PIANO TRIENNALE 2017-2019
PIANO TRIENNALE 2017-2019
DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
PIANO TRIENNALE 2017‐2019
DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA
Adottato in data 30/01/2017 con delibera dell’Assemblea Consortile n. 1 ai sensi dell’art. 8 della L.190/2012
Efficace dalla data di pubblicazione nel sito web istituzionale xxx.xxxxx.xx
INDICE
1. LE FINALITA’ DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Pag. 3
2. RIFERIMENTI NORMATIVI E DIRETTIVE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE Pag. 5
3. COSTRUZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Pag. 5
a) Nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione Pag. 5
b) Predisposizione della mappatura dei rischi Pag. 6
c) Valutazione delle aree di rischio Pag. 6
d) Le misure di prevenzione del rischio Pag. 8
e) Modalità di verifica e attività di controllo Pag. 9
f) La formazione del personale Pag. 10
g) Il codice di comportamento Pag. 10
h) Le relazioni periodiche per l’attuazione delle previsioni del
Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione Pag. 10
i) Le segnalazioni (Whistleblowing) Pag. 11
l) Il responsabile per la pubblicazione dei documenti Pag. 11
m) Rotazione Pag. 11
n) Incompatibilità ed inconferibilità Pag. 11
o) Accesso Civico Pag. 12
4. TRASPARENZA Pag. 12
1. LE FINALITA’ DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
1. Il 6 novembre 2012 è entrata in vigore la legge n. 190 (a seguire l. 190/2012) “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, che ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico per la prima volta una disciplina normativa organica in materia di lotta alla corruzione, prevedendo un doppio livello di interventi complementari e sinergici.
a) A livello centrale, è stato introdotto uno strumento innovativo, il Piano Nazionale Anticorruzione (a seguire P.N.A.), la cui elaborazione era originariamente affidata al Dipartimento della Funzione Pubblica, con la successiva approvazione dell’allora C.I.V.I.T. (Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche). Il P.N.A. costituisce a tutt’oggi uno dei documenti utilizzati per la redazione e l’attuazione della normativa; ciò in quanto il decreto legge n. 90 del 2014, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, ha ridisegnato l’ambito dei soggetti e dei ruoli della strategia anticorruzione a livello nazionale, incentrando nell’A.N.A.C. l’Autorità con poteri di regolazione e di vigilanza in materia di prevenzione della corruzione, attribuendo alla stessa il compito di predisporre il P.N.A. ed i suoi aggiornamenti ed estendendo l’ambito di applicazione della normativa alle società partecipate e/o controllate direttamente o indirettamente dalla pubblica amministrazione.
b) A livello decentrato è stato demandato ai soggetti sottoposti all’obbligo di adempiere agli obblighi di cui alla l. 190/2012 di adottare il P.T.P.C., inteso come strumento interno che analizzi il contesto societario e individuare degli strumenti efficaci per la lotta alla corruzione. Il P.T.C.P. è, in estrema sintesi, un programma di attività in cui, identificate le aree di rischio ed i rischi specifici, sono indicate le misure da implementare per la prevenzione della corruzione, in relazione al livello di specificità dei rischi, dei responsabili e dei tempi per l’applicazione di ciascuna misura. Il P.T.P.C. è uno strumento flessibile e modificabile nel tempo al fine di ottenere, quale risultato finale, la costituzione di un modello organizzativo che garantisca un sistema efficace di controlli preventivi e successivi.
2. Azienda Consorziale Trasporti, di seguito denominata “ACT”, è un Consorzio di enti locali costituito ai sensi della legge 142 del 1990, partecipato al 38% dal Comune di Reggio Xxxxxx, al 29% dalla Provincia di Reggio Emilia e per il restante 33% dagli altri 41Comuni della provincia di Reggio Xxxxxx e che risulta essere assoggettato alla normativa in materia di lotta alla corruzione e trasparenza.
3. Gli Organi dell’Ente sono: l’Assemblea dei Soci, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale.
4. Il personale di ACT è composto attualmente da n. 1 dipendente.
ACT svolge prettamente attività strumentale rispetto ai Comuni soci, ai sensi dell’art. 2 dello Statuto. I Comuni soci esercitano in ACT un controllo analogo a quello esercitato sui
propri servizi in base ad apposito “Regolamento recante le procedure e le regole di controllo analogo sul Consorzio da parte dei Comuni soci”.
