COMUNE DI ROZZANO
COMUNE DI ROZZANO
Provincia di Milano
Direzione Società Partecipate –appalti e gare – Politiche sociali
CAPITOLATO PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI
SERVIZI COMPLEMENTARI AL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DISTRETTUALE
A. PREMESSA – DEFINIZIONE DEI SERVIZI IN RAPPORTO AL CONTESTO DI REALIZZAZIONE
A.1. DURATA DELL’APPALTO
A.2. VALORE DELL’APPALTO
B. ELEMENTI DI RIFERIMENTO PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ OGGETTO DELL’APPALTO
B.1 PROTOCOLLI DI GESTIONE
C. OBIETTIVI E FINALITÀ DELL’APPALTO
D. REFERENTI TECNICI E GOVERNANCE
E. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PROFESSIONALE DI TUTTI GLI OPERATORI DELL’APPALTO
F. GESTIONE PERSONALE DELL’APPALTO
G. 21 CONTROLLI E PENALITÀ
X.NOMINA A RESPONSABILE AL TRATTAMENTO EX ART. 28 GDPR 2016/679
INTERVENTI A SUPPORTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE NELL’AMBITO DELL’AREA FAMIGLIA E MINORI
ART. 1 IL SERVIZIO MINORI E FAMIGLIA
ART. 2. OBIETTIVI E AMBITI D’INTERVENTO DEL SERVIZIO MINORI E FAMIGLIA ART. 3 INTERVENTI INERENTI L’AMBITO DEL PENALE MINORILE
ART. 4.PROFILI ORGANIZZATIVI E RISORSE PROFESSIONALI IN RELAZIONE ALL’UTENZA SERVIZIO MINORI E FAMIGLIA
ART. 5 SERVIZI EDUCATIVI TERRITORIALI
ART. 5.1. SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE FAMILIARE
ART. 6 PROFILI ORGANIZZATIVI E RISORSE PROFESSIONALI IN RELAZIONE ALL’UTENZA ASSISTENZA DOMICILIARE FAMILIARE
ART. 7 PROGRAMMA PIPPI
ART. 8 IL COORDINAMENTO DELLE ÉQUIPE TERRITORIALI ART. 9.SUPERVISIONE AREA FAMIGLIA E MINORI
ART.10 IL SERVIZIO SPAZIO NEUTRO
ART. 11 IL COORDINAMENTO DEL SERVIZIO SPAZIO NEUTRO ART. 12 SEDI DEL SERVIZIO SPAZIO NEUTRO
ART. 13.SUPERVISIONE SERVIZIO SPAZIO NEUTRO
ART. 14 PROFILI ORGANIZZATIVI E RISORSE PROFESSIONALI IN RELAZIONE ALL’UTENZA SERVIZIO SPAZIO NEUTRO
INTERVENTI DI SUPPORTO AL SERVIZIO SOCIALE NELLE AREE ANZIANI, DISABILI ED ADULTI IN DIFFICOLTA’ E FUNZIONE DI SEGRETARIATO SOCIALE
Art. 15 INTERVENTI DI SUPPORTO AL SERVIZIO SOCIALE NELLE AREE ANZIANI, DISABILI ED ADULTI IN DIFFICOLTA’
ART 16 SEGRETARIATO SOCIALE
ART. 17 PROFILI ORGANIZZATIVI E RISORSE PROFESSIONALI IN RELAZIONE ALL’UTENZA - SUPPORTO AL SERVIZIO SOCIALE NELLE AREE ANZIANI, DISABILI ED ADULTI IN DIFFICOLTA’ E FUNZIONE DI SEGRETARIATO SOCIALE
A. PREMESSA – DEFINIZIONE DEI SERVIZI IN RAPPORTO AL CONTESTO DI REALIZZAZIONE
Il presente capitolato ha per oggetto l’affidamento della gestione di servizi complementari al Servizio sociale Professionale, comprendente interventi psicologici, sociali ed educativi dedicati ai cittadini ed ai nuclei familiari dei comuni dell’Ambio distrettuale Visconteo Sud Milano, comprendenti i comuni di Rozzano, Pieve Xxxxxxxx, Basiglio, Binasco, Casarile, Lacchiarella, Locate di Triulzi, Noviglio, Opera, Vernate e Zibido San Xxxxxxx, che rimangono titolari delle funzioni in relazione all’utenza.
Tali servizi dovranno svolgersi sotto l’osservanza della legislazione vigente e delle norme contenute negli articoli che seguono.
A.1. DURATA DELL’APPALTO
L’affidamento dell’appalto avrà durata a partire dal 16/08/2019 al 31/12/2021, con inizi differenziati a seconda dei comuni dell’Ambito Distrettuale.
In particolare:
- per le sedi dei comuni di Binasco, Pieve Xxxxxxxx, Lacchiarella, Vernate, Noviglio, Zibido San Xxxxxxx la decorrenza sarà dal 16/8/2019;
- per le sedi dei comuni di Rozzano, Basiglio, Opera, Casarile e Locate di Triulzi la decorrenza sarà dal 2/1/2020.
A.2. VALORE DELL’APPALTO
L’importo a base di gara è pari ad Euro 3.283.076 IVA esclusa di cui Euro 32.830 costi sicurezza non soggetti a ribasso.
La stazione appaltante si riserva la facoltà di rinnovare il contratto, alle medesime condizioni, per una durata pari a 2 anni, al medesimo operatore economico aggiudicatario del servizio con l’importo massimo presunto di Euro 3.035.093 per un totale complessivo presunto dell’affidamento completo di Euro 6.318.169. Il nuovo affidamento sarà regolato dalle condizioni del presente capitolato e verrà eseguito al prezzo offerto in sede di affidamento proporzionato ai servizi garantiti ed all’importo complessivo dell’appalto. La stazione appaltante si riserva di attivare i servizi sulla base delle esigenze sopravvenute e delle risorse disponibili si riserva di esercitare tale facoltà comunicandola all’appaltatore mediante posta elettronica certificata almeno un mese prima della scadenza del contratto originario.
L’impresa aggiudicataria s’impegna a consultare ed a conferire incarichi prioritariamente agli operatori che hanno precedentemente svolto il servizio per i due ex distretti (Rozzano e Pieve Xxxxxxxx.
A tale fine si allegano le tabelle relative al personale in servizio con il precedente appalto (allegati 1 e 2 al presente capitolato).
B. ELEMENTI DI RIFERIMENTO PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ OGGETTO DELL’APPALTO
L’Ambito distrettuale Visconteo Sud Milano è stato costituito a partire dal 1 gennaio 2019, in conformità a quanto previsto dalla D.g.r. 28 dicembre 2017 - n. X/7631 “Approvazione del documento Linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2018-2020”. Accogliendo i principi e le istanze contenute in tale atto d’indirizzo, all’interno del Piano di zona 2019-2020 del nuovo Ambito Distrettuale è stata individuata, tra le priorità d’intervento, la gestione associata di alcuni interventi strategici tra cui l’implementazione del Servizio sociale Professionale, nel rispetto delle peculiarità territoriali e sociali e la storia dei servizi a gestione associata dei due distretti e con l’obiettivo generale di valorizzare il lavoro finora svolto dai due ex singoli distretti.
Gli interventi oggetto del presente appalto sono:
- Supporto al servizio sociale professionale nell’ambito dei servizi per le famiglie ed i minori (Servizio Minori e Famiglia, Servizi Educativi territoriali: Assistenza Domiciliare Familiare – Programma PIPPI - Spazio Neutro);
- Supporto al servizio sociale professionale nell’ambito delle aree di fragilità in generale (adulti e nuclei in difficoltà, disabili, anziani) e supporto alla funzione di segretariato sociale
L’ orientamento alla gestione associata permette di:
- costituire un Osservatorio sui bisogni delle famiglie e dei cittadini residenti nei Comuni dell’Ambito, in modo da integrare e sviluppare il sistema delle conoscenze;
- garantire omogeneità di accesso ai servizi;
- individuare e consolidare criteri omogenei per la presa in carico di nuclei familiari in situazione di disagio;
- promuovere percorsi di formazione congiunta, per gli operatori dei Comuni associati, in modo da condividere metodologie ed approcci operativi, garantire lo scambio di informazioni, costruire senso di appartenenza e consolidare processi motivazionali, promuovere la supervisione sulla casistica;
- promuovere interventi di sviluppo di comunità;
- favorire l’integrazione ed il coordinamento tra i diversi servizi, che a vario titolo, si occupano di minori e di famiglie;
- integrare le risorse che ciascun Comune investe garantendo efficacia ed efficienza degli interventi;
- strutturare servizi che abbiano un medesimo approccio metodologico, sperimentando e condividendo buone prassi operative;
- promuovere l’integrazione sociosanitaria
B.1 PROTOCOLLI DI GESTIONE
Essendo attualmente i servizi sociali professionali organizzati in maniera differente presso i singoli comuni dell’Ambito (in alcuni comuni si tratterà di un’integrazione di servizi già esistenti e garantiti con parte di personale dipendente dagli enti, in altri comuni si tratterà di una gestione complessiva degli interventi sull’area minori e famiglie) i ruoli specifici e le modalità di integrazione del personale garantito dall’Impresa appaltante con il personale dei singoli comuni saranno declinati a seguito dell’aggiudicazione, entro un mese dall’avvio del servizio, mediante protocolli di gestione aventi natura provvedimentale che costituiranno obblighi per l’impresa aggiudicataria.
