contratto di fornitura
CAPITOLATO SPECIALE D’ONERI
Progettazione ed allestimento chiavi in mano di un “Auditorium polifunzionale”
OGGETTO
Direzione Risorse Umane, Finanziarie e Patrimonio
COMMITTENTE/CONTRAENTE
Provincia La Provincia di Genova, nella sua qualità di
contraente
Ufficio L’Ufficio Provveditorato ed Economato, che
gestisce per conto della Provincia l’esecuzione del contratto
Fornitore Il soggetto aggiudicatario che sottoscrive il
contratto di fornitura
Villa Villa Xxxxx Xxxxxxx
Soggetto aggiudicatario Il concorrente che in base ai criteri di
aggiudicazione ha presentato la migliore offerta e che è stato formalmente dichiarato aggiudicatario
Concorrente/i I soggetti ammessi a partecipare alla gara
Allestimento/Prodotto Insieme degli arredi e delle apparecchiature richiesti
DEFINIZIONI
NS. RIFERIMENTI |
Referente per la Provincia Ufficio Provveditorato ed Economato Telefono n. 000.0000.000 Telefax n. 010.5499.715 xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxx.xx Xxxxx X. Xxxxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx |
Indirizzo per la fatturazione Ufficio Contabilità Economica – Fatture Xxxxxxxx Xxxxxxx, 0 - 00000 XXXXXX |
Indirizzo per la consegna Villa Xxxxx Xxxxxxx - Xxx Xxx x.00 - 000000 - Xxxxxx |
SOMMARIO |
pagina
SEZIONE I 4
Articolo 1 - Oggetto dell'appalto 4
1.1. predisposizione dell’Auditorium polifunzionale con riferimento a tutte le opere di finitura edile compresi impianto elettrico, cablaggio strutturato, rete e fonia voip; 5
1.2. predisposizione dell’Auditorium polifunzionale con riferimento agli impianti di illuminazione normale compresa illuminazione segna passo, audio e video, tendaggi; 5
1.3. creazione zona platea; 5
1.4. creazione zona relatori 5
Articolo 2 - Importo a base d’asta 5
Articolo 3 - Qualità, quantità e caratteristiche generali delle lavorazioni, degli impianti, delle apparecchiature e degli arredi 6
3.1. predisposizione dell’Auditorium polifunzionale con riferimento a tutte le opere di finitura edile compresi impianto elettrico, cablaggio strutturato, rete e fonia voip 6
3.2. predisposizione dell’Auditorium polifunzionale con riferimento agli impianti di illuminazione normale compresa illuminazione segna passo, audio e video, tendaggi 6
Impianto audio/video 6
Impianto illuminazione 7
Impianto tendaggi 7
3.3. Zona platea 7
3.4. Zona relatori 8
Articolo 4 - Caratteristiche funzionali 8
Articolo 5 - Certificazioni 9
Articolo 6 - Descrizione del progetto 9
6.1. descrizione del progetto 9
6.2. rappresentazione grafica 9
6.3. documentazione 9
6.4. campionatura 9
SEZIONE II 11
Articolo 7 - Luogo di consegna 11
Articolo 8 - Modalità di ordinazione 11
Articolo 9 - Termine di consegna 11
Articolo 10 - Altri oneri a carico del fornitore 11
Articolo 11 - Oneri a carico della Provincia 11
Articolo 12 - Collaudo 12
Articolo 13 - Vizi occulti 12
Articolo 14 - Garanzia quinquennale e assistenza tecnica sui manufatti 12
Articolo 15 - Garanzie per l’esecuzione del contratto 13
15.1. garanzia per la fornitura e messa in opera 13
15.2. garanzia post installazione 13
Articolo 16 - Penali 13
Articolo 17 - Corrispettivo 14
Articolo 18 - Fatturazione e termine di pagamento 14
Articolo 19 - Polizza assicurativa RCT e CAR 16
Articolo 20 - Adempimenti successivi all’aggiudicazione 16
Articolo 21 - Obblighi derivanti dal rapporto di lavoro e in materia di sicurezza 17
Articolo 22 - Risoluzione del contratto 17
Articolo 23 - Recesso del Fornitore 18
Articolo 24 - Divieto all’affidatario di sospendere la fornitura 18
Articolo 25 - Subappalto e divieto di cessione del contratto 18
Articolo 26 - Tutela della privacy 19
Articolo 27 - Brevetti industriali 19
Articolo 28 - Referenti contrattuali 19
Articolo 29 - Spese contrattuali 19
Articolo 30 - Normativa regolanti il contratto 19
Articolo 31 - Controversie 19
SEZIONE III 20
Articolo 32 - Criteri di aggiudicazione 20
Articolo 33 - Composizione, modalità di presentazione e valutazione dell’offerta tecnica 20
33.1. Composizione 20
33.2. Modalità di presentazione 21
33.3. Valutazione dell’offerta tecnica 21
32.2.3 Valore tecnico e funzionale dell’allestimento 22
32.2.4 Valore estetico ed architettonico dell’allestimento 23
Articolo 34 - Valutazione dell’offerta economica 24
Articolo 35 - Allegati 25
SEZIONE I
Articolo 1 - Oggetto dell'appalto
Il presente capitolato ha per oggetto la progettazione ed allestimento “chiavi in mano” di un Auditorium polifunzionale all’interno di Villa Sauli-Podestà, sita in xxx Xxx 00, xxx. 00000, Xxxxxx.
I locali da allestire sono individuati negli elaborati grafici allegati al presente capitolato (Tavola 001 – Planimetria Auditorium; Tavola 002 – Sezione Auditorium).
E’ obbligatorio un sopralluogo assistito previa prenotazione telefonica ai numeri 320- 2395061 (Sig. Natale CROSA) - 3357475787 (Sig. Xxxxxx Xxxx).
La fornitura complessiva deve prevedere:
▪ la progettazione esecutiva architettonica dell’intero allestimento;
▪ la progettazione esecutiva per l’adeguamento degli impianti;
▪ la progettazione esecutiva delle finiture interne;
▪ la fornitura e realizzazione degli impianti interni quali:
o elettrico,
o cablaggio strutturato, rete e fonia voip,
o illuminazione normale compresa illuminazione segnapasso,
o audio e video,
o tendaggi.
▪ la realizzazione dell’intero allestimento (fornitura arredi e quant’altro necessario);
▪ la realizzazione dei lavori di finitura dei locali compresi quelli di natura edile; La progettazione deve tenere conto di eventuali problematiche di tipo acustico.
I concorrenti devono presentare un elaborato progettuale che corrisponda in linea di massima alle funzionalità di seguito indicate:
1.1. predisposizione dell’Auditorium polifunzionale con riferimento a tutte le opere di finitura edile compresi impianto elettrico, cablaggio strutturato, rete e fonia voip;
1.2. predisposizione dell’Auditorium polifunzionale con riferimento agli impianti di illuminazione normale compresa illuminazione segna passo, audio e video, tendaggi;
1.3. creazione zona platea;
1.4. creazione zona relatori.
Si evidenzia che la realizzazione degli impianti di seguito specificati non rientrano nella presente fornitura, ma il concorrente dovrà comunque tenerne conto in sede di formulazione della propria proposta, consultando la progettazione preliminare desumibile dalle piantine allegate.
⮚ Impianto illuminazione di sicurezza
⮚ Impianto illuminazione di emergenza
⮚ Impianto di videosorveglianza
⮚ Impianto antintrusione
⮚ Impianto di allarme WCH
⮚ Impianto di rilevazione incendi.
Articolo 2 - Importo a base d’asta
L’importo complessivo a base di gara dell’intero allestimento reso “chiavi in mano” è stimato in € 144.000,00#, oneri fiscali esclusi, compresi oneri per la sicurezza. Non sono ammesse offerte in aumento.
L’importo di euro 7.000,00#, relativamente agli oneri per la sicurezza, non è soggetto a ribasso.
L’importo a base d’asta, pari ad euro 137.000,00#, esclusi oneri fiscali e oneri per la sicurezza, è suddiviso nelle sotto elencate prestazioni.
numero | Descrizione | importo | Percentuale |
1 | Lavorazioni edili, finiture varie, realizzazione impianti | € 41.000,00 | 29,93% |
2 | Forniture varie (arredi, tendaggi, corpi illuminanti, apparecchiature audio e video,ecc.) | € 96.000,00 | 70,07% |
totali | € 137.000,00 | 100,00% |
Si precisa che le attività edili ed impiantistiche sub n.1) sono prevalentemente riconducibili alle categorie di lavorazioni OS30 e OS7 rispettivamente nell’ammontare di € 24.000,00 (17,52%) e di € 17.000,00 (12,41%).
Ai fini della qualificazione dell’appaltatore trova applicazione l’art. 90 del DPR 5 ottobre 2010, n. 207.
Articolo 3 - Qualità, quantità e caratteristiche generali delle lavorazioni, degli impianti, delle apparecchiature e degli arredi.
3.1. predisposizione dell’Auditorium polifunzionale con riferimento a tutte le opere di finitura edile compresi impianto elettrico, cablaggio strutturato, rete e fonia voip.
I concorrenti devono realizzare l’impianto elettrico, il cablaggio strutturato, la rete e la fonia voip e provvedere a tutte le finiture dell’Auditorium polifunzionale, fra le quali si evidenziano quelle inerenti le pareti, la pavimentazione e i controsoffitti, curando che il tutto sia esteticamente coordinato con l’arredamento proposto.
Con riferimento alla pavimentazione deve essere proposta con parquet di legno.
Con riferimento alla controsoffittatura deve essere proposta con caratteristiche fonoassorbenti.
Con riferimento alle pareti i concorrenti possono proporre le soluzioni ritenute più idonee (tinteggiatura, pannelli fonoassorbenti, ecc.).
L’allestimento di quanto sopra esposto deve essere effettuato nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza e salute e le lavorazioni devono essere eseguite da soggetti abilitati sulla scorta della normativa vigente in relazione alle diverse tipologie di interventi.
In particolare, per quanto concerne i lavori impiantistici vige l’obbligo di istallazione da parte di soggetti abilitati ai sensi del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, 22 gennaio 2008, n. 37.
3.2. predisposizione dell’Auditorium polifunzionale con riferimento agli impianti di illuminazione normale compresa illuminazione segna passo, audio e video, tendaggi.
Impianto audio/video
I concorrenti devono prevedere la fornitura e posa in opera di un impianto audio/video in funzione della natura polifunzionale dell’auditorium.
Le apparecchiature minime devono essere:
⮚2 amplificatori puri in classe A della potenza minima 000 X Xxx;
⮚1 preamplificatore con ingressi audio e video, ingressi ed uscite HDMI;
⮚1 sintonizzatore radio RDS;
⮚1 lettore Blu-ray;
⮚1 mixer audio e video per pilotare fonti audio e video completo di almeno 4 microfoni da tavolo muniti di base ed inserimento luminoso; microfono senza fili a batteria con centralina completo di cavi di collegamento dalla postazione regia al tavolo conferenzieri;
⮚almeno 2 casse acustiche da pavimento per la zona palco, a 4 vie con doppio woofer, midrenge a cono e twiter in cupola di seta morbida risposta in frequenza 50-25,000 Hz;
⮚almeno 6 casse acustiche da incasso a due vie con woofer in fibra di carbonio e twiter a cupola rigida;
⮚fornitura e posa di monitor LCD da soffitto con le seguenti caratteristiche minime: Tecnologia LCD 3D, FULL HD 1080p, Risoluzione nativa 1920 x1080 pixel, dimensione schermo di proiezione 76,2-762 cm (30" - 300") 16:9 Diagonale. Connessioni ingressi: ingresso S-Video 1, ingresso video Component 1, ingresso video Composit 1, VGA per pc 1, HDMI 2, USB 1. Completo di cavi di collegamento HDMI, USB, VGA audio e video analogici; Completo sistemi di montaggio e aggancio necessari.
L’installazione deve essere comprensiva di tutti i componenti hardware, software, accessori, connettori e cavi necessari alle funzionalità richieste.
La fornitura deve comprendere i necessari servizi di implementazione e messa in opera dei materiali sopra citati.
Il fornitore deve erogare, durante le fasi dell’installazione, la necessaria formazione per l’utilizzo e la manutenzione dell’impianto audio/video.
Impianto illuminazione
I concorrenti devono prevedere la fornitura e posa in opera di un impianto di illuminazione in funzione della natura polifunzionale dell’auditorium. L’impianto di illuminazione di emergenza è già configurato e costruito sull’impianto di sicurezza dell’intera Villa. Sono a carico del fornitore soltanto la fornitura e la posa dell’impianto luci segnapasso sulle rampe delle scale di accesso alle gradinate. Le luci segnapasso devono funzionare anche in condizioni di emergenza.
La tipologia, la qualità e la quantità dei corpi illuminanti, così come i sistemi di controllo e modulazione della luce, è rimessa alla progettazione dei concorrenti.
Impianto tendaggi
I concorrenti devono, prevedere per ogni vano finestra, adeguato tendaggio ignifugo per l’abbattimento sia della luce che per l’oscuramento totale in caso di proiezioni.
I tendaggi devono essere provvisti di idonei impianti per la movimentazione elettrica.
3.3. Zona platea
I concorrenti devono prevedere per la platea una capienza di 80 posti composta da poltrone con braccioli e piano ribaltabile.
Le sedute devono essere distribuite lungo le gradinate come rappresentate negli allegati tecnici in precedenza richiamati.
La prima fila deve essere parzialmente riservata e predisposta per soggetti con ridotta capacità motoria.
Le postazioni devono avere una struttura tale da consentire una facile manutenzione e sostituzione delle parti, e non devono essere fissate sull’alzata verticale delle gradinate.
Le sedute devono essere realizzate, nei casi applicabili, nel rispetto dei requisiti minimi indicati dalle normative UNI ed UNI EN in vigore in materia di: sicurezza, salute, resistenza al fuoco, resistenza alle sollecitazioni derivanti da carichi statici e dinamici.
3.4. Zona relatori
I concorrenti devono prevedere postazioni complete di sedute e tavoli per 4 oratori.
La struttura dei tavoli deve essere canalizzata per consentire il passaggio dei cavi degli impianti elettrici, rete dati ed audio/video, mentre i piani devono essere predisposti per la collocazione di eventuali consolles di comando e microfoni.
L’intero allestimento deve essere il più possibile modulare e di facile movimentazione.
