AVVISO n.528 22 Gennaio 2002 −−−
AVVISO n.528 | 22 Gennaio 2002 | −−− |
Mittente del comunicato : Borsa Italiana
Societa' oggetto dell'Avviso
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Oggetto : Comunicazione in ordine ai criteri di ammissione e di permanenza degli operatori sui mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana
Testo del comunicato
Si veda allegato.
Disposizioni della Borsa
Comunicazione in ordine ai criteri di ammissione e di permanenza degli operatori sui mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana:
risposta a quesiti
La Borsa Italiana ha ricevuto richieste di chiarimenti da parte di alcuni operatori in ordine all’interpretazione e alla concreta applicazione delle disposizioni regolamentari e dei criteri previsti in materia di:
1) interconnessione ai mercati;
2) sistemi automatici di controllo dei prezzi, dei quantitativi e della frequenza degli ordini immessi sui mercati (cd. filtri);
3) requisiti organizzativi e qualificazione professionale del personale preposto alle negoziazioni;
4) struttura tecnologica e servizi di facility management o di outsourcing.
Considerata la rilevanza degli argomenti, nel rammentare che le disposizioni in materia di partecipazione degli operatori ai mercati (accesso e permanenza) sono contenute nella Parte 3 del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana (di seguito il “Regolamento”) e del Regolamento del Nuovo Mercato organizzato e gestito dalla Borsa Italiana 1, nelle relative Istruzioni e nei Criteri per l’ammissione e la permanenza degli operatori ai mercati2, con la presente comunicazione si riportano i chiarimenti forniti in relazione ai quesiti posti.
1) Interconnesione ai mercati
In via preliminare si precisa che solo i soggetti negoziatori in possesso dei requisiti previsti3 e comunicati alla Borsa Italiana dagli operatori ammessi sono autorizzati a immettere ordini sui mercati in modo diretto, per conto dell’operatore stesso (proprietà) o per conto dei propri clienti (conto terzi). I clienti degli operatori ammessi non possono immettere in modo diretto ordini sui mercati, senza cioè l’interposizione dell’operatore ammesso alle negoziazioni.
Così come previsto all’articolo 3.2.4 del Regolamento, i clienti degli operatori ammessi si considerano interconnessi se, attraverso collegamenti con le strutture telematiche e informatiche dell’operatore ammesso ed esclusivamente per il suo tramite e sotto la sua sorveglianza, inviano ordini sui mercati. Sono inoltre considerate interconnesse le unità organizzative di operatori ammessi diverse da quelle adibite allo svolgimento dell’attività di negoziazione.
1 Nella presente comunicazione i riferimenti agli articoli del Regolamento del Nuovo Mercato sono indicati solo nel caso in cui la relativa numerazione è diversa rispetto a quella del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana.
2 Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione della Borsa Italiana in data 25 ottobre 1999.
3 Per il dettaglio e le modalità di comunicazione e certificazione alla Borsa Italiana dei requisiti in parola si veda il successivo punto 3) requisiti organizzativi e qualificazione professionale del personale preposto alle negoziazioni.
Con riferimento allo svolgimento dell’attività di negoziazione sui mercati, al fine di individuare quali siano le postazioni interconnesse è pertanto opportuno effettuare una classificazione delle postazioni di negoziazione sulla base dei soggetti che vi operano e sulla loro localizzazione anziché sulla modalità tecnica di collegamento ai mercati.
Per quanto riguarda i soggetti che operano sulle postazioni è necessario distinguere tra il personale addetto alle negoziazioni (“negoziatori”) e tutti gli altri soggetti “non negoziatori”. In questo senso, come previsto all’articolo 3.1.3, comma 1, lettera c) del Regolamento e nei Criteri per l’ammissione e la permanenza degli operatori ai mercati, sono da considerarsi:
⮚ soggetti negoziatori, il personale dell’operatore ammesso alle negoziazioni, regolarmente comunicato alla Borsa e per il quale sia stato certificato da parte dell’operatore il possesso della necessaria qualificazione professionale intesa come:
- adeguata conoscenza delle regole e delle modalità di funzionamento dei mercati, nonché della modalità di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali all’attività di negoziazione sui mercati;
- adeguata competenza nello svolgimento delle funzioni di negoziazione in relazione ai ruoli assunti sul mercato (specialista o market maker sui mercati);
⮚ soggetti non negoziatori, tutti gli altri soggetti non in possesso dei requisiti sopra citati, anche se fanno parte della struttura organizzativa degli operatori ammessi.
Da ciò consegue che sono da considerarsi:
⮚ postazioni di negoziazione non interconnesse, tutti i terminali installati presso le unità organizzative degli operatori adibite allo svolgimento delle attività di negoziazione (sedi operative), comunicati alla Borsa nei modi previsti e abilitati all’immissione degli ordini nei mercati in modo diretto ed esclusivo da parte dei soggetti negoziatori;
⮚ postazioni di negoziazione interconnesse, tutte le altre modalità di collegamento ai mercati; in tale categoria rientrano, pertanto, i terminali in dotazione a soggetti non negoziatori ai sensi della definizione di cui sopra, ovunque essi siano installati (unità organizzative dell’operatore, “negozi finanziari”, sportelli bancari, call center, presso clientela istituzionale o privata – ivi compreso il cd. online trading, ecc.) nonché i sistemi informatici di generazione automatica degli ordini (ad esempio, sistemi di program trading o sistemi di quotazione automatica utilizzati da market maker o specialisti) anche se installati presso unità organizzative dell’operatore ammesso.
Con particolare riferimento alle informazioni che l’operatore ammesso può diffondere alla propria clientela, si fa presente che tali aspetti sono regolati nell’ambito del Contratto di prestazione di servizi tra la Borsa Italiana e l’operatore, dove è previsto che lo stesso ha la facoltà di fornire ai propri clienti che siano interconnessi ai mercati e al contempo siano investitori professionali di cui all’articolo 30 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58,
solo i dati e le informazioni necessarie alla negoziazione 4. Pertanto, solo a tale tipologia di clientela interconnessa può essere fornita da parte dell’operatore ammesso l’informativa di cui al Titolo 4.9 del Regolamento (Titolo 4.3 del Regolamento del Nuovo Mercato). Agli altri clienti può essere invece fornita solo l’informativa prevista per il pubblico di cui alla Parte 6 del Regolamento.
Si rammenta inoltre che, ai fini dell’ordinato svolgimento delle negoziazioni - come tra l’altro previsto nel menzionato articolo 3.2.4 - considerato che delle proposte di negoziazione inoltrate attraverso interconnessioni e dei loro effetti sul mercato rispondono esclusivamente gli operatori ammessi, gli stessi sono tenuti a:
- dotarsi di strumenti e di personale di controllo del flusso degli ordini dal punto di vista dei prezzi, dei quantitativi e della frequenza di trasmissione degli ordini (cfr. articolo 3.2.4, comma 3, lettere a) e d));
- inibire, su richiesta della Borsa Italiana, l’accesso attraverso interconnessioni dei clienti che abbiano provocato situazioni di irregolarità delle negoziazioni;
- introdurre sulla base di quanto stabilito dalla Borsa Italiana nelle Istruzioni, sistemi di identificazione degli ordini immessi per il tramite delle interconnessioni (cfr. articolo IA.3.7 delle Istruzioni al Regolamento e articolo IA.3.8 delle Istruzioni al Regolamento del Nuovo Mercato).