L’attività prevalente di ACT è costituita dalla gestione delle partecipazioni in società operanti nei settori di riferimento di ACT.
Essendo ACT un Consorzio con numero assai esiguo di personale e con ridotta operatività, si avvale della prestazione di servizi di Enti/Società per lo più di natura pubblicistica (nel seguito “Contratti di Servizio”); nell’esecuzione dei Contratti di Servizio i prestatori dovranno rispettare le regole pubblicistiche richiamate nel presente P.T.P.C. nonché le regole e modalità di esecuzione impartite dal R.P.C.T.
5. In ottemperanza alla normativa vigente, ACT aveva adottato un Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (a seguire P.T.P.C.) redatto ai sensi del comma 59 dell’articolo 1 della legge n. 190/2012 e secondo le linee di indirizzo dettate dal P.N.A. approvato dalla C.I.V.I.T. con delibera n. 72/2013 e s.m.i., ed un Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (a seguire P.T.T.I.).
6. A seguito dell’entrata in vigore del D.lgs 97/2016 (c.d. “F.O.I.A.”) è stato previsto che il
P.T.P.C. rappresenti uno strumento unitario capace di disciplinare anche i principi in materia di trasparenza contenuti precedentemente nel P.T.T.I. dando vita al Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (a seguire P.T.P.C.T.).
7. Il presente P.T.P.C.T. si prefigge i seguenti obiettivi:
‐ Ridurre le opportunità che favoriscano i casi di corruzione.
‐ Aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione.
‐ Stabilire interventi organizzativi volti a prevenire i rischi di corruzione.
‐ Creare un collegamento tra corruzione – trasparenza – performance nell’ottica di una più ampia gestione del “rischio istituzionale”.
8. In base a quanto disposto dall’articolo 1, comma 7, della legge n. 190/2012, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (a seguire R.P.C.T.) va individuato nella figura apicale dell’Ente responsabile di un’area non a maggior rischio corruttivo ovvero, nelle sole ipotesi in cui la società sia priva di dirigenti o questi siano in numero così limitato da dover essere assegnati esclusivamente allo svolgimento di compiti gestionali nelle aree a rischio corruttivo, il R.P.C.T. potrà essere individuato in un profilo non dirigenziale che garantisca, comunque, idonee competenze o in un amministratore senza deleghe gestionali. Il Piano è stato redatto dal R.P.C.T. con la collaborazione del personale di ACT.
9. Il P.T.P.C.T.:
‐ evidenzia e descrive il diverso livello di esposizione di ACT al rischio di corruzione e di illegalità e indica gli interventi organizzativi e le misure volti a prevenire il medesimo rischio;
‐ non disciplina protocolli di legalità o di integrità, ma individua le regole di attuazione e di controllo di settori particolarmente esposti alla corruzione.
2. RIFERIMENTI NORMATIVI E DIRETTIVE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE
• Legge n.190 del 6 novembre 2012 e s.m.i.;
• D.Lgs. 97/2016;
• Circolare n.1 della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2013;
• Linee di indirizzo del Comitato interministeriale (D.P.C.M. 16.01.2013) per la predisposizione da parte del Dipartimento della funzione pubblica del Piano Nazionale Anticorruzione, adottate il 13 marzo 2013;
• Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e l’Autorità Nazionale Anticorruzione del 15 luglio 2014, con la quale si intende allargato il riferimento normativo anche agli enti di diritto privato sottoposti al controllo delle Autonomie territoriali e quindi alle società da queste partecipate.
• Determinazione ANAC n. 8 del 17 giugno 2015 “Linee Guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”.
• Determinazione ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015 “Aggiornamento al Piano Nazionale Anticorruzione”.
• Delibera ANAC n. 831 del 3 agosto 2016 “Piano Nazionale Anticorruzione 2016”.
