AVVISO PUBBLICO per la realizzazione di Poli Territoriali per le Famiglie
Direzione Centrale Welfare e Politiche Educative Servizio Politiche per l’infanzia e l’Adolescenza
AVVISO PUBBLICO
per la realizzazione di Poli Territoriali per le Famiglie
mediante convenzionamento con enti abilitati all'esercizio del servizio di Centro per le Famiglie e Mediazione Familiare ai sensi del R.R. 4/2014
1. Premessa
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 362 del 28 maggio 2015 sono state approvate le “Linee di indirizzo per la realizzazione di un sistema integrato di sostegno alla genitorialità e supporto alle famiglie: i poli territoriali per le famiglie” del Comune di Napoli con la contestuale approvazione dei criteri e modalità del processo di convenzionamento.
L’Amministrazione Comunale, a partire dalle esperienze già realizzate nel campo del sostegno alla genitorialità e alla famiglia, ha inteso dunque strutturare un sistema ampio e articolato di interventi mediante un processo di convenzionamento con enti gestori di Centri per le famiglie autorizzati al funzionamento e accreditati ai sensi del Regolamento regionale 4/2014.
Nel corso dell’anno 2016 ha preso avvio l’implementazione delle attività del Servizio in oggetto: con Disposizione del Dirigente del Servizio Politiche per l’infanzia e l’adolescenza n.
132 del 12/08/2015 e successiva n. 104 del 30/12/2015 sono stati emanati appositi Avvisi Pubblici per la presentazione di istanze di convenzionamento per la realizzazione del servizio “Poli Territoriali per la Famiglia” con enti abilitati all'esercizio del servizio di Centro per le Famiglie e Mediazione familiare ai sensi del R.R. 4/2014 e successivamente è stato approvato l'elenco degli Enti con i quali sono state stipulate le convenzioni.
Pertanto al fine di garantire continuità delle prestazioni previste dal servizio in oggetto, si è indetto il presente Avviso pubblico per la realizzazione di Poli Territoriali per le Famiglie mediante convenzionamento con enti abilitati all'esercizio del servizio di Centro per le Famiglie e Mediazione Familiare ai sensi del R.R. 4/2014 nei territori delle Municipalità 1, 2, 3, 4, 5, 6,
7, 8 e 10, con esclusione del solo territorio della Municipalità 9.
Gli enti che intendono convenzionarsi, al fine di garantire la possibilità di erogare tutte le prestazioni e attività di seguito descritte, dovranno essere in possesso del titolo abilitativo e di accreditamento per lo svolgimento del Servizio di Centro per le famiglie e di Mediazione familiare così come previsto dal RR 4/2014.
2. Oggetto
Il Polo territoriale per le famiglie prevede al suo interno la realizzazione coordinata e congiunta delle attività del servizio di Centro per le Famiglie e di Mediazione Familiare, così come definiti nel Regolamento Regionale 4/2014. In particolare il Polo opera in una logica sistemico familiare e interviene in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia, e ogni singolo componente in ogni fase del ciclo di vita. Nel Polo sono organizzate attività di accompagnamento alla genitorialità, finalizzate a facilitare ed affiancare la formazione di un’identità genitoriale, a stimolare la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché all’elaborazione e alla conduzione di progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale.
Il Comune di Napoli intende convenzionarsi con enti prestatori di servizi in possesso dei titoli abilitativi previsti, in grado di garantire la realizzazione di interventi articolati e integrati di accompagnamento alla genitorialità e alla famiglia, in cui potranno trovare spazio in un’ottica sistemica gli interventi attivati fino ad oggi in modo separato tra cui gli interventi di educativa domiciliare, gli interventi di sostegno alla genitorialità, le azioni e gli interventi nelle situazioni di elevata conflittualità genitoriale (mediazione familiare e spazi neutri per la realizzazione di incontri protetti o facilitati), così come potranno svilupparsi quell’insieme di interventi mirati a promuovere e sostenere l’affido familiare e la solidarietà tra famiglie nelle sue diverse forme. Non si intende attivare convenzioni per tutte le prestazioni di preparazione alla nascita e alla fase post-parto, già realizzate dai Consultori familiari.
3. Prestazioni richieste ed attività da realizzare
Il Polo territoriale per la famiglia rappresenta uno spazio strutturato che ha come obiettivo principale il sostegno educativo/relazionale alle famiglie, uno spazio rivolto quindi a supportare, anche in una dimensione preventiva, la promozione del benessere nelle e delle famiglie. E‘ un servizio finalizzato a promuovere l’accompagnamento alla genitorialità positiva incentivando tutti i processi che facilitano o sostengono le relazioni familiari (di coppia o genitori-figli) con particolare attenzione alle “crisi” familiari (separazione, divorzio, affidamento dei figli) e la valorizzazione delle famiglie-risorse (famiglie appoggio-famiglie affidatarie).
Le funzioni essenziali e gli obiettivi del Polo territoriale per le Famiglie possono riassumersi schematicamente nel modo seguente:
• Creare una rete riconoscibile di servizi indirizzati alla famiglia;
• Promuovere il benessere delle famiglie attraverso servizi che con modalità diversificate supportino la costruzione di una buona genitorialità;
• Favorire lo sviluppo delle ricorse della comunità e la costruzione di reti di relazioni tra le persone;
• Integrare e potenziare le attività dei servizi territoriali in un’ottica di prevenzione del disagio familiare e minorile;
L’Amministrazione intende convenzionarsi con Poli territoriali che prevedano la realizzazione di attività specifiche secondo le tipologie di seguito riportate:
1) Servizi ed Interventi di accompagnamento alla genitorialità
Partendo dall’assunto che la genitorialità non è una disposizione atemporale ed innata -e quindi immodificabile- degli adulti, ma è un insieme di funzioni che possono essere continuamente migliorate ed apprese, nel Polo territoriale per la Famiglia si realizzano, mediante costituzione di dispositivi di intervento specifici, attività di accompagnamento alle competenze genitoriali, volte sia alla ricostruzione dei legami familiari sia all’affiancamento delle relazioni familiari in momenti critici del ciclo vitale. Il Polo territoriale per le famiglie offre attività di affiancamento e consulenza, predisposizione laddove necessario di progetti personalizzati da realizzare, in collaborazione e su indicazione del Servizio Sociale territoriale, servizi ed iniziative di sostegno alle famiglie. Il Polo affianca ed accompagna la genitorialità espressa nelle sue molteplici forme, ossia alla genitorialità “diversa”, tipica degli affidi e delle adozioni ed allo stesso tempo di tutte quelle realtà chiamate famiglie allargate, dove spesso si trovano a vivere insieme coppie con figli generati da precedenti unioni.
Dispositivi attivabili se coerenti con gli obiettivi concordati nel programma di accompagnamento alle famiglie possono essere:
Gruppi di genitori che desiderano confrontarsi su tematiche educative e relazionali, anche mediante la presenza di conduttori esperti, al fine di favorire il confronto e l’aiuto reciproco fra genitori che si incontrano periodicamente in un gruppo. L’attività del lavoro di gruppo con i genitori su temi specifici individuati ha l’obiettivo di rafforzare le competenze parentali e sviluppare abilità relazionali e sociali sia dei genitori sia dei bambini. Il gruppo aiuta i genitori partecipanti a far emergere e condividere elementi di conoscenza di sé e della propria famiglia
e contribuisce alla comprensione da parte dei genitori e dei servizi della situazione attuale delle famiglie. Lo scopo è favorire la riflessività personale aiutando i genitori a superare gli automatismi che governano il fare.
Possono inoltre essere realizzati gruppi di supporto per gli uomini, per riflettere e riprogettarsi sulla genitorialità, l'identità sociale, le storie familiari di deprivazione, la fatica di portare avanti la famiglia senza un lavoro garantito, i modelli culturali di appartenenza, i conflitti familiari, le motivazioni.
Obiettivi specifici dei gruppi genitori potranno essere:
- Riflettere attraverso il racconto sulla loro esperienza quotidiana con i figli;
- Individuare nel confronto con altri genitori modalità alternative alla propria per la gestione della relazione educativa con i figli;
- Ridurre l’isolamento sociale entrando in contatto con altri genitori con cui condividere una rete di sostegno nell’accudimento dei figli.
Interventi domiciliari di accompagnamento alla genitorialità:
Tale linea si sostanzia con interventi domiciliari da parte di un educatore professionale. L’interazione genitore-figlio diventa spesso spazio del disagio, dell’incapacità di decodifica dei messaggi e delle esigenze dei bambini. L’educatore, supportando il nucleo in una costante stimolazione di buone prassi per una migliore organizzazione familiare, sostiene i genitori nel ripensare il ruolo educativo e le modalità di gestione delle dinamiche e della vita familiare con particolare riferimento alle esigenze dei bambini. Il fulcro dell’intervento di educativa domiciliare non è centrato sulla protezione del bambino ma alla protezione ed all’arricchimento dei legami con i familiari e con le altre persone per lui significative. L’educazione domiciliare alle relazioni familiari è da considerarsi quale intervento preventivo al mal-trattamento ed anche alla collocazione extra familiare, ma il suo impiego non deve essere sostenuto in antitesi alla collocazione in comunità. Il fine dell’intervento è la buona relazionalità tra il minore e la famiglia di origine, pertanto al centro della costruzione del progetto di intervento è posto il lavoro sulla relazione tra genitore e figlio e quindi sulla genitorialità. L’azione dell’educatore domiciliare deve determinare la costruzione di percorsi di potenziamento dei fattori protettivi all’interno del nucleo familiare, intervenendo nelle dinamiche relazionali tra i suoi componenti. Per tale misura di intervento, in quanto delineata come attività di prevenzione, sarà privilegiata la presa in carico di nuclei familiari con figli nella prima infanzia 0-6 anni, in cui le figure genitoriali di riferimento saranno affiancate in un’ottica di scambio e tutoraggio.
