INFORMAZIONE PREVENTIVA
Prot. 5131/A26 Terni, 20/09/2017
Alle RSU – SEDE Alla RSA - SEDE
Alle XX.XX. Territoriali FLC CGIL
UIL SCUOLA CISL SCUOLA SNALS CONFSAL
FED. NAZ. GILDA UNAMS LORO SEDI
All‟Albo Sindacale – SITO e p.c . Al Direttore S.G.A
INFORMAZIONE PREVENTIVA
Incontro tra le parti del 20/09/2017, convocato con lettera prot. 4887/A26 del 14/09/2017, per fornire l‟informazione preventiva, nel rispetto delle seguenti norme: art. 6, co.2, del CCNL 2007/09; D.Lgs. n.165/01, come modificato dal D.Lgs. n.150/09; art. 5 del D.Lgs. n.141/2001 di interpretazione autentica dell‟art.65 del D.Lgs. n.150/2009.
Sono presenti per la parte pubblica il dirigente scolastico, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx. Per la parte sindacale sono presenti:
Xxxxxxx Xxxxxxx RSU Xxxxxxxx Xxxxxx RSU Xxxxxxx Xxxxxxxx RSA Xxxxxxx Xxxxxxx XXX CGIL
Il Dirigente Scolastico, nel rispetto delle norme vigenti, fornisce l‟informazione preventiva sulle seguenti materie:
a. piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale;
b. criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali;
c. criteri per la fruizione dei permessi per l‟aggiornamento;
d. utilizzazione dei servizi sociali;
e. criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da
specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola Istituzione scolastica o dall'Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni;
f. tutte le materie oggetto della contrattazione;
g. modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al P.T.O.F. e al piano delle attività e modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al piano delle attività formulato dal Direttore S.G.A.;
h. criteri e modalità relativi all‟organizzazione del lavoro e all‟articolazione dell‟orario del personale docente, educativo ed ATA retribuite con il Fondo di Istituto.
(Chiarisce che non sono comunque oggetto di contrattazione integrativa le materie escluse per norma imperativa, tra cui, in particolare, le determinazioni per l‟organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro, e comunque tutte quelle ascrivibili all‟esercizio dei poteri dirigenziali che, pur tuttavia, ella intende comunicare con chiarezza ed inequivocabilità, nell‟ottica del principio di trasparenza, di democrazia e di condivisione di scelte operative mirate a rendere la scuola efficace, efficiente e di qualità.
Le clausole eventualmente in contrasto con norme imperative sono nulle, non applicabili e sono sostituite di diritto ai sensi degli artt. 1339 e 1419, co.2, del codice civile).
Formazione delle classi e determinazione degli organici della scuola
Il Dirigente informa la Rsu che:
le classi vengono formate nel rispetto, prioritariamente, della normativa in materia di sicurezza e del
d.m. n.331/98: sono costituite 28 classi di scuola primaria (18 presso la scuola primaria „X. Xxxxxxxx‟ e 10 presso la scuola primaria „X. Xxxx) e 8 sezioni di scuola dell‟infanzia (3 nella scuola „Via Radice‟, 3 nella scuola „Valle verde‟, 1 nella scuola „Alfieri‟, 1 nella scuola „Cardeto‟).
Le classi prime sono state formate secondo i criteri indicati dal Consiglio di Istituto e approvati dal Collegio dei docenti: equa ripartizione per sesso, considerazione del giudizio finale espresso dagli insegnanti di scuola infanzia, preferenza del compagno e/o compagni con cui essere inseriti.
Il Dirigente assicura che i criteri sono stati rigorosamente seguiti, soprattutto nell‟interesse degli alunni. La formazione di classi ad estrazione culturale eterogenea agevola l‟apprendimento e la socializzazione per tutti. La scelta del compagno agevola la serenità nell‟approccio alla nuova esperienza.
Le sezioni di scuola dell‟infanzia vengono formate in maniera eterogenea.
Criteri riguardanti l‟assegnazione del personale docente ed A.T.A. alle sezioni e ai plessi; ricadute sull‟organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall‟intensificazione delle prestazioni legate alla definizione delle attività‟ didattiche con i rientri pomeridiani.
