PROGRAMMA OPERATIVO
Regione Molise
Servizio Sanitario Regionale
PROGRAMMA OPERATIVO
Triennio 2007 - 2009
Accordo ai sensi dell’articolo 1 comma 180 della legge 311/2004
D.L.vo 14 maggio 2005, n. 80
Versione 25.03.2007
Indice
1 QUADRO NORMATIVO NAZIONALE E REGIONALE 3
1.1 Quadro nazionale 3
1.2 Quadro regionale 6
1.3 Correlazione tra Piano e gli ordinari strumenti della programmazione 8
1.4 Patto per la Salute e Legge Finanziaria 2007 9
1.5 Accordi di programma 12
1.6 Verifica dell’erogazione dei LEA 12
1.7 Il programma operativo: obiettivi generali e specifici 16
1.8 Obiettivi operativi: interventi progettuali ed azioni puntuali 17
2 SVILUPPO DEI CONTENUTI DEL PIANO 18
2.1 Analisi del contesto 18
2.1.1 Il territorio 18
2.1.2 La viabilità 18
2.1.3 Contesto economico (provinciale) 19
2.2 La popolazione 21
2.2.1 Dati Demografici nazionali 21
2.3 Dati demografici dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASReM) 22
2.4 Proiezioni demografiche 26
2.5 Analisi demografica per Zona 27
2.6 La disabilità 28
2.6.1 Dati epidemiologici nazionali 28
2.6.2 Analisi per tipologia di disabilità 29
2.6.3 Stime dei disabili nella Regione Molise ASREM 32
2.7 Offerta Ospedaliera 34
2.7.1 Strutture ospedaliere operanti nella regione Molise 34
2.7.2 Riassetto della rete ospedaliera e nuova dotazione posti letto 40
2.7.3 La nuova rete ospedaliera dopo la rimodulazione 48
2.8 Analisi S.W.O.T 59
2.9 Obiettivi specifici, interventi progettuali, indicatori e fonti di verifica 62
2.10 Obiettivi specifici, relazione illustrativa 77
2.10.1 Macrolivello Assetto Organizzativo 79
2.10.2 Macrolivello Assistenza Territoriale ........................................................
2.10.3 Macrolivello Assistenza Ospedaliera........................................................
2.10.4 Obiettivi specifici.....................................................................................
3 SOSTENIBILITA’ ECONOMICA E FINANZIARIA 201
3.1 Razionale della sostenibilità economico-finanziaria 201
3.2 Serie storica dei Modelli LA e CE 202
3.3 Previsione modelli LA e CE per l’esercizio 2006 e per gli esercizi 2007-2009
3.4 Risparmi attesi .........................................................................................
3.5 Allegati....................................................................................................
1 QUADRO NORMATIVO NAZIONALE E REGIONALE
1.1 Quadro nazionale
Con l’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 è stato previsto, in attuazione dell’articolo 1, comma 173 della legge 30 dicembre 2004, n.311, il rispetto e la verifica di una nutrita serie di adempimenti organizzativi e gestionali, in linea di continuità con i precedenti provvedimenti di contenimento della spesa e Accordi.1 Tra questi, vanno menzionate le nuove forme di controllo per migliorare il monitoraggio della spesa sanitaria nell’ambito del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS), i vincoli all’offerta ospedaliera, da attuarsi mediante il rispetto del nuovo standard di posti letto e la disincentivazione dei ricoveri per lungodegenza, e, infine, una complessa articolazione di meccanismi procedurali e di controllo.
Per le Regioni risultate inadempienti è prevista inoltre la possibilità di sottoscrivere un ulteriore accordo al cui rispetto sarà subordinata l’erogazione dell’acconto e del saldo finale del maggior finanziamento a carico dello Stato. Tale accordo si considera dovuto, e, quindi un adempimento, nel caso in cui la regione presenti per l’anno di riferimento un disavanzo pari o superiore al 7%.
Resta salvo, comunque, l’obbligo per le Regioni di garantire, in sede di programmazione, l’equilibrio economico–finanziario delle aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, sia in sede di preventivo annuale che di conto consuntivo, realizzando forme di verifica trimestrale della coerenza degli andamenti con gli obiettivi dell’indebitamento netto delle Pubbliche Amministrazioni, prevedendo l’adozione obbligatoria di misure volte al riequilibrio delle gestione, laddove necessarie, nonché l’eventuale decadenza del direttore generale.
Sempre al fine di garantire il rispetto degli obblighi comunitari e la realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, la legge finanziaria per il 2006 (art. 1, commi 274 ss., della legge n.266/2005) conferma gli obblighi posti a carico delle Regioni con la citata intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, intesi a garantire l’equilibrio economico- finanziario e il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza.
A questi si aggiunge l’obbligo di stipulare, entro il termine perentorio del 31 marzo 2006, specifici accordi regionali attuativi dell’accordi collettivi nazionali per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, prevedendo di subordinare l’accesso all’indennità di collaborazione informatica al riscontro (mediante il supporto del sistema della tessera sanitaria) del rispetto della soglia del 70 per cento della stampa informatizzata delle prescrizioni farmaceutiche e delle richieste di prestazioni specialistiche effettuate da parte di ciascun medico. La
1 In particolare, si tratta degli obblighi previsti dal D.L. n. 374/2001, convertito in legge n. 405/2001, nonché dal D.L. n. 63/2002, convertito in legge n. 112/2002, oltreché dall’art. 52 della legge n. 289/2002, dal D.L. n. 269/2003, convertito in legge n. 326/2003, e infine dalla legge n. 350/2003.
mancata stipula dei medesimi accordi regionali costituisce per le Regioni inadempimento.
La legge finanziaria 2005 ha poi previsto all’art. 1, comma 174 della L. 311/04, così come integrato dalla L. 266/05, un meccanismo di automatismo l’innalzamento al livello massimo delle aliquote IRPEF ed IRAP nelle Regioni che non coprono integralmente i disavanzi registrati a partire dall’anno 2005.
Tra le principali innovazioni che hanno interessato la gestione sanitaria relativa agli ultimi esercizi finanziari, è da ricordare poi la fissazione di nuovi tetti di spesa per l’assistenza farmaceutica. In particolare, il D.L. 30 settembre 2003, n.269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n.326, recante “Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dei conti pubblici”, aveva stabilito che l’onere a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) non dovesse superare il 16% della spesa sanitaria complessiva, a livello nazionale ed in ogni singola Regione, fermo restando il tetto del 13% relativo all’assistenza farmaceutica territoriale.
Nuove disposizioni sono state introdotte per implementare il monitoraggio della spesa nel settore sanitario e l’appropriatezza delle prescrizioni sanitarie. Il citato D.L. n. 269/2003 ha, infatti, previsto l’introduzione della nuova tessera magnetica del cittadino nonché dei modelli standardizzati di ricettari medici a lettura ottica.
Il presente documento viene redatto ai fini di quanto previsto dall’articolo 1 comma 180 della legge 13.12.2004, n. 311 e successive modifiche ed integrazioni, in allegato all’accordo previsto anche all’atto dell’Intesa Stato-Regioni del 23.05.2005 per la riattribuzione del maggiore finanziamento relativo agli anni 2001 – 2002 – 2003 – 2004 e 2005.
La Regione Molise, inoltre, con il presente documento chiede che l’accordo venga adottato anche ai sensi dell’articolo 1 commi 281 e 278 della legge 266/2005, per l’accesso alle quote di contributo concesse allo Stato per la copertura dei disavanzi sanitari per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004, 2005 e 2006.
La legge 30 dicembre 2004, n. 311, (legge finanziaria 2005) di programmazione economica nazionale, tra l’altro, stabilisce misure per il contenimento della spesa sanitaria che sono tradotte in adempimenti ai quali le regioni devono attenersi al fine di perseguire l’equilibrio economico finanziario.
Il mancato rispetto degli adempimenti di cui sopra e la violazione del principio dell’equilibrio del bilancio comportano, rispettivamente:
- la preclusione all’accesso al maggiore finanziamento previsto per gli anni 2005- 2006 e 2007-2009, con immediato recupero delle somme eventualmente erogate;
- la mancata adozione di provvedimenti di ripiano, entro la data del 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento, comporta la nomina del Presidente della Giunta quale commissario ad acta per l’assunzione di atti necessari ad eliminare la perdita, ivi inclusi gli aumenti dell’addizionale IRPEF e le maggiorazioni dell’IRAP;
- l’impegno, da parte della Regione, alla sottoscrizione dell’accordo per la riattribuzione del maggiore finanziamento, anche in maniera parziale e graduale, in subordine alla verifica dell’effettiva attuazione del programma.
1.2 Quadro regionale
La Regione ha inserito gli obiettivi per il riordino del SSN, finalizzati al contenimento della spesa, mediante l’adozione di una serie di documenti finanziari, di seguito elencati:
a) il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (DPEF) per il 2005, approvato dall’esecutivo regionale nella seduta del 15 novembre 2004, con deliberazione n. 1483, a seguito della disamina delle cause relative all’eccessivo costo dei servizi erogati, individuando le azioni da porre in essere per eliminare, progressivamente, il disavanzo strutturale, ossia:
- costituzione dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale;
- messa in liquidazione delle disciolte ASL;
- ripiano dei disavanzi maturati;
b) la Legge Finanziaria regionale 2005, del 07.02.2005, n. 5, al fine del contenimento della spesa prevede quanto segue:
- all’art. 7 L.R. cit. : “nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2005, alla UPB n. 430 è iscritto il finanziamento integrativo del SS previsto a carico dello Stato, di euro 44.006.169,82, il cui utilizzo può avvenire nel rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa statale vigente”;
- all’art. 11 L.R. cit.: “In coerenza con gli obiettivi sull'indebitamento netto le Aziende sanitarie sono tenute a raggiungere ed a conservare nella gestione l'equilibrio economico-finanziario. Ai fini del mantenimento dell'equilibrio di cui al comma 1 la Giunta regionale determina le modalità per la verifica trimestrale dei conti e per l'adozione delle misure per la riconduzione in equilibrio della gestione, nonché i termini per la decadenza del direttore generale, nel caso si prospettassero situazioni di squilibrio”;
- all’art. 12 L.R. cit.: “A decorrere dall'entrata in vigore della presente legge, le prestazioni sanitarie sono assoggettate, con modalità determinate con deliberazione di Giunta regionale, al sistema di partecipazione al costo da parte degli assistiti, secondo le previsioni contemplate dall'articolo 3, comma 7, e dagli articoli 4, 5, 6 e 7 del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124. Le prestazioni di assistenza farmaceutica sono assoggettate al sistema di partecipazione al costo da parte degli assistiti, secondo le modalità determinate con deliberazione di Giunta regionale, nel rispetto del tetto di spesa imposto dalla vigente legislazione nazionale. Per i farmaci, comprese le specialità medicinali il cui principio attivo non è protetto da brevetto o da certificato complementare di cui alla legge 19 ottobre 1991, n. 349, aventi il prezzo di riferimento più basso, è esclusa, entro i limiti di reddito stabiliti dalla deliberazione di Giunta regionale, la partecipazione al costo delle prestazioni.”;
La Regione Molise ha avviato, a partire dall’anno 2002, una decisa riforma strutturale del sistema sanitario al fine del monitoraggio, della qualificazione e del contenimento della spesa ospedaliera che ha portato alla istituzione di un'unica Azienda Sanitaria Regionale, costituita con la L.R. n. 9 del 1° aprile 2005: “ Riordino del Servizio Sanitario Regionale” e relative deliberazioni attuative di Giunta Regionale: DGR n. 1867 del 26.12.05, con la quale si è provveduto alla costituzione della ASREM ed alla nomina del Direttore Generale e D.G.R. n. 1881 del 30.12.05, relativa alla nomina dei Direttori di Zona della neocostituita ASREM.
In particolare, si è proceduto ad emanare una serie di provvedimenti, al fine di ricondurre la gestione ad un unico soggetto (ASREM), tra i quali:
- D.G.R. del 29 luglio 2002, n. 1187 “Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza”;
- D.G.R. del 29 luglio 2002, n. 1188, inerente “interventi urgenti in materia di spesa sanitaria”;
- D.G.R. del 29 luglio 2002, n. 1189 “Direttiva vincolante per i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie”;
- D.G.R. del 3 maggio 2004, n. 610 “Direttiva vincolante per i direttori generali delle Aziende sanitarie”;
- D.G.R. del 18 ottobre 2004, n. 1347 relativa all’integrazione della direttiva vincolante ai direttori generali delle ASL per gestire la fase transitoria per il passaggio alla ASL unica regionale;
- D.G.R. n. 1423 del 3 novembre 2004 e n. 3 dell’8 marzo 2005: costituzione e nomina componenti della struttura regionale per gli acquisti sanitari;
Con specifico riferimento alla spesa farmaceutica, sono state adottate varie deliberazioni di Giunta Regionale, con le quali, si è provveduto al monitoraggio ed al controllo della summenzionata spesa; si riportano di seguito le principali:
- n.884 del 11.09.2001, n. 946 del 02.10.2001, n. 1188 del 29.07.2002, n. 1265 del
08.08.2002, n. 184 del 17.02.2003, n. 1224 del 17.03.2003, n. 1754 del
30.12.2003, n. 109 del 12.02.2004, n. 1461 del 15.11.2004 e n. 1778 del
30.12.2004.
In applicazione di quanto previsto dalla L.R. 9/05, la Regione Molise assicura l’erogazione ed il mantenimento dei LEA (livelli essenziali di assistenza), mediante un’Azienda Sanitaria comprendente l’intero territorio regionale. Tale Azienda è suddivisa in Zone Territoriali, articolate in distretti che includono i vari stabilimenti e presidi ospedalieri, dotati di autonomia tecnico-gestionale ed economico-finanziaria, con un sistema di contabilità separato all’interno del bilancio AS.Re.M e soggetto a rendicontazione analitica. Parallelamente a tale processo, le ex-Aziende Sanitarie sono state poste in liquidazione, mediante la nomina ad opera del Direttore Generale di Commissari Liquidatori.
Tale nuovo soggetto giuridico è subentrato nella titolarità dei beni patrimoniali, nei rapporti di lavoro e contrattuali, in essere alla data della sua costituzione, fatta eccezione per i rapporti derivanti dalle precedenti gestioni delle ex ASL.
Con Deliberazione di G.R. n. 593 del 16.03.05 si è provveduto all’assegnazione di fondi alle ASL, nel rispetto delle percentuali LEA, stabilite in sede di Conferenza Stato-
Regioni, con vincolo per i Direttori Generali ad ottemperare alle disposizioni in materia sanitaria, contenute nella citata legge 30 dicembre 2004, n. 311.
Con deliberazione n. 737 del 31.05.2006 “art. 8 Intesa Stato-Regioni 23 marzo 2005, attuativo del comma 180 dell’articolo unico della L. 311/04 – richiesta stipula accordo con Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e delle Finanze” si è provveduto ad approvare una delle proposte di programma operativo di rientro, formulata dall’ente regionale ai competenti ministeri, successivamente integrata con DGR n. 919 del 29 giugno ’06 e n. 1606 del 14 novembre ’05, quest’ultima relativa alla proposta dello “Schema di Accordo” per il perseguimento dell’equilibrio di bilancio ai succitati ministeri.
1. 3 Correlazione tra Piano e gli ordinari strumenti della
programmazione
Con il presente Piano la Regione Molise assume l’impegno di adeguare il P.S.R. alle indicazioni del Piano Sanitario Nazionale 2006-2008, in attuazione di quanto disposto dall’articolo 1, comma 281 della legge 23 dicembre 2005, n.266, in relazione alle disposizioni regionali da adottarsi entro il 30/06/2007 per il perseguimento dell'equilibrio economico nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza, di cui alle linee guida allegate (allegato A1)
1.3 Patto per la Salute e Legge Finanziaria 2007
Nel quadro normativo sopra descritto si inserisce il nuovo Patto per la salute sottoscritto da Governo e Regioni il 28.09.2006 , sul quale la Conferenza Stato-Regioni ha espresso intesa il 5 ottobre 2006 , i cui contenuti sono stati trasfusi nella legge 27 dicembre 2006,
n.296 (legge finanziaria 2007).
Tale Patto introduce novità importanti rispetto al passato, in particolare con riferimento alle disposizioni relative agli impegni delle Regioni interessate ai Piani di rientro, che di seguito sinteticamente vengono riportati:
- Accesso al fondo transitorio (punto 3 patto e art.1, comma 796 lettera b) della legge 27 dicembre 2006, n.296):
- sottoscrizione dell’accordo ai sensi dell’articolo 1 comma 180 della legge 30 dicembre 2004, n.311, comprensivo di un Piano di rientro;
- indicazione sia delle misure di riequilibrio del profilo erogativo dei Livelli Essenziali di Assistenza, per renderlo conforme a quello desumibile dal vigente Piano Sanitario Nazionale e dal vigente DPCM di fissazione dei LEA, sia delle misure necessarie all’azzeramento del disavanzo entro il 2010, sia gli obblighi e le procedure previsti dall’articolo 8 dell’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005;
- istituzione di un Fondo transitorio per le regioni in difficoltà il cui accesso è subordinato alla sottoscrizione del suddetto accordo;
- l’ accesso presuppone che sia scattata formalmente in modo automatico o che sia stato attivato l’innalzamento ai livelli massimi dell’aliquota di addizionale Irpef e della maggiorazione Irap.
- indicazione, qualora durante il procedimento di verifica annuale del piano si prefiguri il mancato rispetto di parte degli obiettivi intermedi di riduzione del disavanzo contenuti nel piano di rientro, delle misure equivalenti che la Regione può proporre e che devono essere approvate dal Ministero della salute e dell’economia e finanze.
- indicazione che , in ogni caso l’accertato verificarsi del mancato raggiungimento degli obiettivi intermedi comporta che, con riferimento all’anno d’imposta dell’esercizio successivo, l’addizionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche e l’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive si applicano oltre i livelli massimi previsti dalla legislazione vigente fino all’integrale copertura dei mancati obbiettivi;
- indicazione che qualora invece sia verificato che il rispetto degli obiettivi intermedi è stato conseguito con risultati ottenuti quantitativamente migliori, la regione interessata può ridurre, con riferimento all’anno d’imposta dell’esercizio successivo, l’addizionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche e l’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive per la quota corrispondente al miglior risultato ottenuto.
- Individuazione delle misure di copertura dei disavanzi pregressi (punto 1.4 patto e art.1, comma 796 lettera e) della legge 27 dicembre 2006, n.296) :
In via straordinaria, per le Regioni che abbiano stipulato l’accordo di cui all’articolo 1, comma 180, della richiamata legge 311/2004 sono considerate idonee forme di copertura dei disavanzi pregressi, cumulativamente registrati e certificati fino al 2005, al
netto per l’anno 2005 della copertura derivante dell’incremento automatico delle aliquote, in deroga a quanto previsto dalla predetta Intesa, con misure a carattere pluriennale derivanti da specifiche entrate certe e vincolate.
- Accreditamento (punto 4.9 patto e art.1, comma 796 lettere s), t) e u) della legge 27 dicembre 2006, n.296) :
E’ prevista l’indicazione dei provvedimenti da adottare in materia di cui:
- viene individuata nel 1 gennaio 2008 la data a partire dalla quale devono considerarsi cessati i transitori accreditamenti delle strutture private già convenzionate, ai sensi dell’articolo 6, comma 6, della legge 23 dicembre 1994, n. 724, non confermati da accreditamenti provvisori o definitivi disposti ai sensi dell’articolo 8-quater del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni;
- viene individuata nel 1° gennaio 2010 la data a partire dalla quale cessano gli accreditamenti provvisori delle strutture private, di cui dell’articolo 8-quater, comma 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni, non confermati dagli accreditamenti definitivi di cui all’articolo 8-quater, comma 1 del medesimo decreto;
- viene individuata nel 1° gennaio 2008, la data a partire dalla quale non possono essere concessi nuovi accreditamenti, ai sensi del d. lgs 229/1999, in assenza di un provvedimento regionale di ricognizione e conseguente determinazione ai sensi dell’articolo 8-quater, comma 8 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni. Tale provvedimento è trasmesso al Comitato di verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza, di cui all’articolo 9 dell’Intesa Stato- Regioni del 23 marzo 2005.
Per le Regioni impegnate nei Piani di rientro, le sopra menzionate date del 1° gennaio 2008 sono anticipate al 1° luglio 2007 per le regioni nelle quali entro il 31 maggio 2007 non si sia provveduto ad adottare o aggiornare, adeguandoli all’esigenza di riduzione strutturale dei disavanzi, i provvedimenti di cui all’articolo 8 quinquies commi 1 e 2 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni.
- Piano regionale di contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera (patto punto
4.18 e art.1, comma 796 lettera l), punto2 della legge 27 dicembre 2006, n.296) : da adottare entro il 28 febbraio 2007;
- Piano regionale di riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche e private accreditate eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio (art.1, comma 796 lettera o), della legge 27 dicembre 2006, n.296) : da adottare entro il 28 febbraio 2007;
L’obiettivo del piano, da adottare entro il 28.2.2007, è l’adeguamento degli standard organizzativi e di personale coerenti con i processi di efficientamento resi possibili dal ricorso a metodiche automatizzate.
-Adozione dei provvedimenti regionali , in attuazione delle modifiche da apportarsi al DPCM del 29 novembre 2001 di definizione dei LEA finalizzate all’inserimento, nell’elenco delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, delle prestazioni già erogate in regime di ricovero ospedaliero, nonché alla integrazione e modificazione delle soglie di appropriatezza per le prestazioni di ricovero
ospedaliero in regime di ricovero ordinario diurno. (articolo 1, comma 796 , lettera q) della legge 27 dicembre 2006, n. 296)
- Adozione di provvedimenti per recuperare le somme dovute dai cittadini , anche esenti, in caso di mancato ritiro di risultati di visite o esami diagnostici con decorrenza 1° gennaio 2007 (art.1, comma 796 lettera r), della legge 27 dicembre 2006, n.296):
- Previsione di assumere come base d’asta nel 2007 sulla base dei più bassi prezzi unitari di acquisto dei dispositivi medici e invio al ministero della salute dei dati relativo al biennio 2005-2006 2007 (art.1, comma 796 lettera v), della legge 27
dicembre 2006, n.296):
-Disposizioni da adottare entro il 28 febbraio 2007 per individuare i responsabili dei procedimenti applicativi delle disposizioni in materia di off label (art.1, comma 796 lettera z), della legge 27 dicembre 2006, n.296)
Impegno generale a dare attuazione a tutti i provvedimenti amministrativi che verranno adottati in attuazione del patto per la salute con riferimento a:
- revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza
- indicatori
- programma nazionale per la promozione permanente della qualita’ nel SSN;
- indirizzi per realizzare la continuita’ assistenziale dall’ospedale al domicilio del cittadino
- diffusione di linee guida e protocolli per la razionalizzaizone dei percorsi diagnostici e di cura
- indirizzi per la razionalizzazione della funzione ospedaliera
- indirizzi per garantire l’integrazione tra erogatori pubblicie privati in relazione all’esigenza della qualita’ nei processi di diagnosi, cura e riabilitazione
- invio di dati al NSISs per il monitoraggio delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e farmaceutica convenzionata, distribuzione diretta dei farmaci, distribuzione per conto e monitoraggio della spesa farmaceutica ospedaliera, assistenza protesica e assistenza integrativa.
- Adeguamento alle disposizioni in materia di personale (articolo 1, comma 565 della legge 27 dicembre 2006, n.296 ed al patto per la salute)
- Alla verifica degli adempimenti conseguenti provvede il tavolo ex articolo 12 (punto 3.1 patto per la salute e art 1, comma 796, lettera c) della legge 27 dicembre 2006, n.296 ).
1. 5 Accordi di programma
La Regione Molise si impegna a garantire che i programmi di cui agli Accordi di programma ai sensi dell’articolo 5 bis del dlgs 30 dicembre 1992, n.502 e s. m. e i. siano coerenti con gli interventi previsti dal presente Piano.
1. 6 Verifica dell’erogazione dei LEA
La Regione Molise si impegna a fornire gli elementi documentali per la verifica degli adempimenti 2005 sia al Tavolo per la verifica degli adempimenti presso il Ministero dell’economia e finanze di cui all’articolo 12 dell’Intesa Stato-regioni del 23 marzo 2005 e al Comitato LEA di cui all’articolo 9 della medesima Intesa
Garantire entro il 30 ottobre 2005 ed a tale scopo adottare misure specifiche dirette a prevedere che, ai fini della confermabilità dell’incarico del direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere, delle aziende ospedaliere universitarie, ivi compresi i policlinici universitari e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, il mancato rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel nuovo sistema informativo sanitario costituisce grave inadempienza.
La Regione ha adottato nella seduta del 09 febbraio 2007 la delibera n. 107 ” Decadenza automatica dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e delle Aziende Ospedaliere.”
Adottare i criteri e le modalità per l’erogazione delle prestazioni che non soddisfano il principio di appropriatezza organizzativa e di economicità nella utilizzazione delle risorse, in attuazione del punto 4.3 dell’Accordo Stato Regioni del 22 novembre 2001. La relativa verifica avviene secondo le modalità definite nell’accordo Stato Regioni del 1° luglio 2004, atto rep. n. 2035, (articolo 52, comma 4, lettera b), della legge 27 dicembre 2002, n.289);
La Regione ha adottato nella seduta del 09 febbraio 2007 la DGR n. 104 ” Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei L.E.A. art. 9 Intesa Stato-Regioni del 23.3.2005. Adempimenti anno 2005. Presa d’atto valutazione tecnico-istruttoria Organismo di supporto ed approvazione integrazione delibera di G.R. 1409/2004.“ per l’aggiornamento dei valori di soglia della DGR 1409/2004.
Trasmissione al Ministero della salute ed al Ministero dell’economia e delle finanze dei provvedimenti con i quali sono stati adottati i contenuti degli accordi sanciti in sede di Conferenza Stato-Regioni successivamente all’entrata in vigore
del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 e successive integrazioni, limitatamente agli accordi rilevanti, ai fini dell’applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza.
La Regione ha adottato nella seduta del 09 febbraio 2007 la DGR n 105 “Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 23 marzo 2005 (rep. Atti n. 2271), art. 4, comma 1, lettera i). Verifica degli adempimenti regionali ai fini dell’accesso all’integrazione al finanziamento per l’anno 2004. Atto di ricognizione complessiva degli accordi.”
Adottare lo standard di dotazione media di 5 posti letto per mille abitanti di cui l’ 1 per mille riservato alla riabilitazione ed alla lungodegenza post-acuzie (articolo 3, comma 4, del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405), così come integrato da quanto convenuto all’articolo 4, comma 1, lettera a) della presente intesa;
La Regione ha adottato ha adottato nella seduta del 27 febbraio 2007 la DGR n 167; “Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei L.E.A. art. 9 Intesa Stato- Regioni del 23.3.2005. Adempimenti 2005 3.1 e 3.2 e integrazione Programma Operativo triennio 2007-2009 accordo ai sensi dell’art. 1 comma 180 della legge 311/2004. Chiusura dei posti letto e l’adozione dello standard dei 4,5+0,5% posti letto per 1.000 abitanti per il riordino posti letto rete ospedaliera regionale.”