La domiciliarità è caratteristica imprescindibile dell’attivazione di tale linea di intervento, in quanto l’incontro di adulti e bambini nel loro spazio di vita rivela elevate suggestioni sulla qualità delle relazioni all’interno delle famiglie, sulla strutturazione dell’ambiente domestico ed all’organizzazione familiare.
Nel caso di famiglie di neo-genitori, con figli in età 0-3 anni, si presterà particolare attenzione a sostenere il ruolo genitoriale nelle prime fasi del nuovo ciclo di vita delle famiglie, in stretta collaborazione con i servizi sociali e socio-sanitari territoriali.
Gruppi con/tra i bambini e con/tra adolescenti: l’organizzazione delle attività di gruppo in favore dei minori/adolescenti viene garantita in coerenza con il progetto di accompagnamento generico definito con e per la famiglie; il gruppo non viene utilizzato in maniera isolata per garantire unicamente l’attivazione di momenti di socializzazione, ma per offrire uno spazio fisico in cui, tenuto conto delle diverse età dei partecipanti e delle loro esigenze educative, si lavora sui temi dei legami familiari e delle dinamiche relazionali, mediante l’utilizzo di strumenti adeguati e individuando le modalità più efficaci per organizzare momenti di confronto e restituzione circa il lavoro fatto ai genitori dei bambini e degli adolescenti coinvolti. Il gruppo può essere utilizzato per far si che i bambini e gli adolescenti diventino protagonisti e, mediante percorsi guidati e attività di gruppo, possano ricostruire senso e significato alle esperienze vissute. In particolare le attività con i bambini consentono l’immaginazione, la ricostruzione e la reinvenzione delle cose e dei significati in un contesto lontano da sè attraverso il gioco, la favola, la storia di qualcun altro, un brano musicale, un disegno.
Attività per genitori e figli: uno degli obiettivi del servizio in questione è offrire uno spazio nel
territorio di appartenenza che le famiglie possano riconoscere quale luogo di riferimento e spazio di incontro. A tal fine il Polo territoriale per la famiglia, deve garantire la possibilità alle famiglie di poter partecipare ad attività strutturate e guidate che vedano il coinvolgimento di genitori e figlie ma anche di fruire degli spazi del polo mediante attività non strutturate ma in linea con la mission del Servizio, e comunque rese mediante la presenza di uno specialista che può eventualmente affiancare le famiglie nella fruizione libera. Il Polo per le Famiglie garantisce orari di apertura e spazi attrezzati che rendano possibile la libera fruizione da parte delle famiglie. In tal senso il Polo per la famiglia può:
- promuovere una precoce familiarità dei bambini con i libri, quali strumenti di straordinaria interazione tra adulti e bambini, mediante la costruzione di uno spazio ad hoc, dove programmare oltre ad attività standard con conduzione di professionisti, orari di apertura liberi per i genitori ed i loro figli in fasce orarie ampie. La lettura produce dei benefici nello sviluppo linguistico, cognitivo, relazionale ed emotivo dei bambini, nello specifico la lettura del genitore al bambino, promuove il contatto visivo “faccia a faccia”, così rilevante per l’attaccamento, e quello fisico dello stare seduti in braccio all’adulto di riferimento;
- favorire la costituzione di reti informali nate in modo spontaneo tra i genitori ed i loro figli;
- organizzare attività di tipo ludico, laboratoriale, espressivo che vedano coinvolti genitori e figli al fine di rafforzare i legami familiari e sviluppare le competenze genitoriali nella dimensione educativa e relazionale;
- strutturare spazi in grado di accogliere genitori e figli in fruizioni spontanee e libere in diversi momenti della giornata, favorendo anche momenti di aggregazione tra le famiglie e mettendo a disposizione quanto necessario per attività che possano favori e sostenere la genitorialità positiva
2) Sostegno alle famiglie conflittuali e/o in separazione
Attività Storytelling per famiglie in eventi critici:
Tra i compiti fondamentali dei genitori vi è quello di per sostenere i bambini nella comprensione degli eventi e delle dinamiche circostanti, condividere con i figli alcune scelte che incidono sulla ridefinizione delle dinamiche familiari come nel caso della separazione, presidiare gli eventi critici che interrompono in maniera temporanea gli equilibri familiari. Tra i diversi dispositivi attuabili il Polo offre la possibilità di sperimentare l’utilizzo della metodologia della narrazione della propria storia familiare, che offre l'opportunità di inquadrare gli eventi della realtà e spiegarli secondo una logica di senso, utilizzando nuovi strumenti, come lifebook e timeline, utili per tenere insieme passato, presente e futuro e fare ordine e chiarezza riguardo alla propria storia di famiglia. La narrazione porta ad una riflessione dei contenuti, elaborazione di questi e soprattutto sviluppo dell'apprendimento.
Il Servizio di Mediazione familiare si caratterizza come un intervento a favore dei genitori in fase di separazione e/o divorzio o di crisi della famiglia, per affrontare e superare i conflitti al fine di recuperare un rapporto positivo, anche e soprattutto nell'interesse dei figli. Più specificamente, si propone di aiutare la coppia a riacquisire la capacità di gestire di comune accordo il rapporto reciproco e con i figli in relazione alla quotidianità connessa ("restare sempre e comunque buoni genitori").
Ha come principale obiettivo quello di promuovere il benessere e la qualità di vita dei figli, spesso coinvolti in modo strumentale nelle conflittualità dei genitori, salvaguardandone i rapporti affettivi con entrambi.
La mediazione familiare si prefigge quindi di:
- tutelare e promuovere la crescita dei figli ed aiutare i genitori a tener conto dei loro bisogni;
- rendere protagonisti entrambi i genitori negli accordi che riguardano i figli, assumendo una responsabilità condivisa;
- evitare che la conflittualità diventi dominante e distruttiva;
- favorire la cultura di un atteggiamento non conflittuale, consapevole e responsabile, nel percorso separativo/divorzile.
Lo Spazio Neutro può essere identificato come un luogo che tutela il minore nel suo diritto di visita e di relazione con il genitore non convivente, facilitando e sostenendo la relazione e consentendo, al tempo stesso, di verificare i presupposti per l’assunzione delle responsabilità genitoriali. In sintesi, la funzione principale risponde all’esigenza di rendere possibile e sostenere il mantenimento della relazione tra il bambino ed i suoi genitori a seguito di separazione, divorzio conflittuale, affido e di gravi vicende di incuria/maltrattamento che turbano l’equilibrio familiare. Le diverse motivazioni per cui è possibile ricorrere alla prescrizione da parte dell’Autorità giudiziaria di un simile intervento hanno connotato di diversi significati un’unica prestazione, dando spazio alla proliferazione di terminologie diverse e di differenti modalità di attuazione del contatto tra un genitore ed un figlio; da ciò deriva che la presenza della figura terza prevista all’interno dello spazio neutro può assumere varie funzioni. Nello specifico le prescrizioni contenute nei diversi provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, possono essere motivate da:
- la necessità di acquisire elementi di osservazione e di valutazione circa la relazione tra genitore e figlio nelle fasi del procedimento che precedono l’adozione di un provvedimento: funzione di osservazione e monitoraggio;
- l’adozione di provvedimenti (provvisori ed urgenti oppure definitivi) finalizzati a fornire opportunità di ripresa della relazione con uno dei due genitori - funzione specifica di facilitazione “sostegno, mantenimento, ricostruzione”;
- l’adozione di provvedimenti (provvisori ed urgenti nella fase dell’ordinanza presidenziale o definitivi nella sentenza o decreto che chiude il giudizio) che limitano la responsabilità genitoriale in misura più o meno incisiva - funzione specifica di protezione, controllo, tutela.
Le aree d’intervento riguardano in particolare:
• situazioni familiari multiproblematiche, anche in presenza di decreti limitativi della responsabilità genitoriale;
• situazioni familiari in cui in genitore affidatario impedisca al figlio di vivere una relazione serena con l’altro genitore, ad esempio svalutandolo agli occhi del minore al punto da compromettere la relazione con il genitore;
• situazioni che presentano una pesante conflittualità di coppia dovuta quasi esclusivamente all'elaborazione della separazione coniugale;
• casi di minori in affido eterofamiliare;
• situazioni in cui la relazione tra bambino e genitore è resa difficoltosa da provvedimenti limitativi della libertà personale conseguenti a procedimenti penali.
Gruppi di parola rivolto ai figli di genitori separati e divorziati attraverso cui offrire ai minori un tempo ed uno spazio dedicato e protetto al fine di potersi confrontare, interrogare e sostenersi a vicenda o dar spazio a pensieri ed emozioni. I figli sono coinvolti spesso nelle dinamiche separatorie e sottoposti a strumentalizzazione tra i due genitori. Attraverso la parola, il gioco, la drammatizzazione, il disegno, la scrittura, lo scambio di esperienza, i bambini hanno la possibilità di affrontare tematiche importanti relative alle diverse fasi della separazione ed alla nuova organizzazione pratica. La condivisione di esperienze tra pari, aiuta a vivere meglio la famiglia in trasformazione.
Gruppi di aiuto per persone separate con difficoltà legate al passaggio dalla famiglia unita alla famiglia separata sotto il profilo individuale, relazionale, organizzativo e genitoriale. Uno spazio in cui può essere offerto ai partecipanti l’occasione di condividere sentimenti e difficoltà affinché nasca solidarietà e sostegno reciproco.
