p. 245), che affronta con perspicacia il tema della nascita e persistenza di una solida tradizione antifascista, di stampo prevalentemente comunista, dal I dopoguerra alla Resistenza, in un comune significativo come Empoli, prendendo spunto dai noti fatti del marzo 1921.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Il candidato ha partecipato ad un numero significativo di progetti di ricerca, con incarichi formalizzati da istituzioni pubbliche o private; la sua attività risulta integrata con enti di ricerca, istituti educativi e chiese del territorio, evidenziando una peculiare reciprocità di inputs, con ricadute interessanti sulla società civile.
I principali temi di ricerca sono la criminalità organizzata di stampo mafioso, la violenza sui civili in Italia nel corso della II guerra mondiale, la tradizione antifascista e la Resistenza.
Le sue pubblicazioni mostrano impegno costante nella ricerca su temi diversi, padronanza metodologica ed acume interpretativo.
CANDIDATO XXXXXX Xxxxxxx
Giudizio 1) Laureata in storia all’Università di Firenze e addottorata a Pisa (collegio X.Xxxx, relatori X. Xxxxxxxx e X. Xxxxxx), Xxxxxx presenta una ricchissima bibliografia di saggi, rassegne storiografiche e recensioni, con una monografia e tre curatele (con altri). La bibliografia riflette il segno particolare di una studiosa molto attenta al dibattito storiografico nazionale e internazionale, e che per alcuni temi (l’entre-deux-guerres, il collaborazionismo, l’antisemitismo) si può dire che abbia svolto un ruolo di ponte tra il dibattito italiano e quello francese, in particolare con l’esperienza dell’Institut d’Histoire du Temps Présent (IHTP, evoluzione del più antico Comité de la II guerre mondiale). Se la monografia pone al centro la diffusione di un antisemitismo che in Francia si scopre essere materia non solo di intellettuali (secondo la lettura di Xxxxxxxxx) ma strumento di gruppi di azione popolari, “di strada” (non repressi dalle forze dell’ordine), un secondo filone (Le stragi nazifasciste in Toscana. Guida bibliografica alla memoria, con Xxxxxxx) mostra l’interesse anch’esso di tipo comparato per il tema del collaborazionismo e più di recente per la storia della società fra guerra e dopo guerra. Il suo profilo di studiosa proiettata nel panorama degli studi europei è di indiscusso valore.
Giudizio 2) Nel curriculum è certificata l’attività didattica della candidata dall’a.a. 2004- 2005 (moduli di insegnamento, professore a contratto con incarichi di insegnamento presso le università di Siena, Firenze, Roma, Scuola Superiore S. Xxxx di Pisa). In connessione con gli assegni di ricerca e i contratti usufruiti la candidata ha portato avanti ricerche di indubbio interesse, come evidenzia la partecipazione in qualità di relatrice a numerosi convegni nazionali e soprattutto internazionali, tradotti in saggi. Ha coordinato gruppi di ricerca.
Xxxxxx presenta un profilo scientifico di studiosa le cui ricerche sono indirizzate essenzialmente all’antisemitismo della Francia contemporanea, soprattutto al ruolo svolto dagli intellettuali, ma anche alla comprensione di come l’antisemitismo di tale periodo si sia differenziato da quello di fine Ottocento; interessanti anche gli studi sull’epurazione.
Nel complesso è una produzione scientifica costante nel tempo, di notevole qualità, con un apparato bibliografico completo; congruente con le discipline comprese nel s.s.d. M- STO/04; con una collocazione editoriale buona.
Giudizio 3) Candidata ben inserita in circuiti di ricerca italiani e francesi, con un buon curriculum di attività di organizzazione della ricerca e di partecipazione a convegni, ed alcune esperienze di insegnamento, con contratti, a livello universitario. Nel corso del colloquio illustra con opportuni riferimenti alla storiografia internazionale e interessanti osservazioni i suoi titoli ed il suo percorso di ricerca.
La sua produzione scientifica, costante nel tempo, si concentra prevalentemente sul tema dell’antisemitismo in Francia, sul quale Xxxxxx ha prodotto numerosi saggi e la monografia, rielaborazione della tesi di perfezionamento presso la S. S. Sant’Xxxx di Pisa, sulle pratiche antiebraiche nella Francia degli anni trenta. La monografia si fa apprezzare per la buona conoscenza della ampia storiografia sull’argomento, l’integrazione della storia del pensiero politico con l’analisi delle prassi politiche, ricostruite anche attraverso fonti d’archivio (polizia), che permette all’autrice di rimettere in discussione la visione dell’antisemitismo in questo periodo come semplice anticipazione di quello Vichy. La limitazione dell’analisi alla situazione della capitale francese, in considerazione del peso che questa assume nella storia francese, non rappresenta un serio limite al valore dell’opera.
Altro campo di ricerca è l’analisi delle pratiche antisemite in Italia, all’interno del quale si segnala il saggio sulle persecuzione antiebraiche nell’alta Toscana, con particolare attenzione ai profili dei persecutori.
Altri cantieri di studio, sulla storia culturale della guerra e la giustizia di transizione, non hanno ancora prodotto, al momento della scadenza del bando della presente valutazione comparativa, significativi contributi.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidata ben inserita in circuiti di ricerca italiani e francesi, i suoi principali temi (l’entre-deux-guerres, il collaborazionismo, l’antisemitismo fra Italia e Francia) hanno prodotto una monografia e una cospicua bibliografia di saggi, rassegne storiografiche e recensioni che denotano attenzione per il dibattito storiografico, acutezza interpretativa e accuratezza nella ricerca.
CANDIDATO XXXXXX Xxxxx Xxxxxx
Giudizio 1) Xxxxxx Xxxxxx presenta un curriculum formativo molto coerente e una produzione segnata da continuità e consapevolezza del dibattito storiografico, nazionale e internazionale. Dopo la tesi di laurea (Università di Bologna) dedicata a quattro figure di Costituenti (poi diventata una monografia – La sinistra alla Costituente, Xxxxxxx 2001 - a tutt’oggi punto di riferimento per questo tipo di studi), ha in seguito spostato i suoi interessi sulla ‘lunga’ vicenda degli enti pubblici nella storia nazionale, dedicando la ricerca di dottorato (Università di Siena) alla formazione e sviluppo dell’INPS. Del principale ente di previdenza nazionale Giorgi, sulla base degli archivi dell’ente, ha potuto ricostruire non solo la vicenda complessiva ma i rapporti tra centro e periferia e il ruolo che lì vi svolge la dinamica, spesso conflittuale e segnata dalle caratteristiche diverse proprie della sede considerata, tra ‘tecnici’ dell’ente e i politici locali (La previdenza del regime, Mulino 2004). Oltre alle curatele (quattro, da sola o con altri) la candidata presenta più di una ventina di saggi dai quali emerge come filo di continuità l’interesse per i risvolti sociali della storia istituzionale dell’Italia del ventesimo secolo, in particolare donne e impiegati, nonché una apertura più recente (oggetto della prossima monografia) verso gli studi post coloniali letti attraverso il caso dell’amministrazione coloniale italiana negli anni tra l’età liberale e il fascismo. Collaboratrice di istituti culturali e di riviste nazionali, con esperienza di ricerca all’estero (Università del Connecticut), e di collaborazione didattica nelle università di Teramo e poi, prevalentemente, di Bologna, Giorgi ha un profilo di studiosa solida e affidabile.
