CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO SULLE MODALITA’ E SUI CRITERI DI APPLICAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO BIANCHI - SCIGLIANO
Xxx Xxxxxxxxx 00000 Xxxxxxxxx (XX) Tel. e Fax Segr. 0000000000 xxx.xxxxxxxxxxxx.xx e-mail: xxxx000000@xxxxxxxxxx.xx Codice meccanografico CSIC864005 C.F. 99332900788
CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO SULLE MODALITA’ E SUI CRITERI DI APPLICAZIONE
DELLE RELAZIONI SINDACALI, DEI DIRITTI SINDACALI, DEI DIRITTI INDIVIDUALI E DELLE GARANZIE DEI LAVORATORI
PRE-INTESA 2016/2017 CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO SULLE MODALITA’ E SUI CRITERI DI APPLICAZIONE
DELLE RELAZIONI SINDACALI, DEI DIRITTI SINDACALI, DEI DIRITTI INDIVIDUALI E DELLE GARANZIE DEI LAVORATORI
Prot. n. 1315 A/26 del 23/03/2017
VISTO il CCNL 2006/2009 del 29/11/2007 e successive sequenze contrattuali; VISTO il D. L.vo 165/01 , come modificato ed integrato dal D.L.vo n. 150/2009 ;
PRESO ATTO che Con il D.Lgs. n.141 del 1 agosto 2011, pubblicato in G.U. n.194 del 22-8-2011, viene riconosciuto legittima l'esclusione dalla contrattazione di istituto delle materie previste dall'art. 6, comma 2, lettere h), i) ed m) del CCNL Scuola, rientranti nelle competenze esclusive del Dirigente Scolastico;
PREMESSO che le relazioni sindacali si svolgono nel rispetto delle competenze e ruoli di tutti gli organi presenti nell’istituzione scolastica;
PREMESSO che nella scuola possono e debbono essere conseguiti risultati di qualità, efficacia ed efficienza nell’organizzazione del servizio attraverso un’organizzazione del lavoro del personale docente ed ATA fondata sulla partecipazione e valorizzazione delle competenze professionali,definite nei piani delle attività predisposti dal Dirigente Scolastico e dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi in coerenza con quanto stabilito nel Piano Triennale dell’offerta formativa;
TENUTO CONTO che il contratto integrativo di istituto ha efficacia dopo il parere espresso dai Revisori dei conti operanti nell’istituzione scolastica (parte economica)
VISTO il PTOF approvato dal Collegio dei docenti nella seduta del 20 settembre 2016;
VISTO il piano annuale delle attività del personale docente approvato dal X.X.xx data 20 settembre 2016;
VISTO il piano delle attività del personale ATA, predisposto dal Direttore SGA e adottato dal Dirigente Scolastico;
VISTA la legge 107 del 13 Luglio 2015;
VISTA l’intesa tra MIUR e XX.XX. per le risorse destinate al MOF,oggetto di contrattazione integrativa di sede per l’anno scolastico 2016/2017 per mezzo della quale è stato comunicato l’ammontare delle risorse assegnate per il FIS,le funzioni strumentali,gli incarichi specifici,ore eccedenti sostituzione colleghi assenti,attività complementari di educazione fisica;
VISTO l’avviso MIUR del 29/09/206 prot. N.14207, con il quale sono stati Resi noti le risorse disponibili destinate al miglioramento dell’offerta formativa (M.O.F.) per l'anno scolastico 2016/2017- al lordo dipendente - finalizzati a retribuire gli Istituti contrattuali del personale del comparto scuola;
VISTO il CCNL del 07/08/2014,art.2,comma 5 ;
VISTA la legge n.232 del 11/12/2016, ( legge di stabilità 2017);
VISTA la comunicazione prot. 3500 del 10/10/2016 da parte del DSGA, Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, al Dirigente Scolastico dei finanziamenti per l’a.s. 2016/2017 ai fini della contrattazione d’Istituto e s.m.i;
VISTE le delibere del Collegio dei Docenti del 1° settembre e del 20 settembre 2016 con cui sono stati attribuiti gli incarichi di attività aggiuntive e funzionali all’insegnamento per l’a.s. 2016/2017;
VISTO il Decreto PROT. AOODRCAL N. 10933 del 12 luglio 2016 e ai sensi della nota MIUR AOODGSIP/3869 del 05 maggio 2016,di assegnazione del finanziamento per il progetto “Area a Rischio”.di € 5.370,41 lordo stato e € 4047,03 lordo dipendente ;
VISTA la delibera n.1/2016, punto13,del commissario straordinario -ripartizione delle risorse del fondo d’istituto: criteri generali
VISTA l’informazione preventiva e l’avvio della contrattazione integrativa d’Istituto prot.
3004/C26 del 12.09.2016 che definisce la ripartizione del fondo al 70% per il personale docente e al 30% per il personale ATA;
Il giorno 23 del mese di MARZO dell’anno 2017
VIENE SOTTOSCRITTA
Presso l’Istituto Comprensivo di BIANCHI-SCIGLIANO
L’IPOTESI DI CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO
Finalizzata alla stipula del contratto integrativo d’istituto.
La presente intesa sarà inviata, ai sensi dell’art.6 comma 6, ai REVISORI DEI CONTI per la prescritta certificazione di compatibilità finanziaria.
L’intesa viene sottoscritta:
Tra
Il Dirigente Scolastico, Prof.ssa XXXXXXXX XXXXX in rappresentanza della parte pubblica
E
la Rappresentanza Sindacale Unitaria dell'Istituzione Scolastica, sig. Xxxxx Xxxxxxxx e l’Ins. Xxxxxxxx Xxxx;
OO . SS. ASSENTI–convocati con nota prot. N. 1118 DEL 13/03/2017, concernente le seguenti materie:
1. Criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della legge n° 146/1990, così come modificata e integrata dalla Legge N° 83/2000.
2. Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
3. Criteri generali per la ripartizione delle risorse del Fondo d’Istituto e per l’attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del D.Lgs. n. 165/ 2001, al personale docente e
A.T.A.
TITOLO I –DISPOSIZIONI GENERALI
Art.1-Campo di applicazione, decorrenza, durata e Composizione delle delegazioni
1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato, in servizio presso l'Istituto Comprensivo di BIANCHI - SCIGLIANO, può estendersi al personale di altre scuole in caso di ricorso alle collaborazioni plurime (art. e 57 ATA 35 doc.);
2. Gli effetti del presente contratto decorrono dalla data di stipula dell’accordo e hanno validità per l’anno scolastico 2016/2017 e restano validi fino alla sottoscrizione del successivo contratto integrativo d'istituto, fatta comunque salva la possibilità di modifiche o integrazioni sia a seguito di innovazioni legislative e/o contrattuali, sia sulla formale richiesta di una delle parti firmatarie;
3. Il contratto è reso noto, a tutto il personale dipendente a tempo indeterminato e determinato in servizio presso l’istituto comprensivo di BIANCHI- SCIGLIANO al momento della contrattazione e in seguito all'atto dell'assunzione mediante, affissione all’albo di tutti plessi dell’ISTITUTO COMPRENSIVO e pubblicazione nella sezione Trasparenza e all’albo pretorio online del sito istituzionale.
4. Per le norme sulla Privacy vengono omessi nomi e cognomi dei destinatari.
5. Il presente contratto verte sulle seguenti materie previste dall’art.6, comma2 lettere j, k, l del CCNL 29/11/07, come modificate ed integrate dal D.L.vo .150/2009 :
a) criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali;
b) determinazione dei contingenti di personale ATA da esonerare dallo sciopero per assicurare i servizi essenziali;
c) attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
d) criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d’istituto e per l’attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell’art.45,comma 1, del D.lgs. 165/01,al personale docente ed ATA, compresi i compensi relativi ai progetti nazionali e comunitari;
e) modalità di esercizio dei diritti individuali direttamente pertinenti con il rapporto di lavoro.
6. La contrattazione integrativa di Istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali
di livello superiore e dalle leggi; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le clausole discordanti non sono valide.
7. Composizione delle delegazioni.
Secondo quanto previsto dall’art. 7 comma 1 – III del CCNL - Comparto Scuola del 29/11/2007, le delegazioni sono così costituite:
a) dal Dirigente Scolastico per la parte pubblica, che può farsi assistere dal DSGA e/o da tecnici di sua fiducia;
b) dai Rappresentanti territoriali di categoria per le OO. SS. firmatarie dei CCNL – Comparto Scuola del 29/11/2007;
c) dalla RSU dell’Istituto.
Art. 2 – Interpretazione autentica
1. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente l’interpretazione della clausola controversa.
2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni.
3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale.
Materie Aggiuntive e nuove competenze
Eventuali future materie e competenze contrattuali delegate dopo alla contrattazione integrativa d'istituto, diverse da quelle riportate nel seguente articolato, che richiedano specifiche regolamentazioni, potranno essere individuate su istanza di ciascuna delle partì in successivi momenti di verifica e, previo accordo, formeranno parte integrante del presente accordo.
TITOLO SECONDO - RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI
CAPO I - RELAZIONI SINDACALI
Art. 3 – Obiettivi e strumenti
1. Il sistema delle relazioni sindacali d’istituto, nel rispetto dei distinti ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio.
2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti delle parti negoziali.
3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti istituti:
a. Contrattazione integrativa
b. Informazione preventiva
c. Informazione successiva
d. Interpretazione autentica, come da art. 2
4. In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell'assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni all’istituzione scolastica, senza oneri per la scuola.
Nella definizione di tutte le materie oggetto delle relazioni sindacali d’Istituto si tiene conto delle delibere degli Organi Collegiali per quanto di competenza.
Art. 4 – Rapporti tra RSU e Dirigente-validità delle decisioni
1. Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al Dirigente. Qualora si rendesse necessario, il rappresentante può essere designato anche all’interno del restante personale in servizio; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU.
2. Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare.
3. Il Dirigente indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell’informazione invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di anticipo La parte sindacale ha facoltà di avanzare richiesta di incontro con il Dirigente e la stessa deve essere soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto di tale termine.
4. Ogni richiesta di incontro deve essere effettuata in forma scritta e deve esplicitare l’oggetto della stessa.
5.Le intese raggiunte si ritengono valide qualora vengano sottoscritte dal Dirigente Scolastico e dalla maggioranza dei componenti della RSU.
6.Non possono essere posti termini perentori di scadenza entro i quali siglare l’accordo. E’ diritto di ciascun membro della RSU e del Dirigente Scolastico prendere tempo per acquisire i riferimenti normativi e per approfondire le questioni oggetto di contrattazione.
7.Di ogni seduta sarà redatto apposito verbale,sottoscritto dai presenti aventi titolo.
Art. 5 – Oggetto della contrattazione integrativa Calendario degli incontri
1. Sono oggetto di contrattazione integrativa d’istituto le materie previste dall’articolo 6, comma 2,lettere: j ,k,l; dall’articolo 9, comma 4; dall’articolo 33, comma 2; dall’articolo, 34 comma 1; dall’articolo 51, comma 4; dall’articolo 88, commi 1 e 2, del CCNL 2006/09.
2. Non sono comunque oggetto di contrattazione integrativa le materie escluse per norma imperativa, tra cui, in particolare, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure
inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro, bonus premiale, e comunque tutte quelle ascrivibili all’esercizio dei poteri dirigenziali. Le clausole eventualmente in contrasto con norme imperative sono nulle, non applicabili e sono sostituite di diritto ai sensi degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile.
3. La contrattazione integrativa d’ istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello superiore in quanto compatibili con le disposizioni di legge; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le previsioni contrattuali discordanti non sono valide e danno luogo all’applicazione della clausola di salvaguardia di cui all’articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/2001.
4. Con il D.Lgs. n.141 del 1 agosto 2011, pubblicato in G.U. n.194 del 22-8-2011, viene riconosciuto legittima l'esclusione dalla contrattazione di istituto delle materie previste dall'art. 6, comma 2, lettere h), i) ed m) del CCNL Scuola, rientranti nelle competenze esclusive del Dirigente Scolastico.
5.Calendario degli incontri
Gli incontri sono convocati sulla base delle esigenze di funzionamento dell’Istituto Comprensivo;sono convocati dal Dirigente Scolastico anche su richiesta della RSU con almeno 5 giorni di preavviso, nel rispetto delle disposizioni riguardanti i permessi sindacali.
Almeno 48 ore prima degli incontri il Dirigente Scolastico mette a disposizione la documentazione relativa alle materie oggetto di contrattazione oppure di informazione preventiva e successiva.
In ogni fase degli incontri, devono essere convocati i rappresentanti delle OO. SS. territoriali rappresentative ai sensi degli artt. 47 - comma 2 - e 47 bis del D.lg. 29/93 e successive modificazioni. Gli incontri per il confronto - esame possono concludersi con l’accordo/intesa contrattuale oppure con disaccordo. In caso di disaccordo, nel relativo verbale devono essere riportate le diverse posizioni.
Art.6 Modalità, tempi e procedure della contrattazione
1 Gli incontri dedicati alla contrattazione integrativa d’istituto sono convocati di propria iniziativa dal Dirigente Scolastico o su richiesta dei componenti della RSU.
Gli incontri concordati tra il DS e la RSU sono pubblicizzati tramite l’Albo dell’Istituto e sono sempre formalmente convocati dal DS.
Di ogni convocazione il DS invierà formale comunicazione alle OO. SS. territoriali e alle RSU almeno cinque giorni prima, specificando, la data, l’ora i tempi definiti di inizio e fine della riunione e l’ordine del giorno in trattazione.
0.Xx DS può essere assistito durante la contrattazione da personale al quale ha affidato compiti specifici di collaborazione, nell’ambito delle sue prerogative. Agli incontri può partecipare il DSGA. Analogamente, la RSU può essere assistita durante la contrattazione, da personale esperto dei problemi oggetto dell’incontro.
3.Alle convocazioni della RSU, laddove possibile, è allegata tutta la documentazione che consenta un'ampia informazione preventiva. Le parti convengono che la documentazione inerente la materia da trattare venga fornita 48 h. prima dell’incontro.
Gli incontri di contrattazione sono coordinati dal DS. Al termine di ogni incontro sarà redatto apposito verbale, a cui provvederà un membro della delegazione.
In caso di mancato accordo, il verbale riporterà le diverse posizioni emerse al termine degli incontri con l’annotazione delle singole posizioni.
Degli accordi raggiunti sarà data informazione a tutto il personale attraverso una circolare
4.Gli incontri avvengono, di norma, al di fuori dell'orario di lavoro. Ove ciò non fosse possibile, sarà comunque garantito ai componenti RSU l'espletamento del loro mandato, attivando procedure e modalità idonee a tal fine, senza che ciò comporti limitazioni nella fruizione dei diritti e delle prerogative delle rappresentanze sindacali stesse.
5.Gli accordi e le intese raggiunte si ritengono valide qualora vengano sottoscritte dal Dirigente Scolastico e dalla maggioranza della RSU.
0.Xx contrattazione d'istituto si apre entro 15 giorni dalla presentazione della/e piattaforma/e al Dirigente Scolastico. La contrattazione dovrà concludersi entro 15 giorni dal suo formale avvio. Dalla presentazione della piattaforma alla conclusione delle trattative le parti non assumono iniziative unilaterali né procedono ad azioni dirette riguardo ai temi trattati.
7. Il dirigente scolastico deve formalizzare la propria proposta contrattuale entro termini congrui con l’inizio dell’anno scolastico e, in ogni caso, entro 10 giorni decorrenti dall’inizio delle trattative (obbligo di contrattare).
Di norma le trattative devono iniziare entro il 15 di settembre e concludersi entro il 30 di novembre.
8.E' diritto del Dirigente Scolastico e di ciascun membro della RSU, nei limiti di quanto sopra fissato, prendere tempo per acquisire i riferimenti normativi e per approfondire le questioni oggetto di contrattazione.
9.Prima della firma di ciascun accordo integrativo di istituto i componenti la RSU, se lo ritengono necessario, devono disporre del tempo utile per convocare l'assemblea dei lavoratori al cui giudizio sottoporre l'ipotesi di accordo.
Possono richiedere di svolgere un referendum tra i lavoratori su tutte le materie relative alle attività sindacali di Istituto.
La richiesta va rivolta al DS che assicura, altresì, l’informazione a tutto il personale sulle modalità di svolgimento del referendum e mette a disposizione locali idonei, attrezzature, strumenti e materiale, nonché gli elenchi del personale interessato.
10. Durante ogni seduta viene redatto e sottoscritto apposito verbale, che approvato e sottoscritto viene rilasciato in copia a ciascuna delle parti.
Di norma alla fine di ciascun incontro verrà fissata la data e l’ordine del giorno del successivo incontro.
-Raggiunto l’accordo le parti definiscono una ipotesi di contratto;
- L’ ipotesi, corredata dall’apposita relazione illustrativa tecnico finanziaria predisposta dal DSGA e da una relazione illustrativa del DS è inviata ai Revisori dei conti entro 5 gg dalla definizione.
- I Revisori dei Conti effettuano il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione con i vincoli di bilancio e la relativa certificazione degli oneri. Trascorsi 30 giorni senza rilievi, il contratto integrativo viene definitivamente stipulato e produce i suoi effetti.
-Eventuali rilievi ostativi sono tempestivamente portati a conoscenza delle OO. SS. ai fini della riapertura della contrattazione.
00.Xx testo del CCNI, con le allegate relazioni e la certificazione dei revisori dei conti deve essere inviato per via telematica all’ARAN e al CNEL.
La stessa documentazione deve essere pubblicata in modo permanente sul sito istituzionale della scuola.
Entro 7 giorni dalla sottoscrizione, Il Dirigente Scolastico provvede all'affissione di copia integrale degli accordi e delle intese siglate All'albo dell'Istituzione Scolastica dei vari plessi, ne cura la diffusione portandolo a conoscenza di tutti gli operatori scolastici. La RSU provvede all'affissione nelle proprie bacheche vari plessi dell'accordo raggiunto.
12. In caso di controversie sull'interpretazione dei contratti integrativi d'istituto le parti che le hanno sottoscritti entro 10 giorni dalla richiesta scritta e motivata da uno dei firmatari, si incontrano per definire consensualmente il significato della clausola controversa. L'accordo raggiunto sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale.
Ai sensi dell’art. 3 del CCIR sulle relazioni sindacali del 15-7-2003, è stato istituito un tavolo di raffreddamento al quale ricorrere in caso di controversie sulle materie di contrattazione e all’applicazione dei Contratti Integrativi d’Istituto. Le procedure di raffreddamento prendono avvio sulla base di una richiesta scritta e motivata da parte della RSU e/o delle OO. SS abilitate alla contrattazione o su richiesta del Dirigente Scolastico.
Il Direttore Regionale di norma, convoca le parti, entro 7 giorni dal ricevimento della richiesta e il tentativo di raffreddamento dovrà esaurirsi entro 15 giorni dal primo incontro.
Attivate le procedure di raffreddamento le parti si impegnano a non assumere iniziative unilaterali fino alla conclusione delle stesse. L’Amministrazione si impegna ad astenersi dall’adottare iniziative pregiudizievoli nei confronti dei lavoratori direttamente coinvolti nella controversia.
Ai fini delle procedure di raffreddamento di fronte all’ U S R, oltre le parti in disaccordo, partecipano i rappresentanti dei sindacati aventi titolo alla contrattazione.
Art. 7 – Informazione preventiva
1. Sono oggetto di informazione preventiva:
a. proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola;
b. piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale;
c. criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali;
d. criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento;
e. utilizzazione dei servizi sociali;
f. criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni;
g. tutte le materie oggetto di contrattazione;
2. Sono inoltre oggetto di informazione le materie già previste dal CCNL comparto scuola del 29.11.2007 e successivamente escluse per effetto delle disposizioni imperative introdotte dal d.lgs. 150/2009, e cioè:
a. modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell’offerta formativa e al piano delle attività e modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo piano delle attività formulato dal DSGA, sentito il personale medesimo, e presentato dal DS.;
b. criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi, ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall'intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell’unità didattica. Ritorni pomeridiani;
c. criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all’articolazione dell’orario del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto.
3. Il Dirigente fornisce l'informazione preventiva alla parte sindacale nel corso di appositi incontri, mettendo a disposizione anche l'eventuale documentazione.
ALLEGATO “A” informazione preventiva del 12/09/2016.
Art. 8 – Informazione successiva
1. Sono materie di informazione successiva:
a. nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto;
b. verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse.