Le sedute e i tavoli devono essere realizzati, nei casi applicabili, nel rispetto dei requisiti minimi indicati dalle normative UNI ed UNI EN in vigore in materia di: sicurezza, salute, resistenza al fuoco, resistenza alle sollecitazioni derivanti da carichi statici e dinamici
Articolo 4 - Caratteristiche funzionali
Tutti gli allestimenti, gli arredi e le apparecchiature devono avere elevato profilo estetico, robustezza ed alta qualità dei materiali impiegati; le linee di arredamento e allestimento proposte devono essere sobrie, armoniose, raffinate, adeguate agli ambienti da arredare e comode e confortevoli per quanto concerne le sedute.
I concorrenti nel redigere il progetto devono considerare oltre le prescrizioni contenute nel presente capitolato, tutte le norme di legge e regolamenti in materia di sicurezza, costruzione, funzionamento e messa in opera necessarie per l’allestimento dei locali, anche se non esplicitamente menzionati nei documenti di gara.
In particolare, per quanto concerne i lavori impiantistici, vige l’obbligo di istallazione da parte di soggetti abilitati ai sensi del Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37.
Ogni componente dell’allestimento deve rispettare le normative UNI ed UNI EN in vigore in materia di: sicurezza, salute, resistenza al fuoco, resistenza alle sollecitazioni derivanti da carichi statici e dinamici.
La progettazione deve inoltre essere eseguita in conformità al disposto del D.M. 19/8/1996 per locali di “pubblico spettacolo tipo D” in quanto l’auditorium verrà utilizzato per manifestazioni culturali di vario genere.
Articolo 5 - Certificazioni
La conformità dell’intero allestimento alle prescrizioni indicate al precedente articolo deve essere dimostrata da idonea certificazione e/o da collaudi effettuati da laboratori accreditati e riconosciuti dallo Stato italiano.
Le certificazioni inerenti i materiali, come rivestimenti, prodotti lignei, etc., devono essere intestate alle imprese produttrici dei materiali stessi, mentre le restanti certificazioni devono essere intestate alle ditte produttrici degli arredi offerti.
Dette certificazioni devono essere prodotte in allegato all’offerta tecnica, in originale o copia conforme all’originale ai sensi del D.P.R. 445/2000.
Articolo 6 - Descrizione del progetto
Alla luce di quanto precedentemente esposto, i concorrenti devono formulare un progetto, dimensionato in base alle caratteristiche e alle misure del sito, tenendo conto delle prescrizioni di legge.
Il progetto deve evidenziare in sintesi quanto segue:
(1) prevedere e descrivere in modo particolareggiato quanto richiesto agli articoli 1 e 3 del presente capitolato;
(2) fornire la rappresentazione grafica dell’allestimento complessivo proposto;
(3) fornire la documentazione e certificazione inerente i prodotti offerti;
(4) produrre la campionatura.
La Provincia si riserva la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di provvedere ad eventuali modifiche sul progetto prima della approvazione dello stesso.
6.1. descrizione del progetto
I concorrenti devono presentare una dettagliata relazione tecnica dell’intero allestimento e delle lavorazioni previste, come indicato all’Articolo 33 -.
6.2. rappresentazione grafica
I concorrenti devono presentare nell’offerta tecnica la rappresentazione grafica in piano e in prospetti, in scala 1:100, delle soluzioni proposte.
6.3. documentazione
I concorrenti devono presentare le certificazioni di cui all’Articolo 5 -. L’eventuale mancanza del certificato deve essere adeguatamente motivata.
6.4. campionatura
I concorrenti devono presentare una seduta della platea, una seduta della zona relatori, un campione dei tavoli che comporranno la zona relatori, il campionario dei tendaggi, la campionatura del parquet, la campionatura dei principali materiali che compongono il controsoffitto e le pareti.
I prodotti devono riportare in modo leggibile ed indelebile le seguenti informazioni:
a) nome e/o marchio commerciale e/o marchio e indirizzo del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato, scritto in forma completa o abbreviata, purché tale abbreviazione consenta l’identificazione del fabbricante;
b) l’anno e il mese di produzione.
La campionatura deve essere recapitata al magazzino provinciale in Xxxxx X. Xxxxxxxx, 0 Xxxxxx Quarto.
La campionatura presentata dall’aggiudicatario si intende “a perdere”, mentre quella presentata dagli altri concorrenti deve essere ritirata a cura e spese degli stessi, entro trenta giorni dalla comunicazione scritta da parte dell’Ufficio; trascorso tale termine, ogni pretesa sulla campionatura si intende rinunciata e la Provincia si riserva la facoltà di smaltirla, come ritenuto più opportuno e senza che nulla sia dovuto ai relativi proprietari.
Nessun compenso spetta ai concorrenti per la presentazione e la consegna dei campioni.
SEZIONE II
Articolo 7 - Luogo di consegna
L’intero allestimento deve essere reso a regola d’arte con la formula “chiavi in mano” presso Villa Xxxxx Xxxxxxx con sede in Genova - Via Pra’ n. 70.
Articolo 8 - Modalità di ordinazione
La fornitura è ordinata a mezzo di buono d’ordine emesso dall’Ufficio e recapitato a mezzo fax o posta elettronica od altro mezzo atto a garantire la ricezione dello stesso. Il riferimento del “buono d’ordine” e del relativo impegno di spesa devono essere riportati sulla documentazione di consegna della merce e sui documenti di fatturazione.
Articolo 9 - Termine di consegna
La progettazione esecutiva dell’intero allestimento deve essere consegnata entro 10 giorni (dieci) naturali e consecutivi dal ricevimento del buono d’ordine.
La consegna dei locali completamente allestiti e funzionanti deve essere effettuata entro 60 (sessanta) giorni naturali e consecutivi dalla comunicazione dell’avvenuta validazione dei progetti esecutivi presentati.
La consegna deve essere formalizzata mediante verbale redatto in contraddittorio tra le parti ed il fornitore deve in tale occasione consegnare, se del caso, i manuali d’uso in lingua italiana.
Articolo 10 - Altri oneri a carico del fornitore
Sono a carico del fornitore, oltre a quelli già precedentemente descritti:
a) la fornitura di tutti i prodotti previsti dal progetto aggiudicato;
b) tutte le spese di imballo, trasporto, asporto dell’imballaggio, montaggio, assemblaggio e facchinaggio incluso;
c) collaudo dell’intero allestimento;
d) quant’altro ritenuto necessario per allestimento reso chiavi in mano per fornitura resa a regola d’arte.
Articolo 11 - Oneri a carico della Provincia
Sono a carico della Provincia i seguenti oneri:
(1) fornitura d’energia elettrica;
(2) assistenza tecnica durante l’esecuzione della fornitura.
Articolo 12 - Collaudo
Entro 90 giorni dal verbale di resa in funzione dell’allestimento lo stesso è sottoposto a collaudo da incaricati della Provincia di Genova in presenza del fornitore o di personale da questi delegato, previa convocazione.
Il collaudo deve accertare la rispondenza dell’allestimento al presente capitolato, all’offerta tecnica e ai suoi allegati, e alle certificazioni di cui all’Articolo 5 -.
Nel caso l’esito del collaudo non risultasse positivo e/o l’allestimento non corrispondesse in tutto o in parte alle caratteristiche tecniche previste, lo stesso può essere totalmente o parzialmente rifiutato dall’Ufficio.
Il fornitore è obbligato a rimuovere e sostituire le componenti dell’allestimento qualora risultino difettose o difformi, parzialmente o totalmente, da quelle offerte in sede di gara, entro il termine massimo di giorni 10 (dieci) decorrente dalla data di contestazione.
Le parti sostituite sono sottoposte a collaudo secondo le modalità e i tempi precedentemente indicati per l’allestimento. In caso di esito negativo di detto collaudo la Provincia ha facoltà di dichiarare risolto il contratto di fornitura in tutto o in parte.
Delle operazioni è redatto apposito verbale di collaudo sottoscritto dalle parti.
Qualora l’accertamento diretto di cui sopra non fosse ritenuto idoneo allo scopo, la Provincia si riserva la facoltà di eseguire il collaudo mediante perizie, analisi o altre operazioni meglio viste incaricando soggetti terzi a totale spesa del fornitore.
Articolo 13 - Vizi occulti
Il collaudo della fornitura ed i verbali di consegna in funzione non esonerano il fornitore da eventuali responsabilità per difetti, imperfezioni e/o difformità che non fossero emersi all’atto delle predette operazioni e che venissero accertati entro sei mesi dalla data di consegna.
Il fornitore si impegna ad effettuare a propria cura e spese tutti gli interventi necessari ad eliminare difetti, imperfezioni e/o difformità entro 10 (dieci) giorni consecutivi e naturali dalla richiesta inviata dall’Ufficio a mezzo fax o posta elettronica od altro mezzo atto a garantire la ricezione dello stesso.
Ove il fornitore non ottemperi a quanto richiesto viene effettuata l’esecuzione in suo danno, salvo l’applicazione delle penali di cui all’Articolo 16 -.
Articolo 14 - Garanzia quinquennale e assistenza tecnica sui manufatti
I concorrenti devono assicurare sull’intero allestimento una garanzia totale di 5 anni decorrenti dal verbale di consegna di cui all’Articolo 9 -, paragrafo terzo.
Il fornitore deve altresì garantire l'assistenza tecnica costante su tutti i prodotti forniti per tutta la durata della garanzia. L’assistenza, deve effettuarsi in situ e la stessa deve essere comprensiva dell'eventuale fornitura gratuita di tutti i pezzi di ricambio occorrenti al ripristino funzionale del guasto e deve essere garantita entro 7 (sette) giorni lavorativi dalla richiesta di intervento.
La richiesta può essere inoltrata a mezzo fax, o in via telefonica o telematica, ai recapiti che saranno indicati dal fornitore.
In caso di ritardo si applica la penale di cui all’Articolo 16 -.
Articolo 15 - Garanzie per l’esecuzione del contratto
Il fornitore a garanzia dell’esatto adempimento di tutti gli obblighi contrattuali inerenti sia la messa in opera che quelli conseguenti alla stessa è tenuto a prestare le seguenti cauzioni:
15.1. garanzia per la fornitura e messa in opera
Una cauzione definitiva pari al 10% dell’importo contrattuale complessivo, salvo gli incrementi disposti all’art. 113 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
La garanzia fideiussoria può essere prestata:
A) da un’impresa autorizzata all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385;
B) da un’impresa di assicurazione autorizzata al ramo cauzioni ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2005 n. 209;
C) da un intermediario finanziario iscritto all’elenco speciale di cui all’articolo 107 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385.
La garanzia fideiussoria deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del codice civile e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della Provincia.
Ogni qualvolta la garanzia sia ridotta ai sensi dell’articolo 113, comma 3, il Fornitore si impegna a fornire alla Provincia i documenti comprovanti l’ammontare residuo della garanzia.
La cauzione definitiva è svincolata all’esito positivo del collaudo e previa presentazione della garanzia di cui al successivo punto 15.2.
In ogni caso il garante si deve ritenere liberato dall’obbligazione solo ed esclusivamente a seguito di espresso svincolo da parte della Provincia. Tale obbligo dovrà risultare nel contratto di fideiussione.
15.2. garanzia post installazione
E’ richiesta una cauzione pari al 10 % del 40% dell’importo contrattuale da costituirsi nei modi indicati al punto 15.1, per una durata di cinque anni con decorrenza dalla data del verbale di collaudo.
Lo svincolo della cauzione avviene entro il mese successivo a quello della scadenza del periodo di cui all’Articolo 14 -.
Articolo 16 - Penali
La Provincia applica le seguenti penali:
1) sui tempi di consegna di cui all’Articolo 9 -: una penale di € 100,00 (cento/00) per ogni giorno di ritardo naturale e consecutivo;
2) per prodotti rifiutati in sede di collaudo di cui all’Articolo 12 - è applicata una penalità di € 100,00=, per ogni giorno naturale e consecutivo con decorrenza dalla data del giorno previsto per la sostituzione e sino al giorno dell’esito favorevole del collaudo;
3) per l’inosservanza del termine previsto all’Articolo 13 -, è applicata una penale di € 100,00= per ogni giorno naturale e consecutivo con decorrenza dalla data del giorno previsto per la sostituzione;
4) sui tempi di manutenzione di cui all’Articolo 14 -, comma 2: una penale di € 50,00 (cinquanta/00) per ogni giorno di ritardo naturale e consecutivo;
Qualora il ritardo sui tempi di consegna superi 30 giorni naturali e consecutivi Provincia si riserva la facoltà di risolvere il contratto.
Gli inadempimenti contrattuali che danno luogo all’applicazioni delle penali sopra indicate verranno contestati in forma scritta al fornitore. Quest’ultimo deve comunicare le proprie deduzioni entro il termine massimo di 10 (dieci) giorni naturali e consecutivi dal ricevimento della contestazione. Qualora le deduzioni non siano accoglibili a giudizio della Provincia o non vi sia stata risposta o la stessa non giunga nel termine sopra indicato, sono applicate al fornitore le penali a decorrere dall’inizio dell’inadempimento.
Le penali vengono trattenute, per il loro rispettivo importo sull'ammontare delle fatture ammesse al pagamento e, in mancanza di queste, sulle cauzioni costituite dal fornitore, con l’obbligo per quest’ultimo di reintegrare le stesse entro 15 giorni dalla richiesta della Provincia, pena l’eventuale risoluzione del contratto.
L’applicazione delle penali non pregiudica il risarcimento di tutti i danni che potranno derivare alla Provincia per la ritardata o omessa fornitura, per l'eventuale peggior offerta conseguita dalla Provincia stessa nel successivo o negli ulteriori esperimenti della gara e comunque in relazione al maggior costo della fornitura stessa rispetto a quello che si sarebbe verificato senza la decadenza del fornitore.
Articolo 17 - Corrispettivo
Il corrispettivo è determinato dal prezzo complessivo offerto in sede di gara.
Il prezzo, al netto degli oneri fiscali, s’intende comprensivo di ogni onere per fornitura resa franco destino, come indicato all’Articolo 10 -.
Il fornitore riconosce che il prezzo è rimunerativo e di non avere, quindi, alcun diritto a chiedere ulteriori patti, condizioni, prezzi e/o compensi diversi, maggiori o comunque più favorevoli di quelli fissati.
Il prezzo complessivo offerto in sede di gara deve intendersi invariabile ed in nessun caso è suscettibile di variazione per tutta la durata del contratto, così come i prezzi unitari utilizzati per la sua determinazione.
Articolo 18 - Fatturazione e termine di pagamento
Non è ammessa alcuna anticipazione, ai sensi dell’art. 5 del D.L. 28 marzo 1997 n. 79, convertito con Legge 28 maggio 1997 n. 140.