Giudizio 2) Nel curriculum è certificata la collaborazione della candidata all’attività didattica in più cattedre di varie università (prevalentemente in connessione con gli assegni e contratti ottenuti); la candidata ha usufruito di programmi di interscambio ai fini della ricerca ed in ogni caso con gli assegni e i contratti usufruiti ha portato avanti ricerche di indubbio interesse, come evidenzia la partecipazione in qualità di relatrice a numerosi convegni nazionali e internazionali, tradotti in saggi.
Xxxxxx presenta un profilo scientifico di studiosa le cui ricerche sono indirizzate soprattutto nell’ambito della storia di personaggi politici importanti della sinistra italiana, della storia istituzionale riguardante gli istituti della previdenza, della storia delle donne e dei movimenti femministi principalmente in Italia; l’orizzonte delle sue ricerche sta anche allargandosi verso l’amministrazione italiana del territori d’Oltremare.
Le due monografie presentate, rielaborazione della tesi di laurea e di quella di dottorato, appaiono di notevole livello (quella sull’INPS è anche frutto di un poderoso scavo d’archivio, la cui fatica è opportunamente utilizzata anche in vari saggi), molto informate sul piano bibliografico ed anche attente al dibattito internazionale. Caratteristica, questa, che emerge anche nei saggi e nelle curatele. Nel complesso la produzione scientifica appare di notevole qualità, come pure il rigore metodologico.
La congruenza delle pubblicazioni con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare M-STO/04 è senz’altro piena.
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale sia delle monografia proprie sia di quelle curate come pure dei vari saggi è ottima, come d’altronde la diffusione dei lavori all’interno della comunità scientifica. La continuità temporale della produzione scientifica è da considerarsi notevole.
Giudizio 3) La candidata è attivamente impegnata nella ricerca, collabora a riviste, è stata inserita in Prin. Nel colloquio, espone i suoi titoli ed il suo percorso di ricerca con competenza ed appropriate osservazioni critiche.
La sua produzione scientifica, costante nel tempo, si è indirizzata verso due fondamentali campi: il primo è la storia delle culture politiche, con particolare riferimento alle sinistre e alla questione istituzionale dopo la fine della seconda guerra mondiale. In questo campo si apprezzano gli studi su Xxxxx Xxxxx, Xxxxxxxxx De Xxxxxxx, e la monografia su La sinistra alla Costituente: rielaborazione della tesi di laurea, analizza con spunti di intelligente analisi critica il contributo di 4 figure di rilievo della sinistra al dibattito istituzionale della Costituente.
Il secondo filone di ricerca è la storia dell’amministrazione pubblica, nel senso più ampio di questo termine. Qui la Giorgi ha prodotto un’opera sull’INPS sotto il fascismo, di notevole interesse sia per la ricchezza delle fonti utilizzate, a stampa ed archivistiche, sia per l’approccio che unisce l’analisi del livello centrale e del livello periferico dell’istituto, e rapporta la nascita e il consolidamento dello stesso da un lato al dibattito, anche internazionale, sullo Stato sociale negli anni trenta, dall’altro alla natura ed evoluzione del regime fascista, e al progressivo emergere e consolidarsi, in tale periodo, di un’amministrazione di prestazione che segue i bisogni sociali, ed è particolarmente sensibile alle pressioni politiche provenienti dal Partito nazionale fascista. Alcuni saggi, infine, mostrano un allargamento dell’arco temporale dell’indagine, e riguardano il dopoguerra, in particolare gli anni settanta.
Sempre in questo filone di indagine sono da citare i saggi dedicati alla storia delle donne nell’amministrazione pubblica, e all’amministrazione coloniale, che lasciano intravedere promettenti cantieri di ricerca.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidata con solido curriculum formativo, attiva nella ricerca e ben inserita in reti nazionali e internazionali, con attività didattica a livello universitario, ha scritto opere di rilevante interesse sui temi della cultura politico-istituzionale negli anni della Repubblica e di storia sociale dell’amministrazione pubblica, con particolare attenzione all’impianto in Italia di uno stato sociale e ai suoi intrecci con le forze politiche.
CANDIDATO XXXXXXX Xxxx
Giudizio 1) Laureato in Storia dell’Europa orientale all’Università di Torino, addottorato sia a Torino (stessa Università, “Lingue, culture e società nel mondo slavo”) che alla S. S. di Studi Storici di X. Xxxxxx, Xxxxxxx presenta nel colloquio in maniera molto convincente la sua ricerca, compiuta e da farsi. Autore di due monografie (Dittatore per caso, L’ancora del Mediterraneo, 2001, su Xxxx Xxxxxxx e il movimento ustaša in Italia e L’occupazione allegra. Italiani in Jugoslavia 1941-43, Xxxxxxx 2007) e di alcuni saggi, mostra competenza, rispetto per la ricerca (propria e altrui), equilibro nel muoversi tra fonti contrastanti su argomenti delicati e controversi. Molto interessante, per esempio, il quadro variegato delle diverse interpretazioni storiografiche di parte jugoslava e croata del ruolo dell’esercito italiano e delle sue azioni efferate, confrontate a quelle dell’occupazione nazista. Studioso di tutto rispetto in un campo di difficile specializzazione.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum non risulta l’effettuazione di attività didattica a livello universitario né la collaborazione a tale attività. Risulta invece che ha conseguito per due volte il titolo di dottore di ricerca con tesi incentrate sul mondo slavo
Xxxxxxx presenta un profilo interessante di studioso dell’Europa orientale che soprattutto ha rivolto finora gli interessi al movimento ustaša e all’occupazione degli italiani in Jugoslavia durante l’ultimo conflitto (L’occupazione allegra, Xxxxxxx 2007), evidenziando la differenza rispetto a quella dell’esercito tedesco: oltre a due monografie su detti temi, Xxxxxxx ha prodotto anche un libro in curatela, e vari saggi e recensioni, oltre a incursioni nel settore cinematografico come autore di soggetti e come consulente.
Nell’insieme tale produzione scientifica, più che costante nel tempo, è apprezzabile, bisognosa di maturazione, senz’altro adeguata nell’apparato bibliografico. E’ una produzione congruente con le discipline comprese nel s.s.d. M-STO/04. La collocazione editoriale è buona e pertanto conosciuta nell’ambito scientifico.
Giudizio 3) Candidato di buona formazione, espone i suoi titoli con competenza ed appropriate argomentazioni.
I suoi interessi di ricerca sono rivolti all’area balcanica ed al suo rapporto con l’Italia in epoca fascista. Su questi temi Xxxxxxx ha prodotto due monografie, basate su ricerche in archivi italiani, sloveni, croati e serbi, che si fanno apprezzare per la ricchezza delle fonti e lo sguardo critico. Xxxxxxx mette in discussione e rivisita così alcune delle tesi diffuse nella storiografia, come quella di un carattere del tutto dipendente dalla politica estera fascista del movimento ustaša negli anni trenta, e quella di una contrapposizione radicale fra comandi militari italiani e tedeschi in Jugoslavia durante il periodo dell’occupazione militare. Su questo tema Xxxxxxx ha scritto una seconda monografia, che rimette in discussione anche il carattere “mite” dell’occupazione italiana, e si appresta ad approfondire il tema dei rapporti fra militari e politici nel determinare le complesse politiche di occupazione italiana della Croazia, con l’appoggio dato ai cetnici serbi.
