Bologna
Comune di ARGELATO
Bologna
MANUALE DI GESTIONE DEL
PROTOCOLLO INFORMATICO, DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI
ARCHIVI
A P P R O V A T O C O N L A D E L I B E R A Z I O N E D E L L A G I U N T A C O M U N A L E N …6…6 D E L …8 O…TT…OB…RE…2.01. 5
INDICE
SEZIONE I DEFINIZIONI ED AMBITO DI APPLICAZIONE
Articolo 1 Ambito di applicazione
Articolo 2 Definizioni
SEZIONE II DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 3 Individuazione delle Aree organizzative omogenee
Articolo 4 Tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi
Articolo 5 Unicità e funzionalità del sistema di protocollo informatico Articolo 6 Eliminazione dei protocolli interni
Articolo 7 Modello operativo adottato per la gestione dei documenti
SEZIONE III FORMAZIONE DEI DOCUMENTI
Articolo 8 Modalità di formazione dei documenti e contenuti minimi Articolo 9 Formato dei documenti informatici
Articolo 10 Sottoscrizione dei documenti informatici
SEZIONE IV RICEZIONE DEI DOCUMENTI
Articolo 11 Ricezione dei documenti su supporto cartaceo Articolo 12 Ricezione dei documenti informatici
Articolo 13 Rilascio di ricevute attestanti la ricezione dei documenti
SEZIONE V REGISTRAZIONE DEI DOCUMENTI
Articolo 14 Documenti soggetti a registrazione di protocollo Articolo 15 Documenti non soggetti a registrazione di protocollo
Articolo 16 Registrazione di protocollo dei documenti ricevuti e spediti Articolo 17 Registrazione di protocollo dei documenti interni
Articolo 18 Segnatura di protocollo
Articolo 19 Annullamento delle registrazioni di protocollo Articolo 20 Registro giornaliero di protocollo
Articolo 21 Registro di emergenza
Articolo 22 Differimento dei termini di registrazione Articolo 23 Documenti soggetti a registrazione particolare Articolo 24 Documenti inerenti a gare d’appalto
Articolo 25 Lettere anonime e documenti non firmati
Articolo 26 Documenti di competenza di altre amministrazioni o di altri soggetti
SEZIONE VI CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI
Articolo 27 Classificazione dei documenti
Articolo 28 Modifiche e aggiornamenti al piano di classificazione
SEZIONE VII ASSEGNAZIONE DEI DOCUMENTI
Articolo 29 Unità di smistamento Articolo 30 Modifica delle assegnazioni
Articolo 31 Recapito dei documenti agli uffici utente
SEZIONE VIII SCANSIONE DEI DOCUMENTI SU SUPPORTO CARTACEO
Articolo 32 Documenti soggetti a scansione ed uffici abilitati Articolo 33 Modalità di svolgimento del processo di scansione Articolo 34 Gestione degli originali cartacei sottoposti a scansione
SEZIONE IX SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI
Articolo 35 Spedizione dei documenti su supporto cartaceo Articolo 36 Spedizione dei documenti informatici
SEZIONE X FASCICOLAZIONE DEI DOCUMENTI
Articolo 37 Identificazione dei fascicoli ed uffici abilitati alla loro formazione Articolo 38 Processo di formazione dei fascicoli
Articolo 39 Carpette dei fascicoli
Articolo 40 Metadati dei fascicoli informatici Articolo 41 Chiusura dei fascicoli
Articolo 42 Modifica delle assegnazioni dei fascicoli Articolo 43 Tenuta dei fascicoli dell’archivio corrente Articolo 44 Repertorio dei fascicoli
SEZIONE XI FLUSSO DI LAVORAZIONE DEI DOCUMENTI
Articolo 45 Flusso di lavorazione dei documenti ricevuti Articolo 46 Flusso di lavorazione dei documenti spediti Articolo 47 Flusso di lavorazione dei documenti interni
SEZIONE XII GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI
Articolo 48 Sistema di gestione dei flussi documentali Articolo 49 Scambio di documenti e fascicoli tra uffici utente Articolo 50 Comunicazioni informali tra uffici utente
SEZIONE XIII ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI
Articolo 51 Piano di conservazione dell’archivio
Articolo 52 Memorizzazione dei documenti informatici e delle rappresentazioni digitali dei documenti cartacei
Articolo 53 Versamento dei fascicoli cartacei nell’archivio di deposito Articolo 54 Conferimento all’archivio storico dei fascicoli cartacei Articolo 55 Selezione e scarto archivistico
Articolo 56 Archiviazione e conservazione digitale dei documenti informatici
SEZIONE XIV GESTIONE DEI PROCEDIMENTI
Articolo 57 Catalogo delle attività’ e dei prodotti
SEZIONE XV ACCESSIBILITA’ AL SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI
Articolo 58 Accessibilità da parte degli utenti appartenenti all’area organizzativa omogenea
Articolo 59 Accesso esterno
Articolo 60 Accesso da parte di altre pubbliche amministrazioni
SEZIONE XVI FUNZIONALITA’ DEL SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI
Articolo 61 Il sistema di gestione informatica dei documenti
SEZIONE XVII SICUREZZA E SISTEMA INFORMATICO
Articolo 62 Piano di sicurezza informatica
Articolo 63 Predisposizione del piano di sicurezza informatica Articolo 64 Obiettivi del piano di sicurezza informatica Articolo 65 Controllo del rischio
Articolo 66 Codice identificativo per l’utilizzo dei computer
SEZIONE I
D E F I N I Z I O N I E D A M B I T O D I A P P L I C A Z I O N E
ARTICOLO 1 AMBITO DI APPLICAZIONE
1. Il presente manuale di gestione dei documenti è adottato ai sensi degli articoli 3 e 5 del DPCM del 3/12/2013 recante le regole tecniche per il protocollo informatico e s.m.i.
2. Esso descrive e disciplina le attività di formazione, registrazione, classificazione, fascicolazione ed archiviazione dei documenti del Comune di ARGELATO.
3. Il manuale di gestione descrive altresì il sistema di gestione, anche ai fini della conservazione, dei documenti informatici e fornisce le istruzioni per il corretto funzionamento del servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi.
ARTICOLO 2 DEFINIZIONI
1. Ferme restando le Definizioni di cui all’Allegato “ A “ ai fini del presente manuale s’intende:
a) per accesso, l’operazione che consente a chi ne ha diritto di prendere visione ed estrarre copia dei documenti informatici;
b) per affidabilità, la caratteristica che esprime il livello di fiducia che l’utente ripone nel documento informatico;
c) per allegato, un documento unito stabilmente ad altro documento per prova, chiarimento o memoria, con cui condivide la stessa segnatura di protocollo;
d) per amministrazione, il Comune di ARGELATO;
e) per archiviazione ottica, l’operazione che genera, su di un supporto di memorizzazione, una registrazione contenente la versione iniziale di una istanza di un documento informatico;
f) per archivio corrente, la parte di documentazione relativa ad affari e procedimenti in corso di trattazione, o comunque verso i quali sussiste un interesse corrente;
g) per archivio di deposito, la parte di documentazione relativa ad affari esauriti, non più occorrenti quindi alla trattazione degli affari in corso, ma non ancora destinata istituzionalmente alla conservazione permanente ed alla consultazione a fini storici;
h) per archivio storico, il complesso dei documenti relativi ad affari e procedimenti amministrativi conclusi da più di quarant’anni, selezionati e destinati a conservazione permanente;
i) per area organizzativa omogenea, un insieme di funzioni e di strutture, individuate dalla Amministrazione che opera su tematiche omogenee e che presenta esigenze di gestione della documentazione in modo unitario e coordinato ai sensi dell’articolo 50, comma 4, del DPR 28 dicembre 2000, n. 445;
j) per assegnazione, l’operazione d’individuazione dell’ufficio utente competente per la trattazione del procedimento amministrativo o affare, cui i documenti si riferiscono;
k) per autenticità, la caratteristica di un documento informatico che garantisce di essere ciò che dichiara di essere, senza aver subito alterazioni o modifiche. L’autenticità può essere valutata analizzando l’identità del sottoscrittore e l’integrità del documento informatico;
l) per base di dati, una collezione di dati registrati e correlati tra loro;
m) per CAD, il Codice dell’Amministrazione digitale di cui al Decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82 e successive modificazioni e integrazioni;
n) per casella di posta elettronica istituzionale, la casella di posta elettronica attraverso la quale vengono inviati e ricevuti i messaggi protocollati. Le caselle di posta elettronica istituzionale, definite da ciascuna Amministrazione, sono pubblicate sull’IPA (Indice delle Pubbliche Amministrazioni) e sul sito istituzionale dell’ente;
o) per classificazione, l’operazione che consente di organizzare i documenti in relazione alle funzioni ed alle modalità operative dell’Amministrazione, in base al piano di classificazione adottato le cui voci, in ambiente digitale, sono individuate attraverso specifici metadati;
p) per conservazione, l’insieme delle attività finalizzate a definire ed attuare le politiche complessive del sistema di conservazione e a governare la gestione in relazione al modello organizzativo adottato e descritto nel manuale di conservazione;
q) per destinatario, il soggetto/sistema al quale il documento informatico è indirizzato;
r) per documento amministrativo, ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell’attività amministrativa;
s) per documento informatico, la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti;
t) per fascicolazione, l’operazione di riconduzione dei singoli documenti classificati in tanti fascicoli corrispondenti ad altrettanti affari, attività o persone, ovverosia l’operazione di riconduzione logica e fisica di un documento all’interno dell’unità archivistica che ne raccoglie i precedenti, garantendo il mantenimento del vincolo archivistico;
u) per fascicolo, l’unità archivistica indivisibile di base che raccoglie i documenti relativi ad un procedimento amministrativo, a un soggetto o ad un affare;
v) per fascicolo informatico, l’aggregazione strutturata ed univocamente identificata di atti, documenti o dati informatici, prodotti e funzionali all’esercizio di una specifica attività o di uno specifico procedimento. Nella pubblica amministrazione il fascicolo informatico collegato al procedimento amministrativo è creato e gestito secondo le disposizioni stabilite dall’articolo 41 del Codice;
w) per firma digitale, il risultato della procedura informatica (validazione) basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica e una privata, che consente al sottoscrittore tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici;
x) per formato, la modalità di rappresentazione della sequenza di bit che costituiscono il documento informatico; comunemente è identificato attraverso l’estensione del file;
y) per funzionalità aggiuntive, le ulteriori componenti del sistema di protocollo informatico necessarie alla gestione dei flussi documentali, alla conservazione dei documenti, nonché alla accessibilità delle informazioni;
z) per funzione di hash, una funzione matematica che genera, a partire da una evidenza informatica, una impronta in modo tale che risulti di fatto impossibile, a
partire da questa, ricostruire l’evidenza informatica originaria e generare impronte uguali a partire da evidenze informatiche differenti;
aa) per gestione dei documenti, l’insieme delle attività finalizzate alla registrazione di protocollo e alla classificazione, organizzazione, assegnazione e reperimento dei documenti amministrativi formati o acquisiti dall’Amministrazione, nell’ambito del piano di classificazione adottato;
bb)per impronta di un documento informatico, una sequenza di simboli binari di lunghezza predefinita generata mediante l’applicazione di una opportuna funzione di hash, che garantisce l’associazione biunivoca tra l’impronta stessa e il documento di origine;
cc) per integrità, l’insieme delle caratteristiche di un documento informatico che ne dichiarano la qualità di essere completo ed inalterato;
dd) per interoperabilità, la capacità di un sistema informatico di interagire con altri sistemi informatici analoghi sulla base di requisiti minimi condivisi;
ee) per leggibilità, l’insieme delle caratteristiche in base alle quali le informazioni contenute nei documenti informatici sono fruibili durante l’intero ciclo di gestione dei documenti;
ff) per manuale di conservazione, lo strumento che descrive il sistema di conservazione dei documenti informatici ai sensi dell’articolo 9 delle regole tecniche del sistema di conservazione;
gg) per memorizzazione, il processo di trasposizione su un qualsiasi idoneo supporto, attraverso un processo di elaborazione, di documenti analogici o informatici;
hh) per metadati, l’insieme dei dati associati ad un documento informatico, o a un fascicolo informatico, o ad un’aggregazione documentale informatica per identificarlo e descriverne il contesto, il contenuto e la struttura, nonché per permetterne la gestione nel tempo nel sistema di conservazione;
ii) per piano di classificazione, un sistema precostituito di partizioni astratte gerarchicamente ordinate, individuato sulla base dell’analisi delle competenze dell’Amministrazione, al quale deve ricondursi la molteplicità dei documenti prodotti, per consentirne la sedimentazione secondo un ordine logico che rispecchi storicamente lo sviluppo dell’attività svolta;
xx) per piano di conservazione degli archivi, il piano, integrato con il piano di classificazione, contenente i criteri di organizzazione dell’archivio, di selezione periodica e conservazione permanente dei documenti, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di tutela dei beni culturali;
kk)per polo di conservazione, il Polo Archivistico della Regione Xxxxxx-Romagna (PARER), che si propone di conservare in un sistema sicuro il patrimonio documentale degli enti dell'intero territorio regionale;
ll) per registro di protocollo, registro informatico di atti e documenti in ingresso e in uscita che permette la registrazione e l’identificazione univoca del documento informatico all’atto della sua immissione cronologica nel sistema di gestione informatica dei documenti
mm) per Regole tecniche, si intendono le regole tecniche per il protocollo informatico ai sensi degli articoli 40-bis , 41, 47, 57-bis e 71, del CAD di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005, DPCM 3 dicembre 2013;
nn) per repertorio dei fascicoli, il registro annuale ordinato e aggiornato dei fascicoli istruiti all'interno di ciascuna classe e riportante tutti i dati del fascicolo; oo)per repertorio informatico, registro informatico che raccoglie i dati registrati
direttamente dalle procedure informatiche con cui si formano altri atti e documenti o indici di atti e documenti secondo un criterio che garantisce l’identificazione univoca del dato all’atto della sua immissione cronologica;
pp) per responsabile del protocollo o della gestione documentale, il dirigente o funzionario in possesso di idonei requisiti professionali o di professionalità tecnico archivistica, preposto al servizio per la tenuta del Protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi;
qq)per responsabile del trattamento dei dati personali, la persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento dei dati personali;
rr) per scarto, l’operazione con cui si eliminano, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, i documenti privi di valore amministrativo e di interesse storico culturale;
ss) per segnatura di protocollo, l’apposizione o l’associazione, all’originale del documento, in forma permanente e non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso;
tt) per sistema di gestione informatica dei documenti, l’insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dall’Amministrazione per la gestione dei documenti;
uu) per supporto di memorizzazione, il mezzo fisico atto a registrare permanentemente informazioni rappresentate in modo digitale, su cui l’operazione di scrittura comporti una modifica permanente ed irreversibile delle caratteristiche del supporto stesso;
vv) per Testo unico, il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, pubblicato con DPR 28 dicembre 2000, n. 445;
ww) per ufficio utente, un ufficio dell’area organizzativa omogenea che utilizza i servizi messi a disposizione dal sistema di gestione informatica dei documenti;
xx) per utente, la persona, l’ente o il sistema che interagisce con i servizi di un sistema di gestione informatica dei documenti e/o di un sistema per la conservazione dei documenti informatici, al fine di fruire delle informazioni di interesse.
SEZIONE II
DISPOSIZIONI GENERALI
ARTICOLO 3
INDIVIDUAZIONE DELLE AREE ORGANIZZATIVE OMOGENEE
1. Per la gestione unica e coordinata dei documenti, l’Amministrazione individua un’unica Area Organizzativa Omogenea (AOO) denominata Comune di ARGELATO, come meglio specificato nella scheda riportata nell’Allegato “B” del presente Manuale di Gestione
ARTICOLO 4
TENUTA DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DELLA GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI
1. Nell’ambito dell’Area organizzativa omogenea è istituito il Servizio per la tenuta del protocollo informatico, la gestione dei flussi documentali e degli archivi, ai sensi dell’articolo 61, comma 1, del Testo unico.
2. Esso è funzionalmente individuato nell’Ufficio Segreteria generale, ha competenza sull’intera documentazione archivistica, ovunque trattata, distribuita o conservata, ai fini della sua corretta classificazione, conservazione e ordinamento e ad esso sono ricondotti i compiti di cui all’articolo 61 comma 3, del Testo unico e precisamente:
a) attribuisce il livello di autorizzazione per l’accesso alle funzioni del sistema di protocollo informatico, distinguendo tra abilitazioni alla consultazione e abilitazioni all’inserimento e alla modifica delle informazioni;
b) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura di protocollo si svolgano nel rispetto della normativa vigente;
c) garantisce la corretta produzione e la conservazione del registro giornaliero di protocollo;
d) conserva le copie dei dati di protocollo e dei documenti archiviati su supporto informatico, in luoghi sicuri e differenti;
e) garantisce il buon funzionamento degli strumenti e dell’organizzazione delle attività di registrazione di protocollo, di gestione dei documenti e dei flussi documentali, incluse le funzionalità di accesso di cui agli artt. 59 e 60 del
T.U. e le attività di gestione dell’archivio di cui agli artt. 67, 68 e 69 dello stesso T.U.;
f) autorizza le operazioni di annullamento delle registrazioni di protocollo;
g) vigila sull’osservanza delle disposizioni del presente manuale da parte del personale autorizzato e degli incaricati.
3. Il Responsabile del Servizio per la tenuta del Protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi, è individuato come da Allegato B al presente manuale nella figura del Responsabile del Servizio Affari Generali ed Istituzionali.
4. Al responsabile, oltre alle altre funzioni proprie di Responsabile del Servizio, compete il costante aggiornamento delle procedure attuative del presente manuale.
5. L’unità Protocollo e archivio è una delle strutture funzionali del Servizio e cura la conservazione, l’accesso, la movimentazione del materiale documentario; provvede al reinserimento dei documenti cartacei ricevuti nei rispettivi fascicoli; provvede inoltre alla redazione degli elenchi di scarto e al versamento in archivio storico della documentazione destinata a conservazione illimitata.
ARTICOLO 5
UNICITÀ E FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO
1. Il sistema di protocollo informatico è unico. Nell’ambito dell’area organizzativa omogenea la numerazione delle registrazioni di protocollo è quindi unica e rigidamente progressiva. Essa si chiude al 31 dicembre e ricomincia da 1 all’inizio di ogni anno.
2. Il sistema di protocollo informatico adottato dal Comune comprende la “funzionalità minima” di cui all’articolo 56 del Testo unico.
3. Nell’acquisire o realizzare funzionalità aggiuntive in attuazione di quanto previsto dal CAD di cui all’articolo 56 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, queste condividono con la funzionalità minima almeno i dati identificativi dei documenti.
ARTICOLO 6 ELIMINAZIONE DEI PROTOCOLLI INTERNI
1. Con l’entrata in funzione del sistema di gestione informatica dei documenti, sono eliminati tutti i sistemi di registrazione di protocollo alternativi al protocollo informatico.
ARTICOLO 7
MODELLO OPERATIVO ADOTTATO PER LA GESTIONE DEI DOCUMENTI
2. Per la gestione dei documenti è adottato un modello operativo di tipo decentrato che prevede la partecipazione attiva di più soggetti ed uffici utenti a cui sono attribuite competenze diverse per la ricezione, registrazione, classificazione, fascicolazione e l’assegnazione dei documenti.
SEZIONE III
FORMAZIONE DEI DOCUMENTI
ARTICOLO 8
MODALITÀ DI FORMAZIONE DEI DOCUMENTI E CONTENUTI MINIMI
1. I documenti possono essere analogici o digitali. Quando sono prodotti con sistemi informatici, devono rispettare le disposizioni dell’articolo 40 del CAD e s.m.i. e le Regole tecniche.
2. Le regole per la determinazione dei contenuti e della struttura dei documenti sono definite dai Dirigenti delle strutture. Al minimo, su di essi sono riportate le seguenti informazioni:
a) la denominazione e il logo dell’Amministrazione;
b) l’indirizzo completo dell’Amministrazione;
c) il codice fiscale dell’Amministrazione;
d) l’indicazione completa dell’ufficio dell’Amministrazione che ha prodotto il documento
corredata dai numeri di telefono , fax e indirizzo di posta elettronica istituzionale
3. Il documento, inoltre, deve recare almeno le seguenti informazioni:
a) il luogo di redazione del documento;
b) la data (giorno, mese, anno);
c) il numero di protocollo;
d) il numero degli allegati (se presenti);
e) l’oggetto del documento;
f) se trattasi di documento informatico, la firma elettronica qualificata da parte del Responsabile;
g) se trattasi di documento cartaceo, la sigla autografa da parte del Responsabile;
• Stemma e dicitura “ (Bologna)”;
• Area e ufficio utente che ha prodotto il documento;
• Indirizzo completo con numero di telefono;
• Indirizzo istituzionale di posta elettronica;
• Data completa con luogo, giorno, mese, anno;
• Indice di classificazione: titolo/classe, numero di fascicolo;
• Oggetto del documento che risponda a criteri di sinteticità e chiarezza;
• Sottoscrizione del responsabile del procedimento amministrativo.
ARTICOLO 9
FORMATO DEI DOCUMENTI INFORMATICI
1. I documenti informatici prodotti dall’Amministrazione, indipendentemente dal software utilizzato, prima della loro sottoscrizione con firma digitale, sono convertiti in formati standard al fine di garantire la leggibilità per altri sistemi e la non alterabilità durante le fasi di accesso e conservazione e l’immutabilità nel tempo del contenuto e della struttura.
2. I formati standard adottati dall’Amministrazione sono quelli previsti all’allegato 2 del DPCM 3 dicembre 2013, di cui verranno recepiti gli aggiornamenti periodici emessi con delibera dall’Agenzia per l’Italia digitale.
3. I metadati associati al documento informatico sono quelli prescritti dall’allegato 5 del DPCM 3 dicembre 2013 per il documento informatico amministrativo ai sensi degli articoli 9 e 19 delle regole tecniche per il protocollo informatico di cui al DPCM 31 ottobre 2000 e descritti nella Circolare AIPA del 7 maggio 2001, n.28.
