DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
Regione Lazio
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
(art. 26 comma 3 X.Xxx. 81/08 e s.m.i.)
Oggetto dell’appalto:
Procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. n. 50/2016 svolta con modalità telematica, finalizzata alla stipula di un Accordo Quadro di cui all’art. 54 del D.Lgs. n. 50/2016 con un solo operatore economico avente ad oggetto la manutenzione degli impianti idrovori di Corcolle e Pratolungo e delle relative aree verdi e la gestione degli stessi impianti in occasione di eventi di piena.
Datore di Lavoro Committente: Regione Lazio Ing. Xxxxx X’Xxxxxx
Società Appaltatrice:
SOTTOSCRIZIONE DEL DUVRI:
L’Appaltatore/subAppaltatore/somministratore o lavoratore autonomo che sottoscrive il contratto d’appalto dichiara di aver ricevuto copia del presente documento unico di valutazione dei rischi interferenziali come allegato al contratto stesso.
In ottemperanza alle disposizioni normative, l’Appaltatore si rende inoltre disponibile a collaborare e coordinarsi con il Committente e con le altre eventuali imprese/ditte presenti al fine di garantire nel tempo la reciproca informazione e collaborazione in materia di miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.
Allegato al contratto
………………………………………..………………………………………………………………………
…..………………………………………………………………………………………
Visto e sottoscritto in data…………...………………………………………………………….
Il Direttore Committente ………………………………………………………………………...
L’Appaltatore ……………………...……………………………………………………………...
INDICE
3. MODALITÀ DI INTEGRAZIONE/AGGIORNAMENTO/REVISIONE
DEL DUVRI 8
4. PARTE I: SEZIONE DESCRITTIVA 11
4.2.1 Anagrafica e dati generali del Committente per la gestione ed esecuzione dell’appalto 12
4.2.2 Anagrafica e dati generali dell’azienda appaltatrice 12
4.2.3 Anagrafica e dati generali dell’azienda subappaltatrice 13
4.3 Descrizione delle attività oggetto dell’appalto 13
4.4 Obblighi del Datore di Lavoro Committente 16
4.5 Obblighi d’integrazione 17
4.6 Obblighi generali per l’Appaltatore 17
4.7 Diritto di interruzione dei lavori 19
5. PARTE II: SEZIONE IDENTIFICATIVA DEI RISCHI DEGLI
AMBIENTI DI LAVORO 20
5.2 INDIVIDUAZIONE DEI SITI E AREE OMOGENEE 20
6. PARTE III: VALUTAZIONE DEI RISCHI ED ELIMINAZIONE DELLE INTERFERENZE 26
6.2 Individuazione delle interferenze ed eliminazione o riduzione dei rischi 26
6.3 Esame delle misure preventive e protettive per i rischi interferenziali 26
7.2 Stima dei costi della sicurezza 29
7.3 INDICAZIONI GENERALI AI FINI DELLA GESTIONE COORDINATA DELL’ EMERGENZA 30
1. Premessa
Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze lavorative (DUVRI), come introdotto dalla Legge 123/2007 e confermato nella sua obbligatorietà all’art. 26 del D.lgs 81/2008 e s.m.i., costituisce allegato obbligatorio ai contratti di appalto di lavori, di servizi e di forniture, pena la nullità del contratto medesimo.
Il Decreto legislativo n. 81 del 09 aprile 2008 all’articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione - stabilisce che il ”…. Il datore di lavoro Committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture”.
Il Regolamento Regionale n. 21 del 30/09/2009 - modifiche al Regolamento Regionale n. 1 del 06/09/2002 e s.m.i., attribuisce gli obblighi di cui al suddetto art. 26 del D.lgs. 81/2008 e s.mi., ai direttori committenti a cui spetta dunque la compilazione del DUVRI.
I precedenti obblighi normativi che già imponevano la cooperazione, il coordinamento e l’informazione reciproca tra il Committente ed i Datori di lavoro coinvolti nell’esecuzione delle attività e delle prestazioni in appalto, sono stati quindi integrati con l’obbligo di elaborazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali (DUVRI) nel quale devono essere prese in considerazione ed evidenziate tutte le possibili condizioni di rischio causate dall’interferenza lavorativa e le relative misure adottate al fine di eliminare e/o contenere i rischi derivanti da tali interferenze. Scopo del DUVRI è quello di dare evidenza specifica e preventiva a quelle situazioni di pericolo eventualmente presenti nei luoghi dove si svolgeranno le attività oggetto del contratto di appalto lavoro/servizio/fornitura in modo da permettere l’organizzazione e l’attivazione concordata di tutte le procedure di prevenzione e protezione collettiva ed individuale per la protezione dai rischi individuati. Trattasi, quindi, di un documento che non deve contemplare la valutazione dei rischi specifici propri dell’delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, che dovranno necessariamente e autonomamente attenersi a tutti gli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. per i singoli datori di lavoro.
Il DUVRI è da considerarsi un documento tecnico che raccoglie i dati e le valutazioni preventivamente eseguite dal Direttore Committente al fine di eliminare o comunque ridurre al minimo, tutte le possibili situazioni di rischio indotte dall’esecuzione, all’interno delle Sedi Regionali, di attività lavorative da eseguirsi ad opera di lavoratori esterni.
La normativa prevede che il DUVRI debba essere allegato al contratto come gli altri documenti tecnici (progetto, capitolato, disciplinare, ecc.) poiché l'Appaltatore avrà l’obbligo contrattuale di espletare le attività di prevenzione previste nel DUVRI.
Tale documento costituisce quindi allegato obbligatorio al contratto di appalto o d’operae in essodovranno essere chiaramente espressi i costi dellasicurezza.
L’aggiornamento del testo del D.lgs, 81/08 attuato dal D.lgs. 106/09 e successivamente dalla Legge 98/13, ha apportato significative modifiche all’art. 26, specificando nel dettaglio gli adempimenti previsti in materia di contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione.
In prima istanza il nuovo dettato normativo ha precisato gli ambiti di esclusione dell’obbligo di elaborazione del DUVRI (art. 26 comma 3bis del D.lgs, 81/08 e s.m.i.) che riguardano i servizi di natura intellettuale, le mere forniture di materiali o attrezzature, nonché i lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, ai sensi del decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998, pubblicato nel supplemento ordinario n. 64 alla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 1998, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, di cui al regolamento di cui al d.P.R.14 settembre 2011, n.177, o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI, ovvero:
1. Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamento a profondità superiore a m 1,5 o di caduta dall'alto da altezza superiore a m 2, se particolarmente aggravati dalla natura dell'attività o dei procedimenti attuati oppure dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell'opera.
1-bis. Lavori che espongono i lavoratori al rischio di esplosione derivante dall'innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso rinvenuto durante le attività di scavo. (numero introdotto dall'art. 1, comma 1, lettera e), legge n. 177 del 2012)
2. Lavori che espongono i lavoratori a sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori oppure comportano un'esigenza legale di sorveglianza sanitaria.
3. Lavori con radiazioni ionizzanti che esigono la designazione di zone controllate o sorvegliate, quali definite dalla vigente normativa in materia di protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti.
4. Lavori in prossimità di linee elettriche aree a conduttori nudi in tensione.
5. Lavori che espongono ad un rischio di annegamento.
6. Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie.
7. Lavori subacquei con respiratori.
8. Lavori in cassoni ad aria compressa.
9. Lavori comportanti l'impiego di esplosivi.
10. Lavori di montaggio o smontaggio di elementi prefabbricati pesanti.
Sono inoltre da considerarsi esclusi dall’obbligo di elaborazione del DUVRI gli appalti di lavori che rientrano nel campo di applicazione del Titolo IV del D.lgs. 81/08 e s.m.i. – Cantieri temporanei e mobili, ovvero quegli appalti di lavori per cui è stato nominato il Coordinatore in fase di progettazione e per i quali è stato predisposto il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC). In questo caso infatti, l'analisi dei rischi interferenti e la stima dei relativi costi sono già contenuti nel suddetto Piano. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento si definisce quindi, limitatamente al singolo cantiere interessato, il documento alternativo al DUVRI, come ribadito dal D.lgs. 81/08 e s.m.i. all’art. 96 comma
2. Analogamente al DUVRI, il Piano di Sicurezza e Coordinamento è parte integrante del contratto di appalto come stabilito all’art. 100 comma 2 del D.lgs. 81/08 e s.m.i..
Rimangono comunque in capo ai direttori committenti gli obblighi di cui ai punti 1 e 2 dell’art. 26 del D.lgs. 81/08 e s.m.i. che riguardano:
a) la verifica dell’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione da concretizzarsi mediante acquisizione:
- del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
- dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori
autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale;
b) fornisce agli stessi soggetti di dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività;
c) la cooperazione tra datori di lavoro per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro relativamente sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;
d) il coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, da porre in atto mediante l’informazione reciproca, anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.
In particolare l’elaborato in questione rappresenta il “Documento Unico di valutazione dei rischi” (DUVRI) di cui all’art. 26 comma 3 e 3-ter del D.Lgs. 81/08 e ss.mm.e ii., che il Direttore Committente che affida il contratto di appalto è tenuto a redigere, e riporta “una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto”.
L’art. 26 del T.U. sulla Sicurezza dispone:
1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo
dell'azienda medesima sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo:
a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità:
1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
2) acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445;
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
2. Nell'ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:
a) cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto;
b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.
3. Il datoredi lavoroCommittente promuove la cooperazione e il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze (omissis). Nell'ambito di applicazione del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, tale documento è redatto, ai fini dell'affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto.