Si tratta di tematiche interessanti e di alta specializzazione, svolte con buona conoscenza delle fonti e metodo critico.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidato di solida formazione specialistica, studioso dell’area balcanica (Serbia, Croazia e Slovenia), con adeguate competenze linguistiche, nel periodo del fascismo e della seconda guerra mondiale, ha pubblicato interessanti monografie e saggi, basati su un’approfondita conoscenza delle fonti archivistiche sia italiane sia estere, con grande attenzione all’intreccio complesso fra storia politica, storia delle identità nazionali, storia dell’occupazione militare, e successivo uso pubblico della storia.
CANDIDATO XXXXXXXX Xxxxx
Giudizio 1) Se si prescinde dal fatto che quasi nessuno dei titoli di Xxxxx Xxxxxxxx è inerente a Storia contemporanea disciplinarmente intesa, tutto l’ampio raggio delle ricerche della Gremigni è interessante e originale. Con una formazione filosofica (tesi su
Xxxxxxx), affronta dapprima la storia moderna (Livorno e la diffusione delle Gazzette nel ‘700), per passare poi a storia e sociologia della modernità con una tesi di specializzazione sul testo del Xxxxx di Murnau e a una ricerca di dottorato sul cinema (Pubblico e popolarità) tra il 1956 e il 1957. Attualmente svolge ricerca, su incarico del CNR, sulla fruizione nelle scuole dei beni culturali a Pisa e Livorno. Nel colloquio mostra competenza e passione culturale.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che la candidata ha svolto attività didattica a livello universitario, come pure attività di collaborazione didattica.
La candidata coltiva interessi di lavoro molto connessi con il settore sociologico, come pure interessi verso settori modernistici.
E’ una produzione discreta,con i limiti cronologici e settoriali rilevati.
Giudizio 3) La candidata ha una formazione composita e solida, che illustra con argomentazioni appropriate nel colloquio sui titoli: laurea in Filosofia; diploma di specializzazione in Storia delle Arti; dottorato di ricerca in Storia delle arti visive e dello spettacolo, un altro, ancora in corso al momento della scadenza del bando, in Storia e sociologia della modernità.
I suoi titoli, e le sue pubblicazioni non appaiono allo scrivente confacenti al raggruppamento concorsuale di M-STO 04, Storia Contemporanea, nonostante gli indubbi intrecci fra i suoi interessi più recenti, sulla storia del cinema (con un approccio peraltro prevalentemente semiologico), e la storia contemporanea. Anche le sue ricerche, di carattere più propriamente storico, su Livorno sono attinenti all’epoca moderna, in particolare al Settecento, della storia di quella città.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidata con una varia e interessante formazione disciplinare (filosofica, storico- artistica, sociologica); il suo curriculum e le sue ricerche appaiono tuttavia, benché interessanti, non attinenti al settore scientifico disciplinare M-STO 04. I suoi interessi storici, infatti, si sono esplicati su Livorno in epoca moderna.
CANDIDATO XXXXXXX Xxxxxx
Giudizio 1) Laureato in Storia all’Università di Milano e addottorato nella stessa sede universitaria, Xxxxxxx presenta cinque studi monografici, tra cui il saggio Ricordo di Xxxx Xxxxxx (2007), un corposo volume su Milano dal centrismo al centro-sinistra, 1956-1961, Lacaita, 2007, tema poi proseguito in un saggio del 2008 sull’attività dell’amministrazione comunale negli anni Sessanta. L’altro filone di interesse del candidato è quello della genesi e sviluppo del movimento sportivo (Milano capitale dello sport, 2008) tra Liberazione e anni ’60, un confronto tra Milano e il XXXX xxxxxx, dunque tra illusioni di autonomia delle federazioni sportive e occupazione politica da parte dei partiti. Un terzo filone di ricerca riguarda lo studio delle federazioni e il ruolo simbolico di sport nazionale assunto dal calcio, in luogo della bicicletta, nel corso degli anni Trenta. Nell’esposizione il candidato illustra anche uno studio, pubblicato dopo la scadenza del bando, sull’ippica e l’avvio di una ricerca di più lungo periodo e con ambizioni di comparazione internazionale relativa alla introduzione della educazione fisica nelle scuole. Si tratta di temi di indubbio interesse anche se pertinenti a un campo molto settoriale.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum non emerge attività didattica a livello universitario, ma collaborazione all’attività didattica in più cattedre d’insegnamento presso l’Università di Milano. Dal medesimo curriculum risulta inoltre che gli è stata conferita la responsabilità di “laboratori di ricerca” sulle fonti della storia di Milano contemporanea nell’ambito della cattedra di Storia contemporanea della Facoltà di Lettere. Xxxxxx e congruenti con i percorsi di ricerca appaiono le partecipazioni ai Convegni nazionali e internazionali in qualità di relatore.
Appare significativo che la produzione scientifica del candidato sia iniziata con la pubblicazione di una monografia ancor prima del conseguimento del titolo di dottore di
ricerca. Detta produzione è indirizzata particolarmente a studiare la storia politica e sociale di Milano nella seconda metà del Novecento; il ruolo che lo sport ha esercitato in tale territorio; lo sviluppo del movimento sportivo nel rapporto con la scuola e con la società. Nell’insieme la produzione scientifica del candidato è di buon livello, necessitante comunque di ulteriore maturazione: evidenzia inoltre notevole padronanza della bibliografia italiana specifica e rigore metodologico.
La congruenza delle pubblicazioni con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare M-STO/04 è senz’altro piena.
La rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle monografie appare buona per alcune e modesta per altre. La continuità temporale della produzione scientifica è da considerarsi davvero notevole.
Giudizio 3) Principale campo di ricerca del candidato, come risulta anche dal colloquio sui titoli, affrontato con convincenti argomentazioni, è la storia del comune di Milano, trattata prevalentemente sotto il profilo politico. Si segnala soprattutto la monografia Il laboratorio delle riforme, 1956-1961, l’unica edita da una casa editrice di rilievo nazionale, vincitrice del premio ANCI-Storia per il 2008, nella quale l’autore ricostruisce con grande minuzia analitica la gestazione di una importante esperienza amministrativa nella Milano del secondo dopoguerra, che anticipò il modello di coalizione realizzatosi a livello nazionale nel primo governo di centro-sinistra
Le altre due monografie estendono l’analisi al periodo 1975/85, e al rapporto fra il Comune di Milano e l’attività sportiva, tema sul quale il candidato espone nel colloquio anche spunti stimolanti, sul rapporto fra istituzioni sportive, istituzioni scolastiche ed esercito, oggetto delle sue attuali ricerche. Complessivamente le ricerche di Xxxxxxx dimostrano una buona conoscenza dell’argomento trattato, con interessanti esiti scientifici, anche se il suo approccio a volte appare eccessivamente settoriale.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Xxxxxxx presenta studi monografici, per lo più volti a approfondire la storia politica e sociale di Milano nella seconda metà del Novecento e quella dello sport italiano fra fascismo e Repubblica. Le ricerche del candidato evidenziano una buona conoscenza degli argomenti trattati, con buoni esiti scientifici, anche se con un approccio a volte eccessivamente settoriale.
