Regione Lazio
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DIREZIONE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 7 agosto 2015, n. G09913
Approvazione del progetto "NIDI AL VIA" e dello schema di protocollo d'intesa tra Regione Lazio e i Comuni già beneficiari di contributi per la realizzazione di asili nido. Euro 3.800.000,00 - Asse II- Inclusione sociale e lotta alla povertà del POR FSE Lazio 2014–2020 n° CCI2014IT05SFOP005.
OGGETTO: Approvazione del progetto "NIDI AL VIA" e dello schema di protocollo d'intesa tra Regione Lazio e i Comuni già beneficiari di contributi per la realizzazione di asili nido. Euro 3.800.000,00 - Asse II- Inclusione sociale e lotta alla povertà del POR FSE Lazio 2014–2020 n° CCI2014IT05SFOP005.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT
su proposta dell’Area Programmazione e Pianificazione Socio-assistenziale
VISTI:
- lo statuto della Regione Lazio, in particolare l’articolo 55, Enti pubblici dipendenti;
- la legge regionale del 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive modifiche e integrazioni;
- il regolamento del 6 settembre 2002, n.1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e sue modificazioni e integrazioni ed in particolare il Capo I del Titolo III, relativo alle strutture organizzative per la gestione” e successive modifiche e integrazioni;
- la legge regionale del 20 novembre 2001, n. 25 “Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;
- la legge regionale del 30 dicembre 2014, n. 17 “ Legge di stabilità regionale 2015”;
- la legge regionale del 30 dicembre 2014, n. 18 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017”;
- la deliberazione di Giunta Regionale del 30 dicembre 2014, n. 942 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017. Approvazione del “Documento tecnico di accompagnamento”, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macro aggregati per le spese”;
- la deliberazione di Giunta Regionale del 30 dicembre 2014, n. 943 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017. Approvazione del “Bilancio finanziario gestionale”, ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;
- la deliberazione di Giunta Regionale del 27 gennaio 2015, n. 24 “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017”;
- la deliberazione di Giunta Regionale n. 70 del 24 febbraio 2015 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale del 30 dicembre 2014, n. 18”;
- la deliberazione di Giunta Regionale del 14 aprile 2015, n. 159 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: per l’entrata, 225257 e 225258, per la spesa, vari capitoli da iscriversi nel programma 12 della missione 01, nel programma 10 della missione 12 e nel programma 04 della missione 15 e il capitolo A39504, iscritto nel programma 04 della missione 15”;
- la deliberazione di Giunta Regionale del 16 giugno 2015, n. 290 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio, in termini di competenza
e cassa, riguardante i capitoli di spesa da A41113 ad A41118 e da A41131 a A41133, iscritti nel programma 04 della missione 15, da A41146 a A41154, iscritti nel programma 10 della missione 12 e da A41158 a A41163, iscritti nel programma 12 della missione 01”;
- la determinazione del 15 giugno 2015, n.G07318 “Individuazione della Direzione regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport quale Organismo Intermedio del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 della Regione Lazio “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, approvato con decisione della Commissione C(2014) 9799 del 12/12/2014”;
- la deliberazione di Giunta Regionale del 30 settembre 2014, n. 641, con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione regionale Politiche sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport al xxxx. Xxxxx Xxxxxx;
- l’atto di organizzazione n. B03036 del 16 luglio 2013, come modificato e integrato dagli atti di organizzazione n. B03095/2013, n. G02161/2013, n. G00924/2014, n. G01627/2014, n.G03442/2014, n. G10416/2014, n. G01224/2015, n. G05476/2015 e n. G05629/2015, con il quale è stato definito l’assetto organizzativo della Direzione regionale Politiche sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport” e approvate le declaratorie delle competenze delle Aree e degli Uffici;
- l’atto di organizzazione n. G06043 del 23 aprile 2014 “Conferimento dell'incarico di Dirigente dell’Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori” della Direzione regionale "Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport", ai sensi del combinato disposto dell'art. 162 e dell'allegato "H" del Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive modificazioni. Approvazione schema del contratto di lavoro a tempo pieno e determinato”;
- il decreto legislativo del 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
- la legge 241 del 1990 sul procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modifiche e integrazioni;
VISTI:
- il Regolamento (UE-EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013, che
- stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
- il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre
- 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, relativo al periodo della nuova programmazione 2014-2020 e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
- il Regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
- il Regolamento (UE) n. 240 del 7 gennaio 2014 “Codice Europeo di Condotta del Partenariato”;
- il Regolamento n. 1011/2014 della Commissione Europea, del 22 settembre 2014, recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
- la deliberazione del Consiglio Regionale del 10 aprile 2014, n. 2 “Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020”;
- la deliberazione del 17 luglio 2014 n. 479 con cui la Giunta Regionale ha adottato le proposte dei Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR FEASR 2014-2020;
- la deliberazione del 14 ottobre 2014, n. 660 con cui la Giunta regionale ha designato l’Autorità di Audit, l’Autorità di Certificazione, l’Autorità di gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e l’Autorità di gestione del Fondo Sociale Europeo (FSE) per il ciclo di programmazione 2014-2020;
- l’Accordo di partenariato 2014-2020 per l’impiego dei Fondi strutturali e di investimento europei adottato con decisione di esecuzione della Commissione C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001;
- la Decisione n° C(2014) 9799 del 12 dicembre 2014 con cui la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo Regione Lazio Fondo Sociale Europeo 2014-2020 nell’ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, contrassegnato con il n°CCI2014IT05SFOP005;
- la deliberazione di Giunta regionale del 17 febbraio 2015 n. 55 “Presa d’atto del Programma Operativo della Regione Lazio FSE n.CC120141T05SFOP005 – Programmazione 2014-2020, nell’ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”;
VISTI inoltre:
- la Direttiva del Presidente N. R00004 del 07 agosto 2013, aggiornata ed integrata dalla Direttiva R00002 del 08/04/2015, avente ad oggetto l’istituzione della Cabina di Regia per l'attuazione delle politiche regionali ed europee (Coordinamento e Gestione dei Fondi Strutturali e delle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive);
- la Deliberazione di Giunta regionale n. 83 del 13 marzo 2015 che ha istituito il Comitato di Sorveglianza del POR FSE;
- la Determinazione dirigenziale n. G 05336 del 30 aprile 2015 “Strategia regionale di sviluppo della programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Approvazione del Piano di attuazione della governance del processo partenariale”;
- la Determinazione dirigenziale G05903 15 maggio 2015 “POR FSE Lazio 2014-2020 – Recepimento e approvazione del logo del Programma Operativo regionale del Fondo Sociale Europeo – Programmazione 2014-2020 e del manuale di immagine coordinata”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 252 del 26 maggio 2015 “Adozione della Strategia unitaria per le attività di comunicazione e informazione relative alla programmazione 2014- 2020 dei Fondi SIE”;
- i Criteri di selezione approvati dal Comitato di sorveglianza del POR Lazio FSE 2014-2020 nella seduta del 27 maggio 2015;
- il Piano di comunicazione del FSE approvato dal Comitato di sorveglianza del POR Lazio FSE 2014-2020 nella seduta del 27 maggio 2015;
- la Determinazione dirigenziale G 07318 del 15 giugno 2015 con cui è stata individuata la Direzione regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport quale Organismo Intermedio del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 della Regione Lazio;
- la Convenzione sottoscritta in data 16 giugno 2015 tra l’Autorità di Gestione del POR Lazio FSE 2014-2020 e la Direzione regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport quale Organismo Intermedio;
RICHIAMATA inoltre, nelle more dell’adozione del nuovo sistema di gestione e controllo del POR Lazio FSE 2014-2020, la Determinazione Dirigenziale n. B06163 del 17/09/2012 "Direttiva Regionale per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attività cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi" e relativi Allegati A e B;
CONSIDERATO che la Regione Lazio, nell’ambito del Quadro unitario della programmazione delle risorse finanziarie per le politiche di sviluppo 2014-2020, ha individuato una specifica azione rivolta all’aumento dell’offerta di posti negli asili nido e lo sviluppo di servizi innovativi e integrativi;
TENUTO CONTO che:
- il POR LAZIO FSE 2014-2020 sostiene, nell’ambito dell’Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv) Miglioramento dell’accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale - Obiettivo specifico 9.3 Aumento/consolidamento /qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali – l’azione
9.3.4 Sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia, tra i quali nidi familiari, spazi gioco, centri per bambini e genitori, micronidi estivi, anche in riferimento ad orari e periodi di apertura (nel rispetto degli standard fissati per tali servizi)
- il POR LAZIO FSE 2014-2020 individua, fra le priorità di investimento, il miglioramento dell’offerta dei servizi per l’infanzia a fronte di un ambito di criticità a livello regionale, in particolare per quanto riguarda la copertura comunale dei servizi di asilo nido e l’indice di presa in carico dei bambini compresi tra i 0 e i 2 anni, attraverso azioni che permettano da una parte di favorire la partecipazione al mondo del lavoro, dall’altra migliorino in generale il livello della qualità della vita;
- in linea con le indicazioni del Position Paper, in merito alla necessità di fornire accesso a servizi socio-sanitari abbordabili e di qualità, nonché con le Raccomandazioni specifiche del Consiglio (2012-2013-2014) in merito all’esigenza di fornire adeguati servizi di assistenza e custodia, si prevede di realizzare azioni che amplino l’offerta dei servizi per l’infanzia, soprattutto a sostegno della componente femminile del mercato del lavoro, e interventi che qualifichino i servizi offerti, attraverso il rafforzamento dei meccanismi e degli strumenti di governance;
- il perseguimento della politica di maggior disponibilità dei servizi per l’infanzia alle famiglie, deve corrispondere al raggiungimento di risultati di politica attiva così come indicati e illustrati nel POR LAZIO FSE 2014-2020;
CONSIDERATO che la politica di diffusione dei servizi socio–educativi per la prima infanzia risponde, sia alla necessità delle famiglie di disporre di un servizio di cura e custodia dei figli che consenta ad entrambi i genitori di cogliere le migliori opportunità lavorative sia, in tempi più recenti, alla consapevolezza del ruolo pedagogico dei nidi a favore della crescita e del benessere dei bambini e della loro migliore futura inclusione sociale;
PRESO ATTO che il 55,5% delle donne italiane che si prende cura dei figli piccoli come occupazione principale dice di farlo soprattutto a causa del costo proibitivo dei nidi oltre che della difficoltà di conciliazione dei propri tempi di vita famigliare e di lavoro (report ISTAT “La conciliazione tra lavoro e famiglia” pubblicato il 28 dicembre 2011);
CONSIDERATO inoltre che l’asilo nido, tra gli strumenti tradizionali di “conciliazione tra vita e lavoro”, è quello che più consente il mantenimento dell’attività lavorativa , favorendo anche eventuali percorsi di carriera delle madri e dei genitori in genere;
PRESO ATTO inoltre che secondo lo studio “The Mismatch between Employment and Child Care in Italy: the Impact of Rationing” (Fondazione Collegio Xxxxx Xxxxxxx, aa. Xxxxxxx xxx Xxxx e Xxxxxxx Xxxx) pubblicato nell’ottobre 2006, la previsione di strutture pubbliche gratuite per l’infanzia porterebbe al 75,5% l’impiego femminile;
PRESO ATTO che il citato studio dimostra inoltre, su scala internazionale, una correlazione positiva tra la diffusione dei servizi per la prima infanzia nell’ambito di politiche attive del lavoro e il raggiungimento di una sostanziale parità occupazionale tra uomini e donne e di indici demografici di maggiore natalità tra le donne lavoratrici;
RITENUTO pertanto necessario individuare nell’ambito del POR LAZIO -FSE 2014-2020 una specifica azione denominata “NIDI AL VIA” finalizzata all’incremento dell’offerta di posti nido;
CONSIDERATO che nel Lazio il rapporto tra posti nido e popolazione da 0 a 2 anni, al 31 dicembre 2013, era pari al 17,6% e che il valore obiettivo, così come indicato nel POR LAZIO -FSE 2014-2020 per l’indicatore di risultato relativo all’azione sopraindicata e definito come “tasso di bambini tra 0 e 2 anni destinatari delle misure relative ai servizi di assistenza all’infanzia”, è quello di raggiungere il 24,7% nel 2020;
VISTI inoltre:
- la legge regionale del 16 giugno 1980, n.59 “Norme sugli asili nido”, e successive modificazioni e integrazioni;
- la legge regionale del 9 settembre 1996, n.38 che attribuisce ai Comuni le competenze a rilasciare l’autorizzazione all’apertura ed al funzionamento di strutture che prestano servizi socio-assistenziali, secondo le disposizioni dettate dalla legge regionale in materia, nonché a vigilare su tali servizi e sull'attività degli enti privati e delle organizzazioni di volontariato che prestano assistenza sociale;