Con riferimento ai sistemi di identificazione degli ordini immessi per il tramite delle interconnessioni si precisa che, dallo scorso 3 dicembre 2001, sui sistemi di negoziazione dei mercati MTA, Nuovo Mercato, After Hours, Mercato Ristretto e MCW è obbligatoria la valorizzazione del campo Tipo Committente all’atto di immissione delle PDN. Ogni PDN immessa senza specificazione della tipologia del committente o riportante un valore non compreso tra quelli ammessi per questo campo, è rifiutata dal sistema. I nuovi valori ammessi sono i seguenti:
Valore | Tipo Committente | Descrizione |
21 | Operatore Autorizzato | Xxxxx identificate con questa tipologia tutte le PDN immesse sul mercato manualmente dall’Operatore Autorizzato, tramite postazioni di negoziazione di mercato5 o tramite piattaforme informatiche proprietarie o fornite da terze parti, situate presso la sede dell’Operatore ed indipendentemente dalla tipologia del committente. |
22 | Cliente Istituzionale Interconnesso | Vanno identificate con questa tipologia tutte le PDN immesse sul mercato, tramite interconnessione, da clienti istituzionali degli operatori ammessi (ex art. 3.2.4, comma 1, lett. a) del Regolamento dei mercati). In caso di clienti istituzionali, quali ad esempio banche raccoglitrici di ordini, sono da considerare in tale tipologia le PDN immesse dalla “proprietà”, dalla rete interna di raccolta (raccolta |
4 Cfr. punto (iv) dell’articolo 4 del “Contratto di prestazione di servizi” tra la Borsa Italiana e l’operatore ammesso contenuto nelle Istruzioni al Regolamento.
5 Per postazioni di negoziazione di mercato si intendono quelle fornite da Borsa Italiana S.p.A.
tradizionale), ovvero da clienti istituzionali. Si escludono in tali ipotesi, invece le PDN immesse da clienti privati del cliente istituzionale interconnesso qualora i clienti privati si avvalgano di una connessione elettronica6 per l’inserimento degli ordini (vedi codice 23). | ||
23 | Cliente privato Interconnesso | Xxxxx identificate con questa tipologia tutte le PDN immesse sul mercato, tramite interconnessione, da clienti privati degli operatori ammessi (ex art. 3.2.4, comma 1, lett. a) del Regolamento dei mercati). Xxxxx identificate altresì con questa tipologia le PDN immesse da clienti privati del cliente istituzionale interconnesso qualora i clienti privati si avvalgano di una connessione elettronica per l’inserimento degli ordini |
24 | Unità organizzativa Interconnessa | Vanno identificate con questa tipologia tutte le PDN immesse sul mercato tramite interconnessione da unità organizzative degli operatori ammessi diverse da quelle adibite allo svolgimento delle attività di negoziazione nei mercati (ex art. 3.2.4, comma 1, lett. b) del Regolamento dei mercati). |
Qualora l’Operatore riceva gli ordini dalla propria clientela istituzionale interconnessa, ad esempio una banca raccoglitrice di ordini, esso è tenuto a classificare detti ordini come segue: gli ordini imputabili alla banca (cliente istituzionale interconnesso dell’Operatore Autorizzato) relativi alla proprietà, alla sua raccolta tradizionale (sportello) nonché a suoi clienti istituzionali vanno classificati come “Cliente Istituzionale Interconnesso” (cod. 22); gli ordini che la banca stessa ha raccolto dalla sua clientela retail attraverso modalità elettronica (provenienti da servizi di trading on-line) vanno classificati come “Cliente Privato Interconne sso” (23).
Ai fini di una corretta applicazione della nuova disciplina, l’Operatore è tenuto a richiedere che siano i propri clienti a codificare gli ordini o i canali di raccolta, nel caso utilizzi canali differenziati, secondo la classificazione sopra illustrata.
2) Sistemi automatici di controllo dei prezzi, dei quantitativi e della frequenza degli ordini immessi sui mercati (cd. filtri)
Come già rappresentato al precedente punto 1), con riferimento agli ordini immessi sul mercato attraverso interconnessioni, l’articolo 3.2.4, al comma 3, lettera a) del Regolamento prevede che ai fini dell’ordinato svolgimento delle negoziazioni, gli operatori ammessi sono tenuti a predisporre e mantenere attivi adeguati sistemi automatici di controllo dei prezzi, dei quantitativi e della frequenza 7 di detti ordini.
6 Per connessione elettronica di inserimento degli ordini si intende una connessione al mercato che non presuppone l’intervento manuale degli Operatori Autorizzati sugli ordini stessi (ad esempio ridigitazione) ma la presenza di filtri sotto il controllo di un negoziatore dell’Operatore Autorizzato.
7 In relazione ai filtri di frequenza, si chiarisce che detto parametro deve essere predisposto in modo che l’operatore ammesso sia in grado di monitorare il numero di ordini inviati al mercato attraverso interconnessioni
A tale riguardo, nei Criteri per l’ammissione e la permanenza degli operatori ai mercati è previsto che gli operatori ammessi alle negoziazioni autocertifichino8 l’esistenza e la piena funzionalità di filtri software – modificabili da parte dell’operatore – idonei a individuare e a bloccare automaticamente gli ordini ricevuti in interconnessione o immessi nei circuiti informatici interni, anomali dal punto di vista del prezzo o della quantità o della frequenza di trasmissione.
La finalità dei filtri in questione è quella di permettere all’operatore ammesso di effettuare un controllo preventivo sugli ordini anomali ricevuti attraverso interconnessione al fine di evitare che gli stessi giungano sul mercato provocando situazioni di irregolarità che possono compromettere l’ordinato svolgimento delle negoziazioni e l’integrità dei mercati.
Tali filtri sono complementari ma diversi dal punto di vista delle finalità ai controlli richiesti da altre autorità quali, ad esempio, quelli relativi all’adeguatezza degli ordini impartiti dai clienti per tipologia, oggetto, frequenza o dimensione rispetto all’esperienza, alla situazione finanziaria, agli obiettivi e alla propensione al rischio dei clienti stessi. Un altro esempio di filtri complementari ma non sostitutivi dei filtri previsti nel Regolamento sono quelli che gli intermediari adottano per il monitoraggio dei rischi operativi inerenti l’attività di negoziazione nei mercati regolamentati (risk management).