C. OBIETTIVI E FINALITÀ DELL’APPALTO
I servizi oggetto dell’appalto s’inseriscono nella rete dei servizi volti a garantire i diritti di cittadinanza dei residenti nei Comuni dell’Ambito Distrettuale Visconteo Sud Milano ed, in particolare:
- promuovere il benessere dei cittadini garantendo l'informazione e l'orientamento durante la fase di segretariato sociale; la valutazione del bisogno potrà sfociare: in una presa in carico breve direttamente da parte dell'operatore di segretariato sociale; in una presa in carico da parte del Servizio Sociale Professionale o del Servizio Minori e Famiglia; in un invio ad altro servizio territoriale;
- rispondere ai bisogni di tutela e protezione dell’infanzia e delle fasce deboli, in particolare laddove il loro benessere sia stato messo a rischio dalle difficoltà del nucleo familiare d’appartenenza;
- offrire alle famiglie un aiuto competente riguardo aspetti sociali, psicologici e relazionali che ostacolano o impediscono un adeguato esercizio delle capacità genitoriali, al punto da richiedere, in alcuni casi, l’intervento dell’autorità giudiziaria minorile; nei casi di collocamento del minore in comunità, costruire una progettualità che miri in tutti i casi in cui è possibile al recupero della famiglia naturale e comunque alla de-istituzionalizzazione del bambino in tempi brevi;
- concorrere alla prevenzione e al trattamento del disagio minorile attraverso l’intervento educativo nel contesto di vita famigliare del minore, contribuendo allo sviluppo delle competenze genitoriali presenti;
- offrire uno spazio tutelato e idoneo a osservare, valutare, stabilire o ristabilire e mediare la relazione minori-genitori, o altri adulti di riferimento, nei casi in cui l’Autorità Giudiziaria o i Servizi valutino opportuno garantire sia la protezione del minore, sia il diritto del/i genitore/i, o altri adulti di riferimento, a mantenere o ristabilire una continuità nella relazione con il/i figlio/i in situazione di fragilità familiare, in un ambito di tutela e protezione del minore;
- progettare e realizzare interventi complessi con i soggetti della rete facenti capo al terzo settore e alla società civile, con l'obiettivo di promuovere l'empowerment dei cittadini.
D. REFERENTI TECNICI E GOVERNANCE
Al fine di rendere efficiente l’organizzazione e il governo dei servizi oggetto dell’appalto nel territorio dell’Ambito Distrettuale si chiede che l’Aggiudicataria fornisca all’Ufficio di Piano due figure per la referenza tecnica e la governance.
Tali figure avranno il compito di facilitare e sviluppare attività funzionali al buon esito dei servizi oggetto dell’appalto, di mantenere la coerenza e la connessione degli interventi tecnici degli operatori con le linee generali definite dal presente capitolato e con i documenti di programmazione sociale (Piano di Zona e Regolamenti distrettuali) e di gestire gli aspetti amministrativi correlati.
Si prevede un profilo senior con maggiori competenze nelle azioni di governance ed un profilo junior con maggiori competenze amministrative.
Il profilo professionale del Referente Tecnico dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- avere conoscenze teoriche e professionali documentate relative alla materia;
- possedere consolidata esperienza nel lavoro d’èquipe;
- avere capacità personali che permettano l’interazione ed il confronto tra operatori;
- avere un’ottima conoscenza degli strumenti ed applicativi informatici, con particolare riferimento alla conoscenza ed uso di database;
- aver maturato almeno 5 anni di esperienza nel lavoro sociale di cui almeno 3 presso una pubblica amministrazione per il profilo senior;
- aver maturato almeno 2 anni di esperienza nel lavoro sociale di cui almeno uno presso una pubblica amministrazione per il profilo junior;
- aver maturato esperienza nel coordinamento di servizi complessi anche in riferimento alla gestione dei rapporti con la rete territoriale;
- possedere conoscenze rispetto all’attività amministrativa pubblica, con particolare riferimento agli Enti locali.
La figura di Referente Tecnico avrà compiti tecnico-amministrativo e di governance, come specificato di seguito:
- curare i processi amministrativi correlati alle attività del servizio;
- monitorare l’utilizzo e l’implementazione degli strumenti operativi attivati;
- assicurare la coerenza complessiva del sistema sul piano tecnico;
- coordinare e promuovere la condivisione di un linguaggio, di una metodologia di intervento e di strumenti comuni;
- favorire l’integrazione necessaria al buon esito del lavoro dei servizi attivati sul territorio dell’Ambito Distrettuale;
- dare impulso alla realizzazione di una rete territoriale capace di rispondere ai bisogni e ai diritti dei cittadini dell’Ambito distrettuale;
- lavorare in stretta sinergia con gli operatori dell’Ufficio di Piano
I nominativi delle figure individuate dall’Aggiudicataria dovranno essere forniti dalla stessa prima dell’inizio del servizio corredato dal curriculum vitae.
Si prevede la seguente articolazione oraria delle due figure di Referente Tecnico:
- una figura senior per almeno n. 22 ore settimanali per 46 settimane annue per la durata dell’appalto;
- una figura junior per almeno n. 30 ore settimanali per un totale di 80 settimane a partire da marzo 2020;
L’articolazione dell’orario e delle presenze dovrà essere comunicata all’Ufficio di Piano all’inizio del servizio.
E. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PROFESSIONALE DI TUTTI GLI OPERATORI DELL’APPALTO L’Aggiudicataria ha l’obbligo di provvedere all’aggiornamento ed alla formazione permanente degli operatori impiegati per la gestione del Servizio, sulla base di una programmazione formativa, concordata con l’Ufficio di Piano. La stessa dovrà non essere inferiore a n. 10 ore annuali (due incontri) e sarà a totale carico dell’Aggiudicataria stessa. Tali momenti formativi dovranno essere comunicati all’Ufficio di Piano con anticipo.
L’Aggiudicataria dovrà dare la propria disponibilità ad accogliere nei momenti formativi personale di pari qualifica professionale della stazione appaltante, previo apposito accordo.
F. GESTIONE PERSONALE DELL’APPALTO
Il soggetto aggiudicatario dovrà assegnare ed impiegare, per ogni tipologia di prestazione descritta nel presente capitolato personale professionale in possesso dei requisiti previsti.
Sarà cura dell’Aggiudicataria garantire la sostituzione del personale assente con altro personale avente la stessa qualifica professionale. Il turnover degli operatori dovrà tendere a non superare il 33% annuo del totale degli operatori attivi nel Servizio. In caso di superamento di tale percentuale l’Aggiudicataria dovrà esplicitare all’Amministrazione le problematiche organizzative che hanno determinato la criticità, evidenziando anche le misure poste in atto per tutelare gli utenti dalle variazioni nel rapporto con gli operatori specializzati.
L’Aggiudicataria dovrà provvedere all’immediata sostituzione del personale per qualsiasi motivo assente, nonché di quello che non dovesse risultare idoneo allo svolgimento del servizio stesso, a seguito di specifica segnalazione dal parte del Responsabile dell’Ufficio di piano. In particolare, il prestatore di servizi garantirà, in caso di malattia o di grave impedimento da parte degli operatori
impegnati nel Servizio, l'attivazione di tutti gli strumenti possibili per ovviare all'emergenza e garantire la realizzazione degli incontri protetti programmati, comunicando tempestivamente le modalità della sostituzione. L’Aggiudicataria è tenuta a sostituire con tempestività il personale assente entro e non oltre tre (3) giorni lavorativi, con altro di pari professionalità, dandone comunicazione e indicandone le generalità e la qualifica professionale.
G. CONTROLLI E PENALITÀ
L’Ufficio di Piano esercita la vigilanza e il controllo sulle attività svolte dall’aggiudicataria tenuto conto degli obiettivi generali dei servizi oggetto di gara. Sono riconosciute all’Ufficio di Piano ampie facoltà di controllo e di indirizzo in merito:
- all’adempimento puntuale e preciso dei programmi di lavoro;
- al rispetto di tutte le norme contrattuali e contributive degli operatori incaricati dall’aggiudicataria;
- alla qualità e continuità delle prestazioni.