CANDIDATO XXXXX Xxxxx
Giudizio 1) Laurea all’Università di Pisa (Coppini) e dottorato nella stessa università, borsista presso la S. S. S.Anna di Pisa, Xxxxx Xxxxx presenta una monografia (dedicata a Xxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx 2007) e dieci tra saggi e rassegne sul tema delle strutture amministrative nella Toscana granducale, tutti pubblicati in sedi editoriali di rilievo. Nel colloquio il candidato colloca la sua produzione in un panorama storiografico aggiornato di cui mostra piena consapevolezza. Dal curriculum e dal colloquio risulta tuttavia una svolta intervenuta dopo la fine dell’assegno al S.Xxxx, a seguito della quale Xxxxx non solo ha vinto l’abilitazione per l’insegnamento, ma ha maturato anche nuovi interessi legati alle politiche migratorie e alle relazioni internazionali, strada che sta percorrendo in maniera solitaria.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge la collaborazione all’attività didattica tra 2003 e 2005 di alcuni corsi presso la Facoltà di Scienze politiche di Pisa nonché presso la Scuola Superiore S. Xxxx di Pisa. Ha anche partecipato a seminari, convegni nazionali e internazionali quale relatore.
Xxxxx ha un percorso di studi frammentato: dopo l’attenzione alla storia amministrativa del Granducato di Toscana e in particolare alla figura del conservatore Xxxxx Xxxxxxxxxx (con pubblicazione presso Olschki di una monografia nel 2007 preceduta da due saggi sulla “Rivista Storica Toscana” tra 1999 e 2004), gli interessi di studio del candidato si sono spostati verso le politiche migratorie, verso le vicende politico-elettorali con accezioni culturali. Nel complesso quella sull’Ottocento granducale è stata una produzione
discreta, congruente con il settore scientifico disciplinare di riferimento, con adeguata collocazione editoriale. Per il resto emerge discontinuità e modestia.
Giudizio 3) Nel curriculum scientifico di Xxxxx Xxxxx, che il candidato espone con consapevole ricostruzione critica e apprezzabili riferimenti alla storiografia, spiccano due argomenti di ricerca. Il primo è relativo alla Toscana granducale, argomento della sua tesi di laurea e di dottorato, affrontato sotto il profilo di una storia delle élites e dei loro rapporti con l’amministrazione statale periferica. Su tale tema, opportunamente collegato ai dibattiti sulle borghesie diffusi nella storiografia italiana e internazionale nel corso degli anni novanta del Novecento, Xxxxx ha scritto alcuni saggi ed una interessante biografia di Xxxxx Xxxxxxxxxx, che si è avvalsa anche di fonti archivistiche inedite dell’Archivio di Stato di Firenze.
Avendo quindi vinto un assegno di ricerca presso la Scuola Superiore Sant’Xxxx di Pisa, gli interessi di Xxxxx si sono spostati su temi relativi all’immigrazione in Europa e alle politiche migratorie dei vari Stati, a partire dagli anni settanta del Novecento: tema questo di grande complessità, sul quale il candidato ha prodotto finora un saggio, che non esaurisce le potenzialità del suo lavoro di ricerca.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Xxxxx ha prevalentemente lavorato sulla Toscana granducale, tema sul quale ha scritto alcuni saggi ed una biografia di Xxxxx Xxxxxxxxxx, basata anche su fonti archivistiche inedite, nella quale affronta con intelligenza il tema dell’élite politica dello Stato preunitario. Su altre tematiche, che hanno caratterizzato il suo più recente curriculum di ricerca, deve ancora dare prova di maturità scientifica.
CANDIDATO XXXXXXX Xxxxx
Giudizio 1) Formatosi in Normale (laurea e specializzazione), vincitore di borse di studio presso la Fondazione Salvatorelli, e poi Einaudi, ricercatore invitato all’ENS di Parigi, titolare di contratto di insegnamento presso l’Università di Padova, Xxxxxxx presenta un profilo di ricerca interessante e originale imperniato sul ruolo delle istituzioni militari (cultura e rappresentazione) nel periodo che va dall’Unità al fascismo. Come egli stesso espone nel colloquio, tre sono i fuochi del suo interesse di ricerca. Il primo attiene alla storia dell’esercito come parte di una storia sociale in cui il Veneto appare come un caso particolare della più generale propensione dell’esercito nazionale ad agire in maniera diversa a seconda del contesto locale (Veneto in armi, 2002). Il secondo riguarda il nesso tra prestigio militare (mancato) e nation-building (mancato). Il terzo (tesi di dottorato) riguarda il ruolo delle Forze Armate nell’avvento del fascismo, con particolare riguardo non tanto all’autunno 1922, quanto al biennio 1920-21, cioè al mancato processo di smobilitazione della cultura di guerra (La politica delle armi, Laterza 2006 e Dalla guerra alla pace, con Xxxxxxx, Laterza 2007).
Ricercatore di valore, gode già di un buon prestigio nazionale.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che il candidato ha svolto attività didattica a livello universitario sia in Italia che in Francia. Ha partecipato a importanti progetti di ricerca sia in Francia che in Italia e quindi a numerosi convegni nazionali e internazionali come relatore.
Xxxxxxx si presenta con un profilo scientifico molto interessante, di studioso della storia militare dopo l’unità d’Italia, nell’ambito di una prospettiva che vuole essere di storia sociale, di storia del mito, dei riti, delle tradizioni, della casta militare, della nazione, della patria. Prospettive e suggestioni, che non sono facili da coniugare. Comunque è una produzione di qualità, informata e attenta al dibattito storiografico internazionale.
E’ pienamente congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare relativo al concorso; con una collocazione editoriale di alto livello per alcuni volumi, meno per altri. E’ stata una produzione costante e continua nel tempo, ben nota nei circuiti scientifici.
Giudizio 3) Il candidato dimostra un costante impegno nella ricerca, prevalentemente su tematiche di storia militare, e ha prodotto numerose pubblicazioni, alcune a carattere locale, con esiti interessanti per la comunità scientifica. Nel colloquio, delinea con ricchezza di argomentazioni e di riferimenti al dibattito storiografico internazionale, il suo percorso di ricerca nell’ambito della storia dei professionisti della guerra. Ne risulta un approccio che ha prodotto risultati di valore, sul ruolo dell’istituzione militare nei processi di nation building e sull’inserimento dei militari nei networks notabiliari locali (temi sui quali il candidato produce monografie sul caso veneto). Altro filone di studi è il ruolo dell’esercito nell’avvento del fascismo (monografia Laterza del 2006) sul quale Xxxxxxx, con ampia documentazione d’archivio, testimonia l’influenza della mobilitazione culturale di guerra e della creazione di un immaginario collettivo antirivoluzionario nella crescente politicizzazione dell’esercito, e nella simpatia con la quale furono viste le squadre fasciste. Da questo filone deriva un’attenzione alle culture di guerra, anche in rapporto ai contatti del candidato con la storiografia francese sull’argomento, che ha prodotto, fra l’altro, il volume del 2008 sulla fondazione di un mito guerriero dall’Ottocento ad oggi, quello degli alpini.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Studioso di buona formazione, ben inserito in circuiti nazionali e internazionali, i suoi numerosi studi di storia militare si collocano a cavallo fra storia sociale, storia culturale e storia istituzionale, con una produzione scientifica di indubbio interesse, fra realtà locale e dimensione nazionale, che ha prodotto risultati apprezzati dalla comunità scientifica.