La Borsa Italiana, nel prevedere l’obbligo da parte degli operatori dell’esistenza e della piena funzionalità dei filtri citati, non esplicita i parametri quantitativi oltre o sotto i quali gli ordini ricevuti tramite interconnessione debbano considerarsi anomali in punto di prezzo, quantitativo o frequenza di immissione. Tale valutazione è rimessa al prudente apprezzamento dell’operatore che, anche in relazione alla tipologia degli strumenti finanziari cui gli ordini si riferiscono (azionari, obbligazionari o derivati), al loro prezzo, al quantitativo inoltrato, alla perdita o al guadagno potenzialmente realizzabili dal cliente all’atto dell’immissione dell’ordine rispetto ai valori correnti di mercato degli strumenti finanziari interessati, alla tipologia di clientela (istituzionale, professionale o retail), alla situazione di mercato e alla modalità tecnica di generazione degli ordini (ad esempio, mediante sistemi di program trading), deve impostare adeguati filtri che prevengano mediante il blocco e la successiva verifica dell’ordine potenzialmente errato l’immissione e l’esecuzione dello stesso sul mercato.
Con riferimento alla tipologia di clientela in base alla quale commisurare i filtri in questione, si precisa che gli operatori che intrattengono rapporti diretti con i propri clienti finali interconnessi (siano essi privati o istituzionali) devono procedere a impostare detti filtri in base alle caratteristiche della propria clientela. Negli altri casi, gli operatori ammessi devono richiedere ai propri clienti interconnessi le necessarie informazioni relative alla committenza finale al fine di procedere all’appropriata impostazione dei filtri in parola.
effettuando le opportune verifiche e i necessari interventi nel caso di situazioni di irregolarità, quali, ad esempio, quelle di un numero di ordini elevato per un dato cliente rispetto alla media registrata in un arco temporale preso come riferimento (minuto, ora).
8 Per questa area resta ferma la possibilità della Borsa Italiana di procedere a verifica presso la sede dell’operatore, ai sensi dell’articolo 3.4.1, comma 1, lettera c) del Regolamento.
Si evidenzia inoltre che non sono comunque ammissibili valori troppo elevati dei parametri o valori tali da rendere praticamente inefficaci o inattivi i filtri per i controlli degli ordini inviati al mercato. A titolo di esempio, non sono ritenuti adeguati livelli dei filtri impostati dagli operatori sui propri sistemi pari a quelli dei limiti massimi di oscillazione dei prezzi già presenti su alcuni sistemi di negoziazione, quali MTA e MCW.
Ne consegue che:
⮚ sistemi automatici di controllo che consentano di filtrare solo in modo parziale gli ordini ricevuti (ad esempio, sui prezzi ma non sui quantitativi immessi, su prezzi e quantità ma non sulla frequenza degli ordini ricevuti oppure per una parte o categoria di strumenti finanziari trattati – azioni ma non strumenti derivati o obbligazionari) non possono considerarsi adeguati a termini di Regolamento e Criteri;
⮚ in caso di problemi ai sistemi di controllo degli ordini immessi tramite interconnessione tali da non consentire all’operatore la verifica preventiva (il filtraggio) e l’intervento sugli ordini anomali inviati dalla clientela interconnessa, il flusso di ordini proveniente per il tramite delle relative interconnessioni deve essere interrotto e il passaggio degli ordini da parte dei clienti coinvolti deve essere effettuato con modalità alternative all’interconnessione (ad esempio, telefonicamente).
Si sottolinea inoltre che ai fini del corretto funzionamento e del controllo dell’esistenza dei filtri in parola da parte della Borsa Italiana, è necessario che l’operatore mantenga idonea traccia per un periodo di almeno 12 mesi dei parametri di configurazione, delle modifiche e dei tempi di attivazione di detti filtri, nonché dei singoli ordini identificati come anomali secondo i parametri preimpostati, indipendentemente dal fatto che successivamente detti ordini possano essere stati inviati al mercato, modificati o cancellati.
Si rammenta infine che, congiuntamente ai sistemi automatici di controllo degli ordini immessi attraverso interconnessioni, l’articolo 3.2.4, comma 3, lettera d) del Regolamento prevede che gli operatori devono dotarsi di personale addetto al controllo del flusso di ordini in possesso dei requisiti indicati nell’articolo 3.1.3, comma 1, lettera c).
In questo senso, il personale preposto al controllo del flusso di ordini provenienti da interconnessione deve essere costituito da soggetti “negoziatori” e:
- deve essere in numero sufficiente e adeguato rispetto al numero e alla tipologia degli ordini ricevuti;
- deve possedere un’adeguata qualificazione professionale e un’adeguata conoscenza delle regole e delle modalità di funzionamento dei mercati;
- deve essere dotato di strumenti informatici idonei a garantire l’immediata identificazione degli ordini anomali e l’identificazione dei clienti dai quali detti ordini sono stati inoltrati;
- deve fornire assistenza ai clienti interconnessi nei casi in cui si rendano necessari interventi correttivi degli ordini inviati sul mercato (ad esempio, in caso di errori sul mercato) e mantenere i contatti con il competente ufficio della Borsa Italiana.
3) Requisiti organizzativi e qualificazione professionale del personale preposto alle negoziazioni
In tema di requisiti organizzativi e qualificazione professionale del personale preposto alle negoziazioni si ricorda che ai fini dell’ammissione (cfr. articolo 3.1.3 del Regolamento) e della permanenza (cfr. articolo 3.2.1) degli operatori sui mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana, è previsto che debbano verificarsi, tra l’altro, le seguenti condizioni:
a) numero di addetti sufficiente per il regolare svolgimento delle funzioni di negoziazione, liquidazione e controllo delle medesime in relazione al numero e alla tipologia dei collegamenti con i mercati;
b) esistenza di un responsabile, nonché di un sostituto, incaricato di mantenere i rapporti con l’ufficio di vigilanza delle negoziazioni della Borsa Italiana durante l’orario di funzionamento dei mercati in possesso di una qualificazione professionale consona allo svolgimento di tale attività;
c) adeguata qualificazione professionale del personale addetto alle negoziazioni intesa come:
- adeguata conoscenza delle regole e delle modalità di funzionamento dei mercati, nonché delle modalità di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali all’attività di negoziazione sui mercati;
- adeguata competenza nello svolgimento delle funzioni di negoziazione in relazione ai ruoli assunti sul mercato (negoziatore, specialista, market maker).
Gli operatori ammessi devono comunicare, tra l’altro, alla Borsa Italiana9:
- ogni variazione delle condizioni previste per l’ammissione, entro 15 giorni dalla data della variazione stessa10;
- ogni variazione delle altre condizioni operative, nonché ogni variazione derivante da operazioni straordinarie, per iscritto e tempestivamente affinché la Borsa possa procedere ai necessari accertamenti, agli eventuali interventi tecnici e alla preventiva informazione al mercato.
Con riferimento alla qualificazione professionale del personale preposto alle negoziazioni, nei Criteri per l’ammissione e la permanenza degli operatori ai mercati si precisa il tipo di professionalità richiesta in funzione del ruolo assunto nell’attività di negoziazione.
