Documento 2.0
Documento 2.0
15 Gennaio 2018
A cura di
Politecnico di Milano
Mediante accordo di collaborazione scientifica tra Università degli Studi di Milano e Politecnico di Milano
Responsabile scientifico
Xxxxx Xxxxxxx
Coordinamento progetto
Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx
Coordinamento operativo
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
Collaboratore
Xxxxxxxxx Xxxxxxx
Contenuti
Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx,
Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxx
con la collaborazione dell’Università Statale di Milano
sotto la guida di:
Il Rettore, xxxx. Xxxxxxxx Xxxx
Il Direttore Generale, xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx
Raccolta dati riferiti allo stato attuale, raccolta di indicazioni e standard di progetto degli spazi, fabbisogno energetico
Direzione Patrimonio Immobiliare dell’Università Statale di Milano Responsabile della Direzione Patrimonio Immobiliare: arch. Peppino D’Xxxxxx Xxxxxxx Progettazione: arch. Xxxxxx Xxxxxxxx, arch. Xxxxx Xxxxxxx
Raccolta dati relativi al personale
Divisione Personale dell’Università Statale di Milano Responsabile: dott.ssa Xxxx Xxxxxxxx
dott.ssa Xxxxxx Xxxxx
Il presente documento è un documento di lavoro e discussione preparato su richiesta dell’Università degli Studi di Milano e concerne determinati aspetti tecnici preliminari derivanti dalla possibile realizzazione dell’insediamento di alcune funzioni e dipartimenti del predetto ente nell’ex sito espositivo di Expo Milano 2015. È strettamente limitato agli aspetti qui esposti e non potrà essere esteso per analogia ovvero in via d’interpretazione estensiva a problematiche non espressamente menzionate. Il presente documento non ha la pretesa di mettere in luce tutti i problemi tecnici o di altra natura che possono insorgere in relazione all’insediamento. Il presente documento è basato sull’esame dei documenti forniti dall’Università degli Studi di Milano e sugli esiti degli incontri svolti in questi mesi e non analizza le problematiche legali, contabili, assicurative, attuariali, finanziarie, bancarie o tributarie.
Il presente documento non costituisce un parere o un progetto ma una mera rappresentazione preliminare del contenuto dei documenti e dei primi desiderata forniti dall’Università degli Studi di Milano relativamente all’insediamento.
Le denominazioni delle diverse sottoaree o raggruppamenti di laboratori sono, al momento, solo etichette di lavoro ad uso interno, che non necessariamente descrivono le corrispondenti tematiche scientifiche in modo coerente e completo.
Nessuno specifico affidamento potrà essere fatto sul presente documento e sulla sua completezza e definitività, se non nei limiti qui indicati.
Indice
Premessa
1. Linee guida relative ai parametri qualitativi degli spazi
2. Nota introduttiva alla lettura degli elaborati
Allegati:
Allegato 1. Spazi per la Didattica
Allegato 2. Grafici dei Laboratori Dipartimentali
Allegato 3. Grafico degli spazi laboratoriali (Dipartimentali e della Macropiattaforma)
Premessa
Il presente documento (denominato “Documento 2.0”) integra, ma non sostituisce, l’elaborato “Requisiti di progetto del Campus Statale in Expo2015” (“Documento 1.0”) redatto dal medesimo gruppo di ricerca del Politecnico di Milano in aprile 2017 e approvato dagli organi accademici dell’Università Statale in data 5 aprile 2017.
Il Documento 2.0 riporta il successivo stato di avanzamento dei lavori di ricerca in merito ai requisiti preliminari richiesti per il progetto del nuovo Campus dell’Università Statale presso l’ex area Expo. I dati elaborati sono stati raccolti attraverso riunioni di co-progettazione con i rappresentanti dei diversi Dipartimenti e degli studenti; in seguito i dati sono stati verificati attraverso sopralluoghi e interviste effettuati presso l’attuale Campus e incontri di approfondimento e di affinamento con i rappresentanti dei diversi Dipartimenti; i dati sono stati inoltre raffrontati con casi studio recenti di rilevanza internazionale.
La metodologia adottata fa riferimento ai processi di tipo metaprogettuale e partecipativo.
La metaprogettazione è costituita in particolare da attività di raccolta di dati (sia qualitativi che quantitativi) attraverso sia ricerche desk che sul campo; di organizzazione e messa a sistema delle informazioni raccolte e di loro restituzione organica attraverso visualizzazioni sintetiche, chiare e comprensibili.
Gli esiti di tali attività consistono in un insieme di requisiti che non prefigurano già soluzioni architettoniche; al contrario che rappresentano un patrimonio conoscitivo capace di generare una moltitudine di soluzioni progettuali diverse ma omogenee e coerenti. L’approccio metaprogettuale si avvale a tale proposito di strumenti di natura astratta (quali schemi, tipi, strutture, principi, linee guida, riferimenti) e da vita nell’insieme a una matrice generativa che può dare origine, attraverso processi applicativi di contestualizzazione, adattamento e ibridazione a una moltitudine di progetti specifici. L’approccio metaprogettuale qui attuato consente di affrontare e gestire la natura complessa, sistemica e multidisciplinare del progetto Campus for Citizens e di avviare momenti di co-progettazione.
Le attività di co-design sono state supportate da strumenti interattivi presi a prestito dalla progettazione spaziale, dal design de servizi e dal design strategico, volte non solo alla raccolta di dati e di esigenze, ma anche a coinvolgere attivamente gli stakeholder già dalle prime fasi del processo di pre-progettazione. Tra le metodologie figurano:
• strumenti partecipativi: sessioni di co-design, workshop, interviste sul campo;
• strumenti di analisi spaziale volti a fornire una visione approfondita dei requisiti fisici di ambienti;
• strumenti di design strategico in grado di operare nell’area disciplinare di frontiera tra design degli spazi e design dei servizi, al fine di individuare le principali direttrici di innovazione nel campo della ricerca e della didattica, di delineare il sistema di interazioni (attuali e future) all'interno della comunità universitaria e il loro impatto sull’organizzazione degli spazi.
Questo processo è stato accompagnato dalla più tradizionale e consolidata modalità di ricerca di casi-studio di eccellenza e di best practices internazionali sul tema dei campus scientifici universitari di tipo urbano.
Tale repository, in continua evoluzione, costituisce un insieme di esperienze di pregio a cui fare riferimento lungo l’intero processo, sia pre-progettuale che progettuale. Nella fase di ricerca qui sintetizzata è stata verificata la possibilità e l’opportunità di adottare alcune soluzioni individuate nell’ambito del contesto locale di progetto, ma al contempo sono stati tenuti in considerazione i modi d’uso degli spazi della situazione attuale e le richieste emerse basate fortemente su prassi consolidate.
Il criterio progettuale inerente la flessibilità (sia a breve che a medio e lungo termine) degli spazi, già messo in luce nel precedente documento (cfr. Requisiti di progetto del Campus Statale in Expo 2015, Documento 1.0, p.6), permette, in sintesi:
_ un progressivo affinamento delle esigenze espresse dai soggetti coinvolti sia aggregati (Dipartimenti, Collegi di Corsi di Studi, ecc.) che individuali, in relazione con i futuri andamenti in termini ad esempio di immatricolazioni nei diversi corsi di studi, reclutamento di personale, acquisizione di strumentazioni, attivazione di nuovi progetti di ricerca e di didattica, attuazione di nuove modalità organizzative e gestionali, ecc.
_ un progressivo avanzamento e adozione di nuovi dispositivi (nuovi servizi, nuove modalità didattiche e di ricerca, nuove forme di smart working, ecc.) in sinergia con la simultanea maturazione su tali tematiche da parte della community dell’Università Statale.
Obiettivo del lavoro di ricerca non è stato, dunque, quello di individuare le soluzioni più innovative da adottare nell’immediato, bensì creare le premesse affinché tali nuove modalità, se supportate dal consenso da parte delle comunità di riferimento, possano trovare attuazione, anche parziale, all’interno del nuovo Campus sia in fase di progettazione che in uno scenario futuro.
1. Linee guida relative ai parametri qualitativi degli spazi
Il nuovo Campus denominato Science for Citizens è concepito come un nuovo organismo urbano (Ferri, 2017) locale e globale, fisico e virtuale, capace di utilizzare efficacemente le risorse e di rigenerare l’ambiente in cui s’inserisce attraverso alcune caratteristiche chiave:
• Flessibilità degli spazi (a breve, medio e lungo termine). Le dinamiche innovative in atto nel campo della didattica, della ricerca e dell’organizzazione del lavoro in generale, così come l’evoluzione dei fabbisogni dell’Università Statale, in continua modificazione sia nel breve che nel medio e lungo periodo, rendono necessaria l’adozione di criteri progettuali fortemente flessibili da più punti di vista:
_in termini strutturali: tramite, ad esempio, l’adozione e il dimensionamento di maglie strutturali adeguate a diverse destinazioni d’uso (sia per gli ampi spazi della didattica che per i laboratori e gli studi);
_in termini costruttivi: con dotazioni impiantistiche ispezionabili e facilmente ampliabili e integrabili (grazie ad esempio a predisposizioni iniziali evolute, a spazi destinati all’impiantistica scalabili dimensionalmente, ecc.); elementi di delimitazione e articolazioni spaziali mobili (pareti ed unità mobili, gradonature, contropareti e controsoffitti rimovibile e/o integrabili, sistemi di illuminazione mutabili ecc.);
_in termini distributivi e spaziali con l’adozione di tipologie e profondità di corpi di fabbrica che permettano un’elevata variabilità delle possibili configurazioni sia quale estensione dei singoli Dipartimenti che quale destinazione, al loro interno, tra spazi laboratoriali e postazioni di lavoro; che rendano possibili processi di reversibilità nel tempo tra le diverse tipologie di spazi sia a breve termine (ad esempio da spazio ristoro a spazio studio in determinati orari della giornata) che a lungo termine (ad esempio da studi a laboratori o viceversa); che prevedono nel tempo possibili espansioni volumetriche in relazione ai futuri fabbisogni dell’Università; ecc..
