Corso di formazione di primo livello
Corso di formazione di primo livello
Contrattazione integrativa
Indice
• N° 3 La RSU: gli strumenti da possedere
• N° 5 Il contesto e l’evoluzione ( involuzione) delle norme
• N. 7 La battaglia della FLC
• N. 8 Da Tremonti a Monti
• N. 12 Punti critici per la contrattazione
• N. 13 Relazioni sindacali e la contrattazione
• N. 14 Contrattazione collettiva nel comparto scuola
• N. 15 Il CCNL e la contrattazione integrativa ( nazionale, regionale d’Istituto)
• N. 16 La contrattazione di scuola
• N. 22 Il Fondo d’Istituto
• N. 29 Altri Fondi
• N. 37 Cosa Manca
• N. 39 Il Cedolino Unico
• N. 40 Esempio di Cronoprogramma
• N. 41 Organizzazione lavoro docente
• N. 43 Organizzazione del lavoro Ata
• N. 45 Punti critici
• N. 46 Come evitare il contenzioso
• N. 49 RSU: un lavoro complesso
• Sul versante del SAPERE
• Evoluzione del rapporto di lavoro e dei diritti sindacali
• Ambiti della contrattazione integrativa e ruolo della RSU nel luogo di lavoro
• Validità dei contratti integrativi
• Regole, procedure e vincoli nella contrattazione
• La contrattazione nei luoghi di lavoro dopo le norme Brunetta
• I diritti sindacali della RSU
• Sul versante del SAPER FARE
- cosa deve fare in concreto la RSU: xxxx e tempi
• Sul versante del SAPER ESSERE:
- centralità della relazione (come fattore di successo):
- dinamiche, attenzioni, consigli
• Dalla contrattazione collettiva: CCNL 2006/2009
• al tentativo di “rilegificazione” del Governo di Centro Destra e Tremonti: DLgs 150/2009 -DLgs 00/0000 - Xxxxxxx correttivo 141/2011
• Al Protocollo d’intesa sul lavoro pubblico 11 maggio 2012
Il nostro obiettivo: invertire la tendenza
D.Lgs 150/2009 – D.Lgs 141/2011
In sintesi prevedono che
• Per premiare il merito e il miglioramento della performance dei dipendenti sono destinate, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, apposite risorse nell’ambito di quelle previste per il rinnovo del contratto.
In concreto:
• La Commissione Nazionale per la Valutazione (CIVIT) non ha ancora definito i modelli di misurazione e di valutazione delle performance per la scuola.
• Mancata definizione per la scuola dell’Organo Indipendenti di valutazione (OIV)
Il blocco dei contratti ha di fatto bloccato gran parte delle disposizioni previste dal X.X.xx 150/09 e successive circolari
Contrasto insanabile
Il decreto 150/09 stabilisce che la contrattazione integrativa si può svolgere solo nelle materie delegate dalla contrattazione nazionale, pena la nullità degli
stessi contratti integrativi
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La battaglia della FLC
Ha portato avanti negli ultimi anni una campagna per difendere la contrattazione integrativa dalle invasioni prodotte dal decreto 150/2009 e da una serie di ulteriori interventi legislativi (DL 78/10…).
Questa campagna ha determinato ulteriori interventi del governo (decreto correttivo, accordo separato 4 febbraio 2011) che non hanno prodotto l'effetto voluto.
Le vertenze messe in campo hanno permesso di mantenere aperto il “decreto Brunetta” ed hanno portato alla sottoscrizione dell’Intesa sul pubblico impiego dell’11maggio 2012.
Ora occorre “tenere” sulla difesa del CCNL e della contrattazione integrativa per:
• Riconquistare il contratto collettivo nazionale;
• Difendere gli ambiti della contrattazione;
• Ampliare gli spazi di partecipazione democratica dei lavoratori.
Nessun investimento aggiuntivo nei settori della conoscenza
Pesanti interventi sul welfare (pensioni, aumento del prelievo fiscale..) Riforma Mercato del Lavoro
Una politica ricca di annunci Organico funzionale (senza risorse)
Avvia un percorso che dovrà condurre al rinnovo dei contratti nazionali e alla modifica radicale (meglio alla abrogazione) del Decreto Brunetta.
