Scheda manutenzione del verde
Settore Opere Pubbliche e Mobilità Servizio Infrastrutture, Mobilità e Traffico
Unità Operativa Interventi Ordinari
Scheda manutenzione del verde
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1. Tutela del patrimonio esistente
La tutela della vegetazione esistente, consistente in alberi e siepi di miste di specie prevalentemente autoctone, nonché la sua gestione manutentiva ordinaria e straordinaria risulta in capo all’aggiudicatario (controlli di stabilità, potatura, eventuali abbattimenti e sostituzioni di piante), che si assume le responsabilità che la gestione manutentiva comporta, tenendo manlevato il Comune da ogni e qualsiasi danno che derivasse a terzi in conseguenza del mancato svolgimento di una accurata manutenzione e dello svolgimento delle attività derivate dalla attuazione del presente contratto. Le operazioni manutentive saranno svolte in accordo al Regolamento del verde del Comune di Ferrara, approvato con Delibera di Consiglio Comunale P.G. n. 53872 del 22 Luglio 2013, per la cui attuazione l’Ufficio Verde mantiene il ruolo autorizzativo.
2. Oneri manutentivi complessivi
Le aree verdi, dal punto di vista della manutenzione ordinaria e straordinaria, entrambe a carico dell’aggiudicatario, devono essere gestite, per l’intera durata della concessione, secondo le indicazioni e le modalità di massima indicate nella presente scheda:
2.1 Manutenzione ordinaria (a carico del concessionario):
La manutenzione ordinaria comprende i seguenti interventi:
2.1.1 Potatura periodica delle essenze arboree e relativo smaltimento del rifiuto prodotto.
Consiste in interventi di potatura delle alberature, di “tipo ordinario” con ciò intendendo, utilizzando una codificazione ampiamente diffusa, potature di ristrutturazione, contenimento, risanamento, diradamento, rimonda, mantenimento, innalzamento, formazione, cioè tutte le operazioni necessarie per ovviare a situazioni difficili quali la mancanza di spazio ipogeo ed epigeo, precedenti interventi di potatura mal eseguiti, possibilità di danno imputabili a cause diverse ecc.
L’intervento prevede il costante controllo delle alberature; la potatura, da non effettuare sulle piante di recente messa a dimora (1-5 anni), salvo necessità, dovrà tenere conto della mondatura del secco, integrata dall’eliminazione dei rami malformati o affetti da manifestazioni patologiche (nel qual caso dovranno essere rimossi con le dovute precauzioni), dei rami in sovrannumero, di quelli deboli e sottili che si formano con particolare frequenza al centro della chioma. Per potature eseguite a regola d’arte si considerano quelle effettuate sull’esemplare arboreo interessando branche e rami di diametro non superiore a cm 5 e praticando tagli all’inserimento della branca o ramo di ordine superiore, su quella inferiore, e cioè ai “nodi” o biforcazioni, in modo tale da non lasciare porzioni di branca e di ramo privi di più giovani rami apicali; tale tecnica risulta comunemente definita “potatura tramite taglio di ritorno”.
Le potature verranno eseguite secondo questi principi fondamentali, indipendenti dal tipo di potatura effettuato:
1) Le potature dovranno tener conto delle caratteristiche vegetative ed architettoniche proprie della specie, la percentuale di volume fotosintetizzante asportabile non potrà mai superare il 30% del volume totale.
2) i tagli (eliminazione di rami, rifilatura di spezzoni o monconi verdi o secchi) non vanno eseguiti troppo a ridosso del fusto o del ramo portante ma devono salvaguardare il colletto del ramo stesso (collare) cioè quell'allargamento posto alla base del ramo, ben visibile su alcune specie, non facile da individuare su altre, che rappresenta il naturale punto di abscissione;
3) i tagli, tranne casi particolari, devono essere eseguiti in modo da lasciare rami di ritorno a scalare facendo sì che il ramo di ordine superiore sia di diametro adeguato al ramo che lo sostiene. Il ramo in posizione più distale non dovrà essere troppo lungo, soprattutto sui tigli, per evitare rotture;
4) il taglio dovrà essere eseguito in due o più riprese nel caso che si eliminino o accorcino rami di grosse dimensioni, al fine di evitare "scosciature";
5) tutte le attrezzature utilizzate per il taglio (lame, catene, barre ecc.) dovranno essere periodicamente disinfettate durante i lavori e alla fine degli stessi; tale precauzione è importante soprattutto passando da un albero al successivo.