Adottare, entro il 30 settembre 2005, di provvedimenti che prevedano uno standard di posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, non superiore a 4,5 posti letto per mille abitanti, comprensivi della riabilitazione e della lungo degenza post acuzie, adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici. Rispetto a tali standard è compatibile una variazione che, in ogni caso, non può superare il 5% in più in rapporto alle diverse condizioni demografiche delle Regioni. I provvedimenti da adottare per il raggiungimento di tale obiettivo devono prevedere il raggiungimento dello standard entro l’anno 2007, precisando gli obiettivi intermedi per gli anni 2005 e 2006, oggetto di verifica;
La Regione ha adottato ha adottato nella seduta del 27/02/2007 la DGR n 167; “Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei L.E.A. art. 9 Intesa Stato- Regioni del 23.3.2005. Adempimenti 2005 3.1 e 3.2 e integrazione Programma Operativo triennio 2007-2009 accordo ai sensi dell’art. 1 comma 180 della legge 311/2004. Chiusura dei posti letto e l’adozione dello standard dei 4,5+0,5% posti letto per 1.000 abitanti per il riordino posti letto rete ospedaliera regionale.”
Stabilire, nella definizione delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera, un valore soglia di durata della degenza per i ricoveri ordinari nei
reparti di lungo degenza, oltre il quale si applica una significativa riduzione della tariffa giornaliera, fatta salva la garanzia della continuità dell'assistenza. In fase di prima applicazione fino all’adozione del relativo provvedimento regionale, il valore soglia è fissato in un massimo di 60 giorni di degenza, con una riduzione tariffaria pari ad almeno il 30% della tariffa giornaliera piena.
La Regione ha adottato nella seduta del 09/02/2007 la DGR n. 111; “Decreto del Ministero della Salute del 12-09-06: Ricognizione e primo aggiornamento delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni sanitarie (Pubblicato in G.U. suppl. ord. Numero 289 del 13-12-06). Provvedimenti”
A seguito di quanto richiesto dal Comitato Lea, la Regione Molise ha comunicato di avere adottato nella seduta della Giunta Regionale del 9 febbraio 2007 le seguenti delibere:
N. 102 - Oggetto: "comma 796 legge 27 dicembre 2006 lettere t) e u). Comitato regionale per l'accreditamento delle strutture sanitarie-CRASS".
N. 103 – D.Lgs.. 502/92 e s.m.i. Schema di accordo contrattuale per lo svolgimento di prestazioni assistenziali in regime di ricovero e specialistica ambulatoriale. Indirizzi.
N. 106 - Recepimento accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per l'attuazione del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 (rep. Atti 1812 del 24 luglio 2003).
N. 108 - Presa d'atto per l'attività svolta per la corretta applicazione delle indicazioni regionali sulle modalità e priorità d'accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche ambulatoriali e in regime di ricovero e sui tempi massimi d'attesa, secondo la D.G.R. 1420 del 3 novembre 2004 in recepimento dell’Accordo Stato-Regioni dell' 1l luglio 2002 e del DPCM del 16 aprile 2002. Presa d'atto e approvazione del "Piano sperimentale operativo per la riduzione dei tempi d'attesa e il miglioramento dell'appropriatezza della domanda delle prestazioni specialistiche ambulatoriali".
N. 109 - Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante: "Indicatori per la verifica dei risultati ottenuti dalla rete di assistenza ai pazienti terminali e per la valutazione delle prestazioni erogate" sancito dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 13 Marzo 2003 - Recepimento.
N. 110 - Accordo 8 maggio 2003 tra i Ministri della Salute, dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, per l'adozione dei Piani nazionali triennali di sorveglianza sanitaria ed ambientali e su eventuali derivanti dall'utilizzazione dei prodotti fitosanitari (Rep. Atti n. 1709).
N. 112 - Accordo 25 luglio 2002 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, concernente "linee guida per la prevenzione sanitaria e per lo svolgimento delle attività del Dipartimento di Prevenzione delle ASL" (Rep. Atti n. 1493).
A seguito di quanto richiesto dal Comitato Lea, la Regione Molise ha comunicato di avere adottato nella seduta della Giunta Regionale del 27 febbraio 2007 le seguenti delibere:
N. 163 – Patto per la salute legge finanziaria 2007. Integrazioni programma di rientro pervenuto in data 23/02/07 al protocollo 3745. Linee di indirizzo.
N. 164 – Piano di realizzazione tessera sanitaria.
N. 165 – Linee guida in attuazione del D.M. 12/05/2006 “Requisiti minimi per l’istituzione l’’organizzazione e il funzionamento dei comitati etici per le sperimentazioni cliniche dei medicinali”.
N. 166 – Piano Regionale di riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche e private accreditate eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio (art. 1, comma 796 lettera O) L. 27 dicembre 2006 n° 296 (Legge finanziaria 2007). Provvedimenti.
N. 168 – Legge 27 dicembre 2006, n°296, lettera Z “Terapie al di fuori delle condizioni di autorizzazione all’immissione in commercio” (Off-label). Provvedimenti.
N. 169 – Legge 27 dicembre 2006, n°296, art. 1 comma 796, lettera I) punto 2: Piano per il contenimento della spesa farmaceutica non convenzionata”. Provvedimenti.
A seguito di quanto richiesto dal Comitato Lea, la Regione Molise ha comunicato di avere adottato nella seduta della Giunta Regionale del 6 marzo 2007 le seguenti delibere:
N. 181 – Determinazione tetti di spesa per gli accreditati (Assistenza ospedaliera, specialistica, riabilitativa, integrativa e altre prestazioni sanitarie per gli anni 2007, 2008, 2009). Nota mail del Ministero della Salute – MEF – ex art. 9 Intesa Stato- Regioni 23/03/05. Provvedimenti.
N. 182 – Perseguimento equilibrio di bilancio per gli esercizi dal 2006 al 2009. “Piano di Rientro”. Triennio 2006/2009. Atto ricognitivo e di delega.
N. 183 – Legge 27/12/2006, N. 296 (Legge finanziaria 2007), art. 1, comma 565. Provvedimenti.
N. 184 – Piano regionale di contenimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e in regime di ricovero ospedaliero- Adempimenti ex accordo Stato-Regioni 28/03/2006.
La Giunta Regionale nella seduta del 19 marzo 2007 ha adottato le seguenti delibere:
N. 243 – Tetti di spesa per gli accreditati (assistenza ospedaliera, specialistica, riabilitativa, integrativa e altre prestazioni sanitarie per gli anni 2007, 2008, 2009). Deliberazione n. 181/2007. Nota mail MEF 11.3.2007 prot. n. 4671 e del 14.3.2007 prot. n. 4966.
N. 244 – Deliberazione n. 183 del 6 marzo 2007 recante: “Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) articolo 1 comma 565. Provvedimenti”. Integrazione.
N. 245 – DGR n. 102 del 09/02/07. Presa d’atto risultanze incontri e riunioni del CRASS e provvedimento proroga termini.
1.7 Il programma operativo: obiettivi generali e specifici
La redazione del programma operativo, che si correla con la normativa nazionale e regionale vigente innanzi richiamata, si propone di rappresentare gli interventi e le azioni finalizzate alla realizzazione degli obiettivi, generali e specifici, di seguito esposti con le seguenti premesse:
1) L’equilibrio economico e finanziario attraverso la riduzione strutturale del disavanzo, nel rispetto del mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, ai sensi e per gli effetti della legge 311/2004 e della legge 266/2005;
2) La rimodulazione del sistema dell’offerta dei LEA attraverso la riqualificazione del macrolivello ospedaliero, il potenziamento dei macrolivelli dell’assistenza sanitaria collettiva e dell’assistenza territoriale finalizzata al miglioramento dell’integrazione socio-sanitaria;
3) Rispetto dei vincoli di cui alla legge n°296/06 (finanziaria 2007).
Gli obiettivi generali esposti possono essere suddivisi per macro-livello LA, ovvero:
a) macrolivello assetto organizzativo;
b) macrolivello assistenza ospedaliera;
c) macrolivello assistenza territoriale.
Gli obiettivi specifici tendono alla modifica del quadro generale del Servizio Sanitario Regionale, determinando sia la ristrutturazione fisica ed organizzativa del sistema, sia l’allocazione delle risorse finanziarie.
1. 8 Obiettivi operativi: interventi progettuali ed azioni puntuali
Il conseguimento degli obiettivi specifici è subordinato all’attuazione di obiettivi operativi, che si sostanziano in una “scomposizione” dell’obiettivo specifico e si traducono, nel medio/breve periodo, in interventi.
L’articolazione degli obiettivi operativi avviene per singolo obiettivo specifico, in altri termini, ciascun obiettivo specifico si compone di più obiettivi operativi.
Il conseguimento degli obiettivi operativi avviene attraverso interventi progettuali, che rappresentano vere e proprie azioni puntuali di riforma, attuate attraverso atti e provvedimenti amministrativi, i cui risultati costituiscono fonte di verifica.
Nello specifico, gli interventi progettuali vengono anticipati dall’analisi SWOT, il cui contenuto costituisce il tracciante per le azioni che nel seguito vengono puntualmente descritte, attraverso la valutazione comparata dei punti di forza e di debolezza.
Significativamente, è stato sviluppato un “albero” delle azioni allocate in tre macro- livelli, le cui competenza si ripartiscono in azioni proprie regionali (1° macrolivello) ed in azioni proprie dell’Azienda Sanitaria (2° e 3° macrolivello).
2 SVILUPPO DEI CONTENUTI DEL PIANO
2. 1 Analisi del contesto
2.1.1 Il territorio
L’ASREM, coincide con il territorio della Regione Molise, una delle regioni dell'Italia Centrale esistente dal 1963 come distaccamento dalla Regione Abruzzo.
Il Molise con una superficie di 4.425 Kmq è la seconda regione più piccola d'Italia e anche la meno abitata (dopo la Valle d'Aosta).
Superfice Territoriale | |
Kmq | 4.425 |
Montagna | 55,3% |
Collina | 44,7% |
2.1.2 La viabilità
Pur nella sua estensione, non ha una viabilità fra le migliori. Sono poche le strade a scorrimento veloce e i pochi chilometri di autostrada limitati alla sola zona costiera.
La percorrenza media per raggiungere, dai comuni periferici, i principali centri erogatori di servizi varia da 10 minuti a 40 minuti con automezzo, e può superare i 45 minuti se con autobus, nonostante la rete dei mezzi di trasporto sia ormai estesa alla totalità dei comuni.
% Famiglie che hanno difficoltà a raggiungere un farmacia
(fonte dati ISTAT) Tab G001
27,1
20,1
22
23,9
27,5
24,2
30,3
40
30
20
10
0
Molise Nord-
Ovest
Nord- Est
Centro Sud Isole ITALIA
% Famiglie che hanno difficoltà a raggiungere un prontosoccorso (fonte dati ISTAT)
Tab G002
70,5
66
61,1
58,3
55,1 54 56,8
80
60
40
20
0
Molise Nord-
Ovest
Nord- Est
Centro Sud
Isole
ITALIA
Dall’indagine condotta dall’ISTAT nel 2002, emerge che il 27,1% delle famiglie molisane contro il 24,2% a livello nazionale ha difficoltà a raggiungere una farmacia, sono 70,5% (58,3% nazionale) le famiglie ad avere difficoltà a raggiungere un pronto soccorso e 36,4% (24,6% nazionale) ad avere difficoltà a raggiungere la scuola media inferiore.
% Famiglie che hanno difficoltà a raggiungere la scuola media inferiore (fonte dati ISTAT)
19,1
20,7
24,6
23,5
28
29,2
36,4
40
30
20
10
0
Molise Nord-
Ovest
Nord- Est
Centro Sud Isole ITALIA
TabG003
2.1.3 Contesto economico (provinciale)
In Molise tutti gli indicatori economici presi in esame evidenziano una situazione di ritardo nello sviluppo rispetto al resto del Paese.
Il tasso di attività regionale, pari a 44,60 appartenenti alla forza lavoro per cento abitanti nel 2003, è inferiore alla media nazionale (49,08 per cento). A livello provinciale il tasso di attività passa dal 46,59 per cento nella provincia di Isernia al 43,87 per cento nella provincia di Campobasso, con un rapporto Uomini Donne, nettamente favorevole ai primi
Tasso di attività | Tab A002 | |||||
1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | ||
Campobasso | 45,62 | 45,86 | 45,81 | 44,84 | 43,87 | |
Isernia | 44,61 | 43,14 | 46,25 | 47,01 | 46,59 | |
Molise | 45,34 | 45,11 | 45,93 | 45,43 | 44,60 | |
ITALIA | 47,91 | 48,19 | 48,45 | 48,76 | 49,08 |
Fonte dati ISTAT (TabA001)
Tasso di attività - Maschi | Tab A003 | |||||
1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | ||
Campobasso | 59,57 | 59,62 | 58,36 | 58,20 | 57,71 | |
Isernia | 57,55 | 55,72 | 58,60 | 58,48 | 59,01 | |
Molise | 59,02 | 58,56 | 58,43 | 58,28 | 58,06 | |
ITALIA | 61,48 | 61,57 | 61,45 | 61,66 | 61,97 |
Fonte dati ISTAT (TabA002)
Tasso di attività - Femmine | Tab A004 | |||||
1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | ||
Campobasso | 32,50 | 32,85 | 33,95 | 32,41 | 30,95 | |
Isernia | 32,71 | 31,69 | 35,00 | 36,14 | 34,89 | |
Molise | 32,55 | 32,52 | 34,24 | 33,42 | 32,01 | |
ITALIA | 35,33 | 35,78 | 36,38 | 36,78 | 37,10 |
Fonte dati ISTAT (TabA003)
Il tasso di disoccupazione totale, pari al 12,28 per cento, è superiore alla media nazionale (8,68 per cento). Nello specifico, la disoccupazione regionale femminile (18,76 per cento) è doppia rispetto a quella maschile (8,46 per cento). Isernia presenta una situazione occupazionale interna migliore rispetto alla situazione di Campobasso, come mostrano i dati sulla disoccupazione maschile e femminile:
il 7,79 per cento degli uomini e il 17,62 per cento delle donne risultano inoccupati nella provincia di Isernia, a fronte rispettivamente del 8,71 per cento e 19,23 per cento nella provincia di Campobasso.
Tasso di disoccupazione | Tab A005 | |||||
1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | ||
Campobasso | 17,54 | 15,37 | 14,59 | 12,57 | 12,55 | |
Isernia | 12,54 | 9,99 | 11,29 | 12,61 | 11,58 | |
Molise | 16,19 | 13,95 | 13,68 | 12,58 | 12,28 | |
ITALIA | 11,43 | 10,58 | 9,53 | 9,02 | 8,68 |
Fonte dati ISTAT (TabA004)
2. 2 La popolazione
2.2.1 Dati Demografici nazionali
La dinamica della popolazione del nostro Paese è, senza dubbio, sia per intensità e velocità che per durata temporale del processo una delle più significative al riguardo.
Già adesso l’Italia è il primo Paese al mondo in cui la popolazione di ultra sessantacinquenni (18.05%) ha superato quella dei ragazzi con meno di 15 anni (14.28%)
TabG004
(fonte dati ISTAT).
Ma non meno importante sarà la dinamica dei decenni a venire, soprattutto per la attesa forte divaricazione fra andamento della popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 65 anni.
Secondo l’ipotesi media, che stando alle conoscenze attuali sembra la più probabile, nel 2010 gli ultra sessantacinquenni sarebbero più di 16 milioni (20.6% della Popolazione)
In termini relativi, rapportando le due code della distribuzione per età, ovvero gli ultra sessantacinquenni ai giovani con meno di 15 anni di età, la trasformazione rispetto al recente passato sarebbe ancor più straordinaria: se agli inizi degli anni ‘50 si contavano 3 giovani per ogni anziano e nel 1991 il rapporto era di 1:1; oggi, è già diventato di 1:1,45
Qualora si verificassero le condizioni previste nell’ipotesi media, che come si è visto ipotizza un lieve aumento della fecondità rispetto alle attuali condizioni, la proporzione nel 2010 sarebbe di 1,46 anziani per ogni giovane.
2.3 Dati demografici dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASReM).
L’ASREM, coincidente con il territorio della Regione Molise, ha una popolazione (ISTAT 1 gennaio 2005) di 321.697 abitanti, pari allo 0,6 per cento della popolazione italiana, suddivisa per l’assistenza sanitaria in 4 Zone e 13 Distretti Sanitari, per complessivi 136 comuni.
Popolazione per ZONA
TabG005
CENTRO
MOLISE; 129974 BASSO MOLISE;
101768
PENTRIA; 76139
ALTO MOLISE; 13816
Contesto territoriale
TabA005
Zona (ex Asl) | Distretti Sanitari | Numero di comuni | Superficie in Kmq | Densità ab. per Kmq |
1 Alto Molise | 1 | 12 | 409 | 33.78 |
2 Pentria | 3 | 40 | 1.106 | 68.84 |
3 Centro Molise | 5 | 51 | 1.498 | 86.77 |
4 Basso Molise | 4 | 33 | 1.412 | 72.07 |
La più piccola è la Zona Alto Molise con 13.816 abitanti concentrati per la massima parte nel centro cittadino di Agnone, la più grande è quella del Centro Molise con 129.974 abitanti.
Circa un terzo della popolazione è concentrata nelle tre principali città della regione: Campobasso con 51.629 ab. Termoli con 30.816 ab. e Isernia con 21.361 ab.
I dati che descrivono la struttura per età della popolazione hanno forti analogie con il dato nazionale, seppure con una tendenza ad un maggiore invecchiamento:
ci sono in Molise il 14,22 per cento di bambini, contro il 14,26 per cento nazionale, mentre la popolazione con più di 65 anni è pari al 20,92 per cento a fronte del 18,26 per cento del Paese.
Classi età | Indicatori strutturali | |||||
ITALIA | 0-14 anni | 15-64 anni | 65 anni e oltre | Vecchiaia | Dipendenza | Dipendenza degli anziani |
1999 | 14,5 | 67,8 | 17,7 | 122,20 | 47,50 | 26,1 |
2000 | 14,4 | 67,6 | 18 | 124,50 | 47,90 | 26,6 |
2001 | 14,2 | 70,1 | 15,7 | 109,30 | 42,40 | 22,1 |
2002 | 14,2 | 67,1 | 18,7 | 131,40 | 49,10 | 27,9 |
2003 | 14,2 | 66,8 | 19 | 133,80 | 49,80 | 28,5 |
2004 | 14,2 | 66,6 | 19,2 | 135,87 | 50,09 | 28,9 |
2005 | 14,2 | 66,4 | 19,5 | 137,71 | 50,69 | 29,4 |
media | 14,26 | 67,48 | 18,26 | 127,83 | 48,21 | 27,06 |
Fonte dati ISTAT (Tab A006)
Classi età | Indicatori strutturali | |||||
MOLISE | 0-14 anni | 15-64 anni | 65 anni e oltre | Vecchiaia | Dipendenza | Dipendenza degli anziani |
1999 | 14,9 | 64,9 | 20,1 | 134,80 | 54,00 | 31,00 |
2000 | 14,7 | 64,7 | 20,6 | 140,40 | 54,60 | 31,90 |
2001 | 14,2 | 65,8 | 20 | 141,80 | 51,90 | 30,40 |
Classi età | Indicatori strutturali | |||||
2002 | 14,3 | 64,5 | 21,1 | 147,60 | 54,90 | 32,80 |
2003 | 14,1 | 64,6 | 21,4 | 151,90 | 54,80 | 33,10 |
2004 | 13,8 | 64,8 | 21,5 | 155,20 | 54,50 | 33,20 |
2005 | 13,6 | 64,7 | 21,8 | 160,42 | 54,64 | 33,66 |
media | 14,22 | 64,85 | 20,92 | 147,45 | 54,19 | 32,29 |
Fonte dati ISTAT (Tab A007)
Distribuzione della popolazione ASReM per classi d'età
15-64 anni
65 anni e più
0-14 anni
La popolazione in età lavorativa con età compresa tra i 15 e i 64 anni è pari al 64,85 per cento del totale a fronte del 67,48 per cento nazionale.
TabG006
Distribuzione della popolazione ASReM per classi d'età
15-64 anni
65 anni e più
0-14 anni
Legati alla struttura per età della popolazione sono l’indice di vecchiaia che per il Molise nel periodo 1999-2005 è passato dal 134.8 % del 1999 al 160.4 % del 2005 con un valore medio pari al 145,45 % a fronte del 127.83 % nazionale e l’indice di Dipendenza strutturale con un valore medio nel periodo pari al 54,19 % a fronte del 48,21 % nazionale, a testimonianza di un maggiore peso della popolazione in età non produttiva nella Regione Molise rispetto al dato nazionale, con un peso in crescendo soprattutto della popolazione anziana di età superiore o uguale a 65 anni (Indice di Dipendenza strutturale degli anziani)
Indicatori strutturali della popolazione ASRe M
TabG007
Vecchiaia
Dipendenza
Dipendenza degli anziani
2.4 Proiezioni demografiche
Qualora si verificassero le condizioni previste nell’ipotesi media, che ipotizza un lieve aumento della fecondità e della natalità rispetto alle attuali condizioni che vedono il Molise ai più bassi livelli nazionali nel prossimo ventennio, assisteranno ad un ulteriore livellamento della popolazione verso le fasce d’età più anziane che soprattutto nell’ultimo quinquennio saranno rappresentate dall’età superiore ai settantacinque anni, cioè da quella fascia d’età che già oggi e più direttamente oggetto di interventi sia di tipo sanitario che socio sanitario e assistenziale.
MOLISE | ITALIA | NORD | CENTRO | SUD | ||
Natalità | 2002 | 8,1 | 9,4 | 9,1 | 8,9 | 10,2 |
2003 | 8,1 | 9,4 | 9,1 | 9,0 | 10,2 | |
2004 | 7,9 | 9,7 | 9,5 | 9,4 | 10,2 |
Crescita Naturale | 2002 | -2,5 | -0,4 | -1,3 | -1,4 | 1,7 |
2003 | -3,0 | -0,8 | -1,7 | -1,8 | 1,3 | |
2004 | -2,8 | 0,3 | -0,4 | -0,7 | 1,9 |
Saldo migratorio totale | 2002 | 4,3 | 6,1 | 9,4 | 7,8 | 0,9 |
2003 | 5,0 | 10,6 | 13,9 | 14,7 | 3,6 | |
2004 | 3,6 | 9,6 | 14,4 | 11,7 | 2,8 |
Crescita Totale | 2002 | 1,8 | 5,7 | 8,1 | 6,4 | 2,6 |
2003 | 2,0 | 9,8 | 12,2 | 12,9 | 4,9 | |
2004 | 0,8 | 9,9 | 14,0 | 11,0 | 4,7 |
Fonte dati ISTAT (Tab A008)
Indicatori strutturali ASReM
(stime calcolate su base dati ISTAT anno 2000)
TabG008
250
200
150
100
50
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
0
Vecchiaia Dipendenza Dipendenza degli anziani
2. 5 Analisi demografica per Zona
Classi età | Indicatori Strutturali | ||||||
Zona | 0-14 anni | 15-64 anni | up65 anni | up75 anni | Vecchiaia | Dipendenza | Dipendenza anziani |
Alto Molise | 11,20% | 59,15% | 29,65% | 15,95% | 264,66 | 69,07 | 50,13 |
Pentria | 13,23% | 65,79% | 20,98% | 10,46% | 158,65 | 52,00 | 31,89 |
Centro Molise | 13,70% | 64,22% | 22,08% | 10,65% | 161,16 | 55,71 | 34,38 |
Basso Molise | 13,93% | 65,22% | 20,85% | 9,69% | 149,64 | 53,33 | 31,97 |
Fonte dati ISTAT - anno 2005 (Tab A009)
Analizzando i dati per zona, l’Alto Molise, coincidente con il Distretto Sanitario di Agnone, con un indie di vecchiaia di 264.66, e di dipendenza strutturale degli anziani di 50.13, si colloca al vertice, seguita a distanza dalla Centro Molise (161,16) e Pentria (158,65) mentre la zona con l’indice più favorevole è la zona Basso Molise (149,64).
Il maggior numero di “supervecchi”, cioè di persone con più di settantacinque anni, sono presenti nella zona di Alto Molise con un tasso di 15,95% contro una media delle altre zone di circa 10%
Analizzando i dati per distretto sanitario, tuttavia non vi è una omogeneità per zona, ma nella stessa zona si possono avere oscillazioni anche cospicue, come nel caso della zona Basso Molise, dove da un valore di 108.61 del Distretto Sanitario di Termoli si passa a
230.15 in quello di Montenero di Bisaccia.
Indicatori Strutturali della popolazione ASReM
( elaborazione dati su base ISTAT 2005 )
TabG009
300,00
250,00
200,00
150,00
100,00
264,66
146,28
223,50
155,29
136,06
179,23
142,76
198,87
178,72
208,94
108,61
230,15
148,82
220,48
50,00
AGNONE
ISERNIA
VENAFRO
FROSOLONE
CAMPOBASSO CITTA'
BOJANO
CAMPOBASSO EST
CAMPOBASSO OVEST
RICCIA
TRIVENTO
TERMOLI
LARINO
MONTENERO DI BISACCI
SANTA CROCE DI MAGLIAN
0,00
Distretti Sanitari
Indice di Vecchiaia Indice di Dipendenza Indice di Dipendenza degli anziani
2.6 La disabilità
2.6.1 Dati epidemiologici nazionali
La principale fonte di dati utilizzata per stimare il numero delle persone con disabilità presenti in Italia è l’indagine, anche se parziale, condotta dall’ISTAT sulle Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari anni 1999-2000.
In base alle stime ottenute dall’indagine sulla salute e il ricorso ai servizi sanitari, emerge che in Italia le persone con disabilità sono 2milioni 615mila, pari al 5% circa della popolazione di 6 anni e più che vive in famiglia.
La stima si basa su un criterio molto restrittivo di disabilità, quello secondo cui vengono considerate persone con disabilità le persone che nel corso dell’intervista hanno riferito una totale mancanza di autonomia per almeno una funzione essenziale della vita quotidiana.
Se consideriamo in generale le persone che hanno manifestato una apprezzabile difficoltà nello svolgimento di queste funzioni la stima allora sale al 13% della popolazione di 6 anni e più che vive in famiglia, dato vicino a quello dei principali paesi industrializzati.
Sfuggono tuttavia le persone che, soffrendo di una qualche forma di disabilità non fisica ma mentale, sono in grado di svolgere tali attività essenziali.
Per quanto riguarda la stima delle persone con disabilità che vivono in residenze e non in famiglia, i primi risultati provvisori della rilevazione sui presidi socio-assistenziali indica la presenza di 165.538 persone con disabilità o anziani non autosufficienti ospiti nei presidi socio-assistenziali.
Considerando quindi le persone con disabilità in famiglia e le persone con disabilità nei presidi si giunge ad una stima complessiva di poco più di 2milioni 800mila persone con disabilità.
E’ bene chiarire ancora che si tratta di stime, che presumibilmente distorcono verso il basso il reale numero di persone con disabilità in Italia.
Poiché infatti le persone con disabilità in famiglia vengono rilevati tramite indagine campionaria col metodo dell’intervista (direttamente al disabile o a un suo familiare), non si può escludere che vi sia una sottostima, dipendente dal tipo di disabilità, dovuta alla mancata dichiarazione della presenza di persone con disabilità in famiglia.