• Ibridazione delle funzioni. Gli stili di produzione e accesso alla conoscenza sono molto diversi e in continua evoluzione sotto l’azione dell’innovazione tecnologica e della possibilità di creare assetti
‘intelligenti” grazie all’Internet of Things (Xxxxx XxxXxxxxx Foundation, 2016) e più in generale alle molteplici forme di innovazione digitale. Il Campus non è più solo un luogo di produzione e accesso al sapere, ma anche luogo d’incontro, studio individuale e di gruppo, partecipazione a corsi di formazione continua, eventi culturali e sportivi, mostre ecc. Per alcuni studenti e docenti fuori sede è il luogo di residenza. Tale ibridazione si riflette sull’organizzazione dello spazio e sulla composizione di un palinsesto variegato di attività nell’arco delle ventiquattro ore che minimizza il sotto-utilizzo degli assetti.
• Accessibilità. Il campus è un bene comune (Xxxxxx, 1990) organizzato su un modello di economia funzionale (Xxxxxx, 1997): è possibile accedere alle sue funzioni senza dover godere in forma di proprietà privata ed esclusiva del supporto fisico di tali funzioni. Per esempio, è possibile accedere al servizio di sterilizzazione strumenti senza dover avere in carico e gestire una locale sterilizzazione ad uso esclusivo di dipartimento.
Tale modello regola in generale la disponibilità dello spazio e delle attrezzature, che costituiscono sistemi di prodotti e servizi intelligenti con diritti di accesso diversi secondo i profili di utenza. È possibile prenotare postazioni di lavoro, attrezzature, libri, salette, thinking-pods su base temporale variabile (ore, giorni, settimane, mesi, semestri etc.) con diverse modalità: gratuitamente (per studenti, docenti, personale di Unimi), a consumo o a contratto per attori esterni.
Apposite piattaforme digitali rendono l’accesso alle funzioni trasparente e indipendente dalla loro gestione e forniscono dati in tempo reale sulle condizioni operative dei sistemi di prodotti e servizi.
Secondo Xxxxxx (1997), l'obiettivo economico dell'economia funzionale è creare il massimo valore d'uso possibile per il più lungo tempo possibile, consumando meno risorse materiali e meno energia possibile.
Accoppiare l’intelligenza degli assetti al loro accesso funzionale crea opportunità di gestione efficiente delle risorse senza precedenti.
• Sostenibilità. Mantenere nel tempo un common richiede l’adozione di un modello di gestione sostenibile, che è per definizione complesso e multifattoriale; un modello che non si limita a garantire la sostenibilità economica e tecnologica del campus, ma che assuma anche le dimensioni inerenti la sua sostenibilità ambientale e sociale: la finestra di opportunità è ormai assai ridotta, poiché il ripristino delle risorse naturali del pianeta avviene a un ritmo molto più lento rispetto al loro consumo attuale (Xxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx, & Xxxx, 2008). La multifunzionalità permette di creare un palinsesto di attività a reddito, no profit e limited profit che possono essere espletate grazie anche al contributo di associazioni e stakeholders esterni. La partecipazione attiva delle realtà locali garantisce una vera sostenibilità del Campus, che dev’essere per definizione ambientale, sociale e finanziaria (UNGA, 2005) al contempo. Il modello di produzione e consumo dei prodotti/servizi erogati dal campus è ispirato a un modello di business circolare (Xxxxx XxxXxxxxx Foundation, 2016), capace di rigenerare il capitale socio-tecnico affinché il Campus resti un “common” disponibile alle generazioni future.
• Luogo di progettualità collettiva. Il campus è per definizione il luogo della conoscenza multidisciplinare. Se il futuro della ricerca e della didattica è orientato all’interazione multidisciplinare sempre più precoce e pervasiva, allora il campus può essere un’eccellente piattaforma collaborativa completata dalle relative infrastrutture: la macro-piattaforma scientifica, la biblioteca, gli orti e le serre etc. Il modello gestionale della piattaforma collaborativa ha lo scopo di sfruttare le diverse competenze disciplinari presenti in università, creando network organizzati capaci di rispondere alle opportunità di ricerca con un ottimale uso del tempo e delle risorse.
2. Nota introduttiva alla lettura degli elaborati
Il presente documento (interamente da considerarsi in bozza) riguarda tre aree di progetto previste nel Campus: Aule Didattiche e spazi di rappresentanza (Aule e Uffici), Laboratori Dipartimentali e Macropiattaforma.
Le Aule Didattiche sono illustrate attraverso una relazione descrittiva che include dati standard, casi studio e visualizzazioni in forma di schema, oltre ai dati sullo stato di fatto presso l’attuale campus (Allegato 1).
I restanti documenti sono il risultato di successive elaborazioni che sintetizzano le informazioni raccolte attraverso:
- le mappe costruite da ogni dipartimento attraverso le “carte” dei laboratori illustrate e distribuite negli incontri degli scorsi giugno/luglio 2017;
- le schede elaborate dall’Ufficio Tecnico illustrate nei medesimi incontri;
- i confronti con i referenti di ciascun dipartimento svoltisi singolarmente e collettivamente negli ultimi mesi di novembre, dicembre e gennaio.
I dati relativi ai Laboratori Dipartimentali sono riportati attraverso due tipologie di elaborati finalizzati ad illustrare i cluster interni intradipartimentali, le microaggregazioni interdipartimentali ed alcuni gradi di relazione/vicinanza fra le strutture (Allegato 2) oltre alle indicazioni di caratteristiche tecnico impiantistiche e strutturali (Allegati 3).
Il modello comunicativo degli Allegati 2 e 3 che utilizza grafici e tabelle, richiede alcune precisazioni e chiarimenti per illustrarne il criterio di concezione e facilitarne così la lettura.
Allegato 2. Grafici dei Laboratori Dipartimentali.
I laboratori e gli spazi accessori di ogni singolo dipartimento sono sintetizzati in un grafico ed organizzati in insiemi secondo i cluster intradipartimentali proposti e le microaggregazioni interdipartimentali, indicando a margine gli altri dipartimenti coinvolti. Uno specifico cromatismo dello sfondo evidenzia le dotazioni che non necessitano di aeroilluminazione diretta e sono pertanto collocabili in un livello interrato.
Alcuni particolari gradi di prossimità sono evidenziati con frecce. Ciascun insieme è indicato con una specifica denominazione. Ogni laboratorio è identificato, a fianco della denominazione, con un bollino colorato che ne evidenzia la tipologia impiantistica e da un codice numerico.
In apertura sono riportati i numeri inerenti il personale del singolo Dipartimento (aggiornato a Dicembre 2017) suddivisi tra: professori ordinari + associati; ricercatori (ricercatori a tempo indeterminato, ricercatori a tempo determinato di tipo “A” e “B”); personale tecnico e amministrativo; assegnisti e dottorandi). Tale valore risulta sovrastimato in quanto parte del personale indicato (pari a circa il 20%) non è ad oggi localizzato in Città Studi e non sarà coinvolto dal futuro eventuale trasferimento.
In calce sono raggruppate invece le infrastrutture collocate il Macropiattaforma.
All’interno di queste ultime non sono indicate quelle dotazioni già incluse e descritte nell’Allegato 1 del Documento 1.0, in quanto è in fase di definizione la loro ripartizione fra dipartimenti.
Allegato 3. Grafico degli spazi laboratoriali (Dipartimentali e della Macropiattaforma)
La tabella contiene una stima delle superfici elaborata secondo una classificazione delle caratteristiche tecnico-costruttive e d’uso dei laboratori. Le superfici riportate sono raggruppate in laboratori dipartimentali e laboratori inclusi nella macropiattaforma, oltre alle serre sperimentali e fitotroni come già descritte nell’Allegato 2 al Documento 1.0 (10 aprile 2017). Ne viene proposta una tassonomia secondo categorie prestazionali ‘Wet’ e ‘Dry’ (descritte nell’allegato in oggetto), ulteriormente specificate secondo caratteristiche morfologiche e strutturali, di rischio biologico o esposizione a sostanze radioattive. A queste si aggiungono infrastrutture con caratteristiche tecniche stringenti per la realizzazione di strutture scientifiche e tecniche ad elevata qualità, o con requisiti tecnotipologici particolari, descritti nella legenda dell’Allegato in oggetto.
Nota conclusiva:
Alla luce degli approfondimenti svolti si confermano i 18.000 mq destinati a Spazi per la Didattica.
Si aumentano le superfici dipartimentali a 48.000 mq mentre si riduce la Macropiattaforma scientifica a
14.000 mq. La verifica delle superfici inerenti ai Laboratori didattici (ipotizzata pari a 13.500 mq) e alla Biblioteca (ipotizzata pari a 8.500 mq) è ancora in fase di completamento.
Alla luce dello stato attuale la superfice complessiva risulta pari a 102.000 mq netti e non più 100.000 mq netti.
Sup. netta [mq] | |
Spazi dipartimentali | 48.000,00 (di cui al momento 31.500,00 di laboratori e 16.500,00 di studi e postazioni di lavoro) |
Laboratori didattici (da verificare) | 13.500,00 |
Spazi per la didattica | 18.000,00 |
Biblioteca (da verificare) | 8.500,00 |
Macropiattaforma scientifica | 14.000,00 |
TOTALE | 102.000,00 |
Requisiti di progetto del Campus Statale Documento 2.0
Allegato 1
Spazi per la Didattica
Allegato 1
Spazi per la didattica
Le linee guida di progettazione degli spazi per la didattica sono improntate su criteri di flessibilità che, oltre a soddisfare eventuali cambiamenti nel numero di studenti e nel mix di discipline insegnate, permettono di rispondere alle più avanzate metodologie didattiche e alle future opportunità d’uso offerte della tecnologia informatica.