9 Cfr. articolo IA.3.4 delle Istruzioni al Regolamento (IA.3.5 delle Istruzioni al Regolamento del Nuovo Mercato).
10 A titolo di esempio, gli operatori devono comunicare ogni variazione intervenuta nel personale preposto alle
negoziazioni o del responsabile o sostituto incaricato dei rapporti con l’ufficio di vigilanza della Borsa Italiana indicando il nome e il recapito telefonico dei nuovi soggetti negoziatori oltre che il mercato di svolgimento dell’attività.
In questo senso:
A. PER IL RUOLO DI NEGOZIATORE DIVERSO DA SPECIALISTA E MARKET MAKER
a) per i negoziatori attivi con tale ruolo al 2 gennaio 1998, è richiesta la certificazione da parte dell’operatore11 (sim, banca, agente di cambio) della adeguatezza professionale, della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e delle modalità di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali all’attività di negoziazione;
b) per tutti gli altri negoziatori sono richiesti:
– il superamento dell’esame per negoziatore abilitato indetto negli anni precedenti dalla Consob, con la certificazione da parte dell’operatore della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali all’attività di negoziazione;
oppure
– il possesso di documento attestante il superamento di esami di abilitazione all’attività di negoziazione su mercati regolamentati esteri di cui all’elenco predisposto dalla Consob, con la certificazione da parte dell’operatore della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali all’attività di negoziazione;
oppure
– la certificazione da parte dell’operatore dell’esperienza di almeno 12 mesi solari maturata nell’attività di trading su uno dei mercati regolamentati di cui all’elenco predisposto dalla Consob;
– la certificazione da parte dell’operatore della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali all’attività di negoziazione;
oppure
– la partecipazione a un corso di formazione professionale ad hoc istituito dalla Borsa Italiana accompagnata da almeno 3 mesi solari di tirocinio presso un operatore, al termine del quale si ritiene sia stata raggiunta l’adeguata professionalità, certificata dall’operatore stesso;
B. PER IL NEGOZIATORE CHE INTENDESSE ESSERE AMMESSO CON LA QUALIFICA DI SPECIALISTA
a) per gli specialisti attivi in tale ruolo al 2 gennaio 1998, è richiesta la certificazione da parte dell’operatore della professionalità, della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali alla specifica attività svolta;
b) per tutti gli altri è richiesto:
11 La certificazione da parte di un operatore rimane valida anche qualora il negoziatore cambi datore di lavoro.
– il superamento dell’esame per negoziatore abilitato indetto negli anni precedenti dalla Consob, con la certificazione da parte dell’operatore della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali alla specifica attività svolta;
oppure
– il possesso di documento attestante il superamento di esami di abilitazione all’attività di negoziazione su mercati regolamentati esteri di cui all’elenco predisposto dalla Consob, con la certificazione da parte dell’operatore della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali alla specifica attività svolta;
oppure
– la certificazione da parte dell’operatore dell’esperienza di almeno 12 mesi solari maturata nell’attività di trading su mercati azionari regolamentati di cui sopra;
– la certificazione da parte dell’operatore della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali all’attività di negoziazione;
oppure
– la partecipazione a un corso di formazione con esame di valutazione finale della professionalità condotto dalla Borsa Italiana, accompagnata da almeno 3 mesi di tirocinio presso un operatore, al termine del quale si ritiene sia stata raggiunta l’adeguata professionalità, certificata dall’operatore stesso;
C. PER IL RUOLO DI MARKET MAKER
a) per i market maker attivi in tale ruolo al 2 gennaio 1998, è richiesta la certificazione da parte dell’operatore della professionalità, della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali alla specifica attività svolta;
b) per tutti gli altri operatori che volessero essere ammessi con la qualifica di market maker ad operare sui mercati gestiti dalla Borsa Italiana, è richiesta la partecipazione a un corso di formazione con esame di valutazione finale della professionalità, condotto dalla Borsa Italiana, accompagnata da almeno 6 mesi solari di tirocinio presso un operatore per lo stesso tipo di attività (su strumenti finanziari simili). Al termine del tirocinio si ritiene sia stata raggiunta l’adeguata professionalità, certificata dall’operatore stesso; il tirocinio non è richiesto qualora il soggetto abbia maturato almeno 6 mesi di attività di negoziazione su strumenti finanziari simili;
D. per il responsabile incaricato di mantenere i rapporti con l’ufficio vigilanza della
Borsa Italiana
a) per coloro che al 2 gennaio 1998 svolgevano informalmente tale ruolo, ovvero erano responsabili di sala operativa o di uno dei rispettivi comparti azionario, obbligazionario o
derivati, è richiesta la certificazione da parte dell’operatore della professionalità, della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e delle modalità di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali all’attività di negoziazione;
b) per tutti gli altri che intendano svolgere tale ruolo è richiesta:
– la certificazione da parte dell’operatore dell’esperienza di almeno 3 anni come responsabile della sala operativa ovvero di uno dei rispettivi comparti azionario, obbligazionario o derivati, oppure come responsabile del controllo delle stesse attività; nel caso di dipendenti bancari, ai fini del calcolo del triennio vale - fino a un massimo di due anni - l’esperienza maturata come responsabile del servizio titoli o di una delle sue componenti;
– la certificazione da parte dell’operatore della conoscenza delle regole, delle modalità di funzionamento del mercato e delle modalità di utilizzo degli strumenti tecnici funzionali all’attività di negoziazione;
oppure
– l’esame di valutazione della professionalità condotto dalla Borsa Italiana.
E. per il sostituto del responsabile incaricato di mantenere i rapporti con l’ufficio vigilanza della Borsa Italiana
a) il periodo di esperienza nelle forme citate alla lettera D. si riduce a due anni; per il calcolo del biennio può essere considerata anche l’esperienza maturata come responsabile del back office.
Per gli operatori esteri, il responsabile incaricato di mantenere i rapporti con l’ufficio vigilanza della Borsa e il suo sostituto devono inoltre avere una buona padronanza della lingua italiana o inglese.
Ciò premesso, si evidenzia che:
- la Borsa Italiana, pur non entrando nel merito del tipo di rapporto di lavoro esistente tra soggetto negoziatore e operatore ammesso, rileva come l’attività di negoziazione da parte di un determinato soggetto negoziatore non possa essere svolta per conto di più operatori ammessi e ritiene che tale attività debba avere caratteristiche di stabilità e continuità, nonché di pieno coordinamento e controllo da parte dell’operatore ammesso;
- i clienti dell’operatore ammesso, pur se presenti nei suoi “negozi finanziari” e indipendentemente dal numero di ordini trasmessi, non possono essere ricompresi tra i soggetti negoziatori e, pertanto, non sono autorizzati a immettere ordini sui mercati, se non con le modalità e i termini previsti per i collegamenti interconnessi di cui al precedente punto 1);
- in relazione alla disciplina dei rapporti tra i soggetti negoziatori e la clientela degli operatori ammessi si rinvia alla specifica normativa Consob;
- infine, con particolare riferimento al soggetto incaricato di tenere i rapporti con l’ufficio di vigilanza della Borsa Italiana, si fa presente che la persona indicata
deve essere reperibile durante l’orario di apertura dei mercati e svolgere tale funzione per conto di un solo operatore ammesso. Pertanto, in caso di sua assenza, deve essere necessariamente rintracciabile il suo sostituto.