In sintesi la norma individua tre tipologie di soggetti:
1. Il Datore di Lavoro (DL) che ha la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto e che intende affidare a terzi determinate prestazioni;
2. I Datori di Lavoro, compresi i subappaltatori, che cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione;
3. Il Datore di Lavoro Committente (DLC) che promuove la cooperazione e il coordinamento elaborando i DUVRI.
Nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti Pubblici, ai sensi dell’art. 26 co. 3 ultimo periodo del D.Lgs. 81/08, il DUVRI è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto. Il Regolamento Regionale n. 1 del 06/09/2002 e s.m.i., all’art. 152 co. 3, ribadisce gli obblighi di cui al suddetto art. 26 del D.lgs. 81/2008, in capo ai direttori committenti.
Saranno oggetto di valutazione del presente documento i rischi “interferenti” come di seguito elencati:
• Tipo A: (rischi specifici) esistenti nel luogo di lavoro del Committente, ove è previsto che debba operare l’Appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’Appaltatore;
• Tipo B: derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi;
• Tipo C: (rischi indotti) immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni dell’Appaltatore;
• Tipo D: derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal Committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata).
2. INTRODUZIONE
Il presente documento è stato realizzato in forma modulare al fine di semplificarne la lettura e fruizione operativa da parte dei soggetti coinvolti nel contratto d’opera.
Le sezioni di cui si compone il documento sono di seguito sinteticamente descritte:
- Parte I - Sezione Descrittiva (art. 26 co. 1 lett. a): si tratta di una sezione introduttiva nella quale sono riportate la terminologia e le definizioni utilizzate, le informazioni finalizzate a caratterizzare l’oggetto dell’appalto e le ditte coinvolte (Appaltatore ed eventuali subappaltatori), gli obblighi del Committente e dell’Appaltatore.
- Parte II – Sezione Identificativa dei rischi specifici dell’ambiente e misure di prevenzione e protezione adottate (art. 26 co. 1 lett. b): si tratta di una sezione descrittiva delle aree interessate dai lavori in appalto, con particolare riferimento alle tipologie di rischio potenzialmente presenti e alle relative misure di prevenzione e protezione adottate per l’eliminazione e/o riduzione degli stessi. Tale sezione individua i rischi di tipo A e le relative misure di prevenzione e protezione.
- Parte III – Valutazione ed eliminazione/riduzione dei rischi interferenti nelle lavorazioni: contiene l’individuazione dei possibili rischi interferenti, che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto, tra le diverse lavorazioni anche tra più ditte e delle relative misure finalizzate alla eliminazione o riduzione degli stessi; Tale sezione individua i rischi di tipo B-C-D e le relative misure per eliminare o ridurre le interferenze o ridurne al massimo i rischi.
- Parte IV – Allegati: La sezione allegati riporta una serie di modelli e format documentali che saranno oggetto di specifica compilazione nell’elaborazione del DUVRI Definitivo, una volta avvenuta l’aggiudicazione dell’appalto.
3. Modalità di integrazione/aggiornamento/revisione del DUVRI
A seguito dell’aggiudicazione dell’appalto e prima dell’inizio dell’esecuzione, il presente
documento sarà integrato nelle specifiche sezioni relative ai rischi presenti nei luoghi di lavoro interessati dall’appalto, a cura del Direttore Committente in collaborazione dei soggetti responsabili dei luoghi presso i quali viene erogata la prestazione.
Le variazioni tecniche ed organizzative in corso d’opera, non prevedibili a priori, che possano introdurre mutamenti nelle attività previste nel contratto d’appalto con conseguenti modifiche nella valutazione dei rischi interferenti, verranno valutate tramite riunioni di coordinamento e/o sopralluoghi al seguito dei quali si procederà con:
• compilazione di apposito verbale da allegare al DUVRI;
• aggiornamento della/e Sezione/i del DUVRI in caso di variazioni sostanziali.
Il DUVRI deve essere considerato un documento “dinamico” per cui la valutazione dei rischi da interferenza dovrà essere necessariamente aggiornata al mutare delle situazioni originarie.
Quindi in caso di intervento in corso d’opera di eventuali subappaltatori, lavoratori autonomi, ulteriori forniture e/o pose in opera aggiuntive, nonché in caso di intervenute modifiche di tipo tecnico, logistico e/o organizzativo che si possono rendere necessarie, il DUVRI sarà oggetto di adeguamento. Ogni aggiornamento dovrà essere curato dai direttori committenti che hanno commissionato i lavori con le stesse procedure sopra esposte.
Il DUVRI Definitivo, sottoscritto dall’Appaltatore, come gli eventuali aggiornamenti e/o integrazioni devono essere trasmesse alla Direzione Regionale Affari Istituzionali, Personale e Sistemi Informativi – Servizio Prevenzione e Protezione.
PARTE I – SEZIONE DESCRITTIVA
Ente Committente | Regione Lazio |
Soggetto affidatario dell’Appalto | |
Azienda appaltatrice | |
Oggetto dell’appalto | Procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. n. 50/2016 svolta con modalità telematica, finalizzata alla stipula di un Accordo Quadro di cui all’art. 54 del D.Lgs. n. 50/2016 con un solo operatore economico avente ad oggetto la manutenzione degli impianti idrovori di Corcolle e Pratolungo e delle relative aree verdi e la gestione degli stessi impianti in occasione di eventi di piena - Comune di Roma |
Durata dell’appalto | 610 giorni a decorrere dalla data di stipula del contratto ed in ogni caso fino al raggiungimento dell'importo massimo stimato pari ad euro € 109.603,34 comprensivo di € 829,44 per oneri della sicurezza. |
4. PARTE I: Sezione Descrittiva
Nel caso di una Pubblica Amministrazione, ed in particolare nella Regione Lazio, la struttura organizzativa impone il coinvolgimento di più soggetti, pertanto ai fini dell’elaborazione del presente documento si forniscono le seguenti definizioni.
- Datore di Lavoro Committente (DLC): colui che indice la procedura di affidamento del servizio su richiesta del Direttore Committente e stipula il relativo contratto.
- Direttore Committente (DC): è il/i soggetto/i richiedente per il quale viene espletata la procedura di affidamento del servizio.
- Soggetto beneficiario: è il/i soggetto/i presso il quale viene erogato il servizio.
- Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC): è la persona che si interfaccia con il referente dell’impresa appaltatrice per la gestione operativa dell’appalto.
- Referente locale (RL): Soggetto individuato dal DLC, su proposta del DEC, quale riferimento per la sede in cui si svolge il servizio.
- Referente dell’impresa appaltatrice: Responsabile dell’impresa appaltatrice per la conduzione dei lavori/espletamento del servizio con lo specifico incarico di collaborare con il Direttore Committente, il DEC e il Referente locale, di promuovere e coordinare la sicurezza e l'igiene del lavoro
- Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione (art. 2 comma 1 lett. a D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).
- Appaltatore: è il soggetto che si obbliga nei confronti del Committente a fornire un’opera e/o una prestazione con mezzi propri.
- Sub Appaltatore: è il soggetto che si obbliga nei confronti dell’Appaltatore a fornire un’opera e/o una prestazione con mezzi propri.
- Interferenza: circostanza in occasione di lavoro durante la quale si verifica un “contatto rischioso” tra il personale del Committente e quello dell’Appaltatore e/o tra il personale di imprese diverse che operano contemporaneamente nella stessa area aziendale con contratti indipendenti.
- DUVRI: Documento unico di valutazione ricognitiva dei rischi da interferenze standard. Parte integrante del contratto.
- DUVRI Preliminare: Documento di valutazione dei rischi interferenti riportante i rischi presunti da
interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. Detto documento è posto a base di gara.
- DUVRI Definitivo: Documento di valutazione dei rischi interferenti integrativo al DUVRI PRELIMINARE, riportante i rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. Detto documento integra gli atti contrattuali.
- Costi della Sicurezza: sono “i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui primo periodo non sono soggetto a ribasso” (rif. art. 26 comma 5 del D.lgs. 81/08 e s.m.i.).
4.2 Dati i dentificativi
Nel seguito si riportano le informazioni inerenti i luoghi presso cui dovranno essere svolte le attività oggetto dell’appalto e i riferimenti per il Committente e per l’Appaltatore. Nella Sez. IV – Allegati, sono riportati i modelli di comunicazione ed i verbali per l’individuazione del “Referente Locale” per il Committente e del Referente per l’Appaltatore.
4.2.1 Anagrafica e dati generali del Committente per la gestione ed esecuzione dell’appalto
Oggetto dell’appalto | Procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. n. 50/2016 svolta con modalità telematica, finalizzata alla stipula di un Accordo Quadro di cui all’art. 54 del D.Lgs. n. 50/2016 con un solo operatore economico avente ad oggetto la manutenzione degli impianti idrovori di Corcolle e Pratolungo e delle relative aree verdi e la gestione degli stessi impianti in occasione dei venti di piena. |
Datore di Lavoro Committente | Regione Lazio. Direzione Regionale Lavori Pubblici, Stazione Unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo DD Ing. Xxxxx X’Xxxxxx |
Direttore dell’Esecuzione del Contratto | Regione Lazio. Direzione Regionale Lavori Pubblici, Stazione Unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo Per. Ed. Xxxxxxxx Xxxxxxx - Area Vigilanza e Bacini Idrografici |
Sede Legale del Committente | Xxx X.X. Xxxxxxxxx, 0 Xxxx |
4.2.2. Anagrafica e dati generali dell’azienda appaltatrice
Denominazione Azienda | |
Indirizzo sede legale | |
Tel/fax | |
Datore di Lavoro (Appaltatore) |
Data presunta inizio lavori | |
Orario ordinario di lavoro | |
Referente dell’impresa appaltatrice | |
Recapiti telefonici e Fax referenti |
4.2.3. Anagrafica e dati generali dell’azienda subappaltatrice
Denominazione Azienda | |
Indirizzo sede legale | |
Tel/fax |
Datore di Lavoro | |
Data presunta inizio lavori | |
Orario ordinario di lavoro | |
Referente dell’impresa | |
Recapiti telefonici referenti |
4.3 Descrizione delle attività oggetto dell’appalto
Il patrimonio interessato dalle prestazioni del presente A.Q. è costituito da n. 2 impianti idrovori ubicati nel comune di Roma, strettamente interconnessi dal punto di vista idraulico come di seguito elencati:
- n. 1 ubicato in sponda sx del fiume Aniene in località Corcolle
- n. 1 ubicati sul fosso di Pratolungo in prossimità della confluenza con il fiume Aniene rappresentati negli elaborati posti a base di gara.
