ROMA, 3 APRILE 2008
Ministero
dello Sviluppo Economico
Regione Campania
Intesa Istituzionale di Programma tra il Governo della Repubblica Italiana
e la Regione Campania
Accordo di Programma Quadro “azioni di sistema”
ROMA, 3 APRILE 2008
PREMESSE
VISTO l'art. 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n.662 e successive modificazioni e integrazioni, che definisce gli strumenti della programmazione negoziata;
VISTA, in particolare, la lettera c) del suddetto comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell'Accordo di Programma Quadro, quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all'attuazione di una Intesa Istituzionale di Programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l'Accordo di Programma Quadro deve contenere;
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche e integrazioni recante: “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto d’accesso ai documenti amministrativi”;
VISTO il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00 aprile 1994, n. 367 e successive modifiche ed integrazioni, concernenti: "Regolamento recante semplificazione e accelerazione della procedura di spese e contabili";
VISTO l’articolo 15, comma 4, del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203, lett. b),
della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5 del DPR 20 aprile 1994, n.
367;
VISTA la legge 30 giugno 1998, n.208 “Attivazione delle risorse preordinate della legge finanziaria per l’anno 1998 al fine di realizzare interventi nelle aree depresse. Istituzione di un Fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle aree depresse” e successive integrazioni e modificazioni;
VISTA la legge 16 gennaio 2003 n. 3 del “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”, la quale prevede all’art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti pubblici) che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1° gennaio 2003, sia dotato di un «Codice unico di progetto», che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE;, e successive integrazioni e modificazioni;
VISTA la delibera CIPE del 6 agosto 1999, n. 134 che, recependo l’intesa della conferenza Stato – Regioni nella seduta del 5 agosto 1999, fornisce indirizzi per la costituzione e disciplina del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici con l’individuazione di un gruppo di coordinamento presso il CIPE;
VISTA la legge n. 311 del 30 dicembre 2004 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005)”;
VISTA la legge n. 266 del 23 dicembre 2005 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006)”;
VISTA la legge n. 296 del 27 dicembre 2006 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)”;
VISTA la legge n. 244 del 24 dicembre 2007 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica del 21 dicembre 1999, n. 554 “Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994,
n.109 e successive modificazioni”;
VISTO il Decreto Legislativo del 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la legge n. 59 del 15 marzo 1997 e successive modificazioni ed integrazioni, recante: “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ad Enti Locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
VISTA la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche ed integrazioni, recante: "Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo";
VISTO il decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, recante: “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTO il decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000: “Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali” e successive integrazioni e modificazioni
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante: "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n.59";
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche” e successive integrazioni e modificazioni;
;
VISTO il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181 "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri" convertito in legge dall’art. 1 della legge 233 del 17 luglio 2006;
VISTO, in particolare, l’art. 73 della legge 28 Dicembre 2001 n. 448 (finanziaria 2002) che stabilisce criteri e modalità di assegnazione delle risorse aggiuntive disponibili per interventi nelle aree depresse, a titolo di rifinanziamento della legge n. 208/1998, volti a promuovere lo sviluppo economico e la coesione e a superare gli squilibri economici e sociali presenti nel Paese. Tali criteri privilegiano gli obiettivi dell’avanzamento progettuale, della coerenza programmatica - con particolare riferimento ai principi comunitari - e della premialità;