3. LA COSTRUZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
1. E’ stato seguito il seguente processo per la costruzione del P.T.P.C.T.:
a) nomina del R.P.C.T;
b) predisposizione della mappatura dei rischi;
c) valutazione delle aree di rischio, con l’individuazione, tra le attività di competenza di ACT di quelle più esposte a rischio di corruzione;
d) raccolta di informazioni sui processi operativi e sulle attività del personale che opera in base ai Contratti di Servizio;
e) coinvolgimento di tutto il personale nelle attività di analisi e valutazione, di proposta e definizione delle misure e di monitoraggio per l’implementazione del piano;
f) misure di carattere generale che ACT ha adottato o intende adottare per la prevenzione del rischio:
‐ Individuazione delle misure di prevenzione per la c.d. minimizzazione del rischio;
‐ Individuazione degli obblighi di trasparenza.
a) Nomina del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
1. Stante l’assenza di Dirigenti che non siano assegnati esclusivamente allo svolgimento di compiti gestionali nelle aree a rischio corruttivo e di personale dipendente con competenze adeguate alla nomina, è stato nominato R.P.C., con Delibera dell’Assemblea Xxxxxxxxxx x. 00 xxx 00/00/0000, il Presidente del Consorzio, Sig. Xxxxxxx Xxxxxxxx, al quale non sono attribuite deleghe gestionali e quale Responsabile della Trasparenza il Direttore Generale Dr. Xxxxxxx Xxxxxxx.
2. A seguito dell’entrata in vigore del D.lgs. 97/2016 è stata prevista un’unica figura data dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (a seguire R.P.C.T.).
3. E’ stato pertanto nominato R.P.C.T. il Sig. Xxxxxxx Xxxxxxxx con Delibera dell’Assemblea Consortile n. 2 del 30/01/2017
4. I compiti e le responsabilità del R.P.C.T. sono indicati dalla legge n. 190/2012 e s.m.i.
5. R.P.C.T. ha provveduto, quindi, ad avviare il processo di predisposizione del P.T.P.C.T. e verifica l’idoneità e l’efficace attuazione del P.T.P.C.T. medesimo curandone l’aggiornamento quando necessario.
b) Predisposizione della mappatura dei rischi
1. ACT già nel precedente P.T.P.C. aveva individuato le seguenti attività rientranti nelle cosiddette aree di rischio indicate nella legge n. 190/2012, art. 1 comma 16:
• Acquisizione e progressione del personale
• Affidamento lavori, servizi e forniture
‐ definizione dell’oggetto per l’affidamento;
‐ requisiti di qualificazione e di aggiudicazione;
‐ valutazione delle offerte; verifica dell’eventuale anomalia delle offerte;
‐ procedure negoziate e affidamenti diretti;
‐ varianti in corso di esecuzione del contratto;
‐ subappalto.
• Contabilità
2. ACT con il presente P.T.P.C.T. intende confermare le aree di rischio come indicate al precedente comma 1, per le seguenti ordini di ragioni:
‐ Non sono state rilevate segnalazioni e/o violazioni.
‐ Non è intervenuta alcuna operazione di riorganizzazione societaria che possa motivare una rielaborazione delle attività e dei processi analizzati.
‐ Non sono state rilevate attività ultronee meritevoli di analisi.
c) Valutazione delle aree di rischio
Aree di rischio | Valore medio | Valore medio dell’impatto | Valutazione complessiva del rischio |
delle probabilità | |||
Acquisizione e progressione del personale | 1 | 1,5 | 1,5 |
Affidamento lavori, servizi e forniture | |||
‐ Definizione dell’oggetto per l’affidamento | 1 | 1,5 | 1,5 |
‐ Requisiti di qualificazione e di aggiudicazione | 1 | 1,5 | 1,5 |
‐ Valutazione delle offerte; Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte | 1,5 | 1,5 | 2,25 |
‐ Procedure negoziate e affidamenti diretti | 2,6 | 1,5 | 3,90 |
‐ Varianti in corso di esecuzione del contratto | 1 | 1 | 1 |
‐ Subappalto | 1,5 | 1,5 | 2,25 |
Contabilità | 2,5 | 1,5 | 3,75 |
[VALORI E FREQUENZE DELLA PROBABILITÀ’]
0 nessuna probabilità 1 improbabile 2 poco probabile 3 probabile 4 molto probabile 5 altamente probabile
[VALORI E IMPORTANZA DELL’IMPATTO]
0 nessun impatto 1 marginale 2 minore 3 soglia 4 serio 5 superiore [VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL RISCHIO]
= Valore frequenza x valore impatto da 0 a 25)
1. Valutate le aree a rischio, si è passati all’individuazione di misure di carattere generale che ACT ha adottato o intende adottare per prevenire il rischio di corruzione, quali:
• Misure concernenti la prevenzione del rischio, anche con l’introduzione di forme interne di controllo specificamente dirette alla prevenzione e all’emersione di vicende di possibile esposizione al rischio corruttivo;
• Attivazione effettiva della normativa sulla segnalazione da parte del dipendente di condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza, di cui al comma 51 della legge n. 190/2012;
• Misure concernenti la trasparenza;
• Definizione di adeguati percorsi di formazione professionale.