3) Iniziative di promozione della solidarietà familiare e dell’affido familiare
Il Polo territoriale promuove iniziative per la sensibilizzazione e promozione di “famiglie che
aiutano famiglie”: il progetto si rivolge a famiglie che, attraversando un momento di difficoltà, hanno bisogno di essere sostenute nell’accudimento dei propri bambini. Le famiglie che vivono situazioni di disagio e solitudine possono contare su altre famiglie e persone single che danno disponibilità al sostegno. Tale intervento vuole rappresentare la costruzione di una forma di solidarietà tra le famiglie stando però nel contesto della famiglia negligente e non portando il bambino nel terreno della famiglia che sostiene. Si privilegia in tal senso la dimensione informale dell'intervento che intende favorire la costruzione di reti sociali che potranno continuare ad essere presenti nella vita delle famiglie anche in seguito alla chiusura dell'intervento supportato dai servizi territoriali. Al fine di supportare la costruzione di tali reti di solidarietà il Polo territoriale promuove, unicamente al fine di agganciare famiglie del territorio e sostenerle in un percorso di avvicinamento al concetto di solidarietà e di scambio positivo, eventuali iniziative di prossimità come lo scambio di oggetti, indumenti, prodotti per la cura dei bambini, ed eventuali iniziative ed eventi di sensibilizzazione e promozione della solidarietà nonché di creazione di gruppi di volontariato familiare
In questo contesto si inserisce anche l’affido diurno e part-time.
Partendo dalle azioni avviate in tema di “promozione della solidarietà tra famiglie” nel primo anno di attività dei Poli Territoriali per le Famiglie ed alla luce dei risultati monitorati in ciascuno dei territori di riferimento, tenuto conto che tale tipologia di attività può rispondere in maniera differenziata e maggiormente appropriata ai bisogni espressi da territori specifici, si intende avviare nel territorio delle Municipalità V, VI e VII, una sperimentazione relativa al progetto “L’Affiancamento Familiare” in collaborazione con l’Associazione Paideia di Torino. Tale progetto vuole sperimentare un approccio innovativo, che sposta la centralità dal bambino all’intero nucleo familiare: una famiglia solidale sostiene ed aiuta un’altra famiglia in difficoltà, coinvolgendo tutti i componenti di entrambi i nuclei. Gli enti gestori si impegneranno a seguire gli orientamenti metodologici dettati dalla stretta collaborazione con esperti della Fondazione Paideia.
Il Polo collabora inoltre con i Servizi Istituzionali e su indicazione degli stessi, nella promozione dell’informazione e nell’organizzazione di percorsi di formazione sull'affidamento familiare rivolti ad aspiranti famiglie affidatarie, nonché nella definizione di percorsi di affiancamento/accompagnamento in favore di famiglie che vivono un’esperienza di affido.
4. Prestazioni da erogare e costo unitario
Il costo orario relativo a ciascuna delle tipologie di prestazione prevista viene di seguito individuato:
Tipologia di prestazione | Costo unitario per ora di prestazione |
Attività di coordinamento | € 23,14 |
Attività di accompagnamento alle genitorialità, alle famiglie conflittuali o separate, promozione solidarietà familiare rese mediante utilizzo di Psicologo/i | € 26,11 |
Attività di accompagnamento alle genitorialità, alle famiglie conflittuali o separate, rese mediante utilizzo di Educatore/i | € 21,66 |
Attività di accompagnamento alle famiglie conflittuali o separate rese | € 26,11 |
mediante utilizzo di Mediatore/i familiare | |
Attività di accompagnamento alle genitorialità, alle famiglie conflittuali o separate, promozione solidarietà familiare rese mediante utilizzo di Assistente sociale | € 21,66 |
Eventuali ulteriori figure specialistiche | € 33,00 |
Nell'ambito del monte ore complessivamente disponibile è possibile utilizzare fino a un massimo del 20% delle ore in attività di back office.
La percentuale di ore di back viene calcolata sulla somma totale delle ore da attivare per ogni bimestre (sulla base di quanto indicato nella Progettazione operativa come di seguito indicato) e sarà cura del coordinatore attribuire le ore di back – nell’ambito del massimo così calcolato - in riferimento alle diverse linee di azione, sulla scorta delle effettive esigenze operative e organizzative.
Le ore del coordinatore, considerata la tipologia di attività di cui è investito, non rientrano nel calcolo del monte ore back. (Si intendono per attività di front office tutte quelle effettuate direttamente con i destinatari primari del polo territoriale, comprese le attività di sensibilizzazione e promozione rivolte alla comunità locale, mentre per attività di back office il raccordo con la rete, incontri di equipe, redazione strumenti di lavoro quali schede di osservazione, progetti individuali...)
Il costo unitario per ora di prestazione è da intendersi al netto dell'Iva ed è calcolato considerando al suo interno una quota aggiuntiva pari al 10% da utilizzare per tutto quanto necessario al corretto e efficace funzionamento del servizio: costi di gestione, compresi i costi della sicurezza e di assicurazione, e costi per l’acquisto di attrezzature e materiali necessari per la realizzazione delle attività e per una efficace azione di comunicazione e promozione del servizio stesso.
Solo per la linea di azione relativa alla promozione della solidarietà familiare e all’affiancamento familiare è previsto un budget specifico destinato alla realizzazione di tali interventi per le spese di organizzazione di eventi, per le spese da sostenere per la realizzazione dei progetti individuali di affiancamento familiare e per la promozione di iniziative specifiche che saranno oggetto di progettazione specifica, pari ad € 2.580,53.
5. Modalità organizzative
Il Polo territoriale per le Famiglie, in quanto attività flessibile e articolata, richiede specifici momenti di coordinamento e monitoraggio di tutte le diverse fasi di realizzazione.
A tale scopo è costituito un apposito Gruppo di coordinamento, composto, dal coordinatore del Polo, dagli assistenti sociali referenti dei CSS territorialmente competenti e da un referente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Al Gruppo di Coordinamento potranno partecipare, in specifici momenti di programmazione e organizzazione, referenti dei servizi sociosanitari territoriali e di altri enti del territorio impegnati nello specifico settore di intervento, nell’ottica della costruzione di un efficace lavoro di rete.
Compiti del gruppo sono:
• definire e sviluppare le fasi operative e le modalità di funzionamento del Polo, mediante la elaborazione della Programmazione operativa, come di seguito descritto;
• concordare l'adozione di specifici strumenti e metodologie di lavoro;
• individuare e coinvolgere operativamente altri soggetti del territorio;
• proporre tutte le iniziative interne ed esterne utili allo sviluppo delle attività in oggetto;
• verificare e monitorare costantemente le diverse fasi di realizzazione e produrre, periodicamente, report circa lo stato di attuazione dell’iniziativa.
Il Gruppo di coordinamento attiva un modello di intervento e coinvolgimento delle famiglie, attraverso la creazione di spazi di incontro per un confronto sulle attività proposte, in termini di condivisione degli obiettivi e valutazione dei risultati.
I Poli territoriali in convenzione con il Comune di Napoli si impegnano ad adottare gli indirizzi metodologici e gli strumenti di lavoro che l’amministrazione adotterà mediante l’approvazione di specifici atti di indirizzo e orientamenti metodologici. A questi atti di indirizzo si rimanda per tutto quanto concerne la definizione delle fasi di lavoro, degli approcci e delle metodologie di lavoro e per ogni altro aspetto inerente l’organizzazione e il funzionamento delle attività del Polo.
6. Programmazione operativa
Ogni Polo territoriale per le Famiglie dovrà elaborare un Programmazione operativa bimestrale, nel rispetto dei seguenti standard:
- il funzionamento del servizio dovrà essere organizzato su 5 giorni a settimana, garantendo se necessario l’erogazione di alcune prestazioni anche di sabato, laddove in presenza di prescrizioni delle Autorità Giudiziarie o di particolari esigenze dei tempi di vita dei membri delle famiglie (es. Spazio neutro);
- il servizio dovrà essere organizzato in modo da garantire l’accesso più ampio dell’utenza, con adeguati orari di apertura al pubblico dal lunedi al venerdi sia in orari mattutini che pomeridani in modo da facilitare l’accesso ed il contatto con i servizi e con l’intera cittadinanza;
- i professionisti conivolti nella gestione delle attività dovranno garantire flessibilità nella gestione del monte ore complessivo disponibile, prevedendo laddove necessario su esigenza degli utenti, prestazioni lavorative in orario serale o prefestivo (incontri gruppo di genitori, iniziative di sensibilizzazione, altro…);
- il Polo dovrà garantire la possibilità di realizzare eventi ed iniziative nei fine settimana almeno una volta al mese, al fine di favorire la maggiore partecipazione possibile delle famiglie del territorio;
La Programmazione operativa bimestrale, nella quale saranno indicate le attività da realizzare con indicazione degli orari di funzionamento del Polo territoriale, delle figure professionali incardinate per ogni linea di attività, della descrizione della tipologia delle attività svolte, sarà elaborata congiuntamente al Gruppo di Coordinamento e espressamente approvata dal Dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Il rapporto convenzionale con l'ente prestatore si attiverà dunque sulla base della Programmazione Operativa elaborata e autorizzata, in riferimento alla tipologia e quantità delle prestazioni specificamente previste, mediante formale autorizzazione del Dirigente nell’ambito delle risorse effettivamente disponibili.
7. Equipe degli operatori
L’ente convenzionato dovrà realizzare le attività previste avvalendosi di una Equipe di lavoro composta da operatori in possesso dei requisiti di seguito elencati:
• Coordinatore, in possesso di laurea in Psicologia, Sociologia, Scienze del servizio Sociale, con significativa esperienza di almeno 12 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) nel coordinamento di attività e/o equipe multiprofessionali per servizi inerenti interventi in favore famiglie e minori resi per conto di enti pubblici e/o privati;
• Psicologi, iscritti all'Albo professionale, con significativa esperienza resa per conto di enti pubblici e/o privati di almeno 12 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla
data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) nel lavoro con le famiglie ed i minori (non verrà considerata l’attività libero professionale);
• Educatori professionali, con laurea triennale in Scienze dell’educazione e significativa esperienza di almeno 12 mesi per conto di enti pubblici e/o privati nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) nel lavoro con le famiglie ed i minori;
• Mediatori Familiari, con titolo post-laurea in Mediazione familiare con specifica esperienza di almeno 8 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) in servizi di mediazione familiare per conto di enti pubblici e/o privati;
• Assistenti Sociali, con iscrizione all’Albo Professionale con significativa esperienza di almeno 12 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) nel lavoro con le famiglie ed i minori per conto di enti pubblici e/o privati.