Le fatture relative alla fornitura dovranno essere emesse a nome dell’appaltatore, che dovrà adempiere a tutte le norme fiscali in materia di fatturazione e commissione della fornitura.
La fatturazione della fornitura deve avvenire con la seguente cadenza:
• all’atto della consegna in opera: 9/10 dell’importo della fornitura;
• all’atto dell’esito favorevole del collaudo: decimo a saldo.
Ai fini dell’applicazione delle disposizioni introdotte dall’art. 4, comma 3, del D.P.R.
n. 207/2010 e s.m.i., si precisa che i corrispettivi contrattuali liquidabili dalla Provincia, saranno pari all’importo riconosciuto al Fornitore decurtato di una percentuale pari allo 0,5%, percentuale la cui corresponsione potrà avere luogo, a seguito di svincolo, in sede di liquidazione finale, previa verifica di conformità dell’esecuzione e previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva.
Le fatture dovranno essere intestate ed inviate a Provincia di Genova – Ufficio Contabilità Economica - Fatture, Xxxxxxxx Xxxxxxx, 0 – 00000 Xxxxxx, partita IVA 00949170104.
Sulle fatture deve, altresì, essere indicato il numero dell’impegno finanziario di spesa e il numero di CIG (codice identificativo gara).
Mancando tale documentazione e i dati di cui sopra, le fatture non possono essere messe in pagamento.
I pagamenti corrisposti in euro saranno eseguiti dal Tesoriere della Provincia di Genova esclusivamente mediante bonifico su c/c bancario, ovvero con altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, comunicati dal Fornitore agli effetti della Legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i.
Ai fini e per gli effetti della Legge n. 136/2010 e s.m.i, il Fornitore si impegna a:
• riportare il codice identificativo gara (CIG) dell’intervento al fine di consentire la tracciabilità di tutti i movimenti finanziari relativi al presente contratto, degli eventuali contratti di subappalto e di fornitura e servizi relativi allo stesso;
• comunicare gli estremi identificativi di conto/i corrente/i bancario/i o postale/i “dedicato/i” ovvero altro strumento di pagamento idoneo a consentire la piena tracciabilità delle operazioni finanziarie, su cui l’Amministrazione eseguirà i pagamenti inerenti il presente contratto, ai sensi dell’art. 3, comma 1 della sopra citata legge;
• comunicare le generalità ed il codice fiscale delle persone fisiche delegate ad operare in relazione ai suddetti strumenti di pagamento, ed ogni modifica dei suddetti dati che intervenissero durante l’esecuzione contrattuale;
• ad inserire nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese a qualsiasi titolo interessate al contratto in oggetto, a pena di nullità assoluta, un'apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari;
• a comunicare immediatamente alla Provincia e alla prefettura-ufficio territoriale del Governo della Provincia di Genova l’inadempimento della
propria controparte (subappaltatore/subcontraente) degli obblighi di tracciabilità finanziaria.
La violazione degli obblighi di tracciabilità di cui alla Legge n. 136/2010 comporta la risoluzione di diritto del contratto.
Il pagamento sarà effettuato entro 60 (sessanta) giorni naturali e consecutivi dalla data di ricevimento delle stesse, ovvero entro 90 (novanta) giorni nei periodi in cui l’Amministrazione provinciale predispone le scritture contabili per la chiusura dell’esercizio finanziario e l’apertura del nuovo esercizio.
La Provincia declina ogni responsabilità per ritardi nel pagamento delle fatture a seguito di errata o diversa indicazione dell’Ufficio ricevente.
Il Fornitore, sotto la propria esclusiva responsabilità, renderà tempestivamente note le variazioni che si verificassero circa le modalità di accredito comunicate in fase di stipulazione del contratto; in difetto di tale comunicazione, anche se le variazioni venissero pubblicate nei modi di legge, il Fornitore non potrà sollevare eccezioni in ordine ad eventuali ritardi dei pagamenti, né in ordine ai pagamenti già effettuati.
Il termine negoziale per la decorrenza degli interessi moratori, ai sensi dell’articolo 4, comma 4 del Decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, è indicato in 60 giorni dal ricevimento della fattura; ai sensi dell’articolo 5 dello stesso Decreto, il saggio degli interessi si converrà nel tasso definito dalla B.C.E. (comunicato in G.U. dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) con la maggiorazione di 7 (sette) punti percentuali.
Le cessioni di crediti (di cui all’art. 117 del decreto legislativo 163/06 e s.m.i.) possono essere effettuate a banche o intermediari finanziari disciplinati dalle leggi in materia bancaria e creditizia, il cui oggetto sociale preveda l’esercizio dell’attività di acquisto di crediti di impresa.
Si potrà procedere alla liquidazione della fattura soltanto dopo aver accertato la regolarità del DURC.
Articolo 19 - Polizza assicurativa RCT e CAR
Il fornitore deve presentare all’atto della consegna dei locali apposite polizze assicurative di responsabilità civile e per danni di esecuzione che potrebbero essere causati durante l’esecuzione dell’appalto nonché per incendio, furto ed atti vandalici sul materiale della fornitura, fino alla sottoscrizione del verbale di consegna.
I massimali di dette polizze devono essere:
a) per la responsabilità civile pari a euro 1.000.000,00#;
b) per i danni di esecuzione pari a euro 200.000,00#.
Articolo 20 - Adempimenti successivi all’aggiudicazione
Ad avvenuta assegnazione dell’appalto, prima dell’avvio dell’esecuzione dello stesso, su convocazione del RUP, sarà tenuta una riunione di coordinamento con il Fornitore, al fine di fornire dettagliate informazioni sui rischi esistenti negli ambienti
in cui si svolgeranno le prestazioni e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate a riguardo alle attività ivi svolte.
Successivamente il Fornitore dovrà completare in accordo con il Committente il DUVRI allegato al presente capitolato a fini di distribuzione, ma non facente parte integrante e sostanziale dello stesso.
E’ obbligo del Fornitore di informare e di formare adeguatamente il proprio personale circa i rischi specifici esistenti negli ambienti in cui è destinato ad operare, rilevabili dal documento di valutazione dei rischi, allegato al presente capitolato, integrato dal Fornitore con l’indicazione dei rischi specifici derivanti dalla sua attività, che verranno introdotti nell’ambiente stesso.
Articolo 21 - Obblighi derivanti dal rapporto di lavoro e in materia di sicurezza
Il Fornitore si obbliga ad ottemperare a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti derivanti da disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro, ivi compresi quelli in tema di igiene e sicurezza, nonché la disciplina previdenziale e infortunistica, assumendo a proprio carico tutti i relativi oneri. In particolare, il Fornitore si impegna a rispettare nell’esecuzione delle obbligazioni derivanti dal contratto e dai singoli ordinativi di fornitura le disposizioni di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni e integrazioni.
Il Fornitore si obbliga altresì ad applicare, nei confronti dei propri dipendenti occupati nelle attività contrattuali, le condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi ed integrativi di lavoro applicabili alla data di stipula del presente contratto alla categoria e nelle località di svolgimento delle attività, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche ed integrazioni.
Il Fornitore si obbliga, altresì, a continuare ad applicare i sopra indicati contratti collettivi anche dopo la loro scadenza e fino alla rinnovo delle procedure di contrattazione collettiva di settore.
Gli obblighi relativi ai contratti collettivi nazionali di lavoro di cui ai commi precedenti vincolano il Fornitore anche nel caso in cui lo stesso non aderisca alle associazioni stipulanti o receda da esse, per tutto il periodo di validità del presente contratto.
La Provincia può prendere visione degli atti attestanti la regolarità amministrativa del Fornitore nel rapporto con i propri dipendenti e/o collaboratori, sia agli effetti contributivi che agli effetti assicurativi, in modo tale che questi ultimi non possano vantare alcuna pretesa nei confronti della Provincia stessa.
Articolo 22 - Risoluzione del contratto
In tutti i casi di violazione degli obblighi contrattuali, la Provincia, indipendentemente dall’applicazione delle penali, comunica al fornitore gli estremi degli inadempimenti rilevati, assegnando un termine non inferiore a 15 giorni dalla ricezione della comunicazione a mezzo raccomandata inviata dalla Provincia per adempiere secondo le modalità contrattuali. Qualora il Fornitore non ottemperi, è facoltà della Provincia considerare risolto di diritto il contratto e di incamerare definitivamente la cauzione definitiva nonché procedere nei confronti del Fornitore per il risarcimento dell’eventuale maggiore danno.
Oltre quanto previsto dall’articolo 1453 del codice civile, costituiscono motivo di risoluzione del contratto, ai sensi dell’articolo 1456 del codice civile, le seguenti ipotesi di inadempimento:
1. mancato collaudo di cui all’Articolo 12 -;
2. mancata reintegrazione delle cauzioni nei termini previsti dal contratto;
3. subappalto non autorizzato;
4. cessione anche parziale del contratto ai sensi dell’Articolo 25 -;
5. applicazione di penali in misura superiore al 10 (dieci)% dell’importo contrattuale al netto degli oneri fiscali;
6. ritardo superiore ai 30 giorni nella consegna degli arredi tecnici;
7. sospensione unilaterale della fornitura ai sensi dell’Articolo 24 -;
8. violazione degli obblighi di tracciabilità di cui alla Legge n. 136/2010 e s.m.i.
Nelle ipotesi sopra indicate il contratto è risolto di diritto con effetto immediato a seguito della comunicazione della Provincia in forma di lettera raccomandata, di volersi avvalere della clausola risolutiva.
La risoluzione del contratto comporta l’escussione delle cauzioni, fatto salvo il risarcimento dell’eventuale maggior danno, anche in relazione al maggior costo della fornitura rispetto a quello che si sarebbe verificato senza la decadenza del fornitore.
Articolo 23 - Recesso del Fornitore
Il recesso è disciplinato dall’articolo 302, comma 5, del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207, “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”.
Articolo 24 - Divieto all’affidatario di sospendere la fornitura
Il Fornitore non può sospendere la fornitura con sua decisione unilaterale in nessun caso, nemmeno quando siano in atto controversie con il committente.
La sospensione della fornitura per decisione unilaterale del Fornitore costituisce inadempienza contrattuale tale da motivare la risoluzione del contratto, restando a suo carico tutti gli oneri e le conseguenze derivanti da tale risoluzione.
Articolo 25 - Subappalto e divieto di cessione del contratto
È consentito il subappalto nei modi e nei termini previsti dall’articolo 118 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e s.m.i.
È fatto assoluto divieto al Fornitore di cedere, a qualsiasi titolo, il contratto e i singoli ordinativi di fornitura, a pena di nullità della cessione stessa, salvo quanto previsto nell’articolo 116 del decreto legislativo 163/2006 e s.m.i..
In caso di inadempimento da parte del Fornitore degli obblighi di cui al precedente comma, la Provincia, fermo restando il diritto al risarcimento del danno, ha facoltà di dichiarare risolto di diritto il contratto.
Articolo 26 - Tutela della privacy
Il Fornitore si impegna ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, al
D.P.C.M. 28 aprile 2005 e al Documento Programmatico sulla sicurezza della Provincia, e successive modifiche ed integrazioni, a rispettare l’obbligo di riservatezza, a non diffondere, asportare, utilizzare per motivi propri, al di fuori delle specifiche indicazioni della Provincia, in alcun modo, i dati, le informazioni e le notizie a cui ha accesso nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali (quali ad esempio banche dati dei lavoratori e dei fornitori della Provincia di Genova).
Il Fornitore malleva la Provincia da qualsiasi responsabilità dovesse derivare dal trattamento dei dati,dipendente da fatto proprio, del proprio personale o dei propri collaboratori.
Articolo 27 - Brevetti industriali
Il Fornitore assume ogni responsabilità conseguente all’uso di dispositivi o all’adozione di soluzioni tecniche o di altra natura che violino diritti di brevetto, di autore ed in genere di privativa altrui.
In caso che venga promossa nei confronti della Provincia di Genova un’azione giudiziaria da parte di terzi che vantino diritti sui prodotti acquistati, il Fornitore assume a proprio carico tutti gli oneri conseguenti incluse le spese eventualmente sostenute per la difesa in giudizio.
Articolo 28 - Referenti contrattuali
Il Fornitore individua un Responsabile del contratto, referente nei confronti della Provincia per l’esecuzione, che ha la responsabilità delle prestazioni e dei livelli di fornitura previsti dal contratto.
Per la Provincia è responsabile dell’esecuzione del contratto l’Ufficio Provveditorato, a cui dovranno essere indirizzate tutte le relative comunicazioni.
Le Parti indicheranno i soggetti fisici e i recapiti necessari per le varie forme di comunicazione, telefonica, via fax, e-mail.
Articolo 29 - Spese contrattuali
Tutte le spese inerenti e conseguenti alla stipula del contratto nessuna esclusa od eccettuata, ivi comprese le imposte, le tasse, i diritti, le prestazioni di cauzione ed accessorie, saranno a carico del Fornitore.
Articolo 30 - Normativa regolanti il contratto
Per tutto ciò che non sia esplicitamente contemplato negli articoli precedenti si danno per richiamate e si osservano le disposizioni di legge vigenti in materia di forniture, il codice civile e le norme di legge, gli usi commerciali.
Articolo 31 - Controversie
Per tutto quanto concerne l’esecuzione del contratto, salvo diverse successive comunicazioni, il Fornitore deve fare riferimento all’Ufficio.
Tutte le controversie che dovessero insorgere in merito all’esecuzione del contratto saranno di competenza del foro di Genova.
SEZIONE III
Articolo 32 - Criteri di aggiudicazione
Il sistema di aggiudicazione della gara è il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
La valutazione è articolata su un punteggio massimo di 100 punti, da attribuirsi a ciascuna offerta, validamente formulata e presentata, sulla base dei seguenti fattori di ponderazione:
offerta tecnica | massimo punti | 80; |
offerta economica | massimo punti | 20 |
Articolo 33 - Composizione, modalità di presentazione e valutazione dell’offerta tecnica.
33.1. Composizione
I concorrenti devono presentare in sede di offerta tecnica un progetto offerta per un allestimento eseguito a perfetta regola d’arte, reso chiavi in mano, perfettamente funzionante e collaudato, compreso di tutti gli accessori e i servizi complementari, rispondente alle finalità, alle esigenze ed ai vincoli contenuti nel presente capitolato o comunque manifestate espressamente dalla Provincia anche se non espressamente indicati nella documentazione di gara.