1.Criteri per l‟assegnazione del personale A.T.A. ai plessi
Nella predisposizione del piano per l‟assegnazione del personale ai plessi, il Direttore S.G.A. terrà conto dei seguenti elementi:
si terrà conto, nei limiti del possibile, di esigenze personali determinate da vincoli di legge, oggettivamente riconosciuti, come il vincolo imposto dalla L. n.104/92 , art. 33, co.5 e 6, e dalla L. n.53/2000, evitando di tenere sullo stesso plesso personale titolare di benefici.
2.Criteri per lo spostamento del personale A.T.A. da un plesso all‟altro, in caso di richiesta esplicita del dipendente .
In caso di richiesta espressa dal lavoratore, lo spostamento avverrà solo se si libera un posto per trasferimento o per pensionamento; in caso di più richieste, si procederà all‟accordo tra i richiedenti. in mancanza di quest‟ultimo, si procederà secondo la graduatoria interna.
Il Dirigente si riserva la possibilità di effettuare spostamenti di personale A.T.A., sentito anche il parere del Direttore S.G.A. , valutato il servizio prestato negli anni precedenti e la complessità della gestione della vigilanza, dell‟accoglienza, tenendo conto anche di problematiche di tipo relazionale e di salvaguardia dell‟immagine della scuola.
Qualora il Dirigente dovesse ritenere opportuna la presenza di un determinato collaboratore in un particolare plesso, per le caratteristiche di complessità‟ del plesso stesso e/o in merito alla complessità‟ da gestire del collaboratore individuato, si prescinde dai criteri su elencati e il Dirigente motiverà‟ gli eventuali spostamenti in deroga.
3. Criteri di assegnazione dei docenti alle classi e ai plessi
1. Il Dirigente Scolastico, in base all‟organico, assegna, con proprio decreto, i docenti alle sezioni, alle classi, agli ambiti disciplinari e ai plessi, sentiti gli XX.XX. competenti, il cui parere, stante il d.lgs. n.150/2009 non è vincolante.
2. I criteri riguardo l‟assegnazione dei docenti alle classi, sulla base delle proposte del collegio in merito agli aspetti didattici, tengono, in primo luogo, presenti quelli ritenuti più idonei per l‟attuazione del P.T.O.F.
Si utilizzano i seguenti criteri:
Per l‟assegnazione alle classi:
1.Continuità (per le classi successive alla prima).
2. Possesso dei requisiti per l‟insegnamento della L2 (nella scuola primaria), evitando, quando è possibile, di tenere due docenti specializzati sulla stessa classe.
3. Per quanto attiene al godimento di eventuali preferenze suffragate da norme, quali la L. n.104/92, art. 33, co. 5 e 6, o i diritti di congedo parentale, si eviterà, per quanto possibile, di tenere due docenti con preferenze sulla stessa classe, procedendo in questa eventualità anche ad interrompere la continuità a favore della qualità.
Per l‟attribuzione dell‟ambito:
1. Attitudini personali espresse e condivise dal team.
2. Competenze attestate dall‟anagrafe docenti in possesso della scuola: titoli relativi all‟ambito di insegnamento, percorsi di formazione attinenti, precedenti esperienze documentate.
La mobilità all‟interno dell'Istituto può avvenire:
1. Quando si libera un posto per trasferimento o per pensionamento del docente titolare o quando il posto è libero a qualsiasi titolo.
2. Per esigenze didattiche ravvisabili nella realizzazione di attività previste dalle indicazioni nazionali, dalle norme ministeriali e dal P.T.O.F.
3. Per compensazione tra docenti consenzienti.
4. A discrezione del Dirigente, qualora questi fosse costretto a dirimere gravi questioni di incompatibilità ambientale e/o di controversie tra colleghi, che possano turbare il buono e sereno andamento dell‟attività scolastica.
Il docente che intende cambiare classe o plesso fa domanda entro il 30 giugno.
In caso di più richieste per lo stesso tipo di movimento, si procederà per anzianità di servizio nell‟Istituto, consentendo il movimento al docente in posizione superiore nella graduatoria di Istituto. In caso di ulteriore parità si procederà per sorteggio.