Le figure professionali su elencate sono da intendersi come figure professionali di III livello come individuate nel regolamento regionale 4/2014, ossia in possesso di titoli formativi rilasciati dal sistema universitario nazionale, di titoli universitari rilasciati in altri stati della Comunità Europea o anche al di fuori della stessa, dichiarati equipollenti ai sensi della normativa vigente. Gli operatori individuati come Mediatori Familiari sono da intendersi ai sensi del Regolamento 4/2014 come figure professionali di IV livello, ovvero con titolo post-laurea.
L'ente dovrà garantire un'Equipe standard composta dalle figure professionali di seguito indicate
• 1 Coordinatore
• 2 Psicologi
• 5 Educatori
• 1 Assistente Sociale
• 1 Mediatore Familiare
Nel corso della realizzazione delle attività l'Ente Gestore potrà richiedere di integrare l'Equipe standard con ulteriori figure professionali, in possesso dei titoli e delle esperienze già richieste per l'Equipe standard, tenendo conto del monte ore complessivo assegnato per ciascuna delle funzioni delle figure professionali.
L’ente potrà inoltre richiedere di integrare l’equipe di professionisti su individuati con ulteriori “eventuali figure specialistiche” qualora la tipologia di interventi da implementare lo richieda, nel rispetto dei vincoli dettati dal monte ore disponibile e previa autorizzazione del Servizio Centrale.
Il monte ore disponibile per le diverse figure professionali sarà utilizzato per la realizzazione delle diverse Linee di attività, articolando l'organizzazione in maniera flessibile, in considerazione del numero e tipologia di richieste pervenute al Polo territoriale e alla definizione della Programmazione operativa bimestrale.
Al Coordinatore spetta altresì il compito di organizzare il lavoro dell'equipe e coordinare le attività operative, prevedendo incontri periodici degli operatori impegnati, al fine di svolgere una funzione di programmazione, verifica e valutazione condivisa.
Il Coordinatore, con il supporto dell'equipe e di concerto con il Gruppo di Coordinamento e il Servizio Politiche per l'Infanzia e l'Adolescenza, adotterà tutti gli strumenti, anche informatici, per il costante monitoraggio delle attività, per l'elaborazione di report periodici finalizzati alla valutazione della rispondenza del servizio effettuato, alla verifica del gradimento degli utenti sul servizio.
E’ compito del coordinatore garantire l’utilizzo, da parte dell’equipe di professionisti, dell’uso degli strumenti di lavoro redatti in raccordo con il servizio centrale, monitorare in maniera
costante e puntuale la qualità e la funzionalità degli stessi in riferimento alle esigenze del servizio.
Inoltre il Coordinatore curerà la promozione di reti territoriali di servizi ed attività, definendo ogni possibile sinergia con altre progettualità ed agenzie territoriali, nonchè il raccordo con gli uffici centrali del Comune di Napoli.
Lo psicologo, in quanto componente dell’équipe multidisciplinare, mediante attività di consulenza, collabora con gli altri operatori e con la famiglia nella costruzione di un progetto unitario a favore della famiglia, in modo mirato rispetto ai bisogni e alle potenzialità sul piano del funzionamento psichico e relazionale dei bambini e delle famiglie.
Il suo intervento è da supporto ad una puntuale analisi della domanda, mediante la definizione di una valutazione integrata in sinergia con i servizi sociali territoriali e con gli operatori del Polo territoriale coinvolti nella presa in carico del nucleo familiare;
L'intervento di consulenza psicologica viene proposto alla famiglia in qualità di uno dei dispositivi finalizzati a conseguire gli obiettivi del suo progetto unitario ed entra esplicitamente nel patto educativo che con essa viene concordato; viene utilizzata altresì in risposta a bisogni emersi in altri contesti di intervento (es.: interventi domiciliari, gruppi con i genitori e i bambini).
Lo psicologo inoltre condivide nell’équipe la lettura delle difficoltà e delle risorse sul piano psicologico dei bambini e delle famiglie, e definisce in maniera sinergica la scelta degli interventi, tenendo presente il funzionamento psicologico e relazionale della famiglia e dei suoi componenti.
L’Assistente Sociale garantisce la funzione di segretariato sociale nei giorni e negli orari ore di apertura al pubblico e collabora per definire e monitorare, in sinergia con i servizi sociali territoriali titolari della presa in carico dei nuclei familiari, le progettualità individuali da attivare all’interno del Servizio Poli territoriali per la Famiglia.
All’intera Equipe operativa dovrà essere garantita l’applicazione di contratti di lavoro previsti dalla normativa vigente ed in coerenza con la tipologia del servizio affidato, da trasmettere al Servizio Politiche per l‘infanzia e l'Adolescenza entro 10 giorni dall’inizio delle attività unitamente agli UNILAV.
Per la stessa Equipe, l'Ente dovrà produrre idonea attestazione circa l’assenza di condanne per taluno die reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (D. Lgs. n. 30 del 2014, che attua una direttiva dell’Unione europea - n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile).
L'ente si impegna a garantire che le figure professionali componenti l'equipe i cui curriculum saranno presentati ai fini del convenzionamento siano gli stessi ad essere effettivamente impegnati nella realizzazione delle attività.
L’ente dovrà garantire per tutta la durata del servizio il contenimento del turn over, fornendo adeguate motivazioni e giustificazioni ad un eventuale avvicendamento e garantendo la sostituzione con operatori in possesso dei titoli e delle esperienze equivalenti a quelli posseduti dall'operatore sostituito cosi come punteggiato in base ai criteri di valutazione previsti nel processo di convenzionamento.
Dovrà garantire l’immediata sostituzione dell’operatore assente per qualsiasi motivo. Inoltre qualsiasi sostituzione di componenti dell’equipe dovrà essere comunicata e preventivamente autorizzata dal Servizio Politiche per l’Infanzia e l’adolescenza.
8. Sede delle attività
La sede del Polo territoriale per le famiglie - così come indicata nella SCIA - deve essere facilmente raggiungibile e riconoscibile dall’esterno. Gli spazi devono essere nella piena disponibilità dell’ente e dedicati alla realizzazione delle attività del Polo. La sede deve essere
idonea e adeguata a ospitare le attività previste e essere dotata di linea telefonica abilitata, postazioni personal computer, e spazio amministrativo.
In tal senso si considerano requisiti minimi i seguenti:
• Presenza di almeno 3 ambienti per le attività individuali o di gruppo;
• Presenza di almeno 1 ambiente da dedicare alle attività di gruppi più numerosi, ad incontri di sensibilizzazione, promozione delle attività e/o informativi, ad eventi aggregativi di diversa natura;
• Presenza di almeno un ambiente per le attività di back office, dotato di computer, collegamento internet, fax e telefono, oltre che di idonee attrezzature e suppellettili;
• Presenza di servizi igienici;
• Complessivamente la superficie disponibile per le attività non può essere inferiore a 120 mq.
La sede delle attività deve ricadere nel territorio della Municipalità per il quale viene fatta la richiesta di convenzionamento e deve essere nella disponibilità piena dell'ente prestatore, dimostrata attraverso la presentazione di documentazione idonea ad accertarne il titolo di godimento (proprietà, affitto, comodato d'uso regolarmente registrati) da allegare alla domanda di convenzionamento unitamente alla planimetria quotata dei locali accompagnata da una puntuale relazione descrittiva della sede e da rilievi fotografici.
In considerazione della tipologia di attività richiesta e ai fini della piena fruibilità degli spazi la sede deve essere ad uso esclusivo in tutti i giorni della settimana e per tutte le fasce orarie per le sole attività del Polo territoriale per le Famiglie.
Nel caso in cui la sede sia collocata in spazi messi a disposizione all'interno di sedi di altri enti (parrocchie, scuole, altri enti del terzo settore, …) è necessario produrre idonea documentazione circa gli atti che formalizzano tale disponibilità, che devono indicarne la durata e specificare che tali spazi sono messi a disposizione ad uso esclusivo- in tutti i giorni e per tutte le fasce orarie- dell’ente che realizza il servizio e per le sole attività del Polo territoriale per le Famiglie.
I diversi spazi devono essere adeguatamente arredati ed attrezzati per la realizzazione delle attività del Polo per le Famiglie; ciascun ambiente dedicato alle diverse tipologie di attività dovrà essere arredato in maniera funzionale a rispondere all’implementazione delle specifiche e diverse attività programmate. Particolare cura deve essere dedicata agli spazi per la realizzazione delle attività in favore dei minori (es. gruppi, spazio neutro) mediante arredi, angoli gioco adeguati alle diverse età ed alle diverse esigenze educative.
9. Sistema di convenzionamento
Sulla scorta della procedura di selezione di cui al presente Avviso Pubblico, si procederà per ciascuna Municipalità a stipulare la convenzione con l’ente che avrà ottenuto il punteggio più elevato, a seguito delle verifica dei requsiti di carattere e generale e tecnico dichiarati.
A tal fine sarà necessario – prima della stiupla della convenzione - che l’ente produca entro 10 giorni dalla formale comunicazione del Servizio - le attestazioni e la documentazione relativa all’esperienza maturata dallo stesso e relativa ai requisiti previsti per l’equipe come dichiarato (titoli di studio e esperienza), mentre sarà cura del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza effettuare sopralluoghi presso le sedi al fine di verificare il rispetto degli standard previsti.
