PART-2019
PART-2019
BANDO 2019 PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DEI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE
Allegato al Bando Partecipazione 2019
Soggetto richiedente
Soggetto richiedente * Spazi Indecisi
Codice fiscale *
Tipologia * ONLUS
* CHIEDE di partecipare al Bando regionale Partecipazione 2019
* DICHIARA che il progetto, di cui alla presente richiesta, non ha ricevuto altri contributi dalla Regione Xxxxxx-Romagna, ne' sono stati richiesti
Dati Legale rappresentante / Delegato
In qualità di *
Nome * Cognome * Codice fiscale *
Legale rappresentante
Xxxxxxxxx
Xxxxxxx
Ente titolare della decisione
Ente titolare della decisione * Comune di Forlimpopoli
Codice fiscale * 80005790409
N. atto deliberativo * 100
Data * 10-10-2019
Link delibera (*)
xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxx.xx.xx/XXXXX-x/Xxxxxxx/xxxxxx00.xxxx? bac_codice=50&SORT=DDPUB&01=S
Copia delibera (*)
DGC_10_10102019.pdf (147 KB)
Pagina web ove e' reperibile lo
Statuto dell'Ente
xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxxxxxxx.xx.xx/xxxxxx/ forlimpopoli_ecm10/gestionedocumentale/statuto
%20forlimpopoli_784_3510.pdf
Partner di progetto
Nome * Comune di Forlì
Tipologia * Ente pubblico
Specificare altro Il Comune di Forlì ha aderito e approvato il progetto e l'accordo con D.G.M. n 352 del 7/10/19
Comune sede * Forlì
Partner di progetto
Nome * Comune di Bertinoro
Tipologia * Ente pubblico
Specificare altro Il Comune di Bertinoro ha aderito e approvato il progetto e l'accordo con D.G.M. n 90 del 11/10/19
Comune sede * Bertinoro
Responsabile del progetto
Nome *
Cognome *
Telefono fisso o cellulare *
Email (*)
PEC (*)
Processo partecipativo
Titolo del processo partecipativo Ronco Partecipato
*
Ambito di intervento (*)
CRESCITA SOSTENIBILE, progetti per coniugare la crescita dell'economia con la tutela
ECONOMIA CIRCOLARE dell'ambiente e un maggior benessere sociale per le persone
Oggetto del processo
partecipativo art. 15, comma 2, l.r. 15/2018 *
Il processo mira a definire modalità integrate di gestione, tutela e valorizzazione dell’area fluviale del fiume Ronco-Bidente, attraverso un processo di co-progettazione che coinvolga istituzioni, associazioni, attività economiche e cittadini dei tre Comuni coinvolti: Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro. Al termine del processo le Giunte di ciascuno dei tre Comuni delibereranno in relazione a quanto emerso approvando, ove possibile, un comune Protocollo d’intesa per l’attuazione del modello di gestione, tutela e valorizzazione. Obiettivo del processo è favorire un’integrazione orizzontale tra i tre Comuni e tra loro e gli altri Enti competenti per l’area e un’integrazione verticale tra tutti i soggetti che, a vario titolo, sono portatori di interesse
sull’area e che in parte già vi operano senza conoscersi e relazionarsi l’un l’altro: dai residenti alle attività economiche legate alla valorizzazione turistica, ricettiva (golf, agriturismi, maneggi, locali), produttiva (cava, agricoltura), dalle associazioni ambientaliste alle pro-loco, fino ai singoli cittadini fruitori dell’area.
Sintesi del processo partecipativo
*
Il processo mira a costruire dei dispositivi (incontri pubblici, schede descrittive per semplificare gli aspetti più tecnici, confronti ad hoc con portatori di interessi in parte in conflitto) volti a facilitare l’incontro tra i vari portatori d’interesse, supportandoli nella co-progettazione di un piano di tutela e valorizzazione di un’area che, per la sua posizione e conformazione, risulta strategica dal punto di vista sociale, economico, ambientale e turistico. PRIMA FASE: MAPPATURA STAKEHOLDERS Il processo prevede una prima fase di mappatura e interviste ai singoli portatori di interesse: l’obiettivo è quello di far conoscere l’esistenza del processo, raccogliere informazioni sulle progettualità già in essere e pareri sui punti di forza e debolezza, aspettative e paure legate alla possibilità di costruire un sistema integrato di gestione e tutela dell’area. sECONDA FAsE: DlFFUslONE PROCEssO Seguiranno tre incontri pubblici aperti ai diversi stakeholders e in parte alla cittadinanza finalizzati a dare massima visibilità pubblica al processo, raccogliere e condividere informazioni e buone prassi sulle diverse tipologie di tutela e gestione (anche attiva), indirizzare la progettazione e far emergere i rappresentanti dei diversi interessi coinvolti che entreranno a far parte del Tavolo di Negoziazione lavorando all’elaborazione del DocPP (Documento di Proposta Partecipata). TERZA FASE: CO-PROGETTAZIONE DocPP Ci sarà poi una terza fase di co- progettazione della proposta vera e propria: i membri del TdN, raccogliendo gli stimoli emersi dalle interviste e dagli incontri pubblici e contattando i singoli portatori di interessi ove necessario con incontri ad hoc, scriveranno la bozza del Documento di Proposta Partecipata che dovrà toccare i seguenti aspetti: modalità di governance condivisa dell’area sia dal punto di vista tecnico che politico; modalità di tutela ambientale; strumenti per la gestione attiva integrata sia in termini di hardware (segnaletica, mappe, sentieristica), sia di software (programmazione eventi ed attività, monitoraggio, manutenzione, vigilanza), oltre che dal punto di vista territoriale (aree dei tre Comuni) e funzionale (tra i diversi soggetti economici e del Terzo settore che operano sull’area); strumenti per la valorizzazione turistica e lo sviluppo di un marketing territoriale integrato dell’area; indicazione dei canali di finanziamento ipotizzati per gli interventi previsti; indicazione di ruoli e responsabilità di ciascuno dei soggetti coinvolti.