- la legge dell’ 8 novembre 2000, n.328, agli artt. 6 e 11, che attribuisce ai Comuni le funzioni amministrative e di erogazione del servizio di asili nido ed alla Regione il compito di programmazione;
- la deliberazione della Giunta regionale del 1 agosto 2003, n. 753 “Ripartizione delle risorse finanziarie relative al fondo per gli asili nido di cui all’art. 70 della Legge n. 448/2001”;
- la deliberazione della Giunta regionale del 11 giugno 2004, n. 490 “Ripartizione delle risorse finanziarie relative al fondo per gli asili nido di cui all’articolo 70 della legge 448/2001 assegnate alla Regione Lazio con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 30 ottobre 2003”;
- la deliberazione della Giunta regionale del 25 marzo 2005, n. 390 “Ripartizione delle risorse finanziarie provenienti dal fondo nazionale per le politiche sociali anno 2004 destinate alla costruzione ed alla gestione di asili nido, nonché di micro-nidi nei luoghi di lavoro”;
- la deliberazione di Giunta regionale del 3 agosto 2006, n.499 “Articolo 15, comma 29, legge regionale 5/2006. Piano di utilizzazione degli stanziamenti per la realizzazione e la
ristrutturazione di asili nido comunali e strutture socioassistenziali per gli esercizi finanziari 2006, 2007 e 2008;
- la deliberazione della Giunta regionale del 16 giugno 2009, n.430 “Piano di utilizzazione delle risorse statali e regionali per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia relativo al triennio 2007-2009, ai sensi dell’articolo 1, commi 1259 e 1260 della legge 296/2006 – DGR n. 937/2007 e DGR n. 622/2008”;
CONSIDERATO che la Regione Lazio, nell’ambito della attività di programmazione ad essa attribuita dalla Legge n. 328/2000 e in aderenza agli obiettivi stabiliti dal trattato di Lisbona del 2007 relativi al raggiungimento di un indice di disponibilità di posti nido rispetto alla popolazione 0-2 anni pari al 33%, ha avviato un programma di sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 19 novembre 2013, n. 403 “Approvazione dell’iniziativa denominata “Start Up” rivolta ai Comuni del Lazio per la gestione di asili nido di nuova apertura” che destina risorse, all’iniziativa denominata “Start Up” rivolta ai Comuni del Lazio per la gestione di asili nido aperti e funzionanti dal 1 gennaio 2012 al 28 febbraio 2014;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 7 ottobre 2014, n. 658 ”Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio.” che finalizza risorse per lo sviluppo dei servizi per la prima infanzia;
CONSIDERATO che con determinazione dirigenziale del 19 novembre 2014, n. G16660 la Regione Lazio ha approvato l’Avviso Pubblico “Start Up 2014/2015” rivolto a tutti i Comuni del Lazio, che definisce i criteri di utilizzazione delle risorse e le modalità di presentazione delle domande di finanziamento da parte dei Comuni per la gestione di asili nido aperti e funzionanti dal 1° marzo 2014 al 1° aprile 2015;
CONSIDERATO che, a seguito del piano posto in essere dalla Regione Lazio, sono state finanziate complessivamente 86 strutture da destinare ad asilo nido in diversi Comuni del Lazio e che, delle strutture finanziate, 49 sono state regolarmente completate;
CONSIDERATO che dai sopralluoghi effettuati, delle 37 strutture non ancore avviate al servizio pubblico di asilo nido, 30 (in 24 differenti Comuni), sono state ultimate o sono in procinto di esserlo;
CONSIDERATO pertanto che i Comuni di seguito indicati sono nelle condizioni di avviare il servizio di asilo nido entro il 1° ottobre 2016 per un totale di 1263 posti nido
Comune | Posti | |
1 | BRACCIANO | |
2 | CANINO | |
3 | CAPRANICA | |
4 | CISTERNA DI LATINA | |
5 | COLONNA | |
6 | XXXXXX XXXXXXX | |
7 | FIUMICINO | |
8 | GALLICANO NEL LAZIO | |
9 | GIULIANO DI ROMA | |
10 | ITRI |
11 | LADISPOLI | |
12 | MORICONE | |
13 | MORLUPO | |
14 | MOROLO | |
14 | PICO | |
16 | RIETI | |
17 | XXXX XXXXXXXX | |
00 | XXX XXXXXXXX XXXXXXXX | |
19 | SUTRI | |
20 | TUSCANIA | |
21 | VEROLI | |
22 | VIGNANELLO | |
23 | VILLA LATINA | |
24 | VILLA SANTO STEFANO | |
totale |
RILEVATA la necessità di portare a compimento il piano di sviluppo dei servizi della prima infanzia attraverso il sostegno economico ai Comuni, al fine di consentire l’apertura delle strutture finanziate e non ancora avviate al servizio pubblico di asilo nido;
PRESO ATTO che per l’aumento dell’offerta dei servizi per l’infanzia, nell’intera programmazione europea POR FSE Lazio 2014/2020, sono state destinate risorse complessive pari a 40.000.000,00 di euro, con l’obiettivo di raggiungere almeno 6.500 bambini/famiglie nel settennio;
PRESO ATTO che dall’esame comparativo dei costi degli asili nido a titolarità pubblica, risulta che la forma più economica di gestione del servizio, è l’affidamento in concessione ad un soggetto privato e che tale forma comporta un costo medio pari a 600,00 euro mese/bambino ripartito tra famiglia, Comune e Regione;
RITENUTO pertanto necessario impostare l’azione denominata “NIDI AL VIA” come sostegno all’avvio dei nuovi asili nido, perseguendo l’affidamento in concessione in quanto forma più efficace ed efficiente di gestione;
CONSIDERATO che la legge dell’ 8 novembre 2000, n.328 attribuisce ai Comuni le funzioni amministrative e di erogazione del servizio di asili nido e pertanto gli stessi vengono intesi come beneficiari delle risorse destinate alla realizzazione dell’azione denominata “NIDI AL VIA”;
RITENUTO necessario procedere, secondo le modalità indicate nell’art. 67 “Forme di sovvenzioni e assistenza rimborsabile “ del Regolamento (UE) n.1303/2013, alla redazione di una nota metodologica per l’individuazione del contributo da versare ai Comuni;
VALUTATO giusto, equo e verificabile il contributo calcolato nella nota sopraindicata nella misura di 2.500,00 euro, a valere sul primo anno educativo, per ogni posto/bimbo autorizzato, fino ad un massimo di 69 posti, contributo elevabile a 3.000,00 euro per quei Comuni che presenteranno progetti di gestione che coinvolgano formalmente i Comuni limitrofi (attraverso convenzioni, intese, ecc.)
RITENUTO opportuno, sulla base della possibile attivazione di circa n1.263 posti nido destinare
a questa iniziativa una somma complessiva pari a 3.800.000,00 euro di cui 1.900.000,00 euro a carico del Fondo sociale europeo – capitolo A 41146, 1.330.000,00 euro a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987 n. 183, – capitolo A 41147, 570.000,00 euro a carico del bilancio regionale – capitolo A41148, da suddividersi fra i Comuni che decideranno di aderire a tale iniziativa e sulla base del numero dei posti attivati;
VERIFICATA l’attuale disponibilità in termini di cassa e competenza per l’annualità 2015, 2016, 2017, relativamente alla Missione 12 e Programma 10, capitoli di bilancio A41146, A41147 e A41148;
RITENUTO necessario definire termini e modalità di realizzazione dell’azione “NIDI AL VIA” con apposito protocollo d’intesa, da stipulare fra la Regione Lazio e i Comuni che decideranno di aderire;
DATO ATTO che gli elementi essenziali e qualificanti di tale protocollo di intesa sono:
• l’impegno del Comune sottoscrittore alla individuazione, tramite gara di durata almeno triennale, di un concessionario privato, cui affidare la gestione del servizio;
• l’impegno da parte della Regione Lazio a riconoscere, al Comune che aderirà all’iniziativa, un contributo di 2.500,00 euro, a valere sul primo anno educativo, per ogni posto/bimbo autorizzato fino ad un massimo di 69 posti, contributo elevabile a 3.000,00 euro per quei Comuni che presenteranno progetti di gestione che coinvolgano formalmente i Comuni limitrofi (attraverso convenzioni, intese, ecc.)
• le modalità di erogazione del contributo, che verrà cadenzata in tre tranche pari al 40% alla sottoscrizione del protocollo di intesa, il 40% all’avvio del servizio e il saldo pari al 20% alla conclusione del progetto e a seguito della rendicontazione finale;
• l’eventuale revoca del contributo erogato al Comune sarà condizionata al raggiungimento dell’obiettivo di concreto funzionamento del nido, costituito dal numero dei bambini iscritti all’inizio del secondo anno educativo, pari del 40% dei posti autorizzati;
• il monitoraggio sulle famiglie che usufruiscono dei posti nido attivati, del raggiungimento dei risultati di politica attiva con particolare riferimento all’occupazione, partecipazione ad attività formative e alla ricerca del lavoro.
RITENUTO opportuno procedere all’impegno in favore dei Comuni indicati precedentemente per la liquidazione del primo acconto del 40% che aderiranno alla presente iniziativa con successivi atti solo a seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa sopra indicato;
RITENUTO pertanto necessario, per le motivazioni sopra espresse di:
- attivare l’iniziativa denominata “NIDI AL VIA” finalizzata all’aumento dell’offerta di servizi per l’infanzia attraverso il sostegno all’avvio del servizio di asilo nido presso le strutture realizzate sul territorio dei Comuni appresso indicati e già rientranti nel piano di sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia per l’attivazione di n.1263 posti nido così ripartiti:
Comune | Posti | |
1 | BRACCIANO | 60 |
2 | CANINO | 31 |
3 | CAPRANICA | 42 |
4 | CISTERNA DI LATINA | 32 |
5 | COLONNA | 30 |
6 | XXXXXX XXXXXXX | 43 |
7 | FIUMICINO | 60 |
8 | GALLICANO NEL LAZIO | 51 |
9 | GIULIANO DI ROMA | 30 |
10 | ITRI | 10 |
11 | LADISPOLI | 30 |
12 | MORICONE | 30 |
13 | MORLUPO | 60 |
14 | MOROLO | 30 |
14 | PICO | 19 |
16 | RIETI | 45 |
17 | ROMA CAPITALE (7 asili) | 483 |
18 | SAN XXXXXXXX INCARICO | 27 |
19 | SUTRI | 30 |
20 | TUSCANIA | 30 |
21 | VEROLI | 31 |
22 | VIGNANELLO | 14 |
23 | VILLA LATINA | 20 |
24 | VILLA SANTO STEFANO | 25 |
totale | 1263 |
- fissare, quale termine massimo di adesione alla presente iniziativa per i Comuni sopra elencati, il 31 marzo 2016;
- fissare, quale termine di apertura del servizio di asilo nido, valido ai fini dell’adesione alla presente iniziativa, il 1° ottobre 2016;
- approvare la nota metodologica per la definizione del contributo da riconoscere ai Comuni per l’attivazione dei nuovi servizi per l’infanzia (Allegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
- approvare l’Avviso rivolto ai Comuni che hanno aderito e attuato il Piano di utilizzazione delle risorse statali e regionali per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia relativo al triennio 2007-2009, ai sensi dell’articolo 1, commi 1259 e 1260 della legge 296/2006 (Allegato B) comprensivo dell’Allegato 1 “Schema di Protocollo d’Intesa” che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
- destinare all’intervento denominato “NIDI AL VIA” la somma complessiva di 3.800.000,00 euro, di cui 1.900.000,00 euro a carico del Fondo sociale europeo – capitolo A 41146, 1.330.000,00 euro a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987 n. 183, – capitolo A 41147, 570.000,00 euro a carico del bilancio regionale – capitolo A 41148;
- procedere all’impegno con successivi atti , in favore dei Comuni che aderiranno alla presente iniziativa solo a seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa sopra indicato;
- liquidare i contributi così come di seguito indicato e secondo l’ordine cronologico :
o acconto 40% alla sottoscrizione del presente protocollo;
o 40% a seguito dell’apertura del servizio di asilo nido;
o saldo del 20%, o il minore importo necessario, alla conclusione del progetto previa presentazione della rendicontazione finale
DETERMINA
Per quanto indicato in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione di:
- attivare l’iniziativa denominata “NIDI AL VIA” finalizzata all’aumento dell’offerta di servizi per l’infanzia attraverso il sostegno all’avvio del servizio di asilo nido presso le strutture realizzate sul territorio dei Comuni appresso indicati e già rientranti nel piano di sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia per l’attivazione di n.1263 posti nido così ripartiti:
Comune | Posti | |
1 | BRACCIANO | 60 |
2 | CANINO | 31 |
3 | CAPRANICA | 42 |
4 | CISTERNA DI LATINA | 32 |
5 | COLONNA | 30 |
6 | XXXXXX XXXXXXX | 43 |
7 | FIUMICINO | 60 |
8 | GALLICANO NEL LAZIO | 51 |
9 | GIULIANO DI ROMA | 30 |
10 | ITRI | 10 |
11 | LADISPOLI | 30 |
12 | MORICONE | 30 |
13 | MORLUPO | 60 |
14 | MOROLO | 30 |
14 | PICO | 19 |
16 | RIETI | 45 |
17 | ROMA CAPITALE (7 asili) | 483 |
18 | SAN XXXXXXXX INCARICO | 27 |
19 | SUTRI | 30 |
20 | TUSCANIA | 30 |
21 | VEROLI | 31 |
22 | VIGNANELLO | 14 |
23 | VILLA LATINA | 20 |
24 | VILLA SANTO STEFANO | 25 |
totale | 1263 |
- fissare, quale termine massimo di adesione alla presente iniziativa per i Comuni sopra elencati, il 31 marzo 2016;
- fissare, quale termine di apertura del servizio di asilo nido, valido ai fini dell’adesione alla presente iniziativa, il 1° ottobre 2016;
- approvare la nota metodologica per la definizione del contributo da riconoscere ai Comuni per l’attivazione dei nuovi servizi per l’infanzia (Allegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
- approvare l’Avviso rivolto ai Comuni che hanno aderito e attuato il Piano di utilizzazione delle risorse statali e regionali per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia relativo al triennio 2007-2009, ai sensi dell’articolo 1, commi 1259 e 1260 della legge 296/2006 (Allegato B) comprensivo dell’Allegato 1 “Schema di Protocollo d’Intesa” che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
- destinare all’intervento denominato “NIDI AL VIA” la somma complessiva di 3.800.000,00 euro, di cui 1.900.000,00 euro a carico del Fondo sociale europeo – capitolo A 41146, 1.330.000,00 euro a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987 n. 183, – capitolo A 41147, 570.000,00 euro a carico del bilancio regionale – capitolo A 41148;
- procedere all’impegno con successivi atti , in favore dei Comuni che aderiranno alla presente iniziativa solo a seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa sopra indicato;
- liquidare i contributi così come di seguito indicato e secondo l’ordine cronologico :
o acconto 40% alla sottoscrizione del presente protocollo;
o 40% a seguito dell’apertura del servizio di asilo nido;
o saldo del 20%, o il minore importo necessario, alla conclusione del progetto previa presentazione della rendicontazione finale
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla notifica, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).