L’adozione di criteri di flessibilità nel progetto degli spazi per la didattica permette, dunque, di ottenere elevati requisiti funzionali anche quando cambiano le modalità d’uso dell’aula nel tempo (nell’ambito della giornata o del semestre) o quando sono richieste attività diverse nella stessa aula (lezione, studio individuale o di gruppo, pranzo).
1. Aule didattiche
L’attenzione a questi requisiti conduce alla progettazione di soluzioni distributive e impiantistiche modulari che soddisfino le esigenze di diversi usi dello spazio nel tempo, modificando il lay out e la tipologia degli arredi oppure la dimensione delle aule stesse.
1.1 Valutazione degli standard
Le dimensioni delle aule sono calcolate in relazione al numero di utenti e al tipo di didattica offerta; le tipologie distributive tengono conto dei flussi di passaggio, della flessibilità d’uso e delle attrezzature didattiche più avanzate.
A livello internazionale la maggior parte degli standard si riferisce alla superficie occupata dalla ‘stazione di lavoro’, mentre in Italia i dati si riferiscono alla superficie occupata dall’utente. A titolo di esempio, di seguito sono riportati alcuni dati relativi ad aule seminariali di piccole/medie dimensioni:
1,8 m2 a stazione (University of Iowa) 1,8 m2 a stazione (Bethel University) 1,7m2 a stazione (University of Toronto)
1,4m2 a stazione (D. C. Xxxxxxxx, Hard Facts on Smart Classroom Design: Ideas, Guidelines, and Layouts)
1,4m2 a stazione (New York University) 1,4m2 a stazione (California Building Code) 1,4m2 a stazione (University of Connecticut)
1,24 m2 a stazione (Manuale di progettazione edilizia – Hoepli – vol. 1) 1,1m2 a stazione (California Building Code)
Lo standard illustrato dal Manuale di progettazione edilizia della Hoepli e adottato nei Campus italiani come l’Università di Bologna e l’Università degli Studi di Torino, è stato utilizzato per elaborare una prima verifica dei dati già stimati nella prima fase di ricerca in relazione al progetto del Campus presentata nel Documento 1.0 (presentato nel mese di Aprile del 2017).
utenti | m2 a persona |
fino a 40 | Da 1,65 a 2,16 |
fino a 60 | Da 1.15 a 1.82 |
fino a 90 | Da 0.98 a 1.50 |
fino a 120 | Da 0.90 a 0.93 |
fino a 160 | Da 0.84 a 0.87 |
Tabella 1
Considerando i 18.000 mq preventivati nel Documento 1.0 (presentato nel mese di Aprile del 2017), l’adozione del valore medio dedotto dalla Tabella 1 permetterebbe di soddisfare le richieste di spazi per la didattica di seguito riportate.
• una quantità flessibile di aule (per capienze che vanno dai 40 ai 250 posti) con un totale 13260 posti
• 3 aule di rappresentanza (da 275 posti)
• 20 aule studio (da 20 posti)
• 3 uffici delle associazioni studentesche
• 2 stanze per culto
• 10 ufficio delle Scuole
L’adozione dei valori minimi per la stessa richiesta di spazi porterebbe a un’occupazione di superficie didattica inferiore, fino a raggiungere circa 16.000 mq.
1.2 Proporzioni e configurazioni degli spazi
Possono essere identificate diverse tipologie di aule in funzione delle esigenze didattiche:
- frontal room: aule (anche su più livelli) con tavoli e sedute fisse per didattica frontale;
- collaborative room: aule con tavoli fissi e sedute mobili per una flessibile discussione in gruppo e attività di collaborazione, che possono assumere anche una configurazione ad auditorium.
- flexible room: aule a conformazione piana di grandi dimensioni configurabili in postazioni di tradizionale didattica frontale o facilmente trasformabili per un’organizzazione in tavoli di lavoro;
- tutorial room: spazi di apprendimento per una configurazione flessibile adatte al rapporto tra docenti e piccoli gruppi, particolarmente appropriate per il lavoro di ricerca. Tali spazi possono ospitare fino a 50 posti a sedere, ma prevedono pareti mobili leggere per ottenere ulteriori ripartizioni. Le tutorial room sono attrezzate con tavoli mobili e sedie, consentano configurazioni multiple, sono dotate di proiettori e lavagne mobili in modo che lo spazio/i possa essere configurato per piccoli gruppi di studenti favorendo il lavoro in team e la condivisione con gli altri.
Le aule, di qualsiasi dimensione, dovrebbero avere proporzioni planimetriche che tendano verso la forma quadrata (rapporto tra lunghezza e larghezza pari a 1:1) in alternativa, rapporti tra i lati pari a 2:3 o 3:2. Le proporzioni devono consentire agli studenti di trovarsi all'interno del cono di visualizzazione dell'immagine proiettata, mantenendo però una ridotta distanza rispetto al docente.
Aule larghe e poco profonde possono essere efficaci a patto che siano dotate di due schermi “clonati” in modo da garantire la visibilità anche agli studenti che si trovino seduti ai lati Le stanze che "tendono a quadrare" offrono i vantaggi combinati delle aule profonde e della aule larghe, riducendo al minimo gli effetti negativi di ciascuna. Questa configurazione consente una conversione in altri tipi di aule.
I requisiti richiesti per il nuovo Campus prevedono, dunque, che tutte le aule siano caratterizzate da uno sviluppo piano (non a gradoni), mantenendo tipologie strutturali a soletta piana, per consentire maggiore libertà nelle future ridistribuzioni dello spazio e trasformazione delle aule, come ipotizzato di seguito:
Aule a didattica frontale
Situazione Esistente Ipotesi di ridistribuzione spazi
n° posti | n° aule |
30-50 | 15 |
50-60 | 30 |
70-90 | 23 |
91-120 | 35 |
120-160 | 10 |
160-200 | 10 |
201-250 | 9 |
Tot aule132 | |
n° posti | n° aule |
40 | 15 |
55 | 30 |
80 | 22 |
105 | 35 |
140 | 10 |
180 | 10 |
225 | 5 |
250 | 5 |
Tot. aule 132 | |
Tot posti 13.260 |
1.3 Requisiti ambientali
Gli spazi per la didattica devono essere caratterizzati da elevati requisiti ambientali, otre ad un’organizzazione e connotazione degli interni, che favoriscano un uso appropriato degli spazi. Tali requisiti possono essere sintetizzati come segue:
• luce naturale: assicurare il maggior tempo possibile a tutti gli spazi durante il loro utilizzo;
• uso del colore: utilizzare scale cromatiche in modo da influenzare lo stato d’animo e il comportamento degli utenti nello spazio.
• uso di texture e materiale: per controllare il suono, la luce e restituire sensazioni tattili.
• aree d’uso: utilizzare elementi visivi per veicolare l’uso degli spazi didattici in relazione ai comportamenti d’uso degli utenti (per esempio in relazione al livello sonoro o alla disposizione delle postazioni di studio).
• arredi e attrezzature che favoriscano definiti standard di comportamento (ad esempio arredi morbidi, per le zone dedicate al relax, o moduli attrezzati, per le zone di studio più formalizzate).
• standardizzazione: costruire secondo i requisiti per la didattica e in risposta ai parametri limiti costruttivi, considerando i risultati di percezione dello spazio e le esigenze di circolazione interna dell’aula, specialmente per quanto riguarda l’uso della tecnologia.
2. Aule di rappresentanza: seminari, convegni, lauree (auditorium)
Le aule di rappresentanza costituiscono spazi (da 250-300 posti) dotati di caratteristiche di flessibilità tali da permettere una facile “messa in scena” di diversi eventi: lauree, inaugurazioni degli anni accademici, concerti, rappresentazioni teatrali, conferenze, incontri dedicati al quartiere, ecc. L’apertura dei campus universitari ai quartieri e alla realtà locale dovrebbe favorire l’aggregazione sociale e la diffusione della cultura nella realtà territoriale limitrofa, anche attraverso la realizzazione di spazi museali e altri luoghi che possano offrire servizi alla comunità circostante. Le aule di rappresentanza possono quindi cessere i luoghi attrezzati per una varietà di eventi sociali. Se nelle grandi città, le attività che si svolgono nei campus fanno parte di un più ampio mix sociale e culturale, nelle città universitarie il campus è spesso il principale fornitore di cultura, intrattenimento e spazi per l'interazione.
3. Aule e spazi per lo studio
Le aule studio sono spazi versatili, adatti ad ospitare diverse configurazioni d’uso, attraverso la predisposizione di attrezzature mobili per consentire per esempio:
• il riscaldamento e il consumo di cibo
• diverse modalità di studio in relazione alla disciplina (ad esempio uso di lavagne per gli studi matematici)
• uso computer ad accesso libero
• luogo di culto
3.1 Informal Learning Corridor
Il confine tra interno, esterno e tra lo spazio di apprendimento e di passaggio è spesso poco definito,
La creazione di corridoi attrezzati per la valorizzazione delle relazioni sociali e per lo scambio di informazioni costituisce una strategia tesa a creare una rete continua di spazi diversi che varia come densità e che completa gli spazi di attività di apprendimento esistenti in modo da generare più e diverse attività. Gli elementi del corridoio di apprendimento si trovano in posizione adiacente ai normali spazi didattici e rispondono alle diverse esigenze in materia di ampiezza dello spazio, percorso formativo di riferimento e uso della tecnologia delle diverse discipline e unità accademiche. È anche importante assicurare che gli spazi abbiano una identità visibile e riconoscibile dal pubblico in modo da poter essere individuati facilmente lungo i principali flussi di circolazione e, laddove possibile, dovrebbero essere situati in prossimità di servizi di ristorazione, specialmente nelle aree del campus che ne sono scarsamente servite. Lo spazio versatile crea un ambiente positivo per migliorare il team building attraverso il lavoro di gruppo, ma la sua natura flessibile può fornire anche aree “salotto” chiuse all'interno dello spazio più ampio per dare vita a piccolo e informali gruppi di studio/lavoro. Potrebbe essere diviso in cinque zone principali:
• un ampio spazio per la discussione
• uno spazio di lavoro progettuale a gruppi
• un piccolo spazio intimo di lavoro di gruppo
• uno spazio per lo studio informale
• uno spazio per il lavoro individuale o supportato da strumenti tecnologici.