Qualora si riscontrassero omissioni o difetto nell’adempiere agli obblighi di cui al presente capitolato, si provvederà alla formale contestazione per iscritto con lettera raccomandata R.R. ovvero a mezzo PEC Posta Elettronica Certificata, invitando la ditta a formulare le proprie contro deduzioni entro il termine di 10 giorni. Valutata la natura e la gravità dell’inadempimento, le circostanze di fatto e le controdeduzioni eventualmente presentate dall’aggiudicatario si potrà stabilire l’entità delle penalità o anche decidere di non applicarle, qualora sia accertato che l’inadempimento risulti di lieve entità, non abbia comportato danni per le amministrazioni e non abbia causato alcun disservizio all’utenza.
In caso di inadempienza accertata e/o segnalata agli obblighi di cui al presente capitolato, fatte salve le ulteriori responsabilità, saranno applicate, previa contestazione, le seguenti penali:
Penale di Euro 200,00 al giorno nei seguenti casi
- Esecuzione del servizio in maniera non conforme agli standard previsti dal presente capitolato o assicurati in sede di offerta;
- Sospensione/abbandono/mancata effettuazione da parte del personale di uno o più servizi affidati;
- Impiego di personale insufficiente a garantire il livello di efficacia, efficienza del servizio
- Effettuazione del servizio fuori dei tempi convenuti;
- Sostituzione di personale con personale non rispondente alle caratteristiche richieste.
In caso di recidiva l’Ufficio di Piano ha facoltà di applicare una ulteriore penale pari a Euro 200,00 al giorno, fatta salva la facoltà di risoluzione del contratto per inadempienza.
L’Ufficio di Piano, fatta salva la prova di maggior danno, potrà procedere al recupero delle penalità mediante ritenuta sulla cauzione definitiva, che dovrà essere reintegrata entro 15 giorni successivi alla data del prelievo.
H. NOMINA A RESPONSABILE AL TRATTAMENTO EX ART. 28 GDPR 2016/679
L'Aggiudicatario garantisce all'Ente, con la sottoscrizione del contratto, che il trattamento dei dati personali, effettuato per suo conto, avviene in piena conformità a quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 e successiva disciplina nazionale di attuazione nonché in piena conformità con le istruzioni impartite dal Titolare del trattamento, nel rispetto delle finalità di cui al presente capitolato. In particolare, adotta misure tecniche e organizzative adeguate, in modo che il trattamento soddisfi i requisiti del Regolamento e garantisca la tutela dei diritti degli interessati. L’appalto prevede la designazione
dell'Aggiudicatario come responsabile del trattamento, che si assume relativi obblighi e responsabilità, ai sensi dell'art. 28 del Regolamento. Sarà possibile ogni operazione di controllo da parte dell'Ente attinente le procedure adottate dall'Aggiudicatario in materia di riservatezza, di protezione di dati e di programmi nonché gli altri obblighi assunti.
L'Aggiudicatario non potrà conservare copia di dati, di documenti e di programmi dell'Ente, né alcuna documentazione inerente ad essi dopo la conclusione del contratto.
Il Responsabile al trattamento ex art. 28 GDPR 2016/679 sarà tenuto a:
- collaborare con il Titolare del trattamento all’attuazione e all’adempimento degli obblighi previsti dalla normativa;
- collaborare con il Titolare del trattamento all’evasione delle richieste degli interessati;
- verificare e controllare che nell’ambito della propria organizzazione il trattamento dei dati sia effettuato nel rispetto della normativa vigente;
- disporre gli interventi necessari per la sicurezza del trattamento dei dati e per la correttezza degli accessi agli stessi;
- individuare le persone autorizzate al trattamento, garantendo che le stesse operino nel rispetto degli obblighi di riservatezza, di correttezza e liceità previsti per il trattamento;
- redigere e tenere aggiornato l’apposito Registro delle attività di trattamento;
- coordinare le operazioni di trattamento;
- comunicare tempestivamente al Titolare qualsiasi elemento nuovo, oggettivo o soggettivo, che possa compromettere il corretto espletamento del trattamento dei dati personali;
- comunicare tempestivamente al Titolare del trattamento eventuali violazioni dei dati (data breach) che possano arrecare qualsivoglia documento ai soggetti interessati;
- nel caso emergano necessità di eseguire operazioni di trattamento diverse ed eccezionali rispetto a quelle funzionalmente collegate al servizio prestato, dovrà informare tempestivamente il Titolare del trattamento.
Con comunicazione specifica l'Aggiudicatario accetterà la nomina a Responsabile Esterno come sopra descritta: tale nomina avrà durata pari a quella del contratto e, in caso di cessazione anticipata, non produrrà ulteriori effetti a far data dalla cessazione stessa.
INTERVENTI A SUPPORTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE NELL’AMBITO DELL’AREA FAMIGLIA E MINORI
ART. 1 IL SERVIZIO MINORI E FAMIGLIA
Il Servizio Minori e Famiglia dovrà essere integrato al Servizio Sociale Professionale in generale ed articolato in unità d’offerta territoriali costituite sulla base delle esigenze dei comuni del distretto, anche differenziate. Dovrà porsi in un’ottica che introduca elementi di innovazione aventi carattere generativo e non riparativo. Come previsto dalla DGR 15 febbraio 2016, n. 4821 “Approvazione delle linee guida per la promozione dei diritti e delle azioni di tutela dei minori con le loro famiglie” la funzione di tutela dei minori deve essere intesa come un compito comunitario al di là o oltre le mere competenze istituzionali.
Il servizio dovrà rivolgersi a due tipologie di utenza:
- utenza diretta (minori e famiglie)
- utenza indiretta (soggetti che a vario titolo sono coinvolti nel progetto di vita del minore (insegnanti, operatori del servizio sociale, Autorità Giudiziaria, soggetti informali, altri soggetti del territorio).
La strategia elettiva del servizio prevede un’articolazione su équipe territoriali, con l’integrazione delle dimensioni sociale, educativa e psicologica; il servizio dovrà garantire processi integrati che, pur in presenza di problemi familiari con possibilità di gravi conseguenze sulla salute e sul benessere dei bambini, sostengano il protagonismo e la responsabilità dei familiari nel ricercare le possibili soluzioni con un coinvolgimento della comunità, in un’ottica solidale.
E’ necessario garantire, nei limiti del possibile, alla famiglia di origine, di essere inclusa nel progetto di vita dei loro figli come protagonista e non solo come destinataria di interventi.
Il servizio dovrà offrire alle famiglie un aiuto competente per risolvere i principali problemi sociali, psicologici e relazionali che ostacolano, impediscono o danneggiano le capacità genitoriali, anche al punto di richiedere l’interventi dell’Autorità Giudiziaria, in tali casi il servizio dovrà adempiere ai mandati dell’Autorità stessa.
Il Servizio Minori e famiglia dovrà essere articolato in undici unità d’offerta comunali (équipe territoriali), presenti nei Comuni dell’Ambito Distrettuale Visconteo.
Tale servizio rappresenta il luogo entro il quale si collocano gli interventi di prevenzione, promozione, sostegno, aiuto e tutela. Si connota pertanto come struttura complessa non semplificabile in una logica riparativo/sostitutiva, quanto piuttosto in una logica di conoscenza, sostegno, aiuto, attenta alle risorse e non solo alle problematiche interne al sistema famiglia. Un servizio, infine, capace di dialogare con il mondo circostante e di creare reti di collaborazione attiva e coordinata.
1.2 Le attività caratterizzanti il servizio sono:
- Interventi in contesto spontaneo offrendo un sostegno competente a seguito di richieste di aiuto da parte delle famiglie, su invio del Servizio di Segretariato Sociale;
- Attività di presa in carico di minori e dei loro nuclei familiari nei casi di sospetto o avvenuto maltrattamento, trascuratezza o abuso;
- Attività di presa in carico di minori oggetto di procedimento dell’autorità giudiziaria minorile;
- Analisi e Consulenza delle segnalazioni provenienti da interlocutori privilegiati (scuola, pediatria, servizi socio-sanitari)
- Consulenza agli operatori della rete su situazioni in carico
- Segnalazioni all’Autorità Giudiziaria
- Indagini psicosociali e accertamenti
- Interventi di protezione (su mandato dell’Autorità Giudiziaria) o nei casi previsti per legge (art. 403 C C.)
- Valutazione delle capacità genitoriali su mandato dell’Autorità giudiziaria;
- Partecipazione alle udienze dell’Autorità Giudiziaria;
- Attivazione dei Servizi specialistici laddove siano necessarie valutazioni psicodiagnostiche individuali sia dei minori che degli adulti, curandone i diversi passaggi e monitorandone le tempistiche e la realizzazione
- Stesura di progetti che favoriscano il rientro in famiglia e/o in adeguato contesto di tipo familiare dei minori istituzionalizzati
- Sensibilizzazione della comunità locale, prevenzione, cultura dell’infanzia.
1.3. Ogni équipe territoriale programma e definisce gli interventi sotto la regia e la responsabilità dell’istituzione pubblica.
1.4. Gli operatori sono tenuti a tenere documentata ogni fase ed evento del percorso socio- assistenziale in cui si articola il servizio attraverso l’utilizzo della Cartella Sociale Informatizzata utilizzata nell’Ambito Distrettuale.