L'accordo stabilisce che prima della riapertura delle trattative per i rinnovi contrattuali, occorre rimodulare il quadro legislativo definito dal decreto 150/2009.
Riconoscimento della contrattazione collettiva e del CCNL quale fonte deputata alla determinazione dell'assetto retributivo e delle prerogative contrattuali attinenti il rapporto di lavoro
Riconoscimento del ruolo negoziale e delle prerogative delle RSU nei luoghi di lavoro nelle materie previste dal CCNL.
Valorizzazione della perfomance organizzativa al posto della ripartizione in fasce dei dipendenti pubblici e delle amministrazioni.
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Sul versante della riforma del mercato del lavoro e sulla flessibilità in uscita si determina una inversione di tendenza anche rispetto a quanto messo in campo dalla Ministra Fornero.
Punti affrontati dall'intesa, che dovranno essere recepiti dal Governo
• un nuovo modello di relazioni sindacali;
• la razionalizzazione e la semplificazione dei sistemi di misurazione, valutazione e premialità, nonché del ciclo della perfomance;
• nuove regole riguardanti il mercato del lavoro nel pubblico impiego;
• i sistemi di formazione del personale;
• la dirigenza pubblica, rafforzandone ruolo, funzioni e responsabilità al fine di garantirne una maggiore autonomia rispetto all'autorità politica.
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Il contesto: l’azione sindacale della FLC
Apertura tavoli di confronto
Funzione Pubblica
• Intesa 11 maggio 2012 DDL mercato del lavoro
MIUR
• Relazioni sindacali
• Precariato e reclutamento
• Valutazione e potenziamento autonomia
Punti critici per la contrattazione
• In questi ultimi tre anni la contrattazione integrativa e i contenuti del contratto nazionale sono stati messi a dura prova dalle
disposizioni del “decreto Brunetta” (D.Lgs 150/2009) e dalla progressiva riduzione delle risorse.
• Le RSU hanno dovuto operare scelte difficili.
• Costruire un maggior coordinamento con e tra le RSU per
orientare la contrattazione integrativa dentro le scelte politiche operate dalla FLC.
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Relazioni sindacali e contrattazione
Relazioni sindacali e contrattazione non sono sinonimi:
- Relazioni sindacali: l'insieme dei rapporti tra l’impresa ed i lavoratori, intesi come collettività, attraverso un soggetto intermedio, ovvero il sindacato, rappresentante delle istanze e degli interessi dei lavoratori stessi.
Nella scuola il sistema dei rapporti che intercorrono tra dirigente scolastico e RSU e le organizzazioni sindacali.
- Contrattazione: è una delle possibili relazioni sindacali. Il Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro disciplina e regolamenta le relazioni sindacali a livello di scuola stabilendo vincoli e materie (art. 6)
Il contratto è un atto di natura privatistica e bilaterale; i contratti sono accordi sottoscritti liberamente da entrambe le parti in causa.
Il contratto una volta stipulato diventa immediatamente efficace. Al contrario un atto amministrativo, o una legge o un decreto sono manifestazioni unilaterali.