Tutti gli arredi e le suppellettili, nonché tutte le opere edili e tecnologiche per la realizzazione dello stesso, devono essere in linea alle prescrizioni del capitolato speciale.
Il concorrente deve tenere conto degli elementi che possono in qualsiasi modo condizionare la realizzazione dell’allestimento.
L’offerta tecnica è costituita da una relazione progettuale dell’allestimento proposto rispondente alle finalità, alle esigenze ed ai vincoli contenuti nel presente capitolato o comunque manifestate espressamente dalla Provincia.
I concorrenti devono presentare in sede di offerta tecnica una relazione progettuale redatta in base al seguente schema:
a) proposta generale complessiva di allestimento con la quale il concorrente deve sviluppare la propria proposta di allestimento seguendo le indicazioni minimali indicate nel presente capitolato;
b) elenco e descrizione di tutte le lavorazioni di natura edile (es. tinteggiature, finiture, montaggio di controsoffitti, xxxxxxxx, pavimentazione, ecc.);
c) descrizione di tutti gli impianti che verranno realizzati;
d) elenco e descrizione delle apparecchiature (video, audio, ecc.) specificando le caratteristiche tecniche, funzioni, marche, presenza del produttore sul territorio nazionale, centri di assistenza e vendita, etc.;
e) elenco di tutti gli arredi fissi, mobili e suppellettili proposti, specificando per ciascuno le caratteristiche tecniche costruttive, le dimensioni, i materiali impiegati, le finiture, i trattamenti ed i colori.
La relazione deve essere corredata da:
1. una rappresentazione grafica in piano e prospetti tridimensionali, in scala 1:100, dell’allestimento;
2. campionario della gamma dei colori;
3. certificazioni rilasciate da laboratori accreditati e riconosciuti dallo Stato italiano a dimostrazione della conformità dei manufatti offerti alle normative indicate all’Articolo 5 -;
4. campionatura indicata all’articolo 6.4;
5. depliants, disegni illustrativi o quant’altro ritenuto utile per l’apprezzamento e la valutazione del progetto.
33.2. Modalità di presentazione
L’offerta nel suo complesso o le singole parti devono essere fascicolate e rilegate in modo tale da non consentire l’estrazione di fogli. Ogni fascicolo separato deve essere sottoscritto con firma autenticata come sopra indicato. I concorrenti devono fornire anche su supporto informatico una copia dell’offerta tecnica in formato PDF.
La mancanza della documentazione richiesta penalizza la valutazione dell’elemento specifico a cui fa riferimento.
33.3. Valutazione dell’offerta tecnica
I punteggi di merito sono attribuiti in base agli elementi di seguito specificati:
a) Valore tecnico e funzionale dell’allestimento (caratteristiche tecnico- costruttive e qualità dei materiali impiegati)
massimo punti 60;
b) Valore estetico ed architettonico dell’allestimento massimo punti 20.
L’elemento di valutazione di cui al punto a) si articola nei seguenti sottoelementi di valutazione:
- a.1) opere di finitura edile (pareti, pavimentazione, soffitti/controsoffitti)
massimo punti 12
- a.2) impianto audio/video massimo punti 12
- a.3) impianto elettrico, cablaggio strutturato rete e fonia, impianto di illuminazione compresa illuminazione segnapasso massimo punti 12
- a.4) impianto tendaggi massimo punti 12
- a.5) arredi della zona platea e relatori massimo punti 12
32.2.3 Valore tecnico e funzionale dell’allestimento
La Commissione per la valutazione dei singoli sottoelementi (da a.1 ad a.5) prende in considerazione, in particolare, la relazione progettuale, le certificazioni prodotte e i campioni.
La Commissione giudicatrice assegnerà a ciascuna offerta relativa ad ogni sottoelemento una valutazione espressa mediante un coefficiente da 0 a 1 con un massimo di due decimali.
Il valore del coefficiente sarà determinato dalla media dei coefficienti, variabili tra zero ed uno, calcolati da ciascun commissario mediante il "confronto a coppie", seguendo le linee guida riportate nell’allegato G del decreto del Presidente della Repubblica 05 ottobre 2010, n. 207.
Una volta terminati i “confronti a coppie”, per ogni sottoelemento ciascun commissario sommerà i valori attribuiti a ciascun concorrente e li trasformerà in coefficienti compresi tra 0 ed 1 attribuendo il coefficiente pari ad 1 al concorrente che ha conseguito il valore più elevato e proporzionando ad esso il valore conseguito dagli altri concorrenti; le medie dei coefficienti determinati da ciascun commissario verranno trasformate in coefficienti definitivi, riportando ad uno la media più alta e proporzionando ad essa le altre.
Nel caso le offerte da valutare siano inferiori a tre, i coefficienti saranno determinati con il metodo della media dei coefficienti attribuiti discrezionalmente dai singoli commissari sulla base dei seguenti criteri motivazionali:
(a) Descrizione molto adeguata e coerente con elementi aggiuntivi e di innovazione rispetto a quanto richiesto 1,00;
(b) Descrizione molto adeguata e coerente da 0,80 a 0,99;
(c) Descrizione adeguata e coerente da 0,60 a 0,79;
(d) Descrizione abbastanza adeguata e coerente da 0,40 a 0,59;
(e) Descrizione scarsamente adeguata e coerente da 0,20 a 0,39;
(f) Descrizione non adeguata e non coerente da 0,00 a 0,19.
La Commissione procederà a trasformare la media dei coefficienti attribuiti ad ogni offerta da parte di tutti i commissari in coefficienti definitivi, riportando ad 1 (uno) la media più alta e proporzionando a tale media massima le medie provvisorie prima calcolate.
Il punteggio per ogni sottoelemento sarà determinato applicando la seguente formula:
Pan = Cf ×Vp
laddove s’intende:
Pan = punteggio relativo al sottoelemento di valutazione a.n); Cf = coefficiente di valutazione;
Vp = valore ponderale del sottoelemento a.n).
Il punteggio complessivo dell’elemento a) di cui al paragrafo 32.3 sarà determinato dalla sommatoria dei punteggi assegnati a ciascun sottoelemento secondo la formula soprarichiamata.
Pertanto:
Pa) = Pa1)+Pa2)+Pa3)+Pa4)+Pa5)
32.2.4 Valore estetico ed architettonico dell’allestimento
La Commissione per la valutazione di questo elemento prende in considerazione in particolare la relazione progettuale, le certificazioni e i campioni.
La Commissione giudicatrice assegnerà a ciascuna offerta una valutazione espressa mediante un coefficiente da 0 a 1 con un massimo di due decimali.
Il valore del coefficiente sarà determinato dalla media dei coefficienti, variabili tra zero ed uno, calcolati da ciascun commissario mediante il "confronto a coppie", seguendo le linee guida riportate nell’allegato G del decreto del Presidente della Repubblica 05 ottobre 2010, n. 207.
Una volta terminati i “confronti a coppie”, per ogni elemento ciascun commissario sommerà i valori attribuiti a ciascun concorrente e li trasformerà in coefficienti compresi tra 0 ed 1 attribuendo il coefficiente pari ad 1 al concorrente che ha conseguito il valore più elevato e proporzionando ad esso il valore conseguito dagli altri concorrenti; le medie dei coefficienti determinati da ciascun commissario verranno trasformate in coefficienti definitivi, riportando ad uno la media più alta e proporzionando ad essa le altre.
Nel caso le offerte da valutare siano inferiori a tre, i coefficienti saranno determinati con il metodo della media dei coefficienti attribuiti discrezionalmente dai singoli commissari sulla base dei seguenti criteri motivazionali:
(a) Descrizione molto adeguata e coerente con elementi aggiuntivi e di innovazione rispetto a quanto richiesto 1,00;
(b) Descrizione molto adeguata e coerente da 0,80 a 0,99;
(c) Descrizione adeguata e coerente da 0,60 a 0,79;
(d) Descrizione abbastanza adeguata e coerente da 0,40 a 0,59;
(e) Descrizione scarsamente adeguata e coerente da 0,20 a 0,39;
(f) Descrizione non adeguata e non coerente da 0,00 a 0,19.
La Commissione procederà a trasformare la media dei coefficienti attribuiti ad ogni offerta da parte di tutti i commissari in coefficienti definitivi, riportando ad 1 (uno) la media più alta e proporzionando a tale media massima le medie provvisorie prima calcolate.
Il punteggio sarà determinato applicando la seguente formula:
Pb = Cf ×Vp
laddove s’intende:
Pb = punteggio relativo all’elemento di valutazione b);
Cf = coefficiente di valutazione;
Vp = valore ponderale dell’elemento b).
Articolo 34 - Valutazione dell’offerta economica
L’offerta economica deve essere espressa dai concorrenti indicando la percentuale di ribasso unico, espresso con due decimali, da applicare all’importo a base di gara di cui all’Articolo 2 - del presente capitolato, oneri fiscali esclusi.
I concorrenti devono presentare, unitamente all’offerta economica, un elenco analitico dei prezzi unitari di dettaglio dei singoli componenti costituenti l’intero allestimento.
La valutazione dell’offerta economica è basata sul metodo proporzionale, attribuendo il massimo punteggio al maggior ribasso offerto e rapportando a quest’ultimo il punteggio da assegnarsi ai ribassi formulati dagli altri concorrenti.
Il Coefficiente di valutazione sarà determinato secondo la seguente formula:
Ci (per Ai <= Asoglia) = X*Ai / Asoglia
Ci (per Ai > Asoglia) = X + (1,00 - X)*[(Ai - Asoglia) / (Amax - Asoglia)]
laddove s’intende:
Ci | = | coefficiente attribuito al concorrente iesimo |
Ai | = | valore del ribasso del concorrente iesimo |
Asoglia | = | media aritmetica dei ribassi dei concorrenti |
X | = | 0,90 |
Amax | = | valore del ribasso più alto |
Il punteggio assegnato all’offerta economica sarà determinato secondo la seguente formula:
Pi = Ci * Vp
laddove s’intende:
Pi = punteggio conseguito dall’offerta economica del concorrente iesimo;
Ci = coefficiente di valutazione conseguito dal concorrente iesimo;
Vp = valore ponderale dell’elemento economico.
Articolo 35 - Allegati DUVRI
Tavola 001 – Planimetria Auditorium
Tavola 002 – Sezione Auditorium
DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENTI | |||
PROVINCIA DI GENOVA | Art. 26 D.Lgs. 81/2008 | Pagina 1 di 41 | |
Rev.0.0 |
D0CUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
Attività: Villa Sauli-Podestà Indirizzo: xxx Xxx 00, xxx. 00000, Xxxxxx
APPALTO PER LA PROGETTAZIONE ED ALLESTIMENTO DI UN AUDITORIUM POLIFUNZIONALE ALL’INTERNO DI VILLA SAULI-PODESTÀ, SITA IN XXX XXX 00, XXX. 00000, XXXXXX
FIRME:
IL DATORE DI LAVORO: ……………………………………………………………………………………………..
L’APPALTATORE: ……………………………………………………………………………………………………..
DATA: …………………………………….
Sommario
PREMESSA 3
1: SOGGETTI DI RIFERIMENTO 5
1.1: DATI IMPRESA ESECUTRICE 6
1.2: DATI COMMITTENTE 7
1.3: ORGANIGRAMMA ATTIVITA’ 8
2: ORGANIGRAMMA IMPRESA ESECUTRICE 9
3: ELENCO PERSONALE APPALTATORE 10
3.1: PERSONALE CON MANSIONI DI SICUREZZA 10
3.2: ELENCO LAVORATORI DIPENDENTI DELL’IMPRESA ESECUTRICE 11
3.3: FORMAZIONE E INFORMAZIONE FORNITA AI LAVORATORI 12
3.4: ELENCO DEI DISPOSITIVI INDIVIDUALI FORNITI AI LAVORATORI 12
4: ELENCO PONTEGGI, OPERE PROVVISORIE ED ATTREZZATURE 13
4.1: OPERE PROVVISIONALI 13
4.2: APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO PERSONE E MATERIALI 13
4.3: IMPIANTI DI CANTIERE 13
4.4: MACCHINE PER OPERE DI XXXXX, STRADALI, URBANIZZAZIONI, AGRICOLE 13
4.5: MACCHINE PER REALIZZAZIONE OPERE IN C.A. 13
4.6: MACCHINE PER XXXXXXXX IN LATERIZIO 13
4.7: MACCHINE PER OPERE DI FINITURA 13
4.8: MACCHINE PER IMPIANTI TECNICI 13
4.9: MACCHINE PER DEMOLIZIONI, ASSISTENZE MURARIE 13
5: ELENCO SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI 14
6: XXXXX XXX XXXXXXXX XX XXXXXXXXXXX XXX XXXXXX 00
0: ATTIVITA’ E SINGOLE LAVORAZIONI SVOLTE DALL’APPALTATORE: 15
7.1: INDIVIDUAZIONE DELLA SEDE DEI LAVORI O AZIENDA 15
7.2: XXXXXXXXXXX XXXXX XXXX XXXXX XXXXX 00
0: DATI SUBAPPALTI: 17
9: INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE PER LIMITARE L’AREA DI ESPOSIZIONE E PER ELIMINARE I RISCHI DA INTERFERENZA, RIFERITI ALLE DIFFERENTI ATTIVITA’ DA SVOLGERE 21
9.1 MANUTENZIONE EDILE, OPERE MURARIE ED ALTRE LAVORAZIONI SIMILARI 21
9.2 CARPENTERIA, OPERE IN FERRO E ALTRE LAVORAZIONI SIMILARI 31
9.3 FALEGNAMERIA E ALTRE LAVORAZIONI SIMILARI COMPRESO MONTAGGIO E SMONTAGGIO MOBILI E ARREDI 34
9.4 REALIZZAZIONE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI 37
10: STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA 41
PREMESSA
Il presente documento contiene le principali informazioni e prescrizioni in materia di sicurezza ai fini della cooperazione e del coordinamento tra l’Assuntore dell’appalto per la progettazione ed allestimento di un Auditorium polifunzionale all’interno di Villa Sauli-Podestà, sita in xxx Xxx 00, xxx. 00000, Xxxxxx e i datori di lavoro delle altre ditte incaricate della realizzazione di altre commesse all’interno dello stesso stabile, per l’identificazione, la eliminazione o la riduzione dei rischi da interferenze, ai sensi del seguente art. 26 del D.Lgs 81/2008:
Art.26. Contratto di appalto o contratto d'opera
“1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima:
a) verifica, anche attraverso l'iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato, l'idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o contratto d'opera;
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
2. Nell'ipotesi di cui al comma 1 i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:
a) cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto;
b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.
