PROSPETTO INFORMATIVO
PROSPETTO INFORMATIVO
relativo all’Offerta Pubblica di Sottoscrizione di azioni ordinarie di
Prospetto Informativo depositato presso la CONSOB in data 30 marzo 2010 a seguito di comunicazione dell’avvenuto rilascio del nulla-osta con nota del 23 marzo 2010, protocollo n. 10025891.
L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto Informativo non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Il Prospetto Informativo è disponibile presso il sito internet xxx.xxxxxxxxxx.xx nonché presso la sede dell’Emittente in Padova, via Tommaseo 7, presso le Filiali dell’Emittente e presso i suoi promotori finanziari.
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AVVERTENZA
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento, i destinatari dell’Offerta sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari offerti.
In particolare, per valutare se le Azioni di Banca Popolare Etica S.c.p.a., oggetto dell’Offerta, siano compatibili con i propri obiettivi di investimento, i destinatari dell’Offerta sono invitati, tra l’altro, a tener conto che le Azioni di Banca Popolare Etica S.c.p.a. presentano gli elementi di rischio propri di un investimento in strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato, per i quali potrebbero insorgere difficoltà di disinvestimento. Per difficoltà di disinvestimento si intende che i sottoscrittori potrebbero avere difficoltà nel negoziare gli strumenti finanziari oggetto della presente Offerta, in quanto le richieste di vendita potrebbero non trovare adeguate contropartite.
INDICE
DEFINIZIONI 13
GLOSSARIO 17
NOTA DI SINTESI 22
SEZIONE PRIMA 37
CAPITOLO I 38
PERSONE RESPONSABILI 38
1.1 RESPONSABILI DEL PROSPETTO INFORMATIVO 38
1.2 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ 38
CAPITOLO II 39
REVISORI LEGALI DEI CONTI 39
2.1 REVISORI LEGALI DELL’EMITTENTE 39
2.2 INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON LA SOCIETÀ DI REVISIONE 39
CAPITOLO III 40
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE 40
3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2008, 2007 E 2006 41
3.2 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AL SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO 2009 47
CAPITOLO IV 50
FATTORI DI RISCHIO 50
CAPITOLO V 64
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 64
5.1 STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE 64
5.1.1 Denominazione sociale 64
5.1.2 Estremi di iscrizione nel Registro delle imprese 64
5.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente 64
5.1.4 Domicilio e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera l’Emittente, Paese di costituzione e sede sociale 64
5.1.5 Fatti rilevanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente 64
5.2 PRINCIPALI INVESTIMENTI 65
5.2.1 Investimenti effettuati da BPE nel corso dell’esercizio corrente e degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006 66
5.2.2 Investimenti in corso di realizzazione 67
5.2.3 Investimenti futuri 67
CAPITOLO VI 68
ATTIVITA’ DELL’EMITTENTE 68
6.1. PRINCIPALI ATTIVITÀ 68
6.1.1. Descrizione della natura delle attività dell’Emittente e delle sue principali attività 68
6.1.1.1. INTRODUZIONE 68
6.1.1.2. Descrizione dei prodotti e dei servizi dell’Emittente 69
6.1.1.3. Indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati 73
6.1.1.4 Modello Organizzativo 74
6.1.1.5 Fattori chiave 77
6.1.1.6. Normativa di Riferimento 78
6.1.2. Indicazione di nuovi prodotti e nuove attività 81
6.1.3 Gestione dei Rischi 81
6.1.3.1 Rischio di credito 82
6.1.3.2 Xxxxxxx xx xxxxxxx 00
6.1.3.3 Rischio di cambio 83
6.1.3.4 Rischio di liquidità 83
6.1.3.5 Xxxxxxx xx Xxxxx 00
6.1.3.6 Rischi operativi 84
6.2 PRINCIPALI MERCATI 85
6.2.1 Clientela di riferimento 85
6.2.2 Distribuzione geografica delle attività 86
6.2.3. Posizionamento Competitivo dell’Emittente 88
6.3 EVENTI ECCEZIONALI 89
6.4 DIPENDENZA DA BREVETTI O LICENZE, DA CONTRATTI INDUSTRIALI, COMMERCIALI O FINANZIARI, O DA NUOVI PROCEDIMENTI DI FABBRICAZIONE 89
6.5 FONTE DEI DATI SULLA POSIZIONE CONCORRENZIALE DELL’EMITTENTE 89
6.6 SCENARI DI SVILUPPO DELL’EMITTENTE 89
STRUTTURA ORGANIZZATIVA 91
7.1 DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L’EMITTENTE 91
7.2 SOCIETA’ CONTROLLATE, A CONTROLLO CONGIUNTO E COLLEGATE 92
7.2.1 Società controllate in via esclusiva 92
7.2.2 Società sulla quale l’Emittente esercita il controllo congiunto unitamente ad altri soci 92
7.2.3 Società Collegate 93
CAPITOLO VIII 94
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI 94
8.1 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 94
8.2 PROBLEMATICHE AMBIENTALI 96
CAPITOLO IX 98
RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA 98
9.1 SITUAZIONE FINANZIARIA 99
9 1.1 Analisi dell’andamento gestionale dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007, 2006
ED ALLA DATA DEL 30 GIUGNO 2009 99
9.2 GESTIONE OPERATIVA 112
9.2.1INFORMAZIONI RIGUARDANTI FATTORI IMPORTANTI, COMPRESI EVENTI INSOLITI O RARI O NUOVI SVILUPPI, CHE HANNO AVUTO RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SUL REDDITO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE 120
9.2.2 SINTESI DELLE VARIAZIONI SOSTANZIALI DELLE VENDITE O DELLE ENTRATE NETTE 120
9.2.3 INFORMAZIONI RIGUARDANTI POLITICHE O FATTORI DI NATURA GOVERNATIVA, ECONOMICA, FISCALE, MONETARIA O POLITICA CHE ABBIANO AVUTO, O POTREBBERO AVERE, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE 120
CAPITOLO X 123
RISORSE FINANZIARIE 123
10.1 RISORSE FINANZIARIE DELL’EMITTENTE 123
10.2 DESCRIZIONE DEI FLUSSI DI CASSA PER GLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2008, 2007 E 2006 123
10.3 FABBISOGNO E STRUTTURA DI FINANZIAMENTO DELL’EMITTENTE 123
10.3.1 Prestiti Obbligazionari di propria emissione 124
10.4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI EVENTUALI LIMITAZIONI ALL’USO DELLE RISORSE FINANZIARIE CHE ABBIANO AVUTO, O POTREBBERO AVERE, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE 125
10.5 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE FONTI PREVISTE DEI FINANZIAMENTI NECESSARI PER ADEMPIERE AGLI IMPEGNI RELATIVI AI PRINCIPALI INVESTIMENTI FUTURI ED ALLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ESISTENTI O PREVISTE 125
CAPITOLO XI 126
RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE 126
11.1 RICERCA E SVILUPPO 126
11.2 PROPRIETÀ INTELLETTUALE 126
CAPITOLO XII 127
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 127
12.1 TENDENZE RECENTI SULL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITA’ DELL’EMITTENTE 127
12.2 TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE ALMENO PER L’ESERCIZIO IN CORSO 127
CAPITOLO XIII 128
CAPITOLO XIII 128
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI 128
13.1 DATI PREVISIONALI 128
13.2 PREVISIONE CONTENUTA IN ALTRO PROSPETTO 128
CAPITOLO XIV 129
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI 129
14.1. ORGANI SOCIALI E ALTI DIRIGENTI 129
14.1.1 Consiglio di Amministrazione 129
14.1.2 Collegio sindacale 137
14.1.3 Alti Dirigenti nell’ambito dell’Emittente 140
14.1.4 Rapporti di parentela 143
14.2 CONFLITTI DI INTERESSI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E DEGLI ALTI DIRIGENTI 143
14.2.1 Indicazione dei potenziali conflitti di interessi riconducibili ai soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 143
14.2.2 Indicazione di eventuali accordi o intese in forza dei quali siano stati individuati i soggetti di cui alla
Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 145
CAPITOLO XV 146
REMUNERAZIONI E BENEFICI 146
15.1 REMUNERAZIONI E BENEFICI A FAVORE DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE, DEGLI ALTI DIRIGENTI 146
15.2 AMMONTARE DEGLI IMPORTI ACCANTONATI O ACCUMULATI DALL’EMITTENTE O DALLE SUE CONTROLLATE PER LA CORRESPONSIONE DI PENSIONI, INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO O BENEFICI ANALOGHI 147
CAPITOLO XVI 149
PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 149
16.1 DURATA DELLA CARICA DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE 149
16.2 CONTRATTI DI LAVORO STIPULATI DAI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DAI COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE CON L’EMITTENTE O CON LE ALTRE SOCIETÀ DEL GRUPPO CHE PREVEDONO UNA INDENNITA’ DI FINE RAPPORTO 150
16.3 COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO E COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 150
16.4 RECEPIMENTO DELLE NORME IN MATERIA DI GOVERNO SOCIETARIO 150
CAPITOLO XVII 152
DIPENDENTI 152
17.1 DIPENDENTI 152
17.2 PARTECIPAZIONI AZIONARIE E STOCK OPTION 152
17.3 ACCORDI DI PARTECIPAZIONE DI DIPENDENTI AL CAPITALE SOCIALE 154
CAPITOLO XVIII 155
PRINCIPALI AZIONISTI 155
18.1 PRINCIPALI AZIONISTI 155
18.2 DIRITTI DI VOTO DIVERSI IN CAPO AI PRINCIPALI AZIONISTI 155
18.3 INDICAZIONE DELL’EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE AI SENSI DELL’ARTICOLO 93 TUF 155
18.4 PATTI PARASOCIALI 155
CAPITOLO XIX 156
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 156
CAPITOLO XX 163
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 163
20.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI 163
20.1.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006 163
20.1.2 Situazione finanziaria ed economica 164
20.1.3 Principi contabili relativi alle principali voci di bilancio 172
20.1.4 Analisi dell’andamento del conto economico al 30 giugno 2009 198
20.1.5 Analisi dell’andamento patrimoniale e finanziario al 30 giugno 2009 202
20.1.6 Informazioni finanziarie della controllata Etica Sgr relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006 e al 30 giugno 2009 208
20.1.7 Situazione finanziaria ed economica della controllata Etica Sgr 208
20.1.8 Analisi dell’andamento del conto economico della controllata Etica Sgr al 30 giugno 2009 216
20.2 REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI 219
20.3 DATA DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE PIÙ RECENTI SOTTOPOSTE A REVISIONE CONTABILE 220
20.4 POLITICA DEI DIVIDENDI 220
20.5 PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI 221
20.6 CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA O COMMERCIALE DELL’EMITTENTE 221
CAPITOLO XXI 222
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 222
21.1 CAPITALE SOCIALE 222
21.1.1 Capitale sociale sottoscritto e versato 222
21.1.2 Esistenza di azioni non rappresentative del capitale 222
21.1.3 Azioni proprie 222
21.1.4 Ammontare delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant 222
21.1.5 Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto su capitale deliberato, ma non emesso, o di un impegno all’aumento del capitale 222
21.1.6 Esistenza di offerte in opzione aventi ad oggetto il capitale di eventuale membri del Gruppo 222
21.1.7 Evoluzione del capitale sociale 222
21.2 ATTO COSTITUTIVO E STATUTO SOCIALE 223
21.2.1 Oggetto sociale e scopi dell’Emittente 223
21.2.2 Sintesi delle disposizioni dello Statuto dell’Emittente riguardanti i membri del Consiglio di
Amministrazione e del Collegio Sindacale 224
21.2.3 Descrizione dei diritti, dei privilegi e restrizioni connessi a ciascuna classe di azioni esistenti 227
21.2.4 Modifica dei diritti dei possessori delle azioni 228
21.2.5 Convocazione delle assemblee degli azionisti 228
21.2.6 Disposizioni statutarie relative alla variazione dell’assetto di controllo 229
21.2.7 Obbligo di comunicazione al pubblico 229
21.2.8 Modifica del capitale 229
21.2.9 Ammissione a socio 229
21.2.10 Recesso del Socio 230
CAPITOLO XXII 231
CONTRATTI RILEVANTI 231
22.1 CONTRATTI IMMOBILIARI 231
22.2 CONTRATTI DI OUTSOURCING 231
22.3 CONVENZIONI CON SOGGETTI PUBBLICI E CON ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 232
CAPITOLO XXIII 234
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 234
23.1 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 234
23.2 ATTESTAZIONE IN MERITO ALLE INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 234
CAPITOLO XXIV 235
CAPITOLO XXIV 235
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO 235
CAPITOLO XXV 236
INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI 236
SEZIONE SECONDA 237
CAPITOLO I 238
PERSONE RESPONSABILI 238
1.1 RESPONSABILI DEL PROSPETTO INFORMATIVO 238
1.2 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ 238
CAPITOLO II 239
FATTORI DI RISCHIO 239
CAPITOLO III 240
INFORMAZIONI FONDAMENTALI 240
3.1 DICHIARAZIONE RELATIVA AL CAPITALE CIRCOLANTE 240
3.2 FONDI PROPRI E INDEBITAMENTO 240
3.3 INTERESSI DI PERSONE FISICHE E XXXXXXXXXX PARTECIPANTI ALL’OFFERTA DI SOTTOSCRIZIONE 241
3.4 MOTIVAZIONI DELL’OFFERTA E IMPIEGO DEI PROVENTI 241
CAPITOLO IV 243
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE 243
4.1 DESCRIZIONE DELLE AZIONI 243
4.2 LEGISLAZIONE IN BASE ALLA QUALE LE AZIONI SONO STATE EMESSE 243
4.3 REGIME DI CIRCOLAZIONE E FORMA DELLE AZIONI 243
4.4 VALUTA DI EMISSIONE DELLE AZIONI 243
4.5 DESCRIZIONE DEI DIRITTI CONNESSI ALLE AZIONI 243
4.6 INDICAZIONE DELLA DELIBERA E DELLA AUTORIZZAZIONE IN VIRTÙ DELLA QUALE LE AZIONI SARANNO EMESSE 244
4.7 DATA PREVISTA PER L’EMISSIONE DELLE AZIONI 244
4.8 LIMITAZIONI ALLA LIBERA TRASFERIBILITÀ DELLE AZIONI 244
4.9 INDICAZIONE DELL’ESISTENZA DI EVENTUALI NORME IN MATERIA DI OBBLIGO DI OFFERTA AL PUBBLICO DI ACQUISTO E/O DI OFFERTA DI ACQUISTO E DI VENDITA RESIDUALI IN RELAZIONE ALLE AZIONI
........................................................................................................................................................... 245 4.10 PRECEDENTI OFFERTE PUBBLICHE DI ACQUISTO SULLE AZIONI....................................................... 245
4.11 REGIME FISCALE 245
4.11.1 Regime fiscale dei dividendi 246
4.11.2 Regime fiscale delle plusvalenze derivanti dalla cessione di azioni 249
4.11.3 Tassa sui contratti di borsa 253
4.11.4 Imposta sulle successioni e donazioni 253
CAPITOLO V 254
CONDIZIONI DELL’OFFERTA 254
5.1 CONDIZIONI, STATISTICHE RELATIVE ALL’OFFERTA, CALENDARIO PREVISTO E MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE DELL’OFFERTA 254
5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata 254
5.1.2 Ammontare totale dell’Offerta 254
5.1.3 Periodo di validità dell’Offerta e modalità di sottoscrizione 254
5.1.4 Informazioni circa la revoca, sospensione e chiusura anticipata dell’Offerta 256
5.1.5 Riduzione, ritiro o revoca della Richiesta di Sottoscrizione e modalità di rimborso 257
5.1.6 Ammontare minimo e/o massimo della sottoscrizione 258
5.1.7 Possibilità e termini per ritirare la Richiesta di Sottoscrizione 258
5.1.8 Modalità e termini per il pagamento e la consegna delle Azioni 258
5.1.9 Pubblicazione dei risultati dell’Offerta 260
5.1.10 Diritti di opzione e prelazione 260
5.2 PIANO DI RIPARTIZIONE E DI ASSEGNAZIONE 260
5.2.1 Destinatari e mercati dell’Offerta 260
5.2.2 Impegni a sottoscrivere gli strumenti finanziari dell’Emittente 260
5.2.3 Informazioni da comunicare prima della assegnazione 261
5.2.4 Procedura per la comunicazione ai sottoscrittori delle assegnazioni 261
5.2.5 Sovrallocazione e Greenshoe 261
5.3 FISSAZIONE DEL PREZZO DI OFFERTA 261
5.3.1 Prezzo di Offerta e spese a carico del sottoscrittore 261
5.3.2 Procedura per la comunicazione del prezzo dell’Offerta 264
5.3.3 Differenza tra il Prezzo di Offerta e il prezzo delle azioni pagato nel corso dell’anno precedente o da pagare da parte dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei membri del Collegio Sindacale e degli Alti Dirigenti 264
5.4 COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE 264
5.4.1 Indicazione dei responsabili del collocamento dell’Offerta e dei collocatori 264
5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario e degli agenti depositari in ogni paese 264
5.4.3 Impegni di sottoscrizione e garanzia 264
5.4.4 Data di stipula degli accordi di sottoscrizione e garanzia 265
CAPITOLO VI 266
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE 266
CAPITOLO VII 267
POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALLA VENDITA 267
CAPITOLO VIII 268
SPESE LEGATE ALL’OFFERTA 268
8.1 PROVENTI NETTI TOTALI E STIMA DELLE SPESE TOTALI LEGATE ALL’OFFERTA 268
CAPITOLO IX 269
DILUIZIONE 269
CAPITOLO X 270
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 270
10.1 CONSULENTI MENZIONATI NELLA SEZIONE SECONDA 270
10.2 INDICAZIONE DI INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PROSPETTO INFORMATIVO SOTTOPOSTE A REVISIONE O A REVISIONE LIMITATA DA PARTE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 270
10.3 PARERI O RELAZIONI REDATTE DA ESPERTI 270
10.4 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI E INDICAZIONE DELLE FONTI 270
APPENDICI 271
DEFINIZIONI
Assemblea o Assemblea Ordinaria | Assemblea Ordinaria dei soci di Banca Popolare Etica S.c.p.a. |
Assemblea Straordinaria | Assemblea Straordinaria dei soci di Banca Popolare Etica S.c.p.a. |
Azioni | Le azioni ordinarie di Banca Popolare Etica S.c.p.a. del valore nominale di Euro 52,50 cadauna. |
Banca d’Italia | La Banca d’Italia, con sede legale in Roma, Via Nazionale n. 91. |
Banchieri Ambulanti | Promotori Finanziari iscritti all’Albo dei promotori finanziari ai sensi dell’articolo 31 del TUF e legati a Banca Popolare Etica S.c.p.a. da un rapporto di agenzia. |
Borsa Italiana | Borsa Italiana S.p.A., con sede in Xxxxxx, Xxxxxx xxxxx Xxxxxx, x. 0. |
CICR | Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio. |
Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 | Indica la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d’Italia, come successivamente modificata ed integrata, concernente gli schemi e regole di compilazione del bilancio bancario. |
CONSOB | Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con sede in Roma, Via G.B. Martini, n. 3. |
Etimos o Etimos sc | Etimos – Etica Microcredito Organizzazione e Solidarietà Società Consortile, con sede in Padova, via Giusto De’ Menabuoi, n. 25. |
Data del Prospetto Informativo | La data di deposito del presente Prospetto Informativo. |
Disposizioni di Xxxxxxxxx | Le “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” contenute nella Circolare numero 263 del 27 dicembre 2006 di Banca d’Italia, come successivamente modificata ed integrata. |
Durata dell’Offerta | Periodo di 12 mesi dalla data del Prospetto Informativo. |
Emittente o Banca o Banca Etica o Banca Popolare Etica o BPE | Banca Popolare Etica S.c.p.a., con sede in Padova, via Tommaseo, n. 7. |
Etica Sgr | Etica SGR S.p.A., con sede in Milano, via Copernico, n. 1/30. |
Febea | Fédèration Européenne de Finances et Banques Ethiques et Alternatives, con sede in Xxx xx Xxxxxxx, 000 xxx 5 • B-1030 Brussels. |
Fiare | FUNDACIÒN INVERSIÓN Y AHORRO RESPONSABLE, con sede in Bilbao, Plaza Nueva, nº 4 (Edificio Barria). |
Filiale | Succursale della Banca localizzata nel territorio della Repubblica italiana. |
Fondazione Responsabilità Etica | Fondazione Culturale Responsabilità Etica ONLUS, con sede in Padova, Via Xxxxxxx Xxxxx, n.15. |
Gruppo Banca Etica o Gruppo o Gruppo Bancario | Gruppo Bancario di cui Banca Popolare Etica S.c.p.a. è la società capogruppo, composto oltre che da Banca Popolare Etica S.c.p.a. anche da Etica Sgr. |
G.U. | Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. |
IACP | Indice Armonizzato per i prezzi al Consumo. |
IAS | International Accounting Standards. |
IASB | International Accounting Standards Board. |
ICAAP | Internal Capital Adequacy Assessment Process. |
IFRS | Tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC). |
Intermediari autorizzati | Ai sensi dell’articolo 26 del Regolamento Intermediari, sono intermediari autorizzati: le SIM, ivi comprese le società di cui all’articolo 60, comma 4, del decreto legislativo n. 415 del 1996, le banche italiane autorizzate alla prestazione di servizi e di attività di investimento, gli agenti di cambio, gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco previsto dall’articolo 107 del decreto legislativo n. 385 del 1993 autorizzati alla prestazione di servizi di investimento, le società di gestione del risparmio e le società di gestione armonizzate nella prestazione del servizio di gestione di portafogli e del servizio di consulenza in materia di investimenti, la società Poste Italiane - Divisione Servizi di Banco Posta autorizzata ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 144 del 14 marzo 2001, le imprese di investimento e le banche comunitarie con succursale in Italia, nonché le imprese di investimento e le banche extracomunitarie comunque abilitate alla prestazione di servizi e di attività di investimento in Italia. |
IRAP | Imposta regionale sulle attività produttive di cui al D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446. |
IRES | Imposta sul reddito delle società di cui X.Xxx. 12 dicembre 2003, n. 344. |
ISIN | International Security Identification Number, consistente nel codice internazionale per identificare univocamente gli strumenti finanziari. |
Istruzioni di Vigilanza | La circolare di Banca d’Italia n. 229 del 21 aprile 1999 (Istruzioni di vigilanza per le banche) e successive modificazioni ed integrazioni. |
Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza | Indica le “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali” contenute nella Circolare numero 155 del 18 dicembre 1991 di Banca d’Italia come successivamente modificata e integrata. |
La Nef | Société financière de la Nef, société anonyme coopérative financière à capital variable, con sede in boulevard du 11 novembre 1918, 114 – 00000 Xxxxxxxxxxxx Xxxxx. |
MIFID | La Direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, che modifica le direttive 85/611/CEE e 93/6/CEE del Consiglio e la direttiva 2000/12/CE del parlamento europeo e del Consiglio e |
che abroga la direttiva 93/22/CEE del Consiglio, come successivamente integrata e modificata. | |
Monte Titoli | Monte Titoli S.p.A. con sede legale in Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxx, x. 0. |
Offerta di Sottoscrizione o Offerta | L’offerta di sottoscrizione di Azioni di Banca Popolare Etica rivolta ai soci della Banca e ai soggetti interessati che facciano richiesta di ammissione a socio. |
Periodo di Offerta | Il periodo di 12 mesi decorrenti dalla data del Prospetto Informativo durante il quale ha luogo l’Offerta, che si divide in 12 Periodi di Offerta Mensile. |
Periodo di Offerta Mensile | Sezione del Periodo di Offerta della durata di un mese ovvero, con riferimento al dodicesimo Periodo di Offerta Mensile, di una frazione di mese. |
Principi contabili italiani | Le norme di legge vigenti alla data di riferimento di ciascun bilancio dell’Emittente che disciplinano i criteri di redazione dei bilanci come interpretate ed integrate dai principi contabili emanati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e dal documento interpretativo “I principali effetti della riforma del diritto societario sulla redazione del Bilancio di Esercizio” predisposto dall’OIC - Organismo Italiano di Contabilità. |
Prospetto/Prospetto Informativo | Il presente Prospetto Informativo relativo alla Offerta Pubblica di Sottoscrizione. |
Regolamento Emittenti | Il regolamento adottato dalla CONSOB con deliberazione n. 11971 in data 14 maggio 1999 e successive modificazioni e integrazioni. |
Regolamento Intermediari | Il regolamento adottato dalla CONSOB con deliberazione n. 11522 in data 1 luglio 1988 e successive modificazioni ed integrazioni. |
Richiesta di Sottoscrizione | La richiesta contenuta nella Scheda di Adesione di sottoscrivere un numero determinato di Azioni di Banca Popolare Etica nell’ambito dell’Offerta di Sottoscrizione oggetto del Prospetto Informativo. |
Scheda di Adesione | Modulo di adesione alla Offerta di Sottoscrizione oggetto del Prospetto Informativo, contenente, secondo quanto previsto dall’articolo 34-quinquies del Regolamento Emittenti, l’avvertenza che il richiedente può ottenere gratuitamente copia del Prospetto Informativo e il richiamo al Capitolo “Fattori di Rischio” in esso contenuto. La Scheda di Adesione è disponibile presso le Filiali e i Banchieri Ambulanti e deve essere consegnata, debitamente sottoscritta, e corredata dalla necessaria documentazione, presso le Filiali e i Banchieri Ambulanti. |
Sefea | Società europea della finanza etica e alternativa, società cooperativa a responsabilità limitata con sede in Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxxx, 0. |
ALM | Asset Liability Management. |
Società di Revisione | PricewaterhouseCoopers S.p.A. con sede legale in Milano, via Monte Rosa, n. 91. |
Sportello | Succursale della banca localizzata nel territorio della Repubblica italiana. |
TUB | D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 e successive |
modifiche e integrazioni. | |||||
TUF | D.Lgs. 24 febbraio 1998, modificazioni e integrazioni. | n. | 58 | e | successive |
TUIR | Testo Unico Imposte sui Redditi di cui al Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni ed integrazioni. |
GLOSSARIO
Attività di rischio ponderate o RWA | Valore di rischio delle attività e delle esposizioni a rischi fuori bilancio. A seconda della tipologia di attività, le stesse sono ponderate allo 0%, al 20%, al 50%, al 100% o al 200%. Le attività incluse tra le attività di rischio ponderate e i relativi criteri di ponderazione sono dettagliati nelle Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti patrimoniali emanate dalla Banca d’Italia. |
Basilea 1 | Accordo internazionale, comunemente chiamato “Accordo di Basilea sul Capitale”, che introduce il sistema di misurazione del capitale e l'obbligo per le banche di accantonare capitale nella misura dell'8% del capitale erogato, allo scopo di garantire solidità alla loro attività. |
Basilea 2 | Accordo internazionale, del giugno 2004, sui requisiti patrimoniali delle banche redatto dal Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle Banche Centrali dei dieci paesi più industrializzati (G10) alla fine del 1974. Tale accordo prevede, tra l’altro, che le banche dei paesi aderenti accantonino quote di capitale proporzionali ai tipici rischi bancari assunti. |
Cartolarizzazione | Operazione di cessione di crediti in blocco ex Legge n. 130 del 1999 a favore di un soggetto terzo che emette strumenti finanziari rimborsabili mediante l’incasso dei crediti ceduti. |
Codice di Autodisciplina | Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la corporate governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A.. |
Coefficiente di solvibilità | Rapporto tra il Tier 1 Capital Ratio ed il Total Capital. |
Collocamento | Servizio di investimento di cui all’articolo 1 del TUF. |
Commercio equo e solidale | Attività commerciale a carattere mondiale il cui obiettivo primario non è la massimizzazione del profitto commerciale di pochi distributori, ma la creazione di ricchezza anche per i produttori dei Sud del Mondo, di solito in condizioni di disagio per cause economiche, politiche o sociali. Aspetti fondamentali di tale attività sono la qualità, il pagamento di un prezzo giusto, la sicurezza degli acquisti e il prefinanziamento. |
Cooperazione internazionale | Serie di azioni e progetti con/per il Sud del Mondo finalizzati al perseguimento di obiettivi di sviluppo delle popolazioni povere e/o indigenti. Le suddette azioni e progetti comprendono anche un'attività di lobbying nei confronti delle Istituzioni per ottenere un cambiamento adeguato delle loro politiche internazionali, non sempre ispirate da logiche di solidarietà e giustizia, al fine di rimuovere le cause |
della povertà. | |
Cooperazione sociale | Attività socio/economica finalizzata ad aiutare le persone emarginate. |
Ettari/h | Unità di misura della superficie corrispondente a un quadrato il cui lato misuri 100 metri lineari. |
Xxxxxxx | Xxxxx di interesse, applicato ai prestiti in Euro, calcolato giornalmente come media semplice delle quotazioni rilevate a mezzogiorno su un campione di banche con merito creditizio selezionato periodicamente dalla European Banking Federation. |
Finanza Etica | Attività finanziaria ispirata dall’obiettivo di sostenere le attività di promozione umana e socio ambientali, ponendo al centro del sistema finanziario ed economico la persona e non il capitale, il progetto e non il patrimonio, la giusta remunerazione dell'investimento e non la speculazione. |
Git | Insieme di soci di Banca Popolare Etica che svolgono un ruolo attivo nell’ambito della Struttura Territoriale dei Soci. |
Libera Prestazione di Servizi | Attività svolta in uno o più Paesi dell’Unione Europea diversi da quello in cui ha sede l’intermediario secondo quanto previsto dall’articolo 16 del TUB. |
MAG | (Mutua Auto Gestione) è stata la prima forma di Finanza Etica moderna in Italia. Di fatto è una società cooperativa finanziaria che opera nell'ambito sociale fornendo servizi finanziari e apporti gestionali e fiscali. |
Microfinanza | É un sotto-istituto della Finanza che, utilizzando la gestione dei flussi finanziari in favore di persone con basso e/o bassissimo profilo socio/economico, e normalmente escluse a vario titolo dalle istituzioni finanziarie (a causa della mancanza di garanzie), permette loro l’accesso ai servizi finanziari bancari e parabancari per la creazione o lo sviluppo d’attività produttive e commerciali o per la risoluzione di problematiche sociali. In essi vi sono: il microcredito, il microrisparmio, la microassicurazione, la ricerca e dazione di garanzie, le partecipazioni sociali, la formazione e consulenza, ecc. |
Microcredito | È il prestito senza garanzia (fornita spesso da terzi) di una ridotta somma di denaro concesso da intermediari finanziari di diversa natura giuridica a favore di persone (singole od organizzate in gruppi) sia per lo sviluppo di un’economia, formale e informale (e che non possiedono i normali requisiti |
per accedere alle tradizionali linee di credito bancario) sia per situazioni socio assistenziali. | |
Mutui Subprime | Mutui erogati a clienti ad “alto rischio”. Il termine “subprime” indica la caratteristica “non primaria” del finanziamento a causa del maggiore rischio cui è sottoposto il creditore, in contrapposizione alla qualità “primaria” (Prime) relativa a finanziamenti erogati a clienti con una storia creditizia e delle garanzie sufficientemente affidabili. |
Non-Profit | Organizzazioni/enti altrimenti detti “senza scopo di lucro”, i cui avanzi di gestione (i profitti) sono interamente reinvestiti per gli scopi organizzativi. Non s'intende, quindi, assenza di profitto che, sia economico o sociale. |
Outsourcing | Affidamento a terzi di attività che possono essere svolte internamente all’azienda. |
Patrimonio di Vigilanza o Total Capital | Patrimonio delle banche valido ai fini della normativa di vigilanza, costituito dall’ammontare complessivo del Patrimonio di Base e del Patrimonio Supplementare, dedotte, con specifiche e dettagliate modalità, le partecipazioni e le altre interessenze possedute in enti creditizi e/o finanziari. |
Price/Book Value (P/B) | Rapporto tra il prezzo di mercato (quotazione) dell'azione di una società e il valore del capitale proprio della società risultante dal bilancio (valore di libro) per azione. |
Price/Earnings (P/E) | Rapporto tra il prezzo di mercato (quotazione) dell'azione di una società e gli utili per azione. Si esprime anche come rapporto tra la capitalizzazione di borsa dell'emittente e gli utili conseguiti. |
Profit | Qualifica propria di organizzazioni/enti/imprese che impiegano capitale e svolgono attività tipiche al fine di ottenere profitti e/o utili da destinare a chi ha la proprietà societaria sotto forma di dividendi. |
Ricezione e trasmissione ordini nonché mediazione, consulenza | Servizi di investimento di cui all’articolo 1 del TUF. |
Struttura Territoriale dei Soci | L’organizzazione in Circoscrizioni Locali e di Area dei soci di Banca Popolare Etica. |
Stock option | Forma di incentivo e di remunerazione per il personale di un’azienda in forma societaria consistente nella assegnazione di opzioni a sottoscrivere o ad acquistare in futuro azioni delle società ad un prezzo predeterminato. |
Sud del Mondo | Insieme dei Paesi poveri sottosviluppati o in via di sviluppo. |
Terzo Settore | Insieme di soggetti di natura privata, volti alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, ONG, ecc.) e che non è possibile inserire nel Primo settore (Imprese) né nel Secondo (Stato). Tale settore è oggi preferibilmente denominato Economia Civile. |
Tier 1 Capital Ratio | Rapporto tra il Patrimonio di Base e le Attività di Rischio Ponderate. |
Tier 1 o Patrimonio di Base | Il capitale versato, le riserve, gli strumenti innovativi di capitale e l’utile del periodo costituiscono gli elementi patrimoniali di qualità primaria. A questi si aggiungono i “filtri prudenziali” positivi del patrimonio di base. Il totale dei suddetti elementi, al netto delle azioni o quote proprie, delle attività immateriali, della perdita del periodo e di quelle registrate negli esercizi precedenti nonché dei “filtri prudenziali” negativi del patrimonio di base, costituisce il “Patrimonio di Base”. La Banca d’Italia può richiedere che vengano portati in deduzione ulteriori elementi che, per le loro caratteristiche, possano determinare un “annacquamento” del Patrimonio di Base. Si vedano le Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza. |
Tier 2 o Patrimonio Supplementare | Le riserve da valutazione, gli strumenti innovativi di capitale non computati nel patrimonio di base, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione, le passività subordinate, le plusvalenze nette implicite su partecipazioni, gli altri elementi positivi costituiscono gli elementi patrimoniali di qualità secondaria. A questi si aggiungono i ‘‘filtri prudenziali’’ positivi del patrimonio supplementare. Il totale dei suddetti elementi, diminuito delle minusvalenze nette implicite su partecipazioni, degli altri elementi negativi, dei ‘‘filtri prudenziali’’ negativi del patrimonio supplementare costituisce il Patrimonio Supplementare. Si vedano le Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza. |
NOTA DI SINTESI
NOTA DI SINTESI
AVVERTENZE
Il presente Prospetto Informativo, oltre che della presente Nota di Sintesi, si compone del Documento di Registrazione e della Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari.