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
Attualmente quadriennale per la parte normativa e biennale per la parte conomica L’intesa sul modello contrattuale del 30 aprile 2009 (non sottoscritta dalla CGIL) disegna un nuovo modello contrattuale:
• conferma i due livelli di contrattazione (nazionale e integrativa
di secondo livello);
• durata triennale del contratto collettivo nazionale sia della parte economica che normativa;
• definizione delle risorse per gli incrementi retributivi demandata
ai ministeri competenti nei limiti della programmazione della legge finanziaria;
• Indice IPCA, al netto dei prodotti energetici importati, assunto
quale parametro di riferimento per gli incrementi riferiti alle sole voci stipendiali;
• Verifica solo a scadenza contratto di eventuali scostametni tra inflazione
prevista e quella reale
Contrattazione Integrativa di secondo livello
-Nazionale: mobilità, formazione, criteri per esercizio di diritti e permessi sindacali, aree a rischio
- Regionale: tutela della salute e dell’ambiente, utilizzo risorse provenienti da Enti,criteri per la formazione, utilizzazione del personale, permessi per il diritto allo studio,modalità per le assemblee territoriali,procedure di raffreddamento,modalità per costituzione di commissione bilaterale per supporto e monitoraggio delle relazioni sindacali
- Di istituto: materie elencate all’art. 6 del CCNL 2006/09
• Obiettivo prioritario
• Assicurare, attraverso scelte “condivise” il rispetto del Ccnl sulle prestazioni lavorative (orari, turni, organizzazione, assegnazione ai plessi, progressioni professionali) e sul loro riconoscimento con il salario accessorio
• Riconquistare e difendere tutti gli spazi contrattuali
• Evitare ulteriori danni ai lavoratori penalizzati dal blocco del rinnovo del Ccnl e degli scatti di anzianità
• Chiudere tutti i contratti entro dicembre 2010 utilizzando il 100% dei fondi
• Cosa serve
• Supportare le RSU contro ogni tentativo finalizzato ad ostacolare la
• contrattazione integrativa o a forzare illegittimamente l'applicazione del Dlgs
• 150/2009
Si stipula tra Dirigente scolastico ed RSU d’Istituto.
Informazione preventiva:
• proposte per formazione di classi e organici
• piano risorse complessive per salario accessorio
• criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei, territoriali
• criteri fruizione permessi per aggiornamento
• utilizzazione dei servizi sociali
• criteri e modalità di utilizzo del personale per progetti specifici
• tutte le materie oggetto di contrattazione
Informazione successiva:
• nominativi del personale utilizzato in attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto
• verifica dell’attuazione della contrattazione sull’utilizzo delle
risorse
h) Modalità di utilizzazione del personale docente rispetto al POF e modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al piano
delle attività formulato dal Dsga (sentito il personale medesimo);
i) criteri di assegnazione del personale ai plessi e sezioni distaccate, ricadute sull’organizzazione del lavoro e del servizio drivanti
dall’intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell’unità didattica. Ritorni pomeridiani;
l) criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali e disciplina dello sciopero (legge 146/1990, legge 83/2000);
m) attuazione normativa sulla sicurezza
n) criteri ripartizione delle risorse del fondo d’istituto
o) criteri e modalità relativi all’organizzazione del lavoro e all’articolazione dell’orario nonché per l’individuazione del personale da utilizzare per le attività retribuite con il fondo d’istituto
(Indice art. di riferiemento del CCNL 2006/2009)
Art. 33 - Funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa Art. 34 - Attività di collbaorazione con il dirigente scolastico
Art. 47 - Compiti del personale ATA (riscritto dall’art. 1 comma 1 della sequenza contrattuale sul personale ATA Incarichi specifici TA
Art. 50 - Posizioni economiche del personale ATA (sostituito dall’art. 2 della sequenza contrattuale sul personale ATA
Art. 51 - Orario di lavoro ATA
Art. 53 - Modalità di prestazione dell’orario di lavoro ATA Art. 55 - Riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali
Art. 56 - Indennità di direzione e sostituzione DSGA (parzialemnte modificato dall’art. 4 comma 2 della sequenza contrattuale sul personale ATA)
Art. 64 - Fruizione del diritto alla formazione Art. 84 - Fondo dell’istituzione scolastica
Art. 88 - Indennità e compensi a carico del fondo di istituto Art. 89 - Direttore SGA
e salario accessorio
La contrattazione sulla ripartizione del fondo di istituto e sulla determinazione dei compensi non è stata messa in discussione da alcuna norma legislativa o contrattuale.
Tutte le risorse destinate al salario accessorio, anche se non finanziate direttamente dal CCNL, sono oggetto delle relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica (informazione e contrattazione).
Le diverse risorse contrattuali sono tutte assoggettate a vincolo di destinazione; vanno utilizzate per retribuire prestazioni aggiuntive ed incarichi al personale in servizio nella scuola con contratto di lavoro a tempo indetermianto/determinato
La contrattazione integrativa rispetta ed applica il principio di corrispettività tra salario accessorio e prestazione; non è possibile un’erogazione a pioggia di compensi accessori non legati ad alcuna prestazione od incarico; i compensi forfetari legati alla flessibilità e/o all’intensificazione possono essere contrattati in specifici casi e sono connessi a maggiori carichi di lavoro, a situazioni di particolare responsabilità o disagio.)
