DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI)
D.U.V.R.I.
(Dinamico)
(DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI)
(Art. 26, del Decreto Legislativo 81/2008)
APPALTO
MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI EDIFICI COMUNALI PER LE OPERE DA ELETTRICISTA BIENNIO 2017-2019
1. CONSIDERAZIONI GENERALI
Le attività date in appalto rappresentano, dal punto di vista della sicurezza, elementi di particolare criticità dovuti soprattutto al fatto di far operare nello stesso contesto, personale interno e personale esterno (che può non conoscere le problematiche e le criticità del contesto in cui andrà ad operare nonché le procedure interne adottate) eventualmente facente a capo a più società.
La legge prevede, nel caso specifico dei lavori in appalto, l'obbligo di valutare i rischi specifici derivanti dalle singole attività lavorative, ma anche il rischio aggiuntivo derivante dalle interferenze generate dalla esecuzione di più attività da parte di più soggetti diversi nello stesso contesto. L'esito della valutazione è riportato documento noto come DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza) la cui redazione è un obbligo per il Committente (D.Lgs n.81, art. 26 c. 3).
Il presente documento è stato redatto in adempimento a quanto richiesto ai sensi dell’art. 26 del D. Lgv 81/2008, secondo il quale le stazioni appaltanti sono tenute a redigere il documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) e a stimare i costi della sicurezza.
Ai fini della redazione del presente documento, si definisce per interferenza ogni sovrapposizione di attività lavorativa tra diversi lavoratori che rispondono a datori di lavoro diversi. La sovrapposizione può essere sia di contiguità fisica che di spazio, nonché di contiguità produttiva. In tutti questi casi appare evidente che i lavoratori possono essere tra di loro coordinati, ai fini della loro sicurezza, solo se i datori di lavori stessi si coordinano.
La valutazione di interferenza è fattibile solo per categorie di attività o addirittura per singoli servizi e forniture. In alcuni contesti la tutela della sicurezza potrebbe essere minima per l’operatore economico e massima quella derivante dalle interferenze create dall’amministrazione.
Per quanto concerne i costi della sicurezza, per i contratti di lavori pubblici (e per il settore privato), il presente DUVRI si attiene a quanto previsto nelle “Linee Guida per l’applicazione del DPR 222/2003”, approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 1 marzo 2006. In tale documento viene evidenziato come i costi della sicurezza per i lavori sono solo e soltanto quelli individuati nell’art. 7 del DPR 222/2003, così come ribadito anche dalla determinazione n. 4/2006 dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.
I costi della sicurezza non possono essere soggetti a ribasso in sede di gara.
2. REDAZIONE E GESTIONE DEL DUVRI
Il presente “DUVRI”, essendo un documento dinamico, si prefigge lo scopo di evidenziare le “interferenze”, le misure di prevenzione e protezione ed i relativi costi della sicurezza per tutto il percorso procedurale a partire dalla fase di appalto dei lavori, la fase della stipula del contratto di appalto e la fase di realizzazione delle attività previste.
In questa prima fase, detta fase di pre-appalto, il DUVRI ha il compito di fornire le prime informazioni sui rischi specifici presenti nei luoghi di lavoro oggetto della gara di appalto e le misure generali di prevenzione e protezione, la valutazione delle possibili interferenze che introdotte dalla nuova attività oggetto dell’appalto , le relative misure di prevenzione e protezione che devono essere adottate nonché i relativi costi di sicurezza che non vanno assoggettate al ribasso d’asta.
Nel presente DUVRI e nel computo dei costi della sicurezza non sono riportate le misure per eliminare i rischi propri derivanti dall’attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, ma solo i rischi derivanti dalle interferenze presenti nell’effettuazione della prestazione oggetto dell’appalto.
Come già detto, i costi della sicurezza di cui all’art. 86 c. 3bis del D.Lgs 163/06 si riferiscono ai costi relativi alle misure preventive e protettive necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi di interferenza in analogia a quanto previsto per gli appalti di lavori dal DM 145/00 “Capitolato generale d’appalto”, art. 5 c. 1 lettera i) e dal DPR 222/2003 art.7.
Nel caso in cui, durante lo svolgimento delle attività riferite al servizio, si renda necessario apportare varianti al contratto, così come indicato nella Circ. Min. Lav. n.24/07, la stazione appaltante procede all’aggiornamento del DUVRI ed eventualmente dei relativi costi della sicurezza
3. .DATI DELL’APPALTO
3.1. Appalto:
Oggetto dell’Appalto | Procedura negoziata: MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI EDIFICI COMUNALI PER LE OPERE DA ELETTRICISTA - BIENNIO 2017-2019 |
Durata del contratto | 24 (ventiquattro) mesi |
Importo a base d’asta | EURO 100.000,00 + I.V.A., di cui € 6.000,00 per oneri della sicurezza per la durata di mesi ventiquattro |
Sede delle attività | ASILO NIDO DI VIA XXX XXXXXXX SCUOLA DELL’INFANZIA DI VIA SCUOLE SCUOLA DELL’INFANZIA DI CORSO ROMA SCUOLA DELL’INFANZIA DI SAN MARCO SCUOLA DELL’INFANZIA DI X. XXXXX SCUOLA DELL’INFANZIA DI VERGANO SCUOLA DELL’INFANZIA DI SANTA XXXXXXXX SCUOLA DELL’INFANZIA PASCOLI SCUOLA DELL’INFANZIA LUCCHINI SCUOLA PRIMARIA DI SAN MARCO SCUOLA PRIMARIA DI X. XXXXX SCUOLA PRIMARIA DI VERGANO SCUOLA PRIMARIA DI SANTA XXXXXXXX SCUOLA PRIMARIA ALFIERI SCUOLA PRIMARIA DANTE DI P.XXX XXXXXXXXX SCUOLE SECONDARIA DI PRIMO GRADO GOBETTI DI VIA DANTE PALESTRA DI VIA VECCHIA PALESTRA EX-GIL PALESTRA SCUOLA ALFIERI PALAZZETTO DELLO SPORT DI VIA VECCHIA CAMPI SPORTIVI COMUNALI (N.5) PALAZZO COMUNALE DI CORSO CAVOUR SEDE CORPO POLIZIA MUNICIPALE DI VIA MATTEOTTI EX TRIBUNALE EX INPS-PIAZZA MARTIRI EX CINEMA MODERNO DI VIA VALLENZASCA VILLA MARAZZA DI VIALE MARAZZA VILLA ZANETTA DI CORSO SEMPIONE CENTRO SOCIALE S. XXXXXXXX CENTRO SOCIALE X. XXXXX MAGAZZINO COMUNALE VIA GOZZANO CIMITERI COMUNALI (N.4) GATTILE E CANILE COMUNALE DI VIA MOLINO RESEGA PARCHEGGIO INTERRATO STAZIONE PARCHEGGIO INTERRATO VIA CANETO PIAZZE E VIE CITTADINE SEMAFORI CITTADINI (N. 4) QUALSIASI STABILE E PROPRIETÀ COMUNALE NON PRESENTE NELL’ELENCO SOPRA RIPORTATO |