La Nota di Xxxxxxx riporta brevemente le principali informazioni, necessarie affinché gli investitori possano valutare la situazione patrimoniale e finanziaria, i risultati economici e le prospettive dell’Emittente, come pure i diritti connessi agli strumenti finanziari offerti.
Tuttavia si segnala che:
− la Nota di Sintesi va letta esclusivamente come introduzione al Prospetto Informativo;
− qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari offerti dovrebbe basarsi sull’esame, da parte dell’investitore del Prospetto Informativo nel suo complesso;
− qualora sia proposta un’azione dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto Informativo, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto a sostenere le spese di traduzione del Prospetto Informativo medesimo prima dell’inizio del procedimento;
− la responsabilità civile incombe sulle persone che hanno redatto la Nota di Xxxxxxx, ed eventualmente la traduzione della medesima, soltanto qualora la Nota di Sintesi risulti fuorviante, imprecisa o incoerente se letta congiuntamente alle altre parti del Prospetto Informativo.
I termini riportati con le lettere maiuscole hanno il significato loro attribuito nel paragrafo Definizioni o nel Glossario, ove non diversamente specificato.
1. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
L’Emittente è registrato presso il Registro delle Imprese di Padova al numero 256099, P. IVA n. 01029710280 e codice fiscale n. 02622940233.
L’Emittente è registrato presso l’Albo delle Banche e presso l’Albo dei gruppi bancari in qualità di capogruppo del Gruppo Bancario Banca Popolare Etica al n. 5018.7.
L’Emittente, inoltre, sulla base del provvedimento della Consob del 1 giugno 1999, è stato iscritto nell’Elenco degli emittenti strumenti finanziari, nella specie titoli azionari, diffusi tra il pubblico in misura rilevante, di cui all’art. 116 del TUF.
1.1 Statuto e atto costitutivo
Lo statuto sociale vigente è quello deliberato dall’Assemblea Straordinaria dell’Emittente in data 23 giugno 2009 ed iscritto nel Registro delle Imprese di Padova. Il testo integrale dello Statuto è disponibile presso la sede sociale dell’Emittente e presso il sito web di Banca Popolare Etica: xxx.xxxxxxxxxx.xx
1.2 Storia e sviluppo dell’Emittente
Il 1° giugno 1995 viene costituita la Società Coope rativa a responsabilità limitata “Verso la Banca Etica” da 22 soggetti appartenenti alla realtà del Terzo Settore che perseguono il progetto di dar vita ad una banca intesa come punto d’incontro tra risparmiatori, che condividono l’esigenza di una più consapevole e responsabile gestione del proprio denaro, e le iniziative socio-economiche che si ispirano ai principi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile, secondo cui la produzione della ricchezza e la sua distribuzione siano fondati sui valori della solidarietà, della responsabilità civile e della realizzazione del bene comune.
Con delibera dell’Assemblea Straordinaria del 30 maggio 1998 la Cooperativa Verso la Banca Etica viene trasformata in Banca Popolare Etica. I suddetti obiettivi sottesi alla
costituzione di Banca Popolare Etica vengono formalizzati nel testo dell’art. 5 dello Statuto Sociale.
Nel 1999 viene aperta la prima sede di Banca Popolare Etica a Padova e nello stesso anno vengono aperte le Filiali di Brescia e Milano. La diffusione territoriale di Banca Popolare Etica è assicurata, sin dalla sua costituzione, anche dalla figura del “Banchiere Ambulante”, ossia un promotore finanziario cui è affidato il compito di rendere capillare la diffusione della Banca sul territorio nazionale. Alla data del Prospetto Informativo la Banca conta 13 Filiali e 25 Banchieri Ambulanti.
Il 27 maggio 2003 viene data vita al Gruppo Bancario Banca Popolare Etica che comprende Banca Popolare Etica ed Etica Sgr.
L’Emittente ha, sin dalla costituzione, svolto la propria attività coerentemente con le finalità istituzionali espresse dal citato articolo 5 dello Statuto Sociale ed ha, inoltre, adottato un modello organizzativo che realizza, da una lato, i principi cooperativi rispondenti al tipo sociale attraverso la Struttura Territoriale dei Soci e, dall’altro, una collaborazione proficua fra tutti i soggetti, soci, clienti, amministratori ma anche partner sociali, comunità e istituzioni con cui la Banca entra in relazione, che, a vario titolo, concorrono a diffondere e sviluppare la cultura e le prassi della Finanza Etica.
Per maggiori informazioni sulla storia dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5.
1.3 Panoramica dell’attività
La Banca esercita l’attività di intermediazione creditizia offrendo alla clientela, soci e non soci, una vasta gamma di prodotti e servizi atti a soddisfare le più comuni esigenze finanziarie o di investimento, escludendo per scelta precisa, e, conformemente alla propria mission istituzionale, l’offerta di prodotti e servizi non coerenti con i principi della Finanza Etica ed in primis quei prodotti e servizi che non garantiscono trasparenza e tracciabilità dei flussi monetari.
I prodotti e servizi offerti includono: (i) per quanto attiene all’attività di Raccolta Diretta, depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito, pronti contro termine e obbligazioni proprie; (ii) per quanto attiene l’attività di Raccolta Indiretta, quote di fondi di Etica Sgr, titoli obbligazionari di emittenti statali e sovranazionali; (iii) per quanto riguarda l’Attività di Impiego, prestiti a breve, medio e lungo termine. Inoltre, l’Emittente offre servizi di incasso e pagamento, emissione di carte di debito e di credito e servizi di internet-banking.
Per maggiori informazioni sulle attività dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo VI.
1.4 Struttura del Gruppo
L’Emittente è la società Capogruppo del “Gruppo bancario Banca Popolare Etica” iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 5018.7, costituito da esso stesso e dalla società Etica Sgr. L’Emittente detiene una percentuale pari al 49,90% del capitale sociale di Etica Sgr e controlla la stessa per effetto di un patto parasociale stipulato con gli altri soci di Etica Sgr che conferisce all’Emittente significativi poteri in merito alla gestione dell’attività di Etica Sgr.
L’Emittente, inoltre, detiene partecipazioni di controllo in La Xxxxxxxxxxx s.r.l. Società Agricola e di controllo congiunto in Innesco S.p.A.
Per quanto concerne la struttura del gruppo e informazioni sulle società controllate si veda la Sezione I, Capitolo VII. Con riferimento, invece, ai rapporti con le Parti Correlate si rinvia alla Sezione I, Capitolo XIX.
1.5 Capitale Sociale
Il capitale sociale di Banca Popolare Etica, in quanto società cooperativa, è variabile. Alla data del 31 dicembre 2009, il capitale sociale, sottoscritto ed interamente versato, è pari ad Euro 26.200.912,50 ed è costituito da n. 499.065 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 52,50 ciascuna.
Per maggiori informazioni sul capitale sociale dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.
1.6 Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Alti Dirigenti, Società di Revisione, dipendenti e Banchieri Ambulanti
Sono qui di seguito riportati i dati identificativi dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, degli Alti Dirigenti e delle figure che, pur non avendo la qualifica di dirigente, hanno una rilevante importanza all’interno dell’Emittente e l’indicazione della Società di Revisione alla Data del Prospetto Informativo.
Consiglio di Amministrazione
Alla data del Prospetto Informativo, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente è composto dai seguenti membri:
Xxxxxx | Xxxx e cognome | Xxxxx e data di nascita | Residenza |
Presidente | Xxxxx Xxxxxxxx | Xxxxxx, 29/06/1958 | Xxx Xxxxxxxx 0, Xxxxxx (XX) |
Vicepresidente | Xxxxxxxx Xxxxx | Xxxxx Terme, 15/09/1935 | Xxx Xxxx Xxxxxxxx 0, Xxxxxxx (XX) |
Vicepresidente | Xxxxxx Xxxxx | Xxxx, 11/12/1938 | Xxx Xxxxxx Xxx Xxxx 00, Xxxxxxxxxxx (XX) |
Xxxxxxxxxxxxxx | Xxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx Xxxxxxxx, 29/01/1951 | Xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx Xxx, 0/X, Xxxxxx Xxxxxxxx (XX) |
Vicepresidente | Xxxxx Xxxxx | Xxxxxxx, 10/9/1957 | Xxx Xxxxxxx 00, Xxxxxx Xxxxxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxxxx Di Xxxxxxxxx | Xxxxxxx, 21/01/1959 | Xxx Xxxxxxxx 00, Xxxxxxx (XX) |
Consigliere | Xxxx Xx Xxxxxx | Foggia, 20/05/1955 | Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx 00, Xxxxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxx D’Xxxxxx | Xxxxxx, 01/09/1956 | Via Xxxxxxxx Xxxxxxx 0 Xxxxxxxxx (XX) |
Xxxxxxxxxxx | Xxxxxx Xxxxx | Xxxxxxx, 10/06/1961 | xxx Xxxxxx 0/X, Xxxxxxx X’Xxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxxxx Xxxxxx | Catanzaro, 07/07/1946 | Xxxxx xxxxx Xxxx xx Xxxxxxxxx xxx, Xxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxx Xxxxxxx | Buederch (Germania) 04/07/1952 | Xxx Xxxxxxx 00, Xxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxx Xxxxxxx | Milano, 03/05/1941 | Xxx Xxxxxx 00, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx (XX) |
Alla data del Prospetto Informativo sono membri del Comitato Esecutivo, come stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 1 giugno 2007, i consiglieri: Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxx Xx Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx.
Collegio sindacale
Alla data del Prospetto Informativo, il Collegio Sindacale dell’Emittente è composto dai seguenti membri:
Xxxxxx | Xxxx e cognome | Xxxxx e data di nascita | Residenza |
Presidente | Xxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxx Xxxxxxx, 29/08/1937 | Xxx Xxxxx Xxxx 00, Xxxxx (XX) |
Sindaco Effettivo | Xxxxxxxx Xxxxxxxxx | Napoli, 21/05/1942 | Xxx Xxxxx x’Xxxxx 0, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx (XX) |
Xxxxxxx Xxxxxxxxx | Xxxxxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx, 25/02/1959 | Xxx Xxxxxx Xxxxxxx 00, Xxxxxx (XX) |
Sindaco Supplente | Xxxxxxxx Xxxxxxx | Taranto, 21/04/1963 | Xxx Xxxxxx, 0 Xxxxxxx (XX) |
Sindaco Supplente | Xxxxxxxxx Xxxx | Roma, 25/08/1968 | Xxxxx Xxxxx Xxxx 000, Xxxxxxx (XX) |
Alti Dirigenti
La seguente tabella indica gli Alti Dirigenti e le figure che, pur non avendo la qualifica di dirigente, hanno una rilevante importanza all’interno dell’Emittente, individuati nell’ambito dell’Emittente e del Gruppo Bancario, alla data del Prospetto Informativo.
Tutte le persone di seguito indicate sono dipendenti dell’Emittente e soci cooperatori.
Xxxxxx | Xxxx e cognome | Xxxxx e data di nascita | Residenza |
Direttore Generale | Xxxxx Xxxxxx | Piove di Sacco, 05/09/1963 | Xxxxx Xxxxxxxx 00, Xxxxx xx Xxxxx (XX) |
Vice Direttore Xxxxxxx | Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx | Pisa, 05/07/1964 | Xxx Xxxxxxx 0, Xxxxx Xxxxx (XX) |
Vice Direttore | Xxxx Xxxxxxxxx | Treviso, 22/10/1965 | Xxx Xxxxx 00, Xxxxxxxx Xxxxxx (XX) |
Vice Direttore | Marco Piccolo | Padova, 26/12/1957 | Xxx Xxxxxxx 00/X, Xxxxxxx (XX) |
Responsabile Legale Compliance e Partecipazione | Xxxxxx Xxxxxxxx | Venezia, 13/12/1964 | Xxx Xxxxxx 00, Xxxxxxx-Xxxxxx (XX) |
Internal Audit | Xxxxxxxxx Xxxxxxx | Loss Teques (Caracas, Venezuela), 24/05/1959 | Xxx Xxxxxx 00, Xxxxx Xxxxxxxx (XX) |
Per maggiori informazioni sugli organi di amministrazione e controllo e sugli Alti Dirigenti dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo XIV.
Società di Revisione
La revisione contabile dei bilanci di Banca Popolare Etica è svolta, a partire dall’esercizio 1999 da PricewaterhouseCoopers S.p.A., (alla data del primo conferimento dell’incarico denominata “Coopers & Librand”), con sede in Xxxxxx, xxx Xxxxx Xxxx 00.
L’Assemblea Ordinaria tenutasi il 17 maggio 2008 ha confermato l’incarico di revisione alla predetta società di revisione per gli esercizi 2008, 2009 e 2010.
Per maggiori informazioni sulla Società di Revisione si veda la Sezione I, Capitolo II.
Dipendenti e Banchieri Ambulanti
Alla data del 31 dicembre 2009 il numero totale dei dipendenti di Banca Popolare Etica è pari a 176, di cui 1 Dirigente e 46 Quadri Direttivi di cui 19 di 3°e 4°livello e 27 di 1°e 2° livello.
Banca Popolare Etica ha in xxxxx xxxxxxxxx xx xxxxxxx xxx x. 00 promotori finanziari (Banchieri Ambulanti).
Per maggiori informazioni sui dipendenti e i Banchieri Ambulanti si veda la Sezione I, Capitolo XVII.
2. PRINCIPALI INFORMAZIONI RELATIVE ALL’OFFERTA
2.1 Ragioni dell’Offerta
L’Offerta è principalmente funzionale al rafforzamento patrimoniale di Banca Popolare Etica, finalizzato a sostenere lo sviluppo dell’Emittente, assicurando, anche in relazione ai programmi di sviluppo, equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire il rispetto dei parametri dettati dalla normativa di vigilanza.
In particolare, l’Emittente ha adottato nel 2008 programmi di sviluppo focalizzati essenzialmente sull’espansione della propria Rete Territoriale che alla data del Prospetto Informativo sono in corso di realizzazione. L’Emittente ha, infatti, programmato l’apertura di quattro nuove Filiali (Ancona, Genova, Perugia e Trieste), la cui apertura era inizialmente prevista nel 2009 per quanto riguarda le filiali di Genova e Perugia e nel 2010 per quanto riguarda le filiali di Ancona e Trieste. Nel corso del 2009 è stata aperta la filiale di Genova, mentre non è stata aperta la filiale di Perugia. Conseguentemente, fermo restando il programma di sviluppo, l’apertura delle nuove filiali è prorogata al 2010 e 2011.
Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.2.3.
Alla data del Prospetto Informativo è, inoltre, in fase di analisi da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente un progetto di aggregazione e ampliamento dell’operatività a livello europeo, che si fonda sulle partnership significative con la finanziaria La Nef in Francia e con la Fondazione FIARE in Spagna.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.6.
2.2. Oggetto dell’Offerta
L’Offerta ha ad oggetto Azioni ordinarie di Banca Popolare Etica che hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle azioni ordinarie Banca Popolare Etica già in circolazione alla data di inizio dell’Offerta.
Sulla base del regime del capitale variabile applicabile all’Emittente, quale società cooperativa, (articolo 2524 c.c. commi 1 e 2 e 2528 c.c.) ed in conformità alle proprie previsioni statutarie, l’Emittente procederà ad emettere le Azioni oggetto dell’Offerta in virtù di delibere del Consiglio di Amministrazione chiamato, di volta in volta a decidere sull’ammissione di nuovi soci e a fissare l’ammontare di nuove azioni secondo le richieste pervenute dai soggetti richiedenti l’ammissione a socio ovvero dai soci esistenti che fanno richiesta di aumentare la propria partecipazione. Non è previsto un ammontare massimo delle Azioni di nuova emissione.
Le Azioni sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata di Monte Titoli con sede in Xxxxxx, xxx Xxxxxxxx 0, in regime di dematerializzazione ai sensi del d.lgs. 24 giugno 1998, n. 213 e al Regolamento adottato con Delibera Consob 11768 del 23 dicembre 1998 e successive modifiche ed integrazioni.
2.3 Prezzo unitario di emissione
Il prezzo unitario di emissione delle Azioni è pari ad Euro 55,50 per ciascuna Azione, corrispondente al valore nominale delle Azioni di Euro 52,50, maggiorato di un
sovrapprezzo di Euro 3,00 per ogni Azione, secondo quanto deliberato dall’Assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007.
Per ulteriori informazioni sul prezzo delle Azioni oggetto dell’Offerta si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.1.
2.4 Durata dell’Offerta
L’Offerta di Sottoscrizione ha la durata complessiva di 12 mesi e si svolge in 12 Periodi di Offerta Mensili, ciascuno della durata di un mese ovvero, con riferimento al dodicesimo Periodo di Offerta Mensile, di una frazione di mese.
Per ulteriori informazioni sulla durata dell’Offerta si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.3.
2.5 Richieste di Sottoscrizione
Il soggetto, persona fisica o persona giuridica, che intenda sottoscrivere le Azioni dovrà compilare l’apposita Scheda di Adesione. La Scheda di Adesione è disponibile presso tutte le Filiali e presso i Banchieri Ambulanti. La Scheda di Adesione unitamente alla documentazione richiesta deve essere trasmessa a Banca Popolare Etica, presso le sue Filiali ovvero presso i Banchieri Ambulanti. L’Addetto alla Filiale o il Banchiere Ambulante rilascia ricevuta della ricezione della Scheda di Adesione la cui data fa fede ai fini della ricezione della Richiesta di Sottoscrizione in essa contenuta.
Per maggiori informazioni sulla documentazione richiesta si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.3.
Agli aderenti all’Offerta non è concessa la possibilità di ridurre, ritirare o revocare, salvo i casi di legge, la propria Richiesta di Sottoscrizione. In particolare, conformemente a quanto previsto dall’art. 95-bis, comma 2, del TUF, in caso di pubblicazione di un supplemento al presente Prospetto Informativo, coloro i quali hanno formulato la Richiesta di Sottoscrizione, nell’ambito dell’Offerta di Sottoscrizione oggetto del Prospetto Informativo, prima della pubblicazione del predetto supplemento, hanno il diritto, esercitabile entro il termine indicato nel supplemento stesso e che, comunque, non potrà essere inferiore a due giorni lavorativi a partire dalla pubblicazione del supplemento, di revocare la loro Richiesta di Sottoscrizione.
Per maggiori informazioni sulle modalità di revoca della sottoscrizione ai sensi dell’articolo 95-bis e di restituzione delle somme si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5.
2.6 Emissione delle Azioni
Le Azioni oggetto dell’Offerta di cui al presente Prospetto Informativo saranno emesse con delibere del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, ciascuna relativa a un singolo Periodo di Offerta Mensile, sulla base delle Richieste di Sottoscrizione formulate durante il Periodo di Offerta Mensile dal socio che intenda incrementare la partecipazione, fermi restando i limiti previsti dalla legge, ovvero dal soggetto che abbia fatto richiesta di ammissione a socio, a seguito del positivo esito della procedura di ammissione secondo quanto previsto nello Statuto dell’Emittente.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione delibererà l’emissione delle Azioni oggetto dell’Offerta alla prima adunanza utile che si terrà entro i primi 10 giorni del mese successivo a ciascun Periodo di Offerta Mensile e ne fisserà il numero sulla base delle Richieste di Sottoscrizione, pervenute nel singolo Periodo di Offerta Mensile, accolte in quanto il socio è stato ammesso e in ogni caso accoglibili in quanto rientranti nei limiti di legge per la partecipazione in una banca popolare. Per maggiori informazioni sui requisiti di ammissione a socio si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.9.
2.7 Periodi di Offerta Mensili e Calendario
La durata prevista per l’Offerta è di dodici mesi e si svolge in dodici Periodi di Offerta Mensili, ciascuno della durata di un mese o di frazione di mese, come indicato nel seguente Calendario:
- Primo Periodo di Offerta Mensile
dal 1 aprile 2010 al 30 aprile 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 aprile 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di maggio 2010;
- Secondo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 maggio 2010 al 31 maggio 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 maggio 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di giugno 2010;
- Terzo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 giugno 2010 al 30 giugno 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 giugno 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di luglio 2010;
- Quarto Periodo di Offerta Mensile: dal 1 luglio 2010 al 31 luglio 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 luglio 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di agosto 2010;
- Quinto Periodo di Offerta Mensile: dal 1 agosto 2010 al 31 agosto 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 agosto 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di settembre 2010;
- Sesto Periodo di Offerta Mensile: dal 1 settembre 2010 al 30 settembre 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 settembre 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di ottobre 2010;
- Settimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 ottobre 2010 al 31 ottobre 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 ottobre 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di novembre 2010;
- Ottavo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 novembre 2010 al 30 novembre 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 novembre 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di dicembre 2010;
- Nono Periodo di Offerta Mensile: dal 1 dicembre 2010 al 31 dicembre 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 dicembre 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di gennaio 2011;
- Decimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 gennaio 2011 al 31 gennaio 2011, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 gennaio 2011 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di febbraio 2011;
- Undicesimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 febbraio 2011 al 28 febbraio 2011, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 28 febbraio 2011 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di marzo 2011;
- Dodicesimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 marzo 2011 al 25 marzo 2011, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 25 marzo 2011 e comunque entro i successivi 10 giorni dal 25 marzo 2011.
L’Emittente ha la facoltà di sospendere o chiudere anticipatamente l’Offerta. Per ulteriori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.4.
2.8 Destinatari e mercati
L’Offerta è indirizzata al pubblico indistinto. Il mercato dell’Offerta è il mercato italiano.
L’Offerta non è promossa, né direttamente, né indirettamente, negli Stati Uniti d’America, Canada, Giappone e Australia, o in qualsiasi altro Paese estero nel quale tale Offerta non sia consentita in assenza di specifiche autorizzazioni da parte delle autorità competenti o di deroga rispetto alle disposizioni applicabili. Conseguentemente, non saranno accettate adesioni provenienti, direttamente o indirettamente, da Stati Uniti d’America, Canada, Giappone e Australia, nonché dagli Altri Paesi in cui tali adesioni siano in violazione delle norme locali. Le Azioni ed i relativi diritti di opzione non sono stati e non saranno registrati ai sensi dello United States Securities Act of 1933 e sue successive modifiche, vigente negli Stati Uniti d’America, né ai sensi di corrispondenti normative in vigore in Canada, Giappone, Australia o negli Altri Paesi.
2.9 Pagamento e consegna delle azioni
All’atto della presentazione della Scheda di Adesione delle Azioni il richiedente dovrà provvedere al versamento a titolo di cauzione della somma corrispondente al Prezzo delle Azioni che intende sottoscrivere.
Il richiedente l’ammissione a socio può, all’atto della richiesta di sottoscrizione e di ammissione a socio, versare un contributo volontario “Una Tantum”, pari a 50 Euro per le persone fisiche e 100 Euro per le persone giuridiche. Il mancato versamento del contributo volontario “Una Tantum” non influenza in alcun modo la decisione del Consiglio di Amministrazione in ordine all’ammissione a socio.
Qualora il richiedente sia in possesso di un conto corrente presso Banca Popolare Etica la somma corrispondente al Prezzo delle Azioni che intende sottoscrivere sarà temporaneamente resa indisponibile sul conto corrente del richiedente dall’Emittente. Ove il richiedente non abbia sul conto corrente la liquidità necessaria dovrà versare, all’atto della presentazione della Scheda di Adesione, la somma necessaria nel conto corrente a lui intestato. Qualora invece il richiedente non fosse in possesso di un conto corrente presso Banca Popolare Etica, la somma dovrà essere versata dal richiedente in un conto di transito che consente l’individuazione nominativa del richiedente (attraverso bonifico su c/c di Banca Popolare Etica Codice IBAN IT 03 F 05018 12100 000000600200 o versamento sul c/c Postale n. 14948350 con indicazione del nominativo del richiedente). La somma costituita dall’importo versato a titolo di cauzione e da quello eventualmente versato dal richiedente l’ammissione a socio, a titolo di contributo “Una Tantum”, verrà addebitata direttamente dall’Emittente sul conto corrente presso Banca Popolare Etica intestato al richiedente ovvero sul conto di transito entro il quinto giorno lavorativo successivo alla data della delibera del Consiglio di Amministrazione di emissione delle Azioni come pagamento del prezzo per la sottoscrizione, ovvero:
(i) sarà restituita, in tutto o in parte, al richiedente già socio ove questi abbia richiesto un numero di Azioni tale da superare i limiti previsti dalla legge per la partecipazione al capitale di banche popolari;
(ii) sarà restituita al richiedente che abbia contestualmente richiesto l’ammissione a socio, in caso di esito negativo della relativa procedura di ammissione.