QUARTA FASE: SPERIMENTAZIONE DI QUANTO CONTENUTO
NEL DocPP La proposta elaborata sarà poi presentata a tutti gli stakeholder e ai cittadini attraverso momenti itineranti in ciascun Comune e un momento conclusivo nell’area oggetto del processo. Tale momento conclusivo costituirà una prima palestra di integrazione per gli operatori che saranno poi impegnati nella gestione attiva dell’area e una forma di prototipazione di quanto emerso nella proposta. Durante la
presentazione pubblica sarà testato il livello di gradimento delle proposte elaborate e saranno raccolti eventuali commenti e proposte di modifica. I soggetti del Tavolo di negoziazione, tenuto conto di quanto emerso, provvederanno alla stesura finale e all’approvazione del Documento di proposta partecipata (DocPP) . Le Giunte dei tre Comuni dovranno quindi esprimersi in merito al processo e a come intendono dar seguito al DocPP, approvando nel caso, un comune Protocollo d’intesa.
Allegato
mappatura stakeholders - Stakeholders.pdf (108 KB)
Contesto del processo
partecipativo *
Le azioni previste si pongono l’obiettivo di perseguire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 in particolare in riferimento al SDG 11- Agenda urbana per lo Sviluppo Xxxxxxxxxxx.Xx processo coinvolge l'area SIC Meandri del fiume Ronco, che ricade nei Comuni di Forlì, Forlimpopoli e Bertinoro, con la possibilità/volontà di estenderlo ad altre zone di interesse naturalistico limitrofe. Enti decisori del processo saranno dunque i tre comuni di Forlimpopoli, Forlì e Bertinoro che hanno aderito al progetto, approvato e sottoscritto l’accordo formale, con delibera di Giunta comunale, rispettivamente n 100 del 10l10l19, n. 352 del 7l10l2019 e n. 90 dell’11l10l19. La popolazione interessata è tuttavia prevalentemente la popolazione dei tre Comuni in quanto potenziale frequentatrice dell’area naturale oggetto del processo. si parla quindi di 117.946 (Forlì) 13228 (Forlimpopoli), 10956 (Bertinoro) per un totale di oltre 142.000 abitanti. Negli ultimi anni l’area è stata fruita anche da persone di altri Comuni limitrofi e da turisti stranieri. Nonostante sorga in una zona fortemente antropizzata (intreccia infatti la via Emilia), l’area si caratterizza per un’importante valenza paesaggistico ambientale: sono presenti importanti zone umide frutto di attività industriali abbandonate e rinaturalizzate (ex cave, vasconi dell’ex zuccherificio) che ospitano numerose specie di uccelli. Nelle immediate vicinanze sono presenti altri 2 S.I.C., la Riserva naturale orientata di Scardavilla, il percorso fluviale Brighi con area sportiva adiacente e il Parco delle Fonti di Fratta Terme. L’area è inoltre stata oggetto di un notevole progetto di adeguamento del sistema di difesa delle piene ad opera dell'ex Servizio Tecnico di Bacino che costituisce un’eccellenza, come recentemente emerso dal convegno sulla Riqualificazione fluviale in Romagna. L’area è inserita in un contesto che sta aumentando il proprio appeal turistico: a pochi passi dalle Terme della Fratta e dalla riserva di Scardavilla, intreccia due rotte culturali europee (la rotta Atrium sulle architetture dei regimi totalitari xxx.xxxxxxxxxxx.xx e la via Romea-Germanica xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx) e gli itinerari della Romagna dello spungone xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx. All’interno dell’area è nato un Centro visite partecipato nell’edificio dell’ex acquedotto di Spinadello, la cui gestione è stata recentemente affidata ad un gruppo di associazioni culturali e ambientaliste del territorio (xxx.xxxxxxxxxx.xx). Da notare anche la strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlì e Cesena xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx. Nell’area insistono numerose attività
economiche quali agriturismi, fattorie didattiche, attività di ristorazione e intrattenimento, operatori che si occupano di trekking e di cicloturismo che, in maniera seppur poco coordinata, animano e valorizzano la zona. Ai soggetti economici si aggiungono le associazioni, le proloco e i comitati di quartiere che organizzano regolarmente attività, convegni, escursioni, iniziative di manutenzione e pulizia. Nell’area sono presenti attività economiche quali cave e allevamenti intensivi che hanno negli anni generato conflitti con i residenti xxx.xxxxxxxxxx.xx/xxxxxxx/xxxx-xxxxxxxx-xxxxxxxx-xxxxxxxxxxx- residenti-camion.html. Anche laddove le attività economiche sono finalizzate alla valorizzazione turistica e sportiva dell’area non son mancati elementi di conflitto legati al trade off tra tutela e valorizzazione e contenziosi tra attività economiche e Comune (xxx.xxxxxxxxxx.xx/xxxxxxx/xxxxx-xx-xxxx-xx-xxxxxxxx-xxx- ambientalisti-duri-contro-l-ampliamento.html). Infine, a differenza della maggior parte dei SIC regionali, quelli situati nella provincia di Forlì non sono stati conferiti all’Ente per i Parchi e la biodiversità Romagna restando in gestione diretta alla Regione con conseguente difficoltà sia in termini di complessità di gestione che di efficacia della tutela. Negli anni è emerso da diversi soggetti la volontà di tutelare l’area e di coordinare gli interventi dei diversi Comuni. Ne sono un esempio il Protocollo d’intenti del 2006 tra quattro Comuni (i tre partner dell’attuale proposta insieme al Comune di Meldola), le 3300 firme raccolte nel 2014 per la costituzione di un Parco fluviale del Ronco xxx.xxxxxxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxx-xxxxx- ronco-forlimpopoli-firme.html e la stipula nel 2013 di un Accordo territoriale quadro tra Comune di Forlì e Forlimpopoli, Provincia e Autorità di Bacino per la riqualificazione fluviale del Ronco- Bidente. Preso atto della difficoltà di attuazione dei precedenti accordi si ritiene essenziale realizzare un processo partecipato al fine di estendere l’area oggetto dell’accordo (inizialmente limitata a Forlì e Forlimpopoli), allargare l’oggetto a nuovi temi (tutela ambientale e valorizzazione turistica) e dare forza al progetto grazie ad una co-progettazione che coinvolga tutti gli stakeholders pubblici e privati.