L’appalto è costituito da un unico lotto funzionale e prestazionale, stante la stretta interconnessione idraulica e il conseguente contestuale impiego, da cui deriva l’indivisibilità della prestazione oggetto dell’affidamento.
L’appalto, così come specificato in dettaglio nel contratto di Accordo Quadro, ha per oggetto Manutenzione degli impianti idrovori di Corcolle e Pratolungo siti nel comune di Roma e delle relative aree verdi e la gestione degli stessi impianti in occasione di eventi di piena - Comune di Roma, come più dettagliatamente descritto negli elaborati di progetto allegati.
L'appalto, in particolare, ha per oggetto l’esecuzione delle seguenti prestazioni servizi di:
− Manutenzione degli impianti idrovori da eseguire con cadenza bimestrale:
Impianti Elettromeccanici:
1. Controllo visivo dello stato generale delle stazioni e dei suoi componenti;
2. Controllo alimentazioni elettriche e collegamenti alle unità di controllo;
3. Controllo regolare azionamento paratoie;
4. Controllo visivo delle segnalazioni di allarme;
5. Controllo stato delle tubazioni di deflusso delle acque;
6. Pulizia dei sedimenti formatisi che possono provocare ostruzioni sulla capacità di deflusso dei liquidi;
7. Pulizia di carattere generale delle carpenterie;
8. Verifica connessioni impianto di terra e/o equipotenziale;
9. Verifica funzionamento interruttori differenziali mediante testo di prova;
10. Controllo efficienza segnalatori ottici e/o acustici;
11. Controllo funzionamento sonde vasche di accumulo e verifica presenza depositi e/o corpi estranei.
Gruppo Elettrogeno:
1. Controllo visivo dello stato generale dell’apparecchiatura;
2. Controllo alimentazioni elettriche;
3. Controllo regolare inserimento automatico del gruppo elettrogeno;
4. Controllo visivo dello stato degli organi di sicurezza;
5. Controllo visivo del pannello sinottico allarmi;
6. Controllo stato di carica delle batterie e livello elettrolita;
7. Controllo sistema di adduzione combustibile e serbatoio di servizio;
8. Controllo e rabbocco carburante e liquidi di raffreddamento e lubrificazione;
9. Prova di funzionamento a vuoto e controllo parametri elettrici di funzionamento;
10. Pulizia quadri elettrici di macchina e griglie di ventilazione/raffreddamento;
A seguito delle sopraindicate operazioni di verifica l’Impresa appaltatrice dovrà provvedere alle sostituzioni di quei materiali minuti (spie, lampadine, guarnizioni, piccola ferramenta ecc…) che si rendesse necessario sostituire o aggiungere.
Una volta l’anno inoltre l’impresa dovrà provvedere ad eseguire i seguenti ulteriori controlli e verifiche:
1. Controllo generale dell’impianto asservito per verificare eventuali anomalie;
2. Verifiche integrità carpenteria e verniciatura dei quadri generali e sottoquadri se necessario;
3. Verifica degli elementi isolatori (fessurazioni, tracce di scariche superficiali);
4. Controllo mantenimento isolamento elettrico ove previsto;
5. Controllo mantenimento grado di protezione IP;
6. Controllo serraggio morsetti, bulloni e viti;
7. Controllo connessioni alla rete di terra e/o equipotenziali;
8. Verifica coordinamento delle protezioni contro il sovraccarico;
9. Verifica coordinamento delle protezioni contro i corto circuiti;
10. Verifica della corrente nominale del quadro in relazione ai dati di targa,
11. Verifica integrità e leggibilità delle eventuali targhette identificative degli apparecchi, circuiti, quadri, etc.;
12. Prova strumentale tempi intervento interruttori differenziali;
13. Misura della resistenza di terra e controllo della continuità elettrica;
14. Pulizia della vasca di accumulo con asportazione dei fanghi e lavaggio con acqua in pressione.
− manutenzione delle aree verdi: la rimozione della vegetazione eseguito a mano e/o con mezzo meccanico interessa l’area a verde dell’impianto, le scarpate arginali adiacenti l’uscita dell’impianto e l’area in prossimità delle paratoie. La manutenzione richiede:
▪ il diserbo/decespugliamento della vegetazione, da eseguirsi con taglio a mano della vegetazione erbacea ed arbustiva spontanea presente nell’area a verde dell’impianto, lungo le scarpate arginali adiacenti l’uscita degli impianti e in prossimità delle paratoie;
▪ il diserbo/decespugliamento della vegetazione, da eseguirsi con taglio con idonei mezzi
meccanici della vegetazione spontanea presente sui corpi arginali e sulla pertinenza esterna dell’impianto e successiva trinciatura del materiale decespugliato con ulteriori e successive passate;
▪ il taglio delle alberature (alberi, piante, arbusti vegetanti e non, con diametro del tronco superiore a 10 cm) eventualmente presenti lungo le arginature, nell’area a verde dell’impianto, lungo le scarpate arginali adiacenti l’uscita dell’impianto e in prossimità delle paratoie che rappresentano e/o potrebbero rappresentare un ostacolo al corretto svolgimento delle attività oggetto del presente appalto e alla gestione delle emergenze in caso di piene;
− pronto intervento in caso di piena in qualsiasi ora del giorno, comprensivo del servizio notturno e festivo, teso alla gestione diretta dell’impianto da parte dell’impresa appaltatrice, secondo le direttive della
D.E.C. ed in ogni caso secondo le esigenze rappresentate dal personale preposto al servizio di piena;
− interventi di scavo in genere – pulizia dei canali collettori e delle vasche di raccolta saranno eseguiti a mano mediante paleggiamento e gli esigui quantitativi di materiale naturale rimosso saranno depositati nelle immediate vicinanze dell’alveo e saranno successivamente reimmessi nel corso d’acqua;
− pulizia e manutenzione degli ambienti costituenti gli impianti idrovori, che comprendono le pertinenze esterne ed i locali interni dove sono allocate le elettropompe;
Sono previste le seguenti attività suddivise per Prestazioni Omogenee:
LEGENDA: h=orario, ecc. | |
Prestazione Omogenea tipo 1 – Manutenzione degli impianti idrovori | UNITA’ DI MISURA (€/n) |
PRESTAZIONI | Interventi stimati |
L’impresa aggiudicataria con cadenza bimestrale dovrà effettuare i controlli e le verifiche sugli impianti elettromeccanici e sui gruppi elettrogeni costituenti gli impianti idrovori, come sopra dettagliato al fine di garantirne sempre e comunque il corretto funzionamento. | n. 10 |
Per gli interventi di manutenzione sugli impianti elettromeccanici e sui gruppi elettrogeni si richiede la presenza di un operaio specializzato, un operaio comune e un tecnico coordinatore. | n. 10 |
LEGENDA: h=orario, ecc. | |
Prestazione Omogenea tipo 2 - Pronto Intervento | UNITA’ DI MISURA(€/h) |
PRESTAZIONI | Interventi stimati |
L’impresa aggiudicataria in occasione di eventi di piena, autonomamente o a seguito di segnalazione da parte della Stazione Appaltante, dovrà organizzare le proprie maestranze in modo da essere prontamente in grado di eliminare, nell'intero arco delle 24 ore giornaliere, gli eventuali stati di pericolo segnalati. | n. 8 |
Per interventi in caso di piena, al fine di assicurare il funzionamento continuo degli impianti, si richiede la presenza di n°1 tecnico specializzato ed un operaio comune a conduzione di ogni singolo impianto idrovoro per tutta la durata del servizio di piena. | n. 8 |
Approvvigionamento continuo del carburante necessario al funzionamento delle pompe noleggiate. | n. 8 |
Prestazione Omogenea tipo 3 - Interventi di manutenzione della vegetazione in genere | UNITA’ DI MISURA(€/MQ) |
PRESTAZIONI | Interventi stimati |
Taglio a mano della vegetazione spontanea presente nell’area a verde degli impianti, lungo le scarpate arginali adiacenti l’uscita degli impianti e in prossimità delle paratoie. | 6 |
Taglio con idonei mezzi meccanici della vegetazione presente sui corpi arginali e le pertinenze esterne; il materiale decespugliato con mezzi meccanici dovrà essere sottoposto a trinciatura con le ulteriori e necessarie passate. | 6 |
Lavori di taglio della vegetazione arborea (alberi, piante, arbusti vegetanti e non, con diametro del tronco superiore a 10 cm) eventualmente presente lungo le arginature, nell’area a verde dell’impianto, lungo le scarpate arginali adiacenti l’uscita dell’impianto e in prossimità delle paratoie che rappresentano e/o potrebbero rappresentare un ostacolo al corretto svolgimento delle attività oggetto dell’appalto e alla gestione delle emergenze in caso di piene. I tronchi abbattuti dovranno essere raccolti, accatastati, privati dei rami, ridotti in astoni di lunghezza commerciale e trasportati dove indicato dal Direttore dell’esecuzione. | Laddove se ne ravvisi la necessità e su richiesta dal Direttore dell’esecuzione |
Prestazione Omogenea tipo 4 - Interventi di scavo in genere – pulizia dei canali collettori e delle vasche di raccolta | UNITA’ DI MISURA (€/mc) |
PRESTAZIONI | Frequenze |
La pulizia dei canali collettori e delle vasche di raccolte avverrà a mano mediante paleggiamento e gli esigui quantitativi di materiale naturale rimosso saranno depositati nelle immediate vicinanze dell’alveo e saranno successivamente reimmessi nel corso d’acqua | Ogni volta che se ne ravvisi la necessità e su richiesta dal Direttore dell’esecuzione |
Prestazione Omogenea tipo 5 - Pulizia dei locali | UNITA’ DI MISURA(€/MQ) |
PRESTAZIONI | Frequenze |
Pulizia degli ambienti costituenti gli impianti idrovori, comprendenti le pertinenze esterne e I locali interni dove sono locate le elettropompe. | 7 |
Prestazione Omogenea tipo 6 - Interventi di manutenzione esclusi | UNITA’ DI MISURA(€/MQ) |
PRESTAZIONI | Frequenze |
Interventi di riparazione e/o sostituzione di parti che si renderanno necessari al di fine di garantire sempre e comunque la funzionalità degli impianti. | Laddove se ne ravvisi la necessità e su richiesta dal Direttore dell’esecuzione |
4.4 Obblighi del Datore di Lavoro Committente
In relazione a quanto stabilito all’art. 154 co. 3 del REGOLAMENTO REGIONALE n. 1 del 6 settembre 2002 e smi gli obblighi di cui al suddetto art. 26 co. 3-ter del D.Lgs. 81/08 sono attribuiti ai direttori committenti, a cui spetta, dunque, la compilazione del DUVRI.