Le attività del servizio verranno disciplinate da apposita convenzione quadro con decorrenza dalla data di stipula e fino al 31/12/2018.
La convenzione disciplina i rapporti economici e giuridici tra il Comune di Napoli ed il soggetto prestatore, fermo restando che gli effetti della convenzione si esplicheranno solo in relazione alla tipologia e quantità delle prestazioni effettivamente autorizzate, mediante la Programmazione operativa, ed effettivamente realizzate.
I corrispettivi per le prestazioni sono quelli identificati nel presente Avviso al paragrafo dedicato.
In relazione alla sperimentazione avviata, si ipotizza un modello di funzionamento organizzativo e operativo basato sul volume di attività medio per ogni bimestre pari a:
Attività di coordinamento | 260 |
Attività di accompagnamento alle genitorialità, alle famiglie conflittuali o separate, promozione solidarietà familiare rese mediante utilizzo di Psicologo/i | 324 |
Attività di accompagnamento alle genitorialità, alle famiglie conflittuali o separate, rese mediante utilizzo di Educatore/i | 860 |
Attività di accompagnamento alle famiglie conflittuali o separate rese mediante utilizzo di Mediatore/i familiare | 70 |
Attività di accompagnamento alle genitorialità, alle famiglie conflittuali o separate, promozione solidarietà familiare rese mediante utilizzo di Assistente sociale | 120 |
Attività rese mediante l'utilizzo di ulteriori figure specialistiche | 10 |
Nell’ambito della Programmazione operativa bimestrale saranno definiti nel dettaglio le attività da realizzare e indicate le ore effettive di prestazione da erogare, apportando le rimodulazioni necessarie.
Le relative risorse economiche saranno liquidate bimestralmente, sulla scorta della presentazione di apposita fattura e di relazione dettagliata e relativo monitoraggio quali- quantitativo sulle attività realizzate.
La convenzione potrà essere revocata al venir meno dei requisiti indicati, sulla scorta di verifiche periodiche e di un processo di valutazione continua della qualità delle prestazioni rese.
Con apposita disposizione, è nominato uno specifico Gruppo per la qualità delle prestazioni, al quale sono affidati i seguenti compiti:
🟃 attività mirate di monitoraggio e valutazione da realizzarsi mediante Audit e incontri da realizzarsi anche presso le stesse strutture;
🟃 individuazione dei punti di criticità e attivazione con gli enti gestori dei servizi di percorsi per il miglioramento della qualità;
🟃 adozione di strumenti di verifica e valutazione elaborati congiuntamente agli assistenti sociali dei Css territoriali;
🟃 eventuale proposta di revoca della convenzione adeguatamente motivata in relazione all'attività di monitoraggio e valutazione realizzata.
L'Amministrazione Comunale si riserva le funzioni di programmazione delle attività nonché‚ la facoltà di dettare istruzioni e direttive per il corretto svolgimento delle stesse. L'Amministrazione si riserva la facoltà di disporre verifiche ed ispezioni ogni qualvolta lo riterrà opportuno, in ordine alla regolare esecuzione delle attività, nonché al livello qualitativo delle stesse.
Qualunque danno dovesse derivare a persone, comprese quelle che operano presso la sede operativa, od a cose, causato dall’operatore afferente all’ente convenzionato nell'espletamento delle attività, dovrà intendersi, senza riserve o eccezioni, interamente a carico dell’ente convenzionato medesimo.
Ai sensi dell’art. 29 del Dlgs 196/2003 e successive integrazioni l'ente affidatario è designato come Responsabile del trattamento dei dati personali, per quanto riguarda i trattamenti di cui è Titolare il Comune di Napoli. Vengono affidati all’aggiudicatario l’organizzazione, gestione e supervisione di tutte le operazioni di trattamento dei dati personali relativi allo svolgimento delle attività. L’affidatario è tenuto ad ottemperare agli obblighi previsti dal Codice per la protezione dei dati personali e si impegna ad organizzare le operazioni di trattamento affidategli in modo che esse vengano effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge, con particolare riferimento alle norme relative alla adozione delle misure di sicurezza.
Il Dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza è deputato a contestare all'affidatario i disservizi che si verificassero durante il periodo contrattuale. Le contestazioni di detti disservizi dovranno essere sempre comunicate per iscritto al rappresentante dell'affidatario che avrà cinque giorni di tempo dalla ricezione della contestazione per controdedurre.
Xxx le controdeduzioni non fossero ritenute valide e giustificative dal responsabile sopra nominato, il medesimo provvederà all'applicazione di una penalità su ogni contestazione, non inferiore a € 260,00 (duecentosessanta euro) e non superiore a €1550,00 (millecinquecentocinquanta euro), secondo la gravità dell'inadempienza.
Le sanzioni applicabili all'impresa affidataria in caso di violazione di quanto disposto dal Codice di Comportamento dei dipendenti dell'Ente, sono le seguenti:pena pecuniaria variabile dallo 0,5% allo 0,8% del valore del contratto commisurata all’entità del danno effettivo subito nell’esecuzione del contratto, alla gravità della violazione e/o al danno all’immagine.
Qualora l’impresa aggiudicataria reiteri la violazione delle norme di cui al codice di comportamento si applicherà la pena pecuniaria variabile dallo 0,8% all'1% del contratto. In caso di eventuale ulteriore reiterazione delle violazioni delle norme di cui al richiamato codice di comportamento si procederà alla risoluzione del contratto..
L’Amministrazione Comunale, in caso di gravi ed accertate inadempienze, può procedere alla risoluzione della convenzione in qualunque tempo, con preavviso di 10 giorni.
Costituiscono motivo di risoluzione del contratto i seguenti casi:
- grave violazione e inadempimento degli obblighi contrattuali;
- violazione degli standard di funzionamento e organizzazione come definiti nel rpesente Avviso;
- sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte dell’ente convenzionato
- impiego di personale inadeguato o insufficiente a garantire il livello di efficienza del servizio;
- gravi azioni a danno della dignità personale degli utenti da parte degli operatori;.
- gravi ed accertate inosservanze del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014.
Ad ogni modo i rapporti tra il Comune di Napoli e l'Ente prestatore saranno regolati in maniera dettagliata e specifica dalla convenzione che sarà sottoscritta a seguito della selezione.
10. Xxxxxxxx proponenti e condizioni di ammissibilità
Gli enti prestatori che intendono convenzionarsi devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
Requisiti di carattere generale
• essere in possesso del titolo abilitativo per l'esercizio del servizio Centro per le famiglie e Servizio di Mediazione Familiare;
• essere in possesso del titolo di accreditamento per il servizio Centro per le famiglie e Servizio di Mediazione Familiare;
• essere in possesso di tutti i requisiti di ordine generale per la partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti pubblici e l'insussistenza delle cause ostative previste dall'art. 80 comma 1 dalla lettera a) alla lettera f), comma 2, comma 3, comma 4, comma 5 dalla lettera a) alla lettera m) del D. Lgs. 50/2016
• l’insussistenza le cause di divieto, decadenza o di sospensione di cui all'art. 67 del D.Lgs. 159/2011;
• l’insussistenza delle condizioni di cui all'art. 53, comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001.
• essere a conoscenza e di accettare, ai sensi dell'art. 52 della L.R. 3/2007, l'obbligo di attuare in favore dei propri dipendenti e/o collaboratori condizioni economiche e contrattuali non inferiori a quelle risultanti dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria, nonché di essere a conoscenza del vincolo per la stazione appaltante di subordinare l'aggiudicazione ed i pagamenti degli acconti e del saldo alla verifica del DURC;
• essere a conoscenza delle norme in materia antimafia di cui alla Legge 136/2010 e s.m.i., al D.L. 187/2010 e s.m.i. ed al X.Xxx. 159/2011 e s.m.i.
• essere a conoscenza e di accettare tutte le norme pattizie contenute nel “Protocollo di legalità” sottoscritto dal Comune di Napoli e dalla Prefettura di Napoli in data 1.8.07, pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura e del Comune di Napoli e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti, richiamando in particolare gli artt. 2 e 8 (vedasi successivo "Informazioni Complementari", ove vengono riportati per esteso);
• impegnarsi a rispettare gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari ex Xxxxx 136/2010 e s.m.i.;
• impegno a comunicare tempestivamente ogni eventuale variazione intervenuta negli organi societari;
• essere a conoscenza e di accettare le condizioni del Programma 100 della Relazione Previsionale e Programmatica (per cui l'aggiudicazione è subordinata all'iscrizione nell'anagrafe dei contribuenti, ove dovuta, ed alla verifica dei pagamenti dei tributi locali IMU, Tarsu e Tosap/Cosap), pubblicata sul sito del Comune di Napoli all'indirizzo: xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxxxx;xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxxxx
• essere a conoscenza dell'obbligo di osservanza del Codice di Comportamento adottato dall'Ente con Deliberazione di G.C. 254 del 24/4/14, che, all'art. 2 comma 3, dispone l'applicazione del codice anche alle imprese fornitrici di beni e servizi o che realizzano opere in favore del Comune di Napoli, prevedendo sanzioni in caso di inosservanza di tale obbligo ( vedi capitolo sanzioni); attesta, ai sensi dell'art. 17 comma 5 del predetto Codice di Comportamento, di non aver concluso, contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi a dipendenti di codesta amministrazione comunale, anche non più in sevizio, che negli ultimi tre anni abbiano esercitato poteri istruttori, autoritativi o negoziali per conto dell'amministrazione comunale in procedimenti in cui la controparte sia stata interessata; si impegna altresì a non conferire tali incarichi per l'intera durata del contratto, consapevole delle conseguenze previste dall'art. 53 comma 16/ter del Dlgs 165/2001. Le sanzioni applicabili all'impresa affidataria in caso di violazione di quanto disposto dal Codice di Comportamento dei dipendenti dell'Ente, sono le seguenti: € 2.500,00 per ogni violazione. In caso di gravi e reiterate violazioni delle suddette disposizioni il presente contratto sarà unilateralmente risolto dall’Amministrazione.