VISTA la legge 27 dicembre 2002 n. 289 (finanziaria 2003) che agli articoli 60 e 61 ha istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Ministero delle Attività Produttive (oggi Ministero dello Sviluppo Economico) i fondi per le aree sottoutilizzate (di seguito FAS) nei quali si concentra e si dà unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra aree del Paese e viene stabilita la possibilità che il CIPE in relazione allo stato di attuazione
degli interventi finanziati o alle esigenze espresse dal mercato in merito alle singole misure, trasferisca risorse dall’uno all’altro fondo, con i conseguenti effetti di bilancio;
VISTA la legge regionale della Regione Campania n. 3 del 27 febbraio 2007 “Disciplina dei lavori pubblici, dei servizi e delle forniture in Campania”;
VISTA l’Intesa Istituzionale di Programma tra il Governo e la Regione Campania, approvata dal CIPE in data 16 Febbraio 2000, che costituisce il quadro di riferimento degli atti programmazione negoziata che hanno luogo nella Regione ed è lo strumento con il quale sono stabiliti, congiuntamente tra il Governo e la Giunta della Regione, gli obiettivi da conseguire per i quali è indispensabile l’azione congiunta degli organismi predetti;
CONSIDERATO che la suddetta Intesa Istituzionale di Programma ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune, da attuarsi prioritariamente attraverso la stipulazione di Accordi di Programma Quadro e ha dettato i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione degli accordi stessi;
VISTA la delibera CIPE 21 marzo 1997 concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1 sull’Intesa Istituzionale di Programma nel quale, alla lettera b), è previsto che gli accordi di programma quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti subregionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge n.662/1996;
VISTA la delibera CIPE del 15 febbraio 2000, n. 12 che prevede l’approfondimento delle problematiche connesse all’adozione del codice identificativo degli investimenti pubblici e la formulazione di una proposta operativa;
VISTA la delibera CIPE n. 44 del 25 maggio 2000 “Accordi di programma quadro. Gestione degli interventi tramite applicazione informatica”;
VISTA la delibera CIPE n. 76 del 2 agosto 2002, concernente “Accordi di programma quadro. Modifica scheda-intervento di cui alla Delibera n. 36 del 2002 ed approvazione schede di riferimento per le procedure di monitoraggio”;
VISTA la delibera CIPE n. 143 del 27 dicembre 2002, concernente “Sistema Per l’attribuzione del Codice Unico di Progetto di Investimento Pubblico (CUP);
VISTA la Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota n. 0032538 del 9 ottobre 2003;
VISTA la delibera CIPE del 22 marzo 2006 n. 14 avente ad oggetto la “Programmazione delle risorse del fondo per le aree sottoutilizzate mediante le intese istituzionali di programma e gli accordi di programma quadro”;
CONSIDERATO che alla realizzazione degli interventi individuati dal presente Accordo concorrono al finanziamento lo Stato, la Regione e i soggetti privati nelle misure descritte in dettaglio negli Allegati del predetto Accordo: Relazione Tecnica (Allegato 1) e schede Attività intervento (Allegato 2);
VISTA la delibera CIPE n. 35 del 27 maggio 2005, “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – rifinanziamento legge 208/1998 per il triennio 2005/2008 (legge finanziaria 2005)”, che assegna alla Regione Campania la quota di 574,30 milioni di euro al netto delle risorse premiali, da utilizzare per il finanziamento di interventi infrastrutturali materiali ed immateriali da ricomprendere nell’ambito dell’Intesa e dei relativi Accordi di Programma Quadro;
VISTA la delibera CIPE n. 3 del 22 marzo 2006 avente ad oggetto “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – rifinanziamento legge 208/1998 periodo 2006-2009 (Legge Finanziaria 2006)”, che destina alla Regione Campania complessivamente 584,10 milioni di euro, al netto delle risorse premiali, da utilizzare per il finanziamento di interventi infrastrutturali materiali ed immateriali da ricomprendere nell’ambito dell’Intesa e dei relativi Accordi di Programma Quadro;