LinkedIn office. Autori: X. Xxxxx Associates. Luogo: Midtown, New York. Fotografie: Xxxx Xxxxxxx. xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xxx/xxxxxxxxxx/xxxxxx/0000-xxx-xxxxxxxx-xxxxx/?xxxxxxxxxxx
Beats By Dre. Autori: Xxxxxx Architecture, Xxxxxx Xxxx, XX xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xx/xx/xxxxxxxxxxxx/0000/00/00/xxxxx_xx_xxx.xxxx
Vittra School Södermalm. Autori: Xxxxx Xxxxx, Svezia xxxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxx/000000/xxxxxx-xxxxxx-xxxxxxxxx-xxxxx-xxxxx
4. Gradi di relazione interne e con gli altri spazi del campus
Le nuove generazioni di studenti cresciuti con il web (i cosiddetti millenials), che entreranno in relazione con il sistema universitario, richiederanno un tipo di uso dello spazio che rifletta la natura ‘connessa in tempo reale’ del web. Sarà necessario garantire a questi utenti ‘sempre attivi’ in rete un accesso costante a materiali e risorse di apprendimento, una connessione continua con studenti ed esperti. Essi richiederanno ambienti di apprendimento personalizzati e personalizzabili pertanto la formazione universitaria attribuirà sempre maggiore importanza al discente, e fornirà spazi sempre più esperienziali, immersivi e sociali.
La tecnologia consentirà di elaborare sofisticate risposte per ottenere spazi ibridi, unendo e amalgamando superfici, arredi e supporti informatici. Un ruolo importante sarà rappresentato dai nuovi modi d’uso degli spazi per la didattica in relazione ai nuovi comportamenti degli utenti.
Tra questi possiamo evidenziare:
• il lavoro sempre più frammentato diventa sempre meno legato ad uno specifico luogo fisico, un luogo altro rispetto agli spazi tradizionali contenitori fisici, fino a includere grandi reti collaborative che incorporano spazi localizzati in città o paesi, ovunque nel mondo.
• lo spazio di lavoro dovrà esprimere sempre di più la cultura e l’identità di un soggetto narrandone i valori.
Lo spazio per didattica diventa quindi flessibile, senza confini, condiviso. Non è più un luogo accentratore di individui l’apprendimento ma una facilitatore di condivisione e di approfondimento delle discipline, un luogo al servizio dell’apprendimento che diventa il verso fulcro dell’interazione tra studenti.
Learning is the hub of the community. Source: Xxxxxxxx X. & Xxxxxx L. (2013) Design for the Changing Educational Landscape: Space, Place and the Future of learning. London and New York: Routledge
Requisiti di progetto del Campus Statale Documento 2.0
Allegato 2
Grafici dei Laboratori Dipartimentali
• [28] Locale per citometria a flusso
GXP
• [41] Radioisotopi a bassa radioattività
• [42] Deposito rifiuti radioattivi
• Docce per radioattività
• [49] Laboratori radiosorvegliati ad alta attività
• [34] Locale di proteomica e metabolomica clinica Omics Supermercato Scientifico
• [31] Locale per microscopia elettronica a trasmissione
No-Limits
Stabulari
SCIBIS (SCIENZE BOMEDICHE PER LA SALUTE)
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 63
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 37
• PTA + PT : 46
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 45
• [14] Laboratorio modellistica informatica
• [15] Laboratorio proteomica e metabolomica clinica
* Utilizza il locale di proteomica e metabolomica clinica in Macropiattaforma
MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA
• [1] Laboratorio sierologia
• [2] Laboratorio cellulare di virologia
• [4] Laboratorio microbiologia clinica
• [3] Laboratorio cellulare micologia
MORFOLOGIA
• [7] Laboratorio di analisi d’immagine e
morfometria
• [8] Laboratorio analisi movimento
• [9.1] Laboratorio imaging facciale 3d
• [9.2] Laboratorio imaging facciale 3d
• [16] Ricevimento campioni
• [17] Preparazione campione ed estrazione
• [18] Rilevazione post-PCR
• [19] Camera bianca
• [21] Locale P3
• [22] Ceppoteca
• [36] Cella fredda
SCIENZE MOTORIE
• [10] Laboratorio fisiologia degli scambi gassosi
• [11] Laboratorio fisiologia muscolare
• [12] Laboratorio psico-pedagogico
• [13] Laboratorio scienze dello sport
• [23] Laboratorio colture batteriche
ISTOLOGIA E MORFOLOGIA ULTRASTRUTTURALE
• [6] Laboratorio morfologia strutturale e ultrastrutturale
• [36] Cella fredda
• [46] Sala visite ambulatoriali pre-test
• [47] Spogliatoio
• [48] Deposito materiale
BIOLOGIA MOLECOLARE
• [5] 5 Laboratori biologia cellulare e molecolare
• [33] Locale microscopia ottica e fluorescenza
• [36] Cella fredda
• [27] Locale di biologia molecolare
• [36] Cella fredda
• [24] Locale colture cellulari
• [25] Locale colture cellulari ex vivo (Vicino agli stabulari)
• [26] Locale colture cellulari quarantena
• [35] Camera oscura
• [39] Locale congelatori -20°C
BIOMETRA
DISFEB
• [29] Locali taglio
• [30] Preparativa per TEM e SEM
• [32] Preparativa microscopia ottica
• [37] Locale ultracentrifughe
• Locale centrifughe
• [44] Deposito rifiuti speciali chimici e biologici
: [43] Deposito solventi/reagenti
• Bunker deposito solventi
• Locale azoto liquido/gas
BIOMETRA DISFEB
DISFARM
• [20] Sterilizzazione (Pùò essere interrato) • [38] Deposito bidoni azoto liquido
• Autoclave (Presente a ogni piano) • [45] Bombolario
• Lavaggio vetreria (Presente a ogni piano) • Locale Stoccaggio
• [40] 2 Locali congelatori -80°C
BOZZA
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
FISICA
PERSONALE
AMBIENTE E DIAGNOSTICA
• [2] Laboratorio XRF
• [3] Laboratorio misure ottiche
• [4] Laboratorio atmosfera
• [5] Laboratorio aerosol radioattivo
• [6] Laboratorio misure/ambientale esterno
• [7] Laboratorio fitotrone
• [8] Laboratorio diagnostica per l’arte
• [9] Laboratorio RX per archeometria
ELETTRONICA
• [38] Laboratorio rivelatori microelettronica 3
* Collegato al cluster omonimo nella Macropiattaforma
• ORDINARI E ASSOCIATI : 49
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 34
• PTA + PT : 32
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 76
LASER E OTTICA QUANTISTICA
• [69] Laboratorio laser
• [70] Laboratorio ottica quantistica
PARTICELLE
• [40] Laboratorio scintillatori
• [41] Laboratorio meccanica e CAD
* Collegato al cluster omonimo nella Macropiattaforma
BOZZA
RADIOCHIMICA
• [50] Laboratorio misure fisiche
• [51] Laboratorio misure chimiche
• [52] 3 Laboratori radiochimica
• [53] Laboratorio nanotossicologia
• [54] Laboratorio radon
• [55] Laboratorio spettrometria a gamma
• [56] Laboratorio misure di neutroni
• [57] Laboratorio preparazione targhette
• [58] Laboratorio microscopia ottica
• [59] Reagentario
• [60] Bunker sorgenti radioattive
continuità con ...
BIOSCIENZE CHIMICA
SCIENZE DELLA TERRA
Officina meccanica
NANOTECNOLOGIE (NANOSTRUTTURE)
• [24] Laboratorio deposizione NPS
• [25] 2 Laboratori deposizione PMCS
• [26] Laboratorio magnetron-sputtering
• [28] Laboratorio time of flight
NANOTECNOLOGIE (MICROFABBRICAZIONE)
• [17] 3D Laser Print
• [19] Laboratorio chimica
NANOTECNOLOGIE (CARATTERIZZAZIONE FISICO-CHIMICA-BIOLOGICA)
• [15] Laboratorio biologia
• [16] Laboratorio BET-TAG
• [18] Laboratorio elettrochimico
• [20] Spettrofotometria
• [27] Laboratorio profilometria/prove meccaniche
• [29] Laboratorio XPS2
• [30] Laboratorio XPS1
Scientific Data Center
ELETTRONICA
• [35] Laboratorio microelettronica e power distribution
• [36] Laboratorio rivelatori microelettronica 1
• [37] Laboratorio rivelatori microelettronica 2
* Collegato al cluster omonimo negli spazi dipartimentali
• [11] 2 Magazzini
• [12] Laboratorio supporto 2
• [13] Laboratorio supporto 1
• [14] Laboratorio preparazione campioni
FISICA NUCLEARE
• [31] Laboratorio spettrometria di gamma
• [32] Laboratorio rivelatori imaging di gamma
• [33] Laboratorio tracce nucleari
• [34] Laboratorio radioattività
FISICA MEDICA
• [63] Laboratorio radiobiologia
• [64] Laboratorio microscopi per radiobiologia
ASTROFISICA
• [10] 5 Strumentazione spaziale
PARTICELLE
• [39] Laboratorio Xxxxx
• [42] Laboratorio gabbia di Xxxxxxx
• [43] 4 Laboratori progettazione e test elttron.