1.5. La coerenza complessiva del progetto dovrà essere garantita dall’Ufficio di Xxxxx che dovrà dunque essere informato e consultato in merito a tutte le scelte organizzative e di impostazione del servizio.
1.6. Il committente, attraverso il presente capitolato, fornisce gli indirizzi generali del servizio. La casistica sarà gestita dagli operatori con adeguata professionalità e preparazione messi a disposizione dall’aggiudicatario, in sinergia con il personale dipendente di ciascun Ente comunale.
ART. 2 OBIETTIVI E AMBITI D’INTERVENTO DEL SERVIZIO MINORI E FAMIGLIA
L’aggiudicatario, in sinergia con gli Enti Pubblici, ha come obiettivo la progettazione e la realizzazione di interventi complessi volti a promuovere il benessere dei minori e delle famiglie.
2.1 Deve intervenire sia in un contesto spontaneo, a seguito della domanda di aiuto espressa direttamente dai cittadini, sia in un contesto semi-spontaneo ed infine in un contesto prescrittivo in cui i bisogni di protezione e tutela dei minori sono sanciti dall’intervento dell’Autorità Giudiziaria e si rende necessario un intervento per sostenere il recupero delle famiglie.
2.1.2 Le attività del Servizio dovranno mirare a:
- sviluppare un’azione orientata all’empowerment familiare e sociale, al potenziamento di processi, competenze e risorse che individuano quali protagonisti attivi i soggetti sociali appartenenti ai contesti territoriali di riferimento;
- ridurre le difficoltà e sostenere le famiglie nella gestione di eventi stressanti, che mettano in pericolo il benessere dei singoli componenti delle famiglie;
- modificare le situazioni in cui i minori subiscono gravi trascuratezze, maltrattamento o violenze o condizioni fortemente critiche connesse ai comportamenti degli altri membri della famiglia e ad altri adulti significativi di riferimento;
- restituire ai minori condizioni di benessere;
- promuovere e/o consolidare una migliore interazione e collaborazione della rete di servizi sociali, sanitari, del terzo settore e delle reti informali che intervengono a sostegno dei nuclei familiari in situazione di disagio;
ART. 3 INTERVENTI INERENTI L’AMBITO DEL PENALE MINORILE
L’Aggiudicataria dovrà prevedere un supporto ad alcune delle èquipe territoriali del Servizio Minori e Famiglia, come meglio specificato di seguito, da parte di un operatore qualificato e specificamente formato per la gestione dei casi di minori soggetti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria a seguito di reati.
3.1. Tale intervento di supporto e consulenza riguarda:
- presa in carico di minori denunciati a piede libero;
- promozione della consapevolezza e di una cultura della legalità;
- integrazione con la rete dei servizi per i minori e per la famiglia dell’Ambito Distrettuale.
L’operatore specializzato dovrà garantire interventi di supporto su richiesta degli operatori delle équipe territoriali in merito a:
- osservazione, sostegno e controllo ex artt. 9 e 12 DPR 448/88
- colloqui con il minore e la famiglia
- presa in carico del nucleo familiare con la collaborazione degli operatori dell’équipe territoriale
- consulenze legali al minore ed alla famiglia
- elaborazione di progetti educativi individualizzati e di progetti di messa alla prova
- verifica e monitoraggio messe alla prova
- collaborazione con i servizi minorili dell’amministrazione della giustizia (U.S.S.M.)
- collaborazione con forze dell’ordine, avvocati e magistratura
- lavoro di rete con i servizi e le agenzie educative del territorio ed extraterritoriali;
- lavoro sinergico e di regia con i progetti sul penale minorile presenti sul territorio.
3.2. Dovrà essere garantito da personale specificamente formato in ambito giuridico e psicosociale (indipendentemente dal profilo professionale), con esperienza triennale presso enti e/o servizi dell’area penale minorile.
ART. 4 PROFILI ORGANIZZATIVI E RISORSE PROFESSIONALI IN RELAZIONE ALL’UTENZA SERVIZIO MINORI E FAMIGLIA
Per la realizzazione delle attività oggetto dell’appalto dovranno essere costituite o integrate 11 équipe territoriali. Al fine di garantire una coerenza complessiva del sistema, la costruzione di un linguaggio condiviso e una comune metodologia di intervento gli operatori delle équipe territoriali si riuniranno periodicamente per condividere modalità degli interventi e delle attività almeno una volta ogni tre mesi.
4.1 Le Équipe territoriali dovranno sviluppare connessioni:
- con i servizi territoriali per adulti e minori delle ASST Melegnano – Xxxxxxxxx e Santi Xxxxx e Xxxxx per la valutazione e il trattamento di genitori e/o altri adulti di riferimento con problemi psichiatrici o di dipendenza
- con le istituzioni scolastiche e con gli altri servizi del privato sociale;
- con i progetti sperimentali ed innovativi presenti sul territorio.
4.2 L’aggiudicatario dovrà strutturare il servizio in ciascun Comune prevedendo i seguenti livelli operativi:
a) Équipe integrata: composta dagli operatori dell’équipe territoriale del Servizio Minori e Famiglia. I temi di cui si dovrà occupare sono: prese in carico, analisi dei casi, organizzazione del lavoro, divisione dei compiti, modalità operative, monitoraggio dei casi.
b) Micro-équipe sul caso: composta dall’assistente sociale, psicologo ed educatore titolari del caso. I temi di cui si dovrà occupare sono: definizione del Progetto Quadro e suo monitoraggio; definizione e monitoraggio del progetto individuale.
Sarà cura dell’aggiudicatario prevedere un’organizzazione flessibile e utile al raggiungimento delle finalità descritte.
4.3 Gli Operatori dovranno possedere specifiche professionalità in base rispettivamente agli art.2 e 3 della L. 56/89 e s.m.i., all’ art. 21 comma 1 del D.P.R. 328/2001 e alla L.84/93 ed essere iscritti ai rispettivi albi professionali.
Gli operatori dovranno avere una formazione specifica al sostegno alle famiglie e sulla tutela minori, esperienza di lavoro in équipe multiprofessionali e mostrare interesse ad una modalità di lavoro integrato che ponga particolare attenzione alle realtà sociali territoriali con cui collaborare per costruire percorsi comuni nell’interesse delle famiglie.
4.4 L’impresa aggiudicataria dovrà selezionare il personale tenendo conto dei requisiti previsti dal presente capitolato.
4.5 In considerazione delle attuali prese in carico di nuclei familiari da parte delle équipe territoriali si prevedono le seguenti necessità orarie settimanali per 46 settimane annue nel periodo dell’appalto:
ÉQUIPE TERRITORIALE | Ore settimanali Psicologi | Ore settimanali Ass. sociali | Ore settimanali Penale Minorile |
Rozzano | 36 | 158 | 15 |
Pieve Xxxxxxxx | 48 | 54 | |
Basiglio | 9 | 20 | 3 |
Binasco | 15 | 18 | |
Lacchiarella | 21 | 27 | |
Locate di Triulzi | 15 | 25 | 4 |
Noviglio | 10 | 10 | |
Opera | 28 | 18 | - |
Vernate | 3 | 4 | |
Zibido S.G. | 12 | 18 | |
Casarile (a partire dal 1/1/2020) | 3 | 4 |
ART. 5 SERVIZI EDUCATIVI TERRITORIALI
Le finalità generali del servizio riguardano prevalentemente tre aree: tutela, sostegno e prevenzione. I destinatari sono minori in difficoltà appartenenti a nuclei familiari in situazione di disagio relazionale e/o a rischio di emarginazione dal tessuto sociale di appartenenza. Tale intervento deve avere come finalità la promozione di un processo di cambiamento reale del nucleo familiare, al fine di favorire uno sviluppo armonico e completo della personalità del minore e prevenire i rischi di emarginazione dello stesso.
ART. 5.1. SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE FAMILIARE
L’assistenza domiciliare familiare è un servizio educativo, che persegue obiettivi sia di prevenzione che di sostegno diretto ai minori, al fine di tutelare, accompagnare, promuovere le risorse personali, e alle loro famiglie per supportare e rafforzare le funzioni genitoriali ed incrementare il livello di collaborazione e di partecipazione alle decisioni che le riguardano.
L’assistenza domiciliare familiare rappresenta uno strumento di intervento a disposizione del Servizio Minori e Famiglia adottabile in diverse situazioni:
- in un contesto spontaneo;
- su indicazione dell’Autorità giudiziaria;
- nelle situazioni in cui i minori rientrano a casa dopo un periodo di inserimento in comunità. L’intervento si può collocare in momenti differenti del processo di presa in carico: in fase di valutazione e osservazione, in fase di sostegno delle competenze genitoriali, etc..