CANDIDATO XXXXXXX Xxxxxxxx
Giudizio 1) Addottorato in “Teoria e storia della modernizzazione” alla Facoltà di scienze politiche di Siena, componente di vari gruppi di ricerca imperniati sullo studio del territorio, Xxxxxxx presenta una bibliografia di 23 pubblicazioni il cui elenco è costellato da cinque monografie, che vanno da quella iniziale (frutto della tesi di laurea) sulla storia del sindacato dei ferrovieri 1943-58 (Marsilio, 1998) a una storia della diffusione dell’automobile letta attraverso la costruzione delle strade e lo sviluppo dei consumi (Un paese a quattro ruote, Marsilio, 2005), tema approfondito in Storia sociale dell’automobile (Xxxxxxx 2007) in cui l’asse dell’interesse è rappresentato dal ruolo svolto dal possesso dell’automobile come status symbol per nuovi ceti che si aprono al consumo. Nel corso di questi ultimi lavori matura in Paolini un interesse per le tematiche dell’inquinamento e dell’ambiente che lo porta non solo a svolgere didattica universitaria in questo campo, ma anche a scrivere una Breve storia dell’ambiente nel Novecento (Xxxxxxx 2009). Da segnalare anche lo studio su Xxxxxxxx Xxxxxxxxx (Marsilio 2003). Xxxxxxxx Xxxxxxx ha prodotto molto e con competenza in un campo in gran parte molto specifico.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che il candidato ha svolto attività didattica a livello universitario quale docente a contratto presso l’Università di Siena oltre ad avere collaborato all’attività di varie cattedre nella medesima università.
Xxxxxxx presenta il profilo di uno studioso che ha scritto molto (cinque monografie, di cui tre ancor prima del conseguimento del titolo di dottore di ricerca, e sedici saggi). La sua produzione scientifica ha spaziato dalla storia del sindacato (particolarmente le vicende del sindacato dei ferrovieri) alla storia dell’automobile, alla storia dell’ambiente. Complessivamente è una produzione di medio livello, che desta interesse, alquanto divulgativa, e che mette a fuoco aspetti anche di attualità Appare congruente con le discipline comprese nel s.s.d. M-STO/04 ed ha una buona collocazione editoriale.
Giudizio 3) Candidato costantemente impegnato nella ricerca, espone con proprietà e interessanti osservazioni i suoi titoli nel colloquio. La sua produzione scientifica è abbondante e di buon livello, e si è concretizzata in un numero cospicuo di monografie, edite per lo più da Marsilio. I primi studi del candidato riguardano la storia del sindacato ferrovieri, sulla quale ha pubblicato una monografia sul periodo dal 1943 al 1958, e
curato, insieme a Xxxxxxx Xxxxx, una raccolta di saggi su un arco temporale più lungo, dal fascismo alla nascita della Federazione dei trasporti.
Il secondo interesse di Xxxxxxx, del quale si segnala anche un’interessante biografia di Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, riguarda la storia dell’automobile, studiata soprattutto come bene di consumo e simbolo di status. Su tale tema Xxxxxxx produce la monografia del 2005 ed una più agile, ma sempre documentariamente fondata, sintesi nel 2007. Da tale interesse Xxxxxxx passa quindi a ricerche sulla storia dell’ambiente (sviluppando spunti che del resto erano già presenti nelle due monografie sull’automobile), con alcuni saggi sull’area fiorentina e pratese ed un’opera di sintesi in fase di pubblicazione per Xxxxxxx.
In conclusione, si tratta di candidato meritevole di considerazione per la quantità e qualità della sua produzione scientifica, orientata su temi di storia politica e sociale di rilevante interesse.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidato con una cospicua produzione scientifica, i suoi temi di ricerca spaziano dalla storia del sindacato ferrovieri a quella sociale dell’automobile, a temi di storia ambientale. La sua produzione scientifica è costante nel tempo e di buon livello.
CANDIDATO XXXXX Xxxxxx
Giudizio 1) Laurea all’università di Pisa e perfezionamento presso la Scuola Normale, con esperienza di attività seminariale e di collaborazione didattica, Xxxxxx Xxxxx è una ricercatrice di grande solidità, vivacità intellettuale, e apertura metodologica. Se il cuore della sua ricerca è rappresentato dall’interrogativo sul come si produca la rottura delle leggi razziali nel contesto della vita nazionale di un paese liberale, formalmente orientato alla assimilazione, i campi di applicazione variano, come mostra l’elenco delle monografie e delle curatele: si va dall’imprenditoria (Il comandante, 2001: la biografia di Xxxxxxxx Xxxxxx) alle conseguenze economiche delle leggi razziali (Tra indifferenza e oblio, Le Monnier 2004, sull’applicazione rigorosa e meticolosa delle leggi razziali centrali nella periferia del paese), dalla epurazione alla mancata reintegrazione di studenti e professori dell’università di Pisa (con X. Xxxxxx, La doppia epurazione, Xxxxxx 2009), per raggiungere i risultati più convincenti e appassionanti, a mio parere, nella biografia di un uomo e della sua città (Il podestà ebreo. La storia di Renzo Ravenna, Laterza 2006). Nella esposizione Pavan illustra con chiarezza e conoscenza diretta del dibattito storiografico internazionale (soggiorni di ricerca a Yad Vashem, Gerusalemme, a Università del Wisconsin e Università della California) sia la novità dello studio sui risvolti economici delle leggi razziali che i nuovi progetti di ricerca legati alla storia dell’ebraismo, intesa come storia dell’integrazione delle Comunità israelitiche dell’Ottocento in paesi liberali. Profilo di studiosa completa e matura.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum non emerge lo svolgimento di attività didattica universitaria, ma solo di collaborazione didattica. In ogni caso la partecipazione a Convegni nazionali e internazionali quale relatrice è rilevante.
La produzione scientifica della candidata è prevalentemente rivolta ad approfondire il mondo dell’ebraismo, con una solidità di impianto e di giudizio, con una maturità dell’esame delle fonti e degli aspetti economici che destano davvero interesse. Pertanto ne risulta una produzione scientifica di livello più che buono, meritevole di molta considerazione.
E’ una produzione pienamente congruente con le discipline comprese nel settore scientifico disciplinare M-STO/04; la collocazione editoriale delle monografie, come pure dei saggi è davvero ottima; è molto buona la diffusione dei suoi lavori all’interno della comunità scientifica; è una produzione che è continuata regolarmente nel tempo e cresciuta per maturità.
