DEFINIZIONI
Atto di adesione alla Community “ReteComuni”
Quadriennio 2018 - 2021
Accordo tra amministrazioni per la realizzazione, in forma associata, di una rete di comuni che condivide strategie e strumenti finalizzati all’innovazione amministrativa e tecnologica
DEFINIZIONI
ReteComuni: di seguito anche “Rete” o “Community”, è un’aggregazione composta da tutti gli enti che sottoscrivono il presente Accordo, che attiva sistematiche attività di relazione al fine di condividere in modalità integrata problemi, opportunità e soluzioni per l’erogazione di efficaci servizi, attraverso la qualificazione delle risorse informative e dei modelli organizzativi, istituzionali e tecnologici.
Servizi di rete: servizi indispensabili per il funzionamento di una Community.
Ente Capofila: l’ente che nelle opportune sedi istituzionali cura i rapporti con i soggetti esterni alla Rete e al quale competono anche le funzioni di coordinamento e gestione complessiva delle attività inerenti al mantenimento e allo sviluppo della Rete.
Enti AderentI: gli Enti Aderenti al presente Accordo. Possono aderire alla Rete le amministrazioni pubbliche e società di cui al Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 - Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (G.U. 8 settembre 2016, n. 210), e s.m.i.
Partner: soggetto che collabora con la Rete in forza di uno specifico accordo formalmente definito.
CAD: Codice dell’Amministrazione digitale, D. Lgs. 7 marzo 2005, n.82 (integrato con D. Lgs. 4 aprile 2006, n. 159).
Programmi Operativi: La Programmazione comunitaria 2014-2020 prevede in Italia la realizzazione di 75 Programmi Operativi cofinanziati a valere sui 4 Fondi Strutturali e di Investimento europei: Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo (FSE), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e Fondo per la politica marittima e della pesca (FEAMP).
VISTO
I Commi 1 e 2 dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento amministrativo”;
l’ANAC con deliberazione n. 21 del 18 gennaio 2017 ha chiarito che, a seguito del D.Lgs. 175/2016, risulta ora pacifico che ANCI, al pari delle altre associazioni di Enti locali, a qualsiasi fine costituite, sia soggetta al D.Lgs. 50/2016, configurandosi pertanto quale amministrazione pubblica
aggiudicatrice, che può stipulare accordi di cooperazione ai sensi dell’art. 5, comma 6 del D.Lgs. 50/2016;
Il Codice per l'Amministrazione Digitale, Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, entrato in vigore il 1 gennaio 2006, e in particolare l’art. 69 “Riuso dei Programmi informatici”, in quanto prevede che le Pubbliche Amministrazioni che siano titolari di programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico abbiano l’obbligo di darli in formato sorgente, completi della documentazione disponibile, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni che li richiedono e che intendano adattarli alle proprie esigenze indicando in tal senso anche le modalità per definire gli accordi con i fornitori, nonché le convenzioni di riuso. L’art. 68, rispetto all'acquisizione dei programmi informatici, prevede l’adozione di soluzioni informatiche quanto possibile modulari, basate sui sistemi funzionali che assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa e consentano la rappresentazione dei dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto;
Il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica amministrazione 2017–2019 approvato del Presidente del Consiglio il 31 maggio 2017, ovvero il documento “di indirizzo strategico ed economico con cui si definisce il modello di riferimento per lo sviluppo dell’informatica pubblica italiana e la strategia operativa di trasformazione digitale del Paese” o, come precisa Xxxxx Xxxxxxxxxx, “che guida e supporta tutta la Pubblica Amministrazione in un processo organico e coerente di trasformazione digitale in linea anche con la maggior parte degli obiettivi del nuovo Piano d’azione dell’Unione Europea per l’eGovernment 2016–2020”;
L’Agenda Digitale lombarda 2014-2018 (D.g.r. 30 maggio 2014 - n. X/1887), che punta ad indirizzare e sostenere la crescita digitale del territorio lombardo per agevolare il ricambio generazionale e la modernizzazione del sistema economico. Tra i criteri guida dell’azione di governo, l’innovazione, la semplificazione e la digitalizzazione sono viste come leve fondamentali sia per un cambiamento culturale dell’azione della Pubblica Amministrazione sia per un aumento della competitività del tessuto economico lombardo;
La Programmazione Comunitaria 2014-2020 e nello specifico il Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 adottato definitivamente con Decisione C(2016)7282 del 10 novembre 2016 della Commissione europea. Il Programma Operativo accompagna la strategia nazionale di riforma della PA e sostiene il coordinamento tra i diversi livelli di governo nell’attuazione degli investimenti pubblici attraverso un’azione di rafforzamento della capacità istituzionale e di miglioramento della governance multilivello. Inoltre, anche nell’ambito del PON METRO (Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane), saranno rese disponibili nei prossimi anni importanti risorse finanziarie per i territori che saranno in grado di esprimere modelli amministrativi virtuosi e replicabili.