Questioni attinenti la didattica
Erogazione del servizio (orari e giorni di lezione)
Riserva di legge (libertà d’insegnamento,organizzazione degli uffici,organici,orario settimanale , ciò che è già stabilito dal CCNL)
Inserimento di clausole in contrasto con il CCNL
E’ costituito da risorse contrattuali vincolate al pagamento del salario accessorio.
È opportuno prevederne la totale ripartizione.
E’ calcolato in base a precisi parametri (punti di erogazione del servizio, addetti in organico di diritto, docenti in organico di diritto negli istituti secondari).
La contrattazione definisce i criteri per la ripartizione delle risorse e per l’individuazione del personale da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto.
Definisce un budget per ciascuna area o profilo, individua le tipologie di attività da compensare (aggiuntive d’insegnamento, aggiuntive funzionali, aggiuntive ATA, intensificazione, flessibilità, realizzazione progetti, ecc…), stabilisce i compensi forfetari.
Fondo dell’Istituzione Scolastica a.s. 2011/12 (art. 4 del CCNL 23/01/2009 - non firmato dalla CGIL) | MPORTO PRO CAPITE |
Per ciascun punto di erogazione del servizio scolastico individuabili attraverso i codici utilizzati ai fini dei trasferimenti e della determinazione degli organici (es.: sede centrale, plessi scuola dell'infanzia, corsi serali, sezIoni carcerarie | 4.056,00 |
Per ciascun addetto individuato dai decreti interministeriali quale organico di diritto per l'anno scolastico di riferimento | 802,00 |
Per ciascun docente individuato dal decreto interministeriale quale organico di diritto nella scuola secondaria di secondo grado nell'anno scolastico di riferimento | 857,00 |
Le eventuali economie degli anni precedenti non utilizzate, vanno ad incrementare il finanziamento 2012/13 per le stesse finalità (art. 2, comma 8, sequenza contrattuale personale ATA del 25.06.2008) |
Confluiscono nel FSI le economie derivanti dall’art. 22 c. 6 Legge 448/2001 con esclusione delle scuole dell’infanzia ed elementari “Le istituzioni scolastiche autonome, ad eccezione delle scuole dell'infanzia e delle scuole elementari, possono provvedere alla sostituzione del personale assente utilizzando, in coerenza con il piano dell'offerta formativa, le proprie risorse di personale docente, anche oltre i limiti temporali previsti dalle disposizioni vigenti e fino a un massimo di 15 giorni. Le conseguenti economie di risorse finanziarie concorrono ad incrementare il fondo di istituto. “ |
Tutte le cifre sono al lordo stato comprensive degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione (lordo dipendente = lordo stato / 132,70 * 100) |
Indennità e compensi a carico del FIS (art. 88 CCNL 2006/09)
Le attività da retribuire devono rispondere ad esigenze didattiche, organizzative, di ricerca e di valutazione, in correlazione con il POF, su delibera del consiglio di circolo o di istituto.