Giudizio 3) Candidata ben inserita in circuiti nazionali e internazionali, dimostra un costante impegno nella ricerca, evidenziato sia dai titoli, esposti con sicurezza e padronanza nel colloquio, sia dalla produzione scientifica, di sicura qualità. Argomento
prevalente delle ricerche di Xxxxx è la persecuzione ebraica, con una particolare sensibilità sull’aspetto economico della stessa. La prima monografia, quella dell’imprenditore ebreo Xxxxxxxx Xxxxxx, rielaborazione della tesi di laurea, tratteggia i vari aspetti della lunga vita di un imprenditore di successo, presidente dell’Unione delle comunità israelitiche italiane dal 1937 al 1939, e dei suoi inutili tentativi, nel dopoguerra, per rientrare in possesso dell’azienda che era stato costretto a vendere per sfuggire alle leggi razziali. Questo tema viene ripreso dalla Pavan, con più ampio respiro, nel suo pionieristico volume sulle conseguenze economiche delle leggi razziali e sulla difficile reintegrazione nei diritti economici degli ebrei nell’Italia repubblicana: una cartina di tornasole di quanto le leggi razziali potessero contare su indifferenza, opportunismo, sciacallaggio economico di una parte della società italiana, e di come la diffidenza e la sottovalutazione del vulnus infitto non solo agli ebrei, ma alla civiltà giuridica italiana, perdurassero nella confusa, e a volte contraddittoria, legislazione e nella giurisprudenza del dopoguerra in merito alla restaurazione dei diritti e alla restituzione dei beni. Il libro della Pavan è a tutt’oggi lo studio fondamentale su un tema che non è stato centrale nella storiografia sulla persecuzione degli ebrei italiani.
In un’altra monografia Pavan analizza la singolare vicenda di Xxxxx Xxxxxxx, podestà ebreo di Ferrara dal 1924 al 1938, intimo di Xxxxx Xxxxx, e del suo drammatico impatto con le leggi razziali. Il libro è anche uno spaccato di storia politico-amministrativa di un comune significativo come Ferrara, in periodo fascista, e delle strategie del regime per conquistare il consenso, in particolare dei ceti medi, attraverso la politica culturale.
Infine in una monografia scritta insieme a Xxxxxxxxx Xxxxxx (nella quale l’apporto di Xxxxx è chiaramente individuabile dall’avvertenza riportata a p. 7 del volume), Xxxxx affronta il tema dell’epurazione e la difficile reintegrazione dei docenti universitari ebrei dell’Università di Pisa, collocandolo nel più ampio contesto della politica razziale del regime.
In base alle sue competenze Pavan, che è stata chiamata anche a far parte come consulente storica della “Commissione per la ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato in Italia le attività d’acquisizione dei beni ebraici da parte di organismi pubblici e privati”, istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana, si segnala come una delle più interessanti studiose dei temi della persecuzione degli ebrei italiani.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidata di grande solidità, vivacità intellettuale, e apertura metodologica, con una produzione scientifica costante nel tempo sui temi della persecuzione razziale degli ebrei italiani sotto il fascismo, e del reintegro dei diritti civili e patrimoniali dopo la guerra.
E’ ben inserita in circuiti nazionali e internazionali.
CANDIDATO XXXXXXXX Xxxxxx
Giudizio 1) Laureato in scienze politiche all’Università di Firenze (X.Xxxxxxx) e con dottorato in storia presso l’Università di Trieste (Vezzosi), X. Xxxxxxxx si forma fin da queste esperienze di ricerca sul tema della emigrazione italiana tra le due guerre negli Usa letta attraverso la diffusione della propaganda italiana da parte dell’apposito ministero fascista. A partire da queste esperienza di ricerca Xxxxxxxx si è mosso con grande autonomia diventando (con X. Xxxxxx) l’esperto di fasci italiani negli Stati Uniti e poi più in generale di emigrazione italiana sia negli Usa che in Australia, come mostra la sua vasta bibliografia: 2 monografie uscite entro il 2008 e altre due uscite dopo la scadenza del bando, più voci nel Dizionario critico del fascismo (Einaudi), capitoli di libri in italiano e in inglese e saggi su riviste di eccellenza. Lecturer all’università di Melbourne, bene inserito nelle reti scientifiche internazionali degli studi di storia della diplomazia culturale italiana e americana, Pretelli espone un interessante progetto di nuova ricerca sul rapporto tra espansione commerciale e diffusione culturale dell’Italia negli Usa a partire dal made in Italy e in particolare dalla Olivetti. Studioso formato, con competenze accertate anche a livello internazionale, si può solo osservare che, come altri candidati in questo concorso, la sua specializzazione è a cavallo tra la storia contemporanea e la storia di specifiche aree geografiche.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che il candidato ha svolto attività didattica a livello universitario sia in Italia che in Australia. Ha partecipato a diversi convegni nazionali e internazionali in qualità di relatore e la sua tesi nel 2000 ha ottenuto premi noti nell’ambiente scientifico.
Pretelli ha una produzione scientifica incentrata essenzialmente sullo studio dell’emigrazione italiana del periodo fascista negli Stati Uniti; ha anche approfondito il fascismo e gli italiani all’estero, inquadrando questi nel contesto della storia americana. Questo interesse per le relazioni con la società e la storia americana si sta riverberando anche nelle intenzioni di ricerca future del candidato, come egli stesso dichiara durante il colloquio, introducendo il progetto di affrontare lo studio dell’azienda Olivetti negli contesto degli USA.
La produzione scientifica di Xxxxxxxx è nel complesso buona; la collocazione editoriale è mediamente di buon livello, piuttosto continua e costante nel tempo.
Giudizio 3) Il candidato ha sempre lavorato su tematiche di storia internazionale, che espone con convincenti argomentazioni nel corso del colloquio. I suoi primi studi, a partire dalla tesi di laurea, riguardavano i rapporti fra fascismo e italiani all’estero, in particolare negli Stati Uniti. Da tale tema è passato poi a considerare la diplomazia culturale italiana, sia in periodo fascista sia dopo la fine della seconda guerra mondiale. Su questi argomenti ha pubblicato alcuni interessanti saggi, e una monografia edita nel 2005. Ha quindi lavorato ad un libro di sintesi, pubblicato insieme ad altro autore, sulla storia dell’immigrazione negli Stati Uniti.
Candidato ben inserito nei circuiti internazionali, come dimostrano le numerose borse di studio di istituzioni di ricerca estere, ha anche tenuto incarichi di insegnamento come docente a contratto presso l’Università di Trieste e, come lecturer per due semestri, alla Xxxxxxxxx University di Melbourne.
Il suo profilo è quello di un ricercatore impegnato, con una produzione di discreto livello, costante nel tempo.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Il candidato ha studiato l’emigrazione italiana tra le due guerre negli Usa, letta attraverso la diffusione della propaganda italiana da parte dell’apposito ministero fascista, e più in generale l’emigrazione italiana sia negli Usa che in Australia.
La sua produzione scientifica è costante nel tempo e di buon livello, la sua specializzazione è a cavallo tra la storia contemporanea e quelle di specifiche aree geografiche.