PREMESSO CHE:
• Sottoscrivendo il presente Accordo le amministrazioni aderiscono all’aggregazione denominata “ReteComuni” che intende garantire opportuni momenti di condivisione e confronto per gli enti che intendono valorizzare le informazioni e conoscenze di cui dispongono, per erogare servizi efficaci ed innovativi;
• L’Accordo regola i rapporti tra gli Enti Aderenti a ReteComuni impegnati a realizzare opportune azioni volte a garantire un adeguato scambio di informazioni e soluzioni;
• ReteComuni dal 2012 contribuisce a valorizzare gli interventi, a non far disperdere gli investimenti realizzati e a perseguire risultati in termini di efficientamento dell’azione amministrativa e di capacity building. In tal senso ReteComuni governa progettualità legate allo sviluppo e alla valorizzazione - mediante l’adozione di idonei modelli istituzionali, organizzativi e gestionali - di sistemi informativi in grado di interfacciare le banche dati interne ed esterne agli enti. ReteComuni inoltre promuove, in coerenza con le norme, la diffusione di soluzioni tecnologiche pubbliche presso gli stessi aderenti alla Rete, promuovendone la presenza nei Progetti di finanziamento sotto forma di buone pratiche amministrative che, opportunamente modellizzate, possono essere adottate con successo da altri contesti territoriali;
• Dal 2012 la Community si è progressivamente ampliata e raggiungendo nel 2017 oltre 150 Enti Aderenti;
• In questi anni la Rete ha conseguito importanti risultati sia sul fronte delle azioni effettivamente realizzate (formazione, progetti finanziati, convegni e prodotti editoriali), sia sul fronte dei contatti istituzionali che hanno portato ReteComuni ad essere percepita come assoluta eccellenza nazionale in termini di network di comuni che collabora secondo logiche laboratoriali sui temi dell’innovazione amministrativa e tecnologica. Una delle progettualità più significative realizzate dalla Rete e che ne ha fatto scaturire la nascita è il Progetto GIT, finanziato nell’ambito del “Programma Enti Locali – Innovazione di Sistema” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Progetto, concluso il 31/12/2011, ha predisposto modelli di gestione delle informazioni e di organizzazione delle amministrazioni comunali nonché promosso il riuso di soluzioni tecnologiche tuttora in uso presso centinaia di amministrazioni;
• L’8 maggio 2015 ANCI Lombardia, Regione Lombardia e ANCI hanno sottoscritto il protocollo Comuni Digitali per progettare e attuare interventi di supporto all’innovazione organizzativo gestionale dei Comuni Lombardi, fa leva e facilita l’impiego delle tecnologie digitali;
• Nel luglio 2016 ANCI Lombardia e il Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Gestionale hanno sottoscritto un Accordo quadro finalizzato allo sviluppo di competenze in materia di cooperazione interistituzionale per l’esercizio delle funzioni degli enti pubblici, generando e concentrando know how diffuso e definendo percorsi di accompagnamento per gli enti maggiormente sollecitati dalla tematica, con particolare riferimento alle gestioni associate per i piccoli Comuni e le Città Metropolitane;