Analizzando i dati nel dettaglio, si evidenzia come la presenza di disabilità sia correlata all’età: tra le persone di 65 anni o più la quota di popolazione con disabilità è del 19,3%, e raggiunge il 47,7% (38,7% per gli uomini e 52% per le donne) tra le persone di 80 anni e più.
I tassi di disabilità evidenziano una differenza di genere a svantaggio di quello femminile: le donne rappresentano infatti il 66% delle persone disabili e gli uomini solo il 34%, e in rapporto al totale della popolazione le donne hanno un tasso di disabilità del 6,2% mentre gli uomini del 3,4%.
Tale fenomeno è determinato in buona parte dall’evoluzione demografica, che ha causato un forte invecchiamento della popolazione, caratterizzato da una crescita della speranza di vita alla nascita per tutta la popolazione, ma in misura maggiore per le donne.
Nell’analisi della distribuzione territoriale emerge un differenziale tra l’Italia settentrionale e quella meridionale ed insulare. In particolare si osserva un tasso di disabilità del 6% nell’Italia insulare e del 5,2% nell’Italia Meridionale, mentre tale tasso scende al 4,4% nell’Italia Nord-Orientale e al 4,3% nell’Italia Nord-Occidentale e si attesta al 5.5% per il Molise.
2.6.2 Analisi per tipologia di disabilità
Dall’indagine è anche possibile identificare 4 tipologie di disabilità:
1. confinamento individuale (costrizione a letto, su una sedia non a rotelle o in casa);
2. disabilità nelle funzioni (difficoltà nel vestirsi, nel lavarsi, nel fare il bagno, nel mangiare);
3. disabilità nel movimento (difficoltà nel camminare, nel salire le scale, nel chinarsi, nel coricarsi, nel sedersi);
4. disabilità sensoriali (difficoltà a sentire, vedere o parlare).
Persone di 6 anni e più disabili per tipo di disabilità, regione, ripartizione geografica e tipo di Comune. Anni 1999-2000 (per 1000 persone della stessa zona). | |||||
Tipo di Disabilità | |||||
Disabili | Confinamento individuale | Disabilità nelle funzioni | Difficoltà nel movimento | Difficoltà vista udito e parola | |
Piemonte | 48,1 | 22,6 | 30,7 | 24,6 | 8,7 |
Valle d'Aosta | 39,4 | 17,5 | 18,4 | 22,1 | 8 |
Lombardia | 40,2 | 19,8 | 22,1 | 17,7 | 8,6 |
Trentino-Alto Adige | 35 | 14,3 | 19,8 | 16,1 | 9,2 |
Veneto | 39,8 | 16,9 | 21,9 | 18,4 | 9,7 |
Friuli-Venezia Giulia | 42,3 | 20,3 | 22,7 | 19,1 | 12 |
Liguria | 47,3 | 22,4 | 28,3 | 23 | 12,8 |
Emilia-Romagna | 50,8 | 21,6 | 30,4 | 20,5 | 14,4 |
Toscana | 55 | 21,1 | 35,7 | 28 | 9,9 |
Umbria | 51 | 20,6 | 34,3 | 25,4 | 14,5 |
Marche | 56 | 25,6 | 36 | 21,9 | 16,3 |
Lazio | 41,6 | 16,3 | 22,6 | 17,5 | 10,9 |
Abruzzo | 54,1 | 24 | 35,2 | 24,9 | 14,3 |
Molise | 55,1 | 23,1 | 32,5 | 31,5 | 15,5 |
Campania | 45,8 | 18,6 | 27,4 | 20,2 | 9,6 |
Puglia | 53,9 | 26,3 | 32 | 23,2 | 11,7 |
Basilicata | 54,8 | 22,8 | 32,8 | 24,4 | 14,5 |
Calabria | 62,8 | 23,1 | 36,8 | 33,7 | 13,3 |
Sicilia | 62,8 | 29,1 | 37,7 | 31,3 | 12,8 |
Sardegna | 52 | 23,6 | 34,4 | 22,2 | 13,6 |
Italia | 48,5 | 21,4 | 28,8 | 22,3 | 11,1 |
Tab A010
Disabili per tipologia di disabilità nella ASReM
(stime su base dati ISTAT anno 2000 in persone di 6 anni e più)
TabG010
Difficoltà vista udito e parola; 15,5
Difficoltà nel movimento; 31,5
Confinamento individuale; 23,1
Disabilità nelle funzioni; 32,5
Disabili per tipologia di disabilità nella ASReM
(stime su base dati ISTAT anno 2000 in persone di 6 anni e più)
TabG011
Difficoltà vista udito e parola; 15,5
Difficoltà nel movimento; 31,5
Confinamento individuale; 23,1
Disabilità nelle funzioni; 32,5
Considerando i diversi livelli di disabilità, quello più grave è rappresentato dal confinamento, che implica la costrizione permanente in un letto, o su una sedia con livelli di autonomia nel movimento pressoché nulli, nonché il confinamento in casa per impedimento fisico o psichico.
Risulta confinato il 2,1% della popolazione di 6 anni e più e tra le persone di 80 anni e più la quota raggiunge circa il 25% (19% maschi e 28% femmine).
In merito alle altre tipologie di disabilità, si rileva che il 2,2% delle persone di 6 anni e più presenta disabilità nel movimento, con quote significative dopo i 75 anni: nelle persone di 80 anni e più il tasso raggiunge il 22,5% (con uno scarto di circa 7 punti percentuali tra maschi e femmine, a svantaggio di queste ultime: 17,6% per i maschi contro 24,8% per le femmine).
Circa il 3% della popolazione di 6 anni e più presenta invece difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, cioè ha difficoltà ad espletare le principali attività di cura della propria persona (quali il vestirsi o spogliarsi; il lavarsi mani, viso, o il corpo; tagliare e mangiare il cibo, ecc.). Le persone che presentano questo tipo di limitazione e che quindi necessitano dell’aiuto di qualcuno per far fronte a queste elementari esigenze è tra i 75 ed i 79 anni circa il 12% mentre sale al 35.34% in quelle di 80 e più anni..
Le difficoltà nella sfera della comunicazione, quali l’incapacità di vedere, sentire o parlare, coinvolgono circa l’1% della popolazione di 6 anni e più e sale al 12,89% in quelle di 80 e più anni.
Ben il 33% delle persone con disabilità è portatore di almeno due disabilità contemporaneamente fra disabilità nelle funzioni, disabilità nel movimento e disabilità sensoriali, per cui la somma dei disabili secondo il tipo di disabilità è superiore al numero complessivo di disabili.
Di questi il 33% è rappresentato dal sesso maschile e il restante 67% da quello femminile.
Questa differenza è ancora spiegata in gran parte dalla differente distribuzione della popolazione maschile e femminile per età: più dell’80% delle persone con più tipologie di disabilità ha infatti un’età superiore ai 65 anni.
2.6.3 Stime dei disabili nella Regione Molise ASReM
Ipotizzando un trend costante nel tempo nell’andamento della prevalenza di disabilità nella popolazione di 6 anni e più, e che i tassi rilevati per la Regione Molise siano applicabili ai dati di popolazione, che come abbiamo visto nell’analisi demografica hanno un andamento molto simile a quello nazionale, si stima che nel Molise il numero di disabili diviso per tipologia di invalidità e il seguente:
Stima del numero di disabili per TIPO di disabilità in soggetti di 6 e più anni nella Regione Molise | |||||
Anno | Confinamento individuale | Difficoltà nel movimento | Difficoltà nelle funzioni | Difficoltà vista udito, parola | Totale |
2005 | 7114,89 | 10010,13 | 9702,13 | 4774,06 | 31601,21 |
2006 | 7099,05 | 9987,84 | 9680,52 | 4763,43 | 31530,83 |
2007 | 7086,04 | 9969,54 | 9662,78 | 4754,70 | 31473,06 |
2008 | 7074,38 | 9953,13 | 9646,88 | 4746,88 | 31421,25 |
2009 | 7064,65 | 9939,44 | 9633,61 | 4740,35 | 31378,06 |
2010 | 7055,94 | 9927,19 | 9621,74 | 4734,51 | 31339,38 |
2011 | 7047,58 | 9915,43 | 9610,34 | 4728,90 | 31302,23 |
2012 | 7038,71 | 9902,95 | 9598,24 | 4722,94 | 31262,84 |
2013 | 7028,22 | 9888,19 | 9583,94 | 4715,91 | 31216,26 |
2014 | 7016,23 | 9871,32 | 9567,59 | 4707,86 | 31163,01 |
2015 | 7002,97 | 9852,67 | 9549,51 | 4698,96 | 31104,11 |
Stime elaborate su base dati ISTAT anno 2000 (Tab A011)
NB: dal momento che ben il 33% delle persone con disabilità è portatore di almeno due disabilità contemporaneamente fra disabilità nelle funzioni, disabilità nel movimento e disabilità sensoriali, la somma dei disabili secondo il tipo di disabilità è superiore al numero complessivo di disabili.
Dall’analisi dei dati, nel prossimo decennio il numero dei disabili nella Regione Molise si attesterà sul 5.8 – 6.3% della popolazione totale, con una numerosità di circa 31mila disabili per anno.
La classe di disabilità più numerosa sarà rappresentata dai disabili con difficoltà nel movimento e nelle funzioni (9 mila e 500 unità), seguita dai disabili con problemi di confinamento ( 7 mila unità), mentre a distanza ritroviamo le disabilità sensoriali ( 4 mila e 600 unità).
Di seguito è mostrato l’andamento dei principali tipi di disabilità nella Regione Molise dal 2000 al 2015, elaborati ammettendo l’ipotesi che i tassi riscontrati nell’anno 2000 si mantengano costanti nel tempo.
Stima del numero dei disabili per tipo di disabilità nella Regione Molise anni 2000 - 2015
(elaborazione su base dati ISTAT anno 2000)
TabG012
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Confinamento individuale Difficoltà nel movimento Difficoltà nelle funzioni Difficoltà vista udito, parola
Tuttavia, se si analizza la popolazione disabile per le fasce d’età, emerge che i disabili di 80 anni e più aumenteranno progressivamente negli anni passando dal 40.00 % del 2000 al 68.57 % del 2015.
Stima della disabilità per fascia d'età nella Regione Molise anni 2005 -2015
(elaborazione su base dati ISTA anno 2000)
TabG013
2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | |
% Disabili up80 | 40 | 42,37 | 44,72 | 46,91 | 48,76 | 50,39 | 52,36 | 54,6 | 56,88 | 58,53 | 60,26 | 62,83 | 64,51 | 65,64 | 67,28 | 68,57 |
% Disabili > 6 anni e < 80 anni | 60 | 57,63 | 55,28 | 53,09 | 51,24 | 49,61 | 47,64 | 45,4 | 43,12 | 41,47 | 39,74 | 37,17 | 35,49 | 34,36 | 32,72 | 31,43 |
80
70
60
Percentuale
50
40
30
20
10
0
Anno
% Disabili up80 % Disabili > 6 anni e < 80 anni
2.7 Offerta Ospedaliera
L’attività di ricovero in Molise è erogata da strutture pubbliche e private accreditate che operano in una rete diffusa di ospedali, e precisamente sei presidi ospedalieri pubblici tre cliniche private un I.R.C.S. e il centro di “Alta specializzazione della Università Cattolica del Sacro Cuore” per un totale (al 31/12/06) di 1883 posti letto anagrafici, di cui 12 posti letto tecnici, desumibili dai modelli HSP 12 e HSP13, pari al 5,85 per mille abitanti , di cui 4.96 per acuti 0.89 per riabilitazione e lungo degenza.
2.7.1 Strutture ospedaliere operanti nella Regione Molise
Strutture Pubbliche | |||||
O.C. Agnone | O.C. Veneziale | O.C. SS.Rosario | O.C. Cardarelli | O.C. Vietri | O.C. S.Timoteo |
Strutture accreditate | |||||
Villa Ester | Villa Maria | Neuromed | U.C.S.C.G.Cattolica | IGEA |
Solo 189 (10.04%), di cui 157 nelle strutture pubbliche, sono i posti letto in DH contro la tendenza diffusa a livello nazionale, di aumentare tale tipologia di posti letto oltre il valore minimo consigliabile del 10%.
Così distribuiti:
ord. | dh | tot | prevalenza | %DH | |
Totale ASREM | 1694 | 189 | 1883 | ||
Pubblico | 1167 | 157 | 1324 | 70,31% | 11,86% |
Privato accreditato | 209 | 10 | 219 | 11,63% | 4,57% |
Alta Specializzazione | 164 | 16 | 180 | 9,56% | 8,89% |
IRCCSS | 154 | 6 | 160 | 8,50% | 3,75% |
PL Acuti | ord | dh | tot | prevalenza | %DH |
Pubblico | 1082 | 149 | 1231 | 77,08% | 12,10% |
Privato accreditato | 92 | 10 | 102 | 6,39% | 9,80% |
Alta Specializzazione | 144 | 16 | 160 | 10,02% | 10,00% |
IRCCSS | 98 | 6 | 104 | 6,51% | 5,77% |
1597 |
ord. | dh | tot | prevalenza | %DH | |
PL riabilitazione e lungodegenza | |||||
Pubblico | 85 | 8 | 93 | 32,52% | 8,60% |
Privato accreditato | 117 | 0 | 117 | 40,91% | 0,00% |
Alta Specializzazione | 20 | 0 | 20 | 6,99% | 0,00% |
IRCCSS | 56 | 0 | 56 | 19,58% | 0,00% |
286 |
(Tab. A13)
Posti letto desumibili dai modelli HSP12 e HSP13 (Tab G014)
Strutture pubbliche | Strutture private accreditate | IRCCSS | Alta Spec. | |||||||||||||||||||||
Codice | Disciplina | O.C. Agnone | O.C. Veneziale | O.C. SS.Rosario | O.C. Cardarelli | O.C. Vietri | O.C. S.Timoteo | Villa Ester | Villa Maria | IGEA | Neuromed | Cattolica | ||||||||||||
ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh | |||
2 | DAY HOSPITAL | 6 | 6 | |||||||||||||||||||||
7 | CARDIOCHIRURGIA | 20 | 20 | |||||||||||||||||||||
8 | CARDIOLOGIA | 8 | 1 | 8 | 2 | 18 | 2 | 10 | 49 | |||||||||||||||
8-02 | EMODINAMICA | 10 | 10 | |||||||||||||||||||||
9-04 | ENDOSCOPIA CHIRURGICA | 10 | 10 | |||||||||||||||||||||
9 | CHIRURGIA GENERALE | 36 | 2 | 26 | 2 | 38 | 2 | 30 | 2 | 29 | 3 | 19 | 2 | 11 | 3 | 18 | 2 | 225 | ||||||
9-02 | CHIRURGIA D'URGENZA | 36 | 1 | 19 | 1 | 57 | ||||||||||||||||||
9-03 | ONCOLOGIA GINECOLOGIC | 28 | 2 | 30 | ||||||||||||||||||||
12 | CHIRURGIA PLASTICA | 2 | 2 | |||||||||||||||||||||
13 | CHIRURGIA TORACICA | 10 | 2 | 12 | ||||||||||||||||||||
14 | CHIRURGIA VASCOLARE | 8 | 2 | 10 | ||||||||||||||||||||
19 | MAL.END/RIC E NUTRIZIONE | 2 | 3 | 2 | 7 | |||||||||||||||||||
21 | GERIATRIA | 10 | 18 | 2 | 30 | |||||||||||||||||||
24 | MALATTIE INFETTIVE | 8 | 1 | 21 | 1 | 31 | ||||||||||||||||||
26 | MEDICINA GENERALE | 24 | 1 | 40 | 4 | 49 | 4 | 56 | 2 | 44 | 2 | 27 | 5 | 22 | 2 | 27 | 3 | 312 | ||||||
29 | NEFROLOGIA | 8 | 2 | 1 | 11 | |||||||||||||||||||
30 | NEUROCHIRURGIA | 13 | 2 | 37 | 52 | |||||||||||||||||||
31 | NIDO | 20 | 8 | 8 | 36 | |||||||||||||||||||
32 | NEUROLOGIA | 1 | 54 | 55 | ||||||||||||||||||||
34 | OCULISTICA | 2 | 8 | 4 | 14 | 10 | 38 | |||||||||||||||||
35 | ODONTOIATRIA | 4 | 4 | |||||||||||||||||||||
36 | ORTOPEDIA E TRAUMATO. | 5 | 1 | 10 | 2 | 24 | 2 | 33 | 3 | 29 | 3 | 112 | ||||||||||||
37 | OSTETRICIA E GINECOLOGI | 14 | 1 | 18 | 2 | 28 | 4 | 13 | 2 | 29 | 3 | 3 | 117 | |||||||||||
38 | OTORINO | 1 | 1 | 6 | 2 | 8 | 4 | 11 | 1 | 34 | ||||||||||||||
39 | PEDIATRIA | 2 | 1 | 10 | 2 | 13 | 2 | 7 | 1 | 14 | 1 | 53 | ||||||||||||
39-03 | DIABETOLOGIA PED. | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||
40 | PSICHIATRIA | 10 | 2 | 12 | 3 | 11 | 1 | 39 | ||||||||||||||||
43 | UROLOGIA | 23 | 5 | 13 | 2 | 43 | ||||||||||||||||||
49 | TERAPIA INTENSIVA | 6 | 5 | 6 | 6 | 10 | 7 | 40 | ||||||||||||||||
50 | U.T.I.C. | 5 | 6 | 9 | 20 | |||||||||||||||||||
51 | ASTANTERIA | 2 | 8 | 4 | 8 | 22 | ||||||||||||||||||
52 | DERMATOLOGIA | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||
56 | RIABILITAZIONE | 28 | 2 | 7 | 6 | 25 | 27 | 90 | 20 | 205 | ||||||||||||||
58 | GASTROENTEROLOGIA | 8 | 2 | 10 | ||||||||||||||||||||
60 | LUNGODEGENZA | 25 | 25 | |||||||||||||||||||||
62 | NEONATOLOGIA | 7 | 1 | 4 | 12 | |||||||||||||||||||
64 | ONCOLOGIA | 4 | 13 | 7 | 3 | 18 | 3 | 48 | ||||||||||||||||
66 | ONCOEMATOLOGIA | 3 | 18 | 2 | 23 | |||||||||||||||||||
70 | RADIOTERAPIA | 5 | 5 | |||||||||||||||||||||
71 | REUMATOLOGIA | 1 | 1 | |||||||||||||||||||||
73 | TERAPIA INTENSIVA NEONA | 5 | 5 | |||||||||||||||||||||
75 | NEURO RIABILITAZIONE | 56 | 56 | |||||||||||||||||||||
97 | DETENUTI | 4 | 4 | |||||||||||||||||||||
92 | 9 | 157 | 23 | 134 | 10 | 398 | 65 | 170 | 24 | 216 | 26 | 68 | 4 | 41 | 6 | 100 | 0 | 154 | 6 | 164 | 16 | 1883 |
36
Nel periodo 2002-2005 l’andamento della ospedalizzazione, ha visto una progressiva tendenza ad un aumento del numero dei ricoveri che da 73098 nel 2002 passano a 80.619 nel 2005. Il tasso regionale di ospedalizzazione è infatti passato da 228,10 per mille abitanti del 2002 a 250,41 del 2005 nonostante nello stesso periodo la quota relativa al day hospital sia andata progressivamente aumentando attestandosi nel 2005 al 24,78%, ben oltre i limiti consigliati dall’accordo Stato Regioni del 23/5/05
Tasso di Ospedalizzazione | ||||
2002 | 2003 | 2004 | 2005 | |
Popolazione | 320467 | 321047 | 321697 | 321953 |
Ricoveri (Pass.+Reg.) | 73098 | 77153 | 79419 | 80619 |
Tasso | 228,10 | 240,32 | 246,88 | 250,41 |
Tasso ord. | 200,78 | 188,54 | 189,76 | 188,36 |
Tasso dh | 27,32 | 51,78 | 57,11 | 62,04 |
prevalenza dh | 11,98% | 21,55% | 23,13% | 24,78% |
(tab A014)
Analogo andamento si è avuto per ciascun distretto e per la rispettiva Zona di appartenenza , pur con differenze riconducibili principalmente alla diversa prevalenza di popolazione anziana, alle caratteristiche del territorio e alla diversa struttura della offerta.
Andamento Tassi di ospedalizzazione per Distretto di Residenza (Tab A015)
Distretto | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 |
AGNONE | 261,2 | 273,5 | 275,5 | 286,09 |
BOIANO | 226,2 | 223,2 | 231,9 | 248,67 |
CAMPOBASSO CITTA’ | 224,2 | 251,9 | 255,1 | 252,11 |
CB EST | 202,9 | 228,8 | 250,0 | 241,36 |
CB OVEST | 223,4 | 249,7 | 255,7 | 256,84 |
FROSOLONE | 207,9 | 214,1 | 228,9 | 229,09 |
ISERNIA | 218,8 | 214,9 | 225,5 | 228,27 |
LARINO | 264,9 | 273,4 | 286,6 | 279,69 |
MONTENERO DI BISACCIA | 226,8 | 244,2 | 239,6 | 250,38 |
RICCIA | 193,6 | 216,8 | 228,9 | 239,22 |
SANTA CROCE DI MAGLIANO | 246,1 | 241,9 | 247,6 | 253,58 |
TERMOLI | 220,8 | 234,9 | 243,1 | 252,56 |
TRIVENTO | 219,3 | 216,3 | 222,6 | 227,89 |
VENAFRO | 255,7 | 258,4 | 258,8 | 260,72 |
Tasso di Ospedalizzazione per Zona
(valori grezzi fonte dati Molise Dati)
TabG015
400,00
350,00
300,00
250,00
200,00
150,00
100,00
50,00
0,00
2002 2003 2004 2005
anno
ALTO MOLISE BASSO MOLISE CENTRO MOLISE PENTRIA
L’incremento del tasso di ospedalizzazione ha interessato sia il tasso regionale sia quello derivante dal fenomeno della mobilità verso ospedali extra regionali:
Tasso di Ospedalizzazione ASReM per tipo di mobilità
(valori grezzi fonte dati Molise Dati)
TabG016
250,00
200,00
150,00
100,00
50,00
0,00
2002 2003 2004 2005
PASSIVA REGIONALE
La mobilità passiva rappresenta, infatti, un elemento di criticità nel complesso della Sanità Regionale. L’analisi dei dati di mobilità evidenzia che trattasi prevalentemente di una mobilità di prossimità, diretta cioè, verso regioni limitrofe come confermato dai dati riportati nelle successive tabelle, dove la mobilità passiva viene analizzata sia in relazione alla regione di destinazione che in termini percentuali, relativamente al distretto sanitario di appartenenza:
Regione di destinazione | 2002 | 2003 | 2004 |
ABRUZZO | 6.697 | 7.240 | 7.722 |
LAZIO | 4.183 | 4.490 | 4.553 |
PUGLIA | 1.693 | 1.555 | 1.366 |
CAMPANIA | 1.156 | 1.233 | 1.383 |
EMILIA ROMAGNA | 927 | 934 | 941 |
LOMBARDIA | 906 | 791 | 828 |
MARCHE | 438 | 416 | 456 |
TOSCANA | 400 | 388 | 414 |
UMBRIA | 191 | 235 | 241 |
VENETO | 183 | 180 | 173 |
PRO. AUT. TRENTO | 122 | 18 | 15 |
LIGURIA | 82 | 71 | 59 |
SICILIA | 23 | 36 | 28 |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 21 | 36 | 22 |
CALABRIA | 17 | 24 | 28 |
PRO. AUT. BOLZANO | 12 | 6 | 4 |
BASILICATA | 11 | 6 | 16 |
SARDEGNA | 8 | 9 | 10 |
PIEMONTE | 6 | 117 | 106 |
VALLE d'AOSTA | 2 | 1 | 3 |
Distretto di Residenza | 2002 | 2003 | 2004 |
AGNONE | 28% | 29% | 28% |
BOIANO | 16% | 16% | 15% |
CAMPOBASSO CITTA’ | 19% | 18% | 16% |
CB EST | 15% | 14% | 14% |
CB OVEST | 14% | 14% | 14% |
FROSOLONE | 22% | 26% | 27% |
ISERNIA | 25% | 25% | 27% |
LARINO | 19% | 19% | 19% |
MONTENERO DI BISACCIA | 34% | 35% | 36% |
RICCIA | 19% | 17% | 16% |
SANTA CROCE DI MAGLIANO | 20% | 20% | 19% |
TERMOLI | 28% | 27% | 28% |
TRIVENTO | 24% | 21% | 20% |
VENAFRO | 31% | 33% | 37% |
(Tab. A016)
A parziale conforto di questo andamento, l’analisi dei dati evidenzia un progressivo aumento dei ricoveri in mobilità attiva rispetto a quella passiva al punto che il 2005 segna un delta positivo di 1083 dimessi.
S
Andamento della mobilità nella ASReM
(fonte dati archivio SDO - Molise Dati)
TabG017
20000
19500
19000
18500
18000
17500
17000
16500
16000
15500
15000
14500
19445
18371
17786
18362
18068
17078
17141
16273
2002 2003 2004 2005
anno
ATTIVA
PASSIVA
numero dimessi
ost anz ial me nte sta bile la deg enz a me dia che si atte
sta nel 2005 a 6,6 gg. per i ricoveri riferiti ai pazienti molisani, di poco superiore per gli extra
regionali;
DEGENZA MEDIA (produzione = regionali + attiva) | ||||
2002 | 2003 | 2004 | 2005 | |
Regionale | 6,70 | 6,50 | 6,50 | 6,60 |
Regionale più attiva | 6,90 | 6,75 | 6,80 | 6,70 |
mentre un consistente aumento si è avuto per quanto riguarda le modalità di ricovero che vedono il Day Hospital salire dal 8,77% al 23,29% per i ricoveri in acuzie.
% DAY HOSPITAL (produzione = regionali + attiva) | ||||
2002 | 2003 | 2004 | 2005 | |
8,77 | 19,49 | 20,34 | 23,29 |
2.7.2 Riassetto della rete ospedaliera e nuova dotazione posti letto
L’Intesa Stato Regioni 23/3/2005 , art. 4, comma 1 prevede entro il 2007 uno standard di posti letto ospedalieri accreditati, effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, non superiore a 4,5 posti letto per mille abitanti comprensivi della riabilitazione e della lungo degenza post acuzie, adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri, con una variazione che, in ogni caso, non può superare il 5% in considerazione di particolari situazioni regionali, mentre al comma 2 prevede il contenimento del tasso di ospedalizzazione per ricoveri ordinari e per ricoveri in regime diurno entro il 180 per mille abitanti residenti, di cui almeno il 20% riferibile al regime di ricovero in day-hospital.
Obiettivo di questa Regione, più che una mera rideterminazione matematica dei posti letto, è quello di sviluppare una realtà ospedaliera orientata alla medio-alta intensità di cura con un miglioramento significativo del livello tecnologico ed un aumento dei punti di eccellenza.
Tale risultato potrà essere raggiunto prioritariamente attraverso la riconversione di una parte delle risorse attualmente utilizzate per i ricoveri potenzialmente inappropriati e il trasferimento alle funzioni territoriali della quota inappropriata per l’indispensabile potenziamento del servizio.