ARTICOLO 10 SOTTOSCRIZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
1. L’Amministrazione si avvale dei servizi di certificatori accreditati ai sensi degli artt. 24 e seguenti del CAD, identificati in due Registration Authority Office di Infocert.
2. Per la formazione dei documenti informatici per i quali non è prescritta la sottoscrizione, si utilizzano i servizi di riconoscimento, autenticazione e crittografia disponibili sulla rete dell’Amministrazione.
3. Ai sensi dell’articolo 3 della Circolare n. 60 del 23 gennaio 2013 dell’Agenzia per l’Italia digitale i documenti informatici per i quali è obbligatoria l’apposizione di una firma digitale e/o qualificata sono i seguenti:
• Deliberazioni del Consiglio comunale;
• Deliberazione della Giunta comunale;
• Ordinanze e decreti sindacali;
• Determinazioni e ordinanze dirigenziali;
• Contratti;
• Provvedimenti di liquidazione e mandati di pagamento
• Tutti gli atti inviati tramite posta elettronica certificata.
SEZIONE IV
R I C E Z I O N E D E I D O C U M E N T I
ARTICOLO 11
RICEZIONE DEI DOCUMENTI SU SUPPORTO CARTACEO
1. I documenti su supporto cartaceo possono pervenire all’area organizzativa omogenea attraverso:
a) il servizio postale tradizionale;
b) la consegna diretta agli uffici da parte dell’utente.
2. I documenti consegnati direttamente agli uffici dall’utente, se sono soggetti a registrazione di protocollo, sono fatti pervenire, in funzione del contenuto, all’Ufficio relazioni con il Pubblico (URP), allo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) o all’Ufficio protocollo che procede alle attività di competenza prima di inoltrarne copia digitale all’ufficio utente destinatario.
ARTICOLO 12
RICEZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
1. La ricezione di documenti informatici soggetti alla registrazione di protocollo è effettuata mediante messaggi di posta elettronica e/o posta elettronica certificata oppure mediante cooperazione applicativa ai sensi del DPR 11 febbraio 2005, n. 68, artt. 16 e 17 delle Regole tecniche e della Circolare n. 60 del 23 gennaio 2013.
2. Il Responsabile del Servizio per la tenuta del Protocollo informatico provvede a rendere pubblici gli indirizzi delle caselle di posta elettronica e all’iscrizione all’Indice delle amministrazioni pubbliche (IPA) delle aree organizzative omogenee, ai sensi dell’articolo 12, comma 2, lettera c, del DPCM 31 ottobre 2000 e dpcm 3 dicembre 2013;
3. I documenti informatici che pervengono direttamente agli uffici utente sono da questi valutati ai sensi dell’articolo 15, comma 7, del DPCM 31 ottobre 2000 e s.m.i e, se soggetti a registrazione di protocollo saranno oggetto di trattamento secondo le Indicazioni contenute negli Allegati Flow Chart ;
ARTICOLO 13
RILASCIO DI RICEVUTE ATTESTANTI LA RICEZIONE DEI DOCUMENTI
1. Alla ricezione di un documento informatico soggetto a protocollo può essere generato in automatico un messaggio di ritorno a scopo informativo, scambiato attraverso i medesimi mezzi di comunicazione previsti per i messaggi protocollati in uscita.
2. Per comunicare alla AOO mittente l’avvenuta ricezione viene inviato - soltanto su esplicita richiesta della AOO mittente indicata nella segnatura informatica del messaggio - un messaggio di conferma di ricezione.
3. Nei casi in cui il messaggio protocollato ricevuto presenti anomalie, viene inviato alla AOO mittente un messaggio di notifica di eccezione:
a) il messaggio protocollato è corrotto;
b) uno dei documenti informatici inclusi non è leggibile;
c) la segnatura informatica non è leggibile;
d) manca la corretta indicazione dei riferimenti esterni;
e) la descrizione del messaggio protocollato riportata nella segnatura informatica non corrisponde alla struttura di codifica;
f) il formato della segnatura informatica non è conforme ai formati previsti nel presente manuale;
g) la descrizione del destinatario contenuta nella segnatura informatica è errata;
h) il formato della segnatura di protocollo non contiene informazioni dichiarate obbligatorie previste nell’ambito di accordi di servizio;
i) la verifica di integrità di uno dei documenti informatici ha dato esito negativo.
4. Nei seguenti casi di eventi rilevanti effettuatisi successivamente alla protocollazione in ingresso, su indicazione del responsabile del procedimento, è possibile inviare un messaggio di aggiornamento di conferma:
a) l’avvenuta assegnazione del documento o dei documenti trasmessi;
b) l’attivazione di un procedimento;
c) la chiusura di un procedimento.
SEZIONE V
REGISTRAZIONE DEI DOCUMENTI
ARTICOLO 14
DOCUMENTI SOGGETTI A REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO
1. I documenti ricevuti e prodotti dagli uffici utente, indipendentemente dal supporto sul quale sono formati, ad eccezione di quelli indicati e con le modalità previste nei successivi articoli 15 e 23, sono sottoposti a registrazione di protocollo;
2. Tutti i documenti informatici sono soggetti a registrazione di protocollo.
ARTICOLO 15
DOCUMENTI NON SOGGETTI A REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO
Sono esclusi dalla registrazione di protocollo tutti quelli individuati nell’ Allegato C “Elenco documenti esclusi dalla registrazione di protocollo “ nonché quelli indicati al successivo art 23 e relativo Allegato D
ARTICOLO 16
REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO DEI DOCUMENTI RICEVUTI E SPEDITI
1. Per ogni documento ricevuto o spedito dall’area organizzativa omogenea è effettuata una registrazione di protocollo con il sistema di gestione informatica dei documenti.
2. Tale registrazione è eseguita in un’unica operazione, senza possibilità per l’operatore di inserire le informazioni in più fasi successive, ai sensi dell’articolo 53, comma 3, del Testo unico.
3. Ciascuna registrazione di protocollo contiene dati obbligatori e dati opzionali. I dati obbligatori, anche ai sensi dell’articolo 53, comma 1 del Testo unico, sono:
a) numero di protocollo, generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile;
b) data di registrazione di protocollo, assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile
c) mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, destinatario o destinatari per i documenti spediti, registrati in forma non modificabile;
d) oggetto del documento, registrato in forma non modificabile;
e) data e numero di protocollo del documento ricevuto, se disponibili;
f) l’impronta del documento informatico, se trasmesso per via telematica, costituita dalla sequenza di simboli binari in grado di identificarne univocamente il contenuto, registrata in forma non modificabile.
I dati accessori, invece, sono:
a) mezzo di ricezione o, in alternativa, mezzo di spedizione;
b) ufficio utente di competenza;
c) copie per conoscenza;
d) tipo di supporto: cartaceo o informatico;
e) tipo di documento.
4. Per i soli documenti con allegati è prevista nella registrazione di protocollo l’indicazione della presenza di questi e del loro numero mentre ne è facoltativa la descrizione.
5. Alla registrazione di protocollo di documenti pervenuti tramite le caselle di posta elettronica certificata del Comune vengono associate le ricevute generate dal sistema di protocollo informatico e, nel caso di registrazione di messaggi di posta elettronica certificata spediti, anche i dati relativi alla consegna rilasciati dal sistema di posta certificata correlati al messaggio.
ARTICOLO 17
REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO DEI DOCUMENTI INTERNI
1. Per ogni documento prodotto dagli uffici utente, non spedito a soggetti esterni all’area organizzativa omogenea e non rientrante nelle categorie di documenti esclusi dalla registrazione ai sensi dell’articolo 15 del presente manuale, indipendentemente dal supporto sul quale è formato, è effettuata una registrazione di protocollo;
2. Per la registrazione di protocollo sono previsti dati obbligatori e dati facoltativi. I dati obbligatori sono:
a) numero di protocollo, generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile;
b) data di registrazione di protocollo, assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile;
c) ufficio mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, ufficio destinatario o destinatari per i documenti spediti, registrati in forma non modificabile;
d) ufficio utente che ha prodotto il documento, registrato in forma non modificabile;
e) oggetto del documento, registrato in forma non modificabile;
f) per i documenti informatici, impronta del documento, generata impiegando la funzione di hash come da deliberazione CNIPA del 21 maggio 2009, n. 45 e s.m.i.
I dati facoltativi, invece sono:
a) copie per conoscenza;
b) tipo di documento;
c) per i soli documenti con allegati è obbligatoria nella registrazione di protocollo l’indicazione della presenza di questi e del loro numero mentre ne è facoltativa la descrizione;
d) tutti gli uffici utente sono abilitati alla ricezione ed assegnazione dei documenti interni e ricevono i documenti informatici da protocollare all’indirizzo elettronico interno dedicato a questa funzione.
ARTICOLO 18 SEGNATURA DI PROTOCOLLO
1. La segnatura di protocollo di cui all’articolo 55 del Testo unico garantisce la corrispondenza biunivoca ed inscindibile tra una registrazione di protocollo ed il relativo documento, che può essere un’entità unica, oppure costituita da un atto primario e da uno o più allegati. Nel caso dei documenti analogici, è rappresentata da una etichetta apposta sul documento e compilata con i dati identificativi della registrazione di protocollo, nel caso dei documenti informatici, i dati di protocollo sono inseriti in un file XML associato al documento in modo permanente ed immodificabile.
2. Ai sensi dell’articolo 55 comma 2 del Testo unico, l’operazione di segnatura di protocollo va effettuata contemporaneamente all’operazione di registrazione di protocollo.
3. Ai sensi dell’articolo 9 del DPCM 3.12.13, le informazioni apposte o associate ai documenti informatici, registrati nel registro di protocollo, negli altri registri di cui all’articolo 53, comma 5 del Testo unico nei repertori e negli archivi, nonché negli albi, negli elenchi e in ogni raccolta di dati concernente stati, qualità personali e fatti con le modalità descritte nel presente manuale, che ne garantiscono l’identificazione unica e certa, sono espresse nel seguente formato:
a) codice identificativo dell’amministrazione;
b) codice identificativo dell’area organizzativa omogenea;
c) codice identificativo del registro;
d) data di protocollo;
e) numero progressivo di protocollo.
4. Oltre alle informazioni di cui al precedente comma 3, il file XML associato al documento deve contenere le seguenti informazioni minime:
a) oggetto;
b) mittente;
c) destinatario o i destinatari;
d) indice di classificazione.
ARTICOLO 19
ANNULLAMENTO DELLE REGISTRAZIONI DI PROTOCOLLO
1. Le registrazioni di protocollo possono essere annullate su autorizzazione del responsabile del servizio per la tenuta del protocollo informatico.
2. Le registrazioni annullate rimangono memorizzate nella base di dati e sono evidenziate dal sistema con un simbolo o una dicitura come da articolo 54 del Testo unico.
3. L’operazione di annullamento è eseguita con le modalità di cui all’articolo 8 del DPCM 31 ottobre 2000 e s.m.i. e articolo 8 delle Regole tecniche e del Dpcm 13 dicembre 2013;
4. L’annullamento anche di una sola delle informazioni generate o assegnate automaticamente dal sistema e registrate in forma immodificabile determina l’automatico e contestuale annullamento della intera registrazione di Protocollo.
5. L’annullamento anche di un solo campo delle altre informazioni registrate in forma immodificabile, necessario per correggere errori intercorsi in sede di immissione di dati delle altre informazioni, comporta la rinnovazione del campo stesso con i dati corretti e la contestuale memorizzazione, in modo permanente, del valore precedentemente attribuito unitamente alla data, all’ora e all’autore della modifica. La disposizione di cui al primo periodo si applica per lo stesso campo, od ogni altro, risultato successivamente errato.
6. Nel caso di annullamento di documenti informatici si invia obbligatoriamente alla AOO mittente un messaggio di annullamento protocollazione in cui deve essere riportato il motivo dell’annullamento della protocollazione del messaggio e gli estremi del provvedimento amministrativo di annullamento.
ARTICOLO 20
REGISTRO GIORNALIERO DI PROTOCOLLO
1. Il responsabile del servizio per la tenuta del protocollo informatico provvede alla produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito dall’elenco delle informazioni inserite con l’operazione di registrazione di protocollo nell’arco di uno stesso giorno.
2. Il registro giornaliero di protocollo è trasmesso entro la giornata lavorativa successiva al sistema di conservazione, garantendone l'immodificabilità del contenuto.
ARTICOLO 21 REGISTRO DI EMERGENZA
1. Il responsabile del Servizio per la tenuta del protocollo informatico, autorizza lo svolgimento, anche manuale, delle operazioni di registrazione di protocollo su registri di emergenza ogni qualvolta per cause tecniche non sia possibile utilizzare il sistema.
2. Per le modalità di registrazione dei documenti sul registro di emergenza e di recupero delle stesse nel sistema di protocollo informatico, si applica quanto previsto all’articolo 63 del Testo unico, commi 1-5.
3. Le informazioni relative ai documenti protocollati in emergenza sono inserite nel sistema informatico, utilizzando un'apposita funzione di recupero dei dati o, in caso di registrazioni su supporti analogici, tramite inserimento manuale degli stessi, nella prima giornata lavorativa successiva al ripristino delle funzionalità del sistema. Durante la fase di ripristino, a ciascun documento registrato in emergenza viene attribuito un numero di protocollo del sistema informatico ordinario, che provvede a mantenere stabilmente la correlazione con il numero utilizzato in emergenza.
4. Il registro di emergenza analogico è depositato presso l’Ufficio Archivio e Protocollo.
ARTICOLO 22
DIFFERIMENTO DEI TERMINI DI REGISTRAZIONE
1. Le registrazioni di protocollo dei documenti ricevuti sono effettuate in giornata e comunque non oltre le quarantotto ore dal ricevimento degli atti.
2. Eccezionalmente, il responsabile della tenuta del protocollo informatico può autorizzare la registrazione in tempi successivi, fissando comunque un limite di tempo e conferendo valore, nel caso di scadenze predeterminate, al timbro datario d’arrivo.
ARTICOLO 23
DOCUMENTI SOGGETTI A REGISTRAZIONE PARTICOLARE
1. I documenti di cui all’Allegato D già soggetti a registrazione particolare dell’Amministrazione non vanno registrati al protocollo.
2. Qualora per i documenti soggetti a registrazione particolare vengano creati Repertori/Registri, essi sono creati e gestiti all’interno del sistema di gestione del protocollo informatico in modo tale da rispondere agli stessi criteri di interoperabilità e inalterabilità del registro di protocollo.
3. Nel repertorio generale proprio di ciascuna serie documentaria vanno riportati gli elementi obbligatori richiesti dalla specifica procedura, nonché il numero progressivo, denominato "numero di repertorio", che identifica il documento all'interno della serie.
4. La numerazione del repertorio generale di ciascuna serie ha cadenza annuale, cioè inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno.
5. I Repertori annuali propri di ciascuna tipologia di documento, costituiscono una serie, corredata da registri indice, contenenti, per ciascun repertorio, le seguenti informazioni:
a) indice di classificazione;
b) denominazione;
c) numero progressivo;
d) estremi cronologici delle registrazioni.
ARTICOLO 24
DOCUMENTI INERENTI A GARE D’APPALTO
1. Le offerte inerenti a gare d’appalto o confronti concorrenziali su supporto cartaceo sono timbrati con la data di arrivo e l’ora che vengono apposte sulla busta chiusa congiuntamente alla firma del soggetto che le riceve.
2. A conclusione della procedura l’Ufficio competente può procedere alla scannerizzazione delle offerte presentate se aperte in sede di gara.
ARTICOLO 25
LETTERE ANONIME E DOCUMENTI NON FIRMATI
1. I documenti anonimi sono sottoposti alle operazioni di registrazione di protocollo e di segnatura e su di essi viene apposta la dicitura “MITTENTE ANONIMO”.
2. Analogamente si procede per i documenti in cui vi è l’indicazione del mittente ma manca la sottoscrizione, e su di essi viene apposta la dicitura “DOCUMENTO NON SOTTOSCRITTO”.
ARTICOLO 26
DOCUMENTI DI COMPETENZA DI ALTRE AMMINISTRAZIONI O DI ALTRI SOGGETTI
1. Qualora pervenga all’Amministrazione un documento di competenza di un altro ente o altra persona fisica o giuridica, lo stesso non viene protocollato ma viene trasmesso a chi di competenza, se individuabile, altrimenti viene restituito al mittente.
2. Nel caso in cui un documento della fattispecie sopra indicata venga erroneamente registrato al protocollo, questi verrà spedito a chi di competenza, oppure restituito al mittente, procedendo ad una annotazione di annullamento della registrazione con riportati gli estremi della spedizione e la motivazione.
3. In caso di annullamento di registrazione a protocollo di un documento informatico si invia obbligatoriamente alla AOO mittente un messaggio di annullamento protocollazione.
SEZIONE VI
CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI
ARTICOLO 27 CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI
1. Tutti i documenti ricevuti e prodotti dagli uffici utente dell’Amministrazione indipendentemente dal supporto sul quale vengono formati, sono classificati.
2. Il piano di classificazione adottato dall’Amministrazione è la seconda edizione di quello elaborato dal Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni, nominato con Decreto del Direttore generale per gli archivi del Ministero per i beni e le attività culturali in data 18 luglio 2002.
3. Tutti gli uffici utente sono abilitati all’operazione di classificazione dei documenti.
ARTICOLO 28
MODIFICHE E AGGIORNAMENTI AL PIANO DI CLASSIFICAZIONE
1. Le modifiche e gli aggiornamenti del piano di classificazione (=Titolario ) competono esclusivamente al Responsabile del Servizio per la tenuta del Protocollo informatico, e sono assicurati, quando se ne presenta la necessità, nel pieno rispetto delle disposizioni contenute nella normativa vigente in materia di formazione e conservazione degli archivi.
2. Di ogni variazione introdotta deve essere garantita la storicizzazione e la possibilità di ricostruire le diverse voci nel tempo, mantenendo stabili i legami dei fascicoli e dei documenti con la struttura del piano di fascicolazione vigente al momento della produzione degli stessi.
3. Per ogni modifica deve essere riportata la data di introduzione e la data di variazione ma di norma le variazioni vengono introdotte a partire dal 1 gennaio.
4. Ad ogni modifica del piano di classificazione il Responsabile provvede ad informare tutti i soggetti abilitati all’operazione di classificazione dei documenti e a dare loro le istruzioni per il corretto utilizzo.
SEZIONE VII
ASSEGNAZIONE DEI DOCUMENTI
ARTICOLO 29 UNITÀ DI SMISTAMENTO
1. L’assegnazione agli uffici utente di competenza dei documenti ricevuti è effettuata dal Responsabile del servizio per la tenuta del protocollo informatico e dalle altre unità abilitate alla ricezione dei documenti, come agli articoli 11 e 12 del presente manuale.
2. Negli Allegati diagrammi di Flusso ( Flow Chart ) :
a. Posta in Ingresso
b. Posta in Uscita
c. Posta Interna
sono indicati gli Uffici abilitati alla relativa trattazione documentale .
ARTICOLO 30 MODIFICA DELLE ASSEGNAZIONI
1. Nel caso di un’assegnazione errata, l’ufficio utente che riceve il documento è tenuto a restituirlo nel minor tempo possibile all’unità che ha effettuato l’assegnazione, la quale, provvederà a correggere le informazioni inserite nel sistema informatico e ad inviare il documento all’ufficio utente di competenza.
2. Il sistema di gestione informatica dei documenti tiene traccia di questi passaggi, memorizzando per ciascuno di essi l’identificativo dell’operatore che effettua la modifica con la data e l’ora di esecuzione.
ARTICOLO 31
RECAPITO DEI DOCUMENTI AGLI UFFICI UTENTE
1. I documenti informatici ricevuti dagli uffici abilitati indicati all’articolo 11 sono resi disponibili agli uffici utente, attraverso la rete interna dell’Amministrazione, immediatamente dopo l’operazione di protocollazione e classificazione secondo quanto stabilito alla successiva sezione VIII.
SEZIONE VIII
SCANSIONE DEI DOCUMENTI SU SUPPORTO CARTACEO
ARTICOLO 32
DOCUMENTI SOGGETTI A SCANSIONE ED UFFICI ABILITATI
1. I documenti ricevuti su supporto cartaceo, di formato inferiore od uguale all’A3, dopo le operazioni di registrazione e segnatura di protocollo, sono acquisiti digitalmente con l’ausilio di scanner.
2. I documenti scannerizzati e le vengono inviati agli uffici utente le copie digitali. I documenti per i quali non è possibile la scannerizzazione sono consegnati agli uffici
3. Su richiesta scritta del Responsabile del procedimento possono essere inviati agli uffici utente gli originali cartacei dei documenti scannerizzati.
4. La consegna degli originali cartacei agli uffici utente viene riportata nel campo note del registro di protocollo
ARTICOLO 33
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL PROCESSO DI SCANSIONE
1. Il processo di scansione si articola nelle seguenti fasi:
a) acquisizione delle immagini in modo tale che ad ogni documento, anche composto da più pagine, corrisponda un unico file in uno dei formati individuati dalla Amministrazione come idonei alla conservazione;
b) verifica della leggibilità delle immagini acquisite e della loro esatta corrispondenza con gli originali cartacei;
c) collegamento delle immagini alle rispettive registrazioni di protocollo;
ARTICOLO 34
GESTIONE DEGLI ORIGINALI CARTACEI SOTTOPOSTI A SCANSIONE
1. L’Ufficio protocollo conserva gli originali cartacei, li suddivide per titolo e classe e li ordina per numero di protocollo.
2. Qualora gli uffici nella gestione della pratica producano documenti analogici, provvedono alla loro scannerizzazione e registrazione provvedendo alla consegna dell’originale all’ufficio protocollo.
3. Alla chiusura da parte degli uffici utente dei fascicoli informatici i documenti cartacei vengono ricollocati nei rispettivi fascicoli.
SEZIONE IX
SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI
ARTICOLO 35
SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI SU SUPPORTO CARTACEO
1. Tutti gli uffici utente sono abilitati alla spedizione di documenti su supporto cartaceo.
2. Tutti i documenti – ad eccezione di quelli indicati all’articolo 14 - sono spediti dopo che sono state eseguite le operazioni di registrazione di protocollo, segnatura di protocollo, classificazione e fascicolazione, a cura dell’ufficio utente.