CANDIDATO XXXXXXX Xxxx
Giudizio 1) Autore di numerosi saggi, curatele, due monografie (di cui una in collaborazione), Xxxxxxx presenta un curriculum molto coerente, in cui lo studio delle politiche della memoria della violenza bellica – ebraica, ma non solo - nel secondo dopoguerra in Italia e in Europa costituisce una chiave di lettura attraverso cui guardare all’intera transizione italiana dal fascismo alla democrazia, alla ricerca di una comune religione civile antifascista. Antisemitismo e Shoah, leggi razziali e culto dei caduti, solidarietà borghese e riscoperta dell’identità comune dopo lo sterminio, mobilitazione e smobilitazione di reduci e partigiani (questi alcuni dei temi dei suoi saggi), diventano così altrettanti capitoli di una storia nazionale dell’Italia tra il fascismo e la repubblica. Contro il rischio che lo studio dell’Olocausto diventi un tema di ricerca per le sole vittime, il candidato è attento anche nell’esposizione a intrecciare la ricerca sull’ebraismo con temi di storia nazionale e internazionale, confronti con storiografie di altri paesi, e dibattiti sul ruolo della Shoah e dell’antisemitismo nella storia del novecento europeo. Ben inserito nelle reti scientifiche nazionali e internazionali, della cui produzione si tiene costantemente al corrente (si segnalano numerose partecipazioni a convegni internazionali e soggiorni di ricerca nei più importanti archivi nel suo campo di indagine), è studioso maturo e di ottimo livello.
Giudizio 2) Dopo il colloquio del candidato e dopo l’esame dei titoli e delle pubblicazioni, emerge che Xxxxxxx ha collaborato all’attività didattica di docenti dell’Università di Pisa, ma anche svolto attività didattica presso istituzioni universitarie riconosciute dal Miur. Fa parte di comitati scientifici di fondazioni e di progetti di ricerca; partecipa a gruppi di ricerca nazionali e internazionali; ha ideato e coordinato seminari di ricerca, convegni, mostre.
La produzione scientifica di Xxxxxxx è particolarmente rivolta all’ebraismo e all’antisemitismo dell’Italia contemporanea, ma anche alle politiche della memoria, ai riti nazionali e funebri dopo la seconda guerra mondiale. E’ in ogni caso degno di particolare segnalazione lo sforzo di inserire in uno studio storico il processo intrapreso dagli ebrei e dalle istituzioni ebraiche italiane di andare oltre la memoria e di inserirsi con la propria cultura nella storia dell’Italia contemporanea. In questo senso quella di Xxxxxxx è una produzione storiografica di particolare interesse per i risultati ottenuti.
Inoltre tale produzione è pienamente congruente con le discipline comprese nel s.s.d. M- STO/04 e la collocazione editoriale delle monografie (propria e in curatela) è senz’altro ottima. La continuità della produzione è discreta.
Giudizio 3) Il candidato è studioso di buon livello, con un cospicuo numero di titoli, sui quali si è soffermato nella discussione pubblica sui titoli, brillantemente sostenuta, e pubblicazioni a stampa, prevalentemente relative alla storia dell’ebraismo italiano. Inserito in circuiti di ricerca nazionali e internazionali, ha partecipato a convegni in Italia e all’estero. La sua produzione scientifica, costante nel tempo, oltre agli studi sugli ebrei italiani, appare orientata anche sui linguaggi e rappresentazioni della nazione italiana nel Novecento, e sulle politiche della memoria. Ha svolto anche attività di docente a contratto.
Fra le sue pubblicazioni si segnala la monografia sulla comunità ebraica nell’Italia postfascista, che affronta con acuta interpretazione il tema della sua ricerca di un’identità e collocazione nell’Italia del dopoguerra, alla luce anche delle drammatiche esperienze della persecuzione fascista e nazista. Un tema, quello dell’identità, ripreso in numerosi saggi di Xxxxxxx, ed affrontato anche nell’edizione critica dei diari di Xxxxxxx Xxxxx, ai quali Schwarz ha aggiunto un lungo e stimolante saggio conclusivo.
Sul tema della memoria, in particolare dopo il dramma della seconda guerra mondiale, e sulle politiche di elaborazione del lutto e di fondazione di una narrazione nazionale, Xxxxxxx ha scritto la tesi di dottorato e pubblicato, alla data del bando, alcuni articoli, che lasciano intravedere un work in progress di sicuro interesse.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidato attivamente impegnato nella ricerca, collegato a circuiti nazionali e internazionali, i suoi studi sulle politiche della memoria della comunità ebraica (ma non solo) nel secondo dopoguerra, e sui linguaggi e rappresentazioni della nazione italiana nel Novecento, appaiono improntati a originalità e buona conoscenza del dibattito internazionale. La collocazione editoriale delle sue pubblicazioni è buona.
CANDIDATO XXXXX Xxxxxx
Giudizio 1) Dopo una laurea sui processi di modernizzazione in Veneto, Selva si è concentrato su due assi di ricerca vicini alla storia economica e sociale: da un lato il modello di sviluppo italiano nel processo di integrazione internazionale (studio avviato a partire da un anno di perfezionamento all’università del Sussex e poi in una tesi di dottorato sulla verifica di una ipotesi di autonomia del governo economico dei paesi europei rispetto agli Usa, da cui ha ricavato una monografia, uscita però dopo la chiusura del bando di concorso), e dall’altro la dinamica del confronto sindacale in Italia (e in particolare in Emilia) tra anni Cinquanta e Settanta. Ben inserito e accolto dalla comunità degli studiosi europei e statunitensi (De Grazia, Bergahan, Xxxxx) Selva costituisce un caso, alquanto anomalo e meritevole, di coerente perseguimento di risultati di ricerca
molto specifici, suscettibili di essere accolti non tanto o non solo dagli studiosi italiani quanto dai migliori specialisti internazionali.
Giudizio 2) Dal colloquio del candidato e dal suo curriculum emerge la sua collaborazione ad attività didattica, ma soprattutto che ha avuto all’estero (USA, Gran Bretagna e Germania) diverse fasi di ricerca e di studio (postgraduate research student, postdoctoral fellow, associate fellow, visiting fellow, visiting scholar). Dai primi anni Duemila costante è la partecipazione a Convegni nazionali e internazionali quale relatore.
I principali campi di studio del candidato hanno riguardato i movimenti e le dinamiche sociali ed economiche in Italia tra anni Trenta e anni Settanta, in relazione con i processi di integrazione economica e sociale con l’Europa ma anche nell’impatto con il progetto di sviluppo e di assimilazione portato avanti dall’economia degli Usa dopo Xxxxxxx Xxxxx. Questi percorsi di ricerca del candidato si stanno proiettando anche verso un orizzonte più ampio quale il governo dello sviluppo economico industriale e verso la storia dei consumi di massa. E’ un progetto ambizioso, con un obiettivo forse troppo alto per ora.
La produzione scientifica è discreta e naturalmente congruente con le discipline ricomprese nel s.s.d. M-STO/04. Ugualmente discreta è la rilevanza della collocazione editoriale dei lavori del candidato, che comunque hanno una buona circolazione nella comunità scientifica.
Giudizio 3) Candidato costantemente impegnato nella ricerca, su tematiche di storia economica del dopoguerra, modelli di sviluppo economico, interdipendenza fra relazioni internazionali e processo di stabilizzazione economica e sociale. Nella discussione pubblica sui titoli illustra il suo percorso di ricerca ed i titoli con competenza e riferimenti appropriati al dibattito storiografico internazionale. I suoi titoli mostrano l’apprezzamento ricevuto in Italia e all’estero: si segnalano infatti le molte borse di studio ottenute da istituzioni ed università europee e statunitensi.