In particolare gli obblighi del Committente sono di seguito specificati:
- Verificare i requisiti tecnico-professionali dell’Appaltatore;
- Acquisire l’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei
requisiti di idoneità tecnico professionale;
- Redigere il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto;
- Promuovere la cooperazione fra datori di lavoro delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’appalto;
- Promuove il coordinamento degli interventi di prevenzione e protezione finalizzati alla eliminazione o, ove ciò non fosse possibile alla riduzione dei rischi dovuti alle interferenze, elaborando il presente “Documento unico di valutazione dei rischi”;
- Trasmettere copia del DUVRI PRELIMINARE all’Area Vigilanza e Bacini Idrografici che provvede, dopo l’aggiudicazione e prima dell’inizio del servizio, all’adeguamento di detto documento all’esigenze operative specifiche dell’Appaltatore, redigendo il DUVRI DEFINITIVO, trasmettendone copia alla Direzione Regionale Affari istituzionali, Personale e Sistemi Informativi.
Ai sensi dell’art. 26 comma 3-ter secondo periodo del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., il soggetto presso il quale ha luogo la prestazione oggetto dell’appalto, prima dell’inizio dell’esecuzione, deve Integrare il DUVRI redatto dal Datore di Lavoro Committente riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. Tale integrazione deve essere sottoscritta per accettazione dall’esecutore.
Nella fattispecie del servizio in questione tale compito ricade nelle competenze del soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, Direttore Committente, con il supporto Direttore dell’Esecuzione del Contratto, o del Referente Locale, e sulla base delle informazioni del Soggetto Beneficiario che maggiormente conosce il luogo di esecuzione.
4.6 Obblighi generali per l’Appaltatore
Prima di iniziare il servizio l’Appaltatore si impegna a visionare quanto riportato nel presente documento, a condividerlo e a collaborare al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro sia per i propri dipendenti, di cui è pienamente e consapevolmente responsabile, sia verso i lavoratori altrui, alla cui sicurezza e salute egli concorre attraverso le attività di coordinamento e cooperazione.
L’Appaltatore si impegna:
1. ad operare rispettando e facendo rispettare tutte le vigenti norme in materia di sicurezza, ambiente ed igiene del lavoro, nonché ad applicare nel xxxxx xxx xxxxxx xx xxxxx unificate nazionali ed internazionali (UNI, CEI, CEN, ISO) e tutte le altre eventuali norme di buona tecnica applicabili;
2. ad adempiere a tutti gli obblighi che gli derivano dal Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i., per quanto attiene ai rischi specifici dell'attività, con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle attrezzature di lavoro, ai dispositivi di protezione individuali, ove necessari, ed inclusi gli obblighi di formazione ed informazione verso i propri lavoratori (esclusi i lavoratori autonomi);
3. ad adempiere agli obblighi di formazione ed informazione verso i propri lavoratori (nonché quelli di eventuali ditte subappaltatrici, ove il subappalto fosse autorizzato), per quanto attiene ai rischi specifici
connessi ai luoghi di lavoro dell'Azienda, di cui al presente contratto (ad esclusione dei lavoratori autonomi);
4. a fornire alla Committenza l’elenco completo di nominativi e qualifica dei lavoratori che intende impegnare nell’esecuzione dell’appalto e ad aggiornarlo in caso di variazioni in corso d’opera;
5. a far rispettare al proprio personale e a Xxxxx per esso operanti oltre le Norme di legge anche quelle di comportamento in vigore presso l'Unità produttiva, in particolare tutto il personale deve essere munito ed esibire il tesserino di riconoscimento conforme all’art 26 comma 8 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i..
6. A dotare il proprio personale dei dispositivi individuali di protezione (DPI) necessari per l'esecuzione dei lavori, nonché di quelli che possono essere prescritti dall’Azienda in relazione a condizioni di rischio specifiche presenti nell'area o reparto dell'Unità produttiva o derivanti dalla interferenza delle lavorazioni.
7. a far osservare al proprio personale il divieto di accedere ad impianti, reparti e luoghi diversi da quelli in cui deve essere eseguito il lavoro, e farà rispettare, ove venga prescritto, un determinato itinerario di entrata e uscita;
8. ad operare senza alterare le caratteristiche di sicurezza degli impianti e delle attrezzature presenti nei luoghi di lavoro dell'Azienda;
9. ad operare con attrezzature e macchinari conformi alle norme vigenti di legge, corredati della dovuta documentazione inerente la loro conformità alle norme di sicurezza (es. libretti ponteggi, omologazione degli apparecchi di sollevamento, marchio CE delle attrezzature, ecc.), a custodirli in maniera adeguata e contrassegnati da un proprio marchio in modo tale da renderli facilmente riconoscibili;
10. a mantenere in ordine e ad assicurare la pulizia nelle zone delle sedi in cui opera e che sono interessate dal lavoro dei propri addetti o dei propri macchinari durante e dopo lo svolgimento delle attività oggetto del contratto;
11. ad utilizzare automezzi che, qualora dovessero essere autorizzati a circolare nell'interno delle pertinenze dell’Ente, saranno guidati nel pieno rispetto delle norme del codice della strada, oltre che di quelle speciali evidenziate dalla cartellonistica;
12. a segnalare tempestivamente eventuali anomalie o situazioni di rischio che dovessero determinarsi nel xxxxx xxxx'xxxxxxxxxx xxxxx xxxxxxxxxxx, xxxxx restando l'obbligo di adoperarsi, per quanto consentito dai mezzi disponibili e dalle proprie competenze, per la prevenzione dei rischi e la riduzione al minimo dei danni;
13. a far osservare il Divieto di Fumo, salvo nelle apposite isole per fumatori e di Divieto di consumo di bevande alcoliche.
14. osservare le procedure di sicurezza indicate ai fini della protezione collettiva ed individuale;
15. informare immediatamente la Direzione non appena possano insorgere situazioni di rischio legate all'attività oggetto dell'appalto o di altre eventuali ditte presenti nella zona di lavoro;
16. segnalare tempestivamente qualsiasi infortunio, incidente o potenziale incidente che possa occorrere nello svolgimento dell'attività oggetto dell'appalto;
17. delimitare e rendere non transitabili zone di lavoro pericolose;
18. rispettare i divieti, gli obblighi, le indicazioni atte a prevenire i pericoli segnalati con apposita cartellonistica;
19. rispettare le modalità di evacuazione in caso di emergenza;
20. utilizzare correttamente gli utensili e tutte le attrezzature messe a disposizione dal proprio datore di lavoro;
21. non rimuovere o modificare i dispositivi dì sicurezza o di segnalazione o di controllo;
22. non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di propria competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
23. non depositare (neanche temporaneamente) materiali in prossimità dei seguenti luoghi: (da verificare da parte del RUP in base alle condizioni dei locali degli impianti idrovori)
a. davanti i mezzi di estinzione incendi (estintori, idranti, naspi, ecc);
b. davanti i pulsanti di sgancio dell'energia elettrica;
c. davanti i pulsanti di allarme incendio;
d. davanti i quadri elettrici;
24. rispettare la segnaletica, orizzontale e verticale, di attenzione, divieto e obblighi (cartelli) presente nel luogo di lavoro;
25. non arrampicarsi sugli scaffali e/o cataste a terra affinché non venga messa a rischio la sicurezza propria e quella altrui;
26. a completare il servizio richiesto in condizioni di sicurezza, sgombra da materiali o rifiuti prodotti durante l’esecuzione o generati da tutte le attività svolte.
