APPENDICE AL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI GESTIONE DEL RISCHIO DI CONTAGIO
PROCEDURA INFORMATIVA COVID 19 GESTIONE DEL RISCHIO DI CONTAGIO
APPENDICE AL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
GESTIONE DEL RISCHIO DI CONTAGIO
Maggio 2020 – rev.0.2
Il presente documento ed è stato elaborato dal
DATORE DI LAVORO (Dirigente scolastico Xxxx.xx Xxxxxxx Xx Xxxxxxxx
XXXXXXXX XXXXXXX
08.06.2020 20:01:42 UTC _
con la collaborazione dei sigg.:
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
xxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxxx _
MEDICO COMPETENTE
Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx _
Per presa visione il
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
_
_
_
SOMMARIO
1 INTRODUZIONE E SCOPO 5
2 CORONAVIRUS 7
3 NUOVO CORONAVIRUS E RISPETTO DEGLI OBBLIGHI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL DATORE DI LAVORO AI SENSI DEL D.LGS 81/08 S.M.I 8
4 ALTRI AMBIENTI DI LAVORO IN CUI L’ESPOSIZIONE ALL’AGENTE BIOLOGICO È DI TIPO GENERICO 9
5 PREVENZIONE DEL RISCHIO DA CONTAGIO 10
5.1 Organizzazione del funzionamento in vista di una probabile riapertura 10
5.1.1 Modalità di ingresso nelle sedi per il personale interno all’amministrazione 11
5.1.2 Modalità di accesso degli utenti/visitatori 12
5.1.3 Gestione dei fornitori/ ditte esterne in ingresso 13
5.1.4 Organizzazione degli spazi comuni e di servizio 14
5.1.5 Organizzazione del lavoro 15
5.2 Disposizioni sull’uso dei DPI 16
5.3 Smaltimento mascherine e guanti usati 17
5.4 Pulizia e igienizzazione dei locali interni e delle aree di lavoro 19
5.4.1 Sanificazione degli impianti 20
5.5 Ulteriori misure specifiche adottate 21
5.6 Misure di pulizia e di igienizzazione 25
5.7 INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 25
5.8 Effettuazione della sorveglianza sanitaria 26
5.6.1 Gestione del “lavoratori fragili” 27
6 PROCEDURA DI GESTIONE IN CASO DI POSITIVITÀ AI TEST 29
6.1 Interventi di primo soccorso 29
6.2 Individuazione di persona sintomatica all’interno dell’Istituto 29
6.3 Definizione di contatto stretto ad alto rischio di esposizione 30
6.4 Misure immediate di intervento 31
7 NFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI 31
7 VERIFICA DELLE MISURE ADOTTATE 32
ALLEGATI 33
ALLEGATO 1: CHECK-LIST MISURE ADOTTATE 34
ALLEGATO 2: REGISTRO INTERVENTI DI PULIZIA E SANIFICAZIONE 36
ALLEGATO 3: VERBALE CONSEGNA DPI 39
ALLEGATO 4: MODELLO DI SCHEDA DI ANAMNESI PERSONALE 40
AUTOCERTIFICAZIONE ACCESSO ISTITUTO 40
ALLEGATO 4.1 AUTODICHIARAZIONE 41
ALLEGATO 5: TIPOLOGIA MASCHERINE E CARATTERISTICHE 42
ALLEGATO 5: ALLEGATI GRAFICI 49
Allegato 5.1: informativa da posizionare su tutti gli accessi 50
Allegato 5.3:1 istruzioni sull’uso delle mascherine FFP2/FFP3 (senza valvola) 53
Allegato 5.3.2 : istruzioni sull’uso delle mascherine chirurgiche 54
Allegato 5.4: uso corretto dei guanti monouso 56
Allegato 5.5: cartello da apporre presso la timbratrice 57
Allegato 5.6: cartello da apporre presso i distributori automatici 58
Allegato 5.8: cartello da apporre nell’area fornitori 59
Allegato 5.9: schemi tipologici per regolare il distanziamento 60
Allegato 5.10: Clean desk policy 61
1 INTRODUZIONE E SCOPO
Lo scopo di questa Appendice al Documento di Valutazione dei Rischi è quello di fornire al Datore di Lavoro, al RSPP, al Medico Competente e ai lavoratori gli strumenti per gestire ed affrontare l’emergenza “Coronavirus” in quanto anche se rischio “biologico generico della popolazione” ha comunque un impatto sulla sfera lavorativa e su quella privata delle persone. Il documento, pertanto, rappresenta e approfondisce le misure anti-contagio necessarie e le “ azioni che andranno ad integrare il DVR, atte a prevenire il rischio di infezione da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro contribuendo, altresì, alla prevenzione della diffusione dell’epidemia" così come sancito anche dalla Circolare del Ministero Salute del 29/04/2020 “Indicazioni operative relative alle attività del medico competente nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro e nella collettività”.
In considerazione del continuo evolversi dello scenario emergenziale e delle conseguenti disposizioni delle autorità competenti, i contenuti dello stesso potranno subire successivi aggiornamenti
/modiche/integrazioni.
La presente Appendice inoltre riprende e integra quanto previsto dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 24 marzo 2020 e 24 aprile 2020.
Le misure stabilite nel Protocollo, scaturite da una attenta valutazione del rischio da parte degli Enti Sanitari in questo scenario di pandemia dichiarato dall’OMS, riportano, nell’incipit del medesimo protocollo, quanto segue:
"L’obiettivo del presente protocollo condiviso di regolamentazione è fornire indicazioni operative finalizzate a incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19. Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. Il presente protocollo contiene, quindi, misure che seguono la logica della precauzione, seguono ed attuano le prescrizioni del legislatore e le indicazioni dell’Autorità sanitaria."
In sintesi possiamo affermare che:
il rischio da Coronavirus è un rischio generico, non un rischio specifico e neanche un rischio generico aggravato, per tutte le attività non sanitarie;
le norme di Igiene Pubblica, emanate dalle Autorità Sanitarie in caso di una epidemia/pandemia, sono sovraordinate a quelle di Igiene Occupazionale proprie dei luoghi di lavoro;
Il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art.1 comma 2 del decreto legislativo n° 165 del 30 marzo 2001. Si limita la presenza del personale negli uffici per assicurare le attività che si ritengono indifferibili e che richiedono la presenza sul luogo di lavoro, anche in ragione della gestione dell’emergenza (art.87 comma 1 del decreto legge n°18 del 17 marzo 2020).
Il presente documento di attuazione e gestione delle misure anti-contagio, è pertanto da intendersi disposto ai sensi dell’art.2 comma 6 del DPCM 26/04/2020 e quale strumento attuativo di quanto stabilito nel Protocollo del 24/04/2020.
Inoltre, con l’emanazione del DPCM del 26 aprile 2020, si prevede l’osservanza fino al 17 maggio2020 (salvo ulteriori proroghe) di misure restrittive nell’intero territorio nazionale, specifiche per il contenimento del COVID – 19.
Per le attività che riguardano la pubblica amministrazione si raccomandano le seguenti misure:
sia attuato il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza (Circolare n° 2 del 01/04/2020 del Ministero della Pubblica Amministrazione);
siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva (art.87 comma 3 del decreto-legge n°18 del 17 marzo 2020);
esperite tali possibilità le pubbliche amministrazioni, possono motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio (art.87 comma 3 del decreto-legge n°18 del 17 marzo 2020);
si assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale (art. 1 lettera gg) del DPCM del 26 aprile 2020);
siano incentivate le operazioni di pulizia dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni;
si adottano pertanto le procedure indicate a seguire allo scopo di realizzare le misure richieste in relazione al Protocollo Condiviso del 24/04/2020 e quanto previsto dalle circolari ministeriali.
Line guida Ministeriali
2 CORONAVIRUS
I coronavirus sono una vasta famiglia di virus, noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome Respiratoria Mediorientale (MERS) e la Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS).
Identificati negli anni Sessanta, il nome deriva dalla loro forma al microscopio, simile a una corona. Sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi), bersagliando le cellule epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
Il nuovo Coronavirus, identificato per la prima volta a Wuhan in Cina nel dicembre 2019 è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato mai precedentemente riscontrato nell’uomo. In particolare, quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, in Cina, a dicembre 2019.
La malattia provocata dal nuovo coronavirus è stata definita dall’OMS la “COVID-19” in cui “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” per l’anno in cui si è manifestata.
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici, secondo i dati di letteratura al momento disponibili, si stima che vari fra 2< e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.
L’ICTV (International Committee on Taxonomy of Virus) ha classificato il SARS-COV-2 come appartenente alla famiglia Coronaviridae appartenente agli agenti biologici del gruppo 2 dell’Allegato XLVI del D.lgs 81/2008.
Il coronavirus si trasmette da persona a persona, di solito dopo un contratto stretto con una persona infetta (sintomatica o non sintomatica).
La via primaria è rappresentata dalle goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio tramite la saliva, tossendo e/o starnutendo o tramite contatti diretti personali con le mani (ad esempio toccando con le mani contaminate, non ancora lavate, bocca, naso o occhi).
In casi rari il contagio può avvenire tramite contaminazione fecale.
Non esistono al momento trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili vaccini per proteggersi dal virus in esame.
Maggiori informazioni sul nuovo Coronavirus si possono trovare su:
Ministero della Salute: xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxx
Istituto Superiore della Sanità, Epicentro: xxxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx/
Protezione Civile: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx/xxxx
Istituto Nazionale Malattie Infettive Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx: xxxxx://xxx.xxxx.xx/xxxxxxxxxxx
3 NUOVO CORONAVIRUS E RISPETTO DEGLI OBBLIGHI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL DATORE DI LAVORO AI SENSI DEL D.LGS 81/08 S.M.I.
Il nuovo coronavirus essendo un nuovo virus che può comportare danni anche gravi alla salute dell’uomo rappresenta un agente biologico che deve essere classificato all’interno delle quattro classi di appartenenza di tutti gli agenti biologici potenzialmente rischiosi per l’uomo.
La valutazione di tale rischio ricorre qualora l’attività lavorativa comporti la possibile esposizione a un “agente biologico”, ossia qualsiasi microorganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni (v. artt. 266 e 267 del d.lgs. 81/2008).
La classe di appartenenza, a volte erroneamente considerata sinonimo di “pericolosità” dell’agente biologico, è una classificazione dinamica che tiene conto dei vari fattori che aiutano il Datore di Lavoro a gestire correttamente il rischio biologico per i dipendenti. I fattori che determinano l’appartenenza ad una specifica classe sono: l’infettività, la patogenicità, la virulenza e neutralizzabilità. Al momento della redazione del presente documento, come definito dall’ ICTV (International Committee on Taxonomy of Viruses) la classe di appartenenza del Coronavirus è la classe 2 degli agenti biologici secondo l’allegato XLVI del D.Lgs. 81/2008.
Sulla base di questa classificazione quindi possiamo analizzare come si deve comportare il Datore di Lavoro verso questo particolare agente biologico.
Ambienti di Lavoro in cui l’esposizione al Coronavirus è specifica.
Ad esempio, l’ambito sanitario come gli ospedali, nei pronto soccorso, reparti di malattia infettive, addetti alla sicurezza aereoportuale, addetti delle forze dell’ordine in aree oggetto di focolai, addetti dei laboratori di analisi di chimica clinica e/o microbiologia, etc.
Nei suddetti ambiti il Datore di Lavoro ha già valutato il rischio biologico nel DVR e per il nuovo coronavirus è necessario gestire il rischio con una procedura specifica che, partendo dalla valutazione del rischio come combinazione della Entità del pericolo dell’agente biologico comminata alla Probabilità di Esposizione dei lavoratori (R = E x P), valuta come intervenire operativamente per ridurre al minimo tale rischio.
Le azioni possibili dipenderanno dalla valutazione e, come per tutti gli altri agenti biologici, dovranno comprendere sicuramente anche la corretta informazione, formazione dei lavoratori e la fornitura dei DPI secondo la specifica mansione e valutazione.
È chiaro che nei settori indicati non si può eliminare il rischio biologico specifico, ma occorre valutarlo e ridurlo con variazione di contenimento, dalle barriere fisiche (DPI ed altro) a quelle comportamentali (procedure, formazione e informazione, etc.).
Al fine di tutelare la salute e sicurezza di tutti i lavoratori, il Datore di Lavoro nei suddetti ambiti deve adottare adeguate misure precauzionali, in particolare deve:
definire procedure operative per la prevenzione e gestione del rischio;
provvedere alla fornitura di DPI;
deve assicurare la salubrità degli ambienti;
installare degli erogatori di gel antibatterici;
provvedere all’accurata pulizia degli spazi e delle superfici con appositi prodotti igienizzanti;
Tra le misure urgenti da adottare rientrano quelle indicate nel D.L. n° 6 del 23 febbraio 2020 e nel D.L. n°18 del 17 marzo 2020 e le nuove indicazioni e chiarimenti delle circolari fin qui emanate dal Ministero della Salute.
In particolare, con il D.L. n°18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia), sono state introdotte misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, emergenza dichiarata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nella finalità di prevenire e contrastare l’ulteriore trasmissione del coronavirus.
4 ALTRI AMBIENTI DI LAVORO IN CUI L’ESPOSIZIONE ALL’AGENTE BIOLOGICO È DI TIPO GENERICO.
Gli ambienti industriali, civili, scuole, pubblica amministrazione, terziario, enti locali, , grande distribuzione, attività commerciale, ecc. possono avere un rischio biologico di tipo generico.
Il Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV- 2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione adottao dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) e pubblicato dall’Inail (Inail 2020), ha definito la classificazione dei livelli di rischio connessi all’emergenza sanitaria per i differenti settori produttivi secondo la classificazione vigente ATECO.