Le pubblicazioni presentate per il concorso consistono in un numero cospicuo di saggi, alcuni pubblicati su riviste in lingua inglese, sui temi delle sue ricerche, di buon livello. Manca ancora, tuttavia, al momento della scadenza del bando per la presente valutazione comparativa, una monografia di ampio respiro che desse modo al candidato di dimostrare pienamente la sua maturità scientifica.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Attento alle tematiche dei processi di modernizzazione e integrazione economica nell’Europa del dopoguerra, e del movimento sindacale in Italia, ben accolto in ambienti di ricerca europei e statunitensi, come segnalano le numerose borse di studio e di ricerca del suo curriculum, presenta una produzione di saggi di buon livello, ma non ancora, al momento della scadenza del bando, una monografia di ampio respiro.
CANDIDATO XXXXXXXX Xxxxxxxxxx
Giudizio 1) Con una formazione in parte filosofica e in parte di storia del pensiero politico (Napoli, Istituto Croce, dottorato all’Università di Pisa) Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx presenta un curriculum con titoli non numerosi ma tutti molto significativi e di valore, frutto di ricerche filologicamente accurate, dense sul piano dell’interpretazione e aggiornate anche nel confronto con la bibliografia sterminata che gli intelelttuali studiati comportano (Gentile, Croce, Tilgher, Xxxxxxxxxx). Ha pubblicato saggi su riviste di prestigio nazionale ed internazionale. Brillante e convicente nel ripercorre il proprio percorso di studiosa del mondo intellettuale italiano nella prima metà del Novecento, delinea nel colloquio un interessante progetto al quale sta lavorando su sionismo e antisionismo nella sinistra italiana del dopoguerra.
Giudizio 2) Dal colloquio della candidata e dall’esame dei titoli e delle pubblicazioni, emerge che Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx ha collaborato all’attività didattica di docenti dell’Università di Roma e che collabora come consulente ai programmi storici di Rai Educational. E’ stata Visiting Scholar presso l’Università di Madison (Wisconsin) e vanta
una lodevole presenza a Convegni nazionali e internazionali come relatrice. Xxxxxxxx è una studiosa con un profilo scientifico ben definito: quello di approfondire la storia politica del fascismo con l’angolazione rivolta a intellettuali e regime, con orientamento per il futuro teso allo studio dell’antisemitismo nella cultura della sinistra nel secondo dopoguerra.
La produzione scientifica presentata è di buon livello, informata e attenta al dibattito culturale internazionale; è pienamente congruente con le discipline ricomprese nel s.s.d. M-STO/04. La collocazione editoriale sia delle monografie sia dei saggi è senz’altro ottima e tali lavori circolano bene nella comunità scientifica nazionale; buona è anche la continuità di lavoro.
Giudizio 3) Candidata di solida formazione, come mostra il suo curriculum, che vede una laurea in storia ed un dottorato di ricerca in Filosofia politica, espone con proprietà ed intelligenti osservazioni i propri titoli ed il proprio percorso di ricerca.
Il principale argomento è la storia degli intellettuali, in particolare sotto il fascismo, con un approccio originale ed innovativo che tende a superare la sterile diatriba sull’opportunismo o il nicodemismo degli stessi, per assumere a fondo il tema del consenso al fascismo, e delle sue motivazioni. Su questo argomento la candidata presenta una intelligente e documentata monografia, edita da il Mulino, su Gentile, figura chiave di prestigioso intellettuale organico al fascismo, e due impegnative cure di carteggi.
Altro tema di ricerca, più di recente affrontato, è l’atteggiamento della sinistra italiana rispetto al sionismo e all’antisemitismo nel dopoguerra, sul quale Xxxxxxxx ha pubblicato un corposo saggio nel 2007, e sta attendendo ad impegnative ricerche per mettere a confronto il caso italiano e quello francese.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Con una formazione in parte filosofica e in parte di storia del pensiero politico, la candidata ha prodotto significativi contributi sulla storia degli intellettuali in periodo fascista, con una ottima collocazione editoriale, che si fanno apprezzare per accuratezza filologica ed acume interpretativo.
CANDIDATO XXXXXX Xxxxxxxxxx
Giudizio 1) Il curriculum di Xxxxxxxxxx Xxxxxx è segnato da due diverse fasi di ricerca: la prima incentrata sulle elezioni politiche del 1924 (La conquista della maggioranza, 2004) con una interessante tesi che attribuisce il successo fascista non tanto ai meccanismi della legge Acerbo quanto alla capillarità del partito e all’accordo con i notabili del Sud; la seconda imperniata sul periodo di non belligeranza dell’Italia (Verso la guerra), sul ruolo della massoneria (con Xxxxxxx, L’idea laica tra Chiesa e massoneria), e la posizione del Vaticano. Su questi ultimi temi si è particolarmente incentrata la sua ricerca più recente che, come espone al colloquio, ha comportato un intenso impegno negli archivi statunitensi e in quelli Vaticani in merito alla posizione della Chiesa su razzismo e antisemitismo. Presenta con passione e convinzione il suo percorso di ricerca.
Giudizio 2) Dal colloquio e dal curriculum emerge che il candidato ha collaborato all’attività didattica di diversi docenti dell’Università di Roma. E’ stato fellow e post- doctorate fellow presso istituzioni universitarie americane. Ha partecipato a Convegni nazionali e internazionali come relatore.
La sua produzione scientifica ha riguardato il comportamento degli italiani nei mesi della non belligeranza al tempo del secondo conflitto mondiale, l’attività del fascismo verso la conquista della maggioranza nelle elezioni del 1924, i rapporti tra S. Sede e fascismo, il reducismo, l’idea laica tra Chiesa e massoneria. I progetti di ricerca continuano sugli stessi binari, con una valorizzazione di dati sull’antigiudaismo emersi dalle carte dell’Archivio segreto vaticano al tempo di Xxx XX. E’ una buona produzione, congruente con la disciplina del s.s.d. M-STO/04, con una collocazione editoriale modesta.
Giudizio 3) Candidato costantemente impegnato nella ricerca, ha lavorato in Italia e all’estero. Espone i suoi titoli ed il suo percorso di ricerca con passione e abbondanza di riferimenti alle fonti.
I suoi interessi si sono spostati dalla storia delle elezioni italiane del 1924, argomento della sua tesi di laurea, poi confluita in una monografia, ad un’analisi, basata prevalentemente su fonti del Minculpop, sull’atteggiamento degli Italiani davanti alla non belligeranza, agli internati militari italiani, sui quali pubblica alcuni saggi nelle edizioni dell’Associazione nazionale reduci della prigionia, ad una ricerca sul rapporto fra Vaticano e fascismo, in relazione alla legislazione razziale. Su questo tema Visani ha condotto ricerche d’archivio presso l’Archivio segreto vaticano e gli archivi nazionali statunitensi, ed ha finora pubblicato alcuni saggi, che meritano di essere sviluppati in una monografia, nella quale possa trarre le conclusioni, sul piano dell’interpretazione storiografica, di questo impegnativo lavoro di ricerca.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidato impegnato nella ricerca, ha lavorato in Italia e all’estero. I suoi interessi spaziano dalla storia elettorale (elezioni del 1924) a quella della legislazione razziali, con particolare attenzione ai rapporti fra Vaticano e fascismo, tema sul quale sta portando avanti una impegnativa ricerca negli archivi vaticani e statunitensi. E’ una produzione di un certo interesse, con una collocazione editoriale modesta.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
La Commissione: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Presidente
Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx Componente
Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Segretario