• impegnarsi a rispettare, ai sensi dell'art. 30 comma 3 del Codice, gli obblighi in materia ambientale, sociale e del lavoro, stabiliti dalla normativa europea e nazionale, dai contratti collettivi o dalle disposizioni internazionali elencate nell'allegato X.
Requisiti di carattere tecnico
• esperienza dell'ente prestatore in attività socio-educative rivolte ai minori e alle loro famiglie di almeno 12 mesi negli ultimi cinque anni (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento), per conto di enti pubblici documentabili mediante contratti, convenzioni, accordi di collaborazione (anche a titolo non oneroso);
• disponibilità di una Equipe in possesso degli standard e dei requisiti indicati nel presente Avviso
• disponibilità di una sede per lo svolgimento delle attività sita nel territorio della Municipalità per il quale si intende convenzionarsi, con le caratteristiche richieste;
11. Criteri di selezione degli enti interessati
Tra tutti gli enti che hanno partecipato alla procedura selettiva ed intenzionati a convenzionarsi l’amministrazione stilerà apposita graduatoria per ogni singolo polo territoriale e si convenzionerà con un solo ente prestatore per ciascuna delle Municipalità oggetto del presente Avviso, con esclusione del solo territorio della Municipalità 9
Per ogni proposta la Commissione potrà attribuire un massimo di 100 punti e valuterà le offerte pervenute secondo i seguenti elementi:
1. Qualità del servizio | Fino a 90 punti |
2. Offerta Economica | Fino a 10 punti |
QUALITA’ DEL SERVIZIO
CRITERI DI VALUTAZIONE | Punti | |
A | Conoscenza delle tematiche, dei fenomeni e degli studi relativi ai fenomeni oggetto del servizio con particolare riferimento agli approcci teorici | 10 |
B | Conoscenza delle dinamiche e delle specificità del contesto cittadino e dello specifico territorio di riferimento in relazione agli ambiti oggetto del servizio | 10 |
C | Descrizione e articolazione delle attività relative a servizi ed interventi di Accompagnamento alla genitorialità con riferimento agli aspetti metodologici, agli strumenti utilizzati, alle modalità organizzative ed operative. | 15 |
D | Descrizione ed articolazione delle attività relative al Sostegno alle famiglie confittuali e/o in separazione con riferimento agli aspetti metodologici, agli strumenti utilizzati, alle modalità organizzative ed operative. | 15 |
E | Descrizione ed articolazione delle attività di promozione della solidarietà familiare con riferimento con riferimento agli aspetti metodologici, agli strumenti utilizzati, alle modalità organizzative ed operative. | 15 |
E | Descrizione delle modalità di aggancio e coinvolgimento delle famiglie del territorio al fine di diffondere la conoscenza delle attività e di favorire la più ampia partecipazione e protagonismo | 15 |
F | Modalità per la documentazione e la raccolta delle esperienze realizzate. | 5 |
G | Rete e partnership attivate (in relazione alla coerenza e qualità dei partner e alla pertinenza e validità dell'apporto di ciascun partner) | 5 |
Punteggio Totale | Max 90 punti |
Il concorrente che non avrà totalizzato almeno 50 punti nella qualità del servizio, sarà escluso.
Il Calcolo verrà effettuato applicando la seguente formula:
C(a) = Σn [ Wi * V(a) i ] dove:
C(a) = indice di valutazione dell’offerta (a); n = numero totale dei requisiti;
Wi = peso o punteggio attribuito al requisito (i);
V(a)i = coefficiente della prestazione dell’offerta (a) rispetto al requisito (i) variabile tra zero e uno;
Σn = sommatoria.
I coefficienti V(a)i saranno determinati attraverso la media dei coefficienti, variabili tra zero ed uno attribuiti discrezionalmente ai sottocriteri dai singoli commissari secondo i criteri di seguito indicati:
Valutazione discrezionale | Coefficiente |
Assente, non rispondente o non valutabile | 0 |
Insufficiente o inadeguata | 0,1 |
Mediocre | 0,2 |
Appena accettabile | 0,3 |
Accettabile | 0,4 |
Molto accettabile | 0,5 |
Discreta | 0,6 |
Buona | 0,7 |
Molto buona | 0,8 |
Eccellente | 0,9 |
Perfetta | 1 |
OFFERTA ECONOMICA
Per quanto riguarda l’offerta economica il punteggio sarà calcolato attraverso la seguente formula:
Ci (per Ai <= Asoglia) = X*Ai / Asoglia Ci (per Ai > Asoglia) = X + (1,00 - X)*[(Ai - Asoglia) / (Amax - Asoglia)] dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente iesimo Ai =valore dell'offerta (ribasso ) del concorrente iesimo Asoglia = media aritmetica dei valori delle offerte (ribassi) dei concorrenti X =0,90
Il punteggio dell’offerta economica verrà calcolato applicando il coefficiente al peso attribuito all’elemento “ PREZZO OFFERTO” pari a 10 punti
Saranno considerate le prime tre cifre dopo la virgola senza procedere ad alcun arrotondamento (es. Pi : 3,23456 punteggio attribuito 3, 234). Il prezzo offerto non potrà essere superiore, pena l’esclusione, al prezzo posto a base d’asta.
L'offerta economica dovrà essere redatta, con indicazione dei singoli prezzi offerti per ciascuna delle tipologie di prestazioni richieste.
Ai fini dell'individuazione del prezzo complessivo offerto da utilizzare quale valore nella formula di attribuzione dei punteggi sopra indicata, sarà calcolato il prezzo totale offerto, come risultante dalla somma dei singoli prezzi offerti in relazione alle diverse tipologie di prestazioni richieste, moltiplicati per le quantità indicate nel modello organizzativo bimestrale per ciascuna tipologia.
In caso di parità di punteggio tra due o più partecipanti prevarrà il maggiore punteggio attribuito al macro criterio 2)QUALITA' DEL SERVIZIO.
12. Modalità di presentazione delle proposte di convenzionamento
Le domande di partecipazione all’avviso, dovranno pervenire in un unico plico chiuso, contenente n. 3 buste chiuse, il cui contenuto è specificato di seguito, al Comune di Napoli – Ufficio Protocollo del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza, in Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx x Xxxxxxx, x.00 Xxxxxx – entro il giorno 16 giugno 2017 alle ore 12,00.
Sul plico e su tutte le buste dovrà essere riportata la dicitura “AVVISO PUBBLICO per la realizzazione di Poli territoriali per la famiglia mediante convenzionamento con enti abilitati all'esercizio del servizio di Centro per le Famiglie e Mediazione Familiare – Municipalità (indicare)” e la denominazione del mittente completa di indirizzo, telefono, fax, mail e mail certificata.
La busta n. 1 dovrà contenere – in formato cartaceo e su supporto informatico CD-Rom:
1. Istanza di partecipazione, che deve contenere tutte le informazioni relative all'ente partecipante e al legale rappresentante e recare la sottoscrizione del legale rappresentante del soggetto partecipante. Nell'istanza dovrà essere indicata pena l'esclusione il recapito presso il quale il concorrente riceverà tutte le comunicazioni in ordine alla presente procedura (Indirizzo, Numero di Fax, Indirizzo di Posta elettronica e di Posta elettronica certificata)
2. Dichiarazioni circa il possesso dei requisiti di carattere generale (da compilare su carta intestata dell’ente):
- Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 del possesso del titolo abilitativo per l'esercizio del servizio Centro per le famiglie e Servizio di Mediazione Familiare, nello specifico aver presentato la Segnalazione Certificata di Inizio Attività indicando data di presentazione della stessa e numero del Protocollo Generale;
- Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 del possesso del titolo di accreditamento del servizio Centro per le famiglie e Servizio di Mediazione Familiare con indicazione del numero e della data del provvedimento;
- Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00, circa il possesso dei requisiti di carattere generale; in particolare gli Enti dovranno dichiarare
• l'insussistenza delle cause ostative previste dall'art. 80 comma 1 dalla lettera a) alla lettera f), comma 2, comma 3, comma 4, comma 5 dalla lettera a) alla lettera m) del D. Lgs. 50/2016;
• ai fini del art. 80, comma 1°, del D.Lgs.50/2016, i nominativi e le generalità (luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza) dei soggetti che ricoprono attualmente le cariche o qualità ivi specificate precisando se vi sono soggetti cessati dalle stesse nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara
- Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 dei soggetti in carica e di quelli cessati attestante quanto risulta dal certificato del casellario giudiziale e dal certificato dei carichi pendenti, nonché, specificamente, che nei loro confronti: - non sia stata emessa sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all'articolo 105, comma 6, per uno dei seguenti reati: a) delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 416, 416-bis del codice penale ovvero delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto articolo 416-bis ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni previste dallo stesso articolo, nonchè per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 74 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, dall'articolo 291-quater del decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43 e dall'articolo 260 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in quanto riconducibili alla partecipazione a un'organizzazione criminale, quale definita all'articolo 2 della decisione quadro 2008/841/GAI del Consiglio; b) delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 317, 318,
319, 319-ter, 319-quater, 320, 321, 322, 322-bis, 346-bis, 353, 353-bis, 354, 355 e
356 del codice penale nonché' all'articolo 2635 del codice civile; c) frode ai sensi dell'articolo 1 della convenzione relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee; d) delitti, consumati o tentati, commessi con finalità di terrorismo, anche internazionale, e di eversione dell'ordine costituzionale reati terroristici o reati connessi alle attività terroristiche; e)delitti di cui agli articoli 648-bis, 648-ter e 648- ter.1 del codice penale, riciclaggio di proventi di attività criminose o finanziamento del terrorismo, quali definiti all'articolo 1 del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109 e successive modificazioni; f)sfruttamento del lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani definite con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24; g) ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione;
- Dichiarazione, ai sensi del D.P.R. 445/00, di:
• essere in regola con quanto previsto dalla Legge 383/2001 e successive modifiche e integrazioni;
• applicare integralmente, ai sensi dell’art.52 della L.R. 3/07, nei confronti dei lavoratori dipendenti impiegati nella esecuzione dell’appalto, anche se assunti al di fuori della Regione, le condizioni economiche e normative previste dai contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro della categoria vigenti nel territorio di esecuzione del contratto;
• assumere tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all'articolo 3 della Legge 13/08/2010 n.136 e successive modificazioni;
• essere a conoscenza e accettare il vincolo per la stazione appaltante di subordinare l’aggiudicazione definitiva e i pagamenti all’acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva;
• essere a conoscenza e di accettare tutte le norme pattizie contenute nel “Protocollo di legalità” sottoscritto dal Comune di Napoli e dalla Prefettura di Napoli in data 1.8.07, pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxxxxx.xx, nonché sul sito internet del Comune di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti;
• essere a conoscenza e di accettare le condizioni del programma 100 della Relazione previsionale e programmatica pubblicata sul sito del Comune di Napoli all'indirizzo xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxxxx, che prevede, per i contratti di appalto di lavori, servizi e forniture, di subordinare l’aggiudicazione all’iscrizione dell’appaltatore, ove dovuta, nell’anagrafe dei contribuenti, ed alla verifica della correttezza dei pagamenti dei tributi locali
• non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi a dipendenti di codesta Amministrazione comunale, anche non più in servizio, che negli ultimi tre anni abbiano esercitato poteri istruttori, autoritativi o negoziali per conto della Amministrazione comunale in procedimenti in cui la controparte sia stata interessata; si impegna altresì a non conferire tali incarichi per l’intera durata del contratto, consapevole delle conseguenze previste dall’art. 53 comma 16-ter del decreto legislativo 165 del 2001”.