27. in caso di ricorso a ditte subappaltatrici, l'Appaltatore sarà responsabile del coordinamento operativo delle stesse, fermo restando l’onere del coordinamento ai fini della eliminazione o, ove ciò non fosse possibile della riduzione dei rischi interferenti a carico del Datore di Lavoro Committente (valgono per i subappaltatori tutti gli obblighi e le prescrizioni previste a carico dell'Appaltatore)
Nell’ambito dello svolgimento dei propri compiti, il Datore di lavoro della ditta appaltatrice e, se presenti, delle ditte subappaltatrici devono:
- Cooperare, di concerto al Datore di Lavoro Committente, tramite il Direttore dell’Esecuzione del Contratto (o Referente Locale se individuato), all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dei rischi correlati alle attività oggetto dell’appalto;
- Fornire, qualora operino contemporaneamente più imprese, tutte le indicazioni necessarie affinché Il Datore di lavoro Committente possa adeguatamente promuovere il coordinamento tra le imprese stesse, in particolare per i rischi derivanti da possibili interferenze tra i lavori.
- Attenersi alle indicazioni informative del Direttore dell’Esecuzione del Contratto per un appropriato comportamento del personale di fronte al verificarsi di una situazione di emergenza di qualsiasi natura (incendio, scoppio, crollo, fuga o spandimento di prodotto pericoloso, ecc.).
- Fare immediata segnalazione al DLC di ogni evento in cui si sia verificato un infortunio di qualsiasi natura o incidente, tenendolo al corrente degli sviluppi.
4.7 Diritto di interruzione dei lavori
In caso di inosservanza delle norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Datore di Lavoro Committente, anche tramite suo delegato (DEC o RL), potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il completo rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro.
In caso di ripetuta inadempienza di quanto precisato nei punti precedenti, ferma restando la completa responsabilità civile e penale ai sensi di legge dell'Appaltatore, quest’ultimo riconosce al Datore di Lavoro
Committente il diritto, in via alternativa e a suo insindacabile giudizio:
- di non consentire l'ulteriore prosecuzione dei lavori;
- di vietare l'accesso alle sedi dell'Azienda a tutti i dipendenti dell'Appaltatore che non siano regolarmente assicurati a termini di legge, o che non attengono alle disposizioni dell'Azienda;
- di procedere alla risoluzione del contratto.
5. PARTE II: Sezione Identificativa dei Rischi degli ambienti di lavoro
5.1 PREMESSA
In base a quanto previsto dall’art. 26 comma 1 lett. b del D.Lgs. 81/08, il Datore di Lavoro Committente è tenuto ad informare dettagliatamente l’impresa appaltatrice o il lavoratore autonomo sui rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
La presente Sezione contiene informazioni in merito alle situazioni tipiche che possono costituire un rischio per i lavoratori dell’impresa appaltatrice, nonché l’individuazione delle relative misure di prevenzione e protezione da adottare.
In base ai disposti dell’art. 26 comma 3-ter secondo periodo, detta sezione dovrà essere integrata con le specifiche informazioni e valutazioni operate, per ciascuno dei luoghi oggetto dell’esecuzione dell’appalto, dai relativi soggetti responsabili (vedi § 4.5).
5.2 INDIVIDUAZIONE DEI SITI E AREE OMOGENEE
Il servizio in oggetto sarà espletato presso n. 2 impianti idrovori ubicati nel comune di Roma di cui:
− n. 1 ubicato in sponda sx del fiume Aniene in Via Matelica - località Corcolle
− n. 1 ubicato sul fosso di Pratolungo in Via Tivoli in prossimità della confluenza con il fiume Aniene
E’ possibile individuare delle aree omogenee, di seguito elencate:
• Passaggi interni e aree comuni
• Locali tecnici;
• Aree esterne;
5.3 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI ESISTENTI NELLE AREE INTERESSATE DALL’APPALTO E DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE
Si riportano di seguito le schede riepilogative dei rischi, suddivisi per aree specifiche di lavoro, presenti nell’ambiente di lavoro del Committente indicando le relative misure di prevenzione adottate/previste.
La valutazione dei rischi ha preso in considerazione tutte le possibili interferenze con le attività interne. I risultati della valutazione, quale contenuto fondamentale del DUVRI, vengono trasmessi allo scopo di informare preventivamente il titolare dell’appalto delle possibili situazioni di pericolo e costituiscono il passaggio fondamentale per procedere alla organizzazione delle necessarie misure di prevenzione e protezione. La valutazione eseguita mediante la compilazione delle schede predisposte dal Servizio di Prevenzione e Protezione definisce diversi livelli di valutazione partendo dalla individuazione della singola situazione di rischio fino ad approfondire le specifiche modalità di svolgimento dell’appalto.
Tali indicazioni saranno eventualmente precisate nei documenti di coordinamento tra i datori di lavoro che verranno concordati e compilati in fase di sopralluogo e di successiva riunione di coordinamento.
Nei paragrafi che seguono verranno dettagliate le misure di prevenzione e protezione dai rischi da adottare, nonché la condotta richiesta dal Direttore Committente al fine del rispetto delle prescrizioni di sicurezza.
La presente valutazione dei rischi interferenti è stata effettuata in conformità alle schede di cui all’allegato FF al Regolamento Regionale n. 21 del 30/09/2009 di modifica al RR n. 1 del 06/09/2002.
A1. ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI | SITUAZIONE PREVISTA | LIVELLO DI INTERFERENZA | ||||
1 | PRESENZA CONTEMPORANEA DI LAVORATORI INTERNI CON COMPITI DIFFERENZIATI | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
2 | PRESENZA DI PERSONALE DISABILE NELLE ZONE DI INFLUENZA | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
3 | PRESENZA DI PERSONE TERZE: PUBBLICO, OSPITI, FRUITORI, ECC. NELLE ZONE DI INFLUENZA | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
4 | PRESENZA CONTEMPORANEA DI ALTRI APPALTATORI NEI MEDESIMI LUOGHI | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
5 | PRESENZA CONTEMPORANEA DI ATTIVITÀ DI RISTRUTTURAZIONE O MANUTENZIONE | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
7 | IMPRATICABILITÀ MOMENTANEA DI LUOGHI O AREE SPECIFICHE | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
8 | SCAVI APERTI A RISCHIO SEPPELLIMENTO | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
9 | PRESTAZIONI IN LOCALI SOTTERRANEI O SEMISOTTERRANEI | NO | -------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
10 | LAVORI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO (POLVERI, FIBRE, GAS, ECC.) | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
11 | LAVORO IN POSTI E/O IN AREE DI PASSAGGIO ESTERNE | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
12 | LUOGHI DI LAVORO A MAGGIOR RISCHIO INCENDIO | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
13 | AREE E ZONE PERICOLOSE (COME GIÀ SEGNALATE) | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
14 | LUOGHI DI LAVORO CON CARATTERISTICHE DI SICUREZZA SFAVOREVOLI (PAVIMENTI, PORTE PASSAGGI, ECC) | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
15 | LUOGHI DI LAVORO A LAY-OUT SFAVOREVOLE PER SPAZI | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
DI LAVORO E DI MOVIMENTAZIONE | SI | X0 | X0 | X0 | ||
16 | MICROCLIMA SFAVOREVOLE | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 |
17 | ILLUMINAZIONE SFAVOREVOLE | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
18 | RISCHI ELETTRICI | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
19 | RISCHI FISICI (RUMORE, VIBRAZIONI) | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
20 | PRESENZA PERICOLOSA DI PARTICOLARI IMPIANTI | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
21 | PRESENZA PERICOLOSA DI ATTREZZATURE/MACCHINE DI LAVORO | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
22 | CAMPI ELETTROMAGNETICI | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
23 | AGENTI CHIMICI | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
24 | AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
25 | AMIANTO | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
26 | AGENTI BIOLOGICI | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
27 | ATMOSFERE ESPLOSIVE | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
28 | PERICOLO DI CADUTA MATERIALE DALL’ALTO | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
29 | PERICOLO DI SCIVOLAMENTO (AMBIENTI UMIDI O BAGNATI) | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
X | X0 | X0 | X0 | |||
30 | Altro: | NO | --------------------------------------------------------------- | |||
SI | X0 | X0 | X0 | |||
Eventuali note esplicative per l’approfondimetno della/e situazione di rischio interferenziale: | ||||||
A1 LEGENDA: | ||||||
Le tabelle ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI sono state costruite con riferimento ai rischi presi in esame dal D.lgs. 81/08 e s.m.i. e per quelle condizioni prevedibili che possono generare pericoli di interferenza. Nelle schede vanno evidenziati con il “SI” nella colonna “ SITUAZIONE PREVISTA” solo quelle situazioni effettivamente presenti nei luoghi di lavoro interessati dalle opere oggetto dell’appalto. Eventuali altri rischi riguardanti esclusivamente i lavoratori del Committente non dovranno essere evidenziati e quindi risulteranno segnalati con il “NO”. La colonna “LIVELLO DI INTERFERENZA” va presa in considerazione solo se si è evidenziata con il “SI” la relativa situazione di rischio. La valutazione da eseguire, secondo valori da 1 a 3, serve ad indicare la magnitudo del rischio e ad individuare in modo diretto le misure di prevenzione e protezione necessarie, da porre in atto. | ||||||
L1 | LIVELLO 1 = RISCHIO TRASCURABILE → DA OSSERVARE: | |||||
il pericolo può causare danno solo in casi difficilmente ipotizzabili |
Prescrizioni e azioni di prevenzione riferibili ad una ordinaria attività di coordinamento tra datori di lavoro così come prevista dalla normativa vigente. Il Committente provvederà ad organizzare la riunione preventiva e un monitoraggio programmato del contesto operativo nel rispetto degli accordi definiti tra le parti. | |
L2 | LIVELLO 2 = RISCHIO MEDIO → DA MONITORARE: quando la probabilità di raggiungere un potenziale di danno può assumere un livello di attenzione, ma senza superare valori significativi. |
Prescrizioni e azioni coordinate tra i datori di lavoro per il contenimento del rischio specifico e finalizzate al controllo ed alla verifica periodica del contesto operativo. Il Committente attuerà preventivamente tutti i provvedimenti necessari ad eliminare e/o controllare le situazioni di rischio rilevate ad organizzare un monitoraggio periodico nel rispetto degli accordi definiti tra i datori di lavoro in fase di coordinamento. | |