Il Direttore Xxxxx Xxxxxx
ALLEGATO A
NOTA METODOLOGICA PER LA DEFINIZIONE DEL CONTRIBUTO DA RICONOSCERE AI COMUNI PER L’ATTIVAZIONE DI NUOVI SERVIZI PER L’INFANZIA
Premesso che
la Regione Lazio è attualmente caratterizzata da tre differenti criticità:
• La situazione di Roma Capitale, con una percentuale già elevata di offerta (31,05 posti nido ogni 100 bambini) ma con consistenti liste di attesa;
• Il resto del territorio regionale, con una percentuale di offerta media (12,89%) più bassa dovuta a differenti contesti socio-lavorativi;
• Nei centri medi e piccoli lo sviluppo di un fenomeno contingente, ma in crescita, di domande in calo con conseguente sofferenza economica dei nidi, anche pubblici, per il numero di posti non occupati.
- l’obiettivo che la Regione Lazio si pone con l’azione NIDI AL VIA nell’ambito del POR FSE 2014-2020 è di raggiungere un tasso di copertura del 25,72% (6.640 posti in più).
- sul territorio regionale, attualmente ci sono circa una trentina di nidi comunali quasi pronti per l’apertura, e la loro attivazione potrebbe essere incentivata, nelle modalità già sperimentate, introducendo alcune significative novità. In particolare:
a. Il nido dovrà essere obbligatoriamente affidato in concessione ad un gestore privato;
b. Il contributo base (2500€ a posto nido) sarà elevabile a 3.000€ se il nido verrà utilizzato in convenzione tra più comuni, associati tra loro;
c. il Comune beneficiario dovrà dimostrare di aver raggiunto, all’inizio del secondo anno educativo, almeno il 40% degli iscritti rispetto al numero dei posti autorizzati;
- la legge regionale 59/80 regola il finanziamento ordinario annuale dei Comuni per il mantenimento dei servizi educativi per la prima infanzia. La legge prevede che i Comuni possano fare richiesta di finanziamento entro il 30 giugno di ogni anno, presentando una relazione contenete i dati relativi al numero dei posti autorizzati per la singola struttura, la frequenza media e il rendiconto dei costi sostenuti nell’anno educativo appena concluso. Dopo l’istruttoria della documentazione, la regione delibera il contributo a valere sull’esercizio successivo;
- questo meccanismo comporta che, in fase di avvio, le nuove strutture non abbiano sostegno economico da parte della Regione. Solo dal secondo anno di attività i comuni possono far domanda di contributo, accedendo allo stesso solo nell’anno successivo a quello della domanda, di fatto al terzo anno di attività del nido. Inoltre i primi anni di attività sono evidentemente esposti ad un minore numero di iscrizioni, cosa che comporta un aggravio di costi o in capo al Comune titolare, o al gestore, secondo la modalità di gestione attivata.
- in particolare, se il Comune gestirà direttamente con proprio personale, o appalterà il servizio ad importo fisso (riconoscendone il costo pieno al gestore selezionato), si assumerà tutti i
costi sopportando anche l’effetto dei minori ricavi. Se viceversa riconoscerà al gestore privato (concessionario o convenzionato) solo il costo dei bambini effettivamente iscritti, dovrà comunque riconoscere sotto forma di maggior prezzo pagato, l’assunzione del rischio di impresa da parte del gestore.
- per tutti questi motivi, diversi Comuni che pure hanno concluso o quasi concluso le opere di costruzione o ristrutturazione di un nuovo asilo nido, hanno avuto e hanno difficoltà a sostenerne l’apertura. E dunque un contributo alla fase di avvio è particolarmente utile a garantire il primo anno di attività.
Tutto quanto premesso si rende necessario l’individuazione del contributo standard da erogare ai Comuni che vogliano attivare i servizi per l’infanzia così come di seguito indicato:
I costi di gestione di un asilo nido
I costi di gestione di un asilo nido sono determinati:
a. Per una parte rilevante, da alcuni parametri obbligatori fissati dalla stessa legge 59/80 (in particolare il costo del personale);
b. Per la parte rimanente, dalle capacità imprenditoriali ed organizzative del gestore (vitto, oneri amministrativi, manutenzioni, ecc.) e dal contesto territoriale (costo di locazione dell’immobile)
Se si prende ad esempio un nido autorizzato per trenta bambini, che è la fattispecie più Comune nei centri medi e piccoli, il costo di gestione complessivo si può stimare in una cifra di circa 230.000€ annui. In particolare:
voce | parametri di calcolo | costo unitario | totale annuo | spesa mese/bambino |
PERSONALE | ||||
personale educativo | servizio die=8h*30bam=240h | |||
1 ed ogni 7 bam=(240/7)=34,3 | ||||
ogni giorno 34,3 ore educatore | 13,06 | 102.582,38 | 310,86 | |
personale ausiliario | 1 aus ogni 15 bamb= (240/15)= 16 | 12,17 | 44.590,88 | 135,12 |
TOTALE PERSONALE | 147.173,26 | 445,98 | ||
VITTO | ||||
personale di cucina | 1 cuoco tempo pieno | 24.443,04 | 74,07 | |
derrate | 2,5€/die/bambino | 75 | 24.739,00 | 74,97 |
TOTALE VITTO | 49.182,04 | 149,04 | ||
AMMORTAMENTI | ||||
ristrutturazioni | 10% annuo di 30.000 | 3.000,00 | ||
arredi e corredi | 12,5% annuo di 30.000 | 3.750,00 | ||
TOTALE AMMORTAMENTI | 6.750,00 | 20,45 | ||
SPESE AMMINISTRATIVE e LOCAZIONE | ||||
(locazioni, assicurazioni, materiali didattici, spese amministrative, ecc) | 30.000,00 | 90,91 | ||
TOTALE SPESE | 233.105,30 | 706,38 |
Questa stima del costo è elaborata per un nido tipo di 30 bambini, aperto dalle 8 alle 16, per 5 giorni alla settimana e 11 mesi all’anno. Da questo deriva che la spesa annuale che il Comune sosterrà per ogni posto/nido sarà di € (706,38 X 11) = 7770€
Naturalmente ogni Comune che appalta la gestione del nido, può stabilire standard diversi di servizio, come ad esempio chiudere il mese di luglio, oppure per le vacanze di Natale, oppure prevedere orari più prolungati il pomeriggio.
Per quanto riguarda la stima dei costi di gestione riportata in tabella:
- i costi unitari di personale sono stati elaborati sulla base delle tabelle ministeriali del contratto collettivo Nazionale ANINSEI;
- i parametri quantitativi sono misurati sulla base delle regole contenute nella L.R. 59/80;
- per quanto riguarda gli altri costi di gestione, sono elaborati sulla base di una rilevazione elaborata e pubblicata nel 2014 (29 luglio) dalla associazione Onda Gialla, che raccoglie numerosi enti gestori privati.
E’ evidente che la variazione di una qualsiasi delle variabili produrrà una variazione del risultato del costo complessivo e del costo mensile per bimbo.
La compartecipazione alla spesa delle famiglie: le rette
Al costo del servizio concorrono, oltre al Comune titolare del servizio, anche le famiglie fruitrici, attraverso il pagamento di una tariffa stabilita da ogni Comune. La retta massima pagata da una famiglia è normalmente compresa tra i 300 e i 350 € mensili. I Comuni, attraverso un proprio regolamento di accesso, disciplinano inoltre le agevolazioni alle rette per le famiglie in base alle capacità contributive, di solito, e sempre di più in modo diffuso, misurate tramite l’ISEE.
La retta che in concreto le famiglie si trovano così a pagare oscillano tra l’esenzione totale per i nuclei particolarmente vulnerabili ed il massimo stabilito dal regolamento. Ragionevolmente possiamo stimare che la partecipazione media al costo da parte di una famiglia possa essere tra i 200 e i 250 euro mensili, corrispondenti per 11 mesi a 2200/2750 euro a famiglia all’anno.
La politica delle tariffe dei nidi è molto controversa. Si scontrano – sul tema - due principi ideali opposti: da una parte chi sostiene che la natura educativa prevalente dei nidi, giustifichi condizioni di accesso universali privilegiate, analogamente al diritto allo studio (in questo senso la proposta di legge nazionale ora in discussione in parlamento che fissa l’obbligo di una retta massima del 20% del costo del servizio); dall’altra, il principio generalmente riconosciuto nei servizi sociali alle famiglie, che regola il contributo degli utenti con alti redditi spesso vicino al costo totale del servizio (si veda a proposito le tariffe riconosciute per le RSA o per altri servizi ad integrazione).
A tal proposito va anche sottolineato che, a differenza di altri servizi sociali, il nido è un servizio rivolto storicamente a famiglie di lavoratori, e principalmente alle famiglie giovani con entrambi i genitori lavoratori. Questo status, premiato nei punteggi dai regolamenti di accesso, comporta che in diversi casi la situazione reddituale non sia molto critica, e che possa consentire il pagamento di rette anche elevate;
Un ultimo dato significativo sulla questione dei “ricavi”, è come il singolo Comune regola l’assenza prolungata del bambino dal servizio (se cioè sconterà parte della retta o meno, garantendo la conservazione del posto). Naturalmente questo è un dato rilevante soprattutto per i lattanti (i bambini del primo anno di vita) che sono spesso vittima di malattie esantematiche, influenze, ecc.
Tutti i costi residui non coperti dalla compartecipazione delle famiglie rimangono comunque a carico dei comuni titolari, che si trovano così a dover far fronte ad un costo di gestione complessivo abbastanza significativo.
I Comuni ricevono un contributo ordinario regionale che nel tempo è diventato inadeguato e quasi irrisorio: i 15.000.000€ stanziati complessivamente ogni anno dalla regione vengono ripartiti su una platea di asili cresciuta nel tempo, e con costi sensibilmente aumentati per effetto dell’inflazione. Il contributo che riceve ogni singolo posto nido dell’offerta pubblica è oggi misurato in € 523 medi all’anno, che incidono dunque per meno di 50 euro mensili.