4) Struttura tecnologica e servizi di facility management o di outsourcing
Con riferimento alla struttura tecnologica degli operatori ammessi, si ricorda che l’articolo 3.1.3, comma 1, lettera d) del Regolamento prevede che gli operatori debbano assicurare l’adeguatezza dei sistemi tecnologici utilizzati per lo svolgimento della negoziazione e delle attività connesse rispetto alla natura delle attività svolte e al numero e alla tipologia di collegamenti con i mercati, nonché la loro compatibilità con le strutture informatiche e telematiche di supporto predisposte dalla Borsa Italiana per il funzionamento dei mercati. L’adeguatezza e la compatibilità della struttura tecnologica costituiscono, tra l’altro, condizione oltre che per l’ammissione alle negoziazioni, anche per la permanenza (cfr. articolo 3.2.1, comma 1, del Regolamento).
Nei Criteri per l’ammissione e la permanenza degli operatori ai mercati si prevede che gli operatori autocertifichino 12 le seguenti caratteristiche della struttura tecnologica:
- compatibilità tecnica dei sistemi informatici utilizzati con le strutture telematiche di supporto alle negoziazioni;
- esistenza e piena funzionalità dei filtri sugli ordini immessi tramite interconnessione13;
- esistenza di procedure che consentano, in caso di disfunzioni tecniche, di ricostruire in tempo utile con riferimento ai termini di liquidazione la situazione delle operazioni effettuate nei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana;
- tempestività di ripristino delle capacità operative a seguito di disfunzioni;
- continuità e puntualità delle funzioni di negoziazione e delle procedure di liquidazione durante gli orari stabiliti nel Regolamento e nelle relative Istruzioni, secondo le modalità di funzionamento dei mercati;
- efficienza in termini di tempestività di risposta nell’interazione con il sistema applicativo dei mercati e delle procedure di liquidazione, nonché in termini di allocazione delle risorse dedicate in relazione ai volumi trattati;
- elevato livello di sicurezza, in termini di riservatezza e di integrità, al fine di assic urare che le informazioni non siano state generate da fonti o attività non autorizzate;
- esistenza di almeno un sistema di diffusione in tempo reale dell’informativa economico-finanziaria.
In relazione a quanto sopra, ferma restando la piena e diretta responsabilità degli operatori ammessi nei confronti della Borsa Italiana, non sussistono elementi ostativi per gli operatori ammessi di avvalersi per la gestione, lo sviluppo e la manutenzione della struttura tecnologica
12 Per questa area resta ferma la possibilità della Borsa Italiana di procedere a verifica presso la sede dell’operatore, ai sensi dell’articolo 3.4.1, comma 1, lettera c) del Regolamento.
13 In proposito si veda precedente punto 2) sistemi automatici di controllo dei prezzi, dei quantitativi e della frequenza degli ordini immessi sui mercati (cd. filtri).
dei propri sistemi di negoziazione di fornitori esterni anche mediante ricorso a contratti di
facility management o di outsourcing.
Tuttavia, occorre qui ribadire che gli operatori, assumendo la piena responsabilità delle operazioni effettuate sui mercati, devono dotarsi, nelle varie forme praticabili, di sistemi organizzativi e tecnologici pienamente e direttamente governabili e controllabili da loro stessi.
Tale governo e controllo implicano, tra l’altro, la necessità che l’intermediario possa filtrare e supervisionare, assumendone la diretta responsabilità, qualsiasi ordine immesso sul mercato, esclusivamente per il proprio tramite e sotto il proprio controllo, mediante interconnessione dei clienti ai propri sistemi. La supervisione e il controllo degli ordini immessi sul mercato non possono pertanto essere demandati a fornitori esterni.
Nel caso l’operatore ammesso si avvalga di fornitori esterni per la gestione e la manutenzione della propria struttura tecnologica è necessario che nel contratto di facility management o di outsorcing sia prevista una clausola che consenta alla Borsa Italiana o a suoi incaricati l’estensione dell’attività di verifica sull’adeguatezza della struttura tecnologica effettuata ai sensi dell’articolo 3.4.1, comma 1, lettera c) del Regolamento.
Inoltre, è necessario che l’operatore disponga presso la propria sede di adeguata documentazione relativa all’architettura, alle funzionalità, alle modalità, ai livelli di servizio ai controlli e alle garanzie contrattuali delle attività oggetto di outsourcing.
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Considerata la rilevanza degli argomenti trattati per l’ordinato svolgimento delle negoziazioni, si raccomandano gli operatori di verificare la rispondenza della propria struttura tecnologica, organizzativa e professionale con le disposizioni, i criteri e i chiarimenti sopra esposti provvedendo, se del caso, agli opportuni adeguamenti con tempestività, ferma restando la possibilità di controllo e di intervento da parte della Borsa Italiana nei termini e nei modi regolamentari previsti.
Markets Supervision Milano, gennaio 2002
Communication concerning the criteria for admitting intermediaries to the markets organized and managed by Borsa Italiana and continued eligibility: response to queries
Borsa Italiana has received requests from a number of intermediaries for guidance on the interpretation and practical application of the regulatory provisions and criteria concerning:
1) interconnection to the markets;
2) automatic systems for monitoring the prices, quantities and frequency of orders sent to the markets (so-called filters);
3) organizational requirements and professional qualifications for traders;
4) technological systems and facility management and outsourcing services.
Considering the importance of these topics, Borsa Italiana has issued this communication with its clarifications. At the same time, it draws attention to the fact that the provisions on admitting intermediaries to the markets and continued eligibility are in Part 3 of the Rules of the Markets Organized and Managed by Borsa Italiana (hereinafter the “Rules”) and the Rules of the Nuovo Mercato Organized and Managed by Borsa Italiana1 and in the Criteri per l’ammissione e la permanenza degli operatori ai mercati2 (hereinafter the “Criteria”).
1) Interconnection to the markets
In the first place it needs to be specified that only traders who satisfy the prescribed requirements3 and whose names have been communicated to Borsa Italiana by authorized intermediaries are allowed to send orders to the markets directly, on behalf of the authorized intermediary (for own account) or its customers (for customer account). Customers of authorized intermediaries may not send orders to the markets directly, i.e. without the interposition of an authorized intermediary.
As provided for in Article 3.2.4 of the Rules, customers of intermediaries admitted to trading are considered to be interconnected where, by means of connections to the IT systems of such intermediaries and exclusively via them and under their control, they send orders to the markets. Authorized intermediaries’ organizational units that are not assigned to trading are also considered to be interconnected.
