FILIERA
Sommario
NEWSLETTER FINCO N. 05/2018
• CONTRATTI NAZIONALI E LAVORO: POSIZIONE FINCO
• ALITALIA - FACILI PROFETI
• OCSE: ITALIA TERZA PER CUNEO FISCALE
• STAMPA: 62,4 MILIONI DI EURO AI GIORNALI
•CONVEGNO E ASSEMBLEA ACCREDIA - ROMA 9.5.2018
• XXXXXX XXXXX - ROMA 29.5.2018
• INCONTRO FINCO- INARCASSA
FILIERA
FINCO GRANDI RISCHI
• INCONTRO AGENZIA DELLE ENTRATE /FINCO
FILIERA
MOBILITA’ E SICUREZZA STRADALE
•SMART ROAD, IL NUOVO DECRETO
FILIERA RINNOVABILI
• TAVOLO TECNICO EFFICIENZE ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI NEL SETTORE
RESIDENZIALE
NOTIZIE DAGLI ASSOCIATI
•ANFUS, SICI SRL ED M3S ADERISCONO A FINCO
L’APPROFONDIMENTO
•CODICE DEGLI APPALTI : POSIZIONE FINCO SU ITALIASETTEOGGI
• PRONTO L’AUMENTO AI BUROCRATI
N.B. PRIVACY : RICHIESTA DI CONSENSO
•VICENDA DI ITALO
•28 ORE SETTIMANALI? TENDENZA INEVITABILE?
•MADE IN ITALY E REGIONI
• AUTOSTRADE ED EUROCRATI?
•TETTO STIPENDI D’ORO SALTATO
• POVERA SCUOLA ITALIANA
• SOLUZIONE IRRAGIONEVOLE PER GLI ITALIANI
•APPELLO AL NUOVO GOVERNO SUI TEMPI DI PAGAMENTO
•IL SOLE 24 ORE
Notizie dall’UNI
RUBRICA UNI: DA QUESTO NUMERO LA RUBRICA “NOTIZIE DALL’UNI” E’ SPOSTATA
NEL SITO FINCO (XXX.XXXXXXXX.XXX)
Citati in questo numero
(VEDI ULTIMA PAGINA)
CONTRATTI NAZIONALI E MUTAMENTI NEL MONDO DEL LAVORO - ACCORDO SUL LAVORO CONFINDUSTRIA/ SINDACATI
A Xxxxx sembra un accordo che, accanto ad alcuni aspetti positivi, ne ha altri assai negativi. In particolare:
1. Potenzia di fatto il livello centrale continuando ad allontanare quello della dimensione territoriale ed aziendale e la contrattazione di secondo livello; interpretazioni diverse non colgono questa oggettiva conseguenza. La situazione di Milano non è paragonabile, neanche sotto l’aspetto del costo della vita, a quella di Cosenza o Caltanissetta. Per le aziende specialistiche e super specialistiche questo livellamento è particolarmente negativo, senza contare le rilevanti trasformazioni che caratterizzeranno il mercato del lavoro nel prossimo futuro con la diminuzione “naturale” del tempo indeterminato e l’ aumento dello “smart working”. Assolutamente inaccettabile, e financo in potenza incostituzionale, è poi ragio- nare - come alcuni stanno facendo - sul fatto che le agevolazioni e gli sgravi fiscali, previdenziali e di altro genere, possano essere a favore solo delle imprese che applicano i contratti “di riferimento”, ma- gari “maggiormente rappresentativi”, cioè sempre quelli firmati dalle suddette organizzazioni. In so- stanza alcune parti sindacali e datoriali non possono impegnare “erga omnes”, ma al massimo i loro associati e non certamente le istituzioni e la generalità delle aziende e dei lavoratori salvo non voler artificiosamente comprimere la libertà di scelta nelle relazioni industriali.
2. L’enfasi che viene posta sui contratti supposti in “dumping” evidenzia come problematica assoluta- mente prevalente quella della scelta contrattuale, che per essere “accettabile” deve essere ricondotta sotto l’egida delle organizzazioni dei suddetti firmatari, che evidentemente ritengono non soddisfacen- te firmare “solo” - per quanto attiene il mondo industriale, che qui interessa - 60 degli 860 contratti depositati al Cnel. Peraltro, il numero di 860 sbandierato come esempio di perniciosa polverizzazione, a ben guardare non è poi così ampio se consideriamo che in Italia ci sono 17 milioni di lavoratori dipen- denti: vorrebbe dire, tra artigianato, industria, servizi, commercio, turismo, trasporti, agricoltura, etc…, un contratto ogni 190.000 persone in media. E a questo proposito il Cnel, costituito e blindato dalle stesse Organizzazioni, non appare certo idoneo come sede terza per “certificare” i Ccnl.
Tale enfasi andrebbe invece posta sulla qualità dei singoli contratti e, non ultimo, sulle occasioni di lavo- ro che proprio dalla rigidità di tale impostazione non vengono facilitate.
Intendiamoci, ci deve essere un quadro di riferimento (e in proposito abbiamo nel nostro Paese anche abbondante normativa giuslavoristica, previdenziale, di sicurezza del lavoro, etc…) ma non dimentichia- moci che nel Sud Italia - che è il vero problema del nostro Paese – passare da intere zone marcatamen- te a nero a una regolamentazione da antica civiltà industriale e operaia non è cosa semplice. E non dimentichiamo neanche che tuttora, in Italia, ci sono migliaia di aziende che, pur avendo un corretto rapporto con i propri collaboratori, non applicano alcun contratto collettivo di lavoro riconducibile alle suddette organizzazioni (piccole aziende nella maggior parte, non si pensi alla sola Fiat). Né può essere invocata come motivazione il contenimento delle agitazioni nei trasporti pubblici locali che tutt’altre problematiche comporta e le cui controparti danneggiate sono ormai, e stabilmente, i cittadini/ contribuenti e non certo i datori di lavoro.