In caso di rigetto della richiesta da parte del Consiglio di Amministrazione il richiedente l’ammissione a socio può proporre ricorso al Collegio dei Probiviri, con istanza di revisione da presentarsi, presso la sede legale della Banca, a pena di decadenza, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di rigetto.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.9.
All’atto della presentazione della Scheda di Adesione delle Azioni, il richiedente dovrà richiedere l’apertura di una custodia titoli presso Banca Popolare Etica ovvero indicare le coordinate di una custodia titoli aperta dal richiedente presso altro intermediario autorizzato presso il quale intenda che le Azioni vengano depositate. Entro il quinto giorno lavorativo successivo alla data della delibera del Consiglio di Amministrazione di emissione delle Azioni oggetto di Richiesta di Sottoscrizione contenuta nella Scheda di Adesione, l’Emittente registra il deposito presso la custodia titoli aperta dal richiedente presso l’Emittente stesso ovvero trasferisce le azioni presso la custodia titoli di altro intermediario indicata dal richiedente.
2.10 Quotazione e negoziazione
Le Azioni non sono quotate in un mercato regolamentato né sono negoziate in sistemi multilaterali di negoziazione o attraverso internalizzatori sistematici.
2.11 Impegni di sottoscrizione e garanzia sul buon esito dell’Offerta
Nessun soggetto terzo ha assunto a fermo l’emissione, in tutto o in parte, né garantisce il buon esito dell’operazione, né interviene nel collocamento delle Azioni. L’operazione è curata dalla sola Banca Popolare Etica in qualità di Emittente e collocatore.
3. PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI REDDITUALI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE
3.1 Esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006.
Principali dati patrimoniali (in migliaia di Euro) | 31/12 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | 31/12 2006 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Raccolta da banche | 4.512 | 4.518 | (6) | (0,13%) | 4.515 | 3 | 0,07% |
Raccolta diretta da clientela | 567.619 | 482.582 | 85.037 | 17,62% | 413.946 | 68.636 | 16,58% |
Raccolta indiretta | 109.366 | 104.803 | 4.563 | 4,35% | 91.427 | 13.376 | 14,63% |
Mezzi di terzi amministrati | 681.497 | 591.903 | 89.594 | 15,14% | 509.888 | 82.015 | 16,08% |
Crediti verso la clientela | 279.960 | 238.513 | 41.447 | 17,38% | 202.009 | 36.504 | 18,07% |
Altre attività finanziarie | 306.906 | 271.777 | 35.129 | 12,93% | 237.594 | 34.183 | 14,39% |
Totale dell'attivo | 611.995 | 525.693 | 86.302 | 16,42% | 452.828 | 72.865 | 16,09% |
Patrimonio netto (compreso | |||||||
utile di periodo) | 26.204 | 25.287 | 918 | 3,63% | 21.369 | 3.918 | 18,33% |
Dati per azione: |
Patrimonio netto per azione (unità di euro) | 60 | (*) 65 | (4) | (6,91%) | 57 | 8 | 13,80% |
(*) I dati al 2007 sono depurati di quanto destinato a Beneficenza.
Principali dati patrimoniali di Vigilanza (importi in migliaia di Euro) | 31/12 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | 31/12 2006 | Variazioni | ||
Assol. | % | assol. | % | ||||
Patrimonio di Vigilanza di base (Tier 1) Patrimonio di Vigilanza supplementare Patrimonio di Vigilanza complessivo (Total Capital Ratio) Attività a rischio ponderate Totale attività di rischio per cassa Totale garanzie rilasciate ed impegni di cui: Contratti derivati Attività di rischio complessive Requisiti patrimoniali di Vigilanza - rischi di credito (8%) - rischi di mercato - rischio operativo - altri requisiti prudenziali Totale requisiti prudenziali richiesti Attività di rischio e coefficienti di Vigilanza Attività di rischio ponderate Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate Patrimonio di Vigilanza/Attività di rischio ponderate Posizione patrimoniale individuale: eccedenza | 25.004 | 23.854 | 1.150 | 4,82% | 20.736 | 3.118 | 10,50% |
7.496 | 9.311 | (1.815) | (19,49%) | 10.436 | (1.125) | 11,91% | |
32.500 | 33.166 | (666) | (2,01%) | 29.676 | 3.490 | 11,58% | |
298.539 | 267.445 | 31.094 | 11,63% | 229.528 | 37.917 | 5,25% | |
241.524 | 211.122 | 30.402 | 8,01% | ||||
26.096 | 18.406 | 7.690 | (18,61%) | ||||
76 | 159 | (83) | 15,22% | ||||
267.620 | 229.528 | 38.092 | 5,25% | ||||
21.299 | 21.396 | (97) | (0,45%) | 18.362 | 3.034 | 5,25% | |
- | - | - | (100,00%) | ||||
2.584 | - | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | ||||
23.883 | 21.396 | 2.487 | 11,62% | 18.362 | 3.034 | 0,87% | |
298.539 | 267.445 | 31.094 | 11,63% | 229.528 | 37.917 | 0,87% | |
8,38% | 8,92% | (0,54%) | (6,05%) | 9,03% | (0,11%) | 9,54% | |
10,90% | 12,40% | (1,50%) | (12,10%) | 12,93% | (0,53%) | 10,62% | |
8.617 | 11.770 | (3.153) | (26,79%) | 11.314 | 456 | 34,82% |
Alcuni dati riportati nella precedente tabella e riferiti al 31/12/2007 sono calcolati con la metodologia prevista dalla normativa precedentemente in vigore (c.d. “Basilea 1”).
Pertanto, i dati presentati nella precedente tabella relativi al 2008 non sono immediatamente confrontabili con quelli riferiti a dicembre 2007, in quanto basati su metodologie diverse. In particolare, i requisiti prudenziali al 31/12/2008 sono stati determinati secondo la metologia prevista dall'Accordo sul Capitale-Basilea 2 adottando il metodo standardizzato, per il calcolo del rischio di credito e controparte, e quello Base, per il calcolo dei rischi operativi.
Per la determinazione del rischio di credito sulla base del metodo standardizzato, la nuova normativa presuppone la segmentazione dei portafogli di esposizione di funzione della natura della controparte, caratteristiche tecniche del rapporto, modalità di svolgimento del rapporto nonchè dall'applicazione di un più ampio riconoscimento delle tecniche di mitigazione del rischio di credito (Credit Risk mitigation); l'adozione del metodo base per la determinazione del rischio operativo prevede che il requisito patrimoniale sia pari al risultato derivante dall'applicazione della percentuale del 15% alla medie delle ultime tre osservazioni del margine di intermediazione su base annuale. Inoltre, sulla base della nuova normativa non è più necessaria la evidenziazione autonoma di alcune voci di attività di rischio (“Totale attività di rischio per cassa”, “Totale garanzie rilasciate ed impegni”, “di cui: Contratti derivati”).
Principali dati di conto economico (importi in migliaia di Euro) | 31/12 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | 31/12 2006 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Margine di interesse | 17.237 | 15.632 | 1.605 | 10,27% | 11.237 | 4.395 | 39,11% |
Commissioni nette | 2.646 | 2.521 | 125 | 4,95% | 2.278 | 243 | 10,67% |
Margine di intermediazione | 19.127 | 18.757 | 370 | 1,97% | 13.801 | 4.956 | 35,91% |
Risultato netto della gestione | |||||||
finanziaria | 18.504 | 18.744 | (240) | (1,28%) | 12.950 | 5.794 | 44,74% |
Costi operativi | (16.197) | (12.663) | (3.534) | 27,90 | (10.413) | (2.250) | 21,61% |
Utile della operatività corrente | |||||||
al lordo delle imposte | 2.370 | 6.100 | (3.730) | (61,15%) | 2.552 | 3.548 | 139,03% |
Imposte sul reddito | |||||||
dell'esercizio dell'operatività | |||||||
corrente | (1.100) | (2.748) | 1.647 | (59,95%) | (1.290) | (1.458) | 113,02% |
Utile d'esercizio | 1.270 | 3.353 | (2.083) | (62,12%) | 1.262 | 2.091 | 165,69% |
3.2 Semestre chiuso al 30 giugno 2009
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti al semestre chiuso al 30 giugno 2009.
Principali dati patrimoniali (in migliaia di Euro) | 30/06/2009 | 30/06/2008 | Variazioni | 31/12/2008 | |
ass. | % | ||||
Raccolta da banche | 4.512 | 4.519 | -7 | -0,15% | 4.512 |
Raccolta diretta da clientela | 593.640 | 526.060 | 67.580 | 12,85% | 567.619 |
Raccolta indiretta | 130.861 | 106.050 | 24.811 | 23,40% | 109.366 |
Mezzi di terzi amministrati | 729.013 | 636.629 | 92.384 | 14,51% | 681.497 |
Crediti verso la clientela | 315.219 | 258.381 | 56.838 | 22,00% | 279.960 |
Altre attività finanziarie | 300.187 | 290.138 | 10.049 | 3,46% | 306.906 |
Totale dell'attivo | 639.057 | 570.092 | 68.965 | 12,10% | 611.995 |
Patrimonio netto (compreso utile di | |||||
periodo) | 30.457 | 25.197 | 5.260 | 20,88% | 26.204 |
Dati per azione: | |||||
Patrimonio netto per azione (unità di | |||||
euro) | 65 | 63 | 2 | 2,82% | 60 |
Coefficienti di Solvibilità e Patrimonio di Vigilanza al (importi in migliaia di Euro) | 30/06/2009 | 30/06/2008 |
Totale Attività di rischio ponderate | 324.546 | 286.432 |
Rischio di credito e di controparte | 23.380 | 20.731 |
Rischi di mercato: metodologia standardizzata | - | - |
Rischio operativo: metodo base | 2.584 | 2.183 |
Riduzione per banche appartenenti a gruppi | - | - |
Altri requisiti | - | - |
Requisiti patrimoniali specifici (sul rischio di credito) | - | - |
Requisiti patrimoniali totali | 25.964 | 22.914 |
Patrimonio di base | 29.326 | 24.094 |
Patrimonio di Vigilanza | 39.822 | 31.462 |
Posizione patrimoniale - eccedenza | 13.858 | 8.548 |
Patrimonio di base/Att.di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 9,04% | 8,41% |
Patrimonio di Vigilanza/Att.di rischio ponderate (Total capital | ||
ratio) (soglia minima prevista dalla normativa di vigilanza: 8%) | 12,27% | 10,98% |
Principali dati di Conto Economico (in migliaia di Euro) | 30/06 2009 | 30/06 2008 | Variazioni | ||
ass. | Rel. | ||||
Margine di interesse | 6.684 | 8.495 | (1.811) | (21,32%) | |
Commissioni nette | 1.559 | 1.290 | 269 | 20,85% | |
Margine di intermediazione | 9.240 | 9.128 | 111 | 1,22% | |
Risultato netto della gestione finanziaria | 8.570 | 8.421 | 148 | 1,76% | |
Costi operativi | (7.863) | (7.655) | (208) | 2,72% | |
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo | delle | ||||
imposte | 687 | 768 | (81) | (10,55%) | |
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (607) | (197) | (410) | 208,12% | |
Utile (Perdita) di periodo | 80 | 571 | (491) | (85,99%) |
4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI POLITICHE O FATTORI DI NATURA GOVERNATIVA, ECONOMICA, FISCALE, MONETARIA O POLITICA, E/O TENDENZE
RECENTI CHE ABBIANO AVUTO, O POTREBBERO AVERE, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE
Nel 2006 ha avuto inizio una grave crisi finanziaria internazionale, aggravatasi nel corso del 2007 e del 2008, che ha portato all’insolvenza di grandi istituti bancari internazionali, generando una crisi di liquidità sistemica.
Alla crisi finanziaria si è accompagnata una recessione dell’economia reale, tuttora in corso, con inevitabili ripercussioni sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e sui piani di investimento della clientela di riferimento. In un siffatto quadro recessivo la redditività della Banca potrebbe risultare inferiore rispetto a quella conseguita negli anni precedenti sia per una eventuale contrazione della raccolta sia per l’eventuale aumento dei crediti in sofferenza. Da ultimo, inoltre, come ulteriore effetto della crisi finanziaria e dell’economia reale nonché degli interventi pubblici volti a rilanciare l’economia, si sono prodotte notevoli tensioni sui bilanci pubblici anche dei Paesi dell’area occidentale che, in generale, stanno determinando un innalzamento dei profili di rischio nell’investimento in titoli di emittenti sovrani, sfociati in alcuni casi, come nel caso della Grecia, in vere e proprie crisi di fiducia. Tale evoluzione dei mercati finanziari internazionali finisce per alterare l’esposizione al rischio dell’Emittente con riferimento alla gestione del proprio portafoglio di investimento. In concreto, infatti, tra i rischi tipicamente connessi con l’operatività nei mercati finanziari, consistenti in particolare nei rischi relativi all’andamento delle quotazioni, nei rischi di controparte ed in quelli relativi alla solvibilità degli emittenti gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio, questi ultimi non sono del tutto irrilevanti neppure con riferimento a strumenti caratterizzati da un più basso profilo di aleatorietà (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito Cooperativo e organismi centrali del credito cooperativo) nei quali unicamente compie investimenti per proprio conto l’Emittente.
Con riferimento all’andamento gestionale dell’Emittente occorre sottolineare che, nel corso del 2009, la forte discesa dei tassi di interesse applicati alle diverse forme di impiego ha determinato una contrazione del margine di interesse che ha avuto significativi effetti negativi sui risultati semestrali dell’Emittente.
Il proseguimento di tale tendenza manifestatosi per tutto il 2009, avrà analoghi effetti negativi anche sulla dinamica del margine di interesse fino al 31 dicembre 2009, con conseguenze negative anche sui risultati dell’Emittente al 31 dicembre 2009, ove tale dinamica non risulti adeguatamente controbilanciata da dinamiche positive di altre voci del conto economico.
5. FATTORI DI RISCHIO
In relazione all’investimento oggetto dell’Offerta, si sintetizzano di seguito i fattori di rischio che devono essere considerati. Si veda la Sezione I, Capitolo IV.
I RISCHI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE
I.1 Rischi propri dell’attività bancaria
I.1.1 Rischio connesso all’andamento dei tassi di interesse
I.1.2 Rischio di credito
I.1.3 Rischio di concentrazione degli impieghi
I.1.4 Rischio finanziario
I.1.5 Rischio di liquidità
I.1.6 Rischio connesso alle modalità di raccolta e di concentrazione
I.1.7 Rischio operativo
I.2 Rischi di natura procedurale-organizzativa e contabile emersi a seguito di una ispezione Banca d’Italia
I.3 Rischio connesso all’informativa relativa alle operazioni con parti correlate
I.4 Rischio derivante dalla mancata adesione ai principi contabili IFRS con riferimento all’introduzione di un tasso “floor” per mutui a tasso variabile.
I.5 Rischio derivante dalla non confrontabilità dei dati al 31 dicembre 2007 con quelli al 31 dicembre 2008 relativi al calcolo del Patrimonio di Vigilanza per effetto dell’entrata in vigore della nuova normativa (c.d. “Basilea 2”)
I.6 Rischio connesso alle scelte gestionali dell’Emittente
I.7 Rischi connessi al dimensionamento di mercato dell’Emittente conseguente alle scelte in materia di attività di impiego
I.8 Rischio di diminuzione del ROE
I.9 Rischio reputazionale
I.10 Rischi connessi alle strategie di espansione dell’Emittente
I.11 Presidio dei rischi
I.12 Rischio derivante dalla mancata adozione di un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231 del 2001
II FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE
II.1 Rischio derivante dalla congiuntura economica
II.2 Rischi connessi alla composizione della clientela di riferimento dell’Emittente
II.3 Rischio connesso al quadro normativo
III FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE AZIONI OGGETTO DI OFFERTA
III. 1 Rischio derivante dalle modalità di determinazione del prezzo delle Azioni
III.2 Rischi relativi alla difficoltà del disinvestimento per mancanza di quotazione delle azioni
III.3 Procedimento di ammissione a socio
III.4 Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di offerta
III.5 Rischio effetti diluitivi
III.6 Rischi relativi ad assenza di rating dell’Emittente e delle azioni
III.7 Rischi relativi alla mancata previsione di quote dell’Offerta riservate ad Investitori Istituzionali
III.8 Rischio derivante dalla possibilità di sospendere e/o chiudere anticipatamente l’Offerta di Sottoscrizione.
6. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Il presente Prospetto Informativo, unitamente alla documentazione il cui elenco è riportato nella Sezione I, Capitolo XXIV, è a disposizione del pubblico presso la sede sociale di Banca Popolare Etica, in Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxx 0, nonché sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo xxx.xxxxxxxxxx.xx. Il presente Prospetto Informativo è altresì a disposizione del pubblico presso le Filiali dell’Emittente e presso i suoi promotori finanziari.
SEZIONE PRIMA
CAPITOLO I
PERSONE RESPONSABILI
1.1 RESPONSABILI DEL PROSPETTO INFORMATIVO
Banca Popolare Etica S.c.p.a. xxx Xxxxxxxx 0, Xxxxxx, si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nel Prospetto Informativo.
1.2 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
Banca Popolare Etica S.c.p.a. attesta che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto Informativo sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
CAPITOLO II
REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1 REVISORI LEGALI DELL’EMITTENTE
La revisione contabile dei bilanci di Banca Popolare Etica è svolta, a partire dall’esercizio 1999 da PricewaterhouseCoopers S.p.A. (alla data del primo conferimento dell’incarico denominata “Coopers & Librand”), con sede in Xxxxxx, xxx Xxxxx Xxxx 00. L’Assemblea Ordinaria tenutasi il 17 maggio 2008 ha confermato l’incarico di revisione alla predetta società di revisione per gli esercizi 2008, 2009 e 2010.
2.2 INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON LA SOCIETÀ DI REVISIONE
Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2006, 2007, 2008 e 2009, e nel corso del 2010 fino alla data del Prospetto Informativo, la Società di Revisione ha svolto il proprio incarico senza interruzioni per revoca o mancata conferma dello stesso o per dimissione della Società di Revisione stessa.
CAPITOLO III
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE
Di seguito vengono riportate le principali informazioni finanziarie selezionate dell’Emittente relative agli esercizi annuali chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006 nonché al semestre chiuso al 30 giugno 2009.
La revisione contabile del bilancio di esercizio dell’Emittente per gli esercizi 2006, 2007 e 2008 è stata effettuata dalla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.
A partire dall’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, il bilancio dell’Emittente è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Le informazioni finanziarie relative all’Emittente contenute nel Prospetto Informativo sono state estratte dai seguenti documenti:
1) relazione semestrale al 30 giugno 2009 contenente i prospetti contabili di stato patrimoniale, conto economico semestrale, variazioni del patrimonio netto e relative note esplicative, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 23 settembre 2009. La relazione semestrale in questione non può intendersi sottoposta a revisione contabile da parte della Società di Revisione, in quanto è stata da questa esaminata effettuando una revisione limitata dei suddetti prospetti contabili redatti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza e dichiarando di non esprimere su tali prospetti un giudizio professionale di revisione. La relativa relazione di revisione contabile limitata dei prospetti contabili predisposti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza della Banca al 30 giugno 2009, rilasciata dalla Società di Revisione, è stata emessa per il Consiglio di Amministrazione con espressa esclusione di destinazione al pubblico;
2) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 7 maggio 2009;
3) relazione semestrale al 30 giugno 2008 contenente i prospetti contabili di stato patrimoniale, conto economico semestrale, variazioni del patrimonio netto e relative note esplicative, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 24 settembre 2008. La relazione semestrale in questione non può intendersi sottoposta a revisione contabile da parte della Società di Revisione, in quanto è stata da questa esaminata effettuando una revisione limitata dei suddetti prospetti contabili redatti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza e dichiarando di non esprimere su tali prospetti un giudizio professionale di revisione. La relativa relazione di revisione contabile limitata dei prospetti contabili predisposti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza della Banca al 30 giugno 2008, rilasciata dalla Società di Revisione, è stata emessa per il Consiglio di Amministrazione con espressa esclusione di destinazione al pubblico;
4) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 24 aprile 2008;
5) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 11 maggio 2007.
Le informazioni finanziarie di seguito riportate devono essere lette congiuntamente ai Capitoli IX, X e XX della Sezione I del Prospetto Informativo.
3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2008, 2007 E 2006
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006.
Principali dati patrimoniali (in migliaia di Euro) | 31/12 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | 31/12 2006 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Raccolta da banche | 4.512 | 4.518 | (6) | (0,13%) | 4.515 | 3 | 0,07% |
Raccolta diretta da clientela | 567.619 | 482.582 | 85.037 | 17,62% | 413.946 | 68.636 | 16,58% |
Raccolta indiretta | 109.366 | 104.803 | 4.563 | 4,35% | 91.427 | 13.376 | 14,63% |
Mezzi di terzi amministrati | 681.497 | 591.903 | 89.594 | 15,14% | 509.888 | 82.015 | 16,08% |
Crediti verso la clientela | 279.960 | 238.513 | 41.447 | 17,38% | 202.009 | 36.504 | 18,07% |
Altre attività finanziarie | 306.906 | 271.777 | 35.129 | 12,93% | 237.594 | 34.183 | 14,39% |
Totale dell’attivo | 611.995 | 525.693 | 86.302 | 16,42% | 452.828 | 72.865 | 16,09% |
Patrimonio netto (compreso | |||||||
utile di periodo) | 26.204 | 25.287 | 918 | 3,63% | 21.369 | 3.918 | 18,33% |
Dati per azione: | |||||||
Patrimonio netto per azione | |||||||
(unità di euro) | 60 | (*) 65 | (4) | (6,91%) | 57 | 8 | 13,80% |
(*) I dati al 2007 sono depurati di quanto destinato a Beneficenza.
La tabella che segue mostra il rendiconto finanziario dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006.
RENDICONTO FINANZIARIO Metodo indiretto | Importi in unità di Euro | ||
A. ATTIVITA’ OPERATIVA | 31.12.2008 | 31.12.2007 | 31.12.2006 |
1. Gestione | 4.479.073 | (2.099.847) | 4.525.550 |
- risultato d’esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 1.269.947 | 3.352.631 | 1.261.704 |
876.789 | (336.298) | 586.730 | |
733.760 | 475.874 | 869.306 | |
542.383 | 57.545 | 851.281 | |
567.496 | 498.249 | 320.569 | |
116.353 | 11.277 | 325.822 |
- imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell’effetto fiscale (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) | 468.057 (95.711) | 520.323 - (6.679.449) | 309.296 - 842 |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (74.185.559) | (73.837.544) | (29.572.014) |
- attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 0 | (677.870) |
- attività finanziarie valutate al fair value | - | 0 | - |
- attività finanziarie disponibili per la vendita | (18.095.589) | (14.989.789) | (6.789.544) |
- crediti verso banche: a vista | (7.854.154) | (1.415.117) | - |
- crediti verso banche: altri crediti | (5.080.609) | (21.732.257) | 11.070.839 |
- crediti verso clientela | (41.126.933) | (35.691.656) | (32.351.177) |
- altre attività | (2.028.274) | (8.724) | (824.262) |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 82.547.421 | 73.884.615 | 37.047.923 |
- debiti verso banche: a vista | 609.254 | 138.134 | - |
- debiti verso banche: altri debiti | - | - | (892.948) |
- debiti verso clientela | 52.763.298 | 55.659.436 | 16.283.020 |
- titoli in circolazione | 29.566.697 | 30.745.371 | (11.821.379) |
- passività finanziarie di negoziazione | - | - | 638.395 |
- passività finanziarie valutate al fair value | 3 | (17.982.000) | 31.254.865 |
- altre passività | (391.830) | 5.323.674 | 1.585.970 |
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa | 12.840.935 | (2.052.775) | 12.001.459 |
B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO | |||
1. Liquidità generata da | 2.623.276 | 15.758.511 | 146 |
- vendite di partecipazioni | - | - | - |
- dividendi incassati su partecipazioni | 2.276 | 4.485 | 146 |
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 2.621.000 | 15.754.026 | - |
- vendite di attività materiali | - | - | - |
- vendite di attività immateriali | - | - | - |
- vendite di rami d’azienda | - | - | - |
2. Liquidità assorbita da | (17.897.527) | (14.439.954) | (12.795.848) |
- acquisti di partecipazioni | (133.000) | (1.013.000) | (29.952) |
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza | (10.829.905) | (12.102.194) | (10.055.005) |
- acquisti di attività materiali | (6.897.586) | (1.244.669) | (2.680.666) |
- acquisti di attività immateriali | (37.036) | (80.091) | (30.225) |
- acquisti di rami d’azienda | - | ||
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento | (15.274.251) | 1.318.557 | (12.795.702) |
C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA | |||
- emissioni/acquisti di azioni proprie | 2.669.359 | 883.613 | 982.658 |
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - | - |
- distribuzione dividendi e altre finalità | - | - | - |
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista | 2.669.359 | 883.613 | 982.658 |
LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO | 236.043 | 149.395 | 188.415 |
LEGENDA (+) generata (-) assorbita
Principali dati patrimoniali di Vigilanza (importi in migliaia di Euro) | 31/12 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | 31/12 2006 | Variazioni | ||
Assol. | % | assol. | % | ||||
Patrimonio di Vigilanza di base (Tier 1) Patrimonio di Vigilanza supplementare Patrimonio di Vigilanza complessivo (Total Capital Ratio) Attività a rischio ponderate Totale attività di rischio per cassa Totale garanzie rilasciate ed impegni di cui: Contratti derivati Attività di rischio complessive Requisiti patrimoniali di Vigilanza - rischi di credito (8%) - rischi di mercato - rischio operativo - altri requisiti prudenziali Totale requisiti prudenziali richiesti Attività di rischio e coefficienti di Vigilanza Attività di rischio ponderate Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate Patrimonio di Vigilanza/Attività di rischio ponderate Posizione patrimoniale individuale: eccedenza | 25.004 | 23.854 | 1.150 | 4,82% | 20.736 | 3.118 | 10,50% |
7.496 | 9.311 | (1.815) | (19,49%) | 10.436 | (1.125) | 11,91% | |
32.500 | 33.166 | (666) | (2,01%) | 29.676 | 3.490 | 11,58% | |
298.539 | 267.445 | 31.094 | 11,63% | 229.528 | 37.917 | 5,25% | |
241.524 | 211.122 | 30.402 | 8,01% | ||||
26.096 | 18.406 | 7.690 | (18,61%) | ||||
76 | 159 | (83) | 15,22% | ||||
267.620 | 229.528 | 38.092 | 5,25% | ||||
21.299 | 21.396 | (97) | (0,45%) | 18.362 | 3.034 | 5,25% | |
- | - | - | (100,00%) | ||||
2.584 | - | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | ||||
23.883 | 21.396 | 2.487 | 11,62% | 18.362 | 3.034 | 0,87% | |
298.539 | 267.445 | 31.094 | 11,63% | 229.528 | 37.917 | 0,87% | |
8,38% | 8,92% | (0,54%) | (6,05%) | 9,03% | (0,11%) | 9,54% | |
10,90% | 12,40% | (1,50%) | (12,10%) | 12,93% | (0,53%) | 10,62% | |
8.617 | 11.770 | (3.153) | (26,79%) | 11.314 | 456 | 34,82% |
Si ricorda che alcuni dati riportati nella precedente tabella e riferiti al 31/12/2007 sono calcolati con la metodologia prevista dalla normativa precedentemente in vigore (c.d. “Basilea 1”). Pertanto, i dati presentati nella precedente tabella relativi al 2008 non sono immediatamente confrontabili con quelli riferiti a dicembre 2007, in quanto basati su metodologie diverse. In particolare, i requisiti prudenziali al 31/12/2008 sono stati determinati secondo la metologia prevista dall'Accordo sul Capitale-Basilea 2 adottando il metodo standardizzato, per il calcolo del rischio di credito e controparte, e quello Base, per il calcolo dei rischi operativi.
Per la determinazione del rischio di credito sulla base del metodo standardizzato, la nuova normativa presuppone la segmentazione dei portafogli di esposizione di funzione della natura della controparte, caratteristiche tecniche del rapporto, modalità di svolgimento del rapporto nonchè dall'applicazione di un più ampio riconoscimento delle tecniche di mitigazione del rischio di credito (Credit Risk mitigation); l'adozione del metodo base per la determinazione del rischio operativo prevede che il requisito patrimoniale sia pari al risultato derivante dall'applicazione della percentuale del 15% alla medie delle ultime tre osservazioni del margine di intermediazione su base annuale. Inoltre, sulla base della nuova normativa non è più necessaria la evidenziazione autonoma di alcune voci di attività di rischio (“Totale attività di rischio per cassa”, “Totale garanzie rilasciate ed impegni”, “di cui: Contratti derivati”).La consistenza patrimoniale dell’Emittente copre adeguatamente l’esposizione complessiva ai rischi, composta principalmente dai rischi di credito, assicurando nel contempo adeguati margini di crescita. Il rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza e le attività di rischio ponderate, rappresentate nella quasi totalità da rischi di credito, si è attestato negli esercizi chiusi al 2006, 2007 e 2008, al di sopra della soglia minima prevista dalla normativa di vigilanza pari all’8%.
Si riportano di seguito i principali dati di conto economico relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006.
