GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
A.G.C. DEMANIO E PATRIMONIO SETTORE PROVVEDITORATO ED ECONOMATO
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
A.G.C. 10 - Settore Provveditorato ed Economato
Proc. n.564/08
PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA IN OPERA DI APPARATI PER L’AGGIORNAMENTO ALLA TECNOLOGIA IP DELL’ATTUALE SISTEMA DI FONIA, PRESSO LE SEDI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA UBICATE NELL’AERA METROPOLITANA DI NAPOLI, E PER L’EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE ED ASSISTENZA
All.B - CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO
INDICE
ARTICOLO 1 – OGGETTO DELL’APPALTO 1
ARTICOLO 2 – DURATA DELL’APPALTO 1
ARTICOLO 3 – OBIETTIVI DELL’APPALTO 1
ARTICOLO 4 – FORMA E ARTICOLAZIONE DELL’APPALTO 2
ARTICOLO 5 – QUADRO DI RIFERIMENTO 2
ARTICOLO 6 – CONSISTENZA DEL SISTEMA TELEFONICO 3
ARTICOLO 7 – SERVIZI E FORNITURE OGGETTO DELL’APPALTO 4
ARTICOLO 8 – ELIMINAZIONE DEI CIRCUITI CDN DI INTERCONNESSIONE TRA CENTRALI 4
ARTICOLO 9 – GESTIONE DEI CONTATTI CON I FORNITORI DEI SERVIZI DI TELEFONIA FISSA E MOBILE 4
ARTICOLO 10 – SERVIZI TELEFONICI 5
ARTICOLO 11 – LISTINO PREZZI E SCONTISTICA 5
ARTICOLO 12 – SERVIZI DI SUPPORTO, MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA 6
ARTICOLO 13 – IL SERVIZIO HELP DESK TELEFONICO 7
ARTICOLO 14 – MONITORAGGIO E CONTROLLO DI GESTIONE DELLE ATTIVITÀ 8
ARTICOLO 15 – REPORTISTICA 9
ARTICOLO 16 – SISTEMA DI DOCUMENTAZIONE ADDEBITI 9
ARTICOLO 17 – PIANO DELLA QUALITÀ 9
ARTICOLO 18 – DOCUMENTAZIONE RICHIESTA 10
ARTICOLO 19 – CONFORMITÀ 13
ARTICOLO 20 – FORMAZIONE DEL PERSONALE 13
ARTICOLO 21 – PENALI 13
ARTICOLO 22 – IMPORTO DELL'APPALTO E MODALITÀ DI PAGAMENTO 14
ARTICOLO 23 – RESPONSABILITÀ PER VIOLAZIONI DI DIRITTI DI BREVETTO E D’ AUTORE 14
ARTICOLO 24 – RESPONSABILITÀ 15
ARTICOLO 25 – OBBLIGHI DELL’ APPALTATORE 15
ARTICOLO 26 – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO 15
ARTICOLO 27 – CAUZIONE DEFINITIVA 16
ARTICOLO 28 – OBBLIGHI DELL’ AMMINISTRAZIONE 16
ARTICOLO 29 – SUBAPPALTO 17
ARTICOLO 30 – TUTELA DEI DATI PERSONALI 17
ARTICOLO 31 – DIVIETO DI CESSIONE DEL CONTRATTO 18
ARTICOLO 32 – IMPREVISTI 18
ARTICOLO 33 – FORO COMPETENTE 18
Articolo 1 – Oggetto dell’appalto
ll presente appalto ha ad oggetto la fornitura in opera di un aggiornamento dell'attuale sistema fonia basato su centrali MD110 Ericsson, attualmente in essere presso le sedi della Giunta Regionale della Campania ubicate nell'area metropolitana di Napoli, alla tecnologia IP, e l’erogazione del servizio di manutenzione ed assistenza delle centrali stesse.
L’appalto contempla anche servizi accessori alla fornitura in opera, in particolare tutti i servizi necessari alla piena e completa operatività, e quindi sia i servizi di installazione, configurazione, di numerazione, e di avvio del sistema aggiornato , sia i servizi di adeguamento del software di documentazioni addebito e reportistica esistente, sia il servizio di assistenza all’utenza.
La ditta aggiudicataria dovrà provvedere, a propria cura e spese alla disinstallazione, all’imballo ed al trasporto delle apparecchiature sostituite. La ditta dovrà altresì provvedere, a propria cura e spese, in conformità a quanto previsto dagli articoli 34 e seguenti del Decreto Legislativo n° 22 del 5-2-1997, al ritiro e alla gestione degli imballaggi delle apparecchiature di nuova fornitura.
Costituiscono parte integrante del presente Capitolato, il documento Allegato 1 denominato “Specifiche Tecniche” che contiene lo stato dell'arte del sistema telefonico attuale e i desiderata dell'Ente ed il documento Allegato 2 denominato “Contratto di Manutenzione”, che contiene le condizioni che dovranno essere rispettate nell’espletamento del servizio, Allegato 3 denominato “Schema Interconnessione PABX”, Allegato 4 “Schema Rete Documentazione Addebiti, ed in fine Allegato 5 denominato “Planimetrie Vani Tecnici”.
Articolo 2 – Durata dell’appalto
Il presente appalto ha durata triennale, a decorrere dalla sottoscrizione del contratto.
Il sistema nel suo complesso andrà gestito e mantenuto fino allo scadere del contratto.
Nell’ipotesi di una eventuale proroga richiesta dall’Amministrazione, il relativo corrispettivo, su base mensile, sarà pari alla dodicesima parte del corrispettivo annuo relativo alla manutenzione del 3° anno di contratto.
Articolo 3 – Obiettivi dell’appalto
Lo scopo dell’appalto consiste essenzialmente nel far evolvere la piattaforma attuale verso una architettura sicura e aperta alle applicazioni emergenti senza porre alcun vincolo infrastrutturale rispetto alla vasta gamma di nuovi servizi che la Giunta della Regione Campania intenderà proporre e fornire in un prossimo futuro alla utenza interna ed esterna.
Tale evoluzione permetterà in futuro la convergenza verso un’unica piattaforma telematica di trasporto basata sul protocollo IP. Il progetto di riorganizzazione ed evoluzione in termini funzionali e architetturali del sistema di comunicazione attualmente esistente presso l'Ente deve necessariamente rispondere non solo alle esigenze attuali, ma soprattutto a quelle che emergeranno nei prossimi anni anche alla luce delle prossime tecnologie che il mercato ICT renderà disponibili.
L’obiettivo principale è quindi quello di realizzare e manutenere un’infrastruttura di rete di comunicazione voce innovativa completamente basata sul protocollo IP e integrarla in futuro con la rete dati.
Verrà utilizzato come supporto trasmissivo in area metropolitana un canale dedicato del backbone esistente per la rete dati, opportunamente dimensionato in termini di capacità di banda al fine di veicolare una moltitudine di nuovi servizi basati sul protocollo IP con la dovuta qualità di servizio.
In dettaglio, il sistema da realizzare è orientato al supporto dei seguenti obiettivi funzionali:
• Razionalizzazione e ridimensionamento dei flussi e dimensionamento della banda dei trunk IP;
• la completa trasparenza dei servizi di fonia attualmente disponibili all’interno delle singole aree locali;
• l’elevamento del livello di servizi di fonia sull’intera rete garantendo il trasporto completo e trasparente su backbone IP;
• il mantenimento delle stesse caratteristiche di affidabilità, di resilienza e di disponibilità di soluzioni alternative di back-up garantite dalla attuale architettura in tecnologia TDM e basata su logica distribuita;
• nessuna diminuzione delle risorse di rete a livello locale;
• nessun decadimento della qualità del segnale vocale;
• nessuna modifica del piano di numerazione attuale;
• la scalabilità funzionale (tecnologie), strutturale (interfacce ed apparati) e delle risorse d’esercizio (canali);
• il mantenimento di tutte le attuali funzionalità di gestione, monitoraggio, amministrazione e di raccolta ed elaborazione degli addebiti;
• fornire servizi evoluti all’utenza, il sistema dovrà offrire un insieme di servizi e prestazioni che sono del tutto innovativi rispetto al sistema di fonia tradizionale;
• gli apparati ed i terminali telefonici IP consentiranno l’integrazione piena di tutti i servizi attraverso il solo protocollo IP; la flessibilità del sistema è pertanto cosi’ elevata da permettere lo spostamento, l’aggiunta e la rimozione di utenti semplicemente spostando, ggiungendo o rimuovendo il solo terminale per fonia, senza costi ulteriori di permutazioni nei nodi di smistamento;
• Il sistema da realizzare dovrà essere facilmente espandibile, riutilizzabile in qualsiasi altra eventuale sede ed interfacciabile con qualsiasi altro sistema telefonico dell'Ente;
• la modularità e l’equipaggiamento dei nodi dell’impianto consentiranno di avere notevole flessibilità nella realizzazione dello stesso, in quanto, vi dovrà essere piena libertà, in fase di realizzazione dell’impianto, di variare il numero di attacchi di utente che afferiscono in un nodo ed è possibile remotizzare da un nodo all’altro qualsiasi attacco di utente;
• recepire le normative in ambito ambientale nello specifico riduzione dei consumi energetici e dello smaltimento dei rifiuti RAEE.
Articolo 4 – Forma e articolazione dell’appalto
Il presente appalto comprende tutte le attività di gestione e manutenzione operativa del sistema telefonico, comprensivo della fornitura di tutti gli apparati in tecnologia VoIP utili all’upgrade del sistema attuale.
Articolo 5 – Quadro di riferimento
La diffusione dei collegamenti in rete, sia Intranet sia Internet, e lo sviluppo di reti pubbliche e private basate sulle tecnologie connesse ad Internet, ha reso possibile la prospettiva di reti multiservizio capaci di fornire anche servizi di telefonia. Negli ambienti piu’ avanzati della ricerca sulle reti è diffusa l'opinione che le architetture delle future reti di telecomunicazioni risulteranno dall'integrazione dell'architettura Internet con quella della rete tradizionale telefonica (PSTN). Le due reti, in tempi recenti stanno interfacciandosi e sovrapponendosi sempre di più, con la prospettiva a regime (ormai già verificata sul campo) di fondersi completamente.
Poiché allo stato attuale, la gestione del sistema telefonico della Giunta Regionale della Campania è completamente separata da quella dei sistemi informatici e della rete dati, con il presente bando si vuole predisporre il trasporto del traffico, tra le sedi della Giunta Regionale della Campania ubicate nell’area metropolitana di Napoli, con la tecnologia IP utilizzando una rete dedicata separata da quella dati, inoltre si vogliono implementare i servizi evoluti per alcuni uffici pilota in tal caso utilizzando il ramo di rete dati presente negli edifici in cui sono ubicati gli uffici prescelti.
La motivazione di una siffatta scelta va ricondotta alla:
• volontà di salvaguardare il patrimonio esistente in termini di centrali;
• necessità di avere una alta affidabilità del sistema di comunicazione fonia;
• effettiva esigenza dell’ Ente;
• attuale limitata disponibilità della rete dati.
Pertanto in questa fase si avranno due reti separate basate su tecnologia IP per la trasmissione dati e quella fonia allo scopo di non sovrapporre le due strutture tenendo presente però che l’obiettivo nel prossimo futuro è quello di condividere, a livello di backbone geografico e di area locale, le stesse tecnologie e risorse disponibili per il traffico dati.
Vantaggi economici
In termini generali si possono identificare delle aree dalle quali si riscontrano i principali vantaggi economici:
• riduzione dei costi nelle comunicazioni intrasede;
• rivalutazione del parco Centrali;
• adozione di nuove applicazioni;
• scalabilità.
Riduzione costi di comunicazione intrasede
Il risparmio sui costi di comunicazione intrasede avviene mediante la sostituzione dei circuiti CDN con dei trunk IP.
Rivalutazione del parco Centrali
Con l’upgrade delle centrali si ottiene una rivalorizzazione delle stesse.
Adozione di nuove applicazioni
Lo sviluppo e l’integrazione di nuove applicazioni apporta un vantaggio in termini di miglioramento della diffusione delle informazioni. La maggior disponibilità di informazioni aggiornate aumenta di conseguenza la produttività personale.
Scalabilità
Il trasporto di voce su reti basate su protocollo IP non solo rende piu’ semplice la gestione e l’espansione delle reti, ma offre soprattutto un’infrastruttura telefonica piu’ aperta e scalabile di quella tradizionale, con un gran potenziale legato ai nuovi servizi implementabili. In questo modo servizi quali la messaggeria unificata, gli operatori automatici, i servizi di rubrica on-line, diventano applicativi da integrare, riducendo i costi di implementazione ed aumentando il grado di integrazione.
Articolo 6 – Consistenza del sistema telefonico
La consistenza attuale del sistema telefonico è descritta nell’Allegato 1 denominato “Specifiche Tecniche” al presente Capitolato.
Articolo 7 – Servizi e forniture oggetto dell’appalto
L’oggetto del presente appalto è un servizio, unitario ed indivisibile, di aggiornamento e manutenzione del sistema attuale, basato su apparati della serie MD110 della Ericsson, per portarlo verso un sistema tecnologicamente aggiornato, in base alle nuove tecnologie VoIP.
I servizi e le forniture che compongono l’appalto sono i seguenti:
• L’aggiornamento alla tecnologia IP del sistema telefonico di cui all’appalto, nell’ottica di una migrazione graduale e senza disservizi, verso un moderno sistema di comunicazione integrata fonia-dati in architettura VoIP ad alta affidabilità ed efficienza.
• l’interfacciamento con il sistema di documentazione addebiti esistente;
• l’eliminazione di tutti gli esistenti circuiti numerici (CDN) di rilegamento fra centrali, che attualmente comportano una spesa annua di circa 150K€
• un servizio di assistenza e manutenzione su tutto il complesso telefonico oggetto di aggiornamento dalla data di sottoscrizione del contratto;
• la gestione dei rapporti con il gestore dei servizi telefonia fissa e mobile utilizzati dall’Ente, per cio’ che riguarda l’interfacciamento dei sistemi di commutazione telefonica alla rete esterna.
Articolo 8 – Eliminazione dei circuiti CDN di interconnessione tra centrali
A partire dalla stipula del contratto i circuiti CDN attualmente utilizzati per il collegamento delle centrali telefoniche oggetto di upgrade e riportati all’art. 2 dell’Allegato 1 “Specifiche Tecniche” andranno gradualmente eliminati, in base al piano presentato nella fase di gara, realizzando i collegamenti stessi per il tramite dei collegamenti resi disponibili dalla Giunta Regionale della Campania.
Articolo 9 – Gestione dei contatti con i fornitori dei servizi di telefonia fissa e mobile
L’aggiudicatario della presente gara, in quanto gestore del sistema telefonico della Giunta Regionale della Campania, dovrà tenere tutti i contatti tecnici con il/i Fornitori di telefonia, nel caso di disservizi sulle linee collegate alle centrali telefoniche oggi, ed agli apparati VoIP domani, mantenendo estraneo l’Ente da qualsiasi controversia tecnica. In particolare dovrà garantire la corretta configurazione di tutte le linee telefoniche afferenti alle centrali telefoniche, siano esse linee di rilegamento tra centrali oppure linee atte a garantire la connettività verso la rete telefonica pubblica (a titolo esemplificativo, ma senza che tale elenco possa in alcun modo essere ritenuto esaustivo, si intendono: le linee analogiche tradizionali, i Circuiti Diretti, i Trunk IP e quant’altro necessario a garantire la comunicazione per le centrali).
Sarà a carico dell’aggiudicatario confrontarsi con il/i Fornitori qualora dovessero verificarsi situazioni di connettività limitata o assente per garantire un servizio di comunicazione sicuro ed affidabile. Pertanto, qualora la Ditta aggiudicataria dovesse riscontrare problemi di connettività imputabili a malfunzionamenti su tali linee, la stessa Ditta provvederà a contattare il Fornitore di telefonia e a gestire tutti i contatti tecnici al fine di ripristinare la connettività e risolvere il guasto nel minor tempo possibile, senza che sia necessario alcun tipo di intervento da parte della Giunta Regionale della Campania.
La Ditta aggiudicataria dovrà altresì segnalare al/ai Fornitori di telefonia guasti di servizio ed interventi di manutenzione alle centrali. La segnalazione potrà avvenire a mezzo e-mail o in altro modo, e dovrà contenere indicazione della tipologia del guasto e/o intervento e dei tempi di ripristino previsti; si specifica per completezza che indicazione in tal senso dovrà comunque essere inviata, sempre a tramite e-mail, anche alla Giunta Regionale della Regione Campania.
La Ditta aggiudicataria dovrà inoltre presidiare le attività di installazione e manutenzione ordinaria e straordinaria sulle linee afferenti alle centrali telefoniche, e fornire accesso al locale della centrale al personale tecnico inviato dal/dai Fornitori di telefonia.
Inoltre l’aggiudicatario della presente gara, in quanto gestore del sistema telefonico dell'Ente, dovrà tenere tutti i contatti tecnici con il gestore di telefonia mobile, per la gestione di eventuali SIM o linee dedicate verso la rete del gestore di telefonia mobile da collegare eventualmente agli apparati di centrale a scopo di realizzare meccanismi di least-cost- routing, mantenendo estraneo l’Ente da qualsiasi controversia tecnica.