Coerentemente con quanto esposto nei precedenti paragrafi, si definiscono di seguito gli obiettivi di natura strategica, gli standard di riferimento e gli indicatori di attività che sono stati presi in considerazione nel campo della produzione ospedaliera, e che questa Regione intende attuare nel triennio 2007 – 2009:
Obiettivi strategici:
1. Rivedere la produzione ospedaliera, da un lato attraverso lo sviluppo e la crescita dei punti di eccellenza, dall’altro verificando, mediante opportuni indicatori, l’appropriatezza delle prestazioni erogate;
2. Promuovere, per le prestazioni caratterizzate da bassa e bassissima complessità, attraverso lo strumento degli accordi e contratti, un sistema organizzativo (ospedale di comunità, ospedalizzazione domiciliare, ADI, prestazioni a domicilio, consulenza ai medici di medicina generale associati, ecc) che opera in modo coordinato e integrato con i servizi territoriali;
Standards di riferimento:
3. Tasso di utilizzo dei posti letto per istituto e reparto non inferiore all’85%;
4. Tasso di inappropriatezza dei ricoveri per i 43 (DRG) ad “alto rischio di inappropriatezza” se trattati in regime ordinario previsti dal DPCM 21/11/01 Tab1, sia per altri due gruppi di ricoveri, comunque a basso peso (< 0.86), e convenzionalmente indicati come Sentinella 1 (32 DRG) tab2 e Sentinella 2 (27 DRG) tab3 (intendendo inappropriato il ricovero effettuato in regime ordinario), non superiore al 15%;
Indicatori di attività:
5. Indice di CASE-MIX
6. Indice comparativo di performance ICP
7. Caratteristiche demografiche del territorio
8. Valenza sovrazonale del presidio
PRIMO OBIETTIVO:
RIASSETTO DELLA RETE OSPEDALIERA REGIONALE E RIDUZIONE DEI POSTI LETTO
Dall’analisi di cui sopra, si evidenzia la necessità di rimodulare l’offerta di posti letto ospedalieri, ed in particolare dei posti letto per acuti.
Rideterminazione dei posti letto anagrafici in applicazione dell’Intesa Stato Regioni del 23/03/05 calcolato sulla Popolazione Molisana al 31/12/2004
P.L. ACUTI - 3,725 x 1000 | |||
Teorici | Regione | Saldo | |
1199 | 1597 | 398 | |
P.L. RIABILITAZIONE e LUNGODEGENZA - 1 x 1000 | |||
322 | 286 | -36 |
Così distribuiti:
Intesa Stato Regioni del 23/3/05 - 4,5 x 1000 aumentabili del 5% = 4,725 x 1000
P.L. ACUTI - 3,725 x 1000 | |||||||||
PL | Strutture Pubbliche | Strutture Accreditate | |||||||
ZONA TERRITORIALE | Teorici | ord | dh | tot.pubb | ord | dh | tot.acc. | Totale | Saldo |
ALTO MOLISE | 51 | 92 | 9 | 101 | 0 | 0 | 0 | 101 | 50 |
PENTRIA | 285 | 263 | 31 | 294 | 108 | 6 | 114 | 408 | 123 |
CENTRO MOLISE | 483 | 391 | 59 | 450 | 226 | 26 | 252 | 702 | 219 |
BASSO MOLISE | 380 | 336 | 50 | 386 | 0 | 0 | 0 | 386 | 6 |
1199 | 1082 | 149 | 1231 | 334 | 32 | 366 | 1597 | 398 | |
P.L. RIABILITAZIONE e LUNGODEGENZA - 1 x 1000 | |||||||||
ALTO MOLISE | 14 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | -14 |
PENTRIA | 76 | 28 | 2 | 30 | 146 | 0 | 146 | 176 | 100 |
CENTRO MOLISE | 130 | 7 | 6 | 13 | 47 | 0 | 47 | 60 | -70 |
BASSO MOLISE | 102 | 50 | 0 | 50 | 0 | 0 | 0 | 50 | -52 |
322 | 85 | 8 | 93 | 193 | 0 | 193 | 286 | -36 |
(tab A017)
La determinazione dei posti letto presenti nelle strutture pubbliche e accreditate al 31/12/06, in applicazione dell’Intesa Stato Regioni del 23/3/05, evidenzia, infatti, una esubero pari a 398 posti
letto per acuti, solo parzialmente compensato dalla carenza di 36 posti letto da riservare alla
riabilitazione e lungo degenza.
Difatti, nel PSR vigente, all'allegato 3 riguardante la ristrutturazione della rete ospedaliera, ai sensi della legge n. 382/1996, è prevista l'attivazione per ospedale di posti letto di riabilitazione e lungodegenza nel rapporto 1 x 1000 abitanti.
Ciò premesso, l’obiettivo che la Regione è chiamata ad attuare nel prossimo triennio, in applicazione degli accordi sui livelli essenziali di assistenza (L.E.A) e rispettando i bisogni dei pazienti, è quello di operare scelte di programma e pianificazione tali da produrre una riduzione della dotazione regionale di PL di 362 unità.
PROCEDURA
Coerentemente con gli obiettivi espressi in premessa, nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del Molise si è scelto di definire le risorse di strutture e di PL con una metodologia capace di rilevare i bisogni effettivi della popolazione, espressi dalla somma dei ricoveri effettuati dai residenti nelle strutture ospedaliere regionali (mobilità regionale) e quelli effettuati presso strutture extra regionali (mobilità passiva)
Sono state misurate le giornate di degenza consumate, dai cittadini residenti in Molise, in regime di ricovero ordinario e di day-hospital, classe d’età, degenza entro e fuori soglia, distinte per MDC e complessità delle prestazioni, in tutte le strutture ospedaliere della regione (mobilità regionale).
Analogo calcolo è stato effettuato per le prestazioni di ricovero erogate a cittadini residenti in Molise da istituti di ricovero di altre regioni (mobilità passiva), e per le prestazioni di ricovero erogate dalle strutture regionali ai cittadini non residenti in Molise (mobilità attiva)
Sulla base dei risultati, sono stati calcolati i posti letto ‘teorici appropriati’ totali e per MDC, espresse dal bisogno e dalla produzione interna, che sarebbero stati necessari per l’assistenza dei pazienti ad un tasso di utilizzo atteso non inferiore al 85% mediante la formula:
PL=Casi/365/tasso di occupazione atteso comunque non inferiore a 85 *deg. media osservata
Sulla base del fabbisogno appropriato di PL per MDC è stato calcolato il numero dei posti letto teorici per MDC, ipotizzando l’attivazione, sui posti letto calcolati, del 10% e 15% di posti letto in DH.
(Tab A018)
MDC | DEGENZ A | PL %85 | 10% DH | 15% DH | |||||
1 | Malattie e disturbi del sistema nervoso | 74312 | 240 | 24 | 192 | 216 | 36 | 168 | 204 |
2 | Malattie e disturbi dell'occhio | 11173 | 36 | 4 | 29 | 32 | 5 | 25 | 31 |
3 | Malattie e disturbi dell'orecchio, del naso, della bocca e d | 16839 | 54 | 5 | 43 | 49 | 8 | 38 | 46 |
4 | Malattie e disturbi dell'apparato respiratorio | 45116 | 145 | 15 | 116 | 131 | 22 | 102 | 124 |
5 | Malattie e disturbi dell'apparato cardiocircolatorio | 78980 | 255 | 25 | 204 | 229 | 38 | 178 | 216 |
6 | Malattie e disturbi dell'apparato digerente | 52117 | 168 | 17 | 134 | 151 | 25 | 118 | 143 |
MDC | DEGENZ A | PL %85 | 10% DH | 15% DH | MDC | DEGE NZA | PL %85 | ||
7 | Malattie e disturbi epatobiliari e del pancreas | 31768 | 102 | 10 | 82 | 92 | 15 | 72 | 87 |
8 | Malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico e del te | 76235 | 246 | 25 | 197 | 221 | 37 | 172 | 209 |
9 | Malattie e disturbi della pelle, del tessuto sotto- cutaneo e | 22853 | 74 | 7 | 59 | 66 | 11 | 52 | 63 |
1 0 | Malattie e disturbi endocrini, nutrizionali e metabolici | 28643 | 92 | 9 | 74 | 83 | 14 | 65 | 78 |
1 1 | Malattie e disturbi del rene e delle vie urinarie | 30874 | 100 | 10 | 80 | 90 | 15 | 70 | 85 |
1 2 | Malattie e disturbi dell'apparato riproduttivo maschile | 8295 | 27 | 3 | 21 | 24 | 4 | 19 | 23 |
1 3 | Malattie e disturbi dell'apparato riproduttivo femminile | 32678 | 105 | 11 | 84 | 95 | 16 | 74 | 90 |
1 4 | Gravidanza, parto e puerperio | 22564 | 73 | 7 | 58 | 65 | 11 | 51 | 62 |
1 5 | Malattie e disturbi del periodo neonatale | 11447 | 37 | 4 | 30 | 33 | 6 | 26 | 31 |
1 6 | Malattie e disturbi del sangue, degli organi emopoietici e d | 8942 | 29 | 3 | 23 | 26 | 4 | 20 | 24 |
1 7 | Malattie e disturbi mieloproliferativi e neoplasie scarsamen | 58670 | 189 | 19 | 151 | 170 | 28 | 132 | 161 |
1 8 | Malattie infettive e parassitarie | 5402 | 17 | 2 | 14 | 16 | 3 | 12 | 15 |
1 9 | Malattie e disturbi mentali | 20068 | 65 | 6 | 52 | 58 | 10 | 45 | 55 |
2 0 | Abuso di alcol/droghe e disturbi mentali organici indotti | 1799 | 6 | 1 | 5 | 5 | 1 | 4 | 5 |
2 1 | Traumatismi avvelenamenti ed effetti tossici da farmaci | 5051 | 16 | 2 | 13 | 15 | 2 | 11 | 14 |
2 2 | Ustioni | 493 | 2 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 1 |
2 3 | Fattori che influenzano lo stato di salute ed il ricorso ai | 10290 | 33 | 3 | 27 | 30 | 5 | 23 | 28 |
2 4 | Traumatismi multipli rilevanti | 1457 | 5 | 0 | 4 | 4 | 1 | 3 | 4 |
2 5 | Infezioni da H.I.V. | 5651 | 18 | 2 | 15 | 16 | 3 | 13 | 15 |
2 6 | ALTRO | 9907 | 32 | 3 | 26 | 29 | 5 | 22 | 27 |
TOTALE | 671624 | 2165 | 216 | 1732 | 1948 | 325 | 1515 | 1840 |
Dall’analisi dei risultati, così ottenuti, emerge che anche nell’ipotesi più favorevole che prevede l’attivazione del 15% di posti letto in day-hospital, il numero di posti letto occorrenti per
soddisfare integralmente il bisogno espresso dalla popolazione molisana -1840 posti letto -, è di gran lunga superiore a quello previsto dall’Intesa Stato Regioni del 23/3/2005 che fissa invece questo limite a 1521 posti letto se calcolato sulla popolazione al 31/12/2005.
Tuttavia, l’analisi della mobilità, vede un sostanziale recupero della mobilità attiva rispetto a quella passiva al punto che il 2005 segna un delta positivo di 1083 dimessi.
Dimessi per tipo mobilità
2002 | 2003 | 2004 | 2005 | |
ATTIVA | 16273 | 17141 | 18068 | 19445 |
PASSIVA | 17078 | 17786 | 18371 | 18362 |
REGIONALE | 56020 | 59367 | 61048 | 62257 |
Queste considerazioni, insieme al fatto che una fisiologica mobilità passiva sarà comunque presente, ci portano a ritenere che la dotazione di posti letto calcolata sulla produzione interna (mobilità attiva + attività regionale) sia più appropriato e commisurato alle effettive esigenze della rete ospedaliera regionale.
A questo proposito, la Direzione Generale ASREM, ha effettuato uno studio sia dei ricoveri per i 43 (DRG) ad “alto rischio di inappropriatezza” se trattati in regime ordinario, sia per altri due gruppi di ricoveri, comunque a basso peso (< 0.86), attualmente in osservazione in molte regioni, e convenzionalmente indicati come Sentinella 1 (32 DRG) tab1 e Sentinella 2 (27 DRG) tab2.
Prevalenza dei DRG potenzialmente inappropriati su totale Ricoveri (anno 2005) (Tab 019)
PRODUZIONE | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 |
LEA | 22,18 | 19,49 | 19,12 | 17,93 |
SENTINELLA 1 | 10,99 | 11,21 | 11,28 | 10,79 |
SENTINELLA 2 | 5,63 | 5,69 | 5,63 | 5,85 |
TOTALE | 38,80 | 36,39 | 36,03 | 34,57 |
REGIONALE | ||||
LEA | 21,24 | 18,35 | 17,72 | 17,14 |
SENTINELLA 1 | 11,59 | 11,81 | 11,72 | 11,36 |
SENTINELLA 2 | 5,67 | 5,80 | 5,74 | 6,02 |
TOTALE | 38,49 | 35,95 | 35,18 | 34,52 |
(Tab A019)
Lo studio ha evidenziato che la prevalenza di detti ricoveri, pur se in progressivo calo, comunque rappresenta circa il 35% dell’attività ospedaliera.
Ancor più pesante è il bilancio “negativo”, se si considera le modalità di erogazione degli stessi, infatti per il 67,62% dei casi, gli stessi vengono erogati in regime ordinario, quindi inappropriato.
Modalità di erogazione (%) dei DRG potenzialmente inappropriati (Tab A020)
2002 | 2003 | 2004 | 2005 | |||||
PRODUZIONE | ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh |
LEA | 90,43 | 9,57 | 76,42 | 23,58 | 73,75 | 26,25 | 59,24 | 40,76 |
SENTINELLA 1 | 84,44 | 15,56 | 64,56 | 35,44 | 66,16 | 33,84 | 64,98 | 35,02 |
SENTINELLA 2 | 94,60 | 5,40 | 83,17 | 16,83 | 80,75 | 19,25 | 80,72 | 19,28 |
TOTALE | 89,82 | 10,18 | 74,72 | 25,28 | 73,55 | 26,45 | 68,32 | 31,68 |
REGIONALE | ord | dh | ord | dh | ord | dh | ord | dh |
LEA | 89,80 | 10,20 | 73,21 | 26,79 | 69,89 | 30,11 | 59,82 | 40,18 |
SENTINELLA 1 | 83,44 | 16,56 | 62,59 | 37,41 | 64,41 | 35,59 | 63,22 | 36,78 |
SENTINELLA 2 | 94,87 | 5,13 | 82,97 | 17,03 | 81,09 | 18,91 | 79,82 | 20,18 |
TOTALE | 89,37 | 10,63 | 72,92 | 27,08 | 71,80 | 28,20 | 67,62 | 32,38 |
Ciò premesso, per ciascun gruppo di DRG, e in coerenza con gli standards dichiarati in premessa, si è effettuata l’analisi dei casi osservati e delle giornate di degenza consumate nei singoli presidi e discipline, escludendo dai calcoli le 36 culle e i 4 posti letto del reparto carcerario dell’O.C. Cardarelli (che in effetti sono da considerare letti tecnici), e si è quindi proceduto al calcolo dei posti letto che verrebbero resi disponibili, qualora si trasferisse l’85% delle giornate di degenza consumate dagli stessi ricoveri in regime ordinario a quello di day hospital, atteso che una “inappropriatezza” del 10 - 15% può essere considerata fisiologica, e calcolando i nuovi posti letto, per disciplina e struttura ospedaliera, con un tasso di utilizzo all’85 per cento.
Ipotesi di rimodulazione con attivazione di PL in DH
Ipotesi all’ 85% | |||
Tasso di Occupazione PL | |||
PL attuali | PL Stato Regioni | 85% | |
Ordinari | 1694 | 1248 | |
DH | 189 | 273 | |
TOTALE | 1883 | 1521 | 1521 |
Dall’analisi dei dati così ottenuti emerge che, rispettando il bisogno dei pazienti e la domanda espressa, si otterrebbe una riduzione di posti letto tale da soddisfare, gli obiettivi dell’accordo stato regioni del 2005 con attivazione di ulteriori posti letto in day hospital.
Di seguito è rappresentata la nuova dotazione di posti letto ASREM, con la rispettiva riduzione a livello di Zona Territoriale e Presidio ospedaliero, mentre, appare in ogni caso imprescindibile la valutazione a posteriori dell’offerta ospedaliera così come si configurerebbe dopo l’attuazione degli interventi di riduzione dei posti letto proposti, al fine di identificare quelle eventuali aree territoriali in cui attivare, nel triennio 2007-2009 e contestualmente alla disattivazione di posti letto prevista, ulteriori interventi di riequilibrio dell’offerta delle specialità di ricovero rispetto al fabbisogno della popolazione, che sarà oggetto di trattative con l’attivazione dei Dipartimenti per MDC che vedranno coinvolte le Unità Operative sia delle strutture pubbliche che di quelle private accreditate.
2.7.3 La nuova rete ospedaliera dopo la rimodulazione
(Tab A021) Riduzione
P.O. S. FRANCESCO CARACCIOLO | PRESENTI | RIMODULATI Occ. 85% | 100,00% Occ. 85% | %DH |
Ordinari | 92 | 72 | -20 | |
DH | 9 | 18 | 9 | |
Totale Presidio | 101 | 90 | -11 | 20% |
Ordinari | 92 | 72 | -20 | |
DH | 9 | 18 | 9 | |
Totale ZONA ALTO MOLISE | 101 | 90 | -11 | 20% |
IST.EUROPEO DI RIABILITAZIONE | ||||
Ordinari | 100 | 29 | -71 | |
DH | 0 | 11 | 11 | |
Totale Presidio | 100 | 40 | -60 | 28% |
NEUROMED | ||||
Ordinari | 154 | 138 | -16 | |
DH | 6 | 17 | 11 | |
Totale Presidio | 160 | 155 | -5 | 11% |
P.O. F. VENEZIALE | ||||
Ordinari | 157 | 130 | -27 | |
DH | 23 | 30 | 7 | |
Totale Presidio | 180 | 160 | -20 | 19% |
P.O. SS ROSARIO | ||||
Ordinari | 134 | 95 | -39 | |
DH | 10 | 25 | 15 | |
Totale Presidio | 144 | 120 | -24 | 21% |
Ordinari | 545 | 392 | -153 | |
DH | 39 | 83 | 44 | |
Totale ZONA PENTRIA | 584 | 475 | -109 | 17% |
CASA DI CURA "VILLA MARIA" | ||||
Ordinari | 41 | 33 | -8 | |
DH | 6 | 8 | 2 | |
Totale Presidio | 47 | 41 | -6 | 20% |
CASA DI CURA "VILLA ESTHER" | ||||
Ordinari | 68 | 53 | -15 | |
DH | 4 | 13 | 9 | |
Totale Presidio | 72 | 66 | -6 | 20% |
U.C.S.C. | ||||
Ordinari | 164 | 125 | -39 | |
DH | 16 | 25 | 9 | |
Totale Presidio | 180 | 150 | -30 | 17% |
P.O. A. CARDARELLI | ||||
Ordinari | 374 | 308 | -66 | |
DH | 65 | 63 | -2 | |
Totale Presidio | 439 | 371 | -68 | 17% |
PRESENTI | RIMODULATI | Riduzione 100,00% | ||
Occ. 85% | Occ. 85% | %DH | ||
Ordinari | 647 | 519 | -128 | |
DH | 91 | 109 | 18 | |
Totale ZONA CENTRO MOLISE | 738 | 628 | -110 | 17% |
P.O. G. VIETRI | ||||
Ordinari | 162 | 120 | -42 | |
DH | 24 | 30 | 6 | |
Totale Presidio | 186 | 150 | -36 | 20% |
P.O. S. TIMOTEO | ||||
Ordinari | 208 | 145 | -63 | |
DH | 26 | 33 | 7 | |
Totale Presidio | 234 | 178 | -56 | 19% |
Ordinari DH Totale ZONA BASSO MOLISE | 370 50 420 | 265 63 328 | -105 13 -92 | 19% |
ASREM | ||||
Ordinari | 1654 | 1248 | -406 | |
DH | 189 | 273 | 84 | |
Totale ASREM | 1843 | 1521 | -322 | 18% |
NB: al netto di 40 posti letto tecnici: 8 culle O.C. Vietri, 8 culle San Timoteo, 4 pl reparto carcerario O.C. Cardarelli e 20 culle O.C. Cardarelli
TAB.1 Dpcm
ALLEGATO 2C D.P.C.M. novembre 2001 | ||||
DRG | MDC | TIPO | Desc DRG | Peso |
6 | 1 | C | DECOMPRESSIONE DEL TUNNEL CARPALE | 0,5697 |
19 | 1 | M | MALATTIE DEI NERVI CRANICI E PERIFERICI SENZA CC | 0,8513 |
25 | 1 | M | CONVULSIONI E CEFALEA ETA` > 17 SENZA CC | 0,6989 |
39 | 2 | C | INTERVENTI SUL CRISTALLINO CON O SENZA VITRECTOMIA | 0,7545 |
40 | 2 | C | INTERVENTI SULLE STRUTTURE EXTRAOCULARI ECCETTO L'ORBITA, ETA` > 17 | 0,5809 |
41 | 2 | C | INTERVENTI SULLE STRUTTURE EXTRAOCULARI ECCETTO L'ORBITA, ETA` < 18 | 0,5253 |
42 | 2 | C | INTERVENTI SULLE STRUTTURE INTRAOCULARI ECCETTO RETINA, IRIDE E CRISTALLINO | 0,9707 |
55 | 3 | C | MISCELLANEA DI INTERVENTI SU ORECCHIO, NASO, BOCCA E GOLA | 0,8099 |
65 | 3 | M | ALTERAZIONI DELL'EQUILIBRIO | 0,6977 |
119 | 5 | C | LEGATURA E STRIPPING DI VENE | 0,7712 |
131 | 5 | M | MALATTIE VASCOLARI PERIFERICHE, SENZA CC | 0,8971 |
133 | 5 | M | ATEROSCLEROSI, SENZA CC | 0,8436 |
134 | 5 | M | IPERTENSIONE | 0,7757 |
142 | 5 | M | SINCOPE E COLLASSO, SENZA CC | 0,6074 |
158 | 6 | C | INTERVENTI SU ANO E STOMA, SENZA CC | 0,7260 |
160 | 6 | C | INTERVENTI PER ERNIA, ECCETTO INGUINALE E FEMORALE, ETA` > 17 SENZA CC | 0,9818 |
162 | 6 | C | INTERVENTI PER ERNIA INGUINALE E FEMORALE, ETA` > 17 SENZA CC | 0,7547 |
163 | 6 | C | INTERVENTI PER ERNIA, ETA` < 18 | 0,5783 |
183 | 6 | M | ESOFAGITE, GASTROENTERITE E MISCELLANEA DI MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE, ETA` >17 SENZA CC | 0,5960 |
184 | 6 | M | ESOFAGITE, GASTROENTERITE E MISCELLANEA DI MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE, ETA` < 18 | 0,4420 |
187 | 3 | M | ESTRAZIONI E RIPARAZIONI DENTALI | 0,5573 |
208 | 7 | M | MALATTIE DELLE VIE BILIARI, SENZA CC | 0,8225 |
222 | 8 | C | INTERVENTI SUL GINOCCHIO SENZA CC | 1,0926 |
232 | 8 | C | ARTROSCOPIA | 0,7714 |
243 | 8 | M | AFFEZIONI MEDICHE DEL DORSO | 0,7705 |
262 | 9 | C | BIOPSIA DELLA MAMMELLA E ESCISSIONE LOCALE NON PER NEOPLASIE MALIGNE | 0,6431 |
267 | 9 | C | INTERVENTI PERIANALI E PILONIDALI | 0,7626 |
270 | 9 | C | ALTRI INTERVENTI SU PELLE, TESSUTO SOTTOCUTANEO E MAMMELLA SENZA CC | 0,6174 |
276 | 9 | M | PATOLOGIE NON MALIGNE DELLA MAMMELLA | 0,4345 |
281 | 9 | M | TRAUMI DELLA PELLE, DEL TESSUTO SUBCUTANEO E DELLA MAMMELLA, ETA`>17 SENZA CC | 0,4742 |
282 | 9 | M | TRAUMI DELLA PELLE, DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO E DELLA MAMMELLA, ETA`<18 | 0,4017 |
283 | 9 | M | MALATTIE MINORI DELLA PELLE CON CC | 1,1187 |
284 | 9 | M | MALATTIE MINORI DELLA PELLE SENZA CC | 0,5584 |
294 | 10 | M | DIABETE ETA` > 35 | 1,0083 |
301 | 10 | M | MALATTIE ENDOCRINE, SENZA CC | 0,6226 |
324 | 11 | M | CALCOLOSI URINARIA, SENZA CC | 0,5301 |
326 | 11 | M | SEGNI E SINTOMI RELATIVI A RENE E VIE URINARIE, ETA` > 17 SENZA CC | 0,7369 |
364 | 13 | C | DILATAZIONE E RASCHIAMENTO, CONIZZAZIONE ECCETTO PER NEOPLASIE MALIGNE | 0,5375 |
395 | 16 | M | ANOMALIE DEI GLOBULI ROSSI, ETA` > 17 | 1,2462 |
426 | 19 | M | NEVROSI DEPRESSIVE | 0,8815 |
427 | 19 | M | NEVROSI ECCETTO NEVROSI DEPRESSIVE | 0,7649 |
429 | 19 | M | DISTURBI ORGANICI E RITARDO MENTALE | 1,1983 |
467 | 23 | M | ALTRI FATTORI CHE INFLUENZANO LO STATO DI SALUTE | 0,4510 |
TAB.2 Dpcm
SENTINELLA 1 | ||||
DRG | MDC | TIPO | Desc DRG | Peso |
182 | 6 | M | ESOFAGITE, GASTROENTERITE E MISCELLANEA DI MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE, ETA`>17 CON CC | 0,9820 |
96 | 4 | M | BRONCHITE E ASMA, ETA` > 17 CON CC | 0,9798 |
35 | 1 | M | ALTRE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO, SENZA CC | 0,9503 |
145 | 5 | M | ALTRE DIAGNOSI RELATIVE ALL'APPARATO CIRCOLATORIO SENZA CC | 0,9171 |
46 | 2 | M | ALTRE MALATTIE DELL'OCCHIO, ETA` > 17 CON CC | 0,9138 |
278 | 9 | M | CELLULITE ETA` > 17 SENZA CC | 0,7294 |
280 | 9 | M | TRAUMI DELLA PELLE, DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO E DELLA MAMMELLA, ETA`>17 CON CC | 0,7186 |
143 | 5 | M | DOLORE TORACICO | 0,7090 |
97 | 4 | M | BRONCHITE E ASMA, ETA` > 17 SENZA CC | 0,7040 |
102 | 4 | M | ALTRE DIAGNOSI RELATIVE ALL'APPARATO RESPIRATORIO, SENZA CC | 0,6714 |
100 | 4 | M | SEGNI E SINTOMI RESPIRATORI, SENZA CC | 0,6610 |
69 | 3 | M | OTITE MEDIA E INFEZIONI ALTE VIE RESPIRATORIE, ETA` > 17 SENZA CC | 0,6482 |
185 | 3 | M | MALATTIE DEI DENTI E DEL CAVO ORALE, ECCETTO ESTRAZIONE E RIPARAZIONE, ETA` >17 | 0,6432 |
329 | 11 | M | STENOSI URETRALE, ETA` > 17 SENZA CC | 0,5364 |
249 | 8 | M | ASSISTENZA RIABILITATIVA PER MALATTIE DEL SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO E DEL TESSUTO CONNETTIVO | 0,4645 |
341 | 12 | C | INTERVENTI SUL PENE | 1,2519 |
424 | 19 | C | INTERVENTI CHIRURGICI DI QUALUNQUE TIPO IN PAZIENTI CON DIAGNOSI PRINCIPALE DI MALATTIA MENTALE | 3,0597 |
468 | 26 | INTERVENTO CHIRURGICO ESTESO NON CORRELATO CON LA DIAGNOSI PRINCIPALE | 2,3079 | |
476 | 26 | C | INTERVENTO CHIRURGICO SULLA PROSTATA NON CORRELATO CON LA DIAGNOSI PRINCIPALE | 1,8644 |
463 | 23 | M | SEGNI E SINTOMI CON CC | 1,2405 |
477 | 26 | C | INTERVENTO CHIRURGICO NON ESTESO NON CORRELATO CON LA DIAGNOSI PRINCIPALE | 1,1823 |
469 | 26 | DIAGNOSI PRINCIPALE NON VALIDA COME DIAGNOSI DI DIMISSIONE | 0,1574 | |
470 | 26 | NON ATTRIBUIBILE AD ALTRO DRG | 0,1866 | |
464 | 23 | M | SEGNI E SINTOMI SENZA CC | 0,6051 |
382 | 14 | M | FALSO TRAVAGLIO | 0,1864 |
189 | 6 | M | ALTRE DIAGNOSI RELATIVE ALL'APPARATO DIGERENTE, ETA` > 17 SENZA CC | 0,6293 |
247 | 8 | M | SEGNI E SINTOMI RELATIVI AL SISTEMA MUSCOLO- SCHELETRICO E AL TESSUTO CONNETTIVO | 0,5863 |
TAB.3 Dpcm
SENTINELLA 2 | ||||
DRG | MDC | TIPO | Desc DRG | Peso |
47 | 2 | M | ALTRE MALATTIE DELL'OCCHIO, ETA` > 17 SENZA CC | 0,5848 |
59 | 3 | C | TONSILLECTOMIA E/O ADENOIDECTOMIA, ETA` > 17 | 0,4226 |
60 | 3 | C | TONSILLECTOMIA E/O ADENOIDECTOMIA, ETA` < 18 | 0,2744 |
73 | 3 | M | ALTRE DIAGNOSI RELATIVE A ORECCHIO, NASO, BOCCA E GOLA, ETA` > 17 | 0,7268 |
74 | 3 | M | ALTRE DIAGNOSI RELATIVE A ORECCHIO, NASO, BOCCA E GOLA, ETA` < 18 | 0,4465 |
88 | 4 | M | MALATTIA POLMONARE CRONICA OSTRUTTIVA | 1,1865 |
90 | 4 | M | POLMONITE SEMPLICE E PLEURITE, ETA` > 17 SENZA CC | 1,0655 |
91 | 4 | M | POLMONITE SEMPLICE E PLEURITE, ETA` < 18 | 0,7642 |
169 | 3 | C | INTERVENTI SULLA BOCCA, SENZA CC | 0,8953 |
206 | 7 | M | MALATTIE DEL FEGATO ECCETTO NEOPLASIE MALIGNE,CIRROSI,EPATITE ALCOLICA, SENZA CC | 0,8049 |
227 | 8 | C | INTERVENTI SUI TESSUTI MOLLI SENZA CC | 0,7670 |
229 | 8 | C | INTERVENTI SU MANO O POLSO ECCETTO INTERVENTI MAGGIORI SULLE ARTICOLAZIONI, SENZA CC | 0,6011 |
245 | 8 | M | MALATTIE DELL'OSSO E ARTROPATIE SPECIFICHE, SENZA CC | 0,7597 |
256 | 8 | M | ALTRE DIAGNOSI DEL SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO E DEL TESSUTO CONNETTIVO | 0,5360 |
266 | 9 | C | TRAPIANTI DI PELLE E/O SBRIGLIAMENTI ECCETTO PER ULCERE DELLA PELLE/CELLULITE SENZA CC | 0,9425 |
295 | 10 | M | DIABETE ETA` < 36 | 0,6903 |
311 | 11 | C | INTERVENTI PER VIA TRANSURETRALE, SENZA CC | 0,8418 |
315 | 11 | C | ALTRI INTERVENTI SUL RENE E SULLE VIE URINARIE | 2,1693 |
321 | 11 | M | INFEZIONI DEL RENE E DELLE VIE URINARIE, ETA` > 17 SENZA CC | 0,8488 |
322 | 11 | M | INFEZIONI DEL RENE E DELLE VIE URINARIE, ETA` < 18 | 0,6997 |
323 | 11 | M | CALCOLOSI URINARIA, CON CC E/O LITOTRIPSIA MEDIANTE ULTRASUONI | 0,9365 |
332 | 11 | M | ALTRE DIAGNOSI RELATIVE A RENE E VIE URINARIE, ETA` > 17 SENZA CC | 0,7793 |
339 | 12 | C | INTERVENTI SUL TESTICOLO NON PER NEOPLASIE MALIGNE, ETA` > 17 | 0,6603 |
340 | 12 | C | INTERVENTI SUL TESTICOLO NON PER NEOPLASIE MALIGNE, ETA` < 18 | 0,5962 |
342 | 12 | C | CIRCONCISIONE ETA` > 17 | 0,5543 |
343 | 12 | C | CIRCONCISIONE ETA` < 18 | 0,3670 |
349 | 12 | M | IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA, SENZA CC | 0,7510 |
350 | 12 | M | INFIAMMAZIONI DELL'APPARATO RIPRODUTTIVO MASCHILE | 0,5656 |
359 | 13 | C | INTERVENTI SU UTERO E ANNESSI NON PER NEOPLASIE MALIGNE, SENZA CC | 1,0431 |
369 | 13 | M | DISTURBI MESTRUALI E ALTRI DISTURBI DELL'APPARATO RIPRODUTTIVO FEMMINILE | 0,4209 |
381 | 14 | C | ABORTO CON DILATAZIONE E RASCHIAMENTO, MEDIANTE ASPIRAZIONE O ISTEROTOMIA | 0,4484 |
411 | 17 | M | ANAMNESI DI NEOPLASIA MALIGNA SENZA ENDOSCOPIA | 0,4994 |
SECONDO OBIETTIVO
RIDUZIONE DEL TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE
La rideterminazione dei posti letto, comunque, se da una parte soddisfa il requisito sostanziale dell’adeguamento degli stessi alla numerosità della popolazione, non incide, o incide minimamente sul numero dei dimessi e quindi sul tasso di ospedalizzazione.