3. In ogni caso per chi voglia far assurgere la contrattazione a norma e voglia assumere un ruolo di fatto istituzionale (e di occupazione di tutte le sedi rappresentative del mondo del lavoro - si veda ad esem- pio la non giustificabile pressoché esclusiva presenza nei Comitati di Vigilanza di Inps ed Inail e nel cita- to Cnel), dovrebbe essere obbligatoria la massima trasparenza organizzativa e di bilancio che, per quan- to riguarda i sindacati non è, pur in presenza di finanziamenti di fatto pubblici. La politica si è ben guar- data sinora dal varare una norma che disciplinasse la registrazione dei sindacati, vincolandoli alla neces- saria trasparenza, con la motivazione (scusa) di violarne l’autonomia organizzativa (!).
4. Più in particolare, per quanto riguarda il settore delle costruzioni, verrebbe da dire che talune preoc- cupazioni sono più volte alla difesa di determinati sistemi contributivi e del farraginoso sistema di bila- teralità. E’ noto ad esempio il peso dei fondi che dalle Casse Edili ricevono le Associazioni dei costruttori e i Sindacati di settore. E sotto questo profilo si potrebbe forse approfondire meglio il concetto di dum- ping…*
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…SEGUE
Recriminare poi sul fatto - come talvolta avviene - che ci siano, nell'ambito delle costruzioni e del cantiere, maestranze con il contratto metalmeccanico o di altre specifiche attività è fuori dal mon- do, tenuto conto, solo per fare due esempi, che tutta la carpenteria e l'installazione tecnologica di impianti certamente fanno parte del settore delle costruzioni come anche , ad esempio, le attività di restauro.
Si continua a voler far passare l'equazione "edilizia = costruzioni", mentre la prima è solo una parte, pur fondamentale, delle seconde. In definitiva questa reiterata presa di posizione - e richiesta di intervento normativo ingabbiante - ha carattere più corporativo che oggettivo.
ALITALIA, FACILI PROFETI
Purtroppo siamo stati facili profeti. La proroga è bella e fatta. Lo scrivevamo sul numero della new- sletter dell’aprile dello scorso anno (vedi di seguito).
“Oltre ad essere un pozzo senza fondo popolato da persone che pensano ancora di essere nel 1980 e di poter continuare a “mungere la vacca statale”, cioè i soldi di altri a loro favore, la Compagnia sta diventando un esempio paradigmatico in negativo dell’Italia. La domanda è: come può una pic- cola impresa e chi la guida pensare di essere in un mercato non diciamo giusto ma corretto ed equili- brato guardando alla vicenda Alitalia?
I ministri smettano di occuparsene, di fare vertici e controvertici, e si dedichino alle piccole aziende, i cui titolari e dipendenti sono evidentemente figli di un dio minore.
All’indomani dell’esito suicida (o forse no dal loro punto di vista perché sinora sono rimasti a casa con l’80% di stipendio senza lavorare e magari facendo qualcosa in nero) del referendum - già di per sé oltraggioso per i cittadini italiani dal momento che si è dato voce solo ad una minoranza di essi per decidere sul futuro di un’azienda che interessa ed è stata tenuta in vita dalla totalità dei cittadi- ni, sia come fruitori del servizio che come contribuenti/azionisti “ripiananti”- l’Alitalia è, e deve esse- re, un problema degli Amministratori e del Tribunale.
Il Ministro dei Trasporti e quello dello Sviluppo Economico (qui di sviluppo non c’è nulla…) per il futu- ro semplicemente non se ne occupino più, salvo garantire i pochi mesi ponte per salvaguardare viag- giatori e creditori (il prestito è già diventato di 600 milioni). E’ una questione ormai di ordine pubbli- co.
Ed anche i sindacati, tutti, non solo quelli impresentabili di base ma anche i confederali, hanno colpe pesantissime perché non basta un singolo atteggiamento di ragionevolezza in trent’anni (basta dare un’occhiata alle pensioni Alitalia, a viaggi gratis, alle incredibili spese per ammortizzatori sociali, etc…) per dimenticare i danni fatti (atteggiamento di ragionevolezza comunque subito smentito dalla irricevibile proposta della Xxxxxxx di porre il tutto a carico della Cassa Depositi e Prestiti che è alimentata, non dimentichiamolo, dai risparmi postali degli Italiani, quindi, ancora una volta, a cari- co dei contribuenti e dalla altrettanto non condivisibile ipotesi della UIL di fare entrare in gioco FS!).
I dipendenti di Alitalia quanto valgono di più rispetto a tutti gli ex lavoratori di piccole e medie im- prese che hanno perso il lavoro negli ultimi tempi? (Il dubbio sorge spontaneo visto che i lavoratori del trasporto aereo già godono di una CIGS all’80% dello stipendio e di durata settennale contro i tradizionali due anni).
Il contribuente italiano, ormai esasperato, legge ancora di qualcuno che per convenienza politica sbandiera la possibilità, per quanto categoricamente smentita – si spera – dal Ministro Xxxxxxx, di nazionalizzazioni e nuovi aiuti di stato. E che la vendita non comporti esuberi a carico del contri- buente.
Non possiamo privarci di Alitalia? Chi lo dice? Alitalia non può morire? Pan Am e Twa, ben altra co- sa, erano le più grandi compagnie del mondo e non ci sono più… Tutelare il turismo? Sciocchezze, lo si tutela fornendo servizi all’altezza sul territorio.