- Dichiarazione sostitutiva della Certificazione di iscrizione nel registro della Camera di Commercio, Industria Artigianato, Agricoltura - CCIAA- resa con le formalità di cui al
D.P.R. 445/2000 e s.m.i., cosi come stabilito di recente, dalla legge 12/11/2011 n° 183 art. 15, con allegata fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità, con la quale attesta:
• di essere iscritto al registro delle imprese, indicandone numero, luogo e data di iscrizione; denominazione, forma giuridica e sede; oggetto sociale e attivazione dell’oggetto sociale attinente il servizio oggetto della gara; sistema di amministrazione e controllo; informazioni sullo statuto; informazioni patrimoniali e finanziarie; titolari di cariche e/o qualifiche e relative durate; eventuale/i direttore/i tecnico/i procuratore/i speciale/i;
• di non essere in stato di fallimento, di liquidazione, di concordato preventivo o in
qualsiasi altra situazione equivalente;
• il nulla osta antimafia.
In caso di enti per i quali non vi è l'obbligo di iscrizione alla CCIAA va presentata la dichiarazione del legale rappresentante, con le formalità di cui al DPR 445/00, relativa alla ragione sociale ed alla natura giuridica dell'organizzazione concorrente, indicando gli estremi dell’atto costitutivo e dello statuto, nonché del decreto di riconoscimento se riconosciute e ogni altro elemento idoneo a individuare la configurazione giuridica, lo scopo e l’oggetto sociale.
Allegato:
• Patto di Integrità, sottoscritto dal legale rappresentante dell’ente partecipante.
3. Dichiarazioni circa i requisiti di carattere tecnico
• Indicazione della sede di svolgimento delle attività sita nello specifico territorio del Comune di Napoli per il quale si chiede il convenzionamento con specifica dichiarazione circa l’uso esclusivo della stessa in tutti i giorni della settimana e per tutte le fasce orarie per le sole attività del Polo territoriale per le Famiglie, presentazione di documentazione idonea ad accertarne il titolo di godimento (proprietà, affitto, comodato d'uso regolarmente registrati), ovvero dichiarazione di disponibilità nel caso in cui la sede delle attività sia collocata in spazi messi a disposizione all'interno di sedi di altri enti, planimetria quotata dei locali accompagnata da una relazione descrittiva della sede e da rilievi fotografici.
• Dichiarazione sulla composizione dell’Equipe operativa nel rispetto dei requisiti richiesti, con indicazione dei dati anagrafici, ruolo nel servizio, titolo di studio e se trattasi di figura professionale di III o IV livello così come previsto dal regolamento Regionale N. 4/2014, esperienza maturata così come indicata nell’Avviso quale requisito di accesso, con specifica attestazione circa l’assenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609- undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (D. Lgs. n. 30 del 2014, che attua una direttiva dell’Unione europea - n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile);
• Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 relativa all‘esperienza dell'ente prestatore in attività socio-educative rivolte ai minori e alle loro famiglie di almeno 12 mesi negli ultimi cinque anni (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento), per conto di enti pubblici documentabili mediante contratti, convenzioni, accordi di collaborazione (anche a titolo non oneroso);
Allegati
• Curriculum degli operatori utilizzati reso sotto forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 del DPR 445/2000, con indicazione specifica di tutti gli elementi utili alla valutazione sia dei titoli di studio sia delle esperienze lavorative;
• Scheda relativa all'esperienza dell'ente, contenente dettagliate indicazioni circa la durata in mesi, la tipologia di servizio, le attività svolte, l’ente committente con estremi dei contratti, convenzioni o accordi di collaborazione (anche a titolo non oneroso);
• Titolo di godimento o dichiarazione di disponibilità nel caso in cui la sede delle attività in spazi messi a disposizione all'interno di sedi di altri enti;
• Planimetria quotata dei locali e relazione descrittiva della sede con specifici rilievi fotografici.
La busta n. 2 dovrà contenere – in formato cartaceo e su supporto informatico CD- Rom (in formato word ed in formato pdf):
• Il Progetto tecnico, da redigere utilizzando quali paragrafi dell’elaborato gli elementi
contenuti nella Griglia di valutazione
La busta n. 3 dovrà contenere:
l'Offerta economica, con indicazione dei singoli prezzi offerti per ciascuna delle tipologie di prestazioni richieste.
13. Informazioni complementari
Si applicano alla presente procedura:
Protocollo di Legalità
Il Comune di Napoli, con Delibera di G.C. 3202 del 05/10/07, ha preso atto del “Protocollo di Legalità” sottoscritto con la Prefettura di Napoli in data 1/8/2007, pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxxxxx.xx, nonché sul sito Web del Comune di Napoli xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx unitamente alla Delibera di G.C. 3202 del 05/10/07. Gli articoli 2 e 8 del “Protocollo di legalità”, che contengono gli impegni e le clausole alle quali la stazione appaltante e l’aggiudicatario sono tenuti a conformarsi, sono integralmente riprodotti nel presente disciplinare di gara, che forma parte integrante e sostanziale della presente lettera d'invito, evidenziando inoltre che le clausole di cui all’art. 8, rilevanti per gli effetti risolutivi, verranno inserite nel contratto o subcontratto per essere espressamente sottoscritte dall’aggiudicatario.
PROTOCOLLO DI LEGALITA' IN MATERIA DI APPALTI
sottoscritto in data 1° agosto 2007 (estratto contenente gli articoli 2 ed 8)