Il decreto di assegnazione alle classi e ai plessi è pubblicato entro 20 giorni dall‟inizio delle lezioni, fatti salvi ritardi dell‟ambito territoriale nel comunicare i docenti incaricati.
4.Criteri per lo spostamento dei docenti da un plesso all‟altro:
- In caso di necessità di spostamento dei docenti da un plesso all‟altro per riduzione di organico necessario in quel plesso, il Dirigente Scolastico attuerà quanto previsto dal d.lgs. n.165/01, art. 25, che impone la salvaguardia della continuità. Pertanto, lo spostamento avverrà tra i docenti non vincolati dalla continuità didattica, senza tener conto del vincolo dell‟art. 33, co.5 e 6, della L. n.104/92 (considerato che lo spostamento avviene nello stesso Istituto).
- In caso di parità di punteggio e/o di continuità, sarà spostato il docente che è arrivato da un numero inferiore di anni nell'Istituto.
- In caso di ulteriore parità, sarà spostato il docente che ha prestato servizio in quel plesso da un numero inferiore di anni.
- Tra i docenti da spostare si terrà conto, nella scuola primaria, della necessità di garantire l‟insegnamento della lingua inglese.
Per gli spostamenti di plesso non si terrà, ovviamente, conto di eventuali privilegi di legge: L. n.104/92, art. 33, co. 5 e 6, e L. n.53/2000, considerato che lo spostamento di plesso non comporta lo spostamento dal comune e/o alcun allontanamento dalla residenza, tanto più laddove i beneficiari fossero docenti o A.T.A. non residenti.
Modalità e criteri di utilizzazione del personale in rapporto al P.T.O.F. e al piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale
Il Dirigente Scolastico individua i docenti e il personale A.T.A. per lo svolgimento delle attività aggiuntive sulla base dei seguenti criteri: disponibilità, competenza specifica ad espletare quell‟incarico, esperienza pregressa, curriculum, formazione, equa distribuzione degli incarichi.
Il piano delle risorse complessive per il salario accessorio è determinato dal m.o.f., dai fondi per le aree a rischio e dai fondi PON, se questi saranno autorizzati.
Modalità di utilizzazione del personale A.T.A. e docente in rapporto al P.T.O.F. con le risorse del
m.o.f.
Il fondo destinato al personale (fino alla concorrenza dei fondi stanziati) è ripartito secondo la seguente percentuale: 70% al personale docente e 30% al personale A.T.A. e secondo i seguenti criteri: disponibilità espressa, equa ripartizione degli incarichi, impiego, a rotazione, di tutto il personale che ha dato la disponibilità, purché in possesso di specifiche competenze.
Le risorse finanziarie destinate al personale A.T.A. saranno utilizzate (fino alla concorrenza dei fondi stanziati) per:
-intensificazione lavori per tutte le attività del P.T.O.F. (il compenso sarà rapportato alla presenza in servizio e alla qualità del servizio offerto secondo le indicazioni del Dirigente Scolastico);
-itineranza e servizi esterni;
-servizi in orario straordinario;
-sostituzione di xxxxxxxx xxxxxxx.
Il personale alla fine dell‟anno scolastico redigerà apposita relazione sui compiti svolti e sul raggiungimento degli obiettivi.
In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, le quote m.o.f. assegnate saranno erogate in base ai criteri di numero di obiettivi raggiunti, grado di efficienza. Se questi sono nulli, la quota spettante non sarà erogata e sarà equamente ripartita tra l‟altro personale in servizio, che ha svolto il lavoro e/o costituirà economia.
Modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al P.T.O.F.
Vengono attribuiti ai docenti incarichi per lo svolgimento delle attività previste dal P.T.O.F. (funzioni strumentali al P.T.O.F., ex art. 30 CCNL 24/07/2003).
Il Collegio dei docenti, nella seduta del 6/9/2017 (delibera n. 7) ha approvato l‟attivazione di n. 4 funzioni strumentali: area 1 – revisione P.T.O.F. e raccolta e gestione della documentazione didattica; area 2 – coordinamento della progettazione e accoglienza docenti scuola dell‟infanzia; area 3 – bes: coordinamento azioni funzionali ai bes; area 4 – rapporti enti esterni.