3.2. Committente
Denominazione | Città di Borgomanero |
Indirizzo e sede Legale | Corso Cavour, 16 – 00000 Xxxxxxxxxxx (XX) |
Ufficio | Divisione Urbanistica-Edilizia Pubblica |
Dirigente | Arch. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx |
Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) | Arch. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx |
Direttore dell’esecuzione (D.E.) | Geom. Xxxxx Xxxxxxxxx |
Responsabile dell’Edificio (R.E.) | |
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) | Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx |
Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) | |
Medico competente | Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx |
Rappresentanti Lavoratori della Sicurezza (RLS) | Sig. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx |
Lavoratori incaricati prevenzione incendi, e lotta antincendio, primo soccorso, evacuazione e gestione delle emergenze | Personale interno designato nella sede di lavoro interessata all’attività oggetto dell’appalto. |
3.3. Appaltatore
Denominazione | |
Ragione sociale | |
Sede legale | |
Sede operativa | |
Delega di rappresentanza del D.di L. | |
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) | |
Medico Competente | |
Preposto alla Sicurezza | |
Rappresentanti Lavoratori della Sicurezza (SLS) | |
Responsabile del contratto | |
Vice responsabile dei contratto |
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ OGGETTO DI APPALTO
L’appalto ha per oggetto la “MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI EDIFICI COMUNALI PER LE OPERE DA ELETTRICISTA - BIENNIO 2017-2019”.
CPV | DESCRIZIONE |
50711000-2 | Manutenzione impianti elettrici |
Gli interventi oggetto dell’appalto sono relativi:
Gli interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento degli impianti elettrici ed affini non sono determinati nel numero, ma devono intendersi tutti i lavori di manutenzione ordinati dalla Stazione Appaltante che a titolo indicativo e non esaustivo vengono di seguito riportati:
- riparazione e/o sostituzione di apparecchi di comando della serie civile tipo modulare (interruttori, prese, pulsanti, deviatori, commutatori, invertitori, relè, supporti in resina per il fissaggio degli apparecchi, placche di copertura, ecc.);
- componenti quadri elettrici trifasi o monofasi (sezionatori, interruttori magnetotermici, differenziali e/o magnetotermici differenziali, scaricatori di sovratensioni, portafusibili, fusibili,strumenti di misura amperometri e voltometri, commutatori RST, timer, contattori, trasformatori, morsettiere, guide DIN, ecc.);
- materiali necessari per la realizzazione di dorsali principali e secondarie (conduttori in rame unipolari isolati in materiale termoplastico autoestinguente tipo N07-G9K, cavi unipolari e/o multipolari a doppio isolamento con conduttori in rame e rivestimento in materiale termoplastico autoestinguente tipo N07-G9K e/o FG7OR e FG10(O)M1-
0,6/1KV, scatole e/o cassette di derivazione e transito da incasso o per eterno completo di coperchio fissato con viti, pressa cavi e/o pressatubi, tubi in PVC flessibile e/o rigido in materiale termoplastico autoestinguete serie pesante, cavidotti in PVC, ecc.);
- organi illuminanti per interno e/o esterno (plafoniere per lampade incandescenti, fluorescenti e/o fluorescenti compatte, armature con lampade a vapori di sodio alta pressione SHP, joduri metallici IM, miscelate, schermi lamellari, portalampade con attacco E27÷40, reattori, starter, alimentatori, condensatori, accenditori, antispegnimento, fusibili e portafusibili, componenti vari, ecc.);
- qualsiasi altro materiale o opera necessaria di qualunque natura e consistenza attinenti alla manutenzione straordinaria e adeguamento degli impianti elettrici ed affini, compresa la riparazione in genere di ogni elemento dell'impianto.
Tutti i materiali di cui innanzi, oggetto della riparazione e/o sostituzione, devono essere identici a quelli preesistenti, salvo che la D.L. disponga la posa in opera di materiali diversi e/o migliorativi, comunque devono essere certificati; i certificati dei materiali su cui sono indicate le Norme di rispondenza devono essere allegati in fotocopia al verbale di intervento.
La suddetta manutenzione comprende oltre alla mano d'opera specializzata, anche il nolo di qualsiasi tipo di attrezzatura necessaria alla esecuzione dei lavori (utensileria, apparecchiatura, ponteggi, apparecchi di misurazione, scale, ecc.), nonché la fornitura del materiale minuto e di apporto (chiodi, viti, xxxxxxx, nastri isolanti, sigillanti, stucco, gesso, siliconi, guarnizioni, ecc.);
L'ubicazione, la forma, il numero e le principali dimensioni dei lavori oggetto dell'appalto verranno indicati e precisati all'atto del perfezionamento di ogni singolo Ordine di Lavoro, fatte salve più precise indicazioni che, in fase di esecuzione, potranno essere impartite dalla Direzione dei Lavori.
La Stazione Appaltante si riserva l'insindacabile facoltà di prevedere, quelle varianti che riterrà opportune nell'interesse della buona riuscita e della economia dei lavori, senza che la Impresa possa trarne motivi per avanzare pretese di compensi ed indennizzi di qualsiasi natura e specie.