CAPO II - DIRITTI SINDACALI
Art. 9 – Attività sindacale
1. La RSU e i rappresentanti delle OO. SS . rappresentative dispongono di un proprio Albo
sindacale, situato di una bacheca riservata all’esposizione del materiale sindacale collocata nei corridoi in una zona non secondaria e di comune passaggio obbligato nei seguenti plessi:
· Scuola secondaria di primo grado , Scuola dell’infanzia e Scuola primaria di Scigliano centro
· Scuola secondaria di primo grado , Scuola Primaria e Scuola dell’infanzia di Pedivigliano centro
· Scuola Primaria di Pedivigliano -Borboruso
· Scuola Primaria di Panettieri
· Scuola Secondaria di Secondo grado IPSASR di Scigliano
. Scuola Infanzia e Primaria di Colosimi
. Scuola Secondaria di I° grado di Colosimi
. Scuola del primo ciclo di Bianchi
. Scuola dell’infanzia di bianchi
2. Nelle rispettive bacheche la RSU e le Organizzazioni sindacali che lo desiderino possono affiggere e togliere, senza preventivo visto del Dirigente Scolastico, pubblicazioni, testi e comunicati purché inerenti a materie d'interesse sindacale e del lavoro. Ogni documento
affisso all'Albo deve riguardare materia contrattuale o del lavoro e va siglato da chi lo affigge, che ne assume così la responsabilità legale.
3. L'affissione del materiale e l'aggiornamento della bacheca dedicato alla RSU è cura della medesima.
4. Il materiale inviato per l'affissione dalle Organizzazioni Sindacali, tramite fax o via telematica sarà consegnato tempestivamente a uno dei rappresentanti RSU.
5. Ad ogni Organizzazione Sindacale sarà altresì data la possibilità di far giungere materiale al proprio rappresentante interno ed esterno via e-mail oppure potrà essere attivata una casella di posta elettronica per ogni sindacato nei plessi citati al punto 1, (parte seconda - diritti di affissione).
Art.10 Diritti di informazione, patrocinio e di accesso agli atti
1. Viene consegnato alla RSU copia di tutti gli atti della scuola riguardanti le relazioni sindacali,gli stessi devono essere affissi all’albo di tutti i plessi citati al punto 1, (capo secondo - diritti di affissione);
2. I componenti della RSU, singolarmente o congiuntamente, hanno diritto di accesso a tutti gli atti dell'Istituzione scolastica riguardanti tutte le materie oggetto di contrattazione integrativa e di informazione preventiva e successiva. Hanno diritto inoltre, di acquisire elementi di conoscenza per la loro attività, anche in ordine alla tutela dell’igiene della sicurezza e della medicina preventiva come previsto dal D.lg. 626/94.
3. La richiesta di accesso agli atti può essere fatta verbalmente.
Assume forma scritta in seguito ad espressa richiesta del Dirigente Scolastico.
4. Il rilascio di copia di tali atti avviene senza oneri economici al momento della richiesta.
5. In caso di necessità rilevate le comunicazioni della RSU vengono, a richiesta, distribuite in visione a tutto il personale.
6. La R.S.U ed i sindacati territoriali, su delega degli interessati, al fine della tutela di un interesse legittimo, hanno diritto di accesso agli atti secondo le norme vigenti , facendone domanda controfirmata dall’interessato e durante l’orario di ricevimento dell’utenza esterna. Il rilascio di copia degli atti avviene con gli oneri previsti dalla normativa vigente in materia e a carico dell’interessato, e, di norma entro trenta giorni dalla richiesta.
Art.11 Agibilità sindacale
1. Alle R.S.U., è consentito comunicare con il personale durante l’orario di lavoro, ma fuori dell’orario di lezione, per motivi di carattere sindacale, la comunicazione deve essere fatta tramite avviso all’albo o assemblea da convocare per iscritto e con preavviso al dirigente scolastico,almeno tre giorni prima della stessa.
2. I componenti della RSU hanno diritto, senza per questo impedire lo svolgimento delle attività scolastiche, all'uso gratuito di telefono, fax, fotocopiatrice, computer, posta elettronica, accesso Internet, televisore, videoregistratore di quant'altro sia necessario all'espletamento del loro mandato. Alle RSU viene assegnato un locale idoneo per incontri e riunioni. L'Istituzione scolastica concede alla RSU l'uso del locale sito al primo piano della Scuola Media di Scigliano identificato col nome "Laboratorio Informatico " per le riunioni da tenersi in orario di servizio e/o al di fuori di questo. Il locale che viene condiviso con il servizio della sicurezza e con il consigliere per le molestie sessuali; concordando con il Dirigente le modalità per la gestione, il controllo e la pulizia del locale.
3. In questa sede si potrà utilizzare sia il computer con internet che la fotocopiatrice.
4. Stampati e documenti inviati alle scuole dai sindacati territoriali saranno tempestivamente trasmessi dal dirigente scolastico alla RSU.
Art. 12 – Assemblea sindacali in orario di lavoro
1. Lo svolgimento delle assemblee sindacali è disciplinato dall’articolo 8 del vigente CCNL di comparto.
2. La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e OO. SS. rappresentative) deve essere inoltrata al Dirigente con almeno sei giorni di anticipo Per le assemblee che si svolgono fuori dall'orario di lezione e durante le attività funzionali all'insegnamento, il preavviso è ridotto a 3 giorni. Ricevuta la richiesta, il Dirigente informa gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono entro due giorni a loro volta richiedere l'assemblea per la stessa data ed ora. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l'ordine del giorno, la data, l'ora di inizio e di fine, l'eventuale presenza di persone esterne alla scuola.
L'assemblea sindacale si svolge ordinariamente nell'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo di Bianchi – Scigliano (Luogo dove si svolgono le riunioni del Collegio dei Docenti) Sede Centrale. In caso di necessità il Dirigente Scolastico e la RSU concordano un altro luogo.
3. In casi di urgenza, previo accordo con il Dirigente Scolastico, la convocazione può essere fatta in tempi più brevi.
4. La comunicazione relativa all'indizione dell'assemblea, deve essere affissa dal Dirigente Scolastico all'albo dell'Istituzione scolastica e della succursale e comunicata a tutto il personale interessato nella stessa giornata in cui perviene.
5. Contestualmente all'affissione all'albo della comunicazione dell'assemblea il Dirigente Scolastico provvede ad avvisare tutto il personale interessato, mediante circolare interna al fine di raccogliere in forma scritta, fino al 2° giorno precedente l'assemblea, la dichiarazione individuale di partecipazione del personale in servizio nell'orario dell'assemblea e conseguentemente predisporre gli opportuni adempimenti per consentire la partecipazione. Tale comunicazione è irrevocabile dopo la data di comunicazione del preavviso alle famiglie.
6. La mancata comunicazione implica la rinuncia a partecipare e l’obbligo di coprire il normale orario di servizio.
7. Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza.
8. La dichiarazione individuale preventiva di partecipazione da parte del personale in servizio, nell'orario dell'assemblea sindacale fa fede ai fini del computo del monte ore individuale annuale, ed è irrevocabile.
9. I partecipanti all'assemblea stessa non sono tenuti ad apporre firme di presenza né ad assolvere ulteriori adempimenti.
10. Per chi ha dato l'adesione e sarebbe stato in servizio nelle ore di assemblee è conteggiato nel monte ore individuale un numero di ore e minuti pari alla durata prevista dell'assemblea. Non si opera il conteggio per chi dopo aver dato l'adesione è in seguito stato assente per malattia, o altro motivo giustificato durante l'assemblea.
11. Il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato e indeterminato ha diritto a partecipare, durante l'orario di lavoro, ad assemblee sindacali senza decurtazione della retribuzione, per 10 ore pro capite per anno scolastico.
12. Nel caso di assemblea che si svolge in sede diversa da quella di servizio, il Dirigente Scolastico conteggerà per ogni dipendente che partecipa all'assemblea, in relazione all'orario di servizio del singolo dipendente ed ai tempi di percorrenza concordati per raggiungere la sede dell'assemblea, 30 minuti per recarsi all'assemblea stessa o per ritornare in sede.
00.Xx Dirigente Scolastico provvede ad eventuali adattamenti di orario (inversione di lezione, disposizioni, recupero permessi brevi) con 24 ore di anticipo per le sole classi i cui docenti hanno dichiarato di partecipare all'assemblea.
14.Nelle assemblee in cui è coinvolto il personale ATA se l’adesione è totale verrà assicurata la presenza di un collaboratore scolastico per garantire la vigilanza degli ingressi della scuola e del telefono ed
eventualmente di un assistente per gli adempimenti urgenti in segreteria. In assenza di disponibilità volontaria, si procede al sorteggio o a rotazione o in ordine alfabetico.
Al termine dell’assemblea il personale esaurirà la prestazione lavorativa secondo l’orario di servizio previsto.
15.Le assemblee sindacali del personale docente possono essere indette all’inizio o alla fine dell’orario di servizio, vale a dire la prima / le prime 2 ore o l’ultima / le ultime 2 ore di lezione. Le assemblee del personale ATA possono essere indette in orario non coincidente con quello del personale docente comprese le ore intermedie del servizio scolastico. Il personale ATA che partecipa all’assemblea fuori del proprio orario di servizio ha diritto al recupero delle ore nei periodi di sospensione delle attività didattiche
16.Non possono essere convocate assemblee in ore coincidenti con lo svolgimento degli scrutini finali e degli esami.
17.Le famiglie saranno informate, almeno due giorni prima dell’uscita anticipata degli alunni. Qualora non si dia luogo all’interruzione delle lezioni e l’assemblea riguardi anche il personale
ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell’ingresso dei singoli plessi 18.Non possono essere tenute più di due assemblee al mese.
Art. 13 – Permessi retribuiti e non retribuiti
1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; il calcolo del monte ore spettante viene effettuato, all’inizio dell’anno scolastico, dal Dirigente, che lo comunica alla RSU medesima. Per il corrente anno scolastico il monte ore annuo è di 98X25,30=2979,4:60= 41,30
2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente con almeno due giorni lavorativi di anticipo.
3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l’anno, cumulabili anche trimestralmente, per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale; la comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall’organizzazione sindacale al Dirigente .
AI MEMBRI DELLA RSU DESIGNATI COME RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA SPETTANO ULTERIORI 40 ORE; PER ESPLETARE TALE COMPITO, L’UTILIZZAZIONE DI DETTI PERMESSI AVVERRÀ DIETRO RICHIESTA SCRITTA CHE LO STESSO INVIERÀ AL DIRIGENTE SCOLASTICO CON ALMENO 2 GIORNI LAVORATIVI DI ANTICIPO.
Il RLS ha inoltre diritto a 32 ore per la formazione di base, alla quale può aggiungersi una formazione specifica da considerare «tempo di lavoro».
4.I permessi sindacali retribuiti, giornalieri, orari o frazionati, sono equiparati a tutti gli effetti al servizio prestato, e possono essere cumulati per periodi anche fraziona;
5. I permessi sindacali non possono superare bimestralmente cinque giorni lavorativi e, in ogni caso, dodici giorni lavorativi nel corso dell'anno scolastico.
6. Della fruizione del permesso sindacale va dato preavviso scritto almeno due giorni prima, in caso di urgenza anche 24 ore prima. La concessione dei permessi si configura come un atto dovuto, a prescindere dalla compatibilità dell’esigenza di servizio. Il dipendente non è tenuto a dare nessuna giustificazione dopo l’utilizzo del permesso sindacale al Dirigente Scolastico.
Art. 14 – Referendum
1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d’istituto, la RSU può indire il referendum tra tutti i dipendenti dell’istituzione scolastica.
2. Le modalità per l’effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU; la scuola fornisce il supporto materiale ed organizzativo.
Art . 15 Diritto di sciopero
Lo sciopero è un diritto garantito dalla Costituzione a tutti i lavoratori, compresi quelli a tempo determinato. Il diritto di sciopero del personale ATA deve conciliarsi con la necessità di determinare i contingenti minimi per assicurare le esigenze di servizio essenziali di cui al successivo punto 4 del presente articolo
Ai sensi del CCNL scuola del 29-11-2007 e secondo quanto definito dalle Legge 146/90 e dalla Legge 83/2000 si conviene:
1. In caso di sciopero, la comunicazione prevista dall’art. 2 comma 3 dell’allegato al CCNL 1998/2001 sulle norme di attuazione della 146/90 verrà presentata non prima del decimo giorno antecedente lo sciopero e non oltre il quinto, per consentire una ponderata valutazione della decisione e la comunicazione alle famiglie circa l’erogazione del servizio.
Entro il quinto giorno antecedente lo sciopero è sempre possibile comunicare, volontariamente, la propria decisione di adesione allo sciopero ed eventualmente revocarla, se già data.
I docenti che nel giorno dello sciopero fruiscono della giornata libera, se non intendono aderire all’azione di lotta devono comunicarlo, in caso contrario saranno ritenuti in servizio.
I docenti sono tenuti ad essere presenti alla prima ora di lezione solo ed esclusivamente se il D.S. avrà emanato un’apposita circolare entro 5 giorni precedenti lo sciopero affinché tutti possano venirne a conoscenza. In tale circostanza i docenti convocati saranno impegnati per il numero di ore di insegnamento della giornata, non superando gli intervalli orari previsti.
2. Fatte salve le modalità sopra enunciate, il soggetto scioperante non è sostituibile con altro collega a disposizione o in regolare servizio perché ciò vanificherebbe il senso stesso dello sciopero.
3. Il Dirigente Scolastico non può organizzare forme sostitutive di erogazione del servizio.
Il lavoratore che non aderisce allo sciopero, inoltre deve assicurare le prestazioni per le ore di lavoro previste, per cui:
- può essere chiamato in orario se preventivamente informato;
- può essere chiamato a cambiare classe per assicurare la mera sorveglianza agli alunni.
Qualora l’adesione dovesse essere totale, si assicureranno i servizi minimi ed essenziali nel rispetto della legge 146/90 e dell’accordo 893.
In caso di sciopero per il personale docente non sono previsti contingenti minimi che devono essere in servizio
4. Contingenti minimi di Personale ATA in caso di sciopero.
Al fine di assicurare le prestazioni indispensabili in caso di sciopero il D.S. individua i seguenti contingenti di personale necessari ad assicurare le prestazioni indicate nell’art. 1 dell’accordo integrativo nazionale:
per garantire l’effettuazione degli scrutini e delle valutazioni finali: 1 assistente amministrativo 1 collaboratore scolastico;
per garantire lo svolgimento degli esami finali, in particolare riferimento a quelli conclusivi dei cicli d’istruzione: 1 assistente amministrativo 1 collaboratore scolastico per ogni sede di esame;
per garantire la vigilanza sui minori durante il periodo di refezione scolastica ove tale servizio sia eccezionalmente mantenuto: 1 collaboratore scolastico per ogni sede di mensa;
per il pagamento degli stipendi al personale con contratto a tempo determinato nel caso previsto dall’accordo integrativo: il D. S.G.A. , 1 assistente amministrativo, 1 collaboratore scolastico.
per garantire la sorveglianza dei minori durante lo sciopero del personale docente, verificare le esigenze di servizio: i docenti in servizio dovranno garantire innanzitutto la sorveglianza dei minori presenti in istituto e, in secondo luogo, se la situazione lo permette, garantire il corretto svolgimento delle lezioni.
al di fuori delle specifiche situazioni elencate al comma precedente non potrà essere impedita l’adesione totale allo sciopero dei lavoratori, in quanto nessun atto relativo potrà essere assunto dal Dirigente Scolastico nei confronti dei dipendenti senza apposito accordo con le RSU.
Il Dirigente Scolastico comunica al personale interessato ed espone all’albo della scuola l’ordine di servizio con i nominativi del personale obbligato ad assicurare i servizi minimi.
Nella comunicazione del personale da obbligare, il Dirigente Scolastico indicherà in primo luogo i lavoratori che abbiano espresso il loro consenso (da acquisire comunque in forma scritta), successivamente effettuerà un sorteggio escludendo dal medesimo coloro che fossero già stati obbligati al sevizio in occasioni precedenti.
5. Sulla base dei dati conoscitivi disponibili il Dirigente Scolastico comunicherà alle famiglie tramite gli insegnanti le modalità di funzionamento o di sospensione del servizio. Nel caso l'amministrazione o il Dirigente Scolastico non abbia provveduto ad informare le famiglie dello sciopero, la responsabilità degli eventuali disservizi ricade interamente sull'Amministrazione o sul Dirigente Scolastico.
6. Entro le ore 14 del giorno successivo a quello di conclusione ad una azione di sciopero, l’istituzione scolastica fornisce alla RSU ed ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, sia in caso di avvenuta adesione che in caso contrario i dati relativi. Successivamente il dirigente scolastico assicurerà il tempestivo invio degli elenchi dei partecipanti per le trattenute di legge agli uffici pagatori tramite sistema informatico.
Per quanto non previsto dal presente articolo resta ferma la disciplina sul diritto di sciopero prevista dai contratti collettivi nazionali e dalle leggi vigenti.
Art. 16 - Conciliazione e Trasparenza
In caso di controversie su una delle materie di cui all’ art. 6 CCNL del 27.11.07, ciascuno dei soggetti sindacali intervenuto in sede di esame, può richiedere la procedura di conciliazione prevista dall’art. 16 del CCNL 4.8.95.
1. In caso di controversia sull’interpretazione e/o sull’applicazione del Contratto Integrativo, le parti che hanno stipulato l’accordo s’incontrano entro 5 giorni dalla richiesta di cui al successivo comma 2;
2. allo scopo di cui al precedente comma 1, la richiesta deve essere formulata in forma scritta e deve contenere una sintetica descrizione dei fatti;
3. le parti non intraprendono iniziative unilaterali entro 10 giorni dalla trasmissione formale della richiesta scritta di cui al precedente comma 2, prima che si sia concluso il tentativo di conciliazione.
Trasparenza
Il Dirigente Scolastico e la RSU concorderanno le modalità d’applicazione dell’art. 10 del CCNL del 26 maggio1999, in materia di semplificazione e trasparenza.
1.Copia dei prospetti analitici relativi all’utilizzo del Fondo dell’Istituzione scolastica indicante i nomi, le attività, gli impegni orari e i relativi compensi, in quanto prevista norme contrattuali in materia di rapporto di lavoro, è consegnata alla RSU, nell’ambito del diritto all’informazione.
2. L’affissione all’albo dei prospetti analitici indicanti le unità di personale, le attività, le ore e i relativi importi economici, in quanto prevista da precise norme contrattuali in materia di rapporto di lavoro, non costituisce violazione della riservatezza, salvo interventi di diverso orientamento da parte dell’autorità di garanzia sulla privacy che possano sopraggiungere nel periodo di vigenza del presente contratto.
TITOLO TERZO – PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
Art. 17 – Ore eccedenti personale docente
1. I docenti su base volontaria possono rendersi disponibili per l’effettuazione di ore eccedenti l’orario d’obbligo per permettere la sostituzione dei colleghi assenti.
2. La disponibilità va indicata nel quadro orario settimanale.
3. L’assegnazione delle ore eccedenti terrà conto del budget assegnato dal ministero alla nostra Istituzione.
Criteri per la liquidazione ore eccedenti
IL DIRIGENTE SCOLASTICO INDIVIDUA I DOCENTI E IL PERSONALE ATA PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE SULLA BASE DEI SEGUENTI CRITERI: DISPONIBILITÀ, COMPETENZA SPECIFICA AD ESPLETARE QUELL’INCARICO, ESPERIENZA PREGRESSA, CURRICULUM, , FORMAZIONE, EQUA DISTRIBUZIONE DEGLI INCARICHI.
SARÀ, IN GENERE, PREFERITA LA DISPONIBILITÀ DEL PERSONALE CON RAPPORTO A TEMPOINDETERMINATO RISPETTO A QUELLO A TEMPO DETERMINATO.
a) ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti: ogni unità oraria antimeridiana corrisponde ad un’ora effettiva (60 minuti).
b) Ore eccedenti per recupero/sostegno antimeridiano: verrà liquidato l’effettivo impegno con arrotondamento per eccesso o per difetto (esempio 2 ore e 25 minuti vengono arrotondate a 2 ore, mentre 2 ore 35 minuti, vengono arrotondate a 3 ore);
c) Ore eccedenti per recupero, sostegno, pomeridiano: verrà liquidato l’impegno effettivo sulla base di preventiva autorizzazione.
d) Partecipazione ad incontri collegiali previsti dal XXXX 0000-0000 fino ad un massimo di 40 ore annue; oltre tale limite le ore eccedenti dovranno essere retribuite Per l’importo orario di ciascuna tipologia di ore eccedenti si rimanda alla normativa vigente.