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...SEGUE Xxxxxxx opporsi a questo ricatto volto alla nazionalizzazione dove ancora una volta pochi fanno il danno di tanti e direzionare energie e risorse verso tessuti economici più sani ma che rischiano di estinguersi con danni ben più ingenti della scomparsa di una sola compagnia aerea. Se i miliardi impegnati in Alitalia fossero stati investiti, ad esempio, in manutenzione del nostro terri- torio, non sarebbe stato meglio?” Ma soprattutto come si può essere credibili con le migliaia di aziende che sono l’ossatura del nostro Paese, quando si consente un simile obbrobrio economico? (Da Newsletter Finco Aprile 2017) OCSE: ITALIA TERZA PER CUNEO FISCALE Dal quinto al terzo posto, superando Ungheria e Francia. Ma c'è poco da essere fieri, visto che stiamo parlando del peso delle tasse nella busta paga degli italiani, secondo il rapporto annuale dell'Ocse "Taxing wages", che mette a confronto tutti i paesi industrializzati. La pressione fiscale in Italia non accenna a diminuire: il peso di tasse e contributi sugli stipendi degli italiani è pari al 47,7%. I dati restituiscono un’analisi impietosa di quanto il sistema fiscale e previdenziale gravi sulle tasche degli italiani, con effetti devastanti non soltanto per i lavoratori ma anche per le imprese, con le con- seguenze, per quanto riguarda l’Italia, desumibili dall’interessante tabella il cui link trovate di segui- to : xxxx://xxx.xxxxxxxxxxx.xxx/xxxxx-xxxx-xxxxx.xxxx Fonte: Ocse | |
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62,4 MILIONI DI EURO AI GIORNALI
Nel 2016 i sussidi pubblici ai giornali, secondo quanto pubblicato dal Dipartimento per l’editoria del governo, è di oltre il 52% più alta rispetto al 2015.
Le somme infatti si riferiscono al 2016 poiché la procedura registra da sempre un cronico ritardo di un
paio d'anni tra periodo delle domande e pubblicazione delle liste dei beneficiari.
FILIERA EFFICIENZA ENERGETICA
Di seguito la lista con le 54 testate di imprese editrici che incassano quasi l'intera quantità dei contributi diretti erogati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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CONVEGNO ED ASSEMBLEA ACCREDIA - ROMA 9.05.2018 | |
Si è svolto il 9 maggio scorso a Roma presso la Camera di Commercio il Convegno Accredia “Dall’economia circolare al Green Public Procurement”. La certificazione a garanzia di acquisti sosteni- bili” con folta partecipazione pubblica. A seguire si sono svolti i lavori dell’Assemblea Pubblica Accredia nel corso della quale è stato riconfer- mato, tra gli altri, il Dr. Xxxxxx Xxxxxx, quale membro del Consiglio Direttivo Accredia per il prossimo triennio. Tavolo della Presidenza con il Presidente Xxxxx Il past Presidente Xxxxxxxx | |
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XXXXXX XXXXX - ROMA 29.5.2018
Si è tenuta, il 29 maggio scorso, la Giunta Finco a Roma - presso la sede di Accredia. Si è discusso e deliberato, tra gli altri, sui seguenti argomenti:
1.Elezione Collegio dei Soci Aggregati;
2.Aspetti Organizzativi: ingressi/uscite da Finco;
3.Bilancio Consuntivo 2017 e Bilancio Preventivo 2018;
4. Piano Sviluppo Finco.
Nel corso della Giunta si è commentato l’attuale momento politico.
Quello che più di ogni altra cosa preoccupa la Federazione - e l’abbiamo ripetuto più volte - è l’abnor- me debito pubblico che subirebbe un colpo letale da una abolizione o comunque “superamento” (che vuol dire?) della cosiddetta Legge Fornero che , in sostanza ,vuol dire un abbattimento dell'età pensio- nabile. Il costo di tale abbattimento sarebbe infatti altissimo - come riportano INPS e Banca d’Italia - considerato che già adesso il limite di uscita è posto a 66 anni, fissato con riferimento, cioè, a periodi in cui l'aspettativa di vita nel nostro Paese era alquanto più bassa.
Se a ciò aggiungiamo che sono sempre di meno i percepienti un reddito e coloro che nascono e vice- versa sempre di più il numero di pensionati, grazie appunto all'aumento dell'età media, avremo che sempre meno pagheranno sempre più per tutti quanti e per un periodo prolungato: ricetta sicura per il baratro, specie per le nuove generazioni sulla cui pelle hanno "normato" le precedenti.
FILIERA EFFICIENZA ENERGETICA
Quasi altrettanta preoccupazione desta il reddito di cittadinanza: bene l'inclusività sociale e l'assicura- re un tenore almeno dignitoso, male ipotizzare una prospettiva, ma diciamo pure una certezza - spe- cie in certe zone del Sud - in cui alle persone venga dato un reddito per non fare nulla (assurda poi l'ipotesi che tale diritto verrebbe meno dopo aver rifiutato ben tre proposte di lavoro). Anche sotto il profilo dell'equità sociale e della "testimonianza" sarebbe uno strumento assai negativo.
Per rimanere sugli altri cavalli di battaglia della campagna elettorale va, viceversa, vista con favore una regolamentazione rigorosa degli ingressi degli extracomunitari non derivanti da ragioni di persecuzio- ne politica o religiosa.
Infine è interessante - soprattutto se conseguisse in contemporanea anche una semplificazione del
mostruoso apparato burocratico che la caratterizza - un abbattimento della pressione fiscale attraver- so la proposta della Flax Tax. Avrebbe anch'essa, nell'immediato, un effetto negativo sulle entrate dell'Erario, ma siamo convinti che già nel medio periodo porterebbe ad un beneficio complessivo per il Paese.
E' del tutto evidente, tuttavia, che nelle attuali condizioni dell'Italia, non è pensabile neanche come ipotesi che possano essere contemporaneamente applicate tutte le misure appena delineate, in pre- senza per giunta di un cuneo fiscale che secondo i dati OCSE è del 47,7% contro una media europea del 35,9% e che è crescente.