VISTO che le predette Delibere CIPE nn. 35/05 e 3/06 prevedono che, nell’ambito della quota destinata ai Programmi regionali, possano essere ricomprese azioni di sistema per una quota massima pari allo 0,65% delle risorse per le aree sottoutilizzate, ripartite a favore di ciascuna Regione e Provincia autonoma, da utilizzare in APQ;
VISTO, in particolare, che la quota dello 0,65% delle risorse poste a finanziamento dei programmi regionali, di cui al precedente capoverso, è destinabile al finanziamento di azioni di carattere innovativo finalizzate ad un efficace raggiungimento degli obiettivi degli APQ medesimi e di attività preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo del medesimo strumento di programmazione;
TENUTO CONTO, altresì, che il punto 5.1 della summenzionata Delibera CIPE 14/06 dispone che le risorse assegnate con le predette Delibere CIPE 35/05 e 3/06 non impegnate entro il 31 dicembre del terzo anno successivo alla pubblicazione della Delibera CIPE di riferimento, saranno riprogrammate dal CIPE secondo le procedure contabili previste dall’art.5, comma 3, della legge n.144/1999;
VISTO il documento di Programmazione Strategica e Riparto Settoriale Programmatico 2005-2008 della Regione Campania, approvato con deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 1243 del 30/09/2005, con il quale veniva destinato lo 0,65 %, delle risorse ad essa assegnate, per azioni di sistema ovvero al finanziamento di azioni di carattere innovativo finalizzate all’efficace raggiungimento degli obiettivi degli APQ e di attività preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo;
VISTO il documento di Programmazione Strategica e Riparto Settoriale Programmatico 2006-2009 della Regione Campania, approvato con deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 1999 del 30/11/2006 con il quale veniva destinato lo 0,50 %, delle risorse ad essa assegnate, per azioni di sistema ovvero al finanziamento di azioni di carattere innovativo finalizzate all’efficace raggiungimento degli obiettivi degli APQ e di attività preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo;
VISTA pertanto la dotazione finanziaria complessiva per azioni di sistema ovvero per azioni di carattere innovativo finalizzate all’efficace raggiungimento degli obiettivi degli APQ e di attività preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo, pari a € 6.403.407,80, rese disponibili dalle fonti:
- legge 30 giugno 1998, n.208 : Delibera CIPE 35/2005 – punto 4.5 - € 3.482.919,32
- legge 30 giugno 1998, n.208 : Delibera CIPE 3/2006 – punto 3.5 - € 2.920.488,48
VISTO il Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013, approvato con la delibera CIPE del 22 dicembre 2006 n. 174, così come modificato a seguito dell’interlocuzione informale e formale con la Commissione Europea;
VISTA la delibera CIPE del 21 dicembre 2007 di “Attuazione del Quadro Strategico Nazionale”;
CONSIDERATO che gli interventi previsti nel presente accordo rientrano nel regime della programmazione unitaria del QSN secondo i criteri e i limiti previsti dalla citata delibera CIPE del 21 dicembre 2007;
VISTA la Delibera di Giunta della Regione Campania n. 1243 del 30/09/2005, avente ad oggetto: “Risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate. Rifinanziamento legge 208/1998, periodo 2005-2008 (legge finanziaria 2005);
VISTA la Delibera di Giunta della Regione Campania n. 1999 del 30/11/2006, con la quale sono stati definiti gli indirizzi strategici e il riparto settoriale delle risorse FAS 2006-2009, destinate alla Regione Campania con Delibera CIPE 3/06, coerentemente al principio dell’unitarietà nella programmazione delle risorse aggiuntive nazionali e comunitarie, e al perseguimento della massima coerenza e continuità tra la programmazione FAS 2006-2009 e la programmazione delle politiche di coesione 2007-2013;
VISTA la Delibera di Giunta della Regione Campania n. 1042 del 1°/08/2006 di approvazione del “Documento Strategico Regionale per la politica di coesione 2007-2013”, che stabilisce le scelte strategiche, gli obiettivi specifici e le condizioni ineludibili del ciclo di programmazione 2007-2013;