6) particolare attenzione dovrà essere dedicata alle potature effettuate in zone in cui è presente un focolaio d’infezione. In questo caso la Società dovrà attenersi in modo dettagliato a ciò che è prescritto
dal Servizio Fitosanitario della Regione Xxxxxx Xxxxxxx (es: cancro del platano, colpo di fuoco delle Rosacee)
7) tutto il materiale di risulta dovrà essere raccolto e smaltito presso centri autorizzati ;
8) sono parte integrante della potatura l'ispezione della chioma con particolare riferimento alle forcelle, il drenaggio ed il sondaggio.
9) durante la potatura, nel caso fossero presenti, si dovrà anche provvedere al taglio dei “selvatici”, dell'edera o di altre infestanti che avviluppano la pianta, all'eliminazione di cavi, corde, tutoraggi o corpi estranei che possano arrecare danni di qualsiasi tipo
10) La spollonatura consiste nell'eliminazione di tutta la vegetazione avventizia (ricacci, polloni e succhion)i, di 1 o più anni dalla base del fusto fino ad un'altezza di 5 metri. I ricacci o polloni vanno tagliati rasente al terreno o in corrispondenza della loro inserzione sulle parti legnose da cui si sviluppano; queste, però, non devono in alcun modo essere danneggiate con scortecciature, ferite o altro. Analogamente quando i polloni sono emessi da ammassi cicatriziali, questi ultimi non dovranno essere lesionati.
Le potature non vanno eseguite durante alcune particolari fasi fenologiche corrispondenti alla schiusura delle gemme, al periodo immediatamente seguente di distensione fogliare nonché ai periodi (in genere Settembre e Ottobre) che precedono l'entrata in riposo vegetativo della pianta.
La potatura di rimonda del secco o potature che prevedono tagli molto limitati possono essere eseguite durante tutto il corso dell'anno anzi, in questi casi, l'esecuzione degli interventi durante il periodo di piena attività vegetativa offre una serie di vantaggi tra cui ricordiamo la più immediata cicatrizzazione delle ferite e la migliore possibilità di individuare parti secche o ammalorate. Quando possibile va privilegiata la "potatura verde". Interventi più drastici di potatura vanno eseguiti durante il periodo di riposo vegetativo variabile con la specie e con l'andamento climatico.
Le potature sono suddivise secondo le seguenti tipologie:
Potatura di rimonda del secco Potatura di riduzione e diradamento Potatura di riforma e/o riequilibrio
Intervento di potatura completo a tutta cima
Intervento di potatura parziale o leggera con contenimento parziale della chioma Potatura di rialzo/elevazione dell’impalcatura.
2.1.2 Potatura di arbusti e siepi
Le siepi potranno essere lasciate in forma libera, nel qual caso la potatura avrà lo scopo di eliminare parti morte o deperienti, riequilibrare la massa vegetativa o ridurla quando questa rappresenti un ostacolo alla circolazione veicolare, precluda la visibilità di incroci, segnaletica stradale o altre indicazioni di pubblica utilità, o interferisca con abitazioni o altri manufatti pubblici o privati.
Nel caso di siepi mantenute in forma obbligata, la potatura dovrà essere eseguita mantenendo la forma propria di ogni elemento di siepe, con modalità e con frequenza (da uno a tre tagli l’anno) che garantiscano la rispondenza delle siepi alle volumetrie desiderate.
La potatura prevede il taglio di contenimento, in modo tale che al termine delle operazioni le piante già adulte abbiano assunto nuovamente forma e volume originario, mentre per quelle ancora in fase di accrescimento, si abbia un incremento di sviluppo sufficiente a raggiungere la forma voluta nel più breve tempo possibile.
Dove necessario si procederà con mezzi manuali (cesoie).
Le potature dovranno essere eseguite a norma del Regolamento del verde pubblico e privato.
2.1.3. Manutenzione arredi (panchine).
Consiste nel controllare e sottoporre a manutenzione in modo ordinario gli arredi eventualmente esistenti sull’area in modo da garantire la conformità alle norme di sicurezza vigenti.
Nel caso in cui gli arredi non risultassero più a norma con le normali manutenzioni ordinarie si procederà al loro allontanamento.
Il controllo verrà eseguito due volte l’anno, e consisterà:
1) nel controllo degli arredi mediante l’accertarsi che le varie parti che compongono un’attrezzatura, viti, bulloni, assi di legno, siano in buono stato, perfettamente funzionanti e saldamente ancorati al suolo, in pratica che abbiano tutti i necessari requisiti di sicurezza
richiesti dalle normative vigenti in materia (UNI EN 1176). In caso si riscontrassero delle anomalie si provvederà nel più breve tempo possibile alla messa in sicurezza,
2) nella effettuazione dei necessari interventi di manutenzione ordinaria consistenti nella pulizia, levigatura e riverniciatura con materiale apposito degli arredi per ottimizzarne la durata,
2.1.4. Sfalcio dell’erba
L’intervento comporta l’operazione di taglio dell’erba che deve porsi come obiettivo la conservazione del cotico erboso, in modo tale da garantire la preservazione del suolo, la agevole fruizione delle aree verdi, nonché le funzioni estetiche e di decoro delle medesime.