La determinazione del contributo relativo all’azione POR FSE 2014 2020 denominata “NIDI AL VIA”
La Regione riconoscerà ai Comuni un contributo allo start up dei nuovi nidi pari a circa un terzo del costo di gestione del primo anno, e definito in 2500 € a posto bambino, per ogni posto autorizzato.
La fase di start up comporta infatti alcune difficoltà specifiche che spesso impongono ai Comuni di ritardare o addirittura rinunciare all’apertura del servizio:
a) i minori ricavi che nel primo anno verranno garantiti dalle rette delle famiglie, atteso che una buona parte dei costi di gestione sono fissi e vanno sostenuti a prescindere dal numero di bambini effettivamente frequentanti;
b) la rigidità imposta dall’anno pedagogico (settembre – luglio) che obbliga le famiglie ad organizzarsi per tempo nella scelta del nido. Una volta iscritti i bambini ad un nido, la mobilità verso un altro nido nel corso dell’anno è molto rara. Questa tempistica, per i nidi nuovi, può interferire con la conclusione degli appalti di lavoro, manutenzione o gestione, che rispondono a tempistiche indipendenti e talvolta confliggenti con le esigenze educative, e che possono comportare l’apertura del servizio ad anno educativo iniziato;
c) la rigidità dei tempi del nido rispetto ai tempi di programmazione del bilancio, ed in particolare della stima della compartecipazione delle famiglie al servizio, che se non programmata con molti mesi di anticipo, rappresenta una criticità per la copertura finanziaria dell’intervento;
Perché elevabile a 3000€
Il contributo allo start up riconosciuto ai Comuni sarà elevabile fino a circa il 40% e definito in 3000€ a posto/bambino, nel caso di convenzioni che rendano fruibili il servizio anche a famiglie residenti in altri Comuni.
Infatti una delle criticità che i Comuni del Lazio si trovano ad affrontare negli anni di crisi economica, è la crisi delle iscrizioni. Questo fenomeno, accentuatosi in tutta Italia negli ultimi anni, ha reso più evidente la necessità che la costruzione dei nidi venga programmata con estrema accuratezza.
Tra gli elementi decisivi di tale programmazione, vi è la necessità che i Comuni di piccole e medie dimensioni, che non possono avere popolazione sufficiente a giustificare da soli l’apertura di un asilo nido, si associno per mettere in Comune il servizio. Questa scelta, ormai affermatasi in altri comparti delle politiche sociali e sociosanitarie, tarda ad affermarsi nei servizi educativi. Un
incentivo in questo senso potrà spingere i Comuni già titolari di un nido, di ricercare con maggiore determinazione la convenzione con Comuni limitrofi per la condivisione del servizio.
Nel medio periodo, questa strategia garantirà al sistema complessivo di:
• diminuire – attraverso la maggiore copertura di iscrizioni – la quota di oneri a carico del Comune titolare, e avere dunque maggiori garanzie di continuità del servizio;
• permettere di mettere a disposizione il servizio anche a molto famiglie residenti in piccoli comuni altrimenti inibiti a tale possibilità;
• favorire una cultura di rete e associazionismo tra i Comuni, assolutamente necessaria per tutte le funzioni di cui sono titolari;
• garantire il mantenimento dei residenti giovani nei piccoli centri.
ALLEGATO B
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
REGIONE LAZIO
Assessorato Politiche sociali, Autonomie, sicurezza e Sport POR – FSE 2014 - 2020
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà-
Priorità di investimento 9.iv) Miglioramento dell’accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale –
Obiettivo specifico 9.3 Aumento/consolidamento /qualificazione dei servizi di cura socio- educativi rivolti ai bambini
Azione 9.3.4 Sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia, tra i quali nidi familiari, spazi gioco, centri per bambini e genitori, micronidi estivi, anche in riferimento ad orari e periodi di apertura
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
AVVISO
Beneficiari:
Comuni: BRACCIANO, CANINO, CAPRANICA, CISTERNA DI LATINA, COLONNA, XXXXXX XXXXXXX, FIUMICINO GALLICANO NEL LAZIO GIULIANO DI ROMA ITRI LADISPOLI MORICONE MORLUPO MOROLO PICO RIETI ROMA CAPITALE SAN XXXXXXXX INCARICO SUTRI TUSCANIA VEROLI VIGNANELLO VILLA LATINA VILLA SANTO STEFANO
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
VISTI
- Comunicazione della Commissione, del 3 marzo 2010 - “Europa 2020: Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”;
- Documento “Position Paper” dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020 - Rif. Xxxx (0000) 0000000 – del 9 novembre 2012 che individua le principali sfide, le priorità di finanziamento e i possibili fattori di successo per la nuova programmazione 2014-2020;
- Documento del Ministero dello Sviluppo economico - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del 27 dicembre 2012 – “Fondi comunitari, metodi e obiettivi per un uso efficace nel 2014-2020”;
- Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
- Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio.
- Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 della Commissione, del 3 marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
- Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
- Direttiva del Presidente n. R00004 del 07/08/2013 avente ad oggetto l’istituzione della Cabina di Regia per l’attuazione delle politiche regionali ed europee (Coordinamento e Gestione dei Fondi Strutturali e delle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive);
- Deliberazione del Consiglio Regionale 10 aprile 2014, n. 2 Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020;
- Deliberazione n. 479 del 17 luglio 2014 con cui la Giunta Regionale ha adottato le proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR FEASR 2014-2020;
- Deliberazione n. 660 del 14 ottobre 2014 con cui la Giunta regionale ha designato l’Autorità di Audit, l’Autorità di Certificazione, l’Autorità di gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e l’Autorità di gestione del Fondo Sociale Europeo (FSE) per il ciclo di programmazione 2014-2020;
- Accordo di partenariato 2014-2020 per l’impiego dei Fondi strutturali e di investimento europei adottato con decisione di esecuzione della Commissione C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001;
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
- Decisione n. C(2014) 9799 del 12 dicembre 2014 con cui la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo Regione Lazio Fondo Sociale Europeo 2014-2020 nell’ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, contrassegnato con il n. CCI2014IT05SFOP005;
- Deliberazione di Giunta regionale n. 55 del 17 febbraio 2015, Presa d'atto del Programma Operativo della Regione Lazio FSE n°CCI2014IT05SFOP005- Programmazione 2014-2020 nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione".
- Deliberazione del Consiglio Regionale 23 dicembre 2014, n. 4 Documento di Economia e Finanza regionale 2015. Anni 2015-2017.
- Determinazione Dirigenziale n. B06163 del 17 settembre 2012 "Direttiva Regionale per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attività cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi";
- Legge 24 giugno 1997, n. 196 “Norme in materia di promozione dell’occupazione” e successive modifiche e integrazioni;
- Decreto legislativo30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
- Decreto legislativo19 dicembre 2002, n. 297 “Disposizioni modificative e correttive del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, recante norme per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in attuazione dell’art. 45, com. 1, lettera a) della legge 17 maggio 1999, n. 144” e s.m.i.;
- Legge n. 68 del 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”;
- Decreto legislativo14 marzo 2013, n.33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
- la Direttiva del Presidente N. R00004 del 07 agosto 2013, aggiornata ed integrata dalla Direttiva R00002 del 08/04/2015, avente ad oggetto l’istituzione della Cabina di Regia per l'attuazione delle politiche regionali ed europee (Coordinamento e Gestione dei Fondi Strutturali e delle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive);
- la Deliberazione di Giunta regionale n. 83 del 13 marzo 2015 che ha istituito il Comitato di Sorveglianza del POR FSE;
- la Determinazione dirigenziale n. G 05336 del 30 aprile 2015 “Strategia regionale di sviluppo della programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Approvazione del Piano di attuazione della governance del processo partenariale”;
- la Determinazione dirigenziale G05903 15 maggio 2015 “POR FSE Lazio 2014-2020 – Recepimento e approvazione del logo del Programma Operativo regionale del Fondo Sociale Europeo – Programmazione 2014-2020 e del manuale di immagine coordinata”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 252 del 26 maggio 2015 “Adozione della Strategia unitaria per le attività di comunicazione e informazione relative alla programmazione 2014- 2020 dei Fondi SIE”;
- i Criteri di selezione approvati dal Comitato di sorveglianza del POR Lazio FSE 2014-2020 nella seduta del 27 maggio 2015;
- il Piano di comunicazione del FSE approvato dal Comitato di sorveglianza del POR Lazio FSE 2014-2020 nella seduta del 27 maggio 2015;
- la Determinazione dirigenziale G 07318 del 15 giugno 2015 con cui è stata individuata la Direzione regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport quale Organismo Intermedio del Programma Operativo Xxxxxxxxx XXX 0000-0000 xxxxx Xxxxxxx Xxxxx;
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
- la Convenzione sottoscritta in data 16 giugno 2015 tra l’Autorità di Gestione del POR Lazio FSE 2014-2020 e la Direzione regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport quale Organismo Intermedio;
- Legge dell’ 8 novembre 2000, n.328;
- Legge regionale del 9 settembre 1996, n.38;
- Legge regionale del 16 giugno 1980, n.59.
CONSIDERATO
- che il servizio Asilo Nido è riservato a bambini dai tre mesi ai due anni;
- la legge regionale del 9 settembre 1996, n.38 che attribuisce ai Comuni le competenze a rilasciare l’autorizzazione all’apertura ed al funzionamento di strutture che prestano servizi socio-assistenziali, secondo le disposizioni dettate dalla legge regionale in materia, nonché a vigilare su tali servizi e sull'attività degli enti privati e delle organizzazioni di volontariato che prestano assistenza sociale;
- che gli artt. 6 e 11 della legge n. 328/2000 attribuiscono ai Comuni le funzioni amministrative e di organizzazione e gestione del servizio di asilo nido ed alla Regione il compito di programmazione;
- che il POR LAZIO FSE 2014-2020 sostiene, nell’ambito dell’Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9 iv) il miglioramento dell’accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale - Obiettivo specifico 9.3, l’aumento, il consolidamento e la qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini attraverso il sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia;
- che il POR LAZIO FSE 2014-2020 fra le priorità di investimento definisce “l’offerta dei servizi un ambito di criticità a livello regionale, in particolare per quanto riguarda la copertura comunale dei servizi per di asilo nido e l’indice di presa in carico dei bambini compresi tra 0 e 2 anni”;
- che dalla lettura del POR LAZIO FSE 2014-2020 emerge chiaramente che le azioni di rafforzamento dei servizi sociali e di cura generali passano attraverso azioni che permettano di favorire la partecipazione al mondo del lavoro e che d’altra parte migliorino in generale il livello della qualità della vita;
- le raccomandazioni del Consiglio (2012-2013-2014) in merito all’esigenza di fornire adeguati servizi di assistenza e custodia e della previsione del POR LAZIO FSE 2014-2020 di realizzare azioni che amplino l’offerta dei servizi per l’infanzia e di cura, soprattutto a sostegno della componente femminile del mercato del lavoro;
- che nell’ambito delle priorità di investimento, il programma operativo regionale 2014-2020 individua azioni che consolidino e sviluppino la rete degli attori che, a diverso titolo per ruolo istituzionale e competenze, possano contribuire alla lotta contro la povertà e favorire i processi di inserimento sociale;
- altresì che si mira ad attivare azioni all’interno di percorsi integrati che comprendano “la presa in carico” dei soggetti destinatari, anche in condizioni di particolare fragilità e in particolare le donne, verso traguardi di attivazione del mercato del lavoro e di piena occupazione;
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
- che, il rapporto tra posti nido e popolazione 0-2 anni nel Lazio, al 31 dicembre 2013, era pari al 17.6% e che l’obiettivo fissato dal POR LAZIO FSE 2014-2020 è del 24.7%;
PREMESSO
- che con deliberazione n. 479 del 17 luglio 2014 la Giunta Regionale ha adottato le proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR FEASR 2014-2020;
- che con deliberazione n. 660 del 14 ottobre 2014 la Giunta regionale ha designato l’Autorità di Audit, l’Autorità di Certificazione, l’Autorità di gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e l’Autorità di gestione del Fondo Sociale Europeo (FSE) per il ciclo di programmazione 2014-2020;
- che con la decisione n° C(2014) 9799 del 12 dicembre 2014 la Commissione Europea, ha approvato il Programma Operativo Regione Lazio Fondo Sociale Europeo 2014-2020 nell’ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, contrassegnato con il n°CCI2014IT05SFOP005;
- che con la deliberazione n. 55 del 17 febbraio 2015 la Giunta regionale ha preso atto del Programma Operativo della Regione Lazio FSE n°CCI2014IT05SFOP005- Programmazione 2014-2020, nell’ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”;
- che nell’ambito del POR LAZIO FSE 2014-2020, l’Asse II- Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9.iv – l’obiettivo specifico 9.3 individua l’ aumento/consolidamento /qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali;
- che tra le azioni cardine individuate dal Consiglio Regionale nell’ambito della “Definizione delle linee d’indirizzo per un uso efficiente delle Risorse Finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020 approvate il 10 aprile 2014”, tali risorse siano finalizzate in via prioritaria allo sviluppo del sistema integrato di servizi socio-educativi per la prima infanzia, ed in particolare all’ampliamento dell’offerta, al consolidamento della domanda e al miglioramento qualitativo dell’offerta;
- che in attuazione del POR LAZIO FSE 2014-2020 - Asse II - Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9.iv – obiettivo specifico 9.3, l’organismo intermedio, Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, con determinazione dirigenziale del………. .N……..ha individuato, quale azione prioritaria il sostegno all’avvio delle strutture realizzate presso i Comuni che hanno partecipato al piano di sviluppo dei servizi per la prima infanzia finanziato con le risorse di cui alle delibere di Giunta regionali n.n. 499/06 e 430/09;
- che nell’ambito delle risorse disponibili per le annualità 2014 e 2015 l’Organismo Intermedio, con la medesima determinazione dirigenziale ha destinato risorse pari a euro 3.800.000,00 per l’azione in questione, sui capitoli di bilancio A41146, A41147 e A41148;
- che, con il medesimo atto è stato approvato lo schema di protocollo d’intesa, e sono stati individuati i Comuni da invitare alla sottoscrizione del presente protocollo d’intesa;
- che l’obiettivo strategico per l’azione in questione fissato dal POR LAZIO FSE 2014-2020 è di aumentare il rapporto tra posti nido autorizzati e popolazione 0-2 anni dall’attuale 17.6% al 24.7%;
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
- che nel quadro della programmazione FSE 2014/2020:
o per Beneficiario si intente un “organismo pubblico o privato e, solo ai fini del regolamento FEASR e del regolamento FEAMP, una persona fisica, responsabile dell'avvio e dell'attuazione delle operazioni”;
o Per Destinatario si intende una persona fisica o giuridica che riceve sostegno da uno strumento finanziario;
- che nell’ambito del presente protocollo d’intesa quale beneficiario del contributo deve intendersi il Comune sottoscrittore;
- che nell’ambito del presente protocollo d’intesa quale destinatario del contributo deve intendersi la famiglia che fruisce del servizio di asilo nido;
- che, ai fini del presente protocollo, per posti nido disponibili o posti nido presenti, si intende sempre indicare i posti autorizzati, pubblici o privati, presso gli asili nido sul territorio comunale ai sensi della legge regionale n.59/80.