3. Le circolari, le disposizioni generali e tutte le altre comunicazioni che abbiano più destinatari si registrano con un solo numero di protocollo generale. I destinatari sono descritti in appositi elenchi da associare alla minuta del documento e alla registrazione di protocollo secondo le modalità previste dalla gestione anagrafica del sistema.
4. Nelle lettere spedite va esplicitamente richiesto al destinatario di citare per un eventuale riscontro i riferimenti di protocollo.
ARTICOLO 36
SPEDIZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
1. La spedizione di documenti informatici soggetti alla registrazione di protocollo è effettuata mediante messaggi di posta elettronica certificata oppure mediante cooperazione applicativa ai sensi del DPR 11 febbraio 2005, n. 68, articoli 16 e 17 delle Regole tecniche e Circolare n. 60 del 23 gennaio 2013.
2. I documenti informatici sono trasmessi all’indirizzo elettronico dichiarato dai destinatari, ovvero abilitato alla ricezione della posta per via telematica.
4. Gli uffici, dopo aver eseguito le operazioni di registrazione di protocollo, segnatura di protocollo, classificazione ed eventuale fascicolazione, trasmettono i documenti informatici in partenza, adottando la seguente procedura:
a) invio telematico;
b) verifica dell’avvenuto recapito dei documenti spediti per via telematica;
c) archiviazione delle ricevute elettroniche, collegandole alle registrazioni di protocollo dei rispettivi documenti spediti.
5. Le caselle di posta elettronica per la spedizione possono essere assegnate ai diversi settori ed in particolare la casella di posta elettronica certificata per la spedizione può essere utilizzata dai titolari delle postazioni decentrate di protocollazione.
SEZIONE X
FASCICOLAZIONE DEI DOCUMENTI
ARTICOLO 37
IDENTIFICAZIONE DEI FASCICOLI ED UFFICI ABILITATI ALLA LORO FORMAZIONE
1. Tutti i documenti, indipendentemente dal supporto sul quale vengono formati, sono riuniti in fascicoli.
2. I fascicoli possono essere articolati in sottofascicoli.
3. I documenti sono archiviati all’interno di ciascun fascicolo, sottofascicolo o inserto, secondo l’ordine cronologico di registrazione.
4. I fascicoli vengono creati secondo i criteri prestabiliti nella Attività di analisi della fascicolazione, integrati dalle Linee guida alla fascicolazione elaborate dal Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni, allegato E.
ARTICOLO 38
PROCESSO DI FORMAZIONE DEI FASCICOLI
1. Al momento della ricezione di un documento analogico o digitale , il Responsabile del relativo procedimento o altro soggetto da questi espressamente individuato, stabilisce, con l’ausilio delle funzioni di ricerca del sistema di protocollo informatico, se esso si colloca nell’ambito di un affare o procedimento in corso, oppure se ne avvia uno nuovo.
2. In presenza di un documento che si colloca nell’ambito di un affare o procedimento in corso:
• seleziona il relativo fascicolo;
• collega la registrazione di protocollo del documento al fascicolo selezionato;
• invia il documento all’ufficio utente cui è assegnato il fascicolo il quale, se si tratta di un documento su supporto cartaceo, assicura l’inserimento fisico dello stesso nel relativo fascicolo;
3. In presenza di un documento che dà avvio ad un nuovo fascicolo si procede all’apertura dello stesso, registrando nel sistema informatico le seguenti informazioni:
• codice di classificazione nell’ambito dei quali il fascicolo si colloca;
• numero del fascicolo, progressivo in sequenza annuale, all'interno del medesimo codice di classificazione, generato automaticamente dal sistema informatico;
• oggetto del fascicolo;
• anno di apertura;
• ufficio utente cui è assegnata la relativa pratica;
• presenza e numero di eventuali sottofascicoli.
ARTICOLO 39
CARPETTE DEI FASCICOLI
1. Ogni fascicolo cartaceo è costituito da uno o più documenti racchiusi in una carpetta altrimenti detta camicia;
2. Sulla carpetta deve essere riportato:
a) Stemma e dicitura “Comune di ARGELATO”
b) Area o ufficio utente responsabile di quel procedimento
c) Anno di apertura e di chiusura
d) Titolo e classe di appartenenza
e) Numero di repertorio
f) Oggetto
ARTICOLO 40
METADATI DEI FASCICOLI INFORMATICI
Ai sensi del DPCM 3 dicembre 2013, allegato 5, capitolo 4 i metadati minimi relativi al fascicolo informatico sono i seguenti:
• identificativo;
• amministrazione titolare;
• amministrazioni partecipanti;
• responsabile del procedimento;
• oggetto;
• documento.
L’indice di classificazione e il numero di fascicolo è una delle componenti obbligatorie dei metadati relativi al fascicolo informatico.
ARTICOLO 41 CHIUSURA DEI FASCICOLI
1. Il fascicolo viene chiuso al termine del procedimento amministrativo o all’esaurimento dell’affare a cui si riferisce;
2. I fascicoli relativi a persone fisiche o giuridiche vengono chiusi al momento della cessazione del rapporto con l’Amministrazione;
3. La data di chiusura si riferisce alla data dell’ultimo documento prodotto;
4. Il fascicolo va archiviato rispettando l’ordine del repertorio, quindi in base all’anno di apertura;
5. Nel caso di un procedimento che non si esaurisce nell’anno solare, qualora lo si ritenga necessario, è possibile aprire nell’anno successivo un nuovo fascicolo con il medesimo oggetto in cui verrà trasportato l’intero contenuto del fascicolo e, nel caso di fascicolo cartaceo, la carpetta originale;
6. Dei fascicoli trasportati nell’anno successivo occorre darne notizia nel repertorio dei fascicoli;
7. I fascicoli informatici chiusi sono trattati come da convenzione ParER integrata dal Disciplinare Tecnico per il servizio di conservazione sostitutiva, versione 1.0 dell’11 settembre 2012, riportata in Allegato G “ Disciplinare Tecnico per la Conservazione“ ;
8. All’inizio del nuovo anno solare i fascicoli cartacei chiusi vengono consegnati al servizio archivio e protocollo che provvede alle attività di sua competenza.
ARTICOLO 42
MODIFICA DELLE ASSEGNAZIONI DEI FASCICOLI
1. Nel caso di un’assegnazione errata di un fascicolo o di una sua successiva riassegnazione, l’ufficio abilitato all’operazione di fascicolazione provvede a correggere le informazioni inserite nel sistema informatico e ad inviare il fascicolo all’ufficio utente di competenza.
2. Il sistema di gestione informatica dei documenti tiene traccia di questi passaggi, memorizzando per ciascuno di essi l’identificativo dell’operatore che effettua la modifica con la data e l’ora di esecuzione.
ARTICOLO 43
TENUTA DEI FASCICOLI DELL’ARCHIVIO CORRENTE
I fascicoli dell’archivio corrente, formati a cura dei Responsabili del procedimento, sono conservati, fino al versamento nell’archivio di deposito, presso gli uffici utente cui sono stati assegnati i relativi affari.
ARTICOLO 44 REPERTORIO DEI FASCICOLI
1. Il Repertorio dei fascicoli è il registro informatico in cui sono riportati tutti i fascicoli istruiti all'interno del piano di classificazione nell’anno di riferimento.
2. Il Repertorio dei fascicoli è un registro annuale, inizia il 1 gennaio e termina il 31 dicembre.
3. Il Repertorio è generato recuperando le informazioni dal sistema di protocollo informatico. Per ciascun fascicolo è riportato
a) anno di apertura;
b) classificazione completa ( categoria e classe);
c) numero di fascicolo;
d) anno di chiusura;
e) oggetto del fascicolo;
f) presenza e descrizione dei sottofascicoli;
g) annotazione del passaggio dall'archivio corrente all'archivio di deposito;
h) annotazione dell’eventuale trasposto all’anno successivo
4. Il Repertorio dei fascicoli è sottoposto alle stesse disposizioni e allo stesso regime conservativo del protocollo informatico.
SEZIONE XI
FLUSSO DI LAVORAZIONE DEI DOCUMENTI
ARTICOLO 45
FLUSSO DI LAVORAZIONE DEI DOCUMENTI RICEVUTI
Le fasi della gestione dei documenti ricevuti sono:
a) ricezione (cfr. sezione IV);
b) registrazione e segnatura di protocollo (cfr. sezione V);
c) scansione, se si tratta di documenti su supporto cartaceo (cfr. sezione VIII);
d) classificazione (cfr. sezione VI);
e) assegnazione (cfr. sezione VII);
f) fascicolazione (cfr. sezione X).
ARTICOLO 46
FLUSSO DI LAVORAZIONE DEI DOCUMENTI SPEDITI
Le fasi della gestione dei documenti spediti sono:
a) produzione (cfr. sezione III);
b) registrazione e segnatura di protocollo (cfr. sezione V);
c) classificazione (cfr. sezione VI);
d) fascicolazione (cfr. sezione X);
e) spedizione (cfr. sezione IX).
ARTICOLO 47
FLUSSO DI LAVORAZIONE DEI DOCUMENTI INTERNI
Le fasi della gestione dei documenti interni sono :
a) produzione (cfr. sezione III);
b) registrazione e segnatura di protocollo (cfr. sezione V);
c) classificazione (cfr. sezione VI);
d) assegnazione (cfr. sezione VII)
e) fascicolazione (cfr. sezione X)
SEZIONE XII
GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI
ARTICOLO 48
SISTEMA DI GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI
1. Il comune è dotato di un sistema predisposto per la gestione informatica dei documenti che memorizza tutti i passaggi conservando, per ciascuno di essi, l’identificativo dell’utente che effettua l’operazione, la data e l’ora di esecuzione. La traccia risultante definisce, ai fini normativi e regolamentari, i tempi del procedimento amministrativo ed i conseguenti riflessi sotto il profilo della responsabilità.
2. Le modalità di inoltro e ricezione dei documenti sono specificati nei relativi punti del presente manuale.
ARTICOLO 49
SCAMBIO DI DOCUMENTI E FASCICOLI TRA UFFICI UTENTE
1. Per scambio di documenti tra uffici utente s’intende lo scambio di documenti rilevanti ai fini dell’azione amministrativa.
2. Di norma i documenti vengono trasmessi insieme al relativo fascicolo.
3. I documenti interni di cui al comma 1 sono gestiti con un’apposita funzione del sistema di protocollo informatico in cui sono registrate secondo le modalità indicate all’articolo 17 del presente manuale.
4. Utilizzando le funzioni proprie del sistema di protocollo informatico si attuano le seguenti procedure:
l’ufficio utente mittente:
a) produce una lettera di trasmissione, sottoscritta dal Responsabile del procedimento;
b) allega alla lettera di trasmissione i documenti da inviare;
c) indica il fascicolo in cui si colloca la lettera di trasmissione, provvedendo eventualmente a costituirne uno nuovo;
d) trasmette la lettera di trasmissione corredata dei documenti all’ufficio utente destinatario.
L’ufficio utente destinatario:
a) riceve la lettera di trasmissione con i documenti allegati, di cui verifica la completezza;
b) effettua le operazioni di classificazione, fascicolazione ed assegnazione, con l’avvertenza di specificare, nel caso di apertura di un nuovo fascicolo, che si tratta di un insieme di documenti collegato al fascicolo dell’ufficio utente mittente, per consentire al sistema informatico di ricostruire virtualmente l’intero fascicolo;
Il sistema di gestione informatica dei documenti:
a) archivia la lettera di trasmissione collegandola ai fascicoli specificati dai due uffici utente, mittente e destinatario;
b) registra automaticamente la data e l’ora d’invio e di ricezione della comunicazione;
c) gestisce le notifiche al mittente ed al destinatario, rispettivamente, dell’avvenuta ricezione e dell’avvenuta trasmissione.
ARTICOLO 50
COMUNICAZIONI INFORMALI TRA UFFICI UTENTE
1. Per comunicazione informale tra uffici utente si intende uno scambio di informazioni, con o senza documenti allegati, del quale non si ritiene necessario tenere traccia in archivio.
2. Questo genere di comunicazioni sono normalmente ricevute e trasmesse per posta elettronica e non incidono sul sistema di protocollo informatico.
SEZIONE XIII
ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI
ARTICOLO 51
PIANO DI CONSERVAZIONE DELL’ARCHIVIO
1. Il piano di conservazione dell’Archivio adottato dall’Amministrazione è quello elaborato dal Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni, nominato con decreto del direttore generale per gli archivi del Ministero per i beni e le attività culturali in data 18 luglio 2002.
2. Il piano di conservazione adottato dal Comune, “integrato con il sistema di classificazione, per la definizione dei criteri di organizzazione dell’archivio, di selezione periodica e di conservazione dei documenti”, ai sensi dell’articolo 68 del Testo unico, è quello elaborato dal Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni, riportato in allegato F “ ;
ARTICOLO 52
MEMORIZZAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI E DELLE RAPPRESENTAZIONI DIGITALI DEI DOCUMENTI CARTACEI
1. I documenti informatici e le loro aggregazioni documentali con i metadati a essi associati sono conservati in modo da garantire il mantenimento nel tempo delle caratteristiche di autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità, reperibilità, accessibilità, riproducibilità e intelligibilità all’interno del contesto proprio di produzione e archiviazione e preservando il vincolo originario per mantenere l’archivio nella sua organicità.
2. Le rappresentazioni digitali dei documenti su supporto cartaceo, acquisite con l’ausilio dello scanner, sono memorizzate nel sistema al termine del processo di scansione secondo gli stessi principi di cui al comma 1 del presente articolo.
ARTICOLO 53
VERSAMENTO DEI FASCICOLI CARTACEI NELL’ARCHIVIO DI DEPOSITO
1. All’inizio di ogni anno, i responsabili del procedimento individuano i fascicoli che sono da versare nell’archivio di deposito in quanto relativi ad affari o procedimenti conclusi, o comunque non più necessari allo svolgimento delle attività correnti.
2. I fascicoli individuati sono sfoltiti di eventuale documentazione in copia e sottoposti a verifica del responsabile del procedimento in merito alla completezza del contenuto.
3. In caso di mancanza di uno o più documenti, una volta risultati vani i tentativi di recuperarli, il Responsabile del procedimento si assume la responsabilità della trasmissione agli atti, dichiarando ufficialmente l’incompletezza del fascicolo.
ARTICOLO 54
CONFERIMENTO ALL’ARCHIVIO STORICO DEI FASCICOLI CARTACEI
1. I documenti selezionati per la conservazione permanente relativi ad affari esauriti da oltre quarant’anni sono trasferiti a cura del Responsabile, contestualmente agli strumenti che ne garantiscono la consultazione nella separata sezione di archivio secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni in materia di archivi storici comunali ed in particolare ai sensi dell’articolo 30, comma 4 del D. lgs 22 gennaio 2004, n. 42.
2. Nella sezione separata verranno garantiti i requisiti minimi volti a garantire la conservazione dei documenti analogici; di cui all’allegato 9
3. Contestualmente al trasferimento dei documenti nella sezione separata verrà aggiornato l’Elenco topografico del locale in cui è conservata tutta la documentazione cartacea, allegato 10, e l’Inventario analitico dell’archivio storico, allegato 11;
4. La consultazione dei documenti a fini storici sarà garantita a norma di legge secondo le disposizioni adottate nel Regolamento per la consultazione dell’archivio storico, di cui all’allegato 12.
ARTICOLO 55
SELEZIONE E SCARTO ARCHIVISTICO
1. In base al piano di conservazione adottato, inserito nel sistema di gestione informatica dei documenti, sarà cura del Responsabile produrre periodicamente l’elenco dei documenti e dei fascicoli sui quali, trascorso il periodo obbligatorio di conservazione, è possibile operare lo scarto.
2. L’elenco di scarto è redatto secondo il modulo predisposto dalla Soprintendenza archivistica per l’Xxxxxx Xxxxxxx e a questa inviato per la necessaria autorizzazione, ai sensi dell’articolo 21, comma 5 del D. lgs 490/1999.
ARTICOLO 56
ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE DIGITALE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
1. Per la conservazione dei propri documenti informatici e delle loro aggregazioni documentali informatiche con i metadati a essi associati, il Comune si attiene a quanto disposto nel “Piano telematico dell’Xxxxxx Xxxxxxx 2011 – 2013” approvato con delibera dell’Assemblea legislativa regionale n. 52 del 27 luglio 2011 e successive disposizioni.
2. Il Comune, riconoscendo che ai sensi della legge regionale dell’Xxxxxx-Romagna n. 29/1995 e s.m.i., l’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Xxxxxx Xxxxxxx svolge la funzione di archiviazione e conservazione digitale dei documenti informatici anche a rilevanza fiscale, con le modalità previste dalle disposizioni vigenti, e stabilito che per le amministrazioni comunali della Regione è prevista - ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera f-bis, della legge regionale n. 29/1995 e s.m.i. –apposita convenzione, ha provveduto a sottoscriverla come da Allegato H ;
3. Ai sensi della convenzione sottoscritta L’IBACN, tramite il ParER, si impegna alla conservazione dei documenti trasferiti, garantendo il rispetto dei requisiti previsti dalle norme in vigore per i poli di conservazione e sulla base del disciplinare tecnico, versione 1.0 dell’11 settembre 2012, Allegato G.
4. Tale Disciplinare è attualmente in corso di revisione a cura di Parer (Polo Archivistico Xxxxxx Xxxxxxx) per la gestione degli adeguamenti agli applicativi versanti. Esso sarà rivisto e aggiornato ogniqualvolta intervengano modifiche o integrazioni relative agli oggetti trattati.
5. A cura di ParER esso sarà trasmesso alla Soprintendenza Archivistica per l'Xxxxxx Xxxxxxx in ottemperanza alle comunicazioni previste dall’art. 2, comma 2 dell’Accordo che la
Soprintendenza e IBACN hanno stipulato per il coordinamento delle attività in tema di conservazione dei documenti informatici.
6. Il Comune mantiene la titolarità e la proprietà dei documenti depositati.
7. Il responsabile della conservazione è individuato nella figura del responsabile della conservazione del ParER.
SEZIONE XIV
GESTIONE DEI PROCEDIMENTI
ARTICOLO 57
CATALOGO DELLE ATTIVITÀ E DEI PRODOTTI
La gestione delle attività e dei procedimenti amministrativi, il loro iter, l’individuazione del responsabile e i relativi termini, sono definiti così come stabilito dal “ Regolamento del procedimento e dell’amministrazione digitale “ vigente nell’ente, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.14 in data 31 marzo 2010 e modificato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 in data 28 novembre 2012.
SEZIONE XV
ACCESSIBILITA’ AL SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI
DOCUMENTI
ARTICOLO 58
ACCESSIBILITÀ DA PARTE DEGLI UTENTI APPARTENENTI ALL’AREA ORGANIZZATIVA OMOGENEA
1. La riservatezza delle registrazioni di protocollo e dei documenti informatici è garantita dal sistema attraverso l’uso di profili e password, od altre tecniche e dispositivi di autenticazione sicura.
2. L’operatore che effettua la registrazione di protocollo inserisce il livello di riservatezza richiesto per il documento in esame, se diverso da quello standard applicato automaticamente dal sistema.
3. In modo analogo, l’ufficio che effettua l’operazione di apertura di un nuovo fascicolo ne determina anche il livello di riservatezza.
4. Il livello di riservatezza applicato ad un fascicolo è ereditato automaticamente da tutti i documenti che vi confluiscono, se a questi è stato assegnato un livello di riservatezza minore od uguale. I documenti che hanno invece un livello di riservatezza superiore lo mantengono.
5. Per quanto concerne i documenti sottratti all’accesso, si rinvia allo specifico Regolamento per la disciplina del procedimento amministrativo e dell’accesso agli atti e ai documenti amministrativi;
6. Sulla base delle richieste avanzate dagli uffici dell’Amministrazione, i diversi livelli di autorizzazione ed i conseguenti differenti profili sono assegnati agli utenti dal Responsabile del Servizio Protocollo il quale, inoltre, provvede all’assegnazione di eventuali nuove autorizzazioni, alla revoca o alla modifica di quelle già assegnate.
7. A tal fine sono individuati i seguenti profili di accesso, cui corrispondono altrettanti livelli diversificati di accesso alle funzioni del sistema di protocollo informatico:
a) Amministratore di sistema;
b) Responsabile di protocollo;
c) Operatore di protocollo;
d) Utente di consultazione.
ARTICOLO 59 ACCESSO ESTERNO
1. L’eventuale accesso al sistema di gestione informatica dei documenti da parte di utenti esterni è realizzato mediante l’impiego di sistemi di riconoscimento ed autenticazione sicura basati sulla carta d’identità elettronica e sulla firma digitale.
2. Sono rese disponibili tutte le informazioni necessarie e sufficienti all’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi.
ARTICOLO 60
ACCESSO DA PARTE DI ALTRE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
L’accesso al sistema di gestione informatica dei documenti da parte di altre pubbliche amministrazioni, è realizzato applicando le norme ed i criteri tecnici emanati per la realizzazione della rete unitaria delle pubbliche amministrazioni ed in particolare avviene nel rispetto dei principi della cooperazione applicativa, secondo gli standard e il modello architetturale del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) di cui agli articoli 72 e ss del D.lgs 7 marzo 2005 n. 82.
SEZIONE XVI
FUNZIONALITA’ DEL SISTEMA DI GESTIONE
INFORMATICA DEI DOCUMENTI
ARTICOLO 61
IL SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI
La procedura informatica funzionale e tecnica del sistema di gestione informatica dei documenti utilizzato dall’Amministrazione è definita nel piano per la sicurezza informatica, Allegato I .
Essa assicura le seguenti funzionalità
• le misure di sicurezza di cui all’articolo 7, commi 2, 3 e 4, del DPCM 31 ottobre 2000;
• le misure tecniche ed organizzative atte a garantire la non modificabilità delle registrazioni di protocollo, nonché del registro giornaliero di protocollo;
• le misure tecniche ed organizzative che assicurano la contemporaneità delle operazioni di registrazione e segnatura di protocollo;
• le modalità di registrazione delle informazioni annullate o modificate nell’ambito di ogni sessione di registrazione;
• la funzione di recupero dei dati registrati sul protocollo di emergenza;
• le modalità di trasmissione e registrazione di documenti informatici;
• il calcolo dell’impronta dei documenti informatici;
• la segnatura di protocollo dei documenti di cui agli articoli 9,18 e 19 del DPCM 31 ottobre 2000;
• il sistema operativo utilizzato per la gestione informatica dei documenti di cui all’articolo 7, comma 1 e 6, del DPCM 31 ottobre 2000;
• le funzionalità per lo scambio di documenti informatici tra uffici utente;
• le modalità di utilizzo delle funzioni del sistema.