5.1.1 L’assistenza domiciliare familiare mira a realizzare i seguenti principali obiettivi:
- migliorare le relazioni all’interno del nucleo familiare e promuovere un processo di cambiamento reale della famiglia;
- concorrere a rendere autonomo il nucleo familiare;
- sostenere la funzione educativa genitoriale;
- prevenire e limitare il disagio riducendo i fattori di rischio, di emarginazione sociale e di devianza;
- favorire l’integrazione e la socializzazione dei minori nel proprio ambiente di vita, anche attraverso l’accesso alle strutture educative presenti sul territorio (oratorio, centro di aggregazione giovanile, centro diurno per minori, strutture sportive, ecc…);
- mantenere il minore nel proprio ambiente familiare prevenendo o riducendo l’istituzionalizzazione;
- promuovere e/o consolidare una migliore interazione e collaborazione della rete di servizi sociali e sanitari e delle reti informali che intervengono a sostegno dei nuclei familiari in situazione di disagio;
- sostenere e migliorare la funzione genitoriale, attraverso azioni di orientamento, informazione e sensibilizzazione;
- supportare le famiglie nella ricostruzione del rapporto genitori-figli e nella gestione dei conflitti familiari, avvalendosi anche dell’utilizzo del Servizio di Spazio Neutro.
5.1.2 Il servizio potrà essere attivato a seguito di richiesta da parte dei Coordinatori delle équipe territoriali del Servizio Minori e Famiglia, d’accordo con i Responsabili d’Area comunali. In caso di risposta positiva, l’aggiudicataria procederà all’individuazione dell’educatore, alla predisposizione del progetto indicandone le finalità specifiche, le aree di intervento privilegiate, la tipologia, la durata e la frequenza delle prestazioni e gli esiti auspicati. Ciò di concerto con le équipe territoriali del SMF e con le famiglie.
Una prima verifica del progetto dovrà avvenire dopo due mesi dall'avvio, valutando la congruità del progetto con gli obiettivi prefissati; successivamente, almeno ogni tre mesi, dovrà essere effettuata una verifica periodica sugli obiettivi di breve e lungo periodo tra gli operatori del SMF, il coordinatore e l’educatore del servizio educativo.
Almeno con cadenza semestrale o su specifica richiesta motivata, dovrà essere inviata agli operatori sul caso una relazione educativa di aggiornamento. Dopo una specifica valutazione con il Servizio, la stessa sarà restituita alla famiglia interessata.
Al termine dell’intervento, prima della chiusura, dovrà essere effettuato un bilancio di conclusione dell'intervento di assistenza domiciliare, con restituzione congiunta alla famiglia, compreso il minore.
ART. 6 PROFILI ORGANIZZATIVI E RISORSE PROFESSIONALI IN RELAZIONE ALL’UTENZA ASSISTENZA DOMICILIARE FAMILIARE
Il modello organizzativo del servizio determina la previsione dell’impiego delle seguenti risorse professionali per 46 settimane annue nel periodo dell’appalto per il monte ore settimanali rispettivamente specificato:
ÉQUIPE TERRITORIALE | Ore Assistenza Domiciliare Familiare |
Rozzano | 80 |
Pieve Xxxxxxxx | 63 |
Basiglio | 6 |
Binasco | 15 |
Lacchiarella | 21 |
Locate di Triulzi | 14 |
Noviglio | 27 |
Opera | 21 |
Vernate | 7 |
Zibido S.G. | 18 |
Casarile | 10 |
Gli operatori del servizio devono essere Educatori, in possesso del relativo titolo Professionale (titolo diploma di educatore professionale, o qualifica di educatore professionale post diploma di maturità, o laurea in Scienze dell’Educazione/Scienze della Formazione) con un’esperienza professionale, maturata in servizi analoghi, non inferiore a 2 anni
Tutti i titoli di studio specificati in relazione alle risorse professionali da impiegare nell’appalto devono essere conseguiti in Italia o, se conseguiti all’estero, riconosciuti dallo Stato italiano (ovvero tradotti, legalizzati ed accompagnati da dichiarazione di valore rilasciata ai sensi di legge).
Gli operatori faranno capo ai coordinatori dell’equipe territoriali di cui all’art.8.
ART. 7 PROGRAMMA PIPPI
L’Ambito Distrettuale Visconteo Sud Milano ha aderito al programma P.I.P.P.I. - Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione, programma che nasce dalla collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l'Università di Padova e persegue le finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie vulnerabili, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel co-progettare gli interventi a loro dedicati, il programma sarà realizzato da agosto 2019 a marzo 2021.
P.I.P.P.I. è un modello di intervento che i servizi sociali, sanitari, educativi e della giustizia rivolgono alle famiglie in difficoltà coi propri bambini. L’obiettivo è sostenerle per evitare che la situazione degeneri e si debba poi allontanare i minori.
Il programma è rivolto alle famiglie vulnerabili negligenti, in cui cioè c’è “una carenza significativa o un’assenza di risposte ai bisogni dei bambini, bisogni riconosciuti come fondamentali sulla base delle conoscenze scientifiche attuali e/o dei valori sociali adottati dalla collettività di cui il bambino fa parte”.
Il programma prevede interventi educativi rivolti a 10 famiglie target che saranno individuate dall’Ambito Distrettuale Visconteo e segnalate dai Servizi Famiglia e Minori; il modello organizzativo del programma coinvolgerà tutte le figure professionali che costituiscono l’equipe del Servizio Famiglia e Minori.
Per la realizzazione del programma dovranno essere incaricati operatori dedicati specificatamente alla gestione dei seguenti dispositivi previsti dal programma:
1. GRUPPI GENITORI/BAMBINI – 4 moduli da 5 incontri l’uno per un totale di 20 incontri di 2 ore ciascuno condotti da figure professionali diverse (es. assistente sociale con educatore, educatore con psicologo, assistente sociale con psicologo);
2. EDUCATIVA DOMICILIARE – n. 2080 ore minimo per l’intera durata dell’attività
3. PROGETTAZIONE E/O ATTIVITA’ DI EQUIPE CON LA SCUOLA – per n. 300 ore minimo totali
I ruoli e le mansioni verranno dettagliati in appositi protocolli di gestione aventi natura provvedimentale che costituiranno obblighi per l’impresa aggiudicataria.
Le attività previste dal programma saranno accompagnate dal lavoro della figura dei coach già individuati nel territorio e opportunamente formati che avranno anche il compito di monitorare e verificare l’attuazione del programma.
ART. 8 IL COORDINAMENTO DELLE ÉQUIPE TERRITORIALI
L’Aggiudicataria deve assicurare l’attività di coordinamento delle equipe territoriali attraverso l’impiego di specifiche figure professionali, che avranno il compito di mantenere la coerenza e la connessione degli interventi tecnici degli operatori con le linee generali definite dal Committente attraverso il presente capitolato ed i documenti di programmazione sociale (Piano di Zona e Regolamenti distrettuali), nonché presidiare e dare impulso alla rete delle organizzazioni presenti sul territorio distrettuale.
L'Ufficio di Piano si farà carico di organizzare delle riunioni periodiche finalizzate ad offrire momenti di confronto ai Coordinatori delle équipe territoriali e ai Responsabili d’Area comunali.
8.1 Il Coordinatore di ciascuna équipe territoriale dovrà essere dipendente dell’aggiudicataria, avere una comprovata competenza specifica nell’area del coordinamento sia relativamente al lavoro d’équipe, sia per quel che riguarda il lavoro di rete con tutti gli attori presenti sul territorio. Le figure professionali individuate dovranno avere le seguenti caratteristiche:
- avere una pluriennale esperienza nell’ambito della tutela minori;
- avere conoscenze teoriche e professionali documentate relative alla materia;
- possedere consolidata esperienza nel lavoro d’èquipe;
- avere capacità personali che permettano l’interazione ed il confronto tra operatori nel riconoscimento e nella valorizzazione delle differenti caratteristiche personali;
- favorire l’integrazione necessaria al buon esito del lavoro;
- dare impulso alla realizzazione di una rete territoriale capace di rispondere ai bisogni e ai diritti dei cittadini dell’Ambito distrettuale Visconteo Sud Milano.