Pertanto la rideterminazione dei posti letto non può e non deve essere l’unico atto a cui mirare per raggiungere gli obiettivi dichiarati in premessa.
Tale risultato potrà essere raggiunto prioritariamente attraverso la riconversione di una parte delle risorse attualmente utilizzate per i ricoveri potenzialmente inappropriati e il trasferimento alle funzioni territoriali della quota a bassa complessità per l’indispensabile potenziamento del servizio.
PROCEDURA
Riconversione dei ricoveri Ospedalieri di Bassa Complessità, mediante l’adozione di “Nuove linee guida per la regolamentazione e l’organizzazione delle attività di assistenza sanitaria per la corretta erogazione della casistica a rischi di inappropriatezza”
Il vigente sistema di classificazione dei ricoveri mediante i DRG (Diagnosis Related Group) si basa sull’identificazione per codici numerici delle malattie, secondo i criteri dell’affinità clinica e dell’assorbimento medio di risorse professionali e tecnologiche. Il differente assorbimento di risorse è rappresentato dal "peso" che caratterizza ognuno dei 492 DRG.
In base al peso è possibile classificare la complessità delle prestazioni come segue (Tab A022)
COMPLESSITA’ | PESO | Note | |||||
BASSA | <= 0.48 | casistica da trattarsi preferibilmente mediante prestazioni ambulatoriali se riferita a ricoveri ordinari brevi e quelli entro soglia di utenti in età compresa tra i 15 e i 74 anni | |||||
> 0.48 - <= 0.59 | casistica da trattarsi preferibilmente mediante day hospital se riferita a ricoveri ordinari brevi e quelli entro soglia di utenti in età compresa tra i 15 e i 74 anni | ||||||
peso <= 0.59 | casistica da trattarsi preferibilmente mediante residenzialità extraospedaliera quale sostituto del ricovero ordinario se riferita a ricoveri non chirurgici di utenti di età >= 65 anni con degenza breve o entro soglia, o a ricoveri medici e chirurgici di utenti di età >= 65 anni con degenza oltre la soglia | ||||||
MEDIO BASSA | > 0.59 - <= 0.86 | casistica da trattarsi preferibilmente mediante residenzialità extraospedaliera post acuzie quale prosecuzione del ricovero ordinario se riferita a ricoveri medici e chirurgici di utenti di età >= 65 anni con degenza oltre soglia. | |||||
MEDIA | > 0.86 - <= 1.36 | casistica hospital | da | trattarsi | preferibilmente | mediante | day |
MEDIO ALTA | > 1.36 - <= 2.27 | ||||||
ALTA | > 2.27 |
Di seguito si riportano i risultati dell’analisi relativa all’anno 2005 con i dimessi potenzialmente interessati, relative degenze e posti letto che potrebbero essere liberati dai presidi ospedalieri ad un tasso di utilizzo degli stessi all’85%, nonchè il Tasso di ospedalizzazione recuperabile.
Casistica da trattarsi in regime Extra Ospedaliero per utenti di età >=65 anni con degenza entro la soglia e con costi stimabili, per giornata di degenza,pari a circa ¼ delle corrispondente ospedaliera | |||||
Dimessi | Degenza | Dgm | PL 85% | Tasso | |
Regionale | 3796 | 24428 | 6,44 | 78 | 11,79 |
Passiva | 701 | 21293 | 30,38 | 68 | 2,18 |
Attiva | 978 | 6919 | 7,07 | 22 | 3,04 |
Casistica da trattarsi in regime ambulatoriale se riferita a ricoveri brevi o entro la soglia di utenti in età compresa trai i 14 e i 74 anni | |||||
Regionale | 2370 | 5408 | 2,28 | 17 | 7,36 |
Passiva | 938 | 1788 | 1,91 | 6 | 2,91 |
Attiva | 836 | 1794 | 2,15 | 6 | 2,60 |
Tutto ciò sarà ottenuto mediante una rivisitazione dell’assistenza, non solo circa l’appropriatezza, ma anche in relazione alla efficienza degli interventi richiesti:
1. Promuovendo, per le prestazioni caratterizzate da bassa e bassissima complessità, attraverso lo strumento degli accordi e contratti, un sistema organizzativo che opera in modo coordinato e integrato con i servizi territoriali.:
a. OSPEDALE DI COMUNITA’;
b. ospedalizzazione domiciliare;
c. ADI;
d. consulenza ai medici di medicina generale associati, ecc)
2. Promovendo un piano complessivo di residenzialità extra ospedaliera, da redigersi a carico delle singole Zone, e caratterizzato da:
a. realizzazione, potenziamento e/o riqualificazione delle residenze sanitarie, secondo i vari livelli di complessità e di intensità di cura;
b. potenziamento della capacità di filtro delle strutture poliambulatoriali territoriali, sempre al fine di garantire un più appropriato accesso al pronto soccorso. Tale ruolo dovrà essere garantito, oltre che dall’attività di coordinamento del Distretto, anche dalla attiva collaborazione con i medici di famiglia e della continuità assistenziale, il cui ruolo dovrà, quindi, essere valorizzato coerentemente con le funzioni agli stessi assegnate.
3. Correlando il numero dei posti letto alle capacità operative ed attrattiva delle equipe.
4. Promuovendo e incentivando mediante nuovi meccanismi tariffari premianti, per la quota di produzione non coerente con i parametri di appropriatezza, la riconversione, secondo i casi, o in attività ambulatoriale, o in day hospital ovvero in residenzialità extraospedaliera (ogni posto letto di day hospital in tal senso istituito deve corrispondere alla soppressione di almeno due posti letto ordinari su cui veniva svolta attività non appropriata).
5. Rimodulando e potenziando le capacità di filtro sia della rete dell’emergenza che dei prontosoccorsi.
6. Avviando, in forma sperimentale, il FIVE DAY HOSPITAL, consistente nella elaborazione e attuazione di protocolli clinici per il trattamento in regime di degenza ordinaria di gruppi di patologie a ciclo prefissato di 5 giorni (dal Lunedì al Venerdì) con chiusura dell’attività nelle giornate di Sabato e Domenica.
Tra i modelli organizzativi alternativi al ricovero ordinario, oltre a quelli già ampiamente sperimentati e consolidati come il day hospital e il day surgery, uno dei più interessanti è il “five days ward” .
Letteralmente “five days ward” significa ricovero ordinario sviluppato su cinque giorni la settimana, dal lunedì mattina al venerdì sera (o sabato mattina) con previsione di dimissione prima della festività settimanale. Esso presuppone che il ricovero venga effettuato nei primi giorni della settimana e che le attività cliniche o chirurgiche principali vengano svolte in prossimità dell’ammissione del paziente.
Il modello organizzativo del “five days ward” rappresenta un’evoluzione del ricovero ordinario, applicabile, evidentemente, ai soli ricoveri programmati (nei ricoveri urgenti è, ovviamente, impossibile scegliere il momento del ricovero ed effettuare, almeno di regola, previsioni prognostiche fino alla conclusione dell’indagine diagnostica e all’attuazione delle terapie).
Requisito imprescindibile per l’introduzione del “ricovero breve” è la presenza di un’organizzazione a livello dipartimentale delle attività, in grado di assicurare l’eventuale ricollocazione del paziente in degenza ordinaria in caso di complicazioni, nonché un razionale impiego del personale, delle strutture e delle attrezzature.
PRESUPPOSTI ED OBIETTIVI
La progressiva riconversione delle strutture sanitarie, così come prevista dai Decreti Legislativi n. 502 e n. 517/92, fondata sulla razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse, porta con sè la necessità di sperimentare incessantemente nuovi modelli organizzativi che consentano di migliorare gli standard di qualità, efficacia ed appropriatezza dei servizi erogati.
L’organizzazione dipartimentale delle attività ospedaliere ha, infatti, consentito negli ultimi anni di raggiungere elevati livelli di funzionalità e di integrazione con graduale diminuzione dei costi di esercizio. Essa ha, inoltre, favorito lo sviluppo e l’integrazione di progetti sanitari complessi (non risolvibili nell’ambito delle singole unità operative), in taluni casi allargati fino a coinvolgere strutture sanitarie territoriali o, comunque, extra-ospedaliere.
In questo senso l’introduzione del “Five Days Ward” in una simile organizzazione dovrebbe esaltare ancor di più la centralità del paziente, rispetto al quale tutte le componenti strutturali del dipartimento vengono simultaneamente coinvolte e orientate per ottenere una precoce definizione diagnostica ed un tempestivo trattamento terapeutico, con conseguente riduzione della permanenza in ospedale.
I vantaggi attesi dalla realizzazione del progetto si possono così sintetizzare:
• pronta risposta al bisogno di salute dell’utente
• partecipazione dell’utente alle scelte che lo riguardano
• armonizzazione delle esigenze di cura con quelle rivolte al reinserimento più rapido
• possibile del paziente nel proprio ambiente familiare
• riduzione del rischio di infezioni ospedaliere come effetto della riduzione dei tempi di
• degenza
• ottimizzazione dell’organizzazione aziendale.
• I percorsi e i flussi fondamentali vengono gestiti con maggiore efficienza a livello dipartimentale, consentendo all’utenza un accesso più fluido e programmato del percorso diagnostico e terapeutico.
• Recupero di almeno cinque turni di personale sanitario
L’ottimizzazione nella distribuzione del personale che ne consegue permette al Dipartimento di riferimento di potenziare l’attività, soprattutto ambulatoriale, sia in termini quantitativi che qualitativi, pur mantenendo invariato il numero degli operatori.
La realizzazione del progetto potrebbe avvenire senza alcun onere finanziario.
A) Potenziando, nell’attività chirurgica, la "DAY SURGERY" ovvero la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici o procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive o semi invasive in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno, o con eventuale pernottamento (one da surgery), in anestesia locale, loco regionale o generale, con l’immediata ricaduta di un aumento della soddisfazione degli utenti, diversificazione del flusso dei pazienti chirurgici, con benefici per gli stessi e per l’ospedale, razionalizzazione dell’organizzazione ospedaliera e liberamente di risorse per i pazienti affetti da patologie più impegnative
B) Prevedendo, da parte delle strutture ospedaliere maggiori, la creazione di ‘piastre’ ambulatoriali ad alta densità tecnologica finalizzate alla riduzione dei tempi di attesa oltre che al decongestionamento di tutta l’attività diagnostica interna che potrà essere maggiormente orientata alla produzione di ricovero.
C)Promuovendo specifiche iniziative di formazione e di sensibilizzazione dei dipendenti ai valori innovativi che caratterizzano la riorganizzazione delle rete ospedaliera, mediante l’applicazione delle LINEE GUIDA.
2.8 Analisi S.W.O.T.
L’analisi S.W.O.T. del Piano di rientro viene condotta sui punti di forza, debolezza propri del contesto di analisi e sulle opportunità e minacce che derivano dal contesto esterno cui sono esposte le specifiche realtà settoriali analizzate.
I punti di forza e di debolezza sono propri del contesto di analisi e sono modificabili grazie alla politica o all’intervento proposto.
Le opportunità e le minacce derivano dal contesto esterno e non sono quindi modificabili.
L’analisi SWOT è un’analisi ragionata del contesto settoriale in cui si realizza un programma di intervento, Lo scopo dell’analisi è quello di definire le opportunità di un ambito di intervento, che derivano da una valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei punti di debolezza alla luce del quadro di opportunità e rischi che deriva, di norma, dalla congiuntura esterna.
L’analisi SWOT consente di identificare le principali linee guida strategiche in relazione ad un obiettivo globale di sviluppo settoriale; il suo utilizzo è raccomandato soprattutto in fase ex ante per migliorare l’integrazione del programma nel suo contesto; in fase intermedia consentirà di verificare se, in relazione ai cambiamenti intervenuti nel contesto, le linee di azione individuate siano ancora pertinenti e fornisce uno strumento per decidere modifiche al programma.
L’analisi SWOT del Piano –di seguito illustrata- è focalizzata sugli obiettivi specifici che quindi assumono io significato di “contesto settoriale”; a questo livello è infatti possibile evidenziare quali sono i punti di forza e debolezza, così come le opportunità e le minacce.
Di seguito è rappresentata in forma matriciale l’analisi SWOT del Piano.
Macrolivello Assetto Organizzativo | ||||
Obiettivo specifico | Punti di forza | Punti di debolezza | Minacce | Opportunità |
Assetto organizzativo ASREM | Esercizio unitario delle funzioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; coordinamento dell'attività territoriali nelle singole zone; | Disomogeneità nei flussi informativi; differenze organizzative tra le diverse AASSLL | Iniziale resistenza al cambiamento | Riforma del sistema sanitario (legge n°9 del 2005); forte committment del Governo Regionale |
funzioni di raccordo delle prestazioni sanitarie con gli altri soggetti erogatori pubblici e privati; | ||||
riorganizzazione delle funzioni amministrative |
Macrolivello Assistenza territoriale | ||||
Obiettivo specifico | Punti di forza | Punti di debolezza | Minacce | Opportunità |
Riassetto | Capillarità dell’assetto di | Identificazione della struttura di | Resistenza al | L’esistenza di ambiti sociali |
articolazione | offerta sanitaria | erogazione con il servizio; | cambiamento da | già esistenti ed operativi, |
organizzativa dei | territoriale | Numero elevato di punti | parte degli enti | dimensionati in coerenza con |
distretti | decisionali dotati di autonomia e | locali interessati dal | il piano di organizzazione de | |
costi elevati di coordinamento; | processo di | distretti sanitari e, | ||
Difficoltà di assicurare omogenea | razionalizzazione | conseguentemente, la | ||
erogazione dei LEA; | che potrebbero | possibilità di assicurare una | ||
Difficoltà ad assicurare | rallentare lo stesso; | maggiore integrazione socio- | ||
l’integrazione con la dimensione | sanitaria; | |||
socio-sanitaria; | Spinta nazionale verso il | |||
Scarso sviluppo nell’evoluzione | potenziamento di questo | |||
delle funzioni distrettuali; | livello di assistenza. |
Macrolivello Assistenza territoriale (segue) | ||||
Obiettivo specifico | Obiettivo specifico | Obiettivo specifico | Obiettivo specifico | Obiettivo specifico |
Potenziamento e regolazione dell’emergenza territoriale e della continuità assistenziale | Capillare diffusione del servizio | Eccesso di offerta di medici di continuità assistenziale; Esistenza di alcune zone non adeguatamente coperte dalla rete dell’emergenza | Nessuna | Sviluppo tecnologico nella telemedicina e in altri strumenti di comunicazione |
Riequilibrio e regolazione dell’assistenza riabilitativa | Esistenza di poli consolidati di erogazione | Carenza di prestazioni riabilitative di terzo livello; Carenza di criteri di valutazione dell’appropriatezza; Carenza di sistemi di controlli e di verifica; | Invecchiamento della popolazione | Nessuna |
Carenza di programmazione del fabbisogno; | ||||
Carenza di funzionalità delle UVM | ||||
Regolazione assistenza specialistica territoriale di diagnosi e cura | Nessuno | Eccesso di offerta di prestazioni specialistiche; Carenza di criteri di valutazione dell’appropriatezza; Carenza di sistemi di controllo e verifica; | Crescita della domanda di assistenza specialistica da parte della popolazione; Invecchiamento della popolazione; | Sviluppo tecnologico |
Carenza di programmazione del fabbisogno; | Sviluppo tecnologico | |||
Elevata presenza di strutture private; | ||||
Carenza della cultura dei processi assistenziali | ||||
Potenziamento e regolazione del sistema residenziale per assistenza anziani non autosufficienti | Esistenza di poli consolidati di erogazione | Squilibrio territoriale dell’offerta; Carenza di sistemi di controllo e verifica; Carenza di programmazione del fabbisogno; Elevata presenza, solo in alcune aree territoriali, di strutture private; | Invecchiamento della popolazione; Scarsa definizione di politiche intersettoriali | Fondo per la non autosufficienza; Forte richiesta da parte della popolazione e delle sue rappresentanze; Settore attrattivo per investimenti privati; Formulazione di politiche intersettoriali; Sviluppo tecnologico nella telematica e in altri strumenti di comunicazione. |
Potenziamento del sistema della cure domiciliari | Esistenza diverse sperimentazioni in via di consolidamento e ad alta valenza socio- sanitaria | Disequilibrio dell’offerta a livello territoriale; Carenza di sistemici controllo e verifica; carenza di programmazione del fabbisogno; | Resistenza culturale da parte della popolazione | Spinta nazionale verso il potenziamento di questo livello di assistenza: Sviluppo tecnologico nella telemedicina e in altri strumenti di comunicazione. |
Rispetto del tetto di spesa previsto dalla normativa di riferimento | Adozione della ricetta unica nazionale con identificazione certa del medico prescrittore e avvio dal 2006 del monitoraggio delle prescrizioni farmaceutiche; Prescrizione diretta da parte dei medici specialisti; Capillarità della distribuzione territoriale delle farmacie convenzionate | Diffusione comportamenti prescrittivi inappropriati e scarsa cultura Evidence Based; Scarso sviluppo della distribuzione e somministrazione diretta dei farmaci alla dimissione e ai pazienti gestiti sul territorio in regime di RSA e ADI; Scarso ricorso al Technology Assessment per l’introduzione di nuovi farmaci ad elevato costo; Frammentazione dei processi di acquisto e di gestione del farmaco secondo modalità non economiche; Scarso ricorso all’utilizzo di farmaci generici e di prodotti galenici; | Eventuali aggiornamenti economici del Prontuario Farmaceutico e delle politiche nazionali di partecipazione del cittadino alla spesa farmaceutica; Progresso scientifico in campo farmaco- terapeutico con l’immissione sul mercato di specialità ad elevato costo; | Nessuna |
Macrolivello ospedaliero | ||||
Obiettivo specifico | Punti di forza | Punti di debolezza | Minacce | Opportunità |
Riassetto della rete ospedaliera | Esistenza di alcune realtà eccellenti sia sul piano organizzativo che professionale con riflessi positivi sul fronte della mobilità interregionale | Elevato numero di posti letto per acuti sia a livello globale che rispetto a singole specialità; Carenza di posti letto per lungodegenza; Disequilibrio dei posti letto per la riabilitazione; | Resistenze al cambiamento sia degli enti locali che degli operatori interessati al processo di cambiamento | Esistenza di un polo universitario con la facoltà di medicina e chirurgia. |
Elevato numero di presidi ospedalieri; | ||||
Indifferenziazione della produzione; | ||||
Consistente numero di strutture private; | ||||
Scarso sviluppo di strutture territoriali alternative al ricovero; | ||||
Riduzione tasso di ospedalizzazione | Somma dei punti di forza degli altri interventi | Somma dei punti di debolezza degli altri interventi | Somma delle minacce degli altri interventi; | Somma delle opportunità degli altri interventi |
Crescita della domanda di assistenza complessa, anche sul piano tecnologico, e intensa da parte della popolazione; | ||||
Invecchiamento della popolazione; | ||||
Sviluppo regimi di assistenza alternativa ai ricoveri ordinari | Assenza di vincoli precostituiti e determinati dallo sviluppo storico dei servizi e delle specialità | Scarso sviluppo dei regimi di ricovero a carattere diurno e delle prestazioni complesse in ambito ambulatoriale; Scarsa cultura generale sul ricovero diurno a livello di operatori ospedalieri, di strutture di invio e di pazienti; | Difficoltà a trasmettere alla popolazione la cultura della prestazione in regime diurno; | nessuna |
Scarso sviluppo di modelli organizzativi adeguati alla gestione del ricovero in regine diurno con modalità efficienti ed efficaci; | ||||
Difficoltà di integrazione con le strutture territoriali e, in particolare, con i MMG; | ||||
Sviluppo sistemi di valutazione e controllo della appropriatezza | Buona qualità media dei professionisti | Scarsa cultura dell’audit; Scarso sviluppo dei sistemi di controllo dell’appropriatezza sia a livello regionale che aziendale | Nessuna | L’esistenza di modelli concettuali di riferimento consolidati al fine di monitorare e valutare l’appropriatezza in campo sanitario; |
L’evoluzione in campo IT che consente do misurare fenomeni sempre più complessi a costi contenuti |
2. 9 Obiettivi specifici
N Descrizione | |
1 | Redazione del Piano Sanitario Regionale |
2 | Ridefinizione assetto dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise attraverso l’approvazione dell’atto aziendale redatto dalla ASREM |
3 | Misure di contenimento della spesa per personale, beni e servizi |
3 a | Correlazione tra Piano e strumenti di programma |
3 b | Adeguamento alle indicazioni del P.S.N per il triennio 2006-2008 |
4 | Riassetto articolazione organizzativa dei distretti |
5 | Potenziamento e regolazione del sistema delle cure primarie |
6 | Riequilibrio e regolazione dell'assistenza riabilitativa |
7 | Regolazione di assistenza specialistica ambulatoriale di diagnosi e cura |
8 | Potenziamento e regolazione del sistema residenziale per assistenza anziani non autosufficienti |
9 | Potenziamento del sistema delle cure domiciliari |
10 | Misure di razionalizzazione dell’uso della risorsa farmaco in ambito territoriale |
11 | Riassetto della rete ospedaliera |
12 | Riduzione tasso di ospedalizzazione |
13 | Sviluppo regimi di assistenza alternativi ai ricoveri ordinari |
14 | Sviluppo sistemi di valutazione e controllo dell'appropriatezza |
15 | Misure di razionalizzazione dell’uso della risorsa farmaco in ambito ospedaliero. Ottimizzazione dei processi di acquisto. |
16 | Implementazione Contabilità Analitica per centri di costo e responsabilità |
17 | Conseguimento dei risparmi previsti dalla normativa nazionale |
18 | Rafforzamento della struttura amministrativa ed implementazione dei procedimenti amministrativi |
2.9.1 Macrolivello Assetto Organizzativo
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
1 Redazione del Piano | 1.1 Redazione della DGR contenente la proposta di piano per il CR | DGR relativa al PSR | DGR relativa al | DGR prime linee |
Sanitario Regionale | PSR | guida PSR entro | ||
30/6/ 2007 | ||||
DGR entro il | ||||
30/9/2007 di | ||||
proposta PSR al CR | ||||
DCR entro | ||||
31/12/2007 | ||||
2 Ridefinizione assetto dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise attraverso l’approvazione dell’atto aziendale redatto dalla ASREM | 2.1 Atto aziendale ASREM | Provvedimento regionale di approvazione recante, altresì, le linee guida per il riordino della rete ospedaliera, con particolare riferimento alle procedure relative allo sviluppo del commercio elettronico, che prenda atto, espressamente, della previsione del ricorso al mercato elettronico, in applicazione delle disposizioni di settore per l’acquisto di beni e servizi. | Provvedimento regionale di approvazione | DGR di approvazione entro 15/5/2007 |
3 Misure di contenimento della spesa per personale, beni e servizi | 3.1 Intervento regionale per la riduzione delle spese per il personale | Provvedimento regionale contenente misure vincolanti per il Direttore Generale dell’ASReM e i Direttori di Zona per l’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 1, c. 565, della legge finanziaria 2007, ai fini della riduzione della spesa per il personale. | Adozione DGR entro il 31/3/2007; Adozione dei provvedimenti applicativi da parte dell’ASReM entro il 31 maggio 2007; | DGR di adozione delle misure (integrativa e di rettifica delle DGR n. 183 del 6–3– 2007 e n. 244 del 19/03/2007 relative all’intervento) |
Rideterminazione dei fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa; Diminuzione del numero di Unità lavorative in servizio a tempo indeterminato e a tempo determinato al 31 dicembre degli anni 2007, 2008, 2009; | Provvedimenti ASREM entro il 31/5/2007 Verifiche trimestrali e a consuntivo per gli anni 2007– 2008–2009 | |||
Diminuzione del numero di UOC e UOS attive; | ||||
Diminuzione del numero di contratti di consulenza in essere; | ||||
Contenimento della spesa per il personale, il lavoro interinale e per le consulenze entro i tetti previsti per gli anni 2007–2009, |
Macrolivello Assetto Organizzativo (segue 2.9.2)
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
3.2 Riduzione oneri per il personale finalizzati all’ abbattimento liste d’attesa | A partire dall’anno 2008 e per l’anno 2009, riduzione ,nella misura del 15% rispetto al costo 2006, della spesa per le prestazioni richieste dall’Azienda, in via eccezionale e temporanea, ai Dirigenti Medici e Veterinari, ad integrazione dell’attività istituzionale, allo scopo di ridurre le liste di attesa o di acquisire prestazioni aggiuntive, di cui all’art. 55 del C.C.N.L. dell’area della Dirigenza Medica e Veterinaria del S.S.N. quadriennio 1998–2001 (Acc. 8– 6–2000) | DGR entro 31/5/2007; di fissazione tetti di spesa per gli anni 2008-2009. Provvedimento di DG ASREM fissazione tetti di spesa per i direttori di zona; Completamento dell’attività ricognitiva da parte dell’ASREM entro 30.9.2007; DGR entro 31/10/2007 | Provvedimenti di Giunta regionale; Provvedimenti applicativi del Direttore generale ASReM; Verifica trimestrale a far data dal primo trimestre 2008; Modello CE (Voce B.5 Personale Ruolo Sanitario) | |