SEZIONE XVII
SICUREZZA E SISTEMA INFORMATICO
ARTICOLO 62
PIANO DI SICUREZZA INFORMATICA
Ai sensi dell’articolo 4 comma 4 e dell’articolo 7 del DPCM 31 ottobre 2000 e s.m.i., il comune ha adottato un piano per la sicurezza informatica, riportato nell’Allegato I al presente manuale.
ARTICOLO 63
PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA INFORMATICA
Il responsabile della gestione documentale d’intesa con il responsabile della conservazione e il responsabile dei sistemi informativi, predispone il piano per la sicurezza informatica relativo alla formazione, alla gestione, alla trasmissione, all’interscambio, all’accesso, alla conservazione dei documenti informatici nel rispetto delle misure minime di sicurezza previste nel disciplinare tecnico pubblicato in allegato B del D.lgs 196/2003 e s.m.i., d’intesa con il responsabile della conservazione, il responsabile dei servizi informativi e con il responsabile del trattamento dei dati personali.
ARTICOLO 64
OBIETTIVI DEL PIANO DI SICUREZZA INFORMATICA
1. Il piano di sicurezza prevede le misure di sicurezza adottate per la formazione, la gestione, la trasmissione, l’interscambio, l’accesso e la conservazione dei documenti informatici.
2. Il piano di sicurezza si basa sull’analisi dei rischi e definisce le politiche di sicurezza, le modalità di accesso al servizio di gestione documentale, gli interventi operativi adottati sotto il profilo organizzativo, procedurale e tecnico, i piani di formazione degli addetti e le modalità con le quali deve essere effettuato il monitoraggio periodico delle misure di sicurezza.
ARTICOLO 65 CONTROLLO DEL RISCHIO
L’azione di controllo del rischio si esprime con la messa in esercizio di una serie di misure classificate e dettagliate come segue:
1. Misure di sicurezza organizzative:
• analisi dei rischi;
• regolamento per l’accesso;
• assegnazione degli incarichi;
• linee guida per la sicurezza;
• altre istruzioni interne;
• formazione;
• verifiche periodiche sui dati;
• distruzione controllata dei supporti.
2. Misure di sicurezza logiche:
• identificazione e autenticazione utente;
• controllo degli accessi ai dati e programmi;
• politica antivirus;
• firma digitale, crittografia;
• monitoraggio sessioni di lavoro;
• disponibilità del software e dell’hardware.
3. Misure di sicurezza fisiche:
• vigilanza della sede;
• ingresso controllato nei locali;
• sistemi di allarme e/o antintrusione;
• registrazione degli accessi;
• custodia in armadi, classificatori non accessibili;
• casseforti;
• dispositivi antincendio;
• continuità alimentazione elettrica;
• controllo operato addetti manutenzione;
• verifica di leggibilità dei supporti;
ARTICOLO 66
CODICE IDENTIFICATIVO PER L’UTILIZZO DEI COMPUTER
A ciascun utente o incaricato del trattamento è attribuito un codice identificativo personale per l’utilizzazione del computer. Lo stesso codice non è, neppure in tempi diversi, assegnabile a persone diverse.
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
Allegato alla deliberazione di Giunta Comunale n. del
COMUNE DI ARGELATO - Bologna
MANUALE DI GESTIONE DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI ALLEGATO “A”
DEFINIZIONI
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
AMMINISTRAZIONI CERTIFICANTI
Le amministrazioni e i gestori di pubblici servizi che detengono nei propri archivi le informazioni e i dati contenuti nelle dichiarazioni sostitutive, o richiesti direttamente dalle amministrazioni procedenti (art. 1, comma 1 lett. p) del DPR n. 445/2000).
AMMINISTRAZIONI PROCEDENTI
Le amministrazioni e, nei rapporti con l’utenza, i gestori di pubblici servizi che ricevono le dichiarazioni sostitutive ovvero provvedono agli accertamenti d’ufficio (art. 1, comma 1 lett. o) del DPR n. 445/2000).
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Quelle indicate nell’art. 1, comma 2 del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE CENTRALI
Le Amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende e Amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo, le istituzioni universitarie, gli enti pubblici non economici nazionali, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), le agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (art. 1, comma 1 lett. z) del D. Lgs. n. 82/2005).
ARCHIVIO
L’archivio è la raccolta ordinata degli atti spediti, inviati o comunque formati dall’Amministrazione nell’esercizio delle funzioni attribuite per legge o regolamento, per il conseguimento dei propri fini istituzionali. Gli atti formati e/o ricevuti dall’Amministrazione sono collegati tra loro in un rapporto di interdipendenza, determinato dal procedimento o dall’affare al quale si riferiscono. Essi sono ordinati e conservati in modo coerente e accessibile alla consultazione. L’uso degli atti può essere amministrativo, legale o storico. L’archivio è unico, anche se, convenzionalmente, per motivi organizzativi, tecnici, funzionali e di responsabilità, esso viene diviso in tre sezioni: corrente, di deposito e storico.
ARCHIVIO CORRENTE
E’ costituito dal complesso dei documenti relativi ad affari e procedimenti amministrativi in corso di istruttoria e di trattazione o comunque verso i quali sussista un interesse attuale.
ARCHIVIO DI DEPOSITO
E’ costituito dal complesso dei documenti relativi ad affari e a procedimenti amministrativi conclusi, per i quali non risulta più necessaria una trattazione per il corrente svolgimento del procedimento amministrativo o comunque verso i quali sussista un interesse sporadico.
ARCHIVIO STORICO
E’ costituito da complessi di documenti relativi ad affari e procedimenti amministrativi conclusi da oltre 40 anni e destinati, previa effettuazione delle operazioni di scarto, alla conservazione perenne.
ARCHIVIAZIONE ELETTRONICA
Processo di memorizzazione, su un qualsiasi idoneo supporto, di documenti informatici, anche sottoscritti,
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
univocamente identificati mediante un codice di riferimento, antecedente all’eventuale processo di conservazione (art. 1 della Deliberazione CNIPA 19 febbraio 2004, n. 11).
ASSEGNAZIONE
L’operazione dell’individuazione dell’Ufficio Utente (UU) competente per la trattazione del procedimento amministrativo o affare, cui i documenti si riferiscono.
AUTENTICAZIONE DI SOTTOSCRIZIONE
L’attestazione, da parte di un pubblico ufficiale, che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell’identità della persona che sottoscrive (art. 1, comma 1, lett. i) del DPR n. 445/2000).
AUTENTICAZIONE INFORMATICA
La validazione dell’insieme dei dati attribuiti in modo esclusivo e univoco a un soggetto, che ne distinguono l’identità nei sistemi informativi, effettuata attraverso opportune tecnologie al fine di garantire la sicurezza dell’accesso (art. 1, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 82/2005).
BANCA DI DATI
Qualsiasi complesso organizzato di dati personali, ripartito in una o più unità dislocate in uno o più siti (art. 4, comma 1, lett. o) del D. Lgs. n. 196/2003).
BLOCCO
La conservazione di dati personali con sospensione temporanea di ogni altra operazione del trattamento;
(art. 4, comma 1, lett. d) del D. Lgs. n. 196/2003).
CARTA NAZIONALE DEI SERVIZI
Il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l’accesso per via telematica ai servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni (art. 1 del D. Lgs. n. 82/2005).
CARTA D’IDENTITA’ ELETTRONICA
Il documento d’identità munito di fotografia del titolare rilasciato su supporto informatico dalle Amministrazioni comunali con la prevalente finalità di dimostrare l’identità anagrafica del suo titolare (art. 1, comma 1, lett. c) del D. Lgs. n. 82/2005).
CASELLA DI POSTA ELETTRONICA ISTITUZIONALE
La casella di posta elettronica istituita da una AOO, attraverso la quale vengono ricevuti i messaggi da protocollare (ai sensi del DPCM 31.10.2000, articolo 15, comma 3) – (art. 1 dell’allegato A della circolare AIPA 7 maggio 2001, n. 28).
CERTIFICATI ELETTRONICI
Gli attestati elettronici che collegano i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e confermano l’identità dei titolari stessi (art. 1, comma 1, lett. e) del D. Lgs. n. 82/2005).
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
CERTIFICATO QUALIFICATO
Il certificato elettronico conforme ai requisiti di cui all’allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciato da certificatori che rispondono ai requisiti di cui all’allegato II della medesima direttiva (art. 1, comma 1, lett. f) del D. Lgs. n. 82/2005).
CERTIFICATO
Il documento rilasciato da una Amministrazione Pubblica avente funzione di ricognizione, riproduzione o partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche (art. 1, comma 1, lett. f) del D.P.R. n. 445/2000).
CERTIFICATORE
Il soggetto che presta servizi di certificazione delle firme elettroniche o che fornisce altri servizi connessi con queste ultime (art. 1, comma 1, lett. g) del D.Lgs. 82/2005).
CLASSIFICAZIONE
L’operazione che consente di organizzare i documenti in relazione alle funzioni e alle modalità operative dell’Amministrazione.
COMUNICAZIONE
Il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati diversi dall’interessato, dal rappresentante del titolare nel territorio dello Stato, dal responsabile e dagli incaricati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione (art. 4, comma 1, lett. l) del D.Lgs. 196/2003).
CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA
Processo effettuato con le modalità di cui agli articoli 3 e 4 della deliberazione CNIPA 19 febbraio 2004, n. 11.
CREDENZIALI DI AUTENTICAZIONE
I dati e i dispositivi, in possesso di una persona, da questa conosciuti o a essa univocamente correlati, utilizzati per l’autenticazione informatica (art. 4, comma 3, lett. d) del D.Lgs. 196/2003).
DATI GIUDIZIARI
I dati personali idonei a rivelare provvedimenti di cui all’articolo 3, comma 1, lettere da a) a o) e da r) a u), del D.X.X. 00 xxxxxxxx 0000, x. 000, xx xxxxxxx xi casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice di procedura penale (art. 4, comma 1, lett. e) del D.Lgs. 196/2003).
DATI IDENTIFICATIVI
I dati personali che permettono l’identificazione diretta dell’interessato (art. 4, comma 1, lett. c) del D.Lgs. 196/2003);
DATI SENSIBILI
I dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni o organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale (art. 4, comma 1, lett. ddd) del D.Lgs. 196/2003).
DATO ANONIMO
Il dato che in origine, o a seguito di trattamento, non può essere associato a un interessato identificato o identificabile (art. 4, comma 1, lett. n) del D. Lgs. n. 196/2003).
DATO PERSONALE
Qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente o associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale (art. 4, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 196/2003).
DATO PUBBLICO
Il dato conoscibile da chiunque (art. 1, comma 1, lett. n. del D.Lgs. n. 82/2005).
DATO A CONOSCIBILITA’ LIMITATA
Il dato la cui conoscibilità è riservata per legge o regolamento a specifici soggetti o categorie di soggetti (art. 1, comma 1, lett. l) del D. Lgs. n. 82/2005).
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’
Il documento sottoscritto dall’interessato, concernente stati, qualità personali e fatti che siano a diretta conoscenza di questi, resa nelle forme previste dall’art. 1, comma 1 lett. h) del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI DICHIARAZIONE
Il documento sottoscritto dall’interessato, prodotto in sostituzione del certificato (art. 1, comma 1, lett. g) del D.P.R. n. 445/2000).
DIFFUSIONE
Il dare conoscenza dei dati personali a soggetti indeterminati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione (art. 4 del D. Lgs. n. 196/2003).
DOCUMENTO
Rappresentazione informatica o in formato analogico di atti, fatti e dati intelligibili direttamente o attraverso un processo di elaborazione elettronica (art. 1, comma 1, lett. a) della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
DOCUMENTO AMMINISTRATIVO
Ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle Pubbliche Amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell’attività amministrativa (art. 1, comma 1, lett. a) del D.P.R. n. 445/2000).
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
DOCUMENTO ANALOGICO
Documento formato utilizzato una grandezza fisica che assume valori continui, come le tracce su carta (esempio: documenti cartacei), come le immagini su film (esempio: pellicole mediche, microfiches, microfilm), come le magnetizzazioni su nastro (esempio: cassette e nastri magnetici audio e video). Si distingue in documento originale e copia (art. 1, comma 1, lett. b) della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
DOCUMENTO ANALOGICO ORIGINALE
Documento analogico che può essere unico oppure non unico se, in questo secondo caso, sia possibile risalire al suo contenuto attraverso altre scritture o documenti di cui sia obbligatoria la conservazione, anche se in possesso di terzi (art. 1 della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
DOCUMENTO ARCHIVIATO
Documento informatico, anche sottoscritto, sottoposto al processo di archiviazione elettronica (art. 1, comma 1, lett. h) della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
DOCUMENTO CONSERVATO
Documento sottoposto al processo di conservazione sostitutiva (art. 1 della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
Ogni documento munito di fotografia del titolare e rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico o informatico, da una Pubblica Amministrazione italiana o di altri Stati, che consentano l’identificazione personale del titolare (art. 1, comma 1, lett. c) del D.P.R. n. 445/2000).
DOCUMENTO D’IDENTITA’
La carta d’identità e ogni altro documento munito di fotografia del titolare e rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico o informatico, da una Pubblica Amministrazione competente dello Stato italiano o di altri Stati, con la finalità prevalente di dimostrare l’identità personale del suo titolare (art. 1, comma 1, lett. d) del D.P.R. n. 445/2000).
DOCUMENTO D’IDENTITA’ ELETTRONICO
Il documento analogo alla carta d’identità elettronica rilasciato dal comune fino al compimento del quindicesimo anno d’età (art. 1, comma 1, lett. e) del D.P.R. n. 445/2000).
ESIBIZIONE
Operazione che consente di visualizzare un documento conservato e di ottenerne copia (art. 1, comma 1, lett. n) della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
EVIDENZA INFORMATICA
Una sequenza di simboli binari (bit) che può essere elaborata da una procedura informatica (art. 1, comma 1, lett. f) del D.P.C.M. 13 gennaio 2004).
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
FASCICOLAZIONE
L’operazione di riconduzione dei singoli documenti classificati in tanti fascicoli corrispondenti ad altrettanti affari o procedimenti amministrativi.
FASCICOLO
Insieme ordinato di documenti, che può fare riferimento a uno stesso affare/procedimento, o a una stessa materia, o a una stessa tipologia documentaria, che si forma nel corso delle attività amministrative del soggetto produttore, allo scopo di riunire, a fini decisionali o informativi, tutti i documenti utili allo svolgimento di tali attività. Nel fascicolo possono trovarsi inseriti documenti diversificati per formati, natura, contenuto giuridico, ecc., anche se non è infrequente la creazione di fascicoli formati da insieme di documenti della stessa tipologia e forma raggruppati in base a criteri di natura diversa (cronologici, geografici, ecc).
FIRMA DIGITALE
Un particolare tipo di firma elettronica qualificata basata su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata, correlate tra loro, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici (art. 1, comma 1, lett. s) del D. Lgs. n. 82/2005).
FIRMA ELETTRONICA
L’insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di autenticazione informatica (art. 1, comma 1, lett. q) del D. Lgs. n. 82/2005).
FIRMA ELETTRONICA QUALIFICATA
La firma elettronica ottenuta attraverso una procedura informatica che garantisce la connessione univoca al firmatario e la sua univoca autenticazione informatica, creata con mezzi sui quali il firmatario può conservare un controllo esclusivo e collegata ai dati ai quali si riferisce in modo da consentire di rilevare se i dati stessi siano stati successivamente modificati, che sia basata su un certificato qualificato e realizzata mediante un dispositivo sicuro per la creazione della firma quale l’apparato strumentale usato per la creazione della firma elettronica (art. 1, comma 1, lett. r) del D. Lgs. n. 82/2005).
FORMAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
Il processo di generazione del documento informatico al fine di rappresentare atti, fatti e dati riferibili con certezza al soggetto e all’amministrazione che lo hanno prodotto o ricevuto. Esso reca la firma digitale, quando prescritta, ed è sottoposto alla registrazione del protocollo o ad altre forme di registrazione previste dalla vigente normativa (art. 1 della Deliberazione AIPA del 23 novembre 2000, n. 51).
FUNZIONE DI HASH
Una funzione matematica che genera, a partire da una generica sequenza di simboli binari (bit) una impronta in modo tale che risulti di fatto impossibile, a partire da questa, determinare una sequenza di simboli binari (bit) per le quali la funzione generi impronte uguali (art. 1, comma 1, lett. e) del D.P.C.M. 13 gennaio 2004).
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
GARANTE (della Privacy)
L’autorità di cui all’articolo 153 del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, istituita dalla legge 31 dicembre 1996, n. 675 (art. 4, comma 1, lett. q) del D. Lgs. n. 196/2003).
GESTIONE INFORMATICADEI DOCUMENTI
L’insieme delle attività finalizzate alla registrazione e segnatura di protocollo, nonché alla classificazione, organizzazione, assegnazione, reperimento e conservazione dei documenti amministrativi, nell’ambito del sistema di classificazione d’archivio adottato, effettuate mediante sistemi informatici (art. 1, comma 1, lett. l) del D. Lgs. n. 82/2005).
INCARICATI DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Le persone fisiche autorizzate a compiere operazioni di trattamento di dati personali dal titolare o dal responsabile.
INSERTO
E’ un sottoinsieme omogeneo del sottofascicolo che può essere costituito a seguito di esigenze operative dell’Amministrazione.
LEGALIZZAZIONE DI FIRMA
L’attestazione ufficiale della legale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati, copie ed estratti, nonché dell’autenticità della firma stessa (art. 1, comma 1, lett. l) del D.P.R. n. 445/2000);
LEGALIZZAZIONE DI FOTOGRAFIA
L’attestazione, da parte di una pubblica amministrazione competente, che un’immagine fotografica corrisponde alla persona dell’interessato (art. 1, comma 1, lett. n) del D.P.R. n.445/2000).
MASSIMARIO DI SELEZIONE E SCARTO DEI DOCUMENTI/PIANO DI CONSERVAZIONE
Il massimario di selezione e scarto è lo strumento che consente di effettuare razionalmente lo scarto archivistico dei documenti prodotti e ricevuti dalle Pubbliche Amministrazioni. Il massimario riproduce l’elenco delle partizione e sottoripartizioni del titolario e indica quali documenti debbano essere conservati permanentemente (e quindi versati dopo quaranta anni nella sezione storica dell’archivio) e quali, invece, possono essere destinati al macero dopo cinque, dieci, quindici, venti anni, ecc. o secondo le esigenze dell’Amministrazione. Ne consegue il Piano di Conservazione periodica o permanente dei documenti, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di tutela dei beni culturali.
MEMORIZZAZIONE
Processo di trasposizione su un qualsiasi idoneo supporto, attraverso un processo di elaborazione, di documenti analogici o informatici, anche sottoscritti ai sensi dell’articolo 10, commi 2 e 3, del D.P.R. n. 445/2000 così come modificato dall’articolo 6 del D. Lgs. 23 gennaio 2002, n. 10 (art. 1 comma 1, lett. f) della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
MISURE MINIME DI SICUREZZA
Il complesso delle misure tecniche, informatiche, organizzative, logistiche e procedurali di sicurezza che configurano il livello minimo di protezione richiesto in relazione ai rischi previsti nell’articolo 31 del D. Lgs.
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
30 giugno 2003, n. 196 (art. 4, comma 3, lett. a) del D. Lgs. n. 196/2003).
PAROLA CHIAVE Componente di una credenziale di autenticazione associata a una persona e a questa nota, costituita da una sequenza di caratteri e altri dati in forma elettronica (art. 4, comma 3, lett. e) del D. Lgs. n. 196/2003).
ORIGINALI NON UNICI I documenti per i quali sia possibile risalire al loro contenuto attraverso altre scritture o documenti di cui sia obbligatoria la conservazione, anche se in possesso di terzi (art. 1, comma 1, lett. v) del D. Lgs. n. 82/2005).
PROFILO DI AUTORIZZAZIONE
L’insieme delle informazioni, univocamente associate a una persona che consente di individuare a quali dati essa può accedere, nonché i trattamenti a essa consentiti (art. 4, comma 3, lett. f) del D. Lgs. n. 196/2003).
PUBBLICO UFFICIALE
Il notaio, salvo quanto previsto dall’art. 5, comma 4, della presente deliberazione e nei casi per i quali possono essere chiamate in causa le altre figure previste dall’art. 18, comma 2, del D.P.R. n. 445/2000 (art. 1, lett. q) della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI
La persona fisica, la persona giuridica, la Pubblica Amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento di dati personali (art. 4, comma 1, lett. g) del D. Lgs. n. 196/2003).
RIFERIMENTO TEMPORALE
Informazione, contenente la data e l’ora, che viene associata a uno o più documenti informatici (art. 1, comma 1, lett. g) del D.P.C.M. 13 gennaio 2004) o a un messaggio di posta elettronica certificata (art. 1, comma 1, lett. i) del D.P.R. n. 68/2005).
RIVERSAMENTO DIRETTO
Processo che trasferisce uno o più documenti conservati da un supporto ottico di memorizzazione a un altro, non alterando la loro rappresentazione informatica (art. 1. comma 1, lett. n) della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
RIVERSAMENTO SOSTITUTIVO
Processo che trasferisce uno o più documenti conservati da un supporto ottico di memorizzazione a un altro, modificando la loro rappresentazione informatica (art. 1, comma 1, lett. o) della Deliberazione CNIPA del 19 febbraio 2004, n. 11).
SEGNATURA INFORMATICA
L’insieme delle informazioni archivistiche di protocollo, codificate in formato XML, e incluse in un messaggio protocollato, come previsto dall’art. 18, comma 1 del D.P.C.M. 31 ottobre 2000 (art. 1 dell’allegato A della Circolare AIPA del 7 maggio 2001, n. 28).