I compensi, definiti in contrattazione, spettano solo al personale interno della scuola e possono essere corrisposti anche in misura forfetaria
La ripartizione delle risorse del fondo dovrà tenere conto delle consistenze di organico del personale docente ed ATA e delle diverse tipologie di attività da retribuire
Per il personale docente il fondo va orientato prioritariamente verso gli impegni didattici in termini di flessibilità, ore aggiuntive di insegnamento, di recupero e potenziamento
Indennità e compensi a carico del FIS (art. 88 CCNL 2006/09)
Per il personale docente con le risorse del fondo di istituto si possono retribuire
• Forme particolari di impegno in aula (flessibilità, turnazione,
pluralità sedi, intensificazione per diversa scansione unità didattica);
• Attività aggiuntive di insegnamento aggiuntive all’orario obbligatorio con eslcusione delle ore eccedenti in sostituzione colleghi assenti e delle attività complementari di educazione fisica;
• Ore aggiuntive di insegnamento per l’attuazione corsi di recupero;
• Attività aggiuntive funzionali all’insegnamento, comprese quelle eccedenti le 40 ore annue previste dall’art. 29 c. 3 lett. a (Collegio Docenti);
• Intensificazione del lavoro dovuta all’attuazione di progetti didattici;
Collaborazione con il Dirigente Scolastico (non più di due unità);
• Ogni altra attività diversa dall’ordinario deliberato dal Consiglio di circolo o di istituto nell’ambito del POF;
• Particolari impegni connessi alla valutazione degli alunni
Indennità e compensi a carico del FIS (art. 88 CCNL 2006/09)
Per il personale ATA con le risorse del fondo di istituto si possono retribuire
• Prestazioni aggiuntive oltre l’orario d’obbligo (lavoro straordinario);
• Intensificazione di prestazioni lavorative dovuta all’attuazione di particolari forme di organizzazione del lavoro (per es. se si rende necessario un cambio di turno o di sede/plesso);
• Intensificazione del lavoro ordinario per forme particolari di impegno
o di eventi (per es. assenza colleghi);
• Ogni altra attività diversa dall’ordinario deliberata dal consiglio di circolo o di istituto nell’ambito del POF.
• Compenso spettante al personale amministrativo che in base alla
normativa vigente sostituisce il DSGA o ne svolge le funzioni (indennità di direzione);
• La quota variabile dell’indennità di direzione spettante al DSGA
(tabella 9 CCNI 25 giugno 2008).
Accesso al fondo di istituto del DSGA
L’art. 3, comma 1, della sequenza contrattuale del 25 giugno 2008 sul personale ATA, ha previsto per il DSGA l’accesso al fondo di istituto limitato al solo compenso relativo alla quota variabile dell’indennità di direzione (tabella 9).
Lo stesso articolo prevede inoltre che al personale DSGA possono essere corrisposti altri compensi non a carico del fondo di istituto esclusivamente per attività e prestazioni aggiuntive connesse a progetti finanziati dalla UE, Enti, Istituzioni Pubbliche o privati.
La contrattazione può attribuire dei compensi per il DSGA in relazione alla complessità del progetto.
Il pagamento di tali compensi, comprensive degli oneri a carico dello Stato (INPDAP 24,20% e IRAP 8,50%) va posto a carico del progetto stesso o di altre risorse diverse dal fondo di istituto senza vincolo di destinazione.
Altri fondi contrattuali
Incarichi di funzione strumentale Incarichi specifici personale ATA
Attività aree a rischio, forte processo immigratorio, emarginazione scolastica
Attività complementari di educazione fisica Attività di progetti finanziati da altri soggetti
CCNI 31/05/2011 – CCNI 10/11/2011
Parametri Nazionali e criteri ripartizione fondi contrattuali a.s. 2001/12
Funzioni strumentali | € 120.850.814,00 |
Incarichi Ata | € 53.237.118,00 |
Attività complementari educazione fisica | € 60.648.000,00 |
Ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti (personale docente) | € 36.138.683,65 |
Indennità e compensi vari (turno notturno, festivo, notturno/festivo, bi/trilinguismo, indennità direzione dsga al personale che sostituisce dsga (art. 88, commi g,h,i,l CCNL 2006/09) | € 6.380.868,00 |
• L'attuazione di questi accordi integrativi nazionali è coerente con il Ccnl
• 2006/09 tutt’ora in vigore.
• Conferma che il Decreto 150/09 e successivi, nonché la circolare della
• Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica n.
• 7 del 13 maggio 2010, non possono essere applicati senza un rinnovo del
• contratto collettivo nazionale.
•
• Di conseguenza fino al rinnovo del Ccnl rimangono confermate le materie
• oggetto di contrattazione integrativa di istituto (art. 6 Ccnl).
• I due accordi permettono alle scuole di conoscere con certezza le risorse
• contrattuali a disposizione; rimangono alcuni nodi critici su cui continua la
• nostra battaglia (spese per supplenze, compensi esami di stato, ore eccedenti
• indennità funzioni superiori).