Lo sfalcio senza raccolta verrà effettuato con macchine che garantiscano che le erbe sfalciate risultino minimamente sminuzzate e ad operazione ultimata tale materiale sia uniformemente distribuito su tutta la superficie di intervento.
Su aiuole di superficie indicativa tra i 2.000 e i 5.000 mq dovranno essere usati rasaerba semoventi a lame orizzontali con apposite ruote tassellate da tappeto erboso.
L’utilizzo di trattori di origine agricole di peso pari ad almeno 15 -20 x.xx, è consentito con l’uso di gomme salvaprato, su aiuole le cui singole superfici siano superiori ai 5.000 mq, nonché scarpate e cigli stradali.
2.2 Manutenzione straordinaria
2.2.1 Abbattimenti dovuti a moria e/o malattie per causa naturale (da eseguirsi previa autorizzazione del Comune di Ferrara)
Consiste in interventi di abbattimento delle seguenti tipologie di piante:
morte e/o con problemi di stabilità, in soprannumero, incompatibili con manufatti pubblici (comprese barriere architettoniche)
L'abbattimento, se non diversamente specificato, non comprende l'eliminazione della ceppaia. Il legname la ramaglia e tutto l'altro materiale di risulta derivante dagli abbattimenti sarà smaltito presso centri di compostaggio o di raccolta differenziata o pubbliche discariche autorizzate a propria cura e spese.
Durante l'abbattimento dei platani colpiti dal cancro colorato o degli olmi malati di grafiosi, o dei cipressi colpiti da cancro corticale o in presenza di altre emergenze fitosanitarie, il taglio degli alberi e lo smaltimento del materiale di risulta dovrà avvenire secondo particolari modalità. Gli abbattimenti possono essere eseguiti durante tutto l'anno tranne quando si tema la presenza di malattie epidemiche - in questi casi bisogna operare durante i periodi più freddi dell'anno o in Estate in corrispondenza di giornate calde e secche – e nei mesi tra Marzo e Luglio come previsto dal Regolamento del Verde Pubblico e Privato del Comune di Ferrara. Nel caso dei platani, in particolare, bisogna agire nel rispetto delle norme nazionali e regionali vigenti, ed attenersi alle prescrizioni dettate dal Servizio Fitosanitario Regionale.
L’area risulta sottoposta a tutela da parte della Soprintendenza ai beni culturali, che dovrà essere interpellata per l’ottenimento della necessaria autorizzazione.
2.2.2 Eliminazione delle ceppaie a seguito di abbattimento
Questi interventi possono avere diverse finalità:
-eliminare situazioni di pericolo o limiti alle possibilità di transito;
-eliminare tare estetiche o impedimenti alla manutenzione;
-consentire la messa a dimora di nuove piante;
-ridurre il potenziale di inoculo di fitopatie o la presenza di insetti parassiti.
Il ceppo dovrà essere tagliato o fresato qualche cm sotto il livello del terreno, asportando tutta la segatura prodotta. Il piano di campagna dovrà essere ripristinato mediante il riporto di terreno
2.2.3 Indagini di stabilità
In caso di alberature che presentino segni di deperimento di sofferenza, difetti strutturali, patologie o recisioni di radici tali da giustificare approfondimenti puntali prima del loro eventuale abbattimento verrà effettuata una indagine di stabilità secondo i metodi standard attualmente disponibili, utilizzando come riferimento il protocollo sulle "classi di propensione al cedimento degli alberi" redatto dalla S.I.A.
(Società italiana di Arboricoltura OnIus) Chapter italiano deIl'I.S.A. (International Society Of Arboricolture).
Di tutte le piante devono essere prodotte delle schede identificative sintetiche, in cui siano indicati genere e specie, i dati dendrometrici e la descrizione delle condizioni vegetative, riportando la presenza di eventuali patologie o infezioni in atto, anomalie strutturali direttamente o indirettamente influenti sulla stabilità meccanica.
In merito ad alcuni difetti (inclinazione, cavità, seccume) nella scheda è richiesta I'indicazione dell'entità dello stesso (1 - difetto lieve; 2 - difetto moderato; 3 - difetto rilevante/grave).
AI termine di questa analisi vi sarà l'attribuzione di una classe di propensione al cedimento.
L'indagine è corredata da una relazione di ambito che individua le criticità del popolamento, identificando gli esemplari su cui è necessario eseguire interventi colturali (abbattimento, messa in sicurezza, potatura).