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “A” - Definizioni
SEGNATURA DI PROTOCOLLO
L’apposizione o l’associazione all’originale del documento, in forma permanente e non modificabile delle informazioni riguardanti il documento stesso (Glossario dell’IPA – Indice delle Pubbliche Amministrazioni).
SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE
Lo strumento che permette di organizzare tutti i documenti secondo un ordinamento logico con riferimento alle funzioni e alle attività dell’Amministrazione interessata (art. 2, comma 1, lett. h) del D.P.C.M. 31 ottobre 2000).
SISTEMA DI AUTORIZZAZIONE
L’insieme degli strumenti e delle procedure che abilitano l’accesso ai dati e alle modalità di trattamento degli stessi, in funzione del profilo di autorizzazione del richiedente (art. 4, comma 3, lett. g) del D. Lgs. n. 196/2003).
SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI
L’insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle Amministrazioni per la gestione dei documenti (art. 1, comma 1, lett. r) del D.P.R. n. 445/2000).
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico – Allegato “B” - Descrizione della AOO
Allegato alla deliberazione di Giunta Comunale n. del
COMUNE DI ARGELATO
MANUALE DI GESTIONE DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI
ALLEGATO “B”
DESCRIZIONE DELLA AOO (Area Organizzativa Omogenea)
Denominazione dell’AOO: COMUNE DI ARGELATO
Codice identificativo : c_a392
Codice Fiscale: 00968810374
Nominativo del Responsabile del Servizio di Protocollo Informatico, gestione documentale ed archivistica: Sig.ra Xxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxx : Sig.ra Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
Casella di Posta Elettronica Certificata: xxxxxx.xxxxxxxx@xxxx.xxxxxxxxx.xx.xx Posta Certificata per le Fatture : xxxxxxxxxxxx.xxxxxxxx@xxx.xxxxxxxxxxxx.xx Indirizzo della sede principale dell’AOO a cui indirizzare la corrispondenza convenzionale
Comune di ARGELATO Xxx Xxxxxxxx, 0 – 00000 Xxxxxxxx Xx
Manuale di gestione del protocollo informatico – allegato “C” - Elenco documenti esclusi dalla registrazione di protocollo
Allegato alla deliberazione di Giunta Comunale n. del
MANUALE DI GESTIONE
DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI
ALLEGATO “C”
ELENCO DOCUMENTI ESCLUSI DALLA REGISTRAZIONE DI PROTOCOLLO
A seguire, il testo del comma 5 dell’art. 53 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445, che recita:
“Sono oggetto di registrazione obbligatoria i documenti ricevuti e spediti dall’amministrazione e tutti i documenti informatici. Ne sono esclusi le gazzette ufficiali, i bollettini ufficiali e i notiziari della pubblica amministrazione, le note di ricezione delle circolari e altre disposizioni, i materiali statistici, gli atti preparatori interni, i giornali, le riviste, i libri, i materiali pubblicitari, g li inviti a manifestazioni e tutti i documenti già soggetti a registrazione particolare dell’amministrazione”.
Inoltre, sono escluse dalla protocollazione le seguenti categorie di documenti:
- Le comunicazioni d’occasione (condoglianze, auguri, congratulazioni, ringraziamenti, ecc.);
- Le richieste di ferie ed altri permessi;
- Le richieste di rimborso spese e missioni;
- Gli allegati, se accompagnati da lettera di trasmissione, compresi gli elaborati tecnici;
- La pubblicità conoscitiva di convegni;
- La pubblicità in generale;
- Le offerte, i listini prezzi e i preventivi di terzi non richiesti;
- Le ricevute di ritorno delle raccomandate A.R.;
- Gli atti e documenti interni, di preminente carattere informativo che non costituiscono fasi obbligatorie e imprescindibili dei procedimenti amministrativi;
- Gli inviti a corsi, progetti formativi, stage;
- Le certificazioni che sono soggette a diversa registrazione;
- I documenti ed atti soggetti a registrazione nei repertori informatici
- Gli estratti conto bancario o postale ;
- Le certificazioni anagrafiche rilasciate direttamente al richiedente
- Le certificazioni di stato civile rilasciate direttamente dal richiedente
- Le certificazioni che sono soggette a diversa registrazione
- Tutti i documenti che, per loro natura, non rivestono alcuna rilevanza giuridico amministrativa presente o futura.
Manuale di gestione del protocollo informatico – allegato “D” - Elenco documenti soggetti a registrazione particolare
Allegato alla deliberazione di Giunta Comunale n. del
MANUALE DI GESTIONE
DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI
ALLEGATO “D”
ELENCO DOCUMENTI SOGGETTI A REGISTRAZIONE PARTICOLARE
• Atti rogati o autenticati dal Segretario Generale;
• Contratti e convenzioni;
• Verbali delle sedute del Consiglio comunale;
• Verbali delle sedute della Giunta Municipale;
• Verbali delle sedute delle Commissioni Consiliari permanenti e speciali;
• Verbali delle Commissioni istituite per legge;
• Atti di stato civile;
• Pubblicazioni di matrimonio;
• Carte d’identità;
• Certificati anagrafici rilasciati direttamente al richiedente;
• Tessere elettorali;
• Atti di liquidazione;
• Mandati di pagamento;
• Reversali d’incasso;
• Verbali di violazione al Codice della strada;
• Verbali di violazioni amministrative;
• Delibere del Consiglio comunale,
• Delibere della Giunta Municipale;
• Ordinanze;
• Ordinanze prefettizie relative a procedimenti sanzionatori;
• Atti pubblicati all’Xxxx Xxxxxxxx e le relative richieste e conferme di avvenuta pubblicazione;
• Atti depositati alla casa comunale;
• Notifiche.
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie dei documenti
prodotti dai Comuni italiani
in riferimento al piano di classificazione
ottobre 2005
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Premessa
Il Gruppo ha pensato di predisporre un ulteriore strumento ai Comuni fornendo suggerimenti pratici su come organizzare fascicoli e serie che vengono man mano prodotti nella cornice e con riferimento al piano di classificazione. Ha difatti constatato, sia nell’analisi delle criticità radicate nella prassi di gestione documentale e sia nella fase sperimentale del titolario, che molti Comuni confondono il terzo livello del titolario con il complesso di concrete aggregazioni documentali prodotte man mano dall’amministrazione. Il Gruppo ricorda che il titolario, strumento condiviso da tutti i Comuni italiani, in quanto basato sulle funzioni, è astratto e prevede quello che può verificarsi, mentre l’attività concreta e quotidiana del singolo Comune si stratifica in documenti che devono essere organizzati in aggregazioni e sono espressione di quanto si è effettivamente verificato.
In questa proposta di linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie, formulata da Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx-Xxxxx, si ripercorre la struttura del titolario indicando, talvolta a titolo esemplificativo e sulla scorta delle esperienze dei Comuni che maggiormente hanno collaborato alla sua elaborazione, quali tipologie di fascicoli si possono aprire nell’ambito dei titoli e delle classi e con quali criteri si possono costituire le serie.
Questa proposta, non ancora vagliata dal Gruppo, può comunque essere utile per l’impianto del sistema di gestione della produzione documentaria e viene pertanto resa disponibile per la sperimentazione e come spunto di discussione e dibattito allargati alla comunità scientifica e amministrativa, come è avvenuto in precedenza per il titolario.
Si rinvia per la definizione delle differenti tipologie di fascicolo e di repertorio a quanto detto nell’introduzione al titolario.
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Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
Titolo I. Amministrazione generale
1. Legislazione e circolari esplicative
Pareri chiesti dal Comune su leggi specifiche: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli (uno per ciascun parere)
Circolari pervenute al Comune: repertorio annuale, servito da indici Circolari emanate dal Comune: repertorio annuale, servito da indici
2. Denominazione, territorio e confini, circoscrizioni di decentramento, toponomastica
Denominazione del Comune: fasc. per affare Attribuzione del titolo di città: fasc. per affare Confini del Comune: fasc. per affare
Costituzione delle circoscrizioni: un fasc. per ciascun affare
Verbali e deliberazioni della Commissione comunale per la toponomastica: repertorio annuale
3. Statuto
Redazione, modifiche e interpretazioni dello statuto: fasc. per affare
4. Regolamenti
Regolamenti emessi dal Comune: repertorio annuale Redazione dei regolamenti: un fasc. per ciascun affare
5. Xxxxxx, gonfalone, sigillo
Definizione, modifica, riconoscimento dello stemma: fasc. annuale per attività Definizione, modifica, riconoscimento del gonfalone: fasc. annuale per attività Definizione, modifica, riconoscimento del sigillo: fasc. annuale per attività
Concessione del patrocinio gratuito e del connesso uso dello stemma del Comune: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
6. Archivio generale Registro di protocollo Repertorio dei fascicoli
Organizzazione del servizio e dell’attività ordinaria (aggiornamento del manuale di gestione con titolario e piano di conservazione, selezione periodica, riordino, inventariazione, spostamenti e versamenti di materiale, depositi e comodati): fasc. annuale per attività
Interventi straordinari (ad esempio, traslochi, restauri, gestione servizi esterni, scelta del software di gestione): un fasc. per ciascun affare
Richieste di accesso per fini amministrativi: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Richieste di informazioni archivistiche e richieste per motivi di studio: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Schedoni (su supporto cartaceo o informatico) degli studiosi: uno per persona (in ordine alfabetico), da rinnovare ogni anno
Richieste di pubblicazione all’albo pretorio: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili, con allegati
Registro dell’Albo pretorio
Richieste di notifica presso la casa comunale: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili, con allegati
Registro delle notifiche
Registri delle spedizioni e delle spese postali Ordinanze emanate dal Sindaco: repertorio annuale Decreti del Sindaco: repertorio annuale
Ordinanze emanate dai dirigenti: repertorio annuale
Determinazioni dei dirigenti: una repertorio annuale per ciascuna UOR Deliberazioni del Consiglio comunale: repertorio annuale Deliberazioni della Giunta comunale: repertorio annuale
Verbali delle adunanze del Consiglio comunale: repertorio annuale (facoltativo) Verbali delle adunanze della Giunta comunale: repertorio annuale (facoltativo) Verbali degli altri organi collegiali del Comune: repertorio annuale
Contratti e convenzioni: una repertorio annuale per ciascuna UOR
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Atti rogati dal segretario comunale (contratti e atti unilaterali in forma pubblica amministrativa): repertorio
Nei Comuni che hanno realizzato il decentramento:
Deliberazioni dei Consigli circoscrizionali: una repertorio annuale per ciascun quartiere Deliberazioni degli Esecutivi circoscrizionali: una repertorio annuale per ciascun quartiere Verbali delle adunanze dei Consigli circoscrizionali: una repertorio annuale per ciascun quartiere
Verbali delle adunanze degli Esecutivi circoscrizionali: una repertorio annuale per ciascun quartiere Verbali degli organi collegiali delle circoscrizioni: una repertorio annuale per ciascun quartiere Registro dell’Albo della circoscrizione: una repertorio annuale per ciascun quartiere
Contratti e convenzioni delle circoscrizioni: una repertorio annuale per ciascun quartiere
Atti rogati dai segretari delle circoscrizioni (contratti e atti unilaterali in forma pubblica amministrativa): repertorio
7. Sistema informativo
Organizzazione del sistema: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili Statistiche: un fasc. per statistica
8. Informazioni e relazioni con il pubblico
Iniziative dell’URP: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare)
Reclami dei cittadini (comunque presentati: URP, UOR, Difensore civico): repertorio annuale
Atti del Difensore civico: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili Bandi e avvisi a stampa: repertorio annuale
Gestione del sito Web:
- materiali preparatori inviati dalle UOR per la pubblicazione sul sito: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
- copie periodiche della pagina, effettuate dall’URP
9. Politica del personale; ordinamento degli uffici e dei servizi
Attribuzione di competenze agli uffici: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Organigramma: un fasc. per ciascuna definizione dell’organigramma Organizzazione degli uffici: un fasc. per ciascun affare
Orari di apertura degli uffici comunali e degli altri uffici insistenti sul territorio comunale: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Materiale preparatorio per le deliberazioni in materia di politica del personale: un fasc. per affare
10. Relazioni con le organizzazioni sindacali e di rappresentanza del personale
Rapporti di carattere generale: un fasc. per ciascun affare
Costituzione delle rappresentanze del personale: un fasc. per ciascun affare
Verbali della Delegazione trattante per la contrattazione integrativa decentrata: repertorio annuale
11. Controlli esterni
Controlli: un fasc. per ciascun controllo
12. Editoria e attività informativo-promozionale interna ed esterna1
Pubblicazioni istituzionali del Comune (libri, riviste, inserzioni o altro): raccolta bibliografica Pubblicazioni istituzionali del Comune (materiali preparatori): un fasc. per ciascun numero Comunicati stampa: un fasc. per ciascun periodo (fasc. per attività)
13. Cerimoniale, attività di rappresentanza; onorificenze e riconoscimenti Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare) Onorificenze (concesse e ricevute): un fasc. per ciascun evento (fasc. per affare) Concessione dell’uso del sigillo: un fasc. annuale (fasc. per attività)
14. Interventi di carattere politico e umanitario; rapporti istituzionali
Iniziative specifiche (ad esempio, gemellaggi, adesione a movimenti di opinione): un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare)
Gemellaggi: un fasc. per ciascun gemellaggio
Promozione di comitati: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare)
15. Forme associative per l’esercizio di funzioni e servizi e adesione del Comune ad Associazioni
Costituzione di enti controllati dal Comune (comprensivo della nomina dei rappresentanti e dei verbali inviati per approvazione): un fasc. per ciascun ente (fasc. per persona giuridica)
Partecipazione del Comune a enti e associazioni (comprensivo della nomina dei rappresentanti): un fasc. per ciascun ente (fasc. per persona giuridica)
1 Si segnala che la rassegna stampa non è un documento archivistico in senso stretto, ma uno strumento di lavoro. 4
Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
16. Area e città metropolitana
Costituzione e rapporti istituzionali: un fasc. per ciscun anno
17. Associazionismo e partecipazioni
Politica di incoraggiamento e appoggio alle associazioni: un fasc. per ciascuna iniziativa Albo dell’associazionismo: elenco delle associazioni accreditate
Associazioni che chiedono l’iscrizione all’albo: un fasc. per ciascuna associazione (fasc. per persona giuridica)
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Titolo II. Organi di governo, gestione, controllo, consulenza e garanzia
In merito all’organizzazione dei fascicoli aperti nell’ambito delle classi di questo titolo va richiamata l’autonomia organizzativa di ciascun Comune, connessa anche alla dimensione demica del Comune stesso. Perciò le indicazioni seguenti sono puramente indicative.
1. Sindaco
Fasc. personale (da chiudere al termine del mandato)
2. Vice-sindaco
Fasc. personale (da chiudere al termine del mandato)
3. Consiglio
Fasc. personali: un fasc. per ciascun consigliere (da chiudere al termine del mandato)
Convocazioni del Consiglio e OdG: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Interrogazioni e mozioni consiliari (materiale preparatorio e connesso): un fasc. per ciascuna interrogazione Bollettino della situazione patrimoniale dei titolari di cariche elettive e di cariche direttive
4. Presidente del Consiglio
Fasc. personale (da chiudere al termine del mandato)
5. Conferenza dei capigruppo e Commissioni del Consiglio
Verbali della Conferenza dei capigruppo: repertorio annuale
Verbali delle Commissioni: repertorio annuale (una per ciascuna Commissione)
6. Gruppi consiliari
Accreditamento presso il Comune: un fasc. per ciascun Gruppo (da chiudere al termine del mandato)
7. Giunta
Nomine, revoche e dimissioni degli assessori: un fasc. per ogni assessore (da chiudere al termine del mandato)
Convocazioni della Giunta e OdG: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
8. Commissario prefettizio e straordinario
Fasc. personale (da chiudere al termine del mandato)
9. Segretario e Vice-segretario
Fasc. personale (da chiudere al termine dell’incarico) NB: il fasc. come dipendente va nel tit. III
10. Direttore generale e dirigenza
Fasc. personale (da chiudere al termine del mandato)
11. Revisori dei conti
Fasc. personali (da chiudere al termine del mandato) Relazioni: repertorio annuale
12. Difensore civico
Fasc. personale (da chiudere al termine del mandato)
13. Commissario ad acta
Fasc. personale (da chiudere al termine del mandato)
14. Organi di controllo interni
Fascicoli relativi al funzionamento: un fasc. per ciascun organo Relazioni degli organi di controllo: repertorio annuale
15. Organi consultivi
Fascicoli relativi al funzionamento: un fasc. per ciascun organo Relazioni degli organi consultivi: repertorio annuale
16. Consigli circoscrizionali
Fasc. personali: un fasc. per ciascun consigliere (da chiudere al termine del mandato)
Convocazioni del Consiglio e OdG: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Interrogazioni e mozioni consiliari (materiale preparatorio e connesso): un fasc. per ciascuna interrogazione Bollettino della situazione patrimoniale dei titolari di cariche elettive e di cariche direttive
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Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
17. Presidenti dei Consigli circoscrizionali
Fasc. personale (da chiudere al termine del mandato)
18. Organi esecutivi circoscrizionali
Nomine e dimissioni degli assessori: un fasc. per ogni assessore (da chiudere al termine del mandato) Convocazioni della Giunta e OdG: fasc. annuale per attività
19. Commissioni dei Consigli circoscrizionali
Verbali delle Commissioni: repertorio annuale (una per ciascuna Commissione)
20. Segretari delle circoscrizioni
Fasc. personale (da chiudere al termine dell’incarico) NB: il fasc. come dipendenti va nel tit. III
21. Commissario ad acta delle circoscrizioni
Fasc. personale (da chiudere al termine del mandato)
22. Conferenza dei Presidenti di quartiere
Verbali della Conferenza dei Presidenti di quartiere: repertorio annuale
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Titolo III. Risorse umane
Fascicoli del personale: un fasc. per ogni dipendente o assimilato (quindi anche collaboratori a contratto o a progetto)
I fascicoli potranno essere variamente aggregati in serie: personale in servizio e personale cessato, ad esempio, e, all’interno delle serie, in ordine alfabetico o in ordine di numero di matricola oppure divisi per qualifica, etc. a seconda di come diventa più funzionale all’attività del Comune.
Per esigenze informatiche i fascicoli del personale potranno essere contraddistinti nel sistema da una classe 0 virtuale.
NB I documenti, classificati in base alle classi, relativi alle singole persone, vanno inseriti nello specifico fascicolo personale
1. Concorsi, selezioni, colloqui
Criteri generali e normativa per il reclutamento del personale: un fasc. con eventuali sottofascicoli Procedimenti per il reclutamento del personale: un fasc. per ciascun procedimento (fasc. per affare), con i seguenti sottofascicoli:
- Bando e manifesto
- Domande
- Allegati alle domande (ove previsti dal bando)
- Verbali
- Prove d’esame scritte
- Copie bando restituite al Comune
Curricula inviati per richieste di assunzione: serie organizzata cronologicamente o secondo criteri scelti dal singolo Comune
Domande di assunzione pervenute senza indizione di concorso o selezione: serie organizzata cronologicamente o secondo criteri scelti dal singolo Comune
2. Assunzioni e cessazioni
Criteri generali e normativa per le assunzioni e cessazioni: un fasc. con eventuali sottofascicoli Determinazioni di assunzione e cessazione (nomine, licenziamenti, dimissioni, promessa solenne, giuramento, nomina in prova): inserirle nei rispettivi fascicoli personali
3. Comandi e distacchi; mobilità
Criteri generali e normativa per comandi, distacchi, mobilità: un fasc. con eventuali sottofascicoli Determinazioni individuali di comandi, distacchi e mobilità: inserirle nei rispettivi fascicoli personali
4. Attribuzione di funzioni, ordini di servizio e missioni
Criteri generali e normativa per le attribuzioni di funzioni, ordini di servizio e missioni: un fasc. con eventuali sottofascicoli
Determinazioni: inserirle nei rispettivi fascicoli personali Ordini di servizio collettivi: repertorio annuale
Autorizzazioni allo svolgimento di attività esterne: inserirle nei fascicoli personali
5. Inquadramenti e applicazione contratti collettivi di lavoro
Criteri generali e normativa per gli inquadramenti e le applicazione dei contratti collettivi di lavoro: un fasc. con eventuali sottofascicoli
Determinazione dei ruoli e contratti: un fasc. per ciascun procedimento Determinazioni: inserirle nei rispettivi fascicoli personali
6. Retribuzioni e compensi
Criteri generali e normativa per le retribuzioni e compensi: un fasc. con eventuali sottofascicoli Anagrafe delle prestazioni: base di dati
Ruoli degli stipendi: base di dati/ tabulati
Determinazioni relative ai singoli per la definizione delle voci accessorie dello stipendio: inserirle nei rispettivi fascicoli personali
Provvedimenti giudiziari di requisizione dello stipendio
7. Trattamento fiscale, contributivo e assicurativo
Criteri generali e normativa per il trattamento fiscale, contributivo e assicurativo: un fasc. con eventuali sottofascicoli
Determinazioni specifiche e provvedimenti circa il trattamento fiscale, contributivo e assicurativo: inserirle nei rispettivi fascicoli personali
Assicurazioni obbligatorie: inserirle nei rispettivi fascicoli personali
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Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
8. Tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro
Criteri generali e normativa per la tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro: un fasc. con eventuali sottofascicoli
Rilevazione dei rischi, ai sensi della 626/94: un fasc. per ciascuna sede (fasc. per “persona”) Prevenzione infortuni: un fasc. per ciascun procedimento
Registro infortuni
Verbali delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza
Denuncia di infortuno e pratica relativa: inserirle nei rispettivi fascicoli personali Fascicoli relativi alle visite mediche ordinarie: un fasc. per ciascuna campagna di visite I referti delle singole visite, in busta chiusa, vanno inseriti nel fascicolo personale
9. Dichiarazioni di infermità ed equo indennizzo
Criteri generali e normativa per le dichiarazioni di infermità: un fasc. con eventuali sottofascicoli Dichiarazioni di infermità e calcolo dell’indennizzo: un fasc. per ciascun affare per procedimento da inserire
nel relativo fascicolo personale
10. Indennità premio di servizio e trattamento di fine rapporto, quiescenza
Criteri generali e normativa per il trattamento di fine rapporto: un fasc. con eventuali sottofascicoli Trattamento pensionistico e di fine rapporto: un fasc. per ciascun affare da inserire nel relativo fascicolo
personale
11. Servizi al personale su richiesta
Criteri generali e normativa per il servizi su richiesta: un fasc. con eventuali sottofascicoli Domande di servizi su richiesta: un fasc. per periodo
12. Orario di lavoro, presenze e assenze
Criteri generali e normativa per le assenze: un fasc. con eventuali sottofascicoli
Domande e dichiarazioni dei dipendenti sull’orario e sulle assenze: vanno inserite nel fascicolo personale Referti delle visite di controllo: vanno inseriti nei fascicoli personali
Fogli firma; cartellini marcatempo; tabulati elettronici di rilevazione presenze: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Rilevazioni delle assenze per sciopero: un fasc. per ciascuno sciopero
13. Giudizi, responsabilità e provvedimenti disciplinari
Criteri generali e normativa per i provvedimenti disciplinari: un fasc. con eventuali sottofascicoli Provvedimenti disciplinari: un fasc. per ciascun affare da inserire nel relativo fascicolo personale
14. Formazione e aggiornamento professionale
Criteri generali e normativa per la formazione e l’aggiornamento professionale: un fasc. con eventuali sottofascicoli
Organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento: un fasc. per ciascun corso (fasc. per affare) Partecipazione dei dipendenti a corsi: le singole domande vanno inserite nel relativo fascicolo personale
15. Collaboratori esterni
Criteri generali e normativa per il trattamento dei collaboratori esterni: un fasc. con eventuali sottofascicoli Elenco degli incarichi conferiti: repertorio
NB I fascicoli personali dei collaboratori esterni vanno nella classe 0.