Il fondo disponibile per le funzioni strumentali sarà ripartito equamente tra tutte le funzioni individuate ed integrate con il m.o.f.
Il Dirigente Scolastico individua il personale docente cui affidare incarichi per attività aggiuntive sulla base dei seguenti criteri: disponibilità espressa, competenze connesse all‟attività da svolgere, rotazione tra gli aspiranti; in caso di più aspiranti per lo stesso incarico (fermo restando il possesso di documentate e verificabili competenze , che assicurino la qualità del servizio da rendere e la affidabilità del personale proponentesi), equa ripartizione del numero di ore complessive, nel rispetto delle richieste di ciascun docente. In caso di richieste numerose sulla stessa attività, in mancanza di compatibilità economica per accontentarle tutte, si ripartisce la disponibilità in misura di un numero di ore uguali tra tutti i richiedenti, dando la precedenza
ai più giovani.
I criteri sopra esposti per l‟erogazione delle risorse sono stabiliti avuto riguardo:
1. del P.T.O.F.;
2. della macro-progettualità approvata dal Collegio dei docenti e articolata nelle seguenti attività:
-equità degli esiti;
-ampliamento offerta formativa;
-accoglienza, orientamento;
-laboratori creativi
-attività motoria e sportiva;
-dimensione europea
-lingue straniere
-qualità
-formazione
3. dell‟organizzazione del servizio
Criteri per l‟individuazione di personale da impegnare nelle attività retribuite col Fondo d‟Istituto
1. docenti proponenti l‟attività;
2.docenti del Consiglio di classe per progetti e/o attività deliberati dallo stesso;
3. personale interno che ha dato la propria disponibilità ed in possesso di specifiche competenze documentate da curriculum.
Le attività aggiuntive funzionali all‟insegnamento da retribuire con il m.o.f. (art. 88 del CCNL 2007/09) sono:
a. supporto organizzativo al Dirigente nei plessi;
b. referenti progettazione curricolare ed extracurricolare;
c. referente per la valutazione e l‟autovalutazione di Istituto;
d. coordinatori.
Il personale alla fine dell‟anno scolastico redigerà apposita relazione sui compiti svolti e sul raggiungimento degli obiettivi.
Sia per il personale A.T.A., sia per il personale docente, in caso di assenze, che incidono sulla liquidazione degli importi, le quote saranno erogate in percentuale; la rimanente parte costituirà economia o sarà erogata all‟eventuale sostituto.
Criteri per la fruizione di permessi per aggiornamento
Per la partecipazione a corsi esterni alla scuola o anche interni, ma che si svolgano durante l‟orario di servizio, l‟autorizzazione del Dirigente Scolastico seguirà i seguenti criteri:
-coerenza con la materia o l‟area disciplinare di insegnamento;
-coerenza del corso a cui si chiede di partecipare con il P.T.O.F. della Scuola e sua possibile ricaduta
sull‟attività didattica.
Se il corso che si intende frequentare rappresenta una necessità personale del docente, ma non potrà avere effetti sul P.T.O.F. e sull‟attività didattica, il permesso sarà concesso, a patto che ci sia la possibilità di coprire la classe senza oneri a carico dell‟amministrazione.
Per corsi di interesse didattico-pedagogico di rilevanza nazionale e relativi ad innovazioni e ricerca nella scuola, si seguiranno i seguenti criteri:
-coerenza tra il corso da frequentare e la materia o l‟ambito di insegnamento.
In caso di più richiedenti, a parità di requisiti , si procederà per accordi tra i richiedenti. In caso di mancato accordo, per sorteggio, escludendo la volta successiva chi ha già partecipato ad un‟attività. In caso di accordo, per successive opportunità si seguirà il criterio della rotazione.
Utilizzazione dei servizi sociali.
All‟occorrenza, i servizi sociali saranno utilizzati attraverso contatti con l‟ente locale e la A.S.L., curati dalla funzione strumentale dell‟area integrazione.