1. Finalità
La Regione Lazio intende, attraverso l’azione “NIDI AL VIA”, aumentare l’offerta di posti nido attraverso contributi ai Comuni per l’avvio di nuovi servizi per l’infanzia, nell’ambito dell’Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9 iv) il miglioramento dell’accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale - Obiettivo specifico 9.3, l’aumento, il consolidamento e la qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini attraverso il sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia;
Per il perseguimento dell’obiettivo, la Regione Lazio si rivolge ai Comuni che hanno aderito e attuato il Piano di utilizzazione delle risorse statali e regionali per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia relativo al triennio 2007-2009, ai sensi dell’articolo 1, commi 1259 e 1260 della legge 296/2006 di seguito riportati: BRACCIANO, CANINO, CAPRANICA, CISTERNA DI LATINA, COLONNA, XXXXXX XXXXXXX, FIUMICINO GALLICANO NEL LAZIO GIULIANO DI ROMA ITRI LADISPOLI MORICONE MORLUPO MOROLO PICO RIETI ROMA CAPITALE SAN XXXXXXXX INCARICO SUTRI TUSCANIA XXXXXX XXXXXXXXXX VILLA LATINA VILLA SANTO STEFANO.
2. Oggetto dell’Avviso
L’ oggetto del presente Avviso è l’attuazione dell’azione “NIDI AL VIA” nell’ambito del POR LAZIO 2014-2020 che prevede l’apertura di nuovi servizi per l’infanzia, attraverso apposite gare di concessione indette dai Comuni, condotte secondo la normativa vigente.
3. Quadro normativo di riferimento
Il presente Avviso viene adottato con riferimento al seguente quadro normativo:
• Comunicazione della Commissione, del 3 marzo 2010 - “Europa 2020: Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”;
• Documento “Position Paper” dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020 - Rif.
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
Xxxx (0000) 0000000 – del 9 novembre 2012 che individua le principali sfide, le priorità di finanziamento e i possibili fattori di successo per la nuova programmazione 2014-2020;
• Documento del Ministero dello Sviluppo economico - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del 27 dicembre 2012 – “Fondi comunitari, metodi e obiettivi per un uso efficace nel 2014-2020”;
• Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
• Regolamento (UE) n.1304 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio.
• Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 della Commissione, del 3 marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
• Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
• Direttiva del Presidente n. R00004 del 07/08/2013 avente ad oggetto l’istituzione della Cabina di Regia per l’attuazione delle politiche regionali ed europee (Coordinamento e Gestione dei Fondi Strutturali e delle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive);
• Deliberazione del Consiglio Regionale 10 aprile 2014, n. 2 Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020;
• Deliberazione n. 479 del 17 luglio 2014 con cui la Giunta Regionale ha adottato le proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR FEASR 2014-2020;
• Deliberazione n. 660 del 14 ottobre 2014 con cui la Giunta regionale ha designato l’Autorità di Audit, l’Autorità di Certificazione, l’Autorità di gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e l’Autorità di gestione del Fondo Sociale Europeo (FSE) per il ciclo di programmazione 2014-2020;
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
• Accordo di partenariato 2014-2020 per l’impiego dei Fondi strutturali e di investimento europei adottato con decisione di esecuzione della Commissione C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001;
• Decisione n. C(2014) 9799 del 12 dicembre 2014 con cui la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo Regione Lazio Fondo Sociale Europeo 2014-2020 nell’ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, contrassegnato con il n. CCI2014IT05SFOP005;
• Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxxx xxxxxxxxx x. 00 del 17 febbraio 2015, Presa d'atto del Programma Operativo della Regione Lazio FSE n°CCI2014IT05SFOP005- Programmazione 2014-2020 nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione".
• Deliberazione del Consiglio Regionale 23 dicembre 2014, n. 4 Documento di Economia e Finanza regionale 2015. Anni 2015-2017.
• Determinazione Dirigenziale n. B06163 del 17 settembre 2012 "Direttiva Regionale per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attività cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi";
• Legge 24 giugno 1997, n. 196 “Norme in materia di promozione dell’occupazione” e successive modifiche e integrazioni;
• Decreto legislativo30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
• Decreto legislativo14 marzo 2013, n.33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
• Legge dell’ 8 novembre 2000, n.328;
• Legge regionale del 9 settembre 1996, n.38;
• Legge regionale del 16 giugno 1980, n.59.
4. Disciplina di riferimento del FSE
Fatte salve specifiche indicazioni contenute nel presente avviso, le operazioni si realizzano nel rispetto della disciplina prevista dal Regolamento (UE) N. 1303/2013 e dal Regolamento (UE) N. 1304/2013.
Il presente Avviso si attua nelle more del processo di revisione del sistema di gestione e controllo connesso alla realizzazione della programmazione FSE 2014/2020, tenuto conto dell’avvenuto accertamento della coerenza tra le disposizioni presenti nei richiamati provvedimenti e la normativa UE citata al paragrafo 3.
5. Articolazione dell’azione
L’azione “NIDI AL VIA” si articola secondo le seguenti fasi di attuazione
- Approvazione protocollo di intesa Regione – Comune;
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
- Attuazione delle gare di concessione del servizio di asilo nido da parte dei Comuni;
- Attivazione dei nuovi servizi di asilo nido;
- Monitoraggio dei risultati attesi in termini di bambini iscritti e di verifiche sulle famiglie di indicatori di politica attiva concordati tra Regione e Comune
6. Durata dell’azione
Il progetto “NIDI AL VIA” avrà una durata massima di 30 mesi a decorrere dalla sottoscrizione del protocollo allegato al presente Avviso entro il 1 marzo 2016 e si concluderà con la fine della fase di avvio fissata all’apertura del secondo anno educativo.
Il Comune si impegna ad avviare il servizio di asilo nido entro il 1° ottobre 2016 con comunicazione alla Regione Lazio Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori” via PEC all’indirizzo xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxx.xxxxxxxxx.xx.
7. Soggetti beneficiari
Beneficiari delle risorse destinate all’azione “NIDI AL VIA” sono i Comuni che hanno aderito e attuato il Piano di utilizzazione delle risorse statali e regionali per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia relativo al triennio 2007-2009, ai sensi dell’articolo 1, commi 1259 e 1260 della legge 296/2006 di seguito riportati: BRACCIANO, CANINO, CAPRANICA, CISTERNA DI LATINA, COLONNA, XXXXXX XXXXXXX, FIUMICINO GALLICANO NEL LAZIO GIULIANO DI ROMA ITRI LADISPOLI MORICONE MORLUPO MOROLO PICO RIETI ROMA CAPITALE SAN XXXXXXXX INCARICO SUTRI TUSCANIA XXXXXX XXXXXXXXXX VILLA LATINA VILLA SANTO STEFANO.
I Comuni provvedono all’individuazione dei soggetti che gestiranno in concessione gli asili nido da attivare, attraverso le procedure che garantiscano il confronto concorrenziale e la massima trasparenza secondo la normativa vigente.
Il Comune è l’unico responsabile del progetto nei confronti dell’Amministrazione Regionale e, pertanto, risponde in via diretta della realizzazione dello stesso in tutte le sue fasi ed è individuato quale unico responsabile dei rapporti formali con la Regione Lazio, in relazione agli obblighi di cui al presente avviso.
8. Scadenza
L’adesione dovrà pervenire, secondo le modalità descritte al paragrafo 11 del presente Xxxxxx, entro e non oltre 1 marzo 2016 pena l’esclusione dall’erogazione del contributo.
9. Destinatari degli interventi
I destinatari dell’intervento le famiglie con bambini dai 0 ai 2 anni.
10. Risorse finanziarie
L’intervento è cofinanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo del POR e l’importo complessivo, è pari a 3.800.000,00 euro.
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
11. Modalità di presentazione della manifestazione di interesse
Le note di adesione all’azione “NIDI AL VIA” dovranno essere trasmesse esclusivamente per posta elettronica certificata, all’indirizzo: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxx.xxxxxxxxx.xx entro e non oltre le ore 12:00 della data di scadenza di cui al paragrafo 8 del presente Avviso, pena l’esclusione. Non saranno ammessi progetti trasmessi per il tramite di servizi postali o consegnati a mano.
Le note di adesione dovranno indicare come oggetto esattamente la dicitura: “Avviso“ NIDI AL VIA”.
L’invio della nota di adesione e dei relativi allegati, debitamente sottoscritti dal legale rappresentante e scansionati, deve essere fatto con un unico file in formato PDF, contenente i documenti di seguito specificati:
- domanda di adesione all’azione “NIDI AL VIA” da parte del Comune
- copia del documento di identità in corso di validità del legale rappresentante, o del suo delegato
- atto amministrativo che approva l’adesione al progetto e l’impegno a sottoscrivere il protocollo di intesa allegato alla presente manifestazione di interesse
12. Protocollo di intesa
A seguito dell’adesione all’azione “NIDI AL VIA” il rapporto tra la Regione Lazio e il Comune sarà regolato in base allo schema di Protocollo di intesa tra Regione Lazio e Comune allegato al presente Avviso (Allegato 1 ) che ne costituisce parte integrante e sostanziale.
13. Obblighi del Comune beneficiario
Il Comune si obbliga, pena la revoca del finanziamento, a:
• realizzare in modo puntuale e completo quanto sottoscritto nel protocollo, entro i termini e alle condizioni previste dall’atto di convenzione sottoscritto;
• produrre la documentazione giustificativa delle attività effettivamente realizzate fornendo, secondo le modalità stabilite dalla Regione Lazio, tutti i dati finanziari, procedurali e fisici attinenti la realizzazione del progetto finanziato;
• rendere tracciabili i flussi finanziari relativi al finanziamento concesso, secondo quanto disposto dall’art. 3 della legge del 13 Agosto 2010, n.136, ed a comunicare il conto corrente, bancario o postale, appositamente dedicato, su cui saranno registrati tutti i movimenti finanziari afferenti il progetto, le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare su tale conto ed ogni eventuale variazione dei suindicati dati;
• non apportare variazioni o modifiche senza preventiva e tempestiva comunicazione alla Regione Lazio per l’eventuale autorizzazione delle stesse;
• consentire alla Regione Lazio e/o alla Commissione Europea, verifiche anche in loco dell’avvenuta realizzazione delle attività, nonché ogni altro controllo anche garantendo la conservazione e la disponibilità della relativa documentazione nel rispetto di quanto previsto dall’art.140 del Regolamento(UE)N. 1303/2013, restando comunque salvi i maggiori obblighi di conservazione stabiliti all'art. 2220 del codice civile;
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
• comunicare tempestivamente ogni modifica relativa ai dati trasmessi;
Il mancato rispetto da parte del beneficiario anche di uno soltanto degli obblighi di cui sopra, comporterà la revoca del contributo concesso e la restituzione delle somme percepite.