E’ data la facoltà al docente di recuperare l’ora data, in alternativa al pagamento, previo accordo con l’ufficio di presidenza e compatibilmente con le esigenze di servizio.
I Docenti, il cui orario di cattedra sia inferiore alle 18- 24-25 h. settimanali, sono tenuti al completamento dell’orario di Insegnamento.
Art. 18 – Collaborazione del personale docente
1. Il dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole – che a ciò si siano dichiarati disponibili – secondo quanto previsto dall’art. 35 del vigente CCNL.
2. I relativi compensi sono a carico del FIS dell’istituzione scolastica che conferisce l’incarico.
3. Gli incarichi (funzioni strumentali – responsabili di plesso) non sono cumulabili in presenza di disponibilità di personale o di designazione di collaborazioni attribuite da parte del dirigente.
NON SI DETERMINA INCOMPATIBIITÀ TRA GLI INCARICHI DI COLLABORAZIONE CON IL DS EFFETTUATI AI SENSI DELLA LEGGE 107/2015 E GLI INCARICHI DI FUNZIONE STRUMENTALE.
NON SI DETERMINA INCOMPATIBILITA’ TRA GLI INCARICHI ASSEGNATI AI RESPONSABILI DI PLESSO O AI COLLABORATORI DEL DS NEANCHE IN PRESENZA DI DISPONIBILITA’ DI PERSONALE.
PERMANE L’INCOMPATIBILITA’ DI COMPENSO TRA LE XX.XX. ED I COLLABORATORI DEL DS ELETTI AI SENSI DELL’ART. 34 DEL CCNL.
Art. 19 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e collaborazioni plurime del personale ATA
1. In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il Dirigente può disporre l’effettuazione di prestazioni aggiuntive del personale ATA, anche oltre l’orario d’obbligo.
2. Nell’individuazione dell’unità di personale il Dirigente tiene conto, in ordine di priorità, dei seguenti criteri:
a. specifica professionalità, nel caso sia richiesta
b. sede ove va effettuata la prestazione aggiuntiva
c. disponibilità espressa dal personale
d. graduatoria interna
3. Il Dirigente può disporre, inoltre, l’effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, in caso di assenza di una o più unità di personale o per lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e complesse.
4. Le prestazioni aggiuntive devono essere oggetto di formale incarico.
5. Per particolari attività il Dirigente - sentito il DSGA - può assegnare incarichi a personale ATA di altra istituzione scolastica, avvalendosi dell’istituto delle collaborazioni plurime, a norma dell’articolo 57 del CCNL. Le prestazioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario di altra scuola vengono remunerate con il fondo dell’istituzione scolastica.
TITOLO QUARTO-CRITERI GENERALI RELATIVI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ALL’ ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
Premessa
Il presente titolo è escluso dalla contrattazione, la partecipazione sindacale potrà svilupparsi esclusivamente nelle forme dell’informazione art. 65 del D.lgs.150/2009 o dall’esame congiunto legge n.232 del 11/12/2016, ( legge di stabilità 2017)
finalità
Con riferimento a quanto disciplinato dal D.Lgs n. 165/2001 in merito a:
a) riparto di competenze tra la fonte legale e quella negoziale
b) inderogabilità dei vincoli dì legge da parte della contrattazione
c) attribuzione di competenze esclusive in materia di organizzazione degli uffici e gestione dei rapporti di lavoro, si riportano le determinazioni e i criteri da assumere con autonomi provvedimenti dirigenziali.
assegnazione dei docenti alle classi e ai plessi
I docenti saranno assegnati alle classi nel rispetto delle decisioni assunte dal collegio dei docenti,fatte salve le prerogative del D.S..
Le assegnazioni dei docenti ai plessi avverranno in conseguenza delle assegnazioni dei docenti alle singole classi.
Il personale beneficiario degli art.33 o 21 della legge 104/92 ha diritto di scegliere tra le diverse sedi disponibili quella più vicina al proprio domicilio.
Analogo criterio, sarà applicabile al personale beneficiario della legge 1204/71. Si indicano i criteri da seguire per l’assegnazione:
1. L'assegnazione alle diverse sedi avviene all'inizio di ogni anno scolastico, prima dell'inizio delle lezioni e dura di norma per tutto ]'anno scolastico.
2. Per le assegnazioni all'interno di ciascun plesso scolastico del personale docente già in servizio nella medesima scuola, sarà di norma considerato prioritario il criterio della continuità didattica. La stessa non è ostativa per il docente che chieda di essere assegnato ad altro plesso o succursale.
3. In caso di richiesta di assegnazione ad altro plesso scolastico, l'accoglimento della domanda è condizionato unicamente alla disponibilità del posto nel plesso richiesto, cui possono concorrere con pari diritti tutti i docenti.
4. I docenti liberi dal vincolo della continuità didattica saranno assegnati, valorizzando la loro professionalità e tenendo conto delle richieste scritte da loro stessi inoltrate.
5. In caso di concorrenza di più domande per un medesimo posto, l'assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria formulata ai sensi della tabella di valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni allegata al relativo CCDN.
6. Nei limiti del possibile dovranno essere valorizzate le competenze specifiche ed i titoli professionali posseduti da ciascuno.
7. Preliminarmente alle operazioni di cui ai commi precedenti, per motivate e documentate situazioni particolari, il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione, rispetto all'anno precedente, da comunicare per iscritto.
Resta salvo la facoltà del Dirigente Scolastico, sentita la RSU d’Istituto, di disporre diversamente dai criteri suddetti in caso dovessero emergere situazioni che ostacolino il buon andamento del servizio o per motivi di opportunità.
QUANTO SOPRA RIPORTATO è VALIDO SE NON IN CONTRASTO CON QUANTO
STABILTO in sede di informazione preventiva che si riporta.
CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI E AI PLESSI
1. IL DIRIGENTE SCOLASTICO, IN BASE ALL’ORGANICO, ASSEGNA, CON PROPRIO DECRETO, I DOCENTI ALLE SEZIONI, ALLE CLASSI, AGLI AMBITI DISCIPLINARI E AI PLESSI, SENTITI GLI XX.XX. COMPETENTI, IL CUI PARERE, STANTE IL D.LGS. 150/2009 NON E’ VINCOLANTE.
SI UTILIZZANO I SEGUENTI CRITERIPER L’ASSEGNAZIONE ALLE CLASSI:
Art. 1) Norme generali
1a) Il Dirigente Scolastico assegna alle classi/sezioni e ai plessi i docenti tenendo conto dei criteri generali fissati dal commissario straordinario e delle proposte formulate dal Collegio dei Docenti inerenti gli aspetti educativo- didattici.
1b) Il Capo di Istituto può anche discostarsi dalle proposte del Collegio dei Docenti con provvedimento motivato.
1c) L’assegnazione delle cattedre/ambiti disciplinari è un tipico atto di gestione riconducibile all’esclusiva competenza del Dirigente Scolastico, nell’ambito del potere di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, atto che va coniugato con la procedura, sopra esplicitata, prevista dall'art. 396 comma 2 del Testo Unico D.Lgs. 297/94.
1d) Nel rispetto di tali procedure e della qualità dell’offerta formativa, si propongono i seguenti criteri, da utilizzarsi, tenendo comunque sempre presente la compatibilità (consistenza dell’organico, riconduzione delle cattedre a 18 ore Scuola Secondaria, 24 Scuola Primaria, 25 Scuola dell’Infanzia, compatibilità di frazioni orarie di disciplina, motivi discrezionali e riservati...).
Art. 2) Criteri di assegnazione alle classi/sezioni espressi in ordine di priorità
1. 2a) Il rispetto della continuità educativo – didattica ritenuta, in generale, fattore rilevante per una positiva esperienza scolastica degli alunni:
su classi/sezioni anche in verticale riferita al plesso;
su cattedre con insegnamenti nei vari indirizzi della Istituzione scolastica;
2. Considerazione dei benefici previsti dalla L. 104/92.
3. Specifiche competenze professionali dei docenti
4. Ogni docente ha diritto di essere collocato nel plesso richiesto, compatibilmente con il numero dei posti non occupati in base ai precedenti commi e fatto salvo la necessità di assicurare l'insegnamento della lingua inglese.
5. I docenti che assumono servizio per la prima volta nell'istituto, potranno presentare domanda di assegnazione al singolo plesso e/o succursale, per i posti vacanti dopo le sistemazioni dei docenti già appartenenti all'organico del precedente anno scolastico.
6. Le richieste per una nuova assegnazione saranno soddisfatte, nel limite del possibile, solo su posti liberi;
7. In caso di concorrenza di più domande sul medesimo posto o in caso di perdita di posti nel plesso o scuola, previa assicurazione della continuità didattica, ove possibile, l'individuazione sarà disposta nel rispetto della graduatoria formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni allegata all'OM concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente per l'anno scolastico in corso.
8. Le domande di assegnazione ad altro plesso e/o succursale, dovranno essere inviate alla direzione dell'istituto, in tempo utile prima dell'inizio delle lezioni.
LA MOBILITÀ ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO PUÒ AVVENIRE:
SU DISCREZIONE DEL DIRIGENTE QUALORA QUESTI FOSSE COSTRETTO A DIRIMERE GRAVI QUESTIONI DI INCOMPATIBILITÀ AMBIENTALE E/O DI CONTROVERSIE TRA COLLEGHI CHE POSSANO TURBARE IL BUONO E SERENO ANDAMENTO DELL’ATTIVITÀ SCOLASTICA O ANCORA TENENDO CONTO DI ACCERTATE E DOCUMENTATE MOTIVAZIONI ANCHE SU RICHIESTA DEL DOCENTE.
CRITERI PER LO SPOSTAMENTO DEI DOCENTI DA UN PLESSO ALL’ALTRO:
IN CASO DI NECESSITÀ DI SPOSTAMENTO DEI DOCENTI DA UN PLESSO ALL’ALTRO PER RIDUZIONE DI ORGANICO NECESSARIO IN QUEL PLESSO, IL DIRIGENTE SCOLASTICO SECONDO L’ART. 25 DEL D.LVO 165 ART. 25, PROCEDERÀ ALL'ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI DI GESTIONE DELLE RISORSE E DEL PERSONALE, SENZA PRESCINDERE DALLA SALVAGUARDIA DELLA CONTINUITÀ DIDATTICA. PERTANTO, LO SPOSTAMENTO AVVERRÀ TRA I DOCENTI NON VINCOLATI DALLA CONTINUITÀ DIDATTICA(TENENDO CONTO DEL VINCOLO DEGLI ARTT. 21 E 33 COMMA 5 E COMMA 6 DELLA LEGGE 104/92.
PER GLI SPOSTAMENTI SI TERRÀ IN DEBITO CONTO LA GRADUATORIA D’ISTITUTO E QUINDI IL PUNTEGGIO.
IN CASO DI PARITÀ DI PUNTEGGIO E/O DI CONTINUITÀ, SARÀ SPOSTATO IL DOCENTE CHE È ARRIVATO DA UN NUMERO INFERIORE DI ANNI NEL CIRCOLO.
IN CASO DI ULTERIORE PARITÀ SARÀ SPOSTATO IL DOCENTE CHE HA PRESTATO SERVIZIO IN QUEL PLESSO DA UN NUMERO INFERIORE DI ANNI.
TRA I DOCENTI DA SPOSTARE SI TERRÀ CONTO DELLA NECESSITÀ DI GARANTIRE L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA INGLESE, EVITANDO PER QUANTO POSSIBILE L’ASSEGNAZIONE A SCAVALCO, PER CUI SE IN UN PLESSO E’ NECESSARIO UTILIZZARE UN DOCENTE CON L’INGLESE SI SALTA DALLA GRADUATORIA CHI NON HA L’INGLESE E SI UTILIZZA SOLO IL CRITERIO DEL LA POSIZIONE PIU’ BASSA IN GRADUATORIA DI CHI HA L’INGLESE.
OVVIAMENTE NON SI TERRÀ CONTO DI TALI CRITERI IN CASO DI VOLONTARIA RICHIESTA DI SPOSTAMENTO DA PARTE DI DOCENTI, CHE PUR VINCOLATI DALLA CONTINUITÀ DESIDERINO CAMBIARE PLESSO SULLA BASE DI MOTIVATI INTERESSI E COMPETENZE O DI MOTIVATE NECESSITÀ PERSONALI O PROFESSIONALI E FERMO RESTANDO CHE IL DIRIGENTE RITENGA FUNZIONALE TALE SPOSTAMENTO, CONSIDERATA LA DIVERSA COMPLESSITÀ DEI DIVERSI PLESSI.
RIGUARDO AGLI SPOSTAMENTI TEMPORANEI, A FRONTE DI ESIGENZE DIDATTICO/ORGANIZZATIVE (AD ESEMPIO LA COPERTURA DELLE CLASSI DURANTE I PRIMI GIORNI D’AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO), IL D.S. PUÒ DISPORRE L’UTILIZZO DEI DOCENTI IN COMPRESENZA IN ALTRO PLESSO LADDOVE SE NE RAVVISI LA NECESSITÀ.
LADDOVE SI RITENGA NECESSARIO, I DOCENTI DELL’ORGANICO FUNZIONALE DI SCUOLA PRIMARIA SARANNO UTILIZZATI SU PIÙ PLESSI, AL FINE DI GARANTIRE L’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO E L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA INGLESE.
orario di lavoro
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività d’insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione d’insegnamento, sono regolati dagli art. 28 e 29 del CCNL.
I criteri generali per lo svolgimento delle attività degli Insegnanti sono deliberati dal Collegio dei Docenti, in coerenza con il PTOF. I criteri per la formulazione dell’orario delle lezioni sono deliberati dal Commissario Straordinario sulla base della delibera approvata dal Collegio dei Docenti.
ORARIO DI LAVORO DEI DOCENTI(INFORMAZIONE PREVENTIVA DEL 12/9/2016)
1. L’ORARIO DI LAVORO PER I DOCENTI DEL I° CICLO È ARTICOLATO SU CINQUE GIORNI SETTIMANALI.
2. LA SCELTA DEL GIORNO LIBERO DEVE ESSERE TALE DA GARANTIRE IL BUON FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUZIONE.
3. OLTRE LE 18 ORE DI SERVIZIO SETTIMANALE, L’ORARIO POTRÀ ESSERE ARTICOLATO SU SEI GIORNI SETTIMANALI E NON SI GARANTISCE IL GIORNO LIBERO.
4. LA DURATA MASSIMA DELL’ORARIO DI LAVORO GIORNALIERO, PER LA SCUOLA PRIMARIA È FISSATA IN ORE MAX 6 DI EFFETTIVA DOCENZA, PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO E DELL’INFANZIA. SI DEROGA DA QUESTO PRINCIPIO SOLO IN CASO DI DISPONIBILITÀ ESPRESSA.
5. LA DURATA MASSIMA DELL’IMPEGNO ORARIO GIORNALIERO DEI DOCENTI, FORMATO DALL’ORARIO DI DOCENZA PIÙ 2 ORE DI PROGRAMMAZIONE O DI RIUNIONI È FISSATA IN 8 ORE GIORNALIERE.
6. I DOCENTI SONO OBBLIGATI AD APPORRE LA PROPRIA FIRMA CON L’ORARIO DI INGRESSO E DI USCITA TUTTI I GIORNI.
7. AL CONTROLLO DELLA FIRMA È PREPOSTO IL DIRIGENTE CHE UTILIZZERÀ LE SANZIONI PREVISTE IN CASO DI INOTTEMPERANZA.
8. LA PARTECIPAZIONE A RIUNIONI COLLEGIALI CHE ECCEDA IL LIMITE DELLE 40 ORE PER I CONSIGLI DI INTERCLASSE/INTERSEZIONE E DELLE 40 ORE PER LA PARTECIPAZIONE A COLLEGI DEI DOCENTI, AREE DISCIPLINARI, INCONTRI CON LE FAMIGLIE, DÀ DIRITTO ALLA RETRIBUZIONE.
9. LE ASSENZE DAGLI INCONTRI PREVISTI NEL PIANO DELLE ATTIVITÀ DEVONO ESSERE GIUSTIFICATE MEDIANTE CERTIFICATO MEDICO, OPPURE MEDIANTE LA RICHIESTA DI ORE DI PERMESSO DA RECUPERARE.
10. IL CARICO DI LAVORO ECCESSIVO PRESTATO PER ACCOMPAGNAMENTO A VISITE O VIAGGI DI ISTRUZIONE DELLA DURATA DI UNA GIORNATA PIENA (MATTINA E POMERIGGIO), POTRÀ ESSERE RECUPERATO MEDIANTE LA RICHIESTA DI MASSIMO DUE ORE DI PERMESSO RETRIBUITO, DA FRUIRE ENTRO L’ANNO SCOLASTICO IN CORSO, IN GIORNI DIFFERENTI, COMPATIBILMENTE CON LE ESIGENZE DI SERVIZIO, PREVIO ACCORDO CON IL RESPONSABILE DI PLESSO E CON IL DIRIGENTE E SENZA ONERI PER L’AMMINISTRAZIONE.
ORARIO DELLE LEZIONI
SARÀ COSTITUITA UNA COMMISSIONE CHE ELABORERÀ L’ORARIO TENENDO CONTO DELLE ESIGENZE DIDATTICHE E DEGLI ALUNNI PRIORITARIAMENTE E TERRÀ CONTO DELLE RICHIESTE PRESENTATE DAI DOCENTI CHE SI TROVINO NELLE CONDIZIONI PREVISTE DALLA LEGGE 1204/71, E 104/92. I CRITERI SONO QUELLI STABILITI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI.
BUON SENSO E ATTENZIONE AI BISOGNI DI SERVIZIO NONCHÉ A QUELLI INDIVIDUALI SARANNO LA BUSSOLA DELLA STESURA DELL’ORARIO.
ORARIO DELLE RIUNIONI
1. LE RIUNIONI PREVISTE NEL PIANO DELLE ATTIVITÀ NON POTRANNO EFFETTUARSI NEL GIORNO DI SABATO, TRANNE CHE PER GLI SCRUTINI, ESAMI O ECCEZIONALI ED INDIFFERIBILI ESIGENZE LOGISTICHE.
2.A REGIME DI MENSA, LE RIUNIONI POMERIDIANE AVRANNO INIZIO ALLE 16.30 E DURERANNO NON PIÙ DI DUE ORE, SALVO CASI ECCEZIONALI IMPREVEDIBILI E DELATORI DI PARTICOLARI ESIGENZE.
3IL DIRIGENTE STILERÀ ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO UN PIANO DELLE ATTIVITÀ E LO METTERÀ ALL’ALBO. IN OGNI CASO, LE RIUNIONI IVI PREVISTE SARANNO CONFERMATE DA COMUNICAZIONE INTERNA SCRITTA E MESSA ALL’ALBO 5 GIORNI PRIMA.
EVENTUALI VARIAZIONI ALLE DATE PREVISTE NEL PIANO DELLE ATTIVITÀ SARANNO COMUNICATE PER ISCRITTO 5 GIORNI PRIMA, SALVO MOTIVI DI URGENZA CHE IMPORRANNO LA CONVOCAZIONE AD HORAS DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER GRAVISSIMI MOTIVI SU CUI DELIBERARE O ASSUMERE DECISIONI COLLEGIALI.
Attività di Insegnamento
Nell’ambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola primaria (+2 ore da dedicare alla programmazione didattica, in modo flessibile e su base settimanale) e in 18 ore settimanali nelle scuole secondarie, distribuite in non meno di 5 giorni. Qualsiasi incremento d’orario su proposta del DS potrà essere accettato dal docente e compensato secondo contratto.
I docenti della 1^ ora hanno l’obbligo di trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Nella scuola primaria eventuali ore eccedenti d'insegnamento frontale e di assistenza alla mensa, saranno utilizzate in parte per la sostituzione di colleghi assenti, nello stesso plesso (ordine da seguire per la sostituzione: docenti della stessa classe, dello stesso ciclo e poi gli altri a disposizione purché non occupati in insegnamenti frontali) e parte per attività proposte per ampliamento e arricchimento dell'offerta formativa. L’assistenza degli alunni durante il servizio di mensa o durante il periodo della ricreazione, rientra a tutti gli effetti nell’orario di attività didattica.
-La durata massima dell’orario di lavoro giornaliero è fissata, di norma, in ore 6 di effettiva docenza.