Su questo dovremmo concentrarci e su una seria analisi operativa dei costi/benefici della cosiddetta
xxxxx xxxxxx, lasciando ad altri più esperti di determinarne la percentuale sostenibile (doppia aliquota? Tripla? Cerchiamo di non complicare anche qualcosa che dovrebbe essere semplice).
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Pagina 7 NEWSLETTER FINCO N.05/2018
INCONTRO AGENZIA DELLE ENTRATE-FINCO - ROMA 28 MARZO 2018
Si è svolto lo scorso 28 marzo un incontro tra Agenzia delle Entrate e Finco in merito al tema Sisma bonus.
Presenti per Agenzia delle Entrate le dott.sse: Xxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx, Fede- rica Xx Xxxxxxx e Xxxxxxxx Xxxxx.
Presenti per Finco: Ia Presidente, Dr.ssa Xxxxx Xxxxxx; il Direttore Generale, Dr. Xxxxxx Xxxxxx; il Presi- dente Fias, Xxxxxxx Xxxxxx; l’Arch. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx (Aises ); il Geom. Xxxxxx Xxxxx (Laboratorio Grandi Rischi) e l’Avv. Pulsoni.
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FINCO GRANDI RISCHI
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INCONTRO FINCO - INARCASSA - ROMA 15 MAGGIO 2018
Si è tenuta il 15 maggio scorso l’incontro tra Finco e Inarcassa, sul tema Sismabonus.
Tra gli altri, erano presenti da destra: Xxxxxx, Xxxx, Xxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxx, Gherardi, Xxxxxxxxxx
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SMART ROAD - LA “SMATERIALIZZAZIONE DELLE STRADE”
Il Decreto MinInfrastrutture 28/02/2018 n.70 è una norma che cambierà approccio alla mobilità, in particolare dal punto di vista infrastrutturale: una rivoluzione che viene da Bruxelles.
Il provvedimento si inscrive fra quelli volti a portare l’innovazione 4.0 nelle costruzioni e nelle infra- strutture, con, in prospettiva, un “doppio salto mortale” per queste ultime: quello di far dialogare la strada con autovetture automatiche senza guidatore.
Ma al di là di tale sperimentazione, non poi così remota, lo scopo immediato è quello di valorizzare le nostre arterie transnazionali e di rendere sistemica la gestione ed i relativi controlli, affidati in auto- matico a sensori che renderanno tutti i percorsi tracciabili.
Tutto ciò avverrà tramite un itinerario che il DM 70 indica in quattro allegati tecnici:
- allegato A che attiene al traffico e alla mobilità sulla strada che viene censita e aggregata elettroni- camente;
- allegato B che riguarda gli eventi atmosferici ed esterni e i rischi connessi, ivi compresi quelli sismici e idrogeologici;
- allegato C che si occupa della programmazione elettronica dell’intero piano;
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MOBILITA’ E SICUREZZA STRADALE
- l’allegato D che attiene alla sperimentazione della gestione della strada in tutte le sue componenti in tal maniera messe a sistema.
Una tale rivoluzione della strada per DM non si può pensare che rimanga cosa isolata, ma avrà riper- cussioni su tutto l’attuale governo della strada, a cominciare dal Codice della Strada.
Come si sa il Disegno di Legge relativo è stato travolto dalla fine della legislatura, onde si ricomincerà tutto daccapo, riprendendo le fila dal punto in cui l’iter è stato interrotto, così come avviene di solito. Ma il DM 70 cambia le carte in tavola, per cui se ne dovrà tenere conto e ripensare il provvedimento.
Anche gli appalti per i lavori stradali non potranno essere più gli stessi: le stazioni appaltanti dovran- no predisporre lavori che si rendano necessari in base alle risultanze rilevate in automatico dai moni- toraggi elettronici e gli stessi bandi dovranno prevedere una constante connessione fra lavori mate- riali e dialogare con i centri di controllo smaterializzato della strada.
Le stesse ispezioni previste per le strade transnazionali dal D.lgs. 35/11 da parte di ispettori ministe- riali dovranno inoltre prevedere il possesso di un’altra preparazione con riferimento all’elettronica nei controlli e nei monitoraggi da parte dei suddetti.
Persino l’utente della strada verrà coinvolto in questa rivoluzione e sarà costretto ad interloquire con gli stimoli comunicativi di messaggerie variabili sempre più diffuse e con informazioni con cui sarà necessario interfacciarsi.
FILIERA RINNOVABILI
TAVOLO TECNICO EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI NEL SETTORE RESIDENZIALE. COMUNE DI ROMA - ENEA - GSE
Dopo i primi tre incontri sui temi del FV, mini idro e micro, mini eolico, Biomasse e Solare Termico a bassa- media temperatura e Geotermia a bassa entalpia, si è tenuto il 23 Maggio 2018 il quarto Ta- volo Tecnico sui temi dell’Efficienza energetica e fonti rinnovabili nel settore residenziale, presso ENEA, in collaborazione con ROMA CAPITALE e GSE.
Per Finco è intervenuto il Direttore Generale, Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx.
Ai precedenti tavoli avevano partecipato, tra gli altri, anche FIPER, ANFUS,ANIGHP e, sempre per Xxxxx, la Dott.ssa Xxxx Xxxxx.
Farà seguito, il 7 giugno p.v., il sesto Tavolo Tecnico sui temi dell’Efficienza energetica e fonti rinno- vabili in alcuni ambiti strategici del terziario e PMI.
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PRONTO L’AUMENTO AI BUROCRATI
Ha provocato non poche polemiche l’annuncio del Governo uscente di aumentare lo stipendio (vedi sotto) ai manager pubblici (dirigenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici per un totale di più di 6.700 persone) di circa 250 euro. La trattativa è partita martedì 8 maggio all’Aran (Agenzia pubblica per la contrattazione) e una volta definito questo primo pacchetto, si passerà a definire le retribuzioni delle altre agenzie delle Pubbliche amministrazioni.