d) Le misure di prevenzione del rischio
1. Gli obiettivi contenuti nelle misure di prevenzione del rischio sono:
• Ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione;
• Aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione;
• Creare un contesto sfavorevole alla corruzione.
Aree di rischio | Misure di prevenzione | Tempi | Indicatori |
Concorsi e prove selettive per l’assunzione | Selezione nel rispetto del regolamento interno. Operare mediante l’utilizzo di procedure selettive e trasparenti. | già in atto | annuale |
Progressioni di carriera | Obiettivi di lavoro concordati e valutazione delle prestazioni. | già in atto | annuale |
Conferimento incarichi di collaborazione | Selezione mediante esame dei curricola e nel rispetto del regolamento interno. | già in atto | annuale |
Definizione dell’oggetto dell’affidamento | Divieto di frazionamento del valore dell’appalto. | già in atto | annuale |
Procedure negoziate | Rotazione, nei limiti di legge, degli operatori economici da invitare in sede di presentazione delle offerte. | già in atto | annuale |
Redazione della documentazione d’appalto | La documentazione di gara viene redatta da persona diversa da quella che autorizza l’atto. | già in atto | annuale |
Requisiti di qualificazione | Garantire la partecipazione di più concorrenti, evitando requisiti di aggiudicazione troppo restrittivi o mirati. | già in atto | annuale |
Requisiti di aggiudicazione | Privilegiare il requisito dell’offerta “economicamente più vantaggiosa” sulla base di criteri chiari e definiti. | già in atto | annuale |
Affidamenti diretti | Effettuati in base al vigente regolamento interno “Regolamento per le spese, le gare | già in atto | annuale |
ed i contratti di valore inferiore alle soglie comunitarie”. | |||
Ammissione di varianti in corso d’opera | Rinvio alla circolare ANAC in ordine alla documentazione da vagliare e trasmettere in ordine al verificarsi di questa fattispecie. | già in atto | annuale |
Pagamenti ed Incasso | L’organizzazione prevede sempre che chi effettua l’acquisto e chi paga l’acquisto non sia un unico soggetto. | già in atto | annuale |
Per ciascuna area sopra indicata sono responsabili i Responsabili dei Contratti di Servizio ed il R.P.C.T. per le attività in materia di prevenzione della corruzione attribuitegli dalla legge.
2. In ottemperanza alle disposizioni contenute nella delibera n. 1309 del 28/12/2016 ACT intende adottare nel corso del 2017, quale misura ulteriore di prevenzione della corruzione, un proprio regolamento interno sull’accesso civico.
3. ACT si impegna ad adottare delle linee guida interne in materia di accertamento delle incompatibilità ed inconferibilità, nel rispetto delle indicazioni fornite nella determina ANAC del 3 agosto 2016.
e) Modalità di verifica e attività di controllo
o Monitoraggio sul rispetto della normativa in materia di incompatibilità ed inconferibilità;
o Monitoraggio sulle attività a rischio corruzione tramite attività di reportistica da parte dei Responsabili dei Contratti di Servizio, in qualità di referenti per i singoli Contratti di Servizio in essere che contengano attività a rischio corruzione. A tal fine gli Enti/Società, con le quali sono stati sottoscritti i Contratti di Servizio relativi ad attività soggette maggiormente al rischio corruzione, provvedono ad individuare entro il 31 dicembre di ogni anno, un referente per ogni contratto di servizio (nel seguito “Responsabili”); i Responsabili dei Contratti di Servizio relativi ad attività a rischio corruzione, come individuati nel presente Piano sono tenuti a comunicare ogni semestre (nei mesi di gennaio e luglio) al R.P.C., l’elenco delle attività svolte che rientrano nelle aree di rischio individuate nel presente P.T.C.P.;
o Monitoraggio circa il rispetto del principio della rotazione dei contraenti dove le condizioni di mercato lo rendano possibile;
o Ricezione delle relazioni semestrale dei dirigenti rispetto all’attuazione delle previsioni del P.T.P.C.;
o Controllo attuato di volta in volta dei provvedimenti emanati;
o Vaglio delle segnalazioni pervenute all’indirizzo: xxx@xxxxx.xx.
f) La formazione del personale
1. ACT ha già provveduto a svolgere la formazione generale e specifica del proprio personale ed intende proseguire con lo svolgimento di attività formative rivolte al personale dipendente, anche a tempo determinato, in materia di anticorruzione e trasparenza.