Articolo 10 – Servizi telefonici
Il sistema proposto dovrà essere in grado di supportare i seguenti servizi telefonici di base:
• selezione passante: ciascun derivato sarà raggiungibile direttamente da chiamate provenienti dalla rete pubblica nazionale;
• chiamata a gruppi: sarà possibile associare sotto un unico numero telefonico distinto, piu’ numeri afferenti (ad esempio) ad uno stesso ufficio (gruppo). Quindi le chiamate dirette verso il numero unico potranno essere smistate, sulla base di policy stabilite dall’Ente ad un telefono libero del gruppo;
• deviazione delle chiamate: possibilità per l’utente di deviare le chiamate verso un derivato diverso (provvisorio, sostituto o posto operatore);
• risposta per assente: possibilità di trasferimento della chiamata esterna ad altri derivati con e senza risposta e consenso del chiamato;
• accesso differenziato a fasci di linee esterni: possibilità del sistema di permettere l’occupazione da parte di gruppi di derivati diversi, di fasci diversi di linee urbane, operando una ripartizione su gruppi di utilizzatori differenziati per livelli ed esigenze di traffico. Il beneficio immediato è l’ottimizzazione dell’uso delle linee urbane;
• conferenza: possibilità di entrare in conversazione simultanea con altri derivati oltre che con linee esterne;
• attesa su occupato: possibilità di mantenere in attesa la chiamata di un derivato su un interno occupato, inserendo a comando sulla conversazione in corso un segnale di avviso della chiamata in attesa;
• chiamata diretta: possibilità di selezione semplificata per le chiamate tra sottoinsiemi di derivati del sistema;
• Direttore-Segretaria;
• Mobilità;
• Rubrica telefonica aziendale;
• Audioconferenza;
• Messagistica Integrata Multicanale.
Le indicazioni sopra fornite sono da ritenersi indicative per inquadrare lo scenario dei servizi richiesti. Per il dettaglio relativo a tutti i servizi richiesti, sia obbligatori che opzionali, e per la loro caratterizzazione tecnologica si rimanda all’Allegato 1 “Specifiche Tecniche” al presente Capitolato.
Infine, dovranno essere forniti adattatori terminali analogici per consentire che i fax tradizionali tuttora esistenti possano essere mantenuti, salvaguardando in tal modo gli investimenti sin ora fatti dall’Ente.
Articolo 11 – Listino prezzi e scontistica
La ditta offerente dovrà allegare all’offerta economica i listini prezzi in vigore relativi ai prodotti per telefonia o comunque attinenti al campo della telefonia e dei sistemi oggetto di fornitura dalla stessa commercializzati.
Il listino dovrà risultare di ampia diffusione geografica, idealmente a livello EMEA.
Il Committente, si prefigge infatti disponendo del listino di cui sopra, di valutare in maniera autonoma l’opportunità tecnico/economica di attuare ampliamenti od ulteriori implementazioni al sistema, determinandone anticipatamente i costi di massima.
In ogni caso l’Amministrazione si riserva il diritto di acquisto dei beni sul mercato qualora risultasse più conveniente, senza che la ditta aggiudicataria o manutentrice possa rifiutare l’inserimento del prodotto nel complesso telefonico e senza che da parte della medesima vengano sollevate limitazioni di responsabilità in merito ai beni già mantenuto.
Articolo 12 – Servizi di supporto, manutenzione ed assistenza tecnica
Dalla data di stipula del contratto e per un periodo pari a 3 anni la ditta aggiudicataria avrà l’obbligo di garantire l’erogazione di un servizio di assistenza tecnica e di supporto tecnico informativo e sistemistico sul complesso attualmente utilizzato e su quello da installare (descritto all’Allegato 1) curando le diverse fasi di integrazione dei due sistemi.
Le condizioni contrattuali del servizio in argomento, valevoli per tutti i 3 anni del servizio medesimo, sono contemplate in dettaglio nell’Allegato 2 al presente Capitolato Speciale denominato “Contratto di Manutenzione” e costituente parte integrante.
Nella propria offerta economica la ditta dovrà provvedere ad indicare il costo annuale del servizio distribuito sui previsti 3 anni.
Per tutto il periodo di vigenza del servizio di manutenzione, la ditta fornitrice o manutentrice dovrà erogare un servizio di supporto tecnico e sistemistico al fine di supportare il personale tecnico del Committente, in particolare per le opere di:
• Integrazione del complesso telefonico con le restanti strutture, con inciso alla rete di trasmissione dei dati
• Integrazione con prodotti di terze parti
• Migrazione verso la telefonia IP ed il potenziamento delle funzionalità erogabili con la medesima
• Configurazione, diagnosi e ripristino sistemi da remoto;
• Gestione Classi di servizio;
• Gestione cambio o attivazione codici di blocco;
• Gestione rubrica di sistema;
• Personalizzazione di derivati;
• Modifica numero interno;
• Spostamento da un ambiente all’altro;
• Attivazione linee telefoniche;
• Gestione chiamata a gruppi;
• Gestione deviazione chiamate;
• Gestione programmazione apparecchi telefonici;
• Gestione programmazione schede telefoniche;
• Gestione centrali telefoniche nonché degli apparati digitali, analogici e IP compresi i p.o.;
ed in generale per tutti gli aspetti a valenza prevalentemente tecnica che richiedano un apporto consulenziale volto ad approfondire la conoscenza dei sistemi e la fruibilità dei medesimi.
La consulenza tecnico/sistemistica dovrà essere prestata da personale di elevato livello tecnico, in possesso di laurea in Ingegneria Elettronica, delle Telecomunicazioni od Informatica, con profonda conoscenza dei sistemi, del
dimensionamento ed ingegnerizzazione dei medesimi, nonché elevata conoscenza degli aspetti tecnici concernenti le tecnologie telefoniche sia tradizionali che IP e delle tecnologie sia di networking che di internetworking.
La ditta fornitrice o la ditta manutentrice delegata dalla medesima dovrà fornire all’Amministrazione i nominativi e i rispettivi curriculum del personale che sarà delegato ad effettuare i servizi manutentivi richiesti.
L’Amministrazione si impegna da parte sua a fornire il libero accesso alle diverse sedi per l’effettuazione delle opere di manutenzione al personale indicato ed in possesso di regolare documento di riconoscimento.
La ditta fornitrice del servizio di manutenzione dovrà garantire l’invio al personale individuato dall’Amministrazione di report periodici riportanti i dati di funzionamento dell’intero sistema così come descritto al successivo art. 15.
In caso di disservizi sulle linee telefoniche dovrà essere compito della Ditta aggiudicataria del servizio di manutenzione di interagire direttamente con il/i carrier fornitori di codesta Amministrazione, provvedendo, al solo fine di svolgere attività di monitoraggio, a relazionare circa il tipo di guasto e gli interventi che si sono resi necessari all’ufficio competente individuato dall’Amministrazione stessa.
Qualora le apparecchiature che compongono il sistema telefonico lo richiedano, dovrà essere garantito lo svolgimento di un servizio di manutenzione programmata a cadenze che saranno definite con l’Amministrazione.
Al fine di poter inserire sotto copertura manutentiva anche ulteriori beni che si dovessero aggiungere nel corso del periodo contrattuale all’assetto iniziale, la ditta proponente dovrà indicare nella propria offerta tecnica il valore percentuale del contratto di manutenzione annuale in raffronto all’importo di vendita, differenziando, se del caso, detto valore percentuale in funzione delle parti componenti il complesso.
Tutte le centrali sono dotate di gruppi di continuità così come descritto all’allegato 1 al presente Capitolato speciale. Sulle centrali è attivo il servizio di documentazione addebiti come descritto all’allegato 1.
Nell’offerta tecnica la ditta partecipante dovrà provvedere inoltre a relazionare in merito alle seguenti argomentazioni:
• Strutturazione del proprio servizio di assistenza tecnica.
• Tempi di risposta e di ripristino per i casi di guasto di livello bloccante e parziale qualora migliorativi in raffronto a quanto richiesto;
• Tempi di riparazione o sostituzione dei terminali digitali, analogici e IP;
• Apparecchiature o parti del complesso soggette a manutenzione periodica;
• Procedure di esecuzione delle prove periodiche obbligatorie ai sistemi di alimentazione elettrica di sicurezza.
Articolo 13 – Il servizio Help Desk Telefonico
Il servizio di contact center dovrà essere a disposizione dell’Ente per 40 ore settimanali e dovrà essere in grado di ricevere segnalazioni di malfunzionamento sia tramite chiamata telefonica che tramite fax. Il Fornitore preferibilmente integrerà la struttura di contact center con soluzioni basate sia su modalità web (ad esempio una linea chat per le comunicazioni on-line) che e-mail.
Tuttavia queste soluzioni non saranno considerate sostitutive della modalità di accesso via telefono e fax, che si intende sempre dovuta e prioritaria.
Il Fornitore dovrà garantire la gestione di tutte le chiamate telefoniche e, pertanto, dovrà attivare un sistema d’attesa che, nel caso di completa occupazione degli operatori, raccolga le segnalazioni da notificare al primo operatore disponibile.
Il Fornitore dovrà garantire un tempo di registrazione del disservizio, cioè il tempo intercorrente tra la segnalazione del guasto e la successiva segnalazione di presa in carico da parte dell’ Help Desk, non superiore a 15 minuti.
In caso di guasti non di competenza del Fornitore il servizio di contact center, congiuntamente col personale del presidio, dovrà svolgere tutte le attività necessarie per agevolare l’Amministrazione nel superamento delle problematiche di coordinamento dei vari fornitori interessati.
Criteri di attivazione
L’attivazione dovrà avvenire attraverso una richiesta di intervento inoltrata al contact center via telefono o fax; in alternativa dovrà essere possibile attivare la richiesta anche via e-mail o via web.
Criteri di chiusura
La chiusura della richiesta di intervento è a cura del contact center a seguito della verifica del corretto funzionamento della risorsa oggetto di assistenza effettuata dall’utente richiedente.
Nell’ipotesi di inoltro a ditte terze, la chiusura è sempre a carico del contact center.
Articolo 14 – Monitoraggio e controllo di gestione delle Attività
La ditta dovrà fornire un sistema di Controllo e monitoraggio di tutte le attività di assistenza e manutenzione previste dal presente Capitolato Speciale d’appalto, che, attraverso la registrazione delle stesse, in accordo a un classico meccanismo di Trouble Ticketing , consenta all’Ente di svolgere supervisione, controllo ed analisi statistica sulle attività espletate dal Fornitore.
Per ogni richiesta o attività effettuata dovrà essere aperto un ticket nel quale dovranno essere registrate almeno le seguenti informazioni:
• nominativo utente richiedente;
• riferimenti dell’utente richiedente (sede, indirizzo, telefono, etc.);
• identificativo operatore call center;
• data con indicazione di ora, minuti e secondi in cui è stata ricevuta la richiesta;
• canale di comunicazione utilizzato per l’inoltro della richiesta;
• descrizione dettagliata della richiesta di intervento;
• procedure attuate per la risoluzione del problema inclusa l’eventuale richiesta di
• autorizzazione per l’attivazione del servizio;
• descrizione dell’anomalia o del guasto riscontrato on site;
• descrizione dettagliata dell’intervento risolutivo (configurazioni, riparazioni, ripristini, parti di ricambio, etc.);
• i tempi di intervento, di ripristino;
• le note per eventuali comunicazioni;
• la chiusura formale dell’intervento con indicazione dell’ora, minuti e secondi in cui è stata completata la richiesta e l’identificativo dell’operatore che ha effettuato la chiusura.
Il sistema dovrà consentire di tracciare il percorso risolutivo (trouble ticketing) delle richieste di intervento al fine di fornire informazioni sullo stato di avanzamento delle richieste e per rendere disponibili dati di controllo e monitoraggio statistico dei livelli di servizio contrattualizzati ivi compresi quelli relativi a ditte terze. Il sistema di trouble ticketing dovrà essere fruibile dagli utenti finali in modalità Web Based (Intranet/Internet) in modo da conoscere, in ogni momento, lo stato di avanzamento del proprio intervento.
In particolare, l’accesso al sistema dovrà avvenire tramite autenticazione con modalità utente/password che consenta diversi livelli di autorizzazione (amministratore/utenti finali).
Inoltre, il Fornitore dovrà fornire un servizio di aggiornamento continuo dell’elenco telefonico di Ente e la produzione annua dell’elenco stesso in formato elettronico (PDF).
Articolo 15 – Reportistica
Il servizio costituisce l’obbligo, da parte della Ditta, di effettuare la registrazione, tramite appositi report, dei dettagli relativi ai singoli interventi di manutenzione correttiva (data e ora di segnalazione e di chiusura dei guasti, parti sostituite, durata dei lavori di ripristino, ecc.), e di gestione operativa (data e ora di segnalazione, operazione effettuata, data e ora di fine intervento, eventuale durata dei fermi macchina, ecc.).
La ditta fornitrice del servizio di manutenzione dovrà garantire l’invio al personale individuato dall’Amministrazione di report periodici riportanti i dati di funzionamento dell’intero sistema.
Il formato di tali report sarà individuato dal personale dell’Amministrazione con l’aiuto del personale tecnico messo a disposizione dalla Xxxxx manutentrice all’atto dell’inizio di esecuzione del servizio.
La frequenza di consegna dei report dovrà essere almeno semestrale. Il primo report sarà consegnato dopo sei mesi dalla data di stipula del contratto.
La Ditta ha l’obbligo di inviare tali report entro i primi dieci giorni del mese in cui è previsto il ricevimento degli stessi.
La Ditta dovrà garantire all’Ente la disponibilità di dati sia analitici che sintetici su supporto elettronico, nonchè la possibilità di personalizzazioni. Specifiche esigenze in merito al formato dati potranno essere manifestate dall’Ente nel corso della fornitura.
È inoltre previsto che i report siano completi in ogni loro parte senza omissione di valori e dati.
Articolo 16 – Sistema di documentazione addebiti
Il Fornitore dovrà garantire il mantenimento dell’attuale sistema di documentazione addebiti e descritto all’ art. 2 del Allegato 1 “Specifiche Tecniche”.
Articolo 17 – Piano della Qualità
Il Fornitore dovrà produrre, come parte integrante dell’Offerta Tecnica, il Piano della Qualità, con la illustrazione dei metodi di rilevazione prefissati e le successive verifiche dei livelli di servizio offerti.
Il Piano della Qualità dovrà contenere :
• il riepilogo degli obiettivi di qualità del servizio proposti dal Fornitore ;
• i parametri di qualità garantiti dal Fornitore;
• le metriche utilizzate per la rivelazione dei parametri stessi;
• l’identificazione dei controlli (test, reviews, verifiche, validazioni) che il Fornitore svolge per assicurare la qualità della fornitura ed i relativi piani di verifica;
• le specifiche responsabilità riguardo ai controlli da svolgere e alla gestione dei problemi e delle non conformità;
• le procedure operative per la rilevazione, il monitoraggio e la verifica dei livelli di qualità offerti;
• metodi, tecniche, strumenti, risorse, competenze in generale previste dal Fornitore per assicurare la qualità della fornitura in corso d’opera.
Quanto sopra dovrà tenere conto delle effettive modalità di erogazione del servizio, con particolare riguardo alle problematiche di interconnessione di reti di operatori diversi dal Fornitore che impattano su significativi elementi di QoS.
Articolo 18 – Documentazione richiesta
L’Aggiudicatario si dovrà assumere la piena responsabilità in tutta la fase di transizione al nuovo sistema di qualunque attività necessaria, tra cui:
• Individuazione della strategia di migrazione;
• Definizione delle tempistiche necessarie alla migrazione;
• Individuazione e gestione degli attori coinvolti (in particolare terze parti);
• Riconfigurazione hardware e software di tutti gli apparati (centralini e terminali) interessati al passaggio al nuovo sistema;
• Gestione dell’imprevisto e relativo disservizio, roll-back;
• Organizzazione di un contact point per l’assistenza agli utenti;
• Documentazione e formazione per gli utenti;
• Rilascio di tutta la documentazione necessaria;
• Test e verifiche di funzionalità nelle diverse fasi.
L’Aggiudicatario dovrà fornire una serie di documentazione che saranno necessari per la corretta gestione di tutte le fasi coinvolte durante le attività.
In particolare dovranno essere forniti:
• Progettazione Esecutiva;
• Piano di Migrazione;
• Piano di Collaudo;
• Tempistiche;
• Fornitura;
• Installazione e configurazione degli apparati;
• Documento di Rilascio – Stato Finale.
Progettazione Esecutiva
L’Aggiudicatario, dopo aver effettuato l’analisi dell’esistente, dovrà redigere un documento in formato elettronico, dove dovrà descrivere il progetto esecutivo con tutte le informazioni riguardanti la migrazione e le configurazioni di dettaglio. A scopo indicativo, ma non esaustivo vengono descritti alcuni punti che dovranno essere considerati:
• L’architettura logica e fisica;
• Lista di tutti gli apparati indicando ad esempio:
o Versioni Hw/Sw;
o Indirizzi IP;
o Password.
• Configurazioni di dettaglio dei Server indicando ad esempio:
o Politiche di routing delle chiamate;
o Classi di Servizio;
o Piano di numerazione;
• Le connessioni con la Rete PSTN esistente;
• Le connessioni con la Rete Telefonica Interna esistente;
• Le modifiche di configurazione Hw/Sw/licenze da effettuare sulla Rete Telefonica Interna esistente (PBX Ericcson MD110);
• I servizi telefonici attivati;
• Gli step necessari per la migrazione;
• Politiche di Roll-Back e Back-Up;
• Politiche di supporto per gli utenti;
• Attori coinvolti;
• Riferimenti tecnici e progettuali;
• Politiche di escalation/risoluzione per eventuali problemi;
• Tempistiche di tutte le fasi;
• Criticità e necessità
Piano di Migrazione
Data l’importanza dell’opera de realizzare e per non impattare con il funzionamento del sistema di telefonia esistente si richiede al Fornitore un documento di dettaglio con la descrizione dell’intero processo di migrazione, dettagliato per fasi, dalla preesistente situazione al nuovo sistema di telefonia IP da realizzare. Devono essere presi in considerazione tutti gli aspetti necessari per la corretta migrazione del sistema, senza dare alcun disservizio all’utenza.
