PROTOCOLLO D’INTESA
m_pi.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE.U.0023085.14-12-2020
PROTOCOLLO D’INTESA
tra
Ministero dell’Istruzione (di seguito denominato MI)
e
Ministero per lo Sviluppo Economico (di seguito denominato MISE) per
la collaborazione volta a sviluppare anche nella scuola un’educazione all’uso del digitale nell’ottica di un
consumo consapevole e sostenibile
VISTO
• l’art. 15 della L. 24 agosto 1990, n. 241 relativo agli Accordi tra Pubbliche Amministrazioni;
• il Decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2006, n. 233, che ha, fra l'altro, istituito il Ministero dello sviluppo economico, subentrato nella predetta competenza prima del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato e poi del Ministero delle attività produttive, e l'articolo 1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nonché il decreto- legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito con modificazioni nella legge 14 luglio 2008, n. 121, che sono ulteriormente intervenuti sull'assetto dei Ministeri;
• il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxx xxx Xxxxxxxx 00 giugno 2019, n. 93 concernente il Regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico;
• il D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206 recante il Codice del Consumo, a norma dell’art. 7 della L. 29 luglio 2003, n. 229;
• il testo vigente dell'articolo 148, comma 2, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, il quale stabilisce che le entrate di cui al comma 1 del medesimo articolo possono essere riassegnate anche nell'esercizio successivo con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze ad un apposito Fondo iscritto nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, per essere destinate alle iniziative del suddetto comma 1, individuate di volta in volta con decreto del Ministro dello sviluppo economico, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti;
• il D.M. 10 agosto 2020 (registrato alla Corte dei conti in data 15/9/2020, n. 835 di individuazione, nell’anno 2020, delle iniziative da finanziare con le risorse derivanti dalle sanzioni amministrative irrogate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato);
• l’art. 24-bis del D.L. 23 dicembre 2016, n. 237 relativo alla strategia nazionale per l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale;
• il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della L. 15 marzo 1997, n. 59;
• il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (e le successive integrazioni);
• il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88, Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (e le successive integrazioni);
• il X.X.X. 00 xxxxx 0000, x. 00, Xxxxxx xx xxxxxxxxxxx xxxxxxx “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008,
n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” (e le successive integrazioni);
• il D.M. 16 novembre 2012, n. 254, Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, a norma dell’articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
• il D.lgs. 16 gennaio 2013, n. 13, Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92;
• la Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante: “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
• la Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, che inserisce la competenza digitale fra le tre di base dandone la seguente definizione: “La competenza digitale presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con dimestichezza e spirito critico e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla società. Essa comprende l’alfabetizzazione informatica e digitale, la comunicazione e la collaborazione, l’alfabetizzazione mediatica, la creazione di contenuti digitali (inclusa la programmazione), la sicurezza (compreso l’essere a proprio agio nel mondo digitale e possedere competenze relative alla
cibersicurezza), le questioni legate alla proprietà intellettuale, la risoluzione di problemi e il pensiero critico”;
• il Quadro delle Competenze Europee Digitali per i Cittadini (DigComp: The Digital Competence Framework for Citizens, pubblicato dalla Unione Europea nel 2013 e successive modificazioni/integrazioni) come uno strumento per migliorare la competenza digitale dei cittadini;
• l’aggiornamento del Quadro Europeo con l’introduzione di DigCompEdu, lanciata a marzo 2017 (e successive modificazioni/integrazioni) con l’obiettivo di definire un Quadro europeo delle competenze digitali degli insegnanti (Proposal for a European Framework for the Digital Competence of Educators);
• l’educazione al consumo è un diritto fondamentale riconosciuto ai consumatori e agli utenti dall’art. 2 del c.d. Codice del consumo (decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206);
• la Legge 20 agosto 2019, n. 92, Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica,(G.U. 21.08.2019, n. 195), e in particolare l’art. 5 - Educazione alla cittadinanza digitale;
• L’Atto di indirizzo politico - istituzionale per l’anno 2020 della Ministra dell’Istruzione on. Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx, adottato in data 7 febbraio 2020;
• L’Atto di indirizzo per le priorità politiche 2020 del Ministro dello sviluppo economico, adottato in data 24 ottobre 2019 (registrato dalla Corte dei Conti il 29 novembre 2019 n. 1-1044);
PREMESSO CHE
L’educazione al consumo “consapevole” è oggi declinabile sotto vari profili di attenzione, tra i quali:
• sicurezza dei prodotti,
• impatto ambientale,
• sostenibilità,
• educazione finanziaria, previdenziale, assicurativa,
• conoscenza dei propri diritti al momento di conclusione di un acquisto (e dopo l’acquisto) come informativa pre-contrattuale,
• adeguata informazione e ad una corretta pubblicità,
• esercizio delle pratiche commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealtà,
• correttezza, alla trasparenza ed all'equità nei rapporti contrattuali,
• conoscenza dei canali attraverso i quali si compiono gli acquisiti (on-line vs off-line)
• tutela dei propri dati.