Principali dati di conto economico (importi in migliaia di Euro) | 31/12 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | 31/12 2006 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Margine di interesse | 17.237 | 15.632 | 1.605 | 10,27% | 11.237 | 4.395 | 39,11% |
Commissioni nette | 2.646 | 2.521 | 125 | 4,95% | 2.278 | 243 | 10,67% |
Margine di intermediazione | 19.127 | 18.757 | 370 | 1,97% | 13.801 | 4.956 | 35,91% |
Risultato netto della gestione | |||||||
finanziaria | 18.504 | 18.744 | (240) | (1,28%) | 12.950 | 5.794 | 44,74% |
Costi operativi | (16.197) | (12.663) | (3.534) | 27,90 | (10.413) | (2.250) | 21,61% |
Utile della operatività corrente | |||||||
al lordo delle imposte | 2.370 | 6.100 | (3.730) | (61,15%) | 2.552 | 3.548 | 139,03% |
Imposte sul reddito | |||||||
dell’esercizio dell’operatività | |||||||
corrente | (1.100) | (2.748) | 1.647 | (59,95%) | (1.290) | (1.458) | 113,02% |
Utile d’esercizio | 1.270 | 3.353 | (2.083) | (62,12%) | 1.262 | 2.091 | 165,69% |
Nella tabella seguente sono altresì riportate informazioni relative all’utile per azione, come richiesto dallo IAS 33.
Dati per azione (importi in Euro) | 31/12 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | 31/12 2006 | Variazioni | ||
assol. | % | assol. | % | ||||
Numero azioni ordinarie | 433.790 | 386.534 | 47.256 | 12,23 | 376.179 | 10.355 | 2,75% |
Dividendo per azione | - | - | - | - | - | - | - |
Utile per aumento gratuito | |||||||
valore nominale azioni | - | - | - | - | 0,86 | (0,86) | (100,00%) |
Utile per futuro aumento del | |||||||
capitale sociale | - | 3,00 | - | 3,00 | 100,00% | ||
Utile d’esercizio per azione | 2,93 | 8,67 | (5,74) | (66,23) | 3,35 | 5,32 | 158,59% |
Nelle tabelle seguenti si espone l’articolazione dei crediti a clientela con profili di rischio al 31 dicembre 2008, al 31 dicembre 2007 ed al 31 dicembre 2006, nella quale vengono riportate le consistenze lorde, le rettifiche di valore (comprendenti sia le rettifiche effettuate con riferimento alla recuperabilità del credito erogato, sia quelle determinate dall’effetto finanziario dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi) e le consistenze nette, nonché la loro incidenza percentuale sul comparto e le relative dinamiche registrate.
Tipologie esposizioni/valori (importi in migliaia di Euro) | 31/12/2008 | |||||
Valore lordo | Fondi svalutativi | Valore netto | Grado di copertura dei fondi svalutativi | |||
importi | % di comp. | Importi | rapporto % su impieghi netti | |||
A. ESPOSIZIONI PER CASSA | ||||||
a) Sofferenze | 2.244 | 0,79% | 1.540 | 704 | 0,25% | 68,63% |
b) Incagli | 4.007 | 1,41% | 576 | 3.431 | 1,23% | 14,37% |
c) Esposizioni ristrutturate | 1.960 | 0,69% | 78 | 1.882 | 0,67% | 3,98% |
d) Esposizioni scadute | 1.916 | 0,68% | 148 | 1.768 | 0,63% | 7,72% |
e) Rischio Paese | - | 0,00% | - | - | 0,00% | 0,00% |
TOTALE CREDITI DETERIORATI | 10.127 | 3,57% | 2.342 | 7.785 | 2,78% | 23,13% |
f) ALTRI IMPIEGHI IN BONIS | 273.309 | 96,43% | 1.134 | 272.175 | 97,22% | 0,41% |
TOTALE CREDITI PER CASSA | 283.436 | 100% | 3.476 | 279.960 | 100% | 1,23% |
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | ||||||
a) Deteriorate | 2 | 0,00% | - | 2 | 0,00% | 0 |
b) Altre | 61.026 | 100,00% | (*)500 | 61.026 | 100,00% | 0,82% |
TOTALE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | 61.028 | 100,00% | 500 | 61.028 | 100,00% | 0,57% |
(*) Le rettifiche di valore di portafoglio di cui al punto “B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO b) Altre” non sono state ricondotte a diretta decurtazione dei crediti di firma ma risultano allocate in apposito “Fondo rischi per garanzie ed impegni”.
Tipologie esposizioni/valori (importi in migliaia di Euro) | 31/12/2007 | |||||
Valore lordo | Fondi svalutativi | Valore netto | Grado di copertura dei fondi svalutativi | |||
importi | % di comp. | Importi | rapporto % su impieghi netti | |||
A. ESPOSIZIONI PER CASSA | ||||||
a) Sofferenze | 1.068 | 0,44% | 947 | 121 | 0,05% | 88,67% |
b) Incagli | 3.920 | 1,62% | 878 | 3.042 | 1,28% | 22,40% |
c) Esposizioni ristrutturate | 41 | 0,02% | 8 | 33 | 0,01% | 19,51% |
d) Esposizioni scadute | 2.933 | 1,21% | 133 | 2.800 | 1,17% | 4,53% |
e) Rischio Paese | - | 0,00% | - | - | 0,00% | 0,00% | |
TOTALE CREDITI DETERIORATI | 7.962 | 3,30% | 1.966 | 5.996 | 2,51% | 24,69% | |
f) ALTRI IMPIEGHI IN BONIS | 233.663 | 96,70% | 1.145 | 232.518 | 97,49% | 0,49% | |
TOTALE CREDITI CASSA | PER | 241.625 | 100,00% | 3.111 | 238.514 | 100,00% | 1,29% |
B. ESPOSIZIONI BILANCIO | FUORI | ||||||
a) Deteriorate | 242 | 0,54% | - | 242 | 0,54% | - | |
b) Altre | 44.254 | 99,46% | (*)349 | 44.254 | 99,46% | 0,79% | |
TOTALE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | 44.496 | 100,00% | 349 | 44.496 | 100,00% | 0,78% |
(*) Le rettifiche di valore di portafoglio di cui al punto “B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO b) Altre” non sono state ricondotte a diretta decurtazione dei crediti di firma ma risultano allocate in apposito “Fondo rischi per garanzie ed impegni”.
Tipologie esposizioni/valori (importi in migliaia di Euro) | 31/12/2006 | |||||
Valore lordo | Fondi svalutativi | Valore netto | Grado di copertura dei fondi svalutativi | |||
importi | % di comp. | Importi | rapporto % su impieghi netti | |||
A. ESPOSIZIONI PER CASSA | ||||||
a) Sofferenze | 1.319 | 0,64% | 1.096 | 223 | 0,11% | 83,09% |
b) Incagli | 2.889 | 1,41% | 678 | 2.211 | 1,09% | 23,47% |
c) Esposizioni ristrutturate | - | 0,00% | - | - | 0,00% | 0,00% |
d) Esposizioni scadute | 680 | 0,33% | 6 | 674 | 0,33% | 0,88% |
e) Rischio Paese | - | 0,00% | - | - | 0,00% | 0,00% |
TOTALE CREDITI DETERIORATI | 4.888 | 2,38% | 1.780 | 3.108 | 1,54% | 36,42% |
f) ALTRI IMPIEGHI IN BONIS | 200.494 | 97,62% | 1.593 | 198.901 | 98,46% | 0,79% |
TOTALE CREDITI PER CASSA | 205.382 | 100,00% | 3.373 | 202.009 | 100,00% | 1,64% |
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | ||||||
a) Deteriorate | 23 | 0,07% | - | 23 | 0,07% | - |
b) Altre | 32.769 | 99,93% | (*)145 | 32.769 | 99,93% | 0,44% |
TOTALE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | 32.792 | 100,00% | 145 | 32.792 | 100,00% | 0,44% |
(*) Le rettifiche di valore di portafoglio di cui al punto “B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO b) Altre” non sono state ricondotte a diretta decurtazione dei crediti di firma ma risultano allocate in apposito “Fondo rischi per garanzie ed impegni”.
Si riportano, di seguito, i dati di settore relativi all’incidenza delle attività deteriorate lorde sul totale dei crediti verso la clientela per il triennio 2006/2008 e al primo semestre 2009.
Settore Bancario | 30/06/2009 | 31/12/2008 | 31/12/2007 | 31/12/2006 |
Attività deteriorate | 6,7% | 5,7% | 4,6% | 5,1% |
Sofferenze | 3,0% | 3,4% | 3,0% | 3,2% |
Incagli | 2,7% | 1,7% | 1,1% | 1,1% |
Ristrutturate | 0,3% | 0,2% | 0,1% | 0,3% |
Scadute | 0,7% | 0,5% | 0,4% | 0,4% |
Fonte dei dati: Bollettino statistico Banca d’Italia IV 2009, Relazione annuale Banca d’Italia 2008 (Tavola 16.3), Relazione annuale Banca d’Italia 2007 (Tavola 20.3), con la precisazione che le informazioni realtive ai dati 2008-2007-2006 fanno riferimento alle segnalazioni di vigilanza consolidate dei soli Gruppi Bancari.
3.2 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AL SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO 2009
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti al semestre chiuso al 30 giugno 2009.
Principali dati patrimoniali (in migliaia di Euro) | 30/06/2009 | 30/06/2008 | Variazioni | 31/12/2008 | |
ass. | % | ||||
Raccolta da banche | 4.512 | 4.519 | -7 | -0,15% | 4.512 |
Raccolta diretta da clientela | 593.640 | 526.060 | 67.580 | 12,85% | 567.619 |
Raccolta indiretta | 130.861 | 106.050 | 24.811 | 23,40% | 109.366 |
Mezzi di terzi amministrati | 729.013 | 636.629 | 92.384 | 14,51% | 681.497 |
Crediti verso la clientela | 315.219 | 258.381 | 56.838 | 22,00% | 279.960 |
Altre attività finanziarie | 300.187 | 290.138 | 10.049 | 3,46% | 306.906 |
Totale dell’attivo | 639.057 | 570.092 | 68.965 | 12,10% | 611.995 |
Patrimonio netto (compreso utile di | |||||
periodo) | 30.457 | 25.197 | 5.260 | 20,88% | 26.204 |
Dati per azione: | |||||
Patrimonio netto per azione (unità di | |||||
euro) | 65 | 63 | 2 | 2,82% | 60 |
Si riportano inoltre nella seguente tabella il coefficiente di solvibilità ed il patrimonio di vigilanza alla data del 30 giugno 2009.
Coefficiente di Solvibilità e Patrimonio di Vigilanza al (importi in migliaia di Euro) | 30/06/2009 | 30/06/2008 |
Totale Attività di rischio ponderate | 324.546 | 286.432 |
Rischio di credito e di controparte | 23.380 | 20.731 |
Rischi di mercato: metodologia standardizzata | - | - |
Rischio operativo: metodo base | 2.584 | 2.183 |
Riduzione per banche appartenenti a gruppi | - | - |
Altri requisiti | - | - |
Requisiti patrimoniali specifici (sul rischio di credito) | - | - |
Requisiti patrimoniali totali | 25.964 | 22.914 |
Patrimonio di base | 29.326 | 24.094 |
Patrimonio di Vigilanza | 39.822 | 31.462 |
Posizione patrimoniale – eccedenza | 13.858 | 8.548 |
Patrimonio di base/Att.di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 9,04% | 8,41% |
Patrimonio di Vigilanza/Att.di rischio ponderate (Total capital ratio) | ||
(soglia minima prevista dalla normativa di vigilanza: 8%) | 12,27% | 10,98% |
Il rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza e le attività di rischio ponderate, rappresentate nella quasi totalità da rischi di credito, si è attestato, anche nel primo semestre 2009, al di sopra della soglia minima prevista dalla normativa di vigilanza pari all’8%.
Principali dati di Conto Economico (in migliaia di Euro) | 30/06 2009 | 30/06 2008 | Variazioni | ||
ass. | Rel. | ||||
Margine di interesse | 6.684 | 8.495 | (1.811) | (21.32%) | |
Commissioni nette | 1.559 | 1.290 | 269 | 20,85% | |
Margine di intermediazione | 9.240 | 9.128 | 111 | 1,22% | |
Risultato netto della gestione finanziaria | 8.570 | 8.421 | 148 | 1,76% | |
Costi operativi | (7.863) | (7.655) | (208) | 2,72% | |
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo | delle | ||||
imposte | 687 | 768 | (81) | (10,55%) | |
Imposte sul reddito di periodo dell’operatività corrente | (607) | (197) | (410) | 208,12% | |
Utile (Perdita) di periodo | 80 | 571 | (491) | (85,99%) |
Con riferimento ai dati relativi alle Imposte sul reddito di periodo dell’operatività corrente si specifica che l'importo di -197.000 Euro, con riferimento al 30 giugno 2008, comprende l'effetto positivo, per un importo di circa 180.000 Euro, derivante dall'affrancamento delle eccedenze del prospetto per la deduzione extra contabile dei componenti negativi (quadro EC) all’interno dell’Unico al 31/12/2007 e conseguente versamento dell'imposta sostitutiva pari al 12%, come disposto dalla legge n. 244 del 24/12/2007. L’importo di -607.000 Euro, con riferimento al 30 giugno 2009, comprende la differenza di imposta determinata in sede di redazione di Unico 2009, rispetto all'accantonamento imputato a Bilancio 2008, in conseguenza dell'affrancamento dei disallineamenti ias-fiscale nonchè delle variazioni alla base imponibile; tale maggior costo è risultato pari a circa 179.000 Euro.
Nella tabella seguente sono altresì riportate informazioni relative all’utile per azione, come richiesto dallo IAS 33.
Dati per azione | 30/06/2009 | 30/06/2008 | Variazioni | |
Assolute | % | |||
Numero azioni ordinarie | 470.435 | 400.195 | 70.240 | 17,55% |
Dividendo per azione | - | - | - | - |
Utile per aumento gratuito valore nominale azioni | - | - | - | - |
Utile per futuro aumento del capitale sociale | - | - | - | - |
Utile di perido per azione (Euro) | 0,17 | 1,43 | (1,26) | -88,12% |
Tipologie esposizioni/valori (migliaia di Euro) | 30/06/2009 | |||||
Valore lordo | Fondi svalutativi | Valore netto | Grado di copertura dei fondi svalutativi | |||
importi | % di comp. | Importi | rapporto % su impieghi netti | |||
A. ESPOSIZIONI PER | ||||||
CASSA | ||||||
a) Sofferenze | 2.656 | 0,83% | 1.576 | 1.080 | 0,34% | 59,34% |
b) Incagli | 9.176 | 2,88% | 432 | 8.744 | 2,77% | 4,71% |
c) Esposizioni ristrutturate | 1.867 | 0,59% | 68 | 1.799 | 0,57% | 3,64% |
d) Esposizioni scadute | 2.543 | 0,80% | 167 | 2.376 | 0,75% | 6,57% |
e) Rischio Paese | - | - | - | - | - | - |
TOTALE CREDITI DETERIORATI | 16.242 | 5,09% | 2.243 | 13.999 | 4,44% | 13,81% |
f) ALTRI IMPIEGHI IN BONIS | 302.696 | 94,91% | 1.486 | 301.210 | 95,56% | 0,49% |
TOTALE CREDITI PER CASSA | 318.938 | 100,00% | 3.729 | 315.209 | 100,00% | 1,17% |
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | ||||||
a) Deteriorate | 159 | 0,22% | - | 159 | 0,22% | - |
b) Altre | 72.324 | 99,78% | *572 | 72.324 | 99,78% | 0,69% |
TOTALE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | 72.483 | 100,00% | 572 | 72.483 | 100,00% | 0,79% |
* Le rettifiche di valore di portafoglio di cui al punto “B. Esposizioni fuori bilancio b) altre” non sono state ricondotte a diretta decurtazione dei crediti di firma ma risultano allocate in apposito “Fondo rischi per garanzie ed impegni”
CAPITOLO IV FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO
L’operazione descritta nel presente Prospetto Informativo presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in azioni.
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari oggetto dell’Offerta.
I fattori di rischio devono essere letti congiuntamente alle informazioni contenute nel Prospetto Informativo.
I RISCHI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE
I.1. Rischi propri dell’attività bancaria
L’Emittente è soggetto ai rischi propri della attività bancaria e precisamente:
I.1.1 Rischio connesso all’andamento dei tassi di interesse
Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato, sia in termini di peggioramento del saldo dei flussi finanziari attesi sia in termini di valore di mercato di strumenti finanziari detenuti e/o contratti in essere.
L’Emittente incentrando la propria politica operativa nell’attività tipica bancaria di raccolta e di impiego è particolarmente esposta all’andamento dei tassi di mercato che incidono in misura rilevante sulla dinamica del margine di interesse ed in ultima analisi sui risultati di periodo.
In particolare, nel corso del 2009, la forte discesa dei tassi di interesse applicati alle diverse forme di impiego ha determinato una contrazione del margine di interesse che ha avuto significativi effetti negativi sui risultati semestrali dell’Emittente.
Il seguente grafico illustra l’andamento dei tassi Euribor a 3 mesi ed Euribor a 6 mesi (particolarmente significativi per l’Emittente) nel corso del 2009.
FATTORI DI RISCHIO
Il proseguimento di tale tendenza, manifestatosi per tutto il 2009, avrà analoghi effetti negativi anche sulla dinamica del margine di interesse fino al 31 dicembre 2009, con conseguenze negative anche sui risultati dell’Emittente al 31 dicembre 2009, ove tale dinamica non risulti adeguatamente controbilanciata da dinamiche positive di altre voci del conto economico.
Il perdurare di un tale scenario nei prossimi esercizi potrebbe consolidare un’incidenza negativa sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo 9, Paragrafo 9.2.3.
I.1.2. Rischio di credito
Sebbene l’Emittente preliminarmente alla erogazione di credito svolga verifiche che comprendono controlli sul merito di credito dei clienti oltre che indagini socio-ambientali, lo stesso è soggetto ai normali rischi derivanti dall’erogazione di finanziamenti alla propria clientela e, di conseguenza, è possibile che, per ragioni al di fuori del proprio controllo (come a titolo esemplificativo, incidenza della congiuntura generale, comportamenti fraudolenti da parte dei clienti o evoluzioni sfavorevoli nei mercato in cui gli stessi operano), il verificarsi di insolvenze a carico dei soggetti finanziati possa avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Si evidenzia nella seguente tabella l’evoluzione dell’incidenza delle posizione deteriorate lorde sul totale dei crediti verso la clientela e del relativo rapporto di copertura nel triennio 2006/2008 nonché nel primo semestre 2009, a confronto con i corrispondenti indicatori di settore. Si riporta, altresì, il dato relativo all’indicatore delle sofferenze nette in rapporto al patrimonio di vigilanza.
FATTORI DI RISCHIO
Evoluzione dell'incidenza % delle posizioni deteriorate lorde | 30/06/2009 | 31/12/2008 | 31/12/2007 | 31/12/2006 | ||||
Incidenza % | Variazione % su periodo precedente | Incidenza % | Variazione % su periodo precedente | Incidenza % | Variazione % su periodo precedente | Incidenza % | Variazione % su periodo precedente | |
Sofferenze | 0,83% 5,19% | 0,79% 79,12% | 0,44% -31,17% | 0,64% nd | ||||
Incagli | 2,88% 103,51% | 1,41% -12,86% | 1,62% 15,33% | 1,41% nd | ||||
Ristrutturate | 0,59% -15,35% | 0,69% 3975,30% | 0,02% | 0,00% nd | ||||
Scadute | 0,80% 17,95% | 0,68% -44,31% | 1,21% 266,63% | 0,33% nd | ||||
Totale deteriorate | 5,09% | 42,53% | 3,57% | 8,43% | 3,30% | 38,46% | 2,38% | nd |
Totale deteriorate di Sistema Bancario (*) | 6,7% | 17,83% | 5,7% | 24,2% | 4,6% | -9,8% | 5,1% | nd |
(*) Fonte dei dati: Bollettino statistico Banca d'Italia IV 2009, Relazione annuale Banca d'Italia 2008 (tavola 16.3), Relazione annuale Banca d'Italia2007 (tavola 20.3). | ||||||||
Evoluzione dell'incidenza % del grado di copertura dei fondi | 30/06/2009 | 31/12/2008 | 31/12/2007 | 31/12/2006 | ||||
Incidenza % | Variazione % su periodo precedente | Incidenza % | Variazione % su periodo precedente | Incidenza % | Variazione % su periodo precedente | Incidenza % | Variazione % su periodo precedente | |
Sofferenze | 59,34% -13,54% | 68,63% -22,60% | 88,67% 6,71% | 83,09% nd | ||||
Incagli | 4,71% -67,25% | 14,37% -35,82% | 22,40% -4,56% | 23,47% nd | ||||
Ristrutturate | 3,64% -8,48% | 3,98% -79,60% | 19,51% | 0,00% nd | ||||
Scadute | 6,57% -14,98% | 7,72% 70,34% | 4,53% 413,92% | 0,88% nd | ||||
Grado Cop. Deteriorate | 13,81% | -40,28% | 23,13% | -6,34% | 24,69% | -32,19% | 36,42% | nd |
Grado. Cop. det. di Sistema Bancario(*) | n.d. | n.d. | 46,10% | -6,68% | 49,40% | 7,39% | 46,00% | nd |
(*) Fonte dei dati: Relazione annuale Banca d'Italia 2008 (tavola 16.3), Relazione annuale Banca d'Italia 2006 (tavola 15.7). | ||||||||
Sofferenze nette | 30/06/2009 | 31/12/2008 | 31/12/2007 | 31/12/2006 | ||||
Valore | Variazione % su periodo precedente | Valore | Variazione % su periodo precedente | Valore | Variazione % su periodo precedente | Valore | Variazione % su periodo precedente | |
Sofferenze nette | 1080 53,41% | 704 481,82% | 121 -45,74% | 223 nd | ||||
Patrimonio di Vigilanza complessivo | 39.822 22,53% | 32.500 -2,01% | 33.166 11,76% | 29.676 nd | ||||
Rapporto Sofferenze Nette/PV | 2,71% 25,20% | 2,17% 493,74% | 0,36% -51,45% | 0,75% nd |
Per effetto della sfavorevole congiuntura economica generale, al 30 giugno 2009, l’ammontare del credito deteriorato, in generale, è significativamente aumentato.
Come evidenziato nella precedente tabella, per tutto il periodo di riferimento, la percentuale delle attività deteriorate dell’Emittente risulta essere inferiore rispetto alla media di settore, per contro il grado di copertura delle attività deteriorate dell’Emittente risulta essere inferiore rispetto al grado di copertura di settore.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3. e il Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1.
I.1.3 Rischio di concentrazione degli impieghi
Il rischio di concentrazione consiste in una sottocategoria del rischio di credito determinata da una concentrazione delle attività di impiego della Banca in favore di un numero limitato di beneficiari. La clientela di riferimento dell’Emittente rispetto all’attività di impiego si caratterizza per essere eterogenea, in quanto include associazioni di notevoli dimensioni, da un lato, e famiglie e altri soggetti privati, dall’altro. Tale circostanza determina la naturale conseguenza che gli impieghi nei confronti delle associazioni di notevoli dimensioni, generalmente di ammontare rilevante e più contenuti numericamente rispetto agli impieghi nei confronti delle famiglie, risultano essere una percentuale significativa degli impieghi totali dell’Emittente. La seguente tabella indica l’evoluzione nel triennio 2006/2008 e nel primo semestre 2009 del numero di posizioni qualificabili come “Grandi Rischi” e dell’importo degli impieghi nei confronti delle stesse.
FATTORI DI RISCHIO
Data rif. | Dati di segnalazione Grandi Rischi | Impieghi (migliaia di Euro) | ||||
Nr.posizioni | Tot. Imp. Nominale | Tot. Imp. ponderato | Accordato | Utilizzato | ||
31/12/2006 | 8 | 36.676 | 34.710 | 36.676 | 33.259 | |
31/12/2007 | 9 | 46.631 | 44.328 | 46.631 | 42.742 | |
31/12/2008 | 9 | 54.556 | 44.379 | 50.215 | 46.316 | |
30/06/2009 | 11 | 103.126 | 59.083 | 57.064 | 41.288 | |
Si consideri che n. 1 posizione al 31 dicembre 2008 e n. 2 posizioni al 30 giugno 2009 sono relative ad altri istituti di credito di cui l’Emittente ha sottoscritto prestiti obbligazionari. Sebbene, negli ultimi anni, la clientela di riferimento si sia sempre più allargata e diversificata ed, in ogni caso, sia riscontrabile un alto standing dei prenditori aventi natura associativa, allo stato, non si può escludere un rischio di concentrazione degli impieghi in capo all’Emittente, che potrebbe avere effetti negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.1. I.1.4. Rischio finanziario L’Emittente, nell’ambito della gestione del proprio portafoglio di investimento, è esposto ai rischi tipicamente connessi con l’operatività nei mercati finanziari, consistenti in particolare nei rischi relativi all’andamento delle quotazioni, nei rischi di controparte ed in quelli relativi alla solvibilità degli emittenti gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio. Nel quadro della turbolenza che sta interessando i mercati finanziari, tali ultimi rischi non sono del tutto irrilevanti neppure con riferimento a strumenti caratterizzati da un più basso profilo di aleatorietà, (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito Cooperativo e organismi centrali del credito cooperativo) nei quali unicamente compie investimenti per proprio conto l’Emittente. In particolare, per effetto della suddetta turbolenza, si segnala che il valore lordo della riserva da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, alimentata quasi interamente dalle minusvalenze di titoli di Stato (CCT), al 31 dicembre 2008 era pari a Euro - 4.103.226,50; al 30 giugno 2009 era pari a Euro – 874.450,05, raggiungendo alla data del Prospetto informativo il valore di Euro – 508.927,08. In generale, nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l’esposizione ai suddetti rischi e, coerentemente ai principi cui la sua attività si ispira, non fa ricorso a strumenti derivati se non per copertura di prestiti obbligazionari di propria emissione e copertura di mutui a tasso fisso, l’attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie, comunque, comporta di per sé un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo 9, Paragrafo 9.2.3. I.1.5 Rischio di liquidità |
FATTORI DI RISCHIO
Il rischio di liquidità consiste nella possibilità che la Banca non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi, dell’incapacità di vendere attività sul mercato per far fronte allo sbilancio da finanziare ovvero nella possibilità che la Banca stessa sia costretta a sostenere costi molto alti per far fronte ai propri impegni. L’Emittente effettua permanentemente un controllo del rischio di liquidità conformandosi alle previsioni dell’Autorità di Vigilanza. In ogni caso, sebbene, alla data del Prospetto Informativo, il rapporto fra i volumi rivenienti dalla raccolta e quelli impiegati sia tale da abbattere tale rischio al di sotto della soglia di rilevanza, non è possibile escludere che, in futuro, un incremento della percentuale dei volumi impiegati rispetto ai volumi della raccolta, cui eventualmente si aggiunga un incremento dei costi gestionali dell’Emittente possano rendere più significativo il rischio di liquidità.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.
I.1.6 Rischio connesso alle modalità di raccolta e di concentrazione
I risultati della Banca sono condizionati dalla capacità di continuare a finanziare i propri impieghi attraverso la raccolta diretta dalla clientela.
Se in futuro il ricorso a tale forma di finanziamento dovesse ridursi, anche a causa di una eccessiva concentrazione della raccolta in capo ad un numero limitato di soggetti, l’Emittente dovrebbe ricorrere ad un incremento nella raccolta attraverso fonti più onerose, quali, ad esempio, il mercato interbancario o il mercato obbligazionario, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.2.
I.1.7. Rischio operativo
L’Emittente è esposto ai rischi tipicamente connessi con l’operatività bancaria. Questi includono, tra l’altro, i rischi connessi all’interruzione dei servizi, ad errori, omissioni e ritardi nell’esecuzione dei servizi offerti, così come al mancato rispetto delle norme di sicurezza previste. In particolare, con riferimento all’eventualità di indisponibilità dei sistemi informativi, coerentemente con quanto richiesto dalla normativa in materia, l’Emittente ha attivato, nell’ambito delle misure del Piano di Continuità Operativa, il piano
c.d. di “disaster recovery” in cui si prevedono una serie di simulazioni e test, finora effettuati con esito positivo, ed altre misure concernenti principalmente l’istituzione di siti di recovery dislocati a congrua distanza dai siti primari, processi di back-up e produzione di duplicati. La gestione dei processi critici è affidata a una società esterna.
Nonostante l’Emittente abbia adottato misure al fine di evitare le problematiche connesse a tali rischi, non vi può essere alcuna certezza circa il fatto che gli stessi potranno in futuro essere sempre e totalmente evitati e che, nel caso in cui dovessero concretizzarsi, non possano avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.