A scopo indicativo, ma non esaustivo l’Aggiudicatario deve descrivere:
• Politica di migrazione;
• Eventuali variazioni necessarie di Hw/Sw/licenze di tutti gli apparati coinvolti ;
• Attori coinvolti;
• Procedure di delivery:
• Tempistiche di tutte le fasi con la descrizione dettagliata passo per passo;
• Politiche di back-up e roll-back;
• Politiche di escalation per la risoluzione di eventuali problemi;
• Necessità e criticità.
Piano di Collaudo
Contestualmente alla comunicazione di “pronti al collaudo” che la Società aggiudicataria formalizzerà al Consegnatario dell’Appalto, la stessa dovrà anche rilasciare un Piano di Collaudo per la certificazione della corretta funzionalità delle apparecchiature installate e dei servizi implementati.
A scopo indicativo, ma non esaustivo vengono descritti alcuni punti:
• Verifica del corretto funzionamento di tutti i componenti del nuovo sistema telefonico;
• Verifica e allineamento delle configurazioni Hw/Sw del nuovo sistema telefonico;
• Verifica dei servizi implementati
• Verifica delle politiche di back-up e recovery nell’architettura del nuovo sistema telefonico.
Nel piano dovranno inoltre essere descritte in forma tabellare tutte le prove che saranno effettuate durante la fase di collaudo indicando il risultato positivo o negativo e le eventuali considerazioni.
L’Ente si impegna a completare il collaudo entro 60 giorni dalla comunicazione di “pronti al collaudo”; se il collaudo stesso terminerà con delle prescrizioni, l’Aggiudicatario ha tempo 60 giorni solari per ottemperare; il collaudo integrativo e finale verrà effettuato entro 30 giorni dalla comunicazione dell’Aggiudicatario di aver ottemperato alle prescrizioni.
Tempistiche
L’Aggiudicatario dovrà dettagliare le tempistiche della messa in esercizio del nuovo sistema in un cronoprogramma attraverso un diagramma di GANTT con la pianificazione temporale di tutte le attività necessarie per la migrazione, dalla fase progettuale fino ad arrivare a quella del rilascio del sistema.
Xxxx l’esclusione, la messa in esercizio del Sistema dovrà comunque essere prevista dopo non oltre 6 mesi dalla firma del contratto.
Nel diagramma di GANTT dovranno essere definite e descritte, a scopo indicativo ma non esaustivo, i seguenti punti:
• l’organizzazione (tempi, modalità e risorse) con cui verranno seguite le fasi di test, di migrazione e di fine lavoro;
• le procedure che verranno seguite dal piano di vista tecnico e gestionale;
• le soluzioni che si intende adottare per minimizzare gli impatti sull’esistente;
• un piano di avanzamento lavori.
Il diagramma di GANTT dovrà essere mantenuto aggiornato durante tutta la realizzazione del nuovo sistema con le considerazioni necessarie.
L’Aggiudicatario sarà responsabile delle tempistiche dichiarate nel cronoprogramma.
Fornitura
Si richiede all’Aggiudicatario di proporre un piano di fornitura per la messa in esercizio della nuova soluzione di comunicazione. Tale fornitura potrà essere suddivisa in più fasi logiche e/o temporali, eventualmente parzialmente sovrapposte tra loro.
L’Aggiudicatario dovrà prevedere lo stoccaggio degli apparati presso magazzini propri e sarà responsabile fino alla consegna degli stessi. Il Fornitore dovrà concordare le quantità e le tempistiche della consegna del materiale secondo le esigenze di implementazione del progetto.
Installazione e configurazione degli apparati
Tutte le attività di installazione e configurazione degli apparati hardware e software oggetto della presente soluzione di telefonia su IP sono interamente a carico dell’Aggiudicatario.
L’Aggiudicatario si farà carico dell’immatricolazione di tutti gli apparati e fornirà le relative informazioni richieste nella documentazione di rilascio.
L’Aggiudicatario si farà carico del collegamento e della messa in funzione di tutti i sistemi della nuova piattaforma telefonica.
Dovrà prevedere la fornitura di tutto il necessario per installare gli apparati di rete nei vari armadi comprensivi di gabbie, viti, slitte e video/tastiera/mouse dove necessario.
Gli apparati devono essere introdotti in rack da 19 pollici standard e utilizzare connessioni Ethernet di tipo RJ45 o fibra.
Le patch LAN (Categoria 6) necessarie per il collegamento dei terminali telefonici e degli apparati di rete sono parte integrante della fornitura e dovranno avere lunghezze adeguate.
Documento di Rilascio – Stato Finale
L’Aggiudicatario dovrà redigere un Documento di Rilascio in formato elettronico, dove dovranno essere descritti tutte le informazioni delle attività effettuate e di tutti gli apparati installati e configurati. A scopo indicativo, ma non esaustivo vengono descritti alcuni punti che dovranno essere considerati:
• Architettura logica del nuovo sistema;
• Architettura fisica del nuovo sistema;
• Lista di tutti gli apparati indicando ad esempio:
o Versioni Hw/Sw;
o Indirizzi IP;
o Password.
• Configurazioni di dettaglio degli apparati installati( Politiche di routing delle chiamate, Classi di Servizio; Servizi attivati; Piano di numerazione.)
• Procedure necessarie per la gestione degli apparati;
• Procedure di Back-Up e ripristino del sistema.
Articolo 19 – Conformità
Tutti i componenti del sistema oggetto dell’appalto devono rispettare gli standard di qualità e sicurezza prescritti nelle norme nazionali e comunitarie vigenti e devono essere progettati, costruiti e regolarmente eseguiti secondo procedure di qualità richieste dalla normativa vigente e, in ogni caso, da quanto indicato negli Allegati Tecnici.
Tutti i componenti, laddove di produzione estera, devono essere importati secondo canali ufficiali, e devono essere soggetti a garanzia sul territorio italiano da parte del produttore.
Articolo 20 – Formazione del personale
Alla conclusione dell’esecuzione del progetto, dovrà essere garantita una adeguata formazione teorico-pratica, rivolta al personale della Regione Campania addetto al controllo, gestione e manutenzione del nuovo sistema.
Dovrà inoltre essere reso disponibile a tale personale un set completo della manualistica relativo alle componenti installate ed ai software introdotti.
Nella propria proposta tecnica la ditta offerente dovrà provvedere ad illustrare quanto di seguito richiesto:
• Le modalità con le quali si intende erogare i corsi di formazioni previsti per gli operatori, la durata prevista di ciascun corso, gli strumenti che verranno impiegati, le tecniche di simulazione che verranno adottate ecc.
• L’elencazione dettagliata dei testi costituenti il set completo della manualistica dei casi.
Articolo 21 – Penali
La fornitura ed installazione dei complessi presso ciascun sito interessato dovrà avvenire entro i tempi massimi previsti dal cronoprogramma presentato in offerta dall’aggiudicatario.
Nel caso di superamento dei termini previsti dal cronoprogramma per fattori da imputare all’aggiudicatario, allo stesso verrà applicata una penale pari al 3% dell’importo di fornitura relativo allo specifico sito e ciò per ciascun mese di ritardo o frazione dello stesso.
Il periodo di ritardo, sempre per fatti imputabili al fornitore, non potrà comunque superare i 90 (novanta) giorni di calendario.
In caso di superamento di tale termine, il Committente avrà la facoltà di:
• risolvere il contratto in tutto o in parte per i sistemi non consegnati od installati, salvo l’applicazione delle penalità stabilite e l’esecuzione in danno;
• di consentire una proroga della consegna, raddoppiando le penalità per l’intero periodo di proroga.
Le cause di forza maggiore o gli eventi indipendenti dalla volontà dell’impresa, quali scioperi nei settori operativi interessati o in quelli collegati e, perciò, influenti nelle forniture e nelle prestazioni di servizi, debbono essere tempestivamente segnalate o documentate.
Nel caso di ritardo nella registrazione del guasto da parte dell’Help Desk (articolo 13) e cioè nel caso in cui il tempo intercorrente tra la segnalazione del guasto e la successiva segnalazione di presa in carico da parte del Help Desk, sia superiore ai 15 minuti, verrà applicata una penale pari a 100 € per ogni ora o frazione.
Nel caso di mancato superamento della fase di collaudo previsto dopo 30 giorni ed entro 60 dal termine delle opere presso ciascun sito, alla ditta fornitrice sarà applicata una penale pari al 5% dello specifico importo di fornitura, con obbligo di provvedere entro 30 gg. alla risoluzione delle problematiche ed impedimenti che hanno comportato la mancata positività della fase di collaudo.
Nel caso di ritardato invio dei report periodici semestrali di cui all’articolo 15 verrà applicata alla ditta manutentrice una penale pari a 100 € per ogni settimana o frazione.
Le suddette penali verranno applicate nelle misure su esposte in sede di pagamento della fattura, mediante decurtazione del corrispettivo dovuto alla ditta e stabilito in sede contrattuale per la fornitura e l’installazione del sistema, senza obbligo di preventivo esperimento di azione giudiziaria.
Nel caso in cui il corrispettivo da liquidare alla ditta non fosse sufficiente a coprire l’ammontare delle penali alla stessa applicate a qualsiasi titolo, nonché quello dei danni dalla stessa arrecati all’Amministrazione interessata essa si rivarrà sul deposito cauzionale definitivo.
Articolo 22 – Importo dell'appalto e modalità di pagamento
Il corrispettivo dell’appalto è quello definito in sede di gara. Esso è omnicomprensivo e relativo a tutte le attività necessarie alla realizzazione dell’appalto, così come descritte nel presente capitolato.
L'Ente si riserva la facoltà di estendere o diminuire l’appalto, nel limite massimo del 20% dell'importo di aggiudicazione. Le modalità di pagamento saranno le seguenti:
• Il pagamento del corrispettivo relativo alla fornitura dei beni necessari all’aggiornamento delle centrali, sarà effettuato al collaudo positivo effettuato;
• Il pagamento relativo al servizio di manutenzione sarà effettuato in rate trimestrali posticipate previa attestazione del responsabile esecuzione del contratto.
Per la parte a rate il fornitore dovrà presentare fatture trimestrali pari ad ¼ del corrispettivo annuo.
Articolo 23 – Responsabilità per violazioni di diritti di brevetto e d’ autore
La ditta aggiudicataria assume ogni responsabilità in caso di vendita di apparecchiature e per l’uso di dispositivi o per l’adozione di soluzioni tecniche o di altra natura che violino diritti di brevetto per invenzioni, modelli industriali e marchi, diritti d’autore ed ogni genere di privativa altrui.
Assume a proprio carico tutti gli oneri derivanti da eventuali azioni legali esperite nei confronti dell’Ente in relazione alle apparecchiature fornite e ad i software concessi in uso: si impegna, pertanto, a tenere indenne l’Ente dalle spese eventualmente sostenute per la propria difesa in giudizio, nonchè dalle spese e dai danni a cui venga condannata.L’Ente assume l’obbligo di informare per iscritto, senza ritardo e con mezzi idonei,l’impresa dell’esperimento di tali azioni nei propri confronti.
Ove dalla sentenza risulti che l'uso dell'apparecchiatura o del software comporti violazioni di diritti di brevetto o di diritti di proprietà intellettuale, per cui il loro uso venga vietato o divenga comunque impossibile, l’Ente puo’ procedere alla risoluzione del contratto, con riserva di risarcimento del danno. In alternativa, l'Ente puo’ chiedere all’impresa, senza alcun costo aggiuntivo: di ottenere il consenso, dal titolare del brevetto o del diritto di proprietà intellettuale, alla continuazione dell’uso delle apparecchiature e dei software cui il diritto di esclusiva (accertato dal giudice) si riferisce; oppure la modifica o la sostituzione delle apparecchiature o dei software in modo che la violazione abbia termine; oppure il ritiro delle apparecchiature o dei software contro riduzione delle somme versate, tenendo conto dell’uso.
Resta fermo il risarcimento del danno arrecato all’Ente a seguito della violazione.
Articolo 24 – Responsabilità
La ditta aggiudicataria è responsabile per i vizi, difetti e la mancanza di qualità dei prodotti forniti.
Riconosce a suo carico tutti gli oneri inerenti l’assicurazione del proprio personale occupato nell'appalto in discorso ed è responsabile dei fatti dannosi eventualmente procurati nell’esecuzione del presente appalto dai propri addetti ai dipendenti dell’Ente, a terzi in generale, nonchè a cose e apparecchiature dell’Ente e di terzi.
Deve ottemperare a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti in base alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro e di assicurazioni sociali, assumendo a suo carico tutti gli oneri relativi.
Articolo 25 – Obblighi dell’ Appaltatore
La ditta, in qualità di responsabile, si impegna a garantire il rispetto di quanto previsto dalle norme per la tutela dei dati personali di cui al Decreto Legislativo 196/2003 attuando tutte quelle norme di sicurezza e di controllo atte ad evitare il rischio di alterazione, distruzione o perdita, anche parziale, nonchè di accesso non autorizzato, o di trattamento non consentito o non conforme alla finalità del servizio, dei dati personali, del cui trattamento è titolare l’Ente, residenti sui server oggetto del presente appalto.
L’impresa si impegna a individuare tra i propri dipendenti ed a nominare con atto formale gli incaricati del trattamento, fornendone evidenza all’Ente.
Le notizie ed i dati relativi al servizio, comunque venuti a conoscenza degli incaricati e le informazioni che transitano per le apparecchiature di elaborazioni dei dati, non dovranno, in alcun modo ed in alcuna forma, essere comunicate, divulgate o lasciate a disposizione di terzi e non potranno essere utilizzate per fini diversi da quelli previsti nel presente capitolato.
Le banche dati utilizzate dall'impresa in esecuzione dell'appalto sono di proprietà dell'Ente. Gli obblighi di cui ai commi precedenti non concernono i dati che siano o divengano di pubblico dominio nonchè le metodologie e le esperienze tecniche che l'impresa sviluppa o realizza in esecuzione delle prestazioni contrattuali.
L'impresa dovrà, altresi’ provvedere, a propria cura e spese, in conformità a quanto previsto dagli articoli 34 e seguenti del Decreto Legislativo 22/97 e succ. modd., al ritiro ed alla gestione degli imballaggi del materiale fornito.
Articolo 26 – Risoluzione del contratto
Fatte salve le cause di risoluzione previste dalla legislazione vigente, l’Ente potrà procedere alla risoluzione del contratto ex art. 1456 c.c. (clausola risolutiva espressa) nei seguenti casi, fermo restando il risarcimento dell’ eventuale maggior danno:
• applicazione delle penali oltre il limite specificato al precedente articolo 21;
• violazione del divieto di cessione del contratto di cui al successivo articolo 31;
• esito negativo delle operazioni di collaudo ripetute una seconda volta;
• violazione di brevetti, diritti d’autore ed in genere di privativa altrui;
• .violazione delle norme in materia di subappalto.
Nei casi sopraindicati, l’Ente si riserva la facoltà procedere all'esecuzione in danno. Restano fermi l’applicazione delle penali ed il risarcimento del danno.
Articolo 27 – Cauzione definitiva
La ditta aggiudicataria, all’atto della stipula del contratto, dovrà, a garanzia dell’adempimento degli obblighi assunti con il contratto e prima di dar corso all’esecuzione del servizio, prestare cauzione definitiva nella misura stabilita ai sensi dell’articolo 113 del Decreto Legislativo 163/2006 e successive modificazioni.
La cauzione, prestata mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa dovrà essere sottoscritta con firma autenticata da notaio o pubblico ufficiale e corredata da dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa dal sottoscrittore ai sensi degli articoli 47 e 76 del DPR 445/2000 dal quale risulti il potere di impegnare l’ente garante in capo al sottoscrittore stesso.
L’Istituto garante dovrà espressamente dichiarare:
• di aver preso visione del presente capitolato, della lettera di invito e di tutti gli atti in essi richiamati, nonchè di aver visionato l’offerta del concorrente, di accettarli in ogni loro parte;
• di rinunciare al termine semestrale previsto dall’articolo 1957/1/c.c.;
• di rinunciare alla preventiva escussione del debitore principale;
• di obbligarsi a versare direttamente all’Amministrazione committente su semplice richiesta della stessa, entro il termine massimo di 15 giorni, senza eccezioni e ritardi, la somma garantita o la minore somma richiesta dall’Amministrazione medesima;
• di considerare valida la fideiussione fino al completo esaurimento del rapporto contrattuale, quand’anche eventualmente prorogato oltre il termine contrattuale.
La cauzione, qualora non utilizzata, sarà restituita a scadenza del periodo di garanzia.
Articolo 28 – Obblighi dell’ Amministrazione
L'Amministrazione assume l'obbligo di:
• non utilizzare le apparecchiature per scopi di elaborazione diversi da quelli per cui sono state progettate e fornite;
• utilizzare materiali accessori e d'esercizio idonei all'impiego sulle apparecchiature;
• di mantenere riservate le informazioni tecniche portate a sua conoscenza dall’impresa nello svolgimento del rapporto contrattuale. L’obbligo permane fino a che queste non divengano di pubblico dominio;
• non distruggere o spostare i nomi ed i marchi apposti sulle apparecchiature.
Ai sensi dell’articolo 7 del Decreto Legislativo 626 del 19/09/1994, l’Amministrazione fornirà alla impresa aggiudicataria le informazioni sui rischi specifici nell’ambiente di lavoro nel quale l’impresa stessa è chiamata ad operare.
Articolo 29 – Subappalto
È ammesso il subappalto nei limiti del 30% dell’importo contrattuale, previa autorizzazione della Amministrazione, ad imprese in possesso dei requisiti tecnici richiesti per l’esecuzione dell’appalto.