2. Gli interventi formativi avranno l’obiettivo di far conseguire ai dipendenti conoscenza dei contenuti, finalità e adempimenti conseguenti relativi a:
‐ P.T.P.C.T.;
‐ Codice di comportamento dei dipendenti;
‐ Procedimenti amministrativi: responsabilità e anticorruzione;
‐ Modalità di scelta del contraente, con evidenziazione della corretta prassi volta ad eliminare qualunque arbitrarietà in merito alla predetta scelta.
3. ACT concorderà un aggiornamento continuo sulle misure e sulle disposizioni applicabili nei suddetti ambiti sulla base del programma di formazione del personale redatto per ciascuna annualità. Il R.P.C.T. individuerà il personale impiegato nelle attività a rischio, anche ai fini della partecipazione ai percorsi formativi.
g) Il codice di comportamento
1. Al personale di ACT è applicato il contratto Autoferrotranvieri ed è soggetto a tutti gli adempimenti inseriti nel Contratto e nella normativa di settore; inoltre è tenuto al rispetto del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ai sensi del
D.P.R. n. 62 del 2013, per quanto riguarda l’esercizio delle funzioni pubbliche e dal pubblico delegate, nonché del codice di comportamento interno adottato da ACT.
2. Il personale degli Enti/Società con cui ACT ha sottoscritto Contratti di Servizio in cui siano presenti aree a rischio corruzione, dovrà attenersi a quanto previsto dal Codice di Comportamento di ACT, nonché ai Codici di comportamento degli Enti/Società di appartenenza.
h) La relazione annuale per l’attuazione delle previsioni del Piano Anticorruzione
1. Il R.P.C.T. predisporrà una relazione annuale attestante l’avvenuto rispetto delle previsioni del P.T.P.C.T.
i) Le segnalazioni
Il R.P.C. prenderà in esame le segnalazioni pervenute direttamente tramite e‐mail all’indirizzo: xxx@xxxxx.xx.
1. Tutti coloro i quali intendano corrispondere con il R.P.C.T. mediante mail, hanno l’obbligo di inserire nel corpo della e‐mail, ovvero della nota spedita via posta tradizionale, apposita dichiarazione al trattamento dei dati personali a norma del T.U. 196/03 (Codice sulla privacy).
2. Il R.P.C.T., in ogni caso, porrà in essere strumenti idonei a garantire l’anonimato delle segnalazioni.
3. Per quanto qui non disposto si rinvia al Codice di Comportamento del Personale adottato da ACT.
l) Il Responsabile per la pubblicazione dei documenti
1. Ai sensi dell’articolo 10 del D.lgs. 33/2013 è stato individuato il Responsabile della pubblicazione dei dati e delle informazioni in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione sul sito web di Agenzia, nella persona del Direttore Generale Dr. Xxxxxxx Xxxxxxx.
m) Rotazione
1. Va rilevato che la rotazione del personale è considerata quale misura organizzativa preventiva finalizzata a limitare il consolidarsi di relazioni che possono alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione.
2. Tuttavia, in linea con il P.N.A. 2016, in ragione delle ridotte dimensioni e del numero limitato di personale operante al suo interno, ACT ritiene che la rotazione del personale causerebbe inefficienza e inefficacia dell’azione amministrativa tale da precludere in alcuni casi la possibilità di erogare in maniera ottimale i servizi ai cittadini??.
Pertanto, ACT ritiene opportuno applicare, solo ove possibile, la rotazione del personale.
n) Incompatibilità ed inconferibilità
1. Ulteriore strumento di prevenzione della corruzione è stato individuato nel rispetto della disciplina contenuta nel D.lgs. 39/2013 “Disposizioni in materia di inconferibilita' e incompatibilita' di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012,
n. 190” che disciplina la materia di inconferibilità ed incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico.