Si utilizzeranno i servizi sociali in caso di: criticità nella gestione di alunni con particolari problematiche: disagio familiare, disagio personale, difficoltà ad integrarsi nella classe, difficoltà a rapportarsi con le famiglie, gestione della diversabilità.
Si utilizzeranno, altresì, i servizi sociali per progetti che prevedono l‟intervento di figure che possono essere fornite da A.S.L. e ente locale e per emergenze per la somministrazione dei farmaci.
Modalità‟ e criteri di applicazione dei diritti sindacali, nonché‟ determinazione dei contingenti di personale previsti dall‟accordo sull‟attuazione della legge n. 146/90, così come modificata e integrata dalla legge n. 83/2000.
Il monte ore dei permessi retribuiti assegnato alla RSU è di un numero di ore pari a 33 e 34 minuti, utilizzate dai componenti della RSU secondo la ripartizione da loro stessi stabilita e comunicata al Dirigente Scolastico.
La richiesta di permesso andrà presentata dalla RSU al Dirigente con almeno 5 giorni lavorativi di anticipo.
Al membro della RSU designato come Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza spettano ulteriori 40 ore per espletare tale compito. L‟utilizzazione di detti permessi avverrà dietro richiesta scritta, che lo stesso invierà al Dirigente Scolastico con almeno 2 giorni lavorativi di anticipo. La RSU comunicherà il nominativo del R.L.S..
Contrattazione compensi accessori personale docente ed A.T.A. per incarichi sul progetto “Aree a
rischio”.
Il Dirigente informa la RSU che la scuola parteciperà al bando per l‟assegnazione dei fondi per l'attuazione del progetto area a rischio.
Nell‟attribuzione degli incarichi si terrà‟ conto, per il personale A.T.A.: 1.disponibilità espressa;
2.equa ripartizione tra gli aspiranti.
Per il personale docente:
1. disponibilità espressa;
2.competenze connesse all‟attività da svolgere, documentabili e ritenute efficaci e di qualità dal Dirigente (che in ultima analisi risponde dei risultati e delle scelte professionali effettuate con l‟individuazione di personale);
3.equa ripartizione del numero di ore complessive, evitando l‟eccessiva frammentazione, che non garantisce qualità, efficacia e assunzione di responsabilità;
4.possesso di documentate esperienze pregresse nel progetto in questione per garantire affidabilità, serietà, capacità di rendicontazione, capacità e competenze relazionali nei diversi settori (con gli alunni, gli esperti, con le famiglie, con il Dirigente Scolastico, con la segreteria).
Criteri e modalità relativi all‟organizzazione del lavoro e all‟articolazione dell‟orario del personale docente e A.T.A. - orario settimanale
1.
Orario di apertura delle scuole dell‟infanzia: dall‟inizio delle lezioni al 30 settembre e dalla fine delle lezioni al 30 giugno saranno aperte dalle 7,45 alle 14,00; nel corso dell‟anno saranno aperte dalle 7,45 alle 16,00.
Le scuole sono aperte dal lunedì al venerdì‟.
Orario di apertura della scuola primaria: dalle 8,05 alle 13,05 per le classi che effettuano 29 ore settimanali, dal lunedì al venerdì; il sabato dalle 8,05 alle 12,05. Dalle 8,05 alle 13,30 per le classi che effettuano 27 ore settimanali, dal lunedì al venerdì.
2.
Nella predisposizione del piano relativo all‟orario di lavoro, il Direttore S.G.A. terrà conto delle disposizioni dettate dagli artt. 51 e 53 del CCNL 29 novembre 2007.
L‟orario di lavoro giornaliero di 9 ore, comprensivo sia di rientri per recuperi che per prestazioni straordinarie, può essere superato solo in casi eccezionali, riconducibili a ragioni di sicurezza.
Sarà cura del Direttore S.G.A. la predisposizione dell‟orario di servizio dei diversi assistenti amministrativi e collaboratori scolastici, per assicurare la copertura di tutti i servizi con personale.
In tutti i plessi, il monitoraggio delle presenze avrà luogo attraverso registro delle firme.