• [44] 4 Laboratori rivelatori LHC
• [45] Laboratorio darkside
• [46] Laboratorio LHCB
• [47] Laboratorio LHC
• [48] Laboratorio Aegis
• [49] Laboratorio Traci
* Collegato al cluster omonimo negli spazi dipartimentali
FISICA DELLA MATERIA
• [61] Laboratorio NMR
• [67] Laboratorio plasmi
• [68] 2 Laboratori ottica + Xxxxxxx
• [71] Laboratorio ottica e fisica fluidi
• [72] Laboratorio shadow
• [73] Laboratorio preparazione chimica e aggiustaggio
• [21] Laboratorio ottica
• [22] Microscopia ottica confocale
• [23] Laboratorio AFM
• [65] Laboratorio TLD e neutroni
• [66] Laboratorio fisica medica
• [62] Laboratorio AFM
• [1] 10 Camere pulite
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
SCIENZE E POLITICHE AMBIENTALI (ESP)
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 29
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 21
• PTA + PT : 11
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 28
• [10] Camera fredda
• [11] Reagentario
DISAA
ZOOLOGIA
• [1] Laboratorio di embriologia
• [2] Laboratorio dissezione
• [3] Laboratorio colture cellulari
• [4] 2 Laboratori istologia
• [5] Laboratorio biomolecolare
• [6] Laboratorio genetica
• [7] Laboratorio terreno
• [8] Laboratorio DNA-ambientale
• [9] Laboratorio DNA-raro
AGRARIA
• [31] Laboratorio ingegneria alimentare 1
• [36] Laboratorio olfattometria
• [32] Laboratorio bioenergie
• [33] Laboratorio glaciologia
• [34] Laboratorio agronomia 1
• [35] Laboratorio agronomia 2
• [30] Laboratorio ingegneria alimentare 2
• [37] Laboratorio chimica verde
DEFENS
DISAA
• [45] Deposito rifiuti speciali
• [46] Deposito solventi reagenti
• [47] Stanza freezer
• [48] Stanza ultracentrifughe
• [49] Stanza fredda per ultracentrifughe
GEOLOGIA
• [22] Laboratorio geometeorologia e criosferico
• [23] Laboratorio remote-sensing
• [50] Stanza freezer
ECOLOGIA
• [24] Laboratorio chimico
• [25] Laboratorio biologico
• [26] Magazzino pulito
• [27] Magazzino sporco
• [28] Lavanderia
• [29] Freezer
CHIMICA
• [15] Laboratorio chimico
• [16] Laboratorio chimica strumentale
• [17] Laboratorio elettrochimica
• [18] Laboratorio forni (alte temperature)
• [19] Laboratorio officine
• [20] Laboratorio preparativa metallografica
• [21] Laboratorio impianti pilota
ECONOMIA/MATEMATICA/ INFORMATICA
• [38] Laboratorio economia sperimentale
• [39] Laboratorio informatica/agronomia
• [40] Laboratorio matematica/informatica - Calcolo scientifico/imaging/statistica
* Collegato con il Scientific Data Center
TOSSICOLOGIA
• [41] Laboratorio biologia cellulare
• [42] Laboratorio tossicologia
• [43] Laboratorio biologico
• [44] Lavanderia
BOZZA
AREA ANALISI SENSORIALE E COMPORTAMENTO ALIMENTARE
• [12] Locale acquari marini
Stabulari
• [13] Locali ultramicrotomi
No-Limits
• [14] Locale acetato uranile
Microscopia
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
BIOSCIENZE
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 44
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 51
• PTA + PT : 54
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 90
BIOINFORMATICA
• [3] 3 Laboratori di tipo biologico
BIOCHIMICA
• [1] 9 Laboratori di tipo biologico
• [25] Laboratorio server
BIOMEDICINA E BIOLOGIA CELLULARE
• [5] 13 Laboratori di tipo biologico
• [8] Camera oscura gel (vedi area interrata)
• [9] Camera calda 37° C
• [10] Camera calda 28° C
• [11] Centrifughe
• [12] 2 Colture cellulari
• [13] Deposito frigoriferi 5° C
• [16] Cucina (vedi area interrata)
• [17] Deposito - 80° C (vedi area interrata)
• [18] Camera oscura fluo (vedi area interrata)
• [19] 2 Camere fredde
• [8] Camera oscura gel (vedi area interrata)
• [9] Camera calda 37° C
• [11] Centrifughe
• [12] 7 Colture cellulari
• [13] 2 Depositi frigoriferi 5° C
• [16] Cucina (vedi area interrata)
• [17] Deposito - 80° C (vedi area interrata)
• [18] Camera oscura fluo (vedi area interrata)
• [19] 4 Camere fredde
• [21] Laboratorio contenimento bio. livello 2
• [26] Laboratorio incubatori dros
• [27] Laboratorio preparazione microscopia
MICROBIOLOGIA E BIOLOGIA MOLECOLARE
• [2] 11 Laboratori di tipo biologico
BIOLOGIA VEGETALE
• [4] 14 Laboratori di tipo biologico
• [8] Camera oscura gel (vedi area interrata)
• [10] Camera calda 28° C
• [11] Centrifughe
• [12] Colture cellulari
• [13] Deposito frigoriferi 5° C
• [16] Cucina (vedi area interrata)
• [17] Deposito - 80° C (vedi area interrata)
• [18] Camera oscura fluo (vedi area interrata)
• [19] 4 Camere fredde
• [8] Camera oscura gel (vedi area interrata)
• [9] 2 Camere calde 37° C
• [10] 3 Camere calde 28° C
• [11] Centrifughe
• [12] 8 Colture cellulari
• [13] 2 Depositi frigoriferi 5° C
• [16] 2 Cucine (vedi area interrata)
• [17] 2 Depositi - 80° C (vedi area interrata)
• [18] 2 Camere oscure fluo (vedi area interrata)
• [19] 4 Camere fredde
• [21] 2 Laboratori contenimento bio. livello 2
• [23] Laboratorio micromanipolazione
• [22] 2 Camere oscure sviluppo
• [24] Citofluorimetria
• [14] 4 Depositi solventi
• [16] Cucina comune
• [20] Deposito rifiuti speciali
• [28] Magazzino comune con gabbie openspace
[8] Camere oscure gel (possibilità di locazione nel livello interrato) [16] Cucine (possibilità di locazione nel livello interrato)
[17] Depositi - 80° C (possibilità di locazione nel livello interrato) [18] Camere oscure fluo (possibilità di locazione nel livello interrato)
BOZZA
continuità con ...
BIOMETRA FISICA DISAA
Scientific Data Center
• [15] 2 Laboratori radioattivi
Cryo-Tem
Omics No-Limits
Cospect
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
DEFENS SCIENZE PER GLI ALIMENTI, LA NUTRIZIONE E L’AMBIENTE DISAA SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 46
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 32
• PTA + PT : 47
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 54
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 40
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 37
• PTA + PT : 39
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 60
• [84] 6 Locali lavaggio e vetreria
• [85] 3 Depositi per consumabili
• [86] 7 Camere fredde 0-4° C
• [87] 3 Camere calde
• [88] 3 Locali incubatori
• [89] 5 Locali freezer - 20° C
• [90] Locale freezer - 80° C
TECNOLOGIE ALIMENTARI -
BIOATTIVITÀ DI MOLECOLE DI INTERESSE ALIMENTARE
• [33] Laboratorio nanosensori
• [34] Laboratori e-sensing
TECNOLOGIE ALIMENTARI - FOOD PACKAGING E NANOMATERIALI
• [35] Laboratorio food contact
• [36] Laboratori permeabilità e packaging
• [37] Laboratori nano materiali
• [38] Laboratorio food packaging
BOZZA
TECNOLOGIE ALIMENTARI - SICUREZZA, QUALITÀ E SHELF LIFE DEGLI ALIMENTI
• [17] Laboratorio spettroscopia latte
• [18] Laboratorio strumentale HPLC enologia
• [19] Laboratorio strumentale latte
• [20] Laboratorio preparativa
• [21] Laboratorio analisi strumentale
• [22] Laboratorio analisi chimiche latte e derivati
• [23] Laboratorio chimiche enologiche
• [31] Laboratorio latte HPLC
TECNOLOGIE ALIMENTARI - MACRO E MICROSTRUTTURA DEGLI ALIMENTI
• [24] Laboratorio analisi strumentale HPLC
• [25] Laboratorio analisi chimiche
• [26] Laboratorio analisi chimiche ed estrazione
• [27] Laboratori preparativa per analisi reologiche
• [28] Laboratorio analisi reologiche alimentari 2 - Cereali
• [29] Laboratorio analisi reologiche alimentari 1
BIOCATALISI E FERMENTAZIONE
• [39] Laboratorio biocatalisi e fermentazione 1
• [40] 2 Laboratori biocatalisi e fermentazione 2
• [41] Laboratorio biocatalisi e fermentazione 3
CHIMICA E BIOCHIMICA
• [1] Laboratorio ingegneria proteica A
• [2,3] 3 Laboratori ingegneria proteica B
• [4] laboratorio isolamento e caratterizzazione cromatografica proteine e pettidi
• [5] Laboratorio immunochimica
• [6] 2 Laboratori proteomica alimentare
• [7] Laboratorio manipolazioni anaerobiche
• [8] Laboratorio calorimetria e analisi termica
• [9] 2 Laboratori biochimica, spettroscopia avanzata
• [10] Laboratorio nanobiochimica e
interrattomica
• [11] 5 Laboratori sintesi organica agroalimentare
• [12] 2 Laboratori chimica organica degli alimenti
• [13] 2 Laboratori sintesi speciale
• [14] Laboratorio chimica analitica degli alimenti ed elettrochimica
• [15] Laboratorio estrazione/separazione sostanze naturali
• [16] 2 Laboratori chimica organica analitica
MICROBIOLOGIA ALIMENTARE / AMBIENTALE
• [42,43,44] 14 Laboratori microbiologia ambientale
• [45] 4 Laboratori microbiologia anaerobi
• [46,47,49,50] 5 Laboratori micro. strumentale
• [48] Laboratorio micro. strumentale
COLTURE CELLULARI E LABORATORIO CITOFLUORIMETRIA
• [51] 2 Laboratori comuni microbiologia e citofluorimetria