Dall’analisi del livello di rischio connesso al settore scolastico si evidenzia un livello attribuito di rischio integrato medio-basso ed un rischio di aggregazione medio-alto.
Nei suddetti casi il Datore di Lavoro ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i dovrà “gestire” il rischio da nuovo coronavirus come “rischio biologico generico”.
Questa sezione si applica a tutti gli agenti biologici (non dipende dalla classe di appartenenza) a cui i lavoratori sono esposti sul posto di lavoro come nella loro normale vita privata.
Il rischio biologico del nuovo coronavirus rientra in questa sezione in quanto non è legato direttamente alla attività lavorativa e ai rischi della mansione (come già detto, salvo l’ambito sanitario ed alcuni casi specifici come i laboratori di analisi di chimica-clinica e/o microbiologia, addetti aereoportuali, addetti delle forze dell’ordine) pertanto il Datore di Lavoro non deve aggiornare il DVR ma prevedere una sezione specifica per contenere la diffusione di tale virus all’interno dei luoghi di lavoro.
Tale impostazione è stata inoltre indicata anche nella nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro n°89 del 13 Marzo 2020 indirizzata a tutti i dirigenti afferenti alla propria Amministrazione (“La valutazione del rischio e le relative misure di contenimento, di prevenzione e comportamentali, infatti, sono, per forza di cose, rimesse al Governo, alle Regioni, ai Prefetti, ai Sindaci ed ai Gruppi di esperti chiamati ad indicare in progress le misure ed i provvedimenti che via via si rendono più opportuni in ragione della valutazione evolutiva dell’emergenza”).
Nella suddetta nota si stabilisce però che: “si ritiene utile, per esigenze di natura organizzativa/gestionale, redigere – in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione e con il Medico Competente – un piano di intervento o una procedura per un approccio graduale nell’individuazione e nell’attuazione delle misure di prevenzione, basati sul contesto aziendale, sul profilo del lavoratore – o soggetto a questi equiparato – assicurando al personale anche adeguati DPI”.
Le procedure che il Datore di Lavoro dovrà approntare, mediante il Servizio di Prevenzione e Protezione, in collaborazione del medico competente, il RLS, sono, quelle di prevenzione di rischio biologico generico adottando comportamenti basati su quanto disposto dalle Autorità Nazionali in campo sanitario.
Le misure previste dal presente documento pertanto integrano quelle già previste nella Procedura Informativa che è stata trasmessa al Datore d Lavoro in precedenza dal Servizio di Prevenzione e Protezione. Tutto ciò allo scopo di fornire una informazione adeguata sulla base delle mansioni e del contesto lavorativo, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi in particolare sul corretto utilizzo dei DPI per contribuire a prevenire ogni possibile forma di diffusione di contagio.
5 PREVENZIONE DEL RISCHIO DA CONTAGIO
In base alla specifica attività svolta, il contagio dei lavoratori può verificarsi in questi modi:
1) Presenza di lavoratori che hanno contratto la malattia all’esterno dell’ambiente di lavoro;
2) Accesso di fornitori e/o appaltatori tra i quali possono essere presenti persone contagiate;
3) Accesso di visitatori, che potrebbero essere infetti;
4) Lavoro in presenza di persone che possono essere potenzialmente infette o a contatto con materiale che potrebbe portare infezione.
Poiché il Coronavirus può essere presente in assenza di sintomi o in presenza di sintomi lievi, le misure di prevenzione e protezione possono non risultare sufficienti. Inoltre, nelle fasi di sviluppo del contagio, anche condizioni quali l’essersi recato in zone con presenza di focolai, risulta sempre meno significativa di una condizione di rischio.
5.1 Organizzazione del funzionamento in vista di una probabile riapertura
Attualmente all’interno dell’ istituto ( SEDE Centrale) , solo quando le attività da svolgere sono ritenute indifferibili, è presente il contingente minimo di personale non in smart working e su appuntamento concordato eventuali ditte esterne ( fornitori , manutenzioni etc.). La sede associata è chiusa ,le attività didattiche sono sospese e gli uffici sono chiusi al pubblico.
Tanto premesso, qualora fosse ampliato il novero delle attività in presenza negli uffici, nonché l’apertura degli stessi al pubblico, per accedere ai locali scolastici si prevede , per tutti:
l’obbligo di compilazione dell’ autocertificazione attestante:
l’assenza di sintomatologia respiratoria o di febbre superiore a 37.5°C nel giorno di espletamento dell’esame e nei tre giorni precedenti;
di non essere stato in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni;
di non essere stato a contatto con persone positive, per quanto di loro conoscenza, negli ultimi 14 giorni..
Saranno inoltre garantite le seguenti ulteriori misure
5.1.1 Modalità di ingresso nelle sedi per il personale interno all’amministrazione
a) Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea1. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione - nel rispetto delle indicazioni riportate in nota – saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
b) Il datore di lavoro informa preventivamente il personale della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS2. Per tale motivo è opportuno, al rientro in ufficio, produrre da parte di ogni singolo dipendente un’autocertificazione di anamnesi (ALLEGATO 4 MODELLO DI SCHEDA DI ANAMNESI PERSONALE)
c) L’ingresso in Istituto di lavoratori già risultati positivi all’infezione da COVID 19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
d) Dove è possibile si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni.
e) Dove è possibile viene separato l’area di accesso/l’entrata e l’area di uscita, per evitare assembramenti; laddove non possibile si mantengono le distanze di sicurezza di almeno 1,00 m tra il personale e gli utenti/pubblico durante ingresso e uscita.
1La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. A tal fine si suggerisce di: 1) rilevare a temperatura e non registrare il dato acquisto. È possibile identificare l’interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso ai locali aziendali; 2) fornire l’informativa sul trattamento dei dati personali. Si ricorda che l’informativa può omettere le informazioni di cui l’interessato è già in possesso e può essere fornita anche oralmente. Quanto ai contenuti dell’informativa, con riferimento alla finalità del trattamento potrà essere indicata la prevenzione dal contagio da COVID-19 e con riferimento alla base giuridica può essere indicata l’implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell’art. art. 1, n. 7, lett. d) del DPCM 11 marzo 2020 e con riferimento alla durata dell’eventuale conservazione dei dati si può far riferimento al termine dello stato d’emergenza; 3) definire le misure di sicurezza e organizzative adeguate a proteggere i dati. In particolare, sotto il profilo organizzativo, occorre individuare i soggetti preposti al trattamento e fornire loro le istruzioni necessarie. A tal fine, si ricorda che i dati possono essere trattati esclusivamente per finalità di prevenzione dal contagio da COVID-19 e non devono essere diffusi o comunicati a terzi al di fuori delle specifiche previsioni normative (es. in caso di richiesta da parte dell’Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali “contatti stretti di un lavoratore risultato positivo al COVID-19); 4) in caso di isolamento momentaneo dovuto al superamento della soglia di temperatura, assicurare modalità tali da garantire la riservatezza e la dignità del lavoratore. Tali garanzie devono essere assicurate anche nel caso in cui il lavoratore comunichi all’ufficio responsabile del personale di aver avuto, al di fuori del contesto aziendale, contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 e nel caso di allontanamento del lavoratore che durante l’attività lavorativa sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria e dei suoi colleghi (v. infra).
2Qualora si richieda il rilascio di una dichiarazione attestante la non provenienza dalle zone a rischio epidemiologico e l’assenza di contatti, negli ultimi 14 giorni, con soggetti risultati positivi al COVID-19, si ricorda di prestare attenzione alla disciplina sul trattamento dei dati personali, poiché l’acquisizione della dichiarazione costituisce un trattamento dati. A tal fine, si applicano le indicazioni di cui alla precedente nota n. 1 e, nello specifico, si suggerisce di raccogliere solo i dati necessari, adeguati e pertinenti rispetto alla prevenzione del contagio da COVID-19. Ad esempio, se si richiede una dichiarazione sui contatti con persone risultate positive al COVID-19, occorre astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alla persona risultata positiva. Oppure, se si richiede una dichiarazione sulla provenienza da zone a rischio epidemiologico, è necessario astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alle specificità dei luoghi.
5.1.2 Modalità di accesso degli utenti/visitatori
a) Fornire preventivamente al pubblico tutte le informazioni sulle misure adottate e i comportamenti da tenere attraverso il sito internet, social, ecc.
b) Accessi regolamentati e scaglionati; contingentamento degli utenti mediante definizione del numero massimo in relazione agli spazi/area di superficie dell’Istituto (anche mediante sistemi di Prenotazione On Line); per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; per locali di dimensioni superiori, l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita e disponendo eventuale segnaletica a terra per garantire il distanziamento interpersonale.
c) Si prevede eventuale la coda all’esterno dell’edificio.
d) Rimuovere volantini, documenti, copie di consultazione e qualsiasi altro oggetto che possa essere toccato con le mani.
e) Il personale C.S. deve fornire completa informazione per garantire il distanziamento degli utenti/pubblico in attesa dell’entrata, anche mediante esposizione di cartellonistica all’ingresso.
f) Il personale deve raccomandare agli utenti/pubblico, anche mediante esposizione di cartellonistica all’ingresso, di non sostare oltre il tempo limite stabilito e di richiedere eventualmente il supporto del personale.
g) Accanto all’ingresso degli utenti/ pubblico, deve essere messo a disposizione gel disinfettante a base di soluzione idroalcolica.
h) Adozione di barriere protettive per i servizi di Front/Office (servizi di assistenza, accoglienza, servizi al pubblico, ecc.); al fine di garantire la separazione fisica tra operatori e visitatori, le postazioni del personale che avrà diretto contatto con il pubblico (operatori della Reception; Xxxxxxxxx, Accoglienza, Assistenza, informazione, ecc.) saranno protette con paratie in plexiglass o vetro. Laddove non tecnicamente possibile, l’adozione di distanziamento sociale di almeno 2 m anche mediante apposizione di segnaletica orizzontale a pavimento laddove valutato necessario (ad eccezione della cassa in cui bisogna mantenere comunque la distanza di almeno 1 metro, fatta salva l’installazione delle barriere).
i) Gli utenti/pubblico dovranno indossare le mascherine (tipo chirurgico) ed eventualmente i guanti, nel caso non vi siano i dispenser di igienizzante all’ingresso dell’istituto, durante tutto il tempo di permanenza all’interno dell’Istituto. Fornire mascherina tipo chirurgica per coloro che all’ingresso indossano maschere filtranti con valvola o mascherina palesemente non idonea
j) Utilizzo delle mascherine e dei guanti monouso da parte del personale di assistenza e vigilanza per tutto il tempo di permanenza nell’Istituto (per le caratteristiche e procedure di uso vedere ALLEGATO 5: TIPOLOGIA MASCHERINE E CARATTERISTICHE,
k)
l) Allegato 5.2: istruzioni per la detersione delle mani,
m) Allegato 5.3:1 istruzioni sull’uso delle mascherine, n)
o)
p) Allegato 5.4: uso corretto dei guanti monouso).
q) Mantenimento del distanziamento interpersonale nelle aree comune / aule, ecc.; l’adozione di barriere protettive laterali e frontali al fine di garantire la separazione fisica tra utenti/pubblico. Laddove non tecnicamente possibile, adozione di distanziamento sociale di almeno 2 m mediante apposizione di segnaletica orizzontale sul tavolo; sarà necessario limitare il numero di sedie in modo da garantire il rispetto delle distanze di sicurezza.
r) Per evitare assembramenti nelle aree di maggiore affluenza, segnare il pavimento o utilizzando altri efficaci sistemi di segnalazione ogni due metri (alla reception, nelle toilette, negli spazi ad uso del pubblico).
s) Consentire nell’istituto un numero di presenza limitato di utenti per ogni singola ora. Calcolare il numero massimo di utenti per singola sala, contare le presenze (compreso lo staff), esporre al pubblico questo numero (ciò permette una autoverifica e rassicura il pubblico) e farlo rispettare.
Il calcolo massimo delle persone si fa escludendo gli ambienti che restano chiusi perché troppo stretti e inadatti.
t) Distanza sociale all’interno dell’istituto: assicurarsi che venga assicurata la distanza di 2 metri tra un utente e l’altro. Stabilire e tracciare un percorso a senso unico; chiudere gli spazi troppo stretti in cui non è possibile garantire la distanza di sicurezza; limitare il numero di posti a sedere o allontanarli l’uno dall’altro, assicurando la distanza.
u) Informare il pubblico che il personale di vigilanza ha l’autorità di intervenire in caso di comportamenti a rischio.