• Il 18 aprile 2017 la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie locali - DARA, ANCI Lombardia e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA – INVITALIA hanno siglato un Protocollo d’Intesa. Il Protocollo è finalizzato alla diffusione nel sistema pubblico del Paese delle migliori soluzioni amministrative sviluppate e coordinate da ReteComuni, destinate alla gestione delle attività istituzionali della Pubblica Amministrazione;
• Nel luglio 2017 Regione Umbria, ANCI Lombardia e Umbria Digitale Scarl hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa finalizzato ad individuare e avviare forme di collaborazione al fine di accrescere la competitività attraverso la valorizzazione delle potenzialità dei territori e contribuendo a incrementare la capacità della Pubblica Amministrazione di realizzare interventi di sistema, attraverso il rafforzamento istituzionale e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche;
• ANCI Lombardia, in conformità allo Statuto vigente, promuove la partecipazione degli associati a forme di collaborazione e di coordinamento, mantiene collegamenti operativi con le Province, la Città Metropolitana, le Comunità Montane, le associazioni regionali e nazionali degli enti locali, nonché con organi ed enti regionali, statali e comunitari che hanno relazione istituzionale e/o rapporti operativi con l’attività degli Enti associati. Per il raggiungimento dei propri obiettivi ANCI Lombardia ha pertanto interesse a perseguire lo sviluppo di sistemi innovativi di comunicazione e partecipazione, oltre che l’incremento della conoscenza dei temi pubblicistici finalizzata a una maggiore e migliore conoscenza delle problematiche dei Comuni in generale.
TUTTO CIÒ PREMESSO, SI CONVIENE FRA I SOTTOSCRITTORI DEL PRESENTE ATTO QUANTO SEGUE
Art. 1. - Premessa e impegni generali
1. La premessa e gli allegati costituiscono parte integrante del presente Accordo.
2. ReteComuni rappresenta una risposta alle esigenze, espresse dalle amministrazioni, di sostenibilità ed evoluzione delle soluzioni sui temi che riguardano l’innovazione, con particolare riferimento ai temi delle entrate locali, della gestione territoriale, della semplificazione amministrativa, dell’innovazione tecnologica, della legalità, del welfare e della cooperazione interistituzionale.
Art. 2. - Oggetto
1. Il presente Accordo ha per oggetto la costituzione e lo sviluppo delle relazioni e la definizione dei rapporti economici e giuridici tra gli enti partecipanti alla Community ReteComuni, al fine di definire gli oneri e le opportunità secondo criteri di uguaglianza, pari dignità e premialità.
2. ReteComuni si propone di operare nell’ambito della gestione innovativa, anche associata, di sistemi tecnologici – anche in riuso - e soluzioni organizzative che consentano di mantenere in capo alle amministrazioni comunali informazioni utili per realizzare e gestire servizi innovativi. Tra i temi storicamente trattati e di particolare interesse si menzionano la fiscalità
locale, l’innovazione tecnologica, le smart city e smart community, la semplificazione amministrativa, le gestione del territorio, la legalità, il welfare, la gestione associata di servizi comunali e la fusione di comuni.
3. ReteComuni intende realizzare servizi che consentono agli Enti Aderenti di usufruire dei vantaggi tipici di una Community.