VISTA la Delibera di Giunta Regionale n. 453 del 16/3/07 “Approvazione delle proposte di Programmi Operativi FSE e FESR per l’attuazione delle Politiche Regionali di Coesione 2007/2013 e del Programma di Sviluppo Rurale della Campania 2007/2013 relativo al FEASR”;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale della Campania n. 882 del 22 maggio 2007 con la quale si approvava la proposta di Quadro strategico degli Accordi di Programma Quadro, tra i quali l’APQ “Azioni di Sistema” avente la “finalità di costruire e rafforzare i dispositivi regionali di coordinamento, organizzativi e procedurali, di rafforzare le competenze regionali e territoriali necessari alla programmazione unitaria, alla attuazione e al monitoraggio, di orientare il quadro normativo regionale coerentemente con le esigenze delle politiche di sviluppo, di riordinare e rafforzare il partenariato istituzionale, economico e sociale”;
VISTA la Decisione C(2007) n. 4265 dell’11 settembre 2007, con cui la Commissione UE ha approvato il Programma Operativo XXXX 0000-0000 della Regione Campania;
VISTA la Decisione C(2007) n. 5478 del 7 novembre 2007, con cui la Commissione UE ha approvato il Programma Operativo FSE 2007-2013 della Regione Campania;
VISTA la Delibera n. 1921 del 9 novembre 2007, con cui la Giunta della Regione Campania ha preso atto della Decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma Operativo Regionale Campania XXXX 0000-0000;
VISTA la nota trasmessa dalla Regione Campania Soggetti sottoscrittori degli Accordi di Programma Quadro, avente ad oggetto per ogni Accordo o Atto Integrativo la proposta di “Quadro strategico dell’APQ”, in ottemperanza al punto 2.4.4 della menzionata delibera CIPE 14/06;
CONSIDERATA la nota n. 12626 del 31 maggio 2007, trasmessa dal Servizio per le Politiche di Sviluppo territoriale e le Intese ed avente ad oggetto la condivisione del “Quadro strategico dell’APQ” tra le Amministrazioni e gli Enti coinvolti nel processo negoziale il cui percorso è definito al punto 2 della menzionata Delibera CIPE 14/06;
PRESO ATTO della relazione redatta dal NVVIP della Regione Campania relativamente alla coerenza programmatica, alla fattibilità e alla sostenibilità degli interventi proposti dalla Regione Campania a valere sulle Delibere CIPE nn. 35/05 e 3/06 ed attivati nel presente Atto Integrativo, in ottemperanza al punto 2.5.1 punto a) della stessa Delibera CIPE 14/06, trasmessa con nota n. 206/08 del 3 marzo 2008;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 524 del 28/03/2008, con la quale venivano approvati lo schema dell’Accordo di Programma Quadro “Azioni di Sistema” e la relativa relazione tecnica;
IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO,
la Regione Campania stipulano il seguente
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
“AZIONI DI SISTEMA”
Articolo 1
Recepimento delle premesse
1. Le premesse di cui sopra e gli allegati formano parte integrante e sostanziale del presente Accordo di Programma Quadro “Azioni di Sistema” (di seguito indicato Accordo);
Articolo 2
Finalità e Obiettivi
1. Il presente Accordo è volto all’attuazione di azioni di sistema e di azioni di carattere innovativo per il rafforzamento della governance regionale, della capacity building delle amministrazioni regionali e locali, del partenariato socio economico ed infine per l’intensificazione della comunicazione istituzionale. Tali azioni sono, in coerenza con le disposizioni delle Delibere CIPE menzionate in premessa, finalizzate all’efficace raggiungimento degli obiettivi degli APQ e degli obiettivi strategici dei programmi di coesione, nonché all’attivazione di attività preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo della programmazione, dell’attuazione e del monitoraggio dei programmi di sviluppo regionale per il periodo 2007-2013;
2. In coerenza con i citati documenti strategici di programmazione comunitaria, nazionale e regionale, gli interventi sono così sintetizzati:
− Interventi per la definizione e attuazione del Documento Unitario di Programmazione e del Piano d’Azione per gli obiettivi di servizio;
− Sostegno alla realizzazione dei progetti di innovazione normativa, semplificazione amministrativa e riorganizzazione interna, monitoraggio e direzione delle attività strategiche per conto della Presidenza e della Giunta regionale;
− Analisi dell’evoluzione del sistema dei servizi e della qualità della vita nelle aree urbane;
− Supporto per la costituzione di una short list di giovani esperti nelle politiche comunitarie di sviluppo 2007-2013: prima fase del progetto “100 giovani per l’Europa”
− Azione per la valorizzazione di proposte progettuali innovative: concorso di idee “EU-GENIO, talenti per l’Europa”