L’Italia sta cercando di superare il dislivello che la colloca ancora a non adeguati livelli nelle classifiche per l’utilizzo di internet, per la diffusione delle competenze rilevanti per l’utilizzo di strumenti digitali utili alla partecipazione ai mercati digitali, tra i quali le competenze finanziarie, che presuppongono altresì una vasta diffusione e consapevolezza dei propri diritti.
È in perfetta sintonia con la mission del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell’Istruzione sostenere l’educazione e la formazione digitale dei cittadini-consumatori ed utenti, sia perché costituiscono la controparte di un sistema produttivo e distributivo in evoluzione e devono essere rafforzati come controparte consapevole, sia perché potranno maggiormente sfruttarne le opportunità contribuendo ad uno sviluppo positivo della società.
Risulta, pertanto, strategico programmare delle linee di azione volte alla diffusione e al potenziamento dell’educazione digitale, in particolare modo in ambito scolastico, in considerazione delle caratteristiche specifiche dell’utenza, gli studenti ovvero le nuove generazioni, e dell’effetto moltiplicatore che interventi di questo tipo generano, in primis, nella famiglia di origine e poi nella società.
LE PARTI CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE
Articolo 1- Generalità
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente protocollo.
Articolo 2 - Obiettivo e contenuti
1. Il presente protocollo ha come obiettivo generale lo sviluppo nella scuola, in particolar modo, dell’educazione all’uso del digitale nell’ottica di un consumo equo, consapevole e sostenibile.
2. Il Protocollo MI –MISE definisce il quadro delle attività da realizzare e dei tempi di attuazione in relazione a:
a. temi attinenti ai profili di conoscenza dei diritti e doveri dei cittadini, con la possibilità di individuare un percorso di approfondimento relativo ai diritti di consumatori ed utenti e come possono essere esercitati in una società civile, sempre più caratterizzata da modalità di interazioni digitali;
b. temi attinenti all’Agenda 2030, non solo riguardo all’obiettivo 12, che esplicita espressamente l’obiettivo del “consumo responsabile”, ma anche a molti degli altri obiettivi che possono essere raggiunti mediante una maggiore consapevolezza dei consumatori nelle scelte d’acquisto o di fruizione di servizi che compiono (ad esempio, preferenze per le energie rinnovabili, lotta allo spreco alimentare, salute mediante attenzione a consumo di prodotti sicuri o possibilità di ricorso ad assistenza sanitaria a distanza e così via);
c. temi attinenti alla cittadinanza digitale, riguardo all’“alfabetizzazione digitale” (uso vero e proprio delle tecnologie), ma anche alla diffusione della consapevolezza di rischi ed insidie della rete ed opportunità di apprendimento e costruzione di percorsi di crescita.
3. Le attività sono descritte nel progetto di massima (allegato A), parte integrante del protocollo.
Articolo 3 –Ambiti di collaborazione, ruoli e modalità di attuazione
1. Il MI e il Ministero dello sviluppo economico (di seguito, MISE) si prestano reciproca collaborazione al fine di migliorare l’efficacia complessiva delle attività svolte in base alle rispettive competenze istituzionali, come fissate dall’ordinamento giuridico vigente.