5.1.3 Gestione dei fornitori/ ditte esterne in ingresso
Al fine di ridurre il rischio di contagio, da e verso fornitori, corrieri e autotrasportatori, si decide di adottare le seguenti misure per ogni sede (ricezione merci, ecc.):
a) attività svolta gestendo le consegne riducendole numericamente il più possibile;
b) l’impiego a rotazione di un solo trasportatore/fornitore per volta;
c) ove applicabile e ove possibile, la regola principale deve essere che gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi ed in ogni caso non è consentito l’accesso degli stessi agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro;
d) ove fosse strettamente indispensabile scendere dal mezzo, i trasportatori, prima di uscire dal mezzo, devono indossare mascherine idonee (es. chirurgica o FFP2/FFP3 senza valvola) e guanti monouso;
e) divieto di interazione con personale esterno, se non per lo strettissimo necessario alle operazioni di coordinamento e nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza che per tali operazioni dovranno essere superiori al metro;
f) divieto da parte del personale interno di accedere all’interno del mezzo del trasportatore per nessun motivo;
g) il personale dei trasportatori, dopo le operazioni di posteggio mezzo, ove non sia possibile rimanere a bordo senza scendere, dovrà collocarsi in apposita area separata ed esterna e rimanere lì, a distanza di sicurezza con personale interno superiore al metro, per tutto il tempo delle operazioni di carico. Le operazioni in tal caso sono le seguenti:
a. Una volta entrato all’interno del perimetro del plesso, il trasportatore ferma il mezzo in una zona definita, quindi scende, e apre il portello o il telo per permettere il carico e scarico della merce;
b. Il trasportatore si reca al banco, situato nei pressi dell’area ricevimento nel punto stabilito, per lasciare o prelevare la bolla di trasporto. Se la merce è piccola, lo stesso la lascia sul banco sistemato a fianco a dove vengono lasciate le bolle;
c. Se il carico è pesante o ingombrante, lo segnala all’addetto al ricevimento dopodiché, sale sul mezzo e avverte a voce l’addetto al ricevimento;
h) L’addetto al ricevimento procede al prelievo del materiale usando il mezzo idoneo e lo sistema nell’apposita area. Qualora sia necessario maneggiare del materiale, indosserà i guanti protettivi monouso;
i) nel caso di necessità di avvicinamento del personale del trasportatore, per esigenze operative, le distanze di sicurezza da garantire vanno SEMPRE rispettate;
j) il personale interno che dovesse procedere necessariamente con alcune operazioni di controllo dei materiali impiegando le mani e avvicinandosi al mezzo, dovrà indossare mascherine chirurgiche ( o FFp2 senza valvola) e guanti monouso in dotazione idonee e guanti monouso antiallergici durante tutto il tempo dell’operazione, rispettando la distanza interpersonale di 1m;
k) si dispone il lavaggio delle mani da parte del personale interno, con acqua e sapone per almeno 60 secondi o dove non fosse possibile, con soluzioni idroalcoliche prima di indossare mascherina e guanti e subito dopo il loro disuso (o altre soluzioni come consigliato dal Medico Competente o quelle consigliate dall’OMS);
l) si consiglia lo scambio di documenti in formato digitale;
m) se non fosse possibile eseguire l’operazione precedente, firmare il documento con la propria penna;
n) lasciare o prelevare la bolla di trasporto su apposito luogo per evitare eventuali contaminazioni;
o) l’operatore interno potrà prelevare il materiale e, se possibile, sanificare le superfici del collo;
p) solo al termine delle operazioni, l’operatore interno rimuove i guanti per lavarsi le mani;
q) si dispone il rispetto rigido di tutte le altre misure di igiene già comunicate e presenti nelle informative già precedentemente fornite (come non toccarsi occhi, naso, bocca, mantenere le distanze sociali, non scambiarsi abbracci o strette di mano, ecc.).
5.1.4 Organizzazione degli spazi comuni e di servizio
a) Gli spazi di lavoro possono essere rimodulati nell’ottica del distanziamento sociale compatibilmente con la natura dei processi produttivi. Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi
potrebbero, per il periodo transitorio, essere posizionati in spazi ricavati ad esempio da uffici inutilizzati, sale riunioni, ecc.
b) Xxxxx / ambienti di lavoro dovranno essere presidiati , di xxxxx ,da una persona alla volta. Per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente potranno essere trovate soluzioni innovative come ad esempio il riposizionamento delle postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro e l’introduzione di barriere separatorie (pannelli in plexiglass, mobilio, ecc.).
c) nei Front Office è prevista la presenza di schermi in plastica parafiato;
d) Se necessaria la presenza di più persone, deve essere garantita la distanza minima di sicurezza, l’uso di mascherina chirurgica/ visiera protettiva
e) E’ vietato l’uso promiscuo di telefoni, computer, ecc…
f) Se previste , le pause break devono essere differenziate e fatto obbligo di osservanza delle modalità di accesso all’uso dei distributori automatici mediante affissione di apposita informativa di cui all’allegato (Allegato 5.6: cartello da apporre presso i distributori automatici).
g) L’accesso agli spazi comuni viene contingentato definendo il numero massimo di persone che possono accedervi contemporaneamente (come già disposto nelle precedenti informative) e definendo il tempo massimo di stazionamento al loro interno comunque mai superiore a quanto strettamente necessario.
h) All’interno degli spazi comuni e dei corridoi è fatto obbligo di indossare le mascherine e, per quanto possibile, mantenere la distanza sociale di almeno 1 metro ( consigliato 2 m ) l’uno dall’altro.
i) Le macchine fotocopiatrici sono posizionate fuori dagli uffici, in spazi comuni per evitare interferenze tra lavoratori.
j) Spazi comuni e aule per docenti (ove fruibili) possono essere utilizzati mantenendo le distanze di sicurezza di almeno 1 metro ( consigliato 2 m ) l’uno dall’altro solo per il tempo strettamente necessario all’uso e mai utilizzati come luoghi ricreativi e di aggregazione;
k) E’ fatto obbligo di ricambi d’aria continui con porte e finestre aperte soprattutto in aree con presenza di più persone;
l) E’ fatto obbligo di apertura delle porte interne, per quanto possibile, in modo da evitare il contatto con le maniglie.
5.1.5 Organizzazione del lavoro
a) Il regolare funzionamento degli uffici dell’istituzione scolastica è garantito, prevalentemente ed in via ordinaria, mediante il ricorso ad attività telematiche e procedure di lavoro agile, secondo il piano delle attività proposto dal DSGA e contestualmente adottato sino alla data di cessazione dell’emergenza epidemiologica da Covid- 2019 prevista dalle norme vigenti.
b) La presenza del personale presso la sede centrale, su disposizione del Dirigente, sentito il Direttore s.g.a., è limitata alla sola misura necessaria a garantire le attività effettuabili unicamente in presenza,
, quale la predisposizione dei dispositivi da consegnare alle famiglie in comodato d’uso gratuito e temporaneo per lo svolgimento delle attività didattiche a distanza e/o altro impegno indifferibile e
imprevisto, previa assunzione di tutte le misure idonee a prevenire il contagio (distanziamento sociale, misure di igiene personale ecc.).
c) I servizi erogabili solo in presenza, qualora necessari e indifferibili, previa autorizzazione da parte del Dirigente, sono garantiti su appuntamento tramite i contatti già comunicati all’utenza e pubblicati al sito web .
d) I collaboratori scolastici, in quanto personale che non può ricorrere a forme di lavoro agile, si renderanno disponibili a supportare l’apertura e la pulizia della scuola in tutte le circostanze in cui l’amministrazione ravveda la necessità di svolgere in presenza attività indifferibili. In tal caso i lavoratori saranno in servizio nel rispetto delle turnazioni già previste con ordine di servizio del DSGA prot. 1632 del 17 marzo 2020 e successivi, che pertanto hanno valore di dispositivo di reperibilità.
e) Sono sospese tutte le riunioni degli XX.XX. in presenza e di altri organi previsti dagli Ordinamenti scolastici
f) Sono sospesi tutti i corsi di formazione in qualsiasi forma frontale, eccetto quelli indispensabili con modalità a distanza con strumenti informatici;
g) relativamente alle riunioni interne, ove le stesse non possano avvenire in modalità a distanza e indifferibili per il normale prosieguo delle attività didattiche/amministrative, le stesse dovranno realizzarsi nel rispetto della distanza interpersonale pari ad almeno 1m ed in locali predisposti allo scopo;
h) sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
i) La prestazione lavorativa del personale docente si realizza attraverso forme di didattica a distanza.
j) E’ fatto obbligo a tutti i lavoratori ( docenti e personale ATA )del rispetto della distanza interpersonale di sicurezza minima di almeno 1 metro e dell’uso di mascherina per tutto il tempo della prestazione lavorativa
k) Tutto il personale viene dotato di un kit comprensivo di mascherina tipo chirurgico, guanti ed eventuale materiale per l’igiene e la sanificazione della propria postazione lavorativa ( le superfici utilizzate ,VDT, tastiere, mouse, ecc., )
l) Prescrizione di lavaggio mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcool messe a disposizione nei vari ambienti scolastici prima e dopo l’accesso al proprio posto di lavoro o dopo l’incontro con altri lavoratori.
5.2 Disposizioni sull’uso dei DPI
Come disposto dal DPCM del 26 Aprile 2020 all’art. 3 comma 2, nei luoghi chiusi e aperti al pubblico, l’utilizzo dei DPI da parte del personale risulta essere obbligatorio a prescindere dal distanziamento sociale di 1 metro. Il personale che avrà contatti col pubblico dovrà essere munito obbligatoriamente di idonei DPI.
Pertanto, quando il lavoro imponga di stare a una distanza interpersonale minore di un metro o si debba permanere in più persone in una stessa stanza o luogo, è necessario l’uso delle mascherine e, se necessario, guanti di protezione monouso.
Relativamente alla protezione delle mani, in considerazione del rischio aggiuntivo derivante da un errato impiego di tali dispositivi, si ritiene più protettivo consentire di lavorare senza guanti monouso e disporre il lavaggio frequente delle mani con soluzioni idroalcoliche secondo opportune procedure aziendali (fatti salvi i casi di rischio specifico associati alla mansione specifica o di probabile contaminazione delle superfici)3.
Le mascherine chirurgiche (tipo 1, 2 o 2R) devono essere certificate CE o prodotte in deroga con certificazione ISS. La Circolare Ministeriale del 13 Marzo 2020 del Ministero della Salute pone come requisito per la produzione di mascherine chirurgiche in deroga alle norme vigenti e alla marcatura CE fino al termine dell’emergenza il rispetto delle norme UNI EN 14683:2019 e UNI EN ISO 10993-16:2018 ( per la produzione delle mascherine in “tessuto non tessuto”). Affinché le mascherine chirurgiche realizzate in deroga siano considerate anche DPI occorre anche l’autorizzazione dell’INAIL, la quale ha funzione di validazione straordinaria ed in deroga dei Dispositivi di Protezione Individuale.
Le mascherine, da utilizzare nei casi di effettiva necessità, dovranno essere indossate correttamente e per tutta la durata dell’attività coprendo anche il naso (non spostate sulla fronte o sul collo) e dovranno essere poi smaltite subito dopo averle tolte.
Nei soli casi in cui si possa avere contatto con casi di sospetto COVID-19 o si debba prestare soccorso (anche non per casi riferiti direttamente a COVID-19) agli addetti alla squadra di emergenza e primo soccorso, devono essere forniti camici o tute monouso, occhiali/visiere paraschizzi, guanti monouso e mascherina con facciale filtrante FFP2 senza valvola.
Il personale sarà informato sulle modalità di conferimento dei DPI monouso utilizzati che devono essere considerati potenzialmente contagiati.
La scelta dei DPI svolta in accordo con i Medici Competenti, le Autorità Sanitarie e le indicazioni dell’OMS potrà essere rivista in riferimento allo scenario epidemiologico di riferimento.
Per l’uso corretto delle mascherine e dei guanti si rimanda agli allegati:
Allegato 5.3:1 istruzioni sull’uso delle mascherine,
Allegato 5.4: uso corretto dei guanti monouso.
5.3 Smaltimento mascherine e guanti usati
La circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22/02/2020 specifica che: “dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto” anche quando non sono stati utilizzati per finalità sanitarie ma esclusivamente di pulizia dei locali non sanitari potenzialmente contaminati. Ma anche in questo caso ci si riferisce a locali dove hanno soggiornato persone affette da Coronavirus.
L’Istituto Superiore di Sanità, nella pubblicazione “Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus sars-cov-2”, aggiornata al 14 marzo 2020, precisa che:"Per
le abitazioni in cui non sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, si raccomanda di mantenere le procedure in vigore nel territorio di appartenenza, non interrompendo la raccolta differenziata”.
La nota prosegue precisando che In ogni caso, fazzoletti o simili, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati. Per gettarli però dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti da inserire l’uno dentro l’altro. I sacchetti vanno poi chiusi adeguatamente, utilizzando guanti monouso, senza comprimerli, utilizzando legacci o nastro adesivo vanno poi smaltiti nell’indifferenziata con le procedure già utilizzate al momento (bidone apposito esterno al locale)
5.4 Pulizia e igienizzazione dei locali interni e delle aree di lavoro
Al fine di ridurre il rischio di contagio, si richiama integralmente il protocollo del Ministero della Salute 0017644--DGPRE-MDS-P del 22 maggio 2020 recante “Indicazioni per l’attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento “.