I.2 Rischi di natura procedurale-organizzativa e contabile emersi a seguito di una ispezione Banca d’Italia
La Banca d’Italia, nell’ambito della propria attività di vigilanza, ha svolto presso l’Emittente un’ispezione che si è chiusa in data 08 maggio 2009. A conclusione di detta ispezione, Banca d’Italia non ha irrogato alcuna sanzione all’Emittente ma ha, tuttavia, constatato l’emersione di alcune carenze di natura procedurale-organizzativa anche sotto il profilo della distribuzione delle mansioni e della operatività informatica, inerenti, in
FATTORI DI RISCHIO
particolare al sistema dei controlli ed alla gestione del processo creditizio, nonché di una non corretta allocazione alla opportuna categoria di credito deteriorato per alcune posizioni creditorie. Con riferimento alle suddette carenze, si segnala che, sebbene l’Emittente si sia immediatamente attivato al fine di eliminarne le cause, dando attuazione ad adeguati interventi di ordine procedurale-organizzativo, alcuni interventi, tra cui, soprattutto, quelli che necessitano del supporto di outsourcer, potranno produrre effetti apprezzabili solo in modo progressivo. Con riferimento ai profili di natura contabile, invece, si segnala che, Banca d’Italia, in particolare, a seguito dell’esame del portafoglio prestiti, ha contestato all’Emittente che, “l’esame del portafoglio prestiti al 31 dicembre 2008 ha fatto emergere posizioni in sofferenza per Euro 4.545 mila, partite incagliate per Euro 16.204 mila, ristrutturate per Euro 3.921 mila e previsioni di perdita per Euro 4.661 mila a fronte di evidenze aziendali rispettivamente pari ad Euro 2.380 mila, Euro 4.007 mila, Euro 1.960 mila ed Euro 4.112 mila”. Si precisa che la voce previsioni di perdita comprende le rettifiche di valore specifiche su crediti deteriorati, le rettifiche di valore su crediti in bonis lordi nonché gli accantonamenti per crediti di firma e che i predetti importi relativi a sofferenze e previsioni di perdita esposti da Banca d’Italia, con riferimento sia alle risultanze aziendali sia ai calcoli dalla stessa effettuati, risultano maggiorati di un importo pari a Euro 136 mila, corrispondente a sofferenze che l’Emittente ha registrato, in incremento, nel 2009. Ne consegue che il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 contiene dati che derivano da valutazioni effettuate dall’Emittente in merito alla categoria di allocazione dei rischi che non sono state ritenute totalmente corrette da Banca d’Italia. Si rappresenta, in ogni caso, che l’Emittente, tenuto conto dei criteri alla base delle suddette valutazioni di Banca d’Italia, nella relazione semestrale al 30 giugno 2009, ha provveduto ad allocare il credito deteriorato ad opportuna categoria. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.6. e Capitolo IX, Paragrafo 9.1
1.3 Rischio connesso alla informativa relativa all’operatività con parti correlate
In merito alle informazioni sulle operazioni con parti correlate si specifica quanto segue:
- le informazioni inerenti alle operazioni con parti correlate relative al 31 gennaio 2010 riportate al capitolo XIX del presente Prospetto Informativo, non essendo tratte da un bilancio approvato, sono state elaborate sulla base di dati contabili ed extracontabili estratti dall’Emittente e non sono state assoggettate a verifica da parte della Società di Revisione.
- nel presente Prospetto Informativo si fornisce una rappresentazione dei rapporti economici (interessi e commissioni) con parti correlate, riassunti nelle tabelle denominate “Altri aspetti reddituali” esclusivamente con riferimento al 31 dicembre 2008 e al 31 gennaio 2010. Tali informazioni non sono, invece, riportate con riferimento al 31 dicembre 2007 e al 31 dicembre 2006.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XIX.
I.4 Rischio derivante dalla mancata adesione ai principi contabili IFRS con riferimento all’introduzione di un tasso “floor” per mutui a tasso variabile.
Come consentito dall’art. 118 del TUB, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha deliberato, in data 23 marzo 2009, l’introduzione di tassi “floor” e “cap” per i mutui di nuova erogazione con decorrenza 1 aprile 2009 nonché per i mutui in essere, limitatamente alla tipologia mutui chirografari erogati a persone giuridiche, con decorrenza 10 maggio 2009. Tale modifica unilaterale delle condizioni contrattuali ha comportato, in taluni contratti, l’introduzione di un tasso “floor” maggiore rispetto ai tassi correnti vigenti alla data della modifica. Con riferimento a detta introduzione, la Società di Revisione, nella relazione di revisione del 2 ottobre 2009 emessa con riferimento alla relazione semestrale al 30 giugno 2009 contenente i prospetti contabili di stato patrimoniale, conto economico semestrale, variazioni del patrimonio netto e relative note esplicative, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del
FATTORI DI RISCHIO
patrimonio di vigilanza, ha rilevato che l’Emittente, in aderenza alle disposizioni degli International Financial Reporting Standards, avrebbe dovuto alternativamente: (i) scomporre e valutare autonomamente il derivato incorporato dallo strumento ospite, (ii) valutare al fair value l’intero strumento ibrido. La Società di Revisione ha evidenziato che l’Emittente non ha provveduto alla rilevazione e valutazione di tale fattispecie in conformità ai criteri sopra descritti in sede di predisposizione dei prospetti contabili al 30 giugno 2009.
Si segnala, in ogni caso, che l’Emittente si è attivato al fine di assicurare la piena aderenza agli IFRS con riferimento alla rilevazione e valutazione di tali fattispecie, mediante adeguamento del proprio sistema informatico, in tempo utile per la redazione del bilancio di esercizio chiuso alla data del 31 dicembre 2009.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2.
I.5 Rischio derivante dalla non confrontabilità dei dati al 31 dicembre 2007 con quelli al 31 dicembre 2008 relativi al calcolo del Patrimonio di Vigilanza per effetto dell’entrata in vigore della nuova normativa (c.d. “Basilea 2”)
I dati relativi al calcolo dei requisiti patrimoniali di Vigilanza rilevati al 31/12/2008 e calcolati con la metologia prevista dalla normativa vigente (c.d. Basilea 2) non sono totalmente confrontabili con quelli relativi al 31/12/2007 che sono, invece, calcolati con la metodologia prevista dalla normativa precedentemente in vigore (c.d. “Basilea 1”). In particolare, i requisiti prudenziali al 31/12/2008 sono stati determinati secondo la metologia prevista dall'Accordo sul Capitale-Basilea 2 adottando il
metodo standardizzato, per il calcolo del rischio di credito e controparte, e quello Base, per il calcolo dei rischi operativi.
Per la determinazione del rischio di credito sulla base del metodo standardizzato, la nuova normativa presuppone la segmentazione dei portafogli di esposizione di funzione della natura della controparte, caratteristiche tecniche del rapporto, modalità di svolgimento del rapporto nonchè dall'applicazione di un più ampio riconoscimento delle tecniche di mitigazione del rischio di credito (Credit Risk mitigation); l'adozione del metodo base per la determinazione del rischio operativo prevede che il requisito patrimoniale sia pari al risultato derivante dall'applicazione della percentuale del 15% alla medie delle ultime tre osservazioni del margine di intermediazione su base annuale. Inoltre, sulla base della nuova normativa non è più necessaria la evidenziazione autonoma di alcune voci di attività di rischio (“Totale attività di rischio per cassa”, “Totale garanzie rilasciate ed impegni”, “di cui: Contratti derivati”).
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo III, Paragrafo 3.1.
I.6 Rischio connesso alle scelte gestionali dell’Emittente
Il fatto che le scelte relative alla gestione operativa dell’Emittente siano caratterizzate da valutazioni di carattere etico comporta il fatto che l’Emittente limita la propria attività rispetto ad operazioni che non siano coerenti con i principi della Finanza Etica, quali ad esempio attività speculative, ecc.
Tale circostanza costituisce, da un lato, un elemento positivo in relazione alla reputazione dell’Emittente e alla propria capacità di attrarre clienti e partner che condividono tali logiche, tuttavia, dall’altro lato, costituisce un rischio in relazione alla possibilità commerciali dell’Emittente ed, in ultima analisi, alla profittabilità aziendale.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.
I.7 Rischi connessi al dimensionamento di mercato dell’Emittente conseguente alle scelte in materia di attività di impiego
La Banca esercita l’attività di intermediazione creditizia in modo coerente con le proprie
FATTORI DI RISCHIO
finalità sociali e, pertanto, adotta politiche di credito tali per cui l’attività di Impiego è svolta in favore di soggetti o progetti, economicamente affidabili e socialmente responsabili in riferimento allo sviluppo sociale e al rispetto ambientale, con esclusione di quei soggetti impegnati in attività non ritenute meritevoli dalla Banca.
Le scelte dell’Emittente con riferimento allo svolgimento dell’Attività di Impiego comportano il rischio di limitare le possibilità commerciali dell’Emittente in termini di dimensionamento del mercato.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.2.
I.8 Rischio di diminuzione del ROE
Il ROE è determinato dal rapporto fra utile di periodo e patrimonio netto contabile della società.
Il ROE dell’Emittente al 31 dicembre 2007 risulta essere pari al 15,95%, mentre al 31 dicembre 2008 risulta essere pari al 4,93%. Tale diminuzione è stata determinata da una contrazione dell’utile realizzato dall’Emittente al 31 dicembre 2008.
L’utile dell’Emittente relativo al primo semestre 2009 è pari ad Euro 80 migliaia, risultando inferiore rispetto al dato del primo semestre 2008, pari ad Euro 571 migliaia, con una contrazione, in termini assoluti, pari a 491 migliaia e, in termini percentuali, pari all’85,99%.
L’Aumento di Capitale che seguirà all’Offerta di Sottoscrizione descritta nella Sezione II del presente Prospetto Informativo comporterà un aumento del patrimonio netto contabile dell’Emittente che, ove non accompagnato da un proporzionale aumento dell’utile, potrebbe comportare un rischio di diminuzione del ROE della Banca relativo ai prossimi esercizi. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.2.
I.9 Rischio reputazionale
L’Emittente svolge l’attività di intermediazione creditizia in conformità ai principi ispiratori della Finanza Etica e in coerenza con i valori dell’economia sociale e civile, volti al perseguimento di uno sviluppo economico e sociale equo e rispettoso dei diritti umani, fondato sulla ricerca dell’interesse comune e dell’inclusione dei più deboli, sulla protezione e rigenerazione dei beni comuni e sull’equilibrio ambientale. La reputazione dell’Emittente come soggetto operante nel rispetto dei suddetti principi è un fattore chiave per l’Emittente con riferimento ai rapporti con i soci, i clienti, i partner commerciali. Pertanto, qualsiasi atto o fatto posto in essere o relativo all’Emittente e/o a Etica Sgr ovvero ad altre società con cui l’Emittente ha sviluppato strette relazioni commerciali che leda la reputazione dell’Emittente in quanto non coerente con i suesposti principi potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
I.10 Rischi connessi alle strategie di espansione dell’Emittente
Alla data del Prospetto Informativo, è oggetto di studio da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente la possibilità di sviluppare un progetto per la costituzione di una Banca Etica Europea, che accolga in un’unica realtà societaria europea, con sede a Padova, oltre alla Banca, anche altri due soggetti appartenenti alla realtà della finanza etica europea, La Nef e FIARE.
Il progetto, sebbene ancora in fase di studio, prevede il conseguimento di risultati i cui presupposti si basano su complessi processi di integrazione operativa ed organizzativa volti a realizzare un’unica entità nell’ambito di contesti territoriali sottoposti a legislazioni differenti. Tale circostanza potrebbe incidere sui costi operativi dell’Emittente.
Inoltre, la Banca d'Italia, che nell’esercizio delle funzioni di vigilanza, controlla le attività delle banche italiane all’estero, conformemente a quanto previsto nelle Istruzioni di
FATTORI DI RISCHIO
Vigilanza, può, anche, ad esempio, vietare lo stabilimento di una succursale in un paese comunitario per motivi attinenti all'adeguatezza delle strutture organizzative o della situazione finanziaria, economica e patrimoniale della banca e del gruppo bancario di appartenenza. Le valutazioni di Banca d’Italia, in materia di organizzazione tengono conto delle maggiori difficoltà che le banche possono incontrare nel garantire l'efficacia dei controlli interni all'estero. Pertanto, non è possibile escludere che Banca d’Italia possa richiedere delle modifiche o addirittura vietare il progetto di integrazione europea in fase di studio da parte dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.6.
I.11 Presidio dei rischi
Il sistema dei controlli interni dell’Emittente è basato su tre livelli di controllo: i controlli di linea (controlli di primo livello, diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, eseguiti dalla stessa struttura operativa), i controlli sulla gestione dei rischi di competenza del Risk Controller (controlli di secondo livello, riguardanti la definizione delle metodologie di misurazione del rischio, la verifica del rispetto dei limiti assegnati e della coerenza dell’operatività delle singole aree della Banca rispetto agli obiettivi di rischio-rendimento assegnati) ed i controlli basati sull’attività di revisione interna di competenza dell’Internal Audit (controlli di terzo livello, relativi all’individuazione degli andamenti anomali, delle violazioni alle prescrizioni poste a livello di procedure e di regolamenti interni, nonché alla valutazione complessiva circa l’adeguatezza dell’intero sistema interno dei controlli).
Nel quadro richiamato, l’Emittente ha adottato regolamenti e procedure interne volti a garantire la separazione organizzativa delle funzioni deputate alla gestione da quelle addette al controllo. Tuttavia, qualora le politiche e le procedure volte ad identificare, monitorare e gestire suddetti rischi non si dovessero rivelare sempre adeguate, l’Emittente potrebbe essere soggetto a possibili effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.
I.12 Rischio derivante dalla mancata adozione di un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231 del 2001
Il d.lgs. 231/2001, recante la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, dispone una responsabilità amministrativa degli enti, quale conseguenza di alcuni reati commessi da amministratori, dirigenti e dipendenti nell’interesse e a vantaggio dell’ente medesimo. Tale decreto prevede, tuttavia, che l’ente sia esonerato dalla responsabilità in parola qualora dimostri di aver adottato ed efficacemente attuato, modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire la commissione degli illeciti penali considerati.
Sebbene l’Emittente abbia avviato le attività necessarie alla predisposizione di un Codice Etico e di un modello organizzativo ai sensi della citata disciplina, il modello organizzativo non è stato ancora formalmente adottato e, conseguentemente, l’Emittente è esposto, nel caso in cui venisse commesso uno dei reati richiamati dal decreto nel suo interesse e a suo vantaggio, al rischio di subire gli effetti sanzionatori comminati dalla disciplina richiamata, senza poter richiedere l’esonero dalla responsabilità amministrativa.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XVI, Paragrafo 16.4.
II FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE
II.1 Rischio derivante dalla congiuntura economica
FATTORI DI RISCHIO
La situazione patrimoniale ed i risultati di esercizio dell’Emittente e del Gruppo, dipendono inevitabilmente dell’andamento generale dell’economia e dei mercati finanziari, con particolare riguardo alla dinamica congiunturale ed al livello ed alla struttura dei tassi di interesse.
Nei fatti, a partire dalla fine del 2007 si è verificata una gravissima crisi finanziaria internazionale che ha comportato una notevole turbolenza dei mercati finanziari fino ai primi mesi del 2009, cui si è accompagnata anche una recessione dell’economia reale, tuttora in corso, con inevitabili ripercussioni sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e sui piani di investimento della clientela di riferimento. Fermo restando che l’Emittente non ha operatività nel segmento della finanza strutturata e fermo restando che le tensioni sui mercati internazionali dei capitali non hanno avuto effetti di rilievo sui canali e sul costo della provvista dell’Emittente che deriva da raccolta ordinaria, ove la crisi dell’economia reale dovesse peggiorare - anche a causa di eventuali nuove ed ulteriori turbolenze di tipo finanziario -, incidendo negativamente sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e sui piani di investimento della clientela di riferimento, non è possibile escludere che la redditività della Banca possa risultare inferiore rispetto a quella conseguita negli anni precedenti.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.2.3.
II.2 Rischi connessi alla composizione della clientela di riferimento dell’Emittente L’Emittente offre i propri prodotti e i propri servizi ad una clientela eterogenea, composta anche da soggetti che non hanno finalità di lucro (quali a titolo esemplificativo organizzazioni non-profit, parrocchie, ecc.). Inoltre soprattutto con riferimento all’attività di microcredito l’Emittente finanzia soggetti i quali non presentano quelle caratteristiche e requisiti normalmente richiesti per l’accesso al credito.
Stringere relazioni e concedere credito a soggetti che non operano con logiche commerciali e nel rispetto di regole di natura commerciale, quali ad esempio la tenuta di scritture contabili, potrebbe comportare un rischio per l’Emittente e avere effetti negativi sull’attività, i risultati e le prospettive dello stesso.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.
II.3 Rischio connesso al quadro normativo
L’attività della Banca e del Gruppo è ampiamente regolamentata sia a livello nazionale che comunitario. L’ordinamento sottopone gli istituti di credito al controllo della Banca d’Italia, quale organo di vigilanza, al Comitato Interministeriale Credito e Risparmio per l’alta vigilanza in materia di credito e di tutela del risparmio e alla CONSOB per l’esercizio dei servizi di investimento. Il rischio attinente alla mancata conformità delle attività alle norme applicabili è gestito dall’Emittente mediante l’attività di controllo espletata dalla funzione Compliance istituita ai sensi delle Istruzioni di Vigilanza.
Non è possibile escludere che in futuro vengano adottate nuove leggi e regolamenti che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e avere effetti negativi sull’attività, i risultati e le prospettive sia della Banca e del Gruppo sia del contesto competitivo in cui la Banca e il Gruppo operano. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.6.
III FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE AZIONI OGGETTO DI OFFERTA
FATTORI DI RISCHIO
III.1 Rischio relativo alle modalità di determinazione del prezzo
Il prezzo delle azioni di cui all’Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo, che non sono quotate in un mercato regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione o attraverso un internalizzatore sistematico e non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo 2528 c.c. che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative può essere maggiorato di un sovraprezzo determinato dall’assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del Consiglio di Amministrazione.
Conformemente alla suddetta procedura, il prezzo delle Azioni di nuova emissione di cui all’Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo è stato determinato in Euro 55,50, risultanti dalla somma di Euro 52,50, quale valore nominale unitario, e di Euro 3,00, quale sovrapprezzo di emissione, dall’Assemblea dei soci dell’Emittente in sede di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007.
Il sovraprezzo di Euro 3,00 per azione è stato determinato unicamente prendendo in considerazione il rapporto fra il valore patrimoniale della Banca ed il numero totale di azioni, di cui si è tenuto conto in modo parziale, al fine di contemperare l’obiettivo di preservare il valore economico del capitale sociale già sottoscritto con l’obiettivo di favorire l’ampliamento della base sociale ed il buon esito della campagna di capitalizzazione in base alla quale l’Emittente effettua l’Offerta di Sottoscrizione oggetto del presente Prospetto Informativo.
Il prezzo delle Azioni, come sopra determinato, che non è stato oggetto di adeguamento a seguito della crisi finanziaria internazionale e dei successivi effetti sull’economia reale, esprime i multipli in termini di Price/Earnings e Price/Book Value, raffrontabili a quelli medi relativi all’aggregato banche popolari ed ai sottoaggregati banche popolari quotate e banche popolari non quotate, al 31 dicembre 2008 e al 30 giugno 2009, secondo i valori esposti nelle tabelle di seguito riportate.
Multipli Price/Earnings e Price/Book Value relativi all’Emittente
31 dicembre 2008 30 giugno 2009
Numero di Azioni 433.790 470.435
Price/Earnings (*) 18,96 163,79 (**)
Price/Book Value (***) 0,92 0,86
(*) Calcolato sulla base del prezzo di emissione e dell’utile per azione
(**) Calcolato sulla base dell’utile semestrale, annualizzato raddoppiando il dato riferito all’utile al 30 giugno 2009
(***) Calcolato sulla base del prezzo di emissione dell’azione e del valore di libro per azione.
FATTORI DI RISCHIO
Multipli Price/Earnings e Price/Book Value relativi all’aggregato banche popolari ed ai sottoaggregati banche popolari quotate e banche popolari non quotate
31 dicembre 2008 30 giugno 2009
Price/Earnings | Price/Book Value | Price/Earnings | Price/Book Value | ||
Banche Popolari quotate | 8,37 | 0,57 | 15,74 | 0,54 | |
Banche Popolari non quotate | 10,40 | 0,53 | 16,74 | 0,59 | |
Totale Banche Popolari | 8,80 | 0,56 | 15,88 | 0,55 |
Dati elaborati da Assopopolari sulla base dei dati di bilanci pubblici bancari delle associate. In particolare si specifica che le Banche Popolari considerate per il calcolo dei multipli sono tutte le Banche Popolari quotate e un campione di Banche Popolari non quotate (13 per il dato al 31 dicembre 2008 e 3 per il dato al 30 giugno 2009). Il prezzo preso in considerazione per il calcolo dei multipli, con riferimento alle Banche Popolari quotate, è quello di quotazione al 31 dicembre 2008 e al 30 giugno 2009, mentre con riferimento alle Banche Popolari non quotate, il prezzo preso in considerazione è l’ultimo determinato dalle assemblee delle banche del campione.
L’analisi del confronto fra i multipli, in buona sostanza, denota un maggior apprezzamento delle Azioni dell’Emittente in termini di rapporto Price/Book Value nonché un minor rendimento rapportato al prezzo di emissione delle Azioni (rapporto Price/Earnings) rispetto ai valori medi dell’aggregato banche popolari e dei due sottoaggregati banche popolari quotate e banche popolari non quotate. La differenza è particolarmente rilevante con riferimento al valore del rapporto Price/Earnings al 30 giugno 2009, valore che trova giustificazione nel fatto che nel corso del primo semestre 2009 si è registrata una importante flessione del risultato di periodo.
Non si può escludere che a seguito di una eventuale futura diminuzione del valore patrimoniale dell’Emittente per effetto del perdurare o anche di un accentuarsi della crisi economica, che vada a riflettersi negativamente nei bilanci futuri dell’Emittente, possa determinarsi una riduzione del valore patrimoniale delle Azioni rispetto a quello preso a riferimento per la determinazione del prezzo in sede di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007.
Per maggiori informazioni circa le modalità di determinazione del sovraprezzo adottate dall’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.2 e la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.
III. 2 Rischi relativi alla difficoltà del disinvestimento per mancanza di quotazione delle azioni
Le Azioni di nuova emissione oggetto dell’Offerta di cui al presente Prospetto Informativo, pur essendo strumenti finanziari diffusi, non sono quotati in un mercato regolamentato italiano o in altri mercati internazionali e, pertanto, salve le disposizioni statutarie in materia di recesso del socio, i sottoscrittori delle stesse sono esposti ai rischi connessi alla difficoltà di liquidare rapidamente le Azioni sottoscritte.
Non sussistendo per tali strumenti un mercato regolamentato, il disinvestimento sarà possibile avvalendosi dei servizi di investimento che la Banca è autorizzata a prestare oppure a condizione che il titolare delle azioni riesca a trovare, per suo conto, un
FATTORI DI RISCHIO
soggetto interessato all’acquisto. Conseguentemente i sottoscrittori potrebbero avere difficoltà nel negoziare gli strumenti finanziari oggetto della presente offerta, in quanto le richieste di vendita potrebbero non trovare adeguate contropartite.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo VI.
III.3 Procedimento di ammissione a socio
Ai sensi dell’articolo 11 dello Statuto dell’Emittente, chi intenda diventare socio deve farne richiesta al Consiglio di Amministrazione.
La domanda s’intende accolta qualora non venga comunicata al domicilio dichiarato dal richiedente una determinazione contraria entro sessanta giorni dal momento in cui la domanda è pervenuta alla Società. In caso di rigetto della richiesta da parte del Consiglio di Amministrazione il richiedente l’ammissione a socio può proporre ricorso al Collegio dei Probiviri.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.9.
III.4 Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di offerta
Le Azioni oggetto dell’Offerta saranno collocate da Banca Popolare Etica, che nello svolgimento di queste attività, si troverà in situazione di conflitto d’interesse, essendo al contempo l’emittente e il collocatore delle Azioni.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.4.
III.5 Rischio effetti diluitivi
La possibilità che vengano a determinarsi effetti diluitivi sul capitale sociale detenuto da ciascun socio, consistenti nella riduzione della quota di capitale detenuta per effetto dell’ingresso di nuovi soci o, nei limiti previsti dalla legge, della sottoscrizione di ulteriori azioni da parte dei soci esistenti, sono immanenti al tipo sociale dell’Emittente, che, in quanto cooperativa, è una società a capitale variabile. Tale profilo di rischio, sebbene i relativi effetti, stante il principio del voto capitario applicabile alle banche popolari, aventi natura di cooperativa, siano circoscritti ai soli aspetti economici, può tradursi di fatto nel rischio di una momentanea riduzione di redditività delle azioni sottoscritte determinata dall’eventuale ritardo sui ritorni del nuovo capitale investito, nonché in ragione delle differenze tra prezzo di emissione e valore patrimoniale delle Azioni, nel rischio di una riduzione del valore patrimoniale dell’ammontare complessivo di Azioni risultanti per effetto delle nuove emissioni. In ogni caso, posto che l’Offerta in questione, costituendo attuazione di un programma di capitalizzazione di lunga durata basato sull’emissione di nuove azioni, non destinate esclusivamente ai soci esistenti ma che potranno essere sottoscritte anche da nuovi soggetti, a seguito dell’ammissione a socio, il suddetto rischio può riguardare sia gli azionisti già esistenti sia quelli che lo diverranno in relazione alla Offerta di Sottoscrizione oggetto del presente Prospetto Informativo.
Poiché non è possibile prevedere il numero delle richieste di ammissione a socio e l’ammontare di azioni oggetto delle richieste di sottoscrizione che perverranno all’Emittente, non può indicarsi a priori né il numero possibile di nuovi soci, né l’ammontare di nuovo capitale sociale che risulterà all’esito dell’Offerta, e pertanto non è possibile fornire alcuna stima circa la portata dei suindicati effetti di riduzione, eventuale, della redditività.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.1, e Capitolo IX.
III.6 Rischi relativi ad assenza di rating dell’Emittente e delle azioni
FATTORI DI RISCHIO
L’Emittente non ha richiesto né in altro modo ricevuto alcuna attribuzione di rating. Conseguentemente le relative azioni non hanno mai ottenuto alcun rating da parte di soggetti specializzati.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXIII, Paragrafo 23.1.
III.7 Rischi relativi alla mancata previsione di quote dell’Offerta riservate ad Investitori Istituzionali
L’Offerta di cui al presente Prospetto Informativo non prevede una quota riservata ad Investitori Istituzionali, con la conseguenza che viene a mancare l’effetto segnaletico sulla qualità dell’investimento che normalmente può scaturire dalla posizione assunta dagli Investitori Istituzionali in ordine alla quota loro riservata di strumenti finanziari oggetto di un’offerta.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.2.2.
III.8 Rischio relativo alla possibilità di sospendere e chiudere anticipatamente l’Offerta di Sottoscrizione.
L’Emittente si è riservato il diritto di sospendere ovvero chiudere anticipatamente l’Offerta di Sottoscrizione, qualora, durante uno dei Periodi di Offerta Mensile dovessero verificarsi circostanze quali gravi mutamenti negativi nella situazione politica, finanziaria, economica, normativa, valutaria o di mercato, ovvero eventi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell’Emittente che siano tali da rendere necessaria la modifica di uno o più degli elementi essenziali dell’Offerta, ovvero in ogni caso insituazioni tali da rendere sconsigliabile la prosecuzione od opportuna la sospensione e/o la chiusura anticipata dell’Offerta.
Nel caso di sospensione o chiusura anticipata dell’Offerta di Sottoscrizione, tutte le Richieste di Sottoscrizione pervenute entro la data prevista per la sospensione o la chiusura definitiva dell’Offerta di Sottoscrizione, e non ancora valutate dal Consiglio di Amministrazione, verranno valutate alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione.
Della sospensione e/o della chiusura anticipata dell’Offerta di Sottoscrizione verrà data comunicazione al pubblico e a CONSOB, mediante apposito avviso pubblicato su un giornale a diffusione nazionale e sul sito internet dell’Emittente e contestualmente trasmesso a CONSOB, almeno 5 giorni prima della data prevista per la sospensione o per la chiusura anticipata.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.4.
CAPITOLO V
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
5.1 STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE
5.1.1 Denominazione sociale
La denominazione sociale dell’Emittente è “BANCA POPOLARE ETICA – Società cooperativa per azioni” o in forma abbreviata “Banca Etica” o “BPE”. L’attuale denominazione è stata adottata con delibera dell’Assemblea Straordinaria del 28 maggio 2005.
5.1.2 Estremi di iscrizione nel Registro delle imprese
L’Emittente è registrato presso il Registro delle Imprese di Padova al numero 256099, P. IVA n. 01029710280 e codice fiscale n. 02622940233.
L’Emittente è registrato presso l’Albo delle Banche e presso l’Albo dei gruppi bancari in qualità di capogruppo del Gruppo Bancario Banca Popolare Etica al n. 5018.7.
L’Emittente, inoltre, sulla base del provvedimento della Consob del 1 giugno 1999, è stato iscritto nell’Elenco degli emittenti strumenti finanziari, nella specie titoli azionari, diffusi tra il pubblico in misura rilevante, di cui all’art. 116 del TUF, tenuto dalla CONSOB, sussistendo i requisiti previsti dal TUF stesso e dal regolamento Consob di attuazione.
5.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente
Il 1° giugno 1995 viene costituita la Società Coope rativa a responsabilità limitata “Verso la Banca Etica” quale strumento tecnico operativo finalizzato alla costituzione di Banca Etica. Con delibera dell’Assemblea Straordinaria del 30 maggio 1998 la Cooperativa “Verso la Banca Etica” viene trasformata in Banca Popolare Etica. La durata della Banca è fissata sino al 31 dicembre 2100, con facoltà di proroga da parte della Assemblea Straordinaria. Per ulteriori informazioni sulla costituzione dell’Emittente, cfr. Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5.
5.1.4 Domicilio e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera l’Emittente, Paese di costituzione e sede sociale
L’Emittente ha la forma giuridica di società cooperativa per azioni.
L’Emittente è stato costituito in Italia e la legislazione applicabile è quella italiana. La Banca Popolare Etica ha sede legale in Padova (PD), Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, x. 0, XXX 00000, telefono n. 049/0000000, fax 049/0000000, posta elettronica xxxxx@xxxxxxxxxx.xxx.