• [52] 2 Laboratori culture cellulari
NUTRIZIONE
• [58] Laboratorio preparativo nutrizione
• [59] 2 Laboratori trattamento campioni bio e biomarker
• [60] 2 Laboratori trattamento campioni biologici
• [61] Laboratorio analisi strumentale nutrizione
• [70] Camera oscura nutrizione (incluso nel 59)
MICROSCOPIA ED ELABORAZIONE IMMAGINE
• [62] Laboratorio microscopia confocale
• [63] Laboratorio preparativa a microscopia
• [22 DISAA] Laboratorio microscopia
PATOLOGIA VEGETALE ED ENTOMOLOGIA
• [64] 4 Laboratori per attività di microbiologia
• [65] 6 Laboratori entomologia
• [66] 2 Laboratori per attività biologiche cellulari e molecolari
ANALISI STRUMENTALI AVANZATE
• [67] Laboratorio strumentale LC/MS
• [68] Laboratorio strumentale GC/FID e GC/MS
• [69] Laboratorio strumentale assorbimento
atomico
• [82] Sterilizzazione (autoclavi e forni)
• [83] 2 Preparativo e sterilizzazione
• [71] 4 Locali deposito
• [72] 1 Locali Freezer -80° C
• [73] 2 Locali Freezer -20° C
• [74] 2 Locali per reagentari con frigoriferi 4° C
• [75] 5 Locali per reagentari con armadi cappati
• [76] 2 Locali per reagentari a temperatura ambiente
• [77] 2 Camere fredde 0-4° C
• [78] Locale ultracentrifughe
• [79] Locale centrifughe
• [80] 5 Spogliatoi
• [81] Archivio
BIODIFESA
• [23] Laboratorio biochimico per diagnostica fitopatologica
• [24,25] Laboratorio biologico per attività biologiche cellulari e molecolari
• [26] Laboratorio biologico per attività di microbiologia
• [27] Laboratorio di ricerca a livello contenimento biologico 2
ANALISI STRUMENTAZIONE AVANZATA
• [19] Laboratorio chimica analitica HPLC e LC/MS
• [20] Laboratorio analisi metabolomiche GC-MS
BOZZA
IONOMICA E ISOTOPI STABILI
• [15] Laboratorio HPLC-ICP-MS
• [16] Laboratorio digestori
• [17] Spettrometri di massa analisi alimentare e frazionamento isotopico ICP-MS
• [18] Laboratorio analizzatore alimentare
* Deve essere vicino al bombolario
• [21] Radioisotopi
• [46] Freezer - 80°C
• [47] Camera fredda - 4° C
• [48] Camera fredda - 20° C
ZOOTECNIA E COLTURE CELLULARI ANIMALI
• [37] Laboratorio chimico di nutrizione animale
• [38] Laboratorio di calorimetria
• [39] Laboratorio colture cellulari animali + molecolare
FISICA, CHIMICA E BIOCHIMICA DEL SUOLO
• [28] Laboratorio chimica del suolo
• [29] Laboratorio biologia vegetale del suolo e delle biomasse
• [30] Laboratorio chimico matrici agroalimentari
• [31,32] 2 Laboratori chimica e fisica del suolo
BIOCHIMICA E FISIOLOGIA PIANTE COLTIVATE
• [9,10] 2 Laboratori chimica/biochimica e fisiologia vegetale
• [39] 4 Camere fredde
• [40] 4 Depositi materiale
• [41] 2 Depositi solventi
• [42] Locale lavaggio vetreria
• [43] Locale distillatori
• [44] Locale sterilizzazione
PROTEOMICA VEGETALE
• [11] Laboratorio proteomica vegetale
• [12] Laboratorio Q-TOF
BIOLOGIA MOLECOLARE DELLE PIANTE AGRARIE
• [1,2,3,4] 4 Laboratori genetica e biologia molecolare
COLTURE CELLULARI VEGETALI
• [5,6] 2 Laboratori di micropropagazione vegetale
• [8] Laboratorio Green Chemestry
• [7] Camera termostatata per crescita colture cellulari
INGEGNERIA IDRAULICA
• [33] Laboratorio idrologia, e ingegneria idraulica
30
• [34] Deposito lab. ingegneria idraulica MQ
LABORATORIO ROBOTICA AGRARIA
• [35] Laboratorio strumentale di robotica e automazione
LABORATORIO GIS
• [36] Laboratorio cartografico tecnologie GIS
• [92] Reagentario
• [93] Deposito reflui acquosi
• [94] Deposito reflui solidi
• [95] Deposito reflui biologici
• [96] Deposito contenitori reflui
• [97] Deposito gas tecnici e criogenici
• [98] Deposito solventi
ANALISI SENSORIALE E COMPORTAMENTO ALIMENTARE
• [53] Sala valutazione comportamenti alimentari
• [54] Sala preparativa sensoriale
• [55] Sala analisi sensoriale
• [56] Cucina sperimentale
• [57] Analisi per impartire istruzioni panel-test
• [91] Locale supporto biologia del suolo
• [99] 5 Laboratori fitotroni (contenimento 3)
• [100] Laboratorio preparativa fitotroni
• [101] 2 Laboratori preparativa fitotroni
• [103] 6 Stabulari per allevamento insetti
Microscopia elettronica scansione
IMPIANTI PILOTA
• [54] Laboratorio di tipo chimico
• [55] Laboratorio di caratterizzazione trattamento reflui zootecnici
• [56] Laboratorio di elettronica per la realizzazione di sistemi di controllo e automazione
• [57] Laboratorio di fisica tecnica e qualità dei prodotti agroalimentari
• [58] Laboratorio impianti pilota per il porcessamento dei reflui zootecnici
• [59] Laboratorio impianti pilota robotica ed elettronica
• [60] Laboratorio impianti pilota ingegneria idraulica
• [61] Cantina didattica microvinificazione
ANALISI ALIMENTI
• [13] Laboratorio analisi alimenti
• [14] Laboratorio strumentazioni - Analisi della qualità dei prodotti alimentari
• [61] Laboratorio enviromental DNA
GXP
NMR
Microscopi elettronici
Microscopia elettronica
• [102.1] Deposito fitotroni
• [102.2] Deposito fitotroni
• [104] Locale supporto stabulari
• [52] Celle termostatate conservazione frutti
NMR
• [49] 5 Camere fredde termostatate / fitotroni
• [50] Locale incubatori
GXP
• [51] Locale preparazione soluzione idroponiche
• [53] Seed storage
Laboratori
Spazi serventi
Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
MATEMATICA
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 47
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 23
• PTA + PT : 19
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 30
LABORATORIO INFORMATICO
• Laboratorio informatico
SPAZIO ESPOSITIVO
• Spazio Matematita
SPAZIO ESPOSITIVO
• Kanguroo
• Xxxxx
• Ecmi
• Indam
ACCESSO VELOCE
AL SISTEMA BIBLIOTECARIO
Scientific Data Center
BOZZA
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
• [44] Locale antistante lab galenico 1
• [45] Laboratorio galenico 1
• [46] Laboratorio galenico 2
• [47] Laboratorio galenico 3
• [48] Controllo qualità forme farmaceutiche
• [49] Locale stoccaggio materie prime e prodotti finiti
• [50] Locale lavaggio
• [51] Spogliatoio
• [56] Laboratorio NMR
GXP
OMICS
• [53,54] 2 Laboratori gascromatografia
• [55] Locale preparazione per analisi sostanze stupefacenti
• [57] Laboratorio analitico strumentale per la spettrometria di massa
• [52] Laboratorio chimico (bunker per sostanze stupefacenti)
DISFARM SCIENZE FARMACEUTICHE
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 24
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 29
• PTA + PT : 21
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 26
ANALISI-BIOANALISI
• [8] Laboratorio analisi-alimenti
• [9] Laboratorio analisi farmaceutica e biofarmaceutica
• [10] Laboratorio analisi degli alimenti
• [11] Laboratorio cristallizzazione e analisi strutturale
• [12] Laboratorio di tipo tossicologico
• [13] Laboratorio analisi farmaceutica e biofarmaceutica
• [14] Laboratorio analisi-alimenti
• [15] Laboratorio fito-chimico
• [41] Deposito solventi/reagenti
• [42] Camera fredda
CHIMICA INFORMATICA COMPUTAZIONALE
• [16] Laboratorio biofisica
• [17,18] 5 Laboratori chimica computazionale
* Collegato con il Scientific Data Center
TECNOLOGIA
• [19] Laboratorio bio-celle
• [20] Laboratorio bio-cellule
• [33] Laboratorio dissoluzione 1
• [35] Laboratorio dissoluzione 2
• [36] Laboratorio microaggregazione analitica 1
• [37] Laboratorio microaggregazione analitica 2
• [38] Laboratorio microaggregazione analitica 3
• [21] Laboratorio citotossici
• [22] Laboratorio dinamometro
• [23] Laboratorio spray-drying
• [24] Laboratorio preparazione campioni
• [25] Laboratorio spalmatrici
• [26] Laboratorio freeze drying
• [27] Laboratorio preparazione film
• [28] Laboratorio preparazione miscele
• [29] Laboratorio preparazione granulati
• [30] Laboratorio preparazione compresse
• [31] Laboratorio controllo polveri
• [32] Laboratorio preparazione estrusi
• [34] Laboratorio preparazione pellets
• [43] TEC locale lavaggio
CHIMICA
• Deposito reagenti
• Bombolario + Azoto liquido
• Locali solventi
• Locale maltimento reflui
• Deposito materiale
• Deposito rifiuti speciali chimici e biologici
• Deposito solventi/reagenti
• Bunker deposito solventi
• Locale azoto liquido/gas
BIOMETRA DISFEB
SCIBIS
SINTESI (CHIMICA ORGANICA)
• [1,2] 7 Laboratori di tipo chimico
SINTESI (CHIMICA FARMACEUTICA)
• [3,4,5] 8 Laboratori di tipo chimico
• [7] Laboratorio di tipo chimico strumentale
• [39] 3 Depositi solventi/reagenti
• [40] 2 Locali frigoriferi
CHIMICA
• [6] Laboratorio per idrogenazione sotto pressione
BOZZA
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
AREA RADIOSORVEGLIATA
• [45] Laboratorio di citogenetica e genetica molecolare
GXP
Facility di:
BIOMETRA BIOTECNOLOGIE MEDICHE E MEDICINA TRASLAZIONALE