5. INFORMAZIONI E PRESCRIZIONI PER L’IMPRESA APPALTANTE
5.1 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA
L’impresa appaltatrice prende atto delle seguenti informazioni fornite dalla stazione appaltante relative all’organizzazione e gestione della sicurezza riferite ai luoghi di lavoro ove si svolgeranno le attività lavorative oggetto dell’appalto:
- È stato istituito il Servizio di Prevenzione e Protezione;
- All’interno dell’azienda sono definiti compiti e responsabilità ; Segnalazioni e cartelli di rischio e di pericolo sono adeguati e a norma;
- Vengono effettuate periodiche manutenzioni degli impianti e delle attrezzature di lavoro da parte di imprese qualificate;
- Non sono presenti attività che non possono essere svolte da donne in gravidanza.
- Vengono effettuate periodiche manutenzioni degli impianti tecnologici e delle attrezzature di lavoro da parte personale addestrato/qualificato;
- Luogo di lavoro: I locali di lavoro dispongono di una ventilazione naturale attraverso porte e finestre;
- I locali, corridoi ed eventuali scale sono illuminati in maniera sufficiente con luce naturale integrata da adeguata illuminazione artificiale;
- È presente un sistema di illuminazione di emergenza di sufficiente intensità;
- I pavimenti sono privi di buche ed avvallamenti;
- Le vie di esodo e le uscite di emergenza sono libere da incontri, facilmente individuabili e raggiungibili;
- Prevenzione incendi: Le attività interessate (autorimesse, impianti di riscaldamento, ascensori, ecc) sono dotate di Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.l.) in corso di validità, o in fase di rinnovamento, da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Nelle strutture sono installati i presidi antincendio (estintori, idranti, naspi, coperte antincendio, impianto di rivelazione incendi, impianto di diffusione sonora d’emergenza, impianto di illuminazione di emergenza, ecc.) come previsti nel C.P.I. e nel rispetto delle normative di sicurezza vigente. Tutti i presidi antincendio e gli impianti sono regolarmente periodicamente assoggettate a manutenzione e verificati nel funzionamento.
Relativamente alle sedi sopra riportate la ditta titolare del contratto di appalto deve necessariamente redigere e consegnare al referente locale per la sicurezza della Città di Borgomanero il Piano Operativo di Sicurezza (POS) redatto sulla base delle specificità e rischi delle singole strutture.
5.2 Misure di prevenzione e protezione generali.
L’impresa appaltatrice dei lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento degli impianti elettrici ed affini, prima e durante e durante la fase esecutiva delle attività previste dall’Appalto, deve formalizzare le misure di prevenzione e protezione di seguito elencate:
1. Esporre la tessera di riconoscimento corredata di fotografia contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro per tutto il tempo di permanenza nell’azienda (ai sensi dell’art. 6 L.123/07). Copia della tessera di riconoscimento dovrà essere inviata preventivamente al datore di lavoro committente.
2. Localizzare i percorsi di emergenza e le vie di uscita.
3. In caso di evacuazione attenersi alle procedure vigenti e delle norme generali di comportamento riportate nell’allegato 1).
4. Indossare i dispositivi di Protezione Individuale ove siano prescritti.
5. Non ingombrare le vie di fuga con materiali e attrezzature.
6. Non occultare i presidi e la segnaletica di sicurezza con materiali e attrezzature.
7. Non operare su macchine, impianti e attrezzature se non autorizzati.
8. Evitare, se non previsto, l’uso di cuffie o auricolari per l’ascolto della musica durante l’attività perchè potrebbero impedire la corretta percezione dei segnali acustici di allarme in caso di emergenza (allarme incendio, allarme evacuazione, cicalini dei mezzi e delle macchine, ecc.).
9. Prima della sottoscrizione del contratto di appalto o prima dell’inizio delle attività previste, l’impresa deve presentare una dichiarazione circostanziata e dettagliata sottoscritta dal titolare dell’impresa medesima nella quale devono essere indicati :
- i rischi specifici e le misure di prevenzione e protezione riferiti all’attività propria previsti dal Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) dell’impresa,
- rischi di interferenza, le relative misure di prevenzione e protezione ed eventuali costi della sicurezza aggiuntivi rispetto alle previsioni dal presente DUVRI allegando il computo analitico dei costi della sicurezza da considerare, a giudizio insindacabile della stazione appaltante, come costo dell’appalto non soggetto a ribasso d’asta;
10. Inoltre, la ditta appaltatrice deve:
- Nominare il proprio referente per le attività di coordinamento e cooperazione;
- Presentare una dichiarazione che i propri dipendenti sono stati adeguatamente informati e formati, come previsto dal D.Lgs. 81/2008 - Sez. IV- sia in relazione ai rischi presenti nell’attività, sia in relazione alle corrette modalità di espletamento delle mansioni e di utilizzo delle attrezzature; con particolare riguardo a:
- Obbligo di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni ed in specifico ai divieti e agli obblighi contenuti nella segnaletica affissa negli Uffici;
- Divieto di accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle dove deve essere svolta la propria attività;
- Obbligo di non trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell’orario stabilito;
- Divieto di introdurre sostanze infiammabili o comunque pericolose o nocive;
- Divieto di rimuovere, modificare o manomettere in alcun modo i dispositivi di sicurezza e/o le protezioni installate su impianti, macchine o attrezzature;
- Divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone;
- Divieto di compiere lavori usando fiamme libere, utilizzare mezzi ignifughi o fumare nei luoghi con pericolo di incendio o di scoppio ed in tutti gli altri luoghi ove vige apposito divieto;
- Obbligo di utilizzare correttamente le attrezzature di proprietà e messe a disposizione del personale dell’appaltatrice da parte del committente;
- Obbligo di usare dispositivi protettivi individuali (dpi) forniti dal proprio datore di lavoro;
- Divieto di usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle operazioni da svolgere, possano costituire pericolo per chi li indossi;
- Divieto di ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con materiali di qualsiasi natura; - Divieto di compiere, su organi in moto, qualsiasi operazione di pulizia;
- Divieto di abbandonare materiali o attrezzature, anche temporaneamente in corrispondenza delle vie di transito, di porte, delle uscite di emergenza;
- Obbligo di segnalare immediatamente eventuali deficienze dei dispositivi di sicurezza o l’esistenza di condizioni di pericolo (adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, per l’eliminazione di dette deficienze o pericoli).