5.1.5 Fatti rilevanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente
Il 1° giugno 1995 viene costituita la Società Coope rativa a responsabilità limitata “Verso la Banca Etica” da 22 soggetti appartenenti alla realtà del Terzo Settore che perseguono il progetto di dar vita ad una banca intesa come punto d’incontro tra risparmiatori, che condividono l’esigenza di una più consapevole e responsabile gestione del proprio denaro, e le iniziative socio-economiche che si ispirano ai principi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile, secondo cui la produzione della ricchezza e la sua
distribuzione siano fondati sui valori della solidarietà, della responsabilità civile e della realizzazione del bene comune.
Con delibera dell’Assemblea Straordinaria del 30 maggio 1998 la Cooperativa Verso la Banca Etica viene trasformata in Banca Popolare Etica. I suddetti obiettivi sottesi alla costituzione di Banca Popolare Etica vengono formalizzati nel testo dell’art. 5 dello Statuto Sociale.
In data 20 novembre 1998, la Banca d’Italia rilascia a Banca Popolare Etica l’autorizzazione all’esercizio dell’attività creditizia e l’operatività bancaria viene avviata in concreto l’8 marzo 1999.
Sin dalla sua costituzione l’Emittente ha adottato un modello organizzativo che realizza, da una lato, i principi cooperativi rispondenti al tipo sociale attraverso la Struttura Territoriale dei Soci e, dall’altro, una collaborazione proficua fra tutti i soggetti, soci, clienti, amministratori ma anche partner sociali, comunità e istituzioni con cui la Banca entra in relazione, che, a vario titolo, concorrono a diffondere e sviluppare la cultura e le prassi della Finanza Etica. Alla Struttura Territoriale dei Soci si affiancano quattro “Forum d’Area”, secondo quanto previsto dall’assemblea dei soci del 24 novembre 2007. Il Forum d’Area rappresenta una modalità formalizzata di dialogo continuativo tra soci, e strutture della Banca e realizza concretamente l’aspirazione alla partecipazione intesa come valore fondante di Banca Etica.
Nel 1999 viene aperta la prima sede di Banca Popolare Etica a Padova e nello stesso anno vengono aperte le Filiali di Brescia e Milano. La diffusione territoriale di Banca Popolare Etica è assicurata, sin dalla sua costituzione, anche dalla figura del “Banchiere Ambulante”, ossia un promotore finanziario cui è affidato il compito di rendere capillare la diffusione della Banca sul territorio nazionale. Alla data del Prospetto Informativo la Banca conta 13 Filiali e 25 Banchieri Ambulanti.
Il 27 maggio 2003 viene data vita al Gruppo Bancario Banca Popolare Etica che comprende Banca Popolare Etica ed Etica Sgr.
Lo sviluppo della dimensione commerciale si caratterizza anche per la ricerca e la messa a punto di prodotti coerenti con le finalità della Banca come promotrice di finanza etica. Inizialmente l’offerta di prodotti e i servizi era principalmente rivolta alle realtà del Terzo Settore, ma a partire dal 2001, partendo dall’analisi delle esigenze manifestate dai soci, l’offerta della Banca si è arricchita di una gamma di prodotti e servizi rivolti alle imprese e ai cittadini socialmente responsabili.
Per maggiori informazioni sui prodotti e delle attività dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.
Coerentemente con i principi ispiratori che ne caratterizzano l’attività, l’Emittente ha intrapreso numerosi progetti per lo sviluppo del territorio e la cooperazione internazionale.
Per maggiori informazioni sui prodotti e delle attività dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.2.
5.2 PRINCIPALI INVESTIMENTI
5.2.1 Investimenti effettuati da BPE nel corso dell’esercizio corrente e degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006
Le seguenti tabelle forniscono i dati relativi ai principali investimenti effettuati da Banca Popolare Etica nel corso del I Semestre del 2009 e nel xxxxx xxxxx xxxxxxxx xxxxxx al 31 dicembre 2008, 31 dicembre 2007 e 31 dicembre 2006.
Investimenti in immobilizzazioni materiali (Valori in migliaia di Euro) | 30.06.2009 | 31.12.2008 | 31.12.2007 | 31.12.2006 | |
A)Immobili e terreni | |||||
di investimento – acquisti | - | - | - | ||
di investimento – costi incrementativi | - | - | - | ||
strumentali – acquisti | 5.038 | - | - | ||
strumentali – leasing | - | - | - | ||
strumentali – costi incrementativi | 60 | 1.023 | 934 | 1.991 | |
B)Mobili e macchine | |||||
mobili e arredi | 134 | 226 | 170 | 210 | |
impianti elettronici | 97 | 288 | 125 | 168 | |
altre | 76 | 322 | 121 | 111 | |
Totale investimenti | in | 367 | 6.897 | 1.350 | 2.480 |
immobilizzazioni materiali (A+B) |
Nel corso del I Semestre 2009 e degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 31 dicembre 2007 e 31 dicembre 2006 Banca Popolare Etica ha effettuato investimenti in immobilizzazioni materiali principalmente volti all’acquisto ed alla ristrutturazione di immobili destinati ad ospitare le Filiali della Banca.
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (Valori in migliaia di Euro) | 30.06.2009 | 31.12.2008 | 31.12.2007 | 31.12.2006 |
Software applicativo | - | 37 | 69 | 29 |
Marchi | - | - | 11 | 1 |
Costi allestimento Filiali in immobili | 923 | 205 | 164 | 200 |
locati | ||||
Totale investimenti in | 923 | 242 | 244 | 230 |
immobilizzazioni immateriali |
5.2.2 Investimenti in corso di realizzazione
Gli investimenti in corso di realizzazione riguardano l’apertura della filiale di Genova, per una spesa di Euro 202.643,83 per la ristrutturazione dell’immobile, di Euro 56.917,76 per impianti e macchinari e di Euro 44.658,88 per mobili e arredi. Inoltre, sono in corso di realizzazione investimenti per la ristrutturazione dell’immobile adiacente a quello ove è ubicata la sede sociale dell’Emittente in Padova, per Euro 1.704.811,71 al netto di IVA per la ristrutturazione dell’immobile, per Euro 282.000,00 al netto dell’IVA per forniture interne e per Euro 202.388,00 al netto dell’IVA relativamente ai costi dei professionisti. I costi per investimenti in corso di realizzazione già sostenuti nel corso del I Semestre del 2009 sono inclusi nella Tabella del precedente Paragrafo 5.2.1. Tutti gli investimenti sono finanziati con mezzi propri.
5.2.3 Investimenti futuri
Gli investimenti futuri di Banca Popolare Etica hanno ad oggetto principalmente l’ampliamento della Rete Distributiva mediante l’apertura di tre nuove filiali nei prossimi anni nelle Città di Perugia, Ancona e Trieste. L’ammontare della spesa prevista per l’apertura delle filiali di Perugia, Ancona e Trieste ammonta ad Euro 774.000. Tali investimenti troveranno le loro fonti di finanziamento nei mezzi propri dell’Emittente anche rivenienti dalla Offerta di Sottoscrizione oggetto del presente Prospetto Informativo.
CAPITOLO VI
ATTIVITA’ DELL’EMITTENTE
6.1. PRINCIPALI ATTIVITÀ
6.1.1. Descrizione della natura delle attività dell’Emittente e delle sue principali attività
6.1.1.1. Introduzione
L’Emittente esercita l’attività di raccolta del risparmio ed erogazione del credito, nelle sue varie forme, ex artt. 10 e seguenti del TUB. Essa può compiere altresì ogni altra operazione e/o attività strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dalle Autorità di Vigilanza.
Inoltre, l’Emittente è autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento:
• collocamento con o senza preventiva sottoscrizione o acquisto a fermo, ovvero assunzione di garanzia nei confronti di terzi;
• ricezione e trasmissione ordini;
• nonché consulenza;
• negoziazione per conto proprio;
• esecuzione di ordini per conto dei clienti.
Banca Popolare Etica esercita le attività suindicate in conformità ai principi ispiratori della finanza etica e in coerenza con i valori dell’economia sociale e civile, volti al perseguimento di uno sviluppo economico e sociale equo e rispettoso dei diritti umani, fondato sulla ricerca dell’interesse comune e dell’inclusione dei più deboli, sulla protezione e rigenerazione dei beni comuni e sull’equilibrio ambientale.
Tali finalità sono fissate nell’articolo 5 dello Statuto Sociale, che prevede:
«[..] La Società si propone di gestire le risorse finanziarie di famiglie, donne, uomini, organizzazioni, società di ogni tipo ed enti, orientando i loro risparmi e disponibilità verso la realizzazione del bene comune della collettività.
Attraverso gli strumenti dell’attività creditizia, la Società indirizza la raccolta ad attività socio-economiche finalizzate all’utile sociale, ambientale e culturale, sostenendo – in particolare mediante le organizzazione non profit – le attività di promozione umana sociale ed economica delle fasce più deboli della popolazione e delle aree più svantaggiate. Inoltre sarà riservata particolare attenzione al sostegno delle iniziative di lavoro autonomo e/o imprenditoriale di donne e giovani anche attraverso interventi di microcredito e microfinanza. Saranno comunque esclusi i rapporti finanziari con quelle attività economiche che, anche in modo indiretto, ostacolano lo sviluppo umano e contribuiscono a violare i diritti fondamentali della persona. La Società svolge una funzione educativa nei confronti del risparmiatore e del beneficiario del credito, responsabilizzando il primo a conoscere la destinazione e le modalità di impiego del suo denaro e stimolando il secondo a sviluppare con responsabilità progettuale la sua autonomia e capacità imprenditoriale.»
Per maggiori informazione sullo statuto sociale dell’Emittente Cfr. Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.
Banca Popolare Etica ha inoltre adottato un modello organizzativo che realizza, da una lato i principi cooperativi rispondenti al tipo sociale attraverso la Struttura Territoriale dei Soci, e dall’altro una collaborazione efficiente fra tutte le persone, soci, clienti, amministratori ma anche partner sociali, comunità e istituzioni con cui la Banca entra in
relazione, che a vario titolo concorrono a diffondere e sviluppare la cultura e le prassi della Finanza Etica.
Per maggiori informazioni sul modello organizzativo dell’Emittente Cfr. Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.6.
6.1.1.2. Descrizione dei prodotti e dei servizi dell’Emittente
La Banca esercita l’attività di intermediazione creditizia offrendo alla clientela, soci e non soci, una vasta gamma di prodotti e servizi atti a soddisfare le più comuni esigenze finanziarie o di investimento, escludendo per scelta precisa, e, conformemente alla propria mission istituzionale, l’offerta di prodotti e servizi non coerenti con i principi della Finanza Etica ed in primis quei prodotti e servizi che non garantiscono trasparenza e tracciabilità dei flussi monetari.
I prodotti e servizi offerti includono: (i) per quanto attiene all’attività di Raccolta Diretta, depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito, pronti contro termine e obbligazioni proprie; (ii) per quanto attiene l’attività di Raccolta Indiretta, quote di fondi di Etica Sgr, titoli obbligazionari di emittenti statali e sovranazionali; (iii) per quanto riguarda l’Attività di Impiego, prestiti a breve, medio e lungo termine. Inoltre, l’Emittente offre servizi di incasso e pagamento, emissione di carte di debito e di credito e servizi di internet-banking.
Attività di Raccolta Diretta
Depositi a risparmio
L’offerta comprende esclusivamente libretti di risparmio nominativi.
Conti correnti
A partire dal 1°gennaio 2010, l’offerta comprende una gamma di pacchetti diversificati in base alle caratteristiche del cliente.
In particolare, alle persone fisiche (che l’Emittente identifica come “consumatori”) vengono offerti pacchetti semplici quali ad esempio il Conto Giovani, il Conto Action per l’operatività base e il Conto Scelta Responsabile. Ai professionisti, ditte individuali, enti senza scopo di lucro e piccole imprese (che l’Emittente identifica come “clienti al dettaglio non consumatori”) vengono offerti pacchetti di conto corrente diversificato per il grado di operatività, quali ad esempio il Conto Global, il Conto Fair, il Conto Social, ecc. Infine, alle società profit, alle grandi cooperative o consorzi, l’Emittente offre pacchetti quali il Conto Terra e il Conto Raccolta Più, che, in particolare, è destinato ai soci dell’Emittente stesso.
Certificati di deposito
L’offerta comprende l’emissione di certificati di deposito ordinari a tasso fisso e certificati di deposito a tasso variabile.
Per i certificati di deposito, l’Emittente ha creato degli strumenti collegati a progetti ed organizzazioni e pertanto direttamente collegati al finanziamento di strutture ed attività che abbiano finalità coerenti con quelle della Banca, in particolare la Banca mette a disposizione dei suoi clienti:
- “Certificati di deposito microcredito Etimos”. La raccolta di questi certificati di deposito viene destinata ai progetti di Etimos (programmi di micro finanza, di cooperative di piccoli produttori nei Paesi del Sud del Mondo e nelle aree di crisi economica);
- “Certificati di Deposito Sud del Mondo e CTM”. I fondi raccolti vengono destinati al sostegno di progetti e richieste di finanziamenti provenienti dai Paesi del Sud del
Mondo oppure a sostegno delle attività di commercio equo e solidale sviluppate dal Consorzio CTM Altromercato e dai suoi soci;
- “Certificati di Deposito Dedicati”. Destinati al finanziamento di progetto specifici scelti dal risparmiatore fra quelli promossi dalla Banca.
Obbligazioni proprie
L’Emittente offre in sottoscrizione obbligazioni nell’ambito di proprie emissioni effettuate nel corso dell’anno. Tutte le obbligazioni emesse dalla Banca prevedono il pagamento di cedole a tasso fisso (anche step-up) o a tasso variabile, con esclusione del ricorso ad obbligazioni strutturate. Alla data del Prospetto Informativo, sono in circolazione delle obbligazioni a tasso fisso (anche step-up) e tipi di obbligazioni a tasso variabile, calcolato sull’Euribor o IACP. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo X, Paragrafo 10.3.1.
Alcuni prodotti offerti nell’ambito della raccolta diretta (Conto corrente Scelta Responsabile, Libretto di risparmio, certificati di deposito ordinari e obbligazioni proprie) consentono al cliente di esprimere una preferenza circa la destinazione del proprio risparmio indicando in quali dei settori di intervento della Banca (cooperazione sociale, ambiente, cultura e società civile, cooperazione internazionale) utilizzarlo.
Attività di Raccolta Indiretta
Attraverso l’esercizio dei servizi di investimento, che è autorizzata a prestare, l’Emittente svolge attività di Raccolta Indiretta.
Secondo quanto previsto dalla delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 ottobre 2007, l’Emittente colloca unicamente i fondi di Etica Sgr: “Valori Responsabili monetario”; “Valori Responsabili obbligazionario misto”; “Valori Responsabili bilanciato” e “Valori Responsabili azionario”. Tali fondi si caratterizzano per la trasparenza e la responsabilità sociale dell’investimento. Infatti Xxxxx Sgr rende integralmente nota la composizione del paniere di investimento dei fondi e determina la composizione del paniere oltre che su criteri economici anche in base a valutazioni di responsabilità socio-ambientali degli emittenti (imprese e Stati), secondo principi formalizzati in un regolamento adottato da Etica Sgr.
Secondo quanto previsto dalla citata delibera, inoltre, l’Emittente svolge l’attività di raccolta indiretta con riferimento a strumenti finanziari obbligazionari quali titoli di stato ed obbligazioni emesse da enti sovranazionali.
Servizi
L’Emittente offre i tradizionali servizi bancari:
- Moneta elettronica: carte di credito, carta bancomat, bancomat prepagato (fra cui la carta bancomat “Dai credito alla pace” realizzata in collaborazione con Fairtrade Italia: per ogni carta sottoscritta, 1 euro viene destinato alle donne palestinesi di Cisgiordania e Gaza impegnate nei progetti di commercio equo).
Le carte di credito di Banca Popolare Etica, utilizzano il circuito VISA e sono emesse da CartaSi, e si caratterizzano per l’essere collegate ad alcune realtà del Terzo Settore (Amnesty International, Agesci, Intersos, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, ManiTese, Aibi, Economia di Comunione). Al momento dell’emissione della carta il cliente sceglie l’associazione o l’ente collegato a cui l’Emittente retrocede un contributo fisso al momento dell’emissione e una percentuale sugli importi spesi dal cliente stesso.
- Banca Virtuale: operatività via internet, via telefono e un servizio integrato per gestire raccolte fondi o abbonamenti.
- L’Emittente offre inoltre tutti i tradizionali servizi di incasso e pagamento.
Allo scopo di facilitare le modalità di versamento contanti da parte dei clienti che non hanno una Filiale di riferimento, l’Emittente ha provveduto ad introdurre, in collaborazione con Poste Italiane, un bollettino personalizzato per i versamenti ed ad estendere a tutti i clienti sul territorio nazionale la possibilità di versare contante nei propri conti correnti.
Fondo Pensione
In collaborazione con il Gruppo Itas Assicurazioni, è stata attivata la linea Aequitas del fondo PensPlan Plurifonds, che viene gestita in base a criteri di selezione sociali e ambientali indicati da Etica Sgr. La Linea Aequitas prevede anche la costituzione di un Fondo per il Microcredito sul modello già sperimentato con i fondi comuni di investimento “Valori Responsabili” di Etica Sgr, che è gestito dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica per fornire garanzie a copertura di operazioni di microcredito finanziate da Banca Popolare Etica e finalizzate al sostegno e alla nascita di microimprese.
Attività di Impiego
Le attività di impiego sono essenzialmente quelle normalmente praticate dal sistema bancario ed, in particolare, consistono in: (i) apertura di credito in conto corrente per elasticità di cassa; (ii) linee di credito per anticipi accoglibili; (iii) finanziamenti a medio/lungo termine chirografari e finanziamenti assistiti da garanzia ipotecaria; (iv) rilascio di impegni di firma.
Coerentemente con gli indirizzi e le finalità proprie istituzionali la Banca ha scelto, sin dall’inizio della sua attività, di non applicare per nessuna forma tecnica la condizione di massimo scoperto e di effettuare la capitalizzazione degli interessi con cadenza annuale. I principi sottesi all’attività di impiego sono da un lato il diritto al credito e dell’altro il vincolo nella scelta dei progetti e delle realtà da finanziare.
Coerentemente a detti principi l’Emittente:
- Concede credito, per quanto attiene alle persone fisiche, per il sostegno e il soddisfacimento di specifiche esigenze che si caratterizzano per la loro valenza sociale o di specifici bisogni primari;
- Applica condizioni di spese e di tasso uniformi su tutto il territorio nazionale;
- Ha sviluppato con particolare attenzione l’attività di microcredito;
- Ha adottato una politica del credito secondo cui i finanziamenti sono destinati a soggetti o progetti, economicamente affidabili, e socialmente responsabili in riferimento allo sviluppo sociale e al rispetto ambientale, con esclusione di quei soggetti impegnati in attività che prevedono:
• produzione e commercializzazione di armi;
• evidente impatto negativo sull’ambiente;
• utilizzo e sviluppo di fonti energetiche e di tecnologie rischiose per l’uomo e l’ambiente;
• sfruttamento del lavoro minorile, violazione dei diritti della persona, non rispetto delle garanzie contrattuali;
• attività di ricerca in campo scientifico che conducano ad esperimenti su soggetti deboli o non tutelati;
• esclusione/emarginazione delle minoranze o di intere categorie della popolazione;
• rapporto diretto con regimi che notoriamente non rispettino i diritti umani e/o che siano gravemente responsabili della distruzione dell’ambiente;
• mercificazione del sesso;
• gioco d’azzardo.
Con riferimento a tale ultimo aspetto, secondo quanto previsto dal Regolamento del Credito, deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 marzo 2006 e aggiornato in data 6 ottobre 2009, l’Emittente affianca alla tradizionale istruttoria economica bancaria, un’istruttoria socio-ambientale attraverso cui la Banca assume elementi di conoscenza sul valore sociale dell’attività da finanziare e sulla coerenza dell’attività del beneficiario del finanziamento con i valori di riferimento della Banca. Per lo svolgimento dell’istruttoria socio-ambientale l’Emittente si avvale della figura del “Valutatore sociale”, ossia di soci, persone fisiche, a tal fine formate dalla Banca, che svolgono gratuitamente l’analisi socio-ambientale secondo quanto previsto nel Regolamento Credito.
Nell’ambito dell’attività di impiego, un settore particolarmente importante è quello dei finanziamenti specificatamente rivolti al risparmio energetico e alle fonti energetiche rinnovabili: (i) un pacchetto di prodotti di finanziamento per interventi di risparmio energetico (Mutuo Credito al Minor Consumo, Mutuo Etichetta Energetica, Mutuo Efficienza Energetica); (ii) un pacchetto di prodotti per il finanziamento di impianti di produzione di energie rinnovabili (Mutuo Micro Rinnovabile, Mutuo Macro Rinnovabile). Gli interventi che si inseriscono in un contesto di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale (ridotto impatto ambientale) e sociale (positivo impatto sociale) vengono premiati tramite prestiti a tassi più agevolati. Nell’ambito dell’attività di finanziamento per le energie rinnovabili, l’Emittente ha messo a punto due prodotti (Mutuo Fotovoltaico 100, e Conto Energetico) specificatamente dedicati alla istallazione di impianti di produzione di energia fotovoltaica e strutturati in modo da consentire ai beneficiari di avvalersi anche delle opportunità derivanti dai contributi previsti dal Conto Energia (D.M. del 19.02.2007).
La Banca svolge l’attività di Microcredito. Tale attività è stata sviluppata dall’Emittente sulla base di due direttrici fondamentali, il microcredito socio assistenziale e il microcredito per start up e sviluppo di impresa. In entrambi i casi l’Emittente eroga credito anche a soggetti i quali non presentano quelle caratteristiche e requisiti normalmente richiesti per l’accesso al credito. I crediti sono garantiti da fondi di garanzia costituiti da enti locali e/o realtà del territorio (associazioni e organizzazioni) a fronte di specifici progetti. L’attività di Microcredito viene finanziata, inoltre, dall’Emittente anche attraverso il contributo dell’1/1000 eventualmente devoluto, in favore di progetti di Microcredito, dai sottoscrittori di quote di fondi di Etica Sgr. Elemento non secondario della operazione di microcredito è rappresentato dall’assistenza tecnica che la Banca fornisce al beneficiario per supportarlo nelle fasi di gestione del credito.
L’Emittente, nel corso della sua attività, ha stipulato accordi con associazioni e consorzi appartenenti al Terzo Settore (quali a titolo esemplificativo ARCI, ACLI, CGM, CTM Altro Mercato) attraverso i quali l’Emittente concede credito, a particolari condizioni, in favore degli associati o consorziati, anche al fine di rafforzare la coesione con le realtà del Terzo Settore che costituiscono, sin dalla costituzione dell’Emittente, uno dei suoi principali contesti di riferimento.
L’Emittente ha inoltre sviluppato nel corso della sua attività delle convenzioni con associazioni e organizzazioni non governative e con soggetti istituzionali (quali a titolo esemplificativo: la Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Comuni e Province) attraverso cui ha definito delle forme di collaborazione strumentali alla realizzazione di finanziamenti, microcredito, e altre forme tecniche di impiego tipicamente offerte dall’Emittente in favore di particolari categorie di soggetti nell’ambito di progetti per lo sviluppo del territorio e la cooperazione internazionale.
Cfr. Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.3.
Attività dell’Emittente in Spagna
L’Emittente opera dal 2005, in regime di Libera Prestazione di Servizi in Spagna, mediante la società di diritto spagnolo FIARE S.L., controllata dalla Fondazione FIARE, con la quale l’Emittente ha stipulato un contratto di agenzia. Attraverso il suddetto rapporto di agenzia, l’Emittente offre sul mercato spagnolo una gamma limitata dei propri prodotti. In particolare:
- con riferimento all’Attività di Raccolta diretta, l’Emittente offre unicamente dei Libretti di Risparmio nominativi (libretto”Disponibilidad” liquidabile a richiesta del cliente; libretto “Vinculado” liquidabile a scadenze di 24, 36 e 48 mesi, libretto “Vinculado Redes” che prevede la retrocessione di parte dell’interesse maturato dal cliente in favore di organizzazioni ed enti che svolgono attività coerenti con le finalità della Banca; e libretto “Tesoreria” per depositi superiori nel minimo a Euro 25.000);
- con riferimento all’Attività di Impiego, l’Emittente offre le medesime forme tecniche messe a disposizione sul mercato italiano. Sussistono inoltre i medesimi vincoli derivanti dalle politiche di credito adottate in ordine ai soggetti cui l’Emittente concede i finanziamenti. La valutazione Socio-Ambientale viene effettuata a cura dell’agente FIARE S.L.
Non viene, invece, svolta Attività di Raccolta Indiretta.
6.1.1.3. Indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Nelle tabelle di seguito vengono rappresentati i dati puntuali di fine periodo relativamente alla raccolta diretta, alla raccolta indiretta e agli impieghi.
RACCOLTA DIRETTA (in migliaia di Euro) | 2006 | 2007 | 2008 | I SEM 2009 |
Conti correnti passivi | 201.055 | 243.257 | 285.614 | 304.964 |
Depositi a risparmio | 10.574 | 13.485 | 18.503 | 22.898 |
Certificati di deposito | 102.007 | 99.517 | 104.600 | 104.604 |
Pronti contro termine | 25.323 | 35.473 | 41.197 | 21.755 |
Prestiti obbligazionari | 79.502 | 94.971 | 122.155 | 143.775 |
Fondi di terzi in amministrazione | - | 397 | 62 | 156 |
Totale raccolta diretta | 418.461 | 487.100 | 572.131 | 598.152 |
RACCOLTA INDIRETTA (in migliaia di Euro) | 2006 | 2007 | 2008 | I SEM 2009 |
Collocamento Fondi (Risparmio Gestito) Raccolta Ordini (Risparmio Amministrato) | 84.551 6.876 | 93.216 11.587 | 92.526 16.839 | 111.047 19.815 |
TOTALE RACCOLTA ESTERNA | 91.427 | 104.803 | 109.365 | 130.862 |
IMPIEGHI (in migliaia di Euro) | 2006 | 2007 | 2008 | I SEM 2009 |
Conti correnti Finanziamenti a clientela per anticipi Sbf | 34.369 25.784 | 38.859 24.780 | 46.464 32.548 | 56.785 38.137 |
Mutui e sovvenzioni Finanziamenti estero Sofferenze Altre operazioni Finanziamenti con Fondi di terzi in amministrazione | 138.524 2.710 223 399 - | 170.739 2.840 121 780 395 | 195.901 3.662 704 621 60 | 215.222 3.152 1.080 687 156 |
Totale impieghi | 202.009 | 238.514 | 279.960 | 315.219 |
Crediti di firma | 18.082 | 25.820 | 26.190 | 27.251 |
6.1.1.4 Modello Organizzativo
Banca Popolare Etica ha avuto sin dalla sua costituzione un carattere nazionale e la sua organizzazione si sviluppa sul territorio nazionale in quattro grandi aree geografiche (Nord-Ovest, Nord-Est, Sud e Centro) ed in due dimensioni strutturali, quella commerciale della rete distributiva e quella sociale della Struttura Territoriale dei Soci.
L’Emittente, inoltre, opera in regime di libera prestazione di servizi in Spagna. Rete distributiva
In Italia sono attive 13 Filiali nelle città di Palermo, Napoli, Bari, Roma, Firenze, Bologna, Torino, Milano, Brescia, Vicenza, Treviso, Genova e Padova.
La rete distributiva dell’Emittente è costituita anche da n. 25 Banchieri Ambulanti, anch’essi operanti su tutto il territorio nazionale.
Il Banchiere Ambulante è un Promotore Finanziario iscritto all’Albo dei promotori finanziari ai sensi dell’articolo 31 del TUF. Questa figura interviene soprattutto nelle aree non coperte da Xxxxxxx ed ha il compito di sviluppare contatti con soci e clienti, di raccoglierne le istanze, analizzarle, farne una pre-valutazione ed istruttoria, seguirne l’iter a distanza, in sinergia con i Valutatori socio-ambientali e in collaborazione con le strutture interne della Banca.
Il Banchiere Ambulante ha il compito, inoltre, di diffondere e promuovere la cultura di Finanza Etica.
L’operatività dell’Emittente in Spagna è svolta, in regime di libera prestazione di servizi, attraverso la società FIARE S.L., con la quale l’Emittente ha stipulato un contratto di agenzia. La società FIARE S.L. ha sede legale ed operativa a Bilbao e sede operativa a Barcellona oltre che un promotore a Madrid.
Struttura Territoriale dei Soci e Forum di Area
Struttura Territoriale dei Soci
Banca Popolare Etica, sin dalla sua costituzione, ha curato lo spirito cooperativo, assegnando particolare rilevanza alla partecipazione dei soci, stimolati a dare il proprio contributo, non solo economico, alla vita della Banca.
L’Assemblea dei soci del 21 novembre 1998 ha approvato la Struttura Territoriale dei Soci, organizzata in Circoscrizioni Locali su base provinciale e in quattro Coordinamenti di Area, uno per ciascuna macro-area Nord Ovest, Nord Est, Sud e Centro.
La Struttura Territoriale dei Soci:
• Favorisce momenti di incontro e di aggregazione, tra i soci e tra questi e Banca Popolare Etica;
• può fornire suggerimenti e pareri in merito a persone e organizzazioni che interagiscono con Banca Popolare Etica;
• promuove la conoscenza dei candidati alle cariche degli organi sociali di Banca Popolare Etica;
• garantisce l’informazione e la promozione di Banca Popolare Etica;
• supporta e sviluppa le attività sociali di Banca Popolare Etica;
• promuove la cultura del risparmio etico;
• effettua un’analisi costante e continuativa del territorio al fine di individuare nuovi bisogni ai quali Banca Popolare Etica può offrire una risposta;
• verifica quanto le attività di Banca Popolare Etica siano condivise dai soci e dalle diverse realtà del territorio;
• promuove la partecipazione dei soci alle Assemblee Ordinarie e Straordinarie di Banca Popolare Etica.