A solo titolo esemplificativo e non esaustivo si ribadiscono le seguenti disposizioni giornaliere per la realizzazione del servizio di pulizia:
Pulizia dei pavimenti e delle superfici giornaliere (meglio se con detergenti igienizzanti) ed effettuata con sanificante per le superfici soggette a contatto diretto con la pelle delle persone almeno due volte al giorno ( ad inizio e fine turno di lavoro)
a) Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, maniglie , superfici dei servizi igienici e sanitari.
b) Durante le operazioni pulizia si devono svuotare frequentemente i secchi di acqua derivante dalla pulizia degli ambienti e non si devono introdurre i carrelli nelle aule/uffici.
c) Periodicamente si procede alla sanificazione di tastiere, schermi touch e mouse usando specifici detergenti.
d) Aree break vengono sanificate dopo il periodo di fruizione definito in base all’organizzazione delle pause e prevede la sanificazione anche dei distributori automatici, per quanto concerne la pulsantiera e la zona di prelievo dei prodotti, compresi i badge in ingresso e uscita, per assicurare la sanificazione di tutte le superfici con cui può entrare in contatto il lavoratore.
e) Il personale addetto alle pulizie deve indossare sempre il camice da lavoro
f) La sanificazione deve essere effettuata utilizzando soluzioni contenenti ipoclorito di sodio allo 0.5% (utilizzabile la candeggina diluita) o etanolo al 70% usando i DPI (occhiali, guanti) ed areando gli ambienti.
g) Gli operatori effettueranno le pulizie con i DPI messi loro a disposizione, quali Guanti, Xxxxxxxxxx, Occhiali para schizzi . Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto
h) Pulizia frequente dei bagni, lavandini, ecc. con l’uso di detergenti prima e dopo gli orari di ingresso e di uscita dei lavoratori, fatto salvo eventuali casi di positività (vedasi specifico paragrafo).
i) Annotazione delle attività di pulizia e igiene ambientale periodica ed in funzione dell’orario di aperture mediante annotazione su apposito Registro (ALLEGATO 2: REGISTRO INTERVENTI DI PULIZIA E SANIFICAZIONE
j) Annotazione delle attività di sanificazione degli ambienti, postazione e aree comuni di lavoro su apposito REGISTRO DI SANIFICAZIONE (Allegato 2: Registro interventi di pulizia e sanificazione).
k) al fine di consentire la corretta pulizia di tutte le superfici utilizzate dai lavoratori, si dispone il rigoroso rispetto della “clean desk policy” in allegato (Allegato 5.10: Clean desk policy).
l) La sanificazione avviene impiegando specifici detergenti che garantiscono la disinfezione, utilizzati nel rispetto delle schede tecniche e di sicurezza.
m) A inizio e fine turno (o ripetutamente durante la giornata in funzione della presenza di persone), ogni unità di personale dovrà effettuare l'igienizzazione della propria postazione con i materiali appositi in dotazione, con particolare riferimento a:
tastiere (anche dei macchinari);
schermi touch;
mouse;
telefoni fissi e cellulari;
postazioni di lavoro;
superfici dei tavoli da lavoro, sgomberando il materiale sopra accatastato (si raccomanda di tenere sulla postazione solo lo stretto necessario per lo svolgimento dell'attività);
tavoli e sedie ( braccioli);
attrezzature manipolate durante il lavoro.
Il prodotto igienizzante andrà nebulizzato sul tovagliolo/panno in quantità moderata e sufficiente alla detersione della superficie; durante l'operazione vanno indossati guanti e/o dispositivi di protezione individuale (in base alla scheda di sicurezza del prodotto). Evitare il contatto diretto con la cute: in caso di contatto diretto accidentale del prodotto con la cute lavare la parte interessata con acqua e sapone.
5.4.1 Sanificazione degli impianti
Le ditte incaricate della manutenzione, nell’ambito delle operazioni già previste nel piano di manutenzione ordinaria (allegato IV Dlgs 81/08 1.9.1.4), dovranno approntare un’accurata pulizia degli impianti al fine di innalzare la soglia di contenimento del rischio biologico. Le operazioni verteranno sulla meticolosa pulizia di tutte le UTA tramite detergente sgrassante e con successivo passaggio di prodotto disinfettante (possono essere utilizzati prodotti commerciali contenenti 1% o 5% di ipoclorito come ad esempio il Ondaklor o il D076 Super Clor opportunamente diluiti con acqua potabile), affinché l’aria di uscita dalle UTA verso le canalizzazioni sia sanificata e la medesima operazione dovrà essere effettuata su tutte le mandate dell’aria (diffusori lineari, ugelli ad alta induzione e filtri dei fan coil), oltre che nella prossimità delle bocche di ripresa. Le medesime operazioni di pulizia e disinfezione dovranno essere effettuate sugli impianti di condizionamento presenti negli uffici, compatibilmente con il modello dei fan coil saranno previsti filtri di ricambio per poter garantire la pulizia a rotazione degli stessi.
Ove possibile, la ditta di manutenzione interverrà per migliorare la portata d' aria diretta di presa esterna e minimizzare se non azzerare il ricircolo.
5.5 Ulteriori misure specifiche adottate:
Ogni utente o lavoratore in ingresso (unico per tutto il complesso) potrà essere sottoposto alla misurazione della temperatura. Si prevede ingresso unico.
o Sede centrale ingresso principale AFRAGOLA
o Sede succursale ingresso principale CARDITO principale
L’addetto alla misurazione sarà protetto di mascherina FFP2 senza valvole e visiera. A pavimento saranno indicate le posizioni delle utenti in attesa della misurazione in corrispondenza dell’ingresso dell’Istituto . In alternativa, se disposto dai competenti Ministeri/ Enti verrà installata termocamera e/o termometro fisso che non richiede intervento del lavoratore
Per accedere ai locali scolastici si prevede :
l’obbligo di compilazione dell’autocertificazione (allegato) attestante:
o l’assenza di sintomatologia respiratoria o di febbre superiore a 37.5°C nel giorno di espletamento dell’esame e nei tre giorni precedenti;
o di non essere stato in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni;
o di non essere stato a contatto con persone positive, per quanto di loro conoscenza, negli ultimi 14 giorni.
E’ fatto obbligo di utilizzo di gel disinfettante posto all’ingresso della struttura
I fruitori dovranno dotarsi di guanti monouso e necessariamente indossare mascherine di tipo chirurgico o FFP2 o similari senza valvola.
Negli uffici in prossimità del marcatempo dovranno essere segnalati a pavimento la posizione per garantire il distanziamento
Negli androni sarà fatto divieto di sostare a tutti per evitare assembramenti
Evitare l’uso dell’ascensore. Nel caso non si possibile sarà utilizzato da una sola persona per volta (esclusivamente personale interno). si raccomanda uso mascherina e guanti
Negli uffici sarà presente una sola persona favorendo per quanto possibile il lavoro agile.
Si accederà solo su appuntamento.
Negli uffici con n. 2 presenze (se strettamente necessario) potranno essere trovate soluzioni innovative come ad esempio il riposizionamento delle postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro e l’introduzione di barriere separatorie (pannelli in plexiglass, mobilio, ecc.).
Negli spostamenti (se necessario) nei corridoi per raggiunge altra stanza è fatto obbligo di indossare la mascherina
Il Personale ATA presente nella struttura, aperta per le sole attività indifferibili , è fissato in numero pari al contingente minimo previsto per ciascun plesso e per ciascun profilo professionale.
Personale collaboratore scolastico numero strettamente necessario per le attività fissato per la
sede di Afragola in n.5 unità nell’ordinario e nel periodo di esami in presenza n. 7; plesso di Cardito
n. 3 unità nell’ordinario e n.5 ne periodo di esami in presenza.
E’ fatto divieto di utilizzo di ventilatori e di condizionatori.
Predisposizione cartellonistica con le informazioni relative
Sarà individuata una zona esterna (in prossimità dell’uscita ) dove collocare un apposito contenitore per la raccolta dei dispositivi di protezione usati
E’ previsto un ambiente dedicato all’accoglienza e isolamento di eventuali soggetti (candidati, componenti della commissione, altro personale scolastico) che dovessero manifestare una sintomatologia respiratoria e febbre. In tale evenienza il soggetto verrà immediatamente condotto nel predetto locale in attesa dell’arrivo dell’assistenza necessaria attivata secondo le indicazioni dell’autorità sanitaria locale. Verrà altresì dotato immediatamente di mascherina chirurgica qualora dotato di mascherina di comunità.
o La sala da utilizzare come ricovero eventuale soggetto covid plesso Xxxxxxxx viene identificata nella aula posta aula al piano terra attigua ai bagni
o La sala da utilizzare come ricovero eventuale soggetto covid plesso Cardito viene identificata nella aula posta nei pressi del distributore
MISURE PREVENZIONE ESAMI
Ai candidati e ai loro eventuali accompagnatori ( n.1 persona per ciascun candidato) non è consentito attendere, né sostare all’interno della struttura. Le aree di attesa per gli esaminandi sono individuate nelle pertinenze esterne di entrambe le sedi.
Vietato l’uso dell’ascensore. In casi eccezionali sarà utilizzato da una sola persona per volta (esclusivamente personale interno munito di mascherina e guanti)
Il percorso per il raggiungimento delle aule sarà segnalato ed è previsto:
o Il percorso per il raggiungimento delle aule del plesso di Afragola sarà segnalato e l’accesso sarà consentito dal cancello prospiciente la nazionale dove si procederà in fila con il distanziamento duemetri alla verifica della temperatura da parte del personale incaricato, gli alunni ed i docenti delle commissioni accederanno alle aule poste al secondo piano ingresso lato palestra. Tale accesso inquesto periodo sarà utilizzato anche dal personale ata il quale seguirà il distanziamento indicato in fila e dopo la verifica della temperatura accederà agli uffici con accesso dalle scale di emergenza.
Le aule scelte per gli esami plesso di Afragola sono : poste al secondo piano
Al termine dell’esame del candidato uscirà dalla scale che raggiungono l’ingresso principale della scuola de precisamente dove si trova l’URP e lascerà l’istituto avendo accortezza al rispetto delle misure di prevenzione.
o Il percorso per il raggiungimento delle aule del plesso di Cardito sarà segnalato e l’accesso sarà consentito dal cancello dove si procederà in fila con il distanziamento due metri alla verifica della temperatura da parte del personale incaricato, gli alunni ed i docenti delle commissioni accederanno alle aule
• Le aule scelte per gli esami plesso Cardito sono: n.15 e n. 16.
• Al termine dell’esame il candidato uscirà dal corridoio interno che costeggia il distributore per lasciare dall’ingresso principale l’Istituto avendo accortezza al rispetto delle misure di prevenzione.
L’accesso all’aula è consentito previo preliminare utilizzo di gel disinfettante posto all’ingresso della stessa.
Le postazioni di lavoro dei docenti e del presidente della commissione per gli esami di stato (7 persone) dovrà prevedere un distanziamento fisico non inferiore a 2 m . Ogni postazione sarà realizzata con banco singolo, con l’indicazione del Commissario occupante.
La posizione è indicata a pavimento non potrà essere modifica, poiché questa garantisce il distanziometro fisico di 2 m
I membri della Commissione manterranno la stessa postazione per tutta la durata della sessione di xxxxx.
La postazione del candidato avrà una distanza non inferiore a m 2.0 (compreso lo spazio di movimento) dal componente della commissione più vicino. Sarà indicata a pavimento la posizione oltre la quale non può spostarsi l’allievo.
Per favorire lo svolgimento dell’esame agli studenti con disabilità certificata sarà consentita la presenza di eventuali assistenti; in tal caso per tali figure avranno postazione fissa o se non è possibile garantire il distanziamento sociale dallo studente è previsto l’utilizzo di guanti oltre alla mascherina FFP2 e visiera
Xxxx predisposto un ulteriore banco di appoggio sul quale l’allievo potrà lasciare compiti/documenti da far visionare alla commissione a 2 metri di distanza dalla stessa. Nel caso non sia possibile si adotterà procedura che garantisca sempre il distanziamento
Il prelievo/consegna di documenti avverrà nel rispetto delle distanze di sicurezza (non inferiori a 2 m.) previo utilizzo di guanti.
Nessuna componente della commissione potrà avvicinarsi all’allievo a meno 2 metri
I membri della commissione avranno in dotazione i DPI previsti dal Documento tecnico ( o mascherine FFP2 senza filtro) che saranno indossati correttamente per tutta la durata della seduta d’esame.
Prima dell’inizio del colloquio, il banco dell’allievo sarà dotato di tutto il necessario per sostenere l’esame (fogli, penna ecc.) . Il materiale in dotazione dovrà essere cambiato per l’esame successivo
Può assistere all’esame n. 1 accompagnatore occupante una postazione fissa assegnata nel rispetto delle distanze di sicurezza.
Il candidato e l’eventuale accompagnatore dovranno indossare per l’intera permanenza nei locali scolastici una mascherina chirurgica o di comunità di propria dotazione. Non potrà utilizzare mascherine con valvola. Nel caso gli sarà fornita dall’istituto.
Nel corso del colloquio il candidato non potrà abbassare la mascherina assicurando però, per tutto il periodo dell’esame orale.
Ogni commissario userà una penna propria. Anche l’allievo dovrà utilizzare penna propria
Non è consentito l’uso promiscuo di oggetti.
Durante il colloquio le porte saranno lasciate aperte se non presenti correnti d’aria
A fine esame l’aula dovrà essere areata per almeno 15 minuti
La superficie di appoggio e la sedia dell’allievo dovrà essere igienizzata a fine esame, come anche la postazione predisposta per chi assiste all’ esame
Al termine delle operazioni di esame l’aula sarà igienizzata dai Collaboratori scolastici
I servizi igienici che potranno essere utilizzati saranno indicati fuori l’aula d’esame e distinti per sesso e ruolo.
I bagni dedicati saranno igienizzati, se utilizzati, a fine colloquio
Sul sito della scuola sarà pubblicato il calendario e gli orari dei colloqui per ciascuna classe. Gli allievi e loro accompagnatori dovranno rispettare l’orario indicato al fine di non creare assembramenti
5.6 Misure di pulizia e di igienizzazione
Sarà assicurata una pulizia approfondita, ad opera dei collaboratori scolastici, dei locali destinati all’effettuazione dell’esame di stato, ivi compresi androne, corridoi, bagni, uffici di segreteria e ogni altro ambiente che si prevede di utilizzare.
La pulizia approfondita con detergente neutro di superfici in locali generali (vale a dire per i locali che non sono stati frequentati da un caso sospetto o confermato di COVID-19) è una misura sufficiente nel contesto scolastico, e non sono richieste ulteriori procedure di disinfezione; nella pulizia approfondita si dovrà porre particolare attenzione alle superfici più toccate quali maniglie e barre delle porte, delle finestre, sedie e braccioli, tavoli/banchi/cattedre, interruttori della luce, corrimano, rubinetti dell’acqua, pulsanti dell’ascensore, distributori automatici di cibi e bevande, ecc.