3. Tali obiettivi sono dettagliatamente illustrati nella Relazione Tecnica (Allegato 1) e nelle schede Attività/intervento (Allegato 2), quali parti integrante del presente Accordo;
Articolo 3
Interventi in attuazione
1. Le finalità di cui all’art. 2 sono perseguite mediante la realizzazione di un programma attuativo di n. 5 interventi, dei quali il primo articolato in 5 linee di azione azioni, dettagliatamente descritti nelle schede-intervento di cui alla delibera CIPE n.76/02 inserite nella Relazione Tecnica;
2. La successiva tavola 1 elenca gli interventi attivati dal presente Accordo;
Tavola 1 – Elenco Interventi
N° | INTERVENTI | AZIONI | RISORSE |
1 | Definizione di un modello organizzativo sperimentale di governance della programmazione regionale unitaria 2007 – 2013 | Attività di supporto per la definizione e l’attuazione del Documento Unitario di Programmazione e del Piano d’Azione per gli obiettivi di servizio e per la progettazione del sistema premiale e sanzionatorio. | € 3.182.919,32 |
Azione di Supporto per la Realizzazione di un sistema integrato di lettura e monitoraggio degli obiettivi programmatici (Cruscotto Direzionale per la programmazione unitaria) | |||
Supporto alla predisposizione della regolamentazione dei meccanismi di partenariato e al funzionamento dei tavoli di partenariato | |||
Supporto per la programmazione strategica e operativa FAS e assistenza tecnica per la programmazione locale e la progettazione esecutiva. | |||
Azione Trasversale di Supporto per lo Sviluppo Organizzativo e azioni di miglioramento continuo. | |||
2 | Azione di sostegno alla realizzazione dei progetti di innovazione normativa, semplificazione amministrativa e riorganizzazione interna, monitoraggio e direzione delle attività strategiche per conto della Presidenza e della Giunta regionale. | € 581.717,48 | |
3 | Definizione e sperimentazione di modelli di intervento per la sicurezza e per i servizi alla persona nelle aree urbane per l’aumento della qualità della vita. | € 300.000,00 | |
4 | Prima fase del progetto “100 giovani per l’Europa” | € 1.838.771,00 | |
5 | Concorso di idee “EU-GENIO, talenti per l’Europa” | € 500.000,00 | |
TOTALE | € 6.403.407,80 |
3. La Regione Campania, che ha individuato, nel rispetto della normativa vigente comunitaria e nazionale, i soggetti attuatori dei suddetti interventi, assicura la conformità delle procedure di affidamento adottate alla normativa vigente in materia di appalti pubblici;
4. Per le linee di azione aventi ad oggetto attività di studio, analisi e/o ricerca, ovvero consulenze da affidare a soggetti estranei all’Amministrazione regionale, la Regione Campania garantisce che il ricorso a tali figure, da individuare mediante una procedura comparativa pubblica di selezione, è adeguatamente motivato e risponde all’esigenza straordinaria o urgente di avvalersi di alte professionalità non presenti nei ruoli delle medesima Amministrazione regionale;
5. Per le linee di azione aventi, altresì, ad oggetto attività di ricerca, di analisi, di studio e/o attivazione di gruppi di lavoro inter-disciplinari, il Soggetto responsabile dell’Accordo, di cui al successivo articolo 6, coordina e governa l’elaborazione di una relazione scritta finale da richiedere ai singoli Soggetti Attuatori, nella quale dovranno essere illustrati i risultati dello studio commissionato e/o delle attività condotte, unitamente alle soluzioni individuate e proposte al termine degli stessi.
6. I contenuti delle relazioni di cui ai precedenti commi dovranno essere, inoltre, sintetizzati nei Rapporti di monitoraggio, di cui ai successivi articoli.
Articolo 4
Risorse finanziarie disponibili e destinazione
1. Il quadro complessivo delle risorse finanziarie per l’attuazione del presente Accordo, ammonta ad un totale di € 6.403.407,80, come descritto nella successiva tavola 2 ed adeguatamente dettagliato nelle schede intervento redatte ai sensi della Delibera CIPE n.76/02.
Tavola 2 – Quadro finanziario | |
FONTI DI FINANZIAMENTO | IMPORTI |
Delibera CIPE 35/2005 – punto 4.5 | € 3.482.919,32 |
Delibera CIPE 3/2006 – punto 3.5 | € 2.920.488,48 |
TOTALE | € 6.403.407,80 |
2. L’attribuzione e la disponibilità delle risorse a valere sulle delibere CIPE n. 35/05 e n. 3/06 è vincolata al rispetto dei criteri delineati, rispettivamente, al punto 7 della delibera CIPE n. 35/05 e al punto 6 della delibera CIPE n. 3/06, oltre che al punto 5 della delibera CIPE n. 14/06.