L3 | LIVELLO 3 = RISCHIO SIGNIFICATIVO → DA GESTIRE: quando il livello di rischio appare significativo |
Prescrizioni e azioni preventive di tipo organizzativo-procedurale per la gestione della situazione rilevata da effettuarsi mediante prescrizioni specifiche definite tra i datori di lavoro in fase di coordinamento (es interdizione di luoghi di lavoro o di parte di essi ai lavoratori interni o a tipologie di lavorazioni, fermo di impianti/macchine o attrezzature, definizioni di specifichi orari di lavoro che permettano lo sfalsamento temporaneo delle attività interferenti, ecc). Il Committente provvederà ad organizzare un monitoraggio continuativo mediante la nomina di un preposto con incarico di verifica e supervisione del rispetto delle condizioni di sicurezza, che riferirà per iscritto (report) sulle ispezioni eseguite. |
AREE: Tutte le aree
Classe del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Elemento specifico di valutazione /Misure di Prevenzione e Protezione |
Impianti elettrici | Elementi in tensione Utenze elettriche Cavi elettrici | Contatti diretti ed indiretti e rischio di incendio | L’impianto elettrico è generalmente dotato di dichiarazione di conformità o documentazione equivalente. Gli impianti sono dotati dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente contro il pericolo dei contatti diretti ed indiretti. In alcuni ambienti possono essere presenti prolunghe o cavi di alimentazione collegati a prese multiple mobili. Prestare attenzione per evitarne il danneggiamento e ridurre il pericolo di inciampo. Qualsiasi intervento su impianti elettrici o utenze deve essere esplicitamente richiesto o autorizzato. Verificare con il DEC che l’assorbimento di eventuali utenze elettriche utilizzate siano compatibili alla potenza dell’impianto elettrico. |
Classe del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Elemento specifico di valutazione /Misure di Prevenzione e Protezione |
Sistemi di prevenzione e protezione antincendio | Dispositivi antincendio Misure generali di gestione dell’emergenza Vie ed uscite di emergenza | Rischi per la sicurezza legati alla gestione delle emergenze non adeguata | Sono presenti sistemi di protezione attiva a passiva regolarmente controllati e soggetti a verifica. (mezzi di estinzione, segnaletica, illuminazione di emergenza, compartimentazione, ecc.) |
Misure organizzative e gestionali | Disposizione cavi elettrici | Cadute, Inciampi | In alcuni ambienti la presenza di cavi elettrici può causare difficoltà di passaggio in caso di trasporto di attrezzature di lavoro. |
Organizzativi | Sovrapposizione delle attività dell’Appaltatore con il personale del Committente o di visitatori esterni | Contatto tra materiale movimentato e persone estranee all’attività dell’Appaltatore | Si dispone di attuare procedure specifiche di coordinamento dei rischi per evitare le interferenze (informazione reciproca e costante sulle attività concomitanti/interferenti e sui rischi, riunioni di coordinamento rischi, verifiche congiunte sulla base del presente Duvri). Impiegare personale idoneamente informato ed istruito, vigilando sul rispetto delle procedure concordate. |
AREE: Passaggi interni e aree comuni
classe del rischio | Fattore di risc | hio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
Strutturale | Pavimenti passaggi | e | Ostacoli, inciampo e caduta | I pavimenti sono generalmente esenti da asperità, depressioni, avvallamenti, aperture. Eventuali situazioni difformi sono opportunamente segnalate. È previsto il divieto di posizionare attrezzature lungo i passaggi. |
AREE: Aree esterne
classe del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Elemento specifico di valutazione /Misure di Prevenzione e Protezione |
Strutturale | Idoneità della pavimentazione | Caduta e scivolamento | È prevista la segnalazione e segregazione di eventuali aree non adeguatamente protette contro il pericolo di caduta e inciampo. |
Strutturale | Aperture nel vuoto | Caduta | Le aperture nel suolo. È prevista la segnalazione e segregazione di eventuali aree non adeguatamente protette contro il pericolo di caduta nel vuoto. |
AREE: Locali tecnici
Classe del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Elemento specifico di valutazione /Misure di Prevenzione e Protezione |
Impianti | Organi in movimento | Urti, abrasioni, taglio | In presenza di organi in movimento l’ingresso è consentito solo se accompagnati da personale autorizzato |
Impianti | Vari | Vari | E’ presente la segnaletica di sicurezza in prossimità dei locali tecnici. Rispettare le prescrizioni riportate in particolare relative all’obbligo di utilizzo dei Dispositivi di protezione individuale. |
6. PARTE III: Valutazione dei Rischi ed eliminazione delle interferenze
6.1 Introduzione
In questa sezione del documento, così come previsto dall’art. 26 comma 3 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., vengono individuati i possibili rischi interferenti ossia quelli derivanti dalla sovrapposizione delle attività svolte da appaltatori diversi nel luogo di lavoro del Committente e/o dalle lavorazioni dell’Appaltatore che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata.
I rischi presenti nell’ambiente di lavoro oggetto dell’appalto e le relative misure di prevenzione e protezione, in via generale adottate, sono stati individuati nella Sezione II, che, tuttavia, dovrà essere oggetto di aggiornamento e/o integrazione, ove necessario, in relazione alle informazioni fornite dai dal DEC con l’ausilio del Referente Locale e del Soggetto Beneficiario.
Nella presente Sezione non sono contemplati i rischi propri delle attività dell'Appaltatore medesimo e le relative misure di prevenzione e protezione che devono essere assicurate dal Datore di lavoro dell’azienda appaltatrice.
6.2 Individuazione delle interferenze ed eliminazione o riduzione dei rischi
Si riporta di seguito una tabella riepilogativa dei possibili rischi interferenti correlati allo svolgimento delle attività previste dal contratto d’appalto. L’Appaltatore, in occasione della presa in carico dei locali, dovrà visionare quanto riportato dal DEC con l’ausilio del Referente Locale e del Soggetto Beneficiario, per i luoghi di lavoro oggetto dell’appalto, sui rischi specifici delle aree interessate dalle lavorazioni. Ciò al fine di avere una più ampia visione delle caratteristiche dei luoghi, delle attività ivi svolte e dei rischi esistenti.
Preliminarmente si evidenzia come in entrambe le sedi oggetto del servizio le caratteristiche dei luoghi e le dotazioni impiantistiche (in particolare l’assenza di montacarichi) impone una movimentazione dei materiali a mano ovvero mediante l’uso di autoscale esterne. Inoltre la presenza dei lavoratori del Committente in aggiunta a quella di altre Amministrazioni e del pubblico impone particolare attenzione nell’eventuale trasporto di materiale mediante l’uso di scale interne e/o ascensori, fattispecie residuale ed eccezionale rispetto all’uso di piattaforme esterne.
6.3 Esame delle misure preventive e protettive per i rischi interferenziali
Nelle schede che seguono sono riportati i risultati dell’analisi eseguita in merito alle caratteristiche dell’intervento lavorativo oggetto dell’appalto e sono state identificate le necessarie misure di sicurezza indispensabili al contenimento ed al controllo dei rischi interferenziali rilevati.
Il presente documento ha carattere programmatico e pertanto non può tener conto di quanto possa intervenire in riferimento al mutamento delle condizioni di esercizio dell’attività lavorativa in appalto. Sarà
cura del direttore committente informare prontamente l’appaltatore su ogni possibile situazione di rischio che possa ricadere sull’attività oggetto dell’appalto e di conseguenza sarà cura del direttore committente fornire le necessarie prescrizioni di sicurezza.
Le comunicazioni saranno trasmesse per iscritto e dovranno essere restituite vistate per accettazione dall’appaltatore.
L’Appaltatore ha facoltà di proporre eventuali alternative nello svolgimento della sua attività lavorativa relativamente alle modalità di esecuzione in sicurezza delle lavorazioni oggetto dell’appalto, ma solo quando e se le proposte siano dirette a migliorare le condizioni di sicurezza previste nel presente documento. Tali alternative devono comunque essere approvate preventivamente dal Direttore Committente, o da persona da lui delegata (DEC o RL), e dovranno essere oggetto di specifica riunione di coordinamento all’esito della quale sarà redatto apposito verbale.
A2. ANALISI DELLE CONDIZIONI OPERATIVE | ||
APPALTATORE A PRESENZA FISSA | ||
NO | SI | □ esposizione costante e ripetuta ai rischi individuati |
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE | □ misure e prescrizioni di sicurezza specifiche e individualizzate □ controllo e verifica nel tempo delle condizioni di sicurezza mediante riunioni di coordinamento □ verifica periodica da parte di un preposto appositamente nominato dal Committente per il controllo del rispetto delle condizioni di sicurezza da parte dell’appaltatore (eventuali notifiche scritte sulle non conformità rilevate) □ eventuale aggiornamento delle misure e delle prescrizioni di sicurezza in caso di mutamento delle condizioni e/o caratteristiche |
A3. ANALISI DELLE FASI LAVORATIVE: |
Sono state individuate come probabili 6 fasi di lavoro principali: 1. Fase di manutenzione degli impianti elettromeccanici e dei gruppi elettrogeni costituenti gli impianti |
idrovori – tale fase prevede interventi di controllo e verifiche di vario tipo con cadenza bimestrale. 2. Fase di manutenzione della vegetazione presente sui corpi arginali, nelle aree a verde dell’impianto e in prossimità delle paratoie – tale fase prevede interventi di controllo della vegetazione eseguiti a mano |
3. Fase di pronto intervento in occasione di eventi di piena- tale fase prevede la presenza di n. 1 tecnico specializzato ed un operaio comune a conduzione di ogni singolo impianto idrovoro per tutta la durata del servizio di piena, al fine di assicurare il continuo funzionamento degli impianti e di affrontare ed eliminare tempestivamente eventuali stati di pericolo. 4. Fase di interventi di scavo di materiale nei canali collettori e nelle vasche di raccolta – tale fase prevede la pulizia dei canali collettori e delle vasche di raccolte eseguita a mano mediante paleggiamento e la reimmissione degli esigui quantitativi di materiale naturale rimosso nel corso d’acqua. Pag. 27 a 36 |
Di seguito si analizzano le principali fasi lavorative comuni a tutte le aree omogenee precedentemente individuate.
e/o con mezzi meccanici.