Alle quotidiane operazioni di pulizia (intendendosi la pulizia di tutte le aree comuni che hanno interessato i percorsi di ingresso ed uscita dai locali scolastici , aule , scale , uffici, bagni ) dovranno altresì essere assicurate dai collaboratori scolastici, al termine di ogni sessione di esame (mattutina/pomeridiana), misure specifiche di pulizia delle superfici e degli arredi/materiali scolastici utilizzati nell’espletamento della prova, , superfici quali maniglie e barre delle porte, delle finestre, sedie e braccioli, tavoli/banchi/cattedre, interruttori della luce, corrimano, rubinetti dell’acqua, pulsanti dell’ascensore, distributori automatici di cibi e bevande.
5.7 INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Delle misure di prevenzione e protezione di cui al presente documento il Dirigente Scolastico assicurerà adeguata comunicazione efficace alle famiglie, agli studenti, ai componenti la commissione, da realizzare on line (sito web scuola o webinar dedicato) e anche su supporto fisico ben visibile all’ingresso della scuola e nei principali ambienti di svolgimento dell’Esame di Stato entro 10 gg antecedenti l’inizio delle prove d’esame.
5.8 Effettuazione della sorveglianza sanitaria
Considerato che, per la durata delle misure di restrizione disposte dai provvedimenti citati in premessa, le attività non indifferibili devono essere sospese, e che devono essere incentivate ferie, congedi e altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva, si ritiene che i lavoratori non effettivamente in servizio non debbano essere inviati alla visita medica periodica finalizzata all’espressione del giudizio di idoneità alla mansione, se in scadenza e/o scaduta.
Tenuto conto dello scenario epidemiologico, delle esigenze di contenere al massimo la diffusione dell’epidemia in atto, nonché della riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale anche in termini di sospensione di tutte le prestazioni sanitarie non urgenti, si ritiene comunque opportuno e praticabile differire le visite mediche periodiche per un tempo strettamente limitato al persistere delle misure restrittive adottate a livello nazionale. Pertanto, ad oggi sono da privilegiare le seguenti visite con carattere indifferibile:
1) la visita medica preventiva, anche in fase preassuntiva;
2) la visita medica su richiesta del lavoratore;
3) la visita medica in occasione del cambio di mansione;
4) la visita medica precedente alla ripresa del lavoro dopo assenza per malattia superiore a 60 giorni continuativi. Alla ripresa dell’attività ordinaria, la programmazione delle visite mediche dovrà necessariamente privilegiare quelle differite4.
Per gli esami a corredo si effettueranno solo quelli che non determinano emissioni di droplets o di aereosol (x.xx. spirometria non verrà eseguita fino a data da destinarsi).
I locali adibiti a “sala visite” dovranno essere di dimensioni adeguate cosi da poter mantenere il distanziamento durante le operazioni di raccolta anamnestica o compilazione della cartella o dei certificati. Anche le suppellettili devono essere adeguate e con superficie sanificabile e dovrà essere garantito un adeguato ricambio dell’aria, preferibilmente con aereazione naturale. Deve esserci un servizio igienico ad esclusivo uso del medico competente, in modo da poter consentire una corretta detersione delle mani.
A disposizione del medico competente dovranno essere messi i DPI di tipo sanitario e cioè: filtranti facciali del tipo FFP2 o FFP3 senza valvola, guanti monouso in nitrile di misura adeguata, camici monouso in TNT, cuffiette monouso in TNT, soluzione sanificante in base alcolica sia per le mani che per le superfici. La quantità dei dpi e dei prodotti disinfettanti deve essere adeguata al numero di visite da effettuare.
ORGANIZZAZIONE DELLE VISITE
L’arrivo dei lavoratori dovrà essere programmato in maniera da ottenere il necessario scaglionamento.
Prima dell’accesso nell’ambite dedicato alla visite i lavoratori dovranno praticare l’igiene delle mani ed indossare una mascherina chirurgica medica.
Negli ambulatori potranno essere presenti contemporaneamente un numero massimo di lavoratori che possa garantire distanze interpersonali di almeno due metri.
4 Fonte: Circolare del Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria prot. n°14915-29/04/2020
I lavoratori dovranno comunque essere preliminarmente sottoposti ad un triage Covid-19 orientato, da parte del medico o di un operatore (in questo caso adeguatamente formato).
Tutti i lavoratori che dovessero presentare sintomatologie sospette per Covid-19 saranno allontanati e invitati a contattare il Medico Curante.
Il medico competente riveste un ruolo fondamentale sia nell’ambito della valutazione dei rischi sia per quanto riguarda la gestione dei dipendenti nel rientro graduale negli istituti in particolare per il personale risultato positivo all’infezione da SARS-CoV 2. Inoltre, il medico competente ha un ruolo chiave nel contract tracing nella precoce identificazione dei contatti in ambito lavorativo e nel loro isolamento e conseguentemente all’importanza strategica dello stretto rapporto di collaborazione che il medico competente può mettere in atto con i medici di medicina generale e con i Dipartimenti di prevenzione per la corretta gestione e presa in carico del lavoratore con sintomatologia sospetta per infezione da SARS-CoV 2.
5.6.1 Gestione del “lavoratori fragili”
Come specificato nel Protocollo Condiviso del 24 Aprile, alla ripresa delle attività, è opportuno che il medico competente sia coinvolto per le identificazioni dei soggetti con particolari situazioni di fragilità ed è raccomandabile che la sorveglianza sanitaria ponga particolare attenzione ai soggetti fragili anche in relazione all’età.
In merito a tali situazioni di fragilità, i dati epidemiologici rilevano una maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate della popolazione (> 55 anni di età), come riportato nel Documento Tecnico dell’Inail, nonché in presenza di co-morbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità.
In considerazione di ciò, allo stato attuale, nelle more di una eventuale specifica previsione normativa, il medico competente nella valutazione della differibilità delle visite mediche periodiche terrà conto della maggiore fragilità legata all’età nonché di eventuali patologie del lavoratore di cui è già a conoscenza; i lavoratori vanno comunque - attraverso adeguata informativa - sensibilizzati a rappresentare al medico competente l’eventuale sussistenza di patologie (a solo titolo esemplificativo, malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche), attraverso la richiesta di visita medica di cui all’art. 41 c. 1 lett. c. (c.d. visita a richiesta del lavoratore), corredata da documentazione medica relativa alla patologia diagnosticata, a supporto della valutazione del medico competente.
In prima istanza però il lavoratore dovrà rivolgersi al proprio medico curante per valutare la sussistenza di tale stato di “ fragilità/ipersuscettibilità” ( inteso come condizione che dovrebbe associarsi ad un decorso della malattia da Covid-19 particolarmente insidioso in caso di eventuale contagio ) e in accordo con lo stesso valutare la necessità di un periodo di astensione dalla prestazione lavorativa ( persone con necessità di isolamento, altri rischi potenziali di malattie, misure profilattiche ecc.). In seconda istanza, qualora il medico di medicina generale non possa o non ritenga di intervenire, il lavoratore ha facoltà di richiedere un parere specifico al medico competente in merito al suo stato di “ipersuscettibilità/fragilità”. A seguito della richiesta di un parere del lavoratore, qualora il medico competente dovesse ritenere che il lavoratore appartenga alla categoria di soggetti cosiddetti fragili comunicherà al Datore di Lavoro che il lavoratore ( Nome, Cognome, Data di nascita) può essere considerato lavoratore fragile e rientra tra le categorie identificate dal DPCM 8 Marzo art.3 comma 1 lettera b) a cui è fatta espressa raccomandazione “ di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora se non in caso di comprovata necessità o di evitare luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 “. Non verrà fornita alcuna informazione in merito allo stato di salute del lavoratore. A tal proposito si rammenta che il medico competente non ha potere di certificare l’assenza da lavoro né per la malattia né per infortunio motivo per cui, così come previsto dal DPCM del 08/03/2020 sarà opportuno promuovere la fruizione da parte dei lavoratori di congedo ordinario, ferie e ove possibile smart working.
In merito al reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da COVID-19, la letteratura scientifica evidenzia che coloro che si sono ammalati e che hanno manifestato una polmonite o un’infezione respiratoria acuta grave, potrebbero presentare una ridotta capacità polmonare a seguito della malattia (anche fino al 20-30% della funzione polmonare) con possibile necessità di sottoporsi a cicli di fisioterapia respiratoria. Situazione ancora più complessa è quella dei soggetti che sono stati ricoverati in terapia intensiva, in quanto possono continuare ad accusare disturbi rilevanti descritti in letteratura, la cui presenza necessita di particolare attenzione ai fini del reinserimento lavorativo.
Pertanto, il medico competente, per quei lavoratori che sono stati affetti da COVID-19, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione secondo le modalità previste rilasciata dal Dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, effettua la visita medica prevista dall’art.41, c. 2 lett. e-ter del D.lgs. 81/08 e s.m.i (quella precedente alla ripresa del lavoro a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi), al fine di verificare l’idoneità alla mansione - anche per valutare profili specifici di rischiosità - indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.
Data la situazione epidemiologica in caso di cambiamenti legislativi in materia di lavoratori fragili la suddetta procedura potrà subire dei cambiamenti.
6 PROCEDURA DI GESTIONE IN CASO DI POSITIVITÀ AI TEST
La procedura prevista dalle istituzioni, richiede che il singolo cittadino che presenti sintomi o che sia stato esposto a possibile contagio, debba comunicarlo al proprio medico di famiglia o al numero 1500. Questi, in base alle procedure applicate, decideranno se sottoporre la persona a tampone o meno o a provvedimento di quarantena cautelare.
Nel caso in cui venga comunicata all’ente la positività di un proprio operatore, si procederà applicando i seguenti punti.
6.1 Interventi di primo soccorso
Qualora un lavoratore dovesse riferire un malore, salvo che non sia a rischio la sua salute e sicurezza, questi dovrà abbandonare il lavoro e recarsi presso il proprio domicilio e dovrà contattare il proprio medico curante.
Qualora questo non fosse possibile, il lavoratore dovrà rimanere al suo posto di lavoro, dovrà indossare la mascherina e i guanti, avvisare il preposto che provvederà ad allertare i soccorsi, quindi dovrà recarsi all’interno dell’infermeria o di un locale chiuso, e l’Istituto provvederà alla chiamata dei soccorsi. Una volta che il lavoratore avrà abbandonato il locale, questo dovrà essere sanificato secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, nonché alla ventilazione dei locali. La SANIFICAZIONE POST CASO COVID-19 se è affidata a terzi, trattandosi di attività che può incidere sfavorevolmente sull’ambiente e sulle persone, questi devono possedere specifici requisiti, ovvero il preposto alla gestione tecnica e l'abilitazione della lettera e) dell'art.1 comma 1 del DM 274 del 7 Luglio 1997.
Qualora sia strettamente necessario intervenire immediatamente sul lavoratore, il soccorritore dovrà prima indossare maschera, visiera e guanti, presenti all’interno della cassetta di primo soccorso che dovrà essere integrata con facciale filtrante EN149 FFP3 e schermo facciale Tutti i presidi utilizzati vanno chiusi in un sacchetto e gettati come rifiuti speciali pericolosi. Durante l’intervento, dovranno essere presenti solo i soccorritori nel numero strettamente necessario all’intervento. Una volta terminato l’intervento, i soccorritori dovranno segnalare il contatto con il possibile soggetto e, salvo che questi risultasse negativo, dovranno abbandonare il posto di lavoro e rimanere in quarantena per il periodo necessario.
6.2 Individuazione di persona sintomatica all’interno dell’Istituto
Qualora un lavoratore dovesse riferire sintomi riferibili a infezione da Covidi-19 (quali febbre, stanchezza e tosse secca)5 bisognerà far allontanare dai locali i restanti lavoratori, indossare la mascherina e i guanti in dotazione e comunica con il preposto e se in grado di farlo in autonomia si reca presso il proprio domicilio e comunica con il proprio medico di base.
Se invece non fosse in grado di allontanarsi in autonomia deve rimanere al proprio posto, dopo aver allertato il preposto che provvederà a chiamare i soccorsi ed eventualmente inviare gli addetti al primo soccorso che in questo caso indosseranno mascherina ffp2 o p3, guanti monouso occhiali o visiera protettiva. Alla fine
5I sintomi più comuni di sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Fonte: xxxxxx.xxx.xx
delle operazioni gli indumenti rimossi dovranno essere conferiti come rifiuti sanitari, perché potenzialmente contagiosi.
Gli addetti dovranno essere istruiti a indossare e soprattutto a rimuovere gli indumenti protettivi (S successivamente, il lavoratore dovrà recarsi immediatamente al proprio domicilio e dovrà contattare il proprio medico curante).
L’Istituto comunica, immediatamente, il caso all’autorità sanitaria competente e si mette a loro disposizione per fornire le informazioni necessarie a delineare la situazione. L’Istituto procederà adottando qualsiasi misura venga indicata dall’autorità stessa.
Le Autorità, una volta rilevato il contagio di una persona, indagano per definire i possibili rapporti intercorsi con altre persone, sia per motivi lavorativi che personali. A seguito di questo, l’Autorità contatterà l’Istituto, eventualmente anche il medico competente, per definire le misure quali l’indagine circa eventuali altri lavoratori contagiati, sospensione dell’attività, sanificazione straordinaria ecc.