Articolo 30 – Tutela dei dati personali
Per la presentazione dell’offerta, nonchè per la stipula del contratto con l’aggiudicatario (o gli aggiudicatari), è richiesta obbligatoriamente la presentazione da parte dei concorrenti di dati ed informazioni che rientrano nell’ambito di applicazione del Decreto Legislativo 196/2003.
Coerentemente con quanto sancito da tale codice, il trattamento di tali dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza, tutelando la riservatezza ed i diritti degli interessati.
Ai sensi e per gli effetti del Decreto Legislativo 196/2003 (Articolo 13), all’Amministrazione compete altresi’ l’obbligo di fornire alcune informazioni, di seguito riportate, riguardanti il trattamento dei suddetti dati personali.
Finalità del trattamento
Il conferimento dei dati e il relativo trattamento sono obbligatori in relazione alle finalità relative agli adempimenti di materia di gestione degli appalti.
Il conferimento è inoltre da ritenersi obbligatorio per l'espletamento di tutte le attività della Amministrazione scrivente necessarie e funzionali all'esecuzione degli obblighi contrattuali.
In particolare:
• i dati personali delle ditte concorrenti riportati negli allegati di gara e nell’offerta tecnica sono raccolti, letti e conservati ai fini dell’espletamento delle procedure di gara (per la verifica dei requisiti giuridici, morali ed amministrativi e della capacità tecnico-economica del concorrente all’esecuzione della fornitura) nonchè dell’aggiudicazione della gara, in ottemperanza alle disposizioni normative vigenti;
• i dati forniti dal concorrente aggiudicatario vengono acquisiti ed elaborati, oltre che ai fini di cui sopra, per la stipula e l’esecuzione del contratto, per gli adempimenti contabili ed il pagamento del corrispettivo contrattuale e per la tutela dei diritti contrattuali.
L’eventuale rifiuto a fornire i dati per tali finalità potrà determinare l’impossibilità della Amministrazione scrivente a dar corso ai rapporti contrattuali medesimi e agli obblighi di legge.
Dati sensibili e giudiziari
Di norma i dati forniti dai concorrenti e dall’aggiudicatario non rientrano tra i dati classificabili come “sensibili” e “giudiziari”, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettere d) ed e) del Decreto Legislativo 196/2003.
Il trattamento dei dati giudiziari eventualmente acquisiti nell’ambito dell’accertamento del requisito di idoneità morale dei partecipanti, in adempimento di quanto previsto dalla normativa in materia di appalti, espressamente autorizzato con l’Autorizzazione 7/2004 del Garante per la protezione dei dati personali, è effettuato secondo quanto ivi prescritto.
Qualora l’Amministrazione scrivente venga a conoscenza, ad opera dell’interessato o, comunque, non a richiesta dell’Ente, di dati sensibili o giudiziari non indispensabili allo svolgimento dei fini istituzionali sopra citati, tali dati, ai sensi dell’articolo 11, comma 2, del Decreto Legislativo 196/2003 non potranno essere utilizzati in alcun modo.
Modalità del trattamento
I dati personali verranno trattati in forma cartacea, informatizzata e telematica, nel rispetto delle regole di sicurezza previste dalla Legge e/o dai Regolamenti interni, ed inseriti nelle pertinenti banche dati (fornitori, contratti, contabilità e finanza) cui potranno accedere, e quindi venirne a conoscenza, i responsabili e gli incaricati, espressamente designati
dalla Amministrazione scrivente tra il personale in forza ad altri uffici della Ente che gestiscono i contratti, la contabilità o che svolgono attività attinenti, la Commissione di gara ed il consegnatario dell’appalto.
Ambito di comunicazione e di diffusione dei dati
I dati potranno essere comunicati:
• a istituti bancari per la gestione dei pagamenti;
• a società e studi legali per la tutela dei diritti contrattuali;
• a collaboratori autonomi, professionisti, consulenti, che prestino attività di consulenza od assistenza all’Amministrazione in ordine al procedimento di gara o per studi di settore o fini statistici;
• ai soggetti esterni, i cui nominativi sono a disposizione degli interessati, facenti parte delle Commissioni di aggiudicazione e di verifica della regolare esecuzione che verranno di volta in volta costituite;
• ad altri concorrenti che facciano richiesta di accesso ai documenti di gara ai sensi della Legge n.241 del 07/08/90 e succ. modd., nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 10, comma 5°, del D.Lgs.196/2003.
I dati conferiti dai concorrenti, trattati in forma anonima, nonchè il nominativo del concorrente aggiudicatario della gara ed il prezzo di aggiudicazione della fornitura, potranno essere diffusi tramite il sito internet xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx
Titolare del trattamento
Il titolare del trattamento è dirigente del settore “Provveditorato ed Economato” , con sede in Napoli, via X. Xxxxxxxxxx n.25
Diritti dell’interessato
Ciascuna ditta, in qualità di interessato, puo’ esercitare i diritti previsti dalla legge, in particolare quelli previsti dall’articolo
7 del Decreto Legislativo 196/2003, richiedendo di accedere ai propri dati per conoscerli, verificarne l'utilizzo o, ricorrendone gli estremi, farli correggere, chiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione, la cancellazione od opporsi al loro trattamento, scrivendo
a: Regione Campania settore “Provveditorato ed Economato” via X. Xxxxxxxxxx n. 25 80124 Napoli .
Articolo 31 – Divieto di cessione del contratto
La impresa aggiudicataria dell'appalto non potrà a qualsiasi titolo, cedere in tutto o in parte il contratto ad altra impresa.
Nel caso di contravvenzione al divieto, la cessione si intenderà nulla e di nessun effetto nei rapporti con l'Amministrazione.
Articolo 32 – Imprevisti
Data la particolare complessità dei sistemi contemplati nel presente Capitolato speciale di appalto, non sono escludibili imprevisti e/o dimenticanze che possano verificarsi nelle fasi di definizione sistemistica del complesso, di installazione, avvio, formazione e quanto altro.
Per quanto suddetto, si potrà far fronte agli imprevisti di varia natura che dovessero insorgere e comportanti una maggiore spesa, sino ad una concorrenza non superiore comunque al 8% dell’importo relativo all’up-grade del complesso.
Articolo 33 – Foro competente
Per qualsiasi controversia che dovesse sorgere in esecuzione del presente appalto, il Foro competente, in via esclusiva, è quello di Napoli.
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
A.G.C. DEMANIO E PATRIMONIO SETTORE PROVVEDITORATO ED ECONOMATO
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
A.G.C. 10 - Settore Provveditorato ed Economato
Proc. n.564/08
PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA IN OPERA DI APPARATI PER L’AGGIORNAMENTO ALLA TECNOLOGIA IP DELL’ATTUALE SISTEMA DI FONIA, PRESSO LE SEDI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA UBICATE NELL’AERA METROPOLITANA DI NAPOLI, E PER L’EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE ED ASSISTENZA
All.B1 - ALLEGATO 1 – SPECIFICHE TECNICHE SISTEMA DI FONIA SU IP
INDICE
ARTICOLO 1 – PREMESSA 1
ARTICOLO 2 – DESCRIZIONE DEI SISTEMI TELEFONICI ESISTENTI 1
ARTICOLO 3 – ARCHITETTURA SISTEMISTICA E REQUISITI GENERALI DEL NUOVO SISTEMA 6
ARTICOLO 4 – PROTOCOLLI VOIP 7
ARTICOLO 5 – INFRASTRUTTURA DISTRIBUITA E COLLEGAMENTI GEOGRAFICI 8
ARTICOLO 6 – SERVIZI 10
ARTICOLO 7 – FUNZIONALITÀ COMPOSITE 12
ARTICOLO 8 – GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE 13
ARTICOLO 9 – CONTINUITÀ FUNZIONALE 15
ARTICOLO 10 – SICUREZZA INFORMATICA 16
ARTICOLO 11 – PIANO DI NUMERAZIONE 17
ARTICOLO 12 – ALIMENTAZIONE ELETTRICA IN SICUREZZA DEI SISTEMI 18
Articolo 1 – Premessa
Il presente Allegato al Capitolato Speciale di Appalto definisce i requisiti tecnico/funzionali che devono essere soddisfatti per l’up-grade delle centrali telefoniche di proprietà della Giunta Regionale della Campania presenti nella città di Napoli.
Il progetto di riorganizzazione ed evoluzione in termini funzionali e di architettura del sistema di comunicazione attualmente esistente presso la Rete Fonia della Regione Campania deve necessariamente rispondere non solo alle esigenze attuali dell’Amministrazione, ma soprattutto a quelle che emergeranno nei prossimi anni anche alla luce delle tecnologie che si renderanno disponibili e delle linee guida emanate dal CNIPA per il periodo 2007-2009.
L’obiettivo da perseguire consiste essenzialmente nel fare evolvere la piattaforma attuale verso una architettura aperta alle applicazioni emergenti, senza porre alcun vincolo infrastrutturale rispetto alla vasta gamma di nuovi servizi che la Regione Campania intenderà proporre e fornire in un prossimo futuro alle sue utenze interne ed esterne.
Gli interventi saranno mirati a:
• Razionalizzare i costi dell’infrastruttura fonia;
• Fornire servizi evoluti agli utenti:
• Salvaguardare il patrimonio e gli investimenti effettuati negli anni;
• Adeguare tecnologicamente l’infrastruttura in base alle linee guida emanate dal CNIPA;
• Recepire le normative in ambito ambientale nello specifico riduzione dei consumi energetici e dello smaltimento dei rifiuti RAEE;
• Creare una infrastruttura Regionale per i servizi di VoIP.
Al fine di meglio comprendere le necessità del Committente, il presente documento è stato suddiviso su più articoli, correlati per lo più ed in via generale a macro argomenti, unità hardware, software e funzioni implementative.
Ogni articolo dovrà essere sviluppato e documentato dalla ditta offerente in maniera estesa ed esaustiva e con il maggior dettaglio tecnico possibile.
Per molti articoli sono state previste e riportate nella parte terminale dei medesimi alcune tematiche che dovranno essere trattate con ampio dettaglio tecnico ed in maniera non concisa nella documentazione da presentare, nel senso che la ditta offerente non dovrà limitarsi ad una mera illustrazione della funzionalità o della implementazione adottata dal proprio sistema, ma dovrà essere in grado di sviluppare l’argomento con dovizia di particolari e riferimenti tecnici, al fine di dare atto non solo del livello qualitativo del sistema offerto ma anche delle conoscenze tecniche possedute in materia.
Laddove le tematiche che si chiede di sviluppare non dovessero risultare pertinenti o comunque dovessero risultare non applicabili alla particolare tipologia del sistema offerto, il proponente dovrà a giustificazione esporre le motivazioni.
Articolo 2 – Descrizione dei sistemi telefonici esistenti
L’attuale tipologia della rete telematica della Giunta Regionale della Campania vede due reti separate con portanti dedicate alle comunicazioni fonia e alle comunicazioni dati.
Nel seguito viene descritta la situazione attuale della rete fonia per la città di Napoli.
La rete di comunicazione della Giunta Regionale della Campania è costituita da 9 nodi distribuiti sul territorio cittadino, il collegamento tra aree diverse è realizzato attraverso collegamenti dedicati (CDN).
La struttura di rete prevede la presenza di 4 sistemi unici così come rappresentato nell’ Allegato 3 al presente Capitolato. Tutte le sedi sono connesse tra loro attraverso uno o più collegamenti a 2 Mbps:
TIPO CIRCUITO | VELOCITA’ | NUM. IMPIANTO | COLLEGAMENTO |
CDN | 2048Kbps | 80210803 | X.Xxxxx-Xxxxxxxxxx |
CDN | 2048Kbps | 80210804 | S.Lucia-X.XxXxxxxxx |
CDN | 2048Kbps | 80210806 | S.Lucia-V.Marina |
CDN | 2048Kbps | 80210805 | S.Lucia-X.XxXxxxxx |
CDN | 2048Kbps | 80210802 | S.lucia-A6 |
CDN | 2048Kbps | 80210801 | S.Lucia-A6 |
CDN | 2048Kbps | 84038402 | A6-C5 |
CDN | 2048Kbps | 84038403 | A6-C5 |
CDN | 2048Kbps | 84112203 | A6-V.DonBosco |
CDN | 2048Kbps | 84112206 | C3-C5 |
CDN | 2048Kbps | 84112205 | C3-C5 |
CDN | 2048Kbps | 84112211 | C3-A6 |
CDN | 2048Kbps | 84112210 | C3-A6 |
Le sedi che fungono da Master sono 4 e sono così equipaggiate:
SEDE | CENTRALE | RELEASE |
Centro Direzionale torre A6 | Ericsson MD110 | BC9(CNI82) |
Centro Direzionale torre X0 | Xxxxxxxx XX000 | XX00XX0 |
Centro Direzionale torre C5 | EricssonMD110 | BC12 |
Via Santa Lucia | EricssonMD110 | BC9(CNI82) |
In particolare l’intera rete è composta da 17 LIM (Line Interface Module) così distribuiti:
SISTEMA | SEDE | LIM |
Sistema Unico A6 | Centro direzionale torre A6 | LIM1,LIM2,LIM3,LIM4,LIM5 |
Xxx Xxx Xxxxx,0 | LIM6 | |
Sistema Unico C3 | Centro direzionale torre C3 | LIM1,LIM2 |
Sistema Unico C5 | Centro direzionale torre C5 | LIM1,LIM2 |
Sistema Xxxxx Xxxxx Xxxxx | Xxx Xxxxx Xxxxx, 00 | LIM1,LIM2,LIM3 |
Xxx Xx Xxxxxxx, 00 | LIM4 |
SISTEMA | XXXX | XXX |
Xxx Xx Xxxxxx, 000 | LIM5 | |
Xxx Xxxxxxxxxx, 00 | LIM6 | |
Xxx Xxxxxx | XXX0 |
Tutti gli apparati sono di proprietà della Giunta Regionale della Campania. La tabella seguente riassume la situazione a settembre 2007:
RELEASE | MAGAZZINI (CABINET) | P. O. | 16xDIGITALI XXX00 - XX,XX0 | 00 x ANALOG (ELU29) EL6 | 8 x S0 | 8 x RTG | 1 x PRI | 4 x BRI | |
A6 | BC9 (CNI82) | ||||||||
LIM 1 | 3 | 1 | 12 | 1 | 2 | 2 | 0 | ||
LIM 2 | 3 | 1 | 17 | 2 | 2 | 2 | 0 | ||
LIM 3 | 3 | 2 | 18 | 2 | 2 | 3 | 0 | ||
LIM 4 | 2 | 1 | 17 | 2 | 1 | 1 | 0 | ||
LIM 5 | 2 | 0 | 17 | 2 | 0 | 1 | 0 | ||
LIM 6 | 1 | 0 | 13 | 2 | 1 | 0 | 0 | 2 | |
GSM | |||||||||
Note | No ACD; Ci sono classi di allarme per generare azioni; ci sono numeri brevi e non si usano brevi personali; grp hunting e 7 pickup; 5 p.o. ; ci sono 2 pwd una min una max; voice mail; codici di blocco; 1259 interni; 3 link pcm; | ||||||||
C3 | BC11SP7 | ||||||||
LIM 1 | 4 | 2 | 2 | 24 | 3 | ||||
LIM 2 | 4 | 1 | 3 | 22 | 3 | ||||
GSM | |||||||||
Note | No ACD; Ci sono classi di allarme per generare azioni; ci sono numeri brevi e non si usano brevi personali; grp hunting e 7 pickup; 3 p.o. ; 2 pwd una min una max; voice mail; codici di blocco; 58 interni digitali; 680 analogici | ||||||||
S. LUCIA | BC9 (CNI82) | ||||||||
LIM 1 | 2 | 16 | 2 | 2 | 1 | ||||
LIM 2 | 2 | 16 | 3 | 1 | |||||
LIM 3 | 15 | 2 | |||||||
LIM 4 | 15 | 1 |
RELEASE | MAGAZZINI (CABINET) | P. O. | 16xDIGITALI XXX00 - XX,XX0 | 00 x ANALOG (ELU29) EL6 | 8 x S0 | 8 x RTG | 1 x PRI | 4 x BRI | |
LIM 5 | 8 | 1 | 2 | ||||||
LIM 6 | 1 | 11 | 1 | 2 | |||||
LIM 7 | 19 | 1 | 1 | ||||||
GSM | |||||||||
Note | No ACD; Ci sono classi di allarme per generare azioni; ci sono numeri brevi e non si usano brevi personali; grp hunting e 7 pickup; 5 p.o. ; 2 pwd una min una max; voice mail; codici di blocco; 1698 interni; 2 pwd min e max |
La centrale telefonica Xxxxxxxx XX000 presente nella sede situata all’isola C5 del centro direzionale, non ancora installata, è equipaggiata per:
• 828 utenti, di cui 763 analogici e 64 digitali;
• 1 posto operatore per personale non vedente;
• 8 linee urbane analogiche verso rete pubblica;
• 4 flussi base ISDN 2 B + D verso rete pubblica;
• 4 flussi base ISDN 30 B + D verso rete pubblica;
• Musica su attesa.
inoltre l’equipaggiamento è completato da una stazione di energia con batterie e permutatore di adeguata capacità. La centrale è dotata di kit di interfaccia con il sistema di documentazione addebiti.