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Titolo IV. Risorse finanziarie e patrimoniali
1. Bilancio preventivo e Piano esecutivo di gestione (PEG)
Bilancio preventivo e allegati (organizzati in fascicoli: un fasc. per ciascuna risorsa o ciascun intervento), tra cui Relazione previsionale e programmatica
PEG: articolato in fascicoli: un fasc. per ciascun obiettivo. I fascicoli possono essere organizzati in serie in riferimento ai responsabili dei servizi
NB nei fascicoli così costituiti confluisce il carteggio prodotto dai differenti uffici del Comune per questioni afferenti alla formazione del bilancio e del PEG
2. Gestione del bilancio e del PEG (con eventuali variazioni)
Gestione: un fascicolo per ciascuna variazione
3. Gestione delle entrate: accertamento, riscossione, versamento
Fascicoli personali dei contribuenti comunali: un fasc. per ciascun contribuente in rapporto a ciascun tipo di imposte (ICI, TARSU, TOSAP, etc.), con eventuali sottofascicoli (variazioni, ricorsi, etc.), ordinati in ordine alfabetico all’interno di ciascuna serie costituita (1 per ciascuna tipologia di imposta)
Ruolo2 ICI: base di dati
Ruolo imposta comunale sulla pubblicità: base di dati Ruolo diritti sulle pubbliche affissioni: base di dati Ruolo TARSU: base di dati
Ruolo COSAP3: base di dati
Contratti di mutuo: un fasc. per ciascun mutuo
Proventi da affitti e locazioni: un fasc. annuale per ciascun immobile locato Diritti di segreteria: registrini annuali o pagamenti virtuali
Matrici dei bollettari delle entrate: registri annuali
Ricevute dei versamenti alla tesoreria delle somme riscosse nelle differenti UOR per diritti di segreteria Fatture emesse: repertorio annuale
Reversali: repertorio annuale Bollettari vari: repertori annuali
Ricevute di pagamenti vari: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
4. Gestione della spesa: impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento
Impegni di spesa (determinazioni dei dirigenti delle UOR) inviate dalle UOR alla Ragioneria: repertorio annuale
Fatture ricevute: repertorio annuale. Le fatture vengono prodotte ordinariamente in doppio esemplare, in ambiente cartaceo: uno va nel repertorio annuale, l’altro va nel fascicolo specifico del singolo impegno di spesa, che comprende per oggetto tutta la documentazione prodotta
Atti di liquidazione con allegati trasmessi da ciascuna UOR: repertorio annuale, se sono distinti dai mandati, oppure allegati ai mandati stessi
Mandati di pagamento con allegati emessi dalla Ragioneria e inviati alla Tesoreria: repertorio annuale
I documenti sopra indicati vengono prodotti ordinariamente in doppio esemplare, in ambiente cartaceo: uno va nel repertorio annuale, l’altro va nel fascicolo specifico del singolo impegno di spesa, che comprende per oggetto tutta la documentazione prodotta
5. Partecipazioni finanziarie
Gestione delle partecipazioni finanziarie: un fasc. per ciascuna partecipazione
6. Rendiconto della gestione; adempimenti e verifiche contabili
Rendiconto della gestione, articolato in Conto del bilancio, Conto del patrimonio e Conto economico
7. Adempimenti fiscali, contributivi e assicurativi
Mod. 770: un fasc. per ogni anno
Ricevute dei versamenti (IVA, IRPEF, etc.): un fasc. per ciascuna tipologia di imposta per ciascun periodo
Pagamento dei premi dei contratti assicurativi
2 Per le entrate di carattere tributario, la legge prevede l’emissione di ruoli: TU 267/2000, art. 179, comma 2/a). In alcuni casi i Comuni hanno già predisposto l’anagrafica dei contribuenti. Altri Comuni, adeguatamente attrezzati in capo archivistico, possono trovare più comodo organizzare il materiale in fascicoli relativi ciascuno a un immobile.
3 In questo momento alcuni Comuni, in ottemperanza alle disposizioni di legge, hanno già trasformato la COSAP da tassa a tariffa. Di conseguenza, cambia anche la fisionomia giuridica del ruolo.
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Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
8. Beni immobili
Inventario dei beni immobili: registro o base di dati perenne
- acquisizione
- gestione
- uso
- alienazione e dismissione
Concessioni di occupazione di spazi e aree pubbliche: repertorio
Concessioni di beni del demanio statale (ove delegato da leggi regionali): repertorio Concessioni cimiteriali: repertorio
Fascicoli personali dei concessionari: un fasc. per ciascun concessionario
9. Beni mobili
Inventari dei beni mobili: uno per consegnatario
Fascicoli dei beni mobili: un fasc. per ciascun bene mobile, articolato nei seguenti sottofascicoli, relativi ad attività specifiche, che possono anche essere di competenza di UOR diverse:
- acquisizione
- manutenzione
- concessione in uso
- alienazione e altre forme di dismissione
oppure si possono prevedere fascicoli annuali per attività
10. Economato
Acquisizione di beni e servizi: un fasc. per ciascuna acquisizione (fasc. per affare), eventualmente organizzati in serie connesse ai Centri di spesa
Elenco dei fornitori: repertorio
11. Oggetti smarriti e recuperati
Verbali di rinvenimento: repertorio annuale
Ricevute di riconsegna ai proprietari: repertorio annuale Vendita o devoluzione: un fasc. periodico (per attività)
12. Tesoreria
Giornale di cassa: repertorio annuale
Mandati quietanzati, che vengono inviati in Ragioneria: repertorio periodico (mese/anno)
13. Concessionari ed altri incaricati della riscossione delle entrate
Concessionari: un fasc. per ciascuno dei concessionari (fasc. per persona)
14. Pubblicità e pubbliche affissioni
Autorizzazioni alla pubblicità stabile: repertorio annuale Autorizzazioni alla pubblicità circoscritta: repertorio annuale Richieste di affissione (con allegati da affiggere): un fasc. per richiesta
4 Si segnala che, per comodità evidenziata da parecchi Comuni, si è deciso di far rientrare l’attività di manutenzione, sia ordinaria sia straordinaria, nella classe VI/5.
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
V. Affari legali
1. Contenzioso
Fascicoli di causa: un fasc. per ciascuna causa (fasc. per procedimento). Ciascun Comune può suddividere, a seconda delle esigenze, la serie dei fascicoli di causa in sottoserie (cause civili, cause amministrative, cause penali, cause tributarie). Ciascun fascicolo può articolarsi in sottofascicoli (fasi della causa, etc.)
2. Responsabilità civile e patrimoniale verso terzi; assicurazioni
Contratti assicurativi: un fasc. per contratto (fasc. per affare)
Richieste e pratiche di risarcimento: un fasc. per ciascuna richiesta (fasc. per affare)
3. Pareri e consulenze
Pareri e consulenze: un fasc. per ciascun affare
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Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
Titolo VI. Pianificazione e gestione del territorio
1. Urbanistica: piano regolatore generale e varianti
PGR: fasc. annuale per attività
Pareri su piani sovracomunali: fasc. annuale per attività Certificati di destinazione urbanistica5: fasc. annuale per attività
Varianti al PRG: un fasc. per ciascuna variante (fasc. per affare, che può comprendere anche più procedimenti)
2. Urbanistica: strumenti di attuazione del Piano regolatore generale
Piani particolareggiati: un fasc. per ciascun piano Piani di lottizzazione un fasc. per ciascun piano
Piani di edilizia economica e popolare – PEEP: un fasc. per ciascun piano (che viene chiuso all’atto dell’approvazione, in quanto la costruzione apre un fasc. per affare all’interno della classe 4)
Piano degli interventi – PI: un fasc. per ciascun piano
Piano di assetto territoriale del Comune – PAT: un fasc. per ciascun piano Piano di assetto territoriale intercomunale – PATI: un fasc. per ciascun piano
Piano di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio – PRRUST: un fasc. per ciascun piano Piano particolareggiato infrastrutture stradali – PPIS: un fasc. per ciascun piano
Piano insediamenti produttivi – PIP: un fasc. per ciascun piano
Programma integrato di riqualificazione urbana – PIRU: un fasc. per ciascun programma
Programma integrato di riqualificazione urbana, edilizia ed ambientale – PIRUEA: un fasc. per ciascun programma
Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio: un fasc. per ciascun programma
3. Edilizia privata
Autorizzazioni edilizie: repertorio annuale
Fascicoli dei richiedenti autorizzazione: un fasc. per ciascuna autorizzazione (fasc. per affare) Accertamento e repressione degli abusi6: un fasc. per abuso (fasc. per affare)
Denunce e relazioni finali delle opere in cemento armato: repertorio annuale
4. Edilizia pubblica
Costruzione di edilizia popolare: un fasc. per ciascuna costruzione (fasc. per affare)
5. Opere pubbliche
Realizzazione di opere pubbliche: un fasc. per ciascuna opera (fasc. per affare)
Manutenzione ordinaria: fasc. annuale per attività oppure, se previsto, un fasc. per ciascun edificio Manutenzione straordinaria: un fasc. per ciascun intervento (fasc. per affare)
6. Catasto
Catasto terreni: mappe Catasto terreni: registri
Catasto terreni: indice alfabetico dei possessori Catasto terreni: estratti catastali
Catasto terreni: denunce di variazione Catasto fabbricati: mappe
Catasto fabbricati: registri
Catasto fabbricati: indice alfabetico dei possessori Catasto fabbricati: estratti catastali
Catasto terreni: denunce di variazione
7. Viabilità
Piano Urbano del Traffico: un fasc. per ciascun affare Piano Urbano della Mobilità: un fasc. per ciascun affare Autorizzazioni in deroga: repertorio annuale
5 Trattasi di certificati con validità annuale rilasciati in quanto allegati obbligatori per gli atti di «trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni» (DPR 6 giugno 2001, n. 380, art. 30 c. 2).
6 Il procedimento può essere avviato da una segnalazione di privati; prosegue con l’accertamento della polizia municipale (apposito repertorio contenente i verbali di accertamento); in seguito la UOR competente apre il fascicolo, che può concludersi con un’ordinanza di demolizione (apposito repertorio delle ordinanze del sindaco) o con la trasmissione del caso all’autorità giudiziaria.
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
8. Servizio idrico integrato, luce, gas, trasporti pubblici, gestione dei rifiuti e altri servizi7
Approvvigionamento idrico (organizzazione e funzionamento): fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Distribuzione dell’acqua: contratti con gli utenti: un fasc. per ciascun utente
Produzione di energia elettrica o altre fonti energetiche (organizzazione e funzionamento): fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Distribuzione di energia elettrica o altre fonti energetiche: contratti con gli utenti: un fasc. per ciascun utente
Trasporti pubblici (gestione): fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili Vigilanza sui gestori dei servizi: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
e, in caso di anomalie, un fasc. per ciascuna anomalia (fasc. per affare)
Iniziative di sensibilizzazione degli utenti per consumi razionali: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare)
Dichiarazioni di conformità degli impianti: repertorio annuale
9. Ambiente: autorizzazioni, monitoraggio e controllo
Iniziative a favore dell’ambiente: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare) Valutazioni e pareri di impatto ambientale: un fasc. per ciascun parere (fasc. per affare)
Monitoraggi della qualità delle acque: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili e, in caso di irregolarità, un fasc. per ciascuna irregolarità (fasc. per affare)
Monitoraggi della qualità dell’aria: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili e, in caso di irregolarità, un fasc. per ciascuna irregolarità (fasc. per affare)
Monitoraggi della qualità dell’etere: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili e, in caso di irregolarità, un fasc. per ciascuna irregolarità (fasc. per affare)
Altri eventuali monitoraggi: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili e, in caso di irregolarità, un fasc. per ciascuna irregolarità (fasc. per affare)
Controlli a campione sugli impianti termici dei privati.: fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili e, in caso di irregolarità, un fasc. per ciascuna irregolarità (fasc. per affare)
10. Protezione civile ed emergenze
Segnalazioni preventive di condizioni metereologiche avverse: un fasc. annuale Addestramento ed esercitazioni per la protezione civile: un fasc. annuale Interventi per emergenze: un fasc. per ciascuna emergenza
7 Ci si riferisce a servizi gestiti direttamente; in caso di affidamento a gestori esterni si rinvia alla classe 15 del titolo I. 14
Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
Titolo VII. Servizi alla persona
Fascicoli personali degli assistiti: un fasc. per ciascuna persona assistita.
La serie potrà essere suddivisa in sottoserie, secondo le esigenze del Comune.
Per esigenze informatiche i fascicoli del personale potranno essere contraddistinti nel sistema da una classe 0 virtuale.
1. Diritto allo studio e servizi
Concessione di borse di studio: un fasc. per ciascun bando (fasc. per affare), articolato in sottofascicoli:
- bando
- domande
- graduatorie
- assegnazioni
Distribuzione buoni libro: un fasc. per ciascuna scuola
Gestione buoni pasto degli iscritti alle scuole: un fasc. per ciascun periodo Verbali del comitato genitori per la mensa: repertorio
Azioni di promozione e sostegno del diritto allo studio: un fasc. per ciascun intervento (fasc. per affare) Gestione mense scolastiche: un fasc. per ciascuna mensa scolastica e per ciascun periodo
Integrazione di neo-immigrati e nomadi: un fasc. per ciascun affare
Gestione trasporto scolastico: un fasc. per ciascun periodo e per ciascuna tratta
2. Asili nido e scuola materna
Domande di ammissione agli asili nido e alle scuole materne: un fasc. per ciascun asilo/scuola Graduatorie di ammissione: un fasc. per ciascun asilo/scuola
Funzionamento degli asili e delle scuole materne: un fasc. per ciascuna struttura
3. Promozione e sostegno delle istituzioni di istruzione e della loro attività
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa
Registri scolastici (del professore e della classe) prodotti dalle Scuole civiche (ove presenti)
4. Orientamento professionale; educazione degli adulti; mediazione culturale
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa
5. Istituti culturali (Musei, biblioteche, teatri, Scuola comunale di musica, etc.)
Funzionamento delle istituzioni culturali: un fasc. per ciascun istituto Verbali degli organi di gestione degli Istituti culturali
6. Attività ed eventi culturali
Attività ordinarie annuali (ad esempio, informazioni bibliografiche per la Biblioteca civica): un fasc. annuale per ciascuna attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Eventi culturali: un fasc. per ciascun evento Feste civili e/o religiose: un fasc. per iniziativa Iniziative culturali: un fasc. per ciascuna iniziativa
Prestiti di beni culturali: un fasc. per ciascun affare
7. Attività ed eventi sportivi
Eventi e attività sportive: un fasc. per ciascun evento/attività
8. Pianificazione e accordi strategici con enti pubblici e privati e con il volontariato sociale
Piano sociale: un fasc. annuale eventualmente articolato in sottofascicoli Programmazione per settori: un fasc. per settore
Accordi con i differenti soggetti: un fasc. per ciascun soggetto
9. Prevenzione, recupero e reintegrazione dei soggetti a rischio
Campagne di prevenzione: un fasc. per ciascuna campagna (fasc. per affare)
Interventi di recupero e reintegrazione dei soggetti a rischio: un fasc. per ciascun intervento Ricognizione dei rischi: uno per ciascun affare
10. Informazione, consulenza ed educazione civica
Funzionamento e attività delle strutture (consultori, informagiovani, etc.): un fasc. annuale per ciascuna struttura, eventualmente organizzato in sottofascicoli
Iniziative di vario tipo: un fasc. per ciascuna iniziativa
11. Tutela e curatela di incapaci
Interventi per le persone sottoposte a tutela e curatela: un fasc. per ciascun intervento. I singoli provvedimenti si collocano nei relativi fascicoli personali
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
12. Assistenza diretta e indiretta, benefici economici
Funzionamento e attività delle strutture: un fasc. annuale per ciascuna struttura (cucine economiche, dormi- tori, servizio domiciliare, telesoccorso, etc.)
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa
13. Attività ricreativa e di socializzazione
Funzionamento e attività delle strutture (colonie, centri ricreativi, etc.): un fasc. annuale per ciascuna struttura
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa
14. Politiche per la casa
Assegnazione degli alloggi: un fasc. per ciascun bando, organizzato in sottofascicoli:
- bando
- domande
- graduatoria
- assegnazione
Fascicoli degli assegnatari: un fasc. per ciascun assegnatario
15. Politiche per il sociale
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa
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Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
Titolo VIII. Attività economiche
Fascicoli individuali di ciascun esercente attività economiche: un fasc. per ciascun esercente
I fascicoli potranno essere variamente aggregati in serie, a seconda della mole di attività del Comune e delle specificità locali: potranno quindi essere conservati in serie unica (in ordine cronologico di autorizzazione del Comune oppure in ordine alfabetico della “ditta”) oppure in più serie (ad esempio, per l’artigianato: artigiani, taxi, stabilimenti balneari, strutture sanitarie, xxxxxxxx etc.; per il commercio: commercio in sede fissa, commercio ambulante, distributori, etc.). Questa libertà di organizzazione e aggregazione dei fascicoli in serie deve essere prevista, in sede nazionale, in considerazione del fatto che molte attività devono adeguarsi a regole dettate dalle Regioni, che necessariamente sono diverse a seconda del contesto socio- economico.
Per esigenze informatiche i fascicoli del personale potranno essere contraddistinti nel sistema da una classe 0 virtuale.
1. Agricoltura e pesca
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare)
Comunicazioni di vendita dei prodotti ricavati dalla propria terra: un fasc. per ciascun periodo
2. Artigianato
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare) Autorizzazioni artigiane: repertorio
3. Industria
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare)
Accertamento dell’impatto ambientale degli insediamenti industriali: un fasc. per ciascun affare
4. Commercio
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare)
Comunicazioni dovute (ferie, saldi, etc.): un fasc. per ciascun periodo: mese o anno (fasc. per attività) Autorizzazioni commerciali: repertorio
5. Fiere e mercati
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare)
6. Esercizi turistici e strutture ricettive
Iniziative specifiche del Comune in materia: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare) Autorizzazioni turistiche: repertorio
7. Promozione e servizi
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare)
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Titolo IX. Polizia locale e sicurezza pubblica
1. Prevenzione ed educazione stradale
Iniziative specifiche di prevenzione: un fasc. per ciascuna iniziativa (fasc. per affare) Corsi di educazione stradale nelle scuole: un fasc. per ciascun corso (fasc. per affare)
2. Polizia stradale
Direttive e disposizioni: un fasc. con eventuali sottofascicoli
Organizzazione del servizio di pattugliamento: un fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Verbali di accertamento di violazioni al Codice della strada: repertorio annuale
Questa serie potrà essere unica, se tutti gli agenti utilizzeranno strumenti elettronici di rilevamento e quindi potranno inserirsi a distanza nel sistema di gestione documentale, oppure potrà essere multipla e prevedere una sottoserie per ciascun agente, se quest’ultimo opererà con supporti cartacei.
Accertamento di violazioni al Codice della strada e conseguente erogazione di sanzioni (pecuniarie, amministrative, penali): un fasc. per ciascun accertamento
La serie di questi fascicoli potrà essere suddivisa in sottoserie, a seconda delle esigenze del singolo Comune: ad esempio, violazioni che comportano solo un’ammenda pecuniaria; violazioni che comportano una detrazione di punti alla patente di guida; violazioni che comportano denuncia all’autorità giudiziaria; violazioni che comportano il sequestro del veicolo; violazioni che comportano la rimozione del veicolo
Verbali di rilevazione incidenti: repertorio annuale
Statistiche delle violazioni e degli incidenti: un fasc. annuale per attività, eventualmente articolato in sottofascicoli mensili
Gestione veicoli rimossi: un fasc. per ciascun veicolo
3. Informative
Informative su persone residenti nel Comune: un fasc. per ciascuna persona
4. Sicurezza e ordine pubblico
NB Il flusso documentale si differenzia molto a seconda se il Comune è provvisto o sprovvisto di autorità statale di pubblica sicurezza: perciò non si segnalano i documenti che transitano per il Comune, ma vengono immediatamente inoltrate alla AOO competente (ad esempio, il carteggio per il rilascio di tesserini caccia o licenze di porto di fucile, per le denunce delle materie esplodenti, dei radioamatori, delle cessioni fabbricati).