L’Istituto provvederà ad adottare tempestivamente le misure indicate dall’autorità, tra cui l’eventuale allontanamento delle persone entrate in stretto contatto con la persona positiva.
6.3 Definizione di contatto stretto ad alto rischio di esposizione
Le condizioni di seguito elencate definiscono il rischio di esposizione da contatto stretto:
1. una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
2. una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (es. stretta di mano);
3. una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (es. toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
4. una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore di 15 minuti;
5. una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala d’attesa, veicolo) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
altre situazioni non attintati alla possibilità di contagio nelle ente
6. una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave o abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
7. un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID-19 o personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei dispositivi di protezione individuale (DPI) raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
6.4 Misure immediate di intervento
Fatto salvo quanto previsto nei paragrafi precedenti, l’Istituto adotta i seguenti interventi precauzionali:
a) immediata richiesta cautelativa, a tutti i lavoratori che hanno lavorato negli ultimi 15 giorni in postazioni immediatamente adiacenti al lavoratore risultato positivo, di rimanere a casa;
b) interdizione, fino all’avvenuta igienizzazione, dei locali di cui alla lettera c, fatto salvo le aree di transito;
c) immediata sanificazione dei locali, in questo ordine cronologico:
delle zone di passaggio comuni quali scale, con particolare attenzione al corrimano, corridoi, porte, servizi igienici, ascensori;
postazione/i di lavoro del lavoratore e di tutti i lavoratori della medesima area di lavoro, comprese le attrezzature di lavoro;
area break utilizzata dal lavoratore, comprese le attrezzature presenti (distributori automatici, frigo, forno ecc.).
la sanificazione deve essere effettuata nel rispetto di quanto previsto dalla Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020. . La SANIFICAZIONE POST CASO COVID-19 si affiderà a ditta con specifici requisiti, dell'art.2 del DM 274 del 7 Luglio 1997.
7 NFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI
L’attività di informazione e formazione deve essere incisiva ed efficace, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi, in modo da permettere a tutti i lavoratori di comprendere esattamente le modalità del rischio che, proprio per la sua tipologia, vede la prevenzione intrinseca nel distanziamento sociale , nei comportamenti e nelle misure di prevenzione anche individuali. A tale scopo verranno collocati all’ interno della struttura un numero adeguato di cartelli con le indicazioni operative relative all ‘utilizzo dei DPI , alla corretta procedura pe il lavaggio delle mani , alle regole di comportamento generali.
Ad oggi nessuna comunicazione relativa alle norme comportamentali specifiche e gestionali da intraprendere al rientro per la ripresa della attività scolastica è stata diramata dai Ministeri competenti , fatte salve quelle previste per gli Esami di stato.
Il presente aggiornamento è da intendersi quindi una Linea Guida di disposizioni / prescrizioni che verrà aggiornata tempestivamente in ottemperanza alle specifiche indicazioni attese dai Ministeri competenti
7 VERIFICA DELLE MISURE ADOTTATE
Periodicamente, i responsabili di sede effettuano un controllo volto a verificare l’applicazione sia delle indicazioni riportate all’interno dei provvedimenti emanati dalle Autorità Nazionali, sia delle prescrizioni previste all’interno di questo piano.
Così come previsto dall’art. 13 del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020, dovrà essere istituito un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS
Il controllo dovrà avvenire insieme agli RLS, anche impiegando strumenti telematici, utilizzando la check list allegata alla presente procedura (ALLEGATO 1: CHECK-LIST MISURE ADOTTATE).
Al termine del controllo, le parti inseriscono eventuali annotazioni e firmano il documento.
La check list compilata e firmata viene archiviata nel rispetto delle indicazioni dell’ente sulla conservazione documentale.
ALLEGATI
Allegato 1: Check-list misure adottate
1. CHECK LIST VERIFICA ADEMPIMENTI GENERALI | ||||
VOCE | Attuato | In corso | Non applicabile | Note |
1. Massimo utilizzo del lavoro agile per le attività che possono essere svolte presso il proprio domicilio | ||||
2. Incentivazione di ferie e congedi retribuiti | ||||
3. Sospensione delle attività non indispensabili | ||||
4. Applicazione del protocollo anti- contagio (vedere anche sezione 2) | ||||
5. Rispetto della distanza di 1 metro | ||||
6. Uso della mascherina quando non sia possibile rispettare la distanza di 1 metro | ||||
7. Incentivazione delle operazioni di sanificazione del luogo di lavoro, anche utilizzando ammortizzatori sociali | ||||
8. Limitare al massimo gli spostamenti all’interno delle sedi/locali di lavoro | ||||
9. Contingentare l’accesso agli spazi comuni |
2. CHECK LIST VERIFICA PIANO ANTI-CONTAGIO | ||||
VOCE | Attuato | In corso | Non applicabile | Note |
1. Differenziazione degli orari di ingresso, uscita e pause | ||||
2. Affissione della cartellonistica riportata nella procedura | ||||
3. Eliminazione degli spostamenti tra aree di competenze diverse | ||||
4. Verifica delle distanze di 1 metro tra un operatore e l’altro, in particolare tra un operatore e chi gli sta dietro | ||||
5. Rispetto della distanza di 1 metro in area “reception”, rispetto a chi viene accolto | ||||
6. Eliminazione di accessi dall’esterno o adozione della procedura di autorizzazione | ||||
7. Presenza di igienizzante per le mani nei bagni e/o nei punti di accesso alla struttura | ||||
8. Svolgimento dei lavori in appalto solo in orari dove non sono presenti operatori | ||||
9. Sanificazione della postazione e attrezzature prima dell’inizio del turno | ||||
10. Sanificazione dei bagni più volte al giorno | ||||
11. Sanificazione delle aree break dopo gli intervalli di fruizione definiti | ||||
12. L’ufficio personale è informato di come comportarsi in caso di notizia di positività |
In data: / /_ _ il/la sottoscritto/a _ in qualità di Responsabile di sede/preposto incaricato, ha effettuato il sopralluogo del sito, provvedendo a compilare la presente checklist.
Vengono informati il Datore di Lavoro ed il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza sugli esiti del presente controllo, anche tramite invio informatico del modello compilato
Firma del Responsabile/incaricato
Allegato 2: Registro interventi di pulizia e sanificazione
In relazione al punto 4 Pulizia e Sanificazione in azienda del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per contrasto e il contenimento della diffusione del COVID19 negli ambienti di lavoro”, le aziende che mantengono l’operatività devono assicurare gli interventi richiamati nel punto suddetto.
Si ritiene, al riguardo, utile riportare una definizione degli interventi previsti dal Protocollo che possono più efficacemente orientare alle attività necessarie.
Pulizia: insieme di operazioni che occorre praticare per rimuovere lo "sporco visibile" di qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi, materiale organico…) da qualsiasi tipo di ambiente, superficie, macchinario ecc. La pulizia si ottiene con la rimozione manuale o meccanica dello sporco anche – eventualmente – con acqua e/o sostanze detergenti (detersione). La pulizia è un'operazione preliminare e si perfeziona ed è indispensabile ai fini delle successive fasi di sanificazione e disinfezione.
Sanificazione: è un intervento mirato ad eliminare alla base qualsiasi batterio ed agente contaminante che con le comuni pulizie non si riescono a rimuovere. La sanificazione si attua - avvalendosi di prodotti chimici detergenti (detersione) - per riportare il carico microbico entro standard di igiene accettabili ed ottimali che dipendono dalla destinazione d'uso degli ambienti interessati. La sanificazione deve comunque essere preceduta dalla pulizia.
Piano interventi e frequenza
LOCALI/APPARECCHIATURE | SPECIFICHE | FREQUENZA PREVISTA | |
PULIZIA | SANIFICAZIONE | ||
Scheda registrazione interventi
DATA | TIPO INTERVENTO | A CURA DI | AREA-LOCALE | FIRMA |
Allegato 3: Verbale consegna DPI
VERBALE DI CONSEGNA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.) | |
In data si consegnano i seguenti D.P.I. al dipendente di questa Amministrazione Sig./Sig.ra _ quali misure di contenimento del contagio da COVID-19 da adottare nello svolgimento delle attività oltre al distanziamento sociale e alle buone pratiche di lavaggio delle mani e pulizia della propria postazione di lavoro. I dispositivi consegnati dovranno essere gli unici ad essere utilizzati all’interno del plesso, per evitare che circolino dispositivi non verificati quanto a tempi di utilizzo e caratteristiche (es. mascherine con valvola di espirazione potenzialmente suscettibili di diffondere il contagio in caso di positivi asintomatici ecc.). Misure di generali di prevenzione e utilizzo dei dispositivi: Prima di indossare i dispositivi lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica. Finito l’utilizzo l’operatore avrà cura di pulire le attrezzature con disinfettanti a base di cloro o alcol e di eliminare i dispositivi di protezione individuale (DPI) monouso secondo la normativa vigente. Il personale avrà cura di seguire le precauzioni previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, Istituto Nazionale della Sanità e Circolari del Ministero della Salute. | |
MANSIONE | |
Dispositivo/i di Protezione Individuale consegnato/i: Mascherina Chirurgica Mascherina FFp2 o similari senza valvola Guanti monouso Visiera | |
Firma: Il Datore di Lavoro / Funzionario Responsabile Il Lavoratore per ricevuta Firma |
Allegato 4: MODELLO DI SCHEDA DI ANAMNESI PERSONALE
AUTOCERTIFICAZIONE ACCESSO ISTITUTO
(dati trattati con la riservatezza prevista dalla norma sulla Privacy )
Io sottoscritto/a consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci
Nome Cognome
nato/a il a
residente in Via n°
DICHIARO SOTTO LA MIA RESPONSABILITÀ
di non essere sottoposto alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al COVID- 19 o in caso positivo di aver effettuato due tamponi diagnostici negativi per SARS-COV-2
di non avere familiari, conviventi o amici positivi alla COVID-19
di non avere attualmente e non avere avuto nelle ultime 3 settimane febbre, mal di gola, tosse, difficoltà respiratoria, perdita dell’olfatto e del gusto, diarrea, dolori articolari e muscolari diffusi o altri sintomi riconducibili a COVID-19
di aver rispettato e di rispettare le norme sul distanziamento sociale, uso della mascherina, lavaggio delle mani, disinfezione degli ambienti
di aver compreso che non devo recarmi al lavoro in caso di comparsa di sintomi di malattia COVID-19 (febbre >37.5, mal di gola, tosse, difficoltà respiratoria, perdita dell’olfatto e del gusto, diarrea, dolori articolari e muscolari diffusi o altri sintomi) ma devo contattare il medico curante e segnalarlo al medico competente
In fede
Data Firma leggibile
In relazione alla normativa sulla Privacy il lavoratore dichiara di essere informato/a, ai sensi e per gli effetti di cui al Regolamento (EU) 2016/679 (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati -GDPR) e delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), così come modificato dal D.Lgs. 101/2018, che tutti i dati conferiti hanno solo la finalità di Informazione ed indicazione sul corretto comportamento da seguire. Tali informazioni saranno trattate, anche con strumenti informatici, adottando le misure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza, nel rispetto della normativa sopra richiamata.
Acconsento alla compilazione [ ] Non Acconsento [ ]
Data_ _ Firma
Allegato 4.1 AUTODICHIARAZIONE
AUTODICHIARAZIONE
Il sottoscritto,
Cognome …………………………………..……………………..…… Nome …………………………………….……………………
Luogo di nascita ………………………………………….………... Data di nascita ………………………..………………….
Documento di riconoscimento …………………………………………………………….
Ruolo (es. studente, docente, personale non docente, altro)
nell’accesso presso l’Istituto Scolastico ……………………………………………………………………………….………..
sotto la propria responsabilità (se maggiorenne) o di quella di un esercente la responsabilità genitoriale, dichiara quanto segue:
di non presentare sintomatologia respiratoria o febbre superiore a 37.5° C in data odierna e nei tre giorni precedenti;
di non essere stato in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni;
di non essere stato a contatto con persone positive, per quanto di loro conoscenza, negli ultimi 14 giorni.
La presente autodichiarazione viene rilasciata quale misura di prevenzione correlata con l’emergenza pandemica del SARS CoV 2.
Luogo e data ……………………………………..
Firma leggibile
(dell’interessato e/o dell’esercente la responsabilità genitoriale)
Allegato 5: Tipologia mascherine e caratteristiche
TIPOLOGIE DI MASCHERINE E LORO UTILIZZO
Il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, noto come decreto “Cura Italia”, ha introdotto deroghe che mirano a snellire la validazione dei dispositivi di protezione per le vie respiratorie, in modo da facilitarne la produzione e la distribuzione.
Il Decreto Legge agli art. 15 e 16 e la successiva Circolare del Ministero della Salute (n.0003572 del 18 marzo 2020) identificano tre tipologie di mascherine utilizzabili:
1. Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) - art. 15
2. Maschere facciali ad uso medico (Mascherine Chirurgiche) - art. 15
3. Maschere filtranti - art. 16
Inoltre, l’art. 15 dello stesso Decreto ha disposto che fino al perdurare dello stato di emergenza (31 luglio 2020), è consentito produrre, importare e immettere in commercio mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuali in deroga alle vigenti disposizioni, ovvero non marcati CE.
Questa deroga riguarda tuttavia la procedura e la relativa tempistica di finalizzazione e non gli standard di qualità dei prodotti che si andranno a produrre, importare e commercializzare, che dovranno comunque assicurare la rispondenza alle norme vigenti e potranno così concorrere, unitamente all’adozione delle altre misure generali, al contenimento ed alla gestione dell’emergenza epidemiologica in corso.
È utile ricordare che la citata normativa prevede una deroga eccezionale e temporalmente limitata al perdurare dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020.