Tutte le centrali sono, inoltre, equipaggiate con gruppi di continuità marca SIET Telecomunicazioni modello SFE-012 con le seguenti caratteristiche tecniche:
MODELLO | SFE-012/65 |
Tensione di ingresso | 230 Vca (-15 _ +10%), 50/60 Hz |
Tensione nominale di uscita | 48 Vcc |
Corrente nominale di uscita | 12 A |
Tensione di carica in tampone | 54 Vcc, 2,25 V/elemento |
Stacco impianto per scarica eccessiva della batteria | 43 Vcc, 1,79 V/elemento |
Corrente di ingresso | 4 A max |
Rumore psofometrico | < 2 mV (-51,7 dBm) |
Stabilità statica in tensione | +/-1% (variazione rete da -10 a +15%, carico da 0 a 100%) |
Ondulazione residua in tensione | < 15 mVeff |
MODELLO | SFE-012/65 |
Rendimento a pieno carico | > 80% |
Temperatura di funzionamento | 0 ~ 40 °C |
Temperatura di immagazzinamento | -20 ~ +70 °C |
Umidità relativa a 35°C | < 80% |
Resistenza d'isolamento | > 100 MΩ a 500 Vcc |
Rigidità dielettrica ingresso - terra | 2.000 Vca, 1 minuto |
Rigidità dielettrica uscita - terra | 500 Vcc, 1 minuto |
Protezione di rete | conforme CEI 103/1-11 |
Dimensioni | 440 x 730 x 300 mm |
Peso senza batteria | 15 kg |
Equipaggiamento batterie | 4 elementi 12 X |
Xxxxxxxx | 00 Ah |
Peso con batteria | 105 kg |
I terminali oggi a disposizione degli utenti sono per il 90% digitali e per il restante 10% analogici con le uniche eccezioni delle isole C5 e C3 del centro direzionale dove la quasi totalità dei terminali è di tipo analogico.
Le utenze digitali attive sono equipaggiate come segue:
• L’80% circa con terminali di tipo ERICSSON Dialog 3199;
• Il 10% circa con terminali di tipo ERICSSON Dialog 4222;
• Il restante 10% circa con terminali ERICSSON Dialog 4223.
E’ attivo il servizio di operatore centralizzato. Nello specifico sono presenti 13 postazioni d’operatore.
E’ attivo inoltre un sistema di accounting centralizzato per la raccolta ed elaborazione dei record di addebito di nome Web Tax fornito da Incypher installato da Telecom Italia. Tale sistema copre tutte le sedi principali della Giunta, lo schema dei collegamenti è fornito nell’Allegato 4 al presente Capitolato denominato “Schema rete documentazione addebiti”.
Il sistema è così composto:
• Sedi Napoli
o N°1 Server Proliant M350
o N°4 InfraNode con licenza 2000 AU
o N°3 Infraras
o N°1 Pc Desktop Acer per gestione
o N°1 Licenza InfraNTDM 32 nodi
o N°1 Licenza Web Tax 10000 AU
o N°1 Licenza Web Tax 5 utenti Web Upgrade
o N°1 Licenza InfraPC per n°1 PC/Server
o N°2 Modulo memoria infranode 7000 ticket
• Sedi Province
o N°13 InfraNode con licenza 300 AU
o N°1 InfraNode con licenza 128
Articolo 3 – Architettura sistemistica e requisiti generali del nuovo sistema
L’oggetto del presente Capitolato consiste nel progettare l’evoluzione della rete attuale introducendo il networking del traffico fonia tra le sedi dell’Amministrazione regionale presenti nella città di Napoli con un’unica tecnologia di trasporto, che permetta di veicolare il traffico on-net tra i nodi utilizzando il protocollo IP.
In questa fase si avranno due reti separate basate su tecnologia IP per la trasmissione dati e quella fonia allo scopo di non sovrappore le due strutture fin quando non verrà ultimata e collaudata la nuova rete dati tenendo presente però che l’obiettivo nel prossimo futuro è quello di condividere, a livello di backbone geografico e di area locale, le stesse tecnologie e risorse disponibili per il traffico dati.
E’ in fase di ultimazione una rete di trasporto IP multiservizi, sia a livello geografico che metropolitano, con apparati di networking proprietari.
Ciascun PABX all’interno di ogni edificio si avvarrà della backbone telefonica e telematica esistente al fine di connettere e gestire da subito le utenze analogiche e digitali presenti, come pure aggiungere o migrare una percentuale delle medesime alla nuova tecnologia su IP.
Questa evoluzione dovrà garantire:
• la completa trasparenza dei servizi di fonia attualmente disponibili all’interno delle singole aree locali;
• l’elevamento del livello di servizi di fonia sull’intera rete garantendo il trasporto completo e trasparente su backbone IP;
• il mantenimento delle stesse caratteristiche di affidabilità, di resilienza e di disponibilità di soluzioni alternative di back-up garantite dalla attuale architettura in tecnologia TDM e basata su logica distribuita;
• nessuna diminuzione delle risorse di rete a livello locale;
• nessun decadimento della qualità del segnale vocale;
• nessuna modifica del piano di numerazione attuale;
• la scalabilità funzionale (tecnologie), strutturale (interfacce ed apparati) e delle risorse d’esercizio (canali);
• il mantenimento di tutte le attuali funzionalità di gestione, monitoraggio, amministrazione e di raccolta ed elaborazione degli addebiti.
Il primo requisito funzionale è l’indipendenza logica e fisica dei gateway, tra rete fonia e rete dati, dalle unità preposte all’accesso alla rete di trasporto e all’instradamento del traffico IP. La funzionalità di voice IP gateway non dovrà pertanto essere demandata ai router Geografici, ma ad appositi moduli integrati del sistema di fonia.
Gli ulteriori requisiti imprescindibili richiesti sono i seguentI:
• Omogeneità tecnologica ed uniformità delle release software con le quali sono equipaggiate le centrali;
• Connettività lato rete IP su interfaccia Ethernet;
• Supporto dei codec G.711, G.729 e G723;
• Supporto della Quality of Service (QoS);
• Interoperabilità con architetture H.323 (ad es. verso gatekeeper/gateway H.323 esterni) e SIP;
• Meccanismi intrinseci di back-up;
• Controllo e gestione di tutto il sistema regionale di fonia da un’unica postazione centralizzata che, tra l’altro, provvede a distribuire contestualmente a tutti i nodi della rete gli eventuali aggiornamenti effettuati, anche in riferimento ad attivazione di nuove utenze o spostamento ad altro nodo di utenze esistenti;
• Affidabilità complessiva elevata di tipo Carrier Class;
• Garanzia di scalabilità.
L’offerta tecnica dovrà prevedere la predisposizione di un progetto dettagliato nel quale la ditta offerente evidenzierà, sia descrittivamente che graficamente, la struttura e tipologia sistemistica proposta per ogni singolo complesso, i moduli e/o sistemi componenti nonché le connessioni (fisiche e logiche) tra i medesimi (sempre riferiti alla singola centrale).
L’offerta tecnica dovrà contemplare in aggiunta una dettagliata elencazione dei moduli, schede, dispositivi, collegamenti, software e quanto altro risulti necessario per la costituzione dei singoli PABX, con indicazione per singola voce della quantità proposta, del codice prodotto così come espresso dal produttore e l’indicazione della funzionalità svolta dal componente.
Le apparecchiature e le soluzioni progettuali proposte dovranno rispettare le normative e le disposizioni legislative vigenti, in particolare:
• Norma CEI del C.T. 305 – Apparati e sistemi terminali di telecomunicazione: tutti i fascicoli applicabili;
• Normative ISO/IEC ed ECMA specifiche
• Normativa ETSI standard europeo dei servizi nelle telecomunicazioni
• Raccomandazioni e standardizzazioni dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU)
• Norme CEI del C.T. 306 – (Interconnessione di apparecchiature di Telecomunicazione) tutti i fascicoli applicabili;
La ditta offerente dovrà accludere apposita dichiarazione di conformità dei sistemi e dei terminali proposti alle direttive CE.
Nessuna apparecchiatura, modulo, scheda, software e quanto altro che comporrà il sistema deve risultare fuori produzione od essere oggetto di un piano di fuori produzione da parte del costruttore. Esplicita dichiarazione in tale senso deve essere prodotta dall’offerente.
Riscontrando la Commissione Giudicatrice il mancato rispetto dalla suddetta condizione, anche tramite fonti di pubblico dominio, l’offerta presentata verrà esclusa dal procedimento di gara.
Articolo 4 – Protocolli VoIP
Per la gestione degli eventuali terminali telefonici su protocollo IP di cui l’ente vorrà dotarsi nel prossimo futuro il sistema potrà impiegare protocolli standard (come l’H.323) o proprietari, nella considerazione che questi ultimi consentono generalmente, allo stato attuale di evoluzione delle telefonia su IP, di utilizzare la totalità dei servizi disponibili del complesso di centrale.
Al fine comunque di consentire al Committente il possibile futuro uso di terminali IP di terze parti così come pure applicazioni e/o linee SIP, in linea con le attuali tendenze di mercato, il protocollo SIP dovrà risultare già supportabile, così come ratificato dalle seguenti normative tecniche:
• RFC 3261 – SIP: Session Initiation Protocol
• RFC 3262 – Reliability of Provisional Responses in the Session Initiation Protocol (SIP)
• RFC 3264 – An Offer/Answer Model with the Session Description Protocol (SDP)
• RFC 3265 – Session Initiation Protocol (SIP)-Specific Event Notification e possibilmente:
• RFC 2806 – URLs for Telephone Calls
• RFC 2833 – RTP Payload for DTMF Digits
• RFC 2976 – The SIP INFO Method
• RFC 3263 – Session Initiation Protocol (SIP): Locating SIP Servers
• RFC 3311 – The Session Initiation Protocol (SIP) UPDATE Method
• RFC 3515 – SIP REFER Method
• RFC 3711 – The Secure Real-time Transport Protocol (SRTP)
• RFC 3842 – SIP Message Summary and Message Waiting Indication Event Package
Si richiede che il sistema implementi comunicazioni dirette del flusso voce (“peering” diretto dello “stream RTP”) tra i vari terminali IP di tipo proprietario (o H323) e consenta idealmente la medesima funzionalità anche per i terminali SIP e, sempre idealmente, anche tra terminali con protocolli diversi (proprietario/SIP o H323/SIP).
Con la funzionalità di cui sopra si consegue infatti l’obiettivo di un miglior impiego delle risorse del complesso centrale (interessate per la parte di segnalazione ma senza che debbano supportare il maggior carico del flusso voce), una migliore qualità del flusso medesimo non soggetto ad operazioni intermedie di transcodifica ed una maggiore capacità di sopravvivenza della parte IP nel caso di eventuali guasti funzionali del complesso centrale.
Quesiti tecnici e tematiche da sviluppare:
• Protocolli supportati e caratteristiche in dettaglio dell’eventuale protocollo proprietario impiegato
• Ubicazione del servizio di registrazione/gestione dei terminali IP proprietari, caratteristiche, limiti del sistema nella configurazione proposta (massimo numero di terminali supportabili, conversazioni IP/IP ecc)
• RFC supportati e/o implementati a livello di protocollo proprietario e SIP
• Modalità di supporto del protocollo SIP (hardware/software aggiunto, funzionalità ecc)
• Indicare se sono riutilizzabili le licenze per il protocollo proprietario anche per connettere un dispositivo SIP
• Ubicazione del servizio di registrazione/gestione dei terminali SIP, caratteristiche, limiti, ridondanze ecc.;
• Servizi SIP supportati e servizi resi disponibili ai terminali SIP comunicanti con i terminali IP proprietari o con le linee tradizionali
• Eventuale supporto della crittografia a livello delle segnalazioni e dei flussi RTP
Articolo 5 – Infrastruttura distribuita e collegamenti geografici
L’infrastruttura di interconnessione attuale tra i vari PABX dislocati in siti geografici diversi viene raffigurata nell’Allegato 3 al presente capitolato.
Obiettivo prioritario per l’Ente è in questa fase la dismissione di tutti i collegamenti dedicati CDN attualmente in uso e la loro sostituzione con dei trunk IP.
Sul piano tecnico l’infrastruttura sarà costituita da una rete “intranet” con visibilità “net to net“ e con le seguenti caratteristiche tecniche minime per ogni accesso:
• accesso fisico a 2048 Kbps simetrico
• banda massima di accesso (BMA) di 1000 Kbps
• livello di affidabilità L5 (99,99%)
• classe di servizio “IP real time” della capacità di 1000 Kbps, caratterizzata da “One Way Delay” < 40 ms, packet loss < 0,1% e Jitter massimo di 10ms
• TIR da 4,0 Kpps con interfaccia ethernet 10/100.
La realizzazione della rete avverrà a cura del Committente che si assumerà al riguardo ogni onere tecnico ed economico in materia, sia a livello di attivazione che di successiva gestione.
Ogni singolo sistema PABX dovrà disporre di risorse (codec) sufficienti ad impegnare sino a 1200 Kbps di banda VoIP con codifica G.729, senza che vengano tolte per questa funzione risorse elaborative (codec) a quelle previste per la gestione della telefonia verso i terminali IP.
L’offerente dovrà interfacciarsi nel modo più opportuno alle risorse connettive sopra indicate, provvedendo alla fornitura, installazione, configurazione e gestione degli eventuali apparati necessari per il collegamento come elementi integranti del sistema di centrali.
Dovrà comunque essere garantito il ricorso ai collegamenti sulla rete PSTN pubblica nel caso di connettività IP assente o di scarsa qualità.
Inoltre, dovrà essere garantito il “rerouting dei flussi”: se i primari di una centrale sono indisponibili, questa deve poter usare le linee in uscita di un’altra centrale instradando il traffico tramite i Trunk IP. Gli apparati deputati alla gestione delle chiamate dovranno instradare le stesse secondo il percorso che occupi il numero minore di risorse ed percorso al minor costo. Lo stesso comportamento dovrà essere osservato in regime di emergenza in funzione delle risorse disponibili.
Non ultimo, essendo comunque obiettivo primario garantire la piena fruibilità del sistema telefonico, dovrà essere possibile ricorrere alla rete pubblica anche nel caso di saturazione del canale trasmissivo dati (trabocco).
Diviene pertanto importante che i complessi di centrale ed in particolare il sistema di controllo gestisca efficacemente l’ammissione dei flussi VoIP nei circuiti dati intersito, ricorrendo alla determinazione circa la possibilità di impiego dei medesimi e monitorando la qualità conseguita dei flussi, provvedendo se del caso all’uso delle risorse di backup od overflow sulla rete PSTN pubblica.
Le considerazioni e le problematiche più sopra espresse devono essere opportunamente considerate ed esaminate dall’offerente nella propria proposta in quanto potenzialmente fonte di non trascurabili inefficienze e problematiche funzionali.
Al fine di supportare i diversi servizi impieganti la segnalazione DTMF, la stessa dovrà transitare sulle linee di giunzione IP, possibilmente ricorrendo alla trasmissione “fuori banda” in relazione anche alla natura dei soggetti ai capi.
Si richiede in aggiunta che transitino per “impostazione base” anche le comunicazioni fax sulle linee dati ricorrendo alle tecniche più appropriate (T38 ecc).
In via generale i sistemi proposti oltre che implementare gli interfacciamenti sin qui richiesti, dovranno intrinsecamente essere in grado di garantire ampie doti di espandibilità e distribuibilità geografica.
La ditta offerente dovrà pertanto documentare, tramite i quesiti posti nella parte terminale del presente articolo, la capacità da parte del sistema proposto di creare strutture distribuite multinodo, siano essere costituite da prodotti del medesimo costruttore o di terze parti risultate compatibili.
Nella proposta tecnica si chiede alla ditta offerente di indicare, con dovizia di informazioni tecniche, quanto segue:
• Specifico per il complesso in fornitura
o il dettaglio degli apparati che intende fornire, se necessari, per interfacciare i complessi alla rete IP, indicando la modalità con la quale vengono connessi, la metodica di gestione dei percorsi, l’eventuale impiego di sistemi di routing, di distribuzione dei flussi ed ottimizzazione della banda ecc.
o la codifiche che si intende adottare per l’implementazione delle connessioni (codec e packet size)
o la modalità con la quale si intende gestire l’ammissione dei flussi telefonici sui canali dati congiungenti le varie centrali nel caso di flussi RTP che comportino l’impiego di un gateway (TDM centrale A /TDM centrale B, terminale IP sito A / TDM centrale B e viceversa)
o idem c.s. nel caso di comunicazione diretta del flusso RTP tra terminale IP e terminale IP (o comunque punto terminale IP come il sistema evoluto di UM/IVR)
o considerazioni tecniche in merito alla tipologia dei collegamenti in quanto di natura punto/multipunto (possibilità di gestire l’ammissione sulla base della banda disponibile non solo lato sorgente ma anche lato destinazione)
o gestione dei fallback e degli overflow, il livello di trasparenza che viene conseguito nelle situazioni anomale e/o il degrado sul piano dei servizi e della qualità
o quali informazioni statistiche risultano producibili in merito all’impiego delle risorse di connettività ed alla qualità dei flussi telefonici transitanti nelle medesime
• Generale per la tipologia dei sistemi
o le unità distribuibili (media gateway) sotto diretto controllo dei sistemi centrali, le caratteristiche di dette unità nonché le eventuali compatibilità con prodotti media gateway di 3° parti
o le tipologie di linee impiegabili per connettere le unità distribuite (linee commutate, dedicate voce/dati, linee IP ecc)
o le tipologie di reti che i sistemi sono in grado di creare all’interno di complessi omogenei (sistemi perlopiù equivalenti sul piano software e amministrativamente unici), tra sistemi non omogenei dello stesso produttore e con sistemi di altri produttori
o i servizi telefonici supportati nei tre casi di cui sopra e quelli che vengono meno
o il protocollo che viene impiegato per l’unione in rete dei sistemi, le caratteristiche, i numeri di nodi collegabili
o le modalità con le quali i sistemi possono gestire sulle linee di giunzione l’ammissione ed il trabocco, in particolare per i collegamenti IP la gestione della banda tra i vari siti ed eventuali tecniche “addattive” per la gestione della stessa in funzione della qualità della comunicazione rilevata
o i livelli e le modalità di sopravivenza del sistema nel caso di connettività scarsa o assente tra i vari nodi
o la modalità con la quale viaggia la segnalazione DTMF sulle linee IP, considerazioni in funzione della codifica e della natura dei soggetti ai capi (IP, TDM ecc)
o la possibilità ed i limiti per il trasporto di comunicazioni fax su reti IP
o servizi Q.SIG supportati e livello di ottemperanza alle norme ISO/IEC od ECMA (norma, edizione, anno) degli stessi.