Direttive e disposizioni generali: un fasc. annuale per attività Servizio ordinario di pubblica sicurezza: un fasc. annuale per attività
Servizio straordinario di pubblica sicurezza, in caso di eventi particolari (manifestazioni, concerti, etc.): un fasc. per ciascun evento
Autorizzazioni di pubblica sicurezza: repertorio annuale, eventualmente organizzata in sottoserie (una per ciascuna categoria obbligata alla richiesta di autorizzazione: venditori ambulanti di strumenti da punta e da taglio; agenzie d’affari nel settore di esposizioni, mostre e fiere campionarie; affittacamere e assimilati; agenzie d’affari; fochini; gare di autoveicoli, motoveicoli o ciclomotori su strade comunali; tiri a segno; mestieri girovaghi, esercitati da stranieri.)
Fascicoli dei richiedenti l’autorizzazione di pubblica sicurezza: un fasc. per ciascun richiedente
Verbali degli accertamenti nei diversi settori (edilizio, sanitario, commerciale, anagrafico, sociale, etc.): una repertorio annuale per ciascun settore di accertamento
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Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
Titolo X. Tutela della salute
1. Salute e igiene pubblica
Emergenze sanitarie: un fasc. per ciascun evento Misure di igiene pubblica: un fasc. per ciascun affare
Interventi di derattizzazione, dezanzarizzazione etc.: un fasc. per ciascun intervento Trattamenti fitosanitari e di disinfestazione: un fasc. per ciascun intervento Autorizzazioni sanitarie: repertorio annuale
Fascicoli dei richiedenti autorizzazioni sanitarie: un fasc. per ciascuna persona/ditta Concessioni di agibilità: repertorio annuale
Fascicoli dei richiedenti l’agibilità: un fasc. per ciascun richiedente
2. Trattamenti Sanitari Obbligatori
TSO: un fasc. per ciascun procedimento ASO: un fasc. per ciascun procedimento
Fascicoli personali dei soggetti a trattamenti: un fasc. per ciascuna persona
3. Farmacie
Istituzione di farmacie: un fasc. per ciascuna farmacia
Funzionamento delle farmacie: un fasc. per ciascun periodo (anno o mese)
4. Zooprofilassi veterinaria
Epizoozie (= epidemie animali): un fasc. per ciascun evento
5. Randagismo animale e ricoveri
Gestione dei ricoveri e degli eventi connessi: un fasc. per procedimento
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Titolo XI. Servizi demografici
1. Stato civile
Registro dei nati: repertorio annuale Registro dei morti: repertorio annuale Registro dei matrimoni: repertorio annuale Registro di cittadinanza: repertorio annuale
Comunicazioni dei nati all’Agenzia per le entrate: un fasc. per ciascun periodo Atti per registrazioni: un fasc. per ciascun procedimento
Atti per annotazioni sui registri di stato civile: un fasc. per ciascun periodo
2. Anagrafe e certificazioni
APR 4: iscrizioni anagrafiche: un fasc. per ciascuna persona AIRE: un fasc. per ciascuna persona
Richieste certificati: un fasc. per ciascun periodo (mese o anno)
Corrispondenza con altre amministrazioni per rilascio e trasmissione documenti: un fasc. per ciascun periodo (mese o anno)
Cartellini per carte d’identità: uno per ciascuna persona
Carte d’identità scadute e riconsegnate: un fasc. per ciascuna persona Cambi di abitazione e residenza: un fasc. per ciascuna persona Cancellazioni: un fasc. per ciascuna persona
Carteggio con la Corte d’appello per la formazione degli Albi dei giudici popolari: un fasc. per ciascun periodo
Registro della popolazione: base di dati
3. Censimenti
Schedoni statistici del censimento Atti preparatorie organizzativi
4. Polizia mortuaria e cimiteri Registri di seppellimento Registri di tumulazione Registri di esumazione Registri di estumulazione Registri di cremazione
Registri della distribuzione topografica delle tombe con annesse schede onomastiche Trasferimento delle salme: un fasc. per ciascun trasporto
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Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie
Titolo XII. Elezioni e iniziative popolari
1. Xxxx elettorali
Albo dei presidenti di seggio: un elenco per ciascuna elezione Albo degli scrutatori: un elenco per ciascuna elezione
2. Liste elettorali
Liste generali Liste sezionali
Verbali della commissione elettorale comunale
Copia dei verbali della Commissione elettorale mandamentale in ordine alle operazioni e deliberazioni adottate dalla Commissione elettorale comunale
Schede dello schedario generale Xxxxxx degli schedari sezionali
Fascicoli personali degli elettori: un fasc. per ciascun elettore Xxxxxxx recanti le proposte di variazione delle liste elettorali Carteggio concernente la tenuta e la revisione delle liste elettorali
3. Elezioni
Convocazione dei comizi elettorali: un fasc. per ciascuna elezione Presentazione delle liste: manifesto
Presentazione delle liste: un fasc. per ciascuna elezione, eventualmente articolato in sottofascicoli (uno per lista) oppure, a seconda dell’organizzazione dell’ufficio, un fasc. per ciascuna lista
Atti relativi alla costituzione e arredamento dei seggi Xxxxxxx dei presidenti di seggio
Schede
4. Referendum
Atti preparatori
Atti relativi alla costituzione e arredamento dei seggi Xxxxxxx dei presidenti di seggio
Schede
5. Istanze, petizioni e iniziative popolari
Raccolta di firme per referendum previsti dallo statuto: un fasc. per ciascuna iniziativa
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Titolo XIII. Affari militari
1. Leva e servizio civile sostitutivo
Liste di leva: una per anno in doppio originale, uno trattenuto dal Comune, uno inviato al Distretto militare Lista degli eliminati/esentati: una per anno in doppio originale, uno trattenuto dal Comune, uno inviato al
Distretto militare
2. Ruoli matricolari
Ruoli matricolari: un fasc. annuale in doppio originale, uno trattenuto dal Comune, uno inviato al Distretto militare
3. Caserme, alloggi e servitù militari
Procedimenti specifici: un fasc. per ciascun procedimento
4. Requisizioni per utilità militari
Procedimenti specifici: un fasc. per ciascun procedimento
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Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Piano di conservazione
dicembre 2005
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Premessa
L’art. 68 del DPR 445/2000 prevede che ogni amministrazione debba dotarsi di un «piano di conservazione degli archivi, integrato con il sistema di classificazione, per la definizione dei criteri di organizzazione dell’archivio, di selezione periodica e di conservazione dei documenti». La normativa quindi, accogliendo le posizioni e le riflessioni dei teorici dell’archivistica, concepisce la selezione come operazione critica di vaglio della documentazione prodotta, funzionale a una migliore conservazione dell’archivio. La selezione, cioè il momento valutativo, difatti non intacca la complessità e l’unitarietà dell’archivio; ma, procedendo all’individuazione dei documenti strumentali e transitori, da destinare allo scarto, vale a dire alla distruzione fisica, evidenzia i nessi fra i documenti essenziali da conservare permanentemente. Perciò l’eliminazione di taluni documenti deve essere preceduta dalla valutazione delle procedure di produzione documentaria, in modo che vengano assicurati la comprensione dell’attività dell’ente produttore e il mantenimento delle attestazioni di diritti.
Pertanto il mandato conferito, tramite decreto, al Gruppo dal Direttore generale per gli archivi del Ministero per i beni e le attività culturali comprende, oltre alla predisposizione del piano di classificazione (titolario), anche la redazione del piano di conservazione che al titolario è strettamente connesso.
L’adozione del titolario proposto dal Gruppo a tutti i Comuni italiani e studiato alla luce della interoperabilità tra sistemi informativi diversi comporta come conseguenza l’adozione del piano di conservazione che da esso discende.
In merito allo scarto archivistico, è opportuno ricordare che gli enti pubblici – e tra questi i Comuni – devono ottenere per tale intervento l’autorizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, ai sensi dell’art. 21, comma 1, lettera d) del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42). L’adozione del Piano di conservazione proposto dal Gruppo non esime quindi le amministrazioni dagli adempimenti relativi alla procedura di scarto, che si sostanzia in un provvedimento formale dell’amministrazione (deliberazione della Giunta o determinazione dirigenziale) e nella acquisizione dell’autorizzazione da parte degli organi periferici del citato Ministero, vale a dire le Soprintendenze archivistiche competenti per territorio.
Il Gruppo di lavoro ha proceduto alla stesura del Piano di conservazione avendo presenti i precedenti Massimari di scarto per gli archivi dei Comuni, in particolare quello elaborato dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana e aggiornato dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia, che mantiene la sua validità in riferimento alla documentazione prodotta e classificata sulla base del Titolario Astengo, ma ha ritenuto necessario rielaborare l’intero Piano di conservazione in considerazione del mutamento sostanziale dell’impianto del nuovo titolario e della necessità di ridurre ulteriormente i tempi di conservazione, andando incontro alle esigenze avvertite dagli enti.
Nell’attuale scenario normativo e tecnologico molto si è ragionato rispetto al supporto e alle problematiche connesse alla conservazione o allo scarto del documento informatico, alla sua riproduzione in formato cartaceo e all’uso del supporto ottico sostitutivo. Pur nella consapevolezza che le prospettive di utilizzo del documento elettronico saranno sempre più ampie e considerando che il tema della conservazione permanente dei documenti digitali è, a tutt’oggi, oggetto di studi e di riflessioni da parte di gruppi di lavoro tecnici interministeriali al fine di stabilirne gli standard, , si è giunti alla conclusione che il supporto cartaceo sia comunque, nella fase attuale, quello ancora più utilizzato e più sicuro per la conservazione della documentazione di carattere permanente. Il Gruppo inoltre segnala ai Comuni che un sistema di gestione documentale deve avere precisi requisiti per assicurare la conservazione permanente dei documenti digitali (e tra questi, prima di tutto, l’esistenza di un responsabile di livello dirigenziale) e li invita a effettuare un’analisi accurata e una valutazione dei costi e dei benefici sul lungo periodo prima di optare per la soluzione digitale.
Piano di conservazione
Il presente documento si compone di due parti:
- la prima nella quale vengono definiti i principi generali e le indicazioni di massima
- la seconda che contiene nello specifico per ogni titolo e classe del Titolario l’indicazione delle tipologie documentarie prodotte e dei relativi tempi di conservazione. Per quanto riguarda le tipologie documentarie, si fa riferimento alle «Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie dei documenti prodotti dai Comuni italiani in riferimento al piano di classificazione» proposte da Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx-Dosio al Gruppo e disponibili per la sperimentazione.
Principi generali
Ambito e criteri generali di applicazione
• Il presupposto per il corretto utilizzo di questo strumento è l’organizzazione dell’archivio basata sul Piano di classificazione prodotto dal Gruppo di lavoro.
• Lo scarto della documentazione prodotta e classificata sino all’adozione del nuovo titolario deve essere valutato sulla base del massimario precedente.
• I termini cronologici indicati devono essere conteggiati dalla chiusura dell’affare per i fascicoli oppure dall’ultima registrazione effettuata, nel caso dei registri.
• In generale, si sono ridotti, rispetto a quelli indicati dal massimario di scarto precedentemente in vigore, i termini di conservazione dei documenti, in linea con la normativa generale civilistica e con la normativa specifica ove contempli termini per la conservazione degli atti.
• Il materiale non archivistico non viene preso in considerazione dal presente Piano, in quanto non devono essere considerati documenti gli stampati in bianco, la modulistica, le raccolte normative o altro materiale analogo (ad esempio, copie della normativa da consegnare all’utenza).
• L’applicazione del piano di conservazione non può comunque essere automatica, ma deve valutare caso per caso le eventuali particolarità adottate dal Comune nell’organizzazione dei documenti prodotti.
• Lo scarto, se non viene effettuato regolarmente ogni anno e su un archivio organizzato, potrà essere deciso e valutato solo dopo che l’intero complesso archivistico sia stato analizzato e almeno sommariamente riordinato.
I fondamenti della conservazione permanente
• In genere, salvo poche eccezioni, tutti i repertori devono essere conservati permanentemente.
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
• Il Comune non deve scartare i documenti considerati “vitali” (quelli che – mutuando una definizione formulata da Xxxxxxx Xxxxxxx0 – in caso di disastro, sono necessari a ricreare lo stato giuridico dell’ente e la sua situazione legale e finanziaria, a garantire i diritti dei dipendenti e dei cittadini, a soddisfare i suoi obblighi e a proteggere i suoi interessi esterni).
Alcune considerazioni sulla dimensione culturale degli archivi
• Lo scarto si effettua di norma sui documenti dell’archivio di deposito.
• Non vanno scartati i documenti prodotti durante la prima e la seconda guerra mondiale e vanno vagliati con estrema attenzione quelli degli anni del dopoguerra e della ricostruzione, perché tali archivi costituiscono una miniera di informazioni e di dati ancora sconosciuti e finora inesplorati dagli storici, oltre che un serbatoio di informazioni rilevanti dal punto di vista giuridico..
Documenti originali e documenti prodotti in copia
• Lo scarto dei documenti in copia può essere facilmente effettuato qualora sia prevista la conservazione permanente dei documenti in originale e qualora le copie non contengano annotazioni amministrative o visti essenziali per ricostruire il procedimento nella sua correttezza.
• È opportuno prevedere repertori di documenti di interesse generale per tutte le UOR del Comune, resi disponibili sul sito interno del Comune, che quindi diventano depositi di documenti ad alto carattere informativo, in modo da evitare copie multiple, superflue, che contribuiscono ad appesantire inutilmente la conservazione documentale nelle diverse UOR, a scapito dei documenti essenziali e specifici.
• È altresì opportuno che ciascun RPA, durante la formazione dell’archivio corrente, abbia cura di non inserire nel fascicolo copie superflue di normative o atti repertoriati di carattere generale, facilmente reperibili in un sistema informatico-archivistico ben organizzato.
• Sarebbe anche auspicabile che il fascicolo venisse organizzato in sottofascicoli nei quali inserire i documenti soggetti a scarto periodico, in modo da facilitare, a tempo debito, le operazioni di scarto.
Avvertenze per la lettura del piano di conservazione
• Quando si usa la formula “previo sfoltimento del carteggio di carattere transitorio e strumentale” si allude all’operazione che estrae dal fascicolo le copie e i documenti, che hanno appunto carattere strumentale e transitorio, utilizzati dal RPA per espletare il procedimento, ma che esauriscono la loro funzione nel momento in cui viene emesso il provvedimento finale oppure non sono strettamente connessi al procedimento (ad esempio, appunti, promemoria, copie di normativa e documenti di carattere generale).
1 X. XXXXXXX, I documenti archivistici. La gestione dell’archivio da parte dell’ente produttore, Roma 1997 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Quaderni della «Rassegna degli Archivi di Stato», 82), p. 93
Piano di conservazione
• Se i documenti sono inseriti integralmente o per estratto in una banca dati, l’archivio dispone solo degli esemplari più aggiornati e perde memoria delle fasi storiche. In certi casi, nei quali la memoria è ritenuta essenziale, si suggerisce nel corso del Piano di eseguire periodicamente, a cadenza prestabilita, un salvataggio (copia di back-up) o una stampa della banca dati.
Indice dei titoli
Titolo I. Amministrazione generale | 6 |
Titolo II. Organi di governo, gestione, controllo, consulenza e garanzia | 11 |
Titolo III. Risorse umane | 14 |
Titolo IV. Risorse finanziarie e patrimoniali | 19 |
Titolo X. Xxxxxx xxxxxx | 00 |
Xxxxxx XX. Pianificazione e gestione del territorio | 24 |
Titolo VII. Servizi alla persona | 28 |
Titolo VIII. Attività economiche | 32 |
Titolo IX. Polizia locale e sicurezza pubblica | 34 |
Titolo X. Tutela della salute | 35 |
Titolo XI. Servizi demografici | 36 |
Titolo XII. Elezioni e iniziative popolari | 38 |
Titolo XIII. Affari militari | 40 |
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Titolo I. Amministrazione generale
Classi | Tipologie documentarie | Conservazione | Note |
1. Legislazione e circolari esplicative | |||
Pareri chiesti dal Comune su leggi specifiche | Permanente | ||
Circolari pervenute: repertorio annuale | Permanente | ||
Circolari emanate dal Comune: repertorio annuale | Permanente | ||
2. Denominazione, territorio e confini, cir- coscrizioni di decentramento, toponomastica | |||
Denominazione del Comune | Permanente | ||
Attribuzione del titolo di città | Permanente | ||
Confini del Comune | Permanente | ||
Costituzione delle circosccrizioni | Permanente | ||
Verbali e deliberazioni della Commissione comunale per la toponomastica: repertorio annuale | Permanente | ||
3. Statuto | |||
Redazione, modifiche e interpretazioni dello statuto | Permanente, dopo sfoltimen- to del materiale informativo relativo ad altri Comuni | ||
4. Regolamenti | |||
Regolamenti emessi dal Comune: repertorio annuale | Permanente | ||
Redazione dei regolamenti: un fasc. per ciascun affare | Permanente, previo sfoltimento dei documenti di carattere transitorio | Tenere un solo esemplare, scartare gli altri | |
5. Stemma, gonfalone, sigillo | |||
Definizione, modifica, riconoscimento dello stemma | Permanente | ||
Definizione, modifica, riconoscimento del gonfalone | Permanente | ||
Definizione, modifica, riconoscimento del sigillo | Permanente | ||
Concessione del patrocinio gratuito e del connesso uso dello stemma del Comune: fasc. annuale per attività | Permanente | Perché documenta attività che si svolgono nel territorio |
Piano di conservazione
6. Archivio generale | |||
Registro di protocollo | Permanente | ||
Repertorio dei fascicoli | Permanente | ||
Organizzazione del servizio e dell’attività ordinaria (aggiornamento del manuale di gestione con titolario e piano di conservazione, selezione periodica, riordino, inventariazione, spostamenti e versamenti di materiale, depositi e comodati): | Permanente | ||
Interventi straordinari (ad esempio, traslochi, restauri, gestione servizi esterni, scelta del software di gestione) | Permanente | ||
Richieste di accesso per fini amministrativi | 1 anno dalla ricollocazione del materiale | ||
Richieste di informazioni archivistiche e richieste per motivi di studio | Permanente | ||
Richieste di pubblicazione all’albo pretorio | 1 anno | ||
Registro dell’Albo pretorio | 20 anni | ||
Richieste di notifica presso la casa comunale (con allegati) | 2 anni | ||
Registro delle notifiche | 20 anni | ||
Registri delle spedizioni e delle spese postali | 1 anno | ||
Ordinanze del Sindaco: repertorio | Permanente | ||
Decreti del Sindaco: repertorio | Permanente | ||
Ordinanze dei dirigenti: repertorio | Permanente | ||
Determinazioni dei dirigenti: repertorio | Permanente | ||
Deliberazioni del Consiglio comunale: repertorio | Permanente | ||
Deliberazioni della Giunta comunale: repertorio | Permanente | ||
Verbali delle adunanze del Consiglio comunale: repertorio | Permanente | ||
Verbali delle adunanze della Giunta comunale: repertorio | Permanente | ||
Verbali degli altri organi collegiali del Comune: repertorio | Permanente | ||
Verbali delle adunanze dei Consigli circoscrizionali: un repertorio annuale per ciascuna circoscrizione | Permanente | ||
Deliberazioni dei Consigli circoscrizionali: un repertorio annuale per ciascuna circoscrizione | Permanente | ||
Verbali delle adunanze degli Esecutivi circoscrizionali: un repertorio annuale per ciascuna circoscrizione | Permanente | ||
Deliberazioni degli Esecutivi circoscrizionali: un repertorio annuale per ciascuna circoscrizione | Permanente | ||
Verbali degli organi collegiali delle circoscrizioni: un repertorio annuale per ciascuna circoscrizione | Permanente | ||
Registro dell’Albo della circoscrizione: un repertorio annuale per ciascuna circoscrizione | Permanente |
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Contratti e convenzioni: repertorio | Permanente | 20 anni per un’eventuale serie separata di contratti di scarsa rilevanza | |
Contratti e convenzioni delle circoscrizioni: un repertorio per ciascuna circoscrizione | Permanente | 20 anni per un’eventuale serie separata di contratti di scarsa rilevanza | |
Atti rogati dal segretario comunale (contratti e atti unilaterali in forma pubblica amministrativa) | Permanente | ||
7. Sistema informativo | |||
Organizzazione del sistema | Permanente | ||
Statistiche | Permanente, dopo l’elimina- zione dei materiali prepara- tori | ||
8. Informazioni e relazioni con il pubblico | |||
Iniziative specifiche dell’URP: un fasc. per ciascun affare | Permanente, dopo sfoltimen- to del carteggio di carattere transitorio e strumentale | ||
Reclami dei cittadini (comunque pervenuti) | Permanente | ||
Atti del Difensore civico | Permanente | ||
Bandi e avvisi a stampa | Permanente | ||
Materiali preparatori per il sito Web | Permanente | ||
9. Politica del personale; ordinamento degli uffici e dei servizi | |||
Attribuzione di competenze agli uffici | Permanente | ||
Organigramma: un fasc. per ciascuna definizione dell’organi- gramma | Permanente | ||
Organizzazione degli uffici: un fasc. per ciascun affare | Permanente | ||
Orari di apertura degli uffici comunali e degli altri uffici e attività insistenti sul territorio comunale | Permanente | ||
Materiale preparatorio per le deliberazioni in materia di politica del personale | 10 anni | ||
Piano di conservazione
10. Relazioni con le organizzazioni sindacali e di rappresentanza del personale | |||
Rapporti di carattere generale | Permanente | ||
Costituzione delle rappresentanze del personale | Permanente | ||
Verbali della Delegazione trattante per la contrattazione integrativa decentrata | Permanente | ||
11. Controlli esterni | |||
Controlli | Permanente | ||