3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare le interferenze. Tale documento e' allegato al contratto di appalto o d'opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. o ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività in ottemperanza all’art. 26 comma 1 lettera b, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Ai fini dell’applicazione di tali disposizioni relativamente agli edifici scolastici o ad uso istituzionale dell’ente, si richiamano i seguenti disposti normativi:
Art. 3 comma 1 lett. b) della Legge 23/96 - Competenze degli enti locali
0.Xx attuazione dell'articolo 14, comma 1, lettera i), della legge 8 giugno 1990, n. 142, provvedono alla realizzazione, alla fornitura e alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici:
a) i comuni, per quelli da destinare a sede di scuole materne, elementari e medie;
b) le province, per quelli da destinare a sede di istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, compresi i licei artistici e gli istituti d'arte, di conservatori di musica, di accademie, di istituti superiori per le industrie artistiche, nonché di convitti e di istituzioni educative statali.
Art. 17. comma 1 lett. a) del D. Lgs 81/2008 - Obblighi del datore di lavoro non delegabili
1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività:
a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28;
b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
Gli adempimenti previsti dalla norma in capo alla figura del “datore di lavoro” viene perciò ad essere ripartito tra diversi soggetti, derivando quanto segue relativamente all’appalto in oggetto:
- sono compiti afferenti alla Stazione Appaltante committente dell’appalto (Amministrazione Provinciale) quelli di cui all’art. 26 comma 1 lett. a) verifica, anche attraverso l'iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato, l'idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o contratto d'opera. Tali verifiche sono infatti obblighi di legge e adempimenti svolti dall’ente in base alle normative vigenti in materia di affidamento di servizi e appalti pubblici e le documentazioni sono conservate presso la stazione appaltante;
- è compito afferente alla Stazione Appaltante committente dell’appalto (Amministrazione Provinciale) quello di cui all’ art. 26 comma 5 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81: “Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del succitato decreto e secondo gli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto”.
- sono compiti afferenti al datore di lavoro quelli di cui all’art. 26 comma 1 lett .b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. E’ infatti obbligo indelegabile del datore di lavoro l’effettuazione della valutazione dei rischi e la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi per l’attività di propria competenza, nel quale identifica i rischi e le misure di prevenzione ed emergenza relative alla propria attività.
- è compito del datore di lavoro la valutazione dei rischi da interferenza e l’elaborazione di “un unico documento di valutazione dei rischi (DUVRI) che indichi le misure adottate per eliminare le interferenze” connesse all’attività dell’appaltatore da svolgersi presso la sede della propria attività.
Il presente documento contiene i dati relativi all’appaltatore, ai subappaltatori, ai soggetti competenti e alle relative mansioni, alle lavorazioni previste dal contratto, ai rischi e alle misure preventive valutati dall’appaltatore relativamente alle attività oggetto dell’appalto che è chiamato a svolgere presso l’edificio citato in premesse.
Tale documento è allegato al contratto di appalto o d’opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.
I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare:
- cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto;
- coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.
La Stazione Appaltante ha provveduto/provvederà:
- a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo, attraverso la acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato e dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale
- a trasmettere al datore di lavoro dell’attività gli eventuali aggiornamenti dei dati relativi alle verifiche di cui sopra per la ditta appaltatrice, per le subappaltatrici e i lavoratori autonomi, in corso d’opera.
Sospensione dei Lavori
In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Responsabile dei Lavori ovvero la Stazione Appaltante Committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro.
Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente non si riconoscerà alcun compenso o indennizzo all'Appaltatore.
Stima dei costi della sicurezza
I costi preventivamente stimati per il presente appalto e finalizzati a garantire la sicurezza anche rispetto ai rischi interferenziali che potrebbero originarsi nell’ambito dell’attività durante lo svolgimento dei lavori sono stati stimati in euro 7.000,00 e nell’ambito della procedura di gara ad evidenza pubblica non sono soggetti a ribasso d’asta.
Nel caso in cui eventuali modificazioni o integrazioni del presente documento evidenziate dall’appaltatore o dal datore di lavoro per l’eliminazione o la riduzione delle interferenze nell’ambito della reciproca collaborazione e coordinamento in fase esecutiva delle lavorazioni previste in appalto, comportino costi ulteriori rispetto a quanto preventivamente stimato, gli stessi saranno definiti con la Stazione appaltante ed indicati nell’apposito paragrafo del presente documento.
1: SOGGETTI DI RIFERIMENTO
La commessa dell’appalto per la progettazione ed allestimento dell’Auditorium citato in premesse è stata vinta dalla seguente Riunione Temporanea di Imprese ……………………….
Oppure
……………..è stata vinta dalla seguente ditta: ………………………..
R.T.I.
RIUNIONE TEMPORANEA IMPRESE
…………………………………
oppure DITTA
……………………….
I lavori per la la progettazione ed allestimento dell’Auditorium citato in premesse saranno svolti completamente dalla ditta ……………….. (società partecipante alla R.T.I. e società mandataria dell’incarico).
Sono qui sotto, di conseguenza riportati i dati relativi alla ditta e ai lavori affidategli.
1.1: DATI IMPRESA ESECUTRICE
DATI APPALTATORE | Ragione sociale | |
Sede legale | ||
Telefono, fax ed e-mail | ||
Partita IVA | ||
Codice Fiscale | ||
Iscrizione C.C.I.A.A. | ||
Posizione INAIL | ||
Posizione INPS | ||
Posizione CASSA EDILI | ||
Contratto Collettivo applicato ai dipendenti | ||
Attestazione SOA |
1.2: DATI COMMITTENTE
DATI COMMITTENTE | Ragione sociale: XXX.XX PROVINCIALE DI GENOVA Direzione RISORSE UMANE, FINANZIARIE E PATRIMONIO Servizio PATRIMONIO | |
VIA: XXXXXXXX XXXXXXX 0 | ||
XXXXXXXX: XXXXXX | XXXXXXXXX (XX) | |
P.IVA E C.F.: 00000000000 | ||
NUMERO TELEFONO: 010/5499... | ||
NUMERO FAX.: 010/5499... | ||
E-MAIL @xxxxxxxxx.xxxxxx.xx |
DATI DATORE DI LAVORO ATTIVITA’ | RAGIONE SOCIALE: XXX.XX PROVINCIALE DI GENOVA DIREZIONE ............ | |
VIA: ................................................................. | ||
LOCALITÀ: …………………………………………………… | Provincia: | |
P.IVA E C.F.: …………………………………………………… | ||
NUMERO TELEFONO: ……………………………………….. | ||
NUMERO FAX.: ……………………………………………… | ||
E-MAIL: ……………………………………………………… |
1.3: ORGANIGRAMMA ATTIVITA’
timbro e firma | direttore (Datore di Lavoro) ………………………………………. Indirizzo: …………………………………………………………………. |
firma | Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ………………………………………. Indirizzo: …………………………………………………………………. |
firma | Il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza ………………………………………. Indirizzo: …………………………………………………………………. |
firma | ALTRI SOGGETTI:……………………………………………………. ………………………………………. Indirizzo: …………………………………………………………………. |
firma | ALTRI SOGGETTI:……………………………………………………. ………………………………………. Indirizzo: …………………………………………………………………. |
firma | ALTRI SOGGETTI:……………………………………………………. ………………………………………. Indirizzo: …………………………………………………………………. |
firma | Medico Competente Via Città ( ) |
2: ORGANIGRAMMA IMPRESA ESECUTRICE
Datore di Xxxxxx ……..……………………………… in qualità di legale rappresentante della ditta ……………………..………………. Via ……………………………………………… |
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ……………………………………….. Ditta …………………………….. Via …………………………………..) |
Il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Sig. c/o Ditta …………………………………… Via ) |
Il Capocommessa Sig. c/o Ditta …………………………………. Xxx ) |
Xx xxxx xxxxxxxx Xxx. _ x/x Xxx Xxxxx ( ) |
Il sostituto del capo cantiere Sig. _ c/o Xxx Xxxxx ( ) |
Xxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxx.xxx x/x Xxx Xxxxx ( ) |
0: ELENCO PERSONALE APPALTATORE
3.1: PERSONALE CON MANSIONI DI SICUREZZA
Capocommessa | ||
Nominativo | Tel: |
Capo Cantiere | ||
Nominativo | Tel: |
Sostituto Capo Cantiere | ||
Nominativo | Tel: |
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione | ||
Nominativo | Tel: |
Addetti Pronto Soccorso | |
Nominativo | |
Nominativo | |
Nominativo |
Addetti Antincendio | |
Nominativo | |
Nominativo | |
Nominativo | |
Nominativo |
Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza - ⌧ Interno □ Esterno | ||
Nominativo | Tel: |
3.2: ELENCO LAVORATORI DIPENDENTI DELL’IMPRESA ESECUTRICE
Personale assunto operante nei cantieri (estratto del libro matricola) | |||||||
Nome e cognome | Data di assunzione | Qualifica | Matricola | Idoneità mansione | Formazione Informazione | ||
Si | No | Si | No | ||||
Capocommessa | |||||||
Capocommessa | |||||||
Assistente cantiere | |||||||
Caposquadra | |||||||
Tecnico di cantiere | |||||||
Tecnico di cantiere | |||||||
Tecnico di cantiere | |||||||
3.3: FORMAZIONE E INFORMAZIONE FORNITA AI LAVORATORI
ARGOMENTO | Tecnici Ore | Operai Ore |
D. Lgs. 81/2008: disposizioni generali e obblighi principali | ||
Corretto utilizzo dei D.P.I. (I e II categoria) | ||
Rischio Rumore | ||
Xxxxxxxx ed attrezzature da cantiere | ||
Movimentazione manuale dei carichi | ||
Segnaletica di sicurezza | ||
Formazione ed addestramento corretto uso scale portatili | ||
Corretto utilizzo opere provvisionali (ponteggi fissi, ecc..) | ||
Rischio Polveri | ||
Rischio chimico | ||
Rischio vibrazioni | ||
Formazione e addestramento corretto utilizzo di mezzi e di apparecchi di sollevamento | / | |
Formazione e addestramento corretto utilizzo di mezzi ed attrezzature speciali quali | / | |
Formazione e addestramento corretto utilizzo di carrelli a forche | / | / |
Formazione e addestramento nell’utilizzo dei dispositivi di protezione III categoria per interventi in quota (art.77 DLgs 81/2008) | / | |
Altro | / | / |
3.4: ELENCO DEI DISPOSITIVI INDIVIDUALI FORNITI AI LAVORATORI
Dispositivi di protezione individuali | SI | NO |
Scarpe antinfortunistiche con puntale di sicurezza e protezione antiforo | ||
Elmetto di protezione del capo | ||
Mascherine di protezione delle vie respiratorie da polveri inerti | ||
Mascherine di protezione delle vie respiratorie di vapori organici | ||
Occhiali di protezione | ||
Guanti in tela o cuoio (protezione meccanica) | ||
Guanti impermeabili (protezione da liquidi ed agenti chimici) | ||
Otoprotettori | ||
Sistemi anticaduta completi -imbracatura , fune di trattenuta o analogo, sistema di aggancio. | ||
Indumenti da lavoro | ||
Indumenti ad alta visibilità per interventi stradali (1^2^3^ categoria) | ||
Equipaggiamento per interventi di saldatura | ||
Equipaggiamento per interventi su impianti elettrici in tensione | ||
Altro |
4: ELENCO PONTEGGI, OPERE PROVVISORIE ED ATTREZZATURE
4.1: OPERE PROVVISIONALI
Ponteggio a telai prefabbricati | Ponte su cavalletti | ||
Ponteggio a tubi-giunti | Scale portatili | ||
Ponte mobile su ruote | Altro: |
4.2: APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO PERSONE E MATERIALI
Gru a torre | Piattaforma autosollevante | ||
Argano / Paranco elettrico (max. 200kg) | Cestello con braccio gru su autocarro | ||
Braccio gru su autocarro | Carrello elevatore | ||
Autogrù (portata max. ) | Trans-pallet |
4.3: IMPIANTI DI CANTIERE
Gruppo elettrogeno | Altro: | ||
Altro: | Altro: |
4.4: MACCHINE PER OPERE DI SCAVO, STRADALI, URBANIZZAZIONI, AGRICOLE
Escavatore | Graeder | ||
Mini escavatore (bobcat) | Rullo compressore | ||
Pala meccanica | Asfaltatrice | ||
Mini pala (bobcat) | Battipiastrelle | ||
Autocarro per trasporto inerte | Compattatore | ||
Dumper | Altro: |
4.5: MACCHINE PER REALIZZAZIONE OPERE IN C.A.
centrale di betonaggio | piegaferri | ||
sega circolare da legno | Macchina pulisci pannelli | ||
tranciaferri | Vibratore per calcestruzzo |
4.6: MACCHINE PER XXXXXXXX IN LATERIZIO
betoniera a bicchiere | sega tagliamattoni/piastrelle |
4.7: MACCHINE PER OPERE DI FINITURA
Intonacatrice a spruzzo | motocompressore | ||
Sparachiodi | Spiana cemento – elicottero |
4.8: MACCHINE PER IMPIANTI TECNICI
Saldatrice | motocompressore | ||
Bombole ossiacetileniche | polifusore | ||
Bombole al gpl |
4.9: MACCHINE PER DEMOLIZIONI, ASSISTENZE MURARIE
Escavatore con pinza demolitrice | carotatrice | ||
Sega per cls | Martello demolitore |
5: ELENCO SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI
□ | L’impresa non farà uso di sostanze chimiche |
□ | L’impresa farà uso delle seguenti sostanze chimiche per le quali verranno predisposte le specifiche schede di sicurezza e per le quali adotteremo le misure di prevenzione e protezione previste nella Valutazione Rischio Chimico presente presso la nostra sede legale/operativa |
ELENCO SOSTANZE UTILIZZATE | |
Pitture e idropitture | Oli lubrificanti |
Prodotti per il legno | Grassi |
Antiruggine | |
Malta | |
Vernice anticorrosiva | |
Vernice acrilica in solvente | |
Detergenti | |
Vernici varie | |
Resine per la ripresa del legno |
Si ricorda che ogni prodotto chimico deve essere accompagnato dalla relativa scheda di sicurezza.
Misure preventive
I prodotti chimici da noi utilizzati in cantiere sono corredati delle schede tecniche informative in materia di sicurezza dello specifico prodotto richieste al fornitore.