Il Direttore S.G.A. rendiconterà al Dirigente Scolastico mensilmente sui minuti da recuperare o da restituire.
Il Direttore S.G.A. individuerà il personale amministrativo preposto alla contabilizzazione
settimanale dei tempi, curando opportune periodiche visite ai plessi, negli orari di ingresso, pausa e uscita.
Chiusura della scuola nelle giornate prefestive. A seguito di apposita delibera del Consiglio d‟Istituto, la scuola resterà chiusa nelle giornate prefestive, ricadenti in periodi di sospensione dell‟attività didattica, elencate nella predetta delibera..
Il servizio non prestato nei predetti giorni di chiusura potrà essere recuperato dal personale
A.T.A. con le seguenti modalità:
a) compensazione con le ore di lavoro straordinario prestate;
b) utilizzo di giornate di ferie.
Nella programmazione dei recuperi occorrerà tenere conto delle esigenze di funzionamento dell‟Istituto.
Sostituzione dei colleghi assenti:
Per quanto riguarda i collaboratori scolastici, in caso di assenze della durata fino a 7 giorni, la sostituzione dovrà avvenire tra i colleghi presenti, salvo situazioni di gravissima emergenza, che non consentono di assicurare il normale svolgimento del servizio. La pulizia nel reparto dell‟assente si effettua con orario straordinario da parte dei colleghi, sulla base di un criterio di turnazione o per accordo tra gli stessi. La vigilanza sarà assicurata dai colleghi preposti ai reparti limitrofi. Per assenze oltre i 7 giorni si potrà procedere con la nomina di un collaboratore a tempo determinato. Per quanto riguarda gli assistenti amministrativi, in caso di assenza la sostituzione dovrà avvenire sempre tra i colleghi presenti.
Piano delle ferie
Entro il 15 maggio è adottato il piano annuale delle ferie di tutto il personale A.T.A., in applicazione di quanto stabilito dall'art. 13 del CCNL 24.7.2003.
Il piano annuale delle ferie terrà conto dei seguenti criteri:
a) nei mesi di luglio ed agosto i collaboratori scolastici debbono assicurare, salvo situazioni eccezionali, la presenza minima di n.2 unità;
b) gli assistenti amministrativi debbono garantire la presenza minima di due unità, salvo situazioni eccezionali. In caso di compresenza del Direttore S.G.A. è sufficiente anche una unità. Gli assistenti addetti al settore del personale dovranno alternarsi nella fruizione delle ferie;
c) al 31 agosto di ogni anno tutto il personale deve aver fruito dell‟intero periodo di ferie spettanti;
d) il rinvio per motivi di servizio delle ferie richieste deve essere adeguatamente motivato;
e) le ferie rinviate vanno fruite, di norma, entro il 30 aprile dell‟anno successivo, prevalentemente nei periodi di sospensione dell‟attività didattica. (Natale, Pasqua, giornate di sospensione delle
lezioni).
Qualora più soggetti appartenenti allo stesso profilo richiedano le ferie nello stesso periodo e vi sia l'impossibilità di soddisfare tutte le domande, si procederà ad una rotazione annuale, concedendo alternativamente i mesi di luglio ed agosto e garantendo un periodo minimo di 15 giorni lavorativi consecutivi.
L'eventuale variazione del piano delle ferie definito potrà avvenire solo per straordinarie e motivate (per iscritto) esigenze di servizio, o personali del lavoratore, anche per evitare danni economici ai lavoratori da un lato e disservizi dall'altro.
Le domande per le ferie da fruire nei restanti periodi dell‟anno vanno presentate con un anticipo di almeno 5 giorni rispetto alla data di fruizione.
I giorni di ferie possono essere concessi, compatibilmente con le esigenze di servizio.
Le ferie estive, di almeno 15 giorni lavorativi consecutivi, devono essere usufruite nel periodo dal 1° luglio al 31 agosto.
La richiesta dovrà essere effettuata entro il 15 maggio.
E‟ indispensabile prevedere un piano delle presenze, che consenta la pulizia ordinaria e straordinaria dell‟edificio per la riapertura delle attività a settembre.