Articolo 6 – Servizi
L’evoluzione della rete oggetto del presente intervento deve perseguire i seguenti obiettivi, in termini di servizi erogati:
• all’interno dell’area locale di Napoli non deve prodursi alcuna diminuzione dei servizi al momento utilizzati, mantenendo in termini di funzionalità, le potenzialità disponibili con l’attuale architettura distribuita ERICSSON MD110;
• le attuali modalità di monitoraggio, diagnostica e configurazione, nonché la documentazione del traffico, dovranno essere mantenute senza alcuna diminuzione di funzionalità.
L’elenco seguente evidenzia i principali servizi da garantire tra i nodi appartenenti a due aree locali diverse:
• Prestazioni di utente
o Avviso di chiamata in attesa;
o Accesso all'operatore;
o Blocco dell'utente disturbatore;
o Chiamata diretta (Hot Line);
o Conferenza a più utenti ( non inferiore a 8);
o Deviazione comune;
o Deviazione comandata variabile (follow-me);
o Deviazione per occupato;
o Deviazione per mancata risposta;
o Inclusione d'utente (4 classi di inclusione);
o Parcheggio;
o Presentazione/restrizione Identificativo della linea chiamante /connessa;
o Presentazione/restrizione Nome utente chiamante/chiamato/ connesso/deviato;
o Prenotazione automatica su derivazione occupata;
o Prenotazione automatica per mancata risposta;
o Richiamata;
o Rinvio all'operatore;
o Ripetizione dell'ultimo numero selezionato;
o Trasferta;
o Posta vocale avanzata
o Operatore automatico
o Voice Intercept Messaging (VIM)
o Supporto di rete
o Notifica messaggi
o Integrazione IP
o Supporto multilingue (2 standard)
o Gestione avanzata fax in ingresso e in uscita
o Fax on Demand (testo fax)
o Pacchetto di applicazioni fax avanzate
o Messaggistica unificata
o Sintesi vocale
o Amministrazione utenti globale
o Amministrazione centralizzata tramite D.N.A. e Communication Organizer
• Prestazioni di operatore centralizzato
o Attesa comandata;
o Chiamate in serie (lucchetto);
o Deviazione all’operatore;
o Inclusione di operatore;
o Inoltro automatico, con offerta;
o Offerta su utente occupato;
o Presentazione del numero chiamante;
o Presentazione del numero chiamato (con aggiornamento in caso di trasferta, deviazione, ...);
o Presentazione stato derivazioni;
o Rilascio forzato (dopo inclusione);
o Ritorno all’operatore per occupato dopo offerta, con presentazione;
o Ritorno all’operatore per mancata risposta;
o Servizio notte variabile in presenza/assenza di operatori centralizzati;
o Supervisione di derivazioni occupate in rete (prenotazione d’operatore).
Nella documentazione tecnica di gara si dovrà dichiarare e documentare il supporto dei servizi richiesti, nonché il supporto e le caratteristiche implementative di restanti servizi comunque presenti e forniti con il sistema, meritevoli di menzione al fine di completare il quadro delle funzionalità del complesso proposto.
Articolo 7 – Funzionalità composite
Si elencano di seguito alcune funzionalità del sistema classificabili come “composite”, in quanto la realizzazione delle medesime è frutto del coordinamento e simbiosi tra più unità, sia costituenti il sistema PABX che anche esterne al medesimo.
Alcune funzionalità sono “richieste” per specifica e quindi la loro realizzazione, secondi i livelli minimi esposti nel presente Capitolato Tecnico, deve perentoriamente risultare contemplata nella proposta tecnica delle ditta offerente.
Altre funzionalità sono considerate come “desiderate” e pertanto la possibilità di utilizzo delle medesime ed il livello di implementazione costituiranno titolo di qualificazione tecnica della proposta.
Qualora l’implementazione di una o più funzionalità desiderate implichi un corrispettivo economico aggiuntivo, lo stesso deve essere integrato nel costo base del complesso telefonico, salvo che la specifica funzione lo escluda per esplicito, in tale caso deve essere quotata a parte nell’offerta economica a titolo di mera indicazione.
La ditta offerente dovrà provvedere a documentare in maniera esaustiva e con dovizia di particolari tecnici le modalità di implementazione che intende adottare al fine di garantire la piena realizzazione delle funzionalità composite richieste e raggiungere la massima efficienza possibile per le funzionalità desiderate.
Elencazione
Direttore segretaria (funzionalità desiderata)
Si chiede di analizzare e proporre il miglior abbinamento dei telefoni IP delle classi contemplate al precedente articolo al fine di poter implementare la funzione di direttore/segretaria, descrivendo le varie modalità operative e le funzionalità implementate.
Collegamento cellulari aziendali (funzionalità richiesta)
Il sistema dovrà conseguire la più completa sinergia tra il terminale telefonico ed il cellulare per un numero di utenze pari ad almeno 700.
Dovrà essere possibile l’inoltro al cellulare, in parallelo od in copertura, delle chiamate entranti nel terminale telefonico fisso, con possibilità di attivazione e disattivazione della funzionalità da parte dell’utente.
E’ auspicabile in aggiunta che sia possibile eseguire dal cellulare chiamate a specifiche estensioni pubbliche del complesso di centrale, ciò al fine di poter disporre sul cellulare di un’insieme di servizi telefonici al pari di un’utenza interna fissa (e possibilmente, per le chiamate verso l’interno, venir riconosciuto come se le stesse fossero eseguite dal terminale fisso).
Classe di servizio su base temporale (funzionalità desiderata)
Si chiede di analizzare e proporre la migliore soluzione attuabile al fine di consentire la programmazione di classi di sevizio diversificate per fascia temporale, sia a livello giornaliero che settimanale. Scopo primario della funzionalità in argomento è la disabilitazione automatica alle chiamate urbane e/o interurbane per specifici terminali telefonici, come ad esempio quelli appartenenti alle aree uffici (fuori orario di lavoro, notturno e fine settimana).
Articolo 8 – Gestione ed amministrazione
Sulla nuova infrastruttura dovranno essere mantenute le funzioni di gestione, monitoraggio e diagnostica e di documentazione addebiti già presenti in rete, ed eventualmente ampliate. Si dovrà prevedere l’installazione di una suite di applicazioni per la gestione ed il monitoraggio della rete di centrali.
Si dovranno garantire:
• la gestione e la configurazione attraverso semplici ed intuitive interfacce grafiche Windows-Based di derivati di tutte le tipologie, categorie comuni e individuali, gruppi di chiamata/risposta comune, gruppi ACD, in modalità realtime oppure in modalità batch con possibilità di mantenere l’Audit delle operazioni effettuate utilizzando files di log;
• la possibilità agli accessi di utenze multiple e accessi simultanei;
• i servizi di directory telefonico aziendale, rendendo disponibile e accessibile la rubrica telefonica verso applicazioni esterne quali i posti operatori su PC, applicazioni Web-Oriented etc.;
• i servizi di posto operatore tradizionale su postazioni informatiche standard dotate di interfaccia utente Windows- Based;
• la possibilità di monitorare e controllare tutti gli eventi sulla rete, su protocollo SNMP standard, con visualizzazione grafica degli eventi che possono verificarsi negli elementi, utilizzando la rappresentazione della topologia di rete a più livelli e degli allarmi in una modalità che rispecchi le classi di priorità intrinseche dei sistemi.
La stazione di amministrazione dedicata oltre a consentire un accesso al sistema definibile come “tecnico”, che possiede il pieno controllo del complesso e può eseguire tutte le operazioni di configurazione e settaggio dei vari elementi costituenti, deve contemplare un livello di accesso classificabile come di tipo “amministrativo”.
Tale livello di accesso verrà prevalentemente impiegato dal personale interno all’uopo formato per la gestione quotidiana del complesso, intendendo che il personale dovrà per sommi capi poter eseguire le seguenti operazioni:
• l’inserimento e la definizione degli utenti
• la programmazione delle estensioni
• la definizione e gestione del piano di numerazione, dei numeri brevi e delle commesse
• la programmazione delle regole di elaborazione della numerazione (traslazione, mascheratura, completamento ecc)
• la programmazione (a livello di centrale) dei telefoni e le funzionalità da attivare sui medesimi, la gestione degli aggiornamenti firmware dei telefoni, l’eventuale gestione dell’asset dei telefoni (tipo, livello di release, indirizzo IP, ubicazione ecc)
• la gestione delle deviazioni
• la definizione e gestione dei gruppi
• la definizione, gestione ed applicazione dei gruppi di risposta
• la definizione dei punti di copertura
• la definizione, gestione ed applicazione delle classi di servizio
• la programmazione e gestione dei numeri brevi a livello di sistema
• la programmazione delle restanti funzioni generali offerte a livello di sistema (temporizzazioni di parcheggio e di richiamata, chiamate invalide o negate, numero squilli per il passaggio al successivo punto di copertura, musica su attesa ecc).
L’accesso al sistema a livello amministrativo potrà avvenire tramite programma dedicato, anche se risulta preferibile l’impiego di una più fruibile interfaccia Web.
Si sottintende in ogni caso, sia che venga impiegato un programma dedicato o che il sistema risulti gestibile tramite interfaccia Web, che l’esecuzione delle richieste operazioni di natura amministrativa dovranno avvenire con un unico programma o con un unica connessione al sistema, in maniera indipendente da dove poi le impostazioni avranno effetto, nel senso che il programma dovrà farsi carico di riversare le programmazioni richieste sui vari elementi costituenti il complesso (dispositivi di controllo, sottosistema di interfacciamento ecc), permettendo in tale modo di far vedere all’amministratore un sistema unico e monolitico, in maniera indipendente dalla sua complessità realizzativa e sistemistica.
La ditta offerente nelle propria proposta tecnica dovrà esporre in maniera particolareggiata le modalità con le quali vengono attuate le impostazioni e programmazioni richieste nel presente articolo, almeno per quanto attiene le seguenti programmazioni:
• derivati (analogici, digitali ed IP)
• utenti
• deviazioni
• gruppi
• classi di servizio
• coperture
• numeri brevi
In aggiunta si dovrà provvedere a fornire dettagliate informazioni inerenti i seguenti aspetti:
• Le caratteristiche hardware e software del server di gestione (marca, modello, processori, ram, sistema di dischi rigidi, sistema operativo, ecc) nonché, se necessario, del sistema secondario ed ubicazione consigliata
• La modalità prescelta di collegamento verso il complesso centrale e le modalità attuabili
• La possibilità di eseguire l’amministrazione anche da altri PC (di proprietà del Committente)
• Le interfacce disponibili (Telnet, http, java, proprietarie)
• I livelli di accesso al sistema e le funzionalità consentite ad ogni livello come pure la possibilità di operare solo su una parte del sistema (per PABX)
• Le lingue supportate dal programma di gestione
• La disponibilità di un help in linea ed eventualmente se risulta sensibile al contesto
• Le modalità di gestione della (o delle) directory utenti/estensioni/classi di servizio ecc (LDAP, DBMS, altro) e le modalità di accesso dall’esterno (LDAP, nativo, ODBC ecc)
• Indicare se è presente un applicativo per la visualizzazione della directory utenti all’utente finale, le caratteristiche e la modalità funzionali
• Le modalità e le chiavi tramite le quali è possibile eseguire delle ricerche sulla directory
• Le funzionalità ed i tools che vengono resi disponibili dal sistema di amministrazione per scopi di diagnostica e verifica delle qualità del servizio erogato, ed in specifico per il monitoraggio dei flussi VoIP trunk ed intrasede.
• Possibilità di integrazione con piattaforme di managment estese (Open View, Unicenter ecc)
• Possibilità di far comparire segnalazioni di errore sui posti operatori, possibilità di discriminare i messaggi di errore in funzione della sorgente, gravità e della stazione PO di destinazione.
Articolo 9 – Continuità funzionale
Particolare attenzione da parte degli offerenti dovrà essere posta a livello progettuale al fine di garantire la richiesta continuità funzionale delle singole centrali e del complesso nel suo insieme.
Ogni singolo sito, in relazione anche all’entità delle utenze attestate, dovrà già intrinsecamente possedere elevate doti di affidabilità e sicurezza operativa da parte degli apparati componenti il sistema, eventualmente anche con l’adozione di:
• moduli di sopravvivenza interni o unità interne ridondate (alimentazione, processo, memorizzazione, interfacciamento, conversione, commutazione ecc)
• mediante la distribuzione dei servizi su distinte unità hardware
• mediante l’impiego di collegamenti di rete o bus ridondati sia all’interno del sistema (reti di servizio/segnalazione) che verso la rete aziendale.
• mediante tecniche di “rerouting dei flussi” qualora le linee fisiche e/o logiche preferenziali dovessero diventare indisponibili o di scarsa affidabilità
Ogni sistema dovrà essere dotato di meccanismi di autodiagnosi e controllo del linee, con avanzate funzionalità di localizzazione del guasto e possibilmente di sezionamento e/o isolamento del medesimo.
Per ciò che riguarda i sistemi di alimentazione UPS, l’offerente deve garantire il corretto dimensionamento del sistema esistente e descritto al precedente articolo 2,
Come buona norma si chiede che i terminali telefonici vengano connessi in maniera tale da minimizzare l’impatto nel caso di malfunzionamento di un elemento del sistema PABX, in particolare delle schede di ingresso analogico (distribuzione dei telefoni e/o servizio su più schede).
Parte integrante del progetto dovrà essere una dettagliata ed analitica analisi del comportamento di ogni sistema PABX nel caso di singolo guasto di apparato e/o sistema logico (al netto della parte terminali) con esplicito riferimento, senza che l’elencazione possa comunque intendersi come esaustiva, alle seguenti macro unità:
• dispositivi di controllo (intero apparato, CPU o schede, alimentazione, memoria, dischi rigidi, ventilazione ecc)
• sottosistema di interfacciamento (unità di alimentazione, schede di controllo, schede di interfaccia analogica, PRA, BRA, schede codec, backplane, schede bus, LAN, bus interni ecc)
• switch e reti LAN o proprietarie a stretto servizio della centrale (reti intra-centrale di telefonia e/o di segnalazione ecc)
Dall’analisi di cui sopra la ditta offerente dovrà testimoniare che i sistemi proposti sono in grado di garantire la continuità funzionale del servizio telefonico ad almeno il 50% delle utenze sugli stessi attestati, ciò anche in presenza di un elemento del complesso guasto o malfunzionante.
Suddetti obiettivi potranno essere conseguiti sia mediante tecniche di ridondanza a livello di singola centrale sia ricorrendo anche a risorse disponibili presso altre centrali del complesso telefonico.
Tutte le impostazioni, le configurazioni ed i setup attuati sui sistemi dovranno essere oggetto di backup periodici, almeno a livello giornaliero e possibilmente su più di un repository, al fine di garantire il rapido e certo riassetto con le impostazioni preesistenti nel caso di guasto sopravvenuto.
Dovranno pure essere oggetto di backup periodici le directory globali di sistema come pure quelle personali (rubriche) qualora ospitate centralmente.
Oltre all’impiego di opportune tecniche volte a garantire la funzionalità dei sistemi telefonici, l’intero complesso nel suo insieme deve consentire la realizzazione di accorgimenti volti a garantire la continuità operativa dei rilegamenti verso le reti telefoniche pubbliche, con l’obiettivo di conseguire comunque la possibilità di inoltrare e riceve comunicazioni telefoniche anche in presenza di guasti sulle linee primarie (guasto linea, guasto centrale pubblica, guasto scheda centrale) pur con livelli di servizio e potenzialità ridotte.
Oltre alle analisi richieste più sopra relative al comportamento dei sistemi nel caso di singolo guasto, si chiede a livello di proposta tecnica di sviluppare i quesiti tecnici e le tematiche di seguito riportate:
• Precauzioni, tecnologie e modalità adottate al fine di garantire la continuità funzionale del sistema oltre quanto strettamente necessario per assicurare l’operatività al 50% (moduli ridondati, schede ridondate, collegamenti ecc).
• Funzionalità di autodiagnosi, localizzazione ed eventualmente di isolamento dei guasti
• Parametri analitici di affidabilità dei vari elementi componenti e dell’intero sistema (MTBF/MTBO, MTTR ecc) (almeno quelli più significativi)
• Messaggi di allarme e/o notifiche generate, sistemi destinatari, filtri e classificazioni adottabili, supporto protocollo SNMP
• Modalità e periodicità di esecuzione dei backup, politiche e tecnologie per il disaster recovery (adottate ed adottabili)
• Metodica con la quale si intende supportare il rerouting dei flussi.
Articolo 10 – Sicurezza informatica
Il sistema nel suo complesso dovrà adottare appropriate misure di sicurezza sul piano informatico con lo scopo di:
• assicurare l’accesso ai vari sistemi solo agli utenti abilitati e secondo profili diversificati tramite una robusta politica di “gestione delle identità”
• garantire l’immunità degli applicativi e dell’infrastruttura dai vari attacchi informatici, siano essi con origine interna che esterna alle strutture aziendali (con riferimento anche ai sistemi impiegati per l’assistenza remota)
La ditta offerente dovrà predisporre, come parte integrante dell’offerta tecnica, una analisi della vulnerabilità informatica dei sistemi proposti nonché dovrà indicare i possibili futuri miglioramenti e/o potenziamenti introducibili al fine di incrementare il livello di sicurezza ed immunità del complesso.