Di seguito sono descritte le caratteristiche tecniche, le norme di riferimento e le modalità di utilizzo delle diverse tipologie di mascherine.
Dispositivi di Protezione Individuale - art. 15
Normativa tecnica di riferimento | Ente a cui inviare la richiesta di autorizzazione alla produzione e immissione in commercio | Caratteristiche | Uso consigliato | Possibilità di riutilizzo |
UNI EN | INAIL | In base alla classificazione europea sono distinte in tipo 1 (FFP1), | I dispositivi FFP2 e FFP3 devono essere impiegati nei: reparti ospedalieri dove si trovano pazienti contagiati, dai soccorritori di pazienti contagiati e nelle guardie mediche. In particolare è raccomandato l’utilizzo di dispositivi con fattore di protezione FFP3 quando il patogeno è trasmissibile per via aerea e devono essere eseguite manovre a rischio (es. broncoscopie). Quelli dotati di valvola non devono essere usati da pazienti COVID-19 in quanto non impediscono la diffusione degli agenti patogeni trasmissibili per via aerea | Possono essere riutilizzate solo |
149:2009 | 2 (FFP2) e 3 (FFP3), in base all’efficienza di filtrazione di aerosol e goccioline, pari rispettivamente a 80%, 94% e 98%. | quelle marcate con la lettera R. | ||
Le monouso hanno una durata | ||||
In relazione all’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie aeree, | limitata che varia in base al suo | |||
le maschere semi-facciali possono essere “riutilizzabili” (marcate | utilizzo e, generalmente, deve | |||
con la lettera R) o “monouso” (marcate con la lettera NR) oltre ad | essere sostituita quando si | |||
essere sottoposte a test opzionale relativo ai requisiti di | riscontra un’alta resistenza | |||
intasamento (marcate lettera “D”). | respiratoria. | |||
Le semi-maschere filtranti devono riportare il codice della | In questo caso i metodi di | |||
normativa EN 149 con l’anno di riferimento, la classificazione FFP, | disinfezione possono comportare | |||
l’indicazione obbligatoria R o NR, e quella opzionale D. | alterazioni del DPI che possono | |||
influire sul livello di protezione. | ||||
(Ad es. la marcatura EN 149:2001 + A1:2009 FFP2 NR D indica il rispetto della | ||||
normativa (EN 149:2001 + A1:2009), la tipologia di filtro (FFP2), la classificazione | ||||
monouso (NR) e lo svolgimento del test opzionale di intasamento (D). | Queste modifiche possono | |||
riguardare le prestazioni (ad es. | ||||
efficienza di filtrazione) o | ||||
Le mascherine conformi a questa normativa coprono naso, bocca | l'adattabilità (ad es. degradazione | |||
e possibilmente anche il mento (semi-maschera), possono avere | di lacci, materiale dello |
Normativa tecnica di riferimento | Ente a cui inviare la richiesta di autorizzazione alla produzione e immissione in commercio | Caratteristiche | Uso consigliato | Possibilità di riutilizzo |
una o più valvole di inspirazione e/o espirazione e sono progettate per la protezione sia da polveri sottili sia da nebbie a base acquosa e nebbie a base organica (aerosol liquidi) e fumi (liquidi vaporizzati). I DPI di tipo 2 si possono ritenere corrispondenti ai respiratori classificati come N95 e quelli di tipo 3 a quelli classificati N99 dalla normativa statunitense. Le mascherine FFP2 e FFP3 sono i dispositivi a maggior efficienza di filtrazione. | stringinaso accessori per cinturini) o una combinazione di questi (ad esempio componenti metalliche che riscaldandosi danneggiano il materiale filtrante attorno ad esse). |
Maschere facciali ad uso medico (Mascherine Chirurgiche) - art. 15
Normativa tecnica di riferimento | Ente a cui inviare la richiesta di autorizzazione alla produzione e immissione in commercio | Caratteristiche | Uso consigliato | Possibilità di riutilizzo |
UNI EN 14683:2019 (requisiti di performance) UNI EN ISO 10993- 1:2010 (requisiti di biocompatibilit à) | Istituto Superiore della Sanità (ISS) | Ai sensi dell’art. 16 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (Ulteriori misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività) le mascherine chirurgiche sono considerate dispositivi di protezione individuale (DPI), di cui all’articolo 74, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 Le mascherine chirurgiche sono maschere facciali lisce o pieghettate (alcune hanno la forma di una coppetta) che vengono posizionate su naso e bocca e fissate alla testa con lacci o elastici. In relazione all’efficienza di filtrazione e resistenza respiratoria possono essere di 3 tipi: I, II e IIR. Quelle di tipo II (tre strati) e IIR (quattro strati) offrono una maggiore efficienza di filtrazione batterica (BFE ≥ 98%), a differenza delle I (≥ 95%); | È consigliato l’uso a tutti i lavoratori che sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro (D.L. 17 marzo 2020, n. 18). Secondo la norma UNI EN 14683:2019 le maschere di tipo I possono essere indossate dai pazienti, mentre quelle di tipo II sono destinate agli operatori sanitari In particolare, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina chirurgica quando si sospetta di aver contratto un’infezione da SARS-CoV-2 e/o quando si presentano sintomi quali tosse o starnuti, o quando è necessario entrare in contatto con una persona con sospetta infezione da SARS-CoV-2. | La norma UNI EN 14683:2019 non fa alcun riferimento alla riutilizzabilità di questi dispositivi dopo l’uso né ad eventuali pratiche di pulizia/igienizzazione. Piuttosto, sottolinea che la mascherina chirurgica può inumidirsi facilmente con conseguente diminuzione dell’efficacia filtrante. |
Normativa tecnica di riferimento | Ente a cui inviare la richiesta di autorizzazione alla produzione e immissione in commercio | Caratteristiche | Uso consigliato | Possibilità di riutilizzo |
la IIR è resistente anche agli spruzzi (Regolamento Dispositivi Medici (UE) 2017/745; EN 14683:2019). |
Maschere filtranti - art. 16
Normativa tecnica di riferimento | Ente a cui inviare la richiesta di autorizzazione alla produzione e immissione in commercio | Caratteristiche | Uso consigliato | Possibilità di riutilizzo |
Non sono richiesti test specifici. | Non è necessaria alcuna autorizzazione | Tali prodotti non si configurano né come DPI né come dispositivi medici (DM). | Tali mascherine possono essere utilizzate soltanto a scopo precauzionale, per cui è richiesto che siano comunque rispettate le disposizioni in tema di distanziamento sociale introdotte in ragione dell’emergenza Covid-19. | Sono esclusivamente monouso |
In ogni caso per la produzione di questo terzo tipo di mascherine, che non si configurano né come DM né come DPI, si consiglia di seguire comunque le indicazioni tecniche della norma UNI EN 14683 | È previsto che il produttore garantisca comunque che le mascherine non arrechino danni o determino rischi aggiuntivi per gli utilizzatori secondo la destinazione d’uso prevista dai produttori stessi (Circolare Ministero della Salute del 18/3/2020 n. 3572). | Secondo la Circolare del Ministero della Salute n. 3572 del 18/03/2020, tali mascherine possono essere utilizzate da tutti gli individui sul territorio nazionale, tranne dagli operatori sanitari durante il servizio e dagli altri lavoratori per i quali è prescritto l’uso di specifici dispositivi di sicurezza (coloro che sono oggettivamente | ||
impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro). |
Guida certificazione mascherine
ALLEGATO 5: ALLEGATI GRAFICI
Allegato 5.1: informativa da posizionare su tutti gli accessi
MISURE DI RIDUZIONE DELLA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS | ||||
È fatto divieto l’accesso a persone con sintomi quali febbre (temperatura maggiore di 37,5 °C), tosse, raffreddore o soggetti a provvedimenti di quarantena o risultati positivi al virus o che abbiano avuto contatto con persone positivi negli ultimi 14 giorni. L’ente si riserva di applicare sanzioni disciplinari a tutti i trasgressori. | ||||
Qualora una persona dovesse rientrare in uno di questi casi: | ||||
Sintomi quali febbre (37,5°C), tosse, difficoltà respiratorie. | Aver avuto contatti faccia a faccia in locale chiuso con persone risultate infette o a grave sospetto di infezione. Oppure aver avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID- 19 o provenda da zone a rischio secondo OMS | |||
È vietato l’accesso in sede ma è OBBLIGATORIO rimanere all’interno del proprio domicilio, contattando il proprio medico o il numero: | ||||
Fornire tutte le indicazioni richieste e seguendo alla lettera le indicazioni che riceverà. | ||||
Al fine di ridurre la diffusione, Vi invitiamo, comunque a: | ||||
Lavare frequentemente le mani. Lavare le mani con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Pulire le superfici con soluzioni detergenti. È possibile utilizzare soluzioni idroalcoliche. | Evitare di toccare con le mani la bocca e gli occhi, prima di averle lavate. Evitare strette di mano, baci e abbracci. Non toccarsi occhi e bocca con le mani | |||
Usare fazzoletti monouso per soffiarsi il naso e gettarli, una volta utilizzati, nei cestini. Evitare l’uso promiscuo di bottiglie o bicchieri. Coprirsi la bocca se si starnutisce o tossisce. | Evitare contatti ravvicinati con persone che presentino sintomi influenzali quali tosse e raffreddore. Se possibile, mantenere una distanza di 1 metro dalle persone. quando non possibile, richiedere le mascherine |
Allegato 5.2: istruzioni per la detersione delle mani
Allegato 5.3:1 istruzioni sull’uso delle mascherine FFP2/FFP3 (senza valvola)
La mascherina, quando necessaria, deve essere indossata correttamente secondo le indicazioni di seguito riportate. Le indicazioni sono generali e pertanto l’utilizzatore dovrà comunque fare riferimento alle istruzioni d’uso di ciascuna mascherina.
lavare le mani come previsto dalle linee guida OMS
con il rovescio del respiratore rivolto verso l’alto, aiutandosi con la linguetta, separare il lembo superiore ed inferiore del respiratore fino a ottenere una forma a conchiglia. Piegare leggermente il centro dello stringinaso (punto 1)
assicurarsi che non vi siano pieghe all’interno di ciascun lembo (punto 2)
tenere il respiratore in una mano, con il lato aperto rivolto verso il viso. Afferrare con l’altra mano entrambi gli elastici. Posizionare il respiratore sotto il mento con lo stringinaso rivolto verso l’alto e tirare gli elastici sopra il capo (punto 3)
Posizionare l’elastico superiore sulla sommità del capo e quello inferiore sotto le orecchie. Gli elastici non devono essere attorcigliati. Aggiustare i lembi superiore e inferiore fino ad ottenere una tenuta ottimale (punto 4).
a) Anelli alle orecchie - alcune mascherine hanno due anelli, uno su ogni lato. Prendi questo tipo di mascherina per gli anelli, mettine uno intorno a un orecchio e poi metti il secondo sull'altro orecchio.
b) Lacci o cinghie - alcune mascherine hanno dei pezzi di tessuto che vanno legati dietro la testa. Prendi la mascherina dai lacci presenti sulla parte superiore, portali dietro la testa e legali insieme con un fiocco.
c) Fasce elastiche - alcune mascherine hanno due fasce elastiche che vanno applicate intorno alla testa e alla nuca (invece che alle orecchie). Tieni la mascherina davanti al viso, tira la fascia superiore e mettila intorno alla parte superiore della testa. Tira poi la fascia inferiore sulla testa e sistemala alla base della nuca.
Sistema la mascherina sul viso e sotto il mento. Una volta stabilizzata, sistemala per assicurarti che copra viso, bocca e anche che il bordo inferiore sia sotto il mento (punto 5)
Effettuare la prova di tenuta coprendo il respiratore con entrambe le mani facendo attenzione a non modificarne la tenuta (punto 6)
A fine utilizzo, rimuovi la mascherina toccando solamente i bordi, i lacci, gli anelli o le fasce evitando di toccare la parte anteriore della mascherina
Butta la mascherina nella spazzatura senza mai riutilizzarla dopo averla tolta.