Allegato
Ronco_partecipatoC.pdf (3291 KB)
Obiettivi del processo
partecipativo art. 13, l.r. 15/2018 *
Coinvolgere soggetti istituzionali, economici, associativi e i cittadini dei tre Comuni (Forlì, Forlimpopoli e Bertinoro) nell’elaborazione di una proposta condivisa per la valorizzazione e la tutela dell’area fluviale intorno al fiume Ronco. Ampliare lo spazio di codecisione dei cittadini e dare maggiore forza ed efficacia al protocollo d’intesa che potrà uscire dal processo.
Aumentare la conoscenza dell’area da parte dei cittadini dei tre Comuni. Aumentare la conoscenza, l’assunzione di responsabilità, la leale collaborazione e la fiducia reciproca, tra i soggetti pubblici e privati che operano nell’area. Rafforzare il commitment dei soggetti che hanno partecipato rispetto agli impegni presi e promuovere l’attivazione diretta. Aumentare negli attori coinvolti la consapevolezza di potenzialità e tecniche di un processo partecipato.
Risultati attesi del processo
partecipativo art. 13, l.r. 15/2018 *
Conoscenza diffusa del processo da parte dei residenti dei tre Comuni. Elaborazione di una mappatura condivisa degli stakeholders. Organizzazione di tre incontri pubblici, con modalità interattive che favoriscano la conoscenza reciproca dei soggetti coinvolti a cui partecipino tutte le diverse tipologie di portatori di interessi. Realizzazione di un incontro di formazione sul valore e il significato dei processi partecipati e su modalità di decisione rivolto ai membri del TDN e agli stakeholders maggiormente coinvolti nel processo. Ottenere un parere sulla bozza di documento conclusivo, da almeno 200 cittadini.
Partecipazione al Tavolo di Negoziazione di almeno un membro per ogni categoria di interesse coinvolto (politici, tecnici, terzo settore, soggetti economici, proprietari, cittadini, ambientalisti, agricoltori, operatori turistici) lavorando per bilanciare la presenza in termini di generi, generazioni e provenienza geografica. Elaborazione di un DocPP che tocchi i seguenti aspetti: modalità di governance condivisa dell’area sia dal punto di vista tecnico che politico; modalità di tutela ambientale; strumenti per la gestione attiva integrata (servizi integrati) sia in termini di hardware (segnaletica, mappe, sentieristica, manutenzione) che di software (programmazione eventi ed attività, monitoraggio, vigilanza) sia dal punto di vista territoriale (aree dei tre Comuni) che funzionale (tra i diversi soggetti economici e del terzo settore che operano sull’area); strumenti per la valorizzazione turistica e lo sviluppo di un marketing territoriale integrato dell’area; indicazione dei canali di finanziamento ipotizzati per gli interventi previsti; indicazione di un cronoprogramma con ruoli e responsabilità di ciascuno dei soggetti coinvolti. Recepimento della proposta attraverso un Protocollo d’intesa firmato dai tre Comuni. Modalità di monitoraggio post processo co-progettata con gli attori che comprenda modalità, tempi e responsabili del monitoraggio.
Data di inizio prevista * 15-01-2020
Durata (in mesi) * 6
N. stimato persone coinvolte * 300
Descrizione delle fasi (tempi) * Prima fase(condivisione): mappatura e consultazione degli
stakeholder settembre - febbraio azioni: 0) Costituzione del Tavolo di Negoziazione con assessori, dirigenti e firmatari dell’Accordo 1) mappatura e primo contatto con gli stakeholders per intervista e spiegazione del processo. Lavoro già avviato in fase di istruttoria del presente bando (vedi documento allegato)
2) organizzazione di tre incontri pubblici con gli stakeholders mappati 1: finalizzato alla loro conoscenza reciproca e presentazione dei progetti che interessano l’area in oggetto. L’incontro sarà interattivo e a tutti gli stakeholders mappati sarà fornito un dossier con brevi descrizioni di quanto emerso durante l’incontro. 2: su opportunità e limiti delle diverse forme di tutela e gestione delle aree fluviali con testimoni(tecnici, politici, agricoltori, gestori…) di altre aree protette che presenteranno la propria esperienza e risponderanno alle domande. Saranno raccolti desiderata e perplessità degli stakeholders coinvolti. 3: su strumenti concreti di valorizzazione
di aree naturali. Xxxxxxx presentate e discusse buone pratiche di gestione diretta in Regione e in Italia riguardanti ad esempio: mappatura e manutenzione dei sentieri, strumenti di finanziamento, piano di comunicazione integrato, promozione turistica e possibili servizi integrati. L’incontro sarà interattivo e alla fine saranno raccolti desiderata e perplessità degli stakeholders coinvolti. Il 2° e 3° incontro prevederanno un momento in cui gli stakeholders presenti si divideranno per tipologia di interessi e proporranno uno o più propri rappresentanti da inviare al Tavolo di Negoziazione. Tali rappresentanti si impegneranno a collaborare per la stesura delle proposte e a fare da cerniera in termini di informazione e consultazione con gli stakeholders di riferimento. Risultati attesi: - mappatura e raccolta dei contatti degli stakeholders per ciascuna tipologia d’interesse - emersione di aspettative e preoccupazioni relativamente all’oggetto del processo - conoscenza reciproca , rottura barriere gerarchiche, facilitazione della circolazione delle informazioni tra gli stakeholders - aumento della conoscenza su possibilità e buone prassi legate alla tutela e valorizzazione dell’area fluviale seconda fase co- progettazione ed elaborazione della bozza di proposta (svolgimento apertura) marzo-maggio azioni: Allargamento del Tavolo di negoziazione ai soggetti emersi durante gli incontri pubblici, Formazione congiunta ai membri del Tavolo di negoziazione Partendo da quanto emerso nella fase uno, il Tavolo di Negoziazione si incaricherà di costruire la proposta congiunta, organizzando dove necessario incontri one to one con gruppi di stakeholders strategici o prevedendo delle sedute aperte alla cittadinanza. Output: - Elaborazione del DocPP che contenga descrizione delle misure proposte, obiettivi di breve e lungo periodo, azioni, tempi e responsabili nonché punti di forza e debolezza, indicatori di risultato attesi e strumenti di monitoraggio. In questa fase non è necessario che