3. In attuazione della Delibera CIPE 14/06 e della Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro richiamata in premessa, i trasferimenti delle risorse di cui al precedente comma 1, fatta eccezione per le attribuzioni previste a titolo di anticipazione, sono condizionati al corretto inserimento e aggiornamento dei dati di monitoraggio.
4. In particolare, la procedura per il trasferimento delle risorse finanziarie di cui al precedente comma 1 sarà avviata dalla competente Direzione per le Politiche di Sviluppo
Territoriale e le Intese del Ministero dello Sviluppo Economico, nei limiti delle assegnazioni di competenza e subordinatamente alle disponibilità di cassa, coerentemente con quanto stabilito al punto 4 della Deliberazione CIPE 14/2006, con le seguenti modalità:
a. il 20% del finanziamento entro 60 giorni dalla stipula dell’APQ a titolo di anticipazione;
b. il restante 80% in proporzione allo stato di avanzamento degli interventi e sulla base del valore delle opere realizzate, come risultanti dai dati di monitoraggio semestrale dell’Applicativo Intese del Ministero dello Sviluppo Economico.
5. L’Amministrazione destinataria delle suddette risorse si impegna a fornire tempestivamente al soggetto responsabile ed ai soggetti firmatari dell’accordo ogni utile notizia circa gli adempimenti di cui alla citata Delibera. Il soggetto responsabile dell’accordo fornirà, in sede di monitoraggio semestrale, le informazioni necessarie per quantificare progressivamente l’ammontare delle risorse oggetto di obbligazioni giuridicamente vincolanti dei beneficiari finali;
6. Nel caso in cui, per ragioni sopravvenute, uno o più degli interventi previsti dal presente accordo siano annullati o siano reputati non più realizzabili, si applicano le disposizioni concernenti la riprogrammazione, revoca e/o rimodulazione degli interventi contenute nella citata Intesa Istituzionale di Programma, così come novellata dalla citata deliberazione del CIPE n. 14/06;
7. Le economie a valere sulle risorse di cui al presente articolo 4 , ai sensi della vigente normativa, derivanti dall’attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo e/o da procedure di annullamento di cui al precedente comma, opportunamente accertate dal Soggetto responsabile dell’accordo in sede di monitoraggio semestrale, confluiscono su di un fondo regionale e alla loro riprogrammazione si provvede, su proposta del responsabile dell’APQ, per concorde volontà dei soggetti sottoscrittori in conformità alla procedura di riprogrammazione prevista dalla citata Intesa Istituzionale di Programma, così come novellate dalla delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14 e dalla deliberazione del CIPE del 21 dicembre 2007;
8. La gestione finanziaria degli interventi può attuarsi secondo le procedure e le modalità previste dall’articolo 8 del D.P.R 20 aprile 1994, n. 367, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 662, articolo 2, comma 203, lettera b), ultimo periodo, aggiunto con l’articolo. 15, comma 4, del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61.
9. In attuazione di quanto previsto dalla Delibera CIPE 143/2002, la Regione Campania condiziona l’effettiva erogazione del finanziamento alle stazioni appaltanti e/o soggetti aggiudicatori degli interventi oggetto del presente Accordo alla comunicazione ed all’inserimento al primo monitoraggio utile del CUP nelle relative schede intervento di cui alla Delibera CIPE 76/2002;
Articolo 5
Impegni dei Soggetti Sottoscrittori dell’Accordo
1. Ciascun soggetto sottoscrittore si impegna, nello svolgimento dell'attività di propria competenza:
a. a fornire al Xxxxxxxx responsabile dell’Accordo tutte le informazioni in proprio possesso necessarie per l’adeguato e tempestivo svolgimento delle attività pianificate
nel presente Accordo ed in particolare per l’espletamento delle funzioni di monitoraggio dell’attuazione;
b. a rispettare i termini concordati e indicati nelle schede di intervento di cui alle delibera CIPE 76/2002 e riportate nell’Allegato 2 del presente Accordo;
c. ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell'attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
d. ad attivare e utilizzare appieno ed in tempi rapidi, coerentemente con quanto disposto nei precedenti articoli, tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
e. a procedere, con periodicità semestrale, alla verifica dello stato di attuazione dell’Accordo sulla base dei contenuti delle Relazioni di monitoraggio di cui al successivo articolo 6, trasmesse alla Direzione per le Politiche di Sviluppo territoriale e le Intese Istituzionali di Programma, al termine delle procedure di monitoraggio indicate nella Circolare richiamata nelle premesse e, se necessario, a proporre gli eventuali aggiornamenti e correttivi al Soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo;
f. a rimuovere ogni ostacolo procedurale ad esso imputabile in ogni fase procedimentale di realizzazione degli interventi e di attuazione degli impegni assunti, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza l'intervento sostitutivo del responsabile dell’attuazione del presente Accordo.