12. Editoria e attività informativo- promozionale interna ed esterna | |||
Pubblicazioni istituzionali del Comune (libri, riviste, inserzioni o altro) | Permanente | ||
Pubblicazioni istituzionali del Comune (materiali preparatori) | 2 anni | ||
Comunicati stampa | Permanente | ||
13. Cerimoniale, attività di rappresentanza; onorificenze e riconoscimenti | |||
Iniziative specifiche: un fasc. per ciascuna iniziativa | Permanente | ||
Onorificenze (concesse e ricevute): un fasc. per ciascun evento | Permanente | ||
Concessione dell’uso del sigillo: un fasc. annuale | Permanente | ||
14. Interventi di carattere politico e umanitario; rapporti istituzionali | |||
Iniziative specifiche (ad esempio, adesione a movimenti di opinione): un fasc. per ciascun affare | Permanente | ||
Gemellaggi | Permanente | ||
Promozione di comitati: un fasc. per ciascun affare | Permanente | ||
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
15. Forme associative e partecipative per l’esercizio di funzioni e servizi e adesione del Comune ad Associazioni | |||
Costituzione di enti controllati dal Comune (comprensivo della nomina dei rappresentanti e dei verbali inviati per approvazione) | Permanente, previo sfoltimento del carteggio di carattere transitorio | ||
Partecipazione del Comune a enti e associazioni (comprensivo della nomina dei rappresentanti) | Permanente, previo sfoltimento del carteggio di carattere transitorio | ||
16. Area e città metropolitana | |||
Costituzione e rapporti istituzionali | Permanente | ||
17. Associazionismo e partecipazione | |||
Politica di incoraggiamento e appoggio alle associazioni | Permanente | ||
Albo dell’associazionismo: elenco delle associazioni accreditate | Permanente | ||
Fascicoli delle associazioni che chiedono l’iscrizione all’albo | Permanente |
Piano di conservazione
Titolo II. Organi di governo, gestione, controllo, consulenza e garanzia
Classi | Tipologie documentarie | Conservazione | Note |
1. Sindaco | |||
Fasc. personale che dura quanto il mandato | Permanente | ||
2. Vice-sindaco | |||
Xxxx. personale che dura quanto il mandato | Permanente | ||
3. Consiglio | |||
Fasc. personali: un fasc. per ogni consigliere che dura quanto dura il mandato | Permanente | ||
Convocazioni del Consiglio e OdG | 1 anno | Purché riportati nei verbali | |
Interrogazioni e mozioni consiliari | Permanente | dopo sfoltimento | |
Bollettino della situazione patrimoniale dei titolari di cariche elettive e di cariche direttive | Permanente | ||
4. Presidente del Consiglio | |||
Fasc. personale che dura quanto il mandato | Permanente | ||
5. Conferenza dei capigruppo e Commissioni del Consiglio | |||
Verbali della Conferenza | Permanente | ||
Verbali delle Commissioni | Permanente | ||
6. Gruppi consiliari | |||
Accreditamento presso il Consiglio | Permanente | Scartare i materiali prodotti o raccolti dai Gruppi | |
7. Xxxxxx | |||
Xxxxxx, revoche e dimissioni degli assessori | Permanente | ||
Convocazioni della Giunta e OdG | 1 anno | Xxxxxx riportati nei verbali |
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
8. Commissario prefettizio e straordinario | |||
Fasc. personale | Permanente | ||
9. Segretario e Vice-segretario | |||
Fasc. personale (nomina, etc.) per la durata dell’incarico | Permanente | ||
10. Direttore generale e dirigenza | |||
Fasc. personale | Permanente | ||
11. Revisori dei conti | |||
Fasc. personale | Permanente | ||
12. Difensore civico | |||
Fasc. personale | Permanente | ||
13. Commissario ad acta | |||
Fasc. personale | Permanente | ||
14. Organi di controllo interni | |||
Un fasc. per ogni organo | Permanente | ||
15. Organi consultivi | |||
Un fasc. per ogni organo | Permanente | ||
16. Consigli circoscrizionali | |||
Fasc. personali: un fasc. per ogni consigliere che dura quanto dura il mandato | Permanente | ||
Convocazioni del Consiglio e OdG | 1 anno | Purché riportati nei verbali | |
Interrogazioni consiliari | Permanente | ||
17. Presidenti dei Consigli circoscrizionali | |||
Fasc. personale che dura quanto il mandato | Permanente | ||
Piano di conservazione
18. Organi esecutivi circoscrizionali | |||
Nomine e dimissioni dei componenti | Permanente | ||
Convocazioni e OdG delle riunioni | 1 anno | Purché riportati nei verbali | |
19. Commissioni dei Consigli circoscrizionali | |||
Un fasc. per ogni commissione | Permanente | ||
20. Segretari delle circoscrizioni | |||
Fasc. personale (nomina, etc.) per la durata dell’incarico | Permanente | ||
21. Commissario ad acta delle circoscrizioni | |||
Fasc. personale | Permanente | ||
22. Conferenza dei Presidenti di quartiere | |||
Verbali della Conferenza | Permanente |
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Titolo III. Risorse umane
Classi | Tipologie documentarie | Conservazione | Note |
Fascicoli personali dei dipendenti e assimilati (quindi anche collaboratori a contratto o a progetto) | Permanente previo sfolti- mento da eseguire seguendo la tempistica prevista per le singole classi | ||
1. Concorsi, selezioni, colloqui | |||
Criteri generali e normativa per il reclutamento del personale: un fasc. con eventuali sottofascicoli | Permanente | ||
Procedimenti per il reclutamento del personale: un fasc. per ciascun procedimento (fasc. per affare), con i seguenti sottofascicoli: - Bando e manifesto - Domande - Allegati alle domande (ove previsti dal bando) - Verbali - Prove d’esame - Copie bando restituite al Comune | Permanente 1 anno dopo la scadenza dei termini per i ricorsi da restituire dopo la scadenza dei termini per i ricorsi permanente 1 anno dopo la scadenza dei termini per i ricorsi 1 anno dopo la scadenza dei termini per i ricorsi | Agli interessati | |
Curricula inviati per richieste di assunzione | 2 anni | ||
Domande di assunzione pervenute senza indizione di concorso o selezione | 1 anno | ||
2. Assunzioni e cessazioni | |||
Criteri generali e normativa per le assunzioni e cessazioni | Permanente | ||
Determinazioni di assunzione e cessazione dei singoli inserite nei singoli fascicoli personali | Permanente | ||
Piano di conservazione
3. Comandi e distacchi; mobilità | |||
Criteri generali e normativa per comandi, distacchi, mobilità | Permanente | ||
Determinazioni di comandi, distacchi e mobilità inserite nei singoli fascicoli personali | Permanente | ||
4. Attribuzione di funzioni, ordini di servizio e missioni | |||
Criteri generali e normativa per le attribuzioni di funzioni, ordini di servizio e missioni | Permanente | ||
Determinazioni di attribuzione di funzioni inserite nei singoli fascicoli personali | Permanente | ||
Determinazioni di missioni inserite nei singoli fascicoli personali | 10 anni | ||
Determinazioni di ordini di servizio inserite nei singoli fascicoli personali | Permanente | ||
Ordini di servizio collettivi | Permanente | ||
Autorizzazione allo svolgimento di incarichi esterni | 2 anni | ||
5. Inquadramenti e applicazione contratti collettivi di lavoro | |||
Criteri generali e normativa per gli inquadramenti e le applicazione dei contratti collettivi di lavoro | Permanente | ||
Determinazione dei ruoli e contratti collettivi | Permanente | NB i contratti con il singolo confluiscono nel fasc. personale | |
Determinazioni relative ai singoli | Permanente | ||
6. Retribuzioni e compensi | |||
Criteri generali e normativa per le retribuzioni e compensi | Permanente | ||
Anagrafe delle prestazioni: schede | 5 anni | ||
Determinazioni inserite nei singoli fascicoli personali | 5 anni dalla cessazione dal servizio | ||
Ruoli degli stipendi: base di dati/ tabulati | Permanente | ||
Provvedimenti giudiziari di requisizione dello stipendio | 5 anni | ||
7. Trattamento fiscale, contributivo e assicurativo | |||
Criteri generali e normativa per gli adempimenti fiscali, contributivi e assicurativi | Permanente | ||
Trattamento assicurativo inserito nei singoli fascicoli personali | 5 anni dalla chiusura del fascicolo |
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Trattamento contributivo inserito nei singoli fascicoli personali | 5 anni dalla chiusura del fascicolo | ||
Trattamento fiscale inserito nei singoli fascicoli personali | 5 anni dalla chiusura del fascicolo | ||
Assicurazione obbligatoria inserita nei singoli fascicoli personali | 5 anni dalla chiusura del fascicolo | ||
8. Tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro | |||
Criteri generali e normativa per la tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro | Permanente | ||
Rilevazione dei rischi, ai sensi della 626/94: un fasc. per sede | Tenere l’ultima e scartare la precedente | ||
Prevenzione infortuni | Permanente | ||
Registro infortuni | Permanente | Per L. 626/94 | |
Verbali delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza | Permanente | ||
Denuncia di infortunio e pratica relativa, con referti, inserita nei singoli fascicoli personali | Permanente | ||
Fascicoli relativi alle visite mediche ordinarie (medicina del lavoro) | 10 anni | ||
9. Dichiarazioni di infermità ed equo indennizzo | |||
Criteri generali e normativa per le dichiarazioni di infermità | Permanente | ||
Dichiarazioni di infermità e calcolo dell’indennizzo inserite nel singolo fascicolo personale | Permanente | ||
10. Indennità premio di servizio e trattamento di fine rapporto, quiescenza | |||
Criteri generali e normativa per il trattamento di fine rapporto | Permanente | ||
Trattamento pensionistico e di fine rapporto inserito nel singolo fascicolo personale | Permanente | ||
11. Servizi al personale su richiesta | |||
Criteri generali e normativa per i servizi su richiesta | Permanente | ||
Domande di servizi su richiesta (mensa, asili nido, colonie estive, soggiorni climatici, etc.) | 2 anni | ||
Piano di conservazione
12. Orario di lavoro, presenze e assenze | |||
Criteri generali e normativa per le assenze | Permanente | ||
Domande e dichiarazioni dei dipendenti sull’orario inserite nel singolo fascicolo personale: - 150 ore - permessi d’uscita per motivi personali - permessi per allattamento - permessi per donazione sangue - permessi per motivi sindacali - opzione per orario particolare e part-time | 2 anni 2 anni 2 anni 2 anni 2 anni Permanente | ||
Domande e dichiarazioni dei dipendenti sulle assenze (con allegati) inserite nel singolo fascicolo personale: - congedo ordinario - congedo straordinario per motivi di salute - congedo straordinario per motivi personali e familiari - aspettativa per infermità - aspettativa per mandato parlamentare o altre cariche elettive - aspettativa obbligatoria per maternità e puerperio - aspettativa facoltativa per maternità e puerperio - aspettativa per motivi di famiglia - aspettativa sindacale - certificati medici | 2 anni 2 anni Alla cessazione dal servizio Permanente Permanente Permanente Permanente Permanente Permanente Alla cessazione dal servizio | ||
Referti delle visite di controllo inseriti nel singolo fascicolo personale | Alla cessazione dal servizio | ||
Fogli firma; cartellini marcatempo; tabulati elettronici di rilevazione presenze | 2 anni | In assenza di pendenze disciplinari o giudiziarie | |
Rilevazioni delle assenze per sciopero: - singole schede - prospetti riassuntivi | 1 anno dopo la redazione dei prospetti riassuntivi Permanente | ||
13. Giudizi, responsabilità e provvedimenti disciplinari | |||
Criteri generali e normativa per i provvedimenti disciplinari | Permanente | ||
Provvedimenti disciplinari inseriti nel singolo fascicolo personale | Permanente |
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14. Formazione e aggiornamento professionale | |||
Criteri generali e normativa per la formazione e l’aggiornamento professionale | Permanente | ||
Organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento: un fasc. per ciascun corso | Permanente previo sfoltimento dopo 5 anni | ||
Domande/Invio dei dipendenti a corsi inseriti nel singolo fascicolo personale | Permanente previo sfoltimento dopo 5 anni | ||
15. Collaboratori esterni | |||
Criteri generali e normativa per il trattamento dei collaboratori esterni | Permanente | ||
Elenco degli incarichi conferiti: repertorio | Permanente |
Piano di conservazione
Titolo IV. Risorse finanziarie e patrimoniali
Classi | Tipologie documentarie | Conservazione | Note |
2. Bilancio preventivo e Piano esecutivo di gestione (PEG) | |||
Bilancio preventivo e allegati, tra cui Relazione previsionale e programmatica | Permanente | ||
PEG: articolato in fascicoli: un fasc. per ogni obiettivo | Permanente, previo sfoltimento | ||
Carteggio prodotto dai differenti uffici del Comune per questioni afferenti alla formazione del bilancio e del PEG | 10 anni | ||
2. Gestione del bilancio e del PEG (con eventuali variazioni) | |||
Gestione del bilancio: un fasc. per ciascuna variazione | Permanente, previo sfoltimento | ||
3. Gestione delle entrate: accertamen-to, riscossione, versamento | |||
Fascicoli personali dei contribuenti comunali: un fasc. per ciascun contribuente per ciascun tipo di imposte (ICI, TARSU, TOSAP, etc.), con eventuali sottofascicoli (variazioni, ricorsi, etc.) | 10 dopo la cancellazione del contribuente dai ruoli | ||
Ruolo ICI: base di dati/ stampe | 10 anni | Prevedere una stampa periodica | |
Ruolo imposta comunale sulla pubblicità: base di dati | 10 anni | Prevedere una stampa periodica | |
Ruolo diritti sulle pubbliche affissioni: base di dati | 10 anni | Prevedere una stampa periodica | |
Ruolo TARSU: base di dati | 10 anni | Prevedere una stampa periodica | |
Ruolo COSAP: base di dati | 10 anni | Prevedere una stampa periodica | |
Contratti di mutuo: un fasc. per ciascun mutuo | 5 anni dall’estinzione del mutuo | ||
Proventi da affitti e locazioni: un fasc. annuale per ciascun immobile locato | 5 anni dal termine del contratto | ||
Diritti di segreteria: registrini annuali o pagamenti virtuali | 5 anni |
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
Matrici dei bollettari delle entrate: registri annuali | 5 anni | ||
Ricevute dei versamenti in banca delle somme riscosse nelle differenti UOR per diritti di segreteria | 5 anni | ||
Fatture emesse: repertorio annuale | 10 anni | ||
Reversali | 5 anni | ||
Bollettari vari | 5 anni | ||
Ricevute di pagamenti vari | 5 anni | ||
4. Gestione della spesa: impegno, liqui- dazione, ordinazione e pagamento | |||
Impegni di spesa (determinazioni dei dirigenti delle UOR): copie inviate dalle UOR alla Ragioneria: repertorio annuale | 2 anni | ||
Fatture ricevute: repertorio annuale | 10 anni | ||
Atti di liquidazione con allegati trasmessi da ciascuna UOR: repertorio annuale | 2 anni | ||
Mandati di pagamento con allegati emessi dalla Ragioneria e inviati alla Tesoreria: repertorio annuale | 10 anni dall’approvazione del bilancio | Purché registrati in scritture contabili di sintesi | |
Eventuali copie di mandati | 2 anni | ||
5. Partecipazioni finanziarie | |||
Gestione delle partecipazioni finanziarie: un fasc. per ciascuna partecipazione | Permanente, previo sfoltimento | ||
6. Rendiconto della gestione; adempimenti e verifiche contabili | |||
Rendiconto della gestione, articolato in Conto del bilancio, Conto del patrimonio e Conto economico | Permanente | ||
7. Adempimenti fiscali, contributivi e assicurativi | |||
Mod. 770 | 10 anni | Più se si ritiene opportuno | |
Ricevute dei versamenti (IVA, IRPEF, etc.) | 10 anni | ||
Pagamento dei premi dei contratti assicurativi | 5 anni dall’estinzione del contratto | ||
Piano di conservazione
8. Beni immobili | |||
Inventario dei beni immobili: registro o base di dati perenne | Permanente | ||
Fascicoli dei beni immobili: un fasc. per ciascun bene immobile, articolato nei seguenti sottofascicoli, relativi ad attività specifiche, che possono anche essere di competenza di UOR diverse: - acquisizione - manutenzione ordinaria - gestione - uso - alienazione e dismissione | Permanente 20 anni 5 anni 5 anni Permanente | ||
Concessioni di occupazione di spazi e aree pubbliche: repertorio | Permanente | ||
Concessioni di beni del demanio statale: repertorio | Permanente | ||
Concessioni cimiteriali: repertorio | Permanente | ||
Fascicoli personali dei concessionari: un fasc. per ciascun concessionario | 5 anni dalla cessazione del rapporto | ||
9. Beni mobili | |||
Inventari dei beni mobili: uno per consegnatario | Permanente | ||
Fascicoli dei beni mobili: un fasc. per ciascun bene mobile, articolato nei seguenti sottofascicoli, relativi ad attività specifiche, che possono anche essere di competenza di UOR diverse: - acquisizione - manutenzione - concessione in uso - alienazione e altre forme di dismissione | 5 anni dalla dismissione 5 anni dalla dismissione 5 anni dalla dismissione 5 anni dalla dismissione | ||
10. Economato | |||
Acquisizione di beni e servizi: un fasc. per ciascun acquisto | 5 anni dalla dismissione del bene | ||
Elenco dei fornitori: repertorio (in forma di base di dati) | Permanente | ||
11. Oggetti smarriti e recuperati | |||
Verbali di rinvenimento: serie annuale repertoriata | 2 anni | ||
Ricevute di riconsegna ai proprietari: serie annuale repertoriata | 2 anni | ||
Vendita o devoluzione: un fasc. periodico (per attività) | 2 anni |
Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni
12. Tesoreria | |||
Giornale di cassa | Permanente | ||
Mandati quietanzati, che vengono inviati in Ragioneria: repertorio periodico (mese/anno) | 10 anni | ||
13. Concessionari ed altri incaricati della riscossione delle entrate | |||
Concessionari: un fasc. per ciascuno dei concessionari | 10 anni dalla cessazione del rapporto | ||
14. Pubblicità e pubbliche affissioni | |||
Autorizzazioni alla pubblicità stabile: repertorio annuale | 5 anni dalla scadenza dell’autorizzazione | Salvo non si rilevi qualche necessità particolare di conservazione a campione | |
Autorizzazioni alla pubblicità circoscritta: repertorio annuale | 5 anni dalla scadenza dell’autorizzazione | ||
Richieste di affissione (con allegati da affiggere): un fasc. per richiesta | 5 anni dalla scadenza dell’autorizzazione |
Piano di conservazione
Titolo V. Affari legali
Classi | Tipologie documentarie | Conservazione | Note |
1. Contenzioso | |||
Fascicoli di causa | Permanente | Concentrare quelli presso gli studi professionali esterni | |
2. Responsabilità civile e patrimoniale verso terzi; assicurazioni | |||
Contratti assicurativi | 2 anni dalla scadenza | ||
Richieste e pratiche di risarcimento | 10 anni | ||
3. Pareri e consulenze | |||
Pareri e consulenze | Permanente |
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Titolo VI. Pianificazione e gestione del territorio
Classi | Tipologie documentarie | Conservazione | Note |
1. Urbanistica: piano regolatore generale e varianti | |||
PGR | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
Pareri su piani sovracomunali | Permanente | Dopo sfoltimento | |
Certificati di destinazione urbanistica | 1 anno dopo la scadenza | ||
Varianti al PRG | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
2. Urbanistica: strumenti di attuazione del piano regolatore generale | |||
Piani particolareggiati del PRG | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
Piani di lottizzazione | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
Piani di edilizia economica e popolare – PEEP | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
Piano particolareggiato infrastrutture stradali - PPIS | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
Piano di riqualificazione urbana – PRU | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il |
Piano di conservazione
carteggio transitorio | |||
Piano insediamenti produttivi - PIP | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
Programma integrato di riqualificazione | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
3. Edilizia privata | |||
Autorizzazioni edilizie: repertorio | Permanente | ||
Fascicoli dei richiedenti le autorizzazioni: un fasc. per ciascuna autorizzazione | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
Accertamento e repressione degli abusi | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
Denunce e relazioni finali delle opere in cemento armato | Fino a quando esiste l’edificio | ||
4. Edilizia pubblica | |||
Costruzione di edilizia popolare | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
5. Opere pubbliche | |||
Realizzazione di opere pubbliche | Permanente | Possono essere eliminate le copie degli elaborati non più occorrenti agli uffici ed il carteggio transitorio | |
Manutenzione ordinaria | 5 anni | Salvo necessità particolari | |
Manutenzione straordinaria | 20 anni | Salvo necessità particolari | |
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6. Catasto | |||
Catasto terreni: mappe | Permanente | ||
Catasto terreni: registri | Permanente | ||
Catasto terreni: indice alfabetico dei possessori | Permanente | ||
Catasto terreni: estratti catastali | Permanente | ||
Catasto terreni: denunce di variazione (volture) | Permanente | ||
Catasto fabbricati: mappe | Permanente | ||
Catasto fabbricati: registri | Permanente | ||
Catasto fabbricati: indice alfabetico dei possessori | Permanente | ||
Catasto fabbricati: estratti catastali | Permanente | ||
Catasto terreni: denunce di variazione (volture) | Permanente | ||
Richieste di visure e certificazioni | 1 anno | ||
7. Viabilità | |||
Piano Urbano del Traffico:un fasc. per ciascun affare | Permanente con sfoltimento | ||
Piano Urbano della Mobilità: un fasc. per ciascun affare | Permanente con sfoltimento | ||
Autorizzazioni in deroga: serie annuale repertoriata | 2 anni | ||
8. Servizio idrico integrato, luce, gas, trasporti pubblici, gestione dei rifiuti e altri servizi | |||
Approvvigionamento idrico (organizzazione e funzionamento) | Permanente con sfoltimento | ||
Fascicoli relativi alle irregolarità | 10 anni | ||
Iniziative a favore dell’ambiente | Permanente con sfoltimento | ||
Distribuzione dell’acqua: contratti con gli utenti | 2 anni dalla cessazione del rapporto | Purché in assenza di contenzioso | |
Produzione di energia elettrica o altre fonti energetiche (organizzazione e funzionamento) | Permanente con sfoltimento | ||
Distribuzione di energia elettrica o altre fonti energetiche: contratti con gli utenti: | 2 anni dalla cessazione del rapporto | Purché in assenza di contenzioso | |
Trasporti pubblici (gestione) | Permanente con sfoltimento | ||
Vigilanza sui gestori dei servizi: un fasc. annuale per attività | Permanente con sfoltimento | ||
Fascicoli relativi alle irregolarità | 10 anni | ||
Iniziative di sensibilizzazione degli utenti per consumi razionali: un fasc. per ciascuna iniziativa | Permanente con sfoltimento | ||
Dichiarazioni di conformità degli impianti: repertorio annuale | 1 anno | ||