ci sia pieno accordo in seno al Tavolo di Negoziazione ma possono anche essere presentate più possibilità sulle quali si chiede un parere più ampio. - Aumento della conoscenza della fiducia e della capacità di collaborazione reciproca dei soggetti coinvolti - Aumento delle conoscenze e delle competenze dei soggetti coinvolti Terza fase presentazione pubblica della bozza proposta maggio-giugno azioni: - Presentazione della proposta nei tre consigli comunali o altro contesto di rappresentanza politica consono. - Presenza in almeno una importante manifestazione cittadina per ciascuno dei tre Comuni con un gazebo informativo o simile. - Un evento di presentazione aperto a tutta la cittadinanza e agli stakeholder nell’area oggetto del processo in cui verrà presentata la proposta elaborata e sarà possibile commentare e proporre modifiche. Output: - massima divulgazione del processo e della proposta nei tre comuni coinvolti - sperimentazione di una prima forma di collaborazione tra gli operatori coinvolti nel processo Quarta fase: Approvazione del documento di proposta partecipata in seno al TDN e sua pubblicazione (chiusura) . giugno Revisione della bozza di proposta in base a quanto emerso nella consultazione precedente. Pubblicazione e diffusione della proposta. Quinta fase: Atto di risposta delle tre Giunte e monitoraggio (impatto sul procedimento) Le Giunte dei tre Comuni recepiscono la proposta stipulando un Protocollo d’intesa il più possibile in
linea con quanto emerso dal processo e motivando eventuali scostamenti. Saranno firmatari del protocollo anche gli altri soggetti per cui sarà previsto un ruolo attivo nella gestione futura dell’area. lndicatori, tempi, responsabili e modalità di monitoraggio saranno parte integrante del Protocollo d’intesa.
Staff di progetto
Nome * Cognome *
Ruolo * Curatrice del processo
Email *
Elementi di qualità tecnica per la certificazione del tecnico di garanzia
Sollecitazione delle realtà sociali
*
Sono già stati contattati, per un parere preventivo ed hanno manifestato l’intenzione di supportare il processo: Un rappresentante tecnico e uno politico per ciascuno dei tre Comuni Xxxxxxxxx Xxxxx e Xxxxxx Xxxxxxxxx del Servizio aree protette forestali e sviluppo della montagna della Regione Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxx dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile Coordinatori di quartiere delle aree limitrofe al fiume Xxxxxx Xxxxxxx dell’associazione europea via Romea Germanica (EAVRG) Xxxxxxx Xxxxxxx dell’associazione i Meandri del fiume Xxxxx Xxxxxxx Xxxxx del wwf XXxxxxxxx Xxxxxxx direttore Riserva orientata di Scardavilla Xxxxxx Xxxxxxxxx Fondazione Opera don Pippo Onlus Xxxxxxx Xxxxxxx responsabile area est quartieri Forlì (vedere mappatura allegata alla sintesi del processo) Si intende inoltre coinvolgere una volta avviato il processo: - soggetti privati che hanno attività economiche nell’area in oggetto quali cava, golf, locali, agriturismi, allevamenti, ecc. - soggetti pubblici/privati proprietari dei terreni e/o degli edifici che insistono sull’area in oggetto agricoltori, residenti, ecc - soggetti economici e del Terzo settore che possono avere interessi nell’area in oggetto anche se non hanno lì la loro sede associazioni ambientaliste, associazioni dei cacciatori, associazioni degli agricoltori, Terme della Fratta, operatori turistici (trekking e cicloturismo), agriturismi/maneggi in aree limitrofe, associazioni cammini, proloco, guardie ecologiche volontarie, ecc. - fruitori e rappresentanti della società civile dei comuni e delle aree limitrofe, a titolo esemplificativo rappresentanti delle scuole, musei, soggetti culturali, scout, palestre ecc La responsabile del processo verificherà che tutti i portatori di interesse, anche quelli che potrebbero emergere durante il processo, siano informati con linguaggi e modalità adeguati ed abbiano lo spazio per esprimere il loro parere ed essere rappresentati in seno al TdN. Saranno predisposte inoltre schede riassuntive di quanto emerso nelle interviste, negli incontri pubblici e durante il lavoro di stesura della proposta che saranno inviate a tutti gli stakeholders e pubblicate. Particolare
attenzione verrà data al coinvolgimento di persone portatrici di disabilità, grazie alla collaborazione con la Fondazione Opera Don Pippo per migliorare l’accessibilità e la fruizione dell’area.
Soggetti sociali sorti conseguentemente all'attivazione
del processo *
Nella prima fase del processo gli strumenti di diffusione e inclusione saranno: volantinaggio, ricerca dei rappresentanti e dei leader informali, campagna facebook, comunicati stampa, ricerca internet. In maniera massiccia durante la prima fase (ma poi per tutta la durata del processo) sarà costruita una mappa degli stakeholders mettendo al centro i più strategici che saranno incontrati e intervistati singolarmente (durante l’intervista sarà chiesto a tutti di segnalare altri stakeholders da contattare), un’altra fascia di soggetti importanti saranno contattati via mail e intervistati tramite un modulo on line, ad esempio associazioni ambientaliste che già operano nella zona saranno chiamate singolarmente, altre associazioni ambientaliste del territorio saranno contattate via mail/facebook. Sarà inoltre fatta una comunicazione pubblica a tappeto in modo che tutti i cittadini siano informati. Due dei tre incontri pubblici prevedono un momento finale in cui gli stakeholders di divideranno per tipologia di interessi e saranno invitati a presentare il loro punto di vista su potenzialità e criticità del progetto, dettando le linee di lavoro alla persona che sceglieranno come loro rappresentante in seno al TdN. (questo anche per evitare che la rappresentanza sia solo di tipo formale e non venga poi effettivamente riconosciuta dai diretti portatori di interessi) Nella fase di svolgimento la mappatura sarà costantemente aggiornata man mano che si aggiungono nuove realtà o cittadini che desiderano essere inclusi o si ritiene opportuno che lo siano. Tutti coloro che faranno richiesta di restare aggiornati riceveranno le schede riassuntive del processo e degli incontri e saranno invitati agli incontri pubblici.