In order to identify which desks are interconnected for the purpose of trading on the markets, it is therefore desirable to classify them on the basis of the persons xxxxxxx them and their location rather than the technical mechanisms used to connect them to the markets.
1 In this communication the articles of the Nuovo Mercato Rules are given only where the numbering differs from that of the corresponding articles of the Rules of the Markets Organized and Managed by Borsa Italiana.
2 Document approved by the Board of Directors of Borsa Italiana S.p.A. on 25 October 1999.
3 For more details on these requirements and how they are to be certified and communicated to Borsa Italiana, see point 3) “Organizational requirements and professional qualifications for traders”.
As regards the persons xxxxxxx desks, it is necessary to distinguish between “traders” and “non-traders”.
To this end, pursuant to Article 3.1.3, paragraph 1c), of the Rules and the Criteria, the following distinction can be made:
⮚ traders, employees of an intermediary admitted to trading whose names have been regularly communicated to Borsa Italiana and on whose behalf the intermediary has certified possession of the necessary professional qualifications, defined as:
- adequate knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for trading thereon;
- adequate trading skills in relation to the roles played in the market (specialist or market maker);
⮚ non-traders, all other persons not satisfying the above-mentioned requirements, even if they are part of the organizational structure of the authorized intermediary.
It follows that:
⮚ non-interconnected trading desks are all the terminals installed in authorized intermediaries’ organizational units assigned to trading (operational centres) that have been communicated to Borsa Italiana in the prescribed manner and authorized for the transmission of orders to the markets directly and exclusively by traders;
⮚ interconnected trading desks are all those connected to the markets in other ways. Accordingly, this category includes terminals used by non-traders as defined above, wherever they are located (in authorized intermediaries’ organizational units, “financial shops”, bank branches, call centres, on the premises of institutional or private customers, including so-called online trading facilities, etc.) and computer-based systems for the automatic generation of orders (e.g. program trading systems and automatic quote systems used by market makers and specialists), even if they are installed in an organizational unit of an authorized intermediary.
As regards the information that authorized intermediaries can distribute to their customers, it should be noted that this matter is governed by the Service Supply Contract between Borsa Italiana and authorized intermediaries, which states that the latter may provide those of its customers that are both interconnected to the markets and professional investors pursuant to Article 30 of Legislative Decree 58 of 24 February 1998 only such data and information as are necessary for trading.4 It follows that authorized intermediaries can provide the information referred to in Title 4.9 of the Rules (Title 4.3 Nuovo Mercato Rules) only to interconnected customers of this type. Other customers, instead, can be provided only with the information for the public referred to in Part 6 of the Rules.
4 See point (iv) of Article 4 of the Service Supply Contract between Borsa Italiana and authorized intermediaries in the Instructions accompanying the Rules.
It should also be noted that, in order to ensure orderly trading — as specified among other things in Article 3.2.4 of the Rules — and considering that authorized intermediaries are exclusively responsible for orders sent via interconnections and their effects on the market, they are required:
- to put in place systems and staff to monitor the prices, quantities and frequency of orders sent via interconnections (see Article 3.2.4, paragraphs 3a) and 3d) of the Rules);
- at Borsa Italiana’s request, to block access to the markets via interconnections by customers who have caused irregular trading conditions;
- to install, in accordance with the provisions established by Borsa Italiana in the Instructions, systems for identifying orders sent via interconnections (see Article IA.3.7 of the Instructions accompanying the Rules and IA.3.8 of the Instructions accompanying the Nuovo Mercato Rules).
With reference to the systems for identifying orders sent via interconnections, it should be noted that, as of 3 December 2001, the Tipo Committente (“Trader Type”) field must be filled in when sending orders to the MTA market, the Nuovo Mercato, the After-Hours market, the Mercato Ristretto and the MCW market. Orders that are sent without indicating the type of person they are sent by or with a value that is not among those permitted for this field will be rejected by the system. The new admissible values are shown below.
Value | Trader Type | Description |
21 | Authorized intermediary | This category comprises all orders, regardless of the originator, entered manually by authorized intermediaries via market trading desks5 or IT platforms owned by the intermediary or supplied by third parties and installed on the intermediary’s premises. |
22 | Interconnected institutional customer | This category comprises all orders sent to the market via interconnections by institutional customers of authorized inter- mediaries (Article 3.2.4, paragraph 1a), of the Rules). In the case of institutional customers, such as banks that collect orders, the category is to be considered as including orders sent by the bank for own account, by the bank’s internal order-collection network (traditional collection) or by its institutional customers. Orders sent by private customers of interconnected authorized intermediaries are excluded where they are sent by the customers by means of an electronic order-entry connection6 (see code 23). |
23 | Interconnected private customer | This category comprises all orders sent to the market via inter- connections by private customers of authorized intermediaries (Article 3.2.4, paragraph 1a), of the Rules). It also includes orders sent by private customers of authorized intermediaries by means of an electronic order-entry connection. |
5 Desks supplied by Borsa Italiana S.p.A.
6 A connection to the market that does not require the authorized intermediary to process orders manually (e.g. by inputting the data again) but to install filters under the control of one of its traders.
24 | Interconnected organizational unit | This category comprises all orders sent to the market via inter- connections by authorized intermediaries’ organizational units other than those assigned to trading on the markets (Article 3.2.4, paragraph 1b) of the Rules). |
Where an authorized intermediary receives orders from interconnected institutional customers (e.g. a bank that collects orders), it is required to classify such orders as follows: those attributable to the bank (the authorized intermediary’s interconnected institutional customer) deriving from its trading for own account, its traditional branch-based order-collection activity and its institutional customers, as “Interconnected Institutional Customer” (code 22); and those that the bank has collected from its retail customers by electronic means (deriving from online trading services), as “Interconnected Private Customer” (code 23).
In order to ensure the correct operation of the new regime, authorized intermediaries must ask their customers to enter the code corresponding to their orders, or the channels used for their collection where they use different channels, in accordance with the classification shown above.
2) Automatic systems for monitoring the prices, quantities and frequency of orders sent to the markets (so-called filters)
As already mentioned in point 1) with reference to orders entered via interconnections, in order to ensure orderly trading, Article 3.2.4, paragraph 3a), of the Rules requires approved intermediaries to install and maintain appropriate automatic systems with which to monitor the prices, quantities and frequency7 of such orders.
Moreover, the Criteria require authorized intermediaries to certify8 the existence and operational efficiency of software filters — with settings that authorized intermediaries can adjust themselves — capable of automatically identifying and blocking orders received via interconnections or generated internally that are anomalous in terms of price, quantity or frequency.
The purpose of the filters in question is to allow authorized intermediaries to make a preliminary check for anomalous orders received via interconnections so as to prevent them from reaching the market and causing irregular conditions that could jeopardize orderly trading and the integrity of the market.