Articolo 6
Soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo, le Parti individuano, quale soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo, il coordinatore dell’Area Generale di Coordinamento 03 - Pianificazione, Piani e Programmi
2. Il soggetto responsabile ha il compito di:
a. rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori;
b. coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi ricadenti nell’Accordo, attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
c. promuovere, in via autonoma o su richiesta dei responsabili dei singoli interventi, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni da parte dei soggetti sottoscrittori anche attraverso la convocazione di singoli soggetti sottoscrittori;
d. nel corso dell’istruttoria dell’accordo e nei monitoraggi semestrali, da effettuarsi secondo le modalità indicate nella Circolare sul monitoraggio degli APQ citata in premessa e la Delibera CIPE 14/06, coordinare la raccolta dei dati effettuata dai Responsabili di intervento e verificare la completezza e la coerenza dei dati delle schede intervento, così come l’assenza per le stesse di codici di errore nell’applicativo informatico per il monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro (di seguito denominato “Applicativo Intese”) del Ministero dello Sviluppo Economico;
e. nel corso dei monitoraggi semestrali, ed in particolare nella iniziale fase di aggiornamento delle schede intervento, comunicare al Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione per le politiche di sviluppo territoriale, la lista degli interventi per i quali siano intervenute modifiche rispetto all’ultima versione monitorata, come indicato al par. 4.2 della Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, modifiche da illustrare in dettaglio all’interno del relativo rapporto di monitoraggio;
f. nel corso dei monitoraggi semestrali, assicurare il completo inserimento dei dati delle schede-intervento rispettivamente entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno;
g. inviare alla Direzione per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese entro il 28 febbraio e il 30 settembre di ogni anno, a partire dal primo semestre successivo alla stipula dell’APQ, il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’APQ, redatto ai sensi della delibera CIPE 76/2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa e dalla Delibera CIPE 14/06;
x. xxxxxxxx sullo stato di attuazione dell’Accordo, predisponendo il monitoraggio degli interventi sulla base delle informazioni assunte dal responsabile dei singoli interventi, indicato nel successivo art. 7;
i. assegnare, in caso di ritardo, inerzia o inadempienza, al soggetto che ne è responsabile, un congruo termine per provvedere; segnalare, decorso inutilmente il predetto termine, l’inadempienza al Tavolo dei Sottoscrittori, che provvede con le modalità previste dall’Intesa Istituzionale di Programma, così come modificate dalla deliberazione del CIPE n. 14/06;
j. esercitare, avvalendosi dei servizi e delle strutture organizzative dell’Amministrazione procedente, ovvero di altre Amministrazioni pubbliche, e su conforme decisione del Comitato dell’Intesa paritetico di cui alla delibera CIPE n. 14/06, i poteri sostitutivi necessari alla esecuzione degli interventi;
x. xxxxxxxxxx, mediante attività di conciliazione, a dirimere tutte le controversie che insorgono tra i soggetti partecipanti all’Accordo; nel caso di mancata composizione, le controversie sono definite secondo le modalità di cui al successivo articolo 10 del presente Accordo.