Programma creazione TdN *
All’inizio della prima fase il TDN si riunirà con i membri firmatari dell’Accordo formale, poi si aggiungeranno i rappresentanti emersi durante i tre incontri pubblici. Qualora si rilevino interessi non rappresentati sarà cura di chi coordina il processo individuare delle misure ad hoc per coinvolgerli nel TdN. Il TdN dovrà elaborare il DocPP che definirà i contenuti del Protocollo d’intesa dovranno quindi essere compresi al suo interno almeno un membro per ciascun Comune coinvolto, almeno un politico e almeno un tecnico, saranno poi coinvolti rappresentanti dei diversi stakeholders elencati sopra che saranno scelti dai soggetti che parteciperanno agli incontri pubblici. Saranno inclusi nel tavolo di negoziazione anche i soggetti coinvolti nella gestione attiva futura dell’area. Ciascun rappresentante avrà un elenco di portatori di interessi a cui dovrà periodicamente relazionare il lavoro svolto in seno al TDN e dovrà raccogliere i loro pareri. Ciascun membro del Tavolo di negoziazione deciderà il canale più adatto per la comunicazione ai soggetti che l’hanno incaricato di rappresentarli, ai quali si impegna ad inviare i verbali dei diversi incontri che saranno redatti dai facilitatori del processo. Ad esempio gli agricoltori che hanno un terreno nell’area convocati all’incontro pubblico decideranno chi vogliono che li rappresenti nel tavolo di negoziazione, la persona prescelta avrà il compito di tenerli informati e
consultarli dove necessario. Non è prevista la creazione di un regolamento ma non si esclude la possibilità di crearne uno in caso il gruppo ne senta la necessità, verrà svolta una formazione iniziale che avrà come tema il senso del processo partecipato e le modalità di gestione comprese le modalità di gestione di eventuali conflitti. tutti i tavoli saranno seguiti da un facilitatore esperto e nel caso di impossibilità di accordo verrà usata la mediazione o il metodo sociocratico di presa delle decisioni Una volta iniziato il lavoro di elaborazione della proposta vera e propria potrebbe nascere in seno al tavolo di negoziazione la necessità di includere nuovi portatori di interessi o potrebbe venire dall’esterno una nuova richiesta.
L’ipotesi di includere nuovi membri è ritenuta possibile e sarà valutata dal Tavolo di negoziazione che deciderà in base alla rappresentatività e alle competenze che il nuovo soggetto proposto apporterebbe al gruppo di lavoro. Se il numero dei rappresentanti presenti nel Tavolo di negoziazione dovesse aumentare in maniera sostanziosa verrà suddiviso in gruppi di lavoro seguendo il metodo sociocratico. Si ipotizza, in fase di stesura della proposta di protocollo d’intesa, la possibilità, dove necessario, di organizzare momenti di consultazione con gruppi di stakeholders particolarmente rilevanti (ad esempio attività economiche, residenti, agricoltori, cacciatori) in forma singola o aggregata. Le convocazioni e i verbali del TDN saranno pubblicate nei canali di comunicazione del processo.
Metodi mediazione *
In fase di apertura saranno svolte circa cinquanta interviste (di persona e online) ai principali portatori di interessi e organizzati tre incontri pubblici. ll primo costituirà una sorta di “vetrina o fiera delle attività in corso" in cui ciascuno stakeholder avrà una carta d’identità dei progetti che sta svolgendo nell’area oggetto di interesse, la facilitazione ideata lo renderà un momento di piacevole conoscenza reciproca degli stakeholders coinvolti. Il secondo e terzo incontro saranno invece legati alla conoscenza delle buone pratiche e all’emersione di indicazioni progettuali, desiderata e timori riguardo l’oggetto del processo e il processo stesso: una prima parte in plenaria di racconto interattivo delle buone pratiche e una seconda parte divisi per piccoli gruppi facilitati da moderatori che supporteranno il gruppo. Per queste prime fasi potrebbero essere usate le tecniche tipo OSP o World cafè o simili (sarà il TDN a definire lo strumento adatto con il supporto della curatrice del processo). Per la fase di co- progettazione e costruzione delle proposte concrete il lavoro verrà supportato dalla curatrice del processo, seguendo le “linee guida per avviare processi di coprogettazione partenariale efficienti ed efficaci" dell’Agenzia per la coesione territoriale.
Saranno organizzati incontri in piccoli gruppi o interviste individuali con stakeholder ed esperti dove richiesto dalla coprogettazione. I membri del TDN svolgeranno inoltre una formazione condivisa e dei brevi approfondimenti durante gli incontri periodici legati a parole e concetti chiave del processo partecipato e della facilitazione (ascolto attivo, gestione della negatività, livello di coinvolgimento dei cittadini ed empowerment…) Durante la fase di consultazione finale saranno organizzate presentazioni della proposta ai cittadini e agli organi politici dei tre Comuni, oltre ad un evento pubblico finale sul
posto. Alcuni volontari spiegheranno ai visitatori le proposte emerse e raccoglieranno i pareri dei cittadini attraverso strumenti quali i feedback frames. Sarà possibile leggere la proposta ed esprimere un parere anche attraverso internet con strumenti da definirsi in seno al TDN (pubblicazione preventiva del documento in bozza con possibilità di esprimere osservazioni, sondaggi online ecc). Infine il TDN tenendo conto di quanto emerso modificherà ed approverà il DocPP utilizzando il metodo sociocratico in caso di conflitto.