Allegato 5.3.2 : istruzioni sull’uso delle mascherine chirurgiche
Pulisciti le mani Prima di toccare una mascherina medica pulita, lava con cura le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica. | |
Controlla la mascherina Una volta che hai preso la mascherina chirurgica (non ancora utilizzata) dalla sua confezione, verifica che non ci siano difetti e che non presenti buchi o strappi al materiale. Se la mascherina è difettosa, buttala via e prendine una nuova. | |
Orienta la mascherina nella maniera corretta Affinché possa aderire per bene alla tua pelle, la parte superiore della mascherina deve essere flessibile, ma comunque rigida; i bordi devono potersi modellare intorno al tuo naso. Assicurati che questo lato flessibile sia rivolto verso l'alto prima di applicare la mascherina sul tuo viso. | |
Assicurati che il lato corretto della mascherina sia rivolto verso l’esterno Il lato interno è solitamente bianco; il lato esterno ha invece un colore diverso. Prima di applicare la mascherina, assicurati che il lato bianco sia rivolto verso il tuo viso. | |
Mettere la mascherina sul viso. Esistono molti tipi di mascherina, ciascuno con modalità di applicazione diverse. Anelli alle orecchie - alcune mascherine hanno due anelli, uno su ogni lato. Sono solitamente realizzati con un materiale elastico in maniera che possano essere tirati. Prendi questo tipo di mascherina per gli anelli, mettine uno intorno a un orecchio e poi metti il secondo sull'altro orecchio. Lacci o cinghie - alcune mascherine hanno dei pezzi di tessuto che vanno legati dietro la testa. Spesso hanno dei lacci o cinghie sia sulla parte superiore sia su quella inferiore. Prendi la mascherina dai lacci presenti sulla parte superiore, portali dietro la testa e legali insieme con un fiocco. Fasce elastiche - alcune mascherine hanno due fasce elastiche che vanno applicate intorno alla testa e alla nuca (invece che alle orecchie). Tieni la mascherina davanti al viso, tira la fascia superiore emettila intorno alla parte superiore della testa. Tira poi la fascia inferiore sulla testa e sistemala alla base della nuca. | |
Sistema la parte sul naso Una volta messa in posizione sulla testa e sul viso, usa indice e pollice per stringere la porzione flessibile del bordo superiore della mascherina intorno al ponte del naso. | |
Annoda la fascia inferiore della mascherina, se necessario Se stai usando una mascherina con le fasce che si legano sopra e sotto, puoi adesso annodare quello inferiore intorno alla nuca. Dal momento che sistemare la parte flessibile sul naso può influenzare la maniera in cui la mascherina aderisce al viso, è meglio assicurare prima quella parte e poi legare le fasce del lato inferiore. Se hai già legato le fasce della parte inferiore, potrebbe essere necessario riannodarle più saldamente se necessario. | |
Sistema la mascherina sul viso e sotto il mento Una volta stabilizzata, sistemala per assicurarti che copra viso, bocca e anche che il bordo inferiore sia sotto il mento. |
Xxxxxxx la maschera con attenzione In generale, rimuovere la maschera solo toccando i bordi, le cinghie, i passanti, le fascette o le fasce. Non toccare la parte anteriore della maschera che potrebbe essere contaminata. Xxxxxx per le orecchie - Usa le mani per tenere gli anelli per le orecchie e rimuoverle da ogni orecchio. Fascette / Cinghie - Usa le mani per sciogliere prima le cinghie inferiori, quindi slega le cinghie superiori. Rimuovere la maschera tenendo le fascette superiori. Elastici: usa le mani per portare l'elastico inferiore sopra la testa, quindi usa le mani per fare lo stesso con l'elastico superiore. Rimuovere la maschera dal viso mentre si tiene l'elastico superiore. | |
Elimina la mascherina Getta la mascherina all’interno del contenitore richiudibile dell’indifferenziata. Non gettare la mascherina su cestini all’aperto. | |
Pulisciti le mani Dopo aver gettato la mascherina lava con cura le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica. |
Allegato 5.4: uso corretto dei guanti monouso
Le seguenti indicazioni sono generali e pertanto l’utilizzatore dovrà fare riferimento alle istruzioni d’uso del prodotto specifico.
Xxxxxx le mani prima di indossare i guanti
Usa correttamente i guanti evitando di lesionarli
Anche indossando i guanti, è importante continuare a eseguire una frequente igienizzazione delle mani, lavandole con acqua e sapone o - quando ciò non è possibile - con le soluzioni disinfettanti attualmente in commercio (gel, salviette ecc.).
Per rimuovere i guanti:
a) Pizzica il guanto all’altezza del polso, con il pollice e l’indice della mano opposta.
b) Solleva il guanto e sfilalo facendo in modo che si rovesci su sé stesso.
c) Con la mano ora senza il guanto, infila il dito sotto il bordo del guanto della mano opposta.
d) Solleva il guanto e sfilalo facendo in modo che si rovesci su sé stesso.
Allegato 5.5: cartello da apporre presso la timbratrice
REGISTRAZIONE DEGLI INGRESSI E USCITE | |
Visto il momento di particolare gravità, anche il momento della timbratura può rappresentare un rischio di contagio. Essendo un’area comune, prima dell’uso dei timbratori automatici lavare le mani e indossate le mascherine. Per quanto possibile, utilizzare la timbratura da computer. | |
Contaminazione: il contatto su superfici contaminate e il successivo portarsi le dita alla bocca, al naso o agli occhi, rappresenta una potenziale via di contagio, così come il formarsi di assembramenti nei pressi della macchinetta. | |
Al fine di evitare quanto sopra riportato, sono obbligatori questi comportamenti: | |
Prima di timbrare, recarsi in bagno per lavarsi le mani avendo cura di rispettare le istruzioni di lavaggio esposte all’interno dei bagni stessi. Solo dopo, recarsi presso la timbratrice indossando la mascherina. In alternativa è possibile usare le soluzioni idroalcoliche presenti in sede prima di usare la timbratrice. | |
Divieto di avvicinarsi a meno di un metro dal lavoratore che sta timbrando e, se in coda in attesa di timbrare, dal lavoratore precedente. Divieto di accesso per chiunque abbia sintomi influenzali o sia stato a contatto con persona positiva negli ultimi 14 giorni. | |
Dopo aver timbrato, non sostare nei pressi della timbratrice dove potrebbero formarsi assembramenti. | |
Durante l’intera giornata di lavoro, rispettare queste indicazioni: 1. Rimanere ad un metro di distanza dagli altri lavoratori. Se questo non fosse possibile, segnalarlo al proprio responsabile per valutare modifiche organizzative o la dotazione di maschere protettive; 2. Non scambiarsi baci, abbracci e strette di mano; 3. Lavarsi frequentemente le mani rispettando la procedura di lavaggio affissa all’interno dei servizi igienici; 4. Se possibile, detergere periodicamente la propria postazione di lavoro; 5. Mai toccarsi occhi, bocca e naso con le mani. Se necessario, usare fazzoletti monouso da gettare dopo ogni utilizzo. |
Allegato 5.6: cartello da apporre presso i distributori automatici
FRUIZIONE DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI | |
Visto il momento di particolare gravità, anche il momento della pausa caffè e uso dei distributori automatici può rappresentare un rischio di contagio. Essendo un’area comune, durante l’uso dei distributori automatici devono essere indossate le mascherine previo lavaggio delle mani. | |
Contaminazione: il contatto su superfici contaminate e il successivo portarsi le dita alla bocca, al naso o agli occhi, rappresenta una potenziale via di contagio, così come il formarsi di assembramenti nei pressi dei distributori automatici. | |
Al fine di evitare quanto sopra riportato, sono obbligatori questi comportamenti: | |
Prima di accedere al distributore, recarsi in bagno per lavarsi le mani avendo cura di rispettare le istruzioni di lavaggio esposte all’interno dei bagni stessi. Solo dopo, recarsi presso l’area break avendo indossata la mascherina. In alternativa è possibile usare le soluzioni idroalcoliche presenti in sede, prima dell’uso. | |
Divieto di avvicinarsi a meno di un metro dagli altri lavoratori che stanno usufruendo del distributore o stanno consumando quando prelevato. Qualora gli spazi non permettano di mantenere queste distanze, rimanere all’esterno dell’area break avendo cura di mantenere la distanza di almeno 1 metro dagli altri lavoratori in coda. | |
Dopo aver prelevato la bevanda o il cibo, non sostare nei pressi della macchinetta ma posizionarsi ad una distanza di almeno 1 metro dalla macchinetta e dagli altri lavoratori che stanno consumando. Una volta terminato, abbandonare l’area break per permetterne la fruizione in sicurezza da parte di altri lavoratori. | |
Durante l’intera giornata di lavoro, rispettare queste indicazioni: 1. Rimanere ad un metro di distanza dagli altri lavoratori. Se questo non fosse possibile, segnalarlo al proprio responsabile per valutare modifiche organizzative o la dotazione di maschere protettive; 2. Non scambiarsi baci, abbracci e strette di mano; 3. Lavarsi frequentemente le mani rispettando la procedura di lavaggio affissa all’interno dei servizi igienici; 4. Se possibile, detergere periodicamente la propria postazione di lavoro; 5. Mai toccarsi occhi, bocca e naso con le mani. Se necessario, usare fazzoletti monouso da gettare dopo ogni utilizzo. |
Allegato 5.8: cartello da apporre nell’area fornitori
FORNITORI IN INGRESSO | |
Visto il momento di particolare gravità, al fine di evitare la diffusione del virus, si decide di adottare le seguenti precauzioni. | |
Contaminazione: il contatto su superfici contaminate del materiale trasportato o della documentazione fornita, e il successivo portarsi le dita alla bocca, al naso o agli occhi, rappresenta una potenziale via di contagio, così come il formarsi di assembramenti all’interno dei locali. | |
Al fine di evitare quanto sopra riportato, rispettare questi comportamenti: | |
Prima di accedere ai locali dell’istituto, indossare mascherine e guanti dopo aver igienizzato le proprie mani. Osservare le direttive dell’ente riguardo l’accesso e la movimentazione delle merci, mantenendo la distanza di 1 metro dagli altri lavoratori. | |
Divieto di avvicinarsi a meno di un metro dagli altri lavoratori. Rimanere presso le aree allestite per l’attesa, rispettando rigorosamente la distanza di almeno 1 metro dagli altri lavoratori. Nell’uso di panche o sedie, rimanere a distanza di 1 metro dagli altri lavoratori. Non è consentito usare gli spogliatoi. È consentito usare esclusivamente i servizi igienici indicati dal personale interno. Non è consentito entrare negli uffici dell’istituto. | |
Una volta terminate le attività, lasciare i luoghi per permetterne la fruizione in sicurezza da parte di altri lavoratori. | |
Durante l’intera giornata di lavoro, rispettare queste indicazioni: 1. Rimanere ad un metro di distanza dagli altri lavoratori. Se questo non fosse possibile, segnalarlo al proprio responsabile per valutare modifiche organizzative o la dotazione di maschere protettive; 2. Non scambiarsi baci, abbracci e strette di mano; 3. Lavarsi frequentemente le mani rispettando la procedura di lavaggio affissa all’interno dei servizi igienici; 4. Se possibile, detergere periodicamente la propria postazione di lavoro; 5. Mai toccarsi occhi, bocca e naso con le mani. Se necessario, usare fazzoletti monouso da gettare dopo ogni utilizzo. |
Allegato 5.9: schemi tipologici per regolare il distanziamento
Esempi di disposizione desk e postazioni di lavoro (magazzini e/o uffici open space):
Preferire la distanza di 2m tra postazioni differenti, ove attuabile.
Esempi di disposizione postazioni di lavoro (tavolo/in piedi)
Preferire la distanza di 2m tra postazioni differenti o aree di lavoro, ove attuabile. Utilizzare schermi protettivi qualora la distanza sociale non possa essere garantita.
Allegato 5.10: Clean desk policy
Per garantire la sicurezza dei dati/materiali delle postazioni di lavoro e per facilitare la pulizia/sanificazione delle postazioni di lavoro, è necessario attenersi alle seguenti regole generali.
Ordinare la propria postazione di lavoro.
Una postazione di lavoro ordinata facilita le attività, aumenta la sicurezza del lavoratore e dei dati trattati.
L’ordine facilita le operazioni di pulizia/sanificazione sia della scrivania che di tutte le attrezzature di lavoro.
Raccogliere i documenti.
Xxxxxx nella scrivania ciò che serve, archiviare ciò che non viene utilizzato.
Organizzare le penne, matite, colori nei portapenne.
Non mangiare sopra la scrivania e non lasciare cibo.
Bloccare il computer con password quando ci si allontana dalla postazione di lavoro. A fine giornata spegnere il computer e tutte le attrezzature collegate all’alimentazione (monitor, carica batterie, lampade, ecc.).
Spegnere tutte le attrezzature informatiche prima di eseguire le pulizie. Non lasciare incustoditi post-it o bigliettini con le password del computer.
Quando vi allontanate dalla scrivania e a fine giornata, mettere al sicuro tutti i documenti cartacei e digitali (es. chiavette USB, CD-ROM, DVD, ecc.) che contengano informazioni confidenziali e/o sensibili.
Riporli su cassettiere o armadi chiusi a chiave.
Non lasciare sulla stampante/scanner/fotocopiatrice documenti importanti/sensibili. Tutti i documenti vanno archiviati correttamente onde evitare che vadano perduti o utilizzati da persone non autorizzate.
I portatili e i tablet devono essere custoditi in sicurezza a fine lavoro. Non lasciare incustoditi cellulari o altri dispositivi.
A fine giornata riordinare la propria scrivania.
Eliminare il materiale non necessario e distruggere i documenti non più utilizzati e che contengono dati sensibili e/o confidenziali.
Mantenere pulita la propria scrivania, in particolar modo il tavolo, la tastiera, il mouse, il monitor (leggere il manuale istruzioni per la pulizia del monitor) e tutte le superfici che vengono a contatto con le vostre mani.
Prima di pulire spegnere le apparecchiature elettriche e staccare la presa. Spruzzare il prodotto detergente su un panno umido. Non spruzzare direttamente il prodotto sulle superfici e sulle attrezzature.
Non spruzzare il prodotto su indumenti, viso, occhi, mani.
Una “clear desk policy” adeguata aiuta a diffondere la cultura della salute e sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro.
PERCORSO IN ENTRATA
(cancellare la freccia che non serve)
COMMISSIONE XX
AULA xxx
ALLIEVI :
XXX ora
XXX ora
XXX ora
XXX ora
XXX ora
PERCORSO IN USCITA
COMMISSIONE XX
AULA xxx
INGRESSO ISTITUTO | |||||
ingresso | Ingresso misurazione temperatura | ingresso | |||
AULE ESAME | |||||
Uso mascherina e guanti | Distanziamento 2 metri | Dispenser i disinfettanti | |||
PERCORSI INTERNI | |||||
corridoi | ascensore | Corridoi ed aree comuni | corridoi | ||
BAGNI |
APPENDICE AL DVR GESTIONE DEL RISCHIO DI CONTAGIO CORONAVIRUS | Rev.00 MAGGIO 2020 |
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