• Funzioni strumentali (art. 33 del Ccnl 2007/09)
• Confermati i tre parametri:
• 3.048,70 euro - Quota base spettante a tutte le scuole esclusi convitti ed educandati.
• 1.983,82 euro - Quota complessità (I.C., I.I.S., sezioni carcerarie, ospedalieri, C.T.P., corsi serali curricolari, convitti ed educandati, medie annesse istituti d’arte e conservatori).
• 113,13 euro - Quota dimensione per numero docenti in organico diritto.
• Incarichi specifici Ata (art. 62 del Ccnl 2006/09)
• È previsto un solo parametro (posti Ata in OD)
• 288,41 euro – Quota per numero posti ATA in OD (esclusi DSGA, ex
• LSUe Xx.Xx.Xx).
• Non può essere attribuito a titolare della prima o seconda posizione
• economica; la contrattazione può prevedere l’eventuale equiparazione tra
• posizione economica e incarico specifico (qualora di compenso maggiore)
• aventi identica specificità.
• Attività complementari ed. fisica (art. 87 del Ccnl 2006/09)
• Due parametri di riferimento
• 317,77 euro - Quota base per numero classi
• 6.000,00 euro - Quota aggiuntiva per la scuola di titolarità dei docenti coordinatori provinciali
• L’assunzione del parametro riferito alle classi e non ai docenti di educazione
• fisica in organico di diritto consente a tutte le scuole secondarei di primo e
• secondo grado di ricevere un finanziamento
• Il finanziamento è comunque subordinato all'effettiva attivazione dei progetti
• di avviamento alla pratica sportiva; sarà erogato a consuntivo sulla base dei
• progetti approvati dalle scuole e comunicati agli U.S.R. entro il 15 settembre
• 2011.
• Ore eccedenti (art. 30 Ccnl 2006/09)
• Sono previsti due quote differenziate in base all’ordine di scuola
• (primaria o secondaria):
• 29,49 euro - Quota scuola infanzia e primaria per numero docenti in organico di diritto.
• 56,91 euro - Quota scuola secondaria: per numero docenti in organico di diritto.
• Il budget così determinato è assolutamente insufficiente e sta determinando
• numerosi problemi alle scuole
• La scuola, una volta esaurito il budget, o sospende l’attribuzione di ore
• eccedenti o dovrà necessariamente imputare la spesa alla voce “supplenze”
• comunicandola con i flussi finanziari
• Altre indennità aggiuntive al Fis
• 365,53 euro - Quota spettante per ogni educatore per retribuire le indennità per turno nott./festivo, bilinguismo/trilinguismo,
• Indennità sostituto DSGA oggetto di specifico monitoraggio da parte del MIUR
• Attenzione
• Tutte le cifre sono al lordo stato comprensive degli oneri riflessi a
• carico dell'amministrazione.
• Le quote indicate sono riferite all’a.s. 2011/12; per il prossimo
• anno si aspetta la stipula del nuovo CCNI.
Art. 9 CCNL 2006/09
• Il MIUR, sulla base di criteri definiti dalla contrattazione regionale, assegna ad
• alcue scuole le risorse per l’attuazione di specifici progetti elaborati dalle
• scuole (anche consorziate in rete)
• I finanziamenti per progetti previsti dall’art. 9 del CCNL 2006/09 (area a
• rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica) non
• rientrano nel cedolino unico, ma vengono assegante direttamente alle scuole
• (iscritte nel programma annuale).
• Contrattazione regionale stabilisce
• Obiettivi da consguire, criteri di accesso alle scuole, durata dei progetti,
• sistema di rilevazione e monitoraggio
• Contrattazione di scuola stabilisce
• Compensi (sia forfetari che orari) per tutto il personale docente ed ata
• coinvolto nei progetti
• Normativa
• Corsi di recupero
• Indennità funzioni superiori
• Programma annuale 2013 (ricadute dimensionamento, ripiano crediti vantati
• dalle scuole)
• Verificare lo stato complessivo dei finanziamenti erogati o da erogare (criteri
• di ripartizione, istituti contrattuali non ancora finanziati)
• Un discorso a parte meritano le voci come le ore eccedenti e le indennità per
• funzioni superiori la cui copertura finanziaria è insufficiente e contrariamente a
• quanto cerca di sostenere il Miur non può gravare sul Fis.