Piano di comunicazione *
Il piano di comunicazione integrata ad hoc, attraverso canali diversi e secondo livelli diversi, ha i seguenti obiettivi: informare, “ingaggiare", agevolare la partecipazione degli stakeholder; informare e coinvolgere i cittadini residenti nell’area di interesse; sensibilizzare l’opinione pubblica regionale e le istituzioni; tenere informati, secondo prassi di estrema trasparenza e semplicità, il territorio e i portatori di interesse riguardo gli eventi pubblici e i resoconti delle Giunte dei Comuni coinvolte. Il tutto, avverrà dunque secondo modalità di comunicazione integrata e l’utilizzo di: 1. volantinaggio porta a porta con materiale informativo cartaceo, rivolto ai residenti del territorio; Realizzazione di materiale informativo da distribuire presso esercenti, punti di interesse maggiormente frequentati del quartieri e nelle aree del progetto, per entrare in contatto con la cittadinanza meno digitalizzati. Materiali previsti: flyer (A5) e manifesti (A4) promozionali delle iniziative, degli eventi pubblici; 2. interviste porta a porta, ai portatori di interesse – con raccolta dati per invio informazioni dettagliate;
3. attività di ufficio stampa - comunicati stampa, conferenze stampa – in occasione dell’avvio del processo e durante ogni tappa pubblica: gli incontri rivolti agli stakeholder e alla cittadinanza, la presentazione del documento presso l’area fluviale 4. attivazione di una pagina web dedicata all’interno dei siti ufficiali dei Comuni coinvolti, del sito di Spazi Indecisi e dei partner del percorso in modo da poter beneficiare del traffico e dell’autorevolezza dei siti, costantemente aggiornata, con i seguenti contenuti: informazioni sul progetto; news e aggiornamenti; calendario e programma delle attività; download dei materiali di comunicazione (inviti, pieghevoli, ecc.); verbali e report degli incontri; materiali foto/video delle attività; risultati del percorso; link alla pagina facebook del percorso. 5. Attivazione casella di posta elettronica per chiarimenti sul percorso partecipativo e creazione di una mailing list con i contatti dei partecipanti ai tavoli per la diffusione di comunicazioni e dei materiali; 6. Creazione pagina Facebook sulla quali veicolare informazioni video e di servizio, rivolta al pubblico più digitalizzato, con sondaggi per l’engagement di stakeholder pubblici e privati, con conquista del traffico organico attraverso operazioni di targettizzazione della comunicazione. 7. newsletter inviata a istituzioni, residenti, altri portatori di interesse. 8. passaparola. Coinvolgimento della cittadinanza e delle comunità dell’area ricopre un ruolo strategico. Per questo si prevede il coinvolgimento delle realtà locali coinvolte (associazioni, quartieri, ecc. ) per una promozione diretta verso le proprie reti. 9. comunicazione non convenzionale:uso di una segnaletica “non convenzionale"
presso i luoghi pubblici (es. piazze) in collaborazione con i comuni coinvolti, per attirare attenzione sul processo in corso.
Accordo formale
Il/La sottoscritto/a *
DICHIARA che il progetto e' corredato da accordo formale stipulato tra il soggetto richiedente, l'ente titolare della decisione e dai principali attori organizzati del territorio
Accordo formale *
Accordo formale_Ronco Partecipato.pdf (1626 KB)
Soggetti sottoscrittori * Associazione Spazi Indecisi, Comune di Forlì, Comune di Bertinoro, Comune di Forlimpopoli.
I firmatari assumono impegni a Si
cooperare? *
Dettagliare i reali contenuti
Impegno a cooperare nella realizzazione della proposta scaturita al termine del processo partecipativo, ovvero all'attuazione del modello di gestione, tutela e valorizzazione dell’area fluviale del fiume Ronco-Bidente. Tale fase verrà meglio precisata, con impegni, ruoli, tempistiche nel protocollo d’intesa che costituisce uno degli obiettivi del processo. I sottoscrittori dell’accordo sono altresì coinvolti nella fase di monitoraggio ex post rispetto l’approvazione dei contenuti del DoCPP.
Soggetti sottoscrittori Associazione Spazi Indecisi, Comune di Forlì, Comune di Bertinoro, Comune di Forlimpopoli.
*
Attivita' di formazione
Monitoraggio
SI prevedono due tipologie di momenti formativi: 1) incontro di formazione aperto a tutti gli stakeholders volto ad informare sulle funzioni di un processo partecipato e sui diversi livelli di coinvolgimento (scala di Xxxxxxxx) e sui metodi che verranno utilizzati, quali la mediazione e risoluzione dei conflitti, il modello di coprogettazione e strumenti (digitali e non) di consultazione pubblica sulla bozza finale (strumenti di democrazia diretta, deliberativa o partecipativa). 2) per ciascun incontro del TdN si prevede un breve approfondimento attraverso pillole di saggezza partecipativa utili per la buona riuscita degli incontri, ad esempio "ascolto attivo","brevità compassionevole","la fossa della negatività" ecc
Attività di monitoraggio e
controllo *
Si prevede di effettuare un monitoraggio continuo di raccolta di dati e informazioni sull’andamento del progetto. Tale monitoraggio verrà attuato attraverso una verifica costante del cronoprogramma iniziale, eventualmente aggiornato in relazione all’andamento effettivo del processo. lndicatori di inclusione e di processo che si utilizzeranno: - n. di persone informate e n. coinvolte (valorizzato attraverso l’analitics su canali onlinel