Questo incremento alle paghe dei burocrati garantirà all’Italia di restare tra i primi posti al mondo - e al primo posto in Europa - come Paese con i più alti stipendi annui degli alti dirigenti pubblici di prima fascia; ciò è dimostrato dai dati OCSE, che mettono a confronto l’Italia e le più forti economie mondia- li (un primato di cui l’Italia non aveva bisogno). Sulla base dei dati OCSE quindi, viene da pensare che i dirigenti pubblici italiani non avrebbero tanto di cui lamentarsi: i loro stipendi erano bloccati da circa otto anni, ma erano bloccati a livelli cospicui, incassando, per citare un esempio tra tutti, alquanto più dei loro colleghi francesi e tedeschi. Il Governo Xxxxx aveva tentato di livellare questi paradossi po- nendo un tetto massimo di 240mila euro l’anno; inutile dire che questo limite ad oggi sia un miraggio fatto fuori a colpi di ricorsi.
Questa situazione è la conferma di quello che ormai si sa da tempo: non è più da tempo vero che il settore privato sia il settore più “favorevole”, quello con i maggiori introiti e la maggiore sicurezza. È ormai - tolti un centinaio di top manager di aziende quotate - una situazione del tutto superata per un comparto la cui stabilità occupazionale è sempre sul filo del rasoio e in cui i rischi di tornare a casa sono sempre dietro l’angolo. Se poi si mettono a confronto le incertezze del settore privato e le (onerose) certezze dei lavoratori del settore pubblico, allora se ne ha la conferma. Viene quindi da chiedersi se quelli che devono lamentarsi sono i dirigenti pubblici per i loro stipendi bloccati (che era- no bloccati, ma garantiti ogni mese e non irrisori) oppure quelli del settore privato.
E non parliamo poi del personale delle Agenzie, di Autorità pubbliche etc… Ma alla fine, per venire alla vita delle imprese, poco ci importerebbe di questa situazione se la macchina burocratica delle am- ministrazioni centrali e periferiche almeno funzionasse. Non crediamo ci sia da aggiungere altro…
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MOBILITA’ E SICUREZZA STRADALE
ANFUS, SICI ED M3S ADERISCONO A FINCO
La Federazione Finco dà il benvenuto ai due nuovi soci: ANFUS ( l’Associazione Nazionale Fumisti e Spazzacamini) e SICI srl (Società italiana consulenze ingegneristiche)
ANFUS è una società nella quale trovano spazio gli artigiani, che operano in prevalenza a livello comunale o regionale, le piccole e medie imprese di distribuzione ed assistenza, costruzione di caminetti artigianali e posa in opera e i grandi gruppi produttori di camini, stufe, termocamini, canne fumarie ed accessori per fumisteria.
Nello specifico si occupa di:
a. elevare le conoscenze tecniche degli operatori del settore;
b. contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico attraverso una seria e strutturata campagna infor- mativa e formativa sulla installazione e manutenzione degli impianti fumari e l’utilizzo delle biomassa;
c. promuovere l’operare nel rispetto delle normative tecniche di riferimento per garantire il buon funziona- mento di caminetti e stufe in termini di rendimento, risparmio energetico e tutela dell’ambiente;
d. aumentare la sicurezza degli impianti e quindi degli utilizzatori finali.
SICI è una società che unisce numerose professionalità ed esperienze offrendo servizi di organizzazione, pro- gettazione e consulenza tecnica di elevato livello in diversi ambiti. Opera sul tutto il territorio italiano analizzando organizzazioni, processi ed infrastrutture; comprende le esigenze di ogni azienda e/o ente pubblico, attuando piani e soluzioni specifici volti al miglioramento degli standard in materia di qualità, ambiente e sicurezza.
Nello specifico:
a. svolge attività di consulenza per l’implementazione e l’attuazione dei Sistemi di Gestione;
b. garantisce la progettazione, il monitoraggio e il miglioramento dell’intero sistema di gestione, prevedendone la certificazione e determinandone il controllo;
c. esegue verifiche strutturali e di integrità sulle attrezzature ed apparecchiature;
d. redige valutazioni d’impatto sul trattamento dei dati personali.
M3S (Monitoraggio statico sismico strutturale) è una società che si occupa, tra l’altro, di :
a. Monitoraggio in continuo di alberi e sistema “Tree- View”;
b. Monitoraggio continuo degli edifici, delle scuole e dei manufatti stradali;
c. Monitoraggio cavalcavia X00/ X00.
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NEWSLETTER FINCO N.05/2018
CONVEGNO ASSOCIAZIONE XXXX A FIRENZE
Importante e partecipata assemblea XXXX a Firenze presso il socio Caf il 19 maggio scorso. Tra gli argomenti all’ordine del giorno:
· Relazione del Presidente;
· ESTA – A European Crane Operator Licence – ECOL Presentazione “Xxxxx XXXX ECOL ITALIA” ;
· problematiche inerenti il rilascio Autorizzazioni Enti Proprietari – a seguito del sinistro di Lecco;
· contratto di Lavoro del Settore -Presentazione dell’avv Xxxxxxxxx;
· Mission e Codice Etico – Istituzione del Gruppo Lavoro;
· valutazione per Istituire il registro dei controlli XXXX;
· evento GIS 2019;
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La Presidente XXXX Xxxxxxx Xxx Xxx apre il Tavolo al pranzo in occasione del Convegno .