8.2 Nello specifico compete al Coordinatore del servizio:
- presidiare, in termini di processo e di esito, i percorsi di presa in carico dei cittadini da parte dell’équipe territoriale;
- coordinare le riunioni dell’équipe territoriale, occupandosi della stesura dell’ordine del giorno e del verbale;
- coordinare anche gli interventi educativi di cui all’Art. 5 nell’ottica di integrare la figura dell’educatore nell’equipe stessa, presidiare, in termini di processo e di esito, i percorsi di presa in carico dei cittadini da parte dell’équipe educativa e monitorare l’efficacia degli interventi, verificando le proposte progettuali in essere e monitorare i tempi di realizzazione
- coordinare la micro équipe sul caso, esclusivamente nelle fasi di progettazione degli interventi, declinando la consistenza di tale presenza a seconda delle necessità di ciascun territorio;
- monitorare l’efficacia degli interventi, verificare le proposte progettuali in essere, monitorare i tempi di risposta all’Autorità giudiziaria e garantirne il rispetto;
- esprimere parere sui contenuti delle relazioni di indagine, di aggiornamento e valutazione, da inviare alla magistratura e/o ad altre organizzazioni, sottoscrivendole insieme agli operatori;
- monitorare l’andamento degli interventi erogati dalle strutture di accoglienza residenziali per valutarne la qualità e il rapporto costi/benefici;
- monitorare e raccogliere la documentazione prevista ai sensi della D.G.R. n. 7626 del 28/12/2017 “Revisione della misura Comunità per minori vittime di abuso, violenza e grave maltrattamento ex D.G.R.5342/16: determinazioni a sostegno della qualità e dell’appropriatezza degli interventi”, inviandola all’Ufficio di Piano secondo le modalità e i tempi da esso stabiliti annualmente;
- curare, in stretta collaborazione con il Responsabile d’Area comunale o suo delegato, la regia della rete del territorio, anche attraverso attività di promozione e di integrazione;
- contribuire allo sviluppo delle strategie organizzative volte al miglioramento la qualità degli interventi;
- aggiornare periodicamente i dati relativi alla tipologia di richieste che arrivano al servizio informandone il Responsabile comunale dell’Area;
- verificare l’utilizzo della cartella sociale informatizzata da parte degli operatori del servizio;
- segnalare al Responsabile comunale dell’Area le situazioni che necessitano di interventi in emergenza e proporre percorsi di attivazione di procedure veloci ed efficaci per la loro gestione;
- curare la comunicazione tempestiva al Responsabile comunale dell’Area, o suo delegato, riguardo proposte progettuali quali: inserimenti in struttura, centri diurni, trasporti, interventi relativi all’applicazione del regolamento sulle misure di sostegno al reddito;
- segnalare tempestivamente disfunzioni nelle procedure o eventuali altre problematiche attivando immediatamente un confronto con il Responsabile dell’Area, e se necessario con l’Ufficio di Piano;
- tenere il raccordo con gli interventi del servizio Spazio neutro distrettuale relativamente ai casi in carico;
- tenere il raccordo con gli interventi del servizio Affidi distrettuale;
- predisporre e fornire all’Ufficio di Piano e al Responsabile dell’Area i prospetti mensili delle presenze degli operatori in carico all’aggiudicataria e informarlo tempestivamente di eventuali dimissioni, assenze, ferie;
- proporre al Responsabile dell’Area e all’Ufficio di Piano le decisioni da assumere riguardo alle eventuali sostituzioni del personale in servizio;
- occuparsi della raccolta dati per l’assolvimento dei debiti informativi regionali, provinciali, statali relativamente all’area di competenza
I coordinatori sono tenuti a redigere e trasmettere all’Ufficio di Piano, semestralmente, una relazione concernente l’andamento tecnico della gestione del servizio, con indicazione dei risultati conseguiti e delle problematiche emerse e sono tenuti a predisporre un apposito database per il monitoraggio della casistica in carico.
Inoltre i Coordinatori avranno il compito di mantenere la coerenza e la connessione degli interventi tecnici degli operatori:
- con i servizi e le diverse progettualità presenti sul territorio sia comunale che dell’ambito distrettuale, per garantire, attraverso la funzione di coordinamento, la progettazione, la verifica e il monitoraggio degli interventi, per contribuire alla ‘manutenzione della rete’ e alla riprogettazione alla luce delle criticità emerse dagli interventi del livello operativo.
- con l’Ufficio di piano, per favorire la vicinanza del Servizio alle linee di sviluppo messe a punto nel Piano di zona e lo scambio di informazioni in entrambe le direzioni in modo da tenere costantemente vivo il coinvolgimento e l’impegno della comunità locale nella realizzazione di migliori condizioni di vita per i minori e le famiglie. Questo livello contribuisce, connettendosi al sistema informativo e alla valutazione, a promuovere funzioni di ‘manutenzione’ del sistema.
- con il coordinamento interistituzionale, livello di coordinamento del sistema che riguarda i diversi attori del privato sociale, del volontariato, dell’associazionismo, delle istituzioni educative, della magistratura, dei servizi dell’ATS – ASST di riferimento che vengono coinvolti nella cura e nel sostegno alle famiglie e ai minori.
8.3 I nominativi delle figure individuate dalla ditta appaltatrice dovranno essere forniti dalla stessa prima dell’inizio del servizio corredato dal curriculum vitae.
8.4 Indicativamente la funzione di coordinamento dovrà assicurata per circa 25 ore di presenza settimanale per 46 settimane annue per il Comune di Rozzano, per 18 ore sui comuni di Binasco, Lacchiarella, Noviglio, 23 ore Pieve Xxxxxxxx, 10 ore per i comuni di Zibido San Xxxxxxx, Vernate e Casarile, 25 ore per i comuni di Basiglio, Opera e Locate di Triulzi.
Nei comuni di Rozzano, Opera, Locate di Triulzi e Basiglio, il coordinatore si occuperà anche del coordinamento sulle aree disabilità ed inclusione sociale, con modalità che saranno perfezionate nei protocolli a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto di cui al punto B1 del presente capitolato.
L’articolazione dell’orario e delle presenze delle stesse figure dovranno essere comunicati all’Ufficio di Piano all’inizio del servizio.
9.SUPERVISIONE AREA FAMIGLIA E MINORI
Dovranno essere garantiti 12 incontri di supervisione nel periodo dell’appalto; di tali incontri dovrà essere presentata una proposta operativa all’Ufficio di Piano a seguito dell’aggiudicazione.
I nominativi dei supervisori dovranno essere ufficialmente forniti al committente prima dell’inizio del servizio, corredato dal curriculum vitae dei professionisti individuati.
I 12 incontri di supervisione dovranno essere aperti agli operatori che gestiscono direttamente la casistica (educatori, psicologi, assistenti sociali) e dovranno aiutare gli stessi operatori ad elaborare i loro vissuti rispetto alla gestione delle situazioni in carico oppure essere dedicati ad argomenti di tipo organizzativo o di gestione generale del servizio.
Entro un mese dall’inizio del servizio dovrà essere comunicato al committente il calendario dettagliato degli incontri di supervisione con i contenuti generali degli incontri.
Indicativamente il programma, per consentire una buna gestione degli incontri dovrà essere articolato sull’ambito distrettuale su tre gruppi di operatori:
- Operatori comune di Rozzano
- Operatori comuni di Opera, Pieve Xxxxxxxx, Locate di Triulzi
- Operatori comuni di Basiglio, Binasco, Lacchiarella, Zibido San Xxxxxxx, Vernate, Casarile, Noviglio
Gli incontri di supervisione dovranno realizzarsi a partire dal secondo mese dall’inizio del servizio.
ART.10 IL SERVIZIO SPAZIO NEUTRO
Il Servizio si fonda sulla constatazione che, sempre più, l’Autorità Xxxxxxxxxxx chiede ai Servizi Territoriali di organizzare, attivare e gestire osservazioni, valutazioni e incontri in ambito protetto, tra genitore/i non affidatario/i e figli, alla presenza di un operatore.
I principali riferimenti normativi e la cornice giuridica generale risultano essere i seguenti:
- legge 28 marzo 2001, n. 149: "Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori», nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile" e legge n. 184/1983: “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento”, articoli n. 1 e seguenti.
- legge 28 agosto 1997, n. 285: "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza" e legge 27 maggio 1991, n. 176: “Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989”;
- legge 8 novembre 2000, n. 328: "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" e legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1: “Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento”;
- Delibera Giunta regionale 15 febbraio 2016 - n. 4821 “Linee guida per la promozione dei diritti e delle azioni di tutela dei minori con la loro famiglia Principi generali, indicazioni di metodo e buone prassi per il sistema dei servizi e le reti di sostegno ai minori e alle famiglie”
Tali dettami normativi sanciscono il diritto del minore ad essere allevato ed accudito nell’ambito della propria famiglia e l’opportunità che siano mantenuti rapporti con la stessa famiglia d’origine, qualora il minore debba essere collocato in altra famiglia o struttura socio-educativa.
Assegnano, inoltre, al servizio sociale, nell’ambito delle proprie competenze e su disposizione del giudice, ovvero secondo le necessità del caso, il compito di agevolare i rapporti con la famiglia di provenienza ed il rientro nella stessa del minore, secondo le modalità più idonee, avvalendosi anche delle competenze professionali di altre strutture e servizi.
10.1 Il Servizio assume la finalità di offrire uno spazio tutelato e idoneo a osservare, valutare, stabilire o ristabilire e mediare la relazione minori-genitori, o altri adulti di riferimento, nei casi in cui l’Autorità Giudiziaria o i Servizi Sociali valutino opportuno garantire sia la protezione del minore, sia il diritto del/i genitore/i, o altri adulti di riferimento, a mantenere, o ristabilire una
continuità nella relazione con il/i figlio/i in situazione di fragilità familiare, maltrattamento, abuso (perpetrato, sospetto o a rischio), in un ambito di tutela e protezione del minore.