4. ReteComuni adotta metodologie di intervento che prevedono azioni volte a garantire la piena partecipazione e valorizzazione delle persone operanti presso gli Enti Aderenti. Ciò è determinato, all'interno della Rete, dalla realizzazione di percorsi e forme di condivisione delle singole esperienze e delle competenze, in una logica di costruzione di una conoscenza nuova e condivisa, e di un ulteriore incremento delle competenze. Unitamente all’apporto ottenibile dalla collaborazione con i Partner, le attività nell’ambito di ReteComuni sono volte alla creazione di valore, anche sotto il profilo di iniziative che possano produrre risultati concreti e tangibili presso il singole ente, così da migliorare costantemente la percezione degli enti nei confronti della Rete.
5. ReteComuni può svolgere azioni propositive per l'implementazione del modello PAOC 2020, sviluppato dal Politecnico di Milano su incarico dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, al fine di facilitare la diffusione di soluzioni tecnologiche in riuso1. A tal fine ReteComuni potrà promuovere:
• il coinvolgimento di altre amministrazioni, con particolare riferimento a quelle appartenenti alle Regioni di convergenza, in iniziative e progetti di riuso di soluzioni realizzate e rese disponibili;
• azioni di trasferimento di competenze;
• azioni volte ad assicurare la replicabilità di soluzioni mediante il riuso.
6. Per il funzionamento della Community sono previste le seguenti attività:
• Coordinamento istituzionale;
• Coordinamento strategico;
• Coordinamento operativo:
o Gestione dei gruppi di lavoro (Comitati Tematici, Tavoli tecnici, Laboratori);
1 Il Codice per l'Amministrazione Digitale, Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, entrato in vigore il 1 gennaio 2006, nel dettare norme in materia di sviluppo, acquisizione e riuso dei sistemi informatici nelle Pubbliche Amministrazioni, ha previsto, all’art. 69 “Riuso dei Programmi informatici”, che le Pubbliche Amministrazioni che siano titolari di programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico abbiano l’obbligo di darli in formato sorgente, completi della documentazione disponibile, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni che li richiedono e che intendano adattarli alle proprie esigenze indicando in tal senso anche le modalità per definire gli accordi con i fornitori, nonché le convenzioni di riuso, ed impone, all’art. 68, nell'acquisizione dei programmi informatici, l’adozione di soluzioni informatiche quanto possibile modulari, basate sui sistemi funzionali che assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa e consentano la rappresentazione dei dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto.
o Gestione di eventi istituzionali;
o Gestione di Servizi di Comunicazione;
o Gestione di Servizi di Segreteria per le iniziative formative, di assistenza e di formazione/intervento;
o Gestione di Servizi connessi alla ricerca di finanziamenti mediante azioni di informazione e di promozione di progettualità d’ambito regionale, nazionale e comunitario;
• Gestione amministrativa;
• Servizi extra, facoltativi, in aggiunta a quelli previsti per gli Enti Aderenti.
7. ReteComuni può sottoscrivere accordi di partenariato con soggetti pubblici al fine di ampliare la rete di competenze e le opportunità al servizio degli Enti Aderenti.
Art. 3. - Ruoli
1. I ruoli previsti nella Rete sono:
a) Ente Aderente: ente che sottoscrive il presente Accordo, che partecipa alla Rete, che fruisce e contribuisce fattivamente al suo sviluppo.
b) Ente Capofila: Ente Aderente che cura i rapporti istituzionali con gli enti esterni alla Rete. L’Ente Capofila eroga inoltre i Servizi di rete coordinando tutte le attività necessarie al loro mantenimento e sviluppo.
c) Partner: soggetto pubblico o privato che partecipa alle attività della Rete pur non aderendo all’Accordo. L’Ente Partner partecipa alle iniziative disciplinate da un accordo formalmente definito.
Relativamente ai partenariati pubblici, la Rete può intrattenere rapporti di collaborazione con altri soggetti istituzionali coerentemente con le sue finalità. Il rapporto di partenariato può coinvolgere qualsivoglia livello istituzionale, come Ministeri, Dipartimenti, Agenzie, Regioni, ANCI nazionale, ANCI regionali nelle quali sono ubicate amministrazioni aderenti alla Rete.