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ITALIAOGGISETTE TITOLA SUL CODICE DEGLI APPALTI
L’APPROFONDIMENTO
ItaliaOggiSette in edicola questa settimana titola sul codice degli appalti come un’opera incompiu- ta:
È vero vi sono alcune criticità nella riforma, ma esse sono assai inferiori agli aspetti positivi. Inizierei con una domanda retorica: qualcuno può seriamente ritenere agevole che in questo pae- se, la cui pubblica amministrazione inizia ora flebilmente ad applicare una legge assai più semplice come quella dell’autocertificazione del 1968 e ancor più flebilmente a non richiedere a terzi docu- menti già in suo possesso, possa prontamente applicarsi una normativa che intercetta il 15% del pil italiano? E ciò anche ammesso che vi sia la volontà politica da parte delle stazioni appaltanti e delle amministrazioni di andare in questa direzione, volontà che invece è noto, non esserci poiché sottrae potere alle suddette.
Molti di coloro che oggi si lamentano della situazione, hanno partecipato, come del resto Xxxxx, a pieno titolo alle 32, diconsi trentadue, audizioni parlamentari tra camera e senato sul tema, alle 5 presso la presidenza del consiglio dei ministri, a decine e decine di dibattiti istituzionali o meno organizzati prima del vigore della norma, senza contare le centinaia, ma per dire meglio, migliaia, di note formali e informali, articoli e quant’altro che tali stakeholders hanno inviato o ricevuto e si sono scambiati nel triennio di gestazione della riforma. Si accorgono solo ora che la normativa è piena di difetti? Dove erano prima?
Non sarà che si tenta in ogni modo di «far rientrare dalla finestra» ciò che è giustamente uscito dalla porta?
E che cos’è che è uscito dalla porta, aldilà di alcuni aspetti che vanno rivisti con riferimento, per esempio, alle Oepv? È stata definitivamente cassata la possibilità di subappaltare liberamente anche il 100% delle opere acquisite in gara. Questo è uno dei punti centrali se non il punto centra- le.
Inoltre, come mai le gare di progettazione quelle di Anas e altre tipologie di bandi sono in aumen- to? Non dovremmo prendere atto che il mercato è cambiato (e non tornerà più come prima) e inizia a richiedere tipologie di opere e qualificazioni d’impresa più alte?
In definitiva, che il nuovo codice dei contratti pubblici non piaccia alle imprese edili generaliste è cosa risaputa; formalmente perché avrebbe condotto alla paralisi degli appalti, sostanzialmente perché sono stati introdotti una serie di meccanismi che orientano la loro libertà di impresa (rectius: la libertà di fare quello che vogliono). Limiti al subappalto, limiti all’appalto integrato, limiti alla possibilità di varianti, limiti alla possibilità di pagare il subappaltatore - appaltatore «con calma», limiti alla possibilità di qualificarsi con i lavori fatti da altri… E mi fermo qui. Con ciò non si vuole nel complesso dire che il codice non sia perfettibile, ma fino a quando non sarà completa- mente applicato non potrà essere seriamente valutato, come giustamente affermato dal Presiden- te Anac Cantone.
Non è legittimo neppure paventare seriamente il rischio di una riforma incompiuta solo perché manca una serie di atti applicativi: la struttura del codice è complessa e ha l’ambizione di essere , al tempo stesso, innovativa e più flessibile rispetto al passato, e questo, inevitabilmente, ha delle ripercussioni sui tempi di piena attuazione della riforma.
Né si può seriamente pensare, come detto, che una riforma profonda che impatta il 15% del Pil del nostro paese possa essere di semplice e immediata operatività. Il fatto però che manchino alcune linee guida e decreti non deve trasformarsi in alibi per le stazioni appaltanti che potrebbero tran- quillamente bandire gare come hanno fatto, usando le regole che ci sono, tutte quelle ammini- strazioni che hanno consentito la crescita esponenziale, per esempio, degli appalti di progettazio- ne di Anas o Ferrovie.
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NEWSLETTER FINCO N.05/2018
PRIVACY - GDPR (REGOLAMENTO UE 679/ 2016)
La disciplina sulla Protezione dei Dati, di cui all’oggetto è divenuta applicativa dal 25 u.s.
Per quanto riguarda la nostra Newsletter mensile, nell’ultima pagina della medesima è da sempre - fin dal primo numero - riportata la dizione “Questa newsletter - pubblicata sul sito e su diversi social ed inviata a circa 13.000 destinatari - vuole essere un agile e trasparente strumento di informazione sulle posizioni Finco. La Federazione tuttavia non vuole assolutamente risultare invasiva degli spazi e- mail dei destinatari. Pertanto basterà inviare una e-mail con scritto “CANCELLAMI” per essere elimi- nati dalla mailing list”.
Abbiamo pertanto provveduto ad espungere nel tempo i nominativi che ci hanno segnalato tale vo- lontà.
Nondimeno richiediamo - ai fini della predetta normativa - di prendere visione di quanto sopra e di volerci segnalare la vostra intenzione di ricevere la nostra newsletter astenendovi da azioni, o vice- versa di non ricevere più la Newsletter scrivendo “CANCELLAMI” a:
xxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxx.xxx oppure a xxxx@xxxxxxxx.xxx.
Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito Finco : xxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xxxxx-xxxxxxxxxxx-xxx- trattamento-dati-personali-ex-articolo-14-regolamento-ue-6792016/
P.S.: La Federazione ha organizzato un servizio per i soci - vedi sito.