eventuale ridefinizione tetti di spesa. | ||||
Tetti di spesa fissati per gli anni 2008 e 2009, come sopra calcolati | ||||
3.3 Razionalizzazione dell’acquisto di beni sanitari non farmaceutici | L’impatto economico relativo alla razionalizzazione degli acquisti produrrà i suoi effetti nel corso dell’anno 2009, in particolare sulle seguenti categorie merceologiche: - presidi chirurgici e materiali sanitari - materiali protesici e materiali per emodialisi | Redazione dei capitolati espletamento delle gare. DGR entro il 31.5.2007 e provvedimenti applicativi del DG ASREM | DGR ricognitiva dello stato di realizzazione del sistema unitario degli acquisti centralizzati, nonché delle conseguenti economie, entro il 31/12/2008 | |
CE anno 2009 | ||||
3.4 Razionalizzazione dell’acquisto di servizi non sanitari | L’impatto economico delle azioni per la razionalizzazione degli acquisti produrrà i suoi effetti nel corso dell’anno 2008 e 2009, in particolare sulle seguenti categorie di servizi non sanitari: - lavanderia - mensa - pulizie - smaltimento rifiuti - utenze telefoniche - altre utenze - altro | Redazione dei capitolati espletamento delle gare. | Delibera di Giunta Regionale ricognitiva dello stato di realizzazione del sistema unitario degli acquisti centralizzati, nonché delle conseguenti economie, entro il 30/6/2008. CE 2008 e 2009 | |
3a Correlazione tra Piano e strumenti di programma | 3a.1 Recupero adempimenti di cui all’accordo Stato Regioni del 23/3/2005 | Provvedimenti regionali di riallineamento con Delibere Vincolanti | Relative DGR | Adozione ulteriori DGR entro 30/4/ 2007 |
3b Adeguamento alle indicazioni del P.S.N per il triennio 2006-2008 | 3b.1 Riqualificazione della rete del S.S.R. | - Garanzia dei LEA - Riorganizzazione cure primarie - Riqualificazione della rete ospedaliera - Governo clinico +\ntegrazione dei livelli di assistenza sanitaria e sociale - Piano della prevenzione | Relative DGR | Adozione ulteriori DGR entro 31/12/ 2007 |
2.9.2 Macrolivello Assistenza Territoriale
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
4 Riassetto articolazione organizzativa | 4.1 Ricondurre il numero dei distretti in misura adeguata al D. L. vo 229/99 | Ricondurre il numero dei distretti dagli attuali n. 13 a n. 7 con la coincidenza dei distretti con 1 o più ambiti sociali per una più coerente ed | Realizzazione di n. 7 Distretti sanitari | DGR di approvazione del riassetto entro il 30/6/ 2007 |
dei distretti | incisiva programmazione e gestione delle | |||
politiche di integrazione socio-sanitaria. | ||||
5 Potenziamento e regolazione del sistema delle cure primarie | 5.1 Razionalizzare la distribuzione dei punti di soccorso e di presidi di continuità assistenziale | Analisi della distribuzione dei punti di soccorso territoriale e delle attività dei presidi di continuità assistenziale; Stesura del piano di razionalizzazione; messa a regime del piano di razionalizzazione | Report analitico Piano di razionalizzazione comprensivo degli indicatori di verifica intermedi e finali; | Adozione DGR entro 30/6/2007 Documentazione probatoria dell'intervento previsto |
Applicazione degli indicatori di verifica intermedi e finali | ||||
6 Riequilibrio e regolazione dell'assistenza riabilitativa | 6.1 Riequilibrio territoriale dell'offerta riabilitativa intensiva ed estensiva ed individuazione medici prescrittori distrettuali | Ridefinizione dei trattamenti riabilitativi in regime extra-ospedaliero Costruzione del piano del fabbisogno dell'offerta riabilitativa | Elenco criteri di classificazione Piano del fabbisogno offerta riabilitativa | DGR su criteri di classificazione entro 31/12/2007 Piano Sanitario Regionale stralcio sulla riabilitazione entro 31/12/2007 |
6.2 Ricondurre la spesa riabilitativa (domiciliare, ambulatoriale, semiresidenziale e residenziale) a 50 pro-capite, prossimo al valore medio nazionale | Linee guida per verifica appropriatezza con definizione di: criteri di ammissione a prestazioni di riabilitazione, piano riabilitativo, criteri di verifica | Linee guida appropriatezza riabilitazione | DGR linee guida appropriatezza riabilitazione entro 31/12/2007 | |
Adozione di uno strumento di valutazione multidimensionale per l’ammissione delle prestazioni assistenziali per anziani ed altri tipi di pazienti non autosufficienti dopo averlo concordato con Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute | Strumento di valutazione multidimensionale | DGR entro il 30/9/2007 di adozione dello strumento multidimensionale dopo averlo concordato con Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute | ||
Revisione del sistema di tariffazione dei trattamenti riabilitativi in regime extraospedaliero | Sistema di tariffazione | DGR entro 30/6/2007 |
Macrolivello Assistenza Territoriale (segue 2.9.2)
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
6 Riequilibrio e regolazione dell'assistenza riabilitativa | 6.2 Ricondurre la spesa riabilitativa (domiciliare, ambulatoriale, semiresidenziale e residenziale) a 50 pro-capite, prossimo al valore medio nazionale | Ridefinizione dei budget | Piano delle prestazioni con le strutture private accreditate | DGR n. 181 del 6 marzo 2007 e DGR 243 del 19/03/2007 di determinazione dei tetti di spesa per le strutture private accreditate per gli anni 2007, 2008 e 2009 DGR n. 111 del 09-02- 2007 di recepimento integrale del DM 12 settembre 2006, che sulla specialistica, rinvia al D.M. 22/07/2006 (con relativi allegati) |
DGR di revoca entro il 31/3/2007 della DGR n. 185 del 6/3/2007 di integrazione del nomenclatore tariffario per la parte tariffaria relativa alla chirurgia rifrattiva, e riconduzione delle tariffe al D.M. 12/9/2006. | ||||
Adozione del piano delle prestazioni entro il 30/3/2007 DGR di fissazione dei budget per singolo erogatore entro il 20/4/2007 |
Macrolivello Assistenza Territoriale (segue 2.9.2)
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
7 Regolazione di assistenza specialistica ambulatoriale di diagnosi e cura | 7.1 Contenimento liste di attesa | Adozione ed attuazione del Piano Regionale di Contenimento dei tempi di attesa | Tempi di attesa per le prestazioni sanitarie critiche | DGR n. 184 del 06/03/2007 contenente il Piano Regionale di Contenimento T.A. Piano Attuativo Aziendale ASREM 15/05/2007 Documentazione Regionale monitoraggio Tempi di Attesa 2007-2009 |
7.2 Appropriatezza assistenza specialistica ambulatoriale di diagnosi e cura | Elaborazione linee guida e protocolli diagnostico-terapeutici Regionali. Piano regionale contenimento Tempi di Attesa | Report semestrale prestazioni alta complex tecnologica, costo elevato, alto rischio di inappropriatezza Numero erogatori che adottano i protocolli diagnostici (valutazione annuale) | DGR n. 184 del 06/03/2007 contenente il Piano Regionale di Contenimento T.A. Piano attuativo aziendale ASREM entro il 15/05/2007 Documentazione Regionale Monitoraggio T.A. 2007-2009 DGR Linee Guida e Protocolli Diagnostici Patologie Oncologiche entro 30/6/2007 DGR Linee Guida e Protocolli Diagnostici Patologie maggiore impatto entro il 31/12/2007, 31/12/2008, 31/12/2009 | |
7.3 adozione del tariffario di cui al DM 12 settembre 2006 per l’assistenza specialistica | Recepimento integrale con formale provvedimento di GR del DM di determinazione delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni sanitarie comprensivo delle tariffe relative alle prestazioni di specialistica ambulatoriale. | Remunerazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale secondo le tariffe ex DM 12-09-2006. Riconduzione delle tariffe superiori a quelle previste nel DM 12 -09-2006 | DGR n. 111 del 09/02/07 di recepimento integrale del DM 12 settembre 2006 che sulla specialistica rinvia al D.M. 22/07/2006 (con relativi allegati) DGR di revoca entro il 31/3/2007 della DGR n. 185 del 6/3/2007 di integrazione del nomenclatore tariffario per la parte tariffaria relativa alla chirurgia rifrattiva |
Macrolivello Assistenza Territoriale (segue 2.9.2)
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
8 Potenziamento e regolazione del sistema residenziale per assistenza anziani non autosufficienti | 8.1 Riequilibrio territoriale dell'offerta di strutture per anziani non autosufficienti: RSA | Costruzione del piano del fabbisogno dell'offerta di RSA | Piano del fabbisogno offerta di RSA | Adozione DGR a stralcio del P.S.R. entro 30/9/2007 |
Potenziamento delle funzioni di RSA nei territori con carenza di servizi | Progetti di attivazione di nuove RSA | Documentazione attività nuove RSA entro 30/9/2007 | ||
8.2 Appropriatezza dell'utilizzo dei regimi assistenziali residenziali per anziani non autosufficienti | Applicazione del sistema RUG III | Sistema informativo sugli anziani non autosufficienti presenti nelle strutture residenziali | Report regionale annuale sul case mix delle strutture residenziali per anziani non autosufficienti: - 30/6/2008 - 31/12/2008 - 31/12/2009 | |
Adozione di uno strumento di valutazione multidimensionale per l’ammissione delle prestazioni assistenziali per anziani ed altri tipi di pazienti non autosufficienti dopo averlo concordato con Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute | Strumento di valutazione multidimensionale | DGR entro il 30/9/2007 di adozione dello strumento multidimensionale dopo averlo concordato con Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute | ||
9 Potenziamento del sistema delle cure domiciliari | 9.1 Riorganizzazione del sistema delle cure domiciliari | Redazione ed approvazione delle linee guida regionali sul sistema delle cure domiciliari | Linee guida regionali | DGR linee guida "Sistema cure domiciliari" entro 30/5/2007 Provvedimenti attuativi ASREM entro 30/6/2007 |
Adozione di uno strumento di valutazione multidimensionale per l’ammissione delle prestazioni assistenziali per anziani ed altri tipi di pazienti non autosufficienti dopo averlo concordato con Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute | Strumento di valutazione multidimensionale | DGR entro il 30/9/2007 di adozione dello strumento multidimensionale dopo averlo concordato con Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute | ||
9.2 Aumento progressivo dell'assistenza domiciliare nelle varie forme previste dalle linee guida | Attuazione linee guida regionali sul sistema delle cure domiciliari. Riduzione del 10% del numero di ricoveri ordinari e delle giornate di degenza | - numero totale casi trattati in A.D. per anno - numero totale ricoveri ordinari per anno - numero totale giornate degenza per anno - numero totale distretti sanitari che applicano le nuove linee guida/ numero tot distretti sanitario regionali | DGR linee guida nuovo sistema cure domiciliari entro 30/5/2007 Provvedimenti attuativi ASREM entro 30/6/2007 Report annuale SISR 2008-2009 Report annuale ASREM sulle cure domiciliari 2008- 2009 |
Macrolivello Assistenza Territoriale (segue 2.9.2)
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
10. Misure di razionalizzazion e dell’uso della risorsa farmaco in ambito territoriale | 10.1 Estensione dei progetti di diffusione dell’Evidence Based Medicine (Arianna) all’intero territorio regionale | Adesione del 25% dei MMG al progetto Arianna | Studi Caso-Controllo degli indici di spesa per assistito pesato. Rapporto spesa/Indice di complessità dei casi trattati in due gruppi di MMG (aderenti vs non aderenti al progetto) | DGR per l’estensione del progetto “Arianna” entro 30/6/2007 Dati di spesa farmaceutica convenzionata entro 31/10/2007- 2008- 2009 |
10.2 Potenziamento dell'utilizzo dei farmaci generici in tutti gli ambiti prescrittivi e assistenziali | Accordi specifici con la medicina generale; corsi di formazione per i prescrittori territoriali e ospedalieri. | Livello di prescrizione dei farmaci generici Flussi informativi derivanti dall’acquisizione dei dati all’atto della spedizione della ricetta | Monitoraggio della prescrizione dei farmaci generici entro 31/10/2007-2008- 2009 Documentazione probatoria dimostrativa del collegamento con il progetto tessera sanitaria entro 31/7/2007 | |
10.3 Distribuzione diretta Ossigeno terapeutico | Attivazione del servizio di distribuzione diretta | Valori di spesa ossigeno liquido | Aggiudicazione gara entro 31/3/ 2008 | |
Sperimentazione estesa di applicazioni di telemedicina per il monitoraggio a distanza dei pazienti affetti da BPCO in ossigenoterapia | Numero pazienti monitorati per via telematica | Documentazione avvio sperimentazione su 50 pazienti pari al 10% dei Pz in trattamento entro 30/5/2008 | ||
10.4 Prezzo massimo di rimborso sui medicinali appartenenti alla categoria terapeutica omogenea ATC A02 BC “inibitori della pompa acida” | Adozione del prezzo massimo di rimborso per gli inibitori della pompa acida | Indicatori di risparmio connessi all’applicazione del prezzo massimo di rimborso | DGR concernente l’applicazione del prezzo massimo di rimborso entro 31/3/2007 Documentazione probatoria (report) entro 31/10/2007- 2008-2009 | |
10.5 Monoprescrizione a carico SSN dei medicinali appartenenti alla categoria terapeutica omonogenea ATC C10AA “statine” | Adozione del regime della mono prescrizione per le statine | Indicatori di risparmio connessi all’applicazione della monoprescrizione | DGR concernente la limitazione ad una sola confezione per ricetta delle statine entro 31/3/2007. Documentazione probatoria report entro 31/10/2007-2008- 2009 | |
10.6 Inserimento nuove molecole del Prontuario Ospedale Territorio (PHT) nel regime della “distribuzione per conto SSR” | Estensione nell’ambito della “distribuzione per conto” di nuove molecole estrapolate dal PHT | Stipula contratti di fornitura | DGR ricognitiva dei contratti di fornitura delle nuove molecole del PHT inserite nella “distribuzione per conto” entro 30/4/2007. Documentazione probatoria (report) entro 31/10/2007- 2008-2009 |
2.9.3 Macrolivello Assistenza Ospedaliera
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
11 Riassetto della rete ospedaliera | 11.1 Nuova dotazione posti letto per strutture pubbliche e private accreditate | Riconduzione progressiva del numero dei posti letto a 4.725 x mille, nel triennio 2007-2009 | Determinazione posti letto | DGR n. 167 del 27/02/2007 di adozione dello standard nazionale dei posti letto nel triennio 2007-2009 |
DGR n. 181 del 6/3/2007 e DGR 243 del 19/03/2007 di adozione dei tetti di spesa per i privati accreditati (ospedaliera, specialistica, riabilitativa, integrativa, e altre prestazioni) per gli anni 2007, 2008 e 2009 | ||||
Riduzione di almeno il 40 % dell'eccesso di numero dei posti letto nel primo anno | ||||
DGR n. 111 del 09- 02-2007 di recepimento del DM 12 settembre 2006 nel senso che importi tariffari superiori al DM sono ricondotti ai valori del DM 12 settembre 2006 | ||||
DGR di revoca entro il 31/3/2007 della DGR n. 185 del 6/3/2007 di integrazione del nomenclatore tariffario per la parte tariffaria relativa alla chirurgia rifrattiva, e riconduzione delle tariffe al D.M. 12/9/2006. | ||||
Documentazione probatoria dell'avvenuta riduzione del 40% dell'eccesso di numero di posti letto effettivamente a carico del SSN rispetto allo standard : | ||||
DGR entro il 30-6- 2007 e DGR entro il 31-12-2007 per il primo anno, DGR entro il 31-12-2008 per il secondo anno, DGR entro il 31-12-2009 per il terzo anno |
Raggiungimento dello standard di posti letto per 4,725 x mille abitanti | Documentazione probatoria del raggiungimento dello standard di posti letto del (4,5) 4.725 x mille | |||
abitanti DGR entro il | ||||
30-6-2007 e DGR | ||||
entro il 31-12-2007 per | ||||
il primo anno, DGR | ||||
entro il 31-12-2008 per | ||||
il secondo anno, DGR | ||||
entro il 31-12-2009 per | ||||
il terzo anno |
Macrolivello Assistenza Ospedaliera 2.9.3 (segue)
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
11 Riassetto della rete ospedaliera | 11.2 Classificazione delle strutture di ricovero | Classificazione ospedali su 4 livelli | Configurazione prevista: a) ospedale ad elevata intensità clinico- assistenziale; b) Ospedali della rete ospedaliera locale n. 3 di cui 2 strutturati come presidi con 2 stabilimenti soggetti a riclassificazione e ristrutturazione | Provvedimento regionale di ridefinizione della rete entro 31-12-2007 |
Provvedimento regionale di riclassificazione riqualificazione, ristrutturazione delle strutture di ricovero regionali entro 31-12-2007 | ||||
c) Presidi ospedalieri della rete ospedaliera privata n.3 ; | ||||
d) IRCCS, Alta specializzazione n. 2 | ||||
11.3 Autorizzazione e accreditamento delle strutture di ricovero | Definire i criteri di autorizzazione e di accreditamento delle strutture e attività ospedaliere | Provvedimenti regionali sul sistema di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e socio- sanitarie | Provvedimento regionale sul sistema di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie DGR 102 del 09-02-2007 e DGR per C.R. di proposta della L.R. entro | |
31/7/2007 | ||||
Manuali di autorizzazione e di accreditamento | DGR di approvazione manuale di autorizzazione e accreditamento entro il | |||
30-3-2007 | ||||
Procedure di autorizzazione e di accreditamento | DGR di approvazione delle procedure di autorizzazione e accreditamento entro 30-6-2007 | |||
Costituzione dell'Organismo Regionale per l'accreditamento | Costituzione e regolamentazione | DGR n. 102 del 09/02/2007 di costituzione e regolamentazione (CRASS) e DGR 245 del 19/03/2007 |
Macrolivello Assistenza Ospedaliera 2.9.3 (segue)
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
11 Riassetto della rete ospedaliera | 11.3 Autorizzazione e accreditamento delle strutture di ricovero | Avviare il processo di autorizzazione e accreditamento | Applicazione procedure di autorizzazione nuove realizzazioni e revisione autorizzazioni strutture esistenti | Documentazione probatoria dell'applicazione procedure di autorizzazione, nuove realizzazioni e revisione autorizzazioni strutture esistenti |
entro il 30-6-2007 | ||||
Approvazione della L.R. entro il 31/12/2007 | ||||
11.4 Elaborazione Linee Guida per attività e funzionamento IRCCS, Strutture ad elevata specializzazione | Elaborazione Linee Guida per attività e funzionamento IRCCS, Strutture ad elevata specializzazione | Provvedimenti regionali sul sistema di autorizzazione, accreditamento e funzionamento delle strutture IRCCS, Strutture ad elevata specializzazione | DGR sul sistema di autorizzazione e accreditamento delle strutture IRCCS, Strutture ad elevata specializzazione DGR entro il 30-06- 2007 | |
DGR linee guida entro il 31/12/2007 | ||||
12 Riduzione tasso di ospedalizzazione | 12.1 Abbattimento di 20 punti dell'attuale tasso di ricovero (251 x mille) | Obiettivo da fissare nella legge finanziaria regionale per il 2007, negli obiettivi 2007 del Direttore generale della ASREM e nei nuovi contratti negoziali con le strutture private | Portare il tasso di ospedalizzazione nel 2007 a 230 | DGR entro il 30/4/2007. Documentazione probatoria relativa all’anno in esame entro il 31/7/2008. Tasso di ospedalizzazione desunto dalle SDO del 2007. |
Obiettivo da fissare nella legge finanziaria regionale per il 2008, negli obiettivi 2008 del Direttore generale della ASREM e nei nuovi contratti negoziali con le strutture private | Portare il tasso di ospedalizzazione nel 2008 a 210 | DGR entro il 30/4/2007. Documentazione probatoria relativa all’anno in esame entro il 31/7/2009. Tasso di ospedalizzazione desunto dalle SDO del 2008. | ||
Obiettivo da fissare nella legge finanziaria regionale per il 2009, negli obiettivi 2009 del Direttore generale della ASREM e nei nuovi contratti negoziali con le strutture private | Portare il tasso di ospedalizzazione nel 2009 a 180 | DGR entro il 30/4/2007. Documentazione probatoria relativa all’anno in esame entro il 31/7/2010. Tasso di ospedalizzazione desunto dalle SDO del 2009. |
Macrolivello Assistenza Ospedaliera 2.9.3 (segue)
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
12 Riduzione tasso di ospedalizzazi one | 12.2 Contenimento della domanda di ricovero ospedaliero | Potenziamento del sistema delle cure intermedie e delle cure domiciliari | Si rinvia allo schema del macrolivello territoriale | |
Costituzione dell’Osservatorio Regionale sull’Appropriatezza in Medicina Generale. | Tasso di ospedalizzazione popolazione molisana in progressiva riduzione (da 251 x mille nel 2005 a 180 per mille nel 2009) | DGR entro il 30/4/2007 di costituzione dell’Osservatorio | ||
Inserimento nel contratto integrativo regionale di misure atte a condividere il ricorso all'utilizzo di regimi assistenziali alternativi al ricovero ospedaliero | DGR n. 173 del 27/2/2007 di definizione accordo decentrato regionale | |||
Diffusione su tutto il territorio regionale del processo di budget di attività per il sistema delle cure primarie | Documentazione probatoria della ASREM sugli obiettivi di budget per il sistema delle cure primarie e report semestrali sui ricoveri ospedalieri per singolo MMG e PLS | |||
12.3 Messa a regime del piano annuale delle prestazioni ospedaliere | Inserimento del piano delle attività ospedaliere nei processi di budget 2007, 2008, 2009 | Piano delle prestazioni ospedaliere | DGR n. 181 del 06/03/2007 di definizione dei tetti di spesa per il triennio 2007-2009 e DGR 243 del 19/3/2007 Documentazione probatoria del piano delle prestazioni ospedaliere per le strutture pubbliche e private. Adozione del piano delle prestazioni entro il 30/3/2007 DGR di fissazione dei budget per singolo erogatore entro il 20/4/2007 Verifica CE annuale. | |
13 Sviluppo regimi di assistenza alternativi ai ricoveri ordinari | 13.1 Regolamentazione dei regimi di assistenza alternativi ai ricoveri ordinari | Provvedimenti regionali | DGR entro il 30/6/2007 a modifica della DGR 1409/04 e adeguamento della DGR 104/07 | |
13.2 Istituzione posti letto DH e DS | Provvedimenti regionali per le aziende pubbliche e private sulla istituzione e regolamentazione dei posti di DH e DS | Entro il 2007 almeno il 15 % per acuti dedicati a DH e DS | DGR n. 167 del 27/02/2007 di adozione dello standard dei posti letto: i posti letto di dh e ds devono essere ricompresi nello standard nazionale DGR entro il 31/12/2007 | |
13.3 Regolamentazione ed avvio di regimi di ricovero territoriale alternativi all’ospedaliero | Deliberazione regionale per la regolamentazione di ospedali di comunità e RSA | Avvio attività entro il 2007 | Verifica mensile tramite CE ASREM | |
Attività a regime entro il 2009 numero di ricoveri per anno su PL tecnici / totale ricoveri | Verifica mensile tramite CE ASREM |
Macrolivello Assistenza Ospedaliera 2.9.3 (segue)
Obiettivi specifici | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
14 Sviluppo sistemi di valutazione e controllo dell'appropriatezza | 14.1 Messa a regime del sistema di valutazione approvato con provvedimento regionale | Attivazione di protocollo di valutazione | Formazione dei valutatori | Documentazione probatoria dell'avvenuta formazione valutatori |
entro 31/12/2007 | ||||
Applicazione del sistema | Documentazione probatoria dell'avvenuta applicazione del sistema di valutazione | |||
entro il 31/12/2008 | ||||
14.2 Definizione di ulteriori requisiti appropriatezza attività ospedaliere | Definizione di ulteriori criteri di appropriatezza riferiti a ricoveri ordinari, DH e DS e riabilitazione ospedaliera | Elenco criteri e indicatori di appropriatezza riferiti ai ricoveri ordinari, DH e DS e riabilitazione ospedaliera | DGR entro il 30/6/2007 a modifica della DGR 1409/04 e adeguamento della DGR 104/07 che individua ulteriori parametri di appropriatezza | |
14.3 Ridefinizione del sistema di controllo ispettivo | Ridefinizione del sistema di controllo ispettivo regionale | Ricostituzione e disciplina del sistema di controllo ispettivo regionale | DGR entro il 30/4/2007 per la ridefinizione del sistema di controllo ispettivo regionale e contestuale proposta della G.R. al C.R. di modifica della L.R. 14/1986 “disciplina del servizio ispettivo” | |
Costituzione dei nuclei di controllo di appropriatezza territoriale | Deliberazioni sui nuclei di controllo di appropriatezza territoriali | Deliberazione ASREM di costituzione e gestione dei nuclei di controllo entro il 31/12/2007 | ||
14.4 Potenziamento dell’attività di monitoraggio tramite il progetto tessera sanitaria | implementazione progetto tessera sanitaria per il monitoraggio delle prescrizioni e analisi delle stesse | DGR n. 164 del 27/02/2007 di realizzazione tessera sanitaria Cronoprogramma concordato con il Ministero e la Sogei spa |
Macrolivello Assistenza Ospedaliera 2.9.3 (segue)
Obiettivi specifici | obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | fonti di verifica |
15 Misure di razionalizzazion e dell’uso della risorsa farmaco in ambito ospedaliero. Ottimizzazione dei processi di acquisto. | 15.1 Promuovere l’uso corretto del farmaco secondo criteri basati sull'appropriatezza di prescrizione, sicurezza ed economicità in ambito ospedaliero | Istituzione della commissione terapeutica regionale, redazione del prontuario terapeutico ospedaliero regionale e norme di trasparenza per l’emendamento del prontuario | Valutazione della spesa media di farmaci ad uso ospedaliero Rapporto di spesa tra farmaci in PTOR ed extra PTOR | Istituzione della commissione entro 31/3/2007 e redazione del prontuario entro 30/6/2007 Documentazione probatoria indicatori (reports) entro 31/12/2007-2008-2009 |