ReteComuni può anche sviluppare collaborazioni con soggetti giuridici di natura privatistica, su una o più aree di intervento. Tali collaborazioni potranno avere carattere oneroso, nel rispetto di quanto definito in uno specifico accordo disciplinato a noma di legge.
2. Gli Enti Xxxxxxxx, considerati i ruoli ricoperti istituzionalmente e le positive esperienze maturate in questi anni, designano ANCI Lombardia quale Ente Capofila di ReteComuni.
Art. 4. - Sede dell’Ente Capofila
1. La sede dell’Ente Capofila corrisponde alla sede di ANCI Lombardia, sita in Xxx Xxxxxxx, 0 – 00000 - Xxxxxx.
Art. 5. - Articolazione della Rete
1. Al fine di garantire la gestione istituzionale, strategica e operativa, sono previsti i seguenti organismi:
• Cabina di Regia: organismo di indirizzo costituito dall’Ente Capofila e da altri enti da questo selezionati, a rappresentanza dell’intera Rete. Ha il compito di definire gli indirizzi istituzionali e strategici, nonché di garanzia che le azioni intraprese all’interno della Rete siano coerenti con il quadro nazionale relativamente ai temi affrontati. Esprime pareri sulle iniziative che gli enti intendono sviluppare nell’ambito della Rete.
• Comitati Tematici: organismi di approfondimento tecnico-operativo in grado di presidiare costantemente le tematiche ritenute strategiche.
I Comitati sono composti dai referenti tecnici nominati degli Enti Aderenti. Il Comitato ha il compito di condividere problemi e soluzioni; i risultati ottenuti sono diffusi in primo luogo verso gli Enti Aderenti oltre che all’esterno. Nell’ambito delle attività dei Comitati possono scaturire proposte progettuali da proporre alla Rete.
I Comitati si relazionano con i Dipartimenti di ANCI Lombardia al fine di conseguire sinergie e allineare reciprocamente il livello istituzionale e quello tecnico.
2. Nell’ambito delle tematiche affrontate dai Comitati Tematici sono istituiti i:
• Tavoli Tecnici. I Tavoli Tecnici di ReteComuni hanno lo scopo di realizzare specifiche attività ritenute di particolare urgenza o importanza, che hanno una durata definita e comunque non richiedono un presidio permanente. I Tavoli Tecnici sono composti dai referenti tecnici nominati degli Enti Aderenti. Il Tavolo ha il compito di condividere problemi e soluzioni; i risultati ottenuti sono diffusi in primo luogo verso gli Enti Aderenti oltre che all’esterno. Possono partecipare alle attività dei Tavoli Tecnici anche soggetti giuridici di natura privatistica qualora coinvolti dall’Ente Capofila.
3. Al fine di promuovere occasioni di confronto strutturato tra gli Enti Xxxxxxxx e i Partner della Rete, sono istituiti i:
• Laboratori. Il Laboratorio è un luogo di confronto strutturato su temi di interesse comune, come ad esempio le Smart City, tra tutti gli operatori pubblici e privati che operano sulle tematiche di interesse. Il Laboratorio consente la crescita di competenze, la condivisione di una quadro di contesto e delle eventuali progettualità. La partecipazione ai Laboratori di soggetti giuridici di natura privatistica può avere carattere oneroso, nel rispetto di quanto definito in uno specifico accordo.
4. I lavori e i risultati ottenuti dai vari gruppi di lavoro saranno diffusi attraverso il sistema di comunicazione integrato ANCI Lombardia, che prevede canali web, eventi, presenze social e prodotti editoriali dedicati.
Art. 6. - Gestione dei Servizi
1. Nell’ambito della Community possono svilupparsi nuove progettualità che all’interno di questa possono essere opportunamente incubate, grazie alle sinergie offerte dalla Rete.
