PROCEDIMENTO AD EVIDENZA PUBBLICA DISTRETTUALE
PROCEDIMENTO AD EVIDENZA PUBBLICA DISTRETTUALE
PER LA MANIFESTAZIONE D’INTERESSE DA PARTE DELLE ORGANIZZAZIONI PRIVATE SENZA FINALITÀ DI PROFITTO PER LA COPROGETTAZIONE ESECUTIVA DEL PROGETTO “INTERVENTI DI COMUNITA’ PER ANZIANI”
A. Vista la legge regionale n 42/2012 “Testo unico delle norme sul Terzo Settore” con particolare riferimento all’articolo 30: (Azioni e patti per il sostegno dell’impegno dei privati senza finalità di profitto nell’esercizio della funzione sociale), che prevede che tali azioni di sostegno si concretizzino con la messa a disposizione da parte della Regione e degli Enti Locali, degli enti del settore regionale allargato, di risorse economiche, organizzative e/o finanziarie a fronte dell’impegno, da parte dei privati senza finalità di profitto, a partecipare ai processi di coprogettazione dei servizi e degli interventi e/o alla loro autonoma realizzazione, anche in collaborazione con le organizzazioni pubbliche, nell’ambito della programmazione sociale locale prevedendo forme di compartecipazione, nella percentuale minima del 30 per cento delle risorse complessive previste per la realizzazione delle iniziative;
B. Viste le sotto indicate Delibere regionali
• DGR n. 1316/2011 “Seconda fase percorso sperimentale di coprogettazione con soggetti privati senza finalità di profitto avviato con soggetti privati senza finalità di profitto avviato con DGR 873/2011. Prosecuzione degli interventi per le emergenze climatiche. Impegno di spesa € 397.712,00, liquidazione € 278.398,40”;
• DGR n. 218/2012: “ Approvazione progetti distrettuali di cui alla DGR 1316/2011. Impegno di spesa di euro 1.560.000,00”,
• DGR n. 660/2012 ”Linee operative per la realizzazione del progetto “Intervento di Comunità per Anziani” di cui alle DGR 1316/2011 e 218/2012 e contestuale approvazione del progetto del DSS 17 Val di Vara. Modifiche alla DGR 218/2012”;
• DGR n. 187/2013 “Prosecuzione progetto Interventi di Comunità per Anziani ai sensi delle DGR 218/2012 e 660/2012”
C. Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 401 del 5/4/2013 con cui è stato deliberato di sostenere l’impegno dei soggetti privati senza finalità di profitto attivi nella realizzazione del progetto “Interventi di Comunità per Anziani” già costituitisi in Associazione Temporanea di Scopo;
Considerato in particolare che la DGR 401/2013:
1. dà atto della nota del 29 marzo 2013 con cui la Cooperativa Televita-Agapé in qualità di capofila dell’Associazione Temporanea di Scopo tecnica regionale costituitasi ai sensi delle citate DGR 873/2011, 1316/2011 e 218/2012 e formata dai capofila delle ATS distrettuali, richiede di poter proseguire il progetto “Interventi di Comunità per Anziani” stante l’esito positivo e l’opportunità di ulteriori sviluppi dello stesso progetto;
2. dà atto della nota del 2 aprile 2013 con cui il Forum Regionale del Terzo Settore richiede alla Regione il sostegno al progetto di cui sopra a fronte della documentata positiva evoluzione dello stesso nell’interesse generale cui esso risponde e in cui il Forum si rende disponibile alla sottoscrizione di un Patto di Sussidiarietà con la Regione;
3. dà mandato ai singoli Comuni capofila dei Distretti Sociosanitari a procedere con evidenza pubblica alla manifestazione di interesse al fine di consentire ad altri eventuali soggetti del Terzo Settore, oltre a quelli già operanti nelle Associazioni temporanee di Scopo distrettuali, di essere inclusi nella progettazione territoriale;
4. dà indicazione che alla suddetta manifestazione di interesse non debbano partecipare i soggetti privati senza finalità di profitto già operanti nelle Associazioni Temporanee di Scopo distrettuali e che queste ultime debbano essere integrate dai nuovi eventuali soggetti del Terzo Settore e sottoscritte dagli stessi anche introducendo modifiche/integrazioni al progetto territoriale ritenute necessarie;
Il Distretto Sociosanitario n. 15 intende avviare un procedimento amministrativo ad evidenza pubblica al fine di promuovere una manifestazione dell’interesse, in grado di consentire ad altri eventuali soggetti del Terzo Settore, oltre a quelli già operanti nelle Associazioni temporanee di Scopo distrettuali, di essere inclusi nella progettazione territoriale, in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale di cui all’articolo 118 della Costituzione ed all’art. 3 del T.U. n. 267/2000, in modo partecipato con tali soggetti, con un progetto sociale territoriale di rete così come previsto dalla L.328/2000 , dalla LR 12/2006 e art. 30 LR 42/2012, attraverso un percorso così articolato:
a. fase di coprogettazione esecutiva, organizzata territorialmente nei singoli Distretti Sociosanitari. Obiettivo di questa fase di coprogettazione esecutiva è la definizione di singoli progetti territoriali coinvolgenti il più ampio numero di realtà locali e di realtà anche informali, che intendano impegnarsi nell’attività di prevenzione del disagio, di situazioni a rischio di salute, di abbandono e isolamento sociale con particolare riferimento agli anziani più fragili. Ogni singolo progetto dovrà contenere azioni e piano economico-finanziario e dovrà rispondere alle linee di indirizzo regionali;
b. a seguito delle suddette manifestazioni di interesse, le singole ATS distrettuali dovranno essere modificate e sottoscritte da tutti i componenti e dovranno identificare il capofila che di diritto entra a far parte dell’ATS tecnica regionale;