Attuazione del progetto SISR – Lotto 2 (Salvafarmaco) per la gestione logistica del farmaco in ambito ospedaliero | Sistema di indicatori di risparmio in attuazione al contratto SISR Lotto 2 (Salvafarmaco) | Quantificazione degli indicatori di risparmio e razionalizzazione entro 28/2/2008 | ||
15.2 Individuazione dei centri per la redazione dei piani terapeutici | Costituzione dei centri per la redazione dei piani terapeutici | Spesa per farmaci fascia H rapportata al numero di Pz in trattamento. | DGR di individuazione dei centri abilitati alla redazione dei piani terapeutici entro 31/5/2007 Dati di spesa per i farmaci interessati entro 31/12/ 2007-2008-2009 | |
15.3 Unificazione del sistema di approvvigionamento | Gara regionale di acquisto dei farmaci anche sulla base del nuovo prontuario ospedaliero regionale | Redazione capitolato | DGR concernente la ricognizione dell'avvenuta unificazione dei sistemi di approvvigionamento dei farmaci, con riferimento a quanto disposto con DGR n. 1423/2004 e con legge regionale n. 9 del 2005 di riordino del Servizio Sanitario Regionale nonché ricognizione della redazione del capitolato di gara e dei successivi atti applicativi (delibera indizione, pubblicazione del bando) entro 30/6/2007 DGR relativa a sanzioni da applicare nei confronti degli amministratori che non si adeguano alle misure di razionalizzazione adottate entro 30/6/2007 | |
Espletamento della gara | DGR di ricognizione dell’aggiudicazione della gara entro 31/12/2007 | |||
15.4 Potenziamento dell'utilizzo dei farmaci generici in ambito ospedaliero | Sostituzione farmaco a brevetto scaduto con corrispondente generico | Stipula contratto di fornitura | DGR ricognitiva dei contratti di fornitura dei farmaci generici entro 31/12/2007-2008-2009 | |
15.5 Elaborazione del Piano di contenimento della spesa farmaceutica non convenzionata al fine di accedere al finanziamento di cui al comma 181 della legge 311/2004 | Adozione del Piano di contenimento della spesa farmaceutica non convenzionata | DGR n. 169 del 27/2/2007 di approvazione del piano |
2.9.4 Obiettivi generali e legge finanziaria 2007
Obiettivo | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
16 Implementazione Contabilità Analitica per centri di costo e responsabilità | 16.1 Affinamento del sistema aziendale unico di Contabilità Analitica, con disponibilità di dati consolidabili provenienti dalle diverse zone ASREM., confluenti nel | - Completamento rete informatica regionale - Costituzione del Datawarehouse | a) Scostamenti, da parte della direzione aziendale unica, per verificare l’andamento dei costi rispetto alle previsioni; b) Flussi di dati aziendali, derivanti dall’attuazione del controllo di gestione; c) Appropriatezza delle appostazioni contabili nelle quattro zone in cui si divide l’ ASREM. | DGR entro 30/4/2007 di direttiva al Direttore Generale ASREM |
Datawarehouse | Documentazione probatoria degli indicatori | |||
17 Conseguimento dei risparmi previsti dalla normativa nazionale | 17.1 Misura nazionale AIFA – determinazione 27 settembre 2006: effetto sul 13% | Rispetto tetto programmato farmaceutica convenzionata (13%) anche mediante la manovra Aifa | Flussi informativi | Documentazione probatoria , dati spesa farmaceutica convenzionata 31/1/2008-2009- 2010 |
17.2 Misura nazionale AIFA – determinazione 27 settembre 2006: effetto sul 3% | Rispetto tetto programmato farmaceutica non convenzionata (3%) anche mediante la manovra Aifa | Flussi informativi | Documentazione probatoria , dati contabili modelli CE voce B0020 (loro scadenze) Rendicontazione dei dati riferiti agli sconti di legge 31/12/ 2007-2008- 2009 | |
17.3 Maggiori entrate da ticket sulla specialistica e ticket sul pronto soccorso – codici bianchi – settore pubblico | Specifica circolare ricognitiva documento di disciplina del Triage e di riorganizzazione del CUP | Flussi informativi ASREM | DGR ricognitiva entro 30/6/2007 | |
17.4 Minori spese da sconto da laboratori privati, farmaci off label, dispositivi medici e ticket presso strutture private | Attuazione adempimenti legge finanziaria 2007 | Flussi informativi Osservatorio Regionale Monitoraggio spese da sconto | DGR 111/07 di recepimento del DM 12/9/2006 e determinazione tariffe massime DGR 163/07 di ricognizione degli adempimenti stabiliti dalla legge finanziaria 2007 e Patto per la Salute DGR 168/07 di approvazione direttiva sulle terapie off label DGR costitutiva Osservatorio Regionale Monitoraggio Spese da sconto entro 30/9/2007 | |
17.5 Adozione dei provvedimenti per il contenimento della spesa per il personale dell’1,4% rispetto al 2004 | Blocco del turn-over per riorganizzazione su dipartimenti regionali. | Atto Aziendale di riorganizzazione | DGR entro 31/3/2007 riguardante l’intervento |
Obiettivi generali e legge finanziaria 2007 (2.9.4 segue)
Obiettivo | Obiettivi operativi | Interventi | Indicatori | Fonti di verifica |
18 Rafforzamento della struttura amministrativa ed implementazione dei procedimenti amministrativi | 18.1 Determinazione del budget per gli erogatori privati e monitoraggio mensile del volume/valore delle prestazioni effettuate | Redazione del piano prestazionale per gli accreditati entro il 15/12 di ogni anno | Istituzione nucleo controllo regionale per l’attività pubblica e privata | DGR n. 181 del 06/03/2007 2009 e DGR n. 243 del 19/3/2007 di definizione dei tetti di spesa per il triennio 2007 |
Adozione del piano delle prestazioni entro il 30/3/2007 | ||||
DGR di fissazione dei budget per singolo erogatore entro il 20/4/2007 | ||||
18.2 Indicatori e punti di verifica flussi informativi | Potenziamento S.I.R. e monitoraggio e verifica del sistema | Trasmissione nei tempi e con le modalità stabilite dalla normativa | DGR con regolamento per verifiche e monitoraggio 30/4/2007 |
2.10 Obiettivi specifici, operativi, interventi progettuali, indicatori e fonti di verifica.
Relazione illustrativa
La relazione illustrativa, relativa agli aspetti più rilevanti della manovra di seguito descritti, viene riportata contestualmente alla descrizione dei singoli obiettivi riguardanti le connesse aree tematiche:
a) riduzione dei posti letto ospedalieri;
b) riduzione del tasso dei ricoveri ospedalieri;
c) riconversione in RSA;
d) razionalizzazione del farmaco in sede territoriale e ospedaliero;
e) razionalizzazione della spesa del personale.
Tale relazione viene preceduta dalla seguente tabella riepilogativa per macrolivello di assistenza entrambe formulate con la valorizzazione economica degli obiettivi, quantificata sui dati e analisi della ASREM, nell’ambito di una valutazione congiunta ASREM-Regione (Direzione Generale V°).
Obiettivi specifici
Si riporta di seguito la descrizione delle attività da intraprendere relativamente agli obiettivi specifici indicati in precedenza.
Per quanto concerne le attività relative ad obiettivi operativi ed interventi si è provveduto ad indicare il dettaglio delle attività da intraprendere nei casi in cui fosse necessario integrare quanto in precedenza esposto.
L’indicazione dei risparmi connessi a ciascun obiettivo e le voci di conto economico sono state complessivamente riportate a margine del paragrafo in oggetto.
1 Redazione del Piano Sanitario Regionale
La quantificazione economica dell’obiettivo deriva dall’adozione congiunta degli obiettivi 4 e seguenti.
1.1 Redazione della DGR contenente la proposta di Piano per il Consiglio Regionale
DESCRIZIONE
Il Piano sanitario regionale è realizzato secondo le indicazioni del PSN 2006/2008 in conformità alle previsioni dell’art. 1, comma 281 della L. 23 dicembre 2005, n. 266 e in relazione alle disposizioni regionali da adottarsi per il perseguimento dell’equilibrio economico nel rispetto dei LEA e di quanto previsto nel nuovo Patto della Salute sottoscritto da Governo e Regioni in data 28/09/2006.
Tale patto, infatti, prevede l’indicazione sia delle misure di riequilibrio del profilo erogativo dei LEA al fine di renderlo conforme a quanto previsto dal PSN, sia delle misure necessarie all’azzeramento del disavanzo entro il 2010.
Messa a regime delle previsioni organizzative di cui alla L.R. 9/04/2005: “Riordino del Servizio sanitario regionale” che, tra l’altro, ha istituito un’unica Azienda Sanitaria Regionale (in sigla, ASREM) realizzando l’esercizio unitario delle funzioni relative all’erogazione delle prestazioni sanitarie e di prevenzione, diagnosi e cura mediante il coordinamento delle attività dei servizi territoriali nelle singole Zone.
STRUMENTI ADOTTATI
Delibera di Consiglio Regionale di approvazione del Piano Sanitario Regionale
METODOLOGIA DI CALCOLO
La misura produrrà una economia che al momento non è puntualmente quantificabile
INDICATORI
Deliberazione di Giunta Regionale di proposta al Consiglio Regionale di approvazione del PSR
FONTI DI VERIFICA
- DGR entro il 30/6/2007 di approvazione prime linee guida PSR
- DGR entro 30/9/2007 di proposta del PSR al CR
- DCR di approvazione del Piano Sanitario Regionale entro il 31/12/2007
2 Ridefinizione assetto dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise attraverso l’approvazione dell’atto aziendale redatto dalla ASREM
La quantificazione economica dell’obiettivo deriva dall’adozione congiunta degli obiettivi 4 e seguenti
2.1 Atto aziendale ASREM
DESCRIZIONE
Obiettivo della redazione dell’atto aziendale è quello di procedere alla riorganizzare dell’azienda sanitaria in un’unica struttura regionale, intervento necessario al fine di porre fine alla frammentazione istituzionale ed operativa esistente nel precedente assetto organizzativo delle aziende sanitarie regionali.
L’atto prevede la riorganizzazione aziendale volta ad assicurare l’esercizio unitario delle funzioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, nonché ad assicurare il coordinamento dell’attività dei servizi territoriali nelle singole zone con quella dei presidi ospedalieri, nonché a garantire le funzioni accentrate a livello aziendale e le funzioni decentrate al livello locale e la Clinical governance.
All’interno dell’atto aziendale vengono definite le regole per il governo economico dell’azienda ed in particolare viene tracciato il percorso per una gestione “sostenibile” del deficit sanitario che dovrebbe condurre al break even point.
Si è proceduto, inoltre, alla definizione di un sistema di offerta sanitaria fondata sull’organizzazione dipartimentale affermando e promuovendo la tendenza dell’azienda ad una maggiore produttività, all’efficacia, all’efficienza e all’appropriatezza, rivolgendo particolare attenzione al paziente.
Nell’ottica del governo economico della Azienda fondato sui principi dell’efficacia e dell’efficienza gestionale vengono tracciati, nell’atto aziendale, i criteri per l’omogeneizzazione e razionalizzazione delle procedure di gestione ed approvvigionamento e definite le linee guida per il riordino della rete ospedaliera, con particolare riferimento alle procedure relative allo sviluppo del commercio elettronico. Siffatto sistema di contrattazione telematica, peraltro già avviato e previsto nell’Atto in parola, sarà normalmente praticato in aderenza alle disposizioni di legge regolanti la materia, in funzione della semplificazione centralizzata degli acquisti di beni e servizi, al fine di ottenere una più estesa competizione fra i potenziali fornitori.
STRUMENTI ADOTTATI
DGR di approvazione dell’Atto Aziendale
METODOLOGIA DI CALCOLO
La misura produrrà una economia che al momento non è puntualmente quantificabile
INDICATORI
DGR di approvazione dell’Atto Aziendale
FONTI DI VERIFICA
Provvedimento regionale di approvazione entro il 15/5/2007
3 Misure di contenimento della spesa per personale, beni e servizi
3.1 Intervento per la razionalizzazione e riduzione del costo del personale
DESCRIZIONE
Adozione da parte della Regione di delibere di giunta contenenti specifichi obblighi e direttive vincolanti per il Direttore generale ASReM e i Direttori di Zona per l’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 565 legge finanziaria 2007 e della normativa di settore ai fini della riduzione della spesa per il personale e la razionalizzazione della dotazione organica dell’ASReM.
Con tali misure la Regione intende razionalizzare la spesa per il personale dell’ASReM, con l’obiettivo di diminuirne e contenerne l’importo, attivare sistemi di controllo e di monitoraggio della stessa spesa, accompagnando le misure di riorganizzazione aziendale, senza pregiudicare l’erogazione delle prestazioni (LEA) e la qualità delle stesse.
STRUMENTI ADOTTATI
La Giunta regionale emanerà apposita delibera entro il 31 marzo 2007 contenente le seguenti misure vincolanti per l’ASReM:
a) Obbligo in capo all’ASReM di rideterminare entro il 31 maggio 2007 la consistenza del personale dipendente a tempo indeterminato, con rapporto di lavoro a tempo determinato, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa o con altre forme di lavoro flessibile o con convenzioni, in servizio alla data del 31 dicembre 2006, e conseguentemente di rideterminare i fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa;
b) blocco totale, per l’anno 2007, del turn–over e delle assunzioni di personale a tempo indeterminato e a tempo determinato, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa o con altre forme di rapporto di lavoro flessibile o con convenzioni, fatto salvo quanto previsto alla successiva lettera d) per il lavoro interinale. Blocco parziale per gli anni 2008 e 2009 del turn–over e delle assunzioni di personale a tempo indeterminato e a tempo determinato, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa o con altre forme di rapporto di lavoro flessibile o con convenzioni, nella misura del 75% per il personale infermieristico e del 90% per il restante personale. Per il personale a tempo a tempo determinato, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa o con altre forme di rapporto di lavoro flessibile o con convenzioni, la relativa spesa deve essere comunque contenuta entro i tetti fissati e riportati nella Tabella A025a;
c) con riferimento agli anni 2007, 2008, 2009, rideterminazione annuale delle consistenze di cui alla lettera a), in coerenza con le misure di blocco delle assunzioni di cui alla lettera b), entro il 31 gennaio dell’anno successivo e contestuale rideterminazione dei fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa;
d) per le forme di lavoro interinale, abbattimento della corrispondente spesa sostenuta nell’anno 2006 nella misura del 75% per il personale infermieristico, e del 90% per il restante personale. Questa fattispecie, pur non rientrando fra le voci che concorrono a determinare la spesa per il personale, viene comunque inserita in questa misura, essendo il ricorso al lavoro interinale
strettamente connesso con l’organizzazione del lavoro ed indirettamente con il suo costo. La spesa per il lavoro interinale non potrà comunque superare i tetti di spesa individuati per ciascun anno 2007, 2008, 2009 e riportati nella Tabella A025a;
e) attivazione di procedure di mobilità e ricollocazione del personale all’interno dell’ASREM, a seguito della riduzione dei posti letto nelle strutture sanitarie, da effettuarsi in linea con la tempistica indicata in sede di riorganizzazione della rete ospedaliera, e della riorganizzazione della struttura amministrativa, distrettuale e dipartimentale dell’ASReM;
f) mobilità ex art. 30 D.Lgs. 165/2001 del personale dell’ASREM verso altri enti pubblici;
g) diminuzione degli incarichi dirigenziali di struttura complessa e struttura semplice, in parallelo con la riduzione dei posti letto e il processo di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale e della struttura amministrativa, distrettuale e dipartimentale dell’ASReM;
h) per il triennio 2007–2009, contenimento della spesa per i contratti di consulenza nei tetti massimi individuati e riportati nella Tabella A025a; ridefinizione dei contratti di consulenza che si esauriranno nel corso del triennio per contenerne la spesa nei tetti fissati. Anche questa voce, pur non rientrando fra quelle che concorrono a determinare la spesa per il personale, è stata inserita in questa misura, dato che anche il ricorso alle consulenze esterne è connesso con l’organizzazione del lavoro ed indirettamente con il suo costo;
i) obbligo per l’ASReM di attivare il monitoraggio del conseguimento degli obiettivi di riduzione del personale e di contenimento della spesa per il personale attraverso la redazione di report trimestrali di verifica secondo i modelli allegati, le modalità esplicitate nella sezione 17.5 del presente Piano, ed eventuale modulistica integrativa predisposta dal competente Servizio regionale;
j) decadenza automatica del Direttore generale dell’ASReM e dei Direttori di Zona in caso di mancato rispetto degli obblighi di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e), g). h), i).
La Regione si riserva di assumere ulteriori provvedimenti eventualmente ritenuti necessari ad integrazione e/o modifica del presente provvedimento, anche per l’eventuale aggiornamento a scorrimento del programma di riduzione della spesa, concordandoli preventivamente con le competenti strutture dei Ministeri dell’Economia e delle Finanze e della Salute, ai sensi dell’Accordo sottoscritto tra gli stessi Ministeri e la Regione, in data 27 marzo.
Con riferimento ai risparmi attesi dalle misure sopra elencate, si precisa quanto segue.
METODOLOGIA APPLICATA
L’analisi dei costi del personale e delle consulenze, è stata effettuata sui dati validati riportati nei modelli economici consuntivi CE delle ASL del Molise per gli anni 2001–2006, che si riportano nelle tabelle 022 e 022a. Per i costi del personale, a fronte di una sostanziale stabilità nei primi tre anni esaminati, si è registrato un costante aumento negli anni successivi.
Nello stesso periodo si è assistito ad una costante e significativa crescita dei costi per le consulenze, che vedono, tra l’altro un aumento di oltre il 50% del 2006 rispetto al 2004, anno preso a riferimento per i conteggi di contenimento della spesa.
Nelle successive tabelle sono riportati gli andamenti previsionali delle voci di costo interessate dall’intervento, i relativi tetti e risparmi di spesa. Nella Tabella A025d è riportato il risparmio complessivo derivante dall’intervento.
Costo complessivo annuo per il personale
(Tab. 022)
Costo complessivo per il personale in mln. di euro/anno | dati storici | dato consolida to al IV trim. 2006 | dati previsionali (senza manovra correttiva) | |||||||
codice descriz. | tipologia | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 |
B.5 | Personale del ruolo sanitario | 144.773 | 142.449 | 143.887 | 153.837 | 161.486 | 171.531 | 176.677 | 181.977 | 187.437 |
B.6 | Personale del ruolo professionale | 477 | 336 | 218 | 229 | 323 | 353,00 | 353 | 353 | 353 |
B.7 | Personale del ruolo tecnico | 22.082 | 20.952 | 20.279 | 22.210 | 21.930 | 22.510 | 22.623 | 22.736 | 22.849 |
B.8 | Personale del ruolo amministrativo | 10.553 | 10.543 | 10.948 | 12.361 | 12.782 | 12.896 | 13.412 | 13.948 | 14.506 |
Totale spesa annua | 177.885 | 174.280 | 175.332 | 188.637 | 196.521 | 207.290 | 213.065 | 219.014 | 225.145 | |
Increm/decrem. % annuo rispetto all'anno precedente | 0,00% | -2,03% | 0,60% | 7,59% | 4,18% | 5,48% | 2,79% | 2,79% | 2,79% |
nota : per l'anno 2004 il dato complessivo differisce da quello riportato nella tab. A024 , elaborato ai sensi della circ. M.E.F. n°9 prot. 002588 del 17 feb.2006 ai fini del calcolo del tetto di spesa
Graf.1 - Andamento del costo annuo del personale
TabG017
250000
200000
150000
100000
50000
0
2001 2002 2003 2004 2005 2006
Personale del ruolo sanitario
Personale del ruolo professionale
Personale del ruolo tecnico
Personale del ruolo amministrativo
Totale spesa annua
Costi per consulenze e lavoro interinale (valori in 000 euro) (Tab. 022a)
dati storici | dati previsionali (senza manovra correttiva) | |||||||||
codice descriz. | tipologia | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 * | 2007 | 2008 | 2009 |
Lavoro interinale | nd | nd | nd | nd | nd | 3.462 | 3.462 | 3.462 | 3.462 | |
variazione % rispetto all'anno precedente | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
B.2.10 | Consulenze | 1.775 | 1.816 | 2.735 | 2.741 | 3.423 | 3.682 | 4.361 | 5.203 | 6.250 |
variazione % rispetto all'anno precedente | 2,31% | 50,61% | 0,22% | 24,88% | 7,57% | 18,44% | 19,31% | 20,12% |
Riparto abbattimento spesa per ruolo personale (valori in 000 euro) (Tab. 022b)
codice descriz. | tipologia | 2007 | 2008 | 2009 |
B.5 | Personale del ruolo sanitario da pensionamenti da riduzione contratti tempo determinato da riduzione co.co.co. | 1.122 2.048 401 | 2.674 1.053 40 | 3.535 480 4 |
totale | 3.571 | 3.768 | 4.019 | |
B.6 | Personale del ruolo professionale | 0 | 0 | 0 |
B.7 | Personale del ruolo tecnico | |||
da pensionamenti | 673 | 1.605 | 2.121 | |
da riduzione contratti tempo determinato | 395 | 135 | 30 | |
da riduzione co.co.co. | 201 | 20 | 2 | |
totale | 1.269 | 1.760 | 2.154 | |
B.8 | Personale del ruolo amministrativo | |||
da pensionamenti | 449 | 1.070 | 1.414 | |
da riduzione contratti tempo determinato | 395 | 135 | 30 | |
da riduzione co.co.co. | 401 | 40 | 4 | |
totale | 1.245 | 1.245 | 1.449 | |
Totale abbattimento spesa personale | ||||
da pensionamenti | 2.244 | 5.349 | 7.070 | |
da riduzione contratti tempo determinato | 2.837 | 1.324 | 541 | |
da riduzione co.co.co. | 1.003 | 100 | 11 | |
totale | 6.084 | 6.773 | 7.622 | |
Totale spesa personale corretta | 206.981 | 212.241 | 217.523 |
Costo complessivo annuo per le consulenze (Tab A023)
Costo per le consulenze in mln. di euro/anno | dati storici | dato consolidato al IV trim. 2006 | |||||
codice descriz. | tipologia | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 |
B.2.10 | Consulenze | 1.775 | 1.816 | 2.735 | 2.741 | 3.423 | 3.682 |
Increm/decrem. % annuo rispetto all'anno precedente | 0,00% | 2,31% | 50,60% | 0,22% | 24,88% | 7,57% |
Graf.2 - Andamento costo annuo Consulenze
TabG018
4000
3000
2000
1000
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Consulenze
(Tab A024)
Tetto di spesa per consulenze
spesa consulenze 2004 (A) | 2.741.000 |
riduzione percentuale (B) | 50,00 |
riduzione (C) (=A x B) | 1.370.500 |
tetto di spesa (A - B) | 1.370.500 |
Prospetto tetti di spesa (Tab A025a)
voci | valori 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | |||
% 2006 | valore | % 2007 | valore | % 2008 | valore | ||
contratti a tempo determinato infermieri tempo determinato co.co.co | 2.820.223 2.157.899 1.114.499 | 30 60 10 | 846.067 1.294.739 111.450 | 20 50 10 | 169.213 647.370 11.145 | 10 40 0 | 16.921 258.948 0 |
lavoro interinale | 3.462.273 | 25 | 865.568 | 100 | 865.568 | 100 | 865.568 |
consulenze 2006 | 3.682.000 | 37,2 | 1.370.500 | 100 | 1.370.500 | 100 | 1.370.500 |
* dati ASREM
Prospetto abbattimenti di spesa personale e lavoro interinale (Tab A025b)
voci | valori 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | |||
rid. % su spesa 2006 | valore | rid. % su spesa 2007 | valore | rid. % su spesa 2008 | valore | ||
pensionamenti (1) contratti a tempo determinato infermieri tempo determinato co.co.co | 2.820.223 2.157.899 1.114.499 | 70 40 90 | 2.244.062 1.974.156 863.160 1.003.049 | 80 50 90 | 5.348.840 676.854 647.370 100.305 | 90 60 100 | 7.070.272 152.292 388.422 11.145 |
totale risparmi spesa personale | 6.084.427 | 6.773.368 | 7.622.131 | ||||
lavoro interinale | 3.462.273 | 75 | 2.596.705 | 0 | 2.596.705 | 0 | 2.596.705 |
(1) valore 2007 su dati effettivi; valori 2008 e 2009 stime prudenziali
Prospetto abbattimenti di spesa consulenze (Tab A025c)
voci | valori da tendenziale 2007 | 2007 | valori da tendenziale 2008 | 2008 | valori da tendenziale 2009 | 2009 | |||
rid. % su tend.2007 | valore | rid. % su tend.2008 | valore | rid. % su tend.2009 | valore | ||||
consulenze (1) | 4.361.280 | 68,6 | 2.991.402 | 5.203.271 | 73,7% | 3.833.250 | 6.249.582 | 78,1% | 4.879.674 |
(1) valore 2007 su dati effettivi; valori 2008 e 2009 stime prudenziali
Prospetto risparmi totali (Tab A025d)
2007 | 2008 | 2009 | ||||
Totale risparmi | 11.672.533 | 13.203.322 | 15.098.510 |
INDICATORI
Delibera di Giunta regionale entro il 31 marzo 2007;
Provvedimenti applicativi da parte dell’ASReM entro il 31 maggio 2007; Rideterminazione dei fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa;
Diminuzione del numero di Unità lavorative in servizio a tempo indeterminato e a tempo determinato al 31 dicembre degli anni 2007, 2008, 2009;
Diminuzione del numero di UOC e UOS attive; Diminuzione del numero di contratti di consulenza in essere;
Contenimento della spesa per il personale a tempo determinato e altre forme di lavoro flessibile, il lavoro interinale e per le consulenze entro i tetti previsti per gli anni 2007–2009, come sopra calcolati e riportati nella tabella A025.