2. Il MI provvede al coinvolgimento delle scuole per la promozione delle competenze associate al consumo consapevole, responsabile e sostenibile e alla cittadinanza digitale, attraverso la formazione/informazione dei docenti coinvolti nelle attività programmate, anche mediante piattaforme e-learning, e la formazione degli studenti, anche tramite forme di competizione ludico-educative.
3. Il MISE mette a disposizione le risorse necessarie alla realizzazione delle attività, coinvolge il proprio personale e gli esperti del settore di intervento nelle attività programmate, anche attraverso il Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti (CNCU) per gli aspetti di interesse, al fine anche di un coordinamento delle iniziative poste in essere per una migliore ottimizzazione dei risultati.
4. Il MI e il MISE collaborano per l’efficiente ed efficace realizzazione delle attività previste dal Protocollo (Allegato A), la promozione e la diffusione delle attività sul territorio nazionale, a
organizzare le attività e a valutare i risultati ottenuti, nonché a sviluppare sinergie con altre Amministrazioni o entità di rilievo nelle materie del Protocollo al fine della valorizzazione e la diffusione dei risultati.
5. Per lo svolgimento delle attività del presente protocollo il MISE può avvalersi sia di proprie strutture che operano in regime in house, tra le quali Invitalia, e, previa intesa con il MI, sviluppare forme di collaborazione con altre autorità, enti ed organismi pubblici.
Articolo 4– Coordinamento e Comitato Tecnico Scientifico
1. L’attuazione sul piano operativo delle linee di collaborazione previste dalla presente intesa avviene mediante raccordo tra le competenti Strutture del MISE e del MI.
2. I referenti di cui al presente protocollo,anche per le relative comunicazioni sono:
• la Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, la Tutela del Consumatore e la Normativa Tecnica (MISE);
• la Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per la valutazione del Sistema Nazionale di istruzione.
3. Ai fini della migliore definizione dei contenuti e delle modalità attuative viene costituito un Comitato Tecnico Scientifico con funzioni consultive, formato da due rappresentanti del MI e due rappresentanti del MISE, eventualmente integrato da esperti o da un rappresentante del soggetto incaricato dall’attuazione.
4. I componenti del Comitato Tecnico Scientifico prestano la propria opera gratuitamente.
Articolo 6 - Promozione dell'immagine
Le Parti si danno atto dell'esigenza di tutelare e promuovere l'immagine delle iniziative comuni connesse al presente atto.
Le parti rendono pubblico il contenuto del presente protocollo sui propri siti istituzionali ed in occasione di eventi ed incontri istituzionali.
I loghi distintivi delle Parti potranno essere utilizzati, previo consenso dei rispettivi titolari, esclusivamente nell'ambito delle attività comuni oggetto del presente protocollo.
Articolo 7 - Proprietà delle opere
La proprietà delle opere nell’ambito del presente protocollo rimane congiunta del MISE - MI, con pieno diritto di sfruttamento da entrambi le parti.
Articolo 8 – Durata
1. La durata del presente protocollo è triennale, a partire dalla data della sua sottoscrizione, salvo la possibilità di proroga.
2. In qualunque momento della sua vigenza, al presente Protocollo possono essere apportate, con la controfirma di tutte le parti, eventuali integrazioni o modifiche.
Articolo 9 – Clausola di salvaguardia
Le parti provvedono all'attuazione del presente protocollo nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Articolo 10 – Redazione
Il presente Protocollo è redatto in forma digitale e sottoscritto digitalmente dalle parti, ai sensi della normativa vigente.
Roma,
Per la Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e per la valutazione del sistema di istruzione - MI Il Direttore Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx Documento firmato digitalmente ai sensi del. D.lgs. 82/2005 | Per la Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, la Tutela del Consumatore e la Normativa Tecnica - MISE Il Direttore Xxxxxxxx Xxxxxx Documento firmato digitalmente ai sensi del. D.lgs. 82/2005 |
Firmato digitalmente da XXXXXXX XXXXX XXXXXXX C=IT
O=MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA' E RICERCA
Firmato digitalmente da:Xxxxxxxx Xxxxxx Organizzazione:MISE/80230390587 Data:14/12/2020 09:31:38