c. al termine della nuova fase di coprogettazione distrettuale, qualora si raggiunga come esito l’elaborazione di una progettualità condivisa e ritenuta adeguata, i singoli progetti distrettuali verranno approvati dai Comitati di Distretto Sociosanitario e trasmessi alla Regione entro il termine del 28 giugno 2013;
1. Il procedimento ad evidenza pubblica aperto ai nuovi soggetti è disciplinato come segue: Requisiti generali
- possesso dei requisiti generali di cui all’articolo 38 del D. Lgs. N. 163/2006 nel caso in cui, ferma restando l’assenza della finalità di profitto, i soggetti svolgano attività di tipo imprenditoriale
- iscrizione negli appositi albi regionali, ove prescritti in relazione alla loro natura giuridica
a) soggetti senza finalità di profitto di cui all’articolo 4, della LR 42/2012 che effettivamente operino alla data del presente avviso ininterrottamente da almeno un anno nel territorio del distretto sociosanitario n.15 nel settore dei servizi e degli interventi sociali o socio sanitari rivolti agli anziani o che vi abbiano operato complessivamente, anche in modo discontinuo, per almeno due anni negli ultimi tre;
b) possesso di competenza ed esperienza e /o risorse umane e/o economiche e/o finanziarie da mettere a disposizione del progetto;
1. I nuovi soggetti in possesso dei suddetti requisiti possono manifestare il proprio interesse a partecipare al procedimento facendo pervenire mediante consegna a mano o lettera raccomandata (varrà la data di invio) apposita manifestazione del proprio interesse ad assumere l’impegno della coprogettazione esecutiva e dell’autonoma realizzazione dei progetti attraverso la sottoscrizione di un Patto di Sussidiarietà nella forma dell’accordo procedimentale ai sensi dell’articolo 11 della legge n. 241/1990, sostitutivo del provvedimento di concessione del sostegno istituzionale ci cui al successivo punto n. 4, previa loro adesione alla A.T.S . distrettuale. Tale interesse dovrà essere manifestato attraverso il modulo allegato o in forma libera, ma comunque contenente tutti gli elementi indicati nel modello suddetto e in particolare quanto richiesto al punto
b) dei requisiti specifici, presso l’ufficio protocollo del…(indicare ente, indirizzo) entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 27 maggio 2013
3. A seguito dell’accertamento dell’effettivo possesso dei requisiti di cui al punto precedente, il Distretto Sociosanitario n.15 procederà all’ammissione dei manifestanti l’interesse al procedimento, dandone comunicazione individuale. Si prevede fin d’ora che un incontro tra i nuovi soggetti ammessi e i soggetti già operanti nella Associazione Temporanea di Scopo distrettuale, con la partecipazione dei referenti tecnici del Distretto (Direttore Sociale e Coordinatori di Ambito Territoriale Sociale), è fissato per il giorno 4 giugno 2013 alle ore 10.00 presso la Sala Giunta del Comune di Chiavari, X.xx N.S.
dell’Orto 1. In quella sede il Distretto constaterà la disponibilità dei candidati ammessi ad aderire alla Associazione Temporanea di Scopo;
4. A seguito della suddetta manifestazione di interesse, le singole ATS distrettuali dovranno essere modificate e sottoscritte da tutti i componenti che dovranno identificare il capofila che di diritto entra a far parte dell’ATS tecnica regionale con funzioni gestionali e di attuazione del progetto. I partecipanti che non aderiscono alla predetta ATS distrettuale saranno esclusi dal procedimento;
5. Previa valutazione ed approvazione da parte del Distretto dell’accordo di ATS di cui al punto precedente, i partecipanti, , procederanno all’autonoma elaborazione del progetto esecutivo, che dovrà comprendere azioni operative e piano economico-finanziario di dettaglio per la realizzazione del nuovo progetto, comprensivo di cofinanziamento da parte dell’ATS e del contributo necessario, a titolo di compensazione, la cui erogazione è chiesta alla Regione. Il contributo compensativo di sostegno dell’Amministrazione Regionale deve essere finalizzato a permettere l’equilibrio economico finanziario e l’adeguatezza della gestione sotto il profilo del raggiungimento degli obiettivi e della soddisfazione dei bisogni degli utenti. Tale eventuale sostegno compensativo sarà quantificato, disciplinato e concesso in conformità alla decisione della Commissione Europea del 20 dicembre 2011in tema di aiuti di stato (C (2011) 9380). I servizi distrettuali garantiranno la loro collaborazione tecnico-amministrativa anche nella fase di coprogettazione;
6. Il Distretto si riserva di valutare l’adeguatezza del progetto esecutivo e dello schema di ATS esito dell’attività di coprogettazione e lo sottopone all’esame del Comitato dei Sindaci di Distretto Sociosanitario per l’approvazione definitiva.
7. In caso di valutazione positiva dei progetti distrettuali e sulla base dei relativi piani economico-finanziari, la Regione ai sensi dell’art. 11 della legge 241/1990 e xx.xx., stipulerà il Patto di Sussidiarietà ai sensi del quale verranno concessi benefici economici per il sostegno della realizzazione dei progetti stessi. La concessione di tale contributo è da intendersi a titolo di contributo a compensazione volta a garantire l’adeguatezza e la sostenibilità della risposta ai bisogni sociali di riferimento e quindi alla sola copertura dello squilibrio tra i costi effettivamente sostenuti e le entrate conseguite; pertanto al termine del tempo concordato, eventuali somme sovrabbondanti rispetto alle necessità di compensazione effettivamente verificatesi dovranno essere restituite all’Amministrazione.