14. Determinazione del contributo
La Regione Lazio erogherà in favore del Comune, a valere sul primo anno educativo, una somma pari a 2.500,00 euro per posto/nido attivato fino ad un massimo di 69 posti, al fine di contribuire ai costi di gestione dell’ asilo nido oggetto del presente protocollo di intesa.
La Regione Lazio garantirà un contributo economico ulteriore, pari a 500,00 euro (per complessivi 3.000,00 euro a posto/nido attivato) in favore dei Comuni che stipulino appositi accordi con i Comuni limitrofi per la fruizione dell’asilo nido avviato da presentarsi alla Regione Lazio Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori” entro la fine del primo anno educativo.
15. Modalità di erogazione del contributo
L’importo di cui al paragrafo 6 del presente Avviso, sarà liquidato al Comune, a seguito di specifica richiesta, secondo le seguenti modalità e al verificarsi delle seguenti condizioni:
a. 1° acconto del 40% alla sottoscrizione del protocollo.
b. 2° acconto del 40% all’avvio del servizio di asilo nido. La comunicazione dell’avvio del servizio dovrà pervenire alla Regione Lazio Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori” entro 30 giorni dall’avvio del servizio. L’erogazione è subordinata alla verifica della documentazione immessa nel nuovo Sistema Informativo del POR- Lazio FSE.
c. il saldo del 20% alla fine del progetto secondo quanto indicato al paragrafo 6 ed a condizione del raggiungimento dell’obiettivo del 40% di iscritti nel nido sul totale dei posti autorizzati, entro l’inizio del secondo anno educativo di attività. La comunicazione della fine del progetto dovrà pervenire alla Regione Lazio “Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori” entro 30 giorni dall’inizio del secondo anno educativo e dietro verifica della rendicontazione finale delle attività secondo le modalità di cui al successivo paragrafo 16 del presente Xxxxxx. L’erogazione è subordinata alla verifica della documentazione immessa nel nuovo Sistema Informativo del POR-Lazio FSE.
16. Norme per la rendicontazione
La rendicontazione finale dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla avvenuta comunicazione di fine del progetto alla Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori”. Eventuali proroghe dovranno avere carattere straordinario, essere debitamente motivate e subordinate all’approvazione della struttura regionale competente.
Al fine della rendicontazione, il Comune beneficiario dovrà presentare la seguente documentazione:
a. Relazione dettagliata sull’attività svolta, che contenga almeno i seguenti elementi:
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
i. Raggiungimento degli obiettivi: dinamica delle iscrizioni e delle frequenze dei bambini nel tempo; prospettive di incremento delle iscrizioni nel breve e medio periodo; andamento generale dell’offerta dei servizi socio educativi per la prima infanzia, e delle iscrizioni presso i nidi pubblici e privati del territorio; importanza dello sviluppo incrementale dell’offerta per la qualità di vita delle famiglie residenti, con particolare riferimento alla conciliazione e allo sviluppo occupazionale.
ii. Organizzazione e qualità del servizio: giornata tipo; progetto pedagogico standard; prestazioni specifiche rese ai bambini; preparazione e somministrazione dei pasti; attività educative esterne; attività accessorie e servizi integrativi o innovativi offerti alle famiglie; feste realizzate e altre modalità di incontro e confronto e ascolto con le famiglie, ed eventuale documentazione a supporto; giudizio complessivo di valutazione e autovalutazione del servizio di nido; gradimento delle famiglie.
iii. Impatto occupazionale diretto: numero degli addetti al servizio; figure professionali impegnate; tipologia di contratto individuale di lavoro e livello di inquadramento; articolazione statistica degli addetti per età, sesso, provenienza territoriale; importanza complessiva dell’impatto dell’asilo nido attivato sul contesto occupazionale complessivo.
iv. Caratteristiche dell’utenza: profilo statistico dei bambini e delle famiglie fruitrici; condizioni occupazionali dei genitori e bisogni espressi sull’articolazione e organizzazione del servizio (allungamento degli orari o del periodo, riduzione delle rette, ecc.); distribuzione geografica e provenienza delle famiglie fruitrici; rette medie, minime e massime pagate dalle famiglie, e valutazione sulla adeguatezza del regolamento adottato; criteri e requisiti adottati per l’accesso al nido, e considerazioni sulla loro adeguatezza a rispondere al bisogno delle famiglie, ecc.
v. Animazione territoriale: quantità e tipologia di attività svolta per la promozione del servizio sul territorio; attività e contatti intrapresi con altri Comuni per la fruizione comune del servizio.
b. Documentazione attestante la frequenza giornaliera nominativa dei bambini iscritti al nido finanziato (Copia del registro delle presenze, ecc.), per tutta la durata del progetto;
c. Copia conforme all’originale delle fatture del concessionario quietanzate;
17. Revoca o riduzione del finanziamento
1 In caso di inosservanza di uno o più obblighi posti a carico del soggetto proponente ed in coerenza di quanto previsto dalla D.D. n. B06163 del 17 settembre 2012, la Regione, previa diffida ad adempiere, procede alla revoca del finanziamento ed all’eventuale recupero delle somme erogate, fatto salvo, in via del tutto eccezionale, il contributo calcolato relativo alla porzione di attività realizzata, solo nel caso in cui tale attività risulti autonomamente utile e significativa rispetto allo scopo del finanziamento.
2 Il contributo sarà revocato nel caso di mancata apertura del servizio di asilo nido entro il termine del 1° ottobre 2016.
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
3 Il contributo sarà revocato altresì in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo del 40% di iscritti nel nido finanziato ai sensi del presente protocollo, sul totale dei posti autorizzati entro l’inizio del secondo anno educativo di attività, secondo le seguenti modalità:
a. Iscrizioni comprese tra lo 0% ed il 25% = revoca totale del contributo;
b. Iscrizioni maggiori del 25% ed inferiori al 40% = revoca del 20% del contributo;
18. Adempimenti in materia di informazione e pubblicità
I beneficiari delle operazioni, in materia di informazione e comunicazione, hanno la responsabilità e sono tenuti a rendere riconoscibile il sostegno dei fondi all’attuazione del progetto, riportando come di seguito illustrato:
a) l'emblema dell'Unione europea, conformemente alle caratteristiche tecniche stabilite nel Regolamento(UE) n. 821/2014 insieme a un riferimento all'Unione;
b) un riferimento al fondo o ai fondi che sostengono l'operazione.
In particolare, durante l'attuazione dell’operazione, il beneficiario è tenuto ad informare il pubblico sul sostegno ottenuto dai fondi:
• fornendo, sul sito web del beneficiario, ove questo esista, una breve descrizione dell'operazione, in proporzione al livello del sostegno, compresi le finalità e i risultati, ed evidenziando il sostegno economico ricevuto dall'Unione;
• collocando almeno un poster con informazioni sul progetto (formato minimo A3), che indichi il sostegno finanziario dell'Unione, in un luogo facilmente visibile al pubblico, come l'area d'ingresso di un edificio.
Inoltre, il Comune garantirà che i destinatari ed i partecipanti siano stati informati in merito a tale finanziamento: qualsiasi documento, relativo all'attuazione dell'operazione usata per il pubblico, oppure per i partecipanti, compresi certificati di frequenza o altro, dovrà contenere una dichiarazione da cui risulti che l’operazione ed il Programma Operativo sono stati finanziati grazie al Fondo Sociale Europeo (FSE).
Tutti gli interventi informativi e pubblicitari rivolti ai destinatari, ai potenziali destinatari ed al pubblico devono recare i seguenti emblemi:
19. Controllo e monitoraggio
Il Comune deve uniformarsi a tutte le indicazioni dell’Autorità di Gestione (AdG), in tema di controllo e monitoraggio delle operazioni.
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
La Regione potrà effettuare controlli, ispezioni e sopralluoghi, finalizzati ad accertare la regolarità dell’attuazione dei progetti, nonché la conformità degli stessi alle finalità per le quali sono stati concessi i contributi.
La Regione si riserva di svolgere verifiche e controlli in qualunque momento e fase della realizzazione degli interventi ammessi all’agevolazione secondo quanto previsto dalla vigente normativa in merito.
Controlli potranno essere effettuati oltre che dalla Regione, anche dallo Stato Italiano e da organi dell’Unione Europea.
Ai fini delle verifiche in loco, il Comune deve inoltre assicurare la disponibilità di tutta la documentazione tecnico - didattica ed ogni altro tipo di documentazione presentata a sostegno dell’operazione oggetto di valutazione (es.:accordi, lettere di sostegno, promozione pari opportunità, ecc.).
Il Comune provvederà al monitoraggio del raggiungimento dei risultati attesi in termini di indicatori di risultato e di opportuni indicatori concordati con la Regione Lazio relativi al raggiungimento degli obiettivi di politica attiva relativa all’occupazione, attività formativa e ricerca lavoro delle famiglie.
20. Conservazione documenti
In merito alla conservazione dei documenti, nel rispetto di quanto previsto dall’art.140 del Regolamento (UE)n. 1303/2013, per il presente Avviso i soggetti attuatori/beneficiari si impegnano a conservare la documentazione e a renderla disponibile, su richiesta, alla Commissione Europea (CE) e alla Corte dei Conti Europea per un periodo di tre anni, a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti annuali, di cui all’art. 137 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 nei quali sono incluse le spese dell'operazione.
La decorrenza di detti periodi è sospesa in caso di procedimento giudiziario o su richiesta debitamente motivata della CE.
Con riferimento alle modalità di conservazione, tutti i documenti devono essere conservati sotto forma di originali o di copie autenticate, o su supporti per l’archiviazione di dati comunemente accettati, comprese le versioni elettroniche di documenti originali o i documenti esistenti esclusivamente in versione elettronica.
I Comuni sono tenuti alla istituzione di un fascicolo di operazione contenente la documentazione tecnica e amministrativa (documentazione di spesa e giustificativi). In tal caso, i sistemi informatici utilizzati dovranno soddisfare standard di sicurezza accettati e tali da garantire che i documenti conservati rispettino i requisiti giuridici riconosciuti a livello nazionale e siano affidabili ai fini dell'attività di audit.
21. Condizioni di tutela della privacy
Tutti i dati personali forniti all’Amministrazione nell’ambito della presente procedura verranno trattati nel rispetto della decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche e integrazioni.
22. Foro competente
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
Per tutte le controversie che si dovessero verificare si elegge quale unico foro competente quello di Roma.
23. Responsabile del procedimento
Ai sensi della legge del 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche e integrazioni , il responsabile unico del procedimento è il funzionario Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx dell’Area Programmazione e Pianificazione socio assistenziale della Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport.
24. Assistenza Tecnica durante l’elaborazione delle Proposte
Per ricevere assistenza nel corso della predisposizione delle proposte è possibile richiedere un appuntamento o chiedere informazioni contattando i seguenti numeri:
06 5168 8389, oppure 8982, oppure 8118, oppure 8422 dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 martedì e mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
a partire dal secondo giorno dopo la pubblicazione del presente Avviso
25. Documentazione della procedura
L’Avviso sarà diffuso sul sito della Regione Lazio xxx.xxxxxxx.xxxxx.xx e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Per informazioni dirette riguardo il presente Avviso Pubblico, gli interessati possono rivolgersi all’Area Programmazione e Pianificazione socio assistenziale - Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport – Via del Serafico, 127 – Piano 2° – Stanza 290.
“NIDI AL VIA”
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Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
ALLEGATO 1: SCHEMA DI PROTOCOLLO
POR LAZIO FSE 2014 - 2020
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“NIDI AL VIA”
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Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
PROTOCOLLO D’INTESA
in attuazione della POR FSE Lazio 2014–2020 n° CCI2014IT05SFOP005 –Asse II- Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9.iv- Miglioramento dell’accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale. Obiettivo specifico 9.3 Aumento/consolidamento /qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini. 9.3.4 Sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia.