L‟eventuale rifiuto del Dirigente Scolastico della domanda di ferie, sentito il Direttore S.G.A., deve risultare da provvedimento adeguatamente motivato.
La mancata risposta negativa equivale all‟accoglimento dell‟istanza.
Per quanto qui non espressamente previsto, si rinvia a quanto prescritto in materia dalle norme contrattuali.
Controlli.
La modalità di controllo dell‟orario di lavoro è di competenza del Direttore S.G.A. .
Rilevazione delle presenze. Il rispetto dell‟orario di lavoro del personale A.T.A. deve essere accertato mediante la verifica delle firme sul registro apposito.
La fruizione di permessi brevi o le uscite per servizio debbono preventivamente essere autorizzate dal Dirigente Scolastico nei modi ritenuti più funzionali.
Permessi brevi.
1. I permessi di uscita, di durata non superiore alla metà dell‟orario giornaliero, sono autorizzati dalla Direttore S.G.A., compatibilmente con le esigenze di servizio, in base alla direttiva del Dirigente Scolastico.
2. I permessi complessivamente concessi non possono eccedere 36 ore nel corso dell‟anno scolastico.
3. La mancata concessione deve essere debitamente motivata per iscritto.
4. Salvo motivi imprevedibili e improvvisi, i permessi retribuiti andranno chiesti almeno 5 giorni prima e verranno concessi secondo l‟ordine di arrivo della richiesta, per salvaguardare il numero minimo di personale presente.
5.I permessi andranno recuperati, dopo aver concordato con
l‟Amministrazione le modalità di recupero.
6. Le ore di lavoro straordinario non preventivabili dovranno comunque essere preventivamente autorizzate,
Il Direttore S.G.A., con l‟ausilio dell‟assistente amministrativo addetto al personale A.T.A., redigerà un quadro riepilogativo del profilo orario di ogni dipendente, contenente gli eventuali recuperi da fare o gli eventuali crediti orari acquisiti e lo presenterà al Dirigente e ai dipendenti mensilmente.
entro il giorno 15 di ogni mese, al personale ata sarà consegnato il prospetto riepilogativo della situazione delle ore prestate in più ed in meno nel mese precedente.
in tale prospetto le ore in più ed in meno concorreranno a formare un unico totalizzatore. la fruizione di permessi da parte di personale che ha cumulato ore di straordinario, comporta, al termine dell‟anno scolastico, la automatica compensazione tra gli elementi positivi e quelli negativi.
Utilizzo del personale in occasione della chiusura dei plessi interessati dalle elezioni politiche e/o amministrative o per altre esigenze
In caso di chiusura di uno o più plessi per elezioni politiche o amministrative o per esigenze sopraggiunte (lavori, manutenzione straordinaria, calamità, ecc.) i collaboratori scolastici potranno essere utilizzati nei plessi in cui l‟attività si svolge regolarmente per sostituzione di colleghi assenti o altro. L‟orario prestato verrà considerato orario di lavoro straordinario. Parimenti verrà considerato orario di lavoro straordinario quello svolto dai collaboratori scolastici per garantire l‟apertura dei plessi per l‟insediamento dei seggi elettorali.
Invece presterà regolare servizio il personale A.T.A. (collaboratori scolastici e personale amministrativo) nei giorni in cui non è precluso l‟accesso a Scuola per le votazioni o per altra disposizione del Sindaco in merito.
Docenti
Sostituzioni di docenti assenti
Per le sostituzioni di docenti assenti si procede a norma di legge, salvo casi eccezionali di impossibilità di assicurare il servizio didattico, sempre che non vi siano docenti che debbono completare l‟orario di servizio, recuperare ore di permesso usufruite, poi i docenti di sostegno solo in assenza dell‟alunno e, successivamente, quelli disponibili a prestare ore eccedenti. in ciascuna delle fasi si utilizzeranno con priorità i docenti della stessa classe o di classi parallele, della stessa materia e, successivamente, di altre classi.
La divisione degli alunni avverrà solo quando nessuna di queste operazioni sarà possibile e, in questo caso, va considerato che le classi che ospitano gli alunni divisi devono operare nella stessa fascia oraria.