-La durata massima dell’impegno orario giornaliero, formato dall’orario di docenza più intervalli di attività -“buchi”-, è fissata in 8 ore giornaliere.
-Ogni Docente potrà usufruire del giorno libero settimanale nei plessi funzionanti su 6 gg settimanali
-Il numero delle c. d. “ore buche” non può superare, di norma le 3 h. settimanali
Diversa articolazione è possibile su preciso progetto inserito nel POF fatto salvo il rispetto del monte ore annuo di servizio del Docente e comunque nel limite massimo di unità orarie settimanali di docenza frontale.
Nella predisposizione dell’orario si avrà cura della necessità di equilibrare i carichi di lavoro, i buchi orari, i rientri e il numero di classi assegnate.
Le attività curriculari della scuola del primo ciclo iniziano di norma,
da lunedì a venerdì ore 8,00, articolata per 6/7/8/ ore giornaliere compreso il servizio di mensa (ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DIVERSA PER OGNI SEDE, PER ESIGENZE DI TRASPORTO)
SCUOLA SEC. Di 2° GRADO IPA DIURNO: ore 7,50 articolata su 6 giorni per n. 5 /6
h. giornaliere ; IPA SERALE: ore 16,30 articolata su 6 giorni
Nella stesura dell’orario di lavoro si terrà conto dei casi tutelati dalla Legge e da accordi. Durante i periodi di interruzione dell’attività didattica (vacanze estive, vacanze natalizie e pasquali, periodo dall’1/9 all’inizio delle attività didattiche,ecc.) il personale docente è tenuto a prestare servizio solo per le attività programmate e deliberate dal collegio dei docenti.
Il personale a T.D. che completa tutto l’orario settimanale ordinario, su 5 giorni, ha diritto al pagamento della giornata di sabato ai sensi dell’art.40 CCNL e a norma dell’art. 2109 comma 1 del C.C. al pagamento della domenica.
I criteri per la formulazione dell’orario sono quelli stabiliti sulla base della delibera del collegio dei docenti.
Completamento orario di cattedra
In tutti i casi in cui l’orario di cattedra del docente è inferiore alle 18-24-25 ore settimanali il completamento avviene attraverso le ore a disposizione secondo un calendario che copra in modo omogeneo tutte le ore di lezione.
Le ore a disposizione sono prioritariamente utilizzate per supplenze brevi.
FLESSIBILITÀ ORARIA
SONO POSSIBILI FORME DI FLESSIBILITÀ SOTTO FORMA DI: (NFORMAZIONE PREVENTIVA DEL 12/9/2016)
1. SCAMBIO D’ORARIO TRA DOCENTI, PURCHÈ VI SIA INTESA TRA I DOCENTI E NON SI ALTERI L’OFFERTA FORMATIVA DEL CURRICOLO GIORNALIERO;
2. SCAMBIO DEL GIORNO LIBERO, PURCHÈ VI SIA INTESA TRA I DOCENTI E NON SI ALTERI L’OFFERTA FORMATIVA DEL CURRICOLO GIORNALIERO;
3. UTILIZZO FLESSIBILE DELLE ORE DI DISPONIBILITÀ IN CASO DI URGENZE IN MERITO ALLA SORVEGLIANZA DELLE CLASSI. IN QUESTO CASO, LE ORE PRESTATE IN ECCEDENZA VERRANNO RECUPERATE COME PERMESSO BREVE NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO.
4. CHIUNQUE PRESTI ORE DI ECCEDENZA, PUÒ CHIEDERE DI RECUPERARLE, SOTTO FORMA DI PERMESSO BREVE.
5. OGNI FORMA DI ATTUAZIONE DI FLESSIBILITÀ DEVE ESSERE OBBLIGATORIAMENTE SOTTOPOSTA
AD APPROVAZIONE DEL DS.
Attività funzionali aggiuntive all’ insegnamento Orario di lavoro per attività funzionali all’insegnamento
L’orario di lavoro per attività funzionale all’insegnamento è regolamentato dall’art. 29 del CCNL del 2006/09 nonchè dal presente articolo.
Il DS provvede con gli strumenti che ritiene opportuni al conteggio delle ore effettuate da ciascun docente, in relazione al monte ore stabilito per le attività di cui all’art. 29 del CCNL 2006/09.
Il collegio dei docenti provvede a programmare le attività di cui al suddetto articolo, secondo propri criteri sulla base dei quali viene programmato il piano delle attività.
Eventuali variazioni al calendario delle riunioni dovranno essere comunicate per iscritto almeno 5 giorni prima, rispetto alla data già stabilita.
In casi di urgenza motivata, il Dirigente Scolastico potrà convocare riunioni a carattere straordinario ma con almeno due giorni di pre-avviso
Le attività obbligatorie di non insegnamento sono di norma calendarizzate, per cui eventuali assenze pomeridiane vanno sempre giustificate con le modalità previste per le assenze in orario d’insegnamento.
Costituiscono attività aggiuntiva non d’insegnamento con diritto a compenso previsto dal C.C.N.L. i seguenti incarichi:
Attività aggiuntive funzionali all’insegnamento;
Coordinatori dei consigli interclasse/intersezione/di classe/plesso/dipartimenti/gruppo GLH;
Responsabili dell’organizzazione e della didattica dei vari plessi;
Responsabili dei laboratori e biblioteche;
Responsabile della sicurezza;
gruppo di primo soccorso;
vales-invalsi-sito web
docente che svolge funzione di tutor delle attività di tirocinio didattico ( neo immessi in ruolo);
responsabile molestie sessuali e pari opportunità;
responsabili formulazione orario scolastico;
funzioni strumentali;
turor scolastico alternanza scuola lavoro;
la partecipazione a commissioni, ai dipartimenti, ai settori, cioè a tutte quelle forme nelle quali si articola l’attività del Collegio dei Docenti;
lo svolgimento di quelle mansioni che sono necessarie alla gestione del PTOF (fiduciari
– referenti – ecc.).
le ore di partecipazione al Collegio o ai Consigli di Classe, Interclasse/sezione, ricevimento genitori che superino il limite previsto delle 40 ore;
La partecipazione a -fiere previsti dal POF;
Ogni altra attività deliberata dal Commissario nell’ambito del POF (lett. K art.88 CCNL2006/09).
Rapporti scuola-famiglia.
I docenti ricevono i genitori secondo il calendario stabilito all’inizio dell’anno; se entro i primi 15/20 minuti nessun genitore è presente per il colloquio, il docente è libero dall’impegno.
Sostituzione di docenti assenti.
Comunicazione dell’assenza
L’assenza va comunicata tempestivamente e comunque sempre prima dell’orario di servizio, possibilmente dalle ore 7,30 del mattino alle ore 7,45 alla segreteria dell’Istituto. Il dipendente, appena ne è a conoscenza, comunica il codice del certificato medico alla segreteria.
SOSTITUZIONI
La legge 23/12/2014( legge di stabilità 2015) , art.1,comma 333, introduce il divieto di conferire al personale docente, per il primo giorno di assenza del titolare, le supplenze brevi.
Le parti convengono quanto segue:
Scuola Primaria e dell’Infanzia la sostituzione dei docenti assenti sarà effettuata secondo i seguenti criteri:
-sostituzione con i docenti già in servizio utilizzando compresenze, recuperi, permessi orari e con ore eccedenti, fino ad un massimo di 5 giorni;
-chiamata del supplente anche per un solo giorno laddove non sia possibile coprire la classe o sezione con il personale già in servizio ( in deroga alle prescrizioni contenute nell’art.1,comma 333,della legge di stabilità 2015).
Scuola secondaria di I°/II° Grado, la sostituzione dei docenti assenti è effettuata fino a 15 giorni dal personale con ore a completamento cattedra, recuperi di permessi orari e ore eccedenti per chi ha dichiarato la propria disponibilità.
Nell’ambito della disponibilità data dal personale docente, la sostituzione del personale assente è fatta prioritariamente dai docenti delle stesse classi e subordinatamente dai docenti delle stesse discipline e dai docenti delle stesse classi, utilizzando prioritariamente i docenti che hanno un maggior numero di ore a disposizione.
Il docente di sostegno può essere utilizzato per sostituire i docenti della classe dove è inserito l’alunno diversamente abile, mentre per le supplenze in classi diverse, può essere utilizzato solo se manca l’allievo diversamente abile.
Le sostituzioni dovranno essere effettuate nello stesso plesso o istituto di sevizio. I docenti, una volta utilizzate tutte le ore a disposizione avranno diritto ad essere retribuiti come da contratto. Le ore eccedenti prestate in sostituzione dei colleghi assenti in eccedenza rispetto all’orario d’obbligo, se non retribuite, verranno recuperate mediante adattamenti dell’orario e compatibilmente con le esigenze di servizio.
Nel caso sia necessario effettuare ore eccedenti i docenti devono essere avvisati in tempo utile per prendere servizio.
SOSTITUZIONI DI DOCENTI ASSENTI (INFORMAZIONE PREVENTIVA DEL 12/09/2016)
La gestione delle sostituzioni dei docenti assenti deve essere concordata con il primo e con il secondo collaboratore del Dirigente Scolastico, docenti delegati alla gestione delle sostituzioni, che per l’espletamento di tale delega, possono svolgere tutte le funzioni direttive a piena tutela e con tutte le responsabilità di legge. La procedura prevista per il reperimento dei docenti supplenti, deve attuarsi secondo un principio di efficienza, tenendo presente la normativa vigente. Nell’ipotesi di assenze superiori a 15 giorni si procede di norma alla nomina dei supplenti temporanei attingendo dalle graduatorie di Istituto. Relativamente alla gestione delle supplenze temporanee saranno utilizzate dal personale incaricato dell’interpello dei supplenti tutte le procedure previste (per i docenti dal c. 85 dell’art. 1 della Legge 107/2015 al Regolamento delle supplenze e dal DM 131 del 13 giugno 2007 - DM 353 del 22 maggio 2014 - su graduatorie e modalità di convocazione triennio 2014/2017 - e per il personale ATA dal DM
430 del 13 dicembre 2000) e assicurato da parte del personale amministrativo incaricato l’espletamento tempestivo (nel giorno stesso) delle procedure richieste dal sistema informatico per la registrazione dei contratti e il corretto adempimento delle comunicazioni telematiche ai servizi per l’impiego nei termini stabiliti dalla normativa. A tal fine l’orario di servizio del personale amministrativo dovrà assicurare la possibilità di procedere alla convocazione dei supplenti con contratto fino a 10 giorni a partire dalle 7.30 della mattina;
La procedura di nomina del sostituto terrà conto delle novità introdotte dalla L. 190 del 23 dicembre 2014.
ASSENZE DEL PERSONALE ATA
La procedura di nomina del sostituto terrà conto delle novità introdotte dalla L. 190 del 23 dicembre 2014.
Il personale amministrativo incaricato delle comunicazioni telematiche opererà tempestivamente tenendo conto delle innovazioni previste dal D.L. n. 98/2011, convertito in L.n.111/2011, e richiamate dalla Circolare Funzione Pubblica n. 10/2011, predisponendo la richiesta di controllo fiscale –- fin dal primo giorno nei casi di assenze che si verifichino in giornate precedenti o successive a quelle non lavorative e attenendosi in tutti gli altri casi alla valutazione
discrezionale del Dirigente Scolastico che disporrà l’effettuazione della visita tenendo conto della quantità, della frequenza delle assenze e della loro ripetizione nei medesimi periodi o occasioni valutando di volta in volta la condotta complessiva del dipendente, al fine di contemperare l’esigenza di contenere i costi a carico dell’Amministrazione con la necessità di contrastare e prevenire le condotte assenteistiche. Provvederà ad organizzare il servizio di protocollo in modo tale che siano sottoposti al Dirigente entro il giorno stesso del ricevimento gli esiti pervenuti dalle ASL territoriali dai quali risulti l’eventuale assenza del dipendente dal domicilio nelle fasce di reperibilità previste dalla normativa.
PER LE SOSTITUZIONI DI DOCENTI ASSENTI FINO A 5 GIORNI, NELLA SCUOLA PRIMARIA ( CON 5 GIORNI DI ASSENZA SI NOMINA, IN REGIME DI MENSA) E FINO A 15 NELLA SCUOLA SECONDARIA DI GRADO (SINOMINA CON 16 GIORNI DI ASSENZA) VENGONO PRIORITARIAMENTE UTILIZZATI I DOCENTI CHE DEBBONO COMPLETARE L’ORARIO DI CATTEDRA, POI I DOCENTI CHE DEBBONO
RECUPERARE ORE DI PERMESSO USUFRUITE, QUELLI IN COMPRESENZA, I DOCENTI DI SOSTEGNO SOLO IN ASSENZA DELL’ALUNNO E,SUCCESSIVAMENTE, QUELLI DISPONIBILI A PRESTARE ORE ECCEDENTI. IN CIASCUNA DELLE FASI SI UTILIZZERANNO CON PRIORITÀ I DOCENTI DELLA STESSA CLASSE O DI CLASSI PARALLELE, DELLA STESSA MATERIA E, SUCCESSIVAMENTE DI ALTRE CLASSI.
LA DIVISIONE DEGLI ALUNNI AVVERRÀ SOLO QUANDO NESSUNA DI QUESTE OPERAZIONI SARÀ POSSIBILE E,IN QUESTO CASO, VA CONSIDERATO CHE LE CLASSI CHE OSPITANO GLI ALUNNI DIVISI NON POSSONO SUPERARE N. 28 UNITÀ, COSÌ COME LE CLASSE IN CUI SI PRESENTE UN DIVERSAMENTE ABILE NON POSSONO SUPERARE LE 20 UNITÀ..IN CASO DI DIVISIONE DEGLI ALUNNI, SI PREDILIGERANNO LE CLASSI PARALLELE E IN SUBORDINE LE ALTRE CLASSI.
PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA, SARÀ POSSIBILE SOSTITUIRE, RUOTANDO SUL DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA.
IN ASSENZA DI QUESTA SOLUZIONE, SI PROCEDERÀ A DIVIDERE I BAMBINI SEGUENDO IL CRITERIO CHE LA SEZIONE CHE OSPITA NON DEVE SUPERARE IL N. DI 28 O 20 UNITÀ NEL CASO DI PRESENZA DI DIVERSAMENTE ABILE.
IN CASO DI SUPERAMENTO DI 28 BAMBINI PER SEZIONE SI NOMINA ANCHE PER 1 GIORNO.
Per la copertura di supplenze brevi, per esigenze di scurezza e al fine di assicurare la vigilanza alle classi di scuola dell’Infanzia e Primaria, i docenti potranno essere spostati anche in altri plessi.
Riduzione ora di lezione
L’orario scolastico è stato formulato in base alla normativa vigente, con unità orarie di 60 minuti.
Le riduzioni d’orario dovranno rispondere ai criteri fissati dai com.7 e 8 dell’art. 28 CCNL.
Qualunque riduzione della durata dell’unità oraria di lezione ne comporta il recupero nell’ambito delle attività didattiche programmate. La Delibera è assunta dal Collegio Docenti .
Per quanto riguarda la riduzione dell’ora di lezione, per cause di forza maggiore, determinate da motivi estranei alla didattica, la materia resta regolata dalle C.M. n. 243/79 e n. 192/80, nonché dalle ulteriori circolari in materia, che le hanno confermate. La Delibera è assunta dal Commissario Straordinario.
–1. Se il POF prevede unità orarie inferiori a 60 minuti, le frazioni di orario ridotto vanno recuperate in attività curricolari obbligatorie.
Il Consiglio di classe, nel rispetto delle deliberazioni del collegio dei Docenti, decide in quale attività e per quali alunni recuperare.
Offerta Formativa -Modalità di utilizzazione del personale in rapporto al POF Per tutte le attività previste dal POF la risorsa primaria è costituita dal personale docente dell’istituzione scolastica.
In assenza di specificare professionalità o dichiarazione indisponibilità all’interno dell’istituzione scolastica, il DS può fare ricorso e risorse esterne, sia attraverso collaborazione plurime (art. 35 CCNL 2007) con docenti di altre istituzioni scolastiche, sia attraverso altre risorse esterne in possesso delle competenze richieste, come previsto dal D. I. n. 44/01.
Per quanto riguarda le modalità da utilizzare si prevede:
1) Docenti del Consiglio di classe per tutte le attività connesse alla realizzazione del progetto formativo previsto dal Consiglio medesimo;
2) I docenti interni che hanno dichiarato la propria disponibilità in quanto competenti a tenere specifiche lezioni nell’ambito di progetti che richiedono specifiche conoscenze;
3) Docenti appartenenti ad altra istituzione scolastica in possesso delle competenze richieste, disponibili ad una collaborazione plurima e alla presentazione di apposito curriculum;
4) Esperti esterni non appartenenti al mondo della scuola in possesso delle competenze richieste documentate mediante curriculum.
INFORMAZIONE PREVENTIVA DEL 12/09/2016)
1.VENGONO ATTRIBUITI AI DOCENTI INCARICHI PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ PREVISTE DAL POF (FUNZIONI STRUMENTALI AL POF ART. 30 DEL CCNL 24/07/2003)
2.LE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF NON POSSONO COMPORTARE ESONERI TOTALI DALL’INSEGNAMENTO E I RELATIVI COMPENSI SARANNO DETERMINATI DAL CONTRATTO D’ISTITUTO DEDICATO AI CRITERI GENERALI PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL F.I.S..
0.XX COLLEGIO DEI DOCENTI, NELLA SEDUTA DEL 1° E DEL 12 SETTEMBRE
2016 HA APPROVATO L’ATTIVAZIONE DI N.7 FUNZIONI STRUMENTALI CHE SARANNO RETRIBUITE IN MISURA DI 1/7 DELLA DISPONIBILITÀ IN FONDO. 0.XX DIRIGENTE SCOLASTICO INDIVIDUA IL PERSONALE DOCENTE CUI AFFIDARE INCARICHI PER ATTIVITÀ AGGIUNTIVE SULLA BASE DEI SEGUENTI CRITERI: DISPONIBILITÀ ESPRESSA, COMPETENZE CONNESSE ALL’ATTIVITÀ DA SVOLGERE, ROTAZIONE TRA GLI ASPIRANTI, IN CASO DI PIÙ ASPIRANTI PER LO STESSO INCARICO (FERMO RESTANDO IL POSSESSO DI DOCUMENTATE E VERIFICABILI COMPETENZE CHE ASSICURINO LA QUALITÀ DEL SERVIZIO DA RENDERE E LA AFFIDABILITÀ DEL PERSONALE PROPONENTESI);
EQUA RIPARTIZIONE DEL NUMERO DI ORE COMPLESSIVE, NEL RISPETTO DELLE RICHIESTE DI CIASCUN DOCENTE, IN CASO DI RICHIESTE NUMEROSE SULLA STESSA ATTIVITÀ, IN MANCANZA DI COMPATIBILITÀ ECONOMICA, SI RIPARTISCE LA DISPONIBILITÀ IN MISURA DI UN NUMERO DI ORE UGUALI TRA TUTTI I RICHIEDENTI.
6.SARÀ, IN GENERE, PREFERITA LA DISPONIBILITÀ DEL PERSONALE CON RAPPORTO A TEMPOINDETERMINATO RISPETTO A QUELLO A TEMPO DETERMINATO, CHE, TUTTAVIA, A RICHIESTA E COMPATIBILMENTE CON I PRECEDENTI CRITERI NON SARÀ ESCLUSO DALL’ACCESSO AL FONDO.
7.I CRITERI SOPRA ESPOSTI PER L’EROGAZIONE DELLE RISORSE SONO STABILITI AVUTO RIGUARDO:
1. DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2. DELLA MACRO-PROGETTUALITÀ APPROVATA DAL COLLEGIO DEI DOCENTI E ARTICOLATA NELLE SEGUENTI ATTIVITÀ:
-SUCCESSO SCOLASTICO
-ARRICCHIMENTO CURRICOLARE
-BENESSERE SCOLASTICO
-ACCOGLIENZA, ORIENTAMENTO E RIO-ORIENTAMENTO
-CREATIVITÀ STUDENTESCA
-ASSICURAZIONE QUALITÀ
-FORMAZIONE
3. DELLE ESIGENZE FUNZIONALI ALLA LOGISTICA
4. DELL’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
Organizzazione e orario di lavoro del personale ATA Atti preliminari
All’inizio di ogni anno scolastico sulla base del POF e delle attività ivi previste:
- il DSGA formula una proposta di piano annuale delle attività, consultando anche il personale in una apposita riunione in orario di servizio.