5. Fase di pulizia e manutenzione degli ambienti costituenti gli impianti idrovori – tale fase prevede la pulizia degli ambienti costituenti gli impianti idrovori
FASI LAVORATIVE | FASE PREVISTA | LIVELLO DI INTERFERENZA | |||
1 – FASE DI MANUTENZIONE DELLA VEGETAZIONE PRESENTE SUI CORPI ARGINALI E NELLE AREE A VERDE | NO | -------------------------------------------------------------------- | |||
SI | 1 | 2 | 3 | ||
2 - FASE DI PRONTO INTERVENTO IN CASO DI PIENA IN QUALSIASI ORA DEL GIORNO | NO | ----------------------------------------------------------------------- | |||
SI | 1 | 2 | 3 | ||
3 – FASE DI RIMOZIONE MATERIALE NEI COLLETTORI E NELLE VASCHE DI RACCOLTA | NO | ----------------------------------------------------------------------- | |||
SI | 1 | 2 | 3 | ||
4 - FASE DI PULIZIA DEI CANALI ADDUTTORI | NO | ----------------------------------------------------------------------- | |||
SI | 1 | 2 | 3 | ||
5 – FASE DI PULIZIA E MANUTENZIONE DEGLI AMBIENTI COSTITUENTI GLI IMPIANTI IDROVORI | NO | ----------------------------------------------------------------------- | |||
SI | 1 | 2 | 3 |
A.3.1 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RELATIVE ALLA NATURA DELLE ATTIVITA’ ESEGUITE DAGLI OPERATORI ESTERNI |
1 – FASE DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI IDROVORI: l’esecuzione delle attività di verifica e controllo sugli impianti elettromeccanici e sui gruppi elettrogeni dovrà avvenire a mano e/o con l’ausilio di idonei strumenti ed attrezzatura. Tutte le operazioni dovranno eseguite in sicurezza, con l’ausilio e le procedure di norma prestando particolare attenzione alle componenti elettriche dell’impianto (rischio elettrocuzione) e a quelle in movimento (rischio di urti, colpi, impatti, compressioni) Le attività dovranno essere eseguite utilizzando adeguati indumenti di lavoro e DPI idonei all’attività prestata; in caso di utilizzo di materiali infiammabili evitare fiamme libere e produzioni di scintille. 2 – FASE DI MANUTENZIONE DELLA VEGETAZIONE PRESENTE SUI CORPI ARGINALI, NELLE AREE A VERDE DELL’IMPIANTO E IN PROSSIMITÀ DELLE PARATOIE: L’esecuzione delle prestazioni dovrà essere preventivamente concordata ed autorizzata con il Direttore dell’esecuzione. Dovrà essere appositamente allestita un’area delimitata per il deposito di materiali, per le lavorazioni, ecc. Per i lavori di taglio delle alberature e di eventuale asportazione del ceppo dovrà essere adottata ogni misura cautelativa nei confronti delle reti tecnologiche (illuminazione, cavi elettrici, telefonici ed altro), delimitando l’area di intervento e valutando attentamente il raggio di caduta di quanto si intende tagliare, facendo in modo che i rami più grossi ed il tronco vengano guidati al suolo delicatamente con l'ausilio di opportune attrezzature onde evitare schianti. Durante le operazioni di abbattimento degli alberi e arbusti dovrà essere garantita la vigilanza a terra di idoneo personale per impedire l’avvicinamento casuale o fortuito di persone, cose od animali nel raggio d'azione e di caduta dell'albero o delle sue parti, mettendo in atto preventivamente protezioni, delimitazioni e segnaletica richiamante il pericolo. Dovranno essere utilizzare macchine ed attrezzature in cui siano ben evidenti i livelli di potenza sonora. Tutte le operazioni dovranno eseguite in sicurezza, con l’ausilio di idonei apprestamenti e in osservanza delle procedure di norma. |
3 - FASE DI PRONTO IN OCCASIONE DI EVENTI DI PIENA IN QUALSIASI ORA DEL GIORNO E DELLA NOTTE L’impresa aggiudicataria, autonomamente e/o a seguito di segnalazione da parte della Stazione Appaltante, dovrà organizzare le proprie maestranze in modo da essere prontamente in grado di eliminare, nell'intero arco delle 24 ore giornaliere, gli eventuali stati di pericolo prevedibili, attraverso le previsioni meteo diramate dal Centro Funzionale della Regione Lazio. Al fine di assicurare il funzionamento continuo degli impianti, si richiede il presidio di ogni singolo impianto idrovoro attuato con la presenza di n. 1 tecnico specializzato ed un operaio comune per tutta la durata del servizio di piena; Tutte le operazioni dovranno eseguite in sicurezza, con l’ausilio e le procedure di norma e dovranno essere concordate con il Direttore dell’esecuzione le sequenze di lavoro e le modalità di comportamento. In caso di mancanza dell’energia elettrica dovrà essere prestata particolare attenzione al riavvio di macchinari ed elettroutensili, dovuti al ritorno della stessa o all’insersione dei Gruppi Elettrogeni 'Il carburante necessario al funzionamento dei gruppi elettrogeni deve essere trasportato in recipienti adeguati, dotati delle prescritte etichettature. Durante le operazioni di rifornimento evitare fiamme libere e produzioni di scintille. |
4– FASE DI INTERVENTI DI RIMOZIONE DEL MATERIALE DAI CANALI COLLETTORI E DALLE VASCHE DI RACCOLTA Durante la rimozione dei materiali, che dovrà essere eseguita a mano mediante paleggiamento, dovranno essere utilizzando adeguati indumenti di lavoro e DPI idonei all’attività prestata. |
5 – FASE DI PULIZIA E MANUTENZIONE DEGLI AMBIENTI COSTITUENTI GLI IMPIANTI IDROVORI La fase comprende la pulizia degli ambienti costituenti gli impianti, comprese le pertinenze esterne e i locali interni dove sono locate le elettropompe. L’attività nei locali interni dovrà essere svolta prestando particolare attenzione a non toccare parti elettriche in tensione, a non sollevare polveri e a non provocare rottura dei cavi. Nel caso di detersione del pavimento dovrà farsi attenzione a non favorire il contatto tra liquidi e prese di corrente, segnalando l’area interessata dal lavaggio. L’utilizzo di saponi detergenti dovrà avvenire nel rispetto delle precauzioni d’uso. E’ fatto divieto di miscelare tra loro prodotti diversi o di travasarli in contenitori non correttamente etichettati. I prodotti chimici ei loro contenitori non dovranno essere in alcun modo lasciati incustoditi. I contenitori, esaurite le quantità contenute, dovranno essere smaltiti secondo le norme vigenti. In alcun modo dovranno essere abbandonati nei locali i rifiuti provenienti dalla lavorazione effettuata al termine del servizio. L’attività di pulizia nelle pertinenze esterne potrà essere eseguita utilizzando un decespugliatore o altro mezzo idoneo. Tutte le operazioni dovranno eseguite in sicurezza, con l’ausilio e le procedure di norma. |
PROCEDURE SPECIFICHE DISICUREZZA (DESCRIZIONE O RIFERIMENTOAD ALLEGATIDESCRITTIVI):
• assicurarsi che il materiale accatastato nei luoghi temporanei di deposito sia posto in condizioni stabili ed opportunamente segnalato;
• non lasciare incustoditi attrezzature e/o materiale da lavoro impiegato per l’esecuzione del servizio;
• l’eliminazione e/o riduzione dei rischi interferenti non ottenibile mediante utilizzo di Dispositivi di Protezione Collettiva, dovranno essere gestiti mediante procedure e/o modalità organizzative indicate dal DEC;
• durante la manovra o il transito con automezzi è obbligatorio procedere lentamente;
• i veicoli devono essere parcheggiati in modo che sia ridotto al minimo l’ingombro della via di transito ed in caso di scarsa
visibilità, assicurarsi che l’area sia libera da pedoni anche facendosi aiutare da persona a terra.
7. PARTE IV: Allegati
7.1 Introduzione
Nella presente Sezione vengono riportati:
• le tabelle relative alla stima dei costi per la sicurezza;
• Procedure di emergenza della/e sede/i per visitatori e ditte esterne;
• Verbale di coordinamento e/o sopralluogo
• “Integrazioni alla parte III del DUVRI: Individuazione delle interferenze ed eliminazione o riduzione dei rischi”. Tali documenti sono stati opportunamente compilati.
• Verbale d’Inizio Attività
• Nomina Referente Locale per il Committente.
7.2 Stima dei costi della sicurezza
A seguito della valutazione dei rischi interferenti sono stati stimati i costi delle misure necessarie alla
eliminazione o riduzione degli stessi.
In particolare le tipologie di costi presi in considerazione per lo specifico appalto, sono riferiti ai rischi interferenziali che possono verificarsi in caso di contatto tra il personale del Committente, di altra Amministrazione o di visitatori presenti all’interno dell’edificio durante le attività di pulizia, in particolare si farà riferimento:
a) i mezzi e servizi di protezione collettiva (come segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, etc.).