2. L’Ente Capofila, qualora si manifestassero opportunità, si impegna a coinvolgere tutti gli Enti Xxxxxxxx, garantendo per quanto possibile le stesse condizioni di accesso, pur nel rispetto di criteri premiali che vadano a riconoscere e valorizzare eventuali e specifici elementi di virtuosità.
3. L’Ente Capofila si impegna a garantire i servizi necessari alla corretta ed efficiente diffusione delle informazioni che riguardano iniziative e progettualità di interesse comune.
4. L’Ente Capofila, ANCI Lombardia, può operare direttamente o attraverso le sue società operative. Al di fuori del territorio lombardo, o comunque laddove se ne ravvisasse l’opportunità, ANCI Lombardia opera in stretta sinergia con gli enti territoriali presenti, in primo luogo con ANCI nazionale e le ANCI regionali dei territori coinvolti.
Art. 7. – Modalità di adesione e partecipazione
1. La partecipazione alla Community ReteComuni è totalmente gratuita per tutti gli Enti Aderenti.
2. Per aderire l’ente deve inviare all’Ente Capofila la deliberazione con la quale sottoscrive il presente Accordo. Il singolo Ente Aderente può aderire riconoscendo una quota di adesione connessa all’attivazione di “Servizi extra”, alle condizioni riportate nella Tabella 2 dell’Allegato al presente Accordo, di cui è parte integrante e sostanziale.
3. L’attivazione dei “Servizi extra” consente di usufruire, in misura variabile in funzione delle dimensioni dell’ente, di giornate di formazione/intervento presso l’ente. Gli enti o le aggregazioni con più di 150.000 abitanti, come riportato nella Tabella 2, possono fruire di servizi specifici di supporto su progettualità speciali attinenti alla Rete, da definire con l’Ente Capofila.
4. Ciascun Ente Aderente si impegna a:
• partecipare attivamente alla Rete, rispettando obiettivi, contenuti, tempi, articolazione, modalità organizzative ed esecutive di svolgimento previste dal presente Accordo;
• partecipare attivamente alle attività previste dai vari gruppi di lavoro, oltre che a proporne la costituzione di nuovi;
• riconoscere ANCI Lombardia quale Ente Capofila della Rete quale soggetto che cura le relazioni istituzionali con i soggetti esterni alla Rete e coordina e gestisce le attività connesse al suo funzionamento;
• assicurare, se Ente Aderente e richiedente “Servizi extra”, l’impegno di spesa necessario per il finanziamento della Rete, così come dettagliato nella Tabella 1 di cui all’Allegato al presente Accordo, di cui è parte integrante e sostanziale;
• versare ad ANCI Lombardia, se Ente Aderente e richiedente “Servizi extra”, quanto dovuto annualmente entro e non oltre il 31 marzo di ciascun anno;
• mettere in riuso gli output documentali e software che dovesse realizzare nell’ambito di ReteComuni;
• garantire la coerenza delle proprie azioni con la programmazione delle rispettive Regioni territorialmente competenti.
Art. 8. - Progetti collegati e successivi sviluppi
1. Al fine di produrre le migliori economie e raggiungere risultati condivisi, l’Ente Capofila si impegna ad avviare ogni possibile sinergia con altre iniziative coerenti con il presente Accordo. In particolare ReteComuni si propone di intercettare le linee di finanziamento comunitarie attraverso la partecipazione a:
• Programmi Operativi 2014-2020.
• Bandi di finanziamento diretti europei.
2. I sottoscrittori si impegnano a comunicare preventivamente all’Ente Capofila eventuali proposte progettuali inerenti a iniziative condivise all’interno della Rete.
Art. 9. - Durata
1. Il presente Accordo ha durata di 48 mesi dall’1 gennaio 2018 e, alla scadenza, si intende automaticamente rinnovato per ulteriori 24 mesi alle medesime condizioni, salvo disdetta formalizzata da parte dell’Ente Capofila o degli Enti Aderenti.