2. In ottemperanza alla delibera n. 833 dall’ANAC del 3 agosto 2016 il R.P.C.T. cura che siano rispettate le disposizioni del D.lgs. 39/2013 e svolge i controlli nel rispetto delle indicazioni fornite nelle Linee Guida di cui al punto c). Inoltre, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. 39/2013 e delle Linee Guida di cui al punto c), il R.P.C.T. può contestare all’interessato l’esistenza o l’insorgenza di situazioni di incompatibilità ed inconferibilità, al fine di farvi provvedere.
o) Accesso civico
1. L’accesso civico è il diritto di chiunque di richiedere i documenti, le informazioni o i dati che le pubbliche amministrazione e le società in controllo o in partecipazione pubblica, diretta o indiretta abbiano omesso di pubblicare.
2. La richiesta è gratuita, non deve essere motivata e va indirizzata al R.P.C.T.; deve essere presentata:
‐ tramite PEC all’indirizzo: xxxxx@xxx.xxxxx.xx;
‐ tramite mail all’indirizzo: xxxxxxx.xxxxxx@xxxxx.xx;
‐ tramite posta ordinaria all’indirizzo:
‐ Azienda Consorziale Trasporti – A.C.T. Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx 00 – 00000 Xxxxxx Xxxxxx.
Il Responsabile della Trasparenza, entro 30 giorni, pubblica sul sito istituzionale il documento. In caso di mancata pubblicazione entro il termine di 30 giorni, il richiedente può ricorrere al soggetto titolare del potere sostitutivo il quale, dopo aver verificato la sussistenza dell’obbligo di pubblicazione, pubblica tempestivamente e comunque non oltre 15 giorni quanto richiesto. Titolare del potere sostitutivo è il Presidente dell’Assemblea dei Soci Xxxxxx Xxxxx mail xxxxxx.xxxxx@xxxxxx.xxxxxxx.xx.xx ‐ fax 0522/223800.
3. Per la procedura delle differenti modalità di accesso, si rinvia al regolamento interno sull’accesso, come previsto dall’articolo 3.d.2.
4. TRASPARENZA
1. La materia della trasparenza è disciplinata dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e s.m.i., di attuazione dell’articolo 1, comma 35 della legge 6 novembre 2012, n. 190, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
2. Il D.lgs. 33/2013 risponde all’esigenza di assicurare la trasparenza, intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche per mezzo della tempestiva pubblicazione delle notizie sui siti istituzionali delle amministrazioni medesime.
3. A.C.T. si è adeguata agli obblighi su di essa gravanti. I documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi del D.lgs. 33/2013 e s.m.i. sono pubblicati tempestivamente sul sito web, nella sezione “Amministrazione Trasparente” e sono mantenuti aggiornati.
4. I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi D.lgs. 33/2013 e s.m.i. sono pubblicati per un periodo di 5 anni e, comunque, fino a che gli atti pubblicati producono i loro effetti, fatti salvi i diversi termini previsti dalla normativa in materia di trattamento dei dati personali.
5. Nel caso in cui sia stata omessa la pubblicazione dei dati e dei documenti che dovrebbero essere obbligatoriamente pubblicati, è previsto il diritto di chiunque di richiedere documenti, informazioni o dati. Tale richiesta di accesso civico è disciplinata dall’articolo 15.
6. Per ogni informazione pubblicata verrà verificata:
- La qualità;
- L’integrità;
- Il costante aggiornamento;
- La completezza;
- La tempestività;
- La semplicità di consultazione;
- La comprensibilità;
- L’omogeneità;
- La facile accessibilità;
- La conformità ai documenti originali;
- L’indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità.
7. ACT ha provveduto a istituire sul proprio sito una sezione dedicata, denominata “Amministrazione trasparente” nella quale inserire i dati previsti dalla normativa e articolata nelle seguenti sotto‐sezioni:
Disposizioni comuni Organizzazione
Consulenti e collaboratori Personale
Bandi di concorso Enti controllati
Attività e procedimenti Provvedimenti
Bandi di gara e contratti Sovvenzioni/contributi/sussidi economici Bilanci
Servizi erogati
Beni immobili e gestione patrimonio Pagamenti dell'amministrazione Informazioni ambientali
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