6. VALUTAZIONE E GESTIONE DELLE INTERFERENZE
L’Art. 86 c.3 bis del Codice dei contratti pubblici, di cui al D.lgs.163/06, così come modificato dall’art. 8 della Legge 123/07 e s.i.m., richiede alle stazioni appaltanti che “... nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatari sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture.” Inoltre nel successivo comma 3.ter, si richiede che “il costo relativo alla sicurezza non può essere comunque soggetto a ribasso d'asta". L’art.87 del D.lgs.163/06, al c.4 secondo periodo recita: “Nella valutazione dell’anomalia la stazione appaltante tiene conto dei costi relativi alla sicurezza, che devono essere specificatamente indicati nell’offerta e risultare congrui rispetto all’entità e alle caratteristiche dei servizi o delle forniture”.
L’amministrazione è tenuta a computare solo i rischi interferenziali da integrare nel contratto di appaltato ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legislativo 81/2008.
La tabella che segue riporta in sintesi la valutazione preliminare complessiva dei possibili rischi da interferenze rispetto alle fasi dell’attività lavorativa, le misure di prevenzione e protezione ritenute necessarie per assicurare livelli di sicurezza accettabili nella fase esecutiva dell’appalto ed i relativi costi della sicure.
Negli ambienti di lavoro, oltre ai rischi individuati, vengono impartite le seguenti ulteriori disposizioni a tutela della sicurezza:
- Se necessario, gli interventi all’interno di stabili o loro pertinenze più prossime (giardini o cortili recintati), verranno condotti in orari notturni, serali, prefestivi o festivi al fine di evitare la presenza di personale o pubblico all’interno.
- Nel caso di presenza di personale addetto alla custodia degli stabili, questo deve essere avvertito ed addestrato ai rischi specifici ed equipaggiato con dispositivi di protezione individuale nel caso in cui i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.
TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ LAVORATIVE | RISCHI LAVORATIVI POTENZIALEMENTE PRESENTI | MISURE DI PREVENZIONE DA ADOTTARE |
MANUTENZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI | Elettrocuzione | Delimitare la zona interessata dai lavori dove potrebbero essere presenti elementi in tensione raggiungibili dalle persone e mantenere chiusi gli sportelli dei quadri elettrici qualora gli interventi non vengano svolti direttamente sugli stessi. Apporre nei pressi delle aree di lavoro adeguata segnaletica di avvertimento e divieto. Effettuare le giunzioni dei cavi e le connessioni elettriche solo all’interno delle cassette di derivazione che debbono essere sempre chiuse con i propri coperchi non appena terminate le relative |
operazioni. I quadri elettrici devono essere dotati di protezioni contro il cortocircuito ed il sovraccarico (interruttori magnetotermici) nonché di protezioni differenziali dai contatti indiretti. Al termine degli interventi di manutenzione degli impianti e/o delle linee elettriche controllare l’integrità dei cavi elettrici e delle protezioni dai contatti diretti e indiretti. Utilizzare cavi ad isolamento rinforzato, spine industriali ed apparecchi di almeno classe 2°. Predisporre sempre sistemi di interdizione al ripristino accidentale della tensione (blocchi di sicurezza, segnaletica, ecc.). | ||
Caduta dall’alto di materiali e/o attrezzi di lavoro | Durante le operazioni di manutenzione (sostituzione plafoniere, lampade, ecc.), delimitare l’area di lavoro per impedire che il personale non addetto possa avvicinarsi alle zone ove si eseguono i lavori. Nel caso in cui si intervenga su controsoffitti controllare, al termine dei lavori, il perfetto ancoraggio degli elementi strutturali rimossi (es.pannelli). Dotare i lavoratori che operano su scale e trabattelli dei DPI | |
Inciampi e/o cadute su cavi elettrici di alimentazione posti nei luoghi di passaggio. | Posare i cavi di alimentazione a vista con sospensioni a funi. Usare ove possibile quadri di cantiere mobili per evitare l’eventuale presenza di prolunghe. Utilizzare di norma attrezzature elettriche autoalimentate anche per evitare l’uso di prolunghe. Ove ciò non sia possibile, servirsi dei punti presenti nella zona | |
Presenza di sconnessioni e/o aperture nel pavimento che possono comportare rischi di caduta | Delimitare la zona di lavoro; vietare l’accesso ai non addetti ai lavori e disporre adeguata segnaletica. |
Produzione di polvere | Delimitare la zona interessata dalle lavorazioni, ed ove possibile effettuare le lavorazioni più gravose fuori l’orario di lavoro. Ove possibile usare utensili dotati di sistemi aspiranti. | |
Ferite derivanti da cattiva custodia degli attrezzi | Non lasciare mai il materiale da installare (ad esempio canali, tubi, ecc.), fuori dalla delimitazione della zona d’intervento Riporre immediatamente dopo l’uso gli attrezzi. | |