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NEWSLETTER FINCO N.05/2018
LA VICENDA DI XXXXX |
“Reinvestendo hanno chiuso la bocca a tutti. Hanno gestito l’azienda in momenti difficilissimi, l’hanno fatta crescere, l’hanno venduta benissimo valorizzandola, hanno conseguito un merita- to utile. Sono scappati con la cassa, come qualcuno diceva? No, hanno rimesso parte dell’utile in un’azienda che è ancora a conduzione italiana ma più robusta di prima. Tanto di cappello.” S.M. Milano |
28 ORE SETTIMANALI? TENDENZA INEVITABILE? |
“28 ore settimanali una tendenza inevitabile? Ma di che parla il Presidente del CNEL? Ma i con- tribuenti italiani spendono soldi per far fare interviste di questo tipo al Presidente del CNEL? A 78 anni forse sarà bene riposarsi invece di dire un mucchio di - pericolose - scemenze.” Xxxxx che lavora 60 ore a settimana, Imprenditori di Varese MADE IN ITALY E REGIONI “Tanto per complicare la vita adesso la Corte Costituzionale sentenzia che i finanziamenti per il made in Italy debbano essere concertati con le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bol- zano. Ma roba da xxxxx! Ringraziamo quelli che hanno votato no al referendum…” M.T. Pescara AUTOSTRADE ED EUROCRATI? “Ci si lamenta della burocrazia di Bruxelles, ma sulla vicenda autostrade dobbiamo ringraziare gli “eurocrati” perché da noi, con mozione firmata da 102 parlamentari Pd, i concessionari era- no riusciti a spuntare di assegnare a sé medesimi (in house...) il 40% dei lavori invece che il 20% come in tutti gli altri settori. La vigilanza del Ministero delle Infrastrutture? Non scherziamo…” F.F. Roma |
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NEWSLETTER FINCO N.05/2018
TETTO STIPENDI D’ORO SALTATO
“Il tetto agli stipendi d’oro dei presidenti delle società pubbliche Eni, Enel, Leonardo e Poste è salta- to! Eppure l’intento con il quale fu fissato dal Governo Xxxxx era stato: best practice per tutta la pubblica amministrazione e segnale di una ritrovata sobrietà di un settore pubblico non più distante dai cittadini.
E’ durato poco. Stupisce poi che l’aumento sia stato disposto addirittura per imprenditori che peral- tro hanno già le loro aziende (in un caso altamente energivore...)”
A.F. Bologna
POVERA SCUOLA ITALIANA
“Sono un piccolo imprenditore e sono convinto che il capitale umano è la parte fondamentale di un’impresa. Mia moglie fa la preside e mi ha fatto vedere in un appello uscito su Il Manifesto che, tra le altre cose, recita testualmente: <<dopo anni di ciarle sull’autonomia, sulle libertà di scelta, su tutte le chimere della letteratura neoliberistica, appare evidente che la scuola è assoggettata a un progetto di centralismo neototalitario. Una pianificazione dall’alto mirata a sottrarre libertà agli insegnanti, obbligandoli a compiti subordinati ai miopi interessi del capitalismo attuale. Passo dopo passo, la scuola cessa di essere il progetto educativo di una comunità nazionale per diventare il luogo dove si riproduce un solo tipo di individuo, l’uomo economico ossessionato da finalità pro- duttive>>.
Era firmato da molte personalità… È stupefacente, ma ancor più è preoccupante: ma questi dove vivono?
E’ veramente surreale. Povera scuola italiana, e poveri noi che avremo ragazzi cresciuti da questi personaggi.”
D.B. Roma
SOLUZIONE IRRAGIONEVOLE PER GLI ITALIANI
“Dopo Alitalia, adesso ILVA. Sindacati e dipendenti irresponsabili rifiutano soluzioni ragionevoli. Riusciamo per una volta a non far pagare a tutti gli italiani queste scelte scellerate?
A.P. Firenze
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NEWSLETTER FINCO N.05/2018
APPELLO AL NUOVO GOVERNO SUI TEMPI DI PAGAMENTO
“Oggi - e nonostante tutti i proclami - i tempi medi di pagamento tra privati continuano ad essere spesso inaccettabili ed arrivano a 180 giorni. Viene completamente disattesa la direttiva europea 2011/7/UE, che stabilisce i tempi entro i quali fatture devono essere regalato (60-30 giorni) e preve- de sanzioni nel caso questi non vengono rispettati. Per quanto tempo dovremo fare da banca ai nostri clienti?”
F.T Verona
IL SOLE 24 ORE
“Certo saranno anche sfortunati al “Sole 24 Ore”, fatto sta che non si fanno mancare nulla: Montan- te era nel cda del giornale. Il Comitato di Redazione del giornale ci “assicura” ora che “il giornale informerà puntualmente i lettori”.
E certo, chi ne dubitava? Viene quasi da dire “excusatio non petita…”.
M.R. Milano
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NEWSLETTER FINCO N.05/2018
I SOCI FINCO
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NEWSLETTER FINCO N.05/2018
COMITATO CONSULTIVO FINCO
Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx – Ordinario di Scienze delle Finanze presso l’ Università di Siena
Xxx. Xxxxxxx Xxxxx – Presidente FECC (Federazione Europea dei Manager delle Costruzioni) e membro Giunta nazionale Federmanager
Xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx – Presidente AIFI e Fondo Italiano d’ Investimento
Prof. Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx – Ordinario di Economia e gestione delle imprese presso l’Università Iuav di Venezia
Xxx. Xxxxxx Xxxxxxxxx – Ordinario di Urbanistica presso l’Università di Roma “ La Sapienza” e già Presidente Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx - Università La Sapienza di Roma - Facoltà Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica
Dr. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx – Libero Professionista, giornalista
Xx. Xxxxxx Xxxxxxx – Presidente CNIM (Comitato Nazionale Italiano Manutenzione) e già Presidente Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx – Professore al Politecnico di Milano
Xxxx. Xxxxxxxxxxx Xxxxxx – Ordinario di Urbanistica presso l’Università di Roma “ La Sapienza”
Pagina 20 NEWSLETTER FINCO N.02/2018
ermica, si fa per lo
a risorse geotermi-
e, quando si parla
principalmente alla produzione di
energia elettrica e, secondaria- mente, termica.
