SOMMARIO
Nuovo Regolamento per la gestione del vincolo
idrogeologico
SOMMARIO
SOMMARIO 1
Art. 1
Ambito del Regolamento 4
TITOLO I
INDIRIZZI PER LA PROGETTAZIONE DI OPERE IN ZONE SOTTOPOSTE A VINCOLO IDROGEOLOGICO
............................................................................................................................................................................................ 4
Art. 2
Riferimenti normativi in materia di uso del suolo 4
Art. 3
Criteri di attuazione degli interventi 6
TITOLO II
TIPOLOGIA DELLE PROCEDURE 7
CAPO I
PROCEDURA ART. 20 E ART. 21 X.X. 0000/0000 Xxxxxxxx G.R. 6215/96 7
Art. 4
Tab.A “Tipologie degli interventi in zone boscate e non boscate” 7
Art. 5
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone boscate ” 9
Art. 6
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone non boscate ” 11
Art. 7
Tab.C “Tipologie degli interventi in zone non boscate” art. 20 R.D. 1126/26 13
CAPO II
CRITERI DI REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE 15
Art. 8
Procedura di autocertificazione - ambito di applicazione 15
Art. 9
Dichiarazioni sostitutive di certificazioni 16
Art. 10
Redazione della documentazione progettuale a corredo delle richieste 18
CAPO III
PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERE ESEGUITE SENZA TITOLO ED ALLE SANATORIE EDILIZIE 21
Art. 11
Sanatorie e condoni edilizi 21
TITOLO III
IL PROCEDIMENTO 21
Art. 12
Definizione del procedimento 21
Art. 13
Inizio del procedimento 22
Art. 14
Conclusione e Tempi del procedimento 22
Art. 15
Funzioni di Xxxxxxxxx e controllo 23
Art. 16
Commissione Consultiva 24
Art. 17
Termine di validità del provvedimento 25
Art. 18
Dati personali 25
TITOLO IV
PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO 26
Art. 19
Intervento nel procedimento 26
Art. 20
Accesso ai documenti amministrativi 27
Art. 21
Norme Transitorie 27
Allegato (1)
Tab.A “Tipologie degli interventi in zone boscate e non boscate” 28
Allegato (2)
Tab.A “Tipologie degli interventi in zone boscate e non boscate” 31
Allegato (3)
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone boscate” 34
Allegato (4)
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone boscate ” 37
Allegato (5)
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone non boscate” 40
Allegato (6)
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone non boscate ” 43
Allegato (7)
Tab.C “Tipologie degli interventi in zone non boscate” 46
Allegato (8)
Tab.C “Tipologie degli interventi in zone non boscate ” 49
Allegato (9)
PRESCRIZIONI DA OSSERVARE NELLA ESECUZIONE DELLE OPERE PREVISTE NELL'AUTOCERTIFICAZIONE 50
Allegato (10)
PRESCRIZIONI DA OSSERVARE PER OPERE IN SANATORIA PREVISTE NELL'AUTOCERTIFICAZIONE 52
Art. 1
Ambito del Regolamento
1. Il presente Regolamento disciplina il procedimento relativo allo svolgimento delle funzioni amministrative delegate ai sensi della Legge Regionale n. 5 del 5 marzo 1997 e n.14 del 6 agosto 1999, in materia di vincolo idrogeologico di cui al Regio Decreto Legge n. 3267 del 30 dicembre 1923, conosciuto come “Legge Forestale” ed al suo Regolamento di applicazione ed esecuzione R.D. n. 1126 del 16 maggio 1926, conosciuto come “Regolamento Forestale”.
In particolare le norme qui riportate si applicano a tutti gli interventi di trasformazione e gestione del territorio, così come definiti nella Delibera di G.R. n. 6215 del 30 luglio 1996, per i quali l’autorizzazione ad operare è rilasciata dalla Provincia ai sensi della Legge Regionale n. 53/98 e Delibera di G.R. n. 3888 del 29 luglio 1998.
TITOLO I
INDIRIZZI PER LA PROGETTAZIONE DI OPERE IN ZONE SOTTOPOSTE A VINCOLO IDROGEOLOGICO
Art. 2
Riferimenti normativi in materia di uso del suolo
1. La documentazione tecnica progettuale inoltrata a corredo delle richieste deve dimostrare l’avvenuto rispetto, oltreché degli indirizzi e delle prescrizioni espressi dalla normativa specifica in materia di vincolo idrogeologico, Legge Forestale, Regolamento Forestale e P.M.P.F. (Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale), anche della normativa che abbia come obiettivi la difesa del suolo e la prevenzione dai dissesti del territorio.
2. Per una corretta progettazione delle opere si fa riferimento alle seguenti normative:
❖ Disciplina delle aree d i particolare interesse paesistico e ambientale.
D.Lgs. 42 del 22 gennaio 2004 – “Codice dei beni culturali e del paesaggio” ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.
Comprende i territori coperti da foreste e boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento. Per questa categoria di beni, e più in generale nell’ambito della disciplina dell’uso delle risorse e difesa del suolo, la Regione Lazio ha introdotto, con Deliberazione di
G.R. n. 4340 del 28 maggio 1996, una direttiva in merito alle modalità di progettazione e realizzazione degli interventi in materia di difesa del suolo. Per effetto di tale direttiva, sono vietati:
▪ manufatti in calcestruzzo (muri di sostegno, xxxxxxx, traverse). Sono ammessi se adiacenti ad opere d’arte purché sia minimizzato l’impatto visivo;
▪ scogliere in pietrame o gabbionate non rinverdite;
▪ rivestimenti di alvei e di sponde fluviali in calcestruzzo;
▪ tombamenti di corsi d’acqua;
▪ rettificazioni o modifiche dei tracciati naturali dei corsi d’acqua;
▪ eliminazione completa della vegetazione riparia arbustiva e arborea.
In riferimento alla procedura prevista per il rilascio del nulla osta sul vincolo idrogeologico, disciplinato dal presente Regolamento, si richiama l’art. 28 della L.R. 06-10-1997 n. 29 che subordina il rilascio di concessioni od autorizzazioni di impianti, opere ed interventi all’interno di aree naturali protette al preventivo nulla osta dell’Ente di Gestione ai sensi dell'art. 13 della Legge 394/1991.
❖ Disciplina delle costruzioni.
Legge 64/74 “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”.
D.M. del 22.03.1988 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegni della terra e delle opere di fondazione”
Per effetto del D.M., nelle aree sottoposte a vincolo idrogeologico, in quanto aree soggette a vincoli particolari, sono prescritte come per le zone dichiarate sismiche indagini di tipo geologico anche per le opere di fondazione (Capo C), di sostegno (Capo D), consolidamento dei terreni (Capo M). Per gli interventi modesti e/o di trascurabile effetto sulla stabilità dei terreni oggetto dell’intervento o circostanti si potranno con discrezione ridurre od omettere indagini particolari sui terreni, salvo diversi riscontri da parte degli Uffici, sia in sede di accettazione che d’istruttoria della richiesta.
❖ Disciplina per il governo del territorio.
Legge 18 maggio 1989 n. 183 “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”
L.R. n. 53 del 11.12.98 “Organizzazione regionale della difesa del suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989,
n. 183”, come modificata dalla L.R. 14 del 6 agosto 1999.
D.G.R. n. 4340 del 28 maggio 1996 "Criteri progettuali per l'attuazione degli interventi in materia di difesa del suolo nel territorio della Regione Lazio"
3. Le norme riportate al precedente comma 2 comprendono, fra le risorse essenziali del territorio, le risorse naturali: l’aria, l’acqua, il suolo, gli ecosistemi della fauna e della flora. Tra le norme generali per
la tutela e l’uso del territorio viene sancito che nessuna risorsa naturale può essere ridotta in modo significativo e/o irreversibile in riferimento agli equilibri degli ecosistemi di cui è componente.
4. I nuovi interventi, quando consentiti, dovranno tutelare le risorse del territorio stesso con azioni per la salvaguardia delle risorse essenziali, la difesa del suolo ed in generale la prevenzione e la difesa dall’inquinamento.
5. Al fine di garantire un basso impatto ambientale, per la sistemazione e bonifica dei terreni interessati da movimenti di terra, si dovrà far ricorso, preferibilmente, alle tecniche di ingegneria naturalistica.
6. Viene inoltre integrata, su tutto il territorio provinciale, la delimitazione delle aree soggette a vincolo idrogeologico comprendendo le seguenti categorie di aree:
▪ aree esondate o soggette ad esondazioni;
▪ aree a rischio per processi franosi o di dissesto geomorfologico in atto o potenziali;
▪ aree di cui all’art. 45 della L.R. 53/98.
Art. 3
Criteri di attuazione degli interventi
1. Gli interventi in ambiti sottoposti a vincolo idrogeologico devono essere progettati e realizzati in funzione della salvaguardia e della qualità dell’ambiente, senza alterare in modo irreversibile le funzioni biologiche dell’ecosistema in cui vengono inseriti e devono arrecare il minimo danno possibile alle comunità vegetali ed animali presenti, rispettando allo stesso tempo i valori paesaggistici dell’ambiente (Deliberazione G.R. n. 4340 del 28 maggio 1996).
2. Nei casi in cui siano previsti movimenti di terra o impianti di cantiere per la realizzazione di opere, si dovrà prevedere la sistemazione a verde dall’area coinvolta, sia durante i lavori che a completamento degli stessi, mediante semine e messa a dimora di essenze vegetali autoctone.
3. Nel caso di interventi di manutenzione di opere esistenti si dovrà cercare, per quanto possibile, di sostituire e/o integrare i manufatti tradizionali con quelli che rispondono ai criteri dell’ingegneria naturalistica, garantendo così la minimizzazione dell’impatto ambientale.
4. Le tecniche di ingegneria naturalistica dovranno anche essere utilizzate per garantire una maggiore durata e protezione delle opere di consolidamento tradizionali di versanti e scarpate e dovranno inserirsi con la loro mascheratura nel contesto paesaggistico.
5. Gli interventi di parziale ricostruzione e ampliamento di manufatti in muratura di pietrame o laterizio dovranno, di norma, essere realizzati adottando, per le superfici a vista di nuova esecuzione, materiali analoghi a quelli presenti.
TITOLO II TIPOLOGIA DELLE PROCEDURE
CAPO I
PROCEDURA ART. 20 E ART. 21 X.X. 0000/0000 Xxxxxxxx G.R. 6215/96
Tab.A “Tipologie degli interventi in zone boscate e non boscate” art. 21 Tab.B “Tipologie degli interventi in zone boscate” art. 21
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone non boscate” art. 20 Tab.C “Tipologie degli interventi in zone non boscate” art. 20
Art. 4
Tab.A “Tipologie degli interventi in zone boscate e non boscate”
1. Con riferimento al R.D.L. 30.12.1923 n. 3267, al R.D. 16.05.1926 n. 1126, alla Delibera di G.R. n. 6215/96, alla L.R. 53/98 e alla Delibera di G.R. n. 3888/98, chi intende compiere movimenti di terreno diretti a trasformare i boschi in altre qualità di coltura ed i terreni saldi in terreni soggetti a periodica lavorazione (o che, comunque, comportino modifiche all’uso del suolo del terreno vincolato e alla morfologia), deve presentare la richiesta di autorizzazione e/o Nulla Osta, corredata della idonea documentazione al Sindaco del Comune territorialmente competente.
2. La procedura descritta nel precedente comma si applica per le seguenti tipologie di lavori:
• nuovi edifici di qualsiasi tipo e destinazione, compresi eventuali ampliamenti di opere connesse (rimesse, box, piscine, ecc.), di dimensioni superiori a 30 mq, anche soggette a sanatoria edilizia (con esclusione degli interventi che si riferiscono a cambi di destinazione d’uso la cui competenza, secondo la vigente normativa di settore, è del Comune);
• muri di sostegno superiori a 100 cm di altezza (fuori terra);
• infrastrutture connesse a elettrodotti superiori a 20.000 volts (cabine primarie);
• parcheggi di qualsiasi tipo e piazzali di manovra;
• sistemazione di terreni con opere di drenaggio (maggiori di 100 ml e profondità superiore a 150 cm);
• creazione o eliminazione di terrazzamenti di terreni finalizzati ad attività agricola o extragricola.
3. Le richieste, redatte su carta libera secondo il fac-simile di domanda riportato nell’Allegato 1 del presente Regolamento, devono essere indirizzate al Servizio Geologico della “Amministrazione
Provinciale di Roma”, e devono essere presentate al Sindaco del Comune territorialmente competente a firma del proprietario del terreno o del manufatto oggetto dell’intervento.
4. Le richieste devono essere corredate della seguente documentazione in Cinque copie:
1. planimetria su carta tecnica regionale in scala 1:10.000 con indicazione puntuale dell’area o delle aree interessate dalle opere;
2. planimetrie catastali con l’indicazione dei fogli e delle particelle interessati e con indicazione
puntuale dell’area o delle aree interessate dalle opere;
3. elaborato progettuale dell’opera (corredato di planimetrie, prospetti, sezioni), sezioni e profilo del terreno “ante e post operam” a scala adeguata, indicazioni della destinazione urbanistica di piano regolatore generale o di piano di fabbricazione dell’area interessata;
4. relazione tecnico-descrittiva a firma del progettista, contenente una descrizione dettagliata delle opere realizzate o da realizzare;
5. relazione geologica redatta da geologo iscritto all’albo professionale;
6. scheda notizie (allegato 2), per la parte riservata al Richiedente, vistata dal progettista e dal geologo;
7. nulla osta Ente Parco (se ricadente in area naturale protetta);
8. idonea documentazione fotografica.
5. Il Sindaco fa pubblicare per 15 giorni all’Albo Pretorio la domanda e quindi, con le eventuali opposizioni e/o osservazioni che fossero state presentate e con le sue valutazioni, la trasmette all’Amministrazione Provinciale insieme alla documentazione allegata.
6. Qualora vengano rilevate difformità tra la documentazione progettuale allegata alla richiesta e le risultanze dell’istruttoria, il Servizio competente per la gestione del Nulla Osta procederà d’ufficio alla segnalazione della difformità alle Autorità competenti per i successivi adempimenti di Xxxxx ed al titolare della richiesta. L’interessato potrà, successivamente, inoltrare nuova richiesta, nei modi previsti dalla vigente normativa, con elaborati progettuali rappresentativi del reale stato dei luoghi.
7. Al termine del procedimento, in caso di esito positivo, il Servizio competente per la gestione del Nulla Osta restituirà al Sindaco del Comune due copie dei documenti di cui alle lettere 1), 2), 3), 4), 5), 6), 7) e 8) del comma precedente, debitamente timbrati e firmati insieme al provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta con eventuali prescrizioni relative alle modalità di esecuzione dei
lavori. Il Sindaco provvederà, dopo gli adempimenti di legge, a rimettere copia della documentazione al Richiedente. Il Servizio citato restituirà al Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato competente per territorio, per gli adempimenti di cui all’art. 22 del R.D. 1126/26, una copia dei documenti di cui alle lettere 1), 2), 3), 4), 5), 6), 7) e 8) del comma precedente, debitamente timbrati e firmati insieme al provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta con eventuali prescrizioni relative alle modalità di esecuzione dei lavori. Una copia del solo provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta verrà restituita al Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, per gli adempimenti di cui all’art. 22 del R.D. 1126/26, ed al Corpo di Polizia Provinciale. Qualora il sito ricada in area Naturale protetta e/o di competenza dell’Autorità di Xxxxxx viene trasmessa agli Enti interessati una copia del solo provvedimento autorizzativo.
8. Il Servizio Geologico, il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo di Polizia Provinciale, potranno, in fase esecutiva, ed in caso di situazioni non prevedibili, per quanto di rispettiva competenza, integrare le prescrizioni contenute nel provvedimento.
Art. 5
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone boscate ”
1. In riferimento al R.D.L. 30.12.1923 n. 3267, al R.D. 16.05.1926 n. 1126, alla Delibera di G.R. n. 6215/96, alla L.R. 53/98 e alla Delibera di G.R. n. 3888/98, chi intende compiere movimenti di terreno diretti a trasformare i boschi in altre qualità di coltura ed i terreni saldi in terreni soggetti a periodica lavorazione (o che, comunque, comportino modifiche all’uso del suolo del terreno vincolato e alla morfologia), deve presentare la richiesta di autorizzazione, corredata della idonea documentazione al Sindaco del Comune territorialmente competente.
2. La procedura di cui al comma 1 si applica, in ogni caso, per le seguenti tipologie di lavori:
• sistemazione di aree, apertura di accessi a strade esistenti, sistemazione e/o ampliamenti piazzali, platee di stoccaggio, ecc.;
• apertura sentieri pedonali e piste di esbosco;
• linee elettriche di alta tensione superiori a 20.000 volt comprese le relative infrastrutture con esclusione delle riqualificazioni degli impianti esistenti che non prevedano movimenti di terra;
• aree destinate allo stoccaggio di materiali terrosi inferiori a 1.500 mq e 1.000 mc;
• recinzioni varie in muratura o con paletti metallici o in legno superiori a 200 cm di altezza;
• sistemazione di terreni mediante opere di drenaggio (inferiori a 100 m di lunghezza e 150 cm di profondità), apertura di scoline per la raccolta e la regimazione idrica superficiale;
• nuovi edifici di qualsiasi tipo e destinazione, compresi eventuali ampliamenti di opere connesse (rimesse, box, ecc.) di dimensioni inferiori a 30 mq e piscine di dimensioni inferiori a 50 mq, anche soggette a sanatoria (con esclusione degli interventi che si riferiscono a cambi di destinazione d’uso la cui competenza, secondo la vigente normativa di settore, è del Comune).
3. Le richieste, redatte in carta libera secondo il fac-simile di domanda riportato all’allegato 3 del presente Regolamento, devono essere indirizzate al Servizio Geologico della “Amministrazione Provinciale di Roma”, e devono essere presentate al Sindaco del Comune territorialmente competente a firma del proprietario del terreno o del manufatto oggetto dell’intervento.
4. Le richieste dovranno essere corredate della seguente documentazione in Cinque copie:
1. planimetria su carta tecnica regionale in scala 1:10.000 con indicazione dell’area o delle aree interessate dalle opere;
2. planimetrie catastali con l’indicazione dei fogli e delle particelle interessati;
3. relazione tecnica delle opere da realizzare;
4. scheda notizie (allegato 4), per la parte riservata al Richiedente, e vistata dal progettista;
5. nulla osta Ente Parco (se ricadente in area naturale protetta);
6. documentazione fotografica che riproduca completamente e fedelmente i luoghi.
5. Il Sindaco fa pubblicare per 15 giorni all’Albo Pretorio la domanda e quindi, con le eventuali opposizioni e/o osservazioni che fossero state presentate e con le sue valutazioni, la trasmette all’Amministrazione Provinciale insieme alla documentazione allegata.
6. Qualora vengano rilevate difformità tra la documentazione progettuale, allegata alla richiesta, e le risultanze dell’istruttoria, il Servizio competente per la gestione del Nulla Osta procederà d’ufficio alla segnalazione della difformità alle Autorità competenti per i successivi adempimenti di Xxxxx. L’interessato potrà, successivamente, inoltrare nuova richiesta, nei modi previsti dalla vigente normativa, con elaborati progettuali rappresentativi del reale stato dei luoghi.
7. Al termine del procedimento, in caso di esito positivo, il Servizio competente per la gestione del Nulla Osta restituirà al Sindaco del Comune due copie dei documenti di cui alle lettere 1), 2),
3), 4), 5), 6), 7) e 8) del comma precedente, debitamente timbrati e firmati insieme al provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta con eventuali prescrizioni relative alle modalità di esecuzione dei lavori. Il Sindaco provvederà, dopo gli adempimenti di legge, a rimettere copia della documentazione al Richiedente. Il Servizio citato restituirà al Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato competente per territorio, per gli adempimenti di cui all’art. 22 del R.D. 1126/26, una copia dei documenti di cui alle lettere 1), 2), 3), 4), 5), 6), 7) e 8) del comma precedente, debitamente timbrati e firmati insieme al provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta con eventuali prescrizioni relative alle modalità di esecuzione dei lavori. Una copia del solo provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta verrà restituita al Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, per gli adempimenti di cui all’art. 22 del R.D. 1126/26, ed al Corpo di Polizia Provinciale. Qualora il sito ricada in area Naturale protetta e/o di competenza dell’Autorità di Xxxxxx viene trasmessa agli Enti interessati una copia del solo provvedimento autorizzativo.
8. Il Servizio Geologico, il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo di Polizia Provinciale, potranno, in fase esecutiva, ed in caso di situazioni non prevedibili, per quanto di rispettiva competenza, integrare le prescrizioni contenute nel provvedimento.
Art. 6
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone non boscate ”
1. In riferimento al R.D.L. 30.12.1923 n. 3267, al R.D. 16.05.1926 n. 1126, alla Delibera di G.R. n. 6215/96, alla L.R. 53/98 e alla Delibera di G.R. n. 3888/98, chi intende compiere movimenti di terreno che non siano diretti alla trasformazione a coltura agraria dei boschi e dei terreni saldi (o che, comunque, comportino modifiche all’uso del suolo del terreno vincolato), deve farne dichiarazione, corredata della idonea documentazione all’Amministrazione Provinciale in tempo utile, almeno 30 gg. prima dell’inizio dei lavori, indicando la data del loro inizio.
2. La procedura descritta nel precedente comma 1 si applica, in ogni caso, per le seguenti tipologie di lavori:
• sistemazione di aree, apertura di accessi a strade esistenti, sistemazione e/o ampliamenti piazzali, platee di stoccaggio, ecc.;
• apertura sentieri pedonali e piste di esbosco;
• linee elettriche di alta tensione superiori a 20.000 volt comprese le relative infrastrutture con esclusione delle riqualificazioni degli impianti esistenti che non prevedano movimenti di terra;
• aree destinate allo stoccaggio di materiali terrosi inferiori a 1.500 mq e 1.000 mc;
• recinzioni varie in muratura o con paletti metallici o in legno superiori a 200 cm di altezza;
• sistemazione di terreni mediante opere di drenaggio (inferiori a 100 m di lunghezza e 150 cm di profondità), apertura di scoline per la raccolta e la regimazione idrica superficiale;
• nuovi edifici di qualsiasi tipo e destinazione, compresi eventuali ampliamenti di opere connesse (rimesse, box, ecc.) di dimensioni inferiori a 30 mq e piscine di dimensioni inferiori a 50 mq, anche soggette a sanatoria (con esclusione degli interventi che si riferiscono a cambi di destinazione d’uso la cui competenza, secondo la vigente normativa di settore, è del Comune).
L’Amministrazione Provinciale può prescrivere particolari modalità per l’esecuzione dei lavori riportati.
3. Le richieste, redatte in carta libera secondo il fac-simile di domanda riportato nell’allegato 5 del presente Regolamento, devono essere indirizzate e presentate a “Amministrazione Provinciale di Roma Dipartimento V Servizio 4 - Servizio Geologico - Via di Villa Pamphili n. 84 – 00000 Xxxx”, a firma del proprietario del terreno o del manufatto oggetto dell’intervento.
4. Le richieste dovranno essere corredate della seguente documentazione in Cinque copie:
1. planimetria su carta tecnica regionale in scala 1:10.000 con indicazione dell’area o delle aree interessate dalle opere;
2. planimetrie catastali con l’indicazione dei fogli e delle particelle interessati;
3. relazione tecnico sintetica delle opere da realizzare;
4. scheda notizie (allegato 6), per la parte riservata al Richiedente, e vistata dal progettista;
5. nulla osta Ente Parco, se ricedente in area naturale protetta, ovvero nulla osta Autorità di Bacino, se ricadente in area a qualunque titolo classificata;
6. documentazione fotografica che riproduca completamente e fedelmente i luoghi.
5. Il Sindaco fa pubblicare per 15 giorni all’Albo Pretorio la domanda e quindi, con le eventuali opposizioni e/o osservazioni che fossero state presentate e con le sue valutazioni, la trasmette all’Amministrazione Provinciale insieme alla documentazione allegata.
6. Qualora vengano rilevate difformità tra la documentazione progettuale, allegata alla richiesta, e le risultanze dell’istruttoria, il Servizio competente per la gestione del Nulla Osta procederà d’ufficio alla segnalazione della difformità alle Autorità competenti per i successivi adempimenti di Xxxxx.
L’interessato potrà, successivamente, inoltrare nuova richiesta, nei modi previsti dalla vigente normativa, con elaborati progettuali rappresentativi del reale stato dei luoghi.
7. Al termine del procedimento, in caso di esito positivo, il Servizio competente per la gestione del Nulla Osta restituirà al Richiedente una copia dei documenti di cui alle lettere 1), 2), 3), 4), 5),
6) del comma precedente, debitamente timbrati e firmati insieme al provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta con eventuali prescrizioni relative alle modalità di esecuzione dei lavori. Il Richiedente è tenuto a conservare la copia della documentazione sopracitata sul luogo dei lavori. Il Servizio citato restituirà al Sindaco del Comune ed al Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato competente per territorio, per gli adempimenti di cui all’art. 22 del R.D. 1126/26, una copia dei documenti di cui alle lettere 1), 2), 3), 4), 5), 6) del comma precedente, debitamente timbrati e firmati insieme al provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta. Una copia del solo provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta verrà restituita al Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, per gli adempimenti di cui all’art. 22 del R.D. 1126/26, ed al Corpo di Polizia Provinciale. Qualora il sito ricada in area Naturale protetta e/o di competenza dell’Autorità di Xxxxxx viene trasmessa agli Enti interessati una copia del solo provvedimento autorizzativo.
8. Il Servizio Geologico, il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo di Polizia Provinciale, potranno, in fase esecutiva, ed in caso di situazioni non prevedibili, per quanto di rispettiva competenza, integrare le prescrizioni contenute nel provvedimento.
Art. 7
Tab.C “Tipologie degli interventi in zone non boscate” art. 20 R.D. 1126/26
1. In riferimento al R.D.L. 30.12.1923 n. 3267, al R.D. 16.05.1926 n. 1126 ed alle Delibere di G.R. n. 6215/96 e n. 3888/98, chi intende compiere movimenti di terreno che siano diretti alla trasformazione a coltura agraria dei boschi e dei terreni saldi (o che comunque non comportino modifiche all’uso del suolo del terreno vincolato), deve farne dichiarazione, corredata della idonea documentazione all’Amministrazione Provinciale in tempo utile, almeno 30 giorni prima dell'inizio dei lavori, indicandone la data.
2. La procedura si applica, in ogni caso, per le seguenti tipologie di lavori:
▪ vivai, rimboschimenti e ricostituzioni boschive;
▪ sistemazione idraulica di terreni coltivati (scoline).
L’Amministrazione Provinciale può prescrivere modalità per l’esecuzione dei lavori.
3. Le richieste, redatte in carta libera secondo il fac-simile di domanda riportato nell’allegato 7 del presente Regolamento, devono essere indirizzate al Servizio Geologico della “Amministrazione Provinciale di Roma”, con indicazione della data d’inizio dei lavori, la quale, comunque non può essere antecedente al 31° giorno dalla data di arrivo della domanda all’Amministrazione Provinciale Servizio.
4. Le richieste dovranno essere corredate della seguente documentazione in Tre copie:
1. planimetria su carta tecnica regionale in scala 1:10.000 con indicazione dell’area o delle aree interessate dalle opere;
2. planimetrie catastali con l’indicazione dei fogli e delle particelle interessati;
3. relazione tecnico sintetica delle opere da realizzare;
4. scheda notizie (allegato 8), per la parte riservata al Richiedente, e vistata dal progettista;
5. nulla osta Ente Parco, se ricedente in area naturale protetta, ovvero nulla osta Autorità di Bacino, se ricadente in area a qualunque titolo classificata;
6. documentazione fotografica che riproduca completamente e fedelmente i luoghi.
5. Qualora vengano rilevate difformità tra la documentazione progettuale e le risultanze dell’istruttoria, il Servizio competente per la gestione del Nulla Osta procederà d’ufficio alla segnalazione della difformità alle Autorità competenti per i successivi adempimenti di Legge. L’interessato potrà, successivamente, inoltrare nuova richiesta nei modi previsti dalla vigente normativa, con elaborati progettuali rappresentativi del reale stato dei luoghi.
6. Al termine del procedimento, in caso di esito positivo, il Servizio competente per la gestione del Nulla Osta restituirà al Richiedente una copia dei documenti di cui alle lettere 1), 2), 3), 4), 5),
6) del comma precedente, debitamente timbrati e firmati insieme al provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta con eventuali prescrizioni relative alle modalità di esecuzione dei lavori. Il Richiedente è tenuto a conservare la copia della documentazione sopracitata sul luogo dei lavori. Il Servizio citato restituirà al Sindaco del Comune ed al Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato competente per territorio, per gli adempimenti di cui all’art. 22 del R.D. 1126/26, una copia dei documenti di cui alle lettere 1), 2), 3), 4), 5), 6) del comma precedente, debitamente timbrati e firmati
insieme al provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta. Una copia del solo provvedimento autorizzativo e/o del Nulla Osta verrà restituita al Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, per gli adempimenti di cui all’art. 22 del R.D. 1126/26, ed al Corpo di Polizia Provinciale. Qualora il sito ricada in area Naturale protetta e/o di competenza dell’Autorità di Xxxxxx viene trasmessa agli Enti interessati una copia del solo provvedimento autorizzativo.
7. Il Servizio Geologico, il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo di Polizia Provinciale, potranno, in fase esecutiva, ed in caso di situazioni non prevedibili, per quanto di rispettiva competenza, integrare le prescrizioni contenute nel provvedimento.
CAPO II
CRITERI DI REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE
Art. 8
Procedura di autocertificazione - ambito di applicazione
1. In attesa della perimetrazione definitiva da eseguirsi a cura della Regione Lazio delle aree soggette a vincolo idrogeologico, ed in attesa dell'approvazione dei piani territoriali provinciale e regionale, l'Autorizzazione e/o il Nulla Osta per le opere da realizzare e/o in sanatoria si intendono rilasciati nei tempi specificati nel successivo art. 13, su modelli predisposti dall’Amministrazione Provinciale – Servizio Geologico.
2. Le autocertificazioni presentate dovranno corrispondere fedelmente ai modelli predisposti dalla Amministrazione Provinciale. Gli elaborati progettuali e la relazione geologica dovranno essere firmati da tecnici abilitati, che si assumeranno la responsabilità di quanto dichiarato. Viene esclusa la procedura di autocertificazione per gli interventi che ricadono, secondo le diverse classificazioni ed a qualunque tipologia, in aree soggette a rischio idraulico e/o a rischio geomorfologico, così come individuate nelle diverse cartografie ufficiali attualmente disponibili (Carta Inventario dei fenomeni franosi e delle aree a rischio elevato e molto elevato" - Regione Lazio, cartografie contenute nei diversi Piani Territoriali - Piani Stralcio, Piani Straordinari e Piani di Assetto Idrogeologico - delle Autorità di Bacino del Fiume Tevere e dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno e dei bacini regionali) e individuabili in ogni ulteriore modifica, aggiornamento e pubblicazione ufficiali di dati di rischio prodotti dalle diverse Autorità competenti.
3. Qualora, da parte delle Autorità di Bacino, dovessero essere emanate nuove disposizioni diverse da quelle vigenti negli attuali Piani di Bacino, le richieste non ancora concluse nei tempi previsti al successivo art. 13, dovranno essere aggiornate secondo quanto prescritto e previsto dalla nuova normativa.
4. L'AMMINISTRAZIONE SI RISERVA, COMUNQUE, IL DIRITTO DI EFFETTUARE CONTROLLI IN OGNI FASE DEI LAVORI ED ANCHE A LAVORI ULTIMATI E DI PRESCRIVERE ULTERIORI MODALITÀ PER L'ESECUZIONE DEI LAVORI STESSI O PER IL RIPRISTINO DELL'ASSETTO IDROGEOLOGICO DELLE AREE INTERESSATE DA MOVIMENTI DI TERRA.
Art. 9
Dichiarazioni sostitutive di certificazioni
Sono comprovati con dichiarazioni, anche contestuali all'istanza, sottoscritte dall'interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni i seguenti stati, qualità personali e fatti:
a. data e il luogo di nascita;
b. residenza;
c. cittadinanza;
d. godimento dei diritti civili e politici;
e. stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero;
f. stato di famiglia;
g. esistenza in vita;
h. nascita del figlio, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente;
i. iscrizione in albi, in elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni;
l. appartenenza a ordini professionali;
m. titolo di studio, esami sostenuti;
n. qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tecnica;
o. situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali;
p. assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto;
q. possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato presente nell'archivio dell'anagrafe tributaria;
r. stato di disoccupazione;
s. qualità di pensionato e categoria di pensione;
t. qualità di studente;
u. qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili;
v. iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo;
z. tutte le situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio;
aa. di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di sicurezza e di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa;
bbb. di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali;
bbb. -bis) di non essere l'ente destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
cccc. qualità di vivenza a carico;
ddddd. tutti i dati a diretta conoscenza dell'interessato contenuti nei registri dello stato civile;
eeeeee. di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato.
Tali dichiarazioni dovranno essere rese e sottoscritte secondo le modalità di cui all’art. 38 del
D.P.R. n. 445/2000 e ss. mm. ed ii.
Art. 10
Redazione della documentazione progettuale a corredo delle richieste
1. La documentazione da allegare per la realizzazione degli interventi di cui agli articoli n. 20 e n. 21 del
R.D. 1126/1926, deve essere adeguatamente sviluppata in funzione dell’importanza dell’intervento stesso, delle modifiche indotte al regime idrogeologico, della natura dei terreni interessati e della natura agro-forestale del soprassuolo. La documentazione, oltre a descrivere le caratteristiche proprie dell’intervento, deve dettagliatamente documentare lo stato dei luoghi circostanti in un congruo intorno e le interferenze dell’opera sui luoghi predetti. Le dimensioni areali dell’intorno da considerare sono, ovviamente, affidate alla discrezione del professionista anche se non possono prescindere da considerazioni oggettive delle diverse situazioni dello stato dei luoghi in funzione delle opere in progetto.
2. La documentazione di cui al comma 1 deve essere debitamente datata, vistata e firmata dal Richiedente e dai Tecnici competenti in originale su tutte le copie. Sono ammesse cancellazioni e/o correzioni che consentano di riconoscere le parole cancellate o corrette.
3. L’elaborato progettuale deve adeguatamente motivare, descrivere e rendere facilmente comprensibili le scelte effettuate, deve assicurare la qualità dell’opera, la rispondenza alla finalità relative, il soddisfacimento dei requisiti essenziali previsti dal quadro normativo e dallo stato dell’arte. L’elaborato dovrà inoltre comprendere:
1. idoneo supporto cartografico, corredato eventualmente da rilievo planoaltimetrico;
2. i profili topografici del terreno nelle situazioni ante-operam e post-operam con rappresentazione grafica dei movimenti di terra da effettuare e delle opere da realizzare. I suddetti profili, da realizzarsi a scala di dettaglio, dovranno estendersi ad una distanza dall’area di intervento che risulti significativa per la ricostruzione della morfologia del versante;
3. destinazione urbanistica dell'area;
4. relazione tecnica deve contenere e descrivere:
a) le opere eseguite e/o da eseguirsi;
b) quantificazione e descrizione dei movimenti di terra già realizzati e/o da realizzare (distinguendo scavi e riporti);
c) descrizione delle caratteristiche tecniche di tutte le opere accessorie e di sistemazione esterna realizzate o da realizzare, con indicazione delle opere idrauliche per lo smaltimento delle acque meteoriche;
d) quantificazione della superficie da esse interessata;
e) le modalità di smaltimento del materiale di risulta degli scavi;
f) l’impatto dei lavori sull’assetto vegetazionale del sito;
g) tipologia delle opere di fondazione, in accordo con le prescrizioni contenute nella relazione geologica.
4. Il supporto cartografico su stralcio di CTR, di cui al punto 1 del precedente comma 3, dovrà riportare l’indicazione puntuale del sito. La documentazione fotografica dovrà essere completa e rappresentativa dello stato dei luoghi al momento della presentazione della domanda, o comunque realizzata in data recente (non anteriore a un mese dalla data della richiesta).
5. La relazione geologica, da allegare alla richiesta, dovrà contenere fra l’altro l’ubicazione su stralcio di CTR, uno stralcio di carta geologica a scala opportuna con indicazioni puntuali sul sito e sull'area circostante, relative ai seguenti aspetti:
• Caratteri geologici, strutturali, litologici e pedologici, definiti in base a rilevamento geologico di dettaglio;
• Analisi delle proprietà meccaniche dei terreni, eventualmente con riferimento a specifiche indagini geognostiche delle quali dovrà essere indicata e riportata l’esatta ubicazione se non realizzate nel sito di interesse e le modalità di esecuzione delle stesse;
• Assetto geomorfologico ed idrologia di superficie, con indicazioni sulla presenza o meno di rischio di esondazione;
• Fenomeni di erosione e di dissesto (potenziali o in atto) e condizioni di stabilità dei terreni, con riferimenti alla perimetrazione delle aree in dissesto (così come indicato al precedente art. 8);
• Caratteri idrogeologici e vulnerabilità delle falde;
• Sismicità;
• Valutazione degli elementi concorrenti a definire situazioni di rischio ed ipotesi tecniche di riduzione dello stesso, con riferimento specifico alle modifiche indotte dall'opera al regime idrogeologico dei terreni interessati;
• Autorità di Bacino territorialmente competente ed eventuale classificazione dell’area di interesse;
• Considerazioni conclusive che valutino esplicitamente il complesso opera/terreno in riferimento a potenziali instabilità del versante a breve e a lungo termine (con particolare riguardo alla porzione di pendio nell’intorno del fabbricato).
6. Nel caso di versanti acclivi con affioramento di terreni non litoidi o di coltri eluviali e detritiche, dovrà essere prodotta un’analisi di stabilità del versante ante e post operam. Tale analisi, estesa a una porzione significativa del versante, dovrà tenere conto del carico esercitato dalle opere da realizzare o già realizzate, inclusi eventuali muri di sostegno o opere di sistemazione esterna del terreno, e dovrà essere basata su metodologie analitiche che utilizzino i rispettivi profili topografici ed i parametri fisico meccanici dei terreni, ricavati da specifiche e documentate prove di laboratorio effettuate su campioni indisturbati opportunamente prelevati in sito e rappresentative dei terreni affioranti e dei terreni di imposta delle fondazioni.
7. Le analisi di stabilità ante e post operam, di cui al precedente comma 6, dovranno concludersi con il calcolo dei rispettivi fattori di sicurezza e dovranno tenere conto della sismicità dell’area.
8. La relazione geologica, di cui al comma 5, dovrà comunque dimostrare e dichiarare esplicitamente la fattibilità degli interventi proposti (nuovi lavori e/o opere oggetto di parere ai sensi del R.D.L. 3267/23 per richiesta di condono edilizio), e dovrà dimostrare l’idoneità dell’intervento nei riguardi delle problematiche di difesa del suolo, stabilità dei versanti, rischio idrogeologico, fenomeni erosivi e rischio di esondazione.
9. Nel caso di movimenti di terra, dovranno essere indicate le modalità di riutilizzo del materiale asportato e/o il suo trasporto a discarica controllata.
10. Per gli interventi che ricadono in aree soggette a rischio idraulico e/o a rischio geomorfologico, di qualsiasi livello, così come individuate negli elaborati dei P. A. I o P.S.A.I. delle Autorità di Xxxxxx, la relazione geologica dovrà comprendere anche uno studio di compatibilità idrogeologica redatto secondo le specifiche normative del relativo Piano di Bacino. Tale studio dovrà chiaramente dichiarare e dimostrare la compatibilità dell’intervento da realizzare o dell’opera di cui si richiede sanatoria con l’assetto geomorfologico del sito, e dimostrare che gli interventi stessi non concorrono ad incrementare il livello di rischio, in accordo con quanto previsto nelle specifiche norme di salvaguardia e con le prescrizioni riguardanti le limitazioni alle attività di trasformazione del territorio nelle situazioni di rischio, allegate ai P.A.I. o P.S.A.I. redatti dalle competenti Autorità di Bacino.
CAPO III
PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERE ESEGUITE SENZA TITOLO ED ALLE SANATORIE EDILIZIE
Art. 11
Sanatorie e condoni edilizi
1. Per la richiesta di sanatoria delle opere abusive, da inoltrare al Comune territorialmente competente, è previsto il parere ai soli fini del Vincolo Idrogeologico su domanda dell’interessato nei termini stabiliti dalla Legge n. 47/1985, dalla Legge n. 724/1994 e dalla Legge 326/2003.
2. Ai sensi dell’articolo 32 della Legge n. 47/1985, per le Opere costruite su aree sottoposte a vincolo, fatte salve le fattispecie previste dall’art. 33, il rilascio della concessione o dell’autorizzazione in sanatoria è subordinato al parere favorevole delle Amministrazioni preposte alla tutela del vincolo stesso.
3. La procedura relativa alla richiesta di parere, ai soli fini del vincolo idrogeologico, è quella indicata agli articoli 4), 5), 6), 7) del presente Regolamento, secondo la tipologia degli interventi da sanare.
4. La richiesta di parere dovrà essere presentata con tutte le indicazioni contenute nei fac-simile di domanda allegati di cui agli articoli precedenti.
TITOLO III
IL PROCEDIMENTO
Art. 12 Definizione del procedimento.
1. Per procedimento deve intendersi l’insieme di tutti quegli atti tecnici ed amministrativi che determinano l’espressione dell’Amministrazione d’ufficio o ad richiesta di parte, al fine di evitare che i terreni vincolati ai sensi della Legge Forestale possano, con danno pubblico, subire denudazioni, perdere la stabilità o turbare il regime delle acque per effetto di utilizzazioni improprie o non controllate.
Art. 13
Inizio del procedimento
1. L’inizio del procedimento amministrativo è determinato dall'acquisizione della richiesta al Protocollo del Servizio Geologico dell’Amministrazione Provinciale di Roma. Contestualmente all’assegnazione del numero di protocollo, ad ogni richiesta pervenuta viene attribuito un numero identificativo di Pratica.
Il Dirigente assegna la responsabilità amministrativa e tecnica per l’istruttoria della pratica a sé e/o ad altri, tecnici e funzionari del proprio Servizio, che avranno il compito di esaminare la completezza della documentazione a corredo della pratica, la conformità della documentazione prodotta con la normativa di settore vigente ed, eventualmente, di richiedere le opportune integrazioni. L’istruttoria viene svolta con le modalità specificate nel successivo art. 14.
2. I soggetti di cui al comma precedente, o i loro collaboratori, hanno il compito di esaminare la completezza della documentazione inoltrata a corredo della domanda ed, eventualmente, di richiedere le opportune integrazioni. Vengono, in ogni caso, fatte salve le disposizioni di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) e sue modifiche o integrazioni.
3. Dell’avvio del procedimento viene data notizia all’interessato mediante comunicazione scritta. Nella predetta comunicazione verrà indicato il Responsabile del Procedimento, del Responsabile dell’Istruttoria, del Responsabile del Trattamento dei dati Personali. Il richiedente riceverà un codice segreto identificativo, strettamente personale, attraverso e solo con il quale è consentito l’accesso alle informazioni, per quanto di propria competenza, sia via internet, sia tramite contatto diretto anche telefonico con il Servizio.
Art. 14
Conclusione e Tempi del procedimento
1. La Provincia deve, in ogni caso, concludere il procedimento con un provvedimento esplicito.
2. I termini temporali delle procedure sono così determinati:
1) Per procedimenti di cui all’art. 20 R.D. 1126/1926: i termini sono fissati in 30 giorni, trascorsi i quali senza che la Provincia abbia prescritto modalità per l’esecuzione dei lavori, l’interessato potrà senz’altro eseguirli purché gli stessi si svolgano in totale conformità alla domanda presentata;
2) Per procedimenti di cui all’art. 21 R.D. 1126/1926: i termini sono fissati in 180 giorni trascorsi i quali il parere si intende reso in senso positivo ed i lavori potranno essere eseguiti purché gli stessi si svolgano in totale conformità alla domanda presentata.
3. Qualora la domanda sia irregolare o incompleta e, comunque, carente sotto il profilo dell’ammissibilità, il responsabile del procedimento ne dà comunicazione all’interessato entro quindici giorni per interventi art. 20 e trenta giorni per interventi art. 21 dalla data di ricevimento della stessa, indicando le cause di irregolarità, di incompletezza o di inammissibilità riscontrate. In questi casi, il termine iniziale del procedimento si interrompe ed inizia nuovamente a decorre dalla data di ricevimento della domanda regolarizzata e/o completa.
4. Si determina una ulteriore interruzione dei termini anche nel caso in cui nel corso dell’istruttoria, emergano elementi tali da rendere necessaria la richiesta di approfondimenti e/o modifiche progettuali, al fine di meglio tutelate l’integrità idrogeologica dei terreni.
5. Trascorsi inutilmente trenta giorni dall’invio di una seconda medesima richiesta di integrazioni, il procedimento si intenderà archiviato d’ufficio con invio di comunicazione al proponente ed al Sindaco del Comune competente per territorio.
Art. 15
Funzioni di Xxxxxxxxx e controllo
1. L’attività di vigilanza e controllo di tutte le fasi attinenti il procedimento sarà svolta, per quanto di rispettiva competenza, dal personale del Servizio Geologico, dal Corpo Forestale dello Stato, dal Corpo della Polizia Provinciale e dal Comune presso cui ricade l’intervento.
2. Nei casi previsti dal precedente art. 14 commi 1 e 2, il Richiedente è tenuto a dare comunicazione scritta (a mezzo Fax o R.R.) dell’avvio dei lavori almeno 10 gg. prima dell’inizio degli stessi.
Art. 16 Commissione Consultiva
1. Il Dirigente del Servizio Geologico può avvalersi, come proprio organo di supporto, di una Commissione Consultiva, convocata, per l’esame di casi specifici e di richieste per le quali è ammessa l’autocertificazione, su richiesta del Dirigente o del Funzionario responsabile del Vincolo Idrogeologico, composta da personale del Servizio e più specificatamente dalle seguenti figure:
▪ Dirigente responsabile del Servizio Geologico o suo delegato;
▪ Dirigente responsabile del Corpo della Polizia Provinciale o suo delegato;
▪ Funzionario responsabile del Vincolo Idrogeologico o suo delegato;
▪ Unità di personale del Servizio Geologico con qualifica tecnica (geometra, geologo, tecnico ambientale, ecc.).
La segreteria della Commissione è assicurata da un’unità di personale del Servizio Geologico, nominato dal Dirigente, anche tra i componenti della Commissione stessa, e provvede, di concerto con il Funzionario responsabile del Vincolo Idrogeologico, alla redazione dei verbali delle riunioni ed alla convocazione della Commissione.
2. La Commissione Consultiva svolgerà le seguenti attività:
1. accerta la competenza per il rilascio del Nulla Osta sul vincolo idrogeologico;
2. verifica la completezza e conformità della documentazione presentata a corredo della richiesta;
3. esprime il parere per la conclusione del procedimento sulla scorta della sola documentazione inoltrata (autocertificazione) e/o sulla base di una relazione redatta dal tecnico responsabile dell’istruttoria;
4. richiede, qualora lo ritenga necessario, una verifica tecnica con supplemento di indagini da svolgere con personale dell’Ente.
3. La Commissione, sulla base dell’istruttoria effettuata esprime, con atto formale, il proprio parere sulle richieste e/o valuta la necessità di richiedere un approfondimento di istruttoria o di eseguire controlli diretti su singole situazioni che, per la complessità dell'intervento, per particolari problematiche di tipo geomorfologico e/o per analisi campione, richiedano un supplemento di istruttoria tecnica.
4. Nel caso in cui, in fase istruttoria, vengano riscontrate difformità sostanziali rispetto a quanto stabilito dal presente regolamento, si darà immediata comunicazione al Sindaco del Comune territorialmente competente, al Coordinamento Provinciale del C.F.S., al Corpo di Polizia Provinciale o
ad altri Enti competenti ed il procedimento sarà considerato sospeso in attesa di un'opportuna regolarizzazione.
5. In occasione di pratiche comprendenti categorie di lavori di diversa natura e competenza, l’istruttoria verrà svolta dall’Ente territorialmente più rilevante e competente a rilasciare il nulla osta in ambito di vincolo idrogeologico.
6. La procedura di cui al comma precedente non si applica nei seguenti casi:
➢ interventi che comportino il cambio di destinazione d’uso di un immobile;
➢ interventi che comportino varianti al P.R.G.
Art. 17
Termine di validità del provvedimento
1. Acquisito il parere tecnico e/o il rapporto informativo, viene predisposto l’atto Autorizzativo e/o il Nulla Osta adeguatamente motivato.
2. Se le ragioni della decisione risultano da altro atto amministrativo richiamato nella decisione stessa, insieme alla comunicazione di quest’ultima, deve essere indicato, ed a richiesta reso disponibile, anche l’atto cui essa si richiama.
3. Il provvedimento deve indicare, in maniera esplicita, il termine della sua validità che, di norma, non può essere superiore a tre anni, ad eccezione dei lavori autorizzati che, per loro specifiche peculiarità, necessitino di tempi motivatamente diversi (D.G.R. 1745/02).
Art. 18 Dati personali
1. Il trattamento dei dati personali avverrà in conformità di quanto disposto dal D.Lgs. n. 196/2003 e ss. mm. ed ii. (“Codice in materia di protezione dei dati personali.”). In particolare, si precisa che:
▪ i dati forniti all’Amministrazione verranno trattati con o senza l’ausilio di mezzi elettronici dal personale dell’Amministrazione Provinciale di Roma espressamente incaricato;
▪ il trattamento dei dati sarà finalizzato alla definizione del procedimento amministrativo attivato su istanza di parte, con successiva trasmissione al Comune competente, nonché per eventuali elaborazioni statistiche;
▪ il titolare del trattamento è l’Amministrazione Provinciale di Roma, con sede in Xxx XX Xxxxxxxx, 000/X - 00000 Xxxx;
▪ il responsabile del trattamento è il Direttore del Dipartimento dell’Amministrazione nel quale è inserito il “Servizio Geologico”., attualmente con sede in X.xx xx Xxxxx Xxxxxxxx, 00 – 00000 Xxxx.
TITOLO IV PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO
Art. 19
Intervento nel procedimento
1. Hanno facoltà di intervenire nel procedimento i soggetti nella cui sfera soggettiva il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e a quelli che per legge o regolamento debbono intervenirvi, nonché ai soggetti, individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, ai quali dallo stesso possa derivare un pregiudizio.
2. Ha inoltre facoltà di intervenire nel procedimento qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati e gli enti esponenziali di interessi collettivi coinvolti dal procedimento, al quale possa derivare un pregiudizio dal procedimento stesso, ha facoltà di intervenire.
3. La richiesta di intervento nel procedimento, che deve contenere le informazioni utili per la individuazione del procedimento cui l’intervento è riferito, i motivi dell’intervento, le generalità e il domicilio eletto per le comunicazioni, è rivolta al responsabile del procedimento, che ne valuta l’ammissibilità e stabilisce il termine per la presentazione di memorie scritte e documenti, ovvero per l’audizione personale, dandone motivata comunicazione agli interessati.
4. I soggetti di cui ai commi 1 e 2 hanno diritto di prendere visione degli atti del procedimento, ad esclusione di quelli sottratti all’accesso ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 24 della legge n. 241/90, presentare memorie scritte e documenti che l’Amministrazione ha l’obbligo di valutare, ove siano pertinenti all’oggetto del procedimento stesso, assistere personalmente o mediante un proprio rappresentante munito di delega alle indagini tecniche, ai sopralluoghi, alle ispezioni e alle indagini tecniche intese a verificare fatti rilevanti ai fini della definizione della fattispecie procedimentale, addurre osservazioni o pareri, anche mediante audizioni personali, il cui esito deve essere verbalizzato.
5. Il responsabile del procedimento, verificata positivamente la legittimazione all’intervento, invia all’interessato una apposita comunicazione. In caso negativo, il responsabile del procedimento dà motivata comunicazione agli istanti delle ragioni ostative all’ammissibilità dell’intervento.
Art. 20
Accesso ai documenti amministrativi
1. Il diritto di accesso è disciplinato dalla Legge n. 241 del 1990 e successive modifiche ed integrazioni e dall’apposito Regolamento Provinciale “Regolamento sul diritto dei cittadini ai procedimenti amministrativi ed all’accesso ai documenti amministrativi”.
Art. 21 Norme Transitorie
1. Il presente Regolamento viene applicato anche ai procedimenti pendenti dopo l’entrata in vigore dello stesso.
2. I procedimenti in corso d’istruttoria che, ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione, abbisognano di eventuale integrazione della documentazione, sono rimessi nei termini di Sessanta giorni dalla data di comunicazione scritta, da parte dell’Amministrazione, ai Richiedenti; parimenti l’Amministrazione, ove ritenga che la documentazione già contenuta nell’richiesta sia sufficiente per la redazione del parere, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, provvede d’ufficio alla definizione del procedimento.
3. Gli schemi di domanda allegati al presente Regolamento sono suscettibili di eventuale variazione nella parte dell’indirizzo e del responsabile del trattamento dei dati che saranno comunque sempre consultabili sul sito internet della Provincia.
4. Per quanto non previsto nel presente Regolamento, si rinvia alle norme di legge.
Allegato (1)
Fac-Simile di domanda per
Tab.A “Tipologie degli interventi in zone boscate e non boscate”
X.X. 0000/0000 – Art. 21
DA PRESENTARE AL COMUNE
All’Amministrazione Provinciale di Roma Dipartimento V Servizio 4
Servizio Geologico
Xxx xx Xxxxx Xxxxxxxx x. 00 00000 - XXXX
OGGETTO:
Vincolo Idrogeologico R.D.L. 3267/23 e X.X. 0000/00 X.X.X. 6215/96 D.G.R. 3888/98 - Tab. A
Il/La sottoscritto/a nato/a il , a Provincia di , residente a , Provincia di , CAP. ,
in via n. , in qualità di ,
CHIEDE
il rilascio dell’Autorizzazione e/o del Nulla Osta, ai fini del vincolo idrogeologico, ad effettuare i seguenti lavori:
(descrizione della natura dell’intervento)
nel Comune di Località/Via Distinto al Catasto al Foglio Particelle
Il sottoscritto dichiara:
▪ che i lavori ricadono nel territorio di competenza dell’Autorità di Bacino* del
▪ che i lavori avranno inizio non prima del
▪ che l'intervento richiesto consiste esclusivamente nella realizzazione delle opere sopra specificate;
▪ che alla presente si allega in CINQUE copie la seguente documentazione:
a) planimetria su carta tecnica regionale in scala 1:10.000 con indicazione dell’area o delle aree interessate dalle opere;
b) planimetrie catastali con l’indicazione dei fogli e delle particelle interessati;
c) elaborato progettuale dell’opera (corredato di planimetrie, prospetti, sezioni), sezioni e profilo del terreno “ante e post operam” a scala adeguata, indicazioni della destinazione urbanistica di piano regolatore generale o di piano di fabbricazione dell’area interessata;
d) relazione tecnico-descrittiva delle opere da realizzare a firma del progettista;
e) relazione geologica redatta da geologo iscritto all’albo professionale;
f) scheda notizie (compilata in tutte le sue parti, firmata, secondo le rispettive competenze e responsabilità);
g) disciplinare firmato dal tecnico incaricato, conforme al modello di allegato 9 o allegato 10;
h) nulla osta Ente Parco (se ricadente in area naturale protetta);
i) nulla osta Autorità di Bacino (se ricadente in area a qualunque titolo classificata)
j) documentazione fotografica.
▪ che le opere richieste interessano/non interessano aree e terreni boscati, tomboli e dune costiere, zone umide, né zone percorse dal fuoco;
▪ che le opere richieste ricadono/non ricadono in aree e terreni a qualunque titolo classificati a Rischio Idraulico e/o Geomorfologico dall’Autorità di Bacino competente per territorio;
▪ che l'opera sarà realizzata nei modi e nelle misure indicate negli elaborati allegati alla domanda a che saranno rispettate le prescrizioni contenute nell'allegato disciplinare che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
▪ che le opere previste comunque interferiscono/non interferiscono con il livello di falda nel momento della sua massima escursione;
▪ che i fabbricati interessati dalle opere per le quali si richiede 1'autorizzazione tramite autocertificazione, sono regolarmente concessionati dal Comune competente per territorio o che è stata rilasciata concessione a sanatoria per il condono ai sensi delta legge n. 47/85 e successive modifiche ed integrazioni, e/o che per gli stessi è già stato espresso parere favorevole dall'Amministrazione Provinciale ai sensi del R.D. 30/12/23 n. 3267 (vincolo idrogeologico);
▪ che la zona interessata ai lavori e quella adiacente, è stata/non è stata oggetto in passato né allo stato attuale, di movimenti franosi;
▪ che al rispetto di tutti gli obblighi assunti nella presente dichiarazione, saranno tenute anche le Ditte cui eventualmente saranno affidati i lavori;
▪ che la presente dichiarazione è resa solo per 1'ottenimento dell'Autorizzazione e/o Nulla Osta ai fini del vincolo, idrogeologico e fatti salvi diritti di terzi o di altri organi tutori;
▪ di essere a conoscenza che l'esecuzione delle opere previste dalla presente richiesta potrà considerarsi autorizzata solo nei tempi stabiliti dal regolamento dell'Amministrazione Provinciale;
▪ di essere stato informato che nel caso in cui le dichiarazioni indicate nei precedenti punti non rispondano a vero, le opere eventualmente eseguite saranno considerate come effettuate in assenza totale di autorizzazione del punto di vista del vincolo idrogeologico e fatti salvi i provvedimenti previsti da leggi o regolamenti;
▪ dichiara inoltre di essere consapevole che i lavori potranno essere in ogni momento sospesi dall'Amministrazione Provinciale, qualora si riscontrassero danni di carattere idrogeologico o forestale durante l'esecuzione degli stessi e che l'Amministrazione Provinciale, anche dopo il termine del lavori, potrà dettare prescrizioni o imporre opere tese all'eliminazione di eventuali pericoli di carattere idrogeologico venutisi a creare.
▪ copia della presente dovrà essere sempre tenuta sul posto di lavoro o sul luogo del cantiere a disposizione degli organi di controllo.
IL TECNICO INCARICATO IL DICHIARANTE
timbro e firma firma
Per eventuali comunicazioni rivolgersi a:
Comune di Loc./via n. Cap.
Telefono Cellulare
Il/La sottoscritto/a autorizza inoltre il personale tecnico dell’Amministrazione Provinciale di Roma ad accedere al suddetto terreno al fine di svolgere il sopralluogo e tutte le attività tecniche necessarie al rilascio del prescritto nulla osta per la realizzazione di opere in aree soggette a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 3267 del 30/12/1923.
Il/La sottoscritto/a autorizza inoltre l’Amministrazione Provinciale di Roma al trattamento dei dati personali comunicati ai fini della richiesta di Autorizzazione e/o Nulla Osta che verranno utilizzati in conformità con quanto previsto dal D.Lgs. n. 196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
Il/La sottoscritto/a prende atto che:
▪ i dati forniti all’Amministrazione verranno trattati con o senza l’ausilio di mezzi elettronici dal personale dell’Amministrazione Provinciale di Roma espressamente incaricato;
▪ il trattamento dei dati sarà finalizzato alla definizione del procedimento amministrativo attivato su istanza di parte, con successiva trasmissione al Comune competente, nonché per eventuali elaborazioni statistiche;
▪ il titolare del trattamento è l’Amministrazione Provinciale di Roma, con sede in Xxx XX Xxxxxxxx, 000/X - 00000 Xxxx;
▪ il responsabile del trattamento è il Direttore del Dipartimento V “Risorse agricole ed ambientali”, con sede in X.xx xx Xxxxx Xxxxxxxx, 00 – 00000 Xxxx.
…............................., lì …............................
Firma del Richiedente
*Tevere - Liri Volturno-Garigliano – Regionale
N.B. PER I PUNTI CHE RIPORTANO OPZIONI ../.. , DOVRA’ ESSERE RIPORTATA SOLO QUELLA DI INTERESSE
La mancata apposizione delle firme, della data e/o del timbro del professionista, o la non corretta compilazione, rendono nullo il presente documento.
Allegato (2)
Tab.A “Tipologie degli interventi in zone boscate e non boscate”
X.X. 0000/0000 – Art. 21
VINCOLO IDROGEOLOGICO SCHEDA NOTIZIE
SOGGETTO RICHIEDENTE :
TITOLO PER LA RICHIESTA: TIPO DI INTERVENTO E SCOPO: TIPOLOGIA D’INTERVENTO RICADENTE IN TABELLA :
A B C
LOCALIZZAZIONE: COMUNE DI:
LOCALITA’ :
AUTORITA’ DI XXXXXX:
RIFERIMENTI CARTOGRAFICI:
IGM:
CARTA TECNICA REGIONALE:
RIFERIMENTI CATASTALI:
FOGLIO N.:
PARTICELLA N.:
DESCRIZIONE DELL’OPERA:
Superficie interessata dall’opera: mq.
Movimenti di terra previsti o realizzati: mc. Edificazione prevista o realizzata: Superficie interessata da opere accessorie e strumentali:
CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA CARATTERISTICHE IDROGEOMORFOLOGICHE:
RISORSE IDRICHE
Bacino idrografico principale: Acque che lambiscono o attraversano il fondo: Presenza di sorgenti nel fondo: Profondità della falda acquifera: mt.
GEOPEDOLOGIA E MORFOLOGIA DEL SUOLO
Profondità del suolo: Tipo di roccia madre: Permeabilità del suolo Altitudine s.l.m. mt. Pendenza % Esposizione :
Stabilità dell’area e potenzialità di dissesto : Fenomeni di dissesto in atto :
VEGETAZIONE ED USO DEL SUOLO
SI
NO
Bosco :
Se SI Fustaia di Ceduo di Età Stato vegetativo
Cespugliato (%) : Prati e pascoli (%): Colture agrarie (%): Incolti e improduttivi (%)
IL GEOLOGO
URBANISTICA E VINCOLI
ESTREMI DI PRG – PDF
Lotto minimo : Indice di fabbricabilità: Complessivo : Per abitazione : Per annessi agricoli: Altro : Viabilità di accesso: Abitazioni nella zona:
Altre infrastrutture civili esistenti o in costruzione nella zona e in aree limitrofe: Presenza di impianti potenzialmente a rischio (impianti industriali, dighe o invasi, discariche,
ecc.): Terreni confinanti e tipo di uso del suolo degli stessi:
Nord Sud Est Ovest
SI | NO |
VINCOLI TERRITORIALI ESISTENTI
Vincolo paesistico ex D.L.490/99 Vincolo ex lege 431/85 e D.L.490/99 Vincolo archeologico ex D.L.490/99 Vincolo monumentale ex D.L.490/99 Area naturale protetta:
Presenza di aree, a qualunque titolo classificate, a rischio dall’Autorità di Bacino competente per territorio
Piano territoriale paesistico:
Usi civici
Altro :
DATA: , li / /
TIMBRO E FIRMA:
IL PROGETTISTA IL RICHIEDENTE
N.B. La scheda deve essere compilata in ogni sua parte. La mancata apposizione delle firme, della data e/o del timbro del professionista, e/o la non completa o corretta compilazione, rendono nullo il presente documento.
Allegato (3)
Fac-Simile di domanda per
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone boscate”
R.D. 1126/1926 – Art. 21
DA PRESENTARE AL COMUNE
All’Amministrazione Provinciale di Roma Dipartimento V Servizio 4
Servizio Geologico
Xxx xx Xxxxx Xxxxxxxx x. 00 00000 - XXXX
OGGETTO:
Vincolo Idrogeologico R.D.L. 3267/23 e X.X. 0000/00 X.X.X. 6215/96 X.X.X. 0000/00 - Xxx. X art. 21
Il/La sottoscritto/a nato/a il , a Provincia di , residente a , Provincia di , CAP. ,
in via n. , in qualità di ,
CHIEDE
il rilascio dell’Autorizzazione e/o Nulla Osta, ai fini del vincolo idrogeologico, ad effettuare i seguenti lavori:
(descrizione della natura dell’intervento)
nel Comune di Località/Via Distinto al Catasto al Foglio Particelle
Il sottoscritto dichiara:
▪ che i lavori ricadono nel territorio di competenza dell’Autorità di Bacino* del
▪ che i lavori avranno inizio non prima del
▪ che la presente autocertificazione avrà validità di 5 anni, con decorrenza dalla data di presentazione;
▪ che l'intervento richiesto consiste esclusivamente nella realizzazione delle opere sopra specificate;
▪ che alla presente si allega in CINQUE copie la seguente documentazione:
a) planimetria su carta tecnica regionale in scala 1:10.000 con indicazione dell’area o delle aree interessate dalle opere;
b) planimetrie catastali con l’indicazione dei fogli e delle particelle interessati;
c) elaborato progettuale dell’opera (corredato di planimetrie, prospetti, sezioni), sezioni e profilo del terreno “ante e post operam” a scala adeguata, indicazioni della destinazione urbanistica di piano regolatore generale o di piano di fabbricazione dell’area interessata;
d) relazione tecnico-descrittiva delle opere da realizzare a firma del progettista;
e) scheda notizie (compilata in tutte le sue parti, firmata, secondo le rispettive competenze e responsabilità);
f) disciplinare firmato dal tecnico incaricato, conforme al modello di allegato 9 o allegato 10;
g) nulla osta Ente Parco (se ricadente in area naturale protetta);
h) nulla osta Autorità di Bacino (se ricadente in area a qualunque titolo classificata)
i) documentazione fotografica.
▪ che le opere richieste interessano/non interessano aree e terreni boscati, tomboli e dune costiere, zone umide, né zone percorse dal fuoco;
▪ che le opere richieste ricadono/non ricadono in aree e terreni a qualunque titolo classificati a Rischio Idraulico e/o Geomorfologico dall’Autorità di Bacino competente per territorio;
▪ che l'opera sarà realizzata nei modi e nelle misure indicate negli elaborati allegati alla domanda a che saranno rispettate le prescrizioni contenute nell'allegato disciplinare che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
▪ che le opere previste comunque non interferiscono con il livello di falda nel momento della sua massima escursione;
▪ che i fabbricati interessati dalle opere per le quali si richiede 1'autorizzazione tramite autocertificazione, sono regolarmente concessionati dal Comune competente per territorio o che è stata rilasciata concessione a sanatoria per il condono ai sensi delta legge n. 47/85 e successive modifiche ed integrazioni, e/o che per gli stessi è già stato espresso parere favorevole dall'Amministrazione Provinciale ai sensi del R.D. 30/12/23 n. 3267 (vincolo idrogeologico);
▪ che la zona interessata ai lavori e quella adiacente, è stata/non è stata oggetto in passato né allo stato attuale, di movimenti franosi;
▪ che al rispetto di tutti gli obblighi assunti nella presente dichiarazione, saranno tenute anche le Ditte cui eventualmente saranno affidati i lavori;
▪ che la presente dichiarazione è resa solo per 1'ottenimento dell'autorizzazione ai fini del vincolo, idrogeologico e fatti salvi diritti di terzi o di altri organi tutori;
▪ di essere a conoscenza che l'esecuzione delle opere previste dalla presente richiesta potrà considerarsi autorizzata solo nei tempi stabiliti dal regolamento dell'Amministrazione Provinciale;
▪ di essere stato informato che nel caso in cui le dichiarazioni indicate nei precedenti punti non rispondano a vero, le opere eventualmente eseguite saranno considerate come effettuate in assenza totale di autorizzazione del punto di vista del vincolo idrogeologico e fatti salvi i provvedimenti previsti da leggi o regolamenti;
▪ dichiara inoltre di essere consapevole che i lavori potranno essere in ogni momento sospesi dall'Amministrazione Provinciale, qualora si riscontrassero danni di carattere idrogeologico o forestale durante l'esecuzione degli stessi e che l'Amministrazione Provinciale, anche dopo il termine del lavori, potrà dettare prescrizioni o imporre opere tese all'eliminazione di eventuali pericoli di carattere idrogeologico venutisi a creare.
▪ Copia della presente dovrà essere sempre tenuta sul posto di lavoro o sul luogo del cantiere a disposizione degli organi di controllo.
IL TECNICO INCARICATO IL DICHIARANTE
timbro e firma firma
Per eventuali comunicazioni rivolgersi a:
Comune di Loc./via n. Cap.
Telefono Cellulare
Il/La sottoscritto/a autorizza inoltre il personale tecnico dell’Amministrazione Provinciale di Roma ad accedere al suddetto terreno al fine di svolgere il sopralluogo e tutte le attività tecniche necessarie al rilascio del prescritto nulla osta per la realizzazione di opere in aree soggette a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 3267 del 30/12/1923.
Il/La sottoscritto/a autorizza inoltre l’Amministrazione Provinciale di Roma al trattamento dei dati personali comunicati ai fini della richiesta di Autorizzazione e/o Nulla Osta che verranno utilizzati in conformità con quanto previsto dal D.Lgs. n. 196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
Il/La sottoscritto/a prende atto che:
▪ i dati forniti all’Amministrazione verranno trattati con o senza l’ausilio di mezzi elettronici dal personale dell’Amministrazione Provinciale di Roma espressamente incaricato;
▪ il trattamento dei dati sarà finalizzato alla definizione del procedimento amministrativo attivato su istanza di parte, con successiva trasmissione al Comune competente, nonché per eventuali elaborazioni statistiche;
▪ il titolare del trattamento è l’Amministrazione Provinciale di Roma, con sede in Xxx XX Xxxxxxxx, 000/X - 00000 Xxxx;
▪ il responsabile del trattamento è il Direttore del Dipartimento V “Risorse agricole ed ambientali”, con sede in X.xx xx Xxxxx Xxxxxxxx, 00 – 00000 Xxxx.
…............................., lì …............................
Firma del Richiedente
*Tevere - Liri Volturno-Garigliano – Regionale
N.B. PER I PUNTI CHE RIPORTANO OPZIONI ../.. , DOVRA’ ESSERE RIPORTATA SOLO QUELLA DI INTERESSE
La mancata apposizione delle firme, della data e/o del timbro del professionista, o la non corretta compilazione, rendono nullo il presente documento.
Allegato (4)
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone boscate ”
X.X. 0000/0000 – Art. 21
VINCOLO IDROGEOLOGICO SCHEDA NOTIZIE
SOGGETTO RICHIEDENTE : TITOLO PER LA RICHIESTA: TIPO DI INTERVENTO E SCOPO: TIPOLOGIA D’INTERVENTO RICADENTE IN TABELLA :
A B C
LOCALIZZAZIONE:
COMUNE DI: LOCALITA’ : AUTORITA’ DI BACINO:
RIFERIMENTI CARTOGRAFICI:
IGM: CARTA TECNICA REGIONALE:
RIFERIMENTI CATASTALI:
FOGLIO N.:
PARTICELLA N.:
DESCRIZIONE DELL’OPERA:
Superficie interessata dall’opera: mq.
Movimenti di terra previsti o realizzati: mc. Edificazione prevista o realizzata: Superficie interessata da opere accessorie e strumentali:
CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA CARATTERISTICHE IDROGEOMORFOLOGICHE:
RISORSE IDRICHE
Bacino idrografico principale: Acque che lambiscono o attraversano il fondo: Presenza di sorgenti nel fondo: Profondità della falda acquifera: mt.
GEOPEDOLOGIA E MORFOLOGIA DEL SUOLO
Profondità del suolo: Tipo di roccia madre: Permeabilità del suolo Altitudine s.l.m. mt. Pendenza % Esposizione :
Stabilità dell’area e potenzialità di dissesto : Fenomeni di dissesto in atto :
VEGETAZIONE ED USO DEL SUOLO
SI
NO
Bosco :
Se SI Fustaia di Ceduo di Età Stato vegetativo
Cespugliato (%) : Prati e pascoli (%): Colture agrarie (%): Incolti e improduttivi (%)
URBANISTICA E VINCOLI
ESTREMI DI PRG – PDF:
Lotto minimo : Indice di fabbricabilità: Complessivo : Per abitazione : Per annessi agricoli: Altro : Viabilità di accesso: Abitazioni nella zona:
Altre infrastrutture civili esistenti o in costruzione nella zona e in aree limitrofe:
Presenza di impianti potenzialmente a rischio (impianti industriali, dighe o invasi, discariche, ecc.):
Terreni confinanti e tipo di uso del suolo degli stessi:
Nord Sud Est Ovest
SI | NO |
VINCOLI TERRITORIALI ESISTENTI
Vincolo paesistico ex D.L.490/99 Vincolo ex lege 431/85 e D.L.490/99 Vincolo archeologico ex D.L.490/99 Vincolo monumentale ex D.L.490/99 Area naturale protetta:
Presenza di aree, a qualunque titolo classificate, a rischio dall’Autorità di Bacino competente per territorio
Piano territoriale paesistico:
Usi civici
Altro :
DATA: , li / /
TIMBRO E FIRMA:
IL PROGETTISTA IL RICHIEDENTE
N.B. La scheda deve essere compilata in ogni sua parte. La mancata apposizione delle firme, della data e/o del timbro del professionista, e/o la non completa o corretta compilazione, rendono nullo il presente documento.
Allegato (5)
Fac-Simile di domanda per
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone non boscate”
R.D. 1126/1926 – Art. 20
All’Amministrazione Provinciale di Roma Dipartimento V Servizio 4
Servizio Geologico
Xxx xx Xxxxx Xxxxxxxx x. 00 00000 - XXXX
OGGETTO:
Vincolo Idrogeologico R.D.L. 3267/23 e X.X. 0000/00 X.X.X. 6215/96 X.X.X. 0000/00 - Xxx. X art. 20
Il/La sottoscritto/a nato/a il , a Provincia di , residente a , Provincia di , CAP. ,
in via n. , in qualità di ,
CHIEDE
il rilascio dell’Autorizzazione e/o Nulla Osta, ai fini del vincolo idrogeologico, ad effettuare i seguenti lavori:
(descrizione della natura dell’intervento)
nel Comune di Località/Via Distinto al Catasto al Foglio Particelle
Il sottoscritto dichiara:
▪ che i lavori ricadono nel territorio di competenza dell’Autorità di Bacino* del
▪ che i lavori avranno inizio non prima del
▪ che la presente autocertificazione avrà validità di 5 anni, con decorrenza dalla data di presentazione;
▪ che l'intervento richiesto consiste esclusivamente nella realizzazione delle opere sopra specificate;
▪ che alla presente si allega in CINQUE copie la seguente documentazione:
a) planimetria su carta tecnica regionale in scala 1:10.000 con indicazione dell’area o delle aree interessate dalle opere;
b) planimetrie catastali con l’indicazione dei fogli e delle particelle interessati;
c) elaborato progettuale dell’opera (corredato di planimetrie, prospetti, sezioni), sezioni e profilo del terreno “ante e post operam” a scala adeguata, indicazioni della destinazione urbanistica di piano regolatore generale o di piano di fabbricazione dell’area interessata;
d) relazione tecnico-descrittiva delle opere da realizzare a firma del progettista;
e) scheda notizie (compilata in tutte le sue parti, firmata, secondo le rispettive competenze e responsabilità);
f) disciplinare firmato dal tecnico incaricato, conforme al modello di allegato 9 o allegato 10;
g) nulla osta Ente Parco (se ricadente in area naturale protetta);
h) nulla osta Autorità di Bacino (se ricadente in area a qualunque titolo classificata)
i) documentazione fotografica.
▪ che le opere richieste interessano/non interessano aree e terreni boscati, tomboli e dune costiere, zone umide, né zone percorse dal fuoco;
▪ che le opere richieste ricadono/non ricadono in aree e terreni a qualunque titolo classificati a Rischio Idraulico e/o Geomorfologico dall’Autorità di Bacino competente per territorio;
▪ che l'opera sarà realizzata nei modi e nelle misure indicate negli elaborati allegati alla domanda a che saranno rispettate le prescrizioni contenute nell'allegato disciplinare che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
▪ che le opere previste comunque non interferiscono con il livello di falda nel momento della sua massima escursione;
▪ che i fabbricati interessati dalle opere per le quali si richiede 1'autorizzazione tramite autocertificazione, sono regolarmente concessionati dal Comune competente per territorio o che è stata rilasciata concessione a sanatoria per il condono ai sensi delta legge n. 47/85 e successive modifiche ed integrazioni, e/o che per gli stessi è già stato espresso parere favorevole dall'Amministrazione Provinciale ai sensi del R.D. 30/12/23 n. 3267 (vincolo idrogeologico);
▪ che la zona interessata ai lavori e quella adiacente, è stata/non è stata oggetto in passato né allo stato attuale, di movimenti franosi;
▪ che al rispetto di tutti gli obblighi assunti nella presente dichiarazione, saranno tenute anche le Ditte cui eventualmente saranno affidati i lavori;
▪ che la presente dichiarazione è resa solo per 1'ottenimento dell'autorizzazione ai fini del vincolo, idrogeologico e fatti salvi diritti di terzi o di altri organi tutori;
▪ di essere a conoscenza che l'esecuzione delle opere previste dalla presente richiesta potrà considerarsi autorizzata solo nei tempi stabiliti dal regolamento dell'Amministrazione Provinciale;
▪ di essere stato informato che nel caso in cui le dichiarazioni indicate nei precedenti punti non rispondano a vero, le opere eventualmente eseguite saranno considerate come effettuate in assenza totale di autorizzazione del punto di vista del vincolo idrogeologico e fatti salvi i provvedimenti previsti da leggi o regolamenti;
▪ dichiara inoltre di essere consapevole che i lavori potranno essere in ogni momento sospesi dall'Amministrazione Provinciale, qualora si riscontrassero danni di carattere idrogeologico o forestale durante l'esecuzione degli stessi e che l'Amministrazione Provinciale, anche dopo il termine del lavori, potrà dettare prescrizioni o imporre opere tese all'eliminazione di eventuali pericoli di carattere idrogeologico venutisi a creare.
▪ Copia della presente dovrà essere sempre tenuta sul posto di lavoro o sul luogo del cantiere a disposizione degli organi di controllo.
1L TECNICO INCARICATO IL DICHIARANTE
timbro e firma firma
Per eventuali comunicazioni rivolgersi a:
Comune di Loc./via n. Cap.
Telefono Cellulare
Il/La sottoscritto/a autorizza inoltre il personale tecnico dell’Amministrazione Provinciale di Roma ad accedere al suddetto terreno al fine di svolgere il sopralluogo e tutte le attività tecniche necessarie al rilascio del prescritto nulla osta per la realizzazione di opere in aree soggette a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 3267 del 30/12/1923.
Il/La sottoscritto/a autorizza inoltre l’Amministrazione Provinciale di Roma al trattamento dei dati personali comunicati ai fini della richiesta di Autorizzazione e/o Nulla Osta che verranno utilizzati in conformità con quanto previsto dal D.Lgs. n. 196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
Il/La sottoscritto/a prende atto che:
▪ i dati forniti all’Amministrazione verranno trattati con o senza l’ausilio di mezzi elettronici dal personale dell’Amministrazione Provinciale di Roma espressamente incaricato;
▪ il trattamento dei dati sarà finalizzato alla definizione del procedimento amministrativo attivato su istanza di parte, con successiva trasmissione al Comune competente, nonché per eventuali elaborazioni statistiche;
▪ il titolare del trattamento è l’Amministrazione Provinciale di Roma, con sede in Xxx XX Xxxxxxxx, 000/X - 00000 Xxxx;
▪ il responsabile del trattamento è il Direttore del Dipartimento V “Risorse agricole ed ambientali”, con sede in X.xx xx Xxxxx Xxxxxxxx, 00 – 00000 Xxxx.
…............................., lì …............................
*Tevere - Liri Volturno-Garigliano – Regionale
Firma del Richiedente
N.B. PER I PUNTI CHE RIPORTANO OPZIONI ../.. , DOVRA’ ESSERE RIPORTATA SOLO QUELLA DI INTERESSE
La mancata apposizione delle firme, della data e/o del timbro del professionista, o la non corretta compilazione, rendono nullo il presente documento.
Allegato (6)
Tab.B “Tipologie degli interventi in zone non boscate ”
X.X. 0000/0000 – Art. 20
VINCOLO IDROGEOLOGICO SCHEDA NOTIZIE
SOGGETTO RICHIEDENTE : TITOLO PER LA RICHIESTA: TIPO DI INTERVENTO E SCOPO: TIPOLOGIA D’INTERVENTO RICADENTE IN TABELLA :
A B C
LOCALIZZAZIONE:
COMUNE DI: LOCALITA’ : AUTORITA’ DI BACINO:
RIFERIMENTI CARTOGRAFICI:
IGM: CARTA TECNICA REGIONALE:
RIFERIMENTI CATASTALI:
FOGLIO N.:
PARTICELLA N.:
IL RICHIEDENTE
DESCRIZIONE DELL’OPERA:
Superficie interessata dall’opera: mq.
Movimenti di terra previsti o realizzati: mc. Edificazione prevista o realizzata: Superficie interessata da opere accessorie e strumentali:
CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA CARATTERISTICHE IDROGEOMORFOLOGICHE:
RISORSE IDRICHE
Bacino idrografico principale: Acque che lambiscono o attraversano il fondo: Presenza di sorgenti nel fondo: Profondità della falda acquifera: mt.
GEOPEDOLOGIA E MORFOLOGIA DEL SUOLO
Profondità del suolo: Tipo di roccia madre: Permeabilità del suolo Altitudine s.l.m. mt. Pendenza % Esposizione :
Stabilità dell’area e potenzialità di dissesto : Fenomeni di dissesto in atto :
VEGETAZIONE ED USO DEL SUOLO
SI
NO
Bosco :
Se SI Fustaia di Ceduo di Età Stato vegetativo
Cespugliato (%) : Prati e pascoli (%): Colture agrarie (%): Incolti e improduttivi (%) Incolti e improduttivi (%)
URBANISTICA E VINCOLI
ESTREMI DI PRG – PDF:
Lotto minimo : Indice di fabbricabilità: Complessivo : Per abitazione : Per annessi agricoli: Altro : Viabilità di accesso: Abitazioni nella zona:
Altre infrastrutture civili esistenti o in costruzione nella zona e in aree limitrofe: Presenza di impianti potenzialmente a rischio (impianti industriali, dighe o invasi, discariche, ecc.):
Terreni confinanti e tipo di uso del suolo degli stessi:
Nord Sud Est Ovest
SI | NO |
VINCOLI TERRITORIALI ESISTENTI
Vincolo paesistico ex D.L.490/99 Vincolo ex lege 431/85 e D.L.490/99 Vincolo archeologico ex D.L.490/99 Vincolo monumentale ex D.L.490/99 Area naturale protetta:
Presenza di aree, a qualunque titolo classificate, a rischio dall’Autorità di Bacino competente per territorio
Piano territoriale paesistico:
Usi civici
Altro :
DATA: , li / /
TIMBRO E FIRMA:
IL PROGETTISTA IL RICHIEDENTE
N.B. La scheda deve essere compilata in ogni sua parte. La mancata apposizione delle firme, della data e/o del timbro del professionista, e/o la non completa o corretta compilazione, rendono nullo il presente documento.
Allegato (7)
Fac-Simile di domanda per
Tab.C “Tipologie degli interventi in zone non boscate”
R.D. 1126/1926 – Art. 20
All’Amministrazione Provinciale di Roma
Dipartimento V Servizio 4 Servizio Geologico
Xxx xx Xxxxx Xxxxxxxx x. 00 00000 - XXXX
OGGETTO:
Vincolo Idrogeologico R.D.L. 3267/23 e X.X. 0000/00 - X.X.X. 6215/96 - D.G.R. 3888/98 Tab. C
Il/La sottoscritto/a nato/a il , a Provincia di , residente a , Provincia di , CAP. ,
in via n. , in qualità di ,
DICHIARA
di voler effettuare i seguenti lavori:
descrizione della natura dell’intervento
nel Comune di Località/Via Distinto al Catasto al Foglio Particelle
Il sottoscritto dichiara:
▪ che i lavori ricadono nel territorio di competenza dell’Autorità di Bacino* del
▪ che i lavori avranno inizio non prima del
▪ che la presente autocertificazione avrà validità di 5 anni, con decorrenza dalla data di presentazione;
▪ che l'intervento richiesto consiste esclusivamente nella realizzazione delle opere sopra specificate;
▪ che alla presente si allega in tre copie la seguente documentazione:
a) planimetria su carta tecnica regionale in scala 1:10.000 con indicazione dell’area o delle aree interessate dalle opere;
b) planimetrie catastali con l’indicazione dei fogli e delle particelle interessati;
c) elaborato progettuale sintetico dell’opera (corredato di planimetrie, prospetti, sezioni), indicazioni della destinazione urbanistica di piano regolatore generale o di piano di fabbricazione dell’area interessata;
d) relazione tecnico-descrittiva delle opere da realizzare a firma del progettista;
e) scheda notizie (per la parte riservata al Richiedente);
f) disciplinare firmato dal tecnico incaricato, conforme al modello di allegato 9 o allegato 10;
g) nulla osta Ente Parco (se ricadente in area naturale protetta);
h) nulla osta Autorità di Bacino (se ricadente in area a qualunque titolo classificata)
i) documentazione fotografica.
▪ che le opere richieste interessano/non interessano aree e terreni boscati, tomboli e dune costiere, zone umide, né zone percorse dal fuoco;
▪ che le opere richieste ricadono/non ricadono in aree e terreni a qualunque titolo classificati a Rischio Idraulico e/o Geomorfologico dall’Autorità di Bacino competente per territorio;
▪ che l'opera sarà realizzata nei modi e nelle misure indicate negli elaborati allegati alla domanda a che saranno rispettate le prescrizioni contenute nell'allegato disciplinare che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
▪ che le opere previste comunque non interferiscono con il livello di falda nel momento della sua massima escursione;
▪ che la zona interessata ai lavori e quella adiacente, è stata/non è stata oggetto in passato né allo stato attuale, di movimenti franosi;
▪ che al rispetto di tutti gli obblighi assunti nella presente dichiarazione, saranno tenute anche le Ditte cui eventualmente saranno affidati i lavori;
▪ che la presente dichiarazione è resa solo per 1'ottenimento dell'autorizzazione ai fini del vincolo, idrogeologico e fatti salvi diritti di terzi o di altri organi tutori;
▪ di essere a conoscenza che l'esecuzione delle opere previste dalla presente richiesta potrà considerarsi autorizzata solo nei tempi stabiliti dal regolamento dell'Amministrazione Provinciale;
▪ di essere stato informato che nel caso in cui le dichiarazioni indicate nei precedenti punti non rispondano a vero, le opere eventualmente eseguite saranno considerate come effettuate in assenza totale di autorizzazione del punto di vista del vincolo idrogeologico e fatti salvi i provvedimenti previsti da leggi o regolamenti;
▪ dichiara inoltre di essere consapevole che i lavori potranno essere in ogni momento sospesi dall'Amministrazione Provinciale, qualora si riscontrassero danni di carattere idrogeologico o forestale durante l'esecuzione degli stessi e che l'Amministrazione Provinciale, anche dopo il termine del lavori, potrà dettare prescrizioni o imporre opere tese all'eliminazione di eventuali pericoli di carattere idrogeologico venutisi a creare.
▪ Copia della presente dovrà essere sempre tenuta sul posto di lavoro o sul luogo del cantiere a disposizione degli organi di controllo.
IL TECNICO INCARICATO IL DICHIARANTE
timbro e firma firma
Per eventuali comunicazioni rivolgersi a:
Comune di Loc./via n. Cap.
Telefono Cellulare ---
Il/La sottoscritto/a autorizza inoltre il personale tecnico dell’Amministrazione Provinciale di Roma ad accedere al suddetto terreno al fine di svolgere il sopralluogo e tutte le attività tecniche necessarie al
rilascio del prescritto nulla osta per la realizzazione di opere in aree soggette a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 3267 del 30/12/1923.
Il/La sottoscritto/a autorizza inoltre l’Amministrazione Provinciale di Roma al trattamento dei dati personali comunicati ai fini della richiesta di Autorizzazione e/o Nulla Osta che verranno utilizzati in conformità con quanto previsto dal D.Lgs. n. 196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
Il/La sottoscritto/a prende atto che:
▪ i dati forniti all’Amministrazione verranno trattati con o senza l’ausilio di mezzi elettronici dal personale dell’Amministrazione Provinciale di Roma espressamente incaricato;
▪ il trattamento dei dati sarà finalizzato alla definizione del procedimento amministrativo attivato su istanza di parte, con successiva trasmissione al Comune competente, nonché per eventuali elaborazioni statistiche;
▪ il titolare del trattamento è l’Amministrazione Provinciale di Roma, con sede in Vix XX Xxxxxxxx, 000/X - 00000 Xxxx;
▪ il responsabile del trattamento è il Direttore del Dipartimento V “Risorse agricole ed ambientali”, con sede in V.xx xx Xxxxx Xxxxxxxx, 00 – 00000 Xxxx.
…............................., lì …............................
Firma del Richiedente
*Tevere - Liri Volturno-Garigliano – Regionale
N.B. PER I PUNTI CHE RIPORTANO OPZIONI ../.. , DOVRA’ ESSERE RIPORTATA SOLO QUELLA DI INTERESSE
La mancata apposizione delle firme, della data e/o del timbro del professionista, o la non corretta compilazione, rendono nullo il presente documento.
Allegato (8)
Tab.C “Tipologie degli interventi in zone non boscate ”
R.D. 1126/1926 – Art. 20
VINCOLO IDROGEOLOGICO SCHEDA NOTIZIE
SOGGETTO RICHIEDENTE : TITOLO PER LA RICHIESTA: TIPO DI INTERVENTO E SCOPO:
TIPOLOGIA D’INTERVENTO RICADENTE IN TABELLA :
A B C
LOCALIZZAZIONE: COMUNE DI: LOCALITA’ : AUTORITA’ DI BACINO:
RIFERIMENTI CARTOGRAFICI:
IGM: CARTA TECNICA REGIONALE:
RIFERIMENTI CATASTALI:
FOGLIO N.:
PARTICELLA N.:
IL RICHIEDENTE
N.B. La scheda deve essere compilata in ogni sua parte. La mancata apposizione delle firme, della data e/o del timbro del professionista, e/o la non completa o corretta compilazione, rendono nullo il presente documento.
Allegato (9)
Vincolo Idrogeologico R.D.L. 3267/23 e R.X. 0000/00 X.X.X. 6215/96 D.G.R. 3888/98- Tab.
RICHIEDENTE SIG. TIPO DI INTERVENTO E SCOPO: LOCALIZZAZIONE: COMUNE DI:
PRESCRIZIONI DA OSSERVARE NELLA ESECUZIONE DELLE OPERE PREVISTE NELL'AUTOCERTIFICAZIONE
Il presente disciplinare fa parte integrante dell'autocertificazione.
1. Dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni, nessuna esclusa, della allegata relazione geologica e geologico/geotecnica.
2. Lo sradicamento ed il taglio di piante arboree o arbustive è consentito solo per quelle radicate nell'area di insediamento dell'opera autorizzata o se puntualmente prevista dal progetto.
3. Il materiale terroso proveniente dagli scavi, qualora non riutilizzato per il riempimento degli stessi, se rimarrà sul posto dovrà essere depositato in zone prive di vegetazione forestale, opportunamente conguagliato sistemato a strati, livellato, compattato e rinverdito, cosi da evitare ristagni di acqua o erosioni o frane.
4. Tutto il materiale di risulta dovrà essere smaltito nei luoghi e con le modalità consentite dalla norma vigente. Ne resta escluso qualsiasi impiego in contrasto con norme di Xxxxx.
5. L'accesso dei mezzi meccanici al punto previsto per l'esecuzione delle opere richieste, dovrà avvenire attraverso la viabilità esistente. L'apertura di nuove piste dovrà essere richiesta con richiesta a parte se non espressamente prevista dal progetto.
6. Quando l'opera, le cui caratteristiche costituiscono pericolo d'incendio (serbatoio GPL ecc.), si trova a distanza inferiore a m. 100 dal bosco, si dovrà provvedere all'installazione di idonee protezioni ed impianti antincendio le cui caratteristiche dovranno essere riportate nella documentazione tecnica c cartografica allegata. Per nuovi fabbricati, le acque di gronda dello stesso e quelle provenienti da piazzali impermeabilizzati ecc. potranno essere raccolte per cisterne interrate destinate a serbatoi d'acqua per impianto antincendio che dovranno poter funzionare anche in assenza di erogazione idrica; deve essere tenuta libera dai residui vegetali seccaginosi una fascia larga m.20 dalle strade c m.30 dalle ferrovie; in tali fasce sari comunque vietato estirpare le ceppaie arboree ed arbustive vive, ma anche mettere a dimora specie facilmente infiammabili; all'asportazione della sola porzione epigea del cespugliame più infiammabile si provvederà annualmente nel mese di Giugno, per ostacolarne il riformarsi durante la stessa estate.
8. Dovranno essere realizzate tutte quelle opere (canalette di scolo, scoline trasversali, drenaggi ecc.) atte a garantire il regolare deflusso delle acque meteoriche, superficiali e di infiltrazione.
9. Eventuali erosioni o franamenti che dovessero verificarsi a seguito delle opere richieste dovranno essere opportunamente sistemati secondo idonee soluzioni opportunamente studiate.
10. Le aree non interessate da opere, cosi come indicate negli elaborati di progetto, dovranno conservare la loro permeabilità originale con esclusione dunque di pavimentazioni di qualsiasi genere.
11. Gli spazi destinati a piazzali, parcheggi e viabilità pedonale o meccanizzata, dovranno essere realizzati con modalità costruttive che consentano 1'infiltrazione o la non ritenzione anche temporanea delle acque (eccezion fatta per motivi di sicurezza e di tutela storico ambientale); le piazzole di parcheggio dovranno essere realizzati con celle autobloccanti posate su letti di sabbia, con assenza di platee impermeabili sottostanti.
12. La validità della presente autorizzazione è subordinata al rilascio della autorizzazione edilizia da parte del Comune di competenza.
13. Un originale della presente autorizzazione dovrà essere sempre tenuto sul cantiere di lavoro a disposizione degli agenti addetti alla vigilanza.
14. Almeno 10 giorni prima dell'inizio dei lavori ne dovrà essere data comunicazione al Comando Stazione Forestale competente per territorio.
15. Non dovrà essere diminuita la capaciti di invaso delle aree inondabili aventi funzione di cassa di espansione nella permeabilità superficiale complessiva delle stesse.
16. Nelle aree inondabili o soggette a ristagno periodico di acqua per le piantagioni legnose dovranno essere impiegate essenze a forte tasso di traspirazione (es. salici, pioppi, ontani, frassino ossifillo, farnia, farnetto etc.)
17. Nella porzione non edificata dell'area interessata non saranno consentiti manufatti di qualsiasi natura che possano ostacolare il deflusso delle acque in caso di inondazione; in particolare sono vietate le recinzioni, depositi di qualsiasi natura, serre, tettoie, piattaforme.
18. La sistemazione morfologica dell'area interessata non dovrà alterare i caratteri planoaltimetrici delle aree inondabili o soggette a ristagni di acqua; le destinazioni d'uso del terreno saranno scelte tra quelle che assicurino la massima permeabilità del suolo superficiale (es. prato, formazioni arboree ed arbustive, canneti) dunque la massima capacità di invaso.
19. Gli interventi di regimazione idraulica non dovranno aggravare le condizioni di rischio a valle degli insediamenti da essi protetti.
DATA: , li / /
TIMBRO E FIRMA:
IL TECNICO INCARICATO
N.B. il presente modello si riferisce a lavori da realizzare
RIPORTARE SOLO I PUNTI PERTINENTI CON LA RICHIESTA INOLTRATA
La mancata apposizione della firma, della data e del timbro del professionista, rendono nullo il presente documento.
Allegato (10)
Vincolo Idrogeologico R.D.L. 3267/23 e R.X. 0000/00 X.X.X. 6215/96 D.G.R. 3888/98- Tab.
RICHIEDENTE SIG. TIPO DI INTERVENTO E SCOPO: LOCALIZZAZIONE: COMUNE DI:
PRESCRIZIONI DA OSSERVARE PER OPERE IN SANATORIA PREVISTE NELL'AUTOCERTIFICAZIONE
Il presente disciplinare fa parte integrante dell'autocertificazione.
1. Dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni, nessuna esclusa, della allegata relazione geologica e geologico/geotecnica.
2. Lo sradicamento ed il taglio di piante arboree o arbustive è consentito solo per quelle radicate nell'area di insediamento dell'opera autorizzata o se puntualmente prevista dal progetto.
3. Il materiale terroso proveniente dagli scavi, qualora non riutilizzato per il riempimento degli stessi, se rimarrà sul posto dovrà essere depositato in zone prive di vegetazione forestale, opportunamente conguagliato sistemato a strati, livellato, compattato e rinverdito, cosi da evitare ristagni di acqua o erosioni o frane.
4. Tutto il materiale di risulta dovrà essere smaltito nei luoghi e con le modalità consentite dalla norma vigente. Ne resta escluso qualsiasi impiego in contrasto con norme di Xxxxx.
5. Quando l'opera, le cui caratteristiche costituiscono pericolo d'incendio (serbatoio GPL ecc.), si trova a distanza inferiore a m. 100 dal bosco, si dovrà provvedere all'installazione di idonee protezioni ed impianti antincendio le cui caratteristiche dovranno essere riportate nella documentazione tecnica c cartografica allegata. Per nuovi fabbricati, le acque di gronda dello stesso e quelle provenienti da piazzali impermeabilizzati ecc. potranno essere raccolte per cisterne interrate destinate a serbatoi d'acqua per impianto antincendio che dovranno poter funzionare anche in assenza di erogazione idrica; deve essere tenuta libera dai residui vegetali seccaginosi una fascia larga m.20 dalle strade c m.30 dalle ferrovie; in tali fasce sarà comunque vietato estirpare le ceppaie arboree ed arbustive vive, ma anche mettere a dimora specie facilmente infiammabili; all'asportazione della sola porzione epigea del cespugliame più infiammabile si provvederà annualmente nel mese di Giugno, per ostacolarne il riformarsi durante la stessa estate.
6. Dovranno essere realizzate tutte quelle opere (canalette di scolo, scoline trasversali, drenaggi ecc.) atte a garantire il regolare deflusso delle acque meteoriche, superficiali e di infiltrazione.
7. Eventuali erosioni o franamenti che dovessero verificarsi a seguito delle opere richieste dovranno essere opportunamente sistemati secondo idonee soluzioni opportunamente studiate.
8. Le aree non interessate da opere, cosi come indicate negli elaborati di progetto, dovranno conservare la loro permeabilità originale con esclusione dunque di pavimentazioni di qualsiasi genere.
9. Gli spazi destinati a piazzali, parcheggi e viabilità pedonale o meccanizzata, dovranno essere realizzati con modalità costruttive che consentano 1'infiltrazione o la non ritenzione anche temporanea delle acque (eccezion fatta per motivi di sicurezza e di tutela storico ambientale); le piazzole di parcheggio dovranno essere realizzati con celle autobloccanti posate su letti di sabbia, con assenza di platee impermeabili sottostanti.
10. La validità della presente autorizzazione è subordinata al rilascio della autorizzazione edilizia da parte del Comune di competenza.
11. Non dovrà essere diminuita la capaciti di invaso delle aree inondabili aventi funzione di cassa di espansione nella permeabilità superficiale complessiva delle stesse.
12. Nelle aree inondabili o soggette a ristagno periodico di acqua per le piantagioni legnose dovranno essere impiegate essenze a forte tasso di traspirazione (es. salici, pioppi, ontani, frassino ossifillo, farnia, farnetto etc.)
13. Nella porzione non edificata dell'area interessata non saranno consentiti manufatti di qualsiasi natura che possano ostacolare il deflusso delle acque in caso di inondazione; in particolare sono vietate le recinzioni, depositi di qualsiasi natura, serre, tettoie, piattaforme.
14. La sistemazione morfologica dell'area interessata non dovrà alterare i caratteri planoaltimetrici delle aree inondabili o soggette a ristagni di acqua; le destinazioni d'uso del terreno saranno scelte tra quelle che assicurino la massima permeabilità del suolo superficiale (es. prato, formazioni arboree ed arbustive, canneti) dunque la massima capacità di invaso.
15. Gli interventi di regimazione idraulica non dovranno aggravare le condizioni di rischio a valle degli insediamenti da essi protetti.
DATA: , li / /
TIMBRO E FIRMA:
IL TECNICO INCARICATO
N.B. il presente modello si riferisce ad opere soggette a sanatoria edilizia
RIPORTARE SOLO I PUNTI PERTINENTI CON LA RICHIESTA INOLTRATA
La mancata apposizione della firma, della data e del timbro del professionista, rendono nullo il presente documento.