In caso di divisione degli alunni, si prediligeranno le classi parallele e in subordine le altre classi. Orario di lavoro dei docenti
0.Xx durata massima dell‟orario di lavoro giornaliero è fissata in ore 5 e 25 minuti di effettiva
docenza.
0.Xx durata massima dell‟impegno orario giornaliero, per la scuola primaria, formato dall‟orario di docenza più 2/3 ore di programmazione, è fissata in 7,25/8,25 ore giornaliere.
Si deroga da questo principio, accodando alla programmazione riunioni della durata massima di un‟ora, previo accordo di tutti i docenti della scuola primaria.
Orario delle lezioni
E‟ elaborato dalla Commissione oraria.
In linea di massima, tutti i docenti avranno lo stesso carico orario.
buon senso e attenzione ai bisogni di servizio nonché a quelli individuali saranno la bussola della stesura dell‟orario.
Permessi brevi
0.Xx applica la normativa contrattuale (art. 16).
2.I permessi brevi vanno richiesti in misura della metà dell‟orario giornaliero di lezioni e vanno recuperati entro due mesi dalla fruizione, a richiesta dell‟amministrazione e non su scelta del docente.
3.Non ha valore un recupero effettuato senza averlo concordato con l‟ufficio di Presidenza, anticipando o posticipando autonomamente l‟entrata e l‟uscita.
0.Xx concessione è subordinata alla possibilità di poter coprire la classe senza oneri a carico dell‟Istituzione.
0.Xx permesso va recuperato sotto forma di sostituzione di xxxxxxxx assenti, anche nel giorno libero. I permessi brevi fruiti durante la programmazione saranno recuperati nella stessa programmazione.
Flessibilità oraria
Sono possibili forme di flessibilità sotto forma di scambio di orario tra docenti, purché vi sia intesa tra i docenti e approvazione del Dirigente Scolastico.
Formazione e aggiornamento
Per quanto concerne la formazione, si fa espresso riferimento agli artt. 63, 64 e successivi del CCNL Il Collegio dei docenti ha approvato le iniziative di formazione-aggiornamento.
La realizzazione sarà vincolata all‟approvazione del Consiglio di Istituto e l‟assegnazione dei fondi da parte del Ministero.
Per la partecipazione a corsi esterni, l‟autorizzazione del Dirigente Scolastico seguirà i criteri
espressi nel paragrafo apposito.
Utilizzo del personale in occasione della chiusura dei plessi interessati dalle elezioni politiche e/o amministrative o per altre esigenze
In caso di chiusura di uno o più plessi per elezioni politiche o amministrative o per esigenze sopraggiunte (lavori, manutenzione straordinaria, calamità, ecc.), il personale docente non potrà essere utilizzato nei plessi in cui l‟attività si svolge regolarmente per sostituzione di colleghi assenti.
Sicurezza
Il Dirigente Scolastico informa che sarà individuato il R.S.P.P. esterno. Per ogni plesso scolastico sono individuate le seguenti figure:
- Addetti Primo soccorso.
- Addetti Prevenzione Incendi.
Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e saranno appositamente formate attraverso specifico corso.
Alle figure di plesso competono tutte le funzioni previste dalle norme di sicurezza, che esercitano sotto il coordinamento del R.S.P.P.
I lavoratori addetti alle attività per le quali il documento di valutazione dei rischi ha evidenziato un rischio per la salute sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria.
L‟individuazione del medico che svolge la sorveglianza sanitaria viene concordata con il R.S.P.P.
I corsi sulla sicurezza svolti dal personale A.T.A. fuori dall‟orario di servizio saranno recuperati nel corso dell‟anno scolastico, tenuto conto delle esigenze organizzative della Scuola.
I corsi sulla sicurezza svolti dal personale docente fuori dall‟orario di servizio saranno retribuiti come ore aggiuntive funzionali all‟insegnamento.
Condiviso quanto sopra verbalizzato, la seduta è aggiornata a data da destinarsi, per concludere il Contratto Integrativo di Istituto, relativamente alla distribuzione del Fondo di Istituto.
Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell‟art.3, co.2, D.Lgs. n.39/1993)