Le indicazioni contenute nelle schede informative sono state portate a conoscenza degli addetti utilizzatori che applicheranno rigorosamente le misure preventive indicate.
Le schede specifiche saranno a disposizione presso il box di cantiere a disposizione degli organi di controllo, degli addetti e del coordinatore per la esecuzione dei lavori.
Procedure per l’utilizzo dei prodotti chimici
All'arrivo in cantiere del prodotto pericoloso il capocantiere o la persona specificamente incaricata dall'impresa provvederà ad accertarsi della conformità di quanto richiesto al fornitori ed in particolare si accerterà circa la presenza della scheda informativa in materia di sicurezza per ogni prodotto.
Il prodotto sarà quindi assegnato, per il suo utilizzo, solamente a lavoratori idoneamente informati e formati all'attività di movimentazione ed uso del prodotto stesso. Si ricorda, a tal proposito, che i lavoratori vanno debitamente istruiti sul trattamento in sicurezza dei prodotti pericolosi.
Ad uso effettuato il prodotto dovrà essere debitamente smaltito seguendo le istruzioni della scheda stessa e le procedure di legge specificamente previste.
I contenuti di sicurezza di tali schede dovranno essere tenuti a disposizione del personale di cantiere e del coordinatore per l'esecuzione.
6: ESITO DEI RAPPORTI DI VALUTAZIONE DEL RUMORE
L’azienda ha eseguito la valutazione dell’esposizione al rumore? | □ SI | □ NO |
ESITO DELLA VALUTAZIONE: ESPOSIZIONE MEDIA GIORNALIERA IN CANTIERE | ||
Rumore < 80 dBA | ||
Rumore tra 80 e 85 dBA o impulsi >135 dBA | ||
Rumore tra 85 e 87 dBA o impulsi >137 dBA | ||
Rumore > 87 dBA o impulsi >140 dBA |
A SECONDA DEL TIPO DI LAVORAZIONE SVOLTA SI POSSONO CLASSFICARE LAVORATORI ESPOSTI A DIVERSE CLASSI DI RUMORE.
7: ATTIVITA’ E SINGOLE LAVORAZIONI SVOLTE DALL’APPALTATORE:
7.1: INDIVIDUAZIONE DELLA SEDE DEI LAVORI O AZIENDA
Caratteristiche dell’opera | |
Individuazione del sito | Edifici di proprietà della Provincia di Genova |
Sede lavori | Villa Sauli-Podestà, sita in xxx Xxx 00, xxx. 00000, Xxxxxx. |
Natura dell’opera | Appalto per la progettazione ed allestimento di un Auditorium polifunzionale all’interno di Villa Sauli-Podestà. |
Oggetto dell’appalto | La fornitura complessiva prevede: ▪ la progettazione esecutiva architettonica dell’intero allestimento; ▪ la progettazione esecutiva per l’adeguamento degli impianti; ▪ la progettazione esecutiva delle finiture interne; ▪ la realizzazione dei lavori di finitura dei locali compresi quelli di natura edile; ▪ la realizzazione dell’intero allestimento (fornitura arredi e quant’altro necessario); ▪ la fornitura e realizzazione degli impianti interni quali: o elettrico, o cablaggio strutturato, rete e fonia voip, |
o illuminazione normale compresa illuminazione segnapasso, o audio e video, o tendaggi. PRECISAZIONE: La realizzazione degli impianti di seguito specificati non rientrano nella presente fornitura, ma la ditta incaricata dell’appalto, dovrà comunque tenerne conto consultando la progettazione preliminare desumibile dalle piantine allegate al capitolato, tenuto conto che la realizzazione di detti impianti avverrà nella stessa sede e nello stesso periodo dei della fornitura oggetto di appalto. ⮚ Impianto illuminazione di sicurezza ⮚ Impianto illuminazione di emergenza ⮚ Impianto di videosorveglianza ⮚ Impianto antintrusione ⮚ Impianto di allarme WCH ⮚ Impianto di rilevazione incendi. | |
Durata dei lavori | 3 mesi |
7.2: DESCRIZIONE DELLE FASI DELLE OPERE
Fasi dell’opera | ||
Descrizione | Durata | Sede lavori |
8: DATI SUBAPPALTI:
Direzione Tecnica delle Imprese sub-affidatarie:
E' previsto che Imprese specializzate e sub-affidatarie operino montaggi e/o interventi con squadre di operai autonomamente organizzate, nel rispetto di un proprio "Piano Operativo di Sicurezza", in armonia con le altre prestazioni che concorrono al compimento generale dell'opera.
Alla data della stesura del presente documento sono state individuate le seguenti ditte:
DITTA | LAVORAZIONE |
ANAGRAFICA IMPRESE SUBAFFIDATARIE
IMPRESA N. 1 | |
Ragione sociale | |
Sede legale | |
Telefono, fax ed e-mail | |
Partita IVA | |
Codice fiscale | |
Iscrizione C.C.I.A.A. | |
Posizione INAIL | |
Posizione INPS | |
Assicurazione RCT o RCO | |
Altre polizze assicurative | |
Posizione Cassa Edili | |
Contratto Collettivo applicato ai dipendenti | |
Attestazione SOA | |
ORGANIGRAMMA IMPRESA SUBAFFIDATARIA: ………………………………………………………………………………………. | |
Datore di Lavoro Sig…………………………………….. in qualità di titolare/Legale rappresentante dell’impresa …………………………………….. Sede………………………………………………………. | |
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Sig.………………………………………………… Via ……………………………………………………….. Recapito tel./cell./fax./e-mail………………………………………………………………. | |
Il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza …………………………………………………… Via ……………………………………………………………………… Recapito tel./cell./fax./e-mail……………………………………………………………… | |
Il capo cantiere Sig. c/o Via Città ( ) Recapito tel./cell./fax./e-mail…………………………………………………………… | |
Medico Competente ………………………………… c/o Via Città ( ) Recapito tel./cell./fax./e-mail…………………………………………………………… |
IMPRESA N. 2 | |
Ragione sociale | |
Sede legale | |
Telefono, fax ed e-mail | |
Partita IVA | |
Codice fiscale | |
Iscrizione C.C.I.A.A. | |
Posizione INAIL | |
Posizione INPS | |
Assicurazione RCT o RCO | |
Altre polizze assicurative | |
Posizione Cassa Edili | |
Contratto Collettivo applicato ai dipendenti | |
Attestazione SOA | |
ORGANIGRAMMA IMPRESA SUBAFFIDATARIA: ………………………………………………………………………………………. | |
Datore di Lavoro Sig…………………………………….. in qualità di titolare/Legale rappresentante dell’impresa …………………………………….. Sede………………………………………………………. | |
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Sig…………………………………….. | |
Il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Sig.…………………………………………………… Via ……………………………………………………………………… Recapito tel./cell./fax./e-mail……………………………………………………………… | |
Il capo cantiere Sig. c/o Via Città ( ) Recapito tel./cell./fax./e-mail…………………………………………………………… | |
Medico Competente Sig c/o Via Città ( ) Recapito tel./cell./fax./e-mail…………………………………………………………… |
ANAGRAFICA LAVORATORI AUTONOMI
Ragione sociale | |
Sede legale | Comune: via: n° |
Telefono, fax ed e-mail | |
Registro delle imprese | N° ………………… |
Titolare | Sig. |
Posizione INAIL | N° |
Posizione INPS | N° |
Assicurazione RCT | |
Attività specifiche e singole lavorazioni subaffidate |
Ragione sociale | |
Sede legale | Comune: via: n° |
Telefono, fax ed e-mail | |
Registro delle imprese | N° ………………… |
Titolare | Sig. |
Posizione INAIL | N° |
Posizione INPS | N° |
Assicurazione RCT | |
Attività specifiche e singole lavorazioni subaffidate |
DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENTI | |||
PROVINCIA DI GENOVA | Art. 26 D.Lgs. 81/2008 | Pagina 21 di 41 | |
Rev.01 3/09 |
9: INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE PER LIMITARE L’AREA DI ESPOSIZIONE E PER ELIMINARE I RISCHI DA INTERFERENZA, RIFERITI ALLE DIFFERENTI ATTIVITA’ DA SVOLGERE
9.1 MANUTENZIONE EDILE, OPERE MURARIE ED ALTRE LAVORAZIONI SIMILARI
Rif. 1
Scheda | Interventi | durata | Note |
Rif. 1. A |
A) PROCEDURA |
A1) DETTAGLIO PROCEDURA (Approfondimenti e dettagli da richiedere eventualmente e forniti dall’appaltatore) |
B) RISCHI INTRINSECI ALL’ATTIVITA’ LAVORATIVA − Investimenti di persone durante lo stoccaggio dei materiali − Schiacciamenti, urti, compressioni; − Movimentazione manuale dei carichi; − Caduta dall’alto di persone e cose; − Caduta in piano (scivolamento, inciampo) − Cedimenti strutturali. − Tagli e abrasioni − Esplosione del cannello per GPL − Inalazione di fumi e gas durante l’uso del cannello per GPL − Contatto con gli utensili elettrici portatili − Proiezione dell’utensile elettrico e di materiale durante l’utilizzo − Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti) − Rischio da utilizzo diretto di sostanze chimiche Altri rischi particolari 1. 2. 3. |
Misure preventive per l’impresa - Regole generali - L’area di lavoro sarà interdetta al passaggio delle persone. Questo sarà evidenziato anche tramite l'apposizione di idonea cartellonistica di sicurezza - Impedire che i passaggi predisposti per l’accesso alle zone di lavoro risultino ostacolati da materiali e sfridi. - Informare i lavoratori sulle condizioni di rischio e sulle conseguenti misure di prevenzione e comportamentali specifici alla lavorazione. - Verificare preliminarmente l’area di lavoro al fine di organizzare l’intervento in sicurezza. - Tenere lontane le persone non addette mediante segnalazioni o transenne. - Usare i Dispositivi di Protezione Individuale (guanti, scarpe antinfortunistiche… ). - Il personale addetto sarà formato e informato sui rischi relativi all’utilizzo delle attrezzature impiegate. TUTELA DAL RISCHIO DI CADUTA Per le lavorazioni svolte in altezza si potranno utilizzare le linee vita oppure predisporre un ponteggio con tavolato pieno ad un altezza non inferiore a 2 m. – Nel caso del ponteggio con tavolato pieno questo dovrà avere un altezza tale che il rischio di caduta nel vuoto dalla copertura non sia superiore ai 2m. – Se, invece, si dovesse utilizzare il sistema delle linee vita, tutti gli addetti esposti al rischio di caduta nel vuoto dovranno fare corretto uso di cinture di sicurezza. Le stesse dovranno essere complete di bretelle e di due funi di trattenuta della lunghezza di 1,5 m. Un fase particolarmente delicata è quella del passaggio da un parapetto all’altro: in questo frangente è necessario, prima di scollegarsi dal cavetto di trattenuta, agganciare la seconda fune all’altro cavetto. Si sottolinea che tutti i sistemi anticaduta impiegati dovranno essere in perfetto stato di manutenzione: quando una cintura e fune di trattenuta presenta segni di usura, deve essere immediatamente sostituita. Inoltre si ricorda che le cinture di sicurezza destinate a salvaguardare dalle cadute dall’alto rientrano, in base al D.lgs. 475/92, nei DPI di terza categoria. Per tale categoria il D.lgs. 81/2008 art.77 prevede come indispensabile uno specifico addestramento oltre alla normale informazione e formazione. A tal proposito, prima dell’inizio dei lavori che prevedono l’impiego di sistemi anticaduta, il datore di lavoro della ditta esecutrice, dovrà dichiarare per iscritto l’avvenuto addestramento, per ogni singolo lavoratore, al loro uso e questo documento dovrà essere controfirmato dal lavoratore stesso. UTILIZZO DEL TRABATTELLO I ponti su ruote impiegati in cantiere devono avere base ampia in modo da resistere ai carichi e alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti e in modo che non possano essere ribaltati. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti. Il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente. Per la salita e la discesa devono essere utilizzate le scalette interne. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani e non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi. CORRETTO IMPIEGO DELLE SCALE Tutte le scale che si utilizzano per le opere di verifica a e le lavorazioni devono essere in conformità e presentare etichettatura relativa alla norma UNI EN 131. SCALE A MANO E SEMPLICI – Le scale dovranno essere sistemate nel miglior modo e vincolate durante l'uso; quando non sarà possibile l'attuazione di tali misure le scale dovranno essere trattenute al piede da altra persona. |
Rispetto al ripiano d'accesso, i montanti dovranno sporgere almeno di 1 m, ovvero si dovrà ricorrere al prolungamento di un solo montante purché fissato con legature di reggetta o sistemi equivalenti. SCALE A ELEMENTI INNESTATI – Per le scale cosiddette all’italiana valgono tutte le norme esposte per le scale semplici, inoltre si dovranno osservare le disposizioni di seguito riportate. La lunghezza della scala in opera non dovrà superare i 15 m. SCALE DOPPIE - Le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 metri e devono essere provviste di catena di adeguata resistenza o di altro dispositivo che impedisca l’apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza. IMPIEGO DEL PONTEGGIO METALLICO (se impiegato in alcune lavorazioni) Il ponteggio dovrà essere ben installato e completo di un sottoponte di sicurezza costruito come il ponte, a distanza non superiore a 2.5 m. come evidenziato nel libretto che ne autorizza l’utilizzo. Sulle impalcature non sarà possibile conservare materiali se non quelli necessari al lavoro immediato. N.B.: in allegato al piano operativo della ditta incaricata dell’installazione del ponteggio metallico (a telai prefabbricati, in tubi e giunti, ecc..) dovrà essere fornito – in ottemperanza all’art.134 del D.Lgs. 81/2008- l’apposito Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio (Pi.M.U.S.). Per il montaggio e successivo smontaggio del ponteggio i montatori procederanno con utilizzo di cintura di sicurezza e sistemi di collegamento dotati di connettori marcati CE adatti alla situazione e ancoraggi rispondenti ai requisiti previsti dalla norma UNI-EN 795. Installazione di Parapetti a “Guardia-Corpo” Per evitare la caduta di personale o materiale dall’alto durante la fase di lavorazione viene prescritto l’installazione di parapetti guardia-corpo tramite un cestello su autocarro. Si può decidere di optare per l’installazione di parapetti a guardia corpo, anziché realizzare il ponteggio tutto intorno al fabbricato, nel momento in cui si valuta essere la soluzione più idonea e agevole per la natura dei lavori oggetto del presente intervento. Nella predisposizione del parapetto a guardia corpo rispetteremo le seguenti prescrizioni: - la giunzione fra due correnti avverrà con sovrapposizione in corrispondenza del montante e non dello spazio libero fra due; - la sovrapposizione dei correnti, in corrispondenza dei montanti, sarà almeno di 70 cm; - i montanti non disteranno fra loro longitudinalmente più di 1,20 m; - il parapetto assolverà la funzione di resistere al carico eventuale del lavoratore in scivolamento: secondo la normativa di riferimento supporterà almeno 50 Kg/m; - l’altezza del fermapiede dovrà essere di almeno 20cm; - la parte esterna dei parapetti sarà ricoperto da teli verdi da ponteggio per evitare il rischio di caduta materiale. Si tiene a precisare che la rete antipolvere utilizzata dovrà essere accuratamente fissa alla tavola fermapiede con un ulteriore risvolto fermato da un’asse in legno. Il montaggio del guardia corpo e della rete avverrà tramite l’impiego di cestello su autogrù. Nonostante l’impiego del guardia corpo, si tiene a precisare, che le attrezzature voluminose – tipo bombole al gpl - saranno tenute in copertura solamente per il tempo strettamente necessario al lavoro e saranno sempre vincolate a punto fisso. Movimentazione manuale dei carichi La movimentazione manuale dei carichi dovrà essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. Sarà necessario ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliata o la ripartizione del carico. I carichi da movimentare a mano dovranno essere facilmente afferrabili e non presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale dovrà essere preceduta e accompagnata da una adeguata azione di |
informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. Nei Piani Operativi di Sicurezza, le Imprese esecutrici dovranno specificare, anche in relazione alle dimensioni e al peso dei carichi, come intenderanno effettuarne la movimentazione e il trasporto. UTILIZZO UTENSILI MANUALI - Gli utensili manuali saranno dotati di comando a “uomo presente”. - Consultare e tenere a portata di mano il libretto di uso e manutenzione dei singoli utensili i quali devono esserne corredati. - I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e di sicurezza elettrica - Fare uso dei DPI previsti per singola operazione (guanti, scarpe, occhiale di protezione contro la proiezione di materiali). UTENSILI ELETTRICI PORTATILI (smerigliatrice, trapano, ecc) - I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. - Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d’uso e manutenzione. - Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. - Contatto con gli utensili - Gli utensili prevedranno un impugnatura anti vibrazione. - Sarà evitato di far esercitare alla mola della smerigliatrice una pressione eccessiva contro il pezzo. - Nell’appoggiare la molatrice su piani o pezzi sarà fatta attenzione che la mola non sia più in rotazione e sarà evitato di farle subire degli urti. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla smerigliatrice angolare finchè la stessa è in uso. - Gli utensili saranno dotati di comando a uomo presente e di cuffia protettiva. Misure preventive per l’impresa - Regole specifiche (da compilare da parte della ditta) |
VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE |
C) AREE E LOCALI DELL’ATTIVITA’ INTERESSATI (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
D) RISCHI ESISTENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
E) INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro). |
F) MISURE E PROCEDURE PER LE INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro e concordare/condividere con l’appaltatore). |
Scheda | Interventi | durata | note |
Rif. 1. B |
A) PROCEDURA |
A1) DETTAGLIO PROCEDURA (Approfondimenti e dettagli da richiedere eventualmente e forniti dall’appaltatore) |
B) RISCHI INTRINSECI ALLA ATTIVITA’ LAVORATIVA − Investimenti di persone durante lo stoccaggio dei materiali − Schiacciamenti, urti, compressioni; − Movimentazione manuale dei carichi; − Caduta dall’alto di persone e cose; − Caduta in piano (scivolamento, inciampo) − Cedimenti strutturali. − Tagli e abrasioni − Esplosione del cannello per GPL − Inalazione di fumi e gas durante l’uso del cannello per GPL − Contatto con gli utensili elettrici portatili − Proiezione dell’utensile elettrico e di materiale durante l’utilizzo − Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti) − Rischio da utilizzo diretto di sostanze chimiche Altri rischi particolari 1 2 3 |
Misure preventive per l’impresa - Regole generali - L’area di lavoro sarà interdetta al passaggio delle persone. Questo sarà evidenziato anche tramite l'apposizione di idonea cartellonistica di sicurezza - Impedire che i passaggi predisposti per l’accesso alle zone di lavoro risultino ostacolati da materiali e sfridi. - Informare i lavoratori sulle condizioni di rischio e sulle conseguenti misure di prevenzione e comportamentali specifici alla lavorazione. - Verificare preliminarmente l’area di lavoro al fine di organizzare l’intervento in sicurezza. - Tenere lontane le persone non addette mediante segnalazioni o transenne. - Usare i Dispositivi di Protezione Individuale (guanti, scarpe antinfortunistiche… ). - Il personale addetto sarà formato e informato sui rischi relativi all’utilizzo delle attrezzature impiegate. |
TUTELA DAL RISCHIO DI CADUTA Per le lavorazioni svolte in altezza si potranno utilizzare le linee vita oppure predisporre un ponteggio con tavolato pieno ad un altezza non inferiore a 2 m. – Nel caso del ponteggio con tavolato pieno questo dovrà avere un altezza tale che il rischio di caduta nel vuoto dalla copertura non sia superiore ai 2m. – Se, invece, si dovesse utilizzare il sistema delle linee vita, tutti gli addetti esposti al rischio di caduta nel vuoto dovranno fare corretto uso di cinture di sicurezza. Le stesse dovranno essere complete di bretelle e di due funi di trattenuta della lunghezza di 1,5 m. Un fase particolarmente delicata è quella del passaggio da un parapetto all’altro: in questo frangente è necessario, prima di scollegarsi dal cavetto di trattenuta, agganciare la seconda fune all’altro cavetto. Si sottolinea che tutti i sistemi anticaduta impiegati dovranno essere in perfetto stato di manutenzione: quando una cintura e fune di trattenuta presenta segni di usura, deve essere immediatamente sostituita. Inoltre si ricorda che le cinture di sicurezza destinate a salvaguardare dalle cadute dall’alto rientrano, in base al D.lgs. 475/92, nei DPI di terza categoria. Per tale categoria il D.lgs. 81/2008 art.77 prevede come indispensabile uno specifico addestramento oltre alla normale informazione e formazione. A tal proposito, prima dell’inizio dei lavori che prevedono l’impiego di sistemi anticaduta, il datore di lavoro della ditta esecutrice, dovrà dichiarare per iscritto l’avvenuto addestramento, per ogni singolo lavoratore, al loro uso e questo documento dovrà essere controfirmato dal lavoratore stesso. UTILIZZO DEL TRABATTELLO I ponti su ruote impiegati in cantiere devono avere base ampia in modo da resistere ai carichi e alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti e in modo che non possano essere ribaltati. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti. Il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente. Per la salita e la discesa devono essere utilizzate le scalette interne. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani e non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi. CORRETTO IMPIEGO DELLE SCALE Tutte le scale che si utilizzano per le opere di verifica a e le lavorazioni devono essere in conformità e presentare etichettatura relativa alla norma UNI EN 131. SCALE A MANO E SEMPLICI – Le scale dovranno essere sistemate nel miglior modo e vincolate durante l'uso; quando non sarà possibile l'attuazione di tali misure le scale dovranno essere trattenute al piede da altra persona. Rispetto al ripiano d'accesso, i montanti dovranno sporgere almeno di 1 m, ovvero si dovrà ricorrere al prolungamento di un solo montante purché fissato con legature di reggetta o sistemi equivalenti. SCALE A ELEMENTI INNESTATI – Per le scale cosiddette all’italiana valgono tutte le norme esposte per le scale semplici, inoltre si dovranno osservare le disposizioni di seguito riportate. La lunghezza della scala in opera non dovrà superare i 15 m. SCALE DOPPIE - Le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 metri e devono essere provviste di catena di adeguata resistenza o di altro dispositivo che impedisca l’apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza. IMPIEGO DEL PONTEGGIO METALLICO (se impiegato in alcune lavorazioni) Il ponteggio dovrà essere ben installato e completo di un sottoponte di sicurezza costruito come il |
ponte, a distanza non superiore a 2.5 m. come evidenziato nel libretto che ne autorizza l’utilizzo. Sulle impalcature non sarà possibile conservare materiali se non quelli necessari al lavoro immediato. N.B.: in allegato al piano operativo della ditta incaricata dell’installazione del ponteggio metallico (a telai prefabbricati, in tubi e giunti, ecc..) dovrà essere fornito – in ottemperanza all’art.134 del D.Lgs. 81/2008- l’apposito Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio (Pi.M.U.S.). Per il montaggio e successivo smontaggio del ponteggio i montatori procederanno con utilizzo di cintura di sicurezza e sistemi di collegamento dotati di connettori marcati CE adatti alla situazione e ancoraggi rispondenti ai requisiti previsti dalla norma UNI-EN 795. Installazione di Parapetti a “Guardia-Corpo” Per evitare la caduta di personale o materiale dall’alto durante la fase di lavorazione viene prescritto l’installazione di parapetti guardia-corpo tramite un cestello su autocarro. Si può decidere di optare per l’installazione di parapetti a guardia corpo, anziché realizzare il ponteggio tutto intorno al fabbricato, nel momento in cui si valuta essere la soluzione più idonea e agevole per la natura dei lavori oggetto del presente intervento. Nella predisposizione del parapetto a guardia corpo rispetteremo le seguenti prescrizioni: - la giunzione fra due correnti avverrà con sovrapposizione in corrispondenza del montante e non dello spazio libero fra due; - la sovrapposizione dei correnti, in corrispondenza dei montanti, sarà almeno di 70 cm; - i montanti non disteranno fra loro longitudinalmente più di 1,20 m; - il parapetto assolverà la funzione di resistere al carico eventuale del lavoratore in scivolamento: secondo la normativa di riferimento supporterà almeno 50 Kg/m; - l’altezza del fermapiede dovrà essere di almeno 20cm; - la parte esterna dei parapetti sarà ricoperto da teli verdi da ponteggio per evitare il rischio di caduta materiale. Si tiene a precisare che la rete antipolvere utilizzata dovrà essere accuratamente fissa alla tavola fermapiede con un ulteriore risvolto fermato da un’asse in legno. Il montaggio del guardia corpo e della rete avverrà tramite l’impiego di cestello su autogrù. Nonostante l’impiego del guardia corpo, si tiene a precisare, che le attrezzature voluminose – tipo bombole al gpl - saranno tenute in copertura solamente per il tempo strettamente necessario al lavoro e saranno sempre vincolate a punto fisso. Movimentazione manuale dei carichi La movimentazione manuale dei carichi dovrà essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. Sarà necessario ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliata o la ripartizione del carico. I carichi da movimentare a mano dovranno essere facilmente afferrabili e non presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale dovrà essere preceduta e accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. Nei Piani Operativi di Sicurezza, le Imprese esecutrici dovranno specificare, anche in relazione alle dimensioni e al peso dei carichi, come intenderanno effettuarne la movimentazione e il trasporto. UTILIZZO UTENSILI MANUALI - Gli utensili manuali saranno dotati di comando a “uomo presente”. - Consultare e tenere a portata di mano il libretto di uso e manutenzione dei singoli utensili i quali devono esserne corredati. - I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e di sicurezza elettrica |
- Fare uso dei DPI previsti per singola operazione (guanti, scarpe, occhiale di protezione contro la proiezione di materiali). UTENSILI ELETTRICI PORTATILI (smerigliatrice, trapano, ecc) - I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. - Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d’uso e manutenzione. - Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. - Contatto con gli utensili - Gli utensili prevedranno un impugnatura anti vibrazione. - Sarà evitato di far esercitare alla mola della smerigliatrice una pressione eccessiva contro il pezzo. - Nell’appoggiare la molatrice su piani o pezzi sarà fatta attenzione che la mola non sia più in rotazione e sarà evitato di farle subire degli urti. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla smerigliatrice angolare finchè la stessa è in uso. - Gli utensili saranno dotati di comando a uomo presente e di cuffia protettiva. Misure preventive per l’impresa - Regole specifiche (da compilare da parte della ditta) |
VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE |
C) AREE E LOCALI DELL’ATTIVITA’ INTERESSATI (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
D) RISCHI ESISTENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
E) INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro). |
F) MISURE E PROCEDURE PER LE INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro e concordare/condividere con l’appaltatore). |
9.2 CARPENTERIA, OPERE IN FERRO E ALTRE LAVORAZIONI SIMILARI
Rif. 2
Scheda | Interventi | Durata | note |
Rif. 2. A |
A) PROCEDURA |
A1) DETTAGLIO PROCEDURA (Approfondimenti e dettagli da richiedere eventualmente e forniti dall’appaltatore) |
B) RISCHI INTRINSECI ALLA ATTIVITA’ LAVORATIVA − Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani durante la posa delle opere in ferro. − Movimentazione manuale di carichi. − Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). − Elettrocuzioni derivanti da difetti dei componenti − Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso della saldatrice elettrica − Inalazione di gas e fumi di saldatura − Ustioni − Proiezione di schegge durante l’uso della smerigliatrice − Vibrazioni durante l’uso della smerigliatrice − Caduta di persone e/o materiali dall’alto. − Caduta in piano (scivolamento, inciampo). − Caduta in profondità. − Rischi di diversa natura e gravità nell’uso delle attrezzature − Rischio da contatto diretto con sostanze chimiche − Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile). − Rischi dorso lombari per movimentazione manuale di carichi Altri rischi particolari 1. 2. 3. |
Misure preventive per l’impresa - Regole generali Prima dell’inizio dei lavori verranno realizzate le opere provvisionali o adeguate quelli già esistenti, onde consentire l’esecuzione dei lavori in sicurezza. Solo dopo l’adempimento di quanto prescritto |
potrà avere inizio il montaggio in opera degli elementi metallici. Verificare la presenza e l’efficienza delle opere provvisionali (ponteggio, trabattelli, ponte su cavalletti, ecc.) già predisposte nelle precedenti fasi lavorative. Provvedere al ripristino degli elementi mancanti ed in particolare dei parapetti eventualmente rimossi e/o non più affidabili. Impedire che i passaggi predisposti per l’accesso alle zone di lavoro risultino ostacolati da materiali e sfridi. Usare ponti su ruote e ponti su cavalletti allestiti in modo corretto. OPERE DI SALDATURA - verificare lo stato di manutenzione delle attrezzature e sostituirle o mandarle in riparazione in caso di danneggiamento o malfunzionamento - mantenere le bombole di idrogeno o di altro gas inerte a distanza di sicurezza dalle aree di lavoro (min. 2m) - assicurare una buona ventilazione all’interno dei locali in cui si svolgono le operazioni di saldatura - nelle immediate vicinanze della saldatrice elettrica sarà posizionato un estintore. - utilizzare i DPI previsti per la fase specifica di saldatura (schermi con vetro atinnico, guanti, vestiario idoneo) - Sarà previsto un interruttore unipolare sul circuito primario di derivazione della corrente e di trasformatore a doppio isolamento. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI - Sarà evitato il sollevamento di materiali di peso superiore ai 30 Kg da parte di un singolo lavoratore. - Prima dell’inizio della movimentazione di materiali pesanti sarà studiata la maniera più sicura di presa e trasporto. - Durante la movimentazione manuale di carichi pesanti ai lavoratori sarà raccomandato di usare appositi attrezzi manuali che evitano lo schiacciamento con le funi, con il materiale e con le strutture circostanti. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finché la stessa non sarà terminata. UTENSILI ELETTRICI PORTATILI (smerigliatrice, trapano, ecc) - I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. - Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d’uso e manutenzione. - Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. - Contatto con gli utensili - Gli utensili prevedranno un impugnatura anti vibrazione. - Sarà evitato di far esercitare alla mola della smerigliatrice una pressione eccessiva contro il pezzo. - Nell’appoggiare la molatrice su piani o pezzi sarà fatta attenzione che la mola non sia più in rotazione e sarà evitato di farle subire degli urti. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla smerigliatrice angolare finchè la stessa è in uso. - Gli utensili saranno dotati di comando a uomo presente e di cuffia protettiva. UTILIZZO DEL TRABATTELLO I ponti su ruote impiegati in cantiere devono avere base ampia in modo da resistere ai carichi e alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti e in modo che non possano essere ribaltati. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti. Il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente. Per la salita e la discesa devono essere utilizzate le scalette interne. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani e non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi. |