- Il DS, verificata la conferma rispetto al POF ed espletata la procedura di contrattazione, adotta il piano. Il DSGA attua il piano mediante emanazione di specifici provvedimenti.
Orario di lavoro per. ATA
Come piano di lavoro del DSGA, che si allega in copia, e costituisce parte integrante del presente accordo
Organizzazione ed orario del personale ATA
L’orario di servizio ed in rapporto alle necessità dei singoli plessi ; l’orario di lavoro dei collaboratori scolastici, è distribuito in 5 o 6 giorni settimanali, come piano delle attività.
Partecipazione ad attività diverse collegate all’attività scolastica
Per iniziative collegate alle attività didattiche ma che si svolgono in orario extrascolastico, i collaboratori scolastici verranno autorizzati ad essere presenti in relazione alle reali necessità e previo autorizzazione del DSGA. Le ore autorizzate ed effettuate saranno sottoposte a recupero o retribuite.
Assegnazione dei collaboratori scolastici alle varie sedi
I criteri per l’assegnazione del servizio ai plessi quali:
1) Mantenimento della sede occupata nell’a.s. precedente per continuità di servizio comunque prestato compresi i casi di utilizzazione e assegnazione provvisoria ove questo non entri in conflitto con esigenze superiori di gestione dell’istituzione scolastica;
2) Mobilità volontaria in base alle domande di spostamento da una sede all’altra presentate;
3) Maggiore Anzianità di servizio;
4) Richieste di preferenza formulate dall’interessato, sono stati confermati, se non quelli per i quali non si poteva prescindere in maniera oggettiva legata alle esigenze di servizio e dell’interessato rispettando in maniera equa ed equilibrata orari, carichi di lavoro al fine di garantire un servizio efficiente.
Considerata l’attività didattica dei singoli Plessi e l’articolazione oraria; Viste anche le necessità di supporto;
Considerate le competenze che si devono assicurare Vista la consistenza numerica delle classi e degli alunni;
si propone la seguente assegnazione di unità di personale ai Plessi .
(Collaboratori scolastici)
1. I collaboratori Scolastici sono assegnati dal Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, sulla base di un criterio che può prevedere anche la rotazione dei servizi, ai rispettivi reparti secondo la seguente ripartizione:
n. 1 unità presso la Scuola dell’Infanzia di Scigliano;
n. 2 unità presso la Scuola Secondaria di I° grado ed Uffici di Segreteria;
n. 2 unità scuola primaria di Scigliano
n. 2 unità plesso di Pedivigliano Scuola di I° grado – Scuola Primaria – Scuola dell’Infanzia;
n. 1 unità presso la Scuola Primaria di Borboruso;
n. 1 unità presso la Scuola Primaria di Panettieri;
n. 3 unità presso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura di Scigliano, di cui 2 in orario antimeridiano, 1 unità corso serale.
n. | 1 | unità | Scuola Infanzia – Bianchi; |
n. | 1 | unità | Scuola Primaria – Bianchi; |
n. | 1 | unità | Scuola Secondaria I^ grado – Bianchi; |
n. | 1 | unità | Scuola Infanzia– Colosimi; |
n. | 1 | unità | Scuola primaria– Colosimi |
n. | 1 | unità | Scuola Secondaria I^ grado – Colosimi. |
Le parti convengono che il DS su proposta del DSGA per esigenze di servizio può modificare sia l’assegnazione ai plessi che l’orario di servizio dei collaboratori scolastici.
(Servizi Amministrativi)
2. L’Ufficio di segreteria costituisce un’unità organizzativa articolata nei seguenti settori:
a) area patrimonio;
b) area personale;
c) area progetti – contabilità – gestione telematica;
d) area front-office – archiviazione;
e) area allievi – affari generali – protocollo.
3. L’orario settimanale di lavoro del personale amministrativo avviene in cinque giorni settimanali per alcuni, in sei per altri, tenuto conto delle esigenze dell’Ufficio e delle singole opzioni di ciascuno.
Il personale che presta servizio distribuito su 5 giorni lavorativi, il 6° giorno è comunque considerato lavorativo ai fini del computo delle ferie.
4. Il DSGA organizza la propria presenza in servizio e il proprio tempo di lavoro in 36
h. settimanali, secondo criteri di flessibilità, assicurando il rispetto di tutte le scadenze amministrative e la presenza negli organi collegiali nei quali è componente di diritto. Eventuali prestazioni aggiuntive l’orario di lavoro obbligatorio (straordinario) saranno autorizzate dal D.S. e conseguentemente potranno essere retribuite unicamente facendo ricorso a risorse economiche non facenti parte del FIS (es. interessi, fondi legge 440, contributi di terzi non finalizzati) salvo che il DSGA non chieda per le stesse di poter fruire di riposo compensativo (art. 54 comma 4 CCNL).
Ferie
1. La richiesta di ferie da parte del personale ATA dovrà essere presentata entro il 31 maggio di ogni anno. La concessione avverrà a rotazione.
Entro il 15 di giugno, il DSGA proporrà il piano generale, in base alle esigenze dei singoli e a quelle “minime” di servizio, saranno comunque garantiti a ciascuno almeno 15 giorni consecutivi nel periodo luglio/agosto.
Il personale assunto con contratto a tempo determinato usufruirà delle ferie maturate entro la scadenza del contratto.
Analogamente al periodo estivo, anche per le vacanze natalizie e pasquali sarà preparato, dal DSGA, il piano delle ferie.
Il piano annuale delle ferie terrà conto dei seguenti criteri:
a. nei mesi di luglio ed agosto, i collaboratori scolastici debbono assicurare la presenza minima di n. 2 unità, presso la sede centrale;
b. gli assistenti Amministrativi debbono garantire una qualificata presenza fino al termine dell’esame di Stato conclusivo del 1°e 2° ciclo di istruzione, mentre nei periodi successivi la presenza minima è definita in relazione alle necessità di funzionamento dei servizi;
c. il personale fruisce dell'intero periodo di ferie spettanti di norma entro il 31 agosto;
d. il rinvio della fruizione ferie richieste, operato dall'Amministrazione per motivi di servizio, deve
essere adeguatamente motivato;
e. le ferie rinviate vanno fruite, di norma, entro il 30 aprile dell'anno successivo prevalentemente nei periodi di sospensione dell'attività didattica.
f. Qualora più soggetti appartenenti allo stesso profilo ,richiedano le ferie nello stesso periodo e vi sia l'impossibilità di soddisfare tutte le domande, si procederà a una rotazione annuale concedendo, alternativamente i mesi di luglio ed agosto , garantendo un periodo minimo di 15 giorni lavorativi consecutivi.
g. L'eventuale variazione del piano delle ferie definito, potrà avvenire solo per straordinarie e motivate. (per iscritto) esigenze di servizio, o personali del lavoratore, anche per evitare danni eco- nomici ai lavoratori da un lato e disservizi dall'altro.
h. Le domande per le ferie da fruire nei restanti periodi dell'anno vanno presentate con un anticipo di almeno tre giorni rispetto alla data di godimento. I giorni di ferie possono essere concessi, compatibilmente con le esigenze di servizio e salvaguardando il numero minimo di personale in servizio.
Per quanto non specificato nel presente contratto si rimanda al piano delle attività proposto dal DSGA per l’anno scolastico 2016/2017.
Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione)
Possono essere richieste al personale prestazioni aggiuntive, oltre l’orario d’obbligo, in caso di assenza di una o più unità di personale, di esigenze impreviste e non programmabili.
Possono, inoltre, essere richieste al personale prestazioni aggiuntive,costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, in caso di assenza di una o più unità di personale o di esigenze impreviste e non programmabili. In tal caso, la sostituzione verrà fatta da altro personale in servizio. Per tale attività saranno riconosciuti 90 minuti di recupero per ogni giorno di sostituzione.
Il personale con contratto part-time è esentato dalle prestazioni di lavoro aggiuntivo, salvo il caso di esigenze straordinarie.
Tutte le prestazioni aggiuntive e straordinarie sono conferite dal DSGA.
Per quanto non specificato nel presente contratto si rimanda al piano delle attività proposto dal DSGA per l’anno scolastico 2016/2017.
DISPOSIZIONI PARTICOLARI
Il personale che per condizioni di salute certificate non può svolgere mansioni che comportano sforzi fisici eccessivi in situazioni straordinarie, è tenuto a limitarsi alle normali funzioni attribuite al profilo di appartenenza.
Per rispetto della privacy, detto personale riceve un ordine di servizio individuale.
I dipendenti che si trovano in condizioni di salute particolari, sono tenuti a presentare certificazione medica rilasciata dall’Ufficio di medicina del lavoro e/o da altri Uffici competenti, per l’eventuale revisione dei carichi di lavoro.
(INFORMAZIONE PREVENTIVA DEL 12/09/2016)
La complessità della scuola dell’autonomia, relativamente alla gestione amministrativo- contabile richiede particolare impegno e specifiche esperienze e competenze professionali. Nel merito, le norme prevedono che al personale Ata vengano assegnati particolari incarichi specifici. In tal senso, premesso che, anche se ai collaboratori e assistenti che usufruiscono dei benefici e delle posizioni economiche, di cui all’ ex art. 7 del CCNL e accordo nazionale 20/10/2008 artt.
3 e 5,non possono essere conferiti incarichi specifici, agli stessi per riconosciute e imprescindibili ulteriori assunzioni di responsabilità e carico di lavoro, può essere consentito l’accesso al FIS in considerazione inoltre alle vaste attività deliberate nel POF e alle esigenze di servizio notevolmente aumentate a seguito del dimensionamento scolastico.
La disponibilità per l’anno 2016/17 servirà a retribuire le attività effettivamente svolte e rendicontate dal personale Ata. Sarà garantito, qualora spettante, ogni altro compenso e saranno evitate sperequazioni di trattamento tra il personale.
TITOLO QUINTO- TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO
CAPO I - NORME GENERALI
Art. 20 –Campo di applicazione -Durata dell’accordo-Risorse Campo di applicazione e durata dell’accordo
1. Il presente accordo riguarda le materie oggetto di Contrattazione decentrata di Istituto, relativamente all’impiego delle risorse finanziarie riferite al FIS, alle economie dell’anno precedente, al finanziamento specifico per le funzioni miste personale ATA e
ad ogni altra risorsa a qualsiasi titolo pervenuta nella disponibilità dell’Istituto, che venga parzialmente o totalmente impiegata per corrispondere compensi, indennità al personale in servizio presso l’Istituzione scolastica, sia esso con contratto a tempo indeterminato che determinato.
2. L’uso del Fondo dovrà essere programmato sulla base delle deliberazioni e indicazioni degli XX.XX.
3. Il Dirigente Scolastico attribuirà per iscritto gli incarichi al personale specificando anche i compensi previsti per ciascuna attività.
4. Il presente contratto ha validità per l’anno scolastico 2016/2017. Risorse
1. Le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio sono costituite da:
a. stanziamenti previsti per l’attivazione delle funzioni strumentali all’offerta formativa;
b. stanziamenti previsti per l’attivazione degli incarichi specifici del personale ATA;
c. stanziamenti del Fondo dell'Istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR;
d. eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti;
e. altre risorse provenienti dall'Amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a retribuire il personale della istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro;
f. eventuali contributi dei genitori, enti o associazioni.
I fondi finalizzati a specifiche attività a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro provenienza, possono essere impegnati solo per tali attività, a meno che non sia esplicitamente previsto che i risparmi possano essere utilizzati per altri fini.
Variazione delle situazioni
Nel caso in cui pervenissero nella disponibilità dell’Istituto ulteriori finanziamenti rispetto a quelli noti al momento della stipula del presente accordo ne sarà data immediata
comunicazione e, su di essi, sarà effettuata ulteriore contrattazione con le variazioni di bilancio conseguenti.
2. Il totale delle risorse finanziarie disponibili per il presente contratto, è stato comunicato dal MIUR con nota prot. n. 14207del 29/09/2016, per l’a.s. 2016/2017
COMPOSIZIONE FIS LORDO DIPENDENTE
LORDO DIPENDENTE | ECONOMIE Lordo Dip | TOTALE Lordo Dip | CAPITOLO PIANO GESTIONALE | |||
FONDO DI | CEDOLINO | 4/12 | 4.855,39^ | 65.857,66 | CAP.2156-05^ | |
ISTITUTO | UNICO | € 20.334,08 | ||||
2016/17 | 8/12 | |||||
€ 40.668,19 | ||||||
FUNZIONI | CEDOLINO | 4/12 € | 4.755,22 | |||
STRUMENTALI | UNICO | 1.585,08 | ||||
8/12 € | ||||||
3.170,14 | ||||||
COMPITI | CEDOLINO | 4/12 € | 2.854,75 | |||
SPECIFICI | UNICO | 951,58 | ||||
8/12 € | ||||||
1.903,17 | ||||||
ORE | CEDOLINO | 4/12 € | 1.942,94 | |||
ECCEDENTI | UNICO | 647,65 | ||||
8/12 € | ||||||
1.295,29 | ||||||
ATTIV .COMPL ED. FISICA | CEDOLINO UNICO | |||||
TOTALE MOF | CEDOLINO UNICO | € 70555,18 | € 4.855,39 | 75.410,57 | ||
PROGETTI AREA A RISCHIO cedolino unico | 4047,03 | 4047,03 | ||||
FONDO DI ISTITUTO | BILANCIO | |||||
CORSI DI RECUPERO | DM 633/2016 ART. 30 CORSI DI | 201,00 | 201,00* 211,94* | |||
RECUPERO | ||||||
PROGETTI COMUNITARI Ambienti digitali per n.2 progetti Progettazione; | 880,00 | SOMMA STANZIATA PER IL XXXXXX.XXX . | 880,00* | DOCENTE | A 2 | |
collaudo ; areaorganiz/gest; | 440,00 880,00 | 440,00* 880,00* | 1 DOC+ 1 AT Pers. ATA N. | |||
formazione | ||||||
880,00 | ESERNO | |||||
da escludere dalla contrattazion | ||||||
INDICAZ. NAZ. CURRIC. | ||||||
ALTERNANZA | Somma | |||||
SCUOLA | complessiva | € 3.903,50 | € 3.903,50* | |||
LAVORO | assegnata L.S. | SOMMA | ||||
4/12 € | STANZIATA | |||||
4.055,26 | PER IL | |||||
8/12 € | PERSONALE | |||||
7.299,47 | L.D. | |||||
SNV-PDM | ||||||
TOTALE BILANCIO | 14.434,73 | 201,00 | 6516,44* | |||
Totale somme disponibili | 85974,04 |
Fondi non disponibili alla contrattazione o, comunque, non
regolati specificatamente dal contratto integrativo sottoposto a certificazione sono i seguenti:
Calcolo indennità di direzione al DSGA;
n. Docenti 89*+25 ATA in organico di diritto(dell’autonomia)=114
azienda ag. €1220,00+ ist.vert. €750, 00+( comp. Dip. 114 x €30,00) €3.420,00= €5.390,00 ind.spettante all’assistente amm/vo per la sost.del DSGA durante le ferie
1/12 di €= 449,17
importi da detrarre dal fondo € 5.839,17( fondo € 65.857,66) = 60.018,49
*COMPRESE LE ORE RESIDUE
Destinazioni non disponibili alla contrattazione integrativa
DESCRIZIONE | LORDO Dipendente | TOTALE | ||
Quota indennità di Direzione al D.S.G.A. | 5.390,00 | 5.390,00 | ||
Quota indennità di Direzione al sostituto del D.S.G.A. | 449,17 | 449,17 | ||
Ore eccedenti per sostituzioni brevi assenze Docenti | 1.942,94 | 1.942,94 | ||
7.782,11 | 7.782,11 |
FONDO DI ISTITUTO (art.23)
Il Fondo di Istituto da ripartire tra docenti ed ATA, decurtata l’indennità di
direzione al Direttore s.g.a e al suo sostituto, ammonta ad € 60.018,49 (lordo dipendente). Ripartizione :
70% € 42.012,94 QUOTA DOCENTI
30% € 18.005,55 QUOTA ATA
Fondi disponibili per la contrattazione:
FIS | € 60.018,49 |
FONDI FINALIZZATI | € 20.116,38 |
TOTALE | € 80.134,87 |
Art. 21– Attività finalizzate
1. I fondi finalizzati a specifiche attività, a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro provenienza, possono essere impegnati solo per tali attività, a meno che non sia esplicitamente previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini.
2. Per il presente anno scolastico tali fondi sono pari a: € 20.116,38
a. Progetti (PON,POR, convenzioni, fondi delle famiglie…) € come da provvedimenti autorizzativi € 2.200,00(lordo stato)
DOC. € 1100,00
ATA € 1100,00
b. Funzioni strumentali al POF €. 4.755,22(lordo dipendente)
c. Incarichi specifici del personale ATA € 2.854,75 (lordo dipendente)
d. Ore eccedenti ESCLUSA DALLA CONTR. € 1.942,94 (lordo dipendente)
e. aree a rischio €4.047,03 (lordo dipendente) DOC.3014,53
ATA 1032,50
f. attività di formazione e aggiornamento
g. legge 27/85 diritto allo studio €00,00 lordo stato
h. avviamento alla pratica sportiva € 00,00
i. recuperi € 412,94(lordo stato)
l. prog. Indicazioni naz.curr. € 00,00 m.snv/pdm €00,00
n. alternanza scuola lavoro somma stanziata
per il personale ata € 845,00 (lordo dipendente) per il personale docente compresa la dire-
zione € 3.058,50 (lordo dipendente)
DETERMINAZIONE COMPENSI
Personale Docente
Il personale docente sarà retribuito previo accertamento delle attività svolte, debitamente rendicontate. Il Compenso sarà calcolato ad € 17,50 ad ora per le ore aggiuntive non di insegnamento ed in euro 35,00 ad ora per le attività di insegnamento, secondo quanto riportato nella Tabella 5 del XXXX 0000-0000. Il compenso di seguito stabilito potrà subire variazioni in rapporto alle ore effettivamente prestate per quanto riguarda gli incarichi aggiuntivi di insegnamento ed in rapporto al periodo di servizio effettivamente prestato in merito alle attività funzionali.
Formazione e aggiornamento
1. PER QUANTO CONCERNE LA FORMAZIONE SI FA ESPRESSO RIFERIMENTO AGLI ARTT. 00 X 00 X XXXXXXXXXX XXX XXXX 0000.
2. IL COLLEGIO DEI DOCENTI HA APPROVATOLA CONDUZIONE DI UN’ANALISI DEI BISOGNI CONDOTTA DALL’APPOSITA COMMISSIONE, E SUCCESSIVAMENTE L’ATTUAZIONE, COMPATIBILMENTE CON LE RISORSE FINANZIARIE , DELLE INIZIATIVE DI FORMAZIONE- AGGIORNAMENTO CHE NE DERIVERANNO E CHE SARANNO ATTENTAMENTE PROGETTATE E PROGRAMMATE.NELLA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO, SI PROCEDERÀ IN VIA PRIORITARIA CON L’ORGANIZZAZIONE DI INCONTRI RIVOLTI A GARANTIRE LA SICUREZZA ED IL PRIMO SOCCORSO, NONCHÉ LA FORMAZIONE SPECIFICA ATA PER L’ASSISTENZA IGIENICO-SANITARIA AI DISABILI.
TALE REALIZZAZIONE SARÀ VINCOLATA ALL’APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO E ALL’ASSEGNAZIONE DEI FONDI DA PARTE DEL MINISTERO.
La partecipazione ad attività di formazione ed aggiornamento, nei limiti imposti dalla normativa vigente giorni 5 nel corso dell’anno, costituisce un diritto-dovere per tutti i lavoratori della scuola, in quanto funzionale alla piena realizzazione ed allo sviluppo delle singole professionalità e con ricaduta sulla produttività dell’intero organismo scolastico.
Nel caso di più richieste per la partecipazione allo stesso corso di formazione/aggiornamento, l'autorizzazione sarà concessa a non meno di un docente per plesso, coerentemente con il proprio ambito disciplinare, possibilmente con precedenza per il personale più giovane e con minor frequenza di corsi.
Saranno comunque autorizzati eventuali scambi di giornata libera per favorire una fruizione quanto più allargata di tali permessi.
Le proposte per la formazione devono essere coerenti con il PTOF, discusse e deliberate in collegio docenti ed inserite nel piano annuale delle attività di aggiornamento.