ART. 2
1. La stazione appaltante, oltre all'osservanza del decreto legislativo n. 163/06, del D.P.R.
n. 252/98 nonché delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 3 del 27/02/2007 sugli appalti pubblici, si conforma alle procedure e agli obblighi di seguito indicati;
2. Relativamente agli appalti di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 250.000,00 curo, ovvero ai subappalti c/o subcontratti concernenti la realizzazione di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 100.000,00 euro, alle prestazioni di servizi e forniture pubbliche del valore pari o superiore a 50.000,00 curo; tutte somme al netto di ì.v.a., la stazione appaltante:
a) assume l'obbligo, prima di procedere alla stipula del contratto d'appalto, ovvero all'autorizzazione ai subappalti c/o subcontratti, di acquisire dalla Prefettura di Napoli le informazioni antimafia di cui all'art. 10 del D.P.R. n. 252/98, sul conto delle imprese interessate aventi sede legale anche al di fuori della provincia, fornendo. tassativamente, i dati di cui all'allegato 4 al decreto legislativo n. 490/1994;
b) allo scopo di acquisire ogni utile elemento informativo, atto ad individuare gli effettivi titolari delle imprese e verificare la sussistenza o meno di cointeressenze di soggetti legati ad associazioni criminali mafiose, si impegna ad inserire nei bandi di gara l'obbligo per le imprese interessate di comunicare i dati relativi alle società e alle imprese chiamate a realizzare, a qualunque titolo, 1’intervento, anche con riferimento ai loro assetti societari ed a eventuali successive variazioni;
c) si impegna a richiamare nei bandi di gara l'obbligo, per le imprese esecutrici a vario titolo di lavori, servizi e forniture, della osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza, di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale, specificando che le spese per la sicurezza non sono soggette a ribasso d'asta, ponendo a carico della impresa aggiudicataria gli oneri finanziari per la vigilanza dei cantieri e procedendo, in caso di grave e reiterato inadempimento, alla risoluzione contrattuale c/o revoca dell'autorizzazione al subappalto; si considera, in ogni caso, inadempimento grave:
I. la violazione di norme che ha comportato il sequestro del luogo di lavoro, convalidato dall'autorità giudiziaria;
II. l'inottemperanza alle prescrizioni imposte dagli organi ispettivi;
III. l'impiego di personale della singola impresa non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati nel cantiere o nell'opificio;
decorso il termine di quarantacinque giorni dalla richiesta di rilascio delle informazioni antimafia, ovvero, nei casi d'urgenza, anche immediatamente dopo la richiesta, procede alla stipula del contratto o alla autorizzazione al subappalto o al subcontratto, nelle more del rilascio del provvedimento prefettizio, previa esibizione, da parte delle imprese interessate, del certificato camerale con la dicitura antimafia dì cui all'art. 5 del D.P.R. 252/98. Qualora, dalle verifiche eseguite dalla Prefettura, siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo, ovvero dovessero emergere ipotesi di collegamento formale c/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse, si impegna a rendere operativa una specifica clausola che preveda espressamente la risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero a procedere alla revoca immediata dell'autorizzazione al subcontratto; in tal caso, a carico dell'impresa nei cui confronti siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo dovrà essere applicata anche una penale a titolo di liquidazione del danno salvo comunque il maggior danno nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, quando lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; la stazione appaltante potrà detrarre automaticamente l'importo delle predette penali dalle somme dovute in relazione alla prima erogazione utile;
d) fuori dalle ipotesi disciplinate dalla precedente lettera c), si obbliga a procedere alla risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero alla revoca immediata dell'autorizzazione al subcontratto quando gli elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, ovvero le ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse, dovessero emergere successivamente alla stipula del contratto o all'autorizzazione al subcontratto;
e) si impegna ad inserire nei bandi di gara la facoltà di non stipulare il contratto e di non autorizzare il subappalto o il subcontratto ovvero, se il contratto sia già stipulato o l'autorizzazione già concessa, di procedere alla risoluzione del vincolo contrattuale o alla revoca dell'autorizzazione al subappalto (clausola di gradimento), qualora vengano acquisiti elementi o indicazioni rilevanti ai fini delle valutazioni discrezionali ammesse dalla legge, così come previsto dall'art. 10, comma 9, del D.P.R. 252/98 ;
f) si obbliga a non autorizzare subappalti a favore di imprese che abbiano partecipato alla procedura di aggiudicazione dell'appalto o della fornitura, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche;
g) si impegna, nel caso in cui vengano acquisite informazioni dal valore interdittivo nei confronti di imprese affidatarie di xxxxxxxxxx e/o subcontratti, a valutare la possibilità di concedere all'impresa aggiudicataria una proroga dei termini per il completamento dei lavori e/o per la fornitura. dei servizi;
h) si impegna ad inserire nei bandi di gara l'obbligo per le imprese interessate di:
I. accendere, dopo la stipula del contratto, uno o più conti contraddistinti dalla dicitura "protocollo di legalità con la Prefettura di Napoli" (nel seguito "conto dedicato") presso un intermediario bancario ed effettuare, attraverso tali conti ed esclusivamente mediante bonifico bancario, tutti gli incassi e i pagamenti superiori a tremila euro relativi ai contratti connessi con l'esecuzione dell'opera ovvero con la prestazione del servizio o della fornitura ivi compresi il reperimento, effettuato in Italia e all'estera, delle necessarie risorse finanziarie ed il loro successivo rimborso, da effettuarsi anche per il tramite di terzi al fini delle esigenze di finanziamento di cui all'art. 9, comma 12, del decreto legislativo n. 190/02 con esclusione dei pagamenti a favore di dipendenti, enti previdenziali, assicurativi e istituzionali, prevedendo, in caso di inosservanza, senza giustificato motivo, l'applicazione di una penale nella misura del 10% dell’importo di ogni singola movimentazione finanziaria cui la violazione si riferisce, mediante detrazione automatica dell'importo dalla somme dovute in relazione alla prima erogazione utile; l'impresa dovrà, altresì.. incaricare l'intermediario bancario di trasmettere, mensilmente, per via telematica, alla banca dati della Camera di Commercio di Napoli, di cui all'art 7 del presente protocollo, l'estratto conto relativo alle movimentazioni finanziarie connesse con la realizzazione dell'opera. delle quali dovrà essere specificata la causale, con indicazione, in caso di operazioni in accredito, del conto da cui proviene l’introito; fino alla
costituzione della banca dati predetta, l'estratto conto sarà custodito a cura dell'impresa; il conto dedicato potrà essere estinto quando su di esso è transitato almeno il 95% dell'importo del contratto;
II. comunicare alla Camera di commercio con modalità telematica e con sottoscrizione a firma digitale non oltre il termine di 30 giorni dall'accensione dei "conti dedicati" i dati relativi agli intermediari bancari presso cui sono stati accesi i conti, comprensivi. degli elementi identificativi del rapporto (denominazione dell'istituto, numero del conto, Cin, ABI e CAB) e delle eventuali successive modifiche nonché delle generalità e del codice fiscale dei soggetti delegati ad operare su detti conti;
i) si impegna a richiamare nei bandi di gara l'obbligo per le imprese, esecutrici a vario titolo di lavori, servizi e forniture, di avvalersi, per ogni movimentazione finanziaria (in entrata o in uscita), degli intermediari di cui al decreto legge n.143/1991, prevedendo, in caso di violazione, la risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero la revoca dell'autorizzazione al subappalto c/o al subcontratto e l'applicazione di una penale a titolo di liquidazione dei danni salvo comunque il maggior danno nella misura del 10% del valore del contratto o, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, delle prestazioni al momento eseguite; detta penale sarà applicata anche nel caso in cui tale violazione venga accertata dopo che il contratto sia stato eseguito integralmente, ma prima del collaudo dell'opera.
ART. 8
1. La stazione appaltante si impegna a riportare nei bandi di gara le seguenti clausole, che dovranno essere espressamente accettate e sottoscritte dalle imprese interessate in sede di stipula del contratto o subcontratto:
Clausola n. 1
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al protocollo di legalità, sottoscritto nell'anno 2007 dalla stazione appaltante con la Prefettura di Napoli, tra l'altro consultabili al sito xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xx, e che qui si intendono integralmente riportate e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti.
Clausola n. 2
La sottoscritta impresa si impegna a denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all'Autorità Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei confronti dell'imprenditore, degli eventuali componenti la compagine sociale o dei rispettivi familiari (richiesta di tangenti, pressioni per indirizzare l'assunzione di personale o l'affidamento di lavorazioni, forniture o servizi a determinate imprese, danneggiamenti, furti di beni personali o di cantiere).
Clausola n. 3
La sottoscritta impresa si impegna a segnalare alla Prefettura l'avvenuta formalizzazione della denuncia di cui alla precedente clausola 2 e ciò al fine di consentire, nell'immediato, da parte dell'Autorità di pubblica sicurezza, l'attivazione di ogni conseguente iniziativa.
Clausola n. 4
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell'autorizzazione al subappalto o subcontratto, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto o subcontratto, informazioni interdittive di cui all'art. 10 del DPR 252/98, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse. Qualora il contratto sia stato stipulato nelle more dell'acquisizione delle informazioni del prefetto, sarà applicata a carico dell'impresa, oggetto dell'informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della stazione appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all'impresa in relazione alla prima erogazione utile.
Clausola n. 5
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell'autorizzazione al subappalto o subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento
delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza e di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale.
Clausola n. 6
La sottoscritta impresa dichiara, altresì, di essere a conoscenza del divieto per la stazione appaltante di autorizzare subappalti a favore delle imprese partecipanti alla gara e non risultate aggiudicatarie, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche.
Clausola di cui al comma 2 dell’art. 3
“La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza ed accettare la clausola risolutiva espressa che prevede il divieto di aprire rapporti contrattuali di subfornitura, ovvero di interrompere gli stessi se già sottoscritti, nei casi di fornitura dei cosiddetti servizi “sensibili” di cui al comma 1 dell’art. 3, laddove emergano informazioni interdittive ai sensi dell’art. 10 del dpr 252/98 a carico del subfornitore.”
Tracciabilità dei flussi finanziari
L’appaltatore assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche.
L’appaltatore si impegna a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante ed alla Prefettura/Ufficio Territoriale di Governo della Provincia di Napoli della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli
Il Comune di Napoli, con Delibera di G.C. n. 254 del 24/04/2014, ha approvato il Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli, visionabile sul sito xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx in "Amministrazione trasparente", le cui disposizioni si applicano altresì alle imprese fornitrici di beni e servizi. Le clausole sanzionatorie in caso di inosservanza di dette disposizioni sono inserite nel Capitolato Speciale d'Appalto e nel contratto.
Patto di Integrità
La Deliberazione di Giunta Comunale n. 797 del 03/12/2015 “Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2015-2017 e Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2015-2017: Approvazione del Patto di Integrità per l'affidamento di commesse” approva il documento denominato “Patto di Integrità” recante regole comportamentali tra Comune di Napoli e operatori economici volte a prevenire il fenomeno corruttivo ed affermare i principi di lealtà, trasparenza e correttezza nell'ambito delle procedure di affidamento di commesse e nella esecuzione dei relativi contratti.
Il suddetto documento, pertanto, deve essere obbligatoriamente sottoscritto secondo le modalità riportate nella presente lettera d'invito e presentato dal concorrente nella Busta A “Documentazione Amministrativa”, a pena di esclusione.
Contatti e chiarimenti
I chiarimenti in ordine alla presente procedura, dovranno essere formulati esclusivamente mediante quesiti scritti da inoltrare al Responsabile Unico del Procedimento, dott.ssa Immacolata Guarracino, all'indirizzo e-mail: xxxxxxxxx.xxxxxxxx@xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx, entro e non oltre 6 giorni antecedenti il termine per la presentazione delle offerte.
Le risposte alle richieste di chiarimenti e/o eventuali informazioni, in merito alla presente procedura, saranno pubblicate sul sito istituzionale del Comune di Napoli nell’apposita sezione.