FONTI DI VERIFICA
Adozione della Deliberazione di Giunta regionale entro il 31 marzo 2007;
Adozione dei provvedimenti applicativi del Direttore generale ASReM entro il 31 maggio 2007.
Tabelle di report trimestrali tra trasmettere secondo le modalità e le tempistiche indicate nella sezione 17.5 del presente Piano.
3.2 Riduzione oneri per il personale finalizzati all’abbattimento delle liste d’attesa
DESCRIZIONE
Il contratto di lavoro della dirigenza medica e veterinaria dell’8 giugno 2000, ha disciplinato la cosiddetta “attività aggiuntiva” (cfr. art. 54 e segg.), prevedendo la possibilità per l’Azienda sanitaria di acquistare prestazioni dal proprio personale, in via eccezionale e temporanea, ad integrazione dell'attività istituzionale, allo scopo di ridurre le liste di attesa ovvero di acquisire le stesse, soprattutto in presenza di carenza di organico ed impossibilità, anche momentanea, di coprire i relativi posti con personale in possesso dei requisiti di legge.
In Molise tale istituto è stato attivato, in particolare, per le prestazioni erogate dal personale afferente alle unità operative di anestesia e di radiologia, con un onere economico aggiuntivo, stimato nell’anno 2006, di circa 3.300.000 euro per l’ASReM nel suo complesso.
A seguito del riordino strutturale del Servizio Sanitario che la Regione intende perseguire, con l’obiettivo, tra gli altri, di razionalizzare l’utilizzo delle risorse esistenti, il ricorso all’acquisto di prestazioni aggiuntive negli anni 2008 e 2009, subirà una riduzione del 15% sul valore stimato nell’anno 2006, con un risparmio atteso di 494.000 euro per ciascun anno di riferimento.
STRUMENTI ADOTTATI
Con Delibera di Giunta regionale da adottare entro il 31 maggio 2007, saranno fissati i tetti di spesa per il Direttore Generale dell’ASReM per gli anni 2008 e 2009. Questi sarà tenuto a fissare entro il 30 giugno 2007 analoghi tetti di spesa per i Direttori di zona. La stessa Delibera individuerà le procedure necessarie ad effettuare una ricognizione del ricorso alle prestazioni aggiuntive da parte dell’ASReM nell’anno 2007, con l’indicazione puntuale delle discipline interessate a detto istituto. L’attività ricognitiva si concluderà entro il 30 settembre 2007.
Sulla base delle risultanze di tale attività ricognitiva sarà possibile rimodulare i tetti fissati nei limiti dei risparmi annui previsti.
La medesima delibera dovrà prevedere la decadenza automatica del Direttore generale dell’ASReM e dei Direttori di Zona in caso di mancato rispetto degli obiettivi di risparmio fissati.
METODOLOGIA APPLICATA
Verifica trimestrale a far data dal primo trimestre 2008 Modello CE (Voce B.5 Personale Ruolo Sanitario)
INDICATORI
Delibera di Giunta regionale entro il 31 maggio 2007;
Completamento e comunicazione alla Regione degli esiti dell’attività ricognitiva da parte dell’ASReM entro il 30 settembre 2007;
Delibera di Giunta regionale entro il 31 ottobre 2007, per eventualmente ridefinire i tetti di spesa sulla base delle risultanze dell’attività ricognitiva entro limiti dei tetti di spesa fissati per gli anni 2008 e 2009, come sopra calcolati.
FONTI DI VERIFICA
Provvedimenti di Giunta regionale;
Provvedimenti applicativi del Direttore generale ASReM; Verifica trimestrale a far data dal primo trimestre 2008; Modello CE (Voce B.5 Personale Ruolo Sanitario)
3.3 Razionalizzazione dell’acquisto di beni sanitari non farmaceutici
DESCRIZIONE
Tramite il normale funzionamento della “Struttura per gli acquisti sanitari” si è proceduto alla individuazione di Aziende Sanitarie capofila per ciascuna tipologia dei beni indicati al punto c) del dispositivo della deliberazione costitutiva di Giunta Regionale n. 1423/ 2004, nonché alla prescrizione del rilascio di “deleghe” dalle A.S.L. aderenti alla Azienda incaricata dell’espletamento dell’incombenza procedurale acquisitiva, quale ordinario strumento per la realizzazione associata delle transazioni.
Le attività delineate hanno avviato positivamente, per la conseguente messa a regime, un sistema amministrativo unitario di acquisti centralizzati volto a superare le diseconomie gestionali discendenti dai processi di approvvigionamento separati di beni e servizi.
Come è noto, a far data dall’ 1.01.2006 è stata costituita la Azienda Sanitaria Regionale del Molise ( ASREM) a seguito della approvazione della Legge Regionale n. 9/2005, di riordino del sistema sanitario regionale.
Siffatto impianto normativo e la deliberazione della Giunta Regionale n. 595 del 12 maggio 2006, adottata in applicazione, hanno istituzionalizzato le modalità di esercizio unico di centralizzazione di tutti gli acquisti, accompagnate da un immediato allineamento al prezzo più basso, su tutto il territorio di competenza, posto in essere dalla ASREM per significative categorie merceologiche (farmaci, suture,materiale per dialisi, servizi assicurativi, ecc.)
Con Delibera di Giunta regionale da adottare entro il 31 maggio 2007, per gli anni 2008 e 2009 saranno fissati per il Direttore Generale dell’ASReM, in coerenza con le azioni realizzate per la razionalizzazione degli acquisti, già sopra descritte, obiettivi di risparmio annui nell’acquisto di beni appartenenti alle seguenti categorie merceologiche:
- presidi chirurgici e materiali sanitari nella misura di € 319.000,00;
- materiali protesici e materiali per emodialisi nella misura di € 169.000,00
prevedendo, quindi, un abbattimento dello 0,02% sull’incremento storico valutato nella misura del 7%. Questi sarà tenuto a fissare entro il 30 giugno 2007 analoghi tetti di spesa per i Direttori di zona.
La medesima delibera dovrà prevedere la decadenza automatica del Direttore generale dell’ASReM e dei Direttori di Zona in caso di mancato rispetto degli obiettivi di risparmio fissati.
STRUMENTI ADOTTATI
Delibera di Giunta regionale entro il 31 maggio 2007; Provvedimenti applicativi del Direttore generale ASReM
Espletamento di gare uniche finalizzate al soddisfacimento di tutto il fabbisogno regionale
METODOLOGIE DI CALCOLO
Abbattimento dello 0,02% sull’incremento storico valutato nella misura del 7%
INDICATORI
Redazione dei capitolati – espletamento delle gare.
FONTI DI VERIFICA
Delibera di Giunta Regionale ricognitiva dello stato di realizzazione del sistema unitario degli acquisti centralizzati, nonché delle conseguenti economie, entro il 31.12.2008.
Valori trimestrali riportati nel modello economico CE anno 2009.
3.4 Razionalizzazione dell’acquisto di servizi non sanitari
DESCRIZIONE
Tramite il normale funzionamento della “Struttura per gli acquisti sanitari” si è proceduto alla individuazione di Aziende Sanitarie capofila per ciascuna tipologia dei beni indicati al punto c) del dispositivo della deliberazione costitutiva di Giunta Regionale n. 1423/ 2004, nonché alla prescrizione del rilascio di “ deleghe” dalle A.S.L. aderenti alla Azienda incaricata dell’espletamento dell’incombenza procedurale acquisitiva, quale ordinario strumento per la realizzazione associata delle transazioni.
Le attività delineate sono state avviate positivamente, per la conseguente messa a regime, un sistema amministrativo unitario di acquisti centralizzati volto a superare le diseconomie gestionali discendenti dai processi di approvvigionamento separati di beni e servizi.
Come è noto, a far data dal 1.01.2006 è stata costituita la Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASReM) a seguito della approvazione della Legge Regionale n. 9/2005, di riordino del sistema sanitario regionale.
Siffatto impianto normativo e la deliberazione della Giunta Regionale n. 595 del 12 maggio 2006, adottata in applicazione, hanno istituzionalizzato le modalità di esercizio unico di centralizzazione di tutti gli acquisti, accompagnate da un immediato allineamento al prezzo più basso, su tutto il
territorio di competenza, posto in essere dalla ASReM per significative categorie merceologiche ( farmaci, suture,materiale per dialisi, servizi assicurativi, ecc.)
L’impatto economico delle azioni realizzate per la razionalizzazione degli acquisti, già sopra descritte, produrrà i suoi effetti nel corso dell’anno 2008, in particolare sulle seguenti categorie di servizi non sanitari:
- lavanderia
- mensa
- pulizie
- smaltimento rifiuti
- utenze telefoniche
- altre utenze
- altro
nella misura complessiva di € 205.000,00, prevedendo, quindi, un abbattimento dello 0,01% sull’incremento storico del 5%.
Sulle stesse categorie di servizi non sanitari, sopra indicati, nell’anno 2009 si realizzerà un’economia di € 645.000,00, prevedendo, quindi un abbattimento dello 0,06% sull’incremento storico del 5%.
Il risparmio sopra evidenziato scaturirà, per quel che concerne in particolar modo i servizi di mensa, lavanderia e pulizia, dalla riduzione dei posti letto, che produrrà una diminuzione del numero dei pasti destinati ai degenti, del numero dei capi di biancheria piana e confezionata destinata ai posti letto, nonché, per effetto della riconversione di alcune unità operative ospedaliere, la trasformazione di “aree” ad alto rischio infettivologico, di costo maggiore per quel che concerne il servizio di pulizie, ad “aree” a medio o basso rischio infettivologico, di costo di gran lunga inferiore.
STRUMENTI ADOTTATI
Espletamento di gare uniche finalizzate al soddisfacimento di tutto il fabbisogno regionale
METODOLOGIE DI CALCOLO
Abbattimento dello 0,01% sull’incremento storico valutato nella misura del 5% per l’anno 2008; Abbattimento dello 0,06% sull’incremento storico valutato nella misura del 5% per l’anno 2009; INDICATORI
Redazione dei capitolati – espletamento delle gare.
FONTI DI VERIFICA
Delibera di Giunta Regionale ricognitiva dello stato di realizzazione del sistema unitario degli acquisti centralizzati, nonché delle conseguenti economie, entro il 30.06.2008.
Modelli economici CE 2008 e CE 2009.
3a Correlazione tra Piano e strumenti di programma
L’obiettivo viene conseguito attraverso una attività ricognitiva degli strumenti di programma in essere con adeguamento delle previsioni alla nuova programmazione sanitaria regionale
3a.1 Recupero adempimenti di cui all’Accordo Stato Regioni del 23/3/2005
DESCRIZIONE
L’attività ricognitiva in parte già effettuata a seguito del Tavolo adempimenti LEA 2005 verrà ultimata proprio in fase istruttoria del P.S.R.
STRUMENTI ADOTTATI
Provvedimenti regionali di riallineamento con delibere vincolanti
METODOLOGIA DI CALCOLO
La misura produrrà una economia che al momento non è puntualmente quantificabile
INDICATORI
Relative deliberazioni di Giunta Regionale
FONTI DI VERIFICA
Adozione ulteriori provvedimenti entro il 30/4/2007.
3b Adeguamento alle indicazioni del PSN per il triennio 2006-2008
L’obiettivo viene conseguito attraverso una attività istruttoria e ricognitiva con adeguamento degli atti di programmazione regionale in corso di predisposizione alle indicazioni e linee di indirizzo della vigente normativa programmatoria statale.
3b.1 Riqualificazione della rete del Servizio Sanitario Regionale
DESCRIZIONE
La riqualificazione della rete del SSR è un obiettivo fondamentale soprattutto per l’attuazione della L.R. 9/05 e s. m. i. e per rendere compiuta la riforma strutturale della ASREM unica.
STRUMENTI ADOTTATI
Garanzia dei LEA, riorganizzazione cure primarie, riqualificazione della rete ospedaliera, governo clinico, integrazione dei livelli di assistenza sanitaria e sociale, piano della prevenzione
METODOLOGIA DI CALCOLO
La misura produrrà una economia che al momento non è puntualmente quantificabile
INDICATORI
Relative deliberazioni di Giunta Regionale
FONTI DI VERIFICA
Adozione ulteriori provvedimenti entro il 31/12/2007.
4 Riassetto articolazione organizzativa dei distretti
L’obiettivo di risparmio viene conseguito attraverso una migliore capacità di coordinamento, economie di scala nella produzione dei servizi derivanti dall’aggregazione di strutture amministrativo/sanitarie attualmente frammentate e maggiore appropriatezza nella distribuzione di attività specialistica sul territorio.
4.1 Ricondurre il numero dei distretti in misura adeguata al D. L.vo 229/99
DESCRIZIONE
Nel quadro di una oggettiva esigenza di riorganizzazione e per una più coerente ed incisiva programmazione e gestione delle politiche di integrazione socio-sanitaria si ravvisa la necessità di ridurre il numero dei distretti socio sanitari dagli attuali 13 ad un congruo numero di 7, producendo l’effetto virtuoso della coincidenza dei distretti con 1 o più ambiti sociali. Il dettato normativo del D. L.vo 229/99 stabilisce, quale parametro per l’individuazione di un ambito distrettuale, un’area territoriale con popolazione residente non inferiore a 60.000 abitanti; per adesione a tale parametro nella regione Molise si sarebbero dovuti individuare 6 distretti socio sanitaria ma, le peculiari caratteristiche orografiche e le linee di comunicazione scarsamente organizzate della Regione hanno reso necessario una organizzazione territoriale suddivisa in numero 7 distretti..
La riorganizzazione dei distretti non apporterà direttamente benefici economici se non limitatamente alle minori risorse impiegate per la retribuzione di un numero ridotto di dirigenti di distretto. La riorganizzazione dei distretti comprenderà, tra l’altro, un riassetto complessivo delle attività, con snellimento della struttura amministrativo gestionale e con potenziamento delle attività sanitarie.
Con l’atto riorganizzazione distrettuale verrà esaltata la finalità di assicurare alla popolazione residente servizi e prestazioni di tipo sanitario e di tipo sociale ad elevata integrazione sanitaria, secondo criteri di appropriatezza, accessibilità ed equità.
Oltre al potenziamento delle consuete attività distrettuali nella riorganizzazione complessiva e sulla base della programmazione regionale verranno istituite nel distretto le Residenze Sanitarie Territoriali.
Le RST sono strutture sanitarie destinate al ricovero di pazienti, preferibilmente anziani, con patologie per lo più croniche e/o a complessità assistenziale medio-bassa.
La loro ubicazione è al di fuori delle strutture di ricovero per acuti (ospedali, case di cure accreditate), ancorché funzionalmente collegato con queste ultime e fortemente integrate con il distretto in cui potenzia la rete assistenziale territoriale.
E’ una struttura intermedia che permette di assicurare maggiori risposte di assistenza sanitaria sul versante territoriale e di limitare il ricorso al ricovero ospedaliero ai casi appropriati.
Il trattamento passa attraverso l'utilizzo integrato sia di risorse strutturali e professionali già esistenti e operanti sul territorio sia di quelle professionalità che si renderanno disponibili dalla rideterminazione dei posti letto per acuti nelle strutture ospedaliere oggetto dell’intervento di cui al punto 11, che necessariamente dovranno essere opportunamente ricollocate, conseguendo i medesimi risultati clinici dei ricoveri tradizionali a fronte di un minor consumo di risorse e un maggior gradimento del servizio da parte dell'utenza
STRUMENTI ADOTTATI
Delibera di Giunta Regionale di approvazione dell’Atto di riorganizzazione dei distretti
METODOLOGIA DI CALCOLO
La misura produrrà una economia che al momento non è puntualmente quantificabile
INDICATORI
Realizzazione di n. 7 distretti sanitari
FONTI DI VERIFICA
Provvedimento regionale di approvazione del riassetto entro il 30/6/2007
5 Potenziamento e regolazione del sistema delle cure primarie
Rimodulazione della distribuzione delle attività di soccorso su base territoriale, attribuendo minore dispersione sia ai presidi di continuità che all’intera rete del 118 Regionale. Nuova contrattualistica del MMG e PLS finalizzata alla erogazione di prestazioni ad alta integrazione fino a costituire alternativa all’inappropriato ricorso al ricovero ospedaliero.
5.1 Razionalizzare la distribuzione dei punti di soccorso e di presidi di continuità assistenziale
DESCRIZIONE
Per effetto della deliberazione di G.R. n. 173 del 27 febbraio 2007 di approvazione dell’Accordo Decentrato Regionale per i Medici di Medicina Generale, ai sensi dell’art. 8 del D. Lgs. N. 502/1992 e s.m. e i., il fabbisogno dei medici di Continuità Assistenziale nella Regione Molise è stato rideterminato secondo il rapporto ottimale di 1 medico ogni 3.500 abitanti residenti. Il nuovo rapporto ottimale comporterà una riduzione dei medici titolari di guardia medica, attualmente in numero di 193, di ben 100 unità, con inevitabile riorganizzazione del servizio sul territorio. In sede di adozione da parte della Regione del Piano di riorganizzazione del servizio verrà previsto una razionalizzazione dei presidi di continuità assistenziale mediante l’integrazione con i punti di soccorso SET-118, evitando la duplicazione delle attività svolte nelle relative sedi. Inoltre, in conseguenza del nuovo rapporto ottimale, non potranno più essere conferiti, per la copertura dei turni vacanti in esubero, incarichi a tempo indeterminato.
STRUMENTI ADOTTATI
Analisi della distribuzione dei presidi di continuità assistenziale;
Costituzione di apposita sottocommissione con il compito di elaborare una proposta di ridefinizione degli ambiti territoriali, con particolare attenzione alle zone disagiate;
Stesura del Piano di riorganizzazione del Servizio e di razionalizzazione con i punti di soccorso SET-118;
Adozione e messa a regime del Piano.
METODOLOGIA DI CALCOLO
Non è possibile, allo stato, ipotizzare il risparmio atteso nel triennio, non potendosi prevedere l’andamento delle cessazioni dall’incarico dei medici addetti alla continuità assistenziale eccedenti il nuovo rapporto ottimale.
Il risparmio complessivo dovrebbe comunque attestarsi all’incirca sull’importo di 3.500.000, considerando un compenso medio annuo per medico di 35.000.
INDICATORI
- Report analitico;
- Piano di riorganizzazione e di razionalizzazione comprensivo degli indicatori di verifica intermedi e finali.
FONTI DI VERIFICA
- Documentazione probatoria dell’intervento previsto;
- Adozione di deliberazione di Giunta Regionale entro il 30/6/2007.
6 Riequilibrio e regolazione dell'assistenza riabilitativa
Potenziamento degli strumenti di valutazione e controllo dei medici prescrittori effettuata unicamente da strutture di area pubblica. Riappropriazione dell’utenza in esodo extra-regionale, mediante sviluppo dell’offerta territoriale. Ridefinizione del sistema di offerta ex art. 26 legge 833/78, mediante ricerca dell’appropriatezza in indirizzo presso le strutture di ricovero. Maggiori risparmi conseguiti anche con i piani sociali di zona connessi ad un’offerta su base domiciliare
6.1
Riequilibrio territoriale dell'offerta riabilitativa intensiva ed estensiva ed individuazione medici prescrittori distrettuali
DESCRIZIONE
Diminuzione dell’emigrazione sanitaria riabilitativa.
STRUMENTI ADOTTATI
Delibera di Giunta Regionale relativa alle prescrizioni specialistiche riabilitative obbligatorie da parte del medico fisiatra pubblico (n. 0342/05).
METODOLOGIA DI CALCOLO
Nel triennio 2007/2009 il budget è stato ridefinito con una ridefinizione percentuale calcolata sulla spesa complessiva desunta dal C.E. IV trimestre pari a 29.031.000,00.
Tale spesa risulta composta per il 16% ca. da emigrazione verso centri specializzati della Regione Abruzzo e della Regione Puglia che, con tale manovra, viene ridotta, nel periodo in discussione, al 10% sul totale della specifica voce di conto.
INDICATORI
Riorganizzazione dell’offerta riabilitativa utilizzando la mobilità del personale prevista dall’Atto Aziendale, unitamente all’offerta di integrazione di prestazioni sanitarie riabilitative nei Piani di Zona Sociali.
FONTI DI VERIFICA
- Monitoraggio della spesa attraverso l’attuazione di programmi di spesa socio-sanitari già in essere (vedi allegati estratti delle deliberazioni del Direttore Generale ASREM nn. 620 e 675 del 2006 e nn. 91 e 92 del 2007).
- Deliberazione di Giunta Regionale sui criteri di classificazione entro il 31/12/2007
- Piano sanitario regionale stralcio sulla riabilitazione entro il 31/12/2007
6.2 Ricondurre la spesa riabilitativa (domiciliare, ambulatoriale, semiresidenziale e residenziale) a 50 pro-capite, prossimo al valore medio nazionale
• LINEE GUIDA PER LA VERIFICA APPROPRIATEZZA CON DEFINIZIONE DI: CRITERI DI AMMISSIONE A PRESTAZIONI DI RIABILITAZIONE, PIANO RIABILITATIVO, CRITERI DI VERIFICA
DESCRIZIONE
Interventi normativi atti a ricondurre la spesa al più prossimo valore di 50 pro capite.
STRUMENTI ADOTTATI
Potenziamento della UVIM in tutti i nuovi distretti (7), utilizzando gli specialisti ospedalieri disponibili dalla nuova programmazione ospedaliera, con adeguamento della normativa alle linee guida della Facoltà Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione (S.I.M.F.E.R.).
METODOLOGIA DI CALCOLO
Nel triennio 2007/2009 la manovra complessiva verrà ridotta da 29,031 M a 23,580 M con un risparmio di 5,441 M e con relativa incidenza del 10% per emigrazione extra-regionale e del 90% per strutture riabilitative private regionali.
INDICATORI
Numero dei casi trattati nei P.A.I. ed impegni di spesa assunti nei Piani di Ambito Sociali. Linee guida appropriatezza riabilitazione.
FONTI DI VERIFICA
Monitoraggio dell’andamento dell’attuazione dell’iniziativa in A.D.I. e A.D.R. da parte dei Distretti con decorrenza 30.06.2007.
Deliberazione di Giunta Regionale linee guida appropriatezza riabilitazione entro il 31/12/2007.
• ADOZIONE DI UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE PER L’AMMISSIONE DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI PER ANZIANI ED ALTRI TIPI DI PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI DOPO AVERLO CONCORDATO CON MINISTERO ECONOMIA E FINANZE E MINISTERO SALUTE
DESCRIZIONE
Valutazione multidimensionale per l’ammissione delle prestazioni assistenziali per anziani ed altri tipi di pazienti non autosufficienti
STRUMENTI ADOTTATI
Strumento di valutazione multidimensionale
METODOLOGIA DI CALCOLO
La misura produrrà una economia che al momento non è puntualmente quantificabile
INDICATORI
Strumento di valutazione multidimensionale dopo averlo concordato con Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute
FONTI DI VERIFICA
Deliberazione di Giunta Regionale di adozione dello strumento multidimensionale entro il 30/9/2007, dopo averlo concordato con Ministero Economia e Finanze e Ministero Salute.
• REVISIONE DEL SISTEMA DI TARIFFAZIONE DEI TRATTAMENTI RIABILITATIVI IN REGIME EXTRAOSPEDALIERO
DESCRIZIONE
Nuovo piano tariffario per le prestazioni riabilitative in regime ambulatoriale, residenziale e semiresidenziale ex art. 26 L. n. 833/78.
STRUMENTI ADOTTATI
Adozioni delibere di Giunta Regionale entro il 30.06.2007.
METODOLOGIA DI CALCOLO
Raggiungimento dell’obiettivo di ripiano complessivo, nel triennio, di 5,441 M
INDICATORI
Piano delle prestazioni con le strutture private accreditate.
FONTI DI VERIFICA
Monitoraggio della spesa con report periodici al fine di predisporre eventuali interventi correttivi per ricondurre l’andamento della spesa nei limiti dei tetti definitivi correttivi. Adozioni delibere di Giunta Regionale entro il 30.06.2007.
• RIDEFINIZIONE DEI BUDGET DESCRIZIONE
Ridefinizione dei budget di spesa per le strutture riabilitative con DGR in corso di approvazione
STRUMENTI ADOTTATI
Delibera di Giunta Regionale di determinazione di tetti spesa delle strutture private accreditate per gli anni 2007/2008/2009
Delibera di Giunta Regionale per l‘adozione del piano delle prestazioni entro il 30-03-2007
METODOLOGIA DI CALCOLO
Nel triennio 2007/2009 il budget è stato ridefinito con una riduzione percentuale calcolata sulla spesa complessiva desunta dal modello C.E. IV trimestre pari a euro 29.031.000:
Con tale manovra, la spesa riabilitativa si riduce al termine del triennio di euro 6.433.000 attestandosi a euro 22.598.000
In tal senso vedasi anche: punto 11.1 punto 12.3
INDICATORI
Piano delle prestazioni con le strutture private accreditate
FONTI DI VERIFICA
- Deliberazione di Giunta Regionale n. 181 del 6/3/2007 e DGR 243 del 19/03/2007 di determinazione dei tetti di spesa per le strutture private accreditate per gli anni 2007- 2008-2009
- DGR n. 111 del 09-02-2007 di recepimento integrale del DM 12 settembre 2006, che sulla specialistica, rinvia al D.M. 22/07/2006 (con relativi allegati)
- Delibera di Giunta Regionale entro il 30/3/2007 per l’adozione del piano delle prestazioni.