Ingombro delle vie di esodo e delle uscite di emergenza | È obblEig’ aotbobrliiogalatsocriiaorelassecimarperesempre sgomblerevile vie di esodo evitando di deposditiaersvoi,daonceovritcahnédo di depositarv tempoarnacnoeracmhéentetme,pmoaratenreialmi, ente, m attrezazit,tereczcz…i, Seecgcn…aSlaergenalare tempetsetmivpaemsetinvtaemaeinretespaoi nressapboilni sabil degli uRfefigciioongenoi gsintui saiztiuoanzeiocnheeche pos possaddiimmiinnuuiirreellaappiieennaaaaggiibbiilliittààdelle delle veiseoddioeesoddeolle udsecllieteudsci ietme deirgen emergenza. | |
Intralci e/o barriere che possono impedire l’individuazione o l’utilizzo presidi antincendio (estintori, naspi, idranti). | Far sìFcahresìncehi elonceaililoinctaelireinstseartei sdsaaiti dai dliavori i presidpireasnitdini acenntidnicoesnidainoossiaenmopsreempre agevoalgmeevonltme einndtieviidnudaivbidiliueadbili ed accesascibcielis.sOibvilei.cOiòvenocniòsniaonpossiasipbiolessib assicuarsasriceucroamreucnoqmuuenlaquperelasepnrzeasedni za un idoidnoenoenounmumereordoideisetisnttinotroi,rai,lal ca caso ricorrendo a estintori propri |
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Sono stati individuati i seguenti fattori di interferenza e di rischio specifico:
n. | INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI E DI INTERFERENZA | SI | NO | |
1 | ESECUZIONE ALL’INTERNO DEL LUOGO DI LAVORO | X | ||
2 | ESECUZIONE ALL’ESTERNO DEL LUOGO DI LAVORO | X | ||
3 | PREVISTI INTERVENTI SUGLI IMPIANTI | X | ||
4 | PREVISTI INTERVENTI MURARI | X | ||
5 | ALLESTIMENTO DI UN’AREA DELIMITATA (deposito materiali, per lavorazioni, ...) | all’interno della sede | X | |
all’esterno della sede | X | |||
6 | ESECUZIONE DURANTE ORARIO DI LAVORO DI PERSONALE DELLA SEDE O DI UTENTI | X | ||
7 | PREVISTO LAVORO NOTTURNO | X | ||
8 | PREVISTA CHIUSURA DI PERCORSI O DI PARTI DI EDIFICIO | X | ||
9 | PREVISTO UTILIZZO DI ATTREZZATURE/MACCHINARI PROPRI | X | ||
10 | PREVISTA e/o UTILIZZO/INSTALLAZIONE DI PONTEGGI, TRABATTELLI, PIATTAFORME ELEVATRICI | X | ||
11 | PREVISTO UTILIZZO DI FIAMME LIBERE | X | ||
12 | PREVISTO UTILIZZO SOSTANZE CHIMICHE | X | ||
13 | PREVISTO UTILIZZO MATERIALI BIOLOGICI | X | ||
14 | PREVISTA PRODUZIONE DI POLVERI | X | ||
15 | PREVISTA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI | X | ||
16 | PREVISTA MOVIMENTAZIONE CARICHI CON AUSILIO DI MACCHINARI | X |
17 | PREVISTA PRODUZIONE DI RUMORE | X | ||
18 | PREVISTE INTERRUZIONI NELLA FORNITURA | Elettricità | X | |
Acqua | X | |||
Gas | X | |||
Rete dati | X | |||
Linea telefonica | X | |||
19 | PREVISTA TEMPORANEA DISATTIVAZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO | Rilevazione fumi | X | |
Allarme antincendio | X | |||
Idranti | X | |||
Naspi/Sistemi spegnimento | X | |||
20 | PREVISTA INTERRUZIONE Riscaldamento/Raffrescamento | X | ||
21 | PRESENTE RISCHIO DI CADUTA DALL’ALTO | X | ||
22 | PRESENTE RISCHIO CADUTA DI OGGETTI | X | ||
23 | RISCHIO INVESTIMENTO DA MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI (CON CARRELLO TRANSPALLET ECC.) | X | ||
24 | PRESENTE RISCHIO DI CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO | X | ||
25 | MOVIMENTO MEZZI (esterno) | X | ||
26 | COMPRESENZA CON ALTRI LAVORATORI | X | ||
27 | RISCHIO SCIVOLAMENTI (PAVIMENTI SCALE) | X | ||
28 | PREVISTO UTILIZZO e/o TRASPORTO DI LIQUIDI INFIAMMABILI/COMBUSTIBILI | X | ||
29 | PRESENZA DI PUBBLICO NELLA SEDE | X | ||
30 | GLI INTERVENTI COMPORTANO RIDUZIONE TEMPORANEA DELL’ACCESSIBILITÀ PER UTENTI DIV. ABILI | X | ||
31 | I LAVORATORI DELLA DITTA INCARICATA UTILIZZERANNO I SERVIZI IGIENICI DEL LUOGO DI LAVORO | X | ||
32 | I LAVORATORI DELLA DITTA INCARICATA AVRANNO A LORO DISPOSIZIONE SPAZI QUALI DEPOSITI/SPOGLIATOI | X | ||
33 | ESISTONO PERCORSI DEDICATI PER IL TRASPORTO DI MATERIALI ATTI ALLO SVOLGIMENTO DELL’APPALTO | X | ||
34 | ESISTONO SPAZI DEDICATI AL CARICO/SCARICO DEI MATERIALI NECESSARI ALLO SVOLGIMENTO DELL’APPALTO (esterno) | X | ||
35 | ESISTONO ELEMENTI DI PREGIO DELL’EDIFICIO DA TUTELARE NEL CORSO DELLO SVOLGIMENTO DELL’APPALTO | X | ||
36 | È PREVISTO L’UTILIZZO DI MACCHINE OPERATRICI DELLA DITTA APPALTATRICE | X | ||
37 | È PREVISTO LO SVILUPPO DI RUMORE IN QUANTITÀ SIGNIFICATIVAMENTE MAGGIORI RISPETTO AL LUOGO DI LAVORO | X | ||
38 | SONO PREVISTE ATTIVITÀ A RISCHIO ESPLOSIONE INCENDIO | X | ||
39 | PREVISTO RISCHIO DA RADIAZIONI IONIZZANTI | X | ||
40 | PREVISTO RISCHIO BIOLOGICO | X | ||
41 | PREVISTO RISCHIO DA RADIAZIONI NON IONIZZANTI | X |
7. COSTI DELLE SICUREZZA
L’Art. 86 c.3 bis del Codice dei contratti pubblici, di cui al D.lgs.163/06, così come modificato dall’art.8 della L.123/07, richiede alle stazioni appaltanti che “... nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatari sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture.” Inoltre nel successivo comma 3.ter, si richiede che “il costo relativo alla sicurezza non può essere comunque soggetto a ribasso d'asta". L’art.87 del D.lgs.163/06, al c.4 secondo periodo recita: “Nella valutazione dell’anomalia la stazione appaltante tiene conto dei costi relativi alla sicurezza, che devono
essere specificatamente indicati nell’offerta e risultare congrui rispetto all’entità e alle caratteristiche dei servizi o delle forniture”.
L’amministrazione è tenuta a computare solo i rischi interferenziali da integrare nel contratto di appaltato ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legislativo 81/2008.