In tale contesto, gli obiettivi del Servizio sono i seguenti:
- promuovere il mantenimento di una relazione significativa fra il minore allontanato dal nucleo d’origine con il/i genitore/i non affidatario, o altri familiari, e/o fornire supporto affinché detta relazione possa essere ristabilita;
- attuare interventi di mediazione e facilitazione della relazione tra minore e genitore/i non affidatario, o altri parenti e ridurre ed attenuare le tensioni connesse all’incontro, al fine di proteggere i minori da condizioni eccessivamente “stressanti”;
- realizzare una significativa osservazione e valutazione delle dinamiche che si creano fra i soggetti coinvolti, al fine di fornire elementi utili alla più complessiva valutazione dei servizi e dell’Autorità Giudiziaria, competenti sulla situazione;
- garantire uno spazio - fisico, relazionale ed emotivo - rassicurante, accogliente e sicuro per gli incontri del minore con il/i genitore/i, a altri familiari;
- assicurare una cornice di neutralità e di sospensione del conflitto in presenza del minore;
- promuovere ed accompagnare i genitori a ritrovare capacità di accoglimento, anche emotivo, del figlio e favorire il ricostruirsi del senso di responsabilità genitoriale e realizzare l’accompagnamento in percorsi di autonomia.
Le attività da svolgere saranno le seguenti :
- istruttoria e aggiornamento del fascicolo e degli atti inerenti la casistica trattata, per quanto di competenza del Servizio Spazio Neutro;
- stesura delle relazioni e delle comunicazioni, inerenti la gestione della casistica trattata nel rispetto dei tempi previsti dallo scadenziario del servizio, e/o definiti in accordo con il servizio inviante in sede di attivazione e/o di gestione dell’intervento. Si precisa che è prevista la redazione di n. 1 relazione semestrale sul caso; nelle fasi di avvio/conclusione, oppure, in situazioni di particolare complessità, oppure, su specifiche istanze dell’Autorità Giudiziaria, può essere richiesto dal Servizio Minori di riferimento all’Aggiudicataria un numero maggiore di relazioni, comprese fra le attività di back office correlate alla gestione del caso. L’Aggiudicataria è tenuta altresì a comunicare al Servizio Minori di riferimento, se del caso anche in forma scritta, ogni eventuale informazione rilevante correlata agli interventi erogati;
- partecipazione alle équipes di rete (operatore titolare dell’intervento in Xxxxxx Xxxxxx ed altri operatori dei servizi territoriali di riferimento per la situazione e, quando richiesto, con l’Autorità Giudiziaria) e con le équipe territoriali dei Servizi Minori e Famiglia e con gli altri servizi locali;
- preparazione e riordino degli spazi e dei materiali dello Spazio Neutro;
- contatti telefonici con utenza e servizi, collaborazione nella gestione di emergenze gravi che richiedono attivazioni immediate e o variazioni tempestive degli interventi
Il progetto prevede la presa in carico e la realizzazione di interventi in ambito protetto, a seguito di segnalazione delle équipe territoriali dei Servizi Minori e Famiglia dell’Ambito Distrettuale, di situazioni in cui si attende che una qualsivoglia forma di incontro, fra uno o più minori ed il/i genitori non affidatario/i, o altri parenti, debba avvenire in luogo neutrale, con la presenza di un operatore.
10.2 I destinatari diretti e principali degli interventi sono i minori da 0 a 18 anni, considerato il diritto del minore stesso "separato da uno o da entrambi i genitori a mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al
superiore interesse del bambino" (ONU "Convenzione dei diritti dell'infanzia" art. 9, 1989, New York).
Sono da considerarsi destinatari diretti secondari degli interventi i genitori ed i nuclei familiari in favore dei quali si realizzano gli interventi di incontro in ambito protetto, mentre i servizi sociali competenti per le situazioni e l’Autorità Giudiziaria assumono il ruolo di destinatari indiretti.
10.3 Dal punto di vista quantitativo, non è possibile definire a priori il numero di situazioni che dovranno essere prese in carico dal Servizio Spazio Neutro, poiché lo stesso dipende dalle richieste di attivazione di incontri protetti che perverranno dall’Autorità Giudiziaria
L’Aggiudicataria dovrà garantire per ogni situazione in carico l’individuazione di n. 1 operatore di riferimento ed evitare, salvo in casi particolari o di forza maggiore, il turnover di operatore nei confronti della medesima situazione.
10.4 Modalità di accesso al servizio: le équipe territoriali dei Servizi Minori e Famiglia inoltrano le richieste di intervento in Spazio Neutro al Coordinatore del Servizio X.X.xx apposita scheda concordata con l’Aggiudicataria; il Coordinatore gestisce l’eventuale lista d’attesa, informando l’ufficio di piano in presenza di criticità.
10.5 L’Aggiudicataria è responsabile della gestione del lavoro degli operatori, compresa la redazione, l’attivazione e la verifica dei progetti; si impegna inoltre:
- ad attivare le nuove prese in carico entro n. 24 giorni lavorativi dalla richiesta di attivazione, fatte salve diverse e motivate esigenze legate ai tempi di confronto e approfondimento tra gli operatori dei differenti servizi sul caso o a indisponibilità della sede per saturazione; è tenuta a svolgere le attività nelle giornate e negli orari stabiliti, nonché a redigere una programmazione almeno mensile, da inviare all’Ufficio di Piano;
- a garantire la riservatezza delle informazioni riguardanti il minore, i genitori e gli altri familiari, per tutte le situazioni in carico al Servizio Spazio Neutro;
- a trasmettere all’Ufficio di Piano, semestralmente, una relazione tecnica sull'andamento del Servizio
ART. 11 IL COORDINAMENTO DEL SERVIZIO SPAZIO NEUTRO
L’Aggiudicataria deve assicurare il coordinamento del servizio Spazio Neutro attraverso l’impiego di specifica figura professionale, che avrà il compito di mantenere la coerenza e la connessione degli interventi tecnici degli operatori con le linee generali definite dal Committente attraverso il presente capitolato.
11.1 Il Coordinatore dovrà essere incaricato dall’aggiudicataria, avere una comprovata competenza specifica nell’area del coordinamento sia relativamente al lavoro d’équipe, sia per quel che riguarda il lavoro di rete con tutti gli attori presenti sul territorio.
La figura professionale individuata dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- avere una pluriennale esperienza nell’ambito della gestione di servizi di Spazio Neutro ;
- avere conoscenze teoriche e professionali documentate relative alle materie;
- possedere consolidata esperienza nel lavoro d’èquipe;
- avere capacità personali che permettano l’interazione ed il confronto tra operatori nel riconoscimento e nella valorizzazione delle differenti caratteristiche personali;
- favorire l’integrazione necessaria al buon esito del lavoro;
- presidiare, in termini di processo e di esito, i percorsi di presa in carico dei cittadini da parte degli operatori;
- monitorare l’efficacia degli interventi, verificare le proposte progettuali in essere;
- aggiornare periodicamente i dati relativi alla tipologia di richieste che arrivano al servizio informandone il Responsabile comunale dell’Area;
- segnalare al Responsabile comunale dell’Area le situazioni che necessitano di interventi in emergenza e proporre percorsi di attivazione di procedure veloci ed efficaci per la loro gestione;
- segnalare tempestivamente disfunzioni nelle procedure o eventuali altre problematiche attivando immediatamente un confronto con il Responsabile dell’Area, e se necessario con l’Ufficio di Piano;
- predisporre e fornire all’Ufficio di Piano e al Responsabile dell’Area i prospetti mensili delle presenze degli operatori in carico all’aggiudicataria e informarlo tempestivamente di eventuali dimissioni, assenze, ferie;
- proporre al Responsabile dell’Area e all’Ufficio di Piano le decisioni da assumere riguardo alle eventuali sostituzioni del personale in servizio;
- occuparsi della raccolta dati per l’assolvimento dei debiti informativi regionali, provinciali, statali relativamente all’area di competenza
11.2 I nominativi delle figure individuate dalla ditta appaltatrice dovranno essere forniti dalla stessa prima dell’inizio del servizio corredato dal curricula vitae.
ART. 12 SEDI DEL SERVIZIO SPAZIO NEUTRO
Le sedi del servizio Spazio Neutro saranno presso :
- comune di Rozzano
- comune di Binasco
In caso di esigenze particolare sarà possibile in accordo con il Coordinatore del Servizio e il Responsabile d’Area del servizio individuare un’altra sede adeguata presso uno dei comuni dell’Ambito Distrettuale
ART. 13.SUPERVISIONE SERVIZIO SPAZIO NEUTRO
L’Aggiudicataria è tenuta ad organizzare ed effettuare almeno tre incontri (4 h ad incontro) di supervisione all’anno dell’équipe impiegata per la gestione del Servizio, condotti da un operatore con provata esperienza di conduzione di gruppi di lavoro e di gestione di progetti di supervisione.