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 39
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 24
• PTA + PT : 38
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 69
• [29] Locale termociclatori
DISFEB
LABORATORI SPECIALI
• [19] Facility per colture cellulari BL3
• [49] Laboratorio di elettrofisiologia in vitro
• [24] Laboratorio comune di microbiologia
• [25] Laboratorio comune di istologia
• [53] Laboratorio di neurofisiologia del controllo motorio
CHIMICA
• [30] Laboratorio di sintesi chimica
• [31] Laboratorio chimico per reazioni di idrogenazione
* Laboratorio NMR in Macropiattaforma
LABORATORI BIOLOGICI
• [20] Laboratorio comune a supporto della biologia molecolare
• [26] Laboratorio per analisi proteica
• [37] Laboratorio in configurazione chimica per biochimica
• [40] Laboratorio in configurazione biologica per biochimica
• [42] 2 Laboratori in configurazione biologica per biologia
• [44] Area attrezzata per allestimento reazioni per analisi DNA
• [46] Laboratorio per lo studio del metabolismo in vitro
• [47] 2 Laboratori in configurazione biochimica per farmacologia
• [48] 3 Laboratori di farmacologia
• [50] Laboratorio in configurazione biologia cellulare per immunologia
• [51] Laboratorio in configurazione biochimica/biologia molecolare per immunologia
DISFEB
FISICA
• [28] Area comune per strumenti per caratterizzazione biofisica e analisi di massa
• [33b] Laboratorio di sviluppo strumentazione
• [33c] Laboratorio di sviluppo di sample enviroments
• [34] Laboratorio di caratterizzazione interfacce
• [35] Laboratorio di preparazione campioni per analisi fisiche
continuità con ...
• [54] Camera fredda
• [55] Locale per freezer - 20° C
• [57] Preparazione reagenti (cucina), vetreria, sterilizzazione
• [33a] 3 Laboratori di ottica per fisica applicata
* Vedi area interrata
MICROSCOPIA
• [21] Laboratorio comune di microscopia ottica
BIOLOGIA CELLULARE
• [15] Laboratorio comune per colture cellulari convenzionali
• [17] Laboratorio comune per colture cellulari
primarie
• [38] Laboratorio di colture cellulari
• [39] Laboratorio di analisi lipidica
• Locale colture cellulari
• Locale colture cellulari ex vivo (Xxxxxx agli stabulari)
• [18] Locale colture cellulari quarantena
• Camera oscura
• Locale congelatori -20°C
SCIBIS
DISFEB
• Locali taglio
• Preparativa per TEM e SEM
• Preparativa microscopia ottica
• [58] Locale ultracentrifughe
• [58] Locale centrifughe
• [56] Locale per freezer -80° C
• [63] Deposito rifiuti speciali chimici e biologici
• [60,61,62] Deposito solventi/reagenti
• Bunker deposito solventi
• Locale azoto liquido/gas
SCIBIS DISFEB
DISFARM
• Sterilizzazione (Pùò essere interrato) • [64] Deposito bidoni azoto liquido
• Autoclave (Presente a ogni piano) • Bombolario
• Lavaggio vetreria (Presente a ogni piano) • Locale Stoccaggio
• [33a] 4 Laboratori di ottica per fisica applicata (Vedi area microscopia/fisica)
• Radioisotopi a bassa radioattività
• [59] Deposito rifiuti radioattivi
• Docce per radioattività
• Locali congelatori -80°C
BOZZA
• [54] Microscopia
BIOSCIENZE FISICA
ottica ed elettronica avanzata
• [16] Laboratorio comune per colture cellulari con utilizzo radioisotopi
• [23] Laboratorio comune di radiochimica
• [27] Laboratorio comune oscurato
• [36] Laboratorio di radiochimica
* Spostamento in fase di decisione
• [52] Laboratori di citometria a flusso
• [32] Laboratorio NMR
• [65] Scientific Data Center
• [65] Supermercato Scientifico
• [63] Officina
meccanica
(con clean room)
• [53] Stabulari
• [55] Proteomica e metabolomica
• [56] Bioinformatica / • [57] Biofisica
• [58] Genomica funzionale / • [59] Radionuclidi
• [60] Editing genomico cellulare
• [61] Cell factory
• [62] Biorepository
• [63] Data storage
• [66] Lavanderia
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
• [74] Radioisotopi a bassa attività
• [75] Radioisotopi a bassa attività (perfusori)
• [76] Locale docce radioattività
• [81] Laboratorio ad alta radioattività
• [77] Stabulario
• [78] No-Limits
• [79] Indaco
• [80] OMICS
• [82] COSPECT
• [83] Citofluorimetria
• [84] GXP
• [85] Spettrometri di massa
• [86] Supermercato scientifico
• [87] Officina meccanica
• [88] Infermeria
DISFEB SCIENZE FARMACOLOGICHE E BIOMOLECOLARI
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 43
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 25
• PTA + PT : 36
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 63
Lorem ipsum
BIOMETRA
LABORATORI SPECIALI
• [25] Laboratorio Xxxxx - Cromatografia
• [26] Laboratorio Xxxxx - Microgravità
• [27] Laboratorio di biosicurezza P3 - Virus
• [28] Laboratorio di biosicurezza P2 - Virus
• [29] Laboratorio MOGM
• [30] Laboratorio elettrofisiologia
• [31] Imaging in vivo*
* VIcino agli stabulari
• [32] Laboratorio di biosicurezza P3 - Parassiti
• [33] Laboratorio di biosicurezza P2 - Batteri
• [34] Laboratorio colture cellulari comuni
• [35] Laboratorio HPLC
• [36] Laboratorio microscopia
• [37] laboratorio istochimica
LABORATORI BIOLOGICI
LABORATORI BIOCHIMICI
• [38] Laboratorio Borsello - Colture cellulari
• [00] Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxx
• [40] Laboratorio Camera - Istologia
• [41] Laboratorio Maggi A2
• [42] Laboratorio Capano
• [43,44] Laboratori Riva
• [45] Laboratorio Xxxxx
• [46] Laboratorio Rovati
• [47] laboratorio Rumio
• [48] Laboratorio Poletti
• [49] Laboratorio Xxxxx
• [50] Laboratorio Melcangi
• [51] Laboratorio Polissi
• [52] Laboratorio Popoli
• [1] Laboratorio Abbracchio
• [2] Laboratorio Capatano
• [3] Laboratorio Calabresi
• [4] Laboratorio Celotti - Colture cellulari
• [5] Laboratorio Corsini - Colture cellulari
• [6] Laboratorio dell’Agli - Colture cellulari
• [7,8] 2 Laboratori Diluca - Colture cellulari
• [9] Laboratorio Eberini
• [10] Laboratorio Limonta
• [11] Laboratorio Maggi A
• [12,13] Laboratorio Xxxxxxxxxx - Colture Cellulari
• [14] Laboratorio Xxxxx
• [15] Laboratorio Maggi R
• [16] Laboratorio Magnaghi
• [17] Laboratorio Perego
• [18] Laboratorio Poletti
• [19] Laboratorio Magni
• [20] Laboratorio Radaelli
• [21] Laboratorio Taramelli - BL2
• [22] Laboratorio Sacerdote
• [54] Cucina microbiologica
• [55] Stanza PCR
• [58] Locale colture cellulari IPS
BIOMETRA
LABORATORI CHIMICI
• [23] Laboratorio Cariboni
• [24] Laboratorio Restani
• [67] Camera fredda
• [68] Camera calda
• [69] Locali bilance
• [70] Microgravità
• [71] Locale congelatore - 10° C
• [72] Locale acqua distillata
• [73] Piattaforma HTS*
* Una per piano
• Locale colture cellulari
• [57] Locale colture cellulari ex vivo (Xxxxxx agli stabulari)
• [56] Locale colture cellulari quarantena
• [65] Camera oscura
• Locale congelatori -20°C
SCIBIS
BIOMETRA
• Locali taglio
• Preparativa per TEM e SEM
• Preparativa microscopia ottica
• [59] Locale ultracentrifughe
• [59] Locale centrifughe
• [61] Deposito rifiuti speciali chimici e biologici
• [62,63] Deposito solventi/reagenti
• Bunker deposito solventi
• Locale azoto liquido/gas
SCIBIS BIOMETRA
DISFARM
• Sterilizzazione (Pùò essere interrato) • [64] Deposito bidoni azoto liquido
• [66] Autoclave (Presente a ogni piano) • Bombolario
• [66] Lavaggio vetreria (Presente a ogni piano) • [53] Locale Stoccaggio
• Radioisotopi a bassa radioattività
• Deposito rifiuti radioattivi
• Docce per radioattività
• [60] Locali congelatori -80°C
BOZZA
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
CHIMICA
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 46
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 35
• PTA + PT : 43
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 74
CHIMICA TEORICA
• [1] 6 Laboratori chimica teorica (informatica)
* Collegato con il Scientific Data Center
CHIMICA ORGANICA
• [2] 6 Laboratori strumenti condivisi
• [3] 20 Laboratori chimica sperimentale organica
• [4] 2 Laboratori chimica sperimentale macromolecolare
• [5] 6 Laboratori senza nome
• [13] 4 Depositi solventi
CHIMICA INORGANICA
• [6] 4 Laboratori senza nome
• [7] 6 Laboratori di analitica inorganica
• [8] 16 Laboratori di chimica sperimentale
• [9] 5 Laboratori strumenti condivisi
• [14] 4 Depositi solventi
CHIMICA FISICA
• [10] 9 Laboratori chimica sperimentale fisica
• [11] 5 Laboratori analitico fisico
• [12] 6 Laboratori strumenti condivisi
DISFARM
• [19] Deposito reagenti
• [20] Bombolario + Azoto liquido
• [21] Locali solventi
• [22] Locale maltimento reflui
• [23] Deposito materiale
• [15] 3 Depositi solventi
BOZZA
• [16] Deposito bombole gas
• [17] Deposito rifiuti speciali
• [18] Locale travaso
BIOSCIENZE
SCIENZE DELLA TERRA
continuità con ...