In fase di valutazione preventiva dei rischi relativi all’appalto in oggetto, non sono stati individuati costi aggiuntivi per misure di sicurezza per l’eliminazione dei rischi da interferenza, pertanto i costi della sicurezza sono pari a zero. I costi eventuali connessi al D.U.V.R.I. dinamico saranno a carico della Stazione Appaltante. Data la complessità dell’appalto gli oneri relativi alla sicurezza sono stati stimati, complessivamente, in 6.000,00 euro che sulla base dei relativi POS elaborati durante l’esecuzione del contratto, verranno riconosciuti e liquidati in proporzione ai lavori eseguiti.
Nel caso in cui il listino prezzi Allegato al DUVRI non sia applicabile, si farà riferimento ad analisi costi completi e desunti da indagine di mercato.
I costi relativi alle riunioni di coordinamento ed informazione previste (costo: 100,00 euro a riunione) rientrano nei suddetti 6.000,00 euro.
Sono costi della sicurezza:
- gli apprestamenti (come ponteggi, trabattelli, etc.);
- le misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente necessari per eliminare o ridurre al minimo i rischi da lavorazioni interferenti;
- gli eventuali impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi (se non presenti o inadeguati all’esecuzione del contratto presso i locali/luoghi del datore di lavoro committente);
- i mezzi e servizi di protezione collettiva (come segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, etc.);
- le procedure previste per specifici motivi di sicurezza;
- gli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti;
- le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.
8. COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Il datore di lavoro committente deve promuovere la cooperazione ed il coordinamento prescritta dall’art. 26 del Decreto Legislativo n. 81/2008, per assicurare:
1. la fornitura di informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente di lavoro in cui le imprese appaltatrici e i lavoratori autonomi sono destinati a operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività;
2. la cooperazione e il coordinamento per l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto attraverso l'elaborazione di un unico documento di valutazione dei rischi (DUVRI) da allegare al contratto di appalto o d'opera, che indichi le misure adottate per eliminare le interferenze;
3. il calcolo dei costi della sicurezza.
Si prevede che l’attività di cooperazione e di coordinamento verrà assicurata prevedendo incontri periodici (almeno 1 all’anno) tra i referenti della sicurezza:
- della stazione appaltante (responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) o l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) dell’edificio interessato alle attività, nominati dal Datore di lavoro;
- dal referente della sicurezza sul lavoro (il preposto o dirigente) formalmente designato dal titolare della impresa appaltatrice o subappaltatrice;
- dal referente della sicurezza sul lavoro (preposto o dirigente) formalmente designato dalla/e impresa/e che operano nella stessa sede ove è prevista l’attività indicata dal Capitolato o Contratto di Appalto e che comporta ulteriori interferenze (imprese di manutenzione, pulizia, ecc.).
In presenza di situazioni di rischi non valutati, aggiuntivi rispetto al Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e Documento Unico Valutazione Rischi Interferenti (D.U.V.R.I.), in ragione della gravità del pericolo, le attività lavorative dovranno essere immediatamente sospese e potranno riprendere soltanto previo intesa tra la stazione appaltante e la/e impresa/e interessata/e sulle misure da adottare per tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Gli incontri di coordinamento e sopralluoghi congiunti potranno essere tenuti, per motivate ragioni di sicurezza, anche su richiesta di una delle imprese che svolge attività lavorative nella sede dell’Amministrazione al fine di valutare e adozione le misure necessarie per prevenire rischi per la salute e la sicurezza.
In tutti i casi l’impresa appaltatrice, direttamente o tramite il proprio referente della sicurezza, (dirigente o preposto formalmente designato) è tenuta a partecipare alle riunioni di coordinamento e cooperazione di cui all’art. 26 del D.lgs 81/2008 al fine di valutare e concordare con le parti interessate le misure preventive occorrenti per tutelare della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione da parte dell'impresa appaltatrice, se non a seguito di avvenuta presa visione e firma dell'apposito verbale di cooperazione e coordinamento.
Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all'Appaltatore.
Le operazioni potranno riavere inizio solamente dopo la verifica tecnico-amministrativa, da eseguirsi da parte del Direttore dell’esecuzione e la firma del verbale di coordinamento da parte del responsabile di sede.
Le riunioni di coordinamento per la sicurezza sul lavoro, alle quali dovrà partecipare il Direttore dell’Esecuzione del contratto l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, i preposti dell’esecuzione del contratto e della sicurezza sul lavoro della ditta appaltatrice, sono previste nella misura di 1(una) per ogni anno e tratteranno esclusivamente le problematiche della sicurezza sul lavoro.
La riunioni di coordinamento , ordinarie o straordinarie, possono essere convocate dalle parti anche a mezzo telefono.
9. VALIDITÀ E REVISIONE DEL DUVRI
Il DUVRI è considerato un allegato della documentazione di gara e/o del contratto appalto, ed ha validità immediata dalla data di sottoscrizione del contratto di appalto.
Il DUVRI, in caso di modifica sostanziale delle condizioni dell’appalto, potrà essere soggetto a revisione ed aggiornamento in corso d’opera.
La revisione sarà consegnata per presa visione all’appaltatore e sottoscritta per accettazione.
Data , ……………………………………..
IL COMMITTENTE L’APPALTATORE
IL RSPP (stazione appaltante) Il RSPP (ditta appaltatrice)
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA
In caso di emergenza si invita il personale a:
MANTENERE LA CALMA E, PER QUANTO POSSIBILE, NON FARSI PRENDERE DAL PANICO; RISPETTARE LE DISPOSIZIONI IMPARTITE DAGLI ADDETTI;
ATTENERSI ALLE PROCEDURE QUI SOTTOELENCATE;
NON RIPRENDERE ASSOLUTAMENTE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA SENZA AUTORIZZAZIONE.