Agli esperti impegnati in attività di formazione possono essere corrisposti compensi orari fino ad un massimo di € 41,32 elevabile a € 51,65 per i docenti universitari (L. S.); al personale interno: fino ad un massimo di €41,32 per attività di coordinamento scientifico, di progettazione, di produzione e validazione dei materiali , di monitoraggio e valutazione(L. S.); ; fino ad un massimo di € 30,00 per attività di tutor; fino ad un
massimo di € 25,82 per attività d’assistenza tutoriale, di coordinamento dei lavori di gruppo o delle esercitazioni previsti dal progetto formativo(L. S.).
Recupero debito formativo –alternanza scuola lavoro
Le parti valutati i progetti convengono su quanto segue: Retribuzione – Corsi di Recupero retribuiti come da CCNL; Alternanza scuola lavoro curriculare €17,50(L.D.)
Progetti di alternanza scuola lavoro aventi finanziamento specifico-Personale interno: compenso orario lordo Stato onnicomprensivo fino ad un massimo di € 41,32(L. S.), per attività di direzione e coordinamento, progettazione, monitoraggio, valutazione e certificazione;
Tutor interno: compenso orario lordo Stato onnicomprensivo fino ad un massimo di € 30,00(L. S.) ;
Tutor aziendale: compenso orario lordo Stato onnicomprensivo fino ad un massimo di € 30,00(L. S.) .
Personale esterno: esperti provenienti dal mondo del lavoro per attività di formazione in aula Importo orario lordo stato fino ad un massimo di € 60,00(L. S.);
Personale ATA: retribuito come da CCNL
Progetti Comunitari
CONVENGONO, di corrispondere i seguenti compensi orari Lordo Stato al personale impegnato nella realizzazione del piano integrato d’istituto
TUTOR Interno / esterno €. 30,00( L.S.) - ESPERTO esterno madrelingua €. 80,00 (LS)- esperto esterno € 60,00 (LS) ;
Il personale ATA PER ATTIVITA’ AMMI/CONT. sarà retribuito come da CCNL.; Progettazione personale docente/ata € 17,50 (LD) FESR;
Collaudo personale docente/ata €17,50 (LD) FESR ;
Messa in opera targhe da parte del personale ATA come da CCNL ;
Per tutte le altre figure impegnati nella realizzazione dei progetti: come da normativa di riferimento.
Gli incarichi saranno conferiti a domanda. Gli interessati unitamente alla domanda presenteranno il proprio curriculum in formato europeo. Le domande saranno presentate nei termini e nei modi stabiliti dal bando di gara/ avviso
Importi diversi possono essere stabiliti dalla normativa di riferimento
Progetti :Aree a rischio , Legge 27/85 ,aventi finanziamento specifico ecc.
Le parti: VISTE le delibere degli Organi Collegiali; VISTA la normativa di riferimento; VISTA la disponibilità finanziaria; Valutati i carichi di lavoro;
CONVENGONO, di corrispondere i seguenti compensi orari Lordo Stato al personale impegnato nella realizzazione del progetto:
Personale interno: compenso orario lordo Stato onnicomprensivo fino ad un massimo di € 41,32(L. S.); per attività di direzione e coordinamento, progettazione, monitoraggio, valutazione e certificazione;
Tutor interno e personale esperto interno: compenso orario lordo Stato onnicomprensivo fino ad un massimo di € 30,00(L. S.);
Personale esterno: esperti per attività di formazione in aula, monitoraggio e valutazione Importo orario lordo stato fino ad un massimo di € 60,00(L. S.).
Personale ATA: retribuito come da CCNL.
Gli incarichi saranno conferiti a domanda. Gli interessati unitamente alla domanda presenteranno il proprio curriculum in formato europeo. Le domande saranno presentate nei termini e nei modi stabiliti dal bando di gara/ avviso.
Importi diversi possono essere stabiliti dalla normativa di riferimento.
MISURA DEI COMPENSI PER LA FLESSIBILITÀ DIDATTICA
La quota di fondo d’istituto, per la realizzazione della flessibilità organizzativa e didattica, è utilizzata per incentivare i docenti impegnati nelle seguenti attività finalizzate all’ampliamento e miglioramento dell’Offerta formativa:
1. IL CARICO DI LAVORO ECCESSIVO PRESTATO PER ACCOMPAGNAMENTO A VISITE O VIAGGI DI ISTRUZIONE DELLA DURATA DI UNA GIORNATA PIENA (MATTINA E POMERIGGIO), POTRÀ ESSERE RECUPERATO MEDIANTE LA RICHIESTA DI MASSIMO DUE ORE DI PERMESSO RETRIBUITO, DA FRUIRE ENTRO L’ANNO SCOLASTICO IN CORSO, IN GIORNI DIFFERENTI, COMPATIBILMENTE CON LE ESIGENZE DI SERVIZIO, PREVIO ACCORDO CON IL RESPONSABILE DI PLESSO E CON IL DIRIGENTE E SENZA ONERI PER L’AMMINISTRAZIONE.
Non viene riconosciuto alcun compenso per i docenti in orario di servizio.
Non viene riconosciuto alcun compenso per i docenti accompagnatori per viaggi di più giorni che usufruiscono della gratuità
2. DISPONIBILITA’ SUPPLENZE (solo a seguito di effettivo svolgimento del servizio)
tabella 1
Funzioni strumentali
0.Xx numero delle funzioni strumentali e le attività da esplicare sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa che, contestualmente, ne definisce i criteri di attribuzione, numero e destinatari; sono attribuiti formalmente dal Dirigente Scolastico.
2. Le parti vista la delibera n.2 dell’02/09/2016,del Collegio dei Docenti, vista la disponibilità finanziarie pari a € 4.755,22 lordo dipendente, valutati i carichi di lavoro corrispondenti
,convengono di corrispondere a ciascuna delle funzioni attivate la somma suddivisa in parti uguali.:
denominazione | docente | attività A0 3 | compenso |
AREA 1: | 1 XXXXXXXX XXXX | COMUNICAZIONE E SITO WEB | € 594,41 |
AREA 2: | Xxxxx Xxxxxxxx ( Primaria e Infanzia) Xxxxxx Xxxxxx (Secondaria) | VIAGGI DI ISTRUZIONE, EVENTI E MANIFESTAZIONI | € 594,40 pro-capite |
AREA 3: | Xxxxxx Xxxxxxx (Primo ciclo) Paese Xxxxxxxxx (Orientamento) Xxxxxxx Xxx e Xxxxxxxx Xxxxxxxxx (Inclusione e integrazione | INCLUSIONE, INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO | € 594,40 pro-capite |
AREA 4 | Regnante Barbara | INVALSI E BILANCIO SOCIALE | € 594,41 |
TOTALE | € 4.755,22 |
Ai docenti che ricoprono le funzioni strumentali al POF non è attribuito ulteriore compenso per incarichi ricoperti nell’area di propria competenza. Il compenso è proporzionato alla presenza in servizio legge 133 del 6-8-2008.
Alla liquidazione dei suddetti compensi provvederà il MEF (cedolino unico)
Incarichi specifici
a- Su proposta del DSGA, il Dirigente Scolastico stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui all’art. 47, comma 1, lettera b) del CCNL Scuola 2006-09.
b- Il Dirigente conferisce tali incarichi sulla base dei seguenti criteri, in ordine di priorità:
-professionalità specifica richiesta, documentata sulla base dei titoli di studio e/o professionali e delle esperienze acquisite
-disponibilità degli interessati
-anzianità di servizio
Per l’anno scolastico 2016/17 gli incarichi specifici pari ad € 2.854,75 lordo dipendente, sono finalizzati:
- (per l’area A collaboratori scolastici) all’assistenza agli alunni in situazione di handicap grave e comunque con gravi carenze di autonomia personale, supporto all’attività organizzativa e didattica. Vengono attribuiti n. 7 incarichi specifici per un importo pro-capite di € 407,82
INCARICHI SPECIFICI TOTALE
Tabella2
XXXXXXXX XXXXXX | 407,83 |
XXXXXXXX XXXX XXXXX | 407,82 |
XXXXXXXX XXXXXXXX | 407,82 |
XXXXX XXXXXXXXXX | 407,82 |
XXXXXX XXXXXXXX XXXXXX XXXXXX XXXXXXXX XXXXXXX | 407,82 407,82 407,82 |
TOTALE | 2.854,75 |
Il compenso sarà proporzionato alla presenza in servizio L. 133 del 6-8-2008. Alla liquidazione dei suddetti compensi provvederà il MEF (cedolino unico)
Per quanto non specificato nel presente contratto si rimanda al piano delle attività proposto dal DSGA per l’anno scolastico 2016/17
I compensi non liquidati saranno portati in economia ed utilizzati per l’anno scolastico successivo.
CAPO SECONDO – UTILIZZAZIONE DEL FIS
Art. 22 – Finalizzazione delle risorse del FIS
1. Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del FIS devono essere finalizzate a retribuire funzioni ed attività che incrementino la produttività e l’efficienza dell’istituzione scolastica, riconoscendo l’impegno individuale e i risultati conseguiti.
Attività da retribuire con il fondo d’ istituto (informazione preventiva del 12/09/2016)
IL FONDO D’ISTITUTO SARÀ DISTRIBUITO SECONDO CRITERI DI EQUITÀ, GIUSTIZIA E PROPORZIONALMENTE AL CARICO DI LAVORO SVOLTO. SARÀ RISPETTATO IL PRINCIPIO DI
“CORRISPETTIVITÀ” (COME PRECISATO DALLA CIRCOLARE DELLA FUNZIONE PUBBLICA N. 7 DEL 2010) TRA SALARIO ACCESSORIO E PRESTAZIONE. LE DIVERSE RISORSE CONTRATTUALI SARANNO TUTTE VINCOLATE E DESTINATE A RETRIBUIRE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE E INCARICHI E NON PER DARE SALARIO ACCESSORIO INDISTINTO NÉ A PIOGGIA. ANCHE NEI COMPENSI “FORFETTARI” LEGATI ALLA FLESSIBILITÀ E INTENSIFICAZIONE SARÀ RISPETTATO IL PRINCIPIO DELLA CORRISPETTIVITÀ.
DISPONIBILITÀ ESPRESSA, EQUA RIPARTIZIONE DEGLI INCARICHI, IMPIEGO, A ROTAZIONE, DI TUTTO IL PERSONALE CHE HA DATO LA DISPONIBILITÀ.
IL FONDO DESTINATO AL PERSONALE DOCENTE (FINO ALLA CONCORRENZA DEI FONDI STANZIATI) È RIPARTITO SECONDO I SEGUENTI CRITERI:
-FLESSIBILITA’
- TUTTE LE ATTIVITÀ E I PROGETTI VOLTI AL MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELIBERATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI, FINO ALLA CONCORRENZA DEI FONDI DISPONIBILI;
- L’ATTIVITÀ DI COLLABORAZIONE E SUPPORTO ALLA DIRIGENZA
- ATTIVITA’ A SUPPORTO DELLA DIDATTICA E DELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
CON IL FONDO POTRANNO ESSERE RETRIBUITE :
1. LE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE D’INSEGNAMENTO VOLTE ALL’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2. LE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO PER LA PARTE ECCEDENTE LE 40 ORE
3. GLI INCARICHI SPECIFICI AFFIDATI DAL COLLEGIO A GRUPPI E A COMMISSIONI
4. LE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE DEL PERSONALE ATA CONNESSI A PROGETTI DIDATTICI 5.LE ATTIVITÀ DI COLLABORAZIONE CON IL DIRIGENTE
6.LE ATTIVITÀ DI COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE E DI DIPARTIMENTO/AREA DISCIPLINARE/LABORATORI VARI
7.OGNI ALTRA ATTIVITÀ DELIBERATA DAL COLLEGIO E COMPATIBILE CON IL POF
8.ATTIVITÀ ED ESPLETAMENTO DI PROGETTI DELIBERATI DAL COLLEGIO DOCENTI.
TUTTI I DOCENTI SARANNO IMPIEGATI NEI PROGETTI, STANDO ALLA ESPRESSA DISPONIBILITÀ, IN MANIERA EQUA E FINO ALLA CONCORRENZA DEI FONDI DISPONIBILI, RIPARTENDO IL FONDO FORFETARIO CONCORDATO TRA IL NUMERO DI DOCENTI RICHIEDENTI L’ATTIVITÀ, LADDOVE NON FOSSE POSSIBILE COMPENSARE TUTTE LE ORE PREVISTE IN FASE DI PROGETTAZIONE.
PER I COMPENSI, SI APPLICANO LE TABELLE N. 5 E 6 ALLEGATE AL CCNL 2007/09.
-le attività da retribuire, compatibilmente con le risorse disponibili,sono quelle relative alle diverse esigenze didattiche ed organizzative e alle diverse aree di personale,in correlazione al PTOF.
-Per il personale docente (AREA DOCENTI):
a) collaborazione continuativa con il dirigente;
b) incarichi specifici per aree organizzative e didattiche;
c) attività funzionali all’insegnamento;
d) riunioni ed attività delle commissioni;
e) ideazione e realizzazione di progetti;
f) sostituzione dei colleghi assenti in assenza di finanziamento specifico.
-Per il personale A.T.A. (AREA ATA):
(informazione preventiva del 12/09/2016)
LE RISORSE FINANZIARIE DESTINATE AL PERSONALE ATA SARANNO UTILIZZATE (FINO ALLA CONCORRENZA DEI FONDI STANZIATI) PER:
-INTENSIFICAZIONE LAVORI (IL COMPENSO SARÀ RAPPORTATO ALLA PRESENZA IN SERVIZIO E ALLA QUALITÀ DEL SERVIZIO OFFERTO SECONDO LE INDICAZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO)
-TURNAZIONE
-INTERVENTI STRAORDINARI NEI SERVIZI AMMINISTRATIVI, TECNICI E LOGISTICI VOLTI AL MIGLIORAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNA
-ATTIVITÀ DI SUPPORTO AI PROGETTI DEFINITIVI NEL PROGRAMMA ANNUALE.
a) nell’ambito del proprio orario, come intensificazione: attività di sostituzione personale assente non eccedente il proprio orario di servizio,attività di supporto a docenti e studenti a qualsiasi titolo prestati e prestate e per progetti POF,collaborazione con i colleghi,collaborazione con gli uffici di presidenza e segreteria.
Nell’ambito del monte ore massimo preventivato per ciascun profilo, il budget orario riconosciuto quale intensificazione sarà definito a consuntivo e previa valutazione del D.S. e del DSGA.
b) Fuori del proprio orario di lavoro: le prestazioni eccedenti il proprio orario di servizio dovranno avvenire in caso di effettiva necessità e previa autorizzazione del DSGA.
Sono qui comprese ad esempio le ore eccedenti il proprio orario di servizio per sostituzione dei colleghi assenti, sistemazione arredi e spostamento suppellettili, partecipazione a commissioni ed anche le attività di aggiornamento fuori del proprio orario di servizio.
Per le attività di cui al punto b) si prevede accesso al fondo o recupero nei periodi di minore intensità di lavoro.
Al DSGA, possono essere riconosciuti compensi per incarichi e/o attività da finanziare con altre risorse diverse dal fondo d’istituto anche sottoforma d’intensificazione di lavoro.
Art. 23 – Criteri generali per la suddivisione del Fondo dell’istituzione scolastica Le risorse del fondo d’istituto per l’anno scolastico 2016/17, sono state calcolate direttamente dal MIUR.
1. Le risorse del fondo dell’istituzione scolastica, con esclusione di quelle di cui all’art. 21, verranno suddivise tra le componenti professionali presenti nell’istituzione scolastica, sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal PTOF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente,e dal Piano annuale di attività del personale ATA.
Le parti convengono di ripartire Le risorse disponibili secondo i seguenti criteri:
1. 70% da destinare alle attività del personale docente
2. 30% da destinare alle attività del personale ATA
La disponibilità per ciascuna delle due aree risulta in sintesi la seguente, dopo aver detratto la quota spettante al DSGA per indennità di direzione e all’assistente amm/vo per sostituzione del DSGA :
DOCENTI € 42.012,94 lordo dipendente; ATA € 18.005,55 lordo dipendente.
2-La distribuzione delle quote all’interno delle risorse di ciascuna AREA, per singole attività avverrà su proposta del DS per i docenti e del DSGA per gli ATA, si dovrà comunque tener conto dei seguenti criteri:
DOCENTI
- Saranno retribuiti i seguenti incarichi: coordinatore e segretario del consiglio di classe, coordinatore del consiglio di dipartimento, responsabile dei laboratori, addetto alla sicurezza, tutor;
- Saranno retribuite previa presentazione di una relazione a consuntivo, con riferimento alle attività effettuate, alla loro calendarizzazione, alle ore impegnate, i seguenti incarichi: collaboratori dirigente scolastico, addetti alla stesura dell’orario, rapporti con enti pubblici, coordinamento attività di orientamento, collaborazione con RSPP in materia di sicurezza.Non si riconosceranno ore superiori a quelle preventivate.
- Saranno retribuiti in base alle ore effettivamente svolte gli impegni nelle commissioni; a tal proposito farà fede la registrazione delle riunione effettuate sull’apposito verbale. In nessun caso sarà un budget orario superiore a quello indicato.
- I referenti dei progetti dovranno presentare una relazione a consuntivo, con l’indicazione delle ore impegnate, degli obiettivi raggiunti e della ricaduta.
ATA
1- Le attività, di cui all’art. 3, relative ai punti 3°-3b, del piano, salvo i casi approvati dagli organi competenti, non dovranno superare il limite massimo di 100 ore per ogni punto.
2.A consuntivo, sulla base della documentazione delle attività effettivamente svolte, si dovranno applicare i seguenti criteri:
- liquidazione del compenso accessorio in proporzione al servizio prestato;
- le quote non utilizzate in una attività possono essere utilizzate in altre attività facenti parte della stessa AREA per retribuire attività contrattate con le RSU, autorizzate dagli organi collegiali,effettivamente svolte e documentate ed eccedenti il monte ore previsto ed assegnato a preventivo;
- le frazioni orarie pari o inferiori a 30 minuti ,si arrotondano per difetto.
3- È istituito un fondo di riserva, pari a € 4.020,44 per il personale docente e €1.005,55 per il pers. ATA, per far fronte a necessità non programmate in quanto imprevedibili.
Il fondo di riserva, se non utilizzato, confluirà nella dotazione finanziaria dell’anno successivo.
Art. 24- Criteri generali per l'impiego delle risorse
1. Le risorse finanziarie del fondo d'istituto e non specificamente finalizzate vengono utilizzate per retribuire le attività previste dall'art. 88 del CCNL del 29/11/2007.
2. I progetti didattici aggiuntivi saranno realizzati entro la misura consentita dalle risorse stanziate.
3. II personale docente ha accesso alla retribuzione delle attività aggiuntive in modo paritario, senza alcuna differenziazione o quantificazione preventiva derivante dall’appartenenza a ordini e gradi diversi presenti nella Scuola.
4. Le risorse finanziane che perverranno nella disponibilità del FIS, per finanziamenti ex
L. 440/97, per progetti didattici finanziati da Enti o privati, per progetti speciali e per ogni altra motivazione, che prevedano nella loro utilizzazione la corresponsione di compensi al personale docente e ATA, ferma restando la loro destinazione in caso di finalizzazione,Vengono utilizzate, su indicazione del Collegio dei Docenti, per retribuire:
a) con le risorse del FIS, il personale docente e ATA della Scuola impegnato in tutte le attività connesse alla realizzazione dei relativi progetti e per le funzioni istituzionali della scuola;
b) con le risorse diverse dal FIS, il personale docente, il personale ATA ed il personale esterno alla scuola, impegnato in attività connesse alla realizzazione dei relativi progetti opportunamente predisposti;
5. Le indennità e i compensi al personale Docente e ATA possono essere corrisposti:
• in modo forfettario per l'intero anno, in cifra unica o su base oraria, a fronte dell'incarico assegnato. In caso di subentro o sostituzione, il compenso verrà ripartito proporzionalmente tra gli incaricati.
• in modo analitico, computando le ore di attività effettivamente prestate, a fronte
dell'incarico assegnato, sulla base della documentazione predisposta dalla scuola (fogli firma registro delle attività e relazione finale).
• In caso di assenza dovuta a qualsiasi motivo, con esclusione delle assenze per ferie, il compenso sarà ridotto in proporzione.
• Lo svolgimento dell'incarico sarà comprovato mediante relazione finale sull’attività svolta.
6. Le risorse del FIS sono riconosciute al personale docente e ATA sulla base del piano delle attività e dei progetti finalizzati al miglioramento dell'offerta formativa, deliberati dal Collegio dei Docenti e dal Commissario Straordinario.