L’anno , addì _ del mese di
la Regione Lazio (C.F. 80143490581) con sede in Roma, via Xxxx Xxxxxxxx Garibaldi n 7 rappresentata per la sottoscrizione del presente accordo dal Direttore della Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomia, Sicurezza e Sport (di seguito la Regione Lazio).
e
Il Comune di….. (di seguito il Comune)
PREMESSO
- che nell’ambito del POR LAZIO FSE 2014-2020, l’Asse II- Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9.iv – l’obiettivo specifico 9.3 individua l’ aumento/consolidamento /qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e
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Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali;
- che tra le azioni cardine individuate dal Consiglio Regionale nell’ambito della “Definizione delle linee d’indirizzo per un uso efficiente delle Risorse Finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020 approvate il 10 aprile 2014”, tali risorse siano finalizzate in via prioritaria allo sviluppo del sistema integrato di servizi socio-educativi per la prima infanzia, ed in particolare all’ampliamento dell’offerta, al consolidamento della domanda e al miglioramento qualitativo dell’offerta;
- che il POR LAZIO FSE 2014-2020 sostiene, nell’ambito dell’Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9 iv) il miglioramento dell’accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale - Obiettivo specifico 9.3, l’aumento, il consolidamento e la qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini attraverso il sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia; che il POR LAZIO FSE 2014-2020 fra le priorità di investimento definisce “l’offerta dei servizi un ambito di criticità a livello regionale, in particolare per quanto riguarda la copertura comunale dei servizi per di asilo nido e l’indice di presa in carico dei bambini compresi tra 0 e 2 anni”;
- che dalla lettura del POR LAZIO FSE 2014-2020 emerge chiaramente che le azioni di rafforzamento dei servizi sociali e di cura generali passano attraverso azioni che permettano di favorire la partecipazione al mondo del lavoro e che d’altra parte migliorino in generale il livello della qualità della vita;
- le raccomandazioni del Consiglio (2012-2013-2014) in merito all’esigenza di fornire adeguati servizi di assistenza e custodia e della previsione del POR LAZIO FSE 2014-2020 di realizzare azioni che amplino l’offerta dei servizi per l’infanzia e di cura, soprattutto a sostegno della componente femminile del mercato del lavoro;
- che nell’ambito delle priorità di investimento, il programma operativo regionale 2014-2020 individua azioni che consolidino e sviluppino la rete degli attori che, a diverso titolo per ruolo istituzionale e competenze, possano contribuire alla lotta contro la povertà e favorire i processi di inserimento sociale;
- altresì che si mira ad attivare azioni all’interno di percorsi integrati che comprendano “la presa in carico” dei soggetti destinatari, anche in condizioni di particolare fragilità e in particolare le donne, verso traguardi di attivazione del mercato del lavoro e di piena occupazione;
- che nell’ambito delle risorse disponibili per le annualità 2014 e 2015 la Regione Lazio, con la determinazione dirigenziale n……. del …………...ha approvato l’azione “NIDI AL VIA” , finalizzata all’incremento dell’ offerta di posti nido, rivolta ai Comuni che debbano attivare asili nido realizzati con fondi regionali, destinando risorse pari a euro 3.800.000,00 per l’azione in questione, sui capitoli di bilancio A41146, A41147 e A41148;
- che, con il medesimo atto è stato approvato lo schema di protocollo d’intesa, e sono stati individuati i Comuni da invitare alla sottoscrizione del presente protocollo d’intesa;
- che l’obiettivo strategico per l’azione in questione fissato dal POR LAZIO FSE 2014-2020 è di aumentare il rapporto tra posti nido autorizzati e popolazione 0-2 anni dall’attuale 17.6% al 24.7%;
- che nel quadro della programmazione FSE 2014/2020:
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o per Beneficiario si intente un “organismo pubblico o privato e, solo ai fini del regolamento FEASR e del regolamento FEAMP, una persona fisica, responsabile dell'avvio e dell'attuazione delle operazioni”;
o Per Destinatario si intende una persona fisica o giuridica che riceve sostegno da uno strumento finanziario;
- che nell’ambito del presente protocollo d’intesa quale beneficiario del contributo deve intendersi il Comune sottoscrittore;
- che nell’ambito del presente protocollo d’intesa quale destinatario del contributo deve intendersi la famiglia che fruisce del servizio di asilo nido;
- che, ai fini del presente protocollo, per posti nido disponibili o posti nido presenti, si intende sempre indicare i posti autorizzati, pubblici o privati, presso gli asili nido sul territorio comunale ai sensi della legge regionale n.59/80.
- che il servizio Asilo Nido è riservato a bambini dai tre mesi ai due anni;
- la legge regionale del 9 settembre 1996, n.38 che attribuisce ai Comuni le competenze a rilasciare l’autorizzazione all’apertura ed al funzionamento di strutture che prestano servizi socio-assistenziali, secondo le disposizioni dettate dalla legge regionale in materia, nonché a vigilare su tali servizi e sull'attività degli enti privati e delle organizzazioni di volontariato che prestano assistenza sociale;
- che gli artt. 6 e 11 della legge n. 328/2000 attribuiscono ai Comuni le funzioni amministrative e di organizzazione e gestione del servizio di asilo nido ed alla Regione il compito di programmazione;
tutto quanto sopra premesso e considerato,
STIPULANO E CONVENGONO
quanto segue
TITOLO I
Premesse e oggetto dell’accordo
Articolo 1
(Premesse)
1. Le premesse formano parte integrante del presente accordo.
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Articolo 2
(Oggetto del protocollo d’intesa)
1. Oggetto del presente accordo è l’attuazione dell’azione “NIDI AL VIA” per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.
2. Ai fini del presente protocollo d’intesa il Comune sottoscrittore è da intendersi quale Beneficiario del contributo.
Articolo 3
(Disciplina del rapporto)
1. Il Comune dichiara di conoscere la normativa di cui al punto 3 dell’Avviso Pubblico di riferimento ed, in particolare, i Regolamenti (UE) n. 1303/2013, n. 1304/2013 e i relativi regolamenti di esecuzione e regolamenti delegati, la normativa nazionale e regionale di riferimento - e si impegna a rispettarla integralmente.
2. Il Comune dichiara inoltre di conoscere la normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente inerente i costi ammissibili nonché il Regolamento UE vigente in tema di informazione e pubblicità degli interventi dei Fondi SIE Regolamento di esecuzione (UE) n.821/201.
3. Il Comune accetta la vigilanza dell’Autorità di Gestione, sullo svolgimento delle attività e sull’utilizzazione del finanziamento erogato, anche mediante ispezioni e controlli.
TITOLO II
Impegni del Comune
Articolo 4
(Impegno alla massima fruibilità della struttura finanziata)
1. Il Comune si impegna, tramite la partecipazione alla presente azione, a contribuire all’obiettivo strategico previsto dal POR della Regione Lazio e consistente nel raggiungimento del rapporto tra posti nido autorizzati e popolazione 0-2 anni al 24.7% entro il 2020;
2. Il Comune si impegna pertanto ad avviare il nuovo servizio in modo incrementale e non sostitutivo dei servizi già attivi (riferiti ai posti nido autorizzati), e al massimo della sua capacità di servizio;
3. Il Comune realizzerà l’azione nella struttura di proprietà comunale denominata
…………………….ed ubicata in ……………….….avente una capacità di n. ….posti.
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Articolo 5
(Impegni del Comune beneficiario )
1 Il Comune si obbliga, pena la revoca del finanziamento, a:
a) realizzare in modo puntuale e completo il servizio, entro i termini e alle condizioni previste dal presente protocollo e nel rispetto della disciplina prevista dal Regolamento (UE) N. 1303/2013 e dal Regolamento (UE) N. 1304/2013 e dei relativi regolamenti di esecuzione e regolamenti delegati, della normativa nazionale e regionale di riferimento che si impegna a rispettare integralmente;
b) produrre la documentazione giustificativa delle attività effettivamente realizzate fornendo, secondo le modalità stabilite dalla Regione Lazio, tutti i dati finanziari, procedurali e fisici attinenti la realizzazione del progetto finanziato;
c) rendere tracciabili i flussi finanziari relativi al finanziamento concesso, secondo quanto disposto dall’art. 3 della legge del 13 Agosto 2010, n.136, ed a comunicare il conto corrente, bancario o postale, appositamente dedicato, su cui saranno registrati tutti i movimenti finanziari afferenti il progetto, le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare su tale conto ed ogni eventuale variazione dei suindicati dati;
d) consentire alla Regione Lazio e/o alla Commissione Europea, verifiche anche in loco dell’avvenuta realizzazione delle attività, nonché ogni altro controllo anche garantendo la conservazione e la disponibilità della relativa documentazione nel rispetto di quanto previsto dall’art.140 del Regolamento(UE)N. 1303/2013, restando comunque salvi i maggiori obblighi di conservazione stabiliti all'art. 2220 del codice civile;
e) comunicare tempestivamente ogni modifica relativa ai dati trasmessi.
2 Al fine di consentire in qualunque momento eventuali controlli, il Comune si impegna a tenere tutta la documentazione del progetto presso la propria sede. Nel rispetto di quanto previsto dall’art. 140 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 il Soggetto beneficiario del contributo è tenuto a conservare la documentazione inerente il progetto realizzato e a renderla disponibile su richiesta alla CE e alla Corte dei conti europea per un periodo non inferiore a 3 anni, a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti annuali (di cui all’art. 137 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 nei quali sono incluse le spese dell’operazione.
3 L’amministrazione regionale si riserva la facoltà di effettuare verifiche e controlli.
art. 6
(Termine iniziale e finale)
1. Il Comune si impegna ad avviare il servizio di asilo nido entro il 1° ottobre 2016 con comunicazione alla Regione Lazio Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori” via PEC all’indirizzo xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxx.xxxxxxxxx.xx.
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2. Il progetto “NIDI AL VIA” avrà una durata massima di 30 mesi a decorrere dalla sottoscrizione del presente protocollo e si concluderà con la fine della fase di avvio fissata all’apertura del secondo anno educativo.
Articolo 7
(Gestione dell’asilo nido)
1. 0.Xx Comune si impegna all’indizione di una gara per la concessione del servizio di asilo nido ad un soggetto privato nel rispetto di quanto previsto dal D.lgs. n. 163/2006 e xx.xx.xx.
Articolo 8
(Contenuto del bando di gara)
0.Xx bando di gara di cui al precedente articolo 7, dovrà indicare :
a) durata della concessione: minimo 3 anni;
b) specifica indicazione che parte delle risorse di cui alla gara, come appresso meglio specificato, provengono dai fondi POR LAZIO FSE 2014-2020;
c) l’impegno dell’aggiudicatario a produrre la documentazione giustificativa delle attività effettivamente realizzate fornendo, secondo le modalità stabilite dalla Regione Lazio, tutti i dati finanziari, procedurali e fisici attinenti la realizzazione del progetto finanziato.
d) consentire alla Regione Lazio e/o alla Commissione Europea, verifiche anche in loco dell’avvenuta realizzazione delle attività, nonché ogni altro controllo anche garantendo la conservazione e la disponibilità della relativa documentazione nel rispetto di quanto previsto dall’art.140 del Regolamento (UE) N. 1303/2013, restando comunque salvi i maggiori obblighi di conservazione stabiliti all'art. 2220 del codice civile.
Articolo 9
(Adozione di un regolamento di accesso al nido)
1. Il Comune si impegna ad adottare un regolamento che disciplini i requisiti e le priorità di accesso, nonché le modalità di compartecipazione degli utenti alla retta sulla base della capacità economica delle famiglie (ISEE).
Articolo 10
(Perseguimento dell’obiettivo di aumento dell’offerta)
1. Il Comune si impegna ad attivare i nuovi posti in aggiunta a quelli già autorizzati sul territorio dello stesso Comune.
2. Il Comune si impegna a comunicare alla Regione Lazio, entro la data di avvio del nuovo asilo nido, il numero dei posti/nido autorizzati sul territorio alla chiusura dell’anno
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educativo precedente, conteggiando a tal fine sia i posti autorizzati in strutture comunali sia i posti autorizzati in strutture private, anche non convenzionate.
3. Il Comune si impegna al perseguimento dell’obiettivo del 40% di iscritti nel nido avviato ai sensi del presente protocollo, sul totale dei posti autorizzati, entro l’inizio del secondo anno educativo di attività.
Articolo 11 (Certificazione della spesa)
0.Xx Soggetto gestore si impegna ad inserire telematicamente i dati della gestione finanziaria dei progetti sul sistema informativo di monitoraggio del POR e ad inviare alla Regione le richieste di rimborso per l’attività realizzata coerente con le risultanze degli inserimenti sul Sistema.
0.Xx Soggetto gestore è consapevole degli obblighi comunitari di comunicazione che investono la Regione Lazio e che comportano il disimpegno automatico (e quindi la non corresponsione) delle somme non certificate nei termini previsti. Il Soggetto gestore è quindi consapevole della propria responsabilità relativamente al pregiudizio che un invio non puntuale dei dati può arrecare all’Ente pubblico.