These filters are complementary to, but serve a different purpose from, the controls required by other authorities such as those regarding the suitability of customer orders in terms of their type, subject, frequency and size with respect to the customers’ experience, financial
7 As far as frequency filters are concerned, it should be noted that this parameter must be set so that the authorized intermediary can monitor the number of orders sent to the market via interconnections and carry out the appropriate checks and any necessary interventions in the event of irregular conditions, such as a large number of orders for a given customer compared with the average in a given reference period (minute, hour).
8 In this field Borsa Italiana has the right to carry out checks on authorized intermediaries’ premises pursuant to Article 3.4.1, paragraph 1c), of the Rules.
situation, objectives and propensity to incur risks. Another example of filters that are complementary to those provided for in the Rules but which do not replace them are those that intermediaries adopt in order to monitor the operational risks inherent in trading on regulated markets (risk management).
Borsa Italiana, while requiring authorized intermediaries to install and maintain in efficient operation the above-mentioned filters, has not laid down values for the parameters above or below which orders received via interconnections are to be considered anomalous in terms of price, quantity or frequency. The evaluation of these aspects is left to the prudent judgement of the intermediaries, which, inter alia in relation to the type of financial instruments to which orders refer (equities, bonds or derivatives), their prices, quantities and the losses or gains customers potentially stand to make when they place them in the light of the current market values of the financial instruments involved, the type of customer (institutional, professional or retail), the state of the market and the manner in which the orders were generated (e.g. by program trading) must establish adequate filters that, by blocking and permitting the subsequent verification of potentially incorrect orders, prevent their entry and execution on the market.
With reference to the type of customers on the basis of which to calibrate the filters in question, it should be noted that authorized intermediaries that have direct dealings with their final interconnected customers (whether private or institutional) must adjust the settings of their filters in the light of the characteristics of their customers. In all other cases, authorized intermediaries must ask their interconnected customers to provide the necessary information on their final customers in order to adopt appropriate settings for their filters.
It should also be noted that authorized intermediaries may not adopt values of the parameters that are too high or such that they exclude the effective working of the filters intended to monitor orders sent to the market. For example, filter levels set by authorized intermediaries in their systems equal to the maximum price variation limits already used in markets such as the MTA and MCW markets are considered inadequate.
It follows that:
⮚ automatic control systems that permit orders received to be monitored only in part (e.g. prices but not quantities, prices and quantities but not the frequency of orders, or some orders or categories of financial instruments - equities but not derivatives or bonds, for example) cannot be considered adequate under the Rules and the Criteria;
⮚ where problems occur with systems for monitoring interconnection orders that prevent authorized intermediaries from performing the preliminary checks (filtration) and taking the necessary measures for anomalous orders sent by interconnected customers, the flow of orders arriving via the interconnections in question must be interrupted and the customers involved must send their orders by other means (e.g. over the phone).
In particular, it should be noted that, with a view to ensuring the proper functioning of the filters in question and Borsa Italiana’s ability to control their existence, authorized inter- mediaries must keep appropriate records for at least 12 months of the configuration settings, changes to the filters and the times they were in operation, together with the individual orders identified as anomalous according to the parameter settings, regardless of whether such orders were subsequently sent to the market, modified or cancelled.
Lastly, it should be pointed out that, together with automatic systems for monitoring orders received via interconnections, Article 3.2.4, paragraph 3d), of the Rules requires authorized intermediaries to have staff satisfying the requirements of Article 3.1.3, paragraph 1c), assigned to monitor the flow of orders.
To this end, employees assigned to monitor the flow of orders received via interconnections must be “traders” and must:
- be in sufficient number and adequate with respect to the number and types of orders received;
- have adequate professional qualifications and an adequate knowledge of the rules and operating procedures of the markets;
- be equipped with IT equipment able to guarantee the immediate identification of anomalous orders and of the customers that sent them;
- provide assistance to interconnected customers where it is necessary to make corrections to orders sent to the market (e.g. in the event of errors on the market) and liaise with the competent Borsa Italiana department.
3) Organizational requirements and professional qualifications for traders
On the question of organizational requirements and professional qualifications for traders, it should be noted that, inter alia, intermediaries must satisfy the following conditions for their admission to the markets organized and managed by Borsa Italiana (Article 3.1.3 of the Rules) and their continued eligibility (Article 3.2.1):
a) sufficient staff for the regular performance of the functions of trading, settlement and monitoring thereof in relation to the number and types of connections with the markets;
b) existence of a designated person, and a deputy, responsible for liaising with Borsa Italiana’s surveillance department during the markets’ operating hours and appropriately qualified to perform such activity;
c) adequate qualifications of staff assigned to trading, taken to mean:
- adequate knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for trading thereon;
- adequate trading skills, inter alia with reference to the roles played in the market (trader, specialist, market maker);
Authorized intermediaries must notify Borsa Italiana, inter alia, of:9
9 See Article IA.3.4 of the Instructions accompanying the Rules (Article IA3.5 of the Instructions of the Nuovo Mercato).
- every change in the conditions for admission, within 15 days from the date of such change;10
- every change in other operating conditions, as well as any changes brought about by corporate actions, in writing and in good time so that Borsa Italiana can make the necessary verifications, carry out any technical measures required and inform the market.
As regards the professional qualifications of traders, the Criteria specify the qualifications required for the various roles played in trading.
To this end:
A. FOR TRADERS OTHER THAN SPECIALISTS AND MARKET MAKERS
a) traders who already performed this role on 2 January 1998 are required to have a certificate issued by an authorized intermediary11 attesting their professional adequacy and knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for trading thereon;
b) all other traders are required:
– to have passed the exam to qualify as traders organized by Consob in earlier years and have a certificate issued by an authorized intermediary attesting their knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for trading thereon;
or
– to possess a document attesting that they have passed the exam to qualify as traders on a foreign regulated market on the list kept by Consob and have a certificate issued by an authorized intermediary attesting their knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for trading thereon;
or
– to have a certificate issued by an authorized intermediary attesting at least 12 calendar months experience of trading on one of the regulated markets on the list kept by Consob; and
– a certificate issued by an authorized intermediary attesting their knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for trading thereon;
or
– to have participated in an ad hoc training course organized by Borsa Italiana and had at least 3 calendar months on-the-job training at an authorized intermediary at the end of
10 For example, authorized intermediaries must notify changes in the staff assigned to trading or in the person designated to liaise with Borsa Italiana’s surveillance department, or his/her deputy, indicating the names and telephone numbers of the new traders and the markets they trade on.