13.1 Sarà cura dell’Aggiudicataria individuare e designare il supervisore e darne comunicazione all’Ente appaltante. Gli oneri per la supervisione sono interamente a carico dell’Aggiudicataria.
ART. 14 PROFILI ORGANIZZATIVI E RISORSE PROFESSIONALI IN RELAZIONE ALL’UTENZA SERVIZIO SPAZIO NEUTRO
Il modello organizzativo per il servizio determina l’impiego delle risorse professionali di seguito specificate per le necessità orarie settimanali rispettivamente indicate per 46 settimane annue nel periodo dell’appalto:
- Educatori, in possesso del relativo titolo Professionale (titolo diploma di educatore professionale, o qualifica di educatore professionale post diploma di maturità, o laurea in Scienze dell’Educazione/Scienze della Formazione) con un’esperienza professionale, maturata in servizi simili, non inferiore a 2 anni.
Monte ore settimanale:
- Sede di Rozzano : 37 ore complessive (comprensive di èquipe e supervisione)
- Sede di Binasco: 29 ore complessive (comprensive di èquipe e supervisione)
- N. 1 Coordinatore degli interventi, in possesso del relativo titolo Professionale (titolo diploma di educatore professionale, o qualifica di educatore professionale post diploma di maturità, o laurea in Scienze dell’Educazione/Scienze della Formazione) con un’esperienza professionale, maturata in attività di coordinamento, non inferiore a 2 anni. Monte ore settimanale sedi di Rozzano e Binasco : 18 h
I titoli di studio relativi alle risorse professionali impiegate nell’appalto devono essere conseguiti in Italia o, se conseguiti all’estero, riconosciuti dallo Stato italiano (ovvero tradotti, legalizzati ed accompagnati da dichiarazione di valore rilasciata ai sensi di legge).
Le ore di intervento comprendono sempre tutte le azioni di front office e di back office correlate per la gestione della casistica e del servizio complessivo.
Nel caso in cui non ci fossero segnalazioni per il Servizio di Spazio Neutro dovrà essere concordata con l’Ufficio di Piano una diversa modalità di gestione delle risorse con eventuali implementazioni delle ore educative domiciliari.
INTERVENTI DI SUPPORTO AL SERVIZIO SOCIALE NELLE AREE ANZIANI, DISABILI ED ADULTI IN DIFFICOLTA’ E FUNZIONE DI SEGRETARIATO SOCIALE
Il Servizio Sociale Professionale è inserito nella rete dei servizi garantiti dagli Enti Locali.
Il servizio richiesto sarà differenziato per i comuni dell’Ambito Distrettuale; potrà prevedere interventi di presa in carico sulle aree disabili, adulti in difficoltà o anziani oppure interventi sulla specifica funzione di segretariato sociale, garantito da assistenti sociali qualificate.
La regia e la responsabilità degli interventi resteranno a carico dei Comuni dell’Ambito Distrettuale.
Art. 15 INTERVENTI DI SUPPORTO AL SERVIZIO SOCIALE NELLE AREE ANZIANI, DISABILI ED ADULTI IN DIFFICOLTA’
Gli interventi di supporto al Servizio Sociale dovranno porsi in un’ottica che introduca elementi di innovazione aventi carattere generativo e non riparativo
Per tutte le aree è necessario attivare gli interventi in un’ottica di protagonismo delle famiglie e dei diretti interessati, lavorando anche in un’ottica di integrazione dei diversi sistemi di welfare ed attivare interventi di aiuto precoce alle famiglie.
Obiettivo degli interventi sarà progettare e concretizzare azioni di prevenzione, sostegno e miglioramento delle condizioni sociali nelle situazioni di disabilità, di problematiche della fascia di popolazione over 65,di bisogno e di disagio di tipo individuale, famigliare e collettivo.
15.1 Gli interventi di supporto al Servizio Sociale in estrema sintesi dovranno essere:
- analisi ed accoglimento della domanda, presa in carico,
- attivazione dei servizi e/o interventi del Comune o di altri Enti nel rispetto della normativa vigente, ed elaborazione del progetto individualizzato;
- definizione, coinvolgendo direttamente gli individui interessati, il progetto di aiuto sociale più adeguato volto a promuoverne l’autonomia anche stimolando le risorse personali
- programmazione e verifica degli interventi a favore del cittadino in accordo con la famiglia, le unità specialistiche, il territorio e tutti i Servizi socio-sanitari
- colloqui individuali e visite domiciliari
Le attività di presa in carico di situazioni sociali nelle aree anziani, disabili ed adulti in difficoltà dovranno essere svolte da personale qualificato che dovrà fare riferimento al Servizio Sociale Professionale ed ai Responsabili dei singoli comuni oltre che al coordinatore con le modalità che saranno concordato a seguito dell’aggiudicazione del servizio per i comuni di Rozzano, Basiglio, Locate di Triulzi e Opera.
COMUNE | Ore ASS. SOCIALI |
Rozzano | 82 |
Basiglio | 20 |
Locate di Triulzi | 29 |
Opera | 36 |
ART 16 SEGRETARIATO SOCIALE
La funzione di Segretariato Sociale è parte integrante del Servizio Sociale Professionale dei comuni dell’Ambito Distrettuale, costituisce la Porta Unica d’accesso al sistema integrato di interventi,
servizi sociali e socio-sanitari, a cui possono afferire i cittadini sia a livello distrettuale che sovradistrettuale. Il servizio deve garantire un primo filtro ed una lettura o rilettura del bisogno portato dalle persone che vi accedono; si prevede che possa includere anche interventi di presa in carico “leggera” di tutte quelle situazioni che a vario titolo necessitano di brevi percorsi di aiuto da parte del Servizio Sociale Professionale in un’ottica di riorientamento della persona o di semplice risoluzione della richiesta presentata.
Il servizio dovrà essere rivolto ai cittadini che accedono al sistema dei servizio territoriali sociali, fornire adeguate ed aggiornate informazioni sulla rete dei servizi e sulle modalità di accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie.
Le attività del Segretariato Sociale dovranno contribuire a realizzare le seguenti azioni:
- ascoltare ed accogliere la richiesta d’aiuto
- individuare il bisogno ed effettuare una prima valutazione sociale
- fornire una risposta competente ed orientativa al cittadino inerente il sistema dei servizi sociale e socio-sanitari
- procedere, laddove necessario, all’avvio di una breve presa in carico o all’invio ad altri Servizi comunali e/o specialistici
- procedere alla raccolta di dati quantitativi e qualitativi relativi alla domanda sociale e alla sua evoluzione per l’aggiornamento della banca dati, fonte particolarmente significativa per la ricerca sociale, il monitoraggio e la verifica dell’evoluzione del bisogno territoriale
Si prevedono le seguenti necessità orarie settimanali di personale specificatamente adibito alla funzione di segretariato sociale per 46 settimane annue nel periodo dell’appalto:
COMUNE | Ore ASS. SOCIALI |
Pieve Xxxxxxxx | 15 |
Binasco | 5 |
Noviglio | 15 |
Vernate | 10 |
Zibido San Xxxxxxx | 16 |
Lacchiarella | 3 |
Casarile | 7 |
La sede del servizio sarà individuata presso ogni singolo comune dell’Ambito Distrettuale all’interno del Servizio Sociale Professionale.
Le attività di presa in carico di situazioni sociali nelle aree anziani, disabili ed adulti in difficoltà dovranno essere svolte da personale qualificato che dovrà fare riferimento al Servizio Sociale Professionale ed ai Responsabili dei singoli comuni.
Gli operatori dovranno inoltre documentare ogni fase ed evento del percorso socio-assistenziale in cui si articola il servizio attraverso l’utilizzo della Cartella Sociale Informatizzata utilizzata nell’Ambito Distrettuale.
ART. 17 PROFILI ORGANIZZATIVI E RISORSE PROFESSIONALI IN RELAZIONE ALL’UTENZA - SUPPORTO AL SERVIZIO SOCIALE NELLE AREE ANZIANI, DISABILI ED ADULTI IN DIFFICOLTA’ E FUNZIONE DI SEGRETARIATO SOCIALE
Gli operatori dovranno possedere specifiche professionalità ai sensi della Legge 23 marzo 1993 n. 84 e al DPR 15 gennaio 1987, n. 14 ed essere iscritti all’Albo professionale degli Assistenti sociali; dovranno avere un’esperienza di lavoro in èquipes multiprofessionali e mostrare interesse ad una modalità di lavoro integrato che ponga particolare attenzione alle realtà sociali territoriali con cui collaborare per ostruire percorsi comuni nell’interesse delle famiglie.
L’impresa aggiudicataria dovrà selezionare il personale tenendo conto dei requisiti previsti dal presente capitolato.
I ruoli e le funzioni del personale fornito dall’Impresa aggiudicataria saranno declinati nei protocolli di gestione di cui al punto B1 del presente capitolato.