Le Circoscrizioni Locali sono composte da tutti i soci, persone fisiche e giuridiche, che hanno il domicilio nei comuni che fanno parte del territorio di competenza (normalmente una provincia purché abbia una base sociale di almeno 200 soci). Nell’ambito delle Circoscrizioni Locali, i soci che svolgono un ruolo attivo all’interno della Circoscrizione costituiscono il “Git”.
La Fondazione Responsabilità Etica fornisce le necessarie risorse economiche per lo svolgimento delle attività delle Circoscrizioni Locali.
Il Coordinamento d’Area è composto dalle/dai Coordinatrici/tori delle Circoscrizioni locali dell’Area di competenza ed ha funzioni di coordinamento delle attività delle Circoscrizioni.
Forum d’Area
Il Forum d’Area, secondo quanto previsto dall’Assemblea dei soci del 24 novembre 2007, è il luogo in cui si integrano sul territorio i quattro livelli della struttura di Banca Etica, ossia il livello istituzionale, quello operativo, quello culturale e quello partecipativo. Il Forum d’Area è composto da uno dei quattro Vice Presidenti di Banca Etica (dimensione politica), dal Responsabile Operativo (dimensione operativa bancaria), dal Segretario d’Area (dimensione culturale) e dal referente d’Area, eletto dal coordinamento d’Area, composto dai coordinatori dei GIT dell’Area di competenza (dimensione sociale), il quale esprime il punto di vista dei soci sul territorio.
Attualmente i Forum d’Area sono quattro, uno per ogni macroarea: Nord-Est, Nord- Ovest, Centro e Sud.
Sinteticamente, il Forum d’Area ha il compito di:
• raccogliere e analizzare i bisogni e le proposte del territorio, dando indicazioni utili alla Banca per una puntuale risposta a queste esigenze, verificandone sul campo l’efficacia e la coerenza con la missione di Banca Popolare Etica;
• far crescere le relazioni con le Circoscrizioni e i Soci della Banca, stringere sinergie con realtà che operano a livello locale;
• definire gli interventi socio-culturali nell’area.
Interforum
L’Interforum è un organismo consultivo e propositivo che contribuisce ad individuare gli obiettivi e le strategie nazionali, proponendo l’articolazione per ciascuna area e partecipando a tutte quelle azioni che riguardano il decentramento delle politiche territoriali.
L’Interforum è composto da:
- Presidente della Banca
- Componenti dei Forum di Area
- Direttore Generale
- Responsabile Area Promozione Culturale. Organizzazione Interna dell’Emittente
La struttura organizzativa, a decorrere dal 1 marzo 2010, si articola in una Direzione Generale composta dal Direttore Generale e da diversi uffici di staff oltre che da tre vice- direttori, dai quali dipendono:
- l’area commerciale;
- l’area promozione culturale;
- l’area pianificazione strategica;
- l’area controlli andamentali;
- l’area amministrazione.
Sono inoltre previsti due Comitati con specifiche funzioni:
• Comitato di Direzione, con funzione di pianificazione strategica;
• Comitato ICAAP, con funzione di controllo dei rischi secondo quanto previsto dalla circolare Banca d’Italia 263 del 2006 e successivi aggiornamenti.
A seguire l’Organigramma dell’Emittente, in vigore dal 1°marzo 2010:
6.1.1.5 Fattori chiave
Il management dell’Emittente ritiene che i fattori chiave che hanno consentito lo sviluppo della Banca e che ne caratterizzano oggi l’attività siano:
Ricerca e Sviluppo
L’attività di studio e ricerca volta alla messa a punto di prodotti e servizi si fonda principalmente sull’analisi delle esigenze trasmesse dalla base sociale dell’Emittente. Tale analisi consente all’Emittente stesso di modulare gli strumenti classici dell’attività bancaria per creare strumenti che rispondendo a logiche economiche prima che finanziarie siano di maggior sostegno dell’economia sociale.
Interdipendenza dell’attività bancaria e socio culturale
L’Emittente sia attraverso attività dirette che attraverso la Fondazione Responsabilità Etica promuove e diffonde la cultura della Finanza Etica. Tale attività, finalizzata essenzialmente alla diffusione dei valori propri della Finanza Etica, si è rivelata anche un utile strumento di promozione dell’Emittente stesso e di diffusione del marchio.
Modello organizzativo
Il modello organizzativo di cui la Banca si è dotata consente di realizzare l’elemento di partecipazione dei soci nell’ottica di una cooperazione reale. I soci costituiscono il patrimonio più importante di Banca Popolare Etica, il loro coinvolgimento diretto e la fiducia nel progetto si traducono nella sottoscrizione di azioni della Banca. La base sociale assume una rilevanza fondamentale per la Banca perché la sua attività è indipendente dai capitali dei grandi gruppi economico-finanziari.
I soci sono considerati non solo per il capitale conferito quanto anche per l’apporto umano in termini apporto culturale necessario per lo sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi progetti.
Eticità delle scelte di investimento della Banca e dei prodotti commercializzati
La Banca esercita l’attività di intermediazione creditizia in modo coerente con le proprie finalità sociali. La scelta eticamente orientata negli investimenti propri della Banca e nella caratteristica dei prodotti offerti, se da un lato costituisce un limite che la Banca si pone alle sue possibilità in termini di mercato, dall’altro produce l’effetto di attrarre clientela fra coloro i quali condividono i principi della finanza etica nonché fra coloro che ne apprezzano l’aspetto della trasparenza.
Trasparenza
Banca Popolare Etica favorisce un uso del denaro informato e consapevole, mettendo il risparmiatore in grado di sapere come vengono investiti i suoi risparmi e creando strumenti e modalità per avvicinare risparmiatori e organizzazioni finanziarie.
I rapporti con i clienti vengono gestiti in base ai principi di trasparenza, partecipazione ed equa distribuzione delle risorse. Tutto ciò si traduce in:
- nominatività dei rapporti (non sono previsti rapporti al portatore);
- pubblicazione sul sito internet dell’elenco dei soggetti finanziati;
- partecipazione del cliente, intesa come tendenziale possibilità del cliente di scegliere il settore verso il quale desidera che il suo risparmio venga indirizzato dalla Banca, anche attraverso strumenti specifici, quali i Certificati di Deposito Dedicati e le Carte di Credito Affinity.
Operatività al livello nazionale
L’Emittente opera al livello nazionale su tutto il territorio. Tale presupposto consente una attenuazione del rischio di credito rispetto ad una operatività territorialmente meno estesa e consente di perseguire una equa distribuzione delle risorse sul territorio, attraverso l’applicazione di condizioni uniformi in tutta Italia e la determinazione delle condizioni applicate con criteri di equità.
Banchieri Ambulanti
L’Emittente si avvale della collaborazione di 25 professionisti iscritti all’albo dei promotori finanziari, denominati Banchieri Ambulanti. La figura del Banchiere Ambulante è da sempre stata un elemento fondamentale nell’attività dell’Emittente in quanto rappresenta, da un lato, un importante strumento operativo nelle aree territoriali non servite da Filiali, e dall’altro un veicolo di promozione della cultura di Finanza Etica sul territorio.
6.1.1.6. Normativa di Riferimento
I paragrafi che seguono riportano una breve descrizione delle principali normative che disciplinano l’attività di BPE.
Normativa relativa all’attività bancaria
I principi fondamentali che disciplinano lo svolgimento dell’attività bancaria sono contenuti nel Testo Unico Bancario e nelle Istruzioni di Vigilanza per le banche emanate dalla Banca d’Italia. Il TUB contiene, fra l’altro, disposizioni riguardanti: (i) l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria, (ii) l’acquisizione di partecipazioni azionarie in banche, (iii) la vigilanza bancaria e i requisiti di adeguatezza patrimoniale e (iv) gli investimenti azionari da parte delle banche. Le Istruzioni di Vigilanza per le banche contengono la disciplina di dettaglio dei principi generali di cui al TUB.
(i) Autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria
L’articolo 10 del TUB stabilisce che la raccolta del risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito costituiscono l’attività bancaria. Ai sensi dell’articolo 14 del TUB, la Banca
d’Italia autorizza l’attività bancaria quando ricorrano tutte le condizioni indicate nel citato articolo ed iscrive, ex art. 13 del TUB, le banche autorizzate in Italia allo svolgimento dell’attività bancaria in un apposito albo gestito dalla Banca d’Italia.
(ii) Acquisizione di partecipazioni azionarie in banche popolari
Ai sensi dell’articolo 30 del TUB, nessuno può detenere azioni in misura eccedente lo 0,50 per cento del capitale sociale. Tale limite non si applica agli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti dalla specifica disciplina propria di ciascuno di essi. La banca, appena rileva il superamento di tale limite, contesta al detentore la violazione del divieto. Le azioni eccedenti devono essere alienate entro un anno dalla contestazione; trascorso tale termine, i relativi diritti patrimoniali maturati fino all’alienazione delle azioni eccedenti vengono acquisiti dalla banca.
Ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni possedute.
(iii) Vigilanza bancaria e requisiti di adeguatezza patrimoniale
Ai sensi degli articoli 51 e seguenti del TUB, ogni banca è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia. Nei confronti di ciascun soggetto bancario, Banca d’Italia svolge un’attività di vigilanza informativa, regolamentare ed ispettiva; in particolare, con riguardo all’esercizio della vigilanza informativa, l’articolo 56 del TUB dispone che le modifiche degli statuti delle banche non possono essere iscritte nel registro delle imprese se non consti un provvedimento della Banca d’Italia che accerti che tali modifiche non contrastino con una sana e prudente gestione della banca.
Nei confronti di tutti gli enti creditizi, inoltre, la Banca d’Italia svolge, ai sensi dell’articolo
53 del TUB, un’attività di vigilanza regolamentare, emanando, in conformità alle deliberazioni del CICR, disposizioni di carattere generale aventi a oggetto: l’adeguatezza patrimoniale, il contenimento del rischio nelle sue diverse configurazioni, le partecipazioni detenibili e l’organizzazione amministrativa e contabile ed i controlli interni. L’adeguatezza patrimoniale delle banche è oggetto di una specifica disciplina da parte della Banca d’Italia che recepisce, in particolare, le determinazioni assunte dal Comitato di Basilea nel Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale.
In particolare, nel gennaio 2001, il Comitato di Basilea ha pubblicato le proposte per la revisione degli standard internazionali esistenti di adeguatezza patrimoniale delle banche (c.d. “Basilea 2”). Esse sono state definitivamente approvate ed adottate dalle Direttive CE 2006/48 e 2006/49 e sono entrate in vigore il 1° gennaio 2007.
Lo Stato Italiano ha recepito le suddette direttive con Decreto Legge 27 dicembre 2006,
n. 297, successivamente convertito nella Legge 23 febbraio 2007 n. 15.
Ai sensi di tale legge, le disposizioni di carattere generale emanate dalla Banca d’Italia aventi ad oggetto l’adeguatezza patrimoniale devono prevedere che le banche possano utilizzare:
(i) le valutazioni del rischio di credito rilasciate da società o enti esterni; a tal proposito le disposizioni disciplinano i requisiti, anche di competenza tecnica e di indipendenza, che tali soggetti devono possedere e le relative modalità di accertamento; (ii) sistemi interni di misurazione dei rischi per la determinazione dei requisiti patrimoniali, previa autorizzazione della Banca d’Italia.
In attuazione di tale decreto legge poi convertito in legge, la Banca d’Italia ha emanato la Circolare 263/2006.
Alle banche è consentito effettuare investimenti sia in società finanziarie che industriali, nel rispetto delle norme e dei limiti previsti nelle Istruzioni dalla Banca d’Italia nell’esercizio delle funzioni di vigilanza regolamentare. In linea generale, le partecipazioni assunte da una banca non possono superare, nel loro insieme, il margine disponibile per investimenti in partecipazioni e in immobili (il margine disponibile è dato dalla differenza
tra il patrimonio di vigilanza e la somma delle partecipazioni e degli immobili, comunque detenuti). Inoltre, le partecipazioni in società diverse da banche o società finanziarie o assicurative (cd. “industriali”) non possono eccedere complessivamente il 15% del patrimonio di vigilanza della banca e, in relazione agli investimenti in una singola impresa o gruppo di imprese non finanziarie, il 3% del patrimonio di vigilanza della banca e il 15% del capitale sociale della società target. Tale ultima percentuale non si applica qualora il valore della partecipazione sia contenuto entro l’ammontare dell’1% del patrimonio di vigilanza della banca partecipante, ovvero qualora la somma degli investimenti superiori al 15% in possesso della banca sia contenuta entro l’1% del patrimonio di vigilanza della banca.
Normativa antiriciclaggio
L’Emittente è soggetta alle disposizioni della normativa “antiriciclaggio”, come da ultimo modificata dal d.lgs. n. 231 del 21 novembre 2007 recante “Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”.
In particolare, le banche sono tenute a:
(i) identificare e verificare adeguatamente la clientela (in alcune situazioni considerate più esposte al rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, con procedure di identificazione e verifica particolarmente rigorose);
(ii) istituire l’Archivio Unico Informatico;
(iii) registrare e conservare nell’Archivio Unico Informatico i dati identificativi e le altre informazioni relative ai rapporti ed alle operazioni;
(iv) inviare i dati aggregati all’Unità di Informazione Finanziaria;
(v) segnalare le operazioni sospette;
(vi) istituire misure di controllo interno e assicurare un’adeguata formazione dei dipendenti e dei collaboratori, anche per approfondire la conoscenza dei propri clienti, al fine di prevenire e impedire la realizzazione di operazioni di riciclaggio.
Normativa sui Servizi di investimento
Ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del TUF, per servizi di investimento si intendono le seguenti attività, quando hanno ad oggetto strumenti finanziari (i) negoziazione per conto proprio; (ii) esecuzione di ordini per conto dei clienti; (iii) sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a fermo ovvero con assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente;
(iv) collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente; (v) gestione di portafogli; (vi) ricezione e trasmissione di ordini; (vii) consulenza in materia di investimenti; (viii) gestione di sistemi multilaterali di negoziazione.
Ai sensi dell’articolo 18 del TUF, l’esercizio professionale dei servizi e delle attività di investimento nei confronti del pubblico è riservato alle banche ed alle imprese di investimento (ovvero le SIM e le imprese di investimento comunitarie ed extra- comunitarie). L’articolo 21 del TUF definisce i criteri generali da osservare nello svolgimento dei servizi e delle attività di investimento, mentre l’art. 22 del TUF disciplina il regime di separazione patrimoniale e, quindi, l’obbligo di tenere separati gli strumenti finanziari e le somme di denaro dei singoli clienti, a qualunque titolo detenuti dal soggetto abilitato, rispetto al patrimonio di quest’ultimo e a quello degli altri clienti. L’art. 23 stabilisce l’obbligo di redigere per iscritto i contratti relativi alla prestazione di servizi di investimento e di consegnarne un esemplare ai clienti.
Le regole di comportamento dei soggetti abilitati nei confronti della clientela trovano poi specifica disciplina nel Regolamento Consob adottato con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007 (Regolamento Intermediari).
Offerta fuori sede
Ai sensi dell’articolo 30 del TUF, si intende per offerta fuori sede la promozione ed il collocamento presso il pubblico: (i) di strumenti finanziari, in luogo diverso dalla sede legale o dalle dipendenze dell’emittente, del proponente l’investimento o del soggetto incaricato della promozione o del collocamento, e/o (ii) di servizi e attività di investimento, in luogo diverso dalla sede legale o dalle dipendenze di chi presta, promuove o colloca il servizio o l’attività. Non costituisce offerta fuori sede quella effettuata nei confronti di clienti professionali, come individuati ai sensi dell’articolo 6, commi 2-quinquies e 2- sexies del TUF. L’offerta fuori sede di strumenti finanziari ovvero di servizi di investimento può essere effettuata solo dai soggetti autorizzati allo svolgimento dei servizi di collocamento (con o senza assunzione a fermo ovvero assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente) e dalle Sgr, dalle società di gestione armonizzate e dalle SICAV, limitatamente alle quote e alle azioni di Oicr.
Le banche possono effettuare l’offerta fuori sede dei propri servizi e attività di investimento. Ove l’offerta abbia per oggetto servizi e attività prestati da altri intermediari, le banche devono essere autorizzate allo svolgimento dei servizi di collocamento.
Ai sensi dell’articolo 31 del TUF, i soggetti autorizzati si avvalgono, per l’offerta fuori sede, di promotori finanziari, che devono essere iscritti nell’apposito albo unico tenuto da un organismo costituito dalle associazioni professionali rappresentative dei promotori e dei soggetti abilitati. L’attività di promotore finanziario deve essere svolta esclusivamente nell’interesse di un solo soggetto, il quale sarà responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal promotore finanziario, anche qualora tali danni siano conseguenti a responsabilità del promotore finanziario accertata in sede penale. Nella prestazione della propria attività, i promotori finanziari sono tenuti al rispetto di regole di comportamento e presentazione nei confronti degli investitori, stabilite dalla Consob con proprio regolamento.
6.1.2. Indicazione di nuovi prodotti e nuove attività
L’Emittente nel corso del 2009 ha messo a disposizione dei suoi clienti alcuni nuovi prodotti e nuovi servizi.
In particolare, nel corso del 2009 l’Emittente ha messo a punto un nuovo prodotto denominato “Mutuo a Tasso Rivedibile”. Un contratto di mutuo che da la possibilità al beneficiario di scegliere periodicamente il cambio da tasso fisso a tasso variabile, o viceversa, a seconda della propria situazione personale, delle proprie aspettative sull’andamento del mercato dei tassi.
L’Emittente è stata autorizzata da Banca d’Italia in data 11 agosto 2009 alla prestazione del servizio di negoziazione in conto proprio e del servizio esecuzione ordini per conto dei clienti. Tali attività sono svolte con l’obiettivo di servire al meglio la propria clientela agevolandola nello smobilizzo dei propri investimenti.
6.1.3 Gestione dei Rischi
Il sistema dei controlli interni dell’Emittente è basato su tre livelli di controllo: i controlli di linea (controlli di primo livello, diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle
operazioni, eseguiti dalla stessa struttura operativa), i controlli sulla gestione dei rischi di competenza del Risk Controller (controlli di secondo livello, riguardanti la definizione delle metodologie di misurazione del rischio, la verifica del rispetto dei limiti assegnati e della coerenza dell’operatività delle singole aree della Banca rispetto agli obiettivi di rischio-rendimento assegnati) ed i controlli basati sull’attività di revisione interna di competenza dell’Internal Audit (controlli di terzo livello, relativi all’individuazione degli andamenti anomali, delle violazioni alle prescrizioni poste a livello di procedure e di regolamenti interni, nonché alla valutazione complessiva circa l’adeguatezza dell’intero sistema interno dei controlli).
Inoltre, in data 24 gennaio 2008 il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha istituito la funzione di Compliance, deputata, secondo le previsioni delle Istruzioni di Vigilanza Banca d’Italia, al monitoraggio costante dell’evoluzione normativa e ai conseguenti adeguamenti. Alla funzione Compliance l’Emittente ha affidato anche i compiti e le responsabilità derivanti dalla disciplina attinente alla prestazione dei servizi di investimento.
Nel quadro richiamato, l’Emittente ha adottato regolamenti e procedure interne volti a garantire la separazione organizzativa delle funzioni deputate alla gestione da quelle addette al controllo.
6.1.3.1 Rischio di credito
Alla luce delle disposizioni previste dalle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia in materia di controlli interni e del rilievo attribuito all’obiettivo di attuare processi di gestione dei crediti e dei correlati sistemi di controllo secondo canoni di efficienza ed efficacia, la Banca si è dotata di una struttura organizzativa funzionale al perseguimento del suddetto obiettivo.
In particolare, il processo organizzativo di gestione del rischio di credito è ispirato al principio di prudenza e di separazione fra le attività proprie della fase di sviluppo, istruttoria e gestione rispetto a quelle di monitoraggio del credito. Nell’ambito della suddetta prima fase è prevista la separazione tra la figura del proponente e quella del deliberante. In aggiunta ai controlli di linea, quali attività di primo livello, il Controllo Crediti – inserito nell’Area Controlli Andamentali – si occupa del monitoraggio andamentale del rischio di credito mentre il Risk Controller – anch’esso inserito nell’Area Controlli Andamentali- della correttezza/adeguatezza dei processi gestionali svolti dalle strutture deputate.
L’intero processo di gestione e controllo del credito è disciplinato da un regolamento interno che:
- definisce i criteri per la valutazione del merito creditizio;
- definisce le metodologie per la revisione degli affidamenti;
- definisce le metodologie di controllo andamentale;
- stabilisce le metodologie di misurazione del rischio per la classificazione delle posizioni anomale nelle varie categorie.
La Banca ha, inoltre, definito le deleghe in materia di erogazione del credito e di firma.
A supporto delle attività di governo del processo del credito, la Banca ha attivato procedure specifiche per le fasi di istruttoria/delibera di revisione delle linee di credito e di monitoraggio del rischio di credito.
In tutte le citate fasi, la Banca utilizza metodologie quali-quantitative di valutazione del merito creditizio della controparte, basate su (o, comunque, supportate da) procedure informatiche sottoposte a periodica verifica e manutenzione. I momenti di istruttoria/delibera e di revisione delle linee di credito sono regolamentati da un iter
deliberativo in cui intervengono i diversi organi competenti, nel rispetto dei livelli di deleghe previste.
Dal 1°gennaio 2009, l’Emittente ha istituito il Co mitato ICAAP, che supporta la Direzione Generale nel presidio anche del rischio di credito.
A seguito dell’entrata in vigore della disciplina prudenziale di vigilanza (c.d. Basilea 2) la Banca ha effettuato gli interventi necessari per allinearsi alle regole introdotte. In particolare la Banca per quanto attiene il calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito ha adottato la metodologia standardizzata.
6.1.3.2 Rischio di mercato
Relativamente ai processi ed alle metodologie di controllo e gestione del rischio di mercato, il Consiglio di Amministrazione ha definito le politiche del profilo di rischio/rendimento/eticità della Banca prevedendo dei limiti operativi dettagliati e formalizzando le deleghe inerenti alla relativa attività. Per la misurazione e la gestione dei rischi connessi al portafoglio di investimento, l’Emittente si avvale di reportistiche che evidenziano il valore a rischio (VaR), attraverso cui viene evidenziata quotidianamente la perdita massima potenziale sull’orizzonte temporale definito, tenendo conto del rischio di tasso, del rischio di mercato ed eventualmente, del rischio di cambio.
Con riferimento all’operatività sul portafoglio di proprietà, il Consiglio di Amministrazione ha assegnato la delega operativa in materia di gestione dei rischi connessi al portafoglio titoli di proprietà della Banca al Direttore Generale, il quale si avvale, della funzione di supporto del Comitato ICAAP. La delega non riguarda la gestione del patrimonio immobilizzato e delle partecipazioni per la cui la competenza ad operare spetta allo stesso Consiglio di Amministrazione.
Sono, inoltre, stati previsti dal Consiglio di Amministrazione specifici limiti individuali di operatività e poteri di firma formalizzati.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha definito un limite di Perdita Massima Accettabile per delimitare la composizione del portafoglio di investimento.
Il Risk Controller è tenuto a verificare il rispetto dei suddetti limiti e le modalità di utilizzo dei poteri e delle deleghe, relazionando periodicamente al Consiglio di Amministrazione.
6.1.3.3 Rischio di cambio
Il rischio di cambio deriva dall’attività di impiego e/o di raccolta svolte in valute diverse dall’Euro. La Banca è esposta al rischio di cambio in misura del tutto marginale in considerazione del fatto che ha una limitata operatività in valute diverse dall’Euro – peraltro esclusivamente in dollari statunitensi – e pertanto non vengono poste in essere operazioni di copertura.
6.1.3.4 Rischio di liquidità
L’Emittente effettua la gestione e la misurazione del rischio di liquidità avvalendosi nell’ambito del Servizio ALM, fornito da Cassa Centrale Banca, del previsionale flussi finanziari, disponibile con cadenza mensile. In esso vengono rappresentati i flussi in entrata e in uscita risultanti dallo sviluppo delle posizioni attive e passive della Banca presenti alla data di analisi, facendo riferimento sia alla quota capitale che alla quota di interesse delle stesse all’interno di predefiniti intervalli temporali.
Il Comitato ICAAP valuta periodicamente la consistenza e la distribuzione dei fabbisogni da finanziare o disponibilità da impiegare provvedendo a fornire indirizzi generali di coerenza alle unità direttamente coinvolte.
6.1.3.5 Rischio di Tasso
Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato, sia in termini di peggioramento del saldo dei flussi finanziari attesi, sia in termini di valore di mercato di strumenti finanziari detenuti e/o contratti in essere.
L’Emittente gestisce il rischio di tasso ricorrendo al Servizio ALM, ed in particolare attraverso:
- un report periodico che consente di analizzare le conseguenze possibili rispetto a tutte le poste di attivo e passivo e i derivati, a copertura dei prestiti obbligazionari e dei mutui a tasso fisso, sensibili ai tassi di interesse, in relazione a scenari caratterizzati da shock di xxxxx;
- un report periodico che consente di analizzare l’impatto sul patrimonio netto dell’Emittente conseguentemente a diverse ipotesi di shock di xxxxx.
Le suddette valutazioni vengono effettuate anche in maniera combinata fra loro su un orizzonte temporale di dodici mesi.
Le analisi di ALM sono valutate periodicamente dal Comitato ICAAP dell’Emittente.
6.1.3.6 Rischi operativi
Il rischio operativo consiste nel rischio di subire perdite derivanti da inadeguatezze o disfunzioni imputabili a risorse umane ovvero a procedure e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
In ottemperanza a quanto previsto dall’Autorità di Xxxxxxxxx, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha adottato le scelte metodologiche e operative per prevenire il rischio di interruzione dell’operatività e disfunzione dei sistemi. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di applicare con riferimento alla misurazione a fini prudenziali del requisito a fronte del rischio operativo, fra quelli previsti dall’Autorità di Vigilanza, il Metodo Base.
L’Emittente ha inoltre definito il Piano di Continuità Operativa, volto a cautelare l’Emittente stesso a fronte di eventi di crisi che ne possano inficiare la piena operatività, esplicitando ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti e formalizzando le procedure operative da adottare negli scenari di crisi legati principalmente a: (i) inagibilità prolungata di un edificio (ii) indisponibilità prolungata del personale (iii) indisponibilità prolungata dei sistemi informativi e delle infrastrutture primarie di telecomunicazione (iv) indisponibilità di energia elettrica in uno o più siti.
Il Piano di Continuità Operativa contiene il Piano di “disaster recovery” predisposto da un outsourcer al fine di gestire l’eventuale indisponibilità del sistema informatico bancario che la Banca utilizza, coerentemente con quanto richiesto dalla disciplina di vigilanza. Fra le misure adottate si evidenziano inoltre quelle che concernono l’istituzione di siti di recovery, situati a congrua distanza dai siti primari, di processi di back-up (dei sistemi dei processi e dei dati) e di produzione di duplicati.
La gestione dei processi critici afferenti al “disaster recovery” è affidata a una società esterna. Cfr. Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.2.
Si segnala che la Banca d’Italia, nell’ambito della propria attività di vigilanza, ha svolto presso l’Emittente un’ispezione che si è chiusa in data 08 maggio 2009. A conclusione di detta ispezione, Banca d’Italia non ha irrogato alcuna sanzione all’Emittente ma ha, tuttavia, constatato l’emersione di alcune carenze di natura procedurale-organizzativa anche sotto il profilo della distribuzione delle mansioni e della operatività informatica,
xxxxxxxx, in particolare al sistema dei controlli ed alla gestione del processo creditizio. Con riferimento alle suddette carenze, si segnala che, sebbene l’Emittente si sia immediatamente attivato al fine di eliminarne le cause, dando attuazione ad adeguati interventi di ordine procedurale-organizzativo, alcuni interventi, tra cui, soprattutto, quelli che necessitano del supporto di outsourcer, potranno produrre effetti apprezzabili solo in modo progressivo.
6.2 PRINCIPALI MERCATI
6.2.1 Clientela di riferimento
Attività di Raccolta Diretta e Indiretta
La clientela di riferimento con riguardo all’Attività di Raccolta Diretta ed Indiretta è principalmente composta da clienti consumatori e clienti al dettaglio non consumatori, ovvero risparmiatori, famiglie, ed imprese di piccole e medie dimensioni. Figurano in particolare, fra i clienti dell’Emittente anche grandi associazioni, organizzazioni ed enti appartenenti a realtà del Terzo Settore.
La Banca, in relazione all’Attività di Raccolta Diretta e Indiretta, richiede ai propri clienti di dichiarare la liceità di provenienza del denaro ed in ogni caso richiede che il complesso delle operazioni poste in essere dal cliente tramite la Banca sia coerente con i principi ispiratori della Banca stessa.
Attività di impiego
Nei primi anni della propria attività l’Emittente ha indirizzato l’erogazione del credito unicamente in favore di associazioni, organizzazioni ed enti appartenenti al Terzo Settore, impegnati principalmente nelle seguenti attività:
a) interventi sociali anche tramite cooperazione sociale (reinserimento sociale e lavorativo di soggetti disagiati, cura e prevenzione del disagio, riduzione delle barriere architettoniche etc.);
b) cooperazione internazionale (sviluppo socio-economico delle aree più povere del pianeta, sostegno del commercio equo e solidale, promozione della imprenditorialità minore etc.);
c) tutela dell’ambiente (ricerca, sperimentazione e utilizzo di fonti energetiche alternative e rinnovabili ed efficienza energetica e di tecniche produttive non inquinanti, sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica etc.);
d) sviluppo della cultura e della società civile (gestione e tutela del patrimonio artistico e culturale, animazione socio-culturale nelle aree a maggior degrado sociale, sviluppo dell’associazionismo senza scopo di lucro, sostegno delle famiglie che decidono di accogliere in adozione o in affidamento minori che si trovino in situazioni di abbandono, offerte di case o alloggi a soggetti socialmente deboli etc.).