11 The certificate issued by an authorized intermediary remains valid even if the trader moves to another company.
which they are deemed to have acquired adequate professional skills, as attested in a certificate issued by the authorized intermediary;
B. FOR TRADERS WISHING TO BE ADMITTED AS SPECIALISTS
a) specialists who already performed this role on 2 January 1998 are required to have a certificate issued by an authorized intermediary attesting their professional adequacy and knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for the specific activity performed;
b) all other specialists are required:
– to have passed the exam to qualify as traders organized by Consob in earlier years and have a certificate issued by an authorized intermediary attesting their knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for the specific activity performed;
or
– to possess a document attesting that they have passed the exam to qualify as traders on a foreign regulated market on the list kept by Consob and have a certificate issued by an authorized intermediary attesting their knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for the specific activity performed;
or
– to have a certificate issued by an authorized intermediary attesting at least 12 calendar months experience of trading on one of the regulated markets referred to above; and
– a certificate issued by an authorized intermediary attesting their knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for trading thereon;
or
– to have participated in a training course with a final examination of their professional skills held by Borsa Italiana and to have had at least 3 calendar months on-the-job training at an authorized intermediary at the end of which they are deemed to have acquired adequate professional skills, as attested in a certificate issued by the authorized intermediary;
C. FOR MARKET MAKERS
a) market makers who already performed this role on 2 January 1998 are required to have a certificate issued by an authorized intermediary attesting their professional adequacy and knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for the specific activity performed;
b) all other traders wishing to be admitted as market makers on the markets managed by Borsa Italiana are required to have participated in a training course with a final
examination of their professional skills held by Borsa Italiana and to have had at least 6 calendar months on-the-job training at an authorized intermediary in such activity (and similar financial instruments). At the end of this on-the-job training they are deemed to have acquired adequate professional skills, as attested in a certificate issued by the authorized intermediary; the on-the-job training is not required where traders have already had 6 months experience of trading in similar financial instruments;
D. persons designated to liaise with Borsa Italiana’s surveillance department
a) persons who on 2 January 1998 already performed this role informally or were head of a trading room or of the related equity, bond or derivatives desks, are required to have a certificate issued by an authorized intermediary attesting their professional adequacy and knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for trading thereon;
b) all other persons intending to perform this role are required to have:
– a certificate issued by an authorized intermediary attesting at least 3 years experience as head of a trading room or of the related equity, bond or derivatives desks, or as responsible for the control of such activities (for bank employees, experience as the head of the securities department or one of its components counts, up to a maximum of 2 years, towards fulfilling the three-year requirement); and
– a certificate issued by an authorized intermediary attesting their knowledge of the rules and operating procedures of the markets and of the manner of using the technical instruments for trading thereon;
or
– to have passed the professional adequacy exam held by Borsa Italiana;
E. deputies of persons designated to liaise with Borsa Italiana’s surveillance department
a) the period of experience in the forms specified in letter D is reduced to 2 years; experience as head of the back office can also count towards fulfilling the two-year requirement.
For foreign authorized intermediaries, the person designated to liaise with Borsa Italiana’ surveillance department and his/her deputy must also have a good knowledge of English or Italian.
In the light of the foregoing, it should be noted that:
- Borsa Italiana, without entering into the merit of the employment relationship between traders and authorized intermediaries, is of the opinion that a given trader cannot trade on behalf of more than one authorized intermediary and that the activity must be performed on a stable and continuous basis and be fully coordinated and controlled by the authorized intermediary;
- the customers of an authorized intermediary, even if they are present in its “financial shops” and regardless of the number of orders transmitted, may not be included among the intermediary’s traders and, accordingly, are not authorized to send orders to the market, except in the manner laid down for the interconnections referred to in point 1);
- as regards the rules governing the relationships between traders and customers of authorized intermediaries, reference should be made to the relevant Consob regulations;
- lastly, with reference to the persons designated to liaise with Borsa Italiana’ surveillance department, they must be available during trading hours and perform the function in question for only one authorized intermediary. When they are absent, their deputies must be available.
4) Technological systems and facility management and outsourcing services
With reference to technological systems, Article 3.1.3, paragraph 1d), of the Rules requires authorized intermediaries to ensure the adequacy of those used for trading and the associated activities in relation to the nature of the activities carried on and the number and types of interconnections with the markets, and their compatibility with the electronic data processing and telecommunication support systems adopted by Borsa Italiana for the operation of the market. The adequacy and compatibility of authorized intermediaries’ technological systems are conditions not only for their admission to trading but also for their continued eligibility (Article 3.2.1, paragraph 1, of the Rules).
The Criteria require authorized intermediaries to certify the following for their technological systems:12
- the technical compatibility of their IT systems with the telecommunication support systems used for trading;
- the existence and operational efficiency of filters for orders received via interconnections;13
- the existence of procedures permitting, in the event of technical breakdowns, the reconstruction, in good time with reference to the time limits for settlement, of the situation regarding transactions concluded on the markets organized and managed by Borsa Italiana;
- rapidity in restoring operating capacity following breakdowns:
- continuous and punctual performance of trading functions and settlement procedures during the hours laid down in the Rules and the accompanying Instructions in accordance with the methods of operation of the markets;
- efficiency in terms of rapidity of response in the interaction with markets’ application systems and with settlement procedures, and in terms of the allocation of dedicated resources in relation to the volumes handled;
12 In this field Borsa Italiana has the right to carry out checks on authorized intermediaries’ premises pursuant to Article 3.4.1, paragraph 1c), of the Rules.
13 In this respect, see point 2 above: “Automatic systems for monitoring the prices, quantities and frequency of orders entered on markets (so-called filters)”.
- a high level of security, in terms of confidentiality and integrity, so as to ensure that information has not been generated by unauthorized sources or activities;
- the existence of at least one system for the dissemination in real time of economic and financial information.
In the light of the foregoing and without prejudice to the full and direct responsibility of authorized intermediaries vis-à-vis Borsa Italiana, there are no obstacles to authorized intermediaries employing external suppliers for the operation, development and maintenance of the IT systems they use for trading, inter alia by means of facility management or outsourcing contracts.
It must be noted, however, that, insofar as authorized intermediaries accept full responsibility for transactions concluded on the markets, they must equip themselves in the various practicable forms with organizational and technological systems that they themselves can fully and directly govern and control.
The ability to govern and control implies, among other things, the need for authorized intermediaries to be in a position to filter and monitor, and assume direct responsibility for, every order sent to the market, exclusively through them and under their control, by means of customer interconnections to their systems. The monitoring and control of orders sent to the market thus cannot be delegated to external suppliers.
Where authorized intermediaries employ external suppliers to operate and maintain their technological systems, the facility management or outsourcing contract must contain a clause permitting Borsa Italiana or the persons it appoints to extend the right to carry out checks on the adequacy of their technological systems under Article 3.4.1, paragraph 1c), of the Rules.
Authorized intermediaries must also keep adequate documentation on the architecture, functions, procedures, service levels, controls and contractual guarantees of the activities that are outsourced.
***
In view of the importance of the issues addressed for orderly trading, it is recommended that authorized intermediaries should verify the compliance of their technological, organizational and staff structures with the rulings, criteria and clarifications set out above and promptly make any necessary adjustments, without prejudice to Borsa Italiana’s right to carry out checks and intervene in the manner laid down in the Rules.
Markets Supervision Milan, January, 2002