CORRETTO IMPIEGO DELLE SCALE SCALE A MANO E SEMPLICI – Le scale dovranno essere sistemate nel miglior modo e vincolate durante l'uso; quando non sarà possibile l'attuazione di tali misure le scale dovranno essere trattenute al piede da altra persona. Rispetto al ripiano d'accesso, i montanti dovranno sporgere almeno di 1 m, ovvero si dovrà ricorrere al prolungamento di un solo montante purché fissato con legature di reggetta o sistemi equivalenti. SCALE A ELEMENTI INNESTATI – Per le scale cosiddette all’italiana valgono tutte le norme esposte per le scale semplici, inoltre si dovranno osservare le disposizioni di seguito riportate. La lunghezza della scala in opera non dovrà superare i 15 m. SCALE DOPPIE - Le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 metri e devono essere provviste di catena di adeguata resistenza o di altro dispositivo che impedisca l’apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza. Misure preventive per l’impresa - Regole specifiche (da compilare da parte della ditta) |
VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE |
C) AREE E LOCALI DELL’ATTIVITA’ INTERESSATI (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
D) RISCHI ESISTENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
E) INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro). |
F) MISURE E PROCEDURE PER LE INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro e concordare/condividere con l’appaltatore). |
9.3 FALEGNAMERIA E ALTRE LAVORAZIONI SIMILARI COMPRESO MONTAGGIO E SMONTAGGIO MOBILI E ARREDI
Rif. 3
Scheda | Interventi | Durata | note |
Rif. 3. A |
A) PROCEDURA |
A1) DETTAGLIO PROCEDURA (Approfondimenti e dettagli da richiedere eventualmente e forniti dall’appaltatore) |
B) RISCHI INTRINSECI ALLA ATTIVITA’ LAVORATIVA − Caduta di persone e/o materiali dall’alto. − Caduta in piano (scivolamento, inciampo). − Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani. − Rischi di diversa natura e gravità nell’uso delle attrezzature − Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). − Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile). − Rischi dorso lombari per movimentazione manuale di carichi Altri rischi particolari 1. 2. 3. |
Misure preventive per l’impresa - Regole generali Verificare preliminarmente l’area di lavoro al fine di organizzare l’intervento in sicurezza. Tenere lontane le persone non addette mediante segnalazioni o transenne. Nel caso di presenza di lavoratori esterni evitare la sovrapposizione delle attività nella medesima area d’intervento Curare la viabilità di cantiere; predisporre passaggi sicuri e non ostacolati da depositi di materiali di |
consumo. Porre attenzione alla segnaletica di sicurezza già presente in cantiere. Divieto assoluto di rimuovere protezioni a macchine ed attrezzature; nella eventualità che sia necessario intervenire avvisare il caposquadra ed adottare le necessarie precauzioni Non intervenire su parti elettriche sia in tensione che non Indossare i mezzi personali di protezione necessari e specifici a seconda delle situazioni presenti (DPI) Negli interventi operativi in quota (alt. >2.00m) verificare la presenza di parapetti di idonea altezza o di dispositivi di protezione a prevenzione della caduta dall’alto (imbracature, cordini, connettori ecc…) Durante l’uso della scala a pioli si dovrà prevedere o il vincolo dell’estremità superiore dei montanti o il secondo operatore a terra Effettuare le operazioni di taglio e/o utilizzare prodotti di derivazione chimica in locali aerati indossando mascherine con grado di protezione coerente con le indicazioni contenute nella specifica scheda di sicurezza Nell’utilizzo dei prodotti seguire le indicazione date nelle schede di sicurezza degli stessi. Di queste ne sarà presente una copia in cantiere. Nei luoghi di lavoro non saranno adottate attrezzature non conformi alle prescritte norme di legge in vigore (marchio CE), ne materiali logori o danneggiati. Nella movimentazione manuale, procedere nel rispetto delle tecniche ergonomiche specifiche (per le quali va fatta attività di informazione). Massimo 30 kg per persona. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI - Sarà evitato il sollevamento di materiali di peso superiore ai 30 Kg da parte di un singolo lavoratore. - Prima dell’inizio della movimentazione di materiali pesanti sarà studiata la maniera più sicura di presa e trasporto. - Durante la movimentazione manuale di carichi pesanti ai lavoratori sarà raccomandato di usare appositi attrezzi manuali che evitano lo schiacciamento con le funi, con il materiale e con le strutture circostanti. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. UTENSILI ELETTRICI PORTATILI (smerigliatrice, trapano, ecc) - I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. - Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d’uso e manutenzione. - Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. - Contatto con gli utensili - Gli utensili prevedranno un impugnatura anti vibrazione. - Sarà evitato di far esercitare alla mola della smerigliatrice una pressione eccessiva contro il pezzo. - Nell’appoggiare la molatrice su piani o pezzi sarà fatta attenzione che la mola non sia più in rotazione e sarà evitato di farle subire degli urti. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla smerigliatrice angolare finchè la stessa è in uso. - Gli utensili saranno dotati di comando a uomo presente e di cuffia protettiva. UTILIZZO DEL TRABATTELLO I ponti su ruote impiegati in cantiere devono avere base ampia in modo da resistere ai carichi e alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti e in modo che non possano essere ribaltati. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti. Il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente. Per la salita e la discesa devono essere utilizzate le scalette interne. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani e non devono |
essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi. Misure preventive per l’impresa - Regole specifiche (da compilare da parte della ditta) |
VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE |
C) AREE E LOCALI DELL’ATTIVITA’ INTERESSATI (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
D) RISCHI ESISTENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
E) INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro). |
F) MISURE E PROCEDURE PER LE INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro e concordare/condividere con l’appaltatore). |
9.4 REALIZZAZIONE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Rif. 4
Scheda | Interventi | Durata | note |
Rif. 4. A |
A) PROCEDURA |
A1) DETTAGLIO PROCEDURA (Approfondimenti e dettagli da richiedere eventualmente e forniti dall’appaltatore) |
B) RISCHI INTRINSECI ALLA ATTIVITA’ LAVORATIVA − Contusioni o abrasioni generiche − Caduta materiale da scale o da armature − Caduta del personale dalle scale − Caduta dal ponte su cavalletto − Elettrocuzione per contatto con cavi elettrici Altri rischi particolari 1. 2. 3. |
Misure preventive per l’impresa - Regole generali Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 v in corrente alternata e a 1500v in corrente continua “ESECUZIONE LAVORI IN ASSENZA DI TENSIONE” • Individuazione delle parti attive • Sezionamento delle parti attive • Applicazione di cartelli monitori • Inaccessibilità dei dispositivi di sezionamento • Verifica dell’assenza di tensione • Messa in cortociurcuito ed a terra delle parti attive nella zona di lavoro o alle estremità sezionate • Individuazione della zona di lavoro ed informativa agli addetti |
• Utilizzo di attrezzi manuali con impugnatura isolante • Verificare idoneità e integrità degli attrezzi di uso manuale, degli utensili elettrici portatili e dei cavi elettrici prima del loro utilizzo • Prevedere nell’area di lavoro almeno un estintore portatile per interventi in caso di primo incendio • Adibire a tali interventi unicamente personale qualificato • A lavori ultimati, prima di rimuovere i cartelli monitori e rimettere in tensione le parti attive interessate dai lavori, l’addetto deve: − rimuovere eventuali collegamenti di cortocircuito e di messa a terra effettuati, − ripristinare le eventuali protezioni rimosse, − informare gli addetti ai lavori che le parti attive su cui si è operato devono essere considerate in tensione • Attenersi a quanto indicato dalle norme CEI 11-27 Procedure generali e specifiche normalmente adottate - Durante questa lavorazione è obbligatorio l'utilizzo di guanti di protezione - Quando si eseguono delle lavorazioni sulle scale, sui ponti o sulle armature, è necessario che gli attrezzi vengano riposti in appositi contenitori (borse a tracolla, foderi o similari) - I lavori eseguiti ad una altezza superiore ai metri 2, devono essere realizzati con l'ausilio di opere provvisionali dotate di parapetti al fine di eliminare rischi di cadute sia di persone che di cose - Le prese a spina devono essere protette da un interruttore differenziale - Le prese a spina devono essere provviste di polo di terra ed avere le parti in tensione non accessibili senza l'ausilio di mezzi speciali. Le prese devono essere munite di un dispositivo che eviti il disinnesto accidentale della spina. - E' vietato per qualsiasi situazione spostare scale o ponteggi su ruote su cui si trova del personale - Le scale doppie non devono superare una altezza pari a mt. 5 e devono essere dotate per legge di un dispositivo di sicurezza che ne impedisca l'apertura oltre al limite di sicurezza - Le scale semplici devono essere realizzate avendo i seguenti requisiti: parte antisdrucciolevole nella parte superiore dei montanti e nei ganci di trattenuta posti alle estremità superiori. Se i pioli sono in legno questi devono essere fissati ai montanti della scala ad incastro. In caso di pericolo di movimentazione della scala obbligatoriamente questa deve essere trattenuta, al piede e in altezza, da altri lavoratori - Le scale devono essere dimensionate in modo che l'altezza dei montanti sia superiore di almeno 120 cm il piano di accesso superiore - I cavi di alimentazione e le prolunghe devono essere conformi alle norme CEI, devono pertanto essere resistenti all'acqua, all' abrasione e devono essere di sezione adeguata alla potenza richiesta - Per i quadri ed i sottoquadri elettrici del cantiere utilizzare esclusivamente prodotti realizzati espressamente per i cantieri a norme CEI corredati del certificato del costruttore - I cavi elettrici devono essere fissati ed ancorati in modo sicuro al fine di evitare che possano cadere, essere danneggiati dalle vibrazioni, dagli sfregamenti o dagli urti. Devono essere fissati inoltre ad una altezza sufficiente da non recare limitazione alla viabilità del cantiere UTENSILI ELETTRICI PORTATILI (smerigliatrice, trapano, ecc) - I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. - Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d’uso e manutenzione. - Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. - Contatto con gli utensili - Gli utensili prevedranno un impugnatura anti vibrazione. - Sarà evitato di far esercitare alla mola della smerigliatrice una pressione eccessiva contro il pezzo. |
- Nell’appoggiare la molatrice su piani o pezzi sarà fatta attenzione che la mola non sia più in rotazione e sarà evitato di farle subire degli urti. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla smerigliatrice angolare finchè la stessa è in uso. - Gli utensili saranno dotati di comando a uomo presente e di cuffia protettiva. UTILIZZO DEL TRABATTELLO I ponti su ruote impiegati in cantiere devono avere base ampia in modo da resistere ai carichi e alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti e in modo che non possano essere ribaltati. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti. Il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente. Per la salita e la discesa devono essere utilizzate le scalette interne. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani e non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi. CORRETTO IMPIEGO DELLE SCALE SCALE A MANO E SEMPLICI – Le scale dovranno essere sistemate nel miglior modo e vincolate durante l'uso; quando non sarà possibile l'attuazione di tali misure le scale dovranno essere trattenute al piede da altra persona. Rispetto al ripiano d'accesso, i montanti dovranno sporgere almeno di 1 m, ovvero si dovrà ricorrere al prolungamento di un solo montante purché fissato con legature di reggetta o sistemi equivalenti. SCALE A ELEMENTI INNESTATI – Per le scale cosiddette all’italiana valgono tutte le norme esposte per le scale semplici, inoltre si dovranno osservare le disposizioni di seguito riportate. La lunghezza della scala in opera non dovrà superare i 15 m. SCALE DOPPIE - Le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 metri e devono essere provviste di catena di adeguata resistenza o di altro dispositivo che impedisca l’apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza. Misure preventive per l’impresa - Regole specifiche (da compilare da parte della ditta) |
VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE |
C) AREE E LOCALI DELL’ATTIVITA’ INTERESSATI (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
D) RISCHI ESISTENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO (da indicare da parte del datore di lavoro dell’attività) |
E) INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro). |
F) MISURE E PROCEDURE PER LE INTERFERENZE (da identificare da parte del datore di lavoro e concordare/condividere con l’appaltatore). |
10: Stima dei costi per la sicurezza
I costi per la sicurezza stimati nell’ambito dell’appalto comprendono anche i costi per le interferenze derivanti da una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto
Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.
Eventuali oneri per gli ulteriori rischi specifici successivi potranno quindi essere valutati in corso d’opera.
Oneri di sicurezza di gara d’appalto | € | 7.000,00 |
Oneri per ulteriori rischi interferenti successivi | € | 0,00 |
TOTALE ONERI | € | 7.000,00 |