NORME SPECIFICHE IN CASO DI:
EVACUAZIONE
GUARDARE LE PLANIMETRIE ED I DISEGNI DEI LUOGHI DOVE SI LAVORA PER VERIFICARE LE USCITE D’EMERGENZA VICINE;
PRIMA DI ALLONTANARSI, METTERE IN SICUREZZA (SPEGNERE ECC.), NEI LIMITI DEL POSSIBILE, EVENTUALI ATTREZZATURE O MATERIALI CHE POSSONO CREARE SITUAZIONI DI PERICOLO;
AVVIARSI VERSO L’USCITA DI EMERGENZA PIÙ VICINA, SEGUENDO LEINDICAZIONI FORNITE DAGLI ADDETTI; AIUTARE EVENTUALI PERSONE IN DIFFICOLTÀ’ E PORTATORI DI HANDICAP;
RAGGIUNGERE IL LUOGO DI RACCOLTA ESTERNO.
INCENDIO
ALLONTANARSI AL PIU’ PRESTO DALLA ZONA DELL’INCENDIO; NON USARE ASCENSORI;
AVVISARE SEMPRE LA PORTINERIA SE NON VI È GIÀ ALLARME IN ATTO;
IN CASO DI FUMO CAMMINARE CARPONI, VICINO AL PAVIMENTO, CON UN FAZZOLETTO BAGNATO SULLA BOCCA E SUL NASO;
INTERVENIRE SOLO SE POSSIBILE E SENZA CORRERE ALCUN RISCHIO PER LA PROPRIA INCOLUMITÀ;
SEGUIRE LE INDICAZIONI DEGLI ADDETTI ALL’EMERGENZA E DEGLI OPERATORI ESTERNI EVENTUALI (VIGILI DEL FUOCO, POLIZIA, ECC.)
SPOSTARSI LUNGO I MURI SE LA VISIBILITÀ È SCARSA; NON SALIRE MAI PIÙ IN ALTO!
IN CASO DI FUOCO ALL’ESTERNO DEL LOCALE IN CUI CI SI TROVA: CHIUDERSI DENTRO, SIGILLARE OGNI FESSURA PER EVITARE L’INGRESSO DI FUMO ED AVVISARE E SEGNALARE LA PROPRIA PRESENZA;
IN CASO DI PERSONA I CUI ABITI PRENDONO FUOCO: EVITARE CHE CORRA, STENDERLA A TERRA E SOFFOCARE LE FIAMME AVVOLGENDOLA CON COPERTA O ALTRI INDUMENTI NON SINTETICI
BLACK-OUT
MUOVERSI LENTAMENTE, NON CORRERE ONDE EVITARE CADUTE;
SEGUIRE LE LUCI D’EMERGENZA E PORTARSI VERSO LE ZONE DI RACCOLTA; ATTENDERE ALLE ISTRUZIONI DEGLI ADDETTI ALL’EMERGENZA.
EMERGENZA PER INCIDENTE/INFORTUNIO
AVVISARE SEMPRE LE PORTINERIE DELL’ACCADUTO;
AVVISARE GLI ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO DELL’EDIFICIO SE I DANNI ALLA/E PERSONA/E APPAIONO LIMITATI;
SE ENTRO POCHI MINUTI DALLA CHIAMATA NON INTERVIENE NESSUNO CHIAMARE IL PRONTO INTERVENTO ESTERNO (118);
SE POSSIBILE ASSISTERE LA/E PERSONA/E FINO ALL’ARRIVO DEI SOCCORSI E/O DELL’ADDETTO AL PRONTO SOCCORSO; COLLABORARE CON GLI EVENTUALI OPERATORI ESTERNI DI PRONTO SOCCORSO.
EMERGENZA DI SICUREZZA INTERNA
SE SI NOTA LA PRESENZA DI QUALCOSA (BORSE, OGGETTI, ECC.) DI STRANO, ABBANDONATO E PARTICOLARMENTE ANOMALO RISPETTO ALLA SITUAZIONE ABITUALE SEGNALARE ALLA POLIZIA LOCALE IL FATTO;
NEL CASO DI SITUAZIONE DI PERICOLO PER MINACCE O PRESENZA DI PERSONA ARMATA E NON SOTTO CONTROLLO NON LASCIARE IL PROPRIO LUOGO DI LAVORO E NON ANDARE A CURIOSARE NELLE ZONE INTERESSATE;
SE SI È MINACCIATI MANTENERE IL CONTROLLO E NON INTERVENIRE DIRETTAMENTE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA CHE MINACCIA;
ATTENERSI ALLE DISPOSIZIONI IMPARTITE DA POLIZIA, CARABINIERI E OPERATORI INTERNI.
EMERGENZA GENERALE XXXXXXX
PROCEDERE ALL’EVACUAZIONE SEGUENDO LE ISTRUZIONI DEGLI ADDETTI;
IN CASO DI NON-EVACUAZIONE PER EMERGENZA ESTERNA E PERICOLO ESTERNO NON ABBANDONARE IL PROPRIO POSTO DI LAVORO;
ATTENERSI ALLE DISPOSIZIONI DEGLI ADDETTI E DEGLI OPERATORI ESTERNI, POLIZIA, CARABINIERI.
EMERGENZA GENERICA: ALLAGAMENTO, TERREMOTO, PERDITE DI GAS
IN CASO SI ALLAGAMENTO: SE POSSIBILE TOGLIERE TENSIONE AL LOCALE ;
IN CASO DI ALLAGAMENTO:VERIFICARE SE VI SONO CAUSE VISIBILI, PERDITE D’ACQUA DA IMPIANTI O ALTRO;
IN CASO DI PERDITA DI GAS PERCEPIBILE: PROVVEDERE ALL’IMMEDIATA CHIUSURA E INTERCETTAZIONE E CHIUSURA DELLE VALVOLE PRESENTI NELLE VICINANZE E CHIAMARE IMMEDIATAMENTE LA DIVISIONE TECNICA PER SEGNALARE L’INCONVENIENTE;
IN CASO DI PERDITA DI GAS PERCEPIBILE: SE NON È POSSIBILE METTERE IN SICUREZZA IL LOCALE CHIUDENDO LE VALVOLE APRIRE LE FINESTRE ED EVACUARE IMMEDIATAMENTE IL LOCALE, PROVVEDENDO COMUNQUE AD AVVISARE LA DIVISIONE TECNICA;
IN CASO DI TERREMOTO:ALLE EVENTUALI PRIME SCOSSE TELLURICHE ANCHE DI LIEVE INTENSITÀ È NECESSARIO PORTARSI FUORI DALL’EDIFICIO, ANCHE SENZA LA SEGNALAZIONE DA PARTE DEGLI ADDETTI ALL’EMERGENZA;
IN CASO DI TERREMOTO: UNA VOLTA FUORI DALLO STABILE, ALLONTANARSI DA QUESTO E DA ALTRI VICINI E PORTARSI IN AMPI PIAZZALI, LONTANO DA ALBERI AD ALTO FUSTO E LINEE ELETTRICHE;
IN CASO DI TERREMOTO: NEL CASO LE SCOSSE FOSSERO SUBITO VIOLENTE, TANTO DA NON PERMETTERE L’EVACUAZIONE DELLO STABILE, NON SOSTARE AL CENTRO DEGLI AMBIENTI E RAGGRUPPARSI VICINO ALLE PARETI OD IN AREE D’ANGOLO CON MAGGIORE RESISTENZA PRESUNTA O SOTTO TAVOLI.