Articolo 7
Responsabili della realizzazione degli interventi
1. Per ogni intervento viene indicato nell’apposita scheda intervento (Allegato 2) il “Responsabile di intervento”.
2. Il responsabile della realizzazione degli interventi svolge i seguenti compiti:
a) pianifica il processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e delle criticità;
b) organizza, dirige, valuta e controlla l’attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) controlla costantemente il processo di attuazione dell’intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell’intervento nei tempi previsti e segnalando al soggetto responsabile dell’Accordo gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico-amministrativi che ne dilazionano e/o ne impediscono l’attuazione, nonché ogni altra informazione richiesta;
d) raccoglie ed immette nell’Applicativo Intese, nel rispetto delle scadenze di monitoraggio del 31 luglio e del 31 gennaio di ciascun anno, i dati delle schede intervento e ne risponde della loro veridicità;
e) verifica la veridicità delle informazioni contenute nelle singole schede intervento e l’attuazione degli impegni assunti, cosi come pone in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell’intervento nei tempi previsti;
f) trasmette al responsabile dell’APQ, in concomitanza con le scadenze dei monitoraggi semestrali, la scheda intervento unitamente ad una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti, le azioni di verifica svolte, l’indicazione di ogni eventuale ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e la proposta delle relative azioni correttive, nonché ogni altra informazione richiesta dal Responsabile dell’APQ.
Articolo 8
Procedimenti di conciliazione o definizione dei conflitti
1. In caso di insorgenza di conflitti, tra due o più dei soggetti partecipanti all’Accordo sottoscritto, in merito alla interpretazione ed attuazione dello stesso, il Tavolo dei Sottoscrittori su segnalazione del Responsabile dell’Accordo quadro o su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia o anche d’ufficio, convoca le parti in conflitto per l’esperimento di un tentativo di conciliazione;
2. Qualora in tale sede si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all’osservanza dell’accordo raggiunto;
3. Qualora, invece, le controversie permangano, il Tavolo dei sottoscrittori rimette la questione al Comitato dell’Intesa paritetico.
Articolo 9
Inerzie, ritardi e inadempienze
1. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono, agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento;
2. Nel caso di ritardi, inerzie o inadempimenti, il Xxxxxxxx responsabile dell’Accordo invita il Soggetto sottoscrittore, al quale il ritardo, l’inerzia o l’inadempimento sono imputabili, ad assicurare che la struttura da esso dipendente adempia entro un termine prefissato,
3. Il soggetto cui è imputabile il ritardo, l’inerzia o l’inadempimento è tenuto a far conoscere entro il termine prefissato, al Soggetto responsabile dell’Accordo, le iniziative assunte e i risultati conseguiti,
4. In caso di ulteriore inottemperanza o di mancato adeguamento alle modalità operative prescritte, il Soggetto responsabile dell’Accordo, ai sensi della delibera CIPE n. 14 del 2006, segnala l’inadempienza al Tavolo dei Sottoscrittori che, per i problemi non risolti, rimette la decisione al Comitato dell’Intesa paritetico.
Articolo 10
Disposizioni generali
1. Il presente Accordo di Programma Quadro è vincolante per tutti i Soggetti Sottoscrittori.
2. Previa approvazione del Tavolo dei Sottoscrittori, possono aderire all’Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE n. 29 del 21 marzo 1997, la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dal presente accordo. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale.
3. L’accordo ha durata fino al completamento degli interventi, è prorogabile e può essere modificato o integrato per concorde volontà dei partecipanti in conformità ai principi di verifica e aggiornamento dell’Intesa di cui all’articolo 9 della stessa Intesa, previa approvazione da parte del Comitato Intesa Paritetico.
4. Qualora l’inadempimento di una o più delle parti sottoscrittrici comprometta l’attuazione di un intervento previsto nell’Accordo, sono a carico del soggetto inadempiente le spese sostenute dalle altre parti per studi, piani, progetti e attività poste in essere al fine esclusivo di mantenere gli impegni assunti con l’Accordo stesso.
5. Alla scadenza dell’Accordo o allorquando se ne presenti la necessità, il Tavolo dei Sottoscrittori su segnalazione del soggetto responsabile dell’Accordo, è incaricato della risoluzione delle eventuali incombenze derivanti dalla sussistenza di rapporti pendenti e di attività non ultimate.
Roma, febbraio 2008
PER IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Il Direttore della Direzione Generale delle Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese Istituzionali di Programma
Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxxxx De Xxxxxx
………………………………………………………………
PER LA REGIONE CAMPANIA
Il Coordinatore dell’Area Generale di Coordinamento Programmazione, Piani e Programmi Dott. Xxxxx X’Xxxxxxx
………………………………………………………………