• Come FLC CGIL abbiamo chiesto di far gravare tali voci di spesa sul Mef
• trattandosi di spese obbligatorie per coprire vuoti di organico.
La gestione delle risorse contrattuali
• Il MIUR, ha inviato alle scuole una e-mail (nota prot. 9353 del 22.12.2011
–
• Programma annuale 2012) con l’indicazione delle risorse contrattuali spettanti
• per l’a.s. 2011/12.
• Dalla determinazione sono escluse le risorse per attività complementari di ed.
• fisica (ndr. da gennaio 2011 pagamento tramite cedolino unico) e per
progetti
• aree a rischio (che andranno gestite tramite iscrizione programma annuale).
• Ad integrazione delle quote comunicate per le scuole secondarie di secondo
• grado è prevista una ulteriore quota del fondo di istituto in relazione al
numero
• di docenti di sostegno in organico di fatto.
Il cedolino unico
• La Dpt cura il pagamento dei compensi accessori (escluso il personale supplente breve e saltuario)
• L’assegnazione dei fondi alle scuole è “virtuale”
• Restano inalterate le fasi della contrattazione e il controllo dei revisori dei conti.
Quali compensi a carico del cedolino unico
• Fondo di istituto
• Funzioni strumentali personale docente
• Incarichi specifici personale ATA
• Ore eccedenti sostituzione colleghi assenti (personale docente)
• Attività complementari di educazione fisica
• Compensi per esami di Stato
Gli effetti negativi
• La scuola viene privata della materialità dei fondi contrattuali
• Conseguenza sul programma annuale e sulla gestione finanziaria
• Ridotta liquidità di cassa aggravata mancato reintegro residui
Esempio di cronogramma
Aprile | Maggio | Giugno | Luglio | Settembre |
Info Organico di diritto classi | Verifica contratto integrativo 2011/2012 | Info Organico di fatto | Info Organico di fatto | Avvio contrattazione integrativa |
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• L’organizzazione del lavoro docente nella scuola dell’autonomia
• Le competenze dei vari soggetti (la mappa dei poteri)
• Il ruolo e gli spazi della contrattazione
Tutto ciò che riguarda la didattica e le scelte professionali:
- Progetti
- Valutazione
- Aggiornamento
- Offerta formativa
- Numero e ambiti delle funzioni strumentali in relazione al POF
Le delibere ritenute illegittime si possono impugnare dinanzi al TAR
Ambiti contrattazione
- Criteri di organizzazione dell’orario
- Criteri per usufruire del giorno libero
- Criteri per utilizzare i docenti nelle attività previste dal POF
- Criteri di assegnazione ai plessi e
mobilità interna
- Criteri di sostituzione
Tutto ciò che non è disciplinato nel dettaglio dal CCNL
In caso di non osservanza del Contratto si ricorre
al giudice del lavoro
•L’organizzazione dei lavori Ata nella scuola dell’autonomia
• Le competenze dei vari soggetti (mappa dei poteri)
• Il ruolo e gli spazi della contrattazione
Nella proposta del DSGA sono indicati
- Fabbisogno dei plessi
- Individuazione degli ambiti di attività, di responsabilità e autonomia
- Priorità dei servizi offerti
- Articolazione del servizio
- Necessità di aperture pomeridiane
-Numero minimo di persone
per garantire il servizio in alcuni periodi dell’anno
Servizi da garantire durante la sospensione delle attività didattiche
- Individuazione degli incarichi specifici
Si contrattano
Criteri di assegnazione ai Plessi e ai compiti
Criteri per la mobilità interna volontaria e conseguente alla contrazione di posti
Criteri per l’assegnazione di incarichi specifici
Criteri di sostituzione Modalità di svolgimento dello
straordinario e del recupero orario Attività che comportano intensificazione
Modalità per la gestione di aspirazioni analoghe (godimento ferie, permessi brevi ecc.)
Deve essere sentito il personale in apposito incontro
Non c’è rapporto di priorità tra approvazione del POF e Contratto, ma essi sono strettamente connessi.