2. L’adesione alla Community ReteComuni si intende riferita all’anno solare. L’eventuale disdetta dell’adesione decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo.
Art. 10. - Referenti tecnici, amministrativi e istituzionali
1. Ciascun Ente Aderente si impegna a comunicare la disponibilità di un referente istituzionale e uno tecnico-amministrativo con i quali mantenere i contatti di tipo generale e realizzare le attività previste nell’ambito della Rete. La partecipazione di ulteriori referenti può avvenire secondo modalità spontanee e comunque non richiede la formale comunicazione da parte dell’ente.
Art. 11. - Nuove adesioni alla Rete
1. Ulteriori adesioni alla Rete da parte di nuovi soggetti comportano l’accettazione integrale dei termini contenuti nel presente Accordo e non determinano modificazione dello stesso.
Art. 12. - Modalità e importi relativi alla partecipazione
1. Per la partecipazione alla Rete non è previsto alcun costo a carico dell’Ente Aderente.
2. Per gli enti che richiedono i “Servizi extra” sono previsti i contributi annuali indicati in Tabella 1.
3. L’Ente Capofila può attivare accordi finalizzati all’acquisizione di risorse presso soggetti esterni per la finalizzazione di quanto previsto all’Art. 2 del presente Accordo.
4. Qualsiasi modifica al presente Accordo comporta la nuova sottoscrizione di tale atto da parte degli organi deliberativi dei singoli Enti Aderenti.
Art. 13. - Diritto di riuso
1. Fatti salvi i diritti da parte di terzi, ciascun compartecipante, ai sensi dell’art 7 dell’Avviso e in conformità all’art. 69 del CAD, si impegna a rendere disponibili a titolo gratuito, le esperienze e le soluzioni, anche software, realizzate nell’ambito della Rete.
Art. 14. - Clausola compromissoria tra gli enti
1. Gli enti si impegnano a risolvere amichevolmente tutte le controversie che dovessero comunque insorgere tra loro in dipendenza del presente Accordo.
2. In caso di mancato accordo, la risoluzione della controversia insorta è competente in via esclusiva per reciproco accordo delle parti il Foro di Milano.
Art. 15. - Trattamento dei dati personali
1. Tutti i dati personali saranno utilizzati dall’Ente Capofila soli fini istituzionali, assicurando la protezione e la riservatezza delle informazioni secondo la normativa vigente.
Allegato all’Atto di adesione a “ReteComuni”
Tabella 1. Costi annui di adesione in caso di attivazione dei “Servizi extra”, ripartiti per fasce di popolazione2
ENTE | Costo3 annuo procapite Servizi extra |
Ente o Aggregazione con oltre 150.000 abitanti | € 0,05 / abitante |
Ente o Aggregazione con oltre 40.000 abitanti | € 0,06 / abitante |
Tutti gli altri Enti o Aggregazioni | € 0,09 / abitante |
Tabella 2: Numero di sessioni formative4 annue riconosciute, in funzione della fascia di popolazione2, agli enti che attivano i “Servizi extra”
ENTE | Numero di sessioni annue riconosciute5 |
Ente o Aggregazione fino a 15.000 abitanti | 1 |
Ente o Aggregazione dai 15.001 ai 80.000 abitanti | 2 |
Ente o Aggregazione dai 80.001 ai 150.000 abitanti | 3 |
Tutti gli altri Enti o Aggregazioni | Concordato in sede di sottoscrizione dell’Accordo relativamente ai Servizi extra. |
2 La popolazione è calcolata tenuto conto dell’ultimo dato ISTAT disponibile.
3 Gli importi indicati si intendono IVA compresa, se prevista.
4 Per sessione formativa si intende un intervento di mezza giornata, indicativamente della durata di quattro ore.
5 Per le sessioni organizzate al di fuori della Regione Lombardia, i costi di trasferta sono a carico dell’Ente Aderente.