Per tutto il periodo previsto all’art 13 del Capitolato Speciale “Servizio di supporto, manutenzione ed assistenza tecnica”, dovrà essere prestato come parte integrante, un servizio di consulenza al fine di mantenere ed eventualmente migliorare il livello di sicurezza del complesso, anche in correlazione agli sviluppi delle infrastrutture di rete sia aziendali che geografiche, dei sistemi di interconnessione ai carrier od alla rete SPC.
Quesiti tecnici e tematiche da sviluppare:
• Illustrare le modalità con la quale avviene la gestione delle identità di accesso ai sistemi differenziate tra i vari profili (sistemista, manutentore, amministratori abilitati interni, operatori PO, utenti vari ecc)
• Livelli di protezione, precauzioni e tecnologie adottate al fine di rendere immuni i sistemi dagli attacchi informatici, siano essi classici (virus, DoS, pacchetti malformati) o specifici (Eavesdropping, spoofing, H.323 Protos Attack ecc).
• Miglioramenti adottabili a livello di sicurezza del complesso
Articolo 11 – Piano di numerazione
L’intera rete di fonia della Regione Campania dovrà costituire un sistema unitario anche dopo la migrazione al networking IP.
In particolare l’inserimento delle interfacce per l’IP networking non dovrà richiedere alcuna variazione del piano di numerazione attuale e tutti gli interni di tutte le sedi dovranno continuare ad essere raggiungibili dall’interno e dall’esterno con le stesse modalità.
L’up-grade del complesso di centrali dovrà essere inclusiva pertanto di tutti gli oneri di programmazione necessari per gestire il routing delle chiamate in funzione della numerazione interna in maniera logica ed efficiente, con selezione del migliore percorso disponibile (costo/risorse) ed evitando l’insorgere di loop.
La programmazione includerà anche tutte le configurazioni di carrier selection e quanto altro che il Committente chiederà di attivare in relazione allo specifico sito.
L’attuale piano di numerazione prevede la seguente suddivisione:
SISTEMA UNICO | ARCO DI NUMERAZIONE |
Santa Lucia | Da 2000 a 4999 |
A6 | Da 6000 a 8499 |
C3 | Da 9000 a 9999 |
C5 | Da 8500 a 8999 |
Quesiti tecnici e tematiche da sviluppare:
• Eventuali considerazioni, problematica in merito al piano di numerazione attuale ed alle funzionalità di routing ed intercettazione delle numerazioni richiesto;
• Possibilità di attuare la mobilità della numerazione telefonica, caratteristiche, limiti ecc.
Articolo 12 – Alimentazione elettrica in sicurezza dei sistemi
I sistemi PABX oggetto di aggiornamento dispongono di un sistema di alimentazione autonomo di sicurezza, sistema UPS, in grado di garantire il pieno funzionamento dell’intero PABX con le dotazioni attuali in condizioni di assenza della alimentazione primaria.
Tale sistema di alimentazione è descritto al precedente articolo 2.
Il fornitore deve garantire che il sistema attuale sia in grado di supportare i PABX a seguito dell’upgrade e in alternativa deve presentare una proposta progettuale dettagliata di espansione del sistema stesso.
Nella propria eventuale proposta tecnica la ditta offerente dovrà provvedere a fornire tutte le informazioni necessarie per valutare la soluzione proposta in funzione della locazione (numero delle unità, tecnologia di interconnessione, potenza, autonomia, rumorosità, tipologia delle batterie, allarmi, eventuale necessità di ventilazione forzata del locale e tutte le altre caratteristiche tecniche, costruttive e di installazione).
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
A.G.C. DEMANIO E PATRIMONIO SETTORE PROVVEDITORATO ED ECONOMATO
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
A.G.C. 10 - Settore Provveditorato ed Economato
Proc. n.564/08
PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA IN OPERA DI APPARATI PER L’AGGIORNAMENTO ALLA TECNOLOGIA IP DELL’ATTUALE SISTEMA DI FONIA, PRESSO LE SEDI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA UBICATE NELL’AERA METROPOLITANA DI NAPOLI, E PER L’EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE ED ASSISTENZA
All.B2 - ALLEGATO 2 – CONTRATTO DI MANUTENZIONE
INDICE
ARTICOLO 1 – OGGETTO DEL CONTRATTO 1
ARTICOLO 2 – DURATA DEL CONTRATTO. 1
ARTICOLO 3 – MANUTENZIONE CORRETTIVA 1
ARTICOLO 4 – MANUTENZIONE PROGRAMMATA 2
ARTICOLO 5 – PROGRAMMAZIONI 3
ARTICOLO 6 – TELEASSISTENZA 3
ARTICOLO 7 – SOFTWARE 3
ARTICOLO 8 – CONSULENZE E SUPPORTO TECNICO/SISTEMISTICO. 4
ARTICOLO 9 – AGGIORNAMENTI 4
ARTICOLO 10 – OBBLIGHI DELLA DITTA MANUTENTRICE 5
ARTICOLO 11 – OBBLIGHI DELL’ AMMINISTRAZIONE. 6
ARTICOLO 12 – PERSONALE IMPIEGATO NEL SERVIZIO 6
ARTICOLO 13 – FORZA MAGGIORE 7
ARTICOLO 14 – VERIFICA DEL SERVIZIO E PENALITÀ PER INADEMPIENZE 7
ARTICOLO 15 – FATTURAZIONE E PAGAMENTI 7
ARTICOLO 16 – RESPONSABILITÀ DELL’APPALTATORE 8
ARTICOLO 17 – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO 8
ARTICOLO 18 – RECESSO DAL CONTRATTO 8
ARTICOLO 19 – SUCCESSIONE E CESSIONE DEL CONTRATTO 9
ARTICOLO 20 – FALLIMENTO DELLA DITTA MANUTENTRICE 9
ARTICOLO 21 – RISERVATEZZA 9
ARTICOLO 22 – CONTROVERSIE 9
ARTICOLO 23 – RINVIO AD ALTRE NORME 9
Articolo 1 – Oggetto del contratto
Il presente contratto, parte integrante del Capitolato Speciale d’Appalto che disciplina la fornitura degli apparati necessari all’aggiornamento del sistema telefonico per la Giunta Regionale della Campania pre la città di Napoli, ha per oggetto l’erogazione di un servizio di manutenzione ed assistenza, nonché di supporto tecnico sistemistico ai dispositivi componenti il predetto sistema.
Articolo 2 – Durata del contratto
Il presente appalto ha durata triennale, a decorrere dalla sottoscrizione del contratto.
Il sistema nel suo complesso andrà gestito e mantenuto fino allo scadere del contratto.
Nell’ipotesi di una eventuale proroga richiesta dall’Amministrazione, il relativo corrispettivo, su base mensile, sarà pari alla dodicesima parte del corrispettivo annuo relativo alla manutenzione del 3° anno di contratto.
Alla scadenza, la ditta manutentrice avrà l’obbligo di continuare il servizio alle stesse condizioni in atto fino a quando l’Amministrazione non avrà provveduto alla definizione di un nuovo contratto e ciò non oltre il limite di novanta giorni.
Articolo 3 – Manutenzione correttiva
L’assistenza tecnica dovrà essere prestata su tutto il complesso e nei rispettivi siti ove sono ubicati i beni.
Il servizio di manutenzione dovrà essere di tipo “full-risk” omnicomprensivo di parti di ricambio, manodopera, trasferimenti e quanto altro, senza addebiti aggiuntivi per l’Amministrazione se non in presenza di evidenti indicazioni di danneggiamento dei beni per dolo, negligenza od incuria.
Nei casi suddetti la ditta manutentrice dovrà provvedere a relazionare in merito su quanto riscontrato, al fine di consentire alla Regione di acquisire tutti gli elementi per gli atti di competenza e l’eventuale successiva denuncia all’assicurazione.
Eventuali kit di materiali di ricambio giacenti presso il Committente saranno ad unico onere della ditta manutentrice.
Il servizio dovrà essere prestato su chiamata, discriminando la gravità dell’inconveniente sulla base delle seguenti indicazioni:
GRAVITA’ | DESCRIZIONE |
Elevata | Fuori servizio di almeno il 20 % dell’utenza di un singolo sito. Malfunzionamento del sistema di messaggistica che renda inutillizzabili almeno il 50% delle caselle. Malfunzionamento del sistema di alimentazione in sicurezza che comporti il rischio di disalimentazione del complesso nel caso di assenza della alimentazione di rete. |
Media | Fuori servizio di almeno il 5 % dell’utenza di un singolo sito. Malfunzionamento del sistema di messaggistica che renda inutillizzabili almeno il 20% delle caselle. |
Bassa | Tutti gli altri disservizi non rientranti nel livello di gravità superiori con l’esclusione dei soli terminali telefonici. |
In funzione della gravità del guasto la ditta dovrà garantire i livelli di servizio di seguito specificati:
GRAVITA’ | FASCIA DI ATTIVAZIONE | TEMPO DI RISPOSTA | TEMPO DI RIPRISTINO |
Elevata | giornate feriali, ore 8.00÷20.00 e sabato non festivo, ore 8.00÷13.00 | 2 ore dalla comunicazione | 6 ore dall’inizio dell’intervento |
Media | giornate feriali, ore 8.00÷20.00 e sabato non festivo, ore 8.00÷13.00 | 4 ore lavorative dalla comunicazione | 6 ore lavorative dall’inizio dell’intervento |
Bassa | giornate feriali, ore 8.00÷18.00 | 6 ore lavorative dalla comunicazione | 8 ore lavorative dall’inizio dell’intervento |
Per interventi tecnici di piccola entità o controlli la ditta potrà avvalersi di un servizio di teleassitenza da remoto. Per tutti gli altri casi gli interventi di manutenzione, in numero illimitato, verranno richiesti dall’Amministrazione telefonicamente o a mezzo fax, all’interno delle fasce di attivazione sopra elencate dipendenti dalla gravità dell’inconveniente.
Si specifica comunque che il collegamento di teleassistenza è obbligatoriamente richiesto in quanto destinato non solo a scopi di diagnostica e riparazione dei guasti ma anche per fini di supporto al personale interno, o sostituzione per necessità od indisponibilità del medesimo, qualora si rendessero necessari interventi di programmazione e configurazione del complesso telefonico inteso configurazione dei terminali IP, di linee, di gruppi, deviazioni, coperture, classi di servizio, numeri brevi, della messaggistica e quanto altro.
Tali interventi di programmazione dovranno essere eseguiti entro 8 ore lavorative dalla richiesta formulata all’interno dell’orario di attivazione comprendente i giorni feriali dalle ore 8.00 alle ore 17.00
Anticipatamente all’avvio del servizio la ditta manutentrice dovrà comunicare per iscritto i numeri telefonici del responsabile tecnico e del personale reperibile preposto al servizio di manutenzione in oggetto, oltre al numero di telefono e di fax del Servizio di Assistenza Tecnica. Ogni variazione inerente quanto sopra indicato dovrà essere comunicata in tempo utile a questa Amministrazione.
Tutti gli interventi in loco dovranno risultare da apposito rapporto tecnico compilato dalla ditta e siglato dal referente della Regione Campania, con indicate le prestazioni effettuate e le eventuali parti di ricambio sostituite.
La ditta manutentrice dovrà garantire la qualità dei materiali e delle apparecchiature impiegate per la manutenzione e dei lavori eseguiti e l’impiego di personale specializzato per l’espletamento del servizio.
E’ fatto obbligo di eseguire la manutenzione periodica delle apparecchiature così come ritenuta necessaria a livello di offerta tecnica.
E’ fatto altresì obbligo di eseguire periodicamente, con cadenza semestrale, la prova dei sistemi di alimentazione elettrica di sicurezza installati a servizio del complesso centrale.
Tutti gli interventi di manutenzione non dovranno essere causa di disservizi sia per l’utenza interna che esterna.
Al fine di mantenere costantemente aggiornato il nuovo complesso telefonico, la ditta manutentrice dovrà notificare all’Amministrazione. l’emissione di nuove release software sia a correzione di bug funzionali e/o introduzione di nuove funzionalità, intendendo quindi sia release di livello “minor” che “major”, trasmettendo altresì le note tecniche emesse in merito dalla casa madre.
Valutate le medesime, questa Amministrazione darà quindi eventuale autorizzazione all’installazione della nuova release, concordando metodi e tempi per il procedimento.
Articolo 4 – Manutenzione programmata
Oltre agli interventi di ripristino da eseguirsi su evento, il contratto deve garantire l'esecuzione di almeno 2 visite di manutenzione preventiva a cadenza semestrale per tutte le sedi coinvolte, con l'obiettivo primario di eseguire un controllo
generale degli apparati (pulizia ventole, filtri, rimozione polvere interna, controllo cavetterie ecc), la prova dei sistemi di alimentazione in sicurezza ed eventuali altre operazioni previste dal costruttore.
Tali interventi di manutenzione programmata non dovranno essere causa di disservizi sia per l’utenza interna che esterna.
In caso contrario, le opere dovranno essere eseguite, di comune accordo con l’Ente, in fasce orarie concordate e, se necessario, anche al di fuori degli orari normali di servizio senza oneri aggiunti.
Articolo 5 – Programmazioni
La ditta manutentrice dovrà provvedere a garantire l’esecuzione delle programmazioni software di routine, intendendo:
• derivati (analogici, digitali ed IP)
• terminali
• utenti
• deviazioni
• gruppi
• classi di servizio
• coperture
• numeri brevi
• caselle di messaggistica
ricorrendo il più possibile alla risorsa di teleassistenza di cui all’articolo seguente.
Gli interventi di programmazione dovranno essere eseguiti entro 8 ore lavorative dalla richiesta formulata all’interno dell’orario di attivazione comprendente i giorni feriali dalle ore 8.00 alle ore 18.00.
Articolo 6 – Teleassistenza
Per gli interventi di manutenzione correttiva e preventiva non necessitanti la presenza in loco di un tecnico, nonché per l’esecuzione delle programmazioni di cui all’articolo precedente, le ditta manutentrice si avvarrà il più possibile di un sistema di accesso remoto ai sistemi.
Quanto sopra allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di risposta e di esecuzione delle prestazioni necessarie o richieste.
Il sistema di accesso remoto dovrà essere in grado di raggiungere ogni centrale oggetto della presente fornitura. Per conseguire lo scopo la ditta manutentrice potrà dotarsi di dispositivi propri di accesso (modem).
Articolo 7 – Software
La ditta manutentrice dovrà porre a disposizione dell’Ente un software opportunamente concepito per gestire tutte le chiamate di assistenza tecnica e di programmazione.
Tale software dovrà per sommi capi provvedere alla registrazione e tracciatura di quanto segue:
• l’apertura della richiesta di intervento e/o programmazione ed il grado (elevato/medio/bassa, normale / urgente)
• la presa in carico della richiesta da parte della ditta manutentrice
• i tempi previsti per l’evasione della richiesta
• la chiusura dell’intervento con le operazioni eseguite
Il software potrà essere installato su un dispositivo di elaborazione del complesso oppure risiedere presso un sito remoto del manutentore, in ogni caso dovrà essere conseguita la massima accessibilità su entrambi i lati (Sedi Amministrazione e ditta di manutenzione) onde consentire la sincronia, coerenza e velocità delle operazioni.
L’offerente dovrà provvedere alla attivazione del software suddetto e di tutto quanto occorrente per il supporto del medesimo entro 6 mesi dal termine della 1° installazione.
Articolo 8 – Consulenze e supporto tecnico/sistemistico
La ditta manutentrice per tutto il periodo di vigenza del servizio di manutenzione dovrà erogare un servizio di supporto tecnico e sistemistico al fine di supportare il personale tecnico del Committente, in particolare per le opere di:
• integrazione del complesso telefonico con le restanti strutture, con inciso alla rete di trasmissione dei dati;
• integrazione con prodotti di terze parti;
• potenziamento della telefonia su IP ed incremento delle funzionalità erogabili con la medesima;
• Configurazione, diagnosi e ripristino sistemi da remoto;
• Gestione Classi di servizio;
• Gestione cambio o attivazione codici di blocco;
• Gestione rubrica di sistema;
• Personalizzazione di derivati;
• Modifica numero interno;
• Spostamento da un ambiente all’altro;
• Attivazione linee telefoniche;
• Gestione chiamata a gruppi;
• Gestione deviazione chiamate;
• Gestione programmazione apparecchi telefonici;
• Gestione programmazione schede telefoniche;
• Gestione centrali telefoniche nonché degli apparati digitali, analogici e IP compresi i p.o.;
• incremento dei livelli di servizio e di sicurezza dell’intera infrastruttura;
ed in generale per tutti gli aspetti a valenza prevalentemente tecnica che richiedano un apporto consulenziale volto ad approfondire la conoscenza dei sistemi nonché la fruibilità e l’espansione dei medesimi.
Tale attività dovrà essere prestata da personale di elevato livello tecnico, in possesso di laurea in Ingegneria Elettronica, delle Telecomunicazioni od Informatica, con profonda conoscenza dei sistemi, del dimensionamento ed ingegnerizzazione dei medesimi, nonché elevata conoscenza degli aspetti tecnici concernenti le tecnologie telefoniche sia tradizionali che IP e delle tecnologie sia di networking che di internetworking.
Articolo 9 – Aggiornamenti
Al fine di mantenere costantemente aggiornato il nuovo complesso telefonico, la ditta manutentrice dovrà notificare all’Amministrazione l’emissione di nuove release software sia a correzione di bug funzionali e/o introduzione di nuove funzionalità, intendendo quindi sia release di livello “minor” che “major”, trasmettendo altresì le note tecniche emesse in merito dalla casa madre.
Valutate le medesime, l’Amministrazione, darà quindi eventuale autorizzazione all’installazione della nuova release, concordandone metodi e tempi per il procedimento.