In base all’analisi effettuata al punto precedente, sono stati quindi stimati, sulla base del Prezziario di riferimento della Regione Lazio anno 2012, ovvero per voci ad esso assimilabili e/o desunte dal mercato, i costi per la sicurezza, ulteriori rispetto a quelli propri dell’Appaltatore e che dovranno essere sostenuti per la riduzione/eliminazione dei rischi interferenti riportati nella sezione III.
Art. | Misure di sicurezza previste | u.m. | Quantità. | Prezzo | Totale |
1. | Cartelli di pericolo (colore giallo), conformi al D.lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifragente, costo di utilizzo per mese o frazione 350 x 350 mm. | Cad | 4*24 | € 0,32 | € 30,72 |
2. | Cartelli di divieto (colore rosso), conformi al D.lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifragente, costo di utilizzo per mese o frazione 270 x 370 mm. | Cad | 4*24 | € 0,95 | € 33,60 |
3. | Cartelli di pericolo (colore giallo), conformi al D.lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifragente, costo di utilizzo per mese o frazione 350 x 350 mm. | Cad | 4*24 | € 0,32 | € 30,72 |
4. | Cuffie antirumore passive, conformi alla norma UNI EN 352-1 costo d'uso per mese. | Cad | 2*24 | € 0,49 | € 23.52 |
5. | Elmetto di protezione UNI EN 397 con bordatura regolabile e fascia antisudore dotato di cuffie antirumore. Costo d'uso per mese o frazione. | Cad | 2*24 | € 3,58 | € 171,84 |
6. | Scarpa a norma UNI EN ISO 20345, antistatica, lamina antiforo flessibile, puntale con membrana traspirante, amagnetico, anallergico e anticorrosivo, categoria di protezione S1P, priva di parti metalliche; Costo d'uso per mese o frazione; bassa | Cad | 2*24 | € 7,26 | € 348,48 |
7. | Guanti contro le aggressioni meccaniche UNI-EN 388. Fornitura. (durata un mese). | Cad | 2*24 | € 3,97 | € 190,56 |
Totale costi della sicurezza da non sottoporre a ribasso d’asta | € 829,44 |
7.3 INDICAZIONI GENERALI AI FINI DELLA GESTIONE COORDINATA DELL’ EMERGENZA
Scopo della presente sezione è quello di fornire al personale esterno presente nei locali regionali, le norme di comportamento da osservare nei casi di emergenza.
Per Emergenza si intende qualsiasi situazione anomala che: ha provocato, sta provocando, potrebbe
provocare grave danno quali ad esempio: incendio, esplosione, infortunio, malore, mancanza di energia elettrica, ecc.
Emergenza INCENDIO ED EVACUAZIONE - Misure di Prevenzione e Protezione
All’interno della struttura è previsto un adeguato numero di attrezzature antincendio poste in posizione visibile ed evidenziata da apposita segnaletica.
In sede di sopralluogo congiunto sono state illustrate le posizioni degli apprestamenti antincendio presenti nell’area di azione dell’appaltatore, le vie di fuga e le uscite di emergenza da utilizzare in caso di necessità.
Si informa tuttavia che a fronte di un evento grave, il numero di chiamata per l’emergenza incendi è
115 Vigili del Fuoco.
Vostro comportamento di sicurezza
- in caso di avvistamento di principio di incendio avvertire prontamente il responsabile dell’emergenza (nominativo…………………………………………) al n……………………………….
- qualora ce ne fosse la necessità dare l’allarme e fare uscire le persone presenti nei locali interessati seguendo le vie di fuga ed indirizzandole al punto di ritrovo mantenendo la calma.
- togliere la corrente dal quadro elettrico azionando l’interruttore generale;
- prelevare una planimetria dal muro ed uscire dall’edificio con la planimetria;
- recarsi al punto di ritrovo e verificate la presenza dei colleghi:
- attendere l’arrivo del soccorso pubblico, spiegare l’evento e consegnare la planimetria ai responsabili interni:
Emergenza PRONTO SOCCORSO - Misure di Prevenzione e Protezione
All’interno della struttura è presente un adeguato numero di cassette di primo soccorso poste in posizione visibile ed evidenziata da apposita segnaletica.
In sede di sopralluogo congiunto sono state illustrate le posizioni delle cassette di primo soccorso presenti nell’area di azione dell’appaltatore e le modalità di accesso ai presidi medico/chirurgici.
L’appaltatore deve comunque dotare il proprio personale distaccato di un pacchetto di medicazione proprio e di un sistema di comunicazione da utilizzare in emergenza, è possibile intervenire in prima persona solo se in possesso della qualifica di addetto al pronto soccorso.
A fronte di un evento grave avvertire prontamente il responsabile dell’emergenza (nominativo……………………………………………………………..….) al n e
verificare l’opportunità di chiamare il Soccorso Pubblico 118.
VERBALE DI SOPRALLUOGO E DI COORDINAMENTO
(art. 26 DEL D.lgs.81/08 e s.m.i.)
OPERE OGGETTO DEL CONTRATTO D’APPALTO:
Ragione Sociale dell’Appaltatore:
Sede legale in via
Tel/Fax
Il sottoscritto in qualità di:
ha effettuato in data odierna il sopralluogo presso i luoghi ove si effettueranno le prestazioni oggetto dell’appalto di cui sopra
accompagnato dal personale interno della Regione Lazio: (nominativi)
per la verifica congiunta delle condizioni operative e delle metodologie da seguire nell’esecuzione dei lavori/fornitura/servizio nel rispetto delle condizioni di sicurezza da assicurare per tutta la durata delle attività in appalto, al fine di eliminare e/o contenere tutti i possibili rischi da interferenza lavorativa, così come analizzati e valutati dal direttore committente nel DUVRI, già messo a disposizione dell’appaltatore.
Eventuali altre misure di prevenzione:
Prescrizioni e disposizioni particolari:
Eventuali integrazioni proposte dall’appaltatore:
Note:
Il sottoscritto dichiara di essere stato correttamente informato circa i rischi specifici esistenti nell'ambiente di lavoro in cui si andrà ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate, nonché sui nominativi dei responsabili interni e dichiara di ritenere adeguate le misure adottate per eliminare le interferenze così come riportate nel DUVRI e nel presente verbale.
Il sottoscritto in riferimento ai lavori in oggetto, si impegna a fornire, prima dell’inizio dell’attività, l’elenco dei nominativi dei lavoratori che intende impegnare, completo della mansione, dell’incarico specifico e degli eventuali titoli formativi acquisiti ai fini della sicurezza.
Il sottoscritto si impegna inoltre a contattare immediatamente il direttore committente qualora intervengano, durante l’esecuzione dei lavori, situazioni tali da rendere necessario acquisire nuove o ulteriori informazioni, effettuare una nuova valutazione dei rischi, o modificare le misure adottate per eliminare le interferenze.
Luogo e data ........................…….
Per l’appaltatore …………………………………
Per il direttore committente …………………………………………..
Integrazioni alla parte III del DUVRI: Individuazione delle interferenze ed eliminazione o riduzione dei rischi da parte del soggetto beneficiario (art. 26 co. 3-ter D.Lgs. 81/08)
Attività dell’appaltatore | Soggetto interferente | Xxxx | Xxxxxx Interferenti | Misure da porre in atto | DPI |
- | |||||
- | |||||
- | |||||
- | |||||
- |
Luogo e data ........................…….
Per l’appaltatore …………………………………
Per il direttore committente …………………………………………..
VERBALE DI INIZIO ATTIVITÁ
In data …………………. presso la sede di …………………………… in Via........................................
Città…………………………È stata effettuata una riunione propedeutica all’inizio delle attività oggetto del contratto di appalto.
Il responsabile dell’impresa appaltatrice dichiara di essere stato correttamente informato circa i rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui si andrà ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate, nonché sui nominativi dei responsabili interni e dichiara di ritenere adeguate le misure adottate per eliminare le interferenze così come riportate nel DUVRI. Il responsabile dell’impresa appaltatrice si impegna, inoltre, a contattare immediatamente il direttore committente qualora intervengano, durante l’esecuzione dei lavori, situazioni tali da rendere necessario acquisire nuove o ulteriori informazioni, effettuare una nuova valutazione dei rischi, o modificare le misure adottate per eliminare le interferenze.
OSSERVAZIONI
Per Regione Lazio: Per l’appaltatore
Firma dei partecipanti Firma dei partecipanti
Nomina del referente locale per il committente
Data,
Spett. ………………………………….
Via……………………n………………..
Oggetto: Appalto di nomina del Referente Locale per il committente.
La Regione Lazio - Direzione Regionale Lavori Pubblici, Stazione Unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo, in qualità di committente delle attività ………………….. di cui al contratto di appalto
........................ del ...................................... da eseguirsi presso l’immobile sito in
.................................................................................. dichiara di avere incaricato, su indicazione del Direttore dell’Esecuzione del Contratto, il Sig. ................................. quale Referente Locale, nei confronti dell’appaltatore, in caso di segnalazione di anomalie e/o criticità in merito alle attività oggetto del contratto di appalto.
Il Referente Locale (RL) dovrà provvedere a vigilare sulla corretta esecuzione del servizio nel rispetto della normativa sulla sicurezza e prevenzione dai rischi sui luoghi di lavoro e dei contenuti del presente documento.
Il Referente Locale dovrà rapportarsi con il Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC).
Il Datore di lavoro Committente
……………………………………
Firma per accettazione del Referente Locale
………………………………………..
Visto il
Direttore dell’Esecuzione del Contratto
…………………………………………………