N. 01-2012
Nel nostro Paes Citati in
di energia geot questo numero NOME SOCIETÀ
più riferimento
che ad
alta e media entalpia, finalizzate
Titolo brano principale
Questo brano può contenere 175- ist rosi stili di notiziario adattabili alle 225 parole. el più diverse esigenze.
e
Lo scopo di un notiziario è fornire Definire infine la quantità di tempo
informazioni specializzate a un a e denaro che si desidera investire pubblico specifico. Questo tipo di me nella realizzazione del notiziario. pubblicazione consente infatti di pi Questi fattori consentono di de- pubblicizzare un prodotto o servi- terminare la frequenza di pubblica- zio, nonché fare conoscere la pro- o zione e la lunghezza del notiziario.
pria organizzazione al pubblico. st È consigliabile pubblicare il notizia-
qu rio almeno a scadenza trimestrale Determinare innanzitutto il tipo di fo in modo che i lettori lo consideri- lettori, ad esempio dipendenti o o
persone interessate all'acquisto del er no un appuntamento regolare.
prodotto o alla richiesta di un o i Didascalia dell'immagine o
particolare servizio. er della fotografia
e t
È possibile creare un elenco di a indirizzi utilizzando moduli di ri- sposta o iscrizione e biglietti da to visita raccolti in occasione di fiere ia o altri eventi. Questo tipo di elen- , p chi di indirizzi può essere acquista-
to presso aziende specializzate. p
li in
In Publisher sono disponibili nume- q
Titolo brano secondario
Questo brano può contenere 75- a p Creare il titolo prima di scrivere il
tra
125 parole. no testo. In questo modo sarà possibi-
Il titolo è un elemento importante re le avere un punto di riferimento del notiziario e deve essere valuta- iso durante la stesura del brano.
to con attenzione. a e In definitiva, il titolo deve essere
Deve infatti rappresentare in mo- incisivo e breve. do conciso il contenuto del brano
e attirare l'attenzione dei lettori. ba
sfrutta il gradiente geotermico
Sommario: normale della terra (si ha un incre- mento della
temperatura terrestre di 3°C ogni
Brano interno 100 m di profondità), lav2orando a
bassa temperatura (la temperatu-
Brano interno ra media 2
del sottosuolo itAalicuranoa, ndellei ’pUrimfficioi Comunicazione Finco
Brano interno 100 m di profondità, si ag2gira tra i
16 e i 18 °C). L’energia termica
Brano interno della terra 3 …………..
Brano interno viene quindi utilizzata, att4raverso
l’ausilio di una pompa di calore, “
Brano interno per riscaldare e raffrescar5e gli
edifici.
Brano interno L’energia (termica e frigo6rifera)
viene prelevata dal terreno attra-
CITATI IN QUESTO NUMERO
Tali risorse es
circoscritte d di un gradient malo,
dove fluidi o v sono relativa superficie del comunque a profondità rid normale. Que avere grandi termica a pro con uno sforz sostenibile. P tipo Larderell (centrali geot dell’Enel), are vulcanesimo
Lo sfruttamen attraverso imp create ad hoc interrogativi in relazione ai seguenti, qua delle falde (ac
• AGENZIA DELLE ENTRATE
• XXXXXX XXXXXXX XXXXX, CONSIGLIERE INARCASSA
• ALITALIA
• ANFUS
• XXXXXX XXXXXX, DIRETTORE GENERALE XXXXX
• XXXXXXXX XXXXXX, AGENZIA DELLE ENTRATE
• XXXXXXX XXXXX, MINISTRO
• XXXXXXX XXXXXXX, SEGRETARIO GENERALE CGIL
• XXXXXXX XXXXXXXX, PRESIDENTE ANAC
• XXXXXXX XXXXXXXXXX, AGENZIA DELLE ENTRATE
• CNEL
• XXXXXX XXXXXX, PRESIDENTE FONDAZIONE INARCASSA
• CONFINDUSTRIA
• XXXXXXX XXXXX, AGENZIA DELLE ENTRATE
• CORTE COSTITUZIONALE
• DE XXXXXXX XXXXXXXX, AGENZIA DELLE ENRATE
• ENEL SPA
• ENI SPA
• FS SPA
• XXXXXXXX XXXXXXXX, PAST PRESIDENTE ACCREDIA
• XXXXXXXX XXXXXXXXX, PRESIDENTE AISES
• IL MANIFESTO
ono solo in zone
paese, in presenza geotermico ano-
pori surriscaldati nte vicini alla ano campagna o
tte rispetto al o permette di
antità di energia ndità raggiungibili economicamente intenderci, zone
n Toscana moelettriche ermali o zone con
ttivo…
di queste risorse, nti e centrali
one ultimamente
ossibili rischi con- quinamento
ue profonde calde
•ITALIAOGGISETTE
• ITALO
• ILVA SPA
• LEONARDO SPA
• MS3 SPA
• OCSE
• PAN AM
• XXXXXXXXXX XXXXXXXXXX, AISES
• XXXXXX XXXXXXX, PRESIDENTE FIAS
• POSTE
• PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
• PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO
• XXXXXXX AVVOCATO
• XXXXX XXXXXX, SENATORE
• XXXXX XXXXXX, LABORATORIO GRANDI RISCHI
• XXXXX XXXXXXXX, PRESIDENTE ACCREDIA
• XXXX XXXXXXXX, DIRETTORE RESPONSABILE PONTE (DEI TIPOGRAFIA)
• XXXXX XXXXXXXX, AGENZIA DELLE ENTRATE
• SICI SPA
e mineralizzate che contaminano
acque più superficiali), sismicità indotta, compatibilità ambientale, ecc. In un simile contesto, spesso
• XXXXXX XXXXX, PRESIDENTE FINCO
• TWA
“inquinato” d
e confusione se, è opportu possibile chia mento della r bassa entalpi dia ed alta entalpia.
La geotermia
oca informazione
tecnologie diver- fare il più
zza tra lo sfrutta- rsa geotermica a quello della me-
ssa entalpia
Newsletter a cura dell’Ufficio di Comunicazione Finco
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