Articolo 10 – Obblighi della Ditta manutentrice
La Ditta manutentrice è tenuta ad eseguire i servizi oggetto del contratto con precisione, cura e diligenza, utilizzando le conoscenze tecnico-pratiche e gli strumenti più idonei e comunque operare in piena e costante collaborazione con il personale della Amministrazione.
Così come indicato all’articolo 9 del Capitolato Speciale, l’aggiudicatario della presente gara, in quanto gestore del sistema telefonico della Giunta Regionale della Campania, dovrà tenere tutti i contatti tecnici con il/i Fornitori di telefonia, nel caso di disservizi sulle linee collegate alle centrali telefoniche oggi, ed agli apparati VoIP domani, mantenendo estraneo l’Ente da qualsiasi controversia tecnica. In particolare dovrà garantire la corretta configurazione di tutte le linee telefoniche afferenti alle centrali telefoniche, siano esse linee di rilegamento tra centrali oppure linee atte a garantire la connettività verso la rete telefonica pubblica (a titolo esemplificativo, ma senza che tale elenco possa in alcun modo essere ritenuto esaustivo, si intendono: le linee analogiche tradizionali, i Circuiti Diretti, i Trunk IP e quant’altro necessario a garantire la comunicazione per le centrali).
Sarà a carico della Ditta Manutentrice confrontarsi con il/i Fornitori qualora dovessero verificarsi situazioni di connettività limitata o assente per garantire un servizio di comunicazione sicuro ed affidabile. Pertanto, qualora la Ditta aggiudicataria del servizio di manutenzione dovesse riscontrare problemi di connettività imputabili a malfunzionamenti su tali linee, la stessa Ditta provvederà a contattare il Fornitore di telefonia e a gestire tutti i contatti tecnici al fine di ripristinare la connettività e risolvere il guasto nel minor tempo possibile, senza che sia necessario alcun tipo di intervento da parte della Giunta Regionale della Campania.
La Ditta aggiudicataria del servizio di manutenzione dovrà altresì segnalare al/ai Fornitori di telefonia guasti di servizio ed interventi di manutenzione alle centrali. La segnalazione potrà avvenire a mezzo e-mail o in altro modo, e dovrà contenere indicazione della tipologia del guasto e/o intervento e dei tempi di ripristino previsti; si specifica per completezza che indicazione in tal senso dovrà comunque essere inviata, sempre a tramite e-mail, anche alla Giunta Regionale della Regione Campania.
La Ditta Manutentrice dovrà inoltre presidiare le attività di installazione e manutenzione ordinaria e straordinaria sulle linee afferenti alle centrali telefoniche, e fornire accesso al locale della centrale al personale tecnico inviato dal/dai Fornitori di telefonia.
Inoltre l’aggiudicatario della presente gara, in quanto gestore del sistema telefonico dell'Ente,
dovrà tenere tutti i contatti tecnici con il gestore di telefonia mobile, per la gestione di eventuali SIM o linee dedicate verso la rete del gestore di telefonia mobile da collegare eventualmente agli apparati di centrale a scopo di realizzare meccanismi di least-cost-routing, mantenendo estraneo l’Ente da qualsiasi controversia tecnica.
La Ditta è tenuta al rispetto di tutti gli obblighi verso i propri dipendenti derivanti da disposizioni legislative e regolamenti vigenti in materia di lavoro, ivi compresi quelli in tema di igiene e sicurezza sul lavoro, previdenza e disciplina infortunistica, assumendo a proprio carico tutti i relativi oneri.
In particolare, l’impresa si impegna a rispettare nell’esecuzione delle prestazioni derivanti dal presente capitolato, le norme regolamentari di cui al D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni nonché i regolamenti interni in materia vigenti presso l’Amministrazione.
Ai sensi dell'articolo 7 del succitato decreto, l'appaltatore ha l'obbligo di predisporre il piano delle misure per la tutela della salute e della sicurezza fisica dei lavoratori in merito alla attività richiesta.
Allo scopo di fornire al medesimo le necessarie informazioni sui rischi specifici esistenti nei luoghi presso i quali il personale della ditta aggiudicataria dovrà operare, nonché le misure di prevenzione e di emergenza da adottate in relazione alla propria attività, verranno promossi nella fase immediatamente seguente all’avvio del servizio, uno o più incontri tra il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della ditta aggiudicataria (o suo delegato) e i Responsabili Aziendali in materia di sicurezza.
L’impresa aggiudicataria si obbliga altresì ad applicare per tutta la durata prevista dal servizio, nei confronti dei propri dipendenti occupati nelle attività di esecuzione delle prestazioni contrattuali, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle previste dai contratti collettivi di categoria, nonché le successive integrazioni e modifiche apportate agli stessi.
Gli obblighi relativi ai contratti collettivi di lavoro di cui sopra, vincolano l’Impresa per tutto il periodo del contratto, anche nel caso in cui non aderisca alle Associazioni stipulanti o receda da esse.
Come specificato al successivo articolo 12, la ditta manutentrice è l’unica responsabile dell’attività prodotta a qualsiasi titolo dal proprio personale.
Compete in via esclusiva alla stessa adottare nell’ambito della propria attività tutti i mezzi opportuni per evitare qualsiasi danno a persone o cose. Pertanto, la medesima esonera l’Amministrazione appaltante da ogni responsabilità, anche verso terzi, per infortuni e danni che potrebbero verificarsi in dipendenza diretta o indiretta dell’appalto come conseguenza dell’attività svolta.
La ditta aggiudicataria dovrà provvedere a proprie spese alla sottoscrizione della assicurazione R.C.O obbligatoria per legge di tutti i tecnici impiegati nell’attività di cui al presente capitolato, nonché alla stipula di apposita polizza per Responsabilità Civile (R.C.T.) che copra danni arrecati a persone o cose dell’Azienda o terzi per un massimale non inferiore a 1,5 milioni di Euro.
Le polizze suddette devono essere estese anche alla colpa grave dell’appaltatore.
Articolo 11 – Obblighi dell’ Amministrazione
L’Amministrazione si impegna con la Ditta manutentrice a:
• fornire ogni informazione e supporto istituzionale, necessario o utile all’espletamento delle attività;
• consentire la mobilità del personale tecnico della ditta all’interno delle proprie strutture fornendo le opportune autorizzazioni;
• permettere l’accesso e lo stazionamento all’interno dei locali dell’Amministrazione dei mezzi della ditta e del proprio personale
• richiedere l’esecuzione di prestazioni coerenti con il servizio acquisito e che non siano pregiudizievoli della dignità e sicurezza del personale della ditta manutentrice.
Articolo 12 – Personale impiegato nel servizio
La Ditta manutentrice nell’ambito del presente appalto dovrà impiegare soltanto personale qualificato, che disponga della specifica e documentata formazione sulle apparecchiature acquisite.
Il personale tecnico dovrà essere di sicura professionalità e moralità e sarà tenuto ad osservare tutte le norme e disposizioni generali e disciplinari in vigore presso l’Amministrazione.
Tutto il personale dovrà essere informato in merito alla sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro e al coordinamento per la sicurezza dell’esecuzione in ottemperanza al D.Lgs. 626/94, come pure dovrà essere dotato dei mezzi di protezione individuali contro gli infortuni previsti dal citato decreto.
Eventuali cambiamenti di personale dovranno essere segnalati tempestivamente per iscritto all'Amministrazione, la quale si riserva di contestare la sostituzione nel caso il tecnico proposto non sia rispondente ai requisiti di capitolato.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di richiedere, motivando per iscritto le proprie ragioni, la sostituzione dei tecnici utilizzati dalla Ditta manutentrice qualora vengano meno le doti di professionalità e moralità richieste.
Articolo 13 – Forza maggiore
Le parti non saranno ritenute inadempienti qualora l'inosservanza degli obblighi derivanti dal contratto sia dovuta a forza maggiore.
Con l'espressione "forza maggiore" si fa riferimento a titolo indicativo, a conflitti sindacali, guerre, insurrezioni, disordini, catastrofi, epidemie e, in genere, a qualunque altro evento che sfugga alla volontà delle parti e che sia imprevedibile anche mediante l'uso della necessaria diligenza.
Verificatosi un caso di forza maggiore che impedisca ad una parte l'esatta e puntuale osservanza degli obblighi contrattuali, la stessa è tenuta a darne tempestiva comunicazione all'altro contraente, indicando anche il tempo prevedibile di impedimento.
La parte che non ha potuto adempiere per causa di forza maggiore ha diritto ad una proroga dei termini in misura pari alla durata dell'evento impeditivo.
Tuttavia, qualora la forza maggiore duri più di 60 giorni continuativamente, ciascuna parte, con un preavviso di 30 giorni, avrà facoltà di procedere alla risoluzione del contratto.
Articolo 14 – Verifica del servizio e penalità per inadempienze
I servizi prestati dalla ditta fornitrice e/o manutentrice saranno oggetto di costante verifica da parte dell’Amministrazione a riprova del corretto adempimento degli impegni contrattuali derivanti da quanto previsto dal presente allegato e dal paragrafo “Servizio di supporto, manutenzione ed assistenza tecnica” del Capitolato di Fornitura.
Nel caso di mancato rispetto dei livelli di servizio previsti, alla ditta verrà applicata una penale oraria come di seguito indicato:
GRAVITA’ | TEMPO DI RISPOSTA | TEMPO DI RISPRISTINO |
Elevata | € 200,00 per ogni ora intera di ritardo | € 200,00 per ogni ora intera di ritardo |
Media | € 100,00 per ogni ora intera di ritardo | € 50,00 per ogni ora intera di ritardo |
Bassa | € 80,00 per ogni ora intera di ritardo | € 50,00 per ogni ora intera di ritardo |
Nel caso di mancata esecuzione delle programmazioni e configurazioni richieste di cui al precedente paragrafo 3 entro le 8 ore lavorative dalla richiesta, alla ditta manutentrice verrà applicata una penale pari ad €. 40,00 per ogni ora di ritardo.
Gli eventuali inadempimenti per i quali sono previste penali verranno segnalati dalla Amministrazione all’impresa manutentrice a mezzo raccomandata a.r.
L’impresa potrà comunicare le proprie controdeduzioni nel termine di decadenza di 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione. Qualora entro il predetto termine non giungessero le controdeduzioni, oppure, ad insindacabile giudizio della Amministrazione le stesse risultassero non accoglibili, all’impresa manutentrice saranno applicate le penali sopra indicate, salvi i danni ulteriori, anche compensandole con quanto dovuto dall’Amministrazione stessa.
Articolo 15 – Fatturazione e pagamenti
Il pagamento relativo al servizio di manutenzione sarà effettuato in rate trimestrali posticipate previa attestazione del responsabile esecuzione del contratto.
Per la parte a rate il fornitore dovrà presentare fatture trimestrali pari ad ¼ del corrispettivo annuo.
Non verranno liquidate spese derivanti da prestazioni non preventivamente autorizzate dalle Amministrazioni.
Articolo 16 – Responsabilità dell’appaltatore
L’appaltatore è l’esclusivo responsabile di ogni e qualsiasi danno derivante nell’esecuzione del servizio da:
• negligenza, imprudenza od imperizia;
• inosservanza delle vigenti normative o delle prescrizioni contemplante dal Capitolato Speciale di Fornitura e dal presente allegato;
• inosservanza delle direttive impartite dall’Amministrazione per l’esecuzione del servizio stesso.
La responsabilità dell’Appaltatore si estende sia ai danni derivanti dall’effettuazione del servizio, sia ai danni derivanti a persone o cose per causa dell’aggiudicatario medesimo o di suoi dipendenti/collaboratori nell’esecuzione degli adempimenti assunti. La responsabilità si estende inoltre ai danni che possono verificarsi per la mancata adozione dei mezzi di prevenzione.
In tali casi l’Amministrazione viene sollevata da qualsiasi eventuale contestazione che al riguardo le fosse mossa.
A prescindere da eventuali conseguenze penali ed alla eventuale risoluzione del contratto, l’Appaltatore è tenuto al risarcimento dei danni di cui sopra.
Qualora, a seguito di danni causati dalla ditta, si rendessero necessari interventi di ripristino, le relative spese saranno poste a carico dell’Appaltatore.
Articolo 17 – Risoluzione del contratto
In caso di inadempimento e/o di ritardo nell’adempimento degli obblighi contrattuali, fatta salva la facoltà di applicazione delle penali e del risarcimento dei danni ulteriori, l’Azmministrazione si riserva di inviare alla Ditta manutentrice diffida ad adempiere mediante lettera raccomandata A.R..
In caso di risoluzione, salvo il risarcimento del danno, l’Amministrazione si riserva la facoltà di indire specifica procedura di gara al fine di garantire la necessaria continuità manutentiva del proprio complesso telefonico.
Analoga procedura verrà seguita nel caso di disdetta anticipata del contratto senza giustificato motivo o giusta causa da parte della ditta manutentrice.
L’Amministrazione ha il diritto di chiedere la sostituzione del personale assegnato al servizio per comprovata inefficienza dello stesso.
L’Amministrazione potrà inoltre procedere alla risoluzione del contratto nei seguenti casi:
• violazioni dei programmi prestabiliti o concordati con l’Amministrazione, non rimosse a seguito di diffida formale;
• mancata osservanza di norme di sicurezza per lo svolgimento dell’attività e per l’incolumità dei lavoratori, utenti e del personale;
• sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte della ditta del servizio affidato, contestata regolarmente;
• mancato rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali o sensibili
Articolo 18 – Recesso dal contratto
Poiché il servizio contemplato dal presente Capitolato Speciale è da ritenersi di pubblica utilità, alla Ditta manutentrice non viene concessa la facoltà di recesso o di sospensione senza che sussistano i motivi di forma maggiore previsti al precedente articolo 13.
Qualora la Ditta dovesse abbandonare il servizio, anche in parte, o recedere dal contratto in difformità a quanto sopra indicato, l’Amministrazione darà seguito all’immediata risoluzione del contratto applicando quanto previsto nell’articolo precedente.
Articolo 19 – Successione e cessione del contratto
In caso di successione, cessione o cambio della ragione sociale della Ditta manutentrice, l’appaltatore ed i suoi aventi causa sono tenuti alla continuità dell’appalto.
La Ditta subentrante nel contratto non potrà apportare alcuna variazione sia alle condizioni economiche che di servizio, salvo che non risultino più vantaggiose per l’Amministrazione appaltante.
La ditta subentrante dovrà dimostrare di essere in grado di garantire espletamento del servizio nei termini contrattuali.
A tale proposito dovrà provvedere a documentare l’organizzazione della propria struttura di assistenza tecnica, la capacità di poter erogare il richiesto servizio di consulenza ed il rispetto dei vincoli nei termini di formazione e vicinanza richiesti ai tecnici manutentori.
Dovrà altresì presentare dichiarazione o certificato emesso dal produttore attestante la capacità tecnica di operare sui sistemi oggetto di manutenzione.
Nel caso non fossero rispettate le condizioni di cui sopra, sarà facoltà dell’Amministrazione dichiarare sciolto il contratto in danno alla ditta cessionaria.
Articolo 20 – Fallimento della Ditta manutentrice
In caso di fallimento della Ditta manutentrice il contratto sarà risolto, salve le ragioni di indennizzo che si eserciteranno mediante il trattenimento della cauzione definitiva.
Articolo 21 – Riservatezza
La ditta manutentrice assume l’obbligo di agire in modo che il proprio personale dipendente incaricato di effettuare prestazioni contrattuali mantenga riservati i dati e le informazioni di cui venga in possesso, non li divulghi e non ne faccia oggetto di sfruttamento, configurandosi le predette informazioni come dati sensibili dell’Amministrazione, ai sensi D.Lgs 196/2003, in qualità di persona giuridica.
Si sottolinea come il rispetto degli obblighi di non comunicazione e/o diffusione delle informazioni permanga, sino quanto l’Ammonistrazione non avrà eventualmente deciso di rendere di pubblico dominio le informazioni stesse.
Si rammenta che eventuali violazioni ai dettami di cui al presente articolo, come alle disposizioni previste dalla legislazione vigente, saranno perseguibili secondo i disposti di cui al Titolo III del predetto X.Xxx, salvo più grave reato.
L’amministrazione si riserva pertanto di agire in sede opportuna nel caso dovesse riscontrare violazioni in materia da parte della ditta manutentrice o di suo personale, questo sia nel corso del periodo contrattuale che nel seguito dello stesso, a qualunque titolo la cessazione del servizio sia avvenuta.
Articolo 22 – Controversie
In caso di controversie, la ditta manutentrice non potrà sospendere il servizio ne rifiutarsi di adempiere alle richieste provenienti dall’Amministrazione qualora non risultino in contrasto con il contratto stipulato e le attuali disposizioni di legge.
Per qualsiasi controversia inerente al presente appalto sarà competente il foro di Napoli.
Articolo 23 – Rinvio ad altre norme
Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente allegato al Capitolato Speciale e nel medesimo, si rinvia a quanto previsto dalla lettera invito, dalla Legislazione Comunitaria, dello Stato e della Regione Campania e dal Codice Civile.
All.B3 - Allegato 3
SCHEMA INTERCONNESSIONE PABX
Nota: tutte le sedi sono dotate di centrale Ericsson MD110;
SCHEMA RETE DOCUMENTAZIONE ADDEBITI
Server D.A. lan di edificio
Infranode
All.B4 - Allegato 4
Via Metastasio
Infranode
Rete Intranet
Regione Campania
MD 110
Avellino C Liguorini
lan di edificio
Infranode
Infranode
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 46 DEL 17 NOVEMBRE 2008
MD 110
Napoli S. Lucia
MD 110
Caserta Trieste e Trento
lan di edificio lan di edificio