• Laboratorio per idrogenazione sotto pressione
• [24] Capannone impianti pilota
• [27] Officina
• [25] 2 Locali autoclavi
• [28] 4 Lavorazioni sotto pressione
• [26] Lavorazioni pericolose
• [40] 2 Laboratori di preparativa LAMPO
• [41] 2 Laboratori strumenti LAMPO
* Da confrontare con gli altri dipartimenti
• [33] Laboratorio diffrazione raggi x
• [34] Laboratorio microscopia elettronica multidisciplinare
• [35] Laboratorio spettrometria di massa
• [36] Laboratorio NMR
• [37] Laboratorio analisi elementare
• [38] Laboratorio per la preparazione, sintesi e caratterizzazione di materiali avanzati
• [39] Laboratorio di spettroscopia ottica lineare e non lineare - Spettroscopia elettronica
Scientific Data Center
• [29] Laboratorio diffrazione raggi x
• [30] Laboratorio microscopia elettronica multidisciplinare
• [31] Laboratorio spettrometria di massa
• [32] Laboratorio NMR
COSPECT
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
AREA ESTERNA
• [32] Museo delle collezioni mineralogiche
• [33] Collezioni paleontologiche
• [34] Museo di strumentazione geofisica
• [2] Laboratorio diffrazione di raggi X da polveri e fluorescenza di raggi X
• [17] Laboratorio magnetismo naturale
Scientific Data Center
Cospect
• [1] 2 Laboratori di chimica
• [3] 2 Laboratori diffrazione di raggi-x da cristallo singolo
• [4] 3 Laboratori microscopia elettronica in trasmissione (TEM)
• [5] 3 Laboratori microsonda elettronica SEM/WDS/EDS e microanalisi
• [6] Petrologia sperimentale
• [7] 2 Laboratori geochimica acque e fluidi
• [8] 2 Laboratori geochimica isotopi stabili
• [10] Laboratorio spettrofotometria in infrarosso
• [41] Clean room
SCIENZE DELLA TERRA
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 29
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 15
• PTA + PT : 20
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 21
DISAA
AREA 1
• [9] 6 Laboratori microscopia ottica
• [12] 2 Laboratorio GIS (Cartografia digitale)
• [14] 2 Laboratori fotogeologia, remote sensing e geografia fisica
• [19] Laboratorio geologia strutturale
• [22] Laboratorio sismica di riflessione
• [23] Laboratorio modellistica numerica di processi geodinamici
• [29] Spogliatoi e docce
• [35] 4 Laboratorio di sezioni sottili
• [40] Core repository
continuità con ...
• [36] 2 Laboratori grafica e fotografia
• [27] Preparazione geologia del sedimentario e paleontologia (pulito)
• [24] 2 Depositi strumenti da campo
• [28] Locale di servizio a supporto del laboratorio di geologia applicata
AREA 3
• [21] Laboratorio idrogeofisica
AREA 2
• [13] Laboratorio dendrocronologia e geomorfologia
• [16] 2 Laboratorio vertebrati
• [18.1] Laboratorio micropaleontologia
• [18.2] Laboratorio micropaleontologia
• [20] 2 Laboratori sedimenti e suoli
DISAA
• [26] Deposito campioni in lavorazione
• [37] 5 preparazioni campioni geologici
• [38.1] Deposito per archivi campioni
• [38.2] Deposito per archivi campioni
• [11] 5 Laboratori di geologia applicata
DISAA
• [15.1] Laboratorio macrofossili
• [15.2] Laboratorio macrofossili
CHIMICA DISAA
BOZZA
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
INFORMATICA
PERSONALE
• ORDINARI E ASSOCIATI : 42
• RICERCATORI T.I/ T.D.A./ T.D.B : 41
• PTA + PT : 34
• ASSEGNISTI + DOTTORANDI : 48
LABORATORI INFORMATICI
• 45 Laboratori informatici
SALA MACCHINE
BOZZA
continuità con ...
BIOMETRA BIOSCIENZE
Scientific Data Center
Laboratori Spazi serventi Livello interrato Microaggregazione
Impiantistica : Dry Wet | Attenzioni speciali : Portate strutturali Contenimento biologico Contenimento radioattivo
Documento 2.0
Allegato 3
Stima Superfici Laboratori per Categorie
DIPARTIMENTO
MACROPIATTAFORMA
TOTALE DRY
11200
1400
DRY
TOTALE WET
20300
1000
WET
TOTALE DIPARTIMENTO
(Dry + Wet)
31500 mq
HARD
TOTALE HARD
5900 mq
FACTORY
TOTALE CAPANNONI
3700 mq
STABULARI
TOTALE STABULARI
2000 mq
SERRE SPERIMENTALI E FITOTRONI
TOTALE SERRE SPERIMENTALI E FITOTRONI
2000 mq
TOTALE MACROPIATTAFORMA
(Escluse serre e fitotroni)
14000 mq
TOTALE MACROPIATTAFORMA
(Incluse serre e fitotroni)
16000 mq
Caratteristiche
Caratteristiche
BOZZA
STIMA SUPERFICI LABORATORI PER CATEGORIE
STRUTTURE E MORFOLOGIA SPECIFICA | 210 | 0 |
CONTENIMENTO BIOLOGICO | 0 | 0 |
CONTENIMENTO RADIOATTIVO | 180 | 130 |
STRUTTURE E MORFOLOGIA SPECIFICA | 825 | 0 |
CONTENIMENTO BIOLOGICO | 290 | 0 |
CONTENIMENTO RADIOATTIVO | 495 | 300 |
LEGENDA “STIMA SUPERFICI LABORATORI PER CATEGORIE”
DRY
I locali (laboratori ed eventuali serventi) “Dry” sono dedicati alla sperimentazione con materiali immagazzinati secchi, apparecchiature elettroniche e/o strumenti di grandi dimensioni con esigenza di impianti di trattamento dell’aria standard. I laboratori così definiti sono di tipo analitico e possono richiedere un accurato controllo della temperatura e dell'umidità, controllo della polvere e garanzia di continuità dell’energia elettrica.
WET
I locali (laboratori ed eventuali serventi) “Wet” prevedono l’uso di sostanze chimiche, farmaci o altro materiale, oppure materiale biologico. Vi si svolgono attività di test e analisi che richiedono acqua, gas e impianti speciali per l’espulsione dell’aria (cappe biologiche e chimiche).
In entrambe le categorie sono incluse caratteristiche specifiche quali:
• Strutture e Morfologia specifica: comprendono spazi i cui requisiti sono superiori allo standard in relazione alla portata dei solai, o con particolari caratteristiche geometriche (es. h. netta interna).
• Contenimento Biologico: comprendono locali che comportano potenziali rischi biologici, di tipo BL2 E BL3 (cfr. UNI12128/2000 e raccomandazioni National Institute of Health- Department of Health and Human Services).
• Contenimento Radioattivo: includono locali dedicati a lavorazioni con sostanze radioattive.
HARD
Si tratta di laboratori che richiedono elevate prestazioni strutturali e/o impiantistiche (ad es. massima stabilità meccanica, isolato acusticamente, termostatazione, continuità elettrica, minimizzazione dei campi elettromagnetici alternati, eliminazione di circuiti di massa, pareti anecoiche, rete idrica e acqua deionizzata e/o refrigerata, sistemi per il vuoto, generatore o evaporatore di azoto in linea, aria compressa, etc.) come riportato nell’allegato 1 al documento
1.0 (data 10 aprile 2017).
FACTORY
La categoria fa particolare riferimento alla tipologia industriale dell’edificio per caratteristiche morfologiche, macchinari e attrezzature utilizzate. Sono compresi nella categoria laboratori di tipo “wet”, “dry”, officine meccaniche e impianti pilota (cfr. allegato 1 al documento 1.0, data 10 aprile 2017).
STABULARI
La categoria include i locali per l’allevamento degli animali destinati alla ricerca scientifica, compresi insettari e acquari.
SERRE SPERIMENTALI E FITOTRONI
La categoria include sia le serre sperimentali per la ricerca che i laboratori per la crescita di piante in condizioni controllate.