offline e il confronto tra la mappatura degli stakeholder e le presenze effettive registrate durante gli incontri). - grado di rappresentatività delle persone coinvolte con particolare attenzione alle categorie più fragili (valorizzato attraverso le presenze registrate durante gli incontri). Tale indicatore sarà utile in itinere per affinare i metodi di ingaggio. - coerenza tra i contenuti affrontati durante il processo e i bisogni espressi dagli stakeholders coinvolti (valorizzato attraverso verbali, report, feedback ecc) - chiarezza degli obiettivi e dei risultati attesi (valorizzati attraverso l’analisi dei feedback dei partecipanti rilasciati online e offline). Le modalità di monitoraggio finale riguarderanno il controllo dell’effettiva attuazione della decisione deliberata dagli Enti rispetto al DocPP tramite contatti periodici con le Amministrazioni comunali. Tale attività spetta al responsabile del percorso, con il supporto dei componenti del gruppo di progetto e dell’esperto del Comitato di Garanzia e si presume possa avviarsi (indicativamente) ad inizio estate 2020, non appena gli Enti si esprimeranno, con apposito atto, sugli esiti del processo e sui contenuti del DocPP. Sarà cura del responsabile curare anche le comunicazioni e gli aggiornamenti destinati ai componenti del TdN e del Comitato di garanzia locale sul monitoraggio post processo. Indicatori di Impatto: - Il processo ha impatto in termini di fiducia, soddisfazione, disponibilità all’impegno? soddisfazione percepita dal beneficiario e dalla comunità (valorizzati attraverso l’analisi dei feedback dei partecipanti rilasciati online e offline) - Coerenza tra i risultati attesi ed esiti del processo (valorizzato attraverso la relazione finale e feedback dei partecipanti) La valutazione ex post del processo sarà definita dal TDN in sede di scrittura del DocPP con il supporto dell’esperto tematico del comitato di garanzia. Indicatori di Impatto: - Il processo genera ulteriori risorse (economiche, relazionali, tempo, spazi, capacità...)? (valorizzato attraverso l’analisi della documentazione riguardante la programmazione locale, in particolare rispetto alla partecipazione a bandi di finanziamenti regionali e europei per il finanziamento della successiva parte operativa di attuazione del modello di gestione) - il processo ha inciso su percezione di potere, sentimento di appartenenza e capacità decisoria di cittadini, attività, organizzazioni coinvolte (valorizzati attraverso l’analisi dei feedback dei partecipanti rilasciati online e offline)
Comunicazione di garanzia locale
Comitato di garanzia locale
Il Comitato di Garanzia sarà costituito da tre membri: un membro esperto del tema oggetto del processo un membro esperto di processi partecipati un membro scelto tra i componenti del TdN Mentre i primi due membri saranno attivi dall’inizio del processo, il terzo sarà nominato all’avvio della seconda fase quando sarà costituito il TDN in forma allargata. Il membro esperto del tema, individuato in un primo colloquio in Xxxxx Xxxxxxxx (Dipendente del Parco delle Foreste Casentinesi), salvo autorizzazione dell’ente, avrà in particolare il ruolo di supportare la responsabile del procedimento nella definizione e nell’attuazione del monitoraggio dopo la fine del processo (supervisionare gli esiti del processo, l’impatto sulle decisioni e i cambiamenti da generare nel breve-medio termine). Il membro
esperto di processi partecipati avrà invece il compito principale di monitorare gli aspetti formali del processo quali il giusto ritmo delle attività, la modalità, la qualità del coinvolgimento dei partecipanti e l’imparzialità nella conduzione del processo. Avrà anche il compito di supportare il Comitato nell’elaborazione degli strumenti atti alla valutazione e al monitoraggio. Il terzo membro parteciperà attivamente al processo fornendo informazioni utili e facendo raccordo tra il processo e il comitato. Si Incaricherà inoltre di riferire al TdN gli esiti del lavoro del Comitato sia in itinere che a conclusione del processo. Lo staff di progetto fornirà le informazioni e la collaborazione richieste dal Comitato di Garanzia Il Comitato di Garanzia invierà alla responsabile del procedimento un breve report sugli esiti del suo lavoro a metà del processo e a conclusione. La responsabile dovrà relazionare al TdN gli esiti del Comitato ed eventuali misure correttive che si intende adottare.
Comunicazione dei risultati del processo partecipativo
Modalità di comunicazione
pubblica *
Aggiornamento delle pagine web dedicate con gli sviluppi delle decisioni da parte degli enti e con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa, oltre ad una comunicazione periodica ai vari partecipanti. Si prevede infine di programmare un incontro di coordinamento e aggiornamento del TdN indicativamente a 3 mesi dalla conclusione del processo, proposto dal responsabile del processo, per condividere gli esiti delle decisioni e per verificare la necessità di azioni integrative. E’ previsto altresì un momento pubblico per sancire ed ufficializzare l’avvio del processo di attuazione delle proposte del DocPP accolte nelle decisioni degli Enti.