A partire dal 2001, l’Emittente ha allargato la propria clientela di riferimento indirizzando l’Attività di Impiego anche in favore di persone fisiche e piccole e medie imprese appartenenti alle realtà non-profit e, a partire dal 2005, anche a piccole e medie imprese appartenenti alle realtà “profit” in relazione a progetti di carattere sociale e internazionale, tutela dell’ambiente e sviluppo della cultura e della società civile.
Sia con riferimento alle associazioni ed enti del Terzo Settore che con riferimento alle persone fisiche e piccole e medie imprese, profit e non-profit, costituisce condizione per l’erogazione di finanziamenti il rispetto da parte dei destinatari dei requisiti di
responsabilità sociale e ambientale definiti dalla Banca. Cfr Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.2.
6.2.2 Distribuzione geografica delle attività
I seguenti grafici illustrano la distribuzione geografica delle attività dell’Emittente dal 30 giugno 2006 al 30 giugno 2009, con riferimento al mercato italiano suddiviso per aree.
275.000
250.000
225.000
200.000
175.000
150.000
125.000
100.000
75.000
50.000
25.000
0
Xxxx Xxxx Xxxxx Xxxx Xxxx Xxx Xxxx Centro
Area Sud
Attività di Raccolta Diretta
giu- 06
dic-06
giu- 07
dic-07
giu-08
dic-08
giu-09
Dati espressi in migliaia di Euro Attività di Raccolta Indiretta
90.000
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
Xxxx Xxxx Xxxxx Xxxx Xxxx Xxx Xxxx Xxxxxx
Xxxx Sud
30.000
20.000
10.000
0
giu-06
dic-06
giu-07
dic-07
giu-08
dic-08
giu-09
Dati espressi in migliaia di Euro
140.000
130.000
120.000
110.000
100.000
90.000
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
Xxxx Xxxx Xxxxx Xxxx Xxxx Xxx Xxxx Centro Area Sud
Attività di Impiego
giu-06
dic-06
giu-07
dic-07
giu-08
dic-08
giu-09
Dati espressi in migliaia di Euro
Volumi BPE
I dati forniti nella seguente Tabella indicano i volumi dell’attività svolta in regime di Libera Prestazione di Servizi in Spagna e la relativa percentuale sui volumi globali dell’Emittente al al 30 giugno 2009 e 31 dicembre 2008, 2007, 2006.
30/06/09 | 31/12/08 | 31/12/07 | 31/12/06 | |
Attività di Raccolta Diretta | 575.850 | 552.843 | 477.213 | 408.976 |
Attività di Impiego | 315.910 | 281.747 | 239.467 | 204.702 |
Volumi BPE in Spagna | ||||
30/06/09 | 31/12/08 | 31/12/07 | 31/12/06 | |
Attività di Raccolta Diretta | 15.936 | 13.761 | 9.568 | 7.435 |
Attività di Impiego | 7.154 | 6.586 | 4.300 | 1.437 |
Percentuale Spagna | ||||
30/06/09 | 31/12/08 | 31/12/07 | 31/12/06 | |
Attività di Raccolta Diretta | 2,77% | 2,49% | 2,00% | 1,82% |
Attività di Impiego | 2,26% | 2,34% | 1,80% | 0,70% |
Dati espressi in migliaia di Euro
6.2.3. Posizionamento Competitivo dell’Emittente
La Tabelle che seguono illustrano le quote di mercato dell’Emittente con riferimento alle Province in cui è ubicata almeno una Filiale al 31 dicembre 2008 e al 31 dicembre 2007. Quote di mercato al 31 dicembre 2008
Provincia | N. Sportelli | Quota di Mercato Raccolta | Quota di Mercato Impieghi |
Bari | 1 | 0,16 | 0,17 |
Bologna | 1 | 0,21 | 0,10 |
Brescia | 1 | 0,41 | 0,09 |
Firenze | 1 | 0,28 | 0,10 |
Genova (*) | 1 | 0,00 | 0,00 |
Milano | 1 | 0,06 | 0,01 |
Napoli | 1 | 0,05 | 0,08 |
Padova (**) | 2 | 0,74 | 0,17 |
Palermo | 1 | 0,06 | 0,09 |
Roma | 1 | 0,08 | 0,02 |
Torino | 1 | 0,09 | 0,09 |
Treviso | 1 | 0,58 | 0,25 |
Vicenza | 1 | 0,68 | 0,14 |
Dati elaborati dall’Emittente sulla base dei dati di Banca d’Italia. (*) La filiale di Genova è aperta dal 5 novembre 2009.
(**) Pur dotato di CAB autonomo uno dei due sportelli in Padova funge da supporto all’attività dei Promotori finanziari e non è aperto al pubblico.
Quote di mercato al 31 dicembre 2007
Provincia | N. Sportelli | Quota di Mercato Raccolta | Quota di Mercato Impieghi |
Bari (*) | 1 | 0,00 | 0,00 |
Bologna | 1 | 0,22 | 0,11 |
Brescia | 1 | 0,41 | 0,09 |
Firenze | 1 | 0,24 | 0,09 |
Milano | 1 | 0,06 | 0,01 |
Napoli | 1 | 0,10 | 0,04 |
Padova (**) | 2 | 2,42 | 0,43 |
Palermo | 1 | 0,02 | 0,03 |
Roma | 1 | 0,07 | 0,01 |
Torino | 1 | 0,07 | 0,07 |
Treviso | 1 | 0,48 | 0,20 |
Vicenza | 1 | 0,67 | 0,12 |
Dati elaborati dall’Emittente sulla base dei dati di Banca d’Italia. (*) La filiale di Bari è aperta dal 27 ottobre 2008.
(**) Pur dotato di CAB autonomo uno dei due sportelli in Padova funge da supporto all’attività dei Promotori finanziari e non è aperto al pubblico.
6.3 EVENTI ECCEZIONALI
Non si sono verificati fatti rilevanti o eventi eccezionali tali da influire sulle informazioni di cui ai precedenti paragrafi relativi alle attività dell’Emittente o del Gruppo.
6.4 DIPENDENZA DA BREVETTI O LICENZE, DA CONTRATTI INDUSTRIALI, COMMERCIALI O FINANZIARI, O DA NUOVI PROCEDIMENTI DI FABBRICAZIONE
In considerazione dell’attività svolta dall’Emittente, non si rileva alcun fenomeno di dipendenza dell’Emittente da marchi, brevetti e licenze o altri diritti similari, o da contratti industriali, commerciali o finanziari o da nuovi procedimenti di fabbricazione.
Per ulteriori informazione sui marchi di titolarità dell’Emittente Cfr. Sezione I, Capitolo XI, Paragrafo 11.2.
6.5 FONTE DEI DATI SULLA POSIZIONE CONCORRENZIALE DELL’EMITTENTE
La fonte dei dati sulla posizione concorrenziale dell’Emittente è costituita dai dati di Banca d’Italia. Eventuali altre forme di informazione sono comunque espressamente indicate. Per informazioni sulla posizione concorrenziale dell’Emittente Cfr. Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.3.
6.6 SCENARI DI SVILUPPO DELL’EMITTENTE
Nel corso del 2008 l’Emittente ha programmato l’ampliamento della Rete Territoriale attraverso l’apertura di quattro nuove Filiali (Ancona, Genova, Perugia e Trieste). La comunicazione a Banca d’Italia per l’apertura delle quattro filiali è stata effettuata in data 18 aprile 2008 e (in assenza di un provvedimento di diniego della Banca d’Italia, nei termini previsti dalla normativa di vigilanza) l’Emittente ha avviato il piano di sviluppo della rete territoriale. Per quanto riguarda le filiali di Genova e Perugia l’ apertura era inizialmente prevista nel 2009 e per quanto riguarda le filiali di Ancona e Trieste nel 2010. Nel corso del 2009 è stata aperta la filiale di Genova, mentre non è stata aperta la filiale di Perugia. Conseguentemente, fermo restando il programma di sviluppo, l’apertura delle nuove filiali, come comunicato a Banca d’Italia in data 14 aprile 2009, è prorogata al 2010 e 2011.
All’esito dell’apertura delle nuove filiali, la Rete Territoriale dell’Emittente verrebbe a contare un totale di 16 Filiali.
In relazione alla Filiale di Genova, l’Emittente ha comunicato a Banca d’Italia di ipotizzare la produzione di utili a partire dal quarto anno dall’apertura e di inserire, inizialmente, presso la filiale due unità lavorative.
In relazione alla Filiale di Perugia, l’Emittente ha comunicato a Banca d’Italia di ipotizzare la produzione di utili a partire dal terzo anno dall’apertura e di inserire, inizialmente, presso la filiale tre unità lavorative.
In relazione alla Filiale di Ancona, l’Emittente ha comunicato a Banca d’Italia di ipotizzare la produzione di utili a partire dal quarto anno dall’apertura e di inserire, inizialmente, presso la filiale due unità lavorative.
In relazione alla Filiale di Trieste, l’Emittente ha comunicato a Banca d’Italia di ipotizzare la produzione di utili a partire dal quarto anno dall’apertura e di inserire, inizialmente, presso la filiale due unità lavorative.
Infine, la vocazione internazionale di Banca Popolare Etica – sostanziatasi in questi anni dalla operatività in regime di libero stabilimento in Spagna, dalla costituzione di Federazione delle Banche Alternative Europee (Febea), e di Società Finanziaria Europea (SEFEA) che raggruppa le più importanti esperienze di banche e finanziarie europee – e la significativa partnership avviata in Francia con la finanziaria La Nef e, in Spagna, con la Fondazione FIARE, potrebbero dar luogo, in futuro, a disegni di aggregazione europea e di ampliamento dell’operatività. Su questa linea di azione si situa il Manifesto dei Valori della finanza etica europea che è stato condiviso fra Banca Popolare Etica, La Nef e FIARE, e che è stato portato all’approvazione dei rispettivi soci in occasione della assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007. Alla data del Prospetto Informativo è inoltre oggetto di studio da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente un progetto per la costituzione di una banca etica europea, che accolga in un’unica realtà societaria europea, con sede a Padova, oltre che la Banca, anche La Nef e FIARE.
CAPITOLO VII
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
7.1 DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L’EMITTENTE
L’Emittente è la società Capogruppo del “Gruppo bancario Banca Popolare Etica” iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 5018.7, costituito da esso stesso e dalla società Etica Sgr.
49,90%
Etica Sgr è stata costituita il 5 dicembre 2000 ed è operativa dal febbraio del 2003, ha sede a Xxxxxx, xxx Xxxxxxxxx x. 0/00, c.f. e P.IVA 13285580158.
L’attività di Etica Sgr ha ad oggetto:
- la prestazione di servizi di gestione collettiva del risparmio realizzata attraverso la promozione, l’istituzione e l’organizzazione di fondi comuni di investimento e l’amministrazione dei rapporti con i partecipanti nonché la gestione del patrimonio di Organismi di Investimento;
- la prestazione del servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto di terzi;
- l’istituzione e la gestione di fondi pensione;
- la gestione di patrimoni autonomi gestiti in forma collettiva in regime di delega;
- lo svolgimento di attività di consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari nonché in materia di responsabilità sociale;
- l’offerta fuori sede ai sensi di legge;
- l’acquisizione di partecipazioni in società o enti aventi ad oggetto attività connesse. Alla data del Prospetto Informativo il capitale di Etica Sgr risulta così ripartito:
Socio | Capitale detenuto | % di possesso |
Banca Popolare Etica | € 1.996.000 | 49,90% |
Banca Popolare di Milano | € 1.100.000 | 27,50% |
Cassa Centrale Banca | € 460.000 | 11,50% |
Banca Popolare di Sondrio | € 444.000 | 11,10% |
L’Emittente è parte di un patto parasociale sottoscritto, in data 14 giugno 2007, da tutti i soci di Etica Sgr in cui si prevedono le modalità di nomina degli organi sociali, clausole di prelazione e gradimento per il trasferimento delle partecipazioni, obblighi di consultazione preventivi all’esercizio del diritto di voto nelle assemblee straordinarie, con specifico impegno da parte degli aderenti al patto a non adottare deliberazioni ove non consti il consenso di BPE.
In particolare, ai sensi del suddetto patto parasociale, BPE ha diritto di nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Etica Sgr e, ove previsto, l’amministratore delegato oltre che il direttore generale o direttore operativo in modo da assicurare una unità di gestione nell’ambito della politica di Gruppo che valorizzi la continuità con gli indirizzi espressi dai principi statutari di Banca Popolare Etica. Inoltre il patto prevede che, ove un socio intenda cedere in tutto o in parte la propria partecipazione in Etica Sgr, questi debba preventivamente offrire in opzione agli altri aderenti al patto la partecipazione oggetto di trasferimento e, qualora il diritto di opzione non venga esercitato, lo stesso socio possa vendere la partecipazione ad un terzo che riscontri il gradimento di BPE e di almeno un altro socio. Nel caso in cui BPE non presti il proprio gradimento è tenuta ad acquistare la partecipazione oggetto di trasferimento.
7.2 SOCIETA’ CONTROLLATE, A CONTROLLO CONGIUNTO E COLLEGATE
7.2.1 Società controllate in via esclusiva
Fermo restando che il Gruppo Bancario Banca Popolare Etica si compone unicamente dall’Emittente e della controllata in via esclusiva Etica Sgr, l’Emittente detiene una partecipazione di controllo, ai sensi dell’articolo 2359 c.c., in La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola. In particolare, l’Emittente è titolare del 83,19% del capitale sociale di La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola, costituita in data 19 ottobre 2005, con sede legale a Padova, via Xxxxxxx Xxxxx 15, c.f. 04054070281. L’ammontare complessivo del capitale sociale di La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola è pari a Euro 119.000,00. L’azienda agricola esercitata da La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola è costituita da un complesso di edifici, di circa 6.900 mc, ubicati nella zona dei Colli Euganei in provincia di Padova, e da 25 ettari di terreno, di cui 1 in proprietà, suddivisi in lotti destinati a vigneto, bosco e seminativo e prato. La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola è stata costituita per promuovere iniziative, incontri e sperimentazioni in tema di sviluppo sostenibile, favorendo l’incontro e il confronto sui temi della finanza etica, dell’ambiente, dell’economia sociale e civile oltre che per promuovere un laboratorio di sperimentazione agricola con particolare riguardo al settore vitivinicolo.
Alla data del 30 giugno 2009, l’Emittente ha versato in “conto futuro aumento del capitale sociale” di La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola la somma di Euro 181.000,00. Alla data del Prospetto Informativo, l’Aumento di capitale non è stato ancora deliberato dai soci di La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola.
7.2.2 Società sulla quale l’Emittente esercita il controllo congiunto unitamente ad altri soci
L’Emittente detiene una partecipazione pari al 44,56% del capitale sociale di Innesco S.p.A., costituita in data 14 maggio 2007, con sede in Venezia – Mestre, Xxxxx Xxxxxxx 00,
c.f. e P.IVA. 03771850272. L’ammontare complessivo del capitale sociale di Innesco
S.p.A. è pari a Euro 469.000,00. Innesco S.p.A. è una società che ha ad oggetto lo sviluppo di progetti che hanno l’obiettivo primario di ottenere un risparmio energetico attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica per conto della propria clientela. BPE ha stipulato in data 14 maggio 2007 un patto parasociale con il socio Energia
Solidale S.r.l., che a sua volta detiene una partecipazione in Innesco S.p.A. pari al 44,78% del capitale sociale, che prevede il coordinamento del voto fra i soci in occasione delle assemblee ordinarie e straordinarie, oltre che un quorum deliberativo pari 60% del capitale sociale in occasione di assemblee straordinarie che deliberino su determinate materie, oltre che le modalità di nomina del consiglio di amministrazione. Per effetto di quanto previsto nel suddetto patto parasociale, BPE esercita un controllo congiuntamente a Energia Solidale S.r.l. su Innesco S.p.A..
7.2.3 Società Collegate
L’Emittente ha una influenza notevole sulla società consortile di diritto italiano Società Europea Finanziaria Etica e Alternativa (SEFEA), costituita il 2 dicembre 2003, con sede a Trento, capitale sociale pari a Euro 3.755.000,00, avente ad oggetto la promozione e il sostegno dello sviluppo della finanza etica ed economia solidale in Europa.
Sebbene l’Emittente detiene una partecipazione pari al 8,46% del capitale sociale di SEFEA, esercita su questa una influenza notevole per effetto di un patto parasociale ai sensi del quale l’Emittente ha diritto di nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione di SEFEA, due membri su cinque del Comitato Esecutivo, oltre che il Direttore Generale. Il suddetto patto parasociale prevede anche diritti di prelazione e gradimento in favore dell’Emittente e degli altri soci fondatori.
Per ulteriori informazioni sulle partecipazioni detenute dall’emittente si vada alla Sezione I, Capitolo XXV.
CAPITOLO VIII
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
8.1 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
La seguente tabella illustra la situazione delle immobilizzazioni materiali dell’Emittente alla data del 30 giugno 2009 e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006.
Valori espressi in migliaia di Euro | 30.06.2009 | 31.12.2008 | 31.12.2007 | 31.12.2006 |
Terreni/Fabbricati | 12.791 | 12.928 | 7.052 | 6.299 |
di cui in locazione finanziaria(*) | - | - | - | - |
Mobili/impianti elettronici | 1.245 | 1.109 | 837 | 744 |
Altre | 511 | 497 | 265 | 205 |
Totale | 14.547 | 14.534 | 8.154 | 7.248 |
(*) L’Emittente ha esercitato il diritto di riscatto anticipato previsto dal contratto di locazione finanziaria, acquistando l’immobile in data 19 dicembre 2008.
Beni immobili dell’Emittente
Al 30 giugno 2009, l’Emittente ha in proprietà beni immobili per un valore di circa Euro 12,8 milioni.
La seguente tabella riporta il valore dei beni immobili alla data del 30 giugno 2009 e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006.
Valori espressi in migliaia di Euro | 30.06.2009 | 31.12.2008 | 31.12.2007 | 31.12.2006 |
Xxxxxx, Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx x. 0 | 6.049 | 6.119 | 6.273 | 5.608 |
641 | 653 | 675 | 691 | |
Padova – Xxxxxx xxxx’Xxxxxxxxxxxx, | ||||
x.00 | ||||
Xxxxxx – Via Cairoli, n.6 | 2.076 | 2.037 | 29 | - |
Roma – Xxx Xxxxxx, x. 00 (*) | 3.284 | 3.322 | 76 | - |
Bari – Via O. Serena, nn. 00-00 | 000 | 000 | - | - |
(*) Immobile originariamente acquisito in locazione finanziaria e acquistato in data 19 dicembre 2008 a seguito dell’esercizio da parte dell’Emittente del diritto, previsto nel contratto di locazione finanziaria, di riscatto anticipato.
Beni immobili in locazione
Per lo svolgimento della propria attività, l’Emittente utilizza beni immobili di cui ha la disponibilità in virtù di contratti di locazione e di comodato.
La seguente tabella elenca i principali immobili dei quali l’Emittente, alla data del Prospetto Informativo, ha la disponibilità, in virtù di contratti di locazione, con indicazione della relativa destinazione d’uso. L’Emittente ha corrisposto nell’anno 2009 e fino alla data del presente Prospetto Informativo, a titolo di canoni di locazione, un totale di Euro 562.224.
Ubicazione dell’immobile destinazione d’uso
Bergamo, Via Querena, n. 7 Ufficio Promotore Finanziario
Bologna, Xxxxx Xxxxxx, x. 0/0X Xxxxxxx
Xxxxxxx, Via Orazio, n. 34 Ufficio Promotore Finanziario
Brescia, Xxx Xxxxx, x. 00 Xxxxxxx
Xxxxx, Via S. Chiara, n. 32 Ufficio Promotore Finanziario Firenze, Via dell’Agnolo, n. 63 e 73/R Filiale/Area Centro Firenze, Incisa Valdarno Loc. Burchio – c/o Polo Lionello Ufficio Promotore Finanziario Foggia, Via della Repubblica, n. 83 Promotore Finanziario/Ufficio Xxxxxx, Xxx Xxx Xxxxxxxx 00/X – 34/F Filiale
Incisa Val d’Arno, loc. Burchio (FI) Ufficio Promotore Finanziario
Lamezia Terme, Via dei Bizantini, n. 97 Ufficio Promotore Finanziario
Lodi, Via Lodivecchio n, n. 7 Ufficio Promotore Finanziario
Macerata, Via Xxxxxxxx XXIII, n. 45 Ufficio Promotore Finanziario
Mantova, Via Cavour, n. 32 Ufficio Promotore Finanziario Mestre (VE), Via Ca’ Xxxxxxxx, n. 10 Xxxxxxx
Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxxxxx, x. 00 Filiale/Ufficio
Modena, Xxxxxx Xxxxxxxxx, x. 00 Xxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx
Xxxxxxxx (XX), Via Beato Xxxxxx, n. 16 Ufficio Promotore Finanziario Napoli, Centro Direzionale Filiale
Padova, Piazza A. De Gasperi, n. 12 Foresteria
Palermo, Xxx Xxxxxxx, x. 00-00 Xxxxxxx
Xxxxx, Via Garibaldi, n. 34 Ufficio Promotore Finanziario
Perugia, Via Maddoli, n. 6 Ufficio Promotore Finanziario
Pescara, Via San Donato, n. 1 Ufficio Promotore Finanziario
Pisa, Via Xxxxx Xxxxxxxx, n. 60 Ufficio Promotore Finanziario
Xxxxxx, Xxx Xxxxxxx, x. 000/X Ufficio Promotore Finanziario
Roma, Città dell’altra Economia Filiale/Area Xxxxxx Xxxx, Xxx Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Xxxxxxx, Via X. Xxxxx, n. 62 Ufficio Promotore Finanziario
Xxxxxxxxxx (XX), Xxx Xxxxxxxxxxx, x. 00 Ufficio Promotore Finanziario
Siena, Strada Massetana Romana, n. 54 Ufficio Promotore Finanziario
Torino, Via San Secondo n. 3 Ufficio Promotore Finanziario
Torino, Xxx Xxx Xxx X, x. 00 xxx Xxxxxxx
Xxxxxxx, Xxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx x. 000/X Xxxxxxx
Xxxxxx, Via Milano, n. 41 Ufficio Promotore Finanziario
Trieste, Via X. Xxxxxxxxx, n. 5/A Ufficio Promotore Finanziario
Udine, Via San Xxxxxxxxx D’Assisi, n. 37 Ufficio Promotore Finanziario
Varazze, Via Montegrappa, n. 43 Ufficio Promotore Finanziario
Varese, Via Speri della Chiesa, n. 9 Ufficio Promotore Finanziario Venezia, Xxx Xx Xxxxxxxx, x. 00 Xxxxxxx
Xxxxxx, Via Scrimiari, n. 36/A Ufficio Promotore Finanziario Vicenza, Xxx Xxxxxxxx Xxxxx, x. 00/X Xxxxxxx/Xxxxxxxxx
Xxxxxxx, Via Xxxxxxxx Xxxxxxxx, n. 85/C Ufficio/Sportello
L’Emittente ha in uso a titolo di comodato alcuni immobili o porzioni di immobili utilizzati per lo svolgimento dell’attività dei Banchieri Ambulanti ovvero come uffici di rappresentanza.
Alla data del Prospetto Informativo, un’area di proprietà dell’Emittente, di estensione pari a mq. 1.320,36, sita nel Comune di Padova e contigua al fabbricato in cui ha sede l’Emittente, è gravata da servitù perpetua ad uso pubblico (verde pubblico e parcheggi) costituita in favore del Comune di Padova. Alla data del Prospetto Informativo non esistono gravami di alcun genere sugli altri immobili e sulle altre immobilizzazioni materiali di proprietà dell’Emittente.
8.2 PROBLEMATICHE AMBIENTALI
Alla data del Prospetto Informativo non sussistono problematiche ambientali tali da influire in maniera significativa sull’utilizzo delle immobilizzazioni materiali.
In particolare, l’edificio in cui è ubicata la sede dell’Emittente in Padova, via Tommaseo n.7, è stato realizzato secondo criteri propri dell’architettura “bioecologica”, sia sotto il profilo energetico che delle emissioni nocive (attraverso, ad esempio, il contenimento dei consumi, l’utilizzo esclusivo di materiali edili con certificato ad attenzione bioecologica, il riciclo di acque piovane usate per irrigazioni e servizi igienici, l’utilizzo di pannelli
fotovoltaici), nonché sotto il profilo dell’impatto sociale (tutti i locali sono stati resi accessibili da portatori di handicap e la sede risulta priva di barriere architettoniche).
CAPITOLO IX
RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA
Premessa
Di seguito vengono riportate le principali informazioni finanziarie selezionate dell’Emittente relative agli esercizi annuali chiusi al 31 dicembre 2008, 2007 e 2006 nonché al semestre chiuso al 30 giugno 2009. La revisione contabile del bilancio di esercizio dell’Emittente per gli esercizi 2006, 2007 e 2008 è stata effettuata dalla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. A partire dall’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, il bilancio dell’Emittente è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Le informazioni finanziarie relative all’Emittente contenute nel Prospetto Informativo sono state estratte dai seguenti documenti:
1) relazione semestrale al 30 giugno 2009 contenente i prospetti contabili di stato patrimoniale, conto economico semestrale, variazioni del patrimonio netto e relative note esplicative, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 23 settembre 2009. La relazione semestrale in questione non può intendersi sottoposta a revisione contabile da parte della Società di Revisione, in quanto è stata da questa esaminata effettuando una revisione limitata dei suddetti prospetti contabili redatti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza e dichiarando di non esprimere su tali prospetti un giudizio professionale di revisione. La relativa relazione di revisione contabile limitata dei prospetti contabili predisposti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza della Banca al 30 giugno 2009, rilasciata dalla Società di Revisione, è stata emessa per il Consiglio di Amministrazione con espressa esclusione di destinazione al pubblico;
2) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 7 maggio 2009;
3) relazione semestrale al 30 giugno 2008 contenente i prospetti contabili di stato patrimoniale, conto economico semestrale, variazioni del patrimonio netto e relative note esplicative, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 24 settembre 2008. La relazione semestrale in questione non può intendersi sottoposta a revisione contabile da parte della Società di Revisione, in quanto è stata da questa esaminata effettuando una revisione limitata dei suddetti prospetti contabili redatti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza e dichiarando di non esprimere su tali prospetti un giudizio professionale di revisione. La relativa relazione di revisione contabile limitata dei prospetti contabili predisposti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza della Banca al 30 giugno 2008, rilasciata dalla Società di Revisione, è stata emessa per il Consiglio di Amministrazione con espressa esclusione di destinazione al pubblico;
4) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 24 aprile 2008;
5) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 11 maggio 2007.
9.1 SITUAZIONE FINANZIARIA
9.1.1 Analisi dell’andamento gestionale dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2008, 2007, 2006 ed alla data del 30 giugno 2009.
Analisi dell’andamento patrimoniale e finanziario.
Attivo (in migliaia di Euro) | 31/12 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | 31/12 2006 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Cassa e disponibilità liquide | 883 | 647 | 236 | 36,49% | 497 | 149 | 30,03% |
Crediti verso banche | 96.047 | 83.115 | 12.932 | 15,56% | 59.972 | 23.143 | 38,59% |
Crediti verso clientela | 279.960 | 238.514 | 41.447 | 17,38% | 202.009 | 36.505 | 18,07% |
Attività finanziarie di | |||||||
negoziazione, valutate al fair | |||||||
value, disponibili per la vendita e | |||||||
detenute sino alla scadenza | 210.859 | 188.662 | 22.197 | 11,77% | 177.623 | 11.039 | 6,21% |
- attività finanziarie | |||||||
disponibili per la vendita | 179.487 | 165.694 | 13.793 | 8,32% | 157.946 | 7.748 | 4,91% |
- attività finanziarie | |||||||
detenute sino alla scadenza | 31.263 | 22.968 | 8.295 | 36,11% | 19.165 | 3.803 | 19,84% |
- attività finanziarie | |||||||
detenute per la | |||||||
negoziazione | 109 | 0 | 109 | 100,00% | 512 | (512) | -100% |
Derivati di copertura | 867 | 17 | 850 | 5.000,32% | - | 17 | 100,00% |
Adeguamento di valore delle | |||||||
attività finanziarie oggetto di | |||||||
copertura generica | - | - | - | - | - | - | - |
Partecipazioni | 2.790 | 2.680 | 110 | 4,09% | 1.647 | 1.034 | 62,79% |
Attività materiali e immateriali | 14.620 | 8.254 | 6.366 | 77,13% | 7.324 | 930 | 12,70% |
Attività non correnti e gruppi di | |||||||
attività in xxx xx xxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - |
Xxxxxxxx fiscali e altre attività | 5.969 | 3.804 | 2.165 | 56,91% | 3.757 | 47 | 1,26% |
TOTALE ATTIVO | 611.995 | 525.693 | 86.302 | 16,42% | 452.828 | 72.865 | 16,09% |
Passivo e Patrimonio Netto (in migliaia di Euro) | 31/12 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | 31/12 2006 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Debiti verso banche | 3.472 | 2.863 | 609 | 21,28% | 2.725 | 138 | 5,07% |
Debiti verso clientela e Xxxxxx in circolazione | 535.122 | 451.033 | 84.089 | 18,64% | 364.371 | 86.662 | 23,78% |