7. Le eventuali economie realizzate andranno ad incrementare nell'anno successivo il fondo del personale cui erano inizialmente destinate.
Art 25
Criteri per l’individuazione del personale docente da utilizzare nelle attività retribuite con fondo d’istituto
Il PTOF è elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Commissario straordinario.
Esso, predisposto con la partecipazione di tutte le componenti, è il quadro di riferimento unitario per tutte le attività della scuola, coniuga i curricoli con le altre iniziative ed utilizza al meglio le risorse umane, professionali, tecniche, finanziarie e strutturali.
Dal PTOF, che è la carta di identità di questo Istituto, si evince la realizzazione dei progetti e di tutte le opportunità formative studentesche extracurricolari, complementari ed integrative.
L’individuazione del personale da utilizzare nelle attività retribuite dal Fondo di istituto ai fini della realizzazione di tutto quanto previsto nel PTOF avverrà sulla base dei seguenti criteri:
-DOCENTI PROPONENTI L’ATTIVITÀ
-DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER PROGETTI E/O ATTIVITÀ DELIBERATI DALLO STESSO PERSONALE INTERNO CHE HA DATO LA PROPRIA DISPONIBILITÀ ED IN POSSESSO DI SPECIFICHECOMPETENZE DOCUMENTATE DA CURRICULUM
-DISCREZIONALITÀ DEL D.S. NELLA VALUTAZIONE ED UTILIZZO DELLE COMPETENZE.
-competenze specifiche e professionali possedute in relazione agli incarichi riferiti alle attività aggiuntivi programmate;
- disponibilità ad assumere ed assolvere l’incarico;
- continuità del servizio prestato negli incarichi di lavoro riferiti alle attività aggiuntive programmate:
I compiti correlati all’incarico devono essere esplicitati dal DS prima dell’attribuzione dell’incarico stesso, affinché i docenti ne possano prendere atto a fare le opportune valutazioni circa la comunicazione di un’eventuale disponibilità e/o accettazione di un’eventuale nomina.
Qualsiasi incarico sarà assegnato sulla base di una dichiarata disponibilità.
-Possono accedere al fondo tutti i dipendenti, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato; i supplenti temporanei solo per le attività non rinviabili al momento del rientro del titolare assente.
-Il Dirigente Scolastico individua il personale cui affidare lo svolgimento delle attività sulla base dei criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, dal DSGA nel piano delle attività, della disponibilità degli interessati e delle diverse professionalità, con l'obiettivo di una opportuna e funzionale valorizzazione.
- Qualora nell'ambito di un Progetto sia prevista esplicitamente anche l'indicazione di personale, sia interno che esterno alla Scuola, nonché di esperti esterni, il Dirigente Scolastico conferirà l'incarico a tale personale.
- Il Dirigente Scolastico assegna al personale le ore da realizzare in relazione all'impegno programmato sulle relative schede di Progetto, sulla base della compatibilità finanziaria e in coerenza con ali obiettivi del PTOF.
- Il Dirigente scolastico attribuisce tutti gli incarichi relativi allo svolgimento di attività retribuite con il FIS con una lettera in cui sono indicati:
• il tipo di attività e gli impegni conseguenti, con il numero massimo di ore da effettuare;
• il compenso forfetario e/o orario, con riferimento al Contratto Integrativo d'Istituto:
• le modalità di espletamento dell'attività;
• i termini e le modalità di pagamento.
-Il compenso è liquidato per intero, in parte o non verrà liquidato a consuntivo dell'attività svolta, sulla base delle verifiche effettuate dal Dirigente Scolastico e del Direttore SGA
I docenti possono svolgere attività didattiche rivolte al pubblico anche di adulti in relazione alle esigenze formative provenienti dal territorio; per quanto riguarda le materie di insegnamento comprese nel curriculum scolastico e per attività di recupero dell’insuccesso scolastico, il Collegio dei Docenti regolamenterà lo svolgimento di tale attività definendo anche il monte ore. La spesa graverà sui fondi del FIS.
Le parti convengono di corrispondere per tale attività il compenso orario lordo di 35,00 € per attività d’insegnamento e € 17,50 per altre attività.
Per la realizzazione del PTOF e per l’andamento generale dell’Istituto, il D.S. sceglierà i propri Collaboratori(nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10% di docenti).
I Responsabili dei Laboratori sono individuati sulla base delle competenze, il Responsabile per la Sicurezza sulla base delle competenze e della formazione specifica.
Art. 26 – Stanziamenti
1. Al fine di perseguire le finalità di cui all’articolo 22, sulla base della delibera del commissario straordinario, di cui all’art. 88 del CCNL e del Piano Annuale, il fondo d’istituto destinato al personale docente è ripartito, come segue, tra le aree di attività di seguito specificate:
ATTIVITA’ | N. ORExDOCENTI | IMPORTO |
COLLABORATORI DS | 100H x 2 Art.88 comma 2/f | 1750,00 |
1750,00 | ||
100 h x 5 Art.88 comma 2/k | 1750,00 | |
1750,00 | ||
1750,00 | ||
1750,00 | ||
1750,00 | ||
RESPONSABILI PLESSO INFANZIA | 10h x 4 Art.88 comma 2/d | 175,00pro- capite=700,00 |
RESPONSABILI PLESSO PRIMARIA | 10h x 3 Art.88 comma 2/d | 175,00 pro-capite = 525,00 |
20h X 2 Art.88 comma 2/d | 350,00 pro capite = 700,00 | |
RESPONSABILI PLESSO PRIMO GRADO | 20H X 1 Art.88 comma 2/d | 350,00 |
distribuzione somma disponibile docenti FIS( LORDO DIPENDENTE ): €42.012,94 distribuzione
25H x 1 Art.88 comma 2/d | 437,50 | |
CORDINATORE INFANZIA | 20h Art.88 comma 2/d | 350,00 |
COORDINATORI CLASSE SEC. II GRADO | 10H X 9 Art.88 comma 2/d | 175,00 pro- capite=1575,00 |
15h x 2 Art.88 comma 2/d | 262,00 pro capite = 525,00 | |
COORDINATORI CLASSE SC. SEC. I GRADO | 10H X 4 Art.88 comma 2/d | 175,00 pro- capite=700,00 |
15 h x 4 Art.88 comma 2/d | 262,50 pro capite = 1050,00 | |
COORDINATORI interCLASSE PRIMARIA | 15H X 12 Art.88 comma 2/d | 262,50 pro- capite=3150,00 |
COORDINATORI GRUPPO GLHI | 5h x 4 Art.88 comma 2/d | 87,50 pro- capite=350,00 |
COORDINATORI DIPARTIMENTI | 10H X 4 Art.88 comma 2/d | 175,00 pro- capite=700,00 |
COORDINATORE STRUMENTO MUSICALE | 10H Art.88 comma 2/d | 175,00 |
TUTOR NEOIMMESSI | 15H Art.88 comma 2/d | 262,50 |
RESPONSABILI BIBLIOTECHE E LABORATORI | 8H X 11 Art.88 comma 2/d | 140,00 pro-capite =1540,00 |
RLS e RESPONSABILE STRESS LAVORO CORRELATO | 15 H Art.88 comma 2/d | 262,50 |
ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE | 5H X 8 Art.88 comma 2/d | 87,50 pro- capite=700,00 |
ADDETTI PRIMO SOCCORSO | 5H X 13 di cui n.2 ATA Art.88 comma 2/d | 87,50 pro- capite=962,50 |
ADDETTI ANTINCENDIO | 5H X 13 di cui n.2 ATA Art.88 comma 2/d | 87,50 pro- capite=962,50 |
RESPONSABILE PARI OPPORTUNITA’ E MOLESTIE SESSUALI | 8h Art.88 comma 2/d | 140,00 |
PROGETTO ACCOGLIENZA IPSSASR | 20 h x 2 art. 88 comma 2/a | 350,00 pro capite = 700,00 |
PROGETTO ACCOGLIENZA COLOSIMI | 6 X 3 | 105,00 pro capite= 315,00 |
12x 1 | 210,00 | |
DALLA SCUOLA AL MANEGGIO | 20 h Art.88 comma 2/k | 350,00 |
CORSO POTATURE E INNESTI | 50H -€ 35,00 Art.88 comma 2/k | 1750,00 |
20 H-€ 35,00 Art.88 comma 2/k | 700,00 | |
FUNNY ENGLISH | 20h x 4-€ 35,00 art. 88 comma 2/a | 700.00pro capite =2800,00 |
PROGETTO L2 | 30h x 2-€ 35,00 Art.88 comma 2/k | 1050,00 1050,00 |
PROGETTO METODO DI STUDIO | 10h x 2-€ 35,00 Art.88 comma 2/k | 350,00 350,00 |
TOTALE IMPEGNO FIS | 37.992,50^+4020,44 = 42.012.94 | |
FONDI FINALIZZATI | ||
TUTOR ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO | 50 H x 2 Finanziamento MIUR Alternanza S/L | 875,00 PRO- CAPITE=€1750,00 |
20 h x 2 Finanziamento MIUR Alternanza S/L€ 700,00 | 350,00 PRO-CAPITE =€700,00 |
TUTOR AREA PROFESSIONALIZZANTE CORSO SERALE | 20 h Finanziamento MIUR Alternanza S/L | € 350,00 |
DIRE ZIONE /COOR | €258,50 | |
recuperi € 412,94(lordo stato) | € 412,94(lordo stato | |
AREA A RISCHIO 4047,03(L.D.) FINANZIAMENTO SPECIFICO ( ATA 1032,50 (8 ORE 69 | DOC N. 5 ORE 132,00 | 3014,53 |
Progetti (PON,POR, | DOC. 2 | € 1.100,00 |
. Funzioni strumentali al POF | N. 7 | €. 4.755,22 |
TTOTALE | 12.341.19 | |
TOTALE COMPLESSIVO IMPEGNO DOCENTI | 54.354,13 |
^Totale Impegno docenti € 37.992,50.
Le parti concordano per la differenza di costituire un fondo di riserva per eventuali necessità in corso d’anno, di euro 4020,44
2.Allo stesso fine di cui al comma 1 vengono definite le aree di attività riferite al personale ATA, a ciascuna delle quali vengono assegnate le risorse specificate per fronteggiare i carichi di lavoro istituzionali e per il necessario supporto alle attività extracurricolari inerenti la realizz azione del PTOF, si conviene , in linea di massima, quanto segue in termini di intensificazione e di prestazioni eccedenti l'orario d'obbligo.
IMPORTO DISPONIBILE € 18.005,55(L.D.)1
SERVIZI AMMINISTRATIVI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
intensificazione per un totale di ore50X5= 250X14,50, corrispondente ad un costo di €.3625,00;
Prestazioni eccedenti per un totale di ore50X5, corrispondente ad un costo di €.3625,00;
Prestazioni eccedenti per un totale di ore 100 (diviso 2 unità)corrispondente ad un costo di
€ 1400,00supporto informatico;
SERVIZI TECNICI
COLLABORATORI SCOLASTICI TECNICI
Intensificazione per un totale di ore 50, corrispondente ad un costo di €.625,00;
Prestazioni eccedenti per un totale di ore 00corrispondente ad un costo di €.
SERVIZI AUSILIARI
Intensificazione per un totale di ore 300 corrispondente ad un costo di € 3750,00- COMPRESO COMPENSO A.S.P.P.
Prestazioni ecced. per un totale di ore318, corrispondente ad un costo di €. 3975,00-ORE RSU
In sintesi distribuzione
FIS
A-TOTALE per intensificazione(1) | € 8000,00 |
B-TOTALE per prestazioni eccedenti l'orario dell'obbligo(1) | € 9000,00 |
C-Quota variabile dell’indennità di direzione spettante al DSGA detratta dalla quota Complessiva e quota sostituzione | |
D-INCARICHI SPECIFICI | € 2854,75 |
E-AREA A RISCHIO 4047,03(L.D.) FINANZIAMENTO SPECIFICO ATA € 1032,50 UNITA’ 8 ORE 69 | € 1032,50 |
F-PON €2100,00FINANZIAMENTO SPECIFICO | €1100,00 |
G-alternanza scuola lavoro N.3 | €845,00 |
FONDO DI RISERVA | 1005,55 |
TOTALE COMPLESSIVO (1) IMPEGNO FONDI FINALIZZATI TOTALE IMPEGNO COMPLESSIVO | € 18.005,55FIS € 5.832,25 € 23.837,80 |
(1) Somma disponibile a.s lordo dipendente €18005,55(L.D.)FIS ESCLUSA LETTERA C-D-E-F-G
–impegno FIS € 17000,00
La differenza€1005,55 sarà utilizzata per eventuali attività da programmare in corso d’anno;
Art. 27 - Conferimento degli incarichi
1. Il Dirigente conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio.
2. Nell’atto di conferimento dell’incarico sono indicati, oltre ai compiti e agli obiettivi assegnati, anche il compenso spettante e i termini del pagamento.
2. La liquidazione dei compensi sarà successiva alla verifica dell’effettivo svolgimento dei compiti assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti.
Art. 28 - Quantificazione delle attività aggiuntive per il personale ATA
1. Le attività aggiuntive, svolte nell’ambito dell’orario d’obbligo nella forma di intensificazione della prestazione, sono riportate ad unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi.
2. Le prestazioni del personale ATA, rese in aggiunta all’orario d’obbligo, in alternativa al ricorso al FIS, possono essere remunerate anche con recuperi compensativi, compatibilmente con le esigenze di servizio.
Possono essere richieste al personale prestazioni aggiuntive, oltre l’orario d’obbligo, in caso di assenza di una o più unità di personale, di esigenze impreviste e non programmabili.
Possono, inoltre, essere richieste al personale prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, in caso di assenza di una o più unità di personale;di esigenze impreviste e non programmabili. In tal caso, la sostituzione verrà fatta da altro personale in servizio. Per tale attività saranno riconosciuti 90 minuti di recupero per ogni giorno di sostituzione.
Tutte le prestazioni aggiuntive e straordinarie sono conferite dal DSGA.
INTENSIFICAZIONE DELLE PRESTAZIONI E PRESTAZIONI ECCEDENTI(1)
(art. 46 tab. A, Art. 86 87 e 88).
Si premette che alle prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo si ricorre per esigenze eccezionali e non programmabili di seguito evidenziati:
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
svolgimento attività collegate alla didattica(iscrizioni,esami di stato) e agli organi collegiali (elezioni) periodi di intensità lavorativa per l’attuazione di disposizioni ministeriali inerenti alla didattica e all’attività amministrativa;
introduzione dati nel software SIDI, inventario, lavori contabili di particolare rilevanza, ecc. riorganizzazione archivio;
graduatorie personale docente e ATA (domande di supplenza da inserire al sistema).
COLLABORATORI
utilizzo dei laboratori in orario pomeridiano (su richiesta dei docenti)
-collaboratori addetti all’azienda agraria
pulizia straordinaria cantina ,vigneto, serra ecc.
-collaboratori scolastici
proroga della turnazione pomeridiana per lo svolgimento di attività collegate alla didattica e agli organi collegiali;
pulizia straordinaria
particolari lavori di manutenzione che non possono essere svolti durante l’orario di lavoro ordinario
assemblea dei genitori in orario serale e riunioni di organi collegiali.
TITOLO SESTO– ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Art. 29 sicurezza nei luoghi di lavoro Il nuovo Testo Unico Salute e Sicurezza
Il nuovo Testo Unico Salute e Sicurezza, Dlgs 9 aprile 2008 n. 81, pubblicato sulla G.U. n. 101 del 30 aprile 2008, identifica la scuola non solo come luogo di lavoro ma come ente che svolge un ruolo attivo nella promozione della cultura della prevenzione e della valorizzazione del lavoro e della sua sicurezza.
Nella fattispecie, il Decreto attua la legge delega n. 123/07 collocando le nuove regole in un’ottica di sistema. In tale prospettiva, il nuovo Testo Unico Salute e Sicurezza si pone in coerenza con le direttive comunitarie ed internazionali rispettando le competenze in materia attribuite alle Regioni dall’art. 117 della Costituzione.
Rispetto a quanto non espressamente indicato nel presente contratto integrativo, la normativa di riferimento primaria in materia è costituita dalle norme legislative e contrattuali di cui al comma precedente.
Soggetti tutelati
1. I soggetti tutelati sono tutti coloro che nell’Istituzione Scolastica prestano servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato.
2. Ad essi sono equiparati tutti gli studenti dell’Istituzione Scolastica per l’esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, per l’uso di apparecchi e strumenti di lavoro, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali.
3. Sono, altresì, da comprendere anche gli studenti presenti a scuola in orario curriculare ed extracurriculare per iniziative complementari ivi realizzate
4. Gli studenti sono numericamente computati ai fini degli obblighi di legge per la gestione e la
revisione annuale del piano d’emergenza.
5. Gli studenti non sono numericamente computati ai fini degli obblighi che la legge correla al numero del personale impegnato presso l’Istituzione Scolastica.
6. Sono parimenti tutelati tutti i soggetti che, avendo a qualsiasi titolo diritto di presenza presso i locali dell’Istituzione Scolastica, si trovino all’interno di essa nella veste di ospiti, ditte incaricate, gestori, fornitori, pubblico in genere, rappresentanti, utenti, insegnanti, corsisti, personale con incarichi di collaborazione, personale in convenzione con cooperative, genitori.
Art. 30 – Obblighi e responsabilità del DIRIGENTE SCOLASTICO
Gli obblighi del datore di lavoro non delegabili sono disciplinati dall'art. 2 comma 1-b) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Il Dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro individuato ai sensi del D.M. 292/96 ha i seguenti obblighi in materia di sicurezza:
-valutazione dei rischi esistenti;
- VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO, ai sensi e per gli
effetti del D.Lgs n. 81/09 e s.m.i.; nell’istruzione lo stress da lavoro è sovente collegato alla violenza, al bullismo (mobbing), alle molestie e a comportamenti inaccettabili degli studenti dovuti all’assenza di disciplina negli allievi e comportamento molesto. E’ importante che lo stress, la violenza, il bullismo vengano visti dalla dirigenza come una questione di “salute e sicurezza “professionale a cui è necessario rispondere con una politica adeguata per contrastare lo stress da lavoro.
-elaborare un documento sulla valutazione dei rischi (DVR e DVRI), indicando i criteri adottati nonché le misure di prevenzione e protezione (piano d'evacuazione, l'apposita segnaletica), il programma di successivi miglioramenti e custodirli agli atti;
-istituire il servizio di prevenzione e protezione.
-designare gli addetti alle misure di prevenzione incendi, evacuazione, salvataggio e pronto soccorso, in caso di pericolo grave ed immediato e, comunque, per la gestione dell'emergenza;
-fornire un'idonea formazione ed informazione a tutto il personale dell'Istitut o, in ragione delle attività svolte da ciascuno e delle relative responsabilità;
-consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza con tempestività per tutti quegli eventi per i quali la disciplina legislativa lo preveda;
-designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi;
-adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materiali, apparecchiature, videoterminali;
-designazione del personale incaricato di attuazione delle misure: D.S. – R.S.P.P. – R.L.S. –
A.S.P.P. –Referenti per la sicurezza;
-Istituzione dell’Albo della Sicurezza per l’affissione del Documento di Valutazione dei Rischi, del Piano di Evacuazione, dell’Organigramma di Addetti e Responsabili, del Manuale di Informazione di “Norme regolamentari e comportamentali” indicate dal Dirigente Scolastico e dei Numeri di Telefono utili in caso di emergenza;
-informazione e formazione rivolte a favore degli studenti e del personale scolastico da organizzare compatibilmente con ogni altra attività sia per aggiornamento periodico sia per informazione e formazione iniziale dei nuovi assunti.
Art. 31 - Rimozione dei fattori di rischio –rapporti con gli enti proprietari
II Dirigente scolastico, per la rimozione dei fattori di rischio e gli interventi di tipo strutturale deve prioritariamente attivare l'ente locale proprietario dell'immobile perché, a norma di legge, gli interventi di tipo strutturale e di manutenzione necessari per garantire la sicurezza dei locali e degli edifici scolastici sono a carico dell’ente locale.
La richiesta formale di adempimento, motivandone l’esigenza soprattutto
per quanto riguarda la sicurezza deve essere avanzata per iscritto,con tale richiesta, l’ente locale diventa responsabile ai fini della sicurezza a termini di legge.