IN TUTTI E DUE I CASI: SEGUIRE LE DISPOSIZIONI DEGLI ADDETTI ANCHE TRAMITE INTERFONO, E DEGLI OPERATORI ESTERNI QUALI I VIGILI DEL FUOCO, POLIZIA, CARABINIERI.
EMERGENZA AMBIENTALE: SVERSAMENTO,INQUINAMENTO.
IN CASO DI SVERSAMENTO ACCIDENTALE DI QUANTITÀ LIMITATE DI SOSTANZE PERICOLOSE NELLE AREE DI LAVORO SEGUIRE LE DISPOSIZIONI PRESENTI SULLE SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE CHE DEVONO ESSERE SEMPRE A DISPOSIZIONE DI COLORO CHE OPERANO NEI LABORATORI;
UTILIZZARE SEMPRE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE;
NON METTERE MAI A RISCHIO LA PROPRIA INCOLUMITÀ ED EVENTUALMENTE,CHIUDERE LE AREE CONTAMINATE, AVVISANDO IMMEDIATAMENTE GLI OPERATORI DELLE ZONE VICINE;
AVVISARE SEMPRE LA DIVISIONE TECNICA DELL’ACCADUTO;
RESTARE A DISPOSIZIONE DEL RESPONSABILE ALL’EMERGENZA PER EVENTUALI INFORMAZIONI INERENTI LA/E SOSTANZE COINVOLTE ED IL LORO USO E LA NECESSITÀ EVENTUALE DI EVACUAZIONE IN ZONE AMPIE;
EVACUARE ORDINATAMENTE LE ZONE SE INDICATO DAGLI ADDETTI;
PRESTARE EVENTUALMENTE IL PRIMO SOCCORSO A PERSONE COLPITE DA MALORE E CHIAMARE GLI ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO DELLA ZONA.
COLLABORARE SE RICHIESTO CON GLI OPERATORI ESTERNI DI PRONTO INTERVENTO, VIGILI DEL FUOCO,ECC.
DISPOSIZIONI PER CHIEDERE L’INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO (115), SOCCORSO SANITARIO (118) O DI ALTRA ORGANIZZAZIONE DI SOCCORSO NECESSARIA E PER FORNIRE LE NECESSARIE INFORMAZIONI AL LORO ARRIVO. SCHEMA DI CHIAMATA DEL SOCCORSO ESTERNO
RICHIESTA DI INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO 115
- La chiamata è gratuita
- DURANTE LA TELEFONATA È IMPORTANTE MANTENERE LA CALMA;
- Il telefonista dei Vigili del Fuoco ti farà delle domande per raccogliere tutte le informazioni necessarie
- COSA SUCCEDE? Incendio, incedente stradale, soccorso di persone o animali, ecc.
- GRAVITÀ DELL'EMERGENZA Cosa è coinvolto nell'incendio? Quanto è vasto?
- CI SONO PERSONE IN PERICOLO? Quante vetture coinvolte nell'incidente? La macchina che brucia ha l'impianto a gas? ecc.;
- DOVE? Località, la frazione, via e numero civico, ulteriori indicazioni per raggiungere il posto, si può raggiungere con dei camion? In caso di incendio a che piano si è sviluppato? ecc.;
- I DATI DI CHI CHIAMA: COGNOME, NOME E NUMERO DI TELEFONO: questi dati permettono di poter ottenere ulteriori ed eventuali informazioni o verificare la veridicità della chiamata. Purtroppo, alcune volte, giungono richieste di soccorso false, per scherzo, questo comporta uno spiegamento di uomini e mezzi senza che ci sia una reale necessità.
- Dare dei dati chiari e precisi permette di evitare il verificarsi di questi incresciosi avvenimenti mentre sei ancora in linea al telefono.
- Raccolte queste brevi ma essenziali informazioni il telefonista attiva i segnali di allerta, all'autista viene consegnato un foglio con il nome e l'indirizzo e la squadra di prima partenza entro brevissimo tempo è già per strada, riceverà ulteriori informazioni via radio.
- ATTENDI SULLA STRADA L'ARRIVO DEI VIGILI DEL FUOCO: quando vedi i soccorsi arrivare, fatti riconoscere con un cenno della mano per consentire un intervento ancora più sollecito.
SCHEMA DI CHIAMATA DEL SOCCORSO PER EMERGENZA SANITARIA 118
Informazioni da fornire, con calma, non interrompere la comunicazione:
- struttura di appartenenza (Comune di Borgomanero – Ufficio …), proprio nome e cognome e numero telefonico;
- numero degli infortunati;
- informazioni sulle condizioni dell’infortunato (coscienza, respiro, polso, ferite, malore, ustione);
- indicazioni precise per il raggiungimento del luogo dell’infortunio (nome della struttura, indirizzo via, N° civico, piano dell’edificio, denominazione della stanza, laboratorio, percorso interno alla struttura, ecc.);
- concordare il percorso con la centrale operativa 118. Se il luogo è difficile da raggiungere;
- fare in modo che qualcuno accolga l’ambulanza all'ingresso sulla via principale. Far aprire i cancelli, le sbarre, i portoni di accesso;
- rispondere alle domande e non riagganciare sino a che sono state impartite disposizioni.