TITOLO III
Impegni della Regione Lazio
Articolo 12
(Contributo economico della Xxxxxxx Xxxxx)
0. Xx Xxxxxxx Xxxxx si obbliga a impegnare in favore del Comune, a valere sul primo anno educativo, una somma pari a 2.500,00 euro per posto/nido attivato fino ad un massimo di 69 posti, al fine di contribuire ai costi di gestione dell’ asilo nido oggetto del presente protocollo di intesa.
2. La Regione Lazio si obbliga, altresì, a garantire un contributo economico ulteriore, pari a 500,00 euro (per complessivi 3.000,00 euro a posto/nido attivato) in favore dei Comuni che stipulino appositi accordi con i Comuni limitrofi per la fruizione dell’asilo nido avviato da presentarsi alla Regione Lazio Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori” entro la fine del primo anno educativo.
Articolo 13
(Modalità di erogazione del contributo)
1.L’importo di cui all’art. 12 del presente protocollo, sarà liquidato al Comune, a seguito di specifica richiesta, secondo le seguenti modalità e al verificarsi delle seguenti condizioni:
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d. 1° acconto del 40% alla sottoscrizione del presente protocollo.
e. 2° acconto del 40% all’avvio del servizio di asilo nido. La comunicazione dell’avvio del servizio dovrà pervenire alla Regione Lazio Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori” entro 30 giorni dall’avvio del servizio. L’erogazione è subordinata alla verifica della documentazione immessa nel nuovo Sistema Informativo del POR- Lazio FSE.
f. il saldo del 20% alla fine del progetto secondo quanto indicato all’art. 6 ed a condizione del raggiungimento dell’obiettivo fissato al comma 3 dell’art. 10. La comunicazione della fine del progetto dovrà pervenire alla Regione Lazio “Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori” entro 30 giorni dall’inizio del secondo anno educativo e dietro verifica della rendicontazione finale delle attività secondo le modalità di cui all’art. 15. L’erogazione è subordinata alla verifica della documentazione immessa nel nuovo Sistema Informativo del POR-Lazio FSE.
Articolo 14
(Revoca o riduzione del finanziamento)
0.Xx caso di inosservanza di uno o più obblighi posti a carico del soggetto proponente ed in coerenza di quanto previsto dalla D.D. n. B06163 del 17 settembre 2012, la Regione, previa diffida ad adempiere, procede alla revoca del finanziamento ed all’eventuale recupero delle somme erogate, fatto salvo, in via del tutto eccezionale, il contributo calcolato relativo alla porzione di attività realizzata, solo nel caso in cui tale attività risulti autonomamente utile e significativa rispetto allo scopo del finanziamento.
0.Xx contributo sarà revocato nel caso di mancata apertura del servizio di asilo nido entro il termine del 1° ottobre 2016.
0.Xx contributo sarà revocato altresì in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo del 40% di iscritti nel nido finanziato ai sensi del presente protocollo, sul totale dei posti autorizzati entro l’inizio del secondo anno educativo di attività, secondo le seguenti modalità:
c. Iscrizioni comprese tra lo 0% ed il 25% = revoca totale del contributo;
d. Iscrizioni maggiori del 25% ed inferiori al 40% = revoca del 20% del contributo;
TITOLO IV
Ulteriori adempimenti
Articolo 15
(Rendicontazione delle attività)
1. La rendicontazione finale dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla avvenuta comunicazione di fine del progetto alla Area “Sostegno alla Famiglia e ai Minori”. Eventuali
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proroghe dovranno avere carattere straordinario, essere debitamente motivate e subordinate all’approvazione della struttura regionale competente.
2. Al fine della rendicontazione, il Comune beneficiario dovrà presentare la seguente documentazione:
d. Relazione dettagliata sull’attività svolta, che contenga almeno i seguenti elementi:
i. Raggiungimento degli obiettivi: dinamica delle iscrizioni e delle frequenze dei bambini nel tempo; prospettive di incremento delle iscrizioni nel breve e medio periodo; andamento generale dell’offerta dei servizi socio educativi per la prima infanzia, e delle iscrizioni presso i nidi pubblici e privati del territorio; importanza dello sviluppo incrementale dell’offerta per la qualità di vita delle famiglie residenti, con particolare riferimento alla conciliazione e allo sviluppo occupazionale.
ii. Organizzazione e qualità del servizio: giornata tipo; progetto pedagogico standard; prestazioni specifiche rese ai bambini; preparazione e somministrazione dei pasti; attività educative esterne; attività accessorie e servizi integrativi o innovativi offerti alle famiglie; feste realizzate e altre modalità di incontro e confronto e ascolto con le famiglie, ed eventuale documentazione a supporto; giudizio complessivo di valutazione e autovalutazione del servizio di nido; gradimento delle famiglie.
iii. Impatto occupazionale diretto: numero degli addetti al servizio; figure professionali impegnate; tipologia di contratto individuale di lavoro e livello di inquadramento; articolazione statistica degli addetti per età, sesso, provenienza territoriale; importanza complessiva dell’impatto dell’asilo nido attivato sul contesto occupazionale complessivo.
iv. Caratteristiche dell’utenza: profilo statistico dei bambini e delle famiglie fruitrici; condizioni occupazionali dei genitori e bisogni espressi sull’articolazione e organizzazione del servizio (allungamento degli orari o del periodo, riduzione delle rette, ecc.); distribuzione geografica e provenienza delle famiglie fruitrici; rette medie, minime e massime pagate dalle famiglie, e valutazione sulla adeguatezza del regolamento adottato; criteri e requisiti adottati per l’accesso al nido, e considerazioni sulla loro adeguatezza a rispondere al bisogno delle famiglie, ecc.
v. Animazione territoriale: quantità e tipologia di attività svolta per la promozione del servizio sul territorio; attività e contatti intrapresi con altri Comuni per la fruizione comune del servizio.
e. Documentazione attestante la frequenza giornaliera nominativa dei bambini iscritti al nido finanziato (Copia del registro delle presenze, ecc.), per tutta la durata del progetto;
f. Copia conforme all’originale delle fatture del concessionario quietanzate;
3. E’ fatto obbligo di conservare gli originali dei documenti presentati, presso la sede legale del Comune, per un periodo non inferiore a tre anni a decorrere dal 31 dicembre successivo alla
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presentazione dei conti annuali, di cui all’art. 137 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, nei quali sono incluse le spese dell'azione.
4. Tutta la documentazione presentata deve essere riferita al periodo compreso tra la data di avvio e quella di conclusione del primo anno educativo.
Articolo 16
(Adempimenti in materia di informazione e pubblicità)
1. Il Soggetto gestore si impegna a rispettare rigorosamente il vigente Regolamento UE e le disposizioni adottate dall’AdG relative al tema di informazione e pubblicità sugli interventi cofinanziati dal POR FSE Lazio 2014/2020.
2. Il Comune beneficiario, in materia di informazione e comunicazione, hanno la responsabilità e sono tenuti a rendere riconoscibile il sostegno dei Fondi all’attuazione del progetto, riportando come di seguito illustrato:
c) l'emblema dell'Unione europea, conformemente alle caratteristiche tecniche stabilite nel Regolamento(UE) n. 821/2014 insieme a un riferimento all'Unione;
d) un riferimento al fondo o ai fondi che sostengono l'operazione.
3 In particolare, durante l'attuazione dell’operazione, il Comune è tenuto ad informare il pubblico sul sostegno ottenuto dai fondi:
• fornendo, sul sito web istituzionale, una breve descrizione dell'operazione, in proporzione al livello del sostegno, compresi le finalità e i risultati, ed evidenziando il sostegno economico ricevuto dall'Unione;
• collocando almeno un poster con informazioni sul progetto (formato minimo A3), che indichi il sostegno finanziario dell'Unione, in un luogo facilmente visibile al pubblico, come l'area d'ingresso di un edificio.
4.Inoltre, il Comune garantirà che le famiglie destinatarie siano state informate in merito al finanziamento: qualsiasi documento, relativo all'attuazione dell'operazione usata per il pubblico, oppure per i beneficiari, dovrà contenere una dichiarazione da cui risulti che “NIDI AL VIA” ed il Programma Operativo sono stati finanziati grazie al Fondo Sociale Europeo (FSE).
5.Tutti gli interventi informativi e pubblicitari rivolti ai destinatari, ai potenziali destinatari ed al pubblico devono recare i seguenti emblemi:
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Articolo 17
(Controllo e monitoraggio)
1. Il Comune beneficiario deve uniformarsi a tutte le indicazioni dell’Autorità di Gestione (AdG), in tema di controllo e monitoraggio delle operazioni.
2. La Regione potrà effettuare controlli, ispezioni e sopralluoghi, finalizzati ad accertare la regolarità dell’attuazione dei progetti, nonché la conformità degli stessi alle finalità per le quali sono stati concessi i contributi.
3. La Regione si riserva di svolgere verifiche e controlli in qualunque momento e fase della realizzazione degli interventi ammessi all’agevolazione secondo quanto previsto dalla vigente normativa in merito.
4. Controlli potranno essere effettuati oltre che dalla Regione, anche dallo Stato Italiano e da organi dell’Unione Europea.
5. Ai fini delle verifiche in loco, il Comune deve inoltre assicurare la disponibilità di tutta la documentazione utile a valutare l’andamento del progetto, il funzionamento effettivo del nido, e le attività di promozione territoriale e istituzionale svolte.
6. Il Comune provvederà al monitoraggio del raggiungimento dei risultati attesi in termini di indicatori di risultato e di opportuni indicatori concordati con la Regione Lazio relativi al raggiungimento degli obiettivi di politica attiva relativa all’occupazione, attività formativa e ricerca lavoro delle famiglie.
Articolo 18
(Conservazione documenti)
1. Oltre a quanto disposto nei precedenti articoli 16 e 17, il Comune si impegna a conservare la documentazione di progetto e a renderla disponibile, su richiesta, alla Commissione Europea (CE) e alla Corte dei Conti Europea per un periodo di tre anni, a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti annuali, di cui all’art. 137 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 nei quali sono incluse le spese dell'operazione.
2. La decorrenza di detti periodi è sospesa in caso di procedimento giudiziario o su richiesta debitamente motivata della CE.
3. Con riferimento alle modalità di conservazione, tutti i documenti devono essere conservati sotto forma di originali o di copie autenticate, o su supporti per l’archiviazione di dati comunemente accettati, comprese le versioni elettroniche di documenti originali o i documenti esistenti esclusivamente in versione elettronica.
4. I Comuni sono tenuti alla istituzione di un fascicolo di operazione contenente la documentazione tecnica e amministrativa (documentazione di spesa e giustificativi). In tal caso, i sistemi informatici utilizzati dovranno soddisfare standard di sicurezza accettati e tali da garantire che i documenti conservati rispettino i requisiti giuridici riconosciuti a livello nazionale e siano affidabili ai fini dell'attività di audit.
“NIDI AL VIA”
Contributi per l’aumento dell’offerta di posti nido
Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà- Priorità di investimento 9.iv)
Obiettivo specifico 9.3 Azione 9.3.4 Determinazione n. ………..del …………
Articolo 19
(Disciplina delle restituzioni)
0.Xx Comune si impegna ad effettuare la restituzione delle somme non utilizzate entro 90 gg. dal termine delle attività mediante versamento su c/c bancario n. 000400000292; IBAN: XX00X0000000000000000000000 intestato alla tesoreria della Regione Lazio - Unicredit – Filiale 30151 con l'indicazione della seguente causale di versamento «Restituzione parte finanziamento non utilizzato per lo svolgimento del Progetto denominato .”NIDI AL VIA”, contrassegnato dal codice del Sistema informativo del POR LAZIO, finanziato con la determinazione dirigenziale n.
....................... del ».
Articolo 20
(Divieto di cumulo)
1. Il Comune dichiara di non percepire contributi, finanziamenti, o altre sovvenzioni, comunque denominati, da organismi pubblici per le azioni oggetto della presente convenzione.
Articolo 21
(Tutela della privacy)
1. Il Comune si impegna ad osservare la massima riservatezza nei confronti delle notizie di qualsiasi natura comunque acquisite nello svolgimento delle attività oggetto della presente Convenzione.
Articolo 22
(Foro competente)
1. Foro competente per qualsivoglia controversia che dovesse originarsi nell'interpretazione o nell'esecuzione del presente atto, è esclusivamente quello di Roma.
Articolo 23
(Disposizioni finali)
2. Per tutto quanto non previsto espressamente dalla presente Convenzione, le parti fanno riferimento alla legislazione vigente in materia.
Per la Regione Lazio Per il Comune
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