Riunione periodica di prevenzione e protezione dei rischi:
Il Dirigente Scolastico direttamente o tramite il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, indice almeno una volta l’anno una riunione di prevenzione e protezione dei rischi, alla quale partecipano lo stesso Dirigente, o un suo rappresentante, che la presiede, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il rappresentante per la sicurezza e gli addetti di ogni sede al servizio di protezione e prevenzione dei rischi. La riunione non ha poteri decisionali, ma carattere sostanzialmente consultivo.
Il Dirigente Scolastico ha l’obbligo di programmare previa consultazione con la RLS, gli incontri di formazione per tutto il personale della scuola, sulle materie relative alla salute e la sicurezza, definendo contenuti, tempi e modalità che per disposizioni legislative prevedono siano svolte in orario di lavoro e senza oneri a carico dei lavoratori.
Il personale tutto ha l’obbligo di partecipare agli incontri di formazione e, in caso di assenza, provvederà ad informarsi comunicando alla Dirigenza i tempi e i modi in cui ottempera a tale obbligo
E’ obbligo del Dirigente Scolastico garantire la formazione a tutti i lavoratori che non abbiano svolto un corso sulla sicurezza negli ultimi 5 anni.
Il servizio di prevenzione e protezione (S.P.P) è formato da:
- il responsabile per la sicurezza xxx. XXXXX XXXXXXX delegato Dal DIRIGENTE SCOLASTICO ;
- dai sigg.:
XXXXXX XXXXXXX PLESSO COLOSIMI infanzia –primaria XXXXXXXX XXXXXXXX PLESSO COLOSIMI “ SEC- I° GRA. XXXXXXXX XXXXXXXXX IPSASR
XXXXX XXXXXXXX IPA
XXXXXX XXXXX SEDE CENTRALE
LEONE FRANCOLINA PLESSO DI PEDIVIGLIANO AMMIRATORE PIERA PLESSO DI BORBORUSO XXXXXXXX ROSETTA PLESSO DI PANETTIERI XXXXXXXX XXXXXX PLESSO DI BIANCHI XXXXXXXX XXXXXXXX CANTINA DIDATTICA
- il rappresentate dei lavoratori per la sicurezza designato nell’ambito delle RSU, nella persona del Sig. XXXX. XXXXXXXX XXXX
Per il funzionamento di tale servizio si fa riferimento al CCNL art. 73 e seg.:
Art. 32 - Il Responsabile del Sistema di Prevenzione e Protezione (RSPP)
Secondo le modalità previste dall’art. 32, comma 9, del D.lgs n. 81/08, Il RSPP è designato dal Dirigente tra il personale docente, previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, a condizione che assicuri le necessarie competenze tecniche indispensabili all’assunzione della funzione, ovvero all’esterno, in caso non vi sia tale possibilità o non sussista il requisito del rapporto di fiducia professionale.Per il corrente a.s. è un esperto esterno.
1. Il RSPP svolge ordinariamente i seguenti compiti:
-Collabora con il Dirigente scolastico nel predisporre ed attuare le misure di prevenzione e protezione dell’istituto scolastico.
-consulta Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) designato nell’ambito della
R.S.U. nelle ipotesi di cui all’art-50del DLgs 81/2008;
Il RLS deve essere consultato sulla designazione degli addetti del servizi e sull'organizzazione della formazione inerente la sicurezza.
- designare gli addetti alle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, addetti al pronto soccorso(“figure sensibili”)
- vigila sul rispetto delle norme definite nel Piano di rilevazione dei rischi.
-tiene i contatti con gli EE.LL. per tutte le esigenze connesse alla sicurezza.
-gestisce il programma delle esercitazioni di evacuazione dei plessi.
Al RSPP compete un compenso per il quale si attingerà ai fondi appositamente assegnati dal MIUR .
Riunione periodica del servizio di prevenzione e protezione
Il Dirigente Scolastico direttamente o tramite il personale del servizio di prevenzione e protezione, indice almeno una volta l’anno una riunione alla quale partecipano lo stesso Dirigente, o un suo rappresentante,che la presiede, il Responsabile del servizio di protezione prevenzione,Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
1. Nel corso della riunione il D. S. sottopone all'esame dei partecipanti il documento sulla sicurezza, l'idoneità dei mezzi di protezione individuale, i programmi d’informazione e formazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e della salute.
2. L'assemblea non ha poteri decisionali ma carattere consultivo.
3. Il Dirigente Scolastico deciderà se accogliere in tutto o in parte, suggerimenti scaturiti dalla riunione, assumendosi tuttavia la responsabilità di non tener conto degli eventuali rilievi documentati nell'apposito verbale che dovrà essere redatto ad ogni riunione.
Documento valutazione dei rischi
Il documento di valutazione dei rischi, è redatto dal Dirigente Scolastico che può avvalersi della collaborazione di esperti degli enti locali proprietari dell'edificio o di esperti preposti alla tutela e sicurezza dei lavoratori.
Il documento è revisionato annualmente per tener conto delle eventuali variazioni intervenute
Art. 33 - rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
TUTELA DELLA SALUTE NELL’AMBIENTE DI LAVORO
Ai sensi dell’art.73 del C.C.N.L. 29/11/07 il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, come previsto dal D.M. 382/98 è eletto o designato nell’ambito delle rappresentanze sindacali unitarie, per il corrente anno scolastico è stato designato il Sig. XXXXXXXX XXXX
1. Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale dell’istituto che sia disponibile e possieda le necessarie competenze.
2. Al RLS è garantito il diritto all’informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al Sistema di prevenzione e di protezione dell’istituto.
3. Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l’opportunità di frequentare un corso di aggiornamento specifico.
4. Il RLS può accedere liberamente ai plessi per verificare le condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito.
5. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto stabilito nel CCNL all’art. 73 e dalle norme successive, ai quali si rimanda.
Per l'espletamento dei compiti previsti il R.L.S. utilizzerà, oltre al monte ore in quanto R.S.U., ulteriori 40 ore, mentre sarà ritenuto in servizio con tempo di lavoro appositamente retribuito quello necessario per:
- consultazione preventiva e tempestiva in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione e verifica della prevenzione nell'azienda o unità produttiva; consultazione sulla designazione degli addetti al servizio di prevenzione, all'attività di prevenzione incendi, al pronto soccorso, all'evacuazione dei lavoratori.
- consultazione in merito all'organizzazione della formazione;
- frequenza di corsi per una formazione adeguata
- formulazione delle osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti;
- Partecipazione alla riunione periodica
Compiti del R.L.S.
I soggetti sindacali e il R.S.L. firmatari del presente contratto hanno diritto ad accedere ai locali dell'Istituto, previa comunicazione al D.S., anche durante le ore di servizio, salvaguardando le attività di docenza e scolastiche in genere, congiuntamente al responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
a) il R.L.S. ha accesso nei luoghi di lavoro nel rispetto dei limiti previsti dalla legge e egli segnala, con almeno 3 gg. di anticipo, al Dirigente Scolastico, le visite che intende effettuare negli ambienti di lavoro; tali visite possono svolgersi congiuntamente con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione o dal suo sostituto;.
Della visita sarà redatto un verbale depositato agli atti da parte del R. L. S. e la nota attestante il giorno, la durata del sopralluogo varrà come documento giustificativo dell’assenza del R. L. S.
Il D.S. consulterà preventivamente il R.L.S. per:
- La designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione;
- La valutazione del piano dei rischi;
- La realizzazione e verifica della prevenzione nell'istituto;
- L'organizzazione dei corsi di formazione;
- La sicurezza afferente all'igiene e alla salute dei lavoratori e dei discenti.
Il D.S. terrà conto delle proposte ed opinioni formulate, provvederà alla verbalizzazione della consultazione e assumerà in piena autonomia e responsabilità le scelte che, qualora dovessero essere difformi dalle proposte, dovranno essere motivate.
-Il R. L. S. è consultato in merito all’organizzazione della formazione di cui all’art. 22 c. 5 del
D.L. 626/64, e su tutti quegli eventi per i quali la disciplina legislativa prevede l’intervento consultivo. La consultazione deve essere verbalizzata
Informazione
Il R.L.S., dovrà essere convocato con almeno 5 giorni di anticipo, per le riunioni periodiche di protezione rischi e deve essere messo in condizione di parteciparvi effettivamente e proficuamente anche con la consegna di atti e documenti sulle materie poste all'ordine del giorno. Qualora il R.L.S. rilevi una situazione di rischio o di variazione delle condizioni di sicurezza, può chiedere che venga convocata immediatamente la riunione.
c) Il responsabile ha diritto di ricevere le informazioni e la documentazione relativa alla valutazione dei rischi e alle misure di prevenzione
d) Il Dirigente Scolastico, su richiesta del R.L.S. è tenuto a fornire la documentazione richiesta. Il
R.L.S. è tenuto a fare delle informazioni e delle documentazioni ricevuta uso strettamente connesso alla sua funzione.
Formazione
Gli interventi di formazione vengono organizzati, prioritariamente, all'interno dell'orario di lavoro; qualora ciò non fosse possibile per problemi organizzativi dei moduli formativi stessi oppure per esigenze di servizio i partecipanti sono considerati in servizio, il relativo tempo è considerato orario di lavoro a tutti gli effetti
L'attività di formazione si completa con la predisposizione di un opuscolo informativo sulle principali norme di sicurezza, con particolare riguardo alle attività lavorative proprie di ciascuna categoria di personale.
La formazione del R.L.S. sarà a carico dell'amministrazione come tempo ed impegno economico, dovrà essere di almeno 20 ore e riguardare:
- Conoscenze generali sugli obblighi e diritti previsti dalla normativa in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- Conoscenze generali sui rischi dell'attività svolta e sulle relative misure di prevenzione e protezione;
-Metodologie sulla valutazione del rischio;
- Metodologie minime delle comunicazioni.
-Il R. L. S. ha diritto alla formazione scientifica prevista dall’art. 19 comma 1 lett. A del D.Lvo 626/94, la formazione deve prevedere un programma base di 32 ore.
-Per l’espletamento dei compiti di cui all’art. 19 del D.L. 626/94, il R.L.S. può utilizzare permessi previsti dalla normativa vigente. I permessi e le attività sono considerate tempo di lavoro.
Sarà cura del Dirigente fornire al R.L.S. pubblicazioni specifiche e promuovere aggiornamenti che abbiano rilevanza nella materia della sicurezza del lavoro.
a) Al R.L.S. spettano a domanda permessi retribuiti fino a 40 ore annue.
Assemblee
II RLS, nel limite di 6 ore annue, può convocare assemblee dei lavoratori, in orario di lavoro, per illustrare l'attività svolta e/o per la trattazione d’argomenti specifici riguardanti la prevenzione e la sicurezza sul luogo di lavoro.
Tali ore sono da considerarsi aggiuntive al normale monte ore annuale di 10 ore, di cui ciascun lavoratore può disporre per la partecipazione alle assemblee sindacali.
Strumenti per l'espletamento delle funzioni di RLS
Qualora si rendesse necessario, il RLS è autorizzato all'utilizzo dei locali e degli strumenti (computer, stampanti, fax, telefoni ...), con analoghe modalità a quanto previsto per i componenti della RSU.
DELEGA DI FUNZIONI
1. La delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espressamente esclusa, è ammessa con i seguenti limiti e condizioni:
-che essa risulti da atto scritto recante data certa;
-che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesta dalla specifica natura delle funzioni delegate;
-che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;
-che la delega sia accettata dal delegato per iscritto.
2.Alla delega di cui al comma 1 deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità:
0.Xx delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. La vigilanza si esplica anche attraverso i sistemi di verifica e controllo di cui all’art. 30, comma 4 del D.Lgs. 81/2008.
Art. 34- Addetti al primo soccorso e figure sensibili Organizzazione del servizio
Nell’organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione, sono designate le “figure sensibili”, lavoratori incaricati delle misure relative al pericolo incendio, all’evacuazione in caso di pericolo, al primo soccorso, alla gestione delle emergenze. Per ogni turno di servizio e per ogni sede, è individuata un’unità addetta al primo soccorso e un’addetta alla lotta antincendio.
A livello d’Istituto è costituita la commissione Sicurezza, cui partecipano il Dirigente Scolastico, i docenti responsabili di sede e il RLS, per coordinare l’attività di progetto relative alla materia inerenti gli aspetti organizzativi e didattici e per formulare proposte in ordine all’attività da svolgere con gli studenti, deliberate nel POF.
1. Per ogni plesso scolastico sono individuate le seguenti figure:
- addetto al primo soccorso
- addetto al primo intervento sulla fiamma
2. Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e saranno appositamente formate attraverso specifico corso
3. Alle figure di plesso competono tutte le funzioni previste dalle norme di sicurezza, che esercitano sotto il coordinamento del RSPP.
Sono incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione e lotta antincendio, di evacuazione in caso di pericolo e della gestione dell’emergenza.
I loro nominativi sono elencati di seguito:
N. | INCARICO/MANSIONI | COGNOME E NOME | PLESSO |
Addetti primo soccorso | |||
1 | Addetti primo soccorso | Xxxxxxxx Xxxx | Bianchi Primaria |
2 | Addetti primo soccorso | Marchio Xxxxxxxxxx | Infanzia Bianchi |
3 | Addetti primo soccorso | Xxxxx Xxxxxxxx | Sc. Sec. 1° Grado Bianchi |
4 | Addetti primo soccorso | Xxxxxxx Xxxxxxx | Primaria Colosimi |
5 | Addetti primo soccorso | Xxxxx Xxxx Xxxxx | Infanzia Colosimi |
6 | Addetti primo soccorso | Xxx Xxxxxxxxx | Primo grado Colosimi |
7 | Addetti primo soccorso | Xxxx Xxxxxxx | Primaria Scigliano |
8 | Addetti primo soccorso | Xxxxx Xxxxx | Infanzia Scigliano |
9 | Addetti primo soccorso | Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx | Xxxxx xxxxx xx Xxxxxxxxx |
00 | Addetti primo soccorso | Xxxxx Xxxxx | Primaria e Primo grado di Pedivigliano |
11 | Addetti primo soccorso | Infanzia Pedivigliano | |
12 | Addetti primo soccorso | Ammiratore Piera | Borboruso |
13 | Addetti primo soccorso | Xxxxxxxx Rosetta | Primaria Panettieri |
14 | Addetti primo soccorso | Xxxxxxx Xxxxx | Corso ordinario IPA |
15 | Addetti primo soccorso | Xxxxxx Xxxxxxxxx | Corso serale IPAA |
16 | Addetti primo soccorso | Xxxxx Xxxxxxxxxx | Azienda |
Addetti prevenzione incendi Prevenzione incendi e protezione contro rischi particolari 1. A ciascun plesso si applica la normativa sulla prevenzione incendi e sulla protezione da agenti chimico-fisico-biologici particolari previsti dalle norme vigenti. 2. Devono essere previste almeno due prove di evacuazione generale nell’arco dell’anno scolastico | |||
1 | addetto prevenzione incendi | Xxxxx Xxxxxxxx | Infanzia Bianchi |
2 | addetto prevenzione incendi | Xxxxx Xxxxxxxxx | Primaria e 1° Grado Bianchi |
3 | addetto prevenzione incendi | Xxxxxxxxx Xxxxx Filippina | Infanzia Colosimi |
4 | addetto prevenzione incendi | Xxxxxxx Xxxxxxx | Primaria Colosimi |
5 | addetto prevenzione incendi | Xxxxxxxx Xxxxxxxx | Sec. I Grado Colosimi |
6 | addetto prevenzione incendi | Xxxx Xxxxxxxx | Primaria e Primo grado Scigliano |
7 | addetto prevenzione incendi | Xxxxxxxx Xxxxxxxx | Infanzia Scigliano |
8 | addetto prevenzione incendi | Leone Francolina | Sec. I G. Pedivigliano |
9 | addetto prevenzione incendi | Xxxxxxxxx Xxxxxxxx | Infanzia e Primaria Pedivigliano |
10 | addetto prevenzione incendi | Ammiratore Piera | Plesso di Borboruso |
11 | addetto prevenzione incendi | Xxxxxxxx Rosetta | Plesso di Panettieri |
12 | addetto prevenzione incendi | Xxxxx Xxxxxxxx | Ipa serale |
13 | addetto prevenzione incendi | Grande Silvano | IPA diurno |
14 | addetto prevenzione incendi | Xxxxxxxx Xxxxxxxx | Azienda |
I suddetti lavoratori devono segnalare carenze e possibili fonti di pericolo di cui vengono a conoscenza.
La segnalazione va fatta per iscritto al Dirigente Scolastico che è tenuto a protocollare e p.c. al RSPP il quale ultimo insieme al Dirigente Scolastico si attiverà a rimuovere i fattori di rischio (nell’ambito delle sue competenze) o ad informare l’ENTE LOCALE (Comune o Provincia).
TITOLO SETTIMO - NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 35 – Clausola di salvaguardia finanziaria
1. Qualora, sulla base delle clausole contrattuali, si verifichi uno sforamento del fabbisogno rispetto alla disponibilità finanziaria accertata, il Dirigente utilizza il fondo di riserva di cui all’art. 18, comma 2.
2. In caso di esaurimento del fondo di riserva, il Dirigente – ai sensi dell’art. 48, comma 3, del D.lgs. 165/2001 – può sospendere, parzialmente o totalmente, l’esecuzione delle clausole contrattuali dalle quali derivino oneri di spesa.
3. Nel caso in cui l’accertamento dell’incapienza del FIS intervenga quando le attività previste sono state già svolte, il dirigente dispone, previa informazione alla parte sindacale, la riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il ripristino della compatibilità finanziaria.
Art. 36 – Natura premiale della retribuzione accessoria
Titolo II
RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI
Capo I ‐ Relazioni sindacali
Art. 3 – Obiettivi e strumenti delle relazioni sindacali Art. 4 – Rapporti tra la RSU e il dirigente
Art. 5 – Oggetto della contrattazione integrativa- calendario degli incontri Art. 6 – modalità,tempi e procedure della contrattazione
Art. 7 – Oggetto dell'informazione preventiva e dell’esame congiunto Art. 8 – Oggetto dell'informazione successiva
Capo II ‐ Diritti sindacali
Art. 9 – Attività sindacale
Art. 10 –diritti di informazione ,patrocinio e di accesso agli atti Art. 11 –agibilità sindacale
Art. 12- assemblea in orario di lavoro
Art. 13- permessi sindacali retribuiti e non retribuiti Art. 14 – referendum
Art. 15- diritto di sciopero
Art. 16 – conciliazione e Trasparenza
Titolo III
PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE A.T.A. E DOCENTE
Capo I – Prestazioni aggiuntive del personale A.T.A.
Art. 17 – ore eccedenti personale docente Art. 18– collaborazione del personale docente
Art. 19– Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e collaborazioni plurime del personale A.T.A
Titolo IV
CRITERI GENERALI RELATIVI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ALL’ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
Il presene titolo è escluso dalla contrattazione ,la partecipazione sindacale potrà svilupparsi esclusivamente nelle forme dell’informazione art.65 del D.lgs.150/2009,o dall’esame congiunto legge 135/2012(legge di stabilità)
Capo II – Prestazioni aggiuntive del personale docente
Art. 19 – Impegno del personale docente per l’organizzazione e l’effettuazione delle uscite didattiche e delle visite d’istruzione
Art. 20 – Collaborazione plurime del personale docente
Titolo V
TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO
Capo I – Norme generali Art. 20 – Risorse disponibili Art. 21 – attività finalizzate
Capo II – Utilizzazione del FIS
Art. 22- finalizzazione delle risorse del FIS Art. 23- criteri per la suddivisione del FIS
Art. 24 – criteri generali per l’impiego delle risorse
Art. 25- criteri per l’individuazione del personale docente da utilizzare nelle attività retribuite con il FIS Art. 26- stanziamenti
Art. 27-Conferimento degli incarichi
Art. 28 –quantificazione delle attività aggiuntive per il personale A.T.A.
Titolo VI – ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Art.29– SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Art.30- obblighi e responsabilità del dirigente scolastico Art.31- rimozione dei fattori di rischio
Art. 32– Il Responsabile (R.S.P.P.)
Art. 33-Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.) Art. 34–addetti al primo soccorso e figure sensibili
Titolo VII
NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 35 – Clausola di salvaguardia finanziaria
Art. 36- NATURA PREMIANTE DELLA RETRIBUZIONE ACCESSORIA Art. 37- DISPOSIZIONI FINALI
Art. 38 – norme di tutela
ALLEGATI :ALLEGATO A INFORMAZIONE PREVENTIVA ; ALLEGATO B TABELLA RIPARTIZIONE RISORSE