Non ci sono termini perentori per la sottoscrizione del Contratto, ma sussiste l’obbligo alla contrattazione (il non attivarla può configurarsi come comportamento antisindacale del Dirigente)
⮚ Utilizzo del fondo per finalità non previste dal CCNL (es. Invalsi, indennità etc..)
• Conflitto sulle materie di contrattazione (mobilità interna, organizzazione del lavoro)
• Assegnazioni del personale ai plessi
• Orario del personale
Che fare (“dopo Brunetta”) per evitare il contenzioso
• In presenza di atteggiamenti o prese di posizione di alcuni dirigenti scolastici
• che mettano in discussione le prerogative contrattuali delle RSU in tema di
• orario, assegnazione ai plessi e/o utilizzo del personale, si dovrà inviare una
• bozza di diffida,
• Sul sito della FLC Cgil è possibile scaricare:
• scheda “Linee guida per la contrattazione”;
• mappa dei poteri, relativa al comparto scuola;
• Modello di diffida
–
• La RSU di scuola è organismo sindacale interno a cui il lavoratore deve rivolgersi per
• segnalare una problematica.
• Se i rilievi riguardano il contratto d’Istituto e la sua applicazione, la RSU, in quanto
• parte firmataria, ha la possibilità di dare risposte qualificate o sollevare un conflitto
• interpretativo.
• In questo caso, la RSU, comunica al Dirigente la necessità di analizzare le clausole
• contrattuali controverse, attraverso un apposito incontro di interpretazione autentica.
• L’ accordo raggiunto diventa parte integrante del Contratto.
• E’ bene concordare nel dettaglio queste procedure e inserirle nel Contratto di scuola
• Le controversie in merito al Contratto
• d’Istituto sono di competenza del
• Giudice del lavoro.
• Il dirigente ha lo status di datore di lavoro
lavoro complesso
Cosa fa la RSU: sintesi e riflessioni su un
• COSTRUISCE la piattaforma
• PRESENTA e la discute con i lavoratori
• TRATTA con la controparte
• PRESENTA l’ipotesi di accordo raggiunto ai lavoratori
5. FIRMA l’accordo dopo la consultazione
6. CONTROLLA e VERIFICA l’applicazione degli accordi
Nel fare, la relazione (il saper essere) è “sempre” un
fattore determinante
• “Riconoscersi” entrambi come parte di un negoziato
(anche se può essere conflittuale)
• La trattativa si svolge su due piani:
• quello dei contenuti (le proposte della RSU e le controproposte dell’amministrazione - DS)
• quello della relazione.
• I due piani non vanno mai confusi (rendere esplicito quando si passa dall’uno all’altro).
• Evitare riferimenti alle persone (“la colpa è di …”, “ tu sei
…”) e cercare di identificare i problemi (cioè le esigenze dei lavoratori) e le soluzioni (le regole da fissare nel contratto).
• la trattativa si fa in due
• ciascuna parte deve capire (e per capire si deve prima ascoltare) le ragioni dell’altro
• riformulare le proposte dell’altro. Serve per “capirsi” ed evitare equivoci o “muri” sul piano della comunicazione
quanti parlano:
• il numero dei partecipanti incide in modo determinante sulle dinamiche
• se si è in tanti vanno messe delle regole.
• Evitare un dissenso esplicito dalla parte del tavolo sindacale (tra componenti la RSU, tra sindacati, tra sindacati e RSU). Per questo è importante andare al tavolo con una piattaforma unitaria.
• la discussione inizia (dovrebbe) con la presentazione della piattaforma della RSU
• anche l’amministrazione (il DS nella scuola) ne deve avere una propria, va richiesta in forma esplicita (un documento presentato all’inizio).
• NB: la base di discussione, in ogni caso, sarebbe meglio che fosse la piattaforma sindacale.
Democrazia
Fondamentale il passaggio con i lavoratori
- sull’ipotesi di piattaforma
- sull’ipotesi di accordo
• Come tratto identitario della CGIL e della FLC
• Come punto di forza della RSU nel rapporto con la controparte (il DS nella scuola)