Oneri per la progettazione
Importo * 1500
Dettaglio della voce di spesa * Progettazione del percorso
Oneri per la formazione del personale interno esclusivamente riferita alle pratiche e ai metodi
Importo * 700
Dettaglio della voce di spesa * Formazione per allineamento obiettivi, metodi decisionali,
strumenti di lavoro di gruppo e pillole
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 940
Dettaglio della voce di spesa * mappatura e interviste
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 1050
Dettaglio della voce di spesa * organizzazione e facilitazione dei tre incontri pubblici
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 2300
Dettaglio della voce di spesa * facilitazione del lavoro del TdN e supporto alla coprogettazione
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 1500
Dettaglio della voce di spesa * presentazione finale proposta (Consigli comunali+ eventi nei comuni+ evento finale in loco)
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 2050
Dettaglio della voce di spesa * reporting, coordinamento generale e monitoraggio
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 1110
Dettaglio della voce di spesa * Redazione documenti finali e rendicontazione
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 350
Dettaglio della voce di spesa * rimborsi spese/gettoni
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 500
Dettaglio della voce di spesa * setting incontri
Oneri per la comunicazione del progetto
Importo * 600
Dettaglio della voce di spesa * Definizione Layout grafico
Oneri per la comunicazione del progetto
Importo *
Dettaglio della voce di spesa *
600
stampa e spese vive comunicazione
Oneri per la comunicazione del progetto
Importo * 1800
Dettaglio della voce di spesa *
piano integrato della comunicazione, ufficio stampa, gestione social, newsletter
Costo totale del progetto Tot. Oneri per la progettazione * | 1.500,00 |
Tot. Oneri per la formazione del personale interno esclusivamente riferita alle pratiche e ai metodi * | 700,00 |
Tot. Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi * | 9.800,00 |
Tot. Oneri per la comunicazione del progetto * | 3.000,00 |
Totale costo del progetto * | 15.000,00 |
Confermo che non sono presenti ' Co-finanziamento di eventuali altri soggetti'
Contributo regione e % Co-finanziamento
A) Co-finanziamento del soggetto 0
richiedente
B) Co-finanziamenti di altri
soggetti
C) Contributo richiesto alla
Regione
Totale finanziamenti (A+B+C)
,00
15000
15.000,00
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Fase 1 - Mappatura e consultazione stakeholders
Descrizione sintetica dell'attività * progettazione,mappatura stakeholders, organizzazione di tre
incontri pubblici, layout e identità grafica. Coordinamento comunicazione e reporting per la prima fase
Dettaglio costi attività 1800
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 2702,50
programmate 2020 *
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Fase 2 - Coprogettazione bozza DocPP
Descrizione sintetica dell'attività * coprogettazione DocPP in seno al TdN. Coordinamento
comunicazione e reporting per la seconda fase
Dettaglio costi attività 0,00
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 5162,50
programmate 2020 *
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Fase 3 - Presentazione pubblica bozza DocPP
Descrizione sintetica dell'attività * Presentazione nei Consigli comunali, in tre momenti pubblici e
evento conclusivo al fiume Ronco. Coordinamento comunicazione e reporting per la terza fase
Dettaglio costi attività 0
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 3112,50
programmate 2020 *
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Fase 4/5 - Approvazione DocPP esiti e monitoraggio
Descrizione sintetica dell'attività * Redazione documenti finali e rendicontazione. Coordinamento
comunicazione e reporting per la quarta e ultima fase
Dettaglio costi attività 0
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 2222,50
programmate 2020 *
Riepilogo costi finanziamenti e attivita'
Costo totale progetto
15.000,00
Totale contributo Regione e cofinanziamenti | 15.000,00 |
Totale costi attività programmate 2019 | 1.800,00 |
Totale costi attività programmate 2020 | 13.200,00 |
Totale costi attività | 15.000,00 |
% Co-finanziamento (richiedente e altri soggetti) | ,00 |
% Contributo chiesto alla Regione | 100,00 |
Co-finanziamento (richiedente e
altri soggetti)
,00
Contributo richiesto alla Regione 15000
Impegni del soggetto richiedente
*
Il processo partecipativo avra' avvio formale entro il 15 gennaio 2020. Il soggetto richiedente provvedera' tempestivamente a trasmettere al Responsabile del procedimento della Giunta regionale copia della documentazione compilando il modulo fac simile rinvenibile in xxxxx://xxxxxxxxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx/ bando2019, che attesta l'avvio del processo partecipativo
* Il soggetto richiedente si impegna a predisporre una Relazione al cronoprogramma. La relazione deve essere trasmessa entro il 15 aprile 2020, mediante posta elettronica certificata all'indirizzo xxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx specificando in oggetto "L.R. 15/2018 Bando 2019 Relazione al cronoprogramma"
* Il soggetto richiedente si impegna a concludere il processo partecipativo con un Documento di proposta partecipata. La data di trasmissione del Documento di proposta partecipata, validato dal Tecnico di garanzia, all'Ente titolare della decisione fa fede per il calcolo dei tempi del processo partecipativo, misurati a partire dalla data di avvio formale del procedimento
* Il soggetto richiedente si impegna a predisporre la Relazione finale. Alla Relazione finale devono essere allegate le copie dei documenti contabili (punto 16 del Bando). La Relazione finale deve essere inviata alla Regione entro 30 giorni dalla conclusione del processo partecipativo sancita dalla data di trasmissione del Documento di proposta partecipata all'ente titolare della decisione
* Il soggetto richiedente, beneficiario del contributo regionale, si impegna ad inviare entro 60 giorni dalla data del mandato di pagamento del saldo del contributo effettuato dalla Regione, tutta la documentazione contabile nel caso in cui non avesse potuto provvedere contestualmente all'invio della Relazione finale (punto 16 del bando)
* Il soggetto beneficiario del contributo si impegna a mettere a disposizione della Regione tutta la documentazione relativa al processo, compresa quella prodotta da partner e soggetti coinvolti (punto 16 del bando)
* Il soggetto beneficiario del contributo si impegna a rendere visibile il sostegno regionale in tutti i documenti cartacei, informativi e video che siano prodotti durante il progetto e presentati nel corso degli eventi pubblici previsti (incontri e simili), apponendo la dicitura Con il sostegno della legge regionale Xxxxxx-Romagna n. 15/2018 e il logo della Regione Xxxxxx-Romagna (punto 16 del Bando)
Impegni dell'ente titolare della decisione (art. 19 l.r. /2018)
*
Dopo la conclusione del processo partecipativo, l'ente responsabile deve approvare formalmente un documento che da' atto: a) del processo partecipativo realizzato; b) del Documento di proposta partecipata; c) della validazione del Documento di proposta partecipata da parte del Tecnico di garanzia, oppure della mancata validazione
* L'ente responsabile, valutata la proposta partecipata, xxx' decidere di recepire in tutto o in parte, le conclusioni del processo partecipativo o di non recepirle. In ogni caso l'ente responsabile deve: a) comunicare al Tecnico di garanzia il provvedimento adottato o la decisione assunta, indicando nella comunicazione, in modo dettagliato, le motivazioni delle proprie decisioni, soprattutto nel caso in cui esse siano diverse dalle conclusioni del processo partecipativo; b) rendere note le motivazioni delle proprie decisioni in merito all'accoglimento delle conclusioni del processo partecipativo tramite comunicazione pubblica con ampia rilevanza e precisione, anche per via telematica; c) comunicare, anche per via telematica, ai soggetti che hanno preso parte al processo partecipativo il provvedimento adottato o la decisione assunta, nonche' le motivazioni delle proprie decisioni in merito all'accoglimento delle conclusioni del medesimo
Il/La sottoscritto/a *
DICHIARA dichiara di aver preso atto dell'informativa ai